sotto alle bocche d'incendio erano acciambellati tubi da pompe. manzini, 12-49: al
). agitarsi; affannarsi; darsi da fare, affaccendarsi rabbiosamente. varchi
acciarine lame. = deriv. da acciaro (v. acciaio).
. 2. nelle antiche armi da fuoco portatili e negli odierni fucili da
da fuoco portatili e negli odierni fucili da caccia: meccanismo, applicato alla cassa
del proiettile. carena, ii-219: da poco in qua, primamente negli archibugi
poco in qua, primamente negli archibugi da caccia, poi anche in quelli da guerra
archibugi da caccia, poi anche in quelli da guerra, venne introdotto l'uso dell
che aggiustata alla cassa d'ogni arma da fuoco portatile, accanto al focone della
la tentazione. = deriv. da acciaro (v. acciaio).
rompevano ogni armadura. = deriv. da acciaro (v. acciaio).
mai non acciarpano. baldinucci, 2-16: da ciarpone ne viene acciarpare, che è
acciarpa e arma. = deriv. da ciarpa (v.).
negligenza. = deriv. da acciarpare. acciarpóne, agg.
e trascurata. = deriv. da acciarpare. acciata, sf.
in acqua. = deriv. da accia. acciavàccio, sm.
che possono essere e non essere. francesco da barberino, 15: ben save'[
: poi che purgato è questo pane da le macule accidentali, rimane ad escusare
macule accidentali, rimane ad escusare lui da una sustanziale. idem, conv.,
sua naturale bellezza si sta con lei, da tutto accidentale adornamento discompagnata. idem,
., i-85: le cose naturali sono da pregiare più che le accidentali. crescenzi
, dell'ambiente. = deriv. da accidentale. accidentalità, sf.
, i-566: scoperte e cognizioni acquistate da altri prima di lui, acquistate
vecchio accidentato e impotente a darsi aiuto da sé? soffici, ii-181: mi
contorni smussati. = deriv. da accidente', nel significato del n. 3
, inatteso; caso. francesco da barberino, 14: e s'egli avien
, non senza gravi affanni, / da leggieri accidenti eterni danni. gaudiosi, iii-457
il fatto stesso che può essere interrotto da un accidente infinitesimo, vorrei dire come
infinitesimo, vorrei dire come l'uovo da un pelo, deve essere rigidissimo.
creso, re di lidia, essere da uno suo maestro e governatore, volendo
, 540: i fiorentini, percossi da questo inopinato accidente, e veggendo il
di quegli accidenti epilettici che mi molestano da più di un anno in qua. pasta
la testa, come fosse stato colto da un accidente. idem, i-165:
là c'è il macello, c'è da morire d'un accidente.
d'accidente grosso e rosso, si vestiva da ragazzina. idem, 4-284: di
-locuz. come un accidente: da pazzo, in modo incosciente.
1-61: il moto è un accidente nato da inequalità di peso o di forza.
quale non ammette il passaggio degli accidenti da un soggetto all'altro. al secondo pare
. tesauro, 230: ancor procedono da questo genere [metafisico] gli accidenti
la verità, ma l'anima stomacata da sì fatti discorsi, che niente conchiudevano,
« non lo so * uso sinceramente da socrate. manzoni, pr. sp.
è una chimera... riman da vedere se possa essere accidente. peggio
dicono questi signori dottori che si comunica da un corpo all'altro; ché questo è
questa: che un accidente non può passar da un soggetto all'altro...
che l'uno e l'altro non sia da fare. la ragione è che qualunque
è che qualunque cosa è per sé da biasimare, è più laida che quella
conv., i-11-7: lodare sé è da fuggire sì come male per accidente.
luogo naturalmente oltre ad ogni altro amato da ciascuno, nondimeno, per quello
nondimeno, per quello che io abbia già da te udito, egli t'è per
sia cosa che tutte le cose create da dio, avegna ch'elli tutte le
-fa mia madre, - dover dar da mangiare a tutta questa gente! beltramelli,
cfr. accidentalità). francesco da barberino, ii-391: vogliot'or dire /
li stupiva. = deriv. da accidente. accidèrba, inter.
/ co la mente alienata. bartolomeo da s. c., 34-1-1: siccome
in alcuno altro sono in alcuna maniera da consentire. paolo da certaldo, 306:
in alcuna maniera da consentire. paolo da certaldo, 306: non t'abbandonare
ed alcuna volta dal molto parlare. bianco da siena, ii-65: contra 'l peccato
tristo e maninconoso. s. bernardino da siena, 266: colui che..
de l'uomo; e nasce comunemente da una di queste tre cagioni: da
da una di queste tre cagioni: da la complessione malinconica e sanguinea...
sanguinea...; può nascer da diabolica instigazione, perché naturalmente il demonio
sensitiva;... può nascer da la quiete del corpo: questo si dimostra
addoloro ed acridio. = deriv. da accidia.
di accidiare), agg. preso da accidia, accidioso; tediato. iacopone
4-10: fermo di vivermi in pace lontano da ogni pubblico affare, non volli accidiosamente
s'abbandonò accidiosamente allo stipite, vinta da questa nuova malinconia. = comp
non di meno, se egli è soprappreso da alcun diletto o da alcun pensiero,
egli è soprappreso da alcun diletto o da alcun pensiero, egli non ha a mente
mi fa trapassare. s. bernardino da siena, 71: e1 mira con
che pare la mala ventura. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
. a ccidiosàccio. — deriv. da accidia. acciecare e deriv.,
tanto bene. = deriv. da accigliate. accigliate, intr.
accigliò. settembrini, 1-6: il giovanotto da prima si accigliò, poi sorrise.
accigliano li uccelli di rapina, quando da prima sono presi. = deriv.
prima sono presi. = deriv. da ciglio (v.).
, severo in volto. francesco da barberino, 3-234: guardati dall'uom
uom cheto,... / da quel che guarda in lato, / e
di me accigliata e pallida, facendomi già da lontano sentire la gelida condanna. idem
pone questi peccatori vestiti vilmente, perocché da viltade viene la invidia, e mettegli
chiamano occiput. = deriv. da accigliare. acciglionare, tr.
glioni. = deriv. da ciglione (v.).
vane speranze. = deriv. da cilecca (v.).
colonna altissima. = deriv. da cilindro (v.).
. cimare. = deriv. da cima (v.).
sima, e molto si studiò da acciaiarsi per più piacere a cesare.
accincigliate. = deriv. da cinciglio (v.).
alamanni, 5-1-380: prenda i rami da poi che sien sostegno / alle sue
disus. succingere; liberare le membra da una veste troppo lunga e ingombrante rialzandola
. accingolato, agg. serrato da cintura. jovine, 5-220:
, accingolata. = deriv. da cingolo (v.).
studio e sollecitudine, gli lavò dinanzi da loro. tommaseo-rigutini, 1004: nel proprio
un cintolo al vivagno d'una pezza da tingere, per impedire che prenda il
lana). = deriv. da cintolo (v.). àccio1
meglio così acciò non sia autorizzato anche da poeti stessi il biasimevole abuso di tali
acciocché..., quantunque siasi usato da alcuni poeti e prosatori, nonostante non
poeti e prosatori, nonostante non è modo da imitarsi. arila, io: che
che esso è un mozzicone irragionevole, da lasciarlo stare chi desidera scrivere esattamente.
quanto è buono. = comp. da a e ciò, dal lat. ad
acciò che non vi trovi divisi. bartolomeo da s. c., 2-3-2:
temi, sempre ne pensa. francesco da barberino, 6: né parlerai rimato,
arrighetto, 218: la signorevole morte da ogni parte, acciocch'io non fugga,
acciò che tu i cibi usi. paolo da cerlaido, 83: procacciati di vivere
.. la libertà, acciocché provvedano da loro stessi ai propri bisogni. verga
gatti tignosi. = deriv. da ciocco (v.). acciocchito
di acciocchire), agg. colto da torpore, intorpidito, immobile nel sonno
e quattro mammolette. = deriv. da ciocca (v.). acciottolare
pentolo. = deriv. da ciottolo (v.).
l'accesso al gran cortile è dato da un portone e da un andito acciottolato.
cortile è dato da un portone e da un andito acciottolato. pratolini, 2-119
modo esaltarsi, ma più tosto è da sottrarre alcuna cosa de'suoi meriti, che
). perdere valore. bartolomeo da s. c., 5-2-4: ogni
in lui. = deriv. da vile (v.).
gli avviliti animi, promettendo di trargli da quelle miserie. manzoni, pr.
nelle superbe e nelle contumaci parole usate da giovanni,... per le quali
una ciuffaia di capelli e barba, intonsi da anni, gli si avvilucchiavano sul viso
sul viso. = deriv. da vilucchio (v.).
, aperta, breve, non sostentata da niuna sorte d'avviluppamenti, o da
da niuna sorte d'avviluppamenti, o da parole che vi siano di soverchio.
viluppo, aggrovigliare, intricare. francesco da barberino, iii-240: guardati...
barberino, iii-240: guardati... da quel ch'aviloppa / lo panno come
straordinariamente invecchiata... e che da tutto quel ragnatelo di secchi rami che
e troppo avviluppato le tue risposte, sì da farmi credere che tu non capisci di
sto sì hanno il mondo / sotto da lor sì forte avviluppato, / ched e'
pur troppo. castelli, i-239: fu da lui scoperto un altro inganno molto più
de'medici, ii- 169: da sezzo egli è, come al principio,
come pratichi massai, lasciamo le disputationi da parte. bisticci, 3-57: io conoscevo
. manzoni, n 7: lascerà da una parte la parola eterna, e s'
una scusa. = deriv. da viluppo (v.).
. non si poteano per lunghi tempi spacciare da loro. idem, 10-92: così
confuso, disordinato; complicato, difficile da sciogliere, da capire (un problema
; complicato, difficile da sciogliere, da capire (un problema, un discorso
avviluppato sopra questa cosa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, ecc. = deriv. da avviluppare. avviluppatila, sf. ant
di guerra. = deriv. da avviluppare. avviluppo, sm.
iii-293: si levò [una voce] da un avviluppo di ninfee. idem
un cane. = deverb. da avviluppare. avvinare, tr.
. nieri, 151: per isternacchiarli da vero ci vuole occhio, non avvinarsi
ci vuole! = deriv. da vino (v.).
avanzasse tutte le altre che fossono signoreggiate da questi vizi, come s'è ira,
avvinazzarsi, ma è cosa gradita ancor da i filosofi. tommaseo- rigutini, 3374
2. per estens. che nasce da ubriachezza (e la rivela nell'alterazione
compagno vicino. = deriv. da vinco (v.). avvincato
, iv-1-106: l'istinto del distacco da tutto ciò che l'attraeva senza avvincerlo.
= lat. ad e vincère (da vincio) 1 legare avvinchiare,
per terra. = deriv. da vinciglio (v.).
al manico. = deriv. da avvincigliare. avvincolare, tr. (
al collo. = deriv. da vincolo (v.).
, 2-5 (160): essa incòntrogli da tre gradi discese con le braccia aperte
stette senza alcuna cosa dire, quasi da soperchia tenerezza impedita. eneide volgar.
ballerini a cui si avvinghia abbiano una animula da garofano o da libellula come ha lei'
avvinghia abbiano una animula da garofano o da libellula come ha lei'. pascoli, 519
dal lat. tardo vinculàre, deriv. da vincùlum 1 vincolo, legame '.
porcina. = deriv. da avvinghiare. avvinghiato (part. pass
v-144: è munta [l'anima] da sette fiamme, così quella lambenti dintorno
così quella lambenti dintorno come olmo avvinghiato da ellera. caro, i-265: una
d'ellera e di vilucchi in modo da ogni banda avvinchiata e tessuta, che
de'su'albori alteramente cinta / esce da l'ocean la vaga aurora. redi,
inutili sforzi per trattener le pecore avvinte da lunghe corde di vimini attorcigliati.
di novatore artistico e d'uomo liberato da tutti i freni. palazzeschi, 4-95
furono già per le donne una mercede da cui si sentirono lusingate e avvinte.
4. figur. disus. legato da obblighi, impegnato. baretti, ii-151
brano musicale). = deverb. da avviare. avviottolare, intr. con
un verde smagliante. = deriv. da viottolo (v.). avvisàglia
avvisaglie. palazzeschi, i-843: veniva da lungi il suono delle campane che trasportavano
avvisaglia della pioggia vien giù, spruzzo da aspersorio, mentre nasce intorno odor di polvere
di posizione. = deriv. da avvisare2, con l'influsso di battaglia-,
avvertimento, notizia. busone da gubbio, 69: più deliberatamente provedendo,
quelle missioni. = deriv. da avvisare1. avvisaménto2, sm.
battaglia. — deriv. da avvisare3. avvisare1, tr. dare
segreto ambasciadore nel campo a messer giovanni da bileggio con verisimili argomenti avvisandolo, che nel
l'alto segno di vittoria in tanto / da i difensori e da i guasconi udito
vittoria in tanto / da i difensori e da i guasconi udito; / ed avvisò
che il vivere moderatamente e il guardarsi da ogni superfluità avesse molto a così fatto
forte e di farlo incarcerare. paolo da certaldo, 333: se vuo'parlare
ora statevi in pace, sì farete da saggio, che troppo più leggermente ne
: s'avvisò di fargli una forza da alcuna ragion colorata. idem, dee
s'avvisò con una sottile beffa levarlo da questo chiamare della notte. tasso, 15-49
n'aggiunga. = deriv. da avviso; cfr. fr. aviser.
dov'io stava, / per avvisar da presso un'altra storia. v. borghini
avvistare, ravvisare, riconoscere. tommaso da faenza, v-325-57: foll'è ciascun che
, che cogliea erbetta. avvisa- ronlo da lungi. idem, 64 (108)
potessero salire in campidoglio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, 34 (601): si tirò da una parte, prese la rincorsa verso
com'essa per un gruppo d'accidenti da nulla erasi trovata così sola meco due volte
avvisarsi co'nimici. = deriv. da viso (v.). avvisataménte
si potea far passare della genta. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
m. villani, 3-99: costui avvisato da messer frignano mise un aguato per uccidere
gran cane. tassoni, 5-1: da contrasegni e lettere avisato / che l'esercito
sia avvisato in non abbandonarmi. paolo da certaldo, 140: sia tu
l'arte sua, come gli altri, da che son circunspetti, vanno. g
la crusca del manuzzi... è da consultare innanzi a ogni altro, poi
, informa, dà notizie. giacomo da lentini, 14-39: l'avisaturi di voi
segnale (per lo più elettrico) fa da avvertimento, dà l'allarme (per
lo più una campana), portata da un galleggiante, che segnala alle navi la
del pericolo. = deriv. da avvisare1. avvisatóre2, agg. e
tutte le cose. = deriv. da avvisare2. avvisióne1, sf. ant
., per lo bosco si smarrì da sua gente, e capitò, alla sua
fare il ferro. = deriv. da avvisare1. avvisióne2, sf. ant
il viso. idem, 20-77: da i primieri a i sezzai, di voce
uomini più dotti d'europa, per aver da loro notizie dello stato delle scienze,
calvino, 1-521: l'avviso delle camere da affittare scritto a rozzi caratteri e le
scritto a rozzi caratteri e le marche da bollo in un angolo. -annuncio (
iii-842: ritorno con le valige impeciate da multicolori avvisi di albergo. -notiziario
. un avviso misterioso, non diverso da quello ond'è assalito l'armento nel chiuso
caricò di varie mer- catantie. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
saul l'avviso suo, ben vedi che da dio fu compreso nell'astuzia del suo
, 11-94: stimavasi di avere in firenze da novantamila bocche... per l'
che giunghi al passo del perdono. busone da gubbio, 145: io non
landa. palazzeschi, 4- 303: da mezzogiorno in poi per quella strada fu tutto
stimare, giudicare, credere. polo da lombardia, xi-1-127: ch'uom trema di
dal cielo difeso e da'suoi lumi da diverse ombre d'alberi. ariosto,
come se nulla avessi proposto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
avviso2, sm. marin. piccola nave da guerra assai veloce (adibita a servizi
). -avviso scorta: nave da guerra adibita alla scorta del naviglio mercantile
sm. l'avvistare, il riconoscere da lontano luoghi, oggetti, segnali.
, cominciare a discernere, distinguere (da lontano, in mezzo alla folla o
gli avanguardisti andavano lì a far compere da poche lire per vederla. idem, 4-211
di cometter frode. = deriv. da vista (v.).
), agg. scorto, riconosciuto da lontano. panzini, iii-782: si
erano i suoi crin d'or composti da dotta mano e sparsi di fiori di
mediante viti (per lo più sostenute da una placca metallica). 3.
cadere a vite. = deriv. da vite2 (v.). avvitare2
avvitire. = deriv. da vite1 (v.).
in terra. = deriv. da avvitare *. avvitato, agg.
le ascelle. = deriv. da vita (v.).
larva s'avviticchia. = deriv. da viticchio (v.). avviticchiato
su se stesso. = deriv. da viticcio (v.). avviticciato
/ basta avvitire. = deriv. da vite1 (v.); cfr.
bella zitola. = deriv. da vite1 (v.). avvitolato
, avvitolati. = deriv. da vite1 (v.).
vettovagliare. = deriv. da vitto (v.).
avvivacciare non documentato, deriv. da vivacius, comparativo neutro di vivax -àcis
= fr. avivage, deriv. da aviver 1 avvivare '. avvivaménto
di questo avvi vainento diverso da quello che faceano i mitologi, si serve
ii-4-71: benché sia l'alma da sé pura e bella, / niente meno
e l'arbor di sé nudrendo avviva / da tutte parti. leopardi, 6-71
. né l'azzurro / (che da ori evade e mini, / si posa
nuove del dir forme, a sciolti / da volgar fren concetti, onde s'avviva
forte e il mercurio la superficie metallica da dorare, per disporla a ricevere la
con ferro tagliente, le superficie metalliche da saldarsi, rendendole vive e ben terse
di volontà. = deriv. da vivo (v.); cfr.
, 39-vi-81: che se poi queste parole da musiche note avvivate,...
: [quei canestri] gialli avvivati da disegni geometrici bruni o neri,.
giovanile ma spiritosa, gradevole e avvivata da una bocca di denti sanissimi e da
da una bocca di denti sanissimi e da due occhi luminosi e parlanti.
forte e il mercurio sulla superficie metallica da dorare. cellini, 643:
della grossezza e lunghezza che una forchetta da mangiare a tavola. baldinucci, 18
grossezza e lunghezza simile ad una forchetta da tavola, o ad un matitatoio; questo
voglion dorare. = deriv. da avvivare. avvivatóre, agg.
pertugio e stretto. = deriv. da vizzo (v.). avvizziménto
altro). = deriv. da avvizzire. avvizzire, tr.
, 4-19: il liberty... da noi ha finito d'avvizzire in qualche
barbiere fuoriporta. = deriv. da vizzo (v.).
, avvòchi). ant. fare da avvocato, perorare una causa in tribunale
ancora ne l'avvocare, nel disputare da quelli che hanno la pratica e la facultà
a simiglio. s. bernardino da siena, 45: voi fate grandissima festività
avvocaterìa, sf. spreg. atto da avvocato, imbroglio, artificio da avvocato
atto da avvocato, imbroglio, artificio da avvocato. -anche: gli avvocati.
: per loro parlò un avvocato da volterra, che con loro aveano, uomo
nelle lor case vi siano luoghi belli da passeggiare e adorni, accioché i clienti vi
.. con tanta eloquenza naturale, da mettere in soggezione i primi avvocati del mondo
scusato; perché a vincere una causa sostenuta da lui non ci voleva gran talento;
, i mulini, se li era consumati da scapolo in città. -per
avvocati. deledda, ii-675: tu parli da avvocato e puoi rigirare in mille modi
tutte a tuo favore. io ti parlo da pastore.
numerose pel fatto che si dànno in grandissimo da fare per farsi vedere dappertutto con la
, dai sostituti avvocati generali dello stato, da vice avvocati dello stato e da sostituti
, da vice avvocati dello stato e da sostituti avvocati dello stato. ciascuna avvocatura
ciascuna avvocatura distrettuale dello stato è costituita da un avvocato distrettuale dello stato, da
costituita da un avvocato distrettuale dello stato, da vice avvocati dello stato [ecc.
avvocatura erariale s'è trasferita altrove da un pezzo. leggi amministrative, 105-123:
. annessi. = deriv. da un ant. * avvocatìa, come abazia
un ant. * avvocatìa, come abazia da abbatta. avvocazióne, sf. disus
. disus. avvocatura. bartolomeo da s. c., 30-6-7: corte
toscano del veneziano avogaria, deriv. da avogaro. avvogadóre, v.
, arrotolare. = deriv. da voggolo (v.).
invogliarsi. segneri [tommaseo]: da me non vuol tanto [iddio],
essere primus virorum. = deriv. da voglia (v.). avvogliare2
di gesù cristo [tommaseo]: da poi fu tutto avvogliato, maria prese lo
forse dal lat. volgar. advoliàre (da advolutus, part. pass, di
se stessa; attorcigliare. francesco da barberino, 66: concian sua testa e
gorgoglia, ed esce alfine / come da inverso fiasco onda che goccia. arici
dante, inf., 25-51: da indi in qua mi fuor le serpi
s'avvolge / bigio al bianco vapor da tare de'monti smarrito / nel cielo
alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli per dappocaggine e tardità.
. rifl. figur. disus. darsi da fare. bar etti, ii-6:
pretesti, scuse, espedienti. francesco da barberino, 207: tu porrai assai gire
. d'annunzio, iv-2-199: già da qualche tempo seguiva con occhi pieni d'
avvolontato, agg. animato, mosso da ferma volontà; volenteroso.
della giovinezza. = deriv. da volontà (v.); cfr.
alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli per dappocaggine e tardità.
s'avvolpacchiava,... fu giustiziato da schiavo. = deriv. da
da schiavo. = deriv. da volpe (v.).
nella rete. = deriv. da volpino (v.).
volpinati a forza e per ingegno / da asdrubal, che la spagna possedea
polpi] certi gruppi informi di carne, da un capo de'quali si stendono per
di piano. = deriv. da avvoltare (v.).
de'sandali]. = deriv. da avvoltare. avvolticchiare, tr. [
un velario diafano d'argento, scossi da un agile fremito. bontempelli, 8-88
sentire. la testa del cavallo era avvolta da una nuvola di moscerini. luzi,
tanto errore avvolto. tasso, 6-78: da tai speranze lusingata (ahi stolta!
il fiato del cadavero centinaia di miglia da lungi. frezzi, ii-8-18: tizio
cadaveri si pasceno e annasano l'esalazioni da mille miglia. marino, 6-22:
ed un cerviero / si tiene a piè da quella parte e questa, / un
gli artigli e le interne parti differenti da que'delle colombe, delle pernici,
voleva lasciare agli avoltoi, ch'era pasto da loro. chiamava avoltoi quelli che vanno
è il petto e lacerato il core / da gli interni avoltoi, sdegno e dolore
= dal lat. vulturius (da vultur -uris 'avvoltoio ').
non sieno rilevate. = deriv. da avvolto. avvòlvere, v.
= voce scient., comp. da a-privat. e xeroft [almina]
. nel sec. xvi) e accolto da linneo (lat. scient. melia
aziènda, sf. organizzazione composta da beni e da persone, rivolta al
sf. organizzazione composta da beni e da persone, rivolta al raggiungimento di un
pratoàni, 6-253: questa, da una certa ora in avanti,
comunale: quella costituita per legge da ogni comune con lo scopo di gestire
con caratteristiche di cosi spiccata individualità, da rendere necessario il sottrarli all'azione degli
l'antica gente; / sol chi pende da te rimanga in piedi. redi,
, dal lat. facienda 4 cose da farsi', attraverso il senso di 4 occupazione
(pirenei), esplorate nel 1887-89 da piette. àzimo, v. azzimo
scient., comp. di azo- (da azoto) col suff. -ina.
locale è quando l'animale si muove da luogo a luogo, e il moto
si tratta di due gruppi diesel tosi da no cavalli, azionanti ciascuno una dinamo a
azionanti ciascuno una dinamo a corrente continua da 30 kilowatt. azionare, tr.
a diventare malleabile. = deriv. da azione. azionariato, sm. finanz
. -azionariato dello stato: possesso da parte dello stato di azioni di società
commerc. proprio di azione, costituito da azioni (come titolo di credito).
, quota, porzione, ò voce da lasciarsi in abbandono. = deriv.
lasciarsi in abbandono. = deriv. da azione (n. 8); cfr
: oggi il filo elicoidale, azionato da motori elettrici, consente di meglio utilizzare le
l'azioni de gli amanti sono instruite da l'ozio ed esplicate dal tedio. varchi
; la capacità di produrre determinati effetti da parte di agenti, organi, fenomeni
che tutta l'azione del poema deve avere da lui. tesauro, 489:
per l'azioni meno molte volte che da privati, e per terminare in lieto
tutte le azioni e rappresentazioni drammatiche e da teatro, senza qualche protesta, non
acconcio e terso ed ornato, accompagnato da un'azione ordinata ed esatta, assai
d'intentar azione veruna per pecunia dovuta da un abitante dell'inghilterra. boccardo,
due carte per mano di ser andrea da empoli. nuovi testi fiorentini, 838
de la moglie di cianfo figliuolo cortenuova da san donato, la sua ragione sopra
, e anche la quota somministrata da ciascuno di coloro che com
che incassa la rendita delle azioni da lui acquistate di una società o
quote di partecipazione dei soci sono rappresentate da azioni. einaudi, 1-258:
all'attività pratica dello spirito, e da ciò fa dipendere altresì la soluzione dei
mettevano le legioni in mezzo e gli ausiliari da lato. guicciardini, i-338: in
g. bentivoglio, 4-357: da noi però non saranno descritte se non
distacco allargavasi,... e diè da pensare agli avanzati del partito d'azione
o manovra o serie di manovre compiute da un atleta o un gruppo di atleti
ogni azion seguita dell'altro. egli aveva da ciò la bassa statura..
voce dotta, lat. àctió -ònis (da actus, agire), nel senso
partito d'azione. = deriv. da azione (n. 8); cfr
= voce dotta, comp. da azo [to] e benzene o benzolo
. = voce dotta, comp. da azo [to] e cloroamina (v
= voce dotta, comp. da azo [to] e composto (v
= voce dotta, comp. da azo [tó \ e flavina (v
= voce dotta, comp. da azo [to] e metano (v
= voce dotta, comp. da a-privat. e zoosperma (v.)
= voce dotta, comp. da azo \ to] e dal gr.
= voce dotta, comp. da azo [to] e idrato (v
dopo utilizzazione e rifiuto di composti azotati da parte degli organismi viventi. =
= voce dotta, comp. da azoto e dal gr. pixpov 'misura
. = voce dotta, comp. da azo [to \ e dal gr.
. = voce dotta, comp. da azoto e dal sufi. -uro.
usata soprattutto nel medioevo), costituita da una breve asta o da un manico
, costituita da una breve asta o da un manico corto, con una testa
, con una testa di ferro appuntita da una parte e dall'altra appiattita a
vada in guinzaglio. = deriv. da zampa (v.). azzancato
dai fucinatori neri. = deriv. da zanca (v.). azzannaménto
assanni. ariosto, 10-103: ma da tergo l'adugna, e batte i vanni
dell'egitto. = deriv. da zanna (v.).
di zanna. = deriv. da azzannato. azzannato (part.
dai più. = deriv. da azzardo. azzardato (part. pass
, 81-110: in tutte le sale da bigliardo o da giuoco deve essere esposta
in tutte le sale da bigliardo o da giuoco deve essere esposta una tabella,
mero empirico e per azzardo, guidato da una cieca pericolosa sperienza. leopardi,
nessuna o pochissime [scoperte] derivano da spontanea e deliberata applicazione della mente umana
mente umana,... pochissime ancora da tentativi diretti, e sperienze appositamente istituite
dell'avventura. = deriv. da azzardo. azzaròlo, v.
. persona presuntuosa e intrigante; avvocato da strapazzo. beltramelli, iii-729:
comp. dall'imp. di azzeccare e da garbuglio (v.). nome
caso mio saprà trovare, qualche garbuglio da azzeccare a quel villanaccio. g.
delle forbici. = deverb. da azzeccare. azzeraménto, sm
scala graduata. = deriv. da zero (v.).
2. figur. adoperarsi, darsi da fare. 1. nelli, 14-3-23
voce tose. ant. deriv. forse da * azzo, a sua volta dal
e berrettini colla piuma, la pisana lasciava da un canto me per far con
con quel bel ciuffetto e quelle mani da chierico, li offendeva. moravia, xi-97
rebbono, e... azzimata e da ridere in un stesso tempo la farieno
d'altro pane fuorché d'azzimo, da essi chiamato azzimelle. = deriv
chiamato azzimelle. = deriv. da azzima. azzimina, sf. (
fermento, sincerus »; e alano da lilla, 716: « azyma dicitur
fuori la mammella e il pupo, da vero lupo, si era subito azzittato,
con finta disinvoltura disse che voleva offrirmi da bere. = deriv. da
da bere. = deriv. da zitto (v.).
bella scompostezza. = deriv. da zolla (v.).
però s'azzoppa. = deriv. da zoppo (v.). azzoppato
di roccia. = deriv. da zucca * testa '. azzuccato (
cantari, 175: così guardando vide da l'un lato / un drago ed
mischia si partirono. = deriv. da zuffa (v.). azzuffato
brocca d'aceto. = deriv. da azzuffare. azzurràbile, agg. sport
di calcio). = deriv. da azzurro, squadra azzurra 'la squadra
ii-286: e in lontananza, da qualche piccola palude formatasi dopo le
sai, / iride azzurreggiante oltramarina, / da quai scintille e da quai vivi
, / da quai scintille e da quai vivi rai / vennesi a suscitar fiamma
v. borghini, 1-2-212: son da un'altra, che nel bianco azzurreggia
aria azzurrina. bontempelli, 9-50: da dietro il colle sorgendo lungo la linea del
. = voce dotta, deriv. da azzurro (per il colore) col
naso e orecchie ha piccine, rosee, da bimbo, e gli occhi azzurrissimi.
suo propio colore, ma è causato da umidità calda, vaporata in minutissimi e insensibili
estivo. carducci, 591: al mattin da la pioggia ecco deterso / in purità
di ghiacci. deledda, ii-1024: da tutte le finestre delle camere lucide e
l'urto delle / leve del mondo apparse da uno strappo / dell'azzurro l'avvolse
, 2-73: il sole era andato giù da una mezz'ora, ma ci si
: un'apparizione vaga e chiara che da lontano si confondeva con la luce azzurrognola
distinguere una persona, un oggetto indeterminato da un altro. giusti, iii-89:
viani, 10-217: aveva fatto il baalaro da un inglese che aveva cavalli e ruote
cavalli e ruote. = deriv. da bacalaro, secondo la gorgia tose. (
invece i quindici soldi me li tengo che da due anni non assaggio un babà,
i buoni. = deriv. da bau-bau, voce onomat. che ripete il
brutto babavo. = deriv. da babao: cfr. babau. babbàccio
mio, che questa giovane non ha ricevuto da me oltraggio alcuno. = v
su cipro tali radiche, portate da damiata e chiamate babbagigi, si mangiano
. habbaziz * bacca, mandorla ', da cui provengono forme dial. alquanto
vanvera, alla carlona '; è da riconnettersi alla radice onomat. babb- (
mio cugino? = deriv. da babbeo. babbalòcco, agg.
, babbalèo. = deriv. da babbalèo (e, forse, con l'
un ignorantaccio. = deriv. da babbeo. bàbbèo, agg.
... se ne stava a guardare da vero bàbbèo, colla canna d'india
della filosofia pezzentona! = deriv. da babbeo (con l'incrocio di gnocco *
babbionata, sf. stupidaggine; azione da bab- bione. g.
/ altri babbion, che ci daran da vivere. aretino, iii-140: ella leggendo
antonia, stima le astuzie di lei goffezze da ingannare babbioni. firenzuola, 682:
che ore gettate via a far aghi da cucire, empier busecchie di carne da
da cucire, empier busecchie di carne da lui tritata, mescer vini, batter bambagia
, mi riesca poi tanto babbióne qui da lodar l'opera sua e da biasimare »
babbióne qui da lodar l'opera sua e da biasimare » l'opera mia. parini
., 32-9: ché non è impresa da pigliare a gabbo / descriver fondo a
fondo a tutto l'universo, / né da lingua che chiami mamma e babbo.
che non è impresa... da lingua che chiami mamma e babbo: e
l'autore che sì alta impresa non è da ciancie, né da gente che non
impresa non è da ciancie, né da gente che non sappiano scienza, ma sappiano
che volere trattare tale materia non è impresa da pigliare a gabbo, ciò è a
inf., 32-9]: né da lingua che chiami mamma 0 babbo: né
lingua che chiami mamma 0 babbo: né da putti e piccoli fanciulli, che per
di padre babbo. s. bernardino da siena, 1080: quanto ch'è in
, i-718: la mamma era morta da un pezzo, ma c'era il babbo
ginnasio di bologna altra colpa non è da opporre che del rigore, noi.
babboccio, quasi a bamboccio, cioè da bambino, da semplice e senza giudizio:
a bamboccio, cioè da bambino, da semplice e senza giudizio: e vuol dire
. di babbo e veggio o veggo (da vedere): * andare a rivedere
. goldoni, iv-447: non è poi da discorrere della babbuassagine, per non dire
in ira. = deriv. da babbuasso. babbuasso (babuasso)
s'è in calandro pecora posto, che da lui non si parte; che ben
che quel medico babbuasso non aveva imparata né da ippocrate né da galeno, sentivo ben
non aveva imparata né da ippocrate né da galeno, sentivo ben io il mio male
: un uomo... s'attribuisce da se medesimo di saper più di tutti
la gelatina. = deriv. da babbuino, con sostituzione della finale.
nel fagotto anche un paio di babbucce da inverno. fogazzaro, 5-190: con
ai piedi; il turbante era coperto da un alto cappuccio; i piedi nudi e
taglio ma assai consunti, non ritenuti da cinghia o bretelle, gli calavano sulle babbuccie
europa illuminata a doppieri come un salone da ballo, passò il balletto persiano dai calzoncioni
maglietta, mutandine, e con le babbucce da ginnastica. alvaro, 9-365: si
dal pers. pàpùs (comp. da pd 'piede 'e pòsh 1 coprire
babbuinata. = deriv. da babbuino. babbuino (ant.
dinanzi con le ricche some, / guidati da ragazzi duri e franchi / (
avea la quinta [bandiera] / guidata da pandolfo bellincino; / ove in
babbuina, andava attraverso come un can da osteria e, con una tosse secca intramezzata
a ciò sì babbusco, tarchiato e rubesto da reggere a ogni fatica, diede in
, 2-111: e, convenientemente protetti da guanti di caucciù, lavorano a moltiplicare
ognuno di noi doveva scegliersi un personaggio da rappresentare, di questo o di quel
di colori. = deriv. da babele. babèsia (babesièlla)
, deriv. dall'oland. babianer (da babiaus 'babbuino ', perché il
il secolo decimottavo, così inetto a uscire da se medesimo, con l'età nostra
fuggitevi dalla figliuola di babilonia; fuggitevi da roma. babilonia vuol dire confusione:
ella ha confuso ogni cosa; fuggitevi da roma, non abitate a roma, voi
redi, 16-vii-22: un decottaccio corredato da una babbiionia di quei tanti ingredienti,
la bocca aperta e non sai se fa da senno o da scherzo. verga,
e non sai se fa da senno o da scherzo. verga, 3-1 io:
gadda, 307: si rivelavano animati da una bonarietà operosa e conclusiva: in un
, come 'terra della confusione 'maledetta da dio e destinata alla distruzione (cfr
3. figur. che nasce da inestricabile confusione, da malignità e corruzione
. che nasce da inestricabile confusione, da malignità e corruzione. cattaneo, i-1-44
parte sinistra di un bastimento, guardando da poppa a prua; mentre tribordo è
popolare, perché l'equipaggio nelle navi da guerra stava a babordo, come dire
nelle traduzioni (cfr. la citaz. da panzini). babóso,
bacàccio, sm. il baco (da seta) morto. savi [
vivono molto bene, nutrendole col pastone da rusignuoli o con la pasta di bacacci
femm. -a). chi alleva bachi da seta. gargiolli [accademia]
giovane, 9-833: fu visto uscir da quell'atra cloaca /... /
= voce tose., deriv. da baca. bacaròzzo (bagaròzzo,
rozzo. s. bernardino da siena, 950: ognuno ha bisogno che
cose medicinali. = deriv. da bacatol. bacato1 (part. pass
16-iii-145: tutte le nocciuole bacate, da cui non sia ancora uscito il verme,
fìsico e nel morale; roso internamente da un male, da un tarlo spirituale
morale; roso internamente da un male, da un tarlo spirituale, da una passione
male, da un tarlo spirituale, da una passione. caro, 6-83:
della seta; l'allevamento dei bachi da seta. = deriv. da
da seta. = deriv. da baco { da seta).
= deriv. da baco { da seta). bacatura, sf
che per lo più non si apre da sé (indeiscente), avvolto da
da sé (indeiscente), avvolto da sottili membrane (l'epicarpo e l'endo-
: in quel luogo io vidi / da ragazzo arbusti di bacche viola, / cani
ragazzo arbusti di bacche viola, / cani da gregge e uccelli d'aria cupa.
indaco baccadèo: qualità d'indaco proveniente da bagdad. balducci pegolotti, 87:
sangiovanni. = voce deriv. da badgad (dall'agg. arabo bagdàdi)
fermata, forse perché aveva ancora qualcosa da dire. = deriv. da
da dire. = deriv. da baccagliare. baccagliare (baccalare),
baccalà nettuno, / fu nomato, da un certo, il dio salato. f
buttate giù il baccalà e fatelo rosolare da ambedue le parti, rimuovendolo spesso affinché
... manda un odorin soave da far risuscitare i morti di mille anni
, e ripartivano senza aver aperto bocca, da veri baccalà che erano. idem,
cipolla si era buscato un potente ceffone da suo padre, quando l'aveva trovato
antiche testimonianze (francese e fiamminga), da cui bacalao (per metatesi e assimilazione
il baccalà. = deriv. da baccalaro, la forma tose, per *
112: vedendolo ben vestito e onorato da molti, e'si pensò che fusse qualche
italia merid.). cenne da la chitarra, xxxv-ii-424: con fanti ben
detta baccalaria. = deriv. da baccalario2. baccalarìa2 (baccalerìa),
del buon sileno. = deriv. da baccalare1. baccalàrio1, v. baccelliere
voce dotta, lat. tardo baccalaureus: da baccalaris (v. baccalare1)
quella cura. = deriv. da bacco1. baccàlia, sf. ant
, sf. ant. alloro (caratterizzato da numerose bacche). landino
voce dotta, lat. bacalia * alloro da bacche '(plinio, 15-39)
tra loro, saltando e come pazzi da catena imperversando, pareva a punto che
2-147: al principio dell'inverno seppe da un amico che tornava da baden come
dell'inverno seppe da un amico che tornava da baden come l'armandi fosse stata la
al bosco fuggivano le ninfe / inseguite da satiri correnti / con lor solidi zoccoli
6-284: il rumore aumentava così spontaneo da lasciar credere che la festa fosse
= voce creata dagli artisti del cinquecento da baccano per avvicinamento a baccanale.
. fagiuoli, 2-6: ne venne [da bacco] sicuro ancor baccanèlla, che
con voi. = deriv. da baccano1. baccanèllo, sm.
, sm. luogo malfamato, infestato da malandrini (v. baccanèlla).
assordante e fastidioso, schiamazzo: provocato da gente che grida conversando o discute o
grida conversando o discute o alterca; da chi si diverte smodatamente (giocando a
risa, / canzonacce, e baccàn da cacciatori / n'andaro al ciel.
immagino che abbiate avuto intenzione di far da burla, e non da vero. rajberti
intenzione di far da burla, e non da vero. rajberti, 1-61: i
l'orrido fosse quello lì; interrotta da un baccano di proteste, si meravigliava delle
d'una seggiola, d'un tavolino da caffè o d'una panca d'osteria,
, i-616: frattanto la gente accorreva da ogni banda, verso la piazza,
si distingueva il picchiettare assiduo delle macchine da scrivere. pea, 7-652: poi
a gridare e a far un baccano da non si dire. c. e.
fare strepito, far rumore-, e viene da bacchanalie. = dal lat.
in atto di cadere assalito e lacerato da una donna, parimenti in abiti e corona
in abiti e corona reale, e da tre o quattro baccanti furiose, armate di
entrò la contessa di prato, mascherata da baccante, accompagnata dal marito e da
da baccante, accompagnata dal marito e da un bel giovanotto biondo. dossi,
fece dipingere, ma bene, proprio da pittori, tanti tamburelli, con priapi e
carrozze, e sal tando da baccanti ne'balli, e sfoggiando nelle veglie
pres. di bacchari 'essere agitato da furore bacchico '(a cui corrisponde
ha solo la radice odorifera, chiamato da alcuni nardo rustico; scrive aristofane antico
) e il « banco » passa da un giocatore all'altro (finché non
dormiresti la notte se perdessi qualche biglietto da mille al baccarat,... io
scempiaggine, sciocchezza; condotta o atto da baccellone. = cfr. baccello,
corte s'aggionse novo fomento per avviso venuto da parigi, che con gran solennità avesse
licenziati, baccellieri di baccelli ed appunto da baci, han rilasciata la severità dovuta
lat. mediev. baccalàrius (ed è da congetturare anche la forma * baccalàris)
, a fine del sec. xiv: da cui la voce ital. (e spagn
), a forma allungata, costituito da un solo carpello (la foglia originaria
che i lombardi chiamano tega: probabilmente da theca, cioè guaina, che gli
che pareva scemo, portava un panierino coperto da una pezzola; e nel panierino,
può dire, il medesimo, ma tratti da diverse traslazioni? come dall'erbe o
non ci soccorrete di qualche cosa nuova da lèggere, sta sera noi siamo rovinati
baccello, / che mi lasciai inzampognar da lui. allegri, 58: egli ha
58: egli ha ben del baccello / da vedova, chi va a mettersi in
, 472: era tanto baccello da credere di poter portare una pezza di
con il raauoppiamento * baccillum (attestata da bacchillum, in una tarda iscrizione)
accompagna alle fave. s. bernardino da siena, 291: sai come hanno fatto
rigutini, 2311: baccellone, forse da questo che parecchi
, sciocco. = deriv. da baccellone. baccellonicaménte, avv.
. 2. disus. luogo da baccanale; carnevalata. mattio franzesi,
bagordi regali. = deriv. da bacco1. bacchèo (o bacchio
piede diverso nella prosodia classica, costituito da una breve e due lunghe, con
eteromericarpico). = deriv. da bacchera o baccarà, dal lat. bacchdris
l'aria una bacchetta che aveva divelto da una siepe. 2. per simil
. pirandello, iv-644: il trombone fa da sé con tre brevi borbottii un commento
un commento ironico; il tamburo, da sé, senza bacchette, agitandosi come uno
l'archetto. 6. i ferri da calza, gli aghi da maglia.
. i ferri da calza, gli aghi da maglia. di giacomo, i-728:
ciola per pulire l'anima delle armi da fuoco. abba, 1-112: il
e della polvere, se il fucile era da caricarsi a bacchetta e stoppaccio.
ricchezze del mondo. -bacchetta o verga da rabdomante (ant. bacchetta divinatoria)
il contrario del suo volere. andrea da barberino, i-43: diedegli la bacchetta
, quasi con quella gli faceva ritornar da morte in vita. stuparich, 5-59
di bacchetta; frustata. -bacchetta da fucile: nome volgare (ad arezzo)
mal custodite?... da padrone. -a suon di bacchetta: a
signore a bacchetta. s. bernardino da siena, 528: elli fu dato a
se già non séte sforzati e costretti / da gran maestri e signori a bacchetta.
ereditati, ciò è pervennero a mio padre da un altro e l'altro dall'altro
, nei quali il valore è regolato da una parola tronca del comandante, le ci
: gli era piaciuto tanto farsi comandare da lui, il solo che lo comandasse davvero
a mo'di frustino, un po'da bambina capricciosa, un po'da leggiadra
un po'da bambina capricciosa, un po'da leggiadra civettuola. bartolini, 1-75:
3. cannuccia per il ferro da calza. = deriv. dal lat
. bacchettoneria. = deriv. da bacchettone. bacchettóne, agg.
ma i bacchettoni ipocriti sono i men da temere. giusti, 2-196: bacchettoni e
gozzi, 1-144: il marito stava da sé solo anche la notte, e talvolta
limpidissima ch'ella dicea di avere avuta da un pellegrino venuto di oltremare, di grandissima
la più bacchettona, non trova nulla da ridire. 3. dimin.
goldoni, v-1160: -non ha la moglie da comuni care al marito le
sua parola? = deriv. da bacchetto, la verga con cui i penitenti
conformismo insincero; condotta e azione da bacchettone. redi, 16-vii-191:
disgustati dal costume morale che si sviluppava da quella pressione religiosa: la bacchettoneria,
il rimbambimento. = deriv. da bacchettone. bacchettonésco, agg. (
di miracoli. = deriv. da bacchettone. bacchettonismo, sm.
. bacchettonismo, sm. comportamento da bacchettone; ostentato conformismo verso la
per far cadere l'ulive è proibito da pier vettori. paoletti, 1-1-344:
! ». = deriv. da bacchiare. bacchiatóre, agg.
bacchicaménte, avv. con furia bacchica, da invasato. beltramelli, i-52
introna. bartolini, 15-361: notti non da gracchiar di supplici rane invocanti la pioggia
, tale si udì un ronzìo uscire da quelle anime perse. 2.
delle viti. = deriv. da bacchio1. bacchiolare, tr.
bacchiòla). = deriv. da bacchiòla. baccicatura, sf.
aretino, 1-174: dal feretro, frastagliato da matti mandritti e fendenti, pendevano palle
, mezze teste, cinquedita, archi da treccie, e altre bacci- cature bestiali
forma di bacca. = deriv. da bacca1 e il secondo elemento del tipo
nutre di bacche. = deriv. da bacca1, con il secondo elemento dei comp
per passare. = deverb. da baccare2, termine della lunigiana e dell'
e salici). = deriv. da bacco, voce dial. settentr. per
, dinanzi una bacheca, fu colto da un sonno improvviso, barcollò, e
sconnesse, che bachèche! = da bacheca, in senso traslato: chi sta
= voce tose, e umbra, retroformazione da bacherozzo, meglio da bacherello
retroformazione da bacherozzo, meglio da bacherello. bacherèllo, sm. bacherozzo
. locale per l'allevamento dei bachi da seta (ove si dispone la frasca o
aiuto. pascarella, 618: vediamo da lontano uno stendardo sotto cui nella bella distesa
casa, dagli angoli, dai buchi, da sotto i mattoni: ragni, bacherozzi
pietro]. = deriv. da baco1, bacherello; nel romanesco prevalgono
dal greco bechicos, che vuol dir da tosse, e i nostri toscani dissero bachicco
stesso che pillola bechica, cioè pallottola da tosse, come noi fiorentinamente le diciamo.
. chi attende all'allevamento del baco da seta; esperto di bachicoltura.
bachicoltura. = comp. da baco con il secondo elemento del tipo
agricola che provvede all'allevamento del baco da seta (fino al bozzolo da inviare alla
baco da seta (fino al bozzolo da inviare alla filanda). = comp
alla filanda). = comp. da baco, e dal secondo elemento del tipo
testa quadra, una gran baciocca / da votarle la tasca agevolmente. fagiuoli, 3-4-214
di * chiacchierone '): deriv. da * bacchio * 1 bastone, battaglio
baciare la mano. = comp. da baciare e basso. baciamano (
che andava dai margarone, e aveva visto da lontano 1 baciamani fra la strada e
... mio zio, / fategli da mia parte un baciamano. v.
segno di rispetto, a una persona da una certa distanza, avvicinando alle labbra
comp. dall'imp. di baciare e da mano (v.).
di mani che ven gono da tramontana. badante (part.
comp. dall'imp. di baciare e da piede (v.).
.. ma con un fondo di umanità da fidarci più di loro che di
comp. dall'imp. di baciare e da pila (dell'acqua santa)
comp. dall'imp. di baciare e da polvere (v.).
leggemmo il disiato riso / esser baciato da cotanto amante, / questi, che mai
cotanto amante, / questi, che mai da me non fia diviso, / la
piccioletta, / tutta ridente e bella da basciare. idem, dee.,
/ « ben sia tornato il mio gan da pontieri ». / gan come giuda
, 455: ora chiaritemi / che vuol da me la mia padrona. -vuolevi /
torbido il passo, / vivo lungi da voi, luci divine, / in volontario
uficio, colla maggior calca del mondo da tutti fu andato a baciargli i piedi e
mano, te medesmo senz'altro fido latore da mia parte gli te dona. pulci
v. s. le baci le mani da mia parte, e me le ricordi
la regina in pubblico presenta la mano da baciare, chi può, e sa
-baciare il chiavistello: andarsene per sempre da un luogo. l. salviati,
alcuno sente nell'essere scacciato per sempre da una casa, nella quale praticava di
: s'inginocchiaro i franchie riverito / da lor fu il cielo; indi baciàr la
= lat. bàsiare (deriv. da bàsium * bacio ') * baciare
(con voluttà) ': voce introdotta da catullo e accolta dall'uso volgare e
comp. dall'imp. di baciare e da santo (v.).
il bacio. = deriv. da baciare, con il sufi, -àtico (
, giovane giovane, la svelta figura baciata da un abito di gabardine, vi ha
, i-442: un aspe appella amor, da cui si beve / con bocca baciatrice
forte bacio. = deriv. da baciare1. badechiare, tr. (
, finocchio marino, erba corda detta da columella date, che si semina quasi
,... nasce nei luoghi marittimi da per sé, e volentieri tra le
più morbida facilmente; e quella che da questa nasce, tanto più mollifica il ventre
= deriv., forse, da baca. bacile, sm.
celebra la messa, o contiene oggetti da benedire. 5. degli a
. pindemonte, 1-191: ma scorta ancella da bel vaso d'oro / purissim'onda
le belle spalle bianche, nude, assalite da brividi. il bacile di latta si
lustrale e il cesto delle offerte ricoperto da un tovagliolo, un ragazzino svelto che
[del bue] viene chiamato giù da un taglio alla gola e ne gorgoglia orribilmente
dotta, lat. scient. bacillaceae, da bacillus. bacillare, agg.
cellulare (della famiglia diatomee): avvolta da un involucro ricco di silice.
. = voce scient. deriv. da bacillare che ha forma di 4
= voce scient., formata da 4 bacillo 'ed -ernia (deriv.
lat. scient. bacillidae, deriv. da bacillum 4 bastoncino '. bacillifórme
. = voce dotta, comp. da bacillo e -forme (lat. -formis,
e -forme (lat. -formis, da forma. bacillina, sf. medie
reazioni e anche opposizioni violente, specie da parte dei cosiddetti « intellettuali »,
risulta- nei suoi giusti limiti e sterilizzata da ogni bacillo di romanticismo razzista. c
= voce dotta, comp. da bacillo e -micina (gr. [xùxt
. = voce dotta, comp. da bacillo e dal gr. oxonèco 4
= voce dotta, deriv. da bacillo col suff. -osi.
simile alla polimixina. = deriv. da bacillus [aero] sparus, da cui
. da bacillus [aero] sparus, da cui si estrae. bacinèlla1, sf
: avevo posto, sopra il tavolo da lavoro, una schiera di bottiglie d'
: essi erano agiati, laboriosi, e da senno. dietro ai bozzoli e alle
/ fendeva: ora non più, da sedici anni. bacinétto, sm
mai lancia il giovanetto, / per quanto da turpino io abbia inteso, / ma
3. parte concava dello scodellino delle armi da fuoco portatili, nella quale si poneva
esterno); vassoio. francesco da barberino, 64: mo'si dà l'
dee., 10-9 (492): da ciascun de'lati di lui due grandissimi
l'acqua alle mani. s. bernardino da siena, 737: quando la luna
con pochi danari, come un bacin da barbieri: così una parte venne ad
/ ti versa acque odorate, e da le mani / il limpido bacin sotto
del bacino, non possono esser tanti da ristorarlo di quello che n'asciuga l'
como a prima vista è in quel bacino da cemobbio a blevio, e la prima
netta che vi sorga è di sapere da che parte se n'esca. dossi,
superficie di un bacino di aque increspate da un venticello e impietrita. de roberto,
. abbacinare). s. caterina da siena, v-141: per lo caldo e
come un bacino, come un bacino da barbiere: pulitissimo. -anche: senza
mi trovo più netto che un bacino da barbiere. -riuscire più netto che
-riuscire più netto che un bacino da barbiere: riuscire alla perfezione.
gli riusciva più netta ch'un bacino da barbieri. -tenere a qualcuno il
o dice alcuna cosa sciocca, e da non dovergli per dappocaggine e tardità o
(nel sec. vi, registrato da gregorio di tours), da cui la
registrato da gregorio di tours), da cui la forma volgar. * baccinum
etimo di bacìo (opàcivus, deriv. da opàcus: con scambio di suffisso *
cimone perdé la sua efigenia poco davanti da lui guadagnata, senza altro averle tolto
facevano, a guisa di bollicanti, da quell'angusto forame, tutte affacendate, e
si diano, è alcun segreto, e da noi non inteso) non s'impedivano
ad attaccarsi l'uno all'altro da una terribile forza di natura. gozzano,
: « ma che diavolo ti porta da queste parti? ». cassola,
(68): il gentiluomo, vinto da quell'aspetto, e trasportato dalla commozione
non tocca: non sempre è accompagnato da vero e schietto sentimento. 6
bacio (erotico) ': voce introdotta da catullo (ch'è di verona,
di luogo che non è mai toccato da un raggio di sole).
la stalla era una dolce frescura perché da bacìo v'entrava una fredda luce, e
di strame le giovenche ed i buoi, da poco staccati dall'aratro, ruminavano il
pascoli, 411: il tempo era da un pezzo al buono, / e la
balordo, grullo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, era in blusa celeste e in berrettino da soldatello. a parte quel po'di
al plur.: terraglie, attrezzi da cucina. caporali [tommaseo]:
.. su dunque, un bel bacione da vero nipote! di giacomo, i-521
espansione. = deriv. da baciotto, accr. di bacio.
baciozzo ad una guancia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
= è voce senese, deverb. da baciucchiare. baciucchiaménto (ant.
... in ucchidre, come da bacio baciucchiare. tommaseo-rigutini, 489:
de amicis, ii-693: era stato assuefatto da bambino a sentirsi passare sotto il mento
andammo a trovare gli sposi ritornati allora da una visita ufficiale. s'erano messi
dati in fretta e quasi affollati da tenerezza impaziente e talvolta svenevole.
talvolta svenevole. = deverb. da baciucchiare. baciucchìo, sm.
generale d'ogni vermicello. così baco da seta, baco degli uomini, baco
così, la toscana diventa una bottega da pizzicagnolo. pascoli, i-71: la sua
sua fanciullezza appassì come un fiore insidiato da un baco segreto. borgese, 1-359
-che cosa ha di buono mia moglie da regalarmi? -un po'di torta donatami
regalarmi? -un po'di torta donatami da vostro padre... ne ha mangiato
a segnare. 3. baco da seta (detto filugello, bigatto):
larva (ed è questo il baco da seta: un bruco di color giallo o
dormite; il suo corpo è formato da 12 segmenti, compreso quello della testa
(ciascuna femmina può deporre in media da 400 a 500 uova), che in
cana / fila a un aspo traea da tutti quelli [i velli], /
. aretino, iii-168: il baco da la seta entra nel bocciuolo vermine con tante
albero del moro sieno generati i bachi da seta, tanto meno spero di vedergli nascere
nutrendo un villano... bachi da seta, detti bombyces, quando furono nel
e dimenò la testa, come un baco da seta che cerchi la foglia; stette
: le donnicciuole chiamano rinfratito quel baco da seta, che per malattia rimane lì inerte
spettacolo, e i negozianti di bachi da seta tacquero un momento. dossi, 661
ma di giugno vi sono i bachi da seta che vogliono stare alla larga, e
faceva pensare al folto brusio dei bachi da seta già maturi quando rodon nel buio l'
di ventilatori empì la sala, infiorato da un lieto scoppiettìo di sarmenti infiammati e
un lieto scoppiettìo di sarmenti infiammati e da un sussurro crepitante che rievocava quello d'
rievocava quello d'un popolo di bachi da seta tra le foglie del gelso.
parte con degli esperimenti di coltivazione del baco da seta, più elegantemente filugello, tentati
? esso aver moneta, aver eloquenza da passar molti, se il baco della
2. far capolino, affacciarsi di sorpresa da un luogo nascosto (come s'immagina
i rigiri. = deriv. da bao bao (per bau bau),
, le quali scrive dioscoride chiamarsi da i latini precoci, si domandano
i latini precoci, si domandano da i greci bericoche, delle quali, ancora
. bacòccio1, sm. baco da seta morto dentro il bozzolo.
e sacchetti di ba- cocci, da cui il sole, ormai alto sulla fiera
bacocco. = forse per metatesi da baciocco. bacòccola, sf.
fatta nella cute de'nostri corpi da questi soprammentovati bacolini. vallisneri,
. panzini, ii-287: come i bacolini da seta, che son addormentati della grossa
i-222: un vecchio truccato e parato da san giuseppe, come si vede nei quadri
, sf. arte di allevare i bachi da seta. = voce dotta,
= voce dotta, comp. da baco e dal gr. xóyo? '
gione dell'allevamento dei bachi da seta. leggi agrarie, 214-5
corylus avellana). = deriv. da bacucco• *, per l'involucro che la
e all'ultimo / non ho potuto da lui trarre un picciolo. tasso,
picciolo. tasso, 9-41: sin da quei primi gridi erasi desto / goffredo,
vostra sporta. se voi dite pur da dovero, cercatene altrove, e non
: i pisani mostrarono di volerli assalire da quella parte, e cominciaronvi l'assalto per
non se avicina molte fiate; / da largo quel gigante tiene a bada. machiavelli
, / di che lasciai ch'era da lui fuggita, / e ch'avea riscontrato
e dichiararvi l'animo mio, avete da intendere che amor solo è quello che m'
595: ciascuno di noi fu soprappreso da terrore; mentre i bersaglieri ci tenevano
attenzione su di essa, per distrarlo da altro. m. villani, 10-75
la nuda spada. = deverb. da badare (che ha anche il senso di
uccide: e non si può difendere da lui né uomo, né bestia,
la vede, si fugge. francesco da barberino, 83: dice la vecchia:
fatto qua giù badalischio i chiunque passa da voi alle donne. / dov'è il
criatura o fiera, o altra cosa da potere attossicare, con uno strido fa
nelle varianti dei codici (come per giacomo da lentini, son., 7-1:
voce lucchese e umbra; non può separarsi da badalucco, e vi appare evidente la
gli aquitanti. = deriv. da badiaine, deriv. da badia o badiale
= deriv. da badiaine, deriv. da badia o badiale (e, per
per costui badaloccare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
e alle porte. = deriv. da badaluccare. badalucco, sm. (
vicentini e con questi far un badalucco da giuoco; una volta la cosa finì seria
. soldani, 1-43: il far da bacchettone è badalucco / dive- nut'oggi
, il popol vi si getta / qualor da qualcun altro umore è stucco. rebora
'tenere a bada '); è da notare come i diversi significati di *
alcun movimento. = deriv. da badare. badanài (badanàio,
i mille falli di stampa, non curati da chi sol bada a far tosto per
salare le acciughe, e far figliuoli, da buona massaia. nieri, 368
certi fiori già putridi, caduti da qualche ghirlanda. baldini, i-53:
accanto al fuoco, perché aveva da badare al tegame dove finiva di cuocere il
ciascun badi a sé; ma non tanto da non avvisare gli altri, al bisogno
morte? e se fallo sì grande fosse da lei, quanto via maggiormente sovr'ogni
quando peccò tota / nel seme suo, da queste dignitadi, / come di paradiso
giusti, iii-155: se badi alle faccende da farsi, un mese è un giorno
riuscito a farsi badare ogni giorno di più da quei due, continuando a chinare il
1- 537: credi tu che io sia da meno di lei? o hai paura
quasi il vibra... ecco, da opposta parte / inaspettatamente uscirne un grido
schivavano le signorine con accortezza in modo da sfregarle un poco, ma non tanto
se anche dovesse venir fuori un figlio da quella lì, sarebbe uno squizzo come
, che mi fa anche un po'da serva. tozzi, i-98: bada quella
forse di formazione onomat.), da cui il senso di 'stare a bocca
voce dial. tose., deriv. da badare. badèa, sf.
in la padella. = da un anteriore * baderellare: v. badarèlla
il vedeva. = deverb. da baderlare. badèrna, sf.
= etimo incerto, forse deriv. da badare (nel senso di *
quella il servia ed accompagnava. francesco da barberino, 157: questa badessa convien
conviene, / e voglia 'nanzi esser da voi amata / per suo buona ovra,
amata / per suo buona ovra, che da voi temuta; / convien ched ella
in un alto e superbo carro tirato da una bellissima muta a sei cavalli.
del chiostro interno, spalancata e tutta occupata da monache. nella prima fila, la
. nella prima fila, la badessa circondata da anziane; dietro, altre monache affa
l'altro sette maschiotti che mi danno da fare più d'un reggimento, e le
l'olio, arrivata ch'è poco da santo stefano di camastra, dove si
il buon dio fa sbocciare nei vecchi vasi da notte sfondati. bramati, 4-210:
-àtis: v. abate), da cui abbadessa (con l'aferesi della vocale
badia, combattuto la lunga battaglia; da molti lati era aperto l'accesso:
(sec. vii), deriv. da abbds -àtis 1 luogo retto da un
. da abbds -àtis 1 luogo retto da un abate '(con l'aferesi della
165: m'arrecarono... da fare una badialissima scorpacciata di corbezzole.
ordinariamente ne'drammi in musica. farà da madre una giovinetta,... da
da madre una giovinetta,... da sposino un uomo di sessant'anni con
di sessant'anni con una pancia badiale, da cui impedito a prostrarsi, sta ancora
goffamente proseguito nella chiesa e nella scuola da que'badiaioni del medio evo.
frutti soavemente odorosi (ciascuno è formato da otto a dodici follicoli bruno-rossastri, di
le ammende. = deriv. da badare 'vigilare '(con la presenza
una badia. = deriv. da badìa (cfr. parrocchiano da parrocchia)
deriv. da badìa (cfr. parrocchiano da parrocchia). badigliaménto, sm
: con ansie di cuore interrotte da noiosi badigliamenti. = deriv.
noiosi badigliamenti. = deriv. da badigliare. badigliare, intr.
. * baticulare con cambio di sufi, da bataculare (glossa mediev.),
(glossa mediev.), deriv. da botare 'badare 'nel senso di
l'ansia interna. = deverb. da badigliare. badilàio, sm. chi
per lavorare il terreno ('pala da terreno '): costituito da un manico
'pala da terreno '): costituito da un manico di legno (senza impugnatura
fossati si fanno è manifesto, perocché da ciascuna parte dell'ampiezza si stende un
fossa per le prossime piantagioni d'alberi da frutta. c. e. gadda,
perfino con le croci. pensavo che da grande avrei sollevato anch'io come una
come un carrettiere, che vendeva ferri da vanghe e picconi. questo salta in piedi
altri sostegni suoi. = deriv. da badare (nel senso di 'proteggere,
. baverie * loquacità, stoltezza ', da baver 'cianciare '(deriv.
baver 'cianciare '(deriv. da bave 'bava ').
di se medesimo. = deriv. da baeria. baffardèllo (bafardèlio),
, che ornai non si dispiccia / da questa turba, che udienza attende?
i baffi, stirandoli e filandoli come da una conocchia. alvaro, 9-129: all'
-arricciare i baffi. - cosa da leccarsi i baffi. -leccarsi i baffi
disgusto o di collera, minacciare. -cosa da leccarsi i baffi, modo volgare,
pulirsi la bocca, del dovere astenersi da cosa bramata e che non si possa ottenere
in viaggio e sarebbe arrivato una minestra da leccarsi i baffi. 3.
tra sguaiato e melenso venuto di moda da qualche anno a questa parte e ripetute a
del normale, con due baffoni neri da ussero che parevano una rondine giuntagli in
. carducci, u-1-290: molto hammi dato da ridere la caricatura di noi tre:
] incontro tra 'l miagolio dei proiettili da certe rovine isolate fuori monfafcone, baffetti
era un uomo grasso con un viso da luna e due baffetti ricciuti. moravia,
gadda, 565: baffose e baritonali scenate da parte di mariti e padri, tonitruanti
buona. verga, 3-96: la barbara da principio aveva risposto all'occhietto; ma
calvino, 1-94: una famiglia formata da tre donne pettorute e baffute e da
da tre donne pettorute e baffute e da un magro giovinetto con un'eguale peluria
baghette o tre, sgonfiate, e da gonfiare come le balle, pe'bisogni.
prese congedo dall'agnoletta. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
brusoni, xxiv-840: ben gli dava da pensare il dubbio che non si fosse
, ma s'avesse fatto la parte da se stessa del suo bagaglio.
ismuover l'arena; una barchettina nuova da pochi soldi: alcunché di nuovo,
battaglia. 3. uomo vile, da trivio. firenzuola, 718: -deh
tose., specialmente senese: deriv. da baga per baca, dal lat.
disponibili. = deriv. da bagarino. bagarino, sm. chi
bagarini di bologna un paio di buoi da macello, che eran come due case,
questo sciame di donne che m'assal da ogni lato? come i cimbri, sconfitti
ogni lato? come i cimbri, sconfitti da mario, che si traèvano seco il
11-384 ^ altre persone sbucarono e arrivarono da tutte le parti: uomini scamiciati, donne
3-33: le s. s. venivano da cassino, cristiani senza riposo, con
solo, il quale è mala- detto da dio. bagàscio, sm. cinedo
pinzi di pastura, / la dicean pisciarei da nessun caso. d'annunzio, iv-2-221
, e quelle altre barano. vedete da che sporco bagascione si fanno servire!
residuo della macinazione e spremitura della canna da zucchero. = fr. bagasse
medie. malattia dei lavoratori della canna da zucchero. = deriv. da bagassa
canna da zucchero. = deriv. da bagassa, col suffisso -osi. bagattèlla1
, ed altre simili bagattelle, e cose da buffoni e cantambanchi. sassetti, 161
! che brinchi, che bagattelle e gale da contentar su mugerì bruno, 3-8:
... abbia gradito quelle bagattelle da villa con tanta umanità. muratori,
altre parole; e chiamassero le cose da nulla e le furberie e i giuochi de'
goldoni, ii-922: sappiate ch'io sono da mia suocera gravemente offesa. -ma come
abbian lite tra loro. cosa il vero da pochi, ma senza la quale la
la mattina, / c'è il sangue da marcirsi, e intisichire; / e'
269: apparecchiata ho già la tasca da farli il più netto e il più bel
bagatella, conciosia che son tutti gente da beffe e un signore che sta sempre
con questo innamoramento beffizzandolo, fare dare da lui alcuno castigo ad uno novo gonello
uno novo gonello pur salernitano, mai da niuno ponito de quanti inganni e bagattelle
, sì affé, e non è tempo da far le maraviglie. bruno, 3-84
bagattellissime che ho stampate qui e pubblicate da qualche giorno. = forse
= forse dimin. di baga, da baca 'bacca '(ed è voce
tono minore. = nome adottato da beethoven per una sua opera (1782
eran tutti radunati. = forse da bàghero * carrozzino a quattro ruote '.
qual s'esercita a guisa della commedia e da persone vili, come da ceratani e
commedia e da persone vili, come da ceratani e bagatteglieri, su le piazze e
gli aveano fatto lo smacco di averlo trattato da ba- gattelliere e da cantimbanco. buonarroti
di averlo trattato da ba- gattelliere e da cantimbanco. buonarroti il giovane, 9-
di qua e di là. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
quattrini e di bagatini, se ben da una parte sì serverebbe il decoro ponendo
stupidone. baretti, i-272: da che non si lascerebbe signoreggiare quel gonzo
, che non ha neppur tanto cervello da fare qualche differenza fra le lodi e l'
agg. e sf. varietà di fava da orto con grossi semi. canti
e toscani, ma italiani, ritrovati da non molti anni in qua.
renzo venne a risapere che s'era detto da più d'uno: « avete veduto
, che baggianata v'è stata venduta da qualche buonuomo! manzoni, pr.
, i-534: non c'è tempo da perdere, oggi, per le baggianate.
genere, capivo benissimo che eran baggianate da farmacia di villaggio. = deriv
di villaggio. = deriv. da baggiano. baggiano, agg.
, meglio senza comparazione che baggiani, da quelle fave grosse che fanno lungo le acque
che fin allor nessun l'avea / né da vicin né da lontan veduto; /
nessun l'avea / né da vicin né da lontan veduto; / ma..
sta dura. = deriv. da baglio *. bagliare2, intr.
bagli, tutta l'ossatura della chiglia da poppa in giù somiglia la gabbia
. bdilloné * imbavagliato ', deriv. da bàillon 'bavaglio '. baglióre
specchio d'un baglior pallido brilla / da soli antichi nel cristal piovuto. de
guardavo distrattamente rassettare la stanza, rischiarata da un bagliore di tramonto. saba,
che si muoveva in tutti i sensi. da una parte, un gran camino con
luisa s'interruppe e il professore, spaventato da bagliori di pazzia negli occhi che lo
, 64: quanto tempo è trascorso da quando i bagliori magnetici delle stelle mi
autunno, e solo a tratti illuminati da verdi bagliori. comisso, 1-38:
cultura provenzale avea trascorso lentamente l'italia da settentrione a mezzogiorno. idem, i-482
d'annunzio, v-1-546: ho allontanato da me qualunque bagliore di gloria. b
ecc.). = deverb. da bagnare: ed è voce di provenienza sett
comp. dall'imp. di bagnare e da grano (v.). bagnaiuòlo
per lo bagnaménto. = deriv. da bagnare. bagnante1 (part. pres
il loro contatto diretto con la superfìcie da immunizzare (pianta o parassita):
, 322: non creda persona, che da me non fussero veduti assai modi da
da me non fussero veduti assai modi da difendermi con la forza de'guelfi;
giunse tanto dolore, che, partito me da le genti, in solinga parte andai
la donzella / s'inginocchiò e, da pietate offesa, / di lagrime bagnò
e fur divise / le sue querele da i singulti spessi. idem, 6-
machiavelli, 462: sinigaglia... da la marina è distante meno d'uno
(246): questo gli mescè subito da bere, dicendo: « per bagnar
impressionare facilmente. giusti, ii-270: da un temperamento di ferro son passato a
nuovo, perché sia valido, ha da essere 4 bagnato ', cioè festeggiato,
essere 4 bagnato ', cioè festeggiato, da chi lo indossa, con un'offerta
sopra la sua superficie, avanti che da quello si separi. 9.
sarà il bagnarsi dilettevole. s. caterina da siena, iv-67: bàgnati nel sangue
ser francesco di san niccolò, uomo da bene e che si diletta molto di
= lat. tardo balneare, deriv. da balneum * bagno '. bagnaròla,
'. bagnaròla, sf. vasca da bagno; tinozza. e
reminiscenza neoclassica dei bagni e delle vasche da bagno (bagnarole) imperiali romane, di
. inumidito, ammollato. francesco da barberino, 117: vedi quel viso,
fin l'arena attinge; / e da la parte onde s'inchina il colle /
seccandosi, è usata di rompersi e da que'pezzi i quali caggiono è scossa
fremendo e piangendo, uscirono il 21 da quella terra bagnata del loro sangue.
disciolse lo strofinaccio che le era servito da cercine e lo stese sopra una sedia
bagnato il viso di ridenti lagrime / da asciugare coi baci. moretti, 164
dei salici, qua e là riverberato da pozze d'acqua. 2.
. lambito, attraversato (dal mare, da un fiume). pascarella,
ragionar... de le beffe fatte da bruno e buffalmacco a calandrino lor sozio
mal pura. = deriv. da bagnare; cfr. lat. balneàtor -sris
intinto. = deriv. da bagna. bagnétto, sm.
. bagnétto, sm. stanzino da bagno; luogo in cui si fa
al mare. deledda, iii-762: da cinque giorni il filosofo artritico faceva una
l'ombrellone. = deriv. da bagnare, sul modello di spazzino, ecc
vene, in un bagno caldo. francesco da barberino, 233: e i
pria col sonno e poscia col bagno discacciata da sé ogni gravissima stanchezza. vasari,
c'hanno patita soverchia sete, né da l'ombre gli affaticati, né da'medici
bruno, 3-911: coribante è assalito da le podagre, ed onorio è andato
nei fonti e nei bagni tanto lontano da quelli. algarotti, 3-51: il riobarbaro
anticamera intorno alla quale stavano tre stanze da letto la camera da bagno la cucina e
stavano tre stanze da letto la camera da bagno la cucina e la camera da
camera da bagno la cucina e la camera da pranzo. barilli, 4-77: non
luna. palazzeschi, 3-254: si recava da vent'anni ai bagni di livorno per
si facevano il bagno schiamazzando. -costume da bagno. barilli, 4-125: incominciano
, e giovanotti scamiciati, col costume da bagno legato davanti al manubrio. palazzeschi
anni, nudi, con delle mutandine da bagno nere tutti e tre. idem
, i-264: lei con un grazioso costumino da bagno di seta celeste e lui con
le donne (signore) in costume da bagno nero o bleu-scuro, accollato:
. e figur. s. caterina da siena, iv-57: e 'l figliuolo vi
cecchi, 3-25: torna a casa estenuata da una dozzina d'ore di bagno di
di luce, nel crepitìo delle macchine da presa. ungaretti, 1-45: mi desto
bagno idro-elettrico (con acqua comune percorsa da corrente elettrica a tipo alternato);
faceva i bagni arsenicali a lèvico fin da quando era ragazzina. c. e.
: ampie stanze sotterranee, stenebrate appena da cupe lanterne rosse, che alludano sinistramente
chi lo sa? mi ha fatto accompagnare da costui la contessa poerio. io non
comprimono la vena incisa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
un recipiente (che contiene la sostanza da scaldare o cuocere) nel liquido (
in un altro recipiente, in modo da fare evitare al primo il contatto diretto
a bagno-maria. = comp. da bagno e maria, forse il nome di
l'olmo): raggiunge un'altezza da 12 a 15 m, ha fusto
chiama perlaro. = deriv. da bàgola 4 bacca '; è voce sett
friulana, trentina, emiliana), da cui il vecchio termine scient. bagolarus
lomb. e ven., deriv. da bàgola 4 ciancia, fandonia '.
. segneri, iii-3-198: si ha da stare in veglia le notti intere per
, con bagordi in mano, accompagnati da molti strumenti e varii, e coronati tutti
vescovato cum onore e degna pompa, contenti da bologna se partirono. bandello, 2-18
, 1-431: del resto bagordo viene da bigordo, che vuol dire asta.
fr. ant. behort (deverb. da behorder 4 bagordare, giostrare'),
si costumava quasi per tutti gli uomini da bene. bandcllo, 1-3 (i-44
baretti, 2-297: per negarmi un fatto da me narrato con particolarissime circostanze, e