, 2-35: non troveranno cella tanto fonda da dove non possa agitarsi e inquietare chi
sé, secondo che maestro di lana, da tempo di dodici anni a dietro,
di dodici anni a dietro, e da inde in su per più tempo..
de'savoiardi, che vennero solamente inquietati da qualche paesani. mazzini, 10-15: oggi
per la sanità della figliuola, straziata da satana. -insidiare (una donna)
, lvii-422: esso secretario disse non è da dubitar francesi vengi ad inquietar italia.
medici, 13-iii-32: questi signori pii da sassolo si sono doluti che la signoria
.. la inquietava con tanta violenza da obbligarla a porsi prona sul letto per molte
giudicio. = deriv. da inquietare. inquietato (part.
perché, oppresso ed inquietato l'animo da tante miserie, non voleva che né
. bini, 1-158: il magnanimo inquietato da uno spirito creatore gridava un grido di
2. turbato, sconvolto. da porto, 1-42: ora non è tempo
lat. inquietàtor -óris, nome d'agente da inquietare * inquietare '.
voce dotta, lat. inquietalo -ónis, da inquietare * molestare, disturbare '
al tempo e alla vita, la quale da alcuni giorni in qua vo'travagliando malinconicamente
stesso, ma con qualche inquiete, da tolerarsi e sopportarsi, per fuggire maggior
di chi si lascia abbracciare e vincer da lei fastidio e inquiete di mente,
instabilità, varietà. s. caterina da siena, vi-37: in esse [nelle
inqules -ètis (plinio), comp. da incori valore negativo e quìes -quiètis *
inquetevole appetito. = deriv. da inquietare. inquietézza, sf.
scemò in gran parte l'opinione che da principio s'avea presa di lui, parendo
v-2-41: il mio corpo è occupato da una inquietezza che certo si placherebbe se
nel malcontento. = deriv. da inquieto. inquietitùdine, sf.
e inquieti. boterò, 8-52: ha da mezo giorno l'arabia deserta, i
impedir che non nasca qualche sedizione causata da tali inquieti, la qual faccia la
timori. casalicchio, 18: ti hai da cautelare in saperti eleggere una buona e
in modo agitato, smanioso, turbato da nervosismo, da inquietudine (un periodo
, smanioso, turbato da nervosismo, da inquietudine (un periodo di tempo,
loredano, 1-56: caligola provava giornalmente da i sogni spaventevoli inquieto il riposo della
dotta, lat. inquiètus, comp. da in-con valore negativo e quiétus 1 quieto
sottile. soffici, v-1-180: era già da un anno al- l'harrar, dove
., fallì. tozzi, v-76: da allora cominciarono a me quelle inquietudini silenziose
m, vii-530: 4 affanno 'è da 4 afa ', vampa, fastidio
è la continua inquietudine, probabilmente prodotta da una vivacissima irritabilità e voracità.
che noi per simigliante modo ci scostiamo da ogni inquietudine e confusion delle turbe.
. giordani, x-75: come cessò da quell'uffizio, tornò in roma alle sue
.. per lo peccato fu percosso da dio di piaga di mosche, per le
all 'inquilinatura. = deriv. da inquilino. inquilìnio, sm.
loro abitazioni. = deriv. da inquilino. inquilinismo, sm.
sfruttamento. = deriv. da inquilino. inquilino, sm.
, vicino di casa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
della quale inquilino, il vedemmo assistere da testimonio in un atto privato addì 27
: questa dunque continua succession d'uomini da un medesimo fonte discesa, senza che
= voce dotta, lat. inquilinus, da incóla, ant. * inquéla.
di filosofia. = agg. verbale da inquinare. inquinaménto, sm.
del mezzo o della sostanza, tale da alterarne le proprietà e le possibilità di
= voce dotta, lat. inquindmentum, da inquinare 4 inquinare '.
detto che la bimba era stata inquinata da marianno. -guastare. pea
, 283: l'anima creata da dio è pura, ma el peccato la
mai inquinare la volontà dai pregiudizi o da altre cose. boine, iii-230: il
dotta, lat. inquinare, comp. da in-e * quinàre, verbo durativo dalla
più perduti? 2. alterato da inquinamento; reso impuro o malsano,
alle volte una sorgente si scopriva inquinata da resti d'animali uccisi. 3
il salvatore. = nome d'agente da inquinare. inquinazióne, sf.
nel fuoco de le brutte misture. girolamo da siena, i-121: questo calore ogni
dotta, lat. tardo inquinàtio -ónis, da inquinare 1 inquinare '.
per inquirere su'fatti del 15 fu composta da gabriele abatemarco, stanislao falcone e da'
. - anche sostant. guido da pisa, 1-261: lo re ulisse.
dotta, lat. inquirère, comp. da in-con valore intensivo e quaerére * domandare
voce dotta, lat. tardo inquisibìlis, da inquisitus, part. pass,
. magalotti, 9-2-199: lasciando per ora da parte il giustificare la nostra condotta,
antonio voleva inquisire. = da inquisitus, part. pass, di inquirère
13-54: dopo essere stato inquisitivamente squadrato da capo a piedi, gli si declamavan versi
= voce dotta, lat. inquisitivus, da inquisitus 'inquisito '.
presso diploma. = deriv. da inquisitore. inquisitóre, agg.
come avete fatto, vi si abbia da portar rispetto alcuno, perché non mancheranno
, ha per oggetto principale gli esperimenti da me fatti con questa pietra. giannone
dal consiglio dei dieci, e formata da tre magistrati incaricati di esaminare, ricercare
il biasimo sopra il ritardo di muover da lesina l'armata,... fu
-membro di una magistratura straordinaria veneziana formata da tre magistrati eletti alla morte di ciascun
di genova istituita nel 1628 e formata da sette magistrati preposti alla sicurezza dello stato
alfieri, 4-142: sapendo tre inquisitori da maurilio richiedersi per l'intentato processo,
/ gran sciupateste d'università, / da vero cicerone inquisitore, / encomiava la
voce dotta, lat. inquisitor -sris, da inquisitus 'inquisito '.
conceduto dal papa. = deriv. da inquisitore. inquisitoriale, agg.
o degli inquisitori; che è formato da inquisitori (un tribunale, un consiglio)
inquisitori o l'inquisizione, o che è da inquisitore o da inquisizione. quasi sempre
, o che è da inquisitore o da inquisizione. quasi sempre può dirsi '
vagamente inquisitoriale. = deriv. da inquisitore. inquisitòrio, agg.
mai, nelly? = deriv. da inquisitore.
. — armi da lanciare: armi da getto. serdonati, 9-117: mentre
altra parte con artiglierie, e con arme da lanciare, egli in tanto dismontò coll'
viso, e non lasciando di combattere da lontano con farmi da lanciare.
lasciando di combattere da lontano con farmi da lanciare. — figur.
di lui si trova / serrato forte da quella saetta / ch'amor lanciò lo giorno
alto giogo e adattatisi a'piedi i legni da scorrere, confidatosi tutto in su 'l
scosse / gli scompigliati peli, e da le molli / nari soffiò la polvere
aorta. -fare discendere, scaricare da un aereo in volo; eseguire un
un niente su l'angusta strada costeggiata da botri e burroni. -figur.
più folle. -fare sollevare da terra. vittorini, 2-152: ragazzo
lancia, ed è grido che si alza da lui, e il ragazzo lo porta
di nuovo. mazzini, 2-130: da quaranta anni avete lanciato lo spionaggio,
.. lanci parolette maligne. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
]. c. bini, 19: da una parola che mi lanciaste amarissima l'
modi odierni, che si possono porre da parte, perché la lancia non vi
, gridava o bestemmiava, sarei sortita da quella casa. montale, 3-253:
). d'annunzio, i-101: da i minareti bianchi il muezzino / lanciava
comisso, 1- 258: un uomo da prua mi lanciò il buongiorno. betocchi,
, l'antico sabino... lanciò da roma la di pietre battuta appia via
pubblico, finché non siate pienamente riuscito sì da potervi reggere bene, colle vostre sole
, lanzata, misa en sepoltura, / da la suma nattura suscitata / e renalzata
al cor me fo ritto. francesco da barberino, iii-410: diedi al cavallo
11 quale eglino lanciarono e conficcarono. bianco da siena, i-104: pur si rimaneva
, affliggere; turbare profondamente. giacomo da lentini, 23: queste detto mi lanza
/ se più faccio tardanza. giacomo da lentini o guido delle colonne, 405:
e di venir seco alle mani, ma da lontano lanciando e saettando l'uccisero.
di giavellotto; giostrare. bartolomeo da s. c., 147: si
altri suoi iguali, a correre. guido da pisa, 1-346: le pose lo
i priemi degni alla vittoria. andrea da barberino, ii-128: essendo un dì marmondino
: ha saputo manovrare ancora in modo da favorire questa nuova attività dove mi sono lan
impers. ant. combattere. giacomo da lentini, 14: ov'in battaglia om
malinconica, i luppoli e le vitalbe lanciandosi da un albero all'altro avevano formato coi
maneggiare la lancia ', denom. da lancèa * lancia '; cfr. fr
. tardo lanciàrius, lanceàrius deriv. da lancèa 'lancia '. lanciarpóne (
quale è possibile lan ciare da bordo di un'imbarcazione o dalla costa,
di marte. * = comp. da lancia1 e scavezza (v. scavezzo)
. colpo di lancia; ferita prodotta da una lancia. albertano volgar.
di ripopolamento. = deriv. da lanciare; cfr. spagn. lanzada.
; barcata. = deriv. da lancia2. lanciatèrra, sf.
: così coperti van ne'giochi mori / da le palle lanciate i fuggitori. galileo
, giallastre, ineguali, come impresse da spugne lanciate. nievo, 787: sasso
99: ti scrivo di qui, da questo tavolo / remoto, dalla celr
esser distrutti. 3. spinto da una forte accelerazione iniziale che consente di
landolfo, 13-51: la sua macchina da corsa era lanciata, in aperta campagna.
inebriarlo di libertà. camminava come lanciato da una forza leggera. 4.
per caso lanciati nel mondo, sottratti da severa disciplina, stimano libertà consistere nella
. = dal lat. lanceàtus, da lancia 'lancia '. lanciatóia
frugnòlo '. = deriv. da lanciare; cfr. prov. lansadoira-,
che si scuopre. deriv. da lanciare. lanciatóre (ant.
eserciti antichi, all'uso di armi da lancio; fromboliere; abile tiratore di
, e diana lanciatrice, essere partite da me? livio volgar., 4-214:
di mesi prima... quelle spalle da lanciatrice di giavellotto, quei seni piatti
. = nome d'agente da lanciare. lanciatorpèdini, sm.
, appartenente a un corpo speciale creato da napoleone nel 18n, per risolvere il combat
ben lo coglie il lanciere messinese, forandolo da parte a parte. =
a parte. = deriv. da lancia] cfr. fr. lancier (
, dal lat. tardo lanceàrius, da lancea. lancièri, sm.
. = dal fr. lanciers, da lancier 'lanciere '.
, produceva suoni alterati rauchi striduli lancinanti da sega elettrica. calvino, 2-268:
! baccchelli, 2-v-595: fu invaso da un fastidio lancinante di sé e della vita
il divincolamento di chi spasima per scappar fuori da me stesso. 4.
, 2-v-472: il desiderio lo lancinava quando da tempo credeva tessersene liberato.
gonfie. = deriv. da lancinare. làncio (ant. lanzo
, e adattatisi a'piedi i legni da scorrere, confidandosi tutto in su 'l
senza dibatter l'ali, interrotto però da lanci improvvisi a qualunque direzione ed intrapresi
lanci improvvisi a qualunque direzione ed intrapresi da rondoni solitari e silenziari. pascoli, 708
corressero nudi alla guerra, facendosi leggeri da balzare nell'aria; che i loro
-nel calcio, passaggio in profondità compiuto da un giocatore verso un compagno (e
fissato a una speciale canna [canna da lancio). 4. proiezione nel
. proiezione nel vuoto di un paracadutista da un aereo (e, anche, la
gettito di materiali o di rifornimenti paracadutati da un aereo. marinetti, 1-69:
. 6. ferrov. spinta impressa da una locomotiva a un carro o a
soffici, v-6-311: un critico pagato da loro scrive in un giornale, anch'
giornal. notiziario diramato a un giornale da un'agenzia di informazioni. -anche: ciascuna
memoria di un programma e relativa esecuzione da parte di un elaboratore elettronico. 14
, con gran balzi. andrea da barberino, i-67: rotte le lance,
lealtà, capisci? = deverb. da lanciare. lanciòla (letter. lanciuòla
un ferro medicinale, cioè una lanciuòla da trar sangue. cavalca, iii-172: si
iii-172: si volle segnare non pur da una vena, ma da tutte, non
non pur da una vena, ma da tutte, non d'un poco sangue,
di medicina in volgare, 15: unguento da saldar ferita quasi in un giorno.
lanciòla o lancetta,... se da ambe le estremità va stringendosi insensibilmente a
lanzune), sm. grossa lancia da combattimento. giamboni, 7-21:
prese un lancióne / con un ferro da dar gran penitenzia / a chi gli verrà
, ma lanzoni, et ne sono da 400 schiopetieri. ariosto, 22-65: veniansi
del petto. 2. dardo da balestra. giamboni, 7-71: si
opera di maglia e neuna generazione da schermire contro il suo colpo può durare
il suo colpo può durare. francesco da barberino, iii-129: quell'arme a
gran gente. = deriv. da lancióne1-, cfr. fr. ant.
sanudo, lviii-36: lo exercito inglese é da zerca al- tretanti, parte a cavallo
che non iscomeggierebbero, se fossero lanciottati da un marte. settembrini [luciano]
smozzicato. = denom. da lanciotto. lanciottata, sf.
vie di brunii, tiravo loro lanciottate da passarle a banda a banda. =
banda a banda. = deriv. da lanciottare. lanciottato (part. pass
altro poco, peroché (sebene svenato da tante lanciottature maligne che d'estenuarmi procurano
e la lena. = deriv. da lanciottare. lanciòtto, sm.
con un lanciotto infocato in mano. guido da pisa, 1-299: pallante, con
mano, venendo inverso loro, così da uno colle cominciò a parlare. m.
, ch'altr'arme non avea. andrea da barberino, ii-228: prese di mano
che egli aveva prima. = da una voce giapponese. lanciuòla,
, è ricoperto più o meno fittamente da una vegetazione erbacea fra cui predominano le
dal flusso dell'oceano). [sostituito da] manzoni, pr. sp.
curvo reno e al po. / da gli scopeti della bassa landa / pigro
sabbiosa ed estesissima, tanto poveramente coltivata da non vedervi che pochi olmi tortuosi, e
bufale nere. gozzano, i-978: da tempo immemorabile il buon eremita viveva nella
arida, secca, gelata; ma, da quando scrivo, è una plaga piena
bel prato una bella iovana. matazone da caligano, v-500-188: in capo una garlanda
paludi, della francia meridionale (e da essa prende il nome di landes la
6. in fitogeografia, vegetazione formata da arbusti e suffrutici (mirtillo, brugo
erica, ecc.), e da graminacee, propria delle regioni basse e
. dello svizzero-ted. landamman comp. da land 'paese * e amman 'podestà, capo
de'pirenei. = deriv. da landes, regione della francia (cfr.
. dal ted. landvogt, comp. da land 'regione 'e vogt
giogo tale? = deriv. da landa1. landimani, sm.
molle su quattro ruote; è trainata da una o due pariglie di cavalli; nell'
quattro ruote, ed a i sedili pari da ambe le parti, ed un coperto
, carrozza ', è nuova parola da non adoperarsi in polita scrittura. zena
tanto lui quanto la moglie si servivano da padroni dei landò pomposi e dei superbi
a bacca di sapore gradevolmente acidulo; da quasi tutte le specie si ricava caucciù.
all'aria, / quella sua landra ha da pagar lo scotto. note al malmantile
per mettermi una scritta su le spalle da farla leggere a tutta livorno. e
se la bigotta immobile non fosse ritenuta da forte legame al suo posto. questo
il martello e tre aguti a scaglie / da fermar le catene delle landre.
lor misteri. = deriv. da androne con la concrezione dell'articolo
tale porte. = deriv. da là con -ne paragogico. lànea
è nera. = deriv. da lana; cfr. spagn. lanilla '
, / mentre tintela lanea circondasi / da nivea vitta, cadde moribonda / tra
lanèo, agg. che è stato scritto da iacopo della lana. carducci
= deriv. dal fr. lainerie, da laine * lana '. lanèro,
e morbida aderente alla pelle degli animali da pelliccia. 4. figur. persona
passavano. lanci, 5-51: perché amo da dovero livia,... gli
. 10 sono un uomo e lasciai da giovane il mio paese, con l'
lo attraversa lo stradone provinciale dove giocavo da bambino. fenoglio, 147:
dal fr. languard 4 chiacchierone ', da langue 4 lingua '.
e ferro. = deriv. da langban, località della svezia, dove fu
. langèlla, sf. attrezzo da pesca costituito da un vaso di creta
langèlla, sf. attrezzo da pesca costituito da un vaso di creta che si colloca
sono costituiti, particolarmente in piemonte, da arenarie con intercalazioni marnose.
che stavano mirandola. = da clangore (v.) per aferesi.
intercettate in alamagna, che erano portate da parte del re nostro al signore lantgravio di
langravio d'assia,... da tutti si procurò di tirar nella medesima
con l'unica specie langsdorffia hypogaea, da cui si ricava una resina che serve
! '. = deverb. da languire. langueggiare, intr.
; cfr. lat. * languididre (da languidus 'languido ').
anche sostant. s. bernardino da siena, v-60: egli era uno ch'
fortis, xxiii-452: menano una vita da lupi errando fra precipizi dirupati e inaccessibili
chi medio. 2. tormentato da sofferenze fisiche sfibranti e deprimenti, causate
sofferenze fisiche sfibranti e deprimenti, causate da malattia (per lo più lunga e
lo più lunga e dolorosa), da ferite e piaghe, dalla spossatezza che
dalle sua mani la vita, cominciò da quell'ora ad amarlo e a riguardarlo
sua viva nel mondo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
un fonte di lagrime, che gli sgorgavan da gli occhi, inondò il volto della
vote d'abitanti, o abitate soltanto da qualche languente, da qualche moribondo, entravano
o abitate soltanto da qualche languente, da qualche moribondo, entravano ladri, a
languente, o per conoscersi una figura da comparir meglio in lontananza. cesarotti,
morto] fra belle erbette, quale da mano virginea intagliato fiore della bella viola
beltà languente. monti, x-3-154: da secreta intelligenza mossi / parlaron gli occhi
. 8. figur. prostrato da gravi sofferenze dello spirito; addolorato,
propri affetti egro e languente, / è da i lampi de l'oro oppresso e
stuparich, 4-237: anche scipio slataper, da giovinetto aveva sognato nuove squadre garibaldine e
amor viva e cocente, / che sfavillar da questi miei scorgesti / e chiederti pietà
in sacrifizio. -che esprime o deriva da struggimento amoroso (o, anche,
struggimento amoroso (o, anche, da un'intenzione di maliziosa seduzione).
favor: / non sono sì amabile / da vincerle il cor. / se avessi
. 10. che si comporta da cascamorto e vagheggino; svenevole, sdolcinato
agg. letter. che è dominato da languore; che esprime o suscita tenerezza,
baretti, 6-376: la linguaccia usata da que'cialtroni d'oggi non consiste se
grazia di pronunzia sì mollemente languescente, da disgradarne le medesime gnore mamma e gnore
aiuti della grazia divina, che può sperarsi da un cuore cui dio gli comunichi tanto
, languidamente si dolse d'essere rapita da una fortuna che, traendola sopra un
. d'annunzio, iv1- 257: da allora in poi, quasi ad intervalli misurati
mi è venuta fame, una fame da lupi! devi essere stato tu, aggiunse
chi la promovesse o era promossa languidissimamente da coloro che avean tante altre cose da
da coloro che avean tante altre cose da fare. 5. teneramente,
e gli parlava languidamente con un fare da piccola gatta che fa le fusa.
lasci altrimenti venir una donna; perciocché da quella toccati, per ordinario languidamente crescono
! parini, giorno, ii-282: da le luci / socchiuse, languidette, umide
suoi dì difendere si dee la vecchiezza da languidezza e pigrezza. aretino, 9-293:
presso dio le languidezze di membra mortificate da malattia che i cilizi, che i sacchi
la languidezza di que'visi erano cose da occupar tutto di compassione l'animo di
2. stato di estenuazione fisica accompagnato da una sensazione di vuoto allo stomaco e da
da una sensazione di vuoto allo stomaco e da un senso di sfinimento fisico e morale
grandissima languidezza di stomaco, mi tengono da tre mesi in qua debole, disgustatissimo,
de'non più provati calori si sperimentano da molti... nausee, vigilie e
alcune regole, [leonardo] la cavò da quella languidezza dove l'aveva sommersa la
papini, iv-486: [la] 'francesca da rimini '[del pellico].
animo e comportamento di chi è dominato da una forte attrazione sentimentale verso un'altra
gli animi de'più costanti, inorriditi da così fieri e inumani spettacoli, gemevano di
nella parte. = deriv. da languido. languidire, intr.
alle mani. = denom. da languido. lànguido, agg.
, a denutrizione (e talora accompagnato da un vago senso di vuoto allo stomaco
sopra un vecchio languido sostenuto dai lati da due che lo reggono. fagiuoli, i-145
svegliai tutto languido e dolente, pervaso da un profondo sentimento di ripugnanza per quanto
, xi-20: fu vino discreto / da languidi e svenuti, / perch'era un
/ o con languida mano / l'avventerò da scherzo, / per non ferir troppo
aiutato dagli ordigni di esse arterie e da quello deh'aria. aleardi, 1-243
o libertade0 fede. — che deriva da intensa fame. pascoli, 391:
le forze); lenta, ancora minacciata da ricaduta (una convalescenza).
e del male. 2. dominato da una grave prostrazione dello spirito; privo
loro faceano il pianto, divenuti languidi, da così fatti suoni sollevati, venissero a
: su la sporgenza del caminetto, da una delle coppe cadevano le foglie d'una
e negli atti come se ingombrato fosse da grandissimo dolore, con voce assai languida
guazzo, 1-79: la voce non ha da essere languida come quella di un'infermo
della censura di coloro che trattano il piacere da quella importante e seria cosa ch'egli
natura così languidi e così a caso da potergli torre in cambio da quegli di
a caso da potergli torre in cambio da quegli di un morto, che ruzzoli giù
, / come a un'isola viva / da un mare languido e smorto / il
struggerà di stimolosi affanni, / percosso ognor da peni- tenzia ria. tasso, 10-7
che pochi, tardi e languidi anni da spendere per la fede ch'or si bandisce
questo è il rimedio che io proporrò da tentarsi nel corpo languido della maremma; deve
, 950: sarà fatto un papa da gente meschina e povera e poca, fuor
languida, oscura, lontana, ecclissata da altri punti notabili di sconvenienza. berchet
è una malinconia che proviene in essi da qualche languida memoria di gioie passate. rosmini
b. cavalcanti, 2-275-egli è da avvertire, circa l'una e l'
nobili, delicate, vigorose, e da tutti intese e da molti scritte e parlate
vigorose, e da tutti intese e da molti scritte e parlate; le vostre
. -in partic.: dominato da teneri e ardenti sentimenti di amore sacro
di tristizia. = deriv. da languido. languiménto, sm.
di spirito. = deriv. da languido. languire1, intr. (
venir meno, svenire. busone da gubbio, lxxviii-i-358: anni trenta e
più lunghe e pericolose; essere straziato da piaghe o da ferite. fioretti di
pericolose; essere straziato da piaghe o da ferite. fioretti di vite, 196
è di vertute; s'è tempo da dimagrare e languire il corpo, è
dimagrare e languire il corpo, è da sanare e ingrassare simile spirito. petrarca,
co i mali? algarotti, 1-x-172: da quel tempo sino ad ora ho languito
dalla dura seggiola impagliata, sulla quale da due anni era costretto a languire accidentato
. astenersi, spontaneamente o forzatamente, da ogni attività; mancare di spirito di iniziativa
tarchetti, 6-1-150: i suoi cavalli languivano da qualche tempo nelle scuderie, e i
piena / de balsamo immortale. niccolò da correggio, 169: strepiti d'
mere chiacchiere o impertinenze. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
.. languì sulle prime, combattuta da venti contrari, e poi divampò risoluta
gli affari di baviera dopo la perdita fatta da lui de'circoli di svezia e franconia
sentirsi pervaso, in modo abituale e da lungo tempo, da profonda tristezza, da
modo abituale e da lungo tempo, da profonda tristezza, da deprimente desolazione,
da lungo tempo, da profonda tristezza, da deprimente desolazione, da cocente rimorso;
profonda tristezza, da deprimente desolazione, da cocente rimorso; essere sopraffatto da afflizioni
, da cocente rimorso; essere sopraffatto da afflizioni, da affanni, da preoccupazioni
rimorso; essere sopraffatto da afflizioni, da affanni, da preoccupazioni e da dispiaceri
sopraffatto da afflizioni, da affanni, da preoccupazioni e da dispiaceri molto gravi;
, da affanni, da preoccupazioni e da dispiaceri molto gravi; patire, penare
eternamente colui che avendo un male e da sé stesso potendo aiutarsi, anzi vuol patire
desiderio amoroso non appagato. giacomo da lentini, 18: donna, eo languisco
239: om che sta lontano / da cosa c'ama, vedesi noioso, /
(34-6): quando eo sto da voi, bella, diviso, / languisco
o iniquissima donna, qualunque tu se'da me non conosciuta, tu ora l'
, se ben languisce e muore. da porto, 1-340: deh! perché mi
amarlo ardentemente, appassionatamente. maestro francesco da firenze, xlviii-58: tu che languendo
per cui si stava languendo, e da lei udendosi salutare con sì dolce e sì
amore del mio sovran diletto. bianco da siena, 2-60: amor, per te
tormento, angoscia. monaldo da sofena, xvii-194-41: quant'om più so-
. 3. passaggio lento e progressivo da uno stato all'altro; evoluzione di
4. figur. struggimento amoroso causato da un amore non corrisposto; turbamento provocato
un amore non corrisposto; turbamento provocato da desiderio amoroso non appagato.
giacomo da lentini, ai: poi madonna misfisi,
: io non posso gioire / lunge da voi, che siete il mio desire;
un cinira. 2. contraddistinto da prostrazione fisica, da spossatezza.
2. contraddistinto da prostrazione fisica, da spossatezza. cicognani, v-2-154:
. stato di prostrazione fisica, causato da malattia, da affaticamento, da denutrizione
prostrazione fisica, causato da malattia, da affaticamento, da denutrizione o inedia,
causato da malattia, da affaticamento, da denutrizione o inedia, dall'età avanzata
: le madri alzavano e facevan veder da lontano i bambini piangenti, mal rinvoltati nelle
v-2-152: quando, sfebbrato, m'alzai da letto, ebbi l'impressione che un
rajberti, 4-35: leggiamo riportato un caso da amato lusitano di febbre putrida, in
egli chiama languori di stomaco non provengono da altro che da svolazzi e ribollimenti di
di stomaco non provengono da altro che da svolazzi e ribollimenti di bile amarissima del
l'animo suo a credere che vi ha da essere tramischiato qualche piccolo e tollerabile languore
a tal uopo: e se non fui da tanto d'imitare il languore delle traduzioni
borghese, / paulo il forte ed edmondo da i languori / il capitan cortese.
, de la gioia alquanto. giovanni da modena, xxxix-i- 154: spesso
e dei sensi che, astraendo il soggetto da ciò che lo circonda, lo trasporta
pascoli, i-927: il verso ha da esprimere il languore del sonno prodotto dall'incantesimo
, gli occhi socchiusi, egli era vinto da un languore, nella rosea poesia del
movimento, estenuata dallo sforzo compiuto e da un languore che non conosceva.
voce dotta, lat. languor -òris, da languire 'languire'; cfr. fr
di donna. = deriv. da languore-, cfr. fr. langoureux (
della prigione? = deriv. da languore per cambio di suffisso.
chiamarono langurio. = deriv. da langurìa, forse per la simiglianza del
= voce dotta, lat. laniamèntum, da laniàre 'lacerare, straziare '.
corpi de'morti eroi da'cani e da ogni uccello. marchetti, 4-135: sepolto
11 suo corpo imputridirsi / debbia o da fiamme ardenti esser consunto, / o
ardenti esser consunto, / o laniato da rapaci augelli. -con valore iperbolico,
boccaccio, iv-153: oh quanto è da credere che con amara doglia fosse il
laniàtor -òris, nome d'agente da laniàre * dilaniare '. laniatóri
, di forme assai bizzarre e caratterizzati da pedipalpi prensili terminanti ad artiglio.
mio occhio, invece d'esser rapito da quelle magnificenze, cercava con maligna diligenza
. lanugine prodotta dalla bava dei bachi da seta quando inizia la formazione del bozzolo
chiamano i nostri contadini la ragna bianca da che i bachi incominciano il loro bozzolo
farne saggio. = deriv. da lana-, cfr. lat. lanitìum *
. falcone laniere-, specie di falcone da caccia, di natura selvatica e di difficile
buono ailar non è lanero. cenne da la chitarra, xxxv-n-431: di settembre
delle logge erano le mude, governate da buoni maestri: ogni anno candiotti,
inghilfredi, 378: cavalier non cognosco da mercieri, / gentildonna da altra burgese
non cognosco da mercieri, / gentildonna da altra burgese, / - peno sovente -
- peno sovente - né bon donzello da altro lainièri. latini, i-2169: or
a somiglianza di 'cotoniero ', da * cotone 2. che lavora
presidente del consiglio quando ieri siamo andati da lui per lo sciopero dei lanieri.
lanìfer -èri (plinio), comp. da lana 'lana 'e dal tema
, tessuto di lana. niccolò da correggio, 1-352: non te dilectin suoi
essere né grandi lani- fizi né filatoi da seta. balbo, 6-15: fin d'
li suoi lanifìzi, per li cambi da lei inventati, per li traffichi di
lavoro della lana '(comp. da lana 'lana 'e dal tema di
dotta, lat. lanifìcus (comp. da lana 'lana 'e dal tema
lat. lanìger -èri, (comp. da lana 'lana 'e dal tema
e contado. = deriv. da lana. lànio1, sm.
, lat. lanius * macellaio ', da laniàre * dilaniare, squartare '.
. lanius, 'macellaio ', da laniàre 'dilaniare, sbranare 'per le
danno. = comp. da lana e dall'imp. di perdere (
. trattare una fibra tessile in modo da conferirle la proprietà della lana.
lana. = denom. da lana. lanizzazióne, sf.
. e calze line e lane. felice da massa marittima, xliii-291: tu,
li vestimenti lani. s. bernardino da siena, 1057: e1 vestimento nostro
ingrasso dei terreni. = deriv. da lana. lanolina, sf.
dal lat. lana 'lana 'e da ol [èum] 'olio '
. lanóso, agg. coperto da un vello di lana (un animale
si dorma; / e poi c'ha da que'tronchi il sottil oro i rapito
non siamo noi. alamanni, 6-19-91: da mia parte / gli dite che si
il lanoso / mento al pilota reduce da mari / sconosciuti. -coperto di
col suo pallore e coi suoi occhi da insonne tutto l'azzurro splendido delle acque
che il lichene ingromma: / spunta da un nodo una lanosa foglia / molle
= voce dotta, lat. lanósus, da lana 'lana '. lanosteròlo
= voce dotta, comp. da lana (v.) e sterolo (
e cartorare. = comp. da lana e dal tema di vendere (v
= voce dotta, deriv. da lansio, col sufi. chim. -ene
d'aosta. = deriv. da lansford, città della pennsylvania, col
lat. scient. lansium, deriv. da una voce malese. lantana
della radice serve per preparare la pania da uccellatori; i virgulti servono come vinchi
successivamente come lantana (linneo), da cui il fr. lantane (nel
; forse dal lat. hentàgo -inis, da lentus 'lento, flessuoso ',
composti, nei quali il lantano fa da radicale. '= deriv.
radicale. '= deriv. da lantanio, col suff. chim. -ico
elemento lantanio. = deriv. da lantanio. lantani dico, agg
numero atomico. = deriv. da lantanide. lantanina, sf.
del chinino. = deriv. da lantana. lantànio (disus.
in america. = deriv. da lantanio, col suff. -ite, proprio
= voce dotta, comp. da lantanio] e dal suff. -oide,
anche una lampada elettrica), costituito da una struttura metallica, di forma per
che tutte quelle cose che fieno alluminate da esso lume parere d'esso colore della
pianeti fossero, come dire, moccoli da lanterna piantati lassù nell'alto a uso di
-lanterna cieca, scura, sorda, da ladri: apparecchio d'illuminazione portatile,
. vasari, 1-601: erano questi da auttolico, ladro sottilissimo,..
seguitati; avendo d'una lanterna che da ladri si chiama, e di diversi grimaldelli
non è che un pozzo nero e profondo da esplorare prudentemente con la lanterna cieca.
, le lanterne istoriate. -lanterna da palcoscenico: apparecchio illuminante usato in teatri
la scena. -in partic. lanterna da superficie: apparecchio illuminante posto a una
variare l'intensità della luce. -lanterna da orizzonte: apparecchio illuminante con il quale
: se nell'ordine patrizio fosser pullulati da vero malfattori abietti come il conte duranti
: il fine è quel che ci fa da lanterna. -raro. cappello a
vignali, 1-5-12: se non trovo da mangiare, tra pochi dì diventerò la più
stesso. -lanterna magica: strumento ottico da proiezione, costruito da kircher nel 1646
: strumento ottico da proiezione, costruito da kircher nel 1646 e costituito da una
costruito da kircher nel 1646 e costituito da una scatola chiusa contenente una fonte luminosa
scatola chiusa contenente una fonte luminosa, da una lente piano-convessa atta a concentrare la
vetro disposta dinanzi a essa, e da una lente convergente atta a proiettare l'
nel guardare le ridicole figure, proiettate da una lanterna magica. angioletti, 149:
vivido, stampato / sopra immobili tende / da un'ignota lanterna. 7.
, dotato di aperture verticali, sormontato da un cono, da una piramide o
verticali, sormontato da un cono, da una piramide o da una semisfera, e
un cono, da una piramide o da una semisfera, e destinato a racchiudere
insieme insino alla somità dello occhio inchiuso da la lanterna. a. manetti,
quanto alla cognizione delle parti medie è da sapere quali sieno le parti della lanterna
vasari, i-240: la cupola è da terra insino al piano della lanterna braccia
dalla similitudine d'una sorta di lanterna da far lume. g. b. nelli
1-316-39: si può anco prendere il lume da qualche apri tura o lanterna artificiata ad
puro cielo e non potendo esser impedito da cosa alcuna, ed in tanta quantità che
: nel vestibolo vasto che prendeva luce da una lanterna nel soffitto su alto,
ferro ben serrate, pieni di palle da moschetto. ghirardi, 64: io
1'anima di una forma quando l'oggetto da ottenere è un solido di rivoluzione.
di scanellature in forma di bacchette terminate da due piattelli rotondi,...
eccezione dell'ordine spatangoidei), composto da cinque mascelle, ciascuna delle quali si
o le lanterne spente: essere cieco da un occhio o da tutt'e due.
: essere cieco da un occhio o da tutt'e due. nomi, 11-44
ricerca di qualcosa di raro o difficile da trovare. tommaseo [s. v
sotto un muro che probabilmente è guardato da un poliziottoogni cento metri... »
vescica per lanterna. 5. bernardino da siena, 699: l'ipocrito..
venuto qui un pazzo che mi voleva dar da vedere lucciole per lanterne. lippi,
mescolar zucche con lanterne. -persona da cercare con la lanterna: rara per
col vederlo un uomo / di quegli da cercar colla lanterna. -portare la
-portare la lanterna a qualcuno: fungere da esempio, da modello ispiratore.
a qualcuno: fungere da esempio, da modello ispiratore. baldinucci, 9-v-32:
in mano, vestito de uno camice da prete. brevio, 13: presa una
i fari. = deriv. da lanterna, sul modello di pedaggio (v
della distribuzione e della manutenzione delle lampade da minatore. = voce dotta,
-anche al figur. zenone da pistoia, 1-38: io veggio..
frugnuolo / tale però non sia che da vicino / trabocchi colla luce, onde abbondando
sparse reti. = denom. da lanterna; per il n. 2 cfr
bisognevoli. = deriv. da lanterna; cfr. fr. lanternier (
un dorme, potrà egli andarsene / da se stesso turato, con un moccolo
loro banda. -lanternino cieco, da ladri, proibito: piccola lanterna cieca
ecco la chiave, ecco il lanternino da ladri per vedere tutta la casa. redi
accorso per richiudere lo sportello del treno da cui sono stato espulso. 2.
, o lenticolari, s'ha da avvertire, che non si caricheranno col
ricerca di qualcosa di raro e difficile da trovare o da scoprire. capuana,
qualcosa di raro e difficile da trovare o da scoprire. capuana, 15-68: l'
la parolona e la declamazione retorica progettata da prima, scaturisce spontaneo, sobrio.
operatovi il vuoto. = deriv. da lanterna. lanternóne, sm.
con le sue corde e girelle, lucerne da solaro. ricettario fiorentino, 86:
in mano un lanternone di legno, da ogni parte ricoperto di carta. pascarella
viso scolorito / che pare un lantemon da compagnie, / che in su l'altare
, allampanata; spilungone. gioacchino da s. anatolia, lxii-2-i-164: questo povero
alla ricerca di qualcosa rara o difficile da trovare. - anche iron. f
le ragazze. = deriv. da lanterna, nel signif. del n.
. xav&dtvco 4 sto nascosto 'e da op [pio \, col suff.
erbosità lanuginare. = deriv. da lanugine. lanùgine (lanùggine)
suo volto è sereno e giovanile cinto da una lanugine bionda e il suo abito
, fini e morbidi che sugli animali da pelliccia circondano la base di peli più
iii-7: raccogliono la lanugine degli arbori da fame vesti, come i seri in etiopia
sete un bellissimo umore. una sete da febbritante per l'acquisto di cose esotiche
esotiche, e poi un'indifferenza a privarvene da nausear;... non farò
protestato di rivolerla a peso di bilancia da saggiatori. gemelli careri, 1-vi-126:
1-846: le ginestre cominciavano a sfiorire. da talune pendeva una specie di bava bianca
in questo stesso momento cominciasse a vestirsi da se medesima d'una certa verde lanuggine
ha similmente certa natura di lanugine, da molti chiamata piuma di salamandra. magalotti
stato ringiovenito e tornato di prima lanuggine da ebe, dea della gioventù. vasari
parte della calamita con la quale s'ha da toccar il bussolo, e battendola così
voce dotta, lat. lanugo -inis, da lana 1 lana '. lanuginóso (
, un cappello sodo. -coperto da capelli morbidi e poco fitti. sbarbaro
per la nuca. -causato da peluria fine. prisco, 5-52:
tesserono in vetta / lanuginoso falasco, da loro mietuto nei prati. d'annunzio
/ molli e lanuginosi. -costituito da un ciuffo di peli leggero e volatile
. 5. per simil. costituito da materia leggera, morbida, priva di
di velluto, o lanuginosa; da questa son comunicati alla tunica nervea
foglie del cavolo,... impedita da un lanuginoso velame, che,
ant. peluria del bozzolo dei bachi da seta. soderini, iv-416:
una pelle animale). dino da firenze [tommaseo]: poi abbi una
= voce dotta, lat. lanuvìnus, da lanuvium 'lanuvio ', città
comincio a credere a quello che da tutti me n'è detto, che sia
disordine senza niuna sorte d'armatura, da difesa, pochi col moschetto e altri
moschetto e altri con mezza picca chiamata da loro lanzagaia. = deriv.
dai lanzichenecchi. = deriv. da lanzichenecco.
speciale corpo di fanteria creato in germania da massimiliano i d'austria nel 1493 e
d'austria nel 1493 e in francia da luigi xii nel 1498; tale milizia
istituita col proposito di farne una truppa da contrapporre ai battaglioni di fanteria svizzera
cattolico una leva di tre mila uomini da riempire i vacui de'lanzchenecki. manzoni
497): i monti, lasciando da parte la difficoltà del cammino, non eran
oriani, x-i- 317: aiutato da un'orda di lanzichenecchi e da un popolo
: aiutato da un'orda di lanzichenecchi e da un popolo di spie a dominare un
de'lanzechinét questa sera ci sono nuove da più bande, come sono alloggiati tra
alloggiati tra guastalla e berselli, via da potere ire a piacenza e a parma
roma per confondere e castigare renzo da cerro con li altri inimici nostri e
o spontoni. = comp. da lama, var. di lancia, e
vi messe in guardia dumila lanzi, perché da quella banda tenessino chiuso quel passo.
è la cagion che là tra'lanzi / da soldato n'andò 'n oga magoga.
dotta, gr. xaoxpatta, comp. da xaót; 4 plebe, popolo '
4 giudice popolare ', comp. da xaó <; 4 popolo 'e xpirfc
dotta, gr. xaoypacpta, comp. da xccóq 4 popolo 'e dal
finirà'tosto per gabbo. = da a [v] olo (v.
, / laonde deu sempre laudate. giacomo da lentini, 28: nulla donna
morto, / là 'nd'ei risuscita da morte a vita. boccaccio, dee.
2. avv. ant. da dove, da qual parte, da o
. avv. ant. da dove, da qual parte, da o nel punto
. da dove, da qual parte, da o nel punto dal quale; dal
o consecutivo in frasi che indicano moto da luogo, derivazione, dipendenza, causalità
, relazione, argomento). guidotto da bologna, 1-41: di questo sia l'
fui comin- ciatore. morovelli o giacomo da lentini, 454: [il bon
fiamme attingo a mill'a mille. iacopo da cessole volgar., 1-23: le
. inghilfredi, 385: son dimiso da la signoria, / da regi- mento
: son dimiso da la signoria, / da regi- mento là 'nde son signore.
. = comp. per giustapposizione da là (v.) e onde (
biz. xaoouvaxnr)?, comp. da xaó? 4 popolo 'e dal
= deriv. dal fr. laotien, da laos, stato dell'asia sud-orientale nella
reale sia figurato). giacomo da lentini, 26: vorria servire a piacimento
tutta la sua dirittura è dimenticata dinanzi da dio; e là ove lo peccatore si
. = comp. per giustapposizione da là (v.) e ove (
alle pere. = deriv. da ape, con la concrezione dell'articolo.
voce tose, di etimo incerto, forse da riconnettersi all'etrusco * api, corrispondente
legno di lapacho. = deriv. da lapacho, nome volgare argentino di un
nome volgare argentino di un legname ricavato da alcuni alberi del genere tahebnia.
è tanto evidente, palese, chiaro da apparire ovvio, scontato, indiscutibile.
gr. xarcàpa 'addome 'e da cistotomia (v.).
gr. xanàpa 'addome 'e da fotografia (v.).
gr. xanàpa 4 addome 'e da isterectomia (v.).
gr. xarràpa * addome 'e da isteropessia (v.).
gr. xarcàpa 4 addome 'e da ister otomia (v.).
gr. xarcàpa 4 addome 'e da plastica (v.).
; celioscopio. = deriv. da laparoscopia. laparòstato, sm.
dal gr. xarcàpa 4 addome 'e da tofxf) 4 taglio '.
gr. xarràpa 4 addome 'e da trachelotomia (v.).
lapazio, volesse proprio sapere se sia venuto da un seme maturato nel campo stesso,
marmo, talvolta seguendo il disegno tracciato da altri sulla lastra, incideva le iscrizioni
aperta e servivano, all'occasione, da manovali. migliorini, 4: le iscrizioni
dotta, lat. lapicida, comp. da làpis -idis 1 pietra 'e dal
impossibilità. = agg. verb. da lapidare. lapidaménto, sm.
di mezzo san gaudioso portato in gloria da bellissimi angeli. f. casini
casini, i-178: il lapidaménto era decretato da dio nel levitico. bar etti,
etti, 6-150: avevano loro usata e da essi ricevuta la solita cerimonia del cappello
, lapidamenti. = deriv. da lapidare. lapidante (part. pres
, ecc.). uguccione da lodi, v-151-159: sa fo el per
frutti ancor teneri e verdi son lapidata da tutti con quelle fiombe che fischiano e
27-426: anche i mendicanti si scansavano da me e da lontano mi lapidavano,
anche i mendicanti si scansavano da me e da lontano mi lapidavano, per paura ch'
di man alla maldicenzia, tu abbia campo da potere francamente combattere contra quegli che,
a dir certe verità ad alcuni c'è da farsi lapidare. ghislanzoni, 13-115:
doman. papini, x-2-572: vorrebbero da me un'altra stroncatura, come quella
dotta, lat. lapidare, denom. da làpis -idis * pietra '.
e riflessive! = deriv. da lapidario1. lapidàrio1, agg.
istituzione del contiguo museo chiaramonti, fondato da così gran pontefice. rajberti, 2-102
storia di roma, attingendo le notizie da uno dei musei di antichità lapidarie, trovate
= voce dotta, lat. lapidarius, da làpis -ìdis 1 pietra, lapide';
distinto il * legatore 'delle gioie da colui che 'le taglia 'e
trasportato nella lingua di gli astrolaghi, da fisici e da lapidari, li quali
lingua di gli astrolaghi, da fisici e da lapidari, li quali ne'pianeti e
= voce dotta, lat. lapidarius, da làpis -ìdis 'pietra '; cfr
dotta, lat. mediev. lapidarium, da làpis -ìdis 'pietra'; cfr.
marasma e le passioni si disfrenarono così da sopportare la vergogna del processo, della
percosso. campailla, 1-7-32: intanto da le nuvole è scagliata / pioggia di
de libero, 1-88: la montagna / da grandi tempeste lapidata. 3
sapete; un pover uomo lapidato di calunnie da tutte le parti. 4
uno de lapidatori passò con una lancia da un canto all'altro gherardo. f
superfici metalliche. = nome d'agente da lapidare; cfr. il lat. lapidàtor
mediante levigazione con polvere abrasiva, tale da procurare un grado di rugosità assai inferiore
; tappatura. = deriv. da lapidare (v. lapidare, n.
una statua dell'estate / fatta camusa da lapidazioni. 3. figur.
voce dotta, lat. lapidatlo -ónis, da lapidare-, cfr. fr. lapidation
faentina, 55: fu messa una lapida da sopra la sepultura di marmo lavorata.
non è vero che levareste una lapida da quelle tombe per seppellirvici dentro e fuggire
tombe per seppellirvici dentro e fuggire tessere da tutti guardati e segnati a dito?
e i tempi mi faranno trovar luogo da piantarvi il mio sepolcretto. carducci, ii-6-16
fare intagliare alcune lapide di marmo, da collocarsi in vari luoghi, nelle quali
i pugni, ah! -non posso temperarmi da le urbane col lere;
. = voce dotta, comp. da lapide e fatto (v.),
epitimo e ferro. = comp. da lapide, nel signif. di 'pietra
interne di pezzi meccanici. = da lapide, nel signif. di 'pietra
, nel signif. di 'pietra [da levigare] '. lapideo, agg
la famosa pioggia lapidea e la spiegazione da lei data della medesima. guerrazzi,
e sostanze, impastati e tenuti insieme da un glutine lapideo. milizia, vi-411
. scala del paradiso, 278: da questa lapidea insensibilità, la quale è
= voce dotta, lat. lapidèus, da làpis -ìdis 'pietra '.
pidescère 'pietrificare pietrificarsi ', da làpis -ìdis 'pietra '.
cava di pietra ', comp. da làpis -ìdis 'pietra 'e dal tema
dal suff. lat. -cóla, da colóre * abitare '. lapidificare,
combinazioni naturali. = deriv. da lapidificare. lapidifico, agg. (
si sieno raccolti tanti testacei, che da succhi lapidifìci impietrati col tempo e da un
da succhi lapidifìci impietrati col tempo e da un glutine
-forme (dal lat. formis, da fórma 'forma '). lapidóso
. sanudo, lvi- 133: da poi si viene... nel paese
pianura larga circa io miglia italiani, da ogni lato monti non lapidosi né troppo
verdi. canti carnascialeschi, 1-151: da questa grave e lapidosa terra / nascon
dal triste pedagogo. -costituito, formato da pietre. n. villani, i-2-43
, lat. lapidósus 'sassoso ', da làpis -ìdis 'pietra '.
, ecc. = deriv. da lapillare1. lapillare1, intr.
o. rucellai, 2-3-3-169: da tante e sì variate erbe e radici
e sì variate erbe e radici e da tanti minerali traendosi i sali, essi lapidarsi
, essi lapidarsi [si veggiono] da per loro mai sempre nelle loro appropriate
nelle lor cave. = denom. da lapillo-, cfr. lat. lapillescère 'indurirsi'
l'uomo. = deriv. da lapillare1. lapillo, sm. ant
nel numero di quei felicissimi, segnati da gli antiqui col lapido bianco. bruno,
n. villani, i-6-123: qualor da fanciullesca mano / spinto cade lapido in placid'
faceva anche pensare a una frana, da cui prima cola soltanto un filo di rena
sali che chiamansi fissi, e che da varie ceneri si estraggono. targioni pozzetti,
. frammento di materiali solidi, costituito da lava, filamenti di vetro vulcanico, cristalli
: ercolano è stato ricoperto non già da una lava, ma da una pioggia di
non già da una lava, ma da una pioggia di cenere e di lapido.
con altri prodotti vulcanici; terreno costituito da lapilli. - anche al figur.
otolite della macchia dell'otricolo, costituito da cristallo di carbonato di calcio. 6
= voce dotta, lat. lapillósus, da lapillus 'pietruzza, sassolino '.
agevolmente si sega e riduce in punte sottili da segnare con esse in su i fogli
lapis con cura, scrivere sulla carta da musica che rigava da sé. moravia,
scrivere sulla carta da musica che rigava da sé. moravia, ix-80: scelse
. ant. pietra (e accompagnata da vari attributi indicava alcuni tipi di rocce
. oh, che colore d'azzurro oltramarino da cinquanta scudi l'oncia! ricettario fiorentino
ii-27: e1 lapis lazuli, chiamato da greci cianeo, e vulgarmente azurro oltramarino
una libbra di lapislazzero fine, netto da marmo e da ogn'altro colore;.
lapislazzero fine, netto da marmo e da ogn'altro colore;... questo
,... attraggono, come da alcuni è stato scritto. idem, 26-
cerei. moravia, ii-128: tolta da una scatola una antica collana di lapislazzuli
che inchiodato / reca sull'uscio il ferro da cavallo / porta- fortuna, /
lacerazione, di qui e de lì, da spinose fronde ritenuta e tutta piena di
. region. persona seccante, difficile da togliersi di torno. = voce dotta
somministrazione di puchero. = denom. da lappare. lappaménto, sm.
di cani medioevali. = deriv. da lappare. làppana (lappana, làppara
che non lo slegavano neanche per dargli da mangiare. doveva lappare, come una bestia
fuggì via. = deriv. da lappare. lappatóre, sm.
lapidatura). = nome d'agente da tappatura. lappatrice, sf.
= deriv. dall'ingl. lapping, da to lap * levigare '.
riccardi di lantosca, vii-1024: soltanto da tunisi ho battuto / la ritirata,
. appio1). = deriv. da appio1 con concrezione dell'articolo. cfr
di non rispondere a le obbiezzioni fatte da lui. ma, non parendo loro
: se te stesso non sapesti / preservar da questa lappola, / onde hai dato
. 4. ant. cosa da nulla, di poco valore o pregio.
. 5. cascame di tana costituito da bioccoli impigliati in spini, attaccati a
si spense. = denom. da lappola2', cfr. pis. lappolà.
senza posa. = denom. da lappola2; cfr. lappolare.
mattioli [dioscoride], 593: da i quali [fiori] hanno origine
, bietole, lappoloni, e ogni erba da caman- giare la mattina si trovarono tutte
anco verdi. = deriv. da lappola *. làppone (anche
. alberto campense, ii-126: da laponi, che sono sopra novogardia,
o lapponia, provincia che si stende da i confini di svedia, sin all'
lingua appartenente al gruppo ugrofinnico, parlata da tale popolazione. = deriv. dal
al collo. = deriv. da lappone. lappóso, agg.
teatro solito. = deriv. da lappa. làpsana (disus.
fruttò alla pianta il titolo di 'erba da mammelle'... il lemery dice
. lapsus 4 caduta, scivolamento ', da labi 4 cadere, scivolare ';
= voce dotta, lat. laquearius, da laquèus 4 laccio '. laqueàto
tentazione, lusinga, frode. girolamo da siena, i-58: lo laqueo 4 venantium
e ristrigne. = deriv. da recoma (v.) con la concrezione
= voce dotta, lat. laralxa, da làr làris 4 lare '.
= voce dotta, lat. lararìum, da lcfres 4 lari ', forse di
, gr. àapxaycoyói;, comp. da adcpxog 4 cesta da carbone 'e
, comp. da adcpxog 4 cesta da carbone 'e dal tema di &ycù
una pietra. = deriv. da lardo. lardàceo, agg.
.), che, affetti, da amiloidosi, hanno assunto l'aspetto e
siffatta denominazione non è oggidì adoperata che da quei medici i quali, non sapendo
scirroso '. = deriv. da lardo. lardatola1, sf.
, stovigli. = comp. da ardo e il suff. -aiolo, usato
50: i veri e buoni fichi da seccare sono gli albi, dottati, i
-e ciaffi e messi / pizzegamorti e mulinar da cessi. nappi, xxxviii-263: li
che pizzicagnolo. = deriv. da lardo-, per il n. 3,
cucendoli gli uni accanto agli altri in modo da formarvi una specie di vello.
di vello. = denom. da lardo-, cfr. fr. larder (
alla felicità nostra, se non trottava da un ragionamento lardato di sillogismi, veniva da
da un ragionamento lardato di sillogismi, veniva da un profondo misterioso senso.
qualità fine. = deriv. da lardare. lardatura1, sf.
lardello. = denom. da lardello, sul modello del fr. lardage
del fr. lardage, deriv. da larder 'lardellare, inoculare il lardello '
dardeggiare, non attestato, denom. da lardo. lardellare, tr. (
, con la radio accesa, coglievamo da un cesto le verdure / per la minestra
per sapere più precisamente, ma così, da lontano, senza toccare.
a volte. = denom. da lardello. lardellato (part. pass
di lana rossa, verde e gialla, da larghe trine d'oro e da lunghi
, da larghe trine d'oro e da lunghi galloni d'argento, che s'
alle colonne rivestite di percallina bianca lardellata da pezzetti di talco, di tutti i colori
cristo] / forato mani e piedi / da chiodi ardenti come spiedi, / lardellato
cartuccia a cui è fissato in modo da non se ne poter distaccare.
dei funghi coltivati, che si ottiene da colture praticate in bottiglia e viene inseminato
a me. = deriv. da lardello. larderellite, sf.
spagn. larderò 'di lardo'; deriv. da lardo. lardina, sf.
di maiale. = deriv. da lardo', voce registr. dal d.
, cicciolo. = deriv. da lardo. lardite, sf.
. miner. disus. pietra, gesso da sarti; steatite. bossi
spezie di pietra molle, detta anche pietra da sarti. = deriv. dal
3-235: avrà vissuto trenta o quarantanni da sola,... mangiando nel
navoni, falli bullire un poco; da po'sciugali un poco; poi li poni
nel negri più che altro son guardate da un punto di vista prosaico, fra
di charlotte... sarebbero apparse sopraffatte da una fascia eccessiva di lardo e dai
. -colare a uno il lardo da tutte le parti; cascare 11 lardò
far credere che gli cola il lardo da tutte le parti, quando è più asciutto
intendi e nota. -faccia da pestarci il lardo: faccia da schiaffi.
-faccia da pestarci il lardo: faccia da schiaffi. viani, 19-36: dopo
spreco, scialare. -non avere lardo da gettare ai cani: trovarsi in ristrettezze
non ha punto punto di / lardo da trarre ai cani; e le vo'dare
avrebbe tirato dal babbo e non certo da quella vescica di lardo di su'madre
lardo2, sm. ant. arma da punta, dardo. storia de
ad munitorem suo avo. = da dardo (v.) per dissimilazione consonantica
ricettario fiorentino, 260: unguento da occhi magistrale: recipe lardone di porco
parallelepipedo fissato sotto un'attrezzatura in modo da permetterne l'orientamento sul piano di lavoro
più sorti. = deriv. da lardo1. lardosaménte, avv.
della bottega. = deriv. da lardo1. larduto, agg.
gastrimargia più lezzosa. = deriv. da lardo1. lare, sm.
. mitol. antica divinità romana, da identificarsi soprattutto con l'anima di un
del tempo, in due lari raffigurati da statuette bronzee antropomorfe, danzanti, con
mercurio, nel corno verso la facciata da pie', si potriano fare i lari
il baratro conducente all'inferno, chiuso da un sasso cretto * manalis ', che
patrizio d'una città chi ha terre da far fruttare, sepolcri domestici da venerare
terre da far fruttare, sepolcri domestici da venerare, lari da difendere ed antenati da
, sepolcri domestici da venerare, lari da difendere ed antenati da imitare.
da venerare, lari da difendere ed antenati da imitare. g. g.
onore di giove: avevan preso il nome da acca laurenzia, nutrice di romolo,
acca laurenzia, nutrice di romolo, oppure da una celebre cortigiana così detta, la
stradoni o terrapieni sopraelevati in settori costituiti da campi di varia ampiezza, delimitati da
da campi di varia ampiezza, delimitati da canali di scolo (e la sistemazione
a larghe, adatta per terreni messi da poco a coltura, è tipica del
[della favola pagana] fu largamente occupato da omero. -fra molte persone
dignità e venustà di sembiante, comodità da spendere largamente e senza risparmio. g
via dei diamanti. nel 1925 davano ancora da vivere largamente. montano, 1-65:
voce, toccarle la mano parevano beni da camparci su largamente per tutta la vita.
-ant. accanitamente. benvenuto da imola volgar., i-219: troppo lungo
a narrare le sconfitte de'due popoli tanto da lungi l'uno da l'altro e
due popoli tanto da lungi l'uno da l'altro e tanto largamente intra sé combattenti
fosse altrui materia di disputare. marsilio da padova volgar., i-1-1: sapeano che'
vedere l'uno con l'altro. ca'da mosto, 262: la fiumara era
mio intento e rimanere assoluto ad un tempo da quel ribrezzo che porta con sè questa
modo lo spirito immondo confuso si partirà da te. bisticci, 3-196: sendo questa
e tenete certo che ingannato non sarete da bartolomeo. -volentieri, di
12. tipogr. in modo da lasciare ampi spazi bianchi (con riferimento
13. agric. ant. in modo da lasciare lunghi i tralci (con riferimento
ispirazione, ecc.). francesco da barberino, iii-416: che tutte mie vertù
permettere, consentire, concedere (seguito da un verbo all'infinito). pallamidesse
bene che lo 'ntrare è largo. / da poi n'hai forza, tostamente fallo
* largare ', allontanare una barca da una banchina, da una scala, dove
allontanare una barca da una banchina, da una scala, dove essa è affiancata
particella pronom. allontanarsi dalla costa, da una banchina, ecc. - anche
, dilungarsi dalla costa, o scostarsi da una boa, da una nave, ecc
costa, o scostarsi da una boa, da una nave, ecc. anche
con lui [il villano] non è da pigliar troppa famigliaritade; ma volendone aver
bene,... non è da largar la mano né la borsa, né
suo secreto. = denom. da largo. largatira [larga e
dona, che dispensa. felice da massa marittima, xliii-211: or tu sie
prodigalità, generosità. = deriv. da largheggiare. largheggiante (part. pres
oriente e di affamare le scuole tenutevi da corporazioni religiose. b. croce, iii-22-87
largheggiare di mezzi che non si sapeva da che parte venissero. 2.
il tifone], come suole, da prima a largheggiare con que'suoi giri d'
in falso. = denom. da largo. largheggiato (part. pass
sottoman. = nome d'agente da largheggiare. larghétto, agg.
villani, 4-74: secondo che noi comprendiamo da coloro che conversano intorno all'imperadore,
, gli stessi occhi stirati all'insù da cinesina. -sostant. cellini,
3. sm. mus. brano da eseguirsi con tempo un po'più veloce
loro sodezza procedendo, craticci di larghezza da ogni parte piè dieci, di
linea retta tra due punti. se poi da un punto di tal linea vi produrrete
fra montagne altissime, che la costeggiano da ogni parte, lasciandole nel mezzo una
alvei formati di materia omogenea e facile da essere corrosa dall'acqua, hanno la
.. chiamarono la distanza che è da una qualche città all'occidente, lunghezza,
... e quella che è da mezzogiorno a settentrione, larghezza.
a tal segnore preso agio a servire / da cui larghezza gioia par che vene.
mondo della luna non c'è male da parte d'un papa; ma fu la
viste là non van vicine. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
posto in prosperità, e pertantoché riceva da dio larghezza di tanti doni, niente
d'andare per la rocca. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
del canale: intervallo di frequenza richiesto da una determinata via di comunicazione. -larghezza
. sigoli, 201: non è da maravigliare, se può fare le spese larghe
pigliano gran larghezza. = deriv. da largo. larghità, v. largità
= voce dotta, lat. largimentum, da largiri 'largire '. largire
sortita. corona de'monaci, 23: da lui [gesù] ci è largito
a roma vestita di saio e portata da un somarello. g. gozzi, i-9-200
saputo dirlo,... forse da un oscuro sentimento che agli uomini smarriti nelle
, che... vi è stata da lui [dio] prescritta un'imposta.
parte mai non à possanza / perché da qualitate non descende: /...
= voce dotta, lat. largiri, da largus 1 largo, liberale '.
presenti, ma eziandio a quelli da lungi... facea servire nelle cose
fra le genti. s. carlo da sezze, iii-430: amoroso benigno e santo
benigno e santo amore, / degno da tutti d'essere lodato, / grande è
ch'esce ad ognor con tanta largitate / da quello eterno monte, / non lo
voce dotta, lat. largitas -àtis, da largus * largo '. largito
: di qualità largite dalla natura e da tutti lodate a parole e che, poi
voce dotta, lat. largitor -òris, da largiri 1 largire '. largitòrio
della medesima. = deriv. da largire.
, 2-12: questo medesimo popolo, da poi che ebbe maggior imperio e che
voce dotta, lat. largitìo -ònis, da largiti 'largire '. largo
senso trasversale (ed è spesso determinato da un avverbio di quantità o da
da un avverbio di quantità o da un compì, di misura).
. sansovino, 2-185: anidro fiume sorge da picciol fonte ottanta miglia sopra amauroto,
., 8-70: quando sarai di là da le larghe onde, / dì a
1-i-544: dalla parte di maremma e da mezzogiorno avevano un paese larghissimo con porti
troppo larga cintura. s. caterina da siena, i-74: la lampana è larga
fra le zampe di un larghissimo cavallo da tiro nel cortile della segheria. landolfi
, gagliardo, e sapiente, moderato da un ritmo eguale. alvaro, 7-15:
certe coppe di cristallo che si levan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in
persone); che è molto esteso da un fianco all'altro (uno schieramento
.. facesse distendere in ale larghe da una parte e dall'altra le lance.
, per sottrarle dal pericolo di essere da altri potentati rimesse sotto il torchio,
11. pitt. che risulta composto da grandi masse; che presenta un'ariosa
e chiama lo spettatore, il quale da lungi non vede che le masse.
pascal] ha bellezze d'abbandono struggenti, da pietà di michelangelo. 12
al governo largo e popolare in cui da ultimo la volontà del gran numero è legge
un giudizio); che viene formulato da un numero elevato di giudici.
. che è diffuso, seguito, applicato da un gran numero di persone; che
e profondità del liberalismo. -composto da molte persone; numeroso. tasso,
tasso, n-iii-703: lodando la nobiltà circondata da così larga schiera e da così lunga
nobiltà circondata da così larga schiera e da così lunga pompa, com'è quella
lunga pompa, com'è quella condotta da le due compagne, ogni lode sarà parimente
... / ci danno larga materia da ridere. tasso, 15-55: quando
labbia, alto cader de'sassi / e da una larga vena, e con ben
quei guadagni larghissimi che si ricavano agevolmente da altre più necessarie e comuni.
, ricco, dotato (ed è seguito da un complemento di specificazione).
fornita e larga d'ogni bene. da porto, 1-267: è [il friuli
con sì larghi interessi che, avendo da giovine cominciato a far questo mestiere,
rilevante (una spesa). bartolomeo da s. c., 30: però
modi sapeva tenere che 'l più de'dì da mane e da sera con altri desinava
'l più de'dì da mane e da sera con altri desinava e cenava senza spender
i-75: io per la prima volta, da un giusto e piuttosto largo spendere,
, ragguardevole. fogazzaro, 1-224: da qualche tempo noto in m. lo
giusti, 4-i-47: un birichino / da una galera mi saltò sul tacco,
48: avevono dal re passato e da s. m. tà le commissioni tanto
i patti hanno ad essere larghissimi e da contentarsi. davila, 432: sapeva
il tempo largo / che siate offesi da una radice / di mortale e pestifero letargo
quando abbia ingegno... tanto largo da potere in ogni specialità afferrare quello che
è questo dell'amicizia, e quasi da ogni linguaggio preso in diversi significati.
episodi di una esperienza personale e contingente da quella conchiusione più larga a cui mi
e mitighi per la tua bontà. benvenuto da imola volgar., ii-214: li
rilevarsi, / che s'elli avesse sol da sé dimesso. idem, par.,
non avendo iddio per costume di lasciarsi da veruno mai vincere in cortesia, anzi mostrandosi
. -per estens. che nasce da un animo generoso; che testimonia una
simigliante, manifesto è che questa vita è da dio più amata; e se ella
larghi, e che questa lor larghezza procede da natura, che a così essere gli
sfrontato. macinghi strozzi, 1-378: da tommaso è da guardarsi, che è
macinghi strozzi, 1-378: da tommaso è da guardarsi, che è molto largo nel
largo e quindi meno vago di cicalecci da pettegole, una tale dichiarazione sarebbe,
, non che inutile, stravagante a segno da non indovinarsene il significato. fogazzaro,
. -per estens. che nasce da una viva apertura mentale, da un'
nasce da una viva apertura mentale, da un'intensa disponibilità spirituale; che rileva
palladio volgar., 1-69: così sono da porre larghi li piantoni de'cotogni,
già brandamante alquanto era rimossa / larga da loro: e stracciato un pennone / di
comanda che con una galea, largo da terra e isole, per alto mare vada
: due linee rette che si partono da due punti segnati sopra un'altra retta
9-11: in questo punto abbiamo avviso da livorno e da pisa come nel porto
questo punto abbiamo avviso da livorno e da pisa come nel porto nostro al largo
galee sottili di nimici nostri. ca'da mosto, 181: la costa dell'affrica
ma rilevando per dritta linea e lontana da questo o quel luogo. b.
quali per lo largo della barca arrivano da uno de'lati all'altro nella parte di
carà mucciafore, una parte de lasse hanno da passare verso valle farina e armare tutti
'largo', per piazza, è modo da schifarsi. tarchetti, 6-i-372: chi si
della carità. migliorini, 727: da napoli si diffondono i nomi di * largo
un largo erboso, chiuso in fondo da certe baracche di legno.
, 6-38: quando s'ode gridar da tutti i lati: / * largo,
!, e in conclusione / tirata vien da quattro becchi alati / la carrozza più
un povero padre di famiglia, che porta da mangiare a cinque figliuoli. giusti,
eh! -fece, con voce oppressa da intasamento nasale. landolfi, 2-172: -indietro
esclamazione allusiva a cose o a persone da evitarsi accuratamente. lippi, 11-26:
a larga mano, / che que'che da lontano, / e tardi, e
per vasto tratto, estesamente. erasmo da valvasone, 5-205: geme tutto l'oceano
. gravina, 177: omero, mosso da proprio furore, corse con passo largo
vuole trarre alla larga o competentemente. iacopo da cessole volgar., 1-113: quegli
. -agiatamente. s. bernardino da siena, i-100: pogniamo che fusse uno
oro in una terricciuola assediata alla larga da incontrastabil nemico [ecc.]. siri
doveva, o portamenti contrari all'uomo da bene, lei, come qua rinchiusa
, io ho sempre detto che stieno larghi da me. bocchelli, 1-ii-255: il
straparla, 9-3: la favola raccontata da lionora mi presta campo largo di recitarvi
gambe aperte, divaricate. francesco da barberino, i-315: un altro ci contende
per via. sacchetti, 114-80: da ivi a pochi dì fu condennato in lire
-da largo, dalla larga: da lontano, in distanza, discosto.
solo. boiardo, ii-15-3: poi da largo, sì come io discemo, /
sbigottiti;... / ma poi da largo diventati arditi, / si voltamo
con molti preamboli; prendendo le mosse da lontano. costo, 1-115: il
, 1-266: mi conviene / incominciar da largo amara storia, / già nota
permettere, concedere, consentire. francesco da barberino, 196: gàrrigli [al fanciulletto
i conti larghi; la gente ha da fare, non si trovano tre o quattro
-fare largo: cedere il passo; tirarsi da parte per agevolare il passaggio; sgombrare
fiorino d'oro fiorentino si faceva largo da per tutto, ed ecclissava tutte l'altre
gli odi ingenerosi e le invidie invecchiate che da lontano e da vicino gli si stendono
le invidie invecchiate che da lontano e da vicino gli si stendono intorno a impacciagli il
quel che dica loro: andatevene, / da trovarsi un pugnai poi nello stomaco?
? -giocare largo, al largo, da largo: v. giocare, n
.. rimasero in un momento consumate da un fuoco infernale piovuto loro addosso dall'
certo non tralasciavo occasioni per andarmene via da solo per giorni e settimane, per
iii-81: questa anima, nuovamente fatta da dio, senza mezzo, ciò che
strade. -passare al largo, da largo, alla larga: tenersi lontano
su tal punto, me ne passo da largo. carducci, iii-11-248: il bavarese
-prenderla larga: tirarsi da parte, cedere il passo, scostarsi
direttamente in un discorso, farlo precedere da accenni e allusioni; prenderla alla lontana
rapporti o contatti; evitare, guardarsi da qualcuno o da qualcosa; non interessarsi
; evitare, guardarsi da qualcuno o da qualcosa; non interessarsi, non immischiarsi.
: / inver'l'amore star pur da la larga. maestro torrigiano,
buon punto usciti fuora. -togliersi da un luogo angusto, dalla folla, ecc
sposalizi. = comp. da largo e cantante (v.).
.). = comp. da largo e circa (v.).
la canfora. = comp. da largo e posante (v.).
romano. = comp. da largo e respirante, (v.)
pur vicina. = comp. da largo e spaziante (v.).
scura notte. = comp. da largo e splendente (v.).
sono presenti. = comp. da largo e veggente (v.).
: radura. bartolomeo, da s. c., 177: li
, 177: li confini d'affrica sono da occidente la ripa del nostro mare e
del nostro mare e del mare oceano, da oriente una grande e inchinata largura.
oriente una grande e inchinata largura. andrea da barberino, ii-145: a grande fatica
il tevere perfino a ponte molle, aveva da una banda e dall'altra una largura
, i-223: sianovi spazi e largure da disciplinar cavalli. m. adriani, iii-189
bione è un torrentello piuttosto gagliardo che scende da una gola di monte, con una
, presero in mano i tronconi per difendersi da qualunque gli assalisse. oliva, i-3-249
largura perché segga. = deriv. da largo, sul modello di pianura.
nella storia lariana. = deriv. da lario, da larius, nome lat.
. = deriv. da lario, da larius, nome lat. del lago di
nuovi capelli. 2. legname da costruzione ricavato da tale albero: resinoso
2. legname da costruzione ricavato da tale albero: resinoso, duro,
nelli adornamenti delli edifizi e per tavole da dipintori essere immortale, e che non si
la lentiscina. = deriv. da larice. larìcio, sm.
lat. scient. lariformes, comp. da larus * laro 'e -forme
e -forme (dal lat. -formis, da forma 4 forma '). larigno
in cui l'articolazione orale è accompagnata da un'occlusione laringale. = deriv
occlusione laringale. = deriv. da laringale. laringe, sf.
rucellai, 2-85: o sì veramente hanno da muovere [i muscoli] qualche parte
: protesi sostitutiva della laringe, costituita da una laminetta che viene fatta vibrare dall'
= voce dotta, comp. da laringe ed ectomiu (v.).
aria attraverso il punto della laringe affetto da laringostenosi. -specchio laringeo: strumento costituito
laringostenosi. -specchio laringeo: strumento costituito da un piccolo specchio fissato a un'asticciola
insufflare aria nei polmoni dei soggetti colpiti da asfissia o sottoposti ad anestesia generale,
mucosa. = deriv. da laringe, col sufi, medie, -ite
. = voce dotta, comp. da laringe e da un deriv. dal
voce dotta, comp. da laringe e da un deriv. dal lat. bucca
= voce dotta, comp. da laringe e faringe (v.).
= voce dotta, comp. da laringe e faringe col sufi, medie
= voce dotta, comp. da laringe e dal lat. fissura 4 fessura
. microfono per comunicazioni telefoniche, costituito da due elementi vibranti che si appoggiano sul
xàpuy£ -uyyot; 4 laringe 'e da un deriv. da xóyo <; 4
laringe 'e da un deriv. da xóyo <; 4 discorso '.
xdcpuy£ -uyyot; 4 laringe 'e da un deriv. da rcà&ot; 4 dolore
laringe 'e da un deriv. da rcà&ot; 4 dolore '.
= voce dotta, comp. da laringe e plastica (v.).
= voce dotta, comp. da laringe e puntura (v.)
medie. emorragia della laringe, provocata da traumi o da processi ulcerativi.
della laringe, provocata da traumi o da processi ulcerativi. = voce
= voce dotta, comp. da laringe e scleroma (v.).
sia di natura funzionale, sia riflessa da stimolazione nervosa; consiste in accessi violenti
= voce dotta, comp. da laringe e spasmo (v.).
= voce dotta, comp. da laringe e stenosi (v.).
; -uyyot; 4 laringe 'e da un deriv. da oxóp. oc 4
laringe 'e da un deriv. da oxóp. oc 4 bocca, apertura '
= voce dotta, comp. da laringe e tifo (v.).
fare la tracheotomia, chiamata... da altri laringotomia. tramater [s.
. tardo xapuyyoxop, toc, comp. da xdpuy ^ -uyyot; 4 laringe '
= voce dotta, comp. da laring [ale] e tracheale (v
di volatili: malattia contagiosa, causata da un ultravirus, che colpisce particolarmente i
. = voce dotta, comp. da laring [ite \ e tracheite (v
, la trachea e i bronchi, caratterizzata da attacchi di soffocazione, febbre elevata e
= voce dotta, comp. da laringite], trache [ite] (
albero bronchiale, eseguita con strumenti costituiti da un tubo metallico, munito a un'
= voce dotta, comp. da laringe, trachea (v.) e
= voce dotta, comp. da laringe, trachea (v.) e
= deriv. dal persiano lari, da lar, territorio sul golfo persico;
, brigante di strada. uguccione da lodi, xxxv-1-607: non è nul omo
alegasti, è condanato, / e da quel non t'è dato / che 'l
molte altre pure, regnate ciascuna probabilmente da un principe chiamato 'lucumone ',
chiamato 'lucumone ', governate inoltre da un'aristocrazia di nobili chiamati 'lars
fa con diaboliche sue larve / parer da quel diverso che solea: / gigante
larva, senza realità umana, una immagine da libro di preghiere, simile alle immagini
una del numero delle lamie, chiamate da alcuni larve, da alcuni lemure e
delle lamie, chiamate da alcuni larve, da alcuni lemure e da altri streghe.
alcuni larve, da alcuni lemure e da altri streghe. -per estens.
fingono certe larve et ispauracchi, che da quegli animali sciocchissimi sono tenuti per uomini veri
, che discendeva in linea retta da uno de'vecchi lussuriosi che volevano confiscare la
di quella schiera di centottantatré larve inghiottite da buchenwald, auschwitz, mauthausen, dachau
obducto, / cum attrattivo modo vo da loro. tebaldeo, son., 128-3
: le larve della deitade falsa caddero da i volti di quelli che si chiamavano dei
fra le maschere in carnevale / costei da parte eccelsa il popol folto / stassi
i notturni miei riposi furono / turbati ognor da strani sogni e larve. galileo,
vostro mal d'altronde non deriva / che da notturni sogni o vane larve. oliva
qualche volta o molte volte, è da sospettare che accada sempre e che quella
muscoli. c. ridolfi, ii-378: da un uovicino piccolo quanto un seme di
9. nella pesca, esca costituita da un organismo animale allo stato larvale.
dotta, lat. scient. larvacea, da larva, n. 8. larvale
bocchelli, 2-xix-977: non è nemmeno da tacere e larvare quanto del pensiero filosofico
cagionavagli il pianto. = denom. da larva (v. larva, n.