firenzuola, 405: risvegliatosi come da una grieve crapula, traballando ad
terribile, doloroso, angoscioso, duro da sopportare (una situazione, uno stato
un periodo di tempo). uguccione da lodi, v-152-253: per lo pomo q'
pericoloso; fosco, sinistro. uguccione da lodi, xxxv-1-610: molt è greve peccado
, 257: non patì mai da fieri orridi venti /... sì
. maia materdona, iii-317: tragge pur da que'scherzi offesa greve / l'alma
-saggio (un discorso). guidotto da bologna, 1-119: qua sono le grevi
: dispiacere, rincrescere. dante da malano, 1-2-5: greve mi sembra,
corporatura,... poco si solleva da terra. = frequent. di grevare
concorso, che fecero a quella, da luoghi infetti, villani, venenti in gran
infermi. = deriv. da greve. grevìllea (grevillèa)
i veleni. = deriv. da greve. grevóso, agg.
disperanza. = deriv. da greve. grezzaménte, avv.
le aperture. mi si rivelarono tutte accecate da un muro grezzamente imbiancato.
stanghetta, le lenti spesse e incorniciate da un grezzo cerchietto di metallo, la
affatto grezza e tutt'altro che esente da incertezze e contraddizioni. g. raimondi
. 8. che è dettato da rozzezza, da semplicità, da spontaneità
8. che è dettato da rozzezza, da semplicità, da spontaneità (un atteggiamento
dettato da rozzezza, da semplicità, da spontaneità (un atteggiamento). baldini
saccaroidi apuani. = deriv. da grezzo, per il colore.
senza chiglia, e la cui portata è da trenta a sessanta tonnellate. guglielmotti,
pieni di pelo ricciuto. = da griccio1. gricciaiòla, sf.
bruno, 54: eccovi presente un'acutezza da far lacrimar gli occhi, gricciar i
, stuppefar i denti. = da aggricciare, per aferesi. grìccio1
tirchio. - anche sostant. = da riccio per influsso di grinza; ma cfr
prati, 520: « griccio, da un gricc (cc molle) onomatopeico »
2. scherzo. felice da massa marittima, xliii-271: perch'eran
fatti di mai gricci. = da griccio1. gricciolare, intr.
una figura. = deriv. da gricciolo; cfr. lomb. sgrisorà.
in griccioli a seccare. = da griccio2. gricciolo2, sm.
, senese. = deriv. da griccio1 (per l'aspetto).
16-260: paesello sonnacchioso di poche case, da cui si partono e girano attorno al
opinione comune. anonimo, i-474: da lei non l'osto, / ma sempre
mia facultate imputino ogni difetto. busone da gubbio, 139: una grida va per
gli sbanditi dello stato di milano, da otto dì in là non sieno sicuri
. borghini, 2-10: questo era accompagnato da tanti verosimili, che io per me
pubbliche grida. = deverb. da gridare1. gridacchiare, intr.
ed onesti di essa. = da gridare1. gridacchiatóre, agg.
non conoscono. = deriv. da gridacchiare. gridàggio, sm.
criage (nel sec. xiii), da crier 1 gridare '. gridalana
mare] a grandi onde che gridavano da lontano. sbarbaro, 1-13: le saracinesche
gridaste tutto il tempo della vita vostra. da porto, i-42: gridano molti valorosi
gl'italiani addormentati. s. bernardino da siena, 202: elli ci è comandato
... la quale è fraudata da voi, grida. diodali [bibbia]
mie fanciulle gridano a vivanda. francesco da barberino, 14: se d'alcun sollazzo
verità cosi altamente, che sia intesa da tutto il mondo. redi, 16-v-304
riferimento a concetti astratti). marsilio da padova volgar., ii-28-26: tutta scrittura-
adosso a chi pur grida guerra. bianco da siena, 29: che mi perdoni
udir le invendicate / ombre de'miei da te traditi e spenti / gridar vendetta
, 17-174: si recava a piedi, da villaggio a villaggio,...
e liberatore. giannone, 1-iii-237: da tutta la città fu acclamato e gridato
/ tace il suo male, alfin, da pazza, il grida. d. bartoli
: questo verso è rubato di peso da dante, quand'egli grida quell'impe-
aretino, iv-1-126: ogni volta che da sì fatta generazione scappa scintilla di carità
lingua più facilmente scritta... da moltissimi di coloro che le gridano contro
con il verbo quiritàre, deriv. da quirites (il titolo dei cittadini romani)
ii-50: fu scosso dai suoi pensieri da un disperato gridare. 2.
le grascie. = deriv. da gridare1. gridàrio, sm. raccolta
occasioni. = deriv. da grida, n. 4.
gridate e i fiotti del padrone, da che si leva finché non va a letto
la broda addosso a lui. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
non ho voluto una gridataccia. = da gridare1. gridato (part. pass
: di tanto in tanto un nome gridato da lontano. svevo, 3-639: m'
dov'è la tanto gridata mercede / da te a dio, oh me, nel
latore. cenne da la chitarra, vi-n-185 (vi-6):
di villan scapigliati e gridatori. guido da pisa, 2-43: il gridatore e l'
lucia, 442: non è però da credere che tutti quei gridatori sapessero bene a
sdegnato seco. = deriv. da gridare1 sul modello di godereccio.
griderellava gioconda. = denom. da griderello (dimin. di grido).
de'proverbi. = deriv. da gridare1. gridìo, sm. un
tutto il geografico stanzone. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
brusio di voci. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
un misto e continuo ronzìo che veniva da una stanza di sopra. [ediz.
un misto e continuo gridìo che veniva da una stanza superiore]. -per
confuso per trattenermi. = deriv. da gridare1. grido (ant. crido
dante, purg., 20-133: cominciò da tutte parte un grido / tal che
alto. tasso, 20-2: alzano allor da l'alta cima i gridi / insino
porchetti. baldi, 5-33: s'udìan da lungi / d'orsi, lupi e
-plur. sgridata, rabbuffo. andrea da barberino, i-47: aiolfo s'avea allacciato
di un bisogno. s. bernardino da siena, iv-405: eziandio l'anime innocenti
finale, giudizio universale. antonio da ferrara, 38: che innanzi al so
re. -vanto. antonio da ferrara, 123: or se parrà le
al grido, parecchi venivano tirati anche da curiosità. -voce diffusa; notizia
ne sono delle altre [facce] fatte da natura apposta per avere il grido,
adorò un creatore, / e 'mperciò da te, segnore, / la so fè
quella carcere d'uomini superbissimi. benvenuto da imola volgar., ii-225: imperciò
mordace invidia. — comp. da in- (assimilato in im-) con valore
: enperzò che lo fogo lo qual è da provo suol plui danar e piu scotar
e piu scotar che quelo che s'è da luitano. storia de troia e de
egli voglia. = comp. da imperciò e che (v.).
mano). = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
frode, offendere, sdegnare, disgustare come da una colpa imperdonabile. palazzeschi, 1-535
un delitto lasciar correre quando tutto è da rifare. = comp. da in-
è da rifare. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
imperfettibile bruto. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
]: 'imperfettivo'. termine grammaticale appropriato da taluno ai verbi denotanti azione non compiuta
non compiuta. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
iv-xi-2: la viltade di ciascuna cosa da la imperfezione di quella si prende,
si prende, e così la nobiltà da la perfezione: onde tanto quanto la
sono in questa vita imperfettissime, e da non doversene levare in superbia. boccaccio,
cupidità dell'avere. s. caterina da siena, vi-4: chi l'à imperfectamente
tronchi e fai imperfetto / tu che da noi, signor mio, ti scompagne.
scemo e imperfetto, il quale viene da servile timore. s. caterina da
da servile timore. s. caterina da siena, i-125: non vuole essere tiepida
più d'un luogo in questa orazione stessa da cui si rileva che la clemenza di
1-454: questa imperfetta effigie di pietra da niuno suspicherassi incisa con cieco movimento dello
: sembra uno schisto argilloso, penetrato da materia selciosa, forse un diaspro imperfetto
, che gli uomini ritrovano, quelle da prima imperfette posseggono. delfico, ii-377
avrà egli vescovo assai imperfetto, e da cui non
l'imperfetto a turbarsi, e costretto da necessità, ne andò subito ad una
imperfetta,... per difficoltà interposte da lei, per ottenere migliori condizioni.
imperfetto. lanzi, iii-170: le opere da lui lasciate imperfette... furono
, che nella nostra lingua si vorranno da noi fare dei metri antichi, non d'
a dinotare la continovazione del presente, e da noi il tempo che correva, è
. petrarca, 72-53: credo, da le fasce e da la culla / al
72-53: credo, da le fasce e da la culla / al mio imperfetto,
dotta, lat. imperfictus, comp. da in-con valore negativo e peifèctxis, part
leva in superbia. s. caterina da siena, i-45: quando l'uomo
in altro mese o in altro giorno da quello che richiederebbono i calcoli astronomici.
detta non vi paressi, stimerete proceda da 'l sopradetto difetto, il quale seguita o
'l sopradetto difetto, il quale seguita o da imperfezione d'arte o di natura.
... [canea] venne investita da quaranta mila soldati turchi. muratori,
se le lacune o le ridondanze segnate da questi mezzi versi sono in rapporto a
-ant. acciacco. domenico da fano, lxii-2-i-113: sono già avanzato
. tardo imperfectio -ónis, deriv. da imperfèctus 'imperfetto '; cfr gr.
sepulcro. = comp. da in- (assimilato in im-) con funzione
s'imperfidi. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, sì consentì. -comp. da in- (assimilato in im-) con valore
una difesa). = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
privo di fori. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
imene, ano, ecc.) provocata da formazioni membranose o ossee.
o ossee. = deriv. da imperforato. impergamenato, agg. letter
. riaprire i libri impergamenati che dormono da cinquant'anni sotto la polvere. =
sotto la polvere. = denom. da pergamena (v.) col pref.
e impergamiti antiquari. = deriv. da pergamena], col pref. in- (
dotta, lat. imperiùràtus, comp. da in-con valore negativo e periùrdtus, part
). disporre, intrecciare in modo da formare una pergola (con riferimento a
sull'intelaiatura del pergolato. folgore da san gimignano, xxxv-11-411: aranci e
botte impegolandole. = denom. da pergola (v.). col pref
), agg. ornato, abbellito da un pergolato (una casa, un
a lardo impergotati. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
cuori... è presso a poco da quando divenne religione imperiale e riconosciuta per
nella sua capanna, là dove avevano da sorgere i palazzi imperiali di roma!
sogna napoleone di dettare nell'apoteosi, da delhi, onnipotente, la sua legge al
-conferito, concesso, elargito, emanato da un imperatore. statuto dell'arte
, essendo feudo imperiale, senza averne da lui titolo alcuno. varchi, 18-2-443
dubitare in gran parte per loro deriva da alcune leggi imperiali, contenute nel corpo
imperiale, che sospettoso. -che dipende da un imperatore o da un governo imperiale
. -che dipende da un imperatore o da un governo imperiale. -anche: che
non più... adocchiata avidamente da un imperiale castrapensieri,...
le dita. -governato, retto da un imperatore (uno stato).
germania imperiale. -fondato o patrocinato da un imperatore. tommaseo [s.
e sospetto alcuno. s. bernardino da siena, 528: [maria] fu
. guerrazzi, 2-39: il gatto da prima comparve degno dell'alto seggio a
milanese dei visconti, il tari coniato da federico ii di svevia a brindisi e
argento, assai rara, fatta coniare da carlo v a bologna nel 1530 per la
ariosto, vi-474: non fu già comperato da principio / manco di sei fiorini;
. asinaggini ed asinerie d'ogni colore, da non ne notare il terzo chi s'
s'avesse quattro fogli di carta imperiale da sciupare. d'azeglio, 2-157: mi
alle dimensioni delle lettere gra datamente crescenti da un carattere all'altro, come sono
: benché le guerre di germania fossero da lungo tempo quietate, egli non avea
consiste in una mezza gran volta seguita da una mezza vite orizzontale allo scopo di
dal lat. tardo imperiàlis, deriv. da imperare 'imperare '. imperiale2
torpedoni, ecc.) costruita in modo da potervi sistemare i bagagli e, in
, 8-23: era un panciuto autobus da campagna; e le capre, che avevano
2. (anche sf.) baule da viaggio di forma tale da poter essere
) baule da viaggio di forma tale da poter essere comodamente sistemato nella parte superiore
voce imperialesca. = deriv. da imperiale. imperialino1, agg.
l'imperialismo è un'ingenuità quando restano da risolvere i problemi elementari dell'esistenza.
operaio ». = deriv. da imperiale, sul modello dell'ingl. imperialism
di lenin, e adottata in italia da autori come oriani, d'annunzio e
punto di rigurgitare... quei possedimenti da noi tanto invidiati. gobetti, 1-i-52
propria moglie? = deriv. da imperialismo. imperialisticaménte, avv.
..., buonissime per guarire da qualunque malanno: tant'è vero che
austria postrema. = comp. da imperiale e regio, ed è traduzione del
inesorabilmente che oggi. = deriv. da imperio. imperiàtico, sm. ant
si esercita l'imperio. guido da pisa, 2-121: in questa città di
uno fiume. = deriv. da imperio (v. imperatico).
giamboni, 4-6: da abraam infino ad ottaviano impe- radore,
facto noia quando passava a corte. folgore da san gimignano, vi-11-148 (15-7)
1-321: poi ch'elio imperiato si partì da roma sempre siamo istati suggietti a tirannia
letter. imperio, dominio. guido da pisa, 1-186: fu appresentato [il
farisei. = deriv. da imperio. impericolare (impericulare)
-anche: arroganza, = denom. da pericolo (v.) con il pref
e dall'imperiosità = denom. da pericoloso (v.) con il pref
le corna a l'enperer ferico. andrea da barberino, 1-79: signore imperiere,
m'à nodrito in sua corte insino da piccolo fanciullo: già contro a lui non
cataletto, dove porton quello, / e da parigi van con al- dighieri; /
. mazzini, 55-156: io abborro anche da una sola goccia di sangue quando non
e t'imperigli. = denom. da periglio (v.) col pref.
tutto umano e placido con gli uomini da bene. bocchelli, 12-219: se crede
principe sarà felicissimo, non imperioso, come da padrone al servo, ma dolce e
vita imperiosa: dio. felice da massa marittima, 45: sospirò la vita
. -anche: che derivada superbia, da prepotenza; fiero. gir. priuli
su! su! » imperioso, seguito da una stratta alla briglia e da un
seguito da una stratta alla briglia e da un colpetto di sproni giunti. sbarbaro
, imperioso. testi, i-164: da preziosa fonte / fama è che sgorghi il
: un fascino acuto e continuo emanava da quella immobilità imperiosa. -nobile,
roberti, vii-403: indarno si spediron da roma in africa com- messari imperiosi per
= voce dotta, lat. imperiósus, da imperium * imperio '. imperitaménte,
lasciò., burlare et imponere silenzio da quello. zilioli, i-170: arti le
aiutato in dett'opera per lo più da manovali, e altra sorte di gente
nella mente imprimere; la prima guardarsi da ogni stil che sia duro e all'
cercava per casa, pareva il can da caccia che fiuti intorno la selvaggina e
e non fiutava egli invece che inchiostro da stampa ormai rasciugato. 2. rozzo
d'arabia che lui fusse messia venuto da cielo. leonardo, 2-84: demetrio
del- l'imperiti ignoranti, che sia da soni e strepidi causati dal ventre ripieno
prova assai meglio una virtù mezzana accompagnata da sufficienza, che una virtù eroica,
dotta, lat. imperitus, comp. da in-con valore negativo e peritus * perito
1199: la testa, il busto suo da imperatrice / sembran scolpiti in marmo imperituro
queste vittime illustri dovevano presto essere seguite da altre, il cui nome e i
. = voce dotta, comp. da in- (assimilato in im-) con
fabbriche di oggigiorno non sono altrimenti originate da uno interno vizio che risiegga ne'principi
quanta imperizia io mi son lasciato rapire da forza non conosciuta ad offenderti. leopardi
introdotto ne'sacri misterii, ritirasse il velo da sacramento tanto impenetrabile all'imperizia della mia
buonarroti il giovane, i-354: restando preso da sterpi e da vinchi, / e
i-354: restando preso da sterpi e da vinchi, / e imperlando di lappole gli
sangue su la mano di violante ferita da uno spino a traverso i fiori nivei
di mario. = denom. da perla (v.) col pref.
era levato, facendosele vicino, tanto vicino da sfiorarle la fronte con la sua,
un idaspe. = deriv. da imperlare. imperlinare, tr. letter
spruzza e imperlina. = denom. da perlina, dimin. di perla (v
: ha preso un impermalimento per cosa da nulla. finché gli dura l'impermalimento non
gli dura l'impermalimento non c'è da toccarlo. alle volte gl'impermalimenti degenerano
. pananti, i-129: certo v'è da gloriarsene, ho risposto. / sì
. per estens. che esprime o deriva da risentimento (la voce, uno stato
fr. imper manette e, comp. da in- (assimilato in im-) con
..., tende militari, o da campeggio, alcune ampliate gettando su pali
gettando su pali copertoni impermeabili e coperte da letto. pavese, 7-9: l'avevo
avevo sempre conosciuto con quella giacca impermeabile da motociclista. -disus. refrattario al fuoco
la sua piena è ritardata e rotta da corpi od affatto impermeabili, ower poco
ferd. martini, 1-iv-465: berretto da agente di t. h. cook
= lat. tardo impermeàbilis, comp. da in- (assimilato in im-)]
)] con valore negativo e permeàbilis, da permeare 'penetrare, attraversare ';
un corpo solido di non lasciarsi penetrare da liquidi o gas. -geol.: proprietà
con altro; semplice. girolamo da siena, i-7: questi sette modi di
. impermixtus (lucilio), comp. da in-con valore negativo e permixtus 'misto';
., 1-1 (66): intendo da una delle sue maravigliose cose [di
impermutabile, si fermi e sempre sia da noi il suo nome lodato.
, lat. tardo impermutàbilis, comp. da in-con valore negativo e permutàbilis 'permutabile
non permutato. = deriv. da impermeabile-, cfr. fr. impermeabiliser.
impermutàtus (boezio), comp. da in-con valore negativo e permutdtus * permutato '
o di carta. = deriv. da impermeabilizzare. impermeabilizzazióne, sf. operazione
.). = deriv. da impermeabilizzare-, cfr. fr. impermeabilisation.
di impermeabile. = deriv. da imperniare. imperniare (ant.
ed i forcazzi, che fanno il corbame da piedi delle ruote, o matere de'
di carte. = denom. da pern [i] o (v.
: costà impernati sui ceppi sono mortai da bomba, e mortaletti da bombarda.
sono mortai da bomba, e mortaletti da bombarda. verdinois, 203: oh,
quanto più legati alle forme, afflitti da convenzionalismi e imperniati sulle lancette dell'orologio
, i-67: non è questa gran cagione da dolermi, pensando che un sì
guido rangone... partì da la mirandola. alamanni, 7-ii-108: che
ragion che a sensuale impero. girolamo da siena, i-13: a vencere basta
struggo e pero, / senza sperar da voi pace né aita; / del
di alterezza e imponenza. bartolomeo da s. c., 25-1-3: amore
in quel tempo erasi ribellata una gente da lo imperio di roma savonarola, i-238:
s. bernardino da siena, 274: due so'coloro che
imperadore, e così feciono. benvenuto da imola volgar., ii-26: l'imperio
: questa necessità considerata bene, e da coloro che davano legge agli imperii, e
coloro che davano legge agli imperii, e da quegli che agli esercizi militari erano preposti
ancor milan ragiona. petrarca, 28-79: da l'imperio del figliuol de marte,
, sia l'impero francese. guido da pisa, 1-9: in mezzo d'essa
il genere della legatura è stato scelto da me, e fatto imitare da un
stato scelto da me, e fatto imitare da un lavoro francese, bellissimo, del
al sommo impero, / acciò che gloria da voi non si celi. sannazaro,
del primo impero... ne ha da rifornire tutti i magazzini della rigatteria poetica
popolazioni sottomesse all'autorità imperiale. mino da colle, xvii-862-4: qualumque è quelli c'
gli darò città che fieno imperi. ca'da mosto, 194: di lì vanno
ne l'imperio di damasco regni / chi da lui dipendendo apra la via / ed
titolo del capo dell'imperio era diverso da quello de'capi di genti. quel
fino a ieri nei letti di ferro da quaranta lire vogliono l'autentica camera impero
. = dal lat. imperium, da imperare 'comandare, essere a capo
, i-331: prendendo... principio da rimini, troveremo non pur versi,
contra dio. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
fonti si dice aver principio, così da quest'una egregia consuetudine tutti i famosi
libro suo è prima stato stampato che da me veduto. cesari, iii-43: venite
-con l'epitesi di ne. vito da cortona volgar., xxi-758: imperone che
, gravemente. = comp. da imperò e che2 (v.).
imperfezione, ovvero = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
imperseveranza. s. caterina da siena, iii-170: voglio...
la particella pronom. entrar dentro da voi. landino, 63: questa
debbe venire meno. = denom. da perpetuo col pref. in- (assimilato in
imperscrùtàbllis (cassiodoro), comp. da in- (assimilato in im-) con valore
in im-) con valore negativo e da un derivato da perscrutari 1 perscrutare '.
con valore negativo e da un derivato da perscrutari 1 perscrutare '. imperscrutabilità,
dormono in noi. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
in im-) con valore negativo e da un deriv. di perscrutare (v.
nutricò arditanza. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
in im-) con valore rafforzativo e da persev et amento (v.).
benché muti uffici. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, incuria. = deriv. da imperseverante. imperseveratóre, agg.
a farne fede. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
rafforzativo e perseveraiore, nome d'agente da perseverare (v.).
eccesso non rabbrividisci. = denom. da persiano (v.) col pref.
pensasse che il valore del petrarca fusse da qual cosa, giudicarebbe falsamente. ruscelli
unità che permetta di trattare la teoria da essi proposta addirittura come prodotto collettivo e
con partic. riferimento all'arte propugnata da certe correnti del realismo romantico, dal
altro non buono. -che non deriva da un apporto creativo personale; meccanicizzato,
4. che non è distinto da caratteri propri, originali; generico,
, lat. tardo impersonàlis, comp. da incori valore negativo e personàhs 4 personale
una servilità e una impersonalità così fatte da augurarci molto male per l'avvenire
l'avvenire. = deriv. da impersonale. impersonalismo, sm. filos
possiamo percepirci come qualunque altro essere diverso da noi, come oggetti, come individui
originalità, banalmente. = deriv. da impersonale. = denom. da
da impersonale. = denom. da persona (v.) col pref.
impersonamento del romanticismo poli = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
v.). = deriv. da impersonare. impersuasìbile, agg. che non
ed economica. = denom. da persona (v.) col pref.
sue: diacine! = denom. da persona (v.) col pref.
disinteressato amore. = deriv. da impersonare. impersonito, agg. ant
gentile, ma quella di contado e da inospite montagne discesa. [sostituito da]
e da inospite montagne discesa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
stava zitto come chi ha più cose da pensare che da dire. [ediz.
chi ha più cose da pensare che da dire. [ediz. 1827 (451
, lat. tardo impersudsìbilis, comp. da in-con valore negativo e persuàsìbìlis, da
da in-con valore negativo e persuàsìbìlis, da persuadére 4 persuadere '. impersuasibilità
di aristotile. = deriv. da impersuasibile. impersuasivo, agg.
finì col tacerne. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
-per estens. che rivela o muove da scarsa convinzione, da dubbio, da
rivela o muove da scarsa convinzione, da dubbio, da incertezza. [
da scarsa convinzione, da dubbio, da incertezza. [sostituito da]
, da incertezza. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ad intenerirsene. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
sono di tanto senno ch'io sia sofficiente da potere pienamente dire quello che nuovamente ho
utile per più operazione nel mondo. bartolomeo da s. c., 4
volgar., 688: avvegna di che da ccc anni fossero scorsi e più,
— raro. mentre. zanobi da strata [tommaseo]: impertanto che tutti
tutti 11 perversi eretici si dolgono dentro da loro d'essere dispregiati dalla santa madre
, i-404: impertanto l'antiche tragedie da essa erano approvate e fatte recitare ad
fallir sarem peccanti? = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
valore causale o esplicativo). zanobi da strata [tommaseo]: ma impertantoché alcuna
nostre colpe. = comp. da impertanto e che1. impertèrrito,
agg. che non si lascia spaventare da nulla; che non teme alcun pericolo;
vigilantissimo. segneri, 10-219: egli trattava da larve anche i mali veri, tanto
, / i pregi son che han me da me divisa. foscolo, gr.
, 599: io sarò tanto imperterrita da rifiutare la feccia di quel calice disonorevole
. -che non si lascia vincere da alcuna emozione, che non lascia trasparire
. pirandello, 6-415: si cimentava da due giorni con coraggio imperterrito nella confezione
5. che non è scosso da nulla, stabile, incrollabile (un
dotta, lat. impertèrrìtus, comp. da in-con valore negativo e pertèrrìtus, part
. legare al trespolo (il falcone da caccia). — al figur.
non si spertica. = denom. da pertica (v.) col pref.
anco farse, tresche et imperticate / da cento ammascarate. = comp.
cento ammascarate. = comp. da in- (assimilato in im-) * sopra
53: non mi pare impertinente che anche da me abbiate lettere. caro, i-98
dì che donne per le contrade, che da un uscio ad altro si vanno prestando
possibilità di qualcuno). girolamo da empoli, i-20: almanco son certo non
sanno... guardare, che talvolta da disonesti e lascivi appetiti, da ambizione
talvolta da disonesti e lascivi appetiti, da ambizione e altri pensieri impertinenti al grado
impertinentissimo. palazzeschi, ii-18: solo da quell'oscuro involucro / impertinente sbuca /
.. mi possa far tenere, e da voi e dagli altri, così per
e ricercare nella casella del mio nome da quegl'impertinenti della posta. cardami,
4. che rivela o muove da presuntuosa insolenza, che esprime arroganza:
e minatrice. brusoni, 6-98: innasprito da così impertinente risposta, si ritenne a
marziano ca- pella), comp. da in-con valore negativo e pertinèns -èntis,
quando non siano, vanamente son nominate da loro, ed impertinentemente. lud.
quella provincia percossa, questo anno, da quei tre dardi..., guerra
sforzato dal mio onore, e provocato da una mentita insolentissimamente ed impertinentissimamente replicatami.
che adoperata dalla costola, e non da i denti, non sega, farebbe un'
il prossimo. = deriv. da impertinenza. impertinenzato (part.
, vii-355: un filosofo, impertinenziato da un giumentaccio,... gli diè
1-1-263: la cultura della terra, comandata da dio a'nostri progenitori, era destinata
imperturbabil tenore di velocità nel suono ritrae da un altro simile, il qual s'osserva
, lat. tardo imperturbàbìlis, comp. da in-con valore negativo e da un deriv
comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di perturbare 'turbare
venerdì sera. = deriv. da imperturbàbile; cfr. fr. imperturbabilité
principi e del pontificato, cere o commuovere da passioni o emozioni o imperturbabilménte, avv.
-incapacità, inettitudine. zanobi da strato [crusca]: in questa presente
immensa piaga, / con questo stil, da questa e la mia impazienza.
mantiene il proprio equilibrio senza lasciarsi turbare da passioni o emozioni; calmo, sereno
dotta, lat. imperturbàtus, comp. da in-con valore negativo e perturbdtus, part
lo farò con lettere, avendovi lassato da l'un canto a le mani con
con quella fortunaccia traditora..., da l'altro col fastidio e con gli
s'accostò allo avello. s. bernardino da siena, iii-85: darà..
imperversa / ciarlier dirotto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
perfide inclinazioni? menzini, iii-85: da questa [religione] rimossi [i
frachetta, 980: la moltitudine è da se stessa immobile, ma se furiosi uomini
si agita,... però sono da punire i capi che la fanno imperversare.
ché il piccinino imperversava col suo naviglio da peschiera. -figur. essere assillante
ben di lui degni. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: e in tal modo fu imperversato da quello maligno spirito gravemente e lungamente,
sua traversata... fu imperversata da procellose tempeste. = denom. da
da procellose tempeste. = denom. da perverso (v.); col pref
se imperversato fosse. s. bernardino da siena, iv-177: il dicreto parla e
morte dell'imperversato regnante. -che muove da malvagità, da crudeltà. f.
regnante. -che muove da malvagità, da crudeltà. f. f. frugoni
, che, soprappreso a notte buia da un impeto di burrasca imperver
, ii-90: oceano agitato e sconvolto da venti torbidi e imperversati. bar etti,
dal dimonio. = deriv. da imperverso. impervèrso, agg.
gl'imperversi pensieri dividono l'uomo da dio. = comp. da in-
uomo da dio. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
innocenti cristiani. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
7. bot. che è costituito da cellule con membrane non realmente perforate (
dotta, lat. impèrvius, comp. da in-con valore negativo e pèrvius 4 che
. ant. apertura o nicchia chiusa da una graticola. - anche: armadio.
. - anche: armadio. mariano da siena, 102: sì v'è uno
di pesciolini. = denom. da pesce (v.) col pref.
e morrà inpeso in croce. iacopo da cessole volgar., 1-4: stando inpeso
aurea volgar., 1195: fu perseguitato da costanzio, suo genero e finìo
il mondo. = denom. da pessimo (v.) col pref.
. g. rucellai, 9-30: da questo [umore] nasce uno invi-
un prete? = denom. da peste (v.) col pref.
colpito dalla peste (o, anche, da un altro contagio); infetto,
desideri,... questo amore da padrone è orribile. soffici, v-1-603:
ignominia. = nome d'agente da impestare. impestiate » tr. (
impestiar questo. = denom. da pèsiio, forma tose, di pèschio (
. tose. armadio a muro chiuso da un chiavistello. — anche al figur.
chella impestiata. = deriv. da impestiate (cfr. impesciiiata).
fior di sagratelli. = denom. da peste (v.), col pref
e barbina. = denom. da petecchia (v.) col pref.
streptococchi o stafilococchi; è caratterizzata da vescicole o bolle contenenti siero-pus giallo
pemfigo dei neonati, è caratterizzata da bolle piene di liquido chiaro;
-impetigine di bockhart: è costituita da piccoli elementi pusto losi che
nella donna incinta ed è caratterizzata da chiazze rosse che si coprono di
sono infezioni over macchie nella pelle precedente da colera sottile mescolata con umore grosso.
. veter. malattia della pelle caratterizzata da bolle e croste, che si osserva soprattutto
, lat. impetigo -inis, comp. da in-illa- tivo-intensivo e petigo * erpete o
impetigine. = deriv. da impetigine. impetiginizzazióne » sf. medie
medie. infezione di lesioni cutanee preesistenti da parte dei germi dell'impetigine.
dell'impetigine. = deriv. da impetiginizzate. impetiginóso [impetigginósó),
2. agg. e sm. affetto da impetigine (una persona).
tassoni, 4-8: la machina murai da sé rimove, / con impeto sì
: o per principio interno o per impeto da altri ricevuto posti in continuo e velocissimo
di nuova forza, si chiama fatta da un impeto impresso o pure moto di proiezione
medesimi là dove tanto camminato avete. guido da pisa, 1-20: prese una nassa
delle possessioni e fannole rovinare. ca'da mosto, 279: è tanto l'impeto
che gli è quasi incredibile. giovanni da verazzano, lix-172: in uno 'stante
sassi sciolti 0 cantoni naturali, cavati da montenero. varano, 1-37: la
si può il più, ch'ella sia da una estrema eccellenza superata, o almeno
zolo. ariosto, 30-1: quando vincer da l'impeto e da l'ira
30-1: quando vincer da l'impeto e da l'ira / si lascia la
offende. guicciardini, i-27: era trasportato da ardente cupidità di dominare e da appetito
trasportato da ardente cupidità di dominare e da appetito di gloria, fondato più tosto
che, dall'impeto suo traportata, da molti lati trascorre con penetrazione e sagacità
agl'impeti dell'ira transportare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
. panigarola, 1-17: bravura nata da passioni non passa il primo impeto. baldi
dante, par., 1-134: così da questo corso si diparte / talor la
sì l'impeto primo / l'atterra torto da falso piacere. buti, 3-34:
e sentempziata ribella de la sede apostolica da uno meser francesco pietà, vice legato
iii-170: questi due quadri furono eseguiti da carlo con un certo impeto del suo genio
: io credo che entrerebbe in un pelago da non uscirne giammai chiunque volesse por legge
sera al letto sanissimo, fu sorpreso da un impeto di catarro, che lo fe'
nel circo mai bighe e quadrighe / da le carceri uscendo, allor ch'a sciolte
1-22: dalla caduta mi rizzai immediatamente da me stesso, ed anzi gridai subito al
sulla soglia, feci di volo la stanza da desinare. 9. dimin.
astr. di impetère, così come da metère si è avuto metus.
concludente. = deverb. da impetrare *. impetràbile, agg
dotta, lat. impetràbilis, comp. da in-con valore conclusivo e petràbilis,
in-con valore conclusivo e petràbilis, da petràre (v. impetrare1).
! petrarca, 207-4: or poi che da madonna i'non impetro / l'usata
arme ti chieggio; / quel che da te di nèreo la figlia, /
di tripoli, che pace / seppe impetrar da i franchi e regno insieme. gemelli
-in partic.: ottenere dal papa o da altra autorità religiosa un beneficio, un
delegato in sua causa o questione, che da niuna signoria di comune non fosse udito
che un popolo libero venisse a impetrar da lui l'investitura di quella facoltà che
per tutto con grandissimo prezzo le cose da mangiare che gli erano spenzolate giù ne'
non l'intenderebbe. = deriv. da impetrarcare. impetrarchito, agg. diventato
tutta la marina, / e, da poi ca 'nnegasseti, -trobarati a la rina
di freddo, di potere essere stato messo da te pure un poco sotto al coperto
e 'l venosino / miei gl'impetrò da le tiburti muse / torquato. bocchelli
, 'grazia';... 'da quella che può aiutarti '; cioè
dinanzi alla sedia del giudice, impetrò da lui spazio di tempo, che sostenesse sospesa
dubbioso core, / impetro or io da te, ch'a voglia mia / o
militante, / portinaio del ciel, da cui s'impetra / l'ingresso nella
ne mostra veritade. = denom. da petra, forma ant. di pietra,
per oggetto una donna, chiamata da dante, per la sua asprezza
secoli più antichi, non s'ha da prestar tosto fede. 2.
questi spiriti son buoni, elli sono da onorare siccome amici di dio;..
voce dotta, lat. impetrdtor -óris, da impetrare (v. impetrare1)
che morti. = deriv. da impetrare. impetrazióne (ant.
di un privilegio o di una dispensa da parte del papa o di altre autorità
voce dotta, lat. impetràtio -ónis, da impetrare (v. impetrare1)
del mio scetro. = deverb. da impetrare1. andare lo strascico, e
serrato nell'uniforme. = deriv. da impettito. impettito, agg. eretto
fumaioli impettiti. = deriv. da petto (v.) col pref.
di confisca. = denom. da petrolio (v.) col pref.
accappucciato. = denom. da petto (v.) col pref.
, che a rammentare sua moglie mortagli da molti anni, piange. ma anch'egli
ma anch'egli [era] impettegolito da questo soggiorno. = denom.
questo soggiorno. = denom. da pettegolo (v.) col pref.
madama amaranta. = deriv. da impettire. impettire, intr.
divisa borbonica. = deriv. da impettito. impettolato, agg. dial
. impetolar 'invescare, impaniare ', da petola * sterco di animali '(
primamente quello del non impettorire e paoneggiarsi da grande. = deriv. da
da grande. = deriv. da pettoruto (v.). col pref
vascillante intelletto. = deriv. da pettoruto (v.), con il
5-69: una grossa schiera di austriaci condotti da devins assaltava impetuosissimamente tutti i posti,
(629): si scostò impetuosamente da lui, tornando verso il let- tuccio
egli creava, creava impetuosamente, travolto da un'ossessione, quasi cacciato da un
travolto da un'ossessione, quasi cacciato da un folle presentimento. =
groppo adosso con tanta impetuosità de mari da fiera tramontana menate,...
del timore. alfieri, 1-152: da quella fatai serata in poi, mi entrò
di grande attore. = deriv. da impetuoso; cfr. fr. impetuosità (
, co'maggior empetuoso moto si dividerà da esso. tasso, 7-46: fugge
esso. tasso, 7-46: fugge da l'onda impetuosa e cruda / cercando in
bicchierai, 187: cominciò ad essere incomodato da accessi..., ricorrenti a
fin d'ora che profitto possa ricavar da voi un tal signore? cosa possa
voce dotta, lat. tardo impetuósus, da impètus -ùs 'impeto'; cfr.
di legno. = denom. da pevera (v.), col pref
emprever (sec. xii), da peivre, poivre (lat. piper)
delle preghiere. = denom. da piacevole (v.) col pref.
eczemi e impiagamenti. = deriv. da impiagare. impiagare (ant. impiagare
quegli stessi romani,... da lontano impiagati, trovansi nell'impossibilità di
ferire i numidi e di azzuffarsi con essi da presso. sestini, vii-183: il
ebro d'ira internai [l'orso] da sé s'impiaga. imbriani, 3-240
vincenzo maria di s. caterina da siena, 109: vermi lunghissimi e sottili
fare il bene... nasce da tre infelici principii, cioè dalla malizia
. rapini, x-1-658: i delitti da me fantasticati e non compiuti mi impiagavano
. g. visconti, 1-44: da dui begli ochi vien splendore / ch'
/ attende la ferita, e non da quello / onde ogni umano cor per te
. l. cassola, 57: pendean da tralci scolorite allora / le massiche uve
le lagrimate stille. = denom. da piaga (v.) col pref.
, trovarono la pianta del leone impiagata da le spine. tebaldeo, 1-45: né
e leprosi. -ant. colpito da una malattia. cavalca, 19-381:
mio core tanto profonda ed altamente impiagato da vostri occhii divini. b. corsini
4. straziato, affranto da una pena o da un dolore (
. straziato, affranto da una pena o da un dolore (l'anima, il
l'anima, il cuore); afflitto da miserie, ingiustizie, discordie (l'
orrende spine intessono. = deriv. da impiagare. impiagatura, sf. letter
terribili cristi messicani. = deriv. da impiagare. impiallacciare (impiallicciare)
per suo pancone. = denom. da piallaccio (v.) col pref.
, 4-144: la sala ix è impiallicciata da ben 3496 volumi di storia italiana e
e con presse. = deriv. da impiallacciare. impiallacciatura (impiallicciatura),
5-33: era ancora lì il tavolinetto da lavoro della nonna dall'impiallacciatura arsa e
della nonna dall'impiallacciatura arsa e scoppiata da tanto tempo. banti, 9-69:
e impiallacciature. = deriv. da impiallacciare. impiallicciare e deriv.
sacerdote cattivo e scelerato si leva da canto alla femina e va a
i primi e gloriosi principi e da quelli impiissimamente allontanata, fu tratta
il sopravvento? = denom. da piano sm. (v.) col
l'impiancito. = denom. da piancito (v.), col pref
o mattoni. = denom. da pianella (v.), nel significato
un piede. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
impiantamento de'muscoli. = deriv. da impiantare. impiantare, tr. piantare
ci aveva fatto impiantare egualmente il termosifone, da accendersi solo nei giorni più crudi.
si sarebbero sposati solo quando avrebbero messo da parte il denaro per impiantare una casa
, perfeziona la conoscenza, riceve immediatamente da dio la notizia del divino e impianta
dove impiàntasi un naso che sembra affetto da satirìasi. g. raimondi, 6-82:
della sovranità popolare. = denom. da pianta (v.) col pref.
(ripeteva mazzini) se non impiantato da mani cittadine. -figur. ritto
. montatore meccanico. = deriv. da impiantare. impiantire, tr. (
raro. pavimentare. = denom. da pianta (v.) col pref.
.). = deriv. da impianto. impiantìstica, sf.
di esercizio. = deriv. da impianto. impiantito1 (part. pass
.: pavimento di locali interni costituito da mattoni o mattonelle di cemento, di
con due o tre mattoni smossi facilmente da quell'impiantito rotto e crepato del corridoio
e al vociare omerico che si disfrena da questo consesso di facce irsute, riberesche
e riesce sul tetto. = da impiantito1. impianto, sm.
determinata produzione. cicognani, iii-2-29: da michelina il discorso passò addirittura alla conceria
-posa (di un elemento architettonico o da costruzione). bacchetti, 11-73
a poveri soldati che non hanno capitali da fare un buon impianto, è come
tutto il buffon. = deverb. da impiantare. impiare, tr. (
buccia, in una parte di sé, da cui fu levata la scorza; il
, secondo alcuni. = deriv. da impiastrare. impiastrare (ant. empiastrare
si rotolò nella poltiglia, s'inzaccherò da capo a piedi, s'impiastrò il viso
stecchi, / e 'mpiastrati i tallon da ogni lato. tanaglia, 2-107: to'
esse, non è che vogliano diversamente da quel che vollero. lubrano, 2-84
pareti. fiorio, 312: da la parte ove son le fornaci, si
13-33: io, se ve l'ho da dire, non ero fatto per impiastrarmi
poco migliore l'arte di costoro, da quella di coloro che distendono gli impiastri,
o per ottenere un vantaggio; uscire da una situazione difficile (con pretesti, scuse
non ne ha mai vinto posta: da me non è campato di aiutarvi a
e di l. pisone, poco fu da menomare chi non volesse impiastrare le carte
, signor tasso, questo non è mestier da voi! impiastrerete di molte carte,
di molte carte, e farete una paniccia da cani. oliva, i-3-499: appena
deriv. dal lat. tardo emplastràre, da emplastrum 'impiastro ', incrociato con
credendosi, lisciate e impiastrate, essere da chi le guata più amate. nardi
altra bambina più grande, già vestita da donna, col viso impiastrato di rossetto
necessario far nomi qui) hanno dimenticato da un pezzo. 2. ant
loro creduto. = deriv. da impiastrare. impiastratila, sf. miscuglio
bartoli, 1-79: le rondini, ammaestrate da la natura, quando fanno i loro
del cielo. = deriv. da impiastrare. impiastrazióne (impiastragióne,
infiammazioni, ed a'dolori fatti da esse, e propriamente le impiastrazioni sue.
che sia nata l'implastra- zione, da noi detta a scudetto, a spolo,
a scudicciuolo. = deriv. da impiastrare. impiastricciaménto, sm.
vedo le maone che vengono coi tini da bosco eliseo, un ragazzo che tuffa
poi in giro che sembrano addirittura maschere da carnevale. -rifl. tecchi
così poco che la gente sembrava riguardarsi da fare un movimento e pronunciare una parola
i fogli, mi son lasciato imbecherare da certi perdigiorni. = incrocio di
: s'accresceva il maligno male col tenersi da pisone affatturato: trovandosi sotto il suolo
, iv-346: si era già travestita da spagnuola: aveva la faccia molle e patetica
fanciulli che non sappian discernere una maschera da una faccia-. 3. figur
uccellando. alfieri, 5-58: da due lati ogni ingresso è impiastricciato / di
grossa contentatura. = deriv. da impiastricciare. impiastricciatura, sf. spreg
di un mestiere che non ha più armonie da fissare... e che piano
santa. = deriv. da impiastricciare. impiastriccicare, tr. (
lumaca il segno. = deriv. da impiastricciare. impiastriccicato (part.
. magalotti, 1-83: solamente da pochi anni in qua veggo venire
finti miracoli. = deverb. da impiastriccicare. impiastriccio, sm.
l'impiastriccio con la mia coltella aretina da sbudellar cavagli guelfi. = deverb
cavagli guelfi. = deverb. da impiastricciare. impiastro (ant.
medico. m. savonarola, 37: da po'sia metuto di sopra empiastro,
n. 11. -ant. medico da impiastri: esperto nella terapia di tali
: sì, mancheran barbe posticce, tinture da trasformare, impiastri a gli occhi,
qualche nuovo impiastro, che faceva venir da parigi. 3. imbrattatura,
-cibo cattivo, poltiglia. bonvesin da la riva, v-457-187: se tu mang
/ quellù chi fa empiastro entro mangiai da fogo. palazzeschi, i-56: questa
iovare: / quel che l'ha èmme da longa, non li posso addemannare.
l'italiche doglie fero impiastro? antonio da ferrara, 137: e mort'è de
sentite le passioni de la povertà, da che don lope e voi consentiste per propria
un campo trincerato, e giù botte da orbi di qua e di là. d'
ella stessa giudicò che non fosse collirio da sì fini occhi, come aveva giudicato
fini occhi, come aveva giudicato anche da me. f. f. frugoni,
è ferita. -non essere male da impiastri: essere cosa grave, che
son già fomiti, e non è mal da impiastro. 11. prov.
èp. irxaoxpov, deriv. da èpjrààaoco 'spalmo, faccio aderire '.
coviello tagliacantoni? = deriv. da appiattare, con cambio di prefisso.
, nascosto, celato. pace da certaldo, 15: [libro] impiattato
tinteggiatura di smeriglio. = deriv. da appiattire, con cambio di prefisso.
, cerchi di non impiazzarsi con gente da più di sé. = comp.
più di sé. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
queste mie impiccabilità. = deriv. da impiccatile. impiccàbile, agg.
raro. impiccagione. = deriv. da impiccare. impiccando, agg. letter
almo soccorso. = deriv. da impiccare, sul modello del gerundivo latino
cappio stretto intorno alla gola in modo da provocarne la morte (spesso, con
impiccato per la gola. s. bernardino da siena, 863: a me che
non è mia arte; quella è arte da secolari. ariosto, 14-20: mutò
: ho de tallirne [delle forme da bronzi] ancor vedute ricocere per ritto
a vile ch'un muscione. guido da pisa, 2-1 io: uscita per
. d'annunzio, iii-1-625: va da un cordaio e fatti far corda /
buonarroti il giovane, i-325: sarien cose da teste troppo quadre / a un tal
, vi-25: se alloggio sentissi / da te domandar, / sa cosa direi
, sposa mia figlia. poi ho da rivedere i soliti 100 compiti di licenza
intendeva). = denom. da picca 1 palo aguzzo 'col pref.
presa per lo collo, si lievi da terra e rimanga impiccata. -faccia
terra e rimanga impiccata. -faccia da impiccato: brutto ceffo. monti,
faccia d'impiccato. -voce da impiccato: appena percettibile, flebile.
sopra al desco una rosta impiccata era / da parar mosche a tavola e far vento
così fatto vano, figurato... da 'l poeta a guisa di anfiteatro,
anfiteatro,... è diviso dipoi da lui in alcuni cerchii...
molto in alto (rispetto al punto da cui si guarda, in una prospettiva)
stretto fastidiosamente alla gola, soffocato (da una cravatta, un colletto rigido,
, i-206: eccoti quattro o cinque feste da ballo messe su a un tratto senza
anteriormente intorno al colletto rigido con abiti da cerimonia o, in genere, con
la cravattina impiccata. -tanto stretto da impacciare i movimenti (un indumento)
gli occhi perdendo, ch'è un piacere da forche, che impicchino le loro cere
pesche impiccatoie. -tanto grave da far desiderare la morte (un dolore
di 18 anni. = e>eriv. da impiccare. impiccatóre, agg. e
dove sono i portuali / che millantano da pola? / a covar la gloriola /
di araldi. = deriv. da impiccare. impiccatura, sf.
6-54: qual sorta di bene / da questa impiccatura a voi ne viene? garibaldi
impiccatura. = deriv. da impiccare. impicciamestièri, sm.
proprio una stoppa, che v'impiccia da tutte le parti come un pulcino.
lat. impedicàre 'impastoiare '(da pèdica 1 pastoia '). impicciare2
. = voce veneta, deriv. da appicciare, con cambio di prefisso.
'variare '. = deriv. da impicciare. impicciato1 (part. pass
del giorno si trovammo impicciato il passo da alcune vesti. a. cattaneo,
trovò nel guazzo, impicciata, sfibrata da scirocco, che la sfaceva alitandole addosso il
-affacendato, indaffarato; occupato da molti impegni. oddi, 1-108
. dev'esser forse impicciata nell'ordinar da cena. mazzini, 42-77: sono
avevo sentito dire ch'era un uomo da poco; ma in quest'occasione, ho
quell'idea di grandezza che naturalmente traspariva da ogni suo atto. capuana, 14-237
impicciata, che facilmente si sarebbe scambiata da confusione, s'applicò a mettere il
che io rammemori... le liti da loro impizza te. impicciatura,
per ispartire. = deriv. da impicciare. impiccinire, tr.
della musica drammatica. = denom. da piccino (v.) col pref.
impicci e quante difficultà si sono mosse da questa mattina in qua! assarino, 2-1-
donna che si sa cavare dagl'impicci da sola. -ingombro, ostacolo, impedimento
,... per isbri- garsi da qualche esterno impicchio che 'l tenea ancora
bada. vincenzo maria di s. caterina da siena, 473: il capo tutti
impiccerelli straordinari. = deverb. da impicciare. impicciolare, intr
anima ben fatta. = denom. da picciolo, variante di piccolo (v.
essere comprese. = deriv. da impicciolire. impicciolire, tr. (
tanta porcheria di parole e di frasi goffe da disgradarne la stessa goffa dianea del loro
per difetto di sperienza, s'avean promessa da quel- l'amplissimo convento in poco di
fatto ostacolo, e vedremo i tebani impicciolir da se stessi. scrofani, 145:
. gl'intelletti. = denom. da picciolo, variante di pìccolo (v.
eterno, in uom traslato, / da ineffabil mistero il corpo unito. f
che procura impicci. = deriv. da impicciare. impiccióso, agg. che
certa freddezza impicciosa. = deriv. da impicciare. impiccolare, intr. con
un passer grande. = denom. da piccolo (v.) col pref.
diminuzioni di pregio. = deriv. da impiccolire. impiccolire, tr. (
, 61: tali embrici sulla cupola da basso sino alla cima insensibilmente impiccoliscono.
fiammella, arrivando a un palmo circa da terra, impiccolire, palpitare e spegnersi
ciossi a impiccolire. = denom. da piccolo (v.) col pref.
. impeto. s. bernardino da siena, i-428: uno giucatore, avendo
la pulizia personale. = denom. da pidocchio (v.) col. pref
, v-277: la detta pietra è stata da me riosservata mille volte, e da
da me riosservata mille volte, e da amici, e da cavalieri, e da
mille volte, e da amici, e da cavalieri, e da dame, e
da amici, e da cavalieri, e da dame, e in sostanza son lendini
cicatricole dell'uovo. = deriv. da impidocchire. impidocchire, intr. anche
impidocchire, e fallo comporre qualche cosa da mandarmi. = denom. da pidocchio
cosa da mandarmi. = denom. da pidocchio (v.) col pref.
. 2. scherz. infestato da piattole. n. degli albizzi,
dei calzoncini. = comp. da in- (assimilato in im-) * sopra
piante e gli impiedi di molte fabriche da me per diversi gentil'uomini ordinate.
1 = deriv. da in piedi (cfr. impièdi e piede
... si deono pagare volontieri da tutti, percioché l'utilità che nasce dall'
è commune. = deriv. da impiegare. impiegare, tr.
non per distruggere e per far dileguare da qualche corpo la contraria. muratori,
: un soldato, che si trova lontano da casa sua, non vede più.
prò del tiranno, vien sempre contaminato da mercedi e favori. manzoni, pr
numerare il tempo che vi si ha da impiegare per giungere al punto determinato della
essere / per le man dell'amico da voi messomi / innanzi, acciò li tenesse
arcivescovo di toledo, il qual aveva lasciato da dispensare in opere pie un milion e
scudi, dechiarasse cotal dinaro potersi impiegar da esso in uso di quelle pie e
careri, 1-i-123: questo tempio fu da quel re con incredibile spesa edificato nello
, gli esercizii e ufficii inferiori, e da quelli scorgere l'abilità per impiegarli nelle
che tutti [gl'ingegneri] dovessero essere da persone dotte e sperimentate rigorosamente esaminati,
la mercede, qualunque siasi, offertagli da chi l'impiega. carducci, ii-6-86
quanto ancora per impiegarlo in una guerra da non essere mai vincitore. tasso,
impiegano, quanto ingegnarsi per ogni mezzo da far rifiorire la virtù e la civiltà.
avvolgere, vincolare ', comp. da in 1 dentro 'e plicàre 1 piegare
che è proprio di impiegato; formato da impiegati; mediocre, servile.
, 1-i-498: tutti i tavolini occupati da cere impiegatesche. boine, iv-348:
.. insomma l'impiegatismo mi assalta da tutte le parti. impiegatìzio,
famiglia impiegatizia. -abitato, frequentato da impiegati. moravia, 14-64: ecco
uno scrittore. = deriv. da impiegato. impiegato1 (part.
; intento, dedito. marsilio da padova volgar., ii-v-2: e chi
impiegato tutto lavoro tutto fiducia senza pensare da me. 5. ant.
ramo o a un servizio dell'organizzazione da cui dipendono; impiegati d'ordine,
impiegati tecnici; a seconda che dipendano da persona, impresa o istituzione privata o
persona, impresa o istituzione privata o da ente pubblico si distinguono in impiegati privati
e piena autorità. giusti, 4-i-36: da oggi in avanti ogni impiegato, /
idea di presentarsi in un salone accompagnata da uno scribacchino di tribunale, o da un
accompagnata da uno scribacchino di tribunale, o da un impiegatùccio dell'agenzia delle tasse.
pascono del giuocare. = deriv. da impiegare nel senso lat. di implicare
'impiegatume '. mazzini, 77-41: da bastia e aiaccio in fuori..
chi lo pagava. = deriv. da impiegato, col sufi, collettivo e spreg
di buone leggi. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
per ragione dell'acquisto di materie prime da convertirsi in manifatture, non dee quella
i-n-145: trasse molti a salvezza l'impiego da voi fatto dell'opulenza in opere di
impiego da mantenermi del mio. giusti, 4-ii-360:
impieguccio industriale. = deverb. da impiegare. impiegomanìa, sf. raro
politica interna. = comp. da impiego e mania (v.).
di clamor. = denom. da pieno (v.) col pref.
= voce dotta, comp. da in- (assimilato in im-) con
figur. adempiere, esaudire. francesco da barberino, i-257: simil maniera tieni /
giordano il crin t'asperga, / e da sozza impietà l'alma ti terga.
dell'anima in virtù, imperocché la rivolge da impiatà a piatà. landino, 192
marsilio ficino, xxxi-933: sia di lungi da noi questa impietà tanto superba che mai
deriv. dal lat. impietas -àtis, da impius1empio '(v. empietà).
lor cura. = deriv. da impietà (v. pietanza).
dirsi sinceri. = deriv. da impietosire. impietosire, tr.
struggendo le pupille / in pianto tal da impietosire le stelle. fantoni, i-139
propria sorte. = denom. da pietoso (v.) col pref.
: aita aita / parea dicesse; e da le aurate volte / a lei l'
io non so se più impietosito o spaventato da quell'orgasmo. bocchelli, 13-793:
2. che deriva o muove da mancanza di pietà, (un sentimento
nostre speranze. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
madrepore], ecco quanto ho rilevato da moltissime. -in senso concreto:
anchilosamento, impietramento. = deriv. da impietrare-, cfr. fr. empierrement (
marino, xiii-277: virtù fatale / spero da gli occhi, ond'ogni corpo impetro
morte presente ne l'anima mia / da tanto tempo, m'avevano dentro impietrato
6. figur. essere colpito da una forte emozione che rende incapaci di
per la biltà, che impietro. andrea da barberino, iii-85: dentro impetrò tutta
, 7-175: impietrò, stretta alla gola da un groppo di pianto. bontempelli,
non m'impetro? s. bernardino da siena, iv-113: fa il cuore indurare
mendichità necessitosa? guerrazzi, 1-563: da capo a caterina, al re,
nel suo risultato. = denom. da pietra (v.) col pref.
luogo si sieno raccolti tanti testacei, che da succhi lapidifìci impietrati col tempo e da
da succhi lapidifìci impietrati col tempo e da un glutine terroso insieme strettamente attaccati
2. figur. turbato, gravato da profonda commozione; chiuso in un sentimento
uno stato d'animo. busone da gubbio, 1-166: col cuore impetrato e
per lo sangue di piramo. mariano da siena, 22: non è cuore
, i-1-696: ei mi rammenta di aver da dottissimi uomini udito filosofar su questo impietrire
»... impietriva i bachi da seta. bacchetti, 2-xix-860: medusa
se questo non fosse stato un accidente da intenerire, non da impetrir gli uomini
stato un accidente da intenerire, non da impetrir gli uomini. f. f.
adulazion: medea che incanta, / gorgone da impetrirne. c. bini,
un rabbioso zittio. = denom. da pietra (v.) col pref.
sant'agostino e pascal, origene e gioacchino da fiore, [furono] soggetti sì
all'impietrimento. = deriv. da impietrire. impietrire (ant.
timore, co 'l chiamarsi internamente soprafatto da tanta impensata lascivia. pananti, iii-15:
denaro perché egli la investisse in merci da commerciare oltre mare, restando il rischio
reditade del padre,... acciocché da nulla cosa potesse essere impigliato. pavese
. figur. lasciarsi prendere, avvincere (da un sentimento, da un interesse,
, avvincere (da un sentimento, da un interesse, da un pensiero).
un sentimento, da un interesse, da un pensiero). pallamidesse, v-292-19
all'opera, e per alcuni mesi da vienna lo lasciarono fare, e si lasciò
a impigliarmi nella inclinazione verso una persona da cui tanto indegnamente ero stata abbandonata per
una stanza. = comp. da pigliare (v.) col pref.
intrico, in un viluppo; trattenuto da un ostacolo, da un ingombro che intralcia
viluppo; trattenuto da un ostacolo, da un ingombro che intralcia 0 impedisce i
impegnato, occupato, indaffarato. francesco da barberino, iii-186: poi comincian a dire
renzo era... meno impigliato da indecisioni o da rimorsi. 3
.. meno impigliato da indecisioni o da rimorsi. 3. ant.
posporlo all'impigliatore. = deriv. da impigliare. impiglio (ant. impìlio
, impaccio, ostacolo. bonvesin da la riva, xxxv-1-701: se grand impilio
è presa de malo impillo. francesco da barberino, ii-226: folle è colui
s'accorse tantosto dell'impiglio nel quale da mezz'ora si dibatteva la colomba colla
sua giovenca. = deverb. da impigliare. impigmeìre, intr.
. impigmeiti. = denom. da pigmeo (v.) col pref.
un'altissimo concerto. = denom. da pignatta (v.) col pref.
sudiciume, imbrattato. antonio da ferrara, 142: chi le mirasse sotto
ben morate. = denom. da pign [u] olo col pref.
dopo la cottura. = deriv. da pignone1 (v.) col pref.
. oltre alle cose dichiarate im- pignorabili da speciali disposizioni di legge, non si possono
.]. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
può essere pignorato. = deriv. da impignoràbile. impigrare [impegrare),
. rendere cauto, timoroso. erasmo da valvasone, 1-159: pronte abbia l'arme
gli impegra. = denom. da pigro (v.) col pref.
, 9-1-262: io sono impigrito non solo da gli anni, ma ancora dallo accorgermi
: acciò che lo studio di guardarsi da ogni peccato non s'impigrisca. pallavicino
vigile (la mente). zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
fuor negletti, cioè impigriti e dispregiati da noi, li nostri voti. =
li nostri voti. = denom. da pigro (v.) col pref.
mobil cerchio di quell'onde immote / da lunge. il cacciator l'anitra spia
aure / spian [le api] da tutte parti impigre e pronte. d'annunzio
cui lodi stanca / le penne impigre da l'audace ibero / al fabuloso idaspe inclito
, dal lat. impìger, comp. da in-con valore negativo e piger 'pigro
viene usato nei rigeneratori abbinati ai forni da vetro. = deriv. da impilare
forni da vetro. = deriv. da impilare, sul modello del fr. empilage
sul modello del fr. empilage da empiler, 1 ammucchiare, accatastare '.
. sovrapponibile. = deriv. da impilare; cfr. fr. empilable.
tr. sovrapporre più oggetti in modo da formare una pila. = denom.
formare una pila. = denom. da pila (v.) col pref.
empiler 'ammucchiare, accatastare ', da pile 'pila '. impilatóre
tensioni interne. = deriv. da impilare. impilatura, sf. pila
un tarlo. = deriv. da impilare. impillaccherare, tr.
s'impillacchera. = denom. da pillacchera (v.) col pref.
, di un * impillolare (denom. da pillola col pref. in-con valore illativo
aspettava meno. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
de'greci. alberti, ii-325: da infinite parte era eccitato, tratto, impinto
dotta, lat. impingere, comp. da in-'dentro 'e pangère 1 piantare
secolari. = deriv. da impingere. impinguaménto, sm.
lo più al lipguaggio ascetico. felice da massa marittima, 51: la sapienza de
, per impinguare la mente di modi migliori da spiegarsi. 4. appagare,
il boccaccio riformato, anzi diformato da i correttori della stampa, che tutti versi
certi asinoni... tirano calci da bestie, né ammetton pastoie, sol perché
ingrassa, cioè ne le virtù. felice da massa marit tima, xliii-296
, e nel cercar s'impingua. girolamo da siena, i-122: l'anima quasi
, lat. tardo impinguare, comp. da incori valore illativo e pinguis * grasso
dello impinguativo. = deriv. da impinguare. impinguato (part. pass
della preda. = deriv. da impinguare. impinguazióne, sf. ant
voce dotta, lat. impinguàtio -onis, da impinguare * impinguare '.
raro. impinguamento. = deriv. da impinguire. impinguire, intr. anche
conv., i-1-1: ciascuna cosa, da previdenza di propria natura impinta, è
doveva cacciare fuori. = deriv. da impinzare. impinzare, tr. cacciare
madri usano con le figlie come s'usa da noi coi piccioni e colle tortore:
un uomo... / fu crucifisso da gl'impi giudei. benci, 1-69
castiglione, 291: è... da fuggire che il motteggiar non sia impio
-per estens. che rivela o è mosso da malvagità, scelleratezza. maestro alberto
schiere de'dalfini e de'gran tonni fuggire da l'impia tua furia.
dotta, lat. impius, comp. da in-con valore negativo e pius 4 pio
le biche. = denom. da piolo (v.) col pref.
vascello]... per diffenderlo da dette brume,... si pigliano
dell'altro, e viceversa, tanto da formarne una continuazione del pari salda che
: colpire con un colpo d'arma da fuoco, uccidere. pasolini, 3-72
saldare con piombo ', comp. da in-con valore illativo e plùmbum 'piombo '
muratori, iii-260: potendosi solo esentare da tal divieto qualche persona di molta distinzione
-appesantito (e reso più offensivo) da un nucleo di piombo (una mazza
una catena /... avea da capo una palla impiombata. mortola, 10-21
caviglia per impiombare. = deriv. da impiombare nel significato n. 6.
di piombo. = deriv. da impiombare. impiombatura, sf.
nella rigatura della canna di un'arma da fuoco. 2. figur. oppressione
un cavo coll'asse medesimo, in modo da formare un occhio mediante l'intreccio dei
suo signore. = deriv. da impio. impiotaménto, sm.
eventuali frane. = deriv. da impiotare. impiotare, tr.
un'aiuola. = denom. da piota (v.) con il pref
... battuto e impiotato da ambe le parti secondo l'arte, importò
loro lusinghe non appariscenti, anzi celate da una grande aria di « me ne impipo
». = denom. scherz. da pipa, sul modello di infischiarsi.
di malinconia. = denom. da pippio (v.). col pref
. = voce venez., da impiràr * infilare '. impire
.. dovrà essere impironato = denom. da piuma (v.) col pref.
. xii), = denom. da pirone (v.) col pref.
s'impiruccano galanti. = denom. da pirucca, alterazione di parrucca (v.
pisano. = denom. da pisano (da pisa) col pref.
= denom. da pisano (da pisa) col pref. in- (assimilato
. e. gadda, 15-116: se da mane mattina t'impisciavi a ridere agli
t'impisciavi a ridere agli altri, da notte fatta t'incachi piagnere di te.
piagnere di te. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
van dietro. = deriv. da appisolare con cambio di prefisso.
col farsi così brutti... hanno da metter paura a cristiani. della porta
di colore. = deriv. da impiumare, n. 4.
degli alberi. = deverb. da impiumare, n. 4.
non sacerdoti. = denom. da piviale (v.) col pref.
vien quest'uccello detto a roma pizzarda da pizzo, che tanto vale quanto dir becco
tanara, 108: questi non mangiano da sé, né meno... danno
poterli impizzare. = denom. da pizzo * punta, becco ', voce
: gli arunci, mossi... da un'odio implacabile,...
nome, quel nome! -che muove da estrema decisione, da profonda fermezza (
! -che muove da estrema decisione, da profonda fermezza (la volontà).
le temine correan su la marina, / da l'implacabile orontea guidate. guicciardini,
segneri, i-679: si vedranno insultati da tanti loro nemici implacabilissimi. p. giustiniani
languir condannati ad esser... straziati da implacabili tanaglie ne'disperati spasimi della pietra
sole d'estate era sorto sull'orizzonte da sette ore e dardeggiava implacabile sopra le messi
, dal lat. implacdbilis, comp. da in-con valore negativo e placàbilis, da
da in-con valore negativo e placàbilis, da placare 'placare '. implacabilità,
. tardo implacabilltàs -àtis, comp. da in-con valore negativo e placabilìtàs -àtis, corradicale
placabilìtàs -àtis, corradicale di placabìlis, da placare 1 placare '. implacabilménte
.. uccise ancora non ponno essere da gli infelici padri vendicate, ma implacabilmente
implacanda sorte. = deriv. da implacato sul modello del gerundivo latino.
dotta, lat. implacàtus, comp. da in-, con valore negativo e placàtus
il cielo. = denom. da placido (v.) col pref.
dotta, lat. implacidus, comp. da in-con valore negativo e placìdus * placido
nostro corpo. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
dal lat. implausibilis, comp. da in-con valore negativo e plausibilis 'degno
implebeìto io mai. = denom. da plebeo (v.) col pref.
attitudini appartenenti. = deriv. da implicare. implicante (part.
ne scaturirebbono inevitabili quelle implicanze che né da gli stessi peripatetici son concedute. de luca
questi contratti. = deriv. da implicare. implicare, tr
, ii-376: insegnare a vivere ad uno da cristiano e volerlo ingannare implica contradizione.
, le quali sono tutte la via da farle scoprire [le congiure].
, intrecciarsi, avvolgersi. erasmo da valvasone, 1-11-150: l'una con l'
nel travaglio di pensieri turbolenti, già da lui provati disastrevoli e grandemente pericolosi.
vii-338: correa risico di vedersi ridotto da gli spagnuoli alla necessità d'implicarsi in
. queste guerre... né furono da altri pren- cipi d'italia favorite,
, dal lat. implic&re, comp. da in-4 dentro * e piicàre 4
assottigliando ed a guisa d'una catenella da briglie di cavallo, di molti anelli
. giannone, 1-iii-266: né era da sperar soccorso da alemagna, implicata allora
1-iii-266: né era da sperar soccorso da alemagna, implicata allora tra fiere guerre
trovare un avvocato suo amico per aver da lui consiglio. garibaldi, 3-47: condannando
vanno così al presente vive, nasce da quelle cagioni... che lo tengono
: incluso potenzialmente. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
comodo sarà di esplicare le forme come da un implicato. gioberti, 1-iii-285:
a disfare la loro implicazione. marsilio da padova volgar., ii-1-1: questi
d'avere, diventi colui che gli ha da dare, non avendo prima avuto quello
4. log. proposizione composta da un antecedente e da un conseguente tali
. proposizione composta da un antecedente e da un conseguente tali che il conseguente consegue
dotta, dal lat. implicatili -onis, da implicare 4 avvolgere, includere '
quali non sapend'io, convienimi supplicarle da voi, mia dolce dea.
dea. = deriv. da implicito. implicitaménte, avv.
comune. = deriv. da implicito. implicito, agg.
logicamente o necessariamente; sottinteso, suggerito da un determinato contesto di discorso.
ragioni e risposte implicite alle cose prodotte da me nella prima lettera. segneri, i-322
esplicita quanto nell'implicita. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
le cognizioni poi esplicitamente si svolgono come da suo germe, precede necessariamente. idem
implicita: che ha il predicato rappresentato da una forma indefinita o nominale del verbo
fonda su dimostrazioni razionali, ma deriva da un'adesione spontanea. - anche per
lo implico. = deverb. da implicare. implitta, sf.
voce dotta, lat. tardo imploràbllis, da implorare 'implorare '.
; supplicare, impetrare. felice da massa marittima, 42: per cui salute
vedo... costretto ad implorare da lei nuovo favore. d'annunzio,
tregua vanamente imploro, / sempre agitato da un intimo moto. cassola, 2-272
quella gretchen in calzoni implorare, didone da strapazzo, il suo enea fuggitivo. ungaretti
dotta, lat. implorare, comp. da in-con valore intensivo e plorare * gridare
= lat. tardo imploràtor -oris, da implorare 'supplicare '. imperatòrio,
questa ultima tua. = deriv. da imperatore. implorazióne, sf. l'
dotta, dal lat. imploratili -ónis, da imperare * implorare '; cfr
2. fonet. rumore caratteristico prodotto da una consonante occlusiva in fine di sillaba
di sillaba, o, anche, da un brusco ingresso d'aria al momento
pronunciata con implosione. = deriv. da impesione. implume (ant. impiumo
dotta, lat. implùmis, comp. da in-con valore negativo e piuma 1 piuma
dei cani fanno di nuovo colla bocca aperta da gronde agli impluvi. 2
le acque meteoriche e scorrenti, costituita da una depressione che in pratica coincide con
dotta, lat. impluvium, deriv. da implulre comp. da in- *
deriv. da implulre comp. da in- * dentro 'e pluf re '
. = voce lucchese, deriv. da poccia * poppa, petto '.
impod est assi. = denom. da podestà (v.) col pref.
tutta notte. = denom. da poeta (v.) col pref.
luoghi comuni. = denom. da poetico (v.) col pref.
quasi burocratica. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
s'impoggia. = denom. da poggio (v.) col pref.
i loro beni, officii e beneficii, da i governatori di provincie impoi.
impolare il circonvolubile. = denom. da polo (v.) col pref.
un elettrodo). = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
parlar civile. = denom. da polenta (v.) col pref.
imperfettamente; grossolanamente. cassiano da macerata, lxii-2-iv-116: non mi fu
, lxii-2-iv-116: non mi fu difficile da superare la repugnianza che provavo nel mangiare
tuttavia in molte = deriv. da impolito. impoliticaménte, avv.
impoliticità della politica. = deriv. da impolitico. impolitico, agg. (
imprudente e impolitico. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, dal lat. impolitus, comp. da in-con valore negativo e politus, part
, non altrimenti documentato: denom. da polizza (v.) col pref.
diede loro una impollétta d'acqua addoppiata da fare dormire sei ore ferme. parabosco,
delle galline)! = denom. da polline (v.) col pref.
avviene l'impollinazione. = deriv. da impollinare. impollinazióne, sf
del fiore nelle angiosperme, in modo da consentire la fecondazione per mezzo di agenti
.). = deriv. da impollinare. impollonito, agg. raro
arrembati; impolloniti. = denom. da pollone (v.) col pref.
pass, di impolluère, comp. da in-con valore negativo e polluère 'sporcare
costole fuora. = denom. da polmone (v.) col pref.
giuoco degli scacchi. = denom. da polmone (v.) col pref.
d. bartoli, 9-28-2-5: platone da un maldicente udì tacciarsi di ladro,
se avesse, non vo'dire trascritta da lui gran parte del suo timeo, ma
, ma impolpatolo di buon sugo succiato da gli scritti di quel secondo pitagora.
di strame. = denom. da polpa (v.) col pref.
vita borghese. = denom. da polvere (v.) col pref.
di zucchero. 2. caratterizzato da grande quantità di polvere (un periodo
gabriele d'annunzio non era molto diverso da quello che tutti i filistei appena appena impolverati
prodotti antiparassitari in polvere, costituita schematicamente da un serbatoio contenente la polvere, da
da un serbatoio contenente la polvere, da un sistema di lancio ed a un
; solforatrice. = deriv. da impolverare. impolverazióne, sf.
in polvere. = deriv. da impolverare. impolverentare, tr. (
ant. impolverare. zanobi da strada [tommaseo]: quasi come se
dell'avarizia abborita. = denom. da polvere (v.) col pref.
impomerà fecondo '. = denom. da pomo (v.) col pref.
: scosse la testa, così fieramente da scomporsi tutti i capelli, che pure aveva
legno d'acero. = denom. da polpetta (v.) col pref.
mi dava ribrezzo. -deriv. da impolpate. impoltigliare, tr. (
interi di zucchero. = denom. da poltiglia (v.) col pref.
s'allarga. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
geniale trovata. = deriv. da impoltronare. impoltronare, intr. con
carlino » bolognese. = denom. da poltrona (v.) col pref.
l'estremità degli artigli a un uccello da preda. = denom. da poltrone
uccello da preda. = denom. da poltrone (v.) col pref.
sulle poltrone girevoli. = denom. da poltrona (v.) col pref.
un setaccio. = deriv. da impolverare. impolverare, tr.
di contrizione, di umiliazione. guido da pisa, 1-128: le veste si squarciaron
fissazione d'atavismo. = denom. da pomata (v.) col pref.
e di limoni. = denom. da pomo (v.) col pref.
e forbisci. = denom. da pomice (v.) col pref.
. pomiciatura. — deriv. da impomiciare. agg. scherz.
e s'impompea. = denom. da pompa (v.) col pref.
. che è di peso tanto esiguo da non poter essere registrato dai comuni strumenti
x-2-744: la materia diviene energia, da ponderabile imponderabile. -sostant. secondo
preconcetti sull'arte. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
che sia savinio, 10-362: da rosata come l'aurora, la signora