diritto e opaco al rovescio, ornato da disegni stampati floreali e stilizzati.
. 3. tipogr. macchina da stampa a pedale con pressione piana,
, senza il cor sereno, / far da me uscir iocunda rima o metro »
fa, e libico, che vien da libia. d'annunzio, iii-2-271: s'
1911-1912), conclusasi con la conquista da parte dello stato italiano dei territori dell'
plinio], 449: l'asparago salvatico da alcuno è chiamato corruda, da
da alcuno è chiamato corruda, da alcuno libico e da gli ateniesi
è chiamato corruda, da alcuno libico e da gli ateniesi orminio.
. lib$cus, gr. xtpuxó?, da libya, gr. ai3ùt)
: « l'aggettivo libidico fu proposto da g. granata alla società italiana di
e gagliardo, una sera, tentato da libidine, andò al fondaco maggiore,
, xx- 103: poi che da gli animi / ogni pudor disciolse, /
/ ogni pudor disciolse, / vigor da la libidine / la crudeltà raccolse. carducci
i-2-480: le cagne non vengono stimolate da libidine per l'ordinario prima che non
, 18-ii-1115: bene gli antichi latini, da sallustio ad agostino, chiamano libidine ogni
attrattiva. aretino, 1-120: saria da non credere che altri fusse tirato al
credere che altri fusse tirato al giuoco da chi non si è mai più conosciuto,
, iii-26-331: l'idea dell'unità, da certi lacchè eterni di tutti i padroni
voce dotta, lat. libido -inis, da libet 1 piace '. libidìnico,
riferisce alla libido. = deriv. da libidine-, voce registr. dal migliorini (
(superi, libidinosissimo). dominato da abituale e incontrollata propensione ai piaceri
tu gli vuoi persuadere che 'l si lievi da quella. guarini, 1-i-18: l'
scena era licenziosa e noi ci comportavamo da viziosi e da libidinosi.
licenziosa e noi ci comportavamo da viziosi e da libidinosi. 2. per
sfreni le danze. 3. caratterizzato da una sfrenata libertà sessuale, accompagnato da
da una sfrenata libertà sessuale, accompagnato da licenziosità e scostumatezza; contrario al pudore
iv-577: in una gran parte delle diocesi da me scorse ho trovato esservi con provvedimento
,... la teneva già da molti anni in casa per suo libidinoso trastullo
= voce dotta, lat. libidinósus, da libido -inis 4 libidine'; cfr.
. bartolini, 4-241: v'è da dire che non brillasse, negli occhi
fiorentino, ii-28: e1 levistico, detto da dio- scoride ligustrico, da galeno
detto da dio- scoride ligustrico, da galeno libistico, ancora che molte
sano che 'l vero ligustico, chiamato da galeno libistico, sia quella pianta
palpi labiali molto lunghi, tali da simulare un lungo becco; farfalle
, 39: curiosa è la quistione mossa da seneca, in cui acutamente disamina
il castigo dato ad un libitinàrio da demade ateniese, per aver desiderato
, lat. libitinarius (seneca), da libitina dea dei funerali (di origine
è desiderato, ricercato, perseguito indipendentemente da ogni freno morale e da qualsiasi costrizione
perseguito indipendentemente da ogni freno morale e da qualsiasi costrizione esterna (e in questo
come è quello che si dice libito da quello che si dice licito. cesari
una soma greve, eterna: impostale da libito antico della natura. 2
l'altro a libito sconfisse. domenico da prato, lxxviii-iii-279: tra'queli impedimenti
, documentata nel 1380: deverb. da libare2 (cfr. allibo); cfr
o tasso. = deriv. da ibo (v.), con la
', propriamente * vento piovoso ', da xe£@co * stillo, verso '
soderini, i-95: il libonoto, da molti marinai detto libeccio,...
chi [dei cortigiani] fe'da coro, e chi da libonoto, /
fe'da coro, e chi da libonoto, / chi da affrico fa,
, e chi da libonoto, / chi da affrico fa, s'altro non puote
verso libeccio, o libonoto, detto da altri australe o affrico. =
linguietta e stile, che esce fuori da quella parte alla quale inchina il peso.
in sulla libra, / non saresti da tal periglio sciolto. grandi, 5-20:
. citolini, 343: gl'istrumenti da pesare sono la bilancia e le parti
accorto ingegno / a nessun crede e vuol da tutti il pegno. pisani, 80
il pegno. pisani, 80: da sangue illustre ereditò splendori / questi ch'
alta libra, / e tonde in gange da nona riarse, / sì stava il
). boccaccio, iv-131: così da queste cose l'anima occupata, il
ho parte. = deriv. da libraio. libràio (ant.
assassinato tasso; massimamente da'librari e da gli stampatori, i quali non hanno
». e. cecchi, 6-211: da un libraio antiquario di washington avevo pescato
torre in prestito, non si può andare da un libraio, pigliare un libro,
, 3-250: quando... entro da un libraio, il mio occhio si
dicesse d'esserne stato più giorni avanti da un libraro ammonito e mi affermasse
. monticano. 277: l'inchiostro da libbrari si fa di filiggine di teda
libraio, per cavare alcuni più soldi da una nuova edizione delle mie opere,
. v.]: 'librai da stampa 'dicevansi in venezia gli stampatori.
pisello, per averti dato così poco tempo da legare i libri del signor vincenzio;
. se poi questo libraio francese sarà da tanto di concludere sì o no pel tempo
annunzio, v-2-224: un librattolo pastorale da me trovato nella scancìa d'un libraino
d'annunzio, v-2-430: avevo comperato da un libraiuccio su un parapetto del lungarno
il significato di 4 editore * (da llber -bri 4 libro ').
e leggerezza, in tutti i vini bianchi da noi sperimentati apparisce sottilissima falda di color
libramento,... erano sostenuti da quattro nobilissimi fanciulletti. = deriv
nobilissimi fanciulletti. = deriv. da librare. librare, tr.
esca della trutina. marchetti, 4-xx: da principio il cielo / creasti e l'
frale bilancia, appende e libra. niccolò da correggio, 1-185: lieto in un
: librasi il tempo sull'ali alzandosi da terra. magalotti, 2-7: balenar
dio vi dà: quello che vi date da per voi contro gl'individui agenti ciechi
ben si libra / ch'oltre due miglia da lontan si vibra. tommaseo, 11-112
con certe velacce nere, un barcone da pesca. brancati, 4-29: la casa
comisso, 12-11: indossava le vesti da camera di lei, per librarsi con me
, lat. librare 1 pesare ', da libra 1 bilancia '. libraria
aria o altri gas mediante compressione derivata da energia meccanica. -macchina segnali: negli
. croce, iv-n-251: tutto è fermo da più mesi alla tipografia requisita, perché
-in ma- macchina per scrivere (macchina da scrivere): rina, l'apparato
carta mediante l'azione di leve azionate da una tastiera. carducci, ii-14-132
... non sono una macchina da scrivere. pascoli, 1-376: caro alfredo
? panzini, iv-390: * macchina da scrivere ': inventata da giuseppe ravizza di
* macchina da scrivere ': inventata da giuseppe ravizza di novara (1856)
una poveretta cui il figliuolo era morto da poco sul lavoro. battuta a macchina da
da poco sul lavoro. battuta a macchina da qualche anima pietosa, la supplica portava
alza il braccio e il macchinista, che da lungi guarda, ferma la macchina.
fornire i brigantini e una certa machina da condurgli al lago, la quale fu cominciata
ignote, come seguita a lato / da un non so che d'alato volgente
per appoggiarla alla casa, e entrarci da una finestra... i portatori,
balzelloni, e serpeggiando. -macchina da noleggio o di servizio pubblico: autopubblica
alla buona / grosse e nere macchine da noleggio / attendono in fila. -macchina
operatrici, trainate, portate o azionate da motore incorporato, che compiono operazioni di
, 1-10: potresti lavorare alla macchina da battere, e aiutarci. 6
in età anteriore alla scoperta delle armi da fuoco nelle operazioni di guerra e di
cader sente gran sassi e gravi / da machine cacciati e da tormenti. altissimo,
e gravi / da machine cacciati e da tormenti. altissimo, lxxiv- 70
. tassoni, 4-8: la machina murai da sé rimove / con impeto sì fier
armata, in quanto concerneva le macchine da guerra, al comando delle catapulte,
fiammelle? sono invece formidabili esplosioni prodotte da macchine belliche. -macchina d'inferno
suoi saltarelli. cardarelli, 186: da san giuseppe si nomina un'altra parrocchia
dipinta che sembrava or una scena regia da tragici, ora una scena di cose
, ora una scena di cose ordinarie da comici ed ora una selva per i satirici
per questo la soluzione che non era fatta da quelle persone che fecero il nodo,
che fecero il nodo, ma era fatta da iddìi, fu chiamata « soluzione per
composta e organizzata in altra maniera da quella dellafabbricato, costruzione, monumento. ragione
sue funzioni). ché li ha da parer mille anni ogni dì che indugi a
a veder c. bartoli, 3-25: da prima, pensando che un uomo finita
il ponte di londra, ch'è dremo da bella donna recarsi ne l'appoggio de la
, o pur sospesette in aria, sostenuteci da le lor braccia, 270
ii-428: il colosso di babilonia era da capo a piedi com che
di io m'accompagno / con voi, da voi pregato, e a seguir creta
colui degli arrivati, abbracciando una custodia da violino. che parla di donna in guisa
, i-98: sfido io a non attingere da quella machina nostra eguale. / lo spirito
quella -struttura psicologica, carattere. volgersi da 'l principio sanza principio e a 'l fine
: avea la notte in cieco moltissimi controsensi da una gran parte de'nostri comici,
sinistre; i deboli sono macchine da doveri e non strumenti da diritti.
sono macchine da doveri e non strumenti da diritti. mazzini, 25-12:
. d. bartoli, 2-1-147: da che nella cina si fa professione di
il commercio è una macchina che va da se medesima, se non è trattenuta
se medesima, se non è trattenuta da intoppi, da imbarazzi. colletta, 2-i-200
se non è trattenuta da intoppi, da imbarazzi. colletta, 2-i-200: lo
civile e politica è costrutta in modo da rendere inevitabili i despoti e gli avvocati
, troppe persone, troppe tradizioni sono da svecchiare; troppe ruote stridono irru- ginite
macchina della cultura -un'organizzazione che dà da vivere a milioni di persone -non può
necessità l'adoperare moltissimi stromenti. erasmo da valvasone, 2-1-60: non ancor fia disuaso
che noi vogliamo; il parlare affettuoso da perturbare e quasi sforzare l'appetito.
nuocere. 15. impresa caratterizzata da meditata elaborazione intellettuale, conduzione accorta,
il qual inteso, ogni macchina, da te con tempo e con. estrema fatica
brusoni, 179: non venne fatta menzione da alcuna delle parti della rinunzia alle confederazioni
altro, che è una macchina mossa da quel prepotente di don rodrigo, per
bene. avrebbe desiderato riposar l'animo da tante commozioni,... rallentare
una macchina o le macchine; schermirsi da una macchina: sventare un'insidia,
politica. gualdo priorato, 8-403: da questo accidente risentendosene vivamente il duca,
tosato a macchina, tagliato in faccia da un grosso castrone di duello studentesco, aveva
macchinina a vapore sputa fuoco e fiamme da tutte le parti. la biella dello stantuffo
macchina. gargiolli, 163: da prima nella bottega del mercante accavigliano l'
le incanni. = deriv. da macchina. macchinale (machinale)
: ebbe archimede anch'ei gran testimonio da marco marcello della scienzia geometria e machinale
operazione machinale, come se fatta fosse da un corpo insensato. pagano, 1-312:
vita... par che unicamente dipenda da cotesto equilibrio ed unione di tutte le
mia donna. cattaneo, iv-1-401: da quel tempo in poi, e son già
. pavese, i-396: la donna guardò da me a lui, guardò in mezzo
8-154: può ispirare l'azione, servire da * credo ', soltanto quel pensiero
o di motivi lirici -abbiamo le opere da lui lasciate inedite o incompiute.
incompiute. = deriv. da macchina. macchinalménte (machinalménte)
, 1-i-272: alcuni han finto che da questa satira nascessero l'odio del card
ed il partito gianseniano. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
far che renzo, staccato che s'era da lucia, non le tornasse più vicino
taglie e cavi ed ogni più industrioso macchinamento da forza di dure braccia. mazza,
usavansi allora. = deriv. da macchinare. macchinante (part.
, che ricordargli / sol vuol che da gabrina si discioglia, / prima ch'ella
, certe ghigne, di quelle da segnarsi quando s'incontrano per istrada.
e dentro vi si fermò, che fosse da ordire una trama e machinare il modo
macchinasse l'espugnazione d'asti, partì da quella città sull'imbrunir della notte co'
sempre chiuso in mente e che macchinavo da un anno. gozzano, i-542:
/ ed altri conci. il grano da sementa / non lo tribbiai né macchinai
nella pace e nella guerra, e da questo investigare, machinare o pensare hanno
= voce dotta, lat. machinàri, da machina 1 macchi- nazione, inganno '
quali principalmente si serve in quella parte da noi sopra detta machinaria, come in
voce dotta, dal lat. machinarius, da machina 'macchina '. macchinàrio
.). = deriv. da macchina, con valore collettivo; cfr.
biancheria che può essere lavata tutta insieme da una lavatrice automatica. = deriv
lavatrice automatica. = deriv. da macchina. macchinativa { machinativa)
voce dotta, lat. tardo machinativus, da machinàri * congegnare, tramare '
male animo, ma scempiamente, macchinata da questo buon servitore! cebà, i-101
chi sa che. -orologio da tasca. g. l. cassola
, sopra una machinetta agevole a portarsi da molti, andava in ispalla a sedici
farsi amico il bambino con una lenza da pesca che non finiva mai e la
pittore laforèt. 3. strumento formato da pettini di acciaio mobili e taglienti,
4-vi-30: feci riscaldar lentamente nella macchinetta da torrefare il caffè le succennate undici spezie
del re filippo per molte cose machinate da s. m. cattolica contra s
1-2-144: penetrò una congiura, macchinata da chierici. costa, ii-726: 10
5. ant. congegnato, costituito da elementi meccanici. f. f
sua arroganzia e presunzione, cioè che da macchinatori non fusse incolpato che ogni dì
macchinatrice. digno; inganno', da machinàri 'ordire'. tesauro, 2-69
artifìzia con suoi magisteri di = deriv. da macchina. tanta arte, occulta a
e machinatrix -icis, nomi d'agente da machinàri 'macchinare, ordire '.
per opera e macchinazione del pontefice, da loro stesse ren- deronsi a carlo.
... si comporta non diversamente da ogni altro personaggio goldoniano che ordisca, privato
ordigno. -in partic.: macchina da guerra, ordigno bellico. livio
] combattuta fosse, certo aiuto mandato da metaponto a'romani fece loro animo,
, se non che il mio artifizio dipende da una proposizione di euclide.
quelli soggetti ad esser rotti e squarciati da un movimento intestino un po'po'sregolato
dice sua santità? = denom. da macchina, col sufi, dei comp.
dell'uomo. = deriv. da macchinificare. macchinismo (disus. machinismo
, di dati, di fenomeni sorretto da una determinata logica o da organiche ragioni
fenomeni sorretto da una determinata logica o da organiche ragioni interne. g. capponi
epigoni futuristi. = deriv. da macchina. macchinista, sm.
si lasciasse andare il battello a vapore da sé, la vede che romperebbe contro gli
chi più sbaglia; / se han da fare apparir splendida reggia, / fanno apparire
compito di curare il movimento della macchina da presa durante le carrellate, di effettuare
scioperato di luciano. = deriv. da macchina, col suff. professionale -ista.
teatrali. = deriv. da macchina. macchinìstico, agg.
macchinistica. = deriv. da macchinismo. macchìnosaménte (letter.
papini, iv-1006: noi ci allontaniamo da shakespeare... c'è ancora
mi è parsa tutt'altro che facile da manovrare, non soltanto per via della
filosofia ingenua del popolo, che abborre da ogni forma di idealismo soggettivistico, sia
un destino stravolto. = deriv. da macchinoso. macchinóso (letter. machinóso
posta in cima alla collina e circondata da macchinosi alberi di ulivi e di querce.
macchinosi. stuparich, 4-174: l'hebbel da tedesco e da carattere inacidito aveva abbrancato
4-174: l'hebbel da tedesco e da carattere inacidito aveva abbrancato con le sue
romanzo, sarebbe stata giustamente attribuita, da parte di critici e di lettori,
dinamico e funzionale; che è costituito da elementi non coordinati o collegati imperfettamente rispetto
quella russa sono macchinose e immense; da noi, meglio non parlarne. quarantotti
case,..., furon da lui ornate di macchinose pitture.
voce dotta, lat. tardo machinósus, da machina 'congegno complicato'. macchiòne
piccola o grande estensione, coperta da cespugli, rovi, arbusti spontanei;
con lance e dardi, e frugavan da parte. ariosto, 43-78: disse il
arbori e fiondi, / e v'è da traversar fossi e macchioni. nievo,
nell'attimo in cui sbucavano sul greto, da un gigantesco macchione volò via un fagiano
malmantile, 1-219: questo detto viene da quegli uccelletti, che stanno per le macchie
= voce semidotta, lat. maculósus, da macula 'macchia '. macchióso2
ed isolati, ma ciascheduno è accompagnato da molti più giovani suoi rampolli, come segue
barba nel petto. = deriv. da macchia2. macciànghero, agg. letter
-chi). specie di polenta costituita da fave cotte e sminuzzate. -anche
alfani, xxxv-11-614: li suo'parenti da far macco / non potesser già ma'
/ che dir: « men- date da le lungi scacco »! burchiello, 80
di starnoni. lomazzi, 328: da siila sparte / fur le ree genti con
casa, 695: questa è materia da persone dotte: / chi non ha 'n
calcoli il conto, sicché a macco / da pappar siaci e n'avanzi alcun sacco
in rovina. 5. bernardino da siena, ii-118: se lievi via la
sottigliezze e sofisticherie. s. bernardino da siena, iii-70: all'uomo grosso dagli
del macco. = deverb. da maccare. macco2, agg.
con morando / sparti / l'un da l'altro quasi fiacchi / entroron ne la
mace. algarotti, 1-ix-294: ahi da quel dì che il lusitano ardire /
, e sottile se trae l'origine da giava e dalle altre molucche. possiede
riferito dapprima a verdure tagliate a pezzi, da un antico nome del prezzemolo):
è costume della proprietaria portare in sala da pranzo di persona i numeri straordinari del
. nella cucina francese, minestra costituita da un miscuglio di verdure e di ortaggi.
, dal gr. jxaxesovixót;, da maxesovia 1 macedonia '. macedònico2,
volete, tassa fetida. = da macedonico1, con riferimento al presunto paese
poeti macedo-romani. = comp. da macedonico] * e romano (v.
macedonia; aromeno. = comp. da macedonico] 1 e romeno (v.
. = agg. verb. da macellare. macellabilità, sf.
la macellazione. = deriv. da macellabile. macellàia (region.
sua figliuola e la nutrice e trassele da una parte presso a un macellaro che
trassegli il coltello della mano. benvenuto da imola volgar., i-119: virginio,
i-119: virginio, avuta la licenzia da appio, trasse da parte la nutrice e
avuta la licenzia da appio, trasse da parte la nutrice e la fanciulla,
fa un toro acerrimo, ferito / da l'empio macellaro entr'al macello,
di commestibili, di carni ', da macellum 'macello '. macellarne,
nel paganesimo. = deriv. da macellare. macellaménto, sm. macellazione
et reliqua. = deriv. da macellare. macellante (part. pres
siena, 332: tucte le feste comandate da la chiesa non si possa comprare neuno
e per qualcuno de'gentili. cassiano da macerata, lxii-2-iv- 139: gli macellai
più dal comprar carni di qualunque sorta da quei beccai, i quali o macellassero od
davanti alla capannuccia di frasche che serviva da cucina, pendevano grandi pezzi di carne
scorticate a baldanza; traete le bestie da vendere e da macellare; ma un po'
; traete le bestie da vendere e da macellare; ma un po'di stalla
donna di mala vita fu macellata e sparata da un beccaio in milano. pea,
. sfruttare; trarre partito o vantaggio da qualcosa o qualcuno. soldati, 1-105
/ della moglier. = denom. da macello1. monizzata nella grazia
d'ignobile. = deriv. da macellaro. macellarétto, sm. garzone
nome e cognome ed il luogo dell'abitazione da chi com- pereran le bestie. tommaseo
non avere altro companatico che la carne macellata da qualche malattia, il non avere alcun
, consumano più popolo che l'aria da sé sola non farebbe. 3
aver sentito distintamente un colpo d'arma da fuoco esattamente dove è stata rinvenuta questa
completamente macellato aveva le labbra asportate nette da un proiettile e tutti i suoi denti
fenoglio, 12: ce n'era sempre da vedere uno o due [partigiani]
, al macellatolo. = deriv. da macellare. macellatóre, agg.
al distaccamento quando c'è qualche bestia da squartare s'offre lui di farlo.
macellatore spiritato. = nome d'agente da macellare. macellatorio, agg. disus
nel caso, diremmo: * viso da macellaio, maniere da macellaio ',
diremmo: * viso da macellaio, maniere da macellaio ', perché quel da indica
maniere da macellaio ', perché quel da indica la forma, il modo.
, il modo. = deriv. da macellato. macellazióne, sf.
, con circolare, che sia esente da tassa la macellazione dei bovini in occasione
il patrimonio zootecnico è depauperato a segno da doversi vietare la macellazione (e tuttavia
una capra. = nome d'azione da macellare. macellerìa (region. macellano
a far macelleria. = deriv. da macello1. macellésco, agg. (
deono ucci = deriv. da macello1. dere i vitelli e
: al macel si = deriv. da macello1. riserva / bue che non porti
insieme (con sottili inganni) cenne da la chitarra, xxxv-n-430: da l'altra
cenne da la chitarra, xxxv-n-430: da l'altra parte si la mala carne con
l'esercito franco, in fuga volto. da porto, i-38: nella beccaria non
e grandissimo fannole portare alle loro botteghe da certi facchini dipu-danno de'viniziani. caro,
del ciclopo. è questo un da maccelli usciti, quando, vergati di sangue
orribile macello. cuoco, 1-191: già da due 1-2-433: compiè i pensieri dell'
giusti mesi un certo speziale, spedito espressamente da sicilia, al commercio, liberando i
il lettomacelleria. maritai feretro? [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
piano né su la piazza è selvaticume da vendere, con i polli di la questione
, 250: in quella guisa edemondo rinacque da e or me la voleva mangiar
macello. a. mar da due suoi servitori portare al macello volando in
davanti il buon sacerdote il quale, da lei molto ben rav scoiati
gentile ': dove -moria diffusa (causata da pestilenze, da si vende 'carne
dove -moria diffusa (causata da pestilenze, da si vende 'carne fine 'di
l'invidia in questo mondo, cagionata da qualsivoglia motivo. romagnosi, 4-990:
. cicognani, 1-33: egli sanguinava da una mano scorticata e zoppicava per un'ammaccatura
mutare tanto in peggio. -carne da macello: v. carne, n
: tenero màmol condotto al macello / da questo falso amor, non altramente /
. loredano, 8-93: dirò essere becco da macello colui che in sì buon pascolo
becco. assarino, 2-ii-427: furono da essi, in luogo delle antiche gabelle
finestre di casa, tabacco, buoi da macello ed altre cose simili. ghislanzoni,
simili. ghislanzoni, 1-33: garzoni da macello si distinguevano per due enormi ricci
quel che si disse, con vocabolo da macello, « un pezzo di vita »
come si vide, quello di un torello da macello. -figur. degno di morte
così disse: / studiatevi, rei figli da macello. / voluto avesse iddio che
siena, 332: tucte le feste comandate da la chiesa non si possa comprare neuno
aria, essendo i venti tenuti in collo da quelle altissime montagne che le circondano,
veduto che libri di questa sorta, da poco usciti: zibaldoni di storia dell'arte
usciti: zibaldoni di storia dell'arte da far ridere i polli, pacchiani ricettari per
è in questa terra. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: molazza. = deverb. da macellare, incrociato con macinare. màcera
per l'altro. = deverb. da macerare. macèra, v.
. = agg. verb. da macerare. macerabilità, sf.
sere macerato. = deriv. da macerabile; voce registr. dal d.
vostri popoli e calpestate con ingiustissime soverchierie da potestà inferocite le ragioni de'vostri sudditi
le ragioni de'vostri sudditi, avrete petto da farvi incontro alle coorti armate e,
dello spirito. = deriv. da macerare. macerante (part. pres
pisano, distante sei o sette miglia da pecioli, detto bagno a acqua, si
acqua, stimò che vi fussero stati posti da qualche servo di dio che facesse penitenza
il cenciame per ridurlo figurabile in carta da scrivere? targioni tozzetti, 12-7-249: la
stoltizie, l'una recare parecchie castagne da cascia, e l'altra dire che l'
per questo affare la terra nell'autunno da macerarsi e stagionarsi nel verno, e
succo, conservi la sua vertù e sia da continuo licore macerato, acciò, se
la particella pronom. 5. bernardino da siena, 132: mai non volsero lassare
, ortiche, marcorelle ed altre erbe da impiastri, per macerare malori.
né le vigilie potevano macerare. giovanni da fécamp volgar., xxi-623: mentre
, gli digiuni ci macerano. sabba da castiglione, 74: per il digiuno
, 181: mille e mille, tormentati da un sogno di gloria, rosi dall'
, rosi dall'avidità del denaro, spinti da un'idea fissa, da un pensiero
, spinti da un'idea fissa, da un pensiero arcano, maceravano il corpo e
il padre suo... non aveva da lasciargli avito retaggio e con esso il
: vergin... s'aggira / da l'albeggiar a l'imbrunir del giorno
sciancato, scemo, con la lentezza da far macerare l'anima a coloro fra i
per quanto viver dovea, libero rimase da tal passione. 5. caterina da
da tal passione. 5. caterina da siena, 210: la perfezzione non sta
-intr. s. caterina da siena, ii-100: perché e'diletti sensitivi
necessario per lo sviluppo del vapore è fornito da squamme di legno macerato nel petrolio.
che macerati di vecchiezza non muoiano. da porto, 1-169: ci fu tolto
ci fu tolto, pochi dì sono, da morte qui in lonigo l'eccellentissimo capitano
qui in lonigo l'eccellentissimo capitano nicolò da pitigliano, essendo, cre- d'io
torre di lochie in francia, macerato da lunga prigionia. capriata, 448: armato
letto, il loro corpo dovesse scappar da ogni parte. -incavato, segnato,
e civilissime. 8. afflitto da gravi sofferenze, da pene strazianti;
8. afflitto da gravi sofferenze, da pene strazianti; roso, tormentato da
da pene strazianti; roso, tormentato da insane passioni. assarino, 2-i-473:
ravveduto. segneri, 5-3: già da un'altra mia v. a. s
un certo senso, diciamo più macerati da ciò che v'è di pazzesco e dannato
affogante... saliva dall'erbe come da da un maceratoio. 2
.. saliva dall'erbe come da da un maceratoio. 2. concimaia
maturare lo stallatico. = deriv. da macerato. maceratóre, agg.
astinenze. = nome d'agente da macerare; cfr. fr. macérateur.
maceratura della canapa. = deriv. da macerare. macerazióne, sf. procedimento
macerazione, la quale è molto aiutata da un'altra causa, cioè dal moto animale
medici dicono: « macerazione delle parti da prepararsi per la notomia ».
rinunce, umiliazioni volontarie. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. l'anima di luigi, sceverata da ogni affetto di terra, non trovava in
lat. maceratio -ònis (amobio), da macerare 'intridere'; cfr. fr
ammasso caotico di materiali disgregati per frane da pareti rocciose. = deriv. da
da pareti rocciose. = deriv. da macer [ia], col suff.
capo al ponte, e di poi da ciascuno de'soldati vi fece gittare una pietra
. c. campana, iii-5-3-78: da un colpo di colobrina, che percosse in
nelle cacce il suo signore, di là da tutti gli ostacoli della campagna di roma
le dette strade soverchiamente non restino impedite da banchi, macerie e robe simili.
macerie: febbre dei tre giorni o da pappataci. migliorini [s. v
febbre dei tre giorni 'o 4 febbre da pappataci ', una febbre da virus
febbre da pappataci ', una febbre da virus trasmesso dalla femmina del pappataci.
fra le macerie. = deriv. da maceria. màcero1 (màciaro),
tosto fatti levare di macero. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
un'altra era il puzzo dei maceri da canapa del signor pietro, che nella
macerazione e spappolamento di cenci e cartaccia da cui si ricava la pasta greggia.
il cenciame 'per ridurlo figurabile in carta da scrivere? 5. ammasso
e corona, fossero iti a scuola da lui ad apprendere come si avevano a
il giorno, prima spruzzolati d'un acquitrino da cimatoi, da poi risciacquati per due
spruzzolati d'un acquitrino da cimatoi, da poi risciacquati per due miglia continue da
, da poi risciacquati per due miglia continue da un rovescio d'acqua tale, che
tutti fradici. = deverb. da macerare. màcero2, agg. ant
sarà segno se la marra non sarà offesa da alcun sassolino o pietruzza. magazzini,
in un paesaggio profondo tutta la strada da lei percorsa. 3. maturato
. 7. figur. stremato da lunghe e gravi malattie; prostrato da
da lunghe e gravi malattie; prostrato da atroci sofferenze fisiche e morali o da
da atroci sofferenze fisiche e morali o da prolungate fatiche; esausto, sfinito.
fatiche; esausto, sfinito. bartolomeo da s. c., 280: il
sola, vestita di scuro, il libro da messa stretto al suo màcero petto di
macero è una corteccia che si porta da barbaria, rossigna, grossa al gusto
droga vegetale. = comp. da macerazione] e decozione (v.)
. = voce dotta, comp. da mach, dal gr. < 5cvefi.
sacrifici. -in senso generico: strumento da taglio. baldelli, 5-4-209:
, e soprattutto per tagliare la canna da zucchero. viani, 14-500:
= voce spagnola, deriv. da macho 4 maglio, martello '.
manca. = deriv. probabilm. da stare alla ma [c] chia 1
stare in agguato'(tommaseo) o da machia [vellismo] (d. e
davanti a le femine in entusiasmo, da poterle contenere e ciurmare. =
e ciurmare. = denom. da niccolò machiavelli (1469-1527).
machiavellica (dell'uomo machiavelli) sarebbe da vedere. -che deriva o muove
vedere. -che deriva o muove da astuzia, cinismo, doppiezza, spregiudicatezza
ovvero la pancia:... da far sospettare ch'egli facesse di tutto
una mia machiavellica per andarmene via più da furbo. 2. abilità,
governante può perseguire i suoi fini indipendentemente da ogni considerazione di carattere morale. -anche
po'com'è rimasto ingnillito e mortificato da questo primo successo del suo macchiavellismo da
da questo primo successo del suo macchiavellismo da sagristia, esercitato in nuovo ambiente!
spacci per farina. = deriv. da machiavellista. machiavellizzante (part.
, tristi chiodi: come dire roba da chiodi, è il giudizio dell'uomo,
e della famiglia delle lepismene, stabilito da latreille, confuso con le lepisme. comprende
= voce dotta, comp. da mach e dal gr. fxéxpov * misura
= voce dell'area toscana, deriv. da maceria; la variante macèa è di
. egli, il santissimo, è rifinito da una macie cadaverica, da una debolezza
è rifinito da una macie cadaverica, da una debolezza di stomaco che rigetta i
che rigetta i più leggieri nutrimenti e da un bruciore inestinguibile di petto. d'
il popolo fiorentino. = deriv. da macigno; cfr. rohlfs, 386:
cfr. rohlfs, 386: « come da le frutta, plurale, plurale di
maggiore che con il frutto, così da parole originariamente maschili si sono formate simili
coltello, la coltella (grande coltello da cucina o da macellaio) ».
coltella (grande coltello da cucina o da macellaio) ». macigno (
, specialmente in toscana, come materiale da costruzione o per le macine dei mulini
malispini, 35: di là da santo stefano, in sulla fine
grandissima virtù: l'una sono i macigni da settignano e da montici, per virtù
una sono i macigni da settignano e da montici, per virtù de'quali, quando
conci per gli edifìzi e le macini da mulino. pigliasi alcuna volta per pietra
posai presso a una voragin cinta / da un orlo rozzo di macigno antico.
delle quali se ne possano fare macini da grano, le quali debbono necessariamente avere
taglio, e che noi chiamiamo macigni da molino. bossi, 216: '
,... si è fatta venire da roma quella sabbia chiamata 1 pozzolana '
in riva al mare jonio. cassiano da macerata, lxii-2- iv-66: sopra lo
di generosità), o anche alieno da concessioni, da compromessi, da cedimenti
, o anche alieno da concessioni, da compromessi, da cedimenti. ariosto
alieno da concessioni, da compromessi, da cedimenti. ariosto, 46-33: seguitò
lancellotti, 1-164: gl'indovinanti hanno da compatirli, se talvolta si dolgono d'
è venuto a grado a grado liberando da questa idea oscura dell'intuizione, che
veramente allora cominciò a sentirsi abbandonato anche da dio. 9. opera letteraria che
cane, vomitando = deriv. da macigno. macigni di voce arrogante
ne plora e = denom. da macilento. geme, / cerchiata di
tenesse trasandato, miserabile, meschino (tanto da fare in pronto. emiliani-giudici, 1-112
inflessibile). che versa / da far pietoso un cor benché villano / e
: ella vestiva a qualcuno: liberarlo da una gravissima preocancora a lutto, era
. d'annunzio, cupazione, da un incubo insopportabile. iv-2-147:
un gran macigno una testa caprina da cui pendeva una barbicola candida,
come in macilento / fanciullo, da la cella, a lume spento, /
21: fu [quell'arca], da due smonte e maci forteguerri
di gravi malattie, di un presso da una pesante angoscia. avanzato deperimento fisico,
faccia maci timane; adesso da due giorni ho trovato il macigno, il
dapprincipio inspiegabile, pennuti: come se da quelle loro macilente braccia e costole fossero
dir meglio, macilento è riposta, nasce da malignità di fuggire la concorrenza, e
ancora egli similmente di mala disposizione causata da troppa siccità e da abitudine troppo macilenta
mala disposizione causata da troppa siccità e da abitudine troppo macilenta e troppo arida di corpo
arida di corpo, 0 veramente da mancamento e da debolezza del calor naturale
, 0 veramente da mancamento e da debolezza del calor naturale. caporali,
8-309: ove poi la sterilità virile dependa da macilenta scarsezza di sugo sano e vivace
macilenza o gatta vacca (il baco da seta). 10. locuz.
dotta, lat. macilentus, deriv. da màcer 1 magro '. macilènza,
troppo mi dà a temere di male da lei voluto. roberti, i-141: la
. 2. stato morboso caratterizzato da magrezza patologica. targioni tozzetti,
5. entom. malattia contagiosa del baco da seta, che ne provoca la consumazione
a modo di macina. guido da pisa, 1-46: io intrerò in egitto
macina,... occiderò. zanobi da strata [s. gregorio magno
d'un'asina, / parendo che venisse da la masina. soderini, iii-662
cui macine son mosse dall'acqua ch'esce da uno stagno a piè del monte
stica utilità, cioè un frantoio da olio, con una macine ad
ad acqua e due altre mosse da un solo animale, col mezzo
tristo, e nell'escire che fece da la porta venne di sopra dal tor-
, 713: lavorava come un bue da mattina a sera senza mai trovare i conti
108: egli mi parea di essere liberato da una macine che mi stesse in sul
ogni passo si sente sul petto una macina da mulino. g. raimondi, 2-226
strettezze economiche. s. bernardino da siena, 837: io ho già veduto
qualcuno: dipenderne, derivarne come effetto da causa. dossi, iii-379: i
dee., 8-3 (243): da dio vengono le grazie e da montici
: da dio vengono le grazie e da montici le macine. tommaseo [s.
s. v.]: 'se ha da piover macini, è inutile fabbricar tetti
le cautele possibili sieno sufficienti a preservarci da disgrazie o danni. -la macina
. = agg. verb. da macinare-, voce registr. dal d.
essere macinato. = deriv. da macinabile-, voce registr. dal d.
macchine espresso. = comp. da macina [tore] e dosatore (v
quantità di grano? = deriv. da macinare. macinante (part.
terzo, affinché ella avesse tanta caduta da mantenere il mulino macinante. gratuli,
lo più di un'apposito meccanismo azionato da forza idraulica o meccanica o elettrica
de l'ospitale. s. bernardino da siena, 846: macinato il grano
casa sua co la soma. ca'da mosto, 316: vi sono sessanta
, con li quali macinano la canna da zucchero e la spremono. sanudo, l-438
pietre di metallo, con macchine mosse da acqua o da mule, in sei
metallo, con macchine mosse da acqua o da mule, in sei mortai di ferro
e perfino la calce, perfino il tabacco da naso. -assol. cavalca
colle sue proprie mani macinava. giovanni da samminiato [petrarca], ii-
l. viviani, 1-i-63: nonn-ò da dirti se non bugie e per ora le
introdurre... tutti gli ordinghi da pestare o macinare. documenti delle scienze
menando il pestello in giro, in modo da renderle attenuate ed omogenee al più possibile
persecuzioni, ingiurie e villanie acqua da tutte le parti. covoni, 3-41:
certo i comentatori e i traducitori son da meno che questi che intonicano le
sottigliezza quanto sia un foglio di carta da scrivere. di poi si piglia un paio
canti carnascialeschi, 1-530: date a noi da macinare, / ché la fame ornai
guardavano, masticando la gomma che macinavano da un'ora. calvino, 1-261: era
la chiesa, mentre i suoi figliuoli vedevano da e lo macinava. buzzati,
spandeva senza che ci fosse un soldo da parte. suo 18. influenzare
per chiunque non si lasci prendere e macinare da 12. ripetere con tono lento
sessuale vino, 1-208: giovannino era da un po'che macinava con particolare energia.
, 79: tutti e tre i centurion da siena / 2-xi-183: la paura,
.. siccome l'effetto sarebbe apprezzabile da tutti, e cadrebbe sotto gli occhi dei
. c. ridolfi, ii-172: da un seme [di colza] ben maturo
, macinato e stretto con buoni arnesi da gente esperta in cotesta manifattura, si
cennini, 25: poi togli un vasello da pintori, grande e capace ai detti
, iii-171: una musica cafra, macinata da uno di que'manubri di pianoforte,
, messo a dura prova, colpito da disgrazie e sventure. b. davanzati
lume, adamantino fu detto, macinato da una tentazione, se ne andò in pezzi
s'addiede che l'impresa era tale da scapitar nell'interesse. 2.
averà... pagato chi ha da avere,... sarà bastonato come
bando fa notificare... che da qui avanti, e fino che si durerà
po'infame. = deriv. da macinare. macinatóre, agg.
macinazione. = nome d'agente da macinare. macinatura, sf.
. villani, 7-81: ogni mese volea da catuno de'suoi sucditi...
frumento] e le macinelle per la polvere da bombarda. ventura rosetti, 1-206:
per aver farine, erano sforzate adoperar macinette da mano e da cavallo. redi,
erano sforzate adoperar macinette da mano e da cavallo. redi, 16-vi-338: nella spezieria
altro più presto, prese una macinétta da savori la quale trovò vicina alla finestra
di poppi. = deriv. da maciniate]. macinìo, sm.
in intervalli costanti e regolari, prodotto da attrito. fenoglio, 1-57: un
mariti,... se non che da due mesi in qua, tra lo
indebolita e malconcia. = deriv. da macinare. macinino, sm.
ruota metallica dentata e scanalata, mossa da una manovella, che polverizza per abrasione
biuciato / a questo mio valletto, / da portarsi al magnano / che deve accomodarmi
questi centauri preferiscono la macchina. non da oggi; perché si incontrano antiqui catafalchi
sul macino. = deverb. da macinare. macinóso, agg.
o in pasta. = deriv. da macina. maciòla, sf.
del becco, sottile, coperto quasi interamente da una sola squama. coda troncata
. = deriv. per aferesi da emac [h] ites (v.
. disus. macchina tessile, formata da due legni, uno a canale e
dante, inf., 34-56: da ogne bocca dirompea co'denti / un
, i-582: lucifero divorava e consumava da ogni bocca un peccatore, a guisa ch'
se guiderdon mi neghi, i'vo da sezzo / pestarti come lin con la maciulla
poteva abbracciare di spazio, era tritato da una terribile maciulla: la tebaide.
giudice competente. = deverb, da maciullare. maciullante (part. pres
lascia prendere una mano o un piede da quella trebbiatrice, la gli maciulla braccio
fretta, perché la macchina non si maciullasse da sola. 4. calpestare con
; crepino alla campagna! la città da lungi, come una gran piovra, li
. dal lat. volg. macinulàre, da macina. maciullato (part. pass
creatura maciullata, anche il volto, da un incidente e rimessa insieme alla men peggio
'. = nome d'agente da maciullare. maciullatura, sf.
lire 1. = deriv. da maciullare. macli, sf.
veduta in italia, ma narrata da molti, la quale è simile alle dette
= voce dotta, deriv. da maclura, col suff. chim. -ina
e more. = deriv. da baccola (v.) per dissimilazione.
(un mestiere). marsilio da padova volgar., i-5-13: né i
né viziati. = deriv. da macola'. màcolo (maculo)
, musulmano; arabo. ca'da mosto, 186: costoro [gli arabi
botta, 4-882: né quelli erano tempi da ammettere maco- metti e nuove religioni.
43-193: si dispon di lasciar macon da canto / e cristo confessar vivo e potente
gr. paxpó? 1 grande 'e da aerofilo (v.).
. { xocxpóc; 'grande 'e da analisi (v.).
. ocxpó <; 'lungo 'e da asbesto (v.).
'(erodoto), comp. da paxpó <; 'lungo 'e 3lo
greco: scienza della lunga vita. da bacone a brown séquard, a meènikov,
muore. perché sì! = da macrobiotico. macrobiòtico, agg.
. (jlaxpo3foto?, comp. da (jtaxpó <; 'lungo 'e
dal gr. paxpóg 'grande 'e da bulbo (v.).
idrocefalo. = deriv. da macrocefalo. macrocèfalo, agg. e
agg. e sm. medie. affetto da macrocefalia. tramaier [s.
'dalla lunga testa ', comp. da \ xotxpó <; 'grande '
forte sviluppo delle labbra (accompagnato talvolta da eversione). = voce dotta,
della carena dello sterno; è rappresentato da due famiglie: la micropodidae comprendente i
zool. sottordine di pipistrelli, caratterizzato da grandi dimensioni; hanno orecchio privo di
gr. piaxpói; 'grande 'e da chirotteri (v.).
o superiori al naturale; viene eseguita da distanza ravvicinata e con particolari obiettivi o
. axpó <; 'grande 'e da cinematografia (v.).
gr. paxpó? 'grande 'e da cisti (v.).
. = voce dotta, comp. da macrocito e dal gr. alfia -aroc
. = voce dotta, deriv. da macrocito, col suff. medie.
. axpó <; 'grande 'e da clima (v.).
, ocxpó <; 'grande 'e da colon (v.).
. [xaxpói; * grande 'e da contabilità (v.).
comp. dal gr. paxpó? e da cornea (v.).
preso due indirizzi che riescono... da un canto al concetto della libertà
è niente d'immediato, ma dipende da quella del macrocosmo. e. cecchi,
dell'ordine de'trampolieri, stabilita da vieillot, nella quale si comprendono quelli
; xaxpó <; 'grande 'e da decisione (v.).
. jxaxpó <; 4 grande 'e da economia (v.).
. { xaxpó? 4 grande 'e da encefalo (v.).
gr. jxaxpói; 4 grande 'e da estesia (v.).
gr. jxaxpót; 4 grande 'e da evoluzione (v.).
gr. { xaxpós 4 grande 'e da f'anerofita (v.).
. jxaxpó <; 4 grande 'e da filogenesi (v.).
gr. jxaxpóc; 4 grande 'e da flora (v.).
gr. jxaxpó? 4 grande 'e da fossili (v.).
gr. jxaxpói; 4 grande 'e da fotofilo (v.).
. jxaxpó <; 4 grande 'e da fotografia (v.).
\ xaxpó <; 4 grande 'e da fungo (v.).
, sm. bot. apparato costituito da una o più cellule in cui si costituiscono
gr. jxaxpót; 4 grande 'e da gametangio (v.).
. (xaxpóc; 4 grande 'e da gamete (v.).
= voce dotta, comp. da macrogamete e dal gr. xùxos 4
= voce dotta, comp. da macrogamete e dal gr. cpuxóv 4
sviluppo sessuale e fisico; è causata da disfunzioni o tumori dell'epifisi e
. [xaxpó? 4 grande ', da [cori \ genito (v.
. jxaxpó <; 4 grande 'e da giro, nel senso di 4 circonvoluzione
gr. jxaxpót; 4 grande 'e da globulina (v.).
gr. { xaxpót; 4 grande 'da globulina (v.) e dal
della tribù delle sfingidee, stabilito da scopoli, i quali si distinguono
dell'inferiore. = deriv. da macrognato. macrognatismo, sm.
. macrognatia. = deriv. da macrognato. macrògnato, agg.
macrògnato, agg. medie. affetto da macrognatia. = voce dotta, comp
gr. jxaxpót; 4 grande 'e da ione (v.).
. { xocxpói; 4 grande 'e da istruzione (v.).
gr. jxaxpót; 4 grande 'e da lecitico (v.).
gr. jxaxpót; 4 grande 'e da lepidottero (v.).
dal gr. paxpóg 'grande 'e da lichene (v.).
farmac. antibiotici pro dotti da alcune specie di streptomyces, che hanno
gr. ptaxpó? * grande 'e da linfocito (v.).
paxpót; 'grande * e da litotipo (v.).
. [zoexpo- xoyia, comp. da p. axpó? 'lungo 'e
. paxpó <; 'grande 'e da micrometro (v.).
, sf. chim. particella formata da un numero elevato di atomi, che rappresenta
. paxpó <; * grande 'e da molecola (v.).
gr. paxpót; 'grande 'e da nucleo (v.).
dal gr. paxpóg 'grande 'e da parassita (v.).
gr. paxpói; 'grande 'e da plancton (v.).
cui il genere macropneustes, costituito da grossi ricci marini a forma di
marsupiali diprotodonti, caratteriz zati da arti anteriori deboli e corti e da arti
zati da arti anteriori deboli e corti e da arti posteriori robusti e adatti al
polimero con elevato peso molecolare, costituito da macromolecole. = voce dotta
gr. paxpó? 'grande 'e da polimero (v.).
pesci teleostei dell'ordine aulostomi, caratterizzati da un lungo muso tubolare, da un
caratterizzati da un lungo muso tubolare, da un corpo elissoidale, dal secondo
gr. poexpó? * grande 'e da organismo (v.).
dal gr. paxpós 'grande 'e da ritenzione (v.) macrorrinia
, medaglie, carnei, istro- menti da fiato e da tasto. =
carnei, istro- menti da fiato e da tasto. = voce dotta,
gr. paxpó? 'grande 'e da setto (v.).
. paxpó <; * grande 'e da sferico (v.).
dal gr. paxpóg 'grande 'e da sismo (v.).
gr. paxpói; * grande 'e da osmatico (v.).
dal gr. paxpós * grande 'e da osmotico (v.).
nelle piante eterospo- racee, spora derivante da un processo agamico, che produce protalli
. axpó <; * grande 'e da spora (v.).
. [xaxpót; 'grande 'e da sporangio (v.); cfr
. = voce dotta, comp. da macrospora e dal gr. xùxo?
. = voce dotta, comp. da macrospora e dal gr. cpùàxov '
. = voce dotta, comp. da macrospora e dal gr. yéveoit;
= voce dotta, comp. da macrospor [angio] e dal gr.
lungo. = deriv. da macrostilo. macrostilo, agg.
gr. piaxpót; 'grande 'e da stilo (v.).
p. axpói; 'grande 'e da strobilo (v.).
gr. ptaxpó? * grande 'e da struttura (v.).
dall'oligocene e del miocene, caratterizzato da arti tridattili muniti di unghioni.
rinviene spesso nell'escreato di malati affetti da broncospirochetosi. = voce dotta,
in particolare dei macrouri, mi determinarono da quattro anni addietro ad intraprendere una serie
: famiglia di crustacei decapodi, stabilito da latreille, la quale contiene una gran parte
macuba, sf. e m. tabacco da fiuto profumato, preparato con zucchero greggio
. macubino, sm. tabacco da fiuto; macuba. tommaseo [
nome dato dal monopolio italiano a diversi tabacchi da fiuto, macubino, violetto,.
per sé. bocchelli, i-126: entrò da un amico tabaccaio, che sparse sul
color macubino. = deriv. da macuba, col sufi, aggettivale -ino.
confuse insieme, che paiono sgocciate giù da un sudicio pennello. -per simil
lo pane apposito, e quello purgare da ogni macula. fallamonica, 47:
può essere di origine naturale o causata da malattie o traumi; lentiggine, neo
infermitade procede dal cerebro. s. caterina da siena, 31: nello specchio meglio
iudica che la morte non è troppo da la longa. fascicolo di medicina volgare
chiazzata di macule e sporca di barba disfatta da un mese. -anat. macula cieca
retina, piccola zona che, raggiunta da uno stimolo luminoso, non reagisce con
, alterazione, lesione corporale. francesco da barberino, ii-127: vede sua donna macula
macula colei che l'altr'ieri fu squarciata da i graffi e rotta dalle verge in
, conv., i-iv-9: è da sapere che l'uomo è da più parti
è da sapere che l'uomo è da più parti maculato e, come dice
in voto, cioè in proponimento, da colui ch'è contrito, come toglie
sì come panno di mestruata, procedendo da massa corrotta, e la macula della
per la sua misericordia. s. bernardino da siena, 40: ella [maria
buona... il mantenerci, da che noi nasciamo fin che moriamo, senza
: lucrezia,... essendo sforzata da tar- quinio, non volendo più vivere
così vergine, bene accompagnata e ancora da lui dotata, al padre. g.
, perché debbe andare a quella netta da ogni macula,... dobbiamo cominciare
esser tale che risguardandosi come fatta unicamente da uomini non abbia pur ombra di macola
-eccesso. s. carlo da sezze, iii-375: la sapienza increata del
presente scrittura tengo luogo di quelli, da due macule mondare intendo primieramente questa esposizione
ricordavo di aver tante volte udito esprimere da poeti e altri scrittori il desiderio di lasciare
sfavillante / splendea saldo diamante, / ma da una maculétta / era sua luce infetta
-vezzegg. macoluzza. s. bernardino da siena, 42: in lei [maria
del dannato. = deriv. da maculare1. maculare1 (macolare),
; imbrattare, insudiciare. bartolomeo da s. c., 21-3-4: chi
: chi tocca la pece sarà maculato da lei. benvenuto da imola volgar.,
pece sarà maculato da lei. benvenuto da imola volgar., ii-192: acconsentì
, che tutti gli ornamenti ch'erano da lato e da capo della nostra donna arsono
gli ornamenti ch'erano da lato e da capo della nostra donna arsono, e la
propinquo agli ochi si viene ad maculare da essi e così quello aere macula l'altro
distruggere, corrodere. storia di rinaldino da montalbano, 275: giunse il bastone
che vi saranno maculati dalla rugine e da i vermi ingordi delle porpore e delle
rosa... vien maculata nel cuore da un verme roditore. pea, 8-64
pari pari, / non quelli mai da macolare ogni osso. pananti, i-75:
errore e tal mancanza, / che mai da me non gli fie perdonata: /
macolar suo corpo ho visto, / da libidine vinto e fatto tristo. n.
non ci enfi alcuna superbia. ricciardo da cortona, 1-46: sorochie mie dolci,
: sorochie mie dolci, guardatevi sempre da tucte quele cose che potessoro maculare la
, screditare, calunniare. bartolomeo da s. c., 50: credeano
maculi. machiavelli, 1-i-401: egli era da costoro qualche volta ripreso de'modi con
venuta nelle mani de'nimici. benvenuto da imola volgar., ii-147: così infestavano
bisticci, 1-i-358: dovendo passare bartolomeo da bergamo a'danni de'fiorentini, il duca
capitoli vostri in parte alcuna. niccolò da correggio, 1-241: s'io pensai mai
mia fede, / fulmine love in me da l'alta sede / saette accese e
di maculare la pace, ci libererebbono da questo periculo! contile, ii -prol.
imperadrice d'ogni altra virtù... da dio nata, e da lui fatta
... da dio nata, e da lui fatta tale che nessun difetto umano
mortale. caviceo, 1-102: quello che da ciascuno è commendato, celebrato et onorato
non averanno biasimato, e tanto sono da maligna ambizione cecati che molte vertù, che
esser può mai che tua bellezza / da tanta crudeltà sia maculata? / mostri in
. maculare * macchiare ', denom. da macula 'macchia '. maculare2
.). = deriv. da macula. maculato (part.
modo rusticale e la sua carne maculata da diverse macchie e carca de fango e luto
, la pelliccia o la pelle punteggiata da piccole macchie (un animale).
ogni via della città condotto, / spinto da acuti pungoli, sicch'abbia / tutto
netti servigi! 4. colpito da malattia, infetto da contagio. benivieni
4. colpito da malattia, infetto da contagio. benivieni, 1-108: non
. chiara, 57: un altro fanciullo da perugia, avendo un occhio coperto e
maestrarli con l'umilitade. bartolomeo da s. c., 18-4-5:
macolata. capellano volgar., i-387: da lunga stea che uomo di tanta
le impure parole, tutte sono un fuggir da te. c. gozzi,
credeva che, per quanto dominato da tanti assurdi e maculati pensieri, tuttavia
. -con metonimia. niccolò da correggio, 1-138: se troppo ardito è
dalla macolata. verga, ii-74: da cent'anni le sue ossa [del prete
la lealtà maculata, l'onore calcato da ogni piede. canoniero, 64: l'
armata, e non quella che spargevasi da richelieu per abbellirsene e laidire la fama
sagramentati giuri? = nome d'agente da maculare1. maculatura (macolatura)
3. bot. malattia prodotta da infezioni fungine, che si manifesta con
del tabacco). = deriv. da maculare1. maculazione, sf.
, 6-183: una « coperta da letto » verde-stinta; con damascatura di indecifrabili
quello che non è potuto essere purgato da quella maculazione, è una carcere ed
gli credo esser quelli et esser processi da quel vero principio, come se 'l
lat. maculatio -ónis, nome d'azione da maculare 1 macchiare '. maculìcolo
consistente in una papula di colore diverso da quello della pelle. = comp.
quello della pelle. = comp. da macula e papula (v.).
ha giallo, maculoso e vario. erasmo da valvasone, 1-7-170: le amavan [
, la pelliccia o la pelle punteggiata da piccole macchie (un animale).
deturpato, ripugnante, schifoso. felice da massa marittima, xliii-301: non die parer
di corruzione; peccaminoso. girolamo da siena, ii-46: or voi, anime
voglio farvi vedere con un profittevole paragone, da un lato nulla maculosa la speranza cristiana
= voce dotta, lat. maculósus, da macula 'macchia '; cfr.
il carrettino sui lombi, e con gesti da macum- bati raccattano scatole dalle cataste e
goa. = spagn. macupa, da una voce indigena. macuta (maccuta
2-iii-46: così faceva madama geoffrin, da cui l'ho pure veduto. papi,
vedo ragione per cui noi italiani abbiamo da dire 'madama sevigné, madama lamballe '
madama tante volte quante egli è venuto da me, e quanto io son venuto
io ho abdicato. a mio modo, da quando ho cominciato a dipingere quelle madame
, lii-7-422: si lascia pregare assai da madama sua, la quale ama e osserva
possa essere alcuna moglie amata e osservata da qualsivoglia marito. g. f.
i contorni del disegno, in modo da ottenere una decorazione a due diritti (è
», la polizia, lo ha indirizzato da nanni. pasolini, 1-72: una
italiana). = deriv. da madama (v. madama, n.
appellativo scherz. o iron.); da migella. scenari
284: viene lucinda [travestita] da madamusèlla margò, quale ha ferraiolo,
sposata, e madamina è lì. da ponte, don giovanni, 1-5: madamina
prestigio di razza. = deriv. da madama (v. madama, n.
, quello zoticone porta ancora delle camicie da notte di madapolàn. = dall'ingl
come la mala bestia, dove ha da voltarsi allora il misero e sfortunato suddito?
? 'il rendere calvo ', da pasapóp 'calvo '. madaurènse
= voce dotta, lat. madaurensis, da madauros 'madauro '. maddala
e di rappresentazioni drammatiche. = da una voce indigena. maddaléna1,
2. donna attiva. — fare da marta e da maddalena: attendere contemporaneamente
donna attiva. — fare da marta e da maddalena: attendere contemporaneamente sia alla
[s. v.]: 'fare da marta e da maddalena': prestarsi a
v.]: 'fare da marta e da maddalena': prestarsi a servigi molti e
prestarsi a servigi molti e diversi. da quel del vangelo, che dice marta
: egli [vico] dovette fare da marta e da maddalena: travagliandosi per le
vico] dovette fare da marta e da maddalena: travagliandosi per le necessità pratiche
tu essere impiccato. il detto viene da quella campana, che in firenze era
le maddalene! = deriv. da [maria] maddalena (cioè da magdala
. da [maria] maddalena (cioè da magdala, città della galilea),
nel vangelo; la prima, convertita da gesù, abbandonò la vita di peccato
la seconda (sorella del lazzaro resuscitato da gesù e divenuta simbolo della vita contemplativa
fiorentino, 1-225: pesta gli occhi da per sé, e di nuovo ripestagli con
insù 'l terreno, / che fia da tacque madefatto e molle, / quand'ella
madefatti per pioggie, occulti stanno / da detrimento imuni. madefazióne, sf.
eruttiva filoniana con struttura microcristallina, composta da au- gite, olivina e plagioclasi con
= voce merid., comp. da ma [ne] e de mane.
giallo carico con l'invecchiamento, tipico da dessert, che ricorda il marsala.
: variante del ricamo inglese, costituita da trafori rotondi e ovati orlati, che
enol. manipolare un vino in modo da renderlo simile per colore e sapore al
colore del madera. = denom. da madera1. maderizzato (part.
presto. = deriv. da madera1. madèrla, sf. agric
[lingua] madema, bella e da tutti amata. = var. di
il pane cotto, è talora ricoperto da un piano che funge anche da tavolo
ricoperto da un piano che funge anche da tavolo; arca, arcile (ed è
nella cucina... uno desco da cucina regolato,... una madia
... una lastra di ferro da forno. trattati dell'arte del vetro,
ii-217: che non fo zuppe e da me non s'intride / farina di più
pasta, che s'allunga e gli scappa da ogni parte. oriani, x-4-140:
2. ant. banco di lavoro da orefice. cellini, 4-538: siamo
in fare un'altra madia per fianco da orefice, per potervi mettere più lavoranti
, ed è buono per le madie da farvi dentro il pane, casse e palchetti
pane, casse e palchetti e madie da pozzi. 4. recipiente di
milit. contenitore a tramoggia per polvere da sparo. guglielmotti, 998: 'madia'
, in cui si ripongono le gomene da incatramare. guglielmotti, 998: '
o la madia vuota: non avere da mangiare, vivere poveramente. -avere
o bassa: avere molto o poco da mangiare. -avere sempre la madia piena
dicendo... invece di 'dar poco da mangiare a uno': 'tenergli alta
per l'olio siccativo che si ricava da alcune sue specie, usato nell'industria
di madie. = deriv. da madia1. madianita, agg.
al tempo dei giudici. guido da pisa, 1-221: li madianiti e gli
di pane '. = deriv. da madia1. màdido, agg.
, cadean su gli omeri: / da la negletta veste / bianche beltà sfuggivano.
crematori. bocchelli, i-ii- 86: da quarantott'ore, senza lasciare un istante di
). arici, i-346: così da tutto l'universo ascende / dinanzi al
: nei crepuscoli madidi di luna erano da poco seduti a cena che una voce da
da poco seduti a cena che una voce da un campanile... si sfogliava
. madidus 4 umido ', deriv. da madóre * stillare '.
se'penato tanto lungiamente? francesco da barberino, ii-288: ha lasc'
! l'amore. = probabilmente da m'aiti dèo 4 dio mi aiuti '
aiti dèo 4 dio mi aiuti 'o da mai dio eh: v.
fr. mai dieux, da m'aist dieus 4 dio mi aiuti '
di legno ove i cesellatori tengono la terra da formar le staffe; detta anche 'madièlla'
mi si promette, non ci abbia da fare alcuno e che non voglia,
del madenò. = comp. da madiè e no (v.).
che è dal provenz. madier, da un lat. materium, da materia 4
madier, da un lat. materium, da materia 4 legname'; cfr. anche
sì, madonna sì, madesì, credo da oxonia. galileo, 5-209: eccoti
n. 2. = comp. da madiè e si (v.)
donna vo'cantar con voi, / madonne da vinegia, / però ch'ella vi
trovar fosco in ogni modo, e che da lui t'informi che ragionamento fu quel
c. gozzi, 4-119: non è da dir se quell'altre madonne / fan
, madonna pica, che quando s'ha da entrare in battaglia, né i miei
riferimento a entità astratte personificate. bartolomeo da s. c., 24-2-3: male
e mai non s'empie. francesco da barberino, iii-354: conoscer ciò [gratitudine
cioè madonna caritade. s. bernardino da siena, 442: 10 voglio che
siciliana e petrarchesca). giacomo da lentini, 3: madonna, dir vi
bolognetti, iii-99: al primo castel da gran madonna / saria vestita con lugubre
] disprezzò la madonna sua. andrea da barberino, iii-31: intervenne che una serva
io non sono ». s. bernardino da siena, 185: [la sposa
alcun cibo pigliare? s. caterina da siena, i-207: non voglio che tu
della ragione. s. bernardino da siena, 33: o reina del cielo
: la vergine gloriosa sempre fu libera da ogni peccato, madonna e dominatrice perfetta
formula di confessione umbra, v-7-27: da la parte de mesenior dominideu e matdonna
voi piena d'ogni grazia? bianco da siena, 76: aiutami, madonna,
per mia fragellitade. s. bernardino da siena, 638: chiamata è dalli angioli
, ben presto, e forse quando da lei l'amatore non potè sperare alcuna
, 6-103: su un baldacchino retto da due lunghe stanghe, portato a turno da
da due lunghe stanghe, portato a turno da una dozzina di uomini, veniva la
e piena di benedizioni, una mano da madonna per farla passare sulla fronte di
. arbasino, 11-108: -cos'hai da lamentarti? -chi è che si lamenta
festa di calendimaggio. s. bernardino da siena, v-184: quando le tu'fanciulle
-non esserci madonne: non esserci nulla da fare, essere inevitabile. c
passi; onde cadde una madon- netta da tre quattrini, attaccata sopra al letto,
sono di tanto in tanto poeticamente interrotti da 'madonnette 'da edicole, e le
tanto poeticamente interrotti da 'madonnette 'da edicole, e le rame degli ulivi
poca. = comp. da m [i] a e donna (
e coribanti. = deriv. da madonna. madonnato, agg. letter
che scatto! = comp. da madonna e vestito1 (v.).
tirandosi sul mento le cocche del fazzoletto da testa, e facendo la madonnina.
madonnina. salvadori, 277: ha da sapere... che michele..
.. che michele... discorreva da un pezzo con quella madonnina di coccio
reca l'immagine della madonna, emessa da varie città italiane. -in partic.:
di mezzo paolo; moneta di rame da cinque baiocchi fatta coniare dal papa pio
; / ma se non c'è da far molto rigoglio, / alla meglio la
chiamossi il mezzo paolo toscano, perché da una parte ci era l'effigie della madonna
. leggera umidità accompagnata per lo più da pallore, che compare sulla pelle umana
le asciugava il madore che incessante le gemeva da tutta la faccia. nievo, 513
i-635: pioveva, finemente, non tanto da giustificare l'uso dell'ombrello ma abbastanza
lat. màdor -óris 'umidità ', da madère 'stillare '.
). ant. che è nato da madre regolarmente sposata, da legittimo matrimonio
è nato da madre regolarmente sposata, da legittimo matrimonio; legittimo (un figlio
una maritata al berna di ser rinaldo da signa, non so s'era madornale o
madornale della sua moglie ligittima. andrea da barberino, iii-565: di bernardo nacque
, 16-viii-258: quelle madornali ostriche inviatemi da v. a. s. io me
: fu apprestato un madornale schidione e da una parte, verso una specie di
m. cecchi, 30-17: donn'agiato da valdiriposo, allevato nella contrada di buonsollazzo
attenda e soffra come soffro senza avere da te un cenno di risposta, perché
426: l'altra stortura, conseguente da questa, e pur madornale è nel supporre
afflizion sua. = deriv. da madr \ è \, con suff.
ed il madrastese. = deriv. da madras, città indiana. madrazzale (
: la mia zelosa mare / suol da quest'ora in mio camin venire. boiardo
/ di pietà il core; che da tutti un tratto / senza infamia lasciata
/ presso il tavolo ingombro dalle carte / da gioco alzate a due per volta come
dopo la morte del marito. andrea da barberino, iii-148: la reina sua madre
e i due gemelli, / che da le poppe di sì fiera madre /
(81): voi, maledetti da dio, per ogni fuscello di paglia
misero come io. s. bernardino da siena, 647: per lo pecato d'
: invece la strappaste con nefanda audacia da quel letto venerabile. gentile, 2-i-164
splendore artistico o culturale). guido da pisa, 1-9: dio ti salvi,
natura. gir. priuli, iv-399: da ogni parte se principiava a slargare le
slargare le strade e concorerre li marcadanti da ogni parte e todeschi e ongari e fia-
: personificazione delle forze e delle leggi da cui dipendono l'origine, la conservazione
: la tragedia è un'azione operata da uomini i quali denno dalla madre natura
situazione, idea, sentimento, da cui un altro dipende come effetto, per
vizi e matrigna di virtudi. bartolomeo da s. c., 6-2-3: madre
conversion, ma quella dote / che da te prese il primo ricco patre!
idea di elemento principale o prevalente o da cui altri elementi derivano. -in partic
altra chiesa rispetto a una o più dipendenti da essa. d'annunzio, 3-337:
. -idea madre: concetto fondamentale, da cui deriva un sistema intellettuale, filosofico
-lingua madre (linguamadre): quella da cui derivano altre lingue, attraverso trasformazioni
la lingua nostra le glorie della madre, da cui bevve, traendo vita, il
con uno o più dialetti separatamente formatisi da lei essa. cattaneo, i-1-172:
: * scienza madre ': principale, da cui nascono e sono quasi educate altre
, il punto di riferimento ed il modello da emulare degli architetti islamici.
dell'essere (secondo l'espressione usata da goethe nel 4 faust '; e il
è la mina, che è segnata da amendue le parti; e l'una parte
de'loci preservare, ogni sei mesi sono da tramutare acciò non diventino forti e,
ossia la feccia o fecula, da alcuni detta 'madre 'come la conservatrice
: massa o blocco compatto, costituito da colonie di batteri del genere acetobacter e
madreperla. 19. agric. pianta da cui si traggono polloni e talee per
talee per la riproduzione. -anche: ceppo da cui spuntano germogli; ceppaia.
qua'propaggini si vorranno ricider dalla madre da ivi a tre anni. crescenzi volgar.
], e saranno dimestichi e veri nesti da cavare, della propria sorte e bontà
cambio o fellogeno nel tronco della quercia da sughero. 20. ant. e
, cioè quella polizza, che si stacca da un libro rimanendovene però un'altra compagna
che tutti i metalli erano generati da l'acqua e da un certo umore
i metalli erano generati da l'acqua e da un certo umore tenace e viscoso,
certo umore tenace e viscoso, come da la madre, ma esser cotti e
sembrava un volto giovane, lievemente truccato da « madre nobile » da un filodrammatico
, lievemente truccato da « madre nobile » da un filodrammatico maldestro. tecchi, 5-13
benché le desse maledettamente noia di far da « madre nobile », ecco che,
» « si gira », com'era da aspettarselo, nella ruffianissima villa medici.
essere privo di ogni malizia. -fare da madre a qualcuno: prendersene curacon animo materno
. v.]: sorella che fece da madre a'suoi fratellini. padre che
suoi fratellini. padre che fece anche da matre. -fare, rendere madre una
. carducci, ii-2-79: fatta madre da marte, dié alla luce romolo e
, lontano dalla sua casa, lontano da quella sua madraccia, da tutti.
casa, lontano da quella sua madraccia, da tutti. = voce dotta di
trinci, 296: si osservi se da qualche ramo sottile e minuto ne fosse
tagli subito. = comp. da madre e branca (cfr. branca,
di quella madrechiesa. = comp. da madre e chiesa (v.).
un dente. = comp. da madre e cicala1 (v.).
n). = comp. da madre e fede (v.).
. madrefórma, sf. stampo da getto. tommaseo [s.
figurata, è in più luoghi rappresentata da altrettanti distinti tasselli amovibili, quanti sono i
sottosquadri. = comp. da madre e forma (v.).
matrizzano). = denom. da madre (cfr. anche matrizzare).
le madreme. = comp. da madre e ma (nel significato di *
sf. ant. rozza tela formata da fili di cotone e da fibre di palma
tela formata da fili di cotone e da fibre di palma. gemelli careri
di cottone. = deriv. da una voce indigena di sìbù (isole filippine
madre pàtria), sf. terra da cui provengono i fondatori di una colonia;
italiano sieno completamente soddisfatte, due provincie da redimere, da ricongiungere alla madre patria
soddisfatte, due provincie da redimere, da ricongiungere alla madre patria. ferd.
bandiera della madrepatria. = comp. da madre e patria (v.).
riflessi dal giallo al bruno, formata da lamine sottili di conchiolina e di carbonato
ah, che ti pare? è ella da reina, o che? citolini, 438
dottore, reggendo nella sinistra un libriccino da messa rilegato in madreperla. 2.
stivaletti leggiadramente foggiati gli dànno un'aria da gran signore. graf, 5-378:
della madreperla naturale. = comp. da madre e perla (v.);
e vigna incurvata su un breve declivio da cui si mirava, come da un balcone
breve declivio da cui si mirava, come da un balcone, la bonaccia madreperlacea della
quasi sempre l'acherontia atropos / depostavi da un nonno giovinetto. e. cecchi,
elaborata madrepora di alberghi e di case da gioco. vittorini, 5-27: [
lat. scient. madrepora, comp. da madre e da un deriv.
madrepora, comp. da madre e da un deriv. del gr. rcópo
di una palazzina. = deriv. da madrepora. madreporari, sm. plur
dermi, placca calcarea forata che funge da filtro dell'acqua; madreporite.
2). = deriv. da madrepora, con il sufi, miner.
domestico sia quella odorata pianta, chiamata da chi sclarea, da chi scarleggia, da
pianta, chiamata da chi sclarea, da chi scarleggia, da chi matrisalvia e
da chi sclarea, da chi scarleggia, da chi matrisalvia e da chi erba di
chi scarleggia, da chi matrisalvia e da chi erba di s. giovanni,.
loro opinioni. = comp. da madre e salvia (v.).
di medicina volgare, 18: unguento da gambe fino e puato. togli minio
in un clivo, chiuso alla prima linea da sicomori fioriti, glicini, azalee,
: i fianchi della rupe erano intersecati da sentieri coperti di madreselve. fucini,
lat. mediev. matrisilva, comp. da màter matris 'madre'e silva 'selva
figliuoli loro. = comp. da madre e ta (nel significato di '
dreterra nazionale. = comp. da madre e terra (v.).
alla madretrómba. = comp. da madre e tromba (v.),
; portalampada. = comp. da madre e virola (v.).
ha la superficie interna filettata in modo da essere coniugato con una vite di filettatura
chiocciola chiamasi la madre vite. giuseppe da capriglia, 31: li -dui
che femmine. = comp. da madre e vite (v.).
. poet. composizione poetica costituita da due o più terzetti a rima varia,
rima varia, se guiti da un distico finale a rima baciata, oppure
finale a rima baciata, oppure da due a rima alternata, o anche da
da due a rima alternata, o anche da endecasillabi e settenari con schema libero
nel secondo ottocento fu talvolta ripresa da poeti classicheggianti, come carducci,
timentale o galante. antonio da ferrara, 136: questo ven da la
antonio da ferrara, 136: questo ven da la terza fasella / celeste,
,... perciò che da prima cose materiali e grosse si cantassero in
, se pur madrigali e mandriali da le mandre sono stati detti.
monti, 5-66: mai non fu da suoi sguardi un cuor ferito: /
endecasillabi alternati con settenari) sono tratti da canzoni, ballate e da ogni altro
sono tratti da canzoni, ballate e da ogni altro genere di componimenti poetici.
commedia dell'arte) ed era caratterizzato da un forte realismo sostanziato di spunti caricaturali
di gioco e di scherzo) rivolta da un corteggiatore a una donna. ghislanzoni
, il quale è bianchissimo, viene da lui attribuita, nel suo madrigalóne che
l'un l'altro inanimandosi a tagliar via da valentuomini; né meno mi sarìa
invo- cavala in italiano, madrigaleggiando da non invidiare, per una volta
'seggio '. = denom. da madrigale1, col suff. frequentativo.
grazzini madrigalesse. = voce coniata da a. f. grazzini (1503-1584)
. f. grazzini (1503-1584), da madrigale1. madrigalismo,
affatto sospirosa, vertente avvenimenti erotici fatti o da farsi, quasi mai da fantasticarsi soltanto
fatti o da farsi, quasi mai da fantasticarsi soltanto. 2. mus
secolo xvi. = deriv. da madrigale1. madrigalista, sm.
esistenti ma di modelli estremi, ideali, da lui stesso fabbricati, diminuisce il doloroso
l'europa. = deriv. da madrigale1, con il suff. collettivo e
), sf. donna che funge da testimone, insieme col padrino, nella celebrazione
e della cresima, ed è legata da parentela spirituale al figlioccio. buti
alla funzione del battesimo; aviètu fece da padrino al giovane, e la sua
al giovane, e la sua sposa da madrina alla giovane. serao, i-24:
, familiarmente chiamata battesimo, fa come da comare, e lancia una bottiglia di
di irene? -donna che funge da testimone in una cerimonia di nozze.
assistenza prestata, senza obbligo giuridico, da persone o da enti a chi si
senza obbligo giuridico, da persone o da enti a chi si trova in stato di
ecc.). = deriv. da madrina. madrisàlvia, v. madresalvia
sec. xiv, 20: sia liberato da ogni male di madrone e di fianco
sì, sì! = deriv. da madre; è voce ancora viva in alcuni
rompe facilmente. = deriv. da madroso. madróso, agg.
piede di madura ': malattia causata da un fungo speciale. sede della lesione è
. = voce dotta, comp. da madura, micete e dal suff.
malattia, endemica in india, causata da un fungo, il quale penetra,
a poco a poco, in modo da causare un grave impedimento al cammino (
= voce dotta, comp. da madura, nome di una città indiana
che non hanno casa aperta. = da una voce araba. maèra,
deriv., per errore di lettura, da macra o magra 'sinopia rossa
la maese. = deriv. da maggio *; cfr. maggese.
operazioni offesi la reale maestà. buonaccorso da montemagno il vecchio, i-5-1: inclita
giro dinanzi alla reale maestàe. benvenuto da imola volgar., ii-394: li ottimi