or ora ci rierano; ci grimivan da un momento all'altro. = variante
vii-665 (3-13): vidi un uccel da ciel ver'me scendendose, /
tomba, / e pargli esser la tromba da vico, / e pur l'al-
dalla grindèlia. = deriv. da grindèlia. grinétta, sf.
diede un lancio nel mare / giù da un altissimo picco. pirandello, 6-527:
. afferrare con = deriv. da grinta. gli artigli.
sulla piramide erbosa. = deriv. da grinfia. gringo, agg. e
grini avolti, / sì ch'esser da lui tolti / dubiar non puote.
tommaso di silvestro, 112: da puoi pigliò uno grino dove teniva
(caratterizzati, per lo più, da un aspetto arcigno, truce, minac
a chicchessia, ma non abbastanza seria da condurre in lungo una qualunque finzione.
1-574: acque stillate di diverse sorte / da far le carni chiare, / tirar
guance segnate a traverso sotto gli occhi da due righe o grinze risentite e profonde
: pulito in quel suo abito nero da lutto ancora senza una grinza,.
: non vedeva egli il padre / venuto da lunge per dirgli / addio:.
v.). = deverb. da * grinzare (non altrimenti docum.;
corrugare la fronte '(deriv. da * grim * grimo ').
avere ordinato che sì dilicato viso sia da sì fetida bocca scombavato, sì dilicate carni
sì fetida bocca scombavato, sì dilicate carni da sì tremanti mani, da sì grinze
dilicate carni da sì tremanti mani, da sì grinze e puzzolente membra, tocche?
/ delle grinze civette. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
camaleonte], che mi parve offeso da un canto e un poco grinzo.
: smorfioso. ruscelli, xxvi-2-103: da far paura ad uno specchio / con
mente pudica, di una pudicizia grinzosa da vecchia zitella. 4. dimin
le gotine grinzosine. = deriv. da grinza. grinzume, sm. insieme
della nullaggine. = deriv. da grinza, col suff. collettivo e spreg
gripo1, sm. dial. rete da pesca a forma di sacco.
]: 'gripo', sorta di rete da pescare, detta anche 'sagena, grifo
, 318: 'gripo', sorta di rete da pesca fatta a sacco e usata per
che consiste in un indurimento accompagnato da ispessimento e conseguente incurvatura. tramater
= deriv. dal fr. grippage, da gripper, * afferrare, agganciare '
. guglielmotti, 829: 4 grippia da collo', nome speciale della grippia deputata
bisogna fare: e si dice 4 da collo ', perché tira su l'àncora
: quando il cavo vi è sostituito da una catenella. guglielmotti, 829:
= lat. volg. * crippia, da un presunto agg. * crippius:
agg. * crippius: deriv. da cruppa 'grossa corda '(docum.
cruppa 'grossa corda '(docum. da una glossa latina), d'incerta
rivestito di ferro '(voce celtica registrata da tacito). grippiale, sm.
della grippia. = deriv. da grippia1. grippiare, intr. (
suu'ormeggio. = deriv. da grippia1. grippino, sm. marin
gripo), sm. marin. brigantino da corsa a un albero. -
a un albero. - anche: bastimento da carico. tommaso di silvestro,
sun uno grippo di stefano di maiolica, da bran- dizio, balle tre di panno
meccan. bloccarsi per l'attrito provocato da dilatazione o da mancanza di lubrificazione (
per l'attrito provocato da dilatazione o da mancanza di lubrificazione (un organo meccanico
migliorini, 1-660]: mia moglie esce da una grippe (lettera 11 gennaio 1858
grippia ', quella corda che, legata da un capo al diamante o alla marra
la gomena nel salpare. -grippia da collo: quella che salpa l'àncora
infermi ', attri buita da guglielmotti a 4 grippo ', in quanto
, i-702: per uno gripeto picolo spazato da cataro dal capitano zeneral et di domenego
estens.: abito, per lo più da uomo, confezionato con tale stoffa.
= deriv. dal fr. grisaille, da gris 4 grigio '(nel 1632,
disegnati, tale che e'venghino giusti da poterli commettere per tutto. baldinucci,
cuoio capelluto. = deriv. da [penicillium] griseofulvum. grisétta
. grisette (sec. xvii), da gris 4 grigio '. cfr
region. gra ticcio formato da manipoli di canne palustri legate insieme
manipoli di canne palustri legate insieme da trecce di tifa, usato nell'alle
garzoni, 1-918: un saio di griso da furfante schietto. galileo, 5-207:
'. pulighe. = deriv. da grisi. grisòla, v. grisiola
11 suo gambo e la maglia o campanella da annodarvi la catena con altri dondoli di
color d'oro lucentissimo, e lo cava da plinio; là dove i moderni gioiellieri
colore è verduccio. rinfiamma come oro da tutte parti. quelli che lo porta è
porta il calice di molte foglie cinto da un calicetto di piccole squame, le
di area emiliana, deriv. probabilm. da graspo. grissineria, sf.
grissineria. = comp. da grissino e dal sufi, -ficio (dal
(dal lat. -ficium, da facète 'fare'), sul modello di panificio
. = dal piem. grissln, da ghersin, deriv. da ghersa
. grissln, da ghersin, deriv. da ghersa ('d pan) 4
= voce dotta, comp. da grisù e dal gr. jxérpov 4
. = voce dotta, comp. da grisù e dal gr. piérpov 4
di nitroglicerina. = comp. da grisù e nafialite (v.).
. = voce dotta, comp. da grisù e dal tema del gr.
di legno. = deriv. da grisù. grisutóso, agg.
francesco di vannozzo, 145: poco è da giatta a nizza, / ma fa
dato al detto ammidi lui. francesco da barberino, 113: ai! grolioso signore
podestà lo mio = deriv. da grinza (per assimilazione).
= deriv. dau'anglo-americano grizzly, da grizzle 4 grigio '(dal fr
de schene. = deriv. da grizzolo; cfr. ven. grizzolir *
di pietra, morena, trasportati da antichi ghiacciai). = voce
di piombo. — deriv. da grofo. gròfo, sm.
gròg, sm. invar. bevanda composta da acquavite, rum o altro liquore con
ingl. grog (nel 1770), da old grog, soprannome dell'ammiraglio edward
pugile). viani, 14-270: da molte forche pendono pollastri di primo canto
. tose. crogiolo. = da crogiolo, con lenizione dell'iniziale.
grolia; de morte, vita. francesco da barberino, 253: l'uomo
'ncarchi e per fornire le bisogne da vivere, e la fenmina di natura
grolia le fatiche dell'uomo. busone da gubbio, 44: della qual battaglia ispero
, e me ne grolio. paolo da certaldo, 53: nascosamente fa la limosina
del canto che facciano li ucelli venia da pianto. buti, 1-548: andato una
strumento agrimensorio degli antichi romani, costituito da due bracci uguali, disposti a croce
'castrametatio '. = deriv. da gromatico. gromàtico, agg. (
necessità costrigne..., sarà da seminare e piantare [la salsa terra]
vi dico, che ve ne ha da potersene inarborar selve intere: a sì
diventava minuzioso per tutto ciò = denom. da arbore, variante di 'albero 'col
: per non esser la notte divorati / da qualche fiera, e'fecer come il
ad un toro. = denom. da arco (v.) col pref.
arco; arcuato; curvo. antonio da ferrara, 78: la bionda testa e
laui, 8-107: l'arme abbiamo da far d'un lesto fante, / d'
). * = deriv. da inarcare. inarcatura (ant. innarcatura
di quello successivo. = deriv. da inarcare. per il n. 2 cfr
inarchitettonico. = comp. da in-con valore negativo e architettonico (v.
« vi-vi-vi-viola-violare ». = denom. da arcione (v.) col pref.
con sella inarzonata. = comp. da in- con valore intensivo e ardonato (v
cocchiata. = deriv. da inarcare. inarcuare, intr.
principiava inarcuare. = comp. da in-con valore intensivo e arcuare (v.
massimo d'illuminazione. = comp. da in-con valore illativo-intensivo e ardire (v
lembo sabbioso. = denom. da arena1 col pref. in-con valore illativo.
fanno anche pensare a un canto che salga da ima prigione. = comp. da
da ima prigione. = comp. da in-con valore intensivo e argentare (v.
. soderini, iv-35: cuoi stampati da stendere per ornamento delle mura, dorati
sono falsi. -reso meno gravoso da sopportare. foscolo, xvi-14: ho
ha riflessi argentei, grigi; illuminato da una luce pallida e fredda. bibbia
: va per grigie irsute stoppie / da la brina inargentate, / va per languidi
sopra trecentornila? = deriv. da inargentare. inargentire, intr.
s'invecchia. = denom. da argento (v.) col pref.
popolazione. = * deriv. da inarginare. inarginare, tr.
almeno non sentivano. = comp. da in-con valore intensivo e arginare (v.
niuna grolia temporale. = denom. da argoglio, variante ant. di orgoglio,
, che messer ambrogio avendo tanti bacini da lavarsi, non avesse le mani nette
inarguto contrasto. = comp. da in-con valore negativo e arguto (v.
se inària. = denom. da aria (v.) col pref.
freddi seni. = denom. da arido (v.) con il pref
* lapis emate 'duro, da nuove speculazioni. e. cecchi, 2-188
arti sono o d'acciaro temperato da calcar la pannella d'argento, rispondono
pietre e inaridì, per non aver umore da alimentarsi. b. del bene
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 242: questa [ambra
un rivo, / mentre un altro da lungi entro le sponde / gonfio
al ciglio appressa, = deriv. da inargentare. sterile (un terreno, la
il solstizio all'istante e le umide grotte da cui pollava si trasforvien per traverso,
trasforvien per traverso, ed è formato da semplice inargentatura, iemale, abbrucia gli arbori
tale, che per più giorni è stata da tu ti creduta ginanni, 1-299: anche
rito / adempita dagli altri e non da loro, / ne'quali ogni buon uso
manca o inaridisce. = denom. da arido (v.) col pref.
cancello del giardino tra due pilastri coronati da statue mutile su le cui membra i rami
a 1'assettata arsura, / cavar da l'otro gonfio e da la tasca,
/ cavar da l'otro gonfio e da la tasca, / ricca di cibo,
la bottiglieria donini... che da molti anni più non esiste. una delle
portaronli alle navi. = comp. da in-con valore negativo e armato (v.
dei morti. = comp. da in-con valore negativo e armonia (v.
perversa, nel corpo inarmonico quasi sfatto, da un brivido di lussuria.
per ascoltarla. = comp. da in-con valore negativo e armonico (v.
a rappezzamenti. = deriv. da un non documentato * inarpesare, denom.
non documentato * inarpesare, denom. da arpese (v.) col pref.
lettere vostre. = deriv. da inarrare. inarrare (innarrare)
ora 'n avanti parto lo cantare / da me, ma non l'amare, /
, 3-118: arra ed inarrare, da 'arah ', che è pegno ed
. in carro. = denom. da arra (v.) col pref.
facilmente, ostinato. = comp. da in-con valore negativo e arrendevole (v.
2. ostinazione. = deriv. da inarrendevole. inarrestàbile, agg. che
degli incidenti automobilistici. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di arrestare (v.
ricciati. = comp. da in-con valore intensivo e arricciato (v.
è che qui non si trattano cose da me desideratissime,... e molte
filosofi regnavano o filosofavano i re. da ponte, 327: le imagini ed
327: le imagini ed i translati da petrarca usi tati nelle tre canzoni sugli
e sentimento. = comp. da in-con valore negativo e arrivabile (v.
). = comp. da in-con valore negativo e arrivato (v.
. s'inarsicciano. = comp. da in-con valore intensivo e arsicciare (v.
, nescio fallando. s. bernardino da siena, 295: quando tu hai
. gozzi, i-n-210: chi ferito da una scure giaceva,... chi
scure giaceva,... chi inarsicciato da un tizzone. bersezio, 80:
acqua l'inarsicciatura. = deriv. da inarsicciare. inarsurare, intr. ant
gli orecchi discreti. = denom. da arsura (v.), col pref
apparenza dell'inartefatto. = comp. da in-con valore negativo e artefatto (v.
suggerito i ghignone. = comp. da in-con valore negativo e articolabile (v.
inarticolato, disse: « milano, da quel che ho sentito dire...
., non dev'essere un luogo da andarci in questi momenti ». b.
dal lat. tardo inarticulàtus, comp. da in-con valore negativo e articulàtus, part
l'altra? = comp. da in-con valore negativo e artificiale (v.
semplice né inartifiziato. = comp. da in-con valore negativo e artificiato (v.
di coltura. = comp. da in-con valore negativo e artificio (v.
valle, 1-51: quantunque arte insegnata da celebrate penne mi consigli a parlar primieramente
sarebbe sconciamente disturbata e confusa, tanto da una egual finitezza di tutte le parti
finitezza di tutte le parti, come da una trascuratezza inartificiosa. = voce dotta
, lat. tardo inartificiósus, comp. da incori valore negativo e artificiósus 1 artificioso
ha in punto. = denom. da artiglio col pref. in-con valore illativo.
m'aggiro, / fèsso il cor dentro da inartigliati inaspettàbile, agg. ant
dibile. = denom. da artiglio (v.) col pref.
bile e sì inaudita, è da dio stata operata senza miracoli.
). che non è = comp. da in-con valore negativo e aspettabile1 (v.
, e perciò 4-313: tornando da monastero inaspettatamente, gli trovò inartistica
, 2-1-278: = comp. da in-con valore negativo e artistico (v.
il governatore mandò inaspettatamente = comp. da in-con valore negativo e ascoltatile (v.
bocchelli, 2-xix-679: scoramento d'inascoltato da goinaspettatissimo). che si verifica,
, un'azione, = comp. da in-con valore negativo e ascoltato (v.
ancor quei nobilissimi appetiti fu invaso da un... impeto d'amore e
inasiniva. poerio, 1-160: oh beato da una cosa l'opposto di ciò che s'
: tutti avevano l'aria di chi aspetta da un momento ch'apuleo fosse si
puntuale di cause = denom. da asino (v.) col pref.
disporvi opportunamente. = comp. da in-con valore negativo e aspettato (v.
è il verisimile. = comp. da in-con valore negativo e aspettazione (v.
della pena. = deriv. da inasprare. inasprare (innasprare,
rendere ispido, irto. francesco da barberino, 240: l'acque delle citeme
qualità, una caratteristica). bartolomeo da s. c., 30-1-12: non
albertano volgar., 30: è maladetto da dio colui che inaspra la madre.
, s'io m'inaspro e se da me traligno, / è perché faggio
gesù] parole, indurano e son macerati da fiero odio e da rabbia contro di
e son macerati da fiero odio e da rabbia contro di lui. =
di lui. = denom. da aspro (v.) col pref.
. figur. rendere sgradito. bartolomeo da s. c., 16-3-5: che'
questo pensier la ferita nativa, / che da gli anni sopita e fredda langue,
giungono che ad inasprire le piaghe aperte da lui. fantoni, 11-66: in
, il suo carattere). bartolomeo da s. c., 30-6-8: fame
1-263: ancor vorrian di pari crudeltade / da l'orse a l'austro, e
l'orse a l'austro, e da l'indo a la spagna, / tutte
per l'aspro vestimento del sacco. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
mentre la crisi incominciava a inasprirsi, da marsiglia, la compagnia francese tornava con
un'espressione irata, corrucciarsi. bartolomeo da s. c., 30-1-9: il
mio dal duol turbato, / già da ragione e da pietà legato. siri
duol turbato, / già da ragione e da pietà legato. siri, 40:
era molto inasprita. = denom. da aspro (v.) col pref.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 35: quando il frutto è
, 3-4-162: soggiunge poi volersi astenere da quelle parole che dànno indizio più tosto d'
ii-96: due stimoli possenti, in me da quella / dolce fragranza anco innaspriti,
sperato dall'adozione di nuovi tributi o da inasprite tariffe di imposte vecchie.
pure inassaggiato. = comp. da in-con valore negativo e assaggiato (v.
agitesi, 1-2-436: la incommensurabilità procede da una quantità inassegnabile minore di qualunque data
. cattaneo, iii-2-98: vede frequentate da tempo inassegnabile anco le ispide regioni polari
regioni polari. « = comp. da in-con valore negativo e assegnabile (v.
ogni animo. = denom. da assenzio (v.) col pref.
inassetare. = comp. da in-con valore intensivo e assetare (v.
« inassimilabile ». = comp. da in-con valore negativo e assimilabile (v.
solvibile. = comp. da in-con valore negativo e assolvibile (v.
continuo e inassopito. = comp. da in-con valore negativo e assopito (v.
dotta, lat. inassuètus, comp. da in-con valore negativo e assuétus,
vi montò. biringuccio, 1-159: da piei [della canna di legno] se
. cecchi, 5-405: un francescano toglieva da un baule e innastava piccoli stendardi che
una croce. = = denom. da asta (v.) col pref.
e neutrale. = comp. da in-con valore negativo e attaccabile (v.
pur troppo. = comp. da in- con valore negativo e attendibile (v
disattento. = comp. da in-con valore negativo e attento (v.
. disattenzione. = comp. da in-con valore negativo e attenzione (v.
sue visite. = comp. da in-con valore negativo e atteso (v.
suoi occhi. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da attingere. inattinicità, sf. fis
essere inattinica. = deriv. da inattinico. inattìnico, agg.
cui colorazione o bassa intensità è tale da non produrre pratica- mente alcuna azione sulle
in fotografia e in cinematografia, così da permettere le operazioni di sviluppo senza il
di velature. = comp. da in-con valore negativo e attinico (v.
puro non si può conoscere o vedere da noi, per la debolezza e inattitudine
alla riconoscenza. = comp. da in-con valore negativo e attitudine (v.
, disattivare. = comp. da in-con valore negativo e attivare (v.
a 56 °c. = comp. da in-con valore negativo e attivazione (v.
delle parti. = deriv. da inattivo. inattivo, agg.
di eruzione. = comp. da in-con valore negativo e attivo (v.
e il detto. = comp. da in-con valore negativo e atto (v.
o falsificate. = comp. da in-con valore negativo e attribuibile (v.
scomparse o falsificate. = comp. da in-con valore negativo e attribuito (v.
di compierlo. = comp. da in-con valore negativo e attuabile (v.
che io, pur serbandomi sufficientemente lucido da conoscere la inattuabilità di simili sogni,
in aria. = deriv. da inattuabile. inattuale, agg.
vita dello spirito. = comp. da in-con valore negativo e attuale (v.
il tempo inattuato. = comp. da in-con valore negativo e attuato (v.
reato. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da attutire (v.). inaudìbile
, lat. tardo inaudibìlis, comp. da incori valore negativo e audibilis-, cfr
. carducci, iii-7-151: un'opera da esser letta nelle sale del castello di
si voglia. = comp. da inaudito. inaudito, agg.
): il vedere un potente ritirarsi da una soverchieria, senza esserci costretto,
, 594: per scusarsi gli spagnuoli da crudeltà tanto inaudite,... arrivarono
dotta, lat. inauditus, comp. da in-con valore negativo e auditus, part
alcuna impressione peregrina. = comp. da in-con valore negativo e augumentabile (v
orazione inaugurale, sì delle due lezioni da me datevi su la letteratura e la lingua
dei paesi anglosassoni. = deriv. da inaugurare1; cfr. fr. inaugurai (
in europa. = deriv. da inaugurare1. inaugurare1 (ant. innaugurare
fu inaugurata la persecuzione che ha nome da diocleziano. mazzini, 77-303: la
per l'angustia del tempo, non bastava da solo a scrivere un componimento promesso ad
prendere gli auguri ', comp. da in-con valore illativo e augurare 'augurare '
schiatte venture inaugurava. = comp. da in-con valore privativo e augurare (v.
: discorso inaugurativo. = deriv. da inaugurare1. inaugurato1 (part. pass
la luce lunare delle primissime lampade elettriche da poco inaugurate nelle principali vie. pratolini
inaugurata sposa. = comp. da in-con valore privativo e augurato (v.
dominazione estense. = deriv. da inaugurare1. inauguratòrio, agg. raro
anno academico. = deriv. da inaugurare *. 4. ant.
lat. tardo inauguratiti -ónis, deriv. da inaugurare 1 inaugurare '. inaurare
la chiesetta, / ahi trista me! da gallo / ha due volte cantato.
lat. inaurare 'indorare 'comp. da incori valore illativo e durum 'oro
oro (un abito). erasmo da valvasone, 2-i-25: o che veder per
loco inauratori. = deriv. da inaurare. inauspicato, agg.
è senza auspici ', comp. da in-con valore negativo e auspicdtus, part.
in praga. = deriv. da austria col pref. in-con valore illativo.
e inconsapevole. = deriv. da inautentico. inautèntico, agg.
, 7-35: il film, veduto da un altro angolo, potrebbe anche rappresentare.
la morte). = comp. da in-con valore negativo e autentico (v.
di clemente. = comp. da in-con valore negativo e autorevole (v.
bello ma inautorizzabile. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di autorizzare (v.
-sopravanzare, superare. giacomo da lentini o guido delle colonne, 405:
gianza. = comp. da in-con valore intensivo e avanzare (v.
, inavarito. = denom. da avaro (v.) col pref.
pseudo apuleio), comp. da in-con valore negativo e àversibllis, deriv.
in-con valore negativo e àversibllis, deriv. da avertere 4 volgere altrove, divertire
amanti, / che staccar non potean petto da petto, / vie più d'invidia
ebber suggetto. = deriv. da avido (v.) col pref
la verità, e perché s'ha da vergognare di mutarsi d'opinione? foscolo
d'annunzio, iv-2-96: gli parlava da presso..., qualche volta
con questo ragionamento vi foste molto discolpato da quello che dee oggi cader fra noi
dentro. salvini, 40-49: inavvedutamente, da celeste virtù commossi ed agitati dalla profonda
con qualche indiscrezione. = deriv. da inavveduto. inavveduto (ant. innavveduto
cacciatori, miseramente inciampando nella caliamola tesagli da quelli. -ignaro. parini
2. per estens. che deriva da scarsa ponderazione, da sconsideratezza, da
. che deriva da scarsa ponderazione, da sconsideratezza, da imprudenza. torricelli,
da scarsa ponderazione, da sconsideratezza, da imprudenza. torricelli, ii-3-286: dubito
. inavvertito. imperiali, 4-187: da la parte più eccelsa a la più
impacciata e disperata. = comp. da in-con valore negativo e avveduto (v.
senza inavventura. = comp. da in-con valore negativo e avventura1 (v.
. varchi, 18-2-155: fu morto da uno de'suoi fanti medesimi coll'archibuso
particolare delle lampade pendenti in alcune chiese da lunghissime corde, inavver- tentemente state mosse
lunghissime corde, inavver- tentemente state mosse da alcuno. alfieri, iii-1-28: si
peccato mortale..., levati da esso, lascialo, non ci dimorare.
io fallire. = comp. da in-con valore negativo e avventuroso1 (v.
mie parole... eran quelle che da lungo tempo si sentiva ronzare alle orecchie
dei sogni. = comp. da in-con valore negativo e awerabile (v.
sovrumane estati. = comp. da in-con valore negativo e avverato (v.
in segno de cancro, ben che da molti astrologi inadvertenti siano stati iudicati contrarii
aiuto a'figli. = comp. da in-con valore negativo e avvertente (v.
per punto d'onore quel giovane offeso pubblicamente da vertenzia / solo ho fallito, e
sia ordinata al caso, ma nasca da ignoranza o da inavertenza, non governando
caso, ma nasca da ignoranza o da inavertenza, non governando o non custodendo
era medicata per la inavvertenza del padre da un medicaccio ignorante, il quale disse
muzio, 1-28: sarebbono... da scusare tali inavvertenze, se quello fosse
ferma resoluzione, che tamicizia sia corrotta da una inavvertenza da atto così che
che tamicizia sia corrotta da una inavvertenza da atto così che inawertenze renderono
e proprio dislivello. = comp. da in-con valore negativo e avvertenza (v.
apparve la luce tra le palme agitate da un vento inavvertibile. tornasi di lampedusa
di ceti. = comp. da in-con valore negativo e avvertibile (v.
: ma fu questa avvertenza inavvertita / da malagigi, per pensarvi poco. vimina,
suoi commandi. = comp. da in-con valore negativo e avvertire (v.
cenda. = comp. da in-con valore negativo e avvezzo (v.
è impossibile o dif ficile da avvicinare (una persona). — anche
pazzo! e la vostra pazzia è tale da per inavvertenza, senza intenzione,
quest'infelice volto / potria forse rapir da gli occhi tuoi / qualche piccolo sguardo inavvertito
regole dell'armonia, sarà sensibilmente tocco da quelle discordanze che restano inavvertite alle orecchie
piovene, 148: il padre si vestì da solo, in punta di piedi,
.). = comp. da in-con valore negativo e avvicinabile (v.
fra il bene ed il male, sicché da l'uno all'altro, per inavviste
si perdono. = comp. da in-con valore negativo e avvisto (v.
la via che gli è stata segnata da altri. foscolo, xiii-1-5: la debolezza
a giorno chiaro. = denom. da azzurro (v.) col pref.
.. del cielo inazzurrato da un invisibile quarto di luna. piovene,
grano ancor freddo. = denom. da azzurro, col pref. in-con valore illa
ciel m'avesse dato, / non avrei da incacame a la natura. note al
denaro, / né aver un bezzo da passar traghetto. marino, v-4: ogni
un altro epigramma giocoso... da incacame tutti i tuoi poetici fiumi auriferi
. e. gadda, 15-116: se da mane mattina t'impisciavi a ridere agli
t'impisciavi a ridere agli altri, da notte fatta t'incachi piagnere di te
pargoli nello sgomento. = denom. da ca [c] ca col pref.
dir di no. = denom. da caccabaldola (v.) col pref.
dir di no. = deriv. da incaccabaldolare. incacchiare, intr. con
, come no? = denom. da cacchio2 (v.) col pref.
fare presto. = denom. da caccia (v.) col pref.
mandino [del grano] a roma da far de'maccheroni: e io
gl'incaciò. = denom. da cacio (v.) col pref.
cheroni. = deriv. da incaciare. incaciato (part.
fanno un zibaldone, / e questi son da monache e da frati. i
e questi son da monache e da frati. i. neri, 9-50:
un'incaciatura. = deriv. da incaciare. incadaverato, agg.
sue sozzure. = deriv. da cadavere (v.) col pref.
la campagna. = denom. da cadavere (v.) col pref.
quando la morte accade in persone macere da lunghe e gravi malattie, e massime quando
, pare certa la totale separazione dell'anima da esso corpo. settembrini [luciano]
quella spirava ancora con ogni suo splendore da quella faccia incadaverita. tarchetti, 6-i-407:
/ l'onnipotente. = comp. da in-con valore negativo e caduco (v.
; però v. s. si guardi da stare nell'orto, massimamente quand'è
è bagnato. = denom. da cagione (v.) col pref.
del vino. = denom. da cagione nel significato di * malattia,
e incagliamenti. = deriv. da incagliare1. incagliaménto2, sm.
incagliamento de'fluidi. = deriv. da incagliare2. incagliare1 (ant.
al campo imperiale, potè esser soccorso da sua maestà. fed. della valle,
), che diede principio a condurre da per se stesso opere assai lodevoli.
bocchelli, 12-59: -vorrei aver voce da svegliare... -e voleva dire i
'mettersi in un passo stretto * da calle 'via '(lat. cdllis
troppo sciogliendolo. = denom. da caglio (v.) col pref.
. bartoli, 2-4-343: or mentre giù da macao si calavano verso il tunchìn,
gente s'affolla intorno; n'accorre da ogni parte della strada: la comitiva si
: il secondo fascicolo, benché finito da tre settimane, rimane incagliato in stamperia
quanto più molle. = deriv. da incagliare1. incàglio1, sm. l'
facile torsi d'impaccio passando il peso da un luogo all'altro; e talvolta basta
la sola corsa di tutto l'equipaggio da poppa a prua... ma se
papini, 27-949: io pensai a proteggerlo da tutti i disagi...,
gli scadevano. = deverb. da incagliare1. incàglio2, sm.
di perinneumonia. = deverb. da incagliare2. incagnare, intr.
e su la mira / s'incagnan poi da senno mala- detto; / e
tadini, di lineamenti diversi affatto da quelli co'quali il cruccio indecente
nare. = denom. da cagna (v.) col pref.
baretti, 3-153: o ci procureremo da sua signoria un generoso perdono colle lagrime
perché una brinata può farne un vizzato da rifiutarlo anco le bestie. =
le bestie. = denom. da cagna (v.) col pref.
vi cadano dentro le granella. o da aia, o da cagliare, rapprendere la
granella. o da aia, o da cagliare, rapprendere la terra che tenga.
autoctone d'america. = deriv. da incaico. incalamitato, agg. ant
bene dalla virtù. = deriv. da calamitato (v.) col pref.
di tanti e sì ben formati verisimili da incalappiare una golpe non che un pecorone
non che un pecorone, son tutte cose da incoronare sì grand'uomo sopra qualunque mitologista
sagene apostoliche] ragne di sottilissimo filo da incalappiare uccelletti di ambizioni vanissime. passeroni
cantonate, tante maglie di rete fitta da incalappiar i nemici, se n'andava
. nelli, i-82: lasciamola incalappiare da sé. = denom. da calappio
incalappiare da sé. = denom. da calappio (v.) col pref.
incaica de'condeani. = deverb. da incalcare. incalcaménto, sm. ant
calda del bue. = deriv. da incalcare. incalcare, tr. (
ant. gravare, sovraccaricare. bartolomeo da s. c., 6-1-5: se
filosofi: imperoché gli stavano circundandolo, e da presso e da lontano lo interrogavano,
stavano circundandolo, e da presso e da lontano lo interrogavano, lo incalcavano;
gli impeti di tutti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
larsi e cadere. = comp. da in-con valore intensivo e calcare (v.
voce romanesca (incarcata), deriv. da incalcare. incalcato1 (part. pass
x-2-223: già l'eterna / neve incalcata da terreno piede / sente l'orma francese
desolate. = comp. da in-con valore negativo e calcato (v.
alla viscosa. = deriv. da incalcare. incalcatura, sf.
caldo. = deriv. da incalcare. incalciare e deriv.
sementi con latte di calce per preservarli da malattie. pecchio, conc.
del grano. = deriv. da incalcinare. incalcinare, tr.
, pennellare di calce diluita per preservare da malattie, per distruggere parassiti (con
il boccone. = denom. da calcina (v.) col pref.
. nievo, 440: una vera camera da affittare,... col pavimento
di altre sostanze. = deriv. da incalcinare. incalcinazióne, sf. disinfezione
alle risaie. = deriv. da incalcinare. incalcinare, intr.
nel suo pungello. = deriv. da recalcitrare (v.) per cambio di
non tremano. = deverb. da incalcare. incalcolàbile, agg.
quantità e il valore delle gemme che da tanti secoli vanno a seppellirsi nel serraglio
: era stata grande l'emigrazione, da cui erano venuti danni incalcolabili. leopardi
di una gran parte del mondo, hanno da tempo incalcolabile l'animo sviluppato.
. improprio. = comp. da in-con valore negativo e calcolabile (v.
e giustizia. = comp. da in-con valore negativo e calcolato (v.
che volen = denom. da caledonia (antica regione della britieri abbandonava
ha incalliti nella ser gnato da calore febbrile. alghisi, 1-103
, 16-ix-205: viene... assediato da una piccola febbre, con magrezza e
della sera. = deriv. da incalescente. incalére (incallére)
storia di stefano, 10-25: lo seno da drieto zerto poco vale, / ma
ch'han patito onte e travaglio / da lor raccolti sian cum beneficio, / di
n'incaglio. = comp. da in-con valore rafforzativo e calere (v.
= voce coniata dall'alfieri, denom. da calesse (v.) col pref
perdere la vista. = denom. da caligine (v.) col pref.
nel silenzio. = denom. da callo (v.) col pref.
occhi miei incaliginirono. = denom. da caligine (v.) col pref.
mai domarsi né da'decotti sudorifici, né da quanti sudatori si trovano in tutto l'
passato. = deriv. da incallire. incallire, tr. (
i tessuti più stretti e sia così limpido da farsi specchio quelle camozze umane,
... una selva di curiosità aneddotiche da far gola ai più incalliti frequentatori di
vuole aiutar me,... ha da contrastare con una mala fortuna incallita d'
perché frutti produca eccelsi et almi, / da tal maestra essercitato e culto, /
umilità e verità s'incalma. zenone da pistoia, 1-12: o benedetta alma,
non apparenti seccagne. = denom. da calmo1 (v.) col pref.
tranquilla il mare. = comp. da in-con valore intensivo e calmare (v.
larghissimi. p. nelli, 75: da cui via tolte le siepi spinose,
che gaelico. = deverb. da incalmare1. incalmo2, v.
. = voce lucchese, denom. da calocchia (v.) col pref.
il cristiano. = denom. da calore (v.) col sufi,
e nobile diceria militare detta sul campo da qualche loro eccellente capitano. campailla,
più s'incaloriva, quanto che sapeva negoziarsi da gli olandesi strettamente con due diversi prencipi
era incalorita. = denom. da calore (v.) col pref.
arroventato. -in partic.: colpito da un processo infiammatorio, congestionato.
quel terreno sì pingue e incalorito, da poterne trarre per due anni un'abbondante
incalottato, agg. letter. coperto da una calotta. dossi, ii-51
. lo fiancheggiava. = denom. da calotta (v.) col pref.
i tempi nubili. = denom. da calvo (v.) col pref.
riesco a incalvire. = denom. da calvo (v.), col pref
esempio nell'incal- zamento de'troiani fatto da achille solo. -come personificazione.
a'riguardanti. = deriv. da incalzare. incalzante (part. pres
un clamor dirompente battaglia / sorge ancor da la trista pianura, / e le azzurre
coorti il fulgor. -che spinge impetuosamente da ogni lato; che preme, che
di saziarle, che pasto potete estrarre da voi ogni giorno? palazzeschi, 1-124
a piccoli passi incalzanti, come spinto da un impulso irresistibile, finché cadde bocconi
la fissava in ansia paventando il disastro da un momento all'altro, e facendo
il galoppo incalzante, e fu preso da tale ansietà che non vide più nulla
passione). alfieri, iii-1-16: da un così incalzante e smisurato timore ne
), tr. inseguire minacciosamente da vicino, stare alle calcagna, premere contro
, e non lasciandolo / slungar molto da sé, fu forza a flavio / che
uscito di casa, fu incalsato sì fortemente da uduppo, avirà e altri che,
altri che, pentito, volse subito ritornare da me con essi, per dimandarmi perdono
lucia, 518: la fame incalzava da tutte le parti del territorio nuova folla
, pigiati e incalzati tutt'intorno da altri a ridosso. -sostant.
quel mare, fu percossa e incalciata da una foga di vento...
, affliggere, perseguitare. giacomo da lentini, 51: sì alta amanza à
dai dubbi e dalle apprensioni né incalzato da qualche timore. parini, 526: invido
premura. -anche assol. giacomo da lentini, 30: vostra ciera piagente /
che il re dirà, per esser incalzato da roma, dove trattano con gran dignità
popolo. carducci, iii-1-367: fin da le fasce prime in su la mia /
cedeva alfonso. -assol. darsi da fare, mettersi d'impegno; insistere
più in affanno li e, da vedova, fu chiamata come governante in casa
agatina incalzò: « è ancora lì, da vent'anni ». gatto,
, nobilitare. s. caterina da siena, v-243: la morte corporale v'
: / la puerizia in seguitato da molti, de quali certi incalzarono quel umile
poiché la stagione incalzava, convenne pensare dano da prestigio, si incalzano col diritto divino.
per l'ultimo fulgore, ché l'alba da oriente incalzava. tutti i principianti incalzano la
(una macagna '(denom. da calx calcis 'calcagno 'con in-illativo)
portare a fossombrone, incalciato). inseguito da vicino, con ostinazione ove ne'primi
state incalzi, / cessa il fonte da fronte da frazer che traeva colle minute artiglierie
, / cessa il fonte da fronte da frazer che traeva colle minute artiglierie,
staffe, veniva secondo, incalzato da paolo caligàro. cesarotti, 1-viii-156
situazione, s'andrà innanzi perché s'ha da andare. ferd. dallo scherno incalzati ite
non era mai stato un e via incalzati da una pioggerella allegra che veniva giù dongiovanni
da borea. bernari, 6-69: la bambina
che era quasi capitano, vinto più da volontà che da ragione, come giovane,
capitano, vinto più da volontà che da ragione, come giovane, vedendosi con
. alfieri, 1-66: sempre incalzato da una certa impazienza di luogo, io
instigava a partire. monti, x-2-154: da due tante d'onore avversatici / posseduto
tempi vicini ai nostri l'umanità, incalzata da una necessità prepotente, mutare sue vie
vie. d'annunzio, iii-1-135: da qualche giorno... sembra di continuo
iii-196: egli scese a nuoro incalzato da una sorda inquietudine. palazzeschi, 1-403
il ministero, finché lo abbiamo visto incalzato da ire partigiane, e malsicuro della sua
stesso misi in campo questo progetto, da me sempre incalzato e secondato senza profitto
: le sottane un po'rialzate, tanto da far travedere un sodo polpaccio incalzettato,
e sui tavoli. = denom. da calzetta (v.) col pref.
per carestia di terreno ricevettero offese maggiori da loro medesimi che dall'incalzo de'nemici.
calzata al fianco. = deverb. da incalzare-, cfr. port. encalfo.
s'incalzoni. = denom. da calzone (v.) col pref.
assai divene. = denom. da camo1 (v.) col pref.
incamatito il dattilo. = denom. da carnato (v.) col pref.
. dial. ant. affetto da raucedine, raffreddato. jacopone,
= voce di area umbra, denom. da camo1, col pref. in
filare. = comp. per giustapposizione da in e cambio (v.).
la cambra. = denom. da cambra2, variante di camera, col pref
aveva il diritto dell'esazione nelle paghe scadute da tempo più remoto d'anni trentasei
de'tre stati si vinse che i conventi da settecento ducati in qua d'entrata.
172-128: agli altri sia posto la gravezza da quegli... comuni dove hanno
condussero ad una fortezza, non molto da lungi, e quivi l'incamerarono.
ristrignere la cavità del fondo deu'armi da fuoco, acciocché spingano la palla con
speciali una cavità nel fondo delle canne da fuoco, perché esse spingano la palla
ellittiche, incampanate. = denom. da camera (v.) col pref.
aveva il diritto dell'esazione nelle paghe scadute da tempo più remoto d'anni trentasei,
e co'suoi contrafforti di dentro, da reggere il terraglio e da rendere più
di dentro, da reggere il terraglio e da rendere più sicuro il riparo.
, secondo che meglio convenga alle armi da fuoco nel fondo della canna.
della canna. deriv. da incamerare. incamerazióne, sf. disus
sempre ammonito. = deriv. da incamerare. incamerellato, agg. ant
dal vaio grigio. = denom. da canterella (v.) col pref.
, incamiciatomi di bucato, e vestitomi da città, scrissi un biglietto al signor
incamiciano, assaltan di notte, feriscono da traditori. = denom. da
da traditori. = denom. da camicia (v.) col pref.
da'tedeschi fu ferito il signore stefano da palestrina. -spettacolo cavalleresco che simula
di poltrone incamiciate di mussola. -coperto da tovaglia (la tavola). savinio
industria vetraria vetro incamiciato: quello formato da due o più strati di vetri di
del soffiatore. = deriv. da incamiciare. incamiciatura (ant.
algarotti, 1-vii-253: ben è da credere che la vista dell'arco e del
incamiciatura. -protezione mobile (formata da fascine) che si poneva un tempo
camicia del cannone 'in una bocca da fuoco, in sostituzione della rigatura logorata
riveste il nocciolo di piombo di un'arma da fuoco portatile. 5. in
erano soliti vincer. = deriv. da incamiciare. aspettando l'aia zinnaria qualche
. aspettando l'aia zinnaria qualche dispaccio da livorno, per istruzione del suo
i segni esterni, cioè fuori della persona da riconoscersi, sono le culle, le
altresì dei figliuoli il ricevere più dolcemente da un principio visibile questa istituzione sì retta
1-298: bisogna aver pronto qualche metallo da battere più o meno, secondo che
per interrompere la loro fuga, che da esse viene intrapresa colla scorta delle loro
suono del detto metallo, che viene da esse creduto il sussurrar appunto delle medesime
ai servigi del quale era cresciuto fino da fanciullo, non aveva interessi suoi proprii,
quali tanto più volentieri sono stati letti da noi quanto migliore è l'in- camminamento
osservazioni sufficientemente ancora assolvono chi che sia da qualche paura, che possa l'incamminamento
i-585: che è derivato e deriva da tutto ciò? l'incamminamento espresso della
restituirsi in piemonte. -deriv. da incamminare; cfr. spagn. encaminamiento.
per imbarcare a nettuno. s. carlo da sezze, 1-449: padre, seguitamo
mineranno per qualche strada, finché siamo usciti da queste boscaglie. muratori, iii-90:
2-116: se... il reno da se medesimo per sola disposizione di natura
fanciullo allevato dalla prudente madre costumatamente e da lei incamminato negli studi delle prime arti
mille vergognosi vizii. s. carlo da sezze, ii-34: parme conveniente..
l'incamminarci verso l'azione, parte da roma, sostenuta da altre parti d'
azione, parte da roma, sostenuta da altre parti d'italia. moretti, 134
5-457: s'incamminava [parma], da servitù in servitù passando, a sperimentare
popolari di pronunziare. = denom. da cammino (v.) col pref.
alani e svevi,... partitisi da paesi settentrionali e incaminati verso gli ultimi
mediocri e di brutti, non par da credere che il poeta ne scrivesse con sì
di fanti in regno [fu] investita da quattro vascelli nemici. manzoni, pr
di mal incaminato soccorso, mezzo sepolto da una mina,... dalla
mai altrove che al basso, e da dio e dal cielo il più che si
disegno,... fu celebrata quasi da tutte le penne degli scrittori d'italia
buoni costumi le figliuole dei poveri, è da sperare che, preso abborrimento ai vizi
[tommaseo]: fatiche non di schiene da fac chino / ma di
avviò il linificio francese su tal incammino da contendere con quello della fortunata rivale.
fortunata rivale. = deverb. da incamminare. incamorire, intr. (
donde elio incamorisca. = denom. da càmora, variante di càmola (v.
caffeconcerto incampagnolata. = denom. da campagnolo (v.) col pref.
labbro di campana. = denom. da campana (v.) col pref.
presse idrauliche. = deriv. da campana. incampionare, tr. (
qualche guasta mestieri. = deriv. da campione (v.) col pref.
più cartucole. = comp. da in-con valore intensivo e camuffare (v.
dimandando che ciò volesse dire, intesero da lui perché si fusse così coperto, e
tura del vero. = deriv. da incamuffare. incamutato, agg. ant
o di filaticcio. = deriv. da carnuto (v.) col pref.
d'incanagliarsi. = denom. da canaglia (v.) col pref.
più austere. = denom. da canaglia (v.) col pref.
oro comune. = deriv. da incanalare. incanalare, tr.
idraulici, catturando e incanalando in labirinti da talpa, con mera arte d'alta
delle grotte, avendo essi tanto ingegno da saperlo incanalare e cavarlo fuora per gli
grosso, scortato, necessariamente si diverte da quello, e s'incamina e s'
s'incanala tutta addirittura per i capi da frutto, lasciati colla speranza ed ingordigia di
ai vincitori. = denom. da canale (v.) col pref.
di esso giglio, ricinto e divisato da quattro colonne incanalate di orientale cristallo,
capitelli d'oro, era dalle bande da due viticci argentati e coloriti di azzurro,
tre vani, che attraversati nel mezzo da una sottile cornice dorata si ridividevano in
difficilmente [il castagno] si diverte da quella sua naturale e giusta incanalatura,
dirittura tutti ugualmente grossi e fruttiferi tanto da una parte che dall'altra con bella
tormentare. s. carlo da sezze, i-380: si discorre di alcune
tutti in scompiglio. = deriv. da accannare (v.) con cambio di
', dallo spagn. emperrarse, da perro * cane *; cfr. sicil
il grano. = deriv. da incanare. incanato (part.
ella forse che quella tristezza mi venisse da un'ombra del mio passato incancellabile e
di terremoto. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di cancellare (v.
era lo sepulcro di ector, era aperto da onne parte, benché fosse stato
stato incancellato. = denom. da cancello (v.) col pref.
cielo incancellate impronte. = comp. da in-con valore negativo e cancellato (v.
dura e molesta. = denom. da canchero (v.) col pref.
). caro, 12-i-130: ho da fare con marinari, con carrettieri,
queste! che cura incancherata è ella da inviar vini a roma. 3
; uomini per lo più incancherati e da dovere essere fuggiti. g. c.
... si guastava e incancheriva da se medesima col mezzo di parecchi suoi signori
el passato. = denom. da canchero (v.) col pref.
, iv- 661: santa caterina da siena succhiò la marcia dal petto incancherito
vecchio incancherito! ranieri, 1-43: da ch'io son teco, non m'ebbi
son teco, non m'ebbi altro bene da te se non che tu mi partoristi
la vita? = denom. da cancrena (v.) col pref.
.. che io non avevo più da un pezzo, incancrenito fino ai capelli
qualche guasta mestieri. = denom. da candela (v.) col pref.
sulla fronte. -illuminato, acceso da bagliori. e. cecchi, 7-36
eccitante. marinetti, 2-iii-47: emanano da questo nome comandi incandescenti agli strumenti dell'
incandèscère 'diventare bianco ', comp. da in-con valore rafforzativo e candèscire, forma
dieci, e il sole ha un riverbero da forno fusorio. le figure che galleggiano
meteco mediterraneo..., aizzato da nervi infiammabili fino all'incandescenza, era
d'europa. = deriv. da incandescente. incandidare, tr.
la sincerezza. = denom. da candido (v.) col pref.
incandidisce nel fuoco. = denom. da candido (v.) col pref.
, lat. * incandère, comp. da in-con valore intensivo e candire 1 bruciare
le buone. = denom. da canestro (v.) col pref.
essere intangibile. = denom. da cane (v.) col pref.
2. accanito. s. bernardino da siena, 226: ho udito che so'
tr. tess. svolgere il filo da una matassa o da una spola e
svolgere il filo da una matassa o da una spola e avvolgerlo su un rocchetto
, 24: comprai / un fuso da incannare, alla ventura. -sostant
le rocchelle. = denom. da canna (v.) col pref.
geva, un'incannata, / sia cibo da svogliata; / s'ella non giova
; l'altra, mantenuta stesa orizzontalmente da numerose canne fissate trasversalmente, viene collocato
a'piedi. 2. sostenuto da una canna. loria, 5-163:
incudine. = deriv. da incannare. incannatóre, sm.
della santissima vergine. = deriv. da incannare. incannatura, sf.
acconciarle con olio. = deriv. da incannare. incannellare1, tr. (
botti di vino. = denom. da cannella1 (v.), col pref
torcer la seta. = denom. da cannello (v.) col pref.
1-246: il nettar de gli dei, da la brigata / de gli scrittor cantato
occhi assalto. = denom. da cannella1 (v.) col pref.
occorre dire. = deriv. da canniccio (v.) col pref.
intercapedine di aria. = deriv. da incannicciata. incannucciare, tr. (
gamba rimase tronca. = denom. da cannuccia (v.) col pref.
del nord. savinio, 279: da un muretto... si levano di
del tetto, la fame che grida da tutti gli angoli. pasolini, 3-298
co'randelli. = deriv. da incannucciare. incannucciato1 (part.
incannucciare), agg. protetto da un'incannucciata; sostenuto da cannucce o
agg. protetto da un'incannucciata; sostenuto da cannucce o asticciole. olino,
. 2. edil. coperto da un'incannicciatura. lubrano, 2-29:
del pozzo. = deriv. da incannellare1. incannettato, agg. lavorato
nettata. = comp. da in-con valore intensivo e cannettato (v.
acqua dentro. = comp. da in-con valore intensivo e cannicciata (v.
sopra al coperchio. = denom. da canovaccio (v.) col pref.
perder quello. = denom. da cànova (v.) col pref.
, malia. s. bernardino da siena, 397: hai fatta fare la
agg. che è impossibile o difficile da cantare; che non può essere coperto
lat. tardo incantàtió -ónis, deriv. da incantare, comp. da in-con valore
deriv. da incantare, comp. da in-con valore intensivo e cantare nel significato
arcana e miracolosa. uguccione da lodi, xxxv-1-606: mai ben devi savere
, tenuti quasi per incantabili non solamente da i più moderni, ma anco da
da i più moderni, ma anco da gli antichi medesimi. = comp
antichi medesimi. = comp. da in-con valore negativo e cantabile (v.
sopra le galle. s. caterina da siena, 264: e'sonno alcuni che
142: molte medicine e incantacioni factome da varie persone laiche e religiose..
di far morire una femmina amata ferventemente da lui, credendola maliarda, e che
e tremende, maligne e pestifere, da pelarsi di paura soltanto a sentirsele dire
. stato, condizione di chi è colpito da un incantesimo. - al figur.
.: innamoramento. s. bernardino da siena, iii-209: tu non truovi medicina
] fosse stato espresso in idioma ben inteso da tutti gl'intervenienti, nondimeno per qualche
in faccia a sacontala del ripudio, da che tutto provenne dall'incantamento di durvasas.
ora / tanto lontana, i allontanata da me con non so / che incantamento.
. -formula magica. guido da pisa, 1-285: con sugo d'erbe
gl'incantamenti rituali. -persona protetta da un incantesimo o essere favoloso, suscitato
, xliii-372: quello montone era guardato da tori, i quali gittavano per la bocca
che incontanente non fosse morto. andrea da barberino, 1- 123: «
aggrondatura dei vecchi palazzi illuminati di striscio da una lampada ad arco pareva gittare sulla via
di sogno, leggera, che traspariva da tutta la personcina; quella specie di
, lat. tardo incantàmèntum, comp. da in-con valore illativo e cantàmèntum, da
da in-con valore illativo e cantàmèntum, da cantare (v. incantare1).
parabosco, 7-11: vuole farei incantare da un negromante che gli ha promesso cose
spirito insolita, e l'uomo commosso da qualsia passione, se giunga punto a moderarla
apparato. -rendere innocuo. guido da pisa, 1-296: lo xii [capitano
queste gente incantando il tempo a levarli da s. segondo e da quilli logi
tempo a levarli da s. segondo e da quilli logi che sono suso. bandello
compagni, 3-18: non fu mai femmina da ruffiani incantata e poi vituperata, come
incantata e poi vituperata, come costui da quelli due cavalieri. ariosto, 384
incantato con quel non so che di da bene ch'io vi veggo nel viso.
, 1-iv-206: incantò egli... da principio moltissimi con quella maravigliosa sua vena
sogliono, incantando i contadini, buscar da loro qualche danaro. manzoni, pr.
benvenga, 99: non essercitano le danze da solo a sola; ma in truppa
xii-63: noi fummo incantati poc'anzi da quell'altro sonetto sì delicato e sì vago
specie di bosco tagliato a labirinto. da ponte, 29: era dotata d'una
ii-314: è incantata delle attenzioni che riceve da tutta la nostra famiglia, specialmente da
da tutta la nostra famiglia, specialmente da voi. nievo, 233: aveva
sospirare. pirandello, 6-167: spirava da tutta la persona, da ogni gesto,
: spirava da tutta la persona, da ogni gesto, da ogni sguardo,
tutta la persona, da ogni gesto, da ogni sguardo, una freschezza e una
d'acqua che attraversava la piazza portando da un lontano oleificio una vena iridata di solfuro
lascia a quel misero, perché esso, da sé ruminandole, maggiormente s'incanti.
non faccia male, e quasi si sgombri da noi. forse da questo che la
quasi si sgombri da noi. forse da questo che la mal'aria richiede miglior
, dal lat. incantare, comp. da in-con valore intensivo e cantare 'recitare
per diece. = deriv. da incanto2. incantarla, sf.
ed incantaria. = deriv. da incantare1. incantato (part.
quel che veramente non erano. -legato da un incantesimo, da un sortilegio (
erano. -legato da un incantesimo, da un sortilegio (un luogo);
, / questa mi pare una stanza da spirti: / questo palagio, orlando,
avanzar che lunge poco / erano ornai da l'incantato loco. forteguerri, 30-79
è su vegga le meraviglie. andrea da barberino, iii-492: s'allacciò in
avante, / non so veder quando abbia da espe- dirti; / che non basta
sul letto stesso dell'ammalato mettere tavolino da giuoco e far correr le carte,
: idealmente, egli si sentiva attratto da una di quelle cortigiane del secolo xvi che
irretito. firenzuola, 298: da queste e altre simili parole e dolci
dunque maravigliarvi se teomaco, appena invasato da un ateistico genio, restò incantato da
da un ateistico genio, restò incantato da ateistiche prove. -affascinato, ammaliato;
un dente. 3. preso da vivo piacere; profondamente ammirato, meravigliato
sbracciano. pavese, 1-8: pareva incantato da quella lucidità di cielo, che alleggeriva
e velava ogni cosa. -che deriva da ammirazione, da stupore. tecchi,
cosa. -che deriva da ammirazione, da stupore. tecchi, iii-17: quei
sì attrattivi. 4. colpito da stupore o meraviglia; immerso in un
per ironia di quella sua faccia scura da animale di bosco, brutale e innocente,
e innocente, di quegli occhi incantati da spauracchio, della sua voce cavernosa. montano
e tristi. -che nasce da un'attonita meraviglia; che è segno
o subisce una suggestione profonda; pervaso da un'atmosfera sognante e arcana; meraviglioso
frenato od arrestato solo parzialmente oppure momentaneamente da un guasto o da un ostacolo.
parzialmente oppure momentaneamente da un guasto o da un ostacolo. gramsci, 11-188:
esprimere un uomo faceto e buffone; traslato da quelle bestie che alle volte conducono con
le cose spirituali, ed è detta simonia da simone incantatore. proverbia super natura feminarum
savio che lo dracone doma. guido da pisa, 1-35: fece chiamare li suoi
le maladette incantatrici. s. bernardino da siena, ii-187: e1 dimonio belzebù
ritmo della musica). ca'da mosto, 232: questi negri sono grandissimi
ingannatrice o una incantatrice più tosto, da la quale dovreste guardarvi non altrimenti che
la quale dovreste guardarvi non altrimenti che da la fraude. desideri, lxii-2-vi1-52:
lat. tardo incantator -oris, deriv. da incantare * incantare '(v.
per estimatore. = deriv. da incantare2. incantatòrio, agg.
un tempo. = deriv. da incantare1. incantatila, sf. ant
giogo possente? = deriv. da incantare1. incantazióne, sf.
voce dotta, lat. incantatiti -ónis, da incantare 1 incantare '(v.
moglie una cavalla. s. bernardino da siena, 788: non pensi tu
geloso) / che pur veduto sia da corpo umano: / perciò con incantesmi
. nievo, 396: per divertirci da questo incantesimo, ci tornavano a mente
tornavano a mente alcune delle nefandità commesse da quei propagatori dell'incivilimento. beltramelli,
voi avete tale incantesimo del parlare, da far parerci le ore minuti.
leonilla,... trasportato quasi da un soave incantesimo, non cessava mai di
saperlo, la sua cameriera la toglieva da quell'incantesimo per chiederle se voleva prendere
quasi per magia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ha preso. = deriv. da incantare1. n. agostini
. agostini, 5-3-42: 1 quai da astolfo furo posti al piano, /
del vino eccellente. = denom. da cantina (v.) col pref.
sua volontà. s. bernardino da siena, ii-169: saranno di quelli sciocchi
avere ancora udito... alcuni incanti da resistere a le marine tempestati, ai
s'impreca. marino, berare qualcuno da un incanto o da una fattura;
, berare qualcuno da un incanto o da una fattura; spezzare il vincolo magico
uno sbaglio ». = deriv. da incantare ». incantévole, agg
tergo e 'l seno, / rimase astretto da perpetuo incanto. bellori, i-41:
bellori, i-41: [ulisse] ricevute da mercurio l'erbe, e la medicina
addosso brevi o incanti che lo guardassero da esser ferito, peralta giurò che non
brusoni, 2-137: la giovane, ammaliata da quel piacevolissimo incanto, sentì cadérsi dall'
grandi e volontarie, che derivavano non da gratitudine perché lui nuovo, né da
da gratitudine perché lui nuovo, né da speranze perché conquistatore, ma dagl'incanti
la sua fantasia si riporta, quasi attratta da un incanto irresistibile, al medio evo
ii-12-67: l'opera d'arte parla da sé, col suo universale accento umano
dice come egli fu per amore spenzolato da una finestra, e fece per incanto
. -con tanto piacere e soddisfazione da non sapersi staccare da ciò che si
piacere e soddisfazione da non sapersi staccare da ciò che si guarda o ascolta.
a sentirlo. = deverb. da incantare1. incanto2, sm.
vendita al migliore offerente; è retto da un complesso di regole riguardanti la pubblicità
sul mercato, con offerta del bene da parte del venditore al pubblico presente,
, asta pubblica; gara, preceduta da un'apposita pubblicità ed eseguita secondo le
pubblicità ed eseguita secondo le prescritte modalità da un pubblico ufficiale (cancelliere, ufficiale
e le spoglie dei pratesi a vendersi da s. maria del fiore al pubblico incanto
e dell'altre si fa l'incanto. da porto, 1-279: le robe di
de luca, 1-15-1-450: la vendita da farsi all'asta publica, che diciamo all'
lat. mediev. inqudntum, comp. da in 'in 'e qudntum 'quanto'
di spagna. = denom. da cantone (v.) col pref.
far in proposito del buffone di filippo da un cortigiano malcontento, che stava pelandosi
sotto la cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. praga,
cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. praga, iv-18: andò
in pace. = denom. da cantuccio (v.) col pref.
alla vista. s. bernardino da siena, v-385: consiglivi che vi
quelle [dame], / travestita da uomo, ardita amando, / e nel
camminetto ti dice addio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, quello dell'altro angolo naturalmente, da un uomo che si stava incantucciato.
china: parte / del globo incantucciata da voi lungi. cantoni, 140
. palladio volgar., 4-25: da quindi innanzi si nascondono le loro etadi
grigia: una persona). giovanni da samminiato [petrarca], ii-277: io
e'm'ha contato cose d'ermegildo / da farmi incanutire. f. f.
affermo, fanciulli miei, che voi siete da amore protetti. parini, giorno,
increspature del mare. = denom. da canuto (v.) col pref.
l'incanutita esperienza. -che si trascina da lungo tempo. brusoni, 8-210:
davvero. = denom. da capaccio (v.), peggiorativo di
congestionato. -per estens.: colpito da gravezza di capo. tommaseo [s
» idealistici. = deriv. da incapacciare. incapace, agg.
colle lor fatiche il vitto, ha da regolarsi in altra guisa il misericordioso cuor
il misericordioso cuor de'cristiani. domenico da fano, lxii-2-i-87: io, come
più vengon le paci? / vengono da stanchezza e da paura; / quei
le paci? / vengono da stanchezza e da paura; / quei che son di
e forza di concezione... da costringere la lingua a forme ed espedienti
fors'anche esasperati fino alla rivolta, da sempre più gravose imposte, mentre il
priuli, li-6-82: le sentenze che uscivano da essi [stati]...
voi noto è l'ospizio? domenico da fano, lxii-2-iii-4: queste montagne la
e in quanto cittadini di republica formata da genti di varie leggi, incapaci della
, 2047: in caso di danno cagionato da persona incapace di intendere o di volere
di volere, il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell'incapace.
. tardo incapàx -àcis, comp. da in- con valore negativo e capàx -àcis 1
a seconda che tale inidoneità derivi automaticamente da una qualità o posizione giuridica in cui
dotta, lat. tardo incapacìtàs -àtis, da incapàx -dcis 1 incapace '.
incapacitabile e falso. = comp. da in-con valore negativo e capacitabile (v.
del corpo nostro. = deriv. da incapacitabile. incapacitare, intr.
mi sono tanto compiaciuto in solitudine, da atrofizzare ogni mio senso di umana relazione e
qualunque tenerezza. = comp. da in-con valore negativo e capacitare (v.
la colpa non allo scambio che facciamo da principio del pigliare il non inteso per
se stessa e di sua natura incapacitabil da noi. = comp. da in-con
incapacitabil da noi. = comp. da in-con valore negativo e da un non
= comp. da in-con valore negativo e da un non documentato * capacitazione, deriv
non documentato * capacitazione, deriv. da capacità (v.). incapaménto
, uno incapaménto. = deriv. da incapare. incapannare, tr. agric
mangiare con avidità. = denom. da capanna (v.) col pref.
faceva correre. = denom. da caparbio (v.) col pref.
col signor cardinal nostro andavo, / ché da me, non occor ch'io me
senza stare a bada, / fatte da paol dal ponte alla piera, / ch'
s'incapa. = denom. da capo (v.) col pref.
ho pensiero di far tagliare in rame da artefice eccellente, il quale ho di già
. priuli, iv-154: tutte le barche da padova... che se atrovoronno
che ad affittarlo, / sarla stato cavai da tanto giostra. / e che sia
, / che 'l partito a pigliar da lei proposto / alfin lo persuade e lo
degli occhi. = denom. da caparra (v.) col pref.
e'non volle mai pigliar danaro per pitture da farsi, che egli almeno tanto avesse
sarebbe stato se avesse conservato il grembiule da tre braccia un franco legato a cintola
un cappello. = deriv. da incapare, n. 4. incapellare
color de'capegli. = denom. da capello (v.) col pref.
in parte. = deriv. da incapellare. incapestrare, tr
l'avvedimento delle cose profonde più tosto da amore essere incapestrati, avvenne a questo
errori, perciò che l'uomo, tratto da alcuna falsa apparenza, o di vendetta
tanto innanzi va che a ritirarsi ci è da far assai. solicini, lvi-152:
imbavaglia dentro della cappa / quel musin da colpir colla balestra. / che sì che
incapestrare, irretire ', comp. da in-con valore illativo e capistràre, da
da in-con valore illativo e capistràre, da capistrum * capestro '. debbono
o nelle redini. dino da firenze [tommaseo]: le quali incapestrature
la pelle. = deriv. da incapestrare. incapévole, agg.
come certissime. = comp. da in-con valore negativo e cafievole (v.
anche sostant. s. carlo da sezze, iii-355: l'incapibile maniera con
capire l'incapibile. = comp. da in-con valore negativo e capibile (v.
debiti (con riferimento alla somma ricavata da una procedura esecutiva o concursuale o simile
simile). = comp. da in-con valore negativo e capiente (v.
. incapiente). = comp. da in-con valore negativo e capienza (v.
alquanto la finestra, vide una forma da sarto incapironata e le candele accese da
da sarto incapironata e le candele accese da li canti del coperto capizale. =
. ant. chaperoner 1 incappucciare ', da chaperon * cappuccio 'con in-intensivo.
a me piace. = denom. da capitano (v.) col pref.
incapitando voi, se volete darli da poppare lo rinfrescherebbe tutto. =
rinfrescherebbe tutto. = comp. da in-con valore intensivo e capitare (v.
quella sua bizzarria. = denom. da capocchia (v.) col pref.
ai fiammiferi. = nome d'agente da incapocchiare. incapocchire, intr.
l'abbia fatto risolvere a mettersi in fondo da lui a lui... e'
nodose. = denom. da capocchia (v.) col pref.
una mia incaponatura. = deriv. da un * incafionare per incaponire (v.
loro ambizioni inconfessate. = deriv. da incaponire. incaponite, intr. per
è cotta ubbriaca. = denom. da capone nel significato di 'testone * col
, ambizioso e incaponito in un'impresa da non venire mai a capo. g.
2. per estens. dominato da una cieca convinzione. siri, v-1-747
redivivo [il fallito] s'incappa da contrabbandiere o s'immaschera da mezzano.
s'incappa da contrabbandiere o s'immaschera da mezzano. fanfani [s. v
con un soprabito. = denom. da cappa1 (v.) col pref.
'n strana contrata / e son lontano da li miei paisi. boccaccio, dee
voler più, dovergli bastare. paolo da certaldo, 194: di verno non
io sono stato per incappare in uno male da farsi beffe di me. bembo,
b. davanzali, i-16: tutti, da lepido in fuori, ne'lacci di
me certamente eran ite. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. bembo, 10-vii-150: uomini condennati da voi per aver tolto di mano a gli
cupidità,... libera se medesima da la servitù del fato e diviene quasi
la lancia nel petto giugnea. giovanni da verazzano, lix-162: visto continuo [la
addietro in questi ladri incappati, e da loro stati uccisi e rubati. parabosco,
incappi ne'piedi, ch'io gli ho da dar la miglior nova del mondo.
/ non la scappa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
anche con la particella pronom. antonio da ferrara, 160: mal va chi s'
quello riprendeva me. liburnio, 1-49: da serpe velenosa tocco, per sua salvezza
, ma incapparsi in quella non vuole che da gli occhi dell'uomo veduto sia.
uomo c'incappa e si lascia vincere da quel pizzicore, egli è spedito. f
-con la particella pronom. francesco da barberino, i-265: non ha / di
lui diede un lancio nel mare / giù da un altissimo picco, e balzando incappò
. - anche al figur. bartolomeo da s. c., 33-1-4: chi
- anche rifl. recipr. bartolomeo da s. c., 31-1-2: chi
le mani. = denom. da cappa1 (v.) col pref.
, iv-1-730: la bara era portata da quattro uomini incappati, su le spalle
che al fronte dilagava intorno agli spedali da campo; e quando si vedevano gli
in mano lo schizzetto d'una pompa da solfato, in momenti di gran dissenterie e
, passando vicino al signor boswell attonito da co- testo spettacolo tra sozzo e grottesco
prigione. carducci, iii-15-411: son da notare fra l'altre una lettera del
incappate in un nuovo inverno, ripararono da me quest'anno le rondinelle. gremiscono il
nelle sue reti incappate, in brieve da lui si trovassero aggiunte. della porta,
: / e'dà nel foco giù da la padella. / le coma gli 'mpastoia
montano, fin che vadano a incappellarsi da una grande imagine finale, proprio il
4. venat. incappucciare un uccello da preda. sacchetti, 195-66: pasciuto
gli mette li getti a'piedi. sforzino da carcano, i-2-41: l'astore.
sono fissate. = deriv. da incappellare. incappellando, agg.
ciurme veneziane. = deriv. da incappellare, sul modello del participio fut
- anche al figur. cenne da la chitarra, vi-644 (13-10):
uomo incap- pegli / bottazzi a vin da montanar fallati. aretino, 20-32:
-investire con le onde un'imbarcazione da prua, superando la murata e abbattendosi
il cappello. = denom. da cappello (v.) con pref.
marin. fortissima ondata che si abbatte da prua sopra un'imbarcazione.
: 'incappellata', colpo di mare ricevuto da una nave in coperta a prora o da
da una nave in coperta a prora o da una imbarcazione o da una persona.
a prora o da una imbarcazione o da una persona. = deriv.
una persona. = deriv. da cappello in senso figur. col pref.
copricapo; che ha la testa coperta da un cappello o da un riparo analogo.
la testa coperta da un cappello o da un riparo analogo. aleandro,
. era una sorte di cappelleto usato da i persiani e da quelli della frigia,
di cappelleto usato da i persiani e da quelli della frigia, sì che * mitriate
e corona, fossero iti a scuola da lui ad apprendere come si avevano a disfare
iv-349: la profezia mia non nascea da molto bona opinione ch'io tenesse di
a vendere, non dubito punto che da matina a sera alcuni di questi otri incappellati
tavola. pirandello, 8-613: sul tavolino da notte..., la boccetta
4. venat. incappucciato (un uccello da preda). d'annunzio, iv-2-1231
mutò, ne fece una cosa sua, da tenere sul pugno all'obbedienza come uno
, la riunione di tutti i collaroni da essere avvolti al collombiere; 'incappellatura
18-3-218: fu, non s'accorgendo egli da chi, incapperucciato;...
dominando il terrore, giunse a incapperucciarsi da lacchè, a mettersi una coccarda bianca
= voce popol. fiorentina, denom. da capperuccio (v.) col pref
una gamba. = denom. da cappio (v.) col pref.
: non ti stupisce che il vitello nato da lei, la prima volta che incappiato
diventa cauto a guardarsi dall'errore e da lo incappo. capellano volgar. [
sasso d'intoppo. = deverb. da incappare1. incapponare, tr. (
l'ancora. = comp. da in-con valore intensivo e capponare. voce
imitare perfettamente. = deriv. da incapponire. incapponire, intr.
raro. accapponare. = denom. da cappone (v.) col pref.
nita, non avevan fiato in corpo da rispondere. incappottare, tr. (
mettersi il cappotto. = denom. da cappotto (v.) col pref.
incappottature ». = deriv. da incappottare. incappucciaménto (ant.
. agric. malattia dei trifogli, causata da un'infezione batterica, per cui il
, cacciato / a demorar de qua da cantalupo. caro, 12-i-320: ma
incapucciare, allora io dirò che proceda da quell'altra spezie che sarà l'umor melanconico
cavallo). = denom. da cappuccio (v.) col pref.
indossa il cappuccio; che è celato da un cappuccio o da un altro copricapo
che è celato da un cappuccio o da un altro copricapo (la testa)
setta laica fondata nel 1182 a puy-en-velay da durando chaduiz; i membri della confraternita
miei pari incappucciati. s. caterina da siena, iii-257: fuggire il parlatorio come
: voglio sieno ammaestrati che differenza ha da veri religiosi a falsi, da frati ad
ha da veri religiosi a falsi, da frati ad incappucciati,...
frati ad incappucciati,... da verità ad ipocresìa, sapendo che molti lupi
dal cappuccio di cuoio (un uccello da preda). d'azeglio, 6-549
esso di prima barba, in arnese da caccia, con un girifalco incappucciato sul
incappucciato sul guanto..., da uno degli uomini del castello seppe il fatto
. una strana costruzione circolare, incappucciata da un altissimo cono di paglia: le curiose
con la particella pronom. lasciarsi trasportare da un capriccio; ostinarsi puntigliosamente e irragionevolmente
donna troppo giovane. = denom. da capriccio (v.) col pref.
di incapricciare), agg. trasportato da un capriccio; ostinato puntigliosamente e irragionevolmente
incapriccisco, incapriccisci). lasciarsi trasportare da un capriccio; ostinarsi puntigliosamente e irragionevolmente
si era incapriccito. = denom. da capriccio (v.) col pref.
di incapriccire), agg. trasportato da un capriccio; ostinato puntigliosamente e irragionevolmente
s'incapsulino. = denom. da capsula (v.) col pref.
è sorpreso, sgomento, dell'apparire da ogni parte di donnette, donnone eleganti
precedentemente riempiti. = deriv. da incapsulare. incaramellato, agg.
e profumato. = denom. da caramella, n. 3, col pref
me s'è sì encarato? francesco da barberino, iii-229: malizia lassa ognuna
necessarie alla sussistenza. = denom. da caro2 (v.) col pref.
-rifl. = denom. da carbonchio2 (v.) col pref.
o più carati. = denom. da carato2 (v.) col pref.
, bruciato, car = denom. da carbone (v.) col pref.
la dritta somiglianza = denom. da carbone, n. 8, col pref
/ fiori e frutto. attribuito a cino da pistoia, iii- domenichi [plinio]
e incarboncelati. = denom. da catoncello, n. 1, col pref
simili difetti. = denom. da carbonchio2 (v.) col pref.
di incarbonchiare), agg. affetto da carbonchio (un vegetale).
con anaptissi di una i. da fuoco. cfr. rohlfs,
], che un giorno vi sarà da lei posto in mano perché lo leggiate e
, bronco seppellito. = denom. da carbone (v.) col pref.
un umore viscoso e fetente, preceduto da un tale dolor di capo, che le
aspra incarca! = deverb. da incarcare. incarcare (ant.
- anche al figur. uguccione da lodi, v-154-43: quel che leva tosto
: il lamentar non mi disgrava / da quel peso crudel che l'alma incarca.
, inf., 23-147: ond'io da li 'ncarcati mi parti'/ dietro a
più larga che lunga, con gli occhi da burina. 2. pronto
si dovesse a dovere incarcerare quel maladetto da dio. b. davanzali, ii-366
, lat. tardo incarcerare, denom. da cdrcer cdrceris * carcere 'col pref
lei dava l'animo di farlo uscire da quelle mura, egli le avrebbe fatto
egli le avrebbe fatto fare una vita da reina. tommaseo, 11
portato nel grembo materno. felice da massa marittima, 58: cresceva il corpo
per li organi del nostro corpo. felice da massa marittima, 42: in questo
incarcerata. papini, iii-472: i volti da lui modellati... non sarebbero
dei frammenti irregolari di pietre selciose, tagliate da rilegature calcarie e argillose.
di dio imprigionato e incarcerato e maltrattato da manasar re crudelissimo,...
estens. ritiro; segregazione. vito da cortona volgar., xxi-736: nel secondo
dotta, lat. tardo incarcerano -onis, da incarcerare 'imprigionare '. incarco
sopra lor sì grave incarco / che da due parti già s'ha fatto il varco
capo, e protestossi inabile all'incarco da lui aborrito, non perché gli recasse
oro, / sepolcro di violenti custodito / da terribili sguardi, / cupa carena grave
i'mi godea aver pensier mie scarchi / da e'grievi imperi con che amor ne
papali. = deriv. da incarco. incardinare, tr.
. gregorio magno), denom. da cardò -inis * cardine 'con in-illativo.
chiamavano incardinazióne. = deriv. da incardinare, nel signif. del n.
una castagna). = denom. da cardo1, n. 4, col pref
s'incaregano. = denom. da carega (v.) col pref.
regno... e tremila per novero da portare incariche si dice che apparecchiò.
con una incarica di pruni fue messo da dio nella luna. d'alberti [s
spero io. = deverb. da incaricare. incaricare, tr.
, 3-44: quando qualche capo della biancheria da lei esposta ad asciugare cadeva sul nostro
, 3-iii-116: venivano queste proposizioni fomentate da qualcheduno che di ciò s'era incaricato.
di rotoli, comicamente lunghi e tali da spaventare chiunque avesse avuto l'imprudenza d'
di chi non può dire: esco da una casa di commercio; forse anche gli