, se così avesse creduto, ma pazzia da melangoli e da catena. -salutare
creduto, ma pazzia da melangoli e da catena. -salutare con i melangoli:
per lettere anco descrivere; / se ben da voi si tien per un melangolo;
. tipo antropologico rappresentato dai dravidi e da popolazioni affini dell'asia meridionale e insulare
gr. pixa? 'nero 'e da anilina (v.).
? -avo? 'nero ', da iride (v.) e dal gr
. colorazione bruna o nera, causata da un'eccessiva pigmentazione in animali che normalmente
questa specie... erano attaccati da melanismo. bacchi della lega, 216:
? -avo? 'nero 'e da blastoma (v.). melanocarcinòma
? -avo? 'nero 'e da carcinoma (v.). melanocèfalo
che comprende le popolazioni europoidi caratterizzate da capelli bruni, occhi neri e pelle
cute, di tipo ipercromico, provocata da un eccesso di melanina nell'epidermide; può
= voce dotta, comp. da melano [foro] e disperdente (v
2. sm. citol. cromatoforo originato da un melanoblasto e contenente la melanina,
. = voce dotta, comp. da melanina] e dal tema -yev dell'
, sf. medie. alterazione caratterizzata da macchie pigmentate della pelle e da leucodermia
caratterizzata da macchie pigmentate della pelle e da leucodermia. = voce dotta,
? -avo? 'nero 'e da leucodermia (v.).
? -avo? 'nero 'e da sarcoma (v.).
. bot. malattia delle piante, causata da funghi e caratterizzata dalla comparsa di macchioline
-avo? 4 nero 'e da siderite (v.).
? -avo? * nero * e da spora (v.).
, sf. miner. minerale composto da ossido di manganese, ferro bivalente e antimonio
= voce dotta, deriv. da melanotallo, col sufi, miner.
bella varietà melanotica di questo falco, da esso avuto nelle vicinanze di genova.
di genova. = deriv. da melanosi; cfr. fr. mélanotique.
? -avo? 'nero 'e da vanadite (v.). melansàggine
sostanze resinose. = deriv. da melantio1. melantino, agg. ant
, ii-32: la nigella, chiamata da dioscoride git, o vero melantio, è
gr. [zexàvfhov, comp. da pixa? -avo? 'nero 'e
il fenomeno si manifesta in individui affetti da tumori melanotici). = voce
'dalla coda nera ', comp. da pixa? -avo? 'nero 'e
con fusto eretto, tortuoso, alto da 80 a 100 cm; foglie alterne;
il nome di 4 melanzane 'viene da 'mala insana'. panzini, iv-413: 'melanzana'
bluastre, sproporzionate alla statura, nitide da specchiarvisi. quarantotti gambini, 7-io:
il petonciano o melanzana è un ortaggio da non disprezzare per la ragione che non è
quelle che si chiamano melanzane più presto da nominare (come io penso) mele
il dilettevol suono. = deriv. da mèlo, con doppio suffisso. melàppia
/ vedendosi a gran torto ributtata / quasi da tutt'i nobili conviti / e da
da tutt'i nobili conviti / e da mensa dei prìncipi levata. pallavicino,
melarance o rose in mano. folgore da san gimignano, xxxv-11-410: e rompere e
bigordi e lance, / e piover da finestre e da balconi / in giù
lance, / e piover da finestre e da balconi / in giù ghirlande ed in
si truovano. s. bernardino da siena, ii-2: capitò [un frate
/ io non fui mai giuntato se non da / chi ha detto di volere farmi
bec- cafichi. = comp. da mel [a] e arancia (v
furia di melaranciate. = deriv. da melarancia. melaràncio (ant. melaranzo
mortini e ulivi, apparecchiato si era da sedere ricchissimamente. leonardo, 2-49:
bevanda d'un mel- larancio dolce provveniente da portogallo. a. verri, 2-1-
dei limiti posti dalla natura; comportarsi da megalomane, pretendere l'impossibile. boccaccio
simeoni, 14: non è già stil da maneggiarlo ognuno, / perché chi non
il poco o, come dicesi, * da un lenzuolo un berrettino '.
/ per ricoprire il melarancio appunto / erano da me state destinate. zannoni, 5-11
a fare il maestruccio, per aver tanto da sbattere e da ricoprirsi il melarancio.
, per aver tanto da sbattere e da ricoprirsi il melarancio. arlia, 1-218:
e di qui la frase: 'avere da ricoprirsi il melarancio', per: aver da
da ricoprirsi il melarancio', per: aver da vestire. = comp. da
da vestire. = comp. da mél [o] e arancio (v
de'savi. = denom. da mela. melare2, sm.
, lat. mellarius '4el miele, da miele * (plinio).
, lat. mellarium 'arnia ', da mèl mellis 'miele '.
respirare. -per estens. essenza estratta da questo frutto. baruffaldi, 62:
con un visino di melaròsa, ma da schiaffi.
contado. = deriv. da melata1. melato1 (mielato;
utilissima cosa sarebbe, per preservare almeno da alcune malattie i villici risaiuoli, l'
melato. -canna melata: canna da zucchero. leopardi, 32-67: coverte
calori della giornata antecedente, viene confermata da un valente filosofo svedese. -
il miele. murtola, 8-49: da fior purpureo sul mattin nascente / formaro
, ecc. = comp. da mela e rosa (v.).
acetose et amassine. = da mela, con doppio suffisso.
dalla canna o dalla barbabietola, costituito da una sostanza sciropposa, che, pur contenendo
operazioni necessarie per estrarne lo zucchero; da esso non può più estrarsi lo zucchero cristallizzabile
melassa. = denom. da melassa. melassatrice, sf.
macinati. = nome d'agente da melassare. melassatura, sf.
melassa. = nome d'azione da melassare. melassìgeno, agg.
. -effetto melassìgeno: azione esercitata da alcune impurità contenute nel succo zuc
= voce dotta, comp. da melassa e dal tema -yev- dell'
melazzi, trementine, pegole, fogli da scrivere di diverse sorte. posi [
zucchetti, 203: quelli poi che da questa palma non vi vogliono cavare
nelli, i-351: coteste non son pazzie da farsi tirar dietro le melate? pananti
[pellegrino rossi] le melate lanciategli da una mano di scolaresca infunante a freddo
s. v.]: c'è da farsi tirar le melate a dir certe
preso a melate. poeta, scrittore da melate. 2. disus. vivanda
, melate. = deriv. da mela. melata2, sf.
cocciniglie; il fenomeno può essere provocato da forte intensità luminosa, da eccezionale traspirazione
essere provocato da forte intensità luminosa, da eccezionale traspirazione, da marciume, da
intensità luminosa, da eccezionale traspirazione, da marciume, da punture di insetti;
da eccezionale traspirazione, da marciume, da punture di insetti; aeromele, me-
e propria malattia della pianta, e dipende da un'alterazione dei suoi succhi e dalla
arrivate dalla melata. = deriv. da miele (v.). melataménte
gr. pièno? 'medio 'e da mitosi (v.).
. = voce dotta, deriv. da mesomorfo, col sufi. astr. -ìa
ecc.). = deriv. da mesomorfo. mesomorfismo, sm. chim
. antrop. tipica conformazione fisica caratterizzata da particolare sviluppo dell'apparato muscolare, secondo
. = voce dotta, deriv. da mesomorfo, col sufi. -ismo,
2. antrop. che è caratterizzato da forme di dimensioni medie e regolari,
negli equini, specie rappresentata dai cavalli da sella (v. cavallo, n.
gr. pièno? 'medio 'e da mucina (v.), col
gr. pièno? 'mezzo 'e da nasale (v.); voce
pienovaòt /)?, comp. da pièno? 'medio 'e vaóxrj?
i corpuscoli emessi nella catena di disintegrazioniche da essa deriva (e originariamente indicava particelle
= voce dotta, deriv. da meso [tro] ne, per sincope
= * voce dotta, deriv. da mesonefro, col sufi, -orna,
dal gr. péoog 'medio 'e da nevrite (v.).
eoóp. cpaao (;, comp. da p. éoo <;
rappresenta forze a corto raggio che derivano da un potenziale, secondo la teoria propugnata
, secondo la teoria propugnata nel 1935 da h. yukawa. mesonìttico,
preghiera della mezzanotte ', comp. da fxéoo? 'mezzo 'e vù£ vuxxós
[ièao <; 4 medio 'e da noto (v.).
dal gr. pioog 4 medio 'e da nummulitico (v.).
gr. péco? 1 medio 'e da plancton (v.).
. biol. plasma pigmentatodell'uovo, da cui deriva il mesoderma, che talvolta
dal gr. piooq 'medio 'e da plasma (v.).
crosta terrestre, a una profondità variabile da 4 a 12 km (un processo
p. éoo? * medio 'e da plutonico (v.).
gr. péao? 1 medio 'e da porfirina (v.).
. = voce dotta, deriv. da mesopotamia; cfr. mesopotamio.
p. eao7rox<4p. io <;, da meootuoxapia 'mesopotamia ', comp
'mesopotamia ', comp. da (i. éoo <; 'mediano
donna è talvolta unito agli organi endopelvici da una ripiegatura falciforme). =
. péoo <; * medio 'e da processo (v.).
gr. (jtiooc 1 medio 'e da prognatismo (v.).
gr. [lèaoz 4 medio 'e da prosopia (v.).
dal gr. iiéoog * medio 'e da prosoposchisi (v.).
gr. péooi; 'medio 'e da [res] orcina (v
gr. pioot; 'medio 'e da rene (v.).
gr. txéooc 4 medio 'e da rectum [intestinum] '[intestino]
. \ ièaoq 4 medio 'e da rinoschisi (v.).
e siberiani. = deriv. da mesorrin [o], col sufi.
. = voce doluta, deriv. da mesosaiping- [e], col sufi.
{ iéoo <; 4 medio 'e da sclerometro (v.).
e la meso- pausa; è costituita da strati di aria a densità e progressione
e progressione decrescenti rapidamente ed è caratterizzata da una diminuzione progressivadi temperatura. = voce
dal gr. péoog 4 medio * e da [atmosfera (v.).
, sf. miner. meteorite costituita da ferro, nichelio e loro composti associati a
. péoo <; 4 medio 'e da siderite (v.).
. éoo <; 4 medio 'e da sigma (v.).
= voce dotta, deriv. da mesosigma, sul modello di sigmoide (
= voce dotta, comp. da mesosigma, sul modello di sigmoide (
gr. péoo? 4 medio 'e da silicico (v.).
dal gr. ixéooc 4 medio 'e da sistolico (v.).
. = voce dotta, deriv. da mesossal [ico], col suff.
che indica i sali e gli esteri derivati da acidi. mesossàlico, agg.
, éoo <; 'medio 'e da ossalico (v.); cfr
. = voce dotta, comp. da mesossal [ico], dal suff.
. [léco? 'medio 'e da sterilite (v.).
dello sterno, situata caudalmente al presternoe costituita da cartilagine calcificata. = voce dotta,
<; tixo <;, comp. da p. éao <; 'medio'e
e brevistili. = deriv. da mesostilo, col suff. astr. -la
dal gr. piaog * medio 'e da stilo (v.).
embriologica consistente in un fitto reticolo fibrillare da cui deriva il corpo vitreo dell'occhio.
. éoo <; 'medio 'e da stroma (v.).
gr. [lèooq 'medio 'e da tartarico (v.).
meso- teliale. = deriv. da mesotelio; voce registr. dal d.
. (iiaot; 'medio 'e da [epitelio (v.);
. = voce dotta, deriv. da mesotelio, col suff. med.
. éoo <; 'medio 'e da tendine (v.).
. éao (; 'medio 'e da termale (v.).
meteor. clima mesotermo: clima caratterizzato da un'escursione termica annua variabile da io
caratterizzato da un'escursione termica annua variabile da io a 20 °c; temperato.
il protorace e il metatorace e rivestito da uno sclerite dorsale, da uno ventrale
e rivestito da uno sclerite dorsale, da uno ventrale e da due laterali; porta
sclerite dorsale, da uno ventrale e da due laterali; porta il secondo paio
p. éooi; 'medio 'e da torace (v.); cfr
. éoo <; 'medio 'e da torio (v.).
. éao <; 'medio 'e da triassico (v.).
. éao <; 'medio 'e da troco (v.).
geogr. condizione di ambiente idrobiologico caratterizzata da una quantità media di nutrimento.
. éoo <; 'medio 'e da [elettrone (v.)
. = voce dotta, deriv. da mesovario, col suff. med.
troppo prolungata. = deriv. da mesoxerofilo, col suff. astr. -ìa
. p. éao$ 'medio 'e da xerofìlo (v.).
. éao <; 'medio 'e da xerofitismo (v.).
. éao <; 'medio 'e da yohimbina (v.).
ei) yij. a, comp. da p, éoo? 'medio'e
gruppo di organismi animali endoparassiti, costituiti da poche cellule prive di organizzazione in tessuti
= » voce dotta (creata da e. van beneden nel 1877),
giurassico, cretaceo); è caratterizzata da clima uniforme e caldo e solo verso
metà dell'era differenziato in stagioni, da attività vulcanica molto limitata, da manifestazioni
, da attività vulcanica molto limitata, da manifestazioni orogenetiche deboli, da movimenti di
limitata, da manifestazioni orogenetiche deboli, da movimenti di carattere prevalentemente epirogenetico, da
da movimenti di carattere prevalentemente epirogenetico, da sedimentazioni di arenarie, quarziti e gessi
di arenarie, quarziti e gessi accompagnati da rocce effusive basiche e tufi vulcanici nei
tufi vulcanici nei livelli inferiori, e da dolomie, calcari cristallini e argillosi e
pierò? 'medio'e £
geol. ambiente del metamorfismo regionale dominato da temperature, pressioni e caratteri intermedi fra
gr. péoo? 'medio 'e da zona (v.).
mes-, con valore negativo, e da [as] pettazione (v.)
più importante dei riti cristiani, istituito da gesù cristo nell'ultima cena, nel
epistole e dal vangelo), intercalate da un salmo responsoriale e da un canto
, intercalate da un salmo responsoriale e da un canto di acclamazione, a cui
altare consacrato e può essere celebrato solo da chi è insignito dell'ordine del presbiterato
messa in memoria di quella passione. francesco da barberino, i-147: solo al cor
sono congiunte tra di loro così strettamente da formare un solo atto di culto.
... comincia la messa, officiata da un prete dalla barba fulva, robusto
piana, essendo alla chiesa il signore da parte, andò alla detta messa quasi in
: la seconda di due messe celebrate da un sacerdote nello stesso giorno. -messa
fondata: messa il cui obolo proviene da lasciti di fondazioni pie di perpetua o
, anzi che dal solo inserviente, da tutti i fedeli, i quali recitano
, di suffragio, dei morti o da morto: messa celebrata con paramenti neri
in chiesa, c'è stata messa cantata da molti preti, e 16 messe di
fosco avvenire, non più ravvivato né da constulti, né da cure lunghe, né
più ravvivato né da constulti, né da cure lunghe, né da funerali né da
constulti, né da cure lunghe, né da funerali né da messe di requiem.
da cure lunghe, né da funerali né da messe di requiem. d'annunzio,
obolo è offerto di volta in volta da un fedele, sia per la propria
per lo più con particolare solennità, da un sacerdote appena ordinato. iacopone,
iacopone, 1-83-35: quando la prima messa da te fo celebrata, / venne una
679: vogliamo noi fare le cose da bestie? non ha ella a udire la
, celebra il sommo pontefice, assistito da duè diaconi, da due suddiaconi e da
pontefice, assistito da duè diaconi, da due suddiaconi e da numerosi ministri inferiori
da duè diaconi, da due suddiaconi e da numerosi ministri inferiori. -anche: quella
, ii-8: il sommo pastor, da dio provvisto, / viene abbasso in
per i propri parcerdote, in modo da contribuire più o meno rocchiani. largamente
messa per una determinata intenzione; derivante da un legato pio, deve essere celebrata,
di messe. ferd. solenne, celebrata da un vescovo oppure da un martini, 4-19
. solenne, celebrata da un vescovo oppure da un martini, 4-19: don antonio era
don antonio era una specie di procacciaabate o da un prelato insignito dell'apposito liturgico sempre in
giorni che lo predetto giusto era liberato da quelle pene per quelle trenta messe.
del sancto gregorio. -libro da messa: v. libro1, n.
n. 5. -popol. gesuita da messa: membro della compagnia di gesù
ricevuto l'ordine del presbiterato. -frate da messa: v. frate, n.
dal piemonte le poche centinaia di gesuiti da messa. -messa ancora buona:
in onore del diavolo, che si celebra da persone che praticano la stregoneria (o
alla messa! 'facendoli andar via da un posto. d'annunzio, i-84
buonaccorsi, 1-vi-189: questo stoppino lavora da ogni lato. e'viniziani fanno il
, stava alle messe. s. caterina da siena, v-288: m'impose dio
san gregorio. -dire una messa da cavalcare: celebrarla in gran fretta.
cercava un capel- lano che dicesse messa da cavalcare: dui se gli offerseno,
si vegga conclusione. -essere da o di messa: aver la potestà di
, 5-208: signor maestro, siete voi da messa?... / son
ha gran tempo, un messer mico da siena, priore nella pieve principale;
la messa. vittorini, 1 -77: da s. antioco suonano a messa.
prese. (a chi non trova più da fare in un tema o simili,
questo tempo par la felce scalza / sia da alcuno, che spegner va cercando /
scema. vettori, 116: da prima quando essi nascono [gli uovoli dell'
susini e d'albicocchi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
oro, per una messa che fe'colo da scorno di fiorini 500, assegnati sopra
situazione, giuridica o materiale, prodotta da tale atto o dalla correlativa operazione esecutiva.
si attua l'esclusione di una persona da una comunità; espulsione, proscrizione,
deputati e di dieci senatori, eletti da ciascuna delle due camere, ogni volta
e al pallino all'inizio della partita da parte di un giocatore, in modo
parte di un giocatore, in modo da rendere difficile all'avversario la giocata successiva;
prova e la correzione dei programmi eseguita da un terminale remoto in un sistema time
ottico, di una macchina fotografica o da presa, ecc., che si effettua
[il sceria, mansione svolta da un corriere. -per vescovo]
, si debia avere cento legni seguaci. da ponte, 296: io era pe'soliti
servizio pubblico di comunicazione e di trasporto da un luogo all'altro con carrozze.
(sec. xiii), deriv. da message * messaggio ', specializzato
che in fretta vanno, / rinfrescan da la sete al freddo rivo. tavola ritonda
messaggieri, i quali andranno e verranno da me a te. pulci, 5-7
tansillo, 1-24: io ben v'avrei da scriver più di questo: / ma
di altri, spasimanti di avere carne da fare buon brodo per la signora che
sventura. 2. angelo mandato da dio a recare qualche annuncio agli uomini
e furo altri infiniti in quello instante / da tali messaggier portati a dio. alamanni
ed io: quali sono i doni che da questi immortali messagiere sono a gli uomini
-informatore. s. bernardino da siena, 170: lo scarafaggio ha questa
/ è un dio lascivo, / nato da un tremolo / moto furtivo, /
determinante di un dato effetto. bartolomeo da s. c., 3-7-5: come
mostra- trice di buona natura! marsilio da padova volgar., i-1-1: per
tipo popolare fondato a roma nel 1884 da angelo som- maruga (1857-1941).
o di un verricello a manovre lontane da essi. -disus. nave messaggera:
el nuncio e messaggiero, niente riferisce da sé, ma espone quanto da altri
riferisce da sé, ma espone quanto da altri è stato commessogli. tasso, n-iv-435
baldi, 185: beffate ebbe da lei che 'n cipro nacque, / e
. frugoni, i-5-89: digli che da felino / su lievissime penne / un
/ di pugne non mentì. veggo da lungi / sorger, portando ne l'
peregrina / da l'alte nubi a la città s'inchina
(sec. xii), deriv. da message * messaggio '; cfr.
, annuncio, informazione, avviso trasmesso da un mittente a un destinatario, sia
augel che va e no rivene. compagnetto da prato, 232: deo!
agrippa, per occulti messaggi de'suoi chiamato da roma, v'era volato per mare
. a sfiorare appena certo messaggio portato da un membro del parlamento circa supposte condizioni
isposa. egli pensa che i messaggi da fileno a biancifiore e da biancifiore a
che i messaggi da fileno a biancifiore e da biancifiore a fileno siano spessissimi. leggenda
g. rucellai, 599: né da la corte mai si fan lontane [le
gli innumerevoli messaggi olfattivi che mi giungono da ogni parte. 5. complesso
messaggio di modernità e di verità lasciato da verga, serao, fucini, fogazzaro
di tono solenne, pronunciata o trasmessa da chi detiene un potere civile o religioso o
. -polit. comunicazione ufficiale indirizzata da un capo di stato agli organi legislativi (
quando il capo dello stato faccia leggere da persone da lui appositamente delegate il *
il capo dello stato faccia leggere da persone da lui appositamente delegate il * discorso '
corso della seconda guerra mondiale, dapprima da radio londra e, in seguito, dalle
non l'unico), sono trasmesse da un mittente a un destinatario il quale
messaggero, ambasciatore. giacomo da lentini, 30: tanto sete alta e
la gorgiera gli si era moltiplicata a segno da poter reggere a paragone col più morbido
. eccles. \ liber \ missalis, da missa 'messa '. messale2
lat. eccles. missalis, deriv. da missa 'messa '.
arti messalinesche. = deriv. da messalina. messalino, sm.
43-26: scostati un poco, scostati da casa; / fa che le cittadi odano
, 86: dopo questo accidente si cominciò da ogni parte a far la guardia con
galli, per ch'ei si diceva che da veiento a roma andavano a torno messaggi
cherubin maggio / magno esser messaggio / da magno a magno dea, sor magno
4. dimin. messaggétto. bianco da siena, 47: rispondi quand'odi chiamare
: apostolo, d'attavante e di liberale da verona. ojetti, ii-769: l'
fu l'anima sazia / che tolse da un affresco / o da un missale il
/ che tolse da un affresco / o da un missale il fresco / sogno di
uomo di mezz'età con un'aria da disperato. papini, ii-673: quando
ed è documentata, sia pure scarsamente, da alcune glosse e iscrizioni, raccolte e
col corpo globulare e i manici ornati da quattro rotelle o trozze), sono
rotelle o trozze), sono caratterizzati da decorazioni geometriche opache, monocrome o bi-
= voce dotta, lat. messapìcus, da messapii 'messapi messaria, v
ciro di pers, 213: da torride tempeste / o quante messi dissipate.
ma senza solitudine, / repressi squilli da prostrate messi, / estate. 2
considerare quanto è stato veduto e notato da altri. ghislanzoni, 18-137: ho
di mostrar loro quanta messe di idee scaturisse da quella apparente aridità. linati, xii-57
, mia fiorenza, che arida messe da questo scribacchiamento, da questo resoconto d'
che arida messe da questo scribacchiamento, da questo resoconto d'impertinenze. gadda conti
spinto e dall'onore acceso / e da santa, esemplar, comun fervenza, /
, che hanno per lo più origine da una medesima causa. chiabrera,
un velo sul capo, poi, coronata da spighe e florida e clemente.
unicamente a coltivare dagl'ingegni italiani e da cui grande messe ricoglievano di lode e di
delle prime quattro sedi può essere sostituito da uno spondeo. = voce dotta
dei messeni e alla regione del peloponneso da essi abitata. -stor. guerre messeniche
che voi abbiate tanto vento in corpo da poter anche fare in casa vostra i cavalier
del tosone. = deriv. da messere, col sufi, -aggine, che
manchi. = deriv. da messere, col sufi, -atico, che
repubblica fiorentina trovo io l'anno 1186 da tre consoli esser governata, piero bostichi
la signoria alberto dal canale sì a verno da la badia a san donato diece staia
, 28-77: fa sapere a'due miglior da fano, / a messer guido e
nostro amoroso messer cino / novellamente s'è da noi partito. tavola ritonda, 1-2
, signor di melano, essendo trafitto da un mugnaio con belle ragioni, gli
tutti si chiamano messere. s. caterina da siena, v-10: quello che voi
sua maestà, l'altro missier beneto da ravena, capitanio di la artellaria cesarea.
percioché questi giorni addietro mi furono date da messer giulio vasaiini, libraro di questa
dicono. pancrazi, 1-14: fin da ragazzo, in villa il machiavelli non
, / mesere frate guittone. rainerio da perugia volgar., v-64-1: voi,
mi credea del tutto esser partito / da queste nostre rime, messer cino, /
prendere la sua via. 5. bernardino da siena, ii-457: che diresti se
mia gente cola in terra! perché da niuno fui desta? ».
di fiorentini piccioli. s. caterina da siena, ii-288: voi, madre
la tua arte e che procedono solo da quel buono senno che dio ti diede
mo'no se coven ». bartolomeo da s. c., 4-4-2: dice
come può; fortunato lei che non ha da pensare alla famiglia; s'aiuti,
ciglio sì semplice bellezza. -accompagnato da un agg. possessivo con valore rafforzativo
due cotanti. s. bernardino da siena, 108: lo studiante,.
pare che credi che ogni altro, da te in fuora, sia una bestia.
le fanti... pendano più tosto da madonna che da messere. n.
. pendano più tosto da madonna che da messere. n. franco, 5-54:
, 170: essendosi egli fatto una cappa da messere, vi gettò su, non
i capi del consiglio de'dieci] da missier e capitani. boerio [rezasco]
. in friuli con tre lettere sigillate, da disuggellarsi e leggersi cadauna in presenza del
, il messer dello spedale si dice da ciascheduno. gigli, 4-82: presso i
a dirigere un'attività collettiva. girolamo da empoli, i-22: in quel tempo tutti
esortazione del reverendo padre frate iero- nimo da ferrara,... si ragunavano insieme
ciò che detto / fu al messere da le ortiche: / fatti indietro, o
perché il boy le è in grado da poter mancare ogni giorno, e come è
) e la rogna sono due mali da darli del messere per eccellenza. galileo
volta che il padrone / m'ha da dir certo manco che messere.
manco che messere. -essere cose da dir altro che messere: trattarsi di
mai fuor della culla, / son cose da dir altro che messere.
re di francia, noi arem tributo / da tutto il mondo; perché la colonna
, che tu sei fatto il messere da questi giovanacci. -passare per messere
/ in lieti balli, la moglie ha da ire. -vedersi il messere: avere
) e messire (nel 1277), da cui passò anche nell'ingl. messire
giu- reràe e non soderàe soficientemente dinanzi da messere lo esecutore delli ordinamenti della giustizia
detta corte. = deriv. da messo2. messeròlo (messaròlo)
voce di area sett., deriv. da messora (v.); cfr.
dette a strapazzapagnotte. = deriv. da mèsse. messétta [mezzétta)
luca sanza altro messetta, come religioso da religioso. 2. stor.
diti, che tutti li danari si trarano da mo'a mexi 4 li sotoscriti dacii
bernardin pozzetto. = deriv. da messetto. messétto (messéto, messito
in quanto, conforme alla promessa fatta da dio ad adamo e rinnovata lungo il
sono esso, che parlo teco. felice da massa marittima, xliii-259: or pensa
, titolo attribuito a chiunque fosse investito da dio di una missione nei confronti del
, ii-580: l'avvento suo fu predetto da molti profeti e sibillini versi e segni
bacone è il rivelatore della materia, da lui comincia la fisica moderna; egli è
sf. messianità. = deriv. da messianico. messiànico, agg. (
come figlio del dio vivente, formulato da san pietro a cesarea di filippo.
etrusche del millenario, o inspirato da un'eco di sentimenti messianici che venia
: che pace messianica, sotto quel cielo da re magi, dove s'accendono meteore
avvertibile appena, che però si esalava da tutte le sue azioni e le sue
ideale intravvisto. = deriv. da messia', cfr. fr. messianique,
d'alleanza fra dio e israele, da estendersi poi a tutte le genti, e
reforo elettrico o romba una vaporiera o da un metallo suscitasi calore e luce.
e luce. papini, 39-61: da ragazzi fu anche mazzini il nostro laico
altre bacature, ci potrà forse venire da disincantati savi e avveduti, coscienti dei
e riformisti ha la superiorità che scaturisce da una terribile coerenza ideale e da una
scaturisce da una terribile coerenza ideale e da una limpida fede, ingenua e combattiva,
... senza cioè l'ambigua fuga da se stesso che altro non può apparire
del fatto sociale. = deriv. da messianico], col suff. collett.
assertore del messianismo. = deriv. da messianismo', cfr. fr. messianiste.
legittima messianità. = deriv. da messianico], col suff. -uà,
sua dignità messianica. = deriv. da messia, col suff. sostantivale -aio,
sulla civiltà indigena messicana; trarre ispirazione da essa. piovene, 10-330:
etniche ed archeologiche. = denom. da messicano, col suff. verbale -izzare
in umido. -anche: polpetta insaporita da spezie piccanti. -fetta di prosciutto cotto
tipo di aperitivo. = deriv. da messico', cfr. spagn. mejicano.
esecutivo mi sono per mezzo vostro spedite da esaminare. monti, 11-86: milano,
frumento, / del buon frumento da le spighe d'oro / maturanti in
dell'hugo e cresciuto nell'ambiente rinnovato da quella potente respirazione di gran poeta portò
dona le messi ': voce coniata da fabre d'eglantine nel 1793.
perciò che messer lionato era gentiluomo che da tutti si faceva amare. brusoni, 1000
piano più alto del miocene, caratterizzato da formazioni sangue. piovene, 6-291
), sf. teatr. inletto da assassini inesperti che cercarono di simulare ilsieme delle
complesso degli elementi che compaiono ferito da sé, nella speranza di esser rimandato a
. cecchi, 2-155: il « vestito da povero » si può dire zione, movimenti
, il reduce ulisse, poco avrebbero avuto da hofmannsthal, per uno dei loro drammi
, o rivolto a trarre effetti spettacolari da un fatto determinato (e può recare
messa in scena quasi fastosa: sì da giustificare l'altissimo onorario che il dàuli
; le quali... circondavano da ogni lato il carro funebre a guisa di
: di franco artefice tenue lavoro / da le grazie tornito / qual nuovo cerchio di
affatto capito che si trattasse di travestirsi da prete. -ostentazione presuntuosa, esibizione
lxiii-54: tant'è [l'uomo] da blasmare / quant'ha potensa / e
possa ghermirlo. = deriv. da messo1, con doppio sufi.
in fichi freschi li furono mandati. filippo da massa, lxxxviii-1-596: si trova [
... nell'assedio messogli attorno da francesi. -eretto, innalzato (
la silvia, detta 'bella gamba', messa da trovatore: lei non indossava che costumi
un vecchio, con la barba messa da malato. 3. arredato,
all'antica, con quadri, cassoni da nozze, stoffe, eccetera, qui a
fregio tutto messo ad oro, / da mastri eletti e d'ogn'intorno cinta
nella sua qualità, tutte le provviste sia da guerra che da bocca, che si
tutte le provviste sia da guerra che da bocca, che si troveranno in essere al
manzoni vuole una nuova letteratura.. da lui sono usciti certi princìpi che, messi
un grandissimo pianto e guai altissimi messi da una donna. ottimo, ii-229:
si possa intendere anche un grido messo da un'altruomo. 11. ant
, 30-10: un di lor, quasi da cielo messo, / « veni,
la perseveranza nostra, promettendoci come messi da dio la retribuzione eterna per farci insuperbire
: per miracolo manifesto di un cervo messo da dio, passato il fiume presso a
è questo un fulgore di guerra / misso da lui. 13. rivolto, fisso
adesso / ricompie forse negligenza e indugio / da voi per tepidezza in ben far messo
di felicità sia costa, / messo da dio ne l'anima ben posta.
pulci, insistentemente. folgore da san gimignano, xxxv-11-417: la notte 'l
uscita: v. uscita. -messo da parte: v. parte. -messo
su alla meglio. -messo su da qualcuno o da qualcosa: fomentato,
. -messo su da qualcuno o da qualcosa: fomentato, istigato, sobillato
. messi su, come si crede, da piero capponi, che era inimicissimo del
rovano a un garzo- nastro messo suso da i convitti e tentato da le carte si
nastro messo suso da i convitti e tentato da le carte si dee truffare il don
stato delle cose sopravvenne la espedizione data da cesare a lopes urtado; il quale essendo
la gran sala della sua casina agitatissimo. da un pezzo aspettava il messo di donna
questo pane [benedetto] fu, da un messo del priore, recato in
messo, però che la cateruccia non è da fare pensiero. 2. spirito
, 1-32-40: l'alto messo onorato / da cel te fo mandato; / lo
viii-1-243: questo nome angelo è derivato da un nome greco, cioè « aggelos
trissino, 2-3-9: non ti partir da noi, celeste messo, / governa il
gozzi, i-8-215: vinto il poeta da cotanta luce / cala con umiltade le
legato e messo di cristo, e pregovi da sua parte che facciate pace con lui
/ con l'altre insieme. antonio da ferrara, 181: poi lì d'astrologia
demonio. ariosto, 46-78: fe'da costantinopoli a parigi / portare il
crudeltà mostruosa. montale, 5-92: da poco sul corso è passato a volo
egli non poteva venire a lui. andrea da barberino, ii-131: e1 secondo dì
sanato delle ferite, che toccò mortali da malatesta, andreuolo niccolini, malcapitato messo della
semplicemente messi): legati straordinari istituiti da carlo magno e inviati nelle province dell'
ufficio quattro mesi. s. bernardino da siena, 769: i messi..
-dir. amm. funzionario dipendente da un ente, da un ufficio o
. funzionario dipendente da un ente, da un ufficio o da un'autorità locale e
un ente, da un ufficio o da un'autorità locale e incaricato di eseguire
comunicazioni agli interessati degli atti promulgati da tale ente, ufficio o autorità: messo
pietate, e va incarnata / e da la veste tua siano vestiti / questi
veggio i belli occhi, e folgorar da lunge. tebaldeo, egl.,
mandato a cercare un altro. -servire da messo o di messo: esercitare la
messo che se stesso. (che servirsi da sé)... perché si mova
: negli alberghi publici d'alamagna alle tavole da prima si pongono messi pessimi, né
in tavola ', nome d'azione da mittère 'mandare '; cfr. fr
. [falx] messoria 'falce da mietere '; cfr. ladino mesàl e
lat. messor -fìris, nome d'agente da metère 1 mietere '. messóre2
grano. -falce messoria: falce da mietitura (v. falce, n
lat. messorius, agg. verb. da metère * mietere '.
. e letter. mietitura. cassiano da macerata, lxii-2-iv-139: il re fa sigillare
3. locuz. fare mala messura da qualcosa: soffrire le nefaste conseguenze di
lat. tardo messura, nome d'azione da metère * mietere '.
cose imbarcate. = deriv. da mettere, nell'accezione di 'portare a
modo struggente e patetico; in modo da suscitare impressioni dolorose, profondo turbamento,
nodo più rilevato. carducci, 1069: da quel verde, mestamente pertinace tra le
buono. = nome d'azione da mestare. mestanza, sf.
dello scuro. = deriv. da mestare. mestapòpolo, sm. invar
. gadda, 15-207: il mastio idolatrato da la femmina è quello ch'è addobbato
mettivi suso lib. 6 di manganese da orciolai: è color sanguigno: e mesta
cappello e mestatili, ne faccia cavare uno da un fanciullo minore di 15 anni;
. fagiuoli, iii-7: chi pigliar da sé vuole ogn'impiccio / e solo voi
, sarò nel caso di conoscere più da vicino che cosa mestano costoro, vedrò
5. intr. figur. darsi da fare con grande fervore, per lo
notate che non bisogna voler punto negoziare da sé, ma lasciar mestare a quel
. pananti, i-375: perché faccia da giudice pilato, / perché il fracassa
e, inimicatisi genovesi e córsi, lasciano da capo ogni cosa in asso. nievo
3. frammischiato, inframmezzato. guido da pisa, 1-348: stavano mestati insieme gli
a galla. = deriv. da mestare. mestatóre, agg.
conseguire i suoi fini, si dà da fare con indiscrezione, con zelo eccessivo
annunzio, v-1-44: chiamarsi italiano sarà nome da rossore, nome da nascondere, nome
italiano sarà nome da rossore, nome da nascondere, nome da avere bruciate le
rossore, nome da nascondere, nome da avere bruciate le labbra. intendete?
tanto in tanto, istigati e fomentati da mestatori iniqui, sono cose deplorevoli ma
gli sbirri e disse: -un losco vagabondo da troppo tempo infesta il nostro territorio seminando
torbido. = nome d'agente da mestare. mestécca, sf.
... della provincia di flascla e da quella di mestecca, nascono quelli animaletti
. di area sett., per aferesi da domestico. mestère, v.
. = voce dial. deriv. da mesterio (var. di mistero),
del canto. = deriv. da mèsto, sul modello di tristezza.
grossa bene. = deriv. da meschiare, var. ant. di mischiare
] li comandava, né dubitava, quando da lui alcuna cosa gli era negata,
di mestibil noia. = deriv. da mèsto, col sufi, degli agg.
stucco che si spalma su una parete da dipingere. vasari, i-164:
seccativi, come biacca, giallolino, terra da campane, mescolati tutti in un corpo
, 1 -7: accanto al salotto da ricevere, seguita il salottino da lavoro,
al salotto da ricevere, seguita il salottino da lavoro, tutto dipinto a fresco da
da lavoro, tutto dipinto a fresco da buon artista: l'impiantito è anche
di mestica. = deverb. da mesticare1. mesticalo, sm. region
benissimo: il fiato delle bestie fa da termosifone, i fieni ed i trifogli odorano
di sabbione. = deriv. da mesticare1. mesticanza (misticanza,
652: molt'è contrariosa simiglianza, / da quel che dolze rende sanz'amaro,
misticanza. soderini, i-203: la calcina da per se stessa non tiene e non
misticanza 'la mescolanza di varie piante da insalata (sia nella semina che sulla
di machiavelli e bodin] hannosi a bandire da questa tavola. milizia, vi-162:
vari rapporti presi di qua e di là da ciascuno de'tre ordini per compone un
e xvii). = deriv. da mesticare1', cfr. umbro ant. misticanza
ombre, non gli fusse stato insegnato da altri, ma che da sé l'avesse
stato insegnato da altri, ma che da sé l'avesse trovato. r. borghini
antichi dei marmi], prendono più colori da dipintori e gli vanno mesticando insieme con
mai più misticare. -darsi da fare con secondi fini o in modo
un orco ed anche peggio, / diventa da consiglio e da maneggio. =
peggio, / diventa da consiglio e da maneggio. = dal lat. *
altri, e campare. = da domesticare (v.), per aferesi
crusca. boccamazza, i-1-424: si ha da pigliare una pelle di castrato fresca,
e pianare le tele e tavole mesticate, da potervi dipignere. emiliani-giudici, 1-223:
sulla strada di rignano, a mezzo miglio da casa mia, in un gruppo di
l'industriale. = nome d'agente da mesticare1. mesticciare, tr. (
li risposi. = deverb. da mesticciare, sul modello di pasticcio.
di pece. = deriv. da mesticciare. mesticherìa, sf.
di cordami, nel quale chiodi, catene da pozzo, coltelli, si alternano con
ferramenta. = deriv. da mestica. mestichière, sra.
mestichière, sra. spreg. pittore da strapazzo, di scarsa abilità, adatto
mestic'iiere. = deriv. da mesticarel. mestichino, sm.
suoi quadri. = deriv. da mesticare1. mestìcia, v.
i mestierai. = deriv. da mestiere. mestierante, sm.
. cinelli, 11-176: a passar da quei freddi corridoi dipinti di smalto bianco
nella materia orma tanto luminosa e profonda da convertirla quasi nel genere testé nominato dei
trascendentale balordo. = deriv. da mestiere. mestière (ant. e
pallafreniere della detta reina,... da troppo più che da così vii mestiere
... da troppo più che da così vii mestiere, e della persona bello
questa virtù si dice solerzia o industria. da questa nascono tutte l'arti mecaniche:
arte, distingue: il 'mestiere * è da meno... società di soccorso
'bassi mestieri ', così detti da chi forse ha l'anima più bassa de'
e atti vili. vile anche il mestiere da re, se re d'anima servile
tutti, e c'è pure / da divertirsi domeniche e feste. moravia, xi-173
. -per estens. opera fornita da chi esercita un'attività manuale; prestazione
prestazione d'opera, servizio. francesco da barberino, i-94: dal lor amore [
siri, v-2-915: questi, assistito da sei consiglieri persone litterate, che si
, che annualmente si cambiano e vengono da venti- quattro de'più vecchi del popolo
a racconciare i navili e li strumenti da navicare. aretino, iv-3-315: nicolosa
de'corrieri / più quel dappiè che da cavallo approve, / sendo quasi mestier
si leverà a romore. s. bernardino da siena, 629: se tu vuoi
mente con sì larghi interessi che, avendo da giovine cominciato a far questo mestieri,
, 9-87: il commercio è mestiero da vigliacco. foscolo, vii-115: quando si
naturale giustezza. vit antonio da ferrara, 18: innamorossi de paisi strani
torini, 5-267: noi, sentendo trattare da scribacchini degli d'ogni mal'arte
le ciancie e le di tormi affatto da questo mestiero di far versi, perché frenesie
che piscian nel cortile: / questo da tutti i maestri, e forestieri e nostrali
vita, gli è riuscito difficile imparare da vecchio il mestiero di re nell'apparenza,
noi moriamo dalla voglia di essere governati da voi »! bel complimento per umberto
a queste armi, ché non è mestieri da donne né me ne intendo, e
sovvengati, camillo, quante fiate partendoti da la camera e, non v'essendo dentro
che, tirato appresso al muro, da sé s'inchiava. pertanto 10 non
ii-115: l'osservar tante regole è mestier da pedanti. martello, 269: io
mestiere, aizzare i generosi, e abbandonarli da ultimo alla rovina. -ant
che a divenir così fatto ci sono da mestieri di tal facoltà insegnate.
il mestiere di noi miserabili: non scuoterci da dosso la sonnolenza, se non in
-categoria sociale, ceto. guidotto da bologna, 1-3: io, frate guidotto
bologna, 1-3: io, frate guidotto da bologna, cercando le sue magne virtudi
lor forza strainero / lo core umano da vertù d'amore: / cioè,
presto / che quel non è mestier da abborracciare, / però si contentaron dell'onesto
non volglio ned amo né chero / da voi, valente rosa fresca d'orto,
che più d'altri gli piace. piero da siena, 1-49: or come la
dicevano: « passiamo oltre e leviamoci da queste sedie ». 15.
o qualsiasi altra scena) rappresentata mimicamente da uno dei partecipanti. 20. mestiere
. mestiere cattivo: in liguria, rete da pesca a strascico, trainata da due
rete da pesca a strascico, trainata da due tartane; tartana. 21.
. ant. legno di mestiere: nave da carico (v. carico2, n
, 7-74: io non ho galee armate da battaglia, ma legni di mestieri e
-al mestiere: come si deve, secondoarrolati da condottieri di mestiere. tommaseo [s.
). chiabrera, 1-ii-403: è da pensarsi / ch'ei fosse muto,
adoprarsi perch'altri lo apprenda in maniera da camparne la vita. -darsi a
: tutte queste rime sono trascritte non da copisti di mestiere, né per mestiere,
di mestiere, né per mestiere, ma da uomini colti, letterati, che sapevan
i lettori che sanno dedurre conseguenze generali da certe particolarità poco rilevanti al giudizio degli
a litigar l'elemosina con quelli talvolta da cui in altri giorni l'avevan ricevuta.
ma quelle che l'insegnante si fa da sé. -di proposito, deliberatamente
/ mi fa dolere in coraio. bartolomeo da s. c., 6:
così fatta vivanda, sanza lo quale da loro non potrebbe esser mangiata. idem
, 6-3-81: fu compreso in vilna da una sì forte e ostinata infermità, che
mestiere pagarli. — essere mestiere da qualcuno: essere affar suo,
... questo non è mestier da voi; a quante azioni porrete mano,
— fare il mestiere: lavorare, darsi da fare. verga, 3-63: -
, n. 62). guidotto da bologna, 1-35: si può il fatto
tutte le cose che fanno di mestiero. da porto, 1-289: a noi fa
fa mestier che tempo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
tosto venire su le labbra più cose da dire che non facesse mestieri].
altro articolo terremo parola delle strade ferrate da noi denominate provinciali. molte possono,
? -farne pratica. paolo da certaldo, 252: simile ti dico che
, anche moralmente riprovevole, per guadagnarsi da vivere. pananti, ii-126: dagmi
c'è di nuovo? -abbiamo da stamane un bèllissimo caso urgente. i
, 2-55: faceva servizio sui merci da saline a pisa o da saline a
sui merci da saline a pisa o da saline a grosseto. stava fuori anche trentasei
con qualche non triviale artificio, maneggiato da me con finezza, se non d'
un atteggiamento o un comportamento diverso da quello tenuto abitualmente. c.
va. / sotto mentito aspetto / fa da mendico in terra / e chiede il
usasi nel figurato, del prendere altri abiti da quelli di prima, -non
in vita mia. -non essere mestiere da tutti: con riferimento ad attività,
,... il quale, essendo da lei, per onorarlo, invitato a
un compito, una mansione. francesco da barberino, iii-23: per che dal pensier
: oh! bella... ha da cavarmi i capelli perché 1 tedeschi
. -figur. saper trarre profitto da determinate situazioni o circostanze; riuscire a
a mazzini] accusa di peculato, cadde da sé senza mestiero difese, e adesso
strapazzare. -vivere di mestiere: guadagnarsi da vivere esercitando un'attività manuale.
però mai sì poco che, costretti da povertà, si gittino fra'meccanici e
aver cura de'putti, non è mestier da tutti. ibidem, 177: ognuno
. ibidem, 349: lavorare è mestiere da buoi. ibidem, 350:
a martello, voi benissimo sareste omaccini da dire: l'innominato tale questa sera ha
altrui mestiere; il far ridere non è da lui. fagiuoli, iv-37: finalmente
zione rassegnata, ma non disgiunta da amarezza, disappunto, risentimento, di
nostra, quanto d'altra persona amata da noi caramente; sì come la madre
, xiv-372: io soffrivo la mestizia sin da fanciullo; la sventura, la riflessione
re, la sua grandezza e gli edilìzi da lui fondati, visibili dalla città,
e mesticia, sì che dietro tal acto da può'rimane il corpo tuto prostrato et
disus. intensa afflizione dell'animo provocata da un evento o da una situazione spiacevole;
dell'animo provocata da un evento o da una situazione spiacevole; dolore, sofferenza
propizia / al bon fileno, standogli da canto / e lavagli dal cor ogni
foscolo, iv-381: jacopo pareva inondato da una dolce mestizia e il suo aspetto
roberto, 1-89: si sentiva invadere da una mestizia dolce. rebora, 78:
bentivoglio, 4-373: concorrevano gli abitanti da ogni parte ai luoghi più frequentati,.
di un abito, di un abbigliamento da lutto. brusoni, 1-43: volli
dissapore. tasso, n-iii-879: da la amistà per sentenzia di cicerone è
= voce dotta, lat. maestitìa, da maestus * mesto '. mestiziante
fìattòtrattòflattòtraàt mandovvi. = deriv. da mestizia, col suff. del part.
, cupo, scontroso; che è afflitto da un dolore profondo e chiuso; abbattuto
iv-248: michele non staccava gli occhi da sua sorella, gli pareva mesta e
in ciascuna forma e vario e sempre diverso da se stesso: co'cacciatori è cacciatore
diede. scalvini, 1-120: costoro sono da dire adulatori; non i ritrosi,
profonda tristezza e rassegnazione non disgiunta da amarezza, disappunto, risentimento; che rivela
strano cielo, / come fior stretto da rabbioso gelo, / il vago aspetto va
, 2-105: il cordoglio che trasse porzia da queste sconsigliate parole di livia non potè
livia non potè meglio essere espresso che da quel mesto silenzio, col quale,.
mesta ed indulgente, non scevra però da un sentimento leggiero di superiorità, da
da un sentimento leggiero di superiorità, da una sfumatura d'orgoglio, proveniente forse dalla
e diva, / ogni mesto pensier da te disgombra. epicuro, 104:
i quali sono celebrati e non già da quelli che attendono all'allegrezze, ma
quelli che attendono all'allegrezze, ma da quelli che adorano e riveriscono la virtù.
, non già belle. -originato da tristezza, amarezza, malinconia. de
, pigliando a dime le lodi, ha da lamentare, nella perdita del collega,
paterno suolo! -temperato, offuscato da una nota di tristezza; soffuso di
gemelli careri, 2-ii-213: la lontananza da voi... fa sembrarmi amara
sol, su questo colle amato, / da te prend'oggi e dal mio re
: due tamburini di bronzo si battevano da due ragazzi, e una tromba appresso
ragazzi, e una tromba appresso sonavasi da un uomo in suono mesto e lugubre
foscolo, sep., 1-9: né da te, dolce amico, udrò più
carducci, 689: la signora lucia, da la cui bocca, / tra l'
che nel cuor mi sta, / come da un sirventese del trecento, / piena
oggetto, ecc.); pervaso da un'atmosfera di tristezza, inospitale (un
, un'età); contras- segnato da eventi spiacevoli o da circostanze sfavorevoli,
; contras- segnato da eventi spiacevoli o da circostanze sfavorevoli, infauste; pieno di
mai sciolte. leopardi, 3-140: assai da quello / che ti parve sì mesto
fiori. -austero, serio, da lutto (un abito). giorgio
, per non esser mai punto discordante da voi, non con altra apparenza che con
leopardi, 5-31: le meste rote / da poi che febo instiga, altro che
portar la morte. = comp. da mèsto e che3 (v.).
utensile di legno o metallo, costituito da una parte tondeggiante, per lo più
ma può essere anche piana e circondata da un bordo rialzato), usato per rimestare
i liquidi durante la cottura { mestola da schiumare) o estrarne i cibi solidi
: perché non aveva gli strumenti propri da farla bollire e stemprarla [la cioccolata
in forma di gran cucchiaio, forato da buchi assai grossi, che serve per
scoli ben tutta l'acqua. 'mestola da stiumare ': arnese che ha somiglianza
mestone. 4. region. cazzuola da muratore. fil. degli albizzi,
sia del tutto pulitamente disteso come ha da stare. bracciolini, 1-13-1: avean
penitenziere maggiore prendendo in mano una mestola da murare di argento dorata, da un
mestola da murare di argento dorata, da un schifo, che il maestro delle cerimonie
cento marmitte '. 8. mestola da pesce: coltello a lama larga e
. carena, 2-242: 'mestola da pesce ': specie di coltello,
, di figura per appunto delle mestole da giocare alla palla. fagiuoli, iv-127
i miei scritti hanno l'entrata libera da per tutto dove i padri hanno la mestola
siamo uomini e se non abbastanza seri da fare tenere a voi la mestola degli affari
d'una santa ragione, e'fu da ultimo chiamato a dar le leggi alla patria
a me, parendomi più tosto impresa da altri uomini... che da
impresa da altri uomini... che da un par mio, che so poco
cioè che chi si può far la parte da sé, se la fa buona.
v.). = deriv. da mestare, col suff. strumentale -ola (
mestare, col suff. strumentale -ola (da -olo, come pungolo da pungere;
-ola (da -olo, come pungolo da pungere; cfr. rohlfs, 1085)
praticando meco, non si avesse acuito da i molti discorsi militari che ogni giorno
cadono di bocca? = deriv. da mestola, n. 9.
mestolàia, sf. supporto, costituito da un'assicella munita di ganci o da
da un'assicella munita di ganci o da un tessuto bucherellato, al quale si
, le schiu- marole e altri attrezzi da cucina; mestoliera. tommaseo [
, od anche pezzo di panno bianco, da fermarsi al muro, con buchi per
e frullini. = deriv. da mestolo. mestolàio, sm.
più esercitando il commercio ambulante) utensili da cucina. tommaseo [s.
simili. = deriv. da mestolo. mestolata, sf.
crepacci e tutta ragnateli, / che da tutte le bande / si sgretola, e
dentro la testa. = deriv. da mestolo. mestolato, agg. dial
tutti i modi. = deriv. da mestolo; cfr. milan. e piemont
altri minuti utensili. = deriv. da mestolo. mestolina, sf. piccola
. piccola mestola. -anche: utensile da cucina, costituito da un manico e
-anche: utensile da cucina, costituito da un manico e da una paletta provvista
cucina, costituito da un manico e da una paletta provvista di piccoli buchi o
infilano i mestoli. = deriv. da mestolino; la forma femm. è registr
; la forma femm. è registr. da p. petrocchi. mestolino
porge in mano a quei che ha da invitare; / e l'ugnanese,
un mestolo in mano, versava la minestra da una zuppiera fumante dentro le scodelle che
bastoncino sinché non sia divenuta soda e tenace da attaccarsi a grumi ad esso bastone.
mestolo di mano a qualcuno: estrometterlo da un'iniziativa, usurparne il potere.
v.). = deriv. da mestare, col sufi, strumentale -olo;
è la sua dama, è governata da me, conobbi a prima vista che
quel che avanza. = deriv. da mestare. mestoridènte, agg.
tremula stilla. = comp. da mèsto, con valore avverb., e
a mestre. sanudo, liv-456: da poi disnar, iusta la parte, fo
, premestruale): nelle donne affette da tubercolosi polmonare, palese o latente,
sarà immondo per sette di. guglielmo da piacenza volgar., 1-5: questa
]: essendo questa dama stata travagliata da una fortissima passione d'animo mentre si
-sostant. ant. mestruazione. niccolao da costantinopoli, 1-179: item, ad ingravidare
il sangue, in caso di pienezza, da quei medesimi vasi scaturire donde spiccia mestrualmente
ci sia silenzio. = denom. da mestruoz. mestruato (ant.
-mestruazioni vicarianti: emorragie che si manifestano da diversi organi (vescica urinaria, mammelle
le mestruazioni. = deriv. da mestruare-, cfr. fr. mestruation.
modo dello suo flusso mènstruo. guglielmo da piacenza volgar., 1-5: trae
mancanza de'mestrui tributi, non è da maravigliare. campailla, 15-71: di far
]... conclude... da tutte le sue riflessioni essere cosa migliore
ruta si fanno venire li menstrui elle da sé, ponendosele nelle calze. redi,
d'animali, fino i menstrui delle donne da inghiottirsi dai poveri infermi come giulebbi.
non nuoce e serve per il mestruo da cavar la sostanza della salza. l
animai menstruoso. = deriv. da mestruo2. mestuóso, agg.
avviso. = = deriv. da mèsto, sul modello di luttuoso.
, gr. fxeooupdviot;, comp. da péoo <; * mezzo '
= voce di area veneta, deriv. da mesuràr (var. di misuràr)
a modo d'uno diamante punta, gira da piè braccia 160, cioè braccia 40
. -meta sudante: grande fontana eretta da domiziano nei pressi del colosseo, in forma
e'luoghi propri a ciascheduno di quelli cavalli da giogo, né importava molto qual prima
, / vede ch'a pena ei da mossa è sciolto. passeroni, iv-326:
34: è ombra quanto è cinto / da gran rapido cerchio / ch'è di
secondo ne'ghiacciai scomparso / di là da quella mèta / che si trapassa per
89: gli eroi... tornavano da mète lontane, dopo immortali viaggi.
perfetta meta. tansillo, 1-147: sforzar da le parole non mi lascio: /
1-iii-198: intorno alla espressione ha singolarmente da affaticarsi il pittore, che vuol prendere
. 6. persona che, da parte di un'altra, è fatta
7. condizione di chi è vincolato da limiti intrinseci e ha capacità e poteri
/ e non divida / l'idol mio da questo petto. leopardi, i-368:
intorno move, / quinci comincia come da sua meta. landino, 418: 'come
sua meta. landino, 418: 'come da sua meta', cioè da suo principio
: 'come da sua meta', cioè da suo principio. fallamonica, 20: vidi
questi trattenne col piede una palla tirata da uno de'giuocatori, sicché essa non
: che uno de'ministri non possa da lui solo dare mèta di pane,
mangiative. vincenzo maria di s. caterina da siena, 44: il governo
/ più non diss'ella e fé da lei partita, / contristandosi ^ ogn'
città, che prende accrescimento immenso / da gli altrui poco prosperi successi, / tu
. borgese, 1-32: aveva troppe cose da compiere nella vita, e non gli
sposo ai mundoaldo, e che veniva poi da questi rimessa alla sposa al momento della
direttamente alla sposa (e fungeva pertanto da garanzia di indipendenza economica della donna sposata
mitade? ariosto, 45-8: ungiardo da la gente, che fuggita / de la
, la di cui periferia venga tagliata da cr nel punto p, sarà pr
ant. oro di metà: lega composta da oro puro solo per il 50 %
: oro battuto fino o di metà da dipentori del centonaio de'pezzi soldi tre
stato io pure febbrilmente aspettando qualche cosa da piacenza. carducci, iii-7-215: la
gli avevano insegnato] una metafisica derivata metà da locke e metà dalla sagrestia. piovene
per ex prostitute le due che provenivano da moralissime famiglie. -con uso avverb
giovane, vestito di frustagno, metà da paesano metà da cacciatore, saliva su
di frustagno, metà da paesano metà da cacciatore, saliva su dal paesetto.
animo, e'mi parrebbe esser uno uomo da bene. pulci, 22-223: il
, ii-213: noi possedemmo la terra da aroer, il quale è sopra la
uniti in matrimonio o, anche, da legami sentimentali e affettivi, da affinità
anche, da legami sentimentali e affettivi, da affinità spirituale, da vincoli di parentela
e affettivi, da affinità spirituale, da vincoli di parentela (e per 10
. lettere volgari del secolo xiii scritte da senesi [rezasco], 76: vorremmo
una bianca midolla di frutto a metà sgusciata da un mallo velloso. —
più convincenti ragioni, quanto lo sono da una giusta e compiuta vendetta. fiacchi
: le loro moli [dei pagliai] da vicino si erano ridotte alla metà,
nel centro. fenoglio, 127: da sul portone vide la lizza deserta,
. ogni acido che si può ottenere da un ortoacido per sottrazione di una molecola
= voce dotta, comp. da meta- (gr. fiera 'dopo,
= voce dotta, comp. da meta- (gr. fierdt * dopo,
fietàpaoig 'passaggio, mutazione ', da fiera@a£vco 'passo da un argomento a un
mutazione ', da fiera@a£vco 'passo da un argomento a un altro '.
che gli paia tanto sopra di lui da sacrificargli lo stesso viver suo.
= voce dotta, comp. da meta- (gr. jistòc 'dopo,
organizzata la biologia e degli strumenti linguistici da essa impiegati. = voce dotta,
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. fiexà 'dopo,
= voce dotta, comp. da meta- (gr. fiexdt 'insieme a
di potassio: composto idrosolubile caratterizzato da proprietà riducenti e antisettiche, che trova
= voce dotta, comp. da meta- (gr. pierà 'dopo,
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. pierà * dopo,
nella prassi musicale ellenica, il passaggio da un ritmo ascendente (con avvio in
v.]: 'metàbole': passaggio da un ordine di armonia ad un altro
) * mutazione, trasformazione ', da p. eta@àxxco * cambio, muto '
voce dotta, gr. fiexapoxixós 'mutabile', da p. exa- poxf) 'mutazione
organismo). = deriv. da metabolismo. metabolismo, sm.
(catabolismo), che, accompagnati da effetti energetici, si compiono nelle cellule
una determinata sostanza, che vengono catalizzate da specifici enzimi e localizzate in organismi particolari
= voce dotta, deriv. da metabolismo], col sufi. med.
effetti secondari. = denom. da metabolico2]. metàbolo, sm
. = voce dotta, deriv. da metabolico], col sufi. chim.
si ottiene eliminando una molecola d'acqua da quella dell'acido borico. =
= voce dotta, comp. da meta- (gr. [xexà 'con,
. = voce dotta, deriv. da metabor [ico], col sufi,
dotta, gr. pexa3oux£a, comp. da pexà 'dopo 'e @ouxrj '
= voce dotta, comp. da metacarpi] ed ectomia (v.)
. metacarpale. = deriv. da metacarpo. metacarpo, sm.
ogniqualvolta alle belle, al fox-trott, da ingessature di ventidue settimane. = voce
dotta, gr. pexaxàp7riov, comp. da piexà 'dopo'e xapnó? 'polso
. = voce dotta, comp. da metacarpale] e da un deriv.
dotta, comp. da metacarpale] e da un deriv. di falange1.
metacarpofalangico del pollice ': nome dato da chaussier al muscolo adduttore del pollice.
'metacarpofalangico laterale ': nome dato da chaussier a ciascuno de'muscoli interossei palmari.
metacarpofalangico laterale sopra palmare': nome dato da chaussier a ciascuno dei muscoli interossei dorsali
= voce dotta, comp. da metacarpale] e da un deriv.
dotta, comp. da metacarpale] e da un deriv. di falange1.
= voce dotta, comp. da meta- (gr. p. exà 'dopo'
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. pexà 'dopo '
. = voce dotta, deriv. da metacele, col sufi, -orna, che
= voce dotta, comp. da meta- (gr. p. exà *
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. [xexdt 'dopo')
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. (xerdt 'dopo')
= voce dotta, comp. da met [a \ - (gr.
= voce dotta, comp. da meta- (gr. [xexdt 'dopo')
un vero e proprio marsupio, sostituito da due pieghe ai lati dell'addome, e
, di medie dimensioni, caratterizzata da una folta pelliccia e da una coda
, caratterizzata da una folta pelliccia e da una coda prensile. = voce dotta
= voce dotta, comp. da meta- (gr. fxexà 'dopo'),
= voce dotta, comp. da meta- (gr. p. exà 'dopo'
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. { xsxà 'dopo')
, la lettera m. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
m »: « armi non viste mai da mare a mare ».
xia [xó <; (deriv. da [xù 'mi '); per
= voce dotta, comp. da meta- (gr. p. exà '
= voce dotta, comp. da meta- (gr. [lzxól '
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. p. exà 'con
= voce dotta, comp. da meta- (gr. [xexà 'con
= voce dotta, comp. da meta- (gr. [xexà 'con
sale o estere dell'acido metacrilico, da cui si ricavano alcuni polimeri (polimetacrilati
= voce dotta, comp. da met [à] - (gr.
= voce dotta, comp. da met [a \ - (gr.
* = voce dotta, comp. da met [a \ - (gr.
alcuni tessuti assumono una colorazione diversa da quella dei coloranti con cui vengono posti in
= voce dotta, comp. da meta- (gr. txexdc 'dopo') e
— voce dotta, comp. da meta- (gr. (xexdt * dopo'
(v.). piuto da una serie di ciglia vibratili.
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. [xexà 'dopo,
bellebuoni, 1-24: due mezzini di rame da misurare li barili tiene xi metadelle l'
tra vino e acqua. luca di bartolomeo da pistoia [in lami, 1-2-651]
quarto. una metadella. (sono misure da biada e sono di ferro).
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. [iex& 'con
a corrente continua a commutazione, costituita da una parte rotante (rotore) e da
da una parte rotante (rotore) e da una parte fissa (statore) e
= voce dotta, comp. da meta- (gr. [izxà. '
= voce dotta, comp. da meta- (gr. (xexdt 'dopo')
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. p. erà 'dopo'
. spostamento di organi in posizione diversa da quella normale. = voce dotta,
. piexacpépoi * trasferisco comp. da p. erà 'dopo 'e cpépco
, nella forma, dal profillo o da altra foglia giovane. = voce
= voce dotta, comp. da meta- (gr. pierà 'dopo,
fra la diafisi e l'epifisi e costituita da tessuto osseo spugnoso rivestito da un sottile
e costituita da tessuto osseo spugnoso rivestito da un sottile strato di osso compatto.
= voce dotta, comp. da meta- (gr. pierà 'oltre')
a cui si riferiscono e i princìpi da cui dipendono; e tale disciplina (
meno visibile agli occhi de'terreni, offuscato da quella nebbia di troppa luce [
meta fisica, essa è da dire una scienza nobilissima e somma
il divario de'sentimenti della natura da quelli che sono della società,
. bisticci, 3-325: avevano udito da messer giovanni in filosofia morale l'etica
secondo anno la metafisica, e la logica da ultimo. mazzini, 16-422: gli
. all'università una metafisica derivata metà da locke e metà dalla sagrestia, alcuni
dell'ente dopo i fisici, e da tale collocazione sembra venuto il vocabolo di
sembra venuto il vocabolo di metafisica (da pierà e cpoai?) che vale dopo
scienza considerata nei suoi princìpi fondamentali o da un punto di vista generale e teorico
foscolo, vi-595: ottima cosa e da pochi è il risalire da'particolari alla metafisica
4. considerazione astratta che, prescindendo da determinazioni particolari, dalla realtà empirica,
approntare le loro forze, l'impresa da lui cimentata sarebbe gloriosa- mente compiuta.
p. m. doria, 81: da questa nasce ancora quella grande e ridicola
temiamo che pochi siano così coraggiosamente cinici da sospettare che da queste metafisiche si possa
siano così coraggiosamente cinici da sospettare che da queste metafisiche si possa giungere al problema
6. locuz. - non essere ora da metafisica: trovarsi in una situazione che
, in: basta, non è ora da metafisica, perché sul più bello delle
, perché sul più bello delle operazioni da pontoniere o zappatore in cui tutto s'
che può te alcun di loro trapportare da luogo a luogo un monte d'ismisurata
in questo libro! = deriv. da metafisica; cfr. ingl. metaphysical.
„ fenomeno, la teoria, guidata da una vera inspirazione, cercava meno l'
: nella bisogna della lingua non è da metafisicare (perdonatemi questo verbo, sopra
lo spirito attribuendogli un essere diverso da quello che è il suo unico e genuino
e genuino. = denom. da metafisica. metafisicato (part.
in estetica. = denom. da metafisico, col suff. dei verbi frequent
nell'abisso dei cerebralismi e delle metafisicherie da strapazzo, e vi si annulla.
vi si annulla. = deriv. da metafisico. metafìsichézza, sf.
rari bene. = deriv. da metafisico. metafìsicismo, sm.
. = voce dotta, deriv, da metafisico, col suff. -ismo,
dei codici. = deriv. da metafisico. metafisico, agg.
esistere un essere necessario e perfetto da cui derivi la realtà contingente e
: [il mengs] fu sempre dominato da un concetto metafisico o mistico della bellezza
metafisico o mistico della bellezza, riposta da lui in dio, nella perfezione, in
, ossia sopra un terreno basso e spoglio da inondazioni, gli architetti di san pietroburgo
questo amore tutto mentale, che ispirato da un mortorio ha principio in una festa,
ai possibili brogli finiva per essere catturata da un broglio metafisico. 2
, xviii-7-419: i popoli son troppo lontani da quella metafisica perfezione ch'essi suppongono.
della storia come storia, si partiva da certi preconcetti e si usavano i fatti
(femm. -a). marsilio da padova volgar., ii-30-4: niuno spequlativo
. sarà il mondo razionale dei metafisici, da cartesio a wolf. -che è
e farsi uomo metafisico è di certo da grandi; ma il rientrarvi dopo 'volontariamente
il rientrarvi dopo 'volontariamente 'è da eroi. -che vive astratto dalla
l'universo, 4. caratterizzato da una cultura di tipo eminentemente filosofico e
rimanente l'ho per imaginazioni metafisiche e da non farci gran fondamento. palla vicino
mondo eterno o creato in un modo da poter intender un po'meglio voi ed io
materia. -poesia metafìsica: quella espressa da tale corrente poetica. e. cecchi
, tenuemente metafisica, condotta a questo da un'onda melodica in cui si assorbono
trattato e disprezzato come « un pittore da pollaio ». montano, 398
metafisicastri. = deriv. da metafisica. metafìsicume, sm.
sue origini per cascare in metafisicumi incoscienti da notari o da macellari. =
cascare in metafisicumi incoscienti da notari o da macellari. = deriv. da metafisico
da macellari. = deriv. da metafisico, col suff. collett. e
= voce dotta, comp. da meta- (gr. p. exà 'dopo
o traporta il nome od il verbo da 'l luogo dove egli è proprio ad un
tasso, n-ii-346: i vini son da omero detti dolci con quella maniera di metafora
il sapor d'una lingua si distingue da quel dell'altra. così dicesi puramente
dette metafore d'arte, cioè trovate da ciascuno speciale autore, secondo gl'insegnamenti
parlato per simboli, a'quali sono da ridursi l'imprese eroiche... e
la metafora, o trasporto di parole da senso a senso simile, fa una gran
, vi-418: qual suffragio pretendete voi da quelli che vanno sempre in traccia della metafora
e sopra tutto con tanta brevità, da costringere la lingua a forme ed espedienti
c. gozzi, 1-1021: un carnaiuolo da uccellare a pesche, / disse il
un'ideologia, ecc., costituita da un'istituzione, da un costume, da
., costituita da un'istituzione, da un costume, da un atteggiamento,
da un'istituzione, da un costume, da un atteggiamento, da un'idea o
un costume, da un atteggiamento, da un'idea o, anche, da un
, da un'idea o, anche, da un oggetto, da un'opera,
, anche, da un oggetto, da un'opera, ecc. g.
, e il fine insegnativo fungeva quasi da metafora del vero. -ant. cenno
di noi potesse per un momento staccar da sé quella metafora di se stesso,
modi di dire sono arrivati al punto da costruire essi soli la realtà.
modo chiaro e preciso. marsilio da padova volgar., ii-26-13: così non
carità fuoco, a diritta ragione viene da me adombrata sotto metafora di raggio. giuseppe
, ch'io v'ho detto, da burattino... e, sopra il
figure, e principalmente di metaforette prese da materia sensibile. -acer. meta
, 2-273: ragazzi meno scruditi tanto da finire alla bella meglio un periodo e da
da finire alla bella meglio un periodo e da inventare una metaforaccia secentistica e tradurre alla
peggiaccio un sudiciume francese, scappan su da mille scuole. = voce dotta
mutazione; metafora, traslato '(da piexacpépo) 4 trasportoaltrove ').
del giorno. = denom. da metafora, col sufi, dei verbi frequent
frugoni, iii-126: eravi un certo pazzarelio da spedale, che si potea metaforicamente dire
spedale, che si potea metaforicamente dire passerotto da gabbia. muratori, 11 105:
b. croce, iv-12-387: è da distinguere rigorosamente la libertà propriamente detta,
propriamente detta, la libertà etico-politica, da quella che si suol dire economica e che
iii-9: nella bisogna della lingua non è da metafisicare (perdonatemi questo verbo, sopra
registrati ne'vocabolari. = denom. da metaforico. metafòrice, avv. latin
gli astri son chiamati or fuoco tanto da veri naturali filosofi quanto da profeti divini
fuoco tanto da veri naturali filosofi quanto da profeti divini e poeti; li quali
metaforico '. = denom. da metaforico, col suff. dei verbi frequent
di gesso. = deriv. da metaforico. metaforicizzante, agg. che
, per cui molte di quelle arditezze da stupire, s'erano facilitate e, per
dire, diluite. = deriv. da metaforico, col suff. del part.
di simiglianza, a un concetto diverso da quello significato nell'accezione propria o,
il sole ed il foco, s'ha da credere che questa traslazione non sia fatta
dell'intelletto. idem, 2-371: da questa ricolta, puoi tu...
ha il governo; mentre, risucchiato da voragini, copre la fronte di sudor
(un cenno, = nome d'azione da metaforizzare. un gesto, ecc.
era quelpinarcamento = voce dotta, comp. da meta- (gr. { asxdc 4 dopo
, = voce dotta, comp. da meta- (gr. pierà 'dopo '
= voce dotta, comp. da meta- (gr. [zerdi: *
= voce dotta, gr. p-exacpoputóc, da p. exacpop<£ 'tra
del linguaggio = voce dotta, comp. da meta- (gr. [lexà 'dopo
. gadda, 7-186: il simbolista, da questo = voce dotta, comp. dal
testo o di = deriv. da metafora. un'opera letteraria.
fulminico che si = deriv. da metafora. ottiene addizionando acido cloridrico
traslati. = voce dotta, comp. da meta- (gr. (i. exà
pro = voce dotta, comp. da meta- (gr. piexdc 'oltre') e
tipo di metaesemplo mostrare come è esaudito da apollo. l. salviati, dinamo,
= voce dotta, comp. da metadinamo] e generatrice, metaforiziamo
meta = voce dotta, comp. da meta- (gr. [lezól * dopo
allegoricamente. = voce dotta, comp. da meta- (gr. { lexa 'dopo
di apollo abbandonarono il borgo da loro abitato per forizzare stati d'animo
. mexayettvia. = denom. da metafora, col sufi, dei verbi frequent
linguaggio in = voce dotta, comp. da meta- (gr. jxexà 4 oltre,
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. p. exdt '
= voce dotta, comp. da meta- (gr. \ i. exdé
= voce dotta, comp. da meta- (gr. jjtsxà 4 dopo,
trasformismo meta-intellettuale che ha sì gran braccia da ammettere contemporaneamente il neogotico il cashmere e
= voce dotta, comp. da meta- (gr. (xexdc 'dopo
voce di area merid., deriv. da méta1 (v., n. 2
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. piexdt 'dopo, oltre'
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. (j. ex<4
, viene adoperata come combustibile per fornelli da viaggio o, anche, come insetticida
= voce dotta, comp. da meta- (gr. ptexdc 'dopo,
= voce dotta, comp. da meta- (gr. (xerà 'in
in mezzo, tra ') e da xtfxvt) 'lago metalìngua,
. lingua artificiale che serve per tradurre da una lingua a un'altra, per mezzo
interlingua. = voce dotta, comp da meta- (gr. [aera 'per
contrapposizione con il linguaggio oggetto, costituito da enunciati che sono oggetto di discussione (
artificiale in cui vengono traslitterate le istruzioni da impartire a un elaboratore elettronico.
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. pierdc 'dopo,
. = voce dotta, comp. da meta- (gr. [xexót 'dopo
metalinguaggio. = deriv. da metalingua. metalinguìstico2, agg.
tanti. « = deriv. da metallo1. metallàrio (metallaro)
terra,... versata e riversata da i metal lari, rende
un radicale alchilico. deriv. da metallo1, metallergìà, sf.
= voce dotta, comp. da meta- (gr. piexdt 'dopo,
contiene metallo o metalli; che promana da un metallo. -legamemetallico: particolare tipo di
metalli. biringuccio, i-36: da la virtù del cielo... si
altre sostanze metalliche, in proporzione diversa da quella maggior parte di getti che passano comunemente
presto, prima dei cinquant'anni, corrosi da quel mestiere faticoso e pericoloso, avvelenati
quel mestiere faticoso e pericoloso, avvelenati da quell'aria carica di odori malsani,
altre coppie di linee sopra lo strumento da galileo chiamato compasso geometrico e militare;
spedito alcuni problemi concernenti i corpi formati da metalli o da altre materie notate presso
concernenti i corpi formati da metalli o da altre materie notate presso quelle due linee
veduta gittata su la strada che andava da pergamo a le officine metalliche, e
trombe, campane ed altri stromenti metallici da cucina. g. chiarini,
sul caseggiato enorme e sui cortili divisi da reti metalliche, dal campanile della chiesa
, allora su una stradicciola che proveniva da certe adiacenze incontrammo i ricoverati, quelli che
chino. -per estens. costituito da veicoli, da mezzi meccanici.