innanzi di tempo: invecchiare. francesco da barberino, no: ancor vi parlo a
scrittori antichi [tommaseo]: è da sapere che lo innan- zinome si costuma
una sola lettera. = comp. da innanzi e nome, sul modello del lat
stia soprapposto. = comp. da innanzi e penultimo (v.).
, preporre, preferire. bartolomeo da s. c., 74: certi
a diana. = comp. da innanzi e porre (v.).
del tempo. = comp. da innanzi e venire (v.),
cristallo rifolgorante? = denom. da narciso (mitico giovinetto che, specchiandosi
della beatitudine eterna. s. carlo da sezze, i-282: gustava nell'anima
ribaldi sono innarrabili. = comp. da in-con valore negativo e narrabile (v.
venne frettoloso con affaticato corso. guido da pisa, 1-43: va'a faraone
cristo ve lo farà dire. andrea da barberino, ii-159: mirabello tolse per
come innara la storia seguendo. erasmo da valvasone, 10-59: io n'ho
valvasone, 10-59: io n'ho da febo più d'un segno espresso: /
e uscirne anfiarao. = comp. da in-con valore intensivo e narrare (v.
compuose il filocolo. = deriv. da innarrare1. innarrivàbile, v. inarrivabile
suo innarro. = deverb. da innarrare1. innarsicciato, v. in
, alla bocca. = denom. da naso (v.) col pref.
frugoni, iv-29: questo vulcano, che da giunone si finge nato e di venere
. tardo ecclesiastico innascibìlis, comp. da in-con valore negativo e nascibllis * che può
suo oggetto. = deriv. da innascibile. innascóndere, tr. (
a guadagno. = = comp. da in-con valore intensivo e nascondere (v.
esci di qui. = comp. da in-con valore negativo e nascondibile, agg
e nascondibile, agg. verb. da nascondere (v.). innascóso
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 109: li naturali..
bevitore di messer bernabò comincia a innaspare da piede. leonardo, 2-123: volendosi [
e co'piedi ina- spando, indarno da quelle si difende. aretino, 20-264:
v'annaspi. = denom. da naspo (v.) col pref.
dal fuso? = nome d'agente da innaspare. innaspatura, sf.
beccaria, i-386: popolazione angustiata da fiumi inna- tabili, da monti altissimi
popolazione angustiata da fiumi inna- tabili, da monti altissimi, dal mare ancora intentato.
mare ancora intentato. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
dagli stoici, ripresa in tempi moderni da cartesio e leibniz e talvolta ancora dibattuta
cartesio e leibniz e talvolta ancora dibattuta da alcune moderne scuole linguistiche).
. ecco perché questo sistema uscì da quello di kant. labriola,
dell'esperienza. = deriv. da innato-, cfr. fr. innatisme.
ne la nostra conoscenza, cioè procedendo da quello che conoscemo meglio in quello che conoscemo
naturale -solo perché escludeva le intenzionalità guidate da fuori si è puntato sull'innato,
erbe in validi manipoli / affocatesi si lievan da terra / contro litiasi sol, che
nascita in quanto non gli sono attribuiti da un'autorità esterna (la quale, pertanto
suo proprio dominio e che si faccino da chi non ha dritto o d'alleanza o
: iscusimi ancora lo innato piacere che continuo da mia puerizia infino nel presente die aùto
dotta, lat. innàtus, comp. da in- * dentro 'e nàtus '
nato, increato 'comp. da in-con valore negativo e nàtus 'nato
barba s'innispida. = denom. da atro (v.) col pref.
perdita della moglie si facesse intenso, tanto da assumere l'aspetto di alcunché di morboso
fiore, quasi innaturale, come generato da un malefizio, ondeggiava in sul gambo.
staccate. b. croce, iii-22-190: da parte degli oppositori radicali e irredentisti,
, la espone. il viso -innaturale, da posa - s'imporpora d'onta.
, lat. tardo innaturalis, comp. da incori valore negativo e naturàlis 'naturale
sono? è una innaturalezza mostruosa rilluminare da sotto in su. carducci, iii-23-251:
troppo latinamente forse, preternaturale. ma da nessuno è ignorata questa non pure diversa
ne fa. = denom. da natura (v.) col pref.
di punta o con un'arma da taglio; piagare. testi fiorentini,
del cavaliere, s'egli è armato da una parte e da un'altra no
s'egli è armato da una parte e da un'altra no, egli può bene
, egli può bene essere inavarato e morto da quella parte. ser giovanni, i-216
fortemente. -recipr. andrea da barberino, ii-58: si percotieno ora di
le carte. = denom. da navera (v.) col pref.
ferito di punta o con un'arma da taglio; piagato. guittone,
111: qual li fuggia dinanzi e qual da lato, / e qual morio in
anonimo, i-619: partire non mi posso da voi punto, / sì come preso
ha core. = deriv. da innaverare. innavertenteménte, v.
o mare innavigabile non dividano un paese da tutti gli altri, come chiudere tutti i
però si dicon corredate quando / son da far vela. sassetti, 311: svernare
. innavigabilis (livio), comp. da incori valore negativo e navigabìlis 'navigabile
. che non è mai stato percorso da navi, da imbarcazioni (un corso
è mai stato percorso da navi, da imbarcazioni (un corso d'acqua,
paradiso terrestre. = comp. da in-con valore negativo e navigato (v.
innazionale '. = comp. da in-con valore negativo e nazionale (v.
presentano un misto di generalità e di innazionalità da spingere un occhio indagatore alle vere sorgenti
nazione. gioberti, 309: da questo connubio dell'instituzione colla società umana
incorporato seco. = denom. da nazione (v.) col pref.
caligine, oscurarsi. = denom. da nebbia (v.) col pref.
, crudele. = comp. da in-con valore negativo e necessario (v.
di confini sublimi, innegabili; da un lato, i più alti monti d'
immenso mare. = comp. da in-con valore negativo e negabile;
innegabilmente concludere che ciò non derivava da altro, che dalla cura particolare con cui
con cui si lavorava e si coltivava da quelli abitanti la terra. de roberto,
ai francesi. calandra, 360: da per tutto al clero regolare e secolare che
divina libertà degli istinti primitivi. solo da ieri si sa che gli istinti primitivi
finirò mai d'inneggiare / quel che da lungi fere, apollo. -figur
, e pare, di aver inneggiato da principio la natura nel senso cosmico.
avesse parlato ma che s'inneggiasse così da solo con quel cartello appeso al
inneggiare), agg. accompagnato da inni. revere, vi-489:
brodo. = nome d'agente da inneggiare. innegrire, intr.
seggia. = denom. da negro col pref. in-con valore illativo;
= dal fr. innéité, deriv. da inné 'innato '. innemichévole
detto innemichevole. = deriv. da nemico sul modello di inimichevole (v.
quanto sono entro. = comp. da in * dentro 'ed entrare (v
sempre come suole. = denom. da nero (v.) col pref.
innerbare la favola. = denom. da nerbo (v.) col pref.
, inneronire. = denom. da nerone, nome dell'imperatore romano che
, comenta, s'innerva, è preso da un delirio che non si può
può definire. = denom. da nervo (v.) col pref.
, reso più resistente, più saldo da elementi, da strutture di rinforzo.
più resistente, più saldo da elementi, da strutture di rinforzo. linati
basamenti, tutto appariva invaso, innervato da questo visibilio di figure fittamente addossate,
alcune innervature. = deriv. da innervare. innervazióne, sf.
alla sdrucciolevole gratella di ferro che faceva da pavimento alla cripta, e squillava
valori espressivi. = deriv. da innervare. innèrvo, sm.
onirico provvisorio. = deverb. da innervare. innervosire, tr.
apprensione. soldati, 2-422: da quando è così malato, il telefono
innervosisco. pratolini, 9-742: tornavo da ballare, ero pieno di sonno e
innervosito. = denom. da nervoso (v.) col pref.
esplosiva o alla carica di un'arma da fuoco. pisacane, iv-11: pare
, iv-11: pare che al della noce da napoli debbasi il perfezionamento...
debbasi il perfezionamento... del moschetto da guerra: egli... ha
il disegno... preparerò cibi da inescare la trappola. 3. ant
esplosiva 0 alla carica di un'arma da fuoco; attivare un ordigno esplosivo inserendovi
è quel porre nello scodellino dell'arma da fuoco un poco di polvere, la
pratica col papa. -denom. da esca1 (v.) col pref.
], ora con ami ritorti, da piccioli vermicelli inescati et ora con alcune
2. figur. attirato, adescato da promesse, lusinghe, ecc.;
l'accensione della carica di un'arma da fuoco. carena, 1-139:
volta nello scodellino, per innescare tarma da fuoco. negli archibusi a percussione il
alla carica. = deriv. da innescare. innésco, sm. (
l'accensione delle cariche propellenti delle armi da fuoco o la deflagrazione di ordigni esplosivi
puppettina di polvere nera alla culatta e toccato da un tizzo sparò. bonsanti, 4-73
di un fenomeno. = deverb. da innescare. innesoràbile, v.
incastonato, inserito. francesco da barberino, 4-47: ne fece fare una
. = agg. verb. da innestare; voce registr. dal tommaseo.
cercano spermentare. = deriv. da innestare. innestatóio, sm.
. innestatore. = deriv. da innesto, col sufi, -olo di mestiere
innestare ed alle sorte degl'innestamenti è da tenere per certo che, facendogli del
gli arbori hanno dimesse tutte le foglie da loro, coprendogli poi e fasciandogli..
quali biformi mostri o quali / parti da forestieri alberi, tolto / abbiasi a
en modo che non è per ora da parlarne. -contrapposto. tesauro
del canale medesimo. = deriv. da intraversare. intravertebrale, agg.
canale vertebrale. = comp. da intra- * fra, in mezzo 'e
a questo fine bisogna che, staccatosi da tutte le cose esterne, si intravesta,
del tutto. = comp. da intra-'fra, dentro 'e vestire (
le corna d'aire oscuro. = da avviluppare con cambio di prefisso.
appena intravisibili. = comp. da intra- * fra 'e visibile (v
di poi attenuate. = comp. da intra- * fra 'e visione (v
= voce dotta, comp. da intra- * fra, dentro 'e dal
un'area ristretta, si trova circondato da un suolo zonale e si differenzia da questo
da un suolo zonale e si differenzia da questo per un clima diverso o per
roccioso. = comp. da intra- * fra, in mezzo 'e
suo lucente, che non si disuna / da lui né dall'amor ch'a lor
quattro. = verbo coniato da dante, denom. da tre (v
= verbo coniato da dante, denom. da tre (v.) col pref
o per un arcolaio / o un lucernier da capo a pie'vestito / de'panni
'. = agg. verbale da intrecciare. intrecciaménto, sm.
diversi membri infiniti, se non perché da tutte le parti avessimo più assalti d'
canne, a quell'altezza che si vuole da terra, su cui si stendono e
. ciascuno di essi situato in piedi da un lato di ciascun quadro: questi,
: mare ondeggiante in tranquillissima calma arricchito da mille intrecciamenti di fiori. -pettinatura
, in guisa d'intrecciamenti e prese da lottatore, non avevan più la stessa forza
non darei questa vista per una festa da ballo,... con quegli intrecciamenti
: l'armonia imitativa non dee risultare da ciascheduno dei termini, ma dalla somma totale
il suo governo, che sarebbe però da lui esercitato coll'aiuto di molti saggi per
lo naturai concorso e scambievol intrecciamento divisato da platone nelle pistole fra la potenza e
alternamente l'uno sull'altro in modo da formare una treccia. -anche: attorcigliare
soderini, ii-353: i berberi che mettono da pietre si possono propagginare a far siepe
574: pose tra gli uomini ignavi e da poco coloro che con i calamistri,
mi urta il gomito e vuole bere da sola con me, intrecciando le nostre braccia
. algarotti, 1-i-16: a lei da lato erano tre o quattro zerbini.
d'un altro, ed unisce ed intreccia da lontano cose differentissime che non mostrano d'
tante altre favole che non lasciano luogo da ravvisarvi un poco di verità. g.
illuminato, facilmente cade nella rete tesagli da un ingegno intemperante. alfieri, 5-192
, i-104: sarebbe perciò il ballo da intrecciarsi e da incorporarsi col dramma.
sarebbe perciò il ballo da intrecciarsi e da incorporarsi col dramma. memorie per le
verso più breve, quinario se incomincia da vocale e quadernario se da consonante,
se incomincia da vocale e quadernario se da consonante, che nel fine delle strofe
intrecciar i remi'. metterli di traverso da banda a banda per riposo temporaneo.
per riposo temporaneo. = denom. da treccia (v.) col pref.
, movimento di svincolo del proprio ferro da quello dell'avversario. 2
. intrecciataménte, avv. in modo da formare un intreccio narrativo.
.: acconciato o pettinato in modo da formare trecce (la chioma, i capelli
e un giorno un tiepido giorno di là da venire, / lo porteranno alla vigna
frugoni, i-3-153: cessando la schiera / da gl'in- trecciati passi, / a
5-23: stava bene impresso sulle conche da bucato di toscana, con il cuore trafitto
di antignano tra i camini intrecciati che da posillipo ed altre parti del circuito della
: le cose il loro fato portano non da pianeti, ma da principi e cagioni
loro fato portano non da pianeti, ma da principi e cagioni naturali, che intrecciate
: nell'operetta di plutarco, intrecciata da me nel terzo libro, ho seguito più
parti quantitative, qual sia la tragedia da esser tenuta più bella, la quale
più bella, la quale è determinata da lui esser l'intrecciata e non la
intrecciata, il tutto è legato piuttosto da giunture che da nodi. g. g
il tutto è legato piuttosto da giunture che da nodi. g. g. belli
punto intrecciato: nel ricamo quello composto da un punto orizzontale al quale ne è
questa nobile ghirlanda. = deriv. da intrecciato. intrecciatóre, agg. e
di necessitade. = nome d'agente da intrecciare. intrecciatura, sf.
al tallone e quivi increspate e chiuse da una intrecciatura di perle. magalotti,
motto; decorazione della rilegatura costituita da legacci o cordoncini intrecciati. 4.
che come cosa tediosa non sa sofferirsi da molti il recitativo, benché in questo,
... perseguitato... da gli stregoni, che sono...
onde la monotonia può sperare gran progresso da gli aumenti di questo stromento. lupis
s'intrecciano; decorazione delle rilegature costituita da legacci, strisce, cordoncini intrecciati;
verginalmente sobrie, che non attendono migliorie da parigi o da vienna, e quell'in-
che non attendono migliorie da parigi o da vienna, e quell'in- compro ondeggiar
e fa le prime parti, / e da lui quasi tutto sia tessuto / dell'
tessuto / dell'opera l'intreccio. da ponte, 96: questo finale, che
spezie di commediola o di picciol dramma da sé, e richiede un novello intreccio ed
tela su cui colorire, lo scheletro da avvivare), quanto per l'espressione degli
tenca, 1-203: quella tragedia [francesca da rimini] mancava in parte dell'elemento
di libri polizieschi. là dove è da credere che l'intreccio si facesse più appassionante
alcuni spruzzi satirici. = deverb. da intrecciare. intredire, tr. (
fare la corda. = denom. da trefolo (v.) col pref.
punto questa intrefolata. = deriv. da intrefolare. intrefolatura, sf. letter
parti ». = deriv. da intrefolare. intregnare, tr.
contenere, coprire ', deriv. da entrarla 'viscere, interiora ', dal
spa- gnuoli. = denom. da tregua (v.) col pref.
agg. ant. che è scosso da un tremito, da un brivido;
. che è scosso da un tremito, da un brivido; terrorizzato, atterrito.
di accingersi a simile impresa, circondata da tanti precipizi, che il solo pensiero farebbe
soffitto! '. = denom. da tremoto, variante di terremoto (v.
nelle cacce il suo signore, di là da tutti gli ostacoli della campagna di roma
che stimava ogn'altra cosa essergli richiesta da costei, che quella alla qual essa pensava
, il leone di giuda li tratta da tanti achilli; e posto che ha loro
il menagio deduce tal voce [baccello] da 'bacca 'latino. mazzini,
quelle prove di valore e d'intrepidezza che da lui si potevano desiderare. morando,
liberandosi con la voce e col ferro da gli assalti violenti di lui. tesauro,
or qui sì che non ho parole da ridirvi il furore, l'intrepidezza e la
.. lettere dei bandiera] tali da far piangere... quei due giovani
così favellava, rimaneano gli uditori percossi da maraviglia per l'audacia del suo disegno
-iron. alfieri, 7-175: da settembre in qua, tre o quattro
diede, con un'intrepidezza veramente ereditata da demetrio, a cercar consolazioni per lo
intrepido, ardimentoso. = denom. da intrepido. intrepidire2, intr. (
, trepidare. = denom. da trepido (v.) col pref.
intrepidità, ma bestialità, trasfusa in loro da quello spirito reo che gli possedea già
del riso aristofanesco. = deriv. da intrepido; cfr. fr. intrépidité (
. bernadotte fece avventare sull'esercito francese da una compagnia inglese i primi razzi alla
che chi non è filosofo, di sbrighi da questa peste. desideri, lxii-2-v-187:
. garopoli, 17-89: quali asprezze da lor, quanti sostenni / assalti a
esser forti quelle intrepide azioni che procedono da proprio affetto e da privato interesse,
azioni che procedono da proprio affetto e da privato interesse, e non hanno motivo
io vi renda grazie dell'atto intrepido da voi consumato, il 26 gennaio, davanti
alla camera piemontese. -che deriva da vivace spirito d'iniziativa, da spregiudicata
deriva da vivace spirito d'iniziativa, da spregiudicata curiosità intellettuale. alvaro, 7-266
intrepidi: fondata a ferrara nel 1600 da g. b. aleotti. baruffaldi
del detto sole. = deriv. da intrescare. intrescare, intr.
poco agio, così come egli è intrescato da molti e molto fastidiosi pensieri, quanto
più ne sa. = denom. da tresca (v.) col pref.
xxi-n-517: lassarne vedere se hai ciera da omo da ben e che no dighi baie
lassarne vedere se hai ciera da omo da ben e che no dighi baie; o
. = agg. verb. da intricare. intricaménto, sm.
confuse insieme, che paiono sgocciate giù da un sudicio pennello. 2. per
dopo di avere molto penato a sbrigarsi da quel funesto intricaménto, si rattestarono e
alle cose loro. = deriv. da intricare. intricare, tr. (
imbrogliare, aggrovigliare. erasmo da valvasone, 1-2-311: una gran quercia antica
italia... giunga a districarsi da quelle reti di retorica rea in cui il
, dico, ancora e tutta, disciolta da codesti lacci, * regina tornerìa la
xxi-11-256: io non m'era risoluto da principio d'intricarti in simili faccende.
-impedire, ostacolare; contestare. da porto, 1-228: il papa..
s'intrica / di stretti calli e sol da bestie culti. caporali, ii-115:
allentamento. nomi, 9-51: sbattuta da molta fatica, / copia maggior dei
misero ordito! -figur. serafino da l'aquila, xxx-10-8: par che 'l
bandello, 2-37 (i-1071): tratto da la vaghezza di seguir una fera in
forma femminil, non vista mai / da lui, tra quei recessi erra e s'
. buonafede, i-156: muove lontan da noi saturno i passi, e siccome
se i papi avessero ripreso alla libera da una banda il re, dall'altra ghisa
nostri vecchi sono pure stati giovani, e da giovani anzi da fanciulli e non da
stati giovani, e da giovani anzi da fanciulli e non da vecchi si sono intricati
da giovani anzi da fanciulli e non da vecchi si sono intricati in questi errori
intricarsi con lui? non aveva altri da domandare dieci zecchini in prestito?
alcuno patto / debba l'aquila aver da l'ale bianche. =
intricare * imbarazzare '(denom. da tricae 'imbrogli, fastidi ', col
). s. bernardino da siena, iii-70: chi non merita delle
ve e cattive. = deriv. da intricare. intricato (part. pass
era ogni guardo un intricato laccio, / da porr'i saggi in l'amoroso impaccio
pur generosa, e si sviluppi / da l'intricati nodi il dubio core, /
vorrebbe trarre questo vocabolo ['garbuglio'] da capegli intricati. misasi, 5-22:
delli debiti fini, quanto mi parrà da dire, e quanto io sarò aiutato da
da dire, e quanto io sarò aiutato da dio, parlerò brevemente. 3
, invaso, ostruito (per lo più da vegetazione selvaggia). ramusio,
strada era sassosa et erta, / intricata da spine d'ogni 'ntorno. c.
(una strada); che è percorso da passaggi misteriosi e insidiosi (un luogo
vecchie case attaccate insieme o divise solo da stretti sottopassaggi e intricati budelli.
orecchie a quel ch'io v'ho da dire, / se non volete, insieme
resterà intricata; egli è sano e da me averete ogni sorte di satisfa- zione
dire essersi così la loro lingua slontanata da quella che si usava nel secolo vili
19-154: laban, comosso dal parentado e da la conversazione de la persona savia e
savia e buona, con voce intricata da l'affezzione disse. betussi, 2:
nel servigio de'padroni, e tanto alieno da questa pratica, che non m'affido
di agire); arduo, difficile da comprendere (un problema, una questione,
g. gozzi, i-1-23: non è da tutti lo svolgere intricati argomenti, ma
tutti lo svolgere intricati argomenti, ma da coloro soltanto i quali da natura sortirono
, ma da coloro soltanto i quali da natura sortirono acre e penetrativo ingegno,
1-294: qui l'argomento nostro diviene da vero amplissimo e intricatissimo: tanto che,
nudi parossistici, martoriati però, mutilati da un martello rabbioso. 8. ingarbugliato
per farla beata in cielo, levandola da queste intricate miserie del corrotto mondo.
132: avendo del tutto poste da parte tutte le speranze e gl'intricati
dio? = nome d'agente da intricare. intricatura, sf.
il cammino. = deriv. da intricare. indicazióne, sf.
fatiche della pazienzia. = deriv. da intricare. intrichìo, sm.
intrichìo di radici. = deriv. da intricare. intrico, sm.
e sì vicina / ti sembra, è da tal via, da tanti intrichi /
ti sembra, è da tal via, da tanti intrichi / scevra da te,
via, da tanti intrichi / scevra da te, ch'anzi che tu v'aggiunga
andasse lisciando in un tratto alle parti da basso. loredano, 13-24: credo essere
un labirinto di piccoli fossi legati fra loro da un intrico di ruscelletti allegri e sonori
intatto, colmato solo per qualche tratto da una verzura giovane e impetuosa. tornasi
, / benché non gravemente, e da l'intrico / de l'asta imbarazzato,
2-371: le prose... hanno da prendersi meno di licenza e fuggir ogni
e soldati che li veneziani sono scomunicati da vostra beatitudine, e che correno intrichi
, 6: [vulcano] per uscire da tai disonorati intrichi, gli chiuse [
molti, mille intrichi: trovarsi circondato da gravi difficoltà; essere assorbito da molti
circondato da gravi difficoltà; essere assorbito da molti impegni. della casa,
uscire, essere fuori d'intrico o da un intrico: uscire da una situazione
intrico o da un intrico: uscire da una situazione difficile; liberarsi, districarsi
ma con senile astuzia, di liberarsi da questo intrico. bruno, 2-139: tutto
dal comando, / dal debito, e da altro, ch'io non dico.
trarre qualcuno fuori d'intrico: liberarlo da una situazione imbarazzante o pericolosa.
... facilmente m'avrebbe sciolto da qualche dubbioso intrico de l'opra,
58: il signor lenormant medesimo mi libera da questo intrico, somministrandomi egli la risposta
xlv-227: non so chi di noi vòlse da nuovo porre intrico, dicendo ch'egli
reciproco. = deverb. da intricare. intricóso, agg.
et intricoso. = deriv. da intrico. intrìdere, tr.
chiamano cié, la quale o lagrima da sé stessa o scola giù dalle intaccature
fanno nell'albero che la produce. cogliesi da mezza state in grandissima copia, e
? -figur. 5. caterina da siena, 52: poi che le pietre
pane intero, se non si intridono da capo con acqua e con sangue.
monti, 330: due viandanti provenendo da savona avevan sostato al fontanile per attingervi
aperte, e circolava, fatto più acuto da una lontana fragranza di giardini in fiore
, ii-217: non fo zuppe, e da me non s'intride / farina di
et amaritudine. = deriv. da intridere. intriditura, sf.
detti ferri. = deriv. da intridere. intridura, sf.
grande intridura. = deriv. da intrìdere. intriga, sm.
? = agg. verb. da intrigare. intrigacciato, agg.
agg. ant. complicato, difficile da ricordare. contile, ii-6:
non 1'ritrovo. = deriv. da intrigo, sul modello di scollacciato, sfilacciato
, raggiro. 5. bernardino da siena, iv-131: quando il marito si
v'induca. = deriv. da intrigare. intrigante (part.
a leggere la tua tragedia, per sapere da lui s'egli l'avrebbe recitata e
recitata e a che patti: qui faceva da comico e da impresario ed anche un
patti: qui faceva da comico e da impresario ed anche un po'da intrigante.
comico e da impresario ed anche un po'da intrigante. manzoni, fermo e lucia
cedeva a le tenebre perpetue; onde, da se stesso chiesta la estrema unzione,
spingere i barberini ad una furtiva ritirata da roma. battista, ii- 69
, e intrigandole fra loro in modo da tener sospesa e curiosa l'attenzione.
pestilenzie la cittade de'volsiniesi. giovanni da samminiato [petrarca [, i-132:
in così ardue circostanze, per svilupparsi da quei gran maestri nell'arte dell'intrigare
ausil. avere). brigare; darsi da fare, con mezzi per lo più
, lxx-422: per ciò che era impedito da la podagra, gli dimostra come possa
tevere, indi al mare, poi da la destra riva verso occidente da la
, poi da la destra riva verso occidente da la foce del rodano, ove il
, sento e non sento, piglio da tutti e non m'intrigo nei pettegolezzi.
in riformar diplomi. = deriv. da intricare per sonorizzazione di -c-intervocalica in -g-
sassi piritosi intermedi a strati di pietra da calcina, e qua e là disperse delle
loro compariva alessandro, coperto i lati da due, i suoi più favoriti e
al bersaglio, mi lasciavo quasi portare da masse intrigate di
mi deputò ciapo suo legato a interceder da v. s. un accordo per togliersi
e confuso. magalotti, 22-8: da questo campo... che, distendendosi
a un rialzamento di terreno tutto intrigato da una foltissima macchia, si scopre la
farla andare né muovere né guidare più da una parte che dall'altra. f.
, i-12-34: dafni, non intrigato da que'pochi cenci che avea indosso,
cifera, scritta al duca d'alba da garzia lasso della vega, agente in
sue risposte, / mezze intrigate, da l'orribil buca. salvini, 39-iii-183:
trova nei guai, che è oppresso da mille difficoltà; che stenta a conseguire un
, percioché elle rendono liberi molti uomini da molti e vari dubbi, ne'quali senza
esse intrigati sarebbono. s. bernardino da siena, i-17: grande pericolo è
i-17: grande pericolo è di confessarsi da chi non lo intende, ché,
argomento de'francesi. s. carlo da sezze, iii-94: volontà intrigata e piena
frugoni, iii-511: raccoglieva, or da questo or da quello, alternamente divisante
iii-511: raccoglieva, or da questo or da quello, alternamente divisante, ciò che
di rovine. 9. completamente assorbito da attività o occupazioni determinate; indaffarato,
, affari, problemi particolari. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
imbrattato in molte cose, che non sapevo da che lato rivoltarmi. serdini, 1-67
soffici, v-1-376: presieduta e ordinata da individui spesso diseredati di generosità intellettuale e
che cominciava a vincolarmi, un oggetto da cui mi sentivo intrigato e attratto.
si riducesse a una semplice interruzione seguita da una ripresa degli intrigatissimi negoziati che da
da una ripresa degli intrigatissimi negoziati che da sei mesi non dimostrano se non la
. ant. spacciatore, mercante. da ponte, 275: nel tempo in cui
teller. = nome d'agente da intrigare. intrigazióne, sf.
intrigazioni si levano. = deriv. da intrigare. intrigliatura, sf.
tenerezza. = deriv. da triglia (nella tipica espressione * fare
, overo interiglio della pecora, massimamente da quella parte ch'è inverso gli arnioni
dal pref. inter-4 fra * e da ilia 4 interiora, budella intrigo
sbozzo o piuttosto intrigo di linee, da cui nulla può ricavarsi. -assembramento
, come non ci sia più niente da udire! -argomentazione sottile, fallace,
di giudizio, sarà la giurisprudenza ottenebrata da forinole, da intrighi, da cavilli
sarà la giurisprudenza ottenebrata da forinole, da intrighi, da cavilli, e si prolungheranno
ottenebrata da forinole, da intrighi, da cavilli, e si prolungheranno le cause
dall'unità del semplice stato d'animo o da un'emozione repente e perspicua, dalla
gramsci, 1-36: il chesterton trae da questo spunto effetti puramente novellistici di intrigo.
qualche intrigo vien fuori un graziano vestito da ninfa e una franceschina in abito di
qui prò quo ', degli intrighi da commedia dell'arte. 6.
n'eran molte delle semplici e lontane da ogni intrigo. leopardi, iii-287:
parlò con il padre del pastore amante e da la fanciulla amato. i. neri
: né dee far intrigo la maniera usata da san matteo in narrar con anticipazione un
, quasi che questa resurrezione fosse preceduta da quella di cristo. -porre
-togliere, salvare, liberare qualcuno da un intrigo: liberarlo da una grave
liberare qualcuno da un intrigo: liberarlo da una grave difficoltà, da un serio
intrigo: liberarlo da una grave difficoltà, da un serio imbarazzo. buonarroti il
mira... che di liberarlo da quell'intrigo. svevo, 6-476: mi
. svevo, 6-476: mi salvi proprio da un grave intrigo. -uscire
. -uscire, trarsi, scapolarsi da un intrigo: liberarsi da una grave
, scapolarsi da un intrigo: liberarsi da una grave difficoltà, da una seria preoccupazione
: liberarsi da una grave difficoltà, da una seria preoccupazione. f. d'
'l modo ch'i'mi scapoli / da questo intrigo. manzoni, pr.
se nulla fosse accaduto, per uscire da un intrigo impossibile. 10. dimin
, cotali intrighetti non son più cosa da prendersi a gabbo. ferd. martini,
v.). = deverb. da intrigare-, cfr. fr. intrigue (
, v-380: bigatt'intrigosi, pive da sacco e figure da cembali.
bigatt'intrigosi, pive da sacco e figure da cembali. 2. complicato
sapria scander dottrinale. = deriv. da intrigo. intrmsecaménte (ant. intrinsicamènte
faccia fruttificare e fiorire, circuiva promosso da voi lo spirito delle sante leggi e produceva
intrinsichezza. = deriv. da intrinsecare. voce registr. dal tommaseo.
mi parrebbe ch'egli qualche volta così da sé andasse a visitar monsignore e tenergli compagnia
un poco quella sua vergogna e timidità da canto. 3. intr.
caso con le meretrici tanto, perché da loro avrebbe parole dolcissime, ma che
: quantunque io sia spregiudicato e spoglio da certi riguardi,... è però
qualcuno o in qualcosa, in modo da costituire un elemento congenito, essenziale,
, lat. intrinsecàri (itala), da intrinsècus * intrinseco '.
così stretta relazione con qualcuno o qualcosa da costituirne un elemento sostanziale, una parte
, profittano dai loro rimettiticci di vermene da pié e polloni che dalle sue radici
456: qui giova distinguere consuetudini da costumi: le prime, civili,
libertà, così intrinsecato al mondo moderno da non potersene a niun patto far di
. 2. legato con qualcuno da intima amicizia, da assidua familiarità.
legato con qualcuno da intima amicizia, da assidua familiarità. p. verri,
sue fattine. = deriv. da intrinsecare. intrinsecità (ant. intrinsiceità
che la intrinseca passion sentono. antonio da ferrara, ix-134: se però giammai canto
gesti demonstra la intrinseca letizia. niccolò da correggio, 1-121: ma in l'aula
, 2-74: la donna, mossa da una intrinseca compassione e bontà, lo
è naturale, derivando dall'anima, cioè da principio intrinseco. g. gozzi,
con quella intregrità ch'ella s'ha da produrre. 2. che si
ciò sia cosa che tutte tacque procedano da quello unico fonte mare oceano, e di
tesser fioco]... perché da alcuna secchezza intrinseca è sì rasciutta la via
landino [plinio], 77: da questi comincia la riviera del mare intrinseco
isolato (un'abitazione). giuseppe da ascoli, lxii-2-i-11: condottoci nel luogo
figur. profondamente legato a una persona da affinità di carattere, di aspirazioni, di
tutte per noi. s. caterina da siena, vi-61: conciosiaco- saché più
intrinseci e parenti di qualunque sorte furono da lui offesi con qualche scelleratezza. della
3-385: viene il re, accompagnato da pochissimi de'suoi più intrinsichi. brusoni
instruì della maniera d'eseguirli. gioacchino da s. anatolia, lxii-2-i-168: il vice
mi abbracciò come se fossimo stati intrinseci da chi sa quanti anni. bocchelli,
, 89: non saria già cosa da uomo prudente volersi inimicar gli amici e intrinsechi
, l'aversi a guardar non meno da. dimestichi che da gli strani, da
guardar non meno da. dimestichi che da gli strani, da gli intrinsichi che
da. dimestichi che da gli strani, da gli intrinsichi che da'nemici. monti
di nome, convive con tale dimestichezza da tralasciare i riguardi scambievoli e le convenienze che
: il compagno ideale era biancone: da ima parte era intrinseco... con
onde fra chi fuori si vede escluso da quella ieri tanto intrinseca domestichezza e consuetudine
la elezion degli amici coi quali si ha da tenere intrinseca pratica. bandello, 2-40
da cofanara. pinamonti, 402: è [
, mitiga i miei mali. bianco da siena, 163: rinnuova in me lo
le sue attività in modo cosi stretto da costituirne un elemento sostanziale, una parte
volte troviamo di nuovo quello che mai da alcuno non abbiamo apparato. benci,
ficino, 5-233: la natura umana da principio ebbe l'originale giustizia non da
da principio ebbe l'originale giustizia non da princìpi suoi intrinsechi, ma dal dono della
sostanziale; essenziale, fondamentale. marsilio da padova volgar., i-xix-2: per la
che si ragiona. tasso, n-ii-235: da l'operazion non impedita nasce il piacere
... e 10 sfatava come da meno: cagione la più intrinseca del
i secchi l'hanno propria, ma da causa estrinseca; i soli viventi,
viventi, animale e pianta, hanno da causa intrinseca la lor figura. s
intrinseca d'amore è quell'inclinazion naturale da noi detta genio. c. gozzi
furono ben altro che una cattiva commedia da lui fatta divenire una satira personale.
: quelli che derivano, come effetto da causa, dalla natura del soggetto a
regole intrinseche e non scritte, dettate da la ragione de l'animo del principe.
di cui sono composti, indipendentemente sia da quegli elementi che concorrono a formarne il
, fra loro perpendicolari, sono costituiti da tangente, normale principale e binormale a
lo suo intrinseco. s. caterina da siena, i-223: io
a quello del creatore. s. bernardino da siena, 838: quello di fuore
, iii-236: ogni operazione che procede da violenzia viene dallo estrinseco e non dallo
caro, 9-3- 191: io intendo da persone che sanno l'intrinseco de le
i-iv-4-263: sento dubitare se si ha da dire che si sia avuto siena in
intimità, interiorità. s. bernardino da siena, iv-15: giob nel dicreto dice
, mostrava, ascoltandolo, di crederli da buon senno. aprosio, 1-155:
dotta, lat. intrinsècus, comp. da * intrim (da int [e
intrinsècus, comp. da * intrim (da int [e] rim) e
affetto, comprensione e fiducia, favorito da consuetudine di vita o da affinità di
, favorito da consuetudine di vita o da affinità di carattere e d'interessi
e de l'intrinsichezza del conversare, né da lui mi fu mai negata grazia alcuna
relazione fra persone o cose tanto stretta da costituirne un elemento sostanziale, una parte
del conoscimento e del godimento è più da lui posseduto, che quando egli il
anima sulla penna. = deriv. da intrinseco. intrinsico e deriv.
unito. s. bernardino da siena, i-136: l'anima e 'l
senza l'anima. = comp. da intrinsico e dal tema dei comp. del
gubbio. = denom. da trippa (v.) col pref
tess. difetto di un tessuto causato da disuguaglianze del ripieno; raso bastonato.
intrippatura', mancamento l drappo proveniente da ripieno maluguale. gargiolli, 183:
come trippa. = deriv. da intrippare. intriso1 (part.
terra battuta. s. caterina da siena, i-138: oh dolce amore,
tuoi capelli, / ogni bellezza par da te rimossa. castellani, xxxiv-
sopra il viso, / grosse come sonagli da sparvieri, / che, lavandole il
può ire, rispetto alla molta belletta condottavi da due fiumi, bressa e ortacea;
invilupato e intriso. s. bernardino da siena, 844: la vesta che è
nella parte più interna, non illuminata da luce naturale, fu necessario accendere alquante
. moravia, viii-132: nella camera da letto,... con il viso
d'un azzurro carico come il turchinetto da bucato. stuparich, 3-70: cose,
stesso colore del cielo. -pervaso da odori, impregnato di profumi. cicognani
acre del fieno. 6. accompagnato da qualità o da caratteristiche che ne modificano
. 6. accompagnato da qualità o da caratteristiche che ne modificano profondamente l'aspetto
colmo, pieno. s. caterina da siena, ii-35: perché il sangue non
elena ed onfale, / dalila meretrice da le risa / terribili, erodìade regale
e il volgo. -intimamente pervaso da un sentimento; dominato da una passione
-intimamente pervaso da un sentimento; dominato da una passione (e anche da ricordi,
dominato da una passione (e anche da ricordi, da memorie).
passione (e anche da ricordi, da memorie). goldoni, xii-1025:
unito, immedesimato. s. caterina da siena, iii-103: ogni virtù ci vale
muratura. 2. cibo costituito da un intruglio composto di vari ingredienti ridotti
. è per quelle genti un intriso da condire l'arrosto. percoto, 84
la cappella. = denom. da triste (v.) col pref.
intristiscono. verdinois, 25: già da due settimane, per una inesplicabile e
intristisce le membra. = denom. da triste (v.) con il prefisso
, 169: in tutte le epoche segnate da qualche gran passo della ragione umana,
. buonarroti il giovane, 9-201: da che vien? / dalle lane /
so come fatta complessione è molto differente da quella figliuola mia, ammaestrata da 10
molto differente da quella figliuola mia, ammaestrata da 10 scozzonato procedere de'cortegiani, la
e sui registri. = denom. da tristo (v.) col pref.
dolente (una persona); dominato da desolata mestizia (uno stato, una
delle brigate. pirandello, 5-143: ormai da circa due mesi si trascinava così la
, ammalazzirsi. = denom. da trito (v.) col pref.
con questa parola, così maledettamente intriviata da tutte le bocche e da tutte le
maledettamente intriviata da tutte le bocche e da tutte le penne? = deriv
le penne? = deriv. da trivio (v.) col pref.
tirerà pe'terci. = comp. da in-con valore intensivo e truccare (v.
in questa ora abbiamo ricevuto le introcluse da un nostro citadino qual se atrova a vilaco
: campeggio fu in londra e, da vuolseo introdotto al re, gli offerse,
officine di torino per le prime macchine da esse introdutte secondo i nuovi sistemi della
in questa tragedia vi fa un effetto diverso da quello dell'altre, e confluisce alla
che viene, del suo esiglio, predettogli da cacciaguida. 4. figur.
tratta del 'bello ', detta da alcuni * callologia ', meno propriamente,
: tali furono gli ordini civili introdotti da leopoldo. mazzini, 64-63: per
esperto, abile, valente. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-35: ne'
d'uno de'baroni di salamone, davanti da lui furon messi. sacchetti, 123-tit
un'altra cosa di più molto differente da quella, e non introducibile nel corpo
via. = agg. verb. da introdurre. introduciménto, sm.
parte [della materia prima] da altra, essendo tutta d'una medesima
, fu anco introdotto l'uso de'carri da due cavalli. introducitivo,
ignoranti. = deriv. da introdùcere (v. introdurre).
introduce come già formata e si prende da altri, non viene allo 'ntrodu- citore
291: circa la religione è da notarsi il primo introducitore, s'è
di lana. = nome d'agente da introdùcere (v. introdurre).
dati, 282: non è da tacere... che, desiderando egli
de'ghigi, colà s'introducesse travestito da muratore. muratori, io-ii-m: non
. muratori, io-ii-m: non ha da essere permesso ad ogni sorta d'uomini
e chiede nient'altro che d'esser introdotto da vossignoria illustrissima. de roberto, 246
verde; e dopo introduceranno le stanghe da chiudere. pallavicino, 1-135: non
: riflettasi che il lamone s'introdusse da sé medesimo nel po di primaro,.
, senza mistura d'altre acque, da se solo al mare. g. gozzi
nella scarsella della signora. -importare da un paese all'altro (prodotti,
introducono dal poeta fuori della primaria, da lui principalmente intesa, nella testura del
particolari; ammaestrare, educare. marsilio da padova volgar., i-xix-4: loro comandò
, i-365: la virtù contemplata muove da se stessa ad operare, ed introduce
, ma solamente con ricercare il piacere da tutte; per questa, dico,
flauti. vasari, i-282: ammaestrato da cimabue, non solo pareggiò il fanciullo
il vestire di negro ne'funerali. da ponte, 306: erano ben lieti d'
... che il bravo signor da ponte s'affaticasse con tanto zelo
quante altre maniere d'industria non sarebbero da introdurre fra noi? d'annunzio,
accoppiatori fu trovato... e introdotto da cosimo. tasso, n-iv-254: l'
, ed introdusse in tutti gli stati da lui occupati. b. croce,
gli spagnuoli volessero introdursi a far la guerra da se stessi. -ottenere uno
una lettera, ch'ei finge scrittagli da uno. -proporre, consigliare.
= lat. introducère, comp. da intro * entro 'e ducere 4
tanto semplice e tanto scoperta che non da noia. = deriv. da
da noia. = deriv. da introdurre-, cfr. fr. introductif (
, 10-100: fungeva [il cancello] da normale introduttore nel silenzio e nella luce
proibita. de luca, 1-2-67: da ciò nasce che questa sorte di peso,
le mele appiè,... dette da appio claudio, come le marie,
imposizioni sopra i grani che si estraggono da quel regno. giorgio dati, 1-46:
elemento determinante. fagiuoli, 4-159: da quella povertà, che quasi fusse l'
ad infinite e perpetue miserie, fu messa da virgilio, insieme con altri mali,
dotta, lat. tardo introductor -óris, da inlroductus, part. pass, di
voce dotta, lat. tardo introductorium, da introductor -óris 4 introduttore *.
condotta e della ritenzione. -importazione da una regione all'altra (di una
principio di favore abbi ad nascere principalmente da sua signoria reverendissima. tasso, iv-151
.. che, pigliando questo soggetto da vergilio, ho tenuto quell'ordine in
statuti dei giuristi, accennando alla università da lui rifondata. pascoli, i-751:
di carattere generale, integrata se mai da qualche sobria nota storico-filologica a piè di pagina
, introduzione antica ma assai mitemente praticata da enrico iv. secchi [caffè],
4 le vostre introduzioni devono essere sorrette da prove '. perché voler confondere 4
come, la copia delle monete minorandosi da un canto nel passaggio de'cambisti e
nel linguaggio deltinformatica, trasferimento dei dati da un'unità periferica alla memoria principale di
l. pascoli, i-65: già dipingeva da maestro; ma siccome non aveva introduzioni
. 3-7 (334): molte cose da lui sopra ciò ragionate, per sua
voce dotta, lat. introducilo -ónis, da introductus, part. pass, di
; invaginazione. = deriv. da introflettere. introflèsso (part.
: subire introflessione. = compì da intro-'dentro 'e flettere (v.
raspano, introgolano, spazzano o brontolano da un pezzo senza che nessuno ci badi
in faccia nessuno. = denom. da trogolo (v.) col pref.
ragazzo introgolone. = deriv. da introgolare. introibo, sm.
a introiezione. = comp. da intro-'dentro 'e dal tema del lat
contro il comandamento del padrone originario -introiettato da millenni, diventato autonomo -: '
und vbertragung, 1909), comp. da intro 'dentro 'e dal tema
s. v.]: ne fanno da introito il verbo * introitare ',
una causa a sentenza: assumere, da parte del giudice, la causa per la
la decisione. = denom. da introito. introitato (part.
e d'ogn'altro estraordinario, e da lui si pongono ad introito, e dal
è che l'atto primo, il qual da aristotile prologo s'appella.
l'ombra del tuo manto. girolamo da siena, i-126: lo vii grado d'
. v.]: 'introito', danaro da pagarsi per entrare nella milizia..
, esordio. capriata, 1-8: da questo fonte e per questo introito n'
voce dotta, lat. introltus -us (da introire 'entrare '); cfr
la brevità de la notte. = da interlocutore con metatesi. introméssa,
soldati intromessi l'occuparono. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ovidio fuor di proposito mi pare intromesso da qualche importuno saccente. -figur.
lecito, cioè d'intenderne cosa alcuna da chi non fosse intromesso a quei sacrifizii.
ammirato, 1-21: secondo li viene apposto da coloro i quali invidiano alla sua potenza
). giulio dati, 1-4: da lui trassero il nome, ed egli fu
nievo, 7-151: con lena allor da minor cura oppressa, / io riprendeva l'
d'intromesso per iscrivermi e potea farlo da sé. intromésso2, sm.
mi esaspera. = deriv. da intromettente. introméttere (ant.
a un'impresa); adoperarsi, darsi da fare, prendersi cura; occuparsi.
introdursi, addentrarsi; inoltrarsi. guido da pisa [tommaseo]: tanto s'intromise
che cosa non sarà che s'intrometta / da poterti turbar questo pensiero, / sì
di un organismo politico. francesco da barberino, i-15: le due che son
i-32: tu sai che fumo intromesse da noè nell'arca tutte le specie degli
signor duca, fu intromesso. erasmo da valvasone, 1-12-139: fra tanto giunon
: versò di quest'acqua in un cucchiaio da zuppa e lo intromise nelle labbra schiuse
... ma elle non sono figurate da legittimi monetieri, cioè da provati e
sono figurate da legittimi monetieri, cioè da provati e cattolici padri,...
certo senza alcun bisogno si veggono esser da questo e da quello state intromesse in
bisogno si veggono esser da questo e da quello state intromesse in questa bellissima lingua
resistenza, opporsi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
dotta, lat. intromittère, comp. da intro 4 dentro * e mittère
intromettitori. = nome d'agente da intromettere. intromettitura, sf.
. interposizione. = deriv. da intromettere. voce registr. dal d.
senza qualche rossore per il modo tenuto da costui neh'intromessione,...
quale delizia era per lui fare le spese da sé sul mercato, senza intromissione di
cln vuole evitare incidenti per impedire intromissioni da parte del governo militare alleato.
dotta, lat. tardo intromissìo -ónis, da intromittére 'intromettere '.
gran prurito. = comp. da intro-'dentro 'e mordere (v.
[caffè], 361: qui da noi, allorché il vento vi soffia un
capitano della gran-bretagna. = deriv. da intronarex. intronante (part. pres
fragoroso e intronante, accompagnato e seguito da forte rombo. intronare1 (ant
questa guisa, quando / l'orecchia da un rumor lor fu intruonata. varchi,
peloponneso e tanti mari lo intronano. erasmo da valvasone, 1-20: fere selvagge e
le regie / stalle intronando, inferocian da strano / terror percossi. bresciani, 6-x-20
, e molte ne intronò. andrea da barberino, i-163: gli diè sì grande
con una tal grandine di scapaccioni, da fargliela girare in tondo come un arcolaio.
vuole gentilissimamente. soderini, iii-220: da un colpo che intruoni tutto l'arbore
colpirsi a vicenda, scontrarsi. andrea da barberino, ii-196: lionello...
molti mesi che mi viene intronato torecchie da infiniti che voi sete la più malvagia
col ripeterci che tutta la nostra letteratura da dante a paolieri, è letteratura di
roba ciompesca? = denom. da truono, var. ant. di tuono
alla larga. = denom. da trono (v.) col pref.
agire; stordito, intontito; colpito da commozione cerebrale, tramortito. — anche
, intronata, / un bacio solamente da lei prese. caro, 12-iii-6: finché
miei guai, e un po'anche da queste scomunicate stufe che mi tengono intronato
dei piedi, non ebbe balìa di levarsi da letto. cinelli, 1-166: il
, 1-166: il contadino restava intronato da tutta quella sapienza che scivolava dalle sue
. 2. offeso, infastidito da rumori o suoni o discorsi eccessivi;
dei cani. pasolini, 3-130: intronati da tutto quel baccano, i tre poliziotti
di parigi, il quale, intronato da infinite voci, mentre si litica il petitorio
18-2-263: erano,... da cantoni che rovinavano per se stessi a otta
come ingiuria). 5. bernardino da siena, i-398: pare uno intronato,
intronatori. = nome d'agente da intronare1. intronatura, sf.
, la quale dicono che se n'andrà da sé. = deriv. da
da sé. = deriv. da intronare1. intronazióne, sf.
nella stalla. = deriv. da intronare2. introncare, tr. [
, interrompere. s. carlo da sezze, i-318: vedendo che me introncava
nel mio cuore. = comp. da in-con valore intensivo e troncare (v.
gravità, con cui s'intronfano le bestie da i padroni più favorite. fagiuoli,
lo spirito. = denom. da tronfio (v.) col pref.
del vescovo. = deriv. da intronizzare. intronìstico, agg. (
di considerazione. = deriv. da intronizzare. intronizzare (ant. intronizare
. - anche al figur. marsilio da padova volgar., ii-xxvn-2: si veramente
: costruì un altarino nella sua camera da letto, e vi collocava su, vi
stato intronizzato vescovo di limoges cascò giù da la mula e si ruppe di tal
goffa però di * installare ', da 'stallo ', che troppo rammenta '
quel regno alcuni togati scielti e condotti da diverse parti a decidere il jus criminal
, l'allontanò dal soglio o da ogni partecipazione di autorità. bucini, 3-75
permesso d'entrar ne'confini, erasi da roma, a dirittura traversando il regno,
e simili. = deriv. da intronizzare. intronizzazióne (ant.
della madonna. = deriv. da intronizzare. intròno, sm.
guai. = deverb. da intronare.
del bacino. = comp. da intro-'dentro * e pelvimetro (v.
, 1-18: medi e lidi, sbigottiti da questa novità, lasciorno la battaglia e
(note tironiane), comp. da intro 'dentro 'e ponère 'porre
, 16: non vi si ha da introdurre per principali nel soggetto [delle commedie
van tremolando. = comp. da in-con valore intensivo e troppicare (v.
dudine. = deverb. da introppicare. introré, sm.
creato. = comp. da intro- * fra 'e re (v
la formano, divise fra di loro da un solco profondo, aprendosi per far
verso il centro del fiore, e da questa medesima parte si aprono per dare
possa introscriverla. = comp. da intro-'dentro * e scrivere (v.
di questo ventaglio, oltre che carte da giuoco, sono i primi paragrafi della
antiretorica e antipatriottarda. = deriv. da introspetto; cfr. fr. introspectif.
alla parziale demolizione di quelle già esistenti da porta cavalleggeri e lungo la via aurelia
lat. introspectus -us (quintiliano), da introspectus, part. pass, di
* guardare dentro ', comp. da intro * dentro 'e specère * guardare
atteggiamento letterario che consiste nel concentrarsi, da parte dell'autore, sulle proprie vicende
* guardare dentro ', comp. da intro * dentro 'e specère * guardare
v.]: 'introvabile ': da non si poter trovare, o difficilmente
e vili. = comp. da in-con valore negativo e trovàbile (v.
felicissima! = comp. da intro- * dentro 'e versare (v
iv-356: il pensare a dio solo potrebbesi da ciascuno fare egualmente nella sua cella o
e tedesco. = deriv. da introvertère, sull'analogia di inversione;
; che è in rapporto o dipende da fattori di introversione. introvèrso
, termine de'falsi mistici. addiettivo da introvertere. bonsanti, 4-307: lasci
lat. mediev. introvertere, comp. da intro'dentro 'e vertère 'volgere
'ntruvulà 'intorbidare '(comp. da in-con valore illativo e trùvolo * torbido,
. dal pref. in-'dentro 'e da * trtidicare, iterativo volgare del lat
viso raggiante. = denom. da truciolo (v.) col pref.
al passar per un vicolo, bipartito da un canale, intrusovi da un braccio del
, bipartito da un canale, intrusovi da un braccio del mar
gli ambiziosi son lupi che, vestiti da pecoroni, s'intrudon nell'ovile per
questa: non aver più tempo alcuno da meritare. buonafede, 4-13: essendoti
una filosofia... che sia depurata da varie dispute metafisiche e poco utili che
ed adriano, si potrà facilmente pensare che da oscitanti copisti vi sia stato intruso.
io reputo che più tardi, e da qualche malaccorto, vi sia stato intruso
lingua verso 1 princìpi suoi, depurandola da quello che vi s'era intruso di
esito della commissione, ho sentito ora da albinola ch'egli abbia intruso in non
letteratura. g. capponi, 1-ii-313: da questo composto di tante dottrine e dallo
dichiarar nullo il matrimonio... da guglielmo cranmero il qual... da
da guglielmo cranmero il qual... da lui per tal fine era stato intruso
negano la detta donazione di costantino, da chi e com'abbia la chiesa fatto
un'azione. filicaia, 2-1-155: da chi imparò l'indocile scortese / genio
sì discreto il rese? / chi da riva ora il trasse, ovver l'intruse
cosa sarebbe avere una immaginativa così forte da tirarsi in mente una sola semplice e schietta
, v-514: s'era intruso, da far cialdoni e schiacciate, nel compor
cialdoni e schiacciate, nel compor canzoni da ventaglio. baldinucci, 8-258: accettò lo
lat. mediev. intrudere, comp. da incori valore intensivo e dal lat.
intromissione. = deriv. da intrufolare. intrufolare (region. intrufolare
parte. = comp. da in-con valore intensivo e trufolare (v.
diventare io. = deriv. da intrufolare. intrùglia, sm.
per metafora una briscoletta piccina, ma tanto da tenere su il giuoco e impedire che
comp. dall'imper. di intrugliare e da pulpito (v.).
specialmente attribuendo alle parole un significato diverso da quello che è loro proprio.
, introiare 'insudiciare ', denom. da troia (v.) col pref
veneto, di parole coniate lì per lì da lui, intrugliate, parlò coi gesti
: va là, ti ha dato da bere qualche intruglio, la zingara;
: li curava con certi intrugli, estratti da erbe speciali, sempre secondo le indicazioni
credere che la sua felicità potesse essere contrastata da... volgari intrugli di amori
profondità maravigliose. = deverb. da intrugliare.
vantaggio. es.: 'guardati da quell'intruglione di biagio, se no ti
illeggibile. = deriv. da intrugliare. intrugliorare, intr.
: divertirsi nel travasare lentamente l'acqua da una pozzanghera all'altra. nieri
un cucchiaino o anche colle mani da una pozzangheretta all'altra. im- pescugliare
im- pescugliare. = deriv. da intrugliare. intrùglioro, sm.
ghigliata. = deriv. da intruglio. intruonare e deriv.
lo 'ntruono. = deverb. da intruonare (v. intronare).
intruppaménto ». = deriv. da intruppare-, cfr. fr. attroupement.
più opportuno. = denom. da truppa (v.) col pref.
'inciampare, urtare ', probabilmente da intoppare (v.) con epentesi di
in drappelli. = denom. da truppello (v.) col pref.
dialettale, dal lat. * intrusiculàre, da intrùsus * introdotto a forza '.
origini delle parole che sono fedelmente additate da quella h malarrivata; e per odio
di anna gerebzova, se sempre immune da qualunque intrusione letteraria, raggiungendo solo il
agevolissimamente dedursi dall'abuso della libertà, da uno spurio e falso amor proprio e
uno spurio e falso amor proprio e da un'amore disordinato per le creature.
, beneficio) ecclesiastico. marsilio da padova volgar., ii-xxiv-10: adunque ma-
o emersa. = deriv. da intruso. intrusivo, agg.
[quel biglietto] e ora le sillabe da quella regione scaturivano e sonavano una per
assurda. comisso, 1-54: da principio una giarrettiera ci imbarazzò come un
, mescolato. carcucci, iii-4-241: da i capitelli orride forme intruse / a
zion di verona 'fu già mostrato da noi adulterino ed intruso. cesarotti,
.. voleva ricuperare il regno paterno toltogli da esso tulio, uomo intruso e di
suo dominio non aveva avuto principio che da un'usurpazione. -sostant. giannone
porta che quella, sì come in quella da fronte. redi, 17-97: 'intuì'
tuoi s'intùa. = denom. da tu (v.) col pref.
avvolgere con un tubo un elemento investito da un fluido o immerso in un fluido,
e il rendimento. = denom. da tubo (v.) col pref.
anestesia). = deriv. da intubare. intuberire, tr. (
ed intuberito. = denom. da tubero (v.) col pref.
appropriati tubetti. = denom. da tubetto (v.) col pref.
macchina. = nome d'agente da intubettare. voce registr. dal dizionario
aria riconverte. = denom. da tufo1 (v.) col pref.
cupo o minaccioso. = denom. da tufo1 (v.) col pref.
della terra. = comp. da in-con valore intensivo e tuffare (v.
s'intuia. = denom. da intuglio-, cfr. venez. intugiar,
è il medesimo che un dire rendersi esso da noi intuibile. l'intuizione è l'
. = agg. verb. da intuire (v.).
personalità e passionalità. = deriv. da intuibile. intuire, tr.
'nalzame / de vanità ferito, / da qual parte volvome / parme d'esser intuito
= voce dotta, lat. intuèri, da tuèri 4 guardare 'con il pref
alle caratteristiche proprie della contemplazione di dio da parte dei beati nel paradiso).
creati [dio], solamente mosso da amore e da bontà, per comunicarsi e
], solamente mosso da amore e da bontà, per comunicarsi e manifestarsi e
. intuizionismo. = deriv. da intuitivo. intuitività, sf.
altre regioni. = deriv. da intuitivo. intuitivo, agg.
filos. che dipende (come effetto da causa) dall'intuito; che si compie
dio. f. nobili, 9: da i nostri teologi la cognizione intellettuale,
pronta a formarsi, che pare originata da intuito. idem [s. v.
l'analisi a verità intuitive, e da queste muove dipoi per ottenere con deduzione
, vi-198: quel che differenzia l'artista da un semplice immaginatore è proprio l'intuitivo
intuitiva. = deriv. da intùito (v.); cfr.
magnificentissime opere, né excogitare né ancora da umano intuito vise. 2.
in consegna,... la maneggiamo da per noi, e però sovente a
rosmini, xxi-146: l'essere da noi intuito prima senza limitazione, e
'intuita in tutti 1 suoi aspetti da un grande e sereno intelletto, da un
aspetti da un grande e sereno intelletto, da un animo alto e puro, diviene
filosofica nuova. = nome d'agente da intuire. intùitu personae, locuz
aristotelica: apprensione immediata dei princìpi primi da cui muovono i procedimenti razionali. -nella
gentile, 1-77: oggi, anzi da kant in poi, s'insiste molto
. di vittorio alfieri era stata scavalcata da una più profonda e cristiana intuizione della
delle cause ultime di cotesti motivi, da riuscire ad una intuizione cosmologica nella
tempo che pendono dalle sue labbra quasi da un oracolo. carducci, iii-16-75:
2. matem. indirizzo matematico fondato da l. e. j. brouwer
e si contrappone all'indirizzo formalistico sostenuto da d. hilbert).
platonizzante ora intuizionistica. = deriv. da intuizionista. intullurù, sm.
, 212: l'intumescenza loro è nata da una linfa lenta e mucosa che la
questo alzamento [dell'acqua] vi abbia da entrare l'intumescenza del mare. t
interno di un cratere vulcanico, costituita da una lava molto pastosa che non può
corteccia terrestre. = deriv. da intumescente-, cfr. fr. intumescence (
intumidan e sbattono. = deriv. da intumidire, per cambio di coniugazione.
a intumidir nereo. = denom. da tumido (v.) col pref.
cui sen spugnoso / se il tornar da i suoi muscoli ha impedito, /
per un tumore. = denom. da tumore (v.) col pref.
ed irreformabile. = denom. da tunica (v.) col pref.
la mortadella. = denom. da turbante (v.) col pref.
finisce e stanca. = comp. da in-con valore intensivo e turbare (v.
il suo esser mezza puttana e mezza donna da bene, la gittasse via.
). ant. intorbidato. giacomino da verona, v-432-21: per mezo ne corro
per virtù diabolica. = comp. da in-con valore intensivo e turbolento (v.
turco. = denom. da turco (v.) col pref.
nava. = denom. da turchino (v.) col pref.
. diventare turchino. = denom. da turchino (v.) col pref.
d'amare. = denom. da turgido (v.) col pref.
chezza. = denom. da turgido (v.) col pref.
le tempie... eran solcate da vene inturgidite. pirandello, 7-1001: già
feroce, anelar ad opprimere, spinto da geniale propensione, la terra. bocchelli,
lavacro di cristo. = denom. da turpe (v.) col pref.
buone e degne. = deriv. da un verso di persio fiacco (satire,
-ònis * l'azione del ricevere * (da suscipère 'prendere'); cfr. fr
, definitivamente (e può essere preceduto da una prep.: all'intutto, dell
mar s'attende, / scioglier non volli da pozzuolo il legno; / né men
laido e vergognoso? = comp. da tutto (v.) e dalla prep
alla palletta, al trotto, arrivò da dietro la curva di montesacro l'auto:
altro amante. = comp. da in-con valore intensivo e ubbidire (v.
tutte le pene. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da uccidere (v.). inudìbile
una chiave. = comp. da in-con valore negativo e udibile (v.
di sostegno. = comp. da in-con valore negativo e udito (v.
la mente. = denom. da [a] ugello (v.)
ad oncie. = denom. da uggiola (v.) col pref.
creta animata. = denom. da uggia (dal lat. odlum) col
in primo luogo carne, e se da questa divorzia non può che languire e
e le bandiere, = denom. da uggia (v.) col pref.
imbricate in più serie; frutti costituiti da acheni; cresce nelle zone temperate dell'
poteva inulcerire. = denom. da ulcera (v.) col pref.
; eliantenina. = deriv. da inulina. inulina, sf.
di riserva, ricavato dall'inula e da altri vegetali, impiegato in batteriologia,
in chimica. = deriv. da inula. inulinasi [inulasi)
in fruttosio. = deriv. da inulina col sufi, -asì che designa gli
campana. = deriv. da inulina. ìnulo, sm.
di cavallo e d'asina erano chiamati inuli da gli antichi e quegli che nascono di
: innulto: non vendicato. niccolò da correggio, 169: se è ver che
mostro orrendo d'acheronte in fondo / da le furie concetto a noi mandasti.
una morte violenta). erasmo da valvasone, 3-1 io: non lascerem già
martiri, sarà ben contento trovandosi sbarazzato da questo importuno pezzente. 3
dotta, lat. inultus, comp. da in-con valore negativo e da ultus,
comp. da in-con valore negativo e da ultus, part. pass, di ulcisci
che, come ed in che luoghi sia da curare. acciaiuoli, 1-3-125: dolevasi
e chiusogli le porte della terra. giuseppe da rovato, lxii-2-ii-205: que'barbari pretendevano
i lacrimanti. = denom. da umano (v.) col pref.
un asino inumanisca? = denom. da umano (v.) col pref.
e le spoglie dei pratesi a vendersi da s. maria del fiore al pubblico
inumanità de i turchi è una ignoranza sollevata da la ferocità de la superbia. frachetta
la sua inumanità venne mutato in lupo da zeus. -come personificazione.
al rimediare alle sceleraggini loro con levarli da quelle marine non si può dare titolo
li miseri vicini e li naviganti, che da loro sono spogliati, uccisi e con
non si può senza inumanità scacciar da la mente la memoria de la conversazion passata
del pianto era nomata / quella che da crudele e fiera tanto / et inumana
: il superbo e inumanissimo barbaro, e da l'ira e dal vino furiosamente commosso
sventolar le chiome sparte, / e da tergo in passando alzò la mano / per
di cuore, malvagità; che muove da un animo spietato o deriva da una
muove da un animo spietato o deriva da una crudele mancanza di umanità.
bar etti, 6-100: ma per farmi da capo a dirvi di questa inumanissima cosa
manichei, quantunque superbi per l'astinenza da tutto quello che fosse stato albergo d'
fosse stato albergo d'anima sensitiva quasi da cibo inumano, più condescendevano alla gola
fanciulla. pare / il termine posato da un dio / tra la memoria della vita
ragione al mondo, stirato e annoiato da un tedio inumano. pavese, 4-128:
svevo, 8-125: fu anche spaventato da un grido roco di mario che gli
dotta, lat. inhumdnus, comp. da in-con valore negativo e humànus 'umano
nostra è stata invece elaborata e creata da questa gente... fedele ai suoi
dotta, lat. inhumdtus, comp. da in-con valore negativo e dal denom.
). = nome d'agente da inumare. inumazióne, sf.
occidentale e di altre civiltà), motivato da concezioni religiose e da esigenze igieniche;
), motivato da concezioni religiose e da esigenze igieniche; l'insieme dei riti
pare c'abbia officio [l'acquario] da acquare e innumidare la terra, per
aquario. = denom. da umido (v.) col pref.
acqua. = nome d'agente da inumidare. inumidènte (part.
anelito sarà, e la sete cresce, da allora quelle cose che solamente inumidiscono.
e lasciala seccare. baldi, 58: da l'agitate membra e da la fronte
58: da l'agitate membra e da la fronte / salso cade sudor, che
mamma mentre inumidiva, scivolavano sul panno da stiro. moravia, ix-381: si
parrebbe che mancasse, cioè il modo da inumidir le cime alle montagne, ove
inumidisca la parola. = denom. da umido (v.) col pref.
, per essere in cartapecora, e da lui messa in un pane, e per
avendosi a condurre [i magliuoli] da provincie lontane..., s'impiastrano
fortuna io aveva un po'di polvere da schioppo e riuscii a far le veci dell'
tu non vendevi le sigarette accese prima da te, e molto inumidite, per un
sono inumiliàbile. = comp. da in-con valore negativo e umiliabile (v.
cose di fortuna. = comp. da in-con valore intensivo e umiliare (v.
inumorare, non attestato, denom. da umore (v.) col pref.
se inuna. = denom. da uno (v.) col pref.
se pò inclinare. = deriv. da inundare, var. ant. di inondare
il diniegamento. = denom. da unguento (v.) col pref.
si fa guida. = comp. da in-con valore negativo e uniforme (v.
picciole cagioni. = comp. da in-con valore negativo e unità (v.
s'inuoma. = denom. da uomo (v.) col pref.
afflusso e nell'insediamento stabile nelle città da parte di strati, più o meno vasti
audacia o tanta inurbanità o tanta rozzezza da ricever platone inurbanamente e con disprezzo? mazzini
. dal pref. in-con valore locativo e da un deriv. da urbano (v
valore locativo e da un deriv. da urbano (v.).
resta egualmente distante e dall'inurbanità e da quella servile passività che lo dispone ad
poco frutto... cavarono gli olandesi da una trattazione da loro incominciata con tanta
. cavarono gli olandesi da una trattazione da loro incominciata con tanta alterezza di domande
accolti. periodici popolari, ii-460: da noi tutto è aristocrazia, aristocrazia di denaro
del papa che gli protestavano e appellavano da lui al concilio, mostratane indignazione,
fece fabricare in arli dodici vascelli grossi da remo. f. corsini, 2-449:
. sbarbaro, i-m: s'io da tempo non fusse suo buon estimatore,
d'ingegno. = deriv. da inurbano; cfr. spagn. e portogli
ella dovesse stimarmi così negligente e inurbano da lasciare per sì lungo tempo senza risposta
dotta, lat. inurbànus, comp. da in-con valore negativo e urbànus 'urbano
nel lavacro. = denom. da urbe (v.) col pref.
in niente. = comp. da in-con valore negativo e usabile (v.
: gli alpigiani non erano arditi farsi da presso a queli inusati animali. s.
quella ora inusitata tosto furono ragunati. da porto, 1-26: temo di qualche
poco tempo in quel servizio, essendone impedito da una ardentissima febbre che mi sopragiunse,
dando poi a cotali accidenti cagioni infinite, da amore medesimo insegnate. e oltre a
provato o concepito prima; che è suscitato da un'occasione, da un motivo inconsueto
che è suscitato da un'occasione, da un motivo inconsueto, improvviso (un
, un'idea). -anche: caratterizzato da una profondità insolita, da un'intensità
: caratterizzato da una profondità insolita, da un'intensità eccezionale. cavalca, iii-158
de mia vita, che non avrai da maravigliar te,... se insino
de mori, 267: presa pur da inusitata pietà incominciò a piangere. tasso
ne l'operazioni agghiacciarmi, e quasi da inusitato stupore o stordimento esser soprappreso.
invincibile, s'egli non fosse oppresso da questa, scelerata e indegna d'uomini
alla guerra, se la discosti sempre da casa il più che può. b.
un certo fatai consiglio più tosto che da ragion di guerra, sì come involse
era ormai press'a poco quella esposta da sigone caprajo, nel 'vociferante '.
lat. tardo inustìo -6nis, comp. da incori valore rafforzativo e ustio -ónis,
rafforzativo e ustio -ónis, nome d'azione da urère * bruciare '.
d'aco. = comp. da in-con valore negativo e dal lat. volg
. tardo ustrinà * combustione ', da riconnettersi a urère 1 bruciare, ardere '
contro i vermi, al mio partir da londra un olandese, persona di merito,
inusuale, accetta. = comp. da in-con valore negativo e usuale (v.
demaniali). = comp. da in-con valore negativo e usucapitile (v.
di usucapione. = deriv. da inusucapibile. inùtile (ant.
, senza quello, sarebbe stato letto da pochi e meno considerato. brusoni, 869
, non temer ciò che non è da temersi, non desiderare l'inutile ed
del castagno... per legna da fuoco sono del tutto inutili. imperiali,
a giuoco. foscolo, iv-363: da qualunque parte io corressi anelando alla felicità
molto frutto e molti buoni consigli piglierete da esso; e fieno sì fatti, se
sono, per mio giudicio, inutili né da essere sprezzati questi ragionamenti che qui ragionati
nuove massime,... si venne da poi in un disordine ed in una
mi stimiate inutile, e non buono / da potervi difender da costui? guicciardini,
e non buono / da potervi difender da costui? guicciardini, i-354: spaventato il
fermo che... si abbiano da rifiutare come inutili e nocive tutte le vipere
iii-2: cristo... distintamente domanderà da ciascheduno in guadagno d'ogni bene che
. frugoni, 2-75: dall'ombra cadente da uno stilo imparate a rischiarar quella vita
che fa prova e vanto di essere da molte generazioni illustre, ancorché oziosa si
dee prender guardia di non comperare cani da beccai né da cacciatori, imperocché i
di non comperare cani da beccai né da cacciatori, imperocché i primi sono inutili
aureo mel ricolmino / le ben tessute e da le vespe inutili / insidiate in van
, inutile, perduto di tutto il corpo da trent'otto anni, a me;
noi siamoservi inutili. s. caterina da siena, i-io: a voi dilettissima
inutili siamo; e que'tali meritano da dio essere liberati. della casa,
della mia affezione e servizio, sii così da poco che non ne ritrovi alcuna.
de'laghi e de'paludi sono inutili e da fuggire. quelle che sono condotte per
= lat. inutìlis, comp. da in-con valore negativo e utìlis 1 utile
= voce coniata dal dossi, deriv. da inutile. inutilità, sf.
io dal mio canto, si vorrebbe da ciò trarre argomento per tacciar la scienza
bassani, 5-153: preso all'improvviso da un senso profondo di inutilità, come
, lat. inutilìtas -àtis, comp. da in-con valore negativo e utilltas -àtis '
inutilitaria? = comp. da in-con valore negativo e utilitario (v.
nella carne. = comp. da in-con valore negativo e utilizzabile (v.
del personale. = deriv. da inutilizzabile. inutilizzare, tr.
clerico-moderati rimasti. = comp. da in-con valore negativo e utilizzare (v.
democratico milanese. = comp. da in-con valore negativo e utilizzazione (v.
bocchelli, 1-ii-532: si dava pure da fare non inutilmente, con più zelo che
spiantato signore. = denom. da uzzolo (v.) col pref.
e inuzzolia di sanguinose carni / non da loro conquistate, /... /
quella di pescare. = denom. da uzzolo (v.) col pref.
di inuzzolire), agg. pervaso da un vivo desiderio; eccitato, incapricciato,
invacchiménto, sm. malattia dei bachi da seta che diventano gialli o gonfi.
o gonfi. = deriv. da invacchire. invacchire, intr.
invacchisco, invacchisci). essere colpito da giallume, andare in vacca (con
in vacca (con riferimento ai bachi da seta che per malattia gonfiano e ingialliscono
1. nelli, i-324: da prima ti confesso che ci averei avuto
erudizione è invacchita. = denom. da vacca (v.) col pref.
piè invacillabil passeggia. = comp. da in-con valore negativo e dell'agg. verb
negativo e dell'agg. verb. da vacillare (v.).
colle della virtù. = comp. da in-con valore negativo e dal part. pass
; come un arrivista balzacchiano. seccati da tanta invadenza. gli dei lo castigarono
ogni dolore; / ma in picciol'ora da creonte invaso / fu, che di
con le istituzioni la francia invase l'inghilterra da un lato, la sicilia, e
inimitati e sopravanzati da altri nuovi e maggior coll'invadere e
inondare, infestare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. gozzi, i-9-205: mentre lieta fioria da tutte parti / prosperitade, scabbia tale
io nacqui in questo borghetto poco lontano da pietrasanta addì 27 di luglio 1835 (l'
, 3-132: presi piano, spinto da questo intimo e crescente desiderio, ad allontanarmi
giorno e le altre ore sono tutte invase da quella piccola ora. 7
rammarico l'aveva invasa, inasprito talvolta da certe smanie, che, alteravano le sue
, 9-30: mi sentivo invadere e soffocare da un'infinita dolcezza e da una smania
e soffocare da un'infinita dolcezza e da una smania di violenza. 8
mente diversa, di specchiarcisi, e infine da quel momento in cui si diventa padroni
regina] venne per la prima volta da germania col disegno d'invadere il trono.
l'itale glorie; uniche forse, / da che le mal vietate alpi e l'
viso bianco di malato che spicca vivamente da un fondo scuro e confuso,..
dotta, lat. invadère, comp. da in-'contro * e vadère 1 andare
6-72: queste teorie del thierry sono da vedere... nei rapporti tra razze
. = nome d'agente femm. da invadere (cfr. invasore).
medesma tanto più s'invaga. erasmo da valvasone, 2-1- 89: s'
ant. accendere di desiderio. erasmo da valvasone, 5-65: come sciolto de'legami
. rendere vago, allietare. erasmo da valvasone, 2-161: il sol, le
. = ¦ = deriv. da invaghire per cambio di coniug.
primo imva- ghimento delle scienze più nobili da uomini grandissimi, il maggior de'quali
eccetto il cerchio d'un puro cielo, da soavissimi venticelli signoreggiato. tasso, 14-63
propenso a qualcosa; allettare. da porto, 1-255: per tanto, diceva
; innamorarsi, incapricciarsi. guido da pisa, 1-176: scilla, vedendo lo
la pratica, che giorno e notte mai da lei non si partiva. berni,
benché moresca, se la teneva già da molti anni in casa per suo libidinoso trastullo
ogni opera mortale: / lasso, così da prima gli avezzai! c.
dal valore. 6. essere colto da vivo interesse, da forte desiderio,