/ più maggior falsitate / m'ha-ffatta, da blasmare per un cento: / altr'
.). s. bernardino da siena, 846: l'asino era pure
meffe no. = comp. da meffé e no (v.);
il vero, meffesì che lo dico, da che si godeva di sì bel
or va'! = comp. da meffé e si (v.).
una scende sulla fronte, adoperato prevalentemente da alpinisti e sciatori. fenoglio
mi avvampa. = deriv. da mefistofele. mefistofelicaménte, avv.
subdolamente. = comp. da mefistofelico. mefistofèlico, agg. (
impassibile e mefistofelica, incorniciata a sinistra da un grande mazzo di lacci neri da scarpe
sinistra da un grande mazzo di lacci neri da scarpe, e a destra dal cartello
, se non anche lievemente mefistofelica, da custode un po'estroso di sepolcri di lusso
di sepolcri di lusso (ma anche da * affossatore effettivo ') che non doveva
. soldati, 2-27: usciva adagio da dietro il boschetto dei bambù, scalciando
con un riso mefistofelico ora si risponde da vienna:... l'alleanza austro-prussiana
i-806: qui egli si fermava indispettito da una smorfia con cui vedeva contrarsi il
, una volta in vita, qualchecosa da fare. 3. per estens.
v.]: ne fanno anche [da mefistofele] l'aggettivo 'mefistofelico '
giovinetto, facile perciò a rimaner abbagliato da quell'apparenze di sublimità mefistofelica che in
per mano. = deriv. da mefistofele; cfr. fr. méphistophélique.
comune ai mendicanti, da essi introdotto e poi trasmesso alle forme
parola d'iddio. s. caterina da siena, iv-204: singolarmente li frati mendicanti
region. farfalla con il corpo ricoperto da una folta peluria (diacrisia o
sua mendicanza. = deriv. da mendicare, col sufi, -anza degli astratti
, a mendicar nei ponti, a vestir da paltoniere, acciocché nessun turbine di
e 1847, un quinto della popolazione mendicava da cagliari a sassari. pavese, 5-57
e mendica in core. -darsi da fare con insistenza. summo, 1-iii-586
vive, de salute absente. / udrete da sua bocca corno e quale / va
1-266: se n'andò altrove a mendicarsi da cena. a chiliini, i-49:
-di animali. pallavicino, 533: da ciascuno [la gattuccia] mendica ciò
. cercare con assidua insistenza di ottenere da altri o di procurarsi per proprioconto; invocare
sapienzia si truova, e più tosto prendere da piena fontana quello che bisogna, che
piena fontana quello che bisogna, che mendicarlo da piccioli rivi. pazzi de'medici,
divenir sudditi, quando non potevano far da padroni. manzoni, pr. sp.
con una noncuranza manifesta, benché accompagnata da un leggiero ossequio di formalità. carducci,
loro crede e loro si inchina e da loro guidar si lassa. guicciardini,
io e non avere a mendicare gli avisi da altri. loredano, 2-360: i
x-128: rigagnolo fantoccio, / nato da un po'di pioggia, ch'è venuta
così a babboccio; / che s'or da te si strazia, / non venga
approvazione che ella ne ha universalmente esatta da persone che la conoscono appena: e
di confessar con la mia curiosità come io da lei son negletto. marinetti, 2-i-479
: vostra signoria purché scriva non ha da mendicar lettori. battista, vi-i -ded.
alle sue lode, / non mendicar da gli scrittori aiuto. castiglione,
essendo mendicati, ognun presume che nascano da vera virtù. caro * 12-i-248:
creda che per ambizione io abbia mendicato da lui il preconio e da voi la
io abbia mendicato da lui il preconio e da voi la publicazione di tante mie laudi
1-160: filippo, suo padre, da ogni cosarella fu solito mendicare gli applausi.
se egli riceve o mendica aiuti o sostegno da una persona temuta, abborrita e sprezzata
temuta, abborrita e sprezzata non poco da tutti, e sovranamente da lui?
non poco da tutti, e sovranamente da lui? angiolini, xxiii-290: una nazione
ii-444: si avviliva a mendicare da uomini inettissimi un articolo di giornale,
del fascio. 6. adottare, da un ambito diverso dal proprio, un
ambito diverso dal proprio, un modello da imitarsi; ricavare, mutuare, derivare
senza andare mendicando la similitudine dell'occhio da un animai bruto e d'un altro membro
un animai bruto e d'un altro membro da un altro di diversa specie. berni
poi mendicamo le scienze da'filosofi gentili da noi dannati e giudicati da tutti santi dottori
filosofi gentili da noi dannati e giudicati da tutti santi dottori peste occulta e palese
omero e di virgilio, il mendicano da materia lusinghiera dell'umane concupiscenze. f
stato necessario ricorrere ad altre parti e da esse mendicarle. algarotti, 1-ix-54: senza
il vaiuolo, rimaso privo affatto della vista da bambino, non si ricordava di aver
a questo effetto mendicata, e non da doversi approvare per buona. n.
8. locuz. - mendicare da un povero: perseguire un fine irraggiungibile
chiede contraccambio è un ricco che mendica da un povero. 5. imitato
lagnavasi con giustissima indignazione degli strapazzi sofferti da lui e dal popolo; e ricevendo
occasione o le occasioni di fare stito da altri; copiato. tasso,
: questa tal chiarezza, che si ha da gli argomenti e da altri sì fatti
che si ha da gli argomenti e da altri sì fatti aiuti, non è né
dotta, lat. mendicare, denom. da mendicus * mendico, povero '
: talor sospirerai l'esca bramando / e da la fronte i fonti andrai versando /
. mendicator -òris, nome d'agente da mendicare 'mendicare '. mendicatòrio,
. = agg. verb. da mendicare; voce registr. dal tommaseo.
. mendicano -ònis, nome d'azione da mendicare 'mendicare '. mendichézza,
come uomo armato. = deriv. da mendico.
casetta bianca... è circondata da un colonnato sotto il quale prendono il sole
. = voce dotta, comp. da mendico e dal gr. xoixelov 4
le ricchezze d'infinite virtudi per liberarli da calamitadi tanto deplorande. siri, i-348:
dovuta e necessaria sussistenza. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
cacciasse di due città il suocero balestrato da sì ria fortuna. pallavicino, 1-481:
in tutto e per tutto questo autore da queste infelicissime mendicità, sappia (già
voce dotta, lat. mendicitas -àtis, da mendicus 'mendico '. mendicitàrio
a roma se ne venne. felice da massa marittima, xliii-232: tu vini,
lavando loro i piedi, dando loro da mangiare e rivestendoli di panni nuovi.
del belvedere, né madonne della seggiola mascherate da valletti feudali o da mamme affamate e
della seggiola mascherate da valletti feudali o da mamme affamate e mendiche! -sm
piani e per pendice / son scacciato da infelice. s. caterina da siena
son scacciato da infelice. s. caterina da siena, 345: el mendico spesse
20: par [la cappella] da secoli chiusa. alla sua porta / fra
. metastasio, 1-iv-486: non aspetti da me gli applausi al suo componimento:
velate porti le fonti dèi viso. onesto da bologna, lxv3- 70: testé cognosco
fraude, / che far no posso da lui partimento. / pensate ora fra vo'
guglielminetti, 3-62: ah! fuggire lontano da quella tua casa nemica, / dov'
sì poc'ora / sei trappas- sato da reale altezza / a mendica bassezza?
; inetto, sprovveduto. antonio da ferrara, 6: l'intelletto mio curo
mio curo e mendico / raso serà da le toe sante lime. s. bernardo
asempro piglia in punir chi te trade / da gli tuo'padri antichi, / che
]: 'casa mendica': poverissima, da mendico. -logoro, liso,
mendica. baldi, 68: da piaggia inabitata ed erma / scarso
tosto nel mendico che nel povero, da non poter mai far quello scorporo
di 'povero, indigente '), da mendum * difetto, mancanza '
e mendicosa. = deriv. da mendico. mendicume, sm.
presenta, riesce a questi un mendicume da non curarsi o un'importuna e molesta
e molesta satira. = deriv. da mendico, col sufi, collettivo e spreg
lingua latina. / non alterato pur da picciol mendo, / di sucto pien
che tua vita qui se spaccia. niccolò da correggio, 1-10: procris sposai:
unde el dubbio aparesse alcuno mendo essare da fare, debbiansi i decti iij inde certificare
, debbiansi i decti iij inde certificare da loro medesmi e da quelle persone da le
iij inde certificare da loro medesmi e da quelle persone da le quali eliino credaranno
da loro medesmi e da quelle persone da le quali eliino credaranno mellio invenire la
pagar il mendo. = deverb. da mendare; cfr. menda2. méndola
tempo de la vita soa fo rebatizado da eusebio, vescovo de nicomedia, e per
soa marziano se convertì; ma questo da constantin ven dito mendosamente, imperzò ch'
arte quale non abbia avuto suoi inizi da cose mendose. a. manetti, 67
] se inclina, vien mosso non da vera cognizione,... perché delle
cognizione aver non si può, ma da una falsa opinione; onde el piacere
ingannevole, illusorio, effìmero. niccolò da correggio, 1-382: chi ha tacque e
redi, 16-ix-205: fu parimente sorpreso da un altro tumore nel fianco della medesima
voi porre in lite la fede datagli da perfidia. = alter, di
, -come faragio, / se da voi, donna mia, aiuto non agio
aco- manno, / ché ti diparti da mene, / ed io tapina rimanno.
se mi biasmi ala stagione, / poiché da mene non ti sai partire, /
12-452: per nulla offesa ti parti da mene. lamenti storici, i-270: parmi
abbi giurato morte sopra mene. bianco da siena, 2-106: amor, sì so'
beato, / che ciò non è da mene, / ma sai che vien da
da mene, / ma sai che vien da tene, -per tua pia- tanza,
mene! ». = deriv. da me1, col suff. paragogico atono ne
di morto. = deriv. da menefrego (v.).
faccia di adriani, il suo muso da romano menefreghista e sfottitore. cassola,
« menefreghista ». = deriv. da menefrego. menefrégo, sm.
), che fu pure il motto scelto da d'annunzio per gli arditi della spedizione
. cfr. proverbi romaneschi [raccolti da g. zanazzo, roma, 1886]
agg. ispirato al menefreghismo; dominato da indifferenza e superficialità. c.
allegorismo barocco. = deriv. da menefrego. meneghinismo, sm.
mia stirpe. = deriv. da meneghino. meneghino (meneghìn)
teatr. maschera popolare milanese, introdotta da carlo maria maggi (1630-1699) con
meneghino (1697) e resa poi famosa da carlo porta (1775-1821); rappresentò
temporali e da l'altra parte repressa da la ragione, tutta invilisce. bandello,
fonet. consonanti momentanee: quelle caratterizzate da. un effetto acustico di brevissima durata
concetto di dio, la divinità costituita da un unico e irripetibile fenomeno (per
= voce dotta, lat. momentanèus, da momentum 'momento'. momentanismo,
» o fenomenismo. = deriv. da momentaneo (v.), col suff
indivisibile per lo quale lo momento ch'ha da venire si con giunge con lo
un momento d'ora non ti partisti da lui. ariosto, 123: se qualche
quanto prima a fine quest'impresa tanto desiderata da me. ammirato, 76: senza
affetto al terrore di quell'ultimo momento da cui dipende la nostra eternità giordani,
amore / continovo è pensiero / e da piacer si move primamente / e nel momento
un certo momento, io dissi una parola da buon cristiano. mazzini, 3-206:
persuasiva dall'antico libro de'libri letto da un padre di famiglia o da un vecchio
libri letto da un padre di famiglia o da un vecchio pastor di popoli. palazzeschi
di una persona, caratterizzata o influenzata da un determinato orientamento psicologico o spirituale o
9. fase, periodo, stadio caratterizzato da particolari peculiaritàe rigorosamente definito nel tempo
di un evento, ecc.) contraddistinto da caratteri e aspetti ben precisi e circostanziati
determinati, come vorrebbe il naturalismo, da un divenire esterno o superiore.
non sarà di poco momento tenerci discosto da lungi così il soverchio umore con l'acuto
. nardi, 252: spesso avviene che da piccoli princìpi nascon cose di grandissimo momento
perché questo accompagna molto tutte l'arme da piedi. cellini, 1-90 (210)
e tale da influire pur sullo svolgimento della sua vita
quale percuotono e tirano gli uomini giù da cavallo, e questa sorte d'arme
tempo giunse in firenze filippo, incontrato da molti e guardato con disidèro da tutti
incontrato da molti e guardato con disidèro da tutti, siccome quegli la cui autorità,
abbino terre del re di momento fortificate da lasciarsi alle spalle. benzoni, 1-209
di. gran momento, fu investita da gli spagnuoli. d. dolfin, lxxx-4-601
e private... mi dovevano ritrarre da simili pensieri, secondo alcuni tnon solamente
8-xi-116: gli argomenti... da lei lascerò che siano esaminati, e ponderato
poco momento il nome di cipra dato da gli etruschi a giunone per far vedere
ella vi sia amata e riverita universalmente da tutta la città, persuadendomi che ciò sia
.. vorreb- ber distruggere o rifar da capo il cristianesimo, e noi potranno
liberarsi... lo vediamo specie da « riviere »: in cui il momento
di condotta, principio di comportamento. da ponte, 172: si dice ch'anch'
ricerca sperimentale e positiva, forza esercitata da un corpo in condizioni di stasi;
chiamasi quella forza relativa che acquistasi da una potenza in ordine al muovere o resistere
forza per la distanza della sua direzione da quel punto; e per 'momento'di
le funi, o altri corpi, da cui pendono o sono sorretti; ovvero
, colla quale un corpo solido tirato da qualsivoglia forza, animata o no, oppure
, oppure gravato del proprio peso o da altro peso, si oppone e contrasta
due elementi astratti, ossia gli opposti presi da sé, nella loro separazione, sono
sé, nella loro separazione, sono da lui [hegel] detti 'momenti',
: 'momento musicale': brevissima durata rappresentata da ciascuna di quelle figure di note o
interpolazione analitica per la determinazione dei valori da assegnare ai parametri di una funzione interpolatrice
correndo la roberta, seguita con calma da franco, e gridando: - momento
lì per lì. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
guadagno li, 1-i-70: « olà da parte,... / ché a
un'orchestra abbastanza insolita. piccola. da camera, a momenti. -in
nievo, 170: potremmo esser assassinati da un momento all'altro. buzzati,
-mio zio. -uno zio spuntato fuori da un momento all'altro? -di
xxxv-n-324: questa scienzia è data / da lu re, ke li manda, /
priorato, 8-186: non conveniva ritirarsi da quell'operazione, vicina d'ottenere in
momenti qualche corriere con annunzi che scuotessero da lui ogn'inquietudine. -per
dir tirannico, m allontanava per momento da voi. -nel giro di poco
-nel giro di poco tempo, da un attimo all'altro. morando,
scemare l'affetto che ti aveva vinto da prima, non ad un tratto, no
guicciardini, i-321: non era riuscito da principio l'occupare poppi, né faceva
. = lat. momentum (da * movimentum) 'movimento, impulso'(
ai signif. traslati), deriv. da movere 'muovere'. momentóso,
per affare o faccenda grave, importante, da trattarsi con gran riguardo, dicono 'momentoso'
delle scienze'. = deriv. da momento. momezzare, intr. (
zar colui. = denom. da momo (gr. m » po <
= voce del linguaggio infantile, deh. da mommo (v.).
dall'ant. fr. momer 'mascherarsi', da mome 'mascherata'; cfr. ingl
gentil e buffone. sanudo, xix-437: da poi cena furono fati assà bali e
fr. momerie 'festa in maschera'(da mome 'mascherata'), passato anche allo spagn
voce di area tose., deriv. da una voce onomatopeica propria del linguaggio infantile
.]: « 'mommo': rumore prodotto da moti vari; qui dal gorgogliare che
. famiglia di uccelli coraciformi, costituita da circa quindici specie diffuse nell'america meridionale
i margini mascellari dentellati; coda costituita da dodici penne, con le due mediane
= voce di area veneta, da connettere al gr. (slouvó ^
, contrafacendo la sozia con la lancia da le due pallotte, investì nello 'utriu-
di tutte le monache circundati intorno intorno da certi grossi nugoli. muratori, 7-v-
tali religiose; scuola o istituto gestito da esse. levi, 6-85: la
-monaca di casa: donna legata da voti privati, che vive nel mondo
. capuana, i-iii-m: possedeva tanto da vivere discretamente nel suo paesetto, assieme
marco. -in città, sì, da quella mia zia, ch'era monaca di
nascosa. -fare come le monache da genova: cercare autorizzazione o giustificazione per
abbiam fatto / come fanno le monache da genova. 5. caterina de'ricci,
1-106: e fece come le monache da genova; prima fece, e poi
]: 'fare come le monache da genova'si usò in proverbio per far
mondo, per non lavorare, vivere da poltroni, delicatamente. baldinucci, 9-viii-161
cenciata sudicia': il che è tratto da costume dei ragazzi fiorentini, che il dì
congenita (ermafroditismo) o perché nata da un parto gemellare. tommaseo
delle altre vacche. = da connettere con monaca1. monacaggio, sm
denaro che dovea ri trarsi da questi libri da imprimersi. =
ri trarsi da questi libri da imprimersi. = deriv. da
da imprimersi. = deriv. da monaca1. monacàio, agg.
tal governo meritare. = deriv. da monaca1. monacale, agg.
sorte di gente. -che è costituito da monaci (un ordine, un gruppo
). leti, 5-iii-31: liberatolo da quella prigione monacale lo restituirono nella sua
: quello buon vecchio avevasi notricato infino da piccioletto e ammaestrato della scienza monacale.
: in ordine monacale stavano grandi letti da bambola con le bambole distese.
con le bambole distese. -caratterizzato da estrema sobrietà, da assoluta mancanza di
. -caratterizzato da estrema sobrietà, da assoluta mancanza di lusso o di ricercatezza
, lat. tardo monachàlis, deriv. da mona chus. monacalménte,
vale fan ciulla accettata formalmente da qualche monastero per vestirla monaca.
cento zerbini. = deriv. da monacare, sul modello del gerund. lat
genere di pesci teleostei monacantidi, rappresentato da molte specie litoranee di mari tropicali,
ammissione alla professionedei voti. francesco da barberino, 19: chi avesse intendimento
abbate innocenzio, trovando un figliuolo, generato da lui prima di monacarsi, in atto
monacata per forza, si uccise gettandosi da una finestra del suo monastero. de sanctis
, i-542: quanti anni erano trascorsi da che suor teresa di gesù si era
in dartford. = denom. da monaca1 e monaco *. monacato1
: al principio dei moti austriaci, fu da molti sospettato che potesse essere una secreta
: non ci sapea trovare altra via da torsi d'attorno la seccaggine di coloro
in quei paesi..., è da credere che vi sieno stati molti più
affatto la giurisdizione episcopale col negarla data da dio. gioberti, 1-iv-339: il
) della vestizione dell'abito mo- naastico da parte del monacando o della monacanda,
e dispose che, oltre all'elemosina da pagarsi... per la monacazione
122: tanti nostri versicolatori italiani da monacazioni, da messe, da lauree
tanti nostri versicolatori italiani da monacazioni, da messe, da lauree e sposalizi. mamiani
italiani da monacazioni, da messe, da lauree e sposalizi. mamiani, 4-242:
libertà. = nome d'azione da monacare-, cfr. fr. ant.
. lat. mediev. monacla (tommaso da celano, sec. xiii);
amnàcia. secondo altri, deriv. da monaca1, con allusione al colore nero
quelle / paste e rari apparecchi / da infanciullir, perdio, canuti e vecchi
cupido. forteguerri, 11-40: fur da tremila e più le monacelle: /
3. fermaglio per orecchini costituito da un filo d'oro che si infila
si infila nel lobo dell'orecchio e da una levetta a molla per la chiusura.
come d'amabilità = deriv. da monacelli, col suff. astr. e
cantar d'ogni zittella che si veste / da mona chella e chiudesi ne'
nere, / che andavano con ampie gerle da spesa, alle. prime ore
turdidi appartenenti al genere enante, lunghi da 15 a 19 cm, con piumaggio
, che è proprio, che è fatto da un monaco o da una monaca (
che è fatto da un monaco o da una monaca (e ha valore iron.
domenica venire. = deriv. da monaca1 e monaco1. monachése,
consiste nella ri nuncia, da parte di uomini o donne, del
poiché faiàn trovò a ogni passo monasteri abitati da migliaia di religiosi non solo nel paese
1-ii-187: né la disciplina ecclesiastica stabilita da san carlo borromeo poteva contribuire ad altri
. = voce dotta, deriv. da monaco1, col suff. -èsimo (o
i vicini monachetti appellano antonio. andrea da barberino, i-io: la mattina ajolfo
sott'una lettiera. s. bernardino da siena, 164: e1 monachetto ubidiente tolse
nel serrar l'uscio. [soppresso da] manzoni, pr. sp.,
d'ormeggio. il monachetto è formato da una testa di scalmo arrotondata, sporgente
sporgente e solitaria, che si affaccia da alcun portellino o sorge al disopra della
in abito e stato monachile. andrea da barberino, iii-470: lo meno- rono
= lat. tardo monacìnlis, da montichus 'monaco. monachina, sf
semplicemente: monaca (per lo più da poco). 5. caterina
monachina! aria di monachina. fare da monachina. p. petrocchi [s
plur. scintille o faville che si levano da carta e legna accese e rapidamente si
alla lucernina (i fiammiferi erano di là da venire) e, tutte le sere
. abbellimento del canto settecentesco, costituito da una serie di trilli. baini [
40: è detto quest'uccello ciufolotto, da altri cifolotto...; alcuni
. machiavelli, 102: una cioppa monachina da donna, usata. m. franco
ed i velluti che ci si consumano da chi ha qualche modo o qualche magnifi-
, si convertano in due canne di panno da quattro giuli il braccio. giov.
6-153: per ciascuna libbra delli stami da panni larghi, cilestri, monachini, incarnati
e camice di monachino con trine finissime da collo, che era un desio a vederle
dell'altro. = deriv. da monaca1 e monaco1, con allusione al
238: item a messer l'abate da settimo e ne'suoi monaci si lasciò
cavallo, che è lunga braccia trentotto da muro a muro, di più travi
monaco. 3. dispositivo costituito da una serie di elementi mobili sovrapposti,
scaldaletto, prete. -anche: scaldino da letto, monaca. 5. disus
di esca, usata un tempo, da sola o aggiunta allo stoppino, come
del mondo, per non lavorare, vivere da poltroni, delicatamente. set donati,
figliuolo di lei francesco sforza, mandato da luigi decimosecondo, nuovo padrone di milano
borgogna. pirandello, 8-940: -era pur da immaginarsi! oggidì in tanta penuria di
fare?... allontanarsi subito da quella casa... -oh sì!
consacrarlo. -fare una vita da monaco: vivere in solitudine, senza
. v.]: fa una vita da monaco. 10. prov. -l'
di persone è fortemente influenzato e caratterizzato da chi gli sta a capo. proverbi
20-167: essendo domandato un monacello piccolo da un frate qual era meglio, o tacere
sco: quando risana, lo vestono da monacello, con una tonaca grossolana
monicastro non sapeva come fare a darle da cena. -acer. monacóne.
. ovayó <; (deriv. da póvo <; 'unico, solitario');
carnivori focidi della sottofamiglia monachini, caratterizzati da corpo grosso e quasi cilindrico, occhi
alla coda non prensile, e caratterizzata da abbondante e ispido pelame di color bruno
e ispido pelame di color bruno e da un ciuffo di peli che dal capo
= voce tose., comp. da mona, var. di mònna1 e
= voce dotta, comp. da monaco1, e dal gr. àóyo ^
lo pigli per un semplice mio scrupolettucciaccio da mona- cuccia. tommaseo [s.
dimostrarvi questo stesso con un argomento tratto da un sistema, non veramente ricevuto da
tratto da un sistema, non veramente ricevuto da tutti, ma però chiaro e famoso
172: i corpi tutti / tessuti son da indivisibil parti, / che fur monadi
. che i princìpi della materia, da loro chiamati monadi, sono sostanze. rosmini
opere, e il lettore che passa da una poesia ad un'altra -fosse pure
, qualità, facoltà che la distinguono da ogni altra. panzini, iv-431:
-à8c < 'unità', deriv. da póvcx; 'unico '.
v.]: 'monadèlfia': nome dato da linneo alla decimasesta classe del suo sistema
, i cui stami o filamenti escono da un corpo solo; quelli che ne
o fisse o anche coloniali, caratterizzate da due flagellidi diversa lunghezza. =
= voce dotta, deriv. da monade1, sul modello dei dimin.
la realtà come co stituita da una pluralità di monadi o unità individuali
quale hanno simboleggiato i saggi e le monografie da me composte, come tante forche separate
cornei ile). = deriv. da monade1, col suff. -ismo, che
costitutivo del composto. = deriv. da monadismo. monadisticaménte, aw.
, che è improntato o che deriva da tale teoria. -anche: individualistico.
etichette monadistiche. = deriv. da monadista. monadizzato, agg.
atomizzato o monadizzato. = deriv. da monade1, con la desinenza dei part.
lat. scient. monadophyta, comp. da monas -ados (v. monade2
, che interpreta la realtà come costituita da una pluralità di monadi o entità individuali
.: la dottrina delle monadi enunciata da leibniz. gioberti, 4-2-117:
prendesse per sua propria e non assistita da nomi grandi. né, da altro canto
assistita da nomi grandi. né, da altro canto, si può riportarla alla
dotta, lat. monadologia (comp. da mónas -ados 'monade'e dal gr
i principia philosop hiae scritti da leibniz nel 1714; cfr. ted.
1-51: i monai, per esser da tutti conosciuti per uomini furacissimi, si
.]: 'monandria': nome dato da linneo alla sua prima classe, nella quale
ha un solo marito', comp. da póvo <; 'solo, unico'e àvfjp
monàngolo, agg. ant. caratterizzato da un solo angolo (un ente geometrico
dal gr. póvocj 'solo, unico'e da angolo (v.).
gr. póvo < 'solo, unico'e da antera (v.).
biffi, xviii-3-402: hanno questi signori cose da monarca, né guardan dietro ad una
tommaseo, 13-iv-27: a chi riguardi da un lato, ogni cosa par vecchio
caggine ringiovanita. = deriv. da monarca *. monarcale, agg
assoluto. boccaccio, v-49: da caio giulio, quinto, ritenne il
quale, alienissimo dal nostro, inclina da una parte all'egualità democratica e dall'altra
e guerriero. -retto o guidato da una monarchia; attuato sotto un potere
lo corteggiano. = deriv. da monarcal. monarcato, sm.
: la resurrezione della repubblica francese scosse da un'estremo all'altro l'europa e,
del popolo e i popoli come greggi da menare al pascolo. 2.
3. ant. unità statale retta da un monarca; regno. filippo
un monarca; regno. filippo da massa, lxxxviii-1-592: tenne...
sopr'ogni monarcato. = deriv. da monarca1. monarchésco, agg. (
monarchia. = deriv. da monarca1. monarchéssa, sf.
le femminili con terminazione in 'essa', sicome da poeta poetessa,... così
poeta poetessa,... così da monarca monarchéssa. f. f.
rendevala adorabile. = deriv. da monarca1, col suff. -essa (sul
), è irrevocabile e non deriva da altre persone o istituzioni (e si
, nell'ambito di uno stato regolato da una costituzione ispirata ai princìpi della separazione
poteri, dell'esercizio del potere legislativo da parte di un'assemblea rappresentativa e dell'
modo effettivo (attraverso un governo che, da lui liberamente nominato e revocato, risponde
) o che, viceversa, sia da lui esercitato solo in modo nominale,
di successione ereditaria (per lo più da un primogenito all'altro), e
(avente determinati requisiti legali) scelta da un'apposita assemblea; a seconda dell'
quale il monarca sostiene di derivare direttamente da dio il suo potere assoluto e di
monarchia popolare, ecc. marsilio da padova volgar., i-viii-3: diremo primieramente
autorità di un solo, raffrenato da leggi, le quali, per poter raffrenare
il papa; e monarchie quelle moderate da corpi consultivi, come era francia e quasi
europa prima dell'89; e le moderate da parlamenti rappresentativi, come era inghilterra,
monarchico di un determinato stato o impersonato da un determinato sovrano. tasso, 11-iii-1067
regnanti, la vedrebbe... procedere da tenui principi. crusca [s.
luglio: regime costituzionale istituito in francia da luigi filippo d'orléans, dopo la
1830. 3. stato governato da un sovrano o sottoposto a un regime
ufficio di capo dello stato, ricoperto da un sovrano della casa d'asburgo,
4. impero plurinazionale, dominio costituito da molti popoli e da diverse entità territoriali
, dominio costituito da molti popoli e da diverse entità territoriali i cui poteri sono
partic. riferimento all'impero romano fondato da ottaviano augusto). -anche: signoria
che [l'italia] sia stata da iddio destinata alla monarchia. tasso,
, 1 -proem., 44: da ciò risulta la manifesta ignoranza di chi
monarchie familiari, quando ciascuna famiglia viveva da sé. -regime di rigorosa disciplina.
. 9. figur. influenza esercitata da un sentimento, da una passione,
. influenza esercitata da un sentimento, da una passione, da un desiderio, che
un sentimento, da una passione, da un desiderio, che condiziona profondamente o
.). muratori, 5-ii-77: da molti anni in qua, essendosi accordati
gusto cattivo. gioberti, ii-119: da cartesio in poi le varie discipline,
e specialmente le speculative, sono agitate da continui rivolgimenti:... l'unico
padre). = deriv. da monarchiano1. monarchiano1, agg.
dotta, lat. monarchidnus, deriv. da monarchia, nell'accezione teologica di 'unicità
seppe garibaldi al socialista che da lui si credè iniziato o abilitato,
pisacane, vii-166: troviamo l'italia divisa da due opinioni, la monarchica e la
avere... il governo monarchico indipendente da ognuno. 5. ordinato
= comp., per giustapposizione, da monarchico e costituzionale (v.)
sia affiancato al vertice del potere politico da organismi consultivi o rappresentativi.
= comp., per giustapposizione, da monarchico e misto (v.)
= comp., per giustapposizione, da monarchico e rappresentativo (v.)
i bigotti odierni del monarchismo, affetti da idrofobia antirepubblicana, nelle storie 'ad usum
simili. lucini, 7-453: è da tre mesi che mi snervate colla marcia
nella centrale. = deriv. da monarchismo-, cfr. fr. monarchiste.
di monarca, regnare. marsilio da padova volgar., i-ix-5: eliino monarci-
dei monarcomachi. = deriv. da monarcomaco. monarcomachi smo, sm.
genovesi, 1-iii-60: qui sono da sfuggire, due opposti errori di certi
giudice; e gli obbesiani sciolgono il capo da ogni obbligo delle leggi.
delle leggi. = deriv. da monarcomaco, col suff. -ismo, che
glomeruli ascellari e hanno calice tubolare formato da 5 sepali e corolla, pure tubolare,
e corolla, pure tubolare, terminata da un labbro superiore stretto e arcuato e
un labbro superiore stretto e arcuato e da un labbro inferiore trilobo, con stami
= voce dotta, deriv. da monarda, col suff. chim.
san marco intrato era postelo / dentro da bresa con la mente fela / e so'
= voce ven., deriv. da móna2, var. di mònna (v
nervosa). = deriv. da monàssone. monassònidi, sm.
una sottoclasse di demosponge, caratterizzate da megascleri con un solo asse, talvolta associati
... la costa che va da sorrento a salerno, e ha come centro
monache), costituita per lo più da un complesso di costruzioni, a cui
monastero sui juris, se governato autonomamente da un superiore interno eletto dalla comunità;
eletto dalla comunità; vabbazia, retta da un abate; il priorato conventuale, retta
un abate; il priorato conventuale, retta da un priore; il priorato semplice,
un priore; il priorato semplice, dipendente da un monastero sui juris).
munistèro di monache. testamento di beatrice da capraia, 1-77: item a madonna giovanna
vive allora, l. x. cenne da la chitarra, xxxv11- 425: tra
signore sia un priete fero, / che da nessun peccato vi dislazzi; / per
: quando ero nel monastero venivo assalita da crisi violentissime di brividi perturbatori; una
un bonzo dalle ultime parti del giapone da tramontana, del regno di fitachi,
canto gregoriano in bocca femminile, emesso da un coro invisibile, evoca irresistibilmente un
di un ambiente monastico. bartolomeo da s. c., 40-12-4: lo
, perdendolo ò cognosciuto come strettamente era da tenere. cavalca, 19-99: crescendo
e andò a un monasterio. zanobi da strata [s. gregorio magno vol-
e quivi la sua vita spendere / da vedovella. monti, i-52: se la
; monacare. s. bernardino da siena, v-205: guarda quanto ài
. [io- vacttyjpiov, deriv. da plovaarfy; 'monaco'. monasticaménte, aw
solitarie e alle macerazioni monastiche. -formato da persone che, abitando in un monastero
solenni in conformità con le regole dettate da un fondatore (un ordine, una
secolar congregazione non si usurpi qualche santo da altri già occupato, ovvero qualche insegna
dell'edifìcio di un monastero; abitato da monaci (un luogo, un edifìcio)
: il r. mo p. andrea da arezzo,... dopo aver
abazie vedovate. -istituito o diretto da monaci; che ha sede in un
democrazia monastica. gobetti, 1-i-973: da queste premesse... [il
bettini, 1-248: di giorno prendeva luce da tre finestre aprenti sopra uno scialbo e
.]: secondo l'origine greca da 'solo, solitario ', 'monastico
, 'monastico 'dal vico e da altri fu detto per contrapposto a sociale
< mxó<£ * solitario, monastico ', da pova il tirreniano e il flandriano (e da alcuni iden tificato col tirreniano <; * uno, unico 'e da atetosi (v.). , 1-75: pose [dio] sin da principio in fuga, o milano, : le carrette delle masserizie infette guidate da musi sinistri che per nulla la cedono , dentiere splendide ridenti un gran riso da facce di morti. gozzano, i- sottostante passa un lebbroso portato in barella da due monatti. 2. ant. gie e l'acute ippoforbie ritrovate da libi, quali i mo- nauli . póvocu- xo£, comp. da póvtx; 'solo, unico 'e póvo ^ 'solo, unico 'e da avitaminosi (v.). loro tirannia. = denom. da monco. moncèlla, v. strawol- tura. = deriv. da monco. moncherino, sm. ti anche del mosca ». andrea da barberino, 1-244: fra molti colpi
coda moncherin a. = deriv. da monco. monchézza, sf. letter
b. corsini, 12-63: da sé ferissi e ne rimase monco; /
: monchezza intellettuale. = deriv. da monco. monchino, sm. ant
: * monchino ': l'uomo che da una o da due mani è stroppiato
: l'uomo che da una o da due mani è stroppiato. p. petrocchi
il pollice. = deriv. da monco, col suff. -ino proprio del
bene gli occhi. = deriv. da monicchio (v.), per sincope
dà a dio. ò. bernardino da siena, iv-48: tutti risusciteranno d'un
canzoni, o vecchio organetto scordato / da un monco veterano per umili strade guidato.
. i frati capucini, dominicani e da altre religioni con cinquecento poveri mendicanti e
cane monco e scabbioso, trattandogli con ciò da ribelli. a. boito, 32
solingo... si stava. erasmo da valvasone, 1-9-176: or la gagliarda
amica sua la principessa di lamballe, da quel collo che, monco, le fu
rimasto tra mano un campione così monco da doverlo buttare. -spezzato, troncato
si rimangon zoppe o monche: posano da una banda e non trovano dove impostarsi
operazione. ceresa, 1-1269: vene da infuriar mantua et aronca, / u'
la determinazione della superficie dove si ha da formar la cometa. salvini, 39-iv-171
(una notizia). [sostituito da] manzoni, pr. sp„ 24:
. di illuminare la coscienza pubblica traviata da versioni monche o partigiane, perché la
, smozzicato o, anche, isolato da un contesto coerente, logico (una
... un ragguardevole complesso indiziario da cui poteva indursi il fondato sospetto che
) amputato, mozzato. andrea da barberino, 1-244: troiano, come s'
. s. ferrari, 422: da san miniato a fiesole la conca /
levi, 6-208: una sera arrivò da gaglianello un giovane, accompagnato da altri
arrivò da gaglianello un giovane, accompagnato da altri contadini, con un braccio legato
monconi di cuore. = deriv. da monco, col suff. -one (cfr
compiuta a mano, per lo più da personale femminile). panzini
voce di area lomb., deverb. da mondare.
mondato, ripulito, nettato, liberato da impurità, da sporcizia, da corpi
ripulito, nettato, liberato da impurità, da sporcizia, da corpi estranei.
liberato da impurità, da sporcizia, da corpi estranei. panigarola, 3-i-13
. = agg. verb. da mondare. mondàceo, agg.
della pasqua. = deriv. da mondo2, col suff. latineggi ante -aceo
, pattume. = deriv. da mondare, col suff. collett. e
). s. bernardino da siena, ii-26: state in pace con
la pace mondale. = deriv. da mondo2. mondaménte, aw.
del paradiso, 267: quegli che è da essa [avarizia] legato,
mondamente e fanne limosi ne. domenico da montecchiello, 68: ti leverai ispedita-
3. figur. espiazione, purificazione da colpe, da peccati. fra
. espiazione, purificazione da colpe, da peccati. fra giordano, 230:
grazia. = nome d'azione da mondare. mondana, sf.
visione della vita radicalmente laica e aliena da ogni trascendenza (che comporta per lo
pratici, materiali, laici. filippo da siena, 59: era la detta donna
uomo dall'arbore piantato in buona terra che da quello che è posto nella selva.
ambienti socialmente elevati. = denom. da mondano1, col suff. dei verbi frequenta
azionato manualmente. = deriv. da mondare (v.), col suff
più comuni. = deriv. da mondano2. mondanità, sf.
indomabile, e la chiesa aveva da fare coi principi, i quali allora andavano
loro a servire il despotismo borbonico possono da certa politica che troppo perdona essere adulati
non cerco mondanità, e ho imparato da la mia maestra, che vuole prima
hanno ridotta cuernavaca. alberghi e ritrovi da giuoco e da ballo, sale da tè
. alberghi e ritrovi da giuoco e da ballo, sale da tè, chincaglierie
ritrovi da giuoco e da ballo, sale da tè, chincaglierie in quel porco stile
... sempre imperturbabile e avvolto da una nube di allusioni, di reticenze
spirituale. = deriv. da mondano1; cfr. fr. mondanità (
assoluto della storia. = deriv. da mondano1, col suff. dei derivati verb
e nella sua limitatezza, anche prescindendo da considerazioni religiose o trascendenti e dai rapporti
reverenza degne che le mondane. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
né il prossimo. 5. bernardino da siena, v-237: togli la prima parte
quanto la troppa gran sete di allontanarsi da quello. pallavicino, 1-532: l'
sia ora di sospendere la tanto / da te per me voluta sospensione / d'
conferenze mondane ne'luoghi sacri erano stimate da lui l'ultime diferenze costituite della mortalità
noi non impariamo né dagli uomini né da dio di perdonare e di vincere i nostri
ariosto, 123: al ritrarti / salva da le mondane aspre fortune, / sei
/ sei certa che commune / l'hai da fruir meco in perpetua gioia. mazza
l'alte vicende e l'ordine segnato / da quel che scese a illuminar le carte
ii-1608: beatrice,... quando da lei l'amatore non potè sperare alcuna
si leva in alto ove sospesa lascia / da sé dilungi ogni passion mondana. fiamma
di passione e di opere, benché da radici così diverse com'erano l'ardore
passione edificatoria nel sacerdote. -dettato da interessi terreni, temporali; che deriva
interessi terreni, temporali; che deriva da considerazioni esclusivamente materiali o venali.
esclusivamente materiali o venali. filippo da siena, lxvi: i parenti suoi,
giusto e pio / a morte, mosso da mondan timore. sarpi, vi-3-236:
che, purificati affatto li loro voti da ogni impressione mondana, concorrano con una
: benché... affatto lontana da quanto sentiva del mondano, poco men
sia fragile e poco durabile, nondimeno da tutte è maravigliosamente disiderato. z anobi
tutte è maravigliosamente disiderato. z anobi da strata [s. gregorio magno volgar
: innanzi che la chiesa fosse dotata da costantino, tutti li prelati erano spirituali,
tresche amorose non altrimenti che si farebbe da giovinastri dissoluti e mondani. berchet-borsieri,
e sprezza el summo bene, / da cui vita procede eterna pace. selva
de'religiosi, i quali non han più da pensare ad altro, non de'mondani
-per estens.: che è alieno da slanci o entusiasmi ideali, che si
esclusivi delle classi sociali elevate, caratterizzati da atteggiamenti, da consuetudini, da gusti
sociali elevate, caratterizzati da atteggiamenti, da consuetudini, da gusti estrema- mente raffinati
caratterizzati da atteggiamenti, da consuetudini, da gusti estrema- mente raffinati, eleganti e
semplice gesto pel giovane selvaggio che arrivava da zanzibar già innamorato e pauroso di voi
borgese, 1-71: uesti, deluso da quella garbatezza mondana in cui ederico
parlava con disinvoltura mondana. -frequentato da una clientela o da una cerchia di
. -frequentato da una clientela o da una cerchia di persone facoltose, che
il suo appartamento, costruito ed arredato da un architetto di gran fama,..
corte cattolica il mondano e romano libro da messa ove giovinetta leggeva.
una concezione della realtà terrena che prescinde da preoccupazioni e da considerazioni metafisiche o trascendenti
realtà terrena che prescinde da preoccupazioni e da considerazioni metafisiche o trascendenti (una
cristiano e vive nel mondo, libero da vincoli monastici o sacerdotali (e si
mondani e sacri. s. caterina da siena, i-76: ci è bisogno.
mondani / che andar religiosi e star da cani. n. franco, 7-214'.
'l perde in suo servigio. guido da pisa, lxxviii-i-409: l'alta intenzione
manco per servir che per regnare. da porto, 1-118: mentre ch'egli
al suo chiamare fu sordo, quantunque da molti sia stato udito con molta pietà
dal mondo erra lontano. s. carlo da sezze, iii-281: il servo mondano
animali e 'ntra lor misti. felice da massa marittima, xliii-209: maria la
e spedita / strada prendesti al ciel da questa oscura / valle mondana, in su
/ la lucerna del mondo; ma da quella / che quattro cerchi giugne con
o corso in questo mondo; costituito da denaro o valutabile in denaro. cavalca
); terreno, mortale. francesco da barberino, iii-183: ver'è ch'aver
: il mondo allagò, riserbato solamente da dio un padre con tre figliuoli e
di prowedenza fondata in iscrittura. marsilio da padova volgar., i-iv-3: veggi
l'anima mondana e pigliar il lume da la mente di dio. patrizi, 1-i-278
delle voci, la seconda fa sentirsi da gl'instromenti accordati insieme e la terza
mondo in tal modo si dava, che da tutti era domandata peccatrice. s.
era domandata peccatrice. s. bernardino da siena, iv-262: e1 mondanaccio brodoso
, calco del gr. xóopioc;, da xóopcx; * mondo '; cfr
e fuore, / e ve n'è da mondar, chi n'ha piacere.
chi n'ha piacere. s. bernardino da siena, 493: se tu mondasse
ammorsò. -sostant. francesco da barberino, i-264: noia mi fa chi
ai mondar d'una pera / passa da terza infin ora di nona.
di nona. -togliere, eliminare da un frutto o da un ortaggio la
-togliere, eliminare da un frutto o da un ortaggio la buccia o le parti
badanas ': grosse come un citriolo e da la buccia liscia, che si monda
fradicio e presenterei il sano! -eliminare da una vivanda le parti non commestibili o
non gradite; sventrare e ripulire animali da cucinare. filippo degli agazzari, 24
., 4-11: radasi il sermento [da innestare] a misura di due dita
mondarsi un ramo con un coltello da tasca. -asportare la corteccia di
l'insigna: / monda la vite da ogni secume. crescenzi volgar., 4-13
maggio e di giugno e quella mondar da ogni soperchio e di disutili pam- pani
epoca] bisogna mondarle [le piante da taglio] e nello stesso tempo disgombrare
occhio, interrotta solo qua e là da gelsi radi, a cui erano stati nella
gelso, destinate all'alimentazione dei bachi da seta, dai frutti e dalle parti
la foglia': dei gelsi per i bachi da seta, pulirla delle more, de'
, de'gambi, ecc. -eliminare da una pianta o da un fiore le
ecc. -eliminare da una pianta o da un fiore le parti secche o superflue
, dal pattume, dall'immondizia, da residui, da rifiuti. -in partic
, dall'immondizia, da residui, da rifiuti. -in partic.: spazzare
fanno mazza- rangare e rassodare. benvenuto da imola volgar., ii- 355
acqua faranno ripulita la piazza, mondàtala da ogni relitto de'peperoni e de'cavoli
459: il non mondar mai corpo da feccia,... il lasciarsi,
ochino, 145: chi vuole da sé giustificarsi... è simile
una imagine d'uno idio, molto da gli egizzi onorato, e, come posta
al monte di la pietà e spexe da mondar le ditte fosse. alamanni, 5-3-
e'i rivi. 5. guarire da una malattia con manifestazioni ripugnanti (in
: constantino... fo mundato da la lepra per beatissimo silvestro. cavalca,
a mondare i lebbrosi. s. bernardino da siena, iv-89: avevano veduto mondare
malattia. tartara, 147: fu da dio ordinato che per mondar la lepra
foglie, col sarchiello e con le mani da tutte le bastarde erbe si mondi.
mondare i lx>schi destinati a fornir legnami da costruzione. bersezio, 1-298: fu fatto
de la comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abbandonato! certo non del
terreno. -eliminare le piante infestanti da una coltivazione. citolini, 338:
un terreno adatto alla coltivazione, sgomberandolo da pietre o da radici; bonificare.
alla coltivazione, sgomberandolo da pietre o da radici; bonificare. g.
il frumento dalla pula, dalla polvere, da corpi estranei; vagliare. -in partic
vassoio per mondar grano. z anobi da strata [s. gregorio magno volgar
animali, perché sono meglio rotte e da ogni foglia e semi estranei, con
una lista di non so che erroruzzi, da lui ripescati in una specchiatissima opera,
raccolti, per lo più manualmente, da altri guasti o da corpi estranei.
più manualmente, da altri guasti o da corpi estranei. lastri, ii-42
mondando il riso nella vecchia tafferia nera, da lei denominata basletta. -tess.
8. figur. emendare o riscattare da corruzione morale, da errori, da
emendare o riscattare da corruzione morale, da errori, da colpe, da vizi,
da corruzione morale, da errori, da colpe, da vizi, da passioni
morale, da errori, da colpe, da vizi, da passioni eccessive o colpevoli
errori, da colpe, da vizi, da passioni eccessive o colpevoli, da difetti
, da passioni eccessive o colpevoli, da difetti; liberare da situazioni di angoscia
o colpevoli, da difetti; liberare da situazioni di angoscia e di tormento interiore
l'infusione della grazia santificante. gallo da pisa, 327: lo vostro amor mi
studi al postutto di mondare te medesimo da tutti i vizi e concupiscenze cattive in
acciò che portino frutto. 5. bernardino da siena, 135: dalli occulti peccati
del purgatorio levono le macchie e mondano da ogni bruttura. g. m.
verso lo spirito / e lo cerca spiccar da questa terra, / e riformar l'
e le passioni loro politiche hanno adulterato da troppo tempo. dall'ongaro, vi-258
il supplizio. -assol. guido da pisa, 1-118: la domenica mattina per
lieve ostia che monda / io la riceverò da le tue dita. -rifl
questi giorni si andrà preparando con mondarsi da ogni macula e passione, ornandosi di
ti mondi ': cioè ti purghi da la colpa del peccato commesso nel
dante, conv., i-n-i: da due macole mondare intendo primieramente questa esposizione
pare non ragionevole. -liberare da una condizione di servitù. ariosto,
demoni ». 10. allontanare da sé, con la penitenza, o
sé, con la penitenza, o da altri, con il perdono, la macchia
tu. vincenzo maria di s. caterina da siena, 55: la lozione d'
non espiano; mondano la macchia lasciata da quei peccati. 11. privare
hai colte. / mondano bene. esce da sé pulita / la carne, il
, i-12: or qui bisogna ben farsi da capo, e mondarla con mano,
-non mondare nespole o mele: non essere da meno, non mostrarsi inferiore a qualcuno
aretino, vi-399: oh che lana da pettinar col fuoco che è quel branca
alla crudele? / -ti se'portato ve'da imperadore / ed ancor io non ho
dal lat. tardo mundàre, denom. da mundus 'mondo, pulito '.
208: facevano un tempo la sarchiatura da noi detta mondarella, per meno di
soldi a giornata. = deriv. da monda, ampliato dell'infisso -ar-, col
= voce napol., deriv. da mondo1, ampliato dall'infisso -ar-,
carta. = deriv. da mondare (v.), col suff
8-167: per due giorni, da vercelli e da mortara, i treni hanno
due giorni, da vercelli e da mortara, i treni hanno tra
la proprietà di liberare il corpo da sostanze nocive o di eliminarne gli
infetto spirito. = deriv. da mondare. mondato (part.
mondà 2. risanato, guarito da una malattia infettiva (in partic.
: costantino imperadore, mondato della lebbra da san silvestro papa, lasciò roma e
stante che la città non fusse ben mondata da peste, si trovorono tutti li amici
. 3. depurato, libero da umori superflui. fasciculo di medicina volgare
.. perché è netta e mondata da li mestrui non pertinenti né accomodati alla
4. per estens. sgombro da nubi, limpido, sereno.
? 5. figur. liberato da colpe, da vizi; esente da
5. figur. liberato da colpe, da vizi; esente da errori, da
da colpe, da vizi; esente da errori, da difetti o imperfezioni; riconosciuto
da vizi; esente da errori, da difetti o imperfezioni; riconosciuto innocente.
., 1-4-168: l'anima, mondata da tutti questi mali, e costituita col
ciascuno ed elevate a raggiungere un tipo da tutti cercato. de roberto, 13-1:
13-1: si vide il poeta mondato da ogni colpa e le nequizie accumularsi sul
quel è nato, / tu n'èi da cquel mundata. 6.
, vale a dire guarita in eterno da ogni commozione e turbamento e mondata d'
col sistema della brucatura; è costituito da un graticcio di listerelle, inclinato fìsso
graticcio. = deriv. da mondare. mondatore, agg.
ha la proprietà di purificare, liberando da impurità morali e da colpe; che
purificare, liberando da impurità morali e da colpe; che cancella i peccati, che
(tertulliano), nome d'agente da mundàre. mondatura (ant.
di pulitura; scorza o buccia asportata da un frutto, da un ortaggio;
scorza o buccia asportata da un frutto, da un ortaggio; raschiatura, ritaglio,
, di radici e di corpi estranei da un terreno per renderlo adatto alla coltivazione
terra. = nome d'azione da mondare. mondazióne (mondagióne,
impara [dall'alchimia] un'arte da lambicarsi il cervello a trovar tanti coa-
. -asportazione delle sostanze purulente da una ferita o da una piaga,
delle sostanze purulente da una ferita o da una piaga, per favorirne la cicatrizzazione.
bernardo volgar., 3-62: non è da negare parte del dì alla disaminazione di
teodoro prisciano), nome d'azione da mundàre. mondeghìglia (mondeghili),
calde in giro. = deriv. da mondo1, col suff. del dimin.
. -anche: accuratezza, non disgiunta da sobrietà e da discrezione, nel vestire
accuratezza, non disgiunta da sobrietà e da discrezione, nel vestire, nell'abbigliamento
fatica... nulla si truova così da ogni parte stomacoso quanto una femmina sbardellata
mondezza della sua persona. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
loro cura e mondezza intorno agli utensili da cucina e nel preparare i cibi e
mezzo della ventilazione, gettandolo colla pala da un lato all'altro dell'aia.
note; ma tra queste principalmente è da seminare il chiamato 'robo ',
. condizione di chi non è contaminato da azioni peccaminose, da pensieri o desideri
non è contaminato da azioni peccaminose, da pensieri o desideri disonesti; innocenza,
egli dice, possiede. s. carlo da sezze, iii-276: il terzo stato
segneri, ii-414: a farsi amare da dio, eccovi ciò che ci vuole
di parole, mondezza di opere, che da salomone fu compilata in un dir mondezza
per la quale gli apostoli furono chiamati da cristo 'il sai della terra '.
sua mondezza, così non fu vietato da cristo nella communità la ricchezza.
sangue. 6. purificazione rituale da una contaminazione di carattere religioso.
= dal lat. munditia, deriv. da mundus 'puro, mondo '.
= voce roman., deriv. da immondezza (v.) per aferesi.
viaggiando a notte oscura vi venne mirato da lungi un improvviso lampeggiamento...
lampeggiamento... in fatti sfumava da legni fracidi, da paglie inzuppate,
in fatti sfumava da legni fracidi, da paglie inzuppate, succida meteora di mondezzai,
, 1-290: due gatti balzan fuori da un mondezzaio e spariscono nella feritoia d'
dannate... distillano bave sputate da democriti, vantando per delfo di oracoli
consunto. = deriv. da mondezza2; nel significato del n. 4
a purezza d'animo. zanobi da strata [tommaseo]: a dimostrare la
ortaggi o di altri vegetali. dino da firenze [tommaseo]: mangiò più volte
interiora. = deriv. da mondo1, col suff. astr. -ìa
mondialata. = deriv. da mondiale. mondiale (ant.
la credenza pagana. s. bernardino da siena, i-87: per fuoco ogni
scala. -per estens.: costituito da diversi pianeti o corpi celesti; planetario
uomini; che deriva o che è prodotto da tutte le civiltà. f.
delle idee mondiali, ciò si convince apertamente da
nievo, 5: la vita fu da me sperimentata un bene, ove l'
e della reazione mondiale, è cosa da fare spavento. b. croce, iii-27-326
esposizione). ojetti, ii-699: da quasi un anno per l'esposizione mondiale
secolare, mondano. s. bernardino da siena, ii-500: li spirituali..
dal lat. tardo mundialis, deriv. da mundus 'mondo '.
, economici, sociali) in modo da indurre ad affrontarli e a prenderne coscienza
mondialménte, aw. in modo da comprendere tutti i paesi e tutti i
, risorge. = deriv. da mondo2. mondifìcaménto, sm
tamento. = nome d'azione da mondificare. mondifìcante (part.
agg. ant. che elimina da un organo i sedimenti nocivi e le
16-ix-207: quanto si appartiene alle iniezioni da farsi ne'seni per mezzo della sciringa,
. e letter. separare una sostanza da impurità o da elementi eterogenei che vi
. separare una sostanza da impurità o da elementi eterogenei che vi siano mischiati;
[l'acqua] e la disvizia da ogni estraneo mischiamento. romoli, lxvi-1-393
lxvi-1-393: danno i medici alcune regole da mondificare e far chiare queste acque acciò
chiamano cié, la quale o lagrima da se stessa o scola giù dalle intaccature che
nell'albero che la produce. cogliesi da mezza state in grandissima copia e si
ei fa, la pura sostanza loro da quello che v'è mischiato.
stati purgati e mondificati con una spugna da uno iddio. saraceni, i-43: giunto
tener la testa calda e mundificarla meglio da quelle fortori che non sono altro che parti
: mondificano [quelle pillole] le 'ntestine da ogni superfrività e corruzioni. palladio volgar
. 4. figur. liberare da impurità morali, da colpe, da
. figur. liberare da impurità morali, da colpe, da vizi, dal peccato
da impurità morali, da colpe, da vizi, dal peccato; redimere.
chiamò santo, perché mondifica e santifica da ogni immondizia. bibbia volgar. [tommaseo
: li conforta a prendere esempio da lui di mondificarsi il corpo e lo
hanno fatto qualche peccato, di lavarsi da capo a piedi, parendo così,
creature inrazionale nel testamento vecchio, offerto da altre creature, aveva virtù di purificare
, lat. tardo mundificare, comp. da mundus 'puro, mondo 'e
contrizione, '. = deriv. da mondificare. mondificato (part.
. 3. figur. corretto da errori, da inesattezze, da imprecisioni
3. figur. corretto da errori, da inesattezze, da imprecisioni. gioberti
corretto da errori, da inesattezze, da imprecisioni. gioberti, 1-ii-553: come
per separare le scorie e le impurità da una sostanza o da un prodotto,
scorie e le impurità da una sostanza o da un prodotto, in partic. le
partic. le parti legnose e inservibili da una fibra tessile. crescenzi volgar.
netta. = nome d'azione da mondificare. mondìgia, sf.
con la mondatura o con la cernita da un prodotto, e in partic.
un prodotto, e in partic. da frutta o da ortaggi; residuo,
e in partic. da frutta o da ortaggi; residuo, avanzo. -anche
soldi x, soma. 5. bernardino da siena, v-212: dicevano i sacerdoti
. gozzi, 1-284: guardarvi, come da cosa nefanda, / che si mondi
t capo della padrona, andava calpestata da ogni piede fangoso. cesarotti, 1-xxiv-368
, i poeti poi non potran conseguire da i grandi 'scrocchi 'un pane
'scrocchi 'un pane d'orzo da magnar famelici sotto la cappa loro pelata.
di grano a macinare, il quale da me veduto e riconosciuto essere un imbratto
separa dall'alchimia, dalla mondiglia e da tutte l'altre imposture. tesauro,
. g. gozzi, i-9-192: oh da quanti carati di mondiglia / peggiorato sarìa
probi cittadini] à ogni oltraggio ricevono da noi. / all'incontro, servii
in risaia. = deriv. da mondare, col suff. professionale femm.
hai colte. / mondano bene. esce da sé pulita / la carne, il
v.). = deriv. da mondo1, col suff. dei di min
mondino. = deriv. da mondello, con cambio di suff.
/ 4-87]: questo sarà un piatto da servirlo ad uso di mondiola, cioè
voce di area sett., deriv. da bondiola (v.), per
la cura della persona. bartolomeo da s. c., 324: le
condizione spirituale di chi non è contaminato da azioni, da pensieri o da desideri
chi non è contaminato da azioni, da pensieri o da desideri peccaminosi e disonesti
contaminato da azioni, da pensieri o da desideri peccaminosi e disonesti o, anche
ai valori temporali e non è attratto da interessi terreni, mondani; purezza,
zia del cuore. s. bernardino da siena, v-189: guarda la forza
del corpo, il quale, tenuto purgato da ogni bruttezza di peccato, è un'
mestieri una special mondizia di cuore sì da ogni bruttura di cattiva affezione sì da ogni
sì da ogni bruttura di cattiva affezione sì da ogni nebbia di falsa estimazione.
primizie, queste cose si debbono fare da ciascuno, e ciò secondo le osservanze
padri delle umane generazioni. purificazione da una colpa, remissionedei peccati. zanobi
una colpa, remissionedei peccati. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
mondizia. -redenzione dell'umanità operata da cristo. zanobi da strata [s
dell'umanità operata da cristo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
mondizie e putredini. = deriv. da immondizia (w), per aferesi.
rifiuti e di residui estranei; depurato da scorie, da impurità. -in partic.
residui estranei; depurato da scorie, da impurità. -in partic.: candido
., 1-20: vogliono essere vasi da tenere l'olio mondissimi. cammelli, 343
personale o grande accuratezza, non disgiunta da una certa sobrietà, nell'abbigliarsi e
astersi. fontanella, i-224: guidata da una man polita e monda, /
l'ancelle e di lavar comanda / da capo a piè d'ettore il corpo e
mondo, ravvolto in flanelle e ricoperto da un broccato d'oro, il gran
colomba nera] e gittaila nella fonte da battezzare, e parvemi che n'uscisse
. ristabilito, guarito (in partic. da malattie infettive o ripugnanti). -anche
in buone condizioni di salute. francesco da barberino, ii-169: è da laudar om
francesco da barberino, ii-169: è da laudar om carne monda avere, /
. gozzi, 3-4-28: cacciate via da sé le grinze, distese tutta la pelle
m. savonarola, 16: è da ricordare che i corpi mundi tenere se
qualità c. ridolfi, ii-233: da noi nelle nostre piccolissime risaie si può
la semenza del grano ben monda e purgata da qualunque altra di diverso genere, e
figliuolo, /... / da ch'io debbo morir con tanto duolo,
grattarsi la zucca monda come una palla da bigliardo. calandra, 4-186: quando la
campora sono libere e monde, siccome da seminare, possiamo porre la vigna.
ne le bell'onde, / fin che da sommo ad imo sì turbolle, /
, i-60: bevea pieno un bicchier, da sommo ad imo, / tre volte
: o che pietade! -sgombro da nuvole e da nebbia, sereno,
pietade! -sgombro da nuvole e da nebbia, sereno, chiaro.
in capo a una settimana, uscirono da quel nebbione, ritrovarono il sole e
che non è contaminato moralmente; libero da vizi, da errori o da colpe o
contaminato moralmente; libero da vizi, da errori o da colpe o, anche
libero da vizi, da errori o da colpe o, anche, da preoccupazioni
o da colpe o, anche, da preoccupazioni o da interessi terreni; che
o, anche, da preoccupazioni o da interessi terreni; che non ha inclinazione
male die ha fatto, non lo rifà da capo. scala dei claustrali, 442
peccatrici del popolo. s. bernardino da siena, v-86: ecco a quegli
conforto sempre a stare netta e monda da ogni peccato. caviceo, 1-130:
caviceo, 1-130: monda son io da queste colpe. n. franco,
doti a l'alma affisse / che da più chiaro e mondo / fonte scender non
nel cospetto di dio e acciò che da essa riceva divozione e consolazione divina. n
guarda attorno. i mobili della saletta da pranzo, così tersa, si sono
dio rimiri. -per estens. esente da errori, da difetti, da imperfezioni
-per estens. esente da errori, da difetti, da imperfezioni. [
. esente da errori, da difetti, da imperfezioni. [sostituito da]
, da imperfezioni. [sostituito da] manzoni, pr. sp„ 17 (
sole immagini gli si presentavano non accompagnate da alcuna memoria amara, nette d'ogni
, o prolungata in una vibrazione sommessa da un pedalismo perfettamente dosato, mondo di
brutto, quantunque contenga dei particolari mondi da difetti. -incontaminato, intemerato (
voleva il debito che netto e mondo da ogni macchia serbasse, voi di abominevol
detta, ma nondimeno tante volte usa da dante che non è maraviglia se questo
11. relig. puro ritualmente, liberato da una contaminazione, quindi ammesso al contatto
niuna cosa per sé morta ovvero morta da bestia,... laverà le sue
: quello ancora [il tabernacolo costruito da mosè] diviso in tre parti,
di tua alma mondo. -esente da pericoli, sicuro. francesco da barberino
-esente da pericoli, sicuro. francesco da barberino, iii-141: tirati verso terra
. nomi, 10-73: non avrai da me le pere monde. pananti, i-35
, essendogli la pesca riuscita monda, da ciascuno suddito era reverita e temuta;
tutta questa gran machina che è composta da dieci cieli e da quattro elementi. tasso
che è composta da dieci cieli e da quattro elementi. tasso, n-iv-85:
sapienti mondo si chiama, mi fu da prima cagione di molte dubitazioni. rosmini
servono dell'epoca della creazion del mondo e da essa contano i loro anni, che
-età del mondo: periodo storico caratterizzato da eventi memorabili, da avvenimenti di importanza
periodo storico caratterizzato da eventi memorabili, da avvenimenti di importanza capitale; era,
par., 10-15: vedi come da indi si dirama / l'oblico cerchio che
luna ed il sole; li quali da noi son chiamati mondi composti di pieno
non gli mondi, che son chiamati astri da altri e da altri sfere. algarotti
che son chiamati astri da altri e da altri sfere. algarotti, 1-iv-298: noi
del mondo si chiama europa. guido da pisa, 1-8: è [l'italia
e destro. s. bernardino da siena, 133: non essendo creduto,
di pietre singolari condotte in questa città da tutte le parti del mondo. aretino,
tanti piccoli paesi, non so se da ragazzo mi sbagliavo poi di molto.
ti meno su una collina bellissima, da cui si vede tanto mondo. bontempelli
3-6 (309): alquanto è da uscire della nostra città... e
, trattandosi di leggi... da osservarsi per tutto il mondo cattolico,
: altri miei figli / nel diviso da noi mondo britanno / già se n'andaro
longobardi nostri. carducci, iii-3-89: da quegli scogli... colombo infante
. guerzoni, ii-1094: nel mezzo secolo da lui [garibaldi] vissuto nell'uno
, pla- tensi,... da ultimo anche i francesi. -l'
i clericali gli avevano mutato il nome da 'eroe dei due mondi 'in
più vicina al polo: / questi da l'alte selve irsuti manda / la
. 7. superficie terrestre interessata da determinati fenomeni naturali o meteorologici.
col tauro si ritorna, / cade vertù da rinfiammate corna / che veste il mondo
[amor],... / da te conven che ciascun ben si mova
co- sroe, e come / così da te diverso? e dove or sono /
mondo. d'annunzio, i-279: allor da i nidi, / allora da le
allor da i nidi, / allora da le piante, dal popolo ferino, /
le piante, dal popolo ferino, / da ogni creatura vivente, da l'intero
, / da ogni creatura vivente, da l'intero / mondo che respirava,
prese una città ricchissima e potente che da molti suoi baroni era desiderata d'averla.
: stare in questa guerra ei solo da una parte, tutto il mondo dall'altra
non si può dire che ciò venga da cattiva disposizione. alfieri, iii-1-247: l'
la guerra. ariosto, 40-65: ode da tutto t mondo che la parte /
pro- prii de l'essere tanto alieni da questa professione, avendo massimamente in casa
. vita associata degli uomini, caratterizzata da convenzioni, da norme e da regolegiuridiche e
degli uomini, caratterizzata da convenzioni, da norme e da regolegiuridiche e morali determinate,
caratterizzata da convenzioni, da norme e da regolegiuridiche e morali determinate, da interessi
norme e da regolegiuridiche e morali determinate, da interessi e da scopi comuni e,
e morali determinate, da interessi e da scopi comuni e, anche, da un
e da scopi comuni e, anche, da un sistema burocratico e da rapporti gerarchici
anche, da un sistema burocratico e da rapporti gerarchici particolari. -anche: il
rispettato. piovene, 3-109: già da qualche tempo del resto i miei rapporti
di vivere o ambiente mondano, caratterizzato da gusti eleganti e raffinati, da atteggiamenti
caratterizzato da gusti eleganti e raffinati, da atteggiamenti brillanti e da consuetudini e comportamenti
e raffinati, da atteggiamenti brillanti e da consuetudini e comportamenti spensierati, gaudenti
nel mondo. ghislanzoni, 16-215: da quel giorno io dovetti rivaleggiare in lusso
poi... e poi, vengon da noi, come s'anderebbe a un
trattava... con una discrezione da perfetto uomo di mondo. baldini, 9-34
un mondo difficile, lontano / oggi da noi, che lo lambisce appena,
10-vii-298: ho bisogno d'un buon cane da rete. però vi prego che,
né di voi né di cotesto mondo, da che la disgrazia o la cattiva elezion
quelle altre regioni dotato di un'esperienza da catone, può offerire all'osservatore assai
italiani, di tener le fanciulle lontane da ogni conversazion d'uomini,..
gregoriano fu solo a volere il bene: da ciò la sua grandezza. mazzini,
del mondo moderno, la francia, esci da un misto di germani, di celti
dio, al modello di umanità rigenerata da cristo e che è considerata transitoria,
debele. guittone, 1-8: or da voi, che del fiore / del piacer
te pon sua spene. s. caterina da siena, iv-126: il mondo e
a'servi di dio. 5. bernardino da siena, 737: che cosa è
mondo, ma con spirito che sia da dio. giuglaris, 101: la strada
principe di questo mondo e non ha da far nulla con me. papini,
la durata del tempo trascorso sulla terra da ogni singoloi ndividuo; la vita mortale
purg., 23-77: forese, da quel dì / nel qual mutasti mondo
piovene, 7-250: accomiatandosi per sempre da lei l'amico dice: « arrivederci
pratico del mondo, non è uomo da essere aggirato. mascardi, 94: il
me, vedrai che non son cose da farsene maraviglia. nievo, 76:
ambienti e in date circostanze. folgore da san gimignano, vi-ii-150 (17-1):
numeri e delle quantità incommensurabili e irrazionali da loro investigate, e predicavano che quello
anni e fe'sopraziò certo edito. giovanni da poppi, 13ii- 83: un mondo
: un mondo di brigate mi sono mandate da monsignore e altri adosso per avere lettere
bontà de le sue vertù, di là da cali- gutte un mondo di miglia:
. monti, iv-45: appena venutimi da peruzzi gli esemplari della tua 1 venere
: la mamma gli ha dato ad intendere da bimbo un mondo di corbellerie. tarchetti
.. libere e lontane un mondo da ogni sospetto di servitù. g. m
pirandello, 8-1109: stefano giogli vedeva da un pezzo chiaramente tutti i giochetti dello
fondo. guicciardini, iv-342: inimicato da mezzo il mondo, continuò per necessità
donna bellissima e piena di spirito, da far impazzire mezzo mondo.
la buona anastasia, / a cui da mezzo mondo arrivan lettere, / avrà
-spazio amplissimo; distanza enorme. anarea da barberino, 2-343: quanto siamo noi di
classificazione (e per lo più precisato da una determinazione). - mondo angelico
teologi detto angelico; celeste, che è da quello sino a la luna; e
sino a la luna; e sublunare, da questa in giù. citolini, 21
è primieramente partito in due parti, da l'una de le quali è quel mondo
intelligibile, mentale e superiore, e da l'altra è questo visibile, corporeo,
potersi trattare e trattarsi in essa da chi che sia il giro e
fantasia, o viene colta o concepita da una persona, o è espressa e trasfigurata
persona, o è espressa e trasfigurata da un artista; insieme delle idee, dei
la mano a mondi ideali, popolati da pure chimere. -mondo della luna:
successione meccanica (e costituiva un'attrazione da fiera). /. neri
/ che con quel ferro, che da un canto girano, / fan veder
negli anni 1949-66, fondato e diretto da m. pannunzio, su posizioni liberali
; insieme degli ornamenti, degli oggetti da toeletta, dei cosmetici usati dalle donne
: durante la vita terrena. tommaso da faenza, xvii-109-8: dapoi la rica
: guastando ciò che al mondo è da laudare / in gentil donna sovra de l'
coscienza. pindemonte, ii-485: per cui da questo a un miglior mondo passa /
non hanno mondo... testoline da poco! arlia, 1-225: di chi
a quei c'àn mondo, / vedran da lor lo sagio. goldoni, viii-439
fortuna molto favorevole, e specialmente se da basso stato è pervenuto a un'invidiata
provocare sconvolgimenti o catastrofi. guido da pisa [tommaseo]: o fortuna,
vólto. tasso, 11-66: cotali uscir da la tartarea porta / sogliono e sottosopra
. -da che mondo è mondo, da poi che il mondo è mondo:
poi che il mondo è mondo: da tempo immemorabile, da sempre. grazzini
è mondo: da tempo immemorabile, da sempre. grazzini, 4-98: io
: tutti quelli che si sono salvati, da che il mondo è mondo, non
è mondo. gozzano, i-1085: da che mondo è mondo, l'uomo è
come onorio alla sua gallina, ci sarebbe da augurarsi. -deh sia presto! landolfi
potendo far questo, ti si converrebbe astenere da porli al mondo. -creare
far altro che cavar fuori creature vive da qualunque materia; metterle al mondo con la
: come termine di confronto, dipendente da un superi, relativo. latini,
del mundo del letto botta- tosi, da pagura e dolore vinto, de pigliar le
da diventar pazzi. comisso, v-47: il
? -di là dal mondo: da un paese lontanissimo (o anche fantastico
egli era al mondo. -vivere da laico. boccaccio, dee.,
. -essere fuori mano o diffìcile da raggiungere (un luogo).
il mondo-, trovarsi o trattenersi lontano da casa, essere in viaggio. caro
mondo a sé: essere isolato, avulso da ogni rapporto con altri. vittorini
qua e colà pel mondo a farsi vedere da chi non l'ha veduta mai e
volete girare il mondo, senza saper da che parte si levi il sole; per
/ lasciare il mondo, e viver da me stesso. /... /
e se novello insulto / mi vien da commissari o colli torti, / dirò:
tutte le piante di cedrarancio hanno origine da quella di questa villa, la quale da'
i-1-235: alla congregazione cristiana, venuta da circa trecento anni nel mondo, rimproveravano
85: il mondo paga chi ha da avere. ibidem, 275: il mondo
vario... il mondo va da sé... questo mondo è fatto
, iv-432: 'il mondo va da sé! ': motto storicamente celebre -cui
più o meno velato, non disgiunto da un senso di rassegnazione, la constatazione
. magalotti, 23-110: si trova da ultimo che tutto il mondo è paese
avete ancor a stare in questo mondicèllo da nulla. -mondicino. nomi
ti posso dire, / perché fansi da loro un mondicino / il qual costuma
-spreg. mondàccio. s. bernardino da siena, v-242: il traditore mon-
= comp., per giustapposizione, da mondo2e boia (v., n
= comp., per giustapposizione, da mondo2 e sagrato (v.)
scala mondiale. = comp. da mondo2 e [televisione (v.)
della dote. = denom. da mondualdo. mondualdo (mundualdo),
publico per le mani del detto cancelliere da rogarsi con il consenso delli signori consoli predetti
pratico del mondo, non è uomo da essere aggirato né fatto stare, si
non burattato. = deriv. da mondare, col suff. collett. e
; or non è molto. francesco da barberino, iii-75: quel libro ancor tei
(pica pica). domenico da prato, lxxxviii-1-498: dintorno alle foltissime
roberto, 1-55: voleva essere trattata da signorina, ma era ancora monella.
ragioni, se ragioni si volesser dire, da quella monellaccia. = femm.
. monellata, sf. azione da monello, monelleria. de roberto,
al sagan che il suo messaggio pervenendoti da uno spez- zaforche come tuo zio,
. 3. scherz. gioco da ragazzi, impresa di poco conto.
'il celebre passaggio del granico operato da alessandro magno. 4. opera
suoi conoscenti. = deriv. da monello2. monelleggiare, intr.
trasfigurato e irriconoscibile. = denom. da monello2, col suff. dei verbi frequent
poco sventata e irresponsabile, non disgiunta da un certo gusto per lo scherzo e la
zione, e d'ingenuità bambinesca, da far cadere la penna di mano
cui la monelleria del genio è smussata da un difetto assoluto di mascolinità, come
del rimare. 2. azione da monello; mancanza non grave, di
tanto s'intrinsecava in questa voluttà spirituale da non badare alle nostre monellerie, che
e'desidera. = deriv. da monello2. monellescaménte, aw.
, tipico, caratteristico dei monelli; da monello; scanzonato, impertinente, irriverente
. moravia, 17-143: mi davo da fare... per salirgli sulle
arena. = deriv. da monello2. monellino, sm.
pulci, vi-59: io ho lettere da bartolomeo, che è libero alla bolla
tallo e il gioco maladetto / han da monelo ogni virtù sbandita. aretino,
dal nascondiglio, tirato per la zimarra da una dozzina di monelli. verdinois, 210
, 2-84: no, anna: da bimbo non sognavo niente. ero un forte
giorni addietro col suo viso fresco e da labrate. leopardi, 840: -come
toccate leggermente delle busse dal maestro o da altri, mette a soqquadro il vicinato colle
fuggir né far difesa, / pico oprò da monello e di quei fini; /
in brianza, e il ladro consumo che da lui e dal mo nello
monelli e avvezzati male, c'è sempre da sperar qualcosa. pavese, 4-131:
locuz. — gettarsi al monello: mettere da parte gli scrupoli e l'onestà per
strutturale di h. frei, ripresa da a. marti - net, la
. organismo uni- cellulare ameboide, considerato da alcuni naturalisti del secolo xix come la
'monera': vale 'monade'. voce coniata da haeckel, in senso biologico. papini,
hanno visto che gli animali superiori discendevano da quelli inferiori a questi da una monera
superiori discendevano da quelli inferiori a questi da una monera primitiva e che questa era
, sf. marin. antica nave da guerra fornita di una sola fila di remi
. - anche assol. francesco da barberino, ii-138: femina folle e
, gr. biz. povepyicrpóc comp. da póvo < 'solo, unico '
e astringenti. = deriv. da monesia, col suff. chim. -ina
, ammonizione, monito. marsilio da padova volgar., ii-xxv-3: quelli mo-