di domenico batacchi. = deriv. da memoriale2, col sufi, pegglor. -essa
di memoriali. papini, 27-246: da un secolo appena ero sceso tra i
gli autobiografi. = deriv. da memoriale2; cfr. fr. mémorialiste (
memorialistica. = deriv. da memoriale2. memoriare, tr. (
mia moglie. = denom. da memoria. memorificare, tr. [
. = voce dotta, comp. da memoria e dal tema dei comp.
capo d'istria, ritornato questi dì da mantova, m'ha per nome vostro
tutti quanti. = deriv. da memoria. memorizzare, tr.
in una memoria. = denom. da memoria, col suff. dei verbi frequent
memorizzatori. = > nome d'agente da memorizzare. memorizzazióne, sf.
azione; fatto, avvenimento. francesco da barberino, 1-86: se buona è lor
: con molta sagacità e astuzia feciono da molte parti muovere amici del comune di
cena ti ringrazio molto; / avemo ben da cena, e chiaro molto / che
seguire nulla, stettono in queste mene da cinque anni o più; poi pure ultimamente
mene, -com faragio, / se da voi, donna mia, aiuto non agio
dalla gran vena / conducon tacque molto da lontana, / e rigan quel paese
-causa, motivo, cagione. francesco da barberino, i-243: vedrai certi no stretti
i-243: vedrai certi no stretti / da cos'alcuna che doglia li dia, /
arrivare mai alla fine. antonio da ferrara, 21: non te lassar chiamar
tante vene? = deverb. da menare. ména2, sf. bot
caratteristiche dell'opera definitiva (e serve da guida a compositori e a impaginatori durante
le bozze di stampa, in modo da servire di guida per timpaginazione. bianciardi
, comunica il movimento rotatorio al pezzo da tornire. = comp.
, 10-195: altri ad una eleganza-flanella da prince of wales aggiungevano... gingilli
anche, eccitata dalla lascivia o esaltata da violente passioni. monti, x-5-429:
la propria mediazione mistica a qualche pizia da sottoscala... forse per il fatto
p. aivà? -dtso? (da \ xodvo [i, oa 'm'
delle pelli, nella fabbricazione di inchiostri da stampa e dei saponi.
scient. [, aiosa] menhaden, da ima voce algonchina; cfr. ingl
usato per determinate colture, costituito da immondizie e rifiuti di ogni genere.
23-402: mi son formato a pochi passi da questa mia villa di belmonte una spezie
menagerìa alla villa, dove me ne sto da tre mesi in qua con mia soddisfazione
si custodiscono le fiere ed animali venuti da paesi strani; e dicesi anche per luogo
voce francese usata dal magalotti, e da fuggire, potendosi dire 'parco, serraglio
= deriv. dal fr. ménagerie (da ménage) -, cfr. me-
,... avrebbe potuto metter da parte un milione all'anno. =
] er (sec. xiv), da ménage. menagióne, v.
d'italia, con vela latina sostenuta da un albero inclinato verso la prua.
'(corso): specie di barca da pesca. = voce di area
mediev. minayca [ugna], forse da collegare con menare. menàide (region
menaide ': rete alla deriva, formata da più pezzi quadrati, riimiti in fila
quadrati, riimiti in fila in modo da formare un grande rettangolo. ha maglie
2 centimetri di lato, è alta da 12 a 20 metri, e viene immersa
golette. cinelli, 11-33: quelle paranzelle da acciugai, dette con voce che sa
arco. = etimo incerto, forse da connettere con menare-, cfr. menaica
. menaidòzza, sf. rete da pesca simile alla menaide.
menaide. = deriv. da menaide. menale, sm.
che sono alcune girelle, che orbiculi da vitruvio, raggi da noi dette sono
girelle, che orbiculi da vitruvio, raggi da noi dette sono, che nel taglio
, nel quale s'investe il menale, da vitruvio ductario fune chiamato. rusconi,
1-871: in una nave si ricercano aste da prora,... menai da
da prora,... menai da poppa e da prora, corbi da prora
... menai da poppa e da prora, corbi da prora e da poppa
menai da poppa e da prora, corbi da prora e da poppa. carena,
e da prora, corbi da prora e da poppa. carena, 2-349: '
. aivc&xioc * dell'arcadia '(da tò modvaxov 'menalo ', monte dell'
jjwjv (atqvó? 'mese 'e da algia (v.).
truovasi il nettante fatto d'erba chiamata da altri 'menàlion ', da altri medica
chiamata da altri 'menàlion ', da altri medica o 'sim- phiton '
. = var., attestata da alcuni codici, del lat. helenium
conduzione pratica di un'attività. pace da certaldo, 4: della guerra e menamento
; trattativa, negoziato. pace da certaldo, 88: fu per lo comune
guida, esempio, modello. bartolomeo da s. c., 3-10-3: siccome
dottrina. = nome d'azione da menare. menanconìa e deriv.
proprietà! = deriv. da menare, sul modello del part. fut
si muove facilmente, mobile. dino da firenze [tommaseo]: hanno [i
era talvolta menante, ché m'aiutava da copista esperta a raccogliere ne'miei quaderni le
il menante avrà luogo / per amplificazion da empier fogli. marino, i-226: ho
marino, i-226: ho tenuto stile da menante per esser populare ed in ciò ho
scopo; guidarlo, additandogli il cammino da seguire, la via da percorrere;
il cammino da seguire, la via da percorrere; condurre, scortare, fare
. idem, inf., jo-62: da me stesso non vegno: / colui
io muoia, ne moranno parecchi. andrea da barberino, ii-143: alla tale fonte
principali patrizi, erano menate lor a casa da certi della plebe, che di ciò
piccolomini, xxv-2-5: fu liberato e da pavolo menato in firenze e datoli luogo
/ tu loro insegnato hai come han da spendere, / come con fedeltà menarsi
fuora di tempo / i conviti. da ponte, xxiii-39: appena entrai nella
che niuna persona se n'accorse. paolo da certaldo, 86: guardati di non
, indicargli la giusta direzione, servirgli da punto di riferimento. dante,
io fui d'arezzo, e albero da siena, / rispuose l'un, mi
quale piacciavi che io trovi quella grazia che da loro non ho potuta avere. a
, 154: fatta la notte, preso da primo sonno, fra moreale fu menato
difeso con modi legittimi l'autorità datali da dio. goldoni, xii-295: gente,
/ e menateli e serrateli, / che da bere vi sarà. cesari, 1-2-174
prigioni, seppe tra loro far differenza da uomo ad uomo. di giacomo, ii-689
al supplizio. 2. accompagnare qualcuno da un luogo a un altro servendosi di
aggiuntovi l'aiuto de'compagni. bartolomeo da s. c., 26: lucio
la gente preparata, imponendoli che mene da cavallo e da pede li più che poterà
, imponendoli che mene da cavallo e da pede li più che poterà. machiavelli,
sono le tre incirca, abbiamo lettere da antonio, come tarlatino li ha domandato
mila veterani... fu menata da lui contra il re di svezia per attaccarlo
al- zossi il biondo menelao, sceso da giove, e menò sotto 11 giogo
verso una determinata direzione (un animale da caccia). f. giorgi,
anche, le natiche). guidotto da bologna, 1-96: stando ogni uomo chieto
a grattarsi. sacchetti, 1-265: da gran pezzo mulinava di saltar dentro la
non altrimenti che si menino i cotali da chi non ha dove intignerli. berni
(i-655): menando il marito coltellate da orbo, avvenne che in un tratto
braccia. sicinio, 14: per sanarti da questa tua insania, bisognarebbe ogni giorno
i-323: ti so dire che menavo colpi da orbo. leopardi, i-238: un
mandra di ragazzi, sospinti e disciplinati da due villani, che menano bastonate sulla
zappatori con le ascie alzate, comandati da un ufficiale, principiano a menar colpi
25 7: gli ufficiali travestiti da corrieri cominciarono a menar bacchettate per aprirsi
doveva proprio pestarle sul muso due manrovesci da farla andare in terra lunga distesa.
volgar., xxviii-259: questi si partì da questo mercatante d'egitto, e menonne
giugno 1369 sanza fare nozze. andrea da barberino, 1-256: uggieri sposò la
: hai ben veduto come 'l sole / da l'omero sinistro il carro mena?
, trasferire, portare oggetti o merci da un luogo a un altro (anche per
avea fuore / dala zità e dentro da ravena; / molti dinari per lui se
piemonte. -rimorchiare. ca'da mosto, 252: sono [le almadie
, di sù li mena. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
commozione e per tonde cacci e getti fuori da sé. gemelli careri, 1-i-369:
vento che ci menò tre miglia lontano da trabisonda. cesarotti, 1-x-234: gli abitanti
li grossi suoi, quand'è menato da grande vento. lupis, 3-291: una
campo biancicava delle piene spighe. guido da pisa, 1-197: atalante...
purgasse menerebbe ruggine. s. caterina da siena, i-44: per provare, la
della russia. cesarotti, 1-x-322: da esso [monte tmolo] scende il
-anche: trascinare in schiavitù. francesco da barberino, iii-243: meni tu gente a
lanzata, misa en sepoltura, / da la suma natura suscitata / e renalzata
ch'amo for misura / una donna da cui non sono amato. iacopone, 1-61-46
le rive del bellissim'arno, / rive da me fuor di misura amate. davila
straordinario; eccessivo, spropositato. francesco da barberino, 242: ver è che la
l'abuso che se ne è fatto da parte di alcuni settori della sinistra,
avere più del bisogno? -prendere misura da qualcosa: dipenderne. pallavicino, 1-495
, con abuso esecrabile di tante grazie da dio, ti se'tu precipitata! saba
un giorno. -tenersi a misura da qualcosa: mantenersi a prudente distanza.
, sempre cercando di tenermi a misura da quel tiro maledetto. -tornare a
in questa banda / un barbier che da la mesta / palpitante, che sen langue
= voce dotta, lat. mensùra, da mènsus, part. pass, di
benivieni, 52: io vorrei sapere da te onde tu cavi che el semidiametro
e le altre affezioni misurabili di corpi da noi lontanissimi, non potrebbe senza un
una certa precisione quando il suo sviluppo da quantitativo diventa qualitativo. -sostant.
. tardo mensurabilis, agg. verb. da mensuràre 'misurare '.
si vuole rassegnare. = deriv. da misurabile. misuradóre, v. misuratore
in cose che abbiano misuramento. domenico da montecchiello, 50: siccome tutte le cose
'. = nome d'azione da misurare. misurante (part.
surato me tte davi, / tollivin'da me tutta mesuranza; / però che
ben dorian avere. mocati o monaco da siena, 441: in plaser sì mi
, / tenmi in distringimento. dante da maiano, 25: donna, greve mi
modo smisurato; intensissimamente. bianco da siena, 2-20: amate lui [cristo
sono in dubitanza. = deriv. da misurare, col suff. degli astratti deriv
a l'ospftale. s. bernardino da siena, 346: questa canna'vuota è
, 7-92-19: per marcatura di bracci da misurare, tanto della città che delle masse
a quaranta. pavese, 5-70: tomai da nuto e lo trovai che misurava degli
dante, purg., 10-24: da la sua sponda, ove confina il
-rifl. s. bernardino da siena, 357: elia prese questo fanciullo
quasi già non fosse, e non è da venire, quasi ancora non fosse,
voli, / compri degli ori voli oggi da noi. carani, 3-192: queste
arte che una buona tragedia sia misurata da un assegnato giro di tempo, anzi
/ che i ritmi apprende a misurar da lei / e da lei, che le
apprende a misurar da lei / e da lei, che le cede e le vien
veloce pino quel tratto che divide monaco da vintimiglia. parini, v-101: qual
, ché gran via ancora ci resta da misurare. manzoni, pr. sp.
portò. tozzi, vii-42: ho anche da misurarmi la nuova veste. crusca [
: mirbeau mi fissò stupito, misurandomi da capo a piedi. alvaro, 20-11:
sorrisi né alle parole; tutto veniva misurato da stiramenti delle labbra. -percuotere
di quel giorno di spreco per tirare da spensierati ad ogni sorta di uccellame.
parete, o un tallone mi slittasse giù da un gradino, e subito l'eco
ma dalla franchezza del disputante ed assorta da un profluvio di vocaboli, non intesi
profluvio di vocaboli, non intesi né da chi gli ascolta né da chi li pronuncia
intesi né da chi gli ascolta né da chi li pronuncia, ammira come sacerdoti
comune all'uomo di misurar il possibile da quel ch'ei può. gioia, 2-ii-195
-con riferimento a persona. bartolomeo da s. c., 33-3-9: quelli
, 9-427: lucrezia non era donna da essere misurata con le canne ordinarie e teneva
sarà misurato a voi. s. caterina da siena, i-223: con quella misura
de la corte... 'l misurava da la fama divulgata con molto artificio da'
divulgata con molto artificio da'suoi seguaci e da alcuni suoi molto prima pensati e molto
. franco, 2-15: l'animo è da misurare innanzi a ogni altra cosa.
mordere con qualche motto, furono, da loro rimorsi cpn maggior trafittura e con
in alto, se non sono accompagnate da una certa grazia nel movimento che le
questa maggior grandezza di quella minore, da cui alquante volte è misurata. manfredi
bisogno. idem, 13-3-41: farsi da capo a considerare ad una ad una
non perdonano all'uomo che, misuratosi da paro a paro con loro, li
insieme queste arti domandano un trattare assai da vicino con la natura, uno studio frequente
lavora, lavora, quando hai messo da parte qualche migliaio di lire, sarai sempre
: eh! signora mia, chi da giovane non si misura si trae dietro la
dal lat. tardo mensuràre, denom. da mensùra * misura '.
all'anticaccia che presentano un aspetto di tristezza da far morire piangendo: quel vivere misuratamente
verisimili. = deriv. da misurato. misurativo, agg.
accidente. = agg. verb. da misurare. misurato (part. pass
. cesari, iii-515: il tempo (da noi misurato per lo visibil muovere de'
in molte opere antiche e moderne misurate da quelle. — figur. valutato
gloria divina. fagiuoli, ix-139: da quegli sentito e misurato / ben col
tua etternità '1 tempo costrigne / muover da sé con misurato moto. a. pucci
: percorso di lunghezza definito e limitato da appositi segnali alle estremità, adibito a
, di peso; determinato 0 definito da dimensioni precise. benci, 1-27:
dai lumi e dal- l'ombre e da una ordinata distanzia e termini di linee,
che la natura vi si mostra vinta da se medesima. -caratterizzato da elegante
vinta da se medesima. -caratterizzato da elegante sobrietà, da raffinata contenutezza,
. -caratterizzato da elegante sobrietà, da raffinata contenutezza, da pregevole semplicità.
elegante sobrietà, da raffinata contenutezza, da pregevole semplicità. l. pascoli,
e d'una modesta semplicità. -caratterizzata da sobria e pacata espressività; modulata con
, con bella e misurata voce e da suono convenevole accompagnato, cantasse una storia
si rituffavano. d'annunzio, iv-1-257: da allora in poi, quasi ad intervalli
moravia, iv-163: uscirono alfine dalla sala da pranzo, a passi misurati.
). tommaseo, 18-i-909: quando da un'altura riguardansi i curvi sentieri del
pagar pigione viveva con tutta la famiglia da accorto e lodevol economo assai misurato.
suo biasimo. firenzuola, 180: da poi che allo imperio romano fur tarpati
misurato, e della frase resa vacillante da criteri poco giusti sulla sua eleganza. bacchetti
,... cangiato stile, da misurata e ristretta divenne spontanea ed abbondante.
: discreto, riservato. francesco da barberino, iii-58: più genti ò vedute
praticato specialmente nel secolo xvi in francia da musicisti quali jacques mauduit, claude le
o per ufficio a cui sia preposto da una competente autorità, effettua misure di
prodotto, grezzo oppure lavorato, svolte da apposite macchine. -misuratore assortitore: nella
pietre squadrate (basoli), costituite da rocce eruttive e particolarmente adatte alla costruzione
della loro giustezza) che i tempi da quelli misurati e mostrati non solamente d'
v. s. illustrissima gli strumentini da misurare il peso dell'acque e di altri
alcune migliaia di caselle numerate e attraversato da una linea diagonale, che permette di
misurare il momento della coppia motrice fornita da un motore o da una turbina. -misuratore
coppia motrice fornita da un motore o da una turbina. -misuratore di lastre:
costruita secondo grandezze variabili, in modo da misurare la quantità d'acqua che defluisce
città). buommattei, i-52: da metro nasce metropoli: che vuol dir
giusta canna. = nome d'agente da misurare. misuratòrio, agg. letter
numeratorio e misuratorio. = deriv. da misurato, col sufi, latineggiante -orio,
per meie, misuratura del colto che conperai da boncanbio e da dona fiorita. bellebuoni
del colto che conperai da boncanbio e da dona fiorita. bellebuoni, 1-21: si
grano. = nome d'azione da misurare. misurazióne, sf.
e punto, però che l'altezza da basso in su, la larghezza da man
altezza da basso in su, la larghezza da man destra a sinistra, la grossezza
, se pur la differenza non procede da poca esattezza nella anteriore misurazione. svevo,
ma questa misura è data dal passato, da una certa fase del passato, o
una certa fase del passato, o da certi aspetti misurabili, ecc. -ott
dotta, lat. tardo mensuratio -6nis, da mensuràre 4 misurare '.
estens.: valutabile. marsilio da padova volgar., i-xvm-2: se 'l
? 2. quantità di polvere da sparo o di piombo contenuta in un
raggere. = deriv. da misurare, con allusione ai movimenti.
la quantità di piombo o di polvere da sparo necessaria per le cartucce.
all'un de'capi e ivi sormontato da un cerchietto perpendicolare metallico che serve di
3. parte aliquota della libbretta da olio. tommaseo [s. v
. v.]: pare un misurino da semi... vièn qua,
7. popol. persona che si dà da fare per trovare sistemazioni professionali per altri
tempo insino a ora s'è usato da tutti, e noi, nella stampa del
trascorso). = deverb. da misusare-, cfr. fr. ant.
festa dell'ogni santo colpito il re da una specie di mesvenimento. =
di mesvenimento. = deriv. da misvenire. misvenire, intr.
neoptolemo... si difendeva valorosamente da basso, ma senza poter menare colpi
d. bartoli, 9-23-155: tutto da capo a piedi inorridì e misvenne e
. franco, 61: achille da bologna / al manco pur ardi (se
, disgrazia, mala sorte. bartolomeo da s. c., 18-2-7: nella
fil. ugolini, 212: 'misventurato'viene da 'misventura ', dice il lissoni,
dei buoni scrittori. = deriv. da misventura-, cfr. fr. ant.
, se gli eunuchi non la ritraevano da quell'atto di disperazione e non la
terra misvenuta. 2. turbato da intensa emozione, smarrito, confuso.
col seguente zampillo d'ippocrene. -prostrato da un'estrema miseria. f. f
antenati e seguirli. = da imitatore (v.), per aferesi
imitazion di tai cose. = da imitazione (v.), per aferesi
tanto mite e mansueto che non abbiamo da temere che in lui cada così strano
, finto. montale, 5-92: da poco sul corso è passato a volo un
paziente e benevola umanità; che muove da animo pacato, equilibrato, moderato;
, né tampoco spingere avanti o indietro da chicchessia, a far cosa che il
la mite oliva. -che muove da tranquillità di coscienza, da animo sicuro
-che muove da tranquillità di coscienza, da animo sicuro e libero da preoccupazioni o
coscienza, da animo sicuro e libero da preoccupazioni o angosce (il sonno)
: questi e più altri libri furon da senofonte nel suo ozio composti con una dolce
. 4. per estens. caratterizzato da fattori climatici particolarmente favorevoli (una stagione
onde piangendo vengono a riva, spinte da un mite e rado maestrale. saba,
, ii-8-166: oggi a punto compie tanno da che ti vidi, e avrei voluto
serviamo de'rimedi più miti ed esenti da ogni pericolo. -che produce effetti terapeutici
di letteratura italiana, stupendi, acquistati da un libraio di qui in mantova.
a poco a poco coloro che avevano da proporgli una combinazione finanziaria, li esasperava
carattere e di vitalità appariva anche da quei suoi colori scialbi. -tenero
fantasia s'empie tutta di quell'oggetto da cui vien cagionata la sopraddetta passione.
iii-819: « sono ricca, abbiamo da vivere bene » ripetè lei come tornando
qualche cosa. = denom. da mito, col sufi, dei verbi frequent
su questi materiali lo studio morfologico eseguito da propp sulle fiabe popolari russe, e da
da propp sulle fiabe popolari russe, e da lévi-strauss sui miti dei popoli primitivi,
popoli primitivi, decomponendoli in 'mitemi 'da ordinare nello schema operativo dell'algebra di
di boole. = deriv. da mito, sul modello di fonema, lessema
sì, ma però più pubblicamente e da più bocche è lacerata la sconcertata sonatrice
il popolo che gesù di galilea allontanava da sé mitemente altiero sotto nome di 'mondo'
dottorale, come se fosse stata scoperta da lui, il signor aghios aveva mitemente consentito
mitemente consentito. -in modo da denotare dolcezza, pacatezza, serenità,
il sole già alto ma un poco affiochito da una leggera nebbia scaldava mitemente il campicello
introduzione antica, ma assai mitemente praticata da enrico iv. = comp. di
', con riferimento alle due parti da cui era composto. mìtera e
altrui semplicità e schiettezza, è originato da mitra. gioberti, iii-88: ben lungi
gioreggiare nel mondo, noi siam diventati da due o tre secoli il popolo miterino
dell'egitto. = deriv. da mitera, var. ant. di mitra1
altrui. landolfi, 14-28: la facevo da despota, e lei per mitezza e
serenità, di gioia, che spira da un paesaggioche gode di tali caratteristiche, o
della stagione. = deriv. da mite. miticaménte, avv. in
) rapporti che miticamente chiamiamo effetti distinguendoli da quelli appariti a noi come precedenti e
per questo. = denom. da mitico, col sufi, dei verbi frequent
dalla unità del codice sacro, compilato da viasa, personaggio mitico, pubblicato dai
grandiose, meravigliose, straordinarie; avvolto da un alone di leggenda, da una fama
avvolto da un alone di leggenda, da una fama insigne, da una profonda
leggenda, da una fama insigne, da una profonda considerazione (e può avere
si profilava all'orizzonte: la barca da tramagli dei ravecca, il 'grongo',
, non già condotta dai mitici padroni ma da tre muscolosi pescatori verdacciani era venuta per
analogia impressionante fra questo stoicismo [esposto da kenner] da college americano e il
questo stoicismo [esposto da kenner] da college americano e il meccanismo del pensiero mitico
e il meccanismo del pensiero mitico spiegato da lévi-strauss con l'esempio del bricolage.
tornielli, 1-190: io scrivo intanto versi da dozzina, / e li scrivo a
mitidio! landolfi, 12-9: è perciò da ultimo che siam tutti così magoghi e
:... ordine; parola corrotta da 'metodo'... o da jjtfjxu
corrotta da 'metodo'... o da jjtfjxu; 'mens'. passeroni, 6-142
, rendere tenero ', comp. da mitis * tenero 'e da un deriv
comp. da mitis * tenero 'e da un deriv. di facére 'fare
= voce dotta, deriv. da mito, col suff. dei sostantivi
, attenuabile. = deriv. da mitigàbile. mitigagióne, v. mitigazione
mi sopraprendeva amore ch'io, stordito da i subiti e succedenti assalti, come
= nome d'azione da mitigare; cfr. anche lat. tardo
e quand'anche io fossi tanto buono da ammettere il 'flauto di vostro marito
, vi resterebbero ancora non poche debolezze da giustificare. bacchetti, 1-ii-542: ha
de'vostri chiodi. s. carlo da sezze, ii-144: ben spesso,
[il diaspro] mitiga. antonio da ferrara, 157: diana, proserpina casta
d'amor con gran tormento / gli dié da far qualche settimana / finché poi applicato
, 231: l'ira- cundia è da mitigare, la quale prima corrompe colui che
fora ornai, stolto mio core, / da mitigar questi sospiri ardenti. b.
volendo mitigare l'amarezza e lo sdegno concetto da ferdinando per le insolenze de'suoi agenti
più crudele e feroce del tennis! da praticarsi senza esclusione di colpi e senza mai
coma [dei montoni] nel torto da banda a banda con un succhiello,
tutte si cominciano a mitigare. benvenuto da imola volgar., 95: si facesse
lo mitighiate nelle pene sue. benvenuto da imola volgar., i-39: lo popolo
8-346: mitigatosi trovò subito qualche cosa da dire. -offuscare, sminuire una
volto e 'l petto, / acompagnato da sospiri e guai, / suppin disteso mi
moltitudine per l'altorità femminile. bonuccio da orvieto, 277: per gli onorati
, ora l'intemperie del cielo, già da gran tempo ai ricolti nociva, ed
nociva, ed anche altri mitigare, come da buon senno, le anzidette lagnanze.
e con quelle preci mondissime e misericordiosissime da potere impetrare ogni cosa, non oreranno
letterario. -anche assol. guidotto da bologna, 1-82: se questa cotale licenzia
verno. d. battoli, 44-38: da pochi di in qua sto alquanto meglio
al gioco in tre a venticinque, da cui si distingue per il fatto che nel
dico, ringraziarla prima della mia partenza da recanati, perché me lo impedì un'
la febbre dell'oro nelle vene / mitigata da impacchi di neve. 2.
riferimento al giudizio divino). zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
napoli ebbe fin dal 'i6, benché da altro governo e con altro nome,
avuto l'infortunio eli crescere non mitigato da cura materna. 4. sommesso
con un cenno brusco, non mitigato da parola o da sorriso. pecchi,
brusco, non mitigato da parola o da sorriso. pecchi, 12-77: quel
: quel riserbo, quella fermezza, mitigata da una bontà pronta e intelligente, tutto
l'ammiro refrigerato dall'aure e mitigato da i venticelli freschi nella fornace babilonica.
stavo là, solo in quella stanza da pranzo fresca, alla luce mitigata dalle persiane
o di sandalo, luce mitigata da tende e cortine, sete e velluti
la vittima. = nome d'agente da mitigare-, cfr. lat. mitigatorius
al bando in un'isola delle tremiti da augusto venti anni prima, come ho
lat. mitigatìo -ónis, nome d'azióne da mitigare 4 mitigare '. mitighévole
di cerniera, e con periostraco costituito da una pellicola molto resistente. tramater
': famiglia di conchigliacee, stabilita da cuvier, ch'è la seconda delle acefale
. mytilacea e mytilaceae, deriv. da mytilus 1 mitilo '. mitilène
di sviluppo. = = comp. da mitilo e coltore (v.);
tecniche impiegate. = comp. da mitilo e coltura (v.).
lat. scient. mytilidae, deriv. da mytilus 4 mitilo '. mitilite,
. = voce dotta, deriv. da mitil [o], col sufi.
mitoliti = voce dotfa, deriv. da mitil [o], sul modello di
del littorale orientale, internato nelle pietre da lui traforate. panzini, iv-429: 'mitilo'
polifaghe e reperibili su pioppi e alberi da frutto (mytilococcus ulmi) o
= voce dotta, comp. da mitilo e tossina (v.);
, sm. medie. intossicazione provocata da ingestione di mitili. = voce dotta
. = voce dotta, comp. da mitilo e tossico] (v.)
i-3- 156: una mano febbrile da donna o da mitingaio scrisse sul ritratto
156: una mano febbrile da donna o da mitingaio scrisse sul ritratto leonino di garibaldi
velenosa, traditrice e pettegola, una politica da giornale clandestino e da mitingaio. periodici
, una politica da giornale clandestino e da mitingaio. periodici popolari, ii-291:
piramidale e l'ingenuità preadamitica del politicante da caffè e da mittinghi. faldella, i-3-101
ingenuità preadamitica del politicante da caffè e da mittinghi. faldella, i-3-101: la sinistra
. mitezza, mansuetudine. girolamo da siena, ii-17: la seconda beatitudine si
mitìtas -àtis 'mitezza ', deriv. da mitis 'mite'. mitizzaménto, sm
insieme distinzione. = nome d'azione da mitizzare. mitizzare, tr. rendere
. creare miti. = denom. da mito, col suff. dei verbi frequent
puerile. = nome d'azione da mitizzare. mito, sm.
pensiero, e ci studiamo ad escludere da quello anche de'bambini, ogni cosa che
serpe che le leccava gli orecchi. da allora ella comprese tutte le voci sparse nell'
possono formarsela gli spiriti primitivi, e da questi è severamente tenuta come racconto di
della poesia, ma un'immagine che funge da verità concettuale, da esplicazione delle cose
immagine che funge da verità concettuale, da esplicazione delle cose e degli eventi, e
tutte, e trae il suo valore da questa unicità assoluta che lo solleva fuori
mito teologico ',... quale da questi raffronti sospettiamo subito che ci sia
una viva forza d'attrazione, tanto da venire considerato un modello esemplare, un
anche, un ideale, un fine da raggiungere. tommaseo, 13-iv-388: pio
tommaseo, 13-iv-388: pio nono, che da alcuni beffatori era chiamato un mito,
dissolse nell'anima del fanciullo, preso da altre scoperte e preoccupazioni. vittorini,
politica » di questi ultimi anni, da una già remota e romantica poesia della
era serbato... il sentir dire da un deputato italiano che l'idea di
fosse una fantasia classica, un mito da panche di scuola. einaudi, 1-19:
1-i-57: il mito di una verità da insegnare deve finire. come è finito il
= voce dotta, comp. da mito [si \ e dal gr.
= voce dotta, comp. da mito [si] e dal tema -yev-
stesso fenomeno. = deriv. da mitogenesi. mitogenìa, sf.
= voce dotta, comp. da mito e dal gr. yévo- 'originecol
esaminavano le variazioni del tipo di fedra da euripide al racine, del tipo di
al racine, del tipo di enea da virgilio a metastasio. tale esame può
.. la mancanza di ostacoli provenienti da documenti precisi,... conferisce alle
altri sono anonimi) scoperti e pubblicati da angelo mai. 2. per estens
. = voce dotta, comp. da mito e dal gr. xaxpeutixó?
delle religioni, nucleo mitico originario presupposto da vari miti tradizionali, che ne sarebbero
miti furono 1 simbolici ', venner da simboli. carducci, iii-6-117: in quasi
varie popolazioni. vico, 215: da ciò deriva che la prima scienza da
: da ciò deriva che la prima scienza da doversi apparare sia la mitologia, ovvero
in tal pianeta, il più illividito da macchie, il più ingombro da eccessi
illividito da macchie, il più ingombro da eccessi, sempre mutabile negli aspetti, sempre
dah'immaginario lor cielo e si mascheravano da bestie? monti, iv-338: molto splendore
ultime ninfe della mitologia carducciana erano uscite da poco, indispettite forse o deluse
e una grande forza d'attrazione tanto da venire considerati quali modelli esemplari, punti
statua violentemente policroma della donna in abito da sera che si tira la calza sulla
ma mito. gentile, 2-i-36: da tale distinzione di sensazione e percezione prende
arricchiti. targioni pozzetti, 11-2-625: da questa elegantissima spiegazione mitologica, si comprende
di castel durante ornate d'istoriette mitologiche da luzio dolci, antiche forme d'inimitabile
, il mondo, è stato creato da dio indipendentemente dall'uomo, prima dell'
senza riserve, in modo acritico, da singoli individui o da gruppi sociali;
in modo acritico, da singoli individui o da gruppi sociali; che viene presentato come
rigorosamente logico, per tenerla ben distinta da un'altra sorta di unità di filosofia
semifantastica e impura, e con proprietà è da designare come mitologica. consiste questa nell'
un carattere favoloso; che è circonfuso da un alone leggendario; che suscita attrazione
al ristorante savini che una fiaba marinara da veglia di prua fa navigare in alto
, collaretti e mantelline che avevano portato da giovanette. ungaretti, xi-56: l'anagrafe
, le mitologiche maisons de rendez-vous illustrate da robbe grillet in un suo cinematografico
platone, asserendo che allora non parlava da filosofo naturale né da storico, ma
allora non parlava da filosofo naturale né da storico, ma da mitologico, fingendo
filosofo naturale né da storico, ma da mitologico, fingendo una terra diversa dalla nostra
, di mitologismo. = deriv. da mitologia, col suff. -ismo che indica
mitologista [boccaccio] il quale infin da suoi inimici è stato con moltissime lodi
lodi variamente onorato. = deriv. da mitologia, col suff. -ista che indica
lirico dell'arte. = deriv. da mitologismo. mitologizzàbile, agg.
considerato leggendario; che può essere avvolto da un alone di leggenda. moravia
* = agg. verb. da mitologizzare. mitologizzaménto, sm.
della civiltà. = nome d'azione da mitologizzare. mitologizzare, tr. idealizzare
civiltà alla barbarie. = denom. da mitologia, col suff. dei verbi frequent
b. croce, ii-2-65: è da dire che filosofi e mitologi furono piuttosto
, 4-1-84: tutti i filosofi moderni eterodossi da spinoza a hegel sono mitologi. la
femm. medie. che è affetto da mitomania (e può anche avere un
camargue] una delle terre più amate da chi vi è nato, che è,
lo più patologica di una personalità affetta da isterismo, che cerca con questo mezzo
di considerazione; talvolta è talmente radicata da far perdere la facoltà di distinguere fra
3-530: [si può] passare da un costume all'altro con l'alacre
= voce dotta, comp. da mito e mania (v.).
mitomaniaco. = * deriv. da mitomaniaco. mitomanìaco, agg.
che si riferisce alla mitomania; prodotto da mitomania. - anche: affetto da mitomania
da mitomania. - anche: affetto da mitomania. bacchelli, 20-233: tu
= voce dotta, comp. da mito [si] e -micina, secondo
nome di vari antibiotici, deriv. da [strepto] micina. mitopèia
ossei vazione. = deriv. da mitopeia. mitopoièsi, sf.
per sempre? = deriv. da mitopoièsi. mìtora, v.
tico fra le cellule originate da tale fenomeno: è il tipo di
. = voce dotta, comp. da mito [si] e statico (v
gr. ptxoc; 'filo ', da oot) vo <; 1 forza
(a cui spetta di diritto) e da abati, prelati e canonici (a
forma schiacciata e allungata, è costituito da due facce foggiate ad arco inflesso,
lasciate libere nella parte superiore, così da formare due cuspidi, è ornato da
da formare due cuspidi, è ornato da due fasce che pendono dalla faccia posteriore
un basso copricapo co stituito da due facce triangolari unite a soffietto e
facce triangolari unite a soffietto e ornato da una fascia che dall'estremità superiore scendeva
una corona chiusa in alto e sormontata da una croce. nuovi testi fiorentini
intenda vero padre santo, / il qual da noi sarà così eletto / colla mitra
dalle sole donne (e il suo uso da parte di uomini era ritenuto segno di
.. era una sorte di cappelletto usato da i persiani e da quelli della frigia
di cappelletto usato da i persiani e da quelli della frigia. marchetti, 4-195:
: il copricapo stesso. guido da pisa, 1-77: moise...
il palazzo del re invaso, e trascorso da una immensa folla di plebe, con
questo esercito andava sovra un cocchio tirato da due pantere, era uno sbarbatello.
fronte. 7. copricapo costituito da un foglio di carta arrotolato in forma
carlo] / e levarlo di sedia da sedere; / poi la corona di testa
egli mai non si condurrebbe a confessarlo da sé. gemelli careri, 2-ii- 486
nude, la mitera in testa, circundato da soldati tedeschi, battuto dal boia.
a mitre e a gogne, / da vender fiabe, chiacchiere e menzogne. galileo
, una pazzia, / un obbrobrio da mitera e da gogno / aver i polli
pazzia, / un obbrobrio da mitera e da gogno / aver i polli in casa
trattenuto e fatto quasi a viva forza sedere da due zerbini tutti azzimati.
dette il perfido / tutte monete sbandite, da mitere / par suoi. 8
fìsso (e in questo caso è costituito da una struttura di forma varia, ma
(e in questo caso è costituito da un tubo a gomito munito di alette,
, / ch'io son sovra di que'da terra al colmo: / sì come
molto colorata. = da mitra1, con allusione alla forma della conchiglia
plinio], 808: mitrace è ricevuta da persi da'monti del mar rosso e
metràglia), sf. munizione costituita da pallottole, schegge, rottami di ferro
delle palle per caricare cannoni o altre armi da fuoco nel tiro ravvicinato. -per estens
-per estens.: scarica di arma da fuoco caricata in tale modo.
altri materiali usati per caricare le bocche da fuoco nei tiri ravvicinati; aveva la
ravvicinati; aveva la funzione di preservare da deterioramenti l'interno dell'arma.
un paio di squadre corse agli argini da dove aprì un fuoco di mitraglia. calvino
. ant. mitaille, deriv. da mite 'piccola moneta di rame '.
della stramaglia dei porti. -probabilmente da mitragliai, forse connesso con il versiliese
una o più mitragliatrici (generalmente compiuta da un aereo) o, anche, di
. raimondi, 4-142: « viene da bologna? » mi chiese. « no
soggetto. = nome d'azione da mitragliare. mitragliare (metragliare)
artiglieria abbandonandola, furono orribilmente mitragliati da batterie nascoste. guglielmotti, 535: metragliare
, aveva ricevuto tale una mitragliata e sì da vicino, che il solo busto rimaneva
mitragliare), agg. colpito da raffiche di mitragliatrice o da scariche di
colpito da raffiche di mitragliatrice o da scariche di mitraglia. marradi,
tiri a raffica: ha generalmente caricatori da venti o trenta colpi ed è dotato
tale arma. = nome d'agente da mitragliare. mitragliatrice (disus. metragliatrice
, sf. milit. arma automatica da guerra in cui l'utilizzazione di una
che, risospinti subito dopo in avanti da molle di ricupero, assicurano la continuità
sf. arma simile alla mitragliatrice, da cui differisce per avere un calibro maggiore
maggiori effetti che non la metraglia scagliata da un solo cannone. ferd. martini,
della torre. = deriv. da mitragliax, sul modello del fr. mitrailleuse
1-75: mitragliere-persona dell'equipaggio di aerei da guerra addetta al funzionamento di mitragliatrici è
con apprensione. = deriv. da mitraglia1, sul modello del fr. mitrailleur
zozzone o d'un bambolo, determinata da una 'mathesis 'astrale.
dio di origine iranica mitra, derivato da un sincretismo iranico-babilonese e diffuso in seguito
= voce dotta, deriv. da mitra, nome della divinità iranica,
del bulbo olfattorio. = deriv. da mitra1, n. 1.
salem melchisedech. = deriv. da mitra1, n. 4.
aspetto caratteristicamente cianotico che il malato affetto da vizi alla valvola mitrale assume durante le
femm. -a). che è affetto da vizi o da disfunzioni alla valvola mitrale
. che è affetto da vizi o da disfunzioni alla valvola mitrale. =
valvola mitrale. = deriv. da mitrale1. mitralismo, sm.
. = voce dotta, deriv. da mitrale1, col suff. med. -ismo
. = voce dotta, deriv. da mitrale1, col suff. med. -ite
scopati, miterati o impiccati per qualche maleficio da lor commesso. buonarroti il giovane,
d'immortalità. salvadori, 138: da quel giorno, maurizo rollinat fu coronato
positivista, l'on. baccelli, aveva da poco coronato e mitriato professore di università
superiori '. = denom. da mitra1. mitrària1, sf.
lat. scient. mitraria, deriv. da mitra1 con allusione ai due ciuffi di
lat. scient. mitraria, deriv. da mitra1. mitrato (mitriato; ant
manti involto, / tagliato in pezzi da feroci acciari / per le publiche vie
ecco il perdono che aspettar potete / da tiranno mitrato. praga, 3-225: tu
, x-5-211: confessa che un mitrato da galea, / uno spergiuro, un
. era una sorte di cappelleto usato da i persiani e da quelli della frigia,
di cappelleto usato da i persiani e da quelli della frigia, si che 'mitriate
scendere a babilonia, quando fui avvicinato da un parto di dignitoso aspetto, barbuto
per le carestie, / che non hanno da fare una schiacciata. baldinucci, 9-ii-116
-o tu coronato e mitriate / da te su te, vuoto è rimasto
. p. d>pa tov, deriv. da mi&p col mitridate della tolleranza. = da mitridate (lat. mithridàtes, gr. a piattini. = comp. da mitridatico. mitridàtico, agg. l ^ pi. 8atixó (;, da md>pi. 8d: t7) ( tr. provocare assuefazione, immunizzare progressivamente da sostanze velenose o medicamentose. , 20-8: bisogna dire che lo spagnolo da secoli è attrezzato per la miseria, processo. = nome d'azione da mitridatizzare. mitridàzio, agg. con partir, riferimento a quelle provocate da malattie infantili). cavalca voce di area tose., deriv. da emitriteo (v.). solo... di nominarti niseo da nisa grotta, anio dalla aonia,.
una direttrice di espansione che da berlino raggiungeva bagdad. marinetti,
, / mitteleuropei. = da mitteleuropa; cfr. panzini, iv-429:
= voce aretina, deriv. da méta1, n. 2.
. = voce dotta, comp. da mix [orna] c adenoma (v
» 5; a 'muco 'e da ameba (v.).
= voce dotta, comp. da mixamèba e zigoto (v.).
). medie. quadro clinico motivato da grave insufficienza tiroidea e caratterizzato da edema
motivato da grave insufficienza tiroidea e caratterizzato da edema mucoso particolarmente evidente nel volto e
ii'j * x 4 muco 'e da edema (v.).
= voce dotta, deriv. da mixedema, col suff. -oide (
, che riguarda il mixedema; affetto da mixedema. -idiozia mixedematosa: grave
tiroide, e una acquisita, determinata da malattie postnatali che conducono ad atrofia del
tiroideo, congenito o acquisito, caratterizzato da un ritardo della crescita, dell'osteogenesi
aghiformi o in incrostazioni di colore variabile da bianchiccio a verde: si trova in
batteri dell'ordine mixobat- teriali, caratterizzati da cellule che hanno forma di bastoncini,
dal gr. 4 muco 'e da batteriacee (v.). mixobatteriali
, ói; a 'muco 'e da blastoma (v.).
. dal gr. 4 muco 'e da cistite (v.).
dal gr. \ 4 muco 'e da cistoma (v.).
tumore per lo più maligno, costituito da tessuti cartilaginei e da tessuti mucosi.
maligno, costituito da tessuti cartilaginei e da tessuti mucosi. = voce dotta,
lò ^ ol 4 muco 'e da condroma (v.).
ijló ^ oc 4 muco 'e da fibroma (v.).
dal gr. jxói; a 'muco'e da lipoma (v.).
: tumore per lo più benigno, formato da tessuto mucoso embrionario, che colpisce generalmente
: 'mixomatosi ': malattia epidemica da virus che colpisce i conigli, sia selvatici
. = voce dotta, deriv. da mixoma, col suff. med. -osi
. = voce dotta, comp. da mixo [ma] e mioma (v
= voce dotta, comp. da mixo [fite] e dal gr.
mixomucina, sf. biol. mucina estratta da un tumore mucoso.
. pió ^ a 'muco 'e da mucina (v.);
'me scolo 'e da neolitico (v.).
= voce dotta, comp. da mixo [ma] e neuroma (v
medie. nevrosi d'organo caratterizzata da eccessiva secrezione di alcune mucose.
. pió ^ a 'muco 'e da neurosi (v.); voce
dal gr. txù£a 'muco 'e da sarcoma (v.).
di spugne della classe demosponge, caratterizzate da uno scheletro molto ridotto o del tutto
molto ridotto o del tutto ossute e da un corpo molle carnoso o gelatinoso,
. jxó ^ a 'muco 'e da spongiari (v.).
[xiyvujxi 'mescolo 'e da teismo (v.); voce registr
[xìyvujxi 'mescolo 'e da tipo (v.).
. [xtyvufxi 'mescolo 'e da tpocp / j 'nutrimento ', col
presenta mixotrofismo. = deriv. da mixotrofìa. mixotrofismo, sm.
alla capacità di legarsi alle mucoproteine) e da virus (v.).
10186 della biblioteca nacional di madrid e da qualche codice tardo; v.
dal gr. fxvrj{x7j 'memoria 'e da astenia (v.).
e la precisione della memoria, così da ricordare materiale scarsamente significativo o da sintetizzare
così da ricordare materiale scarsamente significativo o da sintetizzare materiale molto vasto e complesso:
quanto poesia? = deriv. da mnemonico. mnemònico, agg.
, esausto dalla fatica mnemonica e più da quella mimica. bocchelli, 2-v-663: sulle
pseudoumanistica. = deriv. da mnemonico, col sufi, -ismo, che
. dal gr. 'memoria 'e da tecnica (v.).
cose erano state predette tanti anni avanti da li profeti; mo le recognosce quel
: ognuno si scordò / della scommessa da lui fatta mò. [sostituito da]
da lui fatta mò. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, inf., 27-109: padre, da che tu mi lavi / di quel
persia, mo dai galli, mo da quelle di macedonia. serdini, xxxix-i-6:
/ venia per suo solazzo. r. da sanseverino, 15: mo con vento
bastasse per fare quello monte. francesco da barberino, i-139: mo'vien un
un quarto detto, / ch'è separato da questi, ma luce / chi collui
puoi che io sono innocente e che da te esser abbandonata non merito? parabosco
non so mo perché non s'abbiano da acquistare. [sostituito da] manzoni,
s'abbiano da acquistare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
riflesso il lume se egli fosse riflesso da ciascheduna particella in particolare della superficie.
5. in un'indicazione cronologica: da tale data; or è, or
. locuz. avverò. -da mo: da questo momento, a cominciare da questo
: da questo momento, a cominciare da questo punto. documenti della milizia italiana
prefati sindici ec., promettono e da mo dànno al prefato signor duca condocta per
trecento uomini d'arme per tre anni da venire. lalli, 9-62: da
da venire. lalli, 9-62: da mò padron universal ti faccio.
-da un òel po'di tempo, da lunga data. bernari, 5-281:
lunga data. bernari, 5-281: da mò me ne sono accorta! -da
sono accorta! -da mo innanzi, da mo in avanti: d'ora in
avanti: d'ora in poi, da questo momento, per il futuro.
tutte le generazioni del popolo d'israel da mo manzi. boccaccio, iii-12-17: però
manzi. boccaccio, iii-12-17: però da mò in avanti / ciascun festeggi. sacchetti
ciascun festeggi. sacchetti, 129-25: da mo innanzi per questo terreno non venire,
. castiglione, 308: non crediate da mo inanzi ai sogni, ché non sono
, se non la smette, costui, da un questurino / fo portarmi il cappello
-pur mo: poco fa, testé, da pochissimo tempo. dante, in]
nate / erano in veste, che da verdi penne / percosse traean dietro e
masuccio, 21: impuose al fameglio che da la stalla de un suo vicino gli
. carducci, iii-6-274: la casa da lui presa a pigione presso alla croce
4-45: i camion dei mercanti funzionavano da bottega, e sostenevano il banco di vendita
; / ché ad ogni mo', da poi ch'ella sta meco, / mai
che: in maniera che, in modo da. f. d'ambra, 4-33
evitar mai. = deriv. da modo, per apocope; cfr. provenz
'mo 'accorciatura di * mostra 'da 'mostrare 'per * dare '
'per * dare ': dàmmi, da qua, contrario di 'to '.
; e quel capo ameno disse: * da una man il podere, e da
da una man il podere, e da una mano i quattrini '; dicesi anche
oriente del mar morto. guido da pisa, 1-105: balac, figliuolo di
suo seguito. = denom. da mobile2. mobilato (part.
una dama. = deriv. da mobilare. mòbile1 (ant.
movimento passivo; che può essere portato da un luogo a un altro; che
sassi mandava un suon, cui precedea da lungi / il tintinnìo de'mobili sonagli
mobilità autonoma, della facoltà di spostarsi da sé da un luogo all'altro;
, della facoltà di spostarsi da sé da un luogo all'altro; che può
essere corpo. boccaccio, viii-2-13'essendo da dio la statura sua fatta di terra,
19-113: già il mortifero sonno ei da sé scote, / già può le luci
quasi avare farfalle errando andate, / da le viscere lor l'alme traete. bruni
, 14-162: chi 'l crederla, mentre da gli archi uscia / questo e quel
che fusse mobile, l'aria abbandonata da tutti i pennuti. michelini,
mobile o sabbie mobili: terreno formato da uno strato, talvolta molto profondo,
profondo, di sabbie tenute in sospensione da un flusso anche debole di acqua che
, iniziate e predicate in francia e da francesi, divennero facilmente come vie mobili
sorridere, ammiccare, ai suoi conoscenti da quartiere a quartiere. e questo complesso
qualche frase a tutto effetto, parti mobili da rilustrar fuori, perso il ricordo dell'
che dai venticinque anni fino ai quaranta sia da eleggersi lo amante, né punto biasimarsi
mobil plebe. fantoni, i-164: da lui che speri? mobile / è più
: non ha ingegno abbastanza docile e fluido da far gran figura agli esami, è
ad amar cosa piacevole, secondo che da me fu spiegato. carducci, iii-18-48:
dotate di mobilissimi nervi, alcuni, morsi da codesto animale [tarantola], che
che credono velenoso, sieno stati presi da convulsioni, da spasimi e crudeli angosce.
, sieno stati presi da convulsioni, da spasimi e crudeli angosce. 22
6-ii-107: i suoi dintorni sono abitati da piccoli uccelli, graziosi pettirossi dalla coda
gli dava un'aria predace, moderata da lume degli occhi color tanè, vivi,
. -principio dell'equilibrio mobile: espresso da le chatelier-braun, afferma che ogni sistema
una trasformazione tale che, se avvenisse da sola, produrrebbe un'alterazione di segno
i beni che possono senza danno passare da un luogo a un altro, sia
a un altro, sia che possano muoversi da soli (animali), sia che
a quellodei beni immobili). rainerio da perugia volgar., v-65-53: attendare et
il possessore ottiene denaro od altro valore da qualsiasi incognito. massaia, iv-68: in
venticinquemila scudi, è fuggito. i capitali da lui lasciati in roma tra mobili e
i capitali condotti al grado di essere rappresentati da simboli, di divenire perciò mobilissimi.
) che colpiva tutti i redditi diversi da quelli provenienti dalla proprietà immobiliare (per
fabbricati); esso colpiva i redditi da capitale monetario, quelli da capitale e
i redditi da capitale monetario, quelli da capitale e lavoro, quelli da lavoro
quelli da capitale e lavoro, quelli da lavoro autonomo e quelli da lavoro subordinato
, quelli da lavoro autonomo e quelli da lavoro subordinato. baldasseroni, 424:
': computo imbrogliato, e però da parere più iniquo di quel ch'egli è
, la canna o pertica, continovamente da lo lato mobile, tanto che la
che, nella flessione, si sposta da una sillaba all'altra in base a
dominicale nell'anno bissestile, abbiamo sempre da pigliare la seconda lettera che comincia a
dei martiri e deve essere sufficientemente larga da potervi posare l'ostia grande e il
di necessità, possano essere spostati prontamente da un punto all'altro. 38.
più propriamente popolare, come proveniente più da presso dai ritmi latini ecclesiastici: ciò
milit. colonna mobile: reparto composto da militari di varie armi, dotato di grande
: opera di fortificazione disposta in modo da poter essere rapidamente spostata secondo le esigenze
. v.]: 'fortini mobili': da trasportare secondo che l'esercito o la
montata su veicolo e facilmente trasportabile da un luogo all'altro. 44.
lat. mobìlis, agg. verb. da movere 'muovere, spostare '.
, che poco tempo fa era più tosto da state che da verno. anguillara,
fa era più tosto da state che da verno. anguillara, 4-79: tisbe aduna
. adriani, iv-38: partì una notte da lui con tutte le sue genti,
per la mancanza di mobili. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
di quel mercato. -corredo da sposa; capo di abbigliamento. tasso
e gran pericoli: / quest'è da posseder per ricco mobile. 2
dall'appetito infinito delle ricchezze, pattuì da lui per sé... la vicecancelleria
comprar un altro mobile. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. figur. essere umano. domenico da poggibonsi, lxxxviii-1-446: egli essal- tava
lista di plagi non così breve, spacciati da quel caro mobile per sue scoperte,
amore. papini, ii-1386: lasciando da parte il desiderio di guadagni -che pure
e uniforme, che ha il primo mobile da levante a ponente; l'altro per
ponente; l'altro per il contrario, da ponente a levante, per il cerchio
con grandissima velocità fa il corso suo da levante a ponente, per spazio di
sospiro del cuore di dante tirato su da intelligenza nova messa in lui da amore
tirato su da intelligenza nova messa in lui da amore e dolore. -per
presti soccorso a'spagnuoli, gli suscita da ogni parte distrazzioni e travagli. muratori,
momenti qualche corriere con annunzi che scuotessero da lui ogn'inquietudine. idem, viii-582:
ha che un solo primo mobile, da cui tutte le parti pretendono la loro
del tirreno, / son le cagion da farmi venir meno. 7.
non altrimenti che si menino i cotali da chi non ha dove intignerli.
mobile e stabile: essere così povero da poter portare con sé tutto quanto si
debito e gloriarsi di quello che è da temere. 9. dimin.
belli, 224: quello è un mobilùccio da forca, così iddio ne lo scampi
, 5-450: non so darmi pace da quando, nella cronaca d'un giornale,
. = comp. per giustapposizione da mobile2 e bar1 (v.).
. = comp. per giustapposizione da mobile2 e radio (v.).
di animo. = deriv. da mobilex. mobìlia (disus.
: 'mobilio, mobilia': si usano da molti questi due vocaboli per significare mobili
una stanzina terrena che pigliava luce da un sottoscala. la mobilia non poteva
tutto il tuo tenitorio e mobilia. andrea da barberino, i-201: tutta loro mobilia
-figur. ornamento. piero da siena, 1-45: singnore nostro giocondo,
. 4. locuz. fare da mobilia', restarsene silenzioso e impalato,
e impalato, fare scena muta, fare da tappezzeria. 5. vezzegg. mobiliuzza
, 20-262: tolse suso, e sgombrando da lui solamente se stessa, lasciandogli ogni
, lasciandogli ogni mobiliuzza, e datale da lui e fatta da lei.
, e datale da lui e fatta da lei. = voce dotta,
della quale parlava sempre. -servire da arredamento. serao, i-506: giovanni
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 6: disse aver poco
aprirsi discretamente bene. = denom. da mobilia. mobiliare2, agg. econ
o artificiale: complesso di beni mobili da cui il proprietario trae un reddito;
-proprietà mobiliare: ricchezza patrimoniale costituita da beni mobili (denaro liquido, titoli
-reddito mobiliare: qualsiasi provento non derivante da beni immobili (terreni e fabbricati),
ma dalle rendite di proprietà mobiliari e da attività di lavoro. -tassa mobiliare: imposta
4-962: quanto al diritto romano, se da una parte pare che abbia avuto in
. mobilier (disus. mobiliane), da mobile * bene mobile '.
quindi a quello della reina, mobiliato da sua pari, con raccami di fiori
. cattaneo, iii-195: se gesù da un palazzo ben mobigliato, da un
se gesù da un palazzo ben mobigliato, da un letto molle e spiumacciato, tra
la stanza era mobiliata con una cura da museo come se l'avessero ricostruita per
di mobili. = deriv. da mobilez, sul modello di gioielliere, pa
= voce dotta, comp. da mobile2 e dal tema dei comp.
212: 'mobilio, mobilia': si usano da molti questi due vocaboli per lignificare
pascoli, 1-494: sabato parte da messina per pisa il mio mobiglio. panzini
scendo la mobilità del segno da colpirsi. rosmini, xxv- 203
movimenti per portarsi con le proprie forze da un luogo all'altro; attitudine al
.. spirituale e carnale si punisce da dante in due modi, con la forzata
linguaggio infinito, e il verme affacciarsi da quelle narici, la cui mobilità tradiva una
non avesse resa la sua fisionomia sì mutabile da darle... un'espressione sempre
nelle scelte e nei propositi. bartolomeo da s. c., 32-2-4: la
certi tratti di buon senso tanto inaspettato da riuscir bizzarro e cinico: un tesoro
si move in diversi pensieri. bartolomeo da s. c., 263: se
, iv-48: la quale [femina] da la naturale inconstanzia e mobilità di animo
possibilità di passare con facilità e frequenza da un modo di essere o di agire a
che le cose che procedono negli uomini da fato e da fortuna, adunque,
cose che procedono negli uomini da fato e da fortuna, adunque, veduto tanta mobilità
1-261: dieci anni or sono si alzò da una cattedra parigina un verbo filosofico che
più fluida e guizzante di una saponetta da bagno: soltanto in quell'incertezza continua
dei capitali riguarda il trasferimento dei medesimi da un luogo o da un impiego a
trasferimento dei medesimi da un luogo o da un impiego a un altro, per
si trova e ai diversi generi di composto da essa formato. nei muscoli, i
nei muscoli, i quali hanno due punti da cui partono, tale mobilità s'esercita
cui partono, tale mobilità s'esercita da questi due punti al mezzo. mazzini
.. ai momenti dell'altra funzione da noi chiamata 'spontaneità motrice-sensuale '.
. -mobilità sociale: facilità nel passare da una classe sociale a un'altra in
a un'altra in un contesto caratterizzato da grande e rapido sviluppo economico, da
da grande e rapido sviluppo economico, da flessibilità e adattabilità ideologica, da variabilità
, da flessibilità e adattabilità ideologica, da variabilità dei costumi, ecc. b
mobilità, agilità, prestezza ', da mobilis 'mobile '. mobilitabile,
. = agg. verb. da mobilitare. mobilitaménto, sm. milit
mobilitaménto '. = nome d'azione da mobilitare.
. una dimostrazione popolare al lungotevere arnaldo da brescia era stata dispersa con la cavalleria
, diviso e disorganizzato, sarebbe battuto da ogni parte. 5. econ
'rendere mobile ', denom. da mobilis 'mobile '; per il n
di giovani scelti e vigorosi che venivano da chiavenna. cinelli, 2-246: l'ordine
dare almeno battaglia politica che la sentissero da alba, di fare una bella funzione-sepoltura
ojetti, i-697: volpi andava e veniva da roma. aveva promesso di mandare al
dei depositi. = nome d'azione da mobilitare. mobilizzàbile, agg.
. = agg. verb. da mobilizzare. mobilizzaménto, sm. milit
maniere francesi, che deturpano la lingua da regalarci anche 'il mobilizzaménto'! =
mobilizzaménto'! = nome d'azione da mobilizzare. mobilizzare, tr. milit
l'austria che, aveva allora in armi da 700. 000 uomini, non potè
offendere 'non intesi che l'italia abbia da provocare guerre ella, ma che,
, aver mobilizzato l'esercito in modo da non rimanere invasa. pascarella, 2-424:
: e se, cosa probabilissima, da una fucilata all'altra venissimo un giorno
quarta brigata... si componeva da principio di sole compagnie di franchi tiratori,
dal fr. mobilisation, nome d'azione da mobilisi 4 mobilitare '(nel 1834
stretta dipendenza dal movimento; in modo da potere spostarsi o essere spostato; con mobilità
creme, oli, ecc.) da esaminare. = voce dotta,
= voce dotta, comp. da mobile1 e dal gr. p. éxpov
loro alcuno vantaggio. = deriv. da mobole. mòbole, sm. ant
lat. scient. mobula, deriv. da una voce caraibicc. mobùlidi
dotta, lat. scient. mobulidae, da mobula. mòca1 { móka)
, 14-168: a destra del letto, da una guantiera sfavillante di oro e di
un forestiero stracco a bere una moka da venti centesimi,... la ragazza
spandeva il moka fumanti effluvii / su da la tazza. soffici, v-6-134: non
, v-6-134: non mi ricordo più da chi gli fossi presentato una sera, nel
caffè, due forchette, un coltello da cucina, una moka per fare il caffè
te d'aleppo / giunto, e da moca ». mòca2, sm.
, lxii-4-12: vi sono molti telari da far ormesini e gingani di lana e di
, i citisi. = deriv. da mocol. mocairòlo, v.
degli indiani del nordamerica, costituita da una pelle avvolta intorno al piede,
. scient. [ankistrodon] mokasen, da una voce indigena. mocato,
di mocato. = deriv. da moco1. mocatóre e moccadóre,
smorfia di dietro via o con qualche mocca da bertuccia. pagliari dal bosco, 312
il contegno? = deverb. da moccare2-, cfr. milan. moca (
molto avaro. = deriv. da moccobello (v.); voce registr
4 dita. = deriv. da moccare1, col suff. strumentale -olo;
togliere il muco '(denom. da muccus * muco '); cfr.
dagnare. = denom. da mocca3; voce registr. dal d.
bembo, 10-ix-37: compratemi due moccadori da candele della sorte di quelli che io
3: lampade e girelle, lucerne da solaro, moccadori da lume. citolini
e girelle, lucerne da solaro, moccadori da lume. citolini, 319: sotto
alla cintura. = deriv. da moccarel, n. 2, col suff
o almeno avess'io lettere greche / da fare, alto cantando, or quindi
delle moccieche. = deriv. da moccio. moccechino, v.
acque, solimato, profumi, polvere da denti, filo vetro, mocchette da levarsi
polvere da denti, filo vetro, mocchette da levarsi i peli, rosso, biacca
i peli, rosso, biacca, tintura da ciglia e mille altre diavolerie. =
fonte; onde preso di suo amore da indi non si seppe partire, ché sua
sua vita finì. = deriv. da moccioso], con doppio suffisso.
gallozzole d'aria. = deriv. da moccico, col suff. collettivo e spreg
* moccicare ': dicesi del naso da cui stanno o pare che siano per cadere
deriv. dal lat. * muccicare, da * muccare, denom. da *
, da * muccare, denom. da * muccus 'muco '(cfr.
: 1 sciugatoio vecchio, 1 mucichino grande da donna. s. antonino di firenze
panni, pezze. liburnio, 124: da sotto e panni fuori trasse uu mocichino
giudeo chiamato benedetto... ricevette da lei il sacramento, che con destrezza
il signor licino mi ha fatto donare da una gentildonna di questa città tante che
segnali con le mani e col moccichino da naso e perfino col berretto che aveva
: ma perché non uso io un tratto da putto galante? ciò è mangiarmene adesso
di siena, 1-127: otto moccichini da tener sopra calici, fra quali ve
castelluccio, è troppo se non muore da sé solo. 4. locuz
dànno insino a'moccichini. -servire da o per moccichino: essere usato per
dal nasino. = deverb. da moccicare. mocciconàggine, sf.
mandate fuori? = deriv. da moccicone1. moccicóne1 (ant.
macinghi strozzi, 1-470: non era da maravigliarsi di lei, ma fu da maravigliare
era da maravigliarsi di lei, ma fu da maravigliare di lui, moccicone, che
e che ad amar la patria ci penserà da vecchio. pratesi, 4-44: egli
del signor conte gio. frane, da gambara, so io che mi direste
col fiato puzzolente e mille altri mancamenti da dar vomito ai cani e da fare penitenza
mancamenti da dar vomito ai cani e da fare penitenza senza peccato? de'sommi
è inamorato di camilla pisana per averla vista da le fenestre. 2.
idem, 209: 'moccicone ', da moccicare, è lasciarsi cadere i mocci
3. locuz. -alla moccicona: da sciocco. aretino, 20-164: mentre
de'mocciconi. = deriv. da moccico, col suff. accr. e
pholiota praecox). = deriv. da moccico; voce registr. dal d.
qualche gran mocciconeria. = deriv. da moccicone1. moccicóso (mocicóso,
. boccaccio, v-235: erano da essere chiamate savie; e tutte 1'
onor reale. = deriv. da moccico. moccièca, v. mocceca
nicola, 293: la guarnigione è calata da s. elmo in mezzo a due
voce di area ven., deriv. da moccio. móccio, sm.
escano del corpo umano: le lacrime da gli occhi, i mocci dal naso,
lo sputo dalla bocca, il sudore da tutto il corpo, l'orina dall'uccellino
-per estens. escremento mucoso. francesco da colle, lxxxviii-n-640: o mongibel,
per altre affezioni meno gravi. dino da firenze [tommaseo]: quando l'animale
sovvenirlo... con dargli continuamente da bere acqua calda mescolata con crusca,
ben nota, e che è caratterizzata da uno scolo, ordinariamente per una sola narice
. volg. * muccius, deriv. da * muccus o mùcus 'muco '
due aggobbiti nell'arte, ci sarebbe da sentire qualche moccion ciclista trattarli d'aborti
e presuntuoso, che assume atteggiamenti da adulto. crusca [s. v
ragazzo che pretenda un po'di farla da adulto. = acer, di
eccessivamente presuntuoso e sussiegoso e tiene atteggiamenti da adulto (un bambino, un ragazzo
voler far sempre di propria testa fin da mocciosa! betocchi, 6-24: -il pescio
cui il moccio cola dalle narici o da qualche altra parte del corpo. tommaseo
asino, bardotto o mulo che è affetto da moccio. 6. dimin.
ragazzetti, di mocciosetti tenuti in braccio da ragazze più grandicelle. = deriv.
ragazze più grandicelle. = deriv. da moccio. mócco1, sm. (
un libro... tutti quelli che da sé per moccobèllo saranno condennati. ibidem
grave di liquori e belletti, emanante da quel carname ed al quale si mescolava
della italiana. = deriv. da moccolo. moccolàio, sm. (
ora ». = deriv. da moccolo. moccolare, intr.
colare. = denom. da moccolo, n. 6.
delle lampade. = deriv. da moccolare. moccolétto (ant. mocolétto
, particella, frammento- s. caterina da siena, 325: venendo el sacerdote per
che se n'era levata) si partì da l'altare. 3. figur
. -cercare qualcosa col moccolino: darsi da fare con diligenza ostinata e puntigliosa (
giusti, ii-256: questa composizione sarebbe da pubblicarsi apertamente... e potrebbe
, 4-145: tappeti, lenzuola, coperte da letto ad ogni finestra; altarini posticci
bollito / che ne portava il moccol da gli occhiali. targioni tozzetti, 12-6-154
di romea] fosse... guastato da un moccolo, che si spingeva troppo
via. -essere un pezzo di moccolo da lanterna: essere un buono a nulla
calar fate giù pel mio mortorio / da san pietro in montorio / tutti volando
tenere il moccolo a qualcuno, fare da moccolo a qualcuno: favorire o proteggere i
antichi, gli tenevo compagnia, facevo da guardiana e da moccolo ».
gli tenevo compagnia, facevo da guardiana e da moccolo ». 10. prov
quei moccoloni che si lasciano tor la borsa da canto al pinco. tesauro, 7
i. nelli, i-30: che ha da fare questo moccolone adesso per cesa?
questi moccoloni, che non sanno nemmeno da che parte si comincia. -bambino
sussiegoso e presuntuoso, che tiene atteggiamenti da adulto. -come appellativo di dileggio.
— sì, ma ci sarebbe da aver de'taccoli grossi, perché rivoltarsi
verucci, 1-40: olà tirate da banda, che io voglio p
paiseno, non te vuoi lever da testa porta nevero? = dimin
raia macrorhynchus). = deriv. da moccolo. moccolóso (ant. mocolóso
: naso. = deriv. da moccolo. mocèca, v.
un gran serviso. guarini, 388: da questi miseri cortegiani, tutti vestiti di
: tipo di cornamusa francese, costituita da una canna a sei fori e da
da una canna a sei fori e da uno o due o tre zufoli a suono
: biastemare. = denom. probabilmente da moccolo, col suff. dei verbi
si adopera nella fabbrica de'piccoli tappeti da piedi, guerniture comuni di mobili.
parete). = denom. da mochetta. mochétto1 (mocchétto)
troppo fortunato dell'essermi rimasta sufficiente memoria da ricordarmi del 'sutor 'ecc.
della famiglia leguminose, che è usata da seme e da foraggio. -in partic.
, che è usata da seme e da foraggio. -in partic.: ervo,
trovava impiegoanche in terapia. cenne da la chitarra, vi-n-194 (13-3):
colombaio con grande onore, trovò apparecchiato da mangiare mochi e cicerchie. crescenzi volgar
è troppo ghiotto al moco / ha da guardarne, ché nelle vicine / reti non
mochi cibo proprio de'colombi, sono da essi più che l'altre danneggiati, quando
questo mese sono dalla moda cacciate lontano da londra. leopardi, 830
: pazzi siete pensando che gran dispiacere da tale abbandonamento sentano quelle che ad altro
, 4-366: per ogni moda che da lei s'addocchi / tanto desio le si
. pea, 7-612: lei, che da quando tito... se l'
impettita. moravia, xii-68: sempre vestita da ballerinetta secondo la moda del momento,
molto corta e ampia che pareva sostenuta da una crinolina, ella dava l'idea
dei modelli di abbigliamento più recenti creati da sartorie famose. foscolo, xvii-106:
avete voi ricevute le due nostre inviatevi da milano, l'una con un involto contenente
l'ho detto, che sembrava uscito da una rivista di mode maschili. -per
, tra l'universale barbarie, e accolta da quei medesimi contro i quali era diretta
e simili accidenti, se averano moda da intraprendere e sostentare una guerra, massime offensiva
nostro stranieri d'origine, sono tuttavia da dugent'anni divenuti sì baldanzosi e sì svergognati
: stampasi i versi e non si sa da cui, / e sebbene alla moda
carducci, ii-1-267: rime biasimate assai da quelli che amano la poesia di moda
di moda, lodate e forse soverchiamente da altri. gozzano, 120: bacio lunare
... fatta vestir la fanciulla da maschio e con sua estrema contentezza postole un
folla di ombre ignote che le fa da sfondo, uomini e donne, a cui
molto vasta, talora effimera, dipendente da motivi o da circostanze contingenti (e
talora effimera, dipendente da motivi o da circostanze contingenti (e, anche, immeritata
quantunque vi conoscessi di relazione, poiché da otto giorni alla corte non si parla
. cavalcanti, 116: 'un uom da bene ': ironia o come sarebbe
tipo ideale di persona, un esempio da imitare (con riferimento al gusto predominante
/... / alzai patiboli / da buon'cristiano. 8. spreg
. dall'ingl. modacrylic, comp. da mod \ ified] 'modificato
musario cosmopolita. = deriv. da moda, col suff. peggior. -
tipo di disciplina più comprensiva, proposta da c. j. lewis nel 1932,
modali. 3. dir. gravato da un 'modus 'od onere (
il normale indicativo in una proposizione dipendente da una subordinata al congiuntivo o all'infinito
si basa, che utilizza scale differenti da quelle fondate sui due tipici modi tonali
oggidì con tanto scapito della verecondia, da una modale e perciò smoderata impudenza.
e perciò smoderata impudenza... fu da pelina spinola praticata con forme sì astratte
nulla senso. = deriv. da moda. modalismo, sm.
, ma dando al parlare un tal giro da significare appunto l'astratto. così '
. ferd. martini, 1-i-224: da addis abeba una lunga relazione di ciccodicola
lunga relazione di ciccodicola e i patti da lui concertati con menelich e le modalità
roba che son riuscito per ora a metter da parte. silone, 8-238: -voi
dall'autorità umana, ma dalla natura o da dio). rosmini [tommaseo
contenuto della nostra mente ad essa inerente ma da essa staccabile e comunicabile altrui perché pensabile
. mediev. modalitas -atis, astr. da modàlis 'modale '; cfr.
bene insieme. = denom. da modano. modanato (part.
geom. superficie modanata-, superficie generata da una linea posta su una lamina ideale
riduce a una retta, è rappresentata da una superficie di rotazione). modanatóre
legno la sagoma esterna di pezzi meccanici da gettare in metallo; modellista.
modellista. = nome d'agente da modanare. modanatrice, sf.
di marmo. = nome d'agente da modanare. modanatura (disus.
. archit. membratura sagomata che sporge da un piano con una determinata sezione generatrice
la superficie può essere liscia o decorata da ornamentazioni e intagli. -anche: qualsiasi
una si sconcia modinatura che scompagna da tutto il resto e fa pietà
retta o curva, che sorte da un piano, che serve di ornamento d'
dei tempietti e dalle arcate dei passeggiatoi, da ogni parte i getti spicciano sprizzano
. -in partic.: nelle bocche da fuoco, ciascuno dei rilievi funzionali e
, tenue come un pezzo d'esca da focile e resistente come una modanatura di colubrina
incita? = nome d'azione da modanare. modanése, v.
aggettanti: è costituito per lo più da un'assicella di legno, da un
più da un'assicella di legno, da un foglio di cartone o da una
legno, da un foglio di cartone o da una lamiera metallica opportunamente ritagliata, che
vostra eccellenza, e dato loro a ciascuno da per sé le misure e modani medesimi
intagliato quell'angolo più o meno acuto da darsi al taglio laterale sulla grossezza delle
mòdano. -sorta di squadra formata da due aste graduate con apertura variabile,
ideò [il testaferrata] uno strumento da esso detto « modano » col quale infallibilmente
e pone altrui in mano il modano da figurare e comporre concetti grandi e
. 3. regolo, costituito da un cilindretto di legno o da un
costituito da un cilindretto di legno o da un segmento di canna lungo una decina
usato con l'ago per intrecciare reti da pesca o ornamentali (e la sezione determina
rete, circolari o quadrangolari, adornata da ricami; rete ricamata, retino.
si studiano i cinque ordini del vignola, da cui si apprende quale sia la differenza
1-380: quanto più l'acqua sarà presa da un largo e veloce fiume e quanto
, tanto più bisognerà allargare il modine da versare. la cannella che sarà messa a
più giovane e avvenente, che funge da modello posando per pittori o scultori,
seguita; / so che a far da modella è riuscita. / e come cicciadura
ricalchi un modello originale o un modello da riprodurre. carena, 1-114:
proporzionalmente variate, e ciò chiamasi modellare da cui si fa 1 modellamento, modellatore '
delle acque. = nome d'azione da modellare. modellante (part. pres
plastico il modello pieno di una statua da gettare in metallo o da ricavare successivamente
una statua da gettare in metallo o da ricavare successivamente in marmo; costruire in
cavallo di milano, ma, aiutato da quest'arte, diede alla pittura quella
della proporzione di cinque piedi, che da me si conserva. giordani, i-2-60:
modellare colla mota del fiume i vasi da cuocere. -assol. baldinucci,
68: il ritratto di morelli fatto da gemito è pieno di vita e di energia
a cicciadura, / la bellissima donna da modello, / di andare all'accademia
accademia di pittura / a farsi modellar da questo e quello. guerrazzi, 207
usare la sua libertà in modo diverso da quello a cui lo inclinava l'argilla
maschera cristiana si modellerà sul volto, da sé, come una cera molle.
! stuparich, 5-35: un costume da bagno di lana rosso cupo le modellava
modellò, cacciò via i poeti, stimati da lui a quella pre- giudiciali. leopardi
verso, obbliando ogni cura della varietà, da cui sola è vera melodia. serra
modellata sull'idea di un modo praticabile da uomini. martello, 333: abate
metallo della bella lingua su qualche forma rivelata da altra natura e da altro cielo.
qualche forma rivelata da altra natura e da altro cielo. bonghi, 1-190: parecchi
modellare le parole significanti la civiltà espressa da quella. -figur. formarsi
a determinati modelli esemplari, rappresentati sia da persone che si vogliono emulare sia da
sia da persone che si vogliono emulare sia da idee, opinioni, princìpi che si
figliuol mio, per essere un uomo da bene, bisogna modellarsi sulla vita degli uomini
lui, aderendovi, diventava pieghevole, da impacciato e goffo che era.
nella realtà. = » denom. da modello. modellano, agg. letter
costituisce un modello ideale, che serve da modello. cuoco, 1-218:
tua veste. = deriv. da modello. modellato (part.
: la statua di giulio ii modellata da michelangelo perì. ojetti, ii-606:
profilo,... tutto il modellato da michelagnolo e posto in opera da lui
modellato da michelagnolo e posto in opera da lui. 2. per estens
, 16-iii-no: mi stupisco, considerando come da questi autori fosse stimata la natura così
delle sanguisughe marine sieno modellati molto differentemente da quegli delle sanguisughe che vivono nelle acque
dall'uomo. -segnato, incavato da un'impronta. borgese, 1-91:
più finito e più spedito, collegato da pochi fili e da pochi montanti,
più spedito, collegato da pochi fili e da pochi montanti, con la cellula più
domani andrà in meno di sette ore da roma a londra. 3.
fisica (il corpo); caratterizzato da una particolare struttura anatomica (un arto
27-1031: un corpo così bene modellato da gareggiare colle più perfette afroditi dei greci
bianche, modellate bene, piccole, da signore; sembrano quelle di un principe
accumulano casse e sacchi. -fasciato da un indumento aderente che ne rivela le
: quel savio d'atene nella sua da sé modellata repubblica messe innanzi, cred'
moderni. comisso, vii-26: tommaso da modena... qui venne per
la stessa rosea freschezza. -condizionato da una determinata mentalità o da una data
-condizionato da una determinata mentalità o da una data situazione. pasolini, 11-42
di un condotto per l'acqua, regolata da un congegno che permette una portata costante
seguì, prontissimo: ma non abbastanza da non essere costretto a ammirare, ancora una
, ecc., i modelli degli oggetti da produrre con materiali diversi, gli stampi
7. idraul. dispositivo, costituito da conche, bocche e paratoie con sezione