— voce dotta, lat. limósus, da limus * limo '. limpiato,
, hanno consumat'in- torno me questi da puoco mei famegli: e ancora non sto
questo non poteva maneggiarsi più limpidamente che da gli olandesi, poiché li mediatori erano
il piede. = denom. da limpido. limpidézza, sf.
linati, 16-36: sono ben lontani da noi gli andamenti leggiadri e graziosamente superficiali
della gloria. = deriv. da limpido. limpidità, sf.
cristallina sempre. michelstaedter, 562: da questo dolore scoppia il tema della gioia
evidenza. landolfi, 8-111: già da tempo s'era stabilito, tra alessandro
voce dotta, lat. limpiditas -àtis, da limpìdus 1 limpido '. limpido
[i lombriconi] sono internamente serpeggiati da molti canaletti trasparenti e pieni di limpidissima
respirate / rotta e purgata sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi!
sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi! foscolo, gr.
e fredda. 2. sgombro da nuvole e da nebbia; sereno,
2. sgombro da nuvole e da nebbia; sereno, chiaro (il
191: il paesaggio diventò favoloso, percorso da raggiere di luce, trasvolato dai limpidi
dotato di singolare purezza linguistica, immune da forme dialettali e da barbarismi (un
linguistica, immune da forme dialettali e da barbarismi (un idioma).
meglio governate nazioni,... da ogni macchia di pellegrinità il patrio e
che nel caso della moneta tosata salta da se stessa agli occhi. tommaseo, 11-33
55-5: un fatale * equivoco 'contendeva da trentaquattro anni il diritto limpido senno,
inezie. ¦ 8. libero da turbamenti e preoccupazioni; tranquillo, fiducioso
più limpido. 9. immune da colpe, da vizi, da malizia,
9. immune da colpe, da vizi, da malizia, da doppiezza
. immune da colpe, da vizi, da malizia, da doppiezza; onesto,
colpe, da vizi, da malizia, da doppiezza; onesto, retto, integerrimo
a voi son io; / vien da limpida fonte il pianto mio. cesarotti,
castità superstite, un cuore appena sigillato, da cui scaturivano a un tratto affetti ingenui
nude appariano. = deriv. da limpido], sul modello degli astratti in
lat. scient. limulus, deriv. da limus * limo ', con
cfr. lat. mediev. linarius (da linum 'lino ').
1-516: dello stagno, ho saputo da lodovico, dice è ben tre mesi
boninsengna suo avolo. s. caterina da siena, ii-3: a romano
furono in ungheria tenute bellissime e da quel re molto lodate. goldoni,
= dal lat. linarius, da linum 'lino '. linalile
= voce dotta, deriv. da linal [olo], col sufi.
= voce dotta, deriv. da linal [oe], col sufi.
= deriv. dal sicil. linaloru, da linarolo, con metatesi reciproca di l
. = voce dotta, comp. da lin [ol] e amar [o
orti e ne i giardini, chiamata da noi belvedere,... fa i
dotta, lat. scient. linaria, da linum * lino '; cfr.
. = voce dotta, deriv. da linaria, col sufi. chim. -ina
alterazione atmosferica. = da linares, nome di una città della spagna
. linaròlo, sm. rete da pesca di piccole di mensioni
, e perciò molti / testa vi crederan da sacri allori. fogazzaro, 11-186:
dialoghi scritti in brianza agostino parla più da raziocinatore che da mistico, più da
brianza agostino parla più da raziocinatore che da mistico, più da uomo filosofico che
più da raziocinatore che da mistico, più da uomo filosofico che da uomo religioso.
mistico, più da uomo filosofico che da uomo religioso. -occhio, sguardo di
lince di polonia: razza di colombi da carne, molto adatta alla riproduzione, caratterizzata
, molto adatta alla riproduzione, caratterizzata da una vista acutissima. = voce dotta
celarsi / avrian dal sol, non che da gli occhi miei. chiabrera, x-21-21
ei pigliava con incredibile abbaglio una femmina da servigio per una stanza da vettovaglie.
una femmina da servigio per una stanza da vettovaglie. -sostant. ariosto
dell'accademia fondata a roma nel 1603 da federico cesi, francesco stelluti, anastasio
qualche anno furono e l'accademia filosofica da gio. batista dalla porta istituita in napoli
l'accademia dei lincei si movevano apposta da roma per fare omaggio alla memoria di
: 'accademico linceo'fu il titolo dato da federico cesi, duca d'acquasparta, a
chi venne aggregato a un'accademia fondata da esso a roma nel 1603, e
significare... movimento o partimento da luogo, vi si tramette un n
buone e regolate e a'bisogni adoperate da buoni autori, ma giudicata alcuna di
: forma di punizione messa in atto da una o più persone sprovviste di autorità
sommariamente. arlia, 315: da una legge americana, detta del lynch,
giustizia seduta stante. il nome proviene da giovanni lynch, colono irlandese della carolina
xvm), il quale, cinto da insidie e pericoli (popolazione indigena, gli
naturalis libertas '), e si costituì da sé giudice e giustiziere. anche dopo
. = nome d'agente da linciare. lincodónte, sm.
di un'abitazione. = comp. da lin [ol] (v.)
se bene questa diottra è stata modernamente da alcuni chiamata linda, che è voce
è voce spagnuola, la quale vien da 'lindero ', che significa propriamente
dallo spagn. [a] lindador, da [allindar 'adornare, abbellire '
dallo spagn. [a] lindador, da [allindar * adornare, abbellire
aveva già ima 'epistola sui sepolcri 'da stamparsi lindamente. 2. con
v. s. comanda, lindamente e da cavaliero. 3. con chiarezza
0 lindi. = deriv. da lì sul modello di quindi. lindo1
alla villa, limitati qua e là da altre file di esili pioppi.
linda è pur l'edizione, e tale da mettere di primo colpo in onore la
/ occhi. = deriv. da lindo1. lindòro1, sm.
= comp., per giustapposizione, da lindo1 e oro (v.).
, accuratezza, ricercatezza, non disgiunta da una certa sobrietà, nel vestire,
e delle matrici e dei caratteri mobili da stampa. carducci, iii-15-357: assicurata
lat. mairix -icis * utero ', da màter matris 'madre'; cfr.
. dal lat. màter matris e da centrismo (v.).
in fisica. = deriv. da matrice. matriciano, agg. e
càcio, ojo e pepe '(da amatrice, prov. di rieti).
prov. di rieti). = da amatriciano (v.), per aferesi
sventurato adornamento: e bene fu sventurato da ogni parte; sventurato per anfiarao,
5-206: le aggiunzioni si posson cavar o da la migliore 0 da la peggiore parte
posson cavar o da la migliore 0 da la peggiore parte: da la peggiore,
migliore 0 da la peggiore parte: da la peggiore, come sarebbe a dire
come sarebbe a dire oreste matricida; da la migliore, come nominarlo vendicator del
dotta, lat. matricida, comp. da rnàter nuztris 1 madre 'e dal
del bosco. = deriv. da matricina1. matricinatóre, sm.
un bosco. = deriv. da matricinato, col sufi, -ore, proprio
un bosco. = deriv. da matricina1. matricino (region.
o sta per partorire (un animale da allevamento). lastri, 1-3-84:
cacio ed allievi, nelle bestie matricine da frutto,... suol esser di
madricine. 2. che proviene da pecore che hanno già figliato; che
hanno già figliato; che si ricava da animali adulti (un tipo di lana
matricini ». = deriv. da matrice. matricióso, agg. che
... dipendono le più volte da tutt'altra cagione che da rimbalzo de'
le più volte da tutt'altra cagione che da rimbalzo de'mestrui. 2
più efficace per farle risvegliare e riscuotere da quella oppressione. matricità, sf
339: 'matricità'. ma davvero le scavan da sotterra! la soavissima parola di
'madre 'l = deriv. da matrice. matrìcola (ant.
, favorite e liberate dalle matricole e da tanti legami che le tenevano inchiodate e
albrizzi, xl-45: sono io stato accusato da uno,... qualmente mi
le principali pubbliche disposizioni necessarie a sapersi da noi, mi fu forza...
di servizio di ciascun militare (contrassegnato da un numero progressivo d'iscrizione: numero
meco la matricola di tutti gli ufficiali da presentarla al generale mazzucchelli che avea l'
.. le armi, gli attrezzi da guerra, le bandiere. carducci, iii22-
sodalizio, adunanza. s. bernardino da siena, 886: donne (ch'io
il fine di tenergli lontani e custoditi da nimiche invasioni e di reprimere le armi
nel quale sono iscritte le navi mercantili e da diporto, i cui proprietari hanno eletto
le scarpe di ricambio, i teli da tenda. stuparich, 1-216: il caporal
più o meno scherzosi e vessatori, da parte degli studenti anziani).
-per estens. rinfresco che lo studente da poco iscritto all'università doveva offrire in
o carriera; persona che fa parte da poco tempo di un determinato ambiente o
la matricola a qualcuno: sottoporre da parte degli studenti anziani uno studente
saranno matricolati, ma di proprietà particolare, da consegnarsi solo in caso di guerra o
oeuvre 'delle vostre agate, addotte da voi per matricolare il caso per gran maestro
neri, 4-54: che mi vai fin da ragazzo avere, / con un fuscello
generali, colonnelli e capitani dalle ballerine da teatro. = voce dotta, lat
dotta, lat. matriculàre, denom. da matricùla 'matricola'; cfr. ingl
essa chiesa. = deriv. da matricola; cfr. fr. matriculaire.
, i detti signori di zecca, da circa di quattrocento tutti venerabili uomini,
descrisse il doni nel suo comento. anseimo da ragusa, lxii-2-ii-192: si riderà poi
messi quasi olive nel torchio con modi da disgradarne ogni matricolato usuraio per ispremere loro
. per estens. che esprime o deriva da grandissima abilità, da astuzia eccezionale.
esprime o deriva da grandissima abilità, da astuzia eccezionale. allegri, 70:
riprese ansimanti e meccaniche, che ironie da zoccolante [nel « canto dell'amore »
veruno. = nome d'azione da matricolare1. matricolino,
riguardi dei figli che egli abbia avuto da altra donna (e, in partic
di vittoria / sponda non trovo che da le matregne. bibbia volgar.,
amico amar la moglie dell'altro. antonio da ferrara, 90: i've scongiuro
me lamento, / che come madrégna son da ti tractata. boiardo, 1-152:
ippolito straziato a parte a parte / da cavalli esser volse pria che mai /
la matrigna ha dimostromi / sempre amore da madre e se ha datomi / e
duca, padre della sposa, come anco da molti parenti. f. f.
... ch'io aveva ricevuto da la chiesa, la quale a me s'
ma madrigna, negandomi quel nutrimento che da le madri ad alcuno non suol esser
il figliuol dalla mala matrigna '; da favola nota: quando uno, rimaso
otto dì è madre alla terra, ma da indi in poi è matrigna. tommaseo
voce dotta, lat. tardo matrigna, da màter matris * madre '.
di livia. = deriv. da matrigna. matrignaménto, sm. ant
guardia. = nome d'azione da matrignare. matrignare, intr.
matrignare, intr. ant. comportarsi da matri gna: ostilmente,
sua matrigna. = denom. da matrigna. matrignato (part.
matrignati dalla sorte, qui vi sarebbe da dire. matrigneggiare, intr. [
ha trattati. = denom. da matrigna, col sufi, dei verbi frequent
trattamenti matrigneschi. = deriv. da matrigna. matrignévole, agg.
aspro. = agg. verb. da matrignare. matrilineare, agg.
. màter matris 'madre 'e da lineare1 (v.).
. màter matris 'madre 'e da linearità (v.).
màter matris * madre 'e da linea (v.). matrilocale
. màter matris 1 madre 'e da località (v.).
= voce dotta, lat. matrìmus, da màter matris * madre '. matrimoniàbile
. = agg. verb. da matrimoniare. matrimoniàio, sm.
matrimoni. = deriv. da matrimonio1. matrimoniale (ant.
: posto pur che in questo sia da concedere ciò che il frate che vi sgridò
ed atti verso altre: se ne ha da attribuir la cagione a qualche antipatia o
loro, e comanda pine di astenersi da ogni commercio matrimoniale dalla partenza sino al
anche matrimoniale, sf.): stanza da letto dell'appartamento di una coppia di
stato permesso dalla fortuna e d'uscire da letto matrimoniale e di esercitare i comandi
di superficie, minacciavano sentimenti talmente eterni da far rabbrividire qualsiasi ragazza, anche la
.). = deriv. da matrimoniale. matrimonialménte, avv.
sonetto. = nome d'azione da matrimoniare. matrimoniare, tr.
ma carne viva. = denom. da matrimonio1. matrimoniato (part. pass
legitimo amore. le quali cose sono da contemplare, ma non senza grandissima reverenza
moglie. = deriv. da matrimonio1. matrimònio1, sm.
dei coniugi e per i figli che da essi nascano. -per estens.
la popolazione, la quale, siccome non da qualunque accidentale e lasciva, ma dalla
« un'operazione » che doveva trarla da gravissimi imbarazzi pecu- niari causati dalla sua
matrimonio con lord heathfield l'aveva salvata da una rovina. b. croce
d'impacci secolareschi. s. caterina da siena, i-188: lo stato nel
dalla santa chiesa. s. bernardino da siena, 98: colui che è in
e di una donna, non legittimata da alcun vincolo civile o religioso.
o religioso. bocchelli, 2-43: da parecchi anni vivevano ormai insieme come fratello
soprassalto dopo l'estremo sopore. -ragazza da matrimonio: ragazza da marito. carducci
sopore. -ragazza da matrimonio: ragazza da marito. carducci, ii-10-161: quando
la primavera matura sorriderà come una ragazza da matrimonio, non dico che allora.
imminente pericolo di vita): celebrato (da un sacerdote o da un ufficiale di
: celebrato (da un sacerdote o da un ufficiale di stato civile) senza
personalmente, si fa rappresentare nella celebrazione da un'altra persona, da lui munita
nella celebrazione da un'altra persona, da lui munita di un'apposita procura.
più volte frastornato. 5. caterina da siena, i-30: siamo nati come
, « questo matrimonio non s'ha da fare, né domani né mai ».
del regno e concorrono gravi motivi, da valutarsi dal procuratore generale presso la
legale, ma contratto in buona fede da uno o da entrambi i coniugi (e
contratto in buona fede da uno o da entrambi i coniugi (e in tale
), ma allo scopo (perseguito da ambedue gli sposi o delle loro famiglie
sposi o delle loro famiglie, o da uno solo degli sposi, sciente o
matrimonio spirituale, il quale si comincia da pianto, ma terminasi in eterno gaudio,
detto d'un vescovo di parigi riferito da molti canonisti, che l'aver una chiesa
, ii-1231: la grande architettura nasce da una fede innamorata, da un impulso
architettura nasce da una fede innamorata, da un impulso di adorazione, da un matrimonio
, da un impulso di adorazione, da un matrimonio tra 1'anima e il
donna ingravidò in quella notte. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
(e traeva il nome dalla coppia formata da un re e da una regina)
dalla coppia formata da un re e da una regina). -anche: particolare combinazione
: particolare combinazione (costituita di solito da un re e da una regina o
(costituita di solito da un re e da una regina o da un fante e
un re e da una regina o da un fante e una donna, variamente
se una giovane di reai sangue fosse da lui amata, certo per matrimonio gliela
sì che, essendo le parti molto da lunge, le fece sì prossimane, che
non fu ingrata filene del ricevuto beneficio da erasto, il quale in così fatto pericolo
= voce dotta, lat. matrimonium, da màter matris * madre ',
. matrizare (sec. ix), da màter matris 1 madre '.
medicando le donne, vendendo loro adornamenti da donne, facendo suo mestiere, si
assai, villani e cittadini, acciocché da lui almeno ricevessero del pane e dell'
sa che ella non voglia qui pur far da padrona? parini, giorno, i-221
alfine o a lor talento / o da te congedati escan costoro. batacchi,
, per ringraziare il senato, accompagnata da gran numero d'onorate matrone, venne
e. cecchi, 7-31: come da una sconfinata distanza ci guardava la fanciulla,
avemo alieta, sia dezunaa. antonio da ferrara, 19: già te [maria
non abbia a dare nelle solite secche che da qualche tempo in qua impediscono il corso
, 1-19: è stato commandato espressamente da emilio che [le due serve] non
, vai direttrice di bordello, sia da 'matryllion ', che in greco
che in greco vai bordello, sia da 'matrylle ', ruffiana. e.
lat. matròna 'donna maritata ', da mdter matris 1 madre '(sul
, austeramente matronale, era sbarrato diagonalmente da una chiusura lampo. -che
: nel formare i vizi si ha da procedere con l'istessa considerazione. come
del secolo xvm erano di già decadute da quell'antica gravità matronale e da quella severità
decadute da quell'antica gravità matronale e da quella severità di costumi per cui furono
18-152: malgrado le esuberanze alquanto matronali da me avvertite, la signora fifina è ciò
ii-661: in quel punto vidi alzarsi da un sedile che fiancheggiava il sentiero,
aveva giudicata una madre che avrebbe allattato da sé. giov. croce, 85
duri, eppure larghi, che partivano da sotto le ascelle: la vita stretta ma
alte curve non ne fossero state addolcite da una matronale morbidezza, le si sarebbero
levarne pur una od uno degli usati da ambeduoi, anzi ne instituirono altre novelle,
= voce dotta, lat. matronalis, da matròna 1 matrona '. matronàlie
= voce dotta, lat. matronalia, da matròna 'donna maritata '.
dotta, lat. mediev. matroneum, da matròna 'donna maritata '.
alla ensor. = deriv. da matrona. matronévole, agg.
voi ben volentieri. = deriv. da matrona, col sufi, -evale degli agg
della madre. = deriv. da matronimico. matronìmico, agg.
, sm.): nome derivato da quello materno; nome materno adottato per
ancora i matronimici, cioè nomi fatti da quelli della madre, se ella era stata
(come egli parla) accorciati e da supplirsi. tommaseo [s. v
precoce di pende: macrogenitosomia, derivante da iper- pituarismo basofilo accompagnato da ipercortico-
, derivante da iper- pituarismo basofilo accompagnato da ipercortico- surrenalismo e ipotiroidismo, per la
mestruazione precoce. = deriv. da matrona. matròo, agg.
fumosa né matrosa. = deriv. da matre. matrùcola, sf. ant
matta ': quella 'carta 'da giuoco -spesso eletta per convenzione -che è
= deriv. dallo spagn mata, da matar 'uccidere '. matta2
della convenienza. = deriv. da matto1. mattacchiano2, sm
prunella collaris). = deriv. da matto1. mattacchiata, sf. tose
del pittore. = deriv. da mattacchione. mattacchióne, sm.
gatto, 2-224: vi siete condannato da solo e... avete
tutta cattiveria. = deriv. da matto1, con doppio sufi.
sf. atto, gesto, comportamento da mattacchione; scherzo allegro, buffoneria chiassosa
chiassosa. = deriv. da mattacchione. mattaccinare, intr. ant
, intr. ant. parlare o agire da buffone; comportarsi con scarsa serietà.
, o sciocchitudine. = denom. da mattaccino1. mattaccinata, sf. ant
ad un ago pendente libero in aria da un filo. d. martelli, 134
in gravità lirica. = deriv. da mattaccino1. mattaccinésco (ant. mattacinésco
credo che non vi sarà poco occasione da dovenir eroico, dismesso;...
antonino. = deriv. da mattaccino1. mattaccino1 (mattacino)
, xxxiv-795: esca fuor quattro vestiti da mattaccini, con sonagliera a'piedi e
intere ed in farsetto mostravano una vita da signori. -da mattaccini più tosto,
un rc-mbazzo, come se voi vedessi oggi da un canto mat- tacini alla moderna saltare
: i mattaccini del caro molti credono che da lui fossero fatti... a
nel secolo xvi e xvii, eseguita da ballerini armati e vestiti in fogge bizzarre
si affaccia alle labbra, procede più da naturai bile e mordacità che non da
più da naturai bile e mordacità che non da voglia di fare il lepido o il
si maschera '; secondo alcuni sarebbe invece da riconnettersi con matto1. cfr. fr
natura] fa col lupo cerviere, animai da lei fatto sì vago e dotato di
per evaporazione. = deriv. da mattatone. mattaióne, sm.
soderini, ii-193: il lupinello nasce da per sé in tristissima terra, sin
salvini, 19-iv-1-298: essendo quella terra da modellare, che domandano mattaioni, per
e che rasciugando schianta e si spacca da tutte le parti; e finché, o
= etimo incerto; deriv. probabilmente da matt [onez]. mattaionóso
. argilloso. = deriv. da mattaione. mattatone, agg.
potrebbe annoverare un certo mattaione detto pedruccio da biagrasso. = forma accr.
di sì poca età ebbe animo de andare da per sé un viaggio tanto longo,
, io stimo che molto facilmente otterrebbe da sua maestà non solo una licenza di
.. mandandomi a dare casagliato nelle navi da una parte all'altra e farmi alcune
'; cfr. fr. matelotage (da matelot 1 marinaio ').
(ant. mactaménte), avv. da demente, da pazzo, da squilibrato
), avv. da demente, da pazzo, da squilibrato; follemente,
. da demente, da pazzo, da squilibrato; follemente, forsennatamente, stolidamente
stolidamente. boccaccio, iii-11-3: da tenebrosa cechitate / mattamente oscurati nelle menti
stoltamente, dissennata- mente. guidotto da bologna, 1-91: chi fugge quel pericolo
, mattamente si porta, perché fuggire da sezzo noi puote e vive tra gli altri
d'un certo brimboc, sposato mattamente da una donna di berlino. foscolo,
senza più essere, alla disiderata vendetta da me, opportuna stata. sercambi,
vedova,... dimenticatasi della 'ngiuria da lei fatta allo scolare, mattamente si
vanno facendo mattamente le genti. guido da pisa, 1-245: giunta che fu
loro lo descendere in terra. giovanni da samminiato [petrarca], 1-116:
movendo guerra, si venne a ribellare da se stesso, lusingandosi di gioire d'
essa università fosse tanto mattamente prepostero, da far passare un giovane alla logica non
g. gozzi, 3-5-291: andò da uno in uno a ritrovare quei cinquanta
a santa marta. s. bernardino da siena, iii-189: alcuna volta tu
-ant. follia. bonvesin da la riva, xxxv-1-698: la nostra grand
onde un lattovarin n'era composto / da far girar il capo di mattana.
parve che, dall'uggia di sentirsi da tanto tempo murato su cotesto piedistallo,
docile soggetto e sempre lì sotto mano da punzecchiare ad ogni volta gli saltasse-mattana.
svolgersi, e nel miglior decoro, da professore a marchese. -fantasmagoria.
di mattana: liberarlo dalla noia o da gravi preoccupazioni; distrarlo, svagarlo.
, molestarlo. s. bernardino da siena, 865: aoh, fate i
al macchione, / e simil coserelle da bambini, / che forse al secol
, mentre cercava di nascosto qualche lira da passar mattana all'osteria, montò in una
. -morire di mattana: sentirsi sopraffatto da una noia insopportabile, da profondo scoramento
sentirsi sopraffatto da una noia insopportabile, da profondo scoramento, da prostrazione fisica o
noia insopportabile, da profondo scoramento, da prostrazione fisica o morale. busini,
sonatosi a mattana. = deriv. da matto1, col sufi, -ana, che
te molesta. = deriv. da mattana. mattanlccio, agg.
gozzo panaio. = deriv. da mattana, col sufi-aggettivale -iccio \ cfr
e altri. = deriv. da mattana. mattanza (matanza)
= deriv. dallo spagn. matanza, da matar (dal lat. mactdre 4
alla superficie. = denom. da mattanza. mattapane (matapane,
= voce lucch., deriv. da matto1. mattarasso, v.
conosciuto che io era in due tratti matto da voi. 2. figur.
questa quistione si partirono vergognosi. francesco da barberino, ii-325: fa ragion ch'
ch'abbian mestiere / né d'altrui né da me esser difesi; / né credo
abbiam matto. 3. stringere da presso, inseguire, incalzare. -anche
roma, e n'avrei la baiaccia da tutti gli amici. = denom.
tutti gli amici. = denom. da [scacco] matto. mattarellare
= voce lucch., denom. da mattarello1. mattarèllo1'2, v
sf. azione, comportamento, affermazione da matto; atto sconsiderato, imprudente (
a quella mattata. deriv. da matto1. mattato (part. pass
iene tetre. = deriv. da mattare1. mattatóre (ant.
si vide, quello di un torello da macello. salì a bordo il mattatore,
tra i tori... e lavora da undici anni. i tecnici lo chiamano
dallo spagn. matador * uccisore ', da mutar (dal lat. mactàre
-voce dotta, lat. mactatio -ónis, da mactàre 'im molare '.
matteggiamenti. = nome d'azione da matteggiare. matteggiarne (part. pres
agg. letter. che si comporta da matto; stravagante. papini, iii-275
intr. { manéggio). comportarsi da matto; pensare, parlare, agire in
1-ii-101: uno scorrazzare, un matteggiare da briachi. 2. prov.
e matteggiare. = denom. da matto1, col sufi, dei verbi frequent
mi muove? = deriv. da matto1. matterèlla (region.
, ma i'mi contento d'esser tenuto da lei più tosto sciocco e matterello,
nella sinistra il manico del calderotto fasciato da un cencio per non scottarsi, e
spostamento d'accento può essere stato provocato da -erium oppure dall'oscillazione dell'accento in
, stoltezza, pazzia. iacopone da todi [tommaseo]: or udite matterìa
degli albanzani, ii-619: quegli, mossi da non sperata allegrezza e appena potendo stare
pure aveva un cortigiano in quel tempo da fare una scappata più vergognosa di
matterie prime. = deriv. da matto1, col sufi, -eria che serve
in sul tagliere, / tu sei da scuriati un bon buffone. =
. v.]: 'matterùgio': uccello da meno, e di quelli che non
* mattugio '. = deriv. da matto1, con doppio suff. matterùgiolo
; scimunito. papini, iv-577: da quando in qua, matterugioli filosofanti,
la sua regola. = deriv. da matto1. mattesia, sf. ant
tua gran mattesia. = deriv. da matto1. mattézza (ant. maetézza
/ che venire ale mani. guidotto da bologna, 1-61: tanta mattezza si
non seguire per li savi. monaldo da sofena, xvii-484-2: senno e vertù nom
e le femmine sono usate di cacciare da sè li uomini matti e men che savi
è sul principio ed è cagionata più tosto da travagli in amore, vigilie, viaggi
iii-2-109: v'era diogene tanto mutato da quel di prima, da sposar laide,
diogene tanto mutato da quel di prima, da sposar laide, spesso levarsi a ballare
, 55: chi non fa delle matezze da giovane, le fa da vecchio.
delle matezze da giovane, le fa da vecchio. proverbi toscani, 132: gramezza
mattezza. = deriv. da matto1. mattézzo { matézzo),
= voce ven., deriv. da matto1-, cfr. mattezza. mattia
quasi una mattia appo dio. bartolomeo da s. c., 1-1-14: bellezza
prima che la mattia di casalodi / da pinamonte inganno ricevesse.
albertano volgar., 1-7: da le soze paraule ti guarda, perciò
. capponi, 1-i-132: a cominciare da tiberio, le arti politiche o le
noce, che ghermiva, saettava lungi da sé, inseguiva, ripigliava, facendo mille
, pieno di folle allegria, dettato da pazza gioia). fra giordano [
egli si studiò allora di divertire il discorso da quella faccenda, tantoché le parole del
non fecero caso o le parvero mattie da ubbriacone. carducci, ii3- 271:
.. non era poi tanto stupido da non capire che i signori -e specie quella
stravagante. giusti, iii-240: va'da beppe vaselli e misuragli la coda;
. di cacciarlo dela compagnia. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
una trottola. = deriv. da matto1. matticelo, agg.
qua ». = deriv. da matto1, col suff. attenuativo -iccio;
] vederano che non sia bono effetto da impignarse sotto milano, l'opinion mia è
effetto nisuno. = deriv. da matterìa, con metatesi. mattièro
pochi altri. = deriv. da matto1. mattina (ant.
più presto, ma non tanto presto da arrivare a udine prima di mattina inoltrata.
antimeridiane). petrarca, 128-71: da la matina a terza / di voi pensate
così vile. -vestito, abito da mattina: vestito semplice e pratico,
di eleganza (in contrapposizione ad abito da sera). tommaseo [s.
[s. v.]: 'vestito da mattina': quel che sogliono la mattina
, ecc.). giacomo da lentini, 34: o stella rilucente,
. redi, 16ix- 3: acciaio da prendersi la mattina a buon'ora in
e veracemente avea descritto i diversi affetti da cui l'assemblea era stata agitata nella
davanti una chiesa del centro all'uscita da una funzione e osservo la piccola folla che
giorno; durante il mattino. francesco da barberino, iii-113: guardai [il cavallo
iii-113: guardai [il cavallo] da le fredde aque, / né ancor mai
ancor mai mi piaque / colui che da mattina / per tempo l'à 'lla tina
10 levai gli occhi; e come da mattina / la parte orientai de l'
continuare con lui l'usanza e ad averlo da sera e da mattina a mangiar seco
l'usanza e ad averlo da sera e da mattina a mangiar seco e a mostrargli
, 2-624: martedì si comprò il vino da mattina. giannotti, 2-1-51: partissi
, 2-1-51: partissi un giorno il feruccio da mattina, sanza avere communicato il disegno
174: infelice colei che sol attende / da mezzo dì, da vespro e da
sol attende / da mezzo dì, da vespro e da mattina, / e tutto
da mezzo dì, da vespro e da mattina, / e tutto 'l giorno a
/ che non è il sol lucente / da mattina levato. brusoni, 4-ii-19:
mattina levato. brusoni, 4-ii-19: da i turchi saranno poste le batterie sopra
sotto felici auspici. 5. bernardino da siena, v-237: dice: « mane
fa che restiamo pieni di misericordia avuta da te nella splendidissima mattina di quell'altra
danari. tansillo, 1-329: tu da mattina a sera il mondo spie / e
, per veder ciò che si fa da nui, / tu stesso affanni per sì
vie. guadagnoli, 1-i-85: lingue da galera, / lingue da forca,
1-i-85: lingue da galera, / lingue da forca, lingue di demonio, /
di demonio, / ch'altro non fanno da mattina a sera / che tagliarla or
di tempo: 'durare, cambiare da sera a mattina '. -mattina
v. 'arco']: 'arco da sera buon tempo mena '(o '
ne mena '); arco da mattina riempie la marina '. proverbio che
il vero che '1 buon di cominci da mattina, come per proverbio si dice,
è atto un di a essere / da qualcosa. -e'mi par già che gli
: / che 'l buon dì si conosce da mattina. i. nelli, iii-223
..? -il buon dì si conosce da mattina, e dal- l'ugne il
liberi e lieti come due capriuoli, uscimmo da spoleto, e in marcia! carducci
e le operazioni della polizia giudiziaria, da comunicare, dopo opportuna cernita e censura
poggi silvestri. = denom. da mattina. mattinata (ant.
dello spazio del mattino, occupato o da occupare o passato comechessia, dicesi * mattinata
composizione lirica, costituita per lo più da un numero imprecisato di rispetti, eseguita
un accompagnamento musicale (e fu recuperata da giosuè carducci e da severino ferrari)
e fu recuperata da giosuè carducci e da severino ferrari). angiolieri, 33-13
, non credo che'perdesse. folgore da san gimignano, vi-11-150 (16-6)
. ant. passeggiata mattutina. francesco da barberino, ill-no: cavalca tosto in piano
la bardella. = deriv. da mattina; cfr. bologn. maitinè 4
di professione. = nome d'agente da mattinare. mattineggiare, intr.
città di forlì. = deriv. da mattinol, col sufi, degli agg.
i veneti hanno 4 bonorivo ', da buon ora, coll'uscita in 4
/ di là, di laggiù, da quel nero, / un suon di campane
letter. che è dalla parte dell'orizzonte da cui sorge il sole. barilli
pesce nell'acqua. = deriv. da mattino1-, cfr. piemont. matinè e
, / tu sentirai, di qua da picciol tempo, / di quel che prato
e i campi e tonde. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, 7-79: la donna matta aveva smesso da un bel po'. qualche coppia ballava
sotto il gran sole. -accompagnato da una specifica indicazione temporale. bandello
prime ore del giorno. giacomo da lentini, io: canzonetta novella, /
va canta nova cosa / - levati da maitino - / davanti a la più bella
alla cella di ciascuno con un certo maglio da ciò e isvegliava di frati. poliziano
uranio a man sinistra il guardo e scoprì da lungi molti cadaveri stesi sul terreno.
1729, aveva trentaquattr'anni, era da undici anni poeta, da nove prete e
, era da undici anni poeta, da nove prete e accademico dei trasformati.
liturg. ant. mattutino. uguccione da lodi, xxxv-1-611: lo criator del cielo
mattino. -mattino e sera, da sera e da mattino: continuamente,
-mattino e sera, da sera e da mattino: continuamente, senza interruzione,
augelli / ciascuno in suo latino / da sera e da matino / su li verdi
ciascuno in suo latino / da sera e da matino / su li verdi arbuscelli.
vicino ha il mal mattino: da un cattivo vicino si hanno sempre svantaggi
, lxxxiv-313: -chi vói aconciar piectine da capo? / -al dent, al dent
se sente. = denom. da matto1. mattità, sf. ant
folle, dissennato, irresponsabile. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
sia mattità. = deriv. da matto1. matto1 (ant.
e ratti a ffare cose che non sono da ilare. guittone, xxvii-34: guai
/ ed omo matto crede. iacopo da léona, vi-1-217 (7-2):
al matto frate. s. caterina da siena, 55: bene è..
e tanto maninconico che son riputato matto da gli altri e da me stesso.
son riputato matto da gli altri e da me stesso. lippi, 4-7: è
capiva benissimo che lo si trattava più da matto a non rimproverarlo che a rimproverarlo
rimproverarlo che a rimproverarlo. -matto da legare; matto nel mezzo del cervello;
; -che mostra o che è preso da grande ammimatto per la testa; matto
modo imprevedibile e talvolta anche in modo da urtare contro le consuetudini e le convenzioni
le convenzioni sociali. — matto da catena: v. catena, n.
più a basso, sia sorella d'ortensio da bergamo o da sarmi, essendo matta
sia sorella d'ortensio da bergamo o da sarmi, essendo matta spedita come ancor
matto!... matto da legare! -esclamò il paron checco,
amico, come si guarda un matto da legare. bigiaretti, 9-128: lucia brontola
ormai sono ai suoi occhi un matto da legare. -gabbia di matti:
. 3. posseduto, esaltato da uno stato d'animo (di gioia
(di gioia, di dolore), da un sentimento o da una passione particolarmente
di dolore), da un sentimento o da una passione particolarmente intensa, viva o
/... che meglio amo da voi / ciò ch'io non chero altroi
voce alta; saluti festosi, chiamate da lontano, sberci di tromboni e strilli di
rive. -follemente innamorato; preso da una passione, dominante, esclusiva e
franco, 49: tizian, le somiglianze da voi fatte / in ritrar l'aretin
galeazzo secìnaro venne ad offrirmi un biglietto da cinquecento lire chiedendo in cambio ch'io
tozzi, v-234: sono stato a posare da quel matto! ma paga bene.
-anche: indocile, riottoso, diffìcile da guidare, da governare. salvini
, riottoso, diffìcile da guidare, da governare. salvini, 22-330: telemaco
avanti d'un passo, la pecora matta da governare. -inferocito, rabbioso.
. figur. che denota o che muove da un grave turbamento dell'animo e delle
e delle facoltà mentali; che nasce da convinzioni irragionevoli, da stoltezza, da
; che nasce da convinzioni irragionevoli, da stoltezza, da sconsideratezza o, anche,
da convinzioni irragionevoli, da stoltezza, da sconsideratezza o, anche, da leggerezza
stoltezza, da sconsideratezza o, anche, da leggerezza, da insensibilità, da imprudenza
o, anche, da leggerezza, da insensibilità, da imprudenza e da temerarietà
, da leggerezza, da insensibilità, da imprudenza e da temerarietà; privo di
leggerezza, da insensibilità, da imprudenza e da temerarietà; privo di ragionevole motivazione
, / in d'astener peccare. bartolomeo da s. c., 25-1-3:
imperio e in tutto inutili. andrea da grosseto, i-143: se tu se'
e molti si penté della proposta. zanobi da sfrata [s. gregorio magno
inganno. masuccio, 405: caccia da te gli matti pensieri de volere ne la
casti, iii-7: i crociati, presi da un matto fanatismo, colla voglia di
seicento giovanotti [abante] ha tratto / da populoqia, e d'elba altri trecento
, quello e più ne 'ntese che da bernabò udito n'avea; per che gli
: se c'è una matta impresa da far coi giovani non si rifiuta mài.
furono salutate con urla di gioia matta da quelli che ballavano 'sub luna'.
v-1-348: alcuno che la crede la via da l'orto, par colui che,
io ho veduto spendere di matti danari da alcuni signori per far ritoccare alcune belle pitture
montagna carsina. 11. animato da allegria rumorosa, sfrenata e, anche
rumorosa, sfrenata e, anche, da eccessiva spensieratezza (una serata, un
di rimprovero all'ultima che ti scrissi da bologna, triste e matta.
questa morale: miseria. -caratterizzato da avvenimenti imprevedibili e sorprendenti, da novità
-caratterizzato da avvenimenti imprevedibili e sorprendenti, da novità ardite, originali, da fatti
, da novità ardite, originali, da fatti strani e inusitati (un periodo di
vedere una palla bianca, una palla da tennis, che aveva ancora due o tre
una maschera in capo, e datogli da una mano un gran bastone e dall'altra
l'ombrello impotenti, quando era già passato da un pezzo il tempo di roncarlo e
ridurre in poltiglia gli stracci, costituito da una stanga a bilanciere; a un'estremità
o il ceppo di legno che funge da pestello, alzandosi e abbassandosi ritmicamente,
carta e con ogni numero ed è superata da ogni carta, ma non muor mai
cambio del detto matto un'altra cartaccia da quello che dette il matto. calvino,
lei -pel genere epistolare, le scrive poco da bologna. comisso, v-112: va
bizzarro, stravagante, capriccioso. andrea da barberino, i-148: egli venne a vedere
, andare in mascara a cavallo, essendogli da compagno detto: io conosco costui alla
. bocchelli, 1-iii-314: sarebbe stato da far le meraviglie se non avesse avuto
avesse avuto del matto uno che usciva da due stirpi dove tutti, per un
difficoltà complicatissimi. barilli, i-319: da diventar matto questo problema della mia miseria
, i-275: per me è un piacere da venir matto uscir fuori di casa e
che va. -da matto, da matti (con valore aggettivale):
/ perché 'l troppo accennar è stil da matti. / s'altro amante ha
[il lauro di apollo] / è da matti, o da chi vuole impazzire
apollo] / è da matti, o da chi vuole impazzire. graf, 5-1044
a ogni patto / che lo sperar sia da matto / e che il tuo core
a bologna? ma senti che cose da matti ». -molto intenso,
6-318: anch'io le volevo un bene da matti a quella donna.
loro / gli dànno a più poter colpi da matto. forteguerri, 2ó-41: ricciardo
forteguerri, 2ó-41: ricciardo tira rovesci da matti. -che nasce da un'
rovesci da matti. -che nasce da un'intuizione estremamente geniale e originale (
sue migliori doti è d'essere tanto da matti che i savi non possono figurarselo
senza motivazioni e giustificazioni. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ah, pareva ch'io gli parlassi da matto]. periodici popolari, i-764
te lo accorda, e tu gioisci da matto, tutto in estasi, senza vederne
dalle donne e dai'cani che rispondono da matti, suonare così. -temerariamente
oggi più di sessanta cavalli alla scoperta e da matto. -dare del matto
una donna faceva la matta e ballava da sola davanti all'orchestra che aveva smesso di
giunone] che dovea ben tosto / da la raza troiana esser disfatta / e che
affaccendarsi eccessivamente, agitarsi, essere assillato da preoccupazioni e difficoltà straordinarie. zena
savio ne sanno più che un savio da se solo. forteguerri, 4-9: parve
, l'arroganza di chi si crede da più degli altri, gli stanno in
. ibidem, 297: metti il matto da sé, diventerà savio. gozzano,
dissennatezza e la stoltezza di una persona da cui si ci aspetterebbe un comportamento più
io, gente tapina, / mattaccia da legar colle ritorte. f. m.
mattaccio, e se può inventare delle buffonate da ridere, non gli par vero?
; superare o essere superatoirrimediabilmente. gallo da pisa, 327: di bella donna gallo
termine fu proposto per la terminologia medica da c. lombroso [1835-1909] per
[1835-1909] per indicare personalità affette da psicosi maniaco- depressiva o da schizofrenia attenuata
personalità affette da psicosi maniaco- depressiva o da schizofrenia attenuata, ora comprese nella grande
avvicina a esser matto, o è strambo da meritare, più che disprezzo, compassione
quale può lasciar da parte chi voglia parlare italianamente. riccardi di
fondo il monco era stato sempre considerato da tutti un mattoide, beone miscredente.
= voce dotta, comp. da matto1 e dal sufi, -oide (
in genere. = deriv. da mattoide. mattolina, sf.
del mattino. = deriv. da matto1-, cfr. fr. ant.
, fornace. s. bernardino da siena, v-266: di sotto accendere,
le scale. = deriv. da mattonel. mattonàio, sm.
ii-346: scoppiò un grande applauso. da questo applauso già rampollava la nostra amicizia
il torace. = deriv. da mattone *; voce registr. anche dal
o di mattonami. = deriv. da mattonel, col sufi, collettivo e spreg
bello. = nome d'azione da mattonare. mattonare, tr. (
n-ii-168: forse potrete aspettare alcuna ricompensa da la vostra città? quale la vi darà
de'pozzi. = denom. da mattone1. mattonata, sf. colpo
piove mattonate. = deriv. da mattone1. mattonato1 (part.
, e mastre strade mattonate. lapo da castiglionchio, 76: le maestre strade erano
, ii-84: dalla parte ch'è da tramontana, conviene entrare in un certo luogo
matonato), sm. pavimento formato da mattoni o da laterizi in genere o
sm. pavimento formato da mattoni o da laterizi in genere o anche, per
o anche, per estens., da altri materiali, che copre il fondo
mattonato uno sportello a uso di colombaia, da potere discendere a basso in un altra
6-641: quegli ariosi puliti magazzini che da ragazzo avevo veduto costruire e dove correvo,
senza niente. = sostant. da maltonato1. mattonatóre, sm.
aiutante ingegnere. = nome d'agente da mattonare-, voce registr. anche dal
laterizi. = nome d'azione da mattonare-, voce registr. dal d.
i quali si fanno piccoli, e larghi da una banda più che dall'altra.
cercare di colpire una pietra che funge da bersaglio con piastrelle o frammenti di mattoni
come mate riale da costruzione, per ornamenti edilizi e per
d'altezza e di circuito. antonio da ferrara, xxxix-i-303: s'egli è nel
a i piedi. s. bernardino da siena, 91: il sole fa molte
, ne la ssengnoria di messer matteo da folgliano da reggi. daniello, 1-18:
la ssengnoria di messer matteo da folgliano da reggi. daniello, 1-18: una
. ritto. -mattone galleggiante: composto da farina fossile e argilla, con caratteristiche di
l'ardore, filippo [che era sollevato da terra] ritornò su'mattoni e corso
plur. uno dei quattro semi delle carte da gioco francesi: quadri, denari.
non far monte in su'matton, da cuori / ritiransi e non tengon più
quel bene avrò a calen di mattone / da quel che visse, sola da mia
/ da quel che visse, sola da mia vaga, / che per enea la
che non avrebbe asserito che questa « da un pezzo segna il passo su quattro
, giovanotto. s. bernardino da siena, 505: quando io vo predicando
. = voce di area lombardo-piemontese, da maton (femm. matona) e
a terra: veduta perfettamente geometrica, da addormentarsi a fissarla. borgese, 1-139
cento altri, che tutti erano giuochi da perdere e da vincere. 6
che tutti erano giuochi da perdere e da vincere. 6. tess.
que'pezzi di terracotta con buco, da infilarvi lo spago per attaccarle ai licci
: piastrellista. = deriv. da mattonella-, voce registr. dal dizionario
= formazione dotta, comp. da mattonella e dal tema dei comp.
di laterizi in genere; è costituita da un miscelatore dell'argilla (o di
(o di altri materiali refrattari) e da un meccanismo a elica che costringe l'
mattonelle). = deriv. da mattonex. mattonière, sm. ant
mattoniere o legniaiuolo. = deriv. da mattone *. mattonificio, sm.
. = formazione dotta, comp. da mattone1 e dal tema dei comp.
mattonièra. = deriv. da mattonex; voce registr. dal diziouario
un par di nozze. = da mattota, matola, con cambio scherzoso della
detto anche mattrismo, che fu ballato da molte donne insieme con atti lascivi.
), agg. ornit. caratterizzato da dimensioni molto piccole e da forme aggraziate
. caratterizzato da dimensioni molto piccole e da forme aggraziate (un uccello: in
mattùgio; e che era cattivo uccellino da ingabbare. carducci, ii-2- 246
critico mattugiolo'. = deriv. da matto1. mattutinale, agg.
punto di stadera, così è dinanzi da te il cerchio delle terre, e sì
la quale discende in terra. giovanni da fécamp volgar., xxi-648: dàmmi
di stomaco. = deriv. da mattutino-, cfr. fr. matutinal (
ore delgiorno. 5. bernardino da siena, ii-404: mattutino è conoscere
mattutino è conoscere iddio per le creature da lui fatte e governate e sostenute.
cantare matutino. = denom. da mattutino. mattutino (ant.
circostanza). -in partic.: caratterizzato da quella genuina e suggestiva freschezza che accompagna
sparve il sonno e s'involò repente / da le luci del re la dea d'
divine. g. capponi, 1-i-276: da fuori non gli vengono impressioni, tranne
le campane mattutine / lunge si spande da la vecchia pieve. -che sboccia
esco / mattutino così, né mai da sera / sì tardi io torno. niccolini
ma la farfalla di dinard e il punto da risolvere era se la mattutina visitatrice venisse
principio a l'ore. n. da ponte, lii-9-222: fornito il terzo notturno
dice, le tenebre, fu il putto da alcuni preti sgridato ed alquanto perposso.
, /... / la qual da
a farmi anacoreta. - da vespero a mattutino: per tutta la notte
. c. gadda, 10-109: da vespero a mattutino un cane senza museruola
, ma eziandio la mala vicinanza è da schifare. che sì come si dice
3-122]: èglie un vero matuffo da pasteggiarlo com'un vuole. = deriv
com'un vuole. = deriv. da matufolo. matùfolo (mattùfolo),
, sf. ant. pitale, vaso da notte. s. girolamo volgar
e quasi tutte le terre di là da po... non feceno mutazione,
gente; / navi apparecchia e munizion da guerra, / vettovaglia e danar maturamente
nostro, che è come il germe da cui le susseguenti calamitadi rampollano. gioberti
esame di maturità. = deriv. da matur [are \, con adattamento della
.. col corpo che avrebbe potuto servire da modello ad uno scultore. sbarbaro,
vedere gli spettri di enrico ibsen rappresentati da ermete zacconi. la gentile signora potrebbe
la gentile signora potrebbe esserne così atterrita da averne nella sua condizione interessante e delicata
degli uomini. = deriv. da maturare. maturare, tr.
d'onne tempo senza mura; / da puoie che lo frutto hacce appicciato, /
sul rogo uccisa / fosti pur tu da la romana arsura: / ora il cenere
dal nascere al tramontare e come sia ventilato da buone correnti e posto sui luoghi alti
: accadendo all'umana mente nostra, da più occupazioni affaticata, ciò che ad una
e incrudelisce, non usano i rimedi da purgarlo, ingegnandosi prima di maturarlo.
-anche: affrettare, accelerare. antonio da ferrara, 119: offende al suo fattor
la mano, son sicuro che faranno da buon senno. il tempo maturerà le
pianto che le maturava dentro chi sa da quanto, tanto è piano e abbandonato.
opere degne del suo pennello, fu da immatura morte interrotto. f.
signori gli rappresentò che quella era impresa da maturare e considerare molto bene. dovila,
non cercare di parlargli altrimenti, ma da attendere con questi suoi a maturare la
provvedimenti politici ed economici, perché, da sua parte, non conosce e non accetta
età come se la natura avesse ritegno da guastar di fuori ciò che dentro era pur
cinquanta anni, che utilità vorreste poi che da quel tempo * in là ella ne
mezzo alle indecisioni, alle diffidenze inseparabili da un'esistenza ancor troppo travagliata e combattuta
li crediti della religione, se prima da loro non saranno riscossi quei crediti che
credito verso negretti di mantova, come da vostra lettera del 13 marzo, anno
dotta, lat. maturare, denom. da maturus 4 maturo '. maturataménte
maturata- mente fra loro ciò che fosse da farsi. belloni, 2-ii-95: se
medesime. = agg. verb. da maturare-, cfr. fr. maturatif (
lapazio, volesse proprio sapere se sia venuto da un seme maturato nel campo stesso,
ii-56: alcuni bambini ben maturati escon da sé e vanno incontro alla levatrice.
per lo più né pure si rompono da per se stessi. 4.
il fartisi carico d'un sonetto scritto da ragazzo, e da ragazzo che va
d'un sonetto scritto da ragazzo, e da ragazzo che va a retorica dagli scolopi
1-i-482: questi giovani... hanno da spassarsi fra loro senza la soggezione d'
un trattenimento d'una spezie affatto separata da quella delle rappresentazioni scritte e maturate.
o l'altro, dargli aiuto ai disegni da lui maturati di supremazia sull'europa,
maturati di supremazia sull'europa, non tanto da potersi sottrarre alla sua prepotente influenza.
opportunamente promosse, saviamente maturate, effettuate da cittadini, aveano rinnovato l'agricoltura,
della zangolatura. = nome d'agente da maturare. maturazióne (ant.
studiare di aprirla con medicina. dino da firenze [tommaseo]: se sono alquanto
, una bella replica di studio, da originale di lisippo. in due secoli,
in rapporto con la maturità del vegetale da cui è ricavata (e ne dipendono
sviluppo delle attività intellettuali, determinato da fattori costituzionali connessi all'apprendimento. -
. boccaccio, v-70: né è da credere che di quelli luoghi fossero i
iii-597: l'albero del susino fa da principio belli fiori, e poi,
tiranni della terra, pur nicolò si sciolse da questa vita, spiccatone dalla maturézza naturai
età è compresa fra i 28-35 anni da una parte e i 56-70 dall'altra
presenti disegni. = deriv. da maturo. maturire, intr.
turir mai. = da maturare, per cambio di coniugazione.
-con riferimento allo sviluppo del baco da seta (e anche alla formazione completa
la permanenza dei bozzoli nel bosco dipende da varie circostanze, onde oltre le regole
non ci si improvvisa più ma si circola da strato a strato, mentre la chiave
e agire con illuminata saggezza. bartolomeo da s. c., 30-2-3: essendo
i-27: era trasportato [carlo] da ardente cupidità di dominare e da appetito
carlo] da ardente cupidità di dominare e da appetito di gloria, fondato più tosto
9-299: non essendo 1 maritaggi conti da far su le dita, ma negozio da
da far su le dita, ma negozio da trattarsi con lunga maturità di consiglio e
20: alessandro,... stimolato da aristotile ad aspettar alcuni altri anni,
amore e i primi frutti / fe'nascer da quei fiori, e ben gli avria
botta, 6-i-100: le cose erano da ogni parte a maturità condotte. mamiani,
un'opera d'arte; valentia acquistata da un artista o da uno scrittore mediante
arte; valentia acquistata da un artista o da uno scrittore mediante lunga e severa applicazione
dei tempi messianici. s. caterina da siena, ii-49: con questo lume [
maturo e di senilità), caratterizzato da una dinamica evolutiva attenuata, per quanto
è subordinato all'accertamento dell'acquisizione, da parte dello studente, di un apprezzabile
legge perpetua fatta con le debite consultazioni da un re santo in sua vecchiezza
-àtis 'maturità; perfezione; prudenza', da maturus 'maturo'. maturo (ant
corvo, per la recante acqua mandato da febo, il quale, per lo
troppo agri, né troppo sodi né da cadere, né troppo smaccati, ma cresciuti
la stagione che 'l vindemiatore suol premere da l'uve mature il vino. tassoni,
lei s'accorda e trova acqua stillata / da scorza fresca di matura noce. paoletti
, a dare una scossa al pesco, da farne cader quattro, e portale qui
maggiori per essere maturi al taglio va da ottanta a duecento. -fertile,
inizia la produzione del bozzolo (un baco da seta). -anche: il bozzolo
che 'l male sia maturo, e da poi s'affaticano di porvi la medicina che
, e che quello non era più da gli altri membri nutrito che egli sì nutrisse
la primavera matura sorriderà come una ragazza da matrimonio, non dico che allora l'
è prossimo alla senescenza. francesco da barberino, iii-244: meni tu gente a
, già matura d'etade, già da maritare per pieni anni; boccaccio,
/ in più maturo amante. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
patrizi, i-54: erano canzoni cantate da tre cori, ciò è di fanciulli
stato dell'ultima loro perfezione, poiché da lì in poi cominciano a diventare imperfette)
accorto, esperto, avveduto. francesco da barberino, iii-218: se vai in officio
e di conveniente età. s. caterina da siena, 1-86: stammi tutta soda
la sola poesia e con quattro versetti intonati da loro all'ascoltatrice brigata, ho gran
, v-1-289: circondato [campanella] da una generazione di telesiani già matura. tommaseo
: rare le improprietà; e compensate da pregi di scrittore maturo. cicognani,
atteggiamento, il gestire). bartolomeo da s. c., 7-1-5: l'
vero di più matura gioventù. iacopo da cessole volgar., 1-22: la reina
matura pietà alla quale avea col tempo da pervenire. v. franco,
solerzia e di matura prudenza, accompagnata da una lunghissima esperienza degli accidenti del mondo.
di maturo che hanno le fanciulle educate da uomini. -che è frutto di maturità
vuol esser la sentenzia ben matura / e da lungo discorso esaminata. caporali, i-54
troppo / di quel che solo ha da i consigli intoppo. -che ha
baldi, 4-1-12: chiamò... da padova lodovico odasio, gentiluomo di matura
al termine. carducci, iii-1-180: da cristo nato il sol correa sua via
nessuna opposizione, nessuna sorpiesa saranno più da temere. e. cecchi, 3-177:
de la milizia faticosa e dura / da te, sì nobil mastro, e sentia
, per divin giudicio tolto di vita da un fulmine, ebbe in età immatura maturi
dante, par., 32-22: da questa parte, onde il fiore è
chiaro, e convenevolmente potente, e da serbare, e maturo. trattato delle mascalcie
vuve acerbe essere mature: lasciarsi trasportare da fallaci illusioni. poliziano, 1-803:
quando la pera è matura, casca da sé (ovvero bisogna che caschi).
quando la pesca è matura, casca da sé ': degli avvenimenti che li risolve
un matusalemme lungo lungo, con un berretto da ufficiale di marina d'un colore bianco-in-famiglia
borsa a tracolla, con una barbetta trapezoidale da zio sam. bonsanti, 4-15:
, lat. [mater] matuta, da ricollegarsi con matutina e con matura.
delle terre e di segregazione razziale praticata da oltre mezzo secolo da parte delle autorità
segregazione razziale praticata da oltre mezzo secolo da parte delle autorità coloniali britanniche del kenya
dura lotta terroristica che fece molte vittime da una parte e dall'altra e che
dei kikuyu (kenya), legati da riti di iniziazione, che mirano a cacciare
crudeli nimici nostri, si sono distolti da molestarci e d'ingegnarsi, come possono
lor salvo. = deriv. da maometto (570 ca. -632),
ilei amare a tutora. matazone da caligano, xxxv-1-792: ma unca
una riforma dell'ordine benedettino, approvata da gregorio xv. i padri di essa
quanto bagna tonde e gira il sole / da borea all'austro, dal mar indo
di più bontà di questa / coppia da l'indo all'estrema onda maura.
tasso, 13-56: vento che move da l'arene maure. tassoni, 9-24
ingemma aprile, / un vento surge da la parte maura, / d'odor
di pecore originaria del sudan, contraddistinta da grande statura, pelo corto, gambe
: « le vanguardie s'eran distese, da e1 guaje fino a la venta,
e de'gran prìncipi; e chiamansi così da mausolo, re di caria, al
degno che tutti i sepolcri, che da indi innanzi a uomini illustri si drizzassero,
, e nell'appressarmi vi io tremava preso da brivido. coloro che hanno eretti que'
che nel mausoleo di cino a pistoia sporge da / una porta mezza la persona dentro
in una luce d'or gaudiosa, / da 'l mausoleo di, salvatore rosa /
il suolo; / donde, precorsa da mavorzie tube, / balda rivolge e
arbasino, 11-118: vuoi una borsa da mare? le scarpe anni quaranta?
, e il mini? = da maximum. maxicappòtto, sm.
fino alle caviglie. = comp. da maxi e cappotto (v.).
alle caviglie. = comp. da maxi e gonna (v.).
. = voce dotta, deriv. da maxilla, col sufi. med. -ite
lat. maxilla 'mascella 'e da frontale (v.).
lat. maxilla * mascella 'e da labiale (v.). maxillonasale
lat. maxilla 1 mascella 'e da nasale (v.). màxima
il triplo della longa e veniva rappresentata da un rettangolo vuoto con coda a destra
o grano siciliano. = da maya2, popolazione precolombiana dell'america centrale
cibo nazionale dei greci antichi, costituito da gallette di farina d'orzo che venivano
. pid ^ oc * focaccia ', da pàaacù * impasto '. maza
inizio del secolo vi a. c. da zoroastro, che indicò in ahura mazdah
= voce dotta, lat. matiànus, da matium, capoluogo dell'isola di candia
secco; cumulo di sassi che funge da riparo. -anche: luogofortificato.
particolarmente famose sono le cinquantanove mazurche composte da f. chopin). foscolo
alla vita una ragazza che gli passava da canto, si mise a ballar la mazurca
maneggiato; randello. uguccione da lodi, v-152-235: mai quando 'l corpo
ardere, e accolla in terra dinanzi da lui, cornandogli che ogni giorno due
frattanto un carro in piazza, / da farfarel tirato e barbariccia, / ubbidienti
non meno della mano, robusta tanto da poter sostenere un gigante. -membro virile
naso, che serba doi mazze / dentro da lei toi froge. -per
temo parole né mazze, / che da volerte piacer sia mai tolto. giulio
. martello, i-3-342: ercole, da cui scende questa sua fabia razza, /
tastando il guado. 5. bernardino da siena, 495: egli fu uno pazzo
acqua buia / senza rimpianto. -bastone da passeggio, che porta a un'estremità
di un ufficio, è portato personalmente da chi tale carica riveste o da persona
personalmente da chi tale carica riveste o da persona a ciò delegata. burchiello
. gli tagliarono a pezzi, essendo da marco papirio un francese percosso con una
percosso con una mazza di avorio mosso da ira, che colui gli aveva tocca
alla spalla. -scettro. guido da pisa, 1-12: dipingonlo [giano]
mazza e nella manca una chiave. lapo da castiglionchio, 151: [carlo iii
del cardinale francesco montalto, 'attorniata da leoni e da fanciulli, che escono
francesco montalto, 'attorniata da leoni e da fanciulli, che escono dalla bocca del
, variamente decorato, tenuto come distintivo da guardaportoni, maggiordomi e servitori, special-
legno, grosso e pesante, talora da impugnarsi a due mani, fornito di
un grosso martello di ferro, che da una parte è piano e dall'altra
bastone più lungo, collegato col manico da una corta cinghietta, che viene fatto
la zaffara. 11. mazza da lisciare', corto bastone cilindrico di materiale
suole. carena, 1-353: 'mazza da lisciare': bastóne cilindrico di bossolo,
della mazza. 12. mazza da poggiare: sottile asta di legno,
e'borbottava, o gli cadeva la mazza da poggiare o veramente i pennelli, che
non voleva tenergli fermi i pennelli, da quell'altra cadevagli la mazza o
lo stile che è nel mezzo, detto da noi la mazza, e spingendo il
grande si distrarrebbe ed amplierebbe di mole da occupar tutto quel luogo. delle colombe,
un malvone. -region. mazza da pazzi o mazza di palude: mazzasorda
tozzetti, iii-236: 'mazza sorda. mazza da pazzi. sala. stiancia. papea
21. milit. antichissima arma manesca da botta, costituita da un manico corto
antichissima arma manesca da botta, costituita da un manico corto e robusto e da
costituita da un manico corto e robusto e da una parte contundente, di pietra,
secolo xiii fino all'invenzione delle armi da fuoco (e, ancora oggi, dai
arme caratterizzata dalla presenza di un'arma da fuoco nel manico. fra giordano,
recisegli le redini del cavallo, accerchiato da molti cavalieri, [pietro d'aragona
non essendo loro permesso di possedere armi da fuoco, van muniti di due mazze col
d'este, 982: mazze di ferro da uomo d'arme. saluzzo roero,
lancia, dardo, freccia. ca'da mosto, i-106: [gli abitanti di
con mazze overo bastoni: le mazze sono da lanciare, alcune di palma ed altri
acuti nella punta. -arma da esercizio e da scherma propria di popoli
punta. -arma da esercizio e da scherma propria di popoli orientali (cinesi
(cinesi e giapponesi), costituita da un lungo bastone di legno, con cui
iv che tiene lo scettro (e da questo particolare trasse il nome).
si usa tale attrezzo. -speciale stecca da biliardo ricurva. carena, 2-124:
. citolini, 343: gl'istrumenti da pesare sono la bilancia, e le
'dicono gli stampatori quel ferro lungo da due braccia, col quale muovono la vite
e ch'io non potessi durar tanto da vedere il mio libro alla luce del mondo
amore, digiuno d'ogni fede, è da sfuggire, perocché troppo accieca ed estenua
. buonarroti il giovane, 9-377: da una man va 'l mondo a mazza,
... oh, io ho avuto da vero mazze e cetera. fanfani,
che lento lento tiravan due vacche / da lunga fame attenuate e fiacche.
uno capitano temerario furono condotti alla maza da guide del paese. p. f
certa che tu vorresti che fuoco venisse da cielo, che tutte ci ardesse,
suo porco gli era stato imbolato e da cui; di che egli pensò..
[s. v.]: mazzaccia da contadino. = voce dotta, lat
e gagliarde. = deriv. da marza1 (v.), per assimilazione
si doverla chiamare... massaquano, da una villa chiamata così...
, sei sempre un furfante, un mazzacane da quattro carlini al mese. p.
sm. congegno a leva, costituito da una pertica posta in equilibrio su un
da guerra, ma anche per sollevare pesi o
legno ritto, la quale s'alza da una parte, con tirare a basso la
reti nei paretài. = deriv. da mazz [a \ l a cavallo,
d'aceto. = comp. da mazza1 e cavallo (v.).
. lenza di corda con esca costituita da un mazzo di vermi infilzati, usata
, vii-556: 'mazzacchera ', da mazza: strumento, dice il vocabolario,
mazza: strumento, dice il vocabolario, da pigliare anguille o ranocchi al boccone.
fan guardar [i bravazzi poltroni] da tutta la brigata che si ritrova in piazza
che questa tua bisnonna aveva una faccia da far girar la testa ad un mazzaconico?
ad un mazzaconico? = comp. da mazza1 e conico (v.).
molto dure e per praticare i fori da mina col fioretto. = deriv
col fioretto. = deriv. da mazz [a] 1 a coppia.
mazzacròcca. = comp. da mazza1 e crocea, var. di croccia2
di ferro acuminata. = comp. da mazza1 e cubo, n. 5.
tombolare. = denom. da mazzaculo; voce registr. dal d'alberti
. (plur. mazzeferrate) „ arma da offesa, costituita da un manico di
mazzeferrate) „ arma da offesa, costituita da un manico di legno con un'estremità
poi scomparire con l'avvento delle armi da fuoco. boccaccio, i-428:
mazza ferrata per diliberare teseo e fu da caron menato per nave. g.
mazze ferrate, roncigli e tutte armadure da dar morte e da difendere le mura
e tutte armadure da dar morte e da difendere le mura. c. battoli,
. 'mazza ferrata'. = comp. da mazza1 e ferrato1 (v.).
prende la mira. = comp. da mazza1 e fionda (v.).
sagola morbida e pa stosa da fare il midollo di rinforzo alle vele maggiori
, 770: la sagola pastosa e morbida da farme midollo alle vele, dicesi
, mazzaforte. = comp. da mazza1 e forte1 (v.).
dal marchig. mazzafrumbola; voce registr. da p. pe trocchi.
e arme. = comp. da mazza1 e da fronda2 (v.)
= comp. da mazza1 e da fronda2 (v.).
quei convitati. = denom. da mazzafrusto. mazzafrusto (ant.
), sm. antica arma manesca da offesa, costituita da un manico a
. antica arma manesca da offesa, costituita da un manico a cui erano legate una
di recallo a morte. andrea da barberino, iii-66: grande difesa
macchina bellica di modeste dimensioni, costituita da un bastone e da una fionda di
dimensioni, costituita da un bastone e da una fionda di cuoio, per lanciare
de la torre aveano il ponte rotto / da un canto e 'l varco stretto indi
stretto indi serrato, / e 'l difendean da merli e da finestre / con dardi
, / e 'l difendean da merli e da finestre / con dardi, mazzafrusti,
mano ad un mazzafrusto, con un viso da scariotto fu sopra la donna. percolo
cacastecchi, un misero scannato, / scacciatelo da voi col mazzafrusto. passeroni, iii-136
brave persone. = comp. da mazza1e frusta (v.); cfr
, efficace contro i piccoli bersagli 0 da distanza ravvicinata; ammazzagatti. cantini
fabbrica o vende canne e bastoni da passeggio (o anche altri tipi di mazze
mazzaio, vien qua, vorrei una mazzettina da passeggio. tienni questa mazza:
della mano. = da mazza1. mazzamarróne (mazzamaróne)
cremonesi soli, / ma quanti scesi giù da la montagna / eran mazzamarroni in
e mazzancolle. = comp. da mazza1, [i] « * e
been bianco. = comp. da mazza1, [i] » 1 e
si stritolano le zolle dell'argilla da fabbricarne i materiali. = deriv
i materiali. = deriv. da mazzeranga (v.), per metatesi
argilla colla mazzanghera. = denom. da mazzanghera. mazzangherato (part.
ampliamento del suffisso; voce registr. da p. petrocchi. mazzaperlino,
altre pietre ad arco, ed ancora da l'una delle teste sarà lasciata alquanto
delle vie. = denom. da mazzapicchio. mazzapicchiato (part.
la terra nella fossa intorno alla forma da fusione o per costipare e assestare terra
0 per ridurre in poltiglia la frutta da sidro. soderini, i-469: per
e non dice i suoi dolori, / da del naso in un cavicchio.
se stesso. = comp. da mazza1 e picchio (v.);
, la quale pende con due capi da una girella, che dicon mazzaprete, attaccata
occhi sopra diversi centri e diametri, da incocciarsi alla manovra doimiente con grossa caviglia
. ant. ammazzare. guido da pisa, 1-82: dio...
fuoco, che ne mazzò tanti. benvenuto da imola volgar., i-82: fece
zare 'per 'ammazzare 'possiam cqnghietturarlo da una carta di ravenna dell'anno
ravenna dell'anno 1130. = da ammazzare (v.), per aferesi
tommaso di silvestro, 78: arse da 3 overo 4 case de mazzaroli.
uno scudo. = comp. da mazza1 e scudo (v.).
lo squarcia e '1 mazzasette. = da ammazzasette (v.), per aferesi
tozzetti, iii-236: 'mazza sorda, mazza da pazzi. sala. stiancia. papea
cresciute lassù. = comp. da mazza1 e sordo (v.).
... mi son lasciato imbecherare da certi perdigiorni,... a
e stanga. = comp. da mazza1 e stanga (v.).
contundente (un randello, un'arma da botta), per offesa o per
mazzate ed esserne cacciato con vergogna. andrea da barberino, ii-275: in questo fue
minaccie e le mazzate. s. bernardino da siena, iv-177: il dicreto parla
. settembrini, i-43: chi patisce ingiuria da questi carnefici e se he risente,
delle mazzate. i ginocchi sembrano graffiati da pettini di ferro. bocchelli, 12-339
fronte per ammazzarli. s. bernardino da siena, iv-83: l'asino non teme
argentea fumosa. -suono tanto intenso da provocare stordimento. cagna, iii-207:
non sapendo in che forma fusse stato da monna checca ingannato, in molti pensieri
-dare, menare mazzate sorde, mazzate da cieconocchio, / d'un rovescio levò l'
uno e l'altr'occhio. o da orbo \ colpire fisicamente (o anche moralmente
ma dà con le sue pungenti parole mazzate da orbo. berni, 66-55 (v-240
anche per avere, / queste mazzate da ciechi si danno, / che pietà me
darebbe qualche mazzatèlla! = deriv. da mazza1. mazzatóre, sm.
. spaccapietre. = deriv. da mazza1. màzzera, sf.
màzzera, sf. region. zavorra formata da alcuni sassi legati insieme, che tiene
o calcio, attraversato nell'opposta estremità da una caviglia in croce, che ne
.. la mazza ferrata in mazzaranga da appianarsi la strada a salire, quand'
ra 4. martello da fabbro o da carradore. paolieri,
4. martello da fabbro o da carradore. paolieri, 178: tra
ciascuna estremità. = etimo incerto, da riconnettersi probabilmente a mazza1.
io e in polpa e in osso / da farti in mala- mocco mazzerare, /
farti in mala- mocco mazzerare, / da poi che il fuoco non ti puoté
già più di 300 anni e fu usata da dante in questo proposito appunto e era
barbaro], xxxi-129: non abbiam noi da omero di quella augelletta la quale,
mala consuetudine. = denom. da mazzera (cfr. ammazzerare).
il fatto di guido e angiolello mazzerati da malatestino. moretti, vii-834: due
e poi uccisi, anzi mazzerati a tradimento da uno di quei terribili malatesta.
giambullari, 1 -1-407: ricevute / avea da lui di sudice mazzate. -sopportare
lo mazzeranga! = denom. da mazzeranga. mazzerare (dial. mazariare
tordi ingabbiati. = deriv. da mazza1. màzzero, agg.
dtc) qpo <;, deriv. da \ ia£cl 'focaccia, pane
ramoscello, fuscello, canna. ca'da mosto, i-105: alli quali [colombi
che una buona parte de'bachi salgono da sé alle scope; e quelli di
. -in partic.: bastone da passeggio sottile e leggero. nieri
. bresciani, 6-ii-431: le mazzette da cesellare sono que'martelletti, grossi e
, co'quali si dà su'ferri da cesellare. -ant. martello usato dall'
i galeotti. -alpin. martello da roccia, senza penna, più pesante
industria estrattiva per praticare manualmente i fori da mina e per abbattere rocce o pietre
mina e per abbattere rocce o pietre da pavimentazione. 3. disus. mazzuola
tre martelli, l'uno detto martello da tasso, che batte per piano, e
mazzétta2, sf. agric. piccola marza da innesto. trinci, 1-116:
titoli o di cartelle esattoriali, accompagnati da una distinta. 4. giornal.
di corde di sparto intrecciato, fissate da un lato ai due staggi di legno
guglielmotti. 528: 'mazzetta': quella coi da stramba che orla la bocca del sacco
region. somma che lo sfruttatore riceve da una prostituta come compenso della sua protezione
alla spedizione. = deriv. da mazzetta3. mazzettière, sm.
di taglio e di riquadratura delle pietre da pavimentazione stradale; spaccapietre.
; spaccapietre. = deriv. da mazzetta1. mazzettino, sm. piccolo
una volta. = deriv. da mazzetta3, col suff. professionale -ista.
confeziona mazzetti di penne o di piume da applicare su cappelli da donna; legatore.
o di piume da applicare su cappelli da donna; legatore. 2. sf
della poesia. = deriv. da mazzetto1, col suff. professionale -ista.
il sangue alla superficie si vanno da se stessi battendo in stufa con
vantaggiate, tutte attaccate insieme, dipendenti da una sola messa di ciriegio, con
mucchio di fogli, lettere, carte da gioco, ecc. r. m
montano, 125: prese a leggere da un mazzetto di cartelle. -assortimento di
di altre minute robe, tenute insieme da un punto di cucito e formanti come un'
lo più al plur. infiorescenza formata da peduncoli molto ravvicinati. ramusio, iii-68
modo di certi mazzetti, che escono da uno gambo come fanno 11 grani del
finocchio. vincenzo maria di s. caterina da siena, 388: la pianta si
come il grano grosso, e però è da considerarsi quasi una varietà prolifera.
che termina con un gruppo di gemme da fiore e almeno con una foglifera.
. savinio, 3-203: un'angoscia da toro mazziato gli contraeva la faccia gommosa
la faccia gommosa. = deriv. da mazza1-, voce di area meridionale.
quali [artefici] io giudico più tosto da esser tuffati e mazicati e sterminati,
259: cercando di qualche cosa * da mazzi carmi, e'percosse un fascio di
l'oste e la moglie, sono da loro anco mazzicati. 2.
] con certi abetelli come le vostre pertiche da ragna, volendo córre tuli ve di
la forma voluta. 5. bernardino da siena, 828: io l'ho vedute
il vèrro ». = denom. da mazza1. mazzicatóre, sm.
con mazza. = nome d'agente da mazzicare. mazziculare, v. mazzucolare
loro per quella ora guidava. andrea da barberino, 1-153: quando el re agolante
e'due re, che andassino davante da lui. domenico da prato, i-ii-
che andassino davante da lui. domenico da prato, i-ii- 349: veder
per el cardenal, con la croce da legato davanti, li do mazieri e
gala grande quanto una casa, preceduta da mazzieri e catapani che sonavano i tamburi
il programma di giolitti fu « turbato » da... pintioduzione del suffragio universale
rese diffìcile la corruzione individuale (troppi da corrompere alla liscia e quindi apparizione dei
dei palazzi apostolici; approvati ufficialmente da eugenio iv nel 1437, furono soppressi
eugenio iv nel 1437, furono soppressi da paolo vi col motu proprio pontifìcalis domus
iii-1-21: nel quadro dell'eliodoro dipinto da raffaello nel vaticano per costante tradizione si
3-168: dieci donne molto anziane fungevano da mazziere, regolando il corteo. ramusio,
per legare subito quelli che comandasse. da il legare, que'mazzieri furon detti lictori
è riparo. = deriv. da mazza1-, cfr. lat. eccles.
dello stesso colore. = deriv. da mazzo1. mazzièro, agg. letter
, pastore. = deriv. da mazza1. mazzincòllo, v.
la massoneria. = deriv. da mazziniano, col sufi, collettivo -eria
stor. la dottrina filosofico-politica propugnata da giuseppe mazzini (1805-1872), rivolta
italia indipendente; il movimento politico ispirato da tale concezione. carducci, ii-6-132:
del collettivismo. = deriv. da mazziniano, col sufi, -ismo o -esimo
questo concetto di moralità che noi, da ormai trent'anni, rappresentiamo. c
legati insieme per il gambo, in modo da poter essere agevolmente tenuti in mano.
rami minuti recisi e disposti in modo da sostenere i bachi da seta durante la
disposti in modo da sostenere i bachi da seta durante la formazione del bozzolo.
a un'estremità, per lo più da un laccio. vasari, iii-511:
buona munizione, con le sue forme da fare le palle e mazzi di caricature,
genere, mazzi di fiaschi vuoti e da rivestire, scaldini, cecie. jovine,
-staffile. boccaccio, viii-2-272: da questa ira dobbiam credere essere stato commosso
di biancheria minuta raccolti e tenuti insieme da un cappio o cuciti per la cocca
solette o di altre minute robe tenute insieme da un punto di cucito e formanti come
simmetricamente. palazzeschi, 1-57: incorniciata da lunghissimi divani di seta color limone e
mazzo di lettere da'suoi parenti et amici da la città sua, et egli,
4. serie completa delle carte da gioco. tasso, 11-ii-492: misura
. c. gozzi, 4-128: talor da sé si divertiva alquanto / con un
, 8-112: trovando... carte da giuoco senza bollo sino a due mazzi
carta, di farla uscire dal mazzo da sola, di cavarla dall'orecchio del coniglio
essere il castellano posò un mazzo di carte da gioco. -ruba mazzo: v
6. gruppo di persone legate da vincoli naturali, da condizioni sociali o