flotta di serse, vinta e distrutta da temistocle. giordani, i-2-434: per tutta
del quarantotto, come lo si passò da noi, sarà memorabile per lungo tempo.
... pei nipotini la data ha da rimanere memorabile. 2.
menzione; notevole, rimarchevole. guido da pisa, 1-4: conciossiacosaché sono molti i
di san giovanni ierosolimitano... fu da uomini e mercanti amalfitani. pallavicino,
amalfitani. pallavicino, 6-1-113: il nunzio da lui richiese che gli mandasse scritta a
/ ben sai lo stato mio. niccolò da scoride], 437: chiamasi il glaucio
], 437: chiamasi il glaucio arabicamente da glicorreggio, 1-230: fu fortunato assai,
a peccatacci. = comp. da mement [o] e [h]
di centure. = deriv. da emina1 (v.) con allitterazione;
, che memini / tu concupir, da me composta in rittima, / quando
di questa si fanno sief memite e da diascoride è chiamata glauco: battono
e un dito / non alzarsi giammai da quella memma. a. m. ricci
ad ogni istante. = deriv. da melma, per assimilazione. memmare
e corporali. = denom. da memma. memmèlla, sf.
e binasco. = deriv. da memma. memnònide, sf.
. { xep, vov£8e <; (da mép. vcov-ovog 'memnone').
aiace, e di peleus achilles. guido da pisa, 1-15: poneremo..
dell'armi dimostrata in molte opere militari da ciascuna delle parti... che per
sentenze, detti, episodi, esempi da ritenere a memoria. tommaseo [s
lat. memorabilis, agg. verb. da memorare 4 ricordare '. memorabilità
l'universalità de'versi narrati e simboleggiati da essi. = deriv. da
da essi. = deriv. da memorabile. memorabilménte, avv.
risposto. = nome d'azione da memorare. memorando, agg.
fatto veramente memorandissimo, o animo veramente da semideo! tasso, 14-592: dunque io
che sanno come 4 latino 'venga da 4 lateo ', cioè che la parola
all'altra dei memorandum sopra le cose da farsi, e intendono le da non
le cose da farsi, e intendono le da non farsi. giurano, come giove
piaciri / che non mi posso partiri / da voi, donna, in leanza.
, commemorare, rievocare. bartolomeo da s. c., 181: poi
. sanudo, xliv-400: io vi mando da sua santità per memorarli il tutto,
questo primieramente diviene alla fantasia, e da questa è mandato alla virtù cogitativa e
questa è mandato alla virtù cogitativa e da quella alla memorativa. ottimo, ii-593
percettivi sono compresi anche i giudizi che da taluni si denominano memorativi o storici:
, né le notizie morte e memorative da quelle che sono vive e si riferiscono
ricorda ', agg. verb. da memorare 1 ricordare '. memorato (
nonni / o fra i celibi già da molti lustri / memorati nel mondo. arici
che ricorda ', nome d'agente da memorare 'ricordare '. memorazióne,
* ricordo ', nome d'azione da memorare 'ricordare '. mèmore,
, l'acque / che una dea da lor nacque. idem, gr.,
/ arti paterne incognite, / qual da me grato e memore / su l'
, 1-xli-96: memore delle molte gentilezze da lei praticate verso di me nell'epoca
moltissimo e più che moltissimo vorrai abbracciarlo da parte del memorissimo suo 'pinini'. d'
balenò un compiacimento memore, velato poi da un'intima malinconia. ojetti, iii-72
ancor di veneziane mischie / ratto salian da le profonde sabbie / tavole sciolte o
, / e la fanciulla nordica coglier da quelle piante / una foglia, nel
memore sala degli specchi, egli ottenne da lilian theed la prima promessa. savinio,
. savinio, 10-21: la saletta da pranzo è popolata di piccole cose memori
ancora echeggiante di antiche melodie o pervaso da effluvi evaporati da lungo tempo.
antiche melodie o pervaso da effluvi evaporati da lungo tempo. berchet, 395
niuna cosa simile mosse o trasportò da taranto, quando lo prese, benché ne
ateniese, celebrato fra gli uomini memorevoli da gli istorici romani. 4.
. = agg. verb. da memorare. memorevolménte, avv.
pochi dì, e nondimeno, narrato da omero memorevolmente e maestrevolmente, riempie tanti
e dell'ordinamento d'esse. onesto da bologna, i-83: l'anima è
del lino / [l'alma] solvesi da la carne e in virtute / ne
sabre, come un'ima- gine nascente da un'aria di musica. montale, 1-85
', e * ricordare 'è da 'cuore — ant. e
sol de la memoria mi sgomento. giovanni da samminiato [petrarca], ii-435:
nella corte d'urbino, fui stimulato da quella memoria a scrivere questi libri del
tuo nome qui memoria eterna. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
la memoria del bembo e dell'aldo da ogni ombra o di menzogna o di
fama imperitura; memorabile. benvenuto da imola volgar., ii-205: veduta l'
, v-1-138: vostra eccellenza, approvata da l'opra e da la fama per uomo
eccellenza, approvata da l'opra e da la fama per uomo degnissimo di memoria
effigie e le sue zecche sieno lacerate da l'altrui grossezza. bellori, ii-91
pianto per mia boria. s. carlo da sezze, i-274: fra questo tempo
, s'io non mi trovo un impiego da mantenermi del mio. verga, ii
carducci, ii-1-224: molte cose avrei da farvi sentire, ma non mando nulla per
chi parla o scrive). bartolomeo da s. c., 168: i
: è di poco trascorso un secolo da che un de'miei, invanitosi del patriziato
volta, un forestiero o dua che vengono da loro. 12. sf.
di qua od ora di là, bene da questo mandata e bene da quello ricevuta
, bene da questo mandata e bene da quello ricevuta. 14. superi
o avvisi]. -da chi? da uno de'miei lacchè o da uno
chi? da uno de'miei lacchè o da uno de'miei staffieri? - sì
de'miei staffieri? - sì signore, da meo, suo servitore...
? - credo di sì. -inviato da me. grazzini, 4-254: -la
: -la vostra sorella stava bene; ma da poco in qua è in letto,
. medie. tumore benigno, costituito da tessuto muscolare liscio e localizzato nell'intestino
oó <; 'muscolo 'e da adenoma (v.). mioagenesìa
uó <; * muscolo 'e da agenesia (v.). mioalbumina
, può? 'muscolo 'e da albumina (v.). mioarchitettònica
{ iuó? 'muscolo 'e da architettonica (v.).
. p. eùov 'minore 'e da argirite (v.); voce
<; 'muscolo 'e da atrofia (v.). miobilina
, sf. biochim. pigmento costituito da un componente proteico e da bilifuxina e
pigmento costituito da un componente proteico e da bilifuxina e
? può? 'muscolo 'e da bilina (v.).
? può? 'muscolo 'e da blastoma (v.).
per lo più nella lingua e costituito da cellule acidofile granulari e da fibre muscolari
e costituito da cellule acidofile granulari e da fibre muscolari. = voce dotta
= voce dotta, comp. da mioblasto e mioma (v.).
= voce dotta, comp. da miocardio e dal sufi. astr. -la
miocardio. 2. affetto da una miocardiopatia. c. e.
] piedi gonfi o malvagi, tumefatti da precoce vizio del miocardio. = voce
= voce dotta, comp. da miocardio e dal tema del gr.
. = voce dotta, comp. da miocardio e dal gr. ypdtppa '
= voce dotta, comp. da miocardio e dal gr. paxaxta '
= voce dotta, comp. da miocardio e dal gr. ridilo?
. = voce dotta, comp. da miocardio e dal gr *. (5>acpr
. = voce dotta, comp. da miocardio e dal gr. oxx'/ jpcùm
= voce dotta, deriv. da miocardio, col suff. med. -ite
fattori degenerativi, provocata per lo più da avitaminosi e da malattie del ricambio.
provocata per lo più da avitaminosi e da malattie del ricambio. =
= voce dotta, deriv. da miocardio, col suff. med. -osi
fascia aponeurotica, provocata per lo più da uno sforzo ripetuto; ernia muscolare.
? può? 'muscolo 'e da cellulite1 (v.).
(o messiniano); è caratterizzato da un graduale abbassamento di temperatura con alternanza
si sviluppa l'orogenesi alpina, accompagnata da una notevole attività vulcanica; la flora
? può? 'muscolo 'e da cer [eo] 1 (v.
? può? 'muscolo 'e da [reiettore (v.).
forma rara di mio- clonia, caratterizzata da contrazioni fibrillari di tipo ondulatorio e da
da contrazioni fibrillari di tipo ondulatorio e da un aumento dell'eccitabilità agli stimoli elettrici
? può? 'muscolo 'e da chinasi (v.). miocinesia
. = voce dotta, comp. da miocinesia e dal gr. [aéxpov
= voce dotta, deriv. da miocinesia, sul modello di cinetico (
medie. tumore benigno composto principalmente da miociti. = voce dotta,
= voce dotta, deriv. da miocito, col suff. med. -orna
sf. medie. malattia caratterizzata da spasmi clonici saltuari e irregolari in alcuni
= voce dotta, deriv. da mioclono, col suff. astr. -ìa
può? 'muscolo 'e da clono (v.).
e progressivo, carat terizzata da mioclonia degli arti e del tronco,
= voce dotta, comp. da mioclono ed epilessia (v.).
= voce dotta, comp. da mioclono e schizofrenia (v.).
'mioconca': genere di conchiglia proposto da sowerby per collocarvi una conchiglia che
forma alle modiole, ma ben da esse diversa per le impressioni muscolari
diversa per le impressioni muscolari patentissime da cui è distinta e così denominata.
pu? può? 'muscolo'e da cronoscopio (v.).
mi saluta? = co mp. da mio e dio1, con raddoppiamento eufonico.
? può? 'muscolo 'e da degenerazione (v.). miodemìa
? può? * muscolo 'e da diagnosi (v.); voce registr
? può? 'muscolo 'e da diastasi (v., n. 2
? può? 'muscolo 'e da dinamica (v.). miodinamòmetro
? può? 'muscolo 'e da dinamometro (v.).
? può? 'muscolo 'e da displasia (v.). miodistonìa
muscolo o dei muscoli interessati, interrotto da una serie di leggere contrazioni.
? può? 'muscolo 'e da distonia (v.).
? può? 'muscolo 'e da distrofia (v.).
? può? 'muscolo 'e da edema (v.). mioelèttrico
? può? 'muscolo 'e da elettrico (v.). mioematina
può? 'muscolo 'e da ematina (v.). mioemoglobina
può? 'muscolo 'e da emoglobina (v.). mioestesìa
? può? 'muscolo 'e da estesia (v.); voce registr
? può? 'muscolo 'e da estesiometro (v.). miofagismo
e 9<4yo? 'divoratore ', da cpayeìv 'divorare '. miofascite
? può? 'muscolo 'e da fascia (v.), col suff
? può? 'muscolo 'e da fibrilla (v.); voce registr
. medie. tumore misto, costituito da tessuto muscolare e da tessuto fibroso.
misto, costituito da tessuto muscolare e da tessuto fibroso. = voce
. po? può? 'muscolo'e da fibroma (v.). miofibròsi
. miosite cronica per atrofia, accompagnata da iperplasia del tessuto connettivo interstiziale.
? può? 'muscolo 'e da fibrosi (v.). miofibrosite
? può? 'muscolo 'e da fibrosite (v.). miofilaménto
? può? 'muscolo 'e da filamento (v.). mio
? può? 'muscolo 'e da flogosi (v.). miofonìa
, sf. fisiol. emissione di suoni da parte di muscoli in contrazione tetanica.
può? 'muscolo 'e da gel (v.), col suff
può? 'muscolo 'e da genesi1 (v.).
può? 'muscolo 'e da genetico (v.); voce registr
= voce dotta, comp. da miogen [ó] 2 e fibrina (
che trae origine, che deriva da un muscolo. = voce dotta
dal gr. peicov 'minore 'e da geosinclinale (v.).
? può? 'muscolo 'e da glia (v.). mioglobina
? può? 'muscolo 'e da [emoglobina (v.).
= voce dotta, comp. da mioglobina e dal gr. alpa '
= voce dotta, comp. da mioglobina e da lisi (v.)
voce dotta, comp. da mioglobina e da lisi (v.).
una giornata di riposo; è caratterizzata da rigidità e tumefazione dei muscoli della groppa
. = voce dotta, comp. da mioglobina e dal gr. oupov '
? può? 'muscolo 'e da globulina (v.); voce registr
. = voce dotta, comp. da mioglobulin [a \ e dal gr.
nuova, ci vien messo in vista da filippo baldinucci, sulle preparazioni del
= voce dotta, deriv. da miografo, col suff. astr. -ia
può? 'muscolo 'e da ischemia (v.).
(xuó? * muscolo 'e da isterectomia (v.).
? m-uó? 'muscolo 'e da isteropessia (v.).
muscolare che contiene elementi adiposi o colpiti da degenerazione grassa. = voce dotta
? p-uó? 'muscolo 'e da lipoma (v.); voce registr
\ xuó? 'muscolo 'e da lisi (v.); voce registr
(xuó? 'muscolo 'e da litico2 (v.). miolìtico2
un muiuolo, e lavollo smisuratamente bene e da vantaggio. sacchetti, 82-42: date
parti di lissia fatta di cenere d'allume da far mioli. cennini, 44:
, per lo più benigno, costituito da tessuto muscolare (e il termine comprende
geosinclinale miomagmatica: cavità terrestre caratterizzata da un minore accumulo di materiali; miogeosinclinale
. [xelcov 'minore ', e da magmatico (v.).
fxuó? 'muscolo 'e da malacia (v., n. 2
. = voce dotta, deriv. da mioma, col sufi. med. -osi
= ^ voce dotta, comp. da mioma ed ectomia (v.).
(xuó? 'muscolo 'e da melanosi (v.); voce registr
= voce dotta, deriv. da miomero, col suff. astr. -ìa
midollare in corrispondenza di ogni metamero; da esso si formano i muscoli striati definitivi
. = voce dotta, comp. da mioma, dal gr. [xfjxpa 1
gr. [xfjxpa 1 utero'e da ectomia (v.). miomètrio
. tunica muscolare dell'utero, formata da strati di fibre lisce longitudinali, trasversali
trasversali, oblique o intrecciate, e da una fitta rete vascolare. =
. = voce dotta, deriv. da miometr [io] (v.)
. chirurg. asportazione dell'utero affetto da mioma. = voce dotta,
= voce dotta, comp. da miom [a] e isterectomia (v
= voce dotta, comp. da mioma e dal gr. xojxf) *
pu? può? 'muscolo 'e da narcosi (v.). mióne
? può? 'muscolo 'e da necrosi (v.).
. peiovexxixó?, agg. verb. da psio- vexxéw 'ho meno, sono
meno, sono svantaggiato ', comp. da pefwv 'minore 'e èxco '
può? 'muscolo 'e da nefropessia (v.).
mionèuro, sm. biol. cellula nervosa da cui dipende l'innervazione di un
? può? 'muscolo 'e da neuroma (v.); voce registr
può? 'muscolo 'e da nevralgia (v.). mionevrastenìa
? può? * muscolo 'e da nevrastenia (v.). mionimìa
? può? 'muscolo 'e da paralisi (v.). mioparèsi
? può? 'muscolo 'e da paresi (v.).
che è proprio, che è causato da una miopatia. miope1,
miope1, agg. che è affetto da miopia. -anche sostant.
occhio; ed è voce greca dedotta da p. ùo> = chiudo, solendo chi
infestate dai pescicani, la prima cosa da fare è quella di buttar all'onda
a scarsa intelligenza o acume; caratterizzato da meschinità, da grettezza. nievo,
o acume; caratterizzato da meschinità, da grettezza. nievo, 666: vi
misteriosa della materia. -che nasce da sprovvedutezza e dabbenaggine. e. cecchi
. { xótotp [lòoìuoi comp. da { xuco 'mi chiudo 'e dótp
(xuó? 'muscolo 'e da peritonite (v.).
nella rifrazione anomala dei raggi luminosi provenienti da oggetti lontani, in modo che il
una percezione indistinta; l'alterazione deriva da allungamento dell'asse anteroposte- riore dell'occhio
ipermetrope, che raggiunge la visione netta da vicino soltanto sotto uno sforzo sinergico di
associata a gravi alterazioni della coroide, da cui conseguono distacco della retina e cecità
, gr. { xu<07r£a, deriv. da { xófo ^ { aócorro? '
{ xuó? 'muscolo 'e da plasma (v.); voce registr
gr. { xs£o>v 'minore 'e da plasma (v.), col
[xuó? 'muscolo 'e da plastica (v.); voce registr
medie. mioplegia parossistica: malattia caratterizzata da paralisi muscolare flaccida, che insorge a
? può? 'muscolo 'e da polare (v.). mioporàcee
asia orientale e dell'australia, caratterizzate da foglie lucide punteggiate da ghiandole oleifere.
australia, caratterizzate da foglie lucide punteggiate da ghiandole oleifere. = voce dotta
. = voce dotta, comp. da mio [globina] e porfirinuria (v
sm. medie. che è affetto da miopia a un occhio e da presbiopia all'
affetto da miopia a un occhio e da presbiopia all'altro. = voce dotta
. = voce dotta, comp. da miolpe] 1 e presbite (v.
v.); voce registr. da p. petrocchi. miopsicopatìa, sf
xuó? 'muscolo 'e da psicopatia (v.). miopsicòsi
xuó? 'muscolo 'e da psicosi (v.).
{ xuó? 'muscolo * e da recettore (v.). miorèssi
? fxuó? 'muscolo 'e da rilassante (v.). mioritmìa
? fxuó? 'muscolo 'e da ritmo (v.), col suff
degenerazione cerea del tessuto), causata da una brusca contrazione; come sintomi presenta
{ xuó? 'muscolo 'e da salpinge (v.). miosalpingite
. = voce dotta, deriv. da miosalpinge, col suff. med.
-i). medie. tumore costituito da tessuto miomatoso e sarcomatoso. =
= voce dotta, comp. da mio [md \ e sarcoma (v
. sclerosi del tessuto muscolare, accompagnata da iper- plasia del tessuto interstiziale.
(xuó? 'muscolo 'e da sclerosi (v.); voce registr
ixuó? 'muscolo 'e da setto (v.).
sf. medie. condizione patologica caratterizzata da un numero di pulsazioni inferiore a quello
. mialgia di origine reumatica, provocata da raffreddamento e dall'ambiente umido.
= voce dotta, comp. da miosin [a] e fermento (v
orga- nismo delle funzioni vitali (e da essa dipende la caratteristica rigidità cadaverica)
= voce dotta, comp. da miosin [a] e fibrina (v
può; 'muscolo 'e da sinizesi (v.).
. proteina del imo- plasma, da cui deriva la miosina. =
= voce dotta, comp. da miosina e dal tema -yev- dell'
= voce dotta, comp. da miosina e dal gr. oupov
, luetica o pa- rassitaria (da trichina); dà origine a un ascesso
zendrini, iii-107: miosotidi calpeste / da tutti e ad inclementi aure in balia
una pamela con la cupola bassa circondata da una coroncina di fiori finti, fiori di
. puoocott; -i8o;, comp. da pù; può; 'topo 'e
, dalgr. puóocoxov, comp. da pù; può; 4 topo 'e
; può; 'muscolo 'e da spasmo (v.).
; può; 'muscolo 'e da spina (v.). miòsso
; può; * muscolo 'e da osteoma (v.); voce registr
; può; 'muscolo 'e da stroma (v.).
= voce dotta, deriv. da miostroma, col suff. chim.
= voce dotta, comp. da mios [itui \ e dal gr.
; può; * muscolo 'e da sutura (v.). miotalpa
; può; 4 muscolo 'e da un deriv. di tatto (v.
; può; 'muscolo 'e da terapia (v.). miòtere
; può; 'muscolo 'e da termico (v.). miotessìa
applicazione locale. = deriv. da miosi1. miotillità, sf.
turba funzionale della muscolatura volontaria, caratterizzata da spasmo tonico con prolungate contrazioni, rigidità
? può? 'muscolo 'e da tonico (v.).
presenta sintomi o aspetti analoghi (caratterizzati da lentezza di contrazione e di rilassamento)
= voce dotta, comp. da mioton [ia] e dal sufi,
? può? * muscolo 'e da fonometro (v.).
? può? 'muscolo 'e da tossina (v.). miotrofismo
? può? 'muscolo 'e da trofismo (v.). miòtropo
chiropteri, che comprende il pipistrello descritto da daubanton col nome di 'sorcio volante
tóvo? 'aconito ', comp. da pò? può? 'topo 'e
? può? 'muscolo 'e da zimasi (v.).
un villaggio rurale in una comunità dipendente da un capo anziano chiamato starosta, assistito
un capo anziano chiamato starosta, assistito da un consiglio o sovet; tale organo
si diluiscono: vi abbiamo il socialismo da mille anni e siamo ancora al mir.
di dirigere la canna di un'arma da fuoco o un'arma da getto (arco
di un'arma da fuoco o un'arma da getto (arco, balestra, ecc
anche con riferimento al lancio di armi da offesa, di oggetti, di attrezzi
caggion tronchi, / altri, usciti da quei che ben le mire / han saputo
mira quei tre che procedevano laggiù e da così distante sembravano marionette. -balist
vuol colpire con un colpo d'arma da fuoco o da getto, con proiettili
un colpo d'arma da fuoco o da getto, con proiettili, ecc.
dispositivo che consente di puntare un'arma da getto o da fuoco (e per lo
di puntare un'arma da getto o da fuoco (e per lo più nelle armi
fuoco (e per lo più nelle armi da fuoco è costituito da una piastrina di
più nelle armi da fuoco è costituito da una piastrina di metallo che porta un
/ e la mia mira accecata / da quanta polvere infesta! bianciardi, 4-69
uno strumento ottico; alidada. -mira da miniera: disco intagliato a croce e
: disco intagliato a croce e illuminato da tergo per individuare la visione della collimazione
che sia diritta, uguale e piana da per tutto... e per la
traguardo di un quadrante, l'interlocutore da due punti livellati. 6
un filo apiombinato, facendolo pendere dinanzi da voi e segnando le mire vostre con
della mòntagna / che la boemia serra da la magna.
occupasse quella provincia, alla quale è da credere che abbia grandissima mira...
basta ch'ella mi faccia intendere come ho da governarmi con loro, non avendo io
n'eran molte delle semplici e lontane da ogni intrigo, alle quali il pensiero di
invasori francesi,... mossi solo da ambiziose e disoneste mire, si dettero
di cristo. -persona che, da parte di un'altra, è fatta
9-79: hanno le pubbliche leggi spezialmente da avere per mira la pubblica tranquillità.
tal genere era pro grammaticamente da considerare fuori della mia strada,
attorno vendendo certe cose delle quali da noi non se ne sa la
portativi legno intorno e raccendono; levansi da mangiare e, secondo ch'eron caldi
. serdonati, 9-224: erano feriti da ogni parte da'dardi ed artiglierie df
certa, a mira ferma: in modo da poter mirare con precisione, a colpo
luogo. anguillara, 127: da tenedo han la mira a'nostri porti.
, avendo sempre per mira quel tanto da bene e onorato vostro zio. muratori
voglia farvi del male, non è cosa da prendersene gran pensiero. fogazzaro, 5-418
fia di piacere. caro, 12-iii-89: da l'una parte e da l'altra
12-iii-89: da l'una parte e da l'altra dovete far per modo di non
altra dovete far per modo di non dar da dire a le brigate, non lassandovi
, ix-326: era costume d'ossuna, da lui servato sempre nel voler condur un
a'passi, onde i turchi avevano da uscire, con artiglierie cariche e poste
: proporsi una meta elevata, difficile da conseguire; nutrire grandi e nobili aspirazioni
aspira a farsi principessa, / desidera da loro esser soccorsa. note al malmantile,
bisogno d'aurea lira: / s'ha da cantar del 'culo '. tu
suoi stati erano principalmente presi di mira da quella compagnia di propagatori di scandali che
scommessa! io che ero stato ammaliato da tutte le divine seduzioni, da tutti
stato ammaliato da tutte le divine seduzioni, da tutti i terribili artifizi del corpo e
così di mano in mano, / da una fitta d'arpie preso di mira
bontà di dio che voi, lusingato da la bellezza di questa città mirabile, ci
quelle esser cagioni di nobilitade. guido da pisa, 1-150: a costei [cibele
avolto ha quel di fuore / per ischermirsi da lanciato ardore. campania, 1-5-1:
di tiziano], che si dispicca da gli arbori che la spargano de i tronchi
quella, se non ti riguardi, cadendo da cavallo, ti debbe ferire una gamba
, è un cristo di marmo fatto da lui, figura mirabilissima. tasso, 16-25
m'appartengono, ma io le trassi da quel mirabile libro della ginevrina necker di
offeso della sua fortuna, la quale da un pezzo in qua par che l'abbia
34 (601): si tirò da una parte, prese la rincorsa verso i
mira di fare qualcosa: esservi costretto da fatalità o bisogno. fenoglio,
un figlio, me, a servire lontano da casa, è un fatto che forse
io sono ancora troppo giovane per capirlo da me solo. idem, 2-231: si
coste che s'avedrà con cui ha da fare. siri, iii-251: il conte
ascendente formidabile. = deverb. da mirare. mira2, sf.
dal fr. mirabelle, deriv. forse da un toponimo (cfr. mirabeau)
suo segno, / volgo il mio stil da sì mirabil tema. machiavelli, 1-vii-212
: quelle [inimicizie] di firenze da una disagguaglianza a una mirabile ugualità l'
in dentro, lo ridussero nell'arabica e da quella fu posto questo suo pacifico arcidiàcono
cittadino, nato l'anno 778 nell'ebrea da uno del grande rabì giudeo. leopardi,
un comportamento). -anche: caratterizzato da un notevole pregio morale; egregio,
): quando ella [beatrice] apparia da parte alcuna, per la speranza de
mi hai detti sì mirabili doni. busone da gubbio, 1-66: nella quale cittade
né voglio pretermettere el mirabile ingegno e da ogni parte rectamente excogitata invenzione di dante
comprare e vendere e per trovar modo da vivere. botta, 5-93: risolutosi del
mare, il che sì come è conosciuto da loro, così vi si pongono ancora
ricordomi benissimo / che per voi io campai da gran pericoli, i...
qui la storia dei fatti mirabili compiti da garibaldi e da'suoi. -assai vasto
uno mirabile tremore incominciare nel mio petto da la sinistra parte e distendersi di subito
ne giungea. cavalca, 16-2-282: pensando da quanta altezza e purità di vita in
sì che tutte le persone erano prese da una mirabile paura. s. agostino volgar
. baldi, 7-42: l'esser lontano da la mia chiesa e dall'e.
che avvenimento siffatto ne farebbe un volcano da un capo all'altro. -particolarmente
ride], 80: comprò una volta da un moro un vaso pieno d'una
il sangue. palescandolo, li7: da ogni parte del mondo si mandano danari nel
uguaglianza; anzi è modo mirabile e velocissimo da trasportar danari da luogo a luogo,
modo mirabile e velocissimo da trasportar danari da luogo a luogo, quantunque lontanissimo sia
giovanni di bonandrea, xxxvii-59: scender da monte mirabel altezza / in chi bianchezza
discendere dal monte in talamone. ca'da mosto, 311: come giungemo al rio
preziosa. -estremo. ricciardo da cortona, 119: e1 secondo lecto.
(ii-278): frate bernardino occhino da siena... alora in vinegia con
hanno tutti gli uomini di sapere mosse da prima quelli antichi filosofi a voler ricercare le
la fiducia colla quale i giornalisti parlano da due mesi e più di quello che
mio buono o malo umore'potesse dipendere da loro. pascoli, i-io: il fanciullino
proposito d'un'altra gli adducono, da quella affatto diversa. giuseppe da rovato
, da quella affatto diversa. giuseppe da rovato, lxii-2-ii-207: il mirabile di queste
segnarono un frammento del secolo. -seguito da un verbo all'inf. retto dalla
saettar le fiere / e a colpir da vicino e da lontano, / succinte in
/ e a colpir da vicino e da lontano, / succinte in gonna e
confuse. -che deriva o sembra derivare da facoltà o da operazioni magiche; che
deriva o sembra derivare da facoltà o da operazioni magiche; che è effetto di incantesimo
. parabosco, 7-11: vuole farsi incantare da un negromante che gli ha promesso cose
mirabile sperienza, che, soffiandogli esculapio da quella parte dove sta il cuore,
che, cadendo poscia in terra e da momo disaminata sottilmente, fu ritrovato che
più degnamente trattare di lei. felice da massa marittima, 56: prenderai nel
mirabile è la sua. s. bernardino da siena, v-93: io vidi un
notte e suoi figliuoli invisibilmente gli erano da spiriti levati del letto e portati da
da spiriti levati del letto e portati da un luogo all'altro, scrisse lo arcivescovo
/ in estasi mirabile rapito, / da questa terra è verso il ciel profondo.
, senza punto credere alle mirabili promesse da lui fatte ai caritativi, innamorati alla
quali erano di più lunga etade. busone da gubbio, 1-85: quello mirabile e
con ischivare nello stesso tempo o scacciare da sé i mali. -nobile.
fattore di strumenti bellici e di tormenti da combattere e da difendere città. machiavelli,
bellici e di tormenti da combattere e da difendere città. machiavelli, 5-25:
lat. mirabilis, agg. verb. da miràri 'ammirare, meravigliarsi '.
2-448: parlò poi dei vari medicinali da cui eran da ripromettersi mirabilia. bacchetti
parlò poi dei vari medicinali da cui eran da ripromettersi mirabilia. bacchetti, 2-xxiv-11:
imbroglierebbe fino a preferire una lezione diversa da quella che in ogni caso è la
ogni caso è la definitiva, scelta da un volfango goethe. -opere in cui
urna il cenere di cesare, riconoscibile da alcuni ornamenti ed arredi metallici del letto
ed arredi metallici del letto funebre e da un anello che non s'era fuso.
che e'farebbero mira- bilia. gioacchino da s. anatolia, lxii-2-i-147: ha riferito
battaglie, azioni grandi, ire e valori da eroi, poiché il poeta ha preso
morì immatura. = deriv. da mirabilia; cfr. lat. tardo mirabiliarius
della famiglia nictaginacee, di origineamericana, caratterizzate da una grossa radice lattiginosa e da fioritura
caratterizzate da una grossa radice lattiginosa e da fioritura notturna; alcune varietà sono coltivate
gozzi, i-9-97: eccolo [dante] da quella sua immaginazione sempre...
gli si presenta di subito la mirabilità da ogni parte? carducci, iii-20-245: nella
cominciate nella tal famiglia con danari piovuti da una fessura, da una trave rotta
famiglia con danari piovuti da una fessura, da una trave rotta, trovati in una
dotta, lat. tardo mirabilitas -àtis, da mirabilis 'meraviglioso, mirabile '.
superi, mirabilissimaménte). in modo da suscitare stupore, meraviglia, ammirazione (
4-1 (392): niuna laude da te data gli fu, che io lui
1-119: dentro erano apparecchiati luoghi molti da sedere, mirabilmente adornati e con palli
d'un sol mirabilmente adorno, /. da l'antica notizia il mio intelletto /
prendono [le finestre] il lume da un arco del secondo piano, e con
e gli occhi correvano lungo le righe da quel punto, e mirabilmente quel violino
mio serenissimo signor principi de salerno e da multi multe volte sentito mirabelemente commendare sue
leggendo spesso... le cose fatte da alessandro magno e da giulio cesare,
le cose fatte da alessandro magno e da giulio cesare, si cruciava nell'animo mirache
si cruciava nell'animo mirache le fatte da sè fussino in dello, 1-9
: per una fortunata combinazione mi dimenticai da molti mesi che dio proibisce il suicidio
qui si fa un cerchio mirabilmente lucido da essa divina verità nel- l'intellecto,
mi parve ch'egli accennando mi si togliesse da gli occhi e disparisse, spirando ne
... le acque del nilo da una parte e quelle dei fiumi etiopici dall'
mirabilmente fertile. gozzano, i-383: da nessuna altura si può meglio capire la topografia
occhi della mente quello che non sanno. da ponte, 55: pensai..
i quali [binari della ferrovia] da una parte tutti i treni vanno in su
della sua città per un amore che da secoli hanno da padre in figlio nella sua
per un amore che da secoli hanno da padre in figlio nella sua famiglia, mi
. b. davanzati, ii-547: ecco da un vivo ingegno un bel detto,
in queste sue divote espressioni, accompagnate da soavissime idee, per così dire celesti
buono avere assai, che si lassano da l'osso mirabilmente. mazzini, 6-298:
accorto, impeccabile degli attori fu tale da meritarsi l'invidia della monarchia.
. bot. drupa ovoidale prodotta da alcune piante combretacee indiane ed eufor- biacee
gl'indi e i chebuli, sieno prodotti da una medesima arbore. marco polo volgar
e una oncia di zucchero sodo. piero da reggio, 215-2: usare continuamente li
. upo3àxavo <;, comp. da pùpov 'unguento, profumo 'e 3
un vecchio. 2. caratterizzato da un gusto incline alle amplificazioni retoriche,
, 18-337: sconcertato a mia volta da questa mirabolante virata di bordo, rimango
eccelsi ritrovi. -che è circondato da straordinaria e incredibile fama. bocchelli
fr. popol. mirabolani, deriv. da myrobolan 'mirabolano * ', con
. e letter. preso da grande stupore, attonito, stupito, sbalordito
= voce dotta, lat. mirabundus, da miràri * meravigliarsi, stupirsi '.
che ricopre il peritoneo ed è costituita da tessuti muscolari e adiposi. fasciculo
abdomen 'e 'sumen 'e da gli arabi * mirach ', il quale
melanconia mirachia. = deriv. da mirac. miracìdio, sm. zool
miracoli. = deriv. da miracolo. miracolare, tr.
età lontana un'immagine della madonna, dipinta da un concittadino immortale, portata in
trasformare prodigiosamente. lucini, 4-47: da lui [d'annunzio], questa primavera
falsi miracolari. = deriv. da miracolo, col sufi, d'agente -ario
partic.: guarito per intervento soprannaturale da una malattia o da una deformazione fìsica
per intervento soprannaturale da una malattia o da una deformazione fìsica. - anche sostant
. 3. figur. colpito da intenso stupore o da una violenta emozione
. figur. colpito da intenso stupore o da una violenta emozione; attonito, trasecolato
di turpino. = denom. da miracolo, col suff. dei verbi frequent
la vita americana. = deriv. da miracolista], col suff. astr.
'miracolista ': voce della politica, da 'miracolo ': si dice ironicamente
miracolista. = ¦ deriv. da miracolo. miracolisticaménte, avv.
miracolisti e del miracolismo; che deriva da tale atteggiamento; ingenuamente ottimistico e
. per estens. compiere imprese eccezionali evocati da un gesto miradolistico. o mirabolanti.
. o mirabolanti. = deriv. da miracolista.
corso della natura e possa essere rilevato da tutti sensibilmente e con relativa facilità e
in cui si effettua (come nella guarigione da una grave malattia, ottenuta in modo
pompilio, per divino miracolo cadde in roma da cielo uno scudo vermiglio. boccaccio,
, / si dispon di lasciar macon da canto / e cristo confessar vivo e
altra cagione immediata che dio medesimo, da cui, siccome furono già stabilite le leggi
fa. casti, i-1-318: tornavan da loreto ov'eran iti / la madonna a
. d'annunzio, iv-1-907: entrarono da una porta laterale in una specie di
n'erano di quelle che aspettavano lì da dieci anni. e il miracolo non
-santo dei miracoli: s. antonio da padova. -intervento straordinario della misericordia
par che sia una cosa venuta / da cielo in terra a miraeoi mostrare.
d'arabia che lui fusse messia venuto da cielo. savonarola, i-35: quelli magi
tutti naturale e che il fare miracoli penda da lei. fantoni, i-198: gli
ciò che presenta caratteri di eccezionalità tali da colpire intimamente l'animo e da turbarlo
tali da colpire intimamente l'animo e da turbarlo profondamente, in quanto non ci
miracolo in ispagna, il quale è bene da notare... uno giudeo.
levarono sì come due comi, e risponso da li dii fu dato ch'elli sarebbe
giudicavano sanza rimedio, in forma che da molti fu imputato più tosto a miràculo
sue voci intento ascolto, / fui da miraeoi novo a sé rivolto, / ché
. periodici popolari, ii-644: è da secoli che l'operaio aspetta dall'alto
il miracolo della propria redenzione; ma è da secoli altresì che il prete ed il
che il prete ed il gendarme con accordo da ma- riuoli gli hanno rubato l'anima
la bianca ninfa are- tusa, inseguita da alfeo, si trovò ansante sulla spiaggia
si ha il diritto d'esigere soltanto da se stessi. montale, 1-121: forse
, penso che non c'è nulla da fare. il fascismo... chi
c'è un campo benedetto, chiamato da tutti il campo dei miracoli. tu
o, anche, pratiche, tanto da suscitare curiosità, stupore, meraviglia (
grave d'oro; / che, da altrettanti regi erette, fóro / un
tuttoché si sapesse ch'erano stati fatti da gli architetti e da'muratori co'danari
e miseri, li avevo sempre fabbricati da me, con qualche cencio, qualche
tacito afferma che gli alborigini avevano le lettere da evandro arcade apprese. documenti delle scienze
d'oro, / per tirar le coscienze da ogni parte. cattaneo, v-1-380:
ultima moda, fazzoletti tutti di seta da mettersi al collo, casacchini nuovi, quando
: alcune dame... mi trattavano da scempio quando celebrava i miracoli della vostra
sessanta, caratterizzato da un forte incremento del reddito nazionale e
miracolo in prospettiva, c'era molto da tradurre in materia aziendale, specialmente testi
cloruro di calcio in soluzione acquosa, da cui si forma il gesso solido.
giorno in giorno. vasari, i-891: da questo si venne al fare imagini
» cioè: è cosa insolita e da maravigliarsene. « o che miracolo è questo
rubato l'aveano, per altro maleficio da loro fatto poco poi appresso presi
cialdini, lx-2-178: cominciò, sorpresa da torbidi pensieri, a lasciarsi 'n abbandono alla
il quarto [vascello incendiario], condotto da un capo ignorante, si abbruciò nel
corpi viventi, non avevano tanta forza da poter uscire di letto. carducci,
era il cubicolo e il cenacolo / da un uscio che sta ritto per miracolo.
il miracolo. -attendersi miracoli da qualcuno: richiedere prove eccessive per le
troppo. betti, i-790: da ogni giovane si attendono miracoli.
magalotti, 9-2-106: rimane già registrato da chi ha l'incumbenza di scrivere la
miracolo non fia / che l'inganno da lui tramato sia. g. m.
, e dimostra in quella pianta esser da fare di molte ignude tavole. sanudo,
né codesti miracoli possono essere operati che da leggi costituzionali che interessino i cittadini al
dopo le due la cucina era all'ordine da poter passare una rivista. banti,
stati adrieto insino a questo anno: da un mese in qua hanno fatto miracoli e
miraculum 1 meraviglia, prodigio ', da miràri 'meravigliarsi '. miracolóne,
divulgano al popolo, miracoloni e misteri da credersi tanto meno quanto hanno di più del
che in costei si veggiano, quanto è da la parte del corpo, maravigliose cose
effetto di un portento; in modo da suscitare meraviglia, ammirazione, stupore,
i panni e le membra, fui veduta da una povera vecchia e da lei,
fui veduta da una povera vecchia e da lei, cui prese di me pietà,
visse e regnò nel periodo che va da siila a ottaviano augusto e si ricordino
perdonatore assassinato. = deriv. da miracoloso. miracolóso (ant.
). che è proprio, che deriva da un miracolo; che è attribuito a
. della divinità. guido da pisa, 1-54: questa [manna]
de'finestroni molte gesta miracolose del santo da padova. muratori, 4-97: avvertono
decidere che l'estasi o visione venga da miracolosa influenza di dio o pur dalle forze
-per anton. il miracoloso: sant'antonio da padova. segneri, ii-592:
verso antonio,... che già da tanto di mondo vien per sua splendida
a la morte? ed io fuggirò da la vita. m. nicoletti, lxx-748
741: mi disperava conoscendomi tanto impotente da dover essere debitore del vitto alla pietà
carducci, ii-3-321: quella ballata di monaldo da soffena, che lo stolto stoltissimo palermo
ma inesperienza e storditaggine mi fe'credere da lui primamente pubblicata, è ne'poeti
.. che queste fiammelle che piovono da la sua biltade... rompono li
. / suso le nara, sotto da la fronte, / un aspro corno,
una lepre. machiavelli, 1-i-56: da queste arme [mercenarie] nascono solo
occorrono di raro sono avute per miracolose da quegli uomini che mancano delle cognizione delle
, ma si era ristretta in modo da lasciare in mezzo a sé uno spazio
; ne fecero i vecchi forti inutili da cui era fuggita la topaglia, per
topaglia, per mancanza di giberne e buffetterie da rosicchiare. r
. r -caratterizzato da fausti presagi. pascoli, i-740:
mi pare che... sia da passar con silenzio l'invenzione di archimede
, miracolosa, come una grande ostia da spezzarsi nel rito domestico.
con somma perfezione artistica, in modo da impressionare vivamente timmaginazione del lettore e dello
ii-147: lavorò un quadro al signore leonello da carpi,... il quale
6-91: la poca corrispondenza... da me trovata in amore, anche quando
tenerezza e di poesia, e il passaggio da me fatto dalla gioventù alla virilità,
= dal lat. mediev. miraculòsus, da miracùlum 4 prodigio, miracolo '.
e del turco mir-ahor, comp. da [e] mir 'ufficiale 'e
dire quanto miratóre e lucente. balbo da pasignano, xvii-269-8: sicome il caciator lo
. = dal provenz. miradór, da mirar 'guardare \ miradóre2,
sm. archit. loggia panoramica chiusa da vetrate; veranda. -anche: torretta
= dallo spagn. mirador, deriv. da mirar 'guardare'; voce registr. dal
lat. scient. mirafra, comp. da mira 4 meravigliosa 'e afra 1
raggi luminosi sono deviati verso 11 basso da uno strato più caldo sovrastante quello freddo
orizzonte, per una rifrazione che si fa da una leggiera nebbia, particolarmente al mattino
'mi- ragio ': nome dato da taluni a certo fenomeno di ottica,
che il suolo venga terminato all'orizzonte da una inondazione generale, cosicché i villaggi
nella canicola le lavine di calcare biancheggiano da quassù come miraggi di neve. govoni,
neve. govoni, 455: sorge da un luccicchio d'acquitrini / pullulante di rondini
svolgere felice o no la storia viva da se stessa o in se stessa la contemplò
mescolo tutto scientemente, per fare svanire da una parte quanti più posso ingannevoli miraggi
sua azione si dimostra non intrinsecamente diversa da ogni altra di umano avanzamento. pirandello,
lottare per migliorare la mia condizione (da ferroviere, presi due lauree, studiando la
dei carabinieri. -intensa suggestione provocata da profondi sentimenti, da visioni incantevoli.
-intensa suggestione provocata da profondi sentimenti, da visioni incantevoli.
= dal fr. mirage, deriv. da mirer * guardare, mirare '.
miràglia2, sf. ant. ornamento da polso, bracciale, monile.
e de argento. = deriv. da mirare, incrociato con maniglia (cfr.
.]. = deriv. da miraglio2. miràglio1, sm.
cioè moltiplicazione infinita dell'immagine che nasce da due miragli specchiantisi a vicenda, è
per luce riflessa dai bassi vapori rappresenta da lungi certi oggetti che realmente non vi sono
di luce riflessa dai bassi vapori, come da specchio, che in certe determinate condizioni
leggera e bassa fa vedere in mare da lontano come sollevati sull'orizzonte quegli oggetti
= dal provenz. miralh, deriv. da mirar 'guardare '; cfr.
= voce ar., comp. da [e] mir * emiro, principe
= voce ar., comp. da [e] mir 'emiro, principe
sentite con voce festosa / signore sposo da ciascun chiamare, / ed oltre a questi
la corte, riceveva i mirallegri e cantava da soprano in falsetto. baretti, ii-117
, 38 (658): volle sentir da lucia come l'aveva passata in que'
tanti mirallegro, come se fossi campato da una caduta, da un duello,
se fossi campato da una caduta, da un duello, da un naufragio. de
una caduta, da un duello, da un naufragio. de sanctis, ii-20-182:
livornesi... non attendevo meno da voi e ve ne fo il mio
codesto alcuni 'mi-rallegro 'ironici ricevuti da qualche parte. capuana, 1-i-399: enrico
2. marin. miraggio provocato sul mare da un velo di nebbia nelle ore mattutine
orizzonte, per una rifrazione che si fa da una leggiera nebbia, particolarmente al mattino
tranquillo. = nome d'azione da mirare. miramésso, agg.
gli basterebbe. = comp. da mira [os] e messo1 (v
arroganti ancor empi e nefandi / vivran da fiere ponendo in oblio / quella umiltà
giove in ogni banda / e fu da tutti sempre disprezzato, / onde tacque mandò
razionali; che sembra o è provocato da un'azione misteriosa o, anche,
-scudo mirandolino: scudo d'argento coniato da alessandro i pico, signore di mirandola.
. -sm. zecchino d'oro coniato da gian francesco ii pico, di cui
. gastron. ant. vivanda costituita da un pasticcio di volatili o pollame,
di combattere. tasso, 2-19: mirata da ciascun passa e non mira / l'
l'altra pende, / ch'e da l'una e da l'altra i morsi
/ ch'e da l'una e da l'altra i morsi attende. viani,
mirava suso intorno al sasso, / da man sinistra m'apparì una gente / d'
avea a gir longe. s. bernardino da siena, 737: se tu volesse
intorno al ballo, / qual chi da eccelsa torre al basso mira. alfieri
la ricchezza e 'l fregio / sottilmente da lui mirati foro. baldi, 9
la nudità lucente / scesa a piatir da la stellata altezza / fra stupor,
già stanco, / una fera m'apparve da man destra. alberti, ii-45:
parte / e, se il può, da mirar non si diparte, / che
e poi te volli e vedi / dietro da te lo loco ove sedesti. ariosto
avea rinaldo involto, / mirando ove da l'impeto era tratto, / stava maraviglioso
, ammirarne le bellezze. giacomo da lentini, 33: sovente mi doglio e
, vaghi e bronde treze. gallo da pisa, 325: sì siete adorna e
mirare / el tuo seren colore. benvenuto da imola volgar., ii-21: la
/ del mio cuore che brucia / da quando ti mirai e m'hai guardata
i vessilli a te diletti / e da l'eterno tuo favor difesi. tornielli,
1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le capre, e pascer
nel piano o ne la valle / da l'aria leggierissima commosse / incurvate ondeggiar
il piede. pa'scoli, 66: da questo greppo solitario io miro / passare
amirazione, / che l'anema à da deo, / non vói mirare altroi /
poter de la pupilla, / forse perché da le superbe altezze, / dove il
me stesso, / sento amor sì da presso / che del suo proprio error l'
dovessi esser mirato / per mia grandezza da tutte persone. chiabrera, 1-iv-10: pregi
talenta star per avanzar suo stato. bartolomeo da s. c., 2-13:
, conv., iii11- 9: da lui [amore] continui pensieri nasceano,
e di sì lunghe pene? paolo da certaldo, 26: non biasimerai già
quasi querelandosi: « ch'ei procedesse da nimico per li armeni, che furon
. testi, i-223: ascanio, ora da i sommi / gioghi dell'alpi
pananti, 1-i-63: udite che vita da morire era la nostra sulle fregate algerine
tempo che se n'è andato, / da l'un de'lati mi combatte il
, iv-xxvii-6: se bene si mira, da la prudenza vegnono li buoni consigli,
porlo e a conservarlo. -seguito da una prop. interrog. indiretta o
una prop. interrog. indiretta o da una prop. dichiarativa. guittone,
mira che tutto l'emisperio è visto da l'occhio ed è impresso ne la minima
se la prima materia de li elementi era da dio intesa. frezzi, i-6-7:
vostra maestà se questo è un zuccon da friggere. muratori, 14-174: mirate se
anche mirati con occhio di maggior clemenza da... dio. -intr
dentro, né quello parimente che ha da essere. d'annunzio, iv-1-418: una
pervadere (un sentimento). francesco da barberino, iii-268: quella [superbia]
specchio; ma vorrei poter mirarmi anche da letto. d'annunzio, iv-1-656: se
lo specchio che ora teneva sollevato così da mirarvisi, quello a cui solitamente chiedeva di
. avere). ant. essere preso da stupore, meraviglia o ammirazione; dimostrare
che tu miri. s. caterina da siena, iv-227: non mirate per lo
bisogna mirare che adesso tu abbia quella forma da servo che volontariamente tu sei presa.
a natura. leopardi, iii-325: da gran tempo tu [giordani] sei
ordinati... contro muraglie fondate da nazioni che in ogni maniera d'opere miravano
, 1-xxix-317: tutta la sua legge da capo a fondo non mira ad altro
altro se non a fare che il reo da voi condannato abbia scampo. carducci,
iii-24-161: il razionalismo giacobino, mova o da montesquieu o da rousseau, mira in
giacobino, mova o da montesquieu o da rousseau, mira in teorica a rifoggiare
: nel terren siculo, non lunge da l'ultima punta / che mira la vicina
. 21. puntare un'arma da fuoco o da getto verso il bersaglio
21. puntare un'arma da fuoco o da getto verso il bersaglio; metterla nella
e, in partic., nelle armi da fuoco moderne; 'l'operazione consiste
nemico brulicante al piano / e lampeggiante da le valli in faccia / qui puntò
gozzi, i-26-143: febo apollo che da lontano saetti, a questa volta tu hai
cosicché egli non s'attendeva a staccarsi da quella specie di ricovero, sotto all'archetto
giovanni di bonandrea, xxxvii-59: scender da monte mirabel altezza / in chi bianchezza
fue posto mente, che, partendomi da questo luogo, mi sentio dicere appresso
1-45: un mirar dolce e fiso / da far movere i sassi e volger tacque
iii-4-188: mira: l'augel discende da tumido cielo su 'l pesco / in fiore
di quei dannati nell'inferno di dante, da camminare e mirare pure all'indietro.
alterato. muratori, 10-i-148: non è da mirar di mal occhio, e molto
di mal occhio, e molto meno da biasimare, se a così degni operai
malocchio il defonto cinghes-khang. -mirare da lontano, da lunga, da lungi:
defonto cinghes-khang. -mirare da lontano, da lunga, da lungi: guardare,
-mirare da lontano, da lunga, da lungi: guardare, osservare da una
, da lungi: guardare, osservare da una più o meno considerevole distanza o
/ vanno spiacenti, / contenti che da lunga sian mirati. giannone, iii-130
di sua vita, contento di mirar da lontano le cose d'occidente.
medesime di coloro che miran la morte da lontano... da quelle di coloro
la morte da lontano... da quelle di coloro che la guardano vicina
, i... i mirar da lunge e preveder gli estremi.
eccessiva. panigarola, 1-90: da quel giorno in poi non fu mai
in poi non fu mai più mirato da saule davidde con buono occhio. casalicchio,
chi direttamente mira, sono piuttosto cose da burla che da componimento degno dell'eroica
mira, sono piuttosto cose da burla che da componimento degno dell'eroica gravità. botta
trarne motivo d'orgoglio. iacopo da leona, xxxv-n-365: non giova che la
mascalcie, 1-289: mettili nell'anona da tre granelli di mira sole
. in toscana si chiama la sua pianta da chi girasole, da chi fagiuolo romano
la sua pianta da chi girasole, da chi fagiuolo romano e da chi fagiuolo
chi girasole, da chi fagiuolo romano e da chi fagiuolo turchesco, e in lombardia
.. mirasole. zecche. caffè da olio. catapuzia maggiore '. -per
padre nel verbo. = deriv. da mirare. mirato (part.
infinite fiate. tasso, 2-19: mirata da ciascun passa, e non mira /
: divenuti più grandicelli, un frutto da essi mirato mette la lor anima in
o nel piano, formano una pittura mirata da lontano con diletto. pirandello, 5-726
miratóre. = nome d'agente da mirare. miratóre2, v
fuggi al suo signore. s. caterina da siena, 279: e1 misero
impac- ciarà più. s. bernardino da siena, 473: se si vede che
in chiesa, essendo il frate colà da un canto, non parlandoli, anco mormorranno
'maginata. = nome d'azione da mirare. miraturi, v.
lat. miratio -6nis, nome d'azione da miràri 'ammirare '. mirbana
gr. { xupe ^ ixó? 'da profumi, usato in profumeria '.
e di 'saffo = forma aferetica da ammirevole (v.), incrociato con
numero grandissimo, enorme, sterminato, da non potere essere calcolato (anche con
miriade: parola barbara, che ora da non pochi si mette in uso. significa
di altri innocui animali, i quali da secoli vi tenevano incontrastato possesso. betteioni
, che pareva vi si dessero convegno da tutti i tetti della città. sbarbaro
vocabolario, ma che è usata oggidì da vari scrittori, cattaneo, i-2-272:
xupta? -dc8o <;, deriv. da izóptot * diecimila '.
producono circa 12 ettolitri di grano e da io in 13 miriagrammi di fieno secco per
dal gr. pópiot 'diecimila 'e da grammo (v.).
. p. ópioi 'diecimila 'e da litro1 (v.).
tuttavia bisogno di dodici anni per giungere da una stella della lira sino alla terra
ùpt. 01 'diecimila 'e da metro (v.). miriana
specie (myriana longissima), caratterizzata da più di trecento segmenti. = voce
di piante della famiglia cucurbitacee, caratterizzata da numerosi piccolissimi fiori. tramater
, unisessuate e ovipare; sono caratterizzate da corpo allungato e diviso regolarmente in segmenti
j. opi. àpx'os, comp- da pùpiot 1 diecimila 'e dal tema
. = etimo incerto, ma da collegare alla famiglia semantica del fr.
con le mirici. cesarotti, 1-xv-44: da se alto sollevando le spoglie, le
nella fabbricazione di cere e di lucidi da scarpe. 0. targioni tozzetti,
= voce dotta, comp. da miric [inà] e alcole (v
= voce dotta, deriv. da miric [ina], col sufi.
= voce dotta, deriv. da miricil [e], col sufi.
= voce dotta, deriv. da mirica, col sufi. chim. -ina
, magnificare, lodare. girolamo da empoli, i-29: non è dubbio che
ed esaltarli. = denom. da mirifico. mirìfico, agg.
in te fra pacifico. s. bernardino da siena, 57: idio ha mandati
mirifica salvazione. sanudo, lii-538: acompagnati da molti fanti de la guardia, cum
mirifica, il fanatico appetito delle terre da spartire e appropriare. idem, 2-i-135:
poco l'animo, a gli studi da i quali mirifichi, eggregi, celebri,
voce). faldella, iv-149: da quel castelletto un giorno usci una voce
veggo a ogni ora giungere un maratoneta da una contrada lontana, seminudo, ansante,
boccaccio, 1-i-376: dopo loro, quelli da cui apollo è accompagnato, è il
d'annunzio, iv-2- 408: da quivi spettacoli con una sua auleda e con
dotta, lat. mirifìcus, comp. da mirum 'miracolo, prodigio 'e
lepidotteri della famiglia papilionidi, caratterizzati da una livrea molto variopinta. tramater
. = voce dotta, comp. da miringe ed ectomia (v.).
. = voce dotta, deriv. da miringe, col sufi, medie, -ite
= voce dotta, comp. da miringe e dal gr. xévt7) oi
= voce dotta, comp. da miringe e dal tema del gr.
sopra della bocca d'uscita di un'arma da fuoco portatile e a tiro diretto
a grande distanza con un'arma da fuoco di precisione. guglielmotti, 1088
tacchetto di mira posto alla bocca dell'arma da fuoco. c. e.
quelli della divisione mandan su dei mirini luminosi da applicare ai fucili per sparare di notte
per inquadrare e mettere a fuoco l'effetto da riprendere. -mirino a specchio, a
-mirino a cannocchiale rovesciato: quello costituito da un cannocchiale galileiano, a lente divergente
è loro sfuggito. = deriv. da mira1. mirino2, sm. ant
un gambo tenero e solo, procedente da una radice. ha copiose frondi,
, cioè moltiplicazione infinita deltimmagine che nasce da due miragli specchian- tisi a vicenda,
= voce dotta, comp. da mirist [ico] e ammide (v
comprendente circa duecentocinquanta specie legnose, da cui si ricavano oli essenziali (e la
dalla noce moscata. = deriv. da miristica, col suff. chim. -ina
, ecc. = deriv. da miristica. miristicòlo, sm. chim
. = voce dotta, deriv. da miristic [a], col suff.
di noci moscate. = deriv. da mirist [ico \, col suff.
vecchi la terzana. = deriv. da mirizzo. mirizzo, sm. region
presente nelle rocce eruttive acide, costituita da un elevato numero di cristalli di quarzo
micaio, perché picchiettata in nero, da (zóppit)!; -r \ xoq
) x£a 'formicolio ', deriv. da faóp|i. 7) {;
imenotteri diffuso in australia, caratterizzato da rilevanti dimensioni, occhi molto sviluppati,
appartenente alla famiglia genzianacee, spesso abitata da formiche. = voce dotta,
fxup- (ji7) xiov, da p. ùpp. 7) ^ -yjxoc
'mir- mecla '. = da mirmecìa, col suff. med. -ismo
. = voce dotta, comp. da mirmeco [filo] e domazio (v
animali villosi con lungo muso terminato da piccola bocca senza alcun dente,
) 5 -rjxoc; * formica'e da [pro] filassi (v.)
. = voce dotta, deriv. da mirmecofilo, col suff. astr. -ìa
. = voce dotta, deriv. da mirmecofobo, col suff. astr. -ìa
che riguarda o è proprio delle piante da cui le formiche ricavano il nutrimento.
disus. formicaleone. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. rixoxécov -ovto? (comp. da p. òpp. 7) ^
dove sarebbe in seguito mossa, comandata da achille, all'assedio di troia;
per una micidiale pestilenza. guido da pisa, 1-171: questa gente era atta
mitidio, non comune, dei fiorentini, da far loro credere cagione della constatata vacuità
presentati il problema non risoluto della forma da darsi al coronamento della facciata e feroci si
fastigio della medesima. = deriv. da mirmidóne. mirmidònico, agg. (
corpiciattoli de'pigmei. = deriv. da mirmidóne. mirmillóne, sm.
dalla notevole somiglianza con le formiche, da cui si distinguono per il torace diviso
circunscrive; / poi, come inebriate da li odori, / riprofondavan sé nel
'riprofundevan sé', cioè imbagnavano sé da capo, 'nel miro gurge'; cioè nel
di luce; un alito disperso / da un solo tacito respiro. d'annunzio,
che belle cose ti mostrerò ». niccolò da correggio, 1-214: apollo e palla
di loco. = deverb. da mirare. miro3, agg.
'n amare spunza. = deverb. da mirare. miro4, sm. ant
a vedere. = voce senese, da mirare, col sufi, -one (cfr
anche mirra maschio, che si estrae da alcune burseracee del genere commifora, che
lino molle in olio d'uliva. tommaso da faenza, xxxv-i- 455: se
, e pesta queste cose che sono da pestare e mescola con olio e ugni.
ugni. boccaccio, i-419: usciti da ierusalem e riveduta la stella in bettlem
arbore che fa la mirra. felice da massa marittima, xliii-251: anco,
entra il mese di marzo, vien agitato da due venti contrari, cioè da ostro
agitato da due venti contrari, cioè da ostro e da tramontana, et allora manda
venti contrari, cioè da ostro e da tramontana, et allora manda fuori un
. a. martini, ii-1-382: davangli da bere del vino mescolato con mirra.
incenso. pascoli, 853: né tu da tespie o da cirra, /
: né tu da tespie o da cirra, / né dalla ricca corinto;
alcova del padiscià. -l'albero da cui si ricava tale gommoresina. giamboni
più afiorata, / mira e sacrificio da cristo esaminata, / piovando da le nuvole
sacrificio da cristo esaminata, / piovando da le nuvole del ciel fresca rozata /
il diletto mio a me. vito da cortona volgar., xxi-746: ella di
confitto nel cuore. s. caterina da siena, i-81: promettevi...
a perseverare inviolato il tenero corpo suo da ogni corrozzione di colpa. baldi,
che... significa l'uomo da bene, vi nasce la mirra, cioè
loro stillavano il mele con aculeo imbandito da una dolcezza fugace, diffusero la mirra amara
-pascere nardo e mirra: trarre ispirazione da sentimenti consolanti e sereni. landolfi,
anonimo fiorentino, iii-130: qui è da sapere che gli antichi usavono di ungere
e conservare. = denom. da mirra. mirrasóle, v.
i vermi. s. carlo da sezze, iii-512: per confortar quella divina
= voce dotta, lat. myrrhàtus, da myrrha 'mirra '. mirràuse
. gastron. ant. vivanda costituita da un pasticcio di volatili o pollame arrostiti
della mirra. = deriv. da mirr [a], col suff.
quello trionfo dedicò a giove capitolino sei vasi da bere di quella materia...
medesima hanno fatto... vasi da vivande... e essi [hanno
f. ant. tipo di pietra, da identificare probabilmente con l'agata gialla.
xoppétt)? [at9-o?], da { zòppa 'mirra '(per il
l'olio volatile contenuto nella mirra e da cui riceve l'odore che gli è particolare
gli è particolare. = deriv. da mirr [a], col sufi.
mirsala. = voce persiano-araba, da mirsa 'principe '. mirsinite
spezie di titomallo è detta mirsinite e da altri cariote. 2. tipo
. 2. tipo di pietra da identificare probabilmente con l'agata gialla;
e mirto. = denom. da mirto. mirtato, sm.
chiama mirtato. = deriv. da mirto, col sufi, del part.
ossidazione del mirtenolo. = deriv. da mirten [olo], col sufi.
di mirto. = deriv. da mirto, col sufi. chim. -ico
componente principale. = deriv. da mirto, col sufi. chim. -olo
o siepe di mirti; zona ricoperta da piante di mirto. bartolomeo da
da piante di mirto. bartolomeo da s. c., 243: in
= voce dotta, comp. da mirt [o] e dal lat.
[plinio], 575: il geranio da alcuni è detto mirris, da alcuni
geranio da alcuni è detto mirris, da alcuni mirtida. = voce dotta,
= voce dotta, comp. da mirto e dal sufi, -forme (lat
, -forme (lat. -fórmis, da fórma 'forma '). mirtilléto
. macchia di mirtilli, zona ricoperta da cespugli di mirtillo. jahier,
montagne centovisi. = deriv. da mirtillo', sul modello di frutteto, mirteto
di un glu- coside che si estrae da alcuni fiori selvatici (la malva,
dalla delfinidina. = deriv. da mirtillo1, col suff. chim. -idina
come indicatore. = deriv. da mirtillo1, col suff. chim. -ina
ericacee (vaccinium myrtillus), alto da io a 50 cm, con foglie
speziali in luogo loro una pianta chiamata da loro mirtillo. c. durante, 2-296
con alcuni filetti rossi nel mezo, da cui nascono le bacche, le quali
come nella grandezza, non sono dissimili da quelle del ginepro, ma però piene d'
vedevo la tua testa bionda apparire / da dietro una macchia di mirtilli. ungaretti,
. ungaretti, xi-120: mi danno da cena merli al guanciale. nutriti di mirtilli
principalmente sono medicinali. = deriv. da mirto-, cfr. anche mirtillo1.
i giardini, nelle vigne e nei boschetti da ucellare; il salvatico nasce per tutte
. chim. liquido incolore, costituito da pinene, da eucaliptolo e da un tipo
liquido incolore, costituito da pinene, da eucaliptolo e da un tipo di canfora
costituito da pinene, da eucaliptolo e da un tipo di canfora ricavato dalla distillazione
e antisettiche. = deriv. da mirto, col suff. chim. -olo
mesaisié (nel 1160), deriv. da mésaise 'disagio ', comp.
vita misera, povera, infelice, provocata da sofferenze morali o fisiche o, anche
morali o fisiche o, anche, da situazioni materiali spiacevoli, da ristrettezze economiche
anche, da situazioni materiali spiacevoli, da ristrettezze economiche; disagio.
di misalta. = deverb. da misaltare. misaltare, tr.
una persona). s. bernardino da siena, iv-184: il terzo amore è
dell'ipocondria. 2. affetto da misantropia. serao, i-211: il
ed inganni. 2. formato da persone insocievoli, scontrose o, anche
consuetudini e gli interessi sociali; caratterizzato da misantropia, da egoismo. piovene
interessi sociali; caratterizzato da misantropia, da egoismo. piovene, 6-285: una
, che si rivela in persone affette da misantropia (un atteggiamento, un comportamento
4. per estens. lontano da vie di comunicazione, difficilmente accessibile,
maldicente e l'invidioso, si desse da torno a cercar di fare, si troverebbe
i. ioàv$pootro <;, comp. da [xloo? * odio 'e
seconda io non pretendo di mandarle cavalli da passeggio né da gala, ma cavalli
pretendo di mandarle cavalli da passeggio né da gala, ma cavalli sicuri da caccia
né da gala, ma cavalli sicuri da caccia e da fatica. =
, ma cavalli sicuri da caccia e da fatica. = voce di area
computo di gravezza di male che anzi da tutti i sopraddetti misavvenimenti ne diviano, perché
la morte. = deriv. da misavvenire. misavvenire (misavenire)
nostra bugia. = deriv. da misavventura. misca, v.
21-29-27: la giovane età... da due termini miserabili è chiusa, o
due termini miserabili è chiusa, o da morte o da debile vecchiezza: a
miserabili è chiusa, o da morte o da debile vecchiezza: a qualunque tu perverrai
: « miscee »: mescugli, cose da niente. lippi, 12-11: chi
: fogge di stipi o studioli trasparenti da una o più parti, dove a
di cappella. viani, 19-533: da certi segni manifesti ho ben compreso che
, della stessa tela vendutale una miscea da don saverio, come aveva dato a
spazio, dove senz'altre parole voi da voi medesimi comprendete che strana miscea sarebbe
/ e di diverso tipo, / tratti da un vecchio stipo / serrato con tre
7-207: prima appena si sapea / da pochissime persone / che l'autor del cicerone
. baretti, 2-59: que'capitoli da me sparsi quà e là per la '
voce di area tose., deriv. da miscere. miscèla (disus.
di particole terrestri, vegetabili, animali da un principio settico contaminate, coll'aria
anche semplicemente miscela): combustibile liquido da sostanze ricche di carbonio e di idrogeno
e di caratteristiche diverse, in modo da costituire un composto dotato delle qualità meccaniche
esplosive. -miscele isolanti: sostanze costituite da olio minerale, paraffina e determinati tipi
di sigari e sigarette, di tabacco da pipa e da fiuto. -in senso concreto
sigarette, di tabacco da pipa e da fiuto. -in senso concreto: tabacco
milioni in balle e in cataste, vedere da quali miscele, manipolazioni e macchine esse
dispongono o s'immaginano disposti in modo da formare un complesso più o meno unitario
protagonista è un uomo mirabile, e da molti lati singolare, sia per vizi,
langa e di pianura mi faceva già da allora battaglia nelle vene. 6
fatta amministrare dalla camera de'conti e da un tribunale chiamato « misto »,
, in vista. molte avevano toilettes da società, due vestivano proprio come quac-
miscéllus 'mescolato, confuso ', da miscère 'mescolare ', sul modello di
varietà di una stessa sostanza in modo da formare una miscela. panzini,
luci, suoni, segnali elettrici provenienti da sorgenti diverse. = denom.
sorgenti diverse. = denom. da miscela. miscelato (part.
miscelare bevande. = nome d'agente da miscelare: per il n. 5,
miscelazione. = nome d'azione da miscelare. miscelazióne, sf. miscelatura
operazione che consiste nella fusione, eseguita da un calcolatore, dei diversi programmi disponibili
problema proposto. = nome d'azione da miscelare. miscelista, sm.
operaio miscelatore. = deriv. da miscel [a], col suff.
, di scritti scientifici o letterari composti da uno o da più autori su uno
scientifici o letterari composti da uno o da più autori su uno stesso argomento o
onore del wickhoff, consente nella teoria da me svolta nell'« estetica ». montale
rincrescere della sua perdita; e saria da vedere se in qualche libreria, ove pur
vedere. vincenzo maria di s. caterina da siena, 346: cap.
... in cui si estraggono, da diari e memorie di veneziani, opinioni
di esperienze miscellanee. 5. formato da persone diverse, di varia cultura,
miscellanèus (apuleio), deriv. da miscellus o miscillus 'misto, vario '
», miscellò alla rinfusa. = da miscelare, incrociato con un deriv. del
tasso, 2-4 f: viene or costei da le contrade perse / perch'a i
/ capigliarìa e molte entestate. francesco da barberino, i-220: aggio alquanti veduti
l'imperatore la sua crudele impresa non da voi né contro a questo inclito stato,
i-48: la notte alla fine ritrasse da infelice mischia le legioni che già piegavano
co'capegli / stracciati ed irti, da la mischia uscio, / spet- tacol
fronte al nemico. era la mischia da assassini più assai che non da soldati
mischia da assassini più assai che non da soldati. botta, 5-132: urtava l'
su un problema, motivata per lo più da contrasto di idee, di opinioni,
senza alcuna provocazione. e se un dottor da fanano... non ha temuto
chiari scuri. -sostanza plastica, formata da più materiali impastati insieme, usata per
qualità e colore diversi, in modo da ottenere una miscela prestabilita. -anche:
una cassa, nella quale viene convogliato da particolari macchine soffiatrici. 10. sport
è un'azione spontanea di gioco condotta da uno o più giocatori di ogni squadra
tommaseo, n-80: le dottrine del lamennais da me confutate quell'anno stesso..
mondifica [l'acqua] e la disvizia da ogni estraneo mischiamento e la cola.
. -mescolata, scozzata (nelle carte da gioco). p. petrocchi [
, contatto impuro, contaminazione. bartolomeo da s. c., 40-2-6: i
] l'animo nostro, sicuro tenendosi da ogni mischiamento di rea mondiglia, come
ragionare. = deriv. da mischiare. mischiàmini, sm.
= formazione dotta, deriv. da mischiare], col suff. parodico
. tempransi ad ogni tempera, che da ogni tagliabil materia ne sia richiesta,
alla sua tavolozza tante mischianze di colori da un lato quante ne va disfacendo da un
colori da un lato quante ne va disfacendo da un altro [ecc.].
. salviati [tommaseo]: potè guardarsi da quelle voci che paion troppo antiche,
col bastardume delle troppo moderne, che da poi ci hanno portate gli scolastici,
come a un principio d'ebrezza dato da una droga speciosa. e m'era già
opposti; intreccio, commistione. bartolomeo da s. c., 1-1-15: di
variabile, aggiunta la distrazione dell'anima da tutte l'altre operazioni e la perpetua
mischianze di chi dice a'popoli invitati da dio alla santità degli olocausti e all'
. 10. commistione di elementi derivati da tradizioni artistiche o culturali diverse; contaminazione
parte principale prima della poetica d'aristotile da sé vulga- rizzata. 11
aggregazione dei quattro elementi fonda- mentali, da cui risultano le cose. salvini,
nascono tuttodì. = deriv. da mischiare. mischiare (meschiare)
.]: 'mischiare 'differisce da 'confondere, disordinare, scompigliare '.
l'altro. 'mischiare 'differisce da 'mescolare '. queste voci sono
manifatture co'forestieri, non s'ha da permettere che se ne muti la qualità
castagno. ferd. martini, 1-iii-143: da questa istituzione si otterrà di sottrarre ad
-mescolare insieme ripetutamente più cose in modo da modificarne la primitiva o regolare disposizione e
gruppo, in una categoria persone accomunate da caratteristiche, qualità o difetti simili;
lui simile, / mischiando il tuo da mille macchie offeso / col sangue nostro
de'lunatici si può meschiare ancora menegone da olmo, il quale, così a
delle più autentiche pruove che possa darsi da un'anima di non aver mischiato col
- anche: metter insieme elementi tratti da lingue, da generi letterari o da
metter insieme elementi tratti da lingue, da generi letterari o da stili diversi; contaminare
da lingue, da generi letterari o da stili diversi; contaminare. b.
per fare il suo libro più leggibile da ogni sorte di persone, trattasse il solo
un gruppo di alcuni che erano circondati da velenosi serpenti. muratori, 7-iii-91: non
nuove del dir forme, a sciolti / da volgar fren concetti. berchet, 1-84
. pucci, cent., 37-88: da tal matera ornai faccio partita / e
un'onorata fanciulla, vedendosi lungamente perseguitata da un giovane disonesto, tentò tutte le
di speranza il pensiero. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
., i-275: le meretrici sono da schifare, imperniò che mischiarsi con loro
se prima prezzo non riceve. michele da cuneo, lix-50: dui garzoni..
circumdato dalla nebbia e meschiasi fra essi e da nullo è veduto. donato degli albanzani
città, trovò un fare ben diverso da quello a cui era accostumato. ghislanzoni
corpo, giacché quartiere non v'era da sperare da tale nemico; ma una volta
giacché quartiere non v'era da sperare da tale nemico; ma una volta mischiati,
, condizione o professione. pace da certaldo, 89: ebbe arrigo per risposta
abbo perseverato, si comincia a dipartire da me; e alcuna volta io penso
della settimana a qualcuno: sentirsi sopraffare da un'ira violenta; perdere il lume
cresciute, si divelgano quelle che saranno da trasporre. salvini, 3-67: l'
altre mischiatamente cinque stelle / nulla simili da per tutto giransi / per le dodici effigie
, 2-234: per lungo spazio mischiatamente da la nona ora della notte in fino a
/ erano ignudi e stimolati molto / da mosconi e da vespe ch'eran ivi
ignudi e stimolati molto / da mosconi e da vespe ch'eran ivi. / elle
mischiato di lagrime, a'lor piedi / da fastidiosi vermi era ricolto. bencivenni,
un termometro. barilli, 5-137: lavorano da muratori, innalzando con quella • materia
il quale noi chiamiamo aurora. guido da pisa, 1-42: dio...
con fila d'oro. -contaminato da elementi estranei, alterato. a.
, striato, venato di colori diversi da quello di fondo (un marmo, una
nealce,... dipignendo un cavallo da guerra e mancandogli da fare la schiuma
dipignendo un cavallo da guerra e mancandogli da fare la schiuma né riuscendogli, irritato con
me coi vostr'occhie sdegnose. benvenuto da imola volgar., ii-441: zenobia
mischiata. 5. congiunto da vincoli di parentela o da comuni caratteri
5. congiunto da vincoli di parentela o da comuni caratteri di stirpe. dante
folla; aggregato, associato. bartolomeo da s. c., 13-3-12: o
onore e di gloria. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
niuno merito. 7. composto da persone di sesso, di età, di
concomitanza, in simultaneità o in dipendenza da altri fattori affini o contrastanti (un
e mischiate insieme. s. caterina da siena, 312: e'diletti del
cotanto i vizi, se da molti non si portava il dovuto rispetto alla
vertù pura in ciascuno sta bene. andrea da grosseto, i-145: buona cosa è
, non capisce mistura. -imbastardito da forme e da elementi che appartengono a
mistura. -imbastardito da forme e da elementi che appartengono a tradizioni o a
, essendo esso linguaggio ogni dì sporcato da assaissimi solecismi e barbarismi nel commercio del
feltro. = nome d'agente da mischiare. mischiatura, sf.
senza alcuna mischiatura di bugia. zanobi da strato, [s. gregorio magno volgar
. missaggio. = nome d'azione da mischiare. mischino e deriv.,
né tutto nero, né tutto rosso ha da essere, ma che questi colori sieno
, striato, punteggiato di colori diversi da quello di fondo (un marmo, una
2-124: un fremito, qual suol da tirate onde / del tempestoso mar venir
. -che comporta o è caratterizzato da determinati effetti o implicazioni. caporali
lingua] fu questa istessa latina, da nome a nome e da verbo a verbo
latina, da nome a nome e da verbo a verbo volgarizzata, non già
altri di italia. -caratterizzato da commistione o contemperamento di tendenze, di
rumori, di entità astratte, erano da lui descritte siccome altrettanti atti di quelle
ferrato / sta chiuso, è ver, da grossi chiavistelli, / ma spera un
gregario. caporali, i-80: levossi da quei dentro allora un fischio / stupendo,
, tipico delle alpi apuane, costituito da piccoli frammenti di marmo saccaroide, cementati
piccoli frammenti di marmo saccaroide, cementati da materiale anfibolico e con venature violacee.