: breve frase per lo più seguita da un punto esclamativo, posta generalmente in
espressione contenuta nel discorso della corona pronunciato da vittorio emanuele ii il io gennaio 1859
poteri in una riunione che non sia da considerare privata o in luogo pubblico,
esortare. compagnoni, i-24: sdegnati da lungo tempo i filosofi...
. villani, 8-87: come veduti furono da certi borgesi, loro levato fu il
, i-252: non darei l'onor fattomi da filippo di portes, dal marchese d'
protestare ad alta voce. francesco da barberino, 48: non farò né grido
discorso incoerente, fanciullesco, punteggiato da gridetti. -gridolino. bersezio
suo gridàccio. = deverb. da gridare1. gridolio, sm.
esclamazioni e gridolii. = deriv. da grido. gridóne, sm. (
, amore. = deriv. da grido sul modello di clamore. griève
. letter. rapace (un uccello da rapina, con artigli e becco adunco
quei [falconi] che son presi da loro da poi ch'eglino hanno mudato
falconi] che son presi da loro da poi ch'eglino hanno mudato e gittato
e gittato le prime penne, son chiamati da loro 4 grifagni ', e questi
: gli angoli del quadro sono riempiti da vessilli romani con l'aquila grifagna.
ramo, che non trova posto sicuro da farvi nido, quand'ella è insidiata
farvi nido, quand'ella è insidiata da certi astori grifagni. g. gozzi,
fiamma di disio nel cuore. matazone da caligano, v-500-134: lì era un vilano
un po'grifagno. bocchelli, 1-i-523: da dentro affisava, rapace l'occhio vivido
50: gli occhi grifagni, se da « grifone » vien questo nome,
, faccia di serpente, / e feraguto da gli occhi griffagni. manzoni,
in gran numero. = per metatesi da girfalco, girifalco. grifare,
libro rader la metà. = da grifo1. grifata, sf.
delle lasagne. = deriv. da grifo1. grifatto, agg.
dal capo. = comp. da grifo1 e fatto, part. pass,
della famiglia ostreidi simili alle ostriche, da cui si distinguono per la valva inferiore
. -organo di bloccaggio in un banco da falegname. -parte del mandrino autocentrante dei
che serve a tenere centrato il pezzo da tornire. -attrezzo munito di rampone usato
inserisce nei fori della pellicola in modo da determinarne l'avanzamento. 6. locuz
. = voce germanica, deverb. da grifan * afferrare (con gli artigli
dei crudeli parenti. = da grifagno. griffare, tr.
a mano. = deriv. da griffa. griffatura, sf.
grifóne), sm. razza di cani da ferma olandesi o francesi, che somigliano
di diversi alberi; è mangereccio soltanto da giovane. = deriv. da
da giovane. = deriv. da grifone, per la forma dei lobi.
calcarea primitiva. = deriv. da grifea. grifo1 (griffo,
, ii-2: chi non guarda la lingua da questa immondizia, è peggio che 'l
iii-104: sente [la iena] da lontano l'odore infetto dei corpi morti
. varchi, 7-68: nasce il riso da letizia e dilettazione, perciocché mediante l'
si fa atteggiando le labbra in modo da imitare il grugno del porco. -fare
grifo / per tua gran mattesia. francesco da barberino ii-183: più son li minacciati
tutti e tre di dover trovar modo da ugnerei il grifo alle spese di calandrino.
/ toma, mi dice; ché da tai grifacci / ch'io sia vista ad
apollo, viene quest'animal favoloso registrato da sidonio fra i simboli di quel nume.
grifo3, sm. ant. rete da pesca. salvini, 23-295:
? * stelo del giunco; filo da intrecciare; rete '. grifo4,
conchiglie). = comp. da grifo1 col sufi, -bidè 4 sìmile '
grifoni / li nobili smeraldi. giovanni da samminiato [petrarca], ii-22:
e pone / dopo i monti rifei da neve triti / essere una propinqua regione
ed umana, come lo grifone che è da la parte di sopra uccello ed a
della chiesa militante, fondata e retta da cristo umanato (figurato da lui per uno
e retta da cristo umanato (figurato da lui per uno uccello grifone, il
pur di bronzo, che versano acqua da tutte le bande. panzini, iii-173:
c'era una tavola nera, sostenuta da grifoni. piovene, 5-425: san
fulvo, con testa e collo rivestiti da piumino bianco, l'apertura alare giunge
con ali tese e immobili. francesco da barberino, 65: guanciali per tutto di
canali. 4. zool. cane da caccia da ferma, robusto, con
4. zool. cane da caccia da ferma, robusto, con pelo duro
grifonàccio (v.). = da grifo2] cfr. fr. griffon (
tale è l'arme loro. = da grifo1. grifòsi, sf. medie
squittire (un topo). giovanni da samminiato [petrarca], ii-28: uno
voce di area tose., deriv. da gridare, con transizione da d a
deriv. da gridare, con transizione da d a g \ cfr. rohlfs {
per l'aria. = deriv. da grigio, sul modello di cenerognolo.
: quadrata, bassa, di legno da nulla, pitturato di grigétto qualunque, il
cosa nera. = deriv. da grigio, con sufi, peggiorativo, sul
si oscurò. = comp. da grigio e azzurro (v.).
luce che attraversa il corpo o è da questo diffusa ha la stessa composizione di
la stessa composizione di quella incidente, da cui differisce soltanto per una minore intensità
che ci fosse sotto un mistero diverso da quello che don abbondio aveva voluto far
raffinato. d'annunzio, i-53: da la tua nicchia guardi tra gli alberi /
) indica la particolare sfumatura di colore da esso determinata. cinelli, 2-182:
son pure le teste della trasfigurazione dipinte da lui, ove mengs ha lodato il colorito
gli occhi neri... erano circondati da ombre peste che sfumavano sulla pelle del
più che sfiorita divenuta arida, e da olivastra divenuta grigia, polverosa. moravia
tutti i giorni cominciavano grigi grigi, oppressi da un'afa, che, a muovere
. svevo, 1-145: non era da intelligente quello stato di noia in cui le
grigie. e. cecchi, 10-267: da una materia pretensiosa e peritura, che
e stanco le volte che non trovava da attaccar briga. -ottenebrato (la
7. del mantello dei cavalli costituito da una mescolanza di peli bianchi con peli
varietà di pelame grigio isabella: formato da una mescolanza di peli bianchi, neri
carico); grigio roanato: costituito da un miscuglio uniforme di peli bianchi,
contro i tentativi espansionistici degli absburgo; da essa derivò il suo nome il cantone
, 2-87: erano due disegni, da me preparati da vari giorni, li
: erano due disegni, da me preparati da vari giorni, li avevo tracciati,
la plaga abruzzese più bella, dominata da rocce grigiastre, o d'un grigio
.. che difficilmente può essere attraversata da un plauso, da un affetto,
difficilmente può essere attraversata da un plauso, da un affetto, da una dimostrazione di
un plauso, da un affetto, da una dimostrazione di simpatia. sbarbaro,
del paese, che non capiva bene da che cosa dipendesse. 13.
grigio azzurro e nella preparazione di creme da scarpe). -grigio chicago: diazocomposto
il cotone mordenzato con tannino in grigio da argento a nero). 15
). 15. industr. grigio da impacco: carta ordinaria, per lo
avevano elmetti veri, pesanti elmetti grigio-ferro da soldato. g. bassani,
5-26: fronte bianca e alta, chiusa da un arco di capelli color grigio ferro
-ah, ah, la sua livrea da campagna di grigioferro, con bottone dorato
mostre simili. = comp. da grigio e ferro (v.).
sole malaticcio. = deriv. da grigio, sul modello di cenerognolo.
occhio profondo gli balena una secchezza crudele da battitore di schiavi. =
di schiavi. = denom. da grigiolato. grigiolato, agg.
allume,... ma levandone più da una trafusola che da un'altra viene
ma levandone più da una trafusola che da un'altra viene poi grigiolato come una serpe
impolverato. = deriv. da grigio. grigionàccio, sm. ant
alamari rossi. = comp. da grigio e perla (v.).
. fut. = denom. da pomodoro (v.) col pref.
inconsiderate. ¦ » comp. da in- (assimilato in im-) con valore
; imprevedibilità. = 3 deriv. da imponderabile. imponderato, agg. fis
delle cose che al presente occorreno così da mar come da terra...
che al presente occorreno così da mar come da terra... astringe la signoria
grandiosità, maestà, splendidezza e imponenza da far maraviglia. garibaldi, 2-308:
. tarchetti, 6- i-458: sentii da principio uno sdegno profondo e indomabile -l'
quel momento. = deriv. da imponente. impónere, v.
. gobetti, 1-i-740: i problemi socialisti da risolvere erano: l'imponibilità della mano
il collocamento. -deriv. da imponibile. imponiménto, sm. ant
, impostura. arrigo testa o giacomo da lentini, 410: assai poco si
: assai poco si parte / vista da pensamento, / se non fusse fallanza /
'n talento. = deriv. da imponete, variante di imporre.
detta legge. = deriv. da imponete, imporre. impontare,
loro stessa cultura. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
universo di reprobi. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
; mancanza di favore, di appoggio da parte del popolo. cavour,
l'idea della carrozza come per salvarsi da quella prima ondata d'impopolarità che doveva
più immersa dal lato di poppa che da quello di prua. = deriv
di prua. = deriv. da impoppare. impoppare, tr. (
. marin. fare immergere la nave da poppa. guglielmotti, 874: 4
la particella pronom. pendere, immergersi da poppa (un'imbarcazione). guglielmotti
per qualsivoglia difetto. = denom. da poppa (v.) col pref.
impoppata, sf. marin. impulso conferito da vento improvviso in poppa, che spinge
: 4 impoppata ', vento fresco da poppa che consente a un veliero di guadagnare
. -al figur.: essere favorito da un evento impensato, imprevisto. dizionario
molto favorevolmente. = deriv. da impoppare. impoppato (part. pass
', nave od oggetto che pende da poppa, o per artificio di costruzione e
o impopuli! = denom. da populo, dal lat. pópùlus 4 pioppo
lucida e imporata. = denom. da poro (v.) col pref.
ch'imporchiamo insieme. = denom. da porca (v.) col pref.
al figur. s. bernardino da siena, i-387: diventano e mariti
cinati e imbrattati. = denom. da porcino (v.) col pref.
guatate. salvini, 3-114: se da borea s'imporpori una sola [nuvola]
imporpori una sola [nuvola], / da borea i venti porta, / austral
, 1-213: il viso -innaturale, da posa -s'imporpora d'onta. pavese,
fare il bagno. = denom. da porpora (v.) col pref.
vestito, paludato di porpora. iacofio da cessole volgar., 1-4: stando impeso
.. chiuso, tappato giro giro da grosse bande di legno stinto e imporrato.
imporrazione e muffa. = deriv. da imporrare. impórre (ant.
calcando il cartone o con gesso bianco da sarti disegnando, l'abbozza; il che
questione, un problema). andrea da barberino, iii-175: tu non di'la
usarono i greci imporre i soprannomi derivati da qualche azione. f. m. zanotti
me, te bene stante. francesco da barberino, iii-110: cavalca tosto in piano
/ non m'ingannò, quand'io parti'da lui. boccaccio, dee.,
fogazzaro, 4-259: egli era uscito da mezz'ora per andar a svegliare un amico
. / cantava il ritorno funesto / da troia, che pallade atena impose agli
oltre la misura che s'era imposta da tanti anni. e. cecchi, 7-67
loro vergogna e disonestade, come cosa da sacrare e da celebrare. b. davanzali
e disonestade, come cosa da sacrare e da celebrare. b. davanzali, ii-209
ii-209: i giudei... da se stessi s'imposero i re.
d'egualità serbando, / non separar da gli infimi i supremi. sarpi, viii-45
(un prezzo). [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, 45: il denaro non era da imporlo a chi non l'aveva.
terra (un seme, un albero da piantare). - per lo più assol
.. questo si chiama l'aratro da seme, è armato del suo vomere
materie solide che stanno in sospensione (da parte di un liquido, di un
ant. esporre, riferire. busone da gubbio, 1-285: a loro impongono [
uno che sapesse imporsi con armi diverse da quelle dell'ingegno. 19. assumere
ingegno. 19. assumere tale importanza da non poter passare inosservato; farsi notare
non mi parve che quel volumetto fosse tale da imporsi ad amici e avversari quale modello
di ringraziarla assai assai. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
agli occhi del volgo, svaniscono esaminate da occhio critico. paoletti, 1-1-120: non
: un cortese impor di silenzio fatto da una gentil donna ad un cavaliere mi piace
facultà non ricercano. -lasciarsi imporre da qualcuno: farsi dominare, lasciarsi influenzare
nel riferir questo fatto si lasciò imporre da una tradizione mal fondata. filangieri,
185: non era di tal animo da lasciarsi imporre da chicchessia. svevo,
era di tal animo da lasciarsi imporre da chicchessia. svevo, 1-183: egli
... con un fare deciso da persona che non si lascia imporre.
. dal lat. imponére, comp. da in-'dentro, sopra 'e ponère
landolfi, 14-108: la sua visita da amante, la sua idea cara e
crescenzi volgar., 5-1: si dee da esso arbore ogni soperchio e importabile peso
vole e importabile e corruttibile. bartolomeo da s. c., 24
publica, esilio e povertà. ricciardo da cortona, 18: non s'ode mai
, i-72: ora importafogliavo i miei biglietti da visita, intaschinavo un bell'orologio d'
orologio d'oro. = denom. da portafoglio (v.) col pref.
posta. = deriv. da importare. importante (part.
soderini, iii-520: è legname sodo da sostenere importantissimo peso. f. soranzo
ferito con uno scoppietto el signor aluisi da gonzaga nella gamba sopra el tallone e
. cocchi, 5-1-92: essendo quivi sorpreso da una importante infermità, fu da quei
sorpreso da una importante infermità, fu da quei medici felicemente col bagno freddo di
si chiamano e'sette comuni, vezeggiati da loro, sendo il luogo importante.
che alcun suo ministro pigli doni d'importanza da un altro principe, fa grandissimo errore
, 3-42: io sono stata pregata da persone d'importanza, e non ho
ha gettato l'idea di una paura irradiata da lui. moravia, ix-151: hans
venne, fra gli altri, accompagnato da molti curiosi, un vecchio, che si
non può disgiungere la considerazione di essa da quella del resto di europa.
corrispondente importanza. = deriv. da importare. importare, tr.
. tra parte e danari potrà importar da 400 scudi l'anno. tortora, i-218
importa la gabella istessa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
è determinalo come ogni vertù morale viene da uno principio, cioè buona e abituale
caro, i-145: ora io vorrei saper da voi quel che questo sogno vuole importare
sopraposizione del mito che i latini conservavano da tempi antichissimi, sul mito che fu poi
. portare; far venire. guido da pisa [tommaseo]: fatto questo,
, e tien la bocca stretta / chiunque da me tal maraviglia ascolta; / ma
dotta, lat. importare, comp. da in-4 dentro 'e portare nel significato
. pallavicino, iii-2ii: ricevettero essi da cristo la giurisdizione importata nella podestà di
: sarà agevole... lo scorgere da per tutto massime in italia, due
esportatori. = deriv. da importare. importatura, sf.
città vietata aveano. = deriv. da importare. importazióne, sf. introduzione
. 2. figur. introduzione da paesi stranieri di idee, di dottrine
forme d'importazione. = deriv. da importare-, nel significato più specifica- mente
.: insopportabile. bartolomeo da s. c., 2-6-11: non
te che sia importevole cosa. marsilio da padova volgar., i-xvii-2: ma ssarebbe
egli [l'uomo] la gitta via da sé come un importevole peso togliendosi cosa
è colpa. = deriv. da importabile con cambio di suffisso.
ammontare di una spesa; somma complessiva da pagare. -anche: conto, prezzo
manifatture inglesi. = deverb. da importare. importunaménte (raro importuneménte
; anzi importunamente gli molestano. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
quasi sette anni. = deriv. da importunare. importunanza, sf. ant
importunanza iniquissima. = deriv. da importunare-, cfr. fr. importunante.
crusca]: il medico si è da esse importunato con noiose addomandagioncelle di nuovi
/ me! s'ella mi sarà da questo tisico / vecchio levata, il
.., nella qual lor diedero da far colazione. costo, 1-61: una
le provvisioni. = denom. da importuno; cfr. fr. importuner (
violentato pensò... di liberarsi da questo intrico. palmerini, ix-2-145:
intrico. palmerini, ix-2-145: importunato da tale inchiesta, l'amante confonde vasi.
foscolo, xiv-29: voi mi rispondete da persona d'affari, e quasi importunata
, 152: un frate molto devoto importunato da una donna, che la volesse udire
accostarono a vespasiano, e massimamente importunate da antonio primo. brusoni, 8-54:
, 8-54: giacinto, dolcemente importunato da panfilo e da laureta,..
: giacinto, dolcemente importunato da panfilo e da laureta,... parlò a'
a offerire molte e molto commode case da vedere, con molta importunazione. =
con molta importunazione. = deriv. da importunare. importunézza, sf.
importunézza elli poteva avere amico. b. da vanzali, ii-322: ma
occasione ripensarvi. = deriv. da importuno. importunilo, sm.
dell'importunio degli uomini, che da ogni luogo gli era annunziato.
era annunziato. = deriv. da importunare. importunità, sf.
volte molte importunitadi senta. s. bernardino da siena, iii-144: questa prima battaglia
la molta importunità e perseveranza. lapo da castiglionchio, 2: con sollecita importunità
fabrio sopra la fuga di suo padre da roma abbia d'intorno alla sua lettura
dotta, dal lat. importùnitàs -àtis, da importùnus 'importuno'; cfr. fr
, protervo o pericoloso. uguccione da lodi, v-152-217: mai ella non à
d'annunzio, iv-1-387: fui preso da un'irritazione sorda contro l'importuna.
di tatto, impudenza o petulanza tali da ingenerare molestia (un sentimento, un comportamento
ecc.). attribuito a cino da pistoia, iii-6-22: sanza crudeltate /
e l'importuna nebbia, / compressa intorno da rabbiosi venti, / tosto conven che
vediesi. ariosto, 41-22: lungi da la faccia / l'onda respinge e l'
republica arimino e faenza prese avea, da cesare, uomo importunissimo e rapacissimo.
... / pur come fior langue da 'mportuna unghia reciso. nannini [ovidio
294: leva, importun, le man da quelle amate / a me promesse membra
sì importuna e fera / chiamata son da voi. campofregoso, ii-21: acciò
che avrà di certo molti meriti, da quello in fuori di dare a stampare la
-ant. sconsiderato, imprudente. guido da pisa [tommaseo]: importuna guerra abbiamo
importunoso turbine. = * deriv. da importuno. importuosità, sf. ant
quel di liguria. = deriv. da importuoso. importuóso, agg. che
* privo di porto 'comp. da in- (assimilato in im-) con valore
) con valore negativo e portuósus, da portus 1 porto '.
= voce dotta, lat. impositicius, da impósltus, part. pass, di
., entra la questione molto dibattuta da dottori con varietà d'opinioni.
., di comunicazione dello spirito santo da parte di gesù e degli apostoli;
govoni, 83: odorate / lapidi da l'imposizione lieve! 2. conferimento
abbiamo avuto le imposizioni de i nomi da quelle nella maniera che piacque a dio
voce dotta, lat. impósitio -ònis, da impósitus, part. pass, di
dalla necessità era caduto impossibile di strappare da essi la minima risoluzione favorevole.
risoluzione favorevole. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
eternità dell'anima. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
resta pienamente obbiettivo. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, i-70: ognun pensa che tu sia da nulla, / vile e impossente.
-incapace, inabile. s. bernardino da siena, i-294: tu...
, la vigna,... puoi da lui esser pagato lecitamente, perché non
arcigna ragione impossente? = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
est. = deriv. da impossessare. impossessare, intr.
in europa seguire che continue rivoluzioni. da ponte, 185: andaron a gara
il mio braccio. = denom. da possesso (v.) col pref.
, 23-7: sebbene anche il loro fu da principio ateismo di nesto, il nesto
a fare. = deriv. da impossibile per cambio di desinenza.
la natura. = deriv. da impossevole. impossìbile (ant.
quella luce cotal si diventa / che volgersi da lei per altro aspetto / è impossibil
impossibil domanda si pensò di volerlosi torre da dosso. leonardo, 2-261: se tu
, 2-291: l'attendere frutti soavi da una pianta amara è una speranza impossibile.
di aver la copia di queste canzoni da esso signor conte è cosa impossibile, impossibilissima
impossibili, no. -accompagnato da determinazioni che precisano l'ambito dell'impossibilità
posto che agevole sia perdere cosa impossibile da riavere, nondimeno e'si suol dire
mai non oblia'. s. bernardino da siena, 35: dicesi che tanto fu
l'animo dal desiderio di cose impossibili da conseguire. leopardi, 866: la
: la civiltà umana, cosi difficile da ottenere, e forse impossibile da ridurre
difficile da ottenere, e forse impossibile da ridurre a compimento. -inconcepibile, impensabile
: molto difficile, straordinario. andrea da barberino, ii-113: fecie el dì cose
esprimerla..., fu già da me relegato tra gli esseri impossibili.
pace che i miei concittadini, riconoscendo da un canto questo bene, seguitino dall'
. vittorini, 1-11: una fretta da ragazzi che debbano correre in ore impossibili
nel linguaggio comune). francesco da barberino, ii-158: sicome cosa impossibil
v'è forse mai stato un sol uomo da adamo in qua che non abbia più
è tra gli impossibili) di convertire da preistoria a storia alcuni secoli o alcuni
è inconcepibile o assurdo. marsilio da padova volgar., i-v-8: nulla non
hanno possibili: tante discese di dei da cielo, tanti tra lor misfatti,
generazione della poesia ci è finalmente confermata da questa sua eterna propietà: che la di
eventi, ecc. insussistenti e tali da non poter mai verificarsi in natura,
pea, 3-153: questi dieci anni spesi da tono, hanno accumulato una rete di
orgasmo cieco che travaglia il popolo già da varie generazioni. = voce dotta,
da in-con valore negativo e possìbilis, da pòsse
da in-con valore negativo e possìbilis, da pòsse 'potere '; cfr
che niuno di questi mestieri voluti da dio nel mondo scontrasse impossibilità di
convenevolemente gliel dica. s. caterina da siena, ii-54: la malizia del
loro, dicendo che non avevano legname da potere armare le dette torri. lubrano
, 5-223: l'impossibilità di uscire da se stessa le sembra completa, definitiva.
. -impossibilità fisica: quella che procede da ragioni fisiche. -impossibilità materiale: quella
. -impossibilità materiale: quella che procede da ostacoli insormontabili. -impossibilità morale: quella
. -impossibilità morale: quella che deriva da ragioni morali. segneri, iii-1-249:
io considero l'anima di lui avviluppata da due impossibilità, che mi danno orrore.
2000 cavagli. caro, 12-iii-109: da lui dovendo uscire i guadagni e le
nvenzione, e i nomi dei fiumi infernali da fiumi veri ch'erano in tesprotide.
intrepidezza affrontato il nemico, sovraffatti ora da sì strana pugna, e da lontano impiagati
ora da sì strana pugna, e da lontano impiagati, trovansi nell'impossibilità di
i numidi e di azzuffarsi con essi da presso. -fare l'impossibilità:
esser virtuosi. = denom. da impossibilità. impossibilitato (part. pass
imposte, né altro serraglio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
un appartamento terreno... calafatato da tende, da stuoie, da vetri,
... calafatato da tende, da stuoie, da vetri, da imposte.
calafatato da tende, da stuoie, da vetri, da imposte. parini,
tende, da stuoie, da vetri, da imposte. parini, giorno, i-94
finestre che davano sulla strada, chiuse da imposte sconnesse. leopardi, 15-1:
stanza si apriva la finestra, divisa da una intelaiatura, fra la quale scorreva
una volta (ed è spesso marcata da una cornice, una mensola o altra
la quale posano certi ignudi, inviluppati da festoni. galileo, 1-1-367: nel passare
i nicchioni e i piloni procedono parimente da terra sino all'imposta della gran volta
intarlata, insugherita. = deriv. da imposto, part. pass, di imporre
seconda che colpiscano uno specifico reddito prodotto da un capitale o percepito da un soggetto
reddito prodotto da un capitale o percepito da un soggetto, o il trasferimento e il
) e normalmente invece il reddito prodotto da un dato capitale (imposte ordinarie,
, per l'imposta, pel macinato. da ponte, 210: avvicinandomi al
31-266: l'imposta personale è risentita da ciascun individuo, ma opprime la popolazione
è che voi riduciate tutte coteste brigate da cavallo e da piè a pontetetto.
voi riduciate tutte coteste brigate da cavallo e da piè a pontetetto. sercambi, 26
della corona francescana. s. carlo da sezze, i-382: quelli nostri padri mi
delle case. = deriv. da imposta1, col suff. collettivo e spreg
apologo politico. = deriv. da impostare *. impostare1, tr
. torini, 127: il vólto poi da fare dentro per lo spazio d n
reale. baldini, 12-81: hanno da incontrarsi? e s'incontrino. hanno
incontrarsi? e s'incontrino. hanno da bastonarsi? e si bastonino. basta che
, filosofo-ambiente culturale in cui operare, da cui trarre i problemi necessari da impostare
operare, da cui trarre i problemi necessari da impostare e risolvere. cassieri, 20
la sentinella', metterla sul posto che da essa dev'esser guardato. 'hanno impostato
6. disus. puntare (un'arma da fuoco). -anche assol.
, 2-16: nel consegnar le armi da monizione a'soldati novelli doverà nel libro
della voce. = deriv. da impostare'. impostatura2, sf.
d'impostatura. = deriv. da impostare1. impostazióne1, sf.
, durante il quindicesimo secolo, resterebbero da farsi altre considerazioni. 3.
piano delle macchine le pagine di piombo da stampare per farne una forma. 7
numeri che costituiscono i dati di partenza da elaborare. = deriv. da impostare1
partenza da elaborare. = deriv. da impostare1. impostazióne2, sf.
lettera). = deriv. da impostare1. impostemare (impustemare)
a quello, più che il convenevole da focoso cruccio riscaldato, impostemì. esopo
ferita essere impostemita. s. bernardino da siena, i-217: tutto dove quello
lubrano, 1-195: gua- rivan compresi da gotte, impostemiti da piaghe. bresciani,
gua- rivan compresi da gotte, impostemiti da piaghe. bresciani, 6-iv-101: rado
di sassi. = denom. da impostime. impostime, sm.
, fango, sassi, depositato da un corso d'acqua. ojetti
sulla tastiera numerica di una macchina da calcolo il numero che dovrà essere operato
mettere in macchina le pagine di piombo da stampare, sistemandole al giusto posto;
spatolino, impazzito, s'era impostato da statua di cristo. -assumere la
. pascoli, i-324: le nicchie fatte da lui fin dal tempo d'urbano ne'
volte rimangono zoppe e cadenti, poiché da una banda non trovano dove impostarsi.
nelle abissine. = denom. da posto (v.) col pref.
s'avvolgono, impostati come gli eroi da scena. -atteggiato nella posizione più adatta
amico romano al quale inviavo le lettere da impostare. = denom. da posta
lettere da impostare. = denom. da posta (v.) col pref.
uno di quegli organismi così bene impostati da poter campar cento anni. pascoli,
all'impostazione. = deriv. da impostare *. impostatura1, sf
nulla. linati, 18-1: tutto assieme da quella sua impostatura d'uomo contento e
le frane. = deriv. da imposto col sufi, collettivo -ime (cfr
viso, e vedea / di retro da maria, da quella costa / onde m'
vedea / di retro da maria, da quella costa / onde m'era colui che
i sassi e l'erba / antiqua croce da pia mano imposta. -ant.
o più grande di questo nome imposto da dio stesso ad un uomo.
... ci disponeste l'ambasciata, da filippo maria impostavi che alla nostra signoria
. sarpi, 1-53: la materia da trattare imposta a monsignor de vigniers,
ed osservazione dell'istoria. gius. alfonso da palermo, lxii-2-iii-293: ecco, eminentissimi
laconica relazione che fa fra giuseppe alfonso da palermo dello stato presente in cui trovasi
, ii-89: se all'ufficio impostomi da voi, o accademici, di parlare
, accettare i prezzi imposti di autorità da un'autorità che non ha autorità.
cose giuste intendeva le pene pecuniarie imposte da la legge. giuglaris, 172
ricettario fiorentino, 318: nelli ceri da pivieri, popoli e comuni, e
imposto. 5. terreno formato da depositi fluviali. d'annunzio, 6-9
impostore è loquace, cerca le moltitudini da ingannare. carducci, iii-27-152: gli
le più pudiche, / e non come da noi per impostura / le scaltre donne
ma si lisciava con belletto assai differente da quello che oggi si vende alla bottega delle
impostura (ulpiano), deriv. da impònère nel significato di 'ingannare '.
di nome. = deriv. da imporre. impostura3, sf.
l'impostura. = deriv. da imposto (v. impostime).
concessioni codarde. = deriv. da impostura. riuscirà a nulla finché
(san girolamo), comp. da in-con valore negativo e pótàbllis 1 bevibile '
di meschin, di vizzo, / da dar idea di debole e impotente. guadagnoli
: si fa la figura di paladino da romanzo e d'innamorato impotente della propria
-imbelle. s. caterina da siena, 1-97: diventati sono impotenti
questi effetti impotente, e meritamente rifiutata da tutti, quasi volontaria parli contro di
. 3. medie. affetto da impotenza sessuale; incapace di generare o
oserebbe ridurre a fatto le norme, da lui proposte quand'egli era individuo isolato
peruviana si preoccupa dei magazzini e dei soccorsi da accordarsi agli impotenti. 5
disciplina, ecc.). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
lo hegel, non è tanto impotente da dover essere soltanto e non essere poi
in una / impotente amistà. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, 3-i-152: e lingua attinta o da libri o da pochi parlanti, che la
e lingua attinta o da libri o da pochi parlanti, che la perderebbero mezza
dal lat. impotins -èntis, comp. da in con valore negativo e
1-171: il robles... alzato da molto basso a quella grandezza, l'
aria d'impotenza tu ti senti intenerire da questa vista e innamorare di quel fanciullo
né nasce questo non potere di dio da impotenzia che sia in lui, ma dalla
dotta, lat. impótentia, comp. da in-con valore negativo e pòtentia, da
da in-con valore negativo e pòtentia, da posse * potere '. impotènza2 (
qualche respecto. = comp. da in-con valore rafforzativo e potenza (v.
scacciamento di p. matteo ricci tanto da lei bramato, che non cominciasse a piangere
nuova occasione l'italia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, per la miseria generale, prodotta da tante cause, e dal guasto militare
547): l'impoverimento generale prodotto da tante cause]. nievo, 1085:
. - anche assol. bartolomeo da s. c., 34-1-1: siccome
13-i-720: deriva ella [la grazia] da te pur come scende / raggio da
da te pur come scende / raggio da sol, la cui diurna luce / nulla
spiritualmente o intellettualmente. s. caterina da siena, ii-242: la perversa vanità,
, 669: la fantasia mi s'è da più giorni impoverita. verga, i-69
impoverisce molti. = denom. da povero (v.) col pref.
. giamboni, 4-62: al da sezzo quelli di lacedemonia impoveriti molto
: importa assai senza dubbio il possedersi da noi il passo della riviera col ponte
se medesimi. = deriv. da impoverire. impozzangherare, intr.
è un gusto. = denom. da pozzanghera (v.) col pref.
. - anche al figur. monaldo da orvieto, xxxix-i-210: egli è vero di-
impaludano. = denom. da pozza (v.) col pref.
suoi vivi semi. = denom. da prato (v.) col pref.
arrivi in chirurgia. = denom. da pratica (v.) col pref.
divenne più precipitoso ancora e chiuso interamente da una boscaglia impraticabile. 3.
. l. bellini, 5-1-133: macchine da far le cose di lontane vicine a
gara a cui è destinato (un campo da gioco: per nebbia, neve,
ecc.). = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
sport. inadeguatezza temporanea di un campo da gioco allo svolgimento della gara a cui
2. letter. frequentato da pochi (un luogo, una strada
scorciatoie più impensate. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
devo far venire un altro per impratichirlo da capo. = denom. da pratica
impratichirlo da capo. = denom. da pratica (v.) col pref.
scomodi e impratici. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
impetrare. ceresa, 1-1095: non da la bucca man, chi non l'oblia
, dal lat. imprecàri, comp. da in- (assimilato in im-) 4
un omaggio. = deriv. da imprecare. imprecato (part. pass
al passaggio. = deriv. da imprecare. imprecazióne (dial.
figliuoli. ingegneri, 1-iii-520: finalmente da forbante egli intende esser...
soggiacere a quelle imprecazioni funeste, che da sé si era addossate. alfieri,
chiedevano, li sanò. 5. carlo da sezze, ii-314: con queste impregazioni
, un imprechìo. = deriv. da imprecare. imprecisabile, agg. che
c i cinquanta. palazzeschi, 1-324: da una imprecisabile direzione parte una prima fucilata
1-80: essendo questa mia irritazione causata da piccoli e insieme imprecisabili fatti, mi
uno sfogo. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
imprecisato. moravia, viii-124: rispose da un punto imprecisato della notte, ma
piedi ». = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
imprecisione. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
palazzeschi, 10-33: venni sorpreso / da un impreciso / insistente bisbiglio / di
era impreciso. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
impre- dabile ', detto di luogo da cui non si può tor via preda
preda alcuna. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
valore impregiàbile. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
una fémmina. = denom. da pregio (v.) col pref.
v.]: 'impregiudicàbile ', da non si dover giudicare prima. segnatamente
questione o simili. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
in im-) con valore negativo e da pregiudicabile (v.). cfr.
la questione, la cui soluzione dipende da esami e da giudizi non ancora fatti
la cui soluzione dipende da esami e da giudizi non ancora fatti. rimane la
, lat. tardo impraeiùdicàtus, comp. da in- (assimilato in im-) con
un liquido. = deriv. da impregnare. impregnàggine, sf.
mia impregnàggine. = deriv. da impregnare. impregnaménto, sm.
crescenzi volgar., 5-23: non è da immaginare che di questo impregnamento e maturamente
ne resta fecondo. = deriv. da impregnare. impregnante (part. pres
voglio mille moggia di quel buon bene da impregnare. de rosa, 554:
è abitata [l'isola] soltanto da femmine che si impregnano col vento.
. cecco d'ascoli, 439: da quella parte dove il sol disegna /
impregnava la casa, un aroma secco da granaio. e. cecchi, 5-165
sentore del mare; benché la brezza venisse da terra, il profumo dell'alga e
/ per farglie cader en hanno, che da lor sia menovato. dante, inf
, e in acqua cresce: / da le radici ognor d'acqua si pasce:
, lat. tardo impraegnàre, comp. da in (assimilato in im-
con valore conclusivo e praegnàre, da praegnus * pregno '. impegnativo
maggio movesi e olezza, / tutta impregnata da l'erba e da'fiori. g
. 4. letter. penetrato da vivida luce, luminoso, splendente;
, 13: già scarseggia la polvere da sparo,... ma la terra
la impregnazione molto giova il sonpno facto da la dona drieto tal scaramuza. fasciculo
carlo premeditato. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
la pena. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
lasciò impremiata. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
gran fiume. = deriv. da imprendente. imprèndere (ant.
, ma le susseguenti assegnate ad essi da lui colla pratica providenza. casti,
montagna sanese, non riesce difficile che da montalcino corra costà. bocchelli, 4-13
se il fune pendolo che scende / da verga sottilissima è toccato, / del suo
sangue del maresciallo brune. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
contentasse a mio potere di ciò che da lui mi fu domandato. castelvetro, 4-43
, e poi taci. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
2-123: questa allora... imprende da se medesima a spogliarsi.
, stabilire, decidere (seguito ordinariamente da una prop. oggettiva). guidotto
una prop. oggettiva). guidotto da bologna, 1-128: non sono sì matto
l'arma più principale che tu hai da imprendere è l'orazione. muratori,
modello, imitare. s. bernardino da siena, 852: come ci verrà una
modi sapeva tenere che 'l più de'dì da mane e da sera con altri desinava
che 'l più de'dì da mane e da sera con altri desinava e cenava senza
grammatica. bembo, iii-117: saremmo da riprendere, se noi a'nostri figliuoli
ma non della scultura; le quali non da maestro alcuno si imprendono. casti,
o guittone, 456: e tempo è da parlare e da tacire, / e
456: e tempo è da parlare e da tacire, / e tempo da ascoltare
e da tacire, / e tempo da ascoltare a chi imprende. giamboni,
la terza dietro per memoria. francesco da barberino, ii-15: quando non sai
in diverse terre per inprendere. andrea da barberino, i-204: gli menò d'un
ch'à bene impreso di trotare. bartolomeo da s. c., 40-4-2:
a studiare / con un maestro, e da lui bene imprese, / ed imparò
davano materia a'loro nemici e altri da imprendere contra loro;... venne
venne uno conte di romagna di nuovo da vignone, e imprese sopra faenza.
imprendére 'intraprendere '(comp. da in-con valore illativo e prehendère 4 prendere '
, dura. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
: si rimaser [gli ottimati] da tutt'altro generoso imprendimento, mentre messina
imprendimento dello stile. = deriv. da imprendere. imprenditóre, agg.
per avanzarsi. siri, 1-vi-556: quanto da principio temerario autore et imprenditore di quella
. alvaro, 11-246: il latifondo da secoli è affidato a imprenditori capitalisti (
a imprenditori capitalisti (gabellotti) e da questi subaffittato in lotti a contratto annuo
ai metatieri. = deriv. da imprendere. imprenditoriale, agg.
anprendiss 4 principiante, apprendista '(da anprendi * imparare '). imprensióne
, opinare. = deriv. da imprendere, n. 4.
referendaria. = deriv. da imprendere, n. 4.
, par., 7-69: ciò che da lei [dalla divina bontà] sanza
. empreinte (sec. xiii), da empreint, part. pass, di
chiariti decenti. = deriv. da imprenta. imprentato (part. pass
loro finire. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
quello della comune sentenzia, sì lungamente da questa cultura abbandonato! idem, inf.
., 32-7: non è impresa da pigliare a gabbo / discriver fondo a
a tutto l'universo, / né da lingua che chiami mamma o babbo.
imprese. d'annunzio, i-380: da 'l colle a 'l pian, da 'l
da 'l colle a 'l pian, da 'l fiume a la marina / sonavan
e trovarmi sul prato, fu un'impresa da nulla, perché non c'era sorveglianza
. rajberti, 3-11: questi vaniloquii da circoli sono di tanta insussistenza, ed
e prigioniere arme diverse, / già da lui tolte in più felici imprese / a
. rimase addolorato, ma non abbattuto da così infausto successo. manfredi, 3-148:
, iii-6-157: 11 savonarola stesso aspettavasi da lui qualche cosa, almeno l'impresa
faro fluttuante al nord buoy. cacherano da bricherasio, 1-162: moltiplicandosi il popolo coltivatore
(377): gli scudi spesi da lui in quell'impresa... furon
. econ. e dir. attività svolta da un operatore economico (detto imprenditore)
fumare e per passeggiare; due saloni da gioco, uno de'quali nuovissimo. einaudi
liberarsi, sbrigarsi, togliersi, desistere da un'impresa: interrompere un'iniziativa,
, per parole che ascalione ti dicesse, da questa impresa ti rimanga. firenzuola,
ingombra e preme, / vi ritraeste da la dura impresa. betussi, xliv-68:
impresa, essendo essa già stata compiuta da altri. vasari, i-806: il medesimo
: considerando gli andamenti di questi padri da trent'anni in qua, io veggo
casini, 1-92: per campar qual schiavo da catena / si deve porre a centomila
ragione..., lasciando poi da compier l'impresa ad altro condottier di più
, xlvii-274: s'io non ho da dio presto soccorso, / perdo insieme l'
: questa impresa... venne da inopinato accidente interrotta e rovinata.
-schivare, evitare un'impresa; restar fuori da un'impresa: non volervisi impegnare.
sfida a duello] mi pareva inpresa da spedirla molto più presto che quelle di
l'impresa, mi lasciai così tentare da l'empio, che nelle braccia di
più; ne l'un de'quali ha da essere il corpo di tutta la veste
ancora d'oro, la quale è da gl'indiani tenuta per loro impresa, percioché
sp., 32 (550): da ogni parte [delle facciate delle case]
acque, maniglie, collane, imprese da orecchie, polvere da denti, pendenti
collane, imprese da orecchie, polvere da denti, pendenti, cinture e simili ruina
) che, accompagnata per lo più da una frase allegorica { anima dell'impresa
, 12-iii-145: il cardinal sant'angelo portò da prin virtù, che gli
d'argento e d'oro, dove da una parte fusse questa impresa col suo motto
formò per corpo d'impresa un orologio da sole co '1 moto: '
degl'intronati, ch'è una zucca da tenervi il sale, col motto:
dividerlo in appezzamenti. = denom. da presa2 (v.) col pref.
. guadagnali, 1-i-102: e tragedie da rider... con scenari / con
fece infine leggi in difesa delle donne da circo contro l'ingordigia degli impresari.
un affare. = deriv. da impresa1. impresatura, sf.
il terreno. = deriv. da impresare. imprèscia (imprèssia)
hanno tutta l'aria d'essere fabbricate da un impresario tedesco in una vetreria di
intorno. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
cavalca, 19-336: vedendosi così da loro importunamente impresciare, e disperandosi di
a gridare. = denom. da prescia (v.) col pref.
impraesciinlia (tertulliano), comp. da in-con valore negativo e praesciintia * prescienza
separa chi ha conseguito una laurea, da chi questa laurea non ha conquistato.
laurea non ha conquistato. 2. da cui non si può prescindere; di cui
pirandello, 5-639: io avrei bisogno da voi, caro bog- giòlo, alcune
dell'arte. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
in im-) con valore negativo e da un derivato da prescindere (v.)
con valore negativo e da un derivato da prescindere (v.).
sf. raro. condizione di ciò da cui non si può prescindere o di cui
del termosifone. = deriv. da imprescindibile. impresciuttire e deriv.,
un lutto imprescrittibile. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
sono però imprescrittibili. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
innati e imprescrivibili. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, indecoroso, sciatto, in modo da non potersi presentare in pubblico.
le commozioni. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
pena della vita. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
quasi larve infeste? = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
stazione ferroviaria). = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
= formaz. dotta, comp. da impresa e dal tema del lat.
più mai, né più indute, / da far riserbo o da tener più care
più indute, / da far riserbo o da tener più care. g. b
prese odore di tagliola, si tirò da un lato dicendo in segno di onore
: andava questo buon omo alcuna volta da bel mezo dì cum la candela impresa per
acceso amore. = deriv. da impresso. imprèssa2, avv. dial
e dello re. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
eramo troppo gravati e troppo impresati da quelli dentro, che già erano tutti armati
102: panfruzio era molto impressato / da un gran gentile uom molto potente.
parar le reccze. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
chi ha bevuto. — deriv. da impressionare-, cfr. fr. impressionable (
del raro fenomeno... eran forse da ricercarsi nella singoiar tensione e nella estrema
maggiore impressionabilità od eccitabilità della fibra dipende da due cagioni e non da una sola
fibra dipende da due cagioni e non da una sola, e dalla cresciuta mobilità passiva
principio animale. = deriv. da impressionabile-, cfr. fr. impressionabilité.
pellicola fotografica). = denom. da impressione-, cfr. fr. impressioner (
. gramsci, 136: ho saputo da carlo che tu gli hai scritto una lettera
impressionata. 2. dominato da un profondo convincimento, suggestionato da pregiudizi
dominato da un profondo convincimento, suggestionato da pregiudizi o preconcetti; prevenuto. caro
sia di un antico errore adottato anche da vari scrittori. tommaseo [s. v
. et io medesimo ancora, alienato da 'l pristino stato della mente, ragguardo
create tirano l'essere e portano, come da sigilli, particulare impressione. g.
quindici lettere si chiamano consonanti, perché da se stesse non hanno suono, ma solamente
cielo], limpido, trasparente, lontano da impressioni straniere. magalotti, 23-272:
lx-3-33: paventava che non gli fossero da quelle saettate impressioni di morte o influssi
impressione dell'esalazioni del carbone. cacherano da bricherasio, 1-190: ritirati la sera nell'
divine. 4. eccitazione prodotta da un agente esterno sopra gli organi sensori
, / se non son tramezzate / da diversa impression, seccano un poco. olivi
vi reca sensi teneri e ancor vergini da ogni impressione e da ogni abitudine. g
e ancor vergini da ogni impressione e da ogni abitudine. g. capponi,.
turbamento esercitato sulle facoltà dello spirito da eventi e fatti inconsueti, da circostanze eccezionali
spirito da eventi e fatti inconsueti, da circostanze eccezionali, da notizie angosciose;
fatti inconsueti, da circostanze eccezionali, da notizie angosciose; emozione. ottimo,
e le infiammate loro voglie. buonaccorso da montemagno, 21: né saran mai pensier
ritornato in allegra vita, e cacciata da voi ogni impressione che ricevuta aveste meno
, ogni consiglio altrui, non più da prencipi trattava i pren- cipi delltmperio,
infermo l'impressione che giovino? giuseppe da rovaio, lxii-2-ii-236: liberò anche noi
facilissima impressione ha bisogno d'essere circondato da gente onesta. 10. nel linguaggio
'chiama « veltro ». antonio da ferrara, 127: le stelle universali
i abiti e i sembianti, / che da lor prese mia naturai scorza, /
/ traggonsi di quassù queste impressioni / da questa qualità del primo giro. campofregoso,
, trovato già il torchio e l'inchiostro da stampa, l'artefizio di cui scrivo
, ma con una impressione gagliarda, da poco numero de fugati et morti. biondi
, e ogni impressione dell'aria. marsilio da padova volgar., i-v-6: per
i-192: le impressioni terrestri sono generate da esalazioni calde e secche, nelle viscere di
4-ii-360: l'invoglio esteriore della lava da lui contemplata era sì duro, che
: il numero delle qualità sensibili viene da noi ristretto a cinque sensi; ma
francesi,... rappresentò più da vicino, e con isforzo maggiore, perché
difficilissimo dalle impressioni fatte per lungo tempo da persone interessate per qualche proprio disegno;
, di necessità ne fa impressione; e da quella regola il modo di procedere in
che non sia nato ancor l'albero da costruire il torchio che dovrà darcene l'impressione
una sensazione. muratori, 4-16: da che il senso ha ricevuta l'impressione
chiama sensazione. alvaro, 5-130: da un pezzo egli non provava l'impressione
morto per lui, e l'uomo morto da lui, fu nuova e indicibile.
poche parole, l'impressione che si riceve da questi monumenti,... io
. de pisis, 1-365: aveva da ragazzo... scritto impressioncine poetiche,
, lat. impressió -ónis, comp. da in-'sopra'e pressió -ónis, da
da in-'sopra'e pressió -ónis, da premère 'premere '; cfr. fr
nistico, fattosi determinante, fu trasformato da semplice notazione del vero in effettivo elemento
del sogno e deh'interiorità, caratterizzato da un linguaggio sonoro che, ripudiando gli
= deriv. dal fr. impressionisme, da impressioniste * impressionista '. impressionista
essere oltrepassato, a sua volta, da altri più intransigenti di lui, che
dei veri artisti contemporanei di ogni paese sarebbero da considerarsi « impressionisti ». gozzano,
des impressionistes), che trasse la parola da un quadro di monet (1840-1920)
. sulle pitture e sui disegni fatti da valéry medesimo, diversissimi nello stile dai
e letteratura italiana..., da sublime nel carducci, dolorosa e triste nei
, e li dà all'impressiva, e da essa impressiva al senso comune, e
un movimento. 5. bernardino da siena, 123: per quattro cagioni idio
impressivo. = deriv. da impresso (v. impressiva);
purg., 33-80: sì come cera da suggello, / che la figura impressa
impressa non trasmuta, / segnato è or da voi lo mio cervello. cavalca,
, e schiva / i campi impressi da vestigio umano. biondi, 1-ii-271: trascorse
della grazia santificante e al carattere conferito da taluni sacramenti. savonarola, 7-ii-7:
popolazzo esser avaro e misero è veramente da avergli compassione come ad un uomo impresso
58: oh, se tanto mi fia da te concesso, / che te ne
bellori, ii-149: ben si comprende da quei disegni quanto sin d'allora egli
piovon sonetti impressi a letteroni, / versi da celebrar col suon di piva, /
celebrar col suon di piva, / rime da cornamuse e da sveglioni. martello,
di piva, / rime da cornamuse e da sveglioni. martello, 96: gli
luminosa per i raggi del sole impressoci da l'artificio, quasi testimone del merito di
che si vede appresso / di tanti fregi da natura ornata. g. stampa,
d. bartoli, 2-3-348: cose tocche da lui,... applicate a'
,... applicate a'compresi da qualunque si fosse infermità,...
moto... si chiama fatta da un impeto impresso, o pure moto di
parità di circostanze, in quell'acqua che da maggior numero d'influenti viene incalzata e
serbala, o francia, e da te istrutto il mondo, / più che
, m'è rimasto impresso perché fin da ragazzo andava col capo rincalcato nella spalla
ragazzo andava col capo rincalcato nella spalla da una parte. 11. infuso (
47: quindi è che poi, da queirimpresso istinto / tratto ciascuno, in
di novelle virtù. 12. contraddistinto da segni caratteristici; fornito di doti e
di doti e prerogative particolari; dominato da una forte impressione. dante, par
mente / la sua promessa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
guicciardini, 13-vi-40: e1 commissario venne da pisa molto persuaso et impresso da quelle
venne da pisa molto persuaso et impresso da quelle dolci et insidiose parole del signor
operazione della me- sticatura (una tela da dipingere). f. f.
e al funzionamento di una o più macchine da stampa (ed è detto impressore tipografo
mie... se ne vengon da voi, pur testé nuovamente uscite storpiate e
lacerate dalli impressori, che appena si riconoscono da quel ch'ell'erano. dolce,
, i marchi di fabbrica sui marocchini da applicarsi nell'interno dei cappelli da uomo
marocchini da applicarsi nell'interno dei cappelli da uomo. 4. nell'industria del
oro: doratore. = deriv. da impresso. impressòrio, agg. ant
come gentile. = deriv. da impresso. impressura1, sf. ant
suggelli di cera. = deriv. da impresso. impressura2, sf. ant
cotanta illusione. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
. calca, ressa. cassiano da macerata, lxii-2-iv-130: si lascia lib-
= dal fr. empressement, da s'empresser * affrettarsi '. imprestarla
me podesse arecurrere de imprestanza qualche fiorino da qualche persona. zane, li-2-
: si sono esborsate in madrid centomila pezze da otto d'imprestanza effettive. c.
inventar altri modi men dannosi e disdicevoli da trovar danari, soccorrendo chi potè con
insultavano col loro lusso. le imprestanze da essi fatte erano dissipate. romagnosi,
e ne siate quieti per il re da roano. porzio, 133: non
mistico gergo. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
imprestano. vincenzo maria di s. caterina da siena, 30: usano li
dati, niente di licenza che avessero da dio, subito con l'estasi dalla terra
prestito. -al figur.: riprendere da altri (ispirazione, idee, immagini,
dei tempi nostri. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
in latino, ma guadagno illecito cavato da cosa imprestata. f. f.
incontri. 2. figur. ripreso da altri, imitato; privo di originalità
fussero saccomanati. = deriv. da imprestare. imprèstito (dial.
che ti è al fianco abbia a chiederti da un momento all'altro un imprestito.
, 1-5-1-104: in proposito del pegno che da quello non si possa prendere utile alcuno
nostri soddisfecero ad un piccolo imprestito richiesto da un generale di valentino. percoto,
, hanno tolto tre mila zecchini imprestido da questo turco mentre che non era in casa
camera d'imprestidi. idem, lv-595: da poi il papa con gran colora si
, metteva in quaderno qualmente avea ricevuti da ciascun cittadino quella quantità di danari.
vuole distinguere la questione della gravezza progressiva da quella dell'imprestito forzato progressivo. ma
di un gusto, ripreso o imitato da un'altra opera o da una determinata
o imitato da un'altra opera o da una determinata corrente artistica. g.
g. raimondi, 3-54: sono da rivedere... i tristi imprestiti fatti
un costrutto, di un nesso) da una tradizione linguistica diversa. 5
: tutte queste cose tolse egli ad imprestito da esiodo. fortis, xxiii-456:
novella ad imprestito dalla « fiammetta » o da altri romanzi del boccaccio non piacque agli
innaturale; provvisorio, precario, ripreso da altri, imitato; non spontaneo, artificioso
insaputa gente mi aspettava, fui investito da un vento di applausi. notabili del
con lo stocco. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, n. 8). jacopo da cessole volgar., 1-89: non accattare
si vestire, è necessitato pigliarlo impresto da gli animali a lui sottoposti,..
, perché o ti saranno domandati impresto da parenti e d'amici, o tolti da
da parenti e d'amici, o tolti da ladri e da ma- riuoli. della
d'amici, o tolti da ladri e da ma- riuoli. della porta, 4-90
, la quale ho detto tenerla impresto da voi, l'esporrò per ogni vostro
di miracolo. « = deverb. da imprestare. impretare1, intr. con
pretarsi, e... da ciò dipende la redenzione della patria loro.
la società civile. = denom. da prete (v.) col pref.
alla semi asineria del figlio prete, da esso impretato per nobilitare il fango da
da esso impretato per nobilitare il fango da cui sverminò. impretendènte, agg
l'aspetto. = deriv. da in- (assimilato in im-) con valore
garanzie impreteribili. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
nostre cose? = denom. da prete (v.) col pref.
glio imprevedendo rovani. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
dei ballerini. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
giorno diversa. = deriv. da imprevedibile. imprevedibilménte, avv.
d'altro. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
d'impreveggente politica. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, iii-7-379: ambizione giulio alberoni ebbe da quanto il richelieu, flessibilità e mutevolezza
quanto il richelieu, flessibilità e mutevolezza da quanto il mazzarino, più audace dei due
e imprevidente. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
ricchezza mobile le spese per l'uva da fare il vino ed anche in parte
cose non buone. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
= dal fr. imprévisible, comp. da in-con valore negativo e prévisible, da
da in-con valore negativo e prévisible, da préviser 'prevedere '. impreviso,
anco più duole. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
dell'intellettualismo. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
fare il prezioso. = denom. da prezioso (v.) con il pref
a dio, e prezzo impreziàbile (cioè da non potere estimare), quel medesimo
a dio, e prezzo imprezabile (cioè da non potersi stimare) quel medesimo ci
: consideriamo chi è venduto, e da cui, e quanto, e come,
vita di umiliazione se non mi imprigiono da me. -figur. assoggettarsi a qualcuno
... che... da per se stessi s'imprigionano e si incatenano
e si incatenano? = denom. da prigione (v.) col pref.
dio imprigionato e incarcerato... da manasar, re crudelissimo,...
ritrovarsi imprigionato, / per forza ha da tener le mani a segno. muratori,
bocchelli, 2-xv-44: il boiardo appare da certi documenti benevolo agli imprigionati, ai
non ti vegg'io, / né da orlando o carlo impregionato. -per
che sono in me. -messo da parte, interrotto, incompiuto (uno
, 4-9: due poemetti usciti alla stampa da poco tempo in verso sciolto,.
imprezzevoli, dovizioso. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
impriapito. = denom. da priapo * dio romano della fecondità *
ad altro imprigionamento. = deriv. da imprigionare. imprigionando, agg. ant
nel sempiterno fuoco. = deriv. da imprigionare, sul modello del part. fut
, alla tirannia di teodorigo contrastando, da lui fu in sbandomento mandato, e
quasi tutto il rimaso degli scampati cristiani da lui a man salva fur presi, e
in vertute de santa obbe- dienzia, da parte del papa, che non perdonino a
, i-207: goffredo... intende da un di loro com'e'fossero imprigionati
un di loro com'e'fossero imprigionati da armida, e come liberati da rinaldo.
fossero imprigionati da armida, e come liberati da rinaldo. g. bentivoglio, 2-156
, bloccare; trattenere. cenne da la chitarra, xxxv-n-422: in camicia stieno
/ beltà, lusinghe e trappole / da imprigionare gli uomini, / per potergli
del suo occhio... strappava subito da ogni figura umana quel di più che
-tenuto fermo, fissato. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
l'uomo e le il galappio da un borchietto di ceralacca. le
orto e di mura. -chiuso da ogni parte, limitato in uno spazio
dal crepitante rosseggiar dei tizzoni, e da due verdastre finestrelle imprigionate da una doppia
, e da due verdastre finestrelle imprigionate da una doppia inferriata. -incanalato,
. cecchi, 8-201: sembrava che da quel punto l'arte greca sarebbe
8. dominato, soggiogato (da una volontà più forte, da una
(da una volontà più forte, da una passione, un dubbio, ecc.
ispogliato d'dgni mia possanza. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
nelle reazioni. = deriv. da imprigionare. 7. cong. prima,
per vivere. = deriv. da imprigionare. imprima (imprìa,
, la pigrizia trovai empria. bartolomeo da s. c., 196: giugurta
chi si difende, debbe imprima levarsi da dosso la calunnia. gioberti, 1-i-235:
discepoli. 2. in principio, da principio, sulle prime. chiaro davanzali
. per la prima volta. cino da pistoia, iii-52-1: i'maladico il dì
che non faceva imprima. s. bernardino da siena, iii-286: si rimane più
sopraggiunti di nuovo in un corpo, se da esso corpo sieno stati i medesimi medicamenti
voglio mille moggia di quel buon bene da impregnare. l. salviati, 9-39:
-alvimprima, in sull'imprimo: da principio. livio volgar. [crusca
a'comandamenti di dio. antonio da lerro, xxxix-1-242: ma cascaran del ciel
perfetta caritade, cioè amore, da se medesimo si comincia. chiaro
per l'innanzi; in principio, da principio. antico serventese, 182:
primo luogo '. = deriv. da imprima. imprimatur, sm.
-in senso più generico: autorizzazione preventiva da parte di un'autorità censoria per la
ma s'aspetta 1'* imprimatur 'da parigi. = voce lat.,
bel lume. = denom. da primavera (v.) con il pref
, agg. che imprime; che da un'impronta. -anche sostant.
fine che... sempre lo secondassero da presso, non perdendo il segno e
grazia santificante e al carattere trasmesso altanima da taluni sacramenti. iacopone, 61-74
risdizione, la prima venire immediatamente da dio ed imprimersi nella consecrazione,
l'anima e fo in certo modo da iddio. muratori, 7-iii-478: con gli
far che s'astenesse / la vostra man da quell'aspre percosse, / ch'ai
fa l'arco chiamato iris, composto da molti complicati e diversi colori. agostini,
de'molti onori quali contesa avere ricevuto da voi, mi è parso imprimerli a fare
primo ritrovò la bellissima invenzione delle stampe da imprimer libri. bruno, 3-88:
grandezza che si vuole sia il foglio da imprimere. muratori, 9-48: senza
autor, qualunque manoscritto / può solo da l'autor venire impresso; / stamparlo
fu impressa, circa tanno 1400, da un monaco genovese. montale, 2-44:
casa di fronte, che era divisa da uno squarcio nel quale cadeva lo stellato;
muovono i cieli abbiano immediata derivazione da dio solo insieme con gli orbi loro,
occhi, si sconvolgono le luci agitate da quei malvagi spiriti. bocchelli, i-412:
con alterne discese e risalite faticose, scosse da vortici e raffiche e sbattimenti di quell'
donne... qual cosa sia da tenere in pregio e qual no, mi
nella mente; ricordare tenacemente. guidotto da bologna, 1-8: qualunque persona vuole
dalli savii in sul favellare, e da che gli ha letti e ben impressi
nella mente imprimere; la prima guardarsi da ogni stil che sia duro e all'
l'impresse / la bella madre, da cui nacque amore. p. verri,
leone ebreo, 67: l'amor proviene da volontà o appetito, e s'imprime
di que'corpi [delle stelle] fu da dio impressa di virtù informatrice dell'anima
.. occupare in guisa e sorprendere da questo nome di scienza cavalleresca, che,
, stimato. carducci, iii-7-169: da quella iniqua mutazione delle paterne fortune,
quella iniqua mutazione delle paterne fortune, da quella violenta perturbazione dei sogni suoi giovanili
impresso fue, / nascendo, sì da questa stella forte, / che notabili
nascendo fu sì impresso e sigillato forte da questa stella di marte, che mirabili
primo strato uniforme di colore la tela da dipingere. scannelli, i-i: macinano
dotta, lat. imprimère (comp. da in-con valore intens. e premère '
fede pura. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
tele per dipingervi. = deriv. da imprimere (con cambio di coniugazione).
al cielo. = deriv. da imprimere. imprimitura (ant. imprimatura
, come biacca, giallolino, terra da campane, mescolati tutti in un corpo
... / ed imprimieramente / salutai da mia parte. flore de parlare,
s'è questa malattia, imprimieramente è da curare, che se per sangue pecca,
a la nave. 3. da principio. bondie dietaiuti, 296:
tempo sia nello spazio). giacomino da verona, xxxv-1-632: li virgini santissimi,
nella locuz. altimprimiero, altimprimiera: da principio; improvvisamente; per prima cosa
o di tutti gli altri. betto da pisa, 339: no gli è gravoso
e d'imprimitura. = deriv. da imprimere. imprincipare, intr. con
, il cuccìssimo! = denom. da principe (v.) col pref.
voglio imprincipessarmi. = denom. da principessa (v.) col pref.
, termine interminato. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
imprincipio '. = comp. da in (v.) e principio (
, c'è il caso siate premuti da una sopraggiunta donzella, che apre a
, irreale. buzzati, 1-92: da lontananze improbabili giungevano echi di trombe,
i-751: che cosa voleva mae- cenate da orazio? un altro libro d'iambi?
dotta, lat. improbàbilis, comp. da in- (assimilato in im-) con
im-) con valore negativo e probàbllis, da probàre 1 approvare, provare '.
dicessi di sì. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
; infondato. l'improbabilità, far che da quella superiore sfera sieno che lo
intrinseca improbabilità d'un evento naturale -che muove da disonestà. affatto insolito. tarchetti,
e stolto. = deriv. da improbabile. 2. duro da sopportare,
deriv. da improbabile. 2. duro da sopportare, greve, molesto.
affermava il coltellini; che egli da siena, i-35: questa fradulenta..
dotta, lat. xmpròbus, comp. da in-con valore bibbia volgar., ix-167
dotta, lat. improbare, comp. da in-con va luogo a una
, poco, = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
impugnazione improcedibile. = deriv. da improbare. codice di procedura civile
voce della improbazione. = deriv. da improbare. rendere tempestoso. f
si conceda, = denom. da procella (v.) col pref.
la improbità d'uno, massime concitato da ambizione o da avarizia e cupidità. benci
uno, massime concitato da ambizione o da avarizia e cupidità. benci, improcellata,
si risolve in una improcellata! alieni da la improbità, non essendo malvagi, non
rendono ancora inabili a ritenerla, da un zeffiro ch'alimenta, e non improcellata
un zeffiro ch'alimenta, e non improcellata da un dappoi che la conseguiste,
la improbità degli ufficiali... da per tutto non furono papini, iv-972:
, lat. improbitàs -àtis, comp. da in-con = deriv. da procuste-, cfr
, comp. da in-con = deriv. da procuste-, cfr. improcustire. valore
improcustire. valore negativo e próbitas, da próbus * probo '. improcustire, intr
. cominciò a tenere un = denom. da procuste, predone mitologico che comodo e
improdotte ed eterne. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
può produrre. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, improduttive. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
zerbini '. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, improferibili. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
volete imparare? = denom. da professore (v.) col pref.
e le forze. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
inutile e improfittevole. = comp. da in- con valore negativo e profittevole (v
d'orrore. = deriv. da sprofondare per cambio di prefisso. improgressivo
civiltà. = comp. da in- (assimilato in im-) con valoie
le 'mpromesse attendo ad abbondanza. bartolomeo da s. c., 242: fra
impromesse degli ambasciadori. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
non sapendo investigare altro modo per isciorsi da quel legame di fede impromessa,.
, iii-21-184: ricco delle epigrafi rivedute da loro stessi su'marmi e trascritte o
di venire. s. bernardino da siena, v-23: per dare ordine a
i-117: il re d'austrasia, da cui dipendeva baviera e a cui era stata
3. assicurare, garantire. lufioro da lucca, vi-239 (1-3): s'
ripromettersi, aspettarsi qualcosa. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 401:
s'impromissero. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
è 'mpromettitore. = deriv. da impromettere. impromissióne (impromessióne)
disse tullio: che niuna impromissione è da osservare ch'è inutile a cui è promessa
degli dii vi sieno ingannevoli? benvenuto da imola volgar., i-117: questa
questa giovane di maravigiosa bellezza fu tentata da appio,..., per prezzo
loro in pena di scudi dugento. da ponte, 77: [il foglio]
io metterò un'impronta nello spartito, da conoscere chi e quale impresa se l'
'piscia '. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
maggiore impromovibile. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
con valore nega tivo e da un deriv. di prom [u]
il pegno. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
imprónta1, sf. segno o traccia lasciata da un corpo premuto o appoggiato su
: nella vec chia carta da parato erano rimaste e spiccavano le im
polpastrelli su una superficie liscia e costituite da una serie di linee curve diverse per
chiamarsi i castruccini. s. bernardino da sima, 930: io mi credetti,
simil. e al fìgur. marsilio da padova volpar., ii-vi-14: questa auttorità
dell'agu- glia. s. caterina da siena, iii-174: l'occhio abbiamo
stretto sopra del timpano [del torcolo da stampa] a forza di buoni feltri
pallidissimo, con gli occhi circondati come da un'impronta nera, ma vivi e brillanti
, carattere che denota derivazione o discendenza da qualcuno o da qualcosa. algarotti,
denota derivazione o discendenza da qualcuno o da qualcosa. algarotti, 1-viii-23: uno
si scorgeva l'impronta lasciata sull'uomo da una sola idea, e la purezza
, riproduzione. 5. bernardino da siena, 259: o orafo. ècci
costituito dal segno lasciato su una roccia da un organismo animale o vegetale di cui
tracce lasciate sul fango o sulla sabbia da antichi animali, le quali, riempitesi
il segno inciso sulla superficie del pezzo da esaminare. 7. chirurg. calco
protesi. 8. tecn. matrice da cui si ottengono una o più forme
di gesso o di altro materiale, da cui si ottiene (versandovi metallo fuso
un oggetto, o matrice di cera da cui si ricavano riproduzioni galvano- plastiche.
.. la legge di solone, riferita da laerzio, che non fosse lecito all'
ordini, 6-53: dovranno per altro da qui avanti i sopraddetti cuoiami da suolo
altro da qui avanti i sopraddetti cuoiami da suolo, prima di essere marchiati per l'
detti ministri, essere stati già marchiati da ciaschedun conciatore con il marchio particolare della
giusdicente, all'effetto che sia sempre diversa da quella del marchio pubblico e da quelle
diversa da quella del marchio pubblico e da quelle di tutti gli altri conciatori.
violatore di religiose, vi è l'esilio da tutto il regno con l'impronta di
in fronte. = deverb. da improntare1. impronta2, sf
dello scheuermeier. = deriv. da impronto1. improntaménte, avv.
in modo sfacciato, impudentemente. giacomo da lentini, 644: gran noia mi fanno
orlo della fronte. = deriv. da improntare1. improntaménto2, sm. ant
. sollecitazione, esortazione. bartolomeo da s. c., 288: in
al re. = deriv. da improntare1. improntante (part.
dal non terminarsi, e come improntarsi da vario improntante, sdrucciola, e teme
e non manco di fare parecchi giochi da paragonare ai tuoi, come...
: gli schiafferò su quel porco grugno da improntarci croci di savoia, le sue
sul decameron, 78: onde [da improntezza] è poi il verbo improntare
nel fabbricarla improntata di una marca particolare da noi ordinata. parini, giorno, ii-753
con grande spesa e caratteri nuovi, da stampatore fidatissimo, due migliaia.
formai figura della sua malizia. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
suo cuore. s. bernardino da siena, ii-206: come l'uomo è
iii-573: la tal testa fu ritratta da una forma che fu improntata in sul
amore della filosofia, che s'improntò da principio nel suo cuore, e seco crebbe
). -figur. riprendere da altri, mutuare. galanti, xviii-5-1044
e, in contraccambio, i poeti da loro le vaghe dipinture della visibile natura
improntaticcio della giuridizzione. = deriv. da improntato2, col sufi, spreg. -iccio
in sua propietà ferma tenere. francesco da barberino, ii-377: tu poi se
nella scaletta. = denom. da pronto (v.) col pref.
76-24: un mercatante caursino avea improntato da uno francesco una quantità di pecunia a
d'improntar danari o di ricever servigi da essi. leti, 5-v-160: quando
26 giugno. -ant. segnato da orme, calpestato (un terreno).
imagine d'un colosseo... corroso da secoli e da intemperie senza numero ma
... corroso da secoli e da intemperie senza numero ma improntato ancora di
nuova esca con delle mirabili improntitudini francesco da barberino, iii-105: vien a passar di
, improntatore rinomatissimo. = deriv. da improntare1. improntatóre2, sm.
avanti gli occhi. = deriv. da improntare2 (cfr. impronto2).
d'aquila. = deriv. da improntare1. improntézza, sf. ant
con improntezza. = deriv. da impronto1. improntitùdine, sf.
la barbetta grigia, il classico pizzo da squadrista che, unico fra i vecchi fascisti
donne stesse, per l'ordinario lontane da queste improntitudini politiche, mosse dall'empito
avien di prieghi grande improntitudine. andrea da barberino, i- 247: avea preso
forza a lasciarli [i versi] da me partire. cesarotti, 1-xxviii-309:
e di teresa. = deriv. da impronto1 sul modello di beatitudine (da
. da impronto1 sul modello di beatitudine (da beato), di ingratitudine (da
da beato), di ingratitudine (da ingrato), ecc. imprónto1
esser vero e procedere in gran parte da me, che non so essere in
che non so essere in modo impronto da fare utile a me e alli altri.
fatta guisa la valente donna si tolse da dosso la noia dello impronto proposto.
: arrivarono altri impronti, / gente da remo o pur da farne i fuochi.
, / gente da remo o pur da farne i fuochi. carducci, ii1-6-
colloquio? 3. figur. spinto da impudenza, da sfrontatezza, da mancanza
3. figur. spinto da impudenza, da sfrontatezza, da mancanza di ritegno.
spinto da impudenza, da sfrontatezza, da mancanza di ritegno. ruspoli, 195
già con le impronte mani lo aveva frugato da capo a piedi. giusti, 2-115
un monte. -che rivela o deriva da sfacciataggine, da impudenza; inopportuno,
-che rivela o deriva da sfacciataggine, da impudenza; inopportuno, sconveniente.
cotesta fantasia. = deriv. da improntato2, senza desinenza. impronto2,
lx1- 213: quanto era vissuta libera da gli amori, tanto si trovava ora
, caratteristica; carattere che denota derivazione da altri o influenza. genovesi, 469
la massima indiscretezza... l'esigere da un amico l'impronto di qualunque somma
di qualunque somma. = deverb. da improntareì. verso impronunziàbile,
dal nome impronunciabile. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
è dimostrato impropenso. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
improperativamente ed in colera, lo dicessi da buon senno ed assertivamente, direi che
. di improperativo, deriv. non attestato da improperare. improperato (part.
improperi. = deriv. da improperio. impropèrio, sm.
, impudente. d'arme è atto da femmine. n. villani, 3-28:
cani. vincenzo maria di s. caterina da siena, 490: dove e
, ordinariamente si = deriv. da impronto1. facevano forti con gl'
nunziare scompagnata essa lettera, la quale da sé è foscolo, v-388: l'alterco
iv-2-354: uno scoppio d'improperii urlati da una voce femminile risonò per tutta la
che rimprovorono, caddeno sopra me. lapo da castiglionchio, 4: cesserà via quell'
letterarie, si vanno inserendo nella gazzetta da lei compilata. manzoni, pr.
i presunti rimproveri (improperio) rivolti da gesù al popolo ebraico. giuglaris
li dì della vita sua, non sarà da dio esaudito. = voce dotta,
voce dotta, lat. tardo impropèrium, da improperare 4 rimproverare '. improperióso
, con alcuno apparente pretesto, levarsi da quello improperioso lavoro. =
lavoro. = deriv. da improperio. impròpio e deriv.
la porpora. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
azione giudiziaria). = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
giudiziaria). = deriv. da improponibile. improporzionale, agg.
cioè dio. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
e minori. = deriv. da improporzionale. improporzionalménte, avv. ant