carni insaccate. = nome d'agente da insaccare. insaccatura, sf.
cuneiforme di bassa pressione che si diparte da un centro ciclonico ed è circondata da
da un centro ciclonico ed è circondata da alte pressioni che tendono a eliminarla.
potette vedere. = deriv. da insaccare. insacchettaménto, sm.
alla pioggia e all'umidità per proteggerli da eventuali danni provocati da insetti o da
umidità per proteggerli da eventuali danni provocati da insetti o da malattie crittogamiche (e
da eventuali danni provocati da insetti o da malattie crittogamiche (e tale copertura viene
della raccolta). = denom. da sacchetto (v.) col pref.
impacchettatrice. = nome d'agente da insacchettare. insacchino, sm.
. insaccatóre. = deriv. da insaccare, sul modello di attacchino, ecc
dossi, 3-79: ghioldi era uscito da quella forma in cui si stàmpano quegli
di fianco. = denom. da saccoccia (v.) col pref.
martir m'aprenda. = denom. da saetta (v.) col pref.
e insaggi. = comp. da in-con valore negativo e saggio (v.
= spagn. ensayador, deriv. da ensayar nel significato di 4 saggiare la
se non co'picconi ed è fine da 'nsalare. sacchetti, 192-129: non vegliando
mangiò e parte ne insalò. benvenuto da imola volgar., ii-196: li
, ii-196: li calaguritani, assediati da pompeio, li corpi delle moglie e
di tevero s'insala, / benignamente fu'da lui ricolto. buti, 2-48:
insalata '. = denom. da sale (v.) col pref.
d'aceto e oglio cenarono. cenne da la chitarra, xxxv- ii-429: una
crudi e conditi, e talora accompagnati da funghi, sedani, formaggio, ecc
] », io dissi, « qui da noi ». 3. figur
, 45: dimmi, aretin, somaro da legnate, i dove pur mai la
ancora all'insalata: restare ancora molto da fare, non essere ancora al termine
aceto e bene oliata, / e da un pazzo rivoltata. -olio ed
. buonarroti il giovane, 10-968: da morte a vita ci fe'riavere /
molti luoghi. = deriv. da insalata. insalatièra, sf.
della repubblica. = deriv. da insalata. insalatina, sf.
bruno, 3-254: viene a sfilzarti da dentro il manico della sua ventosa
e mesta forte. s. bernardino da siena, iv-435: arai alcuna mer-
: tinelli con tavole grosse e membrute da sedervi al pasto che, dopo le fazioni
l'acqua del mare). busone da gubbio, 56: dove la 'nsalata [
e al prossimo. s. bernardino da siena, iii-109: iddio volea nel vecchio
alcuna di tue satire insalate, / ma da te letta, mal, volerci aprire
idem, iii-34: -ecci punto di varietà da le cortigiane di vinegia a quelle di
so come fatta complessione è molto differente da quella figliuola mia ammaestrata da lo scozzonato
molto differente da quella figliuola mia ammaestrata da lo scozzonato procedere de'cortigiani, la
, quanto loro. = comp. da in-con valore negativo e salato (v.
nota. = nome d'agente da insalare. insalatura, sf.
tempo in cui si salano i cibi da conservare. crusca [s. v
insalatura ', diremmo anche del tempo da insalare, sì come potatura, battitura e
della insalazióne. = deriv. da insalare. insaldàbile, agg.
più insaldabili. = comp. da in-con valore negativo e saldabile (v.
; rafforzarsi. nievo, 1-59: da qual cosa credete voi che s'insaldi
quei parentadi. = denom. da saldo (v.) col pref.
all'ultimo sangue. = denom. da salda (v.) col pref.
3-251: ella portò delle camicette insaldate, da uomo, con una cravatta maschile.
. nelli, iii-97: quel drusillo insaldato da capo a piedi, ricoperto di ciprio
guadagno. = nome d'agente da insaldare2. insaldatura1, sf.
delle ringhiere. = deriv. da insaldare1. insaldatura2, sf.
a sproposito. = deriv. da insaldare2.
collera, patir del mal caduco; diasegli da bere del- l'orina con un
un corno; et a berla senz'altro da piccole, et anco i capretti
all'insalibil sede. = comp. da in-con valore negativo e salibile (v.
una stadera. = denom. da salino (v.) col pref.
lor faccia. = denom. da saliva (v.) col pref.
del battezzando. = deriv. da insalivare. insalizióne, sf.
= voce dotta, comp. da in-4 sopra 'e dal lat. tardo
-ónis 4 salto '(vegezio), da salire 4 saltare '. insalnitrare
9-328: cuore straziato, / sbriciolato così da infame mitra / come pietra coperta dalla
l'insalnitra. = denom. da salnitro (v.) col pref.
tua mente insalsa. = denom. da salso (v.) col pref.
a mangiare. = deriv. da * insalseggiare, frequentativo di insalsare.
logge vaticane. = denom. da salsiccia (v.) col pref.
, lat. insalùber -ùbris, comp. da in-con valore negativo e salùber -ùbris 4
che dall'aria nasce dah'impurità dell'acque da be- vere e dal vitto arido e
la porta. = comp. da in-con valore negativo e salutante (v.
epidemico. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. salutare
dotta, lat. insalutàtus, comp. da in-con valore negativo e salutàtus 1 salutato
l'insalvabile. = comp. da in-con valore negativo e salvabile (v.
a'nocciuoli. = denom. da salvia (v.) col pref.
boccaccio, iv-98: io sarei lontana da queste insanabili sollecitudini, che io sostengo
moltiplicati e i biasimi che si avvicendano da nucleo a nucleo di patrioti, ciascuno
promessa del re fu accolta con tripudio da pochi insanabili. svevo, 8-119: un'
] fossero in frega, cavai i latti da un carpio vivacissimo, e ne'spremetti
la via di latte sia uno incendio fatto da le stelle le quali caddero nel tempo
13-i-666: tu ti parti di rado / da la magion eterna / ch'è del
, ove non verna, / non turbate da nembi o da procelle, / sempre
verna, / non turbate da nembi o da procelle, / sempre egualmente belle /
che fa 'l fiore bianco lattato, da dioscoride detta ópvi&oyaxov e da plinio lib
lattato, da dioscoride detta ópvi&oyaxov e da plinio lib. xxi cap. 17
secondo luogo dal mattioli, volgarmente detto da noi 'latte di gallina ', di
una orchestrazione di toni e di sfumature da dar fondo al più ricco repertorio coloristico.
. grazzini, 2-366: io lascerò da parte gli ebrei,... perciocché
.: ammaestrare, educare. guido da pisa, 1-21: poiché la regina ebbe
ben dal latte discompagnata. -essere da latte: essere appena nato. parabosco
ch'io / essendo ancora tu quasi da latte, / andai ad abbitare in padovana
. danti, 6-39: non senza ragione da gli antichi si faceva con il latte
il latte: poppare. -tenere latte da qualcuno: esserne stato istruito, averlo
.. l'uno all'altra uniti da un festone di ellera e rose sfatte
e spetalate. = denom. da latte col sufi, -eggiare con valore frequentativo
rami secchi imbrinati ed i vivi curvati da grossi batuffoli di neve gelata.
86-125: or pensa che, essendo tu da quinci innanzi mia moglie, se tu
il fiele. = comp. da latte e miele (v.).
messe liete / acquista e quai trofei da la vittoria, / colui che fama
palazzeschi, 6-56: l'attigua stanza da bagno spaziosa e lattea. stuparich,
lattee quella sua mobile rossezza, non da vergogna, ma d'amoroso desio conspersa
vedeva dietro le nuvole) era offuscata da quella colonna di fumo denso.
maestà e non più tosto esser chiusa da lei? n. franco, 4-215:
dallo stomaco alle vene lattee, e da quelle pel dutto toracico alla volta delle
mito secondo il quale avrebbe avuto origine da alcune gocce di latte cadute dalle mammelle
37: fu preso il suo candor da l'alto cielo, / ov'è la
lattea è quel circolo bianco che divide da una parte all'altra l'orizzonte,
= voce dotta, lat. lactèus, da lac lactis 1 latte '.
una vera latteria. = deriv. da latte; cfr. fr. laiterie.
granchi, compare! = deriv. da aterina (v.) con sovrapposizione di
della nutrice. = deriv. da latte. lattescènte, agg.
la marea latte scente saliva da ogni parte. presentivo il momento in
di rizzarsi. = deriv. da lattescente-, cfr. fr. lattescence (
; lattimo. = deriv. da latte, per la simiglianza del colore.
delle sultane. = comp. da latte e burroso (v.).
esce dal fiato! = deriv. da latte. lattlccio2, sm.
di fico. = deriv. da latte. latticciuòlo, sm.
di latticciuoli. = deriv. da latticcio2, per il latice che secerne.
fr. lattis 'impalcatura '(da latte * travicello ').
terapia idrica. = deriv. da latte. latticemìa, sf.
= voce dotta, comp. da [acido] lattico e da un deriv
comp. da [acido] lattico e da un deriv. dal gr. '
. alvaro, 15-47: ce n'era da portare per gli avvocati, per i
voce dotta, lat. tardo lacticinlum, da lac lactis * latte ';
anche scorzonera. = deriv. da lattice, var. di latice.
di cristallo. = deriv. da latte, per il colore assunto dal vetro
smalti ripieno. = deriv. da latte. latticinóso, v.
, in quanto l'acido lattico, da essi prodotto, ha un'azione stimolante
di quella putrefattiva. = deriv. da latte-, cfr. fr. lactique (
= voce dotta, comp. da [acido] lattico e deidrogenasi (
= voce dotta, deriv. da [acido] latti [co],
mungitura. = deriv. da latte; cfr. spagn. lachera.
delle scene. = deriv. da latta1. lanièro, agg.
del latte. = deriv. da latte. lanìfago, agg.
= voce dotta, comp. da latte e dal tema del gr. cpays
silvano, iscrizioni), comp. da lac lactis * latte 'e dal tema
da diverse piante verdi e in particolare dai pic
tenera si mangia con le altre erbe da inverno. = voce di area tose
= voce dotta, comp. da latti [ce] e dal tema del
. = voce dotta, comp. da latte e dal tema del lat. fugare
= voce dotta, comp. da latte e dal tema del gr.
campanellini. = deriv. da lattiginoso, con cambio di suffisso.
il paesaggio); che appare pervaso da un biancore opaco (una distesa d'
braccia e gambe. -caratterizzato da un intenso pallore (il viso,
9-279: sotto il cielo schiarito adesso da un primo barlume di alba, il suo
poco lattiginose. = deriv. da latte, sul modello di fuligginoso.
= voce dotta, comp. da [acido] latt [ico],
il cavolo o la foglia della zucca da colare il lattime. bartolini, 16-17:
e canuti. = deriv. da latte: cfr. spagn. lactumen.
ossidrile enolico. = deriv. da lattarne. lattime, v.
firenze, pistoia), comp. da latt [e] e [animella (
= voce dotta, comp. da latte e dal gr. pixpov 4 misura
anche flùtes. = deriv. da latte, per la simiglianza del colore.
agg. ant. e letter. affetto da lattime. - per estens.:
palermo. = deriv. da latte, per il colore.
zucchero di latte. = deriv. da latte, col sufi. chim. -ina
fuoco lento. = deriv. da latte, sul modello di foraggiato (v
= voce dotta, comp. da latte, porpora (v.) e
carena, 2-77: 4 bottega da pizzicagnolo, da salumiere 'quella in
, 2-77: 4 bottega da pizzicagnolo, da salumiere 'quella in cui vendosi i
... 44 da lattaio 'o lattivéndolo 'dove si vende
scoperti nelle vie, o solo coperti da uno strato di mosche. carducci,
l'osteria. = comp. da latte e dal tema di vendere, sul
di tale animale. giovanni da lizzano, i-9: pelli d'ermellini,
siano permissi. = deriv. da latte, per il colore bianco latteo del
= voce dotta, comp. da latte e albumina (v.).
terapeutico. = deriv. da lattobacillo. lattobacillo, sm.
dotta, lat. lactobacillus, comp. da lac lactis * latte 'e
= voce dotta, comp. da latte e butirrometro (v.).
= voce dotta, comp. da latte e densimetro (v.).
= voce dotta, comp. da latte e dotto (v.),
= voce dotta, comp. da latte e fermentatore (v.).
= voce dotta, comp. da latte e fermentazione (v.).
= voce dotta, comp. da latte e flavina (v.).
= voce dotta, comp. da latte e genesi (v.).
ormone). = deriv. da lattogenesi. lattògeno, agg.
= voce dotta, comp. da latte e dal tema del gr.
proteina presente nel latte, costituita prevalentemente da acido glutammico. = voce
= voce dotta, comp. da latte e globulina (v.).
= voce dotta, comp. da latte e dal gr. p. éxpov
lactuca scariola). = deriv. da latte, per il latice che produce.
lattonaio girovago. = deriv. da latta1. lattonata, sf.
mano aperta. = deriv. da lattone4. lattóne1, agg.
, in partic., un maialino da latte). -al figur.: poppante
, 1-288: non l'era più lattoncèllo da rimanersi appeso alle sottane della balia.
sottane della balia. = deriv. da latte; cfr. spagn. lechòn '
. lattóne2, sm. baco da seta nell'ultima fase dell'età larvale
giallastro. = deriv. da latte, per la particolare colorazione.
di latta fatto con un mezzo tubo, da adattarvi dentro lo spiedo con l'
il calore. = deriv. da latta1. lattóne4, sm.
al gozzo. = deriv. da latta2) cfr. umbro lattone; roman
. region. ottone. uguccione da lodi, xxxv-1-623: corona avrà né d'
, ch'altri scrivono latone, è da sapersi che havvi una certa lamina di ferro
per misurare la quantità d'acqua somministrata da una sorgente si usa uno strumento,
= voce dotta, deriv. da latte, col sufi. chim. -one
= voce dotta, deriv. da lattone6, col suff. chim. -ico
e tubista. = deriv. da latta2. lattonitrile, sm.
= voce dotta, comp. da latt [ic] o e nitrite (
. processo di formazione di un lattone da un ossiacido. = deriv.
un ossiacido. = deriv. da lattone *. lattónzo, agg
otto lattonzi. = deriv. da latte, col suff. spreg. -orno
cappelletti come l'intendo io, seguiti da un bel porcello allo spiedo, un
nato di fresco. = deriv. da lattonzo, con ampliamento di suffisso.
il vomito. = deriv. da latte. lattorfìano, agg.
. piano inferiore dell'oligocene, rappresentato da argille e sabbie verdi ricche di resti
e artropodi. = deriv. da latdorf, villaggio tedesco nel cui territorio
di latte. = deriv. da lattoso. lattosato, agg.
= voce dotta, deriv. da lattosio sul modello di canforato, chinato
. = voce dotta, comp. da latte e dal tema del gr. axonéco
= voce dotta, comp. da latte e sedimentatore (v.).
= voce dotta, comp. da latte, col suff. chim. -osio
per esser dunque il fico trionfale privilegiato da giove savio, lattoso, legittimo.
voce dotta, lat. tardo lactósus, da lac lactis; cfr. ant.
= voce dotta, comp. da lattosio] e dal gr. oùpov
= voce dotta, comp. da latte e dal tema del gr. xpécpoì
di guastadette con acque lavorate. ricciardo da cortona, 40: considerate del dì
considerate del dì de la morte, da la quale non può difendare né odore
aretino, vi-131: ella mi lascia strettoie da ritirar poppe, che pendeno, mi
, che pendeno, mi lascia il lattovaro da impregnare e da spregnare. mattioli [
mi lascia il lattovaro da impregnare e da spregnare. mattioli [dioscoride], 22
/ onde un lattovarin n'era composto / da far girar il capo di mattana
agg. e sf. bot. uva da tavola tipica delle puglie, con acini
. — etimo incerto, forse da elettuario * sciroppo ', perché di
lattuca virosa '. = deriv. da lattuca, sul modello del lat. *
le cui foglie si mangiano in insalata; da tale specie hanno tratto origine le varie
, le lattughe romane, le lattughe da taglio, con varietà primaverili, estive
diuretiche, narcotiche e calmanti del latice da essa prodotto. testi fiorentini
, bietole, lappoloni e ogni erba da camangiare la mattina si trovarono tutte colle
20-56: i quadretti dello orto, diviso da alcune belle viette, erano pieni di
diventano di dentro via bianche e tenerissime da mangiare. redi, 16-ix-178: delle insalate
. lanci, 5-51: perché amo da dovero livia,... gli ho
lattuche e capigliara. arrighetti, xxvii-6-63: da questa forma, e in particolare dalle
fiandra lacera in qualche parte e lorda da per tutto. bresciani, 6-xiv-32:
bresciani, 6-xiv-32: hanno i vestiti da festa, colle lattughe arricciate alla camicia
-a lattuga, a lattughe: costituita da tale guarnizione increspata o pieghettata.
genovesi, a genova tornati, / poser da canto la foggia a latuga. t
una persona o una cosa a qualcuno da cui si ci dovrebbe invece guardare.
4 ricco di latte ', deriv. da lac lactis 4 latte, umore',
, si mangia con l'altre erbe da inverno. crusca [s. v.
, latticrepolo. = deriv. da latte, per il latice prodotto dalle radici
cinque foglio. = deriv. da lattuga. lattughìglia (lattuchìglia)
, 2-284: -che vuol il signor boia da me? -accomodarti un poco la
basilico o del lattu ghino da taglio per il carro dell'indomani.
insieme e rosaceo. = deriv. da lattùggine. lattugóne, sm. bot
fiolo leproso e molto maculato, come da molto latume saphati da medici nominato.
molto maculato, come da molto latume saphati da medici nominato. castiglione, 460:
altre infirmità gravi. = deriv. da latte, col sufi, collettivo e spreg
delle uova. = deriv. da latte, per l'aspetto lattescente; cfr
= voce dotta, comp. da [acido] latt [ico] e
, 4-96: con laudabil prudenza propria da galantuomo, lodò il medesimo cicerone l'
lat. laudabìlis, agg. verb. da laudare 1 lodare '.
, 8-139: abbiamo rinvenuto il principio, da cui procede questa laudabilità d'usar in
tardo laudabilitas -àtis 4 lodabilità '(da laudabìlis 'lodevole'); cfr. ingl.
per significare che ci sono delle cagioni da far temere che ci sia del guaio nascosto
tri topina. = deriv. da laudano-, cfr. fr. laudanidine.
convulsivante. = deriv. da laudano-, cfr. fr. laudanine.
medicamento). = deriv. da laudano. làudano (laudano)
a mali di nervi e si faceva ordinar da lui qualche pozione di laudano e d'
. d'annunzio, iv-1-384: fu presa da spasimi allo stomaco e da un vomito
fu presa da spasimi allo stomaco e da un vomito infrenabile. il laudano non la
i-iio: il laudano che le danno da gli arabi s'appella, se ancor
arriva subito un addetto alle orge seguito da alcuni manovali che portano oggetti di cui
di laudano. = comp. da laudano e mania (v.).
tetanizzante. = deriv. da laudano', cfr. fr. laudanosine.
pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 418: c'assai vai
tuo nome e 'l tuo valore / da ogni creatura. cavalca, 19-422: canta
proposta di azione). giacomo da lentini, 11: no è in pregio
è grazioso / e più assai lodato da la gente / lo don ch'è fatto
): guastando ciò che al mondo è da laudare / in gentil donna sovra de
laudate dagli uomini de'miei tempi e da quelli che vennero dopo. 4.
detta discordia diffinire e dare el lodo da inde ad uno mese; e ciò che
. laudare 'lodare '(denom. da laus laudis * lode ');
foggia una laudativa. / o cecco mio da bene, o mio compare,
= voce dotta, lat. laudativus (da laudare 4 lodare '); cfr
laudatrice, 'di dio vera domenico da montechiello, 170: provocano iddio a
sensuale, pessimistica, laudatrice della violenza o da questa affascinata, rispecchia il mutamento accaduto
vi perderete il tempo. s. caterina da siena, i-77: tutti i lusinghieri
lat. laudator -óris, nome d'agente da laudare 'lodare '.
, 4- 169: si era messo da un po'di tempo alle costole del
di tempo alle costole del carletti, da cui sperava evidentemente di ottenere o prima
sarebbe di meraviglia che la lettera, da me scritta in laudazion di v. s
appruovò e confermò per una bolla, da tutti loro sottoscritta, il concilio.
topere virtuose e l'azioni egregie fatte da qualche persona. g. b.
di un diritto fortissimo, non infievolito da niun peso straniero, neppure pubblico:
lat. laudatio -ónis, nome d'azione da laudare * lodare '; cfr.
mistero. dante, xxx-128: disiato da persone sagge, / ché de l'altre
essere con perpetua laude commentata. benvenuto da imola volgar., i-105: non andoe
iddio l'usa. s. bernardino da siena, 48: ogni loro laude [
di lode e di ammirazione. francesco da barberino, iii-358: laude fai ben,
che con opportune e ordinate dimande tragga da me alcuna verace conclusione intorno a quel
laude a le speziali si discende, prima da la parte de l'anima, poi
la parte de l'anima, poi da la parte del corpo. sonetti e canzoni
, 1-97: non vuol che laude sua da me composta / per opra degna di
o paternostri, / più tosto che da cena o desinare / o d'altri
desinare / o d'altri convenevol che da chiostri. savonarola, 66: la plebe
pieno di grazia 'quasi sacro mimo da lauda dramatica studioso d'instituire una compagnia
della compagnia del crocione, 15: da qui innanti facciamo memoria delle luminare,
, quando gli stivali e quando la cappa da acqua, a laude e gloria di
dà laude. monti, 11-1021: da buprasio frattanto i nostri prodi / ricondu-
/ carri, e dar laude si sentia da tutti / a giove in cielo ed
essere la quarta parte del laudemio stabilito da principio. galanti, i-ii- 545
lira del prezzo della rendita o cessione da lui fatta. b. croce,
lat. mediev. laudemium, probabilmente da laudare 1 approvare '(da laudum *
probabilmente da laudare 1 approvare '(da laudum * lodo ').
era fra girolamo, fu fra bernardino da montefeltro, e i bizzocheri e i laudesi
mi serviranno. = deriv. da laude. laudévole (dial. laudévile
, seria non sulo laudevole, ma da essere tra'virtuosi con eterna memoria commendato
. tasso, n-ii-357: con molta ragione da aristotele fu detto che la vergogna,
amore laudevolissimo, non però ci fu comandato da lui rigorosamente in quella gran legge che
questo seggio si faccia strada per avanti da un trascelto dicitore. -con uso
4. che si comporta in modo da meritare lode. ottonelli, 122:
. = agg. verb. da laudare. laudevolézza, sf.
a dio. = deriv. da laudevole. laudevolménte, avv.
laudevólissimaménte). ant. in modo da meritare approvazione, ammirazione, elogi,
di laudare * lodare 'e da cena 'cena '. laudista
e musici popolari. = deriv. da laude. laudistico, agg. (
e i laudesi. = deriv. da laudista. làudo1, sm.
laudo fatto dal sig. uberto strozzi da mantua. guarini, 2-14: nella nostra
l'applaudo. = deverb. da laudare. làudon, sm.
mi disnatura / per zo c'amato son da la megliore / ch'è summa e
, / d'onni ben delizioso. dante da maiano, 1-2-8: greve mi sembra
intorno quella tavola. = deriv. da laude. lauelte, sf.
le bestie. = deriv. da avolo (dal lat. avùlus 'avo
. strumento musicale a fiato, formato da tre canne di giunco, di cui
di minutchehr. dessi, 10-138: da un angolo del sagrato si leva a un
di alveari. = deriv. da auledda, dimin. del lat. aula
davanti alla corte di giustizia, e da avere effetto dopo la morte del donatore
= voce di origine germanica, comp. da lohn 4 compenso 'e geld 1
, in qualsiasi luogo. gallo da pisa, lxiii-136: li mai parlieri,
. = comp. per giustapposizione da là e [dov] unque.
, lo mandò in altro monastero governato da teotisto, che era come il noviziato della
= voce dotta, deriv. da lauro, col sufi. chim. -ano
71: [palladio sorano] fo sepulto da poeta, vestido però da baludo de
fo sepulto da poeta, vestido però da baludo de scuola con una zoia de laurano
zoia de laurano in capo e libri da capo a piedi. = deriv.
. = voce dotta, da laur [ico], col suff.
conviene andare. = deriv. da lauro. làurea, sf.
senato il concedere l'uso della laurea, da esso [cesare] ottenne di poterla
. f. vinta, 4-ii-205: da man manca si poterebbe dipinger la testa
non sapere che tre sole università danno da settecento lauree per anno,..
professori indulgenti e compiacenti: occorrerà che da maestri severi e seri derivino un'arte che
4-56: laurea è di solito dispensa da imparare; il pezzo di carta su
guerriero: averà né più né meno da marte e da minerva più lauree, se
né più né meno da marte e da minerva più lauree, se, con la
ad ormuz, avrebbe sopra che ricominciar da capo gli studi, e prendere un'
nell'andar a prendere la laurea, da napoli a roma lo potesse condurre.
corona di lauro ', deriv. da laurèus 1 di lauro ', da laurus
. da laurèus 1 di lauro ', da laurus 4 lauro '. laureando,
f. villani, i-409: addimandò consiglio da giovanni boccaccio, come egli medesimo in
egli medesimo in suoi versi manifesta, da lui composti in quel tempo che fu laureato
pirandello, 6-268: s'era mantenuto da sé agli studi, fino a laurearsi
= voce dotta, lat. laureare, da laurèa * corona d'alloro
giovane donna, messa in mezzo e laureata da due, che del militar paludamento adorni
sei miglia, trasse origine, nacque da giovanni grammatico. squarciafico, lxx- 696
de'figliuoli corron dietro al poeta laureato da un capo all'altro della penisola, di
e la corona laureata. -circondato da rami di alloro. d. battoli
nella cina, e col medesimo crescere da laureato fino a dottore, ch'è
laureazióne. = deriv. da laureare. laurèlia, sf.
zelanda. = deriv. da laurèlia; voce registr. dal d.
= voce dotta, deriv. da lauro, col sufi. chim. -ene
voce dotta, lat. laurens -entis, da laurentum, città del lazio.
o abita a laurento. guido da pisa, 1-293: al...
= voce dotta, lat. laurentinus, da laurentum, città del lazio.
= voce dotta, lat. laurentius, da laurentum, città del lazio.
lorenzo, progettata dal brunelleschi e decorata da donatello. -biblioteca laurenziana (o anche
sf.): quella fondata in firenze da cosimo il vecchio, e annessa alla
secolo decimoquarto. 2. scritto da lorenzo de'medici. 3. bot
= voce dotta, lat. laurentiànus, da laurentlus 'lorenzo '.
= deriv. dall'ingl. laurentian, da laurentian mountains 'montagne presso il golfo
, meritò la laurea corona. buonaccorso da montemagno il giovane, i-26-1: laurea
mie lunghe chiome, / non mai da ferro o man tronche o scorciate, /
lat. laurèus * di lauro ', da laurus * al loro '
dotta, lat. scient. laureóla, da laureólus, dimin. di laurus 'lauro'
', quelle della madonna, a distinguerle da quelle de'santi. b. croce
del presbiterio. = deriv. da lauretum, nome latino di loreto.
un fresco et odorifero laureto. buonaccorso da montemagno il giovane, i-12-3: freschi
ospite del re carlo felice / maria luisa da i grandi occhi inquieti.
= voce dotta, lat. lauretum, da laùrus 'lauro '. làuria,
dal lat. laurex -icis 'coniglietto da latte '. làurice, sm
làurice, sm. ant. coniglietto da latte. landino [plinio]
dotta, lat. laurex -icis 'coniglietto da latte '(plinio).
lat. scient. lauricus, deriv. da laurus * lauro '; cfr
. lauricómus (lucrezio), comp. da laurus 'lauro 'e coma
ansia del cintio fu delusa / da le fiondi,... / quel
dotta, lat. laurìfer, comp. da laurus 'alloro 'e dal tema
dotta, lat. lauriger, comp. da laurus * lauro 'e dal tema
. chim. radicale alchilico monovalente derivabile da laurano; è usato nella fabbricazione della
= voce dotta, deriv. da laur [ano] 1, col sufi
= voce dotta, deriv. da laurile, col suff. chim. -ene
. chim. che contiene o deriva da un radicale laurile. -alcool laurilico:
dei detergenti. = deriv. da laurile. laurilsolfanato, sm.
= » voce dotta, comp. da lauril [ico] e solfanato (v
= voce dotta, deriv. da lauro, col suff. chim. -ina
; acido laurico. = deriv. da laurina. laurino1, agg.
* voce dotta, lat. laurinus, da laurus 'alloro '. laurino2,
voce dotta, gr. aocupióm), da aaùptov 'laurio ', promontorio dell'
lat. tardo laurìpotens -entis, comp. da laurus 'lauro 'e potens -entis
con olio laurito. = deriv. da lauro; cfr. laurino1.
cupriva e velava li dei. guido da pisa, 1-188: nel mezzo della.
delli olivi, che nel giallo biancheggiano; da i quali nascono le orbachelle, simili
4-i-18: arà questo vaso una cannella da versare acqua appartatamente, nella quale sarà
. tasso, 17-91: poscia riporterà da pugne vere / palme vittoriose e spoglie
algarotti, 1-ix-145: oimè qual sei da quel di pria diforme, / italia
non vi lasciate... adombrare da fantasmi insussistenti, ma continuate coraggiosamente a
il magnifico. pulci, vi-42: da poi che 'l lauro più, lasso,
in che ti fidi, / che se'da te più che da lui diviso?
/ che se'da te più che da lui diviso? ariosto, 126: né
frutici che comunemente chiamano ortensi, o da giardino; e sono il gelsomino,
dotta, lat. scient. laurocerasina, da laurocerasi 'lauroceraso '. laurocèraso
[prunus] laurocerasus, comp. da laurus * alloro 'e ceràsus * ciliegio
= voce dotta, deriv. da laur [ico], col sufi.
nel burro. = deriv. da lauro [i] le.
= voce dotta, deriv. da laurol [eicó], col sufi.
= voce dotta, deriv. da laur [ico], col sufi.
dal laurolene. = deriv. da lauro. lauròsa, sf.
centro del coro ', comp. da aocópa * corridoio 'e dal tema di
. = voce dotta, comp. da lauro e stearico (v.).
. = voce dotta, comp. da lauro e stearina (v.).
, sf. chim. alcaloide ricavato da alcune piante della famiglia lauracee, usato in
= voce dotta, comp. da lauro e da un deriv. dal
voce dotta, comp. da lauro e da un deriv. dal gr. xéxavo
= deriv. dal provenz. lauzengier, da lauzenga * lusinga '.
per lungo tempo, per la liberazione da una grave molestia. tommaseo [s
= voce dotta, deriv. da lautaro, distretto minerario del cile,
l'anno, e questi sono tutti da lui spesi nella lautezza che usa nel vivere
nella lautezza del suo vivere più tosto da principe che da pittore. f. f
del suo vivere più tosto da principe che da pittore. f. f. frugoni
di questo nostro poeta, mi sarà da ciascheduno concesso il fargli adesso, in questo
utili o disutili, non sono mai imprese da buccinarsi alle cinque parti del mondo:
e meschinello dei nostri babbi si metteva da sé medesimo in canzone. gioberti, i-io
l'andata. = deriv. da lauto. lautite, sf.
= voce dotta, deriv. da lauta, località della sassonia,
di terra. = deriv. da lauto. làuto, agg.
: abituata a vivere grassamente, passando da un lauto pranzo festivo a casa a
: non v'ho io veduti percossi da un brivido allo spettacolo...
iii-22-236: in bologna amato e stimato da tutti, non annuì ad inviti onorifici
e rifiutò stipendi lauti che gli venivan profferti da altrove, e gli ultimi diciotto anni
: oltre il quale c'è a pena da ricordare un viaggio fatto nel novembre del
gustare i nostri lauti provveditori, non era da invidiar la mensa di giove.
segugio in caccia sulla traccia, / svincolato da due tenere braccia, / ancor fremente
alla fatica. = deriv. da a [g] uzzino (v.
era stato un vulcano, diverso e distinto da quello di radi- cofani,..
pura lava nerastra. fucini, 369: da una parte il vesuvio che taciturno fumava
lirica, quasi queste note fossero spiccate da altre campane di diversa capacità, ma
dal lat. labes * caduta '(da labi 'scorrere, cadere ')
male. = agg. verb. da lavare. lavabilità, sf.
altare, in cui sono le preghiere da recitarsi dal sacerdote mentre si lava le mani
dell'altare, in cui sono le preghiere da recitarsi dal sacerdote mentre si lava le
recipiente, munito di una chiavettina soprastante da aprirsi e chiudersi, donde il sacerdote fa
: 'lavabo'dicesi pure così quel tavolino da tre lati contornato da un rialzo, e
così quel tavolino da tre lati contornato da un rialzo, e questo e il piano
3. locale destinato alle abluzioni; stanza da bagno. -in partic.: piccolo
un giorno fra gli altri, udite bizzarria da uom più là che lavacarne, con
quel che paresse. carducci, ii-1-29: da 'l modo con cui andate raccontando la
parabrezza di un'autovettura; è costituito da un piccolo serbatoio di liquido, munito
liquido, munito di spruzzatore e comandato da una pompetta posta all'interno dell'abitacolo
quella giovane e le tentazioni che sostiene da due vecchi. tesauro, 3-117:
pianto un mestissimo lavacro / spargendo, da i maroni e da gli orfei / gli
/ spargendo, da i maroni e da gli orfei / gli impetro, infra i
di viva ridondanti acqua perenne, / da cui macchia non è che non si terga
voce dotta, lat. tardo lavacrum (da lavare 1 detergere '); cfr
degli autoveicoli. = deriv. da lavaggio; voce registr. dal dizionario delle
degli stracci. = deriv. da lavaggio, col suff. strumentale -ino;
che i carrelli convogliano alle gabbie, e da queste, non appena ha visto il
di persone trattenute in prigionia, compiute da chi ne ha il controllo (e,
dei regimi dittatoriali), in modo da vincere, mediante tecniche diverse, qualsiasi
. lavage (sec. xv), da laver 'lavare, detergere '.
lavaggiatore. = deriv. da lavaggio. lavagna1, sf.
con certa maestria, serve per far pozzi da olio. guerrazzi, 2-517: rovesciò
, più chiaro = deriv. da lavagna, città della liguria.
». = = deriv. da lago, col suff. aggettivale -agna (
la lavagna. = deriv. da lavagna. lavagnóso, agg.
citolini, 325: quelli [legni] da vele quarre sono le lava- gnotte,
con vela si dividono in legni da vele quarte o da vele la
si dividono in legni da vele quarte o da vele la tine, o
corpi estranei. = deriv. da lavagrano; voce registr. dal dizionario
comp. dall'imp. di lavare e da macchina (v.).
di metallo, costituito per lo più da un treppiede che sorregge un catino e
: irrorazione, irrigazione. francesco da barberino, ii-125: orni la mente ogni
laude. cavalca, 20-116: quantunque da molti medici i'sia stata consigliata d'
bellezza ch'abbiamo. s. caterina da siena, iii-249: il corpo, che
io sozzo il corpo per li peccati carnali da me commessi,...:
.: a un semplice spruzzamelo, che da voi venga, a un semplice lavaménto
', '-enea ', relitto ligure-sicano da * 'laba 'pietra; cfr.
d'azeglio, 6-64: mentre mi davo da fare cogli altri per questa lavanda,
e inni religiosi, ai confratelli reduci da un lungo viaggio. s. carlo
un lungo viaggio. s. carlo da sezze, i-458: essendosi fatta la lavanda
le lordure delle coscienze umane, e da ogni parte del mio corpo lacerato sgorghino sorgenti
4 lavanda ', genere di piante riposte da linneo nella classe della didinamia ginnospermia,
il cui orlo presenta due labbri formati da cinque lobi rotondi ineguali. la 4
in fotografia e cinematografia, pellicola ortocromatica da stampa, utilizzata per l'uso televisivo
con detta pellicola. = deriv. da lavanda1 (per l'uso che se ne
desinenza del gerundio della prima coniugazione. da 4 casa locanda 'si è avuto
locanda 'si è avuto locanda. da una base simile è nata filanda 4
la matrigna e che lui era disceso da una lavandaia di panni. bandello,
.. morto di fame, generato da un sarto, nato d'una lavandaria.
, casucce, abitate per lo più da lavandai. nievo, 532: io era
, uno sbattere di panni prodotto forse da una lavandaia attardatasi a fare il bucato
4 ingiurioso: 4 mani da lavandaia, parola da lavandaia'.
ingiurioso: 4 mani da lavandaia, parola da lavandaia'. 4. prov.
, che mi aveva fatto dir tante volte da mio padre essere io una cattiva lavandaia
mediev. lavandarlus (nel 1010), da lavandus, part. fut.
; cfr. lat. lavandarla 4 panni da lavare, bucato'. lavandaro,
a lavanda. = deriv. da lavanda, sul modello di frutteto, roseto
di scarico, che serve, nella stanza da bagno o da letto, per la
serve, nella stanza da bagno o da letto, per la pulizia personale; in
perché lo sciacallo si faceva il bucato da solo. = deriv. da
da solo. = deriv. da lavanda1, col sufi, strumentale -ino-,
, la qual chiamano capraria, chiamata da alcuni galega, e volgarmente da noi
chiamata da alcuni galega, e volgarmente da noi, in toscana, lavanese. lastri
scopava un tavolone che la sera faceva da palco. dossi, iii- 257
: un lavapiatti elettrico e una macchina da fare il bucato... interessarono sommamente
lavapiattismo bolscevoide. = deriv. da lavapiatti, n. 2.
insaponando e risciacquando; liberare una sostanza da scorie e impurità, tenendola immersa in
la città avesse abbondanza di buona acqua da bere e per lavare la cittade.
e con incenso suffumicare. s. bernardino da siena, 240: non vedi
lavare per averla poi netta e monda da ogni bruttura? egio, 43: condotto
dal capo alle piante, gli levai da dosso il molto fastidio del quale egli era
sua gran quantità alcuna volta libera forno da la peste. lorenzo de'medici,
. ariosto, 6-34: ritornando io da quelle isole estreme / che da levante
io da quelle isole estreme / che da levante il mar indico lava, /.
li guasconi lava. baldi, 29: da l'africane piagge asia rimove / il
, la terra postavi entro non viene da le piogge lavata già. [sostituito da
da le piogge lavata già. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
. 8. figur. liberare da impurità morali, da colpe, vizi
. figur. liberare da impurità morali, da colpe, vizi, difetti; purificare
, inf., 27-108: padre, da che tu mi lavi / di quel
male che ha fatto, non lo rifà da capo. passavanti, 87: così
presenza dello indemoniato; il quale vedendo da lungi, gridò lo 'ndemo- niato e
e se non giunge a purgar cicerone da ogni piccolo spruzzo dell'imputato difetto, lo
me. macchierebbero altrui. -liberare da ogni pensiero angoscioso, da ogni preoccupazione
-liberare da ogni pensiero angoscioso, da ogni preoccupazione. luzi, 71
la mente. 9. rimuovere da sé, mediante la penitenza, o
sé, mediante la penitenza, o da altri, mediante il perdono, la macchia
tutto il toglie via e lava della da siena, i-31: fu mandato questo dolce
di danno e d'ignominia che ha ricevuti da la mano di sì lunga disgrazia,
le nostre lagrime lavarle le piaghe fattele da le discordie de i suoi figliuoli.
conti, 466: egli è ben da sventurati / non scherzare mai d'amore
i suoi mali. -rifl. liberarsi da qualcosa che preoccupa, opprime, ingombra
, iii-32: chi ha virtù di lavarsi da queste seconde impressioni e riverginare il suo
, per purgarlo [l'oro] da la terrestreità, le lavano [le ghiaie
arno e in ombrone. -essere da lavare a sei 0 a sette acque:
con a fianco una zotica contadinotta siciliana da lavare a sei o a sette acque,
a sei o a sette acque, parata da balia. -fare acqua da lavare
parata da balia. -fare acqua da lavare occhi: fallire clamorosamente in un'
rubati. -guardate a non far acqua da lavare occhi! -farsi lavare il
'farsi lavare il capo': far cosa da meritare rimproveri gravi. -lavare
quattrini. -non guadagnar l'acqua da lavarsi le mani: v. acqua
della coperta. = deriv. da lavare-, cfr. napol. lavar ella
dei lavarelli. = deriv. da lavareto, con cambio di suffisso.
sul lavaróne. = deriv. da lavare-, cfr. napol. lavaróne '
, dove la stragrande quantità di piatti da lavare rende necessaria l'opera di una
.. pouah! un vero nome da lavascodelle. 2. agg.
per il lavaggio delle stoviglie; è costituita da un involucro metallico che contiene un cestello
per più mesi, e forse anni, da mille immondizie, con quel fondume di
di lavativismo. = deriv. da lavativo2. lavativo1, agg.
federali. = agg. verbale da lavare. lavativo2, sm.
, 26-181: perché di là [da roma] non scrivono mai: -la santa
vostro marito che tenga preparato l'istrumento da lavativi, perché appena entrato qui mi
in mano una enorme, una inverosimile canna da lavativi per buoi. 2
v-6-77: quello è un animale. confessa da sé, di non essere mai stato
. xv), agg. verb. da laver i lavare '.
pulito, mondo, netto; depurato da scorie e impurità. fra giordano
, con i boccaporti chiusi e gli ostini da carico ammainati, la coperta risuona tutta
sua parte); deterso. francesco da barberino, i-262: quando vi seranno /
mise nella coppa ove il cuore era da molte delle sue lagrime lavato. casoni
: letto sacrato ai maritali ardori, / da sfrenata libidine macchiato, / ritorna a
la macchiolina d'un rimorso, / da la gran voce de 'l signor chiamato
'l dorso. 6. libero da preoccupazioni, da ansie, da affanni
6. libero da preoccupazioni, da ansie, da affanni (l'animo
. libero da preoccupazioni, da ansie, da affanni (l'animo, la mente
trattati antichi, 102: si conviene guardare da grosse vivande e d'olio e di
scale, mezzo strascicato e mezzo portato da altri suoi servitori, bianco come un
acqua corrente, con tagliere o navicella da lavare, con diligenza benissimo lavata [la
cose, perché mai gli mancherà acqua da condur per gli aquedotti di legno ne'lavatoi
o altro consimile recipiente, in cui da una caldaia si fa passare acqua calda,
con forca o bastone, per uno zaffo da basso esce l'acqua sporca. pasolini
i panni. 3. vasca da bagno; bacile, bacinella. -anche:
buio / e, per non esser visto da veruno, / sfondò dentro enturun cacatoio
come la putta al lavatoio; tratto da quelle che fanno i bucati cinguettando.
. = lat. lavatorìus, da lavare 'lavare '. lavatóre,
bravissima lavatrice e stiratrice. e anche da sarta sapeva lavorare! 2. chi
gas illuminante. = nome d'agente da lavare; il femm. lavatrice è già
automatica di indumenti (è schematicamente costituita da una cassa, da un cestello a
è schematicamente costituita da una cassa, da un cestello a tamburo rotante, che
tamburo rotante, che contiene gli indumenti da lavare, da un motore elettrico,
che contiene gli indumenti da lavare, da un motore elettrico, che fa ruotare
a diverse velocità il cestello, e da un gruppo comandi e alimentazione che regola
come mai prima. con nomi / da rotocalco appaiono / nella reclame delle lavatrici
una sciarpetta rassettata al biroccio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
. ant. giustificazione, scusa; liberazione da colpe, da vizi, da peccati
, scusa; liberazione da colpe, da vizi, da peccati. s.
liberazione da colpe, da vizi, da peccati. s. girolamo volgar.
particelle di metallo o di pietre preziose da rocce arenose o quarzose, mediante acqua
lavorata alla graniglia. = deriv. da lavare. lavazampe, sm.
connesse a dette stufe la frigida lavazióne è da fare, col tepidario a guisa di
, gliela avrete dal maestro sceglitore o da altri fatta dare. auda, 21:
lavatio -ónis 'lavatura, bagno '(da lavare 1 lavare ').
bianco, e lascia bolire. francesco da barberino, i-129: né mi par mica
in cambio di spingarda. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
due servitori,... cagionata da carboni male accesi in un lavéggio di
faremo / de'libri del mal gusto da dileggio; / postille e annotazion lor
vas] 1 vaso di pietra ', da làpis -ìdis 'pietra '.
lavello: nell'edilizia moderna, mobile da cucina che comprende un acquario a uno
] sarà la bottega, le sedie da barbiere, il lavello. dolce, 6-63
le tegoline, e parimente gli embrici da coprire le case d'una pietra bianca
d'una pietra bianca e molto facile da segare. muratori, 7-iii-135: i modenesi
il ferro per temprarlo. fausto da longiano [tommaseo]: veggiamo il ferro
a giacer posto / presso un lavel da quel poco discosto. pascoli, 1036
[av] abrum 'catino ', da lavare * lavare '. lavèndula
di colore azzurro lavanda, con lucentezza da grassa a vitrea. = deriv
. lavendulana. = deriv. da lavendulan [a], con il sufi
. lavendulana. = deriv. da lavendul [ana], con il sufi
arricchimento e la concentrazione dei minerali, da praticarsi o mediante flottazione o per mezzo
vari materiali. = deriv. da lavare. lavétta1, sf.
': lo stesso che cassa o carro da cannone. il montecuccoli nel discorso dell'
discorso dell'artiglieria l'usa come pancone da sostenere quelle canne a ripetizione, che allora
= dal fr. lavette, deriv. da laver * lavarsi '. lavézzo (
verdastro, costi tuita essenzialmente da talco e dori te; diffusa in
. = voce friulana, forse da riconnettersi a lava o a lavina.
che si riferisce alla lava; formato da lave. lavina, sf. region
nella canicola le lavine di calcare biancheggiano da quassù come miraggi di neve. slataper,
? giù per la lavina! cominciando da quella in alto, e giù. soldati
a sinistra i campi erano improvvisamente tagliati da una lavina che scendeva dal sommo della cresta
labina (sec. vii), da làbi * cadere, scivolare lavinale
= voce delle alpi venete, deriv. da lavina. lavinato, sm.
voce di area tose., deriv. da lavina. lavìnio, agg.
litografico; acquerello. = deriv. da lavare. lavo, sm.
de suo lavo. = deriv. da avo (v.) con concrezione dell'
che si può eseguire. marsilio da padova volgar., ii-x-9: e.
. = agg. verb. da lavorare. lavorabilità, sf.
o di altra sostanza) a lasciarsi lavorare da macchine utensili per essere trasformato da materia
lavorare da macchine utensili per essere trasformato da materia prima in prodotto finito. -indice
mediante successive asportazioni di trucioli; dipende da fusibilità, plasticità, duttilità e durezza
). = deriv. da lavorabile. lavoracchiare, intr.
colore. = deriv. da lavorare. lavorandàio, agg. dial
, 263: la rivoluzione italiana ha da combattere da per tutto gli stessi princìpi
: la rivoluzione italiana ha da combattere da per tutto gli stessi princìpi fondamentali.
tutto gli stessi princìpi fondamentali. ha da distruggere da per tutto il privilegio clerocratico
stessi princìpi fondamentali. ha da distruggere da per tutto il privilegio clerocratico e il
clerocratico e il parassitismo governativo; ha da venire da per tutto in aiuto alla moltitudine
il parassitismo governativo; ha da venire da per tutto in aiuto alla moltitudine lavorante.
d'essa arte. s. bernardino da siena, v-407: comincia [l'aurora
de'lavoranti, attirati negli stati vicini da promesse, da privilegi e da grosse
attirati negli stati vicini da promesse, da privilegi e da grosse paghe, faceva
stati vicini da promesse, da privilegi e da grosse paghe, faceva sì che non
. mamiani, 3-241: tra i lavoranti da un lato e chi li adopera e
soli ed a'venti, non lontana da la capanna..., acciò che
e la fedeltà de'lavoranti. cacherano da bricherasio, 1-116: perché concorrano tanti
loro certo sostentamento, debbono essere allettati da un maggior profitto. manzoni, fermo
pianura un ragazzetto che era stato lavorante da severino. pavese, 1-88: quando
io non vi conobbi mai, partitevi da me, lavoranti della iniquità. salvini,
dispersero i lavoranti di siila, ma da vantaggio di tale spavento empierono il corpo della
essa, volta per volta, pesto da convertirsi in un foglio di carta.
le nostre manifatture sono aggravate, oltreché da pesi pubblici, da quelli ancora che
aggravate, oltreché da pesi pubblici, da quelli ancora che vengono imposti agli artefici
alla capomaestranza. = deriv. da lavorante. lavorare (ant.
lavorranno continuamente, de li lanaiuoli, da xnn anni in su. sacchetti,
io ho laggato star di lagorare / da ch'io ti viddi e ch'io fui
è un lavorare faticoso e pazzo / da pentirsene un giorno. caproni, 2-27:
r. borghini, i-15: antonello da messina... introdusse in italia
ero venuto immaginando un film assai diverso da quella che era allora la produzione corrente
di uno scopo determinato; darsi molto da fare. giamboni, 107: per
questi tre secoli essersi fatto, e da gli uomini di varie nazioni tanto essersi
alcuno altro la 'nsegnasse conoscere li dì da lavorare, come egli l'aveva insegnate
bruttezza di lucifero, non tanto adoperò da poeta, lavorando di sua immaginazione,
quando si vogliono raccozzare insieme, scappano da tutte le parti, e non resta
il facchino, il letterato, quand'ha da lavorare con più o men compenso,
, il quale, quando non ha da lavorare, 'labora'... un negoziante
. rondinelli, 39: le faville entrateci da traspiano, lavorando a poco a poco
ora intendo perché il notaio mi scambia da ciapo, e discorre da se solo come
mi scambia da ciapo, e discorre da se solo come i pazzi; il
, generavano scontri e incidenti non tutti da ridere, quando nelle risse lavorava il
, quando nelle risse lavorava il coltello da una parte, il bastone e la sciabola
bastimento che fa sforzi quando è travagliato da un succedersi di temporali.
fu ristabilito, e l'artiglieria lavorava da ambe le parti. 18.
quello [orologio] che fu lavorato da giovan maria barocci, nostro compatriota, e
bartoli, 1-2-38: che poteva sperarsi da uomini divoratori d'uomini, privi d'ogni
, privi d'ogni altro ingegno che da lavorar veleni? brusoni, 4-i-37: tornarono
: tornarono la stessa mattina i capi da guerra a stimolare il proveditore, aggiugnendo
, iv-303: michelangelo si fece tutto da per sé, fin le mestiche, ogni
: la man tu ci stenda / da l'alpe gelata, / la man non
, 16-iii-147: tre altri bachi cavati da tre pere bugiarde stettero due giorni senza mettersi
bel piano, /... / da per sé lo lavora di sua mano
, se non si rompa il campo da seminarsi, si lavori, si triti e
averne frutto: e lavorasi anche non da sé, ma facendolo lavorare. pavese,
uno colla sua [donna] si tirarono da lato e disarmoronsi; ogni uno lavorò
stare a petto di quelle che uscivano da oltramonti. goldoni, vii-762: non
montanelli, ii-19-26: non trovi un tema da lavorare; ebbene, studia in plutarco
ibidem, 349: lavorare è mestiere da buoi. pavese, 94 -tit.:
dotevoli. ganale avea scoperto uno scapolo da lavorarsi, com'egli allegri, 5:
che esso accon aforisma enunciato da s. paolo (ii tessal.,
circa l'obbligo, imposto da dio all'uomo di gua
alvaro, 19-49: io mi lasciavo lavorare da quelle vilavora. proverbi toscani,
. laboràre 'lavorare, operare '(da labor -òris roni ', papparselo
. 12. voratemi, le davano da vivere. -lavorare con i denti
. crescenzi volgar., 1-5: è da proccurare -lavorare di straforo: v
i-458: si partì [lo stamina] da antonio vini- vignate e ulivate,
1-278: podere con 2 case da lavoratori, con terre lavoratie,
soma. ibidem, 226: chi lavora da beffe, vertite l'acque che impaludavano il
nomento e di sezio, lo rendè lavoratio da molte migliaia orare. ibidem, 228
spallanzani, 4-iii-232: a due miglia da sestola e cinque da barigazzo esiste in una
a due miglia da sestola e cinque da barigazzo esiste in una aperta lavorativa pianura
arboree, e fin quella degli animali da frutto o lavorativi, ci avverte che
lavoro, che in due mesi prossimi da venire di giornate lavorative condurli (tutti
giustamente applicano a se stessi e diversa da quella imposta dalla mutazione nei rapporti fra
casa. = agg. verb. da lavorare. lavorato (part. pass
ho nella stiva un giaco lavorato / da que'sàrmati ch'usano il cavallo / a
in una bellissima medaglia lavorata di getto da cheron raro incisore di coni col nome
che vi paiono gettati a caso e guardati da un tal punto determinato e con un
e qui si vede il paese lavorato da buffali. parini, xviii-192: il cultor
lui non vi avesse diritto di prelevarne da sfamarcisi. 4. intessuto,
una gonnella lavorata di vari colori. guido da pisa, 1-301: mi donò un
. maffei, 5-2-573: molto più che da nazioni nasce tavolta la diversità e la
.. alcuni santi lavorati a fresco da innocenzio da imola. tassoni, 3-72:
alcuni santi lavorati a fresco da innocenzio da imola. tassoni, 3-72: quella [
in un campo chiaro e prende il lume da due finestre, la immagine delle quali
buoni frutti, una tela non lavorata mai da pennello, e un fonte o privo
mi sono state questi passati giorni date da leggere due nuove tragedie inglesi lavorate nel
semplicità, e guardarsi con diligenza quasi da tutti i lavorati e artifiziosi modi del
un fondo di idee non abbastanza lavorato da una meditazione concentrata ed amorosa.
con una stanga a palme lavorata / da metter fuor mie veste, mie'giupponi.
e alla caverna, si direbbe coperta da una cascata di liane. -ornato con
tua faccia lavorata dal dolore, faccia da morente che da più di un mese ha
dal dolore, faccia da morente che da più di un mese ha sorriso per l'
, 2-9: uno, il più lavorato da smanie... / mi si
, 6-i-229: moltissimi, ben lavorati da queste esercizii, abbandonato il mondo,
uno di quegli uomini 4 lavorati 'da molti anni di vita milanese.
zuffa conveniano venire. s. bernardino da siena, iii-232: sansone...
[dell'armata] e parte venutali da costantinopoli, con gran copia di fuoco
massime tra le viti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
iacopone, 54-2: che farai, pier da morrone? èi venuto el paragone.
nuovi testi fiorentini, 192: aven konperato da la mogie bonsegnori da san donato un
: aven konperato da la mogie bonsegnori da san donato un pezzo di prato e terra
. dal lat. mediev. laboratorius (da labor -òris * lavoro, fatica
ponte levatoio, bestia caricatoia 'bestia da carico '». lavoratóio2, v
iij, i quali denari s'eboro da donato lavoratore di simone baldovini e di
: questi d. si rie- bono da donato loro lavoratore che dovea dare comunemente
quelli che erano venuti tardi. cenne da la chitarra, xxxv11- 427: il
in mano dei rispettivi proprietari che stanno da sé nell'isole, vigilando perciò all'interesse
il meni più frutto. s. caterina da siena, iii-145: dio mette
e con tale attività si guadagna modestamente da vivere (in contrapposto, da un
modestamente da vivere (in contrapposto, da un lato, al benestante, al possidente
utile, e con essa si guadagni da vivere (e in tale accezione ampliato
partito socialista italiano, composto nel 1886 da amintore galli su parole di filippo turati
attività o compie un lavoro, sia da solo sia in collaborazione con altri;
questa volta il socio valgimigli, raccogliendo da inediti documenti le poche notizie che ne
e volentieri. nieri, 343: anco da ragazzina era lavoratora e lavorava di gusto
lavorava di gusto. jahier, 2-57: da sé stesso ha proposto alla patria una
! 6. agg. costituito da operai e contadini; fondato sui valori
varchi, v-20: parte si stanno da canto a ridere, e parte uccellando
'lavoratore ', nome d'agente da laboràre 'lavorare, affaticarsi, produrre
, e in alcuni luoghi, o sforzate da umidità di terreno o da recente lavoratura
o sforzate da umidità di terreno o da recente lavoratura,... lo coprono
la tomaura. = deriv. da lavorare, attraverso un * lavoraturo con
la concia al cromo per le pelli da tomaie, la più complessa,..
la concia al tannino per i cuoiami da suola, la concia all'allume per le
ottobre, in terra riposata e sciolta da più lavorazioni. tramater [s. v
-sistemazione, assestamento di terreni. cacherano da bricherasio, 1-269: con poca avvertenza
un nastro trasportatore che regge il pezzo da lavorare e lo tiene fermo per un
riprese di un film, effettuate spesso da due gruppi, uno dei quali è
le scene più importanti e l'altro da attori minori per scene di massa.
: * un inganno d'amore 'da tanto tempo in lavorazione andai durante l'
(frontone), nome d'azione da laboràre; per il passaggio dalla b
: / maiur dolor che morto da lor aio portato. tommaso di silvestro
o per non sapere staccare giammai le mani da i lavorecci più bassi. gioberti,
è tagliato un bosco antico, che da tutti sono tenuti per bonissimi.
in vaste aree troviamo -ante sostituito da -ente che è assai diffuso nei
. spettacoli della natura [tommaseo]: da cotesta lavoreria i vetri da specchio vanno
]: da cotesta lavoreria i vetri da specchio vanno a quella del pulito,
i prodotti della nostra attività devono spandersi da quella a benefizio di tutta la terra
. lavoro, attività produttiva. pietro da bascapè, v-189-195: maledegia la terra sia
quarantamila persone. = deriv. da lavoro. lavorèrio, sm. ant
suoi borghi. = deriv. da lavoro-, cfr. rohlfs, io77:
settentrionale non lascia dubbi sulla sua derivazione da -erium, cfr. piemontese semineri 'seminazione'
. 2. lavoro semplice, da fare alla svelta o che procuri un
, le potava, le piegava ammodo, da uomo dell'arte. pavese, n-i-740
2. coltivazione, piantagione. mariano da siena, 17: per via si truova
1 = deriv. da lavoro-, cfr. lavorieroe lavoreria.
li mandarono anco altri rinfrescamenti di cose da mangiare e vino e olio e ferramenti
amari, 1-1- 225: ma da festeggiamenti, le luminarie, le ferie dei
abondano. straparola, 1-4: vestitosi da mercatante e prese molte gioie e lavorieri
tutti d'oro a maraviglia lavorati, da salerno isconosciuto si partì. scappi, lxvi-2-17
e della laguna veneta), costituito da pali e graticci di canne, disposti a
alcuno lavorìo per neuna maniera. felice da massa marittima, xliii- 270: ioseppe
stava acceso e vivo. s. bernardino da siena, 577: la mattina uscirà
già annoiato era del lavorìo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, senza prendere di fuori cosa alcuna da altrui, fa suo lavorìo.
di vigna si vuole primaticcio. benvenuto da imola volgar., i-64: cinse la
.. onde poi conseguirono le mura da santa candida di là da santo ambrogio e
le mura da santa candida di là da santo ambrogio e quelle da san gallo
candida di là da santo ambrogio e quelle da san gallo in sul mugnone..
fiorini d'oro per ispesa del laurio da santo spirito per calcina e mattoni. lapo
santo spirito per calcina e mattoni. lapo da castiglionchio, 76: le maestre strade
legname tenere. boiardo, 2-19: da poi che ebbero inteso della edificazione delle mura
102: le ragazze poi che principiano da piccole a darsi ad un tal lavorio
. mamiani, 9-379: chiunque esce da tali scuole con lode o per lo manco
suoi che sollecitassero il lavorio. ricciardo da cortona, 6: distolgono [le tentazioni
sorta di lavorìo francese. -strumento da lavoro, attrezzo. machiavelli, 1-vi-439
di sedici... non l'ago da cucire, ma gli spinetti per adattarmi
. bernardo volgar., 3-2: da poi che io mi partì da voi,
3-2: da poi che io mi partì da voi, ò scripto e facto questo
sì poco lavorio vi fornisca. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
fare un lavorio alla mosaica. poiché da più picciole notizie insiem raccolte fa d'uopo
, iii-2-265: mi preme di essere inteso da chi non sa più italiano: sarà
altre cose incerte, probabili e probabilissime da adoperare anche talvolta in attesa dei frutti
, 6-229: pensò a una lettera da mandarle, un trattato di pace non era
; assillo; ossessione. ricciardo da cortona, 1-11: le temptazioni diaboliche.
senza punta istruzione, sentirsi per questo da nulla, sprovvista di qualunque potere per
fantasticheria. borsi, 1-22: come da voi mi lascio volentieri / prendere,
incollare due o tre volte, come da prima ti dissi, cotali lavoriuzzi piccoli e
gentili. = deriv. da lavorare. cfr. rohlfs, io77:
, acciò che più celebre e più prezioso da lui si parta. idem, purg
acero, del quale si fanno ottimi gioghi da buoi e taglieri e scodelle e tavole
un lavoro poetico... domina da un capo all'altro una certa intonazione,
. delfico, i-311: or è da credere che pur fossero di vescovile lavoro
proprie capacità e possibilità, e tale da assicurare a sé e alla propria famiglia
, senza impedimenti, ostacoli o coartazione da parte di terzi, siano essi pubblici
-econ. attività economicamente produttiva esplicata da un soggetto detto lavoratore (o, nel
subordinato, in contrapposizione a quello svolto da un operatore economico indipendente, detto lavoro
lavoro. -lavoro domestico: quello svolto da un lavoratore (detto comunemente domestico o
, 2-ii-94: il consiglio e partito da prendersi per migliorar la lor condizione..
contratto collettivo di lavoro che è stipulato da contrapposte organizzazioni sindacali di lavoratori e
contratto individuale di lavoro che è stipulato da un singolo lavoratore col proprio datore di
e gli altri documenti riguardanti i lavoratori da esse dipendenti e a compiere tutte le
produttiva di un reddito economico, svolta da una persona per guadagnarsi da vivere;
, svolta da una persona per guadagnarsi da vivere; occupazione, mestiere, professione
... sistema non ancora tentato da noi. -disus. scuola di
osteggiavano; successivamente essa è stata riconosciuta da molti stati e recentemente anche dalla chiesa
. al plur. complesso di attività svolte da organismi collegiali o da gruppi di persone
di attività svolte da organismi collegiali o da gruppi di persone. -per estens.
lavori. 14. disus. materiale da costruzione. vasari, i-675: fece
lavoro, o di pietra, come da molti nella nostra toscana giudiziosamente si son
carena netta. -movimento, energia prodotta da un meccanismo. bacchetti, 1-i-151:
bisogna fornire a un elettrone per estrarlo da un conduttore. 16.
l'insieme dei sistemi funicolari, costituiti da cavi e bozzelli, destinati a una manovra
, i-245: le stalle per gli animali da lavoro, co me boi
zione del padrone, affinché da quella sieno lontani i letami.
, ne'quali oltre i manzi da lavoro mantener si possano altri animali, si
... un serbatoio di carne nera da lavoro. manzini, 18-89:
ginocchio sull'altro, il cestino da lavoro si rovesciò, e il gomitolo corse
quattro passate quando entrò nella stanza da lavoro: bice stava già cucendo
(38): se qualcuno a noi da voi ritorna e viene, / egli
una poveretta cui il figliuolo era morto da poco sul lavoro. moretti, i-555:
incollare due o tre volte, come da prima ti dissi, cotali lavoriuzzi piccoli e
, iv-6-499: oppresso com'io sono da mille cure e lavoro e lavorucci, avrò
v.). = deverb. da lavorare. lavóro2, sm. ant
ant. pianta del frumento. giacomo da lentini, 4: vivo in foco amoruso
con l'altrui guida fatti, lavorucchiava da me. giusti, ii-347: intanto,
asia occidentale e del'africa settentrionale, da cui si estrae l'henna.
monoginia, famiglia de'calicantemi, caratterizzate da un calice persistente monofillo, quadrifido; da
da un calice persistente monofillo, quadrifido; da quattro petali, da otto stami,
, quadrifido; da quattro petali, da otto stami, opposti per paia a'petali
zafferano, il quale diventa così tenace da non isvanire se non rinnovandosi la epidermide
= voce dotta, lat. latiàlis, da latium 4 lazio '. lazio,
come tuon rispondea che chiuso romba / da ravenna il toscan verso di dante,
porci asini e vacche / stimati son da quella gente lazia. 3.
, portamento. bruno, 3-1089: da le parti che si muoveno in circolo,
voce dotta, iodio -ónis, deriv. da làtus part. pass, di fèrre
stata interrotta più spesso o più di rado da lavine o lazze di materie terrose,
.) 4 frana, smottamento ', da slac ciare 4 franare '
bene '. = denom. da lazzo. lazzarésco, agg.
partic. napol.), deriv. da lazzaro3. lazzarettismo, sm.
del monte amiata, fondato nel 1872 da davide lazzaretti (1834- 1878),
che, dopo l'esecuzione di davide da parte dei carabinieri, ogni traccia di lazzarettismo
che, dopo l'esecuzione di davide da parte dei carabinieri, ogni traccia di lazzarettismo
e pericolosi per la contagiosità del male da cui sono affetti (e con questa
sostituiti dagli ospedali per gli incurabili fondati da congregazioni religiose e opere pie).
spesse volte era dal male o da i sospetti del male ridotto nell'angustie del
) per persone o merci che provengono da zone infette. giuseppe di santa maria
piacere, dangulfo: informati di soppiatto da qualchedun di tanti mosconotti, che s'
. dico tre mesi di lazzaretto, perché da tre mesi monsieur mejan la teneva presso
incetta de'miei ritratti, e farete da savio mettendoli in lazzeretto, finché possiate ragionevolmente
la copia d'un mio busto regalatomi da un artefice. papini, x-1-1019:
per accogliere i reduci di terrasanta affetti da malattie contagiose: con sovrapposizione del nome
, sf. tipo di canna per arma da fuoco ideata dall'armaiolo lazarino da comi-
arma da fuoco ideata dall'armaiolo lazarino da comi- nazzo di gardone val trompia.
a cavalleria e camiciotti, e seguito da quantità di lazzarismo che gridava * viva
in partic. napol., deriv. da lazzaro3. laz? arista
congregazione della missione, fondata nel 1625 da s. vincenzo de'paoli e approvata
gono per loro amore in matrimonio convertire; da subita tempestate ismarrite se abbatteno tra uno
in ciascun di que'lazzeri avesse cristo da medicare. gigli, 2-156: cercarete di
ultime immondezze dicono anche 4 che va da sé '. es. io lo presi
. io lo presi in casa che andava da sé dal fastidio. linati, 10-93
50: i veri e buoni fichi da seccare sono gli albi, i dottati,
i quali mal contenti in vedere che da tutte le passate turbu- lenze non
suffraggio alla loro miserabile condizione et eccitati da un tal scipione peone strazzaruolo, uomo
(lazzaróno). comportarsi, vivere da lazzarone. c. e.
ti mantiene ». = denom. da lazzarone. lazzaronata, sf.
. lazzaronata, sf. azione da lazzarone; atto impulsivo e violento;
i torbidi di napoli affrettino la partenza vostra da cotesti luoghi, ove trecento mila lazzeroni
le vie. cuoco, i-iio: da questa classe dipende e vive quanto in napoli
ballava la tarantella del masaniello, vestito da lazzarone, la contessa del palchetto a
a toledo con la bandiera bianca benedetta da don placido baccher, il santone della
-che rivela o muove da gusti e inclinazioni plebei, da una
muove da gusti e inclinazioni plebei, da una natura volgare; cialtronesco. carducci
: agire in modo disonesto, comportarsi da canaglia. chiesa, 5-5: senza
i lazzaroncelli di castelnuovo che gli facevano da modelli. = acer, di
scapestrata. = denom. da lazzarone col sufi, dei verbi iterativi.
del popolino cattolico. = deriv. da lazzarone. lazzaronismo, sm.
lazzaronismo, sm. atteggiamento e comportamento da lazzarone. -anche: indolenza, poltroneria
fogli e d'inchiostri che ci tocca da sei mesi combattere contro il vincibile, speriamo
al seto. = deriv. da lazzaro1. lazzaruòla, v.
ilare brigata. = denom. da lazzo col suff. dei verbi iterativi;
case loro. = deriv. da lazzeretto (v. lazzaretto).
, vii-530: maravalle, storpiato contadinescamente da 'dies magna et amara valde '
. bot. frutto del lazzeruolo, costituito da una drupa corallina o anche giallastra,
di mele lazzarole verdi e rosse rubato da noi in un campo per fame un
in ombra, oblioso e felice, faceva da sfondo un chiaro lazzeruolo o un fico
de'lamponi montagnuoli. = deriv. da azzeruolo (che è dallo spagn. acerolo
forte lazzezza. = deriv. da lazzo1. lazzità, sf.
hanno in loro. = deriv. da lazzo1. lazzo (lazzo),
e somiglianti buffonerie, * lazzi 'da loro nominati. c. gozzi,
nobili campioni della poesia succedono i cantori da travio, immenso sciame di giocolieri,
illustrissime. -... (ci da delle illustrissime). ('piano
d'annunzio, ii-725: ora scende da pietrapana / il lesto settembre col flauto
a firenze e gli altri, discendenti da i nostri contorni e villaggi, quasi salvatici
pascoli, 352: fiorisce il grano già da te sepolto / pendono ai rami i
città, dove vede ed è visto continuamente da persone onorate, che nella campagna,
): v. a; dalle [da le): v. da;
dalle [da le): v. da; delle { de le):
lo mosteri / e sposami davanti da la iente / e poi farò le tuo
ventura, / ed elle, come falchi da le cime, / segui- tavan a
. -si ripete davanti ai sostantivi uniti da una cong. o coordinati per asindeto
riferisce. galileo, 1-2-201: le da lui antenotate distanze. parini, giorno
ambedue le mani. manzoni, ii-199: da seder levato, / ambo le braccia
oggi vi piglia / un dolce atteggiamento da sordello, / prova le cinque corde,
capi indora. 2. seguito da un aggettivo o avverbio comparativo (sia
500 fuochi. manzoni, ii-598: da chi fuggite? in abbandon le chiuse /
tit.: le metamorfosi di ovidio ridotte da giovanni andrea dell'anguillara in ottava rima
le quali ferono diventar giuncai con far da giovi. manzoni, pr. sp.
: tutte queste lave, almeno le osservate da me, quanto alla base almeno non
fra se, riconoscendo la loro origine da rocce cornee. d'annunzio, i-108:
gioia ti è suta posta in mano da i miei bertoni? -le zucche! pa
è tanto posta in croce / pur da color che le dovrien dar lode, /
suo dolce aspetto, / giammai li occhi da li occhi levar puolle; / ma
con ogni riverenza le degnissime mani e pregandole da dio ogni suo maggior contento e felicità
[il vescovo] tirato... da parte don bassano volle da lui intender
... da parte don bassano volle da lui intender come il fatto stava.
-con uso pleonastico. bartolomeo da s. c., 222: le
tommaseo]: quantunque le mie rime, da esser dette a donne liete e festeggianti
chi le prometteva. paveset n-i-105: da piccolo più le prendevo e più mi incaponivo
altri in altra guisa essere state le cose da me raccontate, che come io le
l'armi, / che le venian portate da un valletto. foscolo, viii-211:
nell'inferno le donne infedeli; e da quel che me ne raccontò l'ombra amante
dello scandalo, queste le eran grettezze da beghine e da preti. =
queste le eran grettezze da beghine e da preti. = deriv. dal
.]: 'le ', dicesi da alcuni marinari quello spazio lungo i fiumi
deriv. dal veneto lea * fango 'da una base ant. ligita di area
* il fiume loira '); da cui anche il fr. he.
alberato. pavese, 1-106: da monticello scampanavano scampanavano, e sulla lea
= voce piemont., deriv. da allea (v.) con aferesi.
di madreperla e di diamante, costituito da solfato e carbonato basico di piombo monoclino
'de'sistematici. = deriv. da eleagno (v.) per aferesi.
agisce con franchezza e sincerità, rifuggendo da doppiezze e inganni. re giovanni
di quello che ritiene per te e da te, e non di quello che per
e ammirabili insegnamenti d'ogni virtù, da farne l'uomo perfetto, cioè leai
/... io vegno apelato da tuti lo liale / e lo aventuroxo cavalier
messer galvano lo leale per suo pregione da sua parte. cesari, 1-1-10: quindi
e anche nell'amicizia). giacomo da lentini, 57: quand'om à un
, / poi liale ubidiente / li fu da quello giorno / che mi seppe mostrare
. 3. ant. animato da sincera religiosità; fervoroso, osservante.
; fervoroso, osservante. marsilio da padova volgar., i-xix-4: elli medesimo
leale e di cuore; che tenendo da parte d'impero, non ad altro in-
ed amore fraterno, benché mesto sovente, da noi. carducci, iii-24-163: lascio
e con garbo, e utilissimo -lo dico da leale avversario e anche per un argomento
consiglio, una risoluzione); alieno da simulazione, da infingimenti, da doppiezza;
risoluzione); alieno da simulazione, da infingimenti, da doppiezza; chiaro,
alieno da simulazione, da infingimenti, da doppiezza; chiaro, esplicito, disinteressato
riconciliazione. mazzini, 28-39: ho da dir parole franche e leali sulle osservazioni
, preciso (un conto). da porto, 1-22: né per mostrare eloquenza
... le canne e'passetti da misurare i panni se sono diritte e leali
leale, stando contento del suo, da ciascuno è ricevuto e amato. grifoni
dal lat. legàlis * legale '(da lex legis * legge '),
la navigazione. = deriv. da le3 (dal fr. ant. lé
corona britannica. = deriv. da lealismo. lealménte (ant. lealeménte
e di tenere credenzia ciò ch'è da tenere privado. tavola ritonda, 1-87
amministrato, vivono dopo la morte separate da tutte l'altre. delfico, ii-28
d'amar voi sanza falsia. giacomo da lentini, 29: madonna mia,.
el cor lialmente ad amore. dante da maiano, 1-44-4: per lungia sofferenza /
/ non cangio la mia intenza / da voi, donna valente, / cui
senza cagione alcuna esser vilipesa e sprezzata da lui. foscolo, xvii-16: so che
che siete tornato. non erano pazzie da farsi. 5. liberamente,
6-14-41: lealissimamente... vegna / da voi risposta che men faccia dono.
v-1-577: l'opera del favor dimostratomi da quello conrisponde lealmente a la speranza che
speranza che io aveva ne lo esser favorito da voi. pallavicino, 1-225: una
quella virtude ch'è appellata lealtade. guidotto da bologna, 1-148: per via di
lealtà si sprezza, / vint'è pietà da empiezza. niccolò del rosso, vii-498
, / ciascun lo schifa e tienlo da niente. piero da siena, 8-8:
lo schifa e tienlo da niente. piero da siena, 8-8: ii re comanda
assidua, fedeltà sincera. piero da siena, 4-7: la mia intenzione è
cittade, / cacciato, come dissi, da coloro. pulci, 6-48: noi
l'adversitade. = deriv. da leale1. lealtanza (lialtanza),
sf. ant. lealtà. pietro da bascapè, v-187-18: iesu cristo, filiol
, la menemanza. = deriv. da lealtà, col sufi, -anza, d'
; neriantina. = deriv. da leandro1, col sufi. chim. -ina
: ho soltanto osservato che i leandri da noi coltivati con tanta cura ne'nostri
tanta cura ne'nostri giardini, crescono da sé sulle rive della gau- diana che
annunzio, i-484: salgono miti su da 'l verziere / a 'l balcone i leandri
pone negli scudi. = deriv. da oleandro (v.) per aferesi;
i ranno caildo. = deriv. da levantino, con la caduta della v intervocalica
guittone, xxv-80: ch'ignoranza -non da ben far ne tolle, / quanto
, leanza esser perita; / e da cui l'uomo serve essere offeso. moscoli