, 297: filippo... è da poco:... è fatto monaco
consentano. guittone, 105-7: da poi ciò, sarà degno mostrare /
di ciò atato esser vorria. francesco da barberino, 168: tienti pur ben,
conforta; / però che l'alma dentro da tal porta / serrata tegno, che
affettare ignoranza della congiura. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
/ disse: oh questi son pazzi da curare! / disse astolfo: per dio
, 1-i-73: molti de'quali è da credere che... si riducessero ad
iacopone, 29-20: el mucciare aio fatto da engegno, / per c'altri me
un bell'animale? -valersi di meglio da qualcosa: ricavarne maggiori profitti o più
meglio disingannare que'ciechi, mostrando loro da chi venisser le grazie, e come
solo a ricerche di tal sorta sarebbe da assegnare il nome di filosofia, o,
meglio che a sé. s. bernardino da siena, ii-417: l'ecclesiastico salamone
odio solito tra'fratelli, era riacceso da invidia, ché agrippina voleva meglio a
, dimostrarsi dai fatti s'egli è da più o da meno. -quanto
fatti s'egli è da più o da meno. -quanto più presto (
megliorana '. maggiorana. per falsa etimologia da 'me glio '»
e i megliostanti. = comp. da mèglio e stante (v.).
sm. dromedario (o cammello) da sella dell'africa settentrionale; idoneo alla
panzini, iv-413: 'mehari': dromedario da corsa (dall'arabo). linati
. mahari, nome d'una tribù (da mhar, nome del suo eponimo)
loro cavalcature. = deriv. da mehari; cfr. fr. méhariste.
= voce dotta, deriv. da meoz \ voce registr. dal d.
. oligomeria. = deriv. da meiomero, col suff. astr. -ìa
). medie. che è affetto da meiopragia. meióre e deriv.
gr. pteicoot? 'diminuzione '(da { xeióco 'diminuisco ').
. = voce dotta, deriv. da meiostfigm [ico], col suff.
riferisce alla meiosi. = deriv. da meiosi. meiotterismo, sm. entom
parziale delle ali degli insetti, derivante da fattori ereditari o fenotipici. = voce
. tipo pregiato di vino rosso da pasto, denso e forte, prodotto con
vini vecchi, duri e potenti, provenienti da vitigni di puro nebbiolo e vino
nebbiolo e vino della meisola, da uve di nebbiolo miste a bonarda
forma sferica ombelicata alle estremità, rivestita da una buccia variamente colorata; ricco di
gelatine e pasta o succo di frutta da inscatolare o utilizzato per produrre, mediante
landino [plinio], 312: da appio claudio sono le mele appiane.
frutto non più mela di media, ma da tutti è al presente chiamato cedro.
, per addirizzar le casse degli oriuoli da tasca. chiamanlo ancora * cacciafuora '
borbotta, borbotta. -di o da mele cotte (con valore attributivo):
con valore attributivo): inetto, da poco, fiacco, poco attivo.
nencia!... oh che innamorato da mele cotte! 9. gerg
. pallone usato nella pallacanestro; palla da tennis. -verde-mela: v. verde
-alzare, sollevare le mele: levarsi da sedere. fagiuoli, iii-9: chetossi
-farsi tirare le mele addosso: comportarsiin modo da farsi irridere, insultare, oltraggiare.
proprio posto. botta, 7-273: da poi che i fascicoli hanno mosse le
della mela del duomo: sentirsi assillato da desideri inappagabili, volere l'impossibile.
sdolcinato. caro, 11-124: discorrendo da me medesimo sopra tutte l'altre dolcezze
e bello. = deriv. da mele, var. ant. e letter
fossero d'origine arabica, così detti da 'melech ', significante re, siccome
ingiallito in viso. = comp. da mela e cotogna (v.).
/ meladdolciti grappoli. = comp. da mele, var. ant. e letter
officinalis). — deriv. da melato1, attraverso la forma sett. sonorizzata
di età geologica più antica; è costituita da augite, olivina e fenocristalli di
ad un porfido nero detto porfido trappico da werner. cattaneo, vi-1-142: l'
gr. pixa? 'nero 'e da [por] fi. ro
alle campagne. = deriv. da mele, var. ant. e letter
. éxo <; 'membro 'e da [pod] agra.
sopra essa, poi con una teglia da migliacci caldetta la copersero, acciocché calda
: le buccie delle melagrane, dette da certi particolarmente malicorio, con la virtù
disposti a strati, ciascun strato separato da un pellicina, detta cica. collodi
una villana / da'fianchi baldanzosi, da le guancie / color di melagrana. borgese
si schiude, melagrana, in un riso da specialità dentifricia. 2.
a firenze; il primo di quelli da cavallo fu una melagrasotto forma di polvere
venticinque fiorini d'oro nuovi. guido da pisa, 1-85: mostraron...
granella di melegranate acetose arrostite. benuccio da orvieto, 1-77: mele granate [
albero e frutto del melograno. giuseppe da ascoli, lxii-2-i-37: sono diverse sorti
dell'estate. = deriv. da mela, col suff. -aio (cfr
dolce. a * deriv. da mela; voce registr. dal d.
dal calice superiore diviso in cinque lobi, da cinque falangi di stami e dalla capsola
dendron 'di linneo, somministra legno da costruire navi, e la sua scorza
= voce dotta, comp. da mel [lonió] e antimonio],
gr. pixa? 'nero 'e da ammina (v.); cfr
e aldeidi. = deriv. da melammina. melampirismo, sm.
, sm. medie. malattia caratterizzata da disturbi nervosi, conseguenti all'uso di
del melampiro. = deriv. da melampiro. melampiro, sm.
o p. sx<4pjtupo?, comp. da p. éxa <; 4 nero '
dai piedi neri ', comp. da fiéxa? 'nero 'e ttoù?
. landino [plinio], 549: da costui [melampo] è dinominata una
nota per le arti di divinazione, e da questo si chiama melampodio, ch'è
sxa [a7ró8t. ov, comp. da pixa? 'nero 'e ttósiov,
£fko? (dioscoride), comp. da pixa? 'nero'e < pmko?
a. cocchi, 8-1 io: da questo erroneo supposto è nata la dannosa
chiassosa. = deriv. da melanconico, var. di malinconico, col
, della famiglia delle uredinee, stabilito da link; si manifestano sotto forma di
exayxópu
, il melanderino. = deriv. da melandro. melàndria, sf. ittiol
ornamentali: il melandrium rubrum, caratterizzato da fiori rosa, e il melandrium album,
melàndrio '(teofrasto), comp. da pixa? -avo? 'nero
corta. l'altro è morbido e da alcuni chiamato pedoroton, da altri melam-
morbido e da alcuni chiamato pedoroton, da altri melam- fillon. le radici di
. exap. q>i3xxov, comp. da p. éxa? -avo? * nero
l'amasia. = deriv. da melangola. melàngolo (ant.
e platani ed altri arbori molto prezzati da gli antichi e moderni. bizoni,
405: le specie di agrumi conosciute da noi sono il limone,...
, sm. region. vento che spira da occidente nel golfo di pallanza, sul
di uno anzi settenbre ottanta otto, da ser istefano d'audugia, priore da san
, da ser istefano d'audugia, priore da san piero del poi, collettore della
e belle. = deriv. da mergo1. mèrgulo1, sm.
e alcuni nella trachea di fori e da lato. fasciculo di medicina volgare,
eterne, di greppo in greppo, da meria a meria, da poventa a poventa
greppo, da meria a meria, da poventa a poventa, sotto l'ira del
ameni suburbani boschetti, credo sia derivato da andare al meriggio, cioè al rezzo.
senese). = deverb. da merlare. meriandra, sf. bot
orto aperse. = deriv. da menare. meriània, sf.
gli danno. = deriv. da meriggiare, per sincope; cfr. rohlfs
merobibulus (plauto), comp. da merum 1 vino puro 'e bibùlus
= var. di metica, con passaggio da t a r attraverso la fricativa sonora
cfr. lat. moerica, attestato da alcuni codici come var. di mettica.
= voce dotta, comp. da merichin [one] e dal sufi,
, sm. chim. composto derivante da incompleta riduzione di un chinone o da
da incompleta riduzione di un chinone o da incompleta ossidazione di un difenolo.
gr. pipo? 'parte 'e da chinone, composto organico aromatico derivato dalla
) puxiopó <; 'ruminazione ', da \ i7) pux£cco * rumino '
sua ombra su un piano che serve da quadrante. c. bartoli,
in vedere che ella differiva di 18'da quella che ticone avea determinata. carducci
il quadrante dell'orologio solare, costituito da una superficie che reca le linee orarie
simile ad un ombrello lilla / rovesciato da un colpo di vento. montale, 1-41
meridiana: dardeggiare implacabile. folgore da san gimignano, vi-11-150 (16-8):
simetria che mi ha penetrato le ossa fin da quando è morto mio padre e ho
. cecco d'ascoli, 224: chi da quel cerchio secondo, / che nella
lo familiare intelletto, sì come l'aere da li raggi meridiani purgato e illustrato.
davanti in una gola stretta, chiusa da alti monti carichi di fosche nuvole meridiane
alido il cielo, alida la terra, da cui nel silenzio immobile...
desinare e tornavano, come si ricava da gli storici,... ove narrano
: fuori, oltre la ferrata, nascosto da un terrapieno c'era il mare meridiano
semicirculo è appellato meridiano, perciocché va da ove, vuoli alto o vuoli basso
vuoli alto o vuoli basso. giovanni da verrazzano, lix- 182: tanto
alla tramontana, ed è lontano parimente da ponente che da levante per una quarta
, ed è lontano parimente da ponente che da levante per una quarta di tutto il
1-116: per tutto si sente gridar da ogni banda pronostico nuovo overo tacuino novamente
solare sull'eclittica; prende il nome da r. c. carrington (1826-1875
astro che nel moto apparente diurno, da levante a ponente, attraversa il piano
meridiano e tutto / trascorso intorno vien da verga errante, / e a l'
al meridiano per la via che va da ierusalem in gazam. leonardo, 2-300:
. fazio, i-9-37: questa gente da parte meridia / tien l'etiopo;
zona, né a quelle che di là da essa verso il polo meridionale consistono.
, 5-13: restaci... solamente da dubitare di quel tempo che il sole
settentrionali dalle australi, perché quelle che da esso declinano verso l'orse, si chiamano
che verrà cotta. -che spira da sud (un vento). crescenzi
: dalla bassa statura dei corpi e da una medaglietta di s. gennaro che uno
tornò con un foglio. -formato da militari nati nel meridione d'italia (
metastasio, 1-iv-410: non ho altro da parteciparvi intorno al mio 4 componimento meridionale
prorompevano, non periodici e antiveduti come da discepoli a superiori, ma impensati e
superiori, ma impensati e sinceri come da fratelli a fratelli. capuana, 15-79:
voce dotta, lat. tardo meridion&lis, da meridies 'meriggio '.
danni della centralizzazione. = deriv. da meridionale, col sufi, -ismo (cfr
programma di giolitti fu « turbato » da due fattori: 1) raffermarsi degli intransigenti
qualche indicazione, per quanto i meridionalisti da cinquant'anni, da pasquale villari a
per quanto i meridionalisti da cinquant'anni, da pasquale villari a guido dorso, abbiano
lasciato, come indagine, ben poco da dire di nuovo. prisco, 5-17:
piuttosto meridionalista. = deriv. da meridionale, col sufi, -ista (cfr
richiede). = deriv. da meridionale. meridionalizzare, tr.
si asiatizza. = denom. da meridionale, col sufi, dei verbi frequent
meridionalizza. = nome d'agente da meridionalizzare. meridionalizzazione, sf.
meno favorevoli. = nome d'azione da meridionalizzare. tommaseo [s.
con l'accendimento della sensazione in jacopone da todi e nel calderon. p. petrocchi
, affatto precario. = deriv. da meridionale', cfr. migliorini [s.
le strutture di due insiemi, tale da mutare una delle due strutture nell'altra
. = » agg. verb. da meriggiare. meriggi, v.
a ferrara. = deriv. da meriggio1, col sufi, -ale (lat
l'ora del mezzodì. folgore da san gimignano, vi-ii-141 (9-12):
due amanti. = deriv. da meriggio2. meriggiano (merigiano)
); meridiano. bartolomeo da s. c., 30-1-6: fuggi
amore e gli amanti degni non discacciano da sé. 4. pomeridiano.
lat. meridiànus * di mezzogiorno ', da meridies 'meriggio '.
queto all'ombra, disteso, meriggiante da solo in ascolto. — di
in luogo aperto e ameno, rinfrescato da ombre e da acque. esopo
e ameno, rinfrescato da ombre e da acque. esopo volgar.,
. gherardi, iii-132: apparechiato dipoi da mangiare, con molte risa e motti
non lo credendo, preso solamente uno scudo da fantaccino, corse alla rocca. obizzo
. gozzano, i-244: la sala da pranzo che sogna nel meriggiar sonnolento /
buono odor di cotogna, di cera da pavimento, / di fumo di zigaro,
ii-62: quelli a questi diceano « soldati da chiocciole e da meriggiare ne'teatri »
questi diceano « soldati da chiocciole e da meriggiare ne'teatri », e questi a
sei tue. = deriv. da meriggiare. merìggio1 (ant.
si spogliano e dormono tutti. benvenuto da imola volgar., ii-56: lo caldo
lui decretarono il trionfo, sono forse legati da troppo affettuosi ricordi a quei versi.
è dalla parte del merigge. bartolomeo da s. c., 243: uno
finestre, e massimamente traendo il vento da merìgio. boccaccio, vii-248: andrai
9-16: il vento, ch'era da meriggie, manca. b. davanzali,
gli occhi, a settentrione è battuta da immenso mare senza più terra. redi
: il palazzo è preceduto al meriggio da una gran piazza elittica, da cui
al meriggio da una gran piazza elittica, da cui partonsi tre stradoni vialati e dritti
n. 12. -vento che spira da meridione; austro. busone da gubbio
spira da meridione; austro. busone da gubbio, 1-118: tutti i principi e
dal lat. meridies * mezzogiorno '(da medius dies, per dissimilazione della prima
. prendeva fra se medesimo diletto. felice da massa marittima, xliii-279: i'ho
che mi crucifigge. s. bernardino da siena, 495: egli fu uno pazzo
note al malmanti'e, 2-507: da molti si dice 'meriggio'quel luogo dove
, è lo stesso che 'luogo da passare l'ore noiose del mezzodì '.
; e gli è fornita quest'ombra da mostruose parvenze, le querce, nel meriggio
2. ant. cono d'ombra proiettato da un astro. ristoro, 1-15:
dove far meriggio. = deverb. da meriggiare', cfr. marchig. meriggia
, l'orientale. = deriv. da meriggio1. meriggióne, sm. letter
. merino (nel 1555), probabilmente da vagabondare, bighellonare oziosamente.
e simili. = deverb. da meriggiare], col sufi, -one,
nutriva di sua mano. = da smeriglio (v.), per aferesi
dolce). = * denom. da meringa. meringato (part. pass
subito quel dì sul tardi il merino da parte del capitano dimandò a tutti le
corna ritorte nel maschio; è caratterizzata da una singolare robustezza; il vello lungo
merini direttamente dalla spagna che il provvederli da provincie più vicine. c. ridolfi,
stimata e preziosa, è veramente la pecora da montagna. conciliatore, iii-231: secondo
di un'antica dinastia marocchina, discendente da una tribù berbera che si dedicava all'allevamento
a riposare. = deverb. da menare. merire, intr.
roccia di più antica formazione sono circondati da vene di granito, originate da una
circondati da vene di granito, originate da una penetrazione di magma. =
frittelle di farina; il tutto accompagnato da copia di birra, chiamata merissa.
ciascuna delle stele minori che si staccano da quella centrale. = voce dotta
gr. pepi? 'parte 'e da stele (v.).
minori, o meristele, che si staccano da quello centrale al di sopra delle foglie
cotiledonari. = » deriv. da meristele, col suff. astr. -ìa
alla necessità di reintegrare l'organismo danneggiato da lesioni; i meristemi residui, che
dal gr. pispiotóc 'diviso '(da p, epicco 'divido '
. meristematico. = deriv. da meristema. meristematico, agg.
= voce dotta, deriv. da meristema, col suff. -oide
\ xepi <; 'parte * e da tallo (v.).
s'è conquistata meritamente simpatia e ammirazione da tutta italia. ojetti, ii-439: la
onore, può meritamente essere invidiata e da le più pudiche e da le più
essere invidiata e da le più pudiche e da le più fortunate. pallavicino, 1-439
precipua fra le altre gli eserciti stanziali da loro meritamente considerati àncora estrema di salvazione
.. giustamente e meritamente leucone abbia da voi ottenute le immunità, l'udiste
. ant. merito. francesco da barberino, ii-393: veggio bene / chi
di cicero. = deriv. da meritare. meritante (part.
che i nulla meritanti siano sì altamente da i gran signori favoreggiati. segneri,
., iv-xi-7: le ricchezze o vegnono da fortuna che è di ragione aiutata,
0 per mutua successione; o vegnono da fortuna aiuta- trice di ragione,
un certo diritto; comportarsi in modo da ottenere tappagamento di una legittima aspettativa o
infinite laide, mediante la utilità delle cose da lor trovate a utilità delli omini.
pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 414: si alta incominzaglia /
/ e non ò meritato / sono da te pregiato. chiaro davanzali, xxxvi-38
neanche dove sono in gran numero e da gran tempo, sono trattati, oh
11-iii-927: ella meriterebbe d'esser servita da le grazie e da gli amori, quasi
d'esser servita da le grazie e da gli amori, quasi nova dea.
cattedra di pietro per il zelo attivo da lui mostrato per la purità della fede
mostrato per la purità della fede. da ponte, 78: non v'era.
letteratura, ma non si può metter da parte il secondo senza avervi dato almeno
mancasse la competenza, sarebbe forse quello da meritare la maggiore attenzione. -richiedere
/ noi loderan, qual merteria, da gioco. mazzini, 20-12: non
la cosa che si possiede, quanto da più degno donatore depende. tasso,
: la bellezza de'suoi scritti merita che da tutte l'età sia letta e da
da tutte l'età sia letta e da tutte lodata. loredano, 2-15:
difesa o scusa? piccolomini, 1-216: da quel che si è detto dell'ignoranzia
crediamo poi che tali peccati ci abbiano da dio meritati tanti flagelli? cesarotti, 1-
pulci, 4-29: ribaldon, ghiotton da forche, / che mille volte so
mano, lo potessi gastigare come meritava. da ponte, 151: oh!
cose narrate meritai a torto d'essere da lui odiato. b. segni, 11-262
di non essere né amato né aiutato da altri, perché solo amante di se medesimo
, 5-72: domani all'alba ho da partir talento, / che in francia ritornare
generico: mettersi in grado di ottenere da dio grazie e favori, anche naturali
accendeva il cuor de'fedeli, per meritar da dio 11 paradiso e per comperarselo in
osarono ricorrer alla forza, come se da dio e dalla chiesa potesse ottenersi colla
(74): -oh benedetto sia tu da dio! -disse il frate -come
pulci, 1-82: tu non se'da vestir questi panni, / ma da portar
se'da vestir questi panni, / ma da portar la lancia e l'armadura;
fonte degli enti, gli ama tutti e da tutti riscuote amore, trasfonde in tutti
per essere combattuto e perché si possa da noi, liberi, meritare.
/ mertasti gonfalon esso portare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
postutto patire, e non ne sarete da me meritati. guittone, xvii-147-48:
... debbono grandemente essere meritati da cristo. giov. cavalcanti, 63:
bontà e amorevolezza con cui si è da lui trattati; contraccambiarlo sentitamente; corrispondere
s'eo sapesse in certanza / esser da voi meritato, / non averei rimembranza
prima chi prima ha servito. andrea da barberino, iii-378: signore, tu
tu non hai detto com'ella ti campò da morte; e se tu non la
bene, sanza più meriti dimandare? iacopo da cessole volgar., 1-28: domandò
d'una piccola cosa, fu meritato da lui e dell'avere e della persona.
se per servir ho malenansa. francesco da barberino, i-199: più porta d'onore
benefìcio; ricambiare, contraccambiare. gallo da pisa, xxxv-1-284: ben conosco, e
meo servire? barto lomeo da s. c., 17-3-1: non
90-68: io per me non sono da tanto che mai ve lo potesse meritare
. è tutto dato a voi. andrea da barberino, iii-293: a te conviene
-dare come compenso. bartolomeo da s. c., 2-6-5: la
/ la mala sopercheza, com'è da me partuta, / si- ramme meretuta
. pulci, 4-29: ribaldon, ghiotton da forche, f... f
de'avere ad un'altro 500 lire da oggi a 8 mesi, vo'sapere che
modo conforme alla sua volontà; ottenere da lui grazie e favori. fra
da lui condotta in costantinopoli, per cui tanto
di bene il nome merte. giuseppe da ascoli, lxii-2-i-22: in sommità di due
/ stava'nde com'om dottoso, / da che mertatamente / non serve a chi
duca, meritatamente [michelagnolo] avea da stare in paura. ann. romei,
giurò che gli avrebbe dati i doni da lui meritati e come ben fatto capraio
dalla non meritata morte, il re da quella tiranna passione e se medesima dall'
ne sarò tratta, / tu ne sarai da me la ben mertata. 4
gli altri per lungo meritato. busone da gubbio, 68: [al] beato
di corona. = nome d'agente da meritare. meritazióne, sf.
maria vergine. = nome d'azione da meritare. meritèridi, sm. plur
impresa artigiana, ha ottenuto la iscrizione da una commissione provinciale dell'artigianato e, ad
: dopo lunga dimora, licenziatasi lidia da lui,... non sofferendo esser
,... non sofferendo esser amata da altrui che dal suo villano, né
mal talento piena, dove era attesa da quello. foscolo, xiv-248: io mi
figlia e, con tua pace, / da molti chiesta e desiata ancora. sarpi
vi-2-13: il biasimo star dee lontano da chi scrive cose meritevoli di commendazione.
anzi è il giovamento maggiore ch'ella da i letterati ne aspetta. chiari,
si va in un quarto d'ora da parigi a londra, la sua testardaggine
. = agg. verb. da meritare. meritevolménte (ant.
e uficiali de nostro studio maestro marsilio da santa sofia, padovano,..
.. per tutti i secoli meritevolmente è da ricordarsi e da celebrarsi. lancellotti,
i secoli meritevolmente è da ricordarsi e da celebrarsi. lancellotti, 3-159: l'istoria
, ma in tutta l'europa, da tutti gli uomini temperati e generosi.
mal n'èi pagata. = da meritare, con metafonia. mèrito1
« la ragione a qualche cosa indotta da qualità o fatti attribuiti ad una persona
un ostacolo, cresce con esso e da lui si misura. luigi martini,
il concetto di merito, che differisce da quello di gratitudine perché ha riferimento all'
par., 30-147: poco poi sarà da dio sofferto / nel santo oficio;
per mostrar... ch'aveva da lui [da carlo] cattivo merito.
... ch'aveva da lui [da carlo] cattivo merito. ariosto,
in onne bontà e curtisia. bartolomeo da s. c., 1-1-4: stolte
a noi e in noi non è da credere che per alcuno nostro merito discenda.
: eccellentissima signora, io son ricerco da un gentiluomo onorato di questa città d'
parini], che 10 può distinguere da uno scrittore volgare. delfico, ii-46:
verità era il merito degl'imbecilli. da ponte, 334: quanto poi ai gradi
né io né voi abbiamo competente bilancia da dame il peso. verga, i-409
grande un merito che non sia tanto grande da vincere persino la modestia di colui che
il bene a mal fine. francesco da barberino, i-236: se ben vien guardando
non è vero, ché tutto procede da lui, ma secondo i nostri meriti.
di francia verso firenze, cominciando in fino da carlo magno e venendo al re luigi
el re intendeva che el papa, mosso da uno diabolico spirito,...
d'un oncia; / né dovemo sperar da te [dio] perdono, /
meglio di qualunque altro scrittore, in guisa da convertirlo in lingua letteraria. carducci,
componenti -uno dei meriti dell'amministrazione comunista da poco insediata in municipio -avrebbero certo incantato
avanza l'utilità del frutto, è da abbandonarla; ma se il frutto avanza il
merito della fatica, dice ch'è da soprastare al suo colti- vamento. aretino
ciò che spese / in seguir lei, da qualche strano intoppo / resta impedito.
erano e giuste, / del ben servir da dio n'avean buon merto; /
, 1-2-322: l'apostolo rimase vinto da così tenera carità; ed a timoteo scrivendo
commenda senza misura, e gli prega da dio il merito di tanta sua carità
di tanta sua carità. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
-con riferimento alle ricompense ultraterrene concesse da divinità pagane. boccaccio, dee.
, anzi si direbbe merito. ricciardo da cortona, 22: [il peccato]
. 6. disus. interesse da corrispondere per l'uso di un capitale
attribuisce alle opere dell'uomo giustificato, da lui fatte in libertà e in stato
erano scannati e derubati. s. bernardino da siena, 54: eretici o scomunicati
: quando anche non ci fossero peccati da redimere, demeriti da scontare nell'altro
non ci fossero peccati da redimere, demeriti da scontare nell'altro mondo, l'uscire
. 4. -l'azione salvifica compiuta da cristo con l'incarnazione e con la
indulgenzia e remissione dei peccati. bianco da siena, 49: star debbo per
giovassero senza che dal canto nostro avessimo da applicarseli, niuna differenza sarebbe fra uomo
avremmo fatto con lui come capo, da lui ricevendo vita e vigore. bocchelli,
della santità di questo glorioso santo, da quelli che lo [il malato] portavano
pungenti doglie / nacquer, ond'ei da voi fuggir propose, / come a chi
, e per li mali termini usati da lui con indignità di questo principe e per
né di paragrafi, abilitando a fare da giudici competenti le parti, la perfetta
dall'applicazione di norme di legge ma da una valutazione discrezionale che la pubblica amministrazione
foscolo, v-18: chi era sì pazzo da rapire al piacere le brevi ore furtive
merito un'azione che è derivata forse da chi lo sa? -avere merito
pulci, 1-76: degli onor ricevuti da questo [abate] / qualche volta
. aretino, v-1-203: tutto nasce da la grande affezione che per naturai gentilezza
, 2-238: allora sono l'opere tue da bene, che sono vive e sono
e in quantità ingenti, che si perpetravano da tempo in territorio della sua prioria:
facciamo parlare le cifre. -fare merito da qualcosa: trarne profitto. viani,
] mi istiuì a suo tempo, da dove feci meiito certo.
foscolo, vi-592: unico, che da noi sappiasi, il tiraboschi bibliotecario nella
[tommaseo]: non mi sciorrò giammai da merti tuoi. -pagare a merito
.. senza guardare a'molti falli da me verso te commessi, i pochi
merito [il pianto] rende. guido da pisa, 1-274: voi furie infernali
e del monte,... da giacomo sciolti, per clemenza non già
, valore; colpa, demerito', da merère. mèrito2 [merto)
-bene merito: benemerito. marsilio da padova volgar., i-xvi-21: uomo vertuoso
quello onore, ma eziandio a'discendenti da sé acquistarono. -autorevole, persuasivo
-adeguato, conveniente. andrea da barberino, ii-107: comandò sanguigno ch'e'
potere, dominiomeritoriaménte, avv. in modo da ottenere o da far ottenere un
. in modo da ottenere o da far ottenere un giusto riconoscimento, una
gli potevamo servire, né che da noi non potevamo fare mima cosa
cose adoperare. s. bernardino da siena, iii-261: [la carità è
chiamano le meritorie, sien fatte da noi stessi e col nostro libero
di lavoro veramente meritorio. -seguito da un compì, di specificazione. cavalca
capo del pollo si trova, / e da portarla in bocca ha meritorio,
che si vende a prezzo ', da meritum, accolto nel lat.
costumi di modesta vita. s. bernardino da siena, iii-108: è grande merito
sissima esaltazione. = deriv. da meritol. meritricare, v. meretricare
meritrice. = nome d'agente da meritare. meritrice2 e deriv.
forteguerri, 22-39: avevan reti, non da quaglie 0 merle, / ma da
da quaglie 0 merle, / ma da predar pesci di grave carco. 2
e femmina; pesce di mare, da identificare forse con il labro '.
penere, le quali sono lacci da pigliar merli e tordi. govoni, 888
gli etruschi. = deriv. da merlo1. merlango (region.
simone feci alzare e merlare la torre nostra da colonnata e la casa da lato del
torre nostra da colonnata e la casa da lato del canale. ufficiali sopra le castella
della torre. = denom. da merlo2. merlare2, tr.
dicesi anche orlare. = deriv. da merlinare per sincope. merlata1, sf
aimate di ventiere. = deriv. da merlare1. merlata2, sf. region
luogo equivoco, malfamato, frequentato da persone disoneste e poco raccomandabili.
, per consentire l'uso delle armi da getto o, anche, a scopo
lancia. tassoni, 5-4: pioggia cadea da le merlate mura / di saette e
. sono merlati [i muri] da entrambe le parti e di fuoii e
merlato e turrito al quale si accedeva da un ponte levatoio. cassola, 3-50:
4. per estens. delineato da una dentellatura, da una frastagliatura,
estens. delineato da una dentellatura, da una frastagliatura, da una successione irregolare
una dentellatura, da una frastagliatura, da una successione irregolare di sporgenze e rientranze
. la orientale è quasi tutta difesa da scogli da non appressar visi: è come
orientale è quasi tutta difesa da scogli da non appressar visi: è come merlata di
guglie e pinnacoli, che si irraddiavano da ogni parte. 5. ornato
6. arald. bordato o diviso da linee dentei-, late (una partizione
una torre, di una fortificazione, costituito da merli posti a intervalli regolari a
. crenatura. = nome d'azione da merlare1. merlatura2, sf. marin
corde. = nome d'azione da merlare2. merleggiare, intr. (
2. figur. comportarsi o parlare da ingenuo, da tonto, in modo
. comportarsi o parlare da ingenuo, da tonto, in modo stupido e irritante,
di cervello '. = denom. da merlo1, col suff. dei verbi frequent
region. merlina. = deriv. da merlo1 per il colore. merlettàia,
, qui? = deriv. da merletto. merlettàio, sm.
pensò di levarlo al fratello. = da merletto, col suff. collettivo -ame.
il cortile. = denom. da merletto. merlettato (part.
con loro due. 3. coronato da merli o ornato di decorazioni traforate,
o scolpita, talvolta anche in modo da imitare una merlatura plastica o scultorea.
scudo. = nome d'azione da merlettare. merletterìa, sf.
di merletti. = deriv. da merletto. merlettino, sm.
gonna nera, la blusa celeste corsa da merlettini bianchi. 2. figur
o a lavorazione mista), formato da una trama molto leggera e trasparente sulla
vegetale a cui l'azzurro del cielo faceva da fondo. borgese, 1-168: declamava
cipperi merlificato e manichettato gran veto che da essa legge promana. = da un
che da essa legge promana. = da un intercalare del dialetto milanese; cfx.
in olio. = deriv. da merlo1 per il colore. merlinare
chiamato merlino. = denom. da merlino1', cfr. fr. merliner.
dall'oland. meerling o marling, da marren 'legare *. merlitóne,
p. neri, 1-vii-90: estratti poi da detto sig. richetti dieci luigi d'
fischio dell'uomo e le suonate che da questo si eseguiscono. carducci, iii-4-297:
. ungaretti, xi-120: mi dànno da cena merli al guanciale. 3
sera il lume in van risplende / da la finestra bassa: / vecchia [sgualdrina
il commendatorino agnesa si sia lasciato insaccare da merli quali sono l'harrington e il
fattore ippolito, vecchio merlo, ammaestrato da sessant'anni d'esperienza, ne aveva subito
: è un certo merlo! tu à'da far con un merlo! è un
o con sue insistenze, di ottenere da noi cosa che non vogliamo concedere.
o marino: pesce teleosteo, lungo da 15 a 30 cm, di colore
mare sassoso nutre ottimamente i pesci che da lui hanno il nome, i quali appunto
aperta. -cercare il merlo: darsi da fare per trovare un marito ricco o
farsi prendere per moglie o per amante da un uomo ingenuo e, per lo
un ricco merlo e a farsi pagare da lui tutte le agiatezze della vita, l'
casa a far le brave c'è tutto da guadagnare, con la « buona nomina
e a consentire l'uso delle armi da getto; ebbe largo impiego nel medioevo
; merlo alla francese, se sormontato da un semicerchio). -anche:
-anche: pinnacolo, guglia. giacomino da verona, xxxv-1-629: li merli è de
la torre aveano il ponte rotto / da un canto, e 'l varco stretto indi
indi serrato, \ e 'l difendean da merli e da finestre / con dardi,
\ e 'l difendean da merli e da finestre / con dardi, mazzafrusti,
beccatelli, le vendere; erano pertugiati da più maniere di feritoie. carducci,
solitaria cima. pascoli, 1000: vanno da torre a torre, / da torri
vanno da torre a torre, / da torri guelfe a torri ghibelline, / e
/ ergerà siracusa i merli degni, / da lei (tal raffael) vedransi sorti
. firenzuola, 923: questi merli da man, questi trafori / fece pur
. locuz. -a merli: in modo da ottenere o da rappresentare una dentellatura o
merli: in modo da ottenere o da rappresentare una dentellatura o una seghet- tatura
seghet- tatura. s. bernardino da siena, 508: chi la monda a
alamanni, / che'l mio farsetto è da chiamare smerli; / da i lacci
farsetto è da chiamare smerli; / da i lacci e dagli occhielli è fatto a
: rimanere disoccupato, non aver nulla da fare. g. m. cecchi
una cosa che ancora abbia delle difficultà da superarsi, e che non si siano
il tutto. ci resta ancora qualche parte da abbattere ».
i merli di firenze: mostrarsi occupato da gravi e importanti affari. varchi,
strapiena di cibo per ingordigia. francesco da barberino, i-128: [folli sono]
li ranocchi. = deriv. da merlo1, col sufi, dimin. -occhio
di costruzione tozza e massiccia, intervallato da ampie feritoie o cannoniere e destinato a
. magi, 28: il merlóne, da alcuni chiamato dado, qual si fa
fa fra le due cannoniere delle piazze da basso,... vuole esser lungo
la forma delli detti merloni si fa da se stessa nel formare le cannoniere,
li costruirono di pianta quadrilatera, alti da cuoprire i soldati, grossi poi da
da cuoprire i soldati, grossi poi da dieci a quindici palmi, lunghi secondo il
a denti a scaglioni e di più forami da non essere tanto facilmente imboccate. la
buona gradazione zuccherina. -anche: il vino da pasto che se ne ottiene, di
e senza giudizio. arduini, 5-2-91: da chesti, che giran sempre in giù
si son condotti, / di stili da toccar la margherita: / ove de'
quantità infinita, / che son poi da biagin pelati e cotti, / sgozzando de'
148: due di essi portavano due fucili da caccia, quasi avessero a fare con
fatte ciance e menzogne cotali, / son da dar ad intender a'merlotti, /
sarebbe stat'un merlotto a far ogni cosa da sé, avendo cotanti mangiapani alle spalle
è sotto. gigli, 2-127: da que'tristi santi fugli in brev'ora asciugato
che vuotano la borsa e danno soltanto da mangiare a'birbanti che fanno per i caffè
inteso se non a lavorar buona pània da prendere merlotti. soffici, v2- 265
la mandragora vera in tanta copia / da saziare un'armata così grossa,
di me, se fossi tanto merlòtta da lasciarmi prendere. giordani, ii-2-29: era
stolido di lui un merlottissimo abbatucolo, che da alba di piemonte andava a spoleto a
: trovarsi in sua balia, fargli da zimbello. genovesi, 5-188: non
acciò [i villani] vegghino che hanno da far con persona che punto non ha
-spennacchiare i merlotti: spillare molto denaro da qualcuno, approfittando della sua ingenuità e
, lat. scient. merlucius, forse da maris lucius 1 luccio di mare '
, 1-134: milioni di merluzzi pendono da chilometri di graticciate, spaccati in due per
vapore dal fegato del pesce, composto da gliceridi di acidi grassi, basi azotate
10-9: taluni con l'occhio acceso da eroiche immaginazioni, altri con l'occhio
, una volta, di sentirsi chiamare da lontano da un suo pulcino sperduto.
una volta, di sentirsi chiamare da lontano da un suo pulcino sperduto. starnazzando,
. mermà 'diminuire, scemare '(da merma 'diminu zione')
onore, la fama). antonio da faenza, 1-311: franco, la fama
-evidente, palese a tutti, da tutti comprensibile. bandello, ii-1011:
sentito; profondamente radicato; che nasce da un animo puro, che non conosce
mera magnificenza e mera generosità, che da altiero e magnanimo cor procede. gelli
ella [l'anima] stata creata da lui, per mera liberalità sua, molto
la sua mera bontà. s. carlo da sezze, iii-146: li favori di
la qual mera prosa perchè non è da approvare massime in tragedia, mi pare
prigione d'un pensiero. ossesso / da lui, mentre fra gli altri uomini
vivo / (mera apparenza), sol da lui derivo / l'essere, tutto
0 azioni » e negli abbigliamenti, da un'affettuosità che rialza quanto sembrerebbe mero
mano una quantità di legioni, fu distrutto da un mero bambolo di cui aveva ignorato
anch'essa sottoposta alla turma, che da greci è chiamata mero, la quale è
[londra] aspetta al presidente da loro detto mero, eletto da ventiquattro
al presidente da loro detto mero, eletto da ventiquattro dimandati andremani.
. pépo? * parte 'e da carso (v.).
sm. chim. acido organico ottenuto da parziale demolizione ossidante della chinina e della
gr. pépo? * parte 'e da chiniina], (v.)
chim. composto organico sintetico, costituito da un nucleo eterociclico azotato, da un
costituito da un nucleo eterociclico azotato, da un gruppo metilenico e da uno chetonico
azotato, da un gruppo metilenico e da uno chetonico; è usato come colorante
gr. pépo? * parte 'e da cianina (v.).
uova fecondate dei pesci e che deriva da uno spermatozoo in soprannumero. = voce
teri brachiceri della famiglia sirfidi, parassitidei bulbi da fiori. tramater [s.
e della tribù delle sirfie, stabilito da meigen, e caratterizzati da una tromba
sirfie, stabilito da meigen, e caratterizzati da una tromba assai più corta della testa
. derivazione geometrica di alcune forme semplici da quelle complete o oloedriche, alle quali
si presentano ridotti rispetto ai gameto- citi da cui derivano; microgamia. =
sm. antica lingua cuscitica, testimoniata da iscrizioni datate dal i secolo a. c
economico, patrimonio. 5. bernardino da siena, 843: molte volte e il
lo stesso che midollare, cioè cavopiano da fare il midollo delle costure alla vela.
alla vela. = deriv. da merolla. meróllo (miróllo)
midollo delle piante. s. caterina da siena, 24: e1 mirollo de l'
parte fondamentale. s. caterina da siena, i-148: l'ira e impazienzia
al merollo. = deriv. da merolla, con cambio di genere.
e di tamerici sul pattume salmastro interrotte da cumuli di mattoni e di cocci, che
. épo <; 'parte 'e da plancton (v.).
gr. pipo? 'parte 'e da rachischisi (v.).
prima piange lo suo studio essere mutato da iucundità di letizie in merore...
, belle; / le quai caccian da noi tutti i merori. rinaldo degli albizzi
voce dotta, lat. maeror -òris, da maerère 'essere afflitto, addolorato
nei secoli vii e vili, caratterizzata da tratteggio artificioso e contorto, sinuosità,
in documenti privati. = deriv. da merovingio. merovingio (merovingo)
. e sm. stor. discendente da meroveo; che è proprio della dinastia
più fino. = deriv. da melarancio, per assimilazione. mersé
, o merule, dopo ogni frullo, da un ramo all'altro della primavera.
acqua e che colpisce soprattutto il legname da costruzione, facendolo marcire.
del messico e del colorado, costituita da una montagna che, per effetto dell'erosione
, i cestoni... i cesti da mesa, le corbe da lana.
. i cesti da mesa, le corbe da lana. = voce venez.,
con mercede. = deriv. da mese1. mesante, sm.
lavori a giornata. = deriv. da mese1. mesaràico, v.
a mese. = deriv. da mese1. mesata (dial.
. samido, iii-412: iacomo da molla, secretarlo dii conte di piziano
che non sapeva la cosa, il quale da suo coppiere gli fu levato col volergli
-somma dovuta mensilmente per tasse e tributi da una comunità. s. venier,
la dieta, con aver prima estratto da detti stati ducento e quaranta mesate di
lire! = * deriv. da mese1, col suff. -aia, che
pacichelli, 1-196: allora vi sono da cinquanta scudi d'incerto il mese.
futuro nunzio. = deriv. da mesata, col suff. avverbiale.
75 e 79. = deriv. da mesaticefalo, col suff. astr. -ìa
narcotiche. = deriv. da mescàl, col suff. chim. -ina
: se v'è mortale che abbia da ringraziar la natura dei compensi ch'ella
è certamente il letterato. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
maturità. d'annunzio, iv-1-1009: su da le profondità sinfoniche le melodie emergevano,
ghislanzoni, 17-52: leoni era tormentato da una intima lotta di dubbi e di
di seta un'altra lettera che veniva da londra, e che al profumo della
, / ch'austro diluvioso / move da l'alto, e il ciel mesce e
cesarotti, 1-viii-108: nei dì cocenti / da polverosi vortici sconvolta / l'aria si
, i-19: una crudel tempesta / da molti giorni si mescea frattanto / nell'
arrigo. -essere travagliato, sconvolto (da guerre, da lotte).
-essere travagliato, sconvolto (da guerre, da lotte). arici, iii-370
. 5. travasare una bevanda da un recipiente (vaso, bottiglia, ecc
si possa bere; porgere, servire da bere a qualcuno. bibbia volgar.
tu, re, riponi le cose da mangiare e mesci il vino. a.
alla signora bettina: ella mescè principiando da beatrice che le sedeva a destra.
malleabile). cellini, 663: da poi, avendo fatto le tue bocche,
-ant. mandar fuori, fare uscire (da un luogo). r. gualterotti
me mescie / porgiendo cosa che sia da pilgliare, / me pur agrada che 'l
muschio palustre e in acqua cresce: / da le radici ognor d'acqua si pasce
in specie se il cliente / ha da mescer poco o niente. tommaseo [s
senza mescere non si ottien nulla da certa gente. e. cecchi,
passero, 2-3: par ch'in su da la palude immonda / o pur dall'
malmenare, percuotere duramente. cenne da la chitarra, xxxv-n-426: birri romaneschi
.). ariosto, 27-29: da l'altra parte i capitan carleschi /
temevano la poderosa lancia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
di sella discesi: / non portati da furia di bruti / ma col solo
degno in alcun atto / di essere amato da co tal donzella. bibbiena, 157
/ difendimi, o bel iulio, da costei ». firenzuola, 236: mentre
stolta donzella, / nel lago stigio da giust'ira accenso. carrer, 2-24
: a mal mio grado mi parti'da quella / ch'io più amavo che la
che la vita mia; / e da poi in qua mia vita meschinella / è
utili o disutili, non sono mai imprese da buccinarsi alle cinque parti del mondo:
e meschinello dei nostri babbi si metteva da se medesimo in canzone. 4
io mi sono a quel tempo sbrigato da una fastidiosissima peste di certi miei creditori,
sulle fave bevere assai; su'maccheroni da ultimo). p. petrocchi [
. = agg. verb. da meschiare. meschiare e deriv.
suo pensiero. = deriv. da meschino, col suff. -aggine, che
appresso. * = deriv. da meschino, col suff. collettivo e spreg
egli venne nel medesimo tempo quasi ricompensato da due chiarissimi inglesi che non temettero dargli
] il premio al rosselli, abbagliato da quella goffaggine di un poco d'oro che
'deprimere, rendere tapino ', da mesquinho * meschino '. meschinèllo
e la meschineria imperversavano in modo tale da parere i distintivi unici e insurrogabili di
5, 90. = deriv. da meschino, col sufi, -eria, dei
per che n'ha ben d'onde da vero, dopo le tante meschi- nevoli
smorti. = = deriv. da meschino, col suff. degli agg.
la meschinezza. = deriv. da meschino. meschinìa [mischinìa),
non aspetto / né alcuna maiurìa / da te, o sposa mia, / a
e mischinìa. = deriv. da meschino, col suff. astr. -ìa
è tormentato dalla mancanza del necessario e da bisogni assillanti o di chi si trova
, come si dice, alla carlona era da loro tenuta la più bella vita del
nitate, non lo fate più, perché da me avete sempre quello prometto, e
i-75: io per la prima volta, da un giusto e piuttosto largo spendere ristrettomi
tanta meschinità, - = deriv. da meschino, meschino (ant.
una condizione di estrema miseria; colpito da crudele avversità, da gravi sofferenze (
miseria; colpito da crudele avversità, da gravi sofferenze (perciò meritevole di sincera
, che fu lor tutore. guercio da montesanto, vii-333 (1-13): merzé
italia è sparti, / che fan da lor medesmi tagli e quarti. / ma
gli ammazzavano: cosa veramente molto compassionevole da vedere la condutta di quelle meschine creature,
titol di reina. marino, 18-149: da lunge udì del giovane meschino / e
son costretto ad accattar un meschino cavalluccio da quello o questo. -con uso
meschini svizzeri, quando solevasi ordinariamente guardare da trecento soldati, si predeterminarono a uno
soldati, si predeterminarono a uno sbarco da questo lato. forteguerri, 10-118: cento
, una condizione esistenziale); contrassegnato da avvenimenti dolorosi o da gravi calamità (
; contrassegnato da avvenimenti dolorosi o da gravi calamità (un periodo di tempo)
che dona quattrini. segneri, ii-115: da qual- sisia meschinissima povertà potrebbono cavare qualche
meschina d'ogn'altra, perché dipende da un padrone, detto pubblico, animale
signore, volesti, con l'esseie adorato da meschina gente, come forono i pastori
bandini, 2-i-178: non può forse da una savia politica pensarsi mai un istituto
un tempo eran divini. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
leone xiii di farsi intendere, quanto da altri, presenti e lontani. viani
25 debitori di la signoria nostra, da esser fata la exazion contra di loro reai
, justa la parte; tutti rimaseno, da uno meschin in fuora. aretino,
vide obligato di fuggir ramingo con abiti da meschino. muratori, 10-ii-121: fra gli
1370 c. -1431). andrea da barberino, 1-297: guicciardo...
, le voglie accese per lungo patimento da giovane meschino, vecchio prodigo, non
adottare... ogni minimo ette trovato da essi in que'tanti loro antichi meschinissimi
, 1-91: un meschinissimo libro scritto da un meschinissimo pedante. guerrazzi, 52
mi torroe, / sì che dietro da te non rimarroe. alfieri, iii-1-138
alto, veridico, libero e interamente sciolto da ogni secondo meschino fine. mazzini,
me e che mi è dettata non da meschine reazioni o da meschinissime vanità o
mi è dettata non da meschine reazioni o da meschinissime vanità o da intemperanza di speranze
meschine reazioni o da meschinissime vanità o da intemperanza di speranze, ma da un
o da intemperanza di speranze, ma da un concetto religioso della nostra missione quaggiù.
ma che ai nostri tempi, maneggiato da profondi eruditi ed insigni ragionatoli, divenne
notizie. cesari, 1-1-19: osservate da quali meschini princìpi nacque la chiesa,
scelta, se non può essere sostenuta da verun ripiego dell'arte. carducci, ii10-
, 11 * 43: il maladetto lusso da per tutto / entrato è sì che
è un meschino caffè frequentato in allora da tutti i cattivi soggetti dell'arte.
avvizzire nel nostro pugno i fiori meschini da noi colti lungo una strada sub urbana.
margherite / nevicare nei prati / come da un sotterraneo cielo, /...
bren- toli '... trovasi da per tutto nei boschi questa pianta,
e lo resalutò molto cortesemente lo cuculo da parte di tutti gli uccelli.
il mal della vecchiaia. s. carlo da sezze, iii-439: spirito santo,
... obliassi / di prender legge da colui che giunse / pur ier di
veramente bellissimo... non fu da alcuni per il loro poco giudizio e meschinità
ristretto, ritirato e ridotto al meschino da coloro i quali spesero l'autorità che
edificio cultuale della religione islamica, costituito da un'ampia sala ipostila destinata alla preghiera
alla preghiera collettiva, di solito affiancata da portici e cortili, sormontata da torri
affiancata da portici e cortili, sormontata da torri o minareti; moschea.
el populo, perché non hanno campane da congregarlo. ariosto, 40-33: di casa
le tone di dite meschite. guido da pisa, lxxviii-i-418: pria ch'i'entri
dentr'a le meschite, / son da veder due novità diverse / che sovra
irto di meschite e di torri, chiuso da un doppio giro di mura e da
da un doppio giro di mura e da profondi canali, il castello del terribile
masgid 'luogo di adorazione ', da sagaci 'prosternarsi '. mesciàcqua,
maltrattamento; aspro diverbio. uguccione da lodi, v-152-243: per molto pizola rason
non mescio. = deriv. da mescere, con prob. influsso di meschiare
in un discorso, intercalare. francesco da barberino, 7: parlerai sol nel volgar
materia gittava spiacente puzzo né andava disgiunto da inconvenienti e pericoli. 7.
fora de le case persone amalate e suspete da morbo, quale poi se vano mesedando
, mischiato, commisto. francesco da barberino, 193: buon è il pane
3. introdotto, interposto. francesco da barberino, i-299: la mia intenzion delibro
figur. che si ispira o è condizionato da modelli estranei, da esperienze diverse,
o è condizionato da modelli estranei, da esperienze diverse, che non è originale
. = voce pis., da mescere. mesciròba (misceròba,
orciuoli e mescirobe di cristallo. giovanni da uzzano, 1-75: bacini o mescirobe
oro, lavorati, cioè bacini grandi da lavar le mani e mescirobe e saliere.
dar l'acqua alle mani, e da l'altra parte venghino fuora due fanciulli,
maestro di sala... seguito da cinquanta camerieri vestiti di rosso e giallo con
ar. miéraba 'vaso per bere ', da saraba 1 bere ', accostato a
atto che consiste nel versare un liquido da un recipiente in un altro o nel mescere
, zuppa, minestra, ecc.) da consumarsirapidamente al banco o al tavolino. -in
bottega dove si vende vino a bicchieri, da bersi nel luogo medesimo. e,
, zuppe, minestre e altre cose da potersi mescere, cioè versare, per
di minestre 'e di altre cose da potersi mescere. tommaseo [s
cassola, 4-24: lo stanzone che serviva da mescita e da trattoria era..
: lo stanzone che serviva da mescita e da trattoria era... di legno
di prevalente uso tose., deriv. da mescere. mescitare, v.
a lavarmi. = deriv. da mescere. mescitóre, sm. (
vide tre propagini in una vite. guido da pisa, 1-146: portato che l'
freno,... altri un vaso da mescere,... non tazza,
mescitore. = nome d'agente da mescere. mesciuto (part.
o beesse un bicchier di vino mesciutogli da tavernieri o tenzonasse in pubblico [ecc
è dato di parigi, / ove da bella man mesciuto d'alto / nei lucidi
, 1-ii-277: il vino girava mesciuto da grandi boccali di terra, buon sangiovese
4-427: quanto maggiormente a colui è da avere invidia, che a coloro, a
, sf. dial. ant. mestola da cucina. — anche: ramaiolo
— anche: ramaiolo. onesto da bologna, i-82: quel che per lo
lxvi-i- 273: mescole forate e da menestrare, grandi e picciole. aretino
ii d'este, 632: mescole da minestra. -come simbolo di autorità,
; pure dipoiché l'autorità di cotesta mescola da me data, non voglio mancare d'
di fatica. = deverb. da mescolare. mescolàbile, agg. che
medesima. = agg. verb. da mescolare. mescolarne, sm.
rimescolava poi s'irrigidiva... da tutto quel mescolarne uscivano boati come dal
di falaride. = deriv. da mescolare, col suff. collett. e
fermentasse tutto ciò che si lievitasse. benvenuto da imola volgar., ii-176: per
gli antichi,... quando domandavano da bere, ricordavano al ministro che mescolasse
ancora che egli dovesse porgere loro da bere. galileo, 4-2-322: se dirà
-confluenza. erizzo, 2-14: da cotal mescolamento aviene che [i fiumi
, 1-173: egli è... da coltivator avveduto il porre, senza mescolamento
-confusione. bontempelli, 7-115: da un gran mescolamento febbricitante e ritmico di
silenzio petroso rotto ogni tanto di colpo da richiami, fragori subito tronchi, come
che... giove stimolato da bestiale appetito si mescolasse con sua madre,
non è desiderio di bellezza, né nasce da bellezza, ma è appetito di mescolamento
pregio dell'uomo... fosse prodotto da un felice mescolamento di razze e dalla
d'alcuna cosa lucente. s. bernardino da siena, ii-125: [se si
contaminazione morale, macchia spirituale. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
o la melanese o la napoletana da sé sola, o alcun'altra,
mondo, tutte son nate del mescolamento e da
orientali. -giustapposizione di elementi derivati da generi letterari o da tradizioni culturali diverse
di elementi derivati da generi letterari o da tradizioni culturali diverse; contaminazione.
cose appartenenti a la favola è stato da me introdotto in molti luoghi del canto precedente
, mi rappresentano scioccamente un cittadino vestito da contadino, essendo apparato scenico quasi un
piante. = nome d'azióne da mescolare. mescolante (part. pres
, senza alcuna mescolanza d'acqua dolce da bere, con lunghezza di tempo diventa
sentimenta di certo desiderabile odore, venuto da varie mescolanze de soavi e fragranti fiori della
quali, perché, riguardate in scorcio da un luogo determinato, mostrino una figura
contigue particelle di tempo riceve l'udito da un tale oggetto. 3.
. piccolomini, 78: molto ha da guardarsi una giovine di non vestir di molti
con lo sbiadato e simili altre mescolanze da bandiere, perché questa mistura di colori
] generato dalla madre per mescolanza fatta da essa con un dio. d'annunzio,
per conseguente delle lingue, s'ha da avvertire che circa tanno 334 i servi
religioni diverse. bertola, 188: da tanta mescolanza di religioni in picciolissimo tratto
connotazione spreg.). domenico da montecchiello, 43: si muove senza mezzo
, splendenti signore, ma relegandole nella sala da pranzo del piano di sopra..
eterogenea; gruppo o brigata, composta da persone di diversa condizione sociale o professione
dispongono o s'immaginano disposti in modo da formare un complesso più o meno omogeneo
zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
veleno bevuto forte. s. bernardino da siena, iii-60: sono molte persore ingannate
tanto meglio. moravia, viii-238: così da una mescolanza di schiettezza morale e di
volgarità era venuta fuori l'idea, da emilia non accettata, è vero,
sue 'mescolanze 'erudite messere agnolo da montepulciano. crusca [s. v.
è dedotto dall'innalzamento di temperatura subito da una massa nota di acqua, quando
: gli antipasti de'conviti sono ordinati da essi [cuochi] per maestria,
erbucce, le quali mescolanze... da noi altri toscani si appellano. casti
e finte. = deriv. da mescolare. mescolare (ant.
una medesima sostanza), in modo da formarne un tutto, per lo più omogeneo
): perisca colui, il quale da prima mescoloe le giovani donne colli giovani
paesani. brusoni, 541: commossi da queste rimostranze del generale, i capi
di dare autorità a uomini prudenti e lontani da voglie estreme, ma ancora, mescolando
, 1-i-67: avvezza [l'italia] da più secoli a mescolare il proprio sangue
carnalmente; stuprare, violentare. andrea da barberino, 1-274: voi facesti grande peccato
: voi facesti grande peccato a uccidere da san dionigi alla porta di paris tanti cristiani
dodicimila uomini, sanza e fanciulli calpestati da cavalli, e insino alle donne gravide
. brusoni, 885: fu colpito da un pezzo di bomba in un fianco
quella tavola si mescolano le carte. da ponte, 32: giunto al ridotto
tutto il danaro sopra una delle tavole da gioco e cominciò a mescolare un mazzo di
'mescolare'dicesi anche del levare le carte da giocare dell'ordine loro, scozzandole. cassola
, essendo prima allettata la fragilità umana da la dilettazione e facilità de la fabula
non vada mescolando nei ragionamenti piacevoli e da ridere cose di gravità, né meno
fatta in modo irrefragabile ed è ammessa da tutti i filosofi..., ma
che, carnalmente mescolandosi con tutte, da quelle ebbe molti figliuoli e figliuole. caro
credette falsamente la grecia che essa italia da loro avesse principio. « -ibridarsi
ufficiale colla moglie a fianco, vestita da festa. d'annunzio, iii-2-1165: si
spedizione di terra santa in palestina, da giovanetti e da femine, li quali,
santa in palestina, da giovanetti e da femine, li quali, mescolandosi insieme
la particella pronom. compenetrarsi in modo da formare un'entità, una massa o
alvaro, 17-482: aveva sentito uscire da un caffè, al lato opposto della
ii-59: le nuvole... correvano da un camino all'altro mescolandosi al fumo
il rancore continuo dei tromboni oppressi chissà da quale condanna si mescola ai rimbrotti
mar si mescola o travaglia. andrea da barberino, 3-1077: e1 campo de'
,... stimolato spesse volte da molti, e con non leggiere occasioni,
5-287: il governo piemontese, stretto da sì vive istanze e mosso da sì gravi
stretto da sì vive istanze e mosso da sì gravi minacce, ordinava il dì
come meglio talenta. alvaro, 18-93: da un pezzo le sembrava che tutti si
effettiva disinvoltura, professò li tre requisiti da brasida in chi nell'armeggiare si mescola:
nievo, 1-199: quegli omacci hanno da mescolarsi nel mulino tanto che vogliono,
l'italia l'insalata. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
posticcio, il quale credea essere vernaccia da corniglia, vide nuove ragione d'uve
mescolata, si truova. s. bernardino da siena, iii-6: iddio dà bene
furioso e feroce,... entrando da ogni parte nel fatto d'arme gli
p. fortini, ii-242: questo giovinetto da le donne come da li omini per
: questo giovinetto da le donne come da li omini per femina era tenuto e ogniuno
che donna fussi. = deriv. da mescola1. mescolataménte (ant. mescladaménte
5: i fidenati, spaventati, da più bande voltaron le spalle...
, congiuntamente. boccaccio, viii-1-38: da questo si venne allo adequare i fatti
di quelle [famiglie], che vennono da fiesole. sermini, 397: in
ufficio di niun propriamente fusse, aver da essere sempre nel senato grandissimi rumori.
latini è detto « mala gratia » da noi « malgrado »; gli esempi saranno
mescolatamente. 2. in modo da formare un raggruppamentocomposito, eterogeneo, tumultuoso;
vivono alla campagna, ma separatamente le femine da gli uomini e a tempo si vanno
era me miscelato in modo da formare una massa omogenea; aggiunto,
-composto, complesso. marsilio da padova volgar., ii-xxx-4: il corpo
in modo caotico. 5. bernardino da siena, 64: poniamo che o elementi
tuo budello / pare un borsello / da salimbacca, / mescolato con cacca / di
osso e di legno. -formato da vari elementi costitutivi. f. erizzo
nuovi testi fiorentini, 191: aven konperato da guido konsigli da ssan donato otto pezzi
191: aven konperato da guido konsigli da ssan donato otto pezzi di terra ne la
: le viti sembravano tante corde avvolte da un filare all'altro, a matasse,
informi ed incoerenti; ma, combinati da una mente, esprimono (poniamo caso
tra l'acqua e il fuoco; e da tutte queste
: queste ninfe anche hanno caro / da lor esser ingannate: / non può
crimea. botta, 5-530: gridossi da alcuni uomini di mal affare mescolati col
piccola parte di essa, servitori licenziati da padroni caduti allora dalla mediocrità nella strettezza
-associato in una promiscuità licenziosa. benvenuto da imola volgar., ii-155: di notte
sozze facevano. -legato, congiunto da vincoli di parentela. simintendi, ii-6
i greci. 8. formato da persone o nazioni diverse o di varia
monte seir, ch'alto e sovrano / da l'oriente a la cittade è presso
è troppo mescolato ». « son cose da farsi tra gente dello stesso mondo »
mondo ». 9. assorbito da un'occupazione, impegnato in un lavoro
piuttosto non sapere che sapere. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
/ suspiri e pianti mescolati insieme / da mover l'alme di pietà digiune.
che ha bisogno di professionisti -contraddistinto da un insieme di valori o di tendenze
e di semplice. in questi saggi da paese a paese, spesso vicini, i
virtù diversa dalla luce, non dependente da essa o dal moto, ma dalla
. bar o men combattuto da le passioni. bontempelli, ii-698:
. -in partic.: che risulta da una commistione o da una sovrapposizionedi idee,
: che risulta da una commistione o da una sovrapposizionedi idee, di vocaboli, di
le quali in molte parti sono disforme da quelle di prima et ancora intra loro non
ira de la vita. -appesantito da elementi estranei; impuro (un idioma
servo mescolato con nome reale. giovanni da empoli, 60: tràssonmi sangue dieci o
. versi, rime mescolate: composte da metri di diversa lunghezza o dispostisecondo schemi variabili
lui ancora con tutte le sue ricchezze da niuna altra cosa essere più avanti che
mescolato nostro, è mestiero che 'l soggetto da prendersi sia lo schernire gli dei,
per mescolare e sovrapporre segnali provenienti da più microfoni o da questi e da
sovrapporre segnali provenienti da più microfoni o da questi e da fonorivelatori, per aggiungere
provenienti da più microfoni o da questi e da fonorivelatori, per aggiungere un sottofondo musicale
. 2. = nome d'agente da mescolare. mescolatura, sf. il
cessi e la spirituale non si rimondi da ogni mescolatura di faccende terrene.
terrene. = nome d'azione da mescolare. mescolazióne, sf.
più intenso. = nome d'azione da mescolare. mescolino, sm. region
la espone. il viso -innaturale, da posa -s'imporpora d'onta; la bocca
regola il mescolare le varie specie di semi da macinarsi. 0. targioni tozzetti,
sia qui lecito il notare una riflessione da me fatta più volte sul costume di far
, 7-140: tutti i grani e biade da macine..., tutto il
4. bot. region. gramigna da mescolo: cerere (aegilops ovata)
. grano delle formiche. cèrere. gramigna da mescolo... il seme è
, 1-58: con uno sguai do da intenditore, guardava che cosa c'era
. aretino, vi-703: oh che da ben tristo è questo zoppino!,
, con valore peggior., e da colpa (v.). mescolume
potrete separarli. = deriv. da mescolare, col suff. collett. e
mes-, con valore negativo, e da credebele, var. ant. di credibile
e grano. = deriv. da mescolatura, per sincope. mescurare
. ant. trascurare. alberto da massa di maremma, xxxv-1-360: l'amor
/ tanta chiara no luce. bartolomeo da s. c., 22-5-4: coloro
mes-, con valore negativo, e da curare (v.).
non sia di tuo volere. tommaso da faenza, xxxv-1-453: manti son c'
acompagnare. -sostant. tommaso da faenza, xxxv-1-455: per lor scredenza
ciascuno dei periodi, di durata variabile da 28 a 31 giorni e distinti con
a causa del lento avvicinamento alla luna da parte del nodo, nel suo movimento
luna al punto equinoziale. giacomo da lentini, 644: magio infra li mesi
compagnuni solennemente sia cele- braa. guido da pisa, 1-12: a lui [giano
consecrato lo primo mese dell'anno e da lui è nominato. paganino bonafè,
maggio, ecc.). matazone da caligano, xxxv-1-798: del mese de
e gl'idillii biasciati ne le stalle / da bovi e da pastori, / fanno
ne le stalle / da bovi e da pastori, / fanno quasi svenir di tenerezza
deole iohannes ad plandeo ad oienantio, da quistu samieli, prossimu ad in anni
che quel benedetto cristoforo era un soggetto da farlo girare di pulpito in pulpito, e
anche ih materia de lavatura de la testa da fa annà via li pidocchi; e
aretino, vi-466: voi cercate troppe cose da me, che, vivacchiando a la
stucco. arila, 1-219: andai da piero a chiedergli la restituzione del dante
, sm. ant. vento che spira da nord-nord-est. landino [plinio
arme. = voce ven., da mesedare. mesedare, v.
. = voce ven., da mesedare. -uno o più mesi
torbo, mese chiaro '. è da notare che il contadino ricorda tuttora le
il contadino ricorda tuttora le calende, da lungo tempo dismesse. ma delle sentenze
giudicej = dal lat. mensis, da una radice indoeuropea mè 'misurare '
insa turo che si estrae da alcune piante aizoacee (e in
= voce dotta, deriv. da mesetnbr [inal], col suff.
di fuori. = deriv. da mesembria [ntemo]. mesembriantèmo
: i sopraddescritti mesem- briantemi sono stati da me citati per l'esempio delle foglie
condizioni di autonomia. = deriv. da mesencefalo. mesencefalite, sf.
= voce dotta, deriv. da mesencefalo, col suff. med. -ite
. péoo <; * medio 'e da encefalo (v.).
= voce dotta, comp. da mesencefalo e dal gr. topfj
, trofiche e formative; è costituito da cellule stellate e ana- stomizzate, fra
. ji, éoog 'medio 'e da [parenchima (v.).
. mesenchimale. = deriv. da mesenchima. mesenchimopatìa, sf.
= voce dotta, comp. da mesenchima e dal gr. rcà&oi;
della gastrula degli anfibi urodeli, costituito da uno strato cellulare che è situato
gr. pioo? 'medio 'e da dette da'medici messenteriace o meseraice. baldinucci
gli = voce dotta, comp. da me [o] e seniore (v
aorta, al di sotto della celiaca: da essa escono le di spessore variabile,
escono le di spessore variabile, percorsa da una ricca coliche destre, ed essa distribuisce
per le lattee vene / del mesenterio dato da baillon alle gastro-enteritidi acute, indicate fino
gran canale / 3. ant. affetto da disturbi intestinali (una mantiene
fegato e alla = deriv. da mesentere, col suff. dimin. -olo
mette la mobilità. mesentere accompagnata da ispessimento, sclerosi 3. locuz
= voce dotta, deriv. da mesentere, col suff. med. -ite
[aeoev- = voce dotta, comp. da mesentere e dal gr. répiov,
dal gr. répiov, comp. da [lèoot; 'medio 'e gvrspov
= voce dotta, comp. da mesentere e dal gr. (baipf)
= voce dotta, comp. da mesenter [e \ ed ectomia (v
\ iioo <; 'medio 'e da mesenteriale, agg. anat.
meseraiche, vasi mese = deriv. da mesentere. raici: tronchi arteriosi
raici: tronchi arteriosi e venosi da cui dipende megentèrico (messenterìaco,
persona, che abbia talvolta dei mali gravi da doversi cibo digesto. ibidem, 36:
esso molte più sapere, originati o da intacchi topici,... o da
da intacchi topici,... o da ostruzione vene messeraice che ad nessuno altro budello
. redi, 16-ix-24: stimerei che scarnarlo da esse vene e dal misenterio:..
divide in più parti, onde ne nascono da sette o otto vene, lattee,
colpisce prevalentemente i bambini; è caratterizzata da febbre etica, addome meteorico, diarrea
, gr. peoapatxó?, deriv. da [xeodepatov * mesenterio'.
berretti rossi e mèzzari vi fanno / da fiorellini. zena, 1-349: la
zena, 1-349: la rapailina vestita da serva col mezzaro... ballava a
= voce spagn., deriv. da mesa 4 mensa '(e come
regione interna della penisola iberica, composta da un immenso tavolato di terreni antichi che
tavolato di terreni antichi che si elevano da 60 a 100 m s. m.
. éoo <; 4 medio 'e da etmoide (v.).
di dio. = comp. da mése1e ziu; cfr. diodati, i-309
= voce dotta, comp. da mesi [tile] e cera1 (v
= voce dotta, lat. moeslcus, da moesla, regione dell'antica tracia,
. = voce dotta, deriv. da mesit [ile], col suff.
liquidi della distillazione del carbon fossile e da molte varietà di petroli e di oli
= voce dotta, deriv. da mesitil [e], col suff.
= voce dotta, deriv. da mesit [ile], col suff.
forze oscure e profonde, come avvolta da scintillamenti d'elettriche spore. = dal
magnetoterapia. = nome d'azione da mesmerizzare. mesminite, sf.
mesminite, sf. miner. meteorite costituita da granuli bianchi uniti da un cemento scuro
. meteorite costituita da granuli bianchi uniti da un cemento scuro di silicati di ferro
. péoo *; 4 medio 'e da alobio (v.).
piao <; 4 mediano 'e da americano (v.). mesoaortite
gr. izéaoc, 4 medio 'e da aortite (v.).
gr. piao? 4 medio 'e da appendice (v.).
. péoo <; 4 medio 'e da ar ter ite (v.)
dal gr. péooc 4 medio 'e da autoctono (v.).
. péoo <; 4 medio 'e da bilifuscina (v.).
gr. péaot; 4 medio 'e da bilirubina (v.).
= voce dotta, comp. da mesobilirubina e dal tema -yev dell'aoristo
. péoo <; 4 medio ', da bile (v.) e da
da bile (v.) e da viola (v.), col suff
, piede di nove tempi, formato da due coppie di sillabe lunghe separate da
da due coppie di sillabe lunghe separate da una breve, secondo lo schema
[piede] mesobraco ', comp. da [iioo? * medio 'e
. [iioo? 1 medio 'e da catalizzatore (v.).
; mesaticefalia. = deriv. da mesocefalox, col suff. astr. -ìa
]: 'mesocefàlico ': nome dato da chaus- sier all'arteria basilare.
]: 'mesocefalo ': nome dato da chaussier al ponte di varolio.
corrispettivo patologico funzionale dell'ipomesocefalia, favorito da una speciale debilità o labilità.
o labilità. = deriv. da mesocefalo2, col suff. med. -osi
. [iioo? 'medio 'e da cisti (v.); voce
[i. eoóxxaoto?, comp. da (iioo? 'mezzo'e xxaoró
. [iioo? 'medio 'e da clima1 (v.).
. [iioo? 'medio 'e da colloide (v.).
. (i. eoóx
. = voce dotta, comp. da mesocolo [n] e dal gr.
v.]: 'mesocondrìaco': aggiunto dato da boerhaave a due fascetti di fibre carnose
gr. (xsoóx°po?, comp. da (iioo? 'che sta nel
crato. = deriv. da mesocrato. mesòcrato (mesòcrate)
. (iioo? 'medio 'e da cretaceo (v.).
. [iioo? 'medio 'e da cristallino (v.).
foglietto germinativo primitivo dell'embrione, costituito da tessuto epiteliale e interposto fra l'ectoderma
derma; racchiude la cavità celomatica e da esso si originano, attraverso complicati processi
. [iioo? 'medio 'e da derma (v.); cfr
. mesodermico. = deriv. da mesoderma; voce registr. dal d.
dal tessuto muscolare. = deriv. da mesoderma; voce registr. dal d.
. [iioo? 'medio 'e da dermide (v.), esteso
. = voce dotta, comp. da mesoderma e dal gr. 7cà0o?
. [iioo? 'medio 'e da devonico (v.).
minerale simile al- l'eudialite, costituito da un silicato di sodio, calcio,
. [iioo? 'medio 'e da diastolico (v.).
. (iioo? 'medio 'e da digiuno (v. digiuno3).
. [iioo? 'medio 'e da duodeno1 (v.).
'medio ini 'sopra 'e da cheiloschisi (v.).
sm. anat. breve ripiegaturasierosa, percorsa da vasi, che lega il marginemediale dell'epididimo
gr. jxéoot; 'medio 'e da epididimo (v.).
. néao <; 'medio 'e da epitelio (v.).
. p. éoo£ * medio 'e da pharynx 'faringe '; voce regrist.
mesòfita, sf. bot. pianta caratterizzata da un fabbisogno idrico medio (in partic
. { xéooi; 'medio 'e da flebite (v.).
e il metatorace degli insetti e costituito da una lamina chitinizzata, che serve per
fra le sopracciglia ', comp. da p. éoo; 'medio 'e
. piao <; * mediano 'e da gasteropodi (v.).
, fra il continente boreale, costituito da vastissime » aree europee, asiatiche e
. éao <; 'medio 'e da geosinclinale (v.).
gr. laéao? 'medio 'e da giurassico (v.).
, sf. anat. nevroglia costituita da piccoli elementi a citoplasma scarso e a
gr. ilìooq 'medio 'e da glioma (v.).
]: 'mesoglosso ': nome dato da alcuni ai vasi o nervi che scorrono
, 9. = deriv. da mesognato. mesognato, agg.
secoli xii e xvi; è caratterizzato da particolari mutamenti fonetici (metafonia),
. (iiooi; 'medio 'e da gotico (v.).
p. eoóypacpo <;, comp. da p. éaoi; 'medio '
j. saosi$f) €, comp. da (zéoog 'medio 'ed elso
parcellamento della valenza, emessa nel 1906 da g. oddo e organici,
[xécro <; 'medio 'e da idrogeno] (v.),
dal gr. ixéoog 'medio 'e da inosite (v.).
. éoo <; 'medio 'e da inositolo (v.).
struttura non può essere rappresentatada legami covalenti ma da più strutture meso- mere di tipo ionico
[xéao <; * medio 'e da ionico (v. ionico3).
', ùrcó 'sotto 'e da cheiloschisi (v.). mesolàbico
, sm. matem. strumento inventato da eratostene di cirene (275 c. -195
a. c.), costituito da tre tavolette rettangolari uguali, mobili su
perciò ho creduto opportuno esporre l'instrumento da tolomeo chiamato elicona, il quale,
con diverso metodo sciorre il problema dato da apollo nelle risposte di deio, che
<; o fisaóxapov, deriv. da \ xeooxoc (3é (o 'prendo
: 'mesoleuco ': gemma distinta da una lingua bianca nel mezzo.
2. bot. pianta con foglie segnate da una stria chiara.
[xeoó- xeuxo?, comp. da \ i. éoo? 'medio '
alluminio, calcio e sodio, ritenuto da alcuni un miscuglio isomorfo di natrolite e
miscuglio isomorfo di natrolite e scolecite e da altri un sale doppio; si presenta
. = voce dotta (creata da fuchs nel 1816), comp. dal
il paleolitico e il neolitico, caratterizzata da un miglioramentoclimatico dopo la glaciazione quaternaria, da
da un miglioramentoclimatico dopo la glaciazione quaternaria, da notevoli mutamenti subiti dall'umanità rispetto
, che preannuncianoquelle mediterranee del neolitico), da un'intensa cultura litica (utensili microlitici
ed è comunemente considerata come la fase da cui ha preso l'avvio lo sviluppo
. [rido? 'medio 'e da litorale (v.).
]: * mesolobari ': nome dato da chaussier alle arterie del corpo calloso
v.]: * mesolobo nome dato da chaussier al corpo calloso. =
v.]: 'mesologaritmo': termine usato da keplero per esprimere i logaritmi dei coseni
gr. peoopéxa?, comp. da ixéoo? 'mezzo 'e pixoc?
enol. tipo pregiato di vino rosso da pasto, denso e forte, prodotto con
. piede di sei tempi, formato da due coppie di sillabe brevi separate da
da due coppie di sillabe brevi separate da una lunga, secondo lo schema
] '[piede] mesomacro comp. da piéao? * medio 'e ptaxpó
. [xeciopiéxa?, comp. da piéao? 'medio 'e pixa?
). = voce dotta (introdotta da r. robinson e da c. k
dotta (introdotta da r. robinson e da c. k. ingold nel 1933
gr. pieao- ptjpta, comp. da péoo? 'mezzo'e pitjpó? 'coscia';
meccanica quantistica, furono gettate nel 1926 da heisenberg. - in senso
dei vertebrati. = deriv. da mesomero2. mesòmero1, agg.
gr. pièno? 'medio 'e da meteorologia (v.).