, lat. ligula 4 cucchiaio '(da lingère 4 leccare '), più
di ligula. = deriv. da ligula2. ligulària, sf.
dotta, lat. scient. ligularia, da ligula (v. ligula2);
di linguetta laterale. = deriv. da ligula2-, cfr. fr. ligule (
lat. scient. liguliflorae, comp. da ligula (v. ligula2)
bacche del ligustro. = deriv. da ligustro], col sufi. chim.
loro intestino. = deriv. da ligula3, col sufi. med. -osi
-stor. repubblica ligure: stato istituito da napoleone i nel giugno 1797 dopo la
ginguené voleva impedire che egli si difendesse da lei. tramater [s. v.
: apprese goffredo gli elementi del greco da un altro frate figure, devotissimo al governo
, devotissimo al governo e fatto cavaliere da carlo alberto, lo spotorno. ungaretti,
avventuriere, quell'ottima struttura figure prodotta da una stirpe di navigatori e di statuali
tonalità rosa, che meglio si chiamarebbe da qui, dove costituisce l'ossatura
voce dotta, lat. ligus -ùris, da un tema ligus prelatino.
il tergo. = deriv. da ligure. ligurgo, agg.
di colore cupo '(comp. da xùy!; xuyxó? 4 lince '
. ant. ramarro. giacomino da verona, xxxv-1-641: asai g'è la
di straordinaria fantasia. = deriv. da ligure, col suff. -oide (dal
= deriv., per aferesi, da aligusta (dal lat. locusta 4
. 4. che è formato da liguri o istituito per i liguri;
artistica, fondato nel 1751 a genova da g. f. doria, riformato varie
liguria. ariosto, 446: prima da lo alabastro, o sia ligustico /
fiorentino, 1-44: il levistico, detto da dio- scoride ligustico e da galeno libistico
, detto da dio- scoride ligustico e da galeno libistico, ci si porta oggi in
fa assai nella riviera di genoa e da liguria è detto ligustico. soderini,
di ligustro. = deriv. da ligustro, col sufi. chim. -ina
de'nervi. = deriv. da ligustro. ligustro, sm.
non vedevamo, perché ci era mascherata da un'alta siepe di ligustri. 2
il fiore di tale pianta, caratterizzato da un candore immacolato. simintendi, 3-132
v-68: quelle [canne] non occupate da vitalbe si veggono, abbondevoli di bianchi
come colto al matu- tino / è da sera il ligustro o il molle acanto.
fuor candida perla, / sembra ligustri mai da man tocchi, / o neve pur
. villani, i-7-12: le fu da la vergogna il cor conquiso / e di
= deriv. dall'ingl. lilacin, da lilac 'lillà '. lilalite,
bossi, 213: 'lilalite': nome dato da alcuni alla 'lepidolite 'a cagione del
= formaz. dotta, comp. da lilla e dal gr. xc-o-og '
voce dotta, lat. tardo liliacèus (da lilìum 'giglio '); per
: ogni inno belligerante viene minuziosamente deformato da dissonanze neurotiche di rigore né più né
storia, se non che erano filiate da piè e da capo. tesauro, 2-ii-
se non che erano filiate da piè e da capo. tesauro, 2-ii- 195
. mediev. liliatus * gigliato '(da lilium 'giglio ').
lat. scient. liliiflorae, comp. da lilium i giglio 'e flos -òris
odorantissimi come quelli dell'ar- buto, da i quali il mese di giugno e di
che lo illuminava in maniera tanto uniforme da rendere impossibile assegnare un posto al sole.
del colore detto di lilla è derivato da questi fiori. pirandello, ii-1-428: -ha
caduche, infiorescenze a pannocchia, composte da numerosissimi fiori profumati, con corolla tubolare
ornamentali o in serra per ottenere fiori da recidere. targioni tozzetti, 7-17
e frutici che comunemente chiamiamo ortensi o da giardino, e sono: il gelsomino
lillà, aveva tenuto una volpe presa da piccola nella tana. 2. il
lilak, adattamento del persiano nilak, da nil 'indaco '; cfr.
nudo colchico. = deriv. da lillà. lillacino, agg.
; lilla. = deriv. da lillà. llllaco, agg.
, magenta. = deriv. da lillà. lìllare, agg.
traccheggiare, ninnolarsi. = denom. da lilio1 (cfr. lellare).
profondi torbidi. = deriv. da lilla, col sufi, peggior. -astro
selvatico. papini, 28-273: da un lato un orto azzurro di cavoli;
e di pinastri. = denom. da lillà, col suff. peggior. -astro
di gingilli. s. bernardino da siena, 855: quando va alla chiesa
di ginepro. = deriv. da ilatro (v.), con concrezione
dell'immaginario paese di lilliput, abitato da nani, descritto da j. swift nel
lilliput, abitato da nani, descritto da j. swift nel romanzo viaggi di
, striscioline, brincelli di carta tempestati da quella sua scrittura lillipuziana. cicognani,
archibugi, / palle di gomma, arnesi da cucina / lillipuziani. 3
spiaccicare alla lettera tutti i lillipuziani pittorini da vetrina e tutte le vecchie mummie della
preso a bastia quel treno reso celebre da tutte le descrizioni della corsica. un treno
le descrizioni della corsica. un treno da luna park, un giuocattolo di treno,
= deriv. dall'ingl. lilliputian, da lilliput-, cfr. fr. lilliputien
. gingillo. s. bernardino da siena, 841: se ogni cosa che
. mediev. liliólum 'collana '(da lilium 'giglio '), incrociato
. lima1, sf. strumento costituito da una lama o da una verghetta
strumento costituito da una lama o da una verghetta di acciaio temperato durissimo,
lima a duro o a tenero, lima da strafori, ecc.).
la lima diruggina il ferro. onesto da bologna, lxv-8-3: s'eo non
in terzo o quadre o a coltello o da straffori o scuffine o stucche. cellini
sul ferro. vittorini, 8-169: da un tram fu veduto l'uomo difendersi
-per estens. scultore. erasmo da valvasone, 4-8: non puon (studino
, non che di passo in passo, da noi s'incorra negli errori e nelle
vedendo ancella e schiava, / e da mordace lima / roder la sua virtù.
la lima dell'altrui pravità. girolamo da siena, ii-122: nell'asprezza della
-azione rigeneratrice della grazia divina. antonio da ferrara, 6: l'intelletto mio scuro
mio scuro e mendico / raso serà da le toe sante lime. s. maria
pazzi, vii-47: la nostra cecità nasce da un umore che cade in su la
de i parlamenti che io dico, partendomi da loro paio uno di quei dipintori stupefatti
natur'è de la lima. francesco da barberino, i-82: se tu sedrai in
lime sorde ha schiavato la bottega appostata da lui un mese prima. brunazzi,
temo che sian lacciuoli intorno tesi / da colui ch'opra mal con sorda lima
ingegno o dell'arte. antonio da ferrara, 61: io scrissi già d'
di quei bocciati chiese di essere lasciato da parte adducendo che egli era bensì ottimo
un sonetto,... fatto da me tempo fa,... avrebbe
a indicare che non gli resta altro da fare che rodersi. -in senso generico
, dileggiare. è un modo proprio da fanciulli, i quali, quando vogliono
di lima e di schiena: darsi da fare con molto impegno. leonardo,
schiacciata obbli- quamente ed entrambi gli occhi da un solo lato,... sono
cfr. fr. ant. lime (da limande), calco dal gr.
405: le specie di agrumi conosciute da noi sono il limone, il limoncello,
inferiore è munita di piombi { lima da piombo) e la parte superiore è
superiore è munita di sugheri { lima da sugheri). dizionario di marina
ven., lomb e piem., da lima-, cfr. argot fr.
limata. = agg. verb. da limare. limàcchia, sf.
a morte. imperiali, 4-613: da questi aridi ruschi a quei festuchi,
a guglielmo calcerando vicario e natale ansalone da messina... fu scritto: andassero
levato paiono baldanzosi e arditi. felice da massa marittima, 49: quinto
l'alma virgo parturire, / tanto gridata da ogni profeta; i certo, dio
3. che esprime o muove da mitezza, bontà, gentilezza, dolcezza
animo, di sentimenti; che deriva da animo equilibrato, alieno da eccessi d'
che deriva da animo equilibrato, alieno da eccessi d'ira, di violenza;
grandezze del mondo che molti, giudicandoli da questo per uomini di basso cuore,
grato. -che induce o nasce da mansuetudine, da mitezza, da pazienza
-che induce o nasce da mansuetudine, da mitezza, da pazienza (una qualità
nasce da mansuetudine, da mitezza, da pazienza (una qualità morale, una
apportarono i nostri navigatori a genti disgiunte da oceano infinito: ma recarono lor pure
deposta la fierezza e rozzezza, impari da esso il vivere mansueto e civile.
più effemminati e piùimbelli. -ispirato da intenti pacifici, da spirito di tolleranza
. -ispirato da intenti pacifici, da spirito di tolleranza, di moderazione,
con umane e mansuete parole, accompagnate da gesti simili, rispose amaramente e dispettosamente
risposta renduta al pontefice caifasso, riceve da un vii soldatello uno schiaffo. botta
, 5-473: assuefatti [i tirolesi] da lungo tempo al mansueto dominio della casa
la signoria dei bavari. -caratterizzato da assenza di turbolenze politiche e di conflitti
tempo). alfieri, iii-i-ioi: da ciò proviene che in questo mansuetissimo secolo
fede, sforzansi d'ingannare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
favorevole (la sorte). busone da gubbio, 80: la fortuna si dee
materia dello scrivere se io partendomi alquanto da essa imporrò quel fine a questo libro
, il quale gli animi dei leggenti da una acerbità di fortuna a sorte più mansueta
domo: chi a casa propria la fa da padrone, fuori del proprio ambiente perde
di sdegni spezza. 5. caterina da siena, iii-51: l'anima s'inebria
determinarono di voler... aspettar da lui quella mansuetudine ch'era stata lor
quella mansuetudine ch'era stata lor promessa da parte sua da alcuni ch'egli aveva
ch'era stata lor promessa da parte sua da alcuni ch'egli aveva mandati innanzi a
dispregiando la mansuetudine del re e beffati da vana speranza. m. adriani, ii-81
immemore del beneficio e della profonda miseria da cui fu tratta, già osa giudicare
italia, anzi il mondo incivilito, da un vizio che, avendo rispetto alla mansuetudine
voce dotta, lat. mansuetùdo -ìnis, da mansuètus 'mansueto '.
manta1, sf. disus. coperta da letto di lana o di cotone
le mante falsate, o vero panni da letto alla catelana, salvo i bianchi col
catelana, salvo i bianchi col cerro da testa e da coda e con le verghe
i bianchi col cerro da testa e da coda e con le verghe.
uso soprattutto nell'america latina, costituito da una pezza di lana o di cotone
ti fai; tu mi lievi il copertoio da dosso, e di'che aggiacci;
di efestione. = denom. da mantaco. màntace e màntaco,
mantarro, sm. ant. mantello da pastore, tabarro. sannazaro
cfr. sicil. mantarru 'mantello da pioggia dei contadini '. mantato,
co'capegli infino a'piedi. = da ammantato (v.), per aferesi
sotto la mantatura nera. = da ammantatura (v.), per aferesi
(v. amante3). francesco da barberino, iii-127: manti prodani e
quale applicasi la potenza. = da amante3 (v.), per aferesi
di mantècca,... arricciati da un ferro rovente, che, veri o
). lavorare sostanze grasse in modo da ottenere un preparato che abbia la consistenza
lavorare e manipolare sostanze alimentari in modo da conferire loro una consistenza pastosa e cremosa
al risotto. = denom. da manteca. mantecare2, intr. (
liquefarsi. = denom. da manteco, var. di mantice1 (v
. 3. figur. composto da numerosi e vari elementi. piovene,
». ojetti, ii-291: se entri da un dolciere, la varietà, freschezza
gelato. = nome d'azione da mantecare1. mantechìglia, sf. ant
mi faceste sentire certa mantechiglia di zibetto da bollire sul fuoco. = deriv.
oggi più patetico che mai: un viso da maria accostato a quello del cristo esanime
di foggia semplice, senza maniche, da portare sopra gli abiti per ripararsi dal
pioggia; mantello (per lo più da donna), cappa. beltramelli
2-20: doppi scarponi per terra libera da domare / mantella da fasciarmi nel mio
per terra libera da domare / mantella da fasciarmi nel mio calor naturale. baldini,
meglio diservire. = deriv. da mantellare1. mantellare1, tr.
di gentilezza mantella. s. caterina da siena, v-117: molte sono l'
, lasciava che... saccheggiata fusse da gli alemani la gallia. siri,
nuovi soccorsi consigliò l'hom a fare divorzio da quella espugnazione, mantellando la sua ritirata
dell'altro. = denom. da mantellol. mantellare2, agg.
del fuso. = deriv. da mantello1. mantellata, sf.
del terreno provocata dalle alluvioni, costituita da pietre o mattonelle tenute insieme da fili
da pietre o mattonelle tenute insieme da fili metallici oppure da una grossa stuoia
mattonelle tenute insieme da fili metallici oppure da una grossa stuoia di pertiche e vimini
mantellare *), agg. coperto da un mantello, avvolto in un mantello.
sotto false apparenze. s. caterina da siena, v-34: se per fuggire luoghi
arald. di leone o altri animali coperti da un mantelletto. -di scudo diviso da
da un mantelletto. -di scudo diviso da due linee che, partendo dal centro
verso gli angoli inferiori, in modo da suggerire la forma di un mantello. -anche
-anche sostant. -mantellato rifondato: formato da linee curve. 5. sf
appartenente a una congregazione fondata nel 1861 da marianna ferrari, maria mattioli e elena
delle mantellate la madre di santa caterina da siena... titolo d'un
nostri desideri. = denom. da mantellol, col suff. iterativo.
o leggera mantella (per lo più da donna). a. martini
che accentuava l'arco delle sue gambe da cavallerizzo. 2. veste ecclesiastica di
colore violaceo, usata sino al 1969 da cardinali, vescovi, abati regolari e
abati regolari e prelati; era costituita da un mantello senza maniche, aperto davanti
davanti e lungo sino alle ginocchia, da portarsi sopra il rocchetto (e i cardinali
. -in partic.: mantello da bambino. fiori di filosofi, i-178
2. milit. congegno bellico costituito da tavole rivestite di lamiera, per lo
; riparo, protezione. andrea da barberino, ii-24: lo re melidonio.
ordinò grande quantità di scale, e da tre parti assalì el castello. rinaldo
e sofficienti quando bisognio fusse mettervi mantelletti da potere andare intorno. giov. cavalcanti,
1-5-70: tolson certi mantelletti adatti, / da poter sotto star co'pali in mano
.. orlata con galloni d'oro trasmessi da madre a figlia, gelosa eredità delle
fissata a una giacca o a un abito da sera femminile; pellegrina. alvaro
mani un abito di pizzo, lo voltò da tutte le parti... spiegò
ne'quali tanto s'affaticò che s'addusse da loro un articolo circa il vestire de'
e certuni con logore e ingiallite mantelline da soldato. sbarbaro, 1-149: solo
; e che lo avviluppava una mantellina da trincea. c. e. gadda,
-strato di sassi o mattoni consolidati da calcina, costruito intorno al muro di
, 3-37: lo mantellino còprite. guido da pisa, 1-301: mi donò un
un piccolo forno; e la cappa da barons si convertì in un mantellino, che
infocata era mia mente umana. ca'da mosto, 238: non meno si
di sopra. ariosto, vi-529: da chi potrò aver or ora in prestito,
aver or ora in prestito, / da pormi almeno in sul farsetto, un piccolo
pelli che ili vendei per seie. francesco da barberino, i-108: se piove camminando
bianche e uno mantello bigio. folgore da san gimignano, vi-11-146 (13-10):
, e aperta solamente dinanzi e increspata da capo, e s'affibbia con gangheri
prevaricatori, violenti). guidotto da bologna, 1-6: tuttoché la regale pecunia
di dio. s. caterina da siena, 206: io voglio..
. g. morelli, 227: da ispigolistri, picchiapetti, ipocriti, che
screziarsi dei riflessi del fuoco, tre ferri da stiro. -cartoccio, involucro.
/ tragedie a'nostri dì, che da la scena / a far mantelli al pepe
, rifugio. cieco, 24-16: da pirati, gente infesta, / è posseduto
il nucleo e la litosfera e costituita da rocce ultrabasiche. 12. geom.
. ant. fortificazione o riparo costituito da un insieme di grosse travi. ulloa
armi: parte dell'armatura, costituita da una piastra di ferro, che serviva
tutto il corpo del mammifero è coperto da peli di identico colore. -mantello composto
composto: quando il corpo è coperto da peli di diverso colore (e può essere
guaste, con tristo mantello? sforzino da corcano, i-2-63: se alcuno desiderasse
saranno. soderini, iv-122: è da attenersi a'bai scuri, bai castagna,
mantello. -aver mantello a o da ogni acqua: esser preparato a qualunque
-anche: cambiare parte politica; passare da un partito all'altro tenendo conto solo
mia volontà, mi volete seguire. antonio da ferrara, 30: se fatto non
la tela, ne dirò il ver da senno. lippi, 1-79: a celidora
discorso, argomento. s. bernardino da siena, 861: oggi voltaremo un poco
col mio / mantello. -essere uomo da due mantelli: essere ipocrita, falso
uomo di peso, non di quei da due mantelli, e che un segreto
, per conseguireil proprio tornaconto. francesco da barberino, i-206: l'ottavo [avvertimento
di benefici. -servire per mantello da tutte vacque: proteggere da ogni pericolo
per mantello da tutte vacque: proteggere da ogni pericolo. redi, 8-2-229:
in modo che possan servire per mantello da tutte tacque. -sotto il mantello:
riccio, 1-22: le quali, o da ignoranza sedotte, mal si pongono in
bianco, la pamela rossa e gli stivaloni da neve, le scudiere dell'esercito
-oh! questi è arlecchino, vestito da servitore spagnuolo. 2. eccles.
lor mantenenza. = deriv. da mantenere, sul modello degli antichi astratti
adbeve- rato de lo sange e mantenuta da epsa. cantari, 75: imperador
crescenzi volgar., 4-9: ancora da sapere è che la natura delle viti
menica? vi siete molto ben mantenuta, da poi che non v'ho veduta.
giovan batista sia obrigato mantenerlo anni tre da oggi, assettandolo sempre dentro a questo tempo
, ii-990: l'animo nostro è fatto da dio tale / che due potenzie in
l'altra terra è forte e buona / da mantener la guerra più d'un giorno
determinato stato (espressida un complemento predicativo o da un complemento di stato in luogo figurato
anonimi, lxv-226: dio ti / da quella gioia che 'n vita mi mantene,
quando potesse essere, il mantenerci, da che noi nasciamo fin che moriamo,
lo mantennero con costanza mirabile, tanto da dare agio a garibaldi d'accorrere e convertirlo
in senso generale nell'espressione farsi mantenere da qualcuno). -anche: nutrire.
. -anche: nutrire. paolo da certaldo, 293: se tu hai parenti
doni, 3-111: chi vuol essere amato da le donne loro inamorate bisogna sempre mantenerle
male, tra ieri e stamattina? da mantenerne il ducato per due mesi.
un mezzo di sussistenza che mi togliesse da questa disperazione. g. chiarini, 178
, xii-18: accettavo di essere mantenuto da mia madre, sia pure limitando il
necessario. -di animali. ca'da mosto, 204: cavalcano [gli alzamaghi
diligenza, né si possono mantenere se non da signori o da persone nobili e ricche
possono mantenere se non da signori o da persone nobili e ricche. -rifl
. - anche al figur. monaldo da sofena, xii-2-340: al cor nato è
arebbe forse guardate, se avesse avuto da mantenersi. galileo, 1-1-342: mi pare
basilicata... con le rendite dategli da quel magnanimo re si mantiene con decoro
fortificazioni trecento fanti con monizioni e vettovaglie da mantenersi quindici giorni. forteguerri, 26-80
s'io non mi trovo un impiego da mantenermi del mio. carducci, ii-7-66
: il pretendente... abbia facoltà da mantenere il grado di cavaliere.
verso idio; e questo vedi perché da loro più luoghi di gran divozione sono nel
paesani, e così di continuo sono da loro mantenuti. bronzino, 1-201:
che stettero come apprendisti alla pratica scuola da tanto tempo aperta a meleto, e
più particolarmente per cura dei giovani usciti da quell'istituto agrario, che io vi
però chiaro che non per questo sarebbe da effettuarsi prima d'esaminare, se fatto
con mantenere per tutta la vita pensieri da fanciugli, rallegrandosi di quelle cose onde si
gli abbia anco data autorità di fare da sé,..., tutte quelle
a battaglia, fu rotto e morto da essi, con tanta perdita delle sue
dalla possessione di quelli stati ambiti e insidiati da molti fosse il pessimo de'mali,
affari che potesse avere avviati nel paese da cui deve partire, e che non
più minutamente parlarti de la maniera che ha da tener una gentildonna per mantenersi longo tempo
, dimostrare; confermare. paolo da certaldo, 313: mai non volere mantenere
berni, 288: va', di'loro da parte nostra che venghino via, che
di cinque città. s. caterina da siena, v-123: spesse volte vediamo che
ultima ». « ve lo prometto, da povero figliuolo ». « ma,
mia ragion e darmi aita. paolo da certaldo, 84: guarda bene che mai
d'altra cosa, tu non ti parta da la ragione; anzi sempre la mantieni
e giudiziosamente n'ammaestrò aristotile, che da coloro i quali scrivono per mantenere e
a un certo che non si metta da l'un canto a cercar di contradire
ragioni altrui e mantener le sue, e da l'altro ad accusare e difendere.
e mantenean tutta quella montagna. andrea da barberino, ii-186: essendo io re
alla fine dopo qualche resistenza fu ammesso da coloro che lo guardavano con protestazione che
d'ottobre, fu mantenuto un saracino da tre schiavi d'amore, con leggi
si mantengono mai nelle difficultà, se da una necessità non vi sono mantenuti. bandello
, mentre ch'entro i termini prescritti da licurgo si mantenne, fiorì sopra tutte
sanudo, iii-77: « vene letere da forlì ». si manteniva quella madona gaiarda-
non potevano più mantenersi, né difendersi più da lui. boccalini, ii-228: il
mantenessesi sopra di sé, o dependesse da fiesole. 23. prov.
[l'uomo] sempre l'istesso da per se solo..., e
per se solo..., e da per se stesso per entro sè si
. guglielmini, 2-240: la navigazione da bologna a ferrara sarebbe interamente perduta,
). = agg. verbale da mantenere. manteniménto, sm.
la strada al marchese di torrecusa di assalir da quel lato le trincee nemiche. muratori
fuori mancasse il mantenimento, gliel'ha da provedere il pubblico o per via d'
d'un sussidio giornaliere o con somministrar loro da lavorare. g. gozzi, i-16-119
di me caritatevole, per i benefizi che da lui ricevo del continuo, anzi per
[del principe], dalle quali han da nascere le sue provisioni alla guerra,
seminario si ordina una colletta a contribuzione da farsi così per il vescovo a proporzione
ordinata ragionevole libertà di commercio, che da tanto tempo sospirano. massaia, x-99
209: astenendosi... i censori da fare l'alloga- gioni della rinovazione e
della detta strada dovranno esser fatte distintamente da quelle del mantenimento decennale. viviani,
per sempre le ripe [del fiume] da ambe le parti, a fine di
. foscolo, xiv-322: non esigo da te il mantenimento di simili giuramenti; tanto
rispetterò le tue passioni. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
et aiuto e mantenimento della comunanza. da porto, 1-293: baldassarre, la
sterili, produrrebbe il suo natio terreno da per sé, senz'altra cura umana,
ideale, ecc.). bartolomeo da s. c., 30-2-3: essendo
l'amico nostro ed a me da potersi produrre, in esplicazion è detto di
tenitore. = nome d'agente da mantenere. mantenuta, sf.
sf. donna tenuta come amante da un uomo che provvede al mantenimento e
prostituzione. = deriv. da mantenuto, n. 3.
, vi-5-32: egli è l'angiolo mandato da dio,... manmezzo cerchio
cerchio. muratori, 10-i-15: creati da lui, benefi = deriv
, benefi = deriv. da mantenere-, per il n. 4,
spagn. man-tenitore della nostra libertade. andrea da barberino, 3-cati in maniere innumerabili da lui
andrea da barberino, 3-cati in maniere innumerabili da lui e mantenuti su questatenìmiento. 1019:
ii-258: per qualche tempo: parvemi cosa da osservarsi quel agg. e
ottenne ammiratori ed amici, mantenuti sempre da lui con un commercio di lettere.
e del sostentamento che gli è provveduto da altri; che riceve da altri,
è provveduto da altri; che riceve da altri, in varie forme, i mezzi
mattina e sera, una elaborata preghiera composta da don buti per la sua guarigione.
divinazione od arte d'indovinare, sino da remotissimi tempi praticata e studiata e conservatasi
voce dotta, gr. [xavieioc, da { xavteùofxat 'indovino '.
] * [arte] divinatoria 'da (xdevili; * indovino '.
è quadra / e si v'aveva da ciaschedun canto / un uom di marmo
quale forma veneziana. = deriv. da amante3. mantice1 (ant. màntace
fucina e attualmente impiegato solo in fucine da fabbro di tipo artigianale (ed è noto
forme principali: mantice a otre, costituito da una canna per la fuoriuscita dell'aria
canna; mantice a pistone, costituito da un cilindro in cui è azionato uno
stantuffo che consente all'aria, aspirata da una valvola, di fuoriuscire dalla canna
. -mantice doppio: costruito in modo da originare un flusso d'aria continuo.
fomaxe rotunda, la qualle abia el fundo da terra elevato doa ditta, in el
sono, per esempio, gli organi da sonare. varano, 1-561: un
mano 0 tramite pedale e oggi costituito da un meccanismo alimentato per lo più elettricamente
citolini, 493: gl'istru- menti da mantici sono l'organo, con le maniere
abbia nel corpo 1 mantici dell'organo da tivoli. f. f. frugoni,
. e. cecchi, 3-69: da quegli orti delle esperidi, da quel
3-69: da quegli orti delle esperidi, da quel paradiso della marmellata, per anditi
divota vita. s. bernardino da siena, iii-284: se ami colui che
son fucine, incudini e martelli / da fabricar dolor, passion e tedio, /
ed accendendone altri, fa salire / da molti cori un alto incendio d'ire.
'l cor, mantice 'l seno / da fabricar sospir, con che tu m'ardi
: or che faremo, se già da molto tempo s'introdusse alla confidenza de'
civile era di nuovo accesa, e ferocia da una parte, ostinazione dall'altra,
ch'egli cavarai le penne, mantice da fucina. 11. coito.
chi ha più note in faccia suol far da sovrano. a. cattaneo, i-io
non era la prima volta che dava da pensare anche a'maestri come se un
donde agnolo se l'avesse, 0 da sé o d'altrui, elli si colicò
sé o d'altrui, elli si colicò da piedi con uno man- tachetto segretamente,
man- tachetto segretamente, e 'l golfo da capo, coprendosi molto bene, perché
i manticciari, mestiero... trovato da anacarsi scita. = deriv
scita. = deriv. da mantice1. manticista, sm. (
. 6). = deriv. da mantice1, col sufi, professionale -ista.
]: 'manticòra': animale favoloso descritto da aristotile e da plinio, i quali
: animale favoloso descritto da aristotile e da plinio, i quali gli attribuivano tre
ed irta di punte, si difende da coloro che gli si avvicinano, e la
si avvicinano, e la lancia puranco da lunghi contro quelli che lo inseguono. finalmente
della famiglia de'carnivori terrestri, stabilito da fabricio, che ha per tipo la
raptatorie più sviluppate e foggiate in modo da afferrare la preda (e suole vedersi
si trova in tutta italia, soprattutto da agosto a novembre, in siti caldi
con quella sua figuretta lunga e gambuta da mantide religiosa camminava a passettini trepidi al
spagnole che lo portano sostenuto sul capo da un alto pettine infilato fra i capelli
tosco, ma è parola regnicola alterata da 'mantilia 'latino e vale presso
cappello in capo, poveretta! oppressa da una ricca splendida mantiglia di velluto.
17-63: io ho deciso di mascherarmi da spagnola, con la mantiglia nera.
. amantiglio. = da amantiglio (v.), per aferesi
i-187: fin il manto è cinto da una larga fascia; e qual donna
. ant. e region. tovaglia da tavola per lo più ordinaria, dozzinale
larga, quale si mettono davanti e da dietro, e quella che tengono da
da dietro, e quella che tengono da dietro, quando vogliono mangiare, sedendo
tovagliolo, salvietta; asciugatoio. bonvesin da la riva, xxxv-i-699: quella lucente
a lui serve di mantile. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
la barba col tovagliolo, « fera ordita da un pezzo: c'era una lega
[ardano], i-314: son vestimenti da uomini, di panni bastardi di colori
li capi sfilati. bellori, ii-127: da queste due statue fecesi noto il valore
fuoco sotto la pentola, stretta la vitina da una veste nuova, a fiorami,
! ». 6. tovaglia da altare. 7. telo di lino
spillo. 8. dial. fazzoletto da capo. guerrazzi, 2-414: di
quasi criniera di poliedro. -fazzoletto da naso. guerrazzi, 2-581: si
, mantèle 'salvietta ', comp. da mdn [u] 'con la
ant. piccola tovaglia. andrea da barberino, iii-163: uno briccone ladrone.
ne'conviti porre al fuoco accesissimo mantiletti da bocca fatti di questa materia [amianto]
toso d'abondanza / sarò, madonna da voi mantenenti / ricco a manente di
onori e tutti beni. = da immantinente (v.), per aferesi
, 1-20-235: ermisini, lustrini e mantini da soldi 21 in su. beccaria,
. manto1, sm. mantello da cerimonia, particolarmente sontuoso, di tessuto
ai piedi, con strascico, indossato da sovrani, pontefici, no
alta dignità). francesco da barberino, iii-410: e poi per onestura
xvm dì. s. caterina da siena, v-10: quello che voi faceste
bestie van sott'una pelle. antonio da ferrara, 14: te passò el
il lor lamento. guarini, 265: da una di quelle piante...
olimpia somigliante, la qual non coperta da alcuno manto o d'alcun velo, ma
or chiara or bruna. s. caterina da siena, iii-6: in questa casa
molte taccarelle, se è giusto, è da dire che la giustizia sia un manto
, 1-86: se questa mia preghiera / da voi sarà accettata, / d'ogni
nel suo bel manto. bianco da siena, 1-86: benedicati, / madre
56: la terra si distende rivestita da un manto riccio e basso di ciuffi
l'ultimo cielo che contiene tutti dentro da sè. ottimo, iii-516: * lo
manto turchino. fogazzaro, 2-28: da tutte l'altre parti si spiegano i
montagne boscose sino alla cima, macchiate da cenerognole scoscenditure di scogli, da
da cenerognole scoscenditure di scogli, da ombre di valloni, da praticelli di smeraldo
, da ombre di valloni, da praticelli di smeraldo. bechi, 2-41
della pavimentazione, sottoposto a particolare usura da parte della circolazione dei veicoli e dei
deriv. dal lat. tardo mantus, da mantellum * mantello '. manto2
/ ch'im sua legie mantene. francesco da firenze, xxxv- 1-397: di tutte
xli-2: guido conte novello, se om da pare / ingiurie porta magne in pace
; ma via più troppo, se da suo menare; / e molto avante,
. plur. molte persone. giacomo da lentini, 24: amor mi 'ntenza /
/ ne fai amar con doglia. tommaso da faenza, xxxv-1-453: manti son c'
cader basso e, coitoso, / partir da gioco e d'ogne dilettanza. amico
voce della lirica delle origini, comp. da manto2 e ora (v.
: prendeva luce [la scala] da tre alti finestroni addobbati di mantovane di
in terra. = deriv. da mantovano. mantovano (mantoàno,
e per le note dal gherardini e da m. colombo: la lodigiana del
/ mantoani per patria ambedui. guido da pisa, 1-320: lo settimo barone fu
miei gl'impetrò [al sonetto] da le tiburti muse / torquato.
, chiamato goito, dove sarà servita da savoiardi, restando però il castello guardato da
da savoiardi, restando però il castello guardato da mantoani. ojetti, i-648: la
. = lat. mantudnus, da mantùa * mantova '. màntra
. volg. * manutrusàre, comp. da manti, abl. di mdnus 1
9-130: è di gran nobiltà, perocché da cuore nobile e conoscente procedere, lodare
e gli altri, già pensate quale ha da essere il vostro pensiero nelle questioni che
: per opera d'uomo. antonio da ferrara, 62: e1 qual fo veramente
: non si propone o proporrà da noi l'opera ed uso di alcun
non credo che le correzioni manuali'sieno da sbandire affatto dalla domestica educazione. bocchelli
vigore, colui che si trovava onorato da tali restituzioni affettuose, non aspettava
le seconde. 5. facile da tenere in mano; maneggevole. giov
di mestiere aver sempre in mano la falce da potare gl'inutili sarmenti, e appresso
gl'inutili sarmenti, e appresso la zappa da sbarbare i tribuli e le spine e
come dice el papa, diecimila maestri da cazola e trentamila manuali. ulloa [casta-
= voce dotta, lat. jnanuàlis, da mdnus 1 mano '. manuale2
il frastuono della bora, una fanciulla studia da un suo manuale geografico che « in
loro scopi. 4. locuz. da manuale (con valore aggettivale):
10-592: separata la classe degli inventori da quella degli esecutori, conviene inoltre fare un'
o manualisti. = deriv. da manuale1. manualista2, sm.
sono state composte, fino ad oggi, da onesti o frettolosi compilatori,..
o frettolosi compilatori,... da umili o pretenziosi manualisti e talvolta da
da umili o pretenziosi manualisti e talvolta da goffi sperimentatori in * corpore nobili '
e antologisti. = deriv. da manuale2. manualìstica, sf.
forse, analizzata freddamente, e prescindendo da quello che dice, tale lingua può
il possessore. = deriv. da manuale1. manualizzare1, tr.
meccanizzare). = denom. da manuale1. manualizzare2, tr.
fallire. = denom. da manuale2. manualménte, avv.
di sua scienza di bisogno era trovare modo da vivere manualmente; e così egli
paese sempre entra ed è portato danaro da chi vuole delle loro robe, lavorate
in ricevere manualmente senza dimoranza. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
che noi ora appelliamo manobaliste, cioè balestre da mano. = lat
tardo manuballista (vegezio), comp. da mdnus * mano 'e ballista
, non tocchi in alcuno secolo fuorché da pirro, il quale con grandissimo purgamento
voce dotta, lat. manubìae -àrum, da mdnus 'mano '. manubriato,
voce dotta, lat. tardo manubridtus, da manubrium * manico, manubrio '
orizzontali. cattaneo, iii-2-200: già da molti mesi prima eransi fatti incatenare in
rotelle, di bottoni e di manubri, da far pensare che fosse complicatissimo maneggiarli.
avendo manico, percuotono o col cadere da alto a basso o coll'essere spinti
fondo di una musica cafra, macinata da uno di que'manubri di pianoforte, detti
con due o tre ruote, costituito da un tubo profilato opportunamente per essere impugnato
corte, e giovanotti scamiciati, col costume da bagno legato davanti al manubrio. cicognani
: sei andato a scegliere una macchina da corsa, con un manubrio giù,
xi-62: legai il fagottino del costume da bagno al manubrio della motoretta. 3
imperniato sulla leva di comando in modo da muoverlo con spostamenti dal- l'avanti all'
attrezzo usato nell'atletica pesante, costituito da una corta sbarra metallica impugnabile con una
, per venti minuti, con manubri da venti chili. cicognani, v-2-16:
milit. nel fucile e nelle armi / da fuoco portatili, appendice laterale del cilindro
= voce dotta, lat. tnanubrium, da mdnus * mano ', attraverso passaggi
commodo all'incisioni delle fistole, dette da greci siringhe, è chiamato da loro
dette da greci siringhe, è chiamato da loro 'siringo tomo'... e
loro 'siringo tomo'... e da latini 'manu- briolo 'e *
ova, manucando un bellissimo pane, da un pessimo vino accompagnato. parini,
. genovesi, 394: quant'è da che non battiamo più la batteria di
, / e mena teco qui checco da sala / che 'npegniò il podere e
spesso altrui morde e manuca. zenone da pistoia, 1-5: per propria invidia
scura buca / fece tornare il mostro da l'inferno, / ove rode se stesso
se stesso e si manuca / e da mille occhi versa il pianto eterno.
voi a petizione di cotali comacchioni torvi da i vostri spassi? -con chi ti pensi
6. prov. paolo da certaldo, 143: la casa è fatta
fanciulli. = nome d'agente da manucare. manucatòria, sf *.
vizio. = = deriv. da manucare. manucodiata, sf.
sotto l'equinoziale uno uccello, chiamato da quelle genti di que'paesi manucodiata.
', non avete né pur piedi da toccar terra, ma sempre in volo
. moneta aurea (tosante) emessa da alcuni imperatori d'oriente di nome manuele
molta riputazione appresso i greci, chiamata da questo nome per conto di manoel imperator
: i manulati di grecia, battuti da emanuele imperadore, lungo tempo ebbero nome e
manuelli d'oro della moneta di goa da un ducato l'uno. = deriv
che dividevano le giurisdizioni essere i naturali da me dimostrati, non già i manufatti
2-109: le due intestature del sostegno da una riva all'altra del fiume, sotto
essi non vedono mai roba manufatta perché da loro in montagna non c'è.
era stupenda, oggi depressa e offesa da uno sgraziato manufatto. 5.
. 3. region. zuccherino da succhiare. dossi, i-121: teneva
della missione. = deriv. da manutenere, forma ant. di mantenere.
di simpatia, diremo così precauzionale, da parte della signora, e persino della
all'amica, con una cravatta nuova da comprare, non durano un giorno.
,... il fratello faceva da mezzano,... era lui il
loro costruzione. = nome d'agente da manutenere, forma ant. di mantenere-,
di una promessa o di un impegno da parte di qualcuno. grimani,
tipografico). = nome d'agente da manutenere, forma ant. di mantenere.
... si adata alla materia da lui fabricata a principio e disposita alla
così alla tutela contro ladri e masnadieri da strada, i monaci ospitalieri, come
. temanza, 85: fu decretato da quei canonici di darvi esecuzione e, richiesto
, lat. mediev. manutentio -finis, da manù tenére (v. mantenere
dotta, lat. manuterglum, comp. da mànus * mano 'e dal
del cielo. = deriv. da mano, sul modello di nasuto, dentato
, così amò poi talamo detto e da quello giorno innanzi si portò corona delle
mia signore e donna e manza. andrea da barberino, ii-188: disse brandania:
vi-347: chi basciucchia un fioretto tocco da la manza, chi trampella il liuto,
l'intera voce, anche questa usata da loro, verbale, fatta da amare,
usata da loro, verbale, fatta da amare, e vale 'amore ';
tom per sua manzia. = da amanza (v.), per aferesi
o vivanda di tale carne. folgore da san gimignano, vi-n-139 (8-8):
, è zeta molle, perché è da 'manso ', cioè mansueto, domo
. = spagn. manzanillo, da manzana 1 mela '(v. mancinella
rimanere 'l manzeca. = da riconnettersi a manzo (v. man?
voce di area sett., deriv. da manzare (v.). manzo
: de carne de quatropedi. prima comenzaremo da li animali de quatro pedi, dicendo
lactante, castrone giovene e somegliante fazil da gradire, gié suono conveniente. lorenzo
più si dicono giovenchi, ma manzi da lavoro, e da quel tempo in poi
, ma manzi da lavoro, e da quel tempo in poi per io o
profumato ganzo, / l'adulterio eroismo da romanzo, / e incoronano il manzo.
tratto annuale. = deriv. da manzo. manzòlo (manzuòlo),
e, come si dice, tegnente, da voler un tiro d'otto gioghi,
perché non fosse trovato dal commissario accompagnato da un aggiunto e da quattro soldati, lo
dal commissario accompagnato da un aggiunto e da quattro soldati, lo facemmo salire per
vocabolario dal 1815 al 1860, è da consultare innanzi a ogni altro, poi
pareva levantarsi, ga- stigo ingente, da un fallimentare ammucchio di bòzzoli. manzonianaménte
modello di perfezione filosofica e stilistica, da impararne gli italiani mirabili cose, e massime
stanca o secca. = deriv. da manzoniano. manzoniano, agg. che
. soffici, iv-44: vi eravamo attirati da rimembranze manzoniane, dalla famosa magnificenza di
uscito, guardate casi, manzoniano fervente da quella scuola gladiatoria di manzonicidi che è
= voce dotta, comp. da manzoni e dal sufi. lat. -cida
dal sufi. lat. -cida, da caedère 4 uccidere ', sul modello di
carducci, iii-3-283: la signora lucia, da la cui bocca, / tra l'
mià mià. = denom. da mao1. mao mao, v
del maomettanismo. = deriv. da maomettano. maomettano (ant.
. viaggi di girolamo adorno e girolamo da santo stefano, 221: in la dieta
invisibile, ma con nuovi riti lasciatili da maumeto loro ingannatore! serdonati, 9-77:
della religione musulmana; fondato, dettato da maometto; islamico. del tuppo,
molto russante fratello, cavò leggiermente quello che da noi non si rammenta senza rossore.
, iv-197: ella è stata agitata frattanto da più eresie che il maomettismo medesimo e
punirle e reprimerle. = deriv. da maometto (570 ca. -632),
maomettizzavano tuttavia. = denom. da maometto (570 ca. -ó32),
sf. marin. antica nave a vela da guerra, di forma tozza, poco
: la maona, la grande chiatta da carbone cui s'erano avvicinati tante volte
il monopolio del commercio dei prodotti provenienti da una determinata località (come il mastice
infiorescenze apicali, con calice petaloideo composto da 5-12 sepali disposti in più ordini,
di popolazioni nomadi. bartolomeo da s. c., 239: delle
anche salvietta, tovagliolo, pannolino (da usare nelle refezioni o, per l'
officianti). s. bernardino da siena, v-213: la mattina, il
aggiugnendo, per dimostrazione delle cose che da loro [dagli atlantidi] ne'primi sagrifizi
venia col suo tombolo e i suoi piombini da fare ma- gliuzze di trina per una
ma- gliuzze di trina per una mappa da altare, che volea donare alla pieve
tommaso di silvestro, 494: mappa da ricavare la farina. 7
ad una quelle tante mappe geografiche, da egnazio danti, buon matematico, esattissimamente
o mappe corografiche o topografiche. gianbattista da serravalle, lxii-2-i-68: nell'anno 1709 vennero
. cavour, iv-43: in sardegna da dieci anni si lavorava alla formazione delle
una mappa, una specie di catasto da approvarsi con decreto del governatore. e
di morfismo). = deriv. da mappa1, con riferimento all'uso degli
. sm. ciascuna delle ripartizioni contraddistinta da un numero di mappa. mappaluna,
della luna. = comp. da mappa2 e luna (v.),
mari, ecc. guidotto da bologna, 1-2: governare popoli, regni
per lo suo movimento proprio, ch'è da occidente in oriente,...
si trova, / e il va cercando da la cima al fondo / se 'l
cartografo. = deriv. da mappa2 col sufi, dei nomi d'agente
= voce del cadore e del friuli, da marra * cumulo di sassi ':
rinaldo degli albizzi, iii-364: uno falcione da potere pigliare la catena del ponte;
pigliare la catena del ponte; 2 barche da posser fare due marabotte. =
una volta assai celebri, si truova indicato da girolamo rossi nel lib. i della
, pur di marsiglia, vuol da canne quattrocento cinquanta in cin
venerando vecchio con volto grave e solcato da rughe profonde, sedeva nel suo letto
spagn., dal portogh. tnaracd, da una voce tupi. maraca2 (
strumento idiofono sudamericano, costituito originariamente da una zucca o da una sfera cava di
, costituito originariamente da una zucca o da una sfera cava di legno, riempita
ha incontrato grande favore in età recente da parte delle orchestre caratteristiche di musica leggera
, o in un passo di danza scandito da una [ragazza] che suona un
[ragazza] che suona un tamburello e da un'altra fornita d'uno strumento simile
bocchelli, 2-ix-290: fra loro, da ragazzi, naham era la spia delle
, con la pelliccia che le pendeva da una spalla e le mani tra i
nazionalepopolare. = denom. da maramaldo, col sufi, dei verbi frequentativi
sopraffattone). = deriv. da maramaldo. maramaldo, sm. persona
un morente popolo. = deriv. da maramaldo. marame, sm.
o di roba di scarto, da buttar via in quanto di cattiva qua
così utili. firenzuola, 217: da quale di costoro hai tu compero questo
essere (ahi vergogna nostra!) da noi italiani, comeché non da tutti
) da noi italiani, comeché non da tutti, reputato un barbogio e lasciato col
lat. volg. * materiàmen, da materia 'legname per costruzioni '; cfr
redursi doman. = deriv. da marangone3. marangóne1 (maragóne)
/ colà ove mi dite. francesco da barberino, iii-125: sien tutti ben
remari che abbiano fatto tre viaggi almeno da corfù in là) nelle necessità loro
e ribatte, e brevemente lo riconficca da quella banda, perché stia più forte
sfaccendato e perditempo. = deriv. da marangone *. marangóne4, sm.
di tauromina. = deriv. da marangone1 * smergo ', con allusione al
, la cui pagina superiore è caratterizzata da disegni e colori particolarmente originali e bizzarri
« che non trova pace e si traveste da canbarbone del * faust 'e insegue
marasca, sf. ciliegia (prodotta da una particolare varietà di ciliegio: il
e dei geroglifici in oro. = da amarasca (v.), per aferesi
germogli infettano i campi. = da marasco., maraschino, sm
di canarie, e che rosolio maraschino da zara! ghislanzoni, 4-125: zara
dalle amarasche. = deriv. da marasca. maràscio, sm.
ornamentali. = deriv. da marasca. marascóne, sm.
loro miserie la maggior parte degli offesi da simili mali. targioni tozzetti, 7-198:
vivere molti anni e vanno ideando progetti da eseguirsi nel futuro. fucini, 723:
petruccelli della gattina, 4-517: per uscire da quel marasmo, quest'uomo,.
ella s'educasse, perché ad uscire da un tale stato il primo bisogno è riformare
e le passioni si disfrenarono così / da sopportare la vergogna del processo, della
, 16-234: co- desti pensieri sono da rifare. non riesco bene ad esprimerli.
; 'deperimento, consunzione ', da fxapodvco 'dissecco '; cfr. fr
, agg. ant. che è colpito da marasma; che è in uno stato
que'balordi... non hanno giudicio da saper discernere i buratelli dai marassi.
targioni tozzetti, 12-2-481: nella spiaggia da questa parte non sono tomboli o
marata popolare. = deriv. da mare1; cfr. sicil. marascata *
corsa di quaranta chilometri (1896). da * maratona ', onde correndo giunse
compiuto nel 409 a. c. da un soldato ateniese da maratona ad atene
a. c. da un soldato ateniese da maratona ad atene per annunciare la vittoria
salti fenomenali... esibisce un fiato da maratoneta e uno scatto da centometrista.
un fiato da maratoneta e uno scatto da centometrista. = deriv. da
da centometrista. = deriv. da maratona. maratònio, agg.
di maratona e che fu vittoriosamente affrontato da teseo. alberti, i-289:
filicine, con protallo appiattito, formato da più strati di cellule, con anteridi
nuova fabbrica di monete fatta in castiglia da alfonso xi dopo gli anni 1311.
1-48: quella mercenaria... da me non ricevette neppur un maravedi, in
= voce di area lomb., da marascia 1 scure ', di etimo
resterebbe a decidersi se tale odore fosse da causa locale o se piuttosto nascesse dalle
di fronte. = deriv. da mar azzo. marc'{ march
nuovo titolo di marchese, così detto da marca, che vuol dir limite,
innanzi apparire, quando era già, da uficio dato a tempo, divenuta dignità
dignità perpetua. tasso, n-ii-446: da « marca » deriva « marchese »
o compagno e pari del principe e da lui delegato a qualche comando,..
a l'arcivescovo di siena, tornando da loreto. leopardi, iii-262: ella
ripe 1 grassi armenti / quivi condotti da diverse marche. v. borghini,
uno scheggiale, nel quale erano coricate da ottanta pietre preziose, che la più vile
più di cento marche d'argento. piero da siena, 1-17: ordinò che mille
, / che, con marche indelebili, da sette / sigilli impenetrabili è segnato.
o segno distintivo di bottega (costituito da una cifra, un monogramma, un'incisione
il suo motto come editore, c'era da sospettare che egli volesse agire da editore
era da sospettare che egli volesse agire da editore. -sigla, per lo
sui blocchi di marmo, sui materiali da costruzione, sui minerali estratti dalle miniere
nel fabbricarla improntata di una marca particolare da noi ordinata, e non potrà fabbricarsi se
in una coscia o nel collo, perché da esso si possa conoscere di qual razza
di coniazione (ed è costituito da una o due lettere, talvolta riunite
boliche, o, meno comunemente, da figurazioni simboliche o da cifre isolate
comunemente, da figurazioni simboliche o da cifre isolate). bruno,
con le stesse marche, conoscibile da ogni popolo. 2. in
fabbricante impone a'suoi prodotti per distinguerli da quelli consimili di altri fabbricanti. montale,
come superiore e preferibile agli analoghi forniti da industrie concorrenti. -per estens. la
che marca? - una pistola vera. da marinaio tedesco. -seguito da un
. da marinaio tedesco. -seguito da un nome proprio commerciale (in modo
un nome proprio commerciale (in modo da creare un sintagma che assume valore di
(con valore aggettivale): contraddistinto da un marchio di fabbrica ben noto e
di un gabriele e tu non sei andato da lui a comperarla? e. cecchi
bel pazzo, un bel malinconico in abito da sera, presso 1 canori ebani e
-marca di identificazione: segno convenzionale adoperato da determinate imprese industriali per identificare i loro
di nazionalità) e, rispettivamente, da un gruppo di quattro lettere assegnato dal
è individuato dalla marca di nazionalità e da quella d'immatricolazione. ibidem, 750
: la marca d'immatricolazione è composta da un gruppo di quattro lettere, è assegnata
enti pubblici. -in partic. marca da bollo: v. bollo1, n.
. 3. -marca governativa: marca da bollo. -marche assicurative o previdenziali:
[s. v.]: 'marche da bollo'che appongonsi a fogli da mandare
'marche da bollo'che appongonsi a fogli da mandare o da esporre, e a cambiale
che appongonsi a fogli da mandare o da esporre, e a cambiale invece di
, 12: le marche e i segni da conoscere la vera chiesa, secondo calvino
imagini ed i crocefissi, non esenti da questo loro furore gli organi medesimi, come
di pensare se non sia meglio che restino da sé. 12. attestazione,
. gozzi, 1-206: l'essere da un sì grand'uomo [voltaire] lodati
. -in partic.: autorizzazione concessa da un sovrano a un suddito di esercitare
la rappresaglia in caso di torti patiti da parte di uno stato nemico o di
di grazie concesse alla città di napoli da ferdinando il cattolico [rezasco]
mettere una màrca. = deverb. da marcare. marcàbile, agg. ant
capelli. = agg. verb. da marcare. marcadante e deriv.
riprese sonore, segni e annotazioni tali da individuare il negativo stesso per renderne possibile
direttamente i selettori, ma vengono ricevuti da un organo (marcatore) che predispone
indicazioni fornitegli. = deriv. da marcare. marcagióne, v. marcazione
ad agire. = deriv. da marcare. marcante, v.
zucca. manzini, 18-118: vecchissimo numero da avanspettacolo con un pizzico di sadismo da
da avanspettacolo con un pizzico di sadismo da quattro soldi per rinverdirlo. la ragazza
dotta, lat. scient. marchantiales, da marcànzia. marcapasso, agg.
la scarpa. 2. strumento da calzolaio costituito da una rotella girevole munita
2. strumento da calzolaio costituito da una rotella girevole munita di punte:
. v.]: 'marcapunto': arnese da calzolaio per segnare i punti nelle scarpe
dissero apertamente che temevano di essere mangiate da me o almeno marcate di nuovo,
o nel petto o nelle spalle, come da noi si marcano li cavalli, per
contessa adelaide, buon'anima! veniva da sé a cavallo, faceva marcare ai guardiani
, faceva marcare ai guardiani le piante da abbattere, e guai a sgarrare!
cercare... le canne e'passetti da misurare i panni se sono diritte e
fa del grande essendo un omicciatolo / da nulla, alfin lo marcano e lo
lentissima. un righello ferrato in diagonale da un risegolo acuto marcò parecchie zucche;
parecchie zucche; il supplizio era condito da arguzie cinesi. -affliggere.
di sopravivere, tutti sono stati marcati da dolorosissime infermità. 5. lasciare
marco / va stridendo lo strale / da la cocca fatale. palazzeschi, 6-172:
pure che l'invoglio esteriore della lava da lui contemplata era sì duro che le pietre
-vorrei fosse / stato più tosto difeso da l'essere / marcato, come dice
di una sostanza destinata a essere assimilata da un organismo vivente, allo scopo di
eneide '). la vostra allure è da uomo, 10 stesso la voce e
negoziante di garofani. = denom. da marca3; cfr. fr. marquer *
pirite, è formato da bisolfuro di ferro e cristallizza nel sistema
greci pirite e dagli arabici e parimente da noi marchesita, è notissima a ciascuno
, distintamente. palazzeschi, 10-14: da ragazzino fui marcatamente anemico. bigiaretti,
: la monotonia della giornata fu interrotta da una visita: un boscaiolo dell'appennino
(superi. marcatissimo). contrassegnato da un marchio, munito di sigillo ufficiale
incisioni che faceva col coltello sul suo bastone da pastore nei lunghi ozi sulle cime dei
temòsagnaciozon. -per estens. contraddistinto da qualche difetto fisico o morale (una
sia dalla natura marcata. -contaminato (da un vizio). f. f
carattere della loro poesia doveva esser marcato da bellezze sublimi, qualche volta gigantesche;
a ciò fu indotto principalmente il poeta da questa simmetria che vedeva veramente nei dieci
è importante a sapersi, cioè che da ambedue queste isole esciva con gran fremito
fatti marcati e marcabili ', tutti barbarismi da evitarsi. -registrato, annotato.
svolazzo non gli celava il punto marcato da lui. 6. chiaramente delineato
inchiostro nero. 7. caratterizzato da linee accentuate e dure; fornito di
.). -in partic.: scavato da rughe, infossato; segnato da stanchezza
scavato da rughe, infossato; segnato da stanchezza, pena, dolore.
luce le illuminava il profilo della parte da cui la guardava il figliolo: un
13-380: l'energico viso, virgolato da due baffi scendenti sotto le labbra marcate,
suo volto appariva... marcato da un'enorme stanchezza che la finezza dei
del tavoliere è venuta in gran parte da una troppo marcata ineguaglianza e da una
parte da una troppo marcata ineguaglianza e da una ripugnante ed infelice associazione di poveri
rigaglia per il colletto, lo sollevò da terra due volte e lo sbattè a terra
, le cose erano andate di là da quel ch'egli aveva previsto. stuparich
dado); che ha le penne distinte da linee di altro colore (un'aquila
nota, un accordo); caratterizzato da note e accordi che richiedono tale esecuzione
peso se non con le statere marcate da detti marcatori. leggi, bandi e ordini
nota dei punti realizzati in giochi collettivi da tavolo (biliardo, carte, ecc
lettura automatica. = nome d'agente da marcare; per il n. 4 cfr
ordini, 7-92-19: per marcatura di bracci da misure, tanto della città che delle
marcature. = nome d'azione da marcare. marcavento, agg.
che resultino. = nome d'azione da marcare. marcé, sf.
e al nostro signore imperatore. pietro da bascapè, v-187-25: clamo marcé al
divine. -anche: corrente eretica sviluppatasi da tale dottrina. = derlv.
tale dottrina. = derlv. da marcelliano. marcelliano, agg.
fondata nel 1838 nei pressi di milano da mons. luigi bi- raghi e da
da mons. luigi bi- raghi e da suor marina videmari, per l'educazione
estens.: moneta di uguale valore coniata da altre zecche. g.
che a passa dieci e che aveva dadi da sé, e così furono d'accordo
soldi, marcelli e manda le cose da vivere per un facchino a casa de la
un naso bestiale. guarini, 389: da questi miseri cortegiani, tutti vestiti di
legno marcente. 2. consunto da una malattia, disfatto (unapersona).
periva il frutto dell'estate, / da opache marcescenze usciva il fiore.
fiore. = deriv. da marcescente. marcescibile, agg. letter
mai che [lacrime e sospiri] da sofferir siano per questo marcevolis- simo fior
giorno solo? = deriv. da marcire. march e marche,
la santa libertà non è fanciulla / da poco rame; / marchesa ella non è
non è che in danza scocchi / da tondeggianti membri agii diletto, / il
ebbe per donna madonna beatrice, marchesòtta da esti. — spreg. marchesazza
saverio rocca. = deriv. da marchese1. marchesana1 (ant.
dal duca. = deriv. da marchese1-, il n. 2 proviene direttamente
a le marchesane. = deriv. da marchesez. marchesano (marchisciàno),
za non fue questo villano; / da ce 'l mondo fue pagano non ci so
. numism. ducato d'oro fatto coniare da ludovico iii gonzaga, che fece emettere
, con il tipo del tornese, da teodoro i paleologo, marchese di monferrato
somma ». = deriv. da marchese1 marchesare, tr. (
ducati e principati, come hanno fatto da pochi anni in qua molti poveri gentiluomini
una famiglia marchionale. = deriv. da marchese1-, cfr. fr. marquesat (
ne lo spregnare. = deriv. da marchesez. marchésco, agg.
preseno e lo menarono a li cai. da porto, 1-157: volle che innanzi
in ferrarese, ch'era de'marchesi da esti, suoi parenti. boccaccio,
nuovo titolo di marchese, così detto da marca, che vuol dir limite, e
, apparire, quando era già, da uficio dato a tempo, divenuta dignità perpetua
altra maniera. muratori, 7-i-83: da che è venuto a sì buon mercato
cui tendere: il marchese tanto diabolico da essere detto divino, che ha spinto la
altri marchesi. = deriv. da marca1 come equivalente del ted. markgraf
forse dal fr. gerg. marquis, da marquer 'segnare, marcare '.
. marchesevolménte, avv. scherz. da marchese, altezzosamente. tommaseo,
di me. = deriv. da marchese1. marchesina, sf.
e logge, con molte cose lavorate da lui con pratica e grandissima forza negli
marchesino pittore restava là, come dominato da una forza misteriosa. 2.
maestro di un piccolo marchesotto assai lontan da firenze. = deriv. da marchese1
lontan da firenze. = deriv. da marchese1. marchétta, sf. piccola
'marchette ', in uso nelle case da tè. pavese, 6-338: cominciò
(con la cintura di metallo) da venditori di banane, garzoni di genepesca
così non farai più neanche una marchetta da cento, chiaro? dessi, 6-41:
zoccola. = voce roman., da marchetta. marchettaro, sm. gerg
. = voce roman., da marchetta. marchettato, agg.
quella veste. = deriv. da marca *. marchettista, sm
; cassiere. = deriv. da marchetta. marchétto (diai marchéto
ha quattro libre al marchétto. ca'da mosto, i-117: portavano anco molti
quale per un marchétto la volta dava da beccare a chi ne voleva. p
il cacao] come un mezzo marchétto da noi ogni grano. beccaria, ii-24:
l'inimico. = deverb. da marchiare2. marchiano, agg.
se non che le sono servitore da maledetto senno, che vuol dire quanto
cagli nella marca, e così la calavria da loro territori producono di questa semente in
produce tali ciliegie. s. bernardino da siena, 427: madonna saragia..
asinaccio marchiano così grande e così grosso da poterlo paragonare alla mia asinosissima asinità?
una scappata marchiana per uscir de'pupilli da vero, fece con sua madre,
5. caterina de'ricci, 140: da lorenzo ho inteso di vostro essere e
uomo capace di rimuoverla [giselda] da una decisione, rappresentasse quella l'errore
altre lodi, così esagerate e marchiane da far trasparire insieme l'ironia e la parodia
a certe spiegazioni assurde e marchiane, da bambini. 6. sf.
quella marchiana del mutamento di luogo fatto da una stella della catena d'andromeda.
al desco una rosta impiccata era / da parar mosche a tavola e far vento,
tavola e far vento, / di quelle da taverna unica e vera. /.
appunto un versetto del salmo settantesimo sesto da porre nel becco al corvo. bacchetti,
, marchigiano'(nel 1710), da marchia 'marca'; cfr. tommaseo [
tenuti in concetto di semplici, e da dime e da fame de le grosse
concetto di semplici, e da dime e da fame de le grosse ».
marchiare con marco di piombo, nel quale da uno lato sia li scacchi e da
da uno lato sia li scacchi e da l'autro lo nicchio, cioè nella
: dovranno... i sopradetti cuoiami da suolo, prima di essere marchiati per
detti ministri, essere stati già marchiati da ciaschedun conciatore con il marchio particolare della
nina del freddo era di quella razza che da noi si marchia col nome di mezzi
suo essercito, che, essendosi levato da tauris, aveva lungamente marchiato. b
marchese. sarpi, ix-301: levarono da trieste il capitano sebastiano zuech con 300
o quai montagne trova mai chi va da bologna in aquileia?... ma
aquileia?... ma per passare da bologna a piacenza, lungo i monti
. = dal fr. marcher, da marche 'marcia '; cfr. marciare1
o si sia di fianco o da fronte o attaccato alla coda, possano
che sonerà alto e c'intimerà la marchiata da questo mondo. = deriv.
questo mondo. = deriv. da marchiare2. marchiato (part.
di marchiarel) t agg. contrassegnato da un marchio, contraddistinto da un segno
contrassegnato da un marchio, contraddistinto da un segno di proprietà o di riconoscimento;
poco lieti, / talor marchiato il volto da un pugnale. salvini, 36-40:
. 4. figur. colpito da una dura condanna morale; additato ah'
perplesso la diffidenza verso un patrono marchiato da una sorte così infausta, cercare un
o, in genere, gli oggetti prodotti da una corpo- razione artigiana; chi apponeva
dua colori, cioè turchino e rosso, da destinarsi per tal effetto, ed infilarne
forti. = nome d'agente da marchiare1. marchiatura, sf.
qui. = nome d'azione da marchiare1. marchigiano1 (disus.
di traiano, il quale c'è da temere forte non si sfasci in una
(carne e lavoro), formata da soggetti vigorosi e ben costruiti, precoci,
e gli fanno quasi colpa di scrivere da una città di romagna. 5
marca [di ancona] ', da marchia 'marca '(cfr. marca1
, il termine è, ovviamente, anche da riconnettersi al nome della regione delle marche
saldo proponimento. = deriv. da marca1. marchingégno, sm.
i marchingegni. -comp. da una prima parte di etimo incerto e da
da una prima parte di etimo incerto e da ingegno (v. ingegno, n
la lettera sua de'28 ottobre scrittami da verzago mi capitò, non so come,
di ciascuna pannina, e nel modo da farsi ad ambi li capi...
epidemie, per distinguere gli animali sani da quelli malati). -anche: taglio
, stupito com'è dentro il suo pelliccioto da orso, con le orecchie tagliate a
torreggia questa fortezza. silone, 25: da queste parti solo le pecore hanno il
alla voce 'berlina'quella finale effe, da quella lettera maiuscola f che è il segno
e, in genere, ai prodotti da lui fabbricati o commerciati, in modo
lui fabbricati o commerciati, in modo da identificarli di fronte al pubblico; a
contraddistinguere, rispettivamente, i prodotti provenienti da una determinata regione o area geografica,
area geografica, o i prodotti provenienti da una determinata nazione, o i prodotti
, al controllo di. qualità esercitato da un apposito organismo pubblico o privato,
determinato trattamento, o i prodotti provenienti da imprese facenti parte di un medesimo «
» imprenditoriale, o i prodotti provenienti da imprenditori che appartengono a una data associazione
certi requisiti e regole di lavorazione stabiliti da tali organizzazioni); a seconda che
per prendere un carico di quella polvere da lucidar borchie e bottoni. ma vuoi
dalla legge un nuovo marchio, costituito da un emblema o da una denominazione e
marchio, costituito da un emblema o da una denominazione e destinato a distinguere merci
manifestarli corrottissimi e degni d'essere segregati da noi; non per forza d'esilii o
3-143: anche celestino larocca era stato da noi gettato nei ranghi dei piccoli borghesi
seminari, e come lui erano stati segnati da quel marchio che poi avrebbero portato nella
tutta la loro attività sul progresso sociale da compiersi. de sanctis, ii-n-346:
possi o vero debbia levare i marchioni da alcuno castrato, se un prima l'
avesse mostrato. * = deverb. da marchiare1. marchionale, agg.
, 209: oh! una carrozza da viaggio; ha l'arme con la
8-256: giunti in cima allo scalone coperto da una logora guida rossa, [il
con la grande « g », sormontata da una corona marchionale, incisa nel vetro
= lat. mediev. marchionalis, da marchio -onis 'marchese '.
la manifestano). s. caterina da siena, 35: per questo modo [
levata la causa della religione, fu da tutto il popolo con occhi ingordi veduto
petto di questo fiume di marcia che sgorga da una delle vecchie piaghe d'italia e
, la marcia. = deriv. da marcio1. màrcia2, sf.
invece nella corsa): è caratterizzato da un passo regolare e cadenzato (passo
marcia), adottato per lo più da gruppi di persone (eserciti, cortei
lan (nelle competizioni olimpiche), da disputarsi adottando un particolare tipo di posizione
) di unità o complessi di forze da una zona all'altra, per via
la sua marcia... seppesi da questi indiani che il luogo dove risedeva
la roba mia, non avendo cavalli da trasportarla. manzoni, pr. sp
nel firmamento. algarotti, 1-iii-192: da tutto ciò ha da nascere che la
algarotti, 1-iii-192: da tutto ciò ha da nascere che la sua marcia [della
montati di spiritosi cavalli e riccamente seguiti da numerosi palafrenieri, precedevano ordinatamente in vaga
nemico già stanco e snervato, era da una mezza marcia dalle sue frontiere. mazzini
marcia di questa lite ', è modo da fuggirsi, e così * la marcia
a schinznach, per vedere la marcia da tenersi. 14. ritmo poetico
concorde di una moltitudine, generalmente costituita da soldati [marcia di trasferimento, di
, ecc.), ma anche da civili riuniti nella celebrazione. di cerimonie
poiché tale brano è per sua natura da eseguirsi all'aperto, esso è per
musicale, o che costituisce (svincolata da ogni significato o finalità pratica) un
ascolta la musica, leggera / musichetta da trivio, anche a me cara / talvolta
, 443: un andazzo trionfale, da parer canto e trionfo, e presagio lontano
: l'inno nazionale italiano, composto da g. gabetti nel 1891 e rimasto in
fasci di combattimento, confluite nella capitale da varie regioni, appoggiarono l'ascesa al potere
certi sobbalzi che nemmeno si sarebbero sperati da lei, la infilò finalmente quell'arco
passi. -al figur.: desistere da un proposito, recedere da una decisione
: desistere da un proposito, recedere da una decisione. moravia, 14-14:
volta dei cavalli. = deverb. da marciare1; il n. 2 deriva direttamente
lo pseudonimo di flegetonte, perché fuma da mane e sera. = comp
e corrompe. = comp. da marcio1e forza (v.); cfr
materia purulenta. = deriv. da marcia1. marciale, v. marziale1
in marciarne. = deriv. da marciol. marciano, agg.
e marciapiedato. = deriv. da marciapiede. marciapiède [marciapièdi)
pedoni, nell'antichità costituita per lo più da una semplice fascia pavimentata o no a
larghe, dritte la maggior parte e fiancheggiate da due marciapiedi di vivo sasso. capitoli
: il primo de'quali luoghi è discosto da detta bottega per tutto il marciapiede che
la prostituzione stessa. -donna, ragazza da marciapiede: prostituta. -prostituta da marciapiede
ragazza da marciapiede: prostituta. -prostituta da marciapiede: di infimo rango. orioni
ha costretto questa regina ad una fuga da operetta. pirandello, ii-1-95: tu
aristocrazia che fanno le visite ai poveri da queste parti si mettono a proteggerne una
venivano magari poi cacciate a sberle, da uomini ubriachi, con epiteti infamanti,
epiteti infamanti, tal quale le infime da marciapiedi. piovene, 6-212: l'
del famoso caffè scianghai, frequentato esclusivamente da prostitute da marciapiede. arbasino, 232
caffè scianghai, frequentato esclusivamente da prostitute da marciapiede. arbasino, 232: avevo
cominciato a trattarla come una ragazza piuttosto da marciapiede. -figlio del marciapiede:
pennoni in forma di lunghe staffe sospese da penzoli, i quali servono d'appoggio
cavi pendenti a misura dalle verghe e sorretti da staffe, sopra i quali ciascun marinaro
sorretti a buona misura e a giusta distanza da corde verticali, che si chiamano le
petto e le ascelle, e vanno da una * punta all'altra (spiccie le
altra al centro, e sostenuti a intervalli da staffe o reggitoi, in modo da
da staffe o reggitoi, in modo da formare dei festoni a lieve curvatura pendenti
può scorrere il cavo del marciapiede in maniera da assumere una maggiore curvatura sotto il peso
pennone. lo scorrimento è però limitato da nodi a piede di pollo fatti sul cavo
più marciare. è una gioia marciare. da quando aspettiamo la guerra me la sono
marciar tutti verso francia poi. gioacchino da coniano, 120: il nostro generale
di santo arteni, lontana tre miglia da bologna. b. cavalcanti, 2-251:
noi dal francese 4 marcher ', e da molti si dice 4 marchiare ';
1-i-246: chiama fandonie le notizie venuteci da più parti, che, cioè, ras
sogna napoleone di dettare nell'apoteosi, da delhi, onnipotente, la sua legge al
donna maggiore della disgrazia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
magnifico pisano, per più sue lettere da guastalla... ha scritto che le
soldati, senza corte, senz'arredo da imperadrice, marciano a'treviri, agli
si considera... che la fisiologia da poco tempo marcia scortata dalla luce delle
cena col desinare, ora se la marciano da signori. = fr.
i midolli. = denom. da marcio1. marciata, sf. milit
accorse del dissegno e, non avendo forze da sostenersi il passo,...
i... i sentendo che da voi / fu la guerra intimata, /
in una marcia. = deriv. da marciare1. marciàtico, v.
camminatore. = nome d'agente da marciare1. marciatràm, sm.
cappelli. = nome d'agente da marciare1; voce registr. dal dizionario
fra le sue marcidaglie o sivvero spartito da esse con la mano, posto all'uggia
sparpagliato sopra tavolette. = deriv. da marcido, col suff. collettivo e spreg
ant. fiacchezza, neghittosità. giovanni da samminiato [petrarca], i-123: il
cidezza. = deriv. da marcido. màrcido, agg.
fo loamo marcido e corroto. vito da cortona volgar., xxi-758: la ferita
marcidi e rappresi umori sputare. felice da massa marittima, xliii-246: iesù beato
vessica di quell'umore che non cessa da gocciolarvi entro, si commove l'umoie
suo venire dalle marcide membre. r. da sanseverino, 195: l'aqua de
). bocchelli, 1-ii-418: acqua da bere, che i contadini e i
che i contadini e i lavoranti, da quelle vastità aride e marcide, dovevano
bocchelli, 12-259: la carne, poiché da anni non riceveva aria e sole,
, lat. marcidus 4 marcio ', da marcire 4 esser marcio, marcire '
delle appostemate coscienze. = deriv. da marcido. marcidume, sm.
nebbia non mancava di vaporare dal marcidume da annebbiare le povere spighe.
ancora qualche marcidume. = deriv. da marcido, col suff. collettivo e spreg
gran coda. = comp. da marcio1 e faccio, pres. indie,
per la marcigióne ed infermità cagionata in loro da diversi stenti. = nome
stenti. = nome d'azione da marcire. marciliana (marcigliarla,
, sf. ant. veliero mercantile da carico, di modeste dimensioni, usato nell'
: quelli [legni]... da vele quarre sono le lavagnotte, le
concio. = deriv. da marcio1, col sufi, collettivo -ime.
stata una volta l'intima tessitura guasta da marcimento, ella si suole disciogliere nell'
. = nome d! azione da marcire. marcino, sm.
assai gustoso. = deriv. da marcio1. màrcio1 (ant.
uffizio / hanno mangiato. r. da sanseverino, 285: lo patrone stesso
marci strami e de l'inutil'paglie / da le stalle a gli colti apre trasporto
. ramusio, iii-320: per difenderci da loro [moscioni], facevamo fuochi di
e ristretto come un pozzo -e frastagliato da ringhiere, da assiti, da pericolanti scalette
un pozzo -e frastagliato da ringhiere, da assiti, da pericolanti scalette di legno
frastagliato da ringhiere, da assiti, da pericolanti scalette di legno marcio. moravia
che oggigiorno ci vengon su come funghi da terren marcio dopo gli acquazzoni d'ottobre
per annottare. idem, 1-ii-86: da quarantott'ore, senza lasciare un
roseo [tommaseo]: il letame ha da esser vecchio, marcio e sparso minutamente
ricovrarci, / c'è della pioggia da divenir marci. pavese, i-440: gosto
in paese. 9. affetto da una grave malattia, consunto, disfatto
. profondamente dominato, influenzato, posseduto da un sentimento morboso, da una passione
, posseduto da un sentimento morboso, da una passione insana, ecc.
tenerezza che, a toccarli, han da cadere per terra: sono burro, lattemiele
malispini, 175: e 'l conte da panago, ch'era co'nobili di
gli statuti, popolo marcio. folgore da san gimignano, vi-n-165 (29-12):
di far capire che non avevano niente da spartire con tutti quei marci ricconi rimasti
o un signore / con un marcio quattrin da litigare? pananti, i-212: si
segua che puote) / che di parlar da galant'uom da bene / dinanzi ad
/ che di parlar da galant'uom da bene / dinanzi ad un par vostro ei
casa qualche figliuolo con la testa sfracellata da una pietrata di fionda. bartolini,
, caratterizzata dalla perdita della lana, da lentezza nei movimenti e da gonfiore agli
della lana, da lentezza nei movimenti e da gonfiore agli occhi. lustri,
: sai che ricchezza non salva / da sventura e c'è marcio sotto seta
vescovo di modena non devrebbe consentire che da la sua parte si restasse in danno:
sotto. -uscire dal marcio: uscire da una situazione sfavorevole, lasciarsi le disgrazie
dal lat. marcìdus 'marcio ', da mar cére 'essere marcio '(
= voce dotta, lat. marcius, da marcius, nome d'una gens romana
poco a marcire. = deriv. da marciol. marciolino2, v. marzolino2
opere di marcione o al movimento ereticale da lui promosso. 2. sm
dottrine di marcione; membro della chiesa da lui fondata. tramater [s.
de'pesci. = deriv. da marcio1. marciosità, sf. letter
con novità dogmatiche. = deriv. da marcioso.
, 81173]: era molestato da tormentosissima rogna, sollevata dalla cute in mani
letto, muta, col viso nerastro da cui colavano grumi di materie marciose.
lo trovai marcioso. 7. consunto da una malattia, stremato (una persona
nostre parti. = deriv. da marcio1. marcire, intr.
, un cibo). benvenuto da imola volgar., ii-180: esso corpo
gli vescica e marcisce in tanto che da quel male alcuni se ne muoreno. savonarola
porta, 9-22: tutti i legnami da edificare, come travi, correnti e simili
? vincenzo maria di s. caterina da siena, 233: le lane si tarlano
: il ciel non prende / suo moto da quel ch'altri ghiribizza: / né
. / quel fior di tua bellezza ha da marcire. d'annunzio, ii-545:
. frugoni, 2-75: dall'ombra cadente da uno stilo imparate a rischiarar quella vita
? nievo, 734: marciva là dentro da tre mesi, e mi pareva un
, luoghi abituali di confino, oppresse da un clima tropicale e infestate di zanzare;
nelle carceri i querelati col citare ogni anno da capo le parti e rimettere in giudicio
di molti frutti, ha pochi arbori da cavarne costrutto: chi torto, qual
: finiva [swift] per essere, da quelli che sosteneva, rifiutato non meno
luoghi grassi marciscon l'uva, spampininsi da i lati trenta dì avanti la vendemmia
coprire con un coccio il carciofo da seme, perché non v'entri l'acqua
mattina, / c'è il sangue da marcirsi e intisichire. -marcire in
uomo di peso, non di quei da due mantelli, e che un segreto
un marciso. = deriv. da narciso (v.) per dissimilazione popolare
che ha origine dall'adda, cominciando da cassano fino al lodigiano e fino sotto
irrigati anche durante l'inverno, e da questa irrigazione ricavano la proprietà di dare
sarebbe esposto, se non fosse coperto da quell'acque; dimodoché il prato seguita
ma certo le perfezionarono e diffusero tanto da meritare questa fama. alvaro, 8-
del pancreas. = deriv. da marcito, col suff. chim. -ina
. alghisi, 1-100: non v'è da temere che la piaga si possa infistolire
pianta], poiché dessa finalmente comincia da un pezzo di legno marcito. bocchelli
lo lungo giacere pervenute languide, assalite da una repentina pestilenzia, si ridussero quasi
fetori, irruginiti tra ferri, straziati da torture. 7. completamente immerso