. — anche: impresa (accompagnata da un motto o da una frase programmatica
impresa (accompagnata da un motto o da una frase programmatica). dante
, per divino miracolo cadde in roma da cielo uno scudo vermiglio, per la qual
banda d'argento per ischisa, e da ciascuno lato della banda avea uno fregio
, famosa insegna, / insegna usata da clorinda in guerra; / onde la
e scolpite negli stalli, m'avevano da principio incusso suggezione. -arald. insegna
. disegno allegorico per lo più accompagnato da un motto posto sul frontespizio di un libro
o d'altra natura), costituito da parole indicanti il nome dell'imprenditore o
attività esercitata (insegna denominativa) o da una figura { insegna emblematica) o
una figura { insegna emblematica) o da elementi grafici e figurativi insieme [insegna
la legge tutela l'uso esclusivo, da parte dell'imprenditore, dell'insegna che
strana insegna d'un mereiaio. girolamo da empoli, i-21: una grossa spezieria in
alloggian con me. -alloggiavano; ma da tre anni in qua, tutti vengono
insegna / en fare e 'n dir sia da sé assennato. iacopone, 88-121:
. petrarca, 80-23: di su da la gonfiata vela / vid'io le 'nsegne
impronta, immagine, figura. giacomo da lentini, 45: rinovellare mi voglio d'
portare per insegna la continenza, non ha da fare di sua casa un'osteria.
o due! machiavelli, 571: ingannati da quel nome della libertà, che costoro
vantar, non può vantare intatti / da man straniera i patrii auspici e i lari
di legiadro orgoglio portate insegna. antonio da ferrara, 73: costei porta la
una prerogativa; dimettersi. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-63: già con
vi rassegno le insegne del mio magistrato da voi ricevute. fortis, xxiii-467: se
à commesso qualche fallo amoroso, depone da per se stessa le insegne vernali e
: dichiararsi vinto, arrendersi; ritirarsi da un'impresa; venir meno a un
/ le 'nsegne cristianissime accompagna. bianco da siena, 170: della croce segui la
mio caldo voto udite. -servire da insegna: coprire, consapevolmente o no
[s. v.]: 'servire da insegna'. chi dà o è fatto
campo era... sotto le insegne da lungo tempo disciplinata. cacherano da bricherasio
insegne da lungo tempo disciplinata. cacherano da bricherasio, i-i-xxxi: furono trattenuti molto
anche al fìgur. s. caterina da siena, iv-14: aiutate a favoreggiare e
, ricevute tra piacenza e firenzuola lettere da roma, voltate subitamente le insegne,
de'nemici,... assaliti da sommo terrore, rivoltarono subito l'insegne.
; poiché dimostrasi che l'averla salvata da esser rapita al nemico è costato molto
insegnabile. = agg. verb. da insegnare. insegnale (insignale),
dei certamente. = comp. da in-con valore intensivo e segnale (v.
discipline a chi non le conosce, svolta da persona competente ed esperta (e il
di ritener delle cose udite. bartolomeo da s. c., 2-6-5: la
bruti, dei fabì e dei deci, da virgilio pennelleggiate? foscolo, xv-221:
quanta riverenza io vi tenga: né da voi cerco lodi ma insegnamenti. g.
personalità storica, o in quanto proveniente da una disciplina metaforicamente ipostatizzata; la stessa
/ volume: e for principio à da natura. francesco da barberino, ii-258:
for principio à da natura. francesco da barberino, ii-258: come le regule
, e rima e testura) si dovevano da noi collocar diffusamente nella nostra poetica.
e ognuno fuggiva dalla sua casa, come da un letamaio. tommaseo [s.
romite caverne. garibaldi, 3-167: usciamo da que- st'altro letamaio umano, un
imbrecciata ed altri simili letamai, e da per tutto le stesse delizie
limiti bisognava fissare alla caduta delle giovani da redimere perché si potesse sperare di redimerle
un letamaio. = deriv. da letame. letamaiòlo (letamaiuòlo),
spalando paglia. = deriv. da letame. letamare, tr.
. del bene, 2-376: chi ha da far un violaio, letamata e rivoltata
sterilita. = denom. da letame. letamato (part.
avantaggio, e che si sia arato da primavera. g. f. loredano,
ad ogni momento. = deriv. da letamare. letame (ant.
lettiera della stalla. cenne da la chitarra, vi-n-186 (6-12):
s'ingrassassono con letame. s. bernardino da siena, 106: anco talvolta,
un paio di poppe che parevan due ceston da letame. antonio da ferrara, 4
parevan due ceston da letame. antonio da ferrara, 4: quanto più m'avie
spesso bene stabbiata. al qual effetto è da notare che in quella città si adopera
-salma in decomposizione. bianco da siena, 51: quando sarà la spoglia
pieno. -voteròlloti in seno, / cestaccia da letame. foscolo, xiv-106: voi
e col capo toccherà li nuvoli, da sezzo come letame sarà dichinata. ricciardo
sezzo come letame sarà dichinata. ricciardo da cortona, 72: ongni cosa terrena
colui che v'ha levati i pidocchi da dosso e 'l letame di sotto?
. laetàmen, -inis (plinio), da laetàre * sporcare, ingrassare '.
, fermentando, producono calore in modo da favorire la germinazione dei semi e la
lettocaldo '. = deriv. da letame. letaminaménto, sm.
l'ombra che 'l frutto, non è da curar del loro cavamento o letaminamento
coll'opportuno letaminamento. = deriv. da letaminare. letaminare, tr. (
. laetaminàre (nell'895), da laetàmen -inis 'concime '.
uccelliere. = nome d'azione da letaminare. letaminazióne, sf.
del guano. = deriv. da letaminare. letaminóso, agg.
venire. = deriv. da letame.; cfr. tramater [s
: « * leta- minoso 'differisce da * letamato '. la crusca li fece
, lat. letàre * uccidere ', da lètum * morte '. letare2,
= voce dotta, lat. laetàre, da laetus * pingue, fertile '.
gli fa giacere. = deriv. da letargo. letargia (ant.
e prolungato, spesso invincibile, accompagnato da completa assenza di sensibilità e da rilassamento
accompagnato da completa assenza di sensibilità e da rilassamento muscolare; può essere causato da
da rilassamento muscolare; può essere causato da isterismo, da tripanosomiasi, da encefalite
; può essere causato da isterismo, da tripanosomiasi, da encefalite, da ipnotismo
causato da isterismo, da tripanosomiasi, da encefalite, da ipnotismo. -letargia d'africa
, da tripanosomiasi, da encefalite, da ipnotismo. -letargia d'africa: tripanosomiasi
dietro del capo. s. bernardino da siena, 101: colui che non pensa
sopimento profondo e contro natura, accompagnato da una considerabile diminuzione di sentimento e di
diminuzione di sentimento e di movimento volontario, da delirio, da dimenticanza e da una
di movimento volontario, da delirio, da dimenticanza e da una piccola febbre continua.
, da delirio, da dimenticanza e da una piccola febbre continua. panzini,
, ii-853: ma qual mezzo di sortire da questa letargia che mi tormenta, se
m. -ci). affetto da letargia (una persona). mattioli
come tramortiti. il che non è da temere, svegliandoli e non lasciandoli dormire,
li litargici. castelvetro, 4-318: sonno da ebbro o da letargico attribuito ad ulisse
castelvetro, 4-318: sonno da ebbro o da letargico attribuito ad ulisse. c.
presenta come effetto di letargo; caratterizzato da letargo. -encefalite letargica: letargia (
grado d'intensità, si rimane sorpresi da sonno letargico, al quale se l'individuo
apoplessia e muore. arici, ii-376: da sonno letargico / siccome tornando, /
uno stato quasi letargico, interrotto tuttavia da certe crisi di smania delirante. moravia
. di letargico divenire svegliato, passando da un maggior calore atmosferico ad un minore,
e di svegliato farsi letargico, faccendo passaggio da un calore atmosferico meno intenso ad uno
sm. ant. letargo. dino da firenze [tommaseo]: vegezio, nel
e di incoscienza, causato nell'uomo da certe malattie; letargia, coma.
il tempo largo / che siate offesi da una radice / di mortale e pestifero letargo
con gravissimo sonno e oblivione e perciò da lete fiume, che oblivion significa, si
. convertitasi in un letargo, accompagnato da febbre maligna, in pochi giorni gli
di sonno o di letargo, / da quell'atto confuso e vergognoso, / il
cadavero. giannone, 1-i-421: oppresso da grave letargo per tre giorni continui, nel
, più o meno duraturo, accompagnato da notevole diminuzione della temperatura corporea, dal
estivo o estivazione), in modo da superare periodi sfavorevoli per condizioni climatiche,
odori crescenti / attossicavan l'aria, ma da quel gran letargo / vegetale un respiro
letargo': cioè maggiore dimenticagione. antonio da ferrara, 32: ma s'tu
v'annunzio che voi siete offesi / da un grave e mortifero letargo, / ché
stultizza. cicognani, 9-158: conduceva da anni la vita dell'essere neutro:
: la nostra agitazione rimane lungamente sedata da questo tranquillo letargo dei sensi.
mia. chiari, 17: presi da un capogirlo, se starsi in piè non
lo stordimento e 'l sonno. / scossi da quel letargo, tosto che alcun gli
note salivano familiari a riscaldare la stanza da quindici anni in attesa, ed ho
invito o dimostrazione. pisani, 122: da un prolisso letargo, / che al
italia, e i torbid'occhi / offesi da mortifero letargo / al vivo lume spalancò
bandello, 2-24 (i-902): ammorbato da questo letargo ed ebro di questo pestifero
/ ne'letarghi del senso, hai da finire. / tu, ch'eterno ti
/ negli studi o nell'armi, hai da morire. leti, 4-439: d'
. de marchi, ii-273: usciva da un apparente letargo di cinismo. 8
le cose, / vinto egli pur da la stanchezza, in lete / sopì le
dotta, lat. lèthe, gr. da xvjlbj * oblìo '. letènta
l'onda letea su di un petto infiammato da venere, né le feconde pianure dell'
sua navicola. = deriv. da lete. letifero, agg.
veleno... ha dato tanto da scrivere e da pensare. cesarotti, i-vii-
. ha dato tanto da scrivere e da pensare. cesarotti, i-vii- 115:
. la morte pareva occupare il luogo da tempo c. e. gadda,
. letìfer 1 mortifero ', comp. da lètum * morte 'e dal
nacci essere tanto e mentecatti e immondi da inghiottirsi come spiritoso e gentile un discorsaccio
, onde tu sarai letificato. bianco da siena, 2-99: amor,..
misera che non sia stata letificata un istante da un baleno di fugace felicità. albertazzi
et or nebulare, secundo li effecti da la meditazione. aretino, iv-4-50:
dotta, lat. laetificàre, comp. da laetus 1 lieto * e dal sufi
dolci colli in una fertile pianura letificata da un bel fiume. letificatóre,
convito. = nome d'agente da letificare. letifìcazióne, sf.
religiosa. = nome d'azione da letificare. letifico, agg.
del profumo. baldini, 6-234: da freddo che sudavo, una letifica vampa m'
che porta gioia ', comp. da laetus 4 lieto 'e dal sufi,
pace che prova chi è libero da dolori, preoccupazioni, affanni, o
guerra. iacopone, 3-25: si da li sensi tollime li mei delettamente, /
uscire gli volesse. s. bernardino da siena, 250: tanta era la letizia
dio con propria bocca gl'interdisse, / da la letizia al pianto face un tomo
letizia che trascende ogne dolzore. felice da massa marittima, 58: l'angel
però si debba festa partu- rire / da l'anime viventi, prima morte. tasso
illuminano di letizia. saba, 58: da quanto gli orecchi odono e dalla /
festa, giubilo, tripudio. bartolomeo da s. c., 20-1-11: i
fu alla reina ginevra, * esser baciata da cotanto amante ', quanto era lencellotto
abbondanza del- l'acque, sottrassono loro da ogni letizia che fosse in cantare o
di prenderle per mio cominciamento. guido da pisa, 1-122: fe'un lungo
bevette lo veneno. s. caterina da siena, vi-26: priegovi...
letizia e allegrezza. -essere preso da letizia: provare un'intima gioia.
litizia ferne, / ché liber fuor da lui e da suo gente. ariosto,
/ ché liber fuor da lui e da suo gente. ariosto, 38-8: di
: piangete el dolce e 'l bel tempo da poi / eh'amor nostra letizia in
il dolore occupa, così le miserie da soppravegnente letizia sono terminate. s. bernardino
letizia sono terminate. s. bernardino da siena, 742: doppo una grande letizia
= voce dotta, lat. laetitìa, da laetus 'lieto '. letiziarne
queste nostre alpi si sente / letiziar da fantasie divine. de sanctis, 11-260:
dei mortali. = denom. da letizia. letiziato (part. pass
e di luce, nod potè trattenersi da esclamare: - sole divino!
ogne bene letizio. = deriv. da letizia. letiziosaménte, avv.
e la forza. = deriv. da letizia. léto1, agg.
dalla via. = deverb. da letare2. léto2,
cocciuto; scontroso. francesco da barberino, ii-186: disdegna il folle;
ch'ha presa una via. bianco da siena, 70: per te, dolcissima
gioia vengo meno. s. bernardino da siena, 381: o, io ho
schizzinoso, ritroso. 5. bernardino da siena, 983: ogni loro bel tempo
. -sostant. 5. bernardino da siena, 416: molti letrosi, che
« m'ha detto che tra poco ripassi da lui a pigliare la brutta copia,
-lettera capitolare: maiuscola ornata che serve da iniziale ai singoli capitoli in manoscritti o
sei le lettere che 'ncise / quel da le chiavi a me sovra le tempie.
per tutto di lettere nere. luporo da lucca, vi-n-239 (1-6): e'
che noè,... pare da conchiudere che, avendo egli arrecato in
cosa significata, come il sole è significato da la figura del cerchio e la luna
la figura del cerchio e la luna da quella del mezzo cerchio. idem,
gli altri obelisci che sono stati drizzati da sisto quinto, il primo, ch'è
le lettere dànno alle voci, è da sapere che tanto maggiore gravità rendono le
, essere sette, ed essere state chiamate da alcuni lettere naturali. p. f
non dé aver potuto mutare ». andrea da barberino, ii-127: scrivete a marmondino
sono in prigione; ed io lo soscriverrò da piè di mia propria mano: egli
minore e più rozza lettera, ma da mano antica. carducci, iii-10-360: condotto
stampateli il pittore di barche fatto venire da comacchio. -lettere grandi, cubitali
. -lettere grandi, cubitali, da speziali, di scatola: caratteri molto
. b. corsini, 16-72: lettere da barattolo e da scatola, / che
corsini, 16-72: lettere da barattolo e da scatola, / che dicevan: tiberio
6-16: questi si trova scritto a lettere da speziali, per non dir cubitali,
straordinaria con queste parole stampate a lettere da speziale in sul frontespizio. 4 vox populi
cosuccie. citolini, 400: far lettere da stampa: ma di questo ne la
esaurito un primo alfabeto, si riprendeva da capo adoperando i caratteri capovolti).
è finito finitissimo in tutte le lettere da capo a piede. d'alberti,
, che essi pur legger chiamano, da altro che da lettere non sia detto.
pur legger chiamano, da altro che da lettere non sia detto. g. b
greci caratteri sostituire sette lettere latine, da lui dette gregoriane, cioè abcdefgle quali
convenzionalmente, cioè con l'asta formata da due filetti, tratteggiata con tratti paralleli
morali e religiose), quale risulta da un'interpretazione letterale o, comunque,
un'interpretazione letterale o, comunque, da un'interpretazione compiuta secondo criteri e tecniche
a ricever ogni concetto molto diverso ancora da quello ch'è proprio della lettera,
profonda, raffinata; l'attività svolta da chi si applica alle discipline umanistiche e
caggion ch'ai nostro mal c'invita / da le litere viene e solamente / per
di pregio. giordani, vii-13: trasportare da una ad altra favella le opere eccellenti
, iii-733: don gian matteo faetani da rimini, monaco di monte oliveto,
d'azienda... è formato da persone di lettere. ang. contarmi
. giustino volgar., 307: da quel tempo innanzi niuno imparasse lettera greca né
: tutte queste singulari grazie gli procedeva da un fermo e costante abito che aveva
. -ant. studio. iacopo da cessole volgar., 1-6: l'ozio
, / a dir caosa -che non è da omettre. boccaccio, 1-vi-384: vuoisi
atentassero di edificare. s. bernardino da siena, 114: o non vedete voi
né messo più, né litera / da ti meschino non posso avere. boiardo,
per certi quattrinelli, / c'ho da aver da zurigo. manzoni, pr.
quattrinelli, / c'ho da aver da zurigo. manzoni, pr. sp.
, / e diss'a tre, da vostra parte, a dio. berni,
a parte: che si spedisce separatamente da altre. instruzione a'cancellieri, 23
a parte', lettera che si manda da sé, non con le altre carte,
la lettera detta fosse tutta comunicabile e da muovere, la mandai a detto cardinale
: fatto comparire una finta lettera scritta da un galeotto, che gli dava avviso della
fratelli, ottenne con sì plausibile pretesto da sua eccellenza la permissione d'allontanarsi dall'
. -lettera di mio: spedita da me. fagiuoli, 1-5-158: -sapete
e perché, impetrò lettere di raccomandamento da sua parte al vicario ch'era in palestina
in vista. silone, 8-33: da quel momento la lettera di raccomandazione -l'
-lettera di voi: scritta e spedita da voi. berni, 2-27: e'
. -lettera particolare o privata: scritta da privati cittadini; priva di carattere ufficiale
ha dato parte d'essere stato fatto da sua maestà del consiglio segreto. relazioni degli
1-2-81: prima di cavar s. paolo da efeso,... io v'
raccontate, ma che egli medesimo scrive da sé, fatte a partire in efeso,
delle sue divine lettere. -carta da lettere: v. carta, n.
la vergine scrisse a'messinesi, reliquia da essi tenuta preziosissima e con grandissima divozione
riguardanti argomenti di interesse generale, provenienti da ogni categoria di lettori, che vengono
accompagnate, per lo più, da un breve commento redazionale. e.
torquato tasso non sono le più belle da cicerone in qua? carducci, ii-14-
adori... commettendo loro che da lui ricevessono lettere bollate, che non
quello. carducci, iii-8-132: ritornava da roma con lettere apostoliche, le quali ingiungevano
lettera di addebitamelo: comunicazione, trasmessa da un correntista all'altro, della registrazione
così feci. cacciata della guardia spagnuola da siena [rezasco], 490: non
... secondo quest'ordine; da che ne seguiva che questo cingolo dato a
di noi e del nostro capitolo, riprendere da noi la detta terra, e pagarci
di fideiussione rilasciato (per lo più da una banca o da un assicuratore)
(per lo più da una banca o da un assicuratore) al capitano di una
assicuratore) al capitano di una nave da trasporto, nel caso di avaria comune
di borsa: la * richiesta 'da parte del venditore di un valore.
], 3-13: è ben cosa da ridersene... che fosse concluso che
si riconoscono per cittadini quelli che nacquero da padre cittadino o che ricevettero dal sovrano
4-328: in vano vi si sono da poco in qua apposti i freni d'
non è validamente fatta, se non che da una nave provveduta di lettere di marca
sospetto di fuga, che si fosse da alcuno ottenuto contro del debitore, né
-lettera pubblica o magistrale: quella scritta da un pubblico magistrato nell'esercizio dei suoi
1-58: vedesi che pare loro avere da fare assai,... come voi
i. pitti, 3-108: ricevette da quella maestà lettere testimoniali della sua
dell'antica fiamma. s. bernardino da siena, 11-66: a littera, in
, stando alla lettera; ma fino da antico se ne fece un uso figurato
lettere di fuoco, di scatola, da barattoli o da speziali: esprimersi con
, di scatola, da barattoli o da speziali: esprimersi con tutta franchezza,
di scatole, che vanno accattando e trovano da lavorare e non vogliono; si vorria
-ecco, e a lettere / da speziali. allegri [tommaseo]:
1-45: non chiederci la parola che squadri da ogni lato / l'animo nostro informe
a lei bastò imparar di lettere tanto da decifrare la gazzetta e le preghiere.
diede alla mercatanzia. bembo, 10-v-366: da voi stesso conoscete quanto sia giovevole e
regole e disposizioni di legge, facili da lasciar lettera morta in quelle circostanze di
delle lingue classiche). guidotto da bologna, 1-43: conviene in prima vedere
genti per lettera chiamate costituzioni. bartolomeo da s. c., 4: le
: avea data parola per lettere al papa da seguire l'impresa a guerra finita.
quando si scambiarà per lettere la pecunia da luogo a luogo. nievo, 650:
secondo lo statuto sociale, si riteneva già da un pezzo scaduto dalla carica; chi
scaduto dalla carica; chi, dimesso anche da socio per non aver più pagato.
: favorire gli studi umanistici, comportarsi da mecenate. alfieri, iii-1-117: il
qui i giornali, non avendo altro da tirar fuori, parlano di voler risanare
e vivi. aretino, 20-52: parola da scrivere a lettere di oro. v
ero a quest'ora venuto in lettera da voi. 20. prov.
il primo a domandare quel che avesse da la corte. rispose: non altro
allora di mio capo un certo letteróne da scriverle il giorno dopo. pratesi,
roste e carte, / dove con letteracce da speziali / si vede scritto: queste
mandare una scelta di letterucole moderne fatta da quel napoletanesco imbecille che fu il melga
che voi abbiate tanto vento in corpo da poter anche fare in casa vostra i
cavalier del tosone. = deriv. da lettera, col suff. spreg. -aggine
testo religioso). francesco da barberino, i-299: di questo e d'
a quelle intelligenze celestiali. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
letterale del titolo, nonché quelle che dipendono da falsità della propria firma, da difetto
dipendono da falsità della propria firma, da difetto di capacità o di rappresentanza al
versione letteralissima del 1 capitolo di giustino da me rifattale. b. croce, iv-12-283
: quando nel primo giovinile stato / da dio e da natura fui condotto, /
primo giovinile stato / da dio e da natura fui condotto, / volsi la
comune, e facile ad essere intesa da tutti. ojetti, ii-77: temo che
. in partic.: che è costituito da suoni vocalici e consonantici (un idioma
e consonantici (un idioma) o da segni alfabetici (un tipo di scrittura
nella quale alcuni numeri sono rappresentati da lettere (e si distingue dal calcolo numerico
voce dotta, lat. tardo litteràlis (da littèra 'lettera'); cfr. fr
ecc.). = deriv. da letterale; cfr. fr. littéralité e
: veduto ora questo testo litteralmente, è da vedere ora l'allegoria. s.
ora l'allegoria. s. caterina da siena, 259: tanto sonno tenebrosi
la preallegata, ma bensì quella che venne da noi espressa nella tavola sovrascritta: 'le
la descrizione dell'ippopotamo quasi litteralmente copiata da ser brunetto. da ponte, 339:
quasi litteralmente copiata da ser brunetto. da ponte, 339: io aveva fatto tradurre
ripetei letteralmente la narrazione che aveva ascoltata da eugenio. lucini, 4-223: la
che voleva. = deriv. da lettera. letterariaménte, avv.
la letterarietà. = deriv. da letterario. letteràrio (ant.
carducci, ii-10-283: il municipio desidera da me un parrere sul valore letterario di
qualche curiosità letteraria, ella ne sarà da me avvisata. buonafede, i-129:
letterarie e le romanzesche le più volte da un nulla sorgono e svaporano in nulla.
dicono che, oppresso l'egitto da diluvi, da terremoti, da invasioni
che, oppresso l'egitto da diluvi, da terremoti, da invasioni e da
l'egitto da diluvi, da terremoti, da invasioni e da altre calamità,
da terremoti, da invasioni e da altre calamità, quei letterari monumenti furono rove
più belle opere anticamente dipinte o scolpite da quelli della mia terra, la prima volta
). gravina, 130: sin da principio, in tempo della romana repubblica
e scritta in modo che sia intesa da tutta una nazione. capuana, 15-82
il rendere così fedelmente il colorito locale da lottare coll'evidenza della realtà. g.
. carducci, ii-4-147: ballata fatta da poeta letterario sur un avvenimento privato che
condannano questo o quel personaggio. -composto da letterati. redi [tommaseo]:
). gioberti, 1-ii-69: sono da scusare, se ci vollero più anni
nelle piazze, e simili, vengono da istituzioni sociali che regolano le condizioni del lavoro
si ottiene comodamente il trasporto della moneta da un luogo, nel quale si abbia
la vulneraria..., la letteraria da un vasto numero di bellissimi libri ornati
rendere letterario. = denom. da letterario-, cfr. ingl. to literalize
letteratàio, sm. spreg. letterato da strapazzo.
san pietro. = deriv. da letterato1. letteratame, sm.
non è affatto poetico. = da letterato *, col suff. collettivo e
letterataménte (literataménte), avv. da letterato; forbitamente, elegantemente; con
aveva nel latino aureo senso buono, da uomo ornato di lettere. ora non
mi odiava. = deriv. da letterato1. letteratésco, agg.
e ai letterati; che è formato da letterati (e il termine ha,
titolo burlone. = deriv. da letterato1. letteratèssa, sf.
italiane. = deriv. da letterato1. letterato1 (ant. lettarato
donne, la lettera se la fece distendere da don ferrante, di cui, per
, 2-96: le buone lettere so'nate da un bono naturale; e perché si
. forteguerri, 205: prete boldrino da pistoia, sacerdote non leterato, ma pratico
... erano allora chiamati i diversi da i chierici, o vogliam dire,
litterati poete queste cose trattavano. felice da massa marittima, xliii-282: iesù benigno
... io mi sento così male da tornarmene a letto. nievo, io77:
(femm. -a). bartolomeo da s. c., 11-10-9: sappiano
di molto e di esser maestro. benvenuto da imola volgar., i-159: anticamente
15-41: i letterati non son diversi da i trafficanti. molti s'appigliano al
. stuparich, 5-42: non voglia da me un giudizio. non sono una
vedi con quanto poco giudizio sono letti da voi altri infelici critici gli scrittori, che
: credo sicuramente che gli uffizi fatti da vostra signoria illustrissima co 'l serenissimo signor
la morte. pallavicino, 1-424: da questo accoppiamento in me della vita tutta letterata
elementi e di caratteri dotti, tali da rivelare la cultura e la dottrina dell'autore
boema e nella polacca, lingue letterate da secoli. carducci, iii-9-135: in
una bella erudizione / e un pensier da litterati nuovo / circa all'origin qui
litterate, per imo venerabile frate tommaso da siena. 7. ant.
sono ad una torre che lor si mostrava da lato sopra aspre rocce posta, bella
e si potrebbero stampare, sendomi chiesti da tutte le scole e librari e letterati
39: il vanesio e il letteratello da pochi cuiussi si duole col terzo e col
. alfieri, 9-67: fuggiam, fuggiam da un re filosofante, / rimpannunciante alcun
xv-147: il bel giovine! che da trent'anni e più fa il decano de'
capacità letteraria che non possiede; letterato da strapazzo. soffici, ii-289:
2. per estens. tipico di letterati da strapazzo. bocchelli, 2-xxii-34: le
, letteratòide. = deriv. da letteratox, col suff. -oide, dal
letteratume contemporaneo. = deriv. da letterato1, col suff. collettivo e spreg
muratori, 5-i-40: essendosi... da leon x sommo pontefice risvegliato l'amor
letteratura di corte. foscolo, viii-38: da che la letteratura s'è fatta arte
e divertito. vittorini, 5-278: da noi non c'è più nessuno che
adoperi il proprio ingegno per produrre materiale da costruzione: mattoni, calcina, cemento
. albertano volgar., ii-106: da pazzo è, e non convenevole a letterato
quella di colui il quale, dotato da dio di sì gran doni, come
.. la letteratura ebrea brevemente parlava da adamo infino ad anticristo. marsilio da
da adamo infino ad anticristo. marsilio da padova volgar., i-1-8: per
letteraturàio, sm. letter. letterato da strapazzo. carducci, ii-4-19
avremmo un giornale. = deriv. da letteratura, col suff. -aio, proprio
le anche. = deriv. da letteratura, col suff. -ite, che
vega ». = deriv. da letteraturizzare. letteraturizzare, tr.
raturizzata. = denom. da letteratura. letteraturografìa, sf.
la penna in mano se non da loro e in grazia loro.
= formazione dotta, comp. da letteratura e dal tema del gr
spazio restava libero, tramezzato alla meglio da una barricata di assi letterecce.
assi letterecce. = deriv. da letto, sul modello di villereccio, spendereccio
in tempo. = denom. da lettera. letterescaménte, avv.
conforme alle regole letterarie; con ricercatezza da letterato; forbitamente, elegantemente.
da'borghi per trovar un vaso da scaricarvis'il ventre; ma lo volse dire
, cap. 146, consiglia ad astenersi da questo lettericidio praticato per lo più con
lettericidio praticato per lo più con affettazione da taluni. = comp. da
da taluni. = comp. da lettera e da uno dei temi del lat
= comp. da lettera e da uno dei temi del lat. caedère
, 20-170: fatti scrivere una letterina da qualcuno che tu te ne possa fidare
: don alessandro m'ha scritto un letterino da quel solito briccone che è. rovani
, in leoni. = deriv. da lettera. letterista, sm.
e cartelloni pubblicitari. = deriv. da lettera; nel signif. del n.
di scrivere. = comp. da lettera e mania (v.).
le novità della conversazione] essere compensate da una letterùccia alla settimana, letta da
da una letterùccia alla settimana, letta da me sì con molto gusto, ma scritta
con molto gusto, ma scritta forse da lei con troppo incomodo? fagiuoli, v-32
quel primo, perché io mi reputo da lui queste letteruzze che io so. aretino
un elefante. = deriv. da lettera, col suff. collettivo e spreg
/ di tal altra, che fa da letteruta, / e fra libri si vuole
/ e attendi al modo di trarti da fame. = deriv. da
da fame. = deriv. da letterato, con cambio di suffisso per intenzione
, divano. - anche: camera da letto. capitoli della compagnia dei
e faceva lettiere e ruote e gioghi da buoi. storia dei santi barlaam e
3. disus. portantina, sorretta da servi o da animali, per il
disus. portantina, sorretta da servi o da animali, per il trasporto di persone
zootecn. giaciglio soffice e igienico composto da materiale assorbente (paglia, foglie,
torba, o materie commestibili in modo da offrire agli animali un supplemento alla razione)
e assorbire parte della deiezione in modo da favorire la formazione del letame.
favorire la formazione del letame. dino da firenze [tommaseo]: la lettiera dov'
aere. 6. piano ricoperto da uno strato di paglia o di foglie
di foglie per collocarvi frutta o verdura da conservare. jahier, 92: si
si pone la paglia per gli animali da tiro. cassieri, 19: percorsa
ai piaceri amorosi. portatili, coperte da ogni parte di veli. baldi, 4-2-149
ben contenta, stralunando gli lettighetta da braccio a urbino. m. ricci,
e'suoi discepoli. testamento di beatrice da capraia, v-403-26: a lo spedale da
da capraia, v-403-26: a lo spedale da trespiano ke ssi ne debiano comperare letta
occorrendo, si possono accostare in modo da formare un letto a due piazze.
una parte della stanza, spesso separata da un arco, da un architrave,
stanza, spesso separata da un arco, da un architrave, o da una balaustra
arco, da un architrave, o da una balaustra, circondato da tende e
, o da una balaustra, circondato da tende e cortinaggi sorretti da quattro colonne
, circondato da tende e cortinaggi sorretti da quattro colonne. carena, 2-163:
= formazione scherz., comp. da letto1 e da un deriv.
scherz., comp. da letto1 e da un deriv. dal lat.
litiga), sf. letto portatile sormontato da un baldacchino, su cui ci si
provvisto di materassi e cuscini e ricoperto da un tettuccio da cui pendevano tende,
e cuscini e ricoperto da un tettuccio da cui pendevano tende, era trasportato sulle
pendevano tende, era trasportato sulle spalle da appositi schiavi) e fu impiegato in
secolo xviii, per lo più trainato da due cavalli o due muli,
posteriori (e il tipo ancora trasportato da uomini era chiamato più comunemente bussola o
trasporto di malati o feriti, formato da due stanghe di metallo o di legno
de gama, 131: quando va da un luogo all'altro, si fa portare
si fa portare in lettica a collo da i più nobili. p. del rosso
2. per simil. ant. carro da trasporto senza ruote, trainato da buoi
carro da trasporto senza ruote, trainato da buoi; treggia. soderini, iii-110
portato. 4. locuz. razza da portar lettighe: persone spregevoli, adatte
moneti, 282: ma certa razza da portar lettighe col torchio spremerà l'altrui
. lectìca 'lettiga, portantina ', da lectus * letto '; cfr.
= voce dotta, lat. lecticarius, da lectìca 'lettiga '. lettighière (
il lettighiero che mi aveva condotto qui da firenze, avendo trovato da fare un
condotto qui da firenze, avendo trovato da fare un nolo per roma, mi ha
a voi molt'onoranda lettighiera / bestia da donne gravide e pievani, / mandiam
mandiam salute. = deriv. da lettiga; cfr. lat. lecticarius,
alle bestie. = deriv. da letto1 con sufi, collettivi -ime, o
officiali a far sacrifici, e allora da prima in roma furono fatti i lettisterni e
offerto agli dei ', comp. da lectus 1 letto 'e da un deriv
comp. da lectus 1 letto 'e da un deriv. da sternère * stendere
1 letto 'e da un deriv. da sternère * stendere '.
anche f. lètta). mobile costituito da una
modo da formare una superficie senza interruzione, su cui
posto. -letto a sedere o da riposo: divano, sofà, poltrona
lasciami stare, / gettossi sopra un letto da riposo. pirandello, ii-1-100: lei
può aprire e chiudere; è formato da due cavalletti ripiegabili, uniti da due
formato da due cavalletti ripiegabili, uniti da due aste di legno o di metallo,
di soprappiù dell'uso giornaliero, e da servirsene in caso di straordinario bisogno.
letti, passimamente nelle indie, sospendendogli da terra un debito spazio, attaccandogli con
-poltrona-letto: v. poltrona. -stanza da letto: v. stanza. -testa
estremità inferiori della persona. -panni da letto: l'insieme della biancheria e
dell'ap- pestato, e particolarmente panni da letto e di dosso, e si
voglie infiammate. -trabiccolo da letto: scaldaletto. carena, 2-168
. carena, 2-168: 'trabiccolo da letto ': arnese... acconcio
stretta del letto: spazio della stanza da letto posto fra il letto e il muro
dice 'stretta ', sustantivo, vocabolo da cui l'orecchio italiano non sarà per
per rifuggire. -medie. -letto da trazione: letto usato in ortopedia,
l'ira delli dei, si celebravano da loro insieme radunati i banchetti ne'tempi
: 'letto triclinare 'o 'da tavola ', arnese sul quale i greci
-letto di giustizia: trono sormontato da un baldacchino, sul quale sedeva il
caso di vedovanza o di divorzio, da un matrimonio successivo. grimani
consanguineo: matrimonio contratto fra persone legate da vincoli di consanguineità o di affinità.
lo sposo nel letto della croce. ricciardo da cortona, 97: voglio che sempre
in una stufa secca. s. bernardino da siena, 762: io so che
paglia che agli * sfollati 'fecero da saccone sui letti di tufo dove, venticinque
bello / d'allora. -cristiani da letto: quei pagani che, essendosi
cristiani 'clinici 'erano i cristiani da letto, che abbracciano la fede quando non
abbracciano la fede quando non poimo vivere da pagani. -stor. letti dei giganti
forche'. 44 viene da un tale, detto balocchino, che fu
, di sollievo. s. caterina da siena, v-88: adunque non è da
da siena, v-88: adunque non è da dormire, mentre che abbiamo il tempo
coscienza prepara a'tuoi dolori un letto da riposarsi. papini, ii-794: per
di vita estremamente disagiata; vita tormentata da gravi sofferenze, da dura espiazione:
; vita tormentata da gravi sofferenze, da dura espiazione: dante, inf.
: come è possibil mai che, da queste ime / cave, da questo carcere
che, da queste ime / cave, da questo carcere profondo, / di pindo
o letto alluvionale, se è formato da materiali di trasporto); alveo. -nel
non temea d'aver quella giornata / da desiar la luce di sant'ermo. segneri
la nostra terra... circondata da un oceano, sì profondo di letto
stupore alzando appena / la grave testa da l'erboso letto, /..
buzzi, 224: colgo una riva tutta da portarti: / e ti penso,
forma di croce. -piano ricoperto da uno strato di paglia e foglie per
di paglia e foglie per porvi frutta da conservare o da far maturare.
foglie per porvi frutta da conservare o da far maturare. palladio volgar.
dee., 1-8 (113): da questo dì innanzi... fu
, obbiettivo. mazzini, iv-4-169: da voi... non domando che giustizia
ingrati. 3. animato da sentimenti nobili ed elevati, da grande
animato da sentimenti nobili ed elevati, da grande generosità; fornito di qualità intellettuali
del cuore del giovane francesco posta era da dio una pietade liberale a'poveri con
troppo più cara se non sarebbe se da capo mi fosse dato da spendere quanto
non sarebbe se da capo mi fosse dato da spendere quanto per addietro ho già speso
-sostant. 5. bernardino da siena, iv-209: abbiate, per dio
liberale l'avere come noi diciamo ciera da galantuomo, ossia d'uomo onesto.
fecondo (un terreno). buonaccorso da montemagno il giovane, 2-16: quello
: la mistica sapienza dell'amore, quanto da più nobile dottore s'acquista, tanto
l'uomo più perfetto discipolo, ammaistrato da dio, che niuno altro nelle scienze liberali
1-8: il libro... risuscitato da non so quante liberali stamperie di venezia
: non vi par egli una galanteria da star bene sul giro d'ogni più gentil
ecc.). -linea luogo: composta da punti che soddisfano a una proprietà geometrica
. -linea materiale: schema ideale costituito da una linea geometrica su cui 93
2. ristoro, 2-2: cominceremo da uno punto, e di questo punto
piegano né si distendano né si movono da se stesse, ma si piegano,
del sole / venissin giù come mosse da iri. -astron. luogo dei
la linea: l'equatore. ca'da mosto, 313: l'isola di san
cometa... si levava la sera da oriente con eccessivo splendore e andava insino
, 2-69: nel tempo dell'equinozzio da una medesima linea si vede l'oriente e
più ai poli si accosta, dipende da una legge dinamica di espressa necessità. algarotti
la terra, di perfettamente rotonda ch'era da prima, viene ad acquistar la forma
-balist. orientamento di una bocca da fuoco o della traiettoria di un proiettile
portatili la linea di mira è costituita da una piccola massa di mira posta anteriormente
anteriormente verso la bocca dell'arma o da un crocicchio, o da una tacca posta
arma o da un crocicchio, o da una tacca posta posteriormente...
+ tempo + rumore, attraversati questi da linee-forza convergenti su crevascoldi.
': quella retta che va difilata da poppa a prua, o sulla chiglia o
detta anche linea d'offesa) assunta da uno schermitore sceso in guardia tenendo il
. linea di mira: retta individuata da un raggio luminoso passante attraverso due punti
ma di puncti fortuiti e non numerati da chi gli fa. castiglione, 129:
comandate che si segni la linea retta da molti uomini simultaneamente: non uscirà che
-segno convenzionale dell'alfabeto morse raffigurato da un breve tratto corrispondente a un impulso
.: i decimi di grado indicati da tali tratti. betteioni, iv-60:
custodia di metallo. ojetti, 1-65: da dieci giorni nessuna emottisi; appena qualche
, 4-47: la latitudine de l'abaco da angolo ad angolo per linea diagonale
sarà per due diametri della colonna da basso. tommaseo [s. v.
appari scono, quanto più da lontano l'occhio le vede, è necessario
contrasegnate de'nomi e misure, fermandole distese da un capo all'altro bene in squadro
schermo radar che rappresenta la traccia seguita da un analizzatore radar. -linea di carico
d'acqua: linea di galleggiamento delle navi da carico. - linea di profondità:
lati lunghi assotigliato a smusso, in modo da improntare sulla carta una linea retta.
volete capire. -ecco quell'altra. -conosco da queste linee saturnina e mercuriale, che
, i pensieri, i concetti espressi da tali segni. -linea di composizione:
la sinistra come gli ebrei, ma da alto a basso. panigarola, 3-ii-342:
aiutati dai lumi e dall'ombre e da una ordinata distanzia e termini di linee
apparenza maschile, con quelle stoffe prevalentemente da uomo, le linee rigide e diritte,
lucertola calcidica il suo dosso ha distinto da alcune linee di color di rame..
di color di rame... e da le dette colorate linee piglia il nome
faccia laterale del femore, spesso caratterizzato da sporgenze e corrugamenti. -linee curve occipitali
embrionale degli uccelli e dei mammiferi, da cui hanno origine il mesoderma e la
per delimitare una pista o un campo da gioco e i suoi particolari settori (
. - linea di partenza: quella da cui prendono il via i partecipanti a
via i partecipanti a una corsa o da cui si inizia a misurare la distanza
disposta longitudinalmente su ogni fianco, costituita da un canale o da un solco cutaneo
fianco, costituita da un canale o da un solco cutaneo in cui sono allogati
alla coda. talvolta essa è attraversata da una seconda linea dello stesso colore,
quella che separava idealmente i possedimenti spagnoli da quelli portoghesi nelle americhe (e tale
, superando la quale, chi provenga da ovest diretto a est, ripete la
che divide gli estremi confini dell'onesto da quelli quasi impercettibili del peccato. carducci
dalla collera, come una zolla indurita da un'acqua inattesa che l'apra per tutti
1-38: ancor quivi [nell'orificio] da la testa cade alcuna viscosità catarrosa,
. ariosto, 39-56: dal viso e da le membra stolte / leva la brutta
quella per- spirazione o traspirazione insensibile che da tutta la vita nostra continuamente pe'meati
4-301: signore di parigi, godete da tutti i pori e da tutti i meati
, godete da tutti i pori e da tutti i meati! c. e.
: un filo di saliva era per uscirgli da un angolo di quel poco ritentivo meato
il nome di 'chiocciola ', da lui datole per la sua forma torta e
passaggio, sbocco '(deverb. da meàre 'trapassare '); cfr.
. = voce dotta, comp. da meato e dal gr. [iirpov
= voce dotta, comp. da meato e dal gr. (baepr)
. di * meatoso, non attestato (da meato). meatoscopìa, sf
= voce dotta, comp. da meato e dal tema del gr.
uretrale). = deriv. da meatoscopia; voce registr. dal d.
= voce dotta, comp. da meato e dal tema del gr.
una meatotomia. = deriv. da meatotomia-, voce registr. dal d
mosca. visconti venosta, 302: da novara a torino mi
gran meccanecaria. = deriv. da meccanico. meccanèma, sm. letter
fenomeni meccanici con metodo matematico, partendo da princìpi generali; meccanica analitica, che
statistica, che, studiando sistemi composti da un gran numero di particelle in movimento
prende li suoi fondamenti dalla geometria, da l'aritmetica, da l'astronomia e dalle
dalla geometria, da l'aritmetica, da l'astronomia e dalle ragioni naturali.
nella pace e nella guerra, e da questo investigare, machinare o pensare hanno
nestore, le ore che aveva libere da quel suo po'di scuola, le dava
voce greca significante cosa fatta con artificio da movere, come per miracolo e fuori
del leopardi, non sta bene. guardatevi da far queste misure...:
... potrà di leggieri restarne da per se stesso convinto. romagnosi,
3-i-309: la morale e la politica sono da un lato una specie di meccanica e
importanti operazioni medicinali possono... ottenersi da questa sola acqua termale, per mezzo
, 1-20: camilla intanto, sollevata da silvio, avea innalzato meccanica- mente gli
, 20-131: si andava difendendo meccanicamente da qualcuno che cercava di denudarla. manzini
le due prime statue inventate dal canova e da lui eseguite con tutta la filosofia dell'
. e. cecchi, 8-85: da questo frammento di due versi sarebbe azzardoso
di ercole bentivogli e non d'antonio da cascese; e lo confortò che.
ercole; e volendo essere figliuolo d'antonio da cascese, potea ritornare a stare ad
un duino. = denom. da meccanica. meccanicismo, sm.
realtà e le sue manifestazioni come definite da masse in movimento e come legate da
da masse in movimento e come legate da una rigida concatenazione causale che ne regola
ne fa. = deriv. da meccanico. meccanicista, agg.
valore dello spirito. = deriv. da meccanicismo. meccanicisticaménte, avv.
: se la pedagogia apparisce, a guardarla da un lato, come psicologia, la
una pedagogia (guardata, s'intende, da quel solo lato, che è il
strati sociali. = deriv. da meccanicista. meccanicità, sf.
platonico della capitale. = deriv. da meccanico. meccanicizzante (part.
, cristallizzarlo. = denom. da meccanico, col sufi, dei verbi frequent
di meccanicizzare), agg. scandito da regole fìsse, compiuto in modo matematico
basta guardare oltre i cancelli della pineta da cui scrivo per convincermi che già esistono
sarebbero ridotti. = deriv. da meccanicizzare. meccànico (ant.
). boccaccio, v-221: da quando dovrà essere colui il quale i
, dai giudei, dai fanciulli e da ogni meccanico meca- nichissimo. a.
. doni, 1-149: io voglio lasciar da parte il travaglio dei meccanici scrittori che
all'umano vegetare quella inerzia del cervello da cui non esce quasi mai l'uomo
sollevare una guglia di granito era piuttosto lavoro da ingegnere o capomastro che non impresa degna
perderò la pazienza. - composto da persone di bassa condizione. f.
i filosofucci, che qui s'inrolano, da tutte le arti che liberali non sono
faticoso, gravoso, pesante. marsilio da padova volgar., i-v-6: per attenperare
con esercizio meccanicissimo, accompagnato spesse volte da gran sudore. guicciardini, 116:
inonestà meccanica, le grazie / ciance da citariste e cantambanche. oliva, 163
, se fosse indovinante ogn'uno conosce, da sì mecanico stato salire 6 volte al
moderni attribuiscano il ristringimento della pupilla percossa da viva luce ah'afflusso del sangue,
erano meglio che noi sono oggi conosciute da qualche popolo. volta, 2-i-1-214:
meccanico: in fisica, ente costituito da un punto matematico in movimento a cui è
il medesimo grave dovesse esser sempre diverso da se stesso, potendo venir costituito con
o meccanismi automatici; che è mosso da un congegno interno; automatico. carena
vecchi. -carica meccanica: prodotta da una molla a spirale. - anche
reale, dell'orchestrina che viene apposta da velletri. tornasi di lampedusa,
a tante agonie, in italia, da queste musiche meccaniche. -spettacolo meccanico:
. -spettacolo meccanico: rappresentazione svolta da automi azionati per lo più mediante meccanismi
gli affari del commercio in inghilterra vanno da se medesimi... il sistema meccanico
più nulla di fotografico: s'è affrancata da ogni materialità meccanica come lo spirito si
de sanctis, 11-194: nell'uomo mosso da vizio l'anima dorme, e la
ii. primo mobile delle tradizioni grossolane da cui essa [la storia] nacque,
per gioco e passatempo,... da un sentimento è stato pur ispirato e
un sentimento è stato pur ispirato e da un motivo lirico è stato guidato a
. 9. diretto o determinato da leggi ben precise; legato da insostituibili
determinato da leggi ben precise; legato da insostituibili rapporti in modo automatico e assolutamente
serie di effetti ciascuno dei quali dipende da una causa. gramsci, 1-11:
conosciuta, detta anche 'spodumena 'da dandrada. sembra a prima vista un'
: curva che non può essere rappresentata da un'equazione algebrica; curva trascendente.
quella che risulta non dal calcolo ma da operazioni grafiche. -calcolo meccanico: insieme
tutti gli artifici tritti e vulgari son da esser detti propriamente mecanici, ma quelli
in tuta, con un paio di occhiali da spaccapietre legati dietro la nuca e i
) x < * vtxó <;, da pttqxavr) 'macchina, ordigno; cfr
macchina superiore. = comp. da meccanico e dinamico (v.).
analogo è preparato per gli animali acquaioli da una spezie di scaglie minerali più dure per
, l'abbandonava e ne sortiva coperto da una membrana molle, la quale in breve
levato mano dal formare queste colmate; anzi da lì in poi, con altri e
più intelligenti e capaci delle classi inferiori da immettere nel personale dirigente. piovene,
. gramsci, 6-36: le osservazioni da me fatte potrebbero dar luogo all'obiezione:
la folla, e non esser lusingato da un sogno d'ambizione e di gloria,
dispendioso, consiste nell'istruire i fanciulli da loro stessi nel leggere, scrivere e calcolare
nazioni più barbare riuscirono in quel modo da destar in chi che sia meraviglia.
sono eccellentissimi. il meccanismo, che da pochi architetti si cura (per lo
. b. spaventa, 1-5: da questa [attività degli atomi] derivano que'
dello spirito; complesso delle facoltà psichiche da cui dipende il modo di pensare,
aggiunte e modificazioni casuali successive, indipendenti da un proposito consapevole del soggetto pensante.
un... esempio, non tolto da vaghe immaginazioni, ma da sistemi scientifici
non tolto da vaghe immaginazioni, ma da sistemi scientifici e filosofici, è quello
filosofici, è quello che ci fornisce da una parte la vecchia filosofia vitalista e
materialistica e meccanistica. = deriv. da meccanista. meccanizzaménto, sm. meccanizzazione
congegnato modello ai meccanizzamenti che si tentano da altri regimi oppressivi. 3. filos
la psicologia dell'infanzia non è psicologia da educatore, ma da naturalista; nelle
non è psicologia da educatore, ma da naturalista; nelle sue posizioni e classificazioni è
uno spirito boreale. = deriv. da meccanizzare. meccanizzante (part. pres
educatrice, quando il maestro si liberi da tutti quei concetti, che, nati
di vita è quasi primordiale. -caratterizzato da un traffico intenso di autoveicoli.
prodotti. = nome d'azione da meccanizzare-, cfr. fr. mécanisation
meccano, sm. gioco costituito da elementi metallici (sbarrette con fori equidistanti
, nome brevettato: giocattolo, formato da svariati pezzi che, montati, vengono a
= voce dotta, comp. da meccan [ic] o e calorico (
il padrone degli stabili, delle macchine da scrivere, delle calcolatrici meccaniche, delle
si rivelerà senz'altro come antifascista e da scartarsi energicamente. = voce dotta
. = voce dotta, comp. da meccan [ic] o e dal gr
= voce dotta, comp. da meccan [ic] o e recettore (
= voce dotta, comp. da meccan [ic] o e terapia (
due recipienti a diversa temperatura, congiunti da un tubo capillare e contenenti elio liquefatto,
= voce dotta, comp. da meccan [ic] o e termico (
xavoupy (a 'costruzione di macchine da guerra ', comp. da (j
macchine da guerra ', comp. da (j. r) xavr) '
ecco onesto uomo! = deriv. da messere, per imitazione del parlare infantile.
malvagio; fedifrago, traditore. marsilio da padova volgar., i-1-2: alla perfine
mecenate e m'impetri tanto di grazia da questo magnanimo prencipe. lancellotti, 3-66
almeno pericoloso. = deriv. da mecenate. mecenatésco, agg.
un mecenate; che ha un atteggiamento da munifico protettore, che ostenta la propria
faccia ai parigini, poteva anche far da mecenatessa ed accaparrarsi a nolo, per
... le ricchezze illustri, accumulate da secoli di felice rapina e di fasto
panzini, iv-411: 'mecenatismo', astratto da mece nate (noto nome
perdere. = deriv. da mecenate. mecenatizzare, tr. letter
». 2. intr. comportarsi da mecenate. lucini, 1-286: sono
del circondario. = denom. da mecenate. mecenaziano, agg. enol
il mecenaziano, che forse si pigliava da qualche luogo della toscana, dove mecenate
di rito armeno fondata nel 1701 da pietro manuk (1676-1749), in
'ordine mechitarista di vienna'. (separato da quello di venezia 1773; costituzioni approvate
si'desfigiata! = deriv. da micidiare. meciaro, sm. ant
l'embriaro. = deriv. da micidiaro. mecidiale, v.
= adattamento dello spagn. mechoacdn, da michoacan, stato confederato del messico
cor: meco noi tegno. francesco da barberino, i-246: vedian un che
, 22-10 (78): se venite da tanta pietate, / piacciavi di restar
servì di martello, sulla rocca appunto, da cui scaturisce la fonte, cominciai ad
invitai,... a cenar meco da picciòlo. -ant. preceduto dalla
vezata / di reo parlar, ritratto da mal arte, / come che se'meco
scrittura sovra noi non fosse, / da dubitar sarebbe a maraviglia. petrarca,
me e me, nel mio intimo, da solo a solo. petrarca, 1-11
(82): facendo lei partire da me, la quale era meco di propinquissima
vero appresso; / e poi potesti da piccarda udire / che l'affezion del
colerico meco. tasso, 6-28: da desir di contesa io qui fui tratto;
sono termini troppo generali e non punto da usare con esso meco. n. franco
per tu, a quattr'occhi, da solo a solo. buonarroti il giovane
dotta, lat. mecum, comp. da me, accusativo di ègo 'io
. (xfjxtov 'papavero 'e da cianina (v.).
= • voce dotta, comp. da meco [nio] e narceina (v
di tintura alcoolica d'oppio, il quale da alcuni vien proposto qual rimedio sicuro contro
= voce dotta, deriv. da mecon [io] col sufi, -aio
meconiali: agglomerati cellulari microscopici, costituiti da cellule epidermiche o intestinali, presenti nel
. = voce dotta, deriv. da meconio; voce registr. dal tramater
al massimo grado di ossidazione. fu trovato da vogel nel 1817 combinato colla morfina nell'
nel 1817 combinato colla morfina nell'oppio da cui trasse il nome.
= voce dotta, deriv. da meconio-, cfr. fr. méconique.
= voce dotta, deriv. da mecon [io] col sufi, -idina
. = voce dotta, deriv. da mecon [io] col sufi, -ina
: ossiacido aromatico la cui molecola deriva da quella dell'acido benzoico.
= voce dotta, deriv. da meconina. mecònio, sm.
valoroso. l'altro esce e distilla da sé, da e'capi intaccati,
l'altro esce e distilla da sé, da e'capi intaccati, et è el
nelle teste de'papaveri, ed anche da quello ottenuto dal succo colla sola pressione delle
ox&viov 'sugo di papavero '(da 'papavero '); cfr. fr
. intossicazione, cronica o acuta, da oppio o da sostanze oppiacee.
cronica o acuta, da oppio o da sostanze oppiacee. = voce dotta
= voce dotta, deriv. da meconio, col sufi, -ismo, che
ut') xovìtt) <; (da pt ^ jxcùv 'papavero ').
poliandria mono- ginia di linneo, stabilito da vignier,... le quali piante
delle acque con una semplice asta sormontata da una palla, da un cilindro o
una semplice asta sormontata da una palla, da un cilindro o da un cono,
una palla, da un cilindro o da un cono, a volte sono delle piramidi
medalia l'uno, e nove fiorini da dodici. g. villani, 9-263:
dì uno anzi settembre ottanta otto, da ser istefano d'audagia, priore da san
da ser istefano d'audagia, priore da san piero del poi, collettore della
meco, le quali sono state fatte da uno academico nostro; se vi piace
. -piccolo medaglione con ritratto, da portarsi appeso al collo; ciondolo,
uomini dégni da'poeti / son tolti da l'oblio, più che morte empio.
perderlo. -profilo, faccia, volto da medaglia: che presenta lineamenti ben distinti
e ben fatta nella persona, una faccia da medaglia, il naso in linea dritta
medaglie civiche d'oro e d'argento, da darsi per premio onorifico ai medici ed
il gran catafalco della maestosa carrozza tirata da quattro cavalli, sulla quale stava lui
d'oro, che non avete niente da perdere / neanche il tempo materiale per
compì l'ottantesimo anno, gli fu da noi, in nome di quanti lo pregiavano
quattrocento zecchini di peso, la quale da una banda rappresenterà le immagini di pilade
mussulmana, lo avevano visto gettare lungi da sé con disprezzo la corona,
della madonna e quella del papa, da lui portate sempre addosso. ungaretti, i-43
, 31: io, che avevo inteso da mio padre il segreto di questa medaglia
il sangue e che preservava e liberava da ogni veleno, benché mortale, quando
intendete senza ch'io vi scopra / da ritto e da rovescio la medaglia. baldinucci
io vi scopra / da ritto e da rovescio la medaglia. baldinucci, 9-xviii-9:
alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì, così vi si
nella « storia de'tre frati », da uno di costoro fa dire a una
medaglia di s. venanzio lo salvò da un processo ». p. petrocchi [
egli era più devoto di quell'angelone da roma, che stava sempre fralle medaglie.
di forma meschina o rappresentante un onore da poco. lucini, 4-82: l'avvocato
. * med [i] alia, da * medialis 1 moneta di un mezzo
1 moneta di un mezzo denaro', da medius 'mezzo'; cfr. fr.
. a. manzini, 116: medaglie da lui stampate con forme di ferro,
oro stampate al torchio come si usa da alcuni medagliari in roma, meglio improntate
nostro medagliaio. = deriv. da medaglia. medaglista, sf.
medagliata di pane. = deriv. da medaglia, n. 1. medagliato
.. giunse a tale grado d'impudenza da rendere veramente diffìcile e indecorosa la vita
medaglie al valore o di decorazioni ottenute da una persona, da un reparto militare
di decorazioni ottenute da una persona, da un reparto militare, da una società
persona, da un reparto militare, da una società, da un gruppo, ecc
reparto militare, da una società, da un gruppo, ecc. 3.
3. l'insieme delle medaglie vinte da una singola squadra o da una formazione
medaglie vinte da una singola squadra o da una formazione nazionale in una competizione sportiva
serie di gare. = deriv. da medaglia-, cfr. fr. médaillier.
, misuratore. = deriv. da medaglia. medagliésco, agg.
. spesso spreg. = deriv. da medaglietta. medaglioncino, sm. piccolo
, portate, come ornamento, pendenti da una catenina o appuntate sul petto.
. 3. gastron. pietanza costituita da carne tritata, convenientemente condita e pressata
i coralli... avevo un medaglione da portare sul petto, con un cammeo
, per la forte pressione, è difficile da scardassare. migliorini [s.
: non abbada a nessuno. che faccia da catone! / ecco qui monsieur taus
società di medaglioni '. -roba da medaglioni: oggetto o costume passato di
[s. v.]: 'roba da medaglioni': anticaglie. 10.
vista mediocremente. = deriv. da medaglia-, cfr. fr. médailliste.
d'incidere medaglie. = deriv. da medaglista. medagliuto, agg.
alla smargiassata africana. = deriv. da medaglia, col sufi, -uto, di
, 808: medea è nera, trovata da quella fabulosa medea. dolce, 6-55
qual prese il nome dallo essere stata trovata da medea maga. lomazzi, 4-i-226:
, che è media, et altrimenti da medea, maga di grande estimazione, che
amor medecaroso. = deriv. da medecare. mèdeco e deriv.
; ma le piaghe ne furono curate da mani amiche e con blande e vivificanti medele
voce dotta, lat. medèla 'medicina', da medèri 'medicare '. medélmo
ant. medesimo. rainero da perugia, v-66-94: di questa cosa sì
, ii-79: nella primavera medemamente andatevi da villani subito dopo la pasqua, essendo
indorar le cime de'monti e ad affacciarsi da i balconi dell'oriente, così in
'medemo', per medesimo, è barbarismo da non rubarsi alla plebe. tramater [s
': voce che si trova oggidì usato da molti; ma è vocabolo segretariesco,
la medema in qualunque occorrenza. costantino da loro, lxii-2-ii-110: ne- gl'istess'
la terza lava con alcune varietà poco da essa discordanti ha medesimamente per base la
-in costrutto ellittico. s. caterina da siena, iv-37: oh perversità d'amore
. bembo, iii-92: non sarà da dubitare che la fiorentina lingua da'provenzali
lingua da'provenzali poeti, più che da altri, le rime pigliate s'abbia,
costumi e vili operazioni odiato e aborrito da ciascheduno. campanella, i-326: medesimamente
la totale egualità. = deriv. da medesimo. medesimare, tr. (
: quella è vera amicizia che, nata da una reale simpatia di costumi,.
all'altro. = denom. da medesimo-, cfr. immedesimare.
mezzo del conoscimento e del godimento è più da lui posseduto, che quando egli il
5-136: niuno,... ingannato da così fatta congiunzione e, per così
dei suoi partigiani, escludendo da un lato la religione della filosofia,
di poesie. = deriv. da medesimo. medesimità, sf.
accorti che le tragedie non sono da fare che sieno quelle medesime che sono
sieno quelle medesime che sono state fatte da altri poeti, ma diverse, e che
dumila volte. = deriv. da medesimo. medésimo (ant. medésemo
aveva il medesimo elmo che cercato / da ferraù fu lungamente invano. alamanni,
golo fregoso cardinale... era seguitato da molti della medesima famiglia. caro,
medesimo spirito gli dettava sempre le parole da dentro, ed eran tutte di vivo
, fatta [l'invenzione] pur da me e portata da s. e.
l'invenzione] pur da me e portata da s. e. nel medesimo tempo
molte volte una medesima cosa è tirata da 2 violenzie, cioè necessità e potenzia.
, 19-1: alcun non può saper da chi sia amato, / quando felice
che quivi fece tessercito italiano, fu salutato da buone cannonate, né per ciò si
del fanciullo. mazzini, iii-1-136: da molti e molti anni il monti, inspirandosi
però che l'uno e l'altro è da rendere ad altrui, avvegna che le
redi, 16-ix-93: quelle sensazioni provengono da qualche pienezza de'vasi sanguigni e da
da qualche pienezza de'vasi sanguigni e da abbondanza del sugo nerveo, ed il
, 153: il meccanismo, che da pochi architetti si cura,...
parave che fosse a mie medesemo. giacomo da lentini, 12: senza merzede
ch'io mi voglio. s. caterina da siena, 80: or vedi quanta
sol difetto ed ombra, o conoscon da me tanta ricchezza. manzoni, pr.
una gratitudine, con un affetto, da far capire a chi l'avesse osservata,
, sicum dit ezechiel piofeta. uguccione da lodi, v-152-185: q'elo no vole
qual bevemmo nel primiero ingresso, / fatti da noi medesmi esser diversi. tasso,
12-77: temerò me medesmo; e da me stesso / sempre fuggendo, avrò me
, ch'è vostro corpo, e da quelli fori, che demoni e omini sono
codesto, ecc.). uguccione da lodi, v-151-123: en un celicio firà
quel medesmo ritornò di butto. benvenuto da imola volgar., i-250: scipione mosse
terra, e sentirai chi passa lontano da te. ariosto, 5-31: tu credi
fraude a te palese fatta / sarà da quel medesmo in chi s'appiatta. bruno
in lui [il boccaccio] è ripresa da chi nel resto lo lauda, non
nel qual giorno fu la città assalita da quella parte medesima del baloardo dell'evangelio
parte medesima del baloardo dell'evangelio e da quella del mare, dove i cattolici
proprio interesse. cesari, 1-2-321: da che san pietro o era morto tanno
volesse dir pittagora, mi par chiarissimo da quel che dice porfirio nella vita del
paolo i] l'infelice poniatowski, trattato da sua madre con tanta barbarie, e
del generai bonaparte. del non aspettarsi da milano i supremi voleri del medesimo e
anche ciò, perfino ciò. ca'da mosto, 300: con ogni poco di
giace con la propria moglie non conosciuto da lei ed insegna altrui a far il medesimo
modo, ciò nonostante. giacomo da lentini, xxxv-1-58: in disperanza no mi
la speranza / mi mantene. pietro da bascapè [in rohlfs, 495]:
conferirgli un particolare rilievo. bartolomeo da s. c., 324: là
iperbolica (e può anche essere preceduto da medesimo, stesso, ecc.).
: a la tornata sua qua, da se medesimo molto la lodava di bellezza.
posseder l'infinito. -in, da o per se medesimo: per propria natura
. dante, xxxvii-35: non che da se medesmo sia sottile / a così
a così alta cosa, /. ma da la tua vertute ha quel ch'elli
natura ci ha porto. s. caterina da siena, i-41: noi siamo fragili
convenne fuggire ', essendo cosa già fatta da lui, ma e'dice: *
osteria, essendo nel medesimo tempo assaltato da scesa e da febbre di mala natura
nel medesimo tempo assaltato da scesa e da febbre di mala natura in su questo
proprie ragioni e argomentazioni. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
15 (257): tornava sempre da capo col nome e cognome, e con
420: egli,... proposto da platone il problema dell'addoppiare il cubo
errori ai quali si va indubbiamente incontro da chi ricorre, senza le sufficienti e
. votazione ottenuta in una determinata materia da uno studente durante un determinato periodo di
velocità relativa ottenuta in un tempo determinato da un mezzo di loco mozione o
un mezzo di loco mozione o da un corridore nel compiere un dato percorso
si domino antonio savorgnan e domino alovisio da la torre, 'ambos consequaces '
verbo). = deriv. da medio1. medialità, sf.
delle medialità. = deriv. da mediale1. medialménte, avv.
. sport. nel calcio, formazione composta da tre giocatori (detti mediani),
carattere inerente ai fenomeni parapsicologici provocati da medium o da persone particolarmente sensitive
fenomeni parapsicologici provocati da medium o da persone particolarmente sensitive. = deriv.
persone particolarmente sensitive. = deriv. da medianico. mediànico, agg. (
progresso umano esige sempre più delle anime da giocatori d'azzardo,... delle
. delle sensibilità medianiche, delle divinazioni da poeta. bocchelli, 1-ii-471: -io
abbandonate. frateili, 3-79: esaltata da una forza medianica al grado di una
colare la fontana. = deriv. da medium-, cfr. fr. médianique e
sm. insieme dei fenomeni parapsicologici prodotti da un medium. -anche: l'attività
e di premonizioni. = deriv. da median [ico]; cfr. fr
e isterica. = deriv. da median [ico]; cfr. fr
nella sua esistenza quotidiana e indifferente, da cui deve prendere le mosse l'analisi
analisi esistenziale. = deriv. da mediano1. mediano1, agg.
per ogni parte a un dipresso equidistante da cui la voglia offendere, o
mediane, ormai sorpassato, serve insieme da tratto d'unione, da punto d'
serve insieme da tratto d'unione, da punto d'arresto, e da mascheramento,
, da punto d'arresto, e da mascheramento, fra civiltà e psicologie che
la seconda linea di giocatori, composta da tre o da due elementi, che hanno
di giocatori, composta da tre o da due elementi, che hanno la funzione
lat. tardo mediànus 'mezzano ', da medius 'medio '; cfr
mediana. = deriv. da media, nome ant. delle regioni persiane
, i-447: ella fu... da lui, molti pericoli me- dianti,
ali fuggì per l'aere. ca'da mosto, 263: partimmo dalle dette
tonico e la dominante. = da mediante1-, cfr. fr. mediante (
viene di conseguenza che ogni ragionamento fatto da noi, ogni sistema edificato mediante la
distinzione di materia e forma crolla inevitabilmente da sè, perché si fonda sopra nozioni astratte
natura e appresso ancora secondo lo spirito, da un padre dio per natura generati e
dio per natura generati e per grazia da cristo rigenerati mediante la sua morte.
soprascripte orazione, se voltoe lo vento da garbino. b. segni, 7-46:
, di non mangiar più se non da magro per questi giorni che ci restano
magro per questi giorni che ci restano da grasso. filicaia, 2-2-313: diceva di
fatiche nel viaggiare fu assalito a larissa da una febbre putrida. leopardi, iii-1086
è in fogli grandissimi, mi fu comandato da s. a. che io lo
, iii-178: tutte le creature o procedono da dio immediate, sì come sono li
bruti sensitivi e vegetativi, che procedono da dio mediante li cieli. leonardo,
c'erano scale intere e corridoi che giravano da per tutto, mediante i quali si
uccello, / apparare poi i fisici da quello. sanudo, liii-267: fo terminato
due laghi. = comp. da mediante3 e che * (v.)
. mediatamente. varchi, 7-134: da lui solo [dio] e non da
da lui solo [dio] e non da niuno altro, come da
da niuno altro, come da cagione principalissima ed universalissima di tutte le
, derivare una conoscenza o una conclusione da un'entità culturale, sociale, etica
. = lat. tardo mediare, da medius 4 mezzo '. mediastinale
= voce dotta, deriv. da mediastinol, sul modello di intestinale,
mediastinee ». = deriv. da mediastino2. mediastinico, agg.
, gozzi intratoracici. = deriv. da mediastino2; voce registr. dal d.
« = voce dotta, deriv. da mediastino2, col sufi, -ite,
mediastìnus (orazio), probabilm. da medius 4 medio, mezzano ', sul
.). polmoni e le cose che da essi nascono. li panniculi sono
, dalle quali si mandano egualmente lontani da tutta la superficie; imperocché tra rami al
tutta la la cavità toracica è ammantata / da la pleura sensibile solidità di tutta la
= voce dotta, comp. da mediastin [ite] e pericardite (v
= voce dotta, comp. da mediastino2 e dal tema del gr.
di costoro stazio mezio era stato mandato da gn. magio stellano, il quale in
era loro capo stazio mezio, mandato da gneo magio stellano, il quale era quell'
. sono state ordinate mediatamente o immediatamente da dio per piacer a lui solo e
o mediatamente per le leggi positive emanate da chi in terra rappresenta dio, o
mento immediatamente, o mediatamente almeno, da qualche vena di petrolio.
: alcune altre procedono bene mediate da dio, ma imme diate
dio, ma imme diate da essa natura. galileo, 3-4-314: né
dell'intuizione lirica. = deriv. da mediato1. mediatino, sm.
per affermazione. = deriv. da mediato1. mediativo, agg.
pregiudizi. = agg. verb. da mediare. mediatizzare, tr. stor
cristiani, era in parte molto mediata da potere più leggermente prendere poi il regno
prendere poi il regno d'egitto e da tagliare e al tutto impedire la forza
altro fattore (effetto mediato: prodotto da una causa attraverso un suo effetto che
suo effetto che funge a sua volta da causa; bestemmia mediata: che offende
cagione immediata; ma tuttavia, come da cagion mediata, pro- vien dalla carità
pro- vien dalla carità e, come da cagione imperante, provien
. galileo, 8-i-216: il che da archimede è stato dimostrato; ma perché la
a procedere troppo in lungo, lasciandola da parte, con altri mezzi lo dichiarerò
o più soggetti; che è determinato da norme e convenzioni; condizionato. rosmini
: media. = deriv. da medio1. mediatorato, sm.
dei mediatori. = deriv. da mediatore. mediatóre, agg.
in tutte le cose, e mai da quel mezzo e da quella perfezione non si
, e mai da quel mezzo e da quella perfezione non si partì. s.
refugio dei peccatori. segneri, i-420: da ch'ella [la vergine] concepì
della vergine, era il personaggio meglio da ciò che nessun altro; cioè da
da ciò che nessun altro; cioè da muovere essa vergine a farsene mediatrice.
mediatore della repubblica elvetica: titolo assunto da napoleone dopo la firma del- vatto di
mettere in contatto fra loro due persone da sposare, o, in genere,
essere legato ad alcuna delle parti interessate da rapporti di collaborazione, dipendenza o rappresentanza
: i mediatori e i mercanti passano da una cesta all'altra un taccuino nelle
raimondi, 4-150: accompagnato e presentato da un esperto mediatore, o sensale, mi
senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti collaborazione, di dipendenza o di
: il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti se l'affare è concluso
lat. mediàtor -5ris, nome d'agente da mediare 'stare nel mezzo'; cfr.
. = agg. verb. da mediare.. mediazióne, sf
: decisione arbitrale, imposta nel 1803 da napoleone alla repubblica elvetica e rimasta in
uguali. 3. opera svolta da chi interpone i suoi buoni uffici al
]. 4. funzione svolta da qualsiasi soggetto, reale o ideale,
. 5. dir. attività svolta da un soggetto, in posizione di intermediario
non legato ad alcuna delle parti interessate da rapporti di collaborazione, di dipendenza o
il contratto, fa un vero atto da commissionario ed ha un'altra importanza che
bartolami aveva avuto quella torta in dono da un applicato che aspirava, colla sua mediazione
voce dotta, lat. mediatio -ónis, da mediare 'stare in mezzo '.
ufficio di medicare, di modo che da tutti si diceva « la medica del
da'medi nelle guerre de'persi fatte da dario. è di questa qualità, che
.. si vedono crescere volentieri da per loro in diverse sorte ed
lat. medicabilis, agg. verb. da medicati 1 curare '.
, lat. scient. medicago -aginis, da medica [herba] 4 [erba
aratro. = deriv. da medica2. medicale, agg. che
che, se la guerra s'avea da fare così crudele, esso ancora farebbe pore
. freccia avvelenata. s. bernardino da siena, 497: avete veduto come fa
unguento; veleno, filtro magico', da medicari 'curare'. medicamentale, agg.
montibus herbae ». = deriv. da medicamento. medicamentàrio, agg. ant
[s. v.]: dicesi da alcuni 'codice medicamen- tario 'un
medici, mediante la scienza medica, da medico. s. girolamo volgar
rifiutavano la salutevole medicina, sono stati da lui raffrenati. boccalini, i-50:
223: la benevolenza può procedere o da conformità di nature... o da
da conformità di nature... o da similitudine di costumi,...
similitudine di costumi,... da fascinazione e medicamenti amorosi. salvini,
, 7-262: il castigo... da siila fu ampliato ed esteso a chi
empiastro; filtro amoroso; veleno ', da medicari 1 curare '.
= voce dotta, lat. medicamentósus, da medicamentum 'medicamento'; cfr.
de'medicanti... non conoscesse da che si movesse, e per conseguente
tutti... morivano. sabba da castiglione, 138: venne al mondo la
sul corpo di cotesto libro ed impressevi da chi a tutt'uomo si adopera a sanar
(351): ora aveva cenci da rattoppare,... ora feriti da
da rattoppare,... ora feriti da medicare. cicognani, 1-47: nessuna
di medicarsi, perdette un occhio. andrea da barberino, i-144: aiolfo si disarmò
o medicamentose, al fine di preservarli da infezioni, di affrettarne la cicatrizzazione,
carnascialeschi, 1-472: chi avesse mal da medicare, / enfiato o crepatura,
medicando le donne, vendendo loro adornamenti da donne, facendo suo mestiere si diede ad
stomaco e poi il lascia. paolo da certaldo, 201: il malato che lascia
d'oro, ch'ebbe mastro alberto da bolongna, che venne da bolongna a firenze
mastro alberto da bolongna, che venne da bolongna a firenze a medicare bonifazio,
: hammi detto che io ti dica da sua parte che tu... facci
quando una famiglia si comincia a medicare da un medico, rade volte lo mutano
questa notte per altro mi sono medicato da me; ho raddoppiato la dose dell'oppio
, 11-iii-1040: l'un nome è detto da l'altro, come da la scienza
è detto da l'altro, come da la scienza del medico o da lo studio
come da la scienza del medico o da lo studio l'operazione del medicare.
so di rampogne e so'zollare. francesco da barberino, iii-223: forte è
barberino, iii-223: forte è da blasmare / quel che vuol medicare, /
per pratica. guicciardini, iv-31: batista da vercelli, il quale allora medicava in
degli edifizi. gazola, 1-7: credesi da molti che il medicar bene sia una
acqua, ove gli immergono, è medicata da loro, ora con cenere, ora
sua podestà si prendesse le merci venute da paese contaminato di pestilenza, non aspettando
fattele medicare, gliele consegnasse poi sicure da conta- gione. lorenzi, 4-108:
b. del bene, 2-84: è da osservare che sotto le uova [di
che seguono la trebbiatura -il grano da medicare, le pile di piatti sporchi e
pile di piatti sporchi e di tegami da pulire dopo il gran pranzo della sera avanti
albore. 8. liberare da difetti, imperfezioni, errori materiali;
lor fatto, hanno tempo, conoscendoli da per loro o avvertiti da altri,
tempo, conoscendoli da per loro o avvertiti da altri, a ricoprirli e medicarli con
cura e sagacia, le antiche chiese ripulite da invereconde incrostazioni di tempi sguaiati. c
che dette di sopra più, persuaso da una stima esorbitante, ristora bene il
risanare moralmente, corroborare spiritualmente; liberare da vizi, da colpe, da cattive
corroborare spiritualmente; liberare da vizi, da colpe, da cattive abitudini, da
; liberare da vizi, da colpe, da cattive abitudini, da inclinazioni perverse e
da colpe, da cattive abitudini, da inclinazioni perverse e dalle loro nefaste conseguenze
natura incontinenti, malagevolmente possono esser medicati da la filosofia, curatrice de gli animi,
la consuetudine. pallavicino, 1-133: da poi che questi due gran filosofi parlarono
non era stolto, ma era cagionato da un sottilissimo accorgimento della comune stoltizia umana
tutte le parti della natura vengono perciò da essa medicate e redente, ma la parte