si forma nelle pipe o nelle armi da fuoco. rinaldo degli albizzi, iii-300
gromme dei quartieri bassi, a chi vien da terra e a chi dal mare,
) aveva tutto il visetto coperto come da una gromma. -raro. tartaro
loro in faccia. = deriv. da grumo, probabilmente per incrocio con gromma
di gronda: il piano orizzontale delimitato da una linea di gronda orizzontale. -altezza
vi sia del colmo e della gronda da ogni parte. s. maffei, 5-5-316
tutta la gronda, si mise iacopo da sé solo a finire il resto. viani
come pappa. = deriv. da grommo, con sufi, dimin.
messer iacopo. « tutti questi groncioletti metteteli da parte per mennina; non gli par
sono venute, né manco i correnti da gronde sfilati di quattro. machiavelli, 905
dei cani fanno di nuovo colla bocca aperta da gronde agli impluvi. zione.
tuoi gronda di pianti. [sostituito da] manzotii, pr. sp.,
7. marin. disus. gocciolatoio da portellino, laverello. guglielmotti,
gronda vale far cipiglio, far guardatura da adirato, fare il viso forbito a uno
mia parte. = deriv. da gronda. grondàia, sf.
i pagliaricci, / fece i topi sbucar da le for- ciaie. f. negri
guai; mettersi in difficoltà; fuggire da un pericolo incappando in un altro più
nel servire. = deriv. da gronda. grondàio1, sm. ant
dello stesso tetto. = deriv. da gronda. grondàio2, agg.
spicciava tra i sassi. = da gronda. grondale, sm.
tetto perfetto. = deriv. da gronda. grondante (part.
, iii-266: sia grondante sempre l'acqua da ogni lato. imperiali, 4-84:
alla polvere. jovine, 2-122: estrasse da una tasca il gran fazzoletto turchino e
-pervaso o, anche, oppresso (da un sentimento, da uno stato d'
, oppresso (da un sentimento, da uno stato d'animo, ecc.)
, 2-iii-311: una stramba avanguardia diversa da quella francese e anche da quella moscovita mescola
avanguardia diversa da quella francese e anche da quella moscovita mescola poeti scalcinatissimi belle attrici
acqua] di sopra e 'l correr da ogni parte si fa una bella vista e
un mazzo di ranuncoli con le radici da cui grondarono piccoli insetti neri.
d'annunzio, i-239: gli occhi tenuti da l'orrendo inganno / veggono, o
iii-7-59: ciascun di lagrime grondava / mosse da una donna cruda e ria, /
dirotto sudar della vita, che tutta da capo a piedi se ne grondava.
.. / un altro l'elmo da coprir la testa, / da difender un
elmo da coprir la testa, / da difender un altro e braccia e groppa
sulla groppa? -da groppa: da soma (un animale). pascoli
e quali, proprio bestie, / ossia da frutto, ovvero anche da groppa.
/ ossia da frutto, ovvero anche da groppa. -essere in groppa di
. palazzeschi, 7-54: vivevano insieme da quasi ven- t'anni trovandosi in groppa
ili-io: perché tutto il giacomo da lentini, 14-146: lo core m'abonda
: dirugginando i denti grondava la schiuma da tramendue le guance. m. adriani,
v. sangue. = deriv. da gronda. grondare2, tr. (
lavori di legno. = deriv. da gronda. grondato (part. pass
cimasa con un'onda grossa, usata da i dorici ne'frontespizi sopra le comici.
uniti in croce. = deriv. da grondare1. grondatura, sf.
una pietra. = deriv. da grondare *. grondóso (grundóso
ello te lassao. = deriv. da gronda nel significato di 'cipiglio '(
gròppa, sf. il dorso delle bestie da soma o da tiro (come cavalli
. il dorso delle bestie da soma o da tiro (come cavalli, asini,
. di gr ondeggiar e), guido da pisa, 1-143: con la man manca
del cavallo del- l'inimico, ha da voltar in un subito, ed esserle sempre
i-50: in groppa a 'l vento venia da 'l placido / bosco vicino un suon
batacchi, ii-163: il volgo alfin da ate sollevato / cominciò per le piazze
il paesaggio. = deriv. da groppa. groppata2, sf.
franza d'oro. = deriv. da groppo. groppato, agg. legato
disposti i nervi. = deriv. da groppo. groppeggiare, intr. (
groppeggiar ed a intender quello che volete da lui. gamerra, 65-184: sul capro
buon traiano. = deriv. da groppa. groppèlla, agg. e
nome di diversi vitigni robusti e produttivi da cui si ottengono vini coloriti e gustosi
e pettorale. = deriv. da groppa. groppétto, sm.
groppièra, sf. finimento del cavallo da sella o da tiro,
del cavallo da sella o da tiro, che consiste in una striscia di
cuoio che corre lungo la groppa allacciandosi da una parte alla sella o al basto
d'alta ricchezza: / guer- nigion da destrier superba e bella / con testiera e
di borchie. -parte dell'antica bardatura da guerra, che copriva la groppa del
. 27. = deriv. da groppa. groppito, agg.
a meza gamba. = deriv. da groppo; cfr. milan. gropt *
sinonimo di nodo). francesco da barberino, 371: sai tu qual donna
, 371: sai tu qual donna è da tenere donna? quella che fila pensando
comperò, quanta, fattile alcuni groppi da potere salire e scendere, gli parve di
nel cappello un grandissimo pennacchio nero pendente da un groppo di cordoncini d'oro.
: sai tu qual donna è donna da gradire? /... / quella
di capelli bruni e ricciuti le faceva da cornice a un visetto birichino. -groviglio
pavimento, vi si raggomitolò tutto. da quel groppo di membra con- vulsionanti si
. garzia suo padre, reso vigilante da quella lettera che gl'incaricava l'onore,
. loredano, 13-49: non son uomo da lasciarmi incaricare, né torre il mio
... che per ischerzo e da dovero con villanie scambievoli, secondo la
offendere tutti gli altri uomini, e da tutti gli uomini essere offesi o
niuno non può incaricare alcuno né essere da alcuno incaricato né di fatti né con
, cioè uomo d'onore e netto da tutte le macchie che n'apportano infamia
apportano infamia. = comp. da in-con valore intensivo e caricare (v.
: incaricato già il sorte d'esaminare da che nascesse la mutazione che cominciava allora a
austriaco un legrand, spia francese espulso da ginevra, incaricato ora di scoprire che
giudici furono tenuti in una perpetua convulsione da un picciolo * incaricato 'della segreteria
4. ant. sottoposto a un carico da reggere, a un peso da trasportare
carico da reggere, a un peso da trasportare. fra giordano, 2-156:
e che 'l peso sia loro levato da dosso. scannelli, 63: se a
incaricato di una obbrobriosa soma di contumelie da antagora, uomo di sozzissima lingua.
egli sia offeso, conosce ognuno apertamente da sé, per lo schiaffo da lui
apertamente da sé, per lo schiaffo da lui ricevuto; che egli non sia incaricato
: -io mi terrò / incaricato da voi. -per che causa? /
: per potere vivere in ocio e exempti da publici incarichi e graveze, si congregorono
495: era un ufficiale della marina da guerra, era stato a livorno per
, compito di insegnare, conferito (da parte dell'autorità scolastica locale, e
d'incarico: nave oneraria, imbarcazione da carico. giamboni, 4-353: lucullo
dell'uomo, il corpo. busone da gubbio, 1-21: lo 'ncarico della carne
, vi-420: mi piace che non sia da la malizia / la ragion tutta oppressa
.. che ci trovate voi detto da me a suo incarico? 9.
errore in questa parte, per sgravarvi da tale incarico, si contenta tomarvela,
si contenta tomarvela, per doverla ricevere da voi, e a voi umiliarsi salutandovi
, di un ufficio, di una mansione da svolgere. leggenda aurea volgar.
, 4-196: la bambina era stata rapita da una banda di malviventi per incarico del
estremo oriente. = deverb. da incaricare (cfr. anche incarco).
del sale. = deriv. da incarire. incarire, intr.
,... quelli che ne hanno da vendere stanno in speranza che debbia incarire
che venivano di lombardia e le tele da fodrare. f. f. frugoni,
derrate, non buscan poi mezzo il pane da nutrir la fìgliuolanza. -con
pontefice di comperarla. = denom. da caro1 (v.) col pref.
carità? = comp. da in-con valore negativo e caritatevole (v.
sanza conoscimento. = comp. da in-con valore negativo e cari [ta]
conto fatto le ricolte laboriose de'sudditi, da bancherotti rivenderuoli forzano i medesimi a ripigliarle
soggetto alla carestia. = deriv. da incarire. incarlingare, tr. (
= neol. futurista, denom. da carlinga (v.) col pref.
e virginia. = denom. da carminio (v.) col pref.
al rossiccio. = comp. da in-con valore intensivo e carnagione (v.
inedite, 1-187: pregatelo molto incamalmente da la mia parte. tommaseo [s.
è intensivo. = comp. da in-con valore intensivo e carnalmente (v.
quando 'l tuo unigenito incarnasti? angelo da camerino, xi-2-379: deh quanto a noi
ad incarnar quel verbo benedetto. antonio da ferrara, 12: però 'l mastro sovran
umilmente ein essa se encamò. felice da massa marittima, 54: però questo
in croce una ventina d'anni fa da quel vecchietto che si vede ogni tanto
, 118: fu morto un cavallo da un passavolante, che fece la via apunto
. lalli, 12-87: tratta la piaga da se stesso e tenta / a mano
è tratto verso quel torrion di carne / da mala- gigi col braccio incantato; /
fare rosso ch'è chiamato cinabrese, da incarnare in muro. m. savonarola,
formano i membri di la figura, da puoi quelli incarnano. bissari, 2-116
che il nascituro incarnasse l'ideal tipo umano da lui meditato, l'esemplare. ungaretti
in sì somma virtue. s. caterina da siena, v-289: tanto s'è
il mio concetto, sarebbe nato un libro da aversi a mano da tutti. carducci
nato un libro da aversi a mano da tutti. carducci, iii-24-91: l'olanda
incarna nel fatto. fucini, 554: da una ventina d'anni egli sognava una
selvaggina (un cane o un uccello da preda). muzio, 1-151:
lat. eccl. incarnare, denom. da caro carnis 'carne 'col pref
intorno aggroppati e pendenti con gran maestria da una giubba di raso incarnatino. g
-sostant. carducci, iii-20-336: da per tutto un subisso di fiori,
soffici, v-5-649: è una poesia falsa da bergerie... con le sue
pendente in rossigno. = deriv. da incarnato, n. 3. incarnativo
mondo. = deriv. da incarnare; cfr. fr. incarnatif (
questo mondo. s. caterina da siena, i-52: come io, parola
spirito, la persona). giacomo da lentini, 14: tanto siete maravigliusa,
demoni encamati. s. caterina da siena, iv-30: non vi muoverete per
/ quanto è il povero marito / da quel diavolo incarnato. guarini, 347:
le polpe, vi rimaser occulti già da più tempo, e quasi incarnati.
scaglie. / quel che s'imbraccia da la parte manca, / con tre gran
. verga, 1-375: in una festa da ballo, colle guance leggermente incarnate e
allegri, 183: rustica visione di parri da pozzolatico avuta sul far del dì del
tue, spirano i volti / incarnati da te, dotto silvestre. c. bini
di quaggiù, come si potrà vederla da morti, se non è morta anche
visibile, concreto, reale. giacomo da lentini, 6: vorria c'or avvenisse
che non si possono variare. guidotto da bologna, 1-120: era potenzia dell'animo
questi luoghi incarnati con me, dominati da un santuario e dal suono continuo dolcissimo
! / ché non potrò guerire, / da poi che sta celata / la
riveggo marcantonio vostro mi sento distruggere da le dolcezze di quello amore che
-incallito, inveterato. 5. bernardino da siena, 131: elli ci è mal'
è odio incarnato! 6. legato da stretti vincoli di parentela, di benevolenza
son, dolze donna mia. francesco da barberino, 19: e però che
, profondo, intimo. dante da maiano, 1-20-2: lo meo gravoso affanno
418: papa giulio, mosso da sdegno e odio antico, e bene
desiderio, un atto). antonio da ferrara, 96: sia maladetto el punto
rosa incarnata: varietà di rosa caratterizzata da un tenue colore rosato; rosa carnicina
rosse incarnate). ceresa, 1-605: da intensa, eximia grazia, venustate,
selvaggina (un cane o un uccello da preda). sforzino da carcano,
un uccello da preda). sforzino da carcano, i-2-40: come si vederà incarnato
zione del verbo. angelo da camerino, xi-2-379: di tua verginità fan
colorito della carnagione. = deriv. da incarnato, n. 3. incarnazióne
concepito, per opera dello spirito santo, da maria vergine. -anche: unione ipostatica
marzo. -assunzione della natura umana da parte di altre divinità. cattaneo
-assunzione di figure umane o bestiali da parte del demonio. - anche per
lo sfidava. -trasmigrazione dell'anima da un corpo all'altro; metempsicosi.
capelli, sì che poco divisamente avea da l'uno a l'altro. leonardo,
, 1: queste sono molte recette da fare colori di musaico; e prima a
: due cose sono essenziali al progresso da compiersi: la manifestazione d'un principio
calco dal gr. odcpxcooti; (da odtpl; oapxót; * carne ')
riporre nel carniere. = denom. da carniere (v.) col pref.
. bocchelli, 2-xi-296: aveva dimesso da tempo il pensiero di fargli intendere i
rinnova il dolore. = denom. da carne (v.) e col pref
incarnito nell'ossa ', essere dominato da quello. viani, 10-229: vai via
spirito niuna contrarietà di fortuna, è da dirsi una vita, che infracida e
le serve. = denom. da carogna (v.) col pref.
impensierisce. = deriv. da incarognire. incarognire, intr.
ventare carogna, malvagio; comportarsi da carogna; ingaglioffarsi. guerrazzi,
-diventare lento, bolso (un animale da lavoro). 2. diventare cronico
: rendere lento, bolso (un animale da lavoro). giusti, 4-41
ammirarla e basta. = denom. da carogna (v.) col pref.
-diventato lento e bolso (un animale da lavoro). cicognani, 2-135
volubil rote. = denom. da carro (v.) col pref.
ant. sistemato sull'affusto (una bocca da fuoco). biringuccio,
1-156: certificato che el variare venisse da non essere dritta l'artigliaria, o non
dentro ben trivellata e netta, overo da essere male incarrata, per non vi
agg. che non può essere percorso da veicoli, accidentato (una strada).
in parte rotta. = comp. da in-con valore negativo e carreggiabile (v
dalla briglia tirante. = denom. da carriera nel significato di corsa (v.
piombare in casa. = denom. da carrozza col pref. in-con valore illativo.
ammanettati di raggi. = denom. da carrozzella (v.) col pref.
pazienza a scarrucolarlo. = denom. da carrucola (v.) col pref.
colta altrove. = deriv. da incarrucolare, n. 2.
balia, 1-6: si sono doluti dinanzi da noi, che bestiame...
acqua esterna. = deriv. da incartare. incartapecorire, intr.
estens. invecchiare. = denom. da cartapecora (v.) col pref.
due schiaffi secchi, perentorii, « da vero squadrista ». 2.
. cantini, 1-20-385: non segua da stati alieni introduzione alcuna di carta e
a biancheria o a bozzoli dei bachi da seta); v. incarto, n
possibilità di scartare. = denom. da carta (v.) col pref.
a biancheria o a bozzoli dei bachi da seta). v. incarto, n
a crespe, tirate eguali e dritte da imo a sommo, le quali eran dipinte
lastri, v-5: ma i bachi da seta nutriti con essa [foglia],
lambruschini 3-11: vengono [i bachi da seta] prosperosi..., e
. 3. chiuso, riparato da un'impannata di carta (il telaio
, bassa, non ricevendo luce che da una finestra, chiusa, incartata. c
le macchine incartatrici. = deriv. da incartare. incavatura, sf. ant
l'incartatura. = deriv. da incartare, n. 5. incarto
o che prendono i bozzoli dei bachi da seta. tommaseo [s. v
dato troppa salda. = deverb. da incartare. incartocchiare, v. incartocciare
rottura, facevano all'ingiù, e parte da certi viticcioni. spettacoli della natura
e questa nostra voce incartoccia (derivata da quel, come vasetto di foglio,
il ceppo si disecca. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
grosse borchie, alcune delle quali, cadute da gran tempo, lasciavano in libertà gli
là]. = denom. da cartoccio (v.) col pref.
, e'si vegghino patire, è da credere che tutti in questo termine si
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 392: la pianta è
cartoni. 3. avvolgere filo da cucito su un cartoncino come campione o
o per unirlo alle confezioni come filo da rammendo. -fissare bottoni, spille o
la vendita. = denom. da cartone (v.) col pref.
fogli di cartone. = deriv. da incartonare. incartonatura, sf.
mano, che consiste nelpapplicare al libro da legare i cartoni, che vengono assicurati
fori. = deriv. da incartonare. incartonire; intr.
così, resta... chiuso da parervi spillato nell'abito che con gli anni
incartonito indosso. = denom. da cartone (v.) col pref.
di quindici anni. = denom. da casco1 (v.) col pref.
i chicchi molto piccoli. = da un non documentato * incascolire, denom.
un non documentato * incascolire, denom. da cascolo (v.) con pref
forno di cottura di caselle contenenti oggetti da cuocere. incasellare, tr.
, in punti o in minuti, da aggiungere a quello già ottenuto nella propria
bisogna ». = denom. da casella (v.) col pref.
caricare i forni con caselle contenenti oggetti da sottoporre alla cottura. = deriv
alla cottura. = deriv. da incasellare. incasellatila, sf.
buon punto. = deriv. da incasellare. incasermare, tr.
accamparli in massa. = denom. da caserma (v.) col pref.
incassamento si riempie di argilla ben purgata da sassi e d'arena, e si batte
marmo sia bene incassata con roba soffice da tutte le parti. botta, 5-254:
fu fatto della figura della carità dipinta da giovanni, che... fu
incassato un vivo. viani, 19-435: da ragazzo il tarmito aveva veduto incassare una
e saio, / e calze. -e da quell'altro, che tu hai /
basse nel mezzo che alle testate, da fermamente incassarsi dentro le ripe. leggi,
t'incassano in un brevissimo spazio, da dove non puoi uscire. 3.
di bel dire, io farei trasecolare da vero, se io volessi parlarti inchinevolmente
danni irreparabili (con riferimento a navi da guerra). buzzati, 4-549:
preferiranno sempre lo sbocco presente e naturale da tanti secoli, né potranno mai incassarsi
non isfiati niente. = denom. da cassa (v.) col pref.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, in: coltiva molte e
. f. corsini, 2-693: scoprivansi da quella parte due o tre canali di
il portico, con due arcate sostenute da validissime pile di pietra viva, ben
verde che s'impone ne l'oro incassato da gli avaroni. mazzini, 66-380:
è destinato alla formazione d'un capitale da impiegarsi a profitto generale nel modo che verrà
. pezzo incassato: che è formato da due metalli diversi, o lavorato in due
. artigiano specializzato nell'incassatura di armi da fuoco. 3. in oreficeria:
che ha la funzione di unire il libro da legare alla copertina. 5.
l'allenatore: un gigante con berretto da fantino, e un'aria soddisfatta d'aver
-con funzione di sf. marin. nave da guerra che è in grado di ricevere
di frizzi. = deriv. da incassare. incassatura, sf.
idem, 14-1-1-521: uno di questi occhialetti da pugno ed ottimo... ha
leonardo, 7-i-98: il lume che scende da alto priva di sé tutte quelle parti
precedentemente preparata. = deriv. da incassare. incassazióne, sf.
fiume medesimo. = deriv. da incassare. incassettato, agg.
noia e la malinconia. = da un non documentato * incassettare, denom.
un non documentato * incassettare, denom. da cassetta (v.) con il
, incasellatore. = » deriv. da incassettato. incasso, sm. edil
la somma di denaro riscosso o ricavato da un'attività commerciale o da uno spettacolo
o ricavato da un'attività commerciale o da uno spettacolo, da un gettito fiscale
attività commerciale o da uno spettacolo, da un gettito fiscale, ecc. g
alla banca. = deverb. da incassare. incassonato, agg. ant
l'avello e 'l cassone. = da un non documentato * ine assonar e,
documentato * ine assonar e, denom. da cassone (v.) col pref
di parole. = denom. da castagna, castagno (v.) col
incastagnate con molto legname. lata da un muro e da torri medievali.
. lata da un muro e da torri medievali. incastellaménto, sm
. impalcatura; in -difeso da castelli, da fortificazioni (un tercastellatura.
in -difeso da castelli, da fortificazioni (un tercastellatura.
erano levati incastellamenti di legname con panche da sedere. d. bartoli, 4-1-200
fortificare i bastimenti. = deriv. da incastellare. incastellato (part.
'l più vive di pome. benvenuto da imola volgar., ii-246: sostenne
e d'uccidere gli incastellati. benvenuto da imola volgar., i-364: giunto
incastellati fra le cave, e sovrastati da bastioni, vestiboli e propilei, immensi scacchieri
fallitole il colpo, incastellò nuovi ingegni da pervenire al suo scopo. 4
bibbia volgar., i-248: partendosi da rafidim e pervenuti insino nel deserto di
8. veter. essere affetto da incastellatura (un cavallo).
e cadere. = denom. da castello (v.) col pref.
stramazzi. 10. veter. affetto da incastellatura (un cavallo). giovio
di edilizia. = deriv. da incastellare. incastellatura, sf.
et cetera. = deriv. da incastellare. incastellazióne, sf.
busignano. « = deriv. da incastellare. incastigato (ant. ingastigató
ed aspri. = comp. da in-con valore negativo e castigato (v.
sf. ant. intemperanza che deriva da assenza di opportuni castighi.
con tal nome. = comp. da in-con valore negativo e castigazione (v.
della incastitade. = comp. da in-con valore negativo e castità (v.
conduttrice. = comp. da in-con valore negativo e casto (v.
parafuoco alto e massiccio come una corazza da venti pollici, barocchi intagli dorati incastonano
incastonano paesaggini dipinti su porcellana con pennello da educanda. govoni, 798: i capitelli
pure incastonata). = denom. da castone (v.) col pref.
è dipinta una natività, e poi da per tutto intorno, incastonati dal legno
montaggio degli articoli di pelletteria, formato da un ferro a squadra infisso in un
manico di legno. = deriv. da incastonare. incastonatura, sf.
rispetto al concetto, la definizione non è da ritenere da esso distinguibile, così,
, la definizione non è da ritenere da esso distinguibile, così, nel suo aspetto
una nell'altra e giustapporsi in modo da formare un tutto unico e solidale;
bocca d'irrigazione, altro non si ha da fare... che un'apertura
muratora un lastrone, nel quale ha da essere scolpita la bocca. d'annunzio,
fuori, bakùnin... fu preso da un riso smisurato, che lo incastrava
ho alcuni luoghi ai poeti greci e toscani da inca unione, connessione.
loro una fame invero antica, accumulata da secoli e capii che solo da questa
, accumulata da secoli e capii che solo da questa era stata generata la forza a
soderini, i-249: i truogoli o magazzini da olio [sian] murati tutti di
campagna, ancora premuto su un lato da mura di viuzze suburbane e avanzi di
'mettere in un intaglio '(da castrare 'tagliare ') con in-illativo.
, con due piccole assicelle incastrate, da ciascun capo una. busini, 1-5
del cavo vi posi sopra uno orioletto da sole bene incastrato. -tempestato (
al di dentro di specchi, per guardare da dietro le spalle chi fosse venuto per
nostro intelletto incastrati su panche entro scuole da intisichire. tarchetti, 6-ii-118: io
del cocchiere. ojetti, ii-95: da questo barbiere venivo a tagliarmi capelli,
usata per praticare tagli verticali nelle rocce da abbattere. = deriv. da incastrare
rocce da abbattere. = deriv. da incastrare. incastratura, sf.
all'altra per ritto collegò. giuseppe da capriglia, 16: questa piegatura va a
: un nobile e ben inteso gioiello da cui caschi talvolta e si smarrisca qualche sua
che scorrono negli incastri, vi si commetterà da ogni lato un'altro pezzo di legno
, le dirittore, e così le fiale da cornici, cioè gli incastri.
79: ivi è un incastro da ogni testa il quale ritiene l'acqua
ostacolo che... chiuda il canale da una ripa all'altra (come farebbe
pulci, 21-68: e'ci sarà da far pur molto, / disse colui
. gioco la cui soluzione è composta da tre parole: quella che forma i *
. 9. milit. celata da incastro: celata munita alla base di
sull'orlo superiore della goletta, in modo da permettere a chi l'indossava di muovere
il capo. = deverb. da incastrare. incastronire, intr. (
o d'incastronire. = denom. da castrone (v.) nel significato di
. = agg. verb. da incatenare. incatenacciare, tr. (
non sarà nulla. = denom. da catenaccio (v.) col pref.
inca- talettarmi. = denom. da cataletto (v.) col pref.
incatarraménto del petto. = deriv. da incatarrare. incatarrare, intr. ant
vi aveva incatarrato. = denom. da catarro (v.) col pref.
panciatichi, 228: ho molte nuove da darle; ma questa sera non posso
malamente. gigli, 2-209: io da due giorni in qua / son tutta
ostinate e lunghe. = deriv. da incatarrare. incatarrire, intr.
participio aggettivo. = denom. da catarro (v.) col pref.
gl'incatasterei. = denom. da catasto (v.) col pref.
mobile). = denom. da catasta nel significato di 'mucchio,
muovono i cieli, abbiano immediata derivazione da dio solo insieme con gli orbi loro
di circostanze tristi, nessuno, qui da noi, avesse mai avuto sentore di
fiore, 205-4: fu fermata / da questi tre portier sotto tre porte,
. bertucce dicono, che per passare da una parte del fiume all'altra,
: se inanellato in tortuosi nodi / da un vetro impara a incatenare il crine,
fantasia, ecc.). bianco da siena, 173: d'amor encatenato /
col fattor, salvatore. s. bernardino da siena, 824: egli [
quali tu m'incatenavi, tu mantieni da qualche giorno un'aria di tiranna che
-rifl. lasciarsi dominare o soggiogare (da una passione, dalla volontà altrui)
che, fatto lega con le bestie, da per se stessi s'imprigionano e si
in uno volere. s. caterina da siena, vi-37: amore incatena e
materia: ma il sogno scappa via da ogni parte, ci sfugge.
la morale... con ordine continuato da i lor principi incatenando le cose,
narrazioni. mazzini, 9-455: nuovo termine da svolgersi, nuova epoca, nuova iniziativa
di catene o di arponi in modo da formare quasi un corpo unico (con
legarono e incatenarono la loro armata. cd da mosto, i-115: noi incatenando tutte
, l'oceano è poi, / che da levante a ponente incatena.
di vostra gloria. = denom. da catena (v.) col pref.
de la quale è la divinità, e da lei succedendo incatenatamente l'uno in
oro a tre licci. s. bernardino da siena, 231: hai tu posto
, iii-24-56: voi, messer cino da pistoia..., voi eravate più
una catenella. tassoni, 9-7: da la colonna pende incatenato / un corno
3. figur. dominato, soggiogato (da una persona o dalla sua volontà)
); affascinato, avvinto, preso da una profonda passione (una persona,
alle leggi e d'un popolo incatenato da quelle, si vedrà più virtù nel popolo
contento del mondo, incatenato e rattenuto da i tenazissimi vincoli delle tenebre? buonafede
provvidenza e un animo umano sempre incatenato da inevitabile fatalità, si meravigliarono come gli
leopardi, iii-252: tante cose restano da creare in italia, ch'io sospiro in
deledda, iii-995: ella si lasciava baciare da lui, ne sentiva il calore della
. si trovava incatenato in un letto da piaghe acerbissime. monti, ii-443: dei
monti, ii-443: dei due ispettori da lui nominati e confermati da sua maestà,
due ispettori da lui nominati e confermati da sua maestà, l'uno..
incatenata s'affacciò una vecchia in cuffia da notte, sbraitando d'aver sonno.
teste buse. = deriv. da incatenato. incatenatura, sf.
: né restò che non fusse disegnata da lui ogni sorte di fabbrica; tempii tondi
le faccie di quella sopra il tamburo da una forte incatenatura di ventiquattro travi di
gli altri oggetti. = deriv. da incatenare. incatenazióne, sf. raro
incatenazioni visibili. = deriv. da incatenare. incatenizzare, tr.
discorre d'acquavite. = denom. da catorbia (v.) col pref.
di eponima. = denom. da catorcio (v.) col pref.
di bianco. = deriv. da incatorzolire. incatorzolire, intr.
.., sperai di poter veder da quegli la desiderata nascita e trasformazione.
cascare i fiori. = denom. da catòrzolo (v.) con il pref
suo corpo secco, sudicio » incatorzolito da tanti mesi di guerra! cicognani,
e timone. = denom. da catrame (v.) col pref.
: si giustificava il divieto del costume da bagno con l'esempio spagnolo delle principesse dipinte
fabbricare materiale impermeabile. = deriv. da incatramare. incatricchiare, tr.
stimato suo nemico. = denom. da cattedra (v.) col pref.
. bocchelli, 2-xi-296: aveva dimesso da tempo il pensiero di fargli intendere i
animo amareggiato. = denom. da cattivo1 (v.) col pref.
ecc.). = denom. da cattivo2 (v.) col pref.
indirizzarsi verso il male. bartolomeo da s. c., 141: lo
paz- zaroni son dolci matti, ancorché da parecchi anni in qua sono incattiviti,
ogni cosa incattivisce. = denom. da cattivo1 (v.) col pref.
sono tanto degenerati e incattiviti, che da loro al padre è quella differenza che è
loro al padre è quella differenza che è da beatrice a margherita. f. d'
buon ordine e disciplina. -preso da collera violenta, adirato, furibondo.
dopo la morte? = denom. da cattolico (v.) col pref.
(cassiodoro), comp. da in-con valore negativo e catholicus 1 cattolico '
di quello. = comp. da in con valore intensivo e causare (v
quelle incautamente andando, nelle reti tese da cupido incappai. s. bernardo volgar.
sorprendere chi incautamente s'affrontasse a spuntar da quel capo. g. capponi, 2-338
l'industria degli uomini, non allettata da vivi e subiti guadagni, abbandoni la
li ebbero a guardare. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
salviano, facondio), comp. da in-con valore negativo e cautèla 'cautela '
, i-291: non dritti originali provenienti da legittima cagione erano quelli che vantarono nel
antichi repubblicani. = deriv. da incauto. incàuto (dial.
ma biasmo al fin s'acquista, / da pugnar contra cui non fa difesa,
l'incaute accenda. s. carlo da sezze, ii-122: giunge più avanti
bambino che ascolta, e tutti si danno da fare per sviare l'argomento o per
2. per simil. che è mosso da improvvisa avventatezza (il piede, il
sfuggito. 3. che è caratterizzato da imprevidenza, imprudenza, ingenuità, debolezza
dicea tra sé, chi ti trarrà da questo / abisso di sciagure, ove t'
di sospetta provenienza (cioè cose prevenienti da un reato, senza che egli conosca
dotta, lat. incautus, comp. da in-con valore negativo e cautus 1 cauto
silenzio del lago. = deriv. da cavagno col pref. in-con valore illativo.
l'incavalcare; sistemazione di una bocca da fuoco sull'affusto. incavalcare,
, 6-3-100: il popolo, che discorre da popolo, cioè senza discorso, udendone
chiodi, che sieno coperti e incavalcati da altre ardesie. serao, i-942: con
il conto. = denom. da cavaliere (v.) col pref.
ch'ella pede. = denom. da cavallo (v.) col pref.
e presti tenuti ronzini di bagaglio, da incavallare ad ogni uopo di soccorso la
ad ogni uopo di soccorso la gente da piede. 2. raro.
lino dentro. = denom. da cavallo (v.) col pref.
i-154: collegò le colonne insieme da ogni parte con otto incavallature di
la nascondesse. = deriv. da incavallare1. incavallito, agg.
documentato * incavallire, denom. da cavallo (v.) con il pref
un profondo incavaménto. = deriv. da incavare. incavare, tr. rendere
. incavare (columella), comp. da incori valore intensivo e cavare 'rendere
angoli incavato a modo d'un piatto da vivande. lancellotti, 2-75: dice nel
d'un pezzo come una scoltura. costantino da loro, lxii-2-ii-54: si salì un'
faccia ne trasse un'altra; e poi da questa seconda, incavata co'suoi ferruzzi
per andare in cielo. -solcato da crepacci o canaloni (un monte).
ricevuto dal piano all'usanza della stampa da libri; e perciò deve restare incavato
restare incavato tutto quello che non ha da ricever colore. algarotti, 1-viii-107: non
ingrandiva gli oggetti, in un vetro incavato da amendue i lati. e avrebbe veduto
. pratolini, 3-208: persone abituate da anni a sedersi ad un tavolo, a
: fu esposto quel nobil vecchio macerato da tante e sì lunghe miserie, con occhi
per altro non son già rilevate né framezate da incavatura. marinetti, 1-85: pedaliera
l'appoggio dei piedi del pilota costituito da una traversa portante alle estremità le incavature
mezzo cerchio, divisa in tre spazii da due pilastri. a. cattaneo,
del reno incavato nel mezzo, ma piano da ripa a ripa ne'luoghi retti e
a ripa ne'luoghi retti e lontani da piegature, assicuratelo pure che in que'
salvabile,... tutto ciò che da noi è quasi sempre abbandonato alla sorte
incaverna e sgorga e raggirasi, quando è da sotterranei fuochi fatta bollire, non manderà
a dentro ch'egli v'era amplissimo spazio da ricoverare uomini e foraggi in abbondanza.
pioggia pareva imminente. = denom. da caverna (v.) col pref.
dove la voce dell'incavernato non sarebbe da sé potuta arrivare ce la portava di
superficie appaiono tutte le chiese della storia da quelle incavernate nelle catacombe alle romane.
colore che fa l'acqua, tocca da qualsisia disposizione di luce, o..
oro, tese tra i fiori, tessute da venere, tanto soavi e gentili,
si spartisca in due parti, sostenendosi insieme da ferri di mezzi cerchi inchiodati nelle doghe
viii-205: alle impalcature, che hanno da stare allo scoperto, bisognano due tavolati
, mettere la cavezza. francesco da barberino, 203: chi viene al tuo
non dare ai lor cavagli mangiar cosa / da fargli ticella pronom. (m'incaviglio)
, unirsi. = denom. da cavestro (v.) col pref.
. le une dentro l'altre, da dar coàgulo finalmente d'un ciottolo,
ei s'incavezza. = denom. da cavezza (v.) col pref.
alle anche risentite. = denom. da cavicchio (v.) col pref.
medie. inchiodare. = deriv. da caviglia (v.) col pref.
di legname] doi legni del pari incavigliati da un capo ed in mezzo, in
deposizione andante delle colline sia stato fatto da qualche antichissima corrente impetuosa di mare,
, 6-vi-80: la cintura era formata da una fìbbia d'oro a scudo, lavorato
può fare alle medaglie, perché ha da essere molto più profondo lo incavo,
, né ha bisogno d'essere rinfrancato da più vocali che facendo entrare l'una parola
un pezzo si sostiene il suo verso da per se medesimo, e, senza apparente
moravia, xiii-16: la moglie rispose da dentro l'incavo del braccio dove nascondeva
dei sarti). = deverb. da incavare. incavolate, intr. con
finito ». = denom. da cavolo, nel significato eufemistico di '
. arrabbiatura. = deriv. da incavolate. incavugliare, v.
allor t'incazza. = denom. da cazzo (v.) nel significato figur
. incapricciarsi ostinatamente. = denom. da cazzo nel significato figur. di * furia
al vento. = denom. da cazzotto (v.) col pref.
illativo; nel significato n. 2 da cazzotto [di tabacco] con riferimento
= voce merid., deriv. da cecare (v.).
voce dotta lat. incèdere, comp. da in-con valore intensivo e cèdére * camminare
, arrendersi. 5. bernardino da siena, v-310: [l'uomo]
e puovi riparare. = comp. da in-con valore intensivo e cedere (v.
. 2). = comp. da in-con valore negativo e cedibile (v.
è incedibile. = comp. da in-con valore negativo e cedibilità (v.
capaci di coltivazione. = comp. da in-con valore negativo e ceduo (v.
. incelebràtus (tacito), comp. da in-con valore negativo e celebràtus, part
-bris (gellio), comp. da in-con valore negativo e cèléber -bris 'celebre
nell'orizzonte. = denom. da celeste (v.) col pref.
. dal pref. in-con valore negativo e da cenato (v.).
all'abracciamento del divino amore. bianco da siena, 83: sì grande è quella
cocente (un dolore). girolamo da siena, i-125: lo quarto grado [
, tanto vivi sono quei lampi che da sé vibra. alfieri, 9-16: che
presso al padre suo (o cosa da non dire) apprendersi il fuoco fu
non è gioco lo foco toccare. zanobi da strala [s. gregorio magno volgar
e distruggere la patria nostra. bartolomeo da s. c., 257: egli
1-565: quante capre trovavansi nei luoghi da loro traversati i villani, in odio
che li patisce. s. caterina da siena, iii-124: la piaga, quando
qualche frattura 0 rotto, / fatto da chi non è molto discreto, /
e strugge, / fredda ivi poi da le stellate chiome / spargendo gel la
d'amore; fare innamorare. giacomo da lentini, 34: o stella rilucente,
par tenza, / non da li pensier miei, / ma solamente ch'
anime incende. fiamma, 480: da quel foco ch'accende / in ciel le
morbo, un'epidemia). guido da pisa, 1-316: la donna incendea con
inistimabile... molte cagioni ci furono da incendere il malore. m. palmieri
cor mi 'ncende di grande adiranza. bartolomeo da s. c., 194
, 1-117: questo è mal che da me giamai non parte, / ma più
più grato odore / che non porta da lindi o da'sabei / fenice al rogo
amorosa, ab- bandonarvisi. giacomo da lentini, 53: sì corno 'l parpaglion
/ sono a la tua presenzia - da voi non mi difenno. chiaro davanzali,
come aquila che speculando segna / lepre da lungi over candido cigno / solo aspectando el
incendiare, bruciare ', comp. da in-con valore intensivo e * candère
l'incendevol esca, / ch'ha da l'arida pece e dal abete, /
ammaestrate. = deriv. da incendere. incendevolménte, avv. ant
dalle carezze e grate accoglienze fatte incendevolmente da sordello a virgilio prendendo occasione il poeta
di animo d'incendiare quell'abitazione infamata da un delitto sì enorme, onde tra
di palazzi comunali. quando c'era da bruciare i registri delle tasse, chi era
e alle proprietà. = denom. da incendio. incendiaria, v.
raccoglieremo che quivi la luce non unita da alcun cristallo, è più spessa e
che sia necessario fare precedere il matrimonio da un periodo incendiario, come una reticella
al palato. = deriv. da incendio. incendiàrio2, sm.
è il sacrilegio delle chiese cagionato o da ladri, che le rubassero, o da
da ladri, che le rubassero, o da incendiarii, che le bruciassero. casti
uccello che si vede portar carbone o fuoco da gli altari. = sostant.
3. figur. infervorato, infiammato (da una passione, d'amore divino,
, 63: perché ti desti il fuoco da un raggio all'altro aggiunto, /
incendìbile. = agg. verb. da incendere. incendiménto, sm. ant
vici e con osteggiamento e artiglierie tentate da lor furono. pallavicino, i-140: essendosi
l'odorare e 'l gustare. giovanni da samminialo [petrarca]: ii-37: oh
— esaltazione mistica. s. carlo da sezze, iii-472: e senza altro tormento
/ intenso incendimento. = deriv. da incendere. incèndio, sm. il
del caldo affetto, che si sfogava da quegli incendi cantando. -ant.
., 2-93: i * son fatta da dio, sua mercé, tale,
. frugoni, i-8-75: vennero a lui da l'istro i cari bronzi / espugnatori
... vi sia l'entrata da ire all'infemo. brusoni, 66:
corse. marini, iv-10: spirava da quel volto una certa aria più atta ad
tesoro del petto, / chinandosi, da i morbidi / veli non ben costretto,
181: la pertinacia e la freddezza da un lato, dall'altro la mansuetudine
pena cocente, disperata. guido da pisa, 1-316: ascanio, vedendo che
, [la discordia] fa salire / da molti cori un
; esaltazione, entusiasmo. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-56: questa
30-203: l'incendio contro il papa da parte dei preti, etc. in roma
... aveva guidato i mille da quarto al volturno. 8.
= voce dotta, lat. incèndjum, da incèndere 'accendere '. incendióso
: l'esca accensibile è svegliata / da l'igneo vorticetto a la potenza,
, xiii-37: parecchie provincie sono consunte da una guerra incendiosa. = voce dotta
. = agg. verb. da incendere. incènditi), sm.
donato degli albanzani, ii-705: tennegli da lunge con lo incendito delle cose che
facendosi ogn'una di queste digestioni da per se e non in un tempo
altri mali. = deriv. da incendere. incenditóre, agg.
dottori. = nome d'agente da incendere. incendivo, agg. ant
- anche sm. = deriv. da incendere. incendóre (encendóre,
20-26: la mala sopercheza, com'è da me partuta, / siramme meretuta de
. = iperprovenzalismo, deriv. da incendere. incendóso, agg.
e incendosa. = deriv. da incendere (cfr. incendioso).
morta. = denom. da cenere (v.) col pref.
[luciano], iii-2-384: ecco da dietro le spalle mi viene innanzi il
; bruciato, cremato. guido da pisa, 1-245: didone,..
: io mi maraviglio / che ornai da queste membra non si solve, / e
fiamma e le mortai faville / che da sue luce amate / mi sento al
meta altissima di gloria, fu incenerita da gli unni. delle colombe, 135:
. chiabrera, 1-i-294: poco dunque da lunge un sole apparse, / che
2-iii-153: mi accompagna spesso frate novatore da montecassino che l'aeropittore futurista fedele azari
alma d'ogni aita ignuda, / da sì bel fuoco, che non manca mai
incenerisce. = deriv. da cenere (v.) col pref.
notte il vivo ardore / dei carboni da noi la sera accensi / nel legno incenerito
, i-167: un serpente, vedendosi da ogni parte investito dalle fiamme, si slanciò
ridotto in polvere dalla morte; scomparso da gran tempo. leti, 8-ii-537:
4. figur. consumato, roso da una passione. caro, 16-6:
quale maraviglia fosse solennizzato il suo arrivo da tutti, che lo riputavano già incenerito
... comprar alcune cose odorifere da fare le suffumigazioni e incensamenti. segneri
incensare un morto. = denom. da incenso. incensarla, sf. bot
= voce dial., deriv. da incenso. incensata, sf.
de i cavalieri le dame, incensate da essi con gli tributi de cuori, esalanti
muratori, 9-6: noi miriamo incensato da i signori politici cornelio tacito. monelli
il naso i nostri diplomi, ordinò da cena, poi si schiuse in camera col
, al dio dell'armi / pria da ricco incensier fumo odorato / manda,
/ più lento che leggiere / fumo da l'incensiere / in aria senza vento.
il vostro cuor mortale; / ché da l'ebrezza a dio l'inno risale,
sue laudi. mm deriv. da incenso; cfr. fr. ant.
3. cauterizzazione. dino da firenze [tommaseo]: buona è l'
voce dotta, lat. incènsió -ónis, da incendere * accendere '.
vero riscaldante. = deriv. da incenso1. incenso1 (dial.
più sotto forma di lacrime isolate coperte da pulviscolo, le quali, bruciando,
resina odorosa; profumo. pietro da bascapè, v-190-233: daghemo a lu [
.. tre granella d'incenso. felice da massa marittima, xliii-251: anco,
incensi de'mortali / o preghi usati da pentito core / passaro al ciel,
cittadini le sarebbero tra poco stati contesi da più recenti bellezze, si ridusse alla campagna
de ferara. = comp. da in-con valore intensivo e censo (v.
3. figur. infervorato, infiammato (da una passione, dall'amore, ecc
, iii-6-49: tratta dal gran desio, da la vaghezza, / de l'onore
. = voce dotta, comp. da incenso e manna (v.),
o vero riscaldante. = deriv. da incendere (cfr. incenso3).
lo incensorio. = deriv. da incenso1 (cfr. incensiere).
, e a tutti i lumi e da tutte le bande guardatolo, non vedo
di monte. = comp. da in-con valore negativo e censurabile (v.
entità della partita? = comp. da in-con valore negativo e censurato (v.
, di un * incentaurire, denom. da centauro (v.) col pref
economica). = denom. da incentivo *. incentivazióne, sf
ogni filosofo / sia mosso a ragionar da fame e freddo, / dagl'incentivi di
la carne non riceve incentivo né arsione da tal fiamma..., prova è
esperienzia che l'anima sua non potea da tale incendio essere offesa. benci, 1-11
cole, in un certo modo, doppiamente da prìncipi, quando son pii, perché
regno. brignole sale, 3-59: esser da non perdersi una congiuntura in cui,
di non saper resistere vi dichiarate. da sì fatti incentivi troppo ei lascerassi persuadere
stato... esenti le mercanzie da ogni dazio, affinché i forastieri abbiano tutto
.; questa non è « istituzione da biasimarsi e dirò ancora che sia da lodarsi
da biasimarsi e dirò ancora che sia da lodarsi. cattaneo, v-1-7: l'
problemi, continui a scoprire nuove mete da cui la politica tragga incentivo. =
'che anima, che eccita ', da incinére 1 risuonare, echeggiare ',
risuonare, echeggiare ', comp. da in-con valore intensivo e cdnère * cantare '
discordie. 3. che funge da inizio, introduttivo. bruno, 2-62
io stesso, attività spazializza- trice, da cui s'irradiano e in cui perciò s'
nei gesuiti. = denom. da centro (v.) col pref.
al figur. baldini, i-678: da un'altezza di più di ottocento metri
circonferenza inscritta. = comp. da in-di inscritto] e centro (v.
. per estens. impastoiare. cassiano da macerata, lxii-2-iv-89: in queste corde
aveva assunto una politica tale... da sbarazzarsi dagli socco appaia più che per metà
.. che ha un'arma da fuoco (e, anche, di meccanismi
ant. fissare all'affusto una bocca da fuoco. machiavelli, 10-181: romito
puoi seguir astrea, se ti lasci rapir da venere? come volar con mercurio,
bocchelli, 2-v-73: ho la mia glisenti da ufficiale, ma non so se spari
determinati colpi d'occhio, in modo da controllare che non s'inceppasse e non
una mosca ed è la botta che storna da sé. il pomo d'adamo gli
bocchelli, 18-ii-522: del resto nelle cose da fare, ognuno ha un suo modo
inceppare. -trovarsi o sentirsi impedito da limiti o norme. baretti,
ne'corpi. = denom. da ceppo (v.) col pref.
in buona parte liberati da'ghiacci, da cui fino allora erano restati inceppati, mi
clero si trovava ad ogni istante inceppato da altre forze organizzate. carducci, ii-3-35
e più feconda, perché non inceppata da regole, né turbata da scrupoli grammaticali.
non inceppata da regole, né turbata da scrupoli grammaticali. delfico, iii-503:
, attaccare con cera. così allargata da bastare alla consumazione interna e ciampoli
/ né inceri allora da proibizioni o dazi eccessivi. b. croce
pene ha pronte. animi inceppati da più urgenti e pratiche difficoltà.
la particella pronom. ricoprirsi sciolto, da noi felicemente usato, scegliesse [il milton
mento per l'affluire di nuove compagnie da ogni via tra- figur. distogliere l'
i richiami e superano dati au'intorno da un fragoroso sbatacchiare di plicazioni. usci
plicazioni. usci e di persiane, da uno stridore di saliscendi incep = voce
ganci lamentosi e strepiti di vetri in disaccordo da in-con valore intensivo e cerare, deriv.
in-con valore intensivo e cerare, deriv. da céra con gli infissi più restii.
2. pezzo di tela cerata che funge da copertura, tommaseo [s. v
]: 'inceppatura'del capo. stato e da protezione. senso di chi lo
se ne può mandare = deriv. da inceppare. venticinque o trenta con un canovaccio
di panini e di paste, coperto da un'incerata. bernari, 6-163: indaffarata
sotto incerate umide. = deverb. da inceppare.. mantello o impermeabile di tela
. inceptum (plur. incepta), da in = femm. sostant
, perché li = denom. da ceralacca (v.) col pref.
perto, spalmato o reso impermeabile da uno inceraménto, sm. raro
favi iblei / mandi per sono alcuni ritratti da medaglie di terra, acconci sopra
tali ovatte, teneva la testa coperta da una papalina di incerato nero, su
magalotti, 26-246: sopra le navi da guerra hanno i timballi (e le
la peluria. = deriv. da incerare. inceratóre, agg.
per l'incisione. = deriv. da incerare. voce registrata dal dizionario delle
lubrano, 2-7: mettiam dunque da canto le stentate calcinazioni, spolverizzazioni,
mi s'incerbera. = denom. da cerbero (v.) col pref.
quante volte non m'hai fatto incerchiare da tutti i miei, e postomi qui
e ritonda. = denom. da cerchio (v.) col pref.
allegrezza intorno come caprioli, e incerchiati da quella moltitudine, e mettendo tutta la terra
i di lui occhi verdi, incerchiati da un'orbita livida, tramandavano una luce
spiccò dall'incerchiatura di essi un mascherato da fauno. incercinare, tr. (
incercinò le chiome. = denom. da cercine (v.) col pref.
. ant. intorno. bonvesin da la riva, xxxv-1-702: con grand de-
bacilli. = deriv. da incerconire. inccrconire, intr.
a loro. = denom. da cercone1 (v.) col pref.
. incerettatemi bene. = denom. da ceretta (v.) col pref.
era un uomo già vecchio, afflitto da una sordità incurabile, bene incerettato, dipinto
tinti al nerofumo, sopra una faccia martoriata da un rasoio che non rade.
, di un * incerfagliare, denom. da cerfuglio (v. cerfoglio, n
- anche rifl. = denom. da cerone (v.) col pref.
, le quali stampe, essendo tolte da manoscritti, ricadevano nelle medesime incertezze.
di mano in mano infastiditi bene spesso da tanta incertezza di cielo e inconstanza d'aria
correzioni. = ¦ comp. da in-negativo e certezza (v.).
la incertitùdine delle vie, più pertinacemente da capo ricominciarono la battaglia. guicciardini,
disgraziati. = denom. da cerotto (v.) col pref.
tanti buoni ingegni moderni sono stati gettati da una malintesa libertà di pensare. borgese,
vedi incettare. = denom. da cerro2 (v.) col pref.
.. sei in sì stretto impegno da non riuscirti di disbrigartene? nappi,
ordine e ragione; dunque sono fatte da alcuno principio che sa e puote,
è iddio. = comp. da in-con valore negativo e certano (v.
delle lagrime, con cui mi licenziai da mio fratello, per l'incertezza d'avere
dal variare delle circostanze. zanobi da strata [crusca): se considerasse lo
a combattere con molto maggiore, è da ponderare molto bene la presente fortuna con la
segneri, ii-423: più d'uno da tale incertitudine piglia ardire di formarsi spesso
, lat. incertitùdó -ìnis (comp. da in-con valore negativo e certitudó -ìnis 1
di non sognar incerta, / quando abbracciar da la mia dea mi vidi, /
salute incerta, fu dagl'iddii e da costui con mirabile aiuto soccorsa e levata
costui con mirabile aiuto soccorsa e levata da tale pericolo. s. agostino volgar.
3. titubante di fronte a una scelta da fare, a una decisione da prendere
scelta da fare, a una decisione da prendere; abitualmente indeciso, irresoluto,
la lionessa restò alquanto incerta; / pur da bestia di spirito rispose / ch'ella
per mostrare ai medici l'effetto prodotto da un purgante preso dal suo signore,
torme dolorose incerte, / guidate a mano da pietosa madre. g. gozzi,
sapeva. d'annunzio, iii-2-251: parla da prima soffocata- mente, acre d'empietà
3-12: lo stillicidio del pianoforte percosso da dita esili e incerte, il lagno dolce
ncerto, / or che, lassa, da lui mi trovo lunge / per ria
uso comune, purché si spieghi, da chi l'adopera, in qual anno avanti
. loria, 5-181: m'era da anni incerto se amassi o no d'incontrare
è istituzionale, che non è regolato da norme precise (una lingua, un fenomeno
.). algarotti, 1-iv-31: da non picciola maraviglia dovrà esser presa buona
sempre incerta e mutabile, e solamente da picciolo tempo in qua ricevuto abbia un
figli e quanto lor madre sofferto avesse da siderone, questa assalirono e..
di padre incerto, essendo stata abbandonata da tutti, aveva trovato soccorso ed aiuti
il testo latino e la traduzione fatta da incerto. carducci, iii-5-346: essendosi
incerta. serra, ii-74: qui è da veder la ragione di alcun difetto,
con tortuosi incerti giri / non lontano da me ruscello errante. bianchi, 43:
. niccolini, 1-4-4: o vedovate da perpetuo gelo / terre, e d'
moravia, xlii-104: era in camicia da notte; attraverso l'opacità rada del
187: cominciò ad essere incomodato da accessi... ricorrenti a incerti
casuali, profitti eventuali. girolamo da siena, ii-59: riceve gl'incerti,
gli dispensa a'poveri. s. caterina da siena, 111-173: stiavi a mente
gli incerti mi capisci, non farai qui da me la schizzinosa. -incerti di
incerussaron le guancie. = denom. da cerussa (v.) col pref.
fermo convincimento. = denom. da cervello (v.) col pref.
ano. = denom. da cervio, variante di cervo (v.
tutta arse due anni fa, incesa da una saetta. alfieri, 8-317: infra
ricorrer veggio? nigra, 39: fuma da lunge sui fulminei bronzi / l'incesa
distrutto o devastato col fuoco. guido da pisa, 1-276: la moglie del re
, prese dui figli l'uno da uno lato e l'altro dall'altro e
boiardo, i-14-19: la bella terra da ogni parte è incesa, / e
ver, ma soave, e qual da incesi / dolci aromi d'arabia al del
membri, / recenti e vecchie, da le fiamme incese! considerazioni sulle stimmate
e quell'orrendo / turbine ramiel, da fero foco / inceso ed arso. d'
infiammato, violentemente agitato, dominato (da una passione, da un sentimento);
agitato, dominato (da una passione, da un sentimento); tormentato, afflitto
sentimento); tormentato, afflitto (da un dolore). guittone, xlviii-36
demone / prode voi ben campione. giovanni da samminiato [petrarca], ii-362:
: i rimbrotti, rigurgitati non paiono da inceso animo, ma piovuti da mente
non paiono da inceso animo, ma piovuti da mente serena. dossi, i-151:
una tosuccia..., incesa da bicchieretti di branda, a saltar trafelata.
a paro e... rischiava perciò da un che bisogna levare ben bene il
e an = deriv. da incespare. davo dentro l'acqua fino al
, i-141: guarda 'l cancellasse, riprendesse da capo. petto, e 'l petto
/ io veggio ch'ai buon calle errai da lunge. bissari, 1-80: colei
non incespa. = denom. da cespo (v.) col pref.
mortelle incespate ed intessute,... da principio mi rapiron l'occhio.
: incespicando si dimergolava; / di là da bari cominciò a bere; / i'
parole sconnesse. = comp. da in-con valore intensivo e cespicare (v.
cadesse. = » comp. da in-con valore intensivo e cespitare (v.
del gondi. = deverb. da incespare. incespugliare, tr.
don rodolfo, gli incespugliavano la fronte da parer le setole d'un istrice.
incespugliano nella roccia. = denom. da cespuglio (v.) col pref.
. custodia di sé impredabile. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-80: supplico adunque
gran numero delle colpe, commesse già da molti nel lungo corso della lor vita
fatto non avea d'alcuno altro, da incessabile fato mossa, meco lui e li
, lat. tardo incessdbllis, comp. da incori valore negativo e da un derivato
comp. da incori valore negativo e da un derivato di cessare 1 finire,
i mali. = deriv. da incessabile. incessabilità, sf. persistenza
di professione. = deriv. da incessabile. incessabilménte, avv.
comisso, v-229: con le sue gambe da ragazzo danzava incessante piegata sulle ginocchia e
iii-5- 5-117: girando incessabilmente tempestavano e da prora e da poppa e da'lati
girando incessabilmente tempestavano e da prora e da poppa e da'lati. galileo, 3-1-165
in odio gl'incessanti pensieri. bianco da siena, 2-91: l'angelico convento /
mancavano ancora a i difensori le palle da moschetto,... essendosene rimase
tormentato, e i puri argenti / da sanguinosi denti / tinti d'atro color
e di sventure / su le cittadi da le cento porte. visconti venosta, 277
e per li doni che continuamente ricevono da dio. cavalca, 20-124: pregava per
brusoni, 616: un cannone da cinquanta... incessantemente il flagellava.
vendita de'mobili del cardinale. domenico da fano, lxii-2-i-80: questo religioso era
con incessanza. = comp. da in-con valore negativo e cessanza (v.
il riposato e non mortale incesso, / da la mia bocca nasce un suon più
santi era 11 lì per finire, durando da quasi un'ora per la lentezza dell'
lat. incessus -ùs * passo '(da incessum, part. pass, di
tin si pestino. = denom. da cesto1 (v.) col pref.
infame testa. = deriv. da incesto1. incestata, sf.
il terreno. = deriv. da cesto1 nel significato di * navicella * col
della distribuzione. = deriv. da incestare1. voce registr. dal dizionario
vengono ad abitare. = comp. da in-con valore intensivo e cestire (da
. da in-con valore intensivo e cestire (da cesto1). incèsto1,
. grave illecito religioso, costituito soprattutto da un rapporto sessuale con una persona con
una persona con cui esso è vietato da norme religiose di primaria importanza (specie
tra religiose persone. ariosto, 151: da cosmico imparasti d'esser giotto / di
lato della moglie. 5. bernardino da siena, 433: incesto...
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 463: visse questo re molt'
v-3-382: se fra coniugi si venisse da taluno a scoprire alcun grado di parentela
lucini, 1-233: saper la voluttà esagerata da ima carne parente: / sapere i
fratello, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. — figlio
d'incesto: figlio incestuoso, nato da rapporto incestuoso. ariosto, 6-42:
... i loro autori raccolgano da ciò proventi; ma i più severi
contaminato, corrotto '(comp. da in-con valore negativo e castus 4 casto
, gabbare. = denom. da cestola (v.) col pref.
le quali ferono diventar giunoni con far da giovi. pisani, 321: e tu
proprio sangue. 2. caratterizzato da incesto, che costituisce incesto o deriva
incesto, che costituisce incesto o deriva da incesto (un rapporto sessuale, una
ancor, dopo che tereo infido / da lei tratt'ebbe incestuosa gioia, /
ii-238: un patriarca degli armeni, fugito da gerusalemme per uno stupro incestuoso commessovi,
564: la pena è della reclusione da due a otto anni nel caso di relazione
relazione incestuosa. -figlio incestuoso: nato da un rapporto sessuale incestuoso. -filiazione incestuosa
parentela esistente fra genitore e figlio nato da una unione incestuosa. caraccio, iii-58
voce dotta, lat. tardo incestuósus (da incestus 1 non casto, macchiato,
pane: è buono, ma non però da fame incecta, perché ci sarebbe poco
23-5: ora vi è una gran differenza da pigliar l'impegno per ragione, al
fa incetta d'opere relative ai bachi da seta. bocchelli, 2-v-19: quando le
francesi facevano grandi incette di vino italiano da far diventare, mercé l'arte loro e
cortesi certo. avete un bel garbo da far incetta di donne. malvezzi, 8-203
vituperoso mestiere e chi per ciò comperato da uomini che ne fanno incetta e mercatanzia.
di proposito. vasari, iii-464: da questo ed altro modo di fare si
con intenzione di non finirlo, ma da chi se l'avesse presa per incetta
letterati d'europa. = deverb. da incettare1. incettante (part. pres
casa in vece adopra, / dipende da una falsa oppinione. baruffaldi, iii-52
annunzio, iv-2-1280: avevamo noi incettato da padroni, in ungheria, le grandi
, se poteva, un po'di roba da mangiare. -figur. raccogliere avidamente notizie
, la solidarietà. s. carlo da sezze, ii-448: avendola incetata alla
9-viii-85: ebbe di suo pennello mariotto da gagliano, incettator di quadri, quattro
quel zoppo incettator di limature, / visto da lunge il tuo sembiante acerbo, /
, e dàlie continue richieste di schiavi da parte dei paesi mussulmani, si fece egli
, ed il commercio di carne umana da libero passò governativo. orioni, x-19-237:
. = * nome d'agente da incettare1. incettazióne, sf. l'
voce dotta, lat. tardo inceptivus, da incipère 1 cominciare, aver principio '
ant. cominciato, intrapreso. francesco da barberino, ii-306: quattro son quelle
: pame assai admonirti che te abstegni da le incepte prave tue operazione concernente la
= voce dotta, lat. inceptum, da inceptus, part. pass,
guisa di chiodo. = deriv. da incheccare. * 3 deriv
. * 3 deriv. da inchiavare2. incheccare, intr. (
e inchiavardare l'uscio. ojetti, da mezzo giorno in là non dice più una
che del certo non ti è stata appioppata da noi scenti. 2. per estens
occhi. = * comp. da in-con valore intensivo e chiappolare (v.
cristiano. = comp. da in-con valore intensivo e chiarire (v.
. punto inchiarito. = comp. da in-con valore negativo e chiarito (v.
la porta. = denom. da chiavaccio (v.) col pref.
nuove parole. viani, 19-34: da stelle a stelle ci inchiavardavano nella casa
di pena. = denom. da chiavarda (v.) con il pref
foderata di lamiera, e tutta inchiavardata da chiodi enormi. c. e. gadda
biringuccio, 1-117: farete quattro buchi da inchiavare, per farvi li riscontri.
inchiava. = » comp. da in-con valore intensivo e chiavare2 (v.
3-i-9: una porticina a muro, rinforzata da inchiavardature rugginose e a un solo battente
(ii-44): quante fiate, partendoti da la camera,... hai
che, tirato appresso al muro, da sé s'inchiava. 2.
varchi, v-1006 (23-2): da sé torna [il montone] / alla
l'anima sua, se fosse stata roba da mangiare. 3. figur.
. malipiero, 106: ristoro avrò da quella alta umiltade, / ch'a sé
piaseri. = 3 comp. da in-con valore intensivo e chiavare1 (v
non inchiavare, ma è inchiodare, da chiavello, chiodo, lat. 'clavus
porre altri legni inchiavati, che tengano da un ordine di pali all'altro, a
viii-205: alle impalcature, che hanno da stare allo scoperto, bisognano due tavolati
a statue di legno o di cartapesta da portare in processione. 2. per
venti. = 3 deriv. da inchiavare2. inchiavellare, tr. (
] / e ne la croce inchiavellato / da li giudei. ottimo, iii-463:
ora ora! " comp. da in-con valore intensivo e chiavellare (v.
agg. ant. e letter. trafitto da chiodi, fissato con chiodi, inchiodato
che riaffitto e 'nchiavellato io moia / da mille stellettate. 2. rinforzato
un'inchiavettatura. = denom. da chiavetta (v.) col pref.
tale operazione. = deriv. da inchiavettare. inchiavicare, tr.
montieri, v-49-54: il signore u consuli da = comp. da in-con valore
u consuli da = comp. da in-con valore intensivo e chiavicare (v.
, dico! = denom. da chiavistello (v.) col pref.
né per trattar d'amore. marsilio da padova volgar., i-7-1: parleremo delle
'aveva inchiesto di me. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
: s'inchiese dello schiavo, e da uno degli uomini del castello seppe il fatto
, invocare (qualcuno). compagnetto da prato, 231: dio! l'avessero
posare. -assol. compagnetto da prato, 231: donne, no '1
tardo inquaerère per inquirère, comp. da in-con valore intensivo e quaerère * cercare,
de'torti. = deriv. da inchiedere. inchièrere, v.
sono diverse. = deriv. da incherere. inchièsta (ant. inchèsta
lamentanza è questa della providenza, e da marco tullio, quando la divinazione distrinse
. -inchiesta scientifica: indagine compiuta da uno scienziato o da una commissione di
: indagine compiuta da uno scienziato o da una commissione di scienziati intorno a teorie
. pubbl. investigazione promossa o eseguita da una pubblica autorità, facendo uso dei
, parlamentare: quest'ultima è eseguita da un'apposita commissione nominata da una delle
è eseguita da un'apposita commissione nominata da una delle due camere, o congiuntamente
una delle due camere, o congiuntamente da entrambe le camere). foscolo,
che sollecita l'esecuzione di un'inchiesta da parte del governo o dello stesso parlamento
siano di tale e di tanta gravità da giustificare una mozione d'inchiesta. carducci,
, per potere sentire più il vero da che movea quella inchiesta e per avere
e per avere più tempo a deliberare. da porto, x-211: il re è
inchiesta solenne di nozze. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
fin di mia divota inchiesta. giovanni da modena, xxxix-1-151: eolo con neptuno a
/ ché 'l cercato guerrier lunge è da questa / terra in paesi incogniti ed infidi
sua compiacenza... nel vedersi sollevato da tante brighe e sgravato dalle insistenze dei
richiesta della nazionalità a una nave mercantile da parte di una nave da guerra (
nave mercantile da parte di una nave da guerra (ed è potestà riconosciuta per
cercare di conoscere, investigare. marsilio da padova volgar., ii-4-5: se tu
faceva inchiesta d'una carretta per condurre da luogo non più lontano di mezo miglio
nievo, 1-81: fattasi cuore entrò da un fornaio, e mosse timidamente la
nievo, 526: spiro era corso da basso a licenziare la gente dello studio mentre
complici suoi. = deriv. da inchiesto, part. pass, di inchiedere-
'... questa voce apparteneva già da antico all'italiano (cfr. il
eccessiva, ma dalle inchiette eziamdio fatte da mercanti potenti. = variante
. ghindaggio. = deriv. da inchinatura; voce registr. dal dizionario
inchino; ossequio, omaggio. benvenuto da imola volgar., i-204: panni una
; condiscendenza, arrendevolezza. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, che come noi vogliamo essere giudicati da lui, in cotal modo giudichiamo noi
occupati e da'prìncipi ciò che gli libera da molestia di cure e da inchinaménto a
gli libera da molestia di cure e da inchinaménto a preghiere. 4.
propensione, disposizione, inclinazione. bartolomeo da s. c., 2-6-1: è
la quale si dovesse. s. caterina da siena, 35: per questo modo
sensi. allegri, 124: mossi da un semplice naturale inchinaménto, mettono, sciocchi
in comunità. = deriv. da inchinare. inchinare (ant.
fronte inchina. carducci, iii-3-86: così da piede a piè figlia di roma /
i dolci baci ella sovente / liba or da gli occhi e da le labra or
/ liba or da gli occhi e da le labra or sugge. birago, 534
nostre cinque teste che s'inchinarono tre da ima banda e due dall'altra a modo
18-49: una colomba... / da l'alte nubi a la città s'
sì come quercia alpina / percossa il piè da la mordace scure, / dubbia e
in questo inchina. ariosto, 41-50: da la parte onde s'inchina il colle
e molle. caro, 9-840: da quel peso, / da quel lato in
, 9-840: da quel peso, / da quel lato in un sùbito la torre
inchina. -intr. bartolomeo da s. c., 8-1-10: non
, e rédili il debito suo. bartolomeo da s. c., 32-2-2:
far vile enchinar tuo coraio. bartolomeo da s. c., 40-3-3: i
se 'nchina a quisti male. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
uditori, appena si degnano d'inchinarsi da alto a sì basso luogo d'insegnare.
la sua ruina. saraceni, i-112: da questo sinistro corno incominciavano i romani a
meno (la fortuna). benvenuto da imola volgar., ii-212: l'ardore
solennità. -intr. francesco da barberino, i-169: per cammin se 'l
per cammin se 'l maggior troverrai / da lungi inchinerai / e se 'l saluta tu
stessi queto ed inchinassi ad esso. busone da gubbio, 1-61: inchina all'abate
/ io t'inchinai, ti salutai da lunge. galileo, 1-1-92: con
126: in svizzera andò per inchinare da presso il suo idolo, gessner.
umile, / ch'io tolgo or da quest'erba, / spirando del gentile /
l'arno, / sceso piu: or da la sua rupe alpina, / la
che fosse messo a la colla e da membro a membro isquarciare il suo corpo con
i quali non hanno gagliardìa né presenza da farsi largo nel mondo. nievo,
melanconia. -rifl. benvenuto da imola volgar., ii-236: nondimeno egli
. denina, iv-174: sarebbe prima da vedere a qual delle nazioni..
e disonesta corruzione. s. caterina da siena, i-204: io so bene che
'orgoglio'si potrebbe dire che venisse da àpyaxéov poi che gli antichi toscani dicevano
', ma noi più inchiniamo che venga da 'opytxoi; per la confacevole significazione.
cui s. agostino inchinò ne'libri scritti da lui contra gli accademici. grossi,
di rime a qual tempo s'ha da riportare della vita di dante? da principio
ha da riportare della vita di dante? da principio inchinavo pe'primi anni dell'esiglio
. indurre, persuadere, costringere (seguito da una prop. finale o consecutiva)
a predicare a i cattivi figliuoli. ricciardo da cortona, 64: tu inchinasti el
prendere carne umana. s. caterina da siena, iii-84: è [l'umiltà
debbono inchinare l'intelletto nostro, che sia da riferire quel libro ad altro autore.
inchina a scusarlo, e vede ragioni da sperar bene di lui. -intr.
esser el veiculo di questa virtù, da tante piogge e tanti venti e tante e
(una norma). francesco da barberino, ii-199: diligente cura / misen
gramm. ant. spostare un accento (da una sillaba a un'altra).
suono di una sillaba, in modo da richiedere l'accento circonflesso). minturno
tempo). tortoletti, i-166: da che vesti il mortai velo / a l'
. dal lat. inclinare, comp. da in-intensivo e clinàre * piegare ';
. = femm. sostant. da inchinato. inchinativo, agg.
appetito lussurioso. = deriv. da inchinare. inchinato (part.
. cominciai a pregare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. -di animali. bartolomeo da s. c., 5: siccome
: gli alberi..., inchinati da un venticello vivace, par facciano una
luogo, una strada). bartolomeo da s. c., 177: li
, 177: li confini d'affrica sono da occidente la ripa del nostro mare e
nostro mare e del mare oceano, da oriente una grande e inchinata largura. simintendi
depresso, umiliato, confuso. bartolomeo da s. c., 4-1-5: qual
pur dire, / la mia famosa e da mill'alme e mille / inchinata beltà
la chiesa mirato, inchinato e riverito da tutti. de sanctis, 11-192:
trionfante dal grande albergo sorrisa e inchinata da tutti. 4. che volge al
, 2-199: 'donneare 'viene da donna, e significa propriamente essere inchinato alla
la volontà inchinata al tumulto. marsilio da padova volgar., i-vii-i: sono uomini
discipline. gianotti, 2-2-14: io da natura sono inchinato assai a questa vita
assai a questa vita libera e sciolta da tutte l'umane faccende. alamanni,
concupiscenzie della carne. s. bernardino da siena, 126: hai l'animo
, non sarà assiduo nello studio. giovanni da samminiato [petrarca], i-401:
è più inchinato a credere alla bugia. da porto, 1-141: è la città
, un suono). guidotto da bologna, 1-126: se la favella sarà
fortificarne le giunzioni. = deriv. da inchinare. inchinazióne, sf. ant
, arrendevolezza, devozione. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
un poco la prava inchinazióne ciò che da sé hanno, i frequenti ammaestramenti d'
inchinazione al vostro amore, considerando come da voi medesima, con sì reai dimostrazione,
sacrificio di subito cadde morto. iacopo da cessole volgar., 1-96: certe inchinazioni
annunziate da'romani. = deriv. da inchinare. inchinévole, agg.
docile, sottomesso, arrendevole. busone da gubbio, 1-142: ubbidiente e inchinevole e
impaziente di noi. bembo, iii-367: da natura più inchinevoli solete essere e più
, si portarono a roma, accompagnati da splendida comitiva di servitori e cavalli. mamiani
-anche: volubile, incostante. bartolomeo da s. c., 31: desiderava
a così fatte cose. s. caterina da siena, 1-238: noi non cognosciamo
a sperar male. = deriv. da inchinare. inchinevolézza, sf. inclinazione
inchinevolezza all'immoralismo. = deriv. da inchinevole. inchinevolménte, avv. (
(i-31): invittissimo re, io da parte d'ariabarzane mio padrone e vostro
di bel dire, ti farei trasecolare da vero se io volessi parlarti inchinevolmente.
intelletti a terra inchini, / eppur chiamati da l'eterea vista, / la moltifronte
e scongiuramento umile e inchino. felice da massa marittima, 40: o increata
/ [la donna] pare una banderuola da cammino. c. gozzi, 4-111
del settecento e piemontesi: non c'è da sbagliare. cicognani, 3-261: la
dirle per ora, farete un inchino da lontano in vece mia. n. franco
suoi versi, noi non siamo uomini da replicare altrimenti, ma di fargli di
capo un inchinùccio per ciascuna, accompagnato da quattro leggiadre parolette. = deverb
leggiadre parolette. = deverb. da inchinare. inchinòmetro, sm. strumento
. = voce dotta, comp. da inchino e dal gr. { xérpov *
, 11-35: -trovami gli inchiò, sono da genova? -sono da sesena..
inchiò, sono da genova? -sono da sesena... e con buona punta
gli occhi; poi non sai conoscere chiodi da inchiò. = ven. inchiò (
argento foggiato a forma di cuore trafitto da un dardo (ed è simbolo degli innamorati
, inchiodacuore, cuore trafitto o passato da strale... simbolo degli amanti.
comp. dall'imp. di inchiodare e da cuore (v.). inchiodaménto
conoscano in voi... staccamento da ogni interesse di roba, ma inchiodamento
, 1-187: balzò in avanti perseguitato da uno stridulo scoppio di riso che inchiodò
vendetta e di sangue della quale parigi da molti giorni dà spettacolo al mondo,
del gesuita. verga, ii-50: egli da lontano inchiodava uno sguardo fatale su quella
] furono in su il dì assaltati da quegli di dentro, che feciono loro
, in genere, a un animale da lavoro). — anche: ferrare
particella pronom. restare infilzato, confitto da chiodi o da punte aguzze. d
restare infilzato, confitto da chiodi o da punte aguzze. d. bartoli,
. bertini, 7-86: a voi ha da esser lecito il dar di naso,
oracoli i vostri detti? -sapere da qual piè il maniscalco inchiodi poca:
difesa, non ignorando ancor io 'da qual piè ', come si dice,
ne'buchi fatti. = denom. da chiodo (v.) col pref.
inchiodato / reca sull'uscio il ferro da cavallo / portafortuna, / sérbagli sopra
inchiodato sotto l'ascella, copri- vagli da un lato il petto. verga, 4-260
. -trafitto, colpito a morte da un proiettile. abba, 1-130:
abba, 1-130: lo trovarono inchiodato da quella maledetta palla bavarese. c.
uscio, rimpiccinito nel soprabitone, gli porse da sedere. stuparich, 1-184: fino
i denti, inchiodati, come spinta da una pressione interna. -fermo per
volermi mutare il cuore. -legato da vincoli profondi e tenaci a qualcosa;
: trema intanto l'incauto passaggiere inchiodato da taciti incantesimi del mostro. pirandello,
restò inchiodato. tremava, gli veniva da piangere. 5. famil.