Grande dizionario della lingua italiana

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vol. VIII Pag.59 - Da INORATO a INORECCHITO (21 risultati)

ci perdi. = denom. da orbo (v.) col pref.

sapersi inorbitare. = denom. da orbita (v.) col pref.

di quella. = comp. da in-con valore negativo e ordinanza (v.

gesù cristo, che voi vi cansiate da ogni frate che va inordinatamente. corona

voi vi sdraiate, cioè vi scompagniate da ogni compagnia che vive inordinatamente, e non

, e non secondo la forma data da noi. savonarola, 11-456: perché

possi recare. = deriv. da inordinato. inordinato (ant.

risponde ad alcun ordine; non governato da una legge, da una regola,

; non governato da una legge, da una regola, da un criterio; disordinato

una legge, da una regola, da un criterio; disordinato, confuso,

freni, eccessivo, smodato. francesco da barberino, ii-99: como non iscusa debo-

indegni di perdono. s. carlo da sezze, iii-420: tempo non perser li

dotta, lat. inordinàtus, comp. da in-con valore negativo e ordinàtus 1 ordinato

inordinazione che è in quest'uomo generato da adamo, non è volontaria della volontà di

dalla inordinazione degli affetti, e anco da quella delle occupazioni, risicano di nascere

e si terga. = denom. da ordura (v.) col pref.

quarti alzati. = denom. da orecchio (v.) col pref.

alberi degli orti. = denom. da orecchino (v.) col pref.

9-67: l'epistola era di tal tenore da inorec- chire il governo poliziesco e scaldare

la presenza di selvaggina (un cane da caccia). l. ugolini,

la lepre '. = denom. da orecchio (v.) col pref.

vol. VIII Pag.60 - Da INOREVOLMENTE a INORME (21 risultati)

inorecchito, delle poche frasi che correvano da una sedia all'altra. inorevolménte

intende inorganicamente. = comp. da inorganico. inorganicità, sf. l'

stupidità ». = comp. da in-con valore negativo e organicità (v.

sue parti. targioni tozzetti, 7-38: da questi generi di terra semplici poi,

parola; non etimologico, non richiesto da leggi di fonetica storica (con riferimento

raro. funzionale. = comp. da in-con valore negativo e organico (v.

universalmente è animata. = comp. da in-con valore negativo e organismo (v.

pubblica... è talmente grande da rendere sempre possibili i 'booms '

mano elettorali. = comp. da in-con valore negativo e organizzabile (v.

alla materia inorganizzata. = comp. da in-con valore negativo e organizzato (v.

argomenta immortalità. = comp. da in-con valore negativo e organizzazione (v.

spoglia. = denom. da orgoglio (v.) col pref.

m'inorgoglì. = denom. da orgoglio (v.) col pref.

mio solo intento, sto guardandovi immobile da uno scoglio. pirandello, 8-112:

e rapido reso, il fiume scoteva da sé ogni giogo di ponte che se

nazionale italiana. = deriv. da inorientare. inorientare, intr.

carte. = = denom. da oriente (v.) col pref.

e singolare inoriginalità. = comp. da in-con valore negativo e originalità (v.

dal nulla. = comp. da in-con valore intensivo e originato (v.

sé. cieco, 16-18: da l'altro canto amor seco mi inorma,

ogni doglia. = denom. da orma (v.) col pref.

vol. VIII Pag.61 - Da INORNATAMENTE a INORRIDIMÉNTO (17 risultati)

dire accenso. s. bernardino da siena, i-374: pazzia innorma, che

2. terribile, spaventoso. felice da massa marittima, xliii-198: vedi e sta

delle rapine. s. bernardino da siena, ii-150: o iddio, quanta

nell'aspetto, sciatto, trascurato. da porto, 1-198: le donne scapigliate,

per mio uso. -non soffocato da orpelli o elementi superflui; puro e

, son., 85-6: per esser da me descritta, lei / il mio

tersi e dotti i versi mei. da porto, 1-226: dell'esser creduto

dotta, lat. inorndtus, comp. da in-con valore negativo e da ornàtus,

comp. da in-con valore negativo e da ornàtus, part. pass, di ornare

candido ammanta i pensier bigi, / scampa da sorte violenta e fella. goldoni,

anime ree. = denom. da orpello (v.) col pref.

oro poco. s. bernardino da siena, 141: il detrattore..

, l'ha detto egli ch'è da bologna, e altro omo che 'l petrarca

; mistificatore. = nome d'agente da inorpellare-, vpce registr. dal tommaseo

serve d'inorpellatura (per dire così) da ingannare e da sedurre le genti semplici

per dire così) da ingannare e da sedurre le genti semplici e inesperte. f

* inorribilire, non attestato (comp. da in-con valore intensivo e orribilire).

vol. VIII Pag.62 - Da INORRIDIRE a INOSPITALE (33 risultati)

inorridisco, inorridisci). essere pervaso da orrore, da raccapriccio; provare un

). essere pervaso da orrore, da raccapriccio; provare un violento sentimento di

l'arresto dell'assassino famoso, che da molti mesi atterriva e inorridiva il piemonte.

forma della locuzione. = denom. da orrido (v.) col pref.

di inorridire), agg. preso da orrore, pervaso da raccapriccio, da

agg. preso da orrore, pervaso da raccapriccio, da ribrezzo; atterrito

preso da orrore, pervaso da raccapriccio, da ribrezzo; atterrito, sgomento,

rincrescevoli. = denom. da orrore (v.) col pref.

villani che mal vestiti e rozzi escono da londra, si ripuliscono a parigi,

ad inorsire. = denom. da orso (v.) col pref.

di milano. = denom. da ortica (v.) col pref.

parziale (e talora anche involontario) da alcuni princìpi di una religione o da

da alcuni princìpi di una religione o da opinioni, idee, dottrine accettate come

dottrine accettate come ufficiali, tale comunque da non intaccare interamente l'ortodossia (si

eterodossia '. questa è credenza diversa da quella che il parlante ha per vera

intera ortodossia. = comp. da in-con valore negativo e ortodossia (v.

senza intaccarla interamente (si distingue perciò da eterodosso). tommaseo [s

di eterodossa. = comp. da in-con valore negativo e ortodosso (v.

pasce e inorza. = denom. da orzo (v.) col pref.

l'inosabile. = comp. da in-con valore negativo e osabile (v.

natura diversa. = deriv. da inosculare. inosculare, intr.

priano), comp. da in-con valore intensivo e osculare 4

e osculare 4 baciare ', da óscùlum 4 piccola bocca '.

(cipriano), deriv. da osculari 4 baciare 'da óscùlum 4 piccola

deriv. da osculari 4 baciare 'da óscùlum 4 piccola bocca '; cfr

e scorno. = comp. da in-con valore negativo e oscurabile (v.

questa civil famiglia. = denom. da oselo, forma dial. di uccello,

acidi nucleici. = deriv. da inosina. inosite, sf.

= voce dotta, comp. da inositol [o] e fosfaiide (v

= voce dotta, comp. da inosite (v.) e dal suff

= voce dotta, comp. da inosite e dal gr. oupov 4 urina

lui servire. = comp. da in-con valore negativo e ospitabile (v.

per i forastieri. = deriv. da inospitàbile. inospitale, agg.

vol. VIII Pag.644 - Da KITSCH a KRIS (14 risultati)

. = voce ingl., da una voce maori di origine onomatopeica.

. dal ted. kleksographie, comp. da klecks 'macchia 'e dal gr

p] * siringa 'e da [elet] tron [e] (

russia lo avevano avuto giudice severo fin da quando n'aveva fatto correr la voce il

. knuter 'nocchio, nodo '; da cui il significato 'frusta nodosa '

dalla santa russia? = deriv. da knut, sul modello di autocratico (v

= adattamento dell'ingl. koala, da una voce indigena australiana: cfr.

. un modesto possesso, ch'egli amministra da sé. = v. colcosiano

: antica notazione musicale bizantina, caratterizzata da neumi, propria dei canti melismastici,

al xiii. = deriv. da kontakario. kontakàrio (contacàrio)

o contaci. = deriv. da kontakion. kontàkion, sm.

= trascrizione dal gr. xótura, da una voce di origine fenicia.

alcuni popoli dell'africa meridionale, costituito da un insieme di capanne disposte a pianta

'. il nome è slavo. da esso è derivato pure il * kren '

vol. VIII Pag.645 - Da KRISTIANIA a KYRIEOKYRIEELEISONOKYRIELEISON (6 risultati)

. = ingl. kumquat, da una voce cinese. kunzite,

locale pubblico adibito ad albergo o casa da gioco o sala da ballo, ecc

albergo o casa da gioco o sala da ballo, ecc. panzini,

svago, o 4 casino ', come da noi si dice, annesso ad uno

4 sala di cura ', comp. da kur 4 cura 'e saal 4

dei). = deriv. da kyrie, l'inno iniziale.

vol. VIII Pag.646 - Da L a LA (12 risultati)

osso nel suo fondamento per essere sostentata da esso. p. f. giambullari,

54; lix = 59); preceduto da una x concorreva a formare il numero

o quarantesimo (xl); seguito da una o più x serviva ad indicare

(lxxxx o xc); sormontato da una lineetta (l) indicava cinquantamila.

livio volgar., 1-206: allora furono da prima fatti i tribuni per autorità de'

1823 al 1859 era la lira austriaca da 100 centesimi, e del valore di

di milano, divisa in 20 soldi da 12 denari = l. ital. 0

indica che quel nome è stato dato da linneo. 14. sigla automobilistica del

f. sing. conferisce al sostantivo da cui è seguito un'indicazione perfetta circa

: v. anche a2; dalla, da la: v. da;

, da la: v. da; della, de la: v.

il dolore occupa, così le miserie da soprawegnente letizia sono terminate. poliziano, st

vol. VIII Pag.647 - Da LA a LA (25 risultati)

ciana ». 2. seguito da un aggettivo o da un avverbio comparativo

2. seguito da un aggettivo o da un avverbio comparativo (di maggioranza o

a formare il superlativo relativo. giacomo da lentini, 33: dolce cominciamento: /

la mazza. -letter. seguito da un agg. superi, assoluto con

avante, / e colsi un ramicel da un gran pruno; / e * 1

onor. carducci, 510: da i gradi alti del circo ammantellati / di

più lo ricordo. 6. seguito da quale, concorre a formare il pronome

regai, che mai non debbe / da magnanima donna esser negletta, / la

era la città. 7. seguito da un agg. possessivo o da un compì

. seguito da un agg. possessivo o da un compì, di specificazione, sottintende

, / e diss'a tre, da vostra parte, a dio. guicciardini,

. dinanzi a un agg. possessivo seguito da un nome di parentela (ma oggi

, salvo che il nome sia accompagnato da un agg. qualificativo). dante

: ché questi non vene / ammaestrato da la tua sorella, / ma vassi per

determinato periodo di tempo. giacomo da lentini, 34: o stella rilucente,

i novi eredi. carducci, 1027: da le pendenti rupi il fieno / falcian

il consolare. 11. seguito da un aggettivo, talora assume, col

nel sessantaquattro quando murai ne la casa da petriuolo la grande, che li

nel duomo di verona fece nella facciata da piè in una tavola un'as- sunta

quando sia seguito dal cognome, o da un nome che indichi lo stato civile di

, i-35: dichiarandosi e dispensandosi sin da ora la sig. principessa abile e

con le quattro figlie. -seguito da un nome, da un cognome o da

figlie. -seguito da un nome, da un cognome o da una sigla,

da un nome, da un cognome o da una sigla, sottintende i sost.

dice la gente. -è egli ora da messa? / ècci oggi a la nunziata

vol. VIII Pag.648 - Da LA a LA (14 risultati)

cavalli, / che fuggon d'alessandria da i mal tentati valli. d'annunzio,

inno, 'in pectore ', da sciogliere alla riva di posillipo, tra la

-premesso a nome di città accompagnato da attributo (negli altri casi si omette,

???!!! ma bravo da vero, ma bene, ma benone,

via, piazza, ecc. seguiti da un nome proprio. c. e

: rapidi sullo schermo timpanico, travolti da spira di bufera, passano in quelle voci

e dentro serratisi, sopra un lettuccio da sedere, che in quella era, s'

dimora. / seco la vide il sol da l'occidente, / seco la vide

le mosse la somigliavano a un burattino da orologio. -con uso pleonastico.

improvviso per la vita, l'alzò da terra. d'annunzio, iv-1-31: prese

essendo già, dumila anni sono, da una persona ingegnosa stata chiamata l'arte

tal tre arti, sopra tutto mi pare da commendarla che abbia trovata questa pianta e

che avessero avuta questa balia del comune da inde a due anni k'elli esciaranno de

né me l'han fatta parer diversa da quella ch'io prima la pubblicai.

vol. VIII Pag.649 - Da LA a LÀ (24 risultati)

salasi. sacchetti, 178-84: levatosi da tavola, la si ritrasse [la

volume, a nome degli editori, ha da essere narrativa delle materie che saran contenute

struttura dell'universo avere altra forma che la da loro disegnata. carducci, ii-8-58:

onore che vi se ne conviene. iacopo da cessole volgar., 113: quegli

. bonsanti, 4-87: questi dubitava da qualche tempo che l'amica se l'

la sia, egli pensò quello che da dieci anni avea dimenticato, cioè che

la fu. 5. bernardino da siena, 548: oh la invidia e

ci parve più quale la ci pareva da lungi. manzoni, pr. sp.

che va proprio bene. -seguito da un'indicazione di data, da un

-seguito da un'indicazione di data, da un agg. o da un compì

data, da un agg. o da un compì, di specificazione, sottintende

sost. lettera (e, oltre che da soggetto, può fungere da compì,

oltre che da soggetto, può fungere da compì, indiretto). documenti della

aveva bisogno d'una intonazione musicale datagli da un altro poeta... una qualunque

un punto dello spazio lontano sia da chi parla sia da chi ascolta;

lontano sia da chi parla sia da chi ascolta; contrario di qua e

: « chi è là », gridò da dentro la voce d'agnese. giusti,

non suda e non s'estolle / da le vie del piacer, là non perviene

molti preti. -seguito o preceduto da un altro avv. di luogo (

su: v. lassù. -seguito da un compì, di luogo, indica per

dante, inf., 28-17: là da tagliacozzo, / dove senz'arme vinse

/ là per l'indico mar, che da natura / tragge a sé il ferro

sera'. 3. ant. seguito da un compì, o da un avv.

ant. seguito da un compì, o da un avv. di tempo determinato (

vol. VIII Pag.650 - Da LÀ a LÀ (21 risultati)

nel sollione sono di tanto in tanto da periti visitati i ponti de'notatori.

, o che percotendola con impeto, da essa per all'in là si riflettono.

non conosco. -di là: da quel punto, da quella parte (e

-di là: da quel punto, da quella parte (e indica moto da

da quella parte (e indica moto da luogo, allontanamento o distanza);

per luogo). -in partic.: da, in o verso un'altra

oltre i monti, oltre il mare; da oltre i monti, da oltre il

mare; da oltre i monti, da oltre il mare. -anche: agli o

e di là. -di o da là in qua: da allora a ora

-di o da là in qua: da allora a ora, d'allora in

sì infrigidite le gambe, che mai da là in qua non l'avea possute

là, più là: in disparte, da un lato; in o verso un

poi. gherardi, ii-200: se da mezzogiorno in là prendesse la zuffa il

zuffa senza dubio averebbe. s. bernardino da siena, 79: la roca si

tommaseo [s. v.]: da ora in là, da oggi in là

.]: da ora in là, da oggi in là... e,

, prendendo le mosse del passato, da quel giorno, da quel tempo in

mosse del passato, da quel giorno, da quel tempo in là.

per i nervi. -ant. là da: nei pressi di. petrarca,

un altro, vicino e lontano, da una parte e dall'altra; in una

, conv., ii-xv-9: però è da sapere che qui parla l'una delle

vol. VIII Pag.651 - Da LABADISMO a LABARO (31 risultati)

dante, purg., 5-78: quel da esti il fé'far, che m'avea

5. locuz. prepositive di là da o di, al di là di

di, al di là di o da: oltre un dato limite, più avanti

porte, onde poi conseguirono le mura da santa candida di là da santo ambrogio

le mura da santa candida di là da santo ambrogio. dante, par.,

par., 19-57: non può da sua natura esser possente / tanto, che

principio non disceme / molto di là da quel che tè parvente. petrarca,

che essendo già tardi, di là da castel guiglielmo, al valicare d'un fiume

forza talor, di là non passa / da la spoglia, ond'io vo caduco

12-5: interminati / spazi di là da quella [siepe]... /

va sempre più lontano, di là da tutti i termini. barilli, 5-93:

de li loro anticessori, dico di là da dardano, anche non è rimasa,

quelle di alcuna lingua; di là da quell'immobile, eterno crai, ogni

corsini, 2-xix: mi chiamerei di là da contento, se pure avessi la fortuna

magalotti, 7-193: sono di là da persuaso che voi me lo donereste.

/ ancor ch'egli stia mal di là da male. 6. locuz.

, n. 2. -di là da venire: che potrà accadere soltanto a

arricchire, / fin le raccolte di là da venire. -essere più di là

dirsi a chi va incontro a un pericolo da lui non pensato. nievo, 309

male malissimo d'una vedova bella e da bene, assai ricca e molto ver-

in asia il nascimento. = da alabandina (v.) per aferesi.

e labardacce e spiedi. = da alabarda (v.) per aferesi.

animale, / di labardate c'è da avere un peso. gigli, 135:

nella pancia! = deriv. da labarda (cfr. anche alabardata).

: quanto volentieri mi troveria a far da labardiere ancor io per godere d'una conversazione

sospirata dalla mia anima. = da alabardiere (v.) per aferesi.

miglior qualità. = deriv. da labarda, per la simiglianza della forma.

consisteva in un drappo quadrato, pendente da un'asta, il quale recava in

,... poi che fu da dio illuminato mediante quel segno ch'ei vidde

un velo attaccato a traverso e pendente da un'asta, che fu proprio delle coorti

il labaro di questo imperatore nella forma da lui descritta. era, dice egli,

vol. VIII Pag.652 - Da LABATIA a LABBRO (27 risultati)

cioè appeso ad un pennoncello e retto da un'asta, col simbolo di cristo e

signo vinces! '. abolito poi da giuliano l'apostata. fu dunque simbolo

e sotto egli stesso con i paramenti da festa reggeva il santissimo. dietro venivano

e le donne con la testa avvolta da una veletta nera. = voce

il sacro ferro / e parea ben che da l'accesa labbia / spirasse l'ira

già la sua persona era costretta / da 'nfermità, sicché la bella labbia /

; come anche labia in femm. da cui deriva labbia per * viso '.

è caratterizzato, come dice il nome, da una lunga coda, essendo le timoniere

che te la chiudo con do'labbrate da feste solenni. a. casotti,

! ». -viso, muso da labbrate: faccia da schiaffi. alfieri

-viso, muso da labbrate: faccia da schiaffi. alfieri, 7-143: quel

giorni addietro col suo viso fresco e da labrate. = deriv. da labbro

e da labrate. = deriv. da labbro. labbrato, agg.

della cortina. = deriv. da labbro. labbreggiare, tr. (

suo trogolo. = denom. da labbro. labbrifórme,

di labbro. = deriv. da labbro e da un deriv. da forma

= deriv. da labbro e da un deriv. da forma (v.

. da labbro e da un deriv. da forma (v.).

il labro, e fessa la bocca da ciascuno lato insino alli orecchi. la fisiognomia

in volgare, 45: la prima cosa da vedere nela bocca sono li labri disopra

in tal modo che né la pelle da la carne né la carne dali nervi

nervi si può separare né el panniculo da queste. beccuti, 1-iii: chi

dolci baci ella sovente / liba or da gli occhi e da le labra or sugge

sovente / liba or da gli occhi e da le labra or sugge. tassoni,

labbri tumidi, / molli, vivaci / da lungi chiamano / fervidi baci. leopardi

come ai piccini, che confessino qualcosa da esser sgridati. montale, 5-86:

/ piacemi di baciare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

vol. VIII Pag.653 - Da LABBRO a LABBRO (14 risultati)

mondani. tasso, 13-30: chiamato da goffredo, indugia e scuse / trova

-ant. faccia, volto. francesco da barberino, iii-241: guardati dal fabro /

mammiferi; immobile, molle, sorretta da tessuti connettivali negli gnatostomi primitivi; armata

torcono le labre de la boca del cavallo da uno lato. la cura sua si

labbro di sotto sia coperto e soprapposto da quel di sopra. tasso, 10-2:

tiene / la lingua e 'l sugge da le labra immonde. pignotti, 93:

, nell'apparato genitale femminile, limitano da ogni lato l'apertura vulvare, sia

o 'congenita ', se viene portata da nascita; 'accidentale ', se

de'labbri della fessura [del tronco da innestare] tolta via ogni lanugine, se

piaga già rincamata e con le labbra sì da presso ad essere interamente unite che in

di foglie chinate a terra. iacopo da cessole volgar., 1-118: le

le labbra soprastieno. s. bernardino da siena, 213: le mura della città

, dentro il quale era l'acqua da lavare, d'intorno il quale erano

, intaccati a sega. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

vol. VIII Pag.654 - Da LABBRO a LABBRONE (15 risultati)

gran pena aprir le labbia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.

, 20 (345): come sopraffatta da un sentimento irresistibile, aprì la bocca

alto cader da'sassi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

i-356: avrò per insino a domani da leccarmi le labbra della dolcezza, che

, e che siccome egli lo avea comperato da qualche rigattiere, così lo pregava a

l'alme dai nostri cori / parton da la radice, / e su le labia

stretti. tasso, 13-30: chiamato da goffredo, indugia e scuse / trova

lingua amorosa i dolci detti? / esce da vaghe labra aurea catena / che palme

e gl'incliti vezzi di venere / da li occhi cenili ti traluceano: / melodiosi

: -madonna santissima, se ha da succedere, che io non 10 sappia

/ monda. carducci, iii-1-255: costei da i guardi, da le pupille /

iii-1-255: costei da i guardi, da le pupille / già mille e mille -balenò

labro di rame con la sua basa da lavare. = voce dotta,

bacino, vasca, tino ', da idvo * lavo '. cfr. exod

: aveva la togna duo labroni grossi da schiava, e il fiato fieramente le putiva

vol. VIII Pag.655 - Da LABBRONE a LABIARE (24 risultati)

la patria con un capestro prussiano maneggiato da quel vecchio boia labbrone le cui calcagna di

, tumide. = deriv. da labbro *. labdacismo, sm

grandissima grazia e bellezza ancora suol nascere da quelle lettere che son dette liquide e,

son dette liquide e, più che da l'altre, da la * 1 '

, più che da l'altre, da la * 1 '; anzi quando molte

'; anzi quando molte parole cominciano da questa lettera, se ne fa un dolcissimo

fosse senza labe, dovesse essere lodato da colui che... dovea poi recare

tale in un cerchio magico / puro da immonda labe, / l'uomo crescea fortissimo

setto del naso, sarebbe in tal caso da pensarsi a'mercuriali o sudorifici, o

viscosi, ma bensì sierosi, generati da prima origine nello stomaco, labefattata la

si trova ancora labefattata la mia, da quella sontuosa coperta del libro delle poesie

, rovina ', nome d'azione da labefacère 4 far vacillare '.

dimensioni, forma e colore assai diversi da quelli dei petali laterali ed è spesso

ed è spesso diviso in tre parti da incisioni più o meno profonde. -per

dal ted. lab 4 caglio 'e da fermento (v.).

3-554: la mamma con un gesto accompagnato da un lieve suono labbiale accennò a me

a noi, su l'acqua scorsa da un leggero brivido, le corolle vive si

i rami dell'arteria mascellare esterna, da cui si spiccano in vicinanza della commessura delle

e semi-orbicolari, i quali si estendono da una commessura delle labbra all'altra,

di lave, nubi ardenti e prodotti vulcanici da una spaccatura o da una fitta serie

e prodotti vulcanici da una spaccatura o da una fitta serie di camini vulcanici allineati

dotta, lat. scient. labialis, da labium 4 labbro '; cfr.

particella pronom. = deriv. da labiale; cfr. fr. labialiser (

vocino '. = deriv. da labializzare; cfr. fr. labialisalion (

vol. VIII Pag.656 - Da LABIATE a LABILE (12 risultati)

contengono nel parenchima delle foglie, riferite da linneo alla didinamia gimnospermia del suo sistema

dotta, lat. scient. labiatae, da labium 1 labbro '; cfr.

= voce dotta, comp. da labiate e dal lat. flos flóris

voce dotta, lat. tardo labiàtus, da labium 1 labbro '; cfr.

xa (ì£8tov * pinzetta 'e da àar /) p -èpos 'stella \

luci /... cominciaron canti / da mia memoria labili e caduci. boccaccio

d'arcangelo, in colori / temperati da un'estasi lunare. bocchelli, 13-

che cade facilmente in colpa. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.

: propenso. bembo, 1-67: da natura più labile siamo ciascuno a ramaricarci

ché più diffendere / non mi posso da questo mondo labile, / se non m'

(il terreno). zanobi da strato [crusca]: la terra,

scienza delle costruzioni, che è costituito da più parti, rigide fra di

vol. VIII Pag.657 - Da LABILITÀ a LABIRINTO (31 risultati)

caduco ', agg. verb. da labi 'scivolare \ labilità,

suono labiodentale. = comp. da labi [ale] e dentale (v

suono). = comp. da labi [ale] e dorsale (v

= voce dotta, comp. da labi [ale], dal gr.

gr. yx&aacc 'lingua 'e da faringeo (v.).

= voce dotta, comp. da labi [ale], dal gr.

gr. yxwooa 'lingua 'e da laringeo (v.).

alcun suono. = comp. da labi [ale] e lettura (v

suono). = comp. da labi [ale] e nasale (v

suono). = comp. da labi [ale] e palatale (v

leggermente dolce. = deriv. da labi [ate], con il suff

, e anche la g, seguite da u). = comp.

u). = comp. da labi [ale] e velare (v

= voce dotta, comp. da labirinto ed ectomia (v.).

dotta, lat. labyrinthèus, agg. da labyrinthus * labirinto '; cfr

= voce dotta, comp. da labirintico e da un deriv. da

voce dotta, comp. da labirintico e da un deriv. da forma (v

da labirintico e da un deriv. da forma (v.). labirintico

= voce dotta, lat. labyrinthicus, da labyrinthus 'labirinto '; cfr.

. = voce dotta, comp. da labirinto e da un deriv. da

voce dotta, comp. da labirinto e da un deriv. da forma (v

. da labirinto e da un deriv. da forma (v.).

, primitiva o secondaria; è caratterizzata da indebolimento della capacità uditiva, vertigini,

= voce dotta, deriv. da labirinto, con il suff. med.

celebri labirinti dell'antichità furono quello costruito da dedalo a cnosso, nell'isola di

del minotauro, e quello egizio descritto da erodoto, che presumibilmente si può identificare

iii a hawarah). guido da pisa, 1-172: dedalo fabbricò allora una

o il laberinto o pur quello fatto da dedalo o da porsenna. giuseppe di santa

o pur quello fatto da dedalo o da porsenna. giuseppe di santa maria,

. mauro, xxvi-1-290: dove lontan da gli occhi delle genti / [i

] hanno mille oratori e laberinti, / da far i fatti lor lieti e contenti

vol. VIII Pag.658 - Da LABIRINTODONTI a LABORATORIO (24 risultati)

4. situazione imbrogliata, delicata, difficile da risolvere o anche soltanto da chiarire e

, difficile da risolvere o anche soltanto da chiarire e da comprendere; impresa,

risolvere o anche soltanto da chiarire e da comprendere; impresa, compito, affare

(e, anche, difficoltà ardua da superarsi o nella quale è quasi impossibile

pinto / di vincer te, che da follia se'spinto / in laberinto. petrarca

; né veggio ond'esca. antonio da ferrara, 84: s'i'fossi morto

fore. savonarola, i-156: guardati da questa superbia, se tu vuoi esser

è una strada così fatta che, da qualunque laberinto da qualunque precipizio, l'

strada così fatta che, da qualunque laberinto da qualunque precipizio, l'uomo capiti ad

, 27-628: l'ambizioso ingegno, istigato da satana, mi distolse dall'orazione pura

un disegno geometrico estremamente intricato e fiancheggiati da siepi o da muriccioli che accrescono la

estremamente intricato e fiancheggiati da siepi o da muriccioli che accrescono la finzione del luogo

giardin del labirinto / che par che da ogni fronte amore spiri: / quivi

che consiste in un disegno, costituito da una serie di linee complicate e intricate

. gioco di origine antichissima, costituito da un disegno che rappresenta un intrico di

di una motrice a vapore, costituito da una serie di diaframmi metallici montati sull'

albero motore, costruiti in modo tale da obbligare il fluido a compiere un lungo

e mesozoica; avevano la pelle protetta da placche ossee e la corda dorsale persistente

dello smalto e dell'avorio, tali da disegnare un labirinto. =

. xa3ùptv&o <; * labirinto 'e da un deriv. da ò8où <;

* labirinto 'e da un deriv. da ò8où <; -óvtos 'dente '

= voce dotta, comp. da labirinto e dal gr. xóyoc;

= voce dotta, comp. da labirinto e dal gr. nd&oc '

apparato acustico. = deriv. da labirinto con il sufi. med. -osi

vol. VIII Pag.659 - Da LABORATORISTA a LABORIOSO (21 risultati)

: le scienze, astraendo chi le coltiva da ogni passione umana e da qualunque attività

le coltiva da ogni passione umana e da qualunque attività sociale,... dividono

i medicinali e le materie o composti da vendere in farmacia. -laboratorio linguistico

che delizia di 'tomin'! mai da che era al mondo gli s'era messo

lat. mediev. laboratorium, deriv. da labordre 'lavorare'; cfr. fr

e farmacologico. = deriv. da laboratorio. labóre (labóro),

, o'patéo tanto labore? francesco da barberino, ii-112: di- lecto in

trovato... fusse sublato e perdito da gli occhi mei. tom

innalzato a forza d'equivoci cadeva da ogni lato nell'amarissima realtà delle viltà e

più forte perché inatteso attendendo ognuno da quell'in- faticabile ricercatore di perfezioni

de'nostri prodotti facilmente arricchiti, e da tenue principio con la fede, con

con tutti quei panierini bene in vista da cui traboccavano lane e sete di tutti

di molta laboriositade. = deriv. da laborioso. laborióso, agg. (

conv., i-vii-4: ciascuna cosa che da perverso ordine procede è laboriosa, e

impossibile qualsiasi sforzo della mente. -difficile da masticare, da assimilare, da digerire

della mente. -difficile da masticare, da assimilare, da digerire (un cibo

-difficile da masticare, da assimilare, da digerire (un cibo, una bevanda

panzini, 1-41: i buoi, da poco staccati dall'aratro, ruminavano il

e la lupinella laboriosa. -difficile da comprendere; oscuro, intricato, stentato

positivo: molto elaborato, che nasce da un profondo e attento impegno, ben

primo volume della lunga e laboriosa opera da esso intrapresa. foscolo, ii-

vol. VIII Pag.660 - Da LABORISMO a LABURISTICO (23 risultati)

un periodo di tempo); caratterizzato da fervido spirito di iniziativa, impegnato in

= voce dotta, lat. laboriósus, da idbor -òris 1 fatica, lavoro';

intrusiva, della famiglia anortositi, costituita da labradorite con piccole quantità di pirosseno e

labrador, sm. varietà di cani da riporto della razza retriever, originaria

violaceo. = deriv. da labradorite]. labradorite, sf

bruno o verdastro, usata come pietra da decorazione. bossi, 200:

la labradorite. = deriv. da labradorite. làbridi (labròidi)

genere labrus (cfr. labro) e da forma (v.).

. labrum 'labbro, orlo 'e da spanto (v.).

, la qual voce io faceva venire da xdt$po <;, cioè 'maxime

vaghi colori opalizzanti e violetti, rilevato da ciascun lato di teste color rancio a

fanciulletta labronica tirale un pochetto il naso da parte mia. marradi, 17:

bot. vite selvatica, nata spontaneamente da seme, capace di dare uve non

cioè la vite salvatica, la quale nasce da per sé nei più folti boschi,

. trattato delle virtù, 47: da una medesima vite puote procedere l'uva

agresti et amare la- brusche / viddesi da gli olmi, da le mie quercie pria

brusche / viddesi da gli olmi, da le mie quercie pria. gonzaga,

quercie pria. gonzaga, i-190: da quei bei fior quanto diverso è il

xviii, che dà un'uva caratterizzata da un forte aroma di fragola.

artropodi, specialmente coleotteri; sono formati da poche cellule microscopiche, una delle quali

laburisti; che è formato o attuato da laburisti. b. croce,

o nazionalizzazione od assunzione dei pubblici servizi da parte dello stato, ma sta invece

tutt'altra cosa. = deriv. da laburista.

vol. VIII Pag.661 - Da LABURNINA a LACCARIA (18 risultati)

lat. scient. laburnocytisus, comp. da laburnutn e citysus. lac (

vestiva di tre divise, or or da palafreniere, or da lacaio, or da

divise, or or da palafreniere, or da lacaio, or da servitore.

da palafreniere, or da lacaio, or da servitore. = deriv.

voce dotta, lat. tardo laccus, da un tema mediterraneo lacca incrociato con lagus

'lacca'si chiama una parte della coscia da lato dell'animale. burchiello, 142:

a macca. del casto, 1-129: da lacca... fu composto da

da lacca... fu composto da dante il verbo 'dilaccarsi ', cioè

questo si piega; poplite. dino da firenze [tommaseo]: addiviene che ai

ad acquerello, di inchiostri litografici e da stampa e nello stampaggio dei tessuti.

averai la tintura o vero lacca da tutti i fiori et erbe, bonissima per

latice denso / di colore grigiastro estratto da incisioni praticate nel tronco della rhus vernicifera,

è raccolta su certi alberi, lavoratavi da certe formiche alate, simili alle nostre

fragili: vernici non elastiche, costituite da tipi diversi di colofonia a differente punto

lacca rossa. = deriv. da lacca3. laccamuffa (lacca muffa

acidi od alcalini. = comp. da lacca3 e da muffa (v.)

. = comp. da lacca3 e da muffa (v.), come adattamento

loro visi sanguigni. = denom. da lacca3; cfr. fr. laquer (

vol. VIII Pag.662 - Da LACCASI a LACCHEZZO (20 risultati)

enzima la colorazione azzurra o rossa da essi assunta quando vengono tagliati,

= voce dotta, deriv. da lacca3, col sufi, -asì, propria

specchio, le seggiole e i due tavolinetti da scrivere col palchettino da un lato

due tavolinetti da scrivere col palchettino da un lato, per le due più grandicelle

nero, o di una vernice così carica da confondersi col nero. pratolini, 6-161

1-62: il palazzo è silenzioso, laccato da grosse macchie di sole.

catura. = nome d'agente da laccare. laccatura, sf.

delle pellicole fotografiche. = deriv. da laccare. laccétto1 (ant. lacciétto

in entrambi i significati, deriv. da lacc 'latte '; cfr. piemont

povertade famelici, infelici, / portan da me depressi, ritte ancor le cervici.

, 2-242: provai a far salire da lui su una scala a pioli uno dei

anime 16 mille lacchè, tutti giovani da spada, ben vestiti, risoluti,

e fini immaginari e pertanto piccoli servizi da lacchè intellettuali (il tipo più compiuto

di questi lacchè è mario missiroli) e da mercenari della scienza. bonsanti, 4-103

. 3. locuz. -far da lacchè a qualcuno: trattarlo con esagerato

]: c'è de'mariti che fanno da lacchè alle signore mogli.

[s. v.]: chi da altri è fatto correre senza riguardi

segnatori e incisori... da più anni lavorano lontani dai reclamismi

laccheismo profittatore. = deriv. da lacchè. lacchétta1, sf. letter

la simiglianza, mestole o altro instrumento da dare alla palla. baldinucci, 9-xi-186

vol. VIII Pag.663 - Da LACCIA a LACCIO (26 risultati)

ii-27: io non voglio usura / da lui, ma così un po'di

, 9-1-68: l'eloquenza del priore è da stimarsi da te un gentilissimo lacchezzino o

l'eloquenza del priore è da stimarsi da te un gentilissimo lacchezzino o manicaretto,

te un gentilissimo lacchezzino o manicaretto, da mangiarsi dopo lo stufato delle mie lettere.

lac- chezzetti. = deriv. da leccare (v.), con metatesi

tinche e le iacee erano cibi volgari e da poveruomini. 2. locuz. a

suol entrare nel tevere. = da aiaccia2 (v.) per aferesi.

lacciaie '. = deriv. da laccio. lacciaiòlo { lacciaiuòlo)

tenditore di lacci. = deriv. da laccio. lacciara, sf. region

delle sardine. = deriv. da laccia. lacciare, tr.

che lacciarvi, amate. = da allacciare (v.) per aferesi.

. lacciarèlla, sf. rete da pesca, usata dai pescatori siciliani

le lacciare. = deriv. da lacciara. lacciata, sf.

pallavicino, 1-190: gli amanti meritarono da principio gli schemi di quelle tre donzelle,

in passaggi obbligati. = deriv. da lacciare. voce registr. dal tramater e

lacciuoli; lusinghiero. = deriv. da laccio. lacciéto, sm. ant

altri vizi. = deriv. da laccio. laccìferi, sm.

lat. scient. laccifer, comp. da lacca3 e dal tema del gr.

aromatico. = deriv. da lacca *. làccio (ant

in passaggi obbligati. leonardo da guallacca, 331: come lo pesce al

laccio del cacciatore; e per liberarsi da quello, sue forze non valeano, perché

biada. e ponsi la detta fune alta da terra quanto l'uccello è alto,

di sua fatica. -arma da lancio, che consiste in un cappio

non sien offese. fiacchi, 152: da una corda scorsa in laccio fiero /

con pena. de amicis, ii-327: da ogni parte la sua fuga [del

, ceppi, catene. giacomino da verona, xxxv-1-647: al col ge zeta

vol. VIII Pag.664 - Da LACCIO a LACCIO (20 risultati)

per astana in segno de mercede un lasso da cane, col qual l'anima e

il re è venuto... vestito da cazador, con el corneto da chiamar

vestito da cazador, con el corneto da chiamar li cani et li lassi da tenirli

corneto da chiamar li cani et li lassi da tenirli. giulio dati, 1-46:

alfonso ii d'este, 975: lassi da cane di sede di cavallo, di

la paon- cella, ma vien ritenuto da una ninfa, che, stringendo il

alamanni, / che 'l mio farsetto è da chiamare smerli; / da i lacci

farsetto è da chiamare smerli; / da i lacci e dagli occhielli è fatto a

d'alcune palle di piombo, che da lei pendevano appiccate con lacci di cuoio

un nodo, e si lascia pendere da cotesta verghetta lungo tanto, che quando si

di tela di fustagno di panno, da inverno e da estate; mutande di

di fustagno di panno, da inverno e da estate; mutande di quelle coi lacci

: chi pur cerca aver solazzo, / da l'amor deza fuzire; / che

sì irretito nei lacci del dissordinato diletto che da la pratica de la bella greca pigliava

rimembrando / i cari lacci altrui, mentre da lungi, / ad altra intorno,

/ pochi giovani eroi van rimembrando. da ponte, 30: partita questa rivale,

pubblica. goldoni, xii-827: sciolto da morte il laccio i che a alarico

guittone, xlix-150: s'i'prego voi da lor donne guardare, / prego non

guardare, / prego non men che lor da voi guardiate; / non, per

, / una angio- lella. antonio da ferrara, 24: questa lascività m'ha

vol. VIII Pag.665 - Da LACCIO a LACCIO (16 risultati)

ebbe il laccio teso, / che poi da quello è giustamente preso. s.

è giustamente preso. s. bernardino da siena, iv-194: molti lacci à

a. f. doni, 202: da questo cadrà nel pazzo creder de gli

. davanzali, i-16: tutti, da lepido in fuori, ne'lacci di varie

natura: / ond'io ti priego che da lei ti spacci. petrarca,

veggio il mio male e forse il da fuggire, / ma non m'oso partire

, / ma non m'oso partire / da questi lacci, ond'ène 'l mondo

doni, 240: legato il corpo da un laccio di pensiero, fui da

da un laccio di pensiero, fui da un profondo sonno gravemente opresso. nannini,

n'eran molte delle semplici e lontane da ogni intrigo, alle quali il pensiero di

: non scorgevano già la differenza ch'è da un popolo interamente sciolto ed un altro

un popolo interamente sciolto ed un altro da più d'un laccio legato. parabosco

studi; ma io non mi posso sviluppar da molti lacci che mi ritengono in roma

seguito all'interruzione della circolazione venosa causata da un nastro stretto al di sopra del

un laccio, il che è difficile molto da essequire. -in medicina e

con tedio e noia fastidiosissima; e da un laccio, che a tal fine mi

vol. VIII Pag.666 - Da LACCIOLAIO a LACCOFILO (15 risultati)

, col laccio alla gola, avesse cuor da dipingere. -condannare, mandare al laccio

laccio: concedere libero sfogo; sciogliere da ogni vincolo. giusti, i-40:

, ardentissimi e improvvidi, erano tali da dar nel laccio. a. boito,

i quali non aveano ieri un quattrino da comprarsi un laccio, che oggi,

divenuti ricchi e splendidi, vanno tirati da bianchi cavali. -porsi al collo un

lacciaòlo '. = deriv. da lacciolo. lacciòlo (lacciuòlo, laciuòllo

fa così male il lacciuolo. bartolomeo da s. c., 13-2-2: non

spesa, un involto in un giornale da cui pendevano laccioli. evidentemente, un

1-579: 'avea lacciuoli', cioè inganni da pigliar quelli dimoni, come si pigliano

cupidità,... libera se medesima da la servitù del fato. giorgio dati

qualche punto sottile qualche bistratto o lacciuolo da far incappar l'avversario, la lite sarebbe

x-59: fia la loro mensa dinanzi da loro come lacciuolo e pregione e scandolo

= voce dotta, comp. da lacca (v.) e dal tema

disse giovevole angiò. = deriv. da acciuga con la concrezione dell'art. (

. = deriv. probabil. da bislacco (v.). voce registr

vol. VIII Pag.667 - Da LACCOLITE a LACERARE (14 risultati)

della famiglia delle idrocantaree, stabilito da leach, e così denominati dall'

f. geol. deposito testicolare formato da rocce intrusive penetrate in terreno sedimentario che

contenuta in determinati tipi di lacca ricavata da varie anacardiacee. = deriv

anacardiacee. = deriv. da lacca. laccóne, sm.

marin. tose. accone, bancone da trasporto. dizionario di marina,

trasporto di materiali. = deriv. da accone (v.), con la

. stor. spartano. guido da pisa, 1-116: fu [mosè]

che si riscontra nelle gambe degli animali da soma. trattato delle mascalcie,

. tardo lacerahilis, agg. verb. da lacerare. lacerabilità, sf

, per grandezza di stato, esenti da questa universale miseria delle scontentezze interne,

. radiotecn. interruzione deirimmagine televisiva causata da insufficienza nei circuiti di sincronizzazione.

nelle relazioni legali distinguono la ferita fatta da strumento lacerante, contundente, perforante.

2-202: il plumbeo temporale / spinto da una ravvolta onda di vento / a cenciate

(per lo più con un'arma da taglio); graffiare in profondità.

vol. VIII Pag.668 - Da LACERARE a LACERARE (7 risultati)

di dolore / come s'ei fosse lacero da zanne / leonine. panzini, i-556

, ma spesso ne faceano tanaglia, da strappare le schianze lacerandosi. 2

in un groviglio di fulmini che palpitarono da un capo all'altro dell'orizzonte,

capitandovi una squadra di soldati, fu da quelli, per torre i sua fichi

michelangelo, 1-i-96: io son ito da dodici anni in qua tapinando per tucta

essendo poi lacerato lo imperio di roma da quelli trenta tiranni, che in vari lochi

4-640: la cristianità amava di lacerarsi da se stessa. -rifl. recipr

vol. VIII Pag.669 - Da LACERARE a LACERARE (14 risultati)

birone; ma, sendo essi lacerati da lui per fianco e battuti dal mom-

: né per tutto ciò l'essere da cotal vento fieramente scrollato, anzi presso

, 206: essendo lacerato e guasto da tutte le pene insopportabili alla pazienza umana,

. aretino, v-1-363: stanno lontani da la vostra cella gli inganni, l'

il petto e lacerato il core / da gli interni avoltoi, sdegno e dolore.

strazi. -sostant. compagnetto da prato, 229: per lo marito c'

, 21: a che tanto volervi da voi stesso lacerarvi? tutti gli amori,

mi piange il cuore di vederlo lacerare da giornalisti. -rifl. recipr.

: la città venne... funestata da questo terribile flagello di lettere anonime che

le sia data questa piccola somma accompagnata da infinite scuse. settembrini, i-53: si

, qualcuna sanguigna, e i ravaneti colanti da quelle. -lacerare la gola

. a. guarini, lxv-284: da crudo e dispietato ferro / così tosto

feroce, e mi allontanai per sempre da quella casa. scarfoglio, 1-7: permettete

tarchetti, 6-ii-356: spesso era assalita da emicranie sì violente che ne diventava come

vol. VIII Pag.670 - Da LACERATAMENTE a LACERATORE (23 risultati)

liburnio, 2-2: più altamente poi è da dolersi, vedendo questo [idioma

lacerativa. = agg. verb. da lacerare. lacerato (part. pass

(per lo più con un'arma da taglio); profondamente graffiato.

nostra redenzione copiosa. s. caterina da siena, iii-28: oh inestimabile e dolcissima

sei mesi e tutto n'uscì lacerato da li scalabroni. luca pulci, 4-59:

lei giurava di non mai più voler tornar da me... ancora vedevo lei

lacerate e gli occhi tutti come rosi da mal di lebbra. -ferita lacerata

la terra e 'l cielo, / lacerati da lor [i venti] confusi e

mie... se ne vengon da voi, pur testé nuovamente uscite storpiate e

dalli impressori, che appena si riconoscono da quel ch'el- l'erano. settembrini

? m. roncaglia, 3-7: son da digiuni lacerato enfranto, / dalla astinenza

la miriam pure questa medesima infallibil religione da tanti e tanti, che pur la

, 5-215: il senato, minacciato da una setta potente nella sua sede medesima

potente nella sua sede medesima, attorniato da soldati forestieri, lacerato dalla guerra civile

francia, tutta racconcia dalle percosse, da cui nel conflitto precedente era rimasta lacerata

da'seguaci rimorsi, ove salvarti / da loro non troverai. goldoni, ix-863

e amorevole, se bene lacerata il cuore da sventura di famiglia; e mi chiamate

, 5-341: noi siamo in effetti lacerati da molto più tempo tra ragioni storiche contrapposte

ad abbandonare la corte, lacerato da tutte le lingue, trafitto da tutte le

lacerato da tutte le lingue, trafitto da tutte le pene. carducci, iii-10-396

tragedia lacerata fusse composta così a caso da chi la scrisse, come disse il

/ e a parlar non costretta o da crudele / chimica fiamma, o da spiante

o da crudele / chimica fiamma, o da spiante ferro / lacerator, tutto pur

vol. VIII Pag.671 - Da LACERATURA a LACERO (19 risultati)

vulgo,... me pare che da dio e da la natura, da'

.. me pare che da dio e da la natura, da'laudivoli costumi e

e laceratore, la vita sembra perseguitata da un venefico dardo. = voce dotta

di un tessuto organico. dino da firenze [tommaseo]: cerusica si chiama

lacerature del vestito. = deriv. da lacerare. lacerazióne, sf. il

. - anche: flagellazione. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.

: sole anco accompagnar queste ferite [da armi da fuoco] un'attrizione, una

anco accompagnar queste ferite [da armi da fuoco] un'attrizione, una lacerazione,

d'annunzio, vi-2-515: io era agitato da un fremito non dissimile a quello dell'

fondamentale che il regno di dio annunziato da cristo come imminente, non si era

. vedeva lei che si veniva distaccando da lui. cicognani, 9-56: la voce

potente signore, e quasi traendo un consiglio da quelle interne lacerazioni, infilò il mignolo

rivista « lacerba », fondata nel 1915 da giovanni papini; che partecipa alla formulazione

ultimo sole. = deriv. da lacerare, sul modello di stridio, mormorio

era un vestito più ampio di tutti da portar sopra gli altri come cappa prelatesca.

, che era una sorta di veste da soprapporre simile al pallio,...

poco diverso alla clamide de'greci. fu da principio di stoffa grossolana, poscia renduta

chieda. michiele, 3-ii-269: altri da funi attorte / percosso e flegellato, /

attorte / percosso e flegellato, / altri da ferro lacero e sbranato, / tinto

vol. VIII Pag.672 - Da LACERO a LACERTA (20 risultati)

orsacchiotto, rinfagottata in un lacero giacchettone da uomo che gli toccava terra. d'

d'infinito / che apparisce di là da ciò che sente / il senso:

nelle vesti, con gli occhi accesi da un fuoco sinistro. pascoli, 783:

panni e le membra, fui veduta da una povera vecchia, e da lei,

fui veduta da una povera vecchia, e da lei, cui prese di me pietà

travarli di nuovo, ma ogni palla da trentasei ne portava per aria e stritolava

porzio, 3-114: l'afflitta italia, da tante preterite guerre piagata e lacera,

autorità, non tronche e lacere e malmenate da i citatori, ma nell'intero corpo

, onde i responsi / ululando rendea da le sue grotte / la rapita sibilla

costo, 1-218: fu questo giovane da maligna febre soprapreso, nella quale essendo

un bisogno. 10. trascorso da molto tempo, finito, tramontato.

labbri sfrangiati, prodotta per lo più da uno strappo violento. -ferita lacero-contusa:

, ogni crispa- zione del cuore ha da essere classata e numerata. 6

possano essere riutilizzati. = deverb. da lacerare. lacero-anterióre, agg.

del temporale. = comp. da lacero1 e anteriore (v.).

ferita). = comp. da lacero1 e contuso (v.).

osso occipitale. = comp. da lacero1 e posteriore (v.).

così pog'è dolente e. llacerosa / da ke despera. = deriv.

ke despera. = deriv. da lacerare. lacèrta, sf. ant

, e somigliano a lacerte. michele da cuneo, lix-63: mangiano bisse, lacerte

vol. VIII Pag.673 - Da LACERTIDI a LACINIA (13 risultati)

e -forme (dal lat. -formis da fórma 1 forma '). lacertili

/ penosa che mi parla di sé da qualche suo lacerto. 5.

di aristippia, 9-8: esso fu mandato da sua moglie in beccaria, e lei

in zootecnia, collo degli animali pendente da un lato a causa di un deposito di

= voce dotta, comp. da lacerto e dal lat. fulvus '

branche, infrante! = deriv. da lacerto (v.) sul modello dei

= voce dotta, lat. lacertòsus, da lacertus 1 lacerto \ lacessito,

avendo iusta caxùm et essendo noi provocaci da loro e lacessiti. della porta,

1 provocare ', intrusivo di lacere, da lax -lacis 1 esca, amo '.

di rettili della famiglia dei serpenti, da daudin stabilito colle specie del genere seyale

e stretta di un organo vegetale separata da altre parti uguali da intaccature profonde.

organo vegetale separata da altre parti uguali da intaccature profonde. documenti delle scienze

ambrosino, la descrizione di un agarico, da esso chiamato 'fungus quemus vermiculatus '

vol. VIII Pag.674 - Da LACINIATO a LACONICO (20 risultati)

laciniato, agg. bot. costituito da parti allungate e strette, separate da

da parti allungate e strette, separate da intaccature profonde (un petalo, una

di cellette cornee o calcaree internamente investite da tenui filamenti carnosi terminanti in una estremità

, lat. lacinidtus (catone), da lacinia 'frangia'; cfr. fr

2. bot. foglia laciniosa: composta da parti allungate e strette, separate da

da parti allungate e strette, separate da intaccature profonde. f. buonarroti,

in rotture grandi. = deriv. da lacinia. lacìstema, sm.

, famiglia delle amentacee, particolarmente caratterizzata da uno stame con filamento bifido, dalla

sotto le squame dell'amento, e da una bacca pedicellante con un seme.

verso me venire / co'crin ristretti da verde corona. 2. laconico

3. sm. forte cane da guardia della laconia. conti, 545

: non è in casa. e se da vantaggio vuol laconeggiare, ne levasse di

= voce dotta, denom. da lacone, dal gr. xdcxcov -covoi;

barri di guadalacara della forma d'orci da olio. = deriv. da

da olio. = deriv. da laconico1. laconicità, sf.

ammetteva confidenza. = deriv. da lanonico1. lacònico1, agg. (

-con riferimento a una razza di cani da guardia originari della laconia. - anche

, sto bene. ma ho molto da fare, e sarò laconico. b.

uffiziali, ed ho risposto laconico, da ragazzo inesperto ma cauto. d'annunzio,

scritta in nessuno dei mucchi di pietre da lui osservati. piovene, 7-530: difficile

vol. VIII Pag.675 - Da LACONICO a LACRIMA (21 risultati)

palladio, 3-21: aveva questa stanza da una parte il laconico (era questo

che anche sudatoio si chiama, detto così da i lacedemoni perché in luoghi simili si

b. galiani, 1-207: il laconico da tutti, per quanto 10 sappia,

tengo di certo che impropriamente fosse stato da alcuni scrittori nominata * laconicum 'la

laconicum 'la sudazione, o sia stanza da sudare, prendendo cioè la parte per

gnidie, setinee. = deriv. da lacone. laconismo, sm.

varie e difficili... sono regolate da una vera e soda metafisica e spiegate

il volto arcigno. = deriv. da laconismo. laconizzare, intr.

? = voce dial. deriv. da acoro (v.) con la concrezione

pianto, gemito, lamento. giacomo da lentini, 51: albor altera incrina dolce

tuttavia più sale -ed avanza. francesco da barberino, iii-296: non ti vinca pietà

di lagrime, a'lor piedi / da fastidiosi vermi era ricolto. idem, inf

, il corpo suo l'è tolto / da un demonio, che poscia il governa

lagrime d'occhi'. lagrime sono generate da umori, che discendono dal capo per

del craneo. e queste lagrime sono da ristrignere in questa maniera, che prima sia

: quelle mani ossute / e tese da cui scende qualche lacrima tra dito e dito

lagreme, l'anima desperata, / da vui parte cum gaudio, cum zoia

pianto dirotto, irrefrenabile. francesco da barberino, iii-416: lo rivo dele lagrime

. -lacrime amare: pianto provocato da dolore cocente, da disperazione o da

: pianto provocato da dolore cocente, da disperazione o da rimorso. petrarca

da dolore cocente, da disperazione o da rimorso. petrarca, 17-1:

vol. VIII Pag.676 - Da LACRIMA a LACRIMA (27 risultati)

. -lacrime di sangue: pianto provocato da dolore atroce, spesso accompagnato da senso

provocato da dolore atroce, spesso accompagnato da senso di colpa. segneri,

dolcezza, di tenerezza: lacrime generate da intima consolazione, da soavi emozioni.

: lacrime generate da intima consolazione, da soavi emozioni. lorenzo de'medici,

questa differenza hanno le lacrime che procedono da letizia da quelle che vengono da dolore

hanno le lacrime che procedono da letizia da quelle che vengono da dolore, che

procedono da letizia da quelle che vengono da dolore, che le lacrime liete son fredde

-lacrime false: lacrime versate ipocritamente da chi vuol fingere un dolore o una commozione

nuova, 14-9 (62): partitomi da lui, mi ritornai ne la camera

del popol doloroso, / che sol da voi riposo / dopo dio spera.

vaglion un tormento. s. caterina da siena, i-180: rompi questo nodo

molta amaritudine. ariosto, 37-71: avrai da me so- lazzo e gioia, /

lazzo e gioia, / io lagrime da te, martìri e guai? tasso,

del lago ', la qual musica eseguita da voci sorprendenti è una cosa stupenda,

l'uomo il cui aiuto non è lontano da te; nel suo cuore ha ordinato

spuma di fame e lagrime di bava da questa dolente bocca. nievo, 1-388:

è loro in lato di sangue, chiamato da certi liquore, da alcuni lacrima,

sangue, chiamato da certi liquore, da alcuni lacrima, nella corteccia, e più

, quando, nel gemere dalle piante da cui traggono origine, si rassodano a forma

ed è usata per fare collane o corone da rosario). mattioli [dioscoride]

d'erba... si suol coltivare da qualcuno questa pianta perché i suoi duri

di pianta de'paesi caldi, che da noi coltivasi ne'giardini a cagione del suo

11-ii-347: vorrei che così intendeste che da omero sia chiamato il vin dolce come da

da omero sia chiamato il vin dolce come da catullo è chiamato amaro: negro poi

la quale, tutto che sia premuta da quell'uve stesse da le quali è

tutto che sia premuta da quell'uve stesse da le quali è espresso il greco,

e potenti. magalotti, 20-14: da ragazzo io non ho bevuto mai altro

vol. VIII Pag.677 - Da LACRIMA a LACRIMA (10 risultati)

* lagrima del principe roberto '; da roberto di baviera, figlio di federico v

: stilla di lava lanciata nell'atmosfera da un vulcano, che, ricadendo,

gratella. 11. ant. pallino da caccia di grana alquanto grossa.

giunse tanto dolore che, partito me da le genti, in solinga parte andai a

moribondi del misero piramo, all'udir tisbe da lui amata nominar se medesima, che

. adriani, iii-5: lo mosse da prima a riso, appresso a compassione,

utile; che egli è uomo più tosto da poco che altro. -rasciugarsi le lacrime

lacrime: sforzarsi di non piangere, darsi da fare per non manifestare il proprio dolore

manetti, 19: e1 grasso incominciò da capo, et ins no alla fine

le proprie intime sofferenze. bartolomeo da s. c., 311: delle

vol. VIII Pag.678 - Da LACRIMABILE a LACRIMANTE (18 risultati)

granello di materia gommosa o resinosa stillante da certe piante. tasso, 8-6-460:

può, due lagri- muccie, accompagnate da due sospiri ladri. firenzuola, 699

6-11: né furono que'baci scompagnati da qualche lagrimuccia, perché in que'tre

lat. are. dacrùma con passaggio da d a / di tipo sabino. per

/ un sospiroso e lagrimabil suono / da l'imo poggio odo. tasso,

. -che è accompagnato da lacrime di pentimento. s. bernardo

lacrimabilissima, nella persona del dotto senatore da filicaia. leopardi, v-459: né

iii-27-182: si ritirò dal teatro italiano e da quel della vita per il lacrimabile successo

compianto (un defunto). buonaccorso da montemagno il giovane, 2-9: vedrete

deh, poni alquanto per mio amor da parte / il regai ostro e i tragici

lat. lacrimubuis, agg. verb. da lacrimare 'spargere lacrime '.

. lagrimabilménte), avv. in modo da suscitare compassione, compianto, deplorazione;

dagli anatomisti propriamente caruncula lacrimale, perché da essa restano espresse le lacrime e tramandate

quali, portati dalla materia lagrimale o da altre cause esterne, coagulano il sangue

in grande sospetto prima ancora di partire da milano. -osso lacrimale: osso

). -sostant. parte dell'occhio da cui escono le lacrime; lacrimatoio.

e gemitante. = deriv. da lacrima; cfr. fr. lachrymal (

; che suscita deplorazione. buonaccorso da montemagno, 1-155: vedrete, non

vol. VIII Pag.679 - Da LACRIMARE a LACRIMARE (25 risultati)

in paragone d'una beltà lagrimante. da ponte, 87: il padre, entrando

due ragazze, ambedue lagrimanti e vestite da viaggio: - addio -disse,

: - addio -disse, -signor da ponte. rajberti, 2-245: dipingetemi.

tutto solo, di modo che scoperto da un padre di sant'agostino che si scontrò

colore vivo. goldoni, x-184: da questo suo parlar così interroto / dagli

interroto / dagli occhi lacrimanti, / da quel ciglio umiliato, io ben comprendo

3. per estens. dominato abitualmente da una tristezza vaga e indeterminata o da

da una tristezza vaga e indeterminata o da un sentimentalismo morboso; abituato a esprimersi

, quasi democratica, salvo ciò ch'è da salvare: tale in fine sotto i

4-95: i fiumi / non si crear da lagrimanti sassi. camerana, 149:

fiorita di gigli a ghirlande / vegliata da trepidi ceri / lacrimanti nei candelieri.

stette senza alcuna cosa dire, quasi da soperchia tenerezza impedita; poi lagrimando gli

/ a ricordar quel volto, oimé! da cui / non ebbi mai se non

ha. forteguerri, 7-123: s'arma da capo a piede la donzella, /

e cigola. lemene, i-159: ho da mandar a napoli, / dove con

un beneficio senza cura. / e da ogni canto lacriman le mura, /

, che fa poi lagrimare le volte da basso, a ruina de'stucchi, pitture

altri ornamenti. faldella, iii-82: da una macchia vicina al tetto discendeva

per cui pareva che la muraglia lacrimasse da un occhio solo come pofi- femo.

lagrimava nero, coperto, quasi sepolto da un grande ombrello, cinque o

monti, dalla cima de'dirupi, lagrimano da tufi delle spelonche. pascoli, 39

, così è degna d'esser lagrimata da tutti i buoni. di breme,

l'alta / fronte che dio mirò da presso chiusa / entro le palme,

mia bevanda è più lacrimata che versata da quel libero che toglie la libertà dell'arbitrio

quadri sul prezzo delle perle a parigi interrotta da mantacef a costante viso pieno di sfumatura

vol. VIII Pag.680 - Da LACRIMATO a LACRIMEVOLE (13 risultati)

in allegrezza e 'n gioia. francesco da barberino, ii-230: non si disdice legger

di tormento, / e speranza suspesa da timore. tasso, 4-61: ben quel

indefinite / al flacido baglior ch'estenuato / da fanale a fanale sbadiglia / in una

locuz. lacrimar sangue: sentirsi sopraffatto da un dolore straziante; morire di una

sapessi nella stessa provincia a'dì nostri da grande ecclesiastico essersi data con generosità apostolica

, o qual divo, / 0 da gli amici lagrimato tanto, / ti fa

. -ricordato con mestizia, non disgiunta da dolorosa nostalgia; rimpianto (un fatto

de gli occhi. = deriv. da lacrimatoio. lacrimatóio (letter.

parte inferiore dell'angolo interno dell'occhio da cui escono le lacrime; caruncola lacrimale

nell'angolo interno dell'occhio, perché da esso sono espresse le lagrime. -ant

dalle antiche prefiche per empierle di lagrime da riporsi poi ne'sepolcri de'morti.

gioca con un lacrimatorio escito chi sa da qual sepolcreto. = voce dotta

lat. lacrimatio -5nis, nome d'azione da lacrimare 'piangere '.

vol. VIII Pag.681 - Da LACRIMEVOLMENTE a LACRIMOSO (17 risultati)

, se lieta, o se lagrimevole. da una parte, par ch'ella debbe

inferma italia bramando ch'ella si ricuperasse da quei deliramenti che l'avean gittata nel

furono e da'vescovi del regno e da roma lanciate, intorno alle note contese

sopra la terra, / sovente origin trassero da queste / epoche lacrimevoli e funeste.

che 'l consentire ad una pace proceduta da dimande sì detestabili? gualdo priorato, 3-i-22

di questa. leopardi, iii-1119: da otto giorni [la peste] fa stragi

di virtù sì convenevoli non deriva o da mali abiti contratti co'vizi della gioventù

della gioventù o per catene non disciolte da chi peggio vive che non visse.

. = agg. verb. da lacrimare. lacrimevolménte (letter.

, doloroso, straziante; in modo da manifestare l'intima sofferenza e da suscitare

in modo da manifestare l'intima sofferenza e da suscitare pietà e commiserazione.

.. per la loro disavventura sono da diuturni e spessi tremori lagrimevolmente assalite.

la chiama. = voce coniata da fr. gualterotti con giustapposizione di lacrima

lacrimogene). = deriv. da lacrima col suff. chim. -ite;

o sorella, felice sposa uscendo / da la mia casa che di pianti suona,

rincagnati. = deriv. da lacrimoso. lacrimóso (letter.

. lagrimósó), agg. affetto da lacrimazione; costretto a lacrimare per infiammazione

vol. VIII Pag.682 - Da LACRIMOSO a LACRIMOSO (12 risultati)

sangue, caduto. s. caterina da siena, iii-220: invitovi, secondo che

dirotto, sconsolato, struggente. guido da pisa, 1-265: alle quali vane parole

3-106: lagrimosi torrenti, / scioglietevi da i lumi e celebrate / il dì

ciera lacrimosa. sannazaro, iv-117: da quella mesta schiera due ninfe si mossono

una profonda afflizione. -anche: afflitto da una morbosa propensione al pianto.

trasse ove il buon duce estinto / da mesta turba e lagrimosa è cinto. azzolini

te in stato lacrimoso è gionto? benvenuto da imola volgar., ii-177: abbandonato

, cagionato dall'umore malinconico, fomentato da gli studi e dalle sue sventure,

, angoscioso, struggente. guido da pisa, 1-335: li miei compagni,

miei compagni, ch'io menai meco da troia, nel cammino doventarono uccelli e tutta

cantai sì lagrimosi versi / che trasser da crudeli ancor il pianto. ariosto,

al sentimentalismo lagrimoso, si trovò pervasa da una rabbietta fisica che si manifestava con

vol. VIII Pag.683 - Da LACRIMUCCIARE a LACUNA (12 risultati)

da lungi, noi ti salutiamo da questo mare

da lungi, noi ti salutiamo da questo mare, da questa valle lagrimosa

, noi ti salutiamo da questo mare, da questa valle lagrimosa sospiriamo, pensando in

ho a sdegno. bellincioni, ii-152: da quella vita lacrimosa e stanca / ti

lagrimoso verno. matraini, 40: ma da me, lassa, un lagrimoso verno

= voce dotta, lat. lacrimósus (da lacrima 'lacrima '). lacrimucciare

giosuè ruggiva. = denom. da lacrimacela, vezzegg. di lacrima'

dotta, lat. mediev. lacualis, da làcus * lago '. lacuna1 (

; è l'ultima lacuna resa indispensabile da vari errori commessi su'princìpi della società

di altre idee che mi avevano dato da principio, e perciò ho conservato le

tanti errori, vagheggiò forse di narrare da sé la propria vita. dessi,

ancora molti progressi e la scienza era interrotta da grandi lagune. rosmini, xxi-271:

vol. VIII Pag.684 - Da LACUNA a LADANO (17 risultati)

libro, come d'inventore d'un orologio da sole, detto plinto o lacunare,

disposte le une vicino alle altre in modo da lasciare fra loro degli spazi vuoti alquanto

lacunare: disintegrazione della sostanza cerebrale prodotta da focolai arteriosclerotici. 4. matem

di weierstrass). = deriv. da lacuna1. lacunàrio, sm.

e lacunata. 2. composto da lacunari; fatto a cassettoni. fr

color che vi s'incube, / da crebri collacrimulanti gumi / le lacunate guancie

strumi. = deriv. da lacuna1. lacunòma, sm.

. emoceloma. = comp. da lacuna [endocellulare] e dal sufi,

= voce dotta, lat. lacunosus (da lacuna 4 cavità '); cfr

schiamazzando. = deriv. da lacustre. lacustre, agg.

. / sì come i liguri avi da le belve / ne le disperse stazion lacustri

come bachi, e una voce lacustre da profeta velato. papini, iv-915:

dotta, lat. scient. lacustris, da làcus 4 lago '; cfr.

famiglia cistacee, con frutice ramosissimo, da cui si ricava il ladano; imbrentina,

tozzetti, ii-475: si raccoglie il làdano da questo cisto e da altre piante,

raccoglie il làdano da questo cisto e da altre piante, specie nel levante, fregando

, umore grasso e viscoso, che trasuda da un frutice detto volgarmente imbrentano o rimbrantano

vol. VIII Pag.685 - Da LADANO a LADRA (19 risultati)

voglie stanno. 5. bernardino da siena, 349: el lione udì una

perocché 'l marito ricevette un certo diposito da altrui, e poi morì di subito

sarebbesi desto, cessò. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

canti e con stormenti, ladove ciascuno da simili cose si doveria guardare. m

] per mostrare che l'era stata da lui vinta. buonarroti il giovane, i-480

sospetti e molestie; laddove, viaggiando da povero ed alla buona, nessuno si

eliseo, laddove il ramo, iniziato da lui, prese il cognome della moglie,

, sf. marin. ant. barca da carico impiegata sui fiumi della russia.

opere ladicali. = deriv. da iodico, dal lat. mediev. ladicus

, rettor., 193-15: insinuatio è da usare quando la qualitade della causa è

credere all'uditore. = deriv. da ladio. ladinàio, sm

o trifoglio bianco. = deriv. da ladino3.. ladìnico, agg

'alpina. = deriv. da ladino1 (perché sviluppato particolarmente nel trentino

che sono varietà linguistiche arcaiche, legate da stretti rapporti a quelle geograficamente più vicine,

mancante di quella costanza e fierezza che viene da una mente ben composta. tramater [

papilionacee (trifolium repens), caratterizzata da foglie con lungo picciolo con tre foglioline

d'olanda. = deriv. da ladino1, nel signif. di * domestico

la gran bica. s. caterina da siena, 126: non voglio che siano

hai ladore. = deriv. da lad [i] o-, cfr.

vol. VIII Pag.686 - Da LADRA a LADRO (24 risultati)

e simili. = deriv. da ladro1. ladra2, sf.

16-19 e segg.); da cui il significato di lebbroso e di ladreria

non diventino ladronerie. = deriv. da ladrocchinolo, dimin. di ladro.

specie del rubbare. = deriv. da ladro, col sufi, collettivo e spreg

fatto alla maledetta. = deriv. da ladro. ladraménte, avv.

scritti ladramente, che niun li legge, da qualche buon vecchio in fuori. cantù

intr. (ladréggio). comportarsi da ladro; compiere furti frequenti.

e di ladreggiare. = denom. da ladro, con l'infisso dei verbi iterativi

xix-451: certe ladrerie de'miei fazzoletti da collo fattemi dalla lavandaia. nievo,

di ladrerione. = deriv. da ladro. ladrerìa2, sf.

veter. malattia dei suini, caratterizzata da numerose vescichette che si sviluppano nel tessuto

proprio o tipico dei ladri; compiuto da uno o più ladri (anche con

diversi colpi ladreschi. = deriv. da ladro. làdrico, agg. (

malattia della ladreria. = deriv. da ladreria2]. ladrièllo, sm

ne venissi pensiero di torla. ca'da mosto, i-107: sono povera gente,

machiavelli, i-iii- 893: uomo da esser temuto da qualunque ha stato,

893: uomo da esser temuto da qualunque ha stato,...

un torrente, e riserrato / quinci da i ladri son, quindi dal rio.

. sarpi, viii-297: li ladri da strada... sono eccettuati dal poter

quei sanguinari il cui nome era maledetto da tante spose rimaste vedove, da tanti

era maledetto da tante spose rimaste vedove, da tanti figliuoli rimasti orfani? -aceto

. guadagnoli, 1-ii-68: han forse da... scervellarsi / su bartolo

più grandi ladri che mai corresser paesi da che l'assassino di quinto curzio salutò

dal recipiente una piccola quantità di vino da assaggiare; assaggiatore.

vol. VIII Pag.687 - Da LADRO a LADRO (12 risultati)

accanto alla fiammella, consumando la candela da una sola parte. arlia,

struggendo più olio, o petrolio, ovvero da una parte la candela. es.

non la maritassino. -buio, notte da ladri: oscurità profonda, impenetrabile.

-cacciare qualcuno come un ladro: allontanarlo da sé in malo modo. -come un

in cagnesco lo spedale. -tempo da ladri: orribile. -vergognarsi come un

mio come un ladro. -vestito da ladro o come un ladro: in modo

ibidem, 330: guardati... da ladri di casa. ibidem, 345:

il maestro,... ero preso da peritanza come il ladracchiolo quando incontra il

non sembra aderire a nulla, dipendere da nulla, è staccata, e potrebbe

, 1-292: temp'è ritrarsi ornai da le meschine / opere ladre, troncando 'l

se si può, due lagrimuccie, accompagnate da due sospiri ladri. dolce, xxv-2-265

quadre d'èrcole adolescente, / e fan da ruba cuori. cardarelli, 916:

vol. VIII Pag.688 - Da LADROCINIO a LADRONE (22 risultati)

, svergognato, fradicio molle, cacciato da casa come un gaglioffo: che ti

cintola. de marchi, i-476: da venti giorni menava una vita ladra,

rivolse di scatto, con uno sguardo da far piangere. -piove, governo ladro

, 520: di partenza non c'era da parlare. per me specialmente che avevo

buon mercato. = deriv. da ladrone-, cfr. tommaseo [s.

ladronata, sf. disus. azione da ladrone; furto, rapina, raggiro

, truffa. = deriv. da ladrone; voce registr. dal tommaseo.

mandato, detti porci. s. bernardino da siena, 11-75: sono le

le tue ladroncellerie? = deriv. da ladroncello. ladroncèllo (ant. ladruncèllo

masuccio, 148: tòlmeti dinanzi, ladroncello da forca, malvagia e pessima génerazion che

assicurò tornare per terra a parigi. mariano da siena, 126: a grandi pericoli

morti di fame e prosapia di ladroncelli da strada, la propria vetustissima, illustrata

strada, la propria vetustissima, illustrata da guerrieri e parentele regie e imperiali.

stato carico, stata messa a fondo da un ladroncello di un corsale. f

al ladroncello del frutto proibito un maiale da latte. -usurpatore. delfico

un ramo senza inciderlo, onde butti da sé senza l'aiuto dell'incisione.

inf., 12-90: tal si partì da cantare alleluia, / che mi commise

rovine di certi monti alte ed aspere che da niun luogo vi si poteva andare.

a eboli,... fui da crudelissimi ladroni assalito. g. p.

maffei, 4-89: ventidue ladroni, soliti da un bosco foltissimo uccidere e spogliare i

. v.]: 'ladrone', differisce da 'assassino '. 'assassino 'propriamente

l'infame lucro dell'assassino non viene da ruberia, ma è condizion del mandato

vol. VIII Pag.689 - Da LADRONECCERIA a LADRONERIA (13 risultati)

: te te, brutto ladron, pasto da cani / ben renderà questa bipenne mia

podere o che terra avranno elli, da ch'elli ànno tanto conquiso? deborlli anzi

più nulla: soltanto il suo nome conservato da un apocrifo. la chiesa l'ha

fatta spelonca di ladroni. s. caterina da siena, iv-281: in questa nostra

più grandi, che possono essere sostituite da quattro dame, dette ladroni.

opera di ripezzo. = deriv. da ladroneccio. ladronéccio1 (ant. ladronéggio

dell'alta vai- tellina allora furono invasi da bande... di malviventi d'

non è ladron, il qual debba esser da voi saettato, né io anima fuia

carichi vergognosamente del proprio ladroneccio, seguitati da quei miserabili che l'avevano sofferto.

xii- 245: qualora si prende da autori noti, non si può dubitare

spregiudicato; furtivamente, occultamente. bartolomeo da s. c., 144: uomini

paese. = denom. da ladroneggio, var. ant. di ladroneccio

d. bartoli, 12-3-217: nè da consentirsi agli ebrei la troppo enorme ladroneria

vol. VIII Pag.690 - Da LADRONESCAMENTE a LAGER (30 risultati)

senza scrocchi, senza bricconate da truffatori. bresciani, 6-vi-9: non

di ladroni. = deriv. da ladrone. ladronescaménte, avv.

ladronesca. = deriv. da ladrone. ladronézzo, v.

per cattivarci. = deriv. da ladrone. ladrùncolo (ant.

chi compie furti di poca entità; ladro da strapazzo, giovane ladro, ladroncello.

carducci, ii-13-254: quanto alla borsa da viaggio,... credo che

. = comp. per giustapposizione da là e d [ov] unque (

d'ora in or più læ. matazone da caligano, v-499-48: messer, vendeta

xl... ne la casa da petriuolo la grande, che li spesi laie

feste in onore di artemide ', da adccppioc,, soprannome di alcune divinità (

in cui si introduce l'acqua del mare da sottoporre all'evaporazione. tramater [

unta di butirro e fattaci una veste da dentro di larghe e lunghe fette di

. matterello. = deriv. da lagana. voce registr. dal d.

ciascheduna nocte che lagasse di fuore. strascino da siena, xx-x-407: lagga ancor tu

maniscalco suo... che pigliasse da loro gli patti e lagassegli andare.

. allagare. = deriv. da allagare (con aferesi). voce registr

trentino, che produce un'uva rossa da vino, di colore violaceo e con

senza coda, cioè mancanti di sillaba da principio, di mezzo o nel

= deriv. dallo spagn. lagarto, da un lat. region. lacartus per

di piante dell'america meridionale, stabilito da cavanilles in onore del celebre botanico lagasca

lagata '. = deriv. da lago. laghi, sm.

zuccherino estratto dalla parte apicale della palma da datteri. = voce araba

di vino, avendone tutti mangiato, da ivi a venti dì ne fece trecento.

a eccezione degli illiopsidi), costituita da un'estroflessione del sacculo, che è

dotta, lat. scient. lagoena, da riconnettersi a lagena1. lagenària

molte varietà, e detta comunemente zucca da farina o zucca da vino; 1

detta comunemente zucca da farina o zucca da vino; 1 suoi frutti, grandi

dotta, lat. scient. lagoenaria, da riconnettersi a lagena1. lagènidi

di cetacei della famiglia delfinidi, lunghi da 2 a 3 m, con muso

circa seicento metri di lato, circondato da due reticolati di filo spinato, il più

vol. VIII Pag.691 - Da LAGERETTO a LAGNA (27 risultati)

dei quali è percorso da corrente ad alta tensione. è costituito

corrente ad alta tensione. è costituito da sessanta baracche in legno, che qui si

dal calice campaniforme spartito in sei lacinie, da sei petali che per l'unghia si

per l'unghia si attaccano nel calice, da sei stami esterni più crassi e lunghi

caratterizzato dal calice corollino arcioforme quadrifido, da quattro ghiandole petaliformi attaccate al calice e

quattro ghiandole petaliformi attaccate al calice e da una drupa con un seme. comprende

dotta, lat. scient. lagetta, da lageto, voce spagn.

sopra ciò. = deriv. da aggio (v.), con concrezione

luogo molto in basso o lontano da chi parla; e può essere in funzione

al pantano. batacchi, ii-17: da un'alta torre là si fanno i voli

un foco. carducci, iii-4-44: da l'alpe là giù di verona / guardano

bianche. pascoli, 345: laggiù da una capanna semichiusa / veniva il suono per

-preceduto dalla prep. di indica moto da luogo (e precisamente dal basso)

e si curvano dolcemente, mentre alquanto da lungi le stesse spalliere, brune ne'

sangue. = deriv. da lago. laghigiano, agg.

un lago. = deriv. da lago; voce registr. dal d.

pensare al lago con tutta l'acqua che da tre giorni continui si versa ostinata,

continui si versa ostinata, brutta, fredda da un cielo di fango sopra una terra

laghi scozzesi. = deriv. da lago; cfr. ingl. lakist (

con pietose lagrime fa lagne. felice da massa marittima, 51: le sue parole

invece fra gli ibero-americani c'è tutto da scoprire. 3. per estens.

eo sto partito assai o poco / da voi, lo gioco perdone e la vita

lagna. schiatta pallavillani, xvii-779-16: da che dio lui conciede ore il corso /

chi gli à data lagna. cenne da la chitarra, vi-n-184 (5-1):

per questa lama! ». bianco da siena, 84: e1 qual sì

qual non le dà lagna. felice da massa marittima, 41: ostendi la tua

la noi. = deverb. da lagnare. lagna2, sf.

vol. VIII Pag.692 - Da LAGNAMENTO a LAGNO (6 risultati)

tuono. = deriv. da lagnate-, cfr. lat. laniamentum,

lagnate-, cfr. lat. laniamentum, da lanidre * dilaniare lagnanza,

ora l'intemperie del cielo, già da gran tempo ai ricolti nociva; ed

; ed anche altri mitigare, come da buon senno, le anzidette lagnanze.

che m'accennate. = deriv. da lagnate. lagnare, intr.

-tu sola mi piaci. piero da siena, 7-4: fratei, di che