verificare. = deriv. da accertare1. accertabilità, sf.
.. dopo l'accerta- mento avuto da colui della infedeltà disonesta di ginevra.
accostano con una approssimazione che si sprigiona da esse stesse indefinitamente, quasi un germe
, spinto al suo limite di accertamento da una nuova specie di fatalità. 2
. 2. dir. dichiarazione, da parte del giudice, dell'esistenza o
con le quali accertano a indovinarla assai da vicino. salvini, 30-1-397:
non mai ridotto a cultura. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
giacimento di minerali. = deriv. da accertare1. accertante (part. pres
soffici, ii-196: rimase immobile volta da un lato, mentre dalla sua
, che va diritto, e tale da dover riuscire. accertato1 (part.
interrogazione. redi, viii-72: così da lontano non posso dir cosa veruna accertata
colto nel segno; compiuto in modo da raggiungere lo scopo; riuscito.
tempo la spagna combattuta per ogni parte da tumulti, da discordie,..
spagna combattuta per ogni parte da tumulti, da discordie,... stando salda
2. figur. infiammato, animato (da un impulso, da una passione)
, animato (da un impulso, da una passione); innamorato; sdegnato;
iii-193: gh occhi di lei, accesi da un tremulo raggio, seguivano il progredire
avea, vari paesi, / peregrinando da i più freddi cerchi / del nostro
è teso. salvini, 40-11: da alcuno degli antichi filosofi fu detto, quello
alcuno degli antichi filosofi fu detto, quello da loro immaginato sapiente, benché nell'acceso
, / sottilissime fila egle traea / da ricchi vermi, ove bollendo ardea /
iv-1-736: era tarchiato, ingrossato già da un principio di pinguedine, acceso di
. accessuale. = deriv. da accessione nel signif. del n. 3
ci volemmo chiarire, se ciò derivasse da cagione intrinseca... o estrinseca
sperare e credere, che abbia da rimaner quanto prima sano, e particolarmente
). raccogliersi, avvolgersi in modo da formare un cespuglio. manzini, 8-147
i filari. = deriv. da cespuglio (v.).
agg. di agevole accesso; facile da raggiungere. a. cocchi,
degli edifizi: chiara riprova, anche da lontano, della difficoltà dell'accesso.
chi ha d'uopo d'essere adoperato da queste genti più difficili d'accesso che non
seguiti. verga, 2-74: fu colta da un accesso di febbre o di convulsione
. svevo, 5-196: fu colta da un accesso di tosse che non voleva cessare
sbirciava la cognata di traverso non comprendendo da cosa derivassero que * suoi accessi affatto
verga, ii-211: fu ripreso bruscamente da un accesso dell'amore antico. idem
moti predetti osservarono un terzo moto chiamato da loro dello accesso e del secesso,
voce dotta, lat. accessus 'adito'(da accèdere) ', cfr. fr
più importante. = deriv. da accessorio1. accessòrio1, agg. aggiunto
= lat. mediev. accessorius, da accèdere. accessòrio2, sm. aggiunta
si sagrificava il principale. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, come alla commedia, è fine da lei inteso, ma in supremo grado l'
di finitura. = deriv. da accessorio2. accessuale, agg.
accesso. viani, 10-90: affetto da fienosi ciclotimica, con stati psicopatici accessuali
della personalità. = deriv. da accesso. accestiménto, sm.
, e anche come arma: formato da un corto manico di legno, in
6-309: alberi morti per siccità e da anni e anni abbattuti senza misericordia dall'
lo ripercuotono nel braccio con tale dolore da lasciar cadere l'accetta. tozzi,
con una mano: il ferro arrotato da poco, luccicava. e. cecchi,
su quella del banco di roma, da accettante. codice civile, 1327:
: la sartina o la commessa che da noi accetti un invito a pranzo accetta
guerrazzi, 1-23: aveva accettato ufficio da principe assoluto. cardùcci, 1-795:
... accettava, credendo fermamente da lei niuna cosa essere amata se non
ora, il male ci è dato da dio; e noi dobbiamo accettarlo qual è
accettate almeno la ragione che egli dice da savio. carducci, i-328: avevano stabilita
taglio di accetta. = deriv. da accetta. accettato (part. pass
oste. boccaccio, i-297: e da quell'ora inanzi multiplicando l'onore,
piena cognizione di questa passione altissima, da lui [dal redentore] prontamente accettata
; in particolare chi si lascia corrompere da regali, da doni.
chi si lascia corrompere da regali, da doni. giov. cavalcanti,
non accettatóre di persone. s. caterina da siena, vi-18: pare che dio
tardo acceptàtor -óris (ii-iii secolo), da acceptare. accettazióne, sf
. g. gozzi, ii-190: vidi da ogni lato un monte di calcinacci di
idem, iv-2-811: l'uomo atterrato da un colpo di mazza... si
atterrato e confuso quello sguardo, presa da un misto sentimento di conforto, di
ridurre di un terzo; golare grazia da dio non lo aiuta, il peccatore atterrato
e superare la terza parte. bartolomeo da s. c., 24-1-5: signoreggiando
n'è lucente, / quando da strata [s. gregorio magno volgar.
, anche dopo morte, le hanno rialzate da = lat. tardo attertiatus * ridotto di
bene ella restasse in amorozzo da fiorenza, xi-2-81: di mia vita angopiedi
33-13: amor che non è iusto, da deo è tutto assumeva un'aria di attesa
. panzini, ii-407: non poteva bartolomeo da s. c., 21-2-6: niuno
l'uomo talvolta s'atterrisce di spauracchi da nulla. bor-loria, 1-41: gli ammalati
. di me, sonnambulo, indifeso da non so che colpa o disgrazia. 2
certe verità] freatterritissimo). preso da terrore, spaventato, sbiquentemente, e
, avveduto, soltante minacce. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. moravia, i-41: girolamo atterrito bartolomeo da s. c., 245: ammonio
alfieri, 1-109: 10 era stato da essa stessa introdotto in casa; inosservato
marito e moglie, non c'era da far altro che separarsi, da buoni amici
c'era da far altro che separarsi, da buoni amici. attesoché (attéso
determinata. = deriv. da attestare2. attestante (part.
*), agg. che fa da testimone. p. neri,
furono, come attesta plinio, ammazzati da lui in battaglia un milione e cento
grandezza delle popolazioni italiane quando si reggevano da sé. carducci, 227: in
dotta, lat. attestàri, deriv. da testis 'testimonio '. attestare2
essendovi sempre de'rii o de'borri da attestare le fosse suddette, rimarrebbero queste
attestò con diomede. = deriv. da testa (v.). attestato1
ripiano, l'una dall'altra separate da solchi di terra lucente. 4.
d'indegnità. = deriv. da attestare1. attestato re, agg.
questa verità. = deriv. da attestare *. attestatura, sf
cima con cima. = deriv. da attestare2. attestazióne, sf. affermazione
aggiunto atto. — deriv. da atto1. atticaménte, avv. (
ben pasciuta. = deriv. da atto, sul modello di fatticcio.
, ecc.): talora segnata da lesene e incorniciata con zoccolo e trabeazione
tattica: ma in questo è diversa da quella che si pone all'ordine dorico,
= voce dotta, comp. da attico (v. attico2, n.
, gr. * dct{h8oyp
oscillazioni solari. = deriv. da tiepido (v.). attiepidito
ingenua barbarie. = deriv. da attillare. attillare, tr. vestire
, aderente al corpo (in moqo da modellarne e metterne in risalto le forme)
10-129: avevan sostituito i loro vestiti da lavoro con uniformi alleate, fra le
gozzi, 1-344: perch'egli non avea da poter comparire a quelle nozze attillato com'
d'occhio. -di àttimo in àttimo: da un momento all'altro, al più
momento, sempre più. zanobi da strada [crusca]: nullo attimo di
attimo, in un momento, corrotto da atomo. si dice anche in un baleno
è un attimo, un'ora lontano da voi è un secolo. idem, iii-782
èv cttóp.
da tertulliano nel significato di 4 in un
l'anima in lento error: vien da le compiante memorie / e attinge l'eterne
suo quesito; / ma sibbene attingea da queste cose / quanto a florian
4. prendere l'acqua (da un pozzo, da una fonte)
prendere l'acqua (da un pozzo, da una fonte), tirarla su (
mercede dell'acque limpide e vive che da essi s'attingono. pindemonte, 2-441
s'era offerto d'attignere in gran copia da quel mare inesausto tacque delle scienze più
. morelli, 284: puoi pigliare asempro da un valente romano o altro valente uomo
. ma non è possibile attignere tanto da questi quante da chi vedi coll'occhio
non è possibile attignere tanto da questi quante da chi vedi coll'occhio. giov.
che si sperimenta anche oggi nell'attingere da quella lingua [la greca] a preferenza
che sente ogni tanto il bisogno di levarsi da questa mota nella quale ho anche troppo
0 tubercoli (che spesso risultano forate da pori minutissimi, i cinclìdi, attraverso
= voce dotta, deriv. da attimo. attinìfero, agg. chim
= voce dotta, comp. da attinto e dal sufi, -fero (lat
, -fero (lat. -fer, da / erre * portare ').
= voce dotta, comp. da attino (gr. < £xt£? -tvo
dotta, fr. actinomètre, comp. da attino (gr. dxt£? -ivo
e solitaria. = deriv. da tinta (v.). attinto
, tirato su (l'acqua: da un pozzo, da una fonte).
(l'acqua: da un pozzo, da una fonte). simintendi, 2-1-186
a molti, dalla sola consuetudine, da un sentimento attinto dalla prima educazione. d'
, sta bene che si dica bestia da tiro. = dal fr.
= dal fr. attirail, deriv. da attirer 4 attirare, tirare '.
. salvini, v-475: trainello da traino primitivo, e questo da trarre
trainello da traino primitivo, e questo da trarre, attirare. verga, ii-197:
4. rifl. ant. darsi da fare, rivolgersi, aver cura.
de'lavoranti, attirati negli stati vicini da promesse, da privilegi e da grosse
attirati negli stati vicini da promesse, da privilegi e da grosse paghe, faceva
vicini da promesse, da privilegi e da grosse paghe, faceva sì che non ne
dell'universo, finché avvicinati ed attirati da un pianeta o dalla nostra terra, vi
, in un baraccone dei molti attirati là da una fiera, era mostrata una
avea fatto. = deriv. da attitudine2. attitudinato (part. pass
figura attitudinata per modo, che osservata da quante vedute si vogliano, apparisce in
; qualità attiva, idonea. bartolomeo da s. c., 2-2-1: dirà
dirà alcuno: se le attitudini sono da natura, dunque a che bisogna ammaestramento
ammirabile attitudine nella letteratura, a lui da natura stata conceduta. ma che prò fa
poca attitudine alla vita libera, nasce da una inequalità che è in quella città.
tanto vicina a questa quanto accade che da lei s'allontanino le sue parti che hanno
lat. tardo aptitùdo -inis (deriv. da aptus 4 adatto ').
la bravura, tutto preso, come da savio estimatore si dee, a proporzione
, 34-181: questi, che non sono da sé altro che sali, quando entrano
ottimo, iii-184: adunque cristo non prese da adamo attivamente la natura umana, ma
questa voce, brutta e recente, è da aggiungere alle due notate dal rigutini [
l'attivismo m'è parso sempre roba da mosche, che appena smettono di volare attorno
un partito. = deriv. da attivo. attivista, sm.
di far vivere accanto all'agricoltura, da sola insufficiente, un'attività produttiva mobiliare,
-essere in attività: lavorare, darsi da fare, operare alacremente (di persone
. buti, 2-395: pillia essere da le influenzie dei corpi celesti, che
[potenze dell'animo], come da unica ed inesausta sorgente di luce,
, nell'ope- rare; che nasce da prontezza risoluta nell'azione. palazzeschi,
è innocenza di buone opere. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
appartengono alla vita contemplativa, tutti procedono da uno spirito stesso. panzini, iii-324:
: essendono... li dei rimossi da ogni passione, vegnono ad aver ira
a particolari trattamenti o quando si origina da particolari reazioni): caratterizzato da accentuate
origina da particolari reazioni): caratterizzato da accentuate proprietà catalitiche e adsorbenti. 8
dotta, lat. dctivus (deriv. da dctus, da agere * fare
. dctivus (deriv. da dctus, da agere * fare ').
ciascuna di queste parole era stata accompagnata da un tonfo sordo dell'attizzafuoco dentro 10
comp. dall'imp. di attizzare e da fuoco (v.). attizzaménto
la gente ch'avea accompagnato messer giovanni da oleggio tornò. livio volgar. [crusca
= lat. volgar. * attitiàre (da titió 'tozzo ').
la cenere, ecc.): formato da molle a presa piuttosto allungata.
i suoi instromenti sono: la fornace da fondere..., il catino,
a te, cristo, piaccia. bartolomeo da s. c., 7-1-1: gli
fortezza non curare l'offenditore. francesco da barberino, 12: siano li suoi atti
pare alcuno parlare fabuloso, mi partirò da esse; e trapassando molte cose le
marotta, 6-96: mi spiegò che da qualche anno non si sentiva più sicura
.. tu non se'in atto da poterlo da ciò ritrarre: rimanti d'amarlo
tu non se'in atto da poterlo da ciò ritrarre: rimanti d'amarlo.
ant. modo, condizione. bartolomeo da s. c., 3-1-1: lo
piacerà loro d'esser guatate e vagheggiate da lui, là dove a me è gravissima
fosse nel muro che la sua casa divideva da quella, di dovere per quello tante
coincide con tessere. -non differisce dunque da la forma? -niente nell'absoluta potenza
fare, lo stesso fare del pensiero da cui è prodotto. e perché propriamente
atto giuridico: azione che, realizzata da un soggetto di diritto pubblico o privato,
nulla so d'atti legali, vo da un avvocato per farmi stendere la procura occorrente
.). 12. documento redatto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue
autorità civile. carducci, iii-26-180: da tale esposizione deducesi il diritto nel governo
. battoli, 34-220: ho poi da gli atti filosofici della medesima accademia inglese
ad aver avuto l'onore di fare da poco più di semplice gazzettante degli atti
, di lega fra annibale e'cartaginesi da una parte e filippo re di macedonia
mio! - ma di cotali attucci da feudataria io non prendeva nessuna soggezione.
tanto predicato a mia moglie di astenersi da quegli attucci e da quei sorrisetti coi
mia moglie di astenersi da quegli attucci e da quei sorrisetti coi quali i novelli sposi
la bocca che si raccomanda con un attùccio da bambina. -atterèllo. lapo gianni
voce semidotta, lat. àctus -ùs, da agere * fare ', nel signif
delle grandi parti (in genere da una a cinque) in cui è divisa
delimitato dalla calata del sipario seguita da un intervallo).
.. / vi sarà detto da quelli che fanno / il primo atto.
era giunto, gli ordì subitamente un atto da scena. tasso, 1-51: or
... in portogallo fu assalito da mortale infermità, e in condeira finì
= voce dotta, lat. àctus -ùs da agere [fàbulam, pattès] '
sia atta a darti impaccio. giovanni da samminiato, i-367: la mansuetudine è uno
adunque si può statuire così: l'uomo da natura essere atto e fatto a usufruttuare
, 216: e guadagni vengono parte da noi, parte dalle cose fuori di noi
è veduto da rocchio ed è impresso ne la minima pupilla
potrebbe fargli ricevere un'impressione di verosimiglianza da cose che non fossero naturalmente atte a
atto nato: naturalmente adatto. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
di ciglia atto a spaventar ogni uomo da qual cosa. b. segni, 53
... [si trasmette] da vicino a vicino per una serie di cenni
populee rive e sul bel piano / da le insubri cavalle esercitato, / ove
tonificare. = deriv. da tono (v.).
ti estinguo? = deriv. da tondo (v.).
d'arno. = deriv. da attonito. attonitàggine, sf.
s'inurba. = deriv. da attonito. attonitaménte, avv. con
. attònito, agg. preso da grande stupore, smarrito, sbalordito,
guicciardini, 116: non si sapendo da chi ti è intorno né da'sudditi e
. parini, xix-129: colpito allor da brivido / religioso il core, / fermerà
giscono, lo rendono attonito, lo sviano da quel buon indirizzo che avevano preso i
dotta, lat. attònitus, deriv. da tonare * tuonare '(propriamente *
ventri attopati. = deriv. da topo (v.).
[l'apocino] e s'avviticchia e da se stesso a terra s'aggomitola
e lunghi, pesavano sulle sue mani. da molto tempo non se li attorcigliava più
ventano una spezie di torce da pochi quattrini. idem, 21-28
iii-340: un portico di marmo nero sorretto da colonne che parevano coppie attorcigliate di
un solco che divideva nettamente la candidezza da malato della testa, dalla maschera polverosa
cita ed evoca altri in giudizio, pretendendo da quest'ultimo (che è detto convenuto
.]: attorini di collegio travestiti da femmine, non so se più o meno
meno male di fanciulle che recitano travestite da uomini co'mustacchi. idem [s.
dotta, dal lat. dctor -óris, da actus, part. pass, di
ti niega. = deriv. da attore. attòrio, agg.
, legare insieme. iacopo da lèona, vi-1-213 (5-5): madonna
. = probab. deriv. da attorno. attomeare e deriv.
attorneggiare ippolita. = deriv. da attorno-, cfr. provenz. ant.
anche al figur. francesco da barberino, iii-133: fa la nave attornare
edifica la nuova terra? ». zanobi da strata [s. gregorio
spargerò per tutto quel luogo acque tolte da tre fontane, e farotti poi, discinto
, ii-6-373: una società così diversa da quella che fin allora mi attorniava. pirandello
, 14-52: il nano era attorniato da una folla di fedeli i quali buttavano nel
un alone di luce e fosse diverso da tutti gli altri. 2.
. ant. torneare. busone da gubbio, 139: una grida va per
attomeato di molti cavalieri e donzelli, e da molti orrevoli cittadini. boccaccio, i-44
, ma di berrovieri. s. bernardino da siena, 49: se tu la
tu la riguardi, tu la vedi atorniata da tutte le virtù che si possono nominare
un padre... il quale veggasi da parecchi figli attorniato, non potendo dar
momento per tutto, e trovossi attorniata da una subita fiamma, tanto che le
, tutto greppi e rovine, attorniato da mugoloni negri, pieni di tempesta. foscolo
, v-140: io mi sentiva attorniato da un non so che di semplice e
. idem, v-164: una cascinetta attorniata da forse sette pertiche a vigna e d'
platea c'era una lunga tavola attorniata da sgangherate panche. bontempelli, 9-209:
, 9-209: c'era di là da quegli alberi un prato verde attorniato da
là da quegli alberi un prato verde attorniato da una cintura di sassi bianchi. silone
asino, camminava il pastore, attorniato da grandi cani bianchi. 2.
niente. crescenzi volgar., 4-12: da lasciar sono i sermenti, ma non
alle alternazioni de'toccamenti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
posto della grafia dattorno (cioè: da torno, come * daccapo 'per
, come * daccapo 'per 'da capo '). compagni, 2-9
per portare e mandare attorno. francesco da barberino, 234: e 'l molto andare
-al figur.: affaccendarsi, darsi da fare. -stare attorno: attendere,
, e perché parlano di me quasi da per tutto. ma in somma
piante di salci. s. bernardino da siena, 191: eliino si guardano d'
rusticano castello. = comp. da a e torno (v.).
stagionino. = deriv. da torre (v.).
ad intenderli. = deriv. da attortigliare. attortigliare, tr.
ii-580: una specie di portichetto sostenuto da due pilastri in muratura intorno ai quali
un canapo enorme si attortigliava, lanciato da mani robuste, al tronco rugoso. viani
avevano addossato. = deriv. da attortigliare. attortigliato (part.
attorta. carducci, 1027: e da le pendenti rupi il fieno / falcian
rugosa / era come clamide attorta / da man che lavi sul sasso. idem,
. baldi, 1-573: è nondimeno da notare, che in tutto questo palazzo
e attoso. = deriv. da atto1. attossicaménto, sm.
morsura delle vipere. = deriv. da attossicare. attossicante (part. pres
o pestilenza nasce, generalmente parlando, da una delle divisate cagioni; oppure da vapori
, da una delle divisate cagioni; oppure da vapori ed esalazioni minerali, arsenicali ed
medeco che sia bene assendito; / da puoi ch'è descoprito, briga d'attossecare
i nudi stili. arici, 43: da schifo / attossicato verme, entro si
le cime. = deriv. da tovaglia (v.).
anche rifl. = deriv. da trabacca (v.).
in trabacche, attendato. guido da pisa, 1-109: veduto che ebbe li
appadiglionati e attrabaccati, spirato di subito da dio disse: come sono belli li tuoi
urto dell'attracco. = deverb. da attraccare. attraènte (part. pres
molti filosofi cotal moto d'attrazione procedere da una virtù attrattiva che risegga nel corpo
dèmoni gli escono così originali e attraenti da fargli scordare perfino dio. alvaro,
: il suo viso era spesso illuminato da un fuoco interno che lo rendeva attraente
disus. attrattiva. = deriv. da attraente. attràere, v. attrarre
mondo, e il mondo è rapito da lui, un certo continuo attraiménto è tra
tra dio e il mondo, che da dio comincia e nel mondo trapassa, e
di rileggere. e rilessi ultimamente viaggiando da bologna a firenze con piacere vero e attraiménto
all'uva. = deriv. da tralcio (v.). attrapassare
attrapparìa. = deriv. da attrappare2. attrappato (part. pass
o egli attragga, o si lievi da sé, o sia sospinto, monta
, 2-168: il suo sguardo fu attratto da un'ape che ronzava intorno a un
di qualcuno, cattivarselo. bartolomeo da s. c., 11-2-6: niuna
. ant. trarre a sé distogliendo da un altro oggetto. m.
per terra. s. bernardino da siena, 792: ornata con panni atrascinanti
. trascinare. s. bernardino da siena, 396: elle vanno leggiere,
i vestiri loro. = comp. da trascinare (v.).
indugio '. = deverb. da attrassare. attrattiva, sf.
a sentirsi sollevate dal rispetto opprimente che da principio aveva loro incusso quella signorile presenza
stuparich, 2-511: il giuoco, fin da studente, aveva avuto su lui una
b. croce, ii-6-375: azioni mosse da attrattiva per la pura idea morale.
e la pronunzia chiara e soave, da guadagnarsi attrattivamente l'attenzione. =
la potenza. = deriv. da attrattivo1. attrattivo1, agg.
molti filosofi cotal moto di attrazione procedere da una virtù attrattiva che risegga nel corpo attraente
: tanta buona fede e ingenuità, da destare veramente una corrente attrattiva.
parte né dalla nostra ci ho conosciuta da biasimare. boiardo, canz.,
[il titolo di un poema] da le due a le sei sillabe, spedito
l'entrata sua [del castello] da parecchie donzelle così attrattive, garbate e
iv-1-55: certo, quanto più la cosa da un uom posseduta suscita negli altri
silone, 5-15: si alzò attratto anche da grida e vociferazioni che provenivano dalla strada
considerando, che ricevette [cristo] passione da uomini, ch'egli aveva molto servito
). percorrere passando attraverso; passare da una parte all'altra; trapassare,
fiumi] dove sono più impediti e da più folta siepe o da sassi maggiori attraversati
impediti e da più folta siepe o da sassi maggiori attraversati, più altresì rompendo
ii-138: ben potete risolvervi a tornare così da capo, sicurissimo di quindi raggiungere
erano ogni momento attra versati da altri, riguardanti l'avvenire. deledda,
rude, affacciandomi mi sono sentito attraversare da un brivido fulmineo. sbarbaro,
. non ha più peso della tua / da tanto seppel lita, i
..., che non sono certamente da raccomandare. fogazzaro, 1-252: ora
questo s'erano attra versate da poppa a prora. 4.
(392): ma il mulo ora da questa parte della via e ora da
da questa parte della via e ora da quella attraversandosi, e talvolta indietro tornando
, / rinazia dio, ché questo da lui viene. machiavelli, 670:
la regina stessa il lincestre, e da questo all'incontro si procurò di attraversare
chi l'ha inventata quella maledetta polvere da stioppo, che pure mi attraversa 1
insieme fra loro in o, ivi sarà da situarsi il centro o. 8
di governo). = deriv. da attraverso. attraversata, sf.
col veliero. = deriv. da attraversare. attraversato (part.
su tutta la superficie, oppure da una parte all'altra).
: ampie valli si vedono attraversate da steccati di tronchi. d'annunzio, iv-1-62
che sembrava un latte tenuissimo attraversato da una luce d'oro? deledda, ii-54
, col gilè di terziopelo attraversato da una enorme catena d'oro. comisso
aveva grande, grande il bianco attraversato da riflessi bluastri. 2. messo
dovessiti così spogliar la spene? busone da gubbio, 130: lo re d'
fomiscie di gienti armate di cavallo e da piede. oltre a questi, fossi e
ostacolato. nievo, 654: respinto da una strada ne cercava un'altra e
, 4-18: ho gran piacere, che da questo mio acerbo esilio mi sia intervenuto
e letter. in senso trasversale, da una parte all'altra; obliquamente.
3. prep. (spesso seguita da a, di, per). indica
stato in luogo e moto per luogo: da banda a banda, da un estremo
luogo: da banda a banda, da un estremo all'altro; oltre, al
altro; oltre, al di là; da parte a parte; in trasparenza.
a tradigione, e così armato lo levare da destriere e mìserolo a traverso d'uno
poca luce verdognola... filtrava da una finestrella attraverso i pampani di un
per l'attrazione e digestione che facciamo da tutte le parti del corpo. campanella,
la tromba] che serve per tirare acqua da basso ad alto; alcuna volta per
tunisi. d'annunzio, iv-2-361: da quella sera io mi sentii legato a
medesime per cui io mi feci un tempo da lei adorare? -in feste e
il sonno sente alle dita delle mani ora da un canto ora da entrambe, prodromi
delle mani ora da un canto ora da entrambe, prodromi o segni di maggiori funesti
fu subodorata quasi che in ogni tempo da coloro che considerarono più addentro il sistema
voce dotta, lat. attractió -ónis (da adtrahere 1 attrarre '), già
non si affatigasse. = deriv. da treccia (v.). attrecciato
farsi tiepida.. = deriv. da tregua (v.). attremire
un calcio all'attrezzista e lo rifaccio da me. 2. sport.
lo più al plur.: strumenti da lavoro (specifici di ciascun'arte o
, con tutti gli altri attrezzi salvati da quei vascelli che s'erano fatti andare
i-323: chi ha libri e attrezzi da trasportare non può così a un tratto sbrigarsi
, materiale raccolto per essere utilizzato '(da attrahére 'raccogliere, mettere insieme');
propriissimo delle amadriadi. = deriv. da attribuire. attribuire, tr.
alberto, 85: or la gloria è da essere attribuita a niente? g.
/ allo spirito santo è attribuita. giovanni da samminiato, ii-327: fra l'altre
candide pietre preziose. s. bernardino da siena, 1029: non vedi tu che
... uno si chiamava pale, da pasquale, e può darsi che attribuisca
incisa quella veduta dal mantegna, o da altri di quella scuola, la venisse
troveremo di molte la ragion naturale diversa da quella che sotto questo nome d'influenza
materia). = deriv. da attributo. attributo1, sm.
sono il meglio di quanto può concepirsi da mente umana, così giustamente son da
da mente umana, così giustamente son da noi presi di mira, in più di
come attributi ed aggiunti, ci fussero da augusto condotti. attribuzióne, sf.
alla superstizione più brutale si facevano precedere da una capra e da un'oca alle
brutale si facevano precedere da una capra e da un'oca alle quali davano attribuzioni divine
voce dotta, lat. attributiò -ónis (da adtribuère attribuire'). attribuzionismo,
= voce dotta, deriv. da attribuzione. attrice, v. attore
a frugare. = deriv. da trippa (v.): è voce
con rammarico. = deriv. da attristare. attristante (part. pres
i pravi. bembo, 1-61: da odio dolcezza niuna procedere non può, ché
11 ginepro. = deriv. da triste [tristo) ', cfr.
e salda. = deriv. da attutare.
fu oro assediati, attritò. francesco da barberino, ii-215: averto il fior
che alcuna volta non si attriti. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
figur.: logoro. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
cattaneo, i-1-377: sono difetti inseparabili da chi non è vissuto nel fecondo attrito letterario
lat. attritus -ùs * sfregamento '(da alter ère * sfregare ').
, acciò che, attriti e stracchi da ogni parte, potesse di poi di nuovo
nel sepulcro; e quivi attrita / da penitenzia, orando giorno e notte. guicciardini
esausto e attrito di forze che da loro non possiamo sperare favore alcuno?
: quei cuori, in cui si ha da fare questa gran mutazione di attrito
teol. pentimento dei peccati che deriva da motivi imperfetti (timore del castigo,
, e imperfetto, il quale viene da servile timore, per lo quale l'
molti polloni. = deriv. da attroncare. attrottolóni [a trottóloni
una messa! = deriv. da trottola (v.).
della terra. = deriv. da truciolo (v.).
dichiarandoli reati contro lo stato e da disperderli subito con le fucilate. de amicis
conseguire vantaggi migliori. = deriv. da truppa (v.), forse per
piffero, nei quali il valore è regolato da una parola tronca del comandante, le
di attuabilità. = deriv. da attuabile. attuale, agg.
diversi quei giorni dagli attuali, così da assumere una lontananza enorme. silone,
, accompagna la grazia abituale ma è da essa distinta (e viene concessa da
da essa distinta (e viene concessa da dio come aiuto soprannaturale momentaneo).
, lat. tardo actnalis, deriv. da actus -ùs * atto ';
. filos. dottrina filosofica (sostenuta da g. gentile e detta anche idealismo
nei tempi remoti non si diversificano sostanzialmente da quelli che si constatano nell'età presente
età presente. = deriv. da attuale. attualista, sm. e
2-122: da'primi nostri parenti fatti da dio in qua, ciascun corpo è venuto
468: è necessario che nessuna delle cose da imitarsi, o parte alcuna di quelle
i-63: gli pareva che si fosse partito da un punto molto diverso dal suo,
chiamavasi mosellana, ed era attualmente posseduta da teodorico. arila, 53: attualmente:
la intellettiva, vien tratta ad atto non da se stessa, che ciò è cosa
cosa impossibile, ma... è da dio per rivelazione attuata. bruno,
fiorellino. segneri, ii-367: fin da quando iddio prese a creare il mondo
lat. mediev. actuàre, deriv. da actus -ùs * atto '.
= voce dotta, lat. actuarius, da agire * spingere '. attuato (
idee mondiali, ciò si convince apertamente da un luogo maraviglioso del suo canzoniere. d'
. panzini, iv-43: attivazione differirebbe da attuazione in ciò, che questa parola
affetto in dio. = deriv. da attuare. attufare, tr. dial
palle di fucile. = deriv. da tufo, voce dial. che significa *
vostre divinazioni stando alla porta della stanza da letto, tenebrosa e attutata. idem
che il vento la pigia in giù. da levante invece c'è chiaro, a
venerabile attuffatura. = deriv. da attufare. attuffaménto, sm. ant
molti gradi. = deriv. da attuffare. attuffare, tr.
nel vino per un palmo. giovanni da samminiato, i-130: e lo rubatore abbraccia
2. figur. sprofondare. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
gente nel profondo della morte. giovanni da samminiato, i-208: in verità, questo
, mangiando serpi venenosi et essendo morsi da quelli, s'attuf- fano in acqua
paterno nido. = deriv. da tuffo (v.). attuffato
attuffata in quel loto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
si lasci. = deriv. da attuffare. attuffazióne, sf.
, abbattuto. iacopone, 38-45: da quale parte volvome, parine d'esser
attuosità: nel linguaggio filosofico potrebbe distinguersi da attualità, contrapposto delle idee di potenza
di potenza e d'abito; e da attività, contrapposto di passivo e di
essere attuosità. = deriv. da attuoso. attuóso, agg. attivo
voce dotta, lat. tardo actuòsus, da àctus -ùs 'azione '. atturare
volg. otturare, per scambio di prefisso da obtùràre. atturato (part. pass
furono] le scolte, attutati i soldati da annio gallo. campanella, 1067:
il confermamento dell'aversario. francesco da barberino, ii-2i2: e, vizio
e maravigliosamente attutaro li greci. andrea da barberino, 1-52: e 'l danese,
mitigarsi. rustico, 26-4: da che guerra m'avete incominciata, /
, / eo non lo celeraggio. bartolomeo da s. c., 26-2-4:
lat. * tutàre 1 proteggere ', da tùtus, part. pass, di
i rumori... venivano come fasciati da un alone soffice d'attutimento.
d'attutimento. = deriv. da attutire. attutire, tr. [
3-126: si respirava, come liberati da un'angoscia, quando finalmente l'eco
non fugita, male non odiato da ciascuno quanto e'merita. aucldere
strugga e aucida esso. iacopo da leona, v-358-1: -amor m'au
. aucùpium * uccellagione ', comp. da avis * uccello 'e capère
i-396: si ricordò d'un verso già da lui letto in ovidio, ove i
per così bella donna, sia più da biasimare la savia temenza che 'l matto ardire
aguglie. 3. che nasce da animo ardito, che è prova di
il furto e 'l temerario ardire: / da le pallide labra i freddi baci,
, lat. audàx -àcis (deriv. da audère * osare '). cfr
. carducci, ii-1-239: la lettera da lei direttami... a richiamarmi
supposto. = comp. da audace. audàcia, sf.
che si levavano sino a lui, da stanze povere e ricche, per dolori veri
di udire, udito. francesco da barberino, i-184: ma non aver tu
idem, conv., ii-hi-i: e'da sapere chi e quanti sono costoro che
-come personificazione. s. bernardino da siena, 664: la siconda damigella
, sm. medie. apparecchio formato da una placca di caucciù, che stretto fra
. = voce dotta, comp. da audio (deriv. dal lat. audire
. = voce dotta, comp. da audio (lat. audire 'udire '
. = voce dotta, comp. da audio (deriv. dal lat. audire
= voce dotta, comp. da audio (lat. audire * udire '
. ant. udire. giacomo da lentini, 1-27: la salamandra audivi /
guadagnato / chi si sa scompagnare / da mala compagnia. latini, i-165:
, ancora non fui audito. franceco da barberino, i-207: colui che non
la maggiore parte di quelle donne che da lei si partiano, io mi sarei nascoso
haurire, perché gli orecchi bevono l'aria da altri corpi percossa. =
tre parole in quella processione, audite da tutti: io son venuto, e ò
d'una bella e formosa faccia, e da uno toccamento di mano, e da
da uno toccamento di mano, e da una fragranzia d'uno soave odore,
una fragranzia d'uno soave odore, da uno audito d'una voce dilettevole le ree
oriente, uno audito dallo occidente, da ogni parte sarà audito sopra lo audito.
ne possa de ciò rascionare. bartolomeo da s. c. 9-7-2: non dee
essere l'uomo auditore dimentichevole. francesco da barberino, iii-206: né già d'
è bastato saper solo, che ha da servire v. e. per auditor generale
non m'ha usato ancora tanta benignità da ficcarmi nel branco dei reprobi a fare
la marchesa. -ho smesso di studiare, da parecchi anni. penso che la semplice
dotta, dal lat. auditiò -ònis (da auditus, audire * udire '
si trovava in auge. si conoscono da quei tempi. 2. astron
cognita la distanza del centro del sole da quello della terra, si aspetterà che
questo cerchio. = deriv. da augello 1 uccello '. augèllo
non par che li piaccia, / da noi fuge e diparte. francesco da barberino
/ da noi fuge e diparte. francesco da barberino, 63: cantan gli augelli
/ cigni non già, ma corvi da carogne. leopardi, 6-92: ecco
ciascun canta in suo latino. francesco da barberino, 66: havi augelletti in
, insidie] aspetta; / ma dinanzi da li occhi di pennuti / rete si
. della casa, 659: vago augelletto da le verdi piume, / che peregrino
lat. tardo e popol. aucèllus, da avicèllus, dimin. di avis *
l'ugna delle fiere. = da adugnare, forma toscana di * adunghiare '
, forma toscana di * adunghiare '(da ugna * unghia ').
« il formare di netto un verbo da una preposizione (o più d'una)
, che è lunga braccia trent'otto da muro a muro, di più travi commesse
più potente. s. bernardino da siena, 362: i peccati si debbino
; perché i prudenti gli augumentano, da qualunque principio e'si nascano. idem
... che è cosa molto vaga da vedere. = lat. tardo aug
città di firenze, la quale ebbe da fiesole il principio e dalle colonie lo augu-
aretino, 5-488: io mi rido da senno, quando mi augurate una entrata
il nascituro incarnasse l'ideal tipo umano da lui me ditato, l'esemplare
. non vorrete essere... da manco di loro. d'annunzio, iv-1-340
nominati dal garrito de gli uccelli notato da loro. vico, 384: un augure
che l'augure partiva sul suo capo, da settentrione ad austro, con la sua
pura vittima. = deriv. da augurio. augùrio (ant.
braccia lo spingean più forte; / e da le conche torte / lusingavano i buoni
gli era stato detto nient'altro, da che potesse ricavare nessun augurio sinistro.
, iii-499: abbattuti, e come da malattia presente e come da augurio funesto,
e come da malattia presente e come da augurio funesto, dai disagi del viaggio
altro non posso ricusare quando mi viene da te. carducci, 455: d'
con l'augurio di tante buone opere da compiere lungo la giornata. 4.
dotta, lat. augurium, deriv. da augur -uris 'augure'. cfr
taglia. aleardi, 1 -77: ivi da lunghi / anni una fila d'augu
. plur. stor. corpo militare aggiunto da augusto alla legione. giamboni,
giamboni, 7-48: gli augustali sono detti da augusto, cioè dall'imperadore..
son dipo'gli augustali, i quali da vespasiano imperadore furono agli augustali aggiunti.
4. numism. moneta d'oro coniata da federico ii: agostaro. muratori
= voce dotta, lat. augustàlis, da augustus. augustaménte, avv.
de'luterani. = deriv. da augusta (augsburg), città della germania
sempre s'augusti. = deriv. da augusto1. augustèo, agg. letter
dotta, lat. augustèus (deriv. da augustus). augusto1, agg
ondeggia bianco / il regai manto da l'augusto fianco. idem, ii-16-189:
costume. bruno, 3-900: partendo io da corpi, mai oltre ho preso il
titolo degli imperatori romani (a cominciare da ottaviano); imperatore. giamboni,
/ s'io scorgo l'avvenir, da tromba eguale / a quella che a
sicura penetrar senza contesa, / sarò da te sbandita? fontanella, iii-356:
lena, e voi mi perderete. giacomo da lentini, 14-23: la rimembranza di
beltate e lo gaio avenire. gallo da pisa, v-234-44: io lo [il
forse dal lat. aculentinus, deriv. da aculeus o aquileus (rifatto su aulente
, gr. ocóxrj'rfjc, deriv. da aùxóg 4 flauto aulètica, sf
annunzio, ii-183: ah belle da presso le ci dadi /...
la nomina di così importante ufficio non dipendeva da venezia ma dall'aulica vienna. papini
gr. aùxixóc (deriv. da a òhi) 4 corte, aula '
li auselli. = deriv. da aulire. auliménto2, sm.
, spandere odore. gallo da pisa, v-234-41: una roza mandaomi per
/ più ch'altro fiore auliva. francesco da barberino, 249: sì come gli
aulente aulore. = deriv. da aulire. àulo, sm.
gr. aòx
da aùxf) 4 flauto 'e 4
di fori per gli occhi '(forse da aùxó? 4 tubo 'e cimò
che rosa. = deriv. da aulore. aulòstomi (aulostomàtidi)
aumentamento delle vostre bellezze, siate da così fatto giorno nominati. =
giorno nominati. = deriv. da aumentare. aumentante (part.
fuga. pavese, n: camminiamo da più di mezz'ora. la vetta è
ottimo, iii-122: quella cosa è mossa da dio, li cui alti processi sono
sì come io proverò; adunque sono da dio. 2. gramm.
diventavano, sì come aumentati di sottigliezza da migliore maestro. g. b. tedaldi
9-2-99: obbligazione aumentata anche di vantaggio da un. nuovo motivo, dipendente dalla
alla mia dimanda dite che è tanto da fuggire, tengo che da seguire sia da
è tanto da fuggire, tengo che da seguire sia da chi glorioso fine disidera
da fuggire, tengo che da seguire sia da chi glorioso fine disidera, come aumentatrice
aumentista. = deriv. da aumentare. auménto, sm.
governate, le quali erano state instituite da principio alla conservazione e all'aumento di
augmentum, ampliamento di augmen -inis, da augere 1 accrescere '. aumiliare
così valente uomo stea in pregione. bartolomeo da s. c., 22-2-2:
con lui essaltato in cielo. paolo da certaldo, 2: quando domandi alcuna
913 (9): grande grazia riceverai da dio, ed esalteratti e glorificheràtti in
aumilia sarà esaltato. s. bernardino da siena, 72: colui che s'aumilia
ant. alto ted. alina, da cui il ted. mod. elle)
. ant. onore. ruggerone da palermo, 1-6: ben mi degio alegrare
gran bene e l'aunore. compagnetto da prato, v-127-27: manderò per l'
canto di mille uccelli, rinfrescati sempre da un'aura soave che da quelle mon-
rinfrescati sempre da un'aura soave che da quelle mon- tagnette da torno nasceva,
aura soave che da quelle mon- tagnette da torno nasceva,... riposatamente e
miei tende latine! / aura spira da voi che mi ricrea, / e
respirate / rotta e purgata sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi
purgata sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi. alfieri, 26:
infiammati da'primi onori, come fussero da aura favorevole in alto sospinti all'azioni
: piena di fati un'aura / da i roman colli move; / la terra
su quella città. ojetti, i-654: da luoghi come il palatino, splendenti e
tanto era immerso nell'aura dell'eternità da cui si vede ogni cosa passata e futura
aura di fama è passata a noi da l'istoria, tale quale appunto io dico
di loro non va quasi mai scompagnato da certo amor dell'aura popolare, che
questi dii ed eroi, ventilati con loro da un'au- retta gentile come questa.
. ant. indorare. zenone da pistoia [tommaseo]: così amor questa
dotta, lat. auràre, deriv. da aurum 1 oro '. aurato1
sono il tributo / di chi di là da i monti / manda a incettar ripari
colorite entro cornici aurate, / là da maestra man sculte in argento / l'
= voce dotta, comp. da aur [ico], col sufi.
l'involveva, e apparisce diverso da quel di prima. targioni tozzetti
. xpuoaxxtt; -t8o? (da cui il lat. chrysallis -idis * crisalide
: nel cerchio delle navi sepolte irradiato da asterie, da zoofiti, da aurelie.
delle navi sepolte irradiato da asterie, da zoofiti, da aurelie. = voce
irradiato da asterie, da zoofiti, da aurelie. = voce dotta, lat
su'albori alteramente cinta / esce da l'ocean la vaga aurora. delfino,
umilmente superba. tasso, 8-32: da la bella face, / anzi dal
secondo la mitologia classica), caratterizzata da una felicità naturale completa, assoluta,
quale cosa con parole auree è celebrata da tito livio. vico, 394: gli
il tuo spendesi tempo migliore / che da te chieggono novo splendore, / vita
i giuochi quadriennali, istituiti per donazione da quella septicia, donna privata, importavano
.. un'altra coronetta particulare chiamata da loro aureola. marcellino, 2-54: restando
in cerchi moltiplici di trecce, trapassate da lunghi spilli d'argento, che si
del palatino, cui il tramonto fa da aureola, si profilano le statue gesticolanti sulla
dilatate e coi suoi bellissimi pomelli aureolati da una luce d'inviolabile castità. saba,
sf. farmac. antibiotico estratto da una particolare specie di muffa (streptomyces
melitense, dissenteria amebica, polmonite atipica da virus, psittacosi, ecc.).
puggar: voce dotta, comp. da [streptomyces] aureo [faciens],
toscana). = deriv. da auricalco. auricalco, sm. (
l'ardente nella fornace. s. bernardino da siena, 1065: i piei suoi
= voce dotta, deriv. da aurum 'oro '; cfr. fr
iv-2-192: un uomo spirante la grandezza da tutti i pori e specialmente dal lobo
, lat. tardo auricularis, deriv. da auricùla, dimin. di auris 'orecchia'
dal lat. auricularius, deriv. da auricula * orecchietta '. auriculariàcee,
medie. manifestazione cutanea dovuta a intossicazione da preparati d'oro (durante l'auro
, lat. aurifer -eri, comp. da aurum * oro '-fer,
aurum * oro '-fer, da fero 'porto': calco del gr. xpuoocpópo
. aurifrigia o auriphrygium, comp. da aurum * oro 'e phrygium 'fregio
duo gran lumi. marino, 354: da sì pietose e flebili querele / (
suoi primi amori / comincia ornai (da l'agghiacciato petto / non più mai sparsi
. marino, 318: mirò nereo da lunge / fatta del gran tonante /
quale le interiora del toro fatato, ucciso da briareo, portò al cielo, ove
portò al cielo, ove egli fu da giove locato e adomato di nove stelle
ella [la terra] vedeva brividi da squamme / verdi di draghi, e svincoli
squamme / verdi di draghi, e svincoli da fruste / rosse d'aurighi.
voce dotta, lat. auriga, forse da aureae * briglie * e agire '
si poteva. = deriv. da auriga. aurignaciano, agg.
= voce dotta, deriv. da aurignac, città della francia meridionale,
, sm. medie. avvelenamento cronico da oro. = voce dotta,
che ad ogni minimo sibilo, cenno, da quantunque lontana parte chiamata, subito sia
'(plinio), deriv. da auris * orecchio '. àuro,
. = voce dotta, comp. da auro (lat. aurum 'oro '
levata del sòie (ed è accompagnato da una colorazione che va dal giallo al
vermiglio e di bianco insieme. francesco da barberino, 72: suona la sveglia,
fuoco d'avventura, / tornati gli attimi da angoscia a brama, / d'itaca
de'su'albori alteramente cinta / esce da l'ocean la vaga aurora. parini,
inalba le mie tenebre e gli orrori / da me disgombra; e dell'ingegno i
, di origine solare (e accompagnato da tempeste magnetiche). galileo, 3-4-234
accesa, che ebbe il suo principio da tramontana e si estese a grecale. leopardi
2. usare, frequentare. francesco da barberino, 208: porrai dormire e vegliare
al'altrui mal s'ausa. bartolomeo da s. c., 4-5-16: prima
la futura noia, pensando continuamente che da me ti debbi partire, né mi
sarà, se subitamente m'abbandoni. paolo da certaldo, 289: t'ausa
sapor l'agnello. = variante da adusare', cfr. provenz. ant.
martellare del cuore, cercò di cogliere da tutti i lati l'ansimare affannoso dei
gli occhi. = deriv. da auscultare. ausignuòlo, sm.
dotta, lat. auxiliaris, deriv. da auxilium * aiuto ausiliare2, tr.
[al compositore] ch'egli ha da essere subordinato, e che il maggior
alleati, dai tributati, ed eventualmente da mercenari stranieri. machiavelli, 338:
legioni in mezzo, e gli ausiliari da lato. s. maffei, 5-1-77:
dotta, lat. auxiliarius, deriv. da auxilium 'aiuto '. ausiliatóre
lat. ausus, part. pass, da audère * osare '. ausòni
primo degli elementi chimici transuranici (scoperto da e. fermi nel 1936).
dotta, lat. auspicalis (deriv. da auspex -icis * auspicio ')
. auspicari 'prendere gli auspici 'da auspex -icis * auspicio '. auspicato
cicerone] confuta tutte le cose addotte da quinto suo fratello in favore degli auguri
, lat. auspex -icis, comp. da avis * uccello 'e dal tema
ed all'italia, / quindi [da santa croce] trarrem gli auspici. carducci
miei contro la dira / oblivlon chieggo da voi gli auspici. d'annunzio, iv-1-869
escrementi del cibo; e i divoti da quella materia fumante traevano gli auspicii per
dotta, lat. auspicium, deriv. da auspex -icis 'auspice '. cfr
tranquilla penombra e l'austerità della mobilia da parlatorio e refettorio di convento. deledda
nelle spese statali e nell'uso, da parte dei cittadini, dei beni di consumo
austero, verginale contegno del nipote, da portarsi per esempio a un istituto di
per l'alta notte / salìano a te da gli arborati colli! idem,
833: grande, austera, verde / da le montagne digradanti in cerchio / l'
lat. haustór -óris, deriv. da haurire 'assorbire '. australe,
quale le interiora del toro fatato, ucciso da briareo, portò al cielo, ove
, portò al cielo, ove egli fu da giove locato e adornato di nove stelle
al cerchio equale intorno, / e da l'artica parte e da l'australe /
/ e da l'artica parte e da l'australe / l'uno e l'altro
con la penna in italia: discorso da bambino innamorato, che tanto conosce l'
2. vento australe: che spira da mezzogiorno; l'austro. leonardo
= voce dotta, lat. austràlis, da auster -tri. cfr. isidoro,
i concorrenti, ciascuno dei quali parte da un punto diverso, devono percorrere il
domesticissimo spirito. = deriv. da austriaco. austriacismo, sm. attaccamento
suo austriacismo. = deriv. da austriaco. austrìaco, agg.
= voce dotta, lat. austrinus, da auster -tri. àustro, sm.
, 2-792: austro è vento che viene da mezzo dì. ariosto, 8-81:
, iii-116: nel dì del piantare sono da fuggire tutti i venti e acque,
, 3-631: ecco, il veggo uscire da quella nuvola candente, che dal spirto
mezzogiorno (punto cardinale). zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
se medesimo, che non ha nulla da chiedere all'altro, al quale è eguale
aùxàpxeia * autosufficienza ', comp. da otòtót; * da se stesso 'e
, comp. da otòtót; * da se stesso 'e dpxéco * basto *
dotta, gr. aùxapxla, comp. da aòxóc; * da se stesso '
aùxapxla, comp. da aòxóc; * da se stesso 'e ócpxw 'comando
autosufficienza etica); che si governa da sé; che attua i princìpi
maniera presso che indipendente dallo stato, da cui son riconosciute e vigilate. tali,
le ragioni e non l'autorità s'aveano da attendere dagli scrittori, e ora voi
questo reliquiario... è accompagnato da tutte le necessarie autentiche del fóro ecclesiastico
. stor. le nuove costituzioni promulgate da giustiniano dopo il suo codice, per distinguerle
dopo il suo codice, per distinguerle da un compendio che ne aveva fatto giuliano
ma la lasciano alla moltitudine, e da lei li ricevono, e ne autenticano la
lat. mediev. authenticàre, deriv. da authentìcus 1 autentico '. autenticato
dio terrestre, talmente grande, che vegna da tutti stimato maggior che quando era autenticato
una religione... non autenticata da verun segno per legge rivelata loro da dio
da verun segno per legge rivelata loro da dio. leopardi, 11-668: stimano
furono, sono e saranno quelli operati da lui appresso morte. botta, 5-17
la cui conformità all'originale è attestata da un pubblico ufficiale (perciò è altrettanto
falsità delle scritture rade volte si fabricano da principio: ma di poi, in progresso
. sarpi, i-259: era riputato da alcuni ardua cosa che cinque cardinali e
masuccio, 7: [avevo] da la mia tenera età... scritte
piano terreno, le rassomigliava: vestiva da signora e lavorava col contadino: coi
io non so distinguere la tua arte da te... eppure non ho altro
. aù&ev- xixó?, deriv. da ocù&évxrjs 'autore '. autière,
, interprete? = deriv. da auto1. cfr. panzini, app.
sul posto ', comp. da aùtk 'nello stesso luogo ', -yev7
stesso luogo ', -yev7) <; da yfyvop. oci * nasco '.
voce dotta, dal gr. ocùxóg 'da sé '. cfr. panzini,
iv-46: « autismo, neologismo creato da bleuler: / orwa di demenza
le balestre. = deriv. da auto1. cfr. panzini, iv-46:
. medie. chi è affetto da autismo. àuto1, sf.
certo fidarsi ad infilarla in quelle stradicciuole da lupi. baldini, 4-13: l'auto
; sacra rappresentazione. -auto da fé (in portogh. 'atto di fede'
una crociata e fors'anche un auto da fé. de amicis, i-929: si
di un libraio, per farne un auto da fé davanti alla prefettura. panzini,
alla prefettura. panzini, iv-46: auto da fe si disse poi e si dice
, ardere. « feci un auto da fe delle mie lettere d'amore ».
fortemente compressa). = comp. da auto- (dal gr. aùxó <;
(dal gr. aùxó <; * da sé ') e accen
strazione finanziaria. = comp. da auto- (dal gr. ocùxó <;
(dal gr. ocùxó <; 'da sé ') e accer
è stato trovato per terra inanimato da dei passanti, e condotto in ospedale da
da dei passanti, e condotto in ospedale da un'autoambulanza, appena un'ora
l'autoambulanza. = comp. da auto1 e ambulanza (v.)
. introspezione. = comp. da auto- (dal gr. ocùtós * da
da auto- (dal gr. ocùtós * da sé ') e analisi (v.
autoaratrice, sf. meccan. aratro azionato da un motore. = comp.
un motore. = comp. da auto1 e aratro (v.).
ogni genere. = comp. da auto- (dal gr. ocùxó? *
auto- (dal gr. ocùxó? * da sé ') e assicurazione (v
su automezzi. = comp. da auto1 e batteria (v.).
comune, ma dell'uso letterario, introdotto da tal genere di lavori moltiplicati oggidì.
fulgidi episodi. = comp. da auto- (dal gr. aùxóg 'dasé')
autobiografismo, sf. tendenza esagerata (da parte di scrittori e artisti) a
autoblindata (v.); registr. da panzini, iv-46. autoblindata,
reparto). = comp. da auto1 e blindato (v.).
o più mitragliatrici. = comp. da autoblindo e mitragliatrice (v.).
trasporto di carburanti. = comp. da auto1 e botte (v.);
(v.); voce registr. da panzini, iv-46. àutobus (
dimensioni per il trasporto di persone (da un punto all'altro della città,
punto all'altro della città, o da un paese all'altro): anche a
l'autobus, che ha iniziato il servizio da poco, in tre quarti d'ora
: e alla luce turchiniccia delle lampadine da notte, m'accorsi che ormai nell'autobus
= dal fr. autobus, comp. da auto [mobile] e [omni]
che si sanno inesistenti, o commessi da altri. = comp. da auto-
commessi da altri. = comp. da auto- (dalgr. aòxóc 'da sé')
. camion. = comp. da auto1 e camion (v.).
di autoveicoli pesanti. = deriv. da autocamion. autocampéggio, sm. campeggio
campeggio per automobilisti. = comp. da auto1 e campeggio (v.).
. pavese, i-106: tornavamo da dire daua. cominciavano le pioggie.
di marcio. = comp. da auto1 e campo (v.).
di fanterie. = comp. da auto1 e cannone (v.).
agli spettatori. = comp. da auto- (dal gr. aòxót; 'da
, comp. dal gr. aùxóg 'da sé 'e xaptcó? 'frutto
). = voce registr. da panzini, iv-46. autocarro,
. qualche autocarro delle colonie marine guidato da un pazzo che faceva i sorpassi come
lontano ronzio. tese l'orecchio. da qualche parte doveva passare un autocarro.
passare un autocarro. = comp. da auto1 e carro (v.),
ingl. autocar; voce registr. da panzini, iv-46. autocartògrafo, sm
automatico e continuo. = comp. da auto- (dal gr. ocùxót; *
auto- (dal gr. ocùxót; * da sé ') e cartografo (v
linee di combattimento. = comp. da auto1 e cassone (v.).
funzioni organiche. = comp. da auto- (dal gr. aùxó? *
auto- (dal gr. aùxó? * da sé ') e catalessi (v.
uno dei prodotti della reazione chimica agisce da catalizzatore. = comp. da
da catalizzatore. = comp. da auto- (dal gr. aùxó <;
(dal gr. aùxó <; 'da sé ') e catalisi (v.
sommo pontefice. = deriv. da autocefalo. autocèfalo, agg. e
sm. eccles. che si governa da sé, che non riconosce nessun superiore;
, gr. tardo aùxoxé
aùxoxé
autocementazióne, sf. cementazione prodotta da materiali in contatto, per effetto di
sostanze leganti. = comp. da auto- (dal gr. aùxó <;
serraggio). = comp. da auto- (dal gr. ocùxó <;
(dal gr. ocùxó <; * da sé ') e dal tema di
, ai trasporti. = comp. da auto1 e centro (v.).
interna del cilindro. = comp. da auto- (dal gr. aùxói; *
auto- (dal gr. aùxói; * da sé ') e cerchiatura (v
. proprietà della materia viva di muoversi da sé, volontariamente. = voce dotta
) < n <;, comp. da aòxó? 'da sé '
comp. da aòxó? 'da sé 'e xlvriaiq 'movimento '.
sf. autobotte. = comp. da auto1 e cisterna (v.).
cristalli, nella roccia già solida, provocata da forti abbassamenti di temperatura.
. dal gr. aùxó <; * da sé 'e xxdcot? *
, contenuta e riscaldata, tiene chiusa da sé, senza uopo di chiavelli a
la pregevole proprietà dello strumento di chiudersi da sé. c. e. gadda,
comp. dal gr. aùxó? 'da sé 'e dal lat. clavis
di collimazione. = comp. da auto- (dal gr. olòtòq *
auto- (dal gr. olòtòq * da sé ') e collimazione (v
di polvere. = comp. da auto1 e colonna (v.).
il bersaglio. = comp. da auto- (dal gr. aòxót; *
auto- (dal gr. aòxót; * da sé ') e dal part.
all'autoaccensione. = comp. da auto- (dal gr. aùxóg 'da sé'
carducci, iii-27-317: un signore mi scrive da genova, domandandomi una spiegazione del verso
vezzo del chiedermi auto-commenti l'hanno preso da un pezzo molti in italia.
in italia. = comp. da auto- (dal gr. aùxó? '
auto- (dal gr. aùxó? 'da sé ') e commento (v.
telefonica automatica. = comp. da auto- (dal gr. aòxó <;
(dal gr. aòxó <; 'da sé ') e commutatore (v
del fluido stesso. = comp. da auto- (dal gr. ocùxó <;
(dal gr. ocùxó <; 'da sé ') e compressione (v
attualistica). = comp. da auto- (gr. aòxó? 'da
da auto- (gr. aòxó? 'da sé ') e concetto (v.
. autocoscienza. = comp. da auto- (gr. aòxó? * da
da auto- (gr. aòxó? * da sé ') e conoscenza (v.
un'altra parte. = comp. da auto- (gr. aùxó <; '
auto- (gr. aùxó <; 'da sé ') e contratto (v.
delle proprie azioni. = comp. da auto- (gr. aòxò? 'da
da auto- (gr. aòxò? 'da sé ') e controllo (v.
stimoli esterni. = deriv. da autocoria. autocòro, agg.
delle acque. = comp. da auto- (gr. aùxó <; *
auto- (gr. aùxó <; * da sé ') e correzione (v.
del portabagagli. = comp. da auto1 e corriera (v.).
giudizio della critica. = comp. da auto- (gr. aùxóg * da sé
. da auto- (gr. aùxóg * da sé ') e cosciente (v.
di sé. = comp. da auto- (gr. ocùxó <; '
auto- (gr. ocùxó <; 'da sé ') e coscienza (v.
, gr. ocòtoxpaxvx;, comp. da aùxó <; * da sé '
, comp. da aùxó <; * da sé 'e dal tema di xpaxéco
dotta, gr. aùxoxpàxcop, comp. da aùxó <; 1 da sé '
, comp. da aùxó <; 1 da sé 'e dal tema di xpaxéca
lucida, spregiudicata del proprio lavoro (da parte di un artista, di uno
2. polit. esame critico, fatto da personalità politiche, dell'operato proprio o
partiti comunisti). = comp. da auto- (gr. aùxóc 'da sé
. da auto- (gr. aùxóc 'da sé ') e critica (v.
comp. dal gr. aùxói; 'da sé * e xp& ^ oe -axo
filos. continuo autocrearsi dello spirito, da cui procede tutta la realtà (nella filosofia
). = voce dotta, coniata da b. spaventa, comp. dal
. dal gr. aùxói; 'da sé 'e xxtoic, * creazione '
dai lecci e dai sugheri anziché provenuti da altra terra o da altra gente
anziché provenuti da altra terra o da altra gente. 2. biol.
delle popolazioni stanziate in un territorio da epoche remote). -per estens.:
generale dell'automatismo, ma è determinato da irritazione interna di centri motori, senza
. aòxó- x&6>v -ovog, comp. da aùxó <; 'da sé 'e x$d>v
di giudizio. = comp. da auto- (gr. ocùxós 'da sé
. da auto- (gr. ocùxós 'da sé ') e decisione (v.
v.); voce registr. da panzini, iv-46: « autodecisione, vocabolo
l'autorità giudiziaria. = comp. da auto- (gr. < xùtói; '
auto- (gr. < xùtói; 'da sé ') e denunzia (v.
le proprie leggi, in assoluta indipendenza da cause che non sono in suo potere
biol. autodifferenziamento. = comp. da auto- (gr. auxó? 'da
da auto- (gr. auxó? 'da sé ') e determinazione (v
-i). chi si è istruito da solo, chi ha sviluppato la propria cultura
aùxo8 (8axxo <;, comp. da aùxó? 'da sé 'e
, comp. da aùxó? 'da sé 'e dal tema sisdcoxco 'insegno
per denotare 'chi s'è istruito da sé, senza maestri o professori '»
, l'attività di chi si educa da sé. autodidàttico, agg. (
metodo autodidattico, che serve a apprendere da sé. 2. sm.
scritto). = comp. da auto- (gr. ocùxó? 'da
da auto- (gr. ocùxó? 'da sé ') e difesa (v.
singole cellule. = comp. da auto- (gr. aùxó <; '
auto- (gr. aùxó <; 'da sé ') e differenziamento (v
organismo umano per opera di sostanze prodotte da cellule del tessuto stesso. =
tessuto stesso. = comp. da auto- (gr. aùxó? * da
da auto- (gr. aùxó? * da sé ') e digestione (v.
direzione. = comp. da auto- (gr. aùxó? 'da
da auto- (gr. aùxó? 'da sé ') e direzionale (v.
dei contratti collettivi. = comp. da auto- (gr. aùxó? 'da
da auto- (gr. aùxó? 'da sé ') e disciplina (v.
bot. autocorìa. = comp. da auto- (gr. auxó? 'da
da auto- (gr. auxó? 'da sé ') e dissemina
autodistinzióne, sf. filos. distinzione da se stesso (di un concetto)
è l'autopposizione? = comp. da auto- (gr. aùxóg 'da sé
. da auto- (gr. aùxóg 'da sé ') e distinzione (v.
agg. milit. che si distrugge da sé sulla traiettoria, dopo un determinato
contraerea). = comp. da auto- (dal gr. aùxó? '
auto- (dal gr. aùxó? 'da sé ') e dal part.
proietto autodistruggente. = comp. da auto- (gr. aùxót; 'da
da auto- (gr. aùxót; 'da sé ') e distruzione (v.
di truppa. = comp. da auto1 e drappello (v.).
massime velocità. = comp. da auto1e dromo (gr. 8pó [xo
'corsa '); registr. da panzini, iv-46: « autòdromo: pista
autoriproduzione. = comp. da auto- (gr. aùxó <; '
auto- (gr. aùxó <; 'da sé ') e duplicazione (v.
. elettr. macchina elettrica che produce da sé la propria eccitazione. = comp
la propria eccitazione. = comp. da auto- (gr. aùxó? 'da
da auto- (gr. aùxó? 'da sé ') ed eccitatrice (v.
stessa. = comp. da auto- (gr. aùxó? 'da
da auto- (gr. aùxó? 'da sé ') ed eccitazione (v.
di autoeducazione. = comp. da auto- (gr. aùxòq 'da sé
. da auto- (gr. aùxòq 'da sé ') ed educazione (v.
di una certa quantità di sangue prelevato da una vena del paziente stesso (è
arteriosa). = comp. da auto- (gr. aùxó? * da
da auto- (gr. aùxó? * da sé ') ed emoterapia (v.
avviene naturalmente per ossidazione delle sostanze organiche da parte dell'ossigeno atmosferico.
ossigeno atmosferico. = comp. da auto- (gr. aùxó? * da
da auto- (gr. aùxó? * da sé ') ed epurazione (v.
di emozioni sessuali. = comp. da auto- (gr. aùxó <; '
auto- (gr. aùxó <; 'da sé ') ed erotismo (v.
consumazione dei materiali organici dei tessuti, da parte dell'organismo (nel periodo dell'
dotta, gr. aùxó <; * da sé 'e « payelv 4 mangiare
. autogamia. = comp. da auto- (gr. aòxóc 'da sé
. da auto- (gr. aòxóc 'da sé ') e fecondazione (v.
, tranvie. = comp. da auto1, ferrovia] e tranvia (v
su autocarri. = comp. da auto1 e officina (v.).
il filobus. = comp. da auto [bus] e filobus (v
filobus e tranvia. = comp. da auto \ bus \, filo [bus
degli utili. = comp. da auto- (gr. aùxóg 4 da sé
. da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e finanziamento (v
altre parti vicine. = comp. da auto- (gr. aùxó? 4 da
da auto- (gr. aùxó? 4 da sé ') e formazione (v.
artiglierie) col quale si ottengono bocche da fuoco ad alta resistenza con spessori di
relativamente modesti. = comp. da auto- (gr. aùxóg 4 da sé
. da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e forzamento (v.
attrezzato. = comp. da auto1 e fotoelettrico (v.).
, sm. autocarro con carrozzeria costituita da un furgone chiuso. moravia,
né seguito. = comp. da auto1 e furgone (v.).
biol. generazione spontanea di esseri viventi da materia inorganica. = voce dotta,
. dal gr. aùxó <; 4 da sé 'e yév7) ot <;
gr. aùxoyevr)?, comp. da aùxó <; 4 da sé
, comp. da aùxó <; 4 da sé 'e dal tema di
. autoreattore. = comp. da auto- (gr. aùxóg 4 da sé
. da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e getto (calco
la cierva nel 1920: comp. da auto1e giro (v.); registr
giro (v.); registr. da panzini, iv-47. autogòl
= ingl. autogoal, comp. da auto- (gr. aùxó? 4 da
da auto- (gr. aùxó? 4 da sé ') e goal.
, comp. dal gr. aùxóq 4 da sé 'e yovi] atto
autogovèrno, sm. facoltà di amministrarsi da soli, senza controlli o interferenze esterne,
, istituti). = comp. da auto- (gr. aùxóc 4 da sé
. da auto- (gr. aùxóc 4 da sé ') e governo (v.
disegni). = deriv. da autografo. autografìa, sf. l'
nell'autografia. = comp. da autografico. autògrafo, agg.
4-139: il ritratto dello stesso leonardo, da qualcuno temuto non autografo per alcuni piccoli
l'eroica fatica di trascriver questa storia da questo dilavato e graffiato autografo,.
gr. aùxó- ypacpos, comp. da aùxó <; 4 da sé 'e
, comp. da aùxó <; 4 da sé 'e dal tema di ypà stradali). = comp. da auto1 e gru (v.). medesimo fiore. = comp. da auto- (gr. olòtòq 4 da da auto- (gr. olòtòq 4 da sé ') e impollinazione (v responsabilità realistiche. = comp. da auto- (gr. aùxó <; 4 auto- (gr. aùxó <; 4 da sé ') e incensamento (v un circuito elettrico. = comp. da auto- (gr. aùxóg 4da sé ' induzione dovuta ai vortici liberi che sfuggono da un sistema portante. = comp. un sistema portante. = comp. da auto- (gr. aùxóg 4 da sé . da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e induzione (v. le strade. = comp. da auto1 e innaffiatrice (v.) , sf. medie. intossicazione provocata da sostanze provenienti dal disfacimento dei tessuti dell' = voce dotta, comp. da auto- (gr. aùxó <; 4 auto- (gr. aùxó <; 4 da sé ') intossicazione (v di se stesso. = comp. da auto- (gr. aùxóg 4 da sé . da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e introspezione (v correnti. = comp. da auto- (gr. aùxó? 'da sé' . autodidattica. = comp. da auto- (gr. aùxóc; 4 da da auto- (gr. aùxóc; 4 da sé ') e istruzione (v. se stesso. = deriv. da autolatria-, voce registr. da panzini, deriv. da autolatria-, voce registr. da panzini, iv-47. autolatria, = voce dotta, comp. da auto- (gr. aùxó <; 4 auto- (gr. aùxó <; 4 da sé ') e latria ( 4 adorazione '); voce registr. da panzini, iv-47. . = voce dotta, comp. da auto- (gr. aùxó? 4 da da auto- (gr. aùxó? 4 da sé ') e lesionare (v . = voce dotta, comp. da auto- (gr. aùxót; 4da sé = voce dotta, deriv. da lesione (v.) con il pref auto (gr. aùxóc; 4 da sé '); registr. da panzini 4 da sé '); registr. da panzini, iv-47. autolesionista, sm forma di indennizzi, o l'esonero da compiti pericolosi, come il servizio militare per riscuotere il premio dell'assicurazione obbligatoria da parte dei datori di lavoro. pratolini saluta ». = deriv. da autolesionismo. autolesionìstico, agg. ( croce verde, = comp. da auto1 e lettiga (v.). . neol. automobile attrezzato in modo da poter ospitare una piccola biblioteca (per ). = comp. da auto1 e libro (v.); (v.); voce registr. da panzini, app., iv-782 ( automobilistica di trasporti pubblici interurbani, gestiti da società private per concessione amministrativa. per concessione amministrativa. = comp. da auto1 e linea (v.). , comp. dal gr. aùxóg 4 da sé 'e xooti; 4 dissoluzione
un determinato valore. = comp. da auto- (gr. ccòtóq 1 da sé
. da auto- (gr. ccòtóq 1 da sé ') e livellatore (v.
'(origene), deriv. da ocùtoxoyeiv 'parlare di se stesso '.
il discorso della solenne degradazione de'brutti da animali sensibili, e puri insensibili automati
puri insensibili automati o oriuoli, intentata da alcuni filosofi intorno alla metà del secolo
. lambruschini, 1-98: automi spirituali da muovere per molle e fili. leopardi
iii-472: i tavoli bianchi erano circondati da automi di ambo i sessi che
(gr. aùtóixarov, deriv. da aùtó? * da sé ').
, deriv. da aùtó? * da sé '). automaticaménte, avv
che loro sfugge, tanto diverso da quello nel quale furono chiamati a vivere,
il ricaricamento sono compiuti, automaticamente, da alcuni congegni azionati dai gas prodotti dalla
cui è dato sempre il movimento, trasmesso da una parte di essi ad altra:
il fuoco in camera tua te raccenderai da per te, nella stufetta automatica, coi
fuori di me, sonnambulo, indifeso da non so che colpa o disgrazia.
di spiriti vitali. = deriv. da automato]. automatismo, sm
tutti gli atti della vita sono prodotti da eccitamenti esteriori, senza l'intervento di
di mosse. = comp. da auto- (gr. aòró? * da
da auto- (gr. aòró? * da sé ') e matto (v
= neol. dall'americano automation, da automa [ton \ col sufi
: la strada era stretta, e circondata da due canali profondi; bisognava usare
di colpi. = comp. da auto1 e mezzo (v.).
e la coscienza dell'uomo sono annullate da un complesso di strutture che gli impongono
= neol. dotto, deriv. da automa. rando il tovagliuolo.
, gli impasti. cavallo sarà rappresentato da una smorfia che stereotipa sinisgalli, 6-62:
il sorriso iniziato agli angoli della bocca e da una mano lunga serie di applicazioni che l'
trici. = comp. da auto1 e mitragliatrice (v.).
memoria di un ricordo apparentemente non giustificato da occasioni esterne o associative (e si
. dal gr. aùxó <; * da sé 'e 4 ricordo '.
vedono sgattaiolare ogni tanto di quelle che da noi sarebbero diventate da gran tempo pezzo di
di quelle che da noi sarebbero diventate da gran tempo pezzo di museo. moravia
comp. dal greco aùxó <; * da sé 'e mobile (v.
e. cecchi, 6-53: da un certo angolo visivo, quest'america
automontata). = comp. da auto1 e montato (v.).
o impianto). = comp. da auto- (gr. aùxó <; '
auto- (gr. aùxó <; 'da sé ') e motore (v.
motore proprio che ne consente la trazione da sola o accoppiata a uno o più
più rimorchi. = comp. da auto- (gr. aùxó <; '
auto- (gr. aùxó <; 'da sé ') e motrice (v.
(v.); registr. da panzini, iv-47. automutilazióne, sf
militare). = comp. da auto- (gr. aùxó <; *
auto- (gr. aùxó <; * da sé ') e mutilazione (v.
sé). = comp. da auto- (gr. aùxó? 'da
da auto- (gr. aùxó? 'da sé ') e noema (v.
comp. dal gr. aùxó? 'da sé 'e vót) oi <;
nolo automobili. = comp. da auto1 e noleggio (v.).
sf. diritto e facoltà di governarsi da sé; potestà riconosciuta dal potere centrale
città, già sottomessa ai romani, ebbe da giulio cesare l'autonomia, cioè la
facoltà (propria dei governi non vincolati da accordi internazionali) di modificare ad arbitrio
norme imposte dal di fuori (sia da un essere superiore sia da una legislazione
(sia da un essere superiore sia da una legislazione non emanante da lui medesimo)
superiore sia da una legislazione non emanante da lui medesimo), ma obbedendo unicamente
alle leggi che il soggetto si pone da se stesso. e. cecchi,