di persone legate da vincoli naturali, da condizioni sociali o culturali affini, da
da condizioni sociali o culturali affini, da ideali, princìpi, interessi comuni (
seguì, levàmo campo di lombardia e da siena e facèmo un mazo di 5
lissa, e cantagli se voi calarsi da brunoro, c'ho il fiore in pugno
il campo degli idealisti e dei romantici da un quattrino al mazzo si levò a rumore
compromesso con lui, unito con lui da rapporti di complicità in faccende ambigue o
mazzo con altre molte... da lui credute d'origine latina. l.
conosca non esser lui [domenico guidi] da mettersi in mazzo con quegli scultori di
sozzo, / se gente siam noi tre da porre a mazzo. targioni tozzetti,
era ridotta l'aria della valdichiana, messa da dante in un mazzo colla sardegna e
soldo il mazzo ': superarli, esser da più. a sentir lui, rivende
e oculata. passeroni, iii-273: da certi letterati, / che nel mondo
entiò nel mazzo'... viene da un proverbio che dice: 'ogni fiore
v.). = deriv. da mazza1-, cfr. lat. mediev.
[del legno dell'olmo] mazzi da fender legne e da strignere i vaselli
dell'olmo] mazzi da fender legne e da strignere i vaselli del vino. soderini
regger pesi straordinari, a far mazzi da botti e pestoni da frangere. f.
a far mazzi da botti e pestoni da frangere. f. negri, 1-106:
l'incudine col mazzo. -mazzuolo da cucina. anonimo veneziano, lxvi-1-69:
cui si colpiscono in testa le bestie da macello; maglio, mazzotto, mazzapicchio
capo ai condannati a morte. antonio da ferrara, 161: io veggo el mazzo
4. elemento della berta, formato da un grosso ceppo di legno duro,
c. bartoli, 1-67: gli instrumenti da conficcare i pali, sieno come si
lo caccerà assai manco. -mazzo da o del castello: mazzacastello. soderini
di acciaio, per forza di mazzi da castelli sino al terren buono e sodo.
, entro cui i cenci sono pestati da tre o più mazzi, l'imo accanto
e s'abbassano per battere i panni da follare. p. de'bardi
o di crino, con manico di legno da impugnarsi dal battitore e distendervi l'inchiostro
pelagio saltasse su i mazzi non è da dire; vomitò ingiurie a bocca di barile
fatica per non lavorare, giudicandola arte da buoi, che lavoran sempre e,
v.). = deriv. da mazza1-, cfr. spagn. mazo e
di tale bastone. michele da cuneo, lix-64: quando li dicti camballi
del re tenersi un tamburo grande, come da noi è una botte candiotta, sopra
area sett. mazoca, deriv. da mazza1. mazzocchiaia (mazocchiàia),
4-18: mona veronica mazzocchiaia, domandata da un giovane innamorato che male aveva una
madre. = deriv. da mazzocchio. mazzocchino, sm.
posticce raccolte in crocchia e tenute insieme da nastri, fiocchi e altri ornamenti.
dirle tutte sarebbe una morte; / da certo tempo indietro stavan fresche, / due
tirandosi dietro dei bambini. -uomo da mazzocchi: persona dappoco, rozza,
di grammatica. vi paion essi uomini da mazzocchi? -ciuffo terminale di peli
2. parte del cappuccio, costituita da un cerchio di borra rivestito di panno
per lo più in segno di dignità da persone investite di alte cariche. -anche:
: avevano [le corone ducali], da piè nel mazzocchio una fregiatura, nella
. modanatura a profilo convesso che serve da ornamento della base della colonna; toro
mazzocchio. c. bartoli, 1-27: da capo ancora lasciarono una fasciuola piccola e
afforzificata. vasari, 4-i-188: è da noi operata [la prospettiva]..
essere che quella di gran grosso, che da noi si chiama mazzocchio...
mi par disonesto e vii atto / che da nostri pittor plebei e sciocchi / sia
: stringersi in ranghi serrati. andrea da barberino, iii-187: fioravante fece montare
mi prese. = deriv. da mazzocchia, var. di mazzocca (v
e lanuginosi. = deriv. da mazzocchia. mazzocchiuto3, agg. costituito
mazzocchia. mazzocchiuto3, agg. costituito da un mazzocchio; a crocchia.
in campagna. = deriv. da mazzocchio. mazzòccola, sf.
una mazzuola. = deriv. da mazzolare. mazzolare, tr.
sacchetti pieni di sabbia, in modo da non lasciare segni visibili sul corpo.
fare i mazzoli. = denom. da mazzola2-, per il n. 3 cfr
andare dell'uomo reso cieco e sordo da una tremenda mazzolata sul capo. pratolini,
a prete cirillo. = deriv. da mazzolare. mazzolato1 (part.
a noi. = deriv. da mazzuolo1. mazzolatila (mazzuolatura)
fortemente baulati. = deriv. da mazzolare, n. 4. mazzolétto
. operaio incaricato di ammorbidire il cuoio da suola battendolo con un mazzuolo, in modo
battendolo con un mazzuolo, in modo da farlo aderire al tavolo di appoggio prima
dactylis glomerata). = deriv. da mazza1. mazzolino, sm.
firenzuola, 734: non hanno mai altro da loro che talvolta, e ben di
'mazzolino ': ancor questo è trattenimento da fanciulli e si fa in tal guisa
mazzonara, sf. marin. piccola rete da pesca, simile alla sciabica, che
la spiaggia. = deriv. da mazzone3. mazzóne1, sm.
certi mazzoni di fiori all'andata e da ima fila all'altra dei posti a sedere
castello entrato, fu lietamente dentro ricevuto da que'che prima l'avean contrastato.
. mazzóne4, sm. pianura da pascolo, un tempo paludosa e malarica
. mazzétta, sf. mazzuolo da scalpellino. = deriv. da
da scalpellino. = deriv. da mazza1. mazzuca, v.
solo mazzucco): stato morboso caratterizzato da forte raffreddore accompagnato da un malessere generale
stato morboso caratterizzato da forte raffreddore accompagnato da un malessere generale, grave cefalalgia,
ca- ristia del cibo, fu assalito da una infermità molto grave, tra febre
equisetum arvense). = deriv. da mazzo *; voce registr. dal d
mondo se non per farti mazzucolare bene da alti. n. villani, 4-61:
a valle. = deriv. da mazzaculare, per dissimilazione. mazzuòla
), sf. piccola mazza, canna da passeggio, bastone, bacchetta.
mano, a modo che una bacchetta da podestà. sercambi, 253:
che non temeva asserire apertamente sentirsi uomo da maneggiar mazzuola e scalpello con sì gran
mazzuola e scalpello con sì gran valentìa da farla in barba anche a michelangelo.
realmente perché non accudisce a quelle ribalderie, da se medesimo e * motu proprio '
6. sport. mazza, bastone da golf. moravia, ii-101: aveva
di siena, 1-126: due invoglie da camici di panno lino rosso, con
di questa bella ventura che gli scappa da le mani. -guadagnarsi il pane
, ii-50: avea [la chiave] da capo due cordelle nove, / con
mazzuòlo2 [mazzòlo), sm. mazza da scalpellino, di peso ridotto, con
. picchia, così, pari, davanti da me. sì, davanti alla saldatura
s. v.]: 'mazzolo da terra ': per schiacciare le zolle
, 457: 'mazzuolo': martello in legno da calafato per ristoppare la carena.
uno de'quattro capi, che hanno da formare il canapo. 9.
. striscia seminativa di terreno, fiancheggiata da due fossati. c. ridolfi
colmate per salvarle dall'umidità e separate da fossoni. nieri, 3-123: 'mazzuolo
per seminarvi. = deverb. da mazzolare (nel signif. del n.
anch'io un ponce. non avendo meglio da fare guardavo la ragazza. e la
te la fortuna: or quale / da più giusto elettore eletto parti? pavese
là dietro. -quando è seguito da un attributo o da un'apposizione.
-quando è seguito da un attributo o da un'apposizione. tasso, 1-4
credete poter darmegli e tórme / anco da lui, quando non vada retto; siate
una modificazione del valore semantico del verbo da cui dipende, esprimendo un rapporto di
, purg., 1-29: com'io da loro sguardo fui partito, / un
n'avessi alcuno alle mani che fosse da ciò, che io gliele mandassi. ariosto
tutto el cor m'avampa; / da voi spero acquistar l'alta vittoria, /
valore intesi. tasso, 17-45: da me presi ed avinti, e da me
: da me presi ed avinti, e da me furo [i cristiani] /
: « ci penserò, io ci ho da pensare ». e s'alzò,
nessuna particolare inimicizia contro di me, da volermi sacrificare a vantaggio degli altri.
-in funzione di compì, di moto da luogo, di separazione, di allontanamento
me medesima, cara, quali sollecitudini da poco tempo in qua ti stimolano?
tasso, 12-77: temerò me medesmo e da me stesso / sempre fuggendo, avrò
: ho avuto carissimo il ritratto fatto da carlo, che qui tutti ammirano, come
e il piccolo me rincasavano a sera da una scampagnata, nella quale furono tutto il
vero me. -da me: da solo, senza aiuto o intervento d'
, 10-61: io a lui: « da me stesso non vegno: / colui
giacché devi sapere che incomincio a radermi da me). p. petrocchi
s. v.]: lo so da me... come fò a tirar
... come fò a tirar avanti da me solo quest'azienda? pascoli,
quest'azienda? pascoli, 783: da me!... non quando
per il solitario domani. -da me da me, da per me, fra me
domani. -da me da me, da per me, fra me, fra me
dicea fra me medesmo. s. caterina da siena, 2-2-469: io godo ed
ch'io leggo qualche cosa e rido da me da me! tasso, 14-493:
leggo qualche cosa e rido da me da me! tasso, 14-493: ascolta quel
me l'altra notte, che questo ha da essere l'ultimo inverno ch'io passi
, siamo qui in due: ho da discorrer da per me come i matti?
qui in due: ho da discorrer da per me come i matti? -essere
..., non molto dopo sollevati da una barbarie, ci hanno precipitati in
ristampato in quelli degli spettatori: visi da statue del poliamolo, con appena l'
mantello '. = deriv. da meo, var. ant. di mio
« anche per l'italia settentrionale son da presumere le basi latine volgari mèus,
o le perdite dei giocatori sono segnate da una lancetta girevole allorché si ferma dinanzi
lancetta. = deriv. da mea, nome proprio, abbreviato da bartolomea
. da mea, nome proprio, abbreviato da bartolomea, che è il nome della
.]: « 'mea': nome proprio da meo, scorcio di bartolomeo. dicesi
, che indica gavitello e che deriva da latino 'meta '. = deriv
causa di un danno sofferto. = da una frase contenuta nel confiteor, formula di
l'andamento serpeggiante. = comp. da meandro e dal sufi, -forme (dal
-forme (dal lat. -fòrmis, da forma 'forma '). meandrina
o sferoidea, colla superficie convessa, scavata da solchi sinuosi, in ambo i lati
tizzate. = deriv. da meandr [ina], col sufi,
del fiume e in vaso da acque morte. d. bartoli
più lungo corso di circa 18 miglia da levante a ponente; egli però fa
6. motivo ornamentale ininterrotto composto da segmenti di linee che si incrociano per lo
morelli, 402: essi riceverono tal facoltà da un altro, che può penetrare nelle
tentavo di cogliere l'istante del trapasso da quella veglia affannosa al sonno, ancora
situazione complicata, insolubile o comunque difficile da chiarire e da risolvere; questione controversa
insolubile o comunque difficile da chiarire e da risolvere; questione controversa, problema complesso
sorgere? praga, 4-206: fin da quel primo colloquio con aminta nel giardino
. gioco la cui soluzione è composta da alcune parole scritte l'una sotto l'altra
l'una sotto l'altra in modo da formare un quadrato o un rombo,
, giro, via tortuosa ', da maeander o maeandrus, fiume dell'asia minore
suo lucente, che non si disuna / da lui né dall'amor ch'a lor
che a me tuo pensier mei / da quel ch'è primo, così come raia
; 'da quel ch'è primo', cioè da dio che è principio d'ogni cosa
passaggio, punto di transito, spazio da percorrere; varco, sbocco, condotto
e li meati della terra. guido da pisa, 1-201: in grecia è
fila in più sottili zampilli per l'aria da cannelletti d'ottone. c. e
disgiunti e caratterizzati da specie che sono per la maggior
gr. piycu; 'grande 'e da cenosi (v.).
gr. piva? * grande * e da cèrile (v.).
e della tribù delle apiariee, stabilito da latreille, e così denominati dalla grandezza
. = voce dotta, comp. da megaciclo e dal gr. pirpov i
. éya <; * grande 'e da ciclo1 (v., n.
gr. piva? 'grande 'e da cocco3 (v.); voce
del sistema nervoso, morfinomania, intossicazione da piombo, ipotiroidismo, ecc.
. éyoc <; * grande 'e da colon1 (v.);
virgilio del limbo sia mosso, è da sapere... esser due mondi:
il primo è intitolato « megacosmo », da due nomi greci,...
è un complesso di sensibili ciechi mossi da istinto; l'intelligenza vi è in istato
gr. ptéya? 4 grande 'e da cosmo1 (v.).
gr. péya? 4 grande 'e da dina (v.).
sf. radiotecn. circuito ricevitore formato da un apparecchio a galena e da un
formato da un apparecchio a galena e da un amplificatore a bassa frequenza.
= voce dotta, comp. da mega [colon] e dolicocolon (v
xó <; 4 lungo 'e da esofago (v.). megadonzìa
lombrico, con corpo cilindrico composto da una serie di segmenti, con deferenti
che modo [questi nemici] procedono da diverse bande, avemo relazion, ma tra
avemo relazion, ma tra le altre da uno ballestrier del conte filippo di rossi,
. éya <; 4 grande 'e da duodeno (v.).
[jiéya <; 4 grande 'e da esofago (v.); voce
. éya <; 4 grande 'e da farad (v.).
di un megafono. = deriv. da megafono, col sufi, profess. -ista
. -megafono elettrico: quello costituito da un microfono, un amplificatore e un
. éya <; 'grande 'e da gametangio (v.).
gr. ptéyai; 4 grande 'e da gamete (v.).
. éya <; 4 grande 'e da gametofito (v.).
. éya <; 4 grande 'e da hertz (v.).
gr. p-éyat; 4 grande 'e da lecitico (v.).
sm. medie. malattia eruttiva infantile da virus, che si manifesta con la
e sulle gambe; dura in media da sei a otto giorni senza alterazione
gr. ixeyaxo- 4 grande 'e da eritema (v.); voce registr
. éya <; 'grande 'e da lidio (v.).
grande 'o * milione 'e da lira1 (v.).
punta pira. = deriv. da megalite-, cfr. fr. mégalithique (
anemie iper- cromiche e macrocitiche, caratterizzate da eccesso di contenuto di emoglobina nei singoli
sm. biol. ciascuno degli eritroblasti da cui provengono i megalociti. = voce
tema gr. { asyocao-'grande 'e da blatta (v.).
. macrocefalia. = deriv. da megalocefalo, col sufi. astr. -ìa
: promegalocito. = deriv. da megalocito. megalocitico, agg.
presenza indica condizioni patologiche diverse, caratterizzate da mancanza di fattori antianemici (come la
latreille, distinti dagli organi della masticazione e da grandi mascelle o mandibule allungate, soprattutto
. [asyaxo- 'grande 'e da encefalo (v.), col sufi
'megalografìa': genere di pittura, accennato da vitruvio, che gli antichi adoperavano per
del così detto color bianco di leonardo da vinci, e più altri ottici esperimenti avevano
della luce. = deriv. da megalografìa. megalòmane, agg.
svevo, 8-673: ho veduto citare da un frenologo grandi artisti e critici in
preponderanza plutocratica. * = deriv. da megalomania-, cfr. fr. mégalomane.
patologica che si riscontra in pazienti affetti da stati demenziali di esaltazione maniacale, e
letter. causato, accompagnato, caratterizzato da megalomania. buzzi, lxxv-139
niaco delirio. = deriv. da megalomania. megalomastìa, sf. medie
per le orme che sembrano state impresse da grandi unghie da lui scoperte nelle cave
che sembrano state impresse da grandi unghie da lui scoperte nelle cave dell'ovest della
e della tribù della galatinee, stabilito da letreille; e così denominati da'loro
eupodi, tribù delle sagridee, stabilito da fabricio; sono caratterizzati da testa
stabilito da fabricio; sono caratterizzati da testa inclinata ben distinta dal corsaletto e
= voce dotta, comp. da megalo [cito] (v.)
questo amore tutto mentale, che ispirato da un mortorio ha principio in una festa
che ha radici così sottili e profonde da impensierirmi per l'avvenire. -occhio,
fissar tanto altamente: / non può da limitata intelligenza / capirsi appieno un'infinita
di scampare altri, non sé, da pericoli, o di risparmiare lo scoppio di
. rosmini, xii-16: primieramente è da spiegare in che senso si possa intendere la
boccaccio, viii-i- 164: è da sapere che 'l sonno, che alla presente
concupiscienza del movente. s. bernardino da siena, ii-258: come el nostro corpo
perfezioni di dio e dei benefici ottenuti da lui, si volge alla compiacenza,
offerisce delle sue viscere. fra simone da cascia, 1-47: facendo invenie, acciò
e spirituale devozione. s. caterina da siena, i-269: spesse volte per
mentale trovandosi essere la platea italiana, da questi orecchiuti giudici ne scaturiscono dei vieppiù
/ ebri rapiangli, barcollando, / da i palafitti laghi, da i fumidi
, / da i palafitti laghi, da i fumidi / antri scavati.
è primieramente partito in due parti, da l'una de le quali è quel mondo
, intelligibile, mentale e superiore, e da l'altra è questo visibile, corporeo
voce dotta, lat. tardo mentàlis, da mens mentis 'intelletto, mente \
scorge. = * deriv. da mento1. mentalismo, sm.
o di credenze, originate per lo più da esperienze o da pregiudizi comuni,
per lo più da esperienze o da pregiudizi comuni, proprio di una
di giacomo, ii-889: sospinti da un affetto e da un'ammirazione incessanti
, ii-889: sospinti da un affetto e da un'ammirazione incessanti per questo singolare artista
le quinte. = deriv. da mentalex; cfr. fr. mentalité (
svolgersi e mentalizzarsi. = denom. da mentalex. mentalizzazióne, sf
pensiero. = nome d'azione da mentalizzare. mentalménte (ant.
ma sì mentalemente, e non si partiva da lui mai. s. caterina da
da lui mai. s. caterina da siena, iii-245: gli uomini che stanno
sobrio [lo spirito], è da metterlo dinnanzi da dio, mentalmente orando
spirito], è da metterlo dinnanzi da dio, mentalmente orando e favellando con
e contempla mentalmente con saviezza, che da quella fontana eternale... nasce lo
. m. buondelmonti, i-41: né da essi si posson distinguere se non mentalmente
e qua- lunche cosa, e da sani e da infermi e in ongni modo
lunche cosa, e da sani e da infermi e in ongni modo.
= voce dotta, deriv. da ment [olo], col sufi.
= voce dotta, deriv. da mentano, col suff. chim. -olo
= voce dotta, deriv. da mentano, col suff. chim. -one
marrubio volgare. = deriv. da mentastro. mentastro (tose,
aneto, salvia e sermolino. piero da reggio, 215: lo mentastro è
si distingue sia dalle facoltà sensitive sia da quelle volitive); intelletto; ragione
seme ell'abbia / l'essenza intesta e da che picciol luogo / contenersi dovria,
s'unisse, a te palese anco da questo / certamente tarassi. vico,
pianto, dolorose e sbigottite? francesco da barberino, ii-108: non dece disputar
per quegli [pensieri] alcuna malinconia mossa da focoso disio sopravviene nelle lor menti,
grave noia si dimori. s. bernardino da siena, 628: sai come è
. perché pentirsi? / perché l'ho da temer? quanti pensieri / mi si
cogli occhi caduti in oblio / farò da guida alla felicità. g. raimondi,
. bandello, 1-23 (i-297): da mensa si levò e rientrò in
non contra sua mente dire. guido da pisa, 1-65: non farai omicidio né
dolervi di me, per esser interpretate da voi contrarie alla mente mia, mi fece
bonghi, 1-74: si sono ordinati da sé [i letterati] come a modo
loro stile della naturalezza e la loro lingua da quella che sentivano parlare e che parlavano
giovenile e che più caloroso si trasfonderebbe da un petto di giovine in altri petti di
mirava suso intorno al sasso, / da man sinistra m'apparì una gente /
onorato fin ti farà degno. andrea da pisa, 265: un vostro amico con
concentrazione, riflessione. giacomo da lentini, 7: maravigliosamente / un amor
pinge / la simile pintura. francesco da barberino, i-50: sia la tua mente
lasciar la fretta, / che l'onestade da ogn'atto dismaga, / la mente
o d'una parte o d'un'altra da soperchi disii sospinte, della ragionevole via
i stava 'nde com'om dottoso, / da che meritatamente / non serve a chi
tempo che se n'è andato, / da l'un de'lati mi combatte il
toglieva li animai che sono in terra / da le fatiche loro; e io sol
alla mia aspra vita, / né mai da poi conobbi libertate; / e,
stanco, mio caro, d'attaccar da me i bottoni alla nostra camicia e di
conosciuto che è questo ordine, voluto da dio, fa d'uopo che la volontà
che ce ne venga il comando formale da milano. -in relazione con una
sì la mente ha ottenebrata. bartolomeo da s. c., 37-1-1:
tutto ciò che passa, si trapassi da noi, accioché satana non ci sbeffi
emozioni; animo, cuore. giacomo da lentini, 23: un disio d'amore
prima che elli ne criasse. francesco da barberino, ii-169: è da laudar om
francesco da barberino, ii-169: è da laudar om carne monda avere, /
? petrarca, 351-10: divino sguardo da far l'uom felice, / or fiero
presto a confortar mia frale vita. niccolò da correggio, 179: un generoso
(e per lo più è accompagnato da aggettivi che ne connotano particolari predisposizioni spirituali
, ch'è per sé buona, / da sé, ch'è sommo ben,
e sonato e cantato, cose tutte da incitare le deboli menti a cose meno oneste
potere di corrompere, e che si struggono da sè stesse in quel terribile isolamento di
provedute / sono in la mente ch'è da sé perfetta, / ma esse insieme
, 35-8: raro è sceso e scenderà da queste / sfere superne un spirito sì
degno, / come per farne ippolito da este / n'have l'eterna mente alto
caso, e vuol che il mondo / da una mente immortai retto non sia.
, 4-266: spirto gentil, che sì da noi repente / oltre le fisse e
180: la mente divina è l'essere da sé sussistente nella sua forma subiettiva;
subiettiva; il verbo è pure l'essere da sé sussistente nella sua forma obiettiva pronunciata
sé sussistente nella sua forma obiettiva pronunciata da essa mente. -secondo la dottrina
dio, poneva platone quella mente chiamata da lui intelletto, ovvero mondo intelligibile,
disposizione, di un atto; il fine da essi perseguito. b. cavalcanti,
scienza duo, perché la scienza procede da l'uno, cioè da quel che prende
scienza procede da l'uno, cioè da quel che prende, a le conclusioni
le conclusioni, ma l'opinione deriva da la prima trinità, numero che si
, 3-370: -la verità, è da gli sensi in picciola parte, ma
sua memoria. cattaneo, v-43-82: da quel secolo i chinesi tennero diligenti memorie
': maniera sconcia segretariesca e curialesca da buttar via. per es. « a
: con l'animo sereno, non turbato da passioni o pregiudizi; equamente, imparzialmente
favorevole, mostrare benevolenza, essere guidato da retta intenzione. sanudo, x-184:
ben di dio: ecco una professione da tenersi a mente! -in relazione
, che tiene tanti vescovadi e veste da gesuita, abbia mente e tempo per
, abbia mente e tempo per cose da guerra. mazzini, 57-246: se trovo
mandò... la reina in olanda da pochi giorni appresso tomaso endeyeo, riprendendo
aveva per la mente non so che da dire in quel proposito. [sostituito da
da dire in quel proposito. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
adesso. -avere mente a fare o da fare qualcosa: pensarci, badarci,
lutto è 'l tuo, s'hai mente da pensare a tante maniere di portare il
né solamente bisogna far mente qui alla da me creduta differente configurazione di tali spiriti
viste con questi occhi che hanno pianto da allora lagrime di sangue.
stargli sommamente a cuore. guidotto da bologna, i-87: perché ti rammenterei io
qualcosa: imprimerla nella memoria in modo da non dimenticarla più. firenzuola, 548
] fue immesso nelle menti degli uomini da quello superbissimo spirito, del quale testimonia
esservi messa in mente che io sia una da pericolare e da prender fuoco con questo
che io sia una da pericolare e da prender fuoco con questo e con quello,
psicologicamente. iacopone, 6-14: guàrdate da li parente che non te piglien la
nave in nessuno luogo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
scorre per l'acqua stagnante. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
o insidie); premunirsi. giacomo da lentini, 27: se alcun torto mi
concentrarsi in una profonda meditazione. iacopo da cessole volgar., 1-8: uscitosi di
: uscitosi di sé e delle cose da toccare e da sentire fatto dimentico, ricolsesi
sé e delle cose da toccare e da sentire fatto dimentico, ricolsesi nella mente
vergognarmi di richiedere a quella ciò che da se medesima mi offerì. guidiccioni,
, che grazia i'neghi, / che da voi si dimanda e si desia?
. -solvere la mente: liberarla da un dubbio. dante, par
tien mente riprende chi combatte. giacomo da lentini, 7: com'om che
, 258: non è al tutto da negare che ne'sogni si possa tener mente
ogni dì, quando andasse 0 tornasse da un suo luogo che alquanto più su era
mi son ben accorto, / quando da voi mi venni; / che, quando
diedermi nascoso / uno spirto amoroso. gallo da pisa, xxxv-1-286: eo ponendo mente
si facesse. -imitare. giacomo da lentini, 11: per zo l'amore
una ghirlanda d'erba, / trae da la mente nostra ogn'altra donna. idem
l'ingiuria tor di mente, / che da la donna e dal suo re avuto
-tornare alla mente: rientrare in sé da uno stato d'incoscienza. latini
-uscire di mente a se stesso: straniarsi da se stesso, andare in estasi;
dimenticato, cadere in oblio. ruggerone da palermo o federico ii, 425: membran-
: non credere che mai m'esca da mente / l'amore mio e 'l tuo
: rifiorisce improvviso questo pensiero / appreso da lei e passatodi mente. -perdere
donna che per suo valore / fu posta da l'altissimo signore / nel ciel de
'mente, intelletto ', da meminisse 'ricordare ', da riconnettersi alla
da meminisse 'ricordare ', da riconnettersi alla radice indeuropea men.
è grazioso / e più assai lodato da la gente / lo don ch'è fatto
fede regnante! = deriv. da mentecatto], col sufi, -aggine (
oscurando. = comp. da mente1 e dal lat. captlo -dnis 1
doni, gioie, ricchezze poteva ottenere da un spirito e da tutto l'inferno.
ricchezze poteva ottenere da un spirito e da tutto l'inferno. varchi, v-38
dice alcuna cosa sciocca o biasimevole e da non dovergli per dappocaggine e tardità,
questa iperbole cupamente fiabesca s'adatta ormai da un quarto di secolo alle attonitaggini e mentecattaggini
poco di tutti. = deriv. da mentecatto, col sufi, -aggine (cfr
cosa è. = deriv. da mentecatto, col sufi, degli agg.
/ che ciascadun remagna mentecapto? lapo da castiglionchio, 15: alcuna volta nasce
219: costui ha ben propriamente parlato da osto vechio, pazo e menicatto come
bizzarri, 6: egli è cosa da uomo mentecatto e senza sale il pigliarsi
marchetti, 4-190: molti, assaliti / da spavento terribile improvviso, / qual se
: quanto per difetto d'alcuno principio da la nativitade, sì come ne'mentecatti
marito un mentecatto. s. bernardino da siena, v-28: dirai tu, giovane
. per estens. che manifesta o deriva da stoltezza, dissennatezza, idiozia (una
e fissi, tagliati a metà pupilla da palpebre pesanti e assonnate, avevano un'
verbo tr. non documentato altrimenti (da ricollegare al lat. mente capére):
e di modi di dire, opra da mentecatto più che da savio sarebbe.
di dire, opra da mentecatto più che da savio sarebbe. leopardi, v-603:
, volere entrare in altri è consiglio da mentecatti. -dare del mentecatto a
non parve suo fatto. -parlare da mentecatto: sproloquiare, farne
insensata fra le insensate, tu parli da mentecatta ». -prendere, tenere
un mentecatto, non possiam già dedurre da questo suo passo ch'egli credesse non
detto prataiolo, tardo e trasognato, tenuto da tutti per un mentecatto. stuparich,
. = voce dotta, deriv. da ment [anoj, col sufi. chim
. = voce dotta, deriv. da menten [e], col sufi.
. = voce dotta, deriv. da menten [e], col sufi.
il ciel, gli leva le spade da canto / e nel lago le getta a
. = agg. verb. da mentire1. menticare, tr. (
della notte non menticare. = da dimenticare (v.), per aferesi
o si riferisce alla coltivazione della menta da essenza; coltivato a menta.
= voce dotta, comp. da menta e dal tema del lat.
= voce dotta, comp. da mente1 e curvo (nel sign.
alla superiore. = deriv. da mento1) cfr. fr. mentonnière (
blasmo ogni mentiero. = deriv. da mentire1. mentièro2, agg. anat
o canino. = deriv. da mento1. mentlggine (mentìgine),
chiamano scottatura, è mortale alle bestiuole da latte. = voce dotta,
= voce dotta, deriv. da ment [ano], col sufi.
mentimento. = nome d'azione da mentirex. mentina, sf.
mentine. * = deriv. da menta. mentirà, sf. letter
e trapuntandosi in que'raduni. = da mentire1, con terminazione di tipo arcaizzante.
fele / rendesse arna de mele. bartolomeo da s. c., 36-4-4:
che, traditor nomandolo, mentia. fausto da longiano, 1-ii-20: grandissima bugia è
. a dir ch'uom tale / fugga da te, ch'assai di te più
un compì, di argomento. bartolomeo da s. c., 27-2-6: chi
re della terra e così fece resuscitandolo da morte a vita;... e
potea / più che noi stessi, da imputar s'avea. lambruschini, 4-142:
, pur di parole, sono riprovati da ciascuno, molto ragionevolmente saranno reputati tristi
. mazzini, 37-260: rimane ora da farsi il secondo passo, ed il più
di grandissimo amore delle due giovani amate da voi ardete. ariosto, cinque canti
deh, fratello, se que'segni da l'altrui morte che tu porti in quegli
i lor mali e liberarli o preservarli da varie infermità. tommaseo [s. v
che fai mentire l'amorosa ciera? bartolomeo da s. c., 97
cose le quali diceano ch'aveano udite da vulturzio. carani, 3-107: ecco che
una bugiarda che ella è. fausto da longiano, 1-iii-12: per levare ogni
, illudere. michiele, ii-220: da la mia fronte fora / tratta del
... è lusingato, tradito da un infinito amor proprio,...
e per ogni mal modo. guido da pisa, 1-105: s'appellava profeta di
iddio, ma li demòni, e da loro sapeva le cose che dovevano venire
, 29-40 (iii-33): la donzella da quell'alto pino, / piagnendo,
, fingere ', denom. da mens mentis-, cfr. fr. mentir
mentir non gli è sano. francesco da barberino, i-149: vuo'tu valer;
vuo'tu valer; or cessa / da questi altri otto vizi speziali, / ciò
, scrivendo cose tanto dissimili e differenti da quelle che scrive sua maestà.
sua maestà. = deriv. da mentire2 (sul modello di amoroso, fumoso
spighetto. = deriv. da menta, col suff. -isco (cfr
genovese,... avendo avuto da papa leone decimo lettera di raccomandazione,
quella stanza. = deriv. da moscovita. moscune, sm.
, iii-4-102: è dubbio parimenti che sia da chiamare campo aperto un paese tutto intralciato
2-159: bastava allora un segno impercettibile da parte sua: una mossa del capo,
suo malcontento con un suono inarticolato accompagnato da una quasi invisibile mossa di spalle.
significato non profano, / era accentuata da un rintocco del bronzeo campano.
rialti, tanto le bellezze montane dipendono da minuti e vari elementi. idem,
5. trasferimento di truppe da un luogo a un altro o in
, ma trasportata con mosse ardite, da un lato alla cerchia dell'alpi,
reale per li 24 di giugno, servito da quei volontari che desiderassero di dar segno
. b. nani, 289: da sì vasti disegni facilmente si comprendeva esser
quando udirono che i protestanti, condotti da sebastiano schertel, si erano impadroniti di
chiusa. massaia, vi-48: tanto da parte di nonno-billò quanto dai paesi del
fin di riconquistare le provincie tolte loro da abba baghibo. -partenza per la caccia
del ventuno... fu inspirata da questi nobilissimi affetti, benché...
canaglia. 7. allontanamento da un luogo, inizio di un viaggio
, inizio di un viaggio, partenza da un luogo di una persona o di
tu mi avvisi il tempo della tua mossa da pesaro, ché io sono già bello
sulle mosse, quando irruppero a corsa da un vicoletto... una diecina
e giusta aver vuol salma, / da saggia opinion non ven sua mossa. dante
, dico che la loro mossa viene da cinque abominevoli cagioni. b. davanzali,
slataper aveva sollevato la questione dell'irredentismo da marginale e superficializzato pretesto di mosse politiche
nazione. -atto calcolato che deriva da astuta accortezza o, anche, da
da astuta accortezza o, anche, da finzione e simulazione; stratagemma. cantoni
impresa vasta e complessa. francesco da barberino, ii-25: ancor a ciò che
: un saggio di tal natura, uscito da un nobil signore in età così fresca
tutti gli uomini a un modo / da un luogo sol prender degli anni sembra /
lerma] di tutti li negozi, perché da lui si ha la mossa ed il
è disposti a seguire, poco importa da dove venga, la prima mossa. ardigò
mezzo: ogni cosa riuscito a tutt'altro da quello a che erano ordinati. malpighi
più belle mosse dell'oriani nascono sempre da un'emozione morale. borsi, 2-95
, dalla coda in fuori e talvolta da picciola mossa di corna, egli è uomo
.. sia grossa nella sua mossa da piè braccia 1 1 / 4. c
1-85: stanno [alcuni coni] da basso con la testa sotto l'arco
[la volta] esser grossa nella mossa da piè braccia tre e tre quarti.
più coni insieme, alcuni de'quali stanno da basso con la testa sotto l'arco
con il re e con la torre) da una casella a un'altra, che
di mio padre, nella gran veste da camera, che agita e versa il bussolotto
guardare il punto, il suo modo da aristocratico antico di trattar le pedine nel
medie. evacuazione di residui organici provocata da un purgante o da cause patologiche;
residui organici provocata da un purgante o da cause patologiche; scarica di diarrea,
: poiché non erano le mosse accompagnate da alcun dolore, si ostinò per lungo
sinuosità e flessuosità di lucertole in mosse da pipistrelli fino all'idealità delle gru o
p. della valle, 3-34: partii da hamadan il venerdì a'tre di febraro
vorrei più vicina, perché fossero date da le sue mani le mosse al mio
divisione... data la mossa da quei primi, ad un tratto essa si
tratto essa si communicava alle divisioni, da queste alle suddivisioni, e così largamente
grucce a'boti, / che vien da un trombettier di carlo magno, /
11-68: ancora non ho quelle lettere da londra che aspetto per dar mossa alla mia
tutti credano che non siamo per partire da bomba. lippi, 7-9: quand'ei
, usatissimo in questo significato, vien da coloro che, stando a veder correre
di partire. chiabrera, 3-76: da che sono alla terra mia, sono
io sto sempre sulle mosse di partire da roma appena la salute me lo vorrà
— fare mossa o la mossa: allontanarsi da un luogo, andarsene, partire.
. pagliaresi, xliii-94: e 'ncontanente da lui fece mossa / barlaam e partissi
a non voler far mossa / più da quel pastoral commodo ostello. —
: fingere di fare. francesco da barberino, i-187: se color non sieno
nell'aspettare che segua una tal cosa da lui ansiosamente bramata. cuore,
le mosse o la mossa: partire da una località dirigendosi verso una destinazione determinata
del trova su questo punto capitalissimo, da cui dovrebbe pigliare le mosse e dove
subordina l'ente all'esistente e piglia da questo le mosse. moretti, ii-591
all'avversario, che idee ne aveva da quanto lui e più, prese la
amicizia con questa dama prendesse le mosse da pretensioni amorose? bresciani, 6-x-3: il
dell'intelletto sembrava prender le mosse proprio da una sensualità nascosta. -prendere le
e trovare qualche espediente che lo dispensi da forti studi ed ostinati sopra ciascuna delle
quali ci siamo lasciati rubar le mosse da tre secoli in qua, smetta di
, e fumi. -sciogliersi, spiccarsi da mossa o dalle mosse: scattare dalla
tutti i legni insieme / si spiccar da le mosse. -iniziare, affrontare
, / vede ch'a pena ei da mossa è sciolto. segneri, iv-12:
sgarbata. 'non mi attento ad andar da quella bestia; c'è da avere
andar da quella bestia; c'è da avere qualche mossaccia '. capuana, 12-28
sogliono stare. = denom. da mossa1. mossatura, v. mozzatura
mosseggiare di onde. -denom. da mossa1, col suff. dei verbi frequent
, assai vispa, e con certe mossette da piccola attrice. -movenza
mosse ai corridori. = deriv. da mossa1. mossiù, sm. scherz
il carro di boote. -trasferito da una casella a un'altra (unapedina)
attuf- fata in uno sterco / che da li uman privadi parea mosso.
. palladio, 1-7: se si ha da fabricare in terreno mosso e non sodo
[il pisello] in terra mossa da primavera un tratto di nuovo. guerrini
, allontanato. michelangelo, i-46: da te mosso, tanto scender parmi,
immortalità. 4. posto in moto da un impulso esterno; azionato, fatto
4-178: aggiunse... un frantoio da olio, con una macine ad acqua
ad acqua e due altre, mosse da un solo animale. g.
un gentil core, / felice porta da le tue man mossa, / ma misera
piccola cetra, / cetra pur or mossa da tenerella mano. corazzini, 4-39:
ombreggiava il piazzale del castelletto, mosso da un buon venticello mattutino, mormorava concorde
vento della sera. -spostato da perturbazioni atmosferiche, rimescolato dal vento;
campo de'turchi è aitato... da procelle mosse in aria. cinelli,
l'aria appena mossa. -interessato da un notevole movimento ondoso (il mare
, tremule. 7. occupato da molteplici attività, movimentato, vario (
168: sono morto, ucciso / da me in sì strano, in sì felice
di buon fine ordinata; / e da me la mia notte senz'aurora. tecchi
somigliano neve sparsa di vermiglio, mossa da i polsi e riscaldata da gli spiriti de
, mossa da i polsi e riscaldata da gli spiriti de la vita.
co i propri spiriti graditi, / da tizian sì vivamente usciti, / cno-
, nel fondo nero delle pupille, da una vena leggera di ironia.
9. stimolato o guidato nell'agire da un sentimento, da un impulso,
guidato nell'agire da un sentimento, da un impulso, da uno stimolo psicologico
un sentimento, da un impulso, da uno stimolo psicologico o, anche,
uno stimolo psicologico o, anche, da una situazione esterna, da una causa
anche, da una situazione esterna, da una causa determinata, da una necessità
esterna, da una causa determinata, da una necessità. dante, vita
. e per queste cose, mossi da invidia a lui, i pale- stini
: la giovane,... non da ordinato disidero ma da un cotal fanciullesco
... non da ordinato disidero ma da un cotal fanciullesco appetito mossa,.
i-178: mosse le due invidiose sorelle da diabolico spirito, presero i tre cani botoli
, 1-113: marco visconte, mosso da vanità giovenile, mandò una trombetta nella
tiberio esser nato a fondi, mossi da una leggier con- giettura che la sua
quattro legni. tasso, 14-562: da follia giovenil mosso, il figliuolo / maggior
loredano, 2-199: mossi forse o da necessità o da vergogna, assolverono di porsi
: mossi forse o da necessità o da vergogna, assolverono di porsi in ordinanza
..; i principi, mossi da vanità, dal timore d'essere con ingegno
97: il duca afferra, / mosso da noia o da delirio, il crine
afferra, / mosso da noia o da delirio, il crine / di mirra sua
le schianta la testa. -derivato da una causa efficiente, creato, formato
sa nulla, / salvo che, mossa da lieto fattore, / volontier torna a
perché ordinati, in qual modo mossi da dio. b. segni, 7-8:
motrice. -sollecitato nello sviluppo da fattori naturali o climatici (una pianta
infermo arbusto / che, mosso anch'egli da dolcezza estiva, / con le sue
, i quali, mossi e persuasi da cristo, ogni giorno mettevano roma sottosopra.
perché non paia ch'io lo faccia mosso da voi. amari, 1-1-19: spezzata
, 1-23: importantissime novità, mosse da gli eretici ne'paesi bassi, travagliarono
, e le preghiere, / mosse da la speranza in dio secura, /
sua dolcezza il pianto, / mosso da finte e dolorose voci / che l'attor
falso acquisti. carducci, iii-16-231: da tali confronti apparisce la misura del progresso
l'opportunità d'una guerra mossa da un'altra potenza all'austria o cacciarsi dietro
.. che è una macchina mossa da quel prepotente di don rodrigo, per
1-i-605: questo ragionamento, mosso studiosamente da quel capitano per iscoprire meglio l'animo di
qual proposito curiosa è la quistione mossa da seneca, in cui acutamente disamina se
fosse il castigo dato ad un libitinario da demade ateniese, per aver desiderato di
ascolto assai meno l'accusazione di ateismo mossa da samuele parckero per la epicurea immagine di
luoghi nel giudizio di graduatoria, mosso da essi contra l'eredità iacente del medesimo
avendo... la bontà usata da v. e. a mio riguardo nella
[pensieri] alcuna malinconia, mossa da focoso disio, sopravviene nelle lor menti
il gaudio mosso in quell'anima candida da cose che non attiravano più da molto
candida da cose che non attiravano più da molto tempo nessuno di noi,.
a noi e in noi non è da credere che per alcuno nostro merito discenda
parer [il vomito nero] diverso da quello ch'egli è veramente, tassandolo di
occhi ambugliare. = deriv. da mostaccio. mostacciare, tr.
in male. = denom. da mostaccio. mostacciata (mostazzata)
gli uomini sfracella, / menando mostacciate da cristiani. n. secchi, 43:
le cosce. = deriv. da mostacciare. mos tacciato, sm
obbligo. = deriv. da mostacciolo, sul modello di pinocchiata.
busto. della porta, 5-36: ecci da ricamar alcun mustaccio, da sfreggiar qualche
: ecci da ricamar alcun mustaccio, da sfreggiar qualche faccia, minuzzare o stropiar
cossi, con bel disordine, gustandosi da tutti la bevanda, nessuno è tanto
si disegnano ogni giorno un mustaccio diverso da quello d'ieri. saccenti, 1-2-116
caro, 12-iii-138: morfeo è chiamato da ovidio artefice e fingitor di figure e
alcune case, anche in rami spartiti da centinaia d'anni, conservarsi costantemente tra
appunto vi mancavi tu, mostaccio / da far paura a'bambini. lomazzi,
cagione perché hai lasciato chiamare e trovare da quei filosofi e poeti che le trovarono
durerò dell'aver finto i giudei con mostacci da tedeschi. lalli, 1-99: mira
un stoco, / certo l'è da stimarlo più d'un puoco: / ma
. muso di un animale. dino da firenze [tommaseo]: un palafreno.
2353: due vasi grandi d'argento da acqua dorati col mostaccio di serpe.
. neri, 6-44: potrebbe osservar più da vicino / nella luna il mostaccio di
neri. canoniero, 55: guardati da certi visi scoloriti... ch'hanno
orecchie. vincenzo maria di s. caterina da iena, 50: i soli giannizzeri
: io, per darti / più spazio da fuggire, vo'conventare / l'uscio
detto sul mostaccio, / (o cosa da trar via la pacienza). /
sia impaccio, / ma vi piaccia da cena di recarmi; — / e li
e che garba / in que'lor mostaccini da pupazzi? carducci, iii-24-366: tutto
e la sua carnosità rosea di porcellino da latte, gli attribuiscono un'agevolezza,
mustacium 'focaccia ', deriv. da mustum 'mosto', col suff. del
a quella birbacchiola. = deriv. da mostaccio, sul modello di ceffone.
ant. uva mostaia: varietà di uva da vino molto succosa. soderini,
fa assaissimo. = deriv. da mosto1. mostale, sm
bocca. = etimo incerto, forse da riconnettersi col lat. equus fluviatilis '
mostarda, sf. salsa costituita da una base di mosto bollito e reso
16-91: il maestro si era lasciato sedurre da parecchi vasi di mostarda a lui regalati
, perché non hanno mollini. giuseppe da ascoli, lxii-2-i-22: trovai una formosissima
.; ma qui è presa (come da molti) per quella roba che
donna] si fece uno dibuccio, da questa volta in là se ne fece quattro
v.). = deriv. da mosto1] cfr. provenz. mostarda,
senapa. = deriv. da mostarda. mostardina, sf. mostarda
che montava il naso, un peperoncino da portar via la lingua: a chi dava
. bocchelli, 3-38: le macchine da mostar l'uva erano state lasciate in
di braccia. = denom. da mosto1. mostarèlla, sf.
= voce di area centrale, deriv. da mosto1. mostatóio, sm. enol
all'antica. = deriv. da mostato, part. pass, di mostare
tini. = nome d'agente da mostare. mostatura, sf. ant
noce chiarissimo. = = deriv. da mosto1. mos tavoli ère, v
ar. almustahlaf 'che ha giurato', da halafa 'giurare'; voce registr.
a lo mosteri / e sposami davanti da la iente. = deriv.
la iente. = deriv. da monastero, con caduta della sillaba pretonica
nel 1789 dal padre g. batt. da san martino. = voce dotta
= voce dotta, comp. da mosto1 (v.) e dal gr
dal punto di vista fisiologico e anche da quello commerciale, è lo zucchero invertito
'n ciò ti fatichi, / intanto ke da mia parte sì dichi / il centinaio
si fa con pigliare della migliore uva da mangiare che sia nella vigna, stagionata
fortuna no 'l faccia alentare. folgore da san gimignano, vi- 593 (11-6
, e quaglie arrosto / fur pòrte lor da quella dama onesta, / e vin
incerte e rotte / forma col labro, da cui cola il mosto. quarantotti gambini
, 673]: s'intenda per infìno da mo obligata r la restitutione loro
mosto inanzi kalen di settembre. paolo da certaldo, 153: se non fosse
certaldo, 153: se non fosse da bastare [il vino], vendilo di
rame bene stagnato. = comp. da mosto1 e cotto (v.).
, morbido ', con spostamento di significato da mostoso (v.), nella
-anche: che esprime o è suscitato da vivacità, da allegria. giovio,
esprime o è suscitato da vivacità, da allegria. giovio, ii-149: la
di troppa apparenza: fa'che sieno da utile e non di mostra. cellini
pilastri. pirandello, 8-691: trasse da quella cassetta il grembiulino e lo stese su
xviii-5-1019: il politico giudica degli uomini da tutto altro che dalla loro mostra. pellico
che quando si viene a battaglia per da vero? sarpi, i-2-75: chi conosce
: questa isola ha dovuto essere abitata da uomini? guerrazzi, 16-352: il
... che ben si può credere da questa mostra che egli sarebbe venuto eccellente
imbarcato a quella navigazione per cui avea da prender porto nel sen della morte.
, volle carlo rinvigorire. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
la guerra, la città è sempre abitata da moltitudine di soldati a piedi e a
; quella data dal generale inspettore o da un principe ad uno o più corpi
che fu grande e bella. andrea da barberino, i-184: l'ambasciadore..
fuochi e vari suoni / fer creder da l'esercito disposto / fusse [ecc.
con mostra di prencipe e casa formata da prencipe, con soi prencipali officiali, sue
mostra dantesca con tanta dottrina e gusto da loro ordinata un catalogo del quale oggimai
, iv-11-214: altri amici sono venuti da napoli a interessarmi alle sorti della mostra
la grande maggioranza dei cittadini, costituita da ebrei superstiziosi e testardi, vedeva di
, 95: se la pezza è lunga da 40 braccia in giù, piglia la
braccio che ispenzoli per mostra. ca'da mosto, i-104: vennero alle predette nostre
sì come ne sono stati portati in olanda da quelli che navicano in quei paesi.
v-1052: gli avevo ordinati due vestiti da città per l'inverno, mi ha
tessuto diverso per colore o per tipo da quello usato per il resto del capo
lontra] far si soglion le mostre da basso de le pelliccie fatte di nobilissime
fagiuoli, 1-2-135: la sua livrea da campagna di grigio ferro, con bottone dorato
, a balzi ed a scosse, guidati da artiglieri a cavallo in uniforme color marrone
gialle. serao, i-657: gabbani da neri diventati verdi, da verdi diventati
: gabbani da neri diventati verdi, da verdi diventati gialli, senza bottoni, senza
le ore e minuti ancora. giuseppe da capriglia, 60: la mostra dell'
un'invenzione per far godere agli orioli da portare in tasca il benefizio del pendolo
che si giugnesse ad avere di queste mostre da sacca, dove vedesi il tempo scorrere
a gocce, si fabbricarono gli orologi da campanili. beccaria, ii-890: non
sue belle parole stampate sulla mostra parlava da sé. soffici, v-6-481: la sua
marin. appello notturno che sulle navi da guerra viene periodicamente dato al personale della
nota del rigo seguente; era rappresentato da una mezza nota con il gambo rivolto
strada, mentre egli la conduceva a mostra da una signora. idem, 1-229:
'taille ', come disse, da signora... la contessa la rivestì
. la contessa la rivestì tutta di nuovo da cameriera. — andare o
mostrino1). = deverb. da mostrare. móstra2 (mónstra)
straordinaria, portento. michele da cuneo, lix-57: al quale castello stando
cospicuo ', agg. verb. da monstràre 'mostrare '. mostramónto
). arrigo testa o giacomo da lentini, 410: lo fin piacimento?
410: lo fin piacimento? / da cui l'amor discende, / solo vista
prova, fa mille follie. costantino da orvieto volgar., xxi-791: te-
20-590: sette mostramenti di croce sono da dio mostrati in te e intorno a te
nome di cristo, tuttavia egli è dilungi da cristo, però che egli colla mente
argomenti che si svolgeranno. guidotto da bologna, 1-69: è uno..
evento di cui si parla. guidotto da bologna, i-m: è un'altra sentenzia
mani un suo primogenito e molto amato da lei, e questo possa fare senza
ne'dolenti canti / stava così, da lei fur conosciute / le voci fune-
.. si fé recare una mostranza da sporre il divin sacramento alla publica adorazion
gioia al core. = deriv. da mostrare.
6-209: n'avea uno [libro] da vendere. e andai a lui,
voi... che pitture sian queste da mostrarsi ad una onesta donzella? c
una cotale visione. s. bernardino da siena, i-371: fu mostro a
le natiche al giudice mostrare, facendoti da parte chiamare, a fine che tu
più non l'abbia a vergognare, da lui ti accerto che riccamente donato partirai.
gli altri [sonetti] non prima furono da me fatti né mostri, ch'io
sogni; spesso mi mostrò numeri datigli da donne e da uomini. leopardi,
mi mostrò numeri datigli da donne e da uomini. leopardi, iii-683: avrò
e le mostrarono, acciocché elle fussero da tutti vedute, dando auttorità alle genti
217: a te, ghitto, daran da governare / piuttosto le galline, che
mostrommi armato / a'un'àurea croce e da una face bella. nievo, 1-108
loro innocenza. 3. indicare da una certa distanza una persona, un
dee., 3-1 (275): da una finestretta della sua cella di questo
il disio vostro vi lievi, / mostrate da qual mano inver'la scala / si
, che sostituisce un sost. seguito da un pron. relativo. tasso,
, / poi liale ubidente / li fu da quello giorno / che mi seppe mostrare
, per non essere mostrato né conosciuto da lui, si nascondeva a studio tra
ti mostra? -far visitare da un medico. carducci, ii-12-201:
carducci, ii-12-201: il magni tornò da roma solo l'altr'ieri. dice
dice lo strabismo potere essere stato prodotto da cause nervose, potersi operare...
-con riferimento a un fenomeno provocato da un incantesimo. tasso, 18-30:
tasso, 18-30: quel gran mirto da l'aperto seno / imagini mostrò più
riferimento all'opera divina). bartolomeo da s. c„ 4-4-4: lo vero pesare
par che sia una cosa venuta / da cielo in terra a miraeoi mostrare.
però che chi dovea quella abruciare, / da dio spirati, la lasciomo andare.
* * sa et intende ogni giorno, da non potersene sperare, quando io era
, come tu m'hai / partendoti da me mostrato quale / era 'l mio
vudl far differenti i corpi dei liberi da quei de'servi. malpighi, v-334:
/ estu meu comandu scultare. guiaotto da bologna, 1-70: è un altro ornamento
tuo scoperto / segretamente e quel che da lei brami / holle mostrato. tasso
giovane gittossi in sul letto e fu mostrato da li medici ch'elli avea male d'
caso aggrava molto. / mostra che da cagion leggiera spinto / ubaldo avea colui
valor, quai fatti egregi / voglia da te, ben chiaramente ha mostro. algarotti
... mostrava lo heathcote non essere da fare gran caso. mazzini, iv-4-38
se noi le conoscessimo. s. bernardino da siena, ii- 412: avendole
rettor., 80-22: mosterrà come sia da trovare in catuna di queste cause,
modo di cavare... le lacche da molti colori. salvini, 41-271:
che non sapesse per tarlile intendere. busone da gubbio, 1-183: polinoro innamora di
mento di cera che mostrava la via da seccar paludi. -costituire un esempio
-costituire un esempio. francesco da firenze, xxxv-1-398: la vetrice che
saprebbe tenere lo buono cammino, se da li suoi maggiori non li fosse mostrato
sete in modo che nulla v'avanzerà da desiderare. tortora, i-213: in
più vecchio del luogo mostrò il modo da ritenere il corso de'nemici, senza
, la quale egli aveva perduta, da venire al fine suo e alla beatitudine
quale mostra lo termine infino al quale è da cacciare. idem, purg.,
tutte quelle vie che le saranno mostre da la giustizia. tasso, 11-iii-983: a
che lo mio secreto fue creduto sapere da le più persone che di me ragionavano.
cose. petrarca, 119-85: se mai da la via dritta mi torsi, /
la mij-i avarizia, e quel che da me disideri. machiavelli, 88:
mia stretta. -¦ 'lasciare presumere da particolari indizi un esito determinato.
e s'io narro ogni impresa / vinta da lor per la romana chiesa. b
li segni apparenti, è ragionato, da procedere è a la seconda parte.
di vista (con l'oggetto determinato da un compì, pred.).
èva: dipinse il padre eterno che da una nube si scopre sopra di loro
, preposizione o congiunzione, e ciò da questi esempi si mostrerà. de sanctis,
e il regno, o essere morto da quello come stupratore della sua moglie.
gli furono dal marchese per farglielo accettare. da ponte, 368: non contento.
con una prop. subordinata. dante da maiano, 1-31-2: la considerarla / mi
l'asse, il solido anellare, fatto da quel bili- neo misto, sarà eguale
rapidità prematura e per via di conquista da roma, il lavoro di fusione si
purg., 15-21: come quando da l'acqua o da lo specchio /
15-21: come quando da l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio a
commette dal ciclo, quando la xrv da esso indicata dentro i termini pasquali cada
27: gentilezza... deriva da « gente » e mostra che la
l'esca, / perch'assaliti son da maggior cura. tasso, 11-iii-1075: la
la mia vile vita, mi partio dinanzi da li occhi di questa gentile. burchiello
l'anima, il cuore. giacomo da lentini, 57: molti creden tenere ami-
1-246: la tradizione poetica italiana incomincia da quello splendido periodo in cui una famiglia
casa, 565: niuna cosa è da fare,... nel cospetto delle
botta, 5-290: ogni cosa vestiva sembianza da nemico, ogni cosa mostrava odio irreconciliabile
ciò scorti e non curanti. ca'da mosto, 249: navigando pervenimmo alla
pòrtai chi 'l vói mustrare. bartolomeo da s. c., 11-7-7: lo
vii-113: non è... da cercare se non le virtù, né
cercare se non le virtù, né da mostrare i predetti doni, quando anche l'
. dante, liii-3: amor, da che convien pur ch'io mi doglia /
'1 vigor che vivi gli mostrava / da nessun lato è più là dove stava.
lui ha fatti fare a nanni morattini da furli. ariosto, 14-13: stordilano
: d'uomini mostro il numero da guerra / che su la nobil piazza in
iacopone, 1-71-2: o francesco, da deo amato, / cristo in te
disiderammo bene d'avere occasione e materia da poterci mostrare, a fine che la virtù
lo più con ostentazione. bartolomeo da s. c., 11-7-6: a'
compì, pred.). giacomo da lentini, 47: or vi mostrate irata
amore,... ed è mosso da così gentil parte co- m'è quella
più gagliardo uomo del mondo e molto da poco si mostrava nel fatto de le
con una prop. subordinata. giacomo da lentini, 6: assai mi son mostrato
, sentii amore, / che dentro da lor core / mi fue molto piacente,
che io amo! ». felice da massa marittima, 32: deh! non
obbedienza al pontefice che non han difeso da prima i loro interessi pecuniari.
, fingere, simulare di essere diverso da quello che si è (in relazione
a quelle che sono formate nell'aria da i vapori della terra. forteguerri,
quali, come che fossero molto ben difesi da aristide il retore, furono nondimeno in
retore, furono nondimeno in guisa accusati da platone che la lor fama di virtù
/ innanzi a me fuggire, / e da presso mostrarmisi / ora ed or disparire
, nondimeno son pregne in maniera che da quelle infiniti ruscelli derivano. m.
, si confermi ancora con metodo indipendente da questi, ricorreremo alle note cronologiche delle
giocosa e familiare, come in folgore da s. gemignano e in qualcheduno altro-si
/ vostra gran scienza in ben cerner da male. cavalca, 20-572: vide in
occhio, che pare uno smalto. ca'da mosto, 250: questo fiume.
un recipiente!. 5. bernardino da siena, 419: talvolta la botte mostrai
parve che, dirizzandolo e mettendolo levato da terra,... e'dovessi mostrare
giallo bello assai per smaltare in metallo da oro in fuora, ove non mostreria bene
che egli mi seguirà con amore. paolo da certaldo, 375: molto ti guarda
-mostrare le meraviglie: fare l'imbonitore da fiera. g. gozzi, i-26-127
lat. monstràre, denom. da mónstrum 'prodigio '. mostrarombi
disus. strumento meteorologico costituito essenzialmente da un tubo cilindrico di vetro, pieno di
come prova, probante. busone da gubbio, lxxviii -1-363: la fede /
5: domenico, 136: né da trapassare è questo argomento mostrativo d'abundevole
= * agg. verb. da mostrare. mostrato1 (part.
ugonotti,... mostrati a dito da qualcheduno per le strade o in qualche
la cattedra di pietro per il zelo attivo da lui mostrato per la purità della fede
gli altri, seguendo la via quasi mostrata da dio, molti gittarono nel fuoco le
turco '. = deriv. da mostra1, col suff. del part.
non so che soldati, onde poi da loro ne fu ritrovata così larga copia
custode più convenevole di quella psiche, da voi [o canova] rivestita di
compagni, vestito dalla stola usata di portarsi da mostratori delle cose sacre. 2
. che esibisce animali ammaestrati o fenomeni da baraccone; imbonitore da fiera. buonarroti
ammaestrati o fenomeni da baraccone; imbonitore da fiera. buonarroti il giovane, 9-578
un'espressione del volto). bartolomeo da s. c., 3-7-5: come
lat. monstràtor -òris, nome d'agente da monstràre 'mostrare '. mostravènto
sono di piuma, alti e liberi da ogni oscillazione. quindi il proverbio:
e della mutazione di molti vaghezza. da questa mostrazione naturale preso esempio, lasceremo
lat. monstratio -ónis, nome d'azione da monstràre 'mostrare '. mostreggiare
ai convenienti mostreggiature. = denom. da mostra1, col suff. dei verbi frequent
livrea di tessuto o di colore diverso da quello del resto del capo di vestiario,
fuori. = deriv. da mostreggiare. móstrice (mùstrice)
/ e fallo, con le mùstrice, da coc chio / o da
da coc chio / o da maneggio piuttosto, un cavallo, / ch'
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 370: ne formano cordicelle
non molto gagliardo. ce ne sarebbe costà da comperare? mandatemene una mostrina.
]: 'mostrino': piccolo quadrante degli oriuoli da tasca che segna il registro.
di un fabbricante o industriante, va da un paese ad un altro mostrando i
altro mostrando i campioni delle cose che da colui si fabbricano o costruiscono per riceverne
viene il mostrino de'mobili, mandalo da me ». usa dirlo anche 'commesso
'. = deriv. da mostrare, col suff. professionale -ino.
. = voce dotta, comp. da mostro2 e dal tema del lat.
esempio, saggio, campione. michele da cuneo, lix-50: li quali garzoni e
quali garzoni e garzone erano stati pigliati da dicti camballi, li quali mandassimo in
: animale immaginario, creatura fantastica ideata da letterati, poeti e artisti sul modello
volta e in pietra dura / transformi da l'umana sua figura / sto corpo afflitto
potenza e musicalità specialmente nei cori cantati da mostri di duplice natura: dai centauri
prìncipi del sangue abbiam sentito dire fin da ragazzini. montale, 5-40: ariete
, 133: uscite tutti, uscite / da le grotte d'inferno, orridi mostri
ad assi paralleli: mostruosità teratologica costituita da due esseri posti l'uno di fronte
. -mostro composto: mostruosità fetale formata da più di un corpo. -mostro doppio
di essi. -mostro endocìmico: costituito da un abbozzo strutturale che non raggiunge la
tumore dermoide. -mostro gemellare: costituito da due individui solo parzialmente indipendenti per
uno degli individui è capace di vivere da solo mentre l'altro si sviluppa a
un numero eccessivo di determinati abbozzi o da una forma eccezionale di tutto il corpo
tanto le forme loro sono state mutate da quelle primitive, come son mostri i
i parti brutti e deformi, cioè fatti da no bili femmine senza la
, 9-45: quilli stendeno le lancze da piscare, ma la astuzia del monstro [
arene. marini, ii-197: fu da tutti creduto, che prima i voraci
avrebbe strozzato con gioia. friend era infermo da due giorni. tutta la brigata si
e domandava se era un mostro, da far tanta paura. tarchetti, 6-ii-341
italia l'orribile mostro che doveva scompigliarla da capo a fondo. basta nominare alessandro
mostri! alvaro, 5-131: lontano da voi, mi sentivo un mostro,
. baldi, 119: lunge, lunge da noi, che ne le ville /
tradimento feroce, e mi allontanai per sempre da quella casa. moravia, 15-83:
no, ma mostro di porcile, / da star in sulle forche per istatico.
290: in mantenente ciascune navi rompono da le ripe i suoi legami, e in
un mostro: ché divelto il primo / da le radici, uscir di sangue /
medesmo il cerco e veggio. francesco da canni, lxxxviii-11-573: e lirici gli ce-
vitupero, un mostro, / una poltroneria da staffilate. — opera o genere letterario
sue maschere. esce cotesto prodigioso mostro da forse trecento informi soggetti. 8
. scannelli, 51: comparendo michelangelo da caravaggio nel teatro del mondo, unico mostro
impresa: inclita fama / il suo cammin da mille mostri ha guerra. g.
il re non sia per levarne subito da se stesso tutte le milizie straniere.
l'amore, / venendo in mente sua da un solo oggetto, / fecervi un
de'preccessori aver potuto... da per tutto domar i mostri della ribellione
, iii-1-221: restaci... da veder l'altro [punto], affine
sieno sconciature, aborti e mostri, da far trasecolare chiunque gli vede. buonafede
dei cieli o intendere compiutamente una carta da musica senz'avere udito giammai né voci
commedia,... non può da così fatta mescolanza nascer altro che il
fatta mescolanza nascer altro che il mostro da orazio descritto nel principio della sua poetica
impura, ricca di barbarismi e di prestiti da idiomi stranieri. ruscelli, 2-517
decorazione parietale ricchissima e fantasiosa, costituita da un intreccio di fiori, uccelli,
renderlo infine pacifico padrone dei mostri meccanici da lui scatenati. 18. onda
mònstrum 'prodigio, portento ', da mone re 'avvisare, ammonire '.
di così. = deriv. da mostruoso. mostruosaménte, aw.
: la sua faccia è mostruosamente solcata da rughe. 2. in modo
], ammirava quel corpo, sostenuto da quelle gambe, e gli parve mostruosamente
... si faceva pubblicamente sermoneggiare da predicator calvinista e la stessa casa di
poco, ed era per fissare con occhi da pesce morto una bionda mostruosamente dipinta.
qualità, condizione di chi, affetto da una malformazione fìsica congenita o acquisita,
, incompatibile con la vita o tale da rendere precaria l'utilizzazione del soggetto.
. la miseria di entrambi proveniva appunto da questa mostruosità persistente. piovene, 7-386
viene ad essere amatissimo e odia- tissimo da un solo e istesso cuore. desideri,
voler che si distinguesse questo tumultuoso procedere da quella nobile... opposizione alla
, offendere, sdegnare, disgustare come da una colpa imperdonabile, come da una
come da una colpa imperdonabile, come da una mostruosità inescusabile. bernari, 7-202
o piuttosto mostruosità che in sé porta da sua natura. -carattere gravemente empio
base della colonna ionica passata, formata da vetruvio, per la mostruosità del suo
mostruosità più maravigliose? = deriv. da mostruoso. mostruóso (ant.
e d'indi in giù asino. guido da pisa, 1-191: centauri furono certi
come sarebbono i serpenti o diavoli dipinti da raffaello e da michele angelo, o
serpenti o diavoli dipinti da raffaello e da michele angelo, o pur le favole
le braccia. conti, 83: né da le porte, opra d'invidie e
della propria specie o razza e tali da suscitare orrore e ribrezzo; contrario o
, di grandi battaglie combattute nel cielo da guerrieri ignoti a cavalcioni di draghi.
rappresenta o descrive mostri. guido da pisa, 1-173: sonvi [nel labirinto
frutto spontaneo della natura, che deriva da un incrocio di specie animali o vegetali
sotto il ventre e quando vuole andare da un luogo a un altro vi mette
altro giorno e... tanto differiscono da quelle spontanee che la terra produce e
costumi e vili operazioni odiato e aborrito da ciascheduno. g. c. croce
dei fondali marini. -caratterizzato da una forma strana, curiosa, fantastica
suo tumulto. 5. caratterizzato da dimensioni eccezionali, da peso eccessivo,
5. caratterizzato da dimensioni eccezionali, da peso eccessivo, da sviluppo abnorme;
dimensioni eccezionali, da peso eccessivo, da sviluppo abnorme; enorme, immane,
cattaneo, vi-1-169: il mostruoso mortaio da mille, così detto perché lancia bombe
mille, così detto perché lancia bombe da mille libre (500 chilogrammi), impro-
, 41: piccole scoscese, spalleggiate da fichidindia mostruosi, sembrano dolci nascondigli.
a quello di tizio. -caratterizzato da colossalità di forme e di proporzioni.
si posa lo sguardo si rimane presi da un senso di nausea. -che
... si è ingigantita tanto da esser padrona di un continente immenso.
deformato. imperiali, 4-556: né da quel dì ch'io senza lei restai,
. non fu difficile obiettare che, da una simile contaminazione, sarebbe uscito soltanto
stoica e di epicurea quiete, presi da un piacevolissimo sonno, altamente riposano.
evangelo coll'alcorano. metastasio, 1-ii-979: da tutto il libro 'de saltatione '
era troppo differente la stoffa dell'originale da quella delle rappezzature e faceva un contrasto
capriata, 1099: non si poteva sperare da tanta discrepanza di umori, di fini
regno per mezzo de'concili nazionali, cominciando da questo del 1443 fatto col « magnanimo
malvagità, con perfidia; che muove da un animo spietato; che arreca dolore
. segneri, iii-i- 190: da sé sola [la cattiva volontà] concepisce
massaia, xii-89: si erano tenuti lontano da certe azioni mostruose, che l'islamismo
, ii-6-185: vorrei che dio fosse da vero... e sfidarlo e
polize col nome de'tesori delle provincie da conferirsi a chi nella folla le abbrancasse
mostruosi effetti. caramella, lx-3-251: da questa coppia [di zingari] nacque
sacrificare al fanciullin, tremendo / già da la cuna a quel fiero monstroso, /
vassi gloria lor qual fumo al vento. da porto, 1-147: era mostruosa e
i nostri patriarchi e profeti, cominciando da abramo. e per far ciò diedero in
snaturato, orribile, enorme ', da mònstrum 'mostro '. mostuva,
dolci. = comp. da mosto1 e uva (v.).
. fanghiglia appicci- caticcia, formata da terra o polvere delle strade mescolata con
profondo goraio con maladetto salto. piero da siena, 4-58: cadde e 'n-
poveretta. bacchelli, 2-ix-35: asciugate da tempo tutte le cisterne, nelle poche
modellare colla mota del fiume i vasi da cuocere. gozzano, i-979: i cardellini
della formazione del corpo dell'uomo, da parte di dio, con l'argilla)
: veramente l'uomo è mota maneggiata da dio. papini, 40-184: è fatto
. avevano fretta di levare i piedi da quella mota. -impiccio, imbarazzo
n. 8. -tessere carota da piantarsi nel macco o nella mota:
lo gallico cielo: alta carota / da piantarsi nel macco o nella mota.
cielo era bigio, basso e chiuso da tutte le parti, la piazzetta, sommersa
là dove svettavano al sole, sfiorati da una primizia di verde; i dossi
luoghi ricchi di umidità, sono caratterizzati da becco sottile e acuto, da piumaggio
caratterizzati da becco sottile e acuto, da piumaggio vivace e macchie uniformi di colori
dalla senna. = deriv. da mota1. motaiòlo, sm.
terre refrattarie. = deriv. da mo / fa] 1; voce registr
il viso. = denom. da moto1. motazaliti, v.
. mòte, sm. piatto costituito da mais in grani cotto con sale.
= dallo spagn. mote, deriv. da una voce indigena sudamericana.
passaggio (e può essere anche formato da piccole costruzioni indipendenti); autostello.
dorsali, di cui la prima formata da filamenti violati; hanno un colore bruno
svergognata! = deriv. da mota1. motigno, sm. ant
l'acqua gronda. = deriv. da mota1, col suff. aggettivale -igno,
discortesi. = deriv. da motino1. motino1 (motrino,
cagione [per pagare delle spie] molti da nari in tutto il tempo
, 3-44: il dottor bartolomeo da parma e un mastro battista mariscalco
, agg. ant. che è caratterizzato da un movimento, da una rotazione
è caratterizzato da un movimento, da una rotazione. gherardi, 2-i-221
le stelle. = deriv. da moto1. motista, sm.
forma loro. = deriv. da moto1. motiva, sf. ant
vidono grande parte di loro orrigine e come da uno procedea. 3.
la catenella: e tirò fuori, da un'altra tasca, il papiro d'
318: questa mattina si è motivato da tutti i medici se conveniva o no
del re. brusoni, 6-128: inteso da alberta più minutamente quello che gli aveva
causa di leonora e di bianca, licenziossi da loro. spallanzani, i-48: mi
: * quest'atto fu motivato da forti ragioni ', cioè: * a
che usano i filosofi questo verbo; da 'motivo ', che importa 'ragione
dire: 'quest'atto fu motivato da forti ragioni 'torna la stessa che
es.: 'questa lite fu motivata da un ripicco': il ripicco è la
« ma alcuni [poemi] furono motivati da certi pensieri, e specialmente propri e
di nuovo. = denom. da motivo2; per il significato del n.
fatte dottrine, conviene che le difficoltà da me motivate intorno di esse sieno improprie
sostenere un'ipotesi già motivata e rifiutata da altri e che in niuna sua parte
, giustificato o, anche, imposto da giuste ragioni, da motivi validi,
anche, imposto da giuste ragioni, da motivi validi, plausibili, ragionevoli.
danno o spoglio... non motivato da veruna ragione, sia pubblica sia privata
guerrazzi, 2-384: ogni sentenza motivata da casi speciali non può estendersi, se
e motivazionali. = deriv. da motivazione. motivazióne, sf.
borgese, 1-236: non avrei nulla da aggiungere a ciò che hanno esposto i
particolare forma della causalità, si differenzia da quelle della causa, della ragione e
oggi storico, non più sufficiente e da rinvigorire o rifare per il domani.
brignetti, 3-80: l'azienda ha da rappresentare una precisa vocazione socioeconomica; del
azienda, cioè della staff, è da correlare alla vocazione dell'azienda stessa.
stessa. = nome d'azione da motivare; per il n. io è
motivo musicale. = deriv. da motivoz, n. 6. motività
psicologica [di leibniz], esclude da sé il determinismo meccanico; sicché deve
con lo schopenhauer, la causalità guardata da dentro in fuori, o meglio la legge
= voce dotta, deriv. da motivo2. motivo1, agg. disus
può, né meno dall'intelletto, separarsi da esso. martello, 468: sarà
immediate le sue impressioni all'anima e da questa riceve altresì immediate l'impulso motivo
e detta lo intelletto pratico. domenico da montecchiello, 69: la potenzia motiva è
sm. promotore. 5. bernardino da siena, iii-236: tutti i motivi
principio attivo mentale o morale (rappresentato da uno stato d'animo, da una facoltà
rappresentato da uno stato d'animo, da una facoltà, da un'intenzione
animo, da una facoltà, da un'intenzione, da una concezione, ecc
facoltà, da un'intenzione, da una concezione, ecc.) che
cavalca, 20-195: quelle cose che sono da dio hanno fondamento e motivo di umiltà
umiltà, ma quelle cose che sono da noi e dal nemico sono con ira e
a eleggere, ec. quindi è distinto da 'ragione 'o 'cagione '
riguarda il fine ultimo e generale propostoci da dio,... l'uomo.
uomo... è stato fatto da dio per servire alla manifestazione della sua
. 2. causa oggettiva (costituita da una circostanza, da una situazione,
oggettiva (costituita da una circostanza, da una situazione, da un evento o,
una circostanza, da una situazione, da un evento o, anche, da
da un evento o, anche, da un oggetto) che provoca, favorisce o
santo sepolcro, il notare, tocco da superni motivi, si risolvè di accompagnarlo.
, 1-i-268: sto a vedere che almeno da quanto ho detto tragga motivo di ripetere
quei preparativi della finzione pareva un giocoliere da strada, che, non vedendo all'
, incitamento. magalotti, 9-1-2: da lui ho avuto i primi motivi per
talora di necessità non si cangi, è da veder più oltre un importante motivo che
l'uso, il quale tuttavia s'osserva da questo tribunale, d'assegnare la ragione
reato, che è uno degli elementi da tener presente nell'irrogare la pena:
1-8-186: sogliono ancora li fideiussori difendersi da creditori per il motivo della negligenza nell'
, sentimenti, idee, in modo da collegare strettamente lo svolgimento della musica con
cosa sia un motivo? una piccola sorgente da cui può nascere una greggia di fiumi
una greggia di fiumi, un piccolo seme da cui può nascere una corona di foreste
corona di foreste, una piccola favilla da cui può nascere una catena di incendii,
il motivo di una canzone è ripreso da cento voci. -con riferimento al canto
'amante maltrattato 'prendendone il motivo da un libretto francese di poche carte e di
f. f. frugoni, 1-78: da tutte le creature prendeva motivi simbolici o
o meno fiorito, aiutato rettori- camente da un minore o maggior numero d'inversioni,
cassola, 5-14: bianco uscio segnato da un esile motivo floreale. —
dovila, 213: il primo motivo nacque da monsignor delle nua, il quale trattenendosi
gesto, movenza. s. carlo da sezze, ii-65: alcune volte con moto
tal sorte fermo e giusto, che da poi... che se gli porti
certo che anco recentemente sono stati fatti da diversi dopo questa concessione delle otto decime
, i-184: il tuo cuore può da te sempre riputarsi un egitto...
anco a qualche tocco di sospensione fattosi da me (di mio solo motivo però
il cavallo si colca, potrebbe andargli da ogni lato a paro a lui una persona
dottorale ogni volta che ci si avvia da quella parte. pascoli, 1-789: farei
ojetti, i-777: in castello v'era da fare una dozzina d'acquarellini con motivetti