voce dotta, lat. tardo limitanèus, da limes -ìtis i confine '.
la legge del minimo formulata nel 1905 da f. f. blackman riguardo alla
di una porta, costituita per lo più da una lastra di pietra, di marmo
mezzo de'due cani. s. bernardino da siena, ii-262: l'agnello immaculato
s'ugnesse e dua limitari dell'uscio da ogni lato di ciascuna casa. caro
la nicchia della madonnina, le mole da mulino. bonsanti, 4-50: l'
venuto, e fosti similmente vinta da me, quando qual nuovo ospite mi
dantesca], perché poi invogliato, entrasse da sé... anche qui,
8-163: l'anima, intenta e affascinata da quella sacra intimità con le cose,
sepolcro, per essersi arrisicato di dissuaderlo da quella guerra. leopardi, 21-5: tu
. limitdris * relativo ai confini '(da limes -ìtis * confine '),
liminàris 'relativo alla soglia '(da limen -inis 'soglia ').
sì come ciascuna arte e officio umano da lo imperiale è a certi termini limitato,
a certi termini limitato, così questo da dio a certo termine è finito. boccaccio
essere il peccare, e quello essere assoluto da ogni strettezza di regola; il che
142: tutti i beni son limitati da inviolabili confini. chi non li riconosce
della giurisdizione] è limitatore colui che da nulla è limitato, cioè la prima
infinita capa- citade infinito comprende. marsilio da padova volgar., i-xi-7: melglo
. serra, 1-i-119: in nessun conto da chi governa si deve limitare prezzo certo
racchiudere entro determinati limiti spaziali; fare da confine o da termine definito. -
limiti spaziali; fare da confine o da termine definito. - anche: fiancheggiare.
»; la qual proposizione fu intesa sanamente da chi prima la disse, e fu
nella sua naturai costituzione o pur gonfiato da qualche piena accidentale. mazzini, iv-6-4:
g. morelli, 181: era più da commendare la sua virtù, che dove
e scandalo grande, ella sola era da tutti amata; e assai cose isconce di
le specie possibili, non essendo limitato da veruna di queste limitazioni. g. ferrari
è scienza infusa; e per conseguenza da essa non si può tirare conseguenza nessuna
. subordinata. foscolo, xi-1-196: da che le lodi e gli scritti del
delimitare, definire ', denom. da limes -itis; cfr. fr. limiter
pontefice, con commissione... da sodisfargli: ma questo limitatamente. leopardi
acquistati o che per lo avvenire acquistassino da persone esenti limitatamente, cioè per tempo
capacità limitate o di chi è vincolato da limiti intrinseci. -anche: manchevolezza,
gobetti, 1-i-232: il misogallismo imparato da alfieri si concreta nell'affermazione del concetto di
dolcemente portare, derivare... da un retorico concetto di fragile impotenza,
certa limitatezza sensuale. = deriv. da limitato. limitatista, sm. (
? i limitatisti dicono che fu limitata da cristo. falso. = deriv
. falso. = deriv. da limitato. limitativaménte, avv. in
non b). = deriv. da limitato-, cfr. fr. limitatif (
proprietà: il diritto di abuso è inseparabile da ogni diritto. michelstaedter, 880:
quella limitata fiducia del re, aiutato da suoi amici, fece scrivere dal segretario
racchiuso entro determinati limiti spaziali; delimitato da un termine definito. aleotti [tommaseo
, ma trasportata con mosse ardite, da un lato alla cerchia dell'alpi, dall'
bianco, limitato per tutta la lunghezza da una spalliera. 5. circoscritto
priorato, 3-iii-138: una conferenza limitata da durar solamente tre mesi o a'pirenei
pertinenza; ben determinato. francesco da barberino, ii-84: lo stilo in rime
. campailla, 20-18: non può da limitata intelligenza / capirsi appieno un'infinita
morigerato, parsimonioso. s. bernardino da siena, 712: la vita sua.
di dio non è stanca né limitata da costellazioni né da fisiche ragioni. s.
è stanca né limitata da costellazioni né da fisiche ragioni. s. agostino vólgar
di dispositivo per l'uscita delle acque da una condotta idrica, il quale ne
limitate? quelle le quali sono costituite da un dato foro, sia rotondo,
anche di costei è limitatore colui che da nulla è limitato, cioè la prima
: questo cerchio chiamasi 'orizzonte 'da una parola greca che vuol dire 'limitatore'
dispositivo atto a trasmettere il moto rotatorio da un albero di trasmissione a un albero
protezione di apparati e di impianti elettrici da un anormale aumento di corrente (limitatore
, sm.): dispositivo costituito da una rete elettrica fornita di due morsetti
). = nome d'agente da limitare; cfr. fr. limiteur,
produzione). = deriv. da limitazione. limitazióne, sf.
la temperanza] / con limi- tazion da esaltare. guicciardini, ii-155: avendo il
d'annunzio, v-3-253: certo, da una limitazione può nascere la più vasta
con le opportune limitazioni, cioè quando da quella opinione, ridotta in pratica,
non ne derivi al prossimo male alcuno da cui sia dovere guardarlo. muratori, 1-8
ampliazioni, limitazioni, inventate e promosse da gli interpreti, trattatisti e consulenti.
l'essenza sia per resistenza, dipende da un essere necessario, infinito, eterno
non sia per agire con tale potenza da rendere (come fra'bruti) necessario
11. elettron. azione compiuta da un limitatore. 12. gramm.
quali deve essere inteso il concetto espresso da un nome, da un verbo o
inteso il concetto espresso da un nome, da un verbo o da un aggettivo.
un nome, da un verbo o da un aggettivo. 13. locuz.
lat. limitatìo -ónis, nome d'azione da limitare; cfr. fr. limitation
: impedimento, ostacolo. francesco da barberino, ii-247: non lauda di pietà
di « realizzazione » segna un limite da cui tutti gli altri « regionalisti »
che reali e patenti, perché nascano da un viale overo da un piccolo fosso o
, perché nascano da un viale overo da un piccolo fosso o pure da una
viale overo da un piccolo fosso o pure da una piccola linea di terra più elevata
giunsero al limite della campagna, segnato da un muric- ciuolo coronato e difeso dal
a imagine di lei, / su da l'estremo limite, una nube / pallida
di 90°, quando un raggio luminoso passa da un mezzo trasparente a un altro più
(al contrario, se il raggio passa da un mezzo trasparente a un altro meno
limite nel passaggio di un raggio luminoso da un mezzo trasparente a un altro rispettivamente
]: parlandosi del passaggio della luce da un mezzo in un altro meno rifrangente
diretto con la fiamma (e variano da gas a gas). -limite di elasticità
, ii-9-164: quella donna spira moralità da tutti i pori, trasuda dio da tutte
da tutti i pori, trasuda dio da tutte le cose. e basta,
fissi a un giogo interno e tesi da dentro sino al limite dello spezzamento. gozzano
mazzini, 86-271: il corpo, decretato da dio come limite dell'individuo e mezzo
« scoperta », ossia della verità da lui affermata, e spesso le dà o
confine che separa una zona costantemente innevata da un'altra che è coperta di neve
più distanti dall'eclittica nell'orbita descritta da un pianeta. manfredi, 1-256:
funzione quando la variabile o le variabili da cui dipende si avvicinano a un valore
gode della proprietà di non essere superato da (o di non essere superiore a)
o maggiore) di esso è superato da (o è superiore a) qualche numero
: bastone, asta che si ricava da tale arboscello. redi, 17-105:
gli spuntoni. cicognani, 2-133: da ogni parte vengono, alla spicciolata,
il miglioramento. = deriv. da marruca. marruchéto, sm. macchia
marrucheto di faccende. = deriv. da marruca. marrucini, sm. plur
, vestini, precuzi, marsi, da un nome solo è chiamata a nostri tempi
/ per mezzo a tacque e tonda da le nere / o bionde chiome l'aure
cecchi, 1-ii-194: e'si part'or da lui, / si può dire,
. = etimo incerto, forse da connettere con il fr. maroufle *
, fanalini, accumulatori scarichi; e da quel momento cominciava l'ascesa della macchina
iv-406: * marrugone ': termine dialettale da * marruca ', nota pianta
voce di area sett., deriv. da marruga. marsa (marza),
del marsala. = denom. da marsala. marsalétta, sf.
. marsalétta, sf. vino da pasto di alta gra dazione
di marsala. = deriv. da marsala, col sufi, professionale -ista.
tagliare fortezze. = comp. da mar [ra] 1 e secure,
dell'inno rivoluzionario, composto e musicato da c. j. rouget de lisle nel
ebbe larga diffusione dopo che fu cantato da un battaglione di volontari di marsiglia entrando
, ii-6-155: se nella canzone a cola da rienzo [petrarca] avesse celebrata la
: appennini di liquide turchesi / chiudon da un lato il candido villaggio / coi suoi
marsina, sf. abito maschile da cerimonia, di colore nero, con
-anche: abito di foggia analoga indossato da camerieri e domestici. mazzini,
conservatorio portavano una uniforme non poco dissimile da quella dei commissari di polizia, vale
de marchi, i-142: il sarto da uomo stava piluccando una marsina sotto la
'frac ', cioè « l'abito da sera »; e il nome sta guadagnando
tanto di fiore simbolico all'occhiello, da vero poeta. pirandello, 8-382: la
babbo servivano per comperarsi una marsina usata da un rigattiere, siccome aveva trovato lavoro
tale abito (è quindi in abito da cerimonia o appartiene a un ceto elevato
falde sollevate. magalotti, 1-179: da principio i soldati, e poi a poco
del guardaroba, le donne vestite da sera li aspettavano. = deriv
e si ghé nome scardole e marsioni / da star pezo a disnar, se mal
dove vi entra un pernuzzo, che assiculo da vitruvio, marsione si chiama da noi
assiculo da vitruvio, marsione si chiama da noi. = voce dial.
usata dagli arsenalotti di venezia, forse da riconettersi con marsione1. marsipobranchi,
, vestini, precuzi e marsi, da un nome solo è chiamata a nostri tempi
una marsupializzazione. = denom. da marsupiale. marsupiali ^ zazióne,
che si usa nella terapia delle cisti da echinococco, con lo scopo di stabilire un
o purulenta. = deriv. da marsupializzare. marsùpio, sm.
su gli andamenti degli studi -4 mette da parte un po'di marsupio per gli
1-194: ebbene,, che volete da me? io non ho più nulla;
gestazione. 5. ant. boccia da alchimista. garzoni, 1-143: con
. 2. locuz. fare da marta • e da maddalena: v
. locuz. fare da marta • e da maddalena: v. maddalena1, n
sanudo, ii-1319: avea ricevuto una lettera da madona dora tea contessa di corbavia,
250. idem, iii-1074: scoperti da le guardie nostre, esso procedador,
sanissimo, el cardinale grimani, ritornato colerico da venezia ad orvieto, come si avesse
si avesse auto una stocata al cuore da uno martiloso, è cascato morto. soderini
, se noi crediamo a'dipintori, da gli apostoli di dio e ora da gli
, da gli apostoli di dio e ora da gli spagnuoli montagnuoli e da martellosi.
e ora da gli spagnuoli montagnuoli e da martellosi. boterò, 1-1-100: gli
cerimonie finite hanno, / si ritorna ciascun da la sua parte; / né v'
al fiero marte. caro, 12-189: da l'altro canto enea, non men
egual marte. tasso, 6-55: da i giudizi dell'incerto marte / vede pender
in ordine di distanza dal sole, da cui dista mediamente 227, 80 milioni
analogismo della natura richiedesse d'essere accompagnato da un paio almeno di lune. calvino
vidi [la luna] che si staccava da tutte le altre luci celesti e stradali
marte e venere, come una sforacchiatura da cui la luce s'irradia, ma una
. -giallo di marte: colore costituito da ossido idrato di ferro unito con gesso,
pranzo del martedì grasso, feci una corsa da piazza statuto alla gran madre di dio
247: il busso delle armi si udiva da lunga: il polverio era grande e
martellamento gli ricondusse in mente la sala da pranzo. -suono di campane a
di campane a martello. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
sue lettere. = comp. da martellare e dilaniare (v.).
cori martellanti, non era del resto da buttar via. -scandito in modo
più in vista di un assalto successivo da parte delle fanterie). panzini,
, xxxviii-320: venne il sospir alor da la fucina / del gran fabro ch'a
ventre, ascoltate le spalle e martellato, da tutte le parti, quel corpo bianco
quando lo re lo vidde abbattuto dinanzi da sé in terra, con molto vigore
vedendo che l'avversario avea buoni denti da mordere ed era a prova di botta
a spizzico, diradando la fustaia, così da esporla a tremenda rovina in caso di
. pascoli, 194: come colpi da remota strada / di spaccapietre, il
, 101: « e vi pare siano da ridicolizzare i provvedimenti? » martellava l'
sostegnon penitenza, / tu vedrai ben perché da questi felli / sien dipartiti, e
martellato, / or di sopra or da lato: / dentro e fuor sempre acciaccato
sua faccia candida e pulita. antonio da ferrara, 136: la dolce passion che
voglia di perforare nel di là, da cui ci separa una membrana piena di sangue
-rifl. recipr. s. bernardino da siena, 260: egli s'acorda questo
sulla selce. fenoglio, 1-161: arrivò da fuori, ma da basso e lontano
, 1-161: arrivò da fuori, ma da basso e lontano, uno scoppio di
. marradi, 409: ancor martella / da tutti i templi ogni campana. chiesa
. querini, ii-146: or qui è da far intendere gli amarissimi casi, per
buona vecchiarella. / speculative cose e da dottore / son, che mai sempre dentro
infaticabile avversario. = denom. da martello *; cfr. fr. marteler
e sospiri. = deriv. da martellare. martellataménte, avv. letter
ignudo un'ancudine martellata con braccia robustissime da due fabbri. graf, 5-981: io
sul petto, su quel petto martellato da duro sasso, faceva l'insidioso comune
gli scudi, martellati e pesti / da tant'armi lanciate. tozzi, v-205:
: - 'suca baruca, che sa da carne, done... '.
, 52: notate il parlare osservato da origene e da gregorio, che il diavolo
notate il parlare osservato da origene e da gregorio, che il diavolo è chiamato
dargli tregua. = nome d'agente da martellare. martellatrice, sf.
follone. = nome d'agente da martellare. martellatura, sf.
colori. -segno, impronta lasciata da un martello o da un corpo contundente
, impronta lasciata da un martello o da un corpo contundente. chin. scol
, martellature, rimesse, in particolare da gli orecchioni in su.
su un'incudine di bronzo, e battute da una mazza meccanica, anch'essa di
, operazione consistente nel marcare gli alberi da abbattere con un martello apposito, che
dell'ignoranza. = nome d'azione da martellare. martellétto, sm. martello
zingaro sperando di portargli via il martelletto da stagnare, o un pezzo di stagno.
3. percussore che, nelle armi da fuoco moderne, provoca l'esplosione urtando
di un feltro, la quale, azionata da uno dei tasti del pianoforte (o
dispositivo proprio di determinati tipi di macchine da stampa, che serve a spingere la
spingere la carta a contatto col carattere da stampare. 10. locuz. essere
anima che sappia nulla né dell'unguento da calli né di quella martellianerìa. =
di quella martellianerìa. = deriv. da martelliano, col sufi, -eria, che
metr. verso martelliano: verso composto da due settenari piani, che corrisponde al
oggigiorno con troppa ri- strettezza denominato martelliano da un bolognese che nel tempo della letteratura
. martellina1, sf. martello da muratore, for nito di
era scoperta la storia, con una martellina da muratori che era quivi, percosse alcune
una sorta di martello d'acciaio che da una parte ha la bocca, cioè
ha la bocca, cioè il piano da picchiare, e dall'altra il taglio;
di muratori. zabaglia, 1-19: martellina da tagliare mattoni per uso di pavimenti,
una martellina in mano. -martello da fabbro ferraio. bandi fiorentini, x-24-30
. bandi fiorentini, x-24-30: martelline da mulini, zappali, picconi. d'
[s. v.]: 'martellina da mulini': termine di magona. ferrareccia
ferriera '. 2. martello da scultore e da scalpellino, fornito di
2. martello da scultore e da scalpellino, fornito di due teste,
maio, i picchi, le martelline da denti, le seste, la scquadra.
. 3. nelle antiche armi da fuoco portatili, piccola piastra d'acciaio
con la martellina. = denom. da martellina1. martellinato (part. pass
pietra naturale. = nome d'agente da martellinare-, voce registr. dal dizionario
e ornamentale. = nome d'azione da martellinare. martellino1, sm. piccolo
, sm. piccolo martello. dino da firenze [tommaseo]: poi fece levare
quello che batte le ore negli orologi da tasca segnatam. 'mi s'è
si tendono le corde, fatte vibrare da altrettanti pezzi di grosso filo metallico,
piantare il magliuolo tolto del duro e da ogni parte capitato, e per questo
in firenze, come ancora in siena da principio, risguardava i soli venditori privati.
per la quale finestra, tanto larga da passarvi un fiasco, il vinaio, aperto
di noce di guscio molto duro, da doversi quasi romper col martello.,
martello., = deriv. da martellox. martellio, sm.
e spavalda della 'cucaracha 'che, da un capo all'altro del film,
suo cuore. = deriv. da martellare. martellista, sm.
martello. = deriv. da martello *. martèllo1 (ant
le martèllo). attrezzo elementare costituito da una piccola mazza metallica, per lo
nella forma più comune la mazza reca da una parte una superficie piana (bocca
alla varietà della foggia abbiamo il martello da fabbro, da legnaiolo, da falegname
foggia abbiamo il martello da fabbro, da legnaiolo, da falegname, da muratore,
martello da fabbro, da legnaiolo, da falegname, da muratore, da orefice,
, da legnaiolo, da falegname, da muratore, da orefice, da calzolaio
legnaiolo, da falegname, da muratore, da orefice, da calzolaio, ecc.
, da muratore, da orefice, da calzolaio, ecc. laude,
il senescalco,... fattosi dar da quello che lo seguiva, che per
il castello, rincudinella, l'incudine da 'l corno lungo, il martel da pena
da 'l corno lungo, il martel da pena, da bocca piana, da
corno lungo, il martel da pena, da bocca piana, da bocca tonda,
da pena, da bocca piana, da bocca tonda, la curtola da la costa
piana, da bocca tonda, la curtola da la costa. idem, 498:
sarà destinato il martello. * martello da battere a mazzetta ': il martello
martelli di più forme, cioè martello da tasso che batte per piano e altri
con penna mezza tonda. 'martello da legnaiuoli ': una sorta di martello di
non molto grande, di forma quadrangolare, da una parte con la bocca piana da
da una parte con la bocca piana da picchiare e dall'altra col granchio per
e piegata alquanto allo'ngiù. 'martello da mettere in fondo ': una sorta
metallo e renderla piana... 'martello da tirare': una sorta di martello di
e nella estremità mezza tonda, usato da coloro che lavorano figure e altre cose
martello delle aggiudicazioni, stava la tromba da « trombettare » l'asta. piovene
le piante destinate al taglio, sia quelle da impiegare come matricine. -arte
taglio come le martelline de'muratori, ma da tutte due le parti finisce in una
li ordegni chel fa sonare. giuseppe da capriglia, 26: l'asta del
a otto faccie, lunga quanto sarà da una colonna all'altra; questa avrà un
undici tocchi, ch'era l'ora disegnata da renzo per levarsi, s'alzò mezzo
. agostino, a s. antonio da padova e a s. tommaso d'aquino
i-227: dio vi tenghi sano, sciolto da martello e in grazia de tutti li
venire in rabbia per credervi che procedeno da qualche mio martello, vengano dal pensare
, vi-347: chi è messo in zambra da la fante, chi trattone dal famiglio
avete prestata ad una giovine attrice teatrale da voi vagheggiata e con me stizzita,
ancudine e staffa: non perché facciano da martello, da ancudine e da staffa
staffa: non perché facciano da martello, da ancudine e da staffa, o perché
facciano da martello, da ancudine e da staffa, o perché si assomiglin gran fatto
. martello d'acqua: dispositivo costituito da un recipiente di vetro di foggia particolare
in uso nell'età medievale, composta da un manico di varia lunghezza e da
da un manico di varia lunghezza e da una testa a penna, di forma quadrangolare
costiera che, in corsica, serviva da osservatorio e da rifugiocontro i pirati.
in corsica, serviva da osservatorio e da rifugiocontro i pirati. 21. mus
. nell'atletica leggera, attrezzo formato da una sfera di metallo del peso di almeno
, n. 3). -martello da roccia: attrezzo alpinistico con manico corto
con manico corto, munito di laccio da infilare al polso o da legare alla
di laccio da infilare al polso o da legare alla corda che serve per l'immissione
e l'estrazione dei chiodi. -martello da ghiaccio: con manico più lungo e con
geologico: martello perforatore che è costituito da un affusto telescopico e la cui punta
-martello elettromagnetico: macchina operatrice costituita da un solenoide che al passaggio della corrente
-a martello: adoperando questo strumento (da solo o con altri attrezzi) per
il filippo porta varie operazioni, le quali da una parte accrescono la spesa del monetaggio
. pea, 11-23: il piede da quella parte appena imboccato nel calzare,
voi non avete il martello di farvi da voi stessi la carriera. -provare
: distruggereirreparabilmente. giamboni, 4-252: da questi cotali cavalieri, chiamati veliti,
, i leofanti di dietro punti, e da coloro che li menavano non possendo essere
i-317: non può imaginarsi la consolazione da me sentita nel ricevere buone novelle d'
nievo, 1-252: godeva di vederlo liberato da certe melanconie che gli davano martello principalmente
, 3-111: la morosina si levò da letto pensando a quelle due scapestratene,
, ma accompagnato, se ricordate, da molti esempli, che ognun di loro in
ho uno spasimato martellaccio, om'è da credere. = voce dotta, lat
di area italiana e romanza occidentale, da accostare a mallèus 4 maglio ';
sul tessuto. = deriv. da martello1', voce registr. dal dizionario
rinvenuta: martensite già decomposta, costituita da ferrite e cementite, il cui rinvenimento
l'opere sue. = deriv. da marte1. marti1, v.
[castagneda], i-19: partì da melinde per calicut, un marti venti quattro
portento dell'india, che traendo l'appellazione da un marte fiero, ha l'inclinazione
vincerebbe. = deriv. da martidio. marti dio, sm
. martigèna (ovidio), comp. da mars -artis 4 marte 'e dal
. 2. scherz. orologio da tasca grosso e scadente; cipollone.
dicesi familiarmente e scherzevolmente un grosso oriuolo da tasca. = peggior. del nome
la 4 martinèlla '(credo io, da sonare a martello) e colla insegna
, consistente in due ruote dentate azionate da una leva, che serviva per tendere
n. 3; voce registr. da l. ugolini. martinétto, sm
agiscono direttamente o mediante riduttori sull'asta da sollevare (martinetto meccanico) oppure per
cilindro, che subisce la spinta esercitata da olio in pressione fornito da una pompa
spinta esercitata da olio in pressione fornito da una pompa (martinetto idraulico) o
martinetto idraulico) o la spinta esercitata da un congegno ad aria compressa (martinetto
, 450: 'martinetto': negli scali da costruzione, apparecchi idraulici o pneumatici (o
bambine, di cinturine o di martingale da scolarette. pratolini, 2-410: uscendo indossa
: uscendo indossa un cappotto attillato, da giovinetta, colla martingala. 3
ciascuna di quelle sar- tiette che fanno da controstaglio al bastone di fiocco, tenendolo
fr. andreini, 166: voglio dar da desinare a certi amici miei, che
montale, 9-71: il vecchio cavaliere ripeteva da sempre / tra un bourbon e un
, 1-4-63: una legge, detta martiniana da martino bernardini che la propose, escluse
. e. cecchi, 5-91: da poco aveva lasciato nella basilica la santa
, per sollecitazione di s. giovanni da capistrano, allo scopo di promuovere la
il conducente gli fece ih al cavalluccio, da rattenerlo un poco, e intanto,
san miniato al tedesco. -fare da martinicca, mettere la martinicca a qualcuno
, con l'aiuto degli uomini a far da martinicca, che senso amaro rimettere il
e universale; e con le quali faceva da martinicca al marito dopo avergli dato l'
. stor. sistema mistico-filosofico, influenzato da magia, cabalismo e neo- platonismo,
le nostre scatole a vernice di martino da quattro ruote. d'annunzio, vi-323
toscana dieci paoli. così detta perché da una parte portava impresso san martino a
15. = lat. martinus, da mars martis * marte '(dio della
specie, dalle piume meravigliose, fischian da rompere i timpani. specialmente un martin
instabile fortuna, / chi può fuggir da la tua rete ascosa? /..
la martira. -rifl. antonio da ferrara, 69: avarizia, per cui
mar tirano. = denom. da martiro, var. di martirio (v
, sono ancora tutto dì. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
-martire di desiderio: colui che, animato da un ardente amore di dio e del
: tutti gli altri martiri sono proceduti da lui. tommaseo [s. v.
paga largamente di persona. marsilio da padova volgar., ii-xm-39: dimi,
.. l'individuo che gli sta da vicino. carducci, iii-17-6: la realità
pellico. gioberti, 1-ii-69: sono da scusare, se ci vollero più anni
scelta o a una decisione presa) da fastidi, noie, preoccupazioni, o è
noie, preoccupazioni, o è tormentato da sofferenze fisiche, morali o esistenziali, o
morali o esistenziali, o è perseguitato da contrattempi, calamità e sventure, o
, 352: quando e'sarà da voi, che di cose si hanno a
antipatia per l'uno, che si alimenta da una inesplicabile e capricciosa predilezione per l'
, 8-30: il barcheggia si atteggiava da martire, fremeva, inveiva nei caffè e
dell'ingiuste scomuniche che avrebbe dovuto soffrire da papa alessandro iv. mazzini, 12-135
tirei. = deriv. da martire, col sufi, -eo (dal
altrui faccia male. = denom. da martirio. martìrio (ant.
. morte violenta, provocata per lo più da torture rivolte a estorcere l'abiura,
torture rivolte a estorcere l'abiura, subita da un cristiano in testimonianza della propria fede
giure divino o positivio e trovatola comandata da dio, così la tengo e credo,
in un giorno, in un luogo, da un medesimo tiranno furono coronati del martirio
, le di cui volte sono sostentate da trentasei colonne di marmo. 2
. morte violenta per lo più provocata da tormenti strazianti (anche con riferimento al
/ giuso in cieldauro; ad essa da martiro / e da essilio venne a questa
; ad essa da martiro / e da essilio venne a questa pace. frezzi,
figliol fusson redenti. s. caterina da siena, iv-200: prego io il dolce
per martirio gli fecion confessare. paolo da certaldo, 332: s'appartiene al giudice
buone e con le cattive, d'ottenere da quel tristo che finisse d'infliggere il
di rivolgere al municipio un'istanza firmata da tutti gl'inquilini. 4.
, incessante, prolungato). francesco da barberino, ii-160: colui è saggio,
martìro, sorto dalla fantasìa, alimentato da questa, e sempre in novìssime foggie,
torma in uno medesimo martirio. felice da massa marittima, 35: martiro e
dei ladri e che mi si stringeva da canto ad ogni scoppiettio della frusta. pascoli
il 28 ho un altro martirio, da subire: a roma! ojetti, ii-212
il disco inciso, e c'è da mettersi le mani nei capelli. soffici,
(anche con riferimento alle pene causate da un amore non corrisposto). -per
delusione, ecc.). giacomo da lentini, 42: ormai risponda -mandatemi
. giacomino pugliese, 194: sì che da voi non anso partire, / e
fosse spento / dal freddo tempo e da l'età men fresca, / fiamma e
... infermo ero e lontano / da tombe amate udivo... dei
, uguale e piano, / sommosso da improvvisi lagni; / e, solo
men triste. gozzano, i-1300: da qualche giorno invece sono amaro e cattivo.
eugenio che non si lasci passare veruno da borgoforte se non è soldato, con
pianto, e quei dolci martiri / da le vermiglie labra più che rose, /
sia possibile dentro la maschera soffocante che da noi stessi ci siamo imposta.
scaltrezza del martirio lento, / non da morbosità polsi riarsi. idem, i-282:
missione. = deriv. da martirizzare. martirizzante (part.
cipriano a cartagine furono martirizzati. vito da cortona volgar., xxi-751: desiderava
poi mi facesse tagliare il capo. ricciardo da cortona, 70: oggi non si
, 1176: 10 ho sentito dir da più persone / che agnesa, la qual
: forse questi ciuffi supertiziosi, veduti da quel diodoro, il quale...
, a quell'essere umano che, vinto da una morbosità orribile, martirizzava la sua
sua persona, dormendo cinto il corpo da un aspro cilicio e dormendo su la terra
quello [l'accademia] è luogo da dilettare e non da martirizzare con i
accademia] è luogo da dilettare e non da martirizzare con i studi austeri il popolo
, 6-332: il saggio mette o ha da mettere ogni suo sforzo per comandare l'
cose a vele gonfie, vi martirizzerete da voi stessa in modo che, prima d'
moderare (una passione). ricciardo da cortona, 73: così voi, care
lusso qui martirizar le brame / sa da man feminil cerchio girato, / che de'
ivi conobbi abba ghebrà michael, martirizzato da abba salàma fra gli uollo sotto 11
convertiti dal vescovo anglicano hannington, martirizzato da muanga nella prima persecuzione d'uganda.
sperimentò l'unico miglior mezzo per liberarsi da tutt'e due questi atroci mali nella
infossati sempre di più. -colpito da un immane flagello; devastato, distrutto
n. franco, 7-46: mentr'io da sì fatti martìri mi vedea ripercosso,
tutti. = nome d'agente da martirizzare. martirològio, sm.
dì che la diceva, era santo antonio da padova. buti, 2-531: questo
pubblicò un martirologio. s. carlo da sezze, ii-399: la vigilia della
. tardo p. aptupoàóyiov, comp. da p. àpxop-upo <; 'testimone,
moderni martirologisti. = deriv. da martirologio; cfr. fr. martyrologiste.
nuovo sardanapalo. = deriv. da marte (dio della guerra), col
(martes zibellina). giovanni da uzzano, i-9: pelli di martora il
: tanto, non c'era più nulla da cacciare. torquato gli aveva proposto di
12-7-185: differiscono le pelli di zibellino da quelle delle congeneri mustele in questo,
angosciare. - anche assol. onesto da bologna, lxv-3-49: l'amore per piazente
, 1-500: c'è chi sogna da anni un dolce amore, e per quello
quello si martora. = denom. da martòro (v.). màrtore
ebbono per vescovo. s. bernardino da siena, 47: maria è circundata a
, di confessori: tutti le stanno da tomo, dandole dolcissimi e soavi canti
per comperare uno farsetto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
nostri martori, che non son buoni che da menar le gambe]. tommaseo [
v.). = deverb. da martorare-, cfr. anche lat. crist
regno '. innamorati, travagliati, martirizzati da amore. 3. persona sprovveduta
undici milia vergini beate / che davanti da dio fanno lumera, / in roba di
cagione fatto pigliare e crudelmente martoriato giovanni da strata. diodati [bibbia],
seno il disgraziato bicchiere. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
anatomico scalpello / nel viscere = deriv. da martoriare. da offendersi e diversi modi da
nel viscere = deriv. da martoriare. da offendersi e diversi modi da martoriarsi ed ammazzarsi
da martoriare. da offendersi e diversi modi da martoriarsi ed ammazzarsi.
facevano strazio di me come d'una cosa da guadagno; il bisogno brutale tagliava e
dimostrargli coi registri alla mano che di parte da dividere non ce n'era più per
- anche assol. s. bernardino da siena, 825: egli [l'uomo
[della pazienza]. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
il cuore. = denom. da martorio1. martoriato (part.
continente del mondo, ogni giorno martoriato da un popolo che ha perso il senso
nudi parossistici, martoriati però, mutilati da un martello rabbioso. marotta, 4-54
dai bombardamenti aerei, era quasi tutta da rifare. 4. interamente occupato
! 5. figur. angosciato da pene o travagli interiori; addolorato per
: ella distese il corpo / martoriato da i ricordi atroci / su quel nulla
idem, ii-730: non aveva altro da aggiungere al proprio convincimento martoriato ma
fuor dalle mura di città, scortato da ascari e riconsegnato al suo martoriatore.
martoriatore. = nome d'agente da martoriare. martorio1 (martòre,
menatolo, per ciò che malvagissimo era da tutti tenuto, senza indugio messo al martorio
mal loro, / se ne va esente da tanto martoro. anguillara, 3-90:
dal martorio, che per ordine d'anton da leva aveva avvelenato il delfino. [
leva aveva avvelenato il delfino. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
martori a cui assoggettiamo specialmente le bestie da tiro. 2. per estens
: certi de'can nemici empi animali / da tutto il vicinato a concistoro / ratti
agio apreso con assai martore. ruggerone da palermo, 165: ben agia lo
le femine. = deriv. da mortorio, per dissimilazione; cfr. roman
corpo consumato, più che dalla tisi, da una martoriosa disperazione. =
disperazione. = deriv. da martoriol. martorizzare (ant.
aretino, 17-88: in cotal mezo da chi ne aveva commissione, ordinossi gli
ne aveva commissione, ordinossi gli istrumenti da martorizar la constanzia de i fedeli. saraceni
vergogna loro. = denom. da martoriol, col sufi, frequentativo.
2. per estens. tormentato da acute sofferenze fisiche, o anche dalla
questa notte empirmi lo stomaco a scorpacciate da taverna e scacciarmi la sete a salassate
lato. siri, iv-1-150: ricevette da lui in dono una veste di scarlatto
., -che non ha niente da fare e che sta tutto il tempo a
in molti dialetti vale stupido, scimunito, da poco. beltramelli, ii-276: ella
vocaboli del genere. = deriv. da martuf [f] o, col suff
, in partic., la biblioteca da lui fondata in firenze (biblioteca marucelliana
= voce napol., deriv. da maruzza, col suff. -aro, proprio
. = voce napol., da maruzza. maruzzo, sm.
. scappi, lxvi-2-20: si ha da avertire come sotto l'ultimo ordine
l'ultimo ordine delle tavole ha da essere una marva overo spartura tramezata
ripensato in italia con qualche originalità soltanto da pochi solitari come antonio labriola e rodolfo
pensiero marxista. = deriv. da marxismo-, cfr. fr. marxiste,
contrario!). = deriv. da marxismo-leninismo. marxisticaménte, avv.
sostanzialmente d'accordo; se non col da me odiato sempre, anche quando scontavo
campo degli altri. = deriv. da marxista. marxistizzare, tr.
e marxistizzarli. = denom. da marxista, col suff. frequentativo.
di 2-3 gemme, che, foggiato da una parte a scalpello, a becco di
dicesti. = deriv. da marzo1 (perché è in questo mese che
de le some del mazzacotto. giovanni da uzzano, i-21: marzacotto da fare
. giovanni da uzzano, i-21: marzacotto da fare vetro, il cento, a
statuti senesi, ii-353]: mazzacotta da bicchieri, del cento a peso, soldi
intero del covo è reso molle e caldo da un copioso strato di piumino. d'
l'ho [il gallo] allevato da piccino, / che gl'era barbagliuto e
, tocherà maladizioni. = deriv. da marzo1. marzamina, sf.
maturazione mediotardiva, tipico del trentino, da cui si ricava un vino di
addirittura opposto al teròldego. = da marzinin, villaggio della carniola, da dove
= da marzinin, villaggio della carniola, da dove il vitigno si diffuse; cfr
toli imo di marzapane, puote pesare da occhie 2 e mezzo al sopraddetto peso
vernaccia. giovio, i-300: cavarete da mano al pretino un par di marzolini
marzapanetti (numero 12) per quando veniva da noi, adesso glieli mandiamo acciò non
1-616: la pianta pregna, e marza da levante / nodi spessi, ch'e'
biette serrare. = denom. da marza1. marzaria, sf.
accinti. sanudo, xxii-677: zuan da la nave marzer. a. caracciolo,
primavera. = = deriv. da marzo1, col sufi, -osco-, cfr
o famatica ». = deriv. da marzo1 col sufi, -aiico; cfr.
e sole). = denom. da marzo1, con la desinenza dei verbi frequentativi
di marzeria '. = deriv. da marzo1. marziale1 (ant.
: essendo state queste terre di qua da monti che voi dite, da molti anni
di qua da monti che voi dite, da molti anni in qua continuo ricetto di
, ed a'nemici, / fér da le mura marziale invito. tasso, 7-63
, ix-84: alcuni delli conseglieri cesarei da queste proposte mossi entrarono in qualche pareri
il nemico e teme d'esser vinto da lui. siri, 17: troppo
luoghi, per difenderli con solide costruzioni da l'insulti dei nemici e dagli sforzi degli
de mori, 66: questi, che da l'augusto / suo genitor ferrando il
bellicosi galli, /... / da la cui forte destra / se piantate
a tutti gli altri marziali gesti che da voi veggiamo ordinati [ecc.].
stigliani, 2-366: dunque stata da me molt'anni sia / culta l'arte
/ acciocché penda poi la fama mia / da un fil sì frale? ciampoli,
[il pittore] intenderà che ha da rappresentare il marzial crudele, il venereo
terra, ma acquisitizio per lo più da mescolanza di croco marziale. spallanzani,
avanzerei a'marziali, che in questi casi da tutti gli autori lodati vengono. morgagni
= voce dotta, lat. martiàlis, da mars martis 1 marte '(dio
di marte. = deriv. da marziale1. marzialità, sf.
, conflitto. = deriv. da marziale1. marzialménte, avv. in
borse di vimini, caschi marziani e da go-kart. 2. bot.
occhiali neri, che aveva una risata meccanica da tòni. landolfi, 15-m: -guardate
romolo e remo dopo essere stata fecondata da lui, e in seguito come il
la natura avversa); che discende da marte. s. agostino volgar
di giove, o 'l marzio lupo / da le reti rapisce un agnelletto. d'
= voce dotta, lat. martlus, da mars martis * marte '.
, consistente in una pallottola di piombo da lanciarsi con una specie di balestra.
operamento del piombino è ancora a'giovani da dare, perché in illirico furo già due
marzo dinanzi che morisse). folgore da san gimignano, xxxv-n-408: di marzo
mese di marzo. ariosto, 24-63: da l'altra parte, ovunque il saracino
al primo mese il nome di marzo da marte suo padre. leopardi, iii-205:
suo padre. leopardi, iii-205: da marzo in qua mi perseguita un'ostinatissima debolezza
d'annunzio, v-1-256: perché ti separi da me com'io mi sradicai da te
separi da me com'io mi sradicai da te cruentato, nella notte di marzo avversa
s'ebero due bue che noi riavemo da dondo loro lavoratore. velluti, 197
= voce dotta, lat. martlus, da mars martis 'il dio marte '
il marzocco. = deriv. da marzocco. marzocchista, sm. (
via san gallo. = deriv. da marzocco, n. 6. marzòcco
. rucellai il vecchio, 22: vedesi da via le infrascripte cose: gran numero
, ma per mostrare che noi siamo da ercole. varchi, 18-3-242: don filippo
gesso. pratolini, 10-199: calavano da monterivecchi folate di vento caldo, stormivano
. 3. figur. persona da poco, di bassa levatura. caro
, quantunque a petto al vostro sieno da barbacheppi, da caparroni, da marzocchi
a petto al vostro sieno da barbacheppi, da caparroni, da marzocchi più tosto che
sieno da barbacheppi, da caparroni, da marzocchi più tosto che da re, per
caparroni, da marzocchi più tosto che da re, per la grandezza loro si
: « che più nette paiono le pezze da agia- mento »; e qui lascio
periodico letterario fondato a firenze nel 1896 da angiolo orvieto e pubblicato fino al 1932
. locuz. -fare il marzocco; fare da o del marzocco', imitare il leone
: dato che voi fuste un marzocchino / da lettuccio, se non bracciuol di scala
un acquaio. = deriv. da martoco, dimin. di marte, dio
mise a mangiare. = deriv. da marzolino2. marzolino1, agg.
natura « marzolina » ch'è testimoniata concordemente da quanti lo conobbero. 3
il marzolino sia specie di grano appartato da gli altri grani, bianco, perché se
»: paragonavano i pregi dei grani da semina. 4. prov.
la neve marzolina. = deriv. da marzo1, con doppio suffisso. marzolino2
e qua hanno gran nome i marzolini da cavagliano. rappresentazione della natività di cristo,
e prosciutto e marzolino: / s'ha da bere e da mangiare. targioni tozzetti
: / s'ha da bere e da mangiare. targioni tozzetti, 12-8-59: i
pala '. = deriv. da marzo1 (perché si prepara prevalentemente in
, ve n'è un'altra chiamata da contadini di tre mesi, ciò è
: salvo speciali ragioni locali, è da consigliarsi la cultura autunnale piuttosto che la
marzuolus). = deriv. da marzo1. mas, sm.
o misto di legno e acciaio, da 12 a 30 t di stazza; motore
stazza; motore a scoppio o diesel da 2000 o 3000 cv., che gli
e per la posa delle mine (e da allora il suo impiego si è esteso
2. sf. ciascuna delle flottiglie formate da tali motoscafi. = deriv.
aggressione di un altro bambino, accompagnata da giochi sessuali (per lo più nella
sangue bovino, il vestiario è costituito da pelli di animali portate sulle spalle e
miner. tipo di porfido granitico composto da fenocristalli di plagioclasi acidi in una pasta
ricca di quarzo. = comp. da masan [ité] e por [firo
este, 2982: due [fornimenti da cavalli] di mascadizzo con franzetta.
sul ginocchio per buscare un'altra toppa da cucirsi al manto di pal
toniere. = deriv. da mascagno. mascagni, sf.
padre confessore. = deriv. da mascagno. mascagnino, sm.
228: 'mascagnino ': nome dato da reuss all'ammoniaca solfatica; sale trovato
sacchetti, 153: e 'l maestro da gialla / gli da la schiaffa /
: e 'l maestro da gialla / gli da la schiaffa / e araffa / e
casa d'una bella contadina; / e da certe granite mascagnotte / farsi far
ben complessa. = deriv. da mascagno (v.).
dell'estate. = deriv. da masqàl 'croce ', termine dell'ant
attrito dei finimenti sul capo degli animali da soma o da sella; guidalesco.
sul capo degli animali da soma o da sella; guidalesco. note al
a. casotti, 1-3-31: io son da quanto tullio contro verre, / ei
, io con la spada bravo, / da mandare i nemici per le terre,
mascalcìa, / che se gli avesse da dir: sbracia lucia. -impurità linguistica
. v.]: 'mascalciato': affetto da incomodi di salute, cagionoso.
salute, cagionoso. = deriv. da mascalcia, n. 4. mascalcire
infermità dei cavalli). dino da firenze [tommaseo]: un mio cavallo
genti a battaglia. = deriv. da marescalco con sincope. mascalése, agg
gr. \ i0lox
. ó <; 'mutilazione ', da jia- axotxl ^ cù 'metto sotto
un tegame '. = deriv. da mascalzone, col suff. -aggine che indica
lo mondo. = denom. da mascalzone. mascalzonata, sf.
& hussenot. = deriv. da mascalzone. mascalzóne (ant.
era seria e contegnosa, / ma da qualche mascalzone / si dicea ch'era
qualunque mascalzone può procacciarselo [il salame] da un momento all'altro. c.
fu là menato 'l perfido inumano / da una turba di schiuma di poltroni, /
se ne menaron. s. bernardino da siena, 694: colui...
di napoli non solo fu in mare da corsali travagliato quest'anno, ma da
da corsali travagliato quest'anno, ma da ladroni anche in terra, e con accidente
... se poche miglia lontano da bologna non fosse stato da alcuni mascalzoni
miglia lontano da bologna non fosse stato da alcuni mascalzoni assalito. c. gozzi,
certi mascalzoni, i quali erano venuti da coldalbore e da san petrognano, per
i quali erano venuti da coldalbore e da san petrognano, per esser con loro
bel tra tutti i visi, / da smirne con tre navi a quella festa /
s'aprì la prigione e ne fu tratto da due robusti mascalzoni che lo fecero salire
tu, con tutti gli altri dei / da la fortuna iniqua e mascalzona.
quel sia. = deriv. da mascalzone. mascara e deriv.
di s. giovanni. = da maskarràm, voce dell'ant. lingua letteraria
di ricotta di panna. -faccia da mascarpone: persona sfrontata, faccia di
... una mangia-dornii a faccia da mascarpone?... con un eterno
mandorle peste, / farina e mascavato da cristeri, / che mette in corpo a
in mascella inferiore o mandibola, costituita da un solo osso (mascellare inferiore o mandibolare
e quei pilucci che pur ora spuntano / da le mascielle così biondi e teneri.
strada, / passò la gola e uscì da una mascella. morgagni, 125:
istante stordito poi si alzò faticosamente; da una mascella leggermente ferita gli gocciolava un
d'onorata gente, / che discendea da quel linguaggio altiero / ch'uscì d'ima
. bini, ii-2-214: i bicchieri han da esser così fatti, / corpacciutoni e
e il seno de l'alpi. benvenuto da imola volgar., 1-6: aperseli
, 7-17: [aveva] arnesi etnei da assettar le vittime / con mascelle di
. 9. marin. collare costituito da diversi giri di corda, e anche
diversi giri di corda, e anche da armature di ferro o di legno,
quattro mascelle. -trarre grande vantaggio da una situazione. parabosco, 7-24:
cava i denti. questa è medicina / da far disnamorare a mano a mano,
d'alcun gigante. s. bernardino da siena, 152: in iscambio di
: prime paia (che possono essere da una a tre) degli arti toracici dei
17-97: - [questa lettera] viene da madonna anfrosina vostra...:
tale e tanto. = denom. da mascella. mascellata (massellata),
fusse morto. = deriv. da mascella. mascellóne (ant.
alla casa. = deriv. da mascella. màschera (ant.
tutte le civiltà occidentali e orientali, da ricollegarsi a riti magici, a cerimonie rituali
del portatore, sono completate ta volta da ùn cappuccio che copre tutta la testi
ne sono anche di gigantesche e rappresentate da soprastrutture di maschera che vengono portate
bandello, 3-20 (ii-368): da le spaventose mascare che al volto avevano
, lo rimandai per una di quelle da modena, poi lo feci andare per una
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 51: portano [le
la sua maschera propria; piglia quella da ussero co'baffi. ghislanzoni, 1-45:
a cui nessun grottesco moderno arriva neppur da lontano. e. cecchi, 3-120:
verde... maschera al viso da giovane e di bella fazione. landino,
perciò da'comici latini, ed in ispezie da quei che recitavan la parte di servo
. passeroni, 3-73: una maschera da scena / con sembiante vago adorno,
quanto all'anello, direi che fosse da farsi con grande affilatura, perciocché generalmente
, / con maschera d'un vecchio da brachieri. loredano, 2-23: gli errori
: entrò bruscamente un uomo in abito da maschera, col passo malfermo.
la subdola canzone che s'alzava / da masse di cordame, l'alte porte
simili domande di denari era stata fatta da ministri non per precisa necessità o utilità
. gozzi, i-13-65: nelle botteghe da caffè... in tempo di maschere
sanudo, lii-599: la sera fo ferito da maschere alcuni zentilomeni verso santa justina «
un vecchio: l'alterazion tua vien da altra che dal tuo andare vestito da maschio
vien da altra che dal tuo andare vestito da maschio sendo femina. -non credete voi
in attendere una parola detta con disgrazia da una sfacciata e rea femina, da una
da una sfacciata e rea femina, da una vii mascara tolta a pigione ai
a pigione ai pittori dell'arte cortegiana e da alcina? m. ricci,
teatro, tutto quanto ciascheduno di esse aveva da dire. i. nelli, iii-400
carnevale in villa... questo da arlecchino non mi si conviene. né men
mi si conviene. né men questo da dottore e quest'altro da pantalone. son
men questo da dottore e quest'altro da pantalone. son maschere parlanti, sarei
in ottangolo versa l'acqua in mezzo da un giglio e di qua e di
sul viso, avrebbe recitata una parte da commedia, sorridendo con la morte nel
ben facilmente imitarsi la di lui testa da uno scultore e perciò eccola comparire tronca
annunzio, i-905: o maschera di marmo da l'ovale / occhio raggiante immobili fulgori
non si liscia e perciò non ho da dubitare, baciandola, di baciar anzi
bianchi. 11. elemento architettonico da sovrapporrea una struttura precedente; facciata.
spasta. 12. schermo costituito da una sagoma di materiale opaco (per
uno istrione: piglia la maschera per far da principe, non per essere principe,
le provincie senza governatori, saccheggiata fusse da gli alemani la gallia. brusoni,
: alcune persone che frequentano certi luoghi da voi frequentati mi assicurano che voi mi avete
ai don basilii, che con maschera da liberale vanno pel mondo a far l'
papini, iv-330: soltanto chi è posseduto da una idea fissa o chi ha interesse
la mia hanno tentato di farla alzare da un bambino, mio figlio. moravia,
importante, che era la prima volta, da quando si conoscevano che le parlava sul
errori). pallavicino, 1-519: da questa parabola del vangelo si può anche
, tutto finzione, resa più odiosa da ipocrisia. papini, ii-416: la
.. sono cose crediate a me da impazare e cavare di testa a altrui
'iura imaginaria '), ragioni favoleggiate da fantasia. 16. aspetto esteriore.
, 3-1-147: in questi nostri discorsi fo da coper- nicista, e lo imito,
che la maschera; e la campagna fa da cornice a ritratti di città, a
di esalazioni nocive, di aria inquinata da batteri, di polveri radioattive, conservando
ed è costituito, per lo pii, da una superfìcie di gomma o di materia
di materia plastica, sagomata in modo da aderire al viso assicurando una perfetta tenuta
ecc.) atti a purificare l'aria da respirare, assorbendo o neutralizzando le sostanze
della prima guerra mondiale, erano formati da una semplice benda filtrante, contenente cotone
ecc. (e può essere costituita da una semplice benda di garza applicata alla
narici per depurare l'aria, o da un facciale molto semplificato, destinato a
sprigionano nei cantieri (ed è costituita da un cappuccio di tela impermeabile, munito
; è costituito, per lo più, da una sagoma di legno o metallo,
posta all'altezza degli occhi e riparata da vetro colorato o da lastre di
e riparata da vetro colorato o da lastre di plastica trasparente. -riparo della
-riparo della faccia e del collo, costituito da una sottile rete metallica o da un
costituito da una sottile rete metallica o da un velo doppio di filo nero usato
a colori, sistema di elettrodi costituito da un foglio perforato di materiale elettricamente conduttivo
o alesare, che tiene il pezzo da lavorare fisso in una data posizione e
e fissi, tipica dei soggetti affetti da ipertiroidismo o morbo di basedow (ed
sostanze anestetiche, costituito per lo più da una coppa di gomma indurita, munita
negli interventi maggiori), oppure costituito da un'armatura metallica ricoperta da uno strato
oppure costituito da un'armatura metallica ricoperta da uno strato di garza e da un
ricoperta da uno strato di garza e da un rivestimento impermeabile recante al centro un
a frizione, la quantità di anestetico da somministrare e di attuare un certo grado
il naso, al fine di proteggere da possibili inquinamenti il campo operatorio.
; inalatore. gozzano, i-1261: da mesi, porto di continuo, giorno e
intorpidimento, l'inerzia cerebrale che verifico da qualche tempo. -maschera sanitaria:
. montale, 3-69: a partire da questo 're 'lei deve chiudere,
indossa il ricevitore, che è costituito da un unico elemento in cuoio opportunamente sagomato
cuoio allacciata alla nuca). -maschera da ghiaccio: specie di bautta usata,
e continuata del fondo; è costituito da una montatura di gomma che aderisce al
esce il baco dalla vecchia pelle come da un fodero. -aspetto larvale (di
serve per coprire gli occhi degli animali da abbattere. -maschera di bruneau: apparecchio
destinati alla macellazione; è costituito da una parte centrale di metallo, munita di
giove sempre andare in maschera: ora da uomo, in figura di pastore,
pastore, or di birbante; ora da donna: una volta, da diana,
; ora da donna: una volta, da diana, un'altra da vecchia;
volta, da diana, un'altra da vecchia; spessissime volte da bestia..
un'altra da vecchia; spessissime volte da bestia... giunone sua sorella
.. anch'ella andò in maschera, da vecchia, e talora da vacca.
maschera, da vecchia, e talora da vacca. g. gozzi, 1-15:
d'essere, non si cura d'essere da dovvero. fagiuoli, 2-52: bastando
, nella intimità del consorzio coniugale aveva da tempo gettata la maschera. montale, 5-57
le maschere, signor padrone? costantino da loro, lxii-2-ii-24: sul principio di questo
dei s'impazzirono per la maledizione aùta da un altro dio. -figur. comportarsi
che l'altrieri / togliesti in presto da la tua cugina / bianca, per
matto andare in mascara a cavallo, essendogli da compagno detto: io conosco costui alla
maschera a compagnarla, e lo vestì da donna, facendolo andare innanzi, e
andare innanzi, e lei si acconciò da fante e gli portava dietro lo strascico
fagiuoli, 2-55: tutti i vizi da virtù vanno in maschera: nessun mostra più
badava, anch'ella andava in maschera da predica, e il carnoval da quaresima
maschera da predica, e il carnoval da quaresima. -con riferimento a uno
stesso. -di nascosto, in modo da non farsi accorgere, da non destare
in modo da non farsi accorgere, da non destare sospetti. g. m
in maschera. -in maschera da: in forma di. magalotti
passata nel paese di gales in maschera da p, non sia passata a noi senza
dire cose false, insincere; parlare da persona bugiarda, ipocrita. fagiuoli
modo ambiguo. poliziano, 5-253: da qui inanzi, quando mi scriverete con
che, e a proferire una voce, da me ancora non intesa, di mascherotto
far ridere. = deriv. da mosca2 (v.); cfr.
lisci e belletti. = deriv. da maschera. mascherale, agg. ant
bizzarria. = deriv. da maschera. mascheraménto (ant.
11 rilevamento. ojetti, ii-370: da lì il comando supremo passò presto ad
come stima lo stigliani, veggendosi usata da poeti in nobili componimenti. pellico, 2-193
, 2-193: ecco un eroe travestito da arlecchino; povero cola! t'è avvenuto
: i finestrini del battello sono mascherati da una rete metallica. è bene spalmarsi con
condizione, una circostanza la cui conoscenza da parte di altri si ritiene pregiudizievole per
vanta. nievo, 1-196: la favitta da quella furbetta che la era, mascherando
3-81: gl'invasori francesi, coadiuvati da pochi sedicenti patriotti, mossi solo da
da pochi sedicenti patriotti, mossi solo da ambiziose e disoneste mire, si dettero
mascherare, com'eran soliti i veneziani, da vittoria ima sconfitta. 4
il proprio affetto / assai sovente e che da quella rete, / ov'esse più
d'un'età o d'una nazione da un'altra apparisca. oddi, 1-36
: l'arte è stata spesso mascherata da rivelazione o da religione. -adattare
è stata spesso mascherata da rivelazione o da religione. -adattare alla morfologia di
, possiate esser inteso, se non da coloro che sanno quella lingua, onde
di farmi mascherare e di farmi malvolere da li cardinali francesi. -ant.
a mio dosso, né manco l'aspettavo da voi. 7. acust.
una coppia di carte uguali, accompagnata da una terza diseguale, per intimorire l'
, la mascherò con quattro battaglioni comandati da schwarzemberg. 13. ant.
avere le donne [al piombo], da poi che con l'arte si dispone
e in polpa e in osso / da farti in malamocco mazzerare, / da poi
/ da farti in malamocco mazzerare, / da poi che il fuoco non ti puoté
, / sì come ho buono inchiostro e da compare / per far tinte e visacci
carnificina si lacerano gli estinti per mascherarli da vivi. 14. rifl. mettersi
per non apparire e per andar esente da quegli uffici noiosi. chiari, 1-iii-49:
discussioni, io ho deciso di mascherarmi da spagnola, con la mantiglia nera, il
15. per estens. vestirsi in modo da assumere un aspetto diverso dal proprio e
di poca persona, con li vestimenti da donna, proprio una fanciulla pareva.
farsi credere, spacciarsi, mostrarsi diverso da come si è. - anche sostant.
[s. v.]: mascherarsi da liberale, da martire, da incredulo
.]: mascherarsi da liberale, da martire, da incredulo, giacché adesso corre
mascherarsi da liberale, da martire, da incredulo, giacché adesso corre l'ipocrisia
, / ma egli un dì si mascherò da pioggia. -imitare un atteggiamento,
iii-1-204: tanto mi piacque questo mascherarmi da trovadore, che molti canti [composi]
: si maschera il dio di mosè da concetto d'anassimandro e trova rispetto fra voi
di colera tutte le morti si mascherano da colera. d'annunzio, iv-1-510: filippo
sofferta una lunga astinenza, è commossa da aspirazioni poetiche, da desideri indefiniti,
, è commossa da aspirazioni poetiche, da desideri indefiniti, da languori vaghi; i
aspirazioni poetiche, da desideri indefiniti, da languori vaghi; i quali non sono
confondersi. pasolini, 9-409: fin da 'sirio'si può dire, l'eccesso
dì che nacqui. = denom. da maschera. mascherato, v. mascheraio
concetto universale che abbraccia tutte; e da questo travisamento che viene a dire mutamento
. g. gozzi, i-2-217: da tutte le città e castella si faceva
torre sopra un elefante che, spinto da uomini nascosti sotto, pareva che camminasse
uomini nascosti sotto, pareva che camminasse da sé. carducci, iii-6-141: le mascherate
di stare tutto il giorno in abito da sera o in costume da mascherata storica
giorno in abito da sera o in costume da mascherata storica. -letter. ant
-il correr dietro ad una donna vestita da uomo non è sì facile come credete
a dire se veramente la risoluzione presa da vostra serenità era reale, oppure.
ipocrite. lancellotti, 1-156: abbiamo da immaginare che tutta la moltitudine de'mortali
secoli xv e xvi durante il carnevale da compagnie di giovani che nelle strade si
melodica della voce soprana; era eseguita da cantori mascherati durante gli spettacoli della
! quanto doler ti dei, / che da trionfi e canti e mascherate / si
occasione alla serenità vostra, non mascheratamente da dovero, di obbligarci a renderne conto
). che ha il volto coperto da una maschera o è vestito in maschera
.., / e quando mascherato da barbieri. c. campana, 3-138
: quel cortigiano che, colto improvvisamente da dura palla di neve, si accende
ragionare nel collegio... vedea da ogni lato donne e uomini mascherati con
. v.]: 'mascherato': differisce da 'travestito'. dicesi 'mascherato 'chi
fine del 'travestirsi 'è di campare da qualche pericolo o fare una scoperta
e, così com'eravamo, io travestita da gitana e lei da madame di pompadour
, io travestita da gitana e lei da madame di pompadour, siamo salite in macchina
per estens. che ha il volto coperto da una maschera, da una benda,
il volto coperto da una maschera, da una benda, da un cappuccio, ecc
una maschera, da una benda, da un cappuccio, ecc., per
: ho passata la notte in una casetta da soccorso,... col nobile
estraneo possidente / la gentil moglie dolente. da ponte, 33: un uom mascherato
c. e. gadda, 6-26: da un po'di tempo quel suo perenne
che ben potea egualmente parer megera mascherata da venere, siccome la stessa venere abbigliata
venere, siccome la stessa venere abbigliata da megera. b. corsini, 1-30
2-58: mascherati [gli dei] chi da monton, chi da becco, se
dei] chi da monton, chi da becco, se ne scapparon digiuni.
. -che ha il volto coperto da un velo (con partic. riferimento
pensavo io che non abbian di meglio da fare che girare mascherati per il palazzo
ch'io stetti fra quei barbari mascherati da europei... io non vi volli
che ci sia imposto un principe francese mascherato da italiano, noi lo subiremo.
condizione, una circostanza la cui conoscenza da parte di altri si ritiene pregiudizievole per
dio ha dato per difendere lo stato da tutte le violenze esterne. marino,
vizio ingegnoso, eloquente ed industre mascherato da filosofia. tommaseo, 15-310: non
de sanctis, ii-i 1-346: politica mascherata da religione. capuana, 11-71: gli
. g. bassani, 3-241: libidine da satiro, mascherata di sentimentalità e di
pose egli il piede in italia che da vari lati gli volarono gli avvisi che mascherato
origini del ponte di ferro, mascherata da un breve caseggiato e dagli erici della
, in cima a una scaletta mascherata da una siepe di pitosfori, era d'uso
amici, il mio frutteto / mascherato da giardino. -reso gradevole al gusto
mascherate. 9. fatto apparire diverso da quello che è; alterato, modificato
mascherate che non possono riconoscersi se non da chi attentamente le riguarda. c. i
sistema non mutavano se accolte e tradotte da lui, in altre parole, se mascherate
. arald. che ha la faccia nascosta da un elmo o un altro copricapo (
la quale ha i due labbri chiusi da una prominenza in modo che prende certa
del poker, tris finto, formato da una coppia di carte uguali, accompagnato
una coppia di carte uguali, accompagnato da una terza diseguale, detta carta mascherata
mimetizzato. amari, 1-1-412: movendo da vicina terra contro le ciurme di loria
... e con l'arme da gitto li aspettano. soldati, v-507:
, non se ne parla neanche: mascherate da frasche, in un orto attiguo alle
atlantico. = nome d'agente da mascherare. mascheratura, sf. il
per anni all'insaputa del mondo, protetta da chissà quali mascherature, all'insaputa degli
di queste critiche che si pretendono ispirate da rigorose dottrine estetiche non son altro che
25). = nome d'azione da mascherare. mascheréccio, sm. (
e fibbie di diverse sorti che ci portò da brescia, ducati x d'oro.
, il naso e la bocca velati da ima mascheretta di garza. 9
. = agg. verb. da mascherare. mascherière, sm.
e simili. = deriv. da maschera. mascherina (ant.
club e si lasciava corteggiare troppo palesemente da tutti, trasalì sotto la maschera.
sotto la maschera. bocchelli, 2-xix-495: da diavolo infernale ridotto povero diavolo di questo
. pea, 11-23: il piede da quella parte appena imboccato nel calzare,
di materia plastica, traforata in modo da favorire il passaggio dell'aria per il
serve a delimitare il formato della macchina da presa o da proiezione cinematografica e negli
il formato della macchina da presa o da proiezione cinematografica e negli ingranditori.
alla portoghese con un altro giovane vestito da donna. -figur. simulatore;
che hanno il colore del muso diverso da quello del corpo, gli si mette
, di sagoma opportuna, in modo da delimitare il campo di una ripresa cinematografica
lasciando in ombra alcune parti della pellicola da impressionare; può essere inserito nella parte
opaca o carta nera, ritagliato in modo da lasciare in ombra, al momento della
al tabi. = deriv. da mascherizzo. mascherizzo, sm.
gli occhi azzurri, e un'aria da mascherone per quella grande bocca maldentata
sole, sono passati tren- t'anni da quando ne ritagliavo quattro buchi per trasformarle
getti d'acqua nelle fontane (mascherone da fontana: cfr. anche fontana,
vecchia di santa maria novella s'alzasse da terra, acciocché, più essendo capace
, meglio potesse ricevere tutte tacque che da diverse parti a lei concorrono; per questo
tutte tacque che piovono si ricoverano dentro da diverse strade e si diffondono sotterra.
dato che voi fuste un marzocchino / da lettuccio, se non bracciuol di scala,
umano o animale, oggetto di culto da parte dei popoli primitivi; idolo, feticcio
primitivi; idolo, feticcio. cassiano da maceraia, lxii-2-iv-47: espongono ancora alcuni
tempio... il vedersi attorno pitture da burla; ghiribizzi di sogni, mascheroni
primo annibaie, come d'agostino, da lodovico, adorne con framezati di termini
cieco]... dovette far da principio di pazzi mascheroni, ma,
mascheron d'oro. bisaccioni, iii-65: da un mascherone poi, ch'è a
quel paffuto, che sembrava un mascherone da galeazza, interpellòllo che avesse. dizionario
faccia eccessivamente pallida, stravolta o deturpata da malattie, da percosse, o,
, stravolta o deturpata da malattie, da percosse, o, anche, vistosamente imbellettata
parer mascheroni, altre per non aver faccia da comparire. tommaseo [s. v
di maschera. anco chi sia sformato da bolle e da enfiati, dicesi che *
anco chi sia sformato da bolle e da enfiati, dicesi che * pare un mascherone
quando in quando, senza punto trovarci da ridere. soldati, 2-162: il mascherone
non divenir mascheroni. -mascherone da fogna: persona dal viso sgraziato e
.. / come lisciare un mascheron da fogna. baiocchi, 3-11: -taci,
-taci, -il re disse, -mascheron da fogna; / sentir mia madre in tal
v.]: 'pare un mascheron da fogna o da fontana ': si
: 'pare un mascheron da fogna o da fontana ': si dice a persona
bianche: / vatti a riporre, mascheron da fogna. 4. persona mascherata
tue fandonie, mascherone maledetto. fatti da banda. -figur. dissimulatore,
operazione di saldatura (ed è costituita da una struttura molto rigida che porta 1
parte melodica di una canzone, costituito da numeri e parole improvvisate, di cui si
mastiettare '. = denom. da maschetta. maschiàccio, sm. ragazzaccio
, dacché ha imparato a conoscerlo, da come certi maschiacci la guardano, imbecilli!
, imbecilli! moretti, ii-128: da prima esse si compiacevano dimostrarsi un poco
, i peccati, è ciò più tosto da altre lingue tolto, che egli natia
detto maschio. = denom. da maschio. maschiato (part.
rifinito opportunamente (un blocco di materiale da costruzione che si vuole far combaciare con
schiatura. = nome d'agente da maschiare. maschiatura, sf. tecn
detto maschio. = nome d'azione da maschiare. maschiétta, sf.
maschietta. = voce roman. da maschietto, diffusasi rapidamente nell'uso comune
acquisizione di maggiore indi- pendenza e autonomia da parte della donna e al mutamento culturale
moderne sottovesti, se non che mastiettate da un lato per potersi aprire e chiudere.
bene e pareggi. = denom. da maschiétto2. maschiettato (part. pass
di incastri a maschio e femmina consolidati da collante. alghisi, 1-64
con due pezzi di legno, uniti da un capo con una cavicchia a mastiettatura.
cavicchia a mastiettatura. = deriv. da maschietto2. maschiétto1, sm. bambino
grassi di scorta, come una bicicletta da corsa senza bardature superflue, la
. incisività vigorosa, energica espressività immune da compiacimenti e languori (con riferimento a
di porvi i labbri. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
della notte, nacque nelle macendore, da leontina pece 'un maschile 'a cui
maschile: che può essere posseduto solo da discendenti maschi. -che è messo in
maschi. -che è messo in opera da un uomo (nei confronti di una
-riservato agli uomini; frequentato esclusivamente da uomini (scuola, classe, collegio)
l'ho detto, che sembrava uscito da una rivista di mode maschili. -che
, onde salvarsi, / amor, da te. verdinois, 249: di queste
', si trasmettono la fecondazione anche da lontano in grazia dei venti. levi
lavano la faccia. = deriv. da maschio. maschileménte, v. maschilmente
dominio di classe. = deriv. da maschile, sul modello di femminismo (v
de pietri tonelli è incerto, è da rilevare la tendenza antifemminista e « maschilista
maschilista ». = deriv. da maschilismo. maschilità, sf.
maschilità all'origine. = deriv. da maschile. maschilizzare, tr. mascolinizzare
maschilizzarono a meraviglia. = denom. da maschile. maschilizzato (part
. pirandello, 8-539: una testina da birichino, coi capelli tagliati a tondo maschilmente
fiorini 100. = deriv. da maschio, sul modello di femminino (v
voli fare parere naturale uno animale finto da te,... piglia per la
manca d'un morso ch'egli ebbe da un cane maschino in villa a sesto.
tu renderesti molte grazie a dio. iacopo da cessole volgar., 1-15: in
ché io lo sento. s. bernardino da siena, 415: oh, a
. -anche: che è sessualmente attratta da altre donne, lesbica. leandreide
non usata a riso. s. bernardino da siena, iv-136: debbe la vedova
e con certe braccia nerborute, buone da venire in aiuto della lingua, quando
-che è per lo più svolto da uomini (unmestiere). bocchelli,
e a che i popoli sieno menati da istituzioni anche maschie senza libertà. periodici
maschio e robusto tenore che siano uscite da umano ingegno. pellico, 4-191: l'
nessun dubbio di concedere che questa, da quella illuminata, abbia poi potuto ripulirla
sogliono per lo più gocciare o scorrere da terre dense, da ghiaia, da
più gocciare o scorrere da terre dense, da ghiaia, da sabbione maschio e da
da terre dense, da ghiaia, da sabbione maschio e da arena dura. baldinucci
da ghiaia, da sabbione maschio e da arena dura. baldinucci, 92:
malattia, un'affezione: per distinguerle da una forma patologica affine, che però
, inf., 20-108: quei che da la gota / porge la barba in
in questa guisa, quasi resa feconda da una virtù genitale, fruttifica, che altrimenti
: spesso vedrai piante congeneri / surte da un seme stesso: una di cui /
/ di fiori, ed altra che da fiori è immune / e rende frutte,
si spartisca in due parti, sostenendosi insieme da ferri di mezzi cerchi, inchiodati nelle
ed i cerchi inca- vicchiati insieme, da snodarsi con un maschio che entri nella
, e per lo più è terminata da un pallino. governi, 2-115:
ritto al mastio / dell'albero, e da lui s'attacchin funi. guglielmotti,
vuoto di una campana o una bocca da fuoco. biringuccio, 1-94: disegnarete
taglienti multipli per filettare madreviti, costituito da una porzione di vite interrotta da tagli
costituito da una porzione di vite interrotta da tagli paralleli all'asse oppure sviluppati in
. b. cappello, 58: da mercoledì notte in qua sebastiano è chiuso
lo più cilindrico, riempito di polvere da sparo, che si fa esplodere per
-alle -a le, -le -dalle, da le; e nel maschio ancora de lo
-disse la voce = denom. da mascolo, col suff. dei verbi iterativi
farai, uxendo i cibi buoni, fazil da padire, belli ». ma!
dopo l'altro sette maschiotti che mi dànno da fare 0 indonnandone una maschia. più
ii-238: una scappata a = denom. da mascolino. roma, nel carnevale,
di renderle universali. = deriv. da mascolino. - maschióna,
. salvini, 10-2-523: = deriv. da mascolinismo. secondo orfeo, varrebbe ad
a fem = comp. da maschio e femmina (v.),
2. virilità. = deriv. da maschio, incrociato con mascolo (v.
ragazzona monelleria del genio è smussata da un difetto assoluto belloccia e robusta
f. di maschio. = deriv. da mascolino. maschiòtta (tose, mastiòtta
. con la particella pronom. assumere da camerati. chiesa, 5-112: era la
fr. masculiniser (nel 1826), da masculin 'mascolino '.
, costumi, = deriv. da maschio, sul modello di femminista (v
uno maschile. = nome d'azione da mascolinizzare. mascolino (ant.
... prese perfino un nome già da tempo stabilito per l'erede mascolino,
maschile; che deve essere retto soltanto da un uomo (un feudo); che
non ti saprei dire. -composto da soli uomini (un gruppo, una
sabato. -esercitato, detenuto esclusivamente da uomini (il potere, l'influenza
più semplici. -che proviene da un uomo; che è opera di
, nella lingua francese, è costituita da consonante o da vocale diversa dalla e
francese, è costituita da consonante o da vocale diversa dalla e muta; il
... non si ascoltano così da vicino come si vedono e, dall'una
= voce dotta, lat. masculinus, da mascùlus * maschio '. mascolizzare,
altro costume. = denom. da mascolo. màscolo (màsculo)
tanta opportunitate di masculi figliuoli? guido da pisa, 1-17: le balie temetteno
alla vista dell'amatore, tanto rispettoso da riuscir finalmente poco mascolo. 2
, camera, cannone; la bocca da fuoco che utilizzava tale accorgimento. -anche
di fuochi artificiati ed altre armate straordinarie da difesa; coi cannoni la maggior parte
sparare. la tromba era tutt'aperta da un capo all'altro: il ma-
riscaldato poi allargava tanto che, stretto da una parte addosso al mascolo, la massima
, come si vede nel gonfietto della palla da vento. = voce
delle correnti del mare, in modo da ricevere le onde su un lato della
strana la prora di queste barche portoghesi da pesca... e certi occhiacci
è masculinativo. = deriv. da masculo. màsculo e deriv.
recava effigiata sul rovescio una piccola macina da grano. = dimin. di
il giorno avanti che comprino una zucca da porre in agreste o quattro masenette. svevo
masgalano. assettino, 33: fu da esse onorato co 'l premio del masgalano.
io fui 'n un simil ballo / da un cavalier, maslindo e masgalante, /
masieri e pismenti. = deriv. da maso. masillare, v.
io fui 'n un simil ballo / da un cavalier maslindo e masgalante, /
accorta, / con ricchi arnesi e da bel cavalcare. testi fiorentini, 130:
quale [rocca] era maghi- nardo da susina e due suoi figliuoli, con parecchie
iii-12-147: scorazzare delle masnade di ventura da una parte e da un'altra,
masnade di ventura da una parte e da un'altra, e sorgerne un prode o
vi furono confitti da'pistoiesi. bartolomeo da s. c., 271: partissi
., 271: partissi [metello] da zama e pose masnada a difendere in
che d'andar per la contrada / e da la stanza allontanar m'occorse, j
uno ora l'altro, le davan da fare ogni poco. tommaseo [s.
armata di mazze e di mannaie usciva da assisi taci tamente.
è rimasto, condotti dal caso o da una spia, che qui si chiama un
si deve il lucchese bonagiunta e il notaro da lentino col silenzio trapassare: l'uno
grosse masnade. redi, 16-i-25: da mia masnada / lungi sen vada /
ii-1-204: il guinigi fu crudelmente insultato da una masnada di giovani di infima classe
foscolo, iii-1-257: furono in tenedo assaliti da una masnada di topi che divorarono in
-riunirsi in bande armate. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
sionata 1 gente di famiglia ', da ma [n] sìo -ónis 4 magione
tagliato il naso a ricoverino de'cerchi da uno masnadiere de'donati, il quale si
si disse fu piero spini. bartolomeo da s. c., 159: jemsale
arcivescovo, con gran fanteria, e da molti masnadieri seguito, non come prete,
sommossa del pontefice, passato ra- mazzotto da scaricalasino nel dominio fiorentino, con ninnerò
al tergo d'apolloj che partìa, / da vero masnadier, prende la mira.
esser disposti a tutto, quella fedeltà da masnadieri, sulla quale era avvezzo da
da masnadieri, sulla quale era avvezzo da tanto tempo a riposare, l'aveva ora
così alla tutela contro ladri e masnadieri da strada, i monaci ospitalieri.
del masnadièro. = deriv. da masnada-, cfr. provenz. maisnadier.
masnadierume del mezzodì. = deriv. da masnadièro, col sufi, collettivo e spreg
chiusi » e delle comunità familiari rette da antichi statuti o consuetudini. decreto del presidente
, lat. mediev. mansuarius (da cui il piemont. masuè 4 mezzadro
-i). psicol. persona affetta da masochismo. soffici, iii-132: è
piovene, 7-307: mi sono irritato da poco in faubourg saint-honoré di fronte alle
masochiste. = deriv. da masochismo. masochisticaménte, avv.
secondo un comportamento o un atteggiamento da masochista. sciascia, 8-79:
di certo. = deriv. da masochista. masocóne, agg.
dal presagio della tenebra. = da masochista], col sufi. -one.
e il x secolo d. c. da varie scuole rabbiniche, per fissare criticamente
della masora. = deriv. da masora, col sufi, professionale -età.
.). = deriv. da masorèta. maspèrdere, tr. (
con maspilli. = denom. da maspillo; voce registr. dal d.
. maspillo, sm. ornamento da capo, in uso nell'italia centrale
definito o indefinito, unita in modo da formare un tutto compatto. -anche:
. grandi, 5-101: le percosse fatte da una massa fluida, come acqua o
masse sogliono essere di vario prezzo, cioè da 300 fino a'1000 scudi l'uno
riunione di vari filoni, tal altra da una quantità di piccoli filoni, che
si fa buono pane. s. bernardino da siena, 109: ella provvede alla
la quale ogni altra cosa poteva essere da pasta frolla in fuori. bartolini,
-in partic.: elemento primigenio indifferenziato da cui sarebbero derivati i singoli aspetti specifici
di carne tutti la carne avere, e da uno medesimo creatore tutte l'anime con
istessa / con esso loro usciti. da castro, lxv-263: io sono, o
, 11-iv-91: tutti traggiamo il corpo da una medesima massa, ma non da