unito poi con una graziolina, / da fare spasimar per lo diletto.
dotta, lat. gràtia (deriv. da gratus; cfr. grato):
= comp., per giustapposizione, da grazia [di] dio. grazianata
atto, goffo, discorso sconclusionato (da marionetta). a. casotti
perch'erano zannate e grazianate, / da far venire a ognun la mosca nera
o per sollazzo. = deriv. da graziano (con influsso di grazia per il
altri piaggiando. = deriv. da graziano (con influsso di grazia per il
si usò a significare fare o dire cosa da entrare in grazia altrui, ingrazionirsi (
, tr. (grazio). liberare da una pena mediante condono, indulto o
condono, indulto o amnistia; dispensare da obbligazioni, tasse o multe.
cavalchina con musica composta... da certi flautini che in tali giornate sogliono
penetrantissimi fischi. = deriv. da grazia-, cfr. fr. grader (
di graziare), agg. liberato da una pena (mediante indulto, condono,
, condono, amnistia); dispensato da un'obbligazione, tassa o multa
, che un tempo venivano tagliati e rimossi da galeotti e condannati a morte graziati per
tale lavoro rischioso, sono stati sostituiti da congegni che hanno rimosso gran parte dell'
sarpi, i-1-9: mi tenerò graziato da dio, attesa la causa per la
o colonna, di rilievo, e da quello, o con misure o senza,
(e può essere ripetuta o accompagnata da aggettivi di valore intensivo, come mille
il cappotto, infilatelo, fa freddo da noi. -grazie, grazie, mi
verga, ii-32: gli fece dar da colazione, pane vino e companatico,
dolce gracietà. = deriv. da grazia, col sufi, frequentativo.
be nigno. iacopo da cessole volgar., 53: pietade.
, 53: pietade... viene da dolcezza grazievole di benigna mente.
per grazievole cortesia del signore. iacopo da cessole volgar., 1-79: in questo
è grazievole. = deriv. da grazia. grazievolménte, avv.
grazievolmente tutto ciò che dato sarà loro da coloro cu'egli richiedranno. bibbia volgar
dotta, lat. scient. gratiola (da gratia, per le eccezionali proprietà terapeutiche
. = voce dotta, comp. da graziola] e dal gr. (ì>7
del genere graziola. = deriv. da graziola-, cfr. fr. gratioline (
. = voce dotta, comp. da grazio [la], dal gr.
gr. x601? 'soluzione '(da xów * sciolgo ') e dal sufi
marchese è grazioneria. = deriv. da grazia. graziósa, sf. stor
poveri carcerati. = deriv. da grazia (perché ne venivano esentati i
quelle, di tutto un po', insolenze da fare arrossire un facchino e sigle araldiche
di bellezza. = deriv. da grazioso. graziosaménte, avv.
recitate al nostro bagno de la poretta da una nobilissima e graziosa compagnia de omini e
la macchia rossa è lavorata attorno graziosamente da una certa vena, composta di minutissimi
giro né legame operoso di clausule, fosse da aggiungere alquanto d'arte. foscolo,
romagna, e assai prima ricevuto graziosamente da messer mastino della scala al suo valicare
della scala al suo valicare, e poi da tutti i signori di romagna. capitoli
riceveno, che rara è quella erbetta che da quelli non prenda grandissima ricreazione. p
-generosamente, liberalmente. marsilio da padova volgar., ii-25-13: cose temporali
, con soddisfazione, dilettevolmente. bartolomeo da s. c., 5-2-2: nessuno
più graziosamente trovate. s. caterina da siena, i-iio: quel vostro fedele
di buon grado. s. caterina da siena, ii-297: per le dolci e
, e il tempo abreviare. sabba da castiglione, 11: a ciascuna di essa
21-312: eletto graziosamente, ributtato severamente da dio. cesari, 3-1-154: quanto
ingegni italiani che le opere egregie nascevano da ogni lato. e. cecchi, 3-45
, 6-69: anceschi, studioso, da innamorato, di compiacere alla moglie,
della battuta. algarotti, 1-157: lontano da ogni graziosità fu michelagnolo, disegnatore dottissimo
attrattive affascinanti, accompagnate per lo più da rara gentilezza di modi e delicatezza di
tirannia e bellore di donna! francesco da barberino, 346: fue nella casa di
bellezza fatta di una testina piccola gonfiata da capelli tagliati corti ma ricciuti intensamente e
che caggiono della mensa del segnore. guido da pisa, 2-17: poi che ebbe
uguale maniera di trattare cordiale e graziosa. da ponte, xxiii-46: l'imperadore mi
quel sasso dallo scarpello del bemino, da cui fu ridotto in una graziosissima statua
: cuffiette e vestitini scelti o eseguiti da loro stesse e di una raffinatezza signorile.
: il racconto dei traci melinofagi dirozzati da orfeo diventa una graziosa novella nelle mani
', il cui soggetto è cavato da una graziosissima poesia del meli. brancoli,
era, / si leva incontra. da porto, 1-138: mi parve uomo.
il grazioso intercessore che gli impetrò il perdono da giovan colonna. piovene, 5-251
, grasiossissimo tutto bon signor nostro, da cui solo onni grasia e onni bono.
impetrare questa grazia, con tanto desiderio da noi aspettata e con tante lagrime chiesta;
, 1-89: ai fiacchi / remigator da truce onda sommersi / [s. elmo
federigo, figliuolo del buon conte guido da montefeltro di cui graziosa fama volò per
gradevole, dilettevole, ambito. giacomo da lentini, 4-24: ogni gioia ch'è
che tutto l'altro fatto. bartolomeo da s. c., 5-1-15: quello
: una bella giovane che è animata da un cuore virtuoso è un individuo tra il
odorata / dia loro il pasco, che da questi viene / maggior la sete,
informa, / che quel che vien da grazioso dono. a. pucci, cent
restituzione. 12. riconoscente, animato da sincera gratitudine. guittone, i-9-37:
e di grazioso ingegno nel procurarsi scherzi da consumare il tempo lietamente. c
, una situazione). sabba da castiglione, 133: gli era un grazioso
mirabil prontezza e vivacità d'ingegno. da ponte, xxiii-41: la scenetta allora divenne
è animato [il canto dei pettirossi] da accenti graziosi e penetranti quanto quello dell'
* piacevole, gradito, gratuito'(da gràtia) -, cfr. fr.
soccorrere. guittone, i-11-2: conte da romena, non pogo / gra- dereame
asenplo... a grasia prender da lui, in cui grasie onne, e
; onorare, nobilitare. guido da pisa, 1-4: tutto il mondo di
perfino le parole più sconce erano illuminate da una luce letteraria. 7.
l'aria oscura e tacita. -preservare da ansie, da pericoli. borgese,
e tacita. -preservare da ansie, da pericoli. borgese, 1-136: la
9. rifl. trarre ispirazione da dio. s. bonaventura volgar.
mestiere, avide d'illuminarsi, animati da principi di generosa elevazione. -recipr.
dotta, lat. inluminàre, comp. da in-illativo e lumen -lùmìnis 'luce,
bene sono luce illuminativa. 5. caterina da siena, 393: oh obbedienzia
del proprio amore. s. bernardino da siena, v-267: [il fuoco
v'interviene anche iddio che si allontana da esso [peccatore] con la sua
tutti i ciechi peccatori, s'adopra da cristo non altro straniero collirio..
argomento corrente. = deriv. da illuminare2. illuminato1 (part.
sole specchiato nell'acqua occuperà tutte tacque da lui illuminate. marini, iv-36:
traforo del sasso / illuminato a tagli / da cieli ed acque misti. pavese,
dissero i farisei al cieco, illuminato da cristo. metastasio, 1-iii-188: questi
bene, il vero; ispirato (da dio, dalla grazia). s
col senso dello illuminato amore. bianco da siena, 70: certa speranza dentro
3-133: lo dottore illuminato, francesco da mairone, dice che la persona che
, comperatosi il iuspatronato di un campicello da lasciarvisi a sotterrare, non ebbe più
quercia di mambre, con- ciosiaché trattandosi da moribondo tanto bastava a viver da illuminato
trattandosi da moribondo tanto bastava a viver da illuminato, da santo. bocchelli, 2-xxv-431
tanto bastava a viver da illuminato, da santo. bocchelli, 2-xxv-431: la penitente
, 2-xxv-431: la penitente, progredì da diventare un'ispirata, un'illuminata,
un'illuminata, una visitata e graziata da dio. -dotto, sapiente,
capace, pronto. s. bernardino da siena, 77: elli bisogna che il
: ad un tiranno incapace non è da presumersi che possa piacere pur mai un
dico ancora che in questo secolo che da noi non so con quanta ragione si chiama
: per antonomasia il settecento (caratterizzato da un profondo rinnovamento culturale, politico,
e illuminati oserà ritrarre la sua mano da quella dell'ambasciatore di un governo che
: la dittatura illuminata non è forse da preferirsi al voto dell'ignoranza? pratolini,
o nel giudizio o nel comportamento (da un principio morale o ideale, dalla
ragiona, illuminato fosse, corroborato e munito da passi e da autorità di scrittori antichi
, corroborato e munito da passi e da autorità di scrittori antichi. carducci, iii-20-210
farle più sentire. -che deriva da profonda maturità e consapevolezza o sapienza o
iv-1-61: i suoi occhi parevano occupati da un'ombra più cupa, vagamente illuminati
, 337: un duro cammino, illuminato da poche gioie. fratelli, 1-532:
. massone. nievo, 630: da un pezzo m'era accorto che lucilio
segneri, iv-497: i parrochi hanno da illuminare i popoli, i vescovi hanno
illuminare i popoli, i vescovi hanno da illuminare gli stessi parrochi, cioè da
da illuminare gli stessi parrochi, cioè da illuminare gli illuminatori. 4.
convogliare nel modo desiderato i raggi emessi da una fonte luminosa in esso contenuta su
un fascio di raggi luminosi l'oggetto da ingrandire. = voce dotta, lat
voce dotta, lat. illumindtór -oris, da illuminàtus, part. pass, di
di illuminatori. = deriv. da illuminare2. illuminazióne, sf.
universale cinge la parte del corpo ombroso da esso veduta, e l'illumina, e
parti di tal corpo illuminate son vedute da maggiore o minore quantità di esso lume
ah'illuminazione elettrica e a un tram da qui a ghinda. piovene, 7-485:
: a suppor veri i miracoli operati da cristo, andate voi d'accordo, che
è quegli, lo quale ae ricevuto da dio lo libro spirituale della scienzia scritto
di dio, come cosa che viene da dio. savinio, 10-238: l'
moto né per furore baccante, ma direttamente da dio. -chiaroveggenza spirituale che,
d'ogni uomo spassionato, e che da più di un secolo costituiscono la bandiera intellettuale
lat. tardo illumindtió -ónis, deriv. da illuminàtus, part. pass, di
, sm. barbaglio di luce prodotto da una superficie colpita dal sole; luminello.
. 2. venat. illuminèllo da merli: strumento da caccia composto di
. venat. illuminèllo da merli: strumento da caccia composto di alcuni pezzi di specchio
il fallimento. = deriv. da illuminare1. illuminismo, sm.
o secolo dei lumi, che va da cartesio a kant. opposto all'*
che si dà al periodo che va da cartesio a kant. 2. per
bresciani, 6-vi-no: l illuminismo 'da prima era ristretto e si peritava di
, rischiarare', 'spiegare'; comp. da auf 'su, sopra'e klàren '
e klàren 'chiarire, rischiarare ', da klar * chiaro, limpido ').
. = dal fr. illuminiate, da lume 'lume [della ragione] '
. miniaturista. = deriv. da illuminare2. illuministicaménte, avv.
familiare dei bambini. = deriv. da illuminista. illùmino, agg. latin
, 2-32: [ero] quasi incusso da timore in questo tetro loco e illumino
dotta, lat. illùmlnus, comp. da in- (assimilato in il-) con
cui la misurazione avviene mediante l'apprezzamento da parte dell'occhio, ottenuto mediante una
; sagace. s. bernardino da siena, ii-451: uno fanciullo che non
, e intendente. = comp. da in- (assimilato in il-) con valore
= comp. dal tema di illuminare e da tunica (v.). illune
dotta, lat. illùnis, comp. da in- (assimilato in il-) con
per me. = deriv. da illune. illuògo, avv.
accorto e destro. = comp. da in- (assimilato in il-) con valore
a poco a poco escludere semplice- mente da te, e non cantarteli a voce alta
ritornello che sono illusioni, e poi da tutto questo concludere per
il suo governo sarebbe un'illusione dedotta da false analogie. michelstaedter, 218:
eccellenza, quella che snebbia gli occhi da ogni illusione ideologica,... significa
immoti / dolci infondete i moti / e da labbra fallaci / movete il riso,
fare apparire morti. 6'. caterina da siena, ii-295: benché le tentazioni e
illusione che il cielo fosse libero da tutte le parti. -essere una
destinata ad avverarsi, e suggerita unicamente da un senso di pietà (e ha per
. illusionisme (sec. xix), da illusion * illusione '.
. illusioniste (sec. xix), da illusion * illusione '.
sentimentale e illusiva. = deriv. da illuso. illuso (part.
apparenze; tratto in inganno; dominato da false illusioni. gherardi, ii-144
fedeli né pienamente illuse che lo divideva da francia. d'annunzio, iii-2-259:
nostra vuota ma innocente esistenza fosse comunque da preferire a quella illusoriamente piena, in
mi verrebbero a ogni modo punto credute da altri. tommaseo [s. v
. gozzano, i-244: la sala da pranzo degli avi più casta d'un
= voce dotta, lat. illùstràbìlis da illustrare * illumi nare,
, gl'innalzamenti, le visite, è da pregiarsi; ma non già tanto.
consecrati all'illustramento della vera nobiltà avendo da quelli escluse e private tutte le altre
perché vide offuscato ogni suo raggio / da splendor più sereno e più giocondo.
a lento passo, e illustrasi / da lui l'ombrosa selva. arici, i-137
alterne stagioni. d'annunzio, i-179: da l'argentina volta de'nugoli / obliqui
, 7-69: solo i meriti acquistati da l'azzioni... vengono ad illustrare
tempo che ci è dato per rilevarci da terra et illustrare le patrie nostre e
rubens] sollevossi un giovinetto, portato da così nobile generosità di costumi e da
da così nobile generosità di costumi e da così bello spirito nella pittura, che ben
i-viii: in questi comenti, cominciando da quello che ne fece esso boccaccio,
1-135: era strano vederlo sempre vestito da capitano medico,... pronto a
: il suo appartamento, costruito ed arredato da un architetto di gran fama,.
berenice ', poemetto di callimaco mandatoci da catullo in latino. g. raimondi,
. cecchi, 5-10: degas si dedicò da par suo ad illustrare le corse al
è seconda del convivio, come rilevasi da quel che dice il poeta nella prosa
lo familiare intelletto, sì come l'aere da li raggi meridiani purgato e illustrato.
. colonna, 1-377: io che da un altro sol più vaga aurora / illustrata
6-122: la cristiana religione, illustrata da dio, confessa nella divinità tre persone,
enti... noi, da più chiara e distinta cognizione illustrati, angioli
. grandi, 7-251: lettori già illustrati da questo bel lume della cattolica fede.
iii-5: amerei, che ella illustrato da un lume negato dalla natura a tutti
fra minore conventuale, nominato maestro diego da revaio. s. degli arienti,
. e. scala, 61: tralasciando da parte la città di s. gottardo
lasciare la loro opulenza e un cognome illustrato da molte notabili imprese de'loro maggiori.
doni, 383: o che titoli curiosi da far comprare i libri malamente malmenati:
7-iv-420: tali statuti si veggono illustrati da erudite annotazioni. carducci, iii-10-198:
libro o giornale, vale accompagnato da figure che illustrano il testo e lo
aiutare negli studi un ingegno greco che va da più anni pellegrinando per amore delle belle
landino, illustratore di dante, perdette da ragazzo la vista pel vaiuolo. carducci
: ecco due nette manifestazioni di antipatia da parte di scrittori contro gli illustratori di
-sris * illuminatore ', deriv. da illustrdre 4 illustrare '. illustrazióne,
, impeto d'amore. s. carlo da sezze. ii-236: cominciò dio ad
quasi nulla a quella grande illustrazione incominciata da più di due secoli. g. capponi
'gli uomini illustri, o che recitano da illustri sulla scena del mondo. cavour
: fa ora anche di mestieri che da noi si dia alquanto d'illustrazione al rimanente
-ónis 4 chiarezza, apparizione ', da illustrare 4 illustrare '; cfr. fr
bazzaro, morelli. = deriv. da illustrazione, n. 6. illustrazionìstico
queste vittime illustri dovevano presto essere seguite da altre. borgese, 1-106: certe
: questo illustre omicida, circondato / da mille e mille vittime, scendendo / dal
frugoni, 2-432: francesco è un nome da tanti eroici santi reso sì illustre,
che fa prova e vanto di essere da molte generazioni illustre, ancorché oziosa si
, ma a tutta italia. ca'da mosto, 160: il primo inventore di
d'urbino e signiore potentissimo messer federigo da montefeltro, ogni laide cantare a grandissimo
, dandomi dell'illustre, m'ha trattato da mercante. calepio, 1-10: stabilì
.. / banchetti illustri nella sala da pranzo immensa. 7. insigne
quenzia... insegna a scegliere da tutte le lingue d'italia una lingua
ii-594: la tragedia fu fatta illustre da que'divini spiriti d'eschilo, sofocle
avevano stabilita una favella illustre comune separata da quella del volgo. rajberti, 2-24
, lat. illustris * luminoso ', da * lustrum * splendore '(
un sol principe, principio deu'illustrezza da cui dipenda quella di ciascun altro.
non si inloti. = denom. da luto (v.) col pref.
ne mugge. = denom. da illuvie. illùvie, sf.
: cum accurata diligenzia explo- rava da benigna illuvie gli extersi litori lapidosi di sparse
inondazione di melma ', forse da illuire, comp. da in-illativo e idvere
forse da illuire, comp. da in-illativo e idvere 4 bagnare ',
originato dall'accumulo di materiale detritico derivato da prodotti solubili di altri orizzonti.
et il bastione e l'armata secura da nimici in un punto fatta averebbe.
tardo illùvio -ónis 4 inondazione ', da illuviès 4 illuvie '. ilmenite,
nero ferro. = 1 deriv. da il'men', gruppo montuoso degli urali.
. miner. roccia eruttiva, costituita da ilmenite e magnetite, con piccole quantità
iperstene. = = deriv. da ilmenite. ilo, sm.
ùxo3<4tt ^, comp. da 0ai) * selva 'e dal tema
teri, della famiglia curculionidi, lunghi da 8 a 16 mm; fra
, mele e pere che paiono arnesi da ginnastica tradotti, con colori forti, in
giace nell'abiezione e nell'ignoranza, da cui pur si potrebbe rilevare, volendo.
corso bovio. = deriv. da ilota. uòtoma, sm.
masse compatte nerastre. = deriv. da iiva, nome latino dell'isola d'elba
= deriv. dall'ingl. imagism (da image, calco del fr. image
delle moribonde incertezze. = deriv. da imalaia o himalaya, nome della più
capi supremi. = deriv. da imàm (cfr. imano).
ramusio, iii-88: li ferri delli bossoli da navicare si temperano e componeno con la
residenza. 2. stato governato da un imano; califfato. tommaseo [
, in partic., sovrano che discende da all, cugino e genero di maometto
dall'ar. imàn * capo ', da amma 4 egli precede, marcia in
maggiori sopravvanzano assai quelle della coda. da alcuni è detto 4 merlo acquatico maggiore
detto 4 merlo acquatico maggiore ', da altri 4 cavaliere grande indiano ',
delle maree e del mare, distinti da ligamenti in qualche parte della loro superficie
ordine dei coliferi, con corpo terminato da due prolungamenti simili a filetti.
drappo ', dimin. di eljxa da gvvuixi 4 vesto '; cfr. fr
4 convenzioni '. = denom. da babbuccia (v.) col pref.
d'una femmina. = denom. da babbuino (v.) col pref.
che imbachino. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
la fermentazione. = deriv. da imbacare. imbaccate, intr.
la tua. = denom. da bacco, dio del vino, col pref
per ciascuna. = denom. da bacchetta (v.) col pref.
che diventi migliore. = denom. da bacchettone (v.) col pref.
e imbacchettonito a segno dalla filosofia, da ridursi a far gala d'inveire eternamente
le castagne. = denom. da baco (v.) col pref.
il viso. monti, 4-1-164: escono da quel pozzo, trapassano il corridore,
s'imbavaglia dentro della cappa / quel musin da colpir colla balestra. / che sì
terrazzo nella neve. = denom. da bacucco2 (v.) col pref.
turrachina di notte in un carretto / da certo prence atima avea menato. delfico,
un bambino tutto imbacuccato in un gabbano da uomo si affaccia sull'uscio dell'ortolana
fragile di prima. = denom. da bacucco1 (v.) col pref.
. della valle, 3-34: partii da hamadan il venerdì... verso il
la roba. = denom. da bagaglio (v.) col pref.
nelle tiritere. = = denom. da bagascia (v.) col pref.
imbaggianare leopoldo ii. = denom. da baggiano (v.) col pref.
l'amo. = denom. da baglia, variante antica di balìa (v
marin. l'insieme dei bagli posti da un fianco all'altro della nave.
altro della nave. = deriv. da baglio1 (v.) col pref.
de'denti. = deriv. da imbagnare. imbagnare, tr. ant
e imbagnalo. -figur. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
calde. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
s'imbalbettava trepidando. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
ai fianchi. cesareo, 1-27: da un botton di rosa imbalconata / iscoppia
ombreggiato di rosso. = comp. da in- (assimilato in im-) illativo e
in- (assimilato in im-) illativo e da un derivato di balco 4 violacciocca '
di porta ravegnana. = denom. da balcone (v.) col pref.
bosso portano ad un altare maggiore imbaldacchinato da quercie devote. = denom
devote. = denom. da baldacchino (v.) col pref.
diventare baldanzoso. nastagio di ser guido da montalcino [manuzzi]: ed
, appena arrivato in barcellona fu affrontato da gravissime infermità. giraldi, 1-i-1-302:
amor proprio soddisfatto. = denom. da baldanza (v.) col pref.
d'amor tramortisco. = denom. da baldo (v.) col pref.
giacchetto e simili. = denom. da balena (v.) col pref.
: l'androne era ingombro di casse da imballaggio, maioliche e trucioli. moravia,
: si vedevano mucchi di immondizie, cassette da imballaggio sfondate, bottiglie rotte. piovene
7-443: entrai per la prima volta da un corniciaio del quartiere. gli portavo
... un paesaggio tracciato su carta da imballaggio da eugenio montale. -nell'
un paesaggio tracciato su carta da imballaggio da eugenio montale. -nell'industria tessile,
. emballage (sec. xvi), da emballer 1 imballare '. imballare1
mettere su un veicolo ': comp. da en-e balle 4 balla '.
. figur. nel linguaggio sportivo, colpito da una cotta (un atleta e in
e città. = deriv. da imballare1. imballatrice, sf.
fieno o paglia. = deriv. da imballare1. imballatura, sf. raro
legandole ai licci. = deriv. da imballare1. imballo, sm. imballaggio
, iuta). = deriv. da imballare1. imbaio gire, intr.
giorgetto imbalogiva vieppiù. = denom. da balogio (v.) col pref.
sfuriata della figliuola. = denom. da balordo (v.) col pref.
con paglia o stoppa, in modo da conservarne la forma originaria. cavalca,
marco fa gli due corpi imbalsimare. benvenuto da imola volgar., ii-269: fece
... imbalsamandolo in frasi storiche da custodire negli archivi. sbarbaro, 5-13
sempre ebbe virtù, / casalmaggior, da te si fabbricò. foscolo, v-165
: ogni sorso del vino ch'io attingeva da quel loro fiasco, m'imbalsamava di
, ah? = denom. da balsamo (v.) col pref.
cassieri, 102: si sudava anche da fermi, imbalsamati. 2.
, di tigri. = deriv. da imbalsamare. imbalsamatila, sf. raro
della poesia. = deriv. da imbalsamare. imbalsamazióne, sf.
suo pensiero. = deriv. da imbalsamare. imbalsimire, intr.
im- balsimisce. = denom. da balsamo (v.) col pref.
cavo '. = deriv. da imbalumare. imbalzare, intr.
, intr. mettere una zampa fuori da una delle due tirelle o stanghe di un
un cavallo). = deriv. da balzare; cfr. venez. imbalzàr,
della carne imbambagellata. = da un deriv. di bambagello (dimin.
un bisnonno. = denom. da bambagia (v.) col pref.
di gli odi soi = denom. da bambino (v.) col pref.
mia città. = deriv. da imbombolare, n. 2. imbambolate
, udir lui. = denom. da bambolo (v.) col pref.
gli occhi tutti imbambolati. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
fiamme. = deriv. da imbambolire. imbambolire, intr. (
il pianto. = denom. da banco1 (v.) col pref.
imbanca- tura. = denom. da banco1 (v.) col pref.
pronom. arenarsi. = denom. da banco3 (v.) col pref.
di filato. = deriv. da imbancare1. imbandieraménto, sm.
più di fortuna e men d'eguaglianza da altro giornale. b. croce, iv-11-152
guerra]. = denom. da bandiera (v.) col pref.
imbandigione di fasto senza peso. = da una forma dial. settentr., deriv
forma dial. settentr., deriv. da bandire; cfr. bandixone (nel
dati, vii-230: essendo lautissimamente banchettata da marco antonio, come superba e sfacciata ch'
quasi d'imbandimento? = deriv. da imbandire. imbandirteli are, tr
chiate. = denom. da bandinella (v.) col pref.
imbandiva al suo fratei tieste. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
poi regina o pernice, c'è da stufare anche i lettori. michelstaedter,
l'imperadore. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
onde si ricrea. = deriv. da imbandire. imbando, sm.
imbandolinati alla cute. = denom. da bandolina 1 fissatore per capelli 'col
corpo addoga. = denom. da baracca (v.) col pref.
di legno. = denom. da baracca col pref. in (assimilato in
aula accademica. = deriv. da barattolo (v.) col pref.
. sarpi, ix-296: 4 galeoni da napoli erano... carichi
raciamenti. = deriv. da imbarazzare. imbarazzante (part.
... la strada era pericolosa, da un istante all'altro si poteva essere
siri, 53: imbaraciato il suo spirito da fantasimi della vicina morte, non seppe
.. provò che nulla erasi adoperato da lui senza ordine della m [aestà]
volta dal leonese e portogh. embarafar, da barala e baralo 'corda,
,... /... da l'intrico / de l'asta imbarazzato
. fosse discostata dalla luce per modo da non restarvi mai imbarazzata. -per
tevere si son messi a dovere. giuseppe da rovaio, lxii-2-ii-211: in questi boschi
perché niuno insegna che per non uscire da questi si lasci nell'orazione di seguir dio
... in una forma imbarazzata da tante attenuazioni e riserve da non meritare nessuna
forma imbarazzata da tante attenuazioni e riserve da non meritare nessuna gratitudine.
in difficoltà, che è incerto sul da farsi; esitante, preoccupato. magalotti
, 4-300: niun sovrano, imbarazzato da una guerra, disprezza il rischio di
123: fu cortesissima... ma da prima un po'imbarazzatina. imbarazzo
non si pronunziando più, sono imbarazo da levar via. gualdo priorato, 10-ii-113
il commercio è una machina che va da se medesima, se non è trattenuta da
da se medesima, se non è trattenuta da intoppi, da imbarazzi. monti,
, se non è trattenuta da intoppi, da imbarazzi. monti, ii-312: se
guadagnoli, 1-ii-71: là sciolto almen da tutti gl'imbarazzi, /.
di disagio, di perplessità, provocato da sorpresa o timore o soggezione o vergogna
essere il porto di una grandezza capace da contenere un gran numero di vascelli senza imbarazzo
, viii-385: chi ha una figlia da maritare, non manca d'inquietudini, d'
« un'operazione » che doveva trarla da gravissimi imbarazzi pecuniarii. 4.
[s. v.]: impedito da mille imbarazzucci. = deverb. da
da mille imbarazzucci. = deverb. da imbarazzare-, cfr. spagn. embarazo
malvezzi, 4-35: di nissuno mi ho da fidare nel nuovo e imbarazzoso governo più
se ne imbarbagliò. = denom. da barbaglio (v.) col pref.
, perplesso. s. bernardino da siena, 77: bisogna che il nostro
alla fonda. = denom. da barba (v.) col pref.
che in man di grandi s'abusava, da 1 quali il più delle volte altra
e inauditi. = denom. da barbaresco (v.) col pref.
romanzo italiano. = deriv. da imbarbarire. imbarbarisci). contaminare
, introducendovi barbarismi 0 elementi che provengono da tradizioni o da culture diverse; corrompere
0 elementi che provengono da tradizioni o da culture diverse; corrompere con costumi o
si sapea mettere in carta in modo da farsi intendere. milizia, i-44: il
cardinale bembo ammoniva il sadoleto si astenesse da leggere l'epistole di san pietro,
della guerra. = denom. da barbaro (v.) col pref.
(ant. imbarbarito). contaminato da barbarismi o da forme e da
). contaminato da barbarismi o da forme e da elementi che appartengono a
da barbarismi o da forme e da elementi che appartengono a una tradizione o
prestigio dell'arte imbarbarita. -corrotto da costumi, da usi stranieri; diventato
imbarbarita. -corrotto da costumi, da usi stranieri; diventato barbaro.
barbari, ebbe un primo risorgimento incontrastabile da carlomagno. 2. decaduto (un
tre guardie non fossero arrivate a liberarlo da quella furia micidiale di popolo imbarbarito.
lettere... era un lusso che da un pezzo meditavo di prendermi.
di prendermi. = deriv. da imbarbarire. imbarberescare (imbarbarescare)
. ant. addestrare, accudire cavalli da corsa. -al figur.: ammaestrare,
improvvisa o compone] si dicono ancora, da coloro che hanno cura de'barberi perché
licenia, trovando in costui tanta larghezza quanta da imbarbarire (imbarberire), tr
, ben imbarberescare, con dar loro da mangiare orzo mondo, paglia trita,
vantaggio. = denom. da barbero 'cavallo da corsa 'col pref
= denom. da barbero 'cavallo da corsa 'col pref. in (
ant. addestratore, custode di cavalli da corsa. poliziano, 2-38:
si chiamano. = deriv. da imbarbarescare. imbarbogire, intr.
, fallo ingelosire. = denom. da barbogio (v.) col pref.
: lito una statua, lasciatavi da essi per non aver potuto per
, come gorgogliano! = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
= deriv. dallo spagn. embarcador, da imbarcar * imbarcare '. imbarcaménto1
antico divenuto. = deriv. da imbarcare1; cfr. fr. embarquement (
lo stampaggio. = deriv. da imbarcare2. imbarcare1 { imbarco, imbarchi
un'imbarcazione o sulla coperta (acqua da una falla o un'ondata per il mare
piloto si richiedono trentasei mesi di navigazione da marinaio, dei quali una metà su
. vasari, iii-114: lasciatosi imbarcare da uno che ne sapea poco, gli
un sì scaltrito essersi imbarcato così tosto da peccorone? muratori, 4-147: può
: il poverino si è lasciato imbarcare da i sogni. testi, 3-68: ora
imbarcare con la paduana, e comincia da questo a mostrare che tu hai qualche
: anche dopo ho avuto tali riscontri da far imbarcare altri che me, quale fu
vacchetta scarpe bianche. = denom. da barca (v.) col pref.
2. aeron. passare con un aereo da una picchiata al volo rovescio.
, ubriacarsi. = deriv. da imbarcare1. imbarcata2, sf.
volo rovescio. = deriv. da imbarcare2. imbarcato (part.
e poscia dal proveditor cornaro, rimase da esso superata e presa. leggi, bandi
al medesimo porto, che gli altri imbarcati da caron, e non tenne quindi la
di sigarette che, disse, venivano da zara: gliele aveva regalate un collega,
il paese. = deriv. da imbarcarex; cfr. spagn. embarcador,
imbarcarex; cfr. spagn. embarcador, da embarcar 'imbarcare '.
comodo del commercio. = deriv. da imbarcare *. imbarcatura, sf.
dopo la fabbricazione. = deriv. da imbarcare2. imbarcazióne, sf. raro
luogo del littorale toscano, imbarcazioni procedenti da tali luoghi, o che averanno avuto
= deriv. dallo spagn. embarcación, da embarcar * imbarcare'; cfr. fr
pagamento del prezzo stabilito per il viaggio da parte del passeggero e che gli permette
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 6: in ora oportuna
. rostagno, 27: di ritorno da quel passeggio data la rassegna e denari alla
nave; destinazione a bordo di una nave da guerra di un ufficiale, di un
vermigli e gialli, / quanti soldati usciti da l'imbarco. giuseppe di santa maria
strettamente imbardato. contenuto dei colli da trasportare e il luogo di per
l'imbarco sul = denom. da bardella (v.) col pref.
. = dallo spagn. embarco, da embarcar 1 imbarcare '. imbardare1,
lusingare. latini, i-2876: però da buon lato / consiglio che ti guardi
si partì della corte che ella fu da filippo nella camera richiamata. = denom
nella camera richiamata. = denom. da barda (v.) col pref.
. gadda conti, 2-155: da una leggera imbardata capii che avevamo levato
lo investe. = comp. da imbardare2 e dal gr. p-érpov 'misura
in barili. = denom. da barile (v.) col pref.
nel terreno. = denom. da barracano (v.) col pref.
cavallo). = denom. da barra (v.) col pref.
), agg. chiuso, protetto da sbarre, sbarrato. -per estens.
collegati, e le cose molto imbarrate da ogni parte. imballatura, sf.
il battifianco. = deriv. da imbarrare. imbarrierato, agg.
imbarrierato, agg. munito, difeso da una barriera. - anche per
imbarrierata di enormi e gialli denti da cavalla, si allargò in una espressione di
sofferenza indicibile. = denom. da barriera (v.) col pref.
legge fondamentale. = deriv. da imbasare. imbasare, tr.
in germania. = denom. da base (v.) col pref.
per ritto. = deriv. da imbasare. imbasceria (imbascierìa, imbasciarìa
con la quale è conosciuto. andrea da barberino, iii-178: immanta- nente apparecchiò
messaggio, comunicazione (trasmessi a voce da una persona espressamente incaricata); avviso
, lo quale i frati facevano. ricciardo da cortona, 31: così è
sì l'ascoltava. s. bernardino da siena, 619: sai che dico a
altretante l'imbasciata / replicata le fosse da colei / che l'una e l'altra
. missione diplomatica, legazione. guido da pisa, 1-32: la moglie..
alla sua... imbasciata. benvenuto da imola volgar., i-145: avendo
che per la soa fede / dentro da millan voglia far l'intrata. boterò,
crusca]: simile licenzia piglierete ancora da ciascuno de cardinali e dagli ambasciadori di
e dagli ambasciadori di francia, e da altre imbasciate che costà sono.
. v.]: scusi, ho da farle un'imbasciatina. amanti novelli che
le imbasciatine, e corrono a farsele da sé, e presentano da sé la lettera
a farsele da sé, e presentano da sé la lettera preparata. serve buone
sé la lettera preparata. serve buone da portare imbasciatine. -spreg. imbasciatàccia
[s. v.]: aveva da fargli un'imbasciataccia, ma se ne
. dial. branco di bestiame custodito da un pastore. lastri,
re scrive avere poca speranza d'aiuto da voi. del tuppo, 513
del nostro core. s. bernardino da siena, 141: prima che essi
soderini, i-18: i fuochi terrestri significano da vicino; i pallidi e strepitanti sono
accigliati plenipotenziarii. = denom. da basetta (v.) col pref.
sommamente adirarsi. = denom. da basilisco 'rettile favoloso che seminava
dir d'avere due arti, da che ciascuno è occupato nel suo
i grandi. = denom. da bastagio (v.) col pref.
di bologna. = da imbastardire con cambio di coniugazione. imbastardato
un cavallo e d'un'asina, e da sé non frutta. e perché in
di una specie animale e vegetale provocato da ibridazioni carnali o fecondazioni incrociate o
, le quali imbastardiscono il grano. andrea da barberino, 1-263: levava boce che
, 1-163: parendogli che e'fusse da stimare assai che il popolo romano si
vicina. si capisce e si sente da tutto: dallo spesseggiare sempre maggiore dei
mai esistita. = denom. da bastardo (v.) col pref.
trascerre, ed imbastarditi rinnovarli col proccurarli da altri campagnuoli. d'annunzio, iv-2-187
e della conseguente mancanza di nuove generazioni da nutrire. lastri, v-234: si
di culto cristiano, ma così imbastardito da superstizioni e riti pagani, eretici e mussulmani
. mettere il basto a una bestia da soma. soderini, i-254: le
intera di quattro. = denom. da basto (v.) col pref.
caricato con il basto (una bestia da soma). vasari, i-294
in colpa. = deriv. da imbastire. imbastigliare, tr. (
tutti imbastigliato. = comp. da in- (assimilato in im-) 'dentro
tetti del tempio. = deriv. da imbastire. imbastino, sm. dial
mastino. s. carlo da sezze, ii-30: me se fecero incontro
filo grosso (che saranno poi sostituiti da un'accurata cucitura definitiva) - anche
la tela ordisca, / e imbastisca da prima il suo lavoro. -figur
e imbastiva per conto d'altri affarucci da poco. -definire nei punti principali,
adoperata nella confezione dei cappelli. -pezza da imbastire: pezzo di tela nel quale si
di filo grosso (che saranno sostituiti da un'accurata cucitura definitiva).
consiglio dell'arciduca per le negoziazioni imbastite da essi co'veniziani. guerrazzi, 5-164
. sport. gerg. colpito da una cotta. mbastito2, sm
accompagnarono alla sepoltura. = deriv. da imbastire'. imbastitóio, sm. strumento
i cerchi. = deriv. da imbastire1. imbastitóre, sm. (
bassamente commerciali. = deriv. da imbastire ». imbastitrice, sf
lavorazione dei cappelli di feltro, costituita da un tamburo con spazzola di crine
sarà infeltrito. = deriv. da imbastire1. imbastitura, sf.
gerg. cotta. = deriv. da imbastire1. imbasto, sm. ant
e stamani dottorati con la tabanella compaiono da elefanti. = voce dell'italia
voce dell'italia merid., deriv. da basto (v.).
xxv-2-130: io ringrazio dio che, da poi che non gli è piaciuto che io
. salvini, 13-242: come quando da punta alta cascando / pietra a salti
-ant. venire alla mente. cino da pistoia, iii-172-8: per la forza di
più saldi e sinceri sono quelli nati da incontri casuali. proverbi toscani, 40
andare apposta. = deriv. da battere (v.) col pref.
una crudeltà e una dolcezza mischiate, da sentirmi, a fissarla, imbattibile e
adattamento dal fr. imbattable, comp. da in-con valore negativo e battable, da
da in-con valore negativo e battable, da battre 1 vincere, battere '.
incontro fortuito. = deriv. da imbattersi. imbàttimo, sm.
la mea, no: e scatricchiato da codesto imbàttimo, / stiavo padroni,
un attimo. = deriv. da imbattersi. imbatto, sm.
imbatto del sole. = deverb. da imbattere. imbattuto1 (part. pass
svariate malattie, passando con estrema disinvoltura da una malattia all'altra e rimanendo non
durante il campionato. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
muccia nel limbo. = deriv. da baucco, variante di bacucco2 (v.
sì lungo viaggio. = denom. da baule (v.) col pref.
mettersi la bautta. = denom. da bautta (v.) col pref.
, mi presono e imbavagliarono. andrea da barberino, i-213: maccario andò con
s'imbavaglia dentro della cappa / quel musin da colpir colla balestra. nievo, 208
: desidererei di potere sciogliere gli uomini da que'lacci e da quella cecità nella quale
sciogliere gli uomini da que'lacci e da quella cecità nella quale sono stretti ed
lo trascinò ed avvolse, è circondato da odi, da rancori, da sospetti,
avvolse, è circondato da odi, da rancori, da sospetti, e sente accesi
circondato da odi, da rancori, da sospetti, e sente accesi contro di
dei giornali. = denom. da bavaglio (v.) col pref.
agg. che ha la bocca serrata da un bavaglio; stretto con un bavaglio
b. segni, 84: fu presa da giorno da carpi e dall'un- ghero
segni, 84: fu presa da giorno da carpi e dall'un- ghero, ed
. 2. per estens. cinto da un collare o da un soggolo intorno
per estens. cinto da un collare o da un soggolo intorno al collo; provvisto
senza pietà. = deriv. da bavagliolo (v.).
, v-2- 164: mi sellai da me il cavallo; da me gli imboccai
: mi sellai da me il cavallo; da me gli imboccai il filetto, m'
-cospargere di bava serica (i bachi da seta). d. bartoli,
scritture, accieca i caratteri e si consuma da carta straccia. = denom
carta straccia. = denom. da bava (v.) col pref.
cannello os- siacetilenico, asporta le bavature da elementi metallici ottenuti per fusione; sbavatore
; sbavatore. = deriv. da bavatura 4 sbavatura '. imbaveccato,
e il meglio di quel che c'era da fare. = deriv. da
da fare. = deriv. da imbeccare. imbeccare, tr.
non è ancori in grado di nutrirsi da sé (o di volatili che sono
arebbe al suo padre chiesto altra papera da rimenarne seco e da imbeccare che voi.
chiesto altra papera da rimenarne seco e da imbeccare che voi. -per estens
parole di un discorso, in modo da fare apparire che essa agisca spontaneamente o
poi quel farmi sempre imbeccare il concetto da altrui, quel non potere far nulla
quel non potere far nulla di pianta da me, mi scoraggi va. rovani,
rovani, 178: oramai posso studiare da me, senza che coloro mi imbecchino.
che ha dimenticato. = denom. da becco (v.) col pref.
'mbec- cata loro. 5. bernardino da siena, v-81: apparecchiati a riceverla
m. adriani, i-53: fummo da uccelli e fiere nutriti, a cui
-scherz. insieme delle cibarie consumate quotidianamente da una persona o da una famiglia;
cibarie consumate quotidianamente da una persona o da una famiglia; spesa. panciatichi
erano pochi, e sì poco lucrativi da non poter dare le imbeccate. de amicis
, 7-237: sono uomini che pensano da sé, e non prendono le imbeccate
i morti] in modo, che da la puza non se potrà intrare, et
aretino, 20-255: levatosi a la fine da cotali ciancia- relle, manda fuore ognuno
l'animo suo. -non essere imbeccata da passerotti: essere difficile da spiegare
imbeccata da passerotti: essere difficile da spiegare e da intendere; presentare
: essere difficile da spiegare e da intendere; presentare gravi difficoltà.
, che questa non è imbeccata da passerotti. dico a voi, filosofi.
, ricevere l'imbeccata: lasciarsi corrompere da favori, da denaro. loredano
imbeccata: lasciarsi corrompere da favori, da denaro. loredano, 7-80:
avanzerò assai più, che pigliare imbeccata da essi. -prendersi un'imbeccata:
quando ti casca in bocca: è da sciocchi non voler approfittare delle occasioni favorevoli
ancora guarito. = deriv. da imbeccare. imbeccstellato, agg.
straforati. = denom. da beccatello (v.) col pref.
riferimento a uccelli incapaci di alimentarsi da sé o forzati a nutrirsi per l'ingrasso
con palline di cristallo massicce, sparate da noi in capo di parecchi ore ed
sobillato. siri, 1-v-736: imbeccato da richelieu, [il re] rispose
sull'ammattonato. = deriv. da imbeccare. imbecerare, tr.
di eleganza. = denom. da becero (v.) col pref.
, 25: mi son lasciato imbecherare da certi perdi giorni... a compor
dovresti trovar tutti costoro / che furon da giunone imbeccherati. d'annunzio, v-2-248:
, 3-72: ti pare che abbia muso da farmi imbecherare? = etimo
imbecherata ai pulcini. = deriv. da imbecherare. imbecherato (part. pass
. varchi, 18-1-101: aveva da parte alcuni segretamente imbecherati, i quali
il condusse stanotte a cavallo, imbecherato da te, e con lettere di favore di
dite imbecillaggini. = deriv. da imbecille. imbecille (ant.
possiamo riparare a cotai mali. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-51: avendo
, 1-78: se abstinente un più da l'altro pare, / patre, non
accostumato a simil pane, si troverebbe da esso aggravato. -scarsamente produttivo (
debole, che non si può reggere da sé; come sono i pupilli, le
, schiava di tiberio, ferocemente schernita da nerone; la vedo inerme, imbecille,
: lei dunque, signor messer piero mio da bene, non faccia supposizioni mal fondate
quali nessuna è sì forte e sì stabile da concederle vigore di desiderio, né tempo
vantaggi loro, i lor difetti. / da una parte si rischia ad un tiranno
mai della gente o imbecille al punto da farsi un merito insigne della credulità,.
... o rea a segno da tradire la verità, occultando i fatti.
queltimbecille del prof. augusto fano protetto da queltimbecillissimo prof. bombicci: lo racchiuda
esametro o conoscere lo stile di livio da quel di salustio, essendo frattanto un
per imbecille: essere considerato o trattato da sciocco. deledda, iii-19: disonore
carducci, ii-3-18: a questo poeta tartassato da tutti gli imbecilloni moderni, e per
imbecilloni moderni, e per più scorno celebrato da un lamartine, faccio prendere molto interesse
rouveyre. = deriv. da imbecille. imbecillire, intr.
mamiani, 10-i-618: non par egli da doversi temere che pochi vogliano imbecillire così
non voglio più vedervi imbecillire in sogni da ragazzo. scarfoglio, 166: gabriele si
un fiasco di chianti ed una servotta da palpeggiare non mancano ad alcun italiano che
nievo, 3-144: si preparava già da gran tempo una ribellione nelle provincie,
toglierle dalla tutela ignominiosa nella quale imbecillivano da quattro secoli. seat foglio, 1-67
, 1-67: la francia celto-germanica instaurata da ugo capeto si sfiniva nelle voluttà e s'
la imbecilliscono. = deriv. da imbecille. imbecillità (ant.
il perché istimi... che da umana imbecillità proceda il cercare qual sia
specialmente di memoria spero poter uscire presto da questo piccolo travaglio di necessaria imperfezione.
più d'una cosa, sarebbe nondimeno da temere che ciò non discoprisse più tosto
, fu con manifesti segni... da dio accertato della costituzion sua a liberare
sviluppo intellettuale a uno stadio infantile, da mancanza di coordinazione, da incapacità di
infantile, da mancanza di coordinazione, da incapacità di astrazione e da un quoziente
coordinazione, da incapacità di astrazione e da un quoziente di intelligenza molto basso.
nessuna è sì forte e sì stabile da lasciargli nell'anima mezzi di paragone, e
nella insensatezza. nievo, 657: colpito da una paralisi generale e da completa imbecillità
: colpito da una paralisi generale e da completa imbecillità giaceva in letto da un
e da completa imbecillità giaceva in letto da un mese. -imbecillità di mente
e corrotta ragione, la quale viene da vane opinioni e imbecillità di mente.
alcuna ragione o ragioni derivanti per avventura da una di queste cause generali: infermità di
grave dell'umana imbecillità di farsi accecare da un poco di utile presentaneo, senza
il sommo iddio che lo ha chiamato lontano da tante ribalderie, e dalle nostre imbecillità
breve spiazzo erboso. = comp. da imbecille e dal suff. -oide, dal
tolerarne il peso amor tiranno; / da cui spronati, ancor s'arman sovente /
sen langue, o vien manco / da l'amorose imbelli voglie offeso? alfieri,
, pavida o inetta; che deriva da debolezza o fragilità morale; che rivela
frivolezza, mollezza; che è caratterizzato da timidezza, paura o timore (un
sasso scogliuto e sdrucciolato, / o da quell'altro con la forza imbelle / fatto
vile, codardo ', comp. da in-privativo e bellum * guerra '.
ed imbellettamenti. = deriv. da imbellettare1. imbellettare1, tr.
, 1-123: l'aria s'imbelletta miniata da colori non suoi. idem, 2-494
, e riseca. = denom. da belletto (v.) col pref.
imbellettò la faccia. = denom. da belletta (v.) col pref.
alla finestra, disposta a lasciarsi premere da ogni prodigo e da ogni violento.
a lasciarsi premere da ogni prodigo e da ogni violento. soldati, v-84: era
i critici giornalisti] imbellettati di erudizione da prefazioncelle francesi, passano e trinciano da
da prefazioncelle francesi, passano e trinciano da pedanti maestri di lingua italiana.
vissero oltre la vita imbellettata di pupattole da sala od oltre le pose scultorie o
la pelaciglia. = deriv. da imbellettare. imbellettatura, sf.
effetto che ne deriva; = denom. da bello (v.) col pref.
dere furioso. = deriv. da imbellettare. guarini, 1-ii-1-17:
e imbellezzirli. = denom. da bellezza (v.) col pref.
una donna. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
imbellire in bagnora ed essere attomeata continuamente da brigata di lusinghieri. serdini, 1-46
murtola, 1-458-50: gli diè la man da far opre e testura / e schermirsi
far opre e testura / e schermirsi da ciò che in lui s'imbelve. peri
inculta ed ima. = denom. da belva (v.) col pref.
strepitava in casa, imbelvito. = da imbelvato con cambio di desinenza.
dell'oro. = deriv. da imbellire. imbellire, tr.
anima s'imbena. = denom. da bene1 (v.) col pref.
parveli donna. = denom. da benda (v.) col pref.
imbendatura non composta. = deriv. da imbendare. imbenzinato, agg. gerg
lo indispose. = denom. da benzina, n. 2 col pref.
« lui », enorme nella camicia da notte bianca, la faccia imberbe e gonfia
dotta, lat. imberbis, comp. da in-privativo e barba 4 barba '.
di cinquecento bechi ed altrettanti pulcinelli assistiti da una turba innumerabile di beglimbusti imberciafinestre
portanvi legne intorno e l'accendono; levansi da mangiare, e, secondo ch'eron
'... e par che venga da 4 sbirciare 'e 4 bircio '
: ma può anche essere che venga da 4 breccia ', che vuol dire quella
(con arco, balestra o armi da fuoco). a. pucci,
l'arco, la balestra o le armi da fuoco; tiratore.
arco, di balestra o di armi da fuoco. s. bernardino da siena
armi da fuoco. s. bernardino da siena, 497: avete veduto come fa
detto prior di capua con un'archibusata da un imberciatóre. siri, x-262: infetta
in detto luogo. = deriv. da imberciare. imberciatura, sf.
lenta. = deriv. da imberciare. imbére, v.
berretto universitario. = deriv. da imberrettare. imberrettare, tr.
belle tegole rosse. = denom. da berretto (v.) col pref.
di imberrettare), agg. coperto da un berretto o da un qualsiasi altro
agg. coperto da un berretto o da un qualsiasi altro copricapo (anche con
a dignità, professioni o tendenze politiche da esso simboliz zate).
pettegoli, togati e imberrettati, che da una cassetta di legno alta tre braccia
s'imberta. = denom. da berta2 (v.), nel significato
. strozzi, 3-204: io so che da questo fratacchione sono per cavarne di buon
a me. = comp. da in- (assimilato in im-) con funzione
agg. fortificato con bertesche, difeso da bertesche. g. villani
. pucci, cent., 77-81: da seravalle al castel di buggiano / era
al jovio,... vendendo da trascurato, impegnando da giovane e consumando da
.. vendendo da trascurato, impegnando da giovane e consumando da prodigo, se
da trascurato, impegnando da giovane e consumando da prodigo, se dio non gli dava
un'altra stampa, e ci è da farci suso disegno: parlo de mercatanti
dei costumatissimi. = denom. da bertone1 (v.) nel significato di
quella serva? = denom. da bertone1 (v.) nel significato di
di avanguardia]... percorsa da una turba internazionale di « novatori » imbertoniti
per farvi imbertucciati. = deriv. da sbertucciato, part. pass, di sbertucciare
un pezzo di mesesca. = da mbiscari, mmiscari 'mescolare ', voce
, e beato. = denom. da besciamella (v.) col pref.
bestialano. = denom. da bestiale (v.) col pref.
del disfacimento. = deriv. da imbestialire. imbestialire, intr.
suo popolo non imbestialisca? non lieve ha da essere il suo zelo: maggiore nondimeno
alla 'settima sinfonia 'di beethoven interpretate da isadora. pavese, i-295: corradino
grandi elettori. = denom. da bestiale (v.) col pref.
vizi in una miseria oziosa, contaminata da amici ignobili e imbestialita dai disordini, nei
furioso, furibondo; che è dominato da un'intensa passione (come l'amore
2-3-206: l'istesso tideo è pregato da menete a perdonargli la vita..
dall'ira. pavese, 1-92: scappa da ridere alle ragazze, e talino si
elevazione spirituale. = deriv. da imbestiare. imbestiare, intr.
una erba divina, la quale il defende da l'incanto di circe, sì ch'
questo separati dalle bestie: e noi da noi medesimi c'imbestieremo? b. davanzali
e inetto perfino a dar vigore nelle guerre da sostenere. papini, vi-328: gli
fossi vicino a te, non avrei da dolermi di nulla. ora imbestio. almeno
nei latini i modi corrispondenti agli usati da dante: e nel misero esercizio non
indurano il corpo a sopportare a far da sé. -figur. far risalire
esprimere se non col soffio lamentevole non udito da alcuno, chiedendo il sollievo d'un
v-6-337: non potevano avere altro effetto da quello... di esasperare,
de sanctis, i-171: alcuni, sospinti da emulazione negli ingrati studi, vi si
pentola dell'avarizia. = denom. da bestia (v.) col pref.
: erba divina, la quale il defende da l'incanto di circe, sì ch'
schegge '; cioè ne la vacca fatta da dedalo di legname e coperta col cuoio
era inamorato. carducci, iii-4-241: da i capitelli orride forme intruse / a
,... si lasciava rasciugare da loro stessi i panni in dosso e im-
che si vogliono l'una doppo l'altra da questa parte e da quella porre.
doppo l'altra da questa parte e da quella porre. 2. figur
2. figur. pervaso, dominato (da un sentimento); convinto, compreso
granucci, 1-164: mentre che, da tanto diletto imbeverata, non mi sapeva
tanto diletto imbeverata, non mi sapeva da tal vista spiccare, la lucerna per
, la lucerna per mia sciagura soffiò da sé un gocciolino d'olio bollente.
un'incrostatura. = deriv. da imbeverare. imbévere e imbére (
porporeo ammanto si riveste; ora travagliato da ostro s'annera e s'intorbida. magalotti
le imbeve il terreno alluminoso, fin da mezzo di novembre vi si rappigliano e laghi
. stuparich, 5-282: volevo guardarla da me staccata, imbevermi della vista del
f. f. frugoni, vi-176: da fanciullo sono stato im- beuto ed imbuito
? o proprio perché ti sei lasciato imbevere da loro, mantieni ancora un vago interesse
campanella, i-91: se ta'rispetti averan da finire, / il caos sol d'
dove de'molli / costumi loro ella da pria s'imbevve. foscolo, iii-1-282:
imparano... la lingua greca sì da poter imbeversi del primo significato d'ogni
ottimo fare. = deriv. da imbevere. imbevuto (part. pass
della terra che l'attrae anche molto da lontano. cassola, 5-51: i verdi
, 5-51: i verdi campi limitati da scure siepi irregolari sprigionavano l'umidità imbevuta
d'olio e sego. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
di calamita. campailla, 8-38: qual da gli antri contigui han gli alimenti,
lo trovai imbevuto di opinioni molto discordanti da quelle di che andava vestito. loredano,
lascia un'opinione imbevuta col latte e seguita da infiniti, per venire in un'altra
infiniti, per venire in un'altra da pochissimi seguita,... fusse mosso
mosso, per non dir forzato, da ragioni più efficaci. zuccólo, 1-48:
: vera amicizia,... nata da una reale simpatia di costumi, imbevuta
una reale simpatia di costumi, imbevuta da una continuata conversazione. siri, vi-521
: benché sia falso questo principio, da esso però la nostra scienza deduce l'altro
con biacca verniciando. = denom. da biacca (v.) con in- (
di protezione. = deriv. da imbiaccare. imbiaccatila, sf.
imbiondirsi le colline. = denom. da biada (v.) con in- (
ch'imporchiamo insieme. = deriv. da imbiadare per cambio di coniug.
: ipocrisia, falsità. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
, ecc. = deriv. da imbiancare. imbiancare (ant.
batte amico inquieto algoso flutto / che da 'l profondo nereo tempestando / in fra stridula
che siano l'erbe imbiancate. bartolomeo da s. c., 37-3-7: non
sue acque, in quella parte occupato da molti legni. crescenzi volgar., 3-10
mar s'imbianca / rotto e percosso da i veloci remi. redi, 16-vii-409:
: prese una zappa, perché aveva da sotterrare le lattughe per farle imbiancare.
- anche: incipriare. antonio da ferrara, 31: non ve'tu già
secreto facevano alcuni vecchi mendichi, venuti da fanciulli al servigio de la corte,
danno, a quel, che vien da poi; / però quando uno imbianca le
tu imbiancherai. s. bernardino da siena, 825: o donna,.
ritiene con un morso che mi volge da tutte le bande. parini, giorno,
: già il maestro elegante intorno spande / da la man scossa un polveroso nembo /
faccia di colui che si sente abbracciare da l'amico che tenga per morto.
, sia che si tratti di piante giovani da preservare dalla formazione di queste piante,
imbiancava abbondantemente, ma che furono seguiti da altri ed altri sempre più provocanti e
cattaneo, iii-131: stoviglie e tovaglie da osteria voglion esser lasciate a bagno e
e il sole scalda, e non è da aspettare che piova o che ella s'
l'aeree sale, / cui crepuscol da lunge appena imbianca, / posava dolcemente
alcuna bugia, non gli levando gli occhi da dosso per farlo imbiancare o imbianchire
v. appigionare. = denom. da bianco1 (v.) con in- (
espressione evangelica 'sepolcri imbiancati 'rivolta da gesù ai farisei). savonarola
, si faceano pagare dalli popoli per avere da vivere. parabosco, 2-18: non
de'frati. = deriv. da imbiancare. imbiancatóra, sf.
, con tutta la grossezza de'miei pennelli da imbiancatore, non saprò trovar modo di
paoli sono a petto a lui pennelli da imbiancatori. cattaneo, i-1-189: un
, e la faccia disegnare, non da qualche imbiancatore o da qualche arrotino,
faccia disegnare, non da qualche imbiancatore o da qualche arrotino, ma da qualche pittore
imbiancatore o da qualche arrotino, ma da qualche pittore di garbo. 2
imbiancatrice, sf. macchina costituita da un tino con pareti smerigliate entro
tu vi aggiugnerai, sarà un lavoro da non si consumare mai. giordani,
ii-209: seccata che sia [la paglia da capelli], incominciano le operazioni dell'
azione della luce. = deriv. da imbianchire. imbianchino, sm.
anche scompartimenti con varie tinte, terminate da linee rette che ne rappresentano come la
sotto alla trascuratezza apparente di una tavolozza da imbianchini, si disegnano rigidi e robusti
subire l'amico imbianchino che assiduamente viene da me per ammirare lui stesso. =
ammirare lui stesso. = deriv. da imbiancare, col sufi, di mestiere -ino
-scolorire, sbiadire. fausto da longiano [tommaseo]: simile esempio si
garlomi. = denom. da bianco (v.) con in- (
lo rengracie. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
bene imbibbiati. = deriv. da bibbia con in- (assimilato in im-)
capacità di un liquido di essere assorbito da un corpo solido. 2.
soluzioni e ne favorisce l'assorbimento capillare da parte di corpi solidi. imbìbere,
la tosta gleba. bruno, 3-212: da questi tre fonti traendosi l'acqua
linguaggio tecnico e scientifico; essere assorbito da un corpo solido (un liquido).
. - fis. assorbimento di liquido da parte di un corpo solido senza subire
generalmente l'emoglobina del sangue, da parte dei tessuti. maipighi, 1-188
... che il calore come da torrente di fuoco venga communicato a tutto
rifl. ingrassare. = denom. da bidone (v.) col pref.
. bidonata. = deriv. da imbidonare. imbidonatura, sf.
, truffa. = deriv. da imbidonare. imbiecare, intr. (
'l terzo imbieca. = denom. da bieco (v.) col pref.
degli altri giorni. = denom. da bieco (v.) col pref.
. = dal fr. embiellage, da bielle 1 biella '. imbiellare
= dal fr. embieller, da bielle * biella '. imbietolire
note al malmantile, 1-344: noi da bietola caviamo il verbo...
allegrie gl'impepo e inzucchero, / da fare imbietolir gl'ispidi stoici. parini,
sciocco, rincretinire. = denom. da bietola 1 erba senza vigore 'col pref
inco- niar bene a dentro e imbiettare da per tutto. faldella, 3-406:
di non avere anch'io la bietta da imbiettare la mia lepidezza. -meccan.
imbietta / forte. = denom. da bietta (v.) col pref.
non s'imbigi. = denom. da bigio (v.) col pref.
astuzie adoperate per imbigottire la clara dipendevano da una questione di quattrini. 2
-imbi- gottirsi. = denom. da bigotto (v.) col pref.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 124: comin
= cfr. lomb. imbindà, da binda 'benda '. imbindato
crini. michiele, 3-ii-83: panni da l'arte lor, ch'abbi tu ancora
i capelli? che, come si vede da plinio, sono assai più di quelle
povero colono. = comp. da in- (assimilato in im-) con funzione
, tingere di biondo. francesco da barberino, 235: la madre fe'fare
diventare biondo. s. bernardino da siena, iii-107: la donna..
di sarmenti. = denom. da biondo (v.) col pref.
diventato o reso biondo. ricciardo da cortona, 39: chi credarebbe che quegli
così grassi e imbio- simati, da non giovarsene a toccarli. =
a toccarli. = deriv. da biozzima * miscuglio appiccicoso '.
più dell'altro. = denom. da birbante (v.) col pref.
occhi più imbirbiti. = denom. da birba (v.) col pref.
lo ha imbirbonito. = denom. da birbone (v.) col pref.
gridare in piazza. = denom. da bisaccia (v.) col pref.
la striscia. = denom. da biscia (v.) col pref.
li accompagnò. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
, intr. (imbitór- = deriv. da imbizzarrire. palladio volgar.,
trampe e streghioni. = deverb. da imbiutire. imbizantinire, tr. (
nuova vita. = denom. da bizantino (v.) col pref.
pedanteria. = denom. da bizza (v.) col pref.
diventare bitorzoluto. 5. bernardino da siena, i-131: il letto che si
non lascia riposare. = denom. da bitorzolo (v.) col pref.
, ritto, la faccia tutta imbitorzolata da un acne, in attesa di ordini
con bitume. = denom. da bitume (v.) col pref.
im-) con valore illativo. voce registrata da d'alberti sotto imbitumato.
della medesima materia. = denom. da bitume (v.) col pref.
ceste o veramente s'imbiutino con terra da stoviglie. d. bartoli, 4-4-116:
dei passanti. = denom. da biuta (v.) con in- (
mentre egli aveva nell'anima una burrasca da non dire. de marchi, i-916:
magri, e con ciò senza spiriti da imbizzarrire che dolga. -intestardirsi, accanirsi
e traduttori gli danno un senso diverso da quello della vulgata. pirandello, 5-367:
questa sua volontà: non parergli tempo da imbizzarrire e far festa i figliuoli, mentre
... mancavano parole e modi da dire la cosa, andando co'passi della
(un cavallo o un altro animale da sella). d. bartoli,
, 2-1-27: si fanno addestrare al freno da due palafrenieri, in un sembiante di
a domandare se c'era ancora molto da attendere, ché il cavallo si stancava e
barilli, i-28: nel polverone le bestie da soma ferme,... coperte
me l'ho allevato [il gallo] da piccino, / che gl'era barbagliuto
perché quell'istesso fiato, quando esce da una tromba sonata con la bocca sott'
mi faccia raccapricciare, e quand'esce da quell'istessa tromba sonata in aria mi
e tiri. = denom. da bizzarro (v.) con in- (
fra me stesso imbizarrito e però ti risposi da bravo. galileo, 3-1-125: ei
e imbizzarrito di essere mal trattato così da una città che io ho sempre amata fra
di estri d'amore. -colto da estro poetico, ispirato. giusti,
(un cavallo o un altro animale da sella). -anche: infuriarsi (con
celesti: o così rosse nel volto, da far imbizzire un torello.
un torello. = denom. da bizza (v.) con in- (
2. che esprime stizza, che deriva da un moto di collera. navarro
(un cavallo o un altro animale da sella). c. e.
. = voce aretina, denom. da bizzocco (v.) con in- (
al volto. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
camera a imblusarsi. = denom. da blusa (v.) con in- (
nome di filippa. = denom. da boccaccio con in- (assimilato in im-)
disprezzo. = deriv. da boccaccio con in- (assimilato in im-)
e imboccato in fino in cima / da raffael franceschi, un uom galante.
cent., 26-24: la speranza / da ora innanzi non vo'che m'imbocchi
grande imperio che dalla sua potenzia, come da uno alto luogo, imboccasse di questa
con quel principe buono, scipito, da essere imboccato e comandato. brusoni, 8-130
brusoni, 8-130: non degenereranno punto da se medesime le donne, essendo loro
imboccato, e che non sapete parlare da voi. cantoni, 77: io mi
77: io mi sono lasciata imboccare da un uomo che ti voleva in casa sua
imboccarsi lì per lì alle turbe profane da un maestro arciprofano. carducci, ii-8-46
c'è qualcuno che cerca d'intender da vero quel che dante disse. gentile
amor delle donne è in tutto differente da quello de gli uomini, percioch'elle,
sangiovese. -di animali. anirea da barberino, i-108: aveva [il serpente
acuti denti / per imboccarla. sforzino da carcano, i- 2-36: l'astore
la pernice benissimo, ma non sì da i cani reborire e da loro viene imboccata
ma non sì da i cani reborire e da loro viene imboccata. cagnoli, vi-355
... dove imbocca con altra che da firenze conduce al bandino.
primiera dirittura, non ostante sia imboccato da un froldo. -fronteggiare.
percuotere con le artiglierie o con armi da lancio. -anche: centrare la batteria
: le cannoniere della coda di nibbio da me ritrovata, che alcuni poi l'hanno
dal lat. * imbuccdre, comp. da in-illativo e bacca 'bocca '
i nostri modernisti hanno aspettato rimboccata da quelli forestieri? =
forestieri? = deriv. da imboccare. imboccato (part.
mangia e piange. mangia imboccato; piange da solo. govoni, 1190: prete
davanzali, i-264: disse poco, imboccato da narciso, e non poteva per la
, le voci messe loro in gola da chi scarica l'arco e nasconde la
. che la fanciulla parlasse imboccata o da laureta o dalla madre, dolcemente rispose
rispose. lubrano, 2-315: imboccato da così speciosi pretesti, saule fece una
: i signori otto, probabilmente imboccati da pier soderini, amico e patrono del
non solo malamente fatta, ma accompagnata da parole maligne, imboccategli dal vile carrer
. pea, 11-23: il piede da quella parte appena imboccato nel calzare,
di polvere un cannone ch'era imboccato da una palla nimica per cacciar la palla.
gola, la palla nemica; cannone da non potersi più usare. 8
operaio che introduce nelle macchine il legname da lavorare. 4. in metallurgia,
cottura dei laterizi. = deriv. da imboccare. imboccatura, sf.
suh'imboccatura di questo vestibulo. [soppresso da] manzoni, pr. sp.
algarotti, 1-vii-93: la navata è terminata da un arcone che volta sopra un intercolonnio
dall'una all'altra di sua imboccatura da due gran forti guardato. moravia, ix-77
adunò il consiglio davanti il re percosso da sollecitudine d'intendere il principe tomaso con
ricevere un'altra cosa che s'abbia da innestare a quella che à l'imboccatura
imboccatura ', maniera di estrarre i suoni da uno strumento da fiato. onde dicesi
di estrarre i suoni da uno strumento da fiato. onde dicesi, per esempio,
ojetti, ii-83: un trombone suonato da un ragazzo così magrolino e nervoso che
le guarde. = deriv. da imboccare-, cfr. lat. mediev.
boccette o flaconcini. = denom. da boccetta (v.) col pref.
faceva lo 'mbocchi. = comp. da in- (assimilato in tm-) con valore
1-190: la sorte del grano dipende da questo periodo di primavera, poiché dentro di
, marzo imboccia. = denom. da boccio (v.) col pref.
magazzini, 19: si nettano gli sparagi da erba e sas- suoli e s'imbocciolano
bocciuolo di canna. = denom. da bocciolo (v.) con in- (
della barra. = deverb. da imboccare. imbocconare, tr.
cibo. - anche assol. bonvesin da la riva, xxxv-1-711: se 'l to
sempre imbocona sego. = denom. da boccone (v.) col pref.
questo innamoramento? = deriv. da bociare (v.), con in-
inboemarmi in praga. = denom. da boemo (v.) col pref.
boetta. = denom. da boetta (v.) col pref.
, imprigionare. = denom. da boga (v.) con in- (
ant. incatenato, incarcerato. bonvesin da la riva, 21: se io stesse
non sono imboglientato. = denom. da bogliente (v.) col pref.
imbolaménto stessi occulto. = deriv. da imbolare *. imbolare1 (tubolare,
quale son circa due anni fu imbolato da un suo famiglio, detto il zingano,
li uomini. velluti, 227: giovanni da sasso... imbolò e tolse
occultare. ottimo, i-446: qui da queste fiamme sono imbolati. 3.
., i-316: fuggendo decio bruto da modena, sì come seppe ch'erano venuti
come seppe ch'erano venuti i cavalieri da antonio mandati per ucciderlo, si sforzoe d'
con la particella pronom. allontanarsi furtivamente da un luogo, scomparire, dileguarsi;
fatta col bolo. = denom. da bolo (v.) col pref.
è più soave. = deriv. da imbolato. imbolato (part. pass
a'micidiali. = deriv. da imbolare'. imbolatura, sf.
pezzi già ammanniti. = deriv. da imbolare2. imboldire, tr. (
. incoraggiare, imbaldanzire. bonvesin da la riva, 84: questo grande segnore
inganno, astuzia, stratagemma. pace da certaldo, 37: considerato per servigio di
, potendone aver un come le persone da bene? b. davanzali, ii-142
dicono i toscani. = deriv. da imbolarel. imbollettare, v. imbullettare
cosa èe. = deriv. da imbollicare. imbollicare, intr.
molto meno pericolose. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
le membra. = deriv. da imbollicare. trincarini. tommaseo [
, con biette s. carlo da sezze, i-421: ben spesso, quando
ben ben sicura. = deverb. da imbolare1. imbolognare, tr. (
vergogna '. = deriv. da sbolognare per cambio di prefisso.
e mezzo circa; fai, benedetto da dio, che sia un legno ad aspettarlo
alla stazione. = denom. da bolognese 'di bologna 'col pref.
= dallo spagn. embolsar, comp. da en-'dentro 'e bolsa 'borsa
cose più serie. = denom. da bolso (v.) col pref.
di imbolsire), agg. colpito da bolsaggine, divenuto bolso (un animale,
il scloppo. = deriv. da rimbombare con cambio di prefisso.
= deriv. dal venez. imbonàr (da b [u] ono); cfr
lor grassi capponi. = deriv. da imbonire-, cfr. fr. bonimcnt (
fr. bonimcnt (nel 1827) da bonnir 'dirne delle buone '. cfr
/ celebrandola per bella. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
gramsci, 6-226: so già che avrò da fare con gente che vuol imbonire,
placarsi del mare. = denom. da buono (v.) col pref.
degli incerti. = deriv. da imbonire. cfr. panzini, iv-326:
, 861: 4 imbòno lavoro fatto o da fare per chiusura o ricolmo dei vuoti
sul ponte. = deverb. da imbottare. imborbottato, v.
con voi ragiona? = denom. da bordello (v.) col pref.
e di gaeta e di catona, / da ove tronto e verde in mare sgorga
vedi alcun che vi si imborghi, / da costor seran fatti fruttuosi. gioberti,
del centro. = denom. da borgo (v.) col pref.
della borghesia. = denom. da borghese (v.) col pref.
/ e più la fè che l'altre da noi parte; / chi sa men servar
far la zuppa. = comp. da in- (assimilato in im-) con valore
la mandarò. = deriv. da imbornire-, cfr. lomb. imbornidùra.
2. imbussolare nomi o numeri da estrarre a sorte (per il conferimento
la batteno. = denom. da borra1 (v.) con in- (
articoli simili. = deriv. da imborrare. imborsacchiare, v. imborzacchiare
barbetta lanosa. = denom. da borsacchio (v.) col pref.
riporre nella borsa, intascare; mettere da parte, accumulare (denari, oggetti
te non se ne 'mborsa. marsilio da padova volgar., ii-xm-28: cierto
, lxxix-1-136: son ridotto a tale, da dover noiar altrui per imborsar pochi franchi
ant. trarre in inganno. antonio da ferrara, 165: entro li borselli /
nei 'tramagli = denom. da borsa (v.) con in- (
in sorte. 3. appesantito da borse, gonfio (l'occhio).
la quale si imbussolano nomi 0 numeri da estrarre a sorte (nel conferimento di
il consiglio mandassi al securo due cittadini squittinati da lui per essere testimoni delle imborsazioni.
ancora quegli che erano caduti a specchio da poi che si era fatta la ultima
mai prima. = denom. da borsello (v.) col pref.
gonfio, tumefatto. -anche: appesantito da borse (l'occhio). cicognani
imborsita anima loro. = comp. da in- (assimilato in im-) con funzione
fermi, gli = deriv. da imborsolare. lasciarono imboscare, poi
si imborsacela. = denom. da borzacchio, borsacchio (v. bozzacchio)
imboschimento '. = deriv. da imboscare. imboscare, tr.
son io come uno che, tratto da la vaghezza di seguir una fera in un
fato vista de scampar et erano imboscati da zerca strazioti 25. 2.
alla vista, occultare. francesco da barberino, 201: se se'd'altrui
non imboscar li danar che ricevi. erasmo da valvasone, 2-2-31: vibran quatordici occhi
se imboscasseno, se non che sarebbero da costui uccisi. berni, 40: par
gadda, 9-357: per una gelosia da strega, esponeva il suo ragazzo (suo
il bozzolo (con riferimento ai bachi da seta). - anche al figur.
. - anche al figur. antonio da ferrara, 96: o vizio dispiacente,
sì fatto intrigo. = denom. da bosco (v.) col pref.
milit. operazione compiuta per lo più da piccoli gruppi di armati, i quali,
. n. franco, 4-218: vanno da strataioti, senza bandiere e senza rumor
. difamò che... si sarebbe da me publicata la chiave della medesima.
veienti dell'imboscata e corsero loro addosso da tutte parti. bandello, 1-27 (
i-361: fu per istrada improvvisamente assaltato da un'imboscata feltresca. foscolo, xi-2-601:
; un'imboscata gli pose in mano da otto mila prigionieri, furono disarmati e
fortuna. garibaldi, 2-418: tornando da condino a storo in carrozza, un'
, ii-61-217: la imboscata fu scoperta da un parente del mercatante, che gli stanzava
tempo vidde entrare ed uscire l'amante da lei. n. secchi, 49:
va'pur là. = deriv. da imboscare. imboscato (part. pass
de'terghi delle nostre genti. ca'da mosto, i-114: con archi,
al varco, /... essendo da lato anche imboscate, / sì ch'
senza timore di pagarne il fio / da sfidante giurato accusatore / ad imboscato malfattore?
guerra. (anche achille che si vestì da donna, fu un imboscato).
proponimenti ostentati dagli imboscati, dagli eroi da poltrona, dagli speculatori che lucravano sulla