, iii-385: questo ambasciatore menava servitori da signore. tasso, 5-1: mentre
polvere. -mescolare (le carte da gioco). g. b.
: la strada maggior... da l'albergo / de l'infelice a la
dove meni? saba, 84: da quest'erta ogni chiesa, ogni sua
fantasmi della seduttrice immaginazione. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
terra: dèi sapere menare linea ricta da un punto ad altro e, possa
e dall'altra rictamente in infinito e da ognia punto. 22. lasciare
giorni. poi ap presso si menino da mane e da sera continuamente, in
ap presso si menino da mane e da sera continuamente, in tanto che due
si riempiono menando con la sinistra il filo da una parte all'altra a va e
vita, ecc.). bartolomeo da s. c., 148: anche
fallaci e per li scogli / scevro da morte con un picciol legno, / non
. petrarca, i-1-86: qual è morto da lui, qual con più gravi /
era contento al suo. s. caterina da siena, ii-212: la vita sua
mena lascivamente con tanta immondizia, che da lui al porco non ha nulla. bembo
fortis, xxiii-452: menano una vita da lupi errando fra precipizi dirupati e inaccessibili
aggrappandosi di sasso in sasso per iscoprir da lunge le insidie, agitati da un continuo
iscoprir da lunge le insidie, agitati da un continuo sospetto, esposti altintemperie delle
non ho avuto tanto bene dagli uomini da fidarmene così alle prime: ma quel
oziosa. de marchi, i-476: da venti giorni menava una vita ladra, disperata
, iv-107: e 'l sol fuggendo ancor da mane a sera / ne mena i
del orizzonte. chiabrera, 1-ii-89: da quel cielo uscirà fuora / l'alma aurora
, sia fisico sia morale. francesco da barberino, iii-416: chi ha nemici e
co'pedagoghi menando un gran ballo mascherato da capo d'anno a san silvestro.
avea menata contro un certo pisone e da nerone scoperta, lo teneva in perpetua sollecitudine
francesco barbaro qu. sier vicenzo « da santa croxe », colpado aver con
in discussione. sanudo, xx-425: da poi disnar, fo gran conseio, e
proporre all'attenzione altrui. marsilio da padova volgar., i-xvi-4: dicie aristotole
lo sonno si partì. 5. caterina da siena, 1-8: amore proprio di
menando la virtù. s. bernardino da siena, 499: se tu hai un
la peste, o perché il drago da lui fosse ucciso e distrutto. pananti,
parlò a'suoi: 0 ormai non è da attendere: / fortuna mena a noi
paolo da certaldo, 305: tu non sai di
laonde nasce tal disio menare. francesco da barberino, iii-416: parole assai che
iii-416: parole assai che m'eran da voi porte, / trovar cantar e
: menavano smanie per esser così ributtati da quel luogo. g. c. croce
gnoli, lx-264: se ne menò festa da persone devotissime al governo pontificio, che
giova molto quando un savio uomo è da una donna semplice menato come si mena
che si avevano a fare, menati da quegli altri con mille arte e mille
con una prop. subordinata. paolo da certaldo, 106: quando alcuno ti dicesse
in una determinata situazione. giacomo da lentini, 24: temer mi face amor
perdizione, se li seguitasse. busone da gubbio, lxxviii-i-360: tutto che la
... non si lasciar menare da ogni vento di parole! b. stampa
tormenti affrena? tasso, 14-501: da soliman, che 'l nilo e i campi
il gambule, entrò nelle brache. andrea da barberino, 1-244: orlando..
-abbattersi. s. caterina da siena, i-ii: seguita che io offendo
un dato modo. -anche: darsi da fare, esser particolarmente attivo.
giudicare, mi pareva che questo uomo da bene, padre del detto paulino, mi
giovane, 10-929: mi potre'tòr da lavorar co'buoi / e menarmi a firenze
passi, onde cadde una madon- netta da tre quattrini, attaccata sopra al letto,
che dormia. -farsi menare al guinzaglio da qualcuno: su birne passivamente
età farsi veder menare al guinzaglio da una ragazzina. lo zio! figurarsi se
2-142: in tutti i giorni non occupati da spedizioni, mi lasciava menare dalle gambe
patrizi, 648: ma ella farà opra da uom pietoso, che voi mi meniate
pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413: son menato
davanzali, ii-365: cromuelo comandò loro da parte del re, che a
, quanto erano diversi i suoi costumi da quegli degli antichi nimici. cesari,
, 1-6: il proposto di virgilio era da troia arsa condurre enea in italia e
sua moglie di gran bellezza e perciò da lui estremamente amata, che era menata tra
altri in cattività, cominciò a travagliar or da una parte ora da un'altra i
a travagliar or da una parte ora da un'altra i cristiani. loredano, 5-293
a chi sa di barca menare (come da noi in modo basso si dice)
5. -menare e rimenare: darsi da fare, con ostinazione e con caparbietà
323): l'uomo disse che, da poi che io non volevo andare amorevolmente
sedurre. tasso, 14-536: esce da vaghe labra aurea catena / che prese
coprirlo di ridicolo, schernirlo. guidotto da bologna, 1-83: troppo sete semplice e
, 180: il cavaliere, ancora da sé presumendo esser menato per beffe,
bel gherardino, 2-11: guardandol io da la finestra a fiso, / entrar lo
nave dovevano essere nel vedere menar via da quei barbari il meschinello del buon frate
ha bisogno di essere consigliato e aiutato da altri. note al malmantile, 1-61
una palla o mela di legno, da impugnarsi con una mano o appoggiarsi contro
fucili a ruota. = deriv. da menare. menarròsto (menarròsti)
.]: 'menarrosto ': strumento da cucina, che serve a girare l'
, / e se occorre, farò da menarrosto. dossi, i-158: lì principiò
dello averle il prete tratto i capogiri da dosso, con due menate? -dico che
bocca del condotto è regolabile in modo da permettere una portata costante indipendentemente dai livelli
). = nome d'agente da modellare. modellatura, sf.
erano tutte cose, dobbiamo riconoscerlo, da non potere accreditarlo presso i professori.
minuta che guadagna molto ad esser guardata da vicino, con modellature del collo e
della donna] illuminato non so se da una qualità insigne del sangue o dalla
industria metallurgica. = nome d'azione da modellare. modellazióne, sf. operazione
giorni. = nome d'azione da modellare. modellétto, sm.
del volto! = deriv. da modellare. modellino, sm.
di cera, mostrando per esso come doveva da poi tornar fatta l'opera. ojetti
decorativo o per divertimento, come oggetto da collezione o anche come sussidio didattico.
si diverte, con ritagli di canne, da cornette e pistoni, ed altri scampoli
o per divertimento. = deriv. da modello. modellista, sm. e
metallo, ecc., di oggetti da produrre in serie; costruttore di stampi
in serie). = deriv. da modello, col sufi, professionale -ista.
frutta mezze marce a forza di aver fatto da modelli per qualche 'natura morta'. e
.. egli [donatello] accetta da michelozzo il modello eccessivamente invecchiato delle tombe
il punto di riferimento ed il modello da emulare degli architetti islamici. pratolini,
persona effigiata o scelta per essere effigiata da un artista in un ritratto, in un
giovine v'era ben formata, / che da poco serviva da modello: / avea
formata, / che da poco serviva da modello: / avea ogni parte sì proporzionata
. col corpo che avrebbe potuto servire da modello ad uno scultore. de roberto
1-179: la donna trae, come accordi da tasti, effetti propizi alla sua bellezza
quanto all'assedio di alessia [diretto da cesare], ei fu il modello sopra
combattere [massimo d'azeglio] in modo da guadagnarsi la gente onesta e la indifferente
alvaro, 10-11: questi atteggiamenti vengono da grandi modelli storici compresi male e divenuti
aver investigato la regola e 'l modello da misurargli. b. croce, iii-9-9:
, e che perciò non è più da fare né da rifare, ovvero è
che perciò non è più da fare né da rifare, ovvero è l'illusione di
, se non dallo universale e non da alcuno particulare, acciò che non si
: autore letterario o artista che funge da guida e da caposcuola o è imitato e
o artista che funge da guida e da caposcuola o è imitato e seguito da
da caposcuola o è imitato e seguito da altri o viene proposto come esempio.
capi più maschi degli altri e più favoriti da apollo, questi abbiano ad essere
alvaro, 20-38: guarda questo costume da bagno; è l'ultimo modello
la genialità di un fornitore di modelli da sartoria della « rinascente ».
l'altre città [i bizzarri pigiama da signora] rimarrebbero estranei e fuor della tradizione
e fuor della tradizione come modelli proposti da vogue. qui diventano di colpo casalinghi
arbasino, 11-118: vuoi una borsa da mare? le scarpe anni quaranta?
sia cava,... si ha da cambiare con la guida de'modelli,
, per segnare i contorni sopra i mattoni da tagliarsi. -sagoma, ritagliata per lo
. -sagoma, ritagliata per lo più da un fogliodi carta, dei diversi pezzi che
dateci pure dell'ideale, ma non modelli da sarto per tagliarci sopra le giubbe agli
di legno verniciato o di altro materiale da cui si ricavano gli stampi cavi per
modello originale che avete, il quale ha da esser un corpo di materia più dura
v-3-473: la scontentezza senile è riscossa da una tanto giovenile inquietudine che sembra voler
ha caratteristiche precise e costanti, tali da distinguerlo da oggetti della stessa specie (
precise e costanti, tali da distinguerlo da oggetti della stessa specie (e si
piatti di porcellana cinese, sui quali da artisti cinesi è stata eseguita, nei
6-113: per farsi prendere in considerazione da lei, una bella maserati ultimo modèllo contava
; sbarra squadrata. s. bernardino da siena, 602: standomi io a favellare
2-634: chiaramente potrete conoscere il modello da me fatto avere in sé quella simetria
provedador di corfù. idem, lviii-333: da vicenza, dove el se trova,
185: tornò a punto il cronaca da roma; onde, essendo messo per
à fatto tanto ch'egli à avuto da michelagnolo buonarroti un modello della scala della
opera, di varia proporzione all'opera da farsi, poiché il modello alcuna volta
rappresenta il vero, cioè l'opera da costruirsi, non nelle rigorose relative dimensioni delle
dimensioni proporzionali alle corrispondenti parti dell'opera da costruirsi. questo modello serve di sicura
la figura di materiale fusibile o plastico da cui si ricavano la forma cava o
2-149: per maneggiare la forma grande [da gittare] fanne modello della piccola forma
l'attitudine e la proporzione che ha da essere nella figura che ei vogliono fare
ei fece, a concorrenza di baccio da montelupo, per porlo in una nicchia al
, e non abbiamo bisogno di cavare da tal modello tutte le misure particolari per
modulo stampato, per lo più contrassegnato da un numero, che contiene formule che
in una rappresentazione grafica eventualmente accompagnata da una descrizione scritta ed avente valore di
secondo il quale elle furono fatte di poi da lui; e però sono da platone
poi da lui; e però sono da platone chiamate 'idee 'che tanto significa
. impronta lasciata in una roccia sedimentaria da un organismo o da un vegetale in
una roccia sedimentaria da un organismo o da un vegetale in seguito alla dissoluzione della
psicologici, o anche sociologici, legati da correlazione, se non da causalità.
, legati da correlazione, se non da causalità. 37. statist. modello
di valori numerici o risposte, caratterizzato da due condizioni, cioè che queste siano
in maniera razionale e progredita, tale da soddisfare pienamente le esigenze previste. -anche
progetto. caro, 12-iii-93: da la fabrica di s. pietro in fuori
o per modello: considerare come esempio da imitare. pananti, i-i77: vo'
, trarre il modello o i modelli da qualcuno o da qualcosa: trarne l'ispirazione
modello o i modelli da qualcuno o da qualcosa: trarne l'ispirazione, l'
che bella macchina è il palazzio che da la architettura del suo modelliculo è uscito
in ognuno dei due estremi, costituita da un modulatore per la trasmissione di segnali
modulatore per la trasmissione di segnali e da un demodulatore per la ricezione dei segnali
terminali). = comp. da mo [dulatore] (v.)
, così dicevasi 'modanese ', da mutina ', come 'pampano '
conservato più puro o sia più rozzo da blandimenti letterari. -ant. colore
ieri... mi fu consegnata da un garbato ed erudito giovane modanese..
. razza modenese: razza bovina caratterizzata da mantello bianco latte nelle vacche, con
modena. = lat. mutinensis, da mutina * modena '. mòdeno,
tribunale di prima istanza ebbe una modera da quello di appello. fu fatta istanza
= voce curiale, deverb. da moderare. moderàbile, agg.
ovidio), agg. verb. da moder ari 'moderare '.
. 3). = deriv. da moderabile. moderaménto, sm.
e spendela con grande moderamento. bartolomeo da s. c., 76: con-
era, né moderamento niuno. francesco da barberino, ii-52: in te ritegna /
virtù, 1-180: ancora ti guarda da tenere lo sguardo troppo fermo addosso altrui
veno d'un'altra spezie e procedenti da più divino principio, che magnanimità non
hanno un certo moderamento, il quale da niuna parte trapassar si può senza incorrere
certo estremo si ritrovi, il quale ha da ricevere il suo moderamento d'alcuna virtù
quantunque ella [la letizia] prenda da questa parte qualche moderamento, non è
, non è egli però punto stabile né da dovermene lungamente fidare. frachetta, 793
stesso che è la istoria, è da intendere sanamente e con certo moderamento,
e cioè la necessità, non dipendente da propria colpa, di difendere un proprio
dicono. = nome d'azione da moderare', cfr. anche lat. tardo
modérantisme (nel 1793), deriv. da modérantiste 'moderantista '; cfr.
= dal fr. modérantiste, deriv. da modérant, part. pres. di
moderantume ». = deriv. da moderantista, col sufi, collett. e
voler le cose en pieno. francesco da barberino, 90: moltitudine d'oro non
lui dai suoi. s. bernardino da siena, 440: oh, che matrimoni
moderanza monastica). s. carlo da sezze, ii-41: si adoprava con molta
di reggere con debolezza di spalle cariche da gigante. algarotti, 1-x-329: se io
e di moderanza, ché di là da quei termini potrebbero essi consigli addivenire tanto
disciplinare o reprimere, emendare in modo da evitare abusi, eccessi, esagerazioni e
. bandello, 1-34 (i-412): da tutti era odiato come il fistolo,
o per moderare gli accesi elogi che da terenzio eran tributati al suo genio di
, alticci e sfrenatamente allegri, accompagnati da tre donne, che nel dirigerli cercavano di
dal vantare noi oltre che siamo e da lo diminuire noi oltre che siamo, in
10 moderi, perché in lei ha da esser sempre liberamente rimesso il prezzo,
. grandi, ii-3-180: nel passaggio da un piano in un altro meno declive,
è rallenta ella stessa nella sua velocità da due o da quattro gran braccia di ferro
stessa nella sua velocità da due o da quattro gran braccia di ferro. tommaseo [
poco que'luoghi, ma non mi pare da levargli interamente. galileo, 4-2-561:
moderare la lingua ', anco per astenersi da discorsi sconvenienti. p. petrocchi [
nell'ordine di quelle tre risposte fatte da spagna intorno a portogallo, lorena e condè
il secondo d'aggiustar una conferenza limitata da durar solamente tre mesi, o a'
, che moderava quella repubblica, era da infermità soprapreso. metastasio, ii-54: popoli
nella quale viviamo, sia moderata principalmente da una somma e unica potestà, non dipendente
somma e unica potestà, non dipendente da altri che da se medesima. -conferire
potestà, non dipendente da altri che da se medesima. -conferire un assetto politico
altro più non s'apprendono che l'arti da rabbellir l'intelletto, di raffinar l'
fatti d'arme, qualora sian essi moderati da prudente capitano. casoni, 268:
dell'universo sia diffusa certa virtù accompagnata da luce e da calore, la quale,
diffusa certa virtù accompagnata da luce e da calore, la quale, mescolandosi per
altra. 8. contemperare in modo da ottenere rispondenza al fine voluto e giusta
loro distinte o discordanti). francesco da barberino, i-76: guarda e '1 non
dalla sperienza intenderà e saprà come ha da moderare le vele e da governare i
come ha da moderare le vele e da governare i suoi marinai. -registrare
fortuna. bertola, 1-52: sappiamo da plutarco averlo [cicerone] gli amici di
dirmi la verità. non mi fate passare da idiota. pavese, 9-97: doro
, isola dirimpetto calabria. ove vinta da disperato dolore, pochi dì ristette a moderarsi
governare, reggere ', denom. da módus 4 modo '. moderataménte
che il vivere moderatamente e il guardarsi da ogni superfluità avesse molto a così fatto
così fatto accidente resistere. s. bernardino da siena, 676: se la
e mediocre fortuna, senza lasciarvi signoreggiare da i desideri. alfieri, n-157: dunque
gozzi, 1-282: con bastimenti pervenuti giovedì da corfù giungono le buone notizie che alla
più moderatamente, per quanto s'intende da altri legni di là venuti. -senza
... l'antica sua casa, da lui stesso fabricata moderatamente e con qualche
non essere abituale. = deriv. da moderato. moderatismo, sm.
, cioè, sostanzialmente, alla concessione da parte dei prìncipi italiani di costituzioni (
, rappresentativi e riformatori, ma tali da salvaguardare, al tempo stesso, insieme
autorità del pontefice. = deriv. da moderato, col sufi, -ismo che indica
o gli eccessivi rigori. marsilio da padova volgar., i-vi-9: in questo
. = agg. verb. da moderare. moderato, agg.
regolato, disciplinato o represso in modo da evitare abusi, eccessi, esagerazioni e
orine persona k'è bene ordenata. guido da pisa, 1-123: li peripatetici sono
pose 'l piede, / non moderata da freno o da legge. 2
, / non moderata da freno o da legge. 2. contenuto o
i piantoni di qualunque stirpe stieno spiccati da arbori sani e di buona ragione, lisci
comodi e grazie a. noi compartita da lui, che non è necessaria al giusto
. ha un rapporto con la terra da cui nasce e col cielo al quale si
, che sem brano belle da lontano, ma quando ci si è dentro
per questo i vecchi paiono moderati perché da l'un canto le voglie son rimesse
un canto le voglie son rimesse, da l'altro si danno al guadagno.
podestà tribunesca. davila, 543: sin da principio avea instituito il consiglio di stato
sia ripieno di vino, quasi che da rabbia concitato, non può seminare,
215: esito... diverso molto da questo ebbero le cose degli alloggiamenti sotto
, misura, ponderatezza; che muove da discrezione (un atto, un comportamento
-caratterizzato da sobria semplicità; privo di eccessivi artifici
. 8. polit. caratterizzato da moderazione e tolleranza politica; che rifugge
nardi, 7-32: gli stati travagliati da fazioni e da parti, ancora che
7-32: gli stati travagliati da fazioni e da parti, ancora che siano civili e
siamo né così addietro né così innanzi da abbandonare il nome di moderati: questo è
sincero, il più chiaro che possa prendersi da tutti quegli italiani i quali intendono assumere
tradizione del riformismo settecentesco; propagandato da c. balbo { le speranze d'italia
revisionismo, in contrapposizione alla corrente capeggiata da lenin; menscevico. -anche sostant.
vento moderato': che ha una velocità da 11 a 14 miglia all'ora.
13. mus. di movimento da eseguirsi con tempo intermedio fra quello dell'
, gagliardo, e sapiente, moderato da un ritmo eguale. 16.
, 14-26: torni rinaldo, e da qui inanzi affrene / più moderato l'impeto
. fagiuoli, vi-11: vo'che da noi / si parli sempre poco e
di certi moderatucoli rifatti, i quali da un pezzo in qua mi si mettono attorno
stelle] volle che il loro lume da quello splendore pigliassero che è reggitore de'loro
giovane medico, servendogli di guida e da moderatore. albertazzi, 197: un moderatore
che, in un'opera di presa da un corso d'acqua, collega l'
parte vi ha un armadio a muro da riporvi i lumi, che sono quasi tutti
moderótrix -icis), nome d'agente da moderàri * moderare moderatòrio, agg.
leggi moderatorie. = deriv. da moderare. moderatume, sm.
, i-480: non c'era più da combattere con l'insulso moderatume e con l'
socialismo insomma. gobetti, 1-i-792: da una parte la maggioranza della pentarchia tenuta
retorica patriottarda. = deriv. da moderato, col suff. collettivo e spreg
fatica avere ne la sua moderazione. guido da pisa, 1-122: per la morte
... i sentimenti sono meno modificati da quel timore di esperienza che chiamasi moderazione
bene e nessun male interviene agli uomini da sé solo, ma colla ricchezza e colla
b. croce, iv-n-231: da mia parte mi sono adoprato di serbare
carattere di moderazione che, come sin da giovane ho appreso da francesco de sanctis,
, come sin da giovane ho appreso da francesco de sanctis, è « un'
. -anche: modo di governare alieno da eccessi e da abusi di potere.
modo di governare alieno da eccessi e da abusi di potere. guicciardini, ii-291
di una tariffa). marsilio da padova volgar., i-xiv-7: « equità
moderazioni che la causa pubblica potesse esiggere da cia- schedun membro nell'esercizio de'medesimi
frase, di un giudizio. da ponte, 231: sebbene io avessi studiata
sua bocchelli; ma mi fu promesso da vostra eccellenzia che, fatta tal moderazione,
prudenza servile all'austria, d'abborrimento da ogni riforma, etc., è
lat. moderatio -snis, nome d'azione da moderàri 'moderare '; cfr.
di modernaglie. = deriv. da moderno, col sufi, collettivo -aglia,
modernissimaménte). in tempi recenti, da poco tempo, ultimamente; attualmente,
chiamata spagna, è la prima della europa da la parte di ponente ed è confinata
per tutto dal mare, eccetto che da levante, dove gli altissimi pirenei la dividono
, dove gli altissimi pirenei la dividono da la francia. vasari, i-653: gli
debbono riconoscere la grandezza dell'arte più da costui [donato] che da qualunque
più da costui [donato] che da qualunque altro che sia nato modernamente,
con gusto. = denom. da moderno. modernézza, sf.
rispetto a noi. se non viene informato da questa modernità viva, lo studio dei
erudizione, una suppellettile letteraria e archeologica da antiquari e da umanisti, ma è
suppellettile letteraria e archeologica da antiquari e da umanisti, ma è inutile per la
vita pratica. = deriv. da moderno. modernismo, sm.
proprie del mondo moderno; non sorse da uno specifico programma ideologico né si imperniò
panzini, iv-430: 'modernismo', tendenza da parte di alcuni cattolici di conciliare la critica
buonaiuti). il modernismo fu condannato da pio x, con la enciclica 'pascendi
contraddittorio e illogico, di essere condannato da parte della filosofia non meno che della
diffusosi nella madrepatria spagnola; prendendole mosse da influssi francesi (simbolisti e parnassiani),
modernisme (fine sec. xix), da moderne 'moderno '.
e rese più facile il loro schiacciamento da parte dei gesuiti. montale, 9-67:
coi modernisti del luogo e sia iniziato da loro alle meraviglie di una o due
132: una squadra di arredatori, guidata da un architetto modernista, sgombrò la casa
, rifatto conservando uno stile vecchiotto, da buon albergo di provincia della val padana
di serpe inginocchioni. = deriv. da modernista. modernità, sf.
iniziale, la modernità, come tocca da una scossa centrifuga, si rifugia subito
d'una volta tutto pudico e indifeso, da giocarci come un gatto col topolino.
macchina, di un ritrovato, contraddistinto da originalità e da funzionalità e concepito e
un ritrovato, contraddistinto da originalità e da funzionalità e concepito e messo in opera
per lui. = deriv. da moderno. modernizzante (part. pres
vecchia dimora di una famiglia nobile che da molto tempo aveva emigrato. era stata
vuoto che aspetta probabilmente di essere colmato da una completa borghesizzazione... (modernizzante
episcopali ». = deriv. da modernizzante, col sufi, -ismo, che
di ogni religione di indossare vestiti diversi da quelli comuni. -rifl. piovene
che è l'effetto dei due anni da lui passati a torino. moravia,
passato. = nome d'azione da modernizzare. modèrno, agg.
modernissimo). che è in vigore da poco tempo; che ha valore ed
con renitenze tradizionali e indipendenti, da borbonica, sabauda. -con
2. edificato, costruito o eseguito da poco tempo o in tempi recenti,
esigenze e i gusti attuali, e contraddistinto da originalità e da funzionalità (un complesso
attuali, e contraddistinto da originalità e da funzionalità (un complesso urbanistico, un
... va a sboccare inoggi là da peretola in arno, dopo avere ricevuto
la mentalità; che tende a lasciare da parte e superare tutto ciò che è
la moderna maniera di guerreggiare, mentre da i lavori della zappa e della vanga,
, 8-1-167: per verità abbiamo noi da innamorarci cotanto della moderna filosofia che il
richiamata una moderna / legion di sonetti da le stanze / ove comodamente alloggia e
proposito non ci si fanno veder talvolta da chi non è imbevuto di quell'idee.
di tutte le risorse di una tavolozza arricchita da un linguaggio più moderno, nervoso e
3-49: l'era moderna ha data da tiberio. tra gli ultimi aneliti di
. che è accaduto o è stato compiuto da poco; che si è verificato,
este e di monsignor di foes si dimostrarono da la parte francese. galileo, 3-3-39
commentari di bonaparte 'scritti o dettati da lui. mazzini, 2-207: il
antiche fiamme si svegliano in voi, da moderne e continue mi trovo esser offeso
recenti o anche contemporanei; che deriva da una concezione o da un'impostazione nuova
; che deriva da una concezione o da un'impostazione nuova e attualissima di problemi
dell'inconoscibile. -sostant. francesco da barberino, i-73: ancor è noiosa /
, conv., iv- xv-3: da lui [adamo] a li moderni non
si usa oggi per li moderni è cosa da non poterla sofferire sanza scandalo. bisticci
la sala del suo prencipe, fu da un boffone, che dalla camera del signore
interlocutori suoi facci di quei lunghi ragionamenti da per sé, concedendo solamente ad alcuno
grave e saggio unqua si lasci / portar da
: che è in una determinata condizione da poco tempo (e per lo più
comandano al mondo con l'intiera felicità adornata da la clemenza de're e illustrata da
da la clemenza de're e illustrata da la innocenza de le reine. siri
del tempo presente. — anche: da poco tempo, in tempi recenti,
, modernamente. s. bernardino da siena, 852: ècci niuna fanciulla
un forte baloardo alla moderna, battuto da una parte dall'acque del fiume, dall'
parte dall'acque del fiume, dall'altra da quelle d'una larga fossa che,
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 125: la sera giunti in
tempi nei quali i cistercensi avevano abbandonato da un pezzo l'austerità della regola definitiva
della modernità'. = deriv. da modernolatria; voce registr. dal d.
modernolatria. = comp. da moderno e latria (v.).
annotata, che modestamente la chiama una versione da ricobaldo: più disposto ad aggiunger gloria
turisti che la fortunata regione era stata cantata da ben sei poeti e lui poteva dunque
a parlarmi senza rispetto, vi conosco da l'altro canto sì savio, che ve
parlar modestamente, oltre 800 scudi tratti da denaro reggio. 4. con temperanza
. note al mammantile, 2-795 '• da 1 ciacche 'è fatta la parola fiorentina
tenda e francesca d'arimino, composte da due scrittori diversi, sono anch'esse
lodata. landino, 198: poni da altra parte uno libero da tutte le cupidità
: poni da altra parte uno libero da tutte le cupidità el quale non ad
, ma regni in lui la ragione libera da ogni umana passione: certo vedremo e
i-259: la giovinezza sua veniva accompagnata da grave modestia di animo e da nobiltà
veniva accompagnata da grave modestia di animo e da nobiltà di aspetto. muratori, 6-353
un merito che non sia tanto grande da vincere persino la modestia di colui che
anche: soggezione, devozione. lapo da castiglionchio, 44: io certamente fui mosso
maggiori, intorno al letto e, adombrata da una fredda maninconia, piagneva il pane
, 1-i-44: mi parlò... da donna saggia, e mi fe'tingere
alfine, o a lor talento / o da te congedati, escan costoro. fantoni
o in discorsi e in scritti caratterizzati da senso della misura, da obiettività, da
scritti caratterizzati da senso della misura, da obiettività, da discrezione, da riservatezza
da senso della misura, da obiettività, da discrezione, da riservatezza o, anche
, da obiettività, da discrezione, da riservatezza o, anche, da remissività.
discrezione, da riservatezza o, anche, da remissività. albertano volgar., ii-131
, ii-131: la modestia è un'arte da affermare lo movimento e l'onore e
domandarlo, e quivi, raffrenata / da cortese modestia, fuor non scocca. guicciardini
, per tutti i secoli meritevolmente è da ricordarsi e da celebrarsi. paruta,
i secoli meritevolmente è da ricordarsi e da celebrarsi. paruta, 2-2-11: tali
la repubblica, non solamente perché fussero da certa modestia civile lontani, ma molto
la mia repugnanza a consentirvi sia tenuta da lei per una modestia donnesca che desidera
di in ter. modestia a parte, da parte la modestia, salvando la modestia
finito; tardi, ma bene, da parte la modestia. graf, 5-1134:
a dormire con modestia grandissima ed onestà da un canto del letto. manzoni, pr
braccio sotto il braccio, ti fissava da vicino come a giungerti in fondo al cuore
— senza affettazione di modestia: rifuggendo da ostentazioni false o eccessive di umiltà o
tenea tale modestia nel guardare che l'organo da ciò si può dire per poco non
indosso che la collana datale col suo ritratto da amalte e due o tre pezzi d'
, lat. modestia 'moderazione '(da modestus 'moderato, pudico; di
. v.]: « 'modestia'differisce da 'decenza, contegno, compostezza, pudore
alla sostenutezza. 'modestia 'differisce anche da 'moderazione 'e 'temperanza '
voce di area sen., deriv. da modestia *. modèsto, agg
oggi famiglie cadute e rumate! né sarebbe da annumerare o racontare quali e quante simile
la donna] con fedeltà, è dolce da praticare,... pronta nell'
di compagni poco modesti, confessarti spesso da un'istesso sacerdote, che possa conoscere
scritti caratterizzati dal senso della misura, da obiettività, da riservatezza o, anche
senso della misura, da obiettività, da riservatezza o, anche, da remissività
, da riservatezza o, anche, da remissività; moderato nelle pretese. boccaccio
. divina, / e rimirar da presso i lumi volse / che dolcemente
il mio amico aveva così modesti desideri da farsi perdonare da tutti la piena felicità della
aveva così modesti desideri da farsi perdonare da tutti la piena felicità della sua vita
di vita). -anche: caratterizzato da dignitosa povertà. bisticci, 3-71:
proemio del non voler favellare, accompagnato da una modesta verecondia che tinge alla parla-
si dipingevan sul viso: una gioia temperata da un turbamento leggiero, quel placido accoramento
moderazione; che è ispirato o dettato da saggezza e da prudenza e ha, per
è ispirato o dettato da saggezza e da prudenza e ha, per lo più,
ch'è del pudore e per l'astinenza da ogni eccesso e per saper contenersi in
io immaginava, di opinione pubblica commossa da parole mie molto modeste o da miei intendimenti
commossa da parole mie molto modeste o da miei intendimenti che le sono già noti
una certa modesta bizzarria / che potesse da tutti esser chiamata / spiritosa vivezza e non
il sepolcro ad ottone, modesto, ma da durare gran tempo. g. gozzi
moderato, costumato, temperato '(da módus 'modo, misura ').
dotta, lat. tardo modicìtas -àtis (da modicus 'moderato, limitato');
lusso si comprano dai soli ricchi e non da tutti. da ponte, 156:
dai soli ricchi e non da tutti. da ponte, 156: questa [opera
ho comprato uno specchio ovale, sorretto da un « amore d'amorino paffuto »
. modicus 'moderato, esiguo '(da módus 'modo, misura ')
e ciò per merito di certe modifiche da lui studiate e messe in opera, con
modificano lo svolgimento. = deverb. da modificare. modificàbile, agg.
252: l'ordine del giorno da presentare al congresso... per
stessa. = agg. verb. da modificare; cfr. fr. modifiable (
loro rafforzarsi. = deriv. da modificabile. modifìcaménto, sm. disus
ballo ad altre condizioni e qualità sono da tenere i canti carnascialeschi. =
carnascialeschi. = nome d'azione da modificare. modificante (part. pres
, 1-2-228: le osservazioni più scrupolose da me fatte in quest'anno nella spicciolatura
modificò recentemente': male; la legge da sé non poteva far nulla, '
. martini, 1-i-99: parsons pascià telegrafa da cassala modificando alquanto le notizie di ieri
cavalieri e 300 fanti partiti il 7 da gheraref per mèta che non si conosce.
germinare, per dirla col regaldo, da quell'albero morto che è l'antichità classica
ammollì, mi suscitò quel sentimento snervante da cui hanno origine le lacrime; che
; se onde ella sia savia, da dio è illuminata; se onde ella sia
purificati i suoi costumi, potrai sperare da lui... almeno la cordiale affezione
[s. v.]: 'da un pezzo in qua il sor cesare
regolare, limitare '(comp. da módus 'modo, regola 'e dal
.]: « 'modificare 'differisce da 'moderare 'e 'temperare '
. = agg. verb. da modificare. modificato1 (part.
. cecchi, 2-155: il « vestito da povero » si può dire rimasto lo
il reduce ulisse, poco avrebbero avuto da modificare nella propria messinscena per servir di
un tecnico geniale capace di modificare, da detenuto, una ford mustang. 7
leggere al processo di modificazione in modo da alterarne le caratteristiche. diventato diverso
anzi è la medesima forza d'inerzia da alcune particolari condizioni modificata. cesarotti,
impeto antico, che, secondato e modificato da un'enfasi solenne, venutagli dall'uso
i-124: pomponio,... sebbene da principio parli dello stato informe di roma
operazione diversa. = nome d'agente da modificare. modificazióne, sf.
, l'effetto, la conseguenza prodotta da tale processo di trasformazione; cambiamento,
; allontanamento, momentaneo o definitivo, da una norma di comportamento. bottari [
. delfico, i-63: chi parte da queste sensazioni primitive, donde derivano tutte
a parlare... delle modificazioni da introdurre al piano superiore. d'annunzio,
comune coi greci, non preso a prestito da questi; ma esso non gli servì
dalle facoltà dei sensi o dello spirito da parte di agenti esteriori, che ne
la stessa modificazione nelli nervi, che da esso timpano son condotti al cervello, questi
8. genet. variazione prodotta da cause esterne ambientali sul corpo degli organismi
calcio, ecc., in modo da produrre una struttura eutettica molto fine e
produrre una struttura eutettica molto fine e da migliorare notevolmente le caratteristiche d'impiego della
del volume. = nome d'azione da modificare; cfr. fr. modification
terra. l. rucellai, 1-31: da gli angoli dell'accennata cornice principiavano quattro
a congiugnersi nella lor cima, incoronata da piccol ordine di balaustri di lapislazzali. bellori
] riceve un carattere più grave, da un rustico gentile e regolare che la compone
sino a tutto l'attico, e da una cornice architravata con gran modiglioni del
, ma vi sono i corridori sostenuti da modiglioni, che faranno copertura da basso
sostenuti da modiglioni, che faranno copertura da basso. vasari, 1-562: erano [
: erano [i tre quadri] da modiglioni e da pilastri, che al diritto
i tre quadri] da modiglioni e da pilastri, che al diritto delle colonne
fingere che [il poggiuolo] sia sostentato da modiglioni 0 barbacani, si servirà della
balaustri di pietra, divisi e tramezzati da pilastrelli della medesima pietra, con le
piccolo co'lari d'argento: e da molti frammenti di capitelli basi, colonne,
chi, presso gli antichi romani, fungeva da moderatore di un convivio.
: dico il modio latino essere una misura da grano e da simili cose alide,
latino essere una misura da grano e da simili cose alide, di tenuta di sedici
modio-. rimanere celato. niccolò da correggio, 1-355: el foco, che
lamellibranchi, comprendente varie specie, e da coltura (v.).
. v.]: 'modiolo': vaso da bere o cuffia di donna che avevan
riempie di volta in volta dell'acqua da attingere. barbaro, 460: d'
de le rote, qual son dispartute da quattro raggi, chiodendono da l'una
son dispartute da quattro raggi, chiodendono da l'una parte e da l'altra
, chiodendono da l'una parte e da l'altra doi occhi li loro modioli.
d'arte. = deriv. da moda, col sufi, -ismo, che
particolare categoria sociale. = deriv. da modo, col suff. -ismo, che
'della musica. = deriv. da moda, col suff. personale -ista.
acconciature da donna secondo la moda corrente; crestaia.
sguardi tremuli / gli smilzi damerini / da l'occhialetto lucido. pirandello, 7-495
lucido. pirandello, 7-495: lavora da modista in una bottega: va ogni
. venditrice di chincaglierie o di articoli da toeletta per signore. foscolo, xvii-85
frangia raccomandatemi dalla signora rosa ed ottenute da quéste modiste dopo molti fastidi. mazzini
dopo molti fastidi. mazzini, 45-150: da una delle tante tue modiste comprami,
fr. modiste (nel 1808), da mode 'moda '. modista3
rincasare.. = deriv. da modistaa modìstico1, agg. (
le smorfie modistiche. = deriv. da moda. modìstico2, agg. (
una sartrice. = deriv. da modista2. mòdo (ant.
., 3-3 (287): tiratoi da parte, per assai cortese modo il
: orientamento abituale del giudizio individuale determinato da particolari condizioni o situazioni o, anche
dell'intelletto sembrava prender le mosse proprio da una sensualità nascosta e all'improvviso -con
e pelegrino. s. bernardino da siena, iv-176: ogni volta tu
una lieve affettazione, poiché era legata da una singoiar somiglianza alla favorita di luigi
, / a pregio mantenere. bartolomeo da s. c., 2-5-2: chi
ripensando ancor trema la mente. antonio da ferrara, 88: seguisce a questa
(che per lo più la tramanda da una generazione all'altra e la rende abituale
lingua, abito e modi. francesco da barberino, i-101: d'un grande
146: era questo uomo fortemente mutato da li primi suoi modi. lorenzo de'medici
, iii-vn-3: veramente ciascuna cosa riceve da quello discorrimento [della prima bontà] secondo
faccia chi d'amor s'enprende. bartolomeo da s. c., 2-5-3
, 4-238: è... da osservar negli etrusci il modo...
etrusci il modo... di scriver da destra a sinistra, che si conforma
: il vero modo di / aver da lei servigio è il dirle bene / di
e di contenzione contra cesare. andrea da barberino, i-4: lo ritenne otto dì
insegnandoli alcuno modo dell'arme e alcuno atto da offendere e da difendere. machiavelli,
arme e alcuno atto da offendere e da difendere. machiavelli, 274: potete bene
aurea volgar., 636: è da sapere che lo spirito santo in due modi
dice del modo di comportarsi, via da tenere, in faccenda di qualche difficoltà
ordinamo che a tollare via e modo da potere essare furate le lane e gli
l'amante. gelli, ii-47: da che viene... che tanti pochi
altri colori e modi del dire, usati da questo poeta, sì come è la
popolari. galileo, 8-ix-112: per quanto da questo modo di dire si può ritrarre
emilia come del dotto voltaire: e da essi sto raccogliendo i bei modi
2-ii-204: i giornalisti inglesi, lasciata da banda la purgatezza dello stile, preferiscono
c'è un modo di dire qui da noi... che dice: 'chi
conv., iv-ii-n: poi che da aspettare mi pare, 'diporroe ',
amore parlando, hoe tenuto. guido da pisa, 1-199: i poeti,
non aveva imparato il modo di far versi da que'poeti che ho nominato di sopra
è un altro modo di prudenzia. bartolomeo da s. c., 298
bestie domate, e fece lor porre vasa da qualunque modo. crescenzi volgar.,
, vista all'aperto] un diverso modo da quello che la si mostra così ristretta
quindici lettere si chiamano consonanti, perché da se stesse non hanno suono, ma
e modi. boccaccio, vii-2-94: da questa [legge] nacque un modo
: il modo imposto dal vangelo, da questa legge di perfezione, al contratto
si mettono alla sorte e, tratti da una urna, l'uno dopo l'altro
lxxx-3-728: io con diligenza estraordinaria ricercai da novo et insieme gli avvertimenti, ordini
anche: livello, limite. bartolomeo da s. c., 26-2-10: a
discrezione; sobrietà, temperanza. bartolomeo da s. c., 4-2-9: in
all'occhio l'imagine dell'aggionto disegno publicato da cesarei, in cui vedendosi non solo
che la disposizione sia pura e perfetta da principio e cagioni l'acquisto con la
semplice qualità o modificazione della sostanza, da identificarsi con gli attributi (o accidenti
sono seguite fino ai giorni nostri è da porre la persistenza dell'idea di natura come
. con e anche in, di e da: agire con prudenza, camminare in
fretta, venire di soppiatto, parlare da galantuomo). -modo avverbiale: locuzione
virgola mobile, vengono inserite cifre diverse da zero a destra della parte in virgola
e può ottenere risposta immediata ai messaggi da lui introdotti. - modo diretto: quello
di suddivisioni minori), in modo da dare origine a una serie di suoni
armonici. cavalca, 18-318: da dio inspirato, [il vescovo ignazio]
buona parte venuti tra le nostre cerimonie da quelle de gli antichi, appresso a'
quello nel quale 1 suoni, principiando da un dato che si chiama fonda- mentale
è quello nel quale i suoni, principiando da uno dato, in ascendere, si
mano, a modo che una bacchetta da podestà. buti, 3-318: nei [
totalmente il primo, a modo / che da l'asse si trae chiodo con chiodo
. dante, purg., 29-131: da la sinistra quattro [donne] facean
/ d'uom che consigli, sta da l'altro fianco. leopardi, 930:
di essi dicevano che questa era lite da decidersi in roma, dove ciascheduno àrebbe
ebbero però facoltà di strignere cosa alcuna da se stessi. bocalosi, ii-182:
, 31-9: tosto costui per terra ha da versarsi, / se in luogo fermo
i nostri trattori di seta, persuasi da una ragione a lor modo che l'ovatta
modo co lloro de colore caprino. bartolomeo da s. c., 304
. gozzi, i-n-210: chi ferito da ima scure giaceva, chi da un ciottolo
chi ferito da ima scure giaceva, chi da un ciottolo carpito sul lido, chi
sul lido, chi spezzato le membra da un bastone, chi inarsicciato da un
membra da un bastone, chi inarsicciato da un tizzone, e chi in un modo
me pare servi tudine tenebrosa e cosa da fuggire per ogni modo. pulci,
divenuto insostenibile quel silenzio che durava già da troppo tempo, egli avrebbe dovuto in
. -sotto tutti gli aspetti, da qualsiasi punto di vista. botta
, per nessuna ragione, in maniera da doversi escludere assolutamente. anonimo, i-571
paganino bonafè, xxxvii-115: de sotto da li ochi in capo novo, /
modo scamparai la vigna, / che da le rupe non averà la tigna. crescenzi
quando afferma che quello che è causato da corpo circulare ne ha in alcuno modo
purg., 15-18: come quando da l'acqua o da lo specchio /
15-18: come quando da l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio a
iv-1-207: dietro di me, così da presso che quasi mi tocca, è
oltremodo. -per modo di (seguito da un sostantivo): come, in
dante, conv., iii-xiv-4: è da sapere che lo primo agente, cioè
piglia il vesco o la colla. bartolomeo da s. c., 28-1-2:
comunicata in quelle [forme], ma da quelle partecipata, per lo modo quasi
parte in cotali casi. s. caterina da siena, iv-195: spesse volte adiviene
ho preso quel fastidio che se agravato da cotal male giacessi in letto nel modo
che egli possa entrarci. storia di rinaldo da montavano volgar., 43: prese
vero un poco scorlare. storia di rinaldo da montalbano volgar., 61:
essere tutto pieno, di modo che io da una banda molto mi ralegravo e da
da una banda molto mi ralegravo e da un'altra parte mezzo e'm'era discaro
. — in o per modo da o di (seguito dall'inf.
quali ho scripto lascivamente et in modo da ridersi: in dette botteghe vendono solamente
altra dovete far per modo di non dar da dire alle brigate. chiari, 1-ii-44
chiari, 1-ii-44: gli parlai in modo da non fargli traspirare il segreto. de
si spoglia del suo carattere in modo da non essere più riconoscibile. —
a qualcosa o di, a, da o per fare qualcosa: averne la capacità
pensieri gli affligge, hanno molti modi da alleggiare o da passar quello. s.
, hanno molti modi da alleggiare o da passar quello. s. bernardino da
da passar quello. s. bernardino da siena, ii-12: non appartiene a te
fanciulleschi, egli ebbe ancora / modo da viver più liberamente. mazzini, 10-61
contenersi nei giusti limiti. guido da pisa, 1-323: la mente umana.
quando è levata in alto. bartolomeo da s. c., 4-2-4: malagevole
fra i morti che biffano la strada da torino a milano. pirandello, ii-1-281:
, fare a modo di: darsi da fare, usare i mezzi adatti, tentare
conseguireun dato fine. s. bernardino da siena, 45: doh! cittadini miei
modo / che le nozze di landò andran da banda. giorgio dati, 1-90:
il modo di, a, per o da fare qualcosa: non averne la idoneità
pensa ch'io non abbi el modo da potermene levare e che di giorno in
che incontrava in un mondo tutto bestiale da cui ella, miserabile serva, non
, 515: non erano molto differenti da quelli del re i pensieri che travagliavano
teriatamente. arrigo testa 0 giacomo da lentini, 411: madonna mia,
ogni cosa à suo loco. bartolomeo da s. c., 3-7-2: bella
, sopravvanzarli in perfezione. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
confessarmi, supponiamo; ma voglio confessarmi da un padre cappuccino, per modo di dire
per modo di dire, e non da un oste. tarchetti, 6-ii-310: devo
in una misura molto approssimata e lontana da quella che si ritiene normale. carducci
. -con uso aggettivale: molto diverso da come dovrebbe essere; puramente apparente.
fatto debba necessariamente accadere. bartolomeo da s. c., 20-2-10: del
io possa darvi ogni diletto, / e da voi, signor, cacciar malinconia.
atalanta, / la sua cognata, io da principio tenni / modo di guadagnarla /
determinate usanze e consuetudini. guido da pisa, 1-256: acciocché quello ch'io
meriterebbe maggior pena. s. caterina da siena, iii-19: specialmente tu, vanni
a tutti trovò modo. s. caterina da siena, iii-94: non potendo tu
, intendersela. s. caterina da siena, 127: e1 dimonio, non
e modo, il modo di, da, a o per fare qualcosa: riuscirci
la gente modo colto, / che da l'un lato tutti hanno la fronte
castello e vanno a santo pietro, / da l'altra sponda vanno verso 'l monte
guardate se gli hanno saputo trovare un modo da poter aver il mele senza le mosche
che... gli fusse dato retta da qualcuno che, comprato da lui a
dato retta da qualcuno che, comprato da lui a contanti, trovasse via e modo
modi a chi vole fare male. paolo da certaldo, 232: in ogni tuo
credo che sia al mondo / la più da bene e la più sofficiente / persona
disse che questo non era un compromesso da usarsi alla mercanzia. grazzini, 41
l'autorizzare un linguaggio, il tirar da un autore, il tirar dal fondo della
italia che da'nostri selvaggi canturani e da altri nostri goffi traduttori di libri francesi.
quasi, tutti coloro che non hanno da trinciarla in faccia al pubblico e che se
anni di vincit'. = comp. da modo e che4 (v.),
cioè sapienza. = deriv. da modo. modóne, v.
lii-515: nel conseio di x simplice fò da altri ducati 4 al mexe a
vuole che io le protesti di non esser da tanto da poter sostenere il troppo carico
io le protesti di non esser da tanto da poter sostenere il troppo carico delle lodi
un atto amministrativo; modulo stampato, da
delle patenti. romagnosi, 4-1102: pietro da dodici anni fa... pretende
diritto egli offre una modula d'interrogatori da darsi ad alcuni testimoni, onde far fede
, onde far fede sì della concessione da lui asserita che del possesso da lui esercitato
concessione da lui asserita che del possesso da lui esercitato. giordani, ii-1-260:
sia modulabile ed acquisti il suo fine da i suoni ed intervalli. g
. tardo modulabìlis, agg. verb. da modulàri 'modulare '. modulàio
, la porosità. = deriv. da modulo-, voce registr. dal dizionario delle
iii-180: i pastor..., da dolcezza / presi, dan laude al
de'medici, ii-53: sanza esser suto da altro nume scorto, / modulato ho
arco / sul cavo legno armoniose fila. da ponte, 14: volgendo il capo
concenti di molte voci, si ha da usare più tosto una modulazione continuata di
-con riferimento a emissioni sonore espresse da uno strumento musicale. -anche assol. e
. calvino, 45: sentì un corno da caccia modulare un richiamo sommesso su due
o tira / man che guidata è da orecchia sorda. -intr. (
occasione: vediamo di raccogliere un bacio da queste labbra che modulan così ardentemente i miei
47: fui modulato del detto offizio da messer petro da todi. 10
modulato del detto offizio da messer petro da todi. 10. intr.
, nella sua esecuzione) il passaggio da una tonalità all'altra, per mezzo
-nella musica modale, effettuare il passaggio da un modo all'altro. v.
parte alla quinta,... da ciò che viene che [ecc.]
delle misure tipiche, delle tolleranze stabilite da determinati organismi internazionali per guidare la progettazione
dei reticoli modulari. = deriv. da modulo; cfr. ingl. modular (
modular (nel 1798), da modulus e module 'modulo '.
un'azienda. = deriv. da modulo. modularità, sf.
unità modulari. = deriv. da modulare1', cfr. ingl. modularity.
armonico). = deriv. da modulato. modulato (part.
savi, 2-ii-80: la lodola, sollevandosi da terra col descrivere larghe spirali, incomincia
. de roberto, 8-64: sin da ragazzo si era sentito nel capo un
dea, chi la parola / modulata da te gusta od imita; / onde ingenuo
di dispositivo per l'uscita dell'acqua da una condotta o da un canale senza
l'uscita dell'acqua da una condotta o da un canale senza misurarne la quantità;
limitate? quelle le quali sono costituite da un dato foro, sia rotondo,
, il quale,... da naturai giudizio e proporzion di mente portato
avvicinerebbe, se l'antica arte musica potesse da sì lunghe e folte tenebre alzare il
caso della modulazione di ampiezza è costituito da un amplificatore a modulazione di placca o
o di griglia o di catodo, oppure da un pentodo; per la modulazione di
per mesi vi... fuine condannato da messer ghe rardo da pavia
condannato da messer ghe rardo da pavia, sindico e modulatore del comune.
canto o esecuzione di una melodia accompagnate da variazioni rese armoniose e gradevoli per l'
dirgliene una su questo passaggio dell'accento da melodico a ritmico, da modulazione a percussione
dell'accento da melodico a ritmico, da modulazione a percussione, ascolti che prova
tre danze fatte alla presenza della regina da trentadue donzelle, sulla modulazione del giuoco
) in funzione dei valori istantanei assunti da un'altra grandezza variabile nel tempo (modulatrice
. nel canto liturgico gregoriano, passaggio da un modo all'altro. -per estens.
altro. -per estens.: passaggio da un modo autentico all'omonimo modo piagale
esacordo. -nell'armonia tonale, passaggio da una tonalità all'altra grazie a una serie
. -modulo multiplo: blocchetto costituito da una serie di fogli, che possono
giovanni a sedere, si fece dare da lui nome e cognome che scrisse al
neurone del sistema nervoso: è caratterizzato da un certo numero di entrate a cui
zarlino, era il movimento che si faceva da un suono all'altro per diversi intervalli
è il passaggio o cambiamento che si fa da un tuono ad un altro, detta
abbassamenti di voci, ma ci muoviamo anco da un intervallo all'altro con veloci e
quella ottenuta con deflettori ottici, costituiti da cristalli prismatici a spigoli opposti, che
in mente. = deriv. da modulo, col suff. collett. e
, la quale è comune a tutti e da lui chiamata modulo, mi servirò ancor
sarà il modulo il diametro della colonna da basso diviso in minuti sessanta, fuor che
altri legnami delle carrette proporzionati al peso da sostenersi e trasportarsi. temanza, 20
temanza, 20: il piedistallo exatto da due quadrature trovate dal diametro era alto due
misurata nel vivo dell'imoscapo, tutta da piede. cattaneo, ii-2-290: per
; paradigma; elemento caratteristico che funge da termine di confronto o da criterio di
che funge da termine di confronto o da criterio di imitazione. mamiani, 6-164
lo più conformata o modellata in modo da lasciare defluire una quantità prestabilita o determinabile
, il perimetro ossia circuito del quale da due lati paralleli e rettangoli ha tre dodicesime
, in una striscia di carta, separati da linee fustellate e piegati in modo da
da linee fustellate e piegati in modo da formare una pila; la striscia alimenta
gruppi di posizione (in genere costituiti da 1024 posizioni o da un multiplo di
in genere costituiti da 1024 posizioni o da un multiplo di tale numero) che compongono
. = voce dotta, comp. da modulazione] e dal gr. fiérpov
= fr. 'modulor, comp. da modale 4 modulo 'e [notnbre
e morbida, per 10 piu caratterizzata da increspature e dai riflessi cangianti (con
in parte quasi opaco, mosso appena da un'aura leggera, ondulava blandamente come
, vene sono che acquistan spicco toccati da un reagente; come la 'thyrea
emanazione mefitica; putizza. lionardo da capua, 5: gli aliti d'alcune
fase pozzuoliana 'come io la chiamo da poco tempo in qua. il vulcano
animali che vi penetrano). lionardo da capua, 5: non sole però co
mefitico. bicchierai, 54: da tali esalazioni mofetiche, affatto locali,
di napoli, ove, a piccole distanze da un suolo mofètico e palustre, si
. paralisi mofetica: dovuta a intossicazione da anidride carbonica o da ossido di carbonio
dovuta a intossicazione da anidride carbonica o da ossido di carbonio. bicchierai,
.. era... inquietato da insulti dolorosi nelle braccia e nelle gambe,
gente lo rendono mofètico e si smorzano da per loro, come si smorzano sotto
di vetro. = deriv. da mofeta. mofeticóso, agg.
e micidiale. = deriv. da mofètico. mòlla, v.
odore fetido quando sono inseguiti o minacciati da qualche nemico; tutte le specie di
col tempo. -anche: il legno fornito da tale pianta, usato per lavori di
rivestimenti. -mogano africano: legname prodotto da alberi del genere khaja. -mogano del
okumé. -mogano falso: legname fornito da alberi del genere eucalipto, meno pregiato
moravia, vi-355: era una camera da letto matrimoniale, come l'aveva voluta
lucidi ed obesi sormontati d'orologi fermi da tempo immemorabile e sfingi in bronzo dorato.
nero. fenoglio, 3-19: arrivò da torino fulvia e la coppia perfetta fu formata
adattamento dell'ar. mughàrasa, deriv. da gharasa 'coltivare, piantare '
di quattro moggiate. = deriv. da moggio1; cfr. lat. mediev.
è 6. = deriv. da moggioi. mòggio1 (ant.
in 24 staia e avente valore diverso da luogo a luogo (a ferrara valeva
kapitale, ke la fece ser bentivegnia da pagniana. compagni, 3-40: dati
: matteo... ha 'uto da me... lire 25 per moggio
. lire 25 per moggio di grano ebbe da me. giovio, 1-256: sua
sei,... non vi sarebbe da lamentarsi della raccolta. p. verri,
allogarono... a salvagno tuccii da giogatoio... sessanta moggia di calcina
2-9: presso loretto stanotte comprarono / da certi tor- cimanni alquante moggia di /
dire, di séguito, tante canzoni da riempire un moggio con le fave che dovevano
d'annunzio, ii-405: fu quivi recato da un pastore / giovine irsuto di pelli
/ dell'orzo... / da giovine sei moggia il dì potei / segarne
le voglio mille moggia di quel buon bene da impregnare. burchiello, 12: un
in pratica troviamo sempre corte, o da capo o da piedi. verga, 4-124
sempre corte, o da capo o da piedi. verga, 4-124: in cima
407: la chiesa cattolica è divenuta, da molto tempo, una fabbrica di moggi
suoi granai, poiché ve n'è da abbruciare a moggia, credo che sarebbe
, / ma egli un dì si mascherò da pioggia. -avere dieci staia di cenere
pioggia. -avere dieci staia di cenere da cento moggiadi carbone: consumare notevoli risorse per
il moggio. quando apparirà l'aurora da ben tre secoli desiderata, allora la riporrò
: mi son sentito penetrare... da un furor quasi mistico contro coloro che
394: liberatevi, signori miei, da sì scrupoloso squittino che, nella morte
= voce tose., deriv. da mucchio1, con lenizione sett.;
grido, vedendosi a un tratto investita da un bagliore d'incendio...
della ruota 'e 'piccolo vaso da bere '(digesto); cfr.
= voce pis., deriv. da moggio1, col sufi, professionale -aro
l'atto dello scrivere (e deriva da affaticamento, in partic. per una
indecifrabile, propria dì chi è colpito da tale affezione. = voce dotta,
ardimento di riprenderlo come mogio e lontano da quell'ardore degli spiriti paterni. girolamo
che ai loro gran giorni avevan trattato da amici e da nemici con papi e
gran giorni avevan trattato da amici e da nemici con papi e imperatori e re
caramogi. baldovini, xxx-n-30: sì da un ago il cuor mi sentii punto
una tonaca, quella. la tonaca da seminarista di don cosmo lamentano. finì di
per chioccie. redi, 16-iii-153: da tutte quest'uova nacquero altrettante mosche..
insetti] non saranno così moggi e balordi da lasciarsi rapire e strascinare dai ruscelli.
alla moglie. = deriv. da moglie, sul modello del lat. uxorius
questi giovani. = deriv. da moglie, col suff. scherz. -ardo
per le nozze. = deriv. da moglie. mógliata, v.
non voglio io andare, né essere cavaliere da mortori né da mogliazzi. machiavelli,
, né essere cavaliere da mortori né da mogliazzi. machiavelli, 1-viii-73: non siamo
, un mogliazzo. = deriv. da moglie. moglicida, sm. ant
. = voce dotta, comp. da moglie e dal tema dei composti del
. aveva avute due moglie. folgore da san gimignano, xxxv-11-412: quando godi
221: la muglia de nicolao, da sfrenata e focosa libidine assalita e vinta.
/ molto molto a quand'io sarò da moglie. 2. ant. promessa
andò moglie nel 1444 a odd'antonio da urbino, che fu ucciso pochi giorni dopo
la legge, pogna- moché sia diviso da lei per lunghi paesi. tedaldi, 1-11
». -cercare moglie: darsi da fare per trovarsi una donna da sposare
darsi da fare per trovarsi una donna da sposare. ariosto, 349: io
per non parere ingrato de'recevuti benefici da lucia, se la prise per muglie.
. chiari, 2-ii-153: voi avete da prender moglie, e quella prender in moglie
, ammogliarsi, sposarsi. bartolomeo da s. c., 16-4-3: frate
(132): quello che sommamente è da ridere de'fatti suoi è che egli
. ariosto, sai., 5-2: da tutti gli altri amici, annibai,
, annibai, odo, / fuor che da te, che sei per pigliar moglie
padre o dal tutore sulle ragazze da marito). -anche: imporre o consigliare
: essere maritata. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
maggior re ch'abbia il levante, / da troppo amor constretta si condusse / a
a moglie. cavalca, 19-230: vinto da immondo desiderio di carnalità, rapì una
: non essendo sposato, conducendo vita da scapolo. ariosto, sai.,
figlia sposerà per moglie. -tenere da moglie: convivere con una donna,
s. v.]: la tiene da moglie anco che tale non sia:
ad artù, suo fratello, e conosciuta da lui, servendosi del precetto di san
onorio alla sua gallina, ci sarebbe da augurarsi. -deh sia presto!
ma chi vuole andar per mare ha da contentarsi che l'acqua sia salata, e
maritato, prenda moglie. chi ha rogna da grattare e moglie da guardare, non
chi ha rogna da grattare e moglie da guardare, non gli manca mai da fare
moglie da guardare, non gli manca mai da fare. chi incontra buona moglie ha
m. cecchi, 1-1-78: -egli è da arte a arte differenzia, / maestro
moghe pompea perché p. clodio, travestito da sona- trice, erasi introdotto in casa
della stessa regione, che si conoscono da lungo tempo e hanno la medesima mentalità
: risposta di colui che gli è da alcuno rimproverata la troppa pazienza verso la
passo »: migrano in questi giorni da nord a sud, e da sud a
questi giorni da nord a sud, e da sud a nord, i giovani professori
che le rondini, accompagnati quasi sempre da una loro mogliettina che non ebbe più
buona volontà, qui però c'è da buscarsi una discreta dote e una bella moglina
bella moglina. bechi, 3-26: da qualche giorno la sua vezzosa moglina non
. mogliàccia. s. bernardino da siena, i-112: sta in agonia,
moglieggia il ganzo. = denom. da moglie, col sufi, dei verbi frequent
li fradeli, qe se voi mal da morte, / e pare da fiioli (
voi mal da morte, / e pare da fiioli (rar è qil comporte),
o giaciuto con sua moglièra. francesco da barberino, iii-71: vuo'tu moglier
mugliere e non potesse resistere al peccato da la fornicacione, facza secundum lo dicto
che in teatro si facea. ca'da mosto, 221: in questo luogo budomel
la segurtade a maestro pollo de mazo da bologna... de li mantisi
301: molti sono che non hanno da mangiare, nondimeno toglieno mogliere. marino,
frugoni, i-13-211: cercò con molto stento da gli artigli / di trargli la dolente
, / una lagrima sincera / giù da un occhio m'è colata. faldella
quante volte non m'hai fatto incerchiare da tutti i miei, e postomi qui
garriti moglieschi. = deriv. da moglie. móglieta e moglietà,
, remissivo. sacchetti, 147: da queste l'uomo è già sommesso e
, maogan, moagoni 'od 'acagiù da mobili 'o * legno d'
e in numero d'uomini e d'elefanti da guerra, in quanta ricchezza può trarsi
guerra, in quanta ricchezza può trarsi da miniere di metallo e di gioie, da
da miniere di metallo e di gioie, da traffico di lane e di sete e
traffico di lane e di sete e da ubertà e dovizia di terreno, il
lani sarebbono gianniveni. = forse da riconnettersi a mogol. mogollése,
versi mogollesi. = deriv. da mogol. mògolo, mogòllo e deriv
procacciar la moneta con gli abusi de'questori da lui delegati. = voce
indiani mogori. = deriv. da mogol. mògri (mògorin),
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 395: il mogri è
= voce inglese, deriv. da una voce araba. mohùr,
, somministranti la necessaria e sufficiente materia da potere negli edilìzi delle saline, dette
, e tinti benissimo gli porrai da parte. 4. locuz.
: riprendalo anco del suo darti troppo da mangiare: fingendo di farlo per non ti
sf. miner. disus. roccia costituita da una sorta di tufo vulcanico.
239: 'moia': roccia nominata e descritta da humboldt, che è una specie di
di area sett. (ferrara), da mòi * molle, inzuppato '.
200 prigionieri francesi, portati in mezzo da un corpo volante di volontari armati di moiane
spezie d'artiglieria di mezzana grossezza, da otto a dieci libbre di palla, corta
ed esse stesse erano tenute in mezzo da due sagri, che formavano tutta la batteria
il nome è di origine latina, vien da 'mediana ', onde procedere altresì
2. nel secolo xix, fucile da caccia fornito di canna più lunga dell'
. di 'mojhana '. cannone da sei a otto. = deriv.
una moia. = deriv. da moia1, col suff. dei nomi d'
soffietti, forcine, moiette, porfidi da mollare, olle di vetro.
. figur. attrattiva, allettamento esercitato da un ambiente, da un luogo, da
, allettamento esercitato da un ambiente, da un luogo, da una città.
da un ambiente, da un luogo, da una città. giusti, ii-302:
.. ci facciamo guidare... da una norma estrinseca, com'è quella
iii-25-106: certi moderatucoli rifatti... da un pezzo in qua mi si mettono
che certo i miei bicchieri non son da rinfrescatolo. p. fortini, ii-436
ii-436: ben posseva la donna farli da torno mille muinelle e accostarseli, tanto
= etimo incerto: secondo alcuni è da riconnettersi al lat. * movina,
riconnettersi al lat. * movina, da movere 'muovere'; secondo altri è voce
dicesi di bambino. = deriv. da moina, col suff. -ardo di valore
coll'amica. = denom. da moina, col suff. dei verbi frequent
miglio addietro. = deriv. da moina. moinière, agg. letter
moine. botta, 64: diventato da soldato di guerra moiniere di corte. gioberti
più odiosi. = deriv. da moina, col suff. personale -iere.
sai dove. = deriv. da moina. mòira, sf. mitol
) come triade divina, costituita miticamente da tre sorelle (cloto, lachesi,
voce dotta, dal gr. moìpa, da (aetpop. ai 'ho in
loga pietra fissa ed era mossa da una serie di congegni, azionati da
da una serie di congegni, azionati da forza animale o idraulica, da pale
azionati da forza animale o idraulica, da pale mosse dal vento (e il metodo
/ più pesante che mola. francesco da barberino, ii-273: fu oco, et
diversi edifici idraulici, come sono mole da grano, valche, magli etc. b
e cadenti. le antiche mole protette da un'immagine santa riposano sui congegni di
asinaria: la macina in passato azionata da forza animale. bibbia volgar.,
cieca. -mola mugnaia: macina da mulino. buonarroti il giovane, 9-507
una mola mugnaia'. d'una macina da mulino: a differenza d'altra mola
tipo • artigianale, era svolto da un disco di pietra arenaria mosso per
, nelle moderne mole meccaniche viene eseguito da punte o da dischi sagomati costituiti da
mole meccaniche viene eseguito da punte o da dischi sagomati costituiti da granuli abrasivi
da punte o da dischi sagomati costituiti da granuli abrasivi durissimi tenuti insieme da particolari
costituiti da granuli abrasivi durissimi tenuti insieme da particolari sostanze conglomeranti). -nell'industria
e, in partic., quelle da guanti e quelle conciate con l'olio)
un pezzo di lapis amatito e guarda da sceglierla ben salda, senza nessuna vena,
vena, col tiglio suo tutto disteso da capo a piè. poi vattene alla mola
, pressa e punta dall'ago estrae da esse e diffonde nell'aria. e
dalle cattive compagnie, si mantiene immune da ogni macchia e sospetto; chi si
grande per spacio di quatro anni; da può'sopra gie vene una disin- teria
, 17-217: voi donne ancora generate da per voi qualche volta nella matrice un
la sensitiva. speroni, 1-2-481: da principio quando eri gravida, sapevi tu
del 1552 fu preso non lungi da venezia, il quale nel primo
di sopra e l'altra di sotto. da alcuni è detto 'pesce luna
detto 'pesce luna 'e da altri 'bottazzo 'o * tamburo '
le interiora. = deriv. da mola1, per la forma.
distanti 1 cm. = deriv. da mole2. molalità, sf. chim
di solvente. = deriv. da molale. molandàia, sf.
secondo la commissione del vino che hanno da fare, e, macinato che l'
: qui s'impara un caos di faccende da trovare, come sacchetti, pezze,
.. forcine, moiette, porfidi da mollare, olle di vetro. panzini,
sferzare, colpire, tormentare. guido da pisa, lxxviii-i-415: qui pon un cane
gragnuola mola. = denom. da mola1. molare2 (ant.
riferisce a una mola, a una macina da mulino. -pietra molare: tipo di
, usata per la costruzione di macine da mulino. - anche: pietra
della gola. = deriv. da mola1. molare3, agg.
vescicolare. = deriv. da mola2-, voce registr. dal tommaseo.
grammomolecola. = deriv. da mole2. molare5, sm.
il granito, il misto, il marmo da car rara, il pirite
. = etimo incerto; forse da riconnettersi con molare1. molate6,
di soluzione. = deriv. da molare4. molasatóre, sm.
fine o media, costituita in prevalenza da granuli di quarzo e di feldspato e
granuli di quarzo e di feldspato e da cemento calcareo o calcareo-marnoso; è diffusa
voce di area sett., deriv. da mola1-, cfr. ingl. molasse
-ci). geol. costituito da molassa (un terreno).
medie. ant. che è affetta da mola; che conduce o ha condotto
come carne viva. = deriv. da mola2, col sufi. med. -
] ico, che indica persona affetta da una determinata malattia, sul modello di
esattamente rispondere, disputare, non aspettate da lui altro che debolezze, meschinità, sfuggimenti
abrasivo. = nome d'agente da molare1-, voce registr. dal dizionario
, mediante una o più mole azionate da un motore elettrico (e sono di tipo
). = nome d'agente da molare1. molatura, sf.
specchio. = nome d'azione da molare>. molazza (mollazza)
apparecchio di macinazione, costituito essenzialmente da una o due mole, che
6-197: doppo un par de mozzichi da cavaliere la sua bocca somigliava a una
voce di area sett., deriv. da mola1-, cfr. panzini, iv-430
tale macchina. = deriv. da molazza, col suff. dei nomi d'
. molazzatore. = deriv. da molazza, col suff. professionale -ino,
e chiesuole, molcendo qualche vecchia ruffiana da caffè letterario, che pietosamente li accarezza
la trinità confessa e adora / perché da quella tanto ben se molce. 0.
. sestini, 23: io rapito da questa armonia sentiva mol- cermi il cuore
, oh cara istoria e bella, / da mulcir l'ira al satiro che rese
gli affanni molcir cangiando loco. = da molcere, con cambio di coniug.
le infusioni theiformi. = deriv. da moldavia (regione storica della romania).
aspri per la precipitosa mole. felice da massa marittima, xliii-260: fame e
freddo li prieme / e ciò che nasce da terrena mole. lamenti storici, 111
terrena mole. tasso, 12-80: da i riposi sollevò del letto / l'inferma
maraviglia ch'egli [il leopardi] tutto da sé alzasse tanta mole di vasto e
, / che in cielo ergendosi tratto da serica / mole, nascondersi mirò la sferica
nebbie e la terrestre mole / leva da me, e splendi in la tua luce
in questo modo: primieramente si rilevavano da terra con uno imbasamento quadro, a guisa
della pianta. baldi, 4-2-242: da eccellenti architetti, e particolarmente da girolamo
: da eccellenti architetti, e particolarmente da girolamo genga, fu eretto un alto e
una mole sepulcrale o mausoleo, sostenuto da più ordini di colonne finte a marmo di
morto [verdi]; / voi che da quando le stelle / pendean bianche su
la mole d'adriano e quella fatta da agrippa e l'anfiteatro e le terme e
congegno, macchina (per lo più da guerra), di notevoli dimensioni, di
altri trapassati dalle saette, altri conficcati da verrettoni cadevano in terra. tasso,
che testa ha di montone, / da time parti sue cozzando spunta. n.
ugual mole di aria, necessariamente ascenderà da se stesso sopra l'aria. magalotti
, cominciò più gravemente ad esser afflitto da una febricella. morando, 153: sotto
merita certamente d'esser letta e applaudita da voi, ma mi dispenso dall'aggiungerla,
occasione non dalle viscere del soggetto, ma da nude parole. mazzini, 10-34:
la mole avviata, ricominciando l'opera da pie'. documenti delle scienze fisiche in
sua opera, veramente atlantica, ma da lei con timor dell'universal delli scienziati
puramente mole di un libro e ce ne da il sugo. 10. grandezza
non... ebber cura di dimostrare da quali forze spinta questa gran mole del
troppo longinqua. brusoni, 4-ii-45: da così lunga, lontana e pesante mole
. grammo-molecola. = deriv. da molecola]. mòle3, v
'. tagliare. = forse da riconnettersi a molecca, var. di molleca
capace di esistenza fisica indipendente; costituita da atomi, solitamente due o più (
generico: particella minima di materia formata da un'aggregazione di atomi (e talora,
determinare un valore del momento elettrico diverso da zero. -molecola satura-, quella in
riferisce alla molecola; prodotto o costituito da molecole. -abbassamento molecolare-. costante crioscopica
trovano sia le molecole degli elementi semplici da cui sono formati i composti sia quelle
la più importante omogeneità] risulta da una composizione sempre identica a se stessa
composizione sempre identica a se stessa e da un aggregamento molecolare sempre uniforme delle terre
. 2. per estens. costituito da un gran numero di parti piccolissime,
compositi (sottoproletariati venuti a concentrarsi caoticamente da tutto il mondo), ma in
proposizione o enunciato molecolare: proposizione formata da una o più atomiche (cioè enunciati
(cioè enunciati più semplici) legate da determinate costanti logiche (di negazione,
globale). = deriv. da molecolare. molecolarménte, avv. letter
. villani, 7-81: ogni mese volea da catuno de'suoi sudditi...
riportatevelo indietro, ch'io non voglio da voi alcuna mulenda. settembrini [luciano]
, 108: bozzolo, mezzo bozzolo da mugnai per molendare staio. p. viani
così: 'portar via una piccola quantità da una quantità maggiore di checchessia; detto
neri, 4-54: che mi vai fin da ragazzo avere, / con un fuscello
più usata? = denom. da molenda. molendinaro, sm. dial
sf. dial. arenaria veneta adoperatacome pietra da mola; molassa. fanzini, iv-430
voce di area lomb., deriv. da mola1. molesino, agg.
le donne parlano con una cadenza diversa da quella degli uomini, perché le son
, con grave disagio. bartolomeo da s. c., 11-4-6: conviene
stato che fu in questo diserto forse da due mesi, portando molestamente la moltitudine
; azione dannosa; molestia. busone da gubbio, 1-171: tua misera vita sarà
natura. = nome d'azione da molestare. molestante (part.
: me ritrovai e quasi ad novo dì da l'umida nocte fora pervenuto, gli
stu ritrovi che primeramente fosse lo anglese da mi molestato. chiamomi il torto e
aveva molestata; ma si sentiva ferita da tanti sguardi. cassola, 3-146: mi
, / non saremo molestate / né da volpe taciturna / né da fiera altra notturna
/ né da volpe taciturna / né da fiera altra notturna. palazzeschi, 3-87
i fiorentini, parvegli attissimo castruccio, da cui per la fama del suo valore stimava
danni di quelli che avea già patito da ugoccione. baldi, 4-2- 102
stracche e indebolite per le ragioni addutte da gli spagnuoli, ma facevano all'incontro
: ornai saggittari e frombatori / molestavan da lunge il popol franco. tortora, i-301
tratto sotto mai, comecché vi molestasse sempre da ogni lato. masalla pianta il carro
con mia sorella; ci allooffendersi. da porto, 1-48: lo re di francia
territorio passavano, deliberò... cacciarlo da l'imperio. sanudo, lviii-488:
nel regno con isperanza di esser favorito da quel prencipe nella recuperazione de'suoi stati
, ovvero compagnia, per protesto ovvero da cagione della quale noi e voi o qualunque
o perturbati in alcuno modo. domenico da prato, lxxxviii-1-530: la fortuna.
esser molestati ne'beni o nella persona da chi che sia. pallavicino, 1-137
io con tante fatiche vo cercando e da voi intendo d'avere, è madama la
da'vermini molestato, sì si dee da essi liberare e purgare con uno
dì nel tramontar del sole era molestato da diverse acque che si generano in quelle
sdigio. sarpi, viii-182: non è da permettere che uno, vissuto qui da
da permettere che uno, vissuto qui da buon cattolico e andato di là da'monti
e disonesti con essa persona. andrea da grosseto, i-140: di quella cosa che
te combattere. boccaccio, i-499: biancofiore da altra sollecitudine era molestata. cassiano volgar
(62): tu, abbandonato da lui [dal signore], cominci ad
signore], cominci ad essere molestato da quella passione, la quale tu avevi vinta
ciel vita mi presta, / lontan da te non amerò persona. ariosto,
assiri, vivendo diviziosamente, tanto era molestata da lusuria che non solamente si gionse al
, alquanto austero, quasi fosse molestato da quelle sospensioni, che proseguissi la intrapresa
e'sono molestati dallo spirito della bestemia overo da esso sendo della carne,..
come reprobi nella fede. s. caterina da siena, i-17: la bontà di
1-21: se lo paziente fosse troppo molestato da calore di febbre e angoscia e sete
materia cruda, ma le membra sieno libere da postema. m. savonarola,
comunamente, il perché alquante si ritruovano da quello non essere molestate. della casa
, 3-321: ora essendo molestata roma da quella infermità che vien detta da medici catarro
roma da quella infermità che vien detta da medici catarro, onde ne nascevano tossi
di tempo sarà pericoloso che venga molestata da altre malattie molto peggiori di quelle dalle
, 230: cominciò ad essere molestato da rogna, che, esacerbatasi nella primavera
quando si tratta di materie, prodotte da manifatture lavorate, di bestiami nati e
e nutriti dentro allo stato, che da un luogo passano ad un altro dentro al
: né niuno strumento era che allora da lei molestato fosse, ma tacitamente sperando di
di limitazione). andrea da barberino, iii-190: la reina lo cominciò
trentacinque, era molestato da'parenti e da gli amici che togliesse moglie. sanudo
.. mi portò presto e consolato da casa: ma, per non disubbidire