: tu dege cavere / dal lupo che da fora co peco voi venire: /
non guardo qui armenti né greggi. bianco da siena, 91: noi vegliavam sopra
guisa di greggia, insieme uniti, da una buca in un'altra gir trovando alimento
-gruppo di animali da cortile. tanaglia, 2-1205: seguir
per gallina, ma maggior greggia non è da fare. -sciame di insetti.
con la moglie a lato, accompagnati da servi musici e da greggi di donzelle.
lato, accompagnati da servi musici e da greggi di donzelle. garzoni, 1-530
32-207: tal portento, ancora / da 'pamphlets ', da riviste e da
ancora / da 'pamphlets ', da riviste e da gazzette / non dichiarato
da 'pamphlets ', da riviste e da gazzette / non dichiarato, il civil
fui tra le profane gregge, / condutto da vertù de fredde orregge / en parte
: non poteva consentire a lasciar distruggere da lupi furibondi il gregge cattolico. carducci
acerba, dura e rustica partita / che da te feci in faccia scolorita, /
* branco ', 'gregge ': da una radice gar- ger-col significato di
greggio, primitivo, popolano, da cui usciva ugualmente questo può dirsi
parrebbero cosa affatto greggia e rozza. ratterizzato da un'intransigente politica conser vatrice
fine del iii secolo d. c. da un gregoriano o gregoderiv. da grex
. da un gregoriano o gregoderiv. da grex -gregis 'gregge 'in opposizione a
su testi di caràttere burlesco, scritti da antonio particolare di telescopio a specchio
e greco, e musicati per lo più da glese [1638-1675].
moneta aurea del = deriv. da grego, forma venez. di greco,
gre'di persona ausa mectere o da per sé intrare animali in le
bagnoregio; nel = deriv. da greificazione. 1550 a nepi)
sacralire; grillare. mentari composti da s. gregorio magno, in cui redi
... grellare fuse insieme; da esso derivò il messale romano.
. = voce aretina, deverb. da grellare. da s. gregorio
, deverb. da grellare. da s. gregorio magno). -messe gregoriane
in un grembiale. è accompagnato da un sommesso coro gregoriano. soldati,
fuoco, arsiccio e brutto. [sostituito da] manzoni, riano l'ha di
se svevo, 2-398: la vecchia vestita da serva,... il grande
collo imo straccale / quadro, come da vescovo un grembiale. 3.
v.]: dicesi * grembialino da calesse ', quella ribalta che s'alza
innanzi con la sua faccia di ciompo da bene e co 'l grem- bialone.
deriv. dal lat. tardo gremiàlis (da gremium 'grembo'e incr. con
facesti la grembiata. = deriv. da grembio. grembiato, agg. e
scudo). = deriv. da grembio. grèmbio, sm.
, scalza, prudente come se scendesse da un dirupo, con una grembiulata di
alle ginocchia o ai piedi in modo da proteggere il vestito, variamente foggiato secondo
fu detto 'periscelis ', si dice da noi grembiule. b. corsini,
, 3-144: aveva un grembiule bianco da cucina; e le mani infarinate.
, generalmente abbottonata sulla schiena, indossata da bambini o scolari, medici, commessi
. ojetti, ii-155: come se da un ospizio di vecchi fossimo entrati in
di cuoio, gli zappatori erano diversi da tutti gli altri militari. -spreg
lana grossa. = deriv. da grembio (v. grembiale).
, che simboleggia l'arte dei muratori da cui la setta trasse origine. d'
poi cosa tanto spaventevole, come si dice da alcuni. 3. trasp.
il ventre e le cosce. francesco da barberino, 342: mai si sostegna il
fior sovra 'l suo grembo. andrea da barberino, 224: qui si congiunsono insieme
alla prima peluria del grembo. -cane da 0 di grembo: piccolo cane da compagnia
-cane da 0 di grembo: piccolo cane da compagnia che si può tenere in grembo
tornando al suo regno. s. caterina da siena, ii-58: o obedienzia,
'n alto l'angelico grimbo. bianco da siena, 139: ancilla umile, virgo
: quel frutto di paradiso, che maturato da i chiodi cascò nel grembo alla nostra
, 4-v-128: gli animali fino ad ora da me sperimentalmente esaminati sono stati tutti terrestri
del grembo della chiesa cattolica. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
un vestito sollevato e raccolto in modo da accogliervi o riporvi qualche cosa.
vere? rebora, 148: un uom da vino e da cicca / con mano
148: un uom da vino e da cicca / con mano cisposa mi froda /
fianchi e, muovendo per lo più da destra verso sinistra, tocca con il
151: niuna virtù vuole essere amata da uno il quale sia sozzo ed avaro
in grembo, se ella fia presa da lidio come da me. giovio, ii-113
se ella fia presa da lidio come da me. giovio, ii-113: al
pieron la casa di sabino. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
in grembo di ciascuno el potersi acquietare da ogni perturbazione e prima ch'elle offendano e
. -raccogliersi e allargarsi in modo da formare un lago o un mare (
mischiata con olio. = denom. da mast [r] ice (v.
, o sia uno spirito immateriale creato da dio e sussistente da per sé, il
spirito immateriale creato da dio e sussistente da per sé, il quale si possa
corpo organizzato, e disunendosi col tempo da esso possa continuare nella sua sustanza. leopardi
commetto il villano peccato di aspirare pur da lontano a scrivere così gentilmente e con tanta
uno stupido re divinamente radioso. irradiava da lui che non aveva niente di bello
che l'og- gettività potrebbe attingere solo da una natura materiale, se questa fosse
pur concepibile. = deriv. da immateriale-, cfr. ingl. immaterialism.
immaterialità, o pure altra condizion diversa da tutte queste ed innominata, potente,
e lo immaterializzava. = deriv. da immateriale. immaterialménte, avv. in
.. ella è un lume ricavato da quello fabbricato immaterialmente dalla divina potenza.
ecc.). = denom. da materia (v.) col pref.
rincorassino a immatrimoniarsi. = denom. da matrimonio (v.) col pref.
pigli questo immattiménto. = deriv. da immattire. immattire, intr. (
bere. = deriv. da ammattire con cambio di prefisso.
per immattonarla. = deriv. da ammattonare, con cambio di prefisso.
dalla messa. = deriv. da immateriare. immatricolare, tr.
studi universitari). = denom. da matricola (v.) col pref.
tentativi purtroppo sono stati immaturamente troncati da condizioni oggettive difficili. = comp
-anche al figur. felice da massa marittima, xliii-216: o alma virgo
dannato con esso. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
e morale che mi stava nell'animo da tanto, è diventato palpabile certezza.
« raffinata o manierata » sono state da me adoperate a designare, l'una
, lat. immatùritas -àtis, comp. da incori valore negativo e matùritas -àtis '
/ non potette alcun frutto anco ritrarse / da le biade immature e culte in vano
vincenzo maria di s. caterina da siena, 359: quando il frutto è
immatura: che non è ancora in età da marito. caviceo, 1-233: vivendo
. parini, xiv-17: vita poi / da gli altri pregi tuoi / male al
amato... mai, se non da che conosco te. silone, 5-171
dì m'espose. metastasio, 1-i-1035: da quel ch'ei tenta / prendiam consiglio
ciarlare di tempi immaturi, di popolo da educarsi. -che non è ancora
. 7. medie. affetto da debolezza congenita (un bambino che non
dotta, lat. immatùrus, comp. da in- (assimilato in im-) con
. ahimè. s. bernardino da siena, 733: deh, immé,
cagione, non sapendosi se ciò provenga da una forza meccanica o, siccome altri vogliono
. pass, di immedagliare (denom. da medaglia), non altrimenti documentato.
. calvino, 1-213: gli piace girarci da solo, fino a immedesimarsi in quelle
vanno immedesimando in una sola lingua chiamata da dante 'nobile'o 'cortigiana'. balbo
e immedesimato. = denom. da medesimo (v.) col pref.
, così immedesimati con la loro parte da essere capaci di viverla mentre la recitano?
immedesimata della sua parte di fanciulla-senza-età, da aspettare il rimprovero come si aspetta una
. -per estens. che deriva da intima partecipazione. pirandello, ii-2-43:
1-22: dalla caduta mi rizzai immediatamente da me stesso. manzoni, pr.
col trascendente in quanto la conoscenza pura da ogni passione e da ogni errore porta
quanto la conoscenza pura da ogni passione e da ogni errore porta all'amore all'immedesimazione
voce della koiné linguistica giudeo-italiana, deriv. da invidiare per assimilazione (no - *
che è intimamente legato a una persona da interessi e affetti comuni; che cerca di
le nostre anime e certe altre creature da dio immediatamente create... non
mostrare. boccaccio, 14-37: giudico sia da pervenire a mostrare... de'
più notabili modi servati nella sua vita da lui; da quelli poi immediatamente venendo
servati nella sua vita da lui; da quelli poi immediatamente venendo alle opere degne
venendo alle opere degne di nota, compilate da esso nel tempo suo. varchi,
incontrato torbe d'acqua dolce immediatamente coperte da enormi strati di sabbia. -in
delle città avesse suoi particolari capitani, da cui immediatamente erano rette. -in
direttamente. boccaccio, viii-1-162: quantunque da dio sia alle nostre anime, le
178: tutte le creature o procedono da dio immediate, sì come sono li
bruti sensitivi e vegetativi, che procedono da dio mediante li cieli. savonarola,
divina essenzia. varchi, 8-1-87: da lui solo [dio]...
oltre il centro all'altro emisfero, ode da virgilio queste parole. =
la conoscenza. = deriv. da immediato. immediatità, sf. dir
chiamata immediatità? = deriv. da immediato. immediato, agg.
quello ch'è mosso o vero informato da informatore immediato debba proporzione avere a lo
1-i-281: dovette [rousseau] prescindere da ogni considerazione relativa allo stato del fanciullo
muovono i cieli, abbiano immediata derivazione da dio solo insieme con gli orbi loro.
alvei dei fiumi ha origine immediata o da fonti o dalle nevi liquefatte o dalle piogge
e nocivi, come quelli che sono oggetti da cui o speriamo il bene o
cagione dell'essere elleno con somma difficultà da qualsisia corpo penetrate. -ant. effettivo
sotto voce, se essi erano certi da sé aspettati. -che conduce o
nell'ipogastriche e quindi nell'iliache, e da queste nel tronco maestro della vena cava
alsazia, dipendeva dall'imperatore direttamente, non da altro signore. b. croce,
accoliti] per ufficio di presentar la materia da consacrarsi ai ministri immediati del celebrante.
di progenie: e... così da pochi principii scaturiscono l'infinite notizie di
dimostra essere stati michelangelo bonarota e leonardo da vinci più immediati di ogni altro pittore
, lat. tardo immedidtus (comp. da in-, assimilato in im-con valore negativo
in modo che tutti gli ordini partissero da voi. 2. ant.
filos. immediatezza. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
413: crucciato il giorno e la notte da una immedicabile idropisia e da mille
notte da una immedicabile idropisia e da mille altri dolori, avea desi
... / volò come saetta che da parto, / o da cidone
che da parto, / o da cidone avvelenata uscisse. / e non vista
poscia abbandonato all'opinione ch'oppresso da incognita malia fosse in lui immedicabile
la sua vitalità era già corrosa da un cancro immedicabile. d'annunzio, iii-1-315
voce dotta, lat. immedicàbilis comp. da in- (assimilato in im-) con
dotta, lat. immedicàtus, comp. da in- (assi milato in
morso era immedichevole. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
valore negativo e medichevole, deriv. da medicare (v.). immediocrire
natio valore. = denom. da mediocre (v.) col pref.
, lat. tardo immeditdtus, comp. da in (assimilato in im-
s'incerbera. = denom. da medusa (v.) col pref.
morale immegliamento. = deriv. da immegliare. immegliare, intr.
le ragazze. = denom. da meglio 4 migliore 'col pref.
rattristare. savinio, 101: da quando una certa quale disfunzione del fegato
? 4 nero; umor nero'(da cui melanconia): v. immalinconire.
: femine ridicolissime! = denom. da m [i] ele (v.
moderata immelatura. = deriv. da immelare. immelensire, intr.
lo immelensiscono. = denom. da melenso (v.) col pref.
uno... che si risvegli da un sonno durato dei giorni. immelensito,
c'immellettiamo. = denom. da melletta (v.) col pref.
senza fede. = denom. da melma (v.) col pref.
/ nel rauco canto dell'armonia da trivio. immembrare, tr.
trinciare. messisbugo, lxvi-1-273: taglieri da immembrare in tinelli. = deriv
in tinelli. = deriv. da smembrare (v.) per cambio di
: gli etruschi,... aveano da immemorabil tempo le proprie lettere. rezzonico
le rovine... sono abitate da tempo immemorabile da rusticane famiglie. d'
.. sono abitate da tempo immemorabile da rusticane famiglie. d'annunzio, iv-1-991
.. era l'antica monodia che da tempo immemorabile in terra d'abruzzi le
giuridico la cui origine è tanto remota da consentire una presunzione di legittimità sulla sua
dice che la consuetudine * etiam 'da immemorabile è una corruttela, bisogna sapere che
dotta, lat. immemoràbilis, comp. da in- (assimilato in im-) con
'. immemorabilménte, avv. da tempo immemorabile, fin dai tempi più
letter. non ricordato né celebrato da alcuno; dimenticato; remoto nel ricordo
dotta, lat. immemoràtus, comp. da in- (assimilato in im-) con
im-) con valore negativo e memoràtus, da memorare 'ricordare'; cfr. fr
govoni, 993: l'albero / è da un'eternità già immemore / di radici
,... come una creatura uscita da un fresco bagno letèo, immemore e
de la cetra immemore, / torce da pindo il piè! cesarotti, 1-xl-323:
simo). che è tanto antico da non poter essere ricordato; che ha
la memoria. -da tempo immemorabile: da tempo molto antico, remotissimo.
remotissimo. sarpi, vi-3-260: da immemorabil tempo, anzi dal principio che
mondane;... io l'ammirava da lungi, voi mel faceste adorar dappresso
, remoto. -da tempo immemore: da un tempo molto remoto. c.
e il commercio de'panni poveri, da immemore tempo, son costituiti per là.
, lat. immèmor -óris, comp. da in- (assimilato in im-) con
sua città. lucini, 224: da qui, si sarebbero istituiti i nuovi giuochi
i-814: è un lamento che rompe acuto da un fondo immemoriale di dolore e di
ci guasta natura. = denom. da memoria (v.) col pref.
s'immensifìcano. = voce coniata da f. t. marinetti (1876-1944)
marinetti (1876-1944), deriv. da immenso, col suff. -ficare (lat
dello spazio. = deriv. da immensifìcare. immensità (ant.
per interminabile immensità di luoghi sì grandi da ogni parte fuori del mondo. m.
ancora una immensità di sconosciuto paese, da cui può aspettarsi che un giorno venga
tua giustizia. muratori, 7-v-320: da questa fonte... principalmente provenne
, 1-83: non è... da porsi in dubbio che l'abbandono della
, lat. imménsitàs -dtis, deriv. da im mènsus (v.
il palmo del stadio, il stadio da la parasanga; perché alla proporzione de
i palmi. = deriv. da immenso, sul modello di amplitudine,
). che ha dimensioni tanto vaste da apparire non misurabili; sconfinato, illimitato
immensa. caro, 6-61: è da l'un canto / dell'euboica rupe un
una villa, famosa e fabulosa, che da tempo ci eravamo promessi di visitare.
non per formar immensa nave che in sen da peregrino suolo / conducesse per tonde tumide
brusoni, 4-i-71: atterrito non meno da tanta bravura che dalla mole immensa del galeone
.. ad aspettare un'immensa carrozza da viaggio, alla quale erano attaccati tre
tali versò bestemmie il fier nemico / da le immense caverne del suo petto.
quando vedrà la turba immensa, / da lui dannata a ferro, a foco,
ii nostro paese si trova tutto circondato da austriaci, eccetto quel solo paese di valtellina
nannini, i-165: egli era circondato da un immenso splendore e d'una luce
immenso splendore e d'una luce chiamata da s. paolo inaccessibile. b. corsini
4. figur. di tale intensità da non conoscere limiti, profondissimo (un
mi doglio, quando penso / che da me tosto debba allontanale / questo d'
ed affiori, memoria. -che nasce da convinzioni o da esigenze profonde e universalmente
memoria. -che nasce da convinzioni o da esigenze profonde e universalmente sentite (una
buti, 3-768: iddio non è contenuto da luogo ed è immenso; sicché non
se non co lo intelletto. bianco da siena, 101: o dolcissimo dio,
altura, / tu se'che se'da te stesso veduto: / la smisuranza sa
che con le tue immense virtù risucitasti da e'morti, e glorioso te ne
dotta, lat. immènsus, comp. da in- (assimilato in im-)
l'idea. = comp. da immenso ed eterno (v.).
tanto grande (o tanto piccolo) da non poter essere misurato; immenso,
peccato de la prevaricazione del primo uomo da dio era partita e disformata, eletto
e affinare, piuttosto mercé la forma da lei data agli avvenimenti che non mercé
, lat. tardo immensuràbilis, comp. da in- (assimilato in im-),
non è misurabile. = deriv. da immensurabile. immensurabilménte, avv. letter
, lat. tardo immensuràtus, comp. da in- (assimilato in im-) con
alla guerra. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
numi / fatti or ben son da lor natia scarsezza, / ma immer
i costumi. = denom. da mercante (v.), con significato
bottino nostro. = denom. da mercatante (v.) col pref.
se lo credono. = denom. da merda (v.) col pref.
, lat. immerèns -èntis, comp. da in- (assimilato in im-) con
/ dicea tra sé, chi ti trarrà da questo / abisso di
non posso una lacrima, un sospiro / da matilde sperar. panzini, 1-830:
, ix- 1056: l'uom sovente da ignoranza oppresso, / gonfio d'
lieto la stanza d'improvviso lume / sorride da le piume / l'infermo e 'l
dotta, lat. immèrgere, comp. da in-1 dentro 'e mèrgere 'tuffare';
... non son'esse sorte da mancanza naturale di senno, ma dah'
a'sensi. = deriv. da immergere. immeritaménte, avv. indegnamente
affaticato per trargli di errore. vito da recanati, lxii-2ii- 27: io per
1-486: iddio, per sua bontà da me immeritatissima, mi conforta e rialza.
di tutti. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
privo di meriti, indegno. giovanni da samminiato [petrarca], ii-13: forte
fossero immeritevoli e temerarie nel dimandar soccorso da erode offeso. -sostant.
5-174: ma ivi è quel difetto che da principio notammo nelle viziose esagerazioni: cioè
notte appunto. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
* innocente, immeritato', comp. da in- (assimilato in im-) con valore
bianche. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
montagnetta al sud-ovest della strada maestra che da forlì... mena in toscana
di più maraviglioso e di più utile da considerarsi ne'satelliti, e particolarmente in
lat. tardo immèrsio -ònis, comp. da in- (assimilato in im-)
e mérsio -ònis, deriv. da mèrgere 'immergere '. immersivo
del zaffiro. = deriv. da immersione-, cfr. fr. immersi /
di questa, e chiuda il canale da una ripa all'altra...,
più grosse. angelini, 1-37: partire da gerico per arrivare al giordano, ce
palazzeschi, 1-58: mi sono ritirato cieco da quella luce senza accorgermi che tutto intorno
] impediti e sviati dalla contemplazione £ da gli studi, parte per le molte occupazioni
14-517: immerso in profondissimo pensiero / da lui tancredi alquanto iva in disparte. pallavicino
consacra allo studio, non intesa se non da chi v'è dentro immerso. manzoni
utili occupazioni. -sopraffatto, oppresso (da un dolore, da una pena)
-sopraffatto, oppresso (da un dolore, da una pena). g.
suo raggio almo mi viene, / resto da quel ch'esser solea diversa. de
appressandosi al letto, lo vide occupato da lucidoro immerso nel sonno. goldoni,
di vergogna. = deriv. da immeschinire. = comp. da
da immeschinire. = comp. da in- (assimilato in tm-) con valore
alla regia zecca... che da un pezzo di otto reali se ne cavassero
. (immeschinisco, immeschi da ragazzo in quelle feste lontane.
: il concetto di civiltà, separato da quello della forza dell'azione politica,
e s'infrivoliva. = denom. da meschino (v.) col pref.
, i caratteri distintivi,... da città a città italiana nelle loro proprie
altri men nobili. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
li giovarà grandemente. = comp. da in- (assimilato in tm-) con valore
, libera me. = comp. da in- (assimilato in tm-) con valore
a torino circa 25. 000 siciliani da immettere nell'industria: case-caserme, disciplina
]... si hanno quasi da ogni piazza assai a buon mercato,
errore fue immesso nelle menti degli uomini da quello superbissimo spirito del quale testimonia la
a me che in ciascuno... da natura sia immessa molta cupidità di laude
: seduta sul gradino che dalla sala da pranzo immette sul terrazzo, tiene a bada
. del lat. immittere, comp. da in- * dentro 'e mittire *
cose grandi. = denom. da mézzo col pref. in- (assimilato in
molto maturo. = deriv. da immezzare con cambio di coniugazione. immiare
indi voto? = voce coniata da dante, deriv. da in me (
= voce coniata da dante, deriv. da in me (cfr. in-
raffaello immichelangiolito. = deriv. da michelangelo [buonarroti] col pref. in
acilico bivalente. = deriv. da amide. immidoàcido, sm.
di estere. = comp. da immide e acido (v.).
di esteri. = comp. da immide e carbonico (v.).
molto instabile. = comp. da immide e estere (v.).
quest'ampla cocolla. = denom. da midollo (v.) col pref.
nidina. = comp. da immide e urea (v.).
di fòloe. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
un paese straniero o in una regione diversa da quella nativa per un periodo più o
, dal lat. immigrare, comp. da in- (assimilato in im-) *
, vangatori, imo a uno, convenuti da ogni parte d'italia in questa terra
stabilirsi di persone in un paese diverso da quello d'origine, per ragioni naturali
com'è naturale, per terra e da nord e da sud. pascarella, 2-261
, per terra e da nord e da sud. pascarella, 2-261: c'
savarese, 207: marsiglia è nata da una immigrazione di navigatori greci.
era assente. = deriv. da immigrare; cfr. fr. immigration (
alfieri, 9-54: visto che in zena da imparar non v'è, / l'
un altro oimè. = denom. da milano col pref. in- (assimilato in
di noi. = denom. da milanese (v.) col pref.
. pass, di immilanesire (denom. da milanese) non altrimenti documentato.
pessimo gusto. = denom. da mille (v.) col pref.
sf. chim. composto organico derivante da un'aldeide, da un chetone o da
composto organico derivante da un'aldeide, da un chetone o da un chinone per
da un'aldeide, da un chetone o da un chinone per sostituzione dell'ossigeno con
gruppo imminico nh. = deriv. da immide (v.). imminacciato
arme dello imminacciato. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
s'era imminchionito. = denom. da minchione (v.) col pref.
rajberti, 5-229: perché s'ha proprio da far tutto a tavola? è la
? è la maniera di farci levare da mensa mogi mogi e imminchioniti, con
era una quinta di lecci, tagliata da un viale erbato che sfociava al mare
i nubi d'ogni indugio impazienti, / da la speranza del guadagno tratti, /
di imminère * sovrastare 'comp. da in- (assimilato in im
. volevo piangere, infelice, oppresso da oscure imminenze. 2. raro
voce dotta, lat. tardo immininiia, da imminéns -éntis, part. pres.
dotta, lat. imminère, comp. da in- (assimilato in im-) *
e etere. = comp. da immino- (per alterazione di ammino-, da
da immino- (per alterazione di ammino-, da ammina) e etanolo (v.
, guanidina. = comp. da immino- (per alterazione di ammino-, da
da immino- (per alterazione di ammino-, da ammina) e urea (v.
tavola degli eredi. = denom. da minuscolo (v.) col pref.
voce dotta, lat. imminùtio -onis, da imminuire 1 diminuire '.
di buona cucina. = denom. da mirra (v.) col pref.
cada in nevrosi. = denom. da misantropo (v.) col pref.
le donne, in buon numero provenienti da famiglie della nobiltà. pirandello, 5-634
la divinità. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
nessun rapporto. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
non potersi mescolare. = deriv. da immiscibile. immiserènte (part. pres
e immisericòrde tiranno. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
: l'applichino queste osservazioni a quelle da me fatte circa la compassionevolezza naturale ai
durezza dei deboli. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, immisericordiosa. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
virtù immiserite e notomi zzate in guisa da movere a scherno. g. capponi,
stanchi e annebbiati. = denom. da misero (v.) col pref.
. immissàrium (vitruvio), deriv. da immittère 'immettere '.
sortita a distinguersi e a prender vita storica da civiltà... dalle varie immissioni
virtù, di segni particolari. domenico da montecchiello, 19: e riportando debite
, lat. immissio -ónis, deriv. da immissus, part. pass, di
lat. tardo immixtio -ónis, deriv. da immixstus (v. immisto1);
, lat. tardo immixtus, comp. da in (assimilato in im-) con
, lat. tardo immixtus, comp. da in (assimilato in im-) con
a dio. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
fatiche di studi i che ho fatto da due settimane. = deriv.
due settimane. = deriv. da smisurato con cambio di prefisso.
= voce dell'italia centrale, deriv. da invitare (v.) per assimilazione
capriata, 1-13: achille fu formato da omero più presto immite e immane, che
dei meriggi canicolari su la plaga abitata da un dio immite ed occulto. albertazzi,
dotta, lat. immitis, comp. da in- (assimilato in im-) con
menavano attorno. = denom. da mitera, variante di mitra1 (v.
dal tardo lat. immitigàbilis, comp. da in- (assimilato in im-) con
assimilato in im-) con valore negativo e da un derivato di mitigdre 1 mitigare '
con un vincastro di salcio la frustarono da ladro senno. = denom. da
da ladro senno. = denom. da mitria, variante di mitra1 (v.
la terra e cotal cose. bartolomeo da s. c., 3-1-20: dicesi
quelle impareggiabili bellezze in altro non diferiva da una statua che col senso del mirarla.
che agghiaccia. -costretto all'immobilità da una malattia; paralizzato, atrofizzato.
. loredano, 30: reso immobile da una non conosciuta stupidità, mi sentivo
non conosciuta stupidità, mi sentivo alternare da me medesimo. brusoni, 612:
diventa immobile e attonito? -pervaso da un'atmosfera di attonita quiete; sereno
commuovere, che non si lascia sopraffare da una passione o da un impulso;
si lascia sopraffare da una passione o da un impulso; imperturbabile, insensibile (
partic. riferimento a dio. felice da massa marittima, 40: muta sentenza alto
: bene che non può essere trasferito da un posto all'altro senza essere menomato
: un patrimonio vistoso costituito... da immobili,... da cointeressenze
. da immobili,... da cointeressenze e titoli industriali. -disus.
, che muove e non è mossa da altro (nella filosofia aristotelica).
dotta, lat. immóbilis, comp. da in- (assimilato in im-) con
: quelle che colpiscono i redditi derivanti da beni immobili. -società immobiliare: società
'. cicognani, 13-444: è da accertare lo stato del patrimonio immobiliare dei
(sec. xvi), comp. da in-con valore negativo e mobilier 4 [
città di chonad. = deriv. da immobile.
alla giornata. = deriv. da immobile. immobilità (ant.
, spirituale e carnale, si punisce da dante in due modi, con la forzata
, insensibilità. buonafede, 2-i-187: da quest'ultima sentenza viene quella insensata apatia
a rischiare la vita pur di uscire da quella situazione di immobilità e di attesa
: un'atmosfera di tristezza pareva esalasse da quella congerie di cose condannate a sdruscir
propria vita. sbarbaro, 1-16: da quando posso parlare, la mia vita
de'suoi figli, dal suo volto e da ogni sua parola traspariva un'immobilità di
, lat. immobilitas -àtis, deriv. da immóbilis 'immobile'; cfr. fr
particolare farfalla. = deriv. da immobile. immobilito (part.
che, posto in piazza o calle / da giust'astrea per castigar su'eccessi,
persistere nella goduta « beatitudine », e da mobile fase dialettica s'industriasse a immobilizzarla
5-151: altre influenze che dosso subì da raffaello e da roma non gli tornarono,
influenze che dosso subì da raffaello e da roma non gli tornarono, invece,
'rendere immobile ', ridurre in stato da non potersi muovere; di denaro,
, investirlo in un'impresa in modo da non poterne più disporre immediatamente.
fr. immobiliser (nel 1801), da immobile * immobile '. immobilizzato
cui vive una fanciulla immobilizzata a letto da non so che male. cassola,
movimento di una parte del corpo colpita da un'affezione o da una lesione e
del corpo colpita da un'affezione o da una lesione e, in partic.
difensiva di un animale che, minacciato da un eventuale predatore, si immobilizza perfettamente
predatore, si immobilizza perfettamente, tanto da parere morto. 4. contab.
immobilizzazione antifunzionale). = deriv. da immobilizzare (v.); cfr.
. immobilizzazione. = deverb. da immobilizzare. immobilménte, avv.
bar etti, 3-368: è tanto immodernito da lasciarsi portar muto, mirando dell'etadi
stato necessario accrescere ciascun mese = deriv. da moderno (v.) col pref.
[sostanze celesti]... furono da essi concepite come tante palle o globi
b. possevino, 316: venere sterpa da terra la lancia d'enea, la
un padrone. = deriv. da smodato (v.), per cambio
immoderàntia (tertulliano), comp. da in-con valore negativo e da un derivato di
comp. da in-con valore negativo e da un derivato di moderàri * moderare '
questa [diabete spuria] è stata supposta da gli antichi nascere da una intemperie eccedente
è stata supposta da gli antichi nascere da una intemperie eccedente di calore de'reni,
, il carattere). guido da pisa, 1-124: lo beatissimo job.
, ecc.). guido da pisa, 1-123: nell'awersitade si commoveno
? bandello, 3-52 (ii-511): da immoderata lussuria e da irragionevole appetito incitata
ii-511): da immoderata lussuria e da irragionevole appetito incitata, averebbe di continovo
i. guicciardini, 13-111-184: e'caldi da quattro di in qua [sono]
dotta, lat. immoderàtus, comp. da in- (assimilato in im-) con
'moderati '. -comp. da in- (assimilato in im-) con valore
voglion alcuni che derivasse; ed altri da 'co- mazin ', che immodestamente
operare vuol dire. = comp. da immodesto. immoderévole, agg.
precipizio. statori. = deriv. da immoderato. -per estens. che indulge a
nel vestimento col bel pretesto di ritrovare da maritarsi. cesari, 1-2-22: qualche
, allontanarono però moltissimo la lingua greca, da quella nativa, nuda, schietta,
dotta, lat. immodèstia, comp. da in- (assimilato in im-) con
vinciamo il nostro scetticismo per augurare che da una profonda meditazione economico- sociologica sorga il
il programma. = denom. da modesto (v.) col pref.
dotta, lat. immodèstus, comp. da in- (assimilato in im-)
risse ti offesero! = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
sembra immodificabile. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
appare immodificata. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
dalle miserie di questo mondo. guido da pisa, 1-229: promesse a diana d'
guisa che un immenso macello, formato da quattro grandi vie che partivano dalle quattro
ombra, nella quale s'immola lentamente da tanti anni. 5. locuz.
dotta, lat. immolare, comp. da in-'sopra 'e mòla 1 farina
, un rivolgimento delle forme tale da permettere di seguirla [la canzone
voce dotta, lat. immolàtor -óris, da immolàtus, part. pass, di
presso alcune popolazioni). guido da pisa, 1-270: insù lo sepulcro d'
66: miracolosamente sostituita [una cerva] da diana per la immolazion d'ifigenia,
7-283: gli ebrei... cessarono da i sacrifici veri e dalle immolazioni per
i-760: so che quelle ostie legali, da cui fu figu rata la
. bocchelli, 12-103: anch'essi da giulio nulla più desideravano o temevano,
, lat. immolàtio -ònis, deriv. da immo- idtus, part. pass
completo immollamento. = deriv. da immollare. immollare (ant.
un piatto almen di confortini; / da immollarsi nel vin dal bel colore.
di colpe. s. caterina da siena, i-242: tutte le persecuzioni che
loro, in tutte le cose che hanno da fare, non potere errare.
cleofe e l'altre discepole, rintenerite da la partenza di maddalena lor
: per indicare una persona facilmente vulnerabile da malattie o disgrazie. tramater [s
porta danno. = denom. da molle (v.) col pref.
nostro peso! = deriv. da immollare. immollile, intr.
timmolliva. = denom. da molle (v.) col pref.
in parti. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
un sonetto. = deriv. da immonacare. immonacare, tr. (
bresciani, 6-xi-223: io son tanto immonacato da quella mia moglie, che la mi
lauretta. = comp. da in-con valore rafforzativo e monacare (v.
. sozzamente. s. caterina da siena, iv-166: il cane,.
si notrica. gelli, 15-ii-571: lasciando da parte il purissimo pane degli angeli,
, sia corretto. s. caterina da siena, 255: questi dimòni incarnati
tregua o pace. = deriv. da immondo. immondézza, sf. condizione
... l'invitava a cogliere seco da quelle immondezze le preziose gioie che v'
frumento... che restano ancora da crivellarsi e pulirsi dalla terra o sassi
10-i-116: apprendendo bensì le pene minacciate da dio se mai cadono in immondezze di senso
l'anima. = deriv. da immondo. immondezzàio, sm.
immoralità, di vizio. di senno da queltimmondezzaio, ritempratisi poscia alle sorvegnenti sciagure
quel poco. = deriv. da immondezza. immondità, sf. letter
via ch'a te mi meni tuto / da ogni immondità pulito e netto. nievo
dotta, lat. tardo immunditàs -àtis, da immundus 'immondo '.
1 -intr. (44): fu da molte immondizie purgata la città da oficiali
fu da molte immondizie purgata la città da oficiali sopra ciò ordinati. crescenzi volgar
uliva si dee purgar dalle foglie e da ogni altra immondizia, innanzi che se ne
quasi rifugio, dei mostri non vinti da locke. monelli, 1-126: se cavate
di liberar l'italia e roma da queu'immondizie non vi sarà un soldato che
cosa indugiare a rilevarsi. s. caterina da siena, 363: gli tolse
immondizia nella lingua. s. caterina da siena, v-135: non voglio che allentiate
. elemento impuro, peccaminoso. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
in questa carne corruttibile ha fitto dentro da sé le immondizie delle tentazioni, le quali
pura dalle male cogitazioni ed il corpo da ogni immondizia. capellano volgar.,
volgar., i-257: lo cherico da tutti atti d'amore lontano stea,
atti d'amore lontano stea, e da ogni corporale immundizia si guardi. straparola,
, dal puerperio, dalla lebbra e da qualsiasi malattia della pelle apparentemente simile alla
immonda, ovvero cosa che sia stata morta da bestia, ovver che sia morta per
dotta, lat. immunditia, comp. da in-con valore negativo e munditia, da
da in-con valore negativo e munditia, da mundus * mondo, pulito '.
superi, immondissimo). tanto sporco da essere repellente, intoccabile, inavvicinabile;
altra puzza corporale. s. caterina da siena, 248: se uno immondo e
fuor tiene / la lingua e 'l sugge da le labra immonde. chiabrera,
nello zoccolo immondo, con il cipiglio da comandante gli urlò: « celestino, no
dalle... fantasie, sì come da inmondi uccelli che d'intorno ci volino
di conversare con i buoni. ricciardo da cortona, 56: veruno immondo né
immonda: sgualdrina. s. caterina da siena, i-7: in scambio del breviario
, confuso e vituperoso, si partirà da te. boccaccio, viii-2-45: smontato
volgar., 1-2-188: non istimiamo da essere temuti o tenuti placati questi immondissimi
questi beni temporali. s. bernardino da siena, iv-287: l'imondo spirito
il suo peccato immondo, / paté dentro da sé tal penitenzia, / ch'avanza
: tale in un cerchio magico / puro da immonda labe, / l'uomo crescea
e chi, chi toglie / voi da voi stessi con sue faci immonde /
gnoli, 1-284: prima d'uscire da questo tetro / carcere immondo, vuole
tutta immonda. ariosto, 17-2: tolse da la immonda e bassa plebe, /
rozze, immonde, sanguinarie, calpestate da scortesi ed avare signorie. 3.
contaminato, impuro, intoccabile, escluso da ogni contatto col sacro (con partic.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 50: abboniscono li cani
per altro che per esser stati amati da maometto. giuseppe di santa maria,
a coloro che dovevano essere purificati da impurità legali. savonarola, 5-i-243:
4. ant. contagiato, infettato da una malattia. fascicolo di medicina volgare
e la fece lavare il piatto da se stessa dove aveva ella mangiato,
dotta, lat. immundus, comp. da in- (assimilato in im-) con
immontonare il popolo. = denom. da montone (v.) col pref.
vedere ingannate e turbate le sue aspirazioni da combinazioni ibride e immorali. b. croce
gl'immorali. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
o di pornografia. = deriv. da immorale-, cfr. fr. immoralisme (
ebbe allora un caso che doveva dar da pensare: l'azione che...
con riferimento alla concezione della vita libera da ogni conformismo e da ogni remora morale
della vita libera da ogni conformismo e da ogni remora morale e unicamente ispirata all'
» senza avere le spalle ben coperte da quelli su cui esercitava la critica.
secondo le recentissime statistiche. sorretti anche da un forte nucleo di immoralisti che si
di imitarci. = deriv. da immoralismo-, cfr. fr. immoraliste (
abbiamo altri gusti. = deriv. da immoralista. immoralità, sf.
piacentini si dolgono in universale dell'immoralità da voi introdotta nel loro ginnasio. mazzini
caso particolare di personalità psicopatica, contraddistinto da carenza o assenza di sentimenti morali,
la colpa. = deriv. da immorale-, cfr. fr. immoralità (
abbi mortificato. = denom. da morbido (v.) col pref.
una benigna filosofia. = denom. da morbido (v.) col pref.
immordacchialo. = denom. da mordacchia (v.) col pref.
immorde il lichene. = deriv. da mordere (v.) col pref.
, / spallierette gentili in varie tinte / da pennel di natura ad arte pinte.
, viola. = denom. da morello (v.) col pref.
e attivi. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
non aver a lasciar addietro cosa veruna da sapere nel mestier loro. corte,
affrena ed immorsa. = denom. da morso (v.), col pref
di sotto. = denom. da morsa (v.) col pref.
sono di due grandi stipiti, immorsati da uno smisurato architrave. 2.
. 2. figur. stretto da pericoli, da minacce. f.
2. figur. stretto da pericoli, da minacce. f. soranzo, li-1-203
soranzo, li-1-203: di lui non sarebbe da promettersi molto, rispetto al pericolo in
scopo di fornire un certo attacco a muri da eseguire in un secondo tempo. -anche
incastro, calettatura. = deriv. da immorsare *. immortàbile, agg.
alcuna ragione. = deriv. da immortale. immortalare, tr.
di musaico il quadro dell'incoronazione dipinto da david. -intr. con la
suo secolo. = deriv. da immortale. immortalato (part.
g. bassani, 3-21: immortalata da giosuè carducci e da gabriele d'annunzio
, 3-21: immortalata da giosuè carducci e da gabriele d'annunzio, questa strada di
de troia e de roma, v-169-361: da pitagora mirabile filosofo sappe ca l'anima
28-61: dunque ora è 'l tempo da ritrarre il collo / dal giogo antico
, a venir qui... da me... in questa casa.
e a voi tessali monti esercitati / da 'l piè de gl'immortali. pavese,
volsimi, e vidi un'ombra che da lato / stampava il sole, e riconobbi
agl'immortali secoli. s. caterina da siena, i-4. 5: dio per
divine, / se non che qui quel da la irsuta gota, / e là
sia, consolarvi delle fatiche tante volte da voi rese a beneficio della sua chiesa
v-1-1033: siete un esercito immortale condotto da una colonna di fuoco che non si
scelti dell'antico esercito persiano, costituito da 10. 000 uomini che venivano sempre
nelli adornamenti delli edilìzi e per tavole da dipintori essere immortale, e che non
àp. dtpavto <;, comp. da oc-privativo e dal tema di fxapatvoptai *
ojetti, i-567: il pittore albert besnard da ieri è immortale perché da ieri è
albert besnard da ieri è immortale perché da ieri è all'accademia francese. ha
pieno di libri e di quadri e da una delle sue finestre egli vede la cupola
mortale comparte il farnetico de l'uno da la crudeltà de l'altro. n.
voce dotta, lat. immortàlis comp. da in-con valore negativo e mortàlis 1 mortale
per voi, non stimando a voi presentata da me cosa men degna che abbia possuto
, con essere sommamente buono, e rimoto da qualunque invidia, non abbia nelle sostanze
quegli scritti che forse non vengono ammessi da gli applausi del mondo. battista, vi-
, ti vuole, ti corre dietro da sé e ti ama spontaneamente, ciò,
la sua immortalità sgorga dalla fonte, da cui deriva la sua arte: dal sentimento
, lat. immortàlitas -àtis, comp. da incori valore negativo e mortàlitas 1 mortalità
morire gli uomini. = deriv. da immortale; cfr. fr. immortaliser (
nel sesto capitolo: « cristo risuscitando da morte giammai non muore ». casoni,
. 3. in modo tale da immortalare qualcuno o qualcosa. dolce
li miei peccati. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
la vita. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
della donna. = denom. da morto (v.) col pref.
del cielo. = denom. da moscado 'muschio '(v.)
gagliardi e liberisti. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
il tappeto giallo. = denom. da mota (v.) col pref.
immotivato, agg. che non è giustificato da alcun motivo. - anche: istintivo
morte teatralmente atroce. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
b. croce, ii-13-61: quella da lui [hegel] evocata e rievocata
sua gloria immortale. = deriv. da immotivato. immòto, agg. letter
incapace di reagire, che è bloccato da una forte emozione (come dolore, meraviglia
di medusa; / e immoto resta lì da capo a piede, / né più
mobil cerchio di quell'onde immote / da lunge il cacciator l'anatra spia.
immota al di fuori, e agitata da un travaglio interno, par che opprima
ultima caduta nell'acqua rimane quasi nascosta da un immoto nebbione violetto. onofri, 87
impassibile, insensibile. s. caierina da siena, ii-253: ragguardo lo smisurato
-che non è turbato o interrotto da nulla. pascoli, 146: da
da nulla. pascoli, 146: da un immoto fragor di carriaggi / ferrei,
: se tu ben quel ch'è da notar note, / poscia che salva
dotta, lat. immótus, comp. da in-con valore negativo e mótus, part
due amici a tavola, per una cosa da nulla bisticciansi asprissimamente -sragionano -s'immo-
. immotriass * imbronciarsi '(comp. da in-, assimilato in im-, con
la non immucidisca. = denom. da mucido (v.) col pref.
illativo; cfr. lat. mucèscère, da cui il fr. maisir.
, libero, sciolto, scevro (da vincoli, da costrizioni, da regole,
sciolto, scevro (da vincoli, da costrizioni, da regole, o anche
(da vincoli, da costrizioni, da regole, o anche da difetti,
costrizioni, da regole, o anche da difetti, da vizi, da errori,
regole, o anche da difetti, da vizi, da errori, ecc.)
anche da difetti, da vizi, da errori, ecc.); non soggetto
corpi puri e semplici, immuni e esenti da ciascuna alterazione. tassoni, 321:
te sublime, te immune / cigno da tempo che il tuo nome roda. manzoni
i doveri annessi al ministero fossero liberi da ogni ostacolo, immuni da ogni pericolo?
fossero liberi da ogni ostacolo, immuni da ogni pericolo? leopardi, 970:
che né anco questo 10 mandava immune da ogni mancamento. f. f. frugoni
mio caro figlio, che sei immune da questa colpa. -impunito.
. maffei, 6-268: lasciando per ora da parte l'europa, tutto il rimanente
1). -bene immune: esente da ogni tributo. -luogo immune: in cui
, sugli agiati e sui corpi ecclesiastici da sì lungo tempo immuni. manzoni, pr
11 clero regolare e secolare era affatto immune da ogni giurisdizione laicale. guerrazzi, 2-381
fu statuito che per dieci anni vadano immuni da qualsivoglia gravezza. carducci, iii-6-261:
avanza il vinilo barbuto, / ridiscendendo da i castelli immuni, / sparte -
. 4. non contagiato (da una malattia). muratori, iii-50
quasi estinto nella città il morbo, da cui non erano alcune ville peranche affatto
in città. -non affetto (da malanni). bigiaretti, 8-9:
: è fisicamente vigoroso, ancora immune da molti degli acciacchi inerenti alla sua età.
soggetto a obbligo '(comp. da in-, assimilato in im-, con valore
di singole persone, corporazioni o categorie) da determinati obblighi od oneri imposti, in
: aveva molti previlegii ed immunità ottenute da lui. caro, 12-ii-237: io son
le città... erano protette da immunità, privilegi e milizie proprie e
del cattolicismo nel medioevo erano state abbandonate da roma. -dir. can. immunità
ad es., il divieto di ingresso da parte della forza pubblica e il diritto
patrimonio ecclesiastico, e comportanti l'esenzione da qualsiasi tributo statale (e tali privilegi
fatto. vincenzo maria di s. caterina da siena, 157: la chiesa e
stitia. muratori, 7-v-349: se da dio piuttosto che dalle leggi umane abbia
di fronte al fisco ripetendone le origini da una disposizione divina. 2.
delle altre persone a essi parificate) da ogni atto giurisdizionale penale e (salve
e (salve specifiche eccezioni) civile da parte dello stato presso cui sono accreditati,
è inteso ad assicurare ed a tutelare da ogni impedimento questa riunione. gobetti, i-i-
principi ed a'grandi; acciocché presi / da tai invenzioni sue, di cui talora
ii-412: ma posto ciò, quale immunità da ogni macchia non si converrà parimente in
un organismo all'azione di tossine generate da agenti patogeni, all'effetto di veleni
o al tentativo di invasione dei tessuti da parte di parassiti. - immunità naturale
artificiali, ottenute per vaccinazione, accompagnate da rapide febbri. = dal lat
dal lat. immùnitas -àtis (deriv. da immùnis 'immune, esente, esonerato
l'azione di tossine o veleni; preservare da un contagio. ferd.
cui punto d'onore era d'immunizzare da se stessa gli amici. -rifl
fr. immuniser (nel 1907), da immunité 'immunità '.
. pavese, 3-142: odisseo giunse da circe, avvertito del pericolo e immunizzato magicamente
dal fr. immunisation (nel 1907) da immuniser 1 immunizzare '. immunochimica
di immunità. = comp. da immuno- (da immune) e chimica (
= comp. da immuno- (da immune) e chimica (v.)
fenomeni di immunità. = comp. da immuno- (da immune) ed ematologia (
. = comp. da immuno- (da immune) ed ematologia (v.)
forzata, entro uno spazio ristrettissimo chiuso da mura. = voce dotta, lat
come un tizzone. = deriv. da muso (v.) col pref.
jahier, 60: cadavere di animale da grasso che non ha arato, che
l'uccello sanguale e lo immusulo è avuto da gli auguri romani in gran dubbio.
arcaica, della lingua sacerdotale, registrata da plinio, che però non sa più
inexpectata se inmittat ». vocata da meccanismi immunologici. = comp.
meccanismi immunologici. = comp. da immuno- (da immune) ed emopatia (
= comp. da immuno- (da immune) ed emopatia (v.)
= voce dotta, comp. da immuno- (da immune) e dal
voce dotta, comp. da immuno- (da immune) e dal tema del gr
= voce dotta, comp. da immuno- (da immune) e dal
voce dotta, comp. da immuno- (da immune) e dal gr. xóyot
di lei arte. = deriv. da immunologia. immunòlogo, sm. (
esperto di immunologia. = deriv. da immunologia. immunoprofilassi, sf.
determinate malattie. = denom. da musone (v.) col pref.
in- (assimilato = comp. da immuno- (da immune) e profilassi (
= comp. da immuno- (da immune) e profilassi (v.)
, corrucciato. = comp. da immuno- (da immune) e terapia (
= comp. da immuno- (da immune) e terapia (v.)
ojetti, li-m: aggrotta gli occhi da mongolo e guarda immunotrasfusióne, sf
dava di sangue, che proviene da un donatore immunizzato contro una determinata malattia
determinata malattia. = comp. da immuno- (da immune) e trasfusione (
= comp. da immuno- (da immune) e trasfusione (v.)
, sm. medie. siero, fornito da animali immunizzati, contenente anticorpi atti
, contenente anticorpi atti a rendere immuni da una determinata malattia. = comp
determinata malattia. = comp. da immuno- (da immune) e siero (
= comp. da immuno- (da immune) e siero (v.)
/ delinquente in un ristretto spazio chiuso da mura, privo di aria e di luce
relig. immurazione. = deriv. da immurare. immurare, tr. murare
immurarlo vivo. = denom. da muro (v.) col pref.
muso o broncio. = denom. da muso (v.) col pref.
, 327: l'acquaio, da lei denominato « rubinetto », in sidegli
la mondana morella. = denom. da mustacchio (v.) col pref.
. f. visdomini, 189: da immutabile volontà è prescritto. fr. andreini
è tanto valida come se fosse statuita da dio, uguagliando le leggi umane, soggette
immutabili ed eterne, e non venute da i sensi. gravina, 1-64: dio
libri de'profeti e di mosè, da pentimento assalito e d'ira perturbato a noi
e altri che hanno precipua l'avversione da dio, bene immutabile. -che
dotta, lat. immùtdbilis (comp. da in-, assimilato in im-, con
firenze si conservò immutabile a quella città da che le fu imposto, e le fu
-costanza, perseveranza, pertinacia. zanobi da strata [crusca]: la durezza dell'
come i suoi sembianti si potevano occultare da così ottime novelle. leopardi, i-630
, lat. immùtabiluas -dtis (comp. da in-, assimilato in im-, con
corpi glorificati] il non lasciarsi palpare da corpo non glorioso, sì come,
dotta, lat. immutare, comp. da in- (assimilato in im-) con
non pure del tutto finite, ma tanto da quello ch'ell'erano immutate e.
: quel mercante è riprovato e scacciato da cristo, il quale compra la cosa accioché
ho amato immutato, ti ho amato da vero, profondamente. = voce dotta
dotta, lat. immutaius, comp. da in- (assimilato in im-) con
napoleone, alessandro. = deriv. da immutare. immutazióne, sf. letter
vi si richiedeva un'immutazione, affinché da corpi terreni carnali diveniamo corpi spirituali e
ma la immutazione angelica è in diletto da voi. giannone, 210: compresi che
timore e vergogna si reprime. benvenuto da imola volgar., lino: tutti
, lat. immutàtio -ònis (comp. da in-, assimilato in im-, con
della sua disciplina. = deriv. da immutevole. immutevolménte, avv.
mondo non puote essere se non procedendo da colui il quale è immutevolmente e
della fortuna. = denom. da mutolo (v.) col pref.
appare immutriato. = denom. da mutria (v.) col pref.
fr. colonna, 2-68: da capo incominciai di trepidare, più
: un sospiroso e lagrimabil suono / da l'imo poggio odo. tasso, 17-14
patrimonio e a tuttocciò che provenga felicemente da eredità. -letter. che splende
ripa di fuor son ponticelli, / così da imo de la roccia scogli / movìen
e'fossi. petrarca, iv-2-58: da imo / [salomone] produsse al sommo
s'aventaron nel mare, e fin da l'imo / lo turbàr sì, che
se ir fece in bando / e da l'imo del cor svelse gli affetti.
d'annunzio, i-n: prendi! da l'imo de 'l mio giovin cuore /
. -da sommo a imo, da imo a sommo, al sommo e
94: l'imoscapo, detto anche ratta da piedi o di sotto, è
più tronchi. = comp. da imo 'infimo 'e scapo (v
deu'impaccare. = deriv. da impaccare. impaccaménto, sm.
su nastro. = deriv. da impaccare col significato del corrispondente ingl.
significato del corrispondente ingl. packing, da to pack 'stipare, premere ',
le patrie mura. = denom. da pacco (v.) col pref.
macchina impacchettatrice. -deriv. da impaccare. impaccatura1, sf. l'
e si scinde in tanti campi divisi da larghi canali; gli enormi blocchi,
, e che deve venire a pavia da unirsi con l'altro museo. fu.
, a centinaia, in imo spazio da nulla. 3. figur. ridurre
, ammanettare e portar via ': da 'pacco ', che si lega bene
già impacchettati. = denom. da pacchetto (v.) col pref.
sf.): congegno impiegato tentamente guardati da compromissioni dannose, o anche per impacchettare
scipita '. = deverb. da impacchiare. impacchiucare e impacciucare (
di forose. = denom. da pachiucco (v.) col pref.
ven. impaciugarse 'lordarsi '(da paciù * pacchiuco ').
in faccia. = deverb. da impacciare. impacciabottéga, sm.
andrebbe dirittamente intorno alla terra. bartolomeo da s. c., 309: alla
ombrellino. -assol. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
te sempre a me piacque, / quando da gli occhi il bel viso abandoni.
prima e l'altro poi? marsilio da padova volgar., i- iv-4:
tal cosa impazasse lo stomaco, è da correzare cun le cose calde. -ant
segneri, iii-2-110: non cavò altro, da quell'iniquo guadagno che ciò che cavan
vita è un peso ed è bene disbrigarsi da questo peso: quel che impaccia si
che non ne puote uscire. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
ostacolato, frastornato, disorientato. bartolomeo da s. c., 30-1-9: il
leonardo, 7-i-35: lo scultore solo ha da considerare corpo, figura, sito,
non s'impaccia, perché la natura da sé le genera nelle sue sculture.
altri ch'a lei tocca / che da telmo allo spron l'arme mi slacci;
, i-2-50: se non viene comandato da sua santità alti gesuiti che non s'
e taci: io non mi sento tempra da scherzare. foscolo, v-90: protestò
la mia vecchiaia ha ancora tanto vigore da applicare alla s. v.
intramettete più di voi medesmi. benvenuto da imola volgar., 11-86: non
in nome dello scomunicato, non è da impacciarsi con lui. filippo degli
è parrocchiano, non ti puoi comunicare da lui né impacciarti cori seco. ramusio,
scordata della latina, dalla quale come da vera madre impacciatasi per accidente con altri
dobbiamo in primo luogo / insieme andar da questa meretrice, / e lei pregare e
; litigare; scontrarsi. rinaldino da montalbano, 894: non ti impacciare con
alcuno della casa di maganza, e guardati da loro. boiardo, 3-241: se
abia in quello pallagio vechio, e da me non avrà se non carecie
, fin dal sec. xii), da pes pedis * piede '(cfr
. = agg. verb. da impacciare. impacciato (part.
, / ch'eran già cotti dentro da la crosta: / e noi lasciammo lor
noi lasciammo lor così 'mpacciati. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
vestimento del cuoio impacciato, fu preso da due e segretamente a trancredi menato.
baloccone per città come larva. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
botta, 4-929: la cavalleria, così da una parte come dall'altra pei luoghi
parte come dall'altra pei luoghi impacciati da siepi, fossi e boscaglie, poteva
troppo a guadagnare beni terreni. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
vi-379: -deh, domandalo / un poco da mia parte, c'ho grandissimo /
, col suo zamberlucco, impacciata a mettere da parte 11 suo crocione, ed il
pirandello, 8-965: si levò anche lui da sedere, impacciatissimo da quello sgarbo in
levò anche lui da sedere, impacciatissimo da quello sgarbo in sua presenza. sbarbaro
impacciato. 6. ant. legato da rapporti sentimentali o carnali con una persona
donato degli albanzani, i-691: vedendo da ogni parte la cosa grave e impacciata
impacciatissime con personaggi possenti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
momento un po'impacciato]. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
allegorici, non è pervaso e scosso da furore poetico in molte pagine dei dialoghi?
di satanas. s. caterina da siena, iv-13: io vi prego che
che superbia. = deriv. da impacciare. impaccio (ant.
tulle stretta alle reni e alle ginocchia da un impaccio d'orpello e sotto due
lento il cammino. s. caterina da siena, iv-16: io ho avuta dal
qualche somma di danari, e furon da quello assoluti e liberati. aretino,
'l core avvolto, / libero uscir da l'amoroso impaccio. metastasio, 1-i-777
ti desti, / che ti svolga da questi / impacci femminili, e corra altrove
giornale: scritto con brio, scritto tutto da cima a fondo, senza aiuto di
non legato a partiti, anzi libero da ogni impaccio. pascoli, i-410: questo
: questo pensiero rimane puro, sciolto da ogni impaccio, libero da ogni nebbia
puro, sciolto da ogni impaccio, libero da ogni nebbia, di per sé mosso
/ lasciato andar lo staccio, / userai da qui 'nanzi il burattello. g.
matrimonio e d'impacci secolareschi. antonio da ferrara, 24: questa lascività m'
, lvi-40: così anch'io, sbandito da le muse / e combattuto da diversi
sbandito da le muse / e combattuto da diversi impacci, / mi veggio trasportar
. pigna, 253: per alta libertà da lieve impaccio / in profonda prigion rapido
gioco d'azzardo). antonio da ferrara, 143: ver è che 'n
per la loro povertà. s. caterina da siena, 105: io ho lo
acciò non avessi enpaccio chi ha comperato da me. ramusio, i-7: il che
è cagione che abitanti di questi casali ricevino da loro continovi impacci e travagli. ricchi
d'impaccio 0 dagli impacci: svincolarsi da un intralcio, da un intoppo;
dagli impacci: svincolarsi da un intralcio, da un intoppo; sottrarsi a insidie,
92- 107: non mi posso difendere da questi impacci. ariosto, ii-42:
ii-323: suoi villici, che eran da lui strapazzati in farli lavorare oltre le
, man mano che si veniva liberando da tutti gl'impacci della cultura, gridava,
noiosi, prendersi una briga; darsi da fare, preoccuparsi. cavalca, 20-61
chiamò il bargello e lo pregò che da sua parte dicesse ai sigg. ufiziali
; creare noie e difficoltà. giovanni da samminiato [petrarca], i-209: io
voglia; studia; non te discostar da misser alvise, sempre che tu non
togliere, trarre d'impaccio: liberare da un intralcio, da un ostacolo,
impaccio: liberare da un intralcio, da un ostacolo, da situazioni pericolose o
un intralcio, da un ostacolo, da situazioni pericolose o preoccupanti. bibbia volgar
stracciandole le vesti e i capelli, da quell'impaccio. e. cecchi, 5-300
-levare un impaccio a qualcuno: liberarlo da un incomodo, da una noia o seccatura
qualcuno: liberarlo da un incomodo, da una noia o seccatura. fallamonica,
castelletti, 1-69: non far uomo da bene, che or ora il boia
era ogni guardo un intricato laccio, / da porr'i saggi in l'amoroso impaccio
-togliersi un impaccio; allontanare, gettare da sé, fuggire un impaccio: liberarsi da
da sé, fuggire un impaccio: liberarsi da un inciampo, da una difficoltà;
impaccio: liberarsi da un inciampo, da una difficoltà; evitare una seccatura,
del corpo e ogni impaccio mondano gittiamo da noi. gherardi, iii-40: parve
impaccio ravviluppato l'interesse. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
in grande impaccio. = deverb. da impacciare. impaccióne, agg. e
impaccia altri. = deriv. da impaccio. impaccióso, agg.
un poco sfatto. = deriv. da impaccio. impacciucare e impaciuccare e deriv
enorme impacco bianco. -carta da impacco: speciale tipo di carta resistente
d'impacco, con lunghe stecche ricavate da canne, con barattoli di colla di
vino caldo. = deverb. da impaccare. impaciare, tr.
per uno. = denom. da pace (v.) col pref.
ha tenuto dietro. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
salvie buongustaie. = denom. da padella (v.) col pref.
settuplici cavalli. = denom. da padiglione (v.) col pref.
nare), agg. coperto da un padiglione o a modo di
dilettava forte la nazione de'longobardi, da che si fu impadronita della maggior parte
ignoranza di tutte queste contrade, stesesi da lì a non molto questo maligno influsso
: le rivoluzioni non si fanno generalmente da uomini d'anima santa, ma da
da uomini d'anima santa, ma da uomini di reazione, d'ambizione,
l'istoria. baldi, 502: attese da fanciullo alle buone lettere e impadronissi della
maestri sono pigri, non avviene loro da altro se non che ei sono tardi e
quasi tutta italia. = denom. da padrone (v.) col pref.
impadulaménto lo vieta. = deriv. da imp adular e. impadulare, intr
amore stagnando impadulino. = denom. da padule (v.) col pref.
e putrefatta. = deriv. da impadulire. impadulire, intr.
di trevigi. = denom. da padule (v.) col pref.
in un paese. = denom. da paese (v.) col pref.
che sostano a lungo, o svernano da noi, * fermiccio '. impagàbile
le tue premure sono impagabili. voce da fuggirsi, e da dirsi in vece
impagabili. voce da fuggirsi, e da dirsi in vece * che non hanno prezzo
achille campanile. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
papato ed impaganirlo. = denom. da pagano (v.) col pref.
voce dell'italia settentr., comp. da in- (assimilato in im-) con
ora di qualche centinaia di lire impagate da lui, dimenticano le migliaia che rovani
loro portate. = comp. da in- (assimilato in ini-) con valore
pietà; e non essendo guari limge da casa sua, ritornò seco in dietro,
la stampa distribuire in forma di pagine da farne il foglietto che si metterà sotto
lunga. = denom. da pagina (v.) col pref.
impagina, raccogliendo e ordinando il composto da sé o da altri. soffici, v-6-97
e ordinando il composto da sé o da altri. soffici, v-6-97: passava dal
uno stampato. = deriv. da impaginare. impaginatura, sf.
incisione delle lastre. = deriv. da impaginare. impàgine, sf. archit
.. timpani; questi sono circondati da liste e regole e orli, e nella
v.]: impagliare bestie, da conservarne la spoglia, riempita di paglia
s. v.]: impagliare fiaschi da vino o da aggiunge a queste
.]: impagliare fiaschi da vino o da aggiunge a queste « arti »
troppo il cane. = denom. da paglia (v.) col pref.
comp. dall'imp. di impagliare e da sedia (v.).
nutrimento del bestiame. = deriv. da paglia (v.) col pref.
nieri, 3-97: 'impagliata'. così da noi; in val di nievole:
le portano qualcosa, specialmente di roba da mangiare, pasta, uova, polli e
. scapponata. = deriv. da impagliato. cfr. tommaseo [s.
delle seggiole. = deriv. da impagliato, con sufi, qualificativo -ino.
. -sostant. sedile col fondo formato da un intreccio di paglia o di giunco
del dumas. govoni, 9-394: vivono da nababbi gli stregoni / dei popoli civili
-sostant. quantità di paglia prodotta da un cereale. c. ridolfi
. 3. quantità di paglia prodotta da un cereale. c. ridolfi,
brande, vele ed altro, sostenuta da alcune reti di corde destinate a tale effetto
munirsi di paglietti. = denom. da paglietto (v.) col pref.
della macchina. = deriv. da impagliettare-, cfr. venez. impagetadura.
sm. lettiera del bestiame, formata da paglia e foglie secche, la quale mescolandosi
all'impaglio. = deriv. da paglia (v.) col pref.
, / no inpagorenno mica; / da deo era infiammata. = variante di
9-8: [i delfini] opponenose da parte del profondo mare e costringono quilli
redi, 17-95: 'impainato'. addiettivo da 'impainare', vale anche preso dalla
. = voce romanesca, deriv. da paino * elegante, distinto '
argano, solleva e immerge le lamiere da galvanizzare in un recipiente (paiolo) contenente
di acidulazione. = comp. da in- (assimilato in im-) 'dentro
o nella vagina. = deriv. da impalare-, cfr. fr. empalement (
, carrucole stridevano. = deriv. da palanca (v.) col pref.
venderci l'ellera. = deriv. da palandrana (v.) col pref.
le spese, e quei miseri cristiani, da loro sollevati, tagliati in pezzi overo
sei versi latini. = denom. da pala (v.) col pref.
nella dalmazia, a'trafìtti nell'ungheria da schiti. pananti, i-127: come
. crudeli, 1-105: il superbo ha da star sempre impalato. goldoni, x-515
testa ritta e impalata, perché il fazzoletto da collo, moltissimo inamidato, gli segava
oh, norina, ci sono mille cose da fare. non starmi costì impalata,
impalatori implacabili. = deriv. da impalare1. impalatóre2, sm.
macchina escavatrice. = deriv. da impalare1. voce registr. dal dizionario
presso a un'aspra impalatura, / da spaventare ogni anima dabbene. saccenti,
mica in turchia, / che s'abbia da temer l'im- palatura. collodi,
che dio ci scampi dalla impalagióne, / da puttane, da preti e da tinello
scampi dalla impalagióne, / da puttane, da preti e da tinello. sarpi,
/ da puttane, da preti e da tinello. sarpi, 1-113: io credo
impa- lazione. = deriv. da impalare1. impalazzato, agg.
dei galantuomini. = denom. da palazzo (v.) col pref.
l'ordine principale dei rami a tale distanza da terra, quale è indicata dall'adiettivo
basso '. = denom. da palco (v.) col pref.
sopra), sto- iata, foderata da tre facciate. -ant. soffittato.
2. struttura (formata ordinariamente da travi longitudinali, detti longheroni, e
travi longitudinali, detti longheroni, e da travi trasversali, detti traverse) che
di travi e di tavolati che serve da soffitto per il locale sottostante e da
da soffitto per il locale sottostante e da sostegno per il pavimento del locale soprastante
le coperte delle case che erano formate da terrazzi, quasi tutti gli edifìzi di pompei
impalcatura. 2. incastellatura costituita da elementi di legno o di metallo,
si monta intorno al perimetro dell'edificio da costruire o da riparare; è costituita
al perimetro dell'edificio da costruire o da riparare; è costituita da montanti verticali
costruire o da riparare; è costituita da montanti verticali (antenne o candele)
il nerbo di questa immagine, costruito da cima a fondo come un'impalcatura.
numero e modo. = deriv. da impalcare. impanazióne, sf. archit
, e a una parete un'impalchettatura da cantina. = denom. da
da cantina. = denom. da palchetto (v.) col pref.
di pesce. = deriv. da palchetto2 (v.) col pref.
e d'entrare. = denom. da paletto (v.) col pref.
o di palizzate. = denom. da palizzata (v.) col pref.
impedita dai birilli, dal pallino o da altra palla, che siano in mezzo:
nuvole erranti. = denom. da pallido (v.) col pref.
, alla sfuggita, la compiacenza. costantino da loro, lxii-2-ii-147: solo nel distendersi
alquanto ad impallidirsi;... da lì a poco anche perderono con li sentimenti
, vie più m'intrica. antonio da lerro, xxxix-i-254: o quella bella
viso strano, per la violenza ricevuta da sì gran dispiacere subito s'impallidiscano e mutano
matura / intorno a case accapannate / da un vento muto ruvido di brina.
forza o valore. s. caterina da siena, iii-95: scusimi l'amore e
, 2-137: dentro la mente mia piove da tante / immagini tua bella ricordanza,
di là, d'un turchino fondo da far impallidire il cielo. alvaro, 9-422
.. farà impallidire ogni conquista fatta da suo marito fino ad oggi. 9
-immiserire, svilire. s. caterina da siena, 294: succhiano il sangue a
studiare ed impallidire sui libri è cosa da dottori, preti e frati. giacomini,
su quel volume, -cosa da fare impallidire le stelle: straordinaria,
, eccezionale. = denom. da pallido (v.) col pref.
sono voci buone. = deriv. da impallidire (dalle forme impallidisco, impallidisci)
l'impallidita. 2. dominato da un grave turbamento, che si manifesta
sola, / da'suoi, fuor che da sé, fugge e s'invola.
di pallini. pananti, i-162: da certi buchi a bella posta fatti /
bocchelli, 18-ii-173: sono le notti da gettare sorti nel campo di chi vuoi
bruciare il fienile. = denom. da pallino (v.) col pref.
piuma bagnata. = deriv. da impallinare. impallinato (part.
impallinare), agg. colpito da una raffica di pallini; crivellato di
vettura, essendone tornata una impallinata indiscretamente da un cacciatore. fucini, 589:
dicesi dei fichi. = denom. da pallone (v.) col pref.
rapirono gli animi. = denom. da pallore (v.) col pref.
del puerperio... fu accolto da aurelia con un sorriso, come suol far
sgravidarsi del giorno. = denom. da pallore (v.) col pref.
. introdurre i nomi dei candidati, da eleggersi a un ufficio o a una
o polizza. = denom. da pallotta (v.) col pref.
a quell'impalmarci le mani e stringerle da spasimare di dolore. bersezio, 3-175:
egli il promise e impalmò. andrea da barberino, iii-151: salardo, udendo le
maronsi del combattere insieme. s. bernardino da siena, iv-161: ogni volta che
che avesse per sua sicurtà la scritta da zanobi o dalla sua suocera, basta
. pindemonte, 2-166: noi certo / da te pensiam non istaccarci s'ella /
. (anche recipr.) andrea da barberino, 3-1044: se voi vincete lui
acerbità. = denom. da palma [della mano] col pref.
.. fato tende nuove, comprà seo da impalmar. ramusio, iii-48: non
= voce veneziana, deriv. da spalmare, per cambio di prefisso (
vittoria? = denom. da palma (v.) col pref.
sulla nuca. = deriv. da impalmare1. impalmato1 (part.
,... cugine recentemente impalmate da cognati degli zii. 3. stretto
svolgendo le estremità di due cavi metallici da collegare, tagliando le rispettive anime,
l'impalpabile azzurro, lo attraevano tanto da dover fare uno sforzo sovrumano verso la
palazzeschi, 1-247: io nacqui rivestita da almeno mille mantelli, impalpabili, leggerissimi,
. finissimo, sottilissimo, tenue (tanto da non essere quasi percepibile al tatto)
di parole. 4. caratterizzato da estrema raffinatezza e delicatezza. e.
piena inquartatura. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
: una luce incantata, una luce da miracolo. 3. figur.
banti, 8-48: tutto fu impalpabilmente diverso da ciò che immaginiamo. = comp
volto colle mani. = denom. da palpebra (v.) col pref.
targioni tozzetti, 6-54: vi sono da considerare l'impaludamento ed infrigidimento dei terreni
raro avere). stagnare in modo da formare palude (un corso d'acqua
impaludato e riempita la cunetta facile perciò da travalicarsi. algarotti, 1-vi-134: aveano
'mo ch'egli mena / c'è da togliere più che da lasciare. d'annunzio
/ c'è da togliere più che da lasciare. d'annunzio, vi-223:
placidi seni il nostro mare, / fugge da la tempesta e s'impaluda / il
tacque amare. = denom. da palude (v.) col pref.
), agg. stagnante in modo da formare palude (un corso d'acqua
veste azzurro scuro. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
o altimpietrimento. = deriv. da impaludare. impaludazióne, sf. medie
= deriv. dall'ingl. impaludation (da [febbre di] palude
, sm. medie. avvelenamento prodotto da * malaria; cachessia malarica; malattia
palustre. = deriv. da palude. voce registr. dal d.
nella fanghiglia. = denom. da palten [n \ a 'fango '
gran lustro. = denom. da palustre (v.) col pref.
gigli, 91: i ridotti frequentati adesso da queste signore paiono la galleria della villa
. pietro. = denom. da pampano (v.) col pref.
impampina la vite. = denom. da pampino (v.) col pref.
lenta e gausamino. = denom. da un dimin. di pampino (v.
/ tosto sanata. = denom. da pane (v.) col pref.
penetrare nella madrevite. = denom. da pano 'filo ', dal lat.
nel pan pesto. = deriv. da impanare1. impanatura2, sf. l'
pani '. = deriv. da impanare1. impanazióne, sf.
sf. relig. dottrina, sostenuta da alcuni discepoli di berengario di tours e
di berengario di tours e seguita poi da alcuni seguaci di lutero, secondo la
1-2-603: proccurò il carnesecchi di rimuovergli da que'sentimenti, ma per persuadergli ad abbracciare
di cristo. = denom. da pane1 (v.) col pref.
persone di rango più elevato; trattarle da pari a pari. fagiuoli, 4-118
nelle due divisioni. = denom. da panca (v.) col pref.
grossa selvaggina. = denom. da pancia (v.) col pref.
il pancotto. = denom. da pancotto (v.) col pref.
di burro. = deriv. da panetto (v.) col pref.
pronuncia. salvini, 39-iv-197: come da 'cotyla 'o 'cotula', sorta
, ne venne 1 ciotola ', così da 'coccum 'ne uscì *
. frugoni, vii-400: impudenza impaniante, da cui, come da fonte originario,
impudenza impaniante, da cui, come da fonte originario, scaturiva l'impudicizia abituale
sei tordi. caro, 15-iii-126: ha da tordi un bellissimo boschetto, / qual
fatto incetta / d'un ricco saltambarco da villano, / di visco, di paniuzze
con pilastri copertati di verdura, alti da potere impaniare, con un capannuccio sopra
buon'ora l'anno impaniare le viti da alto presso al gambo o vero al capo
che 'l sepolcro, si svelle più facilmente da questa vita, che non l'impania
). macinghi strozzi, 1-214: da sei mesi in qua non mi sono
: quando uno ha male grave, da non ne potere, se non difficilmente,
impura che si lasci, cadendo, imbrattar da quell'oro fangoso che impania il cuore