lxx-737: vinezia: la qual città è da credere che... godesse prima
naturale con la cosa che s'à da fondere. 3. matem.
volgar., 2-7: egli è da sapere che un modo è d'unione
a'vostri sdegni. s. caterina da siena, ii-120: in su questo arbore
i castagni] non è punto diversa da quelle che si usa pei gelsi. ferd
di esso prelevato dal soggetto stesso o da un altro individuo,
facendo il principal ramo del commercio, da quell'interesse... fu o scoperta
parti di un congegno meccanico in modo da formare un corpo unico; inserire un
di là nel soggiorno, sul comodino da notte, innestò la spina, andò
che meritò d'essere inestata nella famiglia da este. faldella, 8-39: innestò
ha ancora, per combinazione, qualche idea da dilucidare, qualche consiglio da innestare,
qualche idea da dilucidare, qualche consiglio da innestare, qualche problema da districare,
qualche consiglio da innestare, qualche problema da districare, è un vigliacco.
mente, nell'animo). bianco da siena, 2-40: nel tuo cuore il
ed al peripato, fu malamente innestato da cicerone sul sistema stoico. carducci, iii-
indotto (il che in soggetto preso da storia non si può fare) e ultimamente
romanzo de'siciliani; né fu nobilitata da grandi scrittori se non dopo che il dialetto
si vanti. colletta, 2-i-257: da che la polizia s'innestò mostruosamente alla
del vaso. comisso, vii-73: da un lato e dall'altro della strada,
compenetrarsi, connaturarsi. s. caterina da siena, iii-104: perdemmo...
della psicologia... non comincia da statue ideali, ma dal fatto dell'
, di uso parlato, comp. da in-con valore rafforzativo e * insitàre, forma
e al figur. s. caterina da siena, 47: così dovete fare voi
piante conservassero qualità contrarie a quelle inestate da gli uomini. fiacchi, 6:
mediante il trapianto ovarico si possono ottenere da un solo esemplare di femmina umana,
nel giro di un solo anno, da tredici a quattordici ovoli, 1 quali
. compenetrato o congiunto insieme in modo da formare un corpo unico (con riferimento a
. — anche: coinvolto. lapo da castiglionchio, 4: ove tu, marco
una sorella di calisto terzo ed innestato da lui, che gli diede il cappello,
: rassomigliare è inestato negli uomini in fino da fanciullezza, e in questo sono differenti
primo e il secondo ternario, così da non dar senso. idem, iii-12-236:
della quale l'autore del pastorfido ha da pregiarsene anzi che da dolersene, avendo
del pastorfido ha da pregiarsene anzi che da dolersene, avendo per compagno terenzio, famosissimo
sdoppiata a foggia di cappato in modo da originare un nuovo campo tra i due
adopera per innestare, il quale porta da un estremo una foggia d'unghia di
il tronco ferito. = deriv. da innestare. innestatóre, agg.
d'innestare, né è troppo diversa da quella della più parte degl'innestatori.
innestatori. = nome d'agente da innestare. innestatura, sf.
. innestatóre. = deriv. da innestare col sufi, professionale -ino (
togliere la gemma e parte della scorza da un ramo di albero e sostituir vene una
è più vigna; gli alberi aspettano, da una diecina d'anni almeno, la
e al figur. s. caterina da siena, i-91: l'anima non può
: nacquer nel suol germano / due da tronco sublime eccelse piante. / per
conforme io feci, ed erano pere fatte da certi innesti che alcuni anni sono il
essi, prelevati dallo stesso soggetto o da altri individui; trapianto. -anche:
di edison, di marconi, in modo da riprodurre le più perfette varietà del genio
ormoni naturali o sintetici preparati in linguette da cui si liberano lentamente principi attivi (
. il non aver noi un nesto presto da vaiuolo prodotto artificialmente per via d'innesto
. p. verri, i-219: da una donna circassa... l'innesto
secolo, circa l'anno 1670, dove da principio l'uso se ne dilatò bensì
. una psicologia di oriani, tutta da rifare, negli innesti delle sue opere e
: la sciando da banda il concetto del cielo e il lento
g. raimondi, 3-70: sono da ricordare, questi francesi a roma,
letteraria o drammatica intessuta di elementi tratti da opere precedenti di altri autori (e
la vita. = deverb. da innestare. innestricàbile, v.
alta latitudine restano coperte, periodicamente, da uno strato nevoso il cui scioglimento è
del vento. = deriv. da innevate. innevare, intr.
innevata. = denom. da neve (v.) col pref.
]: ma prima di farlo sentirò da voi come vorrete innicchiarle nell'opera.
nell'opera. = denom. da nicchia (v.) col pref.
. op. vixó <; deriv. da op. vos 'inno '.
quattro fiumi. = comp. da in-con valore locativo e ninferno (v.
barba s'innispida. = denom. da ispido (v.) col pref.
baldi, 9-i-18: trapassati i corsier da strali ed aste / spirando ancor la lor
voce dotta, lat. hinnitùs -ùs, da hinnire 'nitrire '. innitrire,
sue camere. = comp. da in-con valore rafforzativo e nitrire (v.
. letter. composizione in versi accompagnata da musica, propria del rituale di molte
proprio dell'antica melica greca, e da questa successivamente passato alla cultura latina,
patrizi, ii-127: l'inno è, da aristotile, per una delle primiere poesie
deum * (che si ritiene composto da sant'ambrogio). guadagnoli, 1-ii-292
serà nel ciel che mi difenda / da questa insidiosa, a cui per voto /
di somari. parini, xvi-16: da la mente / accesa il desiato inno trarrei
5-128: ma era stata come investita da quella lettera inattesa, ch'era tutta
: l'inno nazionale italiano (composto da goffredo mameli col titolo * fratelli d'
* fratelli d'italia 'e musicato da michele novaro). mazzini, iv-6-322
in firenze l'inno di mameli musicato da verdi abbia diritti al di fuori dei
6. essere colto da vivo interesse, da forte desiderio, da entusiasmo, da
vivo interesse, da forte desiderio, da entusiasmo, da ammirazione (o,
da forte desiderio, da entusiasmo, da ammirazione (o, anche, da
da ammirazione (o, anche, da capriccio) per qualcosa; essere fortemente
se tu non t'invaghirai ed accenderai da te stesso a non voler rimanere ignorante,
d'averlo presso di sé per paggio da cappa. 7. compiacersi,
ella solea tutta invaghirsi d'essere amata da un certo leandro. botta, 5-8:
n'invaghiva. = denom. da vago (v.) col pref.
letter. accesso d'amore, preso da desiderio, da passione amorosa; innamorato
accesso d'amore, preso da desiderio, da passione amorosa; innamorato; incapricciato.
invaghito, non volle mai legge che da se medesimo. pellico, 3-377: invaghite
, affogato di sé medesimo. -animato da ideali nobili e disinteressati. -anche sostant
fa [un colonnello] la guerra da invaghito, tira in campo come a
l'italia. 2. preso da vivo interesse, da entusiasmo, da
2. preso da vivo interesse, da entusiasmo, da passione; desideroso,
preso da vivo interesse, da entusiasmo, da passione; desideroso, voglioso; fortemente
. per estens. che esprime o deriva da intima gioia o ammirazione; estasiato,
accademia letteraria fondata nel 1562 a mantova da cesare gonzaga. de mori,
2. invaginazione. = deriv. da invaginare. invaginante (part.
processo d'invaginazione. = denom. da vagina (v.) col pref.
territorio cellulare. = deriv. da invaginare. invaiare1, intr.
compagini rossigne. = denom. da vaio (v.) col pref.
zuccheri). = deriv. da invaiare1. invaiolare, intr. (
quell'uva. = deriv. da invaiare1 (v.) con il sufi
olio più gentile. soffici, iv-52: da questa conscia finestra io sguinzaglio la mia
. invaiatura. = denom. da invaiolare. invaire, intr. (
invadere, assalire. marsilio da padova volgar., i-i-3: [una
forte, prevalere ', comp. da in-con valore intensivo e valére 1 aver
ant. condizione di chi è affetto da una malattia; stato di debilitazione fisica
di debilitazione fisica. ca'da mosto, 274: per la invalescenza de'
porto di mansa. = comp. da in-con valore negativo e dal tema del
violenza del fuoco. = comp. da in-con valore negativo e valevole (v.
di legno. = comp. da in-con valore negativo e valicabile (v.
v.]: * invalidabile ', da potersi invalidare. d'atto del quale
= agg. verb. da invalidare-, cfr. fr. invalidable (
e gran parte de'miei umori nascono da tesser io stato perseguitato, prima acerbamente
di un'argomentazione. = deriv. da invalidare. invalidare, tr.
ne ho avute tante [di parole] da quattro anni, e tutte sono state
sono state contradette, invalidate, provate false da altre parole; che io per me
e ricoverato. = denom. da invalido; cfr. fr. invalider (
di trattato. = deriv. da invalidare; cfr. fr. invalidation (
beni ecclesiastici malamente alienati in questo regno da anni cento in qua, della nullità
lo scopo di garantire ai lavoratori dipendenti da privati e ai loro familiari la necessaria assistenza
2-v- 476: abbiamo fatto le cose da signori: in più del regolare libretto
i-456: giustamente doverà essere scusata da voi la tardanza mia, se voi voleste
effetto. = deriv. da invalido; cfr. fr. invalidité (
fazio, ii-42: mi lontanai da quella imagine, / per cui la
da'medici si appella: onde non è da maravigliare che uno corpo invalido avesse legiere
fissato che fosse una ferita grave, da meritare la pensione più alta, quella riserbata
. 5. dir. affetto da invalidità (un atto giuridico).
, dicendo che quella che avea avuta da clemente, che non era vero pontefice,
può negare che il contratto, quantunque da principio nullo ed invalido anche per difetto
sacramento). 5. carlo da sezze, i-269: le confessioni la maggior
dotta, lat. invalìdus, comp. da in-con valore negativo e valìdus 'forte
irretire, abbindolare una persona in modo da averla in proprio dominio, da disporne
in modo da averla in proprio dominio, da disporne a proprio piacimento; mettere nel
di tanti servigi. = denom. da valigia (v.) col pref.
ant. condizione di chi è affetto da una malattia; menomazione fìsica.
torrente. = denom. da valle (v.) col pref.
contraponendo baricate. = denom. da valore (v.) col pref.
, li superarono. = denom. da valore (v.) col pref.
ed informi. = comp. da in-con valore negativo e valutabile (v.
gioco di prestigio. = denom. da valvola (v.) col pref.
e bruggiato. = denom. da vampa (v.) col pref.
volge le spalle. = denom. da vano (v.) col pref.
sempre più. = denom. da vandalo (v.) col pref.
della chiesa? = deriv. da invanire. invanire, intr.
, più invaniscono dentro. s. caterina da siena, iv-98: i pomposi vestimenti
. guicciardini, i-231: si nutriva da se stesso d'avere quasi sotto i piedi
, gli comandò, nel vederlo passar da un ponte a cavallo, che si slanciasse
singolari. 3. essere colto da un vivo desiderio; invaghirsi, incapricciarsi
: è di poco trascorso un secolo da che un de'miei, invanitosi del patriziato
(un frutto). bartolomeo da s. c., 3-5-10: che
, ma... si levòe dinanzi da loro. bibbia volgar., x-159
casini, iii-467: questo non lasciarsi invanire da questa gloria... è virtù
fargli misurare l'infinita distanza in cui era da queiralta immagine di poesia che aveva in
la promessione d'abraam. s. bernardino da siena, iv-273: tutti..
invanirono la prima fede. s. bernardino da siena, iii-121: chi penitenzia invanisce
spirituale si raffredda. = denom. da vano (v.) col pref.
. fagiuoli, 1-6-292: tosto invanito da non so qual maligno lampo d'incostanza
-avariato, inservibile. 5. bernardino da siena, ii-313: avevano una misura
. (371): niuna sconsolata / da dolersi ha quant'io, / che
, / e l'anima già doma / da i casi,... / si
nome, el quale erasto in greco, da nui è dicto amabile, non iudico
non avrai invano. s. bernardino da siena, 933: deh, hai tu
d'azzurro. = denom. da vapore (v.) col pref.
il 36 % di nichel e caratterizzato da un coefficiente di dilatazione tecnica quasi nullo
tutte le esistenze. = comp. da in-con valore negativo e varcabile (v.
ella invarca. = comp. da in-con valore intensivo e varcare (v.
d. battoli, 13-3-38: invariabile da se stesso e sempre d'un medesimo
in sorte una prosperità invariabile e sciolta da tutte umane vicende. alfieri, iii-1-56:
punto per punto che il telegramma urgente da bucarest le era stato recapitato il giorno avanti
del vocabolo. = comp. da in-con valore negativo e variabile (v.
della parlata, tutta scalpitìo di gutturali da farvi credere d'essere in cina. vittorini
signora timorata di dio compra invariabilmente, da una venditrice di buoni sentimenti. e
amico giacomo leopardi. = comp. da invariabile. invariante, agg
subisce variazioni matematiche. = comp. da in-con valore negativo e variante (v.
eventuale). = deriv. da invariante. invarianza, sf.
lunghe successive. = comp. da in-con valore negativo e variato (v.
compagno in veritate. = deriv. da divaro, var. di divario (v
d. bartoli, 2-4-171: avutolo da principio a sospetto d'invasamento o d'
1-71: era quivi un'isoletta trincerata da folte selve energumene per l'invasamento di
raimondo venchieredo. = deriv. da invasare1. invalaménto2, sm.
formazioni mecaniche. = deriv. da invasare2. invasante (part. pres
mente, terribilmente come fosse stata invasata da un ossesso. 2. figur
due cose ti invasa e, portato da quella confusione di cervello, ti fa
censo, / essendo ormai matura e da marito, / più mesi son ne arei
né, quanto a lui, era uomo da invasarsi del sommo grado ch'egli assunse
. pascarella, 2-196: tutti sono invasati da un senso di irrequietezza che rende nervosi
malagotti, 1-35: quelli sono profumi da inverno, questi da state: quelli
quelli sono profumi da inverno, questi da state: quelli esasperano l'aria, questi
nabide spartano. = denom. da invaso, part. pass, di invadere
dalla terra in un vaso, o da vaso a vaso; collocare semi o bulbi
dal terreno. = denom. da vaso (v.) col pref.
agg. posseduto dal demonio; tormentato da manifestazioni diaboliche; indemoniato, spiritato.
invasati dalle demonia... furono da lui curati. s. bonaventura volgar
uscivo modificato, trasformato, e come invasato da uno spirito maligno. -sostant
che erano portati in palma di mano da una vera ciurma di bricconi invasati. savinio
: l'egizio era invasato. spiccava salti da sapaiù. ricascava sui calcagni, rimbalzava
, soggiogato, oppresso, ossessionato (da sentimenti, impressioni, passioni, opinioni
nardi, 135: le porte furono rotte da quei che fuggivano, mezi invasati dal
dice lo stordimento o la confusione che viene da avvenimento impensato o da altra cagione.
confusione che viene da avvenimento impensato o da altra cagione. d. martelli, 75
parole. silone, 8-72: siete invasati da spirito di ribellione e non avete più
. 4. preso totalmente da un sentimento, da una passione;
4. preso totalmente da un sentimento, da una passione; profondamente compenetrato e
meraviglia non è s'egli la faceva da grande avvocato del piacere presente. chiari
potevo invasata di amore e frenetica. da ponte, 138: appena lessi questi
, invasata dalle furie della pestilenza, da città tutta porto stette per farsi tutta
musa invasatrice. = nome d'agente da invasare1. invasatura, sf.
di una pianta dal terreno al vaso o da un vaso a un altro. -in
radicale di grosse piante che sono trapiantate da un terreno a un altro.
gabbia attorno alle radici di grosse piante da trasportare altrove. 2. marin
dice di tutta quella travata commessa in modo da formare il letto sul quale il bastimento
; invito. = deriv. da invasare2. invasazióne1, sf.
rovina degli stati. = deriv. da invasare *. invasazióne2, sf
canale della invasazióne in tutti quei luoghi da dove essa poteva uscire e trasportarsi sul
dal rigurgito. = deriv. da invasare2. invasellare, tr. (
e gentile. = denom. da vasello (v.) col pref.
operazioni belliche (accompagnate per lo più da saccheggi e devastazioni), allo scopo
barbariche o grandi invasioni: quelle compiute da vari popoli germanici nei territori dell'impero
la occupazione od il sabotaggio dell'impresa da parte dei lavoratori. 4.
di personaggi; interrotta qua e là da molte savie considerazioni sulla repubblica veneta.
dell'adriatico... debba ripetersi da corsi di fiumi antichi anteriori all'invasione
proprie competenze. nencioni, 2-301: da un pezzo in qua, sono diventate
altro professionista, licenziato con diverso titolo da scuole e facoltà? papini, ii-113:
(ed è per lo più accompagnato da febbre e dalla brusca comparsa dei sintomi
. potè descrivere alcuni casi di inoculazione da lui praticati contro l'invasione di una epidemia
dotta, lat. tardo invailo -ónis, da invàsus (part. pass, di
cattaneo, iii-3-75: il solo cristianesimo divenne da due secoli oggetto di persecuzione..
fede cristiana. = deriv. da invaso1. invaso1 (part.
invasione; che è stato occupato militarmente da un esercito nemico. manzoni,
insidie de'paesani. mazzini, 46-184: da tutte le località, fuorché da due
: da tutte le località, fuorché da due già invase dall'armi francesi, venne
terre invase dal mare. -saturato da un afflusso eccezionale di merci (un
parla... del mercato nazionale invaso da merci straniere a buon mercato, come
se si trattasse del territorio nazionale invaso da eserciti stranieri. 4. contagiato
. 4. contagiato, affetto da un morbo (o anche dalla vecchiaia
l'armento, il gregge invaso / da peste muore. cesarotti, 1-xx-210: il
ritrovammo in una stalla deserta abbandonato là da sei giorni, nell'orribile fetore delle
invasa / dal tempo, che vestì da contadina. palazzeschi, 1-250: rimase
sopra una morbidissima poltrona invaso sempre più da una famosa paralisi che lo aveva attaccato
alcuni anni prima. -colpito da un'epidemia (un luogo).
. pervaso, occupato completamente, dominato da una passione, da un sentimento,
completamente, dominato da una passione, da un sentimento, da un'emozione.
una passione, da un sentimento, da un'emozione. algarotti, 1-viii-204:
così splendida a chicchessia, che fin da fanciulli noi la sappiamo tutti e ne
agric. invasatura. = deverb. da invasare2. invasóre, agg.
militare, sia all'invasione accompagnata da movimenti migratori di gruppi etnici).
tardo invàsor -óris, nome d'agente da invàsus (part. pass, di invadere
! = comp. per giustapposizione da in (v.) e ve per
invecchiamento di quei concetti, non ravvivati da nuove speculazioni. vittorini, 7-57: è
l'invecchiamento. soldati, 5-97: vino da arrosto di eletta classe,..
eletta classe,... presenta da giovane un colore granato intenso e brillante
ultimamente a invecchiare o a morire! bianco da siena, 54: dove la
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 385: la rotta è una
invecchiano. tasso, iv-281: toglio da questo numero monsignor il nunzio, il quale
costume di maledire, che appresero fin da giovani. c. i. frugoni,
quanto tempo mi tieni? partiti già da me, il quale meco sei invecchiato.
: ne andò alla volta di parigi gravato da un poco di febbre, per
1-vii-263: il duca operava e trattava da dovero, rincrescendogli forte di vedere invecchiare
invecchiano. g. gozzi, 5-29: da quella parte onde l'inchiostro scende /
3-182: lo carico [l'orologio] da vent'anni, tutte le sere alla
, come sono i servigi. lapo da castiglionchio, 9: questa tua origine,
: già erano seco invecchiate le leggi da lor proposte. g. correr, lii-n-34
-decadere, declinare. bartolomeo da s. c., 141: tutte
, uomo eloquentissimo, i cui scritti da un secolo in qua non hanno invecchiato neppure
mazzini, 10-224: mi fioccan lettere da tutte parti, e lettere di pettegolezzi
. — anche assol. bartolomeo da s. c., 1-3-5: sono
io discoprii con mano ardita le verità da me credute e nomate liberatrici. borgese,
, consumare. 5. caterina da siena, iii-20: ii...
passare gli anni senza che una ragazza da marito (o altri per lei)
ricci, 216: è uomo da bene e carico di 6 fanciulle..
v. tavola. = denom. da vecchio (v.) col pref.
non posso levarmi di testa che abbiam da morir in paese. nievo, 727:
pallidissimo, con gli occhi infossati, invecchiato da un'angoscia che solo quel suo viso
il crollare la testa si credono ripieghi da invecchiati. pavese, i-21: un invecchiato
. bocalosi, ii-135: queste frasi da schiavi invecchiati nelle catene sono buone per
5. figur. che dura da molto tempo, che ha messo profonde
altro se no ira invecchiata. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
.. per quella trascuranza che nasce da un invecchiato abbattimento. leopardi, i-1193
odi ingenerosi e le invidie invecchiate, che da lontano e da vicino gli si stendono
invidie invecchiate, che da lontano e da vicino gli si stendono intorno a impacciargli il
fosse; ma poi crescendo il funesto da farsi, e il fastidio vincendo il terrore
i monatti per liberarsi da uno spettacolo intollerabile, da una infezione
per liberarsi da uno spettacolo intollerabile, da una infezione talvolta invecchiata. giusti, iii-291
gran parte la bellezza del colorito fatto da quei grand'uomini. galanti, 1-ii-151
tempo. testi, ii-215: né da sì vasta arsura / bastaro a preservar
ai vecchi. = deriv. da invecchiare. invecchignire, intr.
: essendo invechito alli nostri servizi zuan da forlì per omo d'arme sotto diversi condutieri
et invecchisce. = denom. da vecchio (v.) col pref.
pervenne infino al cin- quecentesimo anno, da neuna parte invecchito. 2.
, 6-91: in vece di quel cappio da bei- tresca, / ch'è il
del quale avrebbe un campo più vasto da svilupparsi e d'intraprendere a fare tutto
. = comp. per giustapposizione da in-con valore modale e vece (v
. = etimo incerto: probabilm. da invece. altri (t. b.
e. i.), congetturalmente, da becero (v.), col pref
privilegio. = denom. da vedovo (v.) col pref.
sia maritata. = denom. da vedovo (v.) col pref.
letter. a inveduta: in modo da non essere scoperto, nascostamente.
inveduta dei carabinieri. = comp. da in-con valore negativo e veduta (v.
in pace. = comp. da in-con valore negativo e veduto (v.
e contiene. = denom. da vegeto (v.) col pref.
servire a piacimento. = deriv. da inveggiare. inveggiare, tr. [
cheggio '. = denom. da invéggia. invegliare1 (dial.
stesso invegghiasse. = comp. da in-con valore intensivo e vegliare (v.
contegna. = denom. da veglio (v.) col pref.
ant. invecchiare. bonvesin da la riva, 68: lì [in
d'enveglire. = denom. da veglio (v.) col pref.
dalle ebrezze e grate accoglienze fatte incendevolmente da sordello a virgilio prendendo occasione, il
xii-677: i predicanti di edemburg inveendo da due mesi in qua viè più atrocemente contra
forma mediopassiva di invehère (comp. da in-'dentro 'e vehère 'condurre,
del delta. = denom. da vela (v.) col pref.
lucini, 10-13: ora, sbuca da specchi nubilari [la luna],
m'invelo. = comp. da in-con valore intensivo e velare (v.
bianco dell'invelatura. = deriv. da invelare ». invelenare, tr.
più s'invelenarebbe. = denom. da veleno (v.) col pref.
fede pretesi. = deriv. da invelenire. invelenire, intr.
onde s'è invelenita, / fu da grifon sopra l'elmo ferita. céllini,
voleva ch'e'la perdesse, né riconoscesse da altra potenza. bocchelli, 1-iii-272:
colori degli smalti. = denom. da veleno (v.) col pref.
, 1-5-46: era naviglio 'l naviglio da terra partito, / né pur ranaldo
con qualche mala fanciulla del vicinato, da cui sia stato rapito un avventore alle
,... seppe far tanto da rimettere a sesto la sua gente.
miseria, inveleniti dalla privazione, arsi da sete di vino e di liquori ignei,
vino e di liquori ignei, affranti da infermità senili, ora espiavano il loro lungo
inveleniti dalla stizza. -che muove da ira, da sdegno. e.
. -che muove da ira, da sdegno. e. cecchi, 6-254
: quella lite era invelenita e intrigata da molti anni e dalla mancanza di strumenti scritti
. di fumi. = denom. da veletta (v.) col pref.
ancora giovane, si sedette poco distante da me... mi sembrava che
spreme le poppe. = denom. da vello (v.) col pref.
it. ant. 4 cavelle '(da 4 quam velles '), 4 covelle
velles '), 4 covelle '(da 4 quod velles ') »
sarà morto. = denom. da velluto (v.) col pref.
la diarrea. = deriv. da invelocire. invelocire, intr.
corsa invelocisce. = denom. da veloce (v.) col pref.
loro s'invelve. = da divellere (v.) per cambio di
la ruota. = denom. da vena (v.) col pref.
merce invendibile. = comp. da in-con valore negativo e vendibile (v.
deve fare vendetta. = comp. da in-con valore negativo e vendicabile (v.
71: l'invendicata ingiuria / chiama da lunge le seconde offese. metastasio, 1-5-216
del maresciallo. = comp. da in-con valore negativo e vendicato (v.
venduti, che vengono resi all'editore da parte dei librai o dei giornalai,
periodo di vendita. = comp. da in-con valore negativo e venduto (v.
corpo invenenano. = denom. da veneno (v.), forma ant
. avvelenato, velenoso. tommaso da faenza, xxxv-1-453: d'amore, invenenato
. guerra. = denom. da veneno (v.), forma ant
di errori ortografici. = denom. da veneziano (v.) col pref.
sentimentalismo. = denom. da veneziano (v.) col pref.
saputo mai. = denom. da venezia col pref. in-con valore illativo.
poi chiusi l'uscio. fra simone da cascia, 1-47: facendo invenie,
senza stoggi / vive alla babbadè uomo da bene, / dicono: egli è un
. scoperta. = deriv. da invenire. invenire (ant.
. interrogativa indiretta). giacomo da lentini, 5: madonna, si m'
ruina, en tenebre splendore. iacopo da cessole volgar., 1-137: lo
ricercare, scoprire, scegliere gli argomenti da portare a sostegno di una tesi.
qualcosa, trovare ', comp. da in-con valore di moto a luogo e venire
raggiunge, che ottiene. bianco da siena, 131: chi s'accomanda a
inventrice di chi è perduto. bianco da siena, 2-46: di te [
te ritenendo, / non mi partendo - da te, caritade. = * nome
caritade. = * nome d'agente da invenire. inventàbile, agg. letter
. = agg. verb. da inventare'. inventaménto, sm.
e fattura. = * deriv. da inventare. inventare1, tr. (
260: avendo udito per fama che da un tal fiammingo fosse stato inventato quell'
al tutto privi di libertà e oppressi da gravissimo giogo, come disperati cercarono di
in questi tempi si inventarono clausule inestricabili da mettere nelle bolle. p. della
p. della valle, 3-72: da poco in qua... si è
...: 'inventare'è un derivato da 4 inventum', o un frequentativo
faccio affatto. lascio che si faccia da sé. io non so inventare dei
... non fu poeta che pendesse da regole, ma è causa delle regole
modi, men dannosi e disdicevoli, da trovar danari. sarpi, i-1-172:
. muratori, 6-227: sarebbe forse da desiderare che noi europei inventassimo qualche splendida
e se ne trovava sempre una nuova da inventare. saba, 455: ritorno /
me s'occupi. invano. / da sé mia madre mi vuole lontano;
agli uomini. = deriv. da avventare (v.) con cambio di
= agg. verb., da inventariare. inventariaménto, sm.
verbale. = deriv. da inventariare. inventariare, tr. (
quei patrimoni in cui l'asse pupillare da inventariarsi non oltrepassi scudi seimila. pea
,... non c'era altro da inventariare. 2. per estens
l'uomo; egli vestiva un gabbano da camera sudicio, e mi parve anco
conti, 1-690: lo inventariava con occhio da esperto botanico. = denom
botanico. = denom. da inventario. inventariato (part.
., tale attività deve essere compiuta da un pubblico ufficiale, come notaio o
. villani, 11-20: da'tesorieri e da altri che furo deputati a contare e
atta a fornire indicazioni sulle promozioni da accordare e sui trasferimenti interni da compiere
promozioni da accordare e sui trasferimenti interni da compiere. 3. econ
i-499: si farà inventario delle munizioni sì da guerra come de'viveri. mascheroni,
nostri vecchi non sentivansi ancor tanto decrepiti da tenere la letteratura patria per uno studio
studio d'archeologia, né erano ancora stretti da quel furioso bisogno d'inventario ch'è
] se liberista vuol chiamarsi, è da dir tale al modo stesso in cui altri
il cristallo di montagna, modo nuovo da me inventato. pallavicino, 1-363:
vicino di poche ore alla morte e straziato da dolori acerbissimi d'urina e
piacere fanciullesco di valerci di strumenti inventati da noi! 2. istituito.
farsi con esse onore, come inventate da i loro ingegni. pallavicino, 8-83:
perché fu proposta dal suo autore e da altri suoi seguaci con un poco di fanatismo
prime statue inventate dal canova, e da lui eseguite... nell'età di
3-25: non sieno altro che nomi inventati da noi in riguardo del nostro senso e
, poter esser facilmente penetrata e sconvolta da qualche altro corpo. vallisneri, iii-364
con l'opinione delle medesime superstizioni inventate da aly, da cui, o vero o
delle medesime superstizioni inventate da aly, da cui, o vero o finto che fosse
. grazzini, 2-129: molti modi da farlo trarre narrati furono, fra i
dell'antichità. = nome d'agente da inventare1.
. c. dati, 11-78: da essa [geometria] vien disnebbiato l'intelletto
. pindemonte, ii-361: nobili teste, da cui tante uscirò / belle inventive al
. parabosco, 4-42: o inventiva da tristo solenne! parti che l'abbia fatta
unità del semplice stato d'animo o da un'emozione repente e perspicua, dalla
io a dovadola, sfolgorato e cacciato da la fortuna... e avendo inventiva
.. e avendo inventiva e cagione da poter dire, cominciai questo [libro]
ristretti e meschini. = deriv. da inventivo. inventivo, agg.
. 3. per estens. caratterizzato da spontaneità creativa, da inventività, da
estens. caratterizzato da spontaneità creativa, da inventività, da vivacità intellettuale. leopardi
da spontaneità creativa, da inventività, da vivacità intellettuale. leopardi, i-336:
e religiosa. = deriv. da inventare1-, cfr. fr. inventif (
invento di quel ribaldo del rosso, che da poco in qua è sempre in
* scoperta, invenzione '(da inventus, part. pass, di invenire
/ fu l'inventor, ch'ebbe da quel l'esempio, / ch'apre le
possa esser quella che vien giudicata tale da uomini di gusto sottile, usi al conversare
che tutte belle non fossero. domenico da prato, 1-ii-325: lui commendo che
saltuari ricordi ed elementi in modo diverso da quello in cui li avevano adoperati i
lettorio suo compagno la volea compire. ca'da mosto, 160: il primo
ariosto, 178: lor debito seria da le radici / le malediche lingue sveller
eccellenza (pur troppo!) è cosa da dar in tisico. -escogitatore
padri. c. bartoli, 3-3: da questo poter accadere che, adiratasi per
inventor d'arcigogoli, che uno uomo da bene. goldoni, xiii-248: turba
riferisce all'inventività, che è caratterizzato da felice predisposizione alle utili scoperte, alla
i vetri e le convesse lenti, / da seduli nipoti attratte all'imo. algarotti
: la matita o il pennello corre da sé senza quasi niuna fatica od impulso
se avesse qualche suggerimento, qualche lume da darmi, relativo a questo viaggio,
, più ama. gobetti, 1-i-952: da questi orizzonti [europei e mondiali]
quella ingiuria già lunge mi sprona / da l'inventrice de le prime olive. l
g. rucellai, 195: o dove da le rupi alte e scavate / il
-óris 4 scopritore, inventore '(da inventum, supino di invenire 4 trovare '
più lata. = denom. da ventre (v.) col pref.
e pazzi peccatori. = deriv. da avventurato, con cambio di pref.
, lat. invenustas -àtis, comp. da in-con valore negativo e venustas -àtis 4
dotta, lat. invenustus, comp. da in-con valore negativo e venustus 4 bello
sono meno ridicoli. = denom. da invenzione. invenzionare2, tr. (
'invenzionato ', per 'quello da cui fu fatta una contravvenzione, contravventore,
contravventore, trasgressore ', sono parole da curia e non da corretto segretario.
', sono parole da curia e non da corretto segretario. invenzióne,
: succedendo nuove invenzioni d'altri drappi da farsi da'tessitori e tessitrici, siano
favola o istoria che 'l pittore si elegge da lui stesso o gli è posta inanzi
lui stesso o gli è posta inanzi da altri per materia di quello che ha
altri per materia di quello che ha da operare. vasari, 1-2-41: cimabue cominciò
disposte. lomazzi, 2-23: polidoro da caravaggio... in quattro o cinque
grottesche, ed altre cose tali, che da loro sogliono chiamarsi invenzioni, bizzarrie,
cardinale accenni non so che di comedia da rappresentare, avendomi detto risolutamente in sul
vi furono grandi invenzioni di fuoco e da tré baluardi uscivano molte ruote e alberi
: che invenzione, ogni mazzo composto da lui. ne avrò visti più belli,
i suoi mi sembravano stupendi, anche se da pochi soldi. e. cecchi,
invenzioni delle vivande. s. carlo da sezze, iii-338: va trovando [
e 'l popolo oppresso... da pesi che, per saziar l'avarizia de'
, erano, con le nuove invenzioni da cavar danari, divenuti intolerabili. birago
. con alcune imaginarie invenzioni: e da si fatte imaginazioni sono molte fiate ingannate
. è una bugia e invenzione che io da me stessa feci, né altri mai
d'accettare in casa sua un che da se stesso si era molte volte invitato
di far breccia in questa rocca, / da pratico ricorsi all'invenzione. d'annunzio
comunque sconosciuto; scoperta di qualcosa occultata da altri o di un atto (vietato dalla
questa memorabile anticaglia si è scritto fin'ora da chi ne fa menzione. brusoni,
diede sul fine di quest'anno ancora da parlare molto all'italia la invenzione d'
, compiuto, secondo la tradizione, da sant'elena). fra giordano,
di parte di quello '. differente da 'trovamento '. 'invenzione 'è
circa tale ricerca; topica. guidotto da bologna, 1-18: l'arte della rettorica
forma libera. -anche: brano libero da precise prestrutturazioni, che nello sviluppo dei
concepito, immaginato, creato, inventato da lui. caro, 2-3-90: presupponendo
qui ad altri, potrei esser prevenuto da altri nella stampa, come intendo che
di un'immaginuzza di un poeta italiano da un poeta straniero. -peggior. invenzionàccia
-ónis * capacità di trovare '(da inventum, supino di invenire * trovare,
di quelle innumerevoli proposizioni che, desunte da testimonianze criticamente escusse, sono 'tenute
storica. = agg. verbale da inverare. inveraménto, sm. l'
scala, l'unità, dio. e da lui discendere l'armonia dei soli
sistema, panlogistico. = denom. da vero (v.) col pref.
, riflesso. 5. bernardino da siena, v-123: elisabetta, per mezzo
nudi gomiti. = denom. da verdiccio (v.) col pref.
sottostanti alla buccia. = deriv. da inverdire. inverdire, intr.
remoto. gozzano, i-865: si travestì da pellegrino, collocò un deschetto sui gradini
visione lo inverdisce come se fosse morto da quattro giorni. = denom. da
da quattro giorni. = denom. da verde (v.) col pref.
erano protette..., le spalle da uno scialletto di seta nera, ormai
attorno inverdurati. = denom. da verdura (v.) col pref.
vergognosa. buonafede, 2-iii- 254: da queste varie discipline raccolse un carattere composto
lasciava avvolgere e stringere e penetrare come da serpenti, dalle parole cupe e invereconde
dello schiavismo. egli è stato scottato da quanto e da roma e da qui
. egli è stato scottato da quanto e da roma e da qui gli si è
scottato da quanto e da roma e da qui gli si è scritto circa l'inverecondo
dotta, lat. inverecundus, comp. da in-con valore negativo e verecundus 'verecondo
deve essere alzata. = denom. da verga (v.) col pref.
di separazione dei fili pari dell'ordito da quelli dispari, mediante l'inserimento di
al pennone. = deriv. da invergare. invergiliare, intr.
sentito il saettamento del volo trafiggerla da tempia a tempia e straziare il cielo
invergiliava bianco. = denom. da virgilio col pref. in con valore illativo
di vedovetta il maturo calore. / da sera al sommo degli anni fiorisce
sommo degli anni fiorisce, / da mane invergina e ringiovanisce. =
e ringiovanisce. = denom. da vergine (v.) col pref.
del tutto. = denom. da vergogna (v.) col pref.
verso era ne'codici della scrittura usati da cassiodoro, e il pretender che resti
più con la particella pronom. guido da montalcino [in giusto de'conti, 1-80
è quel pudor che la invermiglia / da quella, ond'arde in sen,
, ii-8-122: tu sei un ghiaccio da capo a piedi: 'un bel chiaro
mia descrizione. = denom. da vermiglio (v.) con pref.
1-141: un uomo... uscì da un portone, reggendosi con le mani
4-96: ha una testa piccina e invermigliata da vecchietto. d'annunzio, 4-i-158:
ricotta, abbia quella stessa cagione da me soprammentovata nelle carni e ne'
del cuore. = deriv. da inverminire. inverminare, intr.
disciplina: suo esercizio di penitenza fin da quella tenera età, continuato per fino
invermina dentro. = denom. da vermine, variante ant. di verme (
di molte uova, statevi deposte da moscherini. inverminire, intr.
d. battoli, 9-24-2-47: colate da capo a pié putredine e marcia di
buona parte. = denom. da vermine, var. ant. di verme
: un solicello roseo e invernale scende da un cielo scialbo e lontano. saba
: * invernale ', detto di luogo da soggiornarci, stanza, quartiere e simili
il calice! = deriv. da inverno. cfr. lat. tardo hiberndlis
lat. tardo hiberndlis, deriv. da hibernum [tempus] 'tempo invernale '
piuttosto bel tempo. = comp. da invernale. invernare, intr.
i- 185: barche grandi ed alte da resistere alle tempeste con più di quattro
prima che invernasse. = denom. da inverno; cfr. lat. hibernàre '
egio, 28: paese abitato ed assediato da perpetova invernata, e coperto di nevi
avrai buona durata. = deriv. da inverno. invernéngo, agg. (
= deriv. dal lomb. invernéng, da inverno col suff. di origine germ
statue di marmo, inverniciarle e farle colorite da un pittore. faldella, 3-31:
e la calunnia, qualora vanno mascherate da virtù e da zelo (e ben sanno
, qualora vanno mascherate da virtù e da zelo (e ben sanno invemicarle di
sul serio. = comp. da in-con valore intensivo e verniciare (v.
mobili. = nome d'agente da inverniciare. inverniciatura (ant.
, 12-6-243: si conoscono... da certe vendine nere, e da minutissime
. da certe vendine nere, e da minutissime tinture e quasi inverniciature argentine,
terrestrità, dalla qualità della lega oppure da una sorta d'invemiciatura onde l'artefice
frutto). = deriv. da inverno (perché si forma o matura durante
. 3. locuz. — da o di inverno (con valore attributivo)
stagione e tant'acqua che vado ancora vestito da inverno. -inverno dell'età,
io vi contradicessi / molto sare'invero da biasimare. lorenzo de'medici, ii-199:
? = comp. per giustapposizione da in e vero (v.).
il cappello. = comp. da in-con valore negativo e verosomi
di strana inverosimiglianza. = comp. da in-con valore negativo e verosimiglianza.
dotti, suol tosto svanire, sia da anteporsi al suddetto che nasce dall'affetto
voce dotta lat. inverisimilis, comp. da in-con valore negativo e verisimllis * verisimile
= formaz. dotta, comp. da in-con valore negativo e dal lat.
, ii-184: il lento amore è partito da virgilio così: « in lui vedere
la quistione per comin ciarla da capo. = voce dotta,
ragione, siccome quando l'uomo riceve da dio pena per alcuno commesso peccato.
'svaistro '. = comp. da in-con valore negativo e verseggiabile (v.
credere che * sfortificare 'possa valere da senno * fortificare '...
fortificare '; e dio ci scampi da queste strane inversioni di lingua, indegne
distribuzione della materia è confusa, il richiamo da un libro all'altro e l'inversione
intende di parlare di liberazione; illuminato da una verità superiore, suo apostolo,
precedente, disposizione in ordine inverso, da parte di una colonna, di un
a u: inversione di marcia completa da parte
: gioco la cui soluzione è data da due frasi la seconda delle quali,
il letterale è un pensiero cavato da una o più voci, o per divisione
tratto di melodia in un ordine diverso da quello in cui è proposto. secondo
, in partic., alternata, da un generatore di corrente continua. -inversione
-inversione di fase: operazione con cui da una tensione o da una corrente variabile
operazione con cui da una tensione o da una corrente variabile si ricava un'altra
a ricuperare e valorizzare le calorie prodotte da un forno metallurgico. 16. meteor
quale dalla misura di un carattere risultante da un campione si risale alla misura sconosciuta
voce dotta, lat. inversio -finis, da invertire * invertire '; cfr.
meno inversive. = deriv. da inverso. invèrso1, agg.
che gorgoglia ed esce alfine / come da inverso fiasco onda che goccia. bresciani
,... tanto spaurito viveva da avere in odio la vista del fiume
continuo un cammino inverso a quello fatto da lui, gli ricordava la fugacità del
un buon campionario di belle case paesane da riattare. 3. diametralmente opposto,
: in logica formale, quella ricavabile da una proposizione ipotetica (definita diretta)
curva inversa: quella che si ottiene da una determinata curva in seguito a inversione
due frazioni o due numeri (diversi da zero) che, moltiplicati fra di
operazioni che, partendo dal risultato e da uno dei termini della prima, dà
terminò nella profusione degli arabeschi; e da questa nel secolo xv, incominciò il
e parola, onde la definizione è da dire verbale perché è reale, e
troviamo ciascuno pianeta essere portato inverso oriente da uno suo grande cerchio, lo quale
: venir vidi una leve gondoletta / da l'altra sponda in ver la nostra spiaggia
, accanto, di fianco. guido da pisa, 1-20: ad...
volgar., vii-129: iddio ruggirà da alto... e canterà canzoni,
t'ha offeso. s. caterina da siena, iii-189: pregovi...
, in relazione con qualcosa. bartolomeo da s. c., 13-2-1: si
si lascia vedere; ma, fattasi alquanto da lui lontana, a tutti più bella
in confronto, a paragone. giacomo da lentini, 4: zo ch'eo dico
dal lat. inversum (solino), da inversus * inverso, invertito '.
di illuminazione serve per comandare una lampada da più punti diversi). 5.
, che, facendo funzionare il motore da freno durante l'atterraggio, provoca l'
4). = nome d'agente da inverso1. invertasi, sf.
invertebra. = comp. da in-con valore intensivo e vertebra (v.
di decadenza. = comp. da in-con valore negativo e vertebrato (v.
]: l'ordine inverso può essere tale da sé; l'invertito suppone che così
dotta, lat. tardo invertibilìtas -àtis, da invertibìlis, 'invertibile '.
accademia romantizzante. = deriv. da invertire. invertirla, sf.
di memoria. cattaneo, v-1-351: da ciascuno di tali ordini di fatti la
tesi all'ipotesi e viceversa in modo da ottenere il teorema inverso. -invertire un
cose un flutto di plendore che sembrò da prima ai miei occhi incredibile. marinetti,
qualunque passano dal deviare la luce polarizzata da un verso all'opposto. zucchero invertito.
zucchero invertito. 7. affetto da perversione dell'istinto sessuale (con partic
. soffici, v-6-134: cosmopolitismo asiatico da rigattiere esteta e un poco invertito,
e, in partic., alternata, da un generatore di corrente continua. -invertitore
di fase: dispositivo atto a ricavare da una tensione periodica un'altra tensione di
ottico che raddrizza le immagini capovolte fornite da un obiettivo (ed è usato, ad
anche sostant. = nome d'agente da invertire. invertudiare, intr.
alla fodina. = denom. da vertude (v. virtù), col
farvene avvisato. = comp. da in-con valore intensivo e verzicare (v.
: alcuni poneno le cantarelle di sotto da la gianduia... alcuni questo tale
cossi invesicare. = denom. da vescica (v.) col pref.
gallinaceo invespito. = denom. da vespa (v.) col pref.
molta affezione. = denom. da vespro (v.) col pref.
dotta, lat. investigabìlis (lattanzio) da investigare * ricercare, scrutare '.
è chiamato l'investigabile, e trovar da correggere, da alterare, da aggiungere
investigabile, e trovar da correggere, da alterare, da aggiungere a quelle massime
e trovar da correggere, da alterare, da aggiungere a quelle massime che la provvidenza
dotta, lat. investigabìlis, comp. da in-con valore negativo e vestigabilis 'scrutabile
più degni magistrati furono assunti, piuttosto sarebbe da dirsi la fatica mia investigamento di cronaca
.. che si dica quanto sieno da pregare gli studiosi di nostra lingua, perché
le scritture. = deriv. da investigare. investigante (part.
egli, in quest'atto, trapassa da specialista di quella disciplina a investigante filosofo
, fondato attorno al 1678 in napoli da andrea concublet, marchese di avena;
mar nero, dal mediterraneo orientale, da creta, dalla grecità micenea o ionica,
, ed infine dalla magna grecia e da roma, s'era materialmente trasportato e
civiltà. -assol. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
in questi tre secoli essersi fatto e da gli uomini di varie nazioni tanto essersi
a suo piacere. s. caterina da siena, ii-244: fussero sollecitati a
, vii-200: sì lo chiamò e investigò da lui la cagione del suo partimento.
feste, per essere cristianità nuova, da per se stesso l'investigò dai nostri
bonaventura volgar., 1-53: erode chiamò da una parte li magi, e diligentemente
parte li magi, e diligentemente investigò da loro quanto tempo era che la stella
sollicitamente se vi fosse migliore l'olio da mangiare che quello da ardere. cantari
migliore l'olio da mangiare che quello da ardere. cantari cavallereschi, 70: deh
; sottoporre a indagini, accertamenti inchieste da parte della pubblica autorità. - anche
al conte ugo del balzo ch'avesse da provedere e investigare la morte del re con
, e non trovando essere via né da la destra né da la sinistra del secundo
essere via né da la destra né da la sinistra del secundo ponte, non
investighiamo / che paese sia questo, da che gente / sia colto, 0
andavano già investigando di luogo a proposito da mettere in fortezza per assicurar quei confini
corpi de'cristiani morti e seppellivali. guido da pisa, 1-253: così volessero li
investigò. -intr. busone da gubbio, 1-59: investigar© di un santo
nella scalea gli fu detto lei essere da marinari ciciliani portata via a palermo.
a ruba. 5. darsi da fare per trovare; cercare. luca
la gaggia della nave per iscoprir vascelli da lontano e riconoscergli. siri, iii-526
come accorta, investigato prima che non da impotenza, ma da poca prattica venia,
prima che non da impotenza, ma da poca prattica venia, disse alla figliuola
-provare, sperimentare. s. caterina da siena, ii-244: fussero sollecitati a
procurare, sforzarsi, ingegnarsi. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
: conciossiacosaché esso non voglia esser tenuto da alcuno freno di disciplina. boiardo,
risaltare il suo genio investigativo -è vestita da casa. piovene, 7-259: girando
pubblica e notoria concubina del perseguito, da noi ricercato. -... si
gragnola, gli pareva un capolavoro investigativo da degradare lo * scarabeo d'oro '
: due uomini uscivano in quel momento da una stanza, stringendosi le cinture degli
persona. = deriv. da investigare-, per il n. 2 cfr
numeri e delle quantità incommensurabili ed irrazionali da loro investigate. capriata, 1-23:
littorali, conosciuto dalla navigazione, investigato da pesche, potrebbe essere studiato con queste
prudenza occhiuta e investigato consiglio nel carro da candidi cigni tirato, sopra mirti e
fa consiglio di quello che s'ha da fare, acciocché ognuno risponda a ventura,
che pietra abbrusciata nelle concavità de i monti da un fuoco sotterraneo e naturale. castelvetro
[s. v.]: avete da fare con un signore ch'è investigatore
la scienza investigatoria? = deriv. da investigare. investigatila, sf.
aveva indovutamente maltrattato. = deriv. da investigare. investigazióne (ant.
una estrema diligenza all'investigazione d'armi da fuoco. pallavicino, 8-v: l'
esser atti a tale investigazione, e da dovero comandai loro che in ogni modo
indagine, svolta dall'autorità giudiziaria o da organi di polizia giudiziaria, a proposito di
,... gli erano dati premi da la repubblica con lode grandissima, giudicandolo
pedinamenti. piovene, 6-212: conoscevamo da molti anni un maggiore, capo di
malfare, così per lo contrario nasce da dio lo spirito santo. muzio,
4 ricerca ', deriv. da vestigàre 'seguire le traccie ', col
. = agg. verb. da investigare. investigiare, tr. (
concedesse lo investimento del regno. marsilio da padova volgar., ii-xxv-7: stabolì
è stato mai fatto, è perciò ricorso da noi odoardo farnese, moderno duca di
cinesi debbono trasformare la cina da paese contadino in paese industriale. la
mentre in inghilterra ci si deve difendere da un'eccessiva corsa agli investimenti, la
a un oggetto. = deriv. da investire. per il n. 7,
, iii-19-50: la chiesa di pietro, da leone vili al sorgere d'ildebrando,
, divenne un'organismo mosso e regolato da cesare, che designava, eleggeva investiva papi
compì, predicativo). lapo da castiglionchio, 149: fu investito per lo
: li vescovi e abbati erano investiti da lui con l'anello e pastorale.
sia materiali sia spirituali). bartolomeo da s. c., 21-3-10: la
che cin- ghiari, i quali, da furore trasportati, ne gli spiedi vadano
. cattaneo, iii-151: nello scender da una scala a mano, gli fallì un
navigando in prossimità di queste fummo investiti da una gran tempesta. nardi, i-108:
scorrea. stuparich, 5-115: fummo investiti da gelide sbuffate di pioggia, che continuava
(un'imbarcazione). michele da cuneo, lix-51: quando non sorzevamo,
crescenzio, 1-238: le navi, allindare da portogallo all'india, vadino più sicure
investa [il nemico], / da ogni banda ognuno entri in battaglia. p
la galeazza. amari, 1-1-250: salpati da reggio quarantotto legni perché speravan che il
in fondo o almeno sgominarlo e combatterlo meglio da vicino. così le navi rostrate,
l'armata spa- gnuola fosse per investire da due bande, cioè d'irlanda e
a investire? forteguerri, iv-135: vien da lungi correndo ad investirmi / curvo,
guardie! ». un omino col berretto da portiere investiva così un giovinastro senza cappello
poi improvvisamente una grande acclamazione lo investì da ogni parte. sbarbaro, 1-201: la
celimi, 2-36 (366): avevo da poi posata questa ditta opera e investita
resti in mezo, lassando tanto prodano da una banda quanto dall'altra. magalotti
pedale, una sterzata, una slittata da corridore, come sapeva fare lui: e
come se fossero state investite con violenza da un getto di polvere o di nerofumo
. bartoli, 2-2-64: andrebbono ad investirsi da sé nel corpo dell'armata che le
. idem, 9-32-197: va tutto da sé ad investirsi nelle occasioni di perdersi
pirandello, 5-128: era stata come investita da quella lettera inattesa, ch'era tutta
feconda. tecchi, 11-io7: anche da questi ricordi, che ora m'investono
4-203: la felicità m'investiva e assaltava da ogni parte. -assol.
e il cor praeciso / ebbi alora da me, né pur avrei / cangiato tesser
non sì tosto una cosa è mossa da uno che si trove in un altro
sovrumano, mettersi le arie e sostenutezze da sacerdote. goldoni, xiii-888: pronto
e gli avvalora. alfieri, iii-1-118: da prima, investendomi io, per quanto
una tentazione). s. carlo da sezze, iii-483: quando l'amato al
li dolori. foscolo, xv-512: da nove giorni una febbre quotidiana...
dell'argomento la storia, ci sarebbe pur da concludere che tanto infuocata concordia in prò
silvestrino, assortitore di lana, essendo da certi marcadanti senesi mandato a pisa a
475): chi aveva qualche quattrino da parte, l'investiva in pane e
per me trare. s. caterina da siena, ii-244: orsù dunque,
negligenzia, però che egli è tempo da investire questo tesoro [delle virtù] in
, i-307: scriveva de'grossi volumi da porre alle stampe, co'quali diceva egli
e forse cattolica volontà, ma come investiti da arrigo, non dal pontefice, non
/... / che, investiti da me del magistrato, /...
feltrino boiardo, che fu l'investito da niccolò iii del feudo di scandiano,
sua eccellenzia di tutte le ducali insegne da sua maestà investita. g. p.
investiti tanno scorso di una nuova miniera da essi scoperta, chiesero al consiglio tanno
al polo ella è drizzata, / da rivoli magnetici investita. monelli, i-182:
dai venti del deserto. -urtato da un altro o da altri veicoli (un
. -urtato da un altro o da altri veicoli (un veicolo);
veicoli (un veicolo); colpito da un veicolo che provoca caduta e lesioni
che è a bordo di un veicolo urtato da un altro veicolo. codice della
assalito. loredano, 2-135: seguito da una truppa di cavalli, s'allontanò
da'suoi; ma, osservato et investito da una compagnia di corazze, fu necessitato
difesa. bocchelli, 1-iii-784: investiti da ogni parte, in ogni parte investivano
generale, investita in un medesimo tempo da tre delle nimiche, due ne ributtò
commissario morosini,... rimase da esso superata e presa. 8
in via manzoni, si sentì investito da uno sguardo che non lasciava presa.
fece uno coverto in volto bellissimo sopra colonne da le bande, el qual volto era
furore. -messo a coltura, coperto da una piantagione (un terreno).
(un terreno). giuseppe da ascoli, lxii-2-i-20: il viaggio fu sempre
d'annunzio, iv-1-72: la signora investita da quel chiaror tra biondo e roseo,
... cecilia nuda, investita da una luce spettrale. 11. figur
suggestionato. muratori, 6-75: da questo poco abbiam potuto finora scorgere qual
e quale il potere della fantasia investita da simili fantasmi sopra l'anima nostra.
luce eterna della divinità, ma ingemmata da tante anime belle. b. croce,
cioè se esse siano investite e animate da un nuovo motivo che ne faccia nuove opere
... ma anche l'ispirazione da cui l'opera è investita.
. emanuelli, i-225: sembrò investito da ricordi fastidiosi. 14. incaricato
azienda... che concentra il risparmio da porre a disposizione dell'industria e dell'
termine. = nome d'agente da investire. investitura, sf.
tale potere; l'immissione in possesso che da esso consegue. medispini,
fideicommissi, non può essere posseduto se non da due soli, che sono di questa
in quegli stati medesimi prendevano l'investiture da l'imperatore, ora la prendono dal
pagarlo, purché assentisse all'investitura pretesa da savoia. p. verri, 1-i-126
pastorale e l'anello,... da re o signori secolari a vescovi ad
ad abati. bocchelli, 13-261: da quanto tempo la torraccia fosse feudo di
casa sua, nessuno sapeva dirlo; da che sovrano fosse venuta l'investitura, nemmeno
. marnioni, 4-106: né ignoransi da veruno le guerre, i dissidi,
maschi, succederanno le temine o descendenti da esse, le quali non potranno esser
12-i-245: l'ingegno... ha da sé o, per meglio dire,
brilli, talvolta cantando, come se rincasassero da una festa campestre, da una festa
se rincasassero da una festa campestre, da una festa dell'abbondanza del contado,
riferimento a gesù cristo). felice da massa marittima, xliii-286: lo 'nfinito
fatte dal defunto, sono stati lasciati da lui alla procuratessa sua moglie, instituita
a pagare l'affitto perché non trovo da subaffittare, attesa la lontananza dalla università
dotta, lat. mediev. investitura (da investire 'coprire, adornare');
, 2-92: li stessi giudici, da tre in fuori,... sono
per di fuori. = deriv. da investire. inveterare, intr.
avviarsi alla vecchiaia. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
o sentimenti cattivi). antonio da ferrara, 38: non reguardi a zò
* fare invecchiare ', denom. da vètus, -iris 1 vecchio 'col pref
nell'animo o nel costume cosi profondamente da diventarne un elemento essenziale, una parte
vizio enveterato convertese en natura. onesto da bologna, lxv-18: vessa me, lasso
stata spinta a trattarla in quella maniera da qualche odio inveterato contro di lei,
2. praticato, seguito, osservato da lungo tempo, in modo da essere
osservato da lungo tempo, in modo da essere o da apparire saldamente radicato e
tempo, in modo da essere o da apparire saldamente radicato e consolidato (un
domino sia iniuste gravato per li dicti da gavassè. guicciardini, 1-8: dovendosi,
venerazione timorosa. 3. che dura da molto tempo (un fatto, una
se ne passò egli a colonia, e da quella città, conforme all'inveterata libertà
muratori, 9-167: i fiumi, ritenuti da qualche rosta,... per
ripigliano l'inveterato loro corso. costantino da loro, lxii-2-ii-141: seguono ancora fra
illustrissimo che dei peccatori inveterati non è da fidarsi così subito, bisogna provarli. cicognani
o a concetti astratti. felice da massa marittima, xliii-206: presto fu lo
9-469: queste [else] son da soldati, / queste da capitani / strenui
else] son da soldati, / queste da capitani / strenui 'nvete- rati. bocchelli
perciò l'invetramento è unione non da umore, ma da forte operazion di fuoco
unione non da umore, ma da forte operazion di fuoco data.
fuoco data. = deriv. da invetrare. invetrare (ant.
, cioè... col far partir da essi il calore, [la natura
: perciò l'invetramento è unione non da umore, ma da forte operazion di
invetramento è unione non da umore, ma da forte operazion di fuoco data. de
, / e fan gozzi e ampolle da speziali. tommaseo [s. v.
s'invetra. = denom. da vetro (v.) col pref.
invetrati, e la schiuma alla bocca da far paura. bontempelli, 11-66: arianna
. = nome d'agente da invetriare. voce registr. dal dizionario
della neve. = deriv. da invetriarel. invetriare1 (ant.
bencivenni, 5-52: la pietra da invetriare le vasa, e corno cervino
. la quale tavola fu poi invetriata da quelli della robbia. sassetti, 148:
embrici... bene invetriati saranno da ogni parte. cattaneo, i-2-78:
saccenti, 1-2-46: che vi è da soddisfare ogni appetenza /... /
invetriata del tegame di coccio ed a muoversi da se stesso ed a girare,
un vasto granaio bene imbiancato e chiuso da invetriate. angiolini, 75: alcune
invetrate erano aperte. gnoli, 1-301: da l'alte invetriate una tranquilla / luce
. barbaro, ii-92: trovammo etiam da cinque o sei pater nostri grandi come
2. per estens. coperto da una leggera crosta trasparente. soderini
, senza punto esser brunita, sol da sé riseccandosi, fa una pelle liscia e
vergogna e il biasimo che gli derivano da azioni basse e colpevoli o da comportamento
derivano da azioni basse e colpevoli o da comportamento vile e abietto (il viso
, i-893: benedetto buglioni... da una donna, che uscì di casa
, il corpo suo l'è tolto / da un demonio. ottimo, i-570:
manzini, 8-179: ritirava il suo sguardo da qualsiasi oggetto; e, vago,
la selce] anco di figoli accompagnata da stagno e piombo calcinato: qual mescolanza
lustri, coma ancora per renderli impenetrabili da i liquori. questa è fatta e cavata
d'invetriatura. = deriv. da invetriare1. invetriatura2 (disus. invetratura
dell'agonia. = deriv. da invetriare2. invetrire, intr.
erano come invetriti. = denom. da vetro (v.) col pref.
qualche terrazza. = denom. da vetta (v.) col pref.
disapprovazione; apostrofe. lapo da castiglionchio, 5: avendo sallustio in una
quella sorte d'orazione la quale è chiamata da i latini invettiva e nella quale con
piene di maledicenze non debbono esser fatte da uno che viva in una corte o
corte o sotto un principe solo, ma da coloro che vivono ne le republiche.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 25: tutto acceso di sdegno
si credesse che io lo facessi perseguitar da altri con l'invettive, quando non
non possedevano più alcun pudore e che da se stesse si spacciavano per meretrici di
plur. di invectivus 1 invettivo ', da invehète 'trasportare dentro '; cfr
di passerotto ». = denom. da invettiva. invettivato (part.
a questo fine sappiamo che furono trovati da uomo satirichissimo. = ¦ deriv
satirichissimo. = ¦ deriv. da invettiva. invetturare, tr.
verso alessandria. = denom. da vettura (v.) col pref.
voce dotta, lat. invectlo -6nis, da invehère 1 portare dentro '.
rete fa divezza. = deverb. da invezzare. invezzare (invezare),
, assuefare. francesco da barberino, 196: invezzalo a dormir cogli
la particella pronom. abituarsi. francesco da barberino, 12: sia nel suo mangiare
3. prov. francesco da barberino, ii-180 [glossa]: dicunt
. dal lat. invitiàre, denom. da vitlum * vezzo 'col pref.
in altro senso potremmo dire: buono da essere inviato. abbiamo certi inviati non inviabili
. = agg. verb. da inviare. inviaménto1, sm.
avesse inviaménto fermo o masserizia appo sé da potere pigliare di lui buona isperanza o
costitutiva? = deriv. da inviare. inviaménto2, sm.
. ant. invito. bonvesin da la riva, v-458-193: mangiand con oltri
« si trova... in pietro da barsegapé bontae, peccai, parentao,
: grazia ti chiede. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. d'annunzio, i-ii: prendi! da l'imo de 'l mio giovin cuore
, il corso invio. s. carlo da sezze, iii-505: sorse 'l vecchiarello
. arici, i-171: velocemente invia da tutte parti / suo dolce raggio, e
lo 'nvii e faccialo studioso. francesco da barberino, ii-195: grande vertù è l'
di salariati. caro, 2-1-47: tornato da frascati, dove sono stato alcuni dì
di questo benedetto priorato fu mossa primamente da voi: voi la 'nviaste, voi ordinaste
: il capo della conversazione si presentava da sé, quel capo, che, al
pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413: son menato
una prop. subordinata). francesco da barberino, iii-35: lungo parlar d'este
/ cresce qualor s'invia / per partirsi da noi l'eterna luce. g.
di fornimenti e di maestri, vennero da roma alla cittade che cesare edificava, e
dotta, lat. inviare, denom. da via col pref. incori valore illativo
/ dove a lor piace, e da moscion simili / dio mi salvi mai
conte giovan teofilo plater, cavalier inviato da v. e. illustrissima al serenissimo
in modo carismatico di una particolare missione da parte di dio; profeta. cesarotti
bargagli, xli-i-454: che avete voi da fare? dove sete ora inviato? d
e impazientire e anche bestemmiare i cristiani da bene a pericolo dell'anima loro,
sonetti. = nome d'agente da inviare. invicariare, intr.
che s'invicariasse. = denom. da vicario (v.), col pref
invidia, gelosia. girolamo da siena, i-71: ora sono sei maniere
dotta, lat. invidentla, deriv. da invidère 1 guardare di mal occhio '
che l'interessato si consideri ingiustamente escluso da tali beni sia che, già
leggero piaga onni sua sana. francesco da barberino, ii-166: non arricchisce invidia
tutte le virtudi. 5. bernardino da siena, 187: è un peccato,
, la quale pareva che pure allora da lunga infermità si sollevasse: questa si giudicò
della sorte. 3. cruccio provocato da amore non corrisposto; gelosia.
: molti nel tempo di nicola, mossi da lodevole invidia, si missero con più
di agosto: persona grassoccia; faccia da luna piena. dossi, i-159:
ricchezze alcune, è avuto invidia dei buoni da coloro
le piaghe misurar con mano, / mosso da strana invidia, ch'egli porta /
profonda; esecrare, detestare. bartolomeo da s. c., 131: se
sfarsi d'invidia: lasciarsi o sentirsi sopraffare da una cocente e morbosa gelosia, da
da una cocente e morbosa gelosia, da astio, da rancore, da dispetto
cocente e morbosa gelosia, da astio, da rancore, da dispetto. lamenti
, da astio, da rancore, da dispetto. lamenti dei secoli xiv e
4-i-220: oh che bel camposanto / da fare invidia ai vivi! piovene, 7-125
, una ricchezza e precisione di vocaboli da far invidia aduno stilista. pavese,
altrui: renderla odiosa. guidotto da bologna, 1-32: dalla persona dello avversario
, ignorare l'invidia: essere immune da questo vizio; sapersi contentare del proprio
, i-2-129: non fu mai concitato, da stimoli d'odio o d'invidia.
nemico. l'invidia è un peccato da minchioni... uom che ha invidia
élla', invidiòla. s. bernardino da siena, iv-180: le nuore e cognate
. invidia * invidia ', deriv. da invìdus 'invido'; cfr. fr
. ottonaio, 1-70: invidia da legnaia e naturale / vendiam,
non faremo alcuna parola: ché ognuno da sé ne intende la stravaganza. padula,
felicità e di una prosperità così grandi da destare l'invidia del prossimo.
porte della stessa città dominante, invidiabili da ogni monarca. muratori, 6-278:
., 38 (672): da quel punto in poi, una vita delle
qualche diecina di minuti nella sua stanza da studio,... si metteva a
dalle macchine e dai lubrificanti, lontani da queirinvidiabile aspetto che si suole attribuire alla
più che le parole non suonino; più da non desiderare che da desiderare. *
suonino; più da non desiderare che da desiderare. * non invidiabile la fama di
ben ricompensare il suo padrone di ponente da assicurargli, se non la ricchezza,
. = agg. verb. da invidiare. invidiabilménte, avv.
che è dominato, abitualmente o sporadicamente da sentimenti di invidia (anche da astio
sporadicamente da sentimenti di invidia (anche da astio, da odio). -
di invidia (anche da astio, da odio). - anche sostant.
. - anche sostant. bartolomeo da s. c., 29-2-6: come
mala intenzione dell'invidiante, e l'odio da qualche colpa che è nella cosa odiata
rimunererò, sì che e'sarà invidiato da ognuno. leonardo, 2-121: certo
certo in questo caso la spezie umana ha da invidiare ogni altra generazione d'animali.
: quelli amiamo o vogliamo per amici da i quali cerchiamo d'essere imitati e
per esse dolorosamente l'invidia che, da principio, aveva creduto di far loro
ariosto, 32-12: oh quante volte da invidiar le diero / e gli orsi
teme, invidia e si sdegna è da cotai movimenti molto agitato. pascoli, 11
, or non sia più invidiata / da te giamai la prima età dell'oro,
. capponi, 1-i-293: né troppo è da invidiare alla fortuna di quelle scuole,
3-234: sendo molto invidiato e perseguitato da tutti quegli signori, non si governò
furono invidiati dal tempo, è ben da compiangersi la perdita di quei di demetrio
t'amo. -non avere nulla da invidiare agli altri o a nessuno:
figuratamente anche cosa, 4 niente ha da invidiare a un'altra ', quando
attori sono buoni. non hanno nulla da invidiare agli italiani e ai francesi che imitano
7-72: la rassegnazione non ha niente da invidiare all'eroismo. 8
cosa trovarsi in così buona condizione di fortuna da destare l'altrui invidia, che in
altrui invidia, che in così misero stato da meritar compassione. = voce
boccaccio, i-324: egli si vedeva da molti invidiato per le sue ricchezze.
già da'più felici, / or da mover pietà ne'suoi nemici. gualdo
cose, per non rendersi odiosi o invidiati da qualche ignorante. -con riferimento a
notorietà. -sostant. bartolomeo da s. c., 29-1-6: tanti
celebrate e invidiate o vedute con sospetto da bologna. montano, 106: dicano i
e i sonni quieti, cose invidiateci da napoleone, che vanno volentieri sacrificate quando
invidia, invidioso. bartolomeo da s. c., 29-2-8: simonide
c., 29-2-8: simonide, addomandato da uno come e'potesse fare ch'e'
di claudiano. = nome d'agente da invidiare. invidiosaménte, avv.
l. ghiberti, 6: così sono da fare a questi [antichi filosofi]
cortese e villano e 'nvidioso. guidotto da bologna, 1-100: il dicitore disegna
suoi sudori, / ed or corre da questo, or da quel canto / per
ed or corre da questo, or da quel canto / per riparar l'impetuoso
novella stessa, e le parole medesime dette da vostra signoria, acciocché io non sia
malignità, la quale è denotata piuttosto da 'invidiosétto '. -vezzegg. invidiosùccio
. invidiósus 'invidioso ', deriv. da invidia 1 invidia '; cfr.
mala dissoluta invida plebe / che, da che lui spirò con tanta ingiuria, /
follie d'invido ingegno, / che da i saggi onor non hanno.
2. per estens. ispirato da invidia, da gelosia, da malevolenza
. per estens. ispirato da invidia, da gelosia, da malevolenza, da livore
ispirato da invidia, da gelosia, da malevolenza, da livore (un sentimento,
, da gelosia, da malevolenza, da livore (un sentimento, un modo
or è ventitré anni, risonarono di là da un basso strepito di oltraggi e di
mura, quali la sua dolce amata da lungi li tenevano. tasso, 4-31:
dotta, lat. invìdus, deriv. da invidère 4 guardare biecamente'. cfr.
. bartoli, 1-157: i legumi che da qual si voglia gran vento continovo son
si debbon maritar le donzelle tosto che sono da ciò, perché, se si tengono
a scapitare. = denom. da vieto (v.) col pref.
1-127: siccome il verbo d'infievolire ha da fievole il suo cominciamento ottenuto, così
ottenuto, così quello d'invie- tire da 'vietus', vieto. arlia, 1-196
, e non si avvede che è già da un pezzo invietita. povero sor giulio
quant'è la tua, non abbia da invietirsi in casa, ruzzando con l'aco
invietirsi veggiamo. = denom. da vieto (v.) col pref.
(un discorso). busone da gubbio, 152: essendo li due re
. = agg. verb. da inviare. invigilaménto, sm.
il perché. = deriv. da invigilare. invigilante (part.
trattar bene i lavoratori, non pretendere da loro più del dovere,...
iii-87: hanno in oltre i maestrati da invigilare non solamente per impedire che il
, per conseguire un vantaggio; darsi da fare; ingegnarsi, dedicarsi, attendere,
, 1-283: l'amatore deve scegliere da sé la stoffa, il cuoio,
più 10 scroscio degli zampilli rompeva, da tenipo. 7. tenere sotto
] a invigilare gl'interessi del luogo da loro rappresentato. viviani, 1-47:
2-43: gli altri ufficiali, riparati da una tenda a ombrello, invigilano il tiro
invigilatóre. = nome d'agente da invigilare. invigliacchiménto, sm.
dall'abitudine. = deriv. da invigliacchire. invigliacchire, intr.
mai senza colpa. carducci, iii-25-280: da poco tempo in qua non sentivo più
lasciò invescare e invigliac chire da una donna. = denom.
una donna. = denom. da vigliacco (v.) col pref.
2. per estens. ispirato o accompagnato da viltà, da codardia, da abiezione
. ispirato o accompagnato da viltà, da codardia, da abiezione (un atto,
accompagnato da viltà, da codardia, da abiezione (un atto, un comportamento
lat. mediev. invineare, denom. da vinèa col pref. in-con valore
tassoni, 266: un fresco venticel da terra usciva, / ch'invigo- rando
di lontan fuggir la riva / e da tergo sonar tonde spumanti. -intr
spontaneità umana. = denom. da vigore (v.) col pref.
sentir dagli antipodi. = deriv. da invigorire. invigorire, intr.
braccio o della mente). bartolomeo da s. c., 9-6-9: nella
, 4-1001: le nuove ch'egli riceveva da quelle parti erano... che
non si giudica apertamente di niente, nato da socrate, ripetuto da arcesilao, confermato
niente, nato da socrate, ripetuto da arcesilao, confermato da cameade, invigorì
socrate, ripetuto da arcesilao, confermato da cameade, invigorì fino alla nostra età
esaltarsi, eccitarsi, entusiasmarsi. piero da siena, 1-2: se m'ascoltate di
; rincuorare, incoraggiare. bartolomeo da s. c., 314: loro
né tanto la reprimeva il tenero piede tormentato da i sassi e dalle spine che maggiormente
di altre buone qualità. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: prevalsero in maniera di numero cavalli da quella banda che invigoritane più volte la
baruffa. brusoni, 4-i-35: invigorita da tante pari la difesa, fu il nemico
doversi tentare gl'estremi rimedii per guarire da un estremo male. giannone, ii-172
sua arte. = denom. da vigore (v.) col pref.
/ ristorai qualche giorni il corpo oppresso / da i vari affanni, e quindi invigorita
a la partita. brusoni, 4-i-151: da queste parole tanto invigoriti i soldati,
fu... con maggior contenzione da amendue i re, invigoriti da questi
contenzione da amendue i re, invigoriti da questi soccorsi da amendue i papi,
i re, invigoriti da questi soccorsi da amendue i papi, rinnovata la guerra.
ci vuole un corpo vivo e invigorito / da quella età ch'è fra i vent'
invigorito e il padrone, come liberato da una pena, traeva un sospiro e
di domandare invilerai. = denom. da vile (v.) col pref.
il giovane, 10-914: non era tempo da piantar la 'nvilia. / diaschigni!
venuta per la separazion della ragione, alquanto da lui dilungata,... e
stabile. = » deriv. da invilire. invilire, intr.
rima che insisse de una pronunciazione trista e da orbi che non se invilisse, et
cuore in certe liti, che agitava da dieci anni. pavese, 8-66: subito
, offuscarsi. landino, 34: da l'una parte concitata e commossa da le
: da l'una parte concitata e commossa da le illecebre e lusinghe delle cose momentanee
delle cose momentanee e temporali, e da l'altra parte repressa da la ragione,
, e da l'altra parte repressa da la ragione, / [la sensualità]
è in congregazione. s. caterina da siena, ii-161: il servire a dio
: dunque un uomo può invilire tanto da dare a un figlio un'anima di
, 156: un pastore, essendo assaltato da un lione e non avendo altro rimedio
sanza resistenzia si lascia legare. sforzino da corcano, i-2-39: se l'astore
è naturalmente più che ogn'altro uccello da rapina vizioso e dedito all'invilirsi,
i-569: il duca fa ogni dì gente da cavallo e da piede, e.
fa ogni dì gente da cavallo e da piede, e... niente si
disperai. mezzo secolo di mia vita era da pochi giorni trascorso; e che cosa
novella della ginevra, 51: vide da un canto del letto la sua ginevra
inviliscano le mie parole: pensate che da quello scetticismo è risorto pur byron,
non è spento. = denom. da vile (v.) col pref.
noioso che ti caccia / si partirà da l'anima invilita. g. villani,
verde rinvestiti / sòlveno altrui ben forsi da rancori, / e rin- verdiscon gli
/ di far più non ardia / da l'impresa infelice a te ritorno. siri
invilito sotto tanto peso, sanza essere da alcuno cacciato, celatamente si fuggì.
muratori, 7-i-24: i popoli, spolpati da amici e nemici ed affatto inviliti,
per invillanarsi. = denom. da villano (v.) col pref.
di gentilezze. = denom. da villano (v.) col pref.