scettici. = nome d'agente da inscenare. inschiarìbile { inischiarìhile)
n'è vero? = comp. da in-con valore negativo e schiaritile (v.
i-85: il popolo... pensa da sé a inschiavirsi. = denom.
sé a inschiavirsi. = denom. da schiavo (v.) col pref.
gl'imperatori. comisso, ii-291: da secoli esse erano in- schiavite ai piccoli
- e ubbriachetto. = denom. da schidione (v.) col pref.
inschierano col supremo. = comp. da in-con valore intensivo e schierare (v.
sostituire artificialmente le penne guaste dei falconi da caccia. l. ugolini,
in un mantello; coperto, imbacuccato da una sciarpa. dossi,
pietrame. = denom. da scialle (v.) col pref.
, lat. insclens -entis, comp. da in-con valore negativo e sciens -entis,
. inscientìa 1 ignoranza ', comp. da in-con valore negativo e scientla 1 conoscenza
possono trattare le parti divise, ciascuna da sé. similmente 'proposizione inscindibile '
di comparizione. = comp. da in-con valore negativo e scindibile (v.
inconsapevole; ignorante. niccolò da correggio, 1-37: o sacre ninfe,
invita. bocalosi, ii-137: sarebbe da debole ed inscio a voler reggere una
. insclus * ignaro ', comp. da in-con valore negativo e dal tema di
insciocchiménto, sm. letter. comportamento da sciocco. slataper, 2-481:
assai bene. = deriv. da sciocco (v.) col pref.
, annodare. = comp. da in-con valore negativo e da scioglibile (v
= comp. da in-con valore negativo e da scioglibile (v.).
insciolti molti problemi. = comp. da in-con valore negativo e sciolto (v.
all'uovaia. = denom. da scirro (v.) col pref.
: tu sol mi insegni / gir fuori da la volgar comune inscizia. caviceo,
, lat. inscitia 'imperizia '(da inscitus * ignorante ').
', e altre simili parole formate da gli antichi autori da parole della lingua medesima
simili parole formate da gli antichi autori da parole della lingua medesima. 2.
/ fu visto. = denom. da scoglio (v.) col pref.
. imbattersi, incontrarsi. guido da pisa, 1-304: si inscontrò con enea
andrea doria. = comp. da in-con valore intensivo e scontrare (v.
giove fulminò tifeo. = deverb. da inscontrare. inscòfgere, tr. (
de la porta. = comp. da in-con valore intensivo e scorgere (v.
nel circolo. = deriv. da inscritto-, cfr. lat. tardo inscriptibllis
indicibili et inscrittibili. = comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
= comp. da in-con valore negativo e da un deriv. da scritto (v
valore negativo e da un deriv. da scritto (v.).
d'intitolazione. = deriv. da inscritto. inscritto (part.
rispondeva: e poi... traeva da una busta, accuratamente inscritta, che
, una lama lunga, atta a ferire da cavallo. 3. segnato,
16: questi denari ch'io abo auti da bonfigliuolo, che sono isscriti quiie,
legge, [l'obelisco] fu fatto da ramises e inscritto de la grandezza e
. v.]: scolari, oratori da meno che scolari, i quali s'
dotta, lat. inscribère, comp. da in-1 dentro * e scribère 4 scrivere
ottimo, i-358: formansi immagini da diverse materie segnate con carattere e inscrizioni
ma a perdizione dell'uomo, per dilungarlo da dio e conducerlo all'eternale morte.
g. bentivoglio, 4-1186: fu da ogni parte il concorso per celebrarvi il
. f. buonarroti, 1-142: è da notarsi in ultimo luogo [sulla medaglia
per amante donna hippolita albònico, era attratto da l'inscrizione: « tibi, hippolita
, 3-19: l'inscrizione de'libri allegati da aristotele,... la medesima
misurato, ma dalle imposte bensì e da le patenti, e da ogni maniera
imposte bensì e da le patenti, e da ogni maniera di dazi, inscrizioni e
poco di bozza d'una inscrizion- cella da porre sopra l'arco del ponte della foglia
, lat. inscriptìo -ónis, comp. da in-con valore locativo e da scriptio -ónis
comp. da in-con valore locativo e da scriptio -ónis 'scrittura '(cfr.
, una trama leggera di note ricavate da flauti e da rauche cornamuse, da trillanti
leggera di note ricavate da flauti e da rauche cornamuse, da trillanti eptacordi.
da flauti e da rauche cornamuse, da trillanti eptacordi. = comp.
trillanti eptacordi. = comp. da in-con valore intensivo e scroscio (v.
ed io solo il conosco. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
, lat. cristiano inscrutàbìlis, comp. da in-con valore negativo e di scrùtàri '
nell'asta. = deriv. da inscrutabile-, cfr. fr. inscrutabilité.
. insculpere 'incidere ', comp. da in- * sopra 'e sculpère '
scurirsi; oscurarsi. = comp. da in-con valore intensivo e scurire (v.
la colpa inscusabile. = comp. da in-con valore negativo e scusabile (v.
insecàbilis 'indivisibile ', comp. da in-con valore negativo e secàbìlis 'divisibile '
valore negativo e secàbìlis 'divisibile '(da secare 'tagliare'); cfr. fr
lagrime mie. = comp. da in-con valore negativo e seccàbile (v.
s'insecca crescendo. = comp. da in-con valore intensivo e seccare (v.
o altro. = denom. da secco (v.) col pref.
di meno. = denom. da seccolo, forma dimin. di secco (
tardo insecùtor -óris (nome d'agente da insecùtus, part. pass, di insèqui
riguardano la progressiva occupazione della superficie terrestre da parte del genere umano e la successiva
omogenei), in una zona diversa da quella d'origine, determinati da fattori
diversa da quella d'origine, determinati da fattori ambientali, economico-politici, culturali,
leopoldo nel giugno 1791 » — reduce da firenze e dall'aver insediato granduca il
voto che la luogotenenza sia insediata sin da ora. landolfi, 13-20: fa la
le sue armi. = denom. da sedia (v.) col pref.
componenti -uno dei meriti dell'amministrazione comunista da poco insediata in municipio - avrebbero certo
colà avranno una tal base di operazione da non paventare assalti per parte dell'etiopia
s. v.]: 'inseducibile', da non potersi sedurre. = comp.
non potersi sedurre. = comp. da in-con valore negativo e seducibile (v.
l'attrito. = denom. da sego (v.) col pref.
prigioni, e molti n'uccisono. francesco da barberino, iii-140: tenga per lo
tirorono due insegne in una imboscata. giovacchino da coniano, 121: egli levò una
variava per gli astati e pei principi da centoventi a centoquaranta militi. -ant
. buonarroti il giovane, i-483: da teodosio imperatore le insegne del dottorato in
'. carducci, iii-22-156: fu da quel papa, come narra salimbene, legittimata
la commenda né dal mio cardinale né da la sede apostolica, se non c'
timato e riconosciuto per dependente del tutto da gli ordini di questa sacra compagnia.
d'imperatore e di patrizio di roma assunte da carlo, avevano consacrato e agli occhi
... ridotta ornai un bastardume da non poter più legittimarla. tarchetti,
trascorsi con le altre anime reiette, da cui nascono atti e pensieri bastardi,
col darle quella validità o giustizia che da prima in sé non aveva. bacchelli,
non ancora ben precisate, ma comunque tali da legittimare l'ipotesi di un delitto.
un seguace che l'onora e basterebbe da solo a legittimarla. -in partic.
dalla legge. sanudo, lii-100: da poi fo legitimà la banca, et li
, / ligittimolle. = denom. da legittimo; cfr. fr. légitimer (
dei legittimari. = deriv. da legittima1. legittimataménte, avv.
s. v.]: voci legittimate da esempi. 3. abilitato a
privilegio della legittimazione del mio figliuolo giovanni da messer francesco vinta, la quale fu
domanda di legittimazione civile al matrimonio religioso da lui precedentemente contratto colla figlia del gran
lei ricercavate. = deriv. da legittimare-, cfr. fr. légitimation (
alla amicizia. = deriv. da legittimo-, cfr. fr. légitimisme (
morta della regalità. = deriv. da legittimismo-, cfr. fr. légitimiste (
legittimistici. = deriv. da legittimista. legittimità (ant. legitimità
.: immunità di un atto amministrativo da vizi di legittimità, cioè da difetti
amministrativo da vizi di legittimità, cioè da difetti di legalità (articolati nelle tre categorie
è esercitato, in forma decentrata, da un organo dello stato, nei modi
, nei modi e nei limiti stabiliti da leggi della repubblica. ibidem, 130
della regione, costituito nei modi stabiliti da legge della repubblica, esercita, anche in
, iii-196: questo racco ci diede da pensare non poco;...
diritto divino dei re, che deriva da un'originaria, diretta investitura divina e
dominio della legge morale, e desumiamo da quella la legittimità o l'illegittimità d'ogni
pareva le chiedesse perdono; e che da lei volesse ricevere il senso, la legittimità
, xii-i- 26: i toscani da sì gran nemico assaliti (ché il solo
prestamente sparisce. = deriv. da legittimo-, cfr. fr. légitimité (
, la quale egualmente si potrà dare da quello il quale ritrae, conforme si
i cattolici potessero a loro volontà astenersi da giudicar le cause in detti parlamenti,
tutte quelle recu- sazioni legittime concedute già da gli statuti. codice di procedura penale
può rimettere l'istruzione o il giudizio da uno ad altro giudice di sede diversa.
regolano la produzione; valido, immune da vizi di legittimità. nardi, ii-191
... non si debbe perciò inferire da questo che il governo il quale è
riguarda come inviolabili; e non delle altre da lei annullate. 2.
2. stabilito, regolato dalla legge (da norme generali e astratte dell'ordinamento giuridico
bastante d'uccider il suo nemico si sgrava da ogni mancamento. davila, 101:
disus. regolato, prescritto o consentito da una norma liturgica (o, in genere
pindemonte, 17-62: lavata e conta da una pura veste / le membra delicate
questi no. legittimo è quello che da prima niente importa se e'sia così
. tasso, n-ii-124: la giustizia leggitima da la cortesia facilmente potrebbe esser conosciuta:
conosciuti certi figliuoli. testamento di beatrice da capraia, v-404-34: a la saracina,
la popolazione, la quale, siccome non da qualunque accidentale e lasciva, ma dalla
a concubina o convivente). rainerio da perugia volgar., v-67-146: ser piatru
voi di tollare e di tenere donna verta da questa ora nansi vostra legitima mogie?
, detto racco, i figli che nascono da essa, anche illegittimamente, sono riputati
4. dir. civ. derivante da concepimento da parte di genitori uniti in
. dir. civ. derivante da concepimento da parte di genitori uniti in regolare matrimonio
, 5-26: la nobiltà privata viene o da gli uomini o da le donne
viene o da gli uomini o da le donne e per leggitima procreazione da l'
o da le donne e per leggitima procreazione da l'une e da
e per leggitima procreazione da l'une e da
— in partic.: nato da genitori uniti in regolare matrimonio; concepito
altri, ond'egli era circondato ordinariamente da buon numero di leghimi e di naturali
ma bastardi. s. bernardino da siena, iii-68: orate pe'vostri persegui-
natura, perché la pittura è partorita da essa natura. salvini, 39-ii-150:
mia guerriera, io mi credo sì forte da intimarvi battaglia... mais hélas
forza di un titolo fondato sulla legge o da essa riconosciuto. livio volgar.
che le sue opere sien lodate o da fanciulli o da idioti, ma da'
sue opere sien lodate o da fanciulli o da idioti, ma da'letterati e da'
e de'pericoli imminenti a'popoli governati da costituzioni, esortava tutti ad accorrere alla
italiano liberamente deciderà sulla forma di stato da adottare o da serbare.
sulla forma di stato da adottare o da serbare. -che detiene il potere
(come successione al trono, investitura da parte di un potere superiore, ecc.
superiore, ecc.) e soprattutto da princìpi etico-religiosi; rivestito di autorità vera
parlamento di legittimi rappresentanti, liberamente eletti da un vero popolo, non avrebbe potuto mai
dinastica (e tale, quindi, da conferire la posizione di sovrano legittimo)
ancora volse licurgo, che sparta fosse da gli altri greci differente. -attinente
divotamente, dicendo che chi si dilunga da dio, iddio si dilunga da lui
dilunga da dio, iddio si dilunga da lui. testi fiorentini, 62: chi
di quello cavallo. 5. bernardino da siena, 449: se tu desse il
un legittimo bisogno de'figliuoli o parenti, da cui tutta l'eredità giustamente venga assorbita
gioventù. montale, 3-230: un pacco da parte di chi? e proprio indirizzato
curio sità un biglietto respinto da firenze, ed esso pure giunto di
legitimi, mi fa avvertire un equivoco preso da moltissimi, li quali pensano che la
materia della pleuritide. cesarotti, 1-vi-81: da tutte queste riflessioni vorrei finalmente conchiudere con
espresse, sebbene non così perfettamente, da altri venuti dopo, e il loro
li cacciassi,... non sono da essere confessati, però che non solamente
legittimi, cioè se sono veramente stati composti da coloro di chi si dicono essere.
negarsi che il distinguere i documenti legitimi da i supposti o dagli adulterati non sia
.. formato... lateralmente da dodici coste per banda, sette legittime superiori
in filosofìa. = denom. da legge. légna (ant.
albero destinati a far fuoco; legname da ardere. — legna dolce:
. 17. arrigo testa o giacomo da lentini, 411: vedete pur lo
2. per estens. disus. legno da costruzione; legname.
questa contrada di cassabò premere le canne da zucchero fra due grosse legna rotonde,
fra due grosse legna rotonde, girate da buoi, donde escono molto bene spremute
passione; incentivo. s. bernardino da siena, ii-45: tre cose fanno crescere
taglimi legne addosso? s. caterina da siena, 2-2-298: increscemi dell'affanno
velenose, di radici, di legnette da masticare. -spreg. legnàccia.
non arde bene, non è buona da ardere. e. cecchi, 3-105:
legnacee. = deriv. da legna. legnàggio, v.
viene raccolta una certa quantità di legna da ardere per usi domestici.
o altrove, dove si tengono le legna da ardere. carducci, ii-6-64: il
estens. deposito, magazzino di legname da lavoro o da costruzione. tommaseo [
, magazzino di legname da lavoro o da costruzione. tommaseo [s. v
, stanza dove si conserva il legname da lavoro, non già quella (come dice
carena) dove si tengono le legna da ardere, la quale si chiama 4
2. disus. provvista di legna da ardere. bresciani, 3-270: vadano
significante 'bastonare '. -mellonaggine da legnaia: v. mellonaggine. -portare
lignaria (nel 1255 a parma) da lignum 'legno'; cfr. spagn.
legnaio ', colui che vende le legne da ardere. 2. ant. fabbro
disiderosi legnai. = deriv. da legna. legnaiòlo (letter.
lengname ch'aveano avuto più dì passati da guerio lengnaiuolo. masuccio, 64
delle assi piallate, dove egli lavorava da onesto operaio (ricordo queste sue precise
calice. = deriv. da legno. legnamaro, sm.
. patti, n-143: è venuto da me venerando il cane, sai il legnamaro
il legnamaro. = deriv. da legname col sufi, -aio (-aro)
sm. il legno considerato come materiale da lavoro o da costruzione, ridotto in
legno considerato come materiale da lavoro o da costruzione, ridotto in tavole, assi
e capanna in ciascheduno dì. guido da pisa, 1-10: non aveano case
siena, 18: la soma del legniame da botti e da cierchia, e tinegli
: la soma del legniame da botti e da cierchia, e tinegli e barili,
ispesse volte crepano detti soli. michele da cuneo, lix- 56: in poco
era fatto maestro di legname. francesco da barberino, iii-241: guàrdati...
, iii-241: guàrdati... / da maestro di muro, / se in
man non ha quoio duro, / e da quel di legname, / che spesso
a bastanza. 2. legna da ardere. ottimo, i-447: la
lengname ch'aveano avuto più dì passati da guerio lengnaiuolo e per panni e altre cose
-albero. 5. bernardino da siena, 59: se dell'aria vuoi
bure, steccole, gioghi, stili da pagliaio, e simili instrumenti rusticali,
uso e servizio de'loro poderi. ca'da mosto, 172; chiamasi l'isola
bordello. lancellotti, 1-34: è cosa da uomo, e da uomo non grosso
: è cosa da uomo, e da uomo non grosso di legname, abbietto e
legname, abbietto e vile, ma da uomo grande e spiritoso ch'apprende assai.
legnamacci e barbiconi. = deriv. da legno col sufi, collettivo -ame, sul
leonardo, 2-659: maestro giulian da marliano ha un bello erbolaro. sta
alli strami legnamieri. = deriv. da legname. legnante, agg.
vite). = deriv. da legno. legnara, v.
,... non potrebbono astenersi da legnare, cioè tagliare, che a loro
lat. ugnari ¦ raccogliere legna ', da llgnum 1 legno '; cfr.
passisti furono straordinariamente insolenti e furono legnati da marinetti, da cangiullo e dai fratelli
insolenti e furono legnati da marinetti, da cangiullo e dai fratelli fomari. c
mattino dopo? = denom. da legno (v. legno, n.
i pesci. = deriv. da legna. legnata, sf.
mai negare di non esser un asinaccio da legnate, come siete. salvini, vii-
perché avete ragione. = deriv. da legnare1 legnàtico, sm. (
: affrancare i terreni di privata proprietà da ogni diritto di pascolo e di legnatico
dotta, lat. mediev. lignaticum, da lignum * legno \ legnato
alcuno; bastonatura. = deriv. da legnare1. legnatura2, sf.
ben formata. = deriv. da legno. legneggiare, intr. [
= voce di area lucchese, denom. da legna, col sufi, frequentativo.
articolazione. = comp. da legno e dal tema dei composti del lat
nella botte. = deriv. da legno. legnìpede, agg.
= voce dotta, comp. da legno e dal lat. pis pèdis
fodero più o meno tubolare, costituito da fuscelli o frammenti vegetali cementati con seta
legniperda acquatico 'non è stato conosciuto da aristotele, ma conobbe solo il terrestre
loro casette di pezzuoli di foglie cadenti da faggi altissimi e mezzo eterni. tramater
degli alberi: se intendi il legname da ardere, dirai 'legne 'e
la midolla e la corteccia è formato da tanti strati concentrici soprapposti, e che formano
file fiancheggianti di acacie potate in modo da gonfiare senza allungarsi e da crescer tutte
in modo da gonfiare senza allungarsi e da crescer tutte in legno, mettendo in bozze
, reperibile negli strati geologici a partire da quelli risalenti al periodo carbonifero.
fornita dagli alberi e impiegata come materiale da costruzione; legname. -legno armato:
; legname. -legno armato: materiale da imballaggio costituito da tavolette rinforzate con fili
-legno armato: materiale da imballaggio costituito da tavolette rinforzate con fili di acciaio.
di acciaio. legno artificiale: materiale da costruzione, impiegato per rivestimenti o come
legno. -legno ferro: ricavato da diversi generi di piante tropicali (sideroxylon
mortai morsi del demon maligno? bianco da siena, 36: guidami tu per lo
pender sul legno. s. carlo da sezze, iii-515: la pace sia con
'l legar ad un legno. r. da sanseverino, 44: richieste se 'l
verbo 'scricchiare'o 'scricchiolare ', nato da quel * cricch ', manifestamente si riconosce
tasso, 2-79: qual nocchier che da i marini inganni / ridutti ha i legni
navi rostrate... e con legni da spia, esploratori, passò nell'isola
guerra quale e quanto profitto possa ritirarsi da una buona squadra di legni a vapore
stato graziosa fatica, il tuo legno sospinto da graziosi venti tocca i liti con affanno
cercati, e già il vento richiamato da eolo manca alle tue vele. pulci,
non ha il governo; mentre, risucchiato da voragini, copre la fronte di sudor
aratri e carro / riparino dal caldo e da le pioggie. tasso, 6-iii-63:
/... a chi tien bestie da poste, / o presta legni a
siamo in tre ed abbiamo un legno da quattro; venite dunque con noi.
sua dolce citara fornita / mi trae da tonde al suo beato porto, / io
i musici s'apprestano a trar suoni da lor legni. -plur. gruppo
. -plur. gruppo orchestrale costituito da strumenti a fiato (flauto, ottavino
una quercia, ha molti rami; separasi da sé la corteccia, quando è secco
in decozione, / narrando certe scuse da godere. -legno aloè: v.
v. tauro. 9. legna da ardere. petrarca, 80-35: i'
.. gustarono del legno proibito loro da dio, e per questo da lui medesimo
proibito loro da dio, e per questo da lui medesimo furon cacciati dal paradiso.
chioma. -disus. fronda. -rami da legno: quelli grossi e robusti che
: getto, pollone laterale di albero da frutto. trinci, 1-177: levandoli
, quando si allevano i nuovi rami da legno, di farlo col divisato modo
fabbricati a speciali bagni per renderli esenti da gonfiature e screpolature (impiegati a partire
-figur. scherz.: lividi prodotti da una bastonatura. fagiuoli,
(di un cibo). francesco da barberino, ii-253: costor non si diranno
idiota, non sentiva; ma, stupefatto da questa novitade, contradisse. petrarca,
di bertinella. -non essere legno da confessionali: essere miscredenti. zena
: in qualto a religione non era legno da confessionali neppur lui! -non
dalle dificcoltà, essere incerto nelle decisioni da prendere. siri, viii-523:
sempre irrequieti. -la buccia ha da somigliare al legno: i figli
proverbi toscani, 263: la buccia ha da somigliare al legno. -ogni
comperò un legnetto sottile da corseggiare. ariosto, 10-37: presso alla
. bartoli, 1-2-7: per istrumenti da recarsi alla bocca qualunque cibo, avvegnaché
= dal lat. lignum 4 legna da ardere ', connesso con legère
canapa o metallici e costituito rispettivamente da filacci o fili metallici ritorti insieme.
4 filo di lino, cordicella ', da unum 4 lino '; cfr. fr
. di legno; che è costituito da legno; che ha o ha assunto le
dalla presenza di tessuti particolarmente resistenti, da una statura alquanto elevata e da notevole
, da una statura alquanto elevata e da notevole longevità (e in ciò si
parte legnosa di un vegetale: quella costituita da fibre asciutte. ricettario fiorentino,
scorza di fuori e dal seme loro e da alcuna parte legnosa che in essi si
di legno (un oggetto); costituito da frammenti di legno. redi,
dure, quasi che fossero ritratte non da persona viva, ma da una statua
fossero ritratte non da persona viva, ma da una statua di legno dipinta. scarfoglio
, ii-398: l'istitutrice tedesca, da gran tempo non più istitutrice, ma
= voce dotta, lat. lignssus, da lignum 4 legno '. legnotto
dimensioni. -in partic.: legname da costruzione lungo sino a m 1,
sf. ant. allegoria. guido da pisa, 1-75: per che cagione questa
legorie della bibbia. = da allegoria (v.) per aferesi.
tiglia che il concino acconcia per bene annodandola da una parte con un nodo che facilmente
lucch. e aret., deriv. da legare1-, cfr. abr. lévule,
tu teme la mort. m. da carrara, 1-40: en fe'de santa
se ve catto, / ma pi da l'usso de dona vivante, / e'
may havè mazor legreza. = da allegrezza (v.) per aferesi.
. 2. composto, formato da legulei. de luca, 1-15-1-99:
bindoli di sottil leguleio, reti in somma da pigliar mosche. tommaseo, 10-ii-98:
di giurisprudenza. gozzano, i-1309: da oggi fino a tutto novembre io sarò
= voce dotta, lat. legulelus, da lix lègis 4 legge '.
che cuoce tosto li legumi. francesco da barberino, iii- 129: oleo
volgar., 4-66: trovò apparecchiato da mangiare mochi e cicerchie e fave e altri
baccello... è un pericarpio composto da due gusci o imposte...
o imposte... che si apre da una delle commettiture delle due imposte.
.]. 2. pianta da orto della famiglia leguminose, i cui
significato generico e improprio: qualsiasi pianta da orto. palladio volgar., 2-19
], 72: burcana, detta da nostri fabaria, perché tale legume naturalmente
e salci, i per aver vinchi da legare ortaggi, / per aver rami da
da legare ortaggi, / per aver rami da ramar legumi. d'annunzio, iv-2-764
annunzio, iv-2-764: qua, là, da presso, da lungi, ovunque,
qua, là, da presso, da lungi, ovunque, nei frutteti, nelle
= voce dotta, comp. da legume e [globulina (v.)
meno gradevoli. = deriv. da legume. legumina, sf.
del glutine stesso. = deriv. da legume, col sufi. chim. -ina
ridolfi, li-io: parlando delle leguminose da foraggio, io vi ho detto come esse
rigonfio. 2. costituito principalmente da legumi. a. cocchi, 4-2-199
geol. deposito argilloso sabbioso, costituito da detriti minutissimi, che si forma per
s'accorda e trova acqua stillata / da scorza fresca di matura noce; / e
bocca io tutto, come a bere / da una calice, fremendo di conquista,
persona di anna, e affermo che da quel momento io fui guarito di lei
dottrina di quelli, anzi in lei da pitagora cominciò la setta de'filosofi italiani.
e'vuole. la se n'è cagione da lei a lei. galluppi, 4-iii-169
ricorda / ch'io straniassi me giammai da voi. m. frescobaldi, 1-26:
ancora andava guardando donde venissero, fu da loro sopraggiunto. firenzuola, 162: lo
conferire con vostra signoria, e imparare da lei quello che per me non sono
, 16-iv-329: nell'altro particolare accennatomi da vostra riverenza io le parlerò da uomo
accennatomi da vostra riverenza io le parlerò da uomo da bene, e lei poi
vostra riverenza io le parlerò da uomo da bene, e lei poi risolverà. monti
/ sia per disgusti, eccetera, / da non rin- francescarsi, / ci servì
. ant. legge. francesco da barberino, 131: dello aspettar dell'anno
prossimo. = deriv. per sincope da legge; cfr. fr. ant.
dal gr. aelog * liscio 'e da astenia (v.).
dal gr. aeiófàatoc, comp. da aezoq * liscio 'e fióiioc, 4
gr. aetoc, 4 liscio 'e da mioma (v.).
gr. aeio? 4 liscio 'e da un deriv. da rptxó? 4
liscio 'e da un deriv. da rptxó? 4 capello '.
lissotrico. = deriv. da leiotrichia. leiotròpico, v.
fusse lelevata. = deriv. da rivelare (v.) con dissimilazione e
tanto savore bianco. = deriv. da lellare. lellelè, esclam.
la lellora. = deriv. da ellera (v.), con l'
di pezza. = deriv. da lémbo, n. 6.
, inf., 15-24: così adocchiato da cotal famiglia, / fui conosciuto da
da cotal famiglia, / fui conosciuto da un, che mi prese / per lo
della sua gonnella avea pieno. antonio da ferrara, 30: non guardar ch'
terra, riponendo le parti non conosciute da loro ne'lembi di lor tavole,
tavole, vi scrivono che di là da queste altro non è che diserti arenosi
alla valle del nilo si palesarono traforate da innumerevoli penetrali, che discendono con pròfonde
trentino, trieste e nizza è calpestato da un dominio straniero. aleardi, 1-87
città e dei suoi cimiteri son ricoperte da vigne ed altre coltivazioni. un lembo
. b. corsini, 19-41: da un suo robone antico / tanto lembo
lembi di carne. ojetti, ii-64: da una ciottola che ha davanti a sé
carne sfatta e se li lancia in bocca da lontano afferrandoli a volo come una tigretta
almeno a incollare il lembo di carta da parati, a rammendare la tenda, a
. ant. folata. r. da sanseverino, 251: la nocte molto spesso
si slargasse alquanto, il che appunto ha da succedere per l'attrazione che sentono tutto
10. medie. labbro di una ferita da taglio. spallanzani, iii-421: il
-in chirurgia plastica, striscia di cute tolta da una parte sana per essere trapiantata in
volgar., 5-156: venne il re da demetriade con cinque lembi e una nave
a. gilio, l-n-92: ippo da tiro trovò le navi da carico, i
: ippo da tiro trovò le navi da carico, i cirenesi i lembi, i
leccornia. = deriv. da lembrugio; voce registr. dal nieri,
la caterina ». = denom. da lembrugio. lembrùgio, agg.
3-1 io: « 'lembrugio'... da lamberare come leccugio da leccare ».
... da lamberare come leccugio da leccare ». lèmbula, sf
senso generico: legume. pietro da bascapè, v-187-55: de lé [dalla
e lème 'legume '), da riconnettersi al lat. legùmen -ìnis attraverso
spagn. temerà 'losca del timone da leme 'timone '; cfr. dizionario
una scienza assume senza dimostrazione, desumendola da un'altra scienza. -matem. teorema
'lemma ', greco, usato da tutti i volgarizzatori di euclide, e dagli
infrascritto lemma, la quale desidero saper da lei se interamente gli quieta l'intelletto
poiché vi veggo sopra designato lo spazio da intagliarvelo? menzini, 5-95: quel ch'
compositore... trascurato, e talora da moderno chiosatore, dio sa come a
di lemmi. = deriv. da lemma1. lemmàtico, agg.
lemmi. = = denom. da lemma1. lemmatizzazióne, sf.
un'enciclopedia. = deriv. da lemmatizzare. lèmme, agg.
fo per devozione, / tornando adesso da un pellegrinaggio / fatto a san pellegrino,
opposta veniva su lemme lemme, trainato da tre muli in ordine sparso, un di
battilani: o se pure è usato da altri sarà detto lieme lieme, che viene
roditore microtino del genere dicrostonyx, caratterizzato da una fascia scura che sta sotto la
acque) e 25 specie; sono formate da un piccolo tallo laminare o ispessito,
lemno. -terra lemnia: argilla estratta da una caverna dell'isola di lemno,
si porta dall'isola di lemno, da un luogo paludoso. soderini, iii-230:
x " f) { jlvio <; da at) (ì. vo <;
piano tali che il prodotto delle distanze da due punti fissi è costante e precisamente
= voce dotta, lat. lemniscàtus, da lemniscus 'lemnisco
]: 4 lemodipodi '; nome dato da latreille ad un ordine di crustacei,
ad un ordine di crustacei, che da cuvier venne convertito in una sezione dell'
nel 1933. = deriv. da lempira, nome del capo indigeno del-
= voce dotta, lat. lemurdlis, da lemùres 4 lemuri '. lèmure1
l'altro popolo invisibile che tiranneggiò fin da remoti secoli le pavide moltitudini. nievo,
, la giuseppina fosse hantée: dicevano da misteriose luminescenze, larve, o lèmuri
è una del numero delle lamie, chiamate da alcuni larve, da alcuni lemure e
lamie, chiamate da alcuni larve, da alcuni lemure e da altri streghe. queste
alcuni larve, da alcuni lemure e da altri streghe. queste son molto inchinate
/ calmo, ignaro / del mutamento, da lemure ormai rifatto celeste, / il
ecc.) e altri generi caratterizzati da pelliccia soffice e folta, con dimensioni
soffice e folta, con dimensioni variabili da quelle di un grosso gatto a quelle
voce dotta, lat. lemuria -órum (da lemùres 4 spiriti dei defunti ')
lat. scient. lemuroides, deriv. da lemure2, col sufi. -oide,
, ansimante, trafelata; affanno causato da grave e prolungato affaticamento o da una
causato da grave e prolungato affaticamento o da una corsa precipitosa. latini,
come pantera le bestie salvage. fredi da lucca, lxiii-100: la pantera ha in
adesso la figliuola a ritornare a nuoto da così lontano? certo la lena non
basterà. -di animali. francesco da barberino, i-332: non provar tutta lena
di più fiaccavasi la lena / delle bestie da soma e de'cavalli.
, del favellare. attribuito a cino da pistoia, iii-6-73: 4 nanzi a
nella società. 5. sollievo da una sofferenza, riposo da una fatica
5. sollievo da una sofferenza, riposo da una fatica. passavanti, 35
, di leoni e d'altre fiere da lui prese: e questo accioché facesse
5-112: lettore, chi ha lena da internarsi nella considerazione del maggior de gli
salva, / e tanta lena avrò da poter dire: / tu perdi il regno
correre con maggior lena, divorati come da un fuoco nelle reni, gli occhi sbarrati
piena attuazione. canteo, 139: da gli occhi miei non esce altro che pianto
l'estro; ispirargli fiducia. francesco da barberino, ii-112: dilecto in peso allevia
fisso gli occhi di costei. antonio da ferrara, 75: tu porti l'alma
lena e vigore / s'apparecchia di far da te partita? boterò, 8-19:
, 8-19: nell'uscir fuora, furono da una soavissima rugiada, quasi miracolosamente,
color ferigno. moretti, i-759: fu da uno di questi capanni che lei vide
poco assai. gozzano, 1-1313: da domani comincerò a studiare di lena.
.. scritti di lunga lena publicati da altri militari. c. e. gadda
/ apta viro; lo svizzero, da un pezzo giù di lena!
e pur troppo al vincitore non mancano titoli da ridere a spalle del vinto.
, la fiducia. onesto da bologna, lxv-9-11: dolse mea dona,
m'è nemica / per lo reo dire da lo ver diviso, / sì che mancar
asino e impertinente, -diceva tanto da mettersi in lena, -rimangiati la parola
lasso, / ch'io non ho lena da parlar. g. stampa, 146:
che, com'io non ho lena / da poterlo soffrire, / così né anco
. -non avere sollievo. dante da maiano, 23: fate mia mallenanza in
2-575: mi sento in lena di congedarmi da te con quelle parole che il mio
, perché davvero navigo in acque tali da prender tempo, lena e tutto a
cena, con dolce lena. = da alena (v.) per aferesi.
greco * chlena'. grosso, i-i77: da que'lini la lena a noi s'
mezzana, allettatrice ', deverb. da lenàre * adescare '. léna4
, gr. àfjvai * baccanti ', da atj vocio? 'dioniso '
tu'arco. = denom. da lene (cfr. allenare2).
. imperfezione delle pietre litografiche, costituita da una certa quantità di puntini di materia
della stampa. = deriv. da lendine; voce registr. dall'arneudo.
giamboni, 27: gli altri albori da sè producono foglie e fiori e frutto
lendini e dalla tigna. -pettine da lendini: pettine con i denti molto
o per averne la pelle: trarre partito da ogni cosa; speculare su tutto fino
1-327: abitava poco lontano da malmantile e teneva vita eremitica, vestendo
fitto ', quello che ha denti fitti da ambo i lati della costola, larga
.. si dette ad intendere che da quell'uova, o lendinini che si chiamino
, 20-36: ella avea in capo da venti capelli simili a quelli di una spelatoia
dita si rialzò davanti il cappellaccio tanto da scoprire appena i capelli lendinosi.
cotesta ledinosa. = deriv. da lendine. lène (ant.
emisperio dell'aere, quando soffia / borea da quella guancia ond'è più leno,
, e dal veloce eoo / o da quale altro, fiero o len tenuto,
l'azione della volontà otterrebbe i moti richiesti da muscoli e membri con non altro che
: com'acqua lene ed ignava che era da tempo, la corrente s'era tramata
commossa in modo di subita tempesta, è da proseguire con leno lamento. parini,
sospira? carducci, iii-4-67: par che da questo nido pacifico / in picciol legno
valerio massimo volgar., i-302: da piacevole e leno amore a igualmente onesto
. carducci, iii-4244: un oblio lene da la faticosa / vita, un pensoso
che prende innanzi alle altre vocali, da lui detto 4 aspro e spiccato '.
. = comp. per giustapposizione da lene e fluente (v.).
voce dotta, gr. xevafnrjc;, da x ^ vato? 4 di dioniso '
non aveva parte che non sembrasse ritratta da modello greco; lenemente squadrate le guancie
, 4-461: i benefici influssi che emanano da cotesto benedetto foglio eransi lenemente diffusi sopra
dio della vendemmia ed inventore del torchio da vino, onde egli ebbe l'aggiunto
l'aggiunto di leneo. erano queste feste da molte cerimonie accompagnate, delle quali la
xiqvaio? * di dioniso '(da xttjvó? 'torchio, tino ')
potea avvenire. = deriv. da lene. lenhamiano, agg.
ultimo lenificamento. = deriv. da lenificare. lenificare, tr.
lat. tardo lenificare, comp. da lènis 1 leggero 'e dal tema
indegnati. = agg. verb. da lenificare. lenifìcazióne, sf.
di lenifìcazióne. = nome d'azione da lenificare. leniménto, sm.
di mimi! = deriv. da lenire. leninismo, sm.
russo. = deriv. da nicolaj lenin, pseudonimo di vladimir
che voglia chiamarsi. = deriv. da leninista. leninizzare, tr.
malattia per sé stessa, c'è da temere qualche altra complicazione. 2
, addol cire '(da lènis * leggero ').
così incredibile lenità, che non si vede da qual parte scorra; ciò che egli
leggerezza, morbidezza, dolcezza '(da lènis * lieve, morbido, dolce '
tutte le azioni e rappresentazioni drammatiche e da teatro, senza qualche protesta, non
. targioni tozzetti, 5-103: resta da considerare se nei mali esantematici sia tanto da
da considerare se nei mali esantematici sia tanto da evitare l'uso degli eccoprotici e lenitivi
mirare cioè alcun di coloro, che da lui invidiati sono, in qualche infortunio
mediev. lenitìvus, agg. verb. da lenire 'mitigare'; cfr. fr
una rispondenza di consolazioni e di benefici da fratelli a fratelli? 2.
a capova le cose composte con consiglio da ogni parte laudevole... e con
mali. = nome d'agente da lenire. lenizióne) sf.
indebolimento dell'articolazione, onde consonanti occlusive da tenui o sorde diventano medie o sonore
la pecora. = deriv. da lenire. lénna, v. lena1
pessimi, abominevoli, essecrabili, nati pur da questo voler poco affaticarsi e molto satollarsi
sola prosperare nel principato, parmi essere, da prima, il lenocinio del diletto,
: appena che questi discorsi erano tali da fargli fluire un po'più rapido il
lenocinio e dalla raffinatezza del mestiere come da cose inutili e d'impiccio. gozzano,
dotta, lat. lenocinlum, deriv. da leno -6nis 'lenone '.
operazioni! = deriv. da lenone. lenònio, agg.
casti, i-2-177: se ne andò da monna cornificia, / sua confidente,
= voce dotta, lat. lenonìus, da lèno -ònis 1 lenone '.
delle sciancate lene. = denom. da lenone. lènsa, v. lenza
castellani. = * deriv. da lento. lentàggine2 (ant.
lentaggine è una pianta che s'alza da terra quanto il levistico o poco più,
o tre. = deriv. da lantana (v.), con la
larghe e distanti come montagne nascenti accorrono da ponente lentissimamente e traggono su il battello
via va al tal luogo, muove da un punto '; che 'il sentiero
tutte cose si portava. s. caterina da siena, iv-164: altri v'erano
crocifisso, ma le consolazioni che traevano da cristo crocifisso, le quali gli dava
, senza entusiasmo, tepidamente. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
ai sensi il freno. s. carlo da sezze, i-390: non lentiamo le
/ non che sciormi e fuggir pensi da loro. cantù, 2-206: e frutto
2. scaricare (un'arma da lancio). segneri, iii-2-82:
. d. bartoli, 4-5-39: da questo sospendevano per i piedi il tormentato
segneri, iii-3-174: la sua vita pende da un cenno della divina volontà, la
della divina volontà, la quale ha da far meno a lasciar cadere quel misero
/ perché tutto non muoia, / da sé membro disparte, / onde
tentarsi i corpi. = denom. da lènto. lentato (part. pass
tonde, picciole e piatte e ricoperte da sottilissimo guscio. 0. targioni tozzetti,
suoi semi sono rotondi stiacciati, convessi da ambedue le parti, di color rossigno
boccaccio, viii-1-248: tornando un dì da cacciare ed avendo grandissimo desiderio di mangiare
genitura ad esaù, come siete di lungi da poter fare membro di iesù. anonimo
togli le lenti bene lavate e nette da le pietre, e poni a cuocere
piccolo [il buco] quanto una lenta da lo lato della dipintura, ed a
minutissime e poco maggiori delle lenticchie, da cui ha preso il nome. cestoni,
0 di altro materiale trasparente, delimitato da superficie rifrangenti o facce, di cui
maggiore, di superficie convessa, o da amendue le parti, che si chiama
, che si chiama lente, o da una sola e dall'altra piano, che
-lente composta: sistema diottrico costituito da più lenti coassiali, sferiche o no,
zone o zonata: dispositivo rifrangente formato da una lente e da una serie di
dispositivo rifrangente formato da una lente e da una serie di prismi, disposti intorno
vetri coi quali si formano gli occhiali da naso son lenti anch'essi. i
un dente. carducci, iii-3-35: voi da l'aurea lente / pic- cioletti ladruncoli
che 'ciascuno debba guardarsi ed astenersi da ogni superflua ed impertinente spesa, come
ogni superflua ed impertinente spesa, come da fuoco, né mai si spenda un quattrino
, dotato di simmetria assiale, formato da bobine o elettromagneti (lente elettromagnetica)
elettromagneti (lente elettromagnetica), o da condensatori, percorsi essi pure da corrente
o da condensatori, percorsi essi pure da corrente (lente elettrostatica), o
corrente (lente elettrostatica), o da magneti e conduttori [lente di tipo
: 'lenti'chiamano due ingrossamenti del giogo da ambe le parti interne al perno, sì
un foro di apertura regolabile in modo da lasciar passare, sotto una data pressione
la vista. = deriv. da lente1, per la simiglianza di forma col
calma; flemma; prudenza eccessiva. da porto, 1-69: infinita per certo è
lentezza sì lo lassa gire. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
gregorio magno volgar.], 4-23: da noi discacciamo ogni lentezza di pigrizia.
, 11-71: risvegliamoci... da questa nostra neghittosa lentezza. cesari,
. g. bassani, 3-145: da quel momento... il tempo che
con estrema lentezza. = deriv. da lènto. lentìa, sf.
imbracatura formata con cavi disposti in modo da poter sollevare o calare un corpo cilindrico
, meccanismo per calare o tirar su da una barca una botte. guglielmotti, 477
su peduncoli e legume corto romboidale contenente da 1 a 3 semi tondi, piatti
passato. cavalca, 20-175: apparecchiò da desinare lenticchie cotte. del tuppo,
, 8-835: non aveva nemmeno tanto da accendere il fuoco tutti i giorni per
, xi-300: seppi così che ci sono da 20 a 30 colori di diamanti.
lemnacee (lemna minor), formata da una minuscola laminetta verde, ovale,
] fa suo prò... da sassi e da polvere trae succo; e
prò... da sassi e da polvere trae succo; e lo immaggazzina in
assolutamente svantaggioso. = deriv. da lat. lenticùla, dimin. di lens
sghimbesci capricciosi. = deriv. da lenticchia. lenticchióso, agg.
di grasso. = deriv. da lenticchia. -per estens. chiazzato
ragione della primogenitura. = deriv. da lente1, con doppio suff. dimin.
il terreno. = deriv. da lenticella, col suff. -osi che indica
di dalì, la lucidezza lenticolare della pittura da cui essa deriva: quel colore lapideo
.]: 4 coltello lenticolare', strumento da taglio che ha una punta smussata e
una lama immobile sopra il suo manico tagliente da un sol lato, che ha una
circonferenza. il diametro delle lenticolari varia da due linee fino a due pollici. alcune
, che appare sottovento a montagne battute da forte vento; nube tangenziale.
, lat. tardo lenticulàris, deriv. da lenticùla 4 lenticchia '; cfr.
minutissime e poco maggiori delle lenticchie, da cui ha preso il nome.
dotta, lat. scient. lenticularia, da lenticùla 4 lenticchia '.
voce dotta, lat. tardo lenticulàtus, da lenticùla 4 lenticchia '; cfr.
della vista. = comp. da lente [cristallina] e cono (v
= formaz. dotta, comp. da lente e -forme (dal lat.
-forme (dal lat. -formis, da fórma 4 figura, aspetto'); cfr
e riottosi. = deriv. da lentiggine. lentìggine (ant.
profumo, dolce ma pulito e, da fuori, un poco asprigno; quella pelle
dal lat. lentigo -iglnis, deriv. da lens lentis 4 lentic chia
il corpo. = deriv. da lentiggine, col sufi, medico -osi,
, litiginóso), agg. coperto da efelidi, cosparso di lentiggini.
= dal lat. lentiginòsus, da lentigo -inis 4 efelide '; cfr.
apetito di mangiare, se li ha da dare la mattina dell'olio...
dei clichés. = deriv. da lente *. lentino2, sm
dal lat. lentiscinus (plinio), da lentiscus 4 lentisco '. lentisco
lentisco, ch'è un arboscello ramoso e da siepe. massaia, xii-154: è
'l liquore / per gli armenti sanar da mille piaghe. 2. olio
= dal lat. lentitia e lentitìes, da lentus 4 pieghevole '.
. idem, purg., 3-60: da man sinistra m'apparì una gente /
di antonietta... sfioravano le parole da lui scritte. -di animali
siciliani... il padre inviava da catania con un lento barcone.
rose piovevano da per tutto, lente, spesse, molli
, / suoni di vita più non salgono da la città. tarchetti, 6-ii-100:
un atto lento, voltando il viso da un'altra parte, le posa una mano
cocchi, 4-1-34: si crede che sarebbe da proporsi ancora una soave unzione mercuriale che
il valore della moneta]... da un fatto antico e perpetuo della natura
: un'ambascia uguale e continua affliggeva da più giorni desilva;... una
conviene ai regi, / e spesso pende da un supplizio pronto / la lor salute
degli onor'vostri. molineri, 1-76: da principio la sua voce era lenta,
dar quell'impressione d'un materiale narrativo da romanzo-fiume non era la mole del libro,
a poco [dido] comincia a rimovere da lei siccheio, e tenta di volgere
colpi suoi commette al vento. benevnuto da imola volgar., ii-417: non fu
minuscolo orecchio. -sostant. francesco da barberino, iii-64: così dal troppo lente
ti guarda e dal corrente, / da quel che in compagnia / nasconde ogni
che studiano in cose che non sono da neuno uso né d'alcuna utilitade. savonarola
in stato di tensione (un'arma da lancio, uno strumento a corda).
gomene che tengono i ferri, s'hanno da mettere né troppo tirate, né troppo
maneggia, si venga a ristringere e cedere da se stesso. d. bartoli
la corda tirata sia di diversissima natura da se medesima quand'ella è lente, io
saetta più possente unqua non sciolse / da corda tesa sagittario moro, / che in
e lenta, / lo strai, che da quest'arco il crudo avventa.
cioché quando percossa di muove, non scuota da sé la preda. malatesti, 38
lento quell'amore che non è sollecitato da passi di rivale. casti, 1-1-378
sopra l'acqua, non si può spiccare da sé per la viscosità appiccandosi ciò che
212: l'intumescenza loro è nata da una linfa lenta e mucosa che la natura
portò... all'altra vita. da ponte, 37: fui assalito da
da ponte, 37: fui assalito da una lenta febbre, che, divorandomi
apollo alessicato, che guarir possa la italia da quella febbre lenta di sonetti che se
e dolcissimo,... scendeva da una casa buia. -sm. mus
buia. -sm. mus. movimento da eseguirsi più lentamente dell'adagio. -con
lentoni. il gruppo è al completo da un pezzo. scalpitano e protestano. ma
= voce dotta, comp. da lente \ cristallina] e dal tema
pigro, indolente. monaldo da sofena, xvii-194-85: io men danno coso
seguendo il coninzato, / non è da ciò lentoso dipartire. = deriv
ciò lentoso dipartire. = deriv da lènto. lènza (ant.
dei vari tipi si distingue in lenza da lancio, lenza da fondo pesante o
si distingue in lenza da lancio, lenza da fondo pesante o da piombo fermo,
lancio, lenza da fondo pesante o da piombo fermo, lenza da fondo leggera,
pesante o da piombo fermo, lenza da fondo leggera, lenza a piombo lungo
mirate, quanti luccetti son rimasi accalappiati da questi zimbelli! ma questa pesca,
. montale, 1-123: un pescatore da un canotto fila / la sua lenza nella
. 2. marin. sagola composta da più fili intrecciati. carena, 1-280
e non della rete). dante da maiano, xxxv-i-482: o lasso me,
, cerca vostra diligenza. s. bernardino da siena, 92: avete voi
. palamito. = deriv. da lenza. lenzare, tr.
sanmeniato lenza. = denom. da lenzo. lenzato (part. pass
alla parte opposita era il male. dino da firenze (tommaseo]: al fine
alla lenza. = deriv. da lenza. lènzio, v.
, due facciuoli e un lenzo / da cingermi. garzoni, 1-177: nell'
di masturbazioni. = deriv. da lenzuolo. lenzuòlo (popol.
volgar- ment'ha nome ricadia. folgore da san gimignano, vl-n- i33 (2-4
era un mucchio di lenzuoli di quelli da stender sotto gli alberi per raccogliere le
fu il beato corpo deposto dalla croce da nicodemo e da giosef d'arimatia,
corpo deposto dalla croce da nicodemo e da giosef d'arimatia, e con odorifere
in una sepoltura nuova. s. bernardino da siena, v-381: con fatica giosef
quello smisurato lenzuolo di carta che avevo da riempire di numeri, rimasero bianche perché
stende più del lenzuolo, si scopre da piedi: spesso fallisce chi vuole strafare.
stende più del lenzuolo, si scuopre da piedi. -è meglio consumare le
che le lenzuola: è preferibile affaticarsi da sani che oziare da ammalati.
è preferibile affaticarsi da sani che oziare da ammalati. proverbi toscani, 285
e sollecitudine, gli lavò inginocchiato dinanzi da loro. s. caterina da siena
dinanzi da loro. s. caterina da siena, vi-136: a monna nera [
un paio di lenzoletta rotte. ca'da mosto, 213: dalla cintura in
la caricò sopra una schiavinaccia, ricoperta da due lenzoletti grossi e stretti. pasolini
v.]: un lenzuolino per letto da bambini. -peggior. lenzuolàccio.
lintèum * tela di lino ', da lìnum (cfr. lenza).
reale. = deriv. da leofante (v. liofante).
49 x 74 (e nella carta da scrivere tale formato corrispondeva a cm 50x76
va bene. = deriv. da leone, per le grandi dimensioni.
proprio, che si riferisce a leonardo da vinci (1452-1519), alla sua
leonardesca: con la mano sinistra, da destra verso sinistra e dal basso in
suo genio); che è tale da evocare e da richiamare il genio e
); che è tale da evocare e da richiamare il genio e l'universalità di
. e le loro miserande compagne devastate da crepuscolari patetismi leonca- valleschi.
e più ardito / come la preda conosce da lunge. andrea da barberino, iii-555
la preda conosce da lunge. andrea da barberino, iii-555: uno lioncèllo usciva
piedi d'oro, e due bracciaiuoli da lato,... e altri xii
dal nido bianco, / che muta parte da la state al verno.
la moglie con due figli / andar carcata da ciascuna mano, / gridò « tendiam
landino [plinio], 155: da principio e'leoncini paiono un pezzo di
, /... / stanno da parte timidi e confusi. magalotti, 9-2-151
lioncini uom cacciator di cervi / rubbi da forte selva. tombari, 2-137:
sulla sponda della loggia di casa gianfigliazzi da s. trinità. magalotti, 1-83
. trinità. magalotti, 1-83: da poc'anni in qua veggio venire diversi
20-146: dal maneggio de'suoi cavalli, da quello de'suoi corsetti levrierini, leoncini
di grossa taglia. giacomo da lentini, 19-audivi a molta gente, /
feroci, prima molti cavalli corridori, da poi molti leoni con alcuno leofante e altre
delle acque. carducci, iii-3-278: da la porta arcuata, che i leoni
. -per metonimia: l'istituzione rappresentata da tale emblema. - per antonomasia:
il leone e soggioga. s. bernardino da siena, ii-498: a santo marco
l'artiglio e 'l morso i fu da voi rotto. dolce, 1-88: i
, 1-88: i tre evangelisti furono da isaia significati per tre animali, che sono
sprezzo del pericolo, di solito accompagnati da nobiltà di sentimenti o, anche, da
da nobiltà di sentimenti o, anche, da intense e veementi passioni. -anche:
foscolo, xiv-270: non vedi tu come da un momento ad un altro questo fiero
subire in qualche decennio. -coraggio da leone: v. coraggio, n.
gioca a giochi rovinosi, attillata poi da non dirsi. il popolo, che altri
dante, par., 16-37: da quel dì che fu detto 'ave'/
,... piccolo leone, cani da caccia, ecc. pascoli,
. 12. numism. moneta coniata da vari stati in diversi periodi storici,
erano monete pontificie, coniate in roma da giulio ile leone x. boccardo,
boccardo, 2-376: lione d'oro da 14 fiorini, lire 25, 15,
la coda stretto. -avere una febbre da leone: avere una febbre altissima.
io era in preda di una febbre da leone. -combattere, battersi da
da leone. -combattere, battersi da leone, come un leone: combattere
, iv-2-170: i mascalicesi si battevano da leoni, landolfi, 2-163: il guardiano
ancor tre ore, tre mortali ore da far le volte del lione, poi mi
-dall1 unghia si conosce il leone: da indizi anche minimi si riconosce la forza
b. davanzali, i-lxxi: puonsi da questo saggio conoscere, come dall'unghia
nostro volgare. salvini, 41-74: da quanto finora ho fetto, ben comprendete,
, iii-223: il buon dì conosce da mattina, e dall'ugne il leone.
piglia mosche. -meglio un giorno da leone che cent'anni da pecora:
-meglio un giorno da leone che cent'anni da pecora: è preferibile una vita breve
neanche la quistione di vivere un giorno da leone e cento anni da pecora.
un giorno da leone e cento anni da pecora. -tal piglia leoni in
protestando che legati cardinali non si hanno da mandare se non a re coronati.
a re coronati. = deriv. da leopardo, con sovrapposizione di leone,
crudeli, 1-53: circolava una scrittura / da sua lionesca maestà firmata.
carducci, ii-7-195: quante cose ho da dirti, di quelle che non si possono
nel serraglio. = deriv. da leone-, cfr. fr. lionesse (
novembre. = deriv. da leone (v. leone, n.
dolore / come s'ei fosse lacero da zanne / leonine. -che ha
... e nominò alessandria, da lui edificata, città leonina. d'annunzio
, sia all'ambito fisico, caratterizzato da forza, potenza, agilità, ecc.
. 9. zool. piccolo cane da compagnia simile al maltese. - anche
tutti di piccolissima mole e quasi direbbesi da portare in tasca.
= voce dotta, lat. leoninus, da lèo -onis; cfr. fr. ant
, 41-283: pure cominciando questa affettazione da i versi latini detti leonini ne'secoli
origine di tale genere di verso, da altri fatto risalire a leone magno-,
più forte. = deriv. da leone. leonite, sf.
volto, cui essa sfigura a segno da compartire al volto dell'infermo l'aspetto
voce dotta, gr. xeovriaott;, da aécov -ovto? 'leone '.
di sei sepali nudo nella base, e da una cassola rigonfia con pochi semi a
piccola taglia della famiglia apalidi, caratterizzata da capo piccolo, folto mantello, che nella
muso roseo privo di peli e circondato da un'abbon dante criniera,
1 uccisore di leone ', comp. da aécov -ovto? 'leone 'e dal
... il leontopetalo fu trovato da me ne'piani di torita e sinalunga,
ne'piani di torita e sinalunga, creduto da primo una specie di senapa salvatica;
dal gr. xeovtorrétaxov, comp. da aétov -ovto <; 'leone * e
citolini, 203: vedrete quell'erbe che da gli antichi scrittori si trovano nominate,
o per non essere state pienamente discritte da loro o per altre cagioni, sono a
gr. aeov- tó7to8iov, comp. da aécov -ovto <; 'leone 'e
. adosso al leone. ca'da mosto, 234: animali di rapina sil
, una tigre e una leonza da cavia. bandello, 2-49 (ii-171)
], 5-86: farei... da l'altra banda di sopra il desio
la leonza. = deriv. da lonza, con sovrapposizione di leona1 (v
. cecco d'ascoli, 2839: da leonessa il leopardo nasce / o
araldici). = deriv. da leopardo. leopardeggiante (part.
, iii-667: di là, nel salottino da lavoro, vegliavano silenziose la bruna annarosa
del paese. = deriv. da leopardo, sul modello di cagnesco, lupesco
è l'archetipo della poesia, trovano da diboscare per tutto; e a lasciarli fare
. illeopardito. = deriv. da leopardo. leopardo (ant.
boccardo, 2-370: argento. francescone da io paoli, livomina, piastra della
rosa, tallero, leopoldina o scudo da io paoli: lire 5, 61.
numism. ciascuna delle diverse monete coniate da sovrani di nome leopoldo e, in
e, in partic., lo scudo da io paoli, detto anche francescone,
il giocatore. = deriv. da eloquenza (v.), per metatesi
gr. bizant. èxaioodcxxapov comp. da sxaiov 'olio 'e aàxxapov 'zucchero
approssimatamente triangolare, diviso in cinque segmenti da cui fuoriescono sei paia di zampe simili
-&8og * conchiglia ', originariamente adoperato da aristotele per indicare un mollusco satellite attribuito
indicare un mollusco satellite attribuito nel 1810 da strauss a tale crostaceo; cfr. fr
xenàotyj o xercaor?), deriv. da xerrà? -ólsoq * conchiglia ',
il tempio di caligola, descritto lepidamente da tranquillo nella vita di quella bestia scet-
simile verseggiatura una descrizione dei luoghi santi da lui visitati. soffici, v-6-119:
popolo, distraendolo, col farlo ridere, da venire alle mani. = comp.
la signora matilde furono d'una lepidezza da innamorare. tecchi, 10-56: questo
lepidezza del podestà fu accolta al solito da don michele con una risata. d'
d'azeglio, 2-360: figurati che, da torino, mi viene la nomina di
in lepidezze. = deriv. da lepido. lepìdio (ant.
lepidio ', genere di piante riposto da linneo nella classe della tetradinomia siliquosa,
versi lepidi e vivaci / non avete più da me. parini, xv-64: il
1-28: il lepido... nasce da un ingegnoso e improvviso accoppiamento di due
di giacomo, ii-475: il riso sprizza da scene d'una irresistibile comicità: la
questa la prima volta che per cose da nulla sia andato in collera con l'
= voce dotta, lat. lepidus, da lepós -óris * grazia '.
il devoniano e il permiano, costituita da alberi alti fino a 30 m,
caratterizzati dall'assenza di incisivi superiori e da orecchie sproporzionatamente grandi; lepilemure.
chiaro; costituisce uno dei principali minerali da cui si ricava il litio.
. ciascuno dei segmenti ossei, derivanti da squame trasformate e costituiti da parti interarticolate
, derivanti da squame trasformate e costituiti da parti interarticolate, che formano la struttura
. = voce dotta, comp. da aett£ <; -l8oq * squama 'e
insetto perfetto nell'ultima trasformazione del baco da seta, e di molti altri come
. = voce dotta, comp. da lepidottero e da un deriv. dal
voce dotta, comp. da lepidottero e da un deriv. dal gr. xóyoc
lepidotteri. = deriv. da lepidotterologia. lepiduro, sm.
voce dotta, dal lat. leporarìum, da lèpus -óris 'lepre '.
. del resto * leporario 'per cane da lepri è, stimo, più puro
tenuto uno longo spacio a laccio, da una medesma tana cavò arditamente dui lèpori
altrui pungi e diletti / mal cauto da le insidie / che de'tuoi vezzi
la fronte di allegrezza scossa / rappresenta da lungi un suo colore / da spiritare
/ rappresenta da lungi un suo colore / da spiritare il minio e la cirossa,
sue innovazioni metriche e formali, caratterizzate da bisticci di parole, allitterazioni, rime
possibili, anche sdrucciole e bisdrucciole, da bisticci di parole, da allitterazioni,
bisdrucciole, da bisticci di parole, da allitterazioni, da neologismi stravaganti, ecc
bisticci di parole, da allitterazioni, da neologismi stravaganti, ecc. (un
anni passati furon fatti stampare in roma da lodovico leporeo. salvini, 41-283:
salvini, 41-283: comincia... da un'assonanza spiacevole, e che sente
ludovico leporeo, glorioso institutore dei versi da lui chiamati leporeambi. 4 già tu
non men che instruttivo è il racconto da voi fattomi con leporeggiamento soave di stile
pepe ed aceto. = deriv. da lepóre. leporiambo, v.
dal corpo allungato e incurvato, coperto da un pelame morbido e folto; dalla testa
dotta, lat. leporinus, deriv. da lèpus -óris 4 lepre '.
più leporos'oratore. = deriv. da lepóre. léppa, sf.
un ago. = deverb. da leppare. leppare, tr. {
vide esposti in una bottega parecchi vasi da vendersi, e v'era scritto: 4
* lippicàre 1 diventare cisposo ', da lippire 4 esser cisposo '(da lippus
, da lippire 4 esser cisposo '(da lippus 4 cisposo '); cfr
la chioma. = deriv. da leppio. léppo { léppe)
3: parole, che le son da cuocer accia / tra ugiole e barugiole con
de roma, xxviii-425: fo mundato da la lepra per beatissimo silvestro. bibbia volgar
, sii mondato. e incontamente partissi da lui la lepra. ser giovanni,
: ognun'uom di senno / fugge da lui, teme toccarlo come / di lepra
leporario. baldelli, 5-2-154: da fulvio irpino furon primieramente fatti i leprai
al carro. = deriv. da lepre1, sul modello di leporario1 (v
sparviero lepraiolo. = deriv. da lepre1. lepralgla, sf.
= voce dotta, comp. da lepr a e al già (v.
levar correndo forte, / non di lunge da loro, al monte andando. g
lepre meccanica: lepre artificiale, mossa da un congegno meccanico o da un motore
, mossa da un congegno meccanico o da un motore elettrico, che si adopera
lepre inseguita dal cane sirio e cacciata da orione). citolini, 62:
che contiene tutte quelle stelle che sono da 'l zodiaco infino a 'l polo antartico
. gioco infantile consistente nel tentativo, da parte di un bambino (che funge da
da parte di un bambino (che funge da cacciatore), di raggiungere un compagno
di raggiungere un compagno (che funge da lepre), inseguendolo attraverso un cerchio
), inseguendolo attraverso un cerchio formato da altri bambini che si tengono per mano
suol dirsi di uomo cavilloso, e da non esser così agevolmente sopraffatto. es
: ma! è stato così fin da bambino. -far dare fuori la
altro. -fare lepre vecchia o da lepre vecchia: ritirarsi da un'impresa
vecchia o da lepre vecchia: ritirarsi da un'impresa quando si profila un pericolo;
quando si profila un pericolo; recedere da un impegno, da un'attività,
pericolo; recedere da un impegno, da un'attività, quando non è più
, 10-23: sarà meglio qui far da lepre vecchia. note al malmantile, 2-757
note al malmantile, 2-757: 'far da lepre vecchia ', cioè tornare indietro.
cosa o una persona che si cercava da tempo. -anche: scoprire una trama
a qualche veduta, e veggo correre da lungi ora una lepretta, ora una volpetta
v. orecchia. = deriv. da leprex; cfr. leporino.
chi la porta non può essere offeso da alcuno spirito maligno. = var
sm. medie. tumore nodulare costituito da grosse cellule istiocitarie contenenti bacilli di hansen
, tu mi puoi mondare. guido da pisa, 1-83: maria incontanente remase leprosa
, dal vizio. 5. caterina da siena [tommaseo]: dio vuole in
xs7ttó <; 4 sottile 'e da un deriv. da e! 8o <
4 sottile 'e da un deriv. da e! 8o <; 4 aspetto '
senza che la sua funzione venga assunta da uno scheletro; cefalocordati. =
della famiglia degli anguiformi, particolarmente distinti da piccolissima testa. questo genere di pesci
e della famiglia de'lungicorni, caratterizzati da sottilissime antenne. = voce
minerali del gruppo delle cloriti, caratterizzati da una notevole basicità. =
gr. xsttxói; 'sottile 'e da cloriti (v.).
gr. xsttxói; 4 sottile 'e da un deriv. da xupxó? 4
sottile 'e da un deriv. da xupxó? 4 curvo, arcuato '.
ha foglie sottili ', comp. da xsttxó; 4 sottile 'e cpuxxov 4
. medie. indebolimento della voce causato da lesioni alle corde vocali. =
gr. xsttxói; 4 sottile 'e da un deriv. da tpcovy) 4
sottile 'e da un deriv. da tpcovy) 4 voce '.
paletn. paleolitico superiore europeo, caratterizzato da utensili litici più leggeri.
gr. xsttxói; 4 sottile 'e da un deriv. da x&oc 4 pietra
sottile 'e da un deriv. da x&oc 4 pietra '. leptòma
gr. xsttxói; 4 sottile 'e da meninge (v.).
della leptomeninge. = da leptomeninge, col sufi. med. -ite
nei fondi melmosi del mediterraneo, caratterizzati da cirri molto lunghi. = voce
del libro, per lo più provocata da virus. -per estens.: la
gr. xsttxói; 4 sottile 'e da necrosi (v.).
zool. genere di turbeilari, caratterizzati da corpo appiattito e largo, nel quale
, è caratterizzata dal corpo tozzo e da grandi occhi sporgenti. = voce
gr. xsttxói; 4 sottile 'e da prosopia (v.).
oceano indiano e del pacifico, caratterizzate da fronde bipennate, talvolta di notevole lunghezza
gr. xsttxói; 4 sottile 'e da un deriv. da fipxi? *
sottile 'e da un deriv. da fipxi? * testicolo '.
al longilineo e all'astenico, caratterizzato da sviluppo in larghezza scarso in rapporto con
gr. xsttxói; 4 sottile 'e da un deriv. da ocó (xa
sottile 'e da un deriv. da ocó (xa 4 corpo '.
lat. scient. leptospirosis, deriv. da leptospira, col sufi, medico -osi
, nelle quali lo sporangio ha origine da una sola cellula. = voce
gr. xsttxói; 4 sottile 'e da sporangio (v.). leptòstraci
di crostacei malacostraci marini, caratterizzato da un grande carapace bivalve compresso lateralmente,
, agg. medie. che è provocato da batteri del genere leptotrìcee.
, stomatite, ecc.) provocata da batteri del genere leptotrìcee.
e della famiglia dei cirambicini, distinti da elittre che vanno posteriormente diminuendo verso l'
. rotule tamponate di lerca. = da lerciox; cfr. lucch. lerco.
egli sa. = denom. da lercio1. lerciato (part.
della stazione. non c'è nulla da mangiare. -con complemento di limitazione espresso
corrotto moralmente (per lo più seguito da un complemento di limitazione). dante
nel godimento del piacere trapassano i limiti da natura assegnati, e quasi tutti sono lerci
. hircéus 'caprino ', deriv. da hircus 'caprone ', a indicare
lereiume. = deriv. da lercio1, col sufi, collettivo e spreg
mitico mostro dalle numerose teste, ucciso da ercole nella palude di lerna. m
moderni i plutei si chiamano lese, da altri si chiamano spaglioni, forse per
aristotile addomandata lesbia, la quale alle cose da misurarsi s'accomoda, e non isforza
intorno le tempie corona di narcisi e da presso una di quelle grandi lire a
la donna. = deriv. da lesbo (cfr. lesbico).
le tripadiere stomacose. = deriv. da lesbio. lèsbica, agg.
armi splendido: / è forse alceo da le battaglie reduce / a le vergini
ode saffica le cui strofe sono composte da tre decasillabili alcaici e da un adonio
sono composte da tre decasillabili alcaici e da un adonio. betteioni, i-611
, tribadismo. = deriv. da lesbio. lesbòico, agg. (
. lat. mediev. lisca 'giunco da legare '(sec. xiii a
risalto verticale più o meno sporgente da una superficie muraria; ha spesso la
delle facciate, e spesso funge anche da elemento di appoggio per un arco,
aggetti della fascia e della cornice, poi da modiglione e pinnacolo in forma di
: le lesene, lunghissime, da capo a fondo della facciata, tutte in
il quale è come un muro quadro, da cui per ogni banda esce un quarto
lésina, sf. strumento costituito da un grosso ago ricurvo e molto appuntito
ago ricurvo e molto appuntito, sostenuto da un piccolo manico di legno, col
ed avermi più volte prestato la lesina da trapungere i tacconi. fiorio, 12
con la quale si riparavano le scarpe da sé. compagnia della lesina, 1-6
originato in detta regione [monte spertoli] da certi discesi anticamente da quella semenza de'
monte spertoli] da certi discesi anticamente da quella semenza de'tacca- gnoni, della
presiedere la confraternita della lesina, stabilita da poco in italia. 5.
belle e scelte, e lo allontanava da tutto ciò che sapesse di lesina o
la testa. jovine, 16: da vecchie pentole di coccio rosso...
austerità. bocchelli, x-111-311: eran da prevedere anni di lesina,..
il nolo di passaggio gli sembrava cosa da lesina. cantoni, 23: una
. la disgrazia volle che, convitato da un conte, i servitori, pensando di
forza... gli levarono la vesta da dosso, e così si scoperse la
la lesinàggine. = deriv. da lesina. lesinàio, sm.
la spunta. = deriv. da lesina. lesinante (part.
rappezzarsi, levati i calcagni fanno pantofole da camera per la state. de amicis,
, i-195: quest'uomo, che preso da un amore selvatico per la bellezza e
in viaggio che non ne abbia abbastanza da pagare il ritorno. cassola, 2-242:
in campagna. = denom. da lesina. lesinata, sf.
lesinerie del principe. = deriv. da lesinare. lesinière, sm.
sarà un lesiniere. = deriv. da lesinare. lesinifórme, agg.
= voce dotta, comp. da lesina e -forme (dal lat.
-forme (dal lat. -formis, da fórma * forma ').
.]: * lesinino ', arnese da calzolai o da valigiaio e simili.
* lesinino ', arnese da calzolai o da valigiaio e simili. 2
un edificio). = denom. da lesione. lesionato (part.
leonessa e tutta la cortina colle torri da quella parte. lesióne (ant
, in un organo o nelle cellule, da agenti meccanici, la cui azione vulnerante
modo senza nulla sua lesione. guido da pisa, 1-94: [stava]
chi pratica a qualcuno una violenza fisica da cui derivi una malattia nel corpo o
che l'occhio corporale non riceva lesione da tanta luce. capponi, 360: se
firmato in sessanta anni, si spegnesse da sé stesso in uno instanti sanza lesione
. maffei, 9-306: [non è da tenersi] per cattiva l'usura se
fraude si esercitasse, le quali circostanze da i precetti della carità e della giustizia
all'interesse patrimoniale giuridicamente tutelato, costituita da una grave sproporzione (lesione enorme)
ed integrità di quei dritti, per cui da più secoli la nostra libertà acquistò il
e di lesioncina polmonare cicatrizzate e chiuse da gran tempo, per sottrarsi alla guerra.
lat. laesio -ònis, nome d'azione da laedère 'ledere'; cfr. fr.
offendere. = > deriv. da lesivo. lesivo, agg.
buoni costumi lesivi, s'infamano subito da se stessi. delfico, iii-115: quando
senso di umanità e di ragione, procedono da una concezione serena. 2.
ogni caso. = deriv. da leso. léso (part. pass
della porta, in piedi e circondati da guardie, come rei di lesa maestà,
, polpettaio. = deriv. da lesso2. lessare, tr. {
cenarono un poco di carne salata che da parte aveva fatta lessare. anonimo toscano,
i-14-198: manda al poliamolo e abbi da lui una pollastra da lessare.
poliamolo e abbi da lui una pollastra da lessare. -assol. porta
(apicio), comp. da ex * da * e lixa 'acqua
, comp. da ex * da * e lixa 'acqua (calda per
. 3. agric. colpito da gelata (una gemma, un germoglio
forni, di prodotti animali o vegetali da conserva. = nome d'agente
conserva. = nome d'agente da lessare. lessatura (ant. lesaiira
cani. = nome d'azione da lessare. lessèma, sm.
. = voce dotta, formata da lessico (v.) sul modello di
.). = deriv. da lessico. lessicali? zazióne,
del lessico. = deriv. da lessicale. lessicalménte, avv.
splendore lucidità '. = deriv. da lessico. lèssico, sm. (
. 5. maffei, 5-5-155: da quella immaginaria pittura venne anche la carta di
insieme dei termini conosciuti e impiegati solitamente da una determinata persona, e, in partic
, e, in partic., da uno scrittore. stuparich, 4-139:
libro] di parole ', deriv. da xé£ic 'parola'; cfr. ted
ogni insieme i i cui elementi dipendano da una successione ordinata di indici (e
uno o altro ordine, è una mitologia da lessicografi e da grammatici. papini,
, è una mitologia da lessicografi e da grammatici. papini, iv-527: fu [
tardo xe ^ ixoypàcpot;, comp. da xe£ixóv 'lessico 'e dal tema
dal gr. xe£txóv 'lessico 'e da un deriv. da xóyog *
'e da un deriv. da xóyog * discorso, studio '; cfr
ai lessicologi. = deriv. da lessicologia; cfr. fr. lexicologique (
di lessicologia. = deriv. da lessicologia; cfr. fr. lexicologue (
= voce dotta, comp. da lessico e dal gr. pixpov * misura
. = voce dotta, comp. da lessicale] e statistico (v.)
* scrivo '; il termine fu diffuso da giovanni gherardini (1778-1861), che
, bollito. folgore da san gimignano, xxxv-n-412: istarne arrosto
-con uso avverb. folgore da san gimignano, vi-n-145 (12-11):
con valore aggettivale: lessato. ca'da mosto, i-117: intendendo io che la
il cuoco, / che quel che è da arrostir non fosse a lesso. bacchetti
l'uno all'altro accosto, / da ogni parte si gridava forte: / chi
-famil. taglio di carne macellata da cuocere in acqua a bollore per fare
a persona accorta e avveduta, difficile da ingannare. lippi, 5-56: quest'
ha promesso di tornare. -trovare da farsi brace per lesso e per arrosto:
ho potuto andare lestamente. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
innominabili e ne fanno un lungo beverone da sagginare i porci. sbarbaro, 1-124:
pur tuttavia l'erba seguia co'fili da leste a veste insieme con le correnti.
castagneda], i-19: corre la costa da tramontana a mezzo dì, e il
calicut. = spagn. leste, da este * est ', con concrezione dell'
avrebbero potuto nemmen portare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
2. speditezza, rapidità. giuseppe da rovaio, lxii-2-ii-208: si udì una spaventevole
del vassello. = deriv. da lesto. lèsto, agg.
la non mi creda poi così testone / da sostener che non si sieno in questi
leste, le rappresentazioni sacre erano cibo da plebe, gli spettacoli scenici profani cibo
plebe, gli spettacoli scenici profani cibo da signori. pecchi, 2-98: venivano fuori
che monterò io (disse giosuè) da questo canto fin presso alla città. badoer
già lesta: indossava un abitino estivo da campagna, semplicissimo. giocosa, 58:
e chi voleva impararla bisognava la studiasse da sé. ojetti, i-536: chi
essere lesti: non avere più nulla da dare o da avere, essere pari.
non avere più nulla da dare o da avere, essere pari. -anche: amici
. buzzati, 4-194: lestofanti travestiti da sacerdoti... si offrivano di raccogliere
favolosi. = * comp. da lesto nel signif. di 'astuto,
seminata). -capanna cinta da siepi, abitata temporaneamente da cacciatori,
-capanna cinta da siepi, abitata temporaneamente da cacciatori, agricoltori e pastori (soprattutto
cacciatori, agricoltori e pastori (soprattutto da quelli che nei mesi invernali migrano in
rifugio del cinghiale (e della selvaggina da pelo in genere), spesso situato in
. lesione, ferita. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
voce dotta, lat. tardo laesùra, da laesus * leso '. letabóndo
ogni urto letale / del tempo ha da temer. fagiuoli, viii-141: la
viii-141: la morte, che laggiù da voi l'ha tolta, / gode di
insieme molte dosi di sonnifero, tante da riuscire letali. -esito letale:
: sorgi, maron, deh sorgi / da la sponda letale, / e curioso
= voce dotta, lat. letàlis, da lètum 'morte'; cfr. fr.
malattia e il numero delle persone affette da tale malattia; mortalità. = deriv
malattia; mortalità. = deriv. da letale. letalménte, avv.
l'olearia, le stalle, o da buoi o da pecore o da cavalli,
le stalle, o da buoi o da pecore o da cavalli, e i letamai
, o da buoi o da pecore o da cavalli, e i letamai loro.
altri fur veduti... penzolarsi da * grandi altezze, lasciandosi cader ritti nei