lambruschini, 6-12: tu ti lamenti da prima che la turba degli insegnanti non
la turba degli insegnanti non sia governata da alcuna massima direttiva. carducci, ii-19-170
sviluppo; non ha nulla di nuovo da portare. -insegnante privato: chi
soavissime insegnanze, come suol rosa scossa da turbine grande ripullular al respiro di zeffiro
di zeffiro amico. = deriv. da insegnante. insegnare (ant.
te l'insigna. 5. bernardino da siena, 258: avicenna, ippocras
potuto apparar senno, come apparò masetto da lamporecchio dalle monache. leonardo, 2-105
insegnare a un vecchio? deve imparare da sé stesso, 0 sparire.
55: li ateniesi dopo alla battaglia da maratona, avendoli insegniato temistocle che quella
un compì, di argomento. bartolomeo da s. c., 30-8-7: alcuno
(375): v'unì un collegio da lui detto trilingue, per lo studio
giorno. -assol. francesco da barberino, i-308: qui riguarda i tracti
questo. carducci, iii-19-203: insegno da ventitré anni; e molti miei alunni
memoria certe parole, non intese né da chi le insegna, né da chi le
intese né da chi le insegna, né da chi le impara? muratori, 10-ii-8
informare; fare esperto. bartolomeo da s. c., n-2-1: agli
non erano le sue parole vane, né da ridere, né da fare beffe,
parole vane, né da ridere, né da fare beffe, ma erano parole dello
. pare a me che sia cosa da persone molto imprudenti e molto audaci.
volgar., 2-4: il quale era da essere insegnato ne'suoi teneri anni nell'
esso, che quattro ginetti di regno da una banda e quattro di spagna dall'altra
dire e di su'stato. guido da pisa, 1-9: saturno...
bellincioni, ii-233: o patre mio, da poi che amor m'ha fatto,
dante, purg., 11-42: mostrate da qual mano inver'la scala / si
quale ricciardo le aveva insegnato. bianco da siena, 125: prende l'anima
osteria per mangiare un boccone, e dormire da povero figliuolo? gnoli, 1-310:
figliuolo? gnoli, 1-310: ben potrai da que'punti age
ciò laudo, ciò ensegnio. francesco da barberino, i-79: molti si fenno
costumi insegnare, / e l'ovre da pregiare, / per ch'a lor donne
novi ingegni; / or poi che da madonna i'non impetro / l'usata aita
prima che dovrebbe insegnarsi a chi ha da vivere nel civile commerzio. leopardi,
con una prop. subordinata. giacomo da lentini, 11: per zo l'amore
comune. -assol. francesco da barberino, i-39: questa è docilitate,
lat. tardo insignire, comp. da in-con valore intensivo e signóre, nel significato
'incidere quindi 'ficcare in testa da cui 'apprendere, imparare, insegnare
, didascalica: questo è un vocabolone da uom grande, ed uom da nulla
vocabolone da uom grande, ed uom da nulla sarebbe colui riputato che insegnativa dicesse
, e il fine insegnativo fungeva quasi da metafora del vero, essendo in qualche
istruzione e riflessione immature non vengano pervertite da teoriche temerarie e di tendenze sovvertitrici.
dolore e della misericordia, distintamente insegnati da aristotele. fed. della valle,
, / orma'sono insegnato. francesco da barberino, iii-310: uditela parlar anzi
: era in quello castello una giovanaglia da combattere, i quali, siccome insegnati
suo minore, / par che si mova da gientil coragio. 9.
vecchio col nuovo. s. bernardino da siena, i-225: vanno caendo..
agl'insegnatori delle scienze già è stato da me altrove disaminato. l. bellini,
. campanella, i-334: i maestri da se medesimi, come insegnatori del bene
purgatorio. = nome d'agente da insegnare. insegnatila, sf.
fiorini uno largo. = deriv. da insegnare. insegnévole, agg.
sue contrarie. = deriv. da insegnare. insegnevolézza, sf.
ingannare. = deriv. da insegnevole. insegnoraggiare, intr.
ha nella frata. = denom. da segnoraggio, var. di signoraggio (v
di latino. = deriv. da insegnare, con suffisso spreg. inseguènte
: agl'inseguenti ogni oggetto offeriva materia da offesa. pascoli, 706: poi che
occhi azzurroverdi inseguibili. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da seguire (v.).
fanciulli guerra / fingere e paci rotte da improvvisi / inseguimenti. 2.
attacchi o altri pericoli che potrebbero provenire da armati non appartenenti allo stato invaso ma
gara nella quale due concorrenti partono contemporaneamente da due punti opposti della pista e lottano
togata. 5. telecom. radar da inseguimento: tipo di radar dotato di
che si immagina percorsa con velocità costante da un punto p, viene descritta da
da un punto p, viene descritta da un altro punto che, muovendosi con
uno. tarchetti, 6-i-648: trascinato da una forza irresistibile, l'insegue [
; e un urlar di vittime / da i gorghi de la senna / e da
da i gorghi de la senna / e da le fosse putride / de la feral
era cosa lecita e onesta: fugato da un trillo, da un ghirigoro di note
onesta: fugato da un trillo, da un ghirigoro di note più liquide,
animali. carducci, iii-4-49: giù da gli alberi, su da le floride
iii-4-49: giù da gli alberi, su da le floride / siepi, per l'
; perseguitare ', comp. da in-con valore intensivo e sèqui '
a lui. = comp. da in-con valore intensivo e seguitamento (v.
in atto di soccorrere un'anima inseguita da uno spaventoso demonio. c. i.
aspirante ballerina del teatro alla scala inseguita da una telefonata d'ardore fra quattro zoccolanti
violino, una palla che evade inseguita da un grido. -di animali.
sempre alle mie spalle ma siamo separati da parecchie altre macchine. 2
di potenza. = nome d'agente da inseguire. inseità, sf.
inseità, personalità. = deriv. da in sé (v. sé).
dai fianchi ripidi e scoscesi, formati da rocce messe a nudo dall'erosione,
quanto elle alzano. = comp. da in-con valore intensivo e selciare (v.
accompagnato, inseguito, quand'era fuggito da que'luoghi. ottimo, i-404: a
, iii-27-201: aiuti d'ogni sorta vennero da priconvenìa ritornare a mano sinistra. lippi
e cospiratori: il suo = comp. da in-con valore intensivo e seguitare (v.
e della chiglia di una nave, costituita da un incurvamento che presenta la concavità in
verso il mezzo dell'asse maggiore, da poppa e da prua. =
mezzo dell'asse maggiore, da poppa e da prua. = deriv. da
da prua. = deriv. da insellare. insellare, tr. {
formare un insellamento. = denom. da sella (v.) col pref.
arena, / e cavar fanno ancor da gli scudieri / fuor di barca insellati i
della manica. = deriv. da insellare. inselvaggiménto, sm.
contemplazione. = deriv. da inselvaggire. inselvaggire, intr.
contra sé stesso. = denom. da selvaggio (v.) col pref.
[la tigre] le zanne e stilla da le labbia / spuma sanguigna; né
v'ho detto; / poi come dentro da la trista selva / una donna gentil
. villani, 4-12: penso talor da qual cagion derivi / che la sponda
prodigii si chiamano. = denom. da selva (v.) col pref.
, mentali. = deriv. da inselvaticare.
non mai altrove che al basso, e da dio e dal cielo... ci
composto tipograficamente, scorrendolo con la vista da sinistra a destra, cioè con i caratteri
di pubblicarla. 14. operazione svolta da chi è incaricato di esaminare periodicamente i
potabile al fine di rilevarne il consumo da addebitarsi ai rispettivi utenti. 15
che consiste nella presentazione e nella spiegazione da parte del regista, del testo da
da parte del regista, del testo da mettere in scena. -lettura drammatica:
separare lo studio della durata delle note da quello della intonazione; e consiste nel
operazione che si esegue tracciando il disegno da riprodurre sul tessuto prima della foratura dei
distruttiva: annullamento di un dato elaborato da una macchina elettronica dopo la lettura automatica
del valore di una grandezza fisica indicato da una strumento apposito. 22. tecnol
, e... di già da s. a. ha riavuta la lettura
voce dotta, lat. tardo lectura, da lectum, sup. di legére 4
e simili. = deriv. da lettura. lèu, sm. (
sorta d'agata o gemma bianca, distinta da vene o da macchie bianche. tommaseo
gemma bianca, distinta da vene o da macchie bianche. tommaseo [s. v
. aeoxaxàxr) <; comp. da aeuxó <; 'bianco 'e àx<4nr
. cardo latteo '... nasce da per tutto con gli altri scardiccioni.
), gr. aeoxavllta, comp. da aeuxó? 'bianco'e < £v&o <;
appresso quello acuto lume, che muove da dio e tende ne'serafini, luna leucata
— voce dotta, deriv. da [acido] leuc [ico],
. xeuxó? * bianco 'e da augite (v.).
alfo, o sia lebbra bianca, considerata da alibert come appartenente alla lebbra squamosa
, batterica o virale), caratterizzata da un'eccessiva proliferazione degli elementi cellulari generatori
ribelli, di quelle che sembrano consentite da dio per mortificare le tentazioni d'orgoglio della
. aeuxó? 'bianco 'e da un deriv. da alpa 'sangue '
'bianco 'e da un deriv. da alpa 'sangue '; cfr.
.). 2. affetto da leucemia. - anche sostant. leucèmide
. = voce dotta, deriv. da leucemia. leucemòide, agg.
= voce dotta, comp. da leucemia e dal sufi, -oide,
gruppo ossidrilico. = deriv. da leucina. leuciscini, sm.
pesci dell'ordine de'malacopterigi addominali stabilito da klein, volgarmente detti * pesci bianchi
è proprio delle rocce composte essenzialmente da leucite. leucitite, sf.
basica, con struttura porfirica, caratterizzata da associazione di leucite e pirosseno monoclino,
per le massicciate ferroviarie e come pietra da costruzione. = voce dotta
= voce dotta, deriv. da leucite1. leucitòfiro, sf.
effusiva, con struttura porfirica, costituita da grossi cristalli di leucite, egirangite,
= voce dotta, deriv. da leucite1 col suff. miner. -firo
col suff. miner. -firo (da [por] firo).
= voce dotta, comp. da leucemia] e anemia (v.)
= voce dotta, comp. da leucociti] e attivatore (v.)
? 'bianco, incolore 'e da base (v.).
xeuxóc 1 bianco, incolore 'e da batterio (v.).
. miner. minerale bianco, composto da arseniato basico e da rame rombico,
bianco, composto da arseniato basico e da rame rombico, che si presenta in
= voce dotta, comp. da leuco [citi] e cheratosi (v
. chim. tossina che viene elaborata da molti ceppi di stafilococchi patogeni e ha
= > formaz. dotta, comp. da leuco [citi] e dal tema del
, xótoc; * cellula 'e da un deriv. da alp. a
* cellula 'e da un deriv. da alp. a 'sangue ';
dalla leucocitemia. = deriv. da leucocitemia; cfr. fr. leucocythémique.
in condizioni normali, se ne contano da 6. 000 a 8. 000 per
= formazione dotta, comp. da leucocito e dal gr. yiveau;
= formazione dotta, comp. da leucocito e dal tema del gr.
= voce dotta, comp. da leucocito e dal sufi, -oide,
= formaz. dotta, comp. da leucocito e dal gr. x0ot <;
. leucocidina. = deriv. da leucocitolisi. leucocitometrìa, sf.
= formazione dotta, comp. da leucocito e da un deriv. dal
formazione dotta, comp. da leucocito e da un deriv. dal gr. péxpov
secondo la teoria più accreditata, derivano da un unico tipo di cellula emopoieica indifferenziata
= formaz. dotta, comp. da leucocito e dal gr. nolr \ aic
sangue oltre i valori normali, provocato da stati infettivi generali, da infezioni locali
, provocato da stati infettivi generali, da infezioni locali e da alcune malattie del
infettivi generali, da infezioni locali e da alcune malattie del sangue (in partic
= voce dotta, deriv. da leucociti], col sufi. med.
xeuxóxop. o <;, comp. da xeuxó? 'bianco 'e
coriacee, fiori in capolini, circondati da brattee vistose; comprende 70 specie,
chim. derivato incolore che si ottiene da una sostanza colorante per riduzione.
; * bianco, incolore 'e da derivato (v.); voce registr
= voce dotta, deriv. da leuco \ den \ dr \ o \
. xeuxót; * bianco 'e da encefalite (v.); voce registr
= voce dotta, comp. da leuco [encefolite] ed encefalomielite (
-ci). medie. ant. affetto da leucoflemmazia; idropico. -anche: che
idropisia asclite. = deriv. da leucoflemmazia; cfr. gr. xeuxotpxéylaaxot;
ant. forma di idropisia accompagnata da accentuato pallore cutaneo. a
sorta di idropisia ', comp. da xeuxót; 'bianco 'e da un
. da xeuxót; 'bianco 'e da un deriv. da cpxéym-a -arot;
'bianco 'e da un deriv. da cpxéym-a -arot; * infiammazione ';
; 'bianco, incolore 'e da fonolite (v.).
. xeuxó? 'bianco 'e da forma (v.). leucoftalmo
, gr. xeuxócp&ocxpot;, comp. da xeuxót; 'bianco 'e ócp&axpót
= formaz. dotta comp. da leucociti] e dal gr. yè'jsaiq
= formaz. dotta, comp. da leucociti] e dal tema del gr
gr. xeuxót; 'bianco 'e da granato3 (v.).
gr. xeuxót; * bianco 'e da indaco (v.); voce
apice, e la siliqua è terminata da uno stimma bilobo o capitato. i semi
xeuxóiov 'viola bianca ', comp. da xeuxót * bianco 'e lov '
= voce dotta, comp. da leucociti] e dal gr. x0oi <
globuli bianchi. = deriv. da leucolisi. leucòio, sm.
che si forma nella cornea, cagionata da una linfa viscosa trattenuta in questa membrana
linfa viscosa trattenuta in questa membrana o da una cicatrice rimasta per una piaga, da
da una cicatrice rimasta per una piaga, da un'ulcera, da una pustula,
una piaga, da un'ulcera, da una pustula, come spesso succede nel vaiuolo
siffatta membrana. questa macchia è detta da alcuni 'albugine'; ma il rinomatissimo scarpa
= voce dotta, gr. xéuxcùjjta, da xeuxó? 'bianco'; cfr. fr
. xeuxó? * bianco 'e da [pta] maina (v.)
dal centro bianco ', comp. da xeuxót; * bianco 'e óptcpaxót;
cui rivestimento interno di coanociti è costituito da piccole camere vibratili, comunicanti all'esterno
risalgono al miocene, col piede diviso da un solco trasversale e conchiglia oblunga.
spugne, con scheletro calcareo, rappresentato da forme del tipo leucon. = voce
dotta, lat. scient. leucoma, da leucon (cfr. leucon1)
composto chimico la cui molecola è formata da cinque gruppi carbonilici disposti ad anello.
vento da'latini detto albus, e da noi del mezzodì, che reca in grecia
di sud-sud ovest ', comp. da xeuxót; 'banco 'e vóto?
sf. medie. affezione congenita caratterizzata da mancanza più o meno spiccata di pigmento
gr. xeoxó? 'bianco 'e da un deriv. da 7t<4&o <;
bianco 'e da un deriv. da 7t<4&o <; * affezione '.
= voce dotta, comp. da leucociti] e [dia] pedesi (
riferisce o dipende dalla leucopenia; affetto da leucopenia. leucopètalo, sf.
gr. xeuxó? * bianco 'e da un deriv. da 7rx࣠-axó?
bianco 'e da un deriv. da 7rx࣠-axó? 'placca '.
gr. xsuxó? * bianco 'e da un deriv. da 7rxàai? '
bianco 'e da un deriv. da 7rxàai? 'forma '.
= formaz. dotta, comp. da leucociti] e dal gr. 7totifj?
= formaz. dotta, comp. da leucociti] e profilassi (v.)
gr. xsuxó? * bianco 'e da un deriv. da ipaxd? '
bianco 'e da un deriv. da ipaxd? 'pezzetto '.
. xeuxó? 'bianco 'e da reazione (v.).
colpisce specialmente i giovani, caratterizzata da tumefazioni più o meno estese e voluminose
estese e voluminose dell'apparato linfatico e da numerose grosse cellule mononucleate nel sangue;
= voce dotta, comp. da leucocitosi] e sarcomatosi (v.)
gr. xeuxót; * bianco 'e da un deriv. da ocp7) v
bianco 'e da un deriv. da ocp7) v -tqvót; 'cuneo '
. xeuxót; * bianco 'e da sfera (v.). *
bovini e nel cane, causata probabilmente da turbe biochimiche o da fattori ereditari.
causata probabilmente da turbe biochimiche o da fattori ereditari. -leucosi degli uccelli: malattia
gr. xeuxót; 4 bianco 'e da un deriv. da orcopd 4 spora
bianco 'e da un deriv. da orcopd 4 spora '. leucostitto
dal gr. xeuxót; 4 bianco e da tefrite (v.) '.
= voce dotta, comp. da leucociti] e terapia (v.)
gr. xeuxót; 4 bianco 'e da un deriv. da ftepixó; 4
bianco 'e da un deriv. da ftepixó; 4 calore '.
di leucotomia. = deriv. da leucotomia. leucòtomo, sm.
è smusso o è fatto in modo da poter raggiungere facilmente un settore sufficientemente ampio
cerebrale. = deriv. da leucotomia. leucotòssico, agg. (
= voce dotta, comp. da leucociti] e tossico (v.)
= voce dotta, comp. da leucociti] e tossina (v.)
ha i capelli bianchi '. comp. da xeuxót; 4 bianco 'e tptxóc
gr. xeuxót; 4 bianco 'e da zaffiro (v.).
coda / di leon tutto, e bocca da far male, / che fessa insino
xetixoxdcpuov 4 nocciuola ', comp. da xercxó; 4 piccolo 'e xdpuov 4
sf. macchina semplice, costituita schematicamente da un corpo rigido a forma di sbarra
(come nelle pinze, nelle molle da cucina, nell'avambraccio dell'uomo)
. messisbugo, lxvi-1-267: vino da famiglia, acqua, aceto, agresto,
mai la lieva potenziale fia consumata da alcuna potenzia; provasi per la
la forza d'una lieva fatta da una ruota che far non potrebbeno
: nè questo strumento è differente da quell'altro che vette e volgarmente
la macchina a vapore cominci e continui da sé ad agire. 4 leva della valvola
l'urto delle / leve del mondo apparse da uno strappo / dell'azzurro l'avvolse
livrea purpurea e gialla, / con balestre da leva e ronche in spalla.
. ha sempre dinanzi come ossessioni, da una parte la burocrazia dell'organizzazione tedesca
dall'uomo e che costringe gli uccelli da richiamo, legati all'estremità della medesima
alzare a volo la selvaggina. -cane da leva: cane da caccia ammaestrato a
selvaggina. -cane da leva: cane da caccia ammaestrato a scovare e a far
, 1-i-183: aveva allevati due bracchi, da leva e da sangue, eccellente questo
allevati due bracchi, da leva e da sangue, eccellente questo a seguir la traccia
la misurazione di piccole rotazioni, formato da uno specchio girevole intorno a un asse
coronale e triangolare), che funge da leva nella distribuzione delle forze nella parte
che si vuole sollevare, in modo da vincerne la resistenza. cicognani, iti-2-175
forza,... e n'aveva da sradicare un albero, détte di
-dare la leva a qualcuno: sbalzarlo da dove è seduto.
tavola. -figur. sollevarlo da un ufficio, da una carica.
-figur. sollevarlo da un ufficio, da una carica. a. cattaneo
iii-337: il rimprovero delle colpe punge da prima: ma scuote alcuna volta l'animo
-mettere a leva qualcuno: sbalzarlo da dove è seduto. manzoni,
potendo mai credere che voi foste uomo da piaggiarmi senza proposito, nè da mettermi
foste uomo da piaggiarmi senza proposito, nè da mettermi a leva per canzonarmi.
per nessuno ». = deverb. da levare-, cfr. fr. levier (
della pubblica autorità o mediante coazione abusiva da parte dei reclutatoli, uomini di ceti
landsturm '), chiamata alle armi da parte del governo di tutti i cittadini atti
quanto più io me la posso promettere da un corpo di veterani esperimentati, che
un corpo di veterani esperimentati, che da una leva di venturieri novelli. papi,
coscrizione obbligatoria, veniva estratto a sorte da ciascun coscritto e in base al quale
appunto di leva lo aveva giudicato esente da tale obbligo come officiale dimissionario? panzini
leva. questa d'andar soldato, da noi, nessuno l'ha mai voluta capire
-disus. esercito di leva: costituito da soldati che prestano servizio in assolvimento all'
. -anche: soldato che ha iniziato da poco a prestare tale servizio (fresco
fregi con imbarazzo, come roba non da loro. -leva di lavoro:
genovesi, l'assunzione di nuovi magistrati da altre magistrature. -leva passiva: l'
magistrato... possono essere levati da altri magistrati che abbiano privilegio di leva
quello di mare. = deverb. da levare, n. 62; cfr.
in salva. = deriv. da mare di leva [ta \, da
da mare di leva [ta \, da levare, n. 6.
tratte sospese. = deverb. da levare, n. 30; cfr.
. = agg. verb. da levare. levablòcchi, sm.
: nicia sta nella sua parlata da levaceci, rara e cogliona, e la
: pesta ogni cossa insiema, e da poi cum il mele mescola e cun
levadura 'lievito, lievitazione ', da levar * lievitare '. levaèius (
veste. = deriv. da un'errata interpretazione del passo scritturale:
e 'nganni. = deriv. da levare (per analogia con truffaldino).
4 leva leva 'di popolo capitanato da me, che non aveva vincolo di patti
. invar. tipogr. attrezzo formato da un'interlinea, fornita di orecchie o di
cultura preistorica del paleolitico medio, caratterizzata da manufatti che alternano una particolare lavorazione della
. causa occulta, principio misterioso (da cui deve avere origine un fenomeno importante,
-ìnis 4 mezzo di sollievo ', da cui il signif. di 4 lievito '
.. in sul giorno si levarono da campo, e istendaro loro padiglioni e
che leva la mente in alto. zanobi da strata [s. gregorio magno
rapiti a quelli celestiali levamenti. bianco da siena, 156: l'orazione si è
pensiero delle criature sensibili. s. bernardino da siena, 579: l'orazione
umana affannata. frachetta, 3-23: è da attendere alla scienza, di cui,
e vuole a'suoi maggiori signoreggiare. bartolomeo da s. c., 28-2-9
in sé un'altura e uno levamento da non sostenere suo maggiore. levàmini,
levanòccioli, sm. invar. utensile da cucina per togliere i noccioli da ciliege
utensile da cucina per togliere i noccioli da ciliege o da olive. =
per togliere i noccioli da ciliege o da olive. = comp. dall'
'. nell'adriatico, colpo di vento da sciroccolevante, con conseguente mareggiata.
conseguente mareggiata. = deriv. da levante2. levantare, tr.
= deriv. dallo spagn. levantador, da levantar 4 levare, asportare '.
determinato punto, si trova dalla parte da cui sorge il sole; originario o
... cominciasi, nel levante, da asia, dal fiume chiamato tanais.
terra abitata, cioè tutta la parte da levante, cominciando dal mare oceano e
mare oceano e paradiso terrestre. guido da pisa, 1-13: con due facce
luogo trovarono la calle partendo una linea da levante che passassi sopra ierusalem per ponente
per ponente. tassoni, 12-66: da levante vien per fianco il forte /
forte / gherardo a un tempo, e da ponente viene / manfredi; e l'
. galiani, 1-237: le stanze da dormire e le librerie debbon riguardare il levante
, 415: la terza linea da settentrione... arà levante equinoziale.
dato paese, si trova dalla parte da cui nasce il sole; oriente.
.. nelle parti di levante avuta avea da un gran principe. ca'de mosto
riosto, 13-31: per quanto ho da lor detti accolto, / m'han promessa
realtà considerano quella carne innocente come carne da traffico, da vendere in levante su
carne innocente come carne da traffico, da vendere in levante su i mercati di schiavi
in levante su i mercati di schiavi o da offrire al califfo. ojetti, ii-331
questa provincia abbraccia buona parte della lunigiana da levante fino alla distrutta città di luni,
contamente / scilocco ha nome. ca'da mosto, 171: questa isola non
porto, ma ha buon staggio, coperto da tutti i venti, salvochè da levante
coperto da tutti i venti, salvochè da levante e scirocco e da ostro e scirocco
venti, salvochè da levante e scirocco e da ostro e scirocco. varchi, 18-2-15
era aumentato, ma sembrava che girasse da scirocco a levante, e ogni tanto
greco-levante. -levante-scirocco: vento che spira da estsud- est. guarino guarini,
: la lo vede venire in casa da eutropio, farsi rossa come una pezzetta di
avenanti, / pio ki la stilla da livanti ». petrarca, 255-6: spesso
2-77: il giorno è stato distinto da molti, da chi in un modo e
giorno è stato distinto da molti, da chi in un modo e da chi in
molti, da chi in un modo e da chi in un altro. i babilonesi
ninfa] tien, ma pura luce / da due neri levanti altra ci adduce.
levante; dalla parte di levante: da o verso il punto dell'orizzonte dove
fiume c'ha proprio cammino / prima da monte viso inver levante, /..
mi rendei. s. bernardino da siena, 57: fu subito comandato.
che la città di siena fusse guardata da ogni pericolo, e fu mandato chi
nella stessa notte sia stato posto, da per tutto si sono osservate le medesime
: pensano, parlano, operano in maniere da non si poter rincontrare e accordarsi.
. -essere tanto contrari quanto il levante da ponente: trovarsi in una condizione di
, 1-58: sai quel ch'io vidi da un bucolino? / gigi mandare un
= deriv. da levante *; cfr. fr. lévant
con uso aggettivale. = deriv. da levante2; cfr. fr. levantine (
uso aggettivale. = deriv. da levantino. levantini?? are
si levantinizzi. = denom. da levantino. levantino, agg.
8-326: quello speciale odore che esalava da tutta la persona, un odor quasi
pnirigini. 3. che soffia da levante (un vento). soderini
. 6. abituato ad alzarsi da letto molto presto; mattiniero.
per che ha il costume di levarsi da letto di buon'ora. 7
ed effemminato. = deriv. da levante2. i n. 5, 6
che pantera. = denom. da levante1 (cfr. levare, n.
che levano alla messa. -sollevare da una parte; porre in pendenza.
mostra. 2. sollevare qualcuno da terra; sostenerlo, elevarlo, condurlo
far sorgere in piedi, far levare da sedere o da giacere; far alzare
piedi, far levare da sedere o da giacere; far alzare in punta di
quello [lo gigante] e levatolo da la terra, [ercole] tanto
il collo stretto / levollo presto presto da sedere. cesarotti, 1-xvii-372: poiché.
voi non vi levate per loro? francesco da barberino, 61: convien ch'ella
spirito levare in alto e stare sospesa da terra bene un gomito. poesie musicali
: andaron, poi che si levar da mensa, / ove ebbon grato e buono
. b. davanzali, si levò da sedere e, inginocchiatosi ogn'uno,
-pensava -ecco perché il ragazzo si leva da tavolino cosi sbalordito! bacchelli, 1-i-548:
, ix-41: non si puote rilevare / da poi che cade giuso, / lo
, corno fano li cani quando levano da dormire. ariosto, 11-42: toro salvatico
uscir d'impaccio. -portare da un luogo a un altro; spostare.
coscia, d'uno scoppio, pietro da birago che morì fra pochi dì, che
notte e suoi figliuoli invisibilmente gli erano da spiriti levati del letto e portati da
da spiriti levati del letto e portati da un luogo all'altro. -intr.
più con la particella pronom. giacomo da lentini, 41: di vui, -
di sai mi par avere. francesco da barberino, 209: leva per tempo,
fessi sentire / et anche deus auribus nostris da dormiri / sì s'è lovato.
sì s'è lovato. s. bernadino da siena, i-132: la mattina quando
orto suo per ispiccarne le frutte mature da darle al pubblico. leopardi, 369:
mamma. d'annunzio, i-373: levasi da 'l gran letto in su l'aurora
elena s'abbigliasse. -fare alzare da letto dopo una malattia; risanare (
c. ghiberti o amorozzo da fiorenza, 445: vorria, come
levò libera dal tumore della faccia e da infermità alcuna. segneri, 5-25: avea
primi passi, sorretta dalla madre e da maria: dalla poltrona a piè del letto
minaccia o di protesta). guidotto da bologna, 1-127: il parlatore dirà il
un poco la mano diritta. francesco da barberino, i-213: leva / le mani
per infrangermi la faccia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
devote al cielo. -sollevare alquanto da terra (il piede, la gamba
, 3-16: a pena ha bradamante da la soglia / levato il piè ne la
cella, / che 'l vivo spirto da la morta spoglia / con chiarissima voce
iii-4-191: dimani, italia, passeran da l'alpi / prodi seimila in faccia
. - anche al figur. francesco da barberino, iii-140: tenga per lo mar
d'oro, / ch'ho qui da canto, e soneran le trombe. b
sol ch'ora la scalda. guido da pisa, 1-306: li troiani come videro
non pervengono gli spiriti che si levano da la terra e de l'acqua.
pantanoso fondo una nebbia, non molto dissimile da quella che vediamo talora la mattina,
-alzarsi a volo. benvenuto da imola volgar., i-180: quante volte
le supreme verità di dio. francesco da barberino, ii-183: più son li minacciati
come colei che mai per alcuno accidente da giacere non avea il capo levato, né
, né di levare intendeva. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
le cose eternali. s. bernardino da siena, iv-221: alcuni levarono gli occhi
lode o di protesta. bartolomeo da s. c., 7-2-7: sozza
singhiozzavano. caporali, i-80: levossi da quei dentro allora un fischio / stupendo.
rispondere con una ceffata, a difendersi da un bel detto con un calcio, e
di giacomo, 11-688: il furore raddoppia da tutte e due le parti. pochi
. -sostant. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. cavalca, vii-55: spezialmente sono da riprendere le contestazioni che si levano per
... furono presi. guido da pisa, 1-14: quando [il tempio
, senza soldati e senza altra gente da fazione. berni, 20-60 (ii-160)
addosso se gli leva, / che, da che venne al mondo e da ch'
, da che venne al mondo e da ch'è nato, / mai non ebbe
nato, / mai non ebbe com'ora da far tanto. lisi, 308:
valletto che vo'ben sapete. andrea da barberino, 1-263: levava voce che
sedia papa leone, uomo in tutto da riverire. sarpi, vi-3-113: vescovo universale
, era corretto dalla madre agrippina; da quella agrippina che con male arti..
palesemente, dappoi la maravigliosa trasmutazione, da uomo prese le armi. niccolò da
da uomo prese le armi. niccolò da correggio, 179: sempre vive a più
incensata restituita. -rifl. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
., 33-26: or questi, che da l'infima lacuna / de l'universo
de la pupilla, / forse perché da le superbe altezze, / dove il genio
quelli di cui udì parlare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, 410 quanto sia per cose nuove da contarsi di costoro,... mi
e se v. s. avrà tempo da impiegare in sentirla, sono certo che
rimanderà al signor prini. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
-prelevare dal luogo di produzione o da un deposito per portarla a destinazione o
levare le dette due botti di vino per da questo dì a tutto dì otto del
leverà da'magazeni alcuna sorte di monizione da guerra. beccaria, ii-96: degno di
i drappi, che m'occorreranno, da voi. lippi, 2-27: leva i
bastimenti, di carri, di bestie da soma, esser capace di portare. *
sopra un mezzo di locomozione per trasportarlo da un luogo a un altro. -
dovessero levare i detti cardinali e prelati da nizza e conducergli per mare a roma
benzoni, 1-5-le maggiori [barche] levano da cinquanta persone in circa. bizoni,
fui levato d'in su l'osteria da quel mio caro amico g. m.
che s'era travestito in una maniera da non essere conosciuto, andò a levare in
... potessero levare il papa da savona e trasportarlo a roma per far
, 39-i-69: le smoderate voglie seguendo, da questo rapido torrente levar via non ci
. tenere qualcuno a battesimo; fargli da padrino o da madrina. cavalca,
a battesimo; fargli da padrino o da madrina. cavalca, 19-380: al
dell'acqua del santo battesimo. antonio da ferrara, 97: sia maladetto chi
lascio parimente decidere se questo sia fiume da maneggiar là su con sì fatta franchezza,
là su con sì fatta franchezza, e da levarne acqua a misura e da regolare
e da levarne acqua a misura e da regolare a piacere. panzini, ii-459
preparare, ottenerla, ritirarla. francesco da barberino, 266: prego la vostra excellenza
ho fatto levare il debito ch'i'ho da giugno 1449 indrieto; che sono presso
. pia s'ebbe che io andassi da uno de'vescovi circonvicini a farmi esaminare
cronichetta pisana, v-406-19: sancto raineri da pisa migrò di questa vita mclvi anni
, fece pratica con messer giovanni battista da ricasoli. sassetti, 243: mi
debbiamo noi, potendo, levar la imitazion da un perfetto in tutto quel che l'
iv-422: l'argomento l'ho levato da un libro inglese, levato di peso,
perfetto, che poi non si beve / da l'assetate vene, e si rimane
inimici, e altri securi e inoffensibili da foco e battaglia, facili e commodi
foco e battaglia, facili e commodi da levare e ponere. bandello, 1-3
modo che la donna restò solamente coperta da un sottilissimo lenzuolo. g. m
tavole; menarlo a donneare. francesco da barberino, i- 127: folle
127: folle chi prima leva / da sé il taglier, ancor gli altri
poi, levata la mensa, ripostiti più da presso a sedere, raddoppiò lo scherzare
sorte in molta copia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
paganino bonafè, xxxvii-161: taglia bem da l'un di ladi / corno li
vi ho preparato una saponatina... da levarvi... il sudiciume.
qual cosa greve / levata s'è da me, che nulla quasi / per
mal'educata e ignorante dispiacciono, avrei da levarmeli. -estirpare (denti,
che, a adoperarla bene, sarebbe da levarvi la pelle. guadagnoli, i-i
o a veder levar denti alle persone / da un ciarlatano, e salan la lezione
... curradino e il conte gaddo da pisa, e fece loro levare le
fu data un gran coltellata nel collo da uno ribaldo,... che fu
scrive di cotesta prosa, c'è da levarsi la testa di su le spalle e
-asportare. guicciardini, iii-34: da uno colpo della quale [artiglieria]
essendo state levate le natiche a lattanzio da bergamo,... morì fra
di sarpedone, che gli furono levate da patroclo. botta, 5-247: sessantanove
/ che ben dell'altre robe ha da rimetterti. piccolomini, xxv-2-105: levinsi
per fretta di levargli i pendenti di oro da gli orecchi avendoli strappata e rotta la
] per levare el communo de fiorenza da luca che stavano sopre al pistogia. b
levò dello stato e la dette ad antonio da leva in ricompensa di tante fatiche.
sillaba). stigliari, 71: da vangelo levando la vocale resta vangel.
. -detrarre (una quantità da un'altra); togliere (una
altra); togliere (una parte da un tutto); sottrarre, diminuire.
leva quello, che cosa resta a far da servo ai doveri? 42.
la leverei. 43. rimuovere da un dato oggetto (la vista,
.. altre cose assai vi avvenissero da dovere tirare altrui a vedersi,..
dolce aspetto, / giammai li occhi da li occhi levar puolle. pallavicino,
giacomo, i-654: non levava gli occhi da un monti- cello di spazzatura che gli
proprie mani alle fiamme tutte le composizioni da lui fino a quel giorno fatte;
a ciò che più mi tene. gallo da pisa, 325: feristimi a la
cent., 89-92: cercar de'modi da levar la guerra / di queste parti
sai., 6-186: mi fu gregorio da la sfortunata / duchessa tolto, e
.. levò a pallante il maneggio datogli da claudio, co 'l quale governava quasi
; preservarne qualcuno. -anche: allontanare da sé o da altri (sentimenti,
. -anche: allontanare da sé o da altri (sentimenti, propositi, opinioni,
che l'uno e l'altro non sia da fare. s. caterina da siena
sia da fare. s. caterina da siena, iii-4: l'anima savia,
. macinghi strozzi, 1-70 dell'andata da roma... per ora n'ho
duca di urbino di levare il pensiero da molestare genova. bandello, 2-22 (
dato le voglia rapacissimamente tórre? lievi da me iddio questo peccato. caro, 12-i-236
la cortesia sua, scemandole o levandole da la memoria l'amorevole servitù mia. b
o perché la paura sbalordisce, fattosi da narni portare per la nera nel tevere,
cessare (una consuetudine); dispensare da un impedimento giuridico; abrogare (un
iniqui capitoli fatti contra ai cherici. felice da massa marittima, 46: concordia vera
di voi gl'ordini scellerati che avete da me; voi l'intendete.
-dispensare, esentare, esimere (da un obbligo). f. degli
de tode secretamente per levare lo amerino da tale obli- gazione. g. b
dal servizio di monsignore, e sta da sua posta. nannini [epistole],
evitare (un inconveniente); allontanare da sé o da altri (fastidi, noie
inconveniente); allontanare da sé o da altri (fastidi, noie, danni,
a noi e a voi. felice da massa marittima, 44: giustizia ammolla
. chiedeva s'era possibile fussi levata da lui tanta aspra e crudel morte.
/ si tinge in viso e, da grand'ira mossa, / si duol ch'
1 (24): son pareri codesti da dare a un poveruomo? quando mi
, non vi si lieva però morte da dosso. 53. calmare completamente
una volta, e sull'istante si levano da noi anche gli affanni. -fare
levare [ecc.]. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
13-4: la terra è sì oppressa da ogni vizio, / che mai da sé
da ogni vizio, / che mai da sé non leverà la soma. castellani,
levarlo parte alla giustizia che mi verrà da roma, e parte da quella che aspetto
mi verrà da roma, e parte da quella che aspetto dall'e. v.
son ne'paesi forestieri / le leggi da notarle e da portarne / lume alla patria
forestieri / le leggi da notarle e da portarne / lume alla patria vostra,
quello savio guerriero che combatte lo castello da uno lato per levare la difesa da
da uno lato per levare la difesa da l'altro. idem, purg.,
tatto. 56. allontanare qualcuno da un luogo; cacciare, estromettere.
cacciare, estromettere. -anche: mandare da un luogo a un altro, trasferire
altro, trasferire, traslocare. francesco da barberino, ii-166: invidia...
che fue del del levado. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
il solo freno che la tenesse lontana da quei paesi. solinas donghi, 2-43
viii- 2-70: quello che egli voleva da lui, era che egli si levasse
. -in partic.: ritirarsi da un territorio (un esercito);
; abbandonare una posizione strategica; partire da un alloggiamento, da una base di
strategica; partire da un alloggiamento, da una base di operazioni. cronichetta lucchese
, xxviii-904: lo imperadore si levoe da melano, e della forza che avea andò
potea pe 'l freddo stare, / da campo con suo gente fu levato.
giorno seguente (dopo di averla saccheggiata) da ostrovizza con tutto l'esercito, per
: gli inglesi,... levatisi da quel campo, andarono a porsi più
120: l'armata del turco era levata da rodi molto vituperosamente. t. alberti
una persona si separi e si allontani da un'altra, per lo più al fine
levò a dite del cerchio superno, / da tutte parti l'alta valle feda /
, / più tosto che potè, da lui levosse; / ed al suo alloggiamento
320: vorrebbe che vincenzio si levassi da quirino in tutto, ché conosce è
la legione quarta e la marzia levate da antonio e a lui [ad augusto
quelli che ebbero il modo di levarsi da le mani dei turchi, lasciata l'amata
59. per estens. rimuovere da un incarico, privare di una dignità
qualcuno (di proposito o involontariamente) da un atto, da un'iniziativa,
o involontariamente) da un atto, da un'iniziativa, da un'occupazione,
un atto, da un'iniziativa, da un'occupazione, da un proposito in cui
un'iniziativa, da un'occupazione, da un proposito in cui è impegnato o
darli la terra; et egli venisse da quella parte con la sua gente, per
levare da oste e avere i danari e non li
avieno a sdegno, / vogliendogli levar da tale impresa, / v'andar con gente
, 1-15: poscia leva il fanciullo da dormire pianamente di quel dolce presepe.
più inante; / che molte cose ho da narrarvi prima: / né sono a
pezzo, per donar più rima. / da lor mi leva il principe d'anglante
quistioni, ed era in una data / da capitarvi male. baldi, xxxvi-393:
essere quasi a suo dispetto levata via da ciò che volentieri farebbe, per venir
de i gran negozi senza mai levarsi da lo esercizio de gli altri studi.
nemico e combatterlo, o pure levarsi da quella impresa e passare speditamente a torino
io mi ci sono levato assai per tempo da queste abitudini. michelstaedter, 61:
la loro fiamma. 61. sollevare da pene, sofferenze, angosce fisiche o
morali; salvare, scampare, preservare da pericoli, danni, difficoltà; liberare da
da pericoli, danni, difficoltà; liberare da dubbi, sospetti, incertezze (e
, sospetti, incertezze (e anche da vizi, colpe, errori).
come io fui levato d'una vana fantasia da certe donne. idem, par.
uomo forte e valente: / e da me non ti campa altro né leva /
d'imbroglio. fagiuoli, v-84: da sì belle fortune il ciel ne levi.
viani, 14-101: -tanto vi levo da soffrire, - disse un vetturale ai meschini
l'omo se non si leva col pensieri da le cose del mondo, aspetta anco
1-30: lévati a mano a mano da tutti i mali, e sta tuttora in
frutto. panigarola, 1-119: levati da questi pianti, e esci allegro in
di beni materiali o spirituali. giacomo da lentini, 22: lasso, chi m'
dilivramente, / che m'à levato da gioia e di bene. petrarca,
, 1-iii-35: v. s. mandino da possergli levare [e'fanti],
un'ora... per levare gente da remo. algarotti, 1-v-183: gli
e fosse composto di ottant'otto battaglioni da levarsi in ciascuna provincia all'avvenante delle
, subito fece armare sua forestiera, soldati da cavallo e da piede, e comandò
sua forestiera, soldati da cavallo e da piede, e comandò che corressino la cittade
: e per questo el brachieri ha da battere più de una volta la machia con
della morte con noi, è lavorar da scultore, levando; ma con un tal
, 27: el levato che si circunda da la farina dispone la farina ad levarsi
feceno loro capo de la rebellione. da porto, 1-189: i nimici,.
215: in tanto ritornarono i cantori / da far le serenate, e si levomo
., 1-5: io desidero intendere da voi /... / se più
/ legno è più sù che fu morso da èva, / e questa pianta si
, / e questa pianta si levò da esso. guido delle colonne volgar.,
, vi-18: il genio si leva da una massa. 76. sorgere,
: nel monte che si leva più da l'onda, / fu'io, con
un corpo celeste). giacomo da lentini, 34: o stella rilucente,
segue, / che le stelle apparivan da più lati. petrarca, 190-
come verga crolli. s. bernardino da siena, 704: la stella diana.
costui quando 'l sol mira, / da che leva dimane a che la sera /
l'aria dall'oriente all'occidente, da settentrione al mezzodì. mascheroni, 8-161
ignoto mare a le volanti vele, / da cui si levi e in cui declini
la luna in un cielo chiaro, percorso da nuvole rossastre. -sostant.
rossastre. -sostant. bartolomeo da s. c., 371: siila
impressione d'ammirazione o di rispetto suscitata da cose, persone, avvenimenti, ecc
, la figura accarezzata dell'uomo virtuoso da quanto il parini (è lui pure
), è ridotta a somigliar molto da vicino un cialtroncello. -né leva
e gli altri in un tegame, / da far solo a l'odor levare i
. 2. -levare di dosso o da dosso: v. dosso, n.
, 210: egli mi leva e pone da qui in india, con tutta la
n. 11. -levare il cuore da qualche cosa: v. cuore,
ragion voglia vertù vizio al totto. bartolomeo da s. c., 40-11-6
miele] rigonfia alquanto; / e da natura gli è suto concesso / che di
/ si leva in capo e gettala da canto. b. davanzati, i-31:
v. pezzo. -levare i piedi da qualcosa: v. piede. -levare
.]. -levare l'animo da qualcosa: v. animo, n.
11. -levare l'oste, levarsi da oste: v. oste. -levare
cinzio, 4-23: solo uranio è traviato da l'amore / folle, che l'
mondo: farlo morire. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
prima d'un colpo di partigiana, fu da loro con i pugnali levato totalmente di
. -levarsela, levarsene: liberarsi abilmente da impegni, da noie e preoccupazioni;
levarsene: liberarsi abilmente da impegni, da noie e preoccupazioni; sbrogliarsi, sbrigarsela
coniugale; riconquistare la persona amata sedotta da un rivale. berni, 25-66
gran doglie, / non v'è da sgomentarsi a trovar moglie. -leva
sgomentarsi a trovar moglie. -leva da capo e pon da piè: nella coltura
. -leva da capo e pon da piè: nella coltura dell'olivo bisogna
. lastri, 1-5-239: leva da capo e pon da piè.
, 1-5-239: leva da capo e pon da piè. = voce dotta,
, lat. levare * sollevare ', da levis * leggero'; cfr. fr
è arrotolato il nastro di carta prodotto da una macchina continua; levatore.
. invar. disus. attrezzo costituito da una specie di cucchiaio fornito di manico
levaspìgoli, sm. invar. strumento da vaglio usato per smussare gli spigoli sulle
. -in partic.: l'alzarsi da letto (dopo il riposo della notte)
. -atto di chi si alza da sedere (e, anche, di
* comos 'propio è una levata da cena, una sortita in pubblico dalla mensa
lei a dare il segnale della levata da tavola, come fosse la padrona di casa
-atto di chi si alza le prime volte da letto dopo una malattia. — levata
metodo terapeutico che consiste nel far alzare da letto poche ore dopo l'intervento chi
la grande pianura lombarda, sfiorata tutta da una leggerissima nebbia argentata che contrastava coi
, alle cime de'monti, più che da costa o calcio loro, scaturiscono [
oste a melano. come fue la levata da melano, sì funno isconfitti e vinto
piano d'ema di lungi dalla città da tre miglia. né già per sua levata
dalo asedio. machiavelli, 1-vi-472: da qui nacque la subita et inconsulta levata
levata di questo exercito, è partito ozi da viterbo con zerca 1000 cavalieri de l'
in cui il cavallo solleva il piede da terra. baldinucci, 9-xii-174: v'
levata di sangue. domani c'è da comprare un vestito di moda alla moglie
di piazza: partenza di una compagnia da una città, terminate le rappresentazioni.
cassa: operazione che consiste nel prelevare da forzieri di un istituto di credito il
a rilevare i prelevamenti in conto utili da essi eseguiti durante l'esercizio. 23
, fé ritorno in sala, seguita da tutta la comitiva. -di levata
poco dopo la sveglia, appena alzati da letto. lambruschini, 421: la
... quanto a quel che ha da venir poi, che è di maggior
magnifiche e strepitose. ricci, 2-80: da mille esempli potrà comprendere chicchessia debole essere
levatàccia, sf. l'alzarsi da letto di buon mattino, dopo un
v.]: 'levataccia': del levarsi da letto, avuto riguardo a quel che
vatelli. = deriv. da levato, n. 29. levatìccio
deriv. dal lat. * levaticlus (da levare 'togliere ').
due ponti levatili. = deriv. da levato, sul modello di contrattile, ecc
levar via, come io lo imparai da 'l maestro. = agg. verb
maestro. = agg. verb. da levare. levato (part.
è levato. de amicis, ii-327: da ogni parte la sua fuga [del
col laccio levato. -sollevato da terra, portato verso l'alto (una
: il quale, tosto dislegato e levato da terra, gridando sempre: * io
sospeso (in croce). felice da massa marittima, xliii-293: un serpente
parole e viste significhino allegrezza. bartolomeo da s. c., 36-4-3: sei
come un dì guido vedea, / uscir da quei levati occhi una stella, /
quei levati occhi una stella, / e da i labbri, che a pena ella
, intenzione della cosa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
del rotto ponte e il grido levato da i romani, per la letizia del compiuto
se convene. 7. alzato da sedere o da giacere, sorto in
7. alzato da sedere o da giacere, sorto in piedi, rizzato
, eretto. -in partic.: alzato da tavola. dante, inf.
questo detto levati in piede e ritirati da parte i giudici e conferiti insieme i loro
/ che non è il sol lucente / da mattina levato. boccaccio, iii-1-19:
amiraglio dell'oste si sentio. ca'da mosto, 249: a sol levato facevamo
meglio assesta: / otto piè in poggio da terra levato, / ma dodici nel
mi parve che, dirizzandolo e mettendolo levato da terra alquante braccia, che e *
. gadda, 7-186: il simbolista, da questo stato liricamente encomiabile, esteticamente casto
che in prima non sapea. bianco da siena, 121: in vero stato l'
loro altissimi e levatissimi sacramenti. domenico da montecchiello, 76: questa è necessaria
e prezioso senso, / che discendendo da gli empirei regni / in angelico sen
men chiuso in sé, più levato da terra, ma poi men umano, meno
, pittore, perché le figure, da te fatte i'minuta forma per dimostrazione di
avendo voi in potere il libretto tenuto da lei e le partite levate da detto libro
libretto tenuto da lei e le partite levate da detto libro, non conosce potervi fare
: tutto, indistintamente, viene colpito da una tassa, levata a discrezione del funzionario
funzionario. 21. portato via da un luogo, trasportato da un luogo
. portato via da un luogo, trasportato da un luogo a un altro; tolto
delli lor corsi; overo la terra levata da li altri corsi de'fiumi si scarica
portasse in compagnia di lui, sollevandolo da quel sì gran peso et aiutandolo a
diligenzia; sicché la fortuna in dipingere fe'da natura. -distaccato, strappato dall'
vendere per tal uso. -messo da parte, deposto, abbandonato (un
ricuperatore delle cose levate, se non da voi, almeno da tutti gli altri alla
, se non da voi, almeno da tutti gli altri alla chiesa.
legge delle feste levate e di quelle da osservarsi. frisi, xviii-3-325: se
.]. 24. allontanato da un luogo o da un'occupazione;
24. allontanato da un luogo o da un'occupazione; esentato. vasari
padre, lavoratore di terra e levato da guardare gli armenti, fu nondimeno di
raro. cesari, 6-94: levata da scuola, ella pensò di ristorar la
-separato, distaccato, estraniato. bartolomeo da s. c., 3-1-20: dicesi
-distratto, svagato. s. caterina da siena, 128: [i religiosi]
ordine del capitan generale della suda, da tive e da cerigo. balbo,
capitan generale della suda, da tive e da cerigo. balbo, ii-52: napoletani
sia un pan e mezo. r. da sanseverino, 191: se fornirono de
. circa le vinte doe ore se partissemo da ierusalem. fasciculo di medicina in volgare
augurale che viene rivolto a chi si è da poco alzato da letto (cfr.
a chi si è da poco alzato da letto (cfr. anche benlevato).
augurale di felice giornata a chi è da poco alzato dal letto. tommaseo
-tose. levato e posto: portato da un luogo a un altro e riportato
uno che con vettura pagata si prende da un luogo e si porta ad un
porta ad un altro, e poi da questo si riporta a quello: 'come
ramusio, iii-361: io assaltai le mura da una banda, dove mi dissero che
una fortezza, era costruito in modo da poterlo abbassare e sollevare secondo il bisogno
355: vi era prima la cittadella; da quella alla rocca era uno fosso,
. mediev. [pons] levatorlus, da levare 'togliere, alzare'.
. buon levatóre: chi è solito alzarsi da letto molto presto; persona mattiniera.
quest'è il mio solito / che fin da giovanezza fui sollecito / ed un buon
buon levatóre 'vale uomo che si alza da letto la mattina per tempissimo.
levatóre d'opere: disegnatore delle trame da riprodursi nei tessuti. cantini, 1-1-272
vedere che tu non vuoi essere aiutato da niuno. 7. ant.
fenomenale '. = nome d'agente da levare. levatòrio, sm.
. dal lat. mediev. levatorius, da levare 'togliere, asportare '.
, 239: -ma tu perchè ti parti da lei? -io vo a chiamare la
il parto,... da medicamenti e dalle mano dell'ostetrice o levatrice
padre socrate e che egli aveva appreso da sua madre levatrice. -letter.
avendo la conca notabile giacitura o levatura da potere essere presa in essempio. carducci
: egli discendeva in linea maschile diretta da gonzalo pirobutirro d'eltino,...
essere con ogni prestezza servita ed ubidita da persone d'altra levatura ch'io non
, che i barbari corrono a chiedere da roma i re, e poi non gli
della casa, xxvi- -1-154: saria da comprarla [la stizza] a peso d'
carducci, ii1-6- 155: il da ben copista, uomo di non gran levatura
era di facilissima levatura a montare in furori da pazzo, quivi, dove più che
all'ira',... è detto da noi uomo di poca levatura cioè che
d'un cavallo di poca levatura e da povero. tommaseo [s. v
di molti altri beni, ancorché grandi, da noi posseduti. levaùnghie,
sua benigna el vede. s. caterina da siena, iv-155: tra le spine
sensi del corpo. s. bernardino da siena, ii-462: bisogna la levazióne della
alle cose sensuali e mondane. domenico da montecchiello, 76: questa è necessaria
nè movimento non fo in quel caso da nisciuna de le parte. 4.
4. eliminazione; condono. marsilio da padova volgar., i-vi-3: e 'l
voce dotta, lat. levatio -ónis, da levare * innalzare, togliere '.
. ott. microscopio levenoecchiano: formato da una sola lente; microscopio semplice.
spallanzani, 4-v-359: i mezzi poi da me adoperati ad indagamento delle infusioni,
chiamati leventi... stanno da un venerdì all'altro, che a loro
a sollazzo. = deriv. da turco lewent-basi, comp. da lewent *
deriv. da turco lewent-basi, comp. da lewent * ma rinaio '
= deriv. dall'ingl. leveràge, da to lever 1 levare '.
conv., iii-1-11: pensai che da molti, di retro a me, forse
del cuore e de l'animo viene da pogo senno ed è una partita di
dice per lievezza, è poco da curare. = deriv. da
da curare. = deriv. da l [i] eve.
carco. = denom. da l [i] eve.
plur. m. -ci). formato da cetacei, da balene (cfr
). formato da cetacei, da balene (cfr. leviatano, n.
di poesia italiana. = deriv. da leviatano. leviatano (leviathàn, leviatàn
: era di straordinaria potenza logica sì da affrontare e abbattere il leviatano della logica
seccati! e si capisce che, da quell'accidia di pietra, ogni tanto insorgano
ogni tanto insorgano con collere e bave da leviatano; stroncando d'un morso il
4. tess. impianto formato da quattro vasche comunicanti, impiegato per il
. = agg. verb. da levigare. levigabilità, sf.
= voce dotta, lat. levigare, da lèvis * liscio '. levigataménte,
ed è composto di levigati corpuscoli aggirati da vertiginoso movimento. foscolo, xi-1-162:
mento; i tratti levigati, dorati, da stare in un antico tabernacolo. govoni
. moravia, 15-187: sono accompagnato da un funzionario sud-coreano, amabile, sorridente
1-387: la tua levigata saggezza toscana, da uomo impastato di civiltà, non è
è fatta per me. -mascherato da modi o discorsi composti, formalmente ineccepibili
gioie lardose. 6. caratterizzato da consumata (e oziosa, affettata)
il gusto della linea non trova più da sostanziarsi in pittura, il suo retaggio
dalla roccia che se le rimandavano e da tutta quella frescura che veniva dal fondo
turbina). = nome d'agente da levigare-, cfr. fr. lévigateur (
oppure in due dischi rotanti, formati da materiale abrasivo, fra i quali si
fra i quali si pone il pezzo da levigare e di cui il primo viene
smerigliatrice, lucidatrice, pulitrice. -levigatrice da pavimento: è costituita da un asse
. -levigatrice da pavimento: è costituita da un asse verticale accoppiato superiormente con un
è montata su un carrello in modo da poterla spostare continuamente. 2
3. in legatoria, macchina costituita da due cilindri di ferro che servono a
, macinandolo sul porfido, e perciò da alcuni dicesi ancora porfirizzazione. tommaseo [
fiori giallo verdastri, in ombrelle che hanno da sei a dodici raggi, frutti in
ambascerìa a santo joanni batista. guido da pisa, 1-92: ebbe seco ducentocinquanta
sacerdoti, e di più aaron, da dio chiamato. diodati [bibbia],
prima della rovina del tempio, ottennero da agrippa, re de'giudei, di
tutta scardinata... sono arrivati da poco da un ghetto d'ungheria.
... sono arrivati da poco da un ghetto d'ungheria. =
il movimento all'insù esser fatto non da principio intrinseco del mobile, ma solamente
bellezza ismisurata. s. bernardino da siena, v-408: tutti risusciteremo come
iv-xv-15: la terza [infermità] è da levitade di natura causata: ché sono
cavalca, 20-48: non procedea niente da levità o puerizia d'ilarione, che così
di lussuria e d'altre levità. bartolomeo da s. c., 37-2-5:
19-292: cornan done che da quell'ora innanzi non giocasse e non facesse
sapere perseverare amando chi tu riputasti degno da te essere amato. 5. per
voce dotta, lat. levltas -àtis (da livis 4 leggero '); cfr
, iv-274: l'umile senese [caterina da siena] ha potuto comandare ai papi
sacerdote. = * denom. da levitazione (cfr. anche lievitare).
mistica o dell'influsso esercitato su loro da un ipnotizzatore. soffici, ii-346:
la forza della volontà impostagli era tale da generare in lui il fenomeno della levitazione
impressionato. = » deriv. da levitare; cfr. fr. lévitation e
alla persiana. = deriv. da levita1; cfr. anche levita *.
riguarda o appartiene ai leviti; costituito da leviti. -anche: discendente della tribù di
di dio, irritato per fiale tocche da mani non levitiche, a re acciecato dall'
-sostant. ant. levita. guido da pisa, 1-71: moise...
egli abitino. s. bernardino da siena, 304: era offizio dei levitici
tenere a mente le ingiurie. guido da pisa, 1-15: poneremo adunque qui tutti
ebraico. = * deriv. da levita1. lèvito e deriv.,
* tunica leggera '), deriv. da lat. tardo levitonarium, dal gr
dal lat. laevus * sinistro 'e da cardiogramma (v.).
a certi corpi trasparenti che, attraversati da luce polarizzata in un piano, fanno
lat. scient. laevogyrus, comp. da laevus * sinistro 'e gyrus
[i \ i
ant. ebbio. r. da sanseverino, 64: le foglie sono longe
= voce dotta, comp. da levo [giro] e dal sufi.
-a). zool. razza di cane da corsa o da inseguimento, con zampe
zool. razza di cane da corsa o da inseguimento, con zampe lunghe magre e
lungo. -levriero afgano: alto (da 50 a 70 cm) e robusto,
delle fiere, /... da questa parte te n'andrai, /.
due: l'una è quella de'levrieri da giugnere e da cacciar le fiere;
una è quella de'levrieri da giugnere e da cacciar le fiere; l'altra generazione
che si tengono per guardare. andrea da barberino, 1-258: gli donò una
corridora, e aveva seco molti uccelli da uccellare e cani d'ogni ragione. de
... e hàvence de cane da presa, che vòle dire cazzia de puorce
potrebbe acascare che un caprio, essendo corso da più levrieri, cascassi senza essere tocco
più levrieri, cascassi senza essere tocco da cane. alamanni, 6-21-26: una
svegliata con destrezza molta / vien che da loro a via fuggir s'appresta. ulloa
celimi, 2-21 (341): da ima banda avevo fatto, di mezzo rilievo
certi porci cigniali;... da l'altra banda cani bracchi e livrieri
erta a guisa d'un levriero, e da quindi innanzi mai non vi si volle
levrere tenuto uno longo spacio a laccio, da una medesma tana cavò arditamente dui lèpori
non dal maneggio de'suoi cavalli, da quello de'suoi corsetti, levrierini,
deriv. dal fr. lévrier * cane da lepre ', dal lat. me-
diev. [veltrus] leporarìus (da lèpus -óris * lepre ').
, sf. chim. carboidrato costituito da masse amorfe bianche, igroscopiche, prive
= voce dotta, comp. da levo [giro] e dal sufi.
cloridrico concentrato. = deriv. da levulina. levulosano, sm.
. = voce dotta, deriv. da levulosio, sol sufi. chim. -ano
= voce dotta, comp. da levulosio] e dal gr. oùpov
), sf. aggressivo chimico costituito da una miscela di vinilcloroarsine, in forma
lat. ladre 'irretire '; o da [de] licium (crusca),
[de] licium (crusca), da [de] liciae (tramater,
le lezioni ecclesiastiche. = deriv. da lezione *. lezionare, tr.
arcigoffa ». = denom. da lezione1. lezionante (part.
scoppiò in questi melodiosi accenti, cantati da un basso e da un soprano,
melodiosi accenti, cantati da un basso e da un soprano, in oggetto al suggetto
geminiano, poco connessa, e tratta da un lezionario del secolo decimoquarto in circa.
. lectionarium (e lectionarius), da lectìo -ónis * lettura, brano da leggersi
da lectìo -ónis * lettura, brano da leggersi '. lezióne1 (ant.
il vizio] avere l'origine bene spesso da una scintilla, da una lezione curiosa
origine bene spesso da una scintilla, da una lezione curiosa, da una parolina.
scintilla, da una lezione curiosa, da una parolina. -ant. osservazione,
la nuova edizione di dante è ella accompagnata da nuove ed utili esposizioni. alcune delle
siano cantati. sercambi, i-253: da poi per alcuno greco fu dicto il vagnelo
de'morti, e chi altro pur da compagnie. baldinucci, 9-xix-195: volle
, dalla lezzione de'quali, come da fioritissimi giardini e abbondantissimi campi, potrà
la sua predica. s. carlo da sezze, i-278: ci ricreavamo il nostro
orazione inaugurale, sì delle due lezioni da me datevi su la letteratura e la lingua
di chi percorre la materia, per giungere da ultimo a un punto dal qual comprendere
guazzo, 1-147: del beneficio che nasce da questa felice raunanza, ne potete esser
nella quale si ragiona della natura, letta da lui publica- mente nell'accademia fiorentina,
. -il complesso delle nozioni impartite da un docente, che costituisce per gli
uomini sia una viva lezione. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
: hai ragione, grillino, hai ragione da vendere e io terrò a mente la
, 2-662: venivano con un brio da mostrare d'essersi dimenticati troppo presto l'
lezioni,... saria stato da riprendere il pop mi essere assi
era discepolo de'nostri et udiva lezzione da loro, essendo egli maestro de altri,
nella sala del pianoforte, prendeva la lezione da miss. edith. -ridurre alla
alle edizioni più autorevoli, in modo da riportarlo alla versione originale. annotazioni sul
insieme 'è locuzione troppo bella, da lasciarla perdere. redi, 16- ii-259
a veder levar denti alle persone / da un ciarlatano, e salan la lezione.
la lezioncetta sul tema di letteratura italiana da me scelto. -lezioncina.
, ii-2- 181: qui ho da far poco: poche lezioni...
tempi e per ora non è questa città da far lezioncione. - vezzegg.
-ónis 'raccolta, lettura ', da lectus, part. pass, di legire
. 1). s. bernardino da siena, iv-394: paolo cadde in terra
magno e cotanto isgorgato amore. = da elezione (v.) per aferesi;
del petrarca. = denom. da lezione, con il sufi, dei verbi
saggine. = deriv. da lezioso. leziosaménte, avv.
antonio brattella si avanzò, leziosamente, da una parte. moretti, ii-309:
leziosamente, come un pezzo di argenteria da tavola. = comp. di lezioso
mille altre acque odorose / son bevande da svogliati, / e da femmine leziose;
/ son bevande da svogliati, / e da femmine leziose; / vino, vino
... vennero più d'una volta da ottavio messi in motteggio. bertola,
viso, l'aspetto). betto da pisa, 338: no nde porò campare
dir vostro bellore, / che nom so da qual degia inco- ninzare: / cotanto
la nostra voce alla famiglia dei derivati da 'lava '. = etimo
'. = etimo incerto, da riconnettere forse a lava (v.)
. franare. = denom. da lezza-, voce registr. dal nieri.
e lamentele. = denom. da lezzo1 (cfr. lenire).
canapa, sottile e resistente, formata da due o tre filacce ritorte prima separatamente
si corrompe. = denom. da lezzo1 (cfr. legare).
infermo ti marcivi, puzzolente e scordato da ogn'uno, erano oppresse. morone,
salvini, v-382: 4 lezzo ', da 4 olezzo '; ma questo si
l'aure del giorno. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
più dovuta alla trasudazione) che emana da un animale, da una persona o
) che emana da un animale, da una persona o dai suoi indumenti.
del lezzo caprino il quale, quando da caldo e quando da fatica, tutta
il quale, quando da caldo e quando da fatica, tutta la corporea massa incitata
, el qual... procede da sudore e evaporazione che getta uno corpo,
trenta passi lontano, quando si scaldava o da soverchia fatica sudava, il lezzo caprino
che dispiace, il quale non nasce da corpo corrotto,... ma è
figur. impressione di ripugnanza che deriva da perversione morale, da azioni disoneste,
ripugnanza che deriva da perversione morale, da azioni disoneste, da condotta dissoluta;
perversione morale, da azioni disoneste, da condotta dissoluta; nausea, ribrezzo, disgusto
costumi, vita e fatti, scritti da sallustio e dalli altri scrittori, a cui
/ che il bisestil non sia state da riso. / perocché il caldo ci farà
poeti so di lezzo. = da \ p \ lezzo (v.)
di bambini). = deriv. da lezzo1. lézzola, sf.
nel senso morale. = deriv. da lezzone, col suff. -aggine, che
perché mi ci ritrovo, 10 so da me ch'è una lezzona.
una lezzona. = deriv. da lezzo1. lezsonerìa, sf.
chiamano generose? = deriv. da lezzone. le? zóso (
delle sue vergogne. = deriv. da lezzo1. lezzume (ant.
. ripugnanza, fastidio, disgusto provocato da perversione morale. -anche: atto o
anime umane. = deriv. da lezzo1, col sufi, collettivo e spreg
intrusiva del gruppo delle anfiboliti, formata da orneblenda bruna accompagnata da biotite.
anfiboliti, formata da orneblenda bruna accompagnata da biotite. = deriv.
biotite. = deriv. da lherz, lago dei pirenei, col sufi
il dallagio. = deriv. da lherz, lago dei pirenei, col sufi
plur. i). giacomo da lentini, 6: similemente eo getto /
nome venendo appresso di loro non cominciante da vocal lettera, né dalla predetta '
fioriva, / e li non più da me sentiti amori / con poca guerra me
l'addimando per aver più vita / da li occhi che nel lor bello splendore
tonde fallaci e per li scogli / scevro da morte con un picciol legno / non
n-ii-418: solo gli indiani non furono da lui [nino] signoreggiati ne l'
lasciati lì fin che passasse un carro da portarli via, o cascati da'carri
-con uso pleonastico ed enfatico. giacomo da lentini, 44: li due cori '
[gli occhi]. s. caterina da siena, i-19: coloro che sono
'avanti alle voci o non comincianti da vocale, o non principianti da '
comincianti da vocale, o non principianti da 's 'seguita da altra consonante.
non principianti da 's 'seguita da altra consonante. (benché gli autori
luogo figur.). giacomo da lentini, 5: lo non poter mi
per semplice infortunio a alessandro li fu da una saetta passata la gamba sinistra e rotto
posizione enclitica dopo un verbo. giacomo da lentini, 50: quand'eo li parlo
, dietro li tenni; or quando / da lungi il vidi che dolente e lasso
in 'e '. = da egli, per aferesi (cfr. gli3
un luogo più o meno distante sia da chi parla sia da chi ascolta;
o meno distante sia da chi parla sia da chi ascolta; in quel luogo,
, lance e pree, / chi da nona a vespo dura, / e cazinna
di foreste, / che in faccia estollesi da mezzodì; / lì nacqui, e
di soddisfare. 3. da, di lì: da quel luogo,
3. da, di lì: da quel luogo, da quel punto (
, di lì: da quel luogo, da quel punto (in funzione di compì
(in funzione di compì, di moto da luogo reale o figur., di
in poi. redi, 16-iii-62: da lì avanti ne cominciò ogni giorno a
lì a un certo tempo: a cominciare da quel momento fino al termine indicato;
e figli ruzzolarono addormentati. -di o da qui a lì: entro uno spazio molto
: entro uno spazio molto ristretto; da un punto (nello spazio o nel tempo
... ma sì che lei poteva da lì metterlo qui, e da qui
poteva da lì metterlo qui, e da qui lì, e anche batterlo forte,
trovar lì per lì dei materiali / da comporre una nuova prefazione, / or
non ci fu verso di rimuoverlo più da quel ticchio di partire lì per lì.
, 1-i-256: non son sì scimunito / da potermi lusingare / che voleste lì piantare
spese che sempre crescono, non c'è da fare sciali; bisogna star lì.
. rohlfs, 894: « da illic a mac provengono i toscani lì e
. ant. legame. dante da maiano, 16: eo per lei amare
che il * liamétto 'prende origine da 'ligamen '. = voce
(bryonia felicifolia). - liana da caffè: pianta della famiglia apocinacee (
apocinacee (periploa mauritanica). -liana da cerchi: pianta della famiglia verbenacee (
iv-201: vasto e verde padiglione, formato da smisurati podicarpi,... da
da smisurati podicarpi,... da acacie, ulivi silvestri, ed altri
altri alberi, uniti fra di loro da liane e orchidee. ferd. martini,
per mano, / riawolta da pelli ferine e fangose, / li
e alla caverna, si direbbe coperta da una cascata di liane. 2
fr. (delle antille) liane, da iter * legare *; cfr
gigaro. — deriv. da iato con concrezione dell'articolo. llas
dell'era secondaria o mesozoica, caratterizzato da stratificazioni di calcare intercalate da argilla e
caratterizzato da stratificazioni di calcare intercalate da argilla e dall'abbondanza di fossili,
del lias. = deriv. da lias; voce registr. dal d.
varie specie erbacee caratteriz zate da grosse radici tuberose, foglie strette,
fusto stretto, semplice, ornato da capolini riuniti in spighe o racemi
, distinte per l'antodio embriciate da squame scariose nel margine, pel
dommichi [plinio], 2-47: da mezo giorno è austro e da ponente
: da mezo giorno è austro e da ponente brumale africo; il quale essi chiamano
leton, di minute foglie, e da alcuno è nominato libadio, perchè nasce
a ricever le libazioni, mentr'era da omicidi contaminato. cassiano da macerata,
mentr'era da omicidi contaminato. cassiano da macerata, lxii-2-iv-40: l'aggiat spande
, che usciva a goccia a goccia da que'vasi. monti, 3-390: il
continuarono, interotte a quanto a quando da generose libazioni. montale, 3-104:
i quali verisimilmente servivano per i libàmini da farsi alle anime de'morti. monti
de la dannata pecora; e disvellendoli da mezzo le corna la fosca lana, la
infinite? = = deriv. da libano, regione del medio oriente (cfr
la sarzia delle tartane, per le gabbie da olio e simili. galanti, 1-i-552
colore dell'incenso ', comp. da x (3ocvo <; * incenso '
. xt3avcot (<; -lsoc, (da x (3avo <; * incenso '
al sacro iddio, / ne scaccerem da noi l'ingorda fame. l. martelli
d'un dolce / vino la spuma da libar ti rechi / primamente al gran
mazzini, 6-355: nerva s'asteneva da ogni alimento. trasea libava col proprio
felicissimo veramente, di essere stato prescelto da questa eletta riunione a offrire gli auguri
/ ma celesti rugiade intanto liba / da lauree stelle e da l'argentea luna
intanto liba / da lauree stelle e da l'argentea luna / cadute in cristallina e
di velen meschiato e tinto / ivi da l'alte quercie il mele scende, /
altrui danni industri, / soglion libar da gli infelici fiori. i.
..? avrebbe creduto mai che da quel verme un dì sarebbe sorta la farfalla
quelli... che, dotati da natura quasi direi d'uno sguardo più
,.. entrò in una carrozza da campagna. 10. letter.
dolci baci ella sovente / liba or da gli occhi e da le labra or sugge
/ liba or da gli occhi e da le labra or sugge, / ed in
bacio che essa gli porge, mentre da questo palco di morte il mio sangue
[castagneda], i-345: fu assalito da un grande temporale e, durando quello
fu forza di libar l'acqua che portavamo da bere in un cassone. pantera [
galleggiare, senza alleggerirsi. -scaricare da una nave. sanudo, xlix-363:
dir che ti fibbia. = da allibare (v.) per aferesi.
. v.]: baci modestamente libati da labbra pure. 4.
non libatóre di quel respiro che, acquistato da un soffio della bocca onnipotente, si
simil significato diciamo anche * allibire ', da 'fibbia ', che è
voy compore e fare / la proporzion da inveschiare / la tagliadura de la vide,
detto giovanni prese a evervic in inghilterra da giovani baroncelli. ser giovanni, 1-88
. ariosto, sat., 2-244: da le otto oncie per bocca a mezza
davanzali, ii-442: i romani fer da prima la moneta di rame senza conio
venduto il sale, / mestiere proprio da giudeo marrano; / le libbre ed once
un'oncia di giudicio, benché sian da giudicio perchè da fuoco. idem
di giudicio, benché sian da giudicio perchè da fuoco. idem, 2-96:
. una fibra. (sono misure da olio, e sono di rame).
sono di rame). s. bernardino da siena, i-205: manda per lo
,... i ragazzi furono colti da ribrezzo. 3. moneta reale
padre del tal giovanetto, debbe avere da questa chiesa santissima. pescatore, 34
monna guiduccia, tu facci sieno libberi da ogni imposta e fibra, che per cotesto
comune si ponesse, o che posta fosse da poi in qua morì. lettere e
di libbre, gravezze, imposte e torsioni da i loro maggiori [ecc.]
664: qualunque persona avesse comprati terreni da contadini overo da citadini rusticali, debiano
persona avesse comprati terreni da contadini overo da citadini rusticali, debiano fare la fibra
sconcia. buonarroti il giovane, 9-660: da una tal novità, / n'avrà
di libbra gittare. s. caterina da siena, 222: se fussero molti che
lancellotti, 2-15: gran cose abbiamo da gli scrittori di quei catoni e del
una porta chiusa e con molte feritoie da ogni parte, dalle quali per ogni
= voce dotta, lat. libràlis, da libra * libbra '. libbraro