quota. -guadagnarsi le spese: guadagnarsi da vivere. proverbi toscani, 18:
viaggiatori. -non guadagnare l'acqua da lavarsi le mani: esercitare un mestiere
polipete, / quanto è di pastoral da bifolco uomo / gittato un tiro,
di sé ti provvedi. le ricchezze da essi [mercenari] guadagnate, fecero tor-
ha guadagno così fatto nemmeno un fare da lucchese, quel dar fondo ai quatcome
cittadini avien del guadagnato, / e da niuna parte eran percossi, / ma
ii-9-104: ai io di giugno io ho da pagare 250 lire; e in quel
); raggiunto faticosamente. guido da pisa, 2-75: la fortuna..
fossero ridotte in un luogo. andrea da barberino, 1-103: la gente de'cristiani
le spie del nemico, segretamente guadagnate da noi, possono servirci molto contra di lui
, iii- 19-180: blandì i repubblicani da prima per opprimerli poi con i legionari
guadagneria. = deriv. da guadagnare. guadagnévole, agg. ant
e impera. = deriv. da guadagnare. guadagno, sm.
.): occasione di guadagnare; attività da cui si ricava un utile, un
l'altrui in uno signore. folgore da san gimignano, vi-595 (12-5):
grande guadagno. caro, 12-iii-109: da lui dovendo uscire i guadagni e le
compagne, l'ultima, alla quale da parecchi anni, perché li adoperasse,
di sette per cientinaio l'anno benedetto da dio. landò, 16: essere
di frutti il guadagno eccessivo che prima da lor si faceva. g. gozzi,
compagnia d'un frate / e guadagnai da trenta bastonate; / e frate valentino fu
fatto per la colpa. s. caterina da siena, 176: il dimonio
siena, 176: il dimonio da la parte sua non dorme mai, ma
colpe de la gola / seguite già da miseri guadagni. anonimo, ix-430: o
un evento favorevole, inatteso. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. -da o di guadagno: da monta (un animale; e si
un animale; e si contrappone a da fatica). cavalca, 16-2-82:
a lei vicina / una sua pecorella da guadagno / strappava ciuffi d'erba pan-
facevano strazio di me come d'una cosa da guadagno. -dare guadagno a qualcuno
, 2-381: il proprietario, attorniato da più agiati lavoratori,...
quant'è a noi, non siamo da sottrarci a perdizione, ma da credere,
siamo da sottrarci a perdizione, ma da credere, per far guadagno dell'anima
guadagni, vacci adagio: bisogna diffidare da troppo lusinghiere prospettive di guadagno.
guadagno fuggi, come danno. piero da reggio, 215-8: innanzi danno, che
perde facilmente. san bernardino da siena, 742: ogni mal guadagno
guadagnùccio, guadagnuzzo. s. bernardino da siena, iv-361: il demonio à tanta
prender qualche pasto. = deverb. da guadagnare. guadagnóso, agg. ant
re cattolico. = deriv. da guadagno. guadagnucchiare, tr.
ant. trasportare a guado. francesco da barberino, iii-104: quando a passar
deriv. dal tardo lat. vaddre (da vddum 'guado '); cfr
coronarium). = comp. da guada (v.) e dallo spagn
. guadèllo, sm. piccola rete da pesca; guadino (cfr. guada2
lat. mediev. guadellum 'rete da uccellare * (nel 1264 a vicenza)
. bolognini quindece. = deriv. da quaderno (con lenizione dell'iniziale).
ed adora. ni-evo, 1-176: saltare da sasso a sasso come ranocchi nel bel
, che a ber le pecorelle / da lunge inviti mormorando; e a quella /
con destrezza scuotendosi, se la leva da dosso, per tirarla alquanto vicina al
quando peccò tota / nel seme suo, da queste dignitadi, / come di paradiso
cieco e maggior fondo tiri: / da chi disia il mio amor tu mi
violetti, quasi neri. -macina da guado: quella con cui si tritano
per morelle grossi, / come macin da guado. caporali, ii-60: ha sul
ii-60: ha sul corpo una macina da guato / e già le crepa il ventre
indico, che per lo più s'adopera da i dipintori, quantunque si tenga a
di guado, bratta, cioè morchia da olio. fortis, xxiii- 461:
mar grande. = deriv. da guada1. guadóne, sm.
= deriv. dal lat. vadbsus, da vadum4 passaggio, guado '.
. ant. uguaglianza. francesco da barberino, i-126: ora parlo ad ognuno
. = deriv. per aferesi da uguaglianza. guagliare, tr.
. = deriv. per aferesi da uguagliare. guaglióne, sm.
: persona adulta che si comporta da ragazzo.
corso dell'elba è tutto suo. da ponte, 70: portai quell'oda al
s'infinita. = denom. da infinito1. infìnitazióne, sf.
e dissimigliano. = deriv. da infìnitare. infinitesimale, agg.
ho conosciuto alcuni che, non potendo da prima persuadersi i princìpi della geometria infinitesimale
cuoco, 1-186: le infinitesimali colonne spedite da man- thonè furono ad una ad una
nievo, 333: ancora una nebbia da diradarsi, ancora un battere d'ala
senza pavimento. = deriv. da infinitesimo. infìnitesimaménte, avv.
: la velocità perduta in un passaggio da piano a piano è infinitesima del secondo
somma delle velocità perdute in infiniti passaggi da piano a piano è infinitesima del primo
e... non è somministrato né da cangiamenti che avvengano nella natura, né
: sì, sì: la cosa è da ridere, ed è bene uno scandalo
balenando di luce. = deriv. da infinito1 col suffisso -esimo, proprio dei
dell'ente, che non si può da essolui distaccare senza che se ne perda
un mucchio. = deriv. da infinito1. infìnitifórme, agg.
determinazioni; infinitivoco. = comp. da infinito1 e -forme (deriv. dal lat
suffisso). = deriv. da infinitivo. infìnitivato, agg. gramm
perfetto infinitivato. = denom. da infinito1. infinitivo, agg.
giambullari, 2-1-84: lo infinitivo, da alcuni detto verbo infinito, e dal
esse '. = deriv. da infinitot. infinitivoco, agg.
finitiforme. = comp. da infinito1 e dal sufi, -voco (sul
pensiero. = deriv. da infinitizzare. infìniti?? are
e infinitizzarsi. = denom. da infinito1. infìniti?? azióne
acquisisce l'infinità. = deriv. da infinitizzare. infinito1 (ant.
cosa. pulci, 26-35: se da cosa finita a infinita / si va qui
ne'suoi caratteri, come la natura da cui ritrae. b. spaventa,
148: viddono che solo iddio era da amare, perocché eglino viddono che egli era
anche di costei è limitatore colui che da nulla è limitato, cioè la prima bontade
/... / tolse giovanni da la rete e piero / e nel regno
tutte l'altre bontà e virtù dependino da lui come da vero principio e causa
altre bontà e virtù dependino da lui come da vero principio e causa di tutte le
scomparse / spazio nero infinito calato / da questo balcone / al cimitero. -figur
. leopardi, iii-253: lo stadio da correre è infinito; e io che forse
tuttavia resterà sempre di lor alcuna parte da prendersi di mano in mano infinitamente.
aria è pieno d'infinite piramidi composte da radiose e rette linie, le quali si
/ per servar suo guadagnato. francesco da barberino, iii-16: vedi persone infinite
tutti; come sono distinti gli uni da gli altri gl'infinit. mondi. galileo
un'opinione imbevuta col latte e seguita da infiniti, per venire in un'altra
infiniti, per venire in un'altra da pochissimi seguita e negata da tutte le scuole
un'altra da pochissimi seguita e negata da tutte le scuole e che veramente sembra
mosso, per non dir forzato, da ragioni più efficaci. g. gozzi,
quello d'infiniti. -che è formato da una grande massa di persone (una
imponente, fittissimo, foltissimo. francesco da barberino, iii-15: un altro infermo odi
al soldo unita. tasso, 8-14: da i precursori a noi vien detto /
non, lasso, in me, che da sì lieta vita / son fatto albergo
idem, iv-1-27: elena fu invasa da una infinita dolcezza. panzini, i-296:
noia infinita la volta / che stacca da te una smarrita / sembianza come di
dall'appetito infinito delle ricchezze, pattuì da lui per sé, per prezzo di tanta
(una persona). antonio da ferrara, 95: odi, infinito traditor
246: pugnossi la prima volta ferocemente da ambedue, e fu fatta strage infinita
arte e ogni forza operando, essendo da infinito mare combattuti, due dì sostennero
annotazioni sopra il decameron, 3: è da sapere che l'adoperare per nome gli
si esprime l'azione stessa, sciolta da qualsivoglia rispetto o di persona o di
le sia data questa piccola somma accompagnata da infinite scuse. -infinite volte: spessissimo
con valore iperbolico: infinitissimo. bianco da siena, i-106: venga la grazia sua
dotta, lat. infinitus, comp. da in-con valore negativo e finitus *
anche di costei è limitatore colui che da nulla è limitato, cioè la prima bontade
senza fine, eternità. felice da massa marittima, 52: quest'è colei
mortale comparte il farnetico de l'uno da la crudeltà de l'altro. stigliani,
man la face / verrà che scorse da le nostre, e voi / disparite,
il vecchissimo pontefice... pareva da lungo tempo sedere, bianco, dia
, 234: senza staccare le pupille da quella immagine, visibile a lui solo
infinito. monti, x-5-183: passi da sofo, frizzi da stordito; /
, x-5-183: passi da sofo, frizzi da stordito; / progetti d'ogni età
muove, * ergo 'è mossa da una altra cosa, e quella altra da
da una altra cosa, e quella altra da una altra; ma perché non si
dotta, lat. infinitum, comp. da in-con valore negativo e finitus, calco
di spazi. = deriv. da infinito1. infinizióne, sf. approssimazione
voce dotta, lat. infinitio -ónis, da infinitus 'infinito '. infìno1
. idem, inf., 18-18: da imo della roccia scogli / movien che
di oggi, senza venir meno, corre da quella sommità per infino alle radici del
-seguito dalla prep. in. giacomo da lentini, 34: dolce cominciamento: /
quel mare intorno bagna. -seguito da altre prep. (e in questo caso
le porte di faenza. -seguito da un avv. di luogo. latini
, io t'ho parlato infin a qui da fratello, ti parlo ora da padre
qui da fratello, ti parlo ora da padre. baldovini, 1-2: infìno a
... tutta la brigata, da seder levandosi, per infino all'ora della
figliuola, sì come colei che infìno da piccolina l'aveva allevata. m. palmieri
m. palmieri, 1-101: infìno da principio conoscevamo avergli generati mortali. benivieni
le vostre orecchie, ve le conterò infino da l'ovo. f. badoer
tutte le creature dello stesso dio, da voi comincio, o creature superne,
esercitare tutti i poteri sovrani. -seguito da un avv. di tempo. boccaccio
1 -conci. (121): infìno da ora son contento d'esser sempre l'
ragioni. panigarola, 2-193: infin da ora m'hai rivelato, o dio,
! ch'io cominciai / per infin da giovinetto / a sentir le pene e'guai
maledetto. caro, 2-1-145: per infino da ora concedo che la comunità ne disponga
padre tommaso ce va. -seguito da un avv. di tempo. fiore
.. i nespoli potranno star partiti da dodici infino in venti piedi. marco polo
ch'altra gente, e vivono bene da centocinquant'anni in fino in dugento.
usurpato infino al nome. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
infino alle sibille ne profetizzassero. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-5: quello amplissimo
. infintantoché. = comp. da in-con valore intensivo e fino2 (v.
are'stimato. = comp. da in-con valore negativo e fino (v.
.. non si vuol lasciar infinocchiare da aristotile, ma vuol esso menar lui
: raccapezzandosi finalmente ch'era stata infinocchiata da agnese, sentiva tanta rabbia di quella
nella chiacchiera che trovava quasi sempre il gonzo da infinocchiare. panzini, iv-336: 'infinocchiare'
'infinocchiare', dare ad intendere, imbrogliare da * finocchio '. (dar da mangiare
imbrogliare da * finocchio '. (dar da mangiare cose condite con finocchio, per
stare a udire con faccia tosta un da ben parroco che gl'infinocchi il racconto di
di non so che pisside portata via da certi soldati. dossi, iii-265: [
semi di finocchio. = denom. da finocchio (v.) col pref.
proibisce, perché è men difficile esser ingannato da due che da uno. nievo,
men difficile esser ingannato da due che da uno. nievo, 301: costei,
; suo marito infinocchiato e aizzato sempre da lei, ingiusto, zotico e crudele a
della piazza. = deriv. da infinocchiare. infinóra (infin'óra
ciascun altro. = comp. da infino1 e ora (v.).
, simulazione, inganno. francesco da barberino, i-301: né puoi mai sottilmente
tutto mi raccolsi / padre mio caro da cui senza intenta / per l'amor tuo
mai non mi distolsi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: -tosto andianne là dove diterminato è da tua sorella che io ti meni. benvenuto
sorella che io ti meni. benvenuto da imola volgar., ii-284: cesare infimamente
che elle [le maniere oggi tenute da pampinea], o per troppo con-
ci divenisser noiose, quelle non giudico da mutare. bianco da siena, 2-54:
quelle non giudico da mutare. bianco da siena, 2-54: quanto la cosa
... m'ha potuto torre da questa credenza, infinoattanto che io l'
/ infin tanto ch'egli ha danar da spese: / ond'e'si
'1 tràpega. 4. preceduto da di (in funzione di prefisso o
nelli granai. = comp. da infingo), tanto e che (cfr
: si portò con me vigliacchissimamente, da ipocrita da infinto da traditore.
portò con me vigliacchissimamente, da ipocrita da infinto da traditore. -che finge
me vigliacchissimamente, da ipocrita da infinto da traditore. -che finge, che
equitade, ma è doppia nequitade. bartolomeo da s. c., 28-4-7:
. m. villani, 1-10: ricevuti da lui con infinta e simulata festa,
, un'affermazione). bartolomeo da s. c., 157: queste
di caccia. siri, v-1-239: ottenne da tale infinto di poter velare a gli
, dissimulazione, infinzione. = da infinto1 (cfr. infinta).
infignitura '. = deriv. da infinto *. infinzióne, sf
con alquante infinzioni. s. bernardino da siena, i-24: in questo sancto evangelio
giusta compressione. = deriv. da infinto1. infioccare, tr. {
di fiori. = denom. da fiocco (v.) col pref.
i porci sarebbero capaci d'in- fiocchettare da queste parti, figuriamoci poi le manze e
di fumo. = denom. da fiocchetto (v.) col pref.
energica iniziativa. = denom. da fioco (v.) col pref.
era uno spettacolo. = denom. da fiocina (v.) col pref.
, 4-62: [le villanelle] vestite da festa..., le '
il pian. carducci, iii-3-209: da i verdi umidi margini / la violetta
.. prendessero i suoi dolci colori / da le rose e da i gigli,
suoi dolci colori / da le rose e da i gigli, onde s'infiora /
nei primi lirici, sopratutto in cino da pistoia, essa ha infiorato di quella
/ de la luce del sol, da quattrocento / anni passati e più sessanta ancora
11-58: folgoreggia il bel volto ancor da lunge / e di lume divin tutto s'
. nievo, 4-226: la morosina balzava da questo argomento a quello, e sapeva
di squilla. = denom. da fiore (v.) col pref.
,... sono veramente biasimate da molti. = deriv. da infiorare
biasimate da molti. = deriv. da infiorare. infiorazióne, sf. bot
, i-268: il gambetto dei fiori, da linneo aggregato fra le specie dei tronchi
fiori sulle piante. = deriv. da infiorare. infiordalisato, agg.
infior- dalisati sotto la procura lasciata loro da tommaseo, se ne adontarono.
ne adontarono. = denom. da fiordaliso (v.) col pref.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 112: la zimarra è più
e dalle spine. saba, 3-86: da quello sguardo in su e da quel
: da quello sguardo in su e da quel sorriso da quella finestra infiorata,
sguardo in su e da quel sorriso da quella finestra infiorata, sei nata,
di citazioni nuove. denom. da fiorentino (v.) col pref.
. rendere fiorentino. = denom. da fiorentino (v.) col pref.
delle angio- sperme e può essere formata da fiori con o senza peduncolo; vinfiorescenza
v.]: 'infiorescenza', voce usata da taluni per indicare la disposizione de'fiori
tinte varie e d'infiorescenza propria sorgono, da un suolo comune a tutti, i
se la filosofia tende, come pare da non pochi segni, a essere più vissuta
nuova infiorescenza sorgerà e prenderà dei caratteri da ciò che di più alto c'è
votarsi. = = comp. da in-con valore intensivo e fiorettare (v.
infiori d'argento. = comp. da in-con valore intensivo e fiorire (v.
iii-n-162: ampio espositore giovan andrea gesualdo da traietto discute e confuta o infirma gli interpreti
caratteristiche tutte ipotetiche, anche se tali da non infirmare la realtà. 3
infisca- labili. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verbale
agg. verbale (non documentato) da fiscale1 (v.). infiscalire
io mi metto indosso il lucco, / da pilato mi par d'esser vestito.
d'esser vestito. = denom. da fiscale2 (v.) col pref.
di maggio. = denom. da fiscella (v.) col pref.
o sperarne nulla... viene da questo, che il sibilo, anche nella
ducati 50. = denom. da fiscolo (v.) col pref.
frantoiano. = nome d'agente da fiscolo (v.) col pref.
/ che il far razza non è da singolari, / né da gente che
razza non è da singolari, / né da gente che sappia infìsimire / e dentro
far de'lunari. = denom. da fisima (v.) col pref.
imagini infisse nelle mie pareti assumano ^ da non misurato canto un rilievo più impetuoso
a'fiorentini niuno pensiero essere più alieno da lui. firenzuola, 362: nelle radici
sfracellata, infra i suoi legni / da l'armi proprie infissa, e fin ne
cecchi, 3-53: i muri erano imbiancati da poco; le porte ed altri infissi
e suffisso). = deriv. da infisso1; cfr. fr. infixe;
ant. coperto di fistole. bonvesin da la riva, 2 7: tuto è
febroxo e paraletico. = denom. da fistola (v.) col pref.
il quale infìstellì. 5. bernardino da siena, i-309: dando una fedita
ferita... / fu mal curata da principio, ond'ella / infistolì.
per quanto minacciato sempre... da un nuovo ascesso che mi si predice
fortuna, poiché ho cominciato, fa da dovero. zoccolo, 132: carlo nono
. algarotti, 1-vi-157: l'aveano da lungo tempo tribolata e infistolita [la persia
male che gli facesse, il camperebbe da morte. = denom. da fistola
da morte. = denom. da fistola (v.) col pref.
de qui, di una egritudine infistolita da basso. grazzini, 184: a certe
la corruzione ogni dove, gridare « lungi da lui ». 2. figur
infistolito delli soldati di abbandonare e ritornare da questo a quello essercito, prevaricando nella
tollererà che cristiani,... lordati da ignominia di passioni e infistoliti con lebbra
: alza il capo, fatti vedere da questi cuori infistoliti. -depravato,
scopro li consuma / un fervore coperto da un passaggio / turbinoso di spuma ch'
nella tua vita. = variante da infittire, con cambio di coniugazione.
in attimo. = denom. da fitto (v.) col pref.
noia infinita la volta / che stacca da te una smarrita / sembianza come di fumo
f. frugoni, i-26: i morsi da te infìtti a strett'occhi a i
cristo senz'occhi, altre cose mutilate da riparare. -fermo. cesarotti,
mie vene infiumi. = denom. da fiume (v.) col pref.
ant. infilzare; trafiggere, passare da parte a parte. furino,
.. e cent'altre così tornite eleganze da 'infìzzarsi 'con filo d'oro
muscolo distrutti. = denom. da flaccido (v.) col pref.
12-259: invaso e gonfiato e infiaccidito da una straripante obesità, era diventato enorme
loro acque. = denom. da flanella (v.) col pref.
acciò che questo giorno / fusse onorato da ciascuna parte. inflazionare, tr.
di benes. = denom. da inflazione. inflazionàrio, agg.
inflazione; inflazionistico. = deriv. da inflazione; cfr. ingl. inflationary.
possendo per la grandissima inflazion del ventre da là uscire, ti- mendo piangeva.
o stroncarla con opportuni provvedimenti; vinflazione da domanda oppure da costi, a seconda
opportuni provvedimenti; vinflazione da domanda oppure da costi, a seconda che dipenda da
da costi, a seconda che dipenda da un incremento della domanda molto superiore all'
superiore all'incremento dell'offerta, oppure da un forte aumento dei prezzi dei fattori
cede a preghiere, a lutativo accompagnato da un corrispondente deprezzamento qualitativo; diffusione eccessiva
lat. infldtio -ónis 1 gonfiore '(da inflo * gonfio ');
l'inflazione. = deriv. da inflazione; cfr. ingl. inflationism.
, domani deflazionista. = deriv. da inflazione; cfr. ingl. inflationist.
cui il fondo * lire 'è controbilanciato da lire sterline non ancora vendute, o
inferno. = = denom. da flegetonte, mitologico fiume infernale, col
tenera e flessibile. s. bernardino da siena, 689: la verga del ferro
ho già visto esser fiaccato o torto / da braccia lente un inflessibil arco. f
era in me occasionata... da fierezza e inflessibilità d'ineducato carattere. foscolo
nei precetti la severità non vuole scompagnarsi da una sapiente dolcezza, né l'inflessibilità
: del papato non vede la repubblica cattolica da lui governata, né l'inflessibilità del
o di viterbo. = deriv. da inflessibile; cfr. fr. inflexibilité (
senza curvarsi, senza deviare. guido da pisa, 1-217: sottopose li omeri a
inflessibilmente a crederla capace di aver potuto essere da se medesima, e questa tal altra
dissidio. moravia, 15-187: sono accompagnato da un funzionario sud-coreano, amabile, sorridente
, 4-4-304: veggo palle di porfido cadenti da alto sopra piani durissimi ribalzare gagliardamente,
e chiamasi da'greci 4 tlasis ', da gli arabi 4 al- chafad 'ed
lingue non avevano = deriv. da inflessione, n. 5. inflèsso
: l'elefante,... se da giovinetto non si assuefà alla piegatura
po'dall'altro, e un po'piegarsi da entrambi.
sonoro. dicesi parlando dei corpi rasentati da cotesti raggi, quando non per rifrazione
dotta, lat. inflectère (comp. da in-con valore intensivo e flectère 'piegare
saba, ni: richiudo amareggiato / da lei, che vergognosi sentimenti / m'
ant. tormentare, affliggere. benvenuto da imola volgar., ii-56: lo caldo
. infligére 'percuotere '(comp. da in-con valore illativo) e fligère '
onore. = nome d'agente da infliggere. inflittivo, agg.
l'espiazione. = deriv. da infliggere', voce registr. dal d.
. alfieri, 4-61: della pena da te ai colpevoli inflitta, quel che
fatti vari, che narravan castighi inflitti da mariti alle consorti adultere. pascoli,
.. si ama la pena inflitta da dio e si loda la sua legge.
ed economiche per suggestione paesana pianamente introdotte da maria teresa e le amministrative politiche e
politiche e religiose con irrequietudine autocratica inflitte da giuseppe. 4. assestato
era un urtone inflittogli per di dietro da qualche ginocchio poco cavalleresco.
sorte alla luce. = comp. da in-con valore negativo e florido (v.
le lagrime scendono. = denom. da floscio (v.) col pref.
discolo e flexuoso alveo influente, incremento da molti altri liquenti canali tollendo dilatavase.
crude influenze e felle, / ancor da lui non visto, il cielo avaro.
il cielo avaro. s. carlo da sezze, ii-75: vi fu in detta
perciò anche lunatici, com'esposti più da vicino all'influenza della luna. manzoni
nascite. 2. azione esercitata da determinate cause (sia concrete sia astratte
5-151: altre influenze che dosso subì da raffaello e da roma non gli tornarono,
influenze che dosso subì da raffaello e da roma non gli tornarono, invece,
81: lasso, ohimè! che da influenzia / molte volte t'ho campata,
costretto son di corte far partenza, / da poi che piace a dio che così
tuo gran nome exalto, / ché da te solo ogni influenzia piove, / e
: più che l'influenza della madre, da cui pure aveva ereditato la gentilezza,
economici, ideologici, ecc.) da un altro paese che si trova nei confronti
territorio più o meno esteso, abitato da popolazioni arretrate nel campo dell'economia e
. m. villani, 8-25: da questa aria venne un'influenza, che
. caraccio, xxxiii-44: potuto avria da prima / l'influenza schivar del rio
degli equini: malattia contagiosa, causata da un virus filtrabile, con alterazioni infiammatorie
se nel tempo stesso non avesse subito da lui una specie di attrazione o d'influenza
grande influenza nel presente commercio. cacheremo da bricherasio, 1-55: questa moneta rappresentativa
mia gentile e nobile figliuola. antonio da ferrara, 11: già per influenza né
sotto l'influenza di pirandello ma diversamente da lui e con qualità proprie, ha
azione degli astri sul destino '(da influire * scorrere, fluire ');
eran coloro tutti repubblicani, non dissimili da quei di romagna, giacché romagna influenza i
cassola, 3-189: mettete che succeda da noi quello che è successo in francia
e il governo potrebb'essere facilmente influenzato da considerazioni diplomatiche: e m'in- crescerebbe
iii-32-56: una statua ellenica, influenzata da platone, non contiene tutto platone;
marinetti, 1-48: appena l'aereo devia da una direzione prestabilita con la messa a
(profondamente influenzato dalla madre) andò da un chiro mante. questi
altrui. dossi, 1-ii-870: da buoni o da cattivi consiglieri ed influenza
dossi, 1-ii-870: da buoni o da cattivi consiglieri ed influenza tori dipendono spesso
sue decisioni. = nome d'agente da influenzare. inflùere, intr. (
3-54: 4 una sola virtù', cioè da essere influssa quaggiù nel mondo, sarebbe
in verità è stato rigido e acerbo? da voi o da le stelle? credete
stato rigido e acerbo? da voi o da le stelle? credete veramente che non
le stelle? credete veramente che non da voi, ma da loro, c'hanno
credete veramente che non da voi, ma da loro, c'hanno influxo tale effecto
come seppero discernere le virtù di questo da quelle delle stelle che seco erano?
causa, che è dio, tocca da principio tutte le cose e più influisce quella
effetti, siché rendono l'uomo diverso da gli altri. s. maffei, 7-364
siano rami di acqua che in esse da più parti influiscono. carducci, ii-15-220
venire a finire, convergere. erasmo da valvasone, 2-2-38: da'pianeti influir piogge
in noi continuamente influiscano nuovi atomi e da noi se dipartano li già altre volte
cielo influisce una cosa, ella proceda da quello stesso, senza ordine o previdenza
cervello è meno pesante che quando è influito da una penosa digestione. emiliani-giudici, i-55
'scorrere dentro * (comp. da in-1 dentro 'e fluire * scorrere,
testo eretico. = deriv. da influire. influito (part.
4-157: ciò sarebbe altro che farle operare da cagioni particolari e parziali, influitrici nel
ramento. = nome d'agente da influire. infìussìbile, agg.
e influssibile. = comp. da in-con valore negativo e flussibile (v.
. influenza, influsso. girolamo da siena, i-123: dilatato lo sono del
del sole, che la luna è da se stessa luminosa nella parte verso la
lat. influxio -onis (macrobio), da influire * influire '. influssionista
dunque influssionista. = deriv. da influssione. influsso1 (ant. influxo
l'eccelse prove. fantoni, ii-92: da quel momento un sol destin ci strinse
influsso adosso sì ti serra / che da ciascun vedrai abbandonarti. aretino, v-1-747
quel pazzo, mi par d'esser scampata da un maligno influsso di pugna, di
fuggi ratto, o signor, fuggi da tanto / pernicioso influsso. deledda,
esser travolto dall'influsso malefico che raggiava da quella casa morta. 4. capacità
autorità, prestigio. s. antonino da firenze, 2-54: 'fluminis impetus lae-
dice il salmista, che si espone da santo ambrogio del fervore copioso de'beati dallo
ed aiutati dai lumi e daltombre e da una ordinata distanzia e termini di linee
. ciro di pers, 247: da gl'influssi di lui l'anima ha vita
e gli uffiziali, poiché questi sentirono da un de'francesi che non d'altro trattavasi
si chiedesse, aita e scampo / da sì maligno e velenoso influsso. ghirardi,
che, se dio vuole, ci sarà da lavorar per tutti, e ci faremo
ineffabile processo de'verbi e de'parlari da sommo ad imo, recò seco gli
. serdonati, 9-513: non riceverà da cristo suo capo alcuno influsso di grazia
altere. muratori, 10-i-15: creati da lui... e mantenuti su questa
* influsso (astrologico) '(da influire 'scorrere dentro'); cfr. fr
ministrate dai sentimenti; ma solamente influsse da dio o per sé immediate, o
. mai non verrà alle predette cose influsse da pianeta, s'elli si diletterà nel
delle virtù, influsse le sue proprie da ciascuna. gioberti, 1-iii-375: la
influenza. salvini, 39-v-129: da sette giranti stelle gl'influvii sa
sua vita. = deriv. da infocare. infocare { infuocare', dial
lo vedrete segnare il caldo che riceve da essa per raggiamento attraverso lo spazio.
, 4-27 (ii-806): li carboni da li mantici affocati...,
-accendere la miccia (di un'arma da fuoco). siri, ii-347:
1-285: il sole s'è coricato, da poco,... infocando il
richiede una certa sorte d'entusiasmo separata da quell'altra sorte d'entusiasmo che debbe
allegro e gioco. s. bernardino da siena, 94: si denno infocare le
il cielo. salvini, 39-iv-8: spruzzate da quello [dal pianto], le
contrasti elementari. = denom. da fuoco (v.) col pref.
operazione fatta o dal fuoco stesso o da veruna altra cosa infocata. marchetti,
guerrazzi, 55: il legno deserto lanciava da ogni parte schegge e ferramenti infocati,
aretino, 10-49: lo spazzo infuocato da la frequenza de i propri piedi gli
raggi ardenti. imperiali, 4-252: da l'infocata e quasi ardente strada /
. per estens. caratterizzato o accompagnato da un clima torrido, canicolare, soffocante (
di colore infocato ed acceso, e da questo... si distilla un'olio
azzurro, terso e costante veniva corso da nuvole bianche e diafane, alle volte porporine
d. bartoli, 1-1-66: infocato da gli eccessivi bollori del sole, quivi
quivi intollerabile a'forastieri, fu sorpreso da un'ardentissima febbre. g. gozzi
. 8. figur. dominato da forti passioni (o anche da virtù
dominato da forti passioni (o anche da virtù o da vizi); acceso di
passioni (o anche da virtù o da vizi); acceso di amore, di
stava. luca pulci, i-41: infocata da venere / iscrisse al frate amor crudele
e vedrete... il verme affacciarsi da quelle narici, la cui mobilità tradiva
rappresentazione mentale uno certo caldo infuocato gittato da quello balestriere diavolo. colombini, 252
.. colle forbici dell'angoscia infocata da persecuzioni presenti sieno purgate. imperiali,
... s'elle han tanta forza da intorbidare i giudizi nostri e di tirarci
di esprimersi). s. bernardino da siena, prol., 31: santo
prol., 31: santo bernardino da siena... prese per mirabile modo
11. che è provocato e accompagnato da forte commozione dell'animo (un atto
e tanto che colui ch'è offeso da esso, subito se ne muore.
discorrendo coi suoi ufficiali; poi viene da me e dice che la disgrazia della
infocatura più veemente. = deriv. da infocare. infocazióne (infocagióne; ant
i popoli. = deriv. da infocare. infocolare (infuocolare),
una lievitazione malsana. = deriv. da rinfocolare (con aferesi). infocolato
: infocolati e adiratasi erano dette villanie da cani. giulio strozzi, 18-17: più
di martiri. = comp. da in-con valore intensivo e fod [e]
bastone / [gli porta] la cuffia da infodrar l'elmo di sotto. bresciani
necessario doi trosi di rovere per asse da infodraré la dieta veza, 4 sive '
la loro delicatezza. = comp. da in-con valore intensivo e foderare1 (v.
quella terra. = deriv. da infogliare. intagliare, intr.
modo infogliare. = comp. da in-con valore intensivo e fogliare1 (v.
di tenera scorza. = comp. da in-con valore intensivo e fogliazione (v.
; affondare, greppe, / da questi gineprai ov'io m'infogno / senza
sonni. = denom. da fogna (v.) col pref.
infognati, ci chiudono i tavoli [da gioco] sul muso. 2
oggi non è più voce comune. da * fogna quasi * caduto, entrato e
fogna '. = denom. da fogna (v.) col pref.
e l'incorpora. = denom. da fogone (v.) col pref.
alla dea. = denom. da foia (v.) col pref.
tutta, e qui = denom. da fodero (v.) col pref.
ii-181: ma tempo è ormai d'uscir da queste politico dopo che nelltstria gruppi di italiani
e gettati nelle foibe da comunisti sloveni (1945). derivati:
, foibizzare '. = denom. da foiba (v.), col pref
foibe. = nome d'agente da infoibare: voce registr. dal d.
rischiarirà, ma per ora è torbiccio da vero. viani, 19-231: tuffò
ingolfarsi. = deriv. da ingolfart, con metatesi doppia e passaggio
ingolfart, con metatesi doppia e passaggio da g a c. infolgorare,
pari ». = comp. da in-con valore intensivo e folgorare (v.
: breus, che già era infoltito da l'amore de la donzella, che
t'infollio. = denom. da folle (v.) con in-illativo.
tu si'savio e scaltrito. mino da colle, vii-777 (6-2): oi
nella pineta, tra le prunaie illuminate da tanti fioretti gialli. 3.
infoitò coi baffi. = denom. da folto (v.) col pref.
nuova data. = denom. da folto (v.) col pref.
felce, / e cinto e infoltito da mill'altri / tenerelli virgulti e arboscelli
e vendere. = denom. da fondaco (v.), col pref
fondatezza; ingiustificatamente. = comp. da infondato1. infóndere (ant.
crescenti volgar., 5-16: le nespole da serbare..., per cinque
: v. manifesto1. -comp. da in-con valore negativo e fondatezza (v.
era risultata infondata. = comp. da in-con valore negativo e fondato (v.
che elargisce. s. bernardino da siena, ii-395: niuno può essere
, e degli angioli e de'santi, da dio infondente nelle creature. ed
sopra, spargere, spruzzare. bartolomeo da s. c., 33-2-5: il
di intorno accolte / il nèttare infondean da gli aurei vasi, / accorsero primiere
per le parti del mondo dentro, da noi navicabili. tasso, 13-i-855: italia
, che l'apennin disgiunge / e da mille suoi fonti / mille fiumi in
ierarchia e essi angeli come rivoli procedenti da esso fiume infondono in noi.
non si bagna o 'nfonde. felice da massa marittima, 61: qual anima di
(un astro). bartolomeo da s. c., 11-1-3: nel
spi- ritu santo in noi. francesco da barberino, i-45: chi netto si
vertù dar luce. / ma chi da ciò disduce, / anzi che la sua
suo effetto de la bontade che riceve da la cagione sua, [l'anima]
490: platone mostra la poesia, non da arte, ma da divina ispirazione ne'
poesia, non da arte, ma da divina ispirazione ne'poeti infondersi. caro,
/ dolci infondete i moti / e da labbra fallaci / movete il riso,
petto ardir m'infuse e lena / da tener sempre alti e sospesi i vanni
di lui, né fu anima presa da alcun altro, che da colui che al
fu anima presa da alcun altro, che da colui che al primo donata l'
ne'generati corpi te infonde. felice da massa marittima, 58: di subito che
iddio ne i corpi, possi egli meritare da alcuno? potete voi, o madri
riferimento ai doni materiali e spirituali elargiti da dio (o dalla divinità in genere)
di lume, tutto fosse infuso / da quel valor che l'uno e l'altro
poverella. palmieri, 3-13-45: la giustizia da te virtù divine / nella ragion dell'
sol, tanta beltà s'infonde / da te stelle in costei, diva e non
: l'amore... è infuso da venere; te prontezza al parlare e
e a l'interpretare... viene da mercurio. g. c. croce
dal moto o dal lume, ma da l'essenza del cielo. 8
cagion ti ebe ad infondere, / da poi che non mi ancide il mio
e regali apparati a marito, fu da lui, senza l'intervento di alcun
, opinioni, ricordi). zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
dell'acqua, inventarono un nuovo ingegno da tormentarlo. 2. figur. comunicazione
, agg. ant. veter. affetto da infonditura; sofferente di podagra equina.
fede. = nome d'agente da infondere. infonditura (infunditura,
arrosata sia. = deriv. da infondere. inforàbile, agg. letter
buonarroti il giovane, 1 * 555: da loro [dalle fate] fu fatato
essere forata la pelle mai, che da prima non era così, ancorché alcuni
nascesse inforàbile. = comp. da in-con valore negativo e forabile (v.
la scorza. = comp. da in-con valore intensivo e foratura (v.
interiora. = deriv. da inforcare. inforcare (dial.
del santo che vi è sopra nudo, da una banda uno con una scala con
[i dannati] inforcati tutti a folla da i diavoli informatori nella porta dell'èrebo
239: inforcati due grandissimi occhiali da nonna, lesse a stento l'epistola
.. aveva inforcato un paio di occhiali da monaca, senza cerchi, con le
forca ', vale prender la vacanza da per sé, senza licenza o ordine del
] si restringe, si inforca, alza da una parte dei grandi macigni nerastri.
= lat. * infurcdre (denom. da furca 4 forca, forcone ',
2-502: assalone, corsa la sua lancia da temerario, fece il bel colpo,
avevano negligente riposo avuto, ora inforcati da lui, e le redini tenute con maestrevole
... e vogliono essere aguzze da piede e inforcate acciò siano più forte.
agricoli dal terriccio e il materiale grosso da quello minuto. 2. nell'
di essiccazione. = nome d'agente da inforcare: voce registr. dal dizionario
, / nella cui destra coscia / e da indi in giù poscia / europia si
cosce umane. = denom. da forcella (v.) col pref.
le dolevano. = denom. da forcina (v.), col pref
. imboschimento. = deriv. da inforestare. info restare, tr
imboschire. = denom. da foresta (v.), col pref
furia di inforestierarsi. = denom. da forestiero (v.) col pref.
i costumi). = denom. da forestiero (v.) col pref.
orfino i finocchi. = denom. da forfecchia] 2 col pref. in-con valore
pazza e disordinata. = denom. da forfora (v.), col pref
della vita. = deriv. da informare (v.). informaggiare
e del loro. = denom. da formaggio (v.), col pref
: il fiato,... tirato da naturai sospiro alle parti supreme..
geometrica e materiale contenuta in termini circoscritti da semplici linee, ma come principio formale
la faccia, e tanto scema / che da tossa la pelle s'informava. algarotti
quasi combaciandole, meglio informare si potessero da quelle. bresciani, 2: i
fui informato nella detta arte dodici anni da agnolo di taddeo da firenze,.
arte dodici anni da agnolo di taddeo da firenze,... il quale imparò
.. il quale imparò la detta arte da taddeo suo padre. alberti, 369
vostra imago. lanzi, i-62: da questi valentuomini era informata la gioventù al
condito con formaggio. martin cieco da lucca [in calmo, 2-400]:
che tende a rappresentare il reale indipendentemente da ogni ordine logico spaziale e compositivo,
informale è astorico, non è dedotto da una prima e non postula un dopo,
dalle origini. emanuelli, 2-35: da qualche anno il sopracitato direttore si occupa
ecc.). = comp. da in-con valore negativo e formale (v.
stato cagione della nostra venuta. iacopo da cessole volgar., 1-5: sì 'l
quelle cose che di lor si fanno / da creata virtù sono informati. / creata
appaia a quel motor davante, / da cui procede ogni virtù informante. b
quelle cose che di lor si fanno / da creata virtù sono informati. beicari,
ombra e tosto peritura imago, / da noi si miri quella spoglia viva.
'l mio fral s'informa, / da prima ei la creò candida e pura.
quello ch'è mosso o vero informato da informatore immediato debba proporzione avere a lo
proporzione avere a lo informatore, e da lo mortale a 10 immortale nulla sia
di raccogliere questo fastello della mirra. felice da massa marittima, xliii-235: ora ch'
(ed è per lo più seguito da un compì, di mezzo).
rassembra un nume? arici, i-55: da che prometeo al sol rapì la fiamma
di esagerata religione, non sempre disgiunta da rei costumi. 7. influenzare
4-19: i costumi o sono informati da virtù, o sono informati da vizio.
sono informati da virtù, o sono informati da vizio. buonarroti il giovane, i-489
in cui sbagliai fors'io; / ma da ignoranza il loro errar s'informa,
il loro errar s'informa, / non da malizia. pisacane, li-io: il
giudizio; fare una deposizione. francesco da barberino, iii-292: la mia parola ancor
informa, / che quel che ven da grazioso dono, / e quel poco ch'
straticò andò avanti. s. caterina da siena, iv-93: ora vi prego
, per vita vostra, quest'uomo da un irrazionale? nabucodonosor informi, ridotto per
., 4-8 (445): da alcuno vicino informatosi come la casa di
informata, e truovo che volere una da uccellini, bella come vorrebbe essere, a
ammogliati, acciocché si guardassero molto bene da tal disordine. manzoni, pr. sp
insegnare, indicare, additare. francesco da barberino, ii-305: or guarda, tu
diritto, che ritorni come latte grumoso; da questo si raccoglie il cascio con un
ant. introdurre nella narrazione discorsi pronunciati da persone considerate assenti o attribuiti a cose
; fare una prosopopea. guidotto da bologna, 1-106: è un'altra sentenzia
forma, formare ', denom. da fórma col pref. in-con valore illativo;
a un sacco. = comp. da in-con valore negativo e formare (v.
ora, che non è lavoro / da porlo in trame in questa cavalcata. /
. dal fr. informatique, comp. da inform [ation] e [auto
, 1-ii-412: l'uomo s'ingenera da uomo e femmina mediante la legge naturale,
informativo: « sono venuto ad accomiatarmi da te ». 4. dir
con tra l'onor di qualche persona da bene. de luca, 1-15-2-25: si
de luca, 1-15-2-25: si comincia da questo a fabricare il processo informativo, cioè
): possa dai detti giudici e da ognuno di loro esser posto alla corda et
della santa]. = deriv. da informare. informatìzio, agg.
suo sfogo. = deriv. da informare. informato (part.
atto. latini, i-550: cominciò da prima / al sommo ed a la
andar dentro e non sentire in ogni particella da sé informata. rosmini, 1-165:
, x-246: sembri... / da voi la bella imago / informata di
, prerogative, aspetti particolari; contrassegnato da uno speciale distintivo. 5. agostino
l'articolo su l'a preposizione compilato da tommaseo. 5. ispirato, mosso
ispirato, mosso, animato, influenzato (da impressioni, sentimenti, passioni, convinzioni
d'amore se non quando era stimolato da passione amorosa, e tanto allora ne scriveva
allora ne scriveva quanto n'era informato da quella passione. tasso, i-7:
'. -sostant. felice da massa marittima, 58: di subito che
: ci eserciteremo nelle lettere sacre: da lo studio delle quali nascerà in noi
, ammaestrato, consigliato. guido da pisa, 1-252: delle vostre virtù io
., 2-7 (203): da lei informati dove stesse la donna,
): la sparizione di tre persone da un paesello era un tal avvenimento, che
e quello ch'è mosso o vero informato da informatore immediato debba proporzione avere a lo
proporzione avere a lo informatore, e da lo mortale a lo immortale nulla sia proporzione
que'corpi [delle stelle] fu da dio impressa di virtù informatrice dell'anima
. buonarroti il giovane, 9-782: da lei cognizion ebbi / l'averti ella
,... condotti dal caso o da una spia, che qui si chiama
d'annunzio, iv-1-560: non so da che mi venissero quella leggerezza d'animo nel
e lusinghevole discacciare e con sentenze, da nostra informazione ritratte, lei perseguitavi.
informazione ritratte, lei perseguitavi. lapo da castiglionchio, 2: non posso io padre
che appartenga a informazione tua. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
con tanta grazia e umiltà fummo ricevuti da lui. 3. atto con
, per l'informazione ch'aveano avuta da corte da'loro ambasciatori, sentivano a
chiesa gli abbandonava. s. caterina da siena, v-176: atti sono questi
per sim- plicità che avesse. ca'da mosto, 328: questo è quanto
la buona informazione avuta di noi, da molto tempo desiderava di vedermi. casalicchio
la lunghezza della presente lettera. ca'da mosto, 269: delle cose che si
inviati, secondo un determinato codice, da un dispositivo trasmittente a un dispositivo ricevente
, quale è registrato nella struttura cellulare da una delle infinite combinazioni possibili dei quattro
8. informazione diplomatica: relazione inviata da un ambasciatore al proprio governo e riguardante
è accreditato. -anche: comunicazione rivolta da un ambasciatore in nome del proprio governo
. dir. disus. attività istruttoria svolta da un giudice sulbalterno o da altro funzionario
istruttoria svolta da un giudice sulbalterno o da altro funzionario in ordine a un'istanza
funzionario in ordine a un'istanza presentata da un privato all'autorità giudiziaria o ad
informazione della su- plica di leone lambardi da castiglioni aretino, che chiesi a v
: ogni informazione di falsa disciplina fu da lunge scacciata. 11. disus
accenderlo, e secondo la informazione avuta da bruno, il miglior tempo del mondo
lì mi mandarono tutti li prigioni accompagnati da alcuni cavalli e fanti, con l'informazione
. fagiuoli, vi-120: però ne vengo da vosignoria / eccellentissima, o signor dottore
, 54: vostre signorie hanno aùto da loro mala informazione. bandello, 3-58
ci fosse d'intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più
ariosto, 24-52: costui, richiesto da zerbin, gli diede / vera informazion
sol a voi presente; / fatto sono da voi bello e lucente / de la
informe sostanza / esce trasfigurata / come da industria sagace / d'innumerevoli dita.
il mare di 4 moby dick ', da cui sale commisto l'alito egualmente eterno
primi mesi della loro vita potrebbero forse da taluno attribuirei alla gracilità e imperfezione de'
1-1-143: si comincia... da lettere angolose ed informi: di là si
la terra umida emana / mentre amata da 'l sol la terra dorme / ne la
servi, i villani, la moltitudine informe da taglieggiarsi e calpestarsi senza misericordia, diventava
: non chiederci la parola che squadri da ogni lato / l'animo nostro informe,
pallon ch'è pien di vento, / da cui si tragge sol polve e sudore
il genio delle arti belle ebbero principio da que'rudi massi, da quegl'informi
ebbero principio da que'rudi massi, da quegl'informi simulacri. d'annunzio,
non lungi informe ruina di tomba ingombrata da spine e soggiorno di angui. carducci
trepidante / fuga de'greggi e de'pastor da l'alto / corruscante tonante orrenda e
luna / alzasi un lento coro / da quella selva informe. silone, 5-299
due privilegi informi,... dati da papa giovanni iv alle monache di santa
sarò nimica. = comp. da in-con valore intensivo e for meritar e (
acqua di buccia. = deriv. da formentare (v.) con cambio di
morso..., vestirlo, fargli da mangiare, tutto questo muovendosi nella casa
nella casa informicata. = denom. da formica (v.) col pref.
soprattutto lo intristisce. = comp. da in-con valore intensivo e formicolamelo (v
l'informicolaménto. = comp. da in-con valore intensivo e formicolare (v.
. informicolato, agg. affetto da una sensazione di prurito, di formicolìo
se le sente più, intormentite e informicolate da tante ore d'immobilità. cicognani,
frizzano gli occhi. = denom. da formicola (v.) col pref.
alla nuca! = deriv. da informicolare. informicoliménto, sm.
braccio destro. = deriv. da informicolire. informicolire, intr.
erano informicoliti. = denom. da formicola (v.) col pref.
di informicolire), agg. affetto da una sensazione di formicolìo, di prurito
dial. ant. informaggiato. faustino da ter dodo [in calmo, 2-404]
, suo contrario. milizia, i-27: da questo caos uscì la più nobile delle
qualche informo riservato. = deverb. da informare. infornaciare, tr. (
infornaciagli giustizia. = denom. da fornace (v.) col pref.
nella fornace. = comp. da in-con valore intensivo e fornaciata (v.
11-31: * infornapane', cioè la pala da infornare il pane, che sperante adoprava
infornai e sfornai, e feci tutto da me? manzoni, pr. sp.
, spolpar netto, respirar breve, or da alto, or da basso, or
breve, or da alto, or da basso, or a tempo e or fuor
lucini, 5-136: racimola l'idee da costoro e inforna libri. 4.
cose che obbligano a vita / sono da dire assai di voler fare, / ma
infornare ',... guardarsi da entrare in maneggi da'quali un non possa
il pan goloso. = denom. da forno (v.) col pref.
per parte di savoia e delle risposte da lui rendute. 3. sm
'(quasi tra i primi e ultimi da infornarsi). infornatóre, agg
disporre nelle camere della fornace i laterizi da cuocere, sorvegliandone la cottura e l'estrazione
alloggiatore. = nome d'agente da infornare. infornito, agg. finito
giovane infornito. = comp. da in-con valore intensivo e fornito (v.
le rupi. = denom. da forra (v.) col pref.
di campagna. = denom. da forra (v.) col pref.
buti, 3-658: questo è verbo derivato da 'forsi ', che è avverbio
im- pedisce di svolgerli, infornandolo sul da fare. -mettere in pericolo,
vate divino. = denom. da forse (v.) col pref.
retto pugni. = denom. da forte1 (v.) col pref.
ridotto a perfezione. = comp. da in-con valore negativo e fortificabile (v.
o di infortiménto. = deriv. da infortire. infortire (ant. enfortire
lo infortirono più. = denom. da forte1 (v.) col pref.
di melfi. = comp. da in-con valore negativo e fortuna1 (v.
, cioè di dio del mare, chi da una volta innanzi infortuna e rompe
e rompe. = denom. da fortuna1 n. 9, col pref.
una partita. = deriv. da infortunato.
ecc.); che non è favorito da fortuna propizia (la vita).
propizia (la vita). guido da pisa, 1-254: didone regina, udito
infausto (un giorno). guido da pisa, 1-45: sono certi dì nel
dotta, lat. infortunàtus, comp. da in-con valore negativo e fortunàtus 'fortunato
generico: sventura, calamità. guido da pisa, 1-224: dopo la morte di
di lei e di me, veggendo da quali infortuni quella sia stata oppressa.
— in partic.: incidente, determinato da ima causa improvvisa e imprevista, che
comincio a respirare qualche poco, facendo da me qualche passo, anche senza sostegno ed
per semplice infortunio a alessandro li fu da una saetta passata la gamba sinistra e rotto
dotta, lat. infortunium, comp. da in-con valore negativo e da un deriv
comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di fortuna-, cfr.
per oggetto lo studio dell'invalidità causata da infortuni sul lavoro. infortuno,
tutti. = deriv. per sincope da infortunato. infortunóso, agg. ant
pregava gl'iddii che 'l suo fiorio da infortunoso caso guardassero e che le dessero
a essa. = deriv. da infortuna. inforzare (ant.
che la fredura inforza più. francesco da barberino, iii-306: de'tuoi subiecti penserai
e raccolsesi con loro. s. bernardino da siena, i-50: caccia [il
. - anche al figur. giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo,
/ e de trovare donarne ardimento. bartolomeo da s. c., n-9-12:
inforzerebbe nel bicchiere. = comp. da in-con valore intensivo e forzare (v.
questo studio di rettorica fue abandonato quasi da tutti loro, e perciò tornò a neente
, 140-1: se le parole che sono da dire in prima tu vuoli inforzatamente congiungere
d'esse medesime traghe quelle che sono da dire poi. = comp.
fece condurre sulla cortina di questa fortezza da basso di firenze una colubrina inforzata da
da basso di firenze una colubrina inforzata da sessanta, e collocare con la bocca verso
inacetito e inforzato rimedia una pignatta d'acqua da bere. m. adriani, vi-121
, battuti, a mio credere, da essi romani. f. galiani, 3-147
o minor quantità della lega; e da queste, indi a poco, nacque
. n. villani, i-7-100: da nove incise strozze il nero sangue /
, 648: ma ella sarà opra da uom pietoso che voi mi meniate a
le lagune ella s'infosca. erasmo da valvasone, 2-2-67: allor quando il
sole e della luce, osservato prima da segomo, non se ne ricordavano più.
1-98: il corto ingegno uman cinto da fosca / nube raro dal falso il ver
dotta, lat. infuscare, denom. da fuscus 'fosco, oscuro 'col
aguati. = nome d'agente da infoscare. infoscazióne (infuscazióne)
che nemico. = deriv. da infoscare. infoschire, intr.
gradita al marchese. = denom. da fosco (v.) col pref.
di bellezza. = denom. da fosforo (v.) col pref.
bocchelli, 9-249: la strada s'infossa da scardovari... fino a bonelli
senz'ansia. = denom. da fossa (v.) col pref.
, per succiarne a gran copia umore da ingrassare e vivere a tutta abbondanza.
, di piccosità. = deriv. da infossare. infóttere, intr.
ne infotte? = comp. da in-con valore intensivo e fottere (v.
. bartoli, 4-1-281: golfi sbattuti da impetuosissimi venti e per tutto, non solamente
-letter. d'infra: da (per indicare provenienza o allontanamento)
d'annunzio, i-431: segue zefiro, da 'l collo / puro, da la
, da 'l collo / puro, da la rosea gota, / bello quale il
le fauci, oppresso il core / sento da un mostro, infra vigilia e sonno
4-18: lasciatemi / andare alquanto un po'da me medesimo / ghiribizzando e pensando,
promesso di spedire fra certo tempo la nave da lui noleggiata, infermasse, non è
infra dì io non mi movo / da scriver mai se non per qualche intoppo,
studiare / con un maestro, e da lui bene imprese, / ed imparò a
sempre lodato universalmente tutti, etiam raffaello da urbino, infra il quale e lui già
stesso, dentro di sé. giacomo da lentini, 42: voi che martiri -per
/ stava 'nde com'om dottoso, / da che meritata- mente / non serve a
leopardi, 968: nello spazio dei secoli da te distinti e consumati fin qui sorgendo
dar della noia a'lettori. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
infraddue, senza sapere, se abbia da sciogliersi in lacrime o da smammarsi di
, se abbia da sciogliersi in lacrime o da smammarsi di risa. landolfi, 14-127
un determinato argomento). francesco da barberino, 101: con chiara faccia renda
furono [guido cavalcanti e dante alighieri] da firenze con gli altri, come tocca
, lat. infra 4 sotto ', da infèrus 1 inferiore '. infraacùstico
inferiori al limite di appercepibilità, tali da permettere la trasmissione contemporanea, e sullo
interferenze reciproche. = comp. da infra-nel senso di 4 inferiore 'e acustico
dell'era cambriana o proterozoica, caratterizzato da un notevole accumulo di serie sedimentarie nei
primi nuclei continentali. = comp. da infra-nel senso di 4 inferiore 'e cambriano
delle viti. = comp. da infra e ceppo (v.).
e domanderà come faccia ovvero come ordini da fare l'idolo, e fermilo sì
non muova. = deriv. da infracidare. infracidaménto, sm. letter
del braccio. = deriv. da infracidare. infracidare, intr.
bene un anno senza infracidare. guido da pisa, 1-67: setim...
: la nave a terra traggi, e da per tutto / afforzala con folte e
che avevano ucciso l'orso, furon percossi da dio d'un morbo elefantino, cioè
, 20-46: fu... percosso da dio d'una infermi- tade che si
, 11-79: eglino non si mossono mai da tremole, onde infracidò toste, e
, corrotta, ingenerò pestilenzia. benvenuto da imola volgar., ii-420: li loro
cento domande. = denom. da fracido (v.) col pref.
9: eccolo sul letamaio, infracidato da piaghe, spogliato d'addobbi. pasta,
fatte da'mestrui... infracidati da corrosivo flusso bianco. 3.
fosse granaie. = deriv. da infracidare. infracidiménto, sm.
, infradiciamento. = deriv. da infradicire. infracidire (ant. e
se non s'involgono in seta? antonio da ferrara, xxxix-1-301: infragidire e perder
, 1-103: [la rosa] maneggiata da molti facilmente infracidisce. a. cattaneo
l'etade acerba. = denom. da fracido (v.) col pref.
zucchetti, 240: per levarli da quelle colpe abituali nelle quali vivono infraciditi
d'indagine. = comp. da infra- * inferiore 'e clinico (v
. cretaceo inferiore. = comp. da infra- * inferiore 'e cretaceo (v
. infracretaceo. = comp. da infra-'inferiore 'e cretacico (v.
noi magistralmente. = comp. da infra- * posto al di sotto 'e
loro lasciate. = comp. da infra- * posto al di sotto 'e
in agraria, deterioramento del legname causato da funghi parassitari filiformi che vi penetrano o
vasari, i-238: fece fare archi da pilastro a pilastro, e sopra a
; infiacchire nell'ozio. filippo da siena, lx: anco molte volte per
lavorata di fresco, la quale attrae da loro l'olio più sottile, e
che tanto infradiciavaci su questo / loro erede da nascere,... /
buon'occhi. = denom. da fradicio (v.) col pref.
franzese. = « deriv. da infradicire. infradicire, intr.
occorre rimpicciolire. = denom. da fradicio (v.) col pref.
infragile. = ¦ comp. da in-negativo e fragile (v.).
. giurassico inferiore. = comp. da infra-1 inferiore 'e giurassico (v.
a tutta l'arcata dentaria, e causata da un insufficiente sviluppo verticale delle strutture
= voce dotta, comp. da infra-1 sotto 'e dal gr. yvà&oi
m'infragna / poich'io m'alungo da la sua compagna. = calco
provenz. sofranha; cfr. dante, da maiano, 1-37 * 8: voglia
infralapsari. = deriv. da infralapsari. infralìas, sm.
retico. = * comp. da infra * inferiore * e lias (v
delle contaminazioni. = deriv. da infralire. infralire (ant.
a piombino se rattamente non rimo- vevansi da quel luogo infausto ed insalubre, che cominciava
non distrutte. = denom. da frale (v.) col pref.
tardi discepoli gettandosi sul nostro corpo infralito da vecchiezza lo sbranarono. 2.
le facoltà intellettuali). onesto da bologna, lxv-4-39: è tornato lo meo
colletta, i-200: i reggimenti formati da carlo già infraliti da vecchiezza.
i reggimenti formati da carlo già infraliti da vecchiezza. -avvilito, scoraggiato;
= voce dotta, comp. da infra- * più intensamente 'e mastite
la fatica del salire avesse alquanto di inframmesso da riposarse. caro, 12-i-312: a
molto artificiosi. soderini, iii-117: conviene da piccoli difendere i teneri arbuscelli dai cattivi
s. bernardo = comp. da inframmettente. volgar., 11-98: niuno
1-i-21: nell'istesso tripudio delle feste da ballo ci s'in concreto
nessuna inframmettenza, = comp. da infra 4 fra, in mezzo 'e
. rappresentano, = deriv. da inframmettere. senza inframettenza di personalità
provveditrice a'bisogni. = deriv. da inframmettere. coniug.: cfr
intramezzavano la tragedia racolo, ebbi da una persona degna di fede. b.
21: i giu = comp. da \ n-con valore intensivo e frammezzare (v
noi volevam dire: / e scusate mezzate da sottilissime fette di carne arrostita. se
ingerirsi, impicciarsi; cinelli, 2-14: da artisti e scrittori di cose d'arte,
inframmettessi de'tuoi fatti in male, sarei da ripren neh'inframmischiarsi di questa
mia composto è già, / comp. da con valore frammi = in-intensivo
scientifiche. papi, 1-3-26: da ciò mi ritenne la certezza onorati; quelli
inesperto del volo i bassi gioghi / rade da prima e più - intercedere
principi della promessa, che una volta / da quelle labbra [di gesù } magna
era già infrancato. = comp. da in-con valore intensivo e francare (v.
traslazione, per l'infrancesarsi de'papi da una parte, e per la trascuranza
nuovo centro. = denom. da francese (v.) col pref.
.. intorno il pericolo che sì da vicino sovrasta alla nostra lingua di diventar
esempio della buona società; ben altra da quella che dagl'infrancesati con tal nome
testi di lingua alcune sguaiate traduzioni fatte da persone ignoranti che non conoscevano il francese
e vassi infrancescando. = denom. da francesco * francese 'col pref. in-con
.]. = denom. da francese (v.) col pref.
; prendere coraggio. = denom. da franco * (v.) col pref
dizione. = deriv. da infranciosare. infranciosare, tr.
sconciatura. gioberti, iii-68: è da temere che l'italia, dopo essersi
era troppo infranciosato. = denom. da francioso (v.) col pref.
dei suoi tempi. 2. contagiato da sifilide. - anche sostant. ramusio
pass, di * infranciosire (denom. da francioso, col pref. in-con valore
fece porre il gama sopra una lettiga portata da quattro uomini, e lo condusse prima
/ ma veggio ben che libero rimango / da i crudi lacci ove era prima involto
legge, ecc.). marsilio da padova volgar., ii-xxvm-22: inconcusser
, li-6-82: le sentenze che uscivano da essi [stati] non solo erano
campailla, 9-84: quei rai, che da le nuvole grondanti / son vari e
il più sofficiente e affezionato lavorante caduto da alto a basso sì s'infranse che fu
). carducci, iii-4-54: move da sirmio una canora ima- gine / giù
dal lat. * infrangère, comp. da in-con valore intensivo e frangère, rideterminato
elementi delle cose, durissimi, infrangibili e da varie figure circonscritti. cesarotti, 1-xv-312
dell'infrangibile sua co stanza da mille colpi schermirsi. salvini, 24-367:
potuto raccontarla pienamente. = comp. da in-con valore negativo e frangibile (v.
, tenace. = comp. da infrangibile. infrangilégge, sm.
de fava. = nome d'agente da infrangere. infrangitura (infragnitura)
potesse patire. = deriv. da infrangere. infranta, sf.
batacchi, ii-210: coperto il letto da bisunto straccio, / ove andavan le
che le cervella infrante / gli schizzar da la fronte e da le tempie. brusoni
infrante / gli schizzar da la fronte e da le tempie. brusoni, 977
cani pisciano, svelta che non sia tocca da ferro, presto sana gl'infranti.
, fu collocata... una stuoia da carbonaio. -che ha cessato di battere
tanto / che perdiate il respiro, e da soavi / baci lasciarvi tutto il viso
; smentito. bottari, 2-252: da questo decreto non rimangon elle infrante e
croce, 93: mi ricordo che vidi da bambino / la 'donna juanita '
conoscere di quanta importanza fosse la regola da lui infranta, e per la disciplina
che chiamar si possono infranti, similmente è da dire; ciò si è che la
nuove ulive. = deriv. da infrantoio1. infrantóio1, sm.
tozzetti, 12-4-302: chiunque averà infrantoi da guado, deva infragnerlo bene e dilingentemente.
bene e dilingentemente. = comp. da in-con valore intensivo e frantoio1 (v.
pendaioli o correggiuoli. = comp. da in- con valore intensivo e frantoio2 (v
un altro scoglio. = comp. da infranto e dal sufi, collettivo e spreg
dì 25. = comp. da in-con valore intensivo e frantura (v.
anche frastagliato. s. bernardino da siena, 840: così tu donna,
mal tondi. = comp. da in-con valore intensivo e frappato (v.
o disegni riportati. s. bernardino da siena, 860: [vestiti] dogati
che voi usate. = denom. da frappola (v.) col pref.
breme, conc., iii-23: ora da cotesta sua specie di reggia al mare
specie di reggia al mare s'infrapponeva da un lato un terreno paludoso e fecondo
riva all'acque. = comp. da in-con valore intensivo e frapporre (v.
piano di masticazione. = deriv. da infrapporre. infrappósto (part.
i raggi infrarossi. = comp. da infra-4 inferiore 'e rosso [dello spettro
, l'infrascarsi. = deriv. da infrascare. infrascapolare (ant. infrascapulare
della medesima. = comp. da infra * inferiore 'e scapolare (v
circa due metri dallo spigolo: tanto da vedergli un po'd'erba a piede,
per la salita al bosco dei bachi da seta. tanaglia, 1-1132: finito
/ mutar si vede [ai bachi da seta], e voglion insetare; /
, 302: mandò [messo frasca da ripadarno] fuori di pisa con comandamento
levarne alcuna cosa, e si ha da tagliare assai pane con esse, e
a chi vole. = denom. da frasca (v.) col pref.
o troppo infrascato non c'era nulla da fare; ma talvolta si posava in basso
allo scoperto, a due passi da noi. -appartato fra i cespugli
cortine spesse. 2. contrassegnato da una frasca (l'osteria).
15-ii- 324: farfarello è interpretato da lo imolese cianciatore e infrascatóre; costume
de'barattieri. = nome d'agente da infrascare. infrascatura, sf. letter
e smaltature. = deriv. da infrascare. infrasco, sm.
una pianticella. = deverb. da infrascare. infrasconare, tr.
cataste. = denom. da frascone (v.) col pref.
16-ix-207: quanto si appartiene alle iniezioni da farsi ne'seni [degli ascessi]
intestini. -per estens. il liquido da iniettare. vallisneri, ii-261: altre
raccordato con una siringa contenente il liquido da iniettare, che è spinto dalla pressione
, che è spinto dalla pressione esercitata da un pistone, e può essere iniettato
subito che non c'era più nulla da fare... non restava che calmare
. -per estens. il farmaco da inoculare. cassola, 5-181: prese
di una massa muraria o di un terreno da consolidare, in modo da riempire le
un terreno da consolidare, in modo da riempire le cavità esistenti o da conglomerare
modo da riempire le cavità esistenti o da conglomerare il terreno troppo sciolto. 6
dotta, lat. tardo iniectio -ónis, da inièctus, part. pass, di
. pass, di inicére, comp. da in-4 dentro 'e iacère 'gettare'
la prima strada è per definizione da me inimboccàbile. = comp.
me inimboccàbile. = comp. da in-con valore negativo e imboccatile (v.
. = agg. verb. da inimicare. inimicaménte, avv.
querele di quei ragionamenti che furono inimicamente da te fatti contra lui nella ionia. nannini
, inimichi). disus. trattare da nemico; osteggiare. boccaccio,
avesse, non ne sarebbe stato biasimato da persona? ser giovanni, i-259: inimicando
iddio, fuori di queste chiese, lungi da quei sagramenti. p. verri,
= voce dotta, lat. inimicare, da inimicus 4 nemico '(comp
4 nemico '(comp. da in-con valore negativo e amicus 4 amico '
trovandosi... invidiato e inimicato da questi signori potenti, spera per il mezzo
: morto leone, costui cardinale, inimicato da mezzo il mondo, continuò per necessità
qualche suo amico, benché oltraggiato poscia da lui altamente ed inimicato, nondimeno per
volgar., 13-1 (254): da ogni inimichevole assalto il li- beroe.
inimichevole assalto il li- beroe. benvenuto da imola volgar., ii-36: [la
, odio, avversione; che nasce da ostilità, malevolenza; nemico, ostile
hanno faticosa gioventù. = deriv. da inimico.
5-52: il passatempo me l'ero trovato da me, prendendo a scrivere un racconto
i loro figliuoli, ecco ciò che da varie parti ci si consiglia, e che
, sotto il controllo dello stato, da altri enti pubblici, specie dai comuni)
quello impartito nelle scuole private (organizzate da enti non pubblici, religiosi o laici
pubblici, religiosi o laici, o da private persone). giordani, i-43
. cantoni, 515: aveva atteso da giovinetta a prepararsi per l'insegnamento superiore
non sentite ne'cuori, vengono trasmesse da una generazione all'altra, nel più elementare
non saprebbe tenere lo buono cammino, se da li suoi maggiori non li fosse mostrato
core a lo vostro insegnamento. ruggerone da palermo o federico ii, 425: membrandomi
diferenza -amore / no è prenditore - da vero compimento. gallo da pisa, xxxv-1-284
prenditore - da vero compimento. gallo da pisa, xxxv-1-284: in alta
dirittura / lo gran cognossimento, / da nodrimento -o da natura, quero.
lo gran cognossimento, / da nodrimento -o da natura, quero. chiaro davanzati,
pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 414: poi 'n
il più alto insegnamento non mi fu dato da quell'invalido che piangeva davanti alla mia
trarre insegnamento: imparare. francesco da barberino, 54: in somma dico -e
sarpi e dell'anonimo che lo segue da più di due secoli? -seguire
cazione letteraria. = deriv. da insegnare. insegnamestièri, sm.
comp. dall'imp. di insegnare e da mestiere (v.). insegnante
del legno o di altre materie consumate da un fuoco. pavese, 5-50:
quadrato di letame che dispone nel campo da letamare per fargli terminare la sua macerazione
la sua macerazione. -posizione assunta da una distesa di biade ripiegate o abbattute
zool. giaciglio soffice e igienico composto da materiale assorbente (per lo più paglia o
gelso usato per l'allevamento dei bachi da seta. -in partic.: lo
delle scorie e degli escrementi dei bachi da seta lasciato sul graticcio. citolini,
, 3-61: hanno scritto alcuni che da i fetidi letti de'vermi da seta la
che da i fetidi letti de'vermi da seta la peste di desenzano, del
toscana, 10-112: quelli che faranno bachi da seta non possano buttare i loro letti
cava inutilizzabile per l'esaurimento del materiale da estrarre. 17. metall. letto
tipo litoide, che accompagnano il metallo da fondere, dai residui della combustione del
usata per agevolare la fusione e anche da una parte del metallo da fondere.
fusione e anche da una parte del metallo da fondere. -letto di coke: quantità
dai residui della fusione del metallo o da argilla, su cui si preparano forme
metallico o di raffreddamento: ripiano composto da sbarre di ferro e situato vicino al
letto di posa: sottile strato costituito da un impasto di acqua, sabbia e un
per cementare e mettere in piano materiali da costruzione (lastre di marmo, mattonelle
412: la sega o d'acqua o da braccia, co'i denti suoi e
modo al suo letto e messi, da sei in sei palmi, i palanchi
. idem, 1-87: nel letto da varar le galeazze ci vanno cinque pezzi a
camera della morte avente una tale disposizione da esser sollevato, lasciando in posto le
si appoggiano o si fissano le bocche da fuoco per trasportarle o manovrarle; affusto
o letti che egli giudica giusti hanno da esser in questo modo: pigliaremo in ogni
alla culatta e tre volte questa misura ha da esser lunga la cassa.
non ha a servire. -donna da letto: che è o si ritiene essere
212: io non voglio una donna soltanto da letto; né una soltanto splendida.
gozzano, i-1292: sono a letto da due giorni e sarò costretto in casa
cena de l'amore. s. bernardino da siena, ii-409: tanta pace regnava
suo: a ogni caso, c'è da preparargli un po'di letto pel posto
; sottrarsi alle responsabilità. francesco da barberino, iii-63: guardati...
, iii-63: guardati... / da quel che fugge in letto / per
letto / per ogni evento erecto, / da quel che va sì grave / che
. -lasciare il letto: rimettersi da una malattia. pirandello, 8-486:
, iii-3-83: versaglia e allor che da un macchiato letto / ei procedeva a
a letto uno ', mandarlo via da sé, con impazienza o dispregio.
corpo... m'ànno obbligato da due anni in qua pel più del tempo
, i-396: il papa guarda il letto da molti giorni per una certa piaghetta alla
. costo, 1-177: monna bartolomea da siena era una donna, un tempo
sedessero. tarchetti, 6-i-262: la cameretta da letto conteneva un lettino a padiglione.
, recatosi sopra un letticello più tosto da penitenza che da riposo, ne fece
sopra un letticello più tosto da penitenza che da riposo, ne fece motto a la
coltri- cetta cattiva. s. bernardino da siena, i-157: in sur uno
tanto piccini, che appena possono essere da quelli contenuti quando si coricano. monti,
. cantoni, 716: tutto per metter da parte il lettone di piume, la
o uno scritto), in modo da distinguere i suoni rappresentati dalle lettere,
ogni villaggio, librerie, e giornali letti da tutti, e associazioni di più famiglie
: i libri di tullio poi letti da bartolino erano probabilmente o quelli 'ad erennio
. 4). = deriv. da lettore1. lettóre1, agg.
512: qui poi sarebbe il luogo da rispondere a una delicata domanda che poche
inadeguato. -come appellativo rivolto da un autore a chi sta leggendo un
vidi, o ciò che mi fu, da chi il vide, narrato. carducci
per leggerlo in modo competente, / fin da tre mesi l'imparava a mente.
nel monastero di san domenico, fu da i principali di questo studio creato lettore.
, 3-551: il padre lettore fra spirito da rivolta, de'predicatori, è mio
firenze, o chiamato che vi fosse da lorenzo de'medici, secondo afferma il burlamacchi
che v. s. sappia ancora da me che questo gentiluomo è uno de'
anno di stipendio. muratori, 1-20: da che in bologna... si
e di filosofia a far per turno da bibliotecari a forma degli ordini. carducci,
cartoni su cui è tracciato il disegno da riprodurre sul tessuto stesso, secondo il
serve per l'individuazione di un'informazione da elaborare in un calcolatore elettronico.
se ad un gentiluomo avviene di trarre da tre urne poste in testa della sala
mala via. = deriv. da lettore1. lettorino1 vetturino),
ant. leggio. n. da ponte, lii-9-223: venne dov'era apparecchiato
il lettorio. = deriv. da letto2. lettovare e lettovàrio, v
aspetto ancor giovane, benché sia distesa lì da venti anni. moravia, v-63:
2-165: napoleone s'è seduto sul lettùccio da campo di vettorre e comincia a slacciarsi
tuccio di fiondi di palma le fece da una parte e sopra quello le disse
dentro serratisi, sopra un let- tuccio da sedere che in quella era, s'incominciarono
letto, farsi portare in su lettùccio da sedere. bisticci, 3-71: gli
o sulla poltrona: stentare a rimettersi da una lunga malattia; trovarsi in precarie
tramutandosi dal canapé al letto, e da questo a quello. giusti, i-548
di semplice svago). francesco da barberino, iii-4: si guardate bene la
.. essere tre giorni che vacava da la lettura de libri. l. salviati
, e sta sempre in casa, da che piglia amore alla lettura. manzoni,
e di erudizione; dottrina. francesco da barberino, ii-248: vo'che tu sappi
di un autore determinato, non disgiunta da una certa disposizione ad assimilarne i caratteri
, relativo a una determinata materia, da leggere e commentare nel corso dell'anno
genere di composizione è in grande voga da un pezzo in qua, le letture pei
di viva voce, e stampate, da leggersi o in adunanza o in famiglia o
in adunanza o in famiglia o ciascuno da sè. 'letture serali ': scritti
cultura varia, fondata a milano nel 1901 da giuseppe giacosa quale supplemento mensile dèi
della sera ', fondata a milano da giuseppe giacosa nel 1901. gozzano, i-1368
madre che non sapeva leggere un libro da sola. -declamazione, recitazione.
impartito nelle università; corso tenuto da un docente universitario; periodo in cui
il corso; lezione accademica. francesco da barberino, ii-76: se vuogli udir,
votazione) di un disegno di legge da parte di un'assemblea legislativa (nelle espressioni
distanza di tempo l'una dall'altra, da parte di un medesimo organo legislativo)
della parte nel senato ', della cosa da mandare a partito. similmente nel parlamento
. 12. tipogr. carattere da stampa, con forza di corpo di
accenna alle dimensioni delle lettere gradatamente crescenti da un carattere all'altro, come sono
una sorta di carattere per la stampa che da molti dicesi 4 cicero '.