nel carrarese e in dalmazia) deriv. da una base mediterranea * graba o *
spredo grebanoso. = deriv. da grebano. grèca, sf.
sf. motivo ornamentale ininterrotto, composto da segmenti di linee che si incrociano ad
enigm. gioco la cui soluzione è data da una serie di parole, disposte l'
compongono lette serpeggiando (ad es. da sinistra verso destra e dall'alto verso il
nel praticare intagli sul dorso dei libri da rilegare per inserirvi gli spaghi o i
gli agrumi. = deriv. da greco, n. 5.
vini pregiati), fornendo anche da mangiare. buonarroti il giovane,
vino greco (e fungeva talvolta anche da osteria o trattoria). buonarroti
». • m deriv. da greco, n. 6. grecalata
. furia di vento e di mare da grecale. mareggiata di greco. grecale
per indietro tirano que'grecali che nascono da quell'isole. d. battoli, 1-5-5
pisana... è più che da altra parte coperta dai venti di mezzo tra
: platone la prese [la favola] da lui [mosè] e l'ampliò
guarda giusto. = deriv. da grecale. grecalino, sm.
dotta, lat. graecànlcus, deriv. da graecus 1 greco '. grecanico2
e grecante. = deriv. da greco. grecare, tr.
. praticare intagli sul dorso dei libri da rilegare per inserirvi gli spaghi o i
= deriv. dal fr. grecquer, da grecque 4 greca '(sec. xix
sf. grecaggio. = deriv. da gregare. grécchia, sf. bot
/ era nell'etnisca versilia. = da crecchia per lenizione dell'iniziale.
di grande spettacolo. = deriv. da greco. grechésco (anche grecésco
: codesti malaugurati vocaboli grecheschi, foggiati da ogni maniera di dotti, furono fin
, e ballarei alla moresca. cieco da ferrara, 32-8: trentadue sopravveste alla
grate. b. tasso, 48-4: da due soli scudieri accompagnato, / vestiti
'entomata '. = deriv. da greco. grechétto, sm. spreg
tutto è, dirò così, ammorbata da un grecismo perpetuo, che ne forma un
sentire la menzogna del paludamento retorico gettato da monti sopra omero... è
, storico. = deriv. da greco. grecità, sf.
, il sapere di greco in modo da ben usarlo. carducci, ii-8-5: la
lingua del lazio, morta e seppellita da più secoli, cominciava a risuscitare,.
. c.), deriv. da graecus 'greco '. grecizzante (
che il partito liberale sia agnostico! da mia parte vorrei mandare alla malora questa
: vergognandosene poi e sottomettendosi alla grecia da loro ingiustamente soggiogata, grecizzarono. lanzi
gregezano e maestrizano. = deriv. da [vento] greco (cfr. grecaleggiare
il nome grecizzato dell'elegante galeazzo florimonte da sessa. 2. che è
o ne'volti o negli abiti, è da recarsi piuttosto a pennello italiano.
del patriarcato di costantinopoli, e retta da un santo sinodo a capo del quale sta
chiesa greca usò il medesimo modo constituito da eraclio. -che appartiene a tale
mogli di greco dogma non fossero allevati che da cattolici. -canto greco: quello
lorenzo de'medici e di que'romanzieri greci da voi stampati. -ant.
greco omega, / comprò un tabarro da certi sensali. confalonieri, cono.,
passa al fatto singolare dei caratteri greci trovati da cesare nelle gallie senza che vi si
grecia (e quando non sia accompagnato da un attributo specifico s'intende, per
e di greco in latino. guido da pisa, 1-196: tanto viene a dire
attellavano, sprolungandosi col fianco d'orza da ponente a greco, venticinque navi.
alba del 12, con un fortunale da greco di estrema violenza, demmo fondo in
, dalla montagna di somma, distante da napoli xii miglia... a volere
gnano '. è una perfetta bevanda da signori... il vino ha
: 'greco della torre '. viene da una terra così nominata, non troppo
terra così nominata, non troppo distante da napoli, vicino alla marina...
marina... non [è] da signori, né da prelati, ma
[è] da signori, né da prelati, ma da famiglie e da fornaciari
signori, né da prelati, ma da famiglie e da fornaciari. cellini,
né da prelati, ma da famiglie e da fornaciari. cellini, 1-113 (264
. -vitigno che produce l'uva da cui si ricavano i vari tipi di
anche greco, sm.): quella da cui si ricava il vino greco.
: programma politico ideato dopo il 1772 da caterina ii di russia e giuseppe ii
del buio parano a consiglio. giuliano da galliano, 21: l'altro con grecco
nel praticare intagli sul dorso dei libri da rilegare per inserirvi gli spaghi o i
sia stata adottata per la prima volta da aldo manuzio). 14. locuz
a grecolevante. = comp. da greco e levante (v.).
= voce dotta, comp. da greco e dal gr. (xavfa *
= voce dotta, comp. da greco e cattolico (v.).
gli angoli. = comp. da greco, latino e italico.
. = voce dotta, comp. da greco e latino (v.).
= voce dotta, comp. da greco e orientale (v.).
la famiglia greco-ortodossa degli zacarias, da costantinopoli dovette rifugiarsi a odessa.
= voce dotta, comp. da greco e ortodosso (v.).
lotta greco-romana. = deriv. da [lotta] greco-romana (v.)
= voce dotta, comp. da greco e romano. grèco-slavo (
= voce dotta, comp. da greco e slavo.
parlar de regoio. = deriv. da greco, n. 11. grecospagnòlo
= voce dotta, comp. da greco e spagnolo (v.).
. ypotixóotaoi <;, comp. da ypaucói; * greco 'e crrdoi?
— voce dotta, comp. da greco e toscano (v.).
i postriboli. = deriv. da [inno] greco sul modello di pescivendolo
lingua mia, per quanto orrido italiano da grèculo. — in partic.
servire la verità combattendo tutte le bugie da qualsiasi parte fossero fabbricate, e distaccandosi dai
dotta, lat. gregàlis, deriv. da grex gregis 'gregge '.
e dal gr. -yevriq * nato da ', dal tema di yéyvopat * genero
della classe sporozoi, di varie dimensioni (da pochi millesimi di millimetri a 1 cm
millimetri a 1 cm), formati da una cellula oblunga il cui citoplasma, diffe
diffe renziato, è rivestito da una cuticola elastica e resistente; vivono
. - anche sostant. bartolomeo da s. c., 223: una
apparisce, che ciascuno volentieri si discostava da tale esercizio. siri, ii-8: scorrevano
fatto [l'uomo]... da la natura animai gregario e sociabile,
sono alcune verità infeconde e insociabili, da cui non si può aspettare alcun frutto:
inglesi, a'quali per essere aggregati almen da gregari nell'esercito della moda tocca correre
che fa parte del gregge ': da grex grecis 1 gregge '. gregarismo
o permanente. = deriv. da gregario. grégge (rar.
i gréggi). branco d'ovini custodito da uno o più pastori. -gregge
. 3, la forma italiana deriv. da imboscare (da bosco) s'è
forma italiana deriv. da imboscare (da bosco) s'è incrociata col fr.
dell'imboscatura italiana. = deriv. da imboscare. imboschiménto, sm. l'
(un terreno); lasciarsi invadere da una vegetazione folta e selvatica.
dei popoli. = denom. da bosco (v.) col pref.
in bosco (un terreno); invaso da una vegetazione folta e selvatica; rimboschito
605: per una via deserta, fiancheggiata da campi imboschiti, giunto a piè delle
ella fosse inculta, imboschita e differente da quella dell'uomo provvido, avea tosto
dell'uomo provvido, avea tosto imparato da tal esempio quanto importi non cedere alla
animo per la cattiva educazione già imboschito da mali costumi. oliva, i-1-418: nelle
ii-99: ho l'anima così imboschita da spine, da erbaggi, da triboli
ho l'anima così imboschita da spine, da erbaggi, da triboli, ch'ella
imboschita da spine, da erbaggi, da triboli, ch'ella è divenuta un deserto
.. = deriv. da imboschire. imbòsmo, sm. dial
un'urna schede con nomi o numeri da estrarre a sorte (nel conferimento di
tre zentilomeni che non cazasse essi zudexi da capello, li quali siano imbosso- ladi
2. balist. collocare la polvere da sparo nel bossolo della cartuccia.
bossolo della cartuccia. = denom. da bossolo (v.) col pref.
palchi non stoiati. = denom. da bossola 1 assicella che, in un soffitto
della polvere. = deriv. da imbossolare1. imbossolazióne, sf.
, 19-273: tutte le contrade erano battute da questa gente accaldata, coi colli ricuciti
di vituperii. = denom. da bottaccio1 (v.) col pref.
, o venderà. s. bernardino da siena, 592: raguni il grano nel
, di imbossolare), agg. bianco da siena, 2-60: dammi bere / di
addobbato, arredato. mariano da siena, 93: e1 tetto è
schede con i nomi o i numeri da estrarre a sorte che fere /
insieme nei cerchioni. fare alberi grossi da vascello, composti di più pezzi,
. 6. locuz. -essere da imbottare: aver ben chiara in mente
chiarito alle mie spese. -e io son da imbottare, che ne ho veduto la
, che ne ho veduto la sperianza da tre giorni in qua. g.
io son, ti so dir, da imbottare. -imbottare agresto: accontentarsi
imbotti agresto. = denom. da botte (v.) con in- (
. costituito di più pezzi tenuti insieme da cerchi metallici (l'albero di una nave
sul vino raccolto. = deriv. da imbottalo1. imbottato3, agg.
dal fr. botter * stivalare ', da botte * stivale imbottatoio (dial
cose inservibili. = deriv. da imbottare. imbottatóre, sm.
appositi contenitori. = deriv. da imbottare. imbottatura1, sf. l'
tenda ad averlo tale il costume che da noi si tiene nell'imbottature de'nostri
a fatica. = deriv. da botte, nel significato architettonico.
gliare! = denom. da bottiglia (v.) col pref.
la carne. = deriv. da imbottato2. imbottavino, sm.
imbottavino, sm. grosso imbuto costituito da una cassetta di legno che reca sul fondo
fondo un grosso cannello di latta, da inserire nel cocchiume della botte (e
delle imbottigliatrici. = deriv. da imbottigliare.
il bottino. = denom. da bottino2 col pref. in- (assimilato in
, nel 1406-12), deriv. da boto 4 otre ': nel senso di
). imbottita, sf. coperta da letto riempita all'interno da uno strato
. coperta da letto riempita all'interno da uno strato di lana, di piume o
.]: 4 imbottita ', coperta da letto. amari, 2-320: il
scarpine di giallo bufala, appena sceso da un pullmann imbottito e lustro. savinio,
possedevano ciascuna una panca di mogano chiusa da sportelli laterali, con sedile e inginocchiatoio
le prime vecchie, a due, o da sole; infilano la chiesa. odi
amaretto. pirandello, 5-19: dava morsi da arrabbiato a un panino imbottito. moravia
vetri quadrati. = deriv. da imbottito1. imbonitóre, sm.
pietre preziose. -anche: attrezzo costituito da un tassello metallico con una serie di
nei quali il metallo è tanto leggero da richiedere l'introduzione di materie estranee (
nel vocabolario. = deriv. da abbottonare (v.) con cambio di
in sul nascere non = denom. da bottone (v.) col pref.
antichi imbovinarli. = denom. da bovina (v.) col pref.
lo abbiano imbozzacchito. = denom. da bozzacchio (v.) col pref.
sette legni. = deriv. da imbozzare. imbozzare1 (dial.
al ristretto golfo. = denom. da bozza3 (v.) col pref.
come gli pittori. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
lungo il lido, e protetta eziandio da batterie di terra ad ambe le estremità.
a dimora. 1 = denom. da bozzima (v.) col pref.
tessile, all'imbozzimatura, costituita essenzialmente da un dispositivo per sostenere i subbi alimentatori
subbi alimentatori del filato in entrata, da coppie di cilindri che trasportano e immergono
la bozzima, spremendone successivamente l'eccesso da un dispositivo di essiccamento e da uno
eccesso da un dispositivo di essiccamento e da uno di avvolgimento e di sostegno dei
di uscita. = deriv. da imbozzimare. imbozzimatura, sf.
, inzafardatura. = deriv. da imbozzimare. imbozzito, agg. raro
imbozzita d'acqua. = denom. da bozzo3 col pref. in- (assimilato in
il bozzolo (con riferimento a bachi da seta, a larve di lepidotteri)
broccati. = denom. da bozzolo (v.) col pref.
= deriv. dal venez. imbozzolarse (da bozzolo * cerchio, circolo, quantità
chiuso dentro al bozzolo (un baco da seta, la larva di un lepidottero
vallisneri, i-122: ma, essendo nate da diverse crisalidi de'bruchi imbozzolati della medesima
solite farfalle, restò anch'egli sorpreso da questo inaspettato avvenimento. 2.
, passa sotto le cosce dell'animale da tiro e serve specialmente per reggere la
, quella parte del finimento de'cavalli da tiro che pende sotto la groppiera ed investe
finimento che cinge le cosce degli animali da tiro, i quali, quando sono stanchi
peso che dev'essere sollevato o deposto da una certa altezza. zabaglia, 2-47
4. comoda legatura applicata agli uccelli da richiamo per tenerli semiliberi in una tesa
a dire. = deriv. da [mettere] in braca.
, che si deve sollevare o deporre da una certa altezza). 7
applicarvi i cavi, con cui si ha da far forza per muoverlo. tommaseo [
una persona, per sbarcarli o imbarcarli da bordo, sollevandoli, per mandarli a
o, in generale, per rimuoverli da un punto all'altro. -tenere
[venezia] ingegneri, architetti e maestri da imbracarle, rincappellarle e rincamiciarle per foggia
, rincappellarle e rincamiciarle per foggia, da reggere ad ogni ossidione. guglielmotti,
3. fornire dell'imbracatura (un uccello da richiamo). l. ugolini,
raccomandata a ima cordicella, agli uccelli da tener liberi per richiamo, nell'interno
. -fornire di braca [un animale da tiro). 4. disus.
t'imbrache. = deriv. da imbraca (secondo il significato n. 2
volta sola. = deriv. da imbracare. imbracato (part.
, che si deve sollevare o deporre da una certa altezza); legato. -anche
verso l'altero, l'altro abbia da essere a prova con la bocca fuor
assorda / l'aria imbracato il bove da macello / pencola come botte che sciaborda
imbracciatoie '. = deriv. da imbracare. imbracatóre, sm.
aggancia alle gru i pezzi e i materiali da trasportare nello stabilimento o nel cantiere;
ganciatore. = deriv. da imbracare. voce registr. dal dizionario
.: comoda allacciatura praticata agli uccelli da richiamo. l. ugolini,
. ugolini, 126: 4 imbracatura', da imbraca, parte del finimento dei cavalli
comoda legatura che si pratica agli uccelli da richiamo per tenerli 4 semiliberi 'in una
di spago. = deriv. da imbracare. a pun
, e trae a fedire lo cavaliere da cavallo. boccaccio, i-432: imbracciato il
vince tutte le cose e non è vinta da nessuno, cioè della santissima pazienza.
420: imbraccerò lo scudo della costanza da un canto e dal l'
preservi il cuore e salvi il petto da puntura anche minima del ferro nemico.
vessicanti nelle braccia, pure si aiutava da sé, addoppiandosi i dolori in quegli
il momento che la figliola giungesse a imbracciare da sola il soprabito al babbo.
. 3. impugnare un'arma da fuoco nell'atto di prendere la mira
far proprio, adottare. marsilio da padova volgar., ii-xx-13: -e'conviene
di quella. = denom. da braccio (v.) col pref.
riferimento al modo di imbracciare un'arma da fuoco). l. ugolini
imbracciata... canto questo verso da lui prontamente composto. 2. sostenuto
la mira (un fucile, un'arma da sparo). lisi, 153:
. fatto proprio, compreso. marsilio da padova volgar., i-iv-4: per li
), sf. ant. arma da imbracciare, rotella. f.
. = voce todina, deriv. da imbracciare. imbracciatóio, agg.
'. = deriv. da imbracciare. imbracciatura, sf.
, 10-68: quelle imbracciature ci troveremo da mandare. ramusio, iii-356: questi indiani
imbracciatura. = deriv. da imbracciare. imbrachettare (imbraghettare)
chiama imbrachettare. = denom. da bracchetta (v.) col pref.
nel fango. = deriv. da brago (v.) con la desinenza
imbraga, / pregio sperando, che da quella sia / contenta far quel vuol
far quel vuol pietà ch'ella aga. da porto, 1-157: saltò all'altra
senza seccare nessuno. = comp. da in- (assimilato in im-) * dentro
più donna, tu mi avresti indovinata da lungo tempo. (imbràgio)
imbraggiano per aristotele. = denom. da bragia (v. brace) col pref
deve essere una papera forestiera, imbrancata da poco alle altre pàpere di qui.
col cor. = denom. da brama (v.) col pref.
2. rifl. mettersi insieme cosi da formare un branco (molti animali)
artiglio e pelo. = denom. da branco (v.) col pref.
scettro imperiale. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
e brancore (v.), da branca. imbrancato1 (part.
7: perché non destarsi una volta da questo pericoloso letargo, e l'
, e l'armi per sottrarsi da quelle deplorabili calamità? f. f.
imbrandisce e scalpita. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
clave 'el " asta 'pura imbrandite da robuste mani facilitarono gli effetti dello sdegno.
= dal lomb. imbrascedura, deriv. da brasca * bragia pasta.
e lorda nella bruttura de'peccati. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
che si lasci, cadendo, imbrattar da quell'oro fangoso che impania il cuore.
: giunge a tale eccesso di platealità da mandare la sua morte in cielo a pregare
'imbrattafogli', scrittore di cose triste e da poco; impiegato a scrivere carte inutili o
le parti uterine della femmina, e da questo imbrattamento si solleva un'aura seminale
comp. dall'imp. di imbrattare e da mestiere (v.). imbrattamóndi
f. -ant. imbellettare. da tanta paura che imbrattarono la reggia da capo
da tanta paura che imbrattarono la reggia da capo a fondo. tornasi di lampedusa
129: prima togli di questa pegola da navi e ben bogliente ne da'e imbratta
(317): maestro iacopo cerusico da carpi, il quale... con
imbrattare in fango. sacchetti, 70-103: da lui fedito,... [
e pavonazze, secondo che viene imbrattata da quelli nel passaggio. p. giustiniani,
movere un passo sen- z'esseme imbrattato da capo a piedi. pancrazi, 2-230:
. -rifl. s. bernardino da siena, 685: se ella non arà
, 858: posterità servile ed ingrata che da tanti secoli t'imbratti i ginocchi dinanzi
foglio. = etimo incerto, forse da bratta 4 sudiciume '; cfr.
modesto imbroglio. s. bernardino da siena, 875: quarto modo [di
. invar. spreg. pittore da strapazzo. tommaseo [s.
i-14: è molto superbo quell'imbrattatele da dozzina. linati, xvi-232: io non
193: veggiendo quella che... da uno de'monaci, che era allora
. doni, 140: che noia ti da egli... quello abbi i
dello 'mbrattato, ma non però macchia da tanto sapone. -coperto di sgorbi
.. però che non aveano danari da comperarle eglino; e se n'avea alcuno
potersi rassomigliare al suo creatore. bornio da sala, xxxviii- 340: questo fragil
che sperare per la rigenerazione d'italia da un partito che... stende
contaminato, profanato; umiliato. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
,... tanti anni imbrattata da così vilissima servitù com'è quella de'
com'è quella de'turchi, attende da noi d'essere fatta libera. siri,
di quel bello, che non è da carni velato, non da sangui imbrattato,
non è da carni velato, non da sangui imbrattato, né da tutte queste
velato, non da sangui imbrattato, né da tutte queste mortali bazzicature oscurato. giannone
arabi aveano contaminate quelle discipline, così da noi furon ricevute tutte imbrattate. bocalosi,
imbrattato in molte cose, che non sapevo da che lato rivoltarmi. -implicato
. -in partic.: pittore da strapazzo; scrittore mediocre, trascurato,
conviti, guazzetti, cibrei, che da il barlacchi son chiamati imbratta- tovaglie.
comp. dall'imp. di imbrattare e da tovaglia (v.). imbrattatura
tutto giorno. = deriv. da imbrattare. imbrattime, sm. tose
come per altra ti dissi: aspettiàno risposta da te, che s'abbia a fare
que'duo imbrattimi. = da imbratto, col sufi, collettivo e spreg
vii-126: roma... fu purgata da tanto imbratto e da tanta atrocità.
. fu purgata da tanto imbratto e da tanta atrocità. d'azeglio, 1-68:
e'sia pulito... da ogni altro imbratto. baretti, 3-24:
il viso). s. bernardino da siena, 857: se ella è sozza
m'hai dipinto? s. bernardino da siena, 840: così tu, donna
vedi un'altra immagine di gesù tirata da funi fin sotto la cima della cupola
della cupola, dove poi vien nascosta da certi imbratti che paion nuvole. de
i-20: l'orazione è veramente un imbratto da scolare. guerrini, 2-266: se
molto benemeriti della filosofia pelasgica, purgandola da ogni imbratto panteistico. o.
pataffio, 2: diviatamente e'fia da polli imbratto. ambrogio contarmi, ii-115
contarmi, ii-115: mi misse davanti pan da bisogno, ravanelli ed un poco di
farvi dentro ogn'otto dì / l'erba da buoi o l'imbratto da porci.
l'erba da buoi o l'imbratto da porci. soderini, i-571: accostumano
farina... è pretta crusca da farsene imbratto a'polli. d'annunzio,
ed altri imbratti. s. bernardino da siena, 595: hanno la loro
. machiavelli, 1-ii-302: gli pare da abbattere il tempio e tutti quelli imbratti
la vuol meco? = deverb. da imbrattare. imbravire, intr. con
l'ispirazione. = denom. da bravo (v.) col pref.
dall'esser ben connessi tra loro o da qualche materia tegnente. = denom
materia tegnente. = denom. da breccia2 (v.) col pref.
breccia, ghiaia e pietrisco che serve da base alla massicciata di una strada.
alle strade. = deriv. da imbrecciare'. imbrecciato (part.
imbrecciare *), agg. coperto da una massicciata di ghiaia e pietrisco.
imbrecciatóre del granduca. = deriv. da imbrecciare2. imbrecciatura, sf.
mila lire. = deriv. da imbrecciare1. imbrefaie, tr.
gevano. ceresa, 1-66: nassa da captivare atena e sparte, / da
da captivare atena e sparte, / da illaquear sabina e termodonte, / giove imbrefar
, impappolare. la metafora è tolta da 'bresca '. viani, 19-291:
con le trombe. = denom. da bresca (v.) col pref.
avenne carta per mano di ser iacopo da kolegonzoli, che s'inbrevò dies dodici
decta arte. = deriv. da abbreviare per cambio di prefisso; cfr.
, 27: ricevettone carta di vendita da gherardo de'giuochi fatta per ser maso lagi
tenuto de imbreviare in uno libro spartitamente da l'altre imbreviature, e scrivere quanto
secondo la maggiore o minor fatica, da tassarsi, in caso di controversia,
, lire 6. = deriv. da imbreviare. co'loro chiarori e
la pianti, te ne diamo tante da imbriacarti, davvero, come la giustizia!
l'imbriacaggine. = deriv. da imbriacare. imbriacaménto, sm. ant
ne avveggono. = deriv. da imbriacare. imbriacare (dial.
bandello, 2-42 (ii-96): da lui sarebbe ordinato un banchetto..
morirono altri quaranta, per questo che da poi che s'imbriacarono fece gran freddo.
/ ma l'aqua ben, che vien da la massela. bar etti, 6-70
[il pilota] aver la calamita da accomodarle [le bussole]; sfuggire alle
nella direzione giusta, per essere circondato da ferro o altra calamita. 4
, se imbriaca del tirio, accioché sia da l'uno e da l'altro el
, accioché sia da l'uno e da l'altro el nome improbo, cioè «
duplicata la superfluità. = denom. da imbriacò. imbriacato (part. pass
iv-6-142: qui un certo, imbriacato da i fumi dell'ira, disse contrastando con
simil. aretino, 20-262: rovinate da le imbriacature de gli uomini scoscienziati.
un popolo come il napolitano che usciva da lunga servitù la libertà fu come un'imbria-
che l'industria libraria abbia a guastare da noi le migliori intenzioni, confortiamoci almeno
addirittura impossibili. = deriv. da imbriacare. imbriacherìa, si. dial
trovano in libertà. = deriv. da imbriacare. imbriachézza, si.
, 13-56: il vostro imbriachezzo nasce da bestiai vino, quando vi alletta l'animo
in disgrazia. 5. carlo da sezze, iii-181: non è altro testasi
imbriachezza di spirito. = deriv. da imbriacare. imbriaco (embriaco,
il cuoco, / che quel che è da arrostir non fosse a lesso. monti
. albertano volgar., ii-179: è da schifare lo consiglio degl'imbriachi, imperocché
vero, trattorono l'uno e l'altro da grandissimi em- briachi. tagliazucchi, 1-iv-22
sguardo. 2. figur. posseduto da pensieri o sentimenti 0 passioni travolgenti;
esser bastonate e svillaneggiate tuttodì, e da chi? da un imbriaco- naccio e
e svillaneggiate tuttodì, e da chi? da un imbriaco- naccio e da uno infìngardaccio
chi? da un imbriaco- naccio e da uno infìngardaccio come il mio guarda feste.
guarda feste. = deriv. da imbriacare. imbricare1, tr. (
, lat. imbricare 'embricare ', da irhbrex -icis 'embrice '.
di molluschi gasteropodi simili alla mitra, da cui si distinguono per la conchiglia conica
lo hanno imbricconito. = denom. da briccone (v.) col pref.
lat. imbrex -icis 'embrice '(da imber imbris * pioggia ').
= voce dotta, lat. imbrìcus, da imber imbris * pioggia '.
che porta la pioggia '(composto da imber imbris 'pioggia 'e dal tema
: tuti i altri dì eciandeo una messa da zascauno, se casone molto evidente no
casone molto evidente no imbrigasse, una messa da zascauno al pestuto sia oldua. cronica
repubblica di venezia per formarsene uno scalino da salire a quella de'grigioni.
pronom.). darsi un gran da fare, brigare (per conseguire un
altro che inganno del mondo. francesco da barberino, i-247: vedian un che
per destare orrore. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
me 'nsalta. = deriv. da imbrigare. imbrigato (part.
(embrigato). ant. assillato da preoccupazioni, da grattacapi, da doveri
). ant. assillato da preoccupazioni, da grattacapi, da doveri noiosi e molesti
assillato da preoccupazioni, da grattacapi, da doveri noiosi e molesti; seriamente occupato
narrazione della sua vita, imbrigata già da molti anni in parecchi amori di femine
autorità; impedire, ostacolare, distogliere da un progetto. vasari, 4-i-42:
che lo imbrigliano, è stato retto da augusto in qua, da cavalieri romani
è stato retto da augusto in qua, da cavalieri romani in vece di re.
bene non temano la giustizia divina, sono da l'umana imbrigliati. f. f
discrete ragioni inflessibili, deve imbrigliarsi talvolta da chi ha petto ed autorevolezza per farlo
-con riferimento a cose concrete. niccolò da correggio, 168: doppo i di lieti
parola). 5. bernardino da siena, 468: fa'che tu imbrigli
fornire di briglie (un animale da sella, in partic. un cavallo
per mezzo delle redini. andrea da barberino, iii-337: buovo mandò per uno
cavallo). = denom. da briglia (v.) col pref.
i-950: i cavalli si fermarono, trattenuti da una forte imbrigliata. =
una forte imbrigliata. = deriv. da imbrigliare. imbrigliato (part. pass
fornito di briglie (un animale da sella, in partic. un cavallo
per mezzo delle redini. andrea da barberino, i-275: i'one una cavalla
, 4-i-28: ewi una maschera, imbrigliata da certe fasce, la quale è figurata
imbrigliato e addomesticato [il monte] da coltivazioni di viti ed ulivi. imbrigliatóre
si chiama quella manovra di paranchi stesi da lato a lato tra le sartie,
ai collatori. = deriv. da imbrigliare. imbrìgóso, agg.
te sicuro. = deriv. da imbrigare. imbrillantare, tr. coprire
delle orchidee. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
ojetti, iii-244: firenze rosea imbrillantata da cento vetri al sole e, dietro
. marinetti, i-181: tutti imbrillantati da una luna che moltiplicava i loro dentoni
imbrillantatori della città. = deriv. da imbrillantare. imbrillato, agg. ant
ant. sporco, infangato. cenne da la chitarra, vi-n-194 (13-9):
secchi imbrinati ed i vivi curvati da grossi batuffoli di neve gelata.
le penne imbrinate. -denom. da brina (v.) col pref.
freddo imbrivida. = deriv. da imbrividire (con cambio di coniugazione).
intoppò un vecchiaccio paffuto, che usciva da una barcaccia da nolo. imbroccollo tantosto
paffuto, che usciva da una barcaccia da nolo. imbroccollo tantosto con la lucerna,
mi fa imbrividire. = denom. da brivido (v.), col pref
), agg. ant. percorso da brividi (per freddo o per spavento)
vela ferat ». = deriv. da imbroccare1. se imbroccante
mangani al ferir maggior paura / facean da lunge e irreparabil male; / ché subito
la più sicura per non esser colto da lui, era il porsi colà dov'egli
aveva fatto a imbroccare i quattro numeri? da chi gli aveva avuti? da un
? da chi gli aveva avuti? da un assistito? faldella, 2-70: ci
spalancato, / e a lor genio da ogni lato / cento e più coreggie scoccano
inconseguibili. bacchelli, 1-ii-243: fin da piccolo ve lo dissi, che finirete in
.. imbroccato al malcantone la nottìvaga da du'lire che gli versò nel cervello i
che imbroccano i ca = deriv. da imbrigliare (con assimilazione). scocca /
, la signora ermelina? si guardava bene da un eccessivo ottimismo, è così difficile
querce ». = denom. da brocco1 nel significato di * segno posto
accostando alla tavola, imbrocchiamo la parte da cima di lei, col piano della tavola
legno o metalliche. = denom. da brocca 1 chiodo, bulletta 'e anche
una imbroccata! = deriv. da imbroccare *. imbroccatèllo, sm
), agg. colpito in pieno da un'arma o da un proiettile,
colpito in pieno da un'arma o da un proiettile, centrato (una persona
l'ordine de i compartimenti è interrotto da alcuni quadroni di pietra rossa, fra i
ant. di vela ridotta in modo da prendere meno vento. ramusio, i-155
del tomaio. = deriv. da imbroccare1. imbroccatóre2, sm.
il caso. = deriv. da imbroccare1. imbroccatura, sf. milit
e di lande. = deriv. da imbroccare1. viani, 19-53:
sull'impietrato. = denom. da broccio (v.) col pref.
-chi). nella pesca, reti da imbrocco: quelle che, una volta calate
impigliato nelle maglie. = deverb. da imbroccare1. imbracciare, tr. (
. franco, 1-15: e tu sarai da lui [il fuoco] arso e
lo più smentite dai fatti. paolo da certaldo, 215: chi si loda sì
propria devozione. = denom. da brodo (v.) col pref.
: contaminato. 5. bernardino da siena, i-69: della lussuria imbrodati
appositi telai. = denom. da brocchetta (v.) col pref.
tavola imbroc chiamo la parte da cima di lei. = 3
-adulare, blandire. = denom. da brogiotto (v.) col pref.
gaga '. = denom. da brodo (v.) col pref.
l'ira mette nelle menti di qualunque da essa vincere si lascia. 5. bonaventura
e la greca pedanteria del giovane foscolo da lui sì crudamente satireggiate covavano più fuoco
dall'imp. di imbrogliare e carta [da gioco] (v.).
la crusca del manuzzi... è da consultare innanzi a ogni altro, poi
con la composizione quelle cose le quali da sua divina maestà furono create per la
il nostro poeta della faccia della persona da lui descritta ad una grottesca d'uova
l'arrosto. = deverb. da imbrodolare. imbrodolóne, sm.
sbrodolone. = deriv. da imbrodolare. imbrogiottire, intr.
adunque e l'esser brogiotto non sia da qui avanti chi tenga per male, perché
', dicesi di chi è preso da tenero affetto o per i figliuoli o
ingombrare. lancellotti, 1-258: è da stomaco non sincero, ma che patisce
muratori, 9-186: né s'ha mai da sofferire che alcuno, sia grande quanto
, quand'anche le fosse stata fatta da una persona sua pari, l'avrebbe
, ma sì bene ch'egli la fa da adulatore e non da onorato consigliere.
egli la fa da adulatore e non da onorato consigliere. c. i. frugoni
. cavalca, vii-146: io appello da questa manifesta gravezza che voi mi fate
così, appellando, il misero passò da questa vita, e perché aveva molte volte
imbrogliato il generale viani, in modo da farlo parere poco meno che ladro da forche
modo da farlo parere poco meno che ladro da forche. manzoni, pr. sp
volete girare il mondo, senza saper da che parte si levi il sole; per
: l'abito è ricchissimo, e fatto da quel gran sarto della natura che veste
gli alti pennoni, dove i mozzi han da salire per imbrogliare le vele, le
questo punto tanti sono gli anni passati da quel giorno, i miei ricordi s'
leggeva, cercava di coltivarsi, con zelo da scolara che ha scrupolo d'essere a
n. 21. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
... con quelle cancellate imbrogliate da impedirne ogni veduta, sono in ribellione
so dir premeditati. -imbarazzato da difficoltà economiche. monti, i-9:
burrasca che passerà presto. -preso da mille impegni, molto indaffarato. carducci
con quella occasione grandissima quantità d'oro da quei cittadini. brusoni, 6-422: ricordatosi
anche quei delle diocesi, bastantemente risulta da essa bolla. 7. tratto
rampognar dopo il fatto non è cosa da onesti e benevoli cittadini quali si spacciano
cittadini quali si spacciano, ma bensì da imbrogliatoti e da querelosi. papi,
spacciano, ma bensì da imbrogliatoti e da querelosi. papi, 1-3-243: continuò la
guerra delle seduzioni e de'maneggi facendo da molti e scaltri imbro- gliatori spargere la
. ingombro, impaccio, intralcio. da porto, 1-200: portarono via oltre a
leopardi, iii-459: l'imbroglio è venuto da lui, che avendo incaricato me di
, non saper dire / è un travaglio da morire: / voler far, né
, né saper fare / è un imbroglio da crepare. mascheroni, 8-405: maledetto
7-iv-365: ognun sa quanto fossero alieni da ogni pensier di guerra e da'politici imbrogli
bacchette di ferro, e altri imbrogli da sbalordire ogni più valoroso orologiaio.
rapidamente le vele sui pennoni in modo da sottrarle all'azione del vento. -
corallo. -liberare, trarre qualcuno da un imbroglio: riuscire a evitargli una
-togliere ogni imbroglio a qualcuno: liberarlo da ogni difficoltà. passeroni, iii-69:
. -uscire, trarsi, liberarsi da un imbroglio; sfuggire un imbroglio:
nostre povere idee già capovolte e scombussolate da tanta metafisica. -vezzegg.
e grossi imbrogli. = deverb. da imbrogliare. imbroglìóne, sm.
... gli era stato appiccicato da un imbroglione qualunque come un oggetto d'
aiutandolo l'arzilla ballerò per non essere da lui accusata di carpirgli, da soccorritrice
essere da lui accusata di carpirgli, da soccorritrice astuta, se non da imbrogliona finita
, da soccorritrice astuta, se non da imbrogliona finita, il segreto delle carte
che sia. = deriv. da imbrogliare. imbroglionésco, agg.
, un imbroglista. = deriv. da imbroglio. imbromiare, intr. con
... empiersi di vino, tanto da essere un altro bromio, ch'
allo sprone pungente. = denom. da bronco2 (v.) col pref.
capo fiochi. = denom. da broncio (v.) col pref.
marino, assistito dal madido sacrestano e da gallo roletta imbroncito,... faceva
il viso imbronciato. molineri, 2-217: da qualche tempo le pareva tenessero con lei
perni e simili. = denom. da bronzo (v.) col pref.
che tenga sopra. = deriv. da * imbronzire non documentato (cfr. imbronzito
vizio imbronzito. = denom. da bronzo (v.) col pref.
= deriv., per aferesi, da rimbrottare. imbrucare, tr.
le frondi. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
inorridir mi fa. = denom. da bruma1 (v.) col pref.
); abbrumare. = denom. da bruma1 (v.) col pref.
scherni. -rifl. antonio da ferrara, 84: per lo ritroso caso
il suo bel volto imbruna, / non da l'èrebo a noi sorge importuna,
a noi sorge importuna, / ma da placido ciel placida ascende. metastasio,
spezza. pigna, 260: da i propri inganni / legato ivi riman senz'
occhi imbrune. gabrielli, 7-47: da quel gran colpo, alor di sdegno
il brando crudo. = denom. da bruno (v.) col pref.
delle piante, causata per lo più da funghi microscopici, che produce nei fiori
colore scuro. = deriv. da imbrunire'. imbrunire, intr.
incominciò a imbrunire e cambiare. bonvesin da la riva, 47: lo sole
poiché comonciava ad imbrunirsi la sera, da lui si divise. pindemonte, ii-193:
, / quand'ecco rimirai, benché da lunge, / uscir monsiù che mi credea
e i casi riferir. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
regge? / e se non è da turbini commosso, / né da procelle guerreggiato
non è da turbini commosso, / né da procelle guerreggiato, e nulla / imbrunito
procelle guerreggiato, e nulla / imbrunito da orror di ciel nemboso? bianchi,
lo spadaruolo bisogna ch'abbia le ruote da imbrunire. d. bartoli, 9-28-2-149:
e le puttane, si fanno imbrunire da cani e da porci. 6
, si fanno imbrunire da cani e da porci. 6. rifl.
savano rimanere. = denom. da bruno (v.) col pref.
serenità e di quiete, non imbrunito da livide macchie d'ambiziosi vapori. petruccelli
trovar sambuco, e dilli che venga da me adesso adesso, che lo vo'mandare
l'imbrunitore. = deriv. da imbrunire, n. 5.
lo spadaruolo bisogna ch'abbia le ruote da imbrunire, il cavalletto e l'imbrunitore,
imbruni tura. = deriv. da imbrunire, n. 5.
siri, vii-396: [l'ambasciatore] da questo travalicò all'espressione del desiderio suo
dell'altro. = denom. da brusco (v.) col pref.
anche nella figura. = denom. da brutale (v.) col pref.
o imbrutisce. = deriv. da imbrutire. imbrutire, intr.
ant.: imbestiarsi. bonvesin da la riva, xxxv-1-694: [maria egiziaca
essi stessi di continuo giovati e ritenuti da un imbrutire così fattamente dalla benigna influenza
facile a degenerare ed imbrutirsi in modo da rendersi intollerabile. 2.
massaia, i-26: nulla ci è da sperare per la conversa zione
nostro popolo. = denom. da bruto1 (v.) col pref.
; deturpare. bartolomeo da s. c., 36-3: niuna
che alcuno non la cognoscesse. giovanni da samminiato [petrarca], i-301: quante
per questo imbructa, che mai disciorsi da lo 'nferno vale. milizia, i-277:
più s'imbrutta. = denom. da brutto (v.) col pref.
: e così imbruttato e insozzato vole da capo abbracciare dio. imbruttiménto, sm
: nelle razze patrizie corrotte è più da vedere l'imbruttimento delle forme via via d'
di provincia! = denom. da brutto (v.) col pref.
, spaventosamente imbruttiti, come al ritorno da un funerale. buzzati, 1-298: nulla
imbubbola del vento? = denom. da bubbola1 col pref. in- (assimilato in
o in un luogo segreto o difficile da trovare (per nascondere o, anche
: comperavale certe edizioncelle piccine piccine, da poter imbucare agevolmente per sottrarle agli occhi
cupamente sull'accesso intestinale che mi travaglia da più giorni. g. raimondi,
caselli] si imbuca in un antico locale da scuderia. 9. penetrare nel
, si inabissa. = denom. da buca (v.) col pref.
per il salto. = deriv. da imbucare. imbucatare (imbocatare),
biancheria, ecc.). giovanni da uzzano, i-42: né di panni lini
, che il tempo schiari: ho da imbucatare i tuoi pannicelli, e mi
presenza dello indemoniato; il quale vedendo da lungi, gridò lo 'ndemo- niato e
cuore di rimanersene, il demonio vedendolo da lunge: benvenuto (gridò) l'amico
sue mani. = denom. da bucato2 (v.) col pref.
-può imbudellarsene. = denom. da budello (v.) col pref.
, vegliardo. = denom. da bufalo (v.) col pref.
, incollerirsi. = denom. da bufalo (v.) col pref.
. buzzaii, 4-493: quello, da imbufalito che era, improvdi guanto,
cuoio imbullettato e nodoso, = denom. da burchio (v.) col pref.
: 'sono imbufonciulli alle scuole, imburchiato da quello d'omero. gio
gli ecclesiastici lettata a un travicello da qualcuno dei coloni. dal latino
-ornato, tempestato. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
teria (per lo più in modo da rendere agevole = comp. da
da rendere agevole = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
. immusonirsi, imbron = denom. da bullone (v.) col pref.
. -anche: fornito, = denom. da buriasso (v.) col pref.
. = voce di area lucchese, da riconnettere forse a bamoravia, vii-42:
larga misura, per lungo tempo. buriassato da quel primo scarpioncello, non volse mai
, addot = comp. da in- (assimilato in im-), buono
amore di questa specioojetti, ii-99: da principio, per imburattinire anche il tore:
zipolo dicea: ostentava la sua origine da quel babbuasso bovino, sé
benché sia discepol dello = denom. da burattino (v.) col pref.
finalmente giù trabocchi. = deriv. da imburiassare. scherzoso tra * bue
, una fetta di pane, un recipiente da metmoneti, 2-47: gli venne quasi
l'uccellino] stillando, s'imburrava da sé, mentre l'anguilla =
mentre l'anguilla = denom. da bue nel significato figur. di 'stupido
gli -commuovere, intenerire. minciar da omero j... t han costumato
. giovane spiritoso, volle darli da sé il latino, e perciò si
cose. = denom. da burro (v.) col pref.
gli scolari il = deriv. da imburreggiare. poi cavisi e pelisi
gli sieno imburchiati = denom. da bulletta2 (v.) col pref.
agg. musicale). = deriv. da imburreggiare. (ant. imbollettato)
imbuschero: con uso113: martinelli tutto imbustato da prosperosa balia cio2. bot. che
allungato in tubo. = comp. da in- (assimilato in itn-) con valore
inten = voce dotta, comp. da imbuto e dal sufi, -forme
.). (lat. formis, da fórma * forma ').
'). = deriv. da imbustare1. imbusecchiare (imbu$icchiare),
, le segrete / imbusecchiando con quelle da dirsi, / fece di muse e dee
, rimpinzarsi. = = denom. da busecchia (v.) col pref.
(sec. xiv), deriv. da bouter (sec. xi) care
. imbussolazione. = deriv. da imbussolare. gliati membri, partiti da'
sue mani. = denom. da bussolo * urna 'col pref. in-
guire l'imbussolatura. = denom da bussola: (v.) nel significato
idiomi diversi. = deriv. da bussola1, n. 3 col pref.
l'asse. = deriv. da imbussolare1. imbussolazione (ant.
una busta. = denom. da busta (v.) col pref.
con un busto. = denom. da busto (v.) col pref.
trachelium), = deriv. da bustina (v.) col pref.
d'imbuto. = deriv. da busto (v.); cfr.
: nutrisconsi [i pavoni d'india] da tronco; busto. principio di uove
(e anche, anticamente, farsetto da uomo). -per estens.: la
imbustétto d'invoglia. = deriv. da busto (v.). imbutare
di alcuni metalli. = deriv. da imbutire. imbutifórme, agg. che
a imbuto. = deriv. da imbutire (v.). cfr.
a mano. = deriv. da imbutire. imbutitóre, agg.
addetto all'imbutitura. = deriv. da imbutire. imbutitura, sf. tecn
. tecn. operazione per la quale da un disco di metallo o da un foglio
quale da un disco di metallo o da un foglio piano di lamiera si ricava
operazione. = deriv. da imbutire. imbuto1 (ant.
conche, imbuti, arganelli, gabbie da spremere i raspi, e ogni altro attrezzo
cui il passaggio del liquido è regolato da una chiavetta d'arresto posta nel cannello
immiscibili tra loro, o per isolare da una soluzione un componente solubile in un
: dal buco del tetto pioveva come da un imbuto capovolto un raggio dorato che
aspetto di un cono rovesciato, caratterizzato da un sensibile restringimento verso il fondo e
imbutiformi o cilindrici, che, riempito da roccia conglomeratica e, in partic.
un qualsiasi elemento fisico, in modo da rammentare un imbuto. jovine,
jovine, 85: lo chiamava chissà da quanto con le mani a imbuto davanti
di qualche cosa: disporla in modo da farle assumere l'aspetto di un imbuto.
deriv. dal lat. * imbùtum, da imbùtus, part. pass, di
dell'estate, detti eterie, e da noi imbuttiti non dal bollor dell'aria,
= etimo incerto, forse deriv. da buttare. imbuvinèllo (imbuinèllo)
pancia o buzzo. = denom. da buzzo1 (v.) col pref.
anche di altro animale che va via ferito da pallini, o da palla nella pancia
che va via ferito da pallini, o da palla nella pancia: 'era lontana
divenir buzzo. = denom. da buzzo2 (v.) col pref.
gr. ùptevaixóv [pirpov] da * tp. fjv -p. évo <
all'imene. = deriv. da imene1. imenèo (raro ant
, i-188: * imeneo'... da proclo è così descritto. « l'
certi ladroni, ritolse loro attiche vergini da lor rapite. ma io stimo che sia
infantile. = deriv. da imene1, col sufi, medico -ite,
ed inserita sull'orlo delle foglie ricoperta da un indusio membranoso: alcune delle sue
membranoso: alcune delle sue specie furono da linneo confuse colle tricomani. =
parte dei funghi superiori, caratterizzato da basidi non settati che hanno origine non da
da basidi non settati che hanno origine non da una spora ma da un micelio fertile
hanno origine non da una spora ma da un micelio fertile, detto imenio,
= voce dotta, comp. da imènio e (xòxt)? -7)
v -évo? 'imene 'e da plastica (v.). imenorrafìa
biféi? * rottura, frattura '(da £r) yvup. i 'rompo,
), che in questo caso agisce da ovopositore; la metamorfosi è completa: le
. = voce dotta, comp. da imenòttero e dal gr. xoyo?
in acqua. = comp. da im [ina] e [i]
ò \ ii) ttio? (da * tp. 7) ttó? '
; gliossalina. = comp. da am [m] ide e az [
, che quelle = deriv. da eminente (v.), con cambio
utile conviene che sia facilmente imitabile e da molti. ojetti, ii-164: non
: annullata quella prima compagnia, chiamata da essi la compagnia della vita non imitabile,
essere imitato; che presenta requisiti tali da essere preso come modello. machiavelli,
. = lat. imitàbilis, da imitare 'imitare'. imitaménto, sm.
. ìmitàmentum * imitazione, copia 'da imitare 'imitare '. imitante (
leonardo, 7-ii-167: quello che hai da fare in tal caso...
è che per tutti colori che tu hai da imitare paragoni l'imitante cou'imitato a
sia il pittore, quando egli s'effigia da sé. m. adriani, 3'
care di comportarsi in modo da diventare simile 0 fare cosa simile
debbe il monaco immitare quello cane da caccia, che non stima difficultade alcuna fin
antiquo documento... fu lasciato da li sapientissimi filosofi de li oculti secreti indagatori
sia traslato, nondimeno non fu così detto da alcun come suo trovato, ché molti
.. non fu poeta che pendesse da regole, ma è causa delle regole che
ottenere un effetto simile a quello prodotto da altri oggetti o da altre cause.
simile a quello prodotto da altri oggetti o da altre cause. sansovino, 2-15
di altri animali o, anche, tale da rasso (una facoltà); incline
le tarsie di legno] col fuoco da una banda, il che bene imitava l'
messali. moravia, ix-6: la camera da letto era tutta nuova, col letto
-ant. di persona. giovanni da verazzano, lix-174: [hanno] el
. mus. nel contrappunto, ripetere, da parte di una voce, una frase
una frase o un motivo già enunciato da altre voci. = voce dotta,
d'arte o fenomeno artistico fortemente influenzato da altri modelli, non originale.
interiezioni e di grida imitative, accompagnate da stolidi gesti, non potevano dapprima non esser
. = lat. tardo imitàtivus, da imitàtus, part. pass, di
alla sua nave, imitato in ciò da tutti gli altri capitani. g. gozzi
analoghe o simili frequentemente ripetute, subito imitato da germano. e il toro bieco /
tradotte, ma sempre * imitate 'da 'laisses 'della * chanson de roland
: / o ver un altro, benché da buon mastro / col pennello imitato?
opere in creta ad esprimere le immagini da loro imitate quanto potevano il meglio.
però col dir lor posson ritrarla / da quel che 'n sogno a lei pria creder
la sembianza [di ceice] imitata da morfeo. misasi, 3-55: intesero il
comporta o cerca di comportarsi in modo da divenire simile o fare cose simili
17 mesi s'è sparso tanto sangue da fare un lago di sangue di dieci
ed inventore, il che si raccoglie da un principio universale per noi statuito nel
, che non ha avuto tanto nervo da far da sé, è rimasto un
che non ha avuto tanto nervo da far da sé, è rimasto un imitatore lodevole
suoni o rumori simili a quelli prodotti da atre fonti sonore (una voce, l'
voce dotta, lat. imitatór -oris, da imitare 1 imitare '. imitatòrio
di quelle che sono; e le quali da lui son dette ora 'mimetiche '
al guerrini? = deriv. da imitare. imitazióne (ant.
li uomini quasi sempre per le vie battute da altri, e procedendo nelle azioni loro
uomo prudente intrare sempre per vie battute da uomini grandi. speroni, i-2-356:
serra, iii-513: esclusivismo lirico, da una parte: imitazione spirituale, dall'
. -per estens. modello, esempio da imitare. bisticci, 1-1: fatta
.. avessi imitato quel modo che da molti è tenuto per bono e da
da molti è tenuto per bono e da esso fu men apprezzato, parevami con tal
far testimonio d'esser discorde di giudicio da colui che io imitava; la qual
non c'è che la poesia oggidì usata da italiani, franzesi e spagnuoli sia nata
tosto si contentano di pigliar l'imitazione da una statua antica, fatta da alcun
imitazione da una statua antica, fatta da alcun grande artefice, che da molti individui
fatta da alcun grande artefice, che da molti individui fatti dalla natura.
che molti giudicaron traduzione, / giudizio veramente da capestro, /... chi
sa che è pura imitazione, / ma da lui con più pompa e più grandezza
antiche esperienze rimanesse fuori nelle sue imitazioni da schiller e da goethe. 3.
fuori nelle sue imitazioni da schiller e da goethe. 3. canone estetico,
oltre ogni modo facile, e sottrarla da ogni legge, e sostituire meglio che possono
delle cose, e i nomi non da platone solo sono chiamati idoli, ma da
da platone solo sono chiamati idoli, ma da aristotile imitazioni delle cose.
soldati, ix-216: non erano biglietti da diecimila. nemmeno erano biglietti falsi.
così pedissequamente i prodotti altrui in modo da creare confusione con i prodotti imitati o
'o 'antecedente ', enunciata da una delle parti e riprodotta da un'
enunciata da una delle parti e riprodotta da un'altra o da altre, sotto forma
parti e riprodotta da un'altra o da altre, sotto forma di * risposta
il suo ballo colla sposa, accomiatandosi da essa. manzoni, pr. sp
poesie italiane dello scorcio del secolo passato da poesie inglesi o tedesche (imitazion- celle
voce dotta, lat. imitàtió -ónis, da imitare 1 imitare '. immaccariare
avvisarlo s'immaccaria. = denom. da macca (v.) col pref.
recatasi sopra il bambino, gli porse da poppar tanto che sazio lo vedesse. anguillara
e poi vola e s'immacchia. erasmo da valvasone, 4-62: indi s'immacchia
s'immacchia. = denom. da macchia 1 boscaglia 'col pref. in-
ai suoi compagni. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
ridotto immacinante. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
immaculàbilis (ausonio), comp. da in- (assimilato in im-) con valore
negativo e maculdbilis 1 macchiabile ', da maculare 1 macchiare '. immacolataménte
suoi lutti. = deriv. da immacolato. mento (e si
inmaculato, em s'astenne da ogni atto disonesto verso di lei, ma
, immacolatissimo). purissimo, immune da ogni peccato o da ogni colpa morale,
purissimo, immune da ogni peccato o da ogni colpa morale, incontaminato (una
. ariosto, 21-23: con la spada da la immonda scorza / scioglie lo spirto
sangue dello agnello immaculatissimo. 5. caterina da siena, iii-212: questa è la
immacolata, ben contrita nel cuore e da lui ben confessata,... il
la devozione); non scalfito da dubbi, saldo (la fede, la
immacolata d'intenti. -non macchiato da condanne (la fedina penale).
gentiluomo irreprensibile. 2. immune da ogni macchia, chiazza, difetto esteriore
luce immacolata. bocchelli, i-425: da molte lune non si dava plenilunio tanto
raggi d'oro. -non turbato da rumori, assoluto (il silenzio).
montone immaculato per oblazione pacifica. b. da vanzali, ii-584: i
dotta, lat. immaculdtus, comp. da in- (assi milato in
l'immacolazione. = deriv. da immacolato. immàcolo, agg.
, immacolato. antonio da ferrara, 50: 'qui es in caelis
parte de nante. = deriv. da magagna (v.) col pref.
perché dei perché. = deriv. da magato, part. pass, di magare
. = dal fr. emmagasinage, da emmagasiner (nel 1762; ma già
esaurimento. = deriv. da immagazzinare; cfr. fr. emmagasiment.
-in senso generico: ammassare, mettere da parte. -anche al figur.
immagazzinare, classificare i semi che giungono da tutto il mondo. -per estens
la giornata. sbarbaro, 1-252: da sassi e da polvere [il ficodindia]
sbarbaro, 1-252: da sassi e da polvere [il ficodindia] trae succo;
di monti. = denom. da magazzino (v.) col pref.
letteratura moderna, del quale tra i cianciatori da trastullo e gl'immagazzinatori non vediamo
del naso. = deriv. da immagazzinare-, cfr. fr. emmagasinateur.
non era pensabile, ormai, diverso da come era, non immaginabile una sua vita
, non immaginabile una sua vita diversa da quella che conduceva. -con uso
domando, che non è di vivere da signore, né comodamente né senza disagio
= voce dotta, lat. imagindbilis da imaginare * immaginare '. immagi
[s. v.]: 'immaginabilmente'da 'immaginabile 'sull'analogia d''immaginevolmente
converte sé in piacere e immaginaménto. andrea da barberino, iii-122: ora piangeva,
immaginamenti d'amore. s. bernardino da siena, i-251: insino al dì del
ant. previsione, congettura. andrea da barberino, i-288: le loro spade strinsono
ant. proposito, intenzione. andrea da barberino, i-58: a lionida venne uno
un suo nano. s. bernardino da siena, i-181: essendo [i genitori
sf. ant. immaginazione. francesco da barberino, 40: sicondo buona imaginanza,
alla buona servanza. = deriv. da imaginare1. imaginare), tr
/ quando lo vedde maria relegato / da qui giudei acompagnato. fra giordano,
la lascio ad imaginare. s. bernardino da siena, 312: per la
detto, ma molto maggior'cose essa da sé provava e vedeva. metastasio, 1-ii-180
se la forza dell'immaginazione può tanto da vincer mali reputati invincibili,..
, ti puoi immaginare, c'era da star poco allegri. immaginare1 (
sognando è molte fiate così somigliante che da uomo che sogni non può esser distinto
ripensando / che volesse far dio: da cui sol stimo / quelle imagini a
a me fosser mandate, / non da me imaginate. manzoni, pr.
, 2 (37): si risvegliò da quel sogno... con una
tante io lagrime sparsi, / è talmente da sé nota per fama, / ch'
sentì un misto e continuo ronzìo che veniva da una stanza di sopra. s'immaginò
(12-14): ciò che me ven da cotal loco, / emmaginando el vostro
mondo pien d'errore, / e vollesi da lui sviluppare. erizzo, 31
, riflettere, ragionare. giacomo da lentini, 36: pur aspettando / in
/ lo cor mi distrui. francesco da barberino, 1-66: ben imaginando, /
418): le cose valorosamente operate da gerbius... si le piacevano,
sorgente... e occultarla in modo da poterla render visibile alla semplice percossa d'
alla semplice percossa d'un bastone, girato da un vecchio di passa 80 anni.
non porse, / comi nel mio da vui, dona, desese / l'ora
aiuto al potere immaginare diverse macchine e da portare e da levare e da tirare
immaginare diverse macchine e da portare e da levare e da tirare. ariosto,
e da portare e da levare e da tirare. ariosto, 11-27: ben fu
274: voluto adunque tentare il prencipe da se medesimo questa rivolta, imaginò uno
, in questo caso, immaginata una, da far onore a un giureconsulto. mazzini
dante, conv., iv-vi-4: cominciando da l'a, ne l'u quindi
immaginare, se non vi ci aiutate da voi. 'immaginiamoci'... vale:
* figurarsi, sognare '(da imago -inis 'immagine ').
che lume il volto mi percosse. antonio da ferrara, 12: l'imaginar de
. idem, conv., ii-xii-7: da questo imaginare comincia ad andare là dov'
poetico, ispirazione artistica. piero da siena, 1-1: altissimo signor del regno
imperciocché ». = deriv. da immaginare1. immaginariaménte, avv.
. bandello, 1-27 (i-362): da la mia, che è imaginaria,
copricapo contro il ginocchio, come a sgrondarlo da una pioggia immaginaria. -sostant.
fare per aver l'onore d'esser creduto da voi? qui già si vede che
, con alcune imaginarie invenzioni: e da sì fatte imaginazioni sono molte fiate ingannate
tasso, n-iii-1061: de le figure scolpite da gli egizi ne gli obelisci altre sono
il consumo dell'uso. egli è dunque da stabilire che tai benefici rilevantissimi non
la lesione del diritto, nel caso da noi posto, non consiste nell'attentato
che per esistere debbono necessariamente essere rappresentate da esecutori e amministratori. leggi, bandi
7. matem. non reale e risultante da una radice di ordine pari di un
= voce dotta, lat. imàginàrius (da imago -inis 1 immagine'); cfr
dalle cose sensibili esteriori, e talora da cose che non sono né possono essere
: come di persona mancante d'immaginativa da non intender neanche la possibilità del dolore
stavano attente ad ascoltare la parlante, da una di loro fu revocata a'luoghi suoi
con quella integrità ch'ella s'ha da produrre. marino, i-258: l'
, che anco nei supplizi possedevano immaginativa da rivendere italiani e spagnuoli. nievo,
immaginativa. = deriv. da immaginare. immaginativaménte, avv.
affezione che la persona ha. domenico da prato, 1-ii-340: la forma di mia
immaginativa potenza, come a'ministri maggiori, da questa poi loro ambasciate [dei sensi
di usare voci e figure in maniera da provocare una misteriosa risonanza immaginativa.
in soggetto di religione cristiana non dee da me esser usurpato. b. croce,
= voce dotta, lat. imàginàtivus (da imago -inis 'immagine'); cfr
sera nel ballo si sentì rapire il cuore da un'imaginata bellezza. pallavicino, 1-433
malizia, la quale al fine imaginato da lui dirittamente pervenne. michelangelo, iii-344
; tutti i generi sono schemi creati da una facoltà intermediaria tra la ragione e
tra la ragione e l'imaginazione, o da una imaginazione intellettuale che disegna gli schemi
che è solo e diuturno, procede da forte imaginazione. vasari, i-456: si
l'immaginazione) che la detta figura da lui dipinta gli apparve in sogno,
se la forza dell'immaginazione può tanto da vincer mali reputati invincibili da qualunque mezzo
può tanto da vincer mali reputati invincibili da qualunque mezzo della natura, senza star
, 1-132: il proiettile gli aveva traversato da parte a parte un polmone, ma
di un organismo provato più che altro da malattie d'immaginazione e di nervi diedero
casa, ii-106: qual vendetta poteva essere da sua maestà preparata o immaginata maggiore o
groto, 1-42: non parevano tarpate da gli uccelli nostrali le sue penne,
né parevano le lettere imparate, ma imaginate da lei. fed. della valle,
toscani, [la tragedia] pareva imaginata da un poeta inglese del secolo d'elisabetta
ne cava un altro accidente; e da questo più altri, che rifioriscono questo
tutto il resto del pensato e imaginato da me è quadro e concetto.
hai tolto / la sofistica scherma e da che scuole? tasso, n-ii-264: le
cerebro nostro, alcuna facoltà immaginatrice, da noi appellata fantasia, la qual serva
vi-198: quel che differenzia l'artista da un semplice immaginatore è proprio l'intuitivo
alla concezione. = deriv. da immaginare-, cfr. fr. imaginateur (
spropositatamente immaginata. = deriv. da immaginare. immaginazióne (letter. invaginazióne
, i-305: il senso solo, da tutte altre cognizioni privato, agli animali immobili
de'sentimenti o della imaginazione, aiutata da imagine di cose altra volta pure per
nazione di bestie seppe giammai col suono formato da vari movimenti della sua bocca..
infra se'dire: or non son io da essere giudicata altera e superba avere me
e dentro nella imaginazione la formi astratta da ogni materia. bandello, 2-9 (i-752
, opinione, convinzione. francesco da barberino, i-59: non pensan che non
andò al monistero. s. caterina da siena, i-74: la lampada è larga
alla memoria laide immaginazioni. s. bernardino da siena, i-134: se ài
rappresentò un fatto d'arme coll'artiglierie da ogni parte, e con tutti gli
v-360: il parini che dipingeva sì da maestro gli spauracchi di que'castelli aveva imparato
: onori sì segnalati... da me si dovevano pretendere né anche per immaginazione
voce dotta, lat. imàginàtió -finis (da imago -ìnis 'immagine, fantasma')
quali rimangono nella nostra memoria, come da gli oggetti esteriori vi furono impresse,
oggetti esteriori vi furono impresse, così da quegli sono conservate, e lungamente, mancando
178: ogni giorno t'ingegni staccarti da qualcheduna delle dilette immagini, che avevi
, ma 'n apparente imago. domenico da prato, 1-ii-339: la vezzosa immagine
: quelle imagini, che dette / son da noi simolacri, altro non siano /
le immagini, che nel sogno nascono da stimoli psicologici e fisiologici, hanno carattere
un'associazione di idee. bartolomeo da s. c., 1-647: la
vi s'indova; / ma non eran da ciò le proprie penne. ugurgieri,
non ch'altri, il ponno / da quella queta immagine di morte. lemene,
può dirsi la mia forma vera, / da chi ben mira a sì vario accidente
v'ha fatto, / non è da riputar fallace e vano. g. stampa
l'amor mi mise » è posta da san bernardino in bocca a san francesco
immagin del tuo volto, pinta / da la divina man di raffaello, / giunge
dall'arte chiamata il disegno e dedotta da un'altra forma per assomigliarla. salvini
il suo padre canuto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
fatto poi oggetto di severa contestazione prima da parte degli iconoclasti, poi dei riformatori
: ad ogni scossa di terra gridavasi da tutti misericordia al cielo, rinovando ancora
una preghiera; santino. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
., 417: i romani erano tenuti da uno insaziabile desiderio di vedere..
descrizione fedele; ipotiposi. guido da pisa, 1-9: dopo saturno vennono ad
metafora, allegoria, traslato. guidotto da bologna, 1-99: è un'altra sentenzia
intelletto ritrovate, raccolte ed accoppiate, da noi si vogliono chiamare 'immagini intellettuali '
letterale abbia una vita propria, scompagnata da altro più riposto intendimento. marinetti,
numero delle immagini celesti è diversamente posto da diversi scrittori. tasso, 8-2-291: non
. stadio adulto degli insetti, caratterizzato da maturità sessuale. 18. fis.
dall'incontro dei raggi luminosi che partono da esso, conseguentemente alle rifrazioni e alle
in base al quale il campo prodotto da un'antenna in presenza di un piano
nello spazio libero dall'antenna considerata e da un'altra fittizia o virtuale posta in
alla prima rispetto al piano e alimentata da una corrente della stessa ampiezza e di
di un'analisi completa del soggetto televisivo da riprendere e trasmettere. 23. ling
), traccia psichica, rappresentazione suscitata da un suono; significante. 24.
invero, di quello che in imagine finta da principio mi persuasi. tommaseo [s
di un'amabilità gentile e delicata (tale da richiamare l'idea di un'immagine sacra
ima- ginetta d'oro d'apollo portata da delfo,... la prese in
o di un'immaginuzza di un poeta italiano da un poeta straniero. manzini, 17-28
erano « visti »: erano sciupati da improprie immaginucce. = voce dotta,
sciocche immaginerie. = deriv. da immaginare. immaginévole (ant.
boccaccio, 21-18-12: ogni paura da me cacciata, soletta, con imaginevole
od altro imaginiere. = deriv. da immaginare. immaginìfero (imaginìforo, imaginìfero
, 1-638: quei soldati... da diversi ufficii traevano i lor splendidi nomi
. imàginifer (vegezio), comp. da imdgo -inis 'effigie 'e dal
di quelle che sono; e le quali da lui son dette ora 'mimetiche',
gran colorista, il pirotecnico, da contrapporre, nientemeno, al d'an
in un immaginismo visivo-musicale che discendeva da quello francese dei simbolisti; e
nismo sintattico. = deriv. da immagine (v. anche imagismo).
impazzite, perché un vostro erede abbia molto da spendere, discorso pittoresco, animato,
ed armonico. perché il fisco abbia forse da ingrassare. foscolo, xv-270: non
tasia creatrice? = denom. da magro (v.) col pref.
per gli migliori ricava non mica da induzioni immaginose, sibbene pia
risposta a quelli = denom. da malagevole (v.) col pref.
e così verrà la pietra da l'oro a restar pura. =
6-viii- legno simile a una navicella da lavare spazature,... e
, il rila di funicella da immagliare una cassa. vano,
. riporre, serbare. = deriv. da amalgamare con pseudo cambio di prefisso.
, eseguire l'immagliatura. = denom. da maligno (v.) col pref.
in- (assimilato in = deriv. da ammagliare, per cambio di prefisso. im-
. leopardi, iii- = deriv. da immagliare. 586: il bestialissimo freddo di
sf. nella lavorazione della mente avvilito da farmi immalinconichire e disperare. maglieria
sue vampe. = deriv. da immagliare. = denom. da
da immagliare. = denom. da malinconico (v.) col pref.
che la immelanconiva. = denom. da malinconia (v.) col pref.
immelanconito). diventato malinconico; oppresso da sfiducia, avvilimento; rattristato.
-per estens. reso cupo, pervaso da un'atmosfera di tristezza (un luogo
: la piazza, illuminata a strappi da un gran sole, mi sembra ora caduta
loro padroncini. = denom. da malizia (v.) col pref.
morto. = denom. da malsano (v.) col pref.
vano le viscere immalsanite. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
con oglio. = denom. da malta (v.) col pref.
diventare malvagio, perverso. bartolomeo da s. c., 17: questo
favole; perocché quivi non sei stomacato da laidezze, né scandalizzato da oscenità,
non sei stomacato da laidezze, né scandalizzato da oscenità, né immalvagito da perversa imitazione
né scandalizzato da oscenità, né immalvagito da perversa imitazione, quanto si vede nelle
givano l'animo. = denom. da malvagio (v.) col pref.
; depravato, corrotto. bartolomeo da s. c., 13: egli
si dicessero. = denom. da mammalucco (v.) col pref.
immammolavano gli occhi. = deriv. da ammammolare, con cambio di prefisso.
di lato, come quello delle madonne tratte da un dente d'elefante.
coll'atto creativo. = deriv. da immanerc. immancàbile, agg. che
immancabile fortuna. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
non ha recato quei frutti che, applicata da abili mani, deve immancabilmente produrre.
, atletico, sempre con un sacco da montagna in ispalla, era quasi immancabilmente
immancamente li punirò. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
in im-) con valore negativo e da un comp. dell'agg. manco.
turbabile più. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
di pochi. = deriv. da immanchevole. immandorlato, agg. raro
più bassa lega. = deriv. da mandorla (v.) col pref.
caro, 5-1170: cingean nettuno allor da la man destra / torme di pistri
. e. cecchi, 5-168: da quel murmure d'acque e di zampilli.
queste isole [di giava] sono abitate da immani uomini e crudelissimi più che tucti
simbolico. 5. figur. dettato da brutalità e ferocia o da estrema crudeltà
figur. dettato da brutalità e ferocia o da estrema crudeltà; impietoso, inumano (
boiardo, 3-66: fu creato in eterno da natura / mai voler tanto immane.
arcaico mànis e mdnus (attestato da varrone) * buono '(cfr.
oscurità e del silenzio. s. carlo da sezze, i-428: li cavalli indomodi
servi inmanegiabeli. = comp. da in (assimilato in im-) con valore
, immanente, ed insomma è condizionato da esso come ogni altra idea o concetto
sempre per così dire immanenti alle cose da cui nascono. -indipendente da elementi esterni
alle cose da cui nascono. -indipendente da elementi esterni. mazzini, 93-154:
pres. di immanére, comp. da in-4 dentro 'e manére 1 restare '
dell'anima individuale. = deriv. da immanente (v.); cfr.
più immanentista che ci sia; e da chi fa il panteismo sinonimo d'immanentismo,
filosofia scolastica). marsilio da padova volgar., i-v-4: è a
trascendenza. gramsci, 4-15: è da vedere se lo spiritismo e la magia
e alle persone. — deriv. da immanente. immanére, intr. (
restare in ', comp. da in-'dentro 'e manére 'rimanere '
. évco * rimango '; voce usata da b. croce, dopo il
questa non è carne: è suola da scarpe! ». il padrone che dal
e immangiabili. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
e legnaiuoli e arrotini avevano un gran da fare... a fucinare,
e mannaie. = denom. da manico (v.) col pref.
fornire di maniche. = denom. da manica (v.) col pref.
(un'arma). uguccione da lodi, v-153-277: mai tosto ie fo
pelo indentro. 2. stretto da maniche. -per estens.: avvolto,
pass, dell'infinito immanicare (deriv. da manica), non altrimenti documentato.
. parte di un'arma che funge da manico o da impugnatura. =
un'arma che funge da manico o da impugnatura. = deriv. da
da impugnatura. = deriv. da immanicarel. immanicatura2, sf.
le maniche. = deriv. da immanicato2; calco dal fr. emmanchure.
figlioli morti. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
immanifestata disperazione? = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, lat. tardo immanifestus, comp. da incori valore negativo e manifestus 'manifesto
deliberazione e immutabile. proporci di fugarle da sé tutte, sarebbe immanità. guicciardini,
dicono i dotti, dall'arma immanicata da botta, a salire raccolte insieme
alla pallottola fischiante e volante, v'è da che... sopportiamo noi
maniche. gente, e massime da uscochi, che usarono ogni immanità
petronio, tertulliano), comp. da in-con valore negativo e marcescibìlis, da
da in-con valore negativo e marcescibìlis, da marcire * essere avvizzito, appassire '.
per la ricchezza della loro materia e da quella acquistassero quel loro senso di solida
ed immarchesato. = deriv. da marchese col pref. in- (assimilato in
nel mondo. = deriv. da immarcire per incrocio con imputridito (v.
baldelli, 5-4-202: per tale sceleraggine da lui commessa, [erode] fu
fatto crudelissima strage. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
un orgasmo. = denom. da margherita (v.) col pref.
un disinganno. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
s'accorse. papi, 1-4-42: da queste immanità ragguardando, panni certo non
dotta, lat. tardo immanltàs -àtis, da immànis * immane immansuèto,
dotta, lat. immànsuètus, comp. da in, assimilato in im-, con
qual parola certissimamente non può essere adempiuta da coloro, che mandano fuori parole di
e di vilitade. = deriv. da immansueto. bondie dietaiuti, 293
(1-6): sentendome 'l marchese da lo sconto, / emmantenente sì se fe'
e quegli: io mi partii immantanente da lui; ed egli va a gran
/ e venga al negromante in potestade. da porto, 1-269: immansuire,
.: rendere mite. iacopo da cessole volgar., 1-40: ecco la
sono parzionevoli delle loro follie. iacopo da cessole volgar., 1-14: se la
orchidee. = deriv. da ammantellato per cambio di prefisso.
le gambe immantenente che il re movesse da oxfort. = voce dotta,
amaranto non significa che immarcescibile, benché da alcuno si voglia derivato da amor ed
, benché da alcuno si voglia derivato da amor ed 'antos ', e fior
, che fia... nel cielo da dio d'eterna e immarcescibile corona di
s'immargina in una idea antica e rampolla da essa. 3. raro.
divise. riammarginare. = denom. da margine (v.) col pref.
lat. scient. immarginàtus, comp. da inprivativo (assimilato in im-) e
mostrò. = deverb. da immarginare. immarmare, intr. ant
. groto, 7-48: non ingombra mai da me il mio caldo, / ancor
novo ghiaccio. = denom. da marmo (v.) col pref.
. b. segni, io: da tai principi mossi certi, tra'quali
mossi certi, tra'quali fu dante da castiglione, e molti altri a immascherarsi
miei turbanti, onde si possa immascherare da 'berglierbei '. botta, 4-57
la medesima che la seguente, posta da lui nel secondo capitolo solamente immascherata.
suo sangue. = deriv. da immascherare. 2. figur.
papini, v-213: gesù non aveva arcani da immascherare. -rifl. l.
, per dir così, e si travestono da nome proprio. tasso, ii-499:
a guisa di comico, mi immaschero da copernico in queste rappresentazioni nostre, non
, 7-278: proteo redivivo s'incappa da contrabbandiere, o s'immaschera da mezzano.
incappa da contrabbandiere, o s'immaschera da mezzano. carducci, iii-16-66: ammoniva
non immascherarsi. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
di veste. = deriv. da immascherare. immarmorato (part.
, di immascherare), = denom. da mascolino (v.) col pref.
della morte. = denom. da marmotta (v.) col pref.
vostro immarzapanato bocchino. = denom. da marzapane (v.) col pref.
religioso. 7 = deriv. da immascherare. innamorati. mauro,
ch'egli prese l'esca lo vide immascarato da femina. tassoni, 2-27: la
ad un modo più strano; / da becco egli s'aveva messo la vesta.
immascherona l'aspetto. = denom. da mascherone (v.) col pref.
sì dolci parole. = denom. da maschio (v.) col pref.
sì li recontare la immasciata. = da imbasciata per assimilazione. immascolinare, intr
immascolinata troppo. = denom. da mascolino (v.) col pref.
une sulle altre. = denom. da massiccio (v.) col pref.
meravigliosità '. = denom. da massima (v.) col pref.
piegarli, riporli. = denom. da mastello (v.) col pref.