si innobliacano insieme. = denom. da ohliaco, var. dial. di ubriaco
di albertino. -rifl. difendersi da un'accusa, scolparsi. bocchelli,
mai. = = denom. da innocente (v.) col pref.
. fr. innocenter (nel 1762) da innocent * innocente '.
innocentissimo). non colpevole, esente da colpa o da responsabilità morale o
colpevole, esente da colpa o da responsabilità morale o giuridica, sia in
. eravamo innocienti, nondimanco vollono sodamento da noi di fiorini] tremila. bisticci
questo, « no! lontano, lontano da me voi: non lordate quella mano
non facevi motto! s. bernardino da siena, 192: cristo tanto innocente
, una condanna). felice da massa marittima, 32: dico de la
son di pianto innocente, che versaro / da smunte vene ed occhi lacrimosi / i
vedove. -sangue innocente: versato da chi è senza colpa. guidiccioni
morsi de la morte avante / che fosser da l'umana colpa essenti. buti,
va a vita eterna. s. caterina da siena, iii-143: tu sarai santo
/ a dito, oimè, per putta da la gente. paruta, 1-2:
., 8-72: quando sarai di là da le larghe onde, / dì a
hanno. d'annunzio, iv-1-609: incominciò da quel giorno la premeditazione del mezzo più
pronto servo a'tuoi detti, salvò da tonde entro agitato legno. g
tornasi di lampedusa, 166: fu da quel momento che si iniziò, per
capita da chiunque regna, per tutte le « istruzioni
l'innocente dolcezza dell'ora. -immune da colpa, da vizio (un luogo)
dell'ora. -immune da colpa, da vizio (un luogo). dell'
ungaretti, i-102: nascendo / tornato da epoche troppo / vissute / godere un
sapeva con occhio fino e combinatore veder da filosofo gli andamenti delle cose e renderle
ridea crisanta a cotai detti, stimandoli da prima giusti effetti di quella innocente semplicità.
9. ant. esente, immune (da un danno); liberato, sciolto
danno); liberato, sciolto (da un obbligo). bibbia volgar.
12. sm. tose. fanciullo nato da un'unione illegittima e, per lo
feci una notte segretamente con certi segnali da poterla, quando fussi bisognato, ogni
tutte le bambine che per qualunche cagione da qualunche persona portati vi sono, solo che
. i bambini di betlemme fatti uccidere da erode al fine di sopprimere con essi
gl'innocenti', i bambini fatti uccidere da quel gran politico che era erode re
innocuo, innocente '(comp. da in-con valore negativo e nocèns -èntis,
qua condotta innocentemente,... fanno da sé parer non vera ed opposta malignamente
, 7-17: poiché dal cibo e da quel vin, che smaglia, / si
ambiscon d'esser vagheggiate corteggiate e servite da numerosa turba di sfaccendati e stolti adoratori
adoratori: onde forse innocentemente son reputate da molti senza onore e da tutti senza cervello
son reputate da molti senza onore e da tutti senza cervello. bocalosi, ii-25
212: l'intumescenza loro è nata da una linfa lenta e mucosa che la
nei primi anni del xvi secolo, da uno scrittore che andava in estasi a vedere
lei diceva. = deriv. da innocente. innocènza (ant.
innocènzia di questi due, che, da grandissima compassion mosso, venne dinanzi a
.]: c'è l'innocenza da tale o tal colpa, e questa può
all'età infantile). francesco da barberino, ii-328: di conscienza ora ti
cercano la verità... sono da essere ammoniti che la cerchino là dov'è
santità maravigliose cose a predicare. benvenuto da imola volgar., ii-163: d'animo
ogni vizio e a niuno molesta, da tutti si fa amare. g. gozzi
ripagata. -come personificazione. francesco da barberino, iii-311: questa è la bella
: come di persona mancante d'immaginativa da non intender neanche la possibilità del dolore
uomo che gode della grazia santificante concessagli da dio all'origine della creazione { innocenza
vestimento della innocenza e della carità. zanobi da strata [s. gregorio magno
a dio intercessori. s. caterina da siena, iv-100: impossibile sarebbe che
e troppo longa sarebbe e tratta troppo da lungi. s. maria maddalena de'
battesimale! campailla, 1-1-arg.: da macchia originale è l'uom chiamato,
innocenza, fu due ore dopo colta da forti ambascie di stomaco accompagnate da sforzi
colta da forti ambascie di stomaco accompagnate da sforzi impotenti di vomiti. manzini, 12-116
. innocenza 'innocenza, integrità '(da innocens -èntis 'innocente'); cfr.
s'ottenne. = comp. da in-con valore negativo e nocevole (v.
a quella voce, e parrebbe preso da 'innocibile ', giacché la desinenza '
significato passivo. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da n [u] ocere (v.
innocivo '. = comp. da in-con valore negativo e nocivo (v.
parente di quello che ne vien cagionato da chi dà goffamente dalle natiche in terra,
josz si comportasse invece in un modo da cui... doveva dichiararsi estraneo ogni
brocche, delle pignatte e de'vasi da notte dell'opinione pubblica, che il suo
sostant. verdinois, 130: sciocchezza da pigliarsi con le molle, ma una
detto che sarei fuggito in questo modo da una innocua e ridicola casa borghese. moretti
'non nocivo '(comp. da in-con valore negativo e nocùus 'nocivo '
grande obelisco. = denom. da nodo (v.) col pref.
rendevano. = deriv. da innodare. innodìa, sf.
. v
'intono un inno ', comp. da op. vo? 'canto di lode
i cori degl'innodi eran composti soltanto da giovani donzelle; in quelle d'apollo
donzelle; in quelle d'apollo, da fanciulle e giovinetti. tommaseo [s.
? 'che canta inni comp. da oixvo? * canto di lode 'e
. òp, voyp
, molestare. mocati o monaco da siena, 443: dicano, ed inoiare
colaretto. = comp. da in-con valore intensivo e noiare (v.
, molestia, fastidio. giacomo da lentini, 14: molt'è gran cosa
, che sta lontano e vedesi alungare / da cosa ch'ama, vedes'inoioso.
cosa ch'ama, vedes'inoioso. giacomino da verona, xxxv1- 639: sovra sì
vizio mortale. = comp. da in-con valore intensivo e noioso (v.
. ùptvoxoyla 'innologia ', comp. da ulivo? 'inno 'e xóyo
e importuno, imbalsamandolo in frasi storiche da custodire negli archivi o da riporre nelle
frasi storiche da custodire negli archivi o da riporre nelle epitomi, così come oggi
innominabili / ch'esce col vino / da quelle gole disgraziate. montale, 9-58
che non si può nominare, è da nominare pei suoi effetti, e per essi
era stato imposto per indicar gli effetti che da lui procedono. segneri, ii-528:
, 40-64: egli medesimo, addimandato da mosè di sua appellazione, non altro
unito alla nostra umana natura, si può da noi cristiani... e vedere
'senza nome ', comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
molti modi. s. carlo da sezze, i-351: la confessione..
e gli mancamenti. = comp. da in-con valore intensivo e nominare (v.
lo inferno, mossa dalla donna innominata e da lucia per muovere virgilio che soccorse dante
avere una faccia brutta e maldisponente, da segnato da dio. -sostant.
una faccia brutta e maldisponente, da segnato da dio. -sostant. pascoli,
sicurezza. 2. non contraddistinto da un nome; ignoto. magalotti,
5. disus. che non è individuato da una definizione specifica; indefinito.
, o pure altra condizion diversa da tutte queste ed innominata,..
zoppo la zoppaggine. = denom. da villa (v.) col pref.
ne la selva dei vizi. marsilio da padova volgar., i-xix-13: primieramente e
adaprire e disciernere. s. bernardino da siena, 757: elli saranno tanti li
di bisogno che sia puro e libero da ogni inviluppaménto. 3. confusione
del johnson. = deriv. da inviluppare. inviluppante (part. pres
tr. avvolgere bene intorno in modo da ricevere o fornire protezione e riparo;
, al dire del medico era un arboscello da serra, la s'inviluppò in tanto
in tanto armellino, in tanta martora, da farle rendere aria di un nettapenne.
veruno podere che sia di potersi partire da li detti alboscelli. siri, i-324:
maggiore di quel che basterebbe per arrivare da una maestra all'altra, affinché essa rete
. -disus. stringere, serrare da vicino con un'azione di aggiramento;
, disunivanli prima, e quindi e da tergo e da'fianchi gl'inviluppavano.
serrano [il sole] sempre più da vicino, s'ammassano, gli tagliano
: a bello studio io m'astengo da quelle tante e sì moltiplicate specolazioni,
armate francesi, quando non son inviluppate da traditori sono sempre invincibili. -assol
cortinaggio di quello, non potette uscire da pié del letto. vasari, ii-58:
mondo sa dare. s. bernardino da siena, i-84: l'usuraio sempre s'
2-181: questo povero gentiluomo s'è inviluppato da sé medesimo con iscrivere una tal lettera
] è un componimento al quale già da molti anni ho creduto prudenza di rinunziare
all'uomo. = denom. da viluppo (v.) col pref.
a irretire. s. bernardino da siena, iii-225: quattro sono i modi
.. inviluppativo. = deriv. da inviluppare. inviluppato (part.
). bene avvolto intorno in modo da ricevere o fornire riparo e protezione; involto
e se laviamo, moviamoci a dismorbarlo da la paglia su la quale involuppato in
la quale posano certi ignudi, inviluppati da festoni. -ant. cosparso,
a dire delle pomici, inviluppate esse pure da questi tufi. -ant. impigliato
-ant. impedito, impacciato. zanobi da sfrata (s. gregorio magno volgar.
ad andare. collenuccio, 118: inviluppato da la panziera non ancor vestita e da
da la panziera non ancor vestita e da la caduta del pavaglione, ferito di
persone che vi sono involupate. sabba da castiglione, 51: gli sciocchi e
son comunemente vani ed inviluppati. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
rimasero tutti attoniti per lo inviluppato enimma da eritrea raccontato. romei, 193:
6. retor. ant. caratterizzato da un doppio rivolgimento di fortuna (con
vendono intatti in un inviluppo di foglie strette da un vimine. -letter.
pienamente delle leggi della natura, da imprigionare per sempre un'anima nel suo
. tutto vi dirò. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
cure di affanni, dianzi così laborioso da sostenere, come si fosse assottigliato,
-raggiro, imbroglio. s. bernardino da siena, 881: vedianne anco quattro
o 'parenchima ', rete formata da fibre o vasi trasparenti per lo più
le traiettorie ottenute con la stessa bocca da fuoco e con la stessa carica.
in ampiezza. = deverb. da inviluppare. invinazióne, sf.
sf. relig. dottrina, sostenuta da lutero e dai suoi seguaci, secondo la
anteporreal dogma cattolico? = denom. da vino (v.) col pref.
. piovene, 7-348: oltre a guarire da un male poco elegante, [gli
] per mostrare che l'era stata da lui vinta, e che ora in
avvegnaché giovani, se non se astrette da invincibile necessità, ricusavano il rimaritarsi.
sono state tentate ancora, e le difficoltà da superarsi sarebbero quasi un invincibile ostacolo all'
, 43: questi, il cor guasti da indomabil callo, / vivon lieti quaggiù
far poi varco / al career chiuso da invincibil vallo. mascheroni, 8-124: vidi
più campi il suo tesoro: / ma da invisibil mano / ad ogni guardo umano
/ ad ogni guardo umano, / qual da invincibil argine sospeso, / più volte
. -forte, pesante, difficile da digerire (un vino). g
: al cader della sera fu vinto da una tristezza, da un languore invincibile
della sera fu vinto da una tristezza, da un languore invincibile. rebora, 226
di aver meco recato un motivo invincibilissimo da indurvi tutti a penitenza ed a pianto,
ignoranza invincibile non sia tanto comune quanto da molti è presupposta. rosmini, xxvi-173
ma tale che non si potè evitare da colui che lo commise, perché non
, lat. tardo invincibìlis, comp. da incori valore negativo e vincibllis 1 vincibile
stoltizie invincibilmente si beffa, vendicava spesso da questa sciocca superbia l'egualità della
e invincidiscano. = denom. da vincido (v.) col pref.
invin- culati. = comp. da in-con valore intensivo e vincolato, var.
vuole tenere occulto. sentenza antichissima ricordata da molti autori, fra i quali teocrito,
, fra i quali teocrito, che tolse da alceo: oivo?, < 5
, xxix, i), e da plinio ('hist. nat. '
dotta, lat. invius, comp. da in-con valore negativo e via * via
3. ant. proposito. francesco da barberino, iii-75: però non t'insegno
partita di rugby. = deverb. da inviare; cfr. fr. envoi.
convennero finalmente che per nove anni futuri da 'l giorno dello accordo fusse pace stabilissima
restrizioni (come perquisizione, sequestro) da parte del potere politico (e specie
parte del potere politico (e specie da parte degli organi di polizia), salvo
ancora vitale e inviolabile, si ferma da sé colla revoca dell'editto di nantes
sanzioni e leggi. casti, 17-34: da ciaschedun quel circondario / riputat'era inviolabil
visdomini, 27: questa necessità pende da quella constante e inviolabil parola di giesù
i-321: quando descartes... trasse da sé ogni scienza, accettò implicitamente le
ii-7-5: egli è accusato di molte cose da gente che vorrebbe essere inviolabile e infallibile
. conoscendo le di lui parole scaturire da fidelissimo e intiero amore, gli prestò
. fiamma, 382: la santissima madre da principio della sua vita consagrò con voto
così sposata può dirsi questa regia casa da dio co'la inviolabilissima fedeltà a lui
. -campo, terreno inviolabile: campo da gioco di una squadra, sul quale
dotta, lat. inviolabìlis, comp. da in-con valore negativo e violabìlis 'violabile
ferrari, i-138: kant sentiva che da sé la libertà non poteva limitarsi e pensò
di limitarla col rispetto che incute: da esso vedeva costituita in noi la dignità
è cosa molto comoda l'avere una scomunica da oppore ad una ragione, e cessare
, lat. inviolabilitas -àtis, comp. da incori valore negativo e da un deriv
comp. da incori valore negativo e da un deriv. da violabìlis 'violabile '
valore negativo e da un deriv. da violabìlis 'violabile '. inviolabilménte,
dove si ordinano le tre solennità principali da celebrarsi per ciascun anno inviolabilissimamente da ogni
principali da celebrarsi per ciascun anno inviolabilissimamente da ogni ebreo. tasso, 11-iii- 1007
al sacchi una scrittura di piano economico, da eseguirsi inviolabilmente. leopardi, iii-683:
. = voce dotta, comp. da in-con valore negativo e dal lat.
mai stato raggiunto, contaminato, turbato da alcuno; che da lungo tempo non
contaminato, turbato da alcuno; che da lungo tempo non è stato percorso,
ciuffi di erbaccia fradicia, deserte, inviolate da treni dal giorno deh'armistizio.
che non ha subito invasioni o occupazioni da parte del nemico. niccolini, ii-6
, illibata (una donna). da porto, 1-289: a noi fu molto
dotta, lat. inviolàtus, comp. da in-con valore negativo e violàtus 1 violato
riguardo al significato della viola per lo guardato da qualità di viola. caro, i-44
di questa. = denom. da viola (v.) col pref.
dell'onore altrui. = comp. da in-con valore intensivo e violatore (v.
inviolento e gode? = comp. da in-con valore negativo e violento (v.
s'inviolettano. = denom. da violetta (v.) col pref.
immemoriale. = denom. da viola (v.) col pref.
s'imperi. = denom. da vipera (v.) col pref.
ch'ebbe a fatica loco / d'impetrar da gherardo alcun partito, / ch'era
: queste [due sorelle] sebben da un ventre ambo scapparo, /
ne corressero. = denom. da vipera (v.) col pref.
guatando attorno, vide la porta occupata da cavalieri armati. b. corsini, 6-72
di vuoti baccelli di fagioli scagliati con forza da una vecchia cuoca inviperita.
. = deriv. per metatesi da inviluppato (v.).
e invirilito. = denom. da virile (v.) col pref.
dal fr. environner * circondare ', da environ '[paese] intorno,
v ir tuosamente. = comp. da in-con valore negativo e virtuosamente (v.
i tordi, e gli altri luoghi da cacciare e da uccellare, arrecano tanto
e gli altri luoghi da cacciare e da uccellare, arrecano tanto sollazzo a gli
/ che, quanto più m'allontano da lei, / più vi tira 'l desio
me, si lasciò invescare e invigliacchire da una donna dell'acamania. -allettare
che i semplicetti cori invesca. buonaccorso da montemagno il giovane, 1-8-n: se per
posto l'auctore e peccati che precedono da incontinenzia, dove la sensualità si lascia
e gir col core accorto / lunge da quanto in desir ciechi invesca. d'azeglio
secchi, / perché fan della sciliva / da 'mmolar bene e'pennecchi: / sempre
ancor potendo, insania / stima il fuggir da così bella pania. bacchetti, 1-iii-22
bacchetti, 1-iii-22: se l'avesse saputo da giovane come la amava coniglio mannaro,
erano colle compagnie a ciò fare, e da parte dicieano a monna tessa: «
compagnie ». = denom. da visco (v.) col pref.
e colla. = deriv. da inviscato. inviscato (part. pass
-anche al fìgur. tommaso da faenza, xxxv-1-455: chi non è tal
: terminammo di mangiare quel poco preparato da angelo,... più che sufficiente
nvescato [nell'amore] / che già da nullo lato / potea mutar lo passo
ii-69: negli amori invescato [dante] da ogni avarizia aborrente, e ancora più
ogni avarizia aborrente, e ancora più da ogni invidia. 5. irretito nell'
partitosi dalle mollizie del suo signore e inviscato da quelle, venne al legato in romagna
e invescato nella dolcezza del dominare, sin da quei tempi disegnava o perpetuarsi in quel
, unico erede del nome, invescato da una donnaccola di teatro. papini, v-184
vivare sicuramente, partasi il più che può da questi beni invescati. b. corsini
ore. = nome d'agente da inviscare. inviscerare, tr.
st'infelici, come fu quel del cacciarlo da cui egli volle. -assimilare.
nell'ultimo indusse cristo a far cose da sbalordire ogni mente; prostrarsi a piè
senz'essi forse non sarei mai guarito da certe affettazioni di stile che s'erano
, s'inviscerano in esso per modo da non poterne essere senza grave iattura smembrate
nella pratica di un'arte, tanto da formarne quasi una seconda natura; immedesimarsi
far getto delle vuote generalità, a metter da parte regole e modelli, a studiare
, lat. tardo inviscerare, denom. da viscèra * visceri 'col pref.
dentro terra ferma, n'è divisa da una picciola vena di mare. zucchetti
amore per sonetti! ce ne sarebbe da ridere sicuramente per chi non avesse la
popolo o di un'età, in modo da esercitarvi un'influenza determinante. 5
nei vari titoli in esse inviscerati e pretesi da vari prìncipi, [la spagna]
prìncipi, [la spagna] tiene da gran tempo tutta l'europa svegliata.
immedesimato, inseparabilmente radicato. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-67: io,
e potentissimo. = deriv. da invischiare. invischiatile (part.
, bassa, non ricevendo luce che da una finestra, chiusa, incartata e
rane è passato con le piante asciutte da enea. monelli, i-261: quando
-assol. landolfi, 8-170: nasce da te una sostanza che invischia, nasce
una sostanza che invischia, nasce intrigo da te. 5. lusingare,
un uomo che si fosse lasciato invischiare da lei. sbarbaro, 5-77: c'è
inveschiamo, che poi o non ci sciogliamo da quegli, o non senza grande
/ cupo invischia. = denom. da vischio (v.) col pref.
/ entrare non gli possa drento. felice da massa marittima, xliii-293: a chi
seguitava i tanti tordi invischiati che cadevano da gli arbori e chi cercava quelli che si
. savi, 2-i-405: nel saltellare da un rametto in un altro per meglio osservarla
nell'errore. s. bernardino da siena, iv-196: tanto dal dimonio v'
dell'interesse. gl'ingegni non inveschiati da questa pania vivono agevolmente secondo il proprio
, 2-2-130: si trova colei invischiata già da qual- ch'anno in una conversazione disonesta
lettere farebbero scapitare d'assai, se da vergognosa protezione invischiati rimanessero. [sostituito
vergognosa protezione invischiati rimanessero. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
la posizione degli insegnanti, io sarei fuori da quel pantano di brighe e beghe indegnissime
e beghe indegnissime, in cui invischiato da più anni... mi sono poi
più anni... mi sono poi da un po'di mesi in qua voltolato
muscoso. = nome d'agente da invischiare. invischiatura (inveschiatura),
senza presa. = deriv. da invischiare. inviscidiménto, sm.
ingrossamento e inviscidiménto nasce... da un calore e non da freddezza.
.. da un calore e non da freddezza. = deriv. da
da freddezza. = deriv. da inviscidire. inviscidire, intr.
il muro. = denom. da viscido (v.) col pref.
ad inviscosire. = denom. da viscoso (v.) col pref.
/ quando amor con gli dei scesi da cielo / dell'invisibilanza aperse il velo.
il velo. = deriv. da invisibile. invisìbile (ant.
spedonate d'arrosti,... mosse da virtù invisibile, non cessan di voltarsi
negli occhi miei? quasimodo, 1-52: da quanto non risponde l'invisibile / se
(279): dette queste parole, da quello invisibile, a modo che un
, ed il creatore fatto creatura? bianco da siena, 51: o dannazion
di quant'onor se'degna, / da poi che lo invisibile / per te morir
quali sono nati e nutricati. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
che possiamo, contemplando le sue creature da lui fatte.
più che mai piagato della invisibile fattagli da amore, alla quale porse amania opportuno
l'altro popolo invisibile che tiranneggiò fin da remoti secoli le pavide moltitudini. d'annunzio
poco a poco fugge ogni vigore / come da un'invisibile ferita). borghese,
bisaccioni, 1-8: la linea comincia da un punto invisibile e indi- visibile.
nella sostanza della cute sotto la cuticola da alcuni particolari invisibili ver- micciuoli quivi insinuatisi
tante altre a noi invisibili perché troppo da noi lontane. g. gozzi, i-3-54
per certo; ma dissimile - / mente da quel che pensate. volendovi / mandar
bisognarebbe una elitropia. caporali, ii-40: da questo sasso indi parea che uscisse /
, segreto, misterioso. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
invisibili a chi non ha occhio esercitato da rimirarli. niccolini, ii-20: sian
cui la faccia più impassibile / è trasversata da una cruda smorfia: / s'è
e l'ordito del tessuto in modo da mascherare lo strappo. 11. econ
13. sm. tessuto finissimo per velette da signora. 14. forcina sottilissima per
, lat. tardo invisibilis, comp. da incori valore negativo e visibllis * visibile
più rivedere il mondo, è una cosa da pazzi pubblici. 2. gran numero
immaterialità, spiritualità. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
medesimo, non è altro se non da quella grandezza della invisibilità sua [di
scriveva come l'angelo gli diceva. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar
nell'orecchie dell'uditore, e come da sordo sarebbe ricevuta. libro della vita
vostro credere, fronteggiati di tal riparo, da potere non solo schermirvi quand'altri venisse
stanze entro cui siamo sono riscaldate invisibilmente da certi tubi che son fissi al pavimento
pavimento, e che mandano calore proveniente da un foyer comune, credo la cucina.
singolare, straordinario. bianco da siena, 50: o invisa bellezza,
liberamente dalla madre sua, non così da donna barbara e strania ».
dotta, lat. invisus, comp. da in-con valore negativo e visus, part
1-ii-325: se salutati / voi siete da qualcun che 4 inviso 'sia, /
inviso a gli dei laocoonte, / da la perfida reggia / avviluppava in tortuose spire
signore invisonate. = denom. da visone (v.) col pref.
rallegrare quel paesello. = denom. da vispo (v.) col pref.
ardenti rai. = deverb. da invitare1. invitàbile, agg.
= voce dotta, lat. invitamentum, da invitare 4 chiamare, invitare, attrarre
curiosità. tecchi, 12-85: era presa da questa impressione capziosa e invitante, come
questa impressione capziosa e invitante, come da un vortice di desiderio. bonsanti,
gaudiare ». = deriv. da invitante. invitare1 (ant.
ad invitarsi. fagiuoli, xi-155: da voi... starò; / m'
... starò; / m'inviterò da me. rosmini, xxvii-150: il
mi permette io mi inviterei a pranzo da lei per domenica a sera. piace?
coloro che a fare lor compagnia erano stati da aldobrandino invitati, gittate l'armi in
a lui avevano adoperato. s. bernardino da siena, 34: maria,
: maria, salendo in cielo, è da tutti li spiriti beati esaltata o vuoi
capo caccia... si ha da ingegniare fare invittare li cacciatori a buona
avviluppato in un cappotto di montone cinto da una correggia. d'este, 262
iv-11-313: di buon'ora è venuto da me l'omodeo, molto eccitato, tempestando
. baldi, 135: se ben da l'uom la donna fugge, / col
mondo, a l'or che brama / da maria pietosa aita, / con più
a difensione del suo paese. niccolò da correggio, 166: oggi te invito
speranza i cor mortali invita, / quando da chiaro sangue origin piglia. tortora,
sovente a chi lo invita alla guerra da parte di nicolò. pea, 11-9:
retto dalla prep. di. compagnetto da prato, 231: manderò per l'amor
., 2-79: essendo iddio dispregiato da quel popolo, nientemeno li richiedea ed invitavali
cantare, / ché sete envitati, da deo vocati, / a gloriare / a
sia a concetti astratti). giacomo da lentini, 39: gioi complita, -norita
mina. mazzeo di ricco o rosso da messina, 433: la vostra belleze mi
la guglia tira per natura. guidotto da bologna, 1-48: se a colui si
sua voglia altronde 'l meno. benvenuto da imola volgar., ii-57: bene
tavole cariche d'ogni sorte di cibo da invitar la sete. c. i.
per tua rabbia / ti si tolga da le labbia. foscolo, xix-285: forse
invitare 'far venire ', comp. da inintensivo e * vitàre, denom.
inintensivo e * vitàre, denom. da * vitus 'di sua volontà '.
si può invitare e svitare. congegno da invitare e svitare. -figur.
una vite. = denom. da vite (v.) col pref.
. novellino, 1-87: messere azzolino da romano fece bandire una volta nel suo
e tenendo la 'nvitata, si partiron da lui. pagliaresi, 189: non
l'accoglimento. = deriv. da invitare1', cfr. fr. invitati!
convitato, ospite. bartolomeo da s. c., 39-1-6: quegli
invitato rifiuta e cercato fugge, è da allogare a'sacrati altari. bibbia volgar
sua grazia e vaghezza invitata a ballare da più gentiluomini, non accettò il loro
col titolo di arcigranellone esaltato fino al cielo da noi, invitato per protettore da noi
cielo da noi, invitato per protettore da noi, tratto per così dire, dal
, incoronato di bietola e di susine da noi. 3. comandato autorevolmente;
un vin bianco assai generoso, invitato da lui bevvi un'altra volta d'un claretto
uno [pesce] antia, invitato da la consuetudine appetisce l'esca. caro,
caro, 12-i- 260: invitato da tanta sua gentilezza,... mi
pezzo di ferro fortemente invitato. guancialino da cucire invitato al tavolino. gargioiti, 184
comandamenta aspettare, ma siamo noi, da qui avanti, più tosto g'invitatori,
tentatore, istigatore. s. caterina da siena, v-55: quale è la via
3. ant. sfidante. benvenuto da imola volgar., i-176: tito mallio
altro messo, il quale fosse mandato da parte de'detti consoli, sieno tenuti
scusò con dire d'essere stato invitato da parte di s. m. chiamati i
chiamati i regi invitatori, perché dicesse da quale, né sapendo apelle tra essi
-icis (cassiodoro), nome d'agente da invitare 'chiamare a convegno '.
alle preci '. = deriv. da invitatorio2. invitatòrio1, agg.
in peggio. guerrazzi, 1-176: da quel giorno in cui vergammo queste
re- nunzare. = deriv. da invitare1. invitatura2, sf.
di un ordigno. = deriv. da invitare2. invitazióne, sm.
r. governo e delle clementissime facilitazioni da s. m. accordate, si sono
anno 1409 i vescovi e il clero da ogni parte della cristianità, scrivendo ai principi
invitatìo -ónis 'invito ', deriv. da invitare, * invitare '; cfr
con forza. = deriv. da invitare1. invitevolménte, avv.
non agevolmente districabile. = deriv. da inviticchiare. inviticchiare, intr.
le siepi, guizza per i fonti, da gli alberi sorga il mele, i
corrano di latte. = deriv. da avviticchiare (v.) con cambio di
cioè piantar viti. = denom. da vite (v.) col pref.
a'primi inviti convenuto volentieri, se da alte cagioni e da importanti rispetti non
convenuto volentieri, se da alte cagioni e da importanti rispetti non fosse stato ritenuto.
stanze i disegni che gli giunsero ieri da roma. papini, 27-1033: la
accettar lo invito / se no, pigliar da cena a ogni partito. ariosto,
a ogni partito. ariosto, in: da preghi vinta e liberali inviti / di
anche a farmi servire e a darmi da mangiare, perch'io non amo di
leopardi, iii-245: se l'invito fattomi da v. e. per cotesto giornale
il preside della facoltà mi assicurano che da ogni parte si chiedono inviti. pirandello
, sollecitazione, incitamento. giacomo da lentini, 644: con vostro onore facciovi
. d'este, 93: roma da lui teneramente amata, a segno di
inviti. brusoni, 2-117: soprafatta da tanti assalti, si rese finalmente agl'
del piano invece che su quella delle macchine da scrivere. montale, 1-139: un
voler accettar l'invito della battaglia che da cinque fregate per via sopravento li veniva
8. gioc. proposta, fatta da uno dei giocatori, di puntare una
il giocatore argomentando dalle carte scartate, da gli inviti fatti, dal modo dell'
invito e dell'accettare e dal volto e da gli atti del nemico eziandio le forze
asso il sei non viene, / da una volta in su addio casino, /
berni, 59-46 (v-84): da l'altra parte ancora i saracini /
nel gioco del calcio, azione compiuta da un giocatore al fine di attirare il portiere
a tagliare in mezzo l'ingresso che da questo conduce alla medesima, l'ha
serve a mostrare a chi entra e da qual parte è l'ingresso agli appartamenti,
i dubbi e le occasioni di dissentire da lui, e se ricusasse di farlo,
in reggio. -farsi l'invito da sé: presentarsi senza essere invitato.
avea quella brigata stabilito / d'andare da un lor prete a desinare, / e
un lor prete a desinare, / e da per sé s'eran fatto lo 'nvito
/ per una porticella di nascosto / da lo sdegno del padre e del marito
star senza invito ', parlando di donna da marito, vale starsi senza essere cercata
invitarelli alla buona. = deverb. da invitare1. invito2, agg.
dotta, lat. invitus, comp. da in-con valore negativo e da un agg
comp. da in-con valore negativo e da un agg. * vitus (dalla radice
sette capi ebbe l'idra, e da quei sette / pullularo altretanti / quando
/ serbando sempre al giudicare invitto / da le tiranne passioni il core. g.
meritò la sua invitta onestate. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
miri ed odi e tocchi, / da te già tanto sospirato invano, / sarà
caparbietà convinta, sono alle volte tali da far desiderare che fosse rimasta ferma e
indietreggiare gli affari, che sì ansiosamente da gli stati ambivasi di ultimare.
stati ambivasi di ultimare. -esente da decadenza, fiorente, florido. bocalosi
loro durata dipendesse già... da mero fortuito accidente e da felici combinazioni
... da mero fortuito accidente e da felici combinazioni. 5.
fisico-matematica. -ant. mosso da ineluttabile necessità. marchetti, 4-39:
tutt'ardo, / vedea fuggir più che da corda strale. aretino, v-1-61:
ineffabile affabilità di colui che, tradito da le invitte cortesie de la reai gentilezza
dotta, lat. invictus, comp. da in-con valore negativo e victus, part
roccia invivivano. = denom. da vivo (v.) col pref.
su 'l serio. = deriv. da inviziare. inviziare, tr. (
2-161: l'uom vecchio gittiam via da noi, il quale secondo i desideri
più s'inviziano. = comp. da in-con valore intensivo e viziare (v.
inviziati della bella società milanese: introdotto da per tutto,... lodato
scimunitaggine. = deriv. da inviziare. invizziménto, sm.
. avvizzimento. = deriv. da invizzire. invizzire, intr. (
con la brinata. = denom. da vizzo (v.) col pref.
. tardo invocabllis, agg. verb. da invocare 1 chiamare '. invocabit
alla chiesa milanese, la quaresima ha da questa domenica cominciamento. =
mecenati disgraziati '. = deriv. da invocare. invocando, agg. ant
conosce altrimenti dio le cose che sono da fare; e non esaudisce altrimenti l'invocanti
lo maggior foco. s. caterina da siena, iv-241: quella dolce madre maria
di morte d'uomini, di fuore da quelli che fece la giustizia. rinieri dei
: la bontà di dio è invocata da gli uomini per causa de le grazie che
cor ', e invoca dio a liberarlo da tante dubbiezze. -evocare le
: filli invocavala in italiano, madrigaleggiando da non invidiare, per una volta almeno,
196: in fin, come dimostrò è da quel dotto / scrittor che sopra in
lagrimeranno che io in tanto fiore, scampato da tante guerre, per frode d'una
conforma a l'essempio quello che procede da la virtù, e da poi che
quello che procede da la virtù, e da poi che l'ha conseguito il custodisce
l'aiuto di isabella. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: tremava, aveva paura di morire da un momento all'altro, e invocava la
pretu. sbarbaro, 4-96: libere da ritegni nel paese dei bagni e protette
un atto di coscienza che, sorgendo da un bisogno morale, prepara e invoca l'
rincasa a notte alta ed è aggredito da un vagabondo, non può invocare il fioretto
[volte] e n'abbiamo esempio da omero e da virgilio, il quale
] e n'abbiamo esempio da omero e da virgilio, il quale, dopo la
dotta, lat. invocare, comp. da in-con valore intensivo e vocàre 4 chiamare
voce dotta, lat. tardo invocativus, da invocàtus part. pass, di invocare
. bentivoglio, 1-68: e tu, da me sovente / tesifone invocata, a
sola linea, che provi, che indichi da parte nostra violazione preconcetta nell'articolo invocato
madre sua vergine maria, questa compagnia da essa, invocatrice nostra, riceva el
tardo invocator -6ris, nome d'agente da invocare 4 invocare, supplicare '; cfr
gran personaggi; perocché, essendo stati da essi, con benefizi e onori, sopra
prerogativa dell'invocazione. = deriv. da invocare; cfr. fr. invocatoire.
piccoli come a'grandi. s. bernardino da siena, 660: quando tu l'
, la qual proposizione fu intesa sanamente da chi prima la disse, e fu
che si recitavano in chiesa. cassiano da macerata, lxii-2-iv-126: non è possibile
dolore, di speranza ', accompagnata da questi affetti. carducci, ii-8-265: non
insieme con la proposizione, o pure scompagnata da essa. de sanctis, i-40:
crist. invocatio -ónis, deriv. da invocare 1 invocare'; cfr. fr
amorosi invochi. = deverb. da invocare. invòglia1, sf.
lo ancide. = deverb. da invogliare1. invòglia2 (envòglia),
madonna di siena, 1-126: due invoglie da camici di panno lino rosso, con
con quelle cordelline, come appunto lo ebbe da voi. lo sbrigai subitamente dall'invoglia
altre invoglie per diffesa e conser- vazion da gli accidenti estrinsechi. soldani, 1-32:
il sistema geocentrico- tolemaico, circolo tracciato da un pianeta intorno a un punto ideale
altro modo intenda. = deverb. da invogliare2 (v. anche invoglio).
invogliamenti del reggitore. = deriv. da invogliare *. invogliaménto2, sm
involto, ravvolgitura. = deriv. da invogliare2. invogliarne (part. pres
, cristallina, chiara e viva, / da invogliar al bagnar spesso diana. b
viii-230: molte ricche popolatissime terre chiuse da due mari e da tutte l'alpi
ricche popolatissime terre chiuse da due mari e da tutte l'alpi, quando siano mal
lunga istoria de le mie pene, da se stessa m'invoglierà tal fiata a
di sé: adunque significa che erano accesi da queste due virtù, cioè da benevolenzia
accesi da queste due virtù, cioè da benevolenzia e da liberalità. cesari, ii-262
due virtù, cioè da benevolenzia e da liberalità. cesari, ii-262: io
cesari, ii-262: io intendo altramenti da tali altri questo * invogliava ';
di un intenso desiderio, sentirsi pervaso da una viva aspirazione, concepire un forte
un'altra. milizia, v-187: fece da fanciullo il muratore e, praticando con
voglia di dio. = denom. da voglia (v.) col pref.
- anche al figur. giacomo da lentini, 8: così m'arde una
e non pò stare incluso. bonvesin da la riva, v-460-17: in ima peza
di involvère 4 involgere '(comp. da in-4 dentro 'e volvère 4 voltare
(superi, invogliassimo). animato da un ardente desiderio, da una viva
. animato da un ardente desiderio, da una viva aspirazione, da una forte
desiderio, da una viva aspirazione, da una forte propensione. chiaro
've gio 'son mortale: / da poi che piace a voi so ne invogliato
mangio. 2. animato da grande volontà, da costante impegno;
2. animato da grande volontà, da costante impegno; diligente, solerte,
croce, ii-5-8: getterò lungi, non da me ma dai lettori, una parte
esso. 4. ant. animato da buone disposizioni; cordiale, premuroso;
, alcuna fiata più si trova invogliato da quelle sue più grandi vergogne.
a. campana, 49: saccheggiatosi da loro l'invoglio di esso conte o
povera vedova,... estratti da un picciol invoglio due minuti, cioè un
dio. passeroni, 5-93: una sera da un invoglio / cavò fuori un bel
il pallone] entro di sé, da cui la forza / per gire in alto
4-ii-360: l'invoglio esteriore della lava da lui contemplata era sì duro che le pietre
un dolorante schiavo è avvilupato / e da millenni aspetta in quell'invoglio / d'
di ricomporre nell'invoglio funebre di un telo da tenda quei miserabili avanzi.
questo carcere volando fuora, possa, da così fallace albergo partendomi, là onde
lei senza inganno e senza orgoglio / da balte loggie empiree a noi traeste, /
di lacci, sì che io comprendo da una parte la tua bellezza, per
invoglio del gran caos delle leggi divise da quei dottori. patrizi, ii-128
dolci, dilettevoli al gusto, coperti da certo sottile invoglio di rossigno colore. cestoni
il grano ha 3 invogli e 3 occhi da germogliare. salvini, 39-iv-144: la
a voi ed a madama giulia, ho da vostro padre due vostre lettere.
vostre lettere. = deverb. da invogliare2 (v. anche invoglia2).
furto. = deriv. da involarel. involaménto2, sm.
; decollo. = deriv. da involare2. involare1 (ant.
con destrezza; trafugare. uguccione da lodi, xxxv-1-610: molt'è greve pec-
tutte maniere di involare è ladronezzo. guidotto da bologna, 1-49: maggiore malefizio è
prediche lo furo ed invole? paolo da certaldo, 344: quando si truova
e rubare. s. bernardino da siena, iii-290: ne va le forche
fatte le scale e tutti gli argomenti da involare la terra. g.
con sé. 5. caterina da siena, i-179: scrivo a te nel
quando non si risolvessero farsi involare o rapire da quelli li quali li desiderassero per moglie
, e ch'egli in breve / da medico verrà per involarmi. monti, 1-246
quello che, sentendosi in tal modo essere da donna involato, non la onori,
dici, ascoso, / e che da noi, così a un tratto, t'
rivolse / il pin per l'etiopia e da nascose / ostriche dure n'involò le
feconda. aleardi, 1-411: ascolto / da le operose uscir dotte officine / d'
. alfieri, xvi-3: le fu da morte crudelmente involato altro figlio, fratello
10. figur. liberare, preservare (da pericoli, sventure, sofferenze, dalla
, di entusiasmo, di amore) da rapirlo quasi fuor di se stesso;
fuor di se stesso; far uscire da sé, rapire la mente, i sensi
attenti a sua parola, / rapti da un soavissimo pensiero, / ch'ogni elevato
i meriti; detrarre. felice da massa marittima, xliii-272: primo si è
lvi-130: ma chi fia mai che da begli occhi invole / la gloria, che
e d'ateneo, e la ragione addotta da loro fosse involata da quello ch'ha
la ragione addotta da loro fosse involata da quello ch'ha scritto platone nel timeo.
con pensier fermo d'involarmi tosto / da tutta italia. baruffaldi, i-80: involiamoci
stati arrestati, il principe si è involato da roma. sestini, vii-151: il
vii-151: il montagnolo agricoltor s'invola / da poi che ha tronca la matura spica
, quando si involava solitario. -uscire da sé, estraniarsi. petrarca, 169-3
vago penser, che me desvia / da tutti gli altri, e fammi al mondo
il tuo cor s'invole, / che da musa divota in rime accolti / de
, 182: sempre più t'involi / da te, fuggendo immobilmente; ed ora
, e, sol con sola, / da gli occhi de la turba il re
. frugoni, i-11-302: invòlati / da l'oppressa mia mente, / o
20. scampare, uscire illeso (da un pericolo, da un danno)
uscire illeso (da un pericolo, da un danno); esimersi (da un
da un danno); esimersi (da un impegno); sfuggire (a
sì infesto, / che più che da la peste me gli involo. caro,
sol morte; e sol per lei da lei m'involo. bonarelli, xxx5-
, 181: la nave si sarebbe da se medesima involata al pericolo. goldoni,
dotta, lat. involare, comp. da volare col sufi, illativo e intensivo
, e con chiaro riferimento agli uccelli da preda. involare2, intr.
uccello, vale 'incolonnarsi ', preso da sospetto, mentre è già in volo.
i dì. = denom. da volo (v.) col pref.
morta,... involata alla terra da una malattia improvvisa. lisi, 257
6. scampato a un pericolo; preservato da un danno. garopoli, 2-55
lat. involator -óris, nome d'agente da involare 'rubare '. involgare
rendere celebre, divulgare. zenone da pistoia, 1-47: morte ha giurato che
ingentilito. = denom. da volgare (v.) col pref.
-e involgarite -come sono, hanno cessato da un pezzo di essere indiscutibili. piovene
frammenti... si trovano provenire da una pietra cornea, quando la lava
cornea, quando la lava involgente deriva da un petroselce. invòlgere (ant
lenzuola e sotterrare. s. caterina da siena, ii-13: maria dolce appena ebbe
tosto giammai l'ardente febbre / si dilegua da te, se d'oro e d'
.. e porvi anche sopra pelose vesti da involgersi. cuoco, 1-115: all'
di qua e di là, è ritenuto da certe fibbie d'argento fatte assai maestrevolmente
nemici bagnare non si volea. benvenuto da imola volgar., ii-355: acceso del
sopra gl'altari alli dei. erasmo da valvasone, 2-240: là gittò in terra
involge pensando e detraendo. s. caterina da siena, 1-6: non degni d'
loto della immondizia. s. bernardino da siena, 400: non credare che sia
, 400: non credare che sia cosa da asini il santo matrimonio, e quando
il santo matrimonio, e quando fu ordinato da dio, non li ordinò perché voi
; infilare, chiudere dentro. francesco da barberino, iii-314: sovra di lei [
/ sciocche carte d'inutili cianciumi / da involger i salumi. f.
10 rimise nel tascapane. -carta da involgere: carta da imballaggio.
tascapane. -carta da involgere: carta da imballaggio. e. cecchi,
versato in un foglio giallo di carta da involgere. 3. pervadere, permeare
3. pervadere, permeare; circondare da ogni parte; ricoprire tutto intorno,
figur. maestro alberto, 20: da molto furore / d'impetuosi venti son
involgere la persona di lei, sentiva da lei partire una strana seduzione, un incanto
contenere in sé, includere. felice da massa marittima, xliii-212: quest'è colei
, che ogni ben involle / e da sé schiude ogni rea cosa e mala.
: le rime, nel cui suon da me s'involse / l'alto rimbombo del
accortamente s'avea innanzi apparecchiata materia, da involgere qui largamente. 5.
5. nascondere, occultare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
: quello sogno... non è da involgere in silenzio. s. errico
e fame sarà involta / la terra nostra da mercè non scorta. boccaccio, vi-114
lo lascia venire alla riva. felice da massa marittima, 41: deh! attendi
di fuoco involgendolo, abbarbagliato il rovesciò da cavallo. manzoni, fermo e lucia
'nvolle a ciò malvagia usanza. bartolomeo da s. c., 13-3-6: la
e agguaglia i sottani a'sovrani. francesco da barberino, iii-295: ira cessi da
da barberino, iii-295: ira cessi da te, ch'ella ti tolle / la
i documenti che ci avanzano di quei processi da permettere di seguire passo per passo le
a rinsertarsi, a riaffiggersi alla radice, da cui s'era strappato. bocchelli,
le operazioni intellettuali... e da ogni cosa che irretisse ovvero involgesse,
cosa che irretisse ovvero involgesse, e da ogni cosa assoluta mondanamente, al raggio soprasostanziale
-ingannare, abbindolare. girolamo da siena, 1-73: con nuovi modi e
medesimo fa fare; questo è proprio da uomini non dotti. -concentrare.
tutto l'interesse degli uditori, sì da involgere intorno al punto capitale e patetico delle
della guerra d'ilio e del ritorno da ilio? -ant. trasmettere,
profondano nella fossa del ninfemo. francesco da barberino, ii-245: tu che ti
bocchelli, 12-59: fu anche preso da un'incongrua stizza, che s'espresse
. dal lat. involvère (comp. da in-con valore intensivo e volvère * volgere
imo involgime sotto? = deriv. da involgere con il sufi, collettivo -ime.
della locuzione quel ch'e'non pareva da dubitarsi, ch'e'non sapessero con aperta
la sua istoria. = deriv. da involgere. invòlgio, sm
ch'ei gli mettesse in testa uno involgio da turco. = incrocio di involto (
intorno la barba. = deriv. da involgere. invollo, sm.
gl'involii. = deriv. da involarel. invólo1, sm.
cominciare dal domandarvi perdono dell'essermi dilungato da voi, dal babbo e da violantina
essermi dilungato da voi, dal babbo e da violantina così celatamente e quasi d'involo
di nascosto. = deverb. da involare1. invólo2, sm.
. decollo. = deverb. da involare2. involontà, sf.
l. pascoli, ii-446: da quel ragionamento imparava ad avvezzarsi a soffrire
, nulla rispondono. = comp. da in-con valore negativo e volontà (v.
nel cervello o nelle parti nate da quello o a lui alligate. muratori,
8-i-127: a tutto potere s'ha ognuno da guardar bene d'apprendere o d'insegnare
un piacere... vien cagionato da chi dà goffamente dalle natiche in terra,
, cascando involontariamente senza farsi male. da ponte, 89: madama, a
ormai quasi involontariamente, a chiunque venisse da lui. giusti, 4-ii-361: come se
del sembiante,... benché da voi come frale e caduco bene disprezzata,
dell'automatico. = deriv. da involontario. involontàrio, agg.
-figur. dottori, 147: talor da rapido reflusso / rapite son le involontarie
. 3. che non dipende da spontanea e libera deliberazione (un atto
volontà (e sono i muscoli costituiti da fibrocellule lisce e alcuni dei muscoli a
appena rimosse. = denom. da volpe (v.) col pref.
della volpe. = denom. da volpe (v.) col pref.
nel sepolcro / con signilda sua cara da lato. moravia, i-139: si distese
disadatta o di peso considerabile. cassiano da macerata, lxii-2-iv-116: ci esibì la carne
si attuffa! 5. carlo da sezze, iii-223: vennero in tanta stima
dàgli morte. = denom. da involto1 involtare2, tr. (
n'caglia. = comp. da in-con valore intensivo e voltare (v.
dare un'involtata alla meglio, tanto da poter prendere e involtare la roba.
resi felice dandogliene [tabacco] tanto da farsi quattro o cinque involtate per i suoi
o quattro infermi, ne distinse uno da una parte sur una materassa, involtato
a montecastello, borgo murato non lontano da volterra, una massa involtata in parecchi
involtate di pietre. milizia, v-450: da un lato è la sagrestia, dall'
; ed è involtato / come se da un tal qual suo pericarpo / ai nativi
vermigli e bianchi. = deriv. da involtare *. involterato, agg
4. gastron. vivanda costituita da ingredienti opportunamente preparati, poi avvolti in
. envòlto). avvolto in modo da essere coperto o protetto (entro
in uno drappo sanguigno leggeramente. busone da gubbio, 1-35: posto il fanciullo
petto ch'era per altro voluttuosamente difeso da una candida pelle in cui ella sfavasi
cui ella sfavasi involta. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
dev'esser nuda, c'è poco da dire; tutta nuda e bellissima,
il tartaro. -protetto o avvolto da una membrana o da un tessuto organico
-protetto o avvolto da una membrana o da un tessuto organico. l. ghiberti
dicono costoro che il cervello è involto da due pelli. mattioli [dioscoride],
, incartato, infagottato. niccolao da costantinopoli, 1-182: toglia una schegia
mai macchiate / furon le fedi lor da nessun'ora. stigliani, 2-60: non
una materia liquida o viscosa in modo da esserne imbrattato; sporco; infarinato, impastato
le gambe tarde e gittando il capo da ogni parte e vomendo la bocca il sangue
amaro, / e le sue navi da nemici involte, / e non poter trovar
deh, non torcer il volto / da quest'anima afflitta e peccatrice / che
tal volta egro e ferito, / da ferro micidial piagato e colto / e da
da ferro micidial piagato e colto / e da cavo metal tocco e tradito, /
lenzuola, ma era involto e posto da parte in un luogo da per sé
e posto da parte in un luogo da per sé. apocalisse volgar., 1-95
., 523: li nocchieri, commossi da tempesta e involti in tenebre, non
f. casini, iii-649: niuno ha da spandere un solo raggio di luce:
solo raggio di luce: tutto ha da restare involto e perduto tra cieche tenebre
13. tormentato, afflitto (da un male fisico). b.
castalie suore. 16. dominato da un ardente sentimento, da una viva
16. dominato da un ardente sentimento, da una viva passione, da particolari propensioni
sentimento, da una viva passione, da particolari propensioni e stati d'animo;
rider che farebbe 'l core. francesco da barberino, 31: la loro mente
et empentìo. alamanni, 6-2-95: sia da pigrizia e codar- digia involto, /
beneficio del vescovado. s. bernardino da siena, 72: chi è involto
di notevole gravità e importanza; assillato da dubbi, incertezze, perplessità. cino
? '. 19. tormentato da sofferenze, affanni, apprensioni, difficoltà
. s. bargagli, 75: da lui si desiderava di trarla fuor delle noie
ii-i 1-287: gioberti... è da tenersi in pregio sol che si guardi
sopra la somma prudenza e santità di quelli da chi ha da dipendere l'ultima risoluzione
e santità di quelli da chi ha da dipendere l'ultima risoluzione, sicché quella
avversari] ancora non possa essere affascinata da questa fraude che va involta sotto il manto
). algarotti, 1-i-6: era da qualche tempo insorta una grave contesa tra
, confuso. sacchetti, 223: da besso e narbazzon morto trovossi / con
sul labbro / la verità, non da malizia involta! galeoni napione, 160:
serafino aquilano, 87: lassando te, da me fu el spirto fora / e
gran savonerola / el qual, afflato da virtù divina, / vi tenne involti con
oscuro; ignaro, ignorante. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
volgar., 71: la mente, da poi ch'ha abbandonato tutte le cose
tanto, per un involto d'immondizia da far volare sulla strada. cassola, 2-224
aveva dentro, disse, lo spazzolino da denti e un po'di biancheria.
: il feritore... strappò da sé rinvolto di carta... e
pistilliferi con squamine, le quali fanno da involto florale, disposti come la spiga lungo
della corteccia serica del bozzolo del baco da seta. zanon, 2-xviii-323: fra
involto ed il fondo, che rottami da caldaia genericamente si appellano, possono calcolarsi
di cadavere andante, che, nel gestir da slombato, più che di poco risorto
davanti a le femine in entusiasmo, da poterle contenere e ciurmare. 11
aveva involtolato la testa nel lenzuolo e da quest'involto uscivano singhiozzi e frasi sconnesse.
. bracciolini, 1-13-5: chiuso amor da trasparenti bende, / non appar l'
dalle casse, scatole e sacchi e da ogni sorta d'involture. stratto delle porte
piglierai una corda rinforzata grossetta, e da capo a piè lega tutta la figura con
, che con mesta vaghezza si distendevano da ogni lato. l. rucellai, 1-25
.. erano in quel tempo occultati da mille simulate e cieche involture. l.
per mugnaio. = deriv. da involto1. involùbile, agg.
chi vuole. = comp. da in-con valore intensivo e volubile (v.
involucrar 'inserire ', denom. da involucro. involucrato (part. pass
. avvolto, protetto, coperto, difeso da un involucro (un organo vegetale)
bellissimo poema della passione mandatomi in regalo da mario menghini, e, tolto dall'
un impressionante congegno di carne umana formato da due involucri torcentisi alternativamente quello di sopra
della corteccia serica del bozzolo del baco da seta, che produce la seta migliore
involucrum * involucro, rivestimento ', da involùtus, part. pass, di involvère
. sannazaro, iv-85: se uscire da amore totalmente vorrai, con acqua lustrale
issopo e con la casta ruta. da poi ti spargerò sovra al capo de la
: stato di depressione ansiosa, accompagnata da qualche periodo distensivo della memoria, che
foglie involute. = deriv. da involutot. involuto1 (part. pass
iii-2-252: dea, che vuoi tu dunque da fedra? dura / belva, con
. 7. figur. dominato da intensi sentimenti, da forti passioni,
. figur. dominato da intensi sentimenti, da forti passioni, da vizi profondamente radicati
intensi sentimenti, da forti passioni, da vizi profondamente radicati; coinvolto in situazioni
pieno, in esso involuto stando. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
modo meticoloso il cibo che aveva davanti, da sembrare involuta in un pensiero astruso.
, una questione). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, ii- 308: quell'espressione da sfinge sembrava quella di chi propone,
« mistero ». 9. caratterizzato da complicazioni formali o sostanziali che ne riducono
lo detestano, il poeta, quanto da quella di chi è disposto ad ammirarlo
ii-17-118: il brilli è qui reduce da tossignano, sempre più sparuto di corpo e
doppio modo. = deriv. da involuto *. involutrare, v
basta una spinta: il movimento prosegue da sé. soffici, v-5-557: già si
decompongono) idee che non esistono certo da prima dei loro segni semantici, da
da prima dei loro segni semantici, da prima dei loro nomi, ma che si
vecchiaia: involuzione senile) o accelerata da cause straordinarie (per es.,
cause straordinarie (per es., da malattie infettive), che produce nell'
. cicognani, 13-38: clara dice che da giovane era intelligentissimo: ma che poi
potran. -rifl. piero da siena, 4-54: tanto mi par che
un sacco uscito, se ne precipiti da alto. tasso, 9-57: ei [
. se per avventura si credessero alcuni da queste mie osservazioni offesi, se non
e la via tutta involve. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
regni / in nuove guerre: svellerò da timo / la scelerata stirpe. s.
l'alma sua secreta, / che da l'anima altrui fassi animata. garibaldi,
; ottenebrare la mente. buonaccorso da montemagno il giovane, i-8-n: se per
rivolta. scalvini, 1-50: è da rimproverare agli ingegni potenti di non aver
, portare con sé. felice da massa marittima, 52: la prima sala
cielo, che ogni bene involve / e da sé schiude ogni cosa mala. f
ogni urto letale / del tempo ha da temer; / che, se invadono,
che ancor notte involve e cela, / da lontan m'apre e disvela!
di un discorso). bartolomeo da s. c., 11-7-9: niuna
si maraviglia. = deriv. da involvere. invotare, rifl.
a venere. = comp. da in-con valore intensivo e votare (v.
3. disus. immune (da malattia). algarotti, 1-vi-79:
insensibili e moralmente invulnerabili, saremmo sciolti da ogni dovere, e non avremmo alcun
gode di una condizione di privilegio tale da essere protetto da ogni pericolo.
condizione di privilegio tale da essere protetto da ogni pericolo. massaia, iv-77:
e divengono timidi come agnelli quando han da fare con uno che reputano più potente di
dotta, lat. invulnerabllis, comp. da in-con valore negativo e vulnerabilis 'vulnerabile
dotta, lat. invulneràtus, comp. da in-con valore negativo e vulneràtus, part
oltreché luetico in proprio, le mandibole da sterratore analfabeta del rachitoide acromegalia) riempivano
d'altare. = denom. da vulva (v.) col pref.
ferrigno. = deriv. da inzaccherare. inzaccherare, tr.
si rotolò nella poltiglia, s'inzaccherò da capo a piedi. palazzeschi, 1-25:
sentita. papini, vi-141: c'è da far maraviglia se le nostre pagine non
inzaccherata la italia non può, neanche da gioco, venir comparato alla trionfezza e alla
della sala. = denom. da zacchera (v.) col pref.
cicognani, v-1-254: tornò a casa seguito da un cane inzaccherato e con un ciondolo
. 2. figur. viziato da difetti. tommaseo, 1-145: rileggo
che vogliono fare le viste di ritornare da caccie lontane, per mercarsi fama di valorosi
ricchi. = nome d'agente da inzaccherare. inzafardare (inzavardare)
: un gran diavolo... inzafardato da capo a piedi d'untume nero e
ma la schietta favella toscana non inzafardata da questo sudiciume di voci nasali e gutturali
ammirino dante. = nome d'agente da inzafardare. inzafardatura, sf.
. imbozzimatura. = deriv. da inzafardare. inzaffare, tr.
di calcina. = comp. da in-con valore intensivo e zaffare (v.
giallo-cromo dell'imbianchino. = deriv. da inzaffare. inzafferanare (ant. inzaffranare
essere tenuto. = denom. da zafferano (v.) col pref.
tu dici che parti pei nuziali doni da presentarmi, per le gemme da inzaffìrare la
doni da presentarmi, per le gemme da inzaffìrare la mia diadema di sposa.
di sposa. = denom. da zaffiro (v.) col pref.
, infinocchiare. 5. bernardino da siena, 557: doh, non ti
e chi ha buona boce '. da questo verbo è nato lo * 'nzam-
v'inzufola ». = denom. da zampogna (v.) col pref.
] di un ferro inzancato pur tagliente da radere ogni immondezza. = deriv
, intergiezioni. = denom. da zanzevero, forma antica di zenzero (v
io m'inzavorro. = denom. da zavorra (v.) col pref.
e di sistemi, era stato inghiottito da uno scuro andito della sorbona. inzeccare
. = voce dell'italia centrale, da azzeccare (v.) con cambio
suo cardine. = deriv. da inzeppare1. inzeppaménto2, sm.
di capitelli. = deriv. da inzeppare *. inzeppare1, tr
du cange. tommaseo, ii-301: da questo turpe vizio dell'inzeppare negli scritti
di pan patito. = denom. da zeppa (v.) col pref.
anche assol. s. bernardino da siena, ii-45: tre cose fanno crescere
e v'infinocchi. = denom. da zeppo (v.) col pref.
, volutamente inzeppato di verbi anglosassoni e da strizzate d'occhio. gramsci, 6-238
dietro a'paletti. = deriv. da inzeppare *. inzibettato, agg.
di questo nome. = denom. da zibetto (v.) col pref.
). ant. scrivere. niccolò da correggio, 1-349: qui giace el corpo
la causa inzifero. = comp. da in-con valore intensivo e ziferare, var.
del suo consiglio. = deriv. da inzigare. inzigaménto, sm. ant
vuol leggere. = deriv. da inzigare. inzigare, tr. (
inzigare, e però garro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
aizzato. gherardi, iii-63: inzigato da molti cortigiani gentiluomini, diliberò di dilli
ella bramosa. / quello inzigato dentro da focosa / rabbia in amore furioso vanne,
bocca, al naso ed al culo -inzigatagli da suo nipote alberto quinterio. inzimarrato
e posati. = denom. da zimarra (v.) col pref.
zimino. = comp. da in-con valore modale e zimino (v.
bome. = deriv. probab. da inghinatura 'legatura '; cfr. venez
instan- temente: è forse voce corrotta da * sibillare ', latino 'sibilare'
che talvolta sbufonchi e brontoli, inzipillata da una sua balia pettegola. inzitellire
inasprirsi. = denom. da zitella o zitello (v.) col
: inzitellonisce. = denom. da zitellona o zitellone (v.) col
l'armata. = denom. da zocco 4 ceppo 'col pref. in-con
ecco il gruppetto bruno delle setaiole che tornano da lavorare. ecco le leste, vereconde
inzoccolate lucie. = denom. da zoccolo (v.) col pref.
inzodiacato di decorazioni. = denom. da zodiaco (v.) col pref.
ochi apro. = denom. da zoglia, var. dial ant. di
buon esito. = deriv. da inzolfare. inzolfanare (insolfanare)
imbecherare di nascosto. = denom. da zolfo (v.) col pref.
capo dall'inganno. = deriv. da inzolfanare. inzolfare (insolfare)
zolfo (lana, seta, paglia da cappelli, ecc.). arte
, 1-3-n: s'inzolfa [la paglia da cappelli] in cassoni di legno,
bianca la pelle. 5. bernardino da siena, 853: a chi puzza la
grandezza della repubblica. = denom. da zolfo (v.) col pref.
, 244: fece caricare cento bestie da soma, infra polvere, corda, scale
zolfo. fiorio, 1g0: non da filosofo ma da insolfato alchimista [avicenna
fiorio, 1g0: non da filosofo ma da insolfato alchimista [avicenna] soggiunse per
64: asciutto detto inzolfato, guardalo da seta vermiglia. ibidem, 65: e
non isfìati. = deriv. da inzolfare. inzolfatura (insolfatura)
), sf. trattamento delle piante da frutto e delle viti con zolfo in
del solfo. = deriv. da inzolfare. inzolfazióne, sf.
. inzolfatura. = deriv. da inzolfare. inzòlia (region.
imperiale, che è una vera uva da tavola, quasi identica all'uva regina
insòlia », quell'uva tanto brutta da vedere quanto buona da mangiare.
uva tanto brutta da vedere quanto buona da mangiare. = voce di etimo
= voce di etimo incerto: forse da una voce normanna dall'ant. fr
impiotamento. = deriv. da * inzollare, denom. da zolla (
deriv. da * inzollare, denom. da zolla (v.) col pref.
spezzato e claudicante. = denom. da zoppo (v.) col pref.
i cavalli. = denom. da zoppo (v.) col pref.
'dare in moglie '(denom. da uxor -óris * moglie 'col
l'esperienza. = denom. da zotico (v.) col pref.
in abbondanza. = denom. da zozza (v.) col pref.
operazione in lui, non vaglia, da che l'aviamo fatto empire assai bene
spasso quando me inzucco in qualche pedantuccio da rampogna. 6. figur.
è possibile svolgerlo. = denom. da zucca (v.) col pref.
prima ottenuta. = deriv. da inzuccherare. inzuccherante (part.
e poi fino all'ora del pranzo da inzuccherare con lo spettacolo teatrale.
una moglie di xvii anni, sostenuta da una sua la più forbita vi tetta
gozzano, 1205: chissà che diavolo pretendete da me, voi tutti che m'avete
! ». = denom. da zucchero (v.) col pref.
il mio pranzo aveva messo il suo vestito da festa, vi ho notato una pietanza
d'un verde umido e novo, infradiciate da la guazza: e qua e là
guazza: e qua e là come inzuccherate da la brina. 3. figur
, iii-26-56: certo non è cibo da gustare a palati male avvezzi da una cotal
cibo da gustare a palati male avvezzi da una cotal critica ed erudizione di seconda
il savio, che queste povere sedotte da quattro promesse inzuccherate, 4 perdi- tionem
sembianza di pedagogo che vestir voglia o da prelato o da senatore, ed in tale
che vestir voglia o da prelato o da senatore, ed in tale abito insegni
un fanciullo inzuccherato, / nobil, da ben, del re troian figliuolo.
con un visino di melarosa, ma da schiaffi. 7. aggraziato,
elegante anna; ma come teodoro, da operaia, fra quella gente complimentosa e
lor scole / non li va alcun che da lor sian lodati. lalli, 6-213
si potesse. = deriv. da inzuccherare. inzufolare, tr. (
istigare, sobillare. = comp. da in-con valore intensivo e zufolare (v.
gettaste. = agg. verb. da inzuppare. inzuppaménto, sm.
profondità di un liquido o dell'umidità da parte di materie porose; imbevimento,
papa, 5-55: umidità si chiama da noi quello inzuppamento e quella modificazione che
2. medie. disus. assorbimento da parte di un organo di liquido o
massiilari e tonsille. = deriv. da inzuppare. inzuppare, tr. immergere
di tavola, e un crostino di pane da inzuppare. -figur. f
.. dipoi produce non per riflessione ma da se uno altro lume, il quale
a inzuppar l'aria / un odor da que'fornelli. govoni, 6-191: tutte
. lasciarsi pervadere o influenzare profondamente (da sentimenti, idee, impressioni, dottrine
, 27-14 (ii-301): ma quel da mont'alban ch'era ima spugna,
merid.). = denom. da zuppa (v.) col pref.
/ dal pennello inzuppato di vernice / da carpentiere a fuoco. 2.
tutto inzuppato dall'acque, già bagnato da molte lagrime. redi, 16-ix-108: credo
corpo press'a poco come un costume da bagno inzuppato. bocchelli, 2-i-643: le
sangue cattolico. cesari, 1-2-289: da tutte parti della terra convengono genti d'
. permeato, saturato, inondato (da odori, colori, ecc.).
reso profondamente partecipe o influenzato, pervaso da idee, dottrine, impressioni, sentimenti
nelle azioni, ritrovandosi il cuore oppresso da affanni, proruppe chiamandola un sogno.
latino che il toscano era una favella da servirsene e pregiarla. idem, iii-
preparativi di dettami così magnanimi per tenere da sé lontana la collera, se ne
il più nero tradimento che concepire si possa da un cuore inzuppato di fiele vipereo,
un cuore inzuppato di fiele vipereo, da un'anima avvelenata da tutti i vizi
fiele vipereo, da un'anima avvelenata da tutti i vizi. cicognani, iii-2-160:
fondata la moderazione del papa nella speranza da lui inzuppata che se gli accordarebbe se
sere inzuppato di vino. -accompagnato da gran quantità di vini (una cena
inzuppo del pane. = deverb. da inzuppare-, cfr. pis. e versiliese
davanzati, xiv-43: com'i'amo sia da voi amato. dante, inf.
, che legato m'hanno. m. da carrara, 1-40: a'sienti e
caso è sinonimo. -rafforzato da stesso o medesimo. dante, inf
e di villania. -seguito da un'apposizione o posto all'inizio di
mia mano propria. s. caterina da siena, iii-302: io catarina, serva
io. carducci, 1079: diman da sera i nostri morti avranno / una dolce
son io che il cielo abbraccia, o da l'interno / mi riassorbe l'universo
ch'eo scia in paradiso. giacomo da lentini, 4: zo ch'eo dico
cielo / traggo principio, e son da giove anch'io. g. m.
8-2-256: non se ne truova nessun altro da io infuori. panciatichi, 56:
il verbo dopo di sé o seguito da un infinito. laude, v-517-34:
definito anche non-io). bartolomeo da s. c., 18-1-7: l'
come egli diceva, perspicuità d'idea da cui credeva dovesse risultare il suo « io
il suo « io » artistico depurato da tutto ciò ch'era idea o forma altrui
'. -io come io: da parte mia, per quanto mi riguarda
tommaseo [s. v.]: da quel giorno non sono stato più 10
io! / se materia non ha da aprir la bocca, / però mutola
diffusi nelle acque dolci americane e caratterizzati da una conchiglia
dal nome mitologico io, la ninfa amata da giove. ioachimita, v. gioachimita
della laringe. = comp. da io [ide] (v.)
[ide] (v.) e da un deriv. di aritenoide (v.
dotta, gr. tópocxxoc, comp. da icó * viva, evviva ',
. ut; -òòq porco 'e da xoxixó? bilioso ', agg. da
da xoxixó? bilioso ', agg. da xoxfj 44 4 bile
; aggiungere iodio. = denom. da iodio. iodargirite, sf.
= voce dotta, comp. da iod [io] e argir ite (
chimico). -olio iodato: costituito da un prodotto di addizione dell'iodio con
il barbuto. = deriv. da iodio; cfr. fr. iodé (
per ossidazione del corrispondente ioduro, costituito da una sostanza cristallina, di solito incolore
= voce dotta, comp. da iod [io] e dal sufi.
= voce dotta, comp. da iodato1 e dal gr. [lérpov
una sostanza. = deriv. da iodare. iodemìa, sf.
= voce dotta, comp. da iod [io] e dal gr.
. = voce dotta, comp. da iod [io] e dal sufi.
= voce dotta, comp. da iod [io] e idrato (v
. = voce dotta, comp. da iod [io] e idrico (v
. = voce dotta, comp. da iod \ io], idr [ico
= voce dotta, comp. da iod [io] e da un deriv
comp. da iod [io] e da un deriv. del lat. ferre
= voce dotta, comp. da iodil [e] e dal sufi.
= voce dotta, comp. da iod [io] e dal sufi.
= voce dotta, comp. da iodil [e] (v.)
= voce dotta, comp. da iod [io], [salic]
. iodonio. = deriv. da iodio. iòdio (ant.
, numero di grammi di iodio fissati da 100 g del prodotto petrolifero esaminato,
maggior parte delle sue combinazioni, scoverta da courtois nel 1811 nelle acque madri delle ceneri
. questa materia è stata così chiamata da gay-lussac perché riscaldandola tramanda da sé un
così chiamata da gay-lussac perché riscaldandola tramanda da sé un vapore di color violaceo. è
trasse il suo tabacco misto d'oppio da una sua scatola di bossolo e lo rotolò
dotta, gr. 4 violetto ', da lov 4 viola 'e 4 simile
. medie. intossicazione acuta o cronica da iodio, che può verificarsi durante le
iv-345: 4 iodismo ': intossicazione cronica da preparati iodici, i cui fenomeni più
= voce dotta, comp. da iod \ io'\ e dal sufi,
. = vice dotta, comp. da iod [io] e dal suff.
, agg. ling. preceduto o seguito da uno iod (un'articolazione).
articolazione). = deriv. da iod. iodizzazióne, sf.
uno iod. = deriv. da iod. iodoacètico, agg.
= voce dotta, comp. da iod [i] o e acetico (
. = voce dotta, comp. da iod [i] o e acetone (
= voce dotta, comp. da iod [i] o e anilina (
= voce dotta, comp. da iod [i] o e benzene (
iodobenzene. = voce dotta, da iod [i] o e benzolo (
= voce dotta, comp. da iod [i \ o e composto2 (
= voce dotta, comp. da iod \ i] o e derivato (
« = voce dotta, comp. da iod [i] o e eosina (
= voce dotta, comp. da iod [i] o e dal gr
contiene iodoformio. = deriv. da iodoformio. iodoformina, sf.
« = voce dotta, comp. da iodoformio] e dal sufi. chim.
= voce dotta, comp. da iod [i] o e [cloro
= voce dotta, comp. da iod [i] o e fosfuro (
= voce dotta, comp. da iod [i] o e iodurato (
= voce dotta, comp. da iod [i] o e dal sufi
cloro attivo degli ipocloriti e dei prodotti da sbianca, del titolo dell'acqua ossigenata e
= voce dotta, comp. da iod [i] o e dal gr
= voce dotta, comp. da iod \ i] o e dal suff
= voce dotta, comp. da iod [io] e da un deriv
comp. da iod [io] e da un deriv. del gr. dstp
= * voce dotta, comp. da iod [io] e organico (v
= voce dotta, comp. da iod [ió] e dal suff.
che indica ossiacidi inorganici o sali derivati da elementi a basso grado di ossidazione.
ad una più alta temperatura, formato da una combinazione degli acidi iodico e solforico
terme oscure, anzi oscurissime, seppellite da secoli di malatia, ma latamente salutifere,
= voce dotta, comp. da iod [io \ e solforico (v
= voce dotta, comp. da iod [i] o e tannico (
= voce dotta, comp. da iod \ i] o e terapia (
= voce dotta, comp. da iod [i] o, tir [
dato effetto. = denom. da ioduro. iodurato (part.
con iodio. -in partic.: coperto da uno strato di ioduro (una lastra
per sostituzione. = deriv. da iodurare-, voce registr. dal tommaseo.
1 composti in cui l'iodio fa da elemento negativo. = voce dotta
= voce dotta, comp. da iod [io] e dal sufi.
= voce dotta, comp. da ió [idé] (v.)
(e tale alimento, adottato sin da tempi antichissimi dai turchi, dai bulgari,
, mod. joyeux (deriv. da jeu 'gioco '), con influsso
forma di ferro di cavallo, costituito da un corpo centrale e da quattro prolungamenti
, costituito da un corpo centrale e da quattro prolungamenti, due per lato,
e in europa intorno al 1930, costituito da due dischi di legno o plastica di
, uniti fra di loro al centro da un perno intorno a cui è avvolto
basso, il cordino si arrotoli nuovamente da solo intorno al perno.
nave o ai servizi degli ufficiali. -iole da mare (anche semplicemente iole) imbarcazione
mare (anche semplicemente iole) imbarcazione da regata o da diporto, stretta,
semplicemente iole) imbarcazione da regata o da diporto, stretta, lunga, leggerissima,
. corrisponde alle * baleniere 'delle navi da guerra. nella marina da diporto prende
delle navi da guerra. nella marina da diporto prende lo stesso nome un'imbarcazione
lòlla, sf. marin. piccolo veliero da diporto, a due alberi, cabinato
lolla ', specie di * cutter * da diporto. dizionario di marina, 371
= voce dotta, comp. da io [idé] e mandibolare (v
rosso-violetto, di natura sconosciuta (e forse da identificarsi col minerale iolite).
riesce assai grazioso, quando è maneggiato da persone spiritose; perché talvolta, con
quali non hanno altro del vero vocabolo da pronunziarsi, che le prime lettere; siccome
= etimo incerto, forse comp. da ionico1 e attico (v.)
fornito di una carica positiva e derivato da un atomo di idrogeno per perdita di
deriv. dall'ingl. ion (coniato da faraday nel 1834), dal gr
carattere ionico. = denom. da ionico1. iònico1 (disus. giònicó
mar nero, dal mediterraneo orientale, da creta, dalla grecità micenea o ionica
, anteriore all'invasione dorica, caratterizzato da peculiari particolarità fonetiche e morfologiche (e
): composto, nella grecia antica, da un sistema congiunto di quarta e di
introdotto nel secolo xvi, costituito da una scala diatonica che inizia sul do,
: questo edificio è d'ordine ionico, da gli antichi dedicato ad apollo. f
bardi, 3-14: questo è circondato da tre logge al pari con due ordini di
originariamente dai poeti della ionia, composto da uno spondeo e da un pirrichio,
ionia, composto da uno spondeo e da un pirrichio, e adottato nei due tipi
il verso che contiene o è composto da tali piedi. -sistema ionico a minore
dottrina di quelli, anzi in lei da pitagora cominciò la setta de'filosofi italiani
setta de'filosofi italiani, si come da talete ne l'asia quella de'ionici