avendo pel momento nulla da fare, sentiva spuntar su, simpatia della
e stracciandoci i vestiti. moravia, da quel vuoto, un certo benessere..
certe strade della periferia = deriv. da cantone; fr. cantonner. cfr.
truppe). 2. messo da parte, in serbo; risparmiato.
(accapàccio). disus. esser preso da gravezza di testa. =
di testa. = deriv. da capacela (da capo) 4 noia,
= deriv. da capacela (da capo) 4 noia, fastidio di capo
se noi proviamo di far qualche cosa da noi, ci vengono certi concetti stravolti.
alla testa. = deriv. da accapacciare. accapannato, agg.
matura / intorno a case accapannate / da un vento muto ruvido di brina.
non altrimenti docum.: deriv. da capanna o capanno. accapare1,
pensier comunicar potessi seco, / l'accapai da consigli e da governi.
, / l'accapai da consigli e da governi. = deriv. da
da governi. = deriv. da capo (v.). accapare2
accaparramento: quantunque in buona lingua sia da preferirsi la parola monopolio, ed in
civiltà moderna. = deriv. da accaparrate. accaparrante (part.
i prezzi). = deriv. da caparra (v.). la crusca
e via dicendo. = deriv. da accaparrare. accapezzare1, tr. (
. sbozzare le pie tre da costruzione o per pavimentazione stradale.
cavezza. * = deriv. da capezza (v.). accapezzato
. sbozzatore. = deriv. da accapezzare1. accapezzatura, sf.
. sbozzatura. = deriv. da accapezzarel accapigliaménto, sm. l'
contegno d'un giovine che gode d'imparare da chi ne sa più di lui;
presenza gli accapiglia. = deriv. da capello (v.), che al
, e detrattori. = deriv. da accapigliare. accapigliatura, sf.
al parini. = deriv. da accapigliare. accapitellare, tr.
1 capitelli = deriv. da capitello (v.).
. ugolini, 6: accappare si usa da molti nello stile familiare, per scegliere
cappellai soltanto. = deriv. da cappate (v.): voce d'
: dall'ampio accappatoio usciva, come da una nuvola bianca, il collo sottile.
accappatoio che erminio spalla ha gittato lungi da sé è di stil floreale, verde
paramenti negli uffici divini. = da cappa (v.): voce attestata
una bomba. = deriv. da accappiare. accappiare, tr.
a sé. * = deriv. da cappio (v.). accappiato
scorsoio.. = deriv. da accappiare. accappiettare, tr.
asciugare). = deriv. da cappietto (v.).
l'accappo delle carte, non è voce da fame uso; giacché manca ai
nostra lingua. = deverb. da accappare1. accapponare1 (più raro
all'improvviso dal frastuono scapparono degli urli da far accapponar la pelle. de amicis,
per l'emozione. = deriv. da cappone1 (v.). accapponare2
uncinato chiamato cappone. = deriv. da cappone2 (v.). accapponato
2. detto della pelle, increspata da brividi; scabra; butterata.
altri animali). = deriv. da accapponare1. accapponire, v.
alta. = deriv. da cappotto (v.). accappucciare
, iii-631: quando gli toccava d'andare da un luogo all'altro allora il povero
la masticazione. = deriv. da cappuccio (v.). accappucciato
i capretti. = deriv. da capretto (v.).
la quale a noi sarebbe una crudeltà da fare accapricciare li capelli. salvini, 36-84
tanto ingorde. = deriv. da capriccio (v.).
), agg. disus. colto da raccapriccio; col pelo irto, ispido
marino, i-216: son ben veduto da questa maestà ed accarezzato da tutti questi
ben veduto da questa maestà ed accarezzato da tutti questi prencipi. o. rucellai,
segneri, i-44: non ti lasciar però da lusinga alcuna condurre ad accarezzarlo [il
, più ancora, il proposito di cosa da farsi. fogazzaro, 2-391: accarezzava
, 101: e così, preso da una vaga malinconia, egli accarezzava ad una
illusioni. = * deriv. da carezza (v.).
dire accarezzativi. = > deriv. da accarezzare. accarezzato (part. pass
un senso di sollievo, come svegliandosi da un incubo.
e benvoluto. monti, 13-806: da nulla ingiuria offesi, anzi a cortese /
sia cotesta carne tanto accarezzata e adomata da voi? 5. vagheggiato.
. carezzevole. = deriv. da accarezzare. accarezzevolménte, avv.
di penne. s. caterina da siena, iv-190: ella [la carità
-figur. redi, 16-iv-152: da un più acuto morso ferito sono, cioè
più acuto morso ferito sono, cioè da quello dell'amore della filosofia, il quale
accarnarlo degnamente. = deriv. da carne (v.).
morte. = voce deriv. da carne, ma modellata sul fr. s'
sul fr. s'acharner (da chair * carne ') 'accanirsi,
buonarroti il giovane, i-419: avendo da imo a sommo un certo lor fregio
borchie, alcune delle quali, cadute da gran tempo, lasciavano in libertà gli
in un punto, s'accartocciava su da terra come un angolo di pagina.
essa si accartocciano. = deriv. da cartoccio (v.).
, 751: il di lei stesso ritratto da sposa ingialli, irrigidite; scomparse le belle
, i-78: questo = deriv. da carpione (v.). nomade /
. accartocciamento. = deriv. da accartocciare. accasaménto, sm.
senza sfigurare. = deriv. da accasare. accasare, tr. far
: non avendo proprii figliuoli e figliuole da accasare, pareva si fossero preso il
lasciato i boschi e s'erano accasati da signori in città. ungaretti, i-101:
annotazioni sul decameron, 1-100: ingannati da alcuni nomi, che qualche volta abbiamo
, che qualche volta abbiamo presi in prestanza da loro [dai latini], e
mondo saranno accasati in te. andrea da barberino, 228: fece d'intorno
d'uomo. = deriv. da casa (v.). accasato
3. figur. che gode una fama da tempo riconosciuta; che si è assicurato
d'abitatori,... ben da vero ingannò le speranze. padula, 471
: [dio] vi lievi sempre da tomo tutti li scandoli e tutti i pericoli
d'improvviso... si tolse da quel suo accasciamento, si eccitò, la
: il medico dichiarò ch'ero affetto da grave accasciamento del sistema nervoso e mi
di sole. = deriv. da accasciare. accasciante (part. pres
impresa lascia; / ma la sua intenzion da quel ch'assunto / avea già di
se stesso. non so se venga da cascare, che pare frequentativo di cado,
accostamento con cas (s) us da cadére 1 cadere '). accasciato
prostrato, infiacchito (dall'età, da una malattia, da dispiaceri);
dall'età, da una malattia, da dispiaceri); abbattuto, avvilito.
mattio franzesi, i-iv-1-45: messer filippo da siena è oramai sì vecchio, e tanto
ottima voce e molto propria, nostra da 300 anni in qua, stata sempre in
ii-214: capivo che non era bello da parte mia, posto tra una madre
di linea. = deriv. da casella (v.).
truppe). = deriv. da accasermare. accasermare (anche accasermare
anche rifl. — deriv. da caserma (v.). accasermato
la coperta. = deriv. da accastellare. accastellare, tr. (
le incastellature o castelli nelle antiche navi da guerra. = deriv. da
da guerra. = deriv. da castello (v.).
sono appellati. = deriv. da accatarrare. accatarrare, intr.
particella pronom. incatarrare, essere colpito da affezione delle vie respiratorie con formazione di
d'accatarrarsi. = deriv. da catarro (v.).
tarrature. = deriv. da accatarrare. accatarrito, v.
, non lo sapete che ci sarebbe da fame un vasto sistema di montagne come
, le opere dei campi, il fieno da falciare e da accatastare, l'acqua
campi, il fieno da falciare e da accatastare, l'acqua da tirare dalle cisterne
falciare e da accatastare, l'acqua da tirare dalle cisterne, le piante da
da tirare dalle cisterne, le piante da legare al palo. sinisgalli, 4-86:
e si accatastò dinanzi più corpi morti da lui con la spada. galileo, 5-217
prua, sulla coperta delle grandi navi da guerra antiche a vela o a remi
queste cose vorrebbe una dichiarazione propria e da per sé, e ricercherebbe agio e
in quello sballottamento della corsa, accatastandosi da una parte all'altra alle svoltate.
altra alle svoltate. = deriv. da catasta (v.).
di stupero. = deriv. da catasto (v.).
son sudato / con questo accattabrighe, / da cui non mi pensai sciorre in tutt'
comp. dall'imp. di accattare e da briga. accattafìèno, sm.
comp. dall'imp. di accattare e da fieno (v.).
firenzuola, 461: fu ricevuto da lui e da tutta la sua baronia
, 461: fu ricevuto da lui e da tutta la sua baronia con grandissimo accattaménto
comp. dall'imp. di accattare e da amore. accattante (part. pres
annunzio, iv-1-481: l'usignolo cantava. da prima fu come uno scoppio di giubilo
: piccolo e popolare strumento musicale formato da una scatoletta di legno piatto con fori
scatoletta di legno piatto con fori chiusi da ance vibranti (si suona facendolo scorrere
abbagliante dei suoi denti di neve trae da una curva fetta di cocomero, come da
da una curva fetta di cocomero, come da un'armonica, una mezzaluna di suoni
mediante una fiammella di gas idrogeno circondata da canne di vetro, di ottone,
v.). = deriv. da armonico (v.); per il
dall'ingl. harmonica: voce coniata da b. franklin nel 1762 (dall'agg
* armonioso ') per designare lo strumento da lui perfezionato (cfr. armonica1)
di maniere,... richiesto da quel mirabile ordine, con cui sono
pareva diffondersi per tutta la casa come da un cuore si diffonde la vita,
rauco di una rudimentale cassa armonica traversata da un mozzo girevole come il frullone di un
sempre un suono determinato e sono costituiti da vibrazioni di frequenza multipla rispetto a questo
, tutte le stanze risuonavano, e da ogni letto usciva una maledizione.
ovixó <;, deriv. da àpp. ó£ (o 'congiungo,
era tanto bene e così armoniosamente sviluppato da dimostrarne sedici con comodità. michelstaedter,
città molto graziosa e bella circondata strettamente da colline armoniosissime. ungaretti, iv-38:
dei dioscuri. = deriv. da armonia. armonista1, sm.
pongono in vibrazione con aria emessa da un mantice azionato a pedali.
p. segni, 1-141: i melismi da melos, dolcezza di suono, armonizzamento
spesse volte la grazia... risulta da certe parti che non sogliono armonizzare e
armonizzare ». = deriv. da armonia. armoni? zataménte,
. 2. disposto in modo da formare accordo, armonia. tolomei
'che accomoda *, deriv. da àpp. ó£co 'accomodo, organizzo '
al cavallo il for nimento da sella o da tiro: voce storica e
for nimento da sella o da tiro: voce storica e d'araldica *
amesano lenze. = deriv. da arnese. arnesàrio, sm.
all'istrionica. = deriv. da arnese. arnesato (part.
cosa... tutti i vostri arnesi da battaglia riporre in un armario finché bisognasse
malmantile aspra battaglia, / fece prove da scriverne al paese. dottori, 1-103:
dell'altro mondo, e scrosci di risa da far venire la pelle d'oca al
peschiera, bello e forte arnese / da fronteggiar bresciani e bergamaschi. tasso,
gaza, bello e forte arnese / da fronteggiare i regni di soria. arici,
481): e posti giù gli arnesi da camminare e rinfrescatisi alquanto, nella sala
: renzo [era] in arnese da viaggio, con la sua cintura nascosta sotto
di ornamento, addobbi. francesco da barberino, 381: questi mi vendeo tutti
conche e scodelle e taglieri e vaselli da vino. magalotti, 6-259: d'avorio
fortuna e da'pericoli del mare. paolo da certaldo, 234: secondo ch'
. boccaccio, i-55: assaliti fummo da innumerabile quantità di predoni, vaghi del
, vaghi del copioso arnese, il quale da noi non molto lontano andava, e
9. strumento, utensile, attrezzo da lavoro. bembo, 1-46: alcuno
ii-499: tenetevi all'ago e al ferro da calza, che sono arnesi che non
alla tonaca arnesi, mi parevano, da manovale. d'annunzio, iv-2-913:
cipria! -aggiunse accennando ai poveri arnesi da barbiere, che eran lì su la sedia
vanghe, zappe e cento altri arnesi da giardinaggio. bontempelli, 9-140: non
, / palle di gomma, arnesi da cucina / lillipuziani. sinisgalli, 8-40:
padre che voleva foggiarne un bell'arnese da guadagno non per lei ma per sé
: [egli] era un arnese da far paura. carducci, ii-10-278: è
consorteria, sbalzato in questi ultimi mesi da consigliere della prefettura di milano a ciccare
e passò alla storia come un arnese da galera. soffici, ii-60: un
. settembrini, 1-21: pochissimi, e da contarli su le dita, rimangono sempre
arnese che si penava a distinguere ufficiali da soldati. alvaro, 2-226: non
dell'esercito '(comp. da herr 'esercito 'e nest * provvigione
sopra rumore. = deriv. da arnia. àrnica, sf. pianta
a rosetta e prostrate sul terreno, da cui si eleva ^ un peduncolo (
salumai certe fiamminghe piene di arnioncini da vendere, io mi sento impazzire
si chiama volgarmente gigaro, vocabolo corrotto da l'aro. fanno delle radici di questa
poi che ara dicesi e scrivesi oggidì da alcuni il nome della ridetta misura per
come spezie). francesco da barberino, 249: gli aromati non spandono
. galileo, 3-4-367: se alcun mercante da tale accidente insolito volesse ai nostri
sua aromatichézza. = deriv. da aromatico. aromaticità, sf.
odori discreti delle erbe aromatiche parevano emanare da quella luce. 5. chim
, adunco. s. bernardino da siena, 556: l'onghie, come
corde, fa dolce tintinno / a tal da cui la nota non è intesa.
vantaggio l'arpa ed il fiuto. andrea da barberino, 1-93: una gentile damigella
1-93: una gentile damigella sonava dinanzi da loro un'arpa, e cantava una canzona
cassa armonica, sulla quale sono tese da sei a otto corde unisone, le
d'uncini; lat. harpagones, da àp7rd&eiv rapire; onde in bassa lingua dichiamo
arpagóne1, sm. stor. macchina da guerra navale che serviva per afferrare la
riscuoter fitti arpagonici. = deriv. da arpagone2. arpàttico, agg. (
gr. dptraxuxói; 'rapace '(da àpnà&iù 'rapisco, m'impadronisco di
si dice ancora arpeggiare, che viene da arpa, strumento di molte corde,
n. 3. = deverb. da arpeggiare. arpeggio, sm. arpeggiamento
e frequente. = deriv. da arpeggiare. arpegóne, v. arpagone
carattere aspro e bisbetico. guido da pisa, 1-196: l'arpie figuratamente significano
corsari] arpie del mar, che da l'estreme sponde / venite a depredar
arene, /... / lunge da queste rive alme e feconde, /
rive alme e feconde, / e da queste innocenti aure serene / l'ali spiegate
. arrampicarsi, inerpicarsi. mariano da siena, 1-109: quando siamo presso al
ossa voglino star su bell'e intere da sé. = lat. * hirpicare
di arpicordio. = comp. da arpa e corda (v.).
ferro, ovvero da'cantoni de le imposte da capo e da piede escono certi perni
cantoni de le imposte da capo e da piede escono certi perni sopra la punta de'
, sm. tecn. meccanismo costituito da una ruota dentata a sega, su cui
arpióne), sm. arma antichissima da caccia, che viene usata quasi esclusivamente
colpita), lanciato a mano o da un propulsore. f. negri
suoi, essendoli il medesimo stato predetto da farinata. dante, purg.,
tesoro beato. s. bernardino da siena, 999: la guerra e la
con la parti- cella pronom. darsi da fare, affannarsi; ingegnarsi in tutti
s'arrabatta: ciò che si vede da lontano fa meno impressione. forteguerri,
anche 'aggredire, assalire il nemico'), da rebaio o rebata (sec. xiii
, ii-3-78: dicono che chi è morso da un cane arrabbiato non solamente egli arrabbia
il suo verso particolare). giovanni da samminiato [petrarca], ii-336: tu
, dal caldo; dal dolore; da una passione: provarne con violenza i
arrabbiano dalla fame, cioè non hanno da lavorare. 3. intr.
diluvio né il fuoco, l'abbiano da fare quattro scimuniti, oh! ch'
tu arrabbi. = deriv. da rabbia (v.).
gl'intestini. = deriv. da arrabbiare. arrabbiataménte, avv.
di fiorire. = deriv. da arrabbiare. arrabbiato (part.
(superi, arrabbiatissimo). preso da rabbia; idrofobo. -cane arrabbiato:
fa ensanire corno cane arrabbiato. bartolomeo da s. c., 30-1-12: de'
: stupenda cosa è quella de'morsicati da cane arrabbiato o gatto, che non si
. giusti, i-548: fui assalito da un gatto idrofobo, che mi messe sull'
: tu sai che chi è morso da un cane arrabbiato, se morde un
giugne nella selva folta, / sendo da fame superchia assediato, / prima co'rami
arrabbiato per tutta la vita; e da arrabbiato viverò. pellico, ii-55: l'
oltre a tutto questo, ci sarà da fare cogli arrabbiati del partito moderato e
. pirandello, 5-19: dava morsi da arrabbiato a un panino imbottito, guardando
dissero che il prosciutto era salato arrabbiato, da non mangiarsi. -secco,
la pace di casa, un'arrabbiatura da ammalarsi. arrabisciare, rifl. (
essere svelti di mano c'è sempre da far un buon raccolto, specie ad arrivarci
e dove si giustiziano gli schiavi ammazato da stazio tribuno. arrafflare, tr.
come possa arraffiare. = deriv. da raffio (v.).
al vulgo? = deriv. da ragazzo (v.).
necessità del sussistere. = deriv. da ramaccia 1 slitta, traino ';
, traino '; il n. 2 da ramacelo, deriv. da ramo.
. 2 da ramacelo, deriv. da ramo. arramacciato (part. pass
un colpo solo. = deriv. da ramata * pala con cui si colpiscono gli
= voce siciliana, forse deriv. da rame. arrammendare, tr. (
albero e simili. = deriv. da rampa (v.). arrampicàbile
alto di palco e poco arrampica- bile da terra. arrampicaménto, sm.
. chi sa quanto ci avrò sempre da arrampicarmi io!? d'annunzio,
fratta si arrampicava su per gli alberi da frutta e coglieva bacche acerbe.
. giusti, i-203: ci partimmo da casa, e su su pedetentim e mezzi
aia, pareva infilata nello stollo, e da toccare arrampicandosi in cima al pagliaio.
come giù per una scala, si dimena da tutte le parti e talora si ritorce
cose risapute. = deriv. da rampa (v.). cfr.
, rampicare, arpicare (forse piuttosto da spreto, come inerpicare, ec.
più in alto il disegno n'era continuato da una arrampicata di grossi fori predisposti per
treni, erano convogli di bestie umane vestite da soldati, serpi mostruose: gli uomini
: un par di mustacchi d'un biondo da granturco arrampinati alla guglielmo.
alla guglielmo. = deriv. da rampino (v.).
convien che 'l traditore arranchi, / perché da lui non levava le ciglia.
un dato punto; sforzarsi per uscire da una cattiva posizione. deledda, ii-938
v.]: una gagliarda arrancata data da tutta la ciurma ad un tempo.
con un randello. 5. bernardino da siena, 350: ho fatto visto che
bara? = deriv. da randello (v.). cfr.
agg. legato strettamente. luca da panzano, 41: mi prestaro i sottoscritti
adattandolo a strumenti o complessi musicali diversi da quelli per i quali era stato originariamente
questo verbo francese de'dialetti cisalpini, da pochi anni in qua fu abboccato da altri
, da pochi anni in qua fu abboccato da altri popoli italiani, e anche da'
specie nell'alta italia; in toscana poi da alcuni leziosi che vogliono gallicizzare. deledda
e consiglio, a trarsi d'impaccio da solo. beltramelli, i-269: -ho
ranger, con lo stesso senso), da rang * disposizione su pna stessa linea
arrangolò adagio. = deriv. da rangola (v.). arrangolato
. che rantola, rantoloso, rotto da rantoli. latini volgar.,
e arrantolato. = deriv. da rantolo (v.). arrapare
anche rifl. = deriv. da rapa, in senso osceno. arrapato
di nominare la voce rabbia, creduta da loro parola cattiva, inventarono la
2. figur. affannarsi, darsi da fare; disperarsi. manzoni, pr
... un quindici o venti scudi da pagare ogni anno la pigione. nieri
, a bordo, egli fu colto da un tedio nuovo: piccoli gli sembrarono gli
.]: « arrapinare, esser preso da quella rabbia che il popolo toscano dice
!... i che quel da leccio, ove 'l villan arrappa / il
di voler servare a nessuno. [sostituito da] manzoni, pr. sp
spera avere. = deriv. da raspa (v.).
. eccitarsi sessualmente. = deriv. da razzo; il n. 3 è d'
luogo; apportare, recare. guido da pisa, 1-381: in questa città pose
collocandole dentro gli dii che arrecò seco da troia. bibbia volgar., i-136:
quella dove sono i carboni. paolo da certaldo, 89: gli ammaestra [i
? / par ch'io v'arreco da bere e mangiare? storia di fra michele
coppa, diligentemente si astenghino in quell'ora da sputare, da tossire, e più
astenghino in quell'ora da sputare, da tossire, e più da starnutire. panzini
sputare, da tossire, e più da starnutire. panzini, ii-118: venne
molto bisogna a questo fatto. guido da pisa, 1-376: uno grande duca
: tutta l'arrecò a sé, e da questa parte fu passionato senza misura.
, /... / e da una gazzerotta addomandata, / com'ella s'
la mia dota, a arrecherommi a star da me. 7. locuz.
in spalla: prendere. guido da pisa, 1-257: levate le mense,
modo la tristezza della stanza, arredata da un piccolo armadio, il trespolo per lavarsi
un film. = deriv. da arredare. arrèdo, sm.
le mani tremanti di gioia, ricavai da quello splendido ammasso gli arredi maggiori e minori
splendido ammasso gli arredi maggiori e minori da disporre in fila. un crocifisso alto in
: hanno certe stanzettine che prendono luce da finestre aperte sulla corte. l'arredo è
. ottimo, i-450: nobilissimi arredi da donne e da uomini portarono nel monistero;
i-450: nobilissimi arredi da donne e da uomini portarono nel monistero; cinture,
libre xx. = deverb. da arredare. arreggipólsi, sm.
di ar regger e 'reggere * e da polso (v.).
rivoluzionaria andrebbe all'arrembaggio di un edificio da fracassare. c. e. gadda,
permette ». = deverb. da arrembare1. arrembare1, tr. [
. v.]: il mio cavallo da quella raffrescata in poi, arrembò,
arrembò, e a venderlo non c'è da prenderne un terzo di quel che mi
e impaziente attorno alle robe sue, da giorni e giorni neglette. faceva pacchi
biato di forma, s'era arrembata da una parte, sbasandosi: crollava
. arrembaggio. = deriv. da arrembare *. arrembato (part
sui binari, non... da una locomotiva ma da due cavalli,
non... da una locomotiva ma da due cavalli, a testa bassa,
stinco. = deriv. da arrembare1. arrèmbo, sm.
per arrembo. = deverb. da arrembare1. arrenaménto, sm.
fil. ugolini, 39: veramente da arena dovrebbe naturalmente discendere arenamento e non
cendo rena, dovea per conseguenza da quest'aferesi introdursi la doppia r ne'
loro unghie. = deriv. da arrenare. arrenare, tr. (
insabbiare. borelli, i-408: viene da molti giudicato che i porti di venezia
di spagna e la mancanza di marescalchi da parigi hanno arrenato la riscossa della mia pensione
prima d'arrivare al mare sembrano presi da timidezza, s'arrenano, e raggiungono
inzuppata. = deriv. da rena 1 sabbia '(cfr. arenare
. arrendamiento 'affitto, appalto ', da arrender 1 appaltare ', deriv.
appaltare ', deriv. a sua volta da renda * rendita '. arrendatóre,
grazia. = spagn. arrendator, da arrender 1 appaltare '. arrèndere
- anche al figur. guidotto da bologna, 1-17: chi delle dette cose
di tutti i mali. s. caterina da siena, i-270: avendo noi perduta
s'arrendeo a'figliuoli di messer ghiberto da correggio. m. villani, 7-18
., i-51: niuna cosa è più da guardare nella vecchiezza, che 'l vecchio
conte] che il castello non era forte da poter fare lunga difesa, s'arrendé
, ecc.). francesco da barberino, i-249: quando mal t'arrendi
fosti. bembo, 1-47: da natura più inchinevoli solete essere e più arrendevoli
. panzini, ii-484: aquilino fu preso da delizioso stupore quando -da quel giorno -gli
ed arrendevoli. = deriv. da arrendere. arrendevolézza, sf. facilità
autorità di quelle. = deriv. da arrendevole. arrendevolménte, avv.
della oscurità. = deriv. da arrendere. arrendiménto, sm
. ant. resa. bartolomeo da s. c., 282: infra
alcun patto. = deriv. da arrendere. arrènico, sm.
che arrequie. « deriv. da requie (v.).
in tempo di pace come di guerra da qualunque rappresaglia, sequestro o arrestamento.
o arrestamento. = deriv. da arrestare1. arrestare1, tr.
hai parte / odilo tutto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
s'arrestò a viso in su, colto da stupore. montale, 2-85: vince
= lat. tardo adrestàre (deriv. da restare). arrestare2, tr.
(la lancia). andrea da barberino, 2: arrestò la lancia con
sì come turbine si scioglie / e cade da le nubi aereo fuoco, /
lancia arresta. = deriv. da resta (v.).
e ristette. = deriv. da arrestarex. arrestato1 (part.
la relassazione della galeotta di annino da portovenere e delle mercanzie de'nostri
. posto in resta. andrea da barberino, 26: egli [il saraceno
dell'ancora. = deriv. da arrestare1. arrestatóre, agg.
di testimoni. = deriv. da arrestare1. arrestazióne, sf. disus
trovabile percussore. = deriv. da arrestarex. arrèsto1, sm.
, stiramento o altro incomodo non saputo da altri? b. croce, i-4-212:
una persona viene privata della libertà personale da parte della polizia giudiziaria, in seguito
proprio arresto, come uno dei mezzi da poter facilitare la riduzione di quella gente
notte assistendo in persona e usando parole da ragazzo. settembrini, 1-35: questo
, ma il suo arrivo fu preceduto da circa duemila arresti. -in stato di
per i reati meno gravi (si estende da cinque giorni a tre anni e si
arresto così lungo, che ci stetti da tre mesi e più. 6
arrestata, in tempo di carestia, da un governo che si proponesse solo di
. sospensione dello svolgimento di una gara da parte dell'arbitro, per punire un
arresto del combattimento: sospensione dell'incontro da parte dell'arbitro per manifesta inferiorità di
». = deverb. da arrestare1. arrèsto2, sm.
fr. ant. arrest, deverb. da arrester (fr. mod. arrét,
/ fecesi ricco. = deriv. da rete (v.). arretato
e così verrò a scrivere tante ciancie da tórre a un bisogno il capo a una
misero mondo. = deriv. da rete (v.). arrèto
finalmente ha nelle mani l'oggetto agognato da tanto tempo. 3. figur
cui egli ti parla, c'è da arretrare. sbarbaro, 1-196: vivamente grida
figur. desistere, distogliersi; ritirarsi (da un'azione, da un'impresa)
; ritirarsi (da un'azione, da un'impresa); rinunciare. francesco
un'impresa); rinunciare. francesco da barberino, iii-402: quant'è tal doglia
ch'ognun che non è pietra, / da ciò fugge et arrietra. cecco d'
seco porta questa bella pietra / giammai da sua salute non s'arretra. forte
lorenzo de'medici, 4-142: il ciel da sé, pluton da sé l'arretra
4-142: il ciel da sé, pluton da sé l'arretra. anguillara, 1-127
baci, arretra e tenta / liberar da la tua. foscolo 1-226: le dive
la foce. = deriv. da retro (v.). arretratézza
c'è ima villa sempre chiusa, cinta da un muro rotondo, molto arretrata e
cui è obbligato: son tutti modi da fuggirsi in polita scrittura. tozzi, 2-45
arretrata, malattia arretrata: che dura da molto, inveterata, di vecchia data.
ormai come un'ombra e quasi sciolto da ogni impegno col presente. silone,
4. sm. figur. faccenda da aggiustare, conto da saldare.
figur. faccenda da aggiustare, conto da saldare. pavese, 1-11: m'
temendo si so tratti arretro. giovanni da samminiato [petrarca], i-134: e
castigo vendicare non sulo sé, ma quanti da lei erano per aretro stati uccellati e
salire la bestia. = deriv. da ritroso (v.). arrettìzio
arrepticius * ossesso ', deriv. da arripere, rapere 1 rapire '; cfr
della terra. = deriv. da rezzo (v.). arri
di incitamento che si dà agli animali da tiro e da soma. pataffio,
che si dà agli animali da tiro e da soma. pataffio, 2: *
un trivello. = deriv. da biscia (v.).
a arriccar li toi garzuni? / da ch'èi morto, i gran boccuni
volerte arriccare. = deriv. da ricco (v.). arricchiménto
per facilitare l'indagine scientifica, siano da isolare rispetto agli altri tipi presenti nel
arricchimento indebito: aumento patrimoniale conseguito da un soggetto a danno di altri,
quale viene estratto, la parte utile da quella sterile. si ottiene generalmente mediante
. provvedere largamente di denaro. francesco da barberino, ii-166: non arricchisce invidia
morte revivisce. = deriv. da ricco (v.).
economici, divenuto facoltoso. francesco da barberino, i-302: or convien ch'io
9-462: diceva queste cose, seduto da un lato, le mani in tasca,
, glorificatore. = deriv. da arricchire. arricciabaffi, sm.
arricciaburro, sm. invar. arnese da cucina, usato per fare i
foglie rilievi bollosi, di solito provocati da parassiti. 3. tecn. incalcinatura
di arricciarseli spesso fra le dita, faceva da capecchio e da cosmetico. stuparich,
le dita, faceva da capecchio e da cosmetico. stuparich, 2-70: [i
che arricciassi il naso a quel venir da me e non andar io da lui,
quel venir da me e non andar io da lui, gli potrai dire che mi
: adunque per tale imaginazione fu oppresso da gran paura il poeta, unde e peli
, e fatto arricciare ogni cosa in modo da poter lavorare a fresco, michelagnolo
intonaco. = 3 deriv. da riccio (v.).
arricciata bocca, colle grosse labbra, da le stremità de'quali era peli a uso
in chiesa. 4. coperto da un solo strato di intonaco, grossolano
dall'arricciato. = deriv. da arricciare. arricciatura, si. l'
. arricciato2). = deverb. da arricciare. arricciolare, tr. {
suoi piedi. = deriv. da ricciolo (v.).
dei trucioli. = deriv. da ricciolino, dimin. di ricciolo (v
/ sola t'intendi, e, da te intelletta / e intendente te, ami
una pietruzza per me, una cosina / da nulla aveva. / per lei sola
d'atlante ucciso, / a te sarà da bella gloria arriso, / se arriderai
ci metta. = deriv. da riffa (v.). arrigobèllo
con simili atti. = comp. da arrigo e bello (v.).
arrimage (docum. nel 1398), da arrimer, attestato nella forma arrumer *
difficile del resto, degli arrimatori viene esercitata da persone giurate e costituite in ispecie di
ispecie di corporazioni. = deriv. da arrimàggio-, cfr. fr. arrimeur (
oratorio. -in particolare: discorso pronunciato da un avvocato in tribunale in difesa di
nelle recherches di pasquier, le arenghe fatte da lui del 1564. magalotti, 20-142
: scriveva anche arringhe, e faceva da difensore ufficioso a'soldati colpevoli sottoposti a'
aringasti in guisa, che meritasti che da ciascuno ti fosse così di sommo ingegno
gridava, applaudiva ad alcuni deputati che da quei balconi aringavano. d'annunzio,
e la benedizione. = deriv. da arringa. arringare2, tr. ant
e pareri avviluppa arringatóre. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
arriparono in giù. = deriv. da ripa (cfr. arrivare).
providi. = deriv. da arrischiare. arrischiarne (part. pres
3-108: quando l'ebreo fu vestito da vescovo, il finto maiordomo si partì,
(613): era sempre stato lontano da casa, e ora, essendo ogni
che molti pur sapranno abbandonare, ma da quelle regole... che ci siamo
gettava gli occhi su di un podere da vendere, o su di un lotto
seguirla; perché mi proponevo di parlarle da vero. palazzeschi, 4-197: nessuno dei
di novembre. = deriv. da rischio (v.).
a toglierci di mente i peccati da noi commessi, per renderci così
l'uomo arrisicato c'è sempre da notare almeno impru denza.
quelle genti arrischievoli. = deriv. da arrischiare. arrischio, sm.
di arrischi. = deverb. da arrischiare. arriso (part. pass
d'annunzio, 11-41$: orti custoditi da cieche / statue ed arrisi da fontane
custoditi da cieche / statue ed arrisi da fontane serene. e. cecchi, 6-251
si riusciva a capacitarsi che gente arrisa da una natura così dolcemente
intelligenza non arrivabile. = deriv. da arrivare. arrivaménto, sm. ant
fedele. = deriv. da arrivare. arrivante (part. pres
, ecc.). francesco da barberino, 3-269: poi che sete arrivati
schivo, / fuor che te sola, da cui vivo e pendo; / or
uomo prudente intrare sempre per vie battute da uomini grandi, e quelli che sono stati
elevati, e che sono in fortuna da potersi alzare a grandezza, sempre si avanzano
: di sudor molle e tutto stanco / da così lunga fuga, / anelando ed
.]: con costui non c'è da cavarla pulita. gli arriva e picchia
o ricco. algarotti, 2-20: lasciata da parte la investigazione delle cause prime che
la investigazione delle cause prime che non è da noi l'arrivarci. tommaseo-rigatini, 1093
si giunge a commettere azioni tanto gravi da apparire inconcepibili). segneri,
oltramontano arrivò a dire, essere essi stati da dio immediatamente rivelati all'uomo. leopardi
ragazza, già grandicella, lasciarsi baciare da questo e da quello come sua madre
già grandicella, lasciarsi baciare da questo e da quello come sua madre. perciò arrivava
: che in casa non manchi il vermuth da offrire alle visite. 9
a esser svelti di mano c'è sempre da fare un buon raccolto, specie ad
cellini, 513: fece questo uomo da bene molte opere. e..
. volgar. * arripare (comp. da ad e ripa): 'toccare
nella prima arrivata loro non son prese da chi le attende. vasari, ii-133
sua arrivata, avendo ricevuto molte carezze da papa giulio, cominciò nella camera della
propizia all'arrivata. = deriv. da arrivare. arrivato (part. pass
pervenuto. -nuovo arrivato: giunto da pòco, nuovo del luogo, dell'
preda all'eccitazione, ma un'eccitazione diversa da quella che s'aspettava, da quella
diversa da quella che s'aspettava, da quella che l'aveva portato fin lì.
un altro. = deriv. da arrivare. arnvedérci [a rivéderci
esprime il desiderio di rivedere la persona da cui ci si separa. baretti
al giusti. = comp. da a e rivederci (v. rivedere)
nascosto arrivismo. = deriv. da arrivare, nel significato del n. 4
arrivista balzacchiano. = deriv. da arrivismo. arrivo, sm. l'
arrivi: nelle stazioni ferroviarie, quello da cui escono i viaggiatori appena arrivati.
la volata). = deverb. da arrivare. attizzare, tr. ant
nell'arrobbiare. « = deriv. da robbia (v.).
filtro. = deriv. da robusto (v.). arra
incontanente affioca, ovvero arroca. bianco da siena, i-91: in alto voci
l'odio. = deriv. da robusto (v.).
d'arroccamento. = deriv. da arroccare2. arroccare1, tr. [
, per filare. = deriv. da rocca (v.). arroccare2
della notte. = deriv. da rocco * torre degli scacchi '.
lavoro). = deriv. da rocchetto (v.). arrocchiare
qualche volta arrocchia. = deriv. da rocchio 'pezzo di legno di forma cilindrica
un arrocchione. = deriv. da arrocchiare. arròcco, sm.
. arroccamento. = deverb. da arroccare2. arrochiménto, sm.
quella voce fosse... arrochita da un vuoto interno tenebroso e freddo, e
pensare a un paradiso, / diverso troppo da quest'allegria, / che arrochisce nei
arrochiva mai. = deriv. da roco (v.). arrochito
dio in paradiso. s. bernardino da siena, 789: e'miei cittadini
. aretino, 2-372: fatti arroganti da qualche poco d'ingegno, si stimano più
. caro, 15-i-247: non son tocco da sì arrogante ambizione. marino, 274
pigiama ». 2. che nasce da arroganza, che è segno di presuntuosa
importanza come fu questa, lasciato ingannare da alcuno. anguillara, 4-405: però con
arrogantelli nelle prosperità, sieno adesso abbattuti da questa avversità. tommaseo-rigutini, 451
avversità. tommaseo-rigutini, 451: da arrogante, arrogantèllo: e dicesi, per
gli paresse luogo e tempo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
spesse volte arrogantemente ne gonfiano. giovanni da samminiato [petrarca], 1-79: ma
però che questa arroganza disparte l'uomo da amore di caritade, sì è in
sì è in dispiacere di dio. giovanni da samminiato [petrarca], i-107:
qualunque siano, tale che dimostri essere da voi non solo bramata, ma richiesta
lat. adrogantia (e arrogantia), da arrogare 1 attribuirsi, arrogarsi '.
siasi usata, e quando, e da chi, e quante volte, ma non
di genio. foscolo, v-246: e da ch'io dispero della mia patria tanto
parigi... si erano arrogata da sé la facoltà di formare dei corpi
= voce dotta, lat. arrogare, da adrogàre (comp. da ad e
. arrogare, da adrogàre (comp. da ad e rogare 'chiedere, esigere
sf. dir. rom. adozione, da parte d'un capo di famiglia,
[i perugini] fortificaron il battifolle da mezzacosta, e arrosonvi gente alla guardia
più tristo ch'io non sono. giovanni da samminiato [petrarca], i-142:
giuoco] tu hai tolto ad usura da un crudele esattore, che vorrà cento
di modo esaltarsi, ma più tosto è da sottrarre alcuna cosa de'suoi meriti,
dalla salsedine. — deriv. da roggio * rosso arrogiménto, sm.
aveva raccolto a firenze informazioni circa il da farsi per ottenere l'arruolamento. e
poco amica nelle sue imprese cavalleresche -ma da ch'ei s'arrolò mio scudiere, ed
tr'ore, gli fu avarissima di occasioni da poter segnalare il suo zelo. manzoni
enróler * iscrivere a ruolo ', da róle * ruolo '. arrotato
gran parte di soldati di ventura arrolati da condottieri di mestiere. tommaseo [s
dei tirolesi. = deriv. da arrancare. arroncare, tr.
la serpe quando è ferita; e viene da ronca, roncola, ronciglia, specie
un viticcio. = deriv. da ronciglio (v.). arroncigliato
il sudicio. = deriv. da roncigliolo, dimin. di ronciglio (cfr
(tn'arrónzo). dial. darsi da fare, arrabattarsi, affaticarsi.
, e facciano di se medesimi toppe da scarpe. pea, 7-319: m'era
la particella pronom. arrabattarsi; darsi da fare alla meno peggio (con agitazione
alla sera. = deriv. da arronzare. arronzinato (part. pass
. - anche al figur. giacomo da lentini, 14-24: la rimembranza -di voi
dal lat. popol. arrosare (da ros roris * rugiada ').
s'arrosa. = deriv. da rosa (v.).
, far divenire rosso. francesco da barberino, 233: i bagni ove son
a confessarlo. = deriv. da rosso (v.). il manzoni
l'ardire, primieramente gli ufici dati da pampinea riconfermò. r. borghini, 1-118
in volto. s. bernardino da siena, 665: come vedeva viso
prende / che vinto abbia a restar da sì vii cosa. rovetti, iii-220:
... abbia gradito queste bagatelle da villa con tanta umanità. foscolo,
pirandello, 5-106: si sentiva ferita da tanti sguardi; le pareva che tutti
pareva che tutti la guardassero in modo da farla arrossire. deledda, ii-472:
come a quegli suole avvenire che, da alcuna cagion mossi, disiderano di dire
maggior fiamma. = deriv. da rosso (v.).
giovane, 10-947: e chiappata la pala da infornare, / d'attomo a lor
3. rifl. figur. difendersi volgendosi da ogni parte, all'ingiro; muoversi
là, in giù, in su, da parte, / chi me'sapea, col
spa ventata in prima / da subito schiamazzo esce rombando, /
l'aura. = deriv. da rosta (v.).
son vicini ai fiumi, sogliono essere infestati da questi arrostimenti. 2
. idem, 2-22: molto è da prender guardia, che 'l campo non si
= comp. tose, di rostire, da riferirsi al franco * raustjan,
. ch'equivale ad assare, viene da mere ch'equivale quasi ad ardere.
ardere... e che arrostire venga da mere si dimostra guardando ch'egli è
loro: avete voi alcuna cosa da mangiare? e recarogli parte di pesce arrostito
e di opinioni. s. bernardino da siena, io7: quando io v'andai
, un pezzettino d'arrosto d'agnello da ingoiarsi in un boccone, e forse tre
] i lessi e gli arrosti mangiati e da mangiare, perché mutò tono a un
signora è sparita nell'attigua cucina, da cui viene un grato profumo di arrosto
pecus di melibeo. panzini, iii-288: da una specie di antro...
arrostino di beccafichi. = deverb. da arrostire (ma, forse, è da
da arrostire (ma, forse, è da pensare a una forma contratta di part
arota quando partimo co lui il podere da setimo. m. villani, 9-no
firenze, 1-3: arrota alla informazione da genova a messer filippo adimari. botta
e prenderlo. = deriv. da arrogere. arrotàbile, agg. che
per la piccolezza, che si stacchino da qualche strumento arrotabile in ogni sua unica
sopra noi ragionammo dello arrotar gli strumenti da taglio, si provò e si stabilì,
ferro sopra la pietra arrotante si staccasse da esso ferro un pezzo di sé. salvini
lettera è minuta che si nota; / da poi s'estenderà con altra penna:
si computano nel loro mestiero le ruote da arruotare, lo stile, il bilico
è più lucido e tagliente: ma hai da arrotarlo ogni mattina, perché in quella
in voto, / e con ardir da cesare m'anoto / nel torrente io
i francesi. = deriv. da ruota (v.).
apparecchiasi d'uno anotato coltello. andrea da barberino, 2: fiovo...
qual sia bene anotato con una pietra da olio. manzoni, 70: brandi arrotati
una mano: il feno, anotato da poco, luccicava. -per simil
erre più o meno arrotato, minuzie da fame conto fino a un certo segno
si computano nel lor mestiero le mote da arruotare, lo stile, il bilico,
per la piccolezza, che si stacchino da qualche strumento arrotabile in ogni sua unica
redi, 16-iv-338: la faccia disegnare non da qualche imbiancatore o da qualche arrotino,
faccia disegnare non da qualche imbiancatore o da qualche arrotino, ma da qualche pittore
imbiancatore o da qualche arrotino, ma da qualche pittore di garbo. l.
/ dell'arrotino. = deriv. da arrotare, col suff. strumentale -ino.
uccello, che con tal vantaggio / da noi, t'è febo e 'l suo
vasari, i-166: queste [tele da dipingere] a olio, per- ch'
calma, una perizia, eccessive; da immaginarsi forse soprappensiero. = deriv.
immaginarsi forse soprappensiero. = deriv. da rotolo (v.). arrotolato
fra superficie ad angolo retto, tale da eliminare gli spigoli vivi, o fra
numero: sostituzione del valore approssimato rappresentato da un numero più semplice (ma che
3-107: bravi e brave a metter da parte il ruspo,, ad arrotondare il
annunzio, iv-2-37: avete fatto mai, da ragazzi, le bolle di sapone?
floride. = deriv. da rotondo (v.).
l'erba. 2. darsi da fare con stizza rabbiosa; sforzarsi con
non mi son sentita / tutta rimescolar da capo a piedi. = lat.
ha 'l capriccio arrovellato. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
una lite. = deriv. da rovente (v.).
cavano dal legno d'ulivo la figurina da mettere sulla canocchia, e con lo spiedo
non tanto arroventato quanto bisogna all'uso da farsene, non lo dirò arroventilo;
due forme. = deriv. da rovente (v.). arroventilo
di cosa che si venga, quasi da sé, facendo rovente. pare che
non tanto arroventato quanto bisogna all'uso da farsene, non lo dirò arroventilo.
traboccargli dalle labbra fetide, è preso da certe caldaccie al capo e questo gli sembra
le passere, che varcavano le vallate da poggio a poggio, pareva che cadessero
zoppica. = deriv. da arrovesciare. arrovesciare, tr.
al contrario, rivoltare. agostino da scarperia, 1-20: passare per luogo tanto
recate bicchieri arrovesciati, / né pari da svogliati, / ma sì fondi ch'
un letto lercio, sola, magra da far paura sotto le pieghe angolose del
hanno il fogliame arrovesciato, come chiome da pettinare. 2. figur. stravolto
: tutto arrovesciato: alterato in vista da corruccio, o da altro grave turbamento.
alterato in vista da corruccio, o da altro grave turbamento. nievo, io:
arrovesciatura piana. = deriv. da arrovesciare. arrovèscio (a rovèscio
questa foggia. = deriv. da rozzo (v.). arrozzito
arrubinava dal piacere. = deriv. da rubino (v.). arrubinato
d'una cantonata. = deriv. da rùcioli, forma del contado tose, per
comp. dall'imp. di arruffare e da matassa (v.).
possedete, sporco, ingarbugliato, è da arrutfapòpoli, da testa balzana. beltramelli,
, ingarbugliato, è da arrutfapòpoli, da testa balzana. beltramelli, i-671:
comp. dall'imp. di arruffare e da popolo (v.). arruffare
con occhio bieco ella, come punta da quello sguardo, si arruffa o si
49: se ingrossate nell'adolescenza / da vecchie arrufferete la coscienza. =
730: e tu, kleber, da gli arruffati cigli, / leon ruggente ne
difficile. giusti, i-401: avrei da farvi poche e piccole osservazioni. ma
: mi sentivo sazio e quasi nauseato da tanta arruffata erudizione. vittorini,
uomini... messer venefico caccianemico da bologna arroffianò la scrocchia carnale al marchese
ruffianeria, ciò fu messer vinedico caccianimici da bologna, che arruffianò madonna ghisola,
messer vinedico, per moneta al marchese azzo da ferrara. cantoni, 638: si
sul tramonto, v'arruffianeranno in maniera da indurvi a considerare le cose intorno sotto un
ed altri ripieghi. = deriv. da ruffiano (v.). arruffianato
2. figur. adattato in modo da sembrare più bello, abbellito (e
lisciati, e per dir così arruffianati da dilicatezza di pittura, non s'aspetta a
ecco tutto. = deriv. da arruffianare. arruffìo, sm. continuo
accusane quest'arruffio che dura in me da tanto tempo. idem, iii-269: abbraccialo
qua e là dal fitto arruffio che irrompe da ogni parte con disordine incontenibile. soffici
del suo nome. = deriv. da arruffare (la voce è registr. da
da arruffare (la voce è registr. da tommaseo). arrugare, intr.
fiero orgoglio. = deriv. da ruga (v.).
del freddo. = deriv. da arruggiare. arruggiare, tr. ant
: le cariche a stoppaccio ci stavano da un anno all'altro, con i cani
è più lucido e tagliente: ma hai da arrotarlo ogni mattina, perché in quella
ha arrugginito ». = deriv. da ruggine (v.).
sotto i suoi ordini, la faccia da uguale a uguale con chi ne ha seimila
linati, 30-46: la vecchia stufetta che da anni se ne stava in solaio,
. 4. bot. colpito da macchie rugginose (foglia, frutto,
sacrosanto pepe. = deriv. da rugiada (v.). arrugiadato
le mani arruvidiscono. = deriv. da ruvido (v.).
azione spirocheticida. = comp; da arsenico] e acet [ico],
azione spirocheticida. = comp. da ars [onico] e anilato.
.). = comp. da ars [onico] e anilico.
, ostriche ed arselle. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
più viaggi fece; / chi ribatte da proda e chi da poppa; /
; / chi ribatte da proda e chi da poppa; / altri fa remi
a racconciare i navili e li strumenti da navicare. landino, 132 [inf.
dresda, pieni d'ogni ordigno militare e da mare e da terra, possono servire
d'ogni ordigno militare e da mare e da terra, possono servire di specchio e
mirabile dell'arzanà de'vinigiani (chi ribatte da proda e chi da poppa) e
(chi ribatte da proda e chi da poppa) e il bollire che vi fa
riporre quegli attrezzi, non è cosa da farsi in fretta. botta, 6-i-29:
ebbero compiuta una tela continua di fortezze da una parte all'altra del continente. giusti
molta roba, e attrezzi molti, da dovere insieme adoprare; onde in quell'
arsenale avevo aggiunto al resto una maschera da scherma. barilli, 2-316: scendiamo
pentavalente. = deriv. da arsenico; cfr. fr. arséniate.
una peste o pestilenza nasce... da vapori ed esalazioni minerali, arsenicali ed
sm. medie. avvelenamento cronico da arsenico, che provoca sulla pelle una
], i-780: oltre a ciò è da sapere che l'arsenico cristallino e bianco
pronta e abbondante produzione di gas tossici da composti arsenicali. = comp.
composti arsenicali. = comp. da arseni [c] o e muffa (
= voce dotta, comp. da arseni [c] o e dal gr
d'arsenico. = comp. da arseno- (da arsenico) e -lite (
= comp. da arseno- (da arsenico) e -lite (gr. xl&oq
. # paie,, deriv. da dipoi 'sollevo'. cfr. isidoro, 3-20-9
ettemo esilio. = deriv. da arso. arsicciare, tr.
ed a seccarsi. = deriv. da arsiccio. arsicciato (part
la polvere del diamante né = comp. da arseno- (da arsenico) e pirite (
diamante né = comp. da arseno- (da arsenico) e pirite (v.)
pioveva tre quattro papini, non da o settimane or ch'immenso il calor
, grinza e bicchieri che aveva buttati giù da principio, l'uno dietro arsiccia,
chiome attorte. panzini, ii-51: da quella candidezza di idem, pr. sp
: l'arsione è nella gola: viene da sete non facile a spegnersi o dal
e gli aveva messo indosso un'arsione da non dire. viani, 19-37:
7. ant. che arde da tempo (una torcia, una un bicchiere
e il torso = deriv. da arso. di un centauro.
baffi arsiti come = deriv. da arso-, cfr. lat. mediev.
d'argento / = deriv. da ars [ina], col sufi.
e appiccaticcio. = deriv. da arsile, col suff. -ene. =
arsa cenere. = deriv. da arsenico], col sufi. -ina.
., 2-2 (135): poco da mento, incendio.
e di preda. fazio, i-17-77: da tarsion di troia in fino a corroso
fervidi vapori in di fiumi, e da male ricolte. machiavelli, 429: i
alto esala. d'annunzio, iv-2-53: da lontano, dalle stoppie arse,
102: tutto arso e succhiato / da un polline che stride come il fuoco
euri quieti. lubrano, iii-412: latran da sirii ancor gli artici lumi, /
miseria, inveleniti dalla privazione, arsi da sete di vino e di liquori ignei,
5. figur. infiammato, trasportato da una forte passione. d'annunzio
famoso; il bimbo era già arso da passioni selvaggie, e si proponeva
le mie tenebre, e gli orrori / da me disgombra: e dell'ingegno i
materia sua molle, vengono a ricever quello da
, annosa d'altronde e squisita, da non trovar posa nel letto per l'
or quindi or quinci / esco tendo da sé l'arsura fresca. buti, 1-380
. senso di bruciore cutaneo, causato da ferite, da punture. salvini,
bruciore cutaneo, causato da ferite, da punture. salvini, 40-15: miratelo
= lat. tardo arsura, deriv. da ardere * ardere '. artagoticaménte
darpe. = forse comp. da arte e gotico. artanita,
: ciclamina. = deriv. da artanita. artare, tr.
, dal lat. artare, deriv. da artus * stretto '.
(contrapposta alla natura), disciplinata da un complesso di conoscenze tecniche specifiche (
non per insegnamento d'arte. bartolomeo da s. c., 9-5-4: se
come natura lo suo corso prende / da divino intelletto e da sua arte;
corso prende / da divino intelletto e da sua arte; / e se tu ben
l'arte è abito de le cose da farsi secondo la ragione; e son quelle
l'arte umana / altro non è da dir eh'un dolce sprone, / un
11-100: natura lo suo corso prende / da divino intelletto e da sua arte.
corso prende / da divino intelletto e da sua arte. idem, purg.,
, /... / tolse giovanni da la rete e piero, / e nel
alla mia forma; la quale, da sé bella, con l'arte aiutata quanto
né quinci si diparte, / abandonata da ragione et d'arte, / che fur
norme da cui è retta. -in particolare: la
quel subito passaggio che si suol fare da un recitativo liscio ed andante ad una
maneggiare gtinstrumenti. d'annunzio, iv-2-715: da tempo le tre arti pratiche, la
senno e lo valor c'ha tomo / da la donna tener lo dea, sì
egli era ricchissimo divenuto. paolo da certaldo, 124: se tu ài
arte sua. s. bernardino da siena, 863: a me che so'
è mia arte; quella è arte da secolari. machiavelli, 766: [firenze
vede di giustizia orribil arte. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
furti de l'alme oprar bisogna, / da lo dio de l'astu- zie e
alcuna trovare o imparare, se non mosso da diletto di recercare il vero. boiardo
in una determinata attività. bartolomeo da s. c., 2-2-5: la
quasi tutto il rimaso degli scampati cristiani, da lui a man salva fur presi.
853: fosti tu mai conquistata da niuno de'tuoi... per ambizione
s'addormentasse; / a l'arte fe'da poi comandamento / che in suo paese
18. corporazione; associazione formata da artigiani, mercanti, lavoratori in genere
lana erano dugento o più, e facevano da settanta in ottantamila panni. m.
. varchi, 18-1-167: è ancora da sapere che tutti i cittadini fiorentini andavano
o no. vasari, iii-417: da poi che fu finito [il cartone]
dipinti in panno lino, se son buoni da guamelli di putti o ver fanciulli.
del dire: arte oratoria. bartolomeo da s. c., 11-1-9: di
ligure, figli del mare, dati da tempo immemorabile all'arte nautica.
povera gente, che desideriamo di camminare da galantuomini, e sarai messo tra i pochi
. -arte varia: spettacolo teatrale composto da esibizioni di artisti di vario tipo:
liberali. nido eritreo, i-102: da tali elezioni capricciose e fatte di mala
rigatini, 414: a distinguere alcune arti da altre, che più propriamente si chiamerebbero
il cui esercizio è soggetto a vigilanza da parte dell'autorità sanitaria. -figlio
del cinematografo. -commedia delparte: recitata da compagnie di attori professionisti (dette arti
uso comune, ma lavorati artisticamente (da artigiani). pecchio, cono.
villani, 9-56: non ostante che da messer giovanni da oleggio...
9-56: non ostante che da messer giovanni da oleggio... avessono avuto aiuto
aggradevole una fontana, che naturalmente esca da le vive pietre,... che
la quale a bell'arte fu fatta da me. marino, 7-201: fe'correr
: e nelle pause, ad arte da lui prolungate, rimanevo a capo basso.
, trova facilmente un impiego. paolo da certaldo, 217: l'uomo ch'à
né arte né parte, sovente infastidito da una domanda tediosa: -giovanotto, le
; detto che trae la sua origine da iln certo michel panichi, il quale
7: il far quest'arte è cosa da garzoni. -impara l'arte e
. -impara l'arte e mettila da parte: impara un mestiere, poiché
: « impara l'arte e. mettila da parte » era proverbio che pareva inventato
parte » era proverbio che pareva inventato da lui. -mettere in arte:
degli artefatti,... si ha da salire agli artefatti. targioni tozzetti,
mezzo, e lasciare gli stremi. bartolomeo da s. c., 9-5-2:
overo operatore di quella massimamente dee essere da tutti obedito e creduto, < ^
, esser di gentil donna degno. paolo da certaldo, 148: benché ti levi
grandi uomini e signori, che le hanno da loro a schifo anzi che no;
a schifo anzi che no; perciò che da loro pare, che essi ricerchino ed
. - anche al figur. bartolomeo da s. c., 33-1-10: non
lodare l'uomo per biltade che abbia da sua nativitade ne lo suo corpo,
= lat. artifex -ìcis, comp. da ars artis 4 arte 'e facère
di mausolo, la quale ha denominato da sé artemisia quella erba la quale prima era
alcuni tengono ch'ella abbia preso questo nome da arte mide ilitiia [=
si fanno venire 11 menstrui elle da sé, ponendosele nelle calze. baldini,
gr. àpte ^ uota, deriv. da " aptsp. 1? 4 artemide '
, assai robusto, costituito in prevalenza da tessuto elastico e muscolare, che trasporta
meno soave nelle viole, o instrumenti da fiato, che nelle arterie umane.
iv-2-935: l'arteria della tempia, recisa da un filo d'acciaio con la nettezza
lembo di ombra: erte, come solcate da arterie di argento, terribilmente belle ed
uscire una gran copia di sangue da qualsivoglia arteriùccia capillare tagliata a traverso
chie... dipendano da sangue troppo sciolto e troppo fluido
gr. dtprrjpca (deriv. da àpxdtco 'sospendo'). cfr. isidoro,
resezione di un segmento di arteria ostruita da un embolo. = voce dotta,
. = voce dotta, comp. da arteria e ectomia (gr. èx-
. = voce dotta, comp. da arteria e dal gr. èxraait;
biirger). = comp. da arteria e flebite (v.).
lat. scient. arteriographia, comp. da arteria e dal gr. -ypaepta (
arteria e dal gr. -ypaepta (da ypdccpco 4 scrivo ').
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. ypap. p
. p. a -axo <; da ypdccpco 4 scrivo '. arteriolitìasi
anelli calcarei. = deriv. da arteriolito. arteriòlito, sm. medie
. = voce dotta, comp. da arteria e dal gr. x (&o
. = voce dotta, comp. da arteria e dal gr. xóyo?
delle pareti di un'arteria, provocato da un processo infiammatorio o degenerativo.
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. fxaxaxta 4
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. nabla.
. -ci). medie. affetto da arteriopatia. arterioplàstica, sf.
aneurisma. = comp. da arteria e plastica (v.).
. = voce dotta, comp. da arteria e dal tema del gr.
e diffuso produce una malattia generale caratterizzata da disordini circolatori e da alterazioni degli organi
malattia generale caratterizzata da disordini circolatori e da alterazioni degli organi. panzini,
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. oxxrjpóg '
. m. -ci). affetto da arteriosclerosi. - anche al figur.
arteria. = voce dotta, da arteria e dal gr. to'taglio '
un'arteria. = comp. da arteria e venoso (v.).
chiamono poli, dei quali uno è sempre da noi veduto. et è chiamato questo
queste propinque stelle transfigurò giove calisto amata da lui, la quale iunone avea trasformata in
al cerchio equale intorno, / e da l'artica parte e da l'australe /
, / e da l'artica parte e da l'australe / l'uno e l'altro
poli a, perché trovasi non lungi da quelle parti del primo mobile che corrispondono
non senza alto misterio / venuto sei da l'artico emisperio. bruno, 3-606:
fiume. lubrano, iii-412: latran da sirii ancor gli artici lumi, /
. dpxttxó »;, deriv. da (spxxo? 'orsa '.
= voce dotta, lat. articulàris, da articulus, dimin. di artus
.: congiungersi insieme, in modo da potersi muovere (gli arti).
sa che non abbiano le giunture legate da qualche flussionaccia che gl'impedisca di articolarsi?
= voce dotta, lat. articulàre, da articulus, dimin. di artus 1
. e bot. detto di organi formati da serie di articoli, separati da articolazioni
formati da serie di articoli, separati da articolazioni o da strozzature. 5
serie di articoli, separati da articolazioni o da strozzature. 5. geogr
comisso, 12-241: ero stato preso anche da dolori fastidiosi alle articolazioni. buzzati,
ed impressa dall'articolazione delle parole o da toccamenti varii delle voci e de'suoni
brandeggiò in batteria i suoi otto pezzi da duecentodieci: e le scaraventò in coperta l'
essa cosa, che si viene a nomar da noi, e di renderla certa e
posson sempre dichiarare, se le cose da loro accennate sieno accennate in confuso e
cosa mai avran disputato con quei gesti da corte d'appello: del conto del
fede. calvino, 1-304: fin da ragazzi, a scuola, la praticità
della maschera antigas e la facilità a difendersi da eventuali, anzi, probabili attacchi di
: in tale articolo non penso sieno da lasciare le cose certe per quelle che
capitato tante volte di scorrere articoli scritti da gente non solo ignorantissima del mestiere,
i-396: se c'è qualche cosa da rimproverargli oggi, è nei frammenti di etica
di acutezza, scritti in prima persona da qualcuno che faceva i suoi giochi di
43: articolo: malamente si usa da molti questa voce per significare merce,
pavese, i-105: non ho più da impegnare che il fazzoletto. quanto mi
francia. giusti, i-99: un prete da un'altura vicina l'esortava a morire
proposto e gli ha domandato: -avete da farmi altro? -vi posso dare la
trovassi un soggettino grazioso, facile, da piacer comunemente, ne farei un articolùccio
quegli scritti, li trovai così magri da farmi uscire la voglia di mandarglieli.
compagnia; ma che vuoi tu? da un pezzo in qua mi s'è rassegato
la piatteria è di porcellana, cominciando da quella del re a quella del più
/ e voi conti di maremma / da i selvatici manieri. idem, 774:
annunzio, ii-528: uman prodigio dell'artier da siena, / nel ciel deserto il
artiera e minuta. = deriv. da arte. artificiale (artifiziale),
innanzi le cose stesse, ne l'altro da poi le cose naturali. g.
sostanze chimiche, oppure per irrorazione da speciali impianti. -lingue artificiali', le
, i-116: mi pare un fuoco artifiziale da divertire un po'l'occhio e poi
fuoco artificiale, girandola ragazzesca, roba da ridere, per divertirsi, ma oggi
oggi mi sento di appiccare un incendio tale da non potersi più spegnere. buzzati,
potersi più spegnere. buzzati, 4-468: da lontano era come se una gigantesca miccia
d'essa voce. = deriv. da artificio. artificiataménte (artifiziataménte),
manzoni, 972: lingua cantata e scritta da alcuni, ma non parlata da un
scritta da alcuni, ma non parlata da un popolo; parte solamente, e
: la vista di ogni paese abitato da qualunque generazione di uomini civili,.
. è cosa artificiata, e diversa molto da quella che sarebbe in natura. idem
, 1-8: non mi par che sia da disprezzarsi un tale artificio. tasso,
principalmente nella dimanda usata con molto artificio da socrate, come appare ne'libri di
, xxiv-118: l'artificio, perché ha da partorir il mirabile, non dovrà essere
paiono gettati a caso, e guardati da un tal punto determinato o con un
architetto... la reggia era da capo a fondo tutta parlante. comisso,
... ritardato con infiniti artifizi da molte magistrature e da molte classi privilegiate
ritardato con infiniti artifizi da molte magistrature e da molte classi privilegiate. collodi, 429
come un fuoco d'artifizio, rovesciò come da una cornucopia una pioggia nera tra un
dotta, lat. artificium, deriv. da artifex -icis * artefice '.
con astuzia, con inganno. bartolomeo da s. c., 11-3-4: delle
dentro poi molti luoghi artifiziosissimamente fatti, da potere la lussuria fomentare. tasso,
meno diletta la musica delle quattro viole da arco, la qual è suavissima ed artificiosa
dell'artificiosa testura, rapportiamo prima, da per lui, l'insipido amante, secondo
affettato, innaturale, artificiale. bartolomeo da s. c., 647: questa
. (267): non so se da naturai vena o da artificiosa, gittava
: non so se da naturai vena o da artificiosa, gittava [la fonte]
della casa, 579: gli uomini cominciaron da principio a riverire l'un l'altro
del « non lo so » uso sinceramente da socrate. giusti, i-157: le
storia all'oratoria alla filosofia con lei da prima confuse e da lei svoltesi, non
filosofia con lei da prima confuse e da lei svoltesi, non più necessaria,
[mentre l'uomo] si allontanava da quella puerizia in cui tutto è singolare
. plur. scuola di mestieri tenuta da religiosi (artigianello: allievo di questa
per lo più artistico (e tale da richiedere una no tevole capacità
bello), nella propria bottega, da solo, o aiutato dalla famiglia o
solo, o aiutato dalla famiglia o da un piccolo numero di altri lavoratori.
e tutti gli artigiani, / che speran da i più ricchi aiuti e doni.
. fagiuoli, 1-8-181: decado alquanto da quel sublime concetto, in cui sono in
e inetti. = deriv. da arte, col sufi, -igiano (dal
idem, x-2-15: ma tu che approdi da quel mar di pianto, / che
m'ascondo! = deriv. da artiglio. artigliata, sf.
le dita artigliate, stretto alla gola da una voglia rabbiosa, impotente, di piangere
, 2-123: fragorose processioni di cannoni da fortezza tirati da dodici paia di buoi
fragorose processioni di cannoni da fortezza tirati da dodici paia di buoi, fiancheggiati da
da dodici paia di buoi, fiancheggiati da artiglieri armati di frusta, partivano per
consigli di ciascuno, non perciò ha da essere ignaro di tal'arte, sicché egli
. milit. il complesso delle bocche da fuoco pesanti, sostenute dagli appositi affusti,
utilizzando la forza espansiva dei gas prodotti da una certa quantità di materia esplosiva,
di lancio, fatta esplodere nella bocca da fuoco (cannoni, obici, mortai
, mortai); complesso delle bocche da fuoco che si trovano in un dato
: si è trovata l'artiglieria, strumento da guerra di tutti gli antichi violentissimo.
alcun dubbio credere che tu te venghino da loro. g. bentivoglio, 4-373:
polvere. il ritrovatore della polvere da cannone pare a me che un nobil
, 3-22: appena furono in passando da noi veduti un assai bel molo,
generale francese lanciò nella città una granata da sei, non avendo artiglieria più grossa di
pezzi d'artiglierie leggieri. -artiglieria da campagna: di medio calibro, molto
e i fanti e con molte artiglierie da campagna andargli costeggiando [gli svizzeri]
cavalli e con sei pezzi d'artiglieria da campagna. montecuccoli, 2-160: sia la
genere dei cannoni che delle colubrine, tanto da campagna che da batteria. botta,
delle colubrine, tanto da campagna che da batteria. botta, 6-i-230: scarsissime erano
avendo in tutto sedici pezzi d'artiglierie da campo. dizionario militare [. 1847
[. 1847], 64: artiglieria da campagna, o da campo:
: artiglieria da campagna, o da campo: l'artiglieria spedita che accompagna e
cannoni meno gravi e più corti di quelli da muro. fracchia, 510: inoltrava
... domanda di essere esonerato da quel comando e trasferito nell'artiglieria da campagna
da quel comando e trasferito nell'artiglieria da campagna. c. e. gadda
, pallido e senza sorriso; artiglieria da campagna: a volte si spampanava nella trucu-
il minerale. -artiglieria murale, da assedio: di grosso calibro, per
già a calare in terra dell'artiglieria da muro,... si rimbarcarono.
[1847], 64: artiglieria da muro, da muraglia o murale chiamasi
], 64: artiglieria da muro, da muraglia o murale chiamasi quella che si
le fortezze... l'artiglieria da muro, eziandio detta artiglieria grossa,
dal suo impiego, onde dicesi artiglieria da piazza, d'assedio, da breccia,
dicesi artiglieria da piazza, d'assedio, da breccia, o da batteria, o
d'assedio, da breccia, o da batteria, o da costiera. -artiglieria
breccia, o da batteria, o da costiera. -artiglieria contraerea: per difesa
contro attacchi dal mare. -artiglieria da montagna: con accentuata curvatura della traiettoria
[. 1847], 64: artiglieria da montagna..., la più
navale: sistemata a bordo delle navi da guerra. dizionario militare [. 1847
la tecnica necessaria all'impiego delle bocche da fuoco. 3. corpo militare particolarmente
all'uso e al funzionamento delle bocche da fuoco: arma di artiglieria.
la fabbricazione d'ogni arma e munizione da guerra. panzini, iii-180: questo
vi morì anche d'una artiglieria paolo da parrano. gelli, 14-58: era stata
poco innanzi essere stato morto nel polesine da una artiglieria. alvaro, 3-246:
belliche usate prima dell'invenzione della polvere da sparo per il lancio di proiettili utilizzando
mezzi bellici '(deriv. probabilmente da art 1 arte, ingegno militare ')
, gli artigli e le interne parti differenti da que'delle colombe, delle pernici,
sua più non curando, / ché da più crudo artiglio era trafitto. idem
artigli il veglio alato: / già da le guancie ha 'l vago aprii furato
, inf., 21-15: chi ribatte da proda, e chi da poppa;
: chi ribatte da proda, e chi da poppa; / altri fa remi,
* vela di gabbia '(da àpxéopai * sono preparato '), con
privi di clavicole, con stomaco formato da vari scomparti (vi appartengono i sui-
meglio fomiti da'sarti, da'ricamatori e da altri siffatti artisti. 6.
* custode dell'órsa '(comp. da &pxxog 'orsa'e « puxal;
arctous, gr. àpxx$o <;, da ócpxxo? * orsa \
. medie. dolore articolare non accompagnato da fenomeni obiettivamente rilevabili (spesso di origine
. dp&pltic -tso?, deriv. da # p&pov 'articolazione'; cfr. fr
cfr. fr. arthrite, preceduto da arthritis (docum. nel 1680).
come un convoglio artritico, arrugginito, che da prima cigola. 3. sm
. 3. sm. persona affetta da artrite. panzini, iii-770: il
= voce dotta, deriv. da artrite. artròcace, sm.
, gr. àp&pcù8£a (galeno), da dp&pó87) c 'bene articolato '
nare la mobilità di un'articolazione lesa da una causa patologica.
= voce dotta, comp. da artro (gr. ócp&pov * articola
o trachee; di regola esistono antenne formate da un vario numero di articoli. sono
lat. scient. artropoda, comp. da < xp&pov 'articolazione 'e
. affezione cronica delle articolazioni caratterizzata da lesioni delle carti lagini e
delle carti lagini e accompagnata da dolori, deformazioni e anchilosi (
fosse del suo loco fuggita. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. ariosto, 31-26: fu quel da montalbano il primo a dire / che far
per tutto un tempo dell'anno preciso da dovere essere piantati, come il ciriegio
* custode dell'orsa'(comp. da ótpxxoc 'orsa 'e oupo?
allor che ne le sacre / foreste è da l'aruspice intonato / che la vittima
castrazione (complesso di castrazione passivo): da poi che il ritardo enigmaticamente frappostosi alle
di specère 'osservare '. è da respingere l'etimologia an tica
arte dello indovinare guardando altinteriora degli animali da loro uccisi. b. baldini, 1-16
pensare che non tutto fosse mera superstizione da principio, nelle antiche pratiche dell'aruspicala.
= voce-dotta, lat. haruspicina (da haruspex). aruspìcio, sm
= voce dotta, lat. haruspicium (da aruspex). arvale (raro
fratelli arvali e il canto fescennino volava da poggio a poggio nell'ottobre laziale.
, lat. (fratres) arvales (da arva 4 campi '). arvènse
= voce dotta, deriv. da arvum 4 campo coltivato '.
campo 'e del suff. -cola (da colere 4 abitare '). arvontare
/ quanto asciutti i miei denti escon da tavola. carducci, 694: con gli
dei quali tre moriglioni e un'arzavola, da fame un umido stupendo. viani,
v. acqua. giacomo da lentini, ii-99: e foco arzente [
e fredda neve rendere calore. compagnetto da prato, v-128-45: le vecchie sono mala
non documentato arzo 4 ardo '(da ardeo, come orzo da ordeum).
ardo '(da ardeo, come orzo da ordeum). arzènte2, sm.
= voce introdotta, senza fortuna, da d'annunzio, per sostituire il
maestro emerito. = deriv. da arzigogolare. arzigogolare, intr.
5-133: insomma sono arzigogoli... da lasciargli arzigogolare a'fanciulli. manzoni,
. = etimo incerto, forse da un lat. archeologare, dal gr.
antiche, strane '(comp. da dpxcdo <; 4 antico 'e xéyetv
. che friggevano le ova in camera da letto. 2. agghindato con
pensiero faccia intorno a un tale oggetto da cui il pensiero non può scostarsi senza
l'anno venturo ci darà, scritta da lei, la vita di suo padre.
minuziosa. = deverb. da arzigogolare. arzigogolóne, sm. inesauribile
. = etimo incerto: forse da un incrocio di arzente con assillo (
virtù che il. nardo, onde da alcuni è chiamato nardo salvatico.
di asaro. = deriv. da asaro, col suff. chim. -olo
penò tra. arici, 240: da molti ardere addentro / della terra fu
. « sopeoto? (deriv. da o3éwu [i. t 4 spengo '
intendersi una fibrosi polmonare che, provocata da inalazione di polvere di amianto, si
gruppo dello psilomelano, costituito in prevalenza da ossido di cobalto, con ossido di
. malattia dovuta all'infestazione dell'organismo da parte di una specie di ascaride (
ascaridi. = deriv. da ascaride, col sufi. chim. -olo
accentuata nelle costituzioni magre): caratterizzata da peli lunghi e fini e da ghiandole
caratterizzata da peli lunghi e fini e da ghiandole sudorifere. dante, inf
tabacco, bisbigliava giaculatorie, passava il bastoncino da un'ascella all'altra, parlava,
il suo busto era congiunto agli omeri da un semplice nastro, e si scorgevano
, giorno, iv-526: e l'un da tergo all'altro / il pendente cappel
ala o del braccio '; deriva da * aksla (forma originaria di àia)
dagli ascendenti. = deriv. da ascendente2. ascendènte1 (part.
questi piani sono nella loro lunghezza solcati da piccoli pezzi di metallo o legno,
gaz a traversarvi. cattaneo, ii-2-304: da tuttociò appare quanto imperfetto sia tuttora lo
. music. scala ascendente', che va da toni bassi di questa specie, che
pignatta. torbery] si reca da giovanna onde scuotere la sua virtù
parentela, che s'incontrano, salendo da una data persona a venuta francese.
derivazione o ascendenza lo ascendente mio da uomini virtuosi. per dritta linea
nimo fiorentino, iii-161: si è da sapere che... di più
provincie per suo principal patrimonio, e da loro quelascende all'altra parte. bandello
. poi avea portato il suo sangue alla da amore era fatto audacissimo, animosamente per la
i mesti servi / asceser tutti; e da le somme stanze / le damigelle pallide
gradinata. arici, 279: da tutto l'universo ascende / dinanzi al sol
e s'avvolge / bigio al bianco vapor da tare de'monti smarrito / nel cielo
l'alto. marino, 7-129: da le fauci al palato in alto ascende
(in un'arte). giovanni da samminiato, i-100: avrai più stimoli e