disciolga e mi disacri in tutto / da l'obbligo de'greci. brignole sale,
utile, conveniente, necessario. francesco da barberino, i-75: mostran lui costante /
affezione cutanea di natura infiammatoria, accompagnata da intenso prurito; si manifesta con la
il lichen atrofico o scleroatrofico, accompagnati da atrofia o sclerosi; il lichen
chiamata grecamente 'lichen ', deriva da più tenue umor ancora, che non
, e in così brutto male raguneremo da ogni parte molte cose, ancora che
costituiscono il nutrimento basilare delle renne; da numerosi licheni si estraggono sostanze coloranti per
gambo piccolo e con foglie lunghe che pendono da esso. targioni pozzetti, 12-2-3:
di struttura legnosa e fibrosa; vivono da pertutto come piante parassite e nascono anche
pane delle foglie di un lichene detto da esso linneo * islandicus '. 0.
= formaz. dotta, comp. da lichen e dal tema dei comp.
del lichen. = deriv. da lichenificare. licheniformina, sf.
licheni. = » voce dotta, da lichene, col sufi. chim. -ina
un'alga. = deriv. da lichene. lichenizzazióne2, sf.
. lichenificazióne. = deriv. da lichen; voce registr. dal d.
giallo-verdastro. = voce dotta, da lichene, col sufi, -oide, dal
lichen. = voce dotta, da lichen, col suff. -oide, dal
. = voce dotta, comp. da lichene e dal gr. xóyo? '
agg. che è costituito o ricoperto da licheni; che riguarda, si riferisce o
città vecchia. = deriv. da lichene. lichesina, sf. dial
e nell'untume. = deriv. da leccare; cfr. leccheggio. lichesterlnico
= voce dotta, comp. da liche [ne] e sterina (v
scuri; sono carat terizzati da apoteci a forma di orciolo.
: * lichina ': genere di piante da agardh formato a scapito delle gigartine di
gemme ardenti... è detto lichino da questo che le comove il vigor della
contegno; leccato, effeminato. folgore da san gimignano, vi-613 (28-1):
e donzelli. s. bernardino da siena, 445: non volere ogni dì
di area toscana, part. pass, da un frequentativo * lichisare, lichizzare,
un frequentativo * lichisare, lichizzare, da leccare-, cfr. piem. licheso
fatt'era 'n pietra, e'margini da lato; / per ch'io m'accorsi
-di lici: di lì, da quel luogo. dante, purg.
legge licinia: ciascuna delle leggi promulgate da magistrati di questo nome (e,
regioni temperate e subtropicali, caratterizzate da arbusti cespugliosi e spinosi; foglie piccole,
cosa per essere venduta giudizialmente e deliberata da chi offre un prezzo maggiore di quello
maggiore di quello alla stessa cosa stabilito o da altri concorrenti aumentato. 2
simile all'asta pubblica (e promossa da una pubblica autorità o da un privato
e promossa da una pubblica autorità o da un privato), ma a cui possono
spesa per lo stato debbono essere preceduti da pubblici incanti, a meno che,
del contratto, e limitatamente ai casi da determinarsi nel regolamento, l'amministrazione non
la dichiarazione di punteggio e di seme da parte dei giocatori, per stabilire vatout
558: la terza è detta licnite e da altri trialis. ha tre foglie o
; -18oq * rosa di macchia ', da xùxvoc * lampada '. licnite
)? * licnite ', da x ^ xvoi; 'lucerna '.
che dice plinio, almeno durano accese e da ardere e far lume, senza arrogere
gr. xuxvofiavxe (oc, comp. da xùxv°s * fiaccola, lucerna '
. xu- xócpxotxjao;, comp. da xóxo; * lupo 'e òcpxaxpiói;
si manifesta con il continuo leccamento, da parte degli animali (cani, gatti
in polviglio bruno. immaturo è mangiato da alcuni. tramater [s. v.
velenosa '(galeno), comp. da xùxo? 'lupo 'e trépoetov
. = voce dotta, deriv. da licop [ersicó], col suff.
più largo e smarginato in cima, e da quattro semi nel fondo del calice,
quattro semi nel fondo del calice, e da foglie alla base pennatifide e dentate;
qualche rumore, a guisa della polvere da scoppio; perciò in persia ed in
e il tetto di canne palustri marezzato da licheni e da licopodi. 2.
di canne palustri marezzato da licheni e da licopodi. 2. la polvere ricavata
. xóxo; 'lupo 'e da rcoo; rrosó; 'piede '.
<; -c8o;, comp. da xoxo <; 4 lupo 'e 6
, lat. scient. lycoris -idis (da lycoris, nome di una liberta di
. = voce dotta, deriv. da licor [ide], col suff.
lor molta lunghezza, sono assai ben da gli altri conosciuti; e son chiamati pesci
bocca di lupo ', comp. da xùxo? 4 lupo 'e oxóp.
= voce dotta, comp. da lico [pina] e xantina (v
rimaxa asciutta. = deriv. da lido, dal lat. litus -óris,
= dall'ingl. lyddite, deriv. da lydd, città del kent, in
prima [forma di mattoni] fu da loro chiamata 4 lidio ': longo uno
attestazioni di antichi logografi lidi e greci da dionisio d'alicarnasso. d'annunzio, ii-124
era costituita dal fa (era caratterizzato da un andamento rapido e concitato e da esso
da un andamento rapido e concitato e da esso derivavano l'ipolidio e l'iperlidio
e simili grazie, perché erano presi da nazioni di costume molto diverso e di
giordani, vi-48: essendo già trovato da tamira il modo grave e guerriero, dorico
modo grave e guerriero, dorico, e da am- fione il modo lidio, dilicato
pietra silicea, for mata da una varietà di diaspro di colore nero
valle, 40: quanti ermi vinti da sonno e da stanchezza / dormian sul lido
: quanti ermi vinti da sonno e da stanchezza / dormian sul lido a cui lidi
cui lidi / ho corso, e qual da gli occhi ho sparso pianto! batteva
/ invidiata uscì. carducci, iii-3-249: da giamboni, 4-17: dal monte
3-133: gaddo, io men vo lontan da i distanti a la tua patria,
7-i-33: dai confini casoni, 162: da la culla ondeggiante / cura d'amor
botta, 5-82: né voltri era luogo da potersi tenere, perché serdini,
, senza fondo e senza lidi, che da esso escano le / con costui puose
suo delubro. petrarca, 210-3: non da gatto, 1-85: desto in un punto
. costa e a una certa distanza da essa, che sepas. gregorio magno
cacciati dell'acqua salse, difesa da levante da un lido aperto adrieto
dell'acqua salse, difesa da levante da un lido aperto adrieto al lito
lingua di terra detta * lido ', da molamocco sino a decidere, molto meglio di
144: se dio mi dà tanto aiuto da condurla nimo: lido di lesolo,
fornito; -piscina pubblica. / da indi in qua si porta arena al lito
bianciardi, 3-33: il pomeriggio c'era da scegliere fra trattarne io nuovamente, sarebbe,
cosa del tutto vana. onesto da bologna, lxv-16-1: asai so'serto che
di contenuto sacro o profano, caratterizzata da una perfetta aderenza della musica al testo
(per lo più strofico) e da una linea melodica di marcata cantabilità;
oppure corale, con accompagnamenti vari (da strumenti singoli all'orchestra) e 'a
dei lieder. = deriv. da lied. lièfa (lièffa)
lat. lien lienis 'milza 'e da encefalo (v.).
infiammazione della milza; che è affetto da splenite. - anche sostant.
. lienósus 'malato di milza ', da lien lienis * milza '.
, sf. medie. diarrea caratterizzata da feci liquide e spesse, in cui gli
* rilassamento del ventre ', comp. da xetoc, 'liscio 'e
: oggi a punto compie l'anno da che ti vidi, e avrei voluto celebrare
xuocioc 'colui che scioglie ', da xugì 'sciolgo '. lièpore
e enchino. = deriv. da ri [v] erenza, per dissimilazione
87): mi parve vederlo venire da quella parte ove la mia donna stava
i-237: scendean pur lietamente inghirlandati / da daulide, i focesi, e da pitone
/ da daulide, i focesi, e da pitone / sacra a veder sulle parnasie
del suo magnanimo signore non fu tanto da cavar alcuno utile de la moltitudine de
è una strada così fatta che, da qualunque laberinto, da qualunque precipizio,
così fatta che, da qualunque laberinto, da qualunque precipizio, l'uomo capiti ad
latitudine, in sito piano, circondato da vaghi monti, lietamente vestiti di alberi
b. croce, iii-10-9: james da tempo in qua va lietamente spendendo la bella
qua va lietamente spendendo la bella reputazione da lui posseduta di psicologo per mercare in
, lat. laetdri 'rallegrarsi '(da laetus 'lieto ').
bellezza. carducci, tezza e di forza da non potersi esprimere con parole. iii-6-149
verso di me, vibratoti in pieno petto da carlo dossi. 2. per
, malvagio, minaccioso. andrea da barberino, 1-161: agolante gli guatava con
tormento, rincrescimento. 5. caterina da siena, iii-124: perché seguita costui
a'veneziani, oltre alle parole udite da sua maestà, si riscontra per
più vie. = comp. da mal [e] 1 e volto (
ii-3-44: se il 'malvonissimo 'va da vieusseux, potrebbe vedere se gli
sarei obbligatissimo. = deriv. da malvone3. malvóne1, sm.
campane de'malvoni. = deriv. da malva1. malvóne2, sm.
della malvina. = deriv. da malv [ina] 1, col sufi
ii-3-44: se il 'malvonissimo 'va da vieusseux, potrebbe vedere se gli riuscisse
a una corrente politica moderata; alieno da ogni forma di eccesso e di estremismo
però, assicurati. = deriv. da malvone3. malvonismo, sm. modo
di pensare e di agire alieno da ogni forma di estremismo e avverso
a farini. = deriv. da malvone3, col suff. -ismo, proprio
alla rumba, caratteriz zata da un ritmo veloce risultante dalla fusione
grosso barroccio con ruote alte, trainato da una coppia di cavalli o di muli
voce di area lucchese, deriv. forse da marbrook, nome di una ditta di
), sm. bot. pianta da frutto dell'america tropicale: lacuma
sua conquista. = formazione spreg. da mam [ma], per influsso del
voce dotta, lat. tardo mamertinum, da mamertium, nome osco di marte.
hanno fra loro un'infinità di cose da raccontarsi; con esclamazioni fortemente giambiche,
stretto. fantoni, i-112: fugge ei da te, cui pallidi / dieci lustri
di casa il corpo del signor gasparo trapassato da un coltello che colla spalla destra gli
tanto ancor più lieti fiumi / versaran fuor da le premute mamme. caro, 11-916
verga al chiuso ovile, / e da l'irsute mamme il latte preme / e
7. agric. ant. la pianta da cui si ricavano le marze per la
inf., 32-9: non è impresa da pigliare a gabbo / discriver fondo a
fondo a tutto l'universo, / né da lingua che chiami mamma o babbo.
'burlesk 'integrali, in atteggiamento da venere dei medici, come mamma la
pietro': donna avara e egoista. da una storiella che racconta l'avarizia e
': di donna freddolosa. -fare da mamma a qualcuno: allevarlo o prendersene
.]: gli ha fatto a tutti da mamma. -uscire dal corpo della mamma
cantando ancora una canzoncina sottovoce, trattandolo da rimbambito: e so ch'egli ti
queste voci hanno anche tal valore onomatopeico da diventare accettabili ovunque. il pascoli in
il pascoli in una sua nota in 'fior da fiore', scrive: « papà:
'mammacuti '; e taluni credono che da ciò appunto sia derivato il dirsi loro
gonne della mamma ', comp. da p. dcp. p. 7)
voce dotta, lat. tardo mammalis, da mamma * mammella'; cfr. ingl
una regione. = comp. da mammale e fauna (v.).
, le cui basi sono state stabilite da linneo. = voce dotta,
= voce dotta, comp. da mammane] e dal gr. xóyo?
studio de'mammiferi. = deriv. da mammalogia, cfr. fr. mammalogiste.
xiii al xix, quando fu sconfitta da napoleone. andrea da barberino,
sconfitta da napoleone. andrea da barberino, ii-193: lionello passò colla lancia
: i quali [soldati] rapiti da fanciulli, delle provincie vicine, e
mammalucchi morti, ma altri che presi da fanciulli per schiavi vi pervenivano con la medesima
che mantenevano. franzoj, io: da cinque secoli i mammalucchi ora reggevano da
da cinque secoli i mammalucchi ora reggevano da sovrani riconosciuti, ora scorrazzavano da avventurieri
reggevano da sovrani riconosciuti, ora scorrazzavano da avventurieri, talora alcune contrade solamente,
di cavalleria dell'esercito francese, istituito da napoleone durante la campagna d'egitto e
ne scrisse celio bodigino, che originato fusse da mammacuthus, persona solamente celebre ne'secoli
il mondo secca, / lodato sol da gente mamalucca? nieri, 36:
, / lo qual si deve versar da ogni parte, / de'cristiani e del
4 chiacchierare alla mammalucca ': discorrere da mammalucco, com'un mammalucco. -dare
tuo vantaggio. = comp. da mamma e mio (v.).
esercitava a procida la sua professione di mammana da più di trent'anni.
giovinette o delle donne nubili. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
piangevano. 4. locuz. -fare da mammana, fare l'ufficio di mammana
la cecilia... aveva fatto da mammana alla 4 giovine italia'. morante,
passato inverno, / e gli ha fatto da mammana. 5. vezzegg
di palermo. = deriv. da mamma. mammanóne, sm.
. = voce napol. deriv. da mammana. mammare, tr. succhiare
ad un tempo. = deriv. da mamma. mammàrio, agg.
. = voce romanesca, deriv. da mamma. mammasantissima (mammasantìssimo),
di calmarla, trattandola con deferenza, da vera regina. 2. con
sgomento, raccapriccio. = comp. da mamma e santissima (v. santo)
, figliuola mia, che non eschi da la favella che ti insegnò mammata, lasciandolo
mi diceva màmmata. = comp. da mamma e dall'agg. possessivo enclitico
[à] 'mammella 'e da ectomia (v.). mammèlla
'l tenne. s. bernardino da siena, 95: ella incominciò a gridare
candide mammelle della vaga fanciulla. michele da cuneo, lix-63: le femine hanno le
. ariosto, 11-67: discendendo giù da le mammelle, / le parti che solea
marino, che foca peraventura fu detto da gli antichi, è commune..
come viene / di nudrita vaccarella / da la turgida mammella. massaia, x-157
bartolini, 19-36: una cagna sortì fuori da un uscio e abbaiando m'azzannò il
omero crebbe poeta, ma inaffiato ancora da quel liquore tanto da lui commendato,
ma inaffiato ancora da quel liquore tanto da lui commendato, che degli antichi uomini,
antichi uomini, come in volgar proverbio da noi si dice, è mammella.
. 3. per estens. ciò da cui si estraggono beni materiali, alimenti
, 1-i-125: tutta questa gente ha da pensare a vivere altrimenti che mungendo le flosce
. 4. figur. ciò da cui si attingono i valori che alimentano
vangelo, non recusava d'essere spartito da cristo. s. caterina da siena
essere spartito da cristo. s. caterina da siena, ii-57: all'obediente che
tumore che ha per lo più origine da squilibri ormonici. -dolori alle mammelle:
mammelle: loro scarso sviluppo, causato da scarsità o assenza degli ormoni ovarici,
ciascuna delle due parti laterali del ferro da cavallo. p. petrocchi [s
: le due parti laterali del ferro da cavallo che vengono dopo la punta.
.. / di te promesso sin da le mammelle / m'avean?
/ lasciai, finché si svella / da me l'alma, adorar: forse
che fusse / tolto quasi il bambin da la mammella. 11. dimin
come se il respiro agitato, mosso da uno stantuffo di gomma, riimmettesse in
geol. che ha una superficie costituita da protuberanze tondeggianti (una concrezione minerale,
mamme bonari. = deriv. da mammellone. mammellonato (disus. mamelonato
'. il primo è così denominato da cuvier dalla forma mamelonata della parte superiore
fr. mamelonné (nel 1790), da mamelon 4 capezzolo '. mammellóne
capezzolo '(sec. xvi), da mamelle 4 mammella '. mammelluto
e camminano, indi crescon con vigore -insufflati da un calore dilatante -e finalmente si fan
mammelluti e mostruosi. = deriv. da mammella. mammelucco, v. mammalucco
irrompeano. e. cecchi, 5-368: da tempo nella stessa regione, il giovio
come esempi di giudizi definitori quelli desunti da pseudoconcetti, asserendosi che « il triangolo
di lusso ': perifrasi resa popolare da pitigrilli, 4 le donne di alta mondanità
: donna. pirandello, 8-373: da una settimana vedevano carlino sgro per il
mammifera [ammalia], comp. da mamma 4 mammella 'e dal tema di
, -forme, dal lat. -formis (da forma 4 forma '). mammilla
. -processi mammillari 1 le funzioni svolte da questi organi. dalla croce, 3
del picciuolo con la foglia della zucca da pesci. = voce dotta, lat
= voce dotta, lat. mamillàris, da mamilla (o mammilla) 4 mammella
; fusto grosso e corto, coperto da linee spirali di mammelloni che hanno sulla
lat. mammilla * mammella * e da plastica (v.).
, sono mammillosi lucenti, e tali da tenere un luogo non ignobile nella mia
nucleo rosso. = comp. da mammillare] e da un deriv. di
= comp. da mammillare] e da un deriv. di tegmento.
risguardi mei furace artiglio / mammillulette, da comporne omero / longa descripzion, longo
lo coccolano. = deriv. da mamma, col suff. -ismo, proprio
astratti; cfr. ingl. mummyism, da mummy 'mammina'. mammista, sm
un bisogno morboso di protezione, specialmente da parte della madre o di chi
idealmente il posto; chi è affetto da mammismo. vittorini, 7-56: proprio
nel marxismo. = deriv. da mammismo. mammlstico, agg.
). savonarola, 8-i-422: da una parte di quello [trono]
, dice 'l redi, è nata da mammola, che vuol dir fanciulla verginella,
. redi, 16-i-197: di qui [da 'mammola'per fanciulla] ebbe etimologia il
tua faccia rubiconda e quelle tue membra da cacciatore appariranno al corso tra le fanciulle
schivi e pudichi). guido da pisa, 1-47: furon seicento migliaia d'
fece officio di mammola, e levòe da terra joanne battista con le sue santissime
v.). = deriv. da bambola, per assimilazione (cfr. rohlfs
bambino. '= denom. da mammolo1. mammoleggiare, intr.
. bamboleggiare. monaco da siena [in gigli, 4-75]:
giare, fare atti e giuochi da bambolo. = denom. da
da bambolo. = denom. da mammolo1, col suff. dei verbi frequen
, / né si torria davante / più da sto mammolino. parabosco, 3-9:
: tenero màmol condotto al macello / da questo falso amor. niccolò da correggio,
macello / da questo falso amor. niccolò da correggio, 1-346: tu pensi forsi
e fargli gli servizi ch'essi ebbero da quelli, essendo mammoli. redi, 16-i-197
in significato di bambino, ebbe origine da * mamma 'o 'mammella'.
un mammolo nel ribaltare, colto da gioia improvvisa, 1m atramentarium 'sul
.. / due resuscitare / mammoletti da morte. lamenti storici, iv-156: contar
farli svernare. sermini, 345: da mammolétto sendo sempre male allevato, avea
- mammolèllo. felice da massa marittima, xliii-224: nel tempio di
/ naturalmente, come mamolello. bianco da siena, 40: o jesù poverello
mammoloni poco pratichi, quali forono retinuti da quilli de massa. = deriv.
quilli de massa. = deriv. da bambolo, per assimilazione (cfr. rohlfs
, che produce l'uva mammola, da cui si ricava un vino rosso con
5 % mammolo. = deriv. da mammola. mammolóne, sm. enol
mammona della iniquità, cioè delle ricchezze da dispensarle alli poveri servi di dio,
certo non erano buoni. s. bernardino da siena, 970: oimmè, non
di ricchezze. lippi, 6-8: giù da mammone andar vuole in persona. salvini
la sua vittima e, con due occhiacci da spiritato e la bocca torta..
. ricettatore. -anche: bottino nascosto da un malvivente in luogo segreto e sicuro
pelo d'asino, e di differente voce da gli altri nella voce. aretino,
anche sostant. = deriv. da mamma. mammóne4, sm. bot
bot. siconio del caprifico, caratterizzato da fiori maschili e femminili brevi e
monica. = deriv. da mammone1. mammonismo1, sm.
fante. = deriv. da mammonex, col sufi, -ismo, proprio
alla madre. = deriv. da mammone3, col sufi, -ismo, proprio
1 che ha grandi mammelle ', da mamma 4 mammella '. mammotropina
mammuccerie e fraccurraderie. = deriv. da mammuccia. mammùccia, sf. mamma
, 180: avendolo veduto a fortuna da un riscontro d'impannata aperta, un
; cranio elevato, corto e sovrastato da una gibbosità piena di grasso; una
grasso; una gobba prominente, costituita da tessuti adiposi, sulla parte anteriore del
e mezo cho ve li farò rendere da mana corbetta. g. bargagli, xli-1-488
= dallo spagn. manaca, deriv. da una voce di origine caraibica.
persona mia '. = deriv. da manaccia, accr. di mano.
. chim., manacina. = da manaca. manachino (disus.
manacus o a generi affini, caratterizzato da piumaggio denso e morbido, che presenta
= dal portogh. manaquim, deriv. da una voce indigena sudamericana; cfr.
diaforetiche. = deriv. da manaca. manacòrdo, v.
trento in questi zomi aveano facto managare da pichi per guastadori 500 e tutti do-
manegàr 4 immanicare ', denom. da mànego 4 manico '. manageriale,
dall'idea del mana. = da mana3. manale1, sm. mezzo
. mezzo guanto di cuoio, usato da calzolai e sellai per evitare di ferirsi le
lo spago. = deriv. da mano. manale2, agg.
superstiziosamente credeva di poter per lei impetrar da giove che alla secca terra manassero acque
, lat. [lapis] manalis, da mànes 4 mani, anime dei trapassati
ben sapete, è nieuporto... da questa ebbero scaturigine, come da fonte
. da questa ebbero scaturigine, come da fonte mananziale, limpidissimi rivoli di famiglie
di famiglie. = deriv. da manante. manara, v.
iv-66: uscivano certi raggi e splendori da quella luce, manavano certi rivi di vita
luce, manavano certi rivi di vita da quel fonte vitale. = voce
la nostra 4 cronaca 'conosce assai da vicino, avevano portato in sardegna la scapigliatura
qualcosa (e può aver origine sia da volontà di punizione o di vendetta,
volontà di punizione o di vendetta, da stizza, risentimento, rancore, sia,
, sia, e più frequentemente, da esuberanza chiassosa, da cordialità o familiarità
più frequentemente, da esuberanza chiassosa, da cordialità o familiarità eccessiva); pacca,
meglio, ne fu buttata in terra da una manata di colui che, veggendo
cosimo venne correndo a ritrovarmi, accompagnato da varie persone alle quali mi presentò,
li accomoda sotto con due manate, tanto da sentirsi sicuro. bocchelli, 12-325:
e. gadda, 6-28: in camera da letto, adocchiati alcuni ori sul cassettone
enfasi. = deriv. da mano, col sufi. -aia; cfr
.. indica inoltre la quantità totale contenuta da un oggetto o da uno strumento:
quantità totale contenuta da un oggetto o da uno strumento: manata, grembialata,
altro pesce... è chiamato da gl'indiani 'manati ', né in
= dallo spagn. manati, deriv. da una voce caraibica e passato al lat
la cavi. = comp. da man [o] e avanti (v
trattare sono a tanti sì manifeste e sì da molti confessate, che, s'alcuna
delle lodi. = deverb. da mancare. mancàbile, agg.
. = agg. verb. da mancare. mancafìato, sm.
cosa. = nome d'azione da mancare. mancaménto, sm.
suo calor naturale. s. bernardino da siena, i-99: conoscendo e mancamenti
nasce in uno medesimo luogo, ma da paese a paese mandando, comperando,
che la marcatanzia è lecita. benvenuto da imola volgar., ii- 296
lingua materna ch'io m'ho più tosto da doler del bene intendere le cose che
privazione, indigenza, inopia. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
veniamo in mancamento. r. da sanseverino, 199: molti ed infiniti altri
camento di questo torrente è supplito da fonti. -in senso concreto:
forza. pasqualigo, 389: governatevi da prudente e fate che la vostra diligenza
di materia. campanella, i-21: da questo mancamento d'amor comune viene che
in mancamento di loro potenza. giovanni da samminiato [petrarca], i-379: a
d'uccider il suo nemico si sgrava da ogni mancamento e imperfezzione. porzio,
di tempo). s. bernardino da siena, i-23: del sicondo e terzo
che 'l tanè. s. bernardino da siena, ii-453: troverai molti santi uomini
ha fatto pruove così maravigliose, è da pensare che una che manchi d'ogni
, 1-iii-483: le tragedie, lasciando da canto che così poche se ne leggono che
chiesa di dio, se ben formata da così grand'artefice, ha avuto sempre
s. maffei, 6-384: è da usare avvertenza per cancellar dalla mente il
: il rosa più volte in roma avvertito da lui di qualche mancamento in materia di
gamba sene menoma. s. bernardino da siena, iv-48: tutti risusciteranno..
col fiato puzzolente e mille altri mancamenti da dar vomito ai cani e da far fare
mancamenti da dar vomito ai cani e da far fare penitenza senza peccato? frachetta
v-18 (64): sono sì da temperare i digiuni che non sia mestiero che
, 2-494: dissi che non stavo bene da qualche tempo, avevo mancamenti improvvisi;
, avanti che io venissi in villa da lei, argia ebbe come un mancamento,
, sconforto. 5. carlo da sezze, iii-140: non vi è dubio
mancamento di chi lo fa. ca'da mosto, 224: per ogni piccolo
infamia parimente, la quale rassembra scaturire da alcuni patimenti, come dall'essere refrustato
: l'effetto straordinario in me cagionato da quel gastigo avea riempito di gioia i
stati proibiti dalle nostre leggi, perché da essi hanno avuto origine talvolta i mancamenti
. inadempienza, scorrettezza, errore commesso da persona investita di pubblica autorità o da
da persona investita di pubblica autorità o da un organismo di potere pubblico nell'esercizio
del tiranno], e quelli mali seguitano da lui, seria impossibile, essendo infiniti
suoi mancamenti, mancò nel non chiamare da tutte le case del vicinato chi potesse attestar
il quale vedrò ad ogni modo ricompensar da qui inanzi. galileo, 3-4-281:
vostro mancamento, e non penetrando io da quale effetto possa esser nato, lascerò
, se lasciassi partir v. s. da me senza ritenerla in casa mia ad
brutto, anzi orribile e per sempre da condannarsi mancamento di fede, vi mandarono
della coscienza. s. caterina da siena, i-82: la...
timore servile e il timore servile viene da mancamento di lume. landino, 107
dinota la ignoranzia e la cecità della mente da la quale ogni vizio precede.
un motore a scoppio, funzionamento caratterizzato da interruzioni irregolari e saltuarie. marinetti
somiglianti al simulacro di giove olimpio fabricato da fidia. s. maria maddalena de'
alcuna: essere perfetto. giacomo da lentini, 56: di nulla cosa non
, la quale doveva sopra ogni cosa essere da me conservata senza mancamento alcuno.
mancamento alcuno. = deriv. da mancare. mancante (part.
famiglia, una dinastia). lapo da castiglionchio, 51: la loro è sì
, 6-1- 334: scena illuminata da una luce cupa e mancante. -che
grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. soldati, 2-106
g. r. carli, 2-xiii-183: da moltissimi anni afflitto il regno d'inghilterra
del fucile; impugnatura di un'arma da fuoco. pisacane, v-171: si
metastasio, 1-iv-10: è cosa veramente da piangere, caro gemello, il vedere
fuor mostro allegranza, / e dentro da lo core struggo e ploro.
compensar la sua mancanza. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
prigioniero, voi siete in libertà fino da questo momento. di giacomo, i-452
, i-452: ho ricominciato a lavorare, da solo. cercavo di farmi coraggio.
: intento poscia il pontefice a sradicare da roma gli abusi delle franchiggie, volle.
essendosi in onta dell'editto già publicato da s. b. ritirato nel quartiere
delle loro bellezze a confermare, cosa da non sostenere in sì alto nome senza
g. del papa, 6-ii-166: da così fatto vizio e stemperamento dei liquidi,
mancanze, le ipotimie e i moti da esso sofferti per lo passato. a.
ammazzato era io... facevo da più anni il formicone di sorbo,
fiato, fu ripresa l'anno seguente da umberto fracchia con 'la fiera letteraria
. la spagna, 36-5: sansonetto da mecche valoroso / per la battaglia mostra
all'individuo. = deriv. da mancare. mancare, intr.
.. ordinavano di rifare le mura da quella parte dove mancavano. beicari,
. g. gozzi, i-19-218: amore da principio è un grato e dolce foco
muratori, 4-169: non mancano libri composti da i medici stessi in discredito della lor
e massimamente l'opera dell'italiano leonardo da capoa. carducci, iii14- 348:
, / ogni modo, mancar oggi da ridere. canti carnascialeschi, 1-374: da
da ridere. canti carnascialeschi, 1-374: da cacciar ri- tomiam con preda molta;
gli manca la fermezza e 'l coraggio da resistere ai gridori del popolo, che
/ che già non manca in lei cosa da bene. leonardo, 2-47: non
muratori, 8-ii-53: egli è nondimeno da credere che non mancasse né pure a
ragione. 2. essere assente da un dato luogo; trovarsi in luogo
poi molta, / aspetta pur che da basso giù smonte. dolce, 7-317
., 33 (564): tornava da un ridotto d'amici soliti a straviziare
scandicci l'ho abolita! ci manco da più di vent'anni, e non
si faceva sacrifizio o si tornava tardi da caccia, agli altri tutti conveniva trovarvisi
non mancavan poi curiosi che volessero saper da bartolo il perché quel giovine non c'era
l'oro è fine 0 quanto manca da sua finezza, annovera i gradi o veramente
ricevuti per caro presente i limoni colti da le poppe dela vostra greggia. né
cui poco mancava ad esser raso. da ponte, 96: terminai alfin, bene
novo ove ne manchi alcuno. -rimanere da percorrere (un tratto di strada).
. soderini, iii-61: ogni piantone da porsi ed ogni barbato da traspiantarsi si
ogni piantone da porsi ed ogni barbato da traspiantarsi si spicchino e cavino nel sminuire
litote. petrarca, 58-8: richiudete da man manca / la strada a'messi
peccatrice in pentimento. -rimanere ancora da trascorrere. manzoni, pr. sp
. guidini, vi-68: molto è da pregare per la sposa di cristo la
si guastano e mancano i corpi. benvenuto da imola volgar., ii-356: fanciullo
, imperocché alcuni di loro son venuti da lungi. marino, vii-358: tutto adusto
lungi. marino, vii-358: tutto adusto da questo eccessivo caldo, si sentiva mancar
che vien mancando, e 'l fine ha da vicino, / è naturai fierezza,
, o mio destino, / che sì da voi pietà parta e scompagne? tasso
palazzeschi, 1-41: le mie gambe tremavano da non reggermi più, ogni forza mancava
i-vii- 211: quella memorabile pestilenzia da messer giovanni boccaccio con tanta eloquenzia celebrata
meno. davila, 276: non essere da diffidare della giustizia divina, se,
nel tugurio le tenebre a stento / da una poca lucerna son rotte / che già
; distruggersi, scomparire. ricciardo da cortona, 13: allora [al momento
che io ti dico o è da dio o no. se è da dio
è da dio o no. se è da dio, voi non potete impugnarlo;
con vostro danno. se non è da dio, mancherà presto per se medesimo.
assai mancò della sua speranza. bianco da siena, 49: el mio gaudio
mancando continuamente la maestà reale, condotto da speranza d'essere re, entrò la
cadere, / sempre 'l nostro ha da restare; / perché niun non può campare
. cecchi, 400: un tessitor da genova / la comperò, che l'era
, che l'era putta piccola, / da non so che corsali, ed allevossela
cavalli corre all'onde d'esperia. zanobi da strata
, 4-34: nondimeno continuo sono turbati da una battaglia di carne, che mai non
con strepitose querelle andavano spargendo non essere da sopportarsi che la corte mancasse così manifestamente
la decenza non sono poi così difficili da serbare, e chi vi manca,
tempo. in queste si manca notabilmente da una gran parte de'contadini.
contile, ii-20: quando io fui richiesto da lei che la confessassi, accettai questo
poeta. -sostant. bianco da siena, 142: ricevi, madre mia
, di vantaggi determinati; risultare libero da vizi e da imperfezioni. dante,
determinati; risultare libero da vizi e da imperfezioni. dante, conv.,
, per minoranza d'etade. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
che l'anima si guardi o si liberi da esse o le rettifichi ed emendi.
-cessare, desistere, rinunciare. buonaccorso da montemagno volgar., xxxi-157: dipoi,
alla patria mi diedi; né già mai da poi mancai nel pensare continuo alla salute
verrà che il diritto naturale sarà conosciuto da tutti gli uomini, ed allora non
avvilirsi; logorarsi, struggersi. bartolomeo da s. c., 37-2-1: il
l'onda e 'l pesce / prendon da questa [luna] ogni virtù motrice
e mezzi carlini fatte e anche le da farsi a detto ragguaglio, come il
che deu'arme, per attrarre l'aiuto da quella parte di que'd'entro,
: sebben l'hai salvata molte volte da vari accidenti e da guerre spaventose.
hai salvata molte volte da vari accidenti e da guerre spaventose..., non
cancellare. - anche assol. paolo da certaldo, 118: tieni sempre fatto tuo
boccaccio, i-559: quanto puoi ancora caccerai da te 1 golosi disii, i quali
potea numerare,... fecele sconfiggere da leandro, re de li spartani.
: la fede publicata dal principe o da chi governa non può mancarsi, se non
ingegni. biringuccio, 1-155: avete da sapere... che tutte le cose
che tutte le cose che sono fatte da l'arte o produtte dalla natura in questo
, accettare i prezzi imposti di autorità da un'autorità che non ha autorità e
non ch'il munimento / s'apra da sene, e ch'i'vi salti drento
veruno, i'proverei / qualche impiastro da me, per non gli fare / d'
offesa, danno; tradirlo. bartolomeo da s. c., 271: pose
potea pe 'l freddo stare, / da campo con suo gente fu levato.
resto del mondo. -mancare da qualcosa: non farla. passavanti,
è fare peccato e mancare con difetto da quello che l'uomo dee fare,
corpi celestiali osservano l'uficio che hanno da dio e mai da ciò non mancano.
uficio che hanno da dio e mai da ciò non mancano. -mancare di
l'assenza. figiovanni, 19: da me è lontano il mio marito, del
niente e non ho alcuno bene da me, ed in ogni cosa manco.
in versi. -mancare o non mancare da o per qualcuno che qualcosa avvenga o
si compia', dipendere o non dipendere da lui; accadere o compiersi indipendentemente,
se tu l'avessi fatto, perocché da te non è mancato. machiavelli, 1-viii-220
e che perpetuamente intendeva d'essere, se da lui non mancava, pregandolo che egli
. carducci, iii-10-340: ora il da ben canonico non pur venerava ma idolatrava dante
comoda e agiata. storia di rinaldo da montalbano volgar., 48: giusta
cose dubbiose e incerte. s. caterina da siena, iv-143: confortatevi; perocché
howe a se stesso; ma, da quel capitano pratico che egli era,
. aretino, 20-66: preso licenza da la madonna, ritornò alla villa tutto
, e cuochi, e così ogni provedimento da non si scioperare, e da non
provedimento da non si scioperare, e da non mancare loro cosa nessuna. michelangelo
pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 412: poi tanta
del ricco). = denom. da manco1-, cfr. provenz. mancar,
iv-330: trovò in francia lettere inviate da amici di roma, per fargli saputa la
. carducci, iii-4-101: scattan su da un cespuglio co 'l guizzo di frecce
mancatore de la promessa ch'avete voluto da me. guazzo, 1-132: quei che
ad alta voce: « ella ha imparato da voi mancatori ». giorgio dati,
pasciuto. = nome d'agente da mancare. mancatura, sf.
, detrazione, sottrazione. monaldo da sofena, 2-237: nulla mancatura / [
vostre bellezze. = deriv. da mancare. mancazióne, v.
vogare a sinistra. = deriv. da manco1, col sufi, -eggiare, proprio
de'priori. = comp. da man [co] *, che *
cielo, e le trovai bruttamente tarlate da questo verme della vanità, che rende
non vi consentisse, o non è egli da credere che fia anzi crudele micidiale del
carducci, iii-12-360: né altro ho da dire degli studi miei intorno alla edizione
finora, se non fusse la lontananza da voi, che fa sembrarmi amara ogni
], se non è una volta da qualche dotto critico riscontrata, emendata e
. monti, iv-113: se i codici da lui consultati sono manchevoli, questa non
quali puntellò dell'arte i fondamenti lasciati da ippocrate, e diede compimento alli princìpi
grave negli uomini di pretendere le uguali opinioni da un grado diverso di coltura; come
come manchevoli e false dimostrate e ributtate da noi. algarotti, 1-viii-117: gli
: quest'umore è causato dall'ambizione o da una scienza manchevole e superficiale. papini
dierono reiezione del monistero. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. = agg. verb. da mancare. manchevolézza, sf.
della vita. = deriv. da manchevole. manchevolménte, avv. difettosamente
e rozzezza. = deriv. da manco1. mància1 (ant.
perché è ragione che io debba avere da ambedoi la buona manza. vasari, i-603
darà, che verrà con li altri putti da s [ua] s [antità
di mancia, che le ne portarai da mia parte. f. d'ambra,
pure la mancia in questa santissima pasqua da vostra altezza;... e
avesse mandato per mancia l'opera che da lei aspettiamo intorno alla vera religione, la
boccone / su 'l morto cadde; lungi da larissa / fertile; né rendeo a
negli elisi, vorrei una buona mancia da voi, avendomi stamattina il caso fatto sentire
in man di grandi s'abusava, da i quali il più delle volte altra mancia
cecchi, 30-34: messer don zolfone da calenzano, assessor della compagnia degli scimuniti
argante, ch'era imperadore, / ebber da lui la medesima mancia. allegri,
b. corsini, 1-27: altri da vicino in su le guance / si davan
una gran ciancia; / ogni uom da ben per me prese diffesa, /
non lesinare il denaro. piero da siena, 1-22: a'giocolari fu fatto
, offrirla, regalarla. cenne da la chitarra, xxxv-n-427: altri villan poi
, 8: alla partenza poi che io da quella feci,... mi
questo mancia. -nuova, notizia da mancia: notizia degna di essere ricompensata
, 23-14: veramente ell'è una nuova da mancia il farci sapere che il nostro
, sf. marin. imbarcazione asiatica da carico. serdonati, ii-491: armò
'mancia': naviglio piatto onerario, lungo da 23 a 35 piedi, da 6 a
, lungo da 23 a 35 piedi, da 6 a 7 piedi largo e da
da 6 a 7 piedi largo e da 4 a 5 di puntale. è simile
d'un'ora dopo mezo giorno partimmo da onòr, imbarcati noi col signor gio.
via l'abbandonò. = deriv. da una voce indiana; cfr. manciuà.
e furia. = denom. da mancia1. mandare2, v.
si allarga per scagliare e spargere lontano da sé). tr aitalo delle
. forteguerri, iv-77: strappa qui da quest'ara una manciata / di verbena,
un letticciuolo. guerrazzi, 2-236: tratte da sua sacchetta tre manciate di castagne,
con grande abbondanza. s. bernardino da siena, 428: ella, mangiando di
mie. manzini, 15- 257: da una manciatèlla di rena egli gliene lasciava
sottile sulla nuca. = deriv. da mano, con epentesi della c (forse
espressioni a mancina, alla mancina, da mancina, verso la mancina, ecc
un gran petrone. s. bernardino da siena, 249: guarda alla mancina,
, il nono della fila, incominciando da mancina, chi è? 3
5. milit. ant. piccola daga da impugnare con la mano sinistra, che
7. locuz. — a (o da) dritta (o destra) e a
o destra) e a (o da) mancina: verso (o da)
o da) mancina: verso (o da) una parte e l'altra;
l'altra; in ogni direzione; da o in ogni parte, dappertutto.
. monti, 91: raccoglieva complimenti da dritta e da mancina. -dare
91: raccoglieva complimenti da dritta e da mancina. -dare la mancina a
, leggere, disegnare alla mancina o da dritta a mancina: procedendo, contrariamente
procedendo, contrariamente all'uso generale, da destra verso sinistra. lomazzi, 2-93
una e dell'altra, siccome vedesi da molti libri da lui scritti e disegnati
altra, siccome vedesi da molti libri da lui scritti e disegnati alla mancina.
, per quanto odo, si legge da dritta a mancina. 8.
nel muro. = deriv. da mancino. mancinèlla, sf. bot
sinistra più che alla destra. leonardo da vinci era mancino! brignetti, 3-135:
verso l'esterno. = deriv. da mancino. mancino, agg. sinistro
2. che presenta mancinismo. francesco da barberino, 186: ancor portar lo facea
mancina, / ha il gozzo, e da due sfregi il viso guasto. giusti
mio nimico a combattere con una arme da mancino. calvino, 11-72: tiene lo
lo spadone con la sinistra, dettaglio da non trascurare: i mancini sono terribili
-per antonomasia. il mancino: leonardo da vinci. d'annunzio, v-1-786:
compiuto con imprevedibile abilità; che deriva da astuzia o da intelligenza pronta e acuta
abilità; che deriva da astuzia o da intelligenza pronta e acuta (che può
10-36: né molto tempo dopo / da questo fenomeno / decisamente mancino / un
: questa conquista umana della coscienza francata da ogni principio religioso e morale aveva generato
2-169: ci son giuocatori talmente invasi da questo spirito musicale che si accostano al
. 5. veter. affetto da mancinismo (cfr. mancinismo, n
7. locuz. -da ritto e da mancino: in grande quantità.
per buffoneria; / or gnene dà da ritto e da mancino; / piace in
/ or gnene dà da ritto e da mancino; / piace in modo a costui
, / ritto e mancin far colpi da maestro. fr. serafini, proem.
domani). = deriv. da manco1. mancinòcolo, agg. letter
/ mancinocolo se'. = comp. da mancin [o] e dal lat.
fin, con danno e vituperio, / da vera fama ognor più mi mancipio:
dalla sua ubbidienza. = da emancipare (v.), per aferesi
se può ricavare qualche profitto o tributo da quelle mancipate provincie. 2
-servizio, obbedienza. giovanni da fécamp volgar., xxi-621: andiamo cercando
ricche di più capitale. = da emancipazione (v.), per aferesi
dicatario ', comp. da tndn [us] * mano 'e
, li quali sono delli signori. niccolò da correggio, 1-425: o servo o
la plebe di vedersi da'cavalieri come da tanti tirannelli calpestata e conculcata a guisa
260: salgo a palazzo e ascolto da un mancipio / che nella notte istessa
.. per essersi enea lasciato indurre da didone ad atto disonesto, con porgere indegno
artista servendo ad essa, ma essa servendo da vilissima mancipia ai privati e futili interessi
è dominato o si lascia facilmente dominare da alti e intensi sentimenti, da nobili
dominare da alti e intensi sentimenti, da nobili pensieri (o anche da passioni
, da nobili pensieri (o anche da passioni, da vizi). petrarca
pensieri (o anche da passioni, da vizi). petrarca, iv-1-25:
vizi). petrarca, iv-1-25: da man destra, ove gli occhi in
a belle imprese alto principio. erasmo da valvasone, 1-112: tra'nomi anco
mancipio. fiamma, 109: sbandito da la tua celeste corte, / ebbi
teoria. buonafede, 5-67: da questi abbozzi di dottrine si conosce che
saper d'amor principio, / se da materia o forma fo produtto, / che
, obbligarsi a chiamarsi persuaso e convinto da argomenti che sono tanto efficaci e chiarainente
con la mano ', comp. da mdn [us] * mano 'e
con mano. = comp. da man [o] e cischio (v
capigliatura e così decise che io vestissi da ragazzo. = deriv. dall'ingl
che le manciue hanno poppa con tendola separata da i banchi de'remi, grande e
si trova. = deriv. da manciuria. manciùrico, agg.
leggi proibitive. = deriv. da manciuria. manciuro, agg. letter
triade '(san-ho-hui), che da duecento anni cospirava a cacciare 1 regnanti
tesser nazione, poiché... già da più generazioni, già fin dal principio
e perpetua congiura. = deriv. da manciuria. manco1, agg. (
ruina che nel fianco / di qua da trento tadice percosse, / o per tremoto
par., 10-20: vedi come da indi si dirama / l'oblico cerchio
, il quale... nasce da sì tiepido e difettuoso amore che non agguaglia
manco. 5. che è colto da malore, da mancamento, da debolezza
5. che è colto da malore, da mancamento, da debolezza estrema; stanco
colto da malore, da mancamento, da debolezza estrema; stanco, sfinito; che
luogo e come, non riponendovi, rimane da quella parte il paziente, debile,
quale sa più di lui. cenne da la chitarra, xxxv-11-423: apresso voi seder
padre del fanciullo / morto era stato da persone manche. 8. avverso,
augello, / il qual dai tetti e da le fronde gracchie / futuro mal predetto
truffaldino (un traffico). guido da pisa, lxxviii-i-409: l'altra intenzione di
, ii-554: sonando intorno dell'oste da tre parti, e avendo rotte le mezzine
marino, 289: pendeale a terra da la spalla ignuda / ozioso e dimesso
il braccio manco. metastasio, 1-ii-128: da me ricevi in dono / questo,
-sf. mano sinistra. iacopo da cessole volgar., 1-9: nella manca
traverso il corpo atteggiata come donna presa da altissima maraviglia. gozzano, i-124:
. 8. -a o alla, da o dalla, sulla mano manca:
o dalla, sulla mano manca: da o verso il lato sinistro, in posizione
io ti prego che tu ti parti da me: se tu andarae dalla mano manca
dalla manca. petrarca, 58-5: richiudete da man manca / la strada a'messi
poscia vide san giovanni che 'l guidava da man ritta, e un altro da mano
guidava da man ritta, e un altro da mano manca, e tutti veniano a
conte guido. vinta, 4-ii-205: da man manca si potrebbe dipinger la testa o
,... assalito a mano manca da massena, si riduceva prontamente in mantova
s. giuseppe. -a o da manca; alla, dalla o sulla manca
dalla o sulla manca: a o da sinistra; verso o sopra il lato sinistro
gonna succinta. sestini, 139: da manca è una pianura ampia e silvestra
c. e. gadda, 11-57: da manca, un complesso di chiari edifici
per aspettarlo. -deporre la giustizia da mano manca: violarne le norme,
è spento, / la giustizia è deposta da man manca. -porre o cadere
man manca. -porre o cadere da mano manca: subire una condanna inappellabile
cavalca, 19-398: vedrai cadere molti da mano manca e da mano dritta,
vedrai cadere molti da mano manca e da mano dritta, cioè per prosperità e per
in posizione di inferiorità. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
a manca, questa mi par cosa da tempi barbari e da farmi ruggire e inferocire
mi par cosa da tempi barbari e da farmi ruggire e inferocire. = voce
manco ad alcun passo, / veggi da te perché la via t'è tolta.
concreto: strappo, sgualcitura. andrea da barberino, ii-178: si ruppe e'lacci
va in cucina, e togli la pestaruola da polpette ovvero mannaia dapàle a due manichi
difetto qualitativo, imperfezione. francesco da barberino, i-70: se vuo'guardare /
i-70: se vuo'guardare / te da li detti vizi, actendi bene / che
, peccato, errore. francesco da barberino, i-211: l'altro è colui
dottore! se ha manco di qualche cosa da noi... se siamo buoni
'l bruno. = deverb. da mancare-, cfr. fr. manque (
manco / la coscienza? [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. almanco. -di o da manco: in meno; in quantità o
del suo stato, divenga tale che sia da manco di te. v. borghini
se la nostra vita non avesse niente da guadagnare con questa sorte di negozio co'
ferro. v. borghini, 6-i-264: da ccc anni il manco vi fu ritta
cortesia non mai per l'addietro praticata da alcuno di quei principi, e manco
quei principi, e manco che manco da motezuma. nievo, 1-443: se
le fantarie. celimi, 663: da poi, avendo fatto le tue bocche,
di minoranza (ed è spesso seguito da un compì, di paragone).
gli fu detto ch'aveva a morire da uno quivi di casa il capitano,
favola s'introducono nell'azione, hanno da avere con essa tal convenienza e legame
la tua bona venia, così consolato da te partirme. cellini, 510
che presi a raccomandarvi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ed è preceduto, di regola, da un altro avv. di negazione, che
in su l'ultimo grado de la scala da la banda di cesena, sopra un
sono alle mani. messi in fuga da scipione i cavalli di annibaie, le
con senso negativo: « son cose manco da dirsi; manco l'ho pensata »
, invece di « non son cose da non dirsi neanco; non l'ho neppur
, iii-1-613: bernardino della porta / da parma, che hanno eletto / in suo
era conduttore pelopida, partitisi il giorno da atene,... uscirono con cani
atene,... uscirono con cani da caccia, portando le reti, e
debito che si può. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. biondi, 1-ii-157: si giudicò da questo suo procedere che avesse disdegno di
dì per la longa volta che amo da fare, e non serriamo però più
9-51: el manco che noi abbiamo da temere è che tolga alla sedia apostolica le
cor gli è in modo tal conquiso / da vari effetti che s'agghiaccia e trema
mancarne, esserne privo. francesco da barberino, 128: sotto voi nessun è
più un'anima. -essere, parere da manco: essere, parere meno perfetto
la vostra excellenzia, acciò non para da manco degli altri suoi servitori, che me
satisfazione, in che mi riconosco assai da manco de gli altri. brusoni,
tedeschi, per non parere in ogni conto da manco degl'italiani, si portarono all'
ch'io t'ante- vedo un flagello da dio peggio che non fu il mio.
che la speme ognor vien manco, / da me sparendo come nebbia al vento.
notte manco. anguillara, 11-218: da poi che 'l primo dì ne venne
noi saremmo tutti morti. piero da siena, 8-9: per non venire di
speranza mia. = deriv. da manco1. mancolista, sf.
una collezione. = comp. da manco2 e lista (v.).
verucci, 82: manco male che da poco in qua sei diventato uomo da
da poco in qua sei diventato uomo da bene. barufialdi, 24: manco mal
prima fila. = comp. da manco3 e male1 (v.).
gioì travaglio. = deriv. da manco2. mancorrénte, sm.
marin. guardamano. = comp. da man \ o \ e corretite1 (v
cia scuno recitante lo possa da se stesso vedere: ed il manda-
manda- fuora è tenuto in mano da colui il quale invigila che l'
colorita in varie tinte, costituita fondamentalmente da un cerchio (che può avere inscritte
sono state fatte oggetto di particolare attenzione da alcuni studiosi occidentali -soprattutto da c.
attenzione da alcuni studiosi occidentali -soprattutto da c. g. jung e dalla sua
del consiglio provinciale; essa inoltre serviva da base territoriale di vari uffici e servizi
: creazione, produzione. bartolomeo da s. c., 39: pisone
, e così è mandato il dardo da colui che 'l getta; anche come a
strangolato per mannamento de mario. francesco da barberino, i-266: dispiacemi che serva
fosse ubidendo, / quand'esso l'ha da lui in mandamento. g. villani
per compiuto. = deriv. da mandare; cfr. fr. mandement.
e consultori, ma che basti sii saputo da chi pertiene saperlo. segneri, iii-3-128
, 13: io sono mandata a voi da parte d'una reina. dante,
inanzi i guastatori avea mandati, / da cui si debbe agevolar la via.
g. gozzi, i-14-221: da chi ne avea l'autorità fu quivi
altra mattina seguente fu andato alla campana da casa torna- quinci, dove sempre stanno
e castella, / d'appresso e da lontan, per ritrovarlo. sarpi, ix-409
protetto e beneficato lui. -accompagnato da un compì, predicativo, che indica
senato, legato in africa. bartolomeo da s. c., 39: poscia
meser taddeo de lupo de gli odiati da fiorenza. papi, 1-4-32: desiderando
profeti, angeli, messi divini investiti da dio di una funzione carismatica. iacopone
iacopone, 2-20: l'alto messo onorato da ciel te fo mandato. fra giordano
volgar., 3-207: io sono mandato da dio altissimo, e non da uomo
mandato da dio altissimo, e non da uomo del mondo, accioch'io mostri la
: par che il cielo t'abbi mandato da queste bande, perché avete da sapere
mandato da queste bande, perché avete da sapere che mi sento spasimare da una
avete da sapere che mi sento spasimare da una spina. -con riferimento all'
-assol. felice da massa marittima, 45: allor mandò la
sapere per interposte persone. giacomo da lentini, 42: ormai risponda -mandatemi
amor ch'in lei porto. compagnetto da prato, 231: sire dio,
sua grazia. iacopone, 18-7: da che sai non pòi guarire, dice prò
per maestri; ordinò edifici. paolo da certaldo, 86: non andare mai a
stomaco e il ventre de l'anima da la superfluità de i peccati. tassoni,
vini a monna margherita. -seguito da un aggettivo, da un avv.,
. -seguito da un aggettivo, da un avv., da un compì
un aggettivo, da un avv., da un compì, di modo: far
guardia di pistoia giuglione degli ulivi con da cento uomini da cavallo. machiavelli,
giuglione degli ulivi con da cento uomini da cavallo. machiavelli, 569:
prestezza a levarne gli spagnuoli, e da messina con essi traghettò a brindisi.
è risoluto a supplicare, se potessi da sua altezza serenissima ottenere scudi 100,
-e poi mandarlo - concluse, mentre da ogni parte si rinnovava il clamore,
natan e di mitridanes. -seguito da un sostantivo con funzione predicativa equivale a
rendere, ecc. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. / poi forò il ventre a bogio da ver- galle / e lo mandò del
anonimo, i-496: drudo mio, da lui mi parte / e trami de
una montagna onde fosse allevato alla rustica da una famiglia di cui poteva disporre. guadagnoli
/ che vale argento ed oro. gallo da pisa, 324: convento mi
desperato -in vita obscura, / lontan da tua figura -e di tua vita. ariosto
, / che ben dell'altre robe hai da rimetterti. cellini, 1-31 (87
questa mattina quei passi d'autori antichi da me osservati. algarotti, 1-v-235: il
dee., 5-6 (56): da amore ritenuto, manda tane
tane la fregata, veggendo che da niun conosciuto v'era, si stette
più fino, / ch'è nato da lentino. compagnetto da prato, 232:
ch'è nato da lentino. compagnetto da prato, 232: deo! corno mi
oltre a due piccole miglia si dilungarono da essa che essi pervennero al luogo da
da essa che essi pervennero al luogo da loro primieramente ordinato. -seguito da
da loro primieramente ordinato. -seguito da una proposizione subordinata. faba, 45
anche tramite una terza persona. giacomo da lentini, 40: i'mi sto in
ne manda altrui. tasso, 14-3: da questa escono i sogni, i quai
suoi fedeli quasi non la ubbidivano. francesco da barberino, ii-3: industria ci manda
bramo e spero. s. caterina da siena, i-17: non temete..
sentimenti, ecc.). giacomo da lentini, 29: madonna mia, a
cuor, madonna, puro e netto / da ogni amor di sotto 'l ciel privato
mio cor, dolze mio bene, / da poi che sol con teco si contente
parlar teco alcuna volta viene, / da ch'io te l'ho donato interamente.
/ a quella diva luce. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
di vederla, e di sentirmi prometter da lei che rivolgerebbe una preghiera là verso
fin presto mando -a la verdura. felice da massa marittima, 46: onde sappiate
onde sappiate che in tre anni fu / da soi parenti locata nel tempio; /
armonia istromentale, e che erra solo da lui, ben manda agli occhi anche de'
faccia urbino / ventoso: ognuno manda da una balza / la sua cometa per
percossa, ecc.). giacomo da lentini, 44: l'amore fere là
ove spera / e mandavi lo dardo da sua parte; / fere in tal loco
scudo... achille scosse questa da sé; e da capo mandò la tremante
achille scosse questa da sé; e da capo mandò la tremante lancia colla forte
: allegrezza, allegrezza! / ecco da morte il redentor risorto. / mandin
è vero che 'l seme sia mandato da ciascuna parte, non è questa la cagione
a sì crudel novella / trasse lunge da sé l'aurora i gigli, /
raggi, una luce). giacomo da lentini, 44: manda [il sole
.]: stella che ci manda da milioni di miglia la sua luce.
. graf, 5-82: a lui da canto, sulla bruna terra, / splende
, i-58: pallida rosa, che da 'l verde cèspite / ridi con disio placido
nari gonfie accesi fumi, / escon lampi da i lumi. rajberti, 1-79:
consistere... nella massima pronunciata da gozzanini, di fare i primi piani forti
firenzuola, 670: i'ti prometto che da qui innanzi ch'i'non dirò più
mortalmente ferito un galant'uomo e portato da gli amici a casa, la moglie
. -con riferimento a suoni emessi da strumenti musicali, a rumori, ecc
. venat. mettere in libertà l'uccello da preda; farlo andare alla caccia.
foscolo, viii-237: tucidide, accusato da brasida, andò per più anni in esilio
mostra nella tela di questa parte, da due cose deriva: prima, dal
', il quale il verbo che depende da lui, suole... mandare
intorno all'arno. s. bernardino da siena, 89: o cittadini, volete
/ che il dì seguente s'ha da dar di piglio / au'armi e con
altre cose che si son dette presolo da i toscani. s. maffei, 4-208
dire, ecc.). giacomo da lentini, 3q: voi, donna,
/ e assegiate a penare; / da poi che voi vedete / ch'io vi
bene in ciò che a noi sarà da aoparare cagiuso. m. villani,
incontanènte per lettera gli mandò comandando che da brandizio si dovesse levare. petrarca, 349-2
ch'ella ti manda rispondendo, toma da me e dimmelo. v. borghini,
e senza sospetto i cittadini, chiamati da totila, nel palazzo del campidoglio, dove
invitando per ammazzargli, furono avvisati da una donna. tortora, i-215: si
e di lorena, mandò con diligenza chiamando da ogni parte del regno..
per segno di guerra. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: come imprecazione o minaccia. giacomo da lentini, 35: io sì t'ameragio
, distruggere. nanea, 1-62: da cesar fu pompeo sconfitto / e mandato
e a confusione: saccheggiare. filippo da siena, lxxxviii: questa diabolica compagna
un bel gelato di menta e pistacchio da cinquanta lire e la manda affanculo.
anguillara, 175: non sarà ver da poi che il ciel m'applaude /
con giuseppe suo sposo... da bettelem in ierusalem a pagare una moneta
consiglio, n. 6. -mandare da canto: mettere da parte, trascurare,
6. -mandare da canto: mettere da parte, trascurare, non tener conto
che esse abbino pacienza se le mandiamo da canto, per dirti che le carte consegnano
ciò che facciamo a i felicitati da noi. -mandare da erode a
i felicitati da noi. -mandare da erode a pilato: v. erode,
quattro sbucavano fuora / goccioloni di lagrime da gli occhi. -mandare fuori
426: cherea, coma s'ha da vitruvio, mandò fuori libri di macchine
seppi più tardi) per mandar fuori da decenni e decenni non so che almanacco plebeo
[demetrio] non reputava esser differenzia da qual parte costoro mandassino fuora la voce,
., 8-6 (267): infino da ora sappiate che chi avuto avrà il
di mandorla, la più buona cosa da mandar giù ch'io ricordi della mia
era stata un oltraggio quotidiano, difficile da mandare giù. -credere, prestare
, vignando a roma del papa e da li romani solennemente fo recevudo e incoronarse
prigione. caro, 15-i-209: da che siamo qui, non ho delle vostre
croce, iv-n-322: quando c'è da fare qualcosa che mi par necessaria,
esortare altri, ancorché a ciò persuaso da riguardi non volgari, ma finisco sempre
= voce dotta, lat. mandare, da [in] mdn [um] dare
nuoto anch'essi accostatisi al buco fatto da due turchi, quindi gli scacciarono,
lavoro; cioè due mandarine, che da una parte avevano il martello di ferro
nel lago. = deriv. da mandarino1, con probabile allusione alla provenienza
spalla della prestante americana, ma era fatto da atleta,... meritevole di
sontuose sete mandarinali. = da mandarino1. mandarinàtico, sm. letter
ma elettivo. = deriv. da mandarino1. mandarinato, sm.
alle prefetture italiane. = deriv. da mandarino1. mandarinésco, agg.
del lavoro. = deriv. da mandarino1. mandarinétto, sm.
alcool etilico. = deriv. da mandarino2. mandarinismo, sm.
» latineggiante. = deriv. da mandarino1. mandarino1 (ant.
giunto in terra... fu ricevuto da molti mandarini del re, ch'è
governo et anco della guerra sono chiamati da loro con nome 'quon fu ',
delle specie in particolare: ma noi, da ora in avanti, a dire uomo
a una casta particolare, sono indipendenti da ogni controllo popolare, e sono persuasi
lingua, che chiamano mandarina, usata da quelli magistrati, e cortegiani,..
l'espressione di un marinaio. = da mandarino *, con allusione scherz. al
plaudenti, melensi. = deriv. da mandare. mandata, sf.
una persona è latrice. francesco da barberino, 81: dice al re l'
di toscana, 3-55: le mandate, da farsi all'archivio, dei testamenti,
, comprendendo anco le mandate o copie, da rilasciarsi all'archivio, di simili disposizioni
tommaseo, lxxix-iii-96: pregherei delle lettere da me scritte al rosmini, delle quali
un turno, o che viene frazionato da un gruppo più numeroso (e vi è
. bocchelli, 1-ii-356: chiuse l'uscio da fuori, con tre mandate. la
formare una treccia. 8. passaggio da un luogo a un altro di un
un livello superiore. = deriv. da mandatol. mandatàrio1 (ant. mandatàio
o in esecuzione di incarichi retribuiti, da chiunque conferitigli; sgherro, sicario.
porta, botolamio isnelin e nicolò bellinun da alcuni incogniti, che quelli accuserà li
roberto. nega tutto con una faccia da mandatario. botta, 4-126: infine ecco
qualche somma di denari, e furon da quello assoluti e liberati. de luca,
(sovrano o persona potente), da lui investito di mansioni fiduciarie; servitore
signor duca di urbino fu pagato da mi integramente: li denari ebbe el ferrarese
della nazione, espressa per mandatari scelti da essa a rappresentarla, forma legge pei
può, né potrà mai essere rappresentato da mandatari che esso non sa scegliere.
mandatarlus (codice di giustiniano), da mandare * affidare '; cfr. fr
impudiche. = deriv. da mandato2. mandarino, sm.
. documento notato in fede, emesso da un titolare di una carta di credito
di una carta di credito, convalidata da una banca, per servirsi per proprio
, conv., iv-v-14: regolo, da cartagine mandato a roma per commutare li
dopo la legazione ritratta, consigliato, solo da umana e non da divina natura mosso
consigliato, solo da umana e non da divina natura mosso? g. villani,
per entrare in serezana erano stati rotti da alcuni cavalli de'franzesi. boterò,
ritiene la sera gli ambasciadori ad un cenino da pitocchi. manzoni, pr. sp
avevo compero [un anello] / da un suo mandato. m. adriani,
-riferito a profeti o a angeli inviati da dio con una funzione carismatica.
le parole di aggeo profeta, mandato da dio per riedificare el tempio,..
sbozzetti finiti, ed altri quadri mandativi da filippo v, re delle spagne. metastasio
il capitan ch'alte ambasciate / recan da solimano a lui mandate. -nell'
il contratto, / a du'parole da beppe gargani / mandate a dire a'giornali
sua storia, della maniera di vivere tenuta da paolo in tessalonica e della sua carità
della sua carità a que'fedeli, uditelo da san paolo medesimo nella sopraccennata lettera loro
di battiture, o mandate o concedute da dio, [i patriarchi] trapassarono
superiori o per le nostre inique opere da giusta ira di dio a nostra correzione mandata
. gozzi, i-9-238: dal nostro allontanarci da dio e dalla trascuranza nostra ci vengono
nostra ci vengono siffatti flagelli, mandati da lui che non vuole già rovina, ma
lettere. -divina senza fallo e ritrovata da iddio e per mezzo de gli angeli
, v-100: il tenero petto subitamente da vegnente saetta mi fu percosso, mandata
berenice ', poemetto di callimaco mandatoci da catullo in latino. 6.
il compimento di un determinato atto, da parte di un'autorità investita (o
porta. a. pulci, xxxiv-552: da parte del signore ecco il mandato:
m. casaregi, 2-198: fu da me rigettata la seconda eccezione, perché
. ordine, direttiva o istruzione impartiti da un comando militare alle forze armate da
da un comando militare alle forze armate da esso dipendenti. -anche: il relativo
e lì stagi aspetar mandato. cacherano da bricherasio, 1-311: voglio dire i
emessa a conclusione di essa, tale da comportare conseguenze in ordine alla libertà personale
mandato di sospetto di fuga che si fosse da alcuno ottenuto contro del debitore. galanti
la voce 'mandato 'non significasse fino da antico il suo 'ordine'. capuana,
: un giorno un latitante perché colpito da mandato di cattura, certo sebastiano guerrera
alla tesoreria centrale, dov'egli era impiegato da qualche anno. era stato spiccato contro
ii-374: vi prego che v'informiate da l'agolante, o da gli altri che
v'informiate da l'agolante, o da gli altri che segnano i mandati,
... un giorno per un'opera da consultare, un altro per la riscossione
territoriali. 6. prescrizione proveniente da un'autorità (umana o divina)
) in modo autoritario; compito derivante da una direttiva superiore (e il termine
, e non abbiamo potuto raggiungere risultato da questo in fuori: che noi non
assolvere. 7. compito che deriva da un dovere di elezione, cioè da
da un dovere di elezione, cioè da una scelta morale ed esistenziale compiuta in
proiettato all'esterno e considerato come derivante da un dio laicamente concepito, dalla storia
il mandato di valersi degli elementi già da altri trovati e che già entrarono a far
opera dell'attore è un'altra opera da giudicare in sé e non come esecuzione
(detto mandatario) l'incarico (accettato da quest'ultimo come obbligatorio, eventualmente
di case consistevano in censi di suoli da fabbricare, le locazioni dei terreni in
dei casi e della natura dell'attività da compiere, può avere o no carattere
primieramente per convenire col signor cosimo: da cui per mandato dell'imperadore gli fu
quello che aveva ottenuto il duca alessandro da quella maestà. galanti, 1-ii-161:
dovrebbe ricevere, ordinazioni o mandati imperativi da nessuno. b. croce, iv-i
.: incarico conferito (per lo più da persona altolocata o comunque insospettabile)
al confessore. dovete nominarmi la persona da cui avete avuto il mandato: sarà
, in questo caso, io anderò da lui, a fare un atto di dovere
), conferito a dette potenze vincitrici da parte della comunità internazionale (e,
non fossero eventualmente in grado di reggersi da sé; le potenze a cui era
l'indipendenza, come quelli arabi, da quello delfamministrazione fiduciaria per incarico e sotto
liti: potere di rappresentanza processuale conferito da una parte privata al proprio difensore (
procuratore si deve sempre intendere essere stato da lui fatto in virtù del precedente mandato
o comunque conferito dal governo (o da altra autorità superiore) a un proprio
a discutere una forma di governo diversa da quella determinata dallo statuto medesimo.
12. dir. internaz. missione affidata da uno stato (o da altro soggetto
missione affidata da uno stato (o da altro soggetto di diritto internazionale) a
trattati o altri accordi), conferita da un sovrano (o da altro soggetto
, conferita da un sovrano (o da altro soggetto di diritto internazionale) a
come fumo a vinegia, fumo licenziati da questa maestà per ordine de'viniziani,
. 13. il documento ufficiale (da consegnarsi o esibirsi alla controparte) in
bolla d'oro del detto imperadore. andrea da barberino, iii-195: gli ambasciatori.
della loro costituente a ciò che rimaneva loro da costituire, di non darle uno di
collegio di casale, come altri fu da quei di torino, della savoia,
= voce dotta, lat. mandatum, da mandare * affidare '; cfr.
1-ii-22: come che picciolissimo dono sia da mandare a tanta donna quanta voi siete
merito ma per vostra benignità e cortesia, da voi ricevute saranno. salvini, 39-v-165
, mandator di sogni, perché gli antichi da lui ne attendeano dei fausti.
) 1 mandante ', nome d'agente da mandare * affidare '. mandeismo,
relig. religione gnostica, attualmente praticata da qualche migliaio di abitanti della mesopotamia meridionale
tardivi eredi. = deriv. da mandeo. mandelato, sm.
urinarie. 2. composto formato da una molecola di acido mandelico e da
da una molecola di acido mandelico e da una di una base organica, che
delle vie urinarie. = deriv. da mandelico. mandèlico, agg.
= voce dotta, comp. da mandel [ico \ e nitrile (v
monastico nero, con gli angoli ornati da quadrati di velluto o di seta di
parte inferiore della faccia; è costituito da un corpo a forma di ferro di
a forma di ferro di cavallo e da due porzioni laterali (bianche montanti della
ha il margine superiore del corpo scavato da varie cavità (1alveoli dentari),
, 6-i-314: un pugno così violento da spezzarmi una mandibola. d'annunzio,
completamente macellato aveva le labbra asportate nette da un proiettile e tutti i suoi denti
lat. tardo mandibula (tertulliano), da marnière 'mangiare'; cfr. fr
: quello sbadiglio... da una novantina di secondi lasciava girar bighellone per
delle tre innervazioni del trigemino, costituita da una radice sensitiva e da una motoria
, costituita da una radice sensitiva e da una motoria. 2. zool.
plur. zool. antennati. = da mandibola. mandibolato, agg. letter
riviste. = = deriv. da mandibola. mandìbolo, sm.
', e l'italiano, riprovato da dante, come plebeo, e pure usato
, come plebeo, e pure usato da lui, * manicare '.
manovre nei bastimenti. = da màndola *, var. di mandorla,
, della famiglia del liuto, composto da una cassa di risonanza di forma ovoi
di forma ovoi dale e da un manico corto, prolungato da un
dale e da un manico corto, prolungato da un lungo cavigliere a falcetto, su
la notte d'aprile / fremeva ancor da la mandola tremula / un sospiro gentile.
credo udir ne l'aria bisbigliare / da tacque a riva fulgidi segreti; / ma
suoi fiori. = deriv. da màndola1 (v.).
giardino reale. = denom. da mandolino. mandolinàrio, agg.
. letter. scherz. prodotto da un mandolino, tipico del mandolino (unsuono
allettamento, lusinga. = deriv. da mandolino. mandolinista, sm. e
mandolinisti sotto le finestre dei primi alberghi da forestieri. 2. figur.
poesia. = = deriv. da mandolino. mandolinìstico, agg.
... ma specialmente degli stromenti da pizzicare, come tiorbe, liuti, chitarre
al mandolino, / donna elvira fa orecchi da mercante. fucini, 753: passò
. pascarella, 1-290: nel silenzio viene da lontano un trillar leggiero di mandolini.
. frutto del mandorlo, costituito da una drupa di forma ovoidale o allungata
bruno ed endosperma bianco. moscia da siena, vi-519 (2-3): mandorle
, essendo secca, menò mandrole. guido da pisa, 1-96: la verga di
capita innanzi stasera, pregatelo a far venire da genova alcune mandole tenere, che ve
si seminano molti e diversi semi d'erbaggi da orti, le mandole. corrado,
caramellato caldo. 5. carlo da sezze, ii-442: pigliavi tre mandole (
-essenza di mandorle amare: profumo estratto da questo frutto.
ricordiamoci la perifrasi della farina di mandorle da un trattato di retorica, come ramicello
xv è spesso realizzato, anzi che da cornici, per mezzo di una ghirlanda
: mollusco della famiglia arcidi, caratterizzato da una conchiglia grezza e bivalve, che
riferimento a eventi che hanno esito diverso da quello sperato. n. martelli
gli occhi oblunghi belli sono i frutti / da mandorlare per denti ghiottissimi di sogno.
di sogno. = denom. da mandorla. mandorlato (ant.
brecce (adoperati di regola come pietre da ornamento), per lo più calcarei
, per lo più calcarei, costituiti da frammenti cementati di forma simile al nocciolo
.). gastron. dolce costituito da mandorle, intere o spezzettate, abbrustolite
. lorenzo. -muro costituito da mattoni disposti a coltello, in modo
mattoni disposti a coltello, in modo da lasciare vuoti in forma di rombi;
dell'aria. = deriv. da mandorla. mandorléto, sm. terreno
frutteto e mandorleto. = deriv. da mandorlo, sul modello di aranceto, frutteto
produttivo. = comp. da mandorlo e coltore (v.);
v.). = deriv. da mandorla. mandra, v. mandria
per mettermi una scritta su le spalle da farla leggere a tutta livorno. e
? = etimo incerto, forse da mandracchio (v.), per l'
si poria far un mandrachio, dove da 30 galie potria star. partita, ii-140
caduto a pezzi, e non è più da carena, ma da mandraccio. ojetti
non è più da carena, ma da mandraccio. ojetti, ii-475: di mattina
4-13: nel mandracchio il sole rideva. da ogni parte, in cima agli alberi
pompe idrovore. = deriv. da mandra; cfr. napol. mandracchie,
: * mandraga ': sorta di rete da pigliar tonni a largo mare sul passo
crede la sua barba essere alle malie da innamorare accomodata. una mandragola è maschio
di terra la stridente / favolosa mandragora da un cane, / che, per ingravidar
di avere una parte delle mandragore trovate da ruben. dizionario di sanità, iv-42
boito, 112: fu il tuffon da una mandragora / messo al mondo. d'
in sulla fragola, / ch'i'ho da cavar fuori altra mandragola: / or
[il vero] un serpente schifato da ognuno, diventerebbe bugia, che è mandragola
diventerebbe bugia, che è mandragola donneata da tutti. arlia, 1-210: 'mandragola':
. il machiavelli non può aver tolto da questo significato di 'mandragola 'il
di grazia. = denom. da mandragola1. mandragolato, agg.
olio mandragolato. = deriv. da mandragola *. mandragolerìa, sf
di poldo. = deriv. da mandragola1. mandragolóne, sm.
straccio. = deriv. da mandragola1. mandratura, sf.
; stabbiatura. = deriv. da mandra. màndria [mandra)
/ similmente m'impilglio. francesco da barberino, h-106: om che non
; muta (dicani). guido da pisa, 1-26: sette pulcelle figliuole del
pecore, colla sua mano le pone da parte per nolle pestare co'piedi.
pieno di gente viziosa, abietta, da poco. fed. della valle,
indifferenza della massa). bartolomeo da s. c., 22-1-4: o
una mandra di ragazzi, sospinti e disciplinati da due villani, che menano bastonate sulla
potere salvare sua anima. s. carlo da sezze, iii-161: felici anime tenute
iii-161: felici anime tenute in tanta stima da dio, poiché sono quelle che col
esso un mandriale. = deriv. da mandria. mandriale3, sm. metall
bovini, che si prende cura del bestiame da latte, munge le vacche, attende
[vacche] e le sterili. andrea da barberino, ii-267: elia..
finisce per sentirsi confusamente e timidamente offeso da una tolleranza così mandriana. sanminiatelli, 11-81
antica capitale. = deriv. da mandria. mandriano2, sm.
liquido. = etimo incerto, forse da mandriano1, per affinità di forma col
= voce dotta, comp. da mandria e dal gr. &px : questi poi tali gradassi, / detti da noi smargiassi, / battendo sul terren e brandi, / fulminando ad ognor da mandricardi / con stocchi, giacchi, l'idiozia. = deriv. da mandrillo, n. 3. mandrillésco