dell'italiano, segno grafico obliquo (da sinistra a destra ') che si
l'accento grave sarebbe quello che scende da sinistra a destra. 15.
rincrescere. mostacci, 151: se da lei parto e in altra inanto, /
viene, e aldarsi un contegno; comportarsi da persona seria, salire accostandosi a la circunferenzia
che onore. foscolo, v-120: aveva da quarantott'anni - d'aspetto posato,
grave: prendere in antipatia. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 401:
c'ave, /... / da ogn'omo nd'è ripreso, /
'a quel mo'gravacelo / ballava da pagliaccio. -spreg. gravacciuòlo; gravicciuòlo
. rosso di collera, bestemmia, da disgradarne un turco. = voce
, 3-2-316: ogni grave descendente ha da natura determinati gradi di velocità. algarotti
i fiati petulanti. -brano musicale da eseguire in tempo lento e tono serio
: l'innocente germoglio canapino, / da l'eterea gravedine depresso, / penerà molto
agg. ant. che è oppresso da un peso alquanto grave. f
fusse re, il che è gravemente tolerato da sua altezza. botta, 5-264:
-con asprezza, severamente. busone da gubbio, 83: s'io..
, che abbia un poco del grave quale da piei aveva una ritonda e bilicata cassa,
. rinaldo d'aquino, no: da poi che gravemente m'aggie punto,
modo contegnoso, austeramente. giovanni da samminiato [petrarca], i-96: molto
omne gravènza con delettoso amare. mico da siena, 453: così morendo il morir
gravènza. = deriv. da grave (cfr. gravanzà).
non poteva esser più guardato se non da lontano, al lume di quei quattro
, lat. graveolins -entis, comp. da gravis * grave 'e olèns
= voce dotta, comp. da grave e spirante (v.),
per- fondo, per gravezza. guido da pisa, 2-62: il capo li cascò
molta gravezza, i solari colle travi da fare sono. carletti, 94: più
manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, con una certa inanimata
uccel levarmi verso dio. s. caterina da siena, 67: l'angelo..
mantiene quel sito che egli avea da principio né in quel portamento si va rivolgendo
? de roberto, 1-371: come liberata da una gravezza, come tornando alla vita
. cavalca, 9-332: io appello da questa manifesta gravezza che mi fate.
dimmi, è questa gravezza? giovanni da samminiato [petrarca], ii-57:
, pare che sia lecito l'appellare da qualsivoglia gravezza, sì che il litigante non
sia forzato in verun articolo a dependere da un sol intelletto sottoposto ad'ignoranza e
suade. spallanzani, 4-ii-165: veduta da lungi la gravezza del periglio nostro,
la gravezza delle fedite. s. caterina da siena, ii-220: la gravezza del
continua insofferenza della deturpante e disonorante gravezza da cui il suo corpo era afflitto. morante
teologia morale, distingue i peccati mortali da quelli veniali). fra giordano,
dell'usura. passavanti, 65: nasce da sì tiepido e difettuoso amore, che
di modi; severità. bartolomeo da s. c., 40-9-10: nelle
serietà (del comportamento). bartolomeo da s. c., 3-7-3: ne'
valerio massimo volgar., i-240: è da lodare quella fidanza, la quale esamina
grande gravezza. = deriv. da grave. gravicémbalo (gravicémbolo, gravacémbalo
ha ancora un bel gra- vicembolo dipinto da lui, che molti ne dipinse. zanella
-gravicémbalo doppio: strumento musicale formato da due clavicembali uniti insieme in modo che
trovino in lati opposti; viene suonato da due persone contemporaneamente. grazzini, 4-568
armonia, nell'aperto cielo fu formato: da quattro gravicembali doppi, / da quattro
: da quattro gravicembali doppi, / da quattro viole d'arco. =
. = voce dotta, comp. da grave e da cornuto, calco del
voce dotta, comp. da grave e da cornuto, calco del gr. ppiooxepco
del gr. ppiooxepco?, comp. da (àpi&ùc -pesante 'e da xépac
comp. da (àpi&ùc -pesante 'e da xépac; 'corno '.
vostro gravidaménto. = » deriv. da gravidare. gravidanza, sf. fisiol
di 270 giorni; ed è caratterizzato da manifestazioni che comprendono sia le modificazioni dell'
i 280 giorni. -gravidanza semplice: da cui si sviluppa un solo feto.
gravida, femm. di gravidus, da gravis 'pesante '. gravidare,
fecondato (l'utero). busone da gubbio, 160: dopo molti argomenti,
voce dotta, lat. tardo gravidàre, da gravìdus 4 gravido gravidato (part.
. ant. gravidanza. francesco da barberino, 229: io vidi una donna
. -neghittosità. francesco da barberino, 342: quando siede a tavola
di gravidézza. = deriv. da gravido. gravìdico, agg.
7-240: la « massa psichica » agisce da persona a persona come agisce da un
agisce da persona a persona come agisce da un corpo a un altro la massa
la massa gravidica. = deriv. da gravido. gravidismo, sm.
la gravidanza. = deriv. da gravido. gràvido (ant.
. -gravida di qualcuno: fecondata da quella persona. simintendi, 1-119
quando in lui era gravida. guido da firenze, 41: bellissima e onestissima donna
] fu gravido d'un fanciullo avuto da semele. 2. con riferimento
d'aiutarli e fecondarli con immagini concepute da altrui. manzoni, pr. sp
dotta, lat. gravìdus (deriv. da gravis 4 grave '). gravìfico
. = voce dotta, comp. da grave e fremente (v.),
e le sue variazioni, costituito schematicamente da una massa pesante sospesa elasticamente e collegata
: le gravine o garabine sono zappa da una parte e piccone dall'altra.
fiottava torbata. = deriv. da cavare sul modello di ballerina (trapano)
contrafforti affilati. = deriv. da grava (v.).
sm. ant. dolce napoletano costituito da una forma di pan di spagna ripiena.
. gravitone. = comp. da grave e dal suff. -one che in
fiotto sterminato / della generazion gravi-sonante / da tua sacra famiglia scacciatrice / di mali
/ di mali. = comp. da grave e sonante (v.),
cocchio a quattro. = comp. da grave e suono (v.),
questa osservazione, non ha potuto recedere da una proposta appoggiata dalla gran maggioranza.
in teologia morale distingue i peccati mortali da quelli veniali). savonarola,
costumi. boccaccio, iv-io: non so da che spirito mossa, gli occhi con
gravità consueta, andò quasi di corsa da gertrude. d'annunzio, iii-2-1118:
/ ognun ch'ha bestie o vesti da prestalle. buonarroti il giovane, 9-72:
un teatro. = deriv. da guardarobal. guardaròtoli, sm.
che si fissava sul bracciale con due chiodi da voltare. = comp. dall'imp
leggi, decreti e altri provvedimenti) da lui emanati per garantirne l'autenticità.
'l desioso e 'l berlingozzo. andrea da barberino, ii-161: quando boso- lino
, per eufemismo (anche: da guardadispensa, per aplologia). guardaspiàggia
accorsi che morivano dalla voglia di vedere da vicino il revolver. de roberto, 362
un lungo scritto contenente il procedere guardato da essi nell'accomodamento della controversia tra savoia
non larga fossa / hanno i guardati suoi da lor difesi. -posto al riparo,
.. con temperata aria, guardata da nocivi venti, povera di terreno, abondante
è posto in luogo sicurissimo, guardato da tre superbissimi fiumi, cioè la drava
io vidi la casa di circe / guardata da mansi leoni, / sublime, marmorea
guardata massimamente nella parte prospiciente alla piazzetta da un portone ferrato di spranghe e di
. tasso, 17 * 45: da me presi ed avvinti, e da me
: da me presi ed avvinti, e da me furo / in magnifico dono
-in partic.: presidiato, difeso da una guarnigione. fra giordano [crusca
era vigilato con estremo rigore, guardato da più cerehie di sentinelle, percorso da
da più cerehie di sentinelle, percorso da ronde frequenti. 8. rispettato
solennizzato (una festa). bartolomeo da s. c., 283: quel
1-191: teneva per le tasche, guardate da cenci e cordicelle, certe cartoline bisunte
alto. piovene, 5-282: guardata da un lato da fiesole, e dall'altro
piovene, 5-282: guardata da un lato da fiesole, e dall'altro da bellosguardo
lato da fiesole, e dall'altro da bellosguardo, per dire solo due tra i
in costei si veggiano, quanto è da la parte del corpo, maravigliose cose,
figur. che protegge, difende, libera da un qualunque danno materiale o morale;
errori, ecc.). bacciarone da pisa, xxxv-1-325: d'esser faccitore /
infermi quanto vedessi mai. s. bernardino da siena, v-130: io credo.
i quali ti pare avere in diposito da quel di cui sono tutte ricchezze e gloria
. b. davanzali, ii-62: stimolavali da ogni banda vergogna, gloria, diverso
perpetuo tormento. = deriv. da guardare. guardatrama, sm.
bibbia volgar., vi-268: da ogni irriverente guardatura d'occhi ti guarderai
belli e guardatura queta. s. caterina da siena, 329: con vanità
giuglaris, 3-169: con quel volto da satiro, con quella capigliatura da spaventato,
volto da satiro, con quella capigliatura da spaventato, con quella guardatura da energumeno
capigliatura da spaventato, con quella guardatura da energumeno. g. gozzi, 58:
popolano chiamato geri rossoni, e ebono da lui per la guardatura fiorini c.
imbratta una guardaturaccia. = deriv. da guardare. guardavia1, sm.
(ed è costituita per lo più da una robusta lamiera metallica). =
uso: moscaiuola, dispensa, arnese da custodirvi le robe del mangiare.
voi. zena, 93: meglio aver da fare con dei galeotti, ché
partic. al servizio di sentinella svolta da gente armata per difendere un luogo da
da gente armata per difendere un luogo da sorprese o dal nemico). -anche
che quelle che hanno più libertà. da porto, 1-68: furono lasciati senza
di guardia. -di animali. -cane da guardia: v. cane. cellini
, era suddivisa la notte. andrea da barberino, 1-33: domani da notte mi
andrea da barberino, 1-33: domani da notte mi tocca la prima guardia,
di giugno nella prima guardia, usciva da siena con quattromila fanti italiani.
sforzando due corpi di guardia ch'erano da quella parte, si assalisse il campo.
soldati di guardia, avvinto e stretto da una stessa catena con un mescuglio di molti
'l signor la si richiami al cielo / da quella guardia, ov'ei la pose
di cose preziose). bartolomeo da s. c., 26-1-2: la
e a l. valerio. andrea da barberino, 1-288: tutta la guardia
: partì..., accompagnato da tutti i signori e capitani del reame
contrarii venti se avere in tale mare da navigare. aretino, ii-107: è innamorato
era venuto meno. s. bernardino da siena, ii-440: delle infermità corporali
a quigli dove igli è ferito / da dui begli odi. zanobi da strata
ferito / da dui begli odi. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
.. per otto [mesi] da una quartana noiosa molto, ed egli
. b. segni, 6: da quel tempo in poi lorenzo crebbe in
-guardia nera: corpo di fanteria istituito da mattia corvino, re di ungheria.
-guardia nobile: corpo armato pontificio istituito da pio vii nel 1801 e sciolto da paolo
da pio vii nel 1801 e sciolto da paolo vi nel 1970, in cui
detto anche di altri corpi armati formati da nobili); ciascun membro di tale guardia
-guardia palatina: corpo armato pontificio istituito da pio ix nel 1850 e sciolto da paolo
da pio ix nel 1850 e sciolto da paolo vi nel 1970, il cui
persona del papa; fu istituita ufficialmente da giulio ii nel 1506 (una esisteva
secolo xiv) ed è composta esclusivamente da cittadini svizzeri, eccettuati quelli nativi nel
città se non con la guardia sua da pie * ordinaria, che sono circa
in senso generico, corpo armato formato da tutti i cittadini atti alle armi per
sorta per contrapporsi all'esercito governativo formato da mercenari). -in partic.:
con lo scopo di difendere l'assemblea da un colpo di stato della corte e
legalmente organizzato nel 1791, fu sciolto da napoleone iii nel 1855 (e in
-anche: movimento giovanile cinese, formato da studenti, operai e contadini, che
pazzo, a vedersi inibir l'entrata da due « guardie rosse » armate. moravia
o rivoluzionari. gramsci, 11-120: da parecchi mesi nei diversi stati della germania
di vigilanza; sentinella. guido da pisa, 1-223: prese un suo fante
gevano il sasso, spaventate da i terremoti e stupite nello splendore angelico
splendore angelico, caddero come genti tocche da subita paura. d. bartoli,
ricever morte. s. caterina da siena, iii-7: allora i nemici noi
principe debba tener guardia, per guardarsi da coloro de'quali egli è guardia. cicognani
guardia e guida de'principi. bianco da siena, 59: per guardia ancor gli
, 15-148: la guardia campestre sperava, da me, trarre un qualche utile.
pubblico nell'ambito del territorio del comune da cui dipende; ha qualifica di pubblico
guardie notturne e le guardie campestri dipendenti da privati. levi, 2-77: l'
, la quale è tre gradi apartata da esso, e con le sue guardie.
, piegandosi in posizione profilata tale da presentare il fianco all'avversario e
avanti il corpo e il capo, così da corpirsi tutto con il ferro, pendente
scarpette chiuse e per la guardia. andrea da barberino, 1-289: orlando ferì lui
o panici e l'altre cose ne'campi da gli uccelli. b. davanzali
davanzali, i-387: all'acqua, già da molti privati usurpata, pose guardie,
: il primo pregiudizio dunque che nasce da questo sfogo è che, riempiendosi di acqua
atti corporali e mentali. s. bernardino da siena, 468: quanta guardia dìe
saperla usare, dominarla. francesco da barberino, i-265: noia mi fa.
gran festa. la qual giannotto sentendo da alcuno di quelli che a guardia l'aveano
al luogo ch'il suo nome ha da l'impero, / e ti confesserai che
sia anche capace di guardarle e difenderle da sé. manzoni, fermo e lucia,
guardia: sottoporlo a sorveglianza. benvenuto da imola volgar., i-18: né li
g. barbaro, ii-ixi: andarono da uno darviscassun, il quale era in
m. cecchi, 18-12: quell'uom da bene di filippo vostro / lo lasciò
come invito alla prudenza. paolo da certaldo, 58: fa che l'altrui
sicura, / che buona guardatura. francesco da barberino, iii-94: di moneta pensa
guardia a questi morti? -fare guardia da qualcuno: guardarsene, non fidarsi di
l'uno dell'altro. francesco da barberino, iii-66: fa'guardia più
: fa'guardia più aguta / da quel che spesso muta / signore o compagnoni
. colletta, i-74: fu incontrato da numeroso drappello di nobili napoletani,
parte sotto corona ne vendeo. guaio da pisa, 1-248: lassò la sua
; mettervi la guardia: farlo presidiare da gente armata. guicciardini, v-106:
bocchelli, 6-1 io: non era uomo da tollerare le mani addosso da nessuno,
era uomo da tollerare le mani addosso da nessuno, e con una stratta si liberò
castelvetro, 3-19: è... da prendersi guardia che non si trapongono ne'
, perché la nostra città si regge da ghibellini. tavola ritonda, 1-425: di
non prender di me. -guardarsi da lui. fiore, 7-8: il
vinti che ha gli altri, rimane vinto da questa; e chiamasi questa superbia.
la mandò dicendo allo amante che prestamente da lei se ne venisse. foscolo, xiv-254
guardia per loro. -stare in guardia da o contro qualcuno o qualcosa: guardarsene
pavese, 8-119: state in guardia da chi non è mai irritato. -stare
a guardia di qualcuno: essere custodita da lui. libro di prediche [crusca
de'schiavi; ché levandogli gli occhi da sovra, chi nasconde, chi rubba
il quale... è amato grandemente da sua altezza e tenuto in guardia e
sorveglianza. periodici popolari, i-621: da dove venite? dal palazzo del colonnello
far niuna. = deriv. da guardare. guàrdia2, sm.
, ché non si poteva far tutto da sé. paolieri, 2-no: nel mentre
stessa caserma. = comp. da guardia e bosco (v.).
ditore. = comp. da guardia e billetta (v.).
, fischiando. = comp. da guardia e caccia (v.).
guardiacòste terrestri. = comp. da guardia e costa (v.).
telegrafico, rampicato con gli scarponi artigliati da granfie di ferro sui paloni lungo le
, guardiafìli. = comp. da guardia e filo (v.).
un guardiafréni. = comp. da guardia e freno (v.).
treni in manovra. = comp. da guardia e linea (v.).
invar. guardamacchine. = comp. da guardia e macchina (v.).
de francisci. = comp. da guardia e marina (v.);
tale servizio. = deriv. da guardiano. guardianato, sm. il
della guardianeria. = deriv. da guardiano (n. 7). voce
nella guardiania. = deriv. da guardiano (n. 7).
nella entrata. frezzi, iv-1-33: da quel giardino er'io poco lontano, /
la porta, / ch'è posto lì da dio per guardiano. ariosto, 7-80
, e diedono laude insieme. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
cavalli alati. d'annunzio, iv-2-159: da caldara cominciavano a venire mandre di pecore
persa la sua virtù di guardiana, da quando era stata rubata da sopra quei
guardiana, da quando era stata rubata da sopra quei barrocci che trasportano il vino.
., 10-17: è un altro modo da pigliare anitre appresso tacque dov'è sabbione
. giov. cavalcanti, 117: da poi che la città si divise tra
. pallavicino, ii-228: era stato scelto da lui poc'anzi legato di bologna,
servo o come accompagnatore. francesco da barberino, 65: lagrimando al partire /
f. giambullari, 399: il che da vecchio e prudente adempiendo quel fanciulletto,
noi, o stanno ancora pur da lungi. moravia, v-285: in quel
il principe... è posto da dio guardiano dell'onesto e del giusto
, 9-86: egli, tratto poi da un'altra cura, / de le fortezze
le sue genti in tre schiere. federigo da montauto, guardiano della cittadella, ebbe
il vescovo, per levarsi quella seccaggine da dosso, di costoro che come guardiani e
maria novella e 'l guardiano de'frati minori da tempio. g. villani,
nostro prelato in questo viaggio. mariano da siena, 27: come fummo raunati,
o compagnia religiosa; priore. francesco da barberino, iii-201: se fatto se'priore
ancora di corrente, calata a picco da prua, la cui catena, non
favegelli / fior primaticci e belli / da guardianelle. pananti, ii-29: la
le strade. = deriv. da guardia-, ma cfr. fr. gardien
guardia col sufi, germanico -ingo (da -ine), che potrebbe dimostrare la probabile
delle fortezze medievali in una posizione tale da rendere possibile la vigilanza sugli accessi.
gran castello con alcuni spuntoni scoperti e guardiuole da tener sentinelle. verga, 3-135:
estens. ciascuna delle feritoie dei casotti da cui si fa la posta agli uccelli nell'
o altro. = deriv. da guardia1. guardiòlo (guardinolo),
quei tristi. = deriv. da guardia1. guardióne1, sm. guardina
, pel patibolo. = deriv. da guardia1. guardióne2, sm.
al quartiere. = deriv. da guardia1. guarditóre, sm.
billette. = deriv. da guardare (v.).
è nostro guardo intento, / ché da lei sola a noi la luce viene.
essere ricevuto. = comp. da guardia e portone (v.).
lo tribuno. = deriv. da guardia. guardiasala, sm.
portava via. = comp. da guardia e sala (v.).
. vedetta. = deriv. da guardia. guardina, sf.
la condizionale. = deriv. da guardia. guardinfante (ant.
, teneva lontane dalla persona le vesti da per tutto ugualmente, il moderno è
; ed essendo i più ampi cerchi da piede, coll'andare di poi sminuendo,
introdotto a napoli nel 1671 e cantato da f. frugoni nel poemetto * la
e mondani propriamente per involare. iacopo da cessole volgar., 1-125: quando si
2. per estens. che muove da prudenza, da circospezione o da calcolo
per estens. che muove da prudenza, da circospezione o da calcolo. manzoni
muove da prudenza, da circospezione o da calcolo. manzoni, pr. sp
specialmente guardinga. = deriv. da guardare (cfr. guardingo2).
personificazioni, ecc. s. bernardino da siena, ii-124: la grazia di dio
: dio torse allora il suo guardo da noi e decretò espiazione al fratricidio una
suave. petrarca, 356-5: i'incomincio da quel guardo amoroso, / che fu
dai pavidi volti / qual raggio di sole da nuvoli folti, / traluce de'padri
, / e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il
la pineta, sciorinarglisi al guardo, da lunge, gli azzurri deserti del mare
quando sono legittimati dall'uso e autorizzati da grandi esempi. manzoni, 4: perché
sottecchi, in tralice. francesco da barberino, 219: di color ti guarda
lento seguitò. = deverb. da guardare. guàrdolo, sm.
voce di area sett., deriv. da guardare nel senso di 4 proteggere '
atteggiamenti erotici e di atti sessuali compiuti da altri. = deriv. da
da altri. = deriv. da guardare (traduz. del fr. voyeur
utili tade di quella famigla. marsilio da padova volgar., i-xvi-15: convien
nulle difese. = deriv. da guarènto. guarentato (part. pass
. ant. garantito. marsilio da padova volgar., i-xvi-15: convien elli
inevitabile adesso. = deriv. da guarentire. guarentigiare, tr. (
bonvesin da la riva, xxxv-1-685: da multi mortai
bonvesin da la riva, xxxv-1-685: da multi mortai perigori multi omini guarentisce,
e la comune nostra tranquillità siano guarentite da insulti esterni, e da perturbazioni interne.
siano guarentite da insulti esterni, e da perturbazioni interne. bersezio, 349:
galliziani o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 441: eo vorria di
ii- 9-262: se avessi i mezzi da guarentire a ogni modo la mia indipendenza
3. prestare garanzia; far da garante; garantire. guerrazzi, 2-198
resto qui in modo solenne che si vuol da me guarentire personalmente l'autenticità.
diritti immobiliari, i requisiti, ossia estremi da provarsi, sono quelli stessi che servono
che servono a costituire il possesso guarentito da prescrizioni perentorie. d'annunzio, 111-1-958
della impresa. = deriv. da guarentire. guargango, sm.
: l'acuta mente del troya derivò da questa legge su'guargangi una conferma della opinione
legge su'guargangi una conferma della opinione da lui prodotta e difesa per tutto il libro
. napol. guattascio * nottolone ', da guaito * quatto 'e ascio *
palagio d'amor ricco e pomposo / da quel bosco lontan non era guari. lanzi
sopportare. de marchi, i-323: fu da me una volta un prete a vedere
numero. ariosto, 33-19: poi da più forza è stretto di far patti,
.. dove: lontano... da. tanaglia, 1-7x2: al ciriegio
anche con riferimento a interventi miracolosi operati da dio o dai santi). magalotti
cessazione di un male morale; liberazione da un affanno, da un patimento, da
morale; liberazione da un affanno, da un patimento, da un tormento dell'
da un affanno, da un patimento, da un tormento dell'animo (anche del
studi con buona intenzione, ma spinti da alcuni pregiudizi succhiati col latte, la
misteriosa del mondo,... da cui egli spera guarigione e salvezza.
la guarigione. = deriv. da guarire, attraverso la forma fr. guérison
. 5. bargagli, 54: tutto da que'dolenti genitori agevolmente il maestro ottenuto
e maestra. = deriv. da guarire. guarinite, sf. miner
salute, rimettere in salute; liberare da una malattia, da un'infermità.
salute; liberare da una malattia, da un'infermità. - anche assol.
la quale gueria tutte infermitadi. bianco da siena, 30: di licor santo unto
guarigione. 3. figur. liberare da un dolore, da un tormento,
. figur. liberare da un dolore, da un tormento, da una condizione di
un dolore, da un tormento, da una condizione di disagio (o anche
); far abbandonare, far desistere (da un'abitudine, da un vizio,
far desistere (da un'abitudine, da un vizio, ecc.). —
omo -ben guerire. guittone, 8-5: da me parte la vita a gran dolore
a gran dolore, / se per tempo da voi [amore] non sono atato
, rimettersi in buona salute; liberarsi da una malattia, da un'infermità.
salute; liberarsi da una malattia, da un'infermità. rustico, vi-1-154 (
guerirebbe senza fallo. s. bernardino da siena, 795: sai tu che medicina
è in poter d'un uomo ferito da una freccia il tosto guarire. alfieri
son uno. boine, i-165: affetto da una particolare sorta di morbo dal quale
altre [parti]... o da sé guariscono, o con leggier rimedi
economia. 8. figur. liberarsi da un affanno, da una pena da
. figur. liberarsi da un affanno, da una pena da un tormento (o
da un affanno, da una pena da un tormento (o anche dal peccato)
, come tu m'hai / partendoti da me mostrato quale / ha 'l mio
, iii-656: non so quando tornerò da coteste parti, perché sono guarito della
che guarisca del melodramma, delle congiure da teatro d'opera. 9.
questo dono santissimo. -scampare da una tempesta (una nave).
, avventare una sonora botta (tale da essere udita anche da un sordo)
botta (tale da essere udita anche da un sordo). pulci, 26-63
: quei medici che non voglion far da ciurmatore, soglion dire che dieta e serviziale
non poter guarire, è una doglia da morire: per indicare disperazione, profondissima
.. son... doglie da morire. -i medici guariscono ognuno
, quindi * proteggere, difendere *: da cui il fr. ant. guarir
la salute, che si è ristabilito da un'infermità. - anche sostant.
gli pare essere tutto guarito. folgore da san gimignano, vi-n-153 (19-14):
dee., io-7 (452): da migliore speranza aiutata, in pochi giorni
diventò che mai non fosse. andrea da barberino, 1-68: el re,
): io mai non mi spiccherò da te, per infin che guarito io non
in uso, verso chi si è rimesso da una malattia. g. m
-figur. liberato (da un male morale, da un tormento
. liberato (da un male morale, da un tormento, da una passione)
male morale, da un tormento, da una passione). fiore, 16-4
le carni simili a quelle di constantino guarite da silvestro. baldinucci, 9-xiv-45: in
colorì] una s. agata guarita da s. pietro. 3.
salvato, riscattato, purificato. uguccione da lodi, v-153-265: quando entranbi [adamoed
guaritori magici. = deriv. da guarire-, per il significato n. 2
in una sua guarnacca cielestra. francesco da barberino, 351: vedetela qui dipinta,
guamache si vendono in napoli. matazone da caligano, v-500-177: vestito era de seta
una leggiadra e cara cinturetta. antonio da ferrara, 30: non guardar ch'io
. l'elmo a becco di passero da cui riusciva appena veder fuori, la guarnacca
robe e'si mise addosso una guarnacca da casa di dobletto bianco stampato a
, veste curiale e d'autorità; abito da rappresentanza, da cerimonia. cicerone
d'autorità; abito da rappresentanza, da cerimonia. cicerone volgar., 1-109
., 1-109: io tullio fui menato da mio padre a scevola ad abitare seco
a scevola ad abitare seco, ed apparare da lui a tempo ch'io cominciai a
quello medesimo dì ch'elli vestio guarnacca da uomo. benvenuto da imola volgar.,
elli vestio guarnacca da uomo. benvenuto da imola volgar., i-187: lo
loro guarnacche magistrali. 3. abito da lavoro, lungo e rozzo, di tessuto
pensiero, / e distinguo il giubbon da la guarnacca, / e so qual
nemico non usi, né si difenda da lui; onde dice il vangelio di colui
albertano volgar., 1-67: dit'è da dio: a me la vendecta,
. nella fratta a cercarvi chiocciole da fame braccialetti e machiavelli, 719
verde e viola, stretto alla vita da una cintura elastica e chiuso fino al
cintura elastica e chiuso fino al collo da un meccanismo lampo. = variante
vitigno tipico della provincia di cosenza, da cui si ricavano pregiati vini bianchi,
guarnèllo comperai in napoli. s. bernardino da siena, iv-435: arai alcuna mercatanzia
questi dinari voglio che sian tuoi, da farti un guarnèllo. sozzini, 291:
, iii-169: a giorni usciva tutta vestita da paesana benestante, con stivaletti da signora
vestita da paesana benestante, con stivaletti da signora e coperta di gioielli, e
di quelle paga le genti di guamisone da cavallo, perché. tiene di continuo
sue gote e 'l ruvido mostaccio / da mandarvi i cazzotti in guarnigione. panciatichi,
la polizia che mi ha già bollata da due anni e mi manda di guarnigione
mettere la guarnigione. = deriv. da guarnire, sul modello fr. garnison (
arme dalle fedite sono sicuri. bartolomeo da s. c., 170: assai
armati; truppa, milizia. busone da gubbio, 124: con tutto suo sforzo
tra più volte balestre e altri guemimenti da oste e mandogli a poppi. fatti
e loro non avevano argomento né guarniménto da vinciarlo. s. agostino volgar.
rimontò a cavallo, non seguito se non da un sol fante a piede.
4. armatura. folgore da san gimignano, vi-11-153 (19-5):
sciabola o di altra consimile arma, sia da punta, sia da taglio, per
consimile arma, sia da punta, sia da taglio, per esser portata in dosso
) usati per la bardatura degli animali da tiro o da cavalcatura (e anche per
la bardatura degli animali da tiro o da cavalcatura (e anche per i cani)
parti anteriori e laterali del capo difese da un guemimento di ferro, nel quale eran
, n. 3). busone da gubbio, 34: nel suo porto era
capitato una nave addornata di nobili guernimenti da navicare. intelligenza, 253: évi
settecento fanti. = = deriv. da guarnire sguernire) -, cfr. fr
che faggio detto ognora lo guernisco. bartolomeo da s. c., 8-1-12
a guernire cittadi e castella per difendersi da lei. bibbia volgar., vi-363:
ricchezze e di grandissima oste guemio. bartolomeo da s. c., 2-6-5
ovvero timpanite. -rifl. busone da gubbio, 125: i cittadini s'erano
naturalmente di maggior quantità di rame e da legno e da frutto. bonsanti,
maggior quantità di rame e da legno e da frutto. bonsanti, 2-130: bassi
guarnire lembi o altre parti di vesti da donne. peregrini, xxiv-147: l'adornar
della veste alquanto vaga onde la guemii da prima con le spesse e modeste metafore.
: senza indugio guar- nitase una camera da signore, venuta la disiderata notte,
, 10-viii-48: le camere porterò io da guernire al bisogno. f. f.
9. rivestire dei finimenti (un animale da tiro, da soma o da cavalcatura
finimenti (un animale da tiro, da soma o da cavalcatura); bardare,
animale da tiro, da soma o da cavalcatura); bardare, sellare.
mense di vivande e pongono li vasi da bere. tommaseo [s.
152): comperò un legnetto sottile da corseggiare, e quello d'ogni cosa opportuna
. difesa, protezione. marsilio da padova volgar., ii-xxvm-17: contro a'
» deriv. dal fr. garnissement (da garnir 'guarnire, difendere ')
fa invasione. = deriv. da guarnito. guarnito (part.
; superi, guarnitissimo). circondato da opportuni ripari; protetto, difeso, custodito
fanno sozzamente a dietro tornare. bartolomeo da s. c., 12- 3-3
verzura, / la villa sembra tolta da certi versi miei, / sembra la
libro di lettura. 2. presidiato da un corpo armato (un luogo);
armato (un luogo); seguito da una scorta armata (un comandante,
rocca forte e ben guarnita, / da fare a lungo assedio gran durata.
difeso in modo insufficiente. bartolomeo da s. c., 35: cominciò
sicché il vicino regnante, fattosi costituzionale da troppo pochi dì e solo per nostro
parole guemite di buone sentenzie. bartolomeo da s. c., 184
non son guarniti / di forza divisata da coloro / che nel passato fur vostri
mezzo delle parole nobili e delle metafore prese da oggetti nobili non per altro fine che
rivestito dei suoi finimenti (un animale da tiro o da soma); bardato,
finimenti (un animale da tiro o da soma); bardato, sellato.
falcato carro... / vien da sei coppie innanzi al re condutto /
sopra un carro di zucchero guarnito, / da due capponi arrosti era tirata.
, ivi ordinata e guernita di ciurme da remo. caro, 1-608: con diece
14. prov. rocca guarnita da molti è servita: nelletto / bianco,
garzo, xxxv-ii-309: rocca guemita / da molti è in dipignere guarnizioni e
- anche al figur. bartolomeo da s. c., 318: in
mandavano alla scuderia generalizia i loro fornimenti da cavallo, e ognuno saliva sopra a
assortimento di fregi. = deriv. da guarnire (guarnito); cfr. fr
nel collegamento di due organi percorsi internamente da un fluido sotto pressione. -anche:
poemetto del sec. xviii (ristampato da g. doria, la canzone del guarracino
maglia di popolo, che non distingue ben da male. = probabile alterazione di guazzamaglia
comp. dall'imp. di guazzare e da [marmaglia. guasca, sf.
collo al cappellano. = comp. da guasi * quasi 'e cappa (v
di questa perdita col restare a pranzo da noi. - sarebbe un troppo abusarmi delle
o vive in guascogna. andrea da barberino, 1-205: erano giunti quattordicimila
african venie diritto, / ove era stato da quel dì prigione / che fu inanzi
ai tempi della lega francese udito dire da un predicatore (forse gesuita) che
guascotti. = » comp. da g « os [t] 4 quasi
dov'entra. = deverb. da guastare. guastàbile, agg.
di don marco, che veniva da questa parte! = comp.
destinata, prevalentemente, a contenere acqua da bere). novellino, 43
diede della mano nella guastada. vito da cortona volgar., xxi-759: apparve nella
di quel liquore. s. bernardino da siena, v-285: togli l'anno,
anche gruppetti di guastafeste armati di lampadine da biciclette che vengono improvvisamente accese nei punti
. cecchi, 5-389: ci sarebbe da ricamare ore e ore su questo testo
di dio. = deriv. da guastare. guastagióvani, sm.
comp. dali'imper. di guastare e da giovane (v.).
, xvi-388: badate s'egli è tale da non mandare in maggior precipizio gli studi
in maggior precipizio gli studi, e da fare onore a chi parla per lui
più che ogni altro le beffe da quanti aspettano pretesto di darmele.
comp. dall'imp. di guastare e da lettera (v.).
seguitò più grave guastamente di fuoco. bartolomeo da s. c., 146
legge e genera femminili costumi. bartolomeo da s. c., 24-4-4: a
tagliamento e gustamento di uomini. benvenuto da imola volgar., 1-8: le
non nelle cose palesi. s. bernardino da siena, iii-160: e1 meglio è
del tempio, né la preziosità del lavoro da liutprando commendata. bettinelli, 1-ii-4:
turbamento, scompiglio. s. caterina da siena, iii-311: oltra al male che
, che, senza guastamente dell'ordine da noi tenuto, potrà soddisfare se stesso.
civile società non fosse rubata e ingannata da coloro che si chiamano guastamestieri. cesarotti
traduzioni non siano fatte... da quei tanti guastamestieri di cui abbonda l'
1-i-183: aveva allevati due bracchi, da leva e da sangue, eccellente questo a
allevati due bracchi, da leva e da sangue, eccellente questo a seguir la
cavalcare? / saranno cavalier guastamestieri, / da chiamarsi piuttosto cavallari. giusti, 2-83
), sm. invar. architetto da strapazzo. imbriani, 2-116: che
vi sarà morta e lapidata. guido da pisa, 2-103: mai poi non leveranno
so / che non m'ami, da quando ti fu grave / tesser fedele ad
andamo per guastare. s. caterina da siena, iii-309: la gente che avete
. con la particella pronom. vito da cortona volgar., xxi-760: spaventata molto
di monte olimpo. s. bernardino da siena, 133: idio volse pure in
disusata foggia / sia guasto il campo da tempesta e pioggia. serdonati, 10-37:
2. far passare una cosa da una data condizione a una condizione peggiore
, xviii-3-382: il quadro di leonardo da vinci merita ancora di essere veduto quantunque
, al postutto si guasta e divien da niente, se non sarà curato. savonarola
in battaglia,... percosso da uno degli archibusi nella testa, perdè la
biringuccio, i-22: far una fabbrica da lavorar ferro, per acconciare i ferramenti guasti
la sua mente). francesco da barberino, 188: è di men rischio
il corpo, e tutte le infermità discendono da quella. passavanti, 219: una
più volte lievemente si sana. andrea da barberino, 1-98: montò in su un
il tuppè. carducci, ii-20-141: tu da questi nove mesi tieni le bozze dell'
v-280: dispose i pantaloni in modo da non guastarne la piega. morante, i-144
che io ho avuto a'miei giorni, da camera e da caccia,..
a'miei giorni, da camera e da caccia,... due mi se
e guasti ». alvaro, 5-153: da poco aveva guastata ima povera ragazza.
particella pronom.: abortire. francesco da barberino, 192: migliore è quella [
suo propio figliuol maschio. / e guarti da lei che si guastò. bembo,
doverlo rimenare gli venisse il comandamento. paolo da certaldo, 116: usa d'andare
un altro uomo potrebbe vivere. paolo da certaldo, 305: sono tali che
di creature umane, tre almeno sono ammazzate da questo inevitabil male [il vaiuolo]
, oltre a due almeno che vengono da esso bruttamente guaste. milizia, li-io:
in forma non esatta. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
guasta l'altra, cercate quello che dentro da noi senza contrarietà si potrà trovare.
. hanno guasto parecchie parole, come da 'raucus ', espressivissima del suono che
latina s'è corrotta e guasta e da quella corruzione son nate altre lingue.
,... per rifarsi laboriosamente da capo, secondo le esigenze delle riflessioni
-falsificare (una moneta). paolo da certaldo, 140: molto ti guarda.
xxi-11-328: non ho se non certi doppioni da dieci ducati l'uno, che li
/ guastando ciò che al mondo è da laudare, / in gentil donna sovra de
lor senno, ogni lor santità. paolo da certaldo, 15: meglio è che
si guastino molti. s. caterina da siena, iii-102: egli è quella
chiesa per sue ree opere, fu da parte de'cardinali mandato per otto re
gli uomini in mille errori e divertisceli da molte imprese generose e virile. settata
l'attica, né la conquistò, da che con istituto contrario al romano vinceva
di quella ruggine. s. caterina da siena, iv-159: ma non n'ha
dice vuol battere, e (non essendo da filatessa d'argomenti o belle sentenze o
niente; / anzi par ben che dica da dovere. sassetti, 97:
che sta accadendo, e che dipende da elementi tanto incerti: il mare.
aguato, e con ogni industria, mossa da gelosia e invidia, attende a guastare
sensali aveva in firenze, come se da spendere avesse avuti diecimila fiorin d'oro
, inutile, inefficace. bartolomeo da s. c., 16-5-2: quando
che l'industria libraria abbia a guastare da noi le migliori intenzioni. —
boiardo, 2-2-42: questa cortese usanza / da me, per la mia fè,
. marini, xxiv-777: non procederei da cavaliere, se guastassi io quell'onore
: un anno il certificato venne guastato da una cattiva nota. pavese, 5-27:
guastate le gioe che vi sono donate da migliore persona che voi non siete. anonimo
guastare la crudeltà della gente. marsilio da padova volgar., i-1-5: questa
247: bisogna... non equivocare da una cosa ad un'altra, ma
scriverei un libro, caro mio, da far epoca. -guastare (o
poco: desistere, per ignavia, da un lavoro quasi ultimato; compromettere il
maestria d'un qualche lavorio non bene inteso da loro, [gli artefici] lo
= deriv. dal lat. vastdre (da vastus) 4 rendere deserto, devastare'
la patria, liberatori de la grecia guastata da le fiere e da'mostri e oppressa
guastata, sterminata e ripopolata... da carlomagno. 2. ridotto in
tosto guastato. 3. affetto da malattie o da imperfezioni fisiche; indisposto
3. affetto da malattie o da imperfezioni fisiche; indisposto, spossato;
restano i ss. filippo e giacomo da lui dipinti, e rifatti dal vasari ancora
rifatti dal vasari ancora giovane; che da quell'opera, comeché guastata, confessa
a punto la serie delle poesie musicate da francesco landini. 7. figur
ragazzo, uomo guastato ', peggiorato da quel ch'egli era, che ha presa
sovreminenti del nostro dio, ma guastatissimi da molti padri cristiani. foscolo, xvii-164
unto d'una cena straordinaria, guastata da un vinaccio cattivo. michelstaedter, 325:
una o due vite guastate in modo da non poter più vivere così come prima vivevano
delle chiese. s. bernardino da siena, 256: sai che so'le
al mio amore. s. caterina da siena, v-149: sentiremo il fuoco
iscena a gara e a furore successivamente da que'due... guastatori co'
, sbalordì, tenne occupata e sviò da ogni regolarità e dal buon senso tutta
volgar., i-353: colpevole fatto da lucio apuleio tribuno del popolo, sì
tempo pedoni e gualdane / e guastatori da sera e da mane, / per le
gualdane / e guastatori da sera e da mane, / per le contrade e
inanzi i guastatori avea mandati, / da cui si debbe agevolar la via,
empire e spianar gli erti, / e da cui siano 1 chiusi passi aperti.
che sormontavano d'intorno le fiamme alte da sette braccia sopra il suo tetto. a
cavalli diletti, che gl'intimò: da qui innanzi non sarai più fiume. detto
botta, 4-223: si era fatto seguitar da gran numero di guastatori e da molte
seguitar da gran numero di guastatori e da molte some di stromenti da cavare e
di guastatori e da molte some di stromenti da cavare e levar terra. b.
, tagliano vigneti e oliveti e alberi da frutta, rovinano porti, in modo da
da frutta, rovinano porti, in modo da impedire la ripresa del lavoro in quelle
vogliono ritorla, e altri eccellenti colpi da bravo maestro. = deriv. da
da bravo maestro. = deriv. da guastare. guastatura, sf. ant
a consumarsi; deperibile. marsilio da padova volgar., ii-xn-33: di cose
cose guastate. = deriv. da guasto col sufi, collettivo -ime.
zallo e 'l bianco nero. andrea da barberino, 1-96: trovarono tutto il paese
crollata, e dell'esperia guasta / da ferro e fuoco, nulla più che l'
, 8-55: visitavano delfo già guasta da saccheggi ed incendi. -in rovina
già a piè del monte. busone da gubbio, 70: ordina di fare
altrui biade; / le mie guaste da grandine e da venti. 2
/ le mie guaste da grandine e da venti. 2. passato da
da venti. 2. passato da un determinato stato a uno stato peggiore
porta, mezzo rosa / da'tarli e da la rugine più guasta. libro di
sangue che è stato o è consumato da una febbre che non guarisce.
e col telefono guasto, non aveva da chi informarmi. 4. ridotto in
summo principe romano, impazzò a morte guasto da incanti amatori. del mazza, xxiv
amatori. del mazza, xxiv: cadde da alto e ruppesi le reni e.
era pulzella che non fosse stata violata da i predatori, onde per tanto lussuriare
ch'e'non eran guaste le forme da farne degli altri. diodati, 1-117:
cesarotti, ii- 134: corpi nati da germi viziati,... guasti interamente
guasto ', dice malattia non leggiera, da strascinare per tutta la vita. d'
per te..., / esiliato da tutte le dolci / cose che conoscevo
guasta, che mai più non fu da farne conto. sanudo, lviii-
, / ha il gozzo, e da due sfregi il viso guasto. varano,
bartoli, 6-3-5: una nobil fanciulla da lui in questi ultimi giorni soddotta e
la sensibilità). s. caterina da siena, 65: perchè 11 cuore
il profumo della stessa verità mi arriva da due punti contrari. -popol. arrabbiato
furia di stangate e di forconate gli rincorse da per tutto che pareva dessero la caccia
della strada inospite mi dolsi / guasta da guglie e monumenti infranti. manzoni, pr
e offuscata, ma non guasta, da una gran passione. de sanctis, i-48
riprodotto in forma non esatta; deformato da errori di stampa o di scrittura.
stampa o di scrittura. sabba da castiglione, 132: alle mie mani capitò
la lingua volgare è una nuova lingua da sé, o pure l'antica latina guasta
guasto ed al bastardume che c'inonda da tutte le parti. 10.
306: uomo... guasto da vizii che disonorano la sua vecchiaia.
dei giovani è infallibile: non guasti da interessi o da preconcette opinioni, essi
infallibile: non guasti da interessi o da preconcette opinioni, essi indovinano sicuramente nella
ragazza rovinata proprio nel suo primo fiorire da un ambiente guasto. -offeso, leso
imagini del dì guaste e corrotte / da l'ombra de la notte. forteguerri,
giacché tutto è guasto, / altier minaccia da lontan le mura / di cobona.
milione di viventi, degli argini costruiti da questa scienza. manzoni, pr. sp
, iii-1-292: aggiungi le immense provvigioni da bocca e da guerra, che ad
aggiungi le immense provvigioni da bocca e da guerra, che ad ogni turbamento vengono sepolte
imbriani, 2-264: gentil chirurgo, da carni lacere / sangue traendo, /
che disordinata coltura della gioventù, oggi da taluni nel metodo di studiare si usano
tristezza di violet era il guasto lasciato da una gran tempesta di passione. onufrio
, sì e no, dodici miglia da firenze a qui! ma bastan per
posseggono la grazia del candore / che da ogni guasto sana, se rinnova / o
. comisso, 7-301: di ritorno da milano, la mia automobile ebbe un
non se ne fa guasto se non da me. g. m. cecchi,
): sparecchiato, pagato il conto da colui che aveva fatto men guasto,
, che sian gli arabi scesi / da le montagne, et abbian dato il
(messi, piante, frutti: da parte di calamità naturali, animali nocivi,
17: la terra è sì oppressa da ogni vizio, /... /
non dimorare tanto lungamente in una città da farle guasto. d'annunzio, v-3-164
, se tanto era il guasto menato da cotesta scuola nel regno subalpino, i padri
, vi-70: non fui tanto accorto da vedere il guasto ch'esse menavano fra
di qualcuno: farne strage. guido da pisa, 2-108: turno facea questo guasto
a ferro e a fuoco. busone da gubbio, 76: tutto nostro reame disidera
a guasto. = deverb. da guastare. guasto3, sm.
più piacerà. = deriv. da guastare. guastura, sf.
et este. = deriv. da guasto3. guataménto, sm.
e mai un guatamelo / non ebbi da colei che mi disface. giovanni dalle
. -rifl. recipr. guido da pisa, 2-77: udito ch'ebbono li
di salvarsi le sovvenne. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
sp., 20 (349): da un'alta finestra del suo castellaccio,
un'alta finestra del suo castellaccio, guardava da qualche tempo verso uno sbocco della valle
1827 (349): guatava egli da qualche tempo verso uno sbocco della valle
, mentre che in esso era. ricciardo da cortona, 26: per lo disonesto
guatate di ricoprire i vostri falli. paolo da certaldo, in: sempre guata d'
non guatarono diritto al fine al quale da dio [furon] prestati li usi
tenere in considerazione. s. bernardino da siena, v-243: vuo'lo vedere com'
... ma sono suta abbandonata da ognuno. b. davanzali, ii-278:
-far conto, attribuire importanza. bartolomeo da s. c., 19-3-13: proprio
-serbare, conservare. paolo da certaldo, 113: uno gentile uomo e
v'ha luogo a guatarsi o fuggir da lui. 8. insidiare.
a piè del monte / cécer, da quella parte che 'l sol guata / quand'
(ed è per lo più seguita da un compì, oggetto o da una
più seguita da un compì, oggetto o da una prop. interrogativa indiretta).
voi la parola, ch'egli disse da sezzo?... egli, guata
sarà iscande- lezzato in lui. giovanni da samminiato [petrarca], i-275:
aria le guati. -essere cosa da guatarla e lasciarla stare: essere troppo
stare: essere troppo difficile o pericoloso da ottenere o da conquistare. m
troppo difficile o pericoloso da ottenere o da conquistare. m. villani, 10-102
paesani alla rocca, la quale era da guatarla e lasciarla stare. -guatare al
= forma toscana, deriv. da guadare (d'area settentr.):
fare la guardia ', denom. da guaite * vigilanza, guardia '(provenz
guatata. = deriv. da guatare. guatato (part.
qualche volta? = deriv. da guatare. guatatura (guattatura)
lo più intenso ed espressivo, ispirato da sdegno, rimprovero, corruccio, ecc
, corruccio, ecc., o anche da amore). guidotto da bologna
anche da amore). guidotto da bologna, 1-127: con dimenare tosto le
lungamente l'aveva amata, né mai da lei una sola guatatura aveva avuta.
. di quegli amanti i quali, da una torta guatatura delle lor donne
torta guatatura delle lor donne o da tre parole proverbiose quasi da tre ferite trafittisi
o da tre parole proverbiose quasi da tre ferite trafittisi dogliono, si ramaricano
par di conoscerlo. = deriv. da guatare. guatemalése (guatimalése),
, imboscata; trappola. bartolomeo da s. c., 199: era
d'un centauro / che in guato fu da un dio ferito. -di
(282): confortavalo che egli da guato uscisse e lei andasse a prendere e
misteri a'pàravi,... sorpreso da un guato di badagi e incatenato,
guato di badagi e incatenato, fu da essi condotto alle loro montagne. siri
caro raccatterete. = deverb. da guatare (v. agguato).
, amoroso. = deverb. da guatare. guattate, tr. ant
poteva guattare. = deriv. da ag guadar e per aferesi.
d'amore. = deriv. da guattero. guàttero1 (guàttaro),
mezzo alcuno pezzo di carne. andrea da barberino, 213: tutti e'cuochi e
1-120: doveva parere un guattaro vestito da processione. grazzini, 4-428: ohimè
. giuseppe per un divoto divertimento imparino da un guattero a far le zeppole.
e i vasi d'argento d'antonio da leva e del duca di termoli
... * scagno 'del cane da 'séguito ', sulla 'passàta '
di pane. = deriv. da guaire per incrocio con squittire-, cfr.
guattito, sm. verso del cane da caccia quando sente la preda.
a guazzabuglio. = comp. da guazzare e bugliare (v.);
persona confusionaria. = deriv. da guazzabuglio (v.).
la figura del cattivo medico, comp. da guazza e letto', cfr. fr
. oliva, 1-3-144: guidato da raffaele arcangelo dell'empireo, tutta volta
in pesci divoratori, abitò stanze assediate da diavoli, gli convenne, con guazzameli
moneta. = deriv. da guazzare. guazzante (part. pres
casa guatto guatto. = deriv. da quatto per sonorizzazione dell'iniziale.
guattóni. = deriv. da guaito1. guaza, sf. canapa
in pastura vadin [le pecore] da mattina, / ché il pascer guazza è
tutta la pianura sotto di noi, annebbiata da una guazza bianca, sparsa di macchioni
stato buono prendarci rimedio et averglielo levato da la guaza. g. m.
voce di origine settentr., deriv. da guazzo1 (v.).
naccie. = deriv. da guazzare (v.).
, e di 'bollire '; quasi da una ricetta, che dica 'guazza e
dipende per lo più dalla gola e da tanti guazzabugli,... che i
e lagrimevole ed insopportabile. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, una compra e vendita, una cosa da coprirsene la faccia dalla vergogna.
. fare guazzabuglio. = deriv. da guazzabuglio (v.). guazzabuglio
particella pronom. s. bernardino da siena, v-240: chi è ricco comunemente
biringuccio, i-137: guazzando quel che ha da esser acciaro per tal bagno, meglio
per modo, che si potrà forse guazzar da ognuno. sagredo, 1-460: poco
acqua o in un guazzatoio. giovanni da samminiato [petrarca], ii-207: non
guazzi: non c'è nessuno esente da difetti. m. franco, 1-77
vada al ponte: chi può fare da solo, non cerchi aiuto.
vada al ponte '. chi può far da sé, del suo, con le proprie
voce di origine settentr., deriv. da guazzo (v.); cfr
bella guazzata. = deriv. da guazzare. guazzata2, sf.
per rinfrescarlo. = deriv. da guazzare. guazzato1 (part.
/ la via. = deriv. da guazza (v.).
de la lana. = deriv. da guazzare; lat. mediev. guazalorium (
di cui col negro in bianco ho da fidele / che mangi il santuario 'n un
zerone del mio vestimento. s. bernardino da siena, v- 200: ogi
carena, 2-246: * ciotola da guazzi 'specie di ciotola sugo
stupirsi nel vedere una trota intera cotta da eccellente cuoco una parte in guazzetto,
'. = deriv. da guazzo (v.).
cecchi, 1-2-524: - e'ci sarà da pascere uccel- lacci. i - e
pascere uccel- lacci. i - e da far fegatelli e guazzinarsi. = deriv
fegatelli e guazzinarsi. = deriv. da guazzino (v.). guazzino
mostrò loro come essi volassero. sforzino da carcano, i-2-42: similmente non gli
se non perché l'inseparabil guazzo / da tonda a'rai del sol rintuzza i dardi
224: un nuvol, spinto da doi venti, / rompesi a 'n tratto
cieco, 35-43: o che paga da guazzo / è questa che si scopre
indietro e ripassò la fossa, chiamata da lui * guazzo ', per averla passata
. carena, 2-246: * ciotola da guazzi ', specie di ciotola coperchiata
e per i disegni pubblicitari. sabba da castiglione, 57: pittore certo valente e
la testa d'un suo ritratto condotta da lui a guazzo. marino, vii-171:
: nel suo scrittoio dirimpetto al tavolino da lavoro collocò una veduta di torino a
/ correr mastin levrieri e bracchetti. andrea da barberino, ii-154: tastassono se si
-andare una cosa di guazzo: essere cose da matti. pulci, 21-122:
l'error mostro. -cosa da non passarla a guazzo: che ha in
: e'ci corron di molte cose da non passarle così a guazzo. -dileguarsi
che sguazzi. = deriv. da guazzare. guazzóso1, agg. che
giumenta avrà pasciuto erbe guazzose. niccolò da correggio, 1-339: pasciute pecorelle,
intride le glebe. = deriv. da guazza. guazzóso2 (superi,
; allagato; reso molle, fangoso da piogge abbondanti (un terreno).
. sannazaro, iv-103: per difendersi da le piogge del guazzoso verno desidera un
fierissimi tempi. = deriv. da guazzo. guazzume, sm.
per terra. = deriv. da guazzo1, col sufi, collett. e
, 18-279: sul tardi il frate discese da basso a dar una gubbiata di
fieno al muletto. = deriv. da gobbio.
grande oca ». s. bernardino da siena, 360: quando si sacrificava
cancelleresco dicesi * governiale ', e da taluni * guberniale ', pedanteggiando per
celia o ironia. = deriv. da gubernare. gubernante (part. pres
colla sua virtude è retto e gubernato da l'alto deo onnipotente. francesco da
da l'alto deo onnipotente. francesco da barberino, 254: minor difetto fu alla
* proprio di chi governa ', da guberndre 4 governare '. gubernato (
fu preso [il castello] e tolto da la loro gu- bemazione.
13-9: tu domandi esser amae- strato da me... come si debba portare
lavori a maglia). dino da firenze [tommaseo]: alcuna volta adviene
volta adviene che i nervi sono punti da gucchie o cose simili, che fanno
[dalla seta] bendelle, legaccie da gambe, guanti, calzette a gucchio.
sedi in cui veniva versata la polvere da sparo. vallisneri, iii-65: nel
di ferro inacciaiati. = deriv. da agucchia, per aferesi; cfr. ven
et legno. = deriv. da gucchia. gucchiata, sf.
vendendo gucchiate. = deriv. da gucchia', cfr. ven. guchiada.
muschio e sua storia. = da una voce tibetana. gudiòlo, sm
copricapo femminile usato nel napoletano, formato da un panno bianco ripiegato longitudinalmente, fermato
pure 'gueguina', che lo credo primitivo da 4 beghina ', e che 4 guegua
. = voce romagn., da ricollegare a guaita, gaita: cfr.
nell'82. = deriv. da guelfo.
l'altrui libertà. = deriv. da guelfo1 sul modello dei sostantivi terminanti in
in toscana parte guelfa goda. folgore da san gimignano, vi-n-167 (31-2):
che furono sempre papalini, presero il nome da guelfo, duca di baviera. foscolo
quadri. pascoli, 1000: vanno da torre a torre, / da torri guelfe
: vanno da torre a torre, / da torri guelfe a torri ghibelline. panzini
se ne porte: / che ferirò da coda e starò franco. dominici,
ma iusto fiorentino. -voltarsi da guelfo a ghibellino: cambiare opportunamente opinione
guendale, sm. dial. grembiule da cucina di tela grossolana.
'e 'sguandarin ', grembiule da cucina: quello di tela grossolana che si
più bella. = deriv. da guercio. guèrcia, sf.
superi, guercissimo). che è affetto da strabismo (con riferimento sia a persona
miope. -in partic.: cieco da un occhio, orbo. francesco da
da un occhio, orbo. francesco da barberino, 185: se...
com'argento cerca 'l guerco. andrea da barberino, 1-72: ahi mal guercio!
. cinelli, 2-25: un occhio intraversato da una cicatrice... lo faceva
, di pervenire alla verità; accecato da una passione troppo viva. dante,
settentr. e toscana ('cieco da un occhio ', nel pisano, in
lucchesia, in corsica): forse da una forma originaria * guerco passata a guercio
all'istante. = deriv. da guercio. guercità, sf.
se stessi. = deriv. da guercio. gueréza, sf.
-uomo, persona di guerra (o da guerra): soldato, guerriero;
/ mandò a far scelta d'uomini da guerra. g. m. cecchi,
, 21-16: una razza d'uomini da guerra, / delle migliori, che mai
. giustinian, li-5-199: qualche persona da guerra... sarebbe desiderabile.
legge marziale e, per ciò poco da scherzare. -con riferimento alle cause
liberarsi dall'asservimento politico o dall'invasione da parte di un popolo o di un
i-32: la guerra di pisa scritta da francesco guicciardini. -cavaliere di guerra (
guicciardini. -cavaliere di guerra (o da guerra): soldato, guerriero a
, guerriero a cavallo. piero da siena, 1-13: lo primo, che
. pulci, 21-171: mille cavalieri hanno da guerra, / che in ogni modo
. -gente di guerra (o da guerra): soldati, truppe (
regno d'inghilterra, lii-3-387: la gente da guerra, dico da piedi, di
: la gente da guerra, dico da piedi, di quel regno, usa archi
nave, ordigno, strumento, vascello da guerra: mezzifautore. variamente impiegati per
ariosto, 8-25: navi apparecchia e munizion da guerra, / vettovaglia e danar maturamente
te galee e de gli altri legni da guerra e da carico. campanella,
e de gli altri legni da guerra e da carico. campanella, i-360: fa
37: il ferro e l'altri strumenti da guerra nel modo che si usa fra
1-110: due pubblici legni (navi da guerra) di nuova invenzione, detti
per allestir un navilio sufficiente di vascelli da guerra. michelstaedter, 670:
reggimento dell'esercito e a ciascuna unità da combattimento della marina militare, che viene
quel principe tratta continua- mente con capitami da guerra. — canto di guerra
in luoghi e zone diverse in modo da costringerlo a dividere e ripartire le sue
potè servire la verità combattento tutte le bugie da qualsiasi parte fossero fabbricate. gozzano,
, e della francia, nel 1940, da parte delle truppe naziste).
con guerra aperta e con trattati occulti da eccitare in inghilterra qualche sollevazione. dottori
sito e avvantaggiati dalle eminenze, molestando da ogni banda e con tiri accertati il
le si tendono, come accadde, e da opposte parti, nel periodo che corse
in territorio nemico o occupato dal nemico da parte di nuclei di incursori, al
ogni regola e norma. guido da pisa, 1-294: quando alcuna guerra ordinata
duello. -guerra partigiana: condotta da formazioni irregolari di volontari, che operano
. e. gadda, 5-55: da dietro la grata rugginosa dell'acquaio, in
cartagine. -guerra regolare: combattuta da eserciti regolari, secondo le norme e
di mine, fornelli, ecc., da porsi alla base o al di sotto
base o al di sotto degli obiettivi da distruggere. d'antoni [gherardini]
, navale, aerea: condotta prevalentemente da eserciti in terra- ferma, ovvero,
spagna. -guerra territoriale: condotta da truppe regolari in territorio amico occupato dal
guerra. botta, 4-357: si combattè da ambo le parti con estremo valore,
militare; servizio militare. benvenuto da imola volgar., i-5: per niuna
; di lealtà portava corona: ma da guerra non era apprezzato. d.
preferisse la guerra, come quella che da per tutto ha graduazioni maggiori. botta
si vantasse, non era per militare perizia da paragonarsi col suo avversario carlo emanuele.
il fascismo fu anticipato prima della guerra da questo futurismo intellettuale. 4
l'arena, e 'l suo rivale / da lunge sfida a guerra aspra e mortale
-letter. schermaglia amorosa. bartolomeo da s. c., 25-1-4: in
nimistadi, triegue, guerra, pace da capo. trattato d'amore, 8-9:
ed in sembianza; / e, da lui vinta in amorosa guerra, / se-
in mala ventura con la donna sua, da quel punto innanzi visse sempre in pace
si fa una vivissima guerra d'industria da nazione a nazione. galdi, ii-332
: stato di tensione internazionale, caratterizzato da atteggiamenti e azioni ostili, sul piano
, diplomatico, economico e propagandistico, da parte di potenze rivali, fra cui
qualche informazione. rapporti... da guerra fredda, tra persone che aspettano
più acuto della guerra fredda, tale da lasciar presupporre una possibile degenerazione in aperto
lui fioriva, / e li non più da me sentiti amori, / con poca
guerra me gli fér capti va. sabba da castiglione, 45: questa nostra umana
, che l'uomo. s. caterina da siena, 32: tu, mosso
siena, 32: tu, mosso da quel medesimo fuoco con che tu ci creasti
combatte con lui, e vuole cavare da lui, potendo, la dichiaragione; o
o d'altrui, non potendolo avere da sé; e, non avendola, non
/ a ricordar quel volto, oimè, da cui / non ebbi mai se non
guerra, ciò non era consentito loro da gli spagnuoli. -acconciare, accordare la
balia, 14-39: nando di lorenzo da barberino... ha narrato come lui
quale facea guerra alle città. busone da gubbio, 1-255: gli cittadini di quella
metri... ha fatto la guerra da granatiere. -scherz. con riferimento alle
demonio per penitenza. s. caterina da siena, v-219: l'anima che sta
gran canaglia moderata e universitaria mi fa da tutte le parti! fucini, 141:
, e ai poveretti non resta mai nulla da rosicare. jovine, 2-163: l'
28-100: perché 'l turbar che sotto da sé fanno / l'essala- zion dell'
carica d'oro: con costei sarebbe / da fare a buona guerra. -che vuol
lagrime che col bollor diserra / a rinier da cometo, a rinier pazzo, /
., il modo di guerreggiare tenuto da capitano che si regola alle occasioni,
stesso fu che farla con animo finto e da poltrone, e l'intendersi segretamente co'
rustico, vi-1-159 (26-1): da che guerra m'avete incominciata, /
franco a mostrar sua valenza. francesco da barberino, i-232: l'altro [
trae, famosa insegna, / insegna usata da clorinda in guerra. de amicis,
machiavelli, 1-iii-1421: circa la guerra da muoversi per questo effetto, non pare
del copernico, sottoposto ad esser impugnato da chi non intende né anco la primaria
qui con noi, / separato pel mar da la tua terra, / ha dato
stava fra sé dubbioso dove l'avesse da principio a portare. niccolini, 2-3-1:
inizio. testi fiorentini, 114: da capo riconinciaro guerra e fecero oste.
tommaseo]: impotente a sostentare da sé la guerra incominciata per cagione di questa
: sostenerla, condurla. busone da gubbio, 191: non solamente quelli della
guerra. -trarre di guerra: liberare da tormenti, da affanni. guido
-trarre di guerra: liberare da tormenti, da affanni. guido delle colonne,
della guerra è la pace. guido da pisa, 1-248: spesse fiate si fa
: onde l'un nemico per smurarsi da ogni offesa dell'altro nemico, cerca di
tanto fiero. = deriv. da guerra. guerrazzescaménte, avv.
2. pieno di guerre, travagliato da guerre (un periodo di tempo)
arti]. = deriv. da guerreggiare. guerreggevolménte, avv.
(137): non siamo noi da poter guerreggiare con loro, per la loro
, iii-27-66: i liberali non avevano da guerreggiare né contro il fantasma della santa
altre volte guerreggiava e combatteva. antonio da ferrara, 31: fa teco
. guerroyer (sec. xii), da guerre 'guerra '. guerreggiato (
sede di combattimenti, che è travagliato da guerre. nardi, i-295:
colà chiamato per dar ordine all'armata da apprestarsi e spedire in soccorso al corai
cina, ora guerreggiato e mezzo vinto da taicosama. manzoni, pr. sp
pisacane, iv-12: la strategia fu da romani adoperata su vaste regioni, attesa la
regioni, attesa la natura delle guerre da essi guerreggiate. d'annunzio, v-2-683:
annunzio, v-2-683: la guerra -quella da me guerreggiata nel mio spazio spirituale.
le armate non lasciano passare un particolare da una in altra armata in tempo di
selvaggia maremma, che dante vide guerreggiata da un ladrone di strada. 3
. carducci, ii-18-29: l'indicato da me nell'ode guerreggiata è appunto vasquez
'l vento. = deriv. da guerreggiare. guerreggióso, agg.
-anche: pieno di guerre, travagliato da guerre.
e serva. = deriv. da guerreggiare. guerrescaménte, avv.
valore spreg.). btesone da gubbio, 118: forniti della guerresca arme
soffrir non può. barelli, 6-10: da che vedo soldati, la più malandata
che mi piace. = deriv. da guerra. guerrettóne { guirrettóne),
s'ebbe. s. bernardino da siena, 260: se fusse tutta di
chiamano i franzesi. -deriv. da guerriare-, cfr. fr. guerre guerroyable
faccio guerrianza. = deriv. da guerra, attraverso la forma del verbo
acquistar terra. berchet, 409: ei da un pezzo è fuor là in oriente
à guirriato. anonimo, ix-1019: da me vene la guerra, / noi posso
4-284: essendo circondati di mare, da gente di fuori non possono essere guerriati
; molestare, infastidire. compagnetto da prato, 230: madonna, per lo
belle / fatto ho orden de sorelle, da le qual si guerreiato. =
a piacere sui teatri e può star da sé e per sé indipendentemente dalle guerricciole
varchi, 18-i-69: tra gli altri fu da uno scoppiettiere ferito e morto piero terraglio
disciolti, correndo, frugando, / da ritta, da manca, guerrieri venir.
, frugando, / da ritta, da manca, guerrieri venir. morante, 2-38
mascherata era bella; noi tutti eravamo vestiti da guerrieri. pirandello, 7-1157: rientrò
di legno e di latta, dimenticato da un guerriero tra i cinque e i
., linguaggio amoroso. giacomo da lentini, 48: a l'aire darò
teme la morte. = deriv. da guerra, attraverso la forma del ir.
linati, 8-58: un'architettura monolitica eretta da schiavi sulla tomba d'una dinastia guerriera
il mulo] morde, ed ha denti da spezzare il ferro, l'osso non
invece carico di profumi come uno zefiro da poeti. 2. che è proprio
dai blandi riposi, / chiamati repente da squillo guerrier. panzini, iii-465: la
logoro impermeabile. 4. caratterizzato da lotte armate o, anche, da
da lotte armate o, anche, da aspre rivalità, da contrasti, ecc.
, anche, da aspre rivalità, da contrasti, ecc. gorani, xviii-3-495
zimarra... discordavano un poco da quell'attitudine guerriera. d \ annunzio,
romani. 6. che nasce da un animo impetuoso, fiero, da
da un animo impetuoso, fiero, da un carattere aggressivo; tempestoso, irrequieto,
attuale: forma particolare di guerra condotta da unità (bande) costituite per lo
(bande) costituite per lo più da elementi irregolari contro le truppe regolari dello
guerriglia, quella che combattono le ragazze da vent'anni in avanti. bigiaretti,
= dallo spagn. guerrillero, da guerrilla 1 guerriglia '. guerrire1
tutto passa. = deriv. da guerra. guerrire2, tr. (
militarismo e guerrismo. = deriv. da guerra, col suffismo -ismo, sul modello
, almiranti. = comp. da guerra e sperpero (v.).
son troppo guerrista. = deriv. da guerra.
alfonso ii d'este, 3135: guerzi da legno aguzzi. 2.
alfonso ii d'este, 3283: guerzetti da fenestrini novi. = voce d'
è ingessata nel muro ». forse da guercio, per la forma obliqua, uncinata
e sterile. = deriv. da gufo. gufare, intr.
espansivi. = deriv. da gufo. gufétto, sm.
occhi grandi situati anteriormente, circondati ciascuno da un alone di piume: sulla parte
angiolieri, 103-11: e guf'ebber da lu'la complessione. simintendi, 3-4
quanto una gallina, con le penne da lato del capo che paion due cornicine
, della conoscenza). sabba da castiglione, 38: gli alchimisti,.
pur ora sbucato fuori come un gufo da quelle dense arcadiche tenebre in cui è
gli proibì di inforcare que'suoi occhiali da gufo e lo ammaestrò a saldarsi nell'
agli occhi, e così -con un'espressione da gufo o da civetta nel viso
-con un'espressione da gufo o da civetta nel viso striminzito rugoso sotto i capelli
, ii-18-247: avrete sentito il lodi ululare da gufo su le ruine e minacciare il
seconda guerra mondiale dalla marina tedesca e da quella italiana. 6. dimin.
agrotis pronuba). = da riconnettersi a gufo1, per il colore delle
quattro derrate di zafferano. = da cucchiaio, per doppia lenizione. guggièlla
lunga la guggièlla quanto vuole, si vede da piede sempre in atto da crescere.
si vede da piede sempre in atto da crescere. = alterazione di guglia.
, e può anche avere dimensioni tali da essere articolata in più ordini o portare
il coliseo e la rotonda per gabbioni da piantare artiglierie; e per cannoni conducetevi
ariete e dell'altre servitevene per ferri da passatori. paleotti, l-ii-432: altri
in roma. casti, 3-107: da questi fonti trassero di poi / china,
re, / nei bronzi e nelle scatole da tè. periodici popolari, ii-6:
popolari, ii-6: la via che mette da s. salvario a porta nuova era
/ piramidi, coni: / son chiuse da roccie le valli. deledda, ii-85
tine di cristallo. = da aguglia, per aferesi. gùglia2
. mazzeo di ricco o rosso da messina, 433: serete sigma
per natura. = deriv. da aguglia 'ago ', per aferesi.
, che l'uccise. andrea da barberino, ii-84: portava per arme una
una sbarra a traverso. = da aguglia * aquila ', per aferesi (
stessa gugliata di dodici ore sia, da curva e veloce che era a genova,
di refe o di seta. = da agugliata, per aferesi: cfr. guglia2
galla la nebbia. = deriv. da guglial. guglielmano, agg. letter
a buon punto. = deriv. da guglielmo ii, col sufi, toponomastico
di berretto. = deriv. da guglielmo; cfr. lat. tardo guglielmettus
d'affari. = deriv. da guglielmo ii (1859-1941), imperatore di
congregazione di eremiti fon data da s. guglielmo di malvalle nel secolo xii
de gli eremitani... fu raccolto da certi eremiti di s. guglielmo
ha sapore astringente. = deriv. da s. guglielmo (forse perché la sua
numism. denominazione di varie monete coniate da sovrani di nome guglielmo (e riveste
, introdotto nel secolo xvi a firenze da pandolfo pucci. = variante di
animali volgar., xxviii-309: elli da guiardóne de bene o qui o altroe.
a guida mi t'accosto. guido da pisa, 1-48: iddio andava loro
: a dì detto, par timo da vienna; e lo imperadore ci diede
de'nostri tempi in non far differenza da autore a autore per mancanza di guida
effetto; ciò che indica il percorso da seguire; punto di riferimento; forza
quello che lo menava. e non poteva da sé andare punto senza la guida.
, cioè in turcimanni che ci guidavano da uno luogo a uno altro. g
; chi guida i turisti negli spostamenti da un punto all'altro di una città
città in cui giovi l'essere accompagnati da una guida colta, questa è napoli,
per l'alpi e senza sonno / vo da due notti;... / e
in qualunque modo sciolto, ancorché sia scortato da guida; e che non possa mandarsi
a foggia di fodero, e sempre accompagnato da una o più guide.
in un guida e padrone / pier da lamiano, il caporal mannelli, / che
; ciascuno dei soldati incaricati di fare da scorta allo stato maggiore; ciascuno dei
, battistrada, staffetta. andrea da barberino, i-153: non potè fare germìa
buone guide del reame medesimo. benvenuto da imola volgar., i-185: onde
condotti per via più libera, e da cercatori e guide più esperti. p.
dì 26, per una guida, da primalcuore a cesena, che va miglia 28
vi-1-173 (36-4): poi che venne da voi questa amistate, / dovetemi esser
dio della vita che dovesse tenere. angela da foligno volgar., xxi-860: ti
i quali consigli... nascevano da lodovico sforza, guida allora e indirizzatore di
frizione, dell'acceleratore, ecc.) da parte di due persone. -scuola guida
la patente di guida chi sia affetto da malattia fìsica o psichica, deficienza organica o
delle carrozze. soldati, ix-204: da una parte e dall'altra, non
o scale oppure in grandi sale coperte da tappeti, lungo i percorsi più frequenti
, 7-1142: scale di marmo, corridoi da poter- cisi specchiare, con magnifiche guide
, come una striscia, in superficie da una parte addentata, o più tosto diremmo
che servono a condurre in alto, da basso, o per fianco, e
, la manovra, ed anche gli oggetti da imbarcare e sbarcare. -cavo
all'esecutore il testo eseguito contemporaneamente da altri. -guida tematica: notazione di
pedina avanti al cane e si distanzia da lui. 23. letter. striscia
2-11: non c'è che qualche metro da correre, sulla guida d'asfalto liscia
, si dispone l'allineamento, rispettivamente da destra o da sinistra, col compagno
l'allineamento, rispettivamente da destra o da sinistra, col compagno che si trova
santi, 3-251: vennono i magi da oriente a giudea a guida d'una
per guida, indrizzargli ed aiutargli. sabba da castiglione, 17: l'uomo saggio
strano uomo irrequieto e verboso, così dissimile da tutti gli altri del suo stato,
. -fare, essere, servire da guida a qualcuno: accompagnarlo, scortarlo
... tu mi farai un po'da guida. viani, 13-39: mi
più volte il poeta là sul colle da cui, in un volger d'occhio,
serchio. ungaretti, 41: mi farà da guida / di nuovo la tua voce
le guide. = deverb. da guidare. guidàbile, agg.
fusi. -anche: nelle macchine da maglieria, pezzo forato e diversamente sagomato
e guida il branco: che fa da guida (un animale).
iii-48: bianche greggi... vanno da vetta a vetta dietro il campanaccio della
ghiottoneria. = deriv. da guida. guidalescato, agg. affetto
guida. guidalescato, agg. affetto da piaghe (un animale da soma)
. affetto da piaghe (un animale da soma). a. cavalcanti
servizio, che stavano a farsi spidocchiare da qualche grossa cornacchia appollaiata sulla loro groppa.
sulla loro groppa. = deriv. da guidalesco. guidalésco (ant. e
dei finimenti sul corpo degli animali da soma o da sella. crescenzi volgar
sul corpo degli animali da soma o da sella. crescenzi volgar., 9-30
/... / da'giudaleschi o da altre malattie. giusti, 2-30:
le morte. = deriv. da guidalesco. guidalima, sm.
: sotto il suo comando. bartolomeo da s. c., 15: erano
4. condotta, contegno. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
di seta. = deriv. da guida. guidante (part.