comp. dall'imp. di accattare e da pane. accattare, tr.
tanta che mi bisogna accattar delle ricchezze da chi n'è più di me dovizioso.
grazia, 1-62: la veritade è da amare sopra tutte l'altre cose, colla
caro raccatterà la tua iniquità. paolo da certaldo, 101: quando odi o
farsi trattatore di pace, per accattare da ogni parte benevolenza. fioretti, xxi-919
2-24: i priori accattarono fiorini cento da baldone angelotti, e dieronli a'fanti
, cadde in tanto disdegno, che da lui si rubellò quasi tutti i suoi maggiori
i quali danari aveva achatati in prestanza da lui. m. villani, 7-4:
pagati, furono subitamente presi. paolo da certaldo, 321: e se tu
avvedi mai del danno tuo se non al da sezzo, al fare de la ragione
.. fuori di siena, accattò da un suo vicino un ronzino. idem,
56: uno uomo accattò in prestanza da uno giudeo una quantità di moneta. ber
2803: accattare, valeva prender cosa da altri, a prezzo o no. ora
ogni cosa per sé senza avere accattato da altri. botta, 4-n 60:
sia necessario andare accattando vocaboli e frasi da lingue forestiere. carducci, i-1365:
. volg. * accaptare, comp. da ad e captare (da capire)
comp. da ad e captare (da capire) 'prendere 'e 'cercare
, risale dal mare e trova casa da per tutto, perché la sua casa è
proprio paese. = deriv. da accattare: termine dial. lucchese.
accattataménte, avv. ant. da mendicante; d'accatto, stentatamente.
, 14-1-40: e paratogli quello, atto da non sofferirsi in uno del suo sangue
era estemporanea né accattata; anzi, da un pezzo... almanaccava di tornare
quel suo bambinuccio in collo. francesco da barberino, 201: se fossi accattatrice
sua robba venire. = deriv. da accattare. accattatòzzi, sost.
di non veder un tratto l'uscio da via della casa di quello, calcato d'
comp. dall'imp. di accattare e da tozzo. accattatura, sf. disus
compagnia, ricevente per dare a bambello da nuovuoli per coppie 75 di poponi,
di fiaschi. = deriv. da accattare. accatterìa, sf.
tommaseo-rigutini, 94: accattonaggio è ripudiato da alcuni filologi, i quali suggeriscono accatteria,
ormai antiquata. = deriv. da accattare. accattivare, tr.
e lassi dalle gravezze ordinarie, e da balzegli e accatti e accattini. =
accatti e accattini. = deriv. da accattare. accattòlica, sf. solo
accattonaggio: non vedemmo usata questa parola da purgato scrittore, né se ne fece conserva
innocenza! = deriv. da accattone. accattóne, sm.
la famosa ammenda e gastigo insieme, dato da sant'antonino arcivescovo di firenze a'due
a litigar l'elemosina con quelli talvolta da cui in altri giorni l'avevan ricevuta.
nostra brace. = deriv. da accattare. accattoneria, sf.
. accattonaggio. = deriv. da accattone. accavalcare, tr.
, ii-1-120: non solo al cavallo, da cui ebbe principio, ma alla tavola
che, accavalciando delle carrucole, traggonsi da quelli che son dentro. tommaseo-rigutini, 932
932: quindi la differenza di cavalcare da accavalciare: il primo, non solo
, seduto fuori sul terrazzino, riparato da una persiana alla siciliana, con le gambe
tommaseo, i-413: un'acquicella che accavalciata da un ponte, fugge tacita e bruna
saltella fra i grandi macigni, accavalciato da ponticelli rustici. accavalcióne e accavalcióni
, ii-1-120: non solo al cavallo, da cui ebbe principio, ma alla tavola
: quell'accavallamento di dorsi nerastri, da cui uscivano grugniti sordi... e
nella certezza assoluta di non essere osservata da chicchessia. idem, i-676: a
grilli accavallano l'elitra destra sulla sinistra da cui traggono i suoni. 3
di stretto. = deriv. da cavallo (v.). accavallato1
; confusamente agitato. francesco da barberino, 363: aveva comperato li calzari
sost. sorta di stretto che risulta da più maglie scavalcate (o accavallate).
e refusi. = deriv. da accavallare. accavezzare, tr. (
pettinatori di stracci. = deriv. da accavigliare. accazzottato, agg.
bot. operazione che consiste nell'asportare da un albero da frutto alcuni occhi (o
che consiste nell'asportare da un albero da frutto alcuni occhi (o gemme)
sviluppo degli altri. = deriv. da accecare. accecante (part.
sacra lega / l'accecante tizzon da me pigliare? verga, 1-379: [
in una congiura contro a suo padre, da quello stesso fusse accecato e vestito frate
.., mi schizzava l'acqua da accecarmi. baldini, 4-184: mi viene
, fu accecato dalla luce che entrava da tutti i vetri senza più tendine.
cose intese? 5. caterina da siena, iii-291: o dolcissimo amore gesù
con lo sterco, che gli cadde da alto nell'occhio, accecò. dante,
e perché giudiziosamente considerò che i marmi da quella parte della fabbrica dove aveva a lavorare
lo diramano; e quando si spanda da sé in piccole coma, eglino le accecano
della luce, in un vecchione accecato da bambino. svevo, 3-585: quando
accecatóio, sm. meccan. saetta da trapano, usata per scavare, intorno
chiodo o di una vite in modo da evitare che sporga. = deriv
che sporga. = deriv. da accecare. accecatóre, agg. e
di un foro. = deriv. da accecare. accecazióne, sf.
istorie... si potrebbono pigliare tutte da una parte dell'uno tanto e dall'
il voto favorevole a un candidato (da parte dei cardinali riuniti in conclave).
il senso di quel serpe che corre da falterona tra yeffe e il p e che
si azzannano. = deriv. da ceffo (v.). accéggia
resti offesa la fabbrica della sostanza midollare o da ostruzione di cavità o da ritardo o
midollare o da ostruzione di cavità o da ritardo o soverchio acceleramento di liquido o
servamento. = deriv. da accelerare. accelerando, sm.
accelerato. = > deriv. da accelerare. accelerante (part.
mente accelerandosi. magalotti, 21-103: da gradi 81 e mezzo s'accelerò sensibilmente
annunzio, iv-2-157: cominciava a parlare, da prima lentamente e quindi gradatamente accelerando,
. = dal lat. accelerare (da celer 4 veloce '). accelerataménte
dolcemente / nell'accelerazione delle vene / da sé quel fresco formicolìo. 2
da'nostri contadini. = composto da accia e lana. accenciare,
sedia. = » deriv. da cencio (v.). accenciato
convien che prenda, / basta che da quel lauro tu l'accenda. idem,
ii-158: trasse di tasca un fiammifero da cucina, l'accese sfregandolo contro la parete
al figur. = deriv. da accelerare. dante, par.
specchi accenda, / e tomi a te da tutti ripercosso. idem, fretta;
altro ramo di esportazione che si fa ascendere da diciotto a venti milioni di franchi è
creature al creatore. = deriv. da ascendere. ascènsa, sf.
l'obliqua. = deriv. da ascensione1. ascensionàrio, agg. ant
ascensioni occidentali. = deriv. da ascensione1. ascensióne1, sf.
: ho fatto già delle gite alpestri da solo. mi sono spinto ad andraz con
, sul gennar- gentu vergine selvaggio. da quanto tempo sogno quest'ascensione. civinini
viani, 19-311: l'umanità, sfrondata da tutte le pusillanimità della morale, da
da tutte le pusillanimità della morale, da tutti i compromessi, da tutte le
della morale, da tutti i compromessi, da tutte le leggi, era il termine
quarte del zodiaco, che si cominciano da quattro punti, cioè da due solstiziali
si cominciano da quattro punti, cioè da due solstiziali e da due equinoziali, sono
punti, cioè da due solstiziali e da due equinoziali, sono eguali alle sue
= lat. ascensió -ónis (da ascendere * salire ').
ascensione di cristo al cielo: caratterizzato da solennissime cerimonie religiose (processioni, sacre
grave] nel discendere [ha] da scorrere per diversi piani inclinati,..
'e 'gradino, scala * (da ascendere 1 salire ').
ant. chi ascende. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
= lat. tardo ascènsor -óris (da ascendere * salire ').
., per il trasporto delle persone da un piano all'altro (in direzione
contrappeso e infine dell'argano, azionato da un motore elettrico e manovrato mediante pulsanti
di gravità dee ascendere precisamente a quell'altezza da cui è disceso, in qualunque maniera
come un faro il nipote doveva elevarsi da quel punto per illuminare il mondo.
4. mus. ant. passaggio da toni bassi a toni più acuti.
verrebbono ad essere sforzate, faticose e difficili da cantarsi per la loro ascesa e discesa
fini di edificazione religiosa '(perciò accompagnato da un'esperienza di rinunce): dal
del pus: ascesso caldo (prodotto da microbi piogeni, e accompagnato da un
prodotto da microbi piogeni, e accompagnato da un senso di calore), ascesso
separazione, distacco, allontanamento '(da abscedere 4 staccarsi, allontanarsi '),
dell'asceta le poche parole che uscivano da quella bocca di donna rozza e ignorante.
. collazioni furono... compilate da cassiano, il maestro dell'ascetica teologia.
annunzio, iv-2-1306: il pericolo -come da me fu scritto in un libro di
, 4-12: piante tortuose e forse torturate da un intimo assillante perché; nervose,
, languente, o mostrano una nudità da cristo sulla croce. 3.
voce dotta, gr. àoxtjrixói; (da dcoxéco 4 esercito '); cfr
gli averei creduto. s. caterina da siena, iv-35: voglio e vi prego
= lat. tardo eschara 4 piaga prodotta da una bruciatura '(gr. èoxàpa
con tritone a gara, / quando da lui ch'aschio sentinne e sdegno /
..., insidiosamente / tratto giù da lo scoglio ov'era assiso, /
, quella bile. = deriv. da astio (v.), per l'
= voce dotta, comp. da a- privat. e schisto (v.
disus. asce), sf. strumento da taglio, formato da un corto
. strumento da taglio, formato da un corto manico in legno e da
da un corto manico in legno e da una larga lama d'acciaio a forma lunata
pallottola fischiante e volante, v'è da godersi tutto il progresso. papini,
stracci infangati, di palanchini e di asce da marinai. bocchelli, 1-iii-103: è
il martello e tre aguti a scaglie / da fermar le catene delle landre! codice
della stanga dell'erpice. = da un lat. volgare * axalis (da
da un lat. volgare * axalis (da axis 1 perno ').
coll'asce, che è uno strumento da legnaiuoli, chiamandolo così anche i latini,
ancora quanto bisogni. = deriv. da ascia. asciata, sf. colpo
- lampada asciatica: costruita in modo da produrre una luce senza ombre, è
= voce dotta, comp. da a-privat. e da un sufi, derivante
dotta, comp. da a-privat. e da un sufi, derivante dal gr.
abscidere * tagliar via '(comp. da ab e caedere 'tagliare '
anfora, di urna o vescicola, derivante da trasformazione totale o parziale delle foglie di
gr. doxió? (comp. da d- privat. e oxidc * ombra '
fare tale viaggio, conviene essere asciolto da ogni rigidezza e temporalità, la quale abbia
niuno cittadino per sua eccellenzia è asciolto da le leggi. s. agostino volgar.
p. de'bardi, 1-15-74: da tutti intanto con poche vi
in generale, cioè per la materia da mangiare. idem, 55: siccome son
asciolvere, come si dice, e da spendergli in una malattia. p. strozzi
distanza di un punto di una retta da un altro punto della retta (origine)
altro punto della retta (origine) da cui essa è divisa in due semirette,
cardiaci o affezioni epatiche, e caratterizzata da una raccolta di liquido sieroso (fino
timpanite... asclite è generata da postema della milza o del fegato, e
gr. àox (m <; (da doxóg 'otre ') '
dalle cose. = deriv. da ascilo. ascito, agg.
di bagnato. = deriv. da asciugare. asciugamanata, sf. colpo
asciugamanate nel viso. = deriv. da asciugamano (sul modello di bastonata,
fantasima. e. cecchi, 6-7: da un armadietto a vetri, tolse
. - anche rifl. francesco da barberino, 240: e perché questa fanciulla
onda / generai io costei che m'è da lato / e che s'asciuga con
almen d'aver cangiato stile, / da gli occhi a'piè; se del lor
ottone è raccolta [la pasta] da un cilindro foderato di feltro che la strizzano
ne fanno scolare ogni umidità; e da questi passa per altri quattro o sei
gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là
piovene, 2-77: la sentivo invecchiare quasi da un'ora all'altra, quasi per
/ virtù così per nimica si fuga / da tutti come biscia. tassoni, i-103
asciugare il saluto di non so che bocche da fuoco. f. galiani,
267: speriamo che più mercanzie s'abbiano da estrarre, e che le stoffe,
succo, essiccare '(comp. da ex e sùcus 1 succo, umore '
istesse, asciugate poi gran tempo dopo da emilio scauro. 3. svuotato.
: emmi grave ch'io mangi dissimigliatamente da loro [dai frati], e mangi
dalle fiammate. = deriv. da asciutto. asciuttatila, sf.
stata bella. = deriv. da asciutto. asciutto, agg. (
entro cui passi / il solar raggio da spiragli opposti. pellico, ii-154: sanguisughe
alcun bel frutto / nasce di me, da voi vien prima il seme: /
quasi un terreno asciutto, / cólto da voi, e 'l pregio è vostro in
asciutte labbia alto cader da'sassi / e da una larga vena. -ant
, con asciutto viso ed aperto e da niuna parte turbato così al padre disse
: dal cortile usciva un biroccino tirato da un cavallino asciutto, brioso, che
10. figur. non accompagnato da spiegazioni, da giustificazioni; che non
figur. non accompagnato da spiegazioni, da giustificazioni; che non fornisce particolari:
di devozione. segneri, ii-9: da due giorni in qua l'orazione mi riesce
fa più afferrare, che l'adacquare da prima. trinci, 1-155: si replichi
. papini, 30-68: non pioveva da tre o quattro settimane e il terriccio
la camicia. = deriv. da asciutto. asciuttura, sf. raro
trasportavano camole, si lanciavano i mattoni da un carro... si sentiva
e sonori. = deriv. da asciutto. asclepiadàcee (asclepiadèe)
a ombrelle, con frutto secco formato da due follicoli e molti semi. alcune
greca: l'asclepiadeo minore è costituito da uno spondeo, due coriambi e un
e un giambo; l'asclepiadeo maggiore da uno spondeo, tre coriambi e un
nome del genere ascobolus (comp. da asco e dal tema del gr. pàxxco
. = voce dotta, comp. da asco e dal tema del gr. cpépco
. = voce dotta, comp. da asco e dal sufi, -geno * che
= voce dotta, comp. da asco e -gonio (dal tema del
gr. àoxoxiaap. ó <; (da àoxó <; 'sacco ').
= voce dotta, comp. da asco [miceti] e lichene (v
scolta, posto avanzato. andrea da barberino, i-137: vennono presso al fosso
vedetta o sentinella ad osservare anche più da presso gli andamenti del nemico. dicesi
anche scolta. = deverb. da ascoltare (v. scolta).
pascere. ricci, 1-311: avvezzato fin da principio ad accogliere ogni insegnamento ed ascoltaménto
sentire; udire con animo non turbato da passione, obiettivo. -anche assol.
distinguere un rumore). francesco da barberino, 11: e quando ode parlare
uomo infama è degno d'essere fuggito da la gente e non ascoltato. idem,
. idem, 20-13: e cominciò da loco assai sublime / parlare, ond'è
, senza ascoltare o consolazione o conforto da alcuno, per lungo spazio pianse. pulci
la selva folta / un gran romor da una parte ascolta. buonarroti il giovane
captare le altrui conversazioni). francesco da barberino, iii-63: guardati da colui /
francesco da barberino, iii-63: guardati da colui / che va ascoltando altrui.
, ascoltate le spalle e martellato, da tutte le parti, quel corpo bianco
non voglio che per le raccontate cose da loro, che seguono, e per l'
far credere quegli non essere amato da lei? certo niuna il potrebbe far credere
casa una nipote brutta che gli serviva da ascoltatrice a bocca aperta, da cavia
gli serviva da ascoltatrice a bocca aperta, da cavia per le sue trovate a grande
2. medie. applicazione dell'orecchio da parte del medico sulla superfìcie dei corpo
del medico sulla superfìcie dei corpo umano da esaminare, in corrispondenza con gli organi
. ascolto radiotelegrafico: secondo norme stabilite da convenzioni internazionali, nelle stazioni radio riceventi
giorno, per ricevere eventuali segnali trasmessi da navi in pericolo. = deverb.
navi in pericolo. = deverb. da ascoltare. ascólto2, agg.
ascólto2, agg. ant. ascoltato (da una commissione esaminatrice); licenziato.
ascolto. = deriv. per sincope da ascoltato. ascòma, sm.
= voce dotta, deriv. da asco (v.), col suff
a micelio sempre settato, caratterizzati da un processo di riproduzione sessuale che
mille miglia. = deriv. da ascondere. ascóndere (ant. dial
ciò destinata tutti i biglietti che riscuotono da chi entra, ma ne asconderanno alquanti
è chi si asconda né asconder possa da el divin calore. poliziano, st.
cupo ascondiglio. = deriv. da ascondere. ascondiménto, sm.
con maggior furia. = deriv. da ascondere. ascòndito, agg. ant
lat. tardo absconditor -òris (deriv. da abscondère). ascòrbico, agg.
. = voce dotta, comp. da a-privat., da scorb [uto]
dotta, comp. da a-privat., da scorb [uto], col sufi,
di ascosaglia. = deriv. da ascondere. ascosaménte, avv. di
-anche al figur. giacomo da lentini, ii-65: com'om che ten
lo cielo stellato] uno suo movimento, da oriente ad occidente; e un altro
occidente; e un altro, che fa da occidente ad oriente, quasi ci tiene
eco ascosto. marino, 7-103: da la madre ritorta e pampinosa / pende la
amore, oimè quel petto, / da cui pendea già l'anima bramosa,
, iv-1-153: spirti, cantando, da le sedi ascose / partono del mio cor
in occulto, in segreto. giacomo da lentini, 2-17: son sì vergognoso /
. = voce dotta, comp. da osco e spora (v.).
lat. àscriptìcius o àscriptìtius (deriv. da ascriptus) 1 iscritto come nuovo nei
e viva, / gli ascritti a lei da la natura giorni, / onde il
insieme con la nota di tre soggetti da ascrivere nella nostra accademia. marino:
agl'itali spesso a torto ascritto / vien da infallibii gallica censura, / che con
ascrive a peccato grave, vengono tutte da disposizioni dell'animo contrarie direttamente al sentimento
ha niente d'assurdo, perché viene da lui, noi l'ascriviamo alla natura.
, lat. ascriptio -onis (deriv. da ascriptus); v. ascrivere
dotta, gr. àoépeia, comp. da de-privat. e dal tema di
della propria esistenza, non ricava da altri il proprio essere, è
, formato dal lat. à sé * da se stesso '. asèllo1, sm
gli interventi chirurgici per tutelare la ferita da ogni infezione (e si ottiene con
= » voce dotta, comp. da a-privat. e sessuale (v.)
= voce dotta, comp. da a-privat. e sessuato (v.)
quindici millimetri. = comp. da asfalto] e -lito (gr. h&oq
(un fondo stradale, una superficie da rendere impermeabile, ecc.).
stanno asfaltando. = deriv. da asfalto. asfaltata, sf.
non era asfaltata, e così, da sotto quel traballante cassone nero usciva una nuvola
elastica). = deriv. da asfaltare. asfaltène, sm.
chim. frazione di bitume, composto da idrocarburi aromatici ad alto peso molecolare,
di carbonio. = deriv. da asfalto, col sufi. chim. -ene
origine dall'asfalto; che è formato da asfalto; che contiene asfalto.
asfalto). = deriv. da asfalto. col sufi, mineralogico -ite.
àocpaxx£x7] <; 'bituminoso ', da < 5cocpaxxo <; * bitume '
sostanze bituminose di origine zoogena o derivanti da ossidazione di petroli: di colore nero
zolfo. arici, 240: da molti ardere addentro / della terra fu detto
di sfericità). = comp. da a-privat. e sferico (v.)
. m. -i). colpito da asfissia, asfittico. pecchio, corte
di... istruzioni sui soccorsi da darsi agli annegati, agli asfissiaci.
gas asfissianti. calvino, 1-305: fin da ragazzi, a scuola, la
maschera antigas e la facilità a difendersi da eventuali, anzi probabili attacchi di gas
. 3. intr. essere colpito da asfissia; sentirsi soffocare, provare soffocazione
di asfissiarsi. = deriv. da asfissia-, cfr. fr. asphyxier,
. -ci). medie. colto da asfissia; che mostra i segni dell'asfissia
asfittico. 3. colto da sincope (v. asfissia, n.
tozzetti, 2-55: delle cautele e diligenze da praticarsi per distinguere se uno sia veramente
. asiatico. carducci, 724: da i monti sorridenti nel sole mattutino /
battaglie e sentendo gli avolterosi giacimenti, mossi da giusto sdegno fecero consiglio.
dell'asiatica. = deriv. da asiatico (per essersi manifestata in un primo
asiatici, scalpicciavano nella melma spinti innanzi da fantaccini armati. pasolini, 2-74:
. = voce dotta, comp. da a-privat. e siderite (cfr. gr
= voce dotta, comp. da a-privat. e sifonogamo (v.)
]; e se pure fussi ingannato da la similitudine... ricorrono subito all'
amanti furono ripresi dalla tristezza e quasi da un senso di timore, come se uscendo
un senso di timore, come se uscendo da quell'asilo di pace andassero incontro ad
ove gran moltitudine di popolo si radunò da tutte le parti delle città vicine.
lazio. botta, 4-347: donde come da luogo sicuro e quasi da asilo s'
donde come da luogo sicuro e quasi da asilo s'avventavano a turbare ed a manomettere
(sedi di rappresentanze diplomatiche; navi da guerra di paesi esteri). leggi
non può subire violenza ': deriv. da ouxàca 'traggo fuori, sottometto a
concetto giuridico risale al diritto classico, da cui è passato al costume medievale. cfr
2. atto, discorso che nasce da crassa ignoranza, da balordaggine.
discorso che nasce da crassa ignoranza, da balordaggine. g. gozzi, 3-1-150
asinaggini che commette. = deriv. da asino. asinàio (dial.
metr. verso della metrica classica formato da due membri di natura differente.
àoovàp- 1 sconnesso ', comp. da oc- privat. e dal tema di
di un asino; sproposito che nasce da grossolana ignoranza. asinclitismo, sm
= voce dotta, comp. da a-privat. e sinclitismo (v.)
mancanza di sincronismo. = deriv. da asincrono. asìncrono, agg. fis
= voce dotta, comp. da a-privat. e sincrono (v.)
asindetico e intralciato. = deriv. da asindeto. asìndeto, sm. gramm
, dal gr. àoùvsetov comp. da de-privat. e dal tema di auvséco *
intr. (asinéggio). comportarsi da asino, dimostrare la propria goffa e villana
65: asinèlla, nome di macchina da trarre gravi pesi, usata tanto ad offesa
2. figur. azione, discorso da asino; comportamento goffo, villano,
asino; comportamento goffo, villano, da ignorante. f. rinuccini, 1-144
. -al figur.: villanamente; da ignorante. cellini, 1-81 (
gozzi, ii-169: alcuni viglietti furono da me rifiutati con una eroica ovvero asinesca
spirituale fa rimaner indifferente l'anima asinina da l'umana, e l'animà che
animà che constituisce gli detti animali, da quella che si trova in tutte le
e cornuto e por cino da far lana, / ho la ripa del
proposto dal sig. longo, è da me... volentieri applaudito. g
asinaccio marchiano così grande e così grosso da poterlo paragonare alla mia asinonissima asinità.
di quando in quando il suo componimento da me. giordani, ii-85: ma vedendo
famiglia equidi, affine al cavallo, da cui si differenzia per la statura minore
si differenzia per la statura minore (da ima 1, 60), labbra grosse
folta con peli diritti, coda rivestita da peli solo all'estremità, zoccolo alto
se forse trovasse dell'acqua. paolo da certaldo, 337: piglia assempro da l'
da certaldo, 337: piglia assempro da l'asino, ch'à questa natura
pelle del quale si fa un timpano da far festa. la pelle loro, cioè
dante, conv., ii-vn-4: chi da la ragione si parte, e usa
asini indiscreti / mel dovreste saper dir voi da reggio, / se già il timor
basti / di questa turba d'asini da soma. alfieri, i-217: feci su
delle fatiche niente poetiche, ma veramente da asino. pellico, ii-38: il
ora mi par mill'anni di fuggir via da questa porca città, dove non so
a te stesso. sei tu un asino da guardar a terra e da insaccar legnate
un asino da guardar a terra e da insaccar legnate o un uomo da tener diritta
terra e da insaccar legnate o un uomo da tener diritta la fronte e da sfidare
uomo da tener diritta la fronte e da sfidare il giudizio altrui? soffici, ii-16
: una civiltà... settaria, da mezzi dottori, peggiori, ben si
-asino bendato, asino risalito: chi da povero è diventato ricco e potente, restando
dispetto, di gabbo. bartolomeo da s. c., 36-8-5: quando
per uno dei due). -pazienza da asini: pazienza a tutta prova.
ii-258: mi c'è voluta una pazienza da asini (non dico da santi perché
una pazienza da asini (non dico da santi perché ho bestemmiato la parte mia)
e gentile. 5. bernardino da siena, 185: viene asino di montagna
, sì come asine salvatiche. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
marcellino, 2-29: e perché pensate che da questi medesimi santi siano state fuggite le
.. a questi eremi, cercando da dio casa nelle solitudini con l'asino
poi che el padrone vuol così, è da legar l'asino a modo suo.
beve l'acqua: chi si dà da fare per gli altri senza ricevere alcun
del suon della tromba; ho sentito da quella finestra ogni cosa; e giacché ho
carezze d'asino. -asino mascherato da leone: persona dappoco e vile che
lasciasse intronare dal raglio dell'asino mascherato da leone. -farsi asina: prostituirsi
: ben potete risolvervi a tornare così da capo, sicurissimo di quindi raggiungere, anzi
181: omiciattolo mio, / vuoi farla da leone, e se'asinelio / che
ultimamente un cavallo spellato e un asinaccio da cavezza hanno fatto pruove di trar dui
colpir quell'asinone, / di subito da terra s'è levato. marino, v-30
fu giammai nell'arca / maggior bestia da basto e da bastone / di questo asina-
arca / maggior bestia da basto e da bastone / di questo asina- tissimo usinone
marchiano così grande e così grosso, da poterlo paragonare alla mia asinonissima asinità?
ma asintotica. = deriv. da asintoto. asìntoto (o asintoto)
agg.: comodo. francesco da barberino, ii-249: drappi cari poco,
4-privat. e oeiafxós * scosse '(da netto 'scuoto'). asiso
: così lo cor, ch'è fatto da natura / asletto, pur, gentile
. -asma bronchiale: malattia caratterizzata da accessi (più spesso notturni) di
di penoso affanno di respiro, accompagnati da tosse, acuto bisogno d'aria ed
d'aria ed espettorazioni caratteristiche, intervallati da periodi più o meno lunghi di completo
: sono stato assalito... da un vero e legittomo asma. pellico,
, ii-74: se si potessero unire insieme da un angiolo tutti que'varii dolori che
. gl'insulti asmatici comincino quasi sempre da qualche flussione. baruffaci, 58:
: bravo! non sono asmatiche declamazioni da tribuna e da muricciolo...,
non sono asmatiche declamazioni da tribuna e da muricciolo..., ma sono naturali
= voce dotta, comp. da a-privat. e sociale (v.)
;... l'orologio legato da uno spago a un'asola del panciotto sbottonato
aria,... affinché vi sia da asolare, basta che molti degli embrici
tavolati e balconi esteriori. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
= etimo incerto e discusso: forse da * a [u] sulare,
relitto del sostrato mediterraneo, deriv. da un radic. aus *
quattro braccia. = deverb. da asolare. a solo, sm
brano musicale o di canto eseguito da un solista. d'annunzio,
, ascoltato religiosamente e salutato alla fine da uno scroscio di applausi. aspa
[tommaseo]: tutto quanto el muro da ogni parte con torri di legno aspaldato
aspaldato avevano. = deriv. da spalto (v.).
: sopra li corpi morti montando, da essi come da uno aspaldo difendendosi, li
corpi morti montando, da essi come da uno aspaldo difendendosi, li dardi in
un filato. = deriv. da aspo. aspe1, sm.
145: in sonno dolce more / morso da l'aspe, e con l'occhio
alla fine cognosci me esser filosofo? zanobi da strata [s. gregorio magno
: asperava questo fatto viepiù gli animi da ambe le parti. -figur.
dotta, lat. asperdre, deriv. da asper (cfr. aspro).
-figur. petrarca, i-3-115: da indi in qua cotante carte aspergo /
2-83: sgombri il padre del ciel da i nostri petti / peste sì rea,
tasso, 2-41: viene or costei da le contrade perse, / perché a i
lieto la stanza d'improvviso lume / sorride da le piume / l'infermo e 'l
del gr. treptppavxifjptov 'aspersorio ', da aspergo -inis 4 aspersione 'per la
= voce dotta eccles., deriv. da asperges. asperifòglie, sf. plur
lat. scient. asperifoliae, comp. da asperi 4 aspro 'e folium 4
asperità, il loro grigio sporco rotto da crepe, annerito da macchie d'umido.
grigio sporco rotto da crepe, annerito da macchie d'umido. beltramelli, iii-97
10-150: perché in questi tempi è da usare le dolcezze, e non asperità,
lo mondo. = deriv. da asperità. aspermatismo, sm.
. medie. mancata produzione dello sperma da parte degli organi sessuali maschili; assenza
, / posarsi quelle prime creature / da loro aspersion [di fiori] l'
ispesse aspersioni. magalotti, 20-145: da alcuni è stato creduto che tale smarrimento di
dell'acquar- zente, ma più tosto da qualche sottilissima ruggine. d'annunzio,
augurio! -gridava... esilarata da quell'aspersione. carducci, ii-8-269: io
sostanze) la persona o l'oggetto da purificare o da consacrare alla divinità.
persona o l'oggetto da purificare o da consacrare alla divinità. = voce
co'capegli / stracciati ed irti, da la mischia uscio. d'annunzio, ii-829
figur. tasso, 817: e da le liete ciglia / dolci rugiade versa /
è il pinocchio pastoso saporito e coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di
polvere tanè scura e per ultimo è difeso da un'armadura a scaglie fortissime, ottimamente
assidui pianti. carducci, 459: da i colli / di roseo lume aspersi /
in uso nel secolo xvi) costituito da una lama fissa al manico e da due
costituito da una lama fissa al manico e da due lame mobili laterali che si aprivano
dotta, lat. eccles. aspersórium (da aspergère). aspèrula, sf
lat. scient. aspèrula, deriv. da asper 4 scabro '(per l'
l'aspettare, attesa. bartolomeo da s. c., 23-1-5: la
ragunare, ed in quello entrato, accompagnato da gisippo solo, così agli aspettanti parlò
scavate le nicchie, talune già chiuse da lapidi, altre aperte, profonde, occupate
so meglio di te qual colpo è da fuggire e quale è da aspettare, e
qual colpo è da fuggire e quale è da aspettare, e quando è da ferire
è da aspettare, e quando è da ferire e quando è da sostenere. idem
quando è da ferire e quando è da sostenere. idem, dee.,
azione subordinandola a determinate condizioni. bartolomeo da s. c., 3-5-6: colui
. bonagiunta, ii-317: gioia aspetto da voi e voi la chiero. tesoro
, ed eo onore aspettare. francesco da barberino, ii-80: studia quella scienza /
contento uomo che giammai fosse. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar
in ricchezze e nelli amici e aspettare da loro onori e dignità. guicciardini,
dignità. guicciardini, i-127: come da uno giudice incapace e imperito non si
si possono aspettare sentenze rette, così da un popolo che è pieno di confusione e
tei mio, questo non m'aspettavo da voi. tasso, 5-39: non è
/ io non ti do, né tal da me l'aspetti. leopardi, 4-32
. leopardi, 4-32: donne, da voi non poco / la patria aspetta.
attimo incantato. bacchelli, 1-iii-5: da gente di penna e d'ufficio non s'
: non far nulla, non darsi da fare per togliersi di impiccio, sperando
impiccio, sperando che tutto si sistemi da solo. -aspettare la palla al balzo
, un comportamento ostile o malvagio, da tempo previsto. pulci, 27-275:
vede / dir ti poss'io; da indi in là t'aspetta / pure a
. -aspettare e non venire è cosa da morire: l'attesa inutile è quasi
in: aspettare e non venire è cosa da morire. si se farà troppo tardi
in realtà ne abbiamo accelerato -mettere da parte. noi il corso, con la
, agg. per ciò è da proporre loro commodi, speranze e aspetta (
aspettazione tissima, è vero, da loro ancora, ma per passarla in ricrea
scosse maggiori, e più nocevoli, che da un ranze con una buona riuscita.
corrispondere. g. bentivoglio, 4-609: da molti secoli ho tardato a ringraziarla della
1018: è [maria] la chiamata da le afflitte l'aspettazione. genti /
le spade barbare ne'pianti / l'aspettata da -persona di buona, grande aspettazione: che
e di come chi rimanga deluso da una cosa aspettata e sognata. aspettazione.
aspettare. tatrice di mali. bartolomeo da s. c., 16-2-9: si
di qualche riscontro alla lettera. [sostituito da] in cui appare. - anche al
aspetto mi fa credere che tu sia da bene e buono. g. m
, 73: gli ha aspetto d'uom da bene, infatto l'aria / dimostra
, amore, oimè quel petto, / da cui pendea già l'anima bramosa,
di disubbidire. leopardi, 30-12: da quel tuo grave aspetto / mal s'
di poter vedere, sì perché vengono da voi, come perché promettono nel primo aspetto
voce dotta, lat. aspectus -ùs (da aspicère 'guardare '). aspètto2
d'aspetto ingombra di gente e male illuminata da un fumoso lume a petrolio, si
a ore particolari. = deverb. da aspettare1. aspi chinina, sf
di chinina. = comp. da aspirina) e chinina. aspiciènte,
serpentello velenoso, vipera. giacomo da lentini, ii-104: e l'aspido,
con orgogliosa fierezza. s. bernardino da siena, 912: l'aspido è
se non tagliar subito le parti tocche da esso. guarini, 51: amarilli,
esser mai né morsi, né offesi da loro. marino, 12-17: d'aspido
aspido nel nido, il quale ae dentro da sé il tossico mortale. ariosto,
e può venir lanciato sulla vittima anche da una certa distanza, per mezzo di
delle piante per succhiare ed è protetta da uno scudo circolare grigio; il maschio
acmisicóttig 'scudato ', deriv. da àanlq -t8o? 'scudo '.
. = voce dotta, deriv. da aspidospèrma, col suffisso -ina. aspirante
carducci, ii-1-180: liberi e indipendenti da ogni rispetto sociale, non aspiranti né
aspirante un'aura di vittoria, spinta da una forza di progresso e di moto
. invar. aspiratore elicoidale, azionato da un motore elettrico: la polvere viene
motore elettrico: la polvere viene aspirata da un boccaglio situato all'estremità di un
: tutti gli altri abitanti, chiamati da loro plebe, non potendo aspirare alle cose
e moderne. = deriv. da aspirare. aspirato (part.
: consonante il cui stacco è seguito da aspirazione (dentale aspirata, labiale aspirata
dissero arismetica invece d'arithmetica; e da arithmo, cioè un numero, una
in principio delle parole, che cominciano da vocale, era usata talora da'greci
f or nel principio delle voci, che da vocale incominciano, aspirate o non aspirate
. industr. apparecchio destinato a estrarre da un serbatoio o da un locale un
destinato a estrarre da un serbatoio o da un locale un fluido (gas,
, ecc. = deriv. da aspirare. aspirazióne, sf.
. aspirazióne, sf. estrazione da un ambiente di gas, liquidi,
fronde semplici, pinnatifide o piumate, sori da oblunghi a lineari, per lo più
[plinio], 27-5: lo aspleno da alcuni è chiamato emionon. ha molte
scolopendrio... produce più fiondi da una radice simili a quel velenoso animale,
erba leva il singhiozzo; non è da darla alle donne, perché le fa sterili
deriv., secondo l'etimologia antica, da à-privat. e 07rxf) <;
matasse un filo (un tempo costituito da un insieme di pioli a forma di
17 (303): quando si passava da quella casuccia, sempre si sentiva quell'
d'aspi governato dall'elettrico, accudito da donne in grembiule. silone, 5-25:
quali [corde], raccolte ciascuna da sua posta sopra al suo aspo fatto di
cipresso sul caporuota di prua, facevano da cariatidi a bompressi, coffe, carrelli,
uncinati, capre e bighe, tutto collegato da catene. 5. meccan.
tr. [aspòrto). portare via da un luogo (anche con la violenza
, rapina, saccheggio), trasportare da un luogo a un altro.
più indegna cosa essere farsi ogni dì guerra da lui a diversi luoghi della repubblica,
: i pisani nell'anno 1135 asportarono da amalfi il suddetto prezioso manoscritto delle pandette
delle pandette. monti, 9-423: da tutte [le città] / molte
dotta, lat. asportare (comp. da abs- e portare). asportato (
completamente macellato aveva le labbra asportate nette da un proiettile e tutti i suoi denti
sf. l'asportare, il trasportare da un luogo a un altro; esportazione.
sono spesse volte asperamente segnoreggiati. bartolomeo da s. c., 40-9-15: chi
diceva l'amor di cimone. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
. varchi, v-160: messer piero da barga... arringò anch'egli
e poi lo stuol, ch'è da dudon condotto, / vi giunse, ed
8-24: era una questione che da molto tempo divideva aspramente i teologi, ed
non la sanazione. = deriv. da aspreggiare. aspreggiare, tr. (
anzi che udirmi vuoi? [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
nostra parentela benché si ravvedesse tosto tosto da quegli slanci di tenerezza. carducci,
la bocca. = deriv. da aspro1. aspreggiato (part. pass
3. l'essere malagevole, arduo da percorrere; selvatichezza, difficoltà di luoghi
muto per asprezza di parole. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
cordialità. carducci, 125: da l'avita asprezza / nel mitic'oro il
qui alquanto ci riposiamo ». zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
delle morti e delle nascite, / da celesti città, sabbia, da imperio /
/ da celesti città, sabbia, da imperio / a servitù, da inedia
sabbia, da imperio / a servitù, da inedia ad opulenza, / da grazia
, da inedia ad opulenza, / da grazia a venustà, da asprezza a calma
opulenza, / da grazia a venustà, da asprezza a calma. 8.
m'ingegno con asprezza di ri trarlo da questa cosa, che io non ve l'
alcuna asprezza non fosse fatta. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
di petto. = deriv. da aspro1. aspri, sm. ciuffo
: le signore sono vestite, tutte, da festa /... e quasi
collo e sulla quale era dritto un aspri da colonnello che aveva tutta l'aria di
donne leggiadre, un misto di profumi da toletta e l'altro or fragrante or
asprigne. = deriv. da aspro1. asprino1, agg. leggermente
di sopra era vestito di pelle. guido da pisa, 1-225: dice lo maestro
v-69: e le piacevoli castagne, difese da aspra veste. libro della cura delle
che noi portiamo, ci sono dati da dio in scambio delle aspre toniche, le
rapito / colui che mi rapio / da la paterna reggia? e. stampa,
, che mena a vita. bartolomeo da s. c., 4-5-11: non
stretto, e'passi aspri e forti, da tenergli poca gente. petrarca, 35-12
quelle incautamente andando, nelle reti tese da cupido incappai. idem, dee.
essere, che tal vino fosse fatto da quell'uve d'aspro sapore mentovate dallo
d'un tratto suonò / come uscisse da queste colline, una voce più netta /
aspro, e molto temuto e ridottato da tutti li re del mondo. idem,
fu italia più volte occupata et posseduta da varie nationi... et molto asprissime
, ma insegna senza rimprocci. francesco da barberino, ii-213: veggiam domar ogn'
severo, rigido, austero; che nasce da un rigore inflessibile di vita e di
estremamente parco, sobrio. francesco da barberino, ii-iio: d'aspra correzion del
sommamente onorandogli, soggiacere; e qual da questo si parte, estimo che degnissima
grave, ma d'aspro gastigamento. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
11. figur. che deriva da crudeltà, da ferocia d'animo;
. figur. che deriva da crudeltà, da ferocia d'animo; violento, accanito
7-55: e 'l suo rivale / da lunge sfida a guerra aspra e mortale.
giovanetti, iii-203: mentre in lei, da man nocente e ria, / tempesta
a chi la merita, e compensandosi da un sol poeta eccellente la disavventura di mille
figur. duramente oppressivo, che deriva da un governo tirannico, feroce, malvagio.
rime aspre e di dolcezza ignude. zanobi da straia [s. gregorio magno volgar
contrastano alle nostre giuste operazioni. paolo da certaldo, 31: le dolci parole
esaminare, prima con amorevole parole, da poi con asprissime e paventose parole.
petrarca, 12-1: se la mia vita da l'aspro tormento / si può tanto
/ si può tanto schermire, e da gli affanni, /... /
., 5-3 (31): da fervente amor costretto, e non parendogli
poma. leopardi, ii-1069: tedio da principio asprissimo a tollerare, per la resistenza
fuggire? -il non avere uno aspro da potersene (io tei so dire) levare
con sua famiglia e robe, e da vivere per il camino. idem, 292
la grande asprura. = deriv. da aspro1. assa, v. asse1
par che assaccomanni. = deriv. da saccomanno (v.). assaettante
arrabbiarsi, arrovellarsi. = deriv. da saetta (v.). assaettato
d'uno magro assaettato, quasi toccato da saetta, si dice viso allampanato. g
. bot. gommoresina che si ottiene da alcune specie asiatiche del genere ferula,
o la parte superiore della radice, da cui sgorga una sostanza biancastra, lattiginosa
dal lat. mediev. asa, da riportare forse al persiano aze 'mastice '
ché quello non può'assaggiare. bartolomeo da s. c., 32-2-7:
assaggiare, imperò che l'uomo odora più da lunge che non può assaggiare. nelle
che apena si ne tiene giamai, da che l'ha assaggiato...?
ungari, la quale assaggiata vi attrasse da ogni parte soldati. colombini, ii-59
gli ordini suoi. = deriv. da saggio (v.). assaggiato1
con un nuovo e galante vocabolo otvótttoci da fiorentino uno degli autori geo- ponici.
a trecentomila soldati. = deverb. da assaggiare. assai, avv. a
fra noi. folle, desisti / da vana impresa. bettinelli, i-115:
: filare! assai mi ci confusi / da bimba. or c'è la macchina
, togliendogli poco o assai. francesco da barberino, 5-1: più son quelle che
dio io spero assai bene scaricarmi. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar
iddio diede spirito di vita. paolo da certaldo, 161: chi bene e tosto
un luogo assai solitario un uomo dotato da natura d'uno ingegno perspicacissimo e d'
assai. nievo, 81: ascoltava da lui volentieri le novelle della giornata,
: assai cavalieri e sergenti erano stanchi da ogne parte. m. villani, 1-87
i-intr. (48): e da questo argomento mossi,... assai
se per altro fossimo felici. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
più ne perde della vita sua. paolo da certaldo, 181: mentre che farai
giorno in vita, / s'avanti che da me facciar partita / non recherò a
di notte finivano. s. bernardino da siena, 72: o vecchio avaro e
quantità di qualche cosa. francesco da barberino, 4-210: legghino infra nella
patire assaissimo. muratori, 5-iii-16: se da lei [arte poetica] s'introdurranno
meriterà gran lode, e sarà da prezzarsi assaissimo nella repubblica. goldoni, iii-367
: mi doleva però assaissimo di staccarmi da un tale amico. bertola, 44:
mai restavo di lavorare per quella gentile donna da bene, la quale mi dava assaissimo
404: e non è egli ricevuto da tutti i filosofi, che pochissime stelle sieno
: assai è di aver cavati sette scudi da le mani di questa piattola.
tenuta, a far assai, importerà da un grano. saccenti, 1-1-3: che
. volgar. * axàlis, deriv. da axis 'asse \ assalènte (part
e parimente il tedesco, assalente e da più alta parte percuotente, rispigneva.
che riceve la mente, poterli cacciare da esso principio con la sola parola ragionevolmente
e dee assalire, quivi ove è da fuggire e d'assalire. bartolomeo da
da fuggire e d'assalire. bartolomeo da s. c., 12-3-2: i
dentro. boccaccio, i-18: fummo da innumerabile moltitudine di nemici aspramente assaliti,
assaliscono le strade rubando i viandanti. zanobi da strata [s. gregorio magno
che lot è tratto dentro e difeso da quegli che l'assalivano, se non
una mattina di buona ora in arme, da quella parte che era meno guardata lo
assaliti; e un cerchio folto / da tutti i lati ne circonda e stringe
opima. g. bentivoglio, 4-1400: da qual regola militare insegnarsi, diceva egli
netti erano adulati, ma talor anche assaliti da poeti che riescivano a farli cacciare a
e la vita dei campi li assale da tutte le parti con le sue voci e
, iv-32 (14-9): ed io da lo su'amor son assalito / con
purg., 2-129: assaliti son da maggior cura. fiore, 25-6: vergogna
dubbio: come posson queste membra / da lo spirito lor viver lontane? idem
incontro, fu assalito a un tratto da mille pensieri. pellico, ii-57:
settimane fui assalito, quasi ogni giorno, da forti pensieri d'incredulità. d'azeglio
rughe che io mi sono sentito assalire da un brivido. 3. figur
. class. assilire (deriv. da silire 'saltare'). cfr. leopardi,
violenza. -anche al figur.: da un sentimento, da un pensiero; da
figur.: da un sentimento, da un pensiero; da una malattia.
da un sentimento, da un pensiero; da una malattia. m.
imaginando ch'altra ne gioisse, / da furore assalita, così disse. sarpi,
il lippi,... assalito da pleuritide,... finì il corso
giusti, ii-547: i ministri assaliti da ogni banda, si fiaccarono; il granduca
., 5-3 (32): soprappresi da questo [guato],...
sue più non ripara, / ma da i ciechi perigli al rischio aperto /
ora, dovesse nascondere l'agguato; da ogni cima, da ogni rilievo, pareva
l'agguato; da ogni cima, da ogni rilievo, pareva che assalitori dovessero
in questo assaltaménto grande quantità di gente da ogni parte. = deriv. da
da ogni parte. = deriv. da assaltare *. assaltante (part.
ii-236: l'alviano, avendo assaltato da due bande la rócca di cadoro,
: si andrà in gran numero, guidati da banditi abilissimi, e si assalterà,
uno gentile uomo... fu assaltato da uno alla strada e rubato. pulci
* assaltare (comp. di saltare, da saltus, part. pass,
. ant. esaltare. francesco da barberino, 265: alta reina venuta dal
stelle adoran e pianeti assaltano. paolo da certaldo, 323: e quanto più
tutto quello assalto / punto non fu da me guardare sciolta. fatti di cesare,
, 1-20: con certe frombe gittavan da alto, / ed ogni dì facevan
fuggo lor come fanciul la verga. zanobi da strata [s. gregorio magno
con fierissimi assalti a duelli di penna da maestri miei -miei concittadini e talor anche
egli, sfidato a fare un assalto da un altro tale, gli menò una stoccata
: irrompere, fare irruzione. bartolomeo da s. c., 185: onde
nel primier assalto. = deverb. da assaltare: cfr. lat. volgar.
cfr. lat. volgar. assàltus, da assaltare. assannare e deriv
è la cosa manifesta. s. bernardino da siena, 736: se voi
di gran perdita degli asapi, soldati da cavallo suoi. montecuccoli [tommaseo]
per insegna una coda di cavallo pendente da una lancia, in cima della quale è
iv-1-660: la sua bocca era tòrta da un lato, rappresa come una bruciatura
empio piacere, mai per l'addietro da lei non assaporato. redi, 16-iv-117:
alla piazza... furono assassati da molti altri. = deriv. da
da molti altri. = deriv. da sasso (v.). assassato
vedere se tra carne e pelle avevo roba da dazio. -ho udito che vi si
carletti, 250: il nostro trattarli da nemici con il tiro della nostra artiglieria era
grande astuzia e valore di corpo mi difesi da più cavalli, che mi erano
; e dipoi faceva assassinare quel popolo da un suo governatore. firenzuola,
iii-22: non ho cuor di vederla assassinare da questi cani. baretti, i-213:
del prossimo. = denom. da assassino. assassinato (part. pass
assassinato tasso, massimamente da'librai e da gli stampatori, i quali non hanno
nell'amministrazione delle lor vigne, com'erano da principio, sarebbono queste andate in preda
quella boscaglia. = deriv. da assassinare. assassinio, sm.
in cui si duole d'essere stato da me offeso nell'onore. de luca,
compagnoni, i-30: rifugge l'animo da questo luttuoso quadro, del quale eppur
assassinio che commettevasi. = deverb. da assassinare. assassino (ant.
colui che uccide altrui per denari. paolo da certaldo, 85: molto ti
spendendo ogni suo avere senz'esservi spinto da ima urgentissima necessità, si deve chiamare,
. -lavorare come un assassino: darsi da fare con grande accanimento, ammazzarsi di
ogni modo per liberarne un'altra straziata da un assassino di milioni di uomini, da
da un assassino di milioni di uomini, da un tiranno. -per estens.
. petrarca, i-3- 66: da l'un si scioglie, e lega a
mano per lo rotto dell'asse. paolo da certaldo, 333: ancora ti guarda
di fresco taglio e si dà un da fare indiavolato... càspita, un
. manzini, 7-43: l'asse da stiro fasciata di bianco con su i
composti d'asserelli, che si tenghino da cerchi di ferro, che gli
per una assicina di bara antica dipinta da mano senese. -acer. assóne
57: sono cassoni disposti in regolate file da riempirsi presto di cantoni...
paralleli all'asse nel foco della parabola, da cui è formato. -asse
-asse di rotazione: linea determinata da due punti fissi di un solido ruotante
linea del mondo, com'è diffinito da aristotile nel libro del mondo; cioè
). -asse accoppiato: asse montato da locomotiva, collegato, mediante manovelle e
-asse differenziale: macchina semplice costituita da due cilindri coassiali di raggi diversi,
delle ruote: macchina semplice, costituita da due cilindri coassiali, di raggi diversi,
idem, iv-2-1306: il pericolo -come da me fu scritto in un libro di
b. davanzati, ii-454: roma da annibaie stretta e smunta, batté il
l'anniversario. pea, 3-8: beni da vivere... non ne aveva
,... non c'era altro da inventariare. tuttavia, per effetto di
ormai non si può aspettare più nulla da questo tronco fogliato ma sterile: si
fame. = lat. assiccàre, da siccus * secco assecchire, intr.
divenire secco. = deriv. da secco (v.). assecchito
penetrata. = deverb. da asseccare. assecondare, tr. (
, aiutare; secondare. francesco da barberino, 3-176: e spesso pazienza
. alfieri, 1-875: lungi / da tue virtudi stassi, e sol divide /
all'astrologo d'essere tutto dì ingannato da un'arte la quale asseconda e adula le
dotta, lat. tardo assecùtor -óris (da adsecùtus, part. pass, di
e guardi. idem, 12-48: né da lui lunge il fero / palamede.
occuperà brevissimo tempo. = deriv. da assediare. assediante (part.
ententi a lo veghiare, / che da fore so assediate da color che voi
veghiare, / che da fore so assediate da color che voi pigliare. compagni,
pistoiesi] da'fiorentini assediati. francesco da barberino, ii-387: voi assediate / una
4-14: carlo assediato orribilmente / era da immensa saracina gente. 2. per
venne assediato dalla neve che salì così alta da toccare le ginocchia a giorgio antenna,
perché m'hai assidiato? / pare da me empazato, non pòi de me
non pòi de me posare. / da cinque parte veio che m'hai assidiato:
, gusto, tatto ed odorato. zanobi da strata [s. gregorio magno
127: coloro il cui animo sia assediato da qualche pertinace rammarico. giordani, ii-130
il suo divorzio, fu assiduamente assediata da un giovane giocatore di « polo »
polo ». = deriv. da assedio. cfr. leopardi, i-1379:
1-61: assediati d'intorno alle montagne da onorio e dall'oste de'romani. busone
onorio e dall'oste de'romani. busone da gubbio, 112: vedendo torme de'
di costante e valorosa, quando si difese da mitridate, che con quindicimila uomini la
al di fuori rumori diversi, che da principio i due assediati non sa- pevan
, i-395: per una lettera, da parigi assediata, ricca e rotta magnificamente
bianco. 3. attorniato, circondato da ogni parte. baretti, ii-21:
, 8-71: il medico, assediato da queste domande, si stringeva nelle spalle.
pensava sempre a sua madre, assediato da tristi domande. dove era andata? perché
: come potevano fare assediate com'erano da un lavoro che non concedeva tregue?
credettonlo avere con poca fatica. busone da gubbio, 112: dimora lo re con
assedio: accin- gervisi. bartolomeo da s. c., 186: in
: renderlo più rigoroso; accerchiare più da vicino. caro, 10-186: l'
: essere allora per chiudersi l'assedio da tutti i lati... tolti i
sa ben sanare, / e leveratti alfin da questo assedio. sannazaro, 8-134:
passare. baldinucci, 1-42: chiamato da certi cavalieri tedeschi per fare il ritratto
porta un lungo assedio fatto in sua casa da potenti, e da superbi, ed
in sua casa da potenti, e da superbi, ed arroganti competitori. sinisgalli,
s. m'ha posto per ottener da me la composizione che mi domanda,
obsidium, class, obsidio -ònis; da obsidére * star seduto davanti, porre
voi gran necestate. = deriv. da seggia 1 sedia '. asségna,
riunione borsistica. = deverb. da assegnare. assegnàbile, agg. che
origine sicuramente assegnabile, non è però da trascurarne l'indagine. b. croce
iii-42: se tu ti trovassi una fanciulla da marito, come ho io, e
riesce se non a chi ha altri assegnamenti da spendere. redi, 16-v-375: morì
alla nunziata,... lasciato da niccolò da uzzano per testamento, coll'assegnamento
,... lasciato da niccolò da uzzano per testamento, coll'assegnamento de'
necessario che prontamente sia dichiarato donde abbia da uscire l'assegnamento, perché vi sia
, 2-15: troppo scarso assegnamento si poteva da noi fare sopra di giorgio vasari.
in casa, vedremo or ora quanto fosse da farci assegnamento. verga, i-166:
5. maffei, 5-1-22: errori già da gran tempo invalsi,...
assegnato molto belle ragioni. s. bernardino da siena, 803: sàmi tu
questa differenzia hanno le lacrime che procedono da letizia da quelle che vengono da dolore
hanno le lacrime che procedono da letizia da quelle che vengono da dolore: che
che procedono da letizia da quelle che vengono da dolore: che le lagrime liete sono
esser uomini, s'abbiano un quanto da potersi aiutare in caso che l'assistenza
segno. iacopone, 27-36: fasse da longa a balestrare / ed assegnare al
ginevra la bella diede a messer maffeo da palizzi, e isotta la bionda a
di signare * segnare '(da signum 'segno '). assegnataménte
2-2-150: le provvisioni che s'aspettano da loro sono principalmente due; l'una,
in guadagnare. = deriv. da assegnare. assegnato1 (part.
ste nell'ordine (rivolto a una banca da un cliente) preciso, assegnato
preciso, assegnato e devoto proprio per da vero. di pagare a vista
assegnato). — deriv. da assegno. assegnato3, sm. stor
bocca;... ma si eccettuino da questa ultima assegnazione le famiglie e persone
dinuovo, riscaricato abile alle fatiche, da un ospedale. va a riprendere assegnazione
detto assegnato) a ricevere il pagamento da parte di un proprio debitore (detto
perfetta conformità con una precedente sottoscrizione già da lui apposta al momento del suo acquisto
carta, assegnato. = deverb. da assegnare. asseguiménto, sm. letter
faticato. = deriv. da asseguire. asseguire, tr.
vera umilità. = deriv. da asseguire. assegutóre, v.
li debbono [i cani] guardare molto da falsi assem- biamenti. idem, 5-54
un fiume. = deriv. da assemblare. assembianza, sf.
de'più forti. = deriv. da assemblare. assemblare (anche assemblare)
ant. messo di fronte. busone da gubbio, 137: le due osti assenblate
seggio, e qui raccolta / già da varie provincie insieme avea / l'innumera-
,... ma piuttosto padova par da credere avessero eletta. paoletti, 1-4
delle quattro città segnò il primo passo da un confuso vagheggiamento di confederazioni al proposito
= fr. assemblée, deriv. da assembler * radunare '. assembràglia
voce precedente. = deriv. da assembrare. assembraménto, sm.
, per fare dimostrazioni, o attratte da uno spettacolo insolito; affollamento;
tumulti popolari; le vie furono occupate da assembramenti di gente fanatica. barilli,
volontà collettiva. = deriv. da assembrare *. assembrante1 (part
ciascheduno umano. = deriv. da assembrare2. assembrare1, tr.
assimuldre * riunire ', deriv. da simul 'insieme '(cfr. anche
sembrare, parere. giacomo da lentini, 2-13: in cor par ch'
rifl. guittone, ii-236: digiunto da verità mi pare, / se lo
scendi; / né sia l'albergo lor da te negletto, / ch'anco sott'
e tria la persona dell'uomo franco da quella del servo, ma menzogna l'
simile, paragonare ', deriv. da similis 1 simile '. assembrato (
riunito insieme, radunato. bartolomeo da s. c., 41: poiché
tutti in un volere ». andrea da barberino, 1-71: quivi [tur-
scontro, combattimento. = deverb. da assembrare *. asseminare, tr.
l'assempio che detto avea. bartolomeo da s. c., 3-3-5: io
specchio, le vite degli uomini, e da altrui prendere assèmpro a sé. francesco
altrui prendere assèmpro a sé. francesco da barberino, 98: non seco aggia
, quando volli parlare, dei cominciare da te medesmo, a l'asempro del gallo
e per dare assemplo agli altri. busone da gubbio, 148: assempro vi
prende ogni ben retta torma. paolo da certaldo, 61: sempre pruova con
di un'altra; copiare, ritrarre da un esemplare; rappresentare, riprodurre;
coda l'uccide il dragone. bruscaccio da rovezzano, ix-242: adunque, signor
ogni orrore. 2. trascrivere da un testo originale, mettere in copia
s. ij. = deriv. da assemprare. assèmpro, v. assempio
figlio, ilio distrutto, / navigava da troia. arici, 36: de'falli
o riprende senno. = deriv. da senno, forse sotto l'influsso del fr
dare una buona spinta alle deduzioni avviate da un compagno di fède. = deriv
compagno di fède. = deriv. da assennato. assennato (part.
magalotti, 9-2-288: per lo contrario vedete da per tutto di assennatissimi giovanetti -riuscire insipidissimi
intonazione casalinga. pratolini, 6-254: da quel momento le sue parole furono logiche
. albertano volgar., i-53: da uno assennato saràe abitata la patria,
assennato saràe abitata la patria, e da tre empi sarà abbandonata e diserta. giusti
i-220: la qual opinione fu seguita da gran parte delli vescovi con universale assenso
tacqui. e come profferirmegli? come sperar da sua madre l'assenso? carducci,
, lat. assènsus -ùs, deriv. da assentire 'approvare '.
la sua anima s'era come assentata da lei e aveva fatto un viaggio misterioso
lunga via, che sì m'assenta / da quella luce, in c'ho l'
, lat. tardo absentdre, deriv. da absèns -entis 1 assente '.
.]. = deriv. da assentate2. assènte (absènte)
, che vive altrove. bartolomeo da s. c., 36-5-4: chiunque
non è a lui degna. francesco da barberino, 373: quando aviene
aviene che 'l suo signore si parte da lei e vada lontano, mostri
papa... quando fosse assente da roma... s'intendesse essere casso
assenti. ariosto, 19-4: ma quando da medor si vede absente, / gli
: della cortesissima sua del i° novembre, da me assente da s. maria a
del i° novembre, da me assente da s. maria a monte ricevuta in firenze
tentazioni, quando le tentazioni si stanno da loro assenti? d'annunzio, iv-1-412:
farla franca. = deriv. da assenteismo. assentiménto, sm. assenso
dato alle cose rivelate, come rivelate da dio. idem, 838: il distinguere
né no. = deriv. da assentire1. assentire1, intr.
tu a questa bella travagliosa assenti / da le tue corde un suon consolator.
, con prudenza e cautela. andrea da barberino, 19: si partirono col nome
a me assentitóre. = deriv. da assentire1 (v.). assènto
re d'inghilterra. = deverb. da assentire1. assènza (ant.
non è mio. straparola, 1-5: da cipro a vinegia era ritornato per ristaurare
. alvaro, 7-9: quando tornavamo da qualche lunga assenza, vedevamo che la casa
certo, vi ha individui così fiacchi da suggerire l'immagine dell'assenza di volontà.
voce dotta, dal lat. absèntia, da absèns -entis 'assente, che non
assai fogliosi, foglie divise, coperte da tomento biancastro, amare e fortemente odorose
unto con olio cacci via i cufici da dosso; l'inchiostro fatto dalla sua infusione
assenzio: il santonico così si chiama da santes città della francia, il pontico
: un ubbriaco di assenzio mal si distingue da un ubbriaco per latte come io ero
d'ogni tempo egualmente mortali / vengon da te le medicine e i mali! idem
della vostra grazia... sia gustato da me, dopo il fele e l'
e quasi assera. = deriv. da sera (v.). asserato
dal cicaleggio... proverbiavano, da vecchi marinari ridottisi in terra ferma: -quel
asserena. = deriv. da sereno (v.). asserènte
che il padre chircher asserisce che nascono da: ramuscelli putrefatti del viburno e della
21-131: questa dottrina... da platone nel timeo, viene con ragionevoli
baldinucci, 7-59: occorse dunque che da lingua invidiosa... fusse mosso
i pali, e asserì alti vii piedi da terra vi si ficchino per traverso
4 travicello, stanga '(deriv. da assis * asse, tavola '
si asserpano. = deriv. da serpe (v.). asserpolare
la mattina comandò che la città fosse da ogni parte asserragliata. buonarroti il giovane
2. per simil. stringere da ogni parte (impedendo il passo,
il maggior pericolo. = deriv. da serraglio (v.). asserragliato
la terra in più parti. busone da gubbio, 113: ma brundisbergo e'
sono per modo che poco o niente da quella parte possono danno ricevere. storie
più grave doveva essere per lei difesa da un unico uomo contro quella canaglia sguinzagliata
imbocco di quelle strade e nelle case facevano da sentinelle. asserrare, tr.
non credo che abbiamo tanto in mano da poterlo assertivamente decidere. = comp
la ragione. = deriv. da asserto. assèrto, sm.
acerbissimi impugnatori e contrari assertori alle cose da me scritte, vedendosela finalmente disperata [
). ant. conservare. dante da maiano [tommaseo]: ch'io deggia
? viani, 19-389: fu asservito da carovane di brasilieri, addestrato a galoppare
che... si credesse tanto superiore da non doversi le sue asserzioni porre in
debole inconfessato e maligno che avrebbe potuto da solo metterlo a paro dei giganti e
, lat. assertió -ónis (deriv. da asserere 4 asserire ').
assessore, o donna che facesse da assessore. = voce dotta,
un magistrato ', deriv. da assidete 1 sedere accanto '.
all'assestamento delle cose, si trattava da ambe le parti di restituire le piazze occupate
, ricevevano e assestavano rastrellate di paglia da due pezzi d'uomini che se le
nostro proposito. = deriv. da sesta (v.).
tezza. = deriv. da assestare. assestato (part. pass
bene, e farò i fatti miei da principe. 2. dato,
1932, le costruzioni scolastiche governative crebbero da uno a dieci: che farebbe onore
la casa. = deverb. da assestare. assetare (ant.
più asseta. = deriv. da sete (v.).
ognuna di loro tant'umido in corpo da cavar bravamente la sete a due assetati.
. arici, 223: condotte / da piacevole istinto / (o che de'
. viani, 14-246: gli dette da bere perché era assetato, gli dette da
da bere perché era assetato, gli dette da mangiare perché era affamato, lo rivestì
pensier, la ferità nativa, / che da gli anni sopita e fredda langue,
buon governi, non si cava se non da questa dottrina. 2. accomodamento
dire, che sia assettamento solito farsi da tutte le fabbriche. assettare1,
ornamento che possibil fosse. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
). - anche rifl. busone da gubbio, 152: per quella pianura correva
d'assettarsi e di mostrarsi. francesco da barberino, 371: vero è che propria
, si assetti a mensa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
= lat. volgar. assectàre, da sectus, part. pass, di
assestato, regolato. francesco da barberino, iii-93: ne le some locati
bene; lo sbirciava, lo pendeva da tutte le parti, ci soffiava ficcandoci una
vini concesse agli assettati. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
male aconcio, ma assettato come donne da bene e oneste. cellini, 721:
assettarsi, l'abbigliarsi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
.]. = deriv. da assettare1. assètto, sm.
equipaggiamento (militare, sportivo: costituito da armi, attrezzi e abiti adatti)
fisso. palazzeschi, 4-343: nella stanza da lavoro girellavano vagamente dall'una all'altra
/ senefido fa mettere in assetto / da quattrocento arcier bene a cavallo. della
della zavorra liquida in relazione alle manovre da eseguire. -casse di assetto:
estreme della nave. = deverb. da assettare. assevare, intr.
fanno assevare. = deriv. da sevo (v.). asseveraménto
varie provincie di europa, si apparecchiarono da più d'uno barche ben corredate.
questa è, che la vita fu da me sperimentata un bene. =
un bene. = deriv. da asseverare. asseverare, tr.
voce dotta, lat asseverare, deriv. da severus * severo, solenne
, con asseverazioni non veritiere di libertà da pesi e vincoli;...
esso). = deriv. da assiale. assiare, intr.
in sibilante. = deriv. da assibilare. assicèlla, v.
arald. nei blasoni, partizione costituita da file di rettangoli di due smalti alternati
alternati. = deriv. da assicella, dimin. di asse1.
pone all'estremità dell'asse di una ruota da cannone per impedire che esca.
salute... non può esser sostenuta da la debolezza de le mie forze.
animo, fiducia in sé. giacomo da lentini, 6-7: però tuttor la troppo
cagione di temere. = deriv. da assicurare.
aquila? carducci, 867: ma chi da gli occhi tuoi, che lunghe intentano
, che è stato processato per eretico da questi padri della compagnia di gesù,
piedi a nostro signore, e ricevere da lui la conferma del suo grado.
punta di diamante, alta cinque palmi da terra, dove assicuravano con le spalle
tanto che 'l ver rassicura. francesco da barberino, 369: io penserò ferirla
in arbitrio d'un tristo, non conosciuto da voi, e per questo non compreso
acciaio. carducci, ii-10-20: oh, da un anno a questa parte sono invecchiato
migliore, per assicurarsi l'esclusività delle fragole da servire con la panna. silone,
me alcuna paura. -ambrogino, essendo assicurato da colui di cui avea paura, disse
seguirla; perché mi proponevo di parlarle da vero. sbarbaro, 1-107: il gesto
fantesca, ma tanto inetta ch'era da niente, assicurandosi che ella non riceverebbe
se ben averei un mondo di cose da discorrere con esso lei, non assicurandomi del
pieno di gratitudine de'buoni servizi prestati da loro al padre ed a lui medesimo,
volgersi a guardar negli occhi tuoi. guido da pisa, 1-248: perch'elli non
. fidarsi; ritenersi sicuro. francesco da barberino, 3-279: e poniam che ti
lat. volgar. adsecurare, deriv. da securus 1 sicuro '. assicurata,
assicurative. = voce registr. da tommaseo [s. v.]:
i piedi avvolti in pezze assicurate da cinghiette. pratolini, 9-316:
. boccaccio, i-18: la città da tutte parti presa, era da'nemici
disse: -chi è là giù? zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
2-71: anch'io mi diedi, da queste parole assicurato, a sfibbiarmi,
: la quale [gioventù] assicurata da alcuni della mente sua, e perciò
fatte cose non si richiedea. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar
non vi è se non troncazione di teste da costantinopoli, avendo quel signore fatto trucidar
assicurare l'altra, chiamata assicurato, da un rischio a cui questa è esposta.
che dà diritto al risarcimento dei danni da parte della posta in caso di smarrimento
quello, il quale dia il denaro, da ogni rischio o pericolo. boccardo
domeniche, assicurazione pure data per sé da mio zio il quale era israelita.
(assicurato) degli eventuali danni prodotti da un sinistro (assicurazione contro la grandine,
pratica ancora nelle mercanzie che si tramandano da luogo a luogo, assecuri quello, il
, il quale dia il denaro, da ogni rischio e pericolo. baldinucci, 2-5-
boccardo, i-210: assicurazione è la malleveria da un rischio o pericolo eventuale. idem
o su ghiaccio, la salda posizione da fermo, assunta da uno dei componenti
la salda posizione da fermo, assunta da uno dei componenti la cordata per offrire a
voce dotta, dal lat. assidentia, da assidèns -entis, part. pres
polloni teneri. = deriv. da assiderare. assiderante (part. pres
annunzio, iv-2-665: un fiume escito da un ghiacciaio la sommergeva, le passava
faceva assiderare le membra. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
reni in tanti rigagnoletti che davano brividi da assiderare. -figur. poliziano
lat. mediev. assiderare, deriv. da sidus -iris 1 costellazione '; cfr
d'assenza m'è parso sempre un riavermi da una specie d'assiderazione. 2
eccessiva aridità. = deriv. da assiderare. assi dere, intr
famelico. tasso, 6-62: quivi, da che il suo lume il sol ne
vola, / dal riso morbido, da l'ondeggiante / crin di viola,
banchetto. viani, 14-296: tavoloni da refettorio, panconi corali in cui anche un
ant. fermarsi, sostare. bartolomeo da s. c., 244: in
.: situare, disporre. bartolomeo da s. c., 32-1-5: in
16-234: ed in seggiole grandi e da riposo, / ed in tappeti purpurei gli
, 2-139: i campanelli trillavano assiduamente da ogni parte. quasimodo, 56: il
quel luogo. palazzeschi, 4-216: da qualche tempo era divenuta assidua delle ricamatrici
diligenza, con persistente applicazione. bartolomeo da s. c., 32-2-5: tre
la conforta. caro, 4-690: così da preci, e da querele assidue /
, 4-690: così da preci, e da querele assidue / battuto duolsi il gran
guardando al mare immenso, a cui da tutte / bande si volge immensa di
dentro il fere / e di fuor da ogni lato, assidua, intenta / dal
lenta, assidua, / sottil, da un grigio cielo di maggio / battea con
. assidùus * costante, zelante '(da assidèo 'siedo accanto, assisto').
di guglie. = deriv. da insieme (v.), con scambio
base; stabilimento '(deverb. da asentar 1 collocare, stabilire '):
, 22-105: e l'assiepò con salci da per tutto, / per esser propugnacolo
tuoi piedi. = deriv. da siepe (v.).
ii-348: la vasta tanca era chiusa da muricce assiepate. palazzeschi, 1-350:
1-61: un cranio calvo, assiepato da una corona di capelli fini.
che, a non lasciarti la via da uscirci vedere, davanti ti sono assiepati.
di menèzio al figlio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
con assi. = deriv. da asse *. àssile, agg
la stessa sillaba. = deriv. da sillaba (v.), sul modello
, 4-11: piante tortuose e forse torturate da un intimo assillante perché; nervose,
fracchia, 276: egli era preso da uno strano, accorato, assillante sentimento
che le assillava. = deriv. da assillo. assillare2, agg. ant
.. i quali rami subclavi, e da molti assillari, si dicono. =
assillire non altrimenti documentato: deriv. da assillo. assillo, sm.
. boccaccio, iv-186: e da poi la detta giunone mise uno assillo
, sicuro / fin presso al vespro da molesti assilli / e da tafani pascerai.
presso al vespro da molesti assilli / e da tafani pascerai. d'annunzio, iii-2-246
incitamento, pungolo all'azione (provocato da un desiderio, da un'aspirazione acutissima
azione (provocato da un desiderio, da un'aspirazione acutissima, violenta che non
per sua vertude fugge lo demonio, / da sé lo parte e mettelo in'assillo
pesce spada e qualche volta il delfino, da cui entrano in tanta smania, e
un andar male. = deriv. da assimilare. assimilare, tr. {
convertire gli alimenti in sostanza vivente (da parte degli organismi animali e vegetali)
. cattaneo, iii-2-369: roma fin da origine ebbe a unificare in sé tre
la perfidia delle donne di città, tanto da fingere come una commediante, da sapersi
tanto da fingere come una commediante, da sapersi dominare così. gobetti, 1-137
, 1-137: alla lotta politica pensata da orfani resta estranea la complessità dei movimenti
* render simile ', deriv. da similis * simile '. assimilativo,
al sistema grammaticale di una lingua diversa da quella originale (parole, locuzioni)
in filosofia rimuover molti assiomi comunemente ricevuti da tutti i filosofi. idem, 4-1-114
possono essere mossi nel piano dell'orizonte da qualunque minima forza. soldini, 51
prove, è un assioma, si dimostra da sé. idem, iii-467: voi
può esser donna degna di essere amata da vero. giusti, i-293: lo tengo
, universalmente riconosciuta '(voce adottata da apuleio al posto di ènuntiàtio 1 enunciazione
, quindi 'principio dimostrativo '(da < ££10c, 'che ha preso valore
trattare una data questione, l'astrarre da ogni definizione costruttiva degli enti di essa
scienza matematica). = deriv. da assioma. assiomatizzazióne, sf.
scienza matematica. = deriv. da assiomatizzare. assiòmetro, sm. marin
. = voce dotta, comp. da assiria e -logia (gr. xóyot;
nativo, abitante dell'assiria. guido da pisa, 1-109: poi profetò che li
giorno / venerabile al vulgo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
idem, par., 32-23: da questa parte onde 'l fiore è maturo
vedevano campate dal pericolo, stavano assise da l'altra riva affannate e anelanti.
assedio. guittone, 3-59: vedendosi da ogni parte intorno assiso d'assedio potente
assiso2, agg. ant. proveniente da tassa, da balzello.
agg. ant. proveniente da tassa, da balzello. g. villani
tempi per gabelle. = deriv. da assisa2. assistentato, sm.
serao, 188: andava e veniva, da un letto all'altro, seguito da
da un letto all'altro, seguito da una turba di giovanotti... gli
viaggi. calvino, 1-464: era da sei mesi lontano da casa, faceva
, 1-464: era da sei mesi lontano da casa, faceva l'assistente universitario,
contro 1 principi protestanti d'alemagna: da quale hanno parole generali; ma il
esser uomini, s'abbiano un quanto da potersi aiutare in caso che l'assistenza sua
non scemò... la moglie sosteneva da sola le gravi fatiche dell'assistenza.
. 6. assistenza ostile: trasporto da parte di navi mercantili neutrali di persone
. dir. assistenza sociale: attività svolta da enti pubblici o privati (particolari organi
: complesso degli obblighi contratti col matrimonio da ciascun coniuge verso l'altro e verso
, suggerimenti, istruzioni, riparazioni eseguite da propri tecnici) con cui fabbricanti e
luogo le molte migliaia di giovani che da tutto il regno convenivano in napoli a
assistere ai corsi. deledda, ii-928: da giovane mi divertivo ad assistere ai dibattimenti