terreno ghiaioso (per lo più formato da ciottoli alluvionali); spiaggia.
a comportare. = deriv. da gravare. gravacuòre, sm. medie
, servi e finalmente lavoratori nostri siamo da qualunque gravame immuni. sarpi, i-42:
. pea, 8-112: non avrai nemmeno da pagare il gravame dei diritti di successione
, impugnazione) volti a ottenere, da parte della stessa autorità che lo ha
ha emesso o, più spesso, da un'autorità superiore, la correzione (
bisogna che il processo verbale venga sottosegnato da qualcuno di loro. 3.
/ io non farei. 5. bernardino da siena, iv-408: se si sapessono
non erano d'aiuto per loro lignaggio da poterla tenere, di venderla all'arcivescovo
gravamento della loro detestabile malizia. giovanni da samminiato [petrarca], ii-116:
è diminuzione... del peccato da alcuna parte,... anzi più
voce dotta, lat. tardo gravàmentum, da gravare, 'caricare di un
addebito, colpa. bianco da siena, 150: ognun lassù leggiero /
gravida. boccaccio, v-56: né da lei mi fu donato congedo, come
dovesse regolare la prossimità, cioè se da quella del testatore, che comunemente si
comunemente si dice del gravante, overo da quella dell'ultimo, per morte del
tal cose patere me donno gravanza. marsilio da padova volgar., ii-xxi-3: sarebbe
progiudicio rindonderebbe. = deriv. da gravare. gravare, tr.
fantasia, par all'uomo essere combattuto da gente, o gravato da pesi. simintendi
essere combattuto da gente, o gravato da pesi. simintendi, 3-133: i
1 -intr. (49): da grossi salari e sconvenevoli tratti ser- vieno
fare di grossi debiti, con accattare or da questo or da quello. g.
debiti, con accattare or da questo or da quello. g. bentivoglio, 4-237
portavano seco in particolare le nuove cittadelle da lui cominciate. rosa, 93:
de'lavoranti, attirati negli stati vicini da promesse, da privilegi e da grosse
attirati negli stati vicini da promesse, da privilegi e da grosse paghe, faceva sì
vicini da promesse, da privilegi e da grosse paghe, faceva sì che non ne
gratificazione, se tutto, com'è da augurarsi, andrà bene. tozzi, i-102
frequentato (un emporio). girolamo da empoli, i-31: al tempo suo furono
171: bisognerebbe avere una commissione grossa da caricare una saettia, per lo meno
mi scrive ch'è negozio grosso e grasso da starci su il forchettone. de roberto
, lasciando che tal giudizio si faccia da chi si sia, e con qualsivoglia stadera
serra, 1-1-147: non è vero che da principe d'italia si sia fatto mai
i-182: i biglietti grossi erano due carte da dieci lire l'una. e dopo
bello spirito. ma non vi aspettate da lui né il lampeggiante epigramma che fa saporiti
sorrisi e neppure qualcuno di quelli unti motteggi da fin di tavola dei grossi babbi che
[la novella] mi parve d'esser da tutti intesa, quello stesso giorno così
e mostrerò col dito esteso, come da lungi, le principali spezie. magalotti,
1-59: arrivai a riflettere essere cosa da stupire che il signore creatore ritenga necessaria
magazzini, 77: in ogni modo da loro stessi [i lavoratori] si pagano
pagano alla grossa, facendosi le ragioni da loro. -appiopparne una grossa
carlo dovia passare il fosso. paolo da certaldo, 113: procaccia d'avere
: continuamente era accresciuta la discordia loro da molti che erano eletti giudici dall'una
una certa finezza e diligenza incredibile e da essere vedute da presso e da lontano
e diligenza incredibile e da essere vedute da presso e da lontano, e queste ultime
e da essere vedute da presso e da lontano, e queste ultime, condotte di
, e con macchie, in maniera che da presso non si possono vedere, e
, una circostanza, un'affermazione) da apparire inverosimile e incredibile. -anche:
un altro a caso o pur da lui percosso / dimagra sì che in alto
grosso, quasi tutto l'anno, da lire quattro e soldi dieci in lire cinque
licenze, né tenere consiglio di comperare da forestieri... panni oltramontani a taglio
'class, crassus); continuata da tutte le lingue romanze; -cfr. fr
redi, viii-36: quest'uomo, da un pezzo in qua, credo che mi
vennero alle grosse; non si parlano da ventiquattr'ore. 59. dimin
in tanto in vedetta / per avvistare da lungi le pecore e i lucidi bovi
a tutto bordone. nievo, 1-259: da qualche mezza parola de'suoi satelliti,
moneta / de'bargellini, e fenne una da venti, /... /
... / poi fecer grossi da trenta correnti, / e da quarantacinque.
fecer grossi da trenta correnti, / e da quarantacinque. boccaccio, dee.,
fiorini di grossi; e tutte sono trappole da inganni per córre chi non sa queste
che tu inganni sansone, e sappi da lui onde hae tanta fortezza, e come
che io non ò avuto un grosso da questo papa, e no'ne chiego
giudicatelo voi, se la vi par carne da mezo grosso. -non dare, non
un grosso. = deriv. da grosso1 (probabilmente perché l'aumento del
la millesima parte del gusto che traggono da loro studi. = deriv. da
da loro studi. = deriv. da grossolano. -in modo sciatto e
ricercatezza, senza eleganza. giovanni da samminiato [petrarca], i-273: tu
roba, e debbangli allevare grossolanamente. da porto, 1-181: grossolanamente vi si
di costoro. = deriv. da grossolano. grossolanézza, sf.
producono riso. = deriv. da grossolano. grossolanità, sf.
conte fa scambietti e lazzi poco puliti da commedia dell'arte e ha grossolanità conventuali
/ e con casacche grossolane e sozze / da cocchieri servir villan barbuti. pananti,
, i-17: le sue membra schiacciate da pesi enormi, o sviluppate violentemente da sforzi
da pesi enormi, o sviluppate violentemente da sforzi penosi erano diventate grossolane, senza
-vie'qua. s. bernardino da siena, iv-391: no'lo intendeva:
detta corda stava, che gli parea da tirarla fuori, dicea di quello « che
, come avrebbe mai dio potuto ottenere da tanta moltitudine di uomini, rozzi, indisciplinati
g. morelli, 108: è da credere... che e'fosse isperto
assistite, pei lavori più grossolani, da una vecchia serva sorda come una pietra
grossolano, / onde ben spesso ancor da quei monticoli / de'spropositi udìa molto
, 2-i-265: non è questo giudizio da commettersi all'ottuso e grossolano ingegno del
il cesto di fiori che annunziava pronto da cinque domeniche, e ha rubato la
7-327: bisogna puntare sui quadri sconciati da un restauro, o incrostati, ammuffiti,
o incrostati, ammuffiti, interamente ricoperti da altre pitture. -figur.
arte. = nome d'agente da incrostare. incrostatura (ant.
: non si può aver assai pazienza da vincere l'incrostatura rustica di questo carattere
liquido. bicchierai, 8: da tali stillicidi ha origine una efflorescenza biancastra
in molti tratti del terreno non occupati da travertini o incrostazioni tartarose. galanti,
i-195: un lampadario... illumina da vicino le grevi incrostazioni dorate e la
coi rami secchi imbrinati ed i vivi curvati da grossi batuffoli di neve gelata, fanno
di svolgere per liberare la cultura romana da vieti pregiudizi e da incrostazioni secolari.
la cultura romana da vieti pregiudizi e da incrostazioni secolari. gramsci, 1-110:
delle incrostazioni parassitane deposte sul suo pensiero da ammiratori dilettanti e intellettuali, ciò che
dotta, lat. tardo incrustàtio -ónis (da incrostare * incrostare, rivestire ')
ira ti dura. = denom. da crucciato (v.) col pref.
, se cava quello che non era da evacuare, se metti li umori cussi in
putrefazione e incrudazióne. = deriv. da crudo (v.) col pref.
esecutori. masuccio, 405: caccia da te gli matti pensieri de volere ne
; e se novello insulto / mi vien da commissari o colli torti, / dirò
roma già santa or più non chiama / da l'africane selve / a incrudelir su
acerbo e incrudelisce, non usano i rimedi da purgarlo, ingegnandosi prima di maturarlo.
le ferite. de marchi, ii-504: da un pezzo, se cercava indietro
errore, un sentimento). da porto, 1-44: così si vanno incrudelendo
la zuffa incrudelì. = denom. da crudele (v.) col pref.
, ii-335: ma perché l'altre da cota'faccende / si guardasson, si
così vecchio e immedicabile sdegno, incrudelito da non meno ambiziosi che generosi pensieri
: parve che con veloci passi fosse da fuggire la imminente tempesta dell'incrudelita fortuna.
e l'elasticità. = deriv. da incrudire. incrudire, tr. (
le incrudisce armoniosamente [le montagne] da un lato il circuito d'alte e dense
una lega a temperatura inferiore in modo da dar luogo a deformazioni permanenti. -in
sole s'incrudiva. = denom. da crudo (v.) col pref.
un'impresa. = denom. da cruna (v.) col pref.
si cuce. = deriv. da incrunare. incruscare, tr.
mai non incruscossi, / se non quanto da semplice e da indotta / il dì
, / se non quanto da semplice e da indotta / il dì da lui persuader
semplice e da indotta / il dì da lui persuader lasciossi / ad entrar nel
lui persuader lasciossi / ad entrar nel da lui proposto giuoco, / giuoco che al
regi fatti, / se gli daremo da stacciare i suoi. fagiuoli, iii-164:
la minestra. = denom. da crusca (v.) col pref.
manifesti del futurismo, 65: sono scappato da quelle case di perdizione che son le
di solitudine. = deriv. da incubare. incubante (part.
color che vi s'incube, / da crebri collacrimulanti gumi / le lacunate guancie
. incubare 1 covare ', comp. da cubare * giacere 'e in-che indica
o quante notizie prattiche si possono ricavare da queste, se si applicano li loro
, cassetta) dove si pongono le uova da covare. -anche: azienda che pratica
pulcini, dei pesci, dei bachi da seta; il locale che ne ospita gli
gli impianti. = deriv. da incubare. incubatóre, sm.
trice. = nome d'agente da incubare. voce registr. dal di
in- cubatorio. = deriv. da incubare.
incubàtrix -icis, nome d'agente femminile da incubare. incubazióne, sf. l'
dalla madre, e per talune specie da ambedue i genitori. il periodo di incubazione
genitori. il periodo di incubazione varia da specie a specie, da un massimo di
incubazione varia da specie a specie, da un massimo di 56-60 giorni per lo
lat. incubatili -ónis (plinio), da incubare * covare, giacere, dormire
fauni, satiri e incubi. guido da pisa, 1-179: questi cotali fauni chiamavano
2. sogno angoscioso, accompagnato da un senso di soffocamento e di oppressione
guerra era stata il suo incubo. da anni la sentiva venire. boriili,
sgombro di nubi, limpido, rasserenato da ogni incubo estivo che si concretava in
agostino) 'che sta sopra', da incubare 'giacere sopra'; cfr. fr
gli dei pensarono a sollevare i mortali da quell'incuboso spettacolo. incuculito,
inzucconito. = denom. da cuculo (v.) col pref.
sf. strumento di fucina, costituito da un blocco di acciaio con la superficie
maglio sul quale si posa il ferro da battere con la mazza. iacopone
l'incudine / curvo sul calor bianco da sé scaccia? -ant. sm
che novella te denonzii / più dura da smaltir che un duro incudine. ariosto,
le dolce rime. s. caterina da siena, v-36: dio...
imita il suono emesso dah'incudine percossa da un martello: è costituito, in
: è costituito, in genere, da piccole sbarre di ferro. 6.
incudine e il martello: trovarsi minacciato da due pericoli ugualmente gravi; non saper
ugualmente gravi; non saper come liberarsi da due preoccupazioni ugualmente imbarazzanti. bellincioni
= lat. tardo incus -ùdinis, da incùdére 'battere, lavorare col martello'
2. parte dei bossoli delle armi da fuoco contro la quale si schiaccia la
disus. incudinétta dei bossoli delle armi da fuoco. carena, 1-142: un
strani fiori. = denom. da cuffia (v.) col pref.
agg. che ha il capo coperto da una cuffia. calvino, 5-86
cuffia. calvino, 5-86: da un letto, si levava un grido continuato
una bambina. = denom. da cujfietta (v.) col pref.
rimonta nella carrozza. = denom. da cugino (v.) col pref.
di pesce vario. = deriv. da incugnare. incugnato (part. pass
. -anche: penetrato, aperto da un cuneo. g. brancoli [
una trappulata. = denom. da culo (v.) col pref.
orecchi tutti e'mali che possono procedere da uno tiranno. castiglione, iii-42: come
segneri, iii-1-5: sentirete... da me inculcarvi la gravezza del peccato.
miserabile finta di dargli un parere disinteressato da amico. carducci, iii-7-380: perpetrava
nelle prediche, nelle missioni s'ha da inculcare la serie de'malanni provenienti dal
. corsini, 2-629: non ci era da far altro che procurar di concigliarsene gli
delle verità sì eloquentemente inculcate e mostrate da quel divino ingegno del mio genero perticari
carducci, ii-9-185: tu ripeti cose da altri inculcate. 2. infuso in
che, secondo l'ordine inculcato tanto da cristo, stan sempre desti, cioè
l'ira, ira fatai ', lontana da questa inculcata semplicità. carducci, iii-25-151
. tardo inculcdtor -óris, nome d'agente da inculcare * inculcare '.
overo d'esser preposto a voce incominciante da vocale, overo da voce incominciante da
a voce incominciante da vocale, overo da voce incominciante da geminata consonante, per
da vocale, overo da voce incominciante da geminata consonante, per temprar l'asprezza che
ii-100: devesi... molto guardare da tale inculcazione lo scrittore; perché non
di lettere a rinchiudersi nel verso: da la qual moltitudine ed inculcazion delle lettere
, e non possono muoversi in giro da sé sole. 5. abbinamento,
s'inculmina! = comp. da in-con valore intensivo e culminare (v.
urbanità presentanea. = deriv. da inculto (cfr. incolto).
della nostra favella. = comp. da in-con valore negativo e cultura (v.
collezionista di incunaboli. = deriv. da incunabolo, n. 3.
degli incunaboli. = deriv. da incunabolo, n. 3.
, lat. incunàbulo 'fasce '(da cùnae 'culla'). nel signif
signif. del n. 3 fu introdotto da cornelio van beughem nel suo repertorio incunabulo
antica luna. = denom. da cuna (v.) col pref.
nel cespuglio. = denom. da cuneo (v.) col pref.
cunei. = nome d'agente da incuneare. incuòcere, tr.
ultimo rimedio lo 'ncuocere. s. caterina da siena, 242: il membro che
-figur. s. caterina da siena, iv-149: per non far dispiacere
; sciogliere, polverizzare (un terreno da fertilizzare). soderini, iii-629:
usi economici, ma per fornelli e debbi da incuocere e purificare certe sorti di terreni
marciscono le continuazioni del legno, causate da raggiramenti e nodi di venti che gli
di venti che gli abbian battagliati o vero da quella banda incotti dove si sia posata
1 geli incossero le viti. ghiacci da incuocere le olive. il freddo ha
è la concozione. = comp. da in-con valore intensivo e cuocere (v.
società del padule d'orgia, 85: da la detta presa in giù verso la
, la quale si chiama la testiera, da lato di stilliano si rimondi e s'
d'inazione. = denom. da cupo (v.) col pref.
più oscuro. = deriv. da incupire. incupire, intr. per
/ simile a una pupilla dilatata / da una goccia d'atropina / che la notte
incoppire '. = denom. da cupo (v). col pref.
pena non trovava sfogo. -ossessionato da angosce, malinconie, rimorsi (un'
ironica, senza mai visioni, incupita da un'ombra solenne e definitiva. incuràbile
era un uomo già vecchio, afflitto da una sordità incurabile. deledda, i-235:
i-235: al ricordo della figlia afflitta da un'incurabile malattia di occhi la donna
si ricettano gl'infermi che sono afflitti da malattie quasi incurabili e che sono incapaci
compassione grandissima di me stesso, mossa da le intime medolle. serafino aquilano,
, stere i malati gravi con aria da santocchi. aretino, 20-198:
suo male. = deriv. da incurabile; cfr. fr. incurabilité.
di secondare l'opera di seduzione iniziata da lui così sollecitamente o si chiudeva nella
e scettico. = comp. da in-con valore negativo e curante (v.
e incuranza, a stornare i sospetti da questa casa. = deriv. da
da questa casa. = deriv. da incurante. incurare, intr. con
incuro s'tu se'intexo, / da che fai el cor mio ofexo / note
e quasi mancata. = comp. da in-con valore intensivo e curare (v.
voce dotta, lat. incuràtus comp. da in-con valore negativo e curàtus, part
di bellezza. = deriv. da incuria. incùria, sf.
atto, comportamento di chi è dominato da abituale indolenza; grave noncuranza; pigrizia
lat. incùria * negligenza ', astratto da un agg. * cùrius con in-privativo
buona fortuna. = comp. da incurioso2. incuriosire, tr.
sul proprio cammino. = denom. da curioso (v.) col pref.
geometrica diligenza, chi sparpagliata e confusa da un'affettata incuriositade. tommaseo [s.
... avesse il santo per umiltà da dio chiesto nella maggior
nostro popolo. = deriv. da incurioso2. incuriosito (part.
quanti servi iniqui e incuriosi / cacciati da i magn'almi soi patroni / per essere
eletta / d'uomini esperti a oprar da presso il brando / ma d'ogni
. borgese, 1-37: erano molto diversi da lui; alieni da appassionati discorsi di
erano molto diversi da lui; alieni da appassionati discorsi di politica, incuriosi,
. 2. per estens. dominato da una generale incuria e indifferenza (un
= voce dotta, lat. incùriósus (da incùria 'negligenza ');
erano circa quattro o cinque... da me non isciolti, ma né anco
rispetto alla esaminazione d'alcune belle proposizioni da cui ella dipende. carducci, ii-4-274:
non incuriosa. = comp. da in-con valore negativo e curioso (v.
fr. colonna, 2-6: da fremendi lupi incursanti miseramente dimembrabondo lurcare vedesse
aereo. = denom. da incursione. cfr. migliorini [s.
la luna. sarà una vera serata da incursioni aeree. pavese, 4-168:
e spesso le incursioni sono compiute anche da specie non migratrici. buzzati, 3-300
panzini, iii-726: illustri nostri professori che da anni facevano « incursioni » -come essi
lat. incursió -ónis 'scorreria '(da incurrère 'correre contro 'o *
ri guarda o che deriva da un'incursione. pavese, n-i-720
flessibile. = deriv. da incurvare. incurvàbile2, agg.
d'italia; / termine immenso che da mare a mare, / col fondamento
, xxx-10-77: venite a me voi che da l'empio e greve / fascio incurvando
, 186: sbarbai [il tasso] da le radici e 'l tronco fendi,
leonardo, 3-447: ab è la fossa da vuotarsi; cde è una gran tela
. caporali, ii-20: pur, da che è in man de i medici la
nel piano o ne la valle / da l'aria leggierissima commosse / incurvate ondeggiar
e vigna incurvata su un breve declivio da cui si mirava, come da un
breve declivio da cui si mirava, come da un balcone, la bonaccia madreperlacea della
, e ora i turchi, / scuoton da i nervi de gl'incurvati archi.
archi. 5. bot. contrassegnato da una curvatura con la concavità volta verso
, di ferro o di qualche altra materia da cerchiar botti, quando sia tenuto con
e dura. = deriv. da incurvare. incurvire, intr.
hanno incurvito. = denom. da curvo (v.) col pref.
ii-261: venia dallo spazio incurvo / da quel gorgo soprano / la voce di
benivieni, xxx-10-100: ecco già che da l'incurva fronte, / dal brutto
fronte, / dal brutto petto, e da gli omeri adversi, / e da
e da gli omeri adversi, / e da le gambe mie veloci e pronte /
, denunzie. = deverb. da incusare. incusa2, sf.
fine che la mia intenzione non vegna incusata da individuo alcuno. pallavicino, ii-497:
vendetta. = comp. da in-con valore intensivo e [accusare (v
nella parte incusa delle medaglie, diverse da quella del rilievo. =
fornire di cuspide. = denom. da cuspide (v.) col pref.
voce dotta, lat. incussici -ónis, da incussus, part. pass, di
alcuna cosa pertentare, ma quasi incusso da timore in questo loco tetro e illumino
di chiusura. = comp. da in-con valore negativo e custodito (v.
, 2-43: le forme orrifiche, da me vedute circonvagare d'intorno a quest'
lanciare, infondere '(comp. da quatère 'scuotere 'con in-con valore
. = voce dotta, comp. da indacano e dal gr. al [xa
indicano. = deriv. da indac [o], col suff.
= voce dotta, comp. da indacano e dal gr. oupov
, il quale è colore azzurro, conosciuto da tutti i dipintori. p. contarmi
il fiore del fico d'india / nato da torride viscere / ha il colore dell'
più lente delle violette. se ne compiono da 678 a 797 bilioni in un minuto
la lunghezza delle onde dell'indaco varia da 459 a 439 milionesimi di millimetro.
dell'aconito. = deriv. da indaconi [ti] na.
contenuto nell'aconitum chasmanthum, costituito da cristalli incolori che, per idrolisi alcalina
= voce dotta, comp. da ind \ aco] e aconitina (v
= voce dotta, comp. da indaco e porporina (v.).
indaffaramenti. = = deriv. da daffare (v.) col pref.
hanno fra loro un'infinità di cose da raccontarsi. c. e. gadda,
ambientali possibili. = deriv. da daffare (v.) con in-illativo.
passo ignudo di mercurio indafarito facendosi precedere da fischiatine. moretti, i-800: ora
accusato. vico, 5-7: aveva egli da porre [tutto lo studio] all'
constrizione de l'arteria del polmone causata da quelli fumi densi e sulferei, in un
più nobile e degna d'esser indagata da un vero filosofo è se l'anime,
in tutte le librerie della capitale: e da ultimo in un vecchio atlante, non
in un vecchio atlante, non so da chi né come portato, indagando affannosamente
di profonda e solenne tristezza che erompe da tutti gli scritti della signora aurora dupin.
o i loro covili. erasmo da valvassone, 5-132: più destre cacce son
antiquo documento... fu lasciato da li sapientissimi filosofi, de li oculti
e indagatrice, poiché non s'aspettava da lui una simile domanda e tanto meno
e attuale. = deriv. da indagare. indagazióne, sf. disus
fu avenenato. siri, i-190: da ogni parte risuonando le voci de'maneggi
con partic. riferimento all'attività svolta da una pubblica autorità, amministrativa o giudiziaria
a rilevare il grado di favore incontrato da idee, progetti o prodotti determinati.
la poesia? = deriv. da indagine. indaloccare, tr. (
mantelli fuocati, indaloc- cavano il capo da qua e di là come pecore smandriate
vorresti allora bene? = denom. da dama (v.) col pref.
). ant. danneggiare. marsilio da padova volgar., i-xiv-6: la bontà
un'arilammina. = comp. da ind [aco] e ammina (v
di giove. = denom. da danae, col pref. in-con valore illativo
biliottare, tempestare. = denom. da danaio (v.), col pref
, 15-i-93: questo animale, chiamato qui da 'l poeta lonza, descritto da
da 'l poeta lonza, descritto da lui con la pelle indannaiata e piena
aveano... / certe calze da sprazzi indanaiate. passeroni, 1-247:
le stelle. = deriv. da indanaiare. indanile, sm.
= voce dotta, comp. da indan [o] col suff. chimico
. soffici, v-1-384: lasciamo da parte tutta questa fraseologia da callisti indannunziati
: lasciamo da parte tutta questa fraseologia da callisti indannunziati. = denom. dal
. = voce dotta, comp. da ind [aco] col suff. -ano
= voce dotta, comp. da indan [o] col suff. -one
= voce dotta, comp. da ind [aco] e antr [ac
con simiglianti spese, indappochivano, e da ricchi diventavano poveri, e poltroni d'
diventava disprezzabile. = denom. da dappoco (v.) col pref.
cancellano. = denom. da indarno (v.) col pref.
efficacia; senza vantaggio. uguccione da lodi, v-155-80: quel ke se fatiga
., 13-121: vie più che indarno da riva si parte, / perché non
a sostenerlo in trono. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
lascia mai immarcire per stare indarno. paolo da certaldo, 356: meglio è indarno
molino mai non istia indarno. = da * in damo 1 per magia ',
= voce dotta, comp. da ind [aco] e azina (v
= voce dotta, deriv. da indolo, con l'inserzione di
az [o] - (da azoto). inde, v
ristoro, 7-2: quanto questo vapore iscenderà da alto, tanto indebiliterà, e quanto
in modo contrario al dovere che deriva da una norma o da un principio giuridico
dovere che deriva da una norma o da un principio giuridico o morale, religioso
dante, conv., i-1-3: da la parte del corpo è [difetto]
fagiuoli, 1-6-200: perché ha poco da spendere, malamente s'indebita. g
contro natura. = denom. da debito (v.) col pref.
/ un poeta indebitato, / trattenuto da i timori / de gli attenti creditori
ben degno di perdono. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. letter. che dipende o trae ispirazione da un determinato modello. baldini,
indebitato di remini scenze saranno da imputare i frequenti imprestiti formali di
giu stizia, non dovuto da dio in base alla giustizia;
cristo sostenendo morte indebita liberò l'uomo da morte debita. s. agostino volgar.
misericordia e indebita grazia, sia liberato da questo giusto e debito tormento. f.
2. contrario al dovere che deriva da una norma o da un principio giuridico
dovere che deriva da una norma o da un principio giuridico o morale, religioso
d'orléans, 120: quando ritornò da cheles al convento, vi arrivò alle io
non obbedisce all'ordine di liberazione dato da tale autorità, o indebitamente protrae l'
senza l'oggettiva esistenza di un'obbligazione da parte di chicchessia nei confronti del presunto
dotta, lat. indèbitus, comp. da in-con valore negativo e débìtus * dovuto
i molti altri simili ai suoi, nasce da un certo indebolimento e infrivolimento mentale,
un'articolazione meno distinta, in modo da perdere alcuni suoi caratteri. 5
, svigorire, spossare. bartolomeo da s. c., 1-1-5: indeboliscono
aperta e indebolita quella parte la quale ha da tener diritto e insieme tutto il restante
la fede). s. caterina da siena, iii-27: solo il peccato è
debolezza e di incapacità, e soprattutto da parte di quelli che avevano maggiormente contribuito
: l'avversario... minaccerebbe da presso la ferrovia fra trieste e pola
nimico, cioè il corpo. guido da pisa, 1-206: quando nelle battaglie per
cose o alcuna d'esse si partissono da essa, la generazione e 'l crescimento
e l'altra, che mediante i lavori da esso ordinati si fussero venuti ad affaticare
grande percossa, il colpo, onde da telesino dovea essere percosso, indebilio. ristoro
cavalca, 18-126: anche è molto da temere, che l'uomo per li
... non è da dubitare che la concupiscenza indebo
perdere autorità, potenza. guidotto da bologna, 1-49: dice che l'avversario
sul campo. = denom. da debole (v.) col pref.
diventare debole, debilitare. francesco da barberino, 191: ma torno a te
vera madre. = denom. da debole (cfr. indebilitare).
potente di difendersi. s. bernardino da siena, 449: se tu desse il
con molta angoscia. tasso, n-iii-1104: da la mia indebolita complessione non posso aspettarne
sono stanco, indebolito, e ho lavoro da bastare a tre uomini robusti e giovani
alterazione de'terreni medesimi indeboliti e spossati da un sì lungo lavoro. -diventato
l'indebolita fede, con la quale da noi si guidano alla visita de'sacri
di questo spirito indeboliti ad ogni momento da uno sforzo continuo, ma non mai
-privato di autorità. 5. caterina da siena, iii-112: il dimonio è indebilito
, o per eliminare la velatura provocata da uno sviluppo eccessivo o da un'esposizione
velatura provocata da uno sviluppo eccessivo o da un'esposizione troppo prolungata. =
esposizione troppo prolungata. = deriv. da indebolire. indecènte » agg. (
miei concittadini, di lineamenti diversi affatto da quelli co'quali il cruccio indecente e bugiardo
che la mia testa lavori così poco, da poter capire tutto, e ricordare niente
, 56: è tanto povero da non aver che un soprabitino sdrucito,
motti indecentissimi que'medesimi che sono poi da esse chiamati i persecutori. casti,
, lat. indècèns -èntis, comp. da in-negativo e decins -èntis * decente '
e trovatolo indecentemente sbracalato perché esciva allora da pranzo, mi fece le sue scuse
una proposizione). = comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
= comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di decidere (v
, di proposte a se stesso, da diventare spesso indecifrabili ragnatele di frasi monche
borgese, 1-270: s'ecclissò improvvisamente da parigi non lasciando altro di sé che
. di fisionomia grave, indecifrabile, da non poter supporre che qualità di male avessero
con dio. = comp. da in-con valore negativo e decifrabile (v.
farmi indecimire. = denom. da decimo2 col pref. in-con valore illativo.
delle tinte. = comp. da in-con valore negativo e decisione; cfr
: poi che ragioni assai furono da noi addutte, la questione restò
: indicisa fu la riputata vittoria da gli independenti. garibaldi, 2-416: la
voi quelle forme incantevoli che direste scolpite da fidia? quei contorni indecisi come di
nella natura. = comp. da in-con valore negativo e deciso (v.
dotta, lat. indiclinàbllis, comp. da in-con valore negativo e dèclinàbllis 'declinabile
coloniale indecoloràbile. = * comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
* comp. da in-con valore negativo e da un deriv. da decolorare (v
valore negativo e da un deriv. da decolorare (v.).
figur. leopardi, ii-74: da principio... moltissimi suoni composti
'dicesi la luce quando essa risulta da oscillazioni tutte di eguale durata, non
, incorruttibile. = comp. da in-con valore negativo e decomponibile (v
, incorrotto. = comp. da in-con valore negativo e decomposto (v.
... rimarrebbe talmente confusa, da venir meno al dovere delle onoranze ai
decorati. = comp. da in-con valore negativo e decorato (v.
dotta, lat. indecórus, comp. da in-con valore negativo e decòrus * decoroso
suo contegno. = deriv. da indecoroso. indecoróso, agg.
, lat. tardo indecorósa, comp. da incori valore negativo e decorósus 4 decoroso
, e simili. = comp. da in-con valore negativo e deducibile (v.
essere indeducibile; impossibilità di essere dedotto da un determinato principio. b
l'indeducibilità delle virtù e dei doveri da un principio unico. indefaticabilménte (indefatigabilménte
[il mortai] / e di fuor da ogni lato, assidua, intenta /
dotta, lat. indefatigdtus, comp. da in-con valore negativo e defatigàtus 4 stanco
amici e a'nemici. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
attività, ecc.). lapo da castiglionchio, 131: voi con indefessa sollecitudine
sol l'immenso giro / mi sublima da me stesso. g. capponi, 1-i-278
natura divina è interamente indefettibile, e da essa ricevono gli enti indefettibilità. =
gli enti indefettibilità. = comp. da in-con valore negativo e defettibile (v.
chiesa si manterrà come è stata fondata da gesù fino al termine del mondo,
1-iii-335: questa cultura essenziale, incorporata da cristo con la sua istituzione, è
al pari di essa, perché indivisa da quella dote che si chiama indefettibilità e
inerranza. = deriv. da indefettibile; cfr. fr. indéfedibilité.
caduca e subbiettiva. = comp. da in-con valore negativo e defettivo (difettivo)
e così la cosa creata senza mezzo da lui è indeficiente, e così è
inestinguibile? landino, 431: tal grazia da dio viene e a dio ritorna,
è [la germania] la miniera da dove gli spagnuoli traggono il più considerabile
. eccles. indéficièns -èntis, comp. da in-con valore negativo e dèficièns -èntis 1
lat. eccles. indéficientia, comp. da incori valore negativo e dèficientia 1 deficienza
io sentiva tutto il mio essere vinto da un sentimento indefinibile di tenerezza e di
.. non hanno l'un l'altro da opporsi che ima massa informe di scelleraggini
di scelleraggini indefinibili. = comp. da in-con valore negativo e definibile (v.
canaglia nella persona. = deriv. da indefinibile. indefìnibilménte, avv.
indefìnibilménte, avv. in modo indefinibile; da certe donne. 0. rucellai, 1-8-252
, chi è che possa negare? da una cosa, che in sé non è
nulla di quel che si può trar da lei, e può esser tutto,
sua indefinitezza. = deriv. da indefinito-, cfr. fr. indéfinité.
aggiornare indefinitamente. = comp. da in-con valore negativo e definitivamente (v
far di meno. = deriv. da indefinitivo. indefìnitivo, agg. che
anch'essa definitiva-indefinitiva. = comp. da in-con valore negativo e definitivo (v.
che è incerto sia riguardo ai fini da raggiungere, sia riguardo alla linea d'
, sia riguardo alla linea d'azione da seguire (un ideale, un'ideologia)
brama indefinita e non misurata, e da sofficiente discorso generato. manzoni, pr
orrore indefinito con cui l'animo combatteva da qualche tempo, parve che a un tratto
. cesarotti, 1-i-133: parleremo dei fonti da cui possono trarsi vocaboli nuovi: dal
, lat. tardo indèfinitus, comp. da incori valore negativo e dèfinitus 1 definito
con quella, ma quello, che vien da lui, con essa. = deriv
, con essa. = deriv. da indefinito. indeflorato, agg. letter
li aprisse. = comp. da in-con valore negativo e deplorato (v.
la forma del pallone è data da una carcassa indefor mabile.
o di navetta. = comp. da in-con valore negativo e deformabile (v.
il sopportare di essere lui ricevuto indegnissimamente da quegli stessi che pur lo credono e lo
, 2-217: della trista sedazione fatta da quelli che falsamente e indegnamente si fanno
si duole che altri indegnamente sia essaltato da la prosperità de la fortuna. marini
torto. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 432: la pena che
3. ripugnanza, disgusto. bartolomeo da s. c., 39-3-7: onde
4. irritazione, infiammazione. dino da firenze [tommaseo]: togli butirro istrutto
una parte del corpo. dino da firenze [tommaseo]: togli sangue dalle
sarà indegnatura. = deriv. da indegnare, variante ant. di indignare (
di esserne proveduto [di vettovaglie] da altri, che la indegnità di provedeme con
di quell'onore solamente che poteva dependere da lui, non di quello ch'io con
. ant. indegnità. vito da cortona volgar., xxi-754: tanto era
la indegnitude. = deriv. da indegno sul modello dei latinismi in
del regno il giudice ecclesiastico. buonaccorso da montemagno volgar., xxxi-151: conciosiacosaché
d'uomo. leopardi, 3-154: da te fino a quest'ora non è
dal polo / maschia virtù non già da questa mia / stanca e arida terra
ii-8-34: tu sei stata così buona da seguitare a corrispondere amichevolmente con queirindegno.
nella vicina notte / io ti trarrò da questo loco indegno. -ripugnante,
. tommaseo, 15-86: ogni particolarità da cui non traspaia, più o meno lontana
: alete è l'un, che da principio indegno / tra le brutture della plebe
è sorto. -che è contratto da persone di diversa condizione sociale (un
dotta, lat. indignus, comp. da in-con valore negativo e dignus 4 degno
crittogame. = comp. da in-con valore negativo e deiscente (v.
riproduttori. = comp. da in-con valore negativo e deiscenza (v.
impresso, scolpito, inciso in modo da non potersi cancellare; inalterabile (un
/ che, con marche indelebili, da sette / sigilli impenetrabili è segnato.
impressione, ecc.). buonaccorso da montemagno il giovane, 2-66: questa
dotta, lat. indèlèbìlis, comp. da in-con valore negativo e dèlèbilis 4 delebile
per ben lungo tempo distornare gli animi da quel culto. leopardi, iii-170: ho
nostro corpo. = comp. da indelebile. indelibato, agg. letter
/ e maraviglia d'isole dipinte / da lo smeraldo di perpetui mirti. c
godimenti indelibati. = comp. da in-con valore negativo e delibato (v.
questione). = comp. da in-con valore negativo e deliberato (v.
non ci lascia veramente andar liberi da que'falli che, nati da
da que'falli che, nati da inavvertenza o da indeliberazione, sono comuni ancora
che, nati da inavvertenza o da indeliberazione, sono comuni ancora a
nondimeno pron tissima a preservarci da quei falli che sono voluti appieno.
voluti appieno. = deriv. da indeliberato. indelicataménte, avv.
: perdona la mia indelicatezza, non da altro provocata che dai pensieri troppo affliggenti di
. ferd. martini, 1-i-210: da asmara notizie di qualche indelicatezza commessa da
da asmara notizie di qualche indelicatezza commessa da ufficiali del commissariato nell'acquisto dei buoi
rancio dei soldati. = comp. da in-con valore negativo e delicatezza (v.
o s'ammorbidisce. = denom. da delicato (v.) col pref.
atto indelicato; come quegli che fece da intermediario fra un appaltatore e l'ingegner
di corruzione. = comp. da in-con valore negativo e delicato (v.
delimitare l'indelimitabile. = comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
= comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di delimitare (v
calco del fr. indémaillable, comp. da in-con valore negativo e démailler 4 smagliare
vero cantina. = comp. da in-con valore rafforzativo e demandare variante
del liban. = deriv. da indemaniare. indemaniare, tr.
, indemaniò. = denom. da demanio (v.) col pref.
. indemaniamento. = deriv. da indemaniare. indemènte, agg.
l'infermo core. = comp. da in-con valore intensivo e demente (v.
stato demenziale. = deriv. da demente (v.) col pref.
e reio. = deriv. da indemoniare. indemoniare (ant.
l'amante. = denom. da demonio (v.) col pref.
. (ant. indimoniato). posseduto da spiriti maligni, che dominano le facoltà
liberare gl'indemoniati. s. bernardino da siena, 230: venutogli questo indemoniato
queste cose sono più vane e più da disprezzare, che questa disonestate crudelissima,
incontrollabile; che è agitato, esaltato da una passione o da un desiderio violento
agitato, esaltato da una passione o da un desiderio violento e irrefrenabile. contile
voltandosi a renzo, con un viso da indemoniato, un di coloro.
austriaci erano pronti e cominciarono a sparare da indemoniati. al terzo danneggiato)
= voce dotta, comp. da indiano] e dal suffisso -ene,
ha subito danno; esente, libero da pericoli, molestie, mali; illeso
il giovane, 9-498: scampa / da gran perieoi d'acqua ov'ei s'immerse
: lo scrittoio... apparve indenne da manomissioni. -che non mostra i
capelli bianchissimi rialzati sulla testa in modo da scoprire la fronte quasi indenne.
2. disus. garantito, protetto (da eventuali danni, rischi, pene)
3. ant. dispensato, prosciolto (da un obbligo, da un voto,
, prosciolto (da un obbligo, da un voto, da una promessa).
un obbligo, da un voto, da una promessa). guicciardini, 2-7-438
, lat. tardo indemnis, comp. da in-con valore negativo e da un deriv
comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di damnum 1 danno \
il conservare o preservare indenne; preservazione da pericoli, danni o mali materiali
vostra indennità. pallavicino, 1-448: da poi che l'animo fu atterrato dal
specie quando l'offesa all'interesse deriva da un atto lecito della pubblica autorità (
al lucro cessante, il patrimonio offeso da un fatto ingiusto altrui). -anche
natura speciale e per i servizi prestati da coloro che ricoprono cariche pubbliche originariamente gratuite
e con la indennità, per le giornate da passare in roma, giornate di molta
, lat. indemnltàs -dtis, comp. da in-con valore negativo e da un derivato
comp. da in-con valore negativo e da un derivato di damnum * danno nel
mantenere un institore. = deriv. da indennizzare. indennizzare (indenizzare),
povero pastorello per un agnelletto statogli involato da alcuni fornaciai... quanti modi v'
fr. indemniser (nel 1398), da indemne 'indenne '. indennizzato
espro priazione è accompagnata sempre da indennizzo. 2. figur.
consolazione di = deverb. da indennizzare. essere qualche mediocre ulcera in sito
. = variante dialettale di inginocchiare (da denocchio per ginocchio).
effettiva utilità. = deriv. da indentare. indentare, tr.
catena quella trave che va a livello da mura a mura: nel mezzo della quale
uno gnomo. = denom. da dente (v.) col pref.
armamento in piedi, e del letto da condur l'obelisco; ma che le travi
alle macchine. = deriv. da indentare. indentazióne, sf.
intenzion dell'autore. = denom. da indentro. indéntro (ant. e
, iii-9: l'archetto, / che da l'un capo, onde con man
chiuso e sigillato. = comp. da in-con valore intensivo e dentro. independente
ad un tal punto di reciproco odio da rendere indeprecabile questo conflitto. borsi,
indèprecàbìlis (gellio), comp. da in-con valore negativo e dèprecàbìlis 'deprecabile '
sicuro nido. = comp. da in-con valore negativo e depredabile (v.
dalla busta. = comp. da in-con valore negativo e derogabile (v.
impossibile conseguire. = comp. da in-con valore negativo e descritto (v.
straordinaria di un senti = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
mio primo amore. = comp. da in-con valore negativo e descrivibile (v.
i loschi balli per marinai erano sostenuti da altre russe malandate e indesiderabili. ber nari
cospiratori, indesiderabili. = comp. da in-con valore negativo e desiderabile-, nel
persone indesiderate. = comp. da in-con valore negativo e desiderato (v.
continuo, senza fine. girolamo da siena, i-121: questo calore ogni inquinazione
, lat. indèsinèns -èntis, comp. da in-con valore negativo e dèsinèns -èntis,
far breccia. = deriv. da indesinente. indestabilménte, avv.
indestabilménte, avv. letter. in modo da non poter essere destato.
d'acque; sulle quali, sostenuti da assi galleggianti, indestabilmente dormono cigni annodati
. di un * indestabile (comp. da in-con valore negativo e dall'agg.
italia odiati. = comp. da in-con valore negativo e desterità (v.
del mondo. = comp. da in-con valore intensivo e destinare (v.
rosea foresta. = comp. da in-con valore negativo e desto (v.
toni pittoreschi. = comp. da in-con valore negativo e destrezza (v.
, lat. tardo indéterminàbilis, comp. da in-con valore negativo e dèterminàbìlis * determinabile
più alte. = comp. da in-con valore negativo e determinare (v.
dio. piccolomini, 1-8: non da qualunque negazione indeterminatamente procede l'accidente che
accidente che si produce; ma sol da quella che determinatamente gli è contraria.
d'imagini dense,... immuni da ogni indeterminatezza. b. croce
modo generico. = deriv. da indeterminato. indeterminato, agg.
. ardigò, vi-190: il linguaggio da prima non è che l'espressione fonica
al sì e al no che dipendono da la fortuna e dal caso.
puro indeterminato, che non può produrre da sé la determinazione. 6. gramm
alle incognite un determinato valore, tale da soddisfare a certe condizioni. - anche
u sarebbe indeterminata, dipendendone la determinazione da preciso punto preso nell'altezza del recipiente
. v. riccati, 292: da così fatta equazione non è possibile il
dotta, lat. indeterminàtus, comp. da in-con valore negativo e determinàtus 1 determinato
indeterminatrice del fatto. = comp. da in-con valore intensivo e determinatore (v.
ed indeterminazione ed incostanzia, sendo ella da sé in potenza a ogni forma,
potenza a ogni forma, ed egualmente da sé a tutte forme inclinata. tasso,
forme inclinata. tasso, 12-574: da la moltitudine nasce l'indeterminazione; e
in infinito, senza che le sia da l'arte prefisso o circonscritto termine alcuno.
chi è, che possa negare? da una cosa, che in sé non è
nulla di quel che si può trar da lei, e può esser tutto, uscirne
. s. maffei, 4-73: ma da i passi addotti ben appare che si
di indeterminazione: principio enunciato nel 1927 da heisenberg, con cui si riconosce,
un preciso valore a una funzione dipendente da variabili alla quale vengono dati determinati valori
dotta, lat. tardo indéterminàtió -ónis, da indèterminàtus 4 indeterminato '. indeterminismo
cioè la determinazione della volontà umana da parte di essi, e afferma la
inteso genericamente... non è da trovare né verità psicologica, né possibilità
dell'inazionale. = comp. da in-con valore negativo e determinismo (v.
b. croce, ii-1-65: non è da parlare... dell'4 idea deterministica
. dal pref. in-con valore negativo e da un deriv. di detonare (v
tutto privare. = deverb. da indettare; è stata anche congetturata un'
ammaestramento, insegnamento. marsilio da padova volgar., i-xix-4: per l'
un organo. = deriv. da indettare. indettare, tr.
istruire, ammaestrare segretamente; suggerire il da farsi in modo persuasivo e insinuante,
di uno scopo o di un effetto da conseguire; imbeccare. torini,
che la indettava e la mandava apposta da quelle parti per stuzzicarle la bile. papini
non ha bisogno di nessuno, fa tutto da sé. anche s'è cristiano ricusa
anche s'è cristiano ricusa d'essere indettato da dio. -ant. mandare a
qualcosa; concertare in precedenza il comportamento da tenere, le decisioni da prendere.
il comportamento da tenere, le decisioni da prendere. varchi, 18-2-276: s'
s'era indettato per fare un colpo da omicida. tommaseo, 2-240: oh
lo guidava. = comp. da in-con valore intensivo e dettare (v.
se e'fussino stati di quelli indettati da quei servitori, che m'avevan visto
, iii-15: altri v'avea indettati da pirro che fingevano esser macedoni. b
cattaneo, iii-2-215: i maggiorenti, indettati da torino,... raffrenarono l'
7-22: né queste son fantasie indettate da un postumo classicismo. 3
si è messo d'accordo con altri sul da farsi. - anche sostant.
indettatura di motezuma. = deriv. da indettare. indétto (part.
machiavelli, 1-iii-1477: il concilio indetto da papa julio pubblicorono esser nullo. guicciardini
]... che nel concilio inditto da lui si fusse trasferita giuridicamente la potestà
, pigro, arido e indivoto. girolamo da siena, ii-45: vane vedove,
dotta, lat. indévótus, comp. da in-con valore negativo e dèvótus *
, lat. indévótió -ónis, comp. da in-con valore negativo e da dèvótió
. da in-con valore negativo e da dèvótió -ónis * devozione '.
. inde), avv. letter. da quel luogo, da quel punto
letter. da quel luogo, da quel punto; di lì, di là
con le prep. a, da, di, con gli avv. lunge
... quello che nd'avese da la compagnia per lo tempo corso, secondo
, par., 10-13: vedi come da indi si dirama / l'oblico cerchio
d'appressarsi. petrarca, 58-6: richiudete da man manca / la strada a'messi
-lì, in quel luogo. bartolomeo da s. c., 2-6-14: dovunque
conscenzia. -in correlazione con quinci: da quella parte, là. tasso,
giù, in là: di là, da quel punto in su, in giù
, in là. -al figur.: da quella somma in su, oltre quella
dante, inf., 14-109: da indi in giuso è tutto ferro eletto
dugentomila fiorini d'oro... e da indi in su pagare danari due per
dee., 6-10 (137): da indi in là si va per acqua
intende le cose del cielo, e da indi in giù, che il mondo
73: la muraglia vecchia... da indi in su si farà di matoni
... pagare lire cinque; e da indi in là di più, per
ma s'egli è 15 piedi, o da indi intorno, allora è ella
ove sovente con medor veniva / da casa del pastore indi vicina / la
indi: di qua e di là, da una parte e dall'altra, tutt'
quindi e indi. 2. da quel tempo, da quel momento; poi
2. da quel tempo, da quel momento; poi, dopo,
come 'l dì fu spento, / da pratomagno al gran giogo coperse / di nebbia
-da indi: poi, in seguito, da quel momento. dante, par.
sorrise un poco; / da indi mi rispuose tanto lieta, / ch'
nel primo foco. fiacchi, 66: da indi più non vidersi / al gelsomino
le pastorelle un giorno. — da indi a, da indi infino a:
. — da indi a, da indi infino a: da quel momento,
indi a, da indi infino a: da quel momento, da quel periodo a
infino a: da quel momento, da quel periodo a un altro determinato.
altro determinato. cavalca, 16-2-341: da indi a xv dì taisis rendè poi
volgar., ii-217: comandò che da indi all'ottava innanzi la sua presenza si
anni; puerizia infìno alli 14; adolescenzia da indi infìno alli 24; giovanezza da
da indi infìno alli 24; giovanezza da indi infino alli 49. storie pistoiesi
pistoiesi, 1-51: se non s'arrendessono da indi al terzo dì,..
questi suo vitupero non palesassero, se da indi a dietro onorati gli avea, molto
-da indi innanzi o in avanti, da indi in qua o in poi:
indi in qua o in poi: da allora in poi, dopo d'allora,
allora in poi, dopo d'allora, da quel momento in poi. dante
dante, inf., 25-4: da indi in qua mi fuor le serpi
forse settant'anni, e ciò che è da indi innanzi è fatica e pena.
e pena. petrarca, i-3-115: da indi in qua cotante carte aspergo /
figliuol di dio, digiunare, e da indi in avanti per onor della sopravvegnente
in avanti per onor della sopravvegnente domenica da ciascuna opera riposarsi. giusto de'conti,
. giusto de'conti, i-37: da inde in qua mia voce mai non tacque
non tacque. tansillo, 1-172: da indi in qua né donna né donzella /
confession generale, e di non ritoglierla da indi in poi più da dio. foscolo
di non ritoglierla da indi in poi più da dio. foscolo, xv-542: da
da dio. foscolo, xv-542: da indi in qua ho amate le muse;
. — indi a poco, da indi a poco, indi a pochi
molti giorni. cavalca, 16-1-146: da indi a poco l'angelo di dio
f. villani, i-380: da indi a pochi giorni messer ghisello passò
morire e seppellito san pietro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
fra giordano, 130: ind'appresso provedere da questa ambizione, che non regni in
regni in noi. — da indi in là: dopo, poi.
là: dopo, poi. bartolomeo da s. c., 105: ella
mali degli uomini disfà in tal modo che da indi in là non ha luogo né
3. con valore di cong. da indi in qua che: da quando
. da indi in qua che: da quando, dal momento in cui.
in cui. ariosto, 29-59: da indi in qua che quel furor lo tiene
sole. — indi che: da che, dopo che. alamanni,
: ne, a causa di ciò, da esso, da ciò. cronichetta
causa di ciò, da esso, da ciò. cronichetta lucchese, xxviii-903:
inde funno presi e morti. betto da pisa, xii-1-324: però 'nde temo
amore. passavanti, 218: indi [da dio] viene la industria del cuore
abbondanza? -venire dalle indie: venire da luoghi remoti; trovarsi smarrito in un
n. 1. = deriv. da indie [occidentali], con riferimento alle
sue gioie. = denom. da diadema (v.) col pref.
che non vanti di aver qualche origine da questa reale prosapia? leti, 5-v-207:
sospira e canta. = denom. da diamante (v.) col pref.
per ostinarsi. = denom. da diamante (v.) col pref.
sfera metafìsica. = deriv. da indiare. indiana, sf.
quando mi date un poco d'indiana da fare una borsa? cattaneo, vi-1-131:
annunzio, 4-ii-68: a una finestra rallegrata da tende d'indiana di vario colore s'
. = > deriv. da indiano. indianista, sm. e
origine ariana. = deriv. da indiano. indianistica, sf.
trazione europea. = deriv. da indiano. indianlstico, agg.
proprio dell'indianistica. = deriv. da indianistica. indianizzazióne, sf. progressiva
, generale indianizzazióne. = deriv. da indiano. indiano, agg. che
in partic.: pellerossa. michele da cuneo, lix-51: vedemo venire da uno
michele da cuneo, lix-51: vedemo venire da uno cavo una « canoa »,
, che suole in tai tempi mandarsi da acapulco incontro al galeone, o perché
voce dotta, lat. tardo indianus, da india * india '. indiare (
; cioè più partecipa della beatitudine creata da dio, e più s'accosta a
più s'accosta a lui. zenone da pistoia, 1-8: la bucolica dico,
mi deve rinutrire. = denom. da dio (v.) col pref.
, e seguita. = deriv. da diascolo * diavolo * col pref. in-con
a farsi pietra. = denom. da diaspro (v.), col pref
manifattura assai. = deriv. da india, sul modello di asiatico.
dalla corrosione. = deriv. da indio (v.).
aveva accostati spiritualmente. = deriv. da indiavolare. indiavolare (ant.
clara! non c'è poi soggetto da indiavolarsene tanto. loria, 1-189:
han senso comune. = denom. da diavolo (v.) col pref.
gadda, 13-82: il primo colpo da 149 arrivò sibilando indiavolatamente e s'abbattè
estens. perverso, malvagio; accecato da ira furibonda; rabbioso, furente.
rabbioso, furente. s. bernardino da siena, 808: o genti indiavolate,
intoppo indiavolato temano. 3. pervaso da furore bellicoso (e anche violento,
... avesse fatto prodezze tali da essere degnamente paragonate a quelle de'rodomonti
a gambe. -figur. preso da una passione travolgente. c. gozzi
una mossa, i muscoli mi scattassero da sé. forse era anche effetto dell'ambiente
: tra l'originale, le copie da rivedere,... ho faticato come
508: lei e l'amico si esibivano da maestri, in una samba proprio indiavolata
domeneddio. = deriv. da indiavolare. indiavolire, tr. [
più s'indiavolisce. = denom. da diavolo (v.) col pref.
narisi e mascella. = deriv. da indiavolare. indiazióne, sf. letter
delle passioni. = deriv. da indiare. indicàbile, agg.
voce dotta, lat. tardo indicàbilis, da indicare 'indicare '.
indicai disse. = deriv. da indicare (v. indice).
= voce dotta, comp. da indicano e dal gr. azjza
. = voce dotta, deriv. da indico, var. di indaco, col
in concomitanza con gli stati patologici accompagnati da alta indicanemìa. = voce dotta
= voce dotta, comp. da indicano e dal gr. oupov 4
specificare. - anche assol. da porto, 1-34: a noi poveri vicentini
generale contro il boiardo. — seguito da una prop. subordinata. amabile di
vedere tutt'altro fuor che terra. da ponte, 250: le satiriche allusioni personali
l'aria possa indicarlo in questa giornata da suicidio. manzoni, pr. sp
ma i malvagi, indicavano le opere preziose da rapirsi. mazzini, 32-304: ho
ma lo indicò battendo il piede. da ponte, 208: parlommi spontaneamente di
diciotto navi forestiere, mandategli in pittura da i ministri di quei contorni su quelle
, con certi caratteri indicativi che vi era da apprendere della loro intenzione. a.
. strando col dito la direzione da prendere, la castelvetro, 10-xi-339
truova perdita di o nel via da seguire. preterito dello 'ndicativo.
indicativo. sal [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. l'altro modi, che però da i greci vien chiamato ócpicmxói;, cioè
indi- che contiene le indicazioni sulla strada da cativo. b. croce, i-3-332
in ogni città si percorrere, sulla direzione da prendere o i diapra un laboratorio chimico
dotta, lat. tardo indicator -oris, da indicare nero o celeste, per
-contrassegnato, contraddistinto; segnalato = deriv. da indicatore1 per l'abitudine di questo uccon
degli alveari per trovarvi nutrimento. non da altro che da una pietra. indicatòridi,
trovarvi nutrimento. non da altro che da una pietra. indicatòridi, sm. plur
[ecc.]. mento da parte del trattario, la cambiale stessa =
trattario, la cambiale stessa = deriv. da indicare. sia presentata a tale persona
ottenuta riportando in ogni direzione uscente da una sorgente luminosa un segmento proporzionale
considerar superflua una quantità maggiore d'acqua da evaporarsi. delfico, ii-30: il merito
indicazione stradale. -istruzione, modalità da seguire; norma direttiva; consiglio,
senza le tessere non si mangia, così da ieri a mezzogiorno siamo digiuni..
voce dotta, lat. indicaiió -ónis, da indicare * indicare '.
su un quadrante il valore della grandezza da misurare (negli strumenti di misurazione)
nazioni. pascoli, 1-215: lasciamo da parte le legislazioni le quali sono pure
indici e tavole delle parole non approvate da lui. salvini, 39-v-53: non
metodicamente ordinate e illustrate e fatte servibili da regesti, da tavole cronologiche, da
illustrate e fatte servibili da regesti, da tavole cronologiche, da indici per materie.
da regesti, da tavole cronologiche, da indici per materie. pavese, n-i-498
magalotti, 9-1-155: or vedi se ha da parerti gran cosa che, sopito il
lat. index -ìcis * indicatore ', da indi care * indicare '
che s'indicembra. = denom. da dicembre (v.) col pref.
ed indiceria. = comp. da in-con valore intensivo e diceria (v.
indicevole tumulto. = comp. da in-con valore negativo e dicevole (v.
, cioè avea trovati nuovi modi e indicibili da peccare e da corrompersi. origene volgar
nuovi modi e indicibili da peccare e da corrompersi. origene volgar., 295:
dio, poneva platone quella mente chiamata da lui intelletto, ovvero mondo intelligibile. della
indicibile. nomi, 9-15: queste sebben da un ventre ambo scapparo, / s'
. per estens. tanto grande e intenso da non potersi quasi esprimere o rappresentare;
per lui, e l'uomo morto da lui, fu nuova e indicibile. leopardi
me stessi. = comp. da in-con valore negativo e dicibile (v.
estens.: in modo così intenso da non potersi quasi esprimere o rappresentare;
pass, di * indicizzare, denom. da indice, non documentato. indico
là per l'indico mar, che da natura / tragge a sé il ferro e
, 20-142: ciò che ti vien da l'indiche maremme / abbiti pure, e
mai tanto bella, no, / da l'indica marina / l'aurora non
. d'annunzio, i-171: su da la tazza spandeva l'indica / bevanda
= voce dotta, lat. indicus, da india * india '. indicodorato,
le sentinelle fuora. = comp. da indico e dorato (v.).
. = voce dotta, comp. da indico e dal gr. acd-og 'pietra
giorni che sono o si suppongono trascorsi da gran tempo; in un periodo di tempo
raccattar i cenci per la via, / da tanto ch'era nato cavaliere. tommaseo
= voce dotta, comp. da indicano] ed emulsina (v.)
indietrò come colpito a mezzo il petto da una botta. faldella, iii-84:
stessa. = denom. da indietro. indietreggiaménto, sm. l'
al figur. jahier, 2-26: da storture, indietreggiamenti, abbandoni / se
esercito). storia di rinaldo da montalbano, 197-4: la gente di
la gente di mombrino indietreggiava. andrea da barberino, i-318: poi si tirarono
. fare retrocedere, respingere. andrea da barberino, i-160: allora el re aluigi
passero solitario = denom. durativo da indietro. indietreggiato (part.
conv., i-vn-4: ciascuna cosa che da perverso ordine procede è laboriosa..
. idem, inf., 20-14: da le reni era tornato 'l volto
spaventò e riempiè di maraviglia. andrea da barberino, i-318: si tirarono molto
pratica è quella scienza che dimostra che sia da fare e che -da lasciare. sarpi
che -da lasciare. sarpi, vii-18: da molte cose indietro dette si manifesta che
, vigliacco, sciagurato, poltron, da poco. misasi, 7-ii-59: -indietro,
cittadino stia sicuramente... o commesso da con passo grave e serio. ungaretti,
grandezza, con ciò sia che, da alessandro indrieto, e'indreto, quel buon
vengo a voi a sicurtà; e ancorché da oggi indietro io tendo la schiena
-disus. d}allora indietro: da una certa data pitali, li quali
, li quali sono iscriti in questo quaderno da qui in qua, d'allora
ritirarsi. redi, 16-iv-415: da molte settimane indietro non istò bene di
appressarsi, spa rando solamente da lungi l'artiglieria, la dettono, a
19-157: fu edificato [il monastero] da liberio indietro. botta, 4-658
8-216: il suo sguardo si da non sapere che oltre a me esisteva dell'
mentale. sta davanti, ma indietro da lui. piovene, 6-23: la madre
fare alcun progresso. -essere da meno, sfigurare. petrarca, 73-66
-avanti (o innanzi) e indietro: da un punto un di noi due.
vincendo, doveva su quelle trincee difese da tutto l'eservolta per indicare libertà di
andando per la sua via, si trova da ultimo in innanzi e indietro..
in dietro. marino, i-244: chiamata da giove nella rassegna universale degli animali,
gran volontà di servirlo, io lo detti da fare. g. gozzi,
-lasciare dopo di sé. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
qualcosa: essere alla pari, non essere da meno (per lo più iron.
, non stanno indietro a qualsiasi articolo da giornale, e sono scritti, di
indietro, per quanto abbia potuto gridare, da questa sozza guerricciola o * laida '
che vuole? tra tante cose da fare qualcuna bisogna che resti indietro. bocchelli
-tirare o tirarsi indietro: recedere da un proposito; rinunciare a un'impresa
proposito; rinunciare a un'impresa; esimersi da un impegno; ricredersi. petrarca
dee., io-7 (446): da amare il re indietro si voleva tirare
: riprendere un racconto o un'esposizione da un punto già accennato per chiarire o
, iii-224: io non uscirò altresì da questa novella; e ritraendomi alcuni passi
'mmonito, / torna'mi in dietro da l'anime lasse. -ritrarsi.
. crescenzi volgar., 4-12: da provvedere è che in una medesima parte
lat. volg. * in dentro, da * in de retro. indifendibile,
indifendibili. = comp. da in-con valore negativo e difendibile (v.
degli uomini. = comp. da in-negativo e difensibile (v.).
quasi indefensibilmente. = comp. da indifensibile. indiféso, agg.
curano, né pensano né possono alienarsi da loro. g. b. adriani,
è tale, che non viene difesa da tutte le parti,... il
d'una volta tutto pudico e indifeso, da giocarci come un gatto col topolino.
fors'anche sperduta dalla prima indifesa lettura da ragazzino, una eco della involontaria clausola
se ne appropriano, trovandolo indifeso fuori da un'armatura tecnica di nuovo sistema.
del lat. indifènsus, comp. da in-con valore negativo e defènsus 4 difeso \
purezza della linea. = comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
= comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di difettare (v
piazza, leggere una carta, levare da terra una pietra e simili...
più delle volte un effetto non esce da quella cagione che è indifferente a produrne innumerabili
che alcun degli altri, ma esce da quella che alla produ zione
irrilevante, insignificante. 5. carlo da sezze, i-319: ragionando un giorno assieme
. buonafede, 3-33: noi impariamo da questi tragici studi quanto mai fosse indifferente
il suicidio tra quelle genti. domenico da fano, lxii-2-i-77: presentemente la conversazione
. 3. che si astiene da una scelta fra i termini di un'
indifferente; cioè non dà vista d'essere da l'una parte, né dall'altra
stessi avversari. -mosso, animato da imparzialità. alfieri, 5-21: lascierò
mi avrebbero procurate; le quali venendomi da persone indifferenti, sarebbero state insopportabili al
, 8-172: egli viveva quasi appartato da noi, indifferente a ogni avvenimento familiare
-eh fratello, questa vostra brama è da innamorato, non da indifferente. e.
vostra brama è da innamorato, non da indifferente. e. cecchi, 5-104
-incurante del problema religioso; alieno da questioni di fede per incredulità o scetticismo
indifferenza; che esprime o è mosso da noncuranza, imperturbabilità, impassibilità, insensibilità
. e letter. che non è differente da altro; del tutto simile; uguale
ora è nato, / influsso abbia da l'altro indifferente, / perché viene a
, se non fossero le lacune, da quelli. gramsci, 11-18: il partito
lo vidi [luigi xiv] servito da louvois, colbert, pomponne, laurillier,
a un'apposita, particolare disciplina derivante da una delle tante leggi speciali di origine
romagnosi, 3-ii-583: gli schemmi aritmetici da me presentati non sono indifferenti per gli
12. biol. che non è influenzato da azioni esterne (un organismo).
-èntis (cicerone), comp. da in-con valore negativo e diffèrèns -èntis 4 differente
tanto dalla plebe quanto da'mezzani e da nobili indifferentemente. soldati, 2-132: bocciava
cautele e distinzioni; indiscriminatamente. marsilio da padova volgar., i-v-13: ordinaro i
indifferentismo politico. = deriv. da indifferente. indifferentista, sm. e
evento, rendersi per tal via imperturbabile da tutte le procelle della fortuna. l
, come in simili prieghi non hanno da piegare col desiderio né qua né là
2. atteggiamento di chi si astiene da una scelta fra i termini di un'
marito, quando ella può essere osservata da chi che sia. metastasio,
-in senso concreto: atto dettato da freddezza, da ostilità, da antipatia
concreto: atto dettato da freddezza, da ostilità, da antipatia. soffici,
dettato da freddezza, da ostilità, da antipatia. soffici, v-2-464: sembra
in qua e in là cert'occhiate da spione. gli fu dato un pezzo di
: indifferentismo. mamiani, 4-155: da sì diverse disposizioni degli intelletti e delle
è tesserci. landolfi, 9-63: da tutto quanto precede non caverei propriamente un
di movimento quando non sia costretto a cangiarlo da una cagione proporzionale alla mutazione di stato
indifferentìa (gellio), comp. da in-negativo e differentia 1 differenza '.
artistiche come indifferenziabili. = comp. da in-con valore negativo e differenzia
differenziabilità periodica. = deriv. da indifferenziàbile. indifferenziato, agg.
non presenta elementi caratteristici che lo distinguano da altri; indistinto. - anche:
di mio padre. = comp. da in-con valore negativo e differenziato (v.
feribile: un altro filo, certo, da tendere nella ragnatela che instancabile tesse
instancabile tesse. = comp. da in-con valore negativo e differibile (v.
tose, e roman., comp. da in-con valore rafforzativo e difficile (v
o negli organismi. = comp. da in-con valore negativo e diffusibile (v.
dell'affetto! = comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
= comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di diga (v
di una diga. = deriv. da indigare. voce registr. dal d.
d'acqua). = denom. da diga (v.) col pref.
agg. idraul. contenuto, sbarrato da una diga (uno specchio, un
internazionale, dei privati negli stati diversi da quello a cui essi appartengono.
cui essi appartengono. = deriv. da indigeno; per il n. 2 cfr
patisce di indigenismo. = deriv. da indigeno. indigenità, sf.
le differenze. = deriv. da indigeno. indìgeno, agg.
da'fiesolani nel loro cominciamento, né da altri popoli indigeni della toscana. g
l'appigliarsi a forme di civiltà distaccate da quelle tradizioni. -figur. letter.
animali, che, stanziatisi e propagatisi da tempo immemorabile nella toscana, si possono
dotta, lat. indigena, comp. da ind (o) - (per in-
misero, poverissimo. francesco da barberino, 128: e sotto voi nessun
onestà e senza rimorsi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
larva, e mi sento sbranare le viscere da tanti indigenti che giacciono per le strade
indigenti saggi d'una pitturetta men che da dilettante. 4. inappagato (
s. razzi, 328: da una banda stringendolo la indigenza e la necessità
partire a qualunque costo per genova. da ponte, 212: più di trecento
, viii-3-158: son... o da tante cagne morsi, o in tante
non è secondo natura, cioè procedente da indigenza d'umidità e di fresco nelle viscere
= voce dotta, lat. indigenza, da indigèns -èntis, part. pres.
'indige', cioè à bisogno. antonio da ferrara, 24: madonna mia, tu
dotta, lat. indigère, comp. da ind (u) - (per in-
digerire. l'assoluta impossibilità è denotata da questo; ma cibo difficilissimo a digerire suol
, indigeribile. = comp. da in-con valore negativo e digeribile (v.
lo rileva. = comp. da in-con valore negativo e digerito (v.
soggettati. siri, iv-1-49: se da dovero si fosse desiderata la pace, non
sessione. = comp. da in-con valore negativo e di gestibile (v
gravità e indigestibilità. = deriv. da indigestibile. indigestióne, sf. interruzione
patiscono indigestione di stomaco perché sono cattive da digerire. pallavicino, 1-494: è
. ant. imperfetta assimilazione del cibo da parte deh'organismo. varchi, 8-1-57
lat. tardo indigestió -ónis, comp. da incori valore negativo e digestió -ónis *
particolare indigestività. = deriv. da * indigestivo (da indigesto) non documentato
= deriv. da * indigestivo (da indigesto) non documentato. indigèsto,
alla rinfusa; disorganico. gridino da sommacampagna, 1 -77: ma l'alto
* idee indigeste ', non appropriatesi da chi le prese ne'libri o ne'
debito luogo, né paiono maturamente pensati da chi parla o scrive. -incompiuto
interesse, che riesce noioso o difficile da ascoltare o leggere o imparare (una
nei pranzi, ove a noi tocca farla da scalco, intanto che essi insieme col
, non digerito '(comp. da in-con valore negativo e dìgestus, part.
lat. indìgès -gètis, nome d'agente da ind-e * àges -ètis * colui che
voce dotta, lat. indigitàmenta -órum, da indigitàre 1 invocare ritualmente una divinità '
molti ancora de'maggiori cipriani d'essere da femmina governati apertamente indignanti. indignanza
ria indignanza. = deriv. da indignare. cosa li fa indegnare
nel secondo fareste indegnare detti capi, da non poter fare nulla di bene.
quale cosa contro a lui indegnò. bartolomeo da s. c., 25-2-7
siamo apparecchiati. s. caterina da siena, v-124: invitiamo il divino sup-
dello stato, che, mossi o da segreta ambizione o da gelosia di quella
che, mossi o da segreta ambizione o da gelosia di quella libertà...
indigndri 1 sdegnarsi ', denom. da indignus 'indegno '. indignataménte
deriv. dal lat. indignativiis 'mosso da sdegno 'con la desinenza dell'avverbio
. che esprime indignazione, che muove da sdegno (un discorso, una parola,
2 indignatorii. = deriv. da indignalo. indignazióne (ant.
, la vostra indignazione. s. antonino da firenze, i-105: la prima.
cenere del tasso, coperto e indicato non da altro che da una pietra larga e
coperto e indicato non da altro che da una pietra larga e lunga circa un palmo
indegnazione della su- perchia cena. dino da firenze [tommaseo]: la pellicola
voce dotta, lat. indignatió -onis, da indigndtus * indignato '.
zucchero, di caffè, d'indigo da provveder tutta l'europa. bar etti
come indicatore. = comp. da indigo e carminio (v.).
forse così chiamato dalla indigòfera tinctoria, da cui si trae il colore azzurro).
(linneo), comp. da indigo variante di ìndaco (v.)
. = voce dotta, comp. da ìndigo, variante di ìndaco (v.
. = voce dotta, comp. da ìndigo, variante di indaco (v.
ingannerebbe indigrosso. = comp. da in, di e grosso (v.
tazione. = comp. da in-con valore negativo e dilatabile (v.
per cui dinale tutte le munizioni da guerra e da bocca necessarie io
dinale tutte le munizioni da guerra e da bocca necessarie io mi struggo,
, 114: e = comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
= comp. da in-con valore negativo e da un deriv. che può dire / solo
zione. = comp. da in-con valore negativo e dimentica
e dimentica = comp. da in-con valore negativo e dilatato (v.
poesia? dilazione: brutta parola da schivarsi. = comp. da
da schivarsi. = comp. da in-con valore negativo e dimenticato (v.
.); = comp. da in-con valore negativo e dilaziona
non è stato = comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
= comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di dileguare (v
considera le azioni = comp. da in-con valore negativo e diletto (v.
, lat. tardo indéminùtus, comp. da ine proprio rispetto se non questi due
, lat. indiligèns -èntis, comp. da in-con nuire 4 diminuire valore negativo e
concreto: atto negligente. suffragato da prove. giov. cavalcanti,
a v. s. una lettera avuta da lopes de soria, tardata un
dotta, lat. indiligentia, comp. da in-con dimostrare... con
recogli sua gioia. = comp. da in-con valore intensivo e diluviare (v.
, lat. tardo indèmonstrabìlis. comp. da in-con valore negativo e démònstràbilis 4 dimostrabile
teorema, che si = comp. da in-con valore negativo e dimensione (v.
importanza, s'im = comp. da in-con valore negativo e dimostrato (v.
. -anche: meticcio che deriva da tali popolazioni indigene. benzoni,
di fusione. = deriv. da indaco, per il colore delle linee spettro-
ricever mercurio indionisiato. = denom. da dioniso 'dio del vino 'col pref
il proprio essere o la propria validità da altri (con partic. riferimento a dio
dio); che non è condizionato da nulla; che non dipende da una
condizionato da nulla; che non dipende da una determinata condizione. panigarola, 210
solo. vincenzo maria di s. caterina da siena, 318: alli elementi
che con dieci segni simbolici, indipendenti da ogni lingua, si possano scrivere tutti
quale la forma del pallone è data da una carcassa indeformabile ricoperta da un involucro
è data da una carcassa indeformabile ricoperta da un involucro e contenente il pallone aerostatico
e a due o tre piani; collegati da cortili, scaloni, porticati e terrazze
stato o potenza; che è libero da ingerenze o da interventi di altri stati o
; che è libero da ingerenze o da interventi di altri stati o potenze (
quella importante fortezza e rimettervisi independente così da spagna come da francia. g. f
e rimettervisi independente così da spagna come da francia. g. f. pagnini,
gioberti, 1-i-368: una libertà indipendente da dio è nulla. -che non
è nulla. -che non dipende da una determinata autorità. muratori, 7-v-282
: un principe può esimere i chierici da molti carichi citta dineschi non
o non si lascia porre in soggezione da altri. manzoni, pr. sp
sé, uno non poteva rimanere indipendente da lui. mazzini, 32-51: qui tutti
(per lo più finanziaria- mente) da altri; agiato; che basta a se
del padre. palazzeschi, i-195: veniva da una famiglia di cenciaioli e ferravecchi,
e indipendente. -che non dipende da un datore di lavoro; libero da
da un datore di lavoro; libero da vincoli di subordinazione. pascoli, i-298
* sì ', e riprendevano, ma da padroni, liberi e indipendenti,
fuori partito. -che non dipende da alcun gruppo di potere; che si
-per estens. che rivela o deriva da autonomia di giudizio, di scelta.
. dir. stor. che è esente da vincoli feudali. de luca, 1-1-265
alla coscienza. = comp. da in-con valore negativo e dipendente (v.
in proprio, di chi è libero da vincoli di subordinazione. svevo, 1-94
numero di variabili, non sono unite da una relazione analogamente soddisfatta. -indipendenza algebrica
: quando le quantità non sono unite da una relazione algebrica ugualmente soddisfatta.
di quiete o di moto, né da altre forze che contemporaneamente agiscano sul corpo
agiscano sul corpo. = comp. da in-con valore negativo e dipendenza (v.
pittura umana. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di dipingere, dipignere (