. ant. in modo ostile, da nemico; con inimicizia, con avversione.
inimicizia, con avversione. bartolomeo da s. c., 373: perocché
e rubare inimichevolmente li greci? benvenuto da imola volgar., i-214: li tarentini
conseguiva o ch'egli lo facesse solo da se medesimo ovvero che s'unisse o
. fra giordano, 5-26: da questa parte il potemo amare [il
il potemo amare [il fratello] da altre tre cose che ne fa l'inimicizia
.. quasi per inalienabile eredità, da te l'istessa inimicizia trapassi in tutto
aiuto, mi dovrebbe esser dato non solo da que'signori napolitani, co'quali non
co'quali non ho voluto inimicizia, ma da quelli ancora con i quali avrei litigato
, 3-189: abbiamo in questo libro da trattar de'colori e delle loro amicizie e
,... ora occulta o almeno da pochi considerata. segneri, iii-1-217:
giordani, ix-36: empedocle è riconosciuto da aristotele per il primo che..
che disgrega e discioglie i composti, da lui appellata inimicizia. b. croce
dotta, lat. inimicitla, comp. da in-con valore negativo e amicitìa 4 amicizia
. ant. e letter. animato da sentimenti di odio e di rancore;
diventerebbe inimicissimo, se ella non si toglieva da tale impresa. pulci, 1-57:
vanamente, sentendosi perire, / ché da le piaghe l'inimico sire / con labbra
non vi voglio eternamente dannare. felice da massa marittima, 59: oggi si
l'anima nostra quella che parla dentro da noi quelle parole ree e maligne,
gambino d'arezzo, 940: que'da la molara vanno a spasso / per
traditore della verità. s. bernardino da siena, 152: il detrattore è
ii-605: il vento, che soffia da detta parte di tramontana, inimicissimo agli
fra gl'inimici ferri / scagliato io da gran tempo. leopardi, 2-108:
dotta, lat. inimlcus, comp. da in-con valore negativo e amicus 1 amico
., xxviii-200: quela la qual era da lo comenzamento toa enemiga, serà toa
il diavolo, satana. giacomino da verona, xxxv-1-638: a l'onor de
: mentre questa contro mondana lusinga veggo da natura catafratta, quella ch'io vi
di cesare. proverbia pseudoiacoponici, 106: da inimistade guardate se voi star quieto.
io porto. = comp. da in-con valore negativo e amistà (v.
sopra- giugnermi de i duecento scudi mandatimi da la inimitabile liberalità di quel principe.
cuore, ed eleganza d'ingegno, da ben profittare delle ricchezze e del lusso
tessute in maniera inimitabile nel discorso, da scusare quelli che presero tutto per buono
si ritrova, che quasi sono inimitabili da qualsivoglia pittore. c. dati, 167
: turandot, in bellezza inimitabile / da pennello il più industre. foscolo, iv-361
dotta, lat. inimitabllis, comp. da in-con valore negativo e imitabilis, agg
negativo e imitabilis, agg. verb. da imitare 'imitare '. inimitabilménte
fatto meglio? = comp. da in-con valore negativo e imitato (v.
fisse fossero per una distanza inimmaginabile lontane da noi. a. rocco, 235:
esempio! = comp. da in-con valore negativo e immaginabile (v.
d'ogni credenza. = comp. da in-con valore negativo e immaginato (v.
; endogamia. = comp. da in-'dentro'e incrocio (v.)
prende fuoco. = comp. da in-con valore negativo e infiammabile (v.
sentimento morale era offeso il sentimento politico da quella mutilazione inflitta alla francia di due
alla francia di due sue provincie, consigliata da militari inintelligenti al bismarck, la quale
ciondolona. -che esprime o deriva da ottusità, da stupidità; che rivela
-che esprime o deriva da ottusità, da stupidità; che rivela o muove da
da stupidità; che rivela o muove da mancanza di avvedutezza, di lungimiranza;
tinintelligente. = comp. da in-con valore negativo e intelligente (v.
incomprensione. mazzini, 21-365: da queste mediocrità il materialismo s'è diffuso
di commozione. = comp. da in-con valore negativo e intelligenza (v.
essere inteso né compreso in alcun modo da noi. speroni, 1-3-346: è
geometriche e loro dimostrazioni totalmente inintelligibili da lui, scrive con manifesta falsità che la
bergantini, 1 -ded.: son da quattrocento / e più i volumi antichi
de'principi, cosa più maneggevole e da trattarsi con franchezza senza timore di riescire
, lat. tardo inintelligibilis, comp. da incori valore negativo e intelligibilis 'intelligibile
economici). = comp. da in-con valore negativo e intermediario (v.
lottare apertamente e ininterrottamente, in modo da sconvolgere via via quella vecchia società e
e altri luoghi sacri, sono invasi da grosse frotte scamiciate, alle quali fanno ininterrottamente
turchino intenso. = comp. da in-con valore negativo e interrotto (v.
fa risuonare. = comp. da in-con valore negativo e inteso (v.
, lat. tardo ininvestigabìlis, comp. da in-con valore negativo e investigabilis, agg
negativo e investigabilis, agg. verb. da investigare 'investigare '.
, fraudolentemente; falsamente. bartolomeo da s. c., 23-2-14: grande
: noi abbiamo operato iniquamente. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
... dipartito / s'è da noi per la nostra iniquità. borsi,
145: un uomo può essere additato da tutti per la sua virtù...
contraddizione critica senza soluzione, essendo, da una parte, incontestabile il diritto di
; sopruso, delitto. guidotto da bologna, 1-91: molto è grande iniquità
iniquità de'soldati, aveano chiamato fanti da lodi. tasso, n-iv-450: l'uomo
. tasso, n-iv-450: l'uomo da bene non deve mai per alcuna occasione declinare
di ogni iniquità. s. caterina da siena, iii-15: bagnatevi del sangue di
che al tutto io sono degno d'essere da te maledetto. savonarola, 13-i-97:
10-i-119: è potente la limosina per impetrarci da dio il perdono, se per disavventura
, lat. iniquìtas -àtis, comp. da in-con valore negativo e aequìtas -àtis '
fè maledetta. = deriv. da iniquo (v. iniquitato).
xxviii-307: fuggeno tutti li mescredenti iniquitosi da udire le paraule delli boni predicatori aulimentosi.
fèla menar davanti in sua presenzia. bianco da siena, 2-54: perch'io sia
sì n'ho detta. s. bernardino da siena, iii- 99: così
: o iniquissima donna, qualunque tu se'da me non conosciuta, tu ora l'
petrarca, xlvii-183: mai non discenderà da capo sano / di star soggetto ad un
metonimia. panigarola, 2-437: liberami da queste lingue inique e fraudolenti. segneri
qualcuno o di qualcosa; che deriva da malvagità, scelleratezza, perversità, perfidia
e contra ragione. s. bernardino da siena, 127: così della legge d'
la necessità di aver avvocati secolari, da che l'iniquissimo uso del duello cotanto
i-19-31: lunge di qua, lunge da questa iniqua / e colpevole terra,
forze. -che dimostra o deriva da ingratitudine. ariosto, 34-64: renduto
al forassero. pirandello, 6-529: da anni e anni ha esercitato tutte le
. sannazaro, iv-21: sia lontana da noi l'iniqua fame, e sempre
e sempre erbe e frondi et acque chiarissime da bere e da lavarle ne soverchino.
frondi et acque chiarissime da bere e da lavarle ne soverchino. ariosto, 17-27:
. mi pare che non sia passato da questa vita alcuno, per giovane che sia
della divina pietà non sia stato tolto da una continova afflizione e guidato a perpetua
è solamente d'una generazion di viti da porre ogni posticcio, acciocché l'anno
lasciai la patria avita, / io fui da fati iniqui exercitato! sannazaro, iv-131
ariosto, 22-47: un castel de'conti da pontiero / tra via si trova,
... fece scoppiare quello che da gran tempo avea chiuso nel petto.
la nebbia non copriva? « laggiù da noi non era così iniqua come quassù
scorno, arder di sdegno / potrà da qui a mill'anni italia e roma.
dotta, lat. iniquus, comp. da in-con valore negativo e aequus 4 equo
, lat. tardo inirascibilis, comp. da incori valore negativo e irascibìlis 4 irascibile
l'ira. = deriv. da inirascibile', cfr. fr. inirascibilité (
. = voce dotta, comp. da in-con valore negativo e dal tema di
come un'istrice. = denom. da ispido (v.) col pref.
può rinnovare. = comp. da in-con valore negativo e iter abile (v
solamente è nullo ed invalido, quando da chi ha contrattato con esso lui si fosse
impresa non opportunamente iniziabile adesso. trattato da tali negoziazioni non faustamente iniziabile.
voce dotta, lat. tardo initiabìlis (da initìum, 4 inizio').
ungaretti, i-102: nascendo / tornato da epoche troppo / vissute / godere un
ci discostiamo. = denom. da selvatico (v.) col pref.
dovere adempiuto, con animo pronto, da milioni di uomini. inselvatichire (ant
non fa più frutto. s. caterina da siena, v-16: la vigna nostra
insalvatichiti meco. guicciardini, 13-ix-92: io da qualche dì in qua sono..
un territorio). 5. caterina da siena, 253: ha insalvatichito el giardino
del dare, ed esso donatore è schernito da la rusti chezza di quel
per tutto. = denom. da selvatico (v.) col pref.
-figur. s. caterina da siena, ii-266: per lo peccato commesso
dal virtuoso vivere. s. caterina da siena, v-20: increscemi che io
machiavelli, 1-iii-776: del prefato signore da due giorni in qua non ho avviso alcuno
al noviziato, a riformarvisi e ripigliar da capo la coltura del suo spirito quivi
4-353: non mi resta altro qui da dire se non che a narrare istoricamente
non che a narrare istoricamente come, da che cause e per quali gradi abbian potuto
inselvita d'alberi. = denom. da selva (v.) col pref.
luce. = voce lucchese, da sembola 'semola '. cfr. nieri
: « * insembolata '... da 'sembola ', cioè semola, per
cor me 'n sta pensoso. gallo da pisa, 324: in parlamento e 'n
semo membri in un corpo insembri. iacopo da, leona, vi-1-213 (5-10)
cui se crede aver cavallo / e da uno esser calvaccata, / troverà in-
in- sembla lo gallo / e serà da lui montata. boiardo, 3-135:
, qualità di panno. forse corretto da * insubrino 'per fatto dell'insubria.
zootecnia). = deriv. da insemenzare. insemenzare, tr.
zootecnia). = denom. da semenza (v.) col pref.
dotta, lat. inseminare, comp. da in-con valore intensivo e seminare 4
addormir tento. = comp. da in-con valore negativo e seminato (v.
maschile nelle vie genitali femminili in modo da rendere possibile la fecondazione. -inseminazione naturale
medesima sostanza. = deriv. da inseminare-, cfr. fr. insémination.
insemitare 4 incamminarsi ', comp. da in-con valore illativo e semita 4 strada '
, unitamente, congiuntamente. giacomo da lentini, 44: lo dardo de l'
l'amore, là ove giugne / da poi che dà feruta, sì s'aprende
stupido, semplice, sciocco '(da insempiarse 4 istupidire '). insemprare
-anche: immortalare. erasmo da valvasone, 1-8-6: gli fan veder quai
si distempre. = denom. da sempre (v.) col pref.
umana. = nome d'agente da insemprare. insenapire, tr.
ogni verso. = denom. da senape (v.) col pref.
inseni fonda. = denom. da seno (v.) col pref.
nella vita. = deriv. da insenato. insendènte, agg.
avè peschiera. = deriv. da ascendente, con cambio di prefisso.
gli usi. = denom. da senno (v.) col pref.
ha poco o nulla. = da dissennato con cambio di prefisso. insennato2
adoperata a vuoto. = deriv. da insensato. insensataménte, avv.
: l'ira risorgendo, e spinto / da insensatezza, da furor, tornai /
, e spinto / da insensatezza, da furor, tornai / sul cadavere caldo e
non pensano più; e questo procede da una certa grossezza di spiriti ottusi.
insensato. -figur. antonio da ferrara, 134: o insensata [morte
insensato e quasi che diviso / fusse da vita, colla morte avante. del
del carretto, 3-59: la causa che da te m'ha qui menato / è
così, sotto la giacca, gli occhi da insensato, e stette un pezzo a
cara amica / danzando fan quei gesti da insensati. v. giusti, 41:
mai puoté imparare due righe a mente. da canale, lx-2-122: quante volte acquetaste
e nondimeno ne abbiamo uomini che son da lodare e riverire. manzoni, pr
che vi avesse fatta una fabbrica insensata da svergognare in perpetuo una nazione intera.
bastonate / sull'estinto giuntone aspre e da cani, / con dir: contro
una operazione machinale come se fatta fosse da un corpo insensato. g. ferrari,
animali insensati furono nel principio del mondo da tuoni e rumori scossi ed acquistarono il
., 5-1 (19): da insensato animale, sì come io ho inteso
, lat. tardo insensdtus, comp. da incori valore negativo e sensàtus 'sensato
rende sensibile. = comp. da in-con valore intensivo e sensazione (v.
per lo movimento quasi insensibile che fa da occidente in oriente per uno grado in
le cose incorruttibili, le quali ebbero da dio cominciamento di creazione e non ave-
... che la bocca, / da insensibil catena e sonnacchiosa / sciolta,
o pare che non lo senta, da averne tanto danno o molestia. de amicis
sento e quegli è insensibile. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, / sono fole, son novelle / da contarsi, o mio cratino, /
si lascia intimorire; impavido. guido da pisa, 1-124: lo beatissimo job.
insensibilis (gellio), comp. da in-con valore negativo e sensibilis * percettibile;
quella corporale stupefazione che era penosa e da cui pur tuttavia egli non avrebbe voluto
restava insensibile per la loro immensa lontananza da noi... qui si levano su
nominata insensibilità di copernico, come presa da lui [ecc.]. tommaseo [
vangelio della conversione della maddalena. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
quivi l'atto della insensibilità, così chiamato da lui, il vizio opposto alla intemperanza
in virtù della quale l'influenza esercitata da una grandezza perturbatrice su una determinata
s. ambrogio), comp. da in-con valore negativo e sensibilitas -àtis 'sensibilità'
anche insensibilizzati. = comp. da in-con valore negativo e sensibilizzare; cfr
della sensibilità. = deriv. da insensibilizzare. insensibilménte, avv. (
s'assottigliavano fino alla sommità loro, da splendidissime unghie raccolte. boterò, i-118
passa immediatamente dau'inverno all'estate né da questa a quello, ma vi frammette
galileo, 3-3-406: il parallelo descritto da loro è quasi insensibilmente minore del cerchio
, 73: le estremità de'monti da questo lato si attenuano insensibilmente. massaia,
; inconsapevolmente, automaticamente. zanobi da strata [crusca]: perdendo insensibilmente
soccesso e sia lontana / questa città da la cittade vostra, / il poeta,
può far passo senza essere fermato insensibilmente da qualche cosa di grande.
sincere. = comp. da in-con valore negativo e sensitivo (v.
della più raccapricciante. = deriv. da insensivo. insensivo, agg.
fr. ant. insensif, comp. da in-con valore negativo e sensif 'sensibile
insensualis (cassiodoro), comp. da in-con valore negativo e sensuàlis * sensibile '
freddezza, indifferenza. guido da pisa, 1-123: non sta la gravezza
nella insensualitate dello core. s. bernardino da siena, v-288: santo agustino in
'(agostino), comp. da in-con valore negativo e sensualìtas -àtis '
e contiene. = denom. da senso (v.) col pref.
insentirsene aspramente. = comp. da in-con valore intensivo e sentire (v.
congiunto, connesso; che è legato da reciproche implicazioni o dipendenze.
mezzo alle indecisioni, alle diffidenze inseparabili da un'esistenza ancor troppo travagliata e combattuta
del nostro corpo, e son cagionati da quella parte, la quale è più
è umor naturale della terra che mai da quella non si diparte, siccome accidente
si diparte, siccome accidente inseparabile e da non potersene rimuovere. citolini, 31:
averla esclusa, come notabile imperfezione, da dio, pretesero, quasi debolezza da femine
da dio, pretesero, quasi debolezza da femine, renderla odiosa ad ogni uomo
per estens. che non si separa mai da un altro, che è costantemente in
un compagno); che è legato da un profondo sentimento di amicizia, di amore
fu... di vedermi inseparabile da lei, e leggermi nel volto ugualmente
g. bassani, 5-193: ormai da venti anni, in compagnia inseparabile di vezio
. inseparabìlis (seneca), comp. da in-con valore negativo e separabllis 'separabile
-àtis (s. agostino), da inseparabìlis 4 inseparabile inseparabilménte (ant.
perpetuo moto, partecipato indelebilmente e inseparabilmente da essa palla, come da cosa terrestre,
e inseparabilmente da essa palla, come da cosa terrestre, e che per sua
inseparàtus (tertulliano), comp. da in-con valore negativo e separdtus * separato '
un ostinato silenzio. = denom. da sepolcro (v.) col pref.
confondi le querele, / che vuoi da me, dogliosa ombra insepolta? fantoni
dotta, lat. insepultus, comp. da in-con valore negativo e sepultus, part
cagione del tiranno. = comp. da in-con valore negativo e sepoltura (v.
. stipendii insequestrabili. = comp. da in-con valore negativo e sequestrabile (v.
giuridica di insequestrabile. bartolomeo da s. c., 30-10-4: quando
. giorgio. = comp. da in-con valore intensivo e serbo (v.
ed uno uomo ed una femmina essere scampati da tante migliaia ed ambendue innocenti ed amatori
tribunale. = denom. da sereno (v.) col pref.
dall'onde). = comp. da in-con valore intensivo e serenata (v.
sono stati insiti a noi dalla natura né da dio. castiglione, 104:
proprietà del suo principio a tutto quello che da esso deriva ed a sé lo fa
: sposta parole e pezzi di frase da una riga all'altra con inserimenti e rimandi
inseriosire, non attestato: denom. da serioso (v.) col pref.
d'acciaio di diverse lunghezze, e tutti da inserirsi nella medesima madrevite, secondo 'l
non sognare incerta, / quando abbracciar da la mia dea mi vidi, / e
molto e piangendo sua moglie, che da se stessa s'era ad un fico
, ancorché bucata e rotta e lacerata da quel male. 4. porre
piccolissimo sesto, nel mio stesso libro da messa. 5. per estens.
non ci avessi inserito qualche menzogna. da ponte, 189: alcune belle arie.
in una contesa). costantino da loro, lxii-2-ii-74: nel governo..
nella conversazione, nonostante la piega scollacciata da essa assunta. g. bassani, 4-12
come galeotti: un sistema non già da inserirvisi in qualità di zelanti collaboratori,
in qualità di zelanti collaboratori, ma da sabotare e denigrare ad ogni occasione.
istromento è di ferro, nella parte da basso quadrato, dove ha cavo nel quale
lat. inserère introdurre ', comp. da 1 in-con valore
, con il tagliacarte inserito a far da segnapagina. -innestato.
porta seco inserita la dichiarazione fatta prima da gli arciduchi. segneri, 5-64:
: deggio piuttosto temere che qualche nome da me inserito nell'opera ad alcuni non paia
cose sta pure nell'uomo, inseritovi da natura, un focosissimo ardore della libertà
nei centri meccanografici, che, alimentata da due distinte serie di schede perforate disposte
sequenziale prestabilito. = nome d'agente da inserire. inseritura (dial. enseredura
possa dentro. = deriv. da inserire. inserpentare, tr.
poesia mi sentii affascinato e forse impietrato da quella testa sublime, innanzi la profanazione
.]: 'inserpentarsi', esser cinto da serpenti... non comune.
bocca aperta come la fenditura della cassetta da tamburagione. idem, v-2-402: la
volpe fu stanata. = denom. da serpente (v.) col pref.
), agg. letter. avvolto da un serpente (o anche, per
inserpen- tate si facevano fare il ritratto da boldini. inserpentino, agg.
contro di lelio. = comp. da in-con valore intensivo e serpentino (v.
pentiscano. = denom. da serpente (v.) col pref.
serpe m'abbia. = denom. da serpe (v.) col pref.
rinchiudere; imprigionare. mariano da siena, 69: in sul vesparo el
, 11-127: lasciarci inserrare e imprigionare da una cieca necessità? -stringere,
e rimase solo. s. bernardino da siena, in: va'a casa tua
imprigionato. s. caterina da siena, 116: essi stavano inserrati per
vero amore, teme. s. bernardino da siena, 666: la vergine maria
che ambedue stavano inserrati, pianamente scese da la pertica. d. bartoli, 6-6-52
anche altre [spugne], ma da la parte de sopra son inserrate.
. innestatore. = deriv. da insertare-, voce registr. dal dizionario
trova nazione che non si vanti venire da abraham:... i cristiani per
politiche, della nuova gemma... da insertare nel fausto e fecondo albero imperiale
e maturar semi non suoi. niccolò da correggio, 1-143: solcati campi e le
dolcezza reca / dall'arbor proprio, e da te stesso inserto, / tra la
segneri, 5-130: col foglio inserto, da mettersi in pratica con sicurezza di coscienza
in quattro o sei dei medesimi caratteri, da mandarmi inserta da quei signori alla risposta
dei medesimi caratteri, da mandarmi inserta da quei signori alla risposta della mia,
4. impresso. erasmo da valvasone, 3-58: facile è il ritrovar
31: io, che avevo inteso da mio padre il segreto di questa medaglia,
le accolte bellezze ardore e luce / e da le chiome e da gl'inserti fiori
luce / e da le chiome e da gl'inserti fiori / spira l'april che
ciascun si assesti. carducci, iii-3-246: da l'aspre torri e dal cenobio muto
2. serto, ghirlanda. niccolò da correggio, 1-331: febo di bel color
fogli riguardanti un affare, che si trasmette da uffizio a uffizio, o si custodisce
an- tella. = deriv. da inserto1. inservènte, v. inserviente
dell'italia. = comp. da in-con valore negativo e servibile (v.
inservibilità delle idee, messa in chiaro da aristotele). 2. disus
inserventi alle tintorie. cesarotti, 1-xxxi-46: da queste [scienze naturali] derivano le
pompa una macchina veniva rifornita di carburante da due inservienti. 2. chi
iacopone, 72-12: l'omo enserviziato da molta gente è amato. cassiano volgar
ogni persona. = denom. da servigio, var. di servizio (v
immortali a rossini. = denom. da servile (v.) col pref.
ma'sempre. = denom. da servo (v.) col pref
cesarotti, 1-xxxi-152: l'orrore prodotto da un personaggio, o da una parte
l'orrore prodotto da un personaggio, o da una parte dell'azione, se inserve
il corpo nostro ancora è derivante / da sue radici, e con inserzione / in
un periodico. mazzini, 38-70: da un cittadino lombardo, che noi non
statale distintissimo » lungamente sognato, preceduto da cinque a sulla inserzione del 'messaggero'.
di servizi, imposti dalla legge o da norme corporative, sono di diritto inserti
dotta, lat. tardo insertlo -onis; da insertus part. pass, di inserère
io l'inserzionista. = denom. da inserzione, n. 4.
'(cassiodoro) o 'vasca da bagno in cui si sta seduti '
seduti '(cassius felix), da insessus, part. pass, di insidère
-óris 'che sta seduto sopra 'da insidère * sedersi, appollaiarsi '.
sogni. = comp. da in-con valore negativo e sessuale (v.
insessuato fogazzaro. = comp. da in-con valore negativo e sessuato (v.
. formare il bozzolo (il baco da seta). fazio, i-5-87
balen per tema. = denom. da seta (v.) col pref.
. irrimediabilmente deciso. s. bernardino da siena, a-122: così è dell'anima
a dovere. = deriv. da insetare1. insetazióne, sf.
dante, conv., iv-xxn-12: se da sua naturale radice uomo non ha
d'insetazione. = deriv. da insetare2. ìnseto (ìnsito)
innesto '. = deverb. da insetare1. insetolato, agg.
« mosca ». = denom. da setola (v.) col pref.
tutte le mani. = denom. da setola (v.), nel significato
nella macchia. = denom. da setola (v.) col pref.
intra tanti facultati che non so da credere che se acquista de omo per bona
voce dotta, lat. insectàtor -òris, da insertati 'per seguitare '
fattezze altrui. = denom. da settentrione (v.) col pref.
, 18-i-225: fare réclame a un sapone da barba, a un dentifricio, a
= voce dotta, comp. da insetto e -cida, dal tema del
. = voce dotta, comp. da insetto e -fero, dal tema del
= voce dotta, comp. da insetto e -fugo, dal tema del
un equivoco. = comp. da insetto e -voro, dal tema del lat
tutti sono chiamati insetti, cioè tagliati da le riciditure che hanno: le quali sono
modo come questi insetti vengano generati o da qual parte piovano l'anime in essi.
è soggetto ad essere divorato in varie guise da insetti, i quali sono spesso difficili
insetti, i quali sono spesso difficili da vedersi. mazzini, 14-372: qui
modesti / seguitan liberando la contrada / da gl'insetti molesti. d'annunzio,
, che pungono peggio delle zanzare e da cui non si sa come liberarsi.
meschinità non buona e molesta. modo da non usare neanche contro chi par meritarlo
pass, di insecàre, comp. da in-con valore intensivo e secare 'tagliare '
secare 'tagliare '; fu usato da plinio al plur. inserta per tradurre il
= voce dotta, comp. da insetto e dal gr. xóyoc 'di
studi insettologici. = deriv. da insettologia. insettòlogo, sm.
ape una mosca. = deriv. da insettologia. insettume, sm.
il lume. = deriv. da insetto col sufi, collettivo e spreg.
a suolo. = denom. da sevo (v.) col pref.
purgare e inseverire le lettere, a trarre da queste le utili ed austere scienze.
inseverire nei delinquenti. = denom. da severo (v.) col pref.
! » le gridò ancora il brigadiere, da fuori: mentre la di lei guardata
disabitati affatto. = comp. da in-con valore intensivo e sfogare (v.
raffi suoi? = comp. da in-con valore intensivo e sgombrare (v.
luogo). = comp. da in-con valore negativo e sicurezza (v.
ed uccidi. = comp. da in-con valore negativo e sicuro (v.
12-ii-215: la realtà individuale non è da noi veduta semplicemente in se stessa,
al concreto. = deriv. da insidente. insida, sf.
intrada 'la gabella che prima era 4 da mar ', e 4 dell'insida
pò l'uom securo star, benché da terra / s'apresti insidie o manifesta
. bisticci, 3-24: partitosi papa eugenio da roma, per certe insidie che gli
, 296: l'uomo infedele è abborrito da tutti, perché tutti temono le sue
porte donde lui aveva a passare. da porto, 1-222: noi, scaramucciando
entrò il primo, e fu seguito da tutta la gente con molta confusione, e
botto. algarotti, 1-ii-175: lontano da riva tese aveano lor reti, e poste
vita... l'ha ritratto da gli incommodi de la vecchiezza, dai fastidi
, dai fastidi de le infermità, da le insidie de la fortuna. musso,
condurmi a riva, ma più pareami da temersi della terra le insidie che quelle
lusinga, allettamento; tentazione. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
ingannese sue frode. s. caterina da siena, ii-284: non temete, né
al plur. insidìae -arum), da insidère 4 stare sopra; appostarsi', comp
4 stare sopra; appostarsi', comp. da in-4 sopra 'e sedére 4 stare
miracolosa cartella è qui sul mio tavolino da lavoro e ha l'aria di girar
= voce dotta, lat. insidiare, da insidère (v. insidia).
di privarmene innocente. = deriv. da insidiare. insidiato (part.
agg. minacciato, messo in pericolo da insidie, inganni, tranelli; esposto
: io non mi posso lasciar tradire da susanna, perché la ricevei, insidiata
susanna, perché la ricevei, insidiata da almaviva, dalle mani di almaviva.
. fanciullezza appassì come un fiore insidiato da un baco segreto. papini, 27-882:
del suo preziosissimo onore, insidiatale tutto dì da così potente e sollecito oste, si
nome di una ragazza è vigilato acutamente da tutti,... e ciascuno si
come persone ebbre. s. bernardino da siena, 167: chi perverte il bene
e conobbi gl'insidiatori. erano mandati da gli usurpatori del mio regno con grandissime
i-305: se mai però, trasportata da alcuni falsi princìpi d'una libera scuola
. pallavicino, 499: già fu da noi considerato, la materia della gola
lat. insidiator -óris, nome d'agente da insidiare 1 insidiare '.
frasche insidievoli. = deriv. da insidia. insidio, sm.
amata sua donna si vide, / da l'amore infiammato e da le faci /
vide, / da l'amore infiammato e da le faci / de le furie materne
iv-2-639: egli aveva cercato le parole da rivolgerle; e tutte quelle venutegli a
vide de'suoi dì sul fiore / da insidioso mal sul viso spenti / i bei
. v. franco, 289: da cavalier non è, ch'abbia raccolta
pallavicino, 1-545: si vede attorniato da molti insidiosi e poderosi nemici.
[discorso] mussolini fu così insidioso da minacciare il piombo ai partiti socialisti, ma
= voce di area lombarda, denom. da énsed 1 innesto ', da
da énsed 1 innesto ', da collegarsi al lat. insitàre, iterativo di
l'altro all'ora di oggi sarò da te;... potremo per lungo
cose bene insieme in un mortaio di metallo da speziali. d. bartoli,
cercar con tutti i modi di guadagnarselo da vero, non è se non bene,
iii-200: molti giovani sbarbati si vestirono da donne, e, portando l'armi
francesco da barberino, ii-n: ancor vo'che qui
... consiste nel tutto, cioè da una proporzione di tutte le parti del
preceduto dalla prep. a. francesco da barberino, 96: ma qui le trovi
dante, inf., 4-97: da ch'ebber ragionato insieme alquanto, /
loro diete è deliberato, è sempre osservato da tutti, né alcuno cantone vi si
tanto che si fedirono insieme. guido da pisa, 1-25: trovò dui ebrei che
berni, 63-14 (v-162): da l'altra parte aquilante ed orrilo / s'
concetti astratti. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
umido. -preceduto dalla prep. da. ottimo [tommaseo]: le
tommaseo]: le dette vergini si partirono da insieme, e ciascuna andò a sua
nel caso che il complemento sia costituito da un pronome personale). bonvesin da
da un pronome personale). bonvesin da la riva, xxxv-1-710: se mal te
ch'i'agia dogl'e pene, / da voi, madonna, stando scompagnato.
(488): mi facevo medicare da quello eccellentissimo uomo di maestro francesco da
da quello eccellentissimo uomo di maestro francesco da monte varchi, fisico, e insieme
d. bartoli, 9-30-136: presone ciascun da sé, vi vergognereste di pur solamente
grandiosità, maestà, splendidezza e imponenza da far maraviglia. de sanctis, ii-9-673
pelliccia. gramsci, 6-7: sarà da ritenersi rappresentativo chi esprimerà tutte le forze
[nell'anfiteatro]... da quattro cinte e da tre corridori eliptici.
... da quattro cinte e da tre corridori eliptici. metastasio, 1-iv-588
. 9. abito completo, da uomo o da donna (per lo
9. abito completo, da uomo o da donna (per lo più corredato da
da donna (per lo più corredato da adeguati accessori, come scarpe, borsa
partic. riferimento a forme di musica da camera, come sonate per due strumenti,
deflusso. -insieme vincolato: fondo costituito da un determinato numero di variabili eterogenee,
la simultaneità dei vari movimenti dei remi da parte dei vogatori. 16.
apposta, nel qual caso il discorso da farle è d'altro tipo ».
rime, e desidero che si stampino da lui solo. targioni tozzetti, 9-287
tutti libri scelti,... da francesco suo padre erano stati messi insieme
figura... mostra il modo narrato da esso vitruvio del porre insieme e formare
insieme de'figliuoli, e non han da camparli. -commettere con precisione,
di dimestichezza. passavanti, 54: da quella ora innanzi, palesando santo domenico
ragionavansi insieme, consigliando che modo fosse da tenere per adempiere il commesso officio. velluti
comunità, in società. gallo da pisa, 324: in parlamento e 'n
di governo. firenzuola, 160: sin da piccioli fanciulli avevano contratto un'amicizia sì
tardo insimul (insèmul), comp. da in-con valore intensivo e simul, da
da in-con valore intensivo e simul, da simìlis simile ', incrociato 1
, gusto e tacto ensiememente. benvenuto da imola volgar., ii-61: in due
1-22 (i-287): narrato poi da messer lionato come il caso era successo
molto allegri. caro, 11-1434: insiememente da l'un canto enea / vide di
. croce, ii-2-294: egli dovette fare da marta e da maddalena: travagliandosi per
: egli dovette fare da marta e da maddalena: travagliandosi per le necessità pratiche
insiememente di prosa gli nomi participi, da verbo nasciuti e quai in * ante '
del re. = deriv. da insieme col sufi, avverb. -mente.
calcolo). = deriv. da insieme, n. io.
, il garro, / anzi temo da noi si fugga e 'nsiepe.
sublime mestizia. = denom. da siepe (v.) col pref.
letter. cinto, delimitato o chiuso da siepi. lucini, 6-m:
insifìlicato, agg. letter. affetto da sifilide. bartolini, 29:
certo francesco -morto poi a milano da giovane, insifìlicato, - ci orinava.
- ci orinava. = denom. da sifilide col pref. in-con valore illativo,
che per l'aria oscura / vi guidò da l'un sole al più bel sole
sta bene in tutti, se però da quella non sono esenti le persone insigni
comune di s. marino, per deviare da tutte le reti tese da queirinsigne raggiratore
per deviare da tutte le reti tese da queirinsigne raggiratore. carducci, iii-20-362:
della gente... imbecille al punto da farsi un merito insigne della crudelità.
= voce dotta, lat. insignis, da slgnum * segno che distingue una persona
ineffabile. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da significare (v.). insignificante
cosa insignificante: né mai più escirà da manzoni cosa migliore. soffici, v-2-71:
, e invece si può dire: 'da poco ', 0 'dappoco,
o credito; lieve, leggerissimo, da nulla '... dicono * faccia
; aranci insignificanti. = comp. da in-con valore negativo e significante (v.
di figurino. = comp. da in-con valore negativo e significanza (v.
ferita / che glie tolle la bellezza che da deo era insignita. 3.
con un contrassegno ', comp. da in-con valore illativo e da signum
, comp. da in-con valore illativo e da signum * segno '.
sul benelli. = denom. da signorile (v.) col pref.
d'insignorirsene. monti, v-429: da ciò che scrivo a teresa, intenderai le
, di quella la qual non ha da la natura aiuto per insignorirsi.
fatto sbagliare il mio carattere, aiutata da quel troppo affetto alla roba, che s'
per verso alcuno li possa giovare, da poterla ottenere con arte e con ingegno
vivaio dei bali. = denom. da signore (v.) col pref.
silo; infossamento. = deriv. da insilare. insilare, tr.
presto rivelata. = denom. da silo (v.) col pref.
celle. = nome d'agente da insilare. insilatrice, sf.
con foraggio preventivamente trinciato; è costituita da una tramoggia su cui viene scaricato il
su cui viene scaricato il foraggio, da un alimentatore a nastro o a
a nastro o a coclea e da un ventilatore che lancia il prodotto fino
lacrite le membra. = denom. da simulacro (v.) col pref.
, 3-30: annibaie in un tratto era da voi insimulato e addomandato con grande istanza
precipitoso, per false insimulazioni e relazioni da occulti loro inimici tratto in iudizio,
, lat. insinceritas -àtis, comp. da in-con valore negativo e sinceritas -àtis
. che non è sincero o deriva da mancanza di sincerità o di schiettezza, da
da mancanza di sincerità o di schiettezza, da reticenza, da riserva mentale, da
o di schiettezza, da reticenza, da riserva mentale, da dissimulazione; bugiardo
da reticenza, da riserva mentale, da dissimulazione; bugiardo, falso, menzognero
dotta, lat. insincèrus, comp. da in-con valore negativo e sincèrus '
mio segnore. 2. fin da quando, fin dal tempo che.
e andò. = comp. da insin \ o \ e che.
di elaborare. = comp. da in-con valore negativo e sindacabile (v.
. l'essere insindacabile; assoluta libertà da controlli, censure, giudizi; inappellabilità
niccolò de'conti, 190: di qua da meroe si navica insino in egipto.
fantasia per sentir prove e maraviglie grandi da quest'eroe,... con
rinaldo degli albizzi, ii-494: piero da imola, vostro corriere,...
presente nel bargello tutta la notte, da ore 2 in circa per insino al punto
i-356: ben avrò per insino a domani da leccarmi le labbra della dolcezza, che
(ed è seguito dalla prep. da). fra giordano, 3-263:
grande amicizia / tenuta avea gran tempo e da fantino / lo conoscea insino da puerizia
e da fantino / lo conoscea insino da puerizia. tasso, 7-80: l'
l'angelo che fu già custode eletto / da l'alta providenza al buon raimondo,
volendo contro a questi severamente procedere così da estirpare quel morbo insino dalla radice, fecero
finch'ella visse. -seguito da un avv. di tempo. redi
3 di ottobre... comprai da pasquino... un campo di staiora
comune che... ogni bocca, da diciotto anni in su, si potesse
anni in su, si potesse porre da soldi uno per insino a soldi sei
v. insintantoché. = comp. da in-con valore intensivo e sino (v.
sua figura. = denom. da sinistra (v.) col pref.
che duol. = comp. da insino e ora. insintantoché (
amendare. = comp. da insin [o], tanto e che
attaccate. = agg. verb. da insinuare. insinuabilità, sf.
i-14-155: non son poi tanto merlotto / da provare altro * brulotto '/ sotto
imbarazzo, sperando di provocare una confidenza da parte del figliuolo: -a che pensi?
de marchi, ii-218: quasi condotto da quella voce molle e insinuante, andò
: a questo nuovo accidente sentì insinuarsi da qualche speranza. 3. suggerire
d'affari che potesse avere avviati nel paese da cui deve partire. soffici, v-6-149
questo tale modo di pregare chiama ugo da santo vittore 'insinuare ', cioè manifestare
, corredata della necessaria documentazione, presentata da un creditore del fallito al giudice delegato
g. bentivoglio, 4-576: fin da quel tempo aveva procurato di insinuarsi appresso
: s'insinua con la sua vocina da zanzara... e non contamina
narici ed in bocca, sin quasi da soffocare. deledda, iii-361: la strada
secolari. palazzeschi, 1-358: da alcune impercettibili fessure si insinuano spire di
dotta, lat. insinuare, comp. da in- * dentro 'e sinus 'sinuosità'
facili, insinuative. = deriv. da insinuare. insinuato (part. pass
chiari, 1-93: la carta insinuata da don massimo per la fissura della porta
estrema unzione vero e proprio sacramento instituito da cristo, insinuato in san marco e
, insinuato in san marco e promulgato da san giacomo apostolo. magalotti, 20-63:
fruttò in lui la coltura petrarchesca insinuata da donato. 3. rivolto,
, alludendo alle calunnie insinuate contro me da sir james graham. 4
. la voce ci è anche venuta da poco col linguaggio parlamentare, che si studia
2-xviii-281: talvolta delle semplici insinuazioni fatte da persone accreditate produrrebbero maggior effetto che le
: io non credo che per ricever da voi il favor vostro in un mio
cavalca, 9-88: questa orazione chiama ugo da s. vittorio insinuazione, cioè uno
mente, insulsamente. zanobi da strata [crusca]: ridusse a una
d'insipidezza. = deriv. da insipido. insipidire, intr. (
ragionamento. = denom. da insipido col pref. in-con valore illativo.
(289): di gran lunga è da eleggere più tosto il poco e saporito
. baretti, 6-98: dei cocomeri da essi chiamati 1 poponi d'acqua '
: è [questa poesia] robaccia da riempire canton vuoti, insipida, disgraziata e
tutte quelle acutezze che si reggono da un mezo facile e non ricercante molta accortezza
delle insipide questioni, le quali comunque da noi appena toccate, ci hanno gravato
piaceri insipidi e freddi e molto differenti da quelli che già provati aver si ricordano,
deserta. bocchelli, 2-ix-69: la vendetta da cui s'era ripromessa tanto gusto,
dotta, lat. insipidus, comp. da in-con valore negativo e sapìdus 1
l'insipidume. = deriv. da insipido col sufi, collettivo e spreg.
fosse a tal segno insipiente e irriflessivo da dar fuori contro di lui gravissimi documenti
, lat. insipiens -èntis, comp. da in-con valore negativo e sapiens -èntis '
e profonda, / non maculata mai da insipiènzia. musso, ii-553: lungi
concreto: atto, discorso, comportamento da stolto, da sciocco, da dissennato.
, discorso, comportamento da stolto, da sciocco, da dissennato. imitazione di
comportamento da stolto, da sciocco, da dissennato. imitazione di cristo, i-3-1
dotta, lat. insipientia, comp. da in-con va lore negativo e
al figur. bonvesin da la riva, 59: e1 vede ch'
59: e1 vede ch'elio è insito da tuti li attantamenti, / da dubio
insito da tuti li attantamenti, / da dubio e da pericolo, da tuti
tuti li attantamenti, / da dubio e da pericolo, da tuti li tribulamenti.
, / da dubio e da pericolo, da tuti li tribulamenti. storia di stefano
. sanudo, lvi-734: son insido da costantinopoli e son venuto a la terra
insisse de una pronunci azione trista e da orbi che non se invilisse, et
capricervio il cervicaprio. = denom. da sirena (v.) col pref.
non mancavan poi curiosi che volessero saper da bortolo il perché quel giovane non c'
, a chi l'altra delle notizie da noi riferite di sopra. mazzini, 50-265
): la sparizione di tre persone da un paesello era un tal avvenimento, che
per estens. che dura a lungo o da lungo tempo; continuo, persistente,
mazzini, 69-397: dolori di stomaco insistenti da sedici giorni m'impediscono di scrivere.
lontano, si espugnano colla calda insistenza da vicino. foscolo, xiv-310: devo
facilmente di vedersi guardata con strana insistenza da qualcuno. — in senso concreto
estrema sua compiacenza anche nel vedersi sollevato da tante brighe, e sgravato dalle insistenze
così... picchiettata e insieme ronzante da venir paragonata in un secondo tempo alle
aspirante locatario dello stabile o dell'alloggio da lui occupato. cavour, ii-47:
cavour, ii-47: il diritto d'insistenza da lui invocato non aveva per effetto d'
un'azione corta. = deriv. da insistente. insistere, intr.
con ostinazione e costanza. guido da pisa, 1-192: quando noi insistiamo alla
3-31: confidandosi molto in lotto gambecorti da pisa,... fece muovere le
d'altri è ben che insisti / da buon agricultor sie cultavata, / ché d'
4-27: insistono perché passiamo una serata da loro. g. bassani,
5-303: la destra [ala] guidata da macdonald insisteva tra il mare ed il
resistenza. tanaglia, 1-495: è da temer che sopra qualche spaldo / della
retta ab, non essendo più inclinata da una parte che dall'altra, si chiama
dotta, lat. insistère, comp. da in-'sopra * e sistère 4 stare
immagine è insistita, ripetuta, come da chi non le abbia ancora trovato l'
insita e inerente ai corpi, oppure derivante da cagione estrinseca. denina, xviii-3-727:
'seminare, piantare dentro comp. da in-1 dentro 'e da serère '
comp. da in-1 dentro 'e da serère 'piantare '. ìnsito2
uvea e degliumori. = denom. da smalto (v.) col pref.
medesimo. = comp. da in-con valore negativo e smentibile (v.
l'alba. = comp. da in-con valore negativo e smorzabile (v.
sopportare la stultizia altrui, altrove sarà da disputarne. buonarroti il giovane, 9-643:
dotta, lat. insuàvis, comp. da in-con valore negativo e suàvis 'soave
laboriosa pace. = denom. da soave (v.) col pref.
dotta, lat. tardo insuavìtas -àtis, da insuàvis 'insoave *. insoavito
dire ». = comp. da in-con valore rafforzativo e sobillare (v
lusinghiero trovato, cui vi precede chiunque da un insobro studio non scompi- gliossi il
la vita. = comp. da in-con valore negativo e soccorso1 (v.
è avviso che il mondo non sappia da princìpi veri dedurre effetti benefici.
empie navi / passano i guadi / da non toccarsi. = voce dotta
. insociabilis (livio), comp. da incori valore negativo e sociabilis 1 sociabile
ostacolo. = deriv. da insociabile-, cfr. fr. insociabilità (
, lat. tardo insociàlis, comp. da in-con valore negativo e sociàlis * sociale
così insocievoli. = comp. da in-con valore negativo e socievole (v.
fosse guarito. = denom. da sodo (v.) col pref.
atto sessuale. = comp. da in-con valore negativo e soddisfacimento (v
sulla mensa il vino che pareva soverchio da prima, si attristano all'ultimo per
un debito). = comp. da in-con valore negativo e soddisfatto (v.
chi, per carattere, è difficile da accontentare o non trova mai nulla che
ammirazione dovuta. = comp. da in-con valore negativo e soddisfazione (v.
,... passando in pratica da un flirt all'altro. -con
di certa coltura. = comp. da in-con valore negativo e sofferente (v.
. dal lat. insufflare, comp. da in-1 dentro 'e sufflàre 'soffiare
e vi ravvisa. = comp. da in-con valore negativo e da una forma
= comp. da in-con valore negativo e da una forma rafforzata di figurabile (v
vergognosa avarizia. = comp. da in-con valore negativo e soffocato (v.
, xiv-294: appena mi sono alzato da tavola mi ha sorpreso il mio solito dolore
, e trovarla molto meno insoffribile che da principio. tarchetti, 6-1- 549:
mie forze... per divellermi da un'esistenza che mi è divenuta odiosa
muratori, 7-iii-458: allora solamente s'ha da sentenziare contro gli antichi diplomi, quando
gran parte del popolo italiano getterebbe via da sé come giogo insoffribile lo strumento liberatore
a i poveri, che tanto hanno da pensare al necessario mantenimento della bocca,
stravaganza fu sì grande che li diedero consiglii da desperato fin sul fine della sua vita
.. ricordati bene che io ti amo da vero. tarchetti, 6-i-228: non
del suo appartamento, di farsi reggere da noi la coda dell'abito...
pessimo gusto. milizia, iv-233: da molti bei pezzi, presi da bramante,
iv-233: da molti bei pezzi, presi da bramante, da palladio, da michelangelo
bei pezzi, presi da bramante, da palladio, da michelangelo, può riuscire una
presi da bramante, da palladio, da michelangelo, può riuscire una cosa insoffribile
istrioni sono insoffribili. = comp. da in-con valore negativo e soffribile (v.
l'essere indipendente. = deriv. da assoggettabile, con cambio di prefisso.
di nessuno. = denom. da soggetto (v.) col pref.
davanti ai cani. = deriv. da insoglio. insòglio, sm.
ghianda s'insogna. = denom. da insogno. insognato (part. pass
: questa specie di sonni si chiama insomnio da macrobio... quando per lo
belle. liburnio, 17: assalito siete da insogni fantastichi. trissino, 2-3-86:
gr. èvó7rvtov), comp. da in-con valore rafforzativo e somnìum 4 sogno
1-128: direi che 'insoiare'fosse germogliato da 4 soia ', e questa (se
mi è lecito l'indovinare) non da 4 solum ',... ma
vieto '. = denom. da soia (v.) col pref.
imperato [tommaseo]: possiamo aver congettura da dette acque distillate: che per purificarsi
esporre al sole '(comp. da in-con valore illativo e sòl solis 4 sole
debolmente insolata stan nell'azzurro nubi strane da portar santi. 2. colpito
portar santi. 2. colpito da insolazione. c. e. gadda
meriggio su quelle tegole arroventate c'era da morir cotti, e col cervello insolato
cecchi, 6-12: faceva un caldo da insolazione. bacchelli, i-iii- 209
tempestosi e insolcabili. = comp. da in-con valore negativo e soleabile (v.
insulcare 4 insolcare ', comp. da in-con valore rafforzativo e sulcàre 4 solcare '
valore rafforzativo e sulcàre 4 solcare ', da sulcus 4 solco '. insolcato1
2. per estens. segnato da rughe profonde (il viso).
, emblemi e sogni figurati parevano uscire da quella finestra aperta nella notte.
nella notte. = comp. da in-con valore negativo e solcato (v.
altro camminano. = deriv. da insolcare. insoldatare, intr.
con voi? = denom. da soldato (v.) col pref.
il mio nipote insoldato. = da assoldato (v.) con cambio di
o furti. = denom. da insolente. insolènte, agg.
riesca insolentissimo. redi, 16-i-17: da un insolente satiretto osceno / con infame
mai vero che un cappuccino vada via da questa casa, senza aver gustato del mio
il pruno, il villanzone / travestito da nespolo paffuto / salutò re e sì
. per estens. che denota o nasce da insolenza, superbia, prepotenza, arroganza
un modo insolente / è una cosa da ladro. monti, iii-344: ho
che lui non se ne offese, lusingato da quel dispetto. e. cecchi,
insolito, strano, inusitato. niccolò da correggio, 1-108: se non che la
originariamente * insolito ', comp. da in-con valore negativo e dal part.
sforzato dal mio onore, e provocato da una mentita insolentissimamente ed impertinentissimamente replicatami.
tulle stretta alle reni e alle ginocchia da un impaccio d'orpello e sotto due gambe
gli uni e gli altri v'è da sperare la pace. berchet, 278:
; far insuperbire. = denom. da insolente. insolentito (part. pass
[s. v.]: insolentito da giornali abbaiatorelli, non si mosse.
poco onorevoli nasce il più delle volte da una insolènzia che ti dà o la
... è stato posto non da la ragione che ha usata seco la insolènzia
. landolfi, 7-151: di qui, da questa casa, è passata la guerra
, e poi 'manu armata'chiesero da bevere. muratori, 14-135: temo che
'novità, singolarità ', deriv. da insolèns -èntis (cfr. insolente)
fama vivere sempre? = comp. da in-con valore negativo e solerte (v.
insolentiva, ec. (è tanto più da pregiare, in quanto 'insolentiscente '
la musica insolfata? = denom. da solfa (v.) col pref.
di noi. = denom. da solfino (v.) col pref.
col proprio tempo. = comp. da in-con valore negativo e solidale2 (v.
dovuto avvenire. = deriv. da insolidare. insolidare, tr. {
incotennuti gli denti. = denom. da solido (v.) col pref.
la letteratura. = comp. da in-con valore negativo e solidarietà (v.
insolidati,... che restavano da pagarsi, furono a me appoggiati.
in campagna bassa, d'ogni parte irrigata da canali, ove, per causa della
edificar abitazioni. = comp. da in-con valore negativo e solidità (v.
di * insolidire non attestato: denom. da solido (v.) col pref
, iv-1-362: qui siamo in inverno; da più giorni il freddo è insolito,
un vento cupo, scuro, grave da non idearsi. d'annunzio, iv-1-73:
! casini, 1-88: ecco che da un'insolita rovina / in gran timore è
una gioia la lettera che ha ricevuta da lui [giordani]; tanto più cara
crede che sia opportuna la perfetta astinenza da tutto ciò che può irritare lo stomaco
provato o concepito prima; che è suscitato da un'occasione, da un motivo inconsueto
che è suscitato da un'occasione, da un motivo inconsueto, improvviso (un
, 485: te ne potrai chiarire da te stesso per molti segni: come
rapportazioni partorivano effetti maravigliosi in alcuni ammolliti da lunga pace, ed insoliti a sì
dotta, lat. insólltus, comp. da in-con valore negativo e da sòlltus 1
comp. da in-con valore negativo e da sòlltus 1 solito '. insollare,
cui pensier rampolla / sovra pensier, da se dilunga il segno, / perché
che non suole. = denom. da sollo (v.) col pref.
inghilfredi, 376: sono amato da lei senza inganno; / a ciò
speglio isguardando. = comp. da in-con valore intensivo e sollevare (v.
, ciò è indebolisce, e dilunga da sé, il segno della sua intenzione.
sua intenzione. = denom. da sollo (v.) col pref.
. potrai con più agio lasciarti insolluccherare da siffatte dolcezze. = denom
dolcezze. = denom. da sollucchero (v.) col pref.
: per queste parole veggiamo essere profferta da dio una insolubile sentenzia di questa divisione
a diffondersi in un liquido, in modo da assumerne le forme e da rimanervi uniformemente
in modo da assumerne le forme e da rimanervi uniformemente distribuiti, senza togliergli la
, lat. tardo insolùbllis, comp. da incori valore negativo e solùbìlis 1 solubile
voce, pure è impropria, per 'da potersi 'o 'non potersi pagare
dotta, lat. tardo insolùbilitas -àtis, da insolùbilis 4 insolubile '.
solubile). = deriv. da insolubile. insolubilménte, avv.
dotta, lat. insolùtus, comp. da in-con valore negativo e solùtus 4 sciolto
è divenuto insolvente. = comp. da in-con valore negativo e solvente (v.
stavam per dire 4 acce '), da non invaghirsene, e lasciarle ai cancellieri
che hanno aderito al comunismo sono passati da un conformismo a un altro, e se
loro riguardi. = deriv. da insolvente. insòlvere, intr.
quelli s'insolvesse. = comp. da in-con valore intensivo e solvere (v.
fa la stagione a madrid non passa da milano per andare in america, caro
assolvere l'insolvibile? = comp. da in-con valore negativo e solvibile (v.
contratti impegni. = comp. da in-con valore negativo e solvibilità (v.
al mantello. = denom. da somaro (v.) col pref.
me medesimo è fuggita la voglia di cessarmi da questo carico. tommaseo [s
volete finirla? = comp. da in-e somma (v.).
melodia fatale. = comp. da in-con valore negativo e sommergibile (v
suo berretto insonagliato. = denom. da sonaglio (v.) col pref.
mi re. = deriv. da insonare. insonare, intr. (
2. tr. suggerire. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
voleva dire. = comp. da in-con valore intensivo e sonare (v.
agg. che non può essere raggiunto da una sonda; che non si può misurare
sapremo mai. = comp. da in-con valore negativo e sondabile (v.
sul modello del fr. insondable (da sonder * sondare ', deriv.
sonder * sondare ', deriv. da sonde 'sonda ').
nella rezia. = comp. da in-con valore intensivo e sonnacchiare (v.
- anche al figur. giacomo da lentini, 38: ca s'io viglio
: io me insonniai che, partendomi da piacenzia con un mio grande amico,
col batello in terra, mi ritrovai dentro da lignago, carca d'una mercanzia che
mai non insonna. = denom. da sonno (v.) col pref.
la riconoscano. = deriv. da assonnato per cambio di prefisso.
3. figur. agitato, turbato (da preoccupazioni, da angustie).
agitato, turbato (da preoccupazioni, da angustie). buonarroti il giovane,
gl'insonni accidiosi / tedi che fuman da la guasta età, / invidiando il rorido
= voce dotta, lat. insàmma, da insómnis 'insonne '. insònnio1
dal caldo e dagli esami, e da tre notti d'insonnio intiero, assoluto.
= voce dotta, lat. insòmnium, da insómnis 1 insonne '. insònnio2
. lasciami così ancora. mi spoglierò da me. va'a letto. govoni
insonnia. = denom. da sonno (v.) col pref.
la solitudine. = denom. da sonno (v.) col pref.
del tutto desto; preso, vinto da sonnolenza; assonnato, sonnacchioso.
dal ghiacciaio. = denom. da sonoro (v.) col pref.
ai rumori. = comp. da in-con valore negativo e sonorizzare (v.
quelli interni. = deriv. da insonorizzare sul modello del fr. insonorisation.
fis. fonoisolante. = comp. da in-con valore negativo e sonoro (v.
ombra di morte eran sospese. niccolò da correggio, 176: dove il cel
-òntis * innocente ', comp. da in-con valore negativo e sóns -sóntis 1 nocivo
in terra. = denom. da sopore (v.) col pref.
206: essendo lacerato e guasto da tutte le pene insopportabili alla pazienza umana
insopportabili alla pazienza umana fignendo tesser vinto da tormenti, tacendo i consapevoli del fatto
stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile. leopardi,
(314): era grande uomo da bene ma era superbo, e per la
/ tu non mi cucchi più. da ponte, 150: è un egoista
, e per questo poterono essere governati da pochi; l'altra, che, non
i ribaldi cittadini,... gravati da gli insopportabili debiti. dovila, 287
lat. cristian. insupportàbilis, comp. da in-con valore negativo e dall'agg.
valore negativo e dall'agg. verb. da supportare * sopportare '; cfr
giorno, poi venne ripreso dalla professione da tanti anni abituale per lui.
è insopportazione. = comp. da in-con valore negativo e sopportazione (v.
del pari. = comp. da in-con valore negativo e sopportevole (v.
senza parole. = comp. da in-con valore negativo e sopprimibile (v.
nulla senziente. = denom. da soprabito (v.) col pref.
quasi un gelato. = denom. da sorbetto (v.) col pref.
slataper, 1-90: uno scalone tirato da due cavalloni, carico di stanghe
la città. = denom. da sordo (v.) col pref.
penale ecclesiastico, resistenza passiva esercitata da chi, dopo la consumazione del reato e
nelle malvagità praticate, era già decretata da dio e denunziata da giona vicina e
era già decretata da dio e denunziata da giona vicina e funestissima sovversione. =
oscenizzata la pittura. = denom. da sordido (v.) col pref.
simile a un trave annoso e corroso da tarli putrirsi e insordidirsi.
insordidirsi. = denom. da sordido (v.) col pref.
insordito alquanto. = denom. da sordo (v.) col pref.
deriva, che consegue, che dipende da qualcosa; sopravveniente. muratori
vincie sono grandi e non vi è forza da reprimerle. cuoco, 1-70: l'
avrebbero ripullulato. = deriv. da insorgente. insórgere (disus.
. levarsi risolutamente in piedi, alzarsi da sedere; sollevarsi, ergersi risolutamente.
saper replicar di più di quello si trovava da lui scritto su questa materia. monti
io tutto, come a bere / da un calice, fremendo di conquista, sentivo
e due donzelle, / spinte colà da lor nemiche stelle. botta, 5-454:
di pochi potenti, che ciò non da altro deriva se non dall'esser in loro
contro i romanzi moltiplicati sino al fastidio da ispirazioni e reminiscenze feudali o di sagrestia
sentore di questo fumo? [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: è questa l'epoca la più diffìcile da cui dipende il resto della campagna.
opinione, una convinzione). lafio da castiglionchio, 26: insorge uno dubbio.
dall'insorgere opposto d'un terrore fortificato da tutti i pensieri che, da tanto tempo
terrore fortificato da tutti i pensieri che, da tanto tempo, eran la principale occupazione
a notizia di sua moglie, si scrisse da questa immantinenti ad un suo confidente in
benivieni, 1-170: insurge 'l vento or da poggia or da orza, / lacera
: insurge 'l vento or da poggia or da orza, / lacera e fiacca l'
formarono alcuni giudizio che questa dimanda insurgesse da più alto registro e più riconditi fini
rende talora ottuso e confuso, e da tenebre di difficultà, che in istudiando
. insurgère * sollevarsi ', comp. da in'sopra 'e sur gòre 'levarsi'
. leti, 4-44: siccome da queste [le vicende d'italia] non
e che non vuol muoversi. forse da « sornione ». = etimo incerto
). = voce registr. da l. ugolini. insorito (insorido
pubblica quelle facoltà che devono essere divise da limiti insormontabili, si può dire che
4. letter. impossibile o difficile da valicare, da scalare. pascarella
. impossibile o difficile da valicare, da scalare. pascarella, 2-131: dopo
il respiro. = comp. da in-con valore negativo e sor montabile (
(sec. xvi), comp. da in-con valore negativo e dall'agg.
in-con valore negativo e dall'agg. verbale da surpasser * oltrepassare, superare '.
abbiano cambiato significato. = comp. da in-con valore negativo e sorpassato (v.
cognac. = denom. da sorso (v.) col pref.
essi [spettacoli] rammemorando, mostreremo da qual culla insorti, siano cresciuti nel
alquanto e la mente ed il cuore da quell'unico e spiacevole e prosciugante pensiero
. bicchierai, 219: fu morso da un cane nella gamba destra. la
proprietà assoluta della signora velia biagini come da atto in data insospettabile, ch'io
come questa. = comp. da in-con valore negativo e sospettabile (v.
rossini. = comp. da in-con valore intensivo e sospettare (v.
b. croce, iii-25-273: le verità da essi ricercate e formulate...
una persona). 3. immune da sospetti; incurante, ignaro. zavattini
e del giaco scappare alcune maglie / da quella sua casacca unta e bisunta, /
i famigli della signoria, li mandarono da parte sua, per meno insospettire, a
come lo celasse. = denom. da sospetto (v.) col pref.
esterne, insospettiti in prima / si levar da le mense. boterò, 6-90:
abituale mancanza di diffidenza; che deriva da una serena fiducia. bocchelli, 2-xi-16
l'esattezza. = comp. da in-con valore negativo e sospettoso (v.
insostanziale. = deriv. da in-con valore negativo e sostanziale (v.
ziose... le son coserelle da non menar tanto per l'allegra due
un povero galantuomo. = comp. da in-con valore negativo e sostanzioso (v.
a sostenere le conclusioni le più insostenibili. da ponte, 229: quella sua asserzione
asserzione d'aver dati al figlio grahl da due a tre mila piastre al punto d'
, o buoni, ed anche utilissimi da principio, e durante i costumi naturali
divenuto insostenibile quel silenzio che durava già da troppo tempo, egli avrebbe dovuto in ogni
e persecutivi. = comp. da in-con valore negativo e sostenibile (v.
insostentabil mura? = comp. da in-con valore negativo e sostentabile (v.
ed esperienza, non può essere sostituito da altri in un incarico, in un ufficio
, insostituibili dalla filosofia come la filosofia da esse. vittorini, 5-303: lo
conoscenza insostituibile. = comp. da in-con valore negativo e sostituibile (v.
ed umilianti ripulse. = denom. da sottana (v.) col pref.
dal tintoretto. = denom. da sottile (v.) col pref.
un'arce starai. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da soverchiare (v.).
l'iniquità. = comp. da in-con valore negativo e da sovvertirle (
= comp. da in-con valore negativo e da sovvertirle (v.).
aspetto che una piaga gialla / sbuchi da qualche parte / ad insozzare la mia
questa orazione priega che li sogni cessino da la lungi,... che li
insozzarmi con i bacherozzoli, che vengono da sé a farsi spiaccicare sotto le scarpe
disonorare; guastare, profanare. bartolomeo da s. c., 40-2-6: i
. corrompere moralmente, depravare. bartolomeo da s. c., 27-1-12: se
insozza in molti peccati, è legato da molte passioni. de sanctis, ii-6-154
v. mano. = denom. da sozzo (v.) col pref.
. maestro alberto, 32: io da tutti i beni discacciato, di dignitadi
, lui? si sentiva tutto insozzato da quella parola. govoni, 302:
degli insozzatori. = nome d'agente da insozzare. insozzatura, sf.
macchiare, lordare, imbrattare. bonvesin da la riva, 68: lì [in
ne sarebbono insozziti. = denom. da sozzo (v.) col pref.
di più. = denom. da spagnolo (v.) col pref.
per tirare. = denom. da spalla (v.) col pref.
di paladella. = deriv. da spalla (v.) col pref.
molto inspaurito. = comp. da in-con valore intensivo e spaurire (v.
gonzaga, ii-72: non son oca da inspedarmi, né la filippa di madonna
fo il servizio. = denom. da spiedo (v.) col pref.
dal principe di kaunitz... da quattro giorni resta inspedito. = comp
giorni resta inspedito. = comp. da in-con valore negativo e spedito (v.
non venga. = denom. da spelonca (v.) col pref.
irrangiungibile. pallavicino, iii-461: da che l'umana imperfezione rende insperabile,
, 23-241: lasciando in certi casi da parte le visibili [cose], andiate
, lat. tardo insperàbilis, comp. da incori valore negativo e sperabxlis 'sperabile
si faceva. = denom. da speranza (v.) col pref.
con noi. = denom. da speranza (v.) col pref.
, a poco a poco vien tratto da sutul nelle più interne parti del regno
[s. v. j: insperanzito da quelle parole; dal terror del nemico
ogni speranza; disperare. ruggerone da palermo, 165: consiglio questo a chi
dovria conquistare. = comp. da in-con valore negativo e sperare (v.
. sperare. s. bernardino da siena, iii-14: l'anima giusta.
sommo iddio. = comp. da in-con valore intensivo e sperare (v.
o usare alcuno senso, essendo astratto da quel pensiero. belo, xxv-1-154:
, 1-2-315: restai... soprapreso da un'insperata allegrezza. giordani, iii-70
[napoleone] venne non quasi sollevato da cieco impeto d'insperata ventura, né
né sorpassando i gradi che lo disgiungevano da quella a lui dovuta sommità,..
la risposta insperatissima con una fotografia autografata da quel maestro di ogni cortesia.
ricato me stetti che fecesse il figliolo da laomedonte, quando allo insperato sentire il
, lat. tardo insperàtus, comp. da incori valore negativo e speràtus, part
piccoli. = agg. verb. da inspessare. inspessaménto [inispessaménto),
e continuazione loro. = deriv. da inspessare. inspessare (ant. inspissare
fiorio, 230: il bitume liquido tolto da i fonti... si cuoce
ancora che li fiumi iscenti la sera da sotto terra attaccati all'erba inspessino in
parte acuta. = deriv. da inspessare. inspessire e deriv.,
'. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da spiattellare (v.).
mulinelli verdastri. = deriv. da inspido (lat. hispìdus) con la
. bruno, 3-197: cose da nutrimento solo e da gusto, sustanziose
, 3-197: cose da nutrimento solo e da gusto, sustanziose e leggieri, salse
'irrappresentabile. = comp. da in-con valore negativo e spiegabile (v.
sua cattura. = denom. da spilla (v.) col pref.
f. f. frugoni, iv-271: da per tutto vi son le femmine che
inspinano l'uomo. = denom. da spina (v.) col pref.
favore vostro. = comp. da in-con valore intensivo e spingere (v.
s. v.]: 'inspiràbile', da potersi inspirare, dell'aria col respiro
respiro. = agg. verb. da inspirare. inspirabilità, sf.
alla terra. = deriv. da inspirabile. inspiraménto, sm.
ii-102: quivi i lari plebei / da le spregiate crete / d'umor fracidi e
il quale è inspirato in te da lui. tasso, 5-8: al cor
consiglio per inspirare alla regina la condotta da tenersi da lei nell'amministrazione del regno.
inspirare alla regina la condotta da tenersi da lei nell'amministrazione del regno. guidi
dante, conv., iv-v-12: da bruto primo consolo infino a cesare primo
per sustentar il governo del regno percosso da sì orribil caso. g. gozzi
sua volontà; agire sultanimo in modo da sospingerlo e dirigerlo nella ricerca della verità
, destare in lui sentimenti e impressioni da tradurre in opere dell'ingegno o dell'arte
bei versi, o piaggia ombrosa. da ponte, 187: non solo m'inspirava
di demetrio aurispa erano quasi sempre inspirati da una poesia. 10. costituire l'
diedi a'miei figliuoli s'inspirò tutta da quei magnanimi esempi di virtù e di costanza
soffiare. marino, 4-178: inspira da lo spirto innamorato / voce col suono
firenzuola, 319: una verde canna, da un dolce mormorio d'una lieve aura
scrittura c'induce l'autorità di colui da cui ella procede, cioè dallo spirito santo
con orazione a dio e, inspirato da lui, commandò al sole che si fermasse
non furono altramenti scritte da'santi inspirati da dio, ma tramandate per viva voce da
da dio, ma tramandate per viva voce da gesù cristo o da'santi apostoli.
cercare la verità di dio nelle scritture da esso inspirate, e non dai libri vani
. brusoni, 9-57: non so da qual genio inspirata, mi persuase.
mi persuase... a travestirmi da donzella. cesarotti, i-xxxi- 306
cesarotti, i-xxxi- 306: inspirato da un patriotismo sincero e limpido, ho
amante e dall'amata, inspirato in ciò da una somiglianza della trinità. 6
spirito illuminato dalla sua bontà nativa, già da alcuni anni aveva intuita la teoria sociale
si poteva dire [quel verso] inspirato da berenice. -conformato, retto, guidato
naturalmente bene inspirata. 7. dominato da una forte esaltazione dello spirito; esaltato
di amara menzogna: 'l'italia farà da sé '. mazzini, 30-217:
profeta polacco towianski. -che deriva da nobili e alti sentimenti. c.
fase. = deriv. da inspirare. inspirazióne, sf.
-inalazione. gozzano, i-1261: da mesi, porto di continuo, giorno
intorpidimento, l'inerzia cerebrale che verifico da qualche tempo. -per estens.
procede dal padre e dal figliuolo non come da due principii, ma da uno;
non come da due principii, ma da uno; né come da due inspirazioni,
principii, ma da uno; né come da due inspirazioni, ma unica spirazione.
stesso. 4. influsso esercitato da dio sull'uomo, il quale viene
partic.: straordinaria assistenza carismatica concessa da dio agli autori dei libri dell'antico e
cassandra ricorra all'inspirazione d'apollo, da cui ebbe la scienza infusa di una
. l'inspirazione è una cognizione infusa da dio nella mente umana per un'azione
(considerato di origine divina o derivante da una misteriosa forza o ricchezza interiore)
che si accorda perfettamente all'orrido cielo da cui riceve le sue inspirazioni. gioberti
di carton pesto e di latta traforata da un architettorello girondino...,
concepire un'idea improvvisa, essere toccati da un'intuizione improvvisa. d'annunzio,
io potrò mai, inspiritargli la moglie da dovero. n. secchi, 12:
piacerebbe amandolo. = comp. da in-con valore intensivo e spiritare (v.
proposito di lezion di qualche libro composto da qualche energumeno o inspiritato, dove non
adularsi. di darsi ad intendere d'essersi da buon senno inispiritualito. =
senno inispiritualito. = denom. da spirituale (v.) col pref.
non è spontaneo, che non procede da spontanea volontà; non libero. -
e dell'inspontaneo. = comp. da in-con valore negativo e spontaneo (v.
la insporchi. = comp. da in-con valore intensivo e sporcare (v.
non sono filosofici né teologali, ma da ociosi e mal impiegati ingegni).
rifiutare. = = comp. da in-con valore intensivo e spregiare (v.
metterai nello spiedo. = denom. da sprocco (v.) col pref.
una piumetta minuta e densa e difficile da essere levata, e per poterlo far bene
questi curiosi. = denom. da squadrone (v.) col pref.
nei capelli. = comp. da in-con valore intensivo e squamato (v.
benefattore della razza umana, sia dimenticato da tutti. = comp. da
da tutti. = comp. da in-con valore negativo e sradicatile (v.
, e lo stato delle cose molto diverso da quello, che elio sperava; e
volubile. vasari, i-531: passando da un lavoro ad un altro,.
nome di animale risibile, per distinguerlo da gli altri, avessero anco aggiunto instabile,
: il suo carattere non era diverso da quello tipico della famiglia. instabile, morboso
vostro cor la calda tempra / riceve impression da tutti gli occhi, / ma le
basi delle più instabili speranze. giuseppe da rovaio, lxii-2-ii-240: perfino li suoi
fiumicello... i suoi famigliari, da sì fatto accidente cattivo augurio prendendo,
.. che segni evidenti non mostra da la fragile e instabile forma sua? ammirato
costante, come quello che dipende necessariamente da alcune cause necessarie, tutta volta i
/ presti fede io, che son da lor deluso / già tante volte? tasso
istabile marina. -che è caratterizzato da condizioni atmosferiche variabili (un periodo dell'
xv giorni che, come instabile paglia da gagliardi venti combattuta e spinta, non
, iii-59: l'instabile condizione del regno da questi tempi insino a ladislao non ci
ed instabili prezzi usati per essi preciosi metalli da una provincia all'altra ed anco da
da una provincia all'altra ed anco da una città all'altra. -che
del fuoco di forlì. guidata da quella sola luce instabile e dolce, quasi
in particolare, per l'influenza esercitata da altre lingue (una lingua).
errore, / dal lungo pianto, da l'instabil guerra, / vinti dal sonno
a terra. = comp. da in-con valore intensivo e stabile (v.
358: essendo il maschio calido, naturalmente da quella qualità piglia la leggerezza, il
de'tibetani, quanto facili ad imbeversi da principio d'ogni salutevole ammaestramento, altrettanto
alberti, i-4: a me sempre parse da voler conoscere se mai tanto nelle cose
v-1-123: due fini son messi inanzi da la instabilità sua [della fortuna] a
ci facciano prosperare nella parte di traffico da noi preferita, e ce lo preservino
all'instabilità dell'onde che, commosse da i venti, non hanno fermezza che nell'
monta) ne'fanciulli, apparisce ancora da una osservazione che ho fatta. idem
. meteor. situazione atmosferica (caratterizzata da un gradiente termico verticale maggiore del gradiente
lat. tardo instdbilltas -àtis, comp. da in-con valore negativo e stabilìtas 'stabilità
mettersi nelle staffe. = denom. da staffa (v.) col pref.
, instagnata dentro. = comp. da in-con valore intensivo e stagnato (v.
monte melago. = deriv. da installare. installare1 (istallare)
. è abbonito il traditore, anche da quei che se ne vagliono per installarsi
balcone dirimpetto. palazzeschi, i-130: da tre mesi, s'era installato nella
trono la cavalla inglese, ben ispronata da tanti, ma senza freno, convertirà
quella specie di osservatorio, non c'era da essere sicuri nemmeno un momento. cassola
tipo. = nome d'agente da installare. installatila, sf.
nella stalla. = deriv. da installare. installazióne (istallazióne)
restava a guardare in quel buio animato da luci, segnali, sagome nere di
mediev. installano -onis, deriv. da installare: cfr. installare. instancàbile
: un altro filo, certo, da tendere nella ragnatela che instancabile tesse.
oro? 2. che è agitato da un moto incessante (il mare).
energia); che rivela o deriva da pertinacia, costanza, ferma determinazione (
l'instancabile pertinacia di lucilio, che respinto da una strada ne cercava un'altra.
, sempre vigile, tenuto in piedi da una energia instancabile. -inesauribile,
.. per l'orgoglio instancabile che da lei usciva invadendo l'amante. 5
fiamme versava. = comp. da in-con valore negativo e stancabile (v.
in quest'uomo tanta pazienza ed instancabilità da reggere a studi e trovati e divisammenti
sangue, placare iddio, impetrar doni da lui, liberar il popolo da instanti pericoli
impetrar doni da lui, liberar il popolo da instanti pericoli. ariosto, 4-45:
.). boccaccio, iv-6: da molti ancora con istantissima sollecitudine in matrimonio
: lo supplicava istantissimamente che gli desse da fare qualche cosa. alfieri, 7-24
. alfieri, 7-24: son mai diverso da me stesso nell'affetto che le porto
d'arte. = comp. da instante. instanza, v.
2. incalzare, stringere, premere da vicino. ariosto, 46-118: con
insta. -sostant. erasmo da valvasone, 8-6: le tre parche gli
. sanudo, vii- 416: da poi disnar fo pregadi, per far uno
per servi, e che gli fosse dato da mangiare. amabile di continentia, 24
lettere presso il cardinale perché l'esercito da lui condotto non tornasse indietro. petruccelli
non pensando / ch'orlando costui lasci da sé tórre, / non gli ha né
dotta, lat. instare, comp. da in-1 sopra 'e stare *
veggio pe'trivi. = denom. da statua (v.) col pref.
l'uditorio dovea immaginarsi che quello parlasse da sé. = denom. da
da sé. = denom. da statua (v.) col pref.