per orofino. -liberarsi di o da qualcuno: toglierselo da torno, allontanarlo
-liberarsi di o da qualcuno: toglierselo da torno, allontanarlo, licenziarlo. -anche
muelo e degli altri eretici, liberato da anna e da'principi tedeschi. foscolo
agg. ant. deliberativo. guidotto da bologna, 1-116: quello che fu sopra
liberatorio. -redenzione liberativa: operata da cristo per la liberazione degli uomini dal
dal peccato. = > deriv. da liberare. liberato (part.
2. dir. civ. sciolto da un debito (o, in generale,
debito (o, in generale, da una situazione di obbligo, di dovere)
persona obbligata: che ha conseguito liberazione da un debito, da un obbligo,
ha conseguito liberazione da un debito, da un obbligo, da un dovere.
un debito, da un obbligo, da un dovere. nardi, 92:
rimangon ancora 'ipso jure 'liberati da qualunque loro obbligazione. leggi di toscana
3. dir. civ. sciolto da un vincolo giuridico (un bene).
bandi e ordini, 7-88-29: soldi undici da pagarsi tante volte quante restino gli effetti
tutto o in parte liberati, e da pagarsi da quello a favor di cui segua
in parte liberati, e da pagarsi da quello a favor di cui segua la
cui spettano. 7. sciolto da un impaccio; messo in grado di
liberato coll'esercizio frequente di picciole gite da quest'afflizione e uscito appena dall'infanzia
costantino porfirogenito, liberato in questa maniera da tanti assassinamenti, rimanendo, sì come
costanzo, 1-87: re federico, liberato da questo primo insulto, pieno d'animo
cacciato alla disperazione. -reso libero (da persona molesta, imbarazzante); sbarazzato
della notte; e liberati con pena da essi, correvan dietro agli altri conducitori
di pirro. tasso, 9-66: liberato da lor, quella sì negra / faccia
donna può fare di più, liberata da qualche uomo che il sabato invece di paga
. tortora, ii-162: liberato il principe da questo pensiero, il giorno seguente passò
, oggi, racchiuse in formola, da me liberate, prima, in vita,
'ntelletto, innamorano l'anima, liberata da le contradizioni. -libero, spontaneo
17. matem. equazione, formula liberata da frazioni, radicali, esponenziali, differenziali
de luca, 1-15-2-367: total liberazione da i delitti e dalle pene per via
garanzie reali date per il credito e da ogni altro vincolo che comunque ne limiti
come sono quando il feudo si liberi da pesi overo da servitù, mediante la loro
il feudo si liberi da pesi overo da servitù, mediante la loro ricompra o
società emittente, del prezzointegrale delle azioni acquistate da un socio (e ne consegue il
non segua liberazione, soldi nove, pagabili da quello per interesse del quale segua la
o conseguimento della libertà esterna o interna da parte di una nazione; conseguimento,
conseguenza dei danni e delle rovine provocati da tale invasione, il termine assunse anche
grande liberatore. 4. che preserva da tribolazioni, affanni, angosce; che
, affanni, angosce; che salva da pericoli, molestie, danni, rovine
, danni, rovine; che corregge da difetti, imperfezioni, vizi, errori
, dei latin poeti onore, / da beatrice gli apparve mandato / liberator del periglioso
ancora, potrebbe liberare i miseri amanti da la tirannide amorosa e da qual altra
miseri amanti da la tirannide amorosa e da qual altra si sia. panigarola, 1-186
e liberatrix -icis, nome d'agente da liberare 'rendere libero '.
produce o è idoneo a produrre liberazione da un obbligo; estintivo (un fatto
. attinente al proscioglimento, all'assoluzione da un'azione giudiziale (cfr. liberare,
rigetto della domanda avversaria, l'assoluzione da un'imputazione; assolutoria. de luca
scandali irremissibili. = deriv. da liberare. liberazióne (ant.
: * legato di credito o di liberazione da debito '. il legato di un
legato di un credito o di liberazione da un debito ha effetto per la sola
della morte del testatore -ant. assoluzione da un'azione giudiziaria e, in par
e, in par tic., da un'imputazione penale; proscioglimento. -anche
tommaseo]: la repubblica... da lui, quasi da nuovo camillo,
repubblica... da lui, quasi da nuovo camillo, la liberazione e salute
turchesco per opera dei polacchi, poi anco da vienna schiacciati. -stor. lotta
d'occupazione, abbattere i regimi collaborazionisti da essa instaurati, ripristinare l'indipendenza nazionale
un rifugio, un curioso senso di liberazione da quel rigorismo morale che nel giovinetto già
8. salvaguardia, preservazione o difesa da pericoli, minacce, danni, rovine
rovine; cessazione degli effetti negativi procurati da situazioni o fatti che opprimono o fisicamente
voi quivi la comune salvezza e liberazione da un pericolo veduto da ciascheduno, da
comune salvezza e liberazione da un pericolo veduto da ciascheduno, da tutti temuto, orrendo
da un pericolo veduto da ciascheduno, da tutti temuto, orrendo, vicino, ritrovaste
gli episodi sono le liberazioni e salvazioni da mortiferi animali, da mostri, da satiri
liberazioni e salvazioni da mortiferi animali, da mostri, da satiri: special- mente
da mortiferi animali, da mostri, da satiri: special- mente da satiri.
mostri, da satiri: special- mente da satiri. a. monti, 582:
uccidendo maria luisa si sarebbe infatti liberata da tutte quelle cose che per lei ormai
e di volontà. 9. guarigione da una malattia; cessazione di un contagio
. m. villani, 8-25: da questa aria venne un'influenza che poco
filiolo, dicendoli che, se quello era da scampare per arte, solo ipocrate il
composto, generalmente allo stato gassoso, da un altro corpo. -anche: formazione di
al di là della linea di porta avversaria da parte di un giocatore che, al
(e il termine, usato talvolta da un autore per un suo libro,
sistema economico fondato sulla proprietà privata sciolta da oneri e vincoli di tipo feudale e
e sull'iniziativa degli operatori economici esenti da limitazioni, controlli e incentivi di tipo
poetare. = deriv. da libero *. liberista, agg
: egli [il lucini] fu, da giovanissimo, il provocatore più ardente
antichi favori. = deriv. da liberismo. liberisticaménte, avv.
elargire in imposte. = deriv. da liberista. lìbero1 (ant.
liberissimo). non vincolato né influenzato da forze morali estranee alla propria volontà per
/ la vita im fio tengno sol da merciè. fra giordano, 2-99: iddio
. segneri, iii-1-136: si può da ciò intendere in generale, quanto prema
e balìa »; quanto « libero da ogni soggezione, non necessitato, libero
. savonarola, i-2: quanto è da dolersi della insensata creatura umana, che,
favorire la chiesa, e assicurare italia da chi disegnava mangiarsela. tommaseo [s
. 2. preservato o esente da una condizione, da uno stato,
preservato o esente da una condizione, da uno stato, da una situazione che implica
una condizione, da uno stato, da una situazione che implica pregiudizio, danno
affanno; non ostacolato, non condizionato da difficoltà, da vincoli, da circostanze avverse
ostacolato, non condizionato da difficoltà, da vincoli, da circostanze avverse; non
condizionato da difficoltà, da vincoli, da circostanze avverse; non turbato, non
avverse; non turbato, non oppresso da sentimenti, passioni, pensieri che affliggono
pensieri che affliggono, angustiano. alberto da massa di maremma, xxxv-1-361: più caro
purg., 21-43: libero è qui da ogne alterazione; / di quel che
alterazione; / di quel che t ciel da sé in sé riceve / esser ci
qui ', cioè in purgatorio, 'da ogni alterazione ': cioè da ogni
'da ogni alterazione ': cioè da ogni mutamento che proceda per via di natura
0 vero ne l'atto, è libero da ogni mutamento e da ogni turbazione di
atto, è libero da ogni mutamento e da ogni turbazione di mente. petrarca,
. serafino aquilano, 186: da quei pensieri ormai libero e sciolto / nei
, 1: rivolgerò gli occhi della mente da quei mali che, già tanti anni
ha veduti la nostra età, libero da ogni cura e passione. giannotti, 2-1-161
/ assai sovente e... da quella rete, / ov'esse più desian
filippo s'era sentito libero. -scevro da legami amorosi. dante, xv-6:
con la testa. -immune (da vizi, da colpe, da malvage o
. -immune (da vizi, da colpe, da malvage o comunque negative
-immune (da vizi, da colpe, da malvage o comunque negative suggestioni).
compagno di dio, e perciò libero da quelle passioni dell'anima che provengono dall'
tanto potere questo maladetto oro non ancora da me veduto, che per esso io
io ho fino al presente mantenuto libero da ogni sospetto di colpa? poerio,
apprestaime a seguire vostro piacere. francesco da barberino, i-107: lui [il tuo
publiche lezioni, non vi deve mancar tempo da dispensare e trattenervi ragionando con gli amici
la vuoi ed io la farò libera da ogni lavoro. 4. sicuro
saette paura? 5. esente da ipocrisie, da secondi fini; sincero.
5. esente da ipocrisie, da secondi fini; sincero. -in partic
-lo vi fece fare. s. caterina da siena, ii-45: non s'empirà
domestichezza intemperata e senza freno e modi da far creder di sé quello che forse non
vissuto, libera, spensierata, facendosi guidare da tutti i suoi capricci di donna.
gode della libertà personale. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
modo avverbiale. difendersi e simili, da accusa che porterebbe la chiusura della persona
lasciato un fettente puzzo, il duca da lo spirito libero al tutto rimase.
8. non trattenuto o impacciato da ostacoli o da impedimenti materiali.
non trattenuto o impacciato da ostacoli o da impedimenti materiali. dante, purg.
tasso, 9-75: come destrier che da le regie stalle, / ove a
-che non è stretto, impedito od occupato da nulla (una parte del corpo)
membri affisso. benci, 1-69: ma da poi che questa così fatta anima è
poi che questa così fatta anima è libera da la carcere del corpo.
purg., 6-25: come libero fui da tutte quante / quell'ombre che pregar
. 9. privo o guarito da un'infermità; sollevato da un malessere
o guarito da un'infermità; sollevato da un malessere; che gode di buona salute
sano e libero. 5. bernardino da siena, 237: chi è sano,
. -incolume, illeso; liberato da un malessere, da un'affezione (
illeso; liberato da un malessere, da un'affezione (un organo, un membro
il capo più libero. -immune da contagio (una comunità, una regione
serva. baldelli, 3-156: raccolti da alcuni stati già di mia madre servitori
importa lo stato della persona, perché da libera la rende perpetuamente serva. muratori,
dallo, da lo (v. anche da); dello, de lo (v
. cecchi, 5-184: il bambino ha da compensare con buoni propositi lo zero o
2-111: l'articolo 'lo 'si da a tutti quei nomi che da vocale
si da a tutti quei nomi che da vocale cominciano, purché pura vocale sia;
dànno / lo scoprirsi ad ognor, da chi col ferro / move questi terreni,
due fontane. carducci, iii-1-238: da le avidissime braccia a 'l furore /
croce, iii-14-264: lo schlegel rimaneva colpito da certi brani e dallo stile spesso conciso
l'ermo nasce in appennino. guido da pisa, 48: dio percosse tutto
. trasvolò l'adriatico, e si posò da queste parti. -premesso ai nomi
, o fosse a sua volta preceduto da vocale). formula di confessione umbra
. idem, inf., 11-107: da queste due, se tu ti rechi
perch'egli à lu cuore tanto occupato da l'alto pensiero, che ritrae a sé
aspetto) ne le secche / tratte da l'euro, e ne l'arena immerse
manfredi, 4-6-171: per lo meno da lì in giù abbiamo veduto che sensibilmente
le parole. 8. seguito da quale, concorre a formare il pronome
ed insuperabile un esercito qualora fusse guidato da lui. -lo che (anche locché
ii-204: mi scrisse ch'egli era costretto da una situazione disperata a tenerli, ma
innegabile ma astratto. 9. seguito da cui, concorre a formare il pronome
quello, questo, codesto. francesco da barberino, i-241: io non vidi mai
non t'apristi? s. caterina da siena, iv-9: quello che non
che così bene t'insegnò la via da venirci. s. caterina da siena,
la via da venirci. s. caterina da siena, ii-288: voi, madre
e per lo più precede il verbo da cui dipende). ritmo cassinese
, come uno che non ha nulla da rimproverarsi. -in posizione enclitica dopo
vi bisogna stare a dura, / da che non è chi vi scomunicare; /
della radice... si bea tutto da sé l'umido della terra e,
altri comincia ad avvedersene, non è più da celarloti. macinghi strozzi, 1-72:
gusto matto a vedermi seguito e festeggiato da tante persone. pascoli, 573
ragazza... risbucava fuori così da creare un contr'altare alla mimi brignetti
voleva di lasciarsi battere... da una concorrente tanto meno agguerrita. -unito
meno agguerrita. -unito a verbo diverso da quello al quale logicamente si riferisce.
posteriore. 2. che è costituito da lobi, che si configura a lobi
nervo vago. = deriv. da lobo-, cfr. fr. lobaire.
agg. bot. suddiviso in più parti da incisioni di lieve profondità (un organo
medie. lobare. = deriv. da lobo. lòbbia1, sf. (
(rar. sm.). cappello da uomo di feltro morbido, di colore
(usato in senso metaforico), da accostarsi al nome del deputato cristiano lobbia
. d'america lobbyist * intrigante ', da lobby 1 passaggio segreto [di un
si svolgevano le principali operazioni '; da! lat. mediev. laubia '
= voce dotta, comp. da lob [o] e ectomia (v
, mentre gli altri due (uno da ciascun lato della spaccatura del tubo)
alcune specie sono coltivate come piante ornamentali da giardino, come la lobelia splendens e
della famiglia delle lobeliee, così denominate da plumier in onore di lobel. il
erbacee, molto simili alle campanulacee, da cui differiscono per i fiori zigomorfi;
rinforzare la respirazione nei casi di avvelenamento da ossido di carbonio e da narcotici e
di avvelenamento da ossido di carbonio e da narcotici e come antiasmatico bronchiale e antispastico
di origine nervosa. = deriv. da lobelia. lòbia, sf. region
orti è una pianta il cui seme da molti si chiama lobia. = cfr
. lobelina. = deriv. da lob [elia]. lobite
processo tubercolare. = deriv. da lobo (v.), col sufi
prominente di un organo, morfologicamente distinta da altre parti consimili mediante solchi, incisure
... l'altra è occupata da tre lobi, i quali, presi insieme
orecchini, i più costrutti per forma da stringere l'orecchio un po'sopra del lobo
forma per lo più arrotondata, delimitata da incisioni o intaccature alquanto profonde. -
sm. biol. prolungamento cellulare determinato da correnti citoplasmatiche e da fenomeni di gelazione
cellulare determinato da correnti citoplasmatiche e da fenomeni di gelazione e solazione, che si
= voce dotta, comp. da lobo (v.) e [pseudo
suddividere in lobi. = denom. da lobulo. lobulare2, agg. che
lobulare2, agg. che è formato da lobi o lobuli; lobulato. -anche
disus. lobolato), agg. costituito da lobuli; suddiviso in lobuli.
piccoli lobi. = deriv. da lobulo. lòbulo, sm.
: piccolo ammasso di cellule adipose delimitato da sepimenti connettivali. -lobulo epatico, polmonare
lobulo delle orecchie dei loro figli sin da bambini un qualche peso. cicognani,
suo nome, secondo alcuni, deriva da ciò che gli antichi accostumavano di presentarlo
distribuzione. = agg. verb. da locare. locagióne, v. locazione
/ sensibil, non locale. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
franco, 6-72: non sono uomo da pormi in brodetto il cervello, rinchiudendolo ne
lettere o parole che si faceva scrivere da loro senza nessuna connessione e, di poi
vostra signoria; ma giunsero in modo conci da la pioggia, che gran cosa sarà
nello spazio; che implica uno spostamento da luogo a luogo (un movimento)
: lo movimento locale... è da un punto ad un altro. leonardo
quello con il quale si muovon le cose da un luogo a un altro. segneri
... non si sanno se non da chi vi fu. leggi, bandi
, tutti i fondi comunitativi si esenti da qualunque servitù pubblica o comunale. cesarotti,
il governo non avrebbe mai tollerato che da certe locali ed anticipate opinioni venisse la
la metà di quella prudenza, astinenza da ogni piacer giovanile, ubbidienza e sommessione ai
rete ferroviaria di limitata estensione, servita da tale tipo di treno. panzini,
si ottiene comodamente il trasporto della moneta da un luogo, nel quale si abbia
come un tempo. landolfi, 2-90: da qualche anno avevano abbandonato, i dì
il luogo più o men lontano da cui è veduto. d. martelli,
quanto alla chirurgia topica o locale, da usarsi nelle parti inferme, per ora non
o massillari. delfico, iv-75: da otto mesi il senso della vista mi
stesso in questo male sono stati banditi da chi ha senno. g. del papa
vittorini, 7-119: la sensazione qualitativa dipende da qualcosa di più di uno stimolo locale
batteria locale) che non è alimentato da una batteria centrale; batteria di alimentazione
o un dato ben preciso, prescindendo da ogni particolare estraneo, per meglio ricordarlo
dotta, lat. locàlis, deriv. da lóctis 'luogo '. locale2,
. d'este, 195: rispose da fuligno di aver parlato di quelle faccende
quelle faccende col santo padre, di essere da lui autorizzato a dichiarare che era sua
bar, caffè, ristorante, sala da ballo, ecc.). -locale notturno
ignoranza. = deriv. da locale1. localìstico, agg.
politica concreta. = deriv. da localismo. località, sf.
volgar., 10-40: la quinta cosa da considerare della missione dell'angelo si chiama
era un villaggio poverissimo: quasi nemmeno da considerare un villaggio. pieno d'un
dotta, lat. tardo localìtas -àtis, da locàlis 'locale'; cfr. fr
localizzazione. = agg. verb. da localizzare. localizzare, tr.
qualcosa o in cui si è verificato o da cui ha avuto origine un fenomeno;
tecchi, viii-58: egli aveva preso fin da piccino l'abitudine di localizzare in un
ossia vien riferita, o meglio si riferisce da sé al luogo, in cui è
determinata. = denom. da locale1, sul modello del fr. localiser
. 4. letter. coperto da un deposito bancario in una banca di
zona l'applicazione dei raggi x emessi da un tubo ròngten. = nome d'
tubo ròngten. = nome d'agente da localizzare. localizzazióne, sf. sistemazione
coordinate polari). = deriv. da localizzare; cfr. fr. localisation (
3-147: nulla cosa si muove localmente da principio estrinseco senza contatto più vigoroso della
: dopo aver localmente osservato e ragionato da uomo superiore, egli sa valutare sotto un
e dispersamente distribuiti. = deriv. da locare. locanda, sf. albergo
, 20-103: fallite delle locande, diventano da pistole, cioè ruffiane; poi da
da pistole, cioè ruffiane; poi da vangelo, col darsi a lavar panni
, 1-94: una volta, chiamato da certi cavalieri tedeschi per fare il ritratto
a lucca e altrove, sopra le case da appigionarsi; onde ne venne il nome
cioè casa d'albergo pe'forestieri. da ponte, 27: arrivati a questa
dove è indicato che un'abitazione è da affittare. castelletti, 1-16: pinuccio
iii-3-84: come se ella fosse una mensa da locandiere. g. gozzi, i-5-126
in bottega. = deriv. da locanda. locandina, sf.
stenico ', mi venne da ridere pensando alla singolare fortuna scenica
scenica di cotesto atto unico farsesco: tutto da ridere, come dicevano una volta
e chi no 'l crede informisene con tullia da la memoria locanda. =
. che costituisce un luogo, che fa da luogo, da sede. - anche
luogo, che fa da luogo, da sede. - anche sostant. maestro
, e del vescovo grigolo de antiochia, da to- maxo, vescovo de ierusalem,
maxo, vescovo de ierusalem, e da altri in una arca de marmore fo
te locò suo regai seggio, / disfatta da le genti de l'imperio / e
le stelle onorevolmente sarà locata. felice da massa marittima, 46: onde sappiate
sappiate che in tre anni fu / da soi parenti locata nel tempio. agostini
tutt'uno. aretino, iv-6-41: da voi che locate ogni affare in la
mi manteni in foco. mocati 0 monaco da siena, 442: pensando tanta gioia
certo il dì che vien / ma tranquilla da 'l nobil / sudor la vita ad
un bene mobile, come un animale da lavoro, ecc.); affittare
bene- vento, per via fu assaltato da alcuni tristi e spogliato e rubato e
gli usurari... comprano i bovi da un massaro povero, il quale sanno
guidiccioni, 4-62: avvisate a chi arò da scrivere da qui innanzi, poiché farnese
4-62: avvisate a chi arò da scrivere da qui innanzi, poiché farnese è tornato
rimasto senza terreni comunali; che ha da fare per vivere? locare le sue braccia
locare 'collocare; dare in affitto'; da lócus * luogo '. locatàrio,
con la campana magiore et altra campana da sonare per congregare li offizi publici de
gallerie non credenze e confetti e leccornie da palati avvezzi alle delicaturè delle mense cittadini,
luoghi ne i quali i mezzi s'hanno da ritrovare. = voce dotta,
. * terreno, fondo locativo ': da potersene fare contratto di locazione. e
= voce dotta, deriv. da locare; cfr. fr. locatif.
potrò compensare tutti i benefici in me da rosmini locati. poerio, 3-631:
locatore ', nome d'agente da locare 'locare, affittare '.
non sia duro. = deriv. da locare. locazióne (locagióne),
); il rapporto giuridico che deriva da tale contratto. -locazione a tempo determinato
invece sotto la speciale disciplina vincolistica prevista da apposite leggi (introdotte per la prima
e de la logagione per ser bindo da campi e per pagare meno gabella non
quella casetta. palescandolo, 126: da quella cosa della quale non si trapassa
uso, come d'una casa o da un cavallo, laonde prendere il frutto da
da un cavallo, laonde prendere il frutto da tali cose si chiamerà contratto di locazione
bellissimo disegno della tavola detta che aveva da fare per fra guasparri. alla quale
: far luogo; cessare. bacciarone da pisa, xxxv-1-325: saggio se'nato -
lat. locatìo -ònis, nome d'azione da locare 'locare'; cfr. fr.
loccaggine inveterata. = deriv. da tocco1. loccaióne, sm. region
un fìl di rocca / potesse aver da que', che viver locca / più,
. allocco. s. bernardino da siena, 857: donne, ponete giù
un po'cotti pure loro. = da allocco (v.), per aferesi
aula del senato ro mano da grotta sepolcrale comoda a ricevere tre ordini
fondo di valli modellate dai ghiacciai o da depressioni tettoniche. -anche: braccio di
profondo simile a un fiordo, costituito da una depressione sommersa dalle acque marine.
plur. fisiol. liquido, costituito da sangue e siero di origine uterina, che
utero puerperale, causato per lo più da un'eccessiva antiflessione dell'utero.
= voce dotta, comp. da lochi e dal gr. jx ^ xpoc
della filosofia. = deriv. da lockiano; cfr. ingl. lockianism.
delle età e dei singoli stati, da un minimo di 200 a un massimo
: loco è parola greca, usata da ebano, buon maestro di guerra,
, buon maestro di guerra, e da altri; e vuol dire un picciol numero
lloco vollo mia vita finire, / da ke. mme. ss'è inguirrita la
bonagiunta, xxxv-1-272: quella fiamma si parte da loco, / encontra de la sua
sta loco, / partito è tratto da la calamita. = cfr. loco2
attaccata la casetta del macchinista, faceva da parete a ferri da letto, seggiole
del macchinista, faceva da parete a ferri da letto, seggiole, materassi. gobetti
cambiare di posto ', comp. da loco, abl. sing. del lat
ne valgono a indicare la facoltà goduta da certi animali e dall'uomo in particolare,
= voce dotta, comp. da loco, abl. sing. del lat
. lócus 'luogo ', e da motilità (v.); sul modello
sul modello del fr. locomobilité, da locomobile. locomotiva, sf.
a bordo un motore di tale potenza da poter fornire al cerchione delle ruote motrici
locomotiva il cui apparato motore è costituito da una turbina a gas, a uno o
dallo scarico di un motore diesel o da un certo numero di camere di combustione
certo numero di camere di combustione o da un generatore a pistoni liberi. -locomotiva
pistoni liberi. -locomotiva diesel: azionata da uno o più motori a combustione interna di
tipo diesel. -locomotiva diesel-elettrica: azionata da uno o più motori diesel, e che
locomotiva la cui potenza motrice viene fornita da uno o più motori elettrici, alimentati
attraverso un organo elastico di presa, da una linea di contatto che corre al
'[potere relativo al] movimento da luogo a luogo '; cfr. lat
locomotività animale. = deriv. da locomotivo. locomotivo (loco-motivo),
-anche: che consente lo spostamento da un luogo all'altro. campailla
applinistica loco motivum 'che si muove da un luogo ', che cazioni che la
strade a rotaie ferrate, percorse ordinariamente da convogli di persone e di merci, per
serbare l'equilibrio e che è costituito da parti passive (le ossa), e
parti passive (le ossa), e da parti attive (i muscoli),
= dal fr. locomoteur, comp. da loco, abl. sing. del
lat. lócus * luogo 'e da moteur 'motore ', per analogia
la locomotiva elettrica, specie se alimentata da linea aerea di contatto).
al merci. = deriv. da locomotorei. locomotorista, sm.
di un locomotore. = deriv. da locomotore2. locomotrice, sf. locomotiva
in più dozzine di carri e rimorchiati da una sola macchina locomovente. =
dal lat. lócus 'luogo 'e da movente (v.).
. -anche: il movimento stesso consentito da tale attitudine. rosmini, xxv-271
indicare non già soltanto la facoltà posseduta da certi corpi viventi di trasferirsi da un
posseduta da certi corpi viventi di trasferirsi da un luogo all'altro, ma inoltre quella
= deriv. dal fr. locomotion, da locomotif 'locomotivo *; cfr.
alto fiore. = deriv. da loco5 (v.), col suff
: « locore: possibilità (astratto da loco, lettura confermata dal locagione di
dal lat. lócus 'luogo 'e da regionale (v.).
= voce dotta, lat. locrensis, da lócri * locri ', città calabra
= voce dotta, lat. locrensis, da locris -idis * locride ', antica
/ mi collocò. = deriv. da locride; cfr. locrese2. loctuàfio
lattovaro, elettuario. r. da sanseverino, 201: e1 aveva certo
. loculamentum 'cella, alveolo ', da locùlus 'cavità \
= voce dotta, comp. da loculo e dal tema del lat.
spiraglio, relegati nei cantucci, questi loculi da letto volevano alludere colla loro stretta,
. cocchi, 8-167: questi mali nascono da stagnanti e viziati umori nell'estremità dei
lamentati con nostro signore che li forusciti da milano e alcuni altri non amici di sua
alla ricchezza. = deriv. da locupleto. locupletare, tr.
per certo a locupletarsi con quello che poi da altri poveri mercadanti ignoranti della di lui
locupletare * arricchire ', denom. da locùples -ètis 1 ricco [di terre]
tempi di lutto e di persecuzione edificati da qualche santo pellegrino o da qualche patrizio
persecuzione edificati da qualche santo pellegrino o da qualche patrizio stracco, prima rubati poi
daga locupletata di gemme o un mantello da corte, in cambio d'un sonetto
tardo locupletano -6nis, nome d'azione da locupletare. locùplete, agg. (
veritiero, attendibile ': comp. da lòcus * luogo 'e dal tema di
vecchio mondo; gli individui solitari differiscono da quelli gregari, che compiono vaste emigrazioni,
sole e l'aria; e poi da questo fumo procederono ed uscirono locuste, cioè
che nella iapigia riescono difficili i mezzi da estirparle. pascoli, 1249: cessò sui
v.]: 'locuste 'diconsi da taluni botanici le spighette parziali delle graminacee
il frutto. = deriv. da locusta1. locusta3, sf.
rica meridionale (ceratonia siliqua) da cui si ricava un legno pesante
affatturazione e veneficio. = deriv. da locusta o lucusta, soprannome attribuito a
lat. locùtor -5ris 'parlatore ', da locùtus, part. pass, di
mediev. locutorium (nel 1100) (da locùtus, part. pass, di
nostra lingua tanto si è meno esaudita da dio ne'suoi preghi, quanto più
operazioni, è verace allora quando viene da dio. -in partic.: lingua
o metaforica: metafora. marsilio da padova volgar., ii-26-13: questa è
dotta, dal lat. tocutio -ónis (da locùtus, part. pass, di
— anche sostant. andrea da barberino, ii-22: rubinas...
lat. laudabìlis, agg. verb. da laudare * lodare '. lodabilità
semidotta, lat. tardo laudabilìtas -àtis, da laudabìlis 'lodevole '.
tardo laudamentum (nel 1150), da laudare * lodare '. lèdano,
di sicuro lodare e difendere. guidotto da bologna, 1-144: il consigliatore non guarda
ben fa chi sua nazion difende / da biasmo altrui,... così
desiderio d'un uomo quanto l'udire da altri lodar la donna da lui troppo a
l'udire da altri lodar la donna da lui troppo a lungo posseduta, o
bonaventura volgar., 143: molto è da lodare la virtù della conoscenza, et
allodola cotta arrosto è assai lodata, da che forse ne viene il nome d'
del parlamento di turs sentenziato ad essere da quattro cavalli sbranato. mazzini, 30-310
non lo lodano, / di lodarsi da sé s'è preso 'l carico. bacchetti
diceva oggi l'animo che simil cosa avesse da riuscire! quanto v'avete da lodare
avesse da riuscire! quanto v'avete da lodare della fortuna vostra! g. m
una volta, lodato il ciel, da voi sbandito affatto. i. nelli,
9. locuz. -aver poco da lodarsi di qualcuno o di qualcosa:
. v.]: 'ho poco da lodarmene 'può suonare querela e biasimo
la vita. -lodare qualcuno di o da qualcosa: attribuirgliene il merito, rendergliene
dall'essere stata bella... e da altre fortune, in vece di virtù
.]: la bona roba si loda da sé. bacchelli, 15-134: uomo
. laudare 1 lodare ', denom. da laus laudis 'lode'; cfr. fr
concludere in via arbitrale. andrea da barberino, i-165: bernardo di busbante
, di doversi fra tanto tempo lodare da lui, se si doveva restituire alla
. barbarico laudare 'approvare '(da laudum 'lodo '); cfr.
ant. e letter. in modo da meritare e ottenere approvazione, plausi,
lodatamente scrivere, deve, non tanto da chi la favella, quanto da chi
tanto da chi la favella, quanto da chi lodatamente v'ha dentro scritto, trarre
, 3-78: si comincia... da proprio e si termina in traslazione di
ma anche lodativa. bonsanti, 3-i-163: da quel giorno i modi di eustachio verso
lat. laudatìvus, agg. verb. da laudare * lodare '; cfr.
celebre, illustre. bartolomeo da s. c., 1-553: la
arte antica,... era morto da due giorni.
pronipote date agli estensi, faceva anche da sé la stima delle lodi sue in
pallavicino, iii-190: dichiararsi questa gerarchia da san dionigi che sia un sacro principato
, dove la stimano favorevole, benché da lungi, a qualcuno de'loro errori?
, considerazione, apprezzamento. bartolomeo da s. c., 36-8-5: non
dal disciolto gel forza riprende, / e da le note lodatrici altrui / crescon sempre
3. adulatore, piaggiatore. bartolomeo da s. c., 1-437: tanti
. laudàtor -òris, nome d'agente da laudare 1 lodare '; cfr. laudatore
contrario di biasimo). bartolomeo da s. c., 36-7-1: adulazione
propria loda e lo proprio biasimo è da fuggire. petrarca, 50-75: d'altrui
marini, i-72: sollecitato il re da sì belle lodi, rivoltosi a que'
voluto trarre lode della sua prima etade da crudeltà e da peccato. giustino volgar.
della sua prima etade da crudeltà e da peccato. giustino volgar.,
sue lode parlando. s. bernardino da siena, iv-14: non è gran loda
la cui unione con quel soggetto, che da noi si vuol esprimere, non è
lode a dio, mi son liberato da quei due seccatori! saba,
lodi canta, / sì ch'egli abbia da te doni e parole. tasso,
risarcì con pienissima lode gl'insulti usati da coloro i mesi antecedenti contro la republica
. -tornare a lode, venire lode da qualcosa: costituire motivo di merito.
= comp., per giustapposizione, da lode e degno (v.).
di pannilano con speciale preparazione in modo da essere impermeabile. comune nel tirolo.
prove lodevoli e lodate non siano seguite da altre, o che in esse si
di animo nobile e virtuoso, e da averne ogni speranza, se la troppo libera
e farò, a dio piacendo, da qualunque paese e in qualunque circostanza,
redi, 16-iii-173: confermata molti secoli dopo da tommaso moufeto nel suo lodevolìssimo teatro degl'
vi-2-124: i periti dicono che il braccio da treviglio a bergamo ha una pendenza intrattabile
. = agg. verb. da lodarel. lodevolézza, sf.
gliam dire, non è un bene distinto da tutti quei beni che per loro natura
(superi, lodevolissimaménte). in modo da distinguersi, da meritare approvazione e lode
). in modo da distinguersi, da meritare approvazione e lode, da destare
, da meritare approvazione e lode, da destare stima e ammirazione.
conveniente, adeguato, soddisfacente. marsilio da padova volgar., ii-xiv-20: e.
., nel senso inverso, raggio da radius) lodicola, sf. bot
dal lat. laudensis [ager], da laus [pompeia], antico nome
simone guicciardini e per bartolomeo di dino da castelvecchio, arbitri chiamati tra gli detti
lodo o sentenza del re, che da lei avesse avuto autorità di giudicare,
autorità di giudicare, ma come proposte da lui quasi da amico e mezzano delle
giudicare, ma come proposte da lui quasi da amico e mezzano delle differenze comuni.
detta discordia diffinire e dare el lodo da inde ad uno mese. sacchetti,
stava immobilmente fìtto in trattare i francesi da veri amici e costanti albati, con preavvertirli
signore feudale] ', deverb. da laudare-, cfr. lodare2.
384: tant'à lo mal lo ben da sé distinto, / ca
alcuni signori. = deverb. da lodarel. lodoicèa, sf.
dalla gola di colore giallo-zolfo uniforme e da una larga striscia nera trasversale sul petto
2-ii-80: di già la lodola, sollevandosi da terra col descrivere larghe spirali, incomincia
chi le vole mangiare, se le trinci da sé. carducci, ii-20-93: quando
che canteranno dalla gioia d'esser mangiate da te, e del vino dorato di albano
te, e del vino dorato di albano da bere. pratesi, 1-90: chi
questa carne de la loldolina. = da allodola (v.), per aferesi
alauda arvensis). = deriv. da lodola. lodolàio, sm.
1-73: * lodolaio ': si trova da noi nel tempo de'due passi,
.). = deriv. da lodola. lodolésco, agg. (
di ex-vipera. = deriv. da lodola. lodolìcchio, sm. ornit
lullula arborea). = deriv. da lodola. lodolino, sm.
e bello. = deriv. da odoroso (v.), con la
e con gli amori, / lungi da quei che lodole per lodra / in-
ma più piccolo. = deriv. da lodola, attraverso la forma contratta di
. ant. vivanda. francesco da barberino, iii-131: ove e solci e
= etimo incerto, probabilm. da un nome di pesce; cfr
di seta di più colori per far lodri da chiamar li uccelli da rapina.
per far lodri da chiamar li uccelli da rapina. = deriv. dal
altra nell'indie. fu così chiamata da linneo ad onore dell'illustre loefling;
. v.]: 'loeselia': nome da linneo dato, in onore del professore
pentandria monoginia, famiglia delle poiemonie, da sprengel riportata come specie del genere hoitzia
3-65: l'altre [arpie] andar da noi discosto / e ci pagar di
vengono nel mondo / con un odor da tutti maledetto. pasquini, lvii-84:
scappi piano / si sente mezzo miglio da lontano. d'alberti [s
: vento che esce per le parti da basso, ma senza rumore. pasolini,
in polviglio bruno. immaturo è mangiato da alcuni. -sacco che racchiude i
che racchiude i tessuti del granturco colpiti da infezione da funghi parassiti del genere
i tessuti del granturco colpiti da infezione da funghi parassiti del genere
balordi, sgangherate e goffe, / da imbalsimar al doccion delle loffe.
la notte tran certe loffaccie, / stiensi da sé. = voce onomatopeica;
o vescie. = denom. da loffa, col suff. -eggiare dei verbi
brutto, sgraziato. = deriv. da loffa, forse per incrocio con floscio (
acer, di loffio', voce registr. da p. petrocchi. lòfidi, sm
lat. scient. lophiiformes, comp. da lo phius 1 lofio '
sperimentali ricerche gli squali sono stati da me considerati come pesci, quan
quan tunque tolti dal linneo da questa classe e riposti in quella
, parassita delle conifere, caratterizzato da ascospore lunghe e appuntite. =
lat. scient. lophioidei, comp. da lophius * lofio 'e dal
monoginia, di famiglia indeterminata, caratterizzata da un calice di cinque sepali diseguali,
più o meno poligonale, rivestito da piastrine ossee; branchie a forma
volti all'indietro, che servono da difesa contro gli animali; comprende
= voce dotta, deriv. da lofofora, col suff. chim. -ina
quali traggono tal nome dal loro capo sormontato da cresta ossea. =
xocpcoxó? * crestato '(da xó . xoyaoisixó?, comp. da xóyo? 'discorso 'e aoisv)
dal lat. mediev. * locaiicum (da locare 'affittare '); cfr
spagnuolo a locazo, cioè con modo da pazzo: quindi l'una e l'altra
sant'ansano. = deriv. da l [u] ogo 'podere '
pò fermare. = deriv. da logare (v.).
e per semi a scudo, cinti da una membrana reticolata. = voce
. = voce dotta, deriv. da logania, con sufi. chim. -ina
d'idee. = denom. da logaritmo. logarìtmico, agg.
. i. riccati, 3-50: da due quantità logaritmiche si fa passaggio a due
seconda logaritmica, la quale contiene li numeri da 1 sino a 100. manfredi,
di assi cartesiani, linea piana definita da una funzione in cui le ordinate sono
di secondo grado: linea piana definita da una funzione in cui i quadrati delle
.. alcuna cosa delle curve espresse da equazioni logaritmiche ed esponenziali. -funzione
si ottiene segnando sopra una retta, da sinistra a destra, a partire da un'
, da sinistra a destra, a partire da un'origine fissa o, dei punti
fissa o, dei punti le cui distanze da o siano misurate, rispetto a un'
angolo costante tutti i raggi vettori uscenti da un punto e la cui equazione è espressa
di una lenza, fissati in modo da ottenere un equilibrio quasi perfetto. =
equilibrio quasi perfetto. = deriv. da logaritmo; cfr. fr. logarithmique.
. napier, barone di merchiston e da lui pubblicati nel 1614; poscia ulacco
tipo di logaritmo a base 2 introdotto da eulero nel 1739 p61 * poter definire
'logaritmi acustici'. specie di logaritmi introdotti da eulero nei calcoli relativi alla musica per
: « logaritmo,... coniato da j. napier, 'mirifici logarithmorum
il dovere. = deriv. da l [ù] ogo [di monte
in telefonia, gruppo fonico elementare costituito da una o più sillabe prive di significato
xòyoq * parola, discorso 'e da atomo (v.). logèo
troppo bella cosa pareva al medico. ricciardo da cortona, 44: voglio che
di aria, per cagione della loggetta da potervi e correre e fare scuola.
... cinta di balaustri e protetta da una pergola d'assi foltissima di glicini
in fiore, per ove si può da una scala esterna discendere nel sottoposto ortopenso.
sperduto nello sguardo, guardare da quella loggetta in un mattino i boschi
un edificio aperti verso pesterno, almeno da una parte, mediante colonnati e arcate
di dipingere una camera in castello, da quella banda che guarda verso il lago,
ridotto delle loggie. s. bernardino da siena, i-427: o quante,
facciate eguali, quattro loggie a colonne, da cui per venticinque gradini si scende nel
famiglia, n. 3. -servo da loggia: nelle case patrizie dell'antica
essi pare, ma pure sono servi da loggia. 3. galleria posta
e spaldi e assi, / altre da logge e da balcone o torre. algarotti
e assi, / altre da logge e da balcone o torre. algarotti, 1-ix-308
). tommaseo-rigutini, 1592: 'logge'da ultimo son le aperture sopra le navate
il portico delle principali basiliche romane e da cui si affaccia il sommo pontefice per
ella era posta sopra gli ultimi gradi da sedere, e che con i vani
sedere, e che con i vani da colonna a colonna guardava la piazza del mezzo
sotto una piccola loggia rurale, separati da una colonnetta, due fidanzati, come
intellettualisti, dai cosiddetti liberi pensatori e da simile genìa frequentatrice di logge massoniche.
gergo massonico, rappresentata con l seguita da tre puntini l. \ monti,
-rappresentata, nella simbologia massonica, da un piccolo segno quadrato:..
villani, 9-47: dentro alla città da quella parte puosono uno campo con padiglioni,
. 11. anat. cavità circoscritta da pareti proprie contenenti organi e formazioni varie
antozoi, ognuna delle nicchie, separate da setti longitudinali, in cui è suddivisa
v.]: * logge 'diconsi da alcuni botanici gli spazii che han luogo
vitturia tanta / che sarà gran cagion da ristorarvi. 2. abitazione,
; residenza, dimora. r. da sanseverino, 16: andarono ad disinare a
= deriv. dal fr. logement, da loger 'alloggiare, accampare '.
. alloggiare. r. da sanseverino, 137: andaroni [i peregrini
. loger * alloggiare, accampare '(da loge * tenda, capanna '
una bellissima loggiata. = deriv. da loggia, loggiato, sm.
loggione di teatro. = deriv. da loggia. loggióne, sm. nei
di breme, conc., ii-257: da un qualche palco del quinto ordine,
lirico). = deriv. da loggione. loggionìstico, agg.
toro potrà essere una cotonata emiliana tormentata da cento banderillas loggionistiche. lògia (
privato o liturgico o catechistico, derivati da varie fonti, canoniche e non canoniche
nel senese. far carezze. forse corrotto da 'elogio '; analogo a '
a 'lustre '. così le meraviglie da mira- bilia, che corrisponde a '
a 'elogia '. = da elogio (v.), per aferesi
filosofia e dialettica. s. bernardino da siena, ii-415: [maria]
: la logica... è arte da sapere discernere il vero dal falso.
non il sapere. vico, 53: da lei [la metafisica] si derivino
grandi scuole [erano in firenze] da cinquecentocinquanta in seicento. passavanti, 35
; insieme degli scritti dedicati a essa da un autore e la concezione o la
in modo razionale, rigoroso, esente da pregiudizi, illusioni, errori; facoltà
altro del suo, segnatamente una logica da spaccare il capello in quattro, un fuoco
cagioni ch'io aveva di liberarmi una volta da quell'ospizio erano tali che anche ora
la logica stringente di fatti verisimili pensati da una mente sveglia. g.
. genovesi, 2-x: incominciai adunque da una logichétta, non perché stimassi che
arte del discorso persuasivo, logica '(da xóyoc 'discorso'); cfr.
diffinire son loicali professioni, molti vocaboli da esso usati son loicali. b. segni
induzioni. muratori, 8-ii-276: sarebbe da desiderarsi che i maestri di tal arte
la sua festa. = deriv. da logicai. logicalménte (loicalménte)
alcuno mi dirà che quel sudore nasca da affanno, che quel tale sente nel
quando... l'occhiale ci fa da una gran lontananza legger quella scrittura,
tentato dev'essere arditamente nazionale e governato da princìpi logicamente rivoluzionari. landolfi, 2-124
logico. logicastro, sm. filosofo da strapazzo. ruscelli, xxvi-2-76: come
svilupparvi. = deriv. da logico, col sufi, peggior. -astro
'logicata ': modo, azione da logica, coglia. 'è una logicata
le sue solite logicate '. azione da imbecille, da vanesio. 'quante logicate
logicate '. azione da imbecille, da vanesio. 'quante logicate '.
voce di uso popol., deriv. da logica2. logicherìa, sf. letter
non piacci. = deriv. da logicai. logicismo, sm.
intellettuale », logicismo sia pure non da filosofo, ma da « moralista » in
sia pure non da filosofo, ma da « moralista » in senso superiore.
senso superiore. = deriv. da logica1. logicista, agg..
« mito » di sorel, giudicato da cervelli cartesianamente logicisti. = deriv.
cervelli cartesianamente logicisti. = deriv. da logicismo. logicistico, agg. (
2. struttura, ordine razionale risultante da un insieme di relazioni necessarie.
né una pagina si scrive se non da una singola mente, che sola compie
parti nell'unità. = deriv. da logico. logicizzaménto, sm. filos
dagli improvvidi logicizzamenti. = deriv. da logicizzare. logicizzante (part. pres
di categorie speculative. = denom. da logico. logicizzato (part. pass
iii-7: non si guardi la natura da lungi, come da un'alta torre,
guardi la natura da lungi, come da un'alta torre,... occupandoci
la necessità logica di passare col pensiero da una cosa all'altra. mamiani,
linguaggio comune: che rivela o deriva da ragionevolezza, assennatezza, prudenza. andrea
ragionevolezza, assennatezza, prudenza. andrea da barberino, iii-85: ancora aggiunse il famiglio
comune in francia, è opinione tenuta da uomini di sapere é d'ingegno anco
carducci, iii-24-190: la letteratura che da due secoli ha dato e dà le forme
prossima alla città ideale, una città da amare come torino.
l'odio dei folli contro i savi esplode da tutte le bocche. contro il savio
? * proprio della ragione ', da xóyo <; 'ragione '.
* proscenio ', deriv. da xóyog 'parola, discorso '.
= voce dotta, gr. xoytoptóg (da xoy ^ ofaai * computo, pondero
bilità a partita doppia, ideato da g. cerboni e adottato in italia
* computista ', agg. verb. da xoyfco (j. ai 'calcolo '
xoyicmxóg 'proprio del calcolo '(da xoyt ^ ofxai 'calcolo ').
è interessato. = denom. da logi [co]. loglièlla,
graminacee, perenne, cespitosa, caratterizzata da culmi lisci, foglie lunghe e strette
spighe mutiche; è coltivata come erba da foraggio e utilizzata nei giardini e nei
specie, che gli antichi agricoltori credettero provenire da un frumento degenerato. = dimin
cespitosa, annuale o biennale, caratterizzata da fusti sottili, eretti, foglie basali
loglio italico. = deriv. da loglio; cfr. emil. lòjesa '
, ii-200: il loglio nasce naturalmente da per sé nel principio deh'inverno tra 'l
come ammontinate tre over quattro granella ricoperte da un guscio assai malagevole da sgusciare.
granella ricoperte da un guscio assai malagevole da sgusciare. maturasi insieme con il grano
. ariosto, sai., 2-246: da le otto oncie per bocca a mezza
attendi a drusilla, che è terreno da siccare e che ama la tua pianta,
e che ama la tua pianta, ché da livia, che ama fabbrizio, non
faccia sbalordire e venir sonno. e da questi mali effetti del loglio abbiamo un
, il divino che si manifesta uscendo da sé e diventando autocoscienza individuale e sapere
, ecco la scienza... da ciò si deduce che la filosofia quaggiù
eleganza del discorso ', comp. da xóyo? 'parola 'e dal
monti, xii-1-220: non avranno quindi lode da noi quei * logodedali 'che dicessero
dotta, gr. xoyosidcppoia, comp. da xóyo? 'parola'e siàppoia 'flusso'
dotta, gr. xoyoypacpta, comp. da xóyo? 'discorso 'e
e veracemente avea descritto 1 diversi affetti da cui l'assemblea era stata agitata nella
attestazioni di antichi logografi lidi e greci da dionisio d'alicamasso. b.
, gr. xoyoypdtcpo?, comp. da xóyc? * discorso 'e dal
, ii-15-458: la trasformazione preparata già da due anni e visibile a tutti quelli che
appare nel modo più evidente, confessata da tutti. è la nuova maggioranza progressiva
xóyo? 4 proporzione 'e da logaritmo (v.); voce registr
dotta, gr. xoyofxaxéa, comp. da xóyo? discorso 'e 4 battaglia
gr. xóyo? 4 parola 'e da neuròsi (v.); voce
che cura le anomalie del linguaggio dipendenti da disturbi dell'attività psichica. =
attività psichica. = deriv. da logopedìa. logoplegìa, sf. medie
. = agg. verb. da logorare. logorabilità, sf.
logoramento. = deriv. da logoràbile. logoracuòri, agg.
tiro notturno e diurno, in modo da fiaccarne la resistenza. = deriv
la resistenza. = deriv. da logorare. logorante (part. pres
iii-559: il giappone, che ha da quattro anni una guerra da combattere vasta
, che ha da quattro anni una guerra da combattere vasta, logorante, costosa,
degli altri nuovi. baldi, 168: da l'armario tolse / la ciotola capace
casse, devon aspettare che si sfascino da sé, e perciò, attendono che le
ho anche bisogno di un paio di scarpe da estate che in città si logorano facilmente
che mai sperate, / discreto amico, da una vecchia musa / che le corde
un uso continuo e prolungato, in modo da causarne un precoce deterioramento (anche con
che le figure individue di dire vengano da forme che si rompano poi come quelle del-
poi come quelle del- l'artiglierie o da coni che si logrino, come quei delle
? g. gozzi, 5-29: da quella parte onde l'inchiostro scende / le
noi d'alcune possessioni traiamo, avremmo da poter pagar pur l'acqua che noi
verno dee logorare. s. bernardino da siena, 593: se noi duriamo
ai soldati... portassero seco panatica da logorare per otto giorni.
spendere; sperperare, dilapidare. guido da pisa, 1-171: questa gente era atta
, 4-31: non mi resta molto da campare, e gli anni che mi son
, a sforzi prolungati, in modo da comprometterne il vigore e la resistenza
faremo al soggetto del presente capitolo più da vicino. f. f.
logorava il suo animo. s. carlo da sezze, ii-223: menano una vita
indugio, fare / che il nemico da sé si logorasse. 9.
minimo guasto e disturbo, e anche da uno scherzo innocente può derivare alla vita
di grande animo, per potere quello da casa risparmiare, si dispose di gittarsi
a suo uso e consumo. paolo da certaldo, 271: quando comperi vino per
logorare o per rivendere, sempre domanda colui da cui tu il comperi, come usa
, c'aveva intero / quando partissi da le mondan fole, / era lograto,
. marini, 1- 324: da un lato verso terra osservò lungo e rilevato
. egli mi parea di essere liberato da una macine che mi stesse in sul capo
fodero. = nome d'agente da logorare. logoratura, sf.
deposito pastoso prodotto dall'usura della mola da arrotino. carena, 1-214:
virtù medicamentosa. = deriv. da logorare. logorìo, sm.
, intorno ai due ordini di studi da lui [de sanctis] coltivati, la
e la storia. = deriv. da logorare. logorìzia (logrìzia),
20-130: la prima cosa, mi hai da provedere di un paio di calzette e
voi fussi tutti santi a'piè logri da zoccoli. boterò, 157: vide i
, xxxiv-13: poco poco poi lungi da quello / vecchio, nel mare consumato e
: tal ruota è un operaio gagliardo da sopportar molta fatiga,... e
del logro. = deverb. da logorare. lógoro3, sm.
nella caccia col falcone; era costituito da un bastone che portava alle estremità ali
reddire al logoro. s. bernardino da siena, iv-114: i colombi salvatici
barocchismo e del romanticismo meneghino fosse ringorgata da tutta l'europa su l'italia. boine
gr. aóyo? * parola 'e da semeiotico (v.).
gr. aóyo? * parola 'e da sillabico (v.).
gr. aóyo? 'parola 'e da spasmo (v.).
si tenevano. = deriv. da logotachigrafìa-, cfr. fr. logotachygraphe.
gr. aóyo? * pensiero 'e da terapia (v.).
uffiziali incaricati dall'imperatore giustiniano di raccogliere da ogni classe d'uomini negli accampamenti una
di conti, cancelliere ', comp. da aóyo? * conto 'e
, gr. aoyóxpotro?, comp. da aóyo? * discorso 'e xpótto
dialetto). = deriv. da logudoro (regione che formava uno dei
inaffiamento di loia raccolto con lo strofinaccio da tutti gli spurghi poetici della letteratura a
dall'emil. lòia 4 sporcizia ', da lòi 4 lo glio,
grossi, i-269: dov'era da piatire, da loicare, e'v'ingrassava
: dov'era da piatire, da loicare, e'v'ingrassava.
v'ingrassava. = denom. da loica1 (v.).
voce dell'area settentr., deriv. da loio, forma dial. di loglio
voce dell'area settentr., deriv. da loio, forma dial. di
. xoifxixót; 'di peste '(da xoip. ó <; '
15: questa parola detta... da quel 'loiolino 'ganimede fece scattare
necessario l'espellerli. = deriv. da loiolista. loióso, agg.
caporiccio angelicato. = deriv. da loia1. lokanòsio, sm.
di lokao. = deriv. da lokao, col sufi. chim. -osio
= deriv. dal cinese lu kao, da lu 4 verde 'e kao 4 olio
sessualmente provocante. = deriv. da lolita; voce registr. dal migliorini.
fusse stata lolla. s. caterina da siena, 82: quella lolla pareva grano
emil. mod. novla), da lova 4 baccello '. lòlla2,
la lolla. = deriv. da lolla1) voce registr. dal d.
(dal medio oland. lollard, da lollen 4 mormorare, pregare, cantare a
delle lolligini, che per altro nome da noi toscani, con vocabolo più simile
ferro lomardo. = deriv. da lombardo, attraverso un assimilato lommardo (
alcune coltivate come piante ornamentali o piante da legname; altre per i semi,
legname; altre per i semi, da cui si estrae una sostanza gialla adatta a
di colore rosso. = deriv. da lomatia; voce registr. dal d.
forma di promontorio. ca'da mosto, i-114: questo capo verde è
forte lombaggine. palazzeschi, 3-18: tormentata da una lombaggine, camminava penosamente.
quadrupedi domestici, le quali sono accompagnate da dolore e difficoltà ne'movimenti di quella
segregar turine. = deriv. da lombo. lombalgìa, sf.
= voce dotta, comp. da lombo e algia (v.).
lombare sovrastante. = deriv. da lombale. lombarda1, sf.
; comprende gli editti dei re longobardi da rotari in poi e i capitolari dei
3. region. vento freddo che spira da settentrione verso lo sbocco delle vallate alpinedel
vallate alpinedel piemonte. = deriv. da lombardo. lombarda2 (dial. lompardà
= deriv. dallo spagn. lombarda, da bombarda 1 arma da fuoco ',
. lombarda, da bombarda 1 arma da fuoco ', per dissimilazione. lombardàggine
simili altre lombardagini. = deriv. da lombardo, col suff. -aggine, che
l'appellano. cantù, 495: da un giuggiolo, o come diciamo noi lombardamente
checchessia, per trasportarlo con maggiore celerità da un luogo ad un altro. riferiscesi più
così via via. = deriv. da lombardo, nel signif. mediev. di
letterario. = denom. da lombardo. lombardèlla, sf.
sui fianchi e becco carnicino giallastro circondato da una fascia bianca; ha una lunghezza
si stimano più tante lombardarie cortigiane spagnuole da napoli. = deriv. da
da napoli. = deriv. da lombardo. lombardésco, agg.
alquanto. = deriv. da lombardo. lombardésimo, sm. disus
, ove questo medesimo doricismo è impiegato da omero, d'impiegare altresì quel lombardésimo,
omero, d'impiegare altresì quel lombardésimo, da dante, per così dire, toscanizzato
, toscanizzato. = deriv. da lombardo (cfr. lombardismo).
compartimento stagno. = deriv. da lombardo. lombardista, sm.
di storia longobarda. = deriv. da lombardo. lombardistica, sf. studio
della lombardia. = deriv. da lombardista. lombardizzante, agg.
dei pochi abitanti di questi colli venuti da un'altra regione in età già matura.
e la glesia de roma. guido da pisa, 1-320: lo quinto barone fu
la scure prendi sù, lombardo, / da fiu- malbo e frassinoro.
volta a crociera costolonata (cioè sostenuta da archi diagonali o costoloni), che
d'uovo. redi, 16-ix-204: fu da prima sorpreso da uno ascesso, che
, 16-ix-204: fu da prima sorpreso da uno ascesso, che si aprì spontaneamente,
bicchierai, 194: un gentiluomo inglese da molto tempo si trovava soggetto a un
ottuso nella regione lombare sinistra, che da vari medici... fu stimato d'
vertebra lombare. = deriv. da lombare. lombartrite (lomboartrite),
le vertebre lombari. = comp. da lomb [o] e artrite (v
le vertebre lombari. = comp. da lomb [o] e artrosi (v
ultimo punto. = deriv. da lombo. lombatèllo, sm.
lombato e membruto. = deriv. da lombo. lombeggiare, tr. (
percuotere; ammaccare. = denom. da lombo', voce registr. dal tommaseo e
grandissimo dolore nei lombi e non poteva da per sé alzarsi. de sanctis, ii-13-453
a un tratto il torace è percorso da un moto di contrazione, i muscoli
vede spuntare ed arronci- gliarsi un codino da satiro. -per estens. tronco
la virtù informativa spiccata co 'l seme da * lombi del padre. monti, x-5-17
e re usciranno de'lombi tuoi. da castro, lxv-264: oggi,
buona speranza, che potrà esser per costa da 340 leghe, va la terra facendo
banca (in partic., quello da mille lire). pasolini, 3-62
baretti, 6-376: la linguaccia usata da que'cialtroni d'oggi non consiste se
plesso ipogastrico. = comp. da lombo e aortico (v.).
dell'addome. = comp. da lombo e ovarico (v.).
bare. = comp. da lombo e sacrale (v.).
= voce dotta, comp. da lombo e dal tema del gr.
disus. lombricale. = deriv. da lombrico. lombricale (ant. lombricale
in- terossei. = deriv. da lombrico. lombricare, intr. (
la beccaccia ». = denom. da lombrico. lombricàrio (lumbricàrio)
dotta, lat. scient. lumbricarius, da lombricus 4 lombrico '.
di camomilla. = deriv. da lombrico. lombrìcidi, sf.
= voce dotta, comp. da lombrico e dal lat. fórma
dicesi lombricato. = deriv. da lombrico. lombrico (ant.
pascono e tranghiottiscono. s. bernardino da siena, 92: avete voi mai
terra in toscana lombrichi, e sono da i moderni medici assai adoperati, cotti
il marito, pochi giorni erano, da un lombrìccio. tanara, 347: ficcando
giamboni, 27: gli altri albori da sé producono foglie e fiori e frutto
frutto; ma questo [l'uomo] da sé lendini e pidocchi e lombrichi.
malattie, i-36: lombrichi sono generati da flegma dolce, e non da collera
sono generati da flegma dolce, e non da collera né malinconia, né da sangue
non da collera né malinconia, né da sangue. crescenzi volgar., 5-14:
ma anco a'fanciulli nelli pericoli grandi causati da lumbrici, proporzionando il peso all'età
, i-305: niccolò albino, afflitto da crudelissimi dolori colici di ventre, si
3. per estens. disegno filiforme formato da linee curve: sottile spirale.
redi, 16-iii-221: negl'intestini del serpentello da due teste ritroyai de'lombrichetti bianchi e
è rotondo, della crassezza di una penna da scrivere, ed ordinariamente lungo sei in
[ascaris] lumbricoides, comp. da lumbricus 4 lombrico 'e dal suff.
. famiglia di oligocheti prosopori, costituita da forme che vivono esclusivamente in acqua dolce
= voce dotta, deriv. da lombrico, col suff. -osi, che
lombricóso, agg. ant. infestato da ascaridi. trattato delle mascalcie,
curare bestie lombricose. = deriv. da lombrico. lombrigite, sm. plur
a qualche zoofito. = deriv. da lombrico, col suff. miner. -ite
eruditismo e lombrosianismo. = deriv. da lombrosiano. lombrosiano, agg.
i-370: 4 lomento (lomentum) 'da wildenow e persoon si dice quel pericarpio
sapere lomperché. = comp. da lo1, dalla cons. m, con
famiglia di insetti ditteri, costituita da individui di piccole dimensioni, con
lunga come il corpo, coperta da scaglie o peli o compieta- mente
romano ingentilito dall'eleganza moderna, stilizzata da un sarto londinese. e. cecchi,
= voce dotta, lat. londiniensis, da londinium * londra '. londiniano
iii-77: il capitano della galeotta scoprì da lontano due londre, che navigavano alla
tre mode. = denom. da londra. londrésco, agg.
merciarie. = deriv. da londra. londrése, agg. e
londresi questa vittoria. = deriv. da londra. londrina, sf.
serchio ». = deriv. da londra-, cfr. calabr. lundrinu,
« londrineggia ». = denom. da londra. londrineggiare, intr. [
« londrineggia ». = denom. da londra. londriòta, agg. e
a westmester. = deriv. da londra. lònga, v. lunga
. io affronto le piccole vecchie camuffate da sfingi minacciose, e le domo. bonsanti
nella penultima guerra d'indipendenza ci venne da venezia. carducci, iii-16-10: dai
, lat. tardo longanìmis, comp. da longus 1 lungo, grande 'e
imitazione di cristo, i-4-1: non è da credere ad ogni parola o vero istinto
vero istinto naturale; ma ciascuna cosa è da essere pensata secondo iddio cautamente e longanima-
essere in vita eterna guiderdonato. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
con mantova né con altri, che da prencipi s'usasse mai tanta longanimità quanto
4. pazienza perseverante; sopportazione; ferma da quei polverii di luce ondeggianti qua e là
hanno sortito dalla qualità del clima e da natura un genio riflessivo che gli rende
1-317: il marchi può provarsi sin da adesso, e mandarmi le bozze impaginate
ai profilati di acciaio che, sostenuti da puntelli, reggono la volta di una
. longueraine (nel 1716), da riconnettersi a long 4 lungo '.
. organismo vivente); che è composto da persone e meccan. trave portante di
: se uno uomo avrà dinanzi da sua persona tre specchi, gli due di
in quantità. = deriv. da elongazione (v.), per aferesi
alle nazioni, che non han nulla da sperare fuori della vita terrestre. g.
tici nel capo, e da una migliore che se ne diedero sparta
. am brogio), da longaevus 4 longevo '(cfr. longevo
tolto il santo / sepulcro di iesù da man de gli empi. c. i
mortai vista / il sacro bosco, da profana scure / non tocco ancora, e
a decifrare con gli occhi / velati da secolo tanto / l'angusto quaderno ov'è
dotta, lat. longaevus, comp. da longus 4 lungo 'e aevum
= voce dotta, comp. da un deriv. del lat. longus
lat. longus 4 lungo 'e da collo1 (v.), come calco
# longicòrno, agg. caratterizzato da antenne molto lunghe (un insetto)
. = voce dotta, comp. da un deriv. del lat. longus
lat. longus 4 lungo 'e da corno1 (v.). longidiurno
= voce dotta, comp. da un deriv. del lat. longus
lat. longus 4 lungo 'e da diurno (v.). longilineità
longilìneo, agg. antrop. caratterizzato da un prevalente sviluppo della lunghezza degliarti rispetto
lunghezza degliarti rispetto a quella del tronco e da ridotta ampiezza toracica (un tipo fisico
, bianca ninfa lentigginosa e longilinea inseguita da un membruto e contraffatto satiro. piovene
. = voce dotta, comp. da un deriv. del lat. longus
lat. longus 4 lungo 'e da linea (v.), sul modello
= voce dotta, comp. da un deriv. del lat. longus
è propria delle razze boscimana e ottentotta da cui prende la denominazione di * grembiule
= voce dotta, comp. da un deriv. del lat. longus
. longus * lungo 'e da ninfa (v.). longininfismo
: la compagnia dei cinque / venuta da propinque e da longinque / s'è radunata
dei cinque / venuta da propinque e da longinque / s'è radunata a pisa.
voce dotta, lat. longinquitas -àtis, da longinqùus (cfr. longinquo).
, che è posto a notevole distanza da un luogo, da una persona, da
a notevole distanza da un luogo, da una persona, da un punto di
da un luogo, da una persona, da un punto di riferimento; lontano,
, distante (ed è talora seguito da un compì, di separazione introdotto dalla
, di separazione introdotto dalla prep. da o anche a). -per estens.
di firenze, 12-62: non solamente sarebbe da temere di quelle potenzie sono in italia
delle esterne e più longinque. niccolò da correggio, 1-210: va, che se
, non solo di italia ma longinqui da quella, con ammirazione cognosciuta e stimata
longique regioni. busenello, 89: da climi estrani e da longiqui liti,
busenello, 89: da climi estrani e da longiqui liti, / con gravi masse
glie n'dole / l'esser longinquo da sì terso sole / dov'ogni nube si
xliii-441: vado, e già ma'da te non partirommi: / non pensar,
2. che accade o si svolge lontano da un determinato luogo. machiavelli,
nelle propinque! -che è offerto da persone che abitano un paese lontano (
vinti. 3. che dura da molto tempo; lungo, continuo;
sì immenso tratto longiqui sieno i traduttori da virgilio, principe della poesia, imitator felice
suo santa greggia, / ch'era da ogni letizia longinqua. 6.
in cui i disseminuli vengono portati (da animali 0 dagli agenti atmosferici) a
dotta, lat. longinqùus, deriv. da longus 'lungo, lontano ',
= voce dotta, comp. da un deriv. dal lat. longus
. longus * lungo 'e da penna (v.).
compagni d'odisseo sul lido, / e da dieci anni lo atten- dean sul
= voce dotta, comp. da un deriv. del lat. longus
. longus * lungo 'e da remo (v.), come calco
caratterizzati dal muso di forma allungata e da una lunga sinfisi mandibolare. =
. = voce dotta, comp. da un deriv. del lat. longus
lat. longus 'lungo 'e da rostro (v.). longistilo
. = voce dotta, comp. da un deriv. del lat. longus
. longus * lungo 'e da stilo (v.). longità
gloria si ricievesse; ma non però da la reda reale desciese, ove in
. dal lat. parlato * longitànus, da longus 'distante '. longitarso
coleotteri della famiglia crisomelidi, caratterizzati da livree nere o bronzee, che si nutrono
al tipo longilineo. = deriv. da longitipo. longitipo, sm. antrop
. = voce dotta, comp. da un deriv. del lat. longus
lat. longus * lungo 'e da tipo (v.). longitudinale
forze contranitenti delle fibre longitudinali, che da alcuni son chiamate muscolo detrusore della vescica
. era formato, si può dire, da una sola strada longitudinale da cui si
dire, da una sola strada longitudinale da cui si dipartivano alcune brevi traverse che
]: le colonne d'aria nelle canne da organo fanno, suonando, vibrazioni longitudinali
o astronomica). = deriv. da longitudine-, cfr. fr. longitudinal (
espressa in gradi e in loro frazioni da o° a 360° nella direzione da oriente
frazioni da o° a 360° nella direzione da oriente a occidente, oppure da o°
direzione da oriente a occidente, oppure da o° a 1800 con segno positivo verso
semplice- mente longitudine): quella definita da un sistema di coordinate, che assume
espressa in gradi e in loro frazioni da o° a 360° in direzione est dal
stesso e quello fondamentale (o anche da un altro meridiano qualunque di cui sia
di cui sia nota la distanza angolare da quello fondamentale). -longitudine osservata:
essere per ragione: la longitudine pongono da oriente a occidente, e l'altitudine pongono
meridiani dei luoghi. e qui è da notare come della longitudine non abbiamo termine
osservando, c'indicherà la loro distanza da quella, la quale chiameremo longitudine delle
più occidentale delle canarie; più anticamente da alessandria d'egitto; ora gl'inglesi da
da alessandria d'egitto; ora gl'inglesi da greenwich, i francesi da parigi.
gl'inglesi da greenwich, i francesi da parigi. -astron. grado di
un immenso tratto di terra fu scoperto da un baleniere nell'oceano antartico...
galattica di un astro: quella definita da un sistema di coordinate che assume come
col piano dell'eclittica stessa in direzione da sud a nord. -longitudine del perielio
, con vertice nel sole, formato da due linee, di cui una è
, ii-13 (25): non sono da seguitare torme, né da ricevere li
non sono da seguitare torme, né da ricevere li ordinamenti di tutti i vecchi
canuto, e che sono lodati solamente da longitudine di vita; ma da coloro i
solamente da longitudine di vita; ma da coloro i quali hanno menato laudevole vita
, lat. longitùdo -inis ''lunghezza', da longus * lungo '; cfr.
quasi longhibarbi. = comp. da longo *, e barba (v.
. stigliani, 151: conquiso vien da 'conquisitus', prof- ferto longobardamente colla
tedeschi] affermavano, non era tale da rendere lieto ed allegro il cuore dell'
dell'italia meridionale. = deriv. da longobardo. longobardista, sm.
; lombarcfista. = deriv. da longobardo. longobardistico, agg.
diritto longobardo. = deriv. da longobardista. longobardo (letter.
secolo; che discende, che proviene da questo popolo. dante, par
. bandello, 1-23 (i-293): da questo ragionamento si travarcò a ragionar de
, o, secondo un'altra versione, da lang * lungo 'e batte *
si è la lamina, che è segnata da amendue le parti; e l'una
le altezze. = deriv. da longo1 (v.).
= voce dotta, lat. longurìus, da longus * lungo '. lonicèra (
nei boschi e nelle macchie, caratterizzati da ramificazioni molto lunghe; foglie opposte;
in luogo lontano, in lontananza; da lontano; a distanza.
campane con onde e volate di suoni / da la città su'poggi lontanamente verdi!
altra strada di un bianco latteo, orlata da pioppi, si allungava dritta lontanamente.
] conosce non dalli elementi, ma da dio infinito essa procedere; a cui s'
e gli arrabbiati 'o il * sampiero da bastelica 'o alcun altro dei drammi
lontananza, sf. l'essere lontano da qualcosa o da qualcuno (con
l'essere lontano da qualcosa o da qualcuno (con riferimento a persona);
, dopo aver cercata la sua ninfa da per tutto, egli [p. l
di una persona o la sua separazione da altre persone o da determinati luoghi.
la sua separazione da altre persone o da determinati luoghi. bandello, 1-41
la stravaganza donnesca che adotta le scarpe da visita per la montagna, contro la
soavi, voi tinnite a festa / da così strana e cupa lontananza. 3
con fissità. d'annunzio, 1-319: da quelle ardenti lontananze del cielo estivo,
ardenti lontananze del cielo estivo, e da quella vasta trepidazione delle acque emana un
... è sovente oppressa / da crudo amore e, piena di speranza,
vago e indefinito. - anche: da lontano; a grande distanza.
iii-206: le quali figure sono accompagnate da veduta di mare in lontananza. fiacchi,
si possono rilevare se la si contempla da eccessiva distanza. b. davanzali
soltanto servire. = deriv. da lontano. lontanare (ant.
questa, che qui si dispiega / da un principio, e sé da sé lontana
dispiega / da un principio, e sé da sé lontana? buti, 2-823:
quali il mio padre credeva, lontanandomi da te, spegnere, con più potenza
, che m'accecasti / nel lontanarmi da la donna mia. 2. intr
'item 'dice che, essendo luntanato da milano per venir qui circa io mia
strano, se desidero che vi luntaniate da me, là dove dovrei pregare il
loro approssimarsi e lontanarsi non possono essere da noi comprese. leopardi, 352:
è il cristianesimo. = denom. da lontano. lontanato (part.
fazio, vi-7-31: lontanato dal muro e da le fosse / si volse a me
me. l. giustinian, xxxix-i-204: da me col core luntanata stai. giusto
se tu rui? sanudo, iv-68: da poi... che fosseno partiti
poi... che fosseno partiti da chuchi, luntanadi dal dito loco 200 lige
dolgonsi tutto dì gli infelici amanti, se da i loro beni si veggono lontanati.
lontanata. -otto dicembre del 1869: data da mettere con quelle più nefaste del trionfante
più desiderate. = deriv. da lontano. lontanità, sf.
che 'l naturale. = deriv. da lontano. lontano (ant. luntano
posto a grande o notevole distanza da un punto di riferimento (espresso o
(espresso o sottinteso). giacomo da lentini, 21: troppo son dimorato /
, 1-369: che mai portò bestia da soma o nave / da * luoghi più
portò bestia da soma o nave / da * luoghi più famosi e più lontani
fu in lunigiana, paese non molto da questo lontano, uno monistero già di santità
vuol far carriera,... ha da misurare i favori coll'utile, tenersi
isolato. tasso, 2-2: or da le spelonche, ove lontano / dal
in questo vii secolo nostro, / lontano da la turba di quei tanti fi che
2. diviso, separato nello spazio da una persona o da un luogo caro
separato nello spazio da una persona o da un luogo caro. giacomo da lentini
o da un luogo caro. giacomo da lentini, 42: ben vi dovrite -infra
era fera pesanza / (tesser lontan da voi. guittone, 132-3: dolcezza
/ pensando che diviso e lontan sono / da quella ch'amo, ameraggio ed amai
ch'io aggio portata, / donna, da voi istandovi lontano, / grazza dir
ché 'n gioia m'è ritornata / da poi ch'io vi son fatto prosimano.
desperato -in vita obscura, / lontan da tua figura -e di tua vita. pallavicino
. -ant. provocato dalla lontananza da un luogo o da una persona cara
provocato dalla lontananza da un luogo o da una persona cara. monaldo da sofena
o da una persona cara. monaldo da sofena, xvii-194-37: se tormentoso in
poveri e logori segni topografici, ossa da cimitero. -sostant. tasso
lxiii-54: tant'è [l'uomo] da blasmare / quant'ha potensa / e
o è posto a una determinata distanza da un luogo, da una persona0 da
una determinata distanza da un luogo, da una persona0 da un punto di riferimento
da un luogo, da una persona0 da un punto di riferimento (ed è per
(ed è per lo più accompagnato da un complemento di misura, da un
accompagnato da un complemento di misura, da un avv. o da un'espressione indicante
misura, da un avv. o da un'espressione indicante la distanza).
detto luogo sopra una piccola montagnetta, da ogni parte lontano alquanto alle nostre strade
] son diposti, ciascuno è lontano da l'altro per trenta parti secondo l'
può trar con mano. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. per estens. che sembra provenire da una gran distanza; smorzato, attutito
la ragione, trovatasi un'isoletta segregata da un lontanis simo mare da
da un lontanis simo mare da tutte le altre parti del mondo,.
vagheggerà più fiso. -che colpisce da grande distanza. tasso, 12-3:
l'avenente. 9. separato da un lungo intervallo di tempo da un
separato da un lungo intervallo di tempo da un punto del passato o del futuro scelto
, 11-55: non era ancor molto lontan da l'orto, / ch'el [
tonde fallaci e per li scogli / scevro da morte con un picciol legno / non
mia sorella sono / lontani come morti da tanti anni, / come sepolti già
ultimo frutto della mia vita. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
antico, remoto; fatto o avvenuto da gran tempo; passato da molto tempo.
o avvenuto da gran tempo; passato da molto tempo. s. maffei,
divoti di questa signora, e fino da lontanissimi tempi del santo vescovo annone fu
. -che si riferisce a fatti avvenuti da grantempo (un ricordo). montale
io ho trovato un autore assai lontano da questi nostri tempi, che fu nel 1490
-ant. e letter. che dura da molto tempo; che si prolunga o
sua lontana parente, che abita con lei da tanti anni. -sostant. boccaccio
cor vago di virtù lontano. zanobi * da strata [s. gregorio magno
ch'eo non fui giammai. felice da massa marittima, 61: trovaron lisabetta,
e macra, / la sua cognata da colpe lontana. caro, 12-i-77: