, specialmente a torino dei goliardi cantati da oxilia e camasio: l'ultimo bengala
mia esistenza. = deriv. da grigio. grigiovérde (grìgio-vérde,
alla menta. = comp. da grigio e verde (v.).
accoglie festosamente. = comp. da grigio e vestito, part. pass,
: vi eravamo attirati [a monza] da rimembranze manzoniane... e anche
la via. = da grigio, col suff. collettivo e spreg
la grigiura. = deriv. da grigio. grìglia, sf.
cancellata, per lo più costituita da sbarre di ferro o stecche di legno incrociate
per separare i pezzi grossi di materiale da quelli più piccoli. -griglie rettificatrici del
si pongono i carboni o la legna da bruciare nei focolari, nei forni, nelle
. in fondo, un po'sollevata da terra, c'è una griglia di ferro
trucioli avevano già preso, si vedeva da un filo di fumo che usciva dalla griglia
spuntare rivedo, / tra le griglie da me lasciate aperte. calvino, 1-103
radiotecn. uno degli elettrodi, costituiti da un filo metallico (per lo più di
la funzione di respingere gli elettroni prodotti da eventuali emissioni secondarie dell'anodo.
grigliar bene? = deriv. da griglia (v.): cfr.
finestrine grigliate. = deriv. da griglia. grigliato3, sm.
. pavimento o parete di protezione costituito da una griglia. -impalcatura di legno o
i boccaporti. = deriv. da griglia. grigliatura, sf
separano i pezzi grossi di un minerale da quelli più piccoli, che si esegue
pensa in ima caccia festiva far ismacchiare da opachi cespugli cavriolo codardo, e scrosciare
, iv-308: 'grignolino', buon vino da pasto piemontese (alessandria, cuneo)
'mangiare len tamente', da grigner (les dents) 'digrignare i denti'
or cava lo spedai parecchie staia / da quel ch'era pantano oppur grillaia.
grillaie della letteratura ita = deriv. da griglia. liana d'intorno al 1870.
alla grillaia è così lontano e indeterminato da dare a fiorina, e un po'a
lubrano, 2-50: toglietevi la benda da gli occhi e conoscerete che non s'
alle scarpe variate. = deriv. da grillo, sul modello di topaia e simili
crivellando l'udito. = deriv. da grillo1. grillàie) 2, sm
buchi degli alberi. = deriv. da grillo1. grillanda, sf. tose
cartiere, parte della pressa, formata da due grossi dischi orizzontali. carena,
di legno orizzontali, tenuti connessi e paralleli da frap posti piuoli.
8-70: con libro ed armi anch'io da giuocatori / sarò portato morto al funerale
g. a. papini, 57: da 'grillo'si fece 'grillare', che vale
toscani, 91: ogni grillo grilla da sé. dossi, 21: era la
sentimento improvviso). 5. bernardino da siena, v-25: interviene dell'amicizia
brillarelline / grillarelline. = da grillare1. grillastro, sm. entom
genere decticus. — deriv. da grillo1. grilleggiare, intr. (
stravaganza. s. bernardino da siena, ii-317: chi lo mangia [
con le grillerie. = deriv. da grillol. grillésco, agg. (
piccolo grillo, con aspetto delicato; misura da 10 a 15 mm; è di
nel congegno di sparo di un'arma da fuoco portatile, che libera la molla
la partenza del colpo (i fucili da caccia a due canne ne hanno due
]: 'grilletto ', nell'armi da fuoco si dice anche quel ferretto che
[gryllus campestris), che misura da 20 a 26 mm, è di
base; emette una sola nota ripetuta da 180 a 200 volte al minuto; il
che vive negli edifici, è lungo da 16 a 20 mm; è giallastro
sapea, lieto e canoro, / dispensar da que'ferri i sonni d'oro.
spenta. -per simil. guido da pisa, 1-85: vedemmoci una gente sì
lì fino a tardissimo, in camicia da notte, l'orecchio incollato al muro
o ornamento eccentrico. s. bernardino da siena, 680: se tu vedi uno
grilli poetici mi sono sfuggiti dal capo da parecchi giorni in qua. rosa, 133
sole e l'aria; e poi da questo fumo procederono ed uscirono locuste,
. milit. stor. antica macchina bellica da assedio. g. villani,
gatti, grilli e falconi, / da combattervi su poi quelle genti. d'
: 'grillo', istrumento bellico di legname da accostare alle mura e rovinarle. -marin
4 grillo ', una spezie di ponte da muratori fatto di legno, dal piano
, breve, senza tante storie, da uomo che non ha grilli per la testa
0 salta o sta fermo: passare da un eccesso all'altro, non conoscere
pirandello, iv-429: vagabondo! non hai da far le spese a un grillo tu
], e vi troverete tanto fra mano da non finir più. -stare in
gli montava, se ne veniva talora da mezza notte a casa, e bisognava
lat. scient. grylloblattoidea, comp. da gryllus 1 grillo 'e dal
cavalletta verde. = comp. da grillo1 e centauro (v.).
, simile al grillo, lungo da 50 a 60 mm, con zampe ante
grillotalpe o talpe delltmperato, che da noi toscani son chiamate zuccaiuole.
le radici. = comp. da grillo1 e talpa (v.).
che si adopera per fare le spalline da ufficiali o frange a nobili parati. si
di legno dorato, se sono parati da chiesa. pirandello, 7-215: una frangia
..., con la grima da canto. = femm. di
] ha schiavato la bottega, appostata da lui un mese prima. marino, 13-128
citolini, 460: l'arme poi da tirar di mano sono prima i sassi
bethelemme sia un gri maldello da aprire la sublime porta. michelstaedter, 748
che lo umano quello non soperchia, ma da esso è improporzionalménte soperchiato. bruno,
cagion apparente; la qual deriva da dissimilitudine impro porzionata de le
fatti, ella se ne accorgerà molto bene da per se stessa con la lettura di
4-598: non è improporzionata la transizione da vacche a fieno, perché le vacche sogliono
nodrirsi di fieno. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
nelle stelle vaganti. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, viii-2-22: arte è delle cose operate da noi, e questa propriamente appartiene alle
si direbbe la gente degli angioli, creature da iddio senza generazion prodotte, a niun
del segno elementare. = denom. da improprio. impropriato (part.
siri, xii-786: monasterii impropriati e ricercati da gli eretici, e posseduti da'cattolici
temine fussero abilitate, alcuni credono che da ciò risulti la corruzione overo timpropriazione del
del feudo. = deriv. da impropriare. improprietà (ant.
, che non si sanno se non da chi vi fu, senza improprietà grande non
lat. tardo impropriètàs -àtis, comp. da in-con valore negativo e da propriètàs -àtis
comp. da in-con valore negativo e da propriètàs -àtis 'proprietà, particolarità '
proprietà, particolarità ', deriv. da proprlus * proprio '. impròprio
, faceva acquisto di un bene immobile da chi sarebbe diventato effettivamente proprietario solo al
coll'idea di mosè tutto ciò che da costoro si è stranamente attribuito al creatore
non volete parlargli voi, fategli parlar da qualcuno: che modo improprio è questo?
sé e l'arte a farsi raccomandare da persone improprie. -inadatto a ricoprire un
se ne andò la bella dianora accompagnata da madonna lucrezia, per invigilare..
, 310: quel- l'agamennone vestito da ballerino... è una di quelle
preposizione. -dittongo improprio: digramma costituito da simboli di vocali, dovuto a monottongazione
, dal lat. impróprius, comp. da in-con valore negativo e proprìus 'proprio
recise e improrogabili. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
), intr. con = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
dalla schiena ricurva la faccia solcata da rughe nere. 2. reso
= il significato del paragrafo 4 deriva da un'erronea interpretazione del lemma,
è improsperita. = denom. da prospero (v.) con il pref
a monte argentaro. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
d'accordo. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, 10-v-24: disperando di buona riuscita da quella parte, si rivolse ad un'
. improspèr (tacito), comp. da incori valore negativo e prospèr 1 prospero
indifeso. dossi, ii-49: sentìvansi da quelle leggi improtetti. = comp.
quelle leggi improtetti. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, 1-i-533: che cosa = denom. da prosciutto (v.) col pref.
dotta, lat. improbàre, comp. da in-con valore negativo e probàre 'approvare
del re. = nome d'agente da improvare. improvazióne (improvagióne)
uomini, ser marco di ser bono da ognano, per l'arte de'giudici
li pitagorici. = deriv. da improvare. improvedènza, v.
sconvenevolezza, potrebbonsi parimente salvare i pittori da simili opposizioni di poca osservanza del verisimile
del verisimile. = deverb. da improverare. improvido, v.
, imborghesita. = denom. da provinciale (v.) col pref.
« improvincializzare ». = denom. da provinciale (v.) col pref.
a loro fatto. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
osservazione materiale. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
ella dice. tone improvido fu preso / da le scolte dei goti, e per
goti, e per = denom. da provosto, variante ant. di prevosto (
; nulla cosa faresti improveduta. antonio da ferrara, 30: tu non faresti
ignaro. -anche: dissennato. antonio da ferrara, 41: molto è ancor guirrero
a vedere. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
iii-28-293: gravina, improvvidamente sentenziato pedante da un'ambiziosa critica odierna. b. croce
dotta, lat. impróvidentia, comp. da in-con valore negativo e próvidentla * previdenza
valore negativo e próvidentla * previdenza ', da providire (v. provvedere)
inopportuno, inconsiderato; intempestivo. lapo da castiglionchio, 61: potrebbe a molti questa
3. figur. che deriva da imprevidenza, da poca accortezza; che
. figur. che deriva da imprevidenza, da poca accortezza; che dimostra sconsideratezza.
148: a voi, fratelli sviati da improvvido ardore di pugne, io parlo
dotta, lat. impróvidus, comp. da in-con valore negativo e pròvidus * previdente
valore negativo e pròvidus * previdente ', da providire (v. provvido)
colei per cui si stava languendo, e da lei udendosi salutare con sì dolci e
andarsene improvvisamente non si sa dove. da ponte, 230: sento improvvisamente aprirsi la
a ragionare improvvisamente, non preparato forse da buoni studi di lettere.
'furia'del 'divino'michelangelo, non che da altri, fu da lui stesso tante volte
, non che da altri, fu da lui stesso tante volte condannata; perché
brevi improvvisamenti. salvini, 6-7: da principio, quegli che erano a queste cose
senza artifìcio. = deriv. da improvvisare. improvvisante (part.
di matematica. = denom. da improvviso. improvvisata (ant. improvisata
inattesa accolta con piacere. da ponte, 205: questa improvvisata fu il
144: appena arrivato a milano, tirò da parte due o tre dei suoi conoscenti
colpe di una religiosità improvvisata, non sorretta da un noviziato di tradizione e di intransigenza
rabeschi, le quali indicavano sfida alla folla da parte dei così detti poeti improvvisatori.
la spaventosa prestezza nel dipingere... da molti fu detto l'improwisator de'pittori
provvisatori. = deriv. da improvvisare. improvvisazióne, sf.
uno di quei bocciati chiese di essere lasciato da parte adducendo che egli era bensì ottimo
del nazional-fascismo. = deriv. da improvvisare. improvviso (ant.
, fìgliuol di giuda, percosso già immediatamente da dio con una improvvisissima morte. a
iii-349: domandami se in due settimane da che sono in roma, io ho
fanciulli guerra / fingere e paci rotte da improvvisi / inseguimenti. g. bassani,
. gualdo priorato, 3-iii-23: assaliti da improvvisa e furiosa tempesta, non potendo approdare
la tenda era per difender dal sole e da impro- visa pioggia gli spettatori. d'
impazzire. emanuelli, 1-84: trascinato da un improvviso furore, le risposi con
loro, e rimisurando il mare, improvisi da voi tomaranno un'altra volta. '
di demetrio aurispa erano quasi sempre inspirati da una poesia. bocchelli, 2-xix-577: nel
pianoforte propria del periodo romantico e caratterizzata da grande libertà di struttura e di stile
scorto. brusoni, 185: uscendo improviso da quelle tane, dove erano stati così
segneri, ii-271: per usare veramente da traditore, egli gode di cogliervi improvvisissimo.
e comprendo dica con uno ser francesco da puliga di costà, che non so
, n'impose a gli altri varii e da non arrossire, a britannico che nel
dotta, lat. imprdvisus, comp. da in-con valore negativo e próvisus * previsto
negativo e próvisus * previsto ', da próvidére (v. provvedere).
imprevista. savonarola, 8-i-170: avete da ringraziare dio se le vi sono prima
furto, all'improvvista. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
meglio che essi. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
s'impruava. = denom. da prua (v.) col pref.
partissi, io non sarò tanto imprudente da portarmelo. mazzini, 50-27: i
2. che rivela o deriva da mancanza di prudenza o di ponderazione,
fece accelerare. varchi, 18-1-412: da chi nacquero, e che volevan significare quelle
. muratori, 8-h-175: alcuni, da zelo imprudente condotti, esaltano di soverchio
, lat. imprùdens -éntis, comp. da prùdens che agisce o parla senza
dotta, lat. imprudenza, comp. da in-con mani quel bicchiere, il
perché così la giudicava il suo avete comprato da me questa mattina, e ch'io imprudenpeccato
, il di lei marito avvistosene già da qualche tempo avea più volte accennato di
pensiate che con molta impazienza siano aspettati da ognuno, c con isdegno e stomaco
lo''mprumar. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
per impedire il passaggio, per proteggere da eventuali danni (un'apertura, un
cogliere. il fedele si pensò: da che li piacciano, io li guarderò per
zizzania... poscia si stese quasi da per tutto e oggi ancora inselva ed
. si sono imprunati coll'andar del tempo da sé. 5. figur.
argomento, / si seguita di dire / da che possa seguire / quell'ombra della
cain s'impruna. = denom. da pruno (v.) col pref.
militar suolo. = denom. da prussiano (v.) col pref.
cora raggiunto la pubertà (fissata da giustiniano a quattordici anni i maschi
/... / seguel da lunge insino al proprio tetto, / e
forma secondaria di impùbis, comp. da in-privativo e pùbés -iris 1 adulto '
senza storia. = deriv. da impubere. impudènte, agg.
2. che rivela o deriva da mancanza di pudore o di ritegno o
mancanza di pudore o di ritegno o da sfacciataggine; che dimostra improntitudine, mancanza
danze sono oscenissimi e impudentissimi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
25 (428): allora si capiva da tutti cosa fosse tormentar l'innocenza per
, lat. impudens -éntis, comp. da in-con valore negativo e pudens -éntis,
.. con quanta abominazione è stata da tutti ricevuta questa importunità, questa impudenza
leggi e gli oltraggi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
dotta, lat. impudenza, comp. da in-con valore negativo e dal lat.
valore negativo e dal lat. tardo pudentla da podére 'provare vergogna '.
p. del rosso, 95: discacciò da sé e purgò la infamia della sua
mortale nello stomaco. = deriv. da impudico-, cfr. fr. impudicité (
cade. soldati, 2-509: gettò via da sé lenzuola e coperte: e apparve
con stile apostolico e apocaliptico... da novelliere le impudicizie di quei preti.
dotta, lat. impudicltla, comp. da in-con valore negativo e pudicltìa 'pudore
. 2. che denota o deriva da mancanza di pudicizia o da libidine,
o deriva da mancanza di pudicizia o da libidine, da incontinenza, da lussuria;
mancanza di pudicizia o da libidine, da incontinenza, da lussuria; lascivo,
o da libidine, da incontinenza, da lussuria; lascivo, sconcio, osceno
quale con disonesti sembianti. s. bernardino da siena, v-190: aveva auto i
. canaldo, 147: quivi, da gl'impudichi toccamenti eccitato 11 prurito della
impudico: dito medio della mano adoperato da medici per esplorazioni vaginali e rettali.
dotta, lat. impudicus, comp. da in-con valore negativo e pudicus 'pudico
celeste combustione. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
gran barba professorale. = denom. da puerile (v.) col pref.
gli astri son chiamati or fuoco tanto da veri naturali filosofi quanto da profeti divini
fuoco tanto da veri naturali filosofi quanto da profeti divini e poeti; li quali
figur. s. caterina da siena, iii-248: tu diventi farnetica
le donne '. = deverb. da impugnare2, n. 3. impugnàbile1
altra via. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
negativo e dall'agg. verb. da pugnare (v.). impugnàbile2
sapeva impugnabile. = deriv. da impugnare2. impugnabilità, sf.
decimo ristretto. = denom. da pugnale (v.) col pref.
contra pelagio. = deriv. da impugnare1. impugnante1 (part.
, un peccato). zanobi da straia [s. gregorio magno volgar.
vizi impugnanti. giro lamo da siena, i-37: attende col salmista diligentemente
pochi infrascritti. = deriv. da impugnare1. impugnare1, tr.
ed una picca impugna. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
falcone o lo sparviero sul pugno ricoperto da un apposito guanto. -impugnare la pista
10-12: entro a quel muro / che da l'arme latine è intorno astretto
una spada. = denom. da pugno (v.) col pref.
voglio impugnar questa definizione che pare uscita da le scuole peripatetiche, non solo de la
. 54... che egli da per se stesso s'impugna nel voler render
., 11-20: considera... da che malizie di tentazioni tu se'
fortemente impugnato dal maligno spirito. girolamo da siena, i-n: la tentazione importuna da
da siena, i-n: la tentazione importuna da ciascuna parte impugna e combatte l'animo
possibile, impugnamo. s. caterina da siena, iii-22: la carne..
dotta, lat. impugnare, comp. da in-con valore intensivo e pugnare 'combattere
al debitore. = deriv. da impugnare1. impugnato1 (part.
galileo, 3-4-166: l'opinioni impugnate da noi sono state tutte d'altri,
figur. ant. assillato, travagliato (da pensieri, desideri iniqui); tentato
grandi, pensò che non era tempo da nutricare il lavorio, ma di trarlo a
di quello [del governo civile] minacciati da lui [dio] di tante punizioni
dotta, lat. tardo impugnàtor -oris, da impugnare (v. impugnare2).
taluni attrezzi sportivi, come la racchetta da tennis, la spada, ecc.)
. borgese, 6-107: la canna da passeggio inglese, con impugnatura di cuoio.
maschio. = deriv. da impugnare1. impugnazióne, sf.
la impenitenzia finale. s. bernardino da siena, iii-233: santo augustino,
a tutte l'impugnazioni che li venivano da me proposte. 2. dir
, non ristette però di predicarli loro da capo. s. caterina da siena,
predicarli loro da capo. s. caterina da siena, v-219: la propria sensualità
presso alle genti. s. caterina da siena, ii-54: or che duro scoglio
e laide cogitazioni. s. bernardino da siena, ii-177: la santa chiesa
tutti i pericoli. s. carlo da sezze, iii-324: quella vera magnanimità
, lat. impugnàtio -onis, deriv. da impugnare (v. impugnare2)
. parte inferiore del manico della racchetta da tennis sulla quale deve applicarsi l'impugnatura
applicarsi l'impugnatura. = deverb. da impugnare2. impulciare, tr. [
di pulci. = denom. da pulce (v.) col pref.
s. v.]: ha moglie da tre anni e non gli è riuscito
ancora d'impulcinarla. = denom. da pulcino (v.) col pref.
un'impulitezza. = deriv. da impulito-, cfr. fr. impolitesse.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 94: non era tessuta
303: chi è sì sfrontato da dire impulito il mio vestito, che
, lambito dal vezzo amoroso, allattato da poppe delizianti, s'andrà sempre più
= lat. impolitus, comp. da in-con valore negativo e politus; per
vera impulizia. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
del mare percuote et impulsa, / da l'altra un orticello è di fior pregno
/ et frondi. s. carlo da sezze, iii-357: l'anima in questo
un circuito). = deriv. da impulso2 (cfr. impulsatóre1).
: se disparteno... l'uno da l'altro per impulsione de la vertù
, a patto che non lo distragga da quel che gli sta a cuore.
affari correnti, e riconosce l'insegnamento da chi lo riceve. petruccelli della gattina,
conseguenza. ottimo, i-162: da cielo venia colui che loro, guarda-
separazioni intestinali dalla massa del sangue deriva da sbilancio nella distribuzione di esso,..
au- tomata sono le macchine che muovonsi da se stesse senza che apparisca la cagione
d'una plebe impulsiva, continua lassù, da quella cattedra spettacolosa. silone, 4-126
intollerante. 3. che deriva da un moto dell'animo non mediato dalla
alle conseguenze, avventato; che deriva da una decisione o da una scelta attuata
; che deriva da una decisione o da una scelta attuata senza sufficiente ponderazione (
del cuore. -che è dettato da collera o risentimento (una parola,
farci pulsivo: grandezza fisica nulla, fuori da un certo da autista; e impulsivamente
fisica nulla, fuori da un certo da autista; e impulsivamente, gli battei sulla
qui. intervallo, invece, è diversa da zero, non cambia = comp
sf. l'essere impulsivo; passiodiverso da zero e indipendente da e).
impulsivo; passiodiverso da zero e indipendente da e). nalità, emotività.
, emotività. -rumore impulsivo: rumore caratterizzato da borgese, 1-284: mentre non credeva
: funzione che un elemento cui fin da principio diede valore di certezza rappresenta
atto impulsività. o comportamento che deriva da una menoma zione delle facoltà
lat. mediev. impulsivus, deriv. da impulsus, part. pass, di
tutto... è proceduto naturalissimamente da loro sanza alcuna mia instanza o
in assenza mia, e non impulsi da me, abbino fatto una tale demostrazione
corpo il quale non abbia tanta forza da resistergli, gl'imprimé parte del suo
movimento si propaga e si fa grande da se stesso, sicché l'impulso o sia
spallanzani, i-219: sentirò volentieri le sperienze da lei a quest'ora probabilmente fatte sopra
pozzuolo. mazzini, 40-81: spero che da roma partirà il grande impulso alla libertà
queste illustrazioni e di quegli impulsi che da principio il signore ti diede a operare
più essenziale della di lui remozione prevenne da maneggi di monsignor francesco gaetano. manzoni
, che è un tentativo appena iniziato da noi e troppo ancora scarsamente germogliato,
libertà, così intrinsecato al mondo moderno da non potersene a niun patto far di
xi-63: la società di geografia, fondata da ismail al cairo, nell'intento di
, fu ideata ed ebbe impulso maggiore da italiani. vittorini, 5-240: le arti
lascivi impulsi d'affetto sregolato venivano espressi da regole musicali. brusoni, 464:
. muratori, 6-162: la volontà nostra da per se stessa è una potenza,
sia in quella che chiamiamo imaginativa, da esterni impulsi generato. rosmini, 2-2-
della forza meccanica, costante o variabile da istante a istante, applicata in un
specifico: rapporto fra la spinta fornita da un reattore misurata in chilogrammi e il
delle cose ai propri movimenti specifici comunicata da dio in quanto principio a esse intrinseco
dotti] che le cose sono mosse da naturai istinto all'opere loro, dato da
da naturai istinto all'opere loro, dato da dio a ciascuna cosa, e siccome
, di cotal passaggio impulsore, fu da ciro insieme col fìgliuol cambise rimandato fuori
, lat. impulsor -óris, deriv. da impulsus, part. pass, di
posso sputare. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
quel lusso... che è sostenuto da alcuni coll'assassinio degl'innocenti creditori
impune quell'azzione che è immediatamente seguita da miseria e da morte violenta. niccolini,
che è immediatamente seguita da miseria e da morte violenta. niccolini, ii-7: vorrebbe
, 96: il fiume menava tant'acqua da permetterne un tragitto impune sopra gli scogli
3. ant. dispensato (da un obbligo, da un dovere)
ant. dispensato (da un obbligo, da un dovere). antonio da
da un dovere). antonio da ferrara, 9: io zurarò su l'
4. scherz. esente (da spesa). carducci, ii-2-341:
difficoltà, danni o rischi. francesco da barberino, i-58: acci un vizio più
avv. impune 'senza pena ', da in-con valore privativo e poena 1 pena
secolo decimo ruppe gli argini, e da lì innanzi impunemente trionfarono i vizi,
, lat. tardo impungère, comp. da in-con valore intensivo e pungère 4 pungere
in capitolio si n'andaro. = da un non attestato * impungigliare, denom.
un non attestato * impungigliare, denom. da pungiglio (v.) col pref
: in tende di rilevar da questa mancanza... una scusa che
delitti impunibili. = comp. da in- (assimilato in im-) còn valore
di punibilità). = deriv. da impunibile. impunibilménte, avv. in
. ieronimo, 21: molto più è da temere iddio, quando per lungo tempo
npunisce di presente. -comp. da in- (assimilato in im-) con valore
prezzo di confessioni. = deriv. da impunità-, cfr. b. migliorini,
. impunità, sf. esenzione da pena (con riferimento sia a una
a un delitto). marsilio da padova volgar., i-xvi-16: per la
non dissimulerò... come non è da imputarsi al carattere ma alle sciagure della
voce dotta, lat. impùnitàs -àtis, da impùnis 4 impune'; cfr. fr
lo dice impunitàrio: e ciò risulterebbe da un ristretto del processo. bocchelli,
coraggio fra loro. = deriv. da impunito. impunito, agg.
giusto pericolo, non parve loro né da punirgli tutti, né da lasciargli impuniti,
parve loro né da punirgli tutti, né da lasciargli impuniti, ma solamente di volgersi
ha voluto lasciare impunito. s. bernardino da siena, 924: niuno
libretto di poesia sia per venir fuori da oggi in poi. -furtivo,
per un impunito, per un pendaglio da forca. banti, 11-122: la loro
la loro faccia d'impuniti era spaccata da un largo riso gratulatorio che mi fece
un giovanotto bruno, con una faccia da impunito, appoggiato a un muro,
dotta, lat. impùnitus, comp. da in-con valore negativo e pùnitus, part
assidua ed impuntabile. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
in im-) con valore negativo e da un deriv. di puntare nel significato di
favella, la quale gli è spesso interrotta da una spezie d'impuntamento, che pare
d'impuntamento, che pare che sia costretto da una forza interna di ringoiarsi le
non sempre fu mosso alle sue rampogne da un giudizio meramente ideale, ma purtroppo
per lo più con riferimento ad animali da tiro o da sella). —
più con riferimento ad animali da tiro o da sella). — anche sostant.
un cinghiale). -anche: posarsi da un luogo a un altro (un uccello
della starna, quando, essendo volata da un luogo, va a posarsi in un
polvere di neve. = denom. da punta (v.) col pref.
voler pace lui. -che deriva da ostinazione, da puntiglio. moretti,
. -che deriva da ostinazione, da puntiglio. moretti, ii-1032: resta
a palla. = deriv. da impuntare. impuntatura, sf.
a la battaglia. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
il complimento! = denom. da puntiglio (v.) col pref.
, un po'incuriosito e impuntigliato adesso da quella ripulsa - se vuoi..
, con lunghi punti sistemati in modo da tener ferma l'imbottitura; trapuntare.
una scarpa. = denom. da punto (v.) col pref.
?). = denom. da punta (v.) col pref.
sulla tomaia. = deriv. da impuntire1. impunto (impónto),
era ordinato. — comp. da in- (assimilato in im-) e punto
. antonio latini, lxvi-2-241: così da questo non deriva infine altro che l'
servigio del medesimo. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, nel caso d'impontualità derivante anco da una assoluta impotenza. d'annunzio, iv-1-314
importuna sollecitudine. = deriv. da impuntuale. impuntura, sf.
impuntura, sf. vistosa cucitura costituita da una serie di punti a due diritti che
, 216: al qual seran baciati / da voi gli orli, per me,
più quanto l'ordinaria seta che dicesi da impunture. magalotti, 20-221: a
vacchetta, / né sono uno stivai da contadino, /... / tacconato
una giacca di velluto coi gomiti difesi da soprammesso e impunturato tondello di cuoio,
impunzona sospirando. = denom. da punzone (v.) col pref.
modo di dire. = denom. da pupa (v.) col pref.
essa imparò a distinguere un volto serio da un volto impupazzato. = comp.
un volto impupazzato. = comp. da in- (assimilato da im-) con valore
= comp. da in- (assimilato da im-) con valore illativo e pupazzo
, quando impuramente ogni mio senso / beve da lei la voluttà suprema, / odo
nel senso voluto. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
di nobiltà. = deriv. da impuro. impurità, sf. l'
umana impuritade, la quale si prende da la parte di colui ch'è giudicato
dimestici una pittura lasciva, fu veduto da un sant'uomo il demonio venire ad
del gran guadagno che ritraeva l'inferno da quello spettacolo d'impurità. cattaneo, v-2-
l'impurità del sangue per essere descendenti da giudei o da altri infedeli o da
sangue per essere descendenti da giudei o da altri infedeli o da eretici o perché
descendenti da giudei o da altri infedeli o da eretici o perché siano ignobili.
tanto pura che mancassi di ogni impurità da separarseli. montanari, ii-307: dicesi oro
aria atmosferica... è costituita da 1 di ossigeno e 4 di azoto:
impurità nelle radici de'nervi, e da queste nascono le convulsioni e altre indisposizioni
con una traduzione di operette morali scelte da autori greci dei più classici, fatta
, lat. impùrìtas -dtis, comp. da in-con valore negativo e pùritas -àtis *
negativo e pùritas -àtis * purezza ', da pùrus 1 puro '; cfr.
domane, alla più lunga, serai libera da questo impurissimo ruffiano. firenzuola, 237
pulcella tutta carica d'oro potea girare da un capo all'altro del regno, senza
, senza che o da'ladri o da gl'impuri avesse che temere affronto. f
gl'impuri di due torve occhiate che da quei lumi procedono, destinati più a
sangue immersa / l'impura lingua e da la strozza incisa, / ancor guizza,
per derisa / che sia, non è da se punto diversa. -per estens
sia udita mai? -abitato da persone empie (un luogo).
nido fura. 2. colpito da impurità religiosa, immondo, contaminato;
religiosa, immondo, contaminato; escluso da ogni contatto col sacro. -animali impuri
tanto rimote, a purgare quei luoghi da impure vittime corrotti. baldi, xxxvi-381
impuri / chiuda animanti il legno; perché da lor, qual da radice sterpo,
legno; perché da lor, qual da radice sterpo, / germogliando ogni stirpe,
, / cento mestieri, e lucra da ciascuno; / e che in opposto al
! segnàro. -che è costituito da scorie, da rifiuti; sozzo,
-che è costituito da scorie, da rifiuti; sozzo, lurido.
va oltre per gl'intestini, sospinta da un movimento,... il
acquosa del borro era sopraffatto a sprazzi da quello che emanava la donna; impuro
, e distruggere il publico vizio, da cui, come da impuro fonte,
il publico vizio, da cui, come da impuro fonte, i privati tutti derivano
si spandeva nell'aria calda, emanato da quegruomini impuri. moravia, iv-256:
. che il modo di dire biasimato da me nella canzone del caro fosse da
biasimato da me nella canzone del caro fosse da avere per impuro e per plebeo.
-5 impura: quando è seguita da un'altra consonante. castelvetro,
quali finiscono in 'si 'accompagnati da 'r ', o da 's
accompagnati da 'r ', o da 's ', né perciò sono stati
i finienti in 'to ', accompagnati da * r ', e da *
accompagnati da * r ', e da * t'soprascritti, sono questi: 'tersi'
dotta, lat. impùrus, comp. da in-con valore negativo e pùrus 'puro';
, si abbandonano. = denom. da pusillanime (v.) col pref.
che si renda. = denom. da pustola (v.) col pref.
impustolendo coll'abitudine. = denom. da pustola (v.) col pref.
o un evento, in quanto causato da una persona che ha agito con coscienza
. 6). = deriv. da imputare. imputabilità, sf.
, responsabilità degli atti umani, determinata da piena avvertenza e deliberato consenso.
, 92: l'ubriachezza non derivata da caso fortuito o da forza maggiore non
l'ubriachezza non derivata da caso fortuito o da forza maggiore non esclude né diminuisce la
misero giovane, che questo furore è da imputare al demonio che l'occupa, non
cuori è variissimo, non è solo da imputare alla corruzione de'costumi, privati
gherardi, ii-223: a noi sarebbe molto da imputare che il tempo noi passassimo sanza
volontà. foscolo, v-336: non è da imputarsi al carattere ma alle sciagure della
a, l'effetto per lo più da a, talvolta da in o per;
per lo più da a, talvolta da in o per; l'azione riferita
costituisce il complemento oggetto o è indicata da una proposizione oggettiva). giamboni,
peccato. passavanti, 62: non è da imputare in sé a difetto il non
cuori, le non vere parole dette da me non m'imputare in peccato.
alla onorevolissima sua degli 8 corrente sarebbe da imputarmisi a colpa gravissima, quando non
(ed è seguito per lo più da un complemento di colpa introdotto dalla preposizione
sono imputate di oscurità. -seguito da una costruzione analoga al complemento predicativo.
non v'avvedete, che v'imputate da voi medesimo? 4. per
6-1-468: ma queste cotali cose sono da imputar a miracolo. ottimo, iii-109:
: ogni buono che si ritruova è da imputare allo artefice, però che l'
giudicavano sanza rimedio, in forma che da molti fu imputato più tosto a miraculo la
le idee come fra i corpi affini. da ciò deriva l'istinto delle analogie tanto
a noi conviene altrimenti isporli, né da voi altrimenti imputarli, se non come
farà cosa non dovuta, la imputeremo fatta da lor propri. -rifl. reputarsi.
tali, sono stati per misericordia liberati da colui che giustifica l'impio, imputando
dotta, lat. imputare, comp. da putire * contare * e in-intensivo:
della fede. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
= comp. di un * imputativo (da imputato), non altrimenti documentato.
con questa dottrina rimangono assoluti i sensi da tutte l'imputate bugie, ma ci resta
1-xx-86: se non giunge a purgar cicerone da ogni piccolo spruzzo dell'imputato difetto,
vedendomi preammonito dal ministro della guerra, da cui dipendo e a cui spettava di
difende ha per oggetto il liberare il reo da quella imputazione. sarpi, viii-182:
. sarpi, viii-182: non è da permettere che uno, vissuto qui da
da permettere che uno, vissuto qui da buon cattolico e andato di là da'monti
riposi un poco. giacomini, 3-50: da queste cose non è difficile il raccorre
il raccorre le difese contro quelle imputazioni da socrate a la tragedia date. galileo,
del governo non fu lenta a liberarla da tale imputazione. leopardi, v-131:
leopardi, v-131: fa di tenerti libero da qualsivoglia imputazione, eziandio falsa; perché
o non conosce i dettami della natura. da qui ne deriva la imputazion delle umane
armatore all'attual cattura,... da quel momento contrae l'imputazione di tutto
di quel che il figlio abbia avuto da un terzo, così per atto tra
dotta, lat. tardo imputàtio -ónis, da imputare (v. imputare).
nferno ha 'mputedato. = denom. da putido (v.) col pref.
putrefazione, incorruttibile. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
in im-) con valore negativo e da putrefattibile (v.).
imputrefatto si conservasse. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
putrefazione, incorruttibile. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
. agostino, rufino), comp. da in-con valore negativo e da un deriv
comp. da in-con valore negativo e da un deriv. da putrire 1 putridire calco
valore negativo e da un deriv. da putrire 1 putridire calco del greco à ed imputrida. = denom. da putrido (v.) col pref. inverminava ed imputridiva. 5. bernardino da siena, 192: se 'l giglio si loro genio fuggiasco portati sempre più lontani da dio! carducci, iii-7-423: triste moralmente, spiritualmente. s. caterina da siena, iii-202: nel giardino della santa dossi, iii-235: non son più da mio zio, in quella bassura di prosa miserevolmente. = denom. da putrido (v.) col pref. giorno scorghiamo da'cadaveri degli animali e da tutte quante le maniere del- l'erbe da'consoli il titolo di signore, da che neppur un ottimo principe può fare imputridito nella schiavitù possa operare né parlare da libero. tommaseo, 3i- 306: alla gente. = deriv. da sputtanare per cambio di prefisso. imputtanirsi in la beltade / cosa è da gran balordi, ond'io ci scarco / i cervelli? = denom. da puttana (v.) col pref. acquistare cattivo odore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar. di moccolaia. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore . e al fìgur. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar. quali già erano sanate, alcuna volta da capo ritornano in novella tentazione. novella tentazione. = denom. da puzza (v.) col pref. , ci infiacchisce. = denom. da puzzolente (v.) col pref. a lo scompartimento. = denom. da puzzo (v.) col pref. per terra stesi, orrida vista et alito da tutto quel lato della città molti giovani
leggete in nel libro vostro. bartolomeo da s. c., 25-3-2: in
dalla prep. di articolata. betto da pisa, xxxv-1-295: che 'l veglio a
ornamento della tosca lingua; come è da fiore, da voglia, da gemma,
tosca lingua; come è da fiore, da voglia, da gemma, da cuore
come è da fiore, da voglia, da gemma, da cuore, comporre infiorare
fiore, da voglia, da gemma, da cuore, comporre infiorare, invogliare,
, e 'n terra giace! bianco da siena, 31: lo pastor che da
da siena, 31: lo pastor che da dio en terr'è lassato / da
da dio en terr'è lassato / da nullo non die'esser giudicato. bandello,
parti impera e quivi regge. cino da pistoia, iii-27-57: la vostra donna.
perché 'l vigor che vivi gli mostrava / da nessun lato è più là dove stava
in creatura è di bontate. lapo da castiglionchio, 22: questa nobiltà non
. ungaretti, ii-40: in sé da simulacro a fiamma vera / errando, giunse
palma di mano, ciò è prudenza. da ponte, 34: mi condusse
32: erano vini che vi vernano da vignone in fiaschi. pigafetta, 3-65:
, poiché ogni segno amor trapassa / da que'tenaci nodi in cui m'avvolsi,
indurato affetto alfine ha vinto. paolo da certaldo, 21: megli'è stare
più donne far festa. s. bernardino da siena, 43: fu [maria
si asciugava il sudore, con una faccia da richiamato, e mordeva in un pezzo
a un atteggiamento dello spirito. guidotto da bologna, 1-32: dalla persona dello avversario
alla volta di; incontro. giacomo da lentini, 8: quando voi non vio
concorsero nella persona di gotifredo. domenico da fano, lxii-2-iii-30: li padri fecero una
buona cura in un tartaro, il quale da tutti era creduto spedito. goldoni,
a metter la paura in corpo. da ponte, 121: mi venne in
indica l'ultimo termine di un passaggio da luogo a luogo, da cosa a
un passaggio da luogo a luogo, da cosa a cosa (cfr. anche di1
1-36: e poi si cominciavano gradi da sedere tutto al torno; e poi
reale o fìgur.). guido da pisa, 1-104: con lo suo esercito
e quivi combattendo fu sconfitto e morto da moise. bibbia volgar., i-130:
bene ire in tredici dì. francesco da barberino, iii-365: altri son certe
esser più suo, ma tutto dipender da l'amata giovine. tasso, 1-21
anno la metafisica, e la logica da ultimo. carducci, ii-8-2zi: dimmi.
strazi vedermi; e in un dovresti / da quell'orgoglio insultatore udirti / acerbamente rampognar
due mesi in due mesi. francesco da barberino, iii-366: in giorno in
/ sentire il duol de le ferite. da ponte, 109: di mano in
si è che sarai giudicato... da chiunque t'avrà avanzato in alcuno caso
, che io ho per singolare grazia da dio ricevuta, participare. ariosto,
notte, merita alcun guiderdone. paolo da certaldo, 113: procaccia d'avere l'
, con il tagliacarte inserito a far da segnapagina. -indica la funzione,
forza fuor de la mia mente. lapo da castiglionchio, 15: alcuna volta
, si svolge un'attività. francesco da barberino, iii-247: tempo tuo non porre
non arete molto spesso così degno soggetto da poterla usare [la vostra autorità] in
e rilegare volumi, ecc. cino da pistoia, iii-174-1: cercando di trovar minerà
legata altrui raggi dal petto / o da la fronte; o qual da dotta mano
/ o da la fronte; o qual da dotta mano / in ebano commesso o
in seta. carducci, iii-15-366: da ultimo la collezione dei ventotto volumi si
lussuria si commettono, i quali vengono da acuta malizia e bestialitade. calmeta,
quell'altro non desina, si tiene da niente. allegri, 105: il far
, avanti. deledda, iii-7: da macomer a nuoro si viaggiava ancora in diligenza
letteraria o artistica, ecc. bartolomeo da s. c., 114: bene
... in foglie / sian da te scritti. tasso, 2-25: or
quello che ode o che vede. da ponte, 99: andò salieri alcun tempo
non differisce sol che in un zero da un empio. beccaria [caffè],
fu quella schiera. s. caterina da siena, iv-136: dio è sommamente buono
insanguinata di cesare, dimostrata al popolo da marcantonio, lo mosse tanto a terrore,
guerra da'topi. s. caterina da siena, i-63: egli fa abbondare
numero singolare, di tutti i nomi che da vocale non comincino, ovvero da *
che da vocale non comincino, ovvero da * s 'che a vocale non preceda
'che a vocale non preceda, o da 'gn 'o da 'gl'.
, o da 'gn 'o da 'gl'. buommattei, 170: 'egli'e
veruno termina in consonante se non trasportato da altro linguaggio, siccome non v'
, per assaltare, al segno dato, da ogni parte. marino, 5-27:
. idem, purg., 29-131: da la sinistra quattro facean festa, /
giurano in lui. s. caterina da siena, iii-92: ogni cosa ama in
positiva sia negativa). gallo da pisa, xxxv-1-284: ogni meo bon servir
a perigli estremi, / merce raccor da fortunati regni, / ond'ella di ricchezza
, 13-vi-14: fu per inobedienzia condannato da me molte settimane sono in 500 ducati
: garibaldi, il condannato nel capo da carlo alberto, entrava a combattere sotto gli
1-56: fu chiamato con un zi zi da una finestra. e gli dicea che
: di bene in meglio procedendo. da ponte, 328: sebbene io vedessi con
che un mezzo ancora vi potess'essere da renderle e più diffuse e più in pregio
2-xix-116: non mi pare che sia da defraudare la memoria di cotesta gentile e buona
il marchese di ferrara, il signor nicolò da este, ingenerati avea, che tutti
: apparecchiate navi tra d'incarico e da battaglia nel torno d'ottanta, trapassò in
maffei, 7-219: ogni tribù fu divisa da romolo in dieci curie. g.
numerali, indica entro quali termini sia da considerarsi la quantità da essi espressa (
quali termini sia da considerarsi la quantità da essi espressa (e può riferirsi anche
dante, purg., 10-24: da la sua sponda ove confina il vano
in sul nero. s. bernardino da siena, 77: santo pietro era in
l'erinni / vendicatrici. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. di e su, a esprimere moto da luogo, provenienza, allontanamento.
luogo, provenienza, allontanamento. lapo da castiglionchio, 161: recandosi il corpo di
scendere nella casa persone. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
colla corona di lauro in capo vestito da poeta, cominciarono a ridere.
velluto). -con soggetto diverso da quello della prop. reggente.
, con l'intenzione di; così da, in modo da, ecc.)
di; così da, in modo da, ecc.). latini,
rompere il saramento, no. lapo da castiglionchio, 150: più fatica ebbe
le loro differenti specie. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
avrai di piacere. 29. seguito da un avverbio di luogo e di tempo
iesù sentenza diede. s. bernardino da siena, 79: la roca si lagnarà
farinata che s'è dritto: / da la cintola in su tutto il vedrai.
pucci, cent., 88-60: da quattro in su ne facea morire. boccaccio
, 9-6 (377): da una volta in su caricò l'orza.
orza. machiavelli, 150: da cinquecento anni in qua, non è occorso
leggere un libro, sempre quello, da venti anni in qua. -dentro in
garzone. cavalca, 20-28: partitevi da me nel nome di dio. petrarca,
burlate, o dite davvero? da ponte, 114: siete in diritto di
in quanto potranno cognoscere quello che sia da fuggire e che sia similmente da seguitare
sia da fuggire e che sia similmente da seguitare. bembo, 10-v-166: howi ubbidito
s. illustrissima in evento che sentisse da qualche banda giugner costà cosa che paresse aggravarmi
terra romana? = comp. da in-con valore negativo e abbondante (v.
miss'elli. = comp. da in-con valore intensivo e abbondante (v.
ed in luogo di essi muscoli sono circondati da tristi umori; e per questo
approdo era... reso inabbordabile da impervie opere di difesa.
. figur. che è difficile o sgradevole da avvicinare per il carattere altero e scontroso
un prodotto). = comp. da in-con valore negativo e abbordabile (v.
dovea essere eletto, per tener lungi da questo ministero gl'inabili e cattivi.
. g. capponi, 1-i-325: da un lato staranno le discipline legali, valide
dotta, lat. inhabllis, comp. da in-con valore negativo e habllis 1 che
habllis 1 che sa tenere bene ', da habère 4 avere '. inabilità,
4-1129: parlando delle moderne legislazioni, da quali cause furono dettati i titoli d'
. segneri, i-n: ti hai da raccogliere per qualche poco in te stesso
inabilità, farvi profitto alcuno. anseimo da ragusa, lxii-2-ii-193: tutti vogliamo servire
solite operazioni. = deriv. da inabilitare. inabilitando, sm.
del pubblico ministero. = deriv. da inabilitare, sul modello del gerundivo latino
magalotti, 23-152: un discostamento del movente da ogni simiglianza e proporzione col mobile l'
lo stato del quale non è talmente grave da far luogo all'interdizione, può essere
destituire il re, è cosa attentata da cinquecento anni in qua. pallavicino, 1-380
ordine sacro. = denom. da inabile (v.).
far testamento. = deriv. da inabilitare. inabilitato (part.
sarà lecito, senza la ricetta sottoscritta da approvato medico fisico,...
d'inabilitazione. = deriv. da inabilitare. inabilménte, avv.
la marca. = comp. da inabile. inabissaménto, sm. l'
che ci troveremo obbligati a entrare in gineprai da non ne uscire. panzini, ii-298
ii-297: la terra, di recente uscita da sotto le acqu, in alcune parti
-immergersi in un pensiero, farsi assorbire da un'attività; lasciarsi prendere completamente da
da un'attività; lasciarsi prendere completamente da un sentimento o pervadere da una sensazione.
prendere completamente da un sentimento o pervadere da una sensazione. brignole sale, 2-410
9-15: queste [due sorelle] sebben da un ventre ambo scapparo, / s'
davanti a me. = denom. da abisso (v.) col pref.
può scernere la faccia de la terra da quella de l'aria. govoni, 987
in misere condizioni, avvilito. guidotto da bologna, 1-105: abbi misericordia di noi
ch'era precisamente l'opposta di quella da lui sognata. savinio, 1-90: molti
, 1-170: babi- lone fu disfatta da ciro e dario, sì ch'ella diventò
, dal lat. inhabitdbilis, comp. da in-con valore negativo e habitàbilis, da
da in-con valore negativo e habitàbilis, da habitàre 1 abitare '. inabitabilità,
e il padre: e pur procede da tutti e due, ed è in tutti
chi puote ancora sapere se esso, da fortuna sospinto ad alcuno inabitato scoglio, quivi
, 220: quante fiere vedete voi da piccolissime, dalle mondane genti essere allevate
, tremendi, inabitati, / se non da spirti. leopardi, 3-132: ombra
deserta. = comp. da in-con valore negativo e abitalo, part.
abitar teco. = deriv. da inabitare. inabitazióne, sf. ant
dotta, lat. tardo inhabitdtìo -ónis, da inhabitàre * abitare '. inabitévole
e inabitevoli solitudini. = comp. da in-con valore negativo e abitevole (v.
una motocicletta. = comp. da in-con valore negativo e abituale (v.
di peccato. = comp. da in-con valore negativo e abolibile (v.
essere abrogato. = comp. da in-con valore negativo e abrogabile (v.
di lusso? = comp. da in-con valore negativo e accendibile (v.
delle inac- cessabili montagne. = da inaccessibile con cambio di suffisso.
, impervio, impraticabile. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
lotario diacono volgar., i-145: da la cella di romano a la spelunca
machiavelli, 360: questo inganno nasce da due cagioni: o per essere il
per essere usata arte dal nimico di assaltargli da uno lato, con romori finti e
estens. situato in un luogo difficile da raggiungere; imprendibile (una fortezza, una
, i-409: non era più il tempo da credere inespugnabile ed inaccessibile la rocca di
). foscolo, xi-1-185: benvenuto da imola... racconta a questo
inaccessibili, non si sottraggono però affatto da tutti gli umani sentimenti. algarotti,
parti del monumento semplice e uno vennero da ipogei inaccessibili alla luce. 3.
ogni lusinga. 5. difficile da capire o da immaginare; impenetrabile,
5. difficile da capire o da immaginare; impenetrabile, incomprensibile.
b. croce, iii-25-273: le verità da essi ricercate e formulate, per aspre
-che non può essere perfettamente conosciuto da mente umana (con riferimento a dio)
, dal lat. inaccessibilis, comp. da incori valore negativo e accessibilis, da
da incori valore negativo e accessibilis, da accèdère « avvicinarsi ».
: punto dell'antartide teoricamente più difficile da raggiungere, in quanto situato au'interno
interno del continente a circa 900 miglia da ogni base di partenza. = voce
dotta, lat. tardo inaccessibilltàs -àtis, da inaccessibllis * inaccessibile '. inaccessibilménte
. che non è stato mai raggiunto da alcuno; inaccessibile. boterò, 11-172
dotta, lat. inaccessus, comp. da in-con valore negativo e accessus, part
ha preso parte, resultano inaccettabili e da rifare. — comp. da in-con
e da rifare. — comp. da in-con valore negativo e accettabile (v.
). acciaiare. = comp. da in-con valore intensivo e acciaiare (v.
uno molto gagliardo. = denom. da acciaro, variante ant. e dial.
lei si fondeva. = comp. da in-con valore negativo e da accolto,
= comp. da in-con valore negativo e da accolto, part. pass, di
morì decapitato il mareschiallo di marillia e da quel caso si faceva di più in più
« fascisti ». = comp. da in-con valore negativo e accomodabile (v.
rinnoveranno in perpetuo. = deriv. da inaccomodabile. inaccomodaménto, sm. raro
la nostra anima. = comp. da in-con valore negativo e accomodamento (v
« fascisti ». = comp. da in-con valore negativo e accomodato,
e impetrasse licenza dal pontefice di partirsi da trento. gioberti, 9-i-4: due
strumento). = comp. da in-con valore negativo e accordabile (v.
sì inaccorto conoscitore della umana natura, da non confessare perpetua, nelle presenti condizioni di
occhi miei. = comp. da in-con valore negativo e accorto (v.
, è inaccostabile. = comp. da in-con valore negativo e accostabile (v.
parzialità. = * comp. da in-con valore negativo e accuratezza (v.
degli artefici. = comp. da in-con valore negativo e accurato (v.
62: molte volte vedremo un corpo da ogni canto inaccusabile e perfettissimo in ogni
dotta, lat. inaccùsàbllis, comp. da in-con valore negativo e accùsàbilis, da
da in-con valore negativo e accùsàbilis, da accusare « accusare ». inacerbare,
bestia s'inacerba. = denom. da acerbo (v.) col pref.
50-33: questo inacerbimento di persecuzione deriva da che i governi,... vogliono
, soli temuti. = deriv. da inacerbire. inacerbire (ant. inaccerbire
delle loro mani. tasso, 12-85: da i dolci conforti in sì gran male
piaga d'amore, quanto più si dilunga da chi la può sanar, maggiormente s'
af. villani, 1-97: ambasciadori da siena... peggiorarono la condizione
sedendo e meditando. = denom. da acerbo (v.) col pref.
o mangiar aglio. = denom. da aceto (v.) col pref.
volontà de'protestanti. = denom. da aceto (v.) al pref.
con la faccia brusca, inacetita, da artabano, come dicono in piemonte.
budella. bartolini, 18-282: essendo da temere che il vino inacidisse, ho cercato
difesa e si era lasciata inacidire, ragionando da sola. 5. tr.
raro. acidificare. = denom. da acido (v.) col pref.
voce pis. e livornese, denom. da acqua col pref. (m'
sua tremando aspettalo. = denom. da acheronte, fiume infernale, col pref.
. = voce dotta, deriv. da inaco (gr. 'tvaxo?) mitico
4-1-39: non si turbi sentendo dire da alcuno che il latte s'inacidisce e
e bontà. = comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
= comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di acquetare (v
essere acquistato. = comp. da in-con valore negativo e acquistabile, da
da in-con valore negativo e acquistabile, da acquistare (v.). inacquóso
, arido. s. bernardino da siena, i-123: quando lo immondo
lat. eccles. inaquósus, comp. da in 2. inadeguato,
tempo in pensieri = denom. da acuto (v.) col pref.
). = comp. da in-con valore negativo e adatto (v.
arti liberali. mamiani, 5-82: chiamata da bacone inadeguatézza, sf. l'essere inadeguato
promossa con mezzi così = denom. da acuto (v.) col pref.
vanità. luti, i-154: c'è da piangere a pen lubrano,
solo nel = comp. da in-con valore negativo e adattabile (v.
hanno l'istessa ido = comp. da in-con valore negativo e adeguato (v.
un altro. = deriv. da inadeguato. 2. ant.
promettere di legar = deriv. da inadattabile. l'osservanza ad una
vita spirituale. = comp. da in-con valore negativo e adattamento (v.
(v.). = comp. da in-con valore negativo e adempibile (v.
risoluto. = comp. da in-con valore negativo e adempiente,
sul bonificamento dell'agro romano col diritto, da parte dello stato, di obbligare,
senso generico: mancato adempimento di qualcosa da parte di chi vi si era impegnato;
l'inadempienza. = deriv. da inadempiente. inadempiménto, sm. dir
.: mancata esecuzione della prestazione stabilita da un contratto; violazione contrattuale.
vi farà di leggieri comprendere non derivare da mala volontà l'inadempimento momentaneo delle mie
di una battaglia. = comp. da in-con valore negativo e adempimento (v.
se '. = comp. da in-con valore negativo e adempito, part
di svago. = comp. da in-con valore negativo e adempiuto. part
reali interessi. = comp. da in-con valore negativo e aderente (v.
o apostolato. = comp. da in-con valore negativo e aderenza (v.
non vi sono angoli di contingenza da servir di ripostigli alle creature.
del sangue. = comp. da in-con valore negativo e adombrabile (v.
difettiva. = comp. da in-con valore negativo e adoperabile (v.
aperta e vuota. = comp. da in-con valore negativo e adorno (v.
roseo, ii-156: diceva crisippo che da gli antichi pittori era solito a dipingersi
. inadùlàbllis (gellio), comp. da incori valore negativo e adùlàbllis, da
da incori valore negativo e adùlàbllis, da adulare 4 adulare '; cfr.
salma bella. = comp. da in-con valore negativo e adulto (v.
pony selvaggio. = denom. da aere (v.) col pref.
v-1-257: ricevevo però l'impressione che da una parte ventasse un respiro largo come
di inafferrabile. = comp. da in-con valore negativo e afferrabile (v.
della terra. = comp. da in-con valore negativo e afferrato (v.
bello studio assignatamente, come alla cosa da lui trattata si conveniva; e nondimeno con
, efficace, evidente, pura, da cavarsi da'trecentisti, dagli altri scrittori italiani
scrittori italiani. = comp. da in-con valore negativo e affettato (v.
può essere affettata. = comp. da in-con valore negativo e affettazione (v.
di bricioli inaffini. = comp. da in-con valore negativo e affine1 (v.
auree fulgetre. = comp. da in-con valore negativo e da un deriv.
= comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di affisare, affissare
un'imbarcazione); costruito in modo da non poter affondare. = comp.
non poter affondare. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di affondare (v
cesarotti, 1-xvii-384: tutti erano invasi da un lutto inaffrenabile. =
inaffrenabile. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di affrenare (v.
alla germania. = comp. da in-con valore negativo e aggregabile (v.
sua inagguagliabile perfezione. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di agguagliare (v.
d'inagguagliabilità. = deriv. da inagguagliabile. inagguaglianza, sf. ant
.]. = comp. da in-con valore negativo e agguaglianza (v.
dei giovani. = comp. da in-con valore negativo e agguerrito (v.
inagile. = comp. da in-con valore negativo e agile (v.
. inagitàtus (seneca), comp. da incori valore negativo e agitdtus part.
sommo pontefice cerca. = comp. da in-con valore intensivo e da * aglienire
= comp. da in-con valore intensivo e da * aglienire per alienare (v.
della tua mandra. = denom. da agnello (v.) col pref.
metterai inagrerà. = denom. da agro1 (v.) col pref.
- anche al figur. bartolomeo da s. c., 30-6-7: dobbiamo
commuove ad innagrestire. = denom. da agresto (v.) col pref.
. frugoni, 3-iii-22: vivo qui segregato da tutto ciò che mi può inagrire quella
resistenza. = denom, da agro1 (v.) col pref.
immanenza. -che rivela o deriva da malanimo, da risentimento; acrimonioso (
-che rivela o deriva da malanimo, da risentimento; acrimonioso (un discorso,
in curva stretta e in salita, da inagugliarsi poi nel toboga del dazzélio a
ai descritti. = denom. da aguglia1 (v.) col pref.
3-98: inagliare, cioè inaiare, da 4 aglia 'cioè 4 aia '.
imbiutare, imbuinare. = denom. da aia (aglia) con in-illativo.
inalabastre, inostri. = denom. da alabastro (v.) col pref.
= voce dotta, lat. inhàlàre, da hàldre 4 alitare, soffiare 'e
relativamente, meglio. ma figuratevi che da mesi porto una maschera inalatrice, giorno
ossigeno: respiratore. = deriv. da inalare. inalatòrio, agg. che
per inalazioni terapeutiche. = deriv. da inalare. inalazióne, sf. medie
, i-1274: ho mille piccole cose umilianti da procurarmi con le mie mani: l'
d'inalazioni. = deriv. da inalare. inalbaménto, sm.
nello stillare avessero pigliato pochissimo sale da quella campana, e per con
di sorte. = deriv. da inalbare. inalbarare, v.
caro / lume di ci- terea, da l'oceàno, / quasi da tonde riforbito
terea, da l'oceàno, / quasi da tonde riforbito, estolle / 11 sacro
. graf, 3-22: là, da levante, un fioco / bagliore inalba il
cfr. battista, ii-220: « dante da cielo disse incielare, da paradiso imparadisare
« dante da cielo disse incielare, da paradiso imparadisare. il petrarca da alba
incielare, da paradiso imparadisare. il petrarca da alba inalbare ». migliorini, 207
cannone di corsia a palla, accioché da questo segno incominciassero i nostri tutti insieme
: una vecchietta, che pareva cavata da una commedia del gran goldoni, inalberava
di lui, gli levò la testa da 'l collo. grazzini, 2-23: gridando
i-162: quel serpente, che fu da mosè inalberato là nel deserto, fu
noia, poiché per la noia fuggite da casa, sarei venuto stamani a inalberarmi
mettersi in ardenza, che faceva cose da diavolo. manzoni, fermo e lucia
, spinto dal demente, e spaventato da quei che tentavano di avvicinarglisi, s'inalberava
: molti passionati,... tocchi da una paroluccia piccante, da un'ombra
. tocchi da una paroluccia piccante, da un'ombra di aggravii, s'inalberano,
inalberarci, il travagliarci dolorosissimamente per cose da nulla, le quali la nostra apprensione ci
6-i-325: l'anima talora è depressa da una somma tristezza, talora gonfia s'
i socialisti. = denom. da albero (ant. albaro, alboro)
fede, quando non sia stato assicurato da un tiro di cannone a vóto, con
. a piedi sotto un parasole inalberato da un paggio. a. monti, 15
: com'angue suol, ch'o sia da ruota oppresso /...,
, sotto il muto cielo / saettato da sprazzi porporini, / lottavano.
. 7. agric. sostenuto da un albero (una vite).
cura la conservazione. = deriv. da inalberare. inalberatura, sf. ant
dromedario di epha. = deriv. da inalberare (v.). inalberire
d'inalberire. = denom. da albero (v.) col pref.
suo calore. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di albergare (v
io ». = denom. da alcova (v.) col pref.
e popol. inaudito. bianco da siena, 2-44: amor immenso, amor
faziosa gente. = deriv. da analfabeta per cambio di prefisso.
suo avaro freddore. = comp. da in-con valore intensivo e * algire:
, eran senza numero cresciuti, tagliati da loro, e come segati inalidirono.
usciti di bucato. = denom. da alido (v.) col pref.
inalienabili, essendo esse un deposito formato da porzione delle private sostanze de'cittadini.
che, quasi per inalienabile eredità, da te l'istessa inimicizia trapassi in tutto
dell'anima. = comp. da in-con valore negativo e alienabile (v.
ha introdotta l'inalienabilità di certi beni; da questo sorse la perpetuità de'fidecommissi,
abbandono o distruzione. = deriv. da inalienabile; cfr. fr. inaliénabilité.
altro cereale). = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di allettare2 (v.
tutto è presente. = denom. da alma1 (v.) col pref.
nell'alpi '. = denom. da alpe (v.) col pref.
e supponendola perfettissima e inalterabile, e da ogni accidental mutazione esente, tuttavia il solo
bello che, non punto ancora corrotto da gli anni, si poteva credere inalterabile
16: per ordine inalterabile si pratticava da tutti giornalmente questo in vascello: sonata
vai più assai di mille accuse, smentite da una condotta inalterabile. 4
: nota naturale. = comp. da in-con valore negativo e alterabile (v.
tosi, 1-7: è costume inalterabilmente osservato da tutti i tribunali che si tengano [
, 7-208: s'egli si fosse da due anni in qua tenuto inalterabilmente a
morale [d'un libro] risulta da un'armonia inalterata fra i mezzi e l'
con la luce e altro tempo rimane da trascorrere. 3. imperturbato,
quanto ocaggine perfetta. = comp. da in-con valore negativo e alterato (v.
, la forza cioè in lui operante e da lui sentita, perciò ha una potenza
d'inaltrarsi. = denom. da altro col pref. in-con valore illativo.
mi trai. = deriv. da altura (v.) col pref.
di figarolo. = deriv. da inalveare. inalveare, tr.
del nostro respiro. = denom. da alveo (v.) col pref.
, si spartiva in più valli derivate da quel medesimo fiume. perelli, i-6-263:
sbucare in primaro. = deriv. da inalveare. inalzare e deriv.,
. segneri, i-74: almeno hai da procurar di non dispiacere, cioè di non
ogni altro pregio, ma non addolcito da verun gusto, ovvero un eterno gusto non
eterno gusto non indorato dalla scienza né da verun'altra prerogativa, chi non eleggerebbe
dotta, lat. inamàbilis, comp. da in-con valore negativo e amàbllis 1 amabile
negativo e amàbllis 1 amabile ', da amare * amare '; cfr.
dell'ondulina. = comp. da in-con valore negativo e amalgamalo (v.
mio freme. = comp. da in-con valore negativo e amante (v.
a quello c'ha enamato. dante da maiatto, 1-21-10: farò de l'amor
-lasciarsi attirare, farsi prendere (da un pensiero). iacopone,
s'enama. = denom. da amo (v.) col pref.
, i-13: « amore è detto da uno verbo, lo quale si chiama *
bontà e misericordia. = denom. da amaro (v.) col pref.
enamata. musso, ii-208: è preso da dio colui che l'ama: è
onori. = comp. da in-con valore negativo e ambizioso (v.
s'inambra. = denom. da ambra (v.) con in-illativo.
non offre interessi, che è caratterizzato da scarsa originalità, da mediocrità. b
che è caratterizzato da scarsa originalità, da mediocrità. b. croce, i-4-230
dotta, lat. indmoenus, comp. da in-con valore negativo e dmoenus * ameno
iii-188: la sera, dopo aver pranzato da henry, tutto rinnovato e inamericanito.
non attestato * inamericanire, denom. da americano (v.) col pref.
qualche pratica ch'egli asseriva cominciata a moversi da spagna per inamicarselo e renderselo parziale.
renderselo parziale. = denom. da amico (v.) col pref.
con soluzione di amido bollito la carta da filtro che si usa come indicatore per
chimiche. = denom. da amido (v.) col pref.
dei filati. = deriv. da inamidare. inamidatura, sf.
linguaiola. = * deriv. da inamidare. inamistare, intr. con
inamistossi con alquanti di loro. felice da massa marittima, xliii-237: l'uomo per
con dio inamistare. = denom. da amistà (v.) col pref.
un tessuto). = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da ammaccare (v.). inammendàbile
visita come quella. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da ammendare (v.): calco del
vescovo di vintimiglia. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di ammendare (v.
nel dibattimento. = comp. da in-con valore negativo e ammissibile (v.
della ricusazione. = deriv. da inammissìbile. inamorare e deriv.
. letter. ant. colpito da amore morboso. lalli, 6-8
lalli, 6-8: pasife bestiai da furia spinta, / innamor- bata
cornuto toro. = comp. da in-con valore intensivo e ammorbato (v.
bianchi! = comp. da in-con valore negativo e amovibile (v.
dei giudici. = deriv. da inamovibile. inane, agg.
, dal lat. inànis, comp. da in-con valore negativo e da un secondo
comp. da in-con valore negativo e da un secondo elemento che risale forse alla
. bresciani, 6-viii-278: conobbi insino da quell'esordio, come solea procedere il
. papini, iv-276: [caterina da siena] da gesù fu misticamente inanellata
iv-276: [caterina da siena] da gesù fu misticamente inanellata e non celava
s'inanella. = denom. da anello (v.) col pref.
al figur. s. bernardino da siena, 256: la panziera è inanellata
dita, ecc.). antonio da ferrara, 142: po'volgo carta e
e bianche, inanellate, erano protette da un paio di guanti senza dita. pavese
antica, piantata sulla riva, inanellata da un volo di uccelli bianchi.
volo di uccelli bianchi. -circondato da anelli (un pianeta). d'
117: dulcissime spose di iesù cristo, da lui isposate, da lui elette,
iesù cristo, da lui isposate, da lui elette, da lui inanelate e dotate
lui isposate, da lui elette, da lui inanelate e dotate oimè destatevi.
/ cinge il crine inanellato. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
e spiranti molle odor, / che da gli abiti attillati / cercan merito e
del vento. = deriv. da inanellare. inangiolare, intr.
s'india. = denom. da angiolo, angelo (v.) col
alle porte. = deriv. da inanimare *. inanimante (part
della signora marchesa. caro, 10-688: da questa parte sta pallante, e lauso
questa parte sta pallante, e lauso / da quella, i suoi ciascuno inanimando,
coi lor pensieri, o passano con indifferenza da uno studio all'altro...
a una determinata azione. bartolomeo da s. c., 275: come
altro in celebrare la penitente. benvenuto da imola volgar., i-162: camillo comincioe
li promisono esser in suo aiuto. paolo da certaldo, 307: se te
dal lat. tardo inanimare, comp. da in-con valore illativo e animus 'speranza
inanimavano per terra. = comp. da in-con valore privativo e animare 'infondere
inanimato è tutto ciò che è agitato da impulso esterno. quello poi che è
poi che è animato, è mosso da movimento interiore e suo. savonarola,
, tra'quali scorgo gli inanimati, abbelliti da quella grazia che dalla loro forma sostanziale
2-146: è stato trovato per terra inanimato da dei passanti, e condotto in ospedale
dei passanti, e condotto in ospedale da un'autoambulanza. 3. figur
manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, con una certa inanimata
, lat. tardo inanimàtus, comp. da incori valore negativo e animàtus 'animato
ma inanimatrice. = deriv. da inanimare1. inànime, agg. letter
dotta, lat. inanimus, comp. da in-con valore negativo e anima '
contro a sua gente. s. caterina da siena, v-6: mirate quanti
riesce a nulla. = denom. da animo (v.) col pref.
cime più alte. = deriv. da inanime. inanimito1 (part. pass
, 296: inanimito [il fanciullo] da la sua magnifica e umana genitrice e
la sua magnifica e umana genitrice e da iulio ortodoxo regiense, sue egregio preceptore
all'intercessione di vostra eminenza, inanimito da quella ineffabile benignità che ciascheduno ed io
. brusoni, 414: innanimiti gli spagnuoli da questo felice successo...,
montenero si leva in armi, guerriero da secoli e libero, e innanimito da ricordanze
guerriero da secoli e libero, e innanimito da ricordanze antiche e recenti di vittoria.
, le rovine di arrigo essere derivate da questa semplice inanimita bontà. = comp
semplice inanimita bontà. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato da animo (v.
in-con valore negativo e da un derivato da animo (v.) * intenzione,
), agg. ant. colpito da inanizione, esaurito. dalla croce,
dalla croce, ii-71: lo spasimo causato da vigilie e da inanizione è pessimo.
: lo spasimo causato da vigilie e da inanizione è pessimo. botta, 5-395:
che tanto ne mangia [del ciad] da astenersi da ogni altro cibo e lo
mangia [del ciad] da astenersi da ogni altro cibo e lo stomaco si disabitua
entità è inannichilabile. = comp. da in-con valore negativo e da un derivato
= comp. da in-con valore negativo e da un derivato di annichilare (v.
un annuncio. = comp. da in-con valore negativo e anonimo (v.
ed ara. = denom. da antenna (v.) col pref.
sia una poesia = comp. da in-con valore negativo e appetente (v.
fun per lui cresciuti e = comp. da in-con valore negativo e appartenenza (v.
toscana: dal provenz. enantir, da enan 4 avanti cfr. inanti 4 innanzi
greco il cui portico era limitato anteriormente da due colonne e da due pilastri al
era limitato anteriormente da due colonne e da due pilastri al termine dei muri laterali
, inneronire. = denom. da antropofago col pref. in-con valore illativo
inappagabile demetrio. = comp. da in-con valore negativo e appagabile (v.
d'inappagamento. = comp. da -t » con valore negativo e appagamento (
irritati e inappagati. = comp. da in-con valore negativo e appagato (v.
. quell'attenzione che un merito autenticato da testimonianza sì inappannabile ne richiede.
ne richiede. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
e dall'agg. verb. da appannare (v.).
giungerli. = » comp. da in-con valore negativo e apparecchiato (v.
intrigo goldoniano. = comp. da in-con valore negativo e apparente (v.
costiere fluviali. = comp. da in-con valore negativo e appariscente (v.
non era cosa buona, lo pruova da questo, che gli effetti suoi sono
e ancidono. = comp. da in-con valore intensivo e appassionare (v
che ha tutte le sue sostanze pendenti da un tribunale inappellabile, non ponno aver
popoli e i soli filosofi conosciuti ora da noi, tuttavia per la contrarietà de'
tono inappellabile. = comp. da in-con valore negativo e appellabile (v.
arpa inspirata? = comp. da in-con valore negativo e appellato (v.
restava lì. bacchelli, 5-8: da quattro o sei mesi s'erano andati
della noia. = comp. da in-con valore negativo e appetenza (v.
delicati animali, se non vengono alterate da sughi spiacevoli de'frutti più aspri e
umani inappetibile. = comp. da in-con valore negativo e appetìbile (v.
di terra cotta. = comp. da in-con valore negativo e appetitoso (v.
realtà. manfredi, 4-6-12: mettendo da parte tante ragioni, per le quali
. paoletti, 1-2-326: dovreste vederlo da voi che è questa ima parità insignificante,
del popolo italiano. = comp. da in-con valore negativo e applicabile (v.
disapplicata '. = comp. da in-con valore negativo e applicato (v.
voce degli uomini. = comp. da in-con valore negativo e apprendibile (v.
lat. tardo inapprehensibìlis, comp. da in-con valore negativo e apprehensibilis da apprehendire
. da in-con valore negativo e apprehensibilis da apprehendire * apprendere '.
natura finita. = deriv. da inapprensibile. inappressàbile, agg. letter
: il limitare inappressabile dell'antiquario fu da me varcato. = comp. da
da me varcato. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da appressare (v.). inapprezzàbile
di valore e importanza così grande da non poter essere pienamente apprezzato; inestimabile
o qualitativa). = comp. da in-con valore negativo e apprezzabile (v.
della vostra felicità. = comp. da in-con valore negativo e apprezzato (v.
viaggio all'inapprodabile. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da approdare (v.). inapprovàbile
si deve approvare. = comp. da in- con valore negativo e approvabile (v
è stato approvato. = comp. da in-con valore negativo e approvato (v.
e. cecchi, 8-55: non è da escludere, e così ad atene ed
bene ». = comp. da in-con valore negativo e appuntabile (v.
. cicognani, 13-183: vestiva sempre da passeggio: inappuntabilmente. stuparich, 3-166
per l'inappurabile delle circostanze non revelabili da altri che da loro medesimi. =
delle circostanze non revelabili da altri che da loro medesimi. = comp. da
da loro medesimi. = comp. da in-con valore negativo e dall'agg. verb
negativo e dall'agg. verb. da appurare (v.). inaprìbile
riuscì inapribile. = comp. da in-con valore negativo e apribile (v.
terra inarabile. = comp. da in-con valore negativo e arabile (v.
dotta, lat. inardtus, comp. da in-con valore negativo e aràtus, part