da la terra e paiono menute. fatti di
nocciuole, sì eran grosse. mariano da siena, 93: nella chiesa sono cinquanta
la corteccia è grossa e grassa, è da fare intra 'l legno e la corteccia
drago è tanto grossa, / che da possanza o da valore umano / non
tanto grossa, / che da possanza o da valore umano / non teme taglio o
2-489: potevano star sopra ciascheduno di essi da venti a trenta uomini, coperti di
un bassetto, con gli occhiali grossi da miope, il viso semolato e una
lungo in foglio, come di carta piccola da scrivere; ma era grossa tre dita
, diceva un savio antico, fuoco da sé limpidissimo e tutto luce, perché
: l'apparecchio alleato era una macchina da ricognizione, lenta e grossa. moravia,
macchinoni gròssi, di lusso, guidati da gente che se ne infischiava dei sorpassi
e d'infiniti villaggi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
stagnante (l'acqua). francesco da barberino, 232: l'usare unguenti /
era firenze tutta pantani e acque grosse da bere. crescenzi volgar., 1-4:
di refrazione conviene alla luce ogni qualvolta essa da un mezzo sottile passa a muoversi per
elli non si bagna primieramente. bindo da cione, ix-118: tenni per un sentier
iii-682: l'oppression di cuore proverrà da sangue grosso, abbondante, coagulato.
palustri, perciò poco elastica. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
fu, quell'anno, spazzato via da grossi temporali che rinfrescarono l'aria e
popolazione [di torino] che fa da anima a questo gran corpo di muraglie
irruente (una mareggiata). bartolomeo da s. c., 303: quando
stagno, accanto al lago medesimo, da cui, quando le onde erano grosse
fiata de grossi pesci mangiare. francesco da barberino, 364: uno uomo,
di bue grosso e di porco montò da danari venti in soldi undici la libbra
, i-582: a dì 26 partimmo da cesena; dove lasciai il treccia, mio
grossa e prolissa. s. bernardino da siena, 736: donne, così
della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il dito piccolo
, e il dito piccolo deve far da dito piccolo. -alluce.
che gli pesava, girando il capo da ogni verso. moravia, xi-358:
levato come fossero innocenti. s. bernardino da siena, iv-426: sa'tu quando
che, sendo grossa, era stata piantata da chi era stato cagione del suo errore
. giov. cavalcanti, 263: da grosse famiglie amore gli era portato;
iii-19-54: le grosse monarchie premevano oramai da tutte le parti. alvaro, 11-80:
-sostant. cavalca, vii-215: posti da dio gonfalonieri della sua oste, come
grosso, prende l'imperio, vacante da tre anni, ed è incoronato dal papa
animo contra di te, questo com'è da pensare? rinaldino da montalbano, 890
questo com'è da pensare? rinaldino da montalbano, 890: ma in questo tempo
rimasti perplessi innanzi a così grossa responsabilità da assumere, quale sarebbe di asserire una
, i-1048: vide portare in casa da un facchino, che faceva i grossi
gravi peccati, e in molti. francesco da barberino, ii-108: non dece disputar
ciò che di santissima vita era, quasi da tutti avea di valentissimo frate fama.
agrume. -sostant. francesco da barberino, ii-164: per laude corre 'l
tutto si credeva che gli veniva detto da chi si fosse. baretti, 3-269
ha l'uom che more. francesco da barberino, 264: tu mi par d'
ch'è per sé buona, / da sé, ch'è sommo ben, mai
presenza. 32. che deriva da rozzezza, da grossolanità o da mancanza
32. che deriva da rozzezza, da grossolanità o da mancanza di educazione e
deriva da rozzezza, da grossolanità o da mancanza di educazione e di civiltà (un
: nelle città la ricchezza mercantile nutrita da lontane sorgenti affrontava col suo squisito lusso
, per grosse parole e rimprocci avuti da castruccio. verga, 3-31: stava
. giovanni crisostomo volgar., 1-2-7: da molti uomini grossi e di grossa coscienza
nostro parlare sarà riputato nuovo, e da maravigliarsene. s. bernardino da siena
e da maravigliarsene. s. bernardino da siena, ii-423: quanto più è l'
uno stato di ignoranza). sabba da castiglione, ni: questa sì grossa ignoranzia
privati, come sono io, offesi da una grossa nebbia d'ignoranza, non
ortografia. jovine, 2-95: interrogato da don giovannino su una questione di grammatica
un suicidio... non dissimile da quello degli eroi antichi che ricorrevano alla
tu per che la fedita sia dilungata da me? pavese, 6-103: preparavamo
quasi tutta sua gente. s. caterina da siena, ii-55: questa è una
che ad uomo, quasi per ischerno da tutti era chiamato cimone, il che nella
più grossi e più schifi. sabba da castiglione, 32: mi contenterò co i
.]: 'grosso', detto di paste da minestra, vale: che è grosso
lo vestimento grosso e rozzo. folgore da san gimignano, vi-n-134 (3-3)
ha procacciato... stivaloni grossi da cavalcare per in piede. t. alberti
dottrina cristiana, morale e storico, compilato da un certo p. divcovich. guerrazzi
, 2-63: teneva su le braccia da un lato un grosso fascio di torce pei
la cavalcata fue molto grande e grossa da cavallo e da piè. sanudo,
fue molto grande e grossa da cavallo e da piè. sanudo, x-66: lassase
nimico venisse grosso ed ordinato per assaltarti da due bande. tasso, 1-12-51:
. f. corsini, 2-705: avutasi da ferdinando l'attenzione di far correre le
[gli angeli] sono così incomprensibili da noi che i nostri occhi non ci possono
soverchia tardità, prendete animo di metter da questi quei de'gravi cadenti. campailla,
diffonda in qualche tempo, il quale, da noi incomprensibile, vien chiamato impropriamente istantaneo
in nessun modo, ma quasi ispirate da cosa invisibile e incomprensibile. d'annunzio,
incomprensibile. cassieri, i-215: aizzata da un incomprensibile sentimento di vendetta, la
dotta, lat. incomprehensibilis, comp. da incori valore negativo e comprehensibilis 4 comprensibile
oscuro, inintelligibile. 5. bernardino da siena, 519: idio...
inintelligibile, misterioso. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
potestà del creatore. baldi, 265: da l'oneste / tue membra il suo
. rucellai, 2-6-1-50: così registrando da principio i più sovrani attributi dicevoli alla
le sue ignoranze: il che è da ammettere. gobetti, ii-56: il
poi di due esseri che, proprio da quell'ombra di temute incomprensioni non soltanto
dolcezze e languori. = comp. da in-con valore negativo e comprensione (v.
, lat. tardo incomprehènsus, comp. da in-con valore negativo e comprehènsus, part
lasciavan comprimere. = comp. da in-con valore negativo e compressibile (v.
un prezzo). = comp. da in-con valore negativo e comprimibile (v.
ondeggiar di capelli. = comp. da in-con valore negativo e compro, forma
nostra storia futura? = comp. da in-con valore negativo e compromesso1 (v.
a continuare. = comp. da in-con valore negativo e comprensivo (v.
e con dio. = comp. da in-con valore negativo e computabile (v.
corpo della figlia. = comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
= comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di computrire (v
497: la forma è generata da un certo modo di pensare e di
, lat. tardo incommunicabllis, comp. da in-con valore negativo e communicabllis * comunicabile
a cui paragonarli. = comp. da in-con valore negativo e comunicante (v.
i rapporti umani, le relazioni sono facilitati da tutti i possibili mezzi. =
i possibili mezzi. = comp. da in-con valore negativo e comunicazione (v
arlia, 1-191: oggi ci ho da inconcare, e non posso venir da
da inconcare, e non posso venir da te. nieri, 345: una volta
già inconcati. = denom. da conca (v.) col pref.
alcuna correlazione. = comp. da in-con valore negativo e concatenato (v.
foggiare a mo'di conca denom. da conca (v.) col pref.
alla massaia. = deriv. da inconcare. inconcepìbile, agg.
.. inconcepibile. = comp. da in-con valore negativo e concepibile (v.
queste frasi. = deriv. da inconcepibile. inconcepibilménte, avv.
sentito. = comp. da in-con valore negativo e concepito (v.
divisati posti. = comp. da in-con valore rafforzativo e concertare (v.
strati inconcessibili. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
inconcesso affetto. = comp. da in-con valore negativo e concesso (v.
noi spetta. = comp. da in-con valore negativo e conciliabile (v.
o meno difettiva. = comp. da in-con valore negativo e conciliazione (v.
dotta, lat. inconcinnus, comp. da in-con valore negativo e da concinnus '
comp. da in-con valore negativo e da concinnus 'armonico '. inconcludènte,
verità era sola. egli la seppe da giulio musèllaro, per caso, in mezzo
chiacchiere inconcludenti, una sera, uscendo da un teatro. moravia, ix-128:
con uno spirito inconcludente di irrequietismo garibaldino da fronteggiare. buzzati, 1-12: perché
di persone inconcludenti. bocchelli, 4-60: da principio il popolo era stato a udirli
e inconcludenti. = comp. da in-con valore negativo e concludente (v.
internazionali! = comp. da in-con valore negativo e da conclusione (
= comp. da in-con valore negativo e da conclusione (v.).
i soggetti. = comp. da in-con valore negativo e da conclusivo.
= comp. da in-con valore negativo e da conclusivo. inconcluso, agg. letter
sospeso, inconcluso. = comp. da in-con valore negativo e concluso (v.
dell'altro. = comp. da in-con valore negativo e concotto (v.
con te. = denom. da concubina (v.) col pref.
ferme e inconcusse, le quali valgano da premessa e fondamento all'operare.
bersezio, iii-58: non era uomo da resistere inconcusso alle amorevoli sollecitazioni della moglie
non scosso ', comp. da in-con valore negativo e da concùssus '
comp. da in-con valore negativo e da concùssus 'concusso, scosso '.
tal vaso. = comp. da in-con valore negativo e condensabile (v.
: i franchi già si dicevano cristiani da quattrocento anni quando ebbero i primi testi
come poema popolare « italiano »: è da notare, da questo punto di vista
italiano »: è da notare, da questo punto di vista, quanto sia rozzo
scomposto, disordinato ', comp. da in-con valore negativo e conditus, part
non è sottoposto a condizioni o limitato da una condizione. galluppi, 276:
dell'esistente incondizionale. = comp. da in-con valore negativo e condizionale (v.
s. v.]: 'incondizionatamente'. da 'incondizionato'. promettere. b. croce
incondizionato, agg. che non è limitato da condizioni, che non è sottoposto a
carducci, iii-23-325: il cervantes uscìa da una scuola che aveva fin poeticamente idealizzato
, come realtà assoluta e non condizionabile da alcun concetto; nella logica, al
a sua volta, non è fondato da nessun altro). - anche sostant.
v. riflesso. = comp. da in-con valore negativo e condizionato (v.
= dal fr. inconduite, comp. da in-con valore negativo e conduite 4 condotta
scrittore. = comp. da in-con valore negativo e conferente (v.
straziantemente avvinti, dal loro amore e da quell'inconfessabile rimorso. 2.
di comprenderla? = comp. da in-con valore negativo e confessarle (v.
inconfessata stanchezza. = comp. da in-con valore negativo e confessato (v.
luogo della disgrazia. = comp. da in-con valore negativo e confesso (v.
, non volle darmi più albergo, trattandomi da inconfidente. giannone, 2-ii-178: qual
potenza straniera. = comp. da in-con valore negativo e confidente (v.
di inconfidenza. = comp. da in-con valore negativo e confidenza (v.
levò dal piazzale. = comp. da in-con valore negativo e confondibile (v.
pazzi, iii-301: la conformità nasce da conoscimento e la inconformità nasce da un
nasce da conoscimento e la inconformità nasce da un inconoscimento molto intimo. =
inconoscimento molto intimo. = comp. da in-con valore negativo e conformità (v.
dal dolore vinta o affralita. differisce da 4 inconsolabile '; ma questo è più
me stesso! = comp. da in-con valore negativo e confortabile (v.
= dall'ingl. unconfortable, comp. da un-con valore negativo e confortale 4 confortevole
loro la fede. = comp. da in-con valore negativo e confortato (v.
, scomodo. = comp. da in-con valore negativo e confortevole (v.
della fuga. = comp. da in-con valore negativo e confrontabilmente, comp
questo medesimo inconfusamente. = comp. da in-con valore rafforzativo e confusamente (v
tutto inconfusibili. = comp. da in-con valore negativo e confusibile, deriv
valore negativo e confusibile, deriv. da confondere (v.). inconfuso
. dal pref. in-con valore negativo e da confuso (v.).
inconfutabile. = comp. da in-con valore negativo e confutabile (v.
inconfutato è rimasto. = comp. da in-con valore negativo e confutato (v.
, lat. tardo incongelàbilis, comp. da incori valore negativo e dall'agg.
, 5-2-140: pare adorabile quella possanza da cui vengono nella mente dell'uomo queste
incongiungibili e disparati. = comp. da in-con valore negativo e congiungibile (v
nel loro comportamento. = comp. da in-con valore negativo e congregatale (v.
nome mio tengo in grandissima stima essendo da la cesarea maestà vostra preso in augurio
baba invece, incongruamente, indossa l'abito da sposa. = comp. di
con depurarla [la medicina] onninamente da tutto quello che poteva essere ed incongruente
, lat. incongruéns -éntis, comp. da incori valore negativo e congruéns -éntis '
tradimento,... si comportò naturalmente da quello strambo che era. incongnienze su
lat. tardo incongruenti a, comp. da incori valore negativo e congruentia 1 congruenza
si dimostra [la sostanza nervosa] da mille e mille incon conturbazione
non incongrua occasione, che, scorto da lei, mio figlio presentasse il libro.
dubbio, era incongruo che ella scendesse da quel camioncino colorato. piovene, 6-119
, lat. tardo incongrùus, comp. da incori valore negativo e congrùus 4 congruo
severità nell'inconiar bene a dentro e imbiettare da per tutto. 2
come miracolosa. = comp. da in-con valore negativo e connaturale (v.
. volesse esser inteso con parole, da quali per sola molto inconnessa consequenza si
cuna correlazione. = comp. da in-con valore negativo e connesso (v.
su ogni cosa. = denom. da conocchia (v.) col pref.
: è considerata [l'avarizia] da dante come una tristizia o accidia anch'essa
. luzi, 1-22: avanzo / da tempi inconoscibili. -figur. e scherz
e dai noumeni, e che di là da esse rimane l'inconoscibile e il misterioso
dotta, lat. incognoscibìlis, comp. da in-con valore negativo e cognoscibilis da cognoscére
. da in-con valore negativo e cognoscibilis da cognoscére 4 conoscere '. inconoscibilità
pazzi, iii-301: la inconformità nasce da un inconoscimento molto intimo. = comp
inconoscimento molto intimo. = comp. da in-con valore negativo e conoscimento (v.
dall'alto. = comp. da in-con valore negativo e conosciuto (v.
inconquassabile. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
come usurpatori. = comp. da in-con valore negativo e conquiso (v.
d'oltre mare. = comp. da in-con valore negativo e conquistabile (v
quella canzone? = comp. da in-con valore negativo e consapevole (v.
/ inconsapevolezza. = comp. da in-con valore negativo e consapevolezza (v
, o a bella posta o inconsapevolmente, da dante nella sua comedia, aperta era
più profondo? = comp. da in-con valore negativo e consaputo (v.
dalla coscienza; che non è accompagnato da consapevolezza o riflessione (un impulso,
e alla malattia cui sarai spinto anche da coloro che non lo vorrebbero. gozzano,
spegnendo li occhi di fulgida / vita sorrisi da fantasmi / fluttuanti ne l'azzurro immenso
, lat. tardo inconscius, comp. da in cori valore negativo e
in cori valore negativo e da conscius 4 conscio '. inconségna,
inconsegne bilanci agrari. = comp. da in-con valore negativo e consegna (v.
che non segue con rigorosa deduzione logica da idee o fatti precedenti; incongruente
che sembrava ardito ed inconseguente, nacque da uno di que'segreti di stato,
tardo inconsequèns -èntis, comp. da in-con valore negativo e consequéns -èntis, part
mutar genere di traslazione, e, cominciando da una tempesta, finire, per esempio
abbastanza chiaro, connesso e coerente, tanto da salvarlo dalla taccia d'inconseguenza. d'
... scartò la possibilità lasciata sussistere da kant di enti distinti dall'anima,
. dal pref. in-con valore negativo e da conseguibile (v.).
per cui quella persecuzione [dei cattolici da bismarck] era stata agitata. inconsenziènte
consentimento nostro. = comp. da in-con valore negativo e consenziente (v.
perdersi o alterarsi. = comp. da in-con valore negativo e conservàbile (v.
. magalotti, 23-248: io lascio da parte l'operazioni de'ragni, dell'
erbaria, che per tradizione egli ebbe da due o tre de'suoi amici,
visibile et inconsiderabile. = comp. da in-con valore negativo e considerabile (v.
verri, 1-i-53: teodosio, spinto da una feroce inconsideratezza, slanciò la licenza
, sentirà male. s. bernardino da siena, 456: sai che ti
le critiche maliziose fatte... da mille vanissimi sfaccendati. manzoni, pr
dotta, lat. inconsideràtus, comp. da in-con mancanza di consideratezza, di ponderazione
consideratezza, di ponderazione; valore negativo e da consideràtus, part. pass, di consiinavvedutezza
negligenza, disprezzo, noncuranza. marsilio da padova volgar., i-xi-8: abbiamo veduto
. tardo inconsideràtiò -ónis, deriv. da inconsideràtus 4 inconsiderato '. inconsistènte,
di postulati). = comp. da in-con valore negativo e consistente (v.
/... in colori / temperati da un'estasi lunare. landolfi, 2-207
di postulati. = comp. da in-con valore negativo e consistenza (v.
dotta, lat. inconsólabilis, comp. da in-con valore negativo e da consólàbllis,
comp. da in-con valore negativo e da consólàbllis, da consolari 4 consolare '.
in-con valore negativo e da consólàbllis, da consolari 4 consolare '. inconsolabilità,
ragione all'inconsolabilità. = deriv. da inconsolabile. inconsolabilménte (superi,
notte premeva inconsolata. = comp. da in-con valore negativo e consolato (v.
lat. tardo inconsónàns -àntis comp. da in-con valore negativo e da consónàns -dntis,
comp. da in-con valore negativo e da consónàns -dntis, part. pres.
non sapevano purgarla [la libertà] da quel scellerato connubio. d'annunzio, iv2-
altarmi, bisognava... cominciarsi da la parte più facile. =
, lat. tardo inconsuètus, comp. da incori valore negativo e consuètus 4 consueto
superi, inconsultìssimó). che muove da mancanza di matura riflessione e di prudenza
di matura riflessione e di prudenza o da desiderio e da impulso violento, prorompente
e di prudenza o da desiderio e da impulso violento, prorompente, o da
da impulso violento, prorompente, o da stimolo irrazionale (uno stato d'animo
3. ant. che non è guidato da maturo consiglio. sannazaro, iv-378:
dotta, lat. inconsùuus, comp. da in-con valore negativo e consultus, part
savinio, 209: era irrorata internamente da una inconsumabile felicità. 3.
folle mente. = comp. da in-con valore negativo e consumabile (v.
nel mistero. = comp. da inconsumabile. inconsumato, agg.
in questo, una mezza verità ancora da dire... faulkner, romanziere
, lat. tardo inconsummdtus, comp. da in-con valore negativo e consummàtus, part
finire per inconsumo. = comp. da in-con valore rafforzativo e consumo (v.
più forte. = deriv. da inconsunto. inconsunto, agg. letter
dotta, lat. inconsumptus, comp. da in-con valore negativo e consumptus,
, tonaca inconsùtile: la chiesa fondata da gesù cristo (in quanto una e indivisibile
iii-1-66: questo è uno squarcio fatto da te in una veste inconsùtile, che non
gr. élppacpo?), comp. da in-con valore negativo e consùtilis, da
da in-con valore negativo e consùtilis, da consuète, comp. da cum 4 insieme
e consùtilis, da consuète, comp. da cum 4 insieme 'e suère 1
maniere e costumi semplici, rustici, da contadino; abbandonare la città per trasferirsi
in campagna. = denom. da contadino (v.) col pref.
incontamindbilis (tertulliano), comp. da in-con valore negativo e contamindbilis, da
. da in-con valore negativo e contamindbilis, da contaminare 4 contaminare '.
per innocenza, contuttociò ha le foglie viziate da stranie macchie, non ne cercate mai
onesto (un sentimento). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
nostro sentimento restasse incontaminato. -ispirato da intenti onesti e condotto con lealtà (
-che non è macchiato o offuscato da azioni vili o disoneste o dal ricordo
, incontaminate per lo più essendo le da lui riferite. monti, xii-3-111:
quella de'longobardi? l'una che prima da la scandinavia ne la lombardia e poi
la scandinavia ne la lombardia e poi da la lombardia a napoli trapassò, risplende
contaminato moralmente, che non è macchiato da colpe, da peccati; che ha
che non è macchiato da colpe, da peccati; che ha conservato intatta la
4. che non è mai stato afflitto da malattie, che non ha subito contagi
dotta, lat. incontàminàtus, comp. da in-con valore negativo e contàminàtus, part
vedere i miracoli mostrati novellamente. guidotto da bologna, 1-29: chi nell'uno dei
nello animo un pensier cattivo. jacopo da cessole volgar., 1-141: destandosi
trattiene, incontinente ', comp. da in-con valore negativo e continèns -èntis,
incontemplàbilis (tertulliano), comp. da in-con valore negativo e contempiàbilis da contemplare
comp. da in-con valore negativo e contempiàbilis da contemplare 'volgere lo sguardo, contemplare
patologica forma. = comp. da in-con valore negativo e contemplato (v.
i primi che incontro. sono scappato da torino perché mi cercano i tedeschi.
cercano i tedeschi. = comp. da in-con valore negativo e contenibile (v.
contentabile; che non è mai appagato da ciò che sa o che possiede (e
del padre. = comp. da in-con valore negativo e contentabile (v.
rammarichi più dalla nostra incontentabilità vengono o da altre passioni o dal non conoscere bene
: quante volte egli aveva distolto gli occhi da quel bellissimo volto...,
o al falso piacere, che risulta da questa incontentabilità, da dovervene stracciare gli
, che risulta da questa incontentabilità, da dovervene stracciare gli occhi. leopardi,
ti ascolta. comisso, v-231: da ultimo vidi un'altra donna che tanti
spose incontentate. = comp. da in-con valore negativo e contentato (v.
siamo presi. = comp. da in-con valore negativo e contentezza (v.
, disprezzato. s. caterina da siena, iv-55: è impossibile che l'
incontento all'altro. = comp. da in-con valore rafforzativo e dal lat.
individualità. = comp. da in-con valore negativo e contenuto (v.
non si sfugge. = comp. da in-con valore negativo e contestabile (v.
di confutazione; in modo tanto evidente da non poter essere messo in dubbio.
certezza / incontestata. = comp. da in-con valore negativo e contestato (v.
parte resiste al vizio, se ben da quello è superata, allora quei tali viziosi
annunzio, v-1-662: se fosse stato scritto da concise mani maschie e non da un
scritto da concise mani maschie e non da un collegio di scribi incontinenti, sarebbe
lo amore si genera ed è causato o da cosa utile (come li avari amono
li avari amono e'denari), o da cosa delettevole (come li incontinenti amano
disfunzione (lo sfintere); affetto da tale disfunzione (una persona, un
, lat. incontìnèns -èntis, comp. da incori valore negativo e continèns -èntis,
giudicio in sé di quello che è da fare: ma per la corruzione e perversione
nascono infiniti mali, che non nascono da quella degli omini. tasso, n-iii-929:
? desideri, lxii- 2-vi-81: sono da tutti considerati come gente bassa e disprezzevole
un altro organo (e può essere causata da disturbi del sistema nervoso oppure da lesioni
causata da disturbi del sistema nervoso oppure da lesioni o da malformazioni anatomiche).
del sistema nervoso oppure da lesioni o da malformazioni anatomiche). landino [plinio
. nella possibilità di anestetizzare blandamente, da due a cinque ore, quella o
dotta, lat. incontinentla, comp. da in-con valore negativo e continenza, da
da in-con valore negativo e continenza, da continèns -èntis, part. pres.
d'onda. = comp. da in-con valore negativo e continuataménte (v
privo di grazia, rozzo. antonio da lerro, xxxix-1-241: o man, che
dotta, lat. incomptus, comp. da in-con valore negativo e comptus 4 adorno
e incendiarii a cavallo, e colle brigate da cavallo di lucca e com quelle di
al rectore. = comp. da incontra e facente (part. pres.
, e incontraffattibile. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
incon- tramento o presenza di alcun omo da li loro capi sono mosse, ancor
mi darò ad allegare le due locuzioni, da noi sopra in esempio addotte. dico
accommodato luogo della prima, e essendo da gli antichi dato alla vola, che
mano, tutte le violenze, onde è da alcuni a marte supposta, cotal luogo
sue mani. = deriv. da incontrare. incontrante (part. pres
sala di assisi, dove faceva così freddo da rannicchiarsi sotto al cappello. moretti,
del volgo, che riconoscono il cognome da qualche luogo. montano, 430:
ogni altra asta ch'incontrata / fosse da lor, farebbono altretanto. c. campana
nelle opere de'suoi grandi scrittori, da dante a manzoni, incontrerebbe questo perpetuo
s'avvien che percossi esternamente / sian da forza maggior, tosto s'addoppia / la
alpi o quai montagne trova mai chi va da bologna in aquileia? e che paludi
talmente sicura, che non s'abbia da temere di potere incontrare qualche difficoltà, che
stabilita poi tale adunanza, convien difenderla da quella disavventura che incontran tant'altre divozioni
venne a pietra santa, dove fu incontrato da due ambasciadori fiorentini. tasso, 18-1
, 449: quanto più siamo incontrati da travagli che feriscono la parte sensitiva, come
sì aspre lingue, / perché non dentro da la città roggia / sono ei puniti
. leopardi, i-274: molte cose vedute da lungi paiono facilissime ad incontrare, e
ultimi accenti furono incontrati infìn sulla bocca da due lagri- mette, che inviarono gli
a incontrare la foce dell'altro che scende da creta. -rifl. recipr.
coprissi egli appena con lo scudo che fu da più lancie incontrato e furiosamente spinto a
cioè in faccia, a, e da ambo i lati, le quali incontrano
della chiesa, che non sarebbono vedute da tutti con occhio grato; e questo
sua novità e gagliardia si sarebbe incontrato da un pezzo, e trionfalmente, col gran
. si aspettava che io gli facessi da cuoca, da governante, da sguattera.
che io gli facessi da cuoca, da governante, da sguattera. così alla fine
facessi da cuoca, da governante, da sguattera. così alla fine non ci
accadere, succedere, capitare. guidotto da bologna, 1-137: anche è detta in
oscar. -impers. francesco da barberino, ii-173: quel che non vuol
, salutala in mio nome. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
perdente, / perché io me trovarò da l'altro lato. 20.
: io mi sono incontrato a veder da una montagna altissima e lontana dal mar di
queste compagne mie ben avran cori / da gire anch'esse ad incontrar la morte.
albertano volgar., 1-7: non è da giudicare lo busciardo che dice falso quello
ragioni in difesa. = comp. da in-con valore rafforzativo e contrario (v.
particella di ciascun de'cinque libri comunicatimi da v. r., non saprei dire
: la povertà fu predicata... da tutti come necessità incontrastabile. carducci,
ed incontrastabile ciò che si produce prodursi da qualche agente che prodursi di qualche materia
la vera formidabil conclusione colle ragioni probabilmente da loro credute incontrastabili. foscolo, xvi-82
la terra? mazzini, 24-290: da tutte quante le relazioni d'uomini d'ogni
tu. monti, i-4: ho io da studiar quel che piace a loro,
, / sono i suoi dardi, / da i colpi d'amore. f
all'istinto che continua il sangue; trasportata da un impulso incontrastabile come per il fiume
. che non è contrastato, contestato da nessuno (un potere, un diritto)
un diritto); che è riconosciuto da tutti, indiscusso. salvini,
: sperano, usciti che egli saranno da questo carcere mortale, d'avere a godere
di altri innocui animali, i quali da secoli vi tenevano incontrastato possesso. carducci
nostre scene. = comp. da in-con valore negativo e contrastalo (v.
appena al saldo di alcuni piccoli debiti da me incontrati in tre anni di soggiorno
li figlioli e serenissima regina, incontrata da tutta la terra con quelli mazor onori che
,... dal riso incontrata, da pianto seguitata. sarpi, i-1-37:
: nel discendere poi in terra incontrato da tutto il clero, sdrucciolò il clerico
in londra à guisa di trionfante incontrato da numerosa nobiltà. 4. assalito
senza riflettere alle conseguenze d'un matrimonio da lui incontrato nella sua fresca età inconsideratamente
,... / a cui da l'onda era cacciato incontro, / fragile
duro incontro. = deriv. da incontrare. incontratto, agg.
, immenso? = comp. da in-con valore negativo e conir aito (v
corpi si scorge. = deriv. da incontrare. incontrista, sm.
colpi d'incontro. = deriv. da incontro1. incóntro1 (ant. e
incontro, fu assalito a un tratto da mille pensieri. giocosa, 69:
come andreuccio fu presso, essa incòntrogli da tre gradi discese con le braccia aperte.
.. non si parta ista sera da noi; ché non vada incontro alla
del sole a svilupparsi i principii eterogenei da essi contenuti vanno incontro ad un processo
hanno congiurato a torto incontra. andrea da barberino, i-97: giurò di non gli
ferro incontra 'l suo rettor converso / da lo stuol ribellante e 'n sé diviso.
ma 'neontra amor superba. benvenuto da imola volgar., i- 314
, di una polemica. marsilio da padova, i-1-8: io inpugnerò e incontro
incontra. -seguito, anche direttamente, da un complemento di moto a luogo per
per la voce degli dei, sarà colto da paura allorché qualche dio gli si farà
imperò... io vorrei che da lui voi mi francaste. 3
: all'incontro dell'isola poco lungi da casopo godono i veneziani le pescherie di
interpreti passarono vicendevoli complimenti spiegati quasi sempre da mauro cordato. -seguito direttamente
vii-9: seguendo lei vedeva farsi / da tutte parti incontro a rimirarla / gente.
volta che istranieri ambascia- dori venivano, da certi isploratori erano primieramente
, 2-23: guarda / venire incontro da lontano i monti / e serrarsi sul rettifilo
, le tesi, le argomentazioni sostenute da qualcun altro (anche nella locuz.:
.: all'incontro). bonvesin da la riva, xxxv-1-671: la rosa orgoiosa
suoi cerulei campi. tassoni, 1-9: da l'oriente [modena] ha le
incontro torreggiar si mira, / è città da quel magno un dì fondata.
anelletti contraffatti di niun valore. ca'da mosto, 188: hanno anco detto
/ astioso e impostore. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
classica. -viceversa. marsilio da padova volgar., ii-vii-3: e.
. sarà un bene per chi da una vita peggiore vi ascenderà, e all'
sarà un male per chi vi decada da una vita migliore. 11. locùz
poeta squattrinato [pascoli] con dei bigliettoni da cento. loria, 5-128: s'
s'ingegna di venirmi incontro sulla via da me prescelta. -andare, venire
il salvarti! tecchi, 5-202: da questa intimità... era nata,
/ ch'ama ambedue; non che da porre incontro / sien questi amori;
dal lat. * incontrà, comp. da in-con valore rafforzativo e contri 1 contro
bocchelli, 12-95: so la strada da scansare cattivi incontri. -letter.
incontro, tu non hai vita terrena da raccontare. 2. l'imbattersi
iv-2-469: l'incontro silenzioso dei vascelli da guerra pieni di tradimento, dati già
di scozia non aveva ricevuto da suoi sudditi onorevole incontro. pananti,
e alzava canti festivi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
i-303: i rossi cacciatori di garibaldi da una parte e i bruni bersaglieri di
, 617: vi trovò così duro incontro da quei difensori che si vide costretto a
armi bianche); colpo (inferto da un'arma). guicciardini, iii-167
guicciardini, iii-167: fu molto feroce da ciascuna delle parti lo incontro delle lancie
giorno, ispirata tutt'a un tratto da un pezzo di stoffa, da un incontro
un tratto da un pezzo di stoffa, da un incontro di colori. -la
filoni rovinosi. cattaneo, vi-2-296: da torino, da genova, da livorno,
cattaneo, vi-2-296: da torino, da genova, da livorno, da firenze,
: da torino, da genova, da livorno, da firenze, da ancona
torino, da genova, da livorno, da firenze, da ancona, da venezia
genova, da livorno, da firenze, da ancona, da venezia, da trieste
, da firenze, da ancona, da venezia, da trieste, tutte le strade
, da ancona, da venezia, da trieste, tutte le strade ferrate d'
letteratura dei giovani... è nata da un incontro fortunato e peregrino della nostra
: dirò, farò, così ha da essere, così voglio fare. in certi
350: lo incontro delle porte delle stanze da una parte e dall'altra della sala
sodisfaccia non nel solo suo incontro, ma da qualunque parte si miri mostri attitudine conveniente
zeno, i-82: vedete quanto è poco da fidarsi dei mss. che qua e
rincontro con più d'un testo e da persona fedele. g. r.
che io vi scrissi, avuto lettere da m. gio. per le quali esso
della zara. galileo, 4-4-296: da questa tavola potrà ognuno che intenda il
, 3-64: l'ho comperato d'incontro da un cacciatore. -di primo
ingegnosamente prosciolto. = deverb. da incontrare. incontrollàbile, agg.
calcoli e impulsi incontrollabili, che rampollavano da sé dalla mia coscienza confusa.
ecc.). = comp. da in-con valore negativo e controllàbile (v.
voci di ritirata. = comp. da in-con valore negativo e controllato (v.
'. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
. letter. che non è turbato da nulla; sereno, pacifico (un periodo
coi fiori. = comp. da in-con valore negativo e conturbato (v.
salute, malattia, infermità. ca'da mosto, i-118: come ho detto di
inconvalescenze. = comp. da in-con valore negativo e convalescenza (v.
stesse. s. maffei, 6-239: da meraviglia tu resti preso nel vedere in
tra i prègi gloriosissimi, di cui da più secoli sen va a tutta ragion fastosa
cercare altro ». = comp. da in-con valore negativo e controvertibile (v
inconvenevoli. = comp. da in-con valore negativo e convenevole (v.
ricco dei sudditi. = deriv. da inconvenevole. inconvenevolménte, avv.
dio godono il cuore inconturbabilissimo. zanobi da strata [crusca]: non è
che sarebbe se noi chiamassimo uno instrumento da suonare un suono,... e
signorie] di quel tanto ho ritratto da uomini che facilmente pos sono
per lo inconvenente che per invidia venne da lucifero ad adam, che con sua malizia
inconveniente. -danno. marsilio da padova volgar., i-xvn-3: questo conseguente
aretino, v-1-791: datevene pace, da che il mondo par torisce
fanno strage orribile. leopardi, v-575: da per tutto v'ha inconvenienti, da
da per tutto v'ha inconvenienti, da per tutto la società e l'uomo,
di guardia, e fu fatto rilasciare da pietro, il quale fìnse dispiacere per
, è stato bastonato di santa ragione da gregari. cassola, 2-164: dimenticando
, lat. inconvènléns -èntis, comp. da incori valore negativo e convènlèns -èntis,
questo vocabolo non inconvenientemente pare esser tolto da significare la osservanza del parentado e della
. percoto, 127: i parenti offesi da queste sue pedestri scampagnate...
non porterò qui tutte le assurdità scritte da qualunque di loro, ché in verità è
stando la poesia boschereccia in questo dubbio da quel che mai venne questa domestichezza,
inconveniéntla (tertulliano), comp. da in-con valore negativo e convenièntia 'convenienza '
profondo disprezzo ch'egli mostrò, fin da principio, per quel popolo indocile e
un serpaio avvelenante. = comp. da in-con valore negativo e conversabile (v.
e inconversativo. = comp. da in-con valore negativo e conver salivo (v
, ubbidienti tuttavia ad un ordine condotto da un ritmo inconvertibile sebene ancóra indistinto per
di lei scrivo, tutto mi vien dettato da un'anima intera, inconvertibile, snebbiata
un'anima intera, inconvertibile, snebbiata da ogni velo di fraude. roberti,
s. agostino); comp. da in-con valore negativo e convertibilis, da convirtère
. da in-con valore negativo e convertibilis, da convirtère * convertire '; cfr.
ant. renitenza, caparbietà. girolamo da siena, i-65: spirito di bestemmia è
fondiglio ferino. = comp. da in-con valore negativo e convertito (v.
battagliuzza campestre. = comp. da in-con valore negativo e convincibile (v.
medie. atassia. = comp. da in-con valore negativo e coordinazione (v.
incoperchiato, agg. raro. chiuso da un coperchio. — anche al figur
un angolo. = comp. da in-con valore rafforzativo e coperchiato (v.
d'agente di * incoperchiare (denom. da coperchio col pref. in-con valore illativo
mercato. = comp. da in-con valore rafforzativo e copertalo (v.
romor se incoppa. = denom. da coppa1 (v.) col pref.
dire quante anonime lettere mi vennero scritte da molte parti d'italia, alcune piene di
panegirici e d'incoraggiamento. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
e capacità. -anche: premio conferito da pubbliche amministrazioni, o da enti pubblici
premio conferito da pubbliche amministrazioni, o da enti pubblici o privati, per stimolare o
suo incoraggiamento. = deriv. da incoraggiare. incoraggiante (part.
avanti andare. = denom. da coraggio (v.) col pref.
stata ridotta. = deriv. da incoraggire. incoraggire, tr.
il mio coraggio non si lasciò spaventare da quell'incoraggito leardo per l'assistenza di
l'assistenza di tanti berrettini. giuseppe da rovaio, lxii-2-11-241: il cristiano incoragito
gliel'incoralla. = denom. da corallo (v.) col pref.
verno appaia. = denom. da corallo (v.), col pref
fatiche giornalistiche. = deriv. da incorare. incorante (part.
innamora / che mi disnatura. gallo da pisa, 327: lo vostro amor mi
bondie dietaiuti, 293: convenevi partire / da voi... /..
l'ha seguito. = denom. da cuore (v.) col pref.
resto. 2. ant. animato da una determinata intenzione o impulso, desiderio
e incorazzo. = denom. da corazza (v.) col pref.
novellamente acquistato. = deriv. da incordare. incordare, tr.
(uno strumento musicale, una racchetta da tennis, un arco). -per
. -per estens. essere colpito da incordatura. lorenzo de'medici, ii-254
voltarsi indrieto incorda. = denom. da corda (v.) col pref.
(uno strumento musicale, una racchetta da tennis, un arco). -per estens
arco turchesco incordato. 2. irrigidito da una contrazione prolungata e dolorosa (un
fazio, iv-25-48: ferito a 'nganno fu da un suo servo / d'una saetta
sacchetti, 159-15: non era però da maravigliare se 'l detto cavallo era incordato,
.. mi ha tenuto e mi tiene da parecchi giorni talmente incordati i muscoli della
olio di rovistico] negl'im- piastri da rintenerire, e giova all'incordato, alla
che applica corde di minugia alle racchette da tennis. = nome d'agente
uno strumento musicale o a una racchetta da tennis. -per estens.:
di loro. = denom. da cordino (v.) col pref.
morse riunite, e prendiamo la fune da incordire che è lunga dodici o quindici
braccia. = denom. da corda (v.) col pref.
bare. = denom. da cordone (v.) col pref.
ed immedagliate. = denom. da cordone (v.) col pref.
rumore nella testa. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
e di zaffiri. = denom. da corno (v.) col pref.
lucida in sé. = deriv. da incornare. incornato (part. pass
di quella incornatura? = deriv. da incornare. e due sul
2. figur. contornato come da una cornice, ornato tutt'intorno,
fiocchetti rossi. = deriv. da incorniciare. drata. tarchetti,
luogo qualunque sotto il sole, incorniciato da colline nel fondo come tutta la città
produce un effetto del tutto diverso da quello per cui è stata incorniciare
giorni fa, entrai per la prima volta da un corniciaio del quartiere. gli portavo
la famiglia. = denom. da cornice (v.) col pref.
f. frugoni, vi-164: qui ha da seguir l'incomi- ciatura dov'è il
incornutare il marito. = denom. da cornuto (v.) col pref.
, sm. incoronazione. andrea da barberino, iii-270: incoronarono el figliuolo
calunnia '. = deriv. da incoronare. incoronare, tr.
o come ornamento. guido da pisa, 1-156: li antiqui..
seguente ne debbia incoronare. s. bernardino da siena, 52: questa nostra gloriosa
salita al padre in gloria, fu incoronata da dio di una nobilissima corona, nella
un proprietario qualunque, il quale circoscritto da una cornice o da un'incornicia
il quale circoscritto da una cornice o da un'incornicia giunga a possedere
animali bovini, acquistatura per lo più costituita da modanature orna11 diritto di essere incoronato.
incoronato dall'imperatore. a essere recinte da una incassatura incorniciata di le- rifl.
antico specchio /... / incorniciato da un lavoro / ricco della valle, 123
nella chiesa di san giovanni laterano, da messer niccolao cardinale da prato. g
giovanni laterano, da messer niccolao cardinale da prato. g. villani, 10-72:
in italia. -rifl. busone da gubbio, 1-67: credendosi egli incoronare di
di vèr setentrione la incorona, / e da ponente, il grande oceano, /
settentrione saldezze smisurate di ghiaccio, ritenute da gli scogli che incoronan quell'isola.
quell'isola. lambruschini, 4-203: piante da giardino o da boschetto a maniera inglese
, 4-203: piante da giardino o da boschetto a maniera inglese... incoronano
] fa vedere quanto propriamente fosse chiamata da gli antichi * corona ', sembrando
fusate, altissime, diritte, e coperte da verde e folta chioma, quasi capitello
'l sosterrano in pace, / ca da te, altissimo, sirano incoronati. cavalca
. bellori, iii-245: così vinta da faticoso corso la fuga, dafne si asconde
moglie e madre. = denom. da corona (v.) col pref.
di incoronare), agg. cinto da una corona o da una ghirlanda (una
agg. cinto da una corona o da una ghirlanda (una persona, il
come regina del cielo. dante da maiano, xxxv-1-481: regina sovra l'altre
-quanto 'l sol dà albore. antonio da ferrara, 49: tu se'colei che
creata, / tu se'misericordia, da dio eletta, / tu se'de
pregio in gloria incoronata. s. bernardino da siena, 34: maria..
adriani, iii-288: campagna spaziosa, rigata da fiumi profondi e incoronata di montagne sempre
patemi numi. 4. decorato da un coronamento (un edificio).
... que'calvi capi incoronati da certi pochi e canuti capelli.
, ed ora / scialba, e da un triste nimbo incoronata. saba,
, bella del sorriso della natura, incoronata da venti secoli di memorie sublimi.
: la moglie di un avvocato benvenuti da venezia era bellissima donna ma larga incoronatrice
l'animale. = deriv. da incoronare. incoronazióne, sf.
. xvi). = deriv. da incoronare. incorporàbile1, agg. che
spezie poetiche. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
, lat. tardo incorporàbilis, comp. da incori valore negativo e dall'agg.
cristo una natura incorporale e immortale. vito da cortona volgar., xxi-739: setanasso
lat. tardo incor poràlis, comp. da incori valore negativo e corfioràlis * corporale
l'incorporalità filosofica. = deriv. da incorporale. incorporalménte, avv.
col fiume gange e... da tal incorporamento comincia il gange ad esser
in alcune voci. = deriv. da incorporare. incorporante (part.
che sta sopra essi legni si dividerà da l'altra calcina che veste i muri,
2. mescolare sostanze diverse in modo da ottenere un tutto omogeneo; amalgamare.
: soleno i fanzuoleti essere molto molestati da la tosse. a questi tale giova
poscia l'uva passa ben prima netta da i fiocini, e incorporala con la mirra
mischianza / è al suo punto. da mezzogiorno muovo / con la spatola, mescolo
non si potrà, per esser dominato da luogo troppo eminente, la fortificazion rimane
nella storia, per azione storica e da tanti scrittori autenticata, la navigazione di enea
trasfondere (una conoscenza). guidotto da bologna, 1-124: dee fare il dicitore
disperata, e chiedendogli di voler venire da dovunque si fosse a riceverne l'anima
: gli efori... furono da teopompo instituiti per moderar il freno della
or che i re vennero dichiarati senatori da licurgo e incorporati al governo oligargico.
, 3-13: [la schelda] passa da denremonda, ove incorporato il fiume denre
denre, passa con la sinistra parte da rupelmonda. 5. dir.
corona fosse in potere dell'infante, e da lei, o in vita o dopo
1-iii-514: in virtù della potestà datagli da bonifacio incorporò l'arcipretura d'altamura con
com'era prima diviso e scompagnato corpo da lei. a. neri, 1-110:
sanguina porpora; / tutto di sangue da capo 'l bagnaro / po'che adosso tutta
dicendo 'nel, nella '. giuseppe da rovaio, lxii- 2-ii-207: altre poi
tardo e cristiano incorporare, comp. da in-'dentro 'e corpor&re 'dare corpo
'e corpor&re 'dare corpo ', da corpus -óris 'corpo'; cfr. fr
figlia essa stessa del cristianesimo, maturata da quegli undici secoli cristiani, scoppiò allora
segue, non vi è ragione alcuna da farla scriver sola e senza essa t,
. 4. dir. assorbito da un altro ente (un ente).
re di congo. desideri, lxii-2-vi-67: da siling si prende la drittura di mezzogiorno
[delle colonie] era invidiata anche da quelle città, che, incorporate con roma
di tradizioni cristiane..., conquistato da gemma kaka, ed incorporato ad
grandemente travagliano. = comp. da in-con valore rafforzativo e corporatura nel significato
perfezione, nella quale siamo stati compresi da cristo per la incorporazione in lui.
di un ente (persona giuridica) da parte di un altro ente. -
internazionale, annessione totale di uno stato da parte di un altro stato, -nel
spiritualmente. carducci, iii-27-146: da per tutto io vedeva quel leggiadro viso
quel leggiadro viso, che parea modellato da uno scultore greco co 'l profumo d'
bello. g. rucellai, 677: da questi segni e da sì belli essempi
rucellai, 677: da questi segni e da sì belli essempi / hanno creduto alcuni
modo che facilmente si pos- sino estraere da quelle le bellezze incorporee. n. franco
e mansuete ch'egli fu pervaso come da un abbandono d'infanzia.
, caldo, umido, secco] furon da me chiamate incorporee, perché nella sentenza
g. f. pagnini, 2-ii-213: da queste premesse giustamente ne indussero alcuni dei
incorpórèus (gellio), comp. da in-con valore negativo e corpóréus da corpus -óris
. da in-con valore negativo e corpóréus da corpus -óris 'corpo '.
che si faccia per mezzo di subastazioni commesse da qualunque altro magistrato, tribunale o giudice
de'rigattier. = deverb. da incorporare. incórre, v. incogliere
, agg. che non può essere corretto da propri peccati o vizi o colpe;
il cherico non fosse incorreggibile. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, così come ne'panni sono cose da poveri di roba, nelle sculture e nelle
sculture e nelle pitture similmente son cose da poveri d'ingegno e di giudizio.
incorrigibllis (cassiodoro), comp. da in-con valore negativo e corrigibìlis, agg.
, della forma de'chiodi di ferro da incorrentare, che si usano oggigiorno.
usano oggigiorno. = denom. da corrente3 col pref. in-con valore illativo.
i-340: persone grandi... da felicissimo stato incorsero in gran rovina.
tenea la lingua. = denom. da corrente3 col pref. in-con valore illativo.
di conservare la libertà e sopranità datagli da dio, non ha ceduto ad un
punizione). s. caterina da siena, v-267: [dio] ci
a volersi partire per non incorrere nel da lui supposto pericolo. -contrarre
, getta via ogni vesta, sta discosto da tutti gli uomini, perché ha conosciuto
. - anche al figur. benvenuto da imola volgar., i-152: alquanti di
altrui dal padre spirituale sanza essere sforzato da lui, ed incorre in alcuna improvisa
lungamente..., sarebbe caduto da ogni convenienza, e incorso in quella
abbandonarsi (al piacere). pace da certaldo, 70: quelle [opere degli
insinuazione, un rimprovero). marsilio da padova volgar., i-vi-2: per questa
. incontrare (difficoltà). marsilio da padova volgar., i-xvi-19: quella ellezzione
psiche avea / la strega, che da lui fuggiasi ratta; / quand'ei l'
dotta, lat. incùrrère, comp. da in- * dentro 'e cùrrère *
scortesia. = deriv. da incorretto. incorrètto, agg.
: questa mia opera è stata stampata da molti incorrettissima. calmo, 2-383: perdonami
che, se bene sono osservati o da chi imprime o da chi corregge, restano
sono osservati o da chi imprime o da chi corregge, restano per meno lor
, 15-354: lo stile del manzoni da taluno tacciasi d'incorretto. 2.
; impenitente. s. caterina da siena, i-213: secondo i piaceri e
dotta, lat. incorrèctus, comp. da in-con valore negativo e corrictus * corretto
di peccato. = deriv. da incorretto; cfr. fr. incorrection (
senza serenità. = denom. da corridoio (v.) col pref.
delle umanità. = deriv. da incorrere. incorrottìbile e deriv.,
che non ha subito putrefazione; intatto da corruzione fisica, incontaminato, puro,
, 5-331: l'acqua serbata incorrotta da un anno all'altro... si
e l'anima malata. -immune da deterioramento o da corrompi- mento. -
malata. -immune da deterioramento o da corrompi- mento. - anche al figur
, educa l'africa. -esente da ogni difetto o limitazione che ne alteri
e incorrotta. = comp. da in-con valore negativo e corrispondenza (v
sperato. = comp. da in-con valore negativo e corrisposto (v.
e vero. = comp. da in-con valore negativo e corrompibile (v.
. baruffaldi, iii-195: il 'solio'da gli ottimi scrittori ne'secoli del buon
, indenne. dottori, 1-163: da ben mille percosse anco incorrotto, /
promesso che liberamente ne faria ministrare giustizia da persona incorrotta, e presto. nardi
non avendo [la città] patito quelle da dio cominciamento di creazione e non averanno fine
], e fattovi scrivere tutte le cose da fécamp volgar., xxi-611: adoro e
decoro non ha fine e infinito, ma da se stessa è fine. bracciolini,
dotta, lat. incorruptus, comp. da in-con -duraturo, persistente, immutabile
bele / non mai apparve, da poi vostra luce / da lor partì,
mai apparve, da poi vostra luce / da lor partì, incorrótto2, agg. ant
scettro che si conserva = comp. da in-con valore rafforzativo e corrotto (v.
onestà, rettitudine. di mano in mano da arciconsolo a arciconsolo. mazza, tarchetti
bennata, che trovò sì prode / cantor da del suo amore, perché sapeva che
lo avrebbe distolto... da quel sentimento. foscolo, 1-301: di
incorruttibil fiamma / rifulse = deriv. da incorrotto *. in grecia. nievo,
era come muoversi e re da corruzione fisica, non soggetto a deteriorarsi,
, sempre valido. né mai tocca da tarli. tasso, 7-93: non resiste
sul cielo e la candidezza di da lui approvato per tutte le parti incorrottibile e
buon animo a lodare condé, zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
stato incorruttibile, perché ella è innalzata dalla da quello, 'hostium artibus infecto? '
, ululava, intorno sibile che fa da occidente in oriente per uno grado in alla
che non si lascia fuorviare o influenzare da interessi, egoismi, parzialità (un giudizio
. sarà servita con una fedeltà incorruttibile da un ministro che l'adora. marotta
lat. eccles. incorruptìbllis, comp. da in-con valore negativo e cor ruptìbllis '
incorruzione. cavalca, iv-70: suscitandolo da morte gli donò incorruzione, sicché mai non
. tardo incorruptlo -6nis, comp. da in-con valore negativo e corruptìo -onis * corruzione
= voce di area meridionale, denom. da corso1 col pref. in-con valore illativo
dei licci. = denom. da corso, che, in tessitura, costituisce
ha mala via. = denom. da corsa col pref. in-con valore illativo.
di una lama con profilo speciale, usata da falegnami e parchettisti per sagomare tavole,
incorsateio '... strumento o pialla da far le incanalature e le linguette.
è una cimasa, ed è ferro da scorniciare. tommaseo [s. v.
e delle casse. = deriv. da incorsare2. incorsatóre, sm.
voce dotta, lat. incursus -ùs, da incùrrére 1 correre dentro '.
. crescenzi volgar., 9-48: da ogni parte della bulesia si tragga sangue
ed incortati. = denom. da corto1 (v.) col pref.
arnese di cucina. = denom. da cortina1 (v.) col pref.
agg. ant. circondato, chiuso da cortine; guernito di cortine.
nota casalinga. = denom. da corvatta, variante di area toscana di
mi turgeva, incosciente mago, / da grande tempo. piovene, 1-196: voi
. tardo incorruptibìlìtàs -àtis, deriv. da incor ruptìbllis * incorruttibile '.
per questo = nome d'agente da incorsare2. incorsatura, sf. tess
avviare la tela. = deriv. da incorsare2. incórso1, sm. ant
. g. bassani, 3-133: da vera incosciente, per tutto l'arco della
psichiche; che è conseguente o caratterizzato da tale stato. molineri, 2-62:
di abitudini antiche. = comp. da in-con valore negativo e cosciente (v.
dell'incoscienza ci conduce alla volontà, che da bestie ci fa uomini, e da
da bestie ci fa uomini, e da uomini ci fa simili agli angeli: l'
, 1-191: un uomo, uscendo da una stanza, spegne inavvertitamente la luce.
, lat. tardo incdnscièntia, comp. da incori valore negativo e cónsciéntia * coscienza
, lat. tardo incónspìcùus, comp. da incori valore negativo e cónspicùus * visibile
d'altra cosa. = comp. da in-con valore rafforzativo e costà (v.
volta? -sostant. antonio da ferrara, 24: nulla sorte / de
in quel dolce nome di costanza pronunziato da chi conobbe così incostante, come il
ecc.). s. caterina da siena, iii-236: [la discrezione]
corti. vincenzo maria di s. caterina da siena, 295: questo corpo è
costante, come quello che dipende necessariamente da alcune cause necessarie, tutta volta i
, lat. incónstàns -àntis, comp. da incori valore negativo e cònstàns -àntis *
sapere perseverare amando chi tu riputasti degno da te essere amato. ariosto, 45-101:
loro incostanza. goldoni, x-878: da tre cose guardar noi ci dobbiamo: /
tre cose guardar noi ci dobbiamo: / da troppa tirannia, / dalla incostanza e
impresa, che altri giudicarebbono che nascesse da incostanzia o da paura. ulloa [f
altri giudicarebbono che nascesse da incostanzia o da paura. ulloa [f. colombo]
: non sanza cagione a me sempre parse da voler conoscere se mai tanto nelle cose
lancellotti, 469: infastiditi bene spesso da tanta incertezza di cielo e inconstanza d'
instabilità dell'onde, che, commosse da i venti, non hanno fermezza che
tacque. vincenzo maria di s. caterina da siena, 108: accendono un
: poco o nulla si ha a temere da qualsivoglia incostanza della fiamma, tostoché grande
avvenuto ad uomini dotti. ha dato ben da fare questa incostanza al cointe, al
di metodo, non è lodevole né da patirsi in un vocabolario che voglia andare
fa il me- nagio tirava questa voce da 'avarius'. leopardi, 918: i
tiene alcuni bassi di mare, che sono da un braccio fino a quattro d'altezza
quattro d'altezza. = deriv. da costa (v.) col pref.
onorevole maresciallo. = deriv. da incostituzionale. incostituzionalità, sf.
non piacevano. = deriv. da incostituzionale. incostituzionalménte, avv.
piote erbose. = denom. da costola (v.) col pref.
, 19-273: tutte le contrade erano battute da questa gente accaldata, coi colli ricuciti
viso incostolito. = deriv. da costola (v.) col pref.
si rinveste. = denom. da cote (v.) col pref.
d'erbe. = denom. da cotenna, n. 7, col pref
suo palato. = deriv. da cotenna (v.) col pref.
. impiotamento. = deriv. da cotica, n. 4, col pref
, non altrimenti attestato, denom. da cotica (v.) col pref.
arso che gli è = deriv. da cotone (v.) col pref.
uno splendore. = comp. da in-con valore intensivo e cotonato (v.
del cotto. = deriv. da cotto, n. n (v.
tato; arso, riarso, corroso (da acqua bollente, fuoco, sole,
permanenti col cielo. -riarso da calore intenso; febbricitante. f.
fr. martini, i-232: sono da fare molti variati modi di gatti e
incotti / nell'italia, siccome è da notare, / i calzoni le donne
dotta, lat. incoctus, comp. da in-con valore negativo e coctus 'cotto
viene sull'albero. = deriv. da incotto1. incoturnato, agg. letter
tosto abbandona. = comp. da in-con valore intensivo e coturnato (v.
per isvagarmi un po'con qualche spasso / da quella tanto cupa gravità / con ch'
del mare! = comp. da in-con valore intensivo e coverchiare, variante
e coverchiare, variante di coperchiare, da coperchio (v.). incovertare
o cresta di qua e di là da scolar l'acqua. = comp.
scolar l'acqua. = comp. da in-con valore intensivo e cover tare,
delle loro imagini. = denom. da cozzo (v.) col pref.
usura, strozzare. = denom. da cravatta (v.) col pref.
incravattare), agg. create, quali da mano in mano si uniscono a'corpi.
de l'increato investigar i rai. costantino da loro, lxii-2-ii-31: le anime ragionevoli
e caudati di nero, s'andava, da ultimo, a finire tra i preziosi
(marius mercator), comp. da in-con valore negativo e creàbìlis, da creare
da in-con valore negativo e creàbìlis, da creare 1 creare '. increante,
lì a bordo. = deriv. da increanza. increanza, sf.
litteram 'la brutta increanza, scomunicata da dio. baruffaldi, 2-314: eh,
si devono. = comp. da in-con valore negativo e creanza (v.
non avrà mai fine), che esiste da sempre; che esiste per sé,
esiste per sé, che trae origine soltanto da se stesso; eterno, infinito,
sedea sul trono, / poiché sospinto da increato affetto / l'ebbe sul volto mille
e pietose parole. s. bernardino da siena, 520: idio è in principio
increata, impazata d'amore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
e consiglio dell'increato figlio, / da mille strali, ahimè, cadrà trafitto.
spontaneo, innato. s. caterina da siena, i-220: [sant'agnese]
lat. eccles. increàtus, comp. da in-con valore negativo e creàtus, part
increato ed irragionevole. = deriv. da increanza. increazióne1, sf.
stato creato, non ha avuto origine da nulla (con partic. riferimento alla
tre persone. = deriv. da increato1. increazióne2, sf.
se medesimo. = comp. da in-con valore illativo e creazione (v.
dotta, lat. incrèdendus, comp. da in-con valore negativo e crèdendus, part
con persone sicure. = denom. da credenza1 (v.) col pref.
incredibile per la sua grande lontananza. ca'da mosto, 279: è tanto l'
che per me si potesse operare. ca'da mosto, 262: ancora pescammo sulla
grossa ed incredibile quantità di altre arme da taglio e da fuoco. foscolo, xiv-119
quantità di altre arme da taglio e da fuoco. foscolo, xiv-119: ad onta
1-96: la pioggia vien giù così aspra da suscitare rumori incredibili assolutamente mai supposti.
dotta, lat. incrèdibllis, comp. da in-con valore negativo e crèdibilis 'credibile
e strambo incredibili©. = deriv. da incredibile sul modello di visibilio (v.
incalliti, rinascevano allora dappertutto, stimolati da un'ansia d'incredibilità, da una
stimolati da un'ansia d'incredibilità, da una residua speranza, da un egoismo
d'incredibilità, da una residua speranza, da un egoismo ancora lecito. 2
ai banchi. = comp. da incredibile. increditaménto, sm. raro
3. 000. = deriv. da increditare. ma dell'opinione,
alla quale del pari lavorarono, movendo da punti diversi e tentando vie diverse,
accreditare. cfr. fr. incrédulité, da encredulitet (sec. x).
sec. x). = da accreditare (v.) con cambio di
avevano creduto. machiavelli, 124: da questa incredulità nasce che qualche volta in
verità superiori; il quale predominio proviene da una certa strettezza e meschinità intellettuale,
una certa strettezza e meschinità intellettuale, da debole avviso e da poco discorso.
meschinità intellettuale, da debole avviso e da poco discorso. tarchetti, 6-ii-261: in
, scetticismo. foscolo, xv-475: da questo sentimento dell'inutilità delle nostre azioni
trova fuori della chiesa; può dipendere da ignoranza invincibile e incolpevole { incredulità negativa
incolpevole { incredulità negativa), oppure da ignoranza colpevole o dall'implicito rifiuto della
quale è l'ira dei preti amministrata da lui, e viceversa, la sua,
, e viceversa, la sua, amministrata da essi. gioberti, 4-1-144: l'
gli abbia sentiti, tanti sono, che da cui cominciare appena ci occorre. n
ma, veduto essere pubblico, piglio sicurtà da quello che gl'increduli sprezzano e i
non ben credente, non erano tolti da alcuno scrittore del nuovo o del vecchio
non odi attentamente quello che si dice da coprete, ma dormi come infedele e incredulo
infedele e incredulo? s. bernardino da siena, i-121: molti incredoli dicono
sottilizzatori veri. -ispirato o permeato da ostilità o da indifferenza verso la religione
-ispirato o permeato da ostilità o da indifferenza verso la religione (un libro
dotta, lat. incrèdulus, comp. da in-con valore negativo e crèdùlus 1 propenso
di dare incremento, segnatamente a sostanze da possedere e a valori. vittorini,
vittorini, 5-362: accade che gli scrittori da « commedia umana » siano sempre,
per l'aria oscura / vi guidò da l'un sole al più bel sole,
dalla nana motteggiadrice accortamente la baia. da ponte, xxiii-44: da tutti tre
la baia. da ponte, xxiii-44: da tutti tre sperava un riparo alle passate
per terra, non minacciasse di continuo e da vicino le libertà e la pace d'
; ma se utili cognizioni e incrementi da farne poi capitale, qui tu getti
, progredire. filelfo, 3: da tutte e due [natura e industria]
delle terre del friuli e di lombardia da gli unni e da'longobardi rovinate,
vello incremesino. = comp. da in-con valore intensivo e cremisino (v.
piccolo taglio. = comp. da in-con valore intensivo e eretta1 (v.
legno, increnato due volte l'anno da piccolo insino a grande, segato poi,
spesso di crenne. = denom. da crena1 (v.) col pref.
al bordo. = deriv. da increna: voce registr. dal dizionario delle
violento e clamoroso. guido da pisa, 1-125: venendo lo dimonio a
tristo palude. 5. bernardino da siena, v-369: l'altro dal lato
dotta, lat. increpàre, comp. da in-intensivo e crepare 1 rimbrottare, far
non credo che si possa tanto lodarla da superare il vero. gioberti, 1-ii-329:
ant. maledizione. s. bernardino da siena, 286: iddio mandarà sopra
congiura d'ucciderlo. = deriv. da increpare. increscènte (part. pass
della vigna, o mostacci, o giacomo da lentini, 412: poi
penare lungiamente per suo amore. onesto da bologna, lxv-2-22: no lasso -per nulla
, noia, fastidio. giacomo da lentini, 17: chi a torto batte
ca ben è chi lo vendeche, da cielu è la defensa. = deriv
è la defensa. = deriv. da increscere. incréscere (encréscere
, una molestia fisica. giacomo da lentini, o rinaldo d'aquino, 402
non vi inerisca / mia pregherà! ruggerone da palermo, 165: consiglio questo a
quanto la nova libertà m'increbbe. giovanni da samminiato [petrarca], ii-8:
ingrato e nudo, / che mai da me non ebbe? algarotti, 1-ix-224:
poi secca sapessi di vieto. niccolò da correggio, 1-125: nel bosco a l'
; / e ben ch'aiuto poi da te non esca, / poco non mi
gran male e dell'esser lasciato così solo da il compagno mio, disse: «
, che 10 mai non mi spicherò da te, per infin che guarito io
. dal lat. incréscère (comp. da in-con valore illativo e crescère 4 aumentare
colà ove non è udito, non è da far sermone o è increscevole. guido
di altrui. = deriv. da increscere. increscevolézza, sf.
parole arrecare. = deriv. da increscevole. increscevolménte, avv. ant
che sofferire non si puote. bartolomeo da s. c., 39-1-6: quegli
increscevolmente s'intramette, senza dubbio è da cacciare. [sostituito da] manzoni
dubbio è da cacciare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
dalla quartana, non però l'era da quel molestissimo increscimento ch'ella cagiona.
conduce in farl'in- crescimento. iacopo da cessole volgar., i-m: addoman-
a noverarla. = deriv. da increscere. incresciosaménte, avv.
primo aspetto di quel fanciullo fu rasserenata da un sorriso. -trascorso nella noia
meno, là dove è, a districarsi da tanti importuni, simili a mosche incresciose
e incresciosa. = deriv. da increscere. increspaménto, sm.
l'occhio al mare, per vedervi da lungi l'increspamento e 'l bollire ch'egli
nella regione del petto... da una certa interna gravezza e da un senso
.. da una certa interna gravezza e da un senso di legamento, d'increspamento
l'intermittenza di polso... dipendente da un semplice irritamento, ondeggiamento irregolare e
de'denti. massaia, iv-11: da certi movimenti degli occhi ed increspamenti della
carducci, iii-26-7: riguardo agli erbaggi da condimento, osserveranno che non siano, come
acque chete e limpide, / mosse da dolce spirito, / ad incresparsi al
spica emola al mare / mossa increspar da le fresch'aure estive. -sollevarsi
, inaridirsi (tanimo). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
baldi, 79: e 'l mare / da dolci aure increspato in mille guise
lontano sulla marina, / increspata da un brivido, / la vela d'agrippina
prosa [di galileo], arieggiata da immagini pertinenti e increspata da lepidi scatti
, arieggiata da immagini pertinenti e increspata da lepidi scatti. 2.
palancato / dei denti, vien così da i labbri stretta, / che non può
le cui foglie increspate, variegate come da cicatrici, s'attaccano alla terra come
, s'attaccano alla terra come aspirate da un bacio. 3. arricciato
queste parti s'usò. s. bernardino da siena, 481: io vego oggi
si facesse vento e che si riparasse da le mosche. varchi, 18-2-86: si
si usano [le camicie] increspate da capo o dalle mani. baldelli,
ii-179: i tovaglioli abilmente increspati sporgevano da ciascun bicchiere a ventaglio. alvaro,
. piccolomini, 104: lo increspato da mano ha molto del buono e del
! 7. arald. contraddistinto da una linea spezzata a spina di pesce
. tecn. apparecchio applicato alla macchina da cucire, che serve per l'increspatura dei
dei tessuti. = nome d'agente da increspare. increspatura, sf. l'
e fluida, e trovò una conca da riempire, si rapprese in una increspatura
luce le illuminava il profilo dalla parte da cui la guardava il figliolo: un profilo
celeste a pallini bianchi stretto allo sterno da un'increspatura che le spartiva il seno al
dietro a lei. = denom. da cresta (v.) col pref.
stri- gnere e incretare le botti, da grani 12 per botte. d'annunzio,
mi deve l'obolo: truffatore, barattiere da giuoco, già processato in convedetelo increticiato
croce, iii-32-160: si sta ormai da troppo tempo svolgendo un'azione diretta a
, in nome di una divinità spaventosa da rovesciare: il sentimento. bernari, 8-114
che ti incretinisci. = denom. da cretino (v.) col pref.
poi serve finalmente per solito nella fattispecie da introduzione alle pratiche lesbiche.
ghiandole endocrine. = deriv. da increto. increzióne, sf.
su la vita? = denom. da cricchio1 (v.) col pref.
infaticabile, ossessiva. = denom. da cric (v.) con il pref
nel romanzo. = deriv. da incriminare; cfr. fr. incriminable.
, 218: che e'signori, da inde a otto dì poscia che avaranno
poscia che avaranno pegno o vero ricolta da alcuno de la detta arte, el quale
guerra di volterra, 3: volendoci noi da te scostare / colla tua verga ci
come per trapassare da parte a parte gli autori incriminati.
. inclinazione. s. bernardino da siena, i-415: tanta dimonieria è ne'
contro a natura. = deriv. da incrinare2. incrinare1, tr.
di dire che egli originar si potesse da quel * cri * che, nel
, nel fessarsi o scoppiare, viene da essi, come si ode, formato »
. inchinare, piegare. giacomo da lentini, 51: albor altera incrina dolce
incrinare *), agg. intaccato da una fenditura lunga e sottile; crepato,
: guarda quel delicato / vetro, da rozza mano / percosso ed incrinato. fucini
, 594: sopra l'acqua incrinata da una biscia nera /... nascono
, 6-34: scoperte sostanziali incrinate tuttavia da una svista, per ciò che riguarda
1-120: sul naso dispose certe bariccole da ridursi issofatto cieco. ambi i vetri invero
invero n'eran d'incrinature sì fitti da impedire l'occhio in luogo di soccorrerlo
ricchezza del timbro era un poco spenta come da un'incrinatura esilissima -...
rappresentanza nazionale allora si badò poco e da pochi. papini, iv-584: alla gloria
b. croce, iv-11-265: ha condotto da napoli un radiologo, e la radioscopia
ecc.). = deriv. da incrinare1. incrinazióne, sf.
quel silenzio. = deriv. da incrinare. incrinoscòpio, sm.
. = voce dotta, comp. da incrinatura] e dal tema del gr
la stirpe. = denom. da crisalide (v.) col pref.
tosto. = denom. da crisalide (v.) col pref.
/ e fan gran gozzi e ampolle da speziali, / tazze, caraffe, buffoni
di cristallo. = denom. da cristallo (v.) col pref.
del bello. = denom. da cristallo (v.) col pref.
degli uomini. = comp. da cristiano (v.) e dal pref
de'pirenei. = comp. da cristiano (v.) e dal pref
che non può essere criticato; immune da censure. salvini, 41-344: io
censure. salvini, 41-344: io da dirci contra non trovo, e panni,
, incriticabile. = comp. da in-con valore negativo e criticabile (v.
wilson]. = denom. da croato (v.) col pref.
il fuso torto. = denom. da crocco (v.) col pref.
pasticcio', ec., è un parlar da ostrogoto. dossi, 1-ii-685: in
tutte sparse di marazzi; arborate e bagnate da quarantasei riviere, che servono loro di
l'uno / contro l'altro così da ricavarne / un padiglione quieto nell'autunno
.. ha le braccia che vanno da un colonnello all'altro, così ordinate
, più lunga che larga, difesa da grosse sbarre di ferro che s'incrociavano
bixognare, pur sempre suavemente; e da poi cum le mane posta sopra quello
s'incrociano due persone che, movendo da punti opposti, attraversano lo spazio senza
, 106: si ricordava delle feste da ballo, nei grandi saloni ardenti,
dal nord. pavese, 4-288: da quando avevo passato il tanaro, né
.). andare e venire contemporaneamente da uno stesso mittente a uno stesso destinatario
lettere che si spediscono al tempo stesso da due luoghi diversi. mazzini, 12-120:
rotta convergente con la sua in modo da passargli di prua. -intr.
.]: 'incrociare', dicesi delle navi da guerra allorché fanno diverse rotte per dar
perché girano di su in giù e da diritta a manca in forma che,
tratto di mare. incrociano i bastimenti da guerra in tempo di pace per esercitare l'
il nemico o per impedirgli il passaggio da un luogo determinato, stretto, canale
. si vide una piccola canoa che pilotata da un negro era lì che incrociava.
.. un territorio verde e solcato da fiumi... vi affluirono ed incrociarono
, piegare e ripiegare alternamente il panno da imbastire. d'alberti [s.
svolgere che essi fanno replicatamente la pezza da imbastire e 'l ripiegare in varie guise l'
in tutte le direzioni (un cane da ferma). l. ugolini,
] ', dell'azione dei cani da ferma nell'esplorare il terreno di caccia in
ali. -incrociare le braccia: astenersi da ogni attività; scioperare.
. indica il concorde rifiuto al lavoro da parte della mano d'opera, cioè
1922). = denom. da croce (v.) col pref.
giosafà riscontrò che ne venia. mariano da siena, 29: qui presso circa mezza
o più freghi di penna per traverso da destra a sinistra o incrociati, e
ginocchi, le gambe). bonvesin da la riva, xxxv-i-704: sta'conzamente
(il tiro di due o più armi da fuoco). misasi, 7-i-242:
incrociati ', quelli che vengon formati da quattro petali disposti in croce; 'rami
), ha incontrato e resiste anche da noi. palazzeschi, i-491: le parole
braccia o le mani incrociate: astenendosi da ogni attività; neghittosamente, impassibilmente.
incrociatóre2, sm. marin. bastimento da crociera. -in partic.: nave
crociera. -in partic.: nave da guerra di elevata velocità e di grande
leggero, corazzato, protetto, ausiliario, da o cacciatorpediniere). d'
garibaldi, 2-343: gli incrociatori borbonici da guerra avevano lasciato il porto di marsala
sambuco di bandiera italiana, nel tragitto da moka ad assab, fu aggredito da un
da moka ad assab, fu aggredito da un incrociatore del debito ottomano. l'
inglesi non arrischiano volentieri le loro navi da battaglia contro gli incrociatori italiani. troppe
disus. incrociatore aereo: grosso apparecchio da bombardamento. marinetti, 1-68: incrociatore
- apparecchio di grandi dimensioni, tipo da bombardamento ed armato di uno o più
campi elisi. = deriv. da incrociare. incrociatura, sf.
sei passato per quelle strade appena schiarate da un po'di luna o di lumi,
30 [appuntamento] vertono sul regolamento da tenersi dalla guardia civica in modo che
estremità dell'antenna. = deriv. da incrociare. sensazione non più
incrocicchia le oziose braccia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
vicino a te. ojetti, i-476: da un colle all'altro un frenetico stridulo
-andare e venire (due lettere) da uno stesso mittente a un medesimo destinatario
recipr.). incontrarsi in modo da formare chiate sul guanciale sotto al
corrugato dalle divote monacelle. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: rimanere inerti, impassibili; astenersi da ogni iniziativa; scioperare. castellini
o i nudi stili. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, 6-101: era forse un cane da pastore, ma di una razza o incrocio
doveva essere un incrocio con qualche cane da corsa; stava sempre con la testa all'
regno di francia. = deverb. da incrocicchiare. incrócio, sm. l'
due lunghe strade / che arrivano stanche da chi sa dove / tra un barcollare di
. fra le razze canine è sempre da evitarsi, sebbene vi siano, talora,
incrocio tra animali = deverb. da incrociare. incrocotato, agg.
un abito purpureggiante. = comp. da croco (v.) e dal pref
una discesa. = denom. da eroda (v.) col pref.
. note al malmantile [tommaseo]: da questa voce 'croio 'abbiamo il
secca e indurita. = denom. da croio (v.) col pref.
= comp. dal pref. negativo in-e da un deriv. di crollare (v
ad affittarlo, / sana stato cavai da tanto giostra. / e che sia 'l
a incronicarlo. nomi, 15-42: da incolparsi era giovan villani / che incronacò
questa minchioneria. = denom. da cronica (v. cronaca) col pref
la tonica. = denom. da cronico (v.) col pref.
incropargli alli bisogni. = denom. da croppa (v.) col pref.
iii-506: chi incrostasse le mura delle stanze da tener le frutte, di marmo,
essere o abolita o incrostata sì fattamente da non potersi più vedere.
infitto, sendo agitato, si distaccò da quelle per lo moto dello spirito e
'incrostare, rivestire ', denominale da crosta col pref. in-con valore illativo;
in una stanza molto bella, denominale da crosta col pref. in-con valore illativo;
sulla grondaia. 3. rivestito da un deposito di materiali sedimentosi o induriti
sole, quali tutte sono uscite liquide da diversi luoghi del monte ne'suoi ultimi
423: ora lo osservavo bene, da vicino, alla luce azzurra riflessa dai
operarii di arti meccaniche le palme otturate da calli, altre incrostate da infiammazione di
palme otturate da calli, altre incrostate da infiammazione di fegato e da morsi di oche
altre incrostate da infiammazione di fegato e da morsi di oche francesi. d.