e d'ogni altro il più piccolo da aristotile creduto. arici, 188:
puntura di acari. = comp. da acaro e cecidio. acarodomàzio
sulle foglie. = comp. da acaro e dal gr. 8cop. dxiov
per commensalismo. = comp. da acaro e -filia, dal gr. cpixloc
ospitano acari. = deriv. da acarofilia. acaròide, sf.
sf. chim. resina balsamica estratta da una pianta australiana, la xantorrea hastilis.
degli acari. = comp. da acaro e -logia, dal gr. xóyo
gr. &xap7to <;, comp. da &-privativo e xaptró? * frutto
gr. dtxaxaxtj ^ ia, comp. da de- privativo e xaxdtxe- 'comprensione *
sf. medie. malattia mentale caratterizzata da impossibilità di connettere le idee.
dell'acatalessia. = deriv. da acatalessia *. acatalèttico2, agg
di acatalessia. = deriv. da acatalessia2. acatalèttico3 (acatalètto),
dotta, lat. acatalèctlcus, deriv. da acatalsdus, dal gr. dxaxdxtjxxo?
lo abbia brevissimo. = comp. da * - privativo e caule (v.
: l'origine di cacchiatella vien forse da acquattare, che vuol dire star quatto,
: siamo noi certi che lo spirito da cui oggi è animata quel- l'accademia
animata quel- l'accademia, sia diverso da quello de'suoi fondatori? giordani,
pressi di atene dove platone insegnava e da cui prese nome la scuola filosofica da
da cui prese nome la scuola filosofica da lui fondata. bartolomeo da s.
filosofica da lui fondata. bartolomeo da s. c., 9-6-8: a
di gratitudine una onorata riflessione, che da giovanetto fu promossa in cotesta accademia di
pubblico esercizio d'assalti fatti col fioretto da maestri o da abili dilettanti. d'
assalti fatti col fioretto da maestri o da abili dilettanti. d'annunzio, v-1-195:
, 7-147: è noto che le sale da bigliardo, e in particolare quelle destinate
1-76: fui tosto invitato a fare da presidente a l'accademia che si doveva
presso atene, dove platone insegnava e da cui prese nome la scuola da lui fondata
e da cui prese nome la scuola da lui fondata (v. n. 2
insieme, per professarsi quelle accademicamente da noi. 2. figur.
, che tali qualità non furono considerate da quegli accademici come un motivo d'escluderli
motivo d'escluderli dal loro vocabolario, e da esser riservati a un altro, a
sol di sagrestia e insieme al caldaro da vendere, la frase accademica, anzi melo-
ed all'accademismo. = deriv. da accademia. accademista, sm.
militare. = deriv. da accademia. accademìstico, agg.
diverse accadenze. = deriv. da accadere. accadére, intr. e
nell'altro, mi penso io che accaggia da molte altre cagioni, ma, più
altre cagioni, ma, più che da alcun'altra, da soli e da venti
ma, più che da alcun'altra, da soli e da venti. 5.
che da alcun'altra, da soli e da venti. 5. rifl. disus
gli saltò al collo piangendo e, interrotta da singhiozzi, nella febbrile commozione gli narrò
e accimare. = deriv. da caffo * capo ', dall'arabo qafà
falso accagionaménto. = deriv. da accagionare. accagionare, tr. (
causa, la colpa. compagnetto da prato, v-127-14: di tal uomo,
noi. fra giordano, 5-22: da tre parti ne comanda [iddio]:
tre parti ne comanda [iddio]: da parte del cuore, dell'opere,
fu più accagionato. s. bernardino da siena, 126: se idio non
che vengano o s'imagina che vengano da ente ragionevole. settembrini, 1-79: dovunque
frutti. = » deriv. da accagione. accagionato (part. pass
delli accagiona tori. = deriv. da accagionare. accagióne, sf.
colonne volgar. [tommaseo]: è da presumere che elli [li dei]
recapitato in tue mani, lo averisti alienato da te. idem, 14:
non possa essere accagliata, se non da una proporzionata dose di presame.
altra materia accagliata, onde sono bellissimi da vedersi, e la membrana è grossa assai
del medico alienista. = comp. da accalappia (imp. di accalappiare) e
d'amore, si lasciano facilmente accalappiare da chi fa in qualche maniera una prima
manigoldo di borsaiuolo. = deriv. da calappio (v.). accalappiato
a fiorami stampati e accalappiata alla vita da un cordone. idem, 19-315: col
trovano per tutto ov'è un centesimo da guadagnare..., oggi falsi sensali
e impedisce. = deriv. da calcare (v.).
pavese, 4-200: mi diede degli sguardi da cane fedele, da sorella paziente,
mi diede degli sguardi da cane fedele, da sorella paziente, da vittima. poveretta
cane fedele, da sorella paziente, da vittima. poveretta, non mentiva;
le smanie. = deriv. da caldo (v.).
odoravano i fiori. stuparich, 2-172: da tutte le file pigiate emanava odore di
la murata. = deriv. da calla 'varco, soglia '.
. = fr. accalmie, da calme 'calma '. accalognare
accalognano iddio. = deriv. da calogna (v.).
, e dagli applausi de'grandi, da cui veniva fatto sempre più coraggioso. segneri
in te. = deriv. da calore (v.).
si danno in più parti, accalorate da falsi allarmi. botta, 5-180: kerpen
: kerpen e laudon, fatti forti da questo accalorato stormo, ed ingrossati anche
questo accalorato stormo, ed ingrossati anche da qualche battaglione di regolari [ecc.]
il suo caro viso un poco accalorato da quel suo starsene a lungo senz'aria
di sommossa. = deriv. da accalorire. accalorire, tr.
mie ragioni. = deriv. da calore (v.). accambiare
stomaco, ma non a vescovado. francesco da barberino, 354: vuo'mi
accambierei al suo. = deriv. da cambiare (v.). accamiciare
opera di terra. = deriv. da camicia (v.).
bisogna far precedere più o meno l'armata da un certo numero di truppe, per
amici di trieste andava / l'anima da caserme e accampamenti. e. cecchi
quella cittadaccia nata per baracche e baraccuzze da un accampamento di resinieri. deledda,
sole. = deriv. da accampare. accampanare » tr.
parte superiore. = deriv. da campana (v.).
paoletti, 1-2-70: le tina hanno da essere bene accampanate, larghe cioè di
consueto. = deriv. da campo. nella cit. dantesca 'accampare
e parte dentro. cantari, 216: da l'una parte e l'altra acampati
: il reggimento... era da quattro giorni accampato presso san giorgio a
accampato presso san giorgio a poche miglia da piacenza. panzini, ii-60: ecco l'
una casa. = deriv. da accampionare. accampionare » tr.
fil. ugolini, 5: accampionare è da fuggirsi insieme con campionare: dirai meglio
alla cosa. = deriv. da campione * mappa catastale \ accanalare
ventiquattro. = deriv. da canale (v.). accanalato
vasari, i-112: e se si ha da vedere la colonna accana- lata nel dorico
la lepre? = deriv. da cane (v.).
veggendosi così accanato dalla forza della lega da tutte le parti, come disperato,
uno fedele di ottaviano, veggendosi in luogo da non potere campare, disperando, come
in foresta. = deriv. da cane (v.).
; morso, azzannato. guido da pisa, 1-213: lo porco ferito ed
nuovo partito], cacciato e accaneggiato da prima, ora è cercato ad alleanze.
i-190: lui non volle più allontanarsi da quella galleria, e sterrava con accanimento,
della lombardia. = deriv. da accanire. accanire, intr.
, che per veder se v'è nulla da gabella, v'apriranno bauli, frugheranno
; non di età, non di sperienza da tanto pondo. serdonati, 7-388:
molesta guerra con piccoli fatti, piuttosto da accanire, che da terminare. =
piccoli fatti, piuttosto da accanire, che da terminare. = deriv. da cane
che da terminare. = deriv. da cane (v.).
la ricomunica. = deriv. da canna (della gola).
il pettine. = deriv. da canna (v.).
quadrato cortile. = deriv. da cannello (v.). accannellato1
della cannella. = deriv. da cannella (v.).
tende e simili. = deriv. da cannone (v.). accanto
bembo, 5-1-232: il qual castello è da modone lontano miglia diece, sopra alto
d'accanto? = comp. da a e canto * * lato, parte
2. l'accantonare; il mettere da parte, come in serbo.
in serbo. = deriv. da accantonare: fr. cantonnement. cfr.
sarebbero attendati. 2. metter da parte, in serbo; risparmiare.
un altro significato, quello di metter da parte; per es.: * del
comp. dal gr. dcpxi- (da ótpxcù * sono a capo ') e
= voce dotta, gr. dpxi- (da étpxoì * sono a capo ')
decanato della camera e con esser onorato da innocenzo del titolo archiepiscopale di laodicea,
vi si legge, de'rilevanti benefizi fatti da lui al palazzo e alla mensa archiepiscopale
gr. àpxispeót;, comp. da dpxi- c#px < * > * sono a
archigymnasium (gr. àpx * - da ócpxco 'sono a capo'e yu|i. vdcaiov
. verso della metrica classica, formato da una tetrapodia dattilica e da un itifallico
, formato da una tetrapodia dattilica e da un itifallico, con dieresi fra i
speranza che ciascun di noi, informandosi da allora in poi all'esempio del santo
scannapidocchi, un patriarca / degli asini da sesto, anch'ei presume / con una
. av8p£t7) <;, comp. da < £px&- (da ócpx < * >
;, comp. da < £px&- (da ócpx < * > 'sono a capo
lat. scient. archimycetes, comp. da archi (gr. dpxi- da
da archi (gr. dpxi- da < £px « 'sono a capo') e
in una squadra rigida, formata da due aste congiunte ad angolo retto per
ad angolo retto per un estremo (da cui parte un filo a piombo)
dell'archipenzolo. = comp. da arco (v.) e penzolo (
arco (v.) e penzolo (da penzolare), o pen
dal gr. àpxtttsipdcmg (comp. da dpxt- da &px < » 'sono a
. àpxtttsipdcmg (comp. da dpxt- da &px < » 'sono a capo '
. = voce dotta, comp. da archi- (gr. dpxt-, da dpxco
. da archi- (gr. dpxt-, da dpxco 'sono a capo ')
prima dignità. = deriv. da archipresbiterato. archipresbiterato, sm.
= comp. dal gr. àpxi- (da &pxco 'sono a capo ') e
, comp. dal gr. dpxi- (da # px . = voce dotta, comp. da archi- (gr. dcpxi-, da # . da archi- (gr. dcpxi-, da # px in tutta quella provincia, furono architettati da lui. l. casaburi, iii-439 altr'anima. lubrano, iii-413: da l'èrebo scoppiò mostro dannato / chi faccenda dell'umana generazione sia archi- tettata da vermi, dei quali sia pieno il seme religione non indegna di essere stata architettata da dio. 3. ornare con guido reni furono geni fantasiosi, non da meno forse, dell'abilità che le
.. che alcuni perciò credono architettato da quel vitruvio, che si tiene per principe
palazzetto del bosco di belvedere, architettato da pirro ligorio. b. galiani,
nel tempio di giove statore, architettato da ermodoro. d'annunzio, iv-2-1298:
ójetti, i-202: il casino architettato da giuseppe valadier più di cent'anni fa
e di stoppa, rinforzati e sorretti da forcine e da pettini. -iron
, rinforzati e sorretti da forcine e da pettini. -iron. alfieri
: le crociate, ideate ed architettate da gregorio vii, mantennero per più di due
in tutto sia. = deriv. da architettare. architéttico, agg. (
timpani notomostici. = deriv. da architetto. architétto, sm.
, iii-476: fu proposto fra loro da nanni di baccio bigio architetto, che
, anche lui con la barba bianca da doge. e. cecchi, 2-118:
pittori, tutti li sanno, fin da bambini... gli architetti, no
terrazze invece che dalla parte del sole da quella che gela. c.
architette sdoppiano in due i lenzuoli dei letti da sposalizio e le coperte fatte all'uncino
. • petrarca, iv-2-60: da imo / produsse al sommo l'edificio
gr. àpxtxéxrcùv -ovo?, comp. da dpxi- (cfr. àpxó? '
6-131 gli stili architettonici ebbero sempre origine da un elemento caratteristico e deciso. baldini
oggi l'affanno di molti studiosi, spinti da una improvvisa febbre filologica, alla ricerca
architetto. marsilio ficino, 2-71: da principio lo architettore, la ragione,
le quali erano senza numero, erano state da buono architettore con convenevole larghezza e lunghezza
ancor serba gelosa, / di che stampolla da principio il divo / architettore.
costruite di carton pesto e di latta traforata da un architettorello girondino con pizzo al mento
il legname, in quella guisa che da noi trovato si è il modo di curvarlo
corpo iniquo. galileo, 3-1-20: da principio mi separaste alquanto dal mondo sensibile
archit. elemento costruttivo orizzontale (costituito da un parallelepipedo di pietra o da una
costituito da un parallelepipedo di pietra o da una trave di legno, ferro o cemento
ferro o cemento armato), sostenuto da due elementi verticali: di solito con
1-no: e così, aiutandosi ogni cosa da per sé, non viene a reggere
= voce dotta, comp. da archi- (lat. archi-, gr.
europee, dice biseriale dei vertebrati, da cui sembrano africane o asiatiche.
dotta, introdotta dal gegenbaur, comp. da volte dal tuo dolce figlio /
archi (gr. dpxi-, da ócpxco 'sono a capo ') e
apra, 'aletta '(da titépoj; -oyo <; 'ala '
dei magistrati *, 'archivio deriv. da àpx'fì veranno, archivieranno, o
. 2. figur. messo da parte, abbandonato. forteguerri, 9-75
, come risulta manifestamente inesistente. volta da voluta) si ha nel testamento dell'anno
mute. d'annunzio, iv-1-883: da quei fregi vanissimi sua chiave nell'
fregi vanissimi sua chiave nell'archivio da lui ordinato novellamente. degli archivolti
,... dai mostri simbolici, da tutte le par redi,
, che era salvini, iii-76: arci da sé non significa, siccome né una
muri [di parigi]. (da noi questo è uso arciantico).
/ caparbio detto, e che da tal radice / procede, che quel
, basche, latine, illiriche, convalidate da lasciava il terren laberinto, un'arcibella cosa
quello, ed arcifelicissima ne'figliuoli che da quello avrà. -arciflemmatico: flemmaticissimo
contentezza mi ha portato la nuova datami da v. s. -arcigratissimo:
unico modo. -arcimatto: pazzo da legare. allegri, 151: chi
127: un arcistupendissimo sonetto / mi fu da parte vostra presentato / poeta nuovamente ristampato
redi, 16 v-47: l'ho cavato da una libreria più che arcitarlata, e
, 112: il quale [sonetto] da voi, sendo approvato per buono a
se'stella, / perch'io fugga da questi arcibricconi, / dammi la groppa
in quel luogo del vocabolario s'ha da leggere * occorrenza, bisogna ',
marte ignudo. = deriv. da archi-primo elemento in composizione dotta,
= voce dotta, comp. da arci- (lat. archi-, gr.
arciabbazìa, sf. abbazia retta da un arci- abate.
abate. = comp. da arci- (lat. archi-, gr.
basilica maggiore. = comp * da arci- (lat. archi-, gr.
. = voce dotta, comp. da arci- (lat. archi-, gr.
= voce dotta, comp. da arci- (lat. archi-, gr.
. segni, i-1-1-225: io adunque eletto da voi, virtuosissimo nostro arciconsolo, per
e che passa di mano in mano da arciconsolo a arciconsolo. = voce dotta
. = voce dotta, comp. da arci- (gr. < 5tpxi-, dal
di arcidiacono. zenone da pistoia, 1-7: dico dappoi che lo
cattedrale della quale era archidiacono uno uomo da bene. v. borghini, 1-2-452:
bel- fegorre. = comp. da arci- (lat. archi-, gr.
sf. eccles. diocesi retta da un arcivescovo. carducci, iii-26-179
dottrine gallicane. = comp. da arci- (lat. archi-, gr.
arciduca d'austria. papini, 28-233: da un anno appena avevo sputato sul
bel petto. = comp. da arci- (lat. archi-, gr.
praticata in un muro di fortificazione, da cui gli arcieri colpivano il nemico.
feritoia '. = deriv. da arciere. arcière (ant. arcère
usata apparisce di subito, se subitamente da uno arcere è ferita. machiavelli, 12
arciera. tassoni, 1-16: venian guidate da renoppia bella / cacciatrice ed arciera a
non avea che quattromila cavalieri, e da trentamila arceri inghilesi. m. villani
, tunica succinta, brache azzurre strette da liste di cuoio fino alle cosce.
-franco arciere: soldato francese affrancato da imposte, che dipendeva direttamente dal re.
istituzione francese, la quale ebbe principio da carlo vii l'anno 1448.
si sogliono tenere le capre grosse matricine e da frutto in branco separato; i mastiumi
! caro, i-m: non vien da voi, che siete il bottegaio della eloquenza
de'cucchi / o busbacione, o matto da tarocchi! l. bellini, i-xox
arcifanfano di baldacco. = comp. da arci- (dal lat. archi-, gr
. = voce dotta, comp. da arci- (lat. archi-, gr.
che ci ricordò il vezzo di lui da vivo, di procedere con la testa
. arcile 'arca '(deriv. da arca). arciliuto (ant
se la corda di questo sarà un basso da gravecembalo o da arciliuto. =
questo sarà un basso da gravecembalo o da arciliuto. = comp. da arci
o da arciliuto. = comp. da arci (lat. archi-, gr.
via. d'annunzio, iv-2-214: staccò da una panoplia due lunghe pistole d'arcione
signore; / e scése pres- stamente da l'arcione, / e fece a questo
passo montano. negri, 2-505: da lontano, ad arcione sulla montagna,
attenzione, applicarsi., francesco da barberino, ii-6: or ci convien tener
canne vitree. = = comp. da arci- (lat. archi-, gr.
isole vicine fra di loro, caratterizzate da una morfologia comune. tommaseo
l'orgoglio, e con cento galee da corso in mare, presa la signoria
due o tre anni, e l'arcipelago da un lato e il danubio dall'altro
, ufficio di arciprete; chiesa retta da un arciprete. caro, 3-1-143:
, né di vecchiezza, né mai da per sé si fende. né è maraviglia
picchetti di soldati. = comp. da cipresso e un prefisso deriv. forse dall'
ìlla [cypressus]; cfr. alloro da illa laurus. panzini, iv-34:
e ufficio di arciprete; parrocchia governata da un arciprete. targioni tozzetti, 12-3-368
orrevolmente. = comp. da arci (da arca) e scranna (
= comp. da arci (da arca) e scranna (v.)
unica piazza. = comp. da arci- (lat. archi-, gr.
di santa marianuova. = comp. da arci- (lat. archi-, gr.
dare un giulio, e una falce da mietere. de marchi, 33: entrò
: i'voglio andare a intendere / da un amico mio, persona pratica, /
... non ne fussi io stato da questo favorito di lumi. 4.
dallo arcivescovo..., il quale da tutti era tenuto uno santissimo e buono
sf. mus. antico strumento composto da un clavicembalo e da una specie di
antico strumento composto da un clavicembalo e da una specie di viola messa in movimento
una specie di viola messa in movimento da una manovella. g.
voce i cantori. = comp. da arci- (gr. dpxi-, da tfpxco
. da arci- (gr. dpxi-, da tfpxco 'comando ') e viola
cenne / del gran segnor. bartolomeo da s. c., 20-1-2:
suo tempo utilmente si tenda. francesco da barberino, ii-115: guarda ver l'
: come balestro frange, quando scocca / da troppa tesa la sua corda e l'
possa, ed egli aveva arco e ale da giugnermi assai tosto. idem, dee
di metellino. tasso, 7-101: da la grave faretra un quadrel prende, /
[l'uomo] è strale, che da l'arco esce e sen passa;
, / va stridendo lo strale / da la cocca fatale. foscolo, gr.
annunzio, ii-572: intendo a farti archi da saettare / col legno della flèssile avellana
di tacchino (di quelle delle ventole da cucina) e la freccia scoccata dall'arco
e più forti e fulgidi / colpi da l'arco liberar vogl'io, / e
ad esser tesa come un bell'arco da una mano forte che sapesse armarsene per
puri strumenti dell'arte, come forze da adoprare, « archi da tendere ».
, come forze da adoprare, « archi da tendere ». ungaretti, viii-17:
, viii-17: la quiete / stanca, da dissepolte arborescenze / riestesasi misura delle mete
unità di misura equivalente alla distanza percorsa da una freccia scoccata da un arco.
alla distanza percorsa da una freccia scoccata da un arco. machiavelli, 755
meno diletta la musica delle quattro viole da arco; la qual è suavissima ed artificiosa
la proprietà d'istromenti d'arco o da fiato, quando sia egli suonatore di
serrò l'arco di mezzo del ponte da santa trinità con tre pile e quattro
arco non è altro che una fortezza causata da due debolezze, impero che l'arco
a pian terreno, sotto gli archi che da quel lato ricorrevano davanti a un breve
, i-375: immagina due grandi stanze unite da più archi a rottura.
): il cui profilo è costituito da due archi di cerchio i quali, intersecandosi
agli archi acuti delle due minori porte da i lati. carena, ii-333: arco
, quello la cui centratura è formata da due curve che s'intersecano in cima
in cima ad angolo acuto, descritte da due centri equidistanti dal mezzo della corda
a diverso livello, e che funge da organo di controspinta. -arco piano:
certamente, che l'arco fusse trovato da coloro che allargarono i confini de'loro
gli obelischi ha scossi; / gli anfiteatri da l'età percossi / son polvi in
accesso a una caverna, oppure formata da alberi, arbusti, ecc.).
ii-1022: capelli corti e folti, da una parte neri dall'altra bianchi, sollevati
. battoli, 1-402: fora il muro da banda a banda d'una buca appunto
cecco d'ascoli, 682: e da la luna, quando è tutta piena,
fa l'aria serena. / spesso da lei si forma l'arco bianco / che
nello aere si creino. s. bernardino da siena, 70: e vidi un
non si veda il sole, generan da un de'sua lati tutti li colori
. l'arco celeste è sempre veduto da quelli occhi li quali s'interpongano infra la
parte del circolo parallelo dell'equatore descritto da un astro nel suo giro apparente,
i fianchi son formati e sostenuti principalmente da due ossa grandi e curve, le quali
cantante: arco elettrico che, percorso da una corrente oscillante con frequenza acustica,
. -arco oscillante: arco elettrico alimentato da una corrente continua, quando fra i
. ojetti, i-371: a due minuti da noi, il tritone, il corso
boccaccio, 1-277: ma i fati da non poter fuggire volsero in arco la
sua dritta lista, / se 'l piegator da sua forza la lascia / al cielo
, le dita: unirle in modo da formare una sorta di volta. borgese
, del pensiero, dellal'anello favoloso che da bambina credeva si trovasse dove mente:
egli manifesto che l'iride, chiamata da noi l'arco baleno, si vede in
sereno, / placido olezza: va da monte a monte / l'arcobaleno. d'
volta del cielo incenerita, allampa- rono da una parte all'altra dell'orizzonte desolato.
del tavolo: quel pulviscolo, percosso da una striscia come d'arcobaleno,
matasse di filo in gomitoli, composto da un asse verticale, dal girello che sostiene
castello di stecche di legno, e da una ruota azionata a pedale.
, 79: tutti e tre i centurion da siena / diventanti per arte un mulin
salvini, vii-557: arcolaio; strumento da dipanare, detto anche bindolo o guindolo.
un toppetto mobile, che gli serve da 'piede'. idem, ii-433: arcolaio
, ii-433: arcolaio pieghevole, arcolaio da serrare, è quello che si può
: e l'arcolaio comincia i suoi giri da trottola con un gemito ad ogni mezzo
lana viola, altre matasse di lana tinte da poco e stese ad asciugare.
corri in quel luogo, / ritorna da quell'altro, e vieni e vai:
arcolàio2, sm. ant. antica macchina da guerra. berni, 68-5 (
, ed arcolai, / certi strumenti da tirare a segno. = deriv
a segno. = deriv. da arco. arcominciare, tr.
ente denominato « madre luminosa », da cui dipendevano sette « arconti » o
tardo archontici (gr. 'apxovuxot, da # px zool. sottoclasse di rettili, caratterizzati da due fosse temporali nel cranio e da da due fosse temporali nel cranio e da costole fornite di due teste (ne fanno , cementate, per 10 più, da calcare. = fr. arkose loculi, o costruito in muratura e sormontato da una nicchia ad arco, e riservato imbocca al capoccio. = deriv. da arco. arcoverare, tr. ( lat. scient. arctoidea, comp. da arcto (gr. tfpxxo? 4
giallo in su le panche. / da la porta arcuata, che i leoni /
l'arcuata groppa, la faccia rubiconda da buon pasticcione. soffici, ii-197:
con le ginocchia lievemente arcuate quasi dovesse da un momento all'altro rimontare a cavallo
, 5-173: erano vacche magre, da lavoro, bianche e nere, con
tu facci botti, bigonciuoli, arcucci da bambini, zoccoli, e altre simili
coperta la barelletta, come un arcùccio da bambini, con incerato nero, con
sagre reliquie venute poco dopo il mille da costantinopoli. = lat. arcula
/ quanto asciutti i miei denti escon da tavola. d'annunzio, iv-2-912: somigliava
sotterrato en quel foco ardente. bartolomeo da s. c., 7-2-3: come
tenere carni. tasso, 12-7: e da secura parte avrò diletto / mirar il
bronzi concavi e sonori, / e salutate da l'eccelsa rocca / con lingua ardente
dove si espone un morto circondato da mille faci. pratolini, 9-952:
bruciante (un liquore). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
le faci che i giovani greci si commettevano da una mano all'altra.
or fiamma ardente, / or giù da gli occhi miei correre un fiume i.
i... i qual mercede da voi sperar poss'io? caro, 4-396
fora mai, stolto mio cuore, / da mitigar questi sospiri ardenti. deledda,
prova sentimenti vivi, intensi; preso da ardente passione; appassionato, entusiasta.
. giacosa, 76: le ragazze da marito sono molte e l'uscio lascia
8. figur. fortemente innamorato, preso da appassionato amore. boccaccio, v-87
? machiavelli, 267: giovani tutti amati da lui e de'medesimi studi ardentissimi.
berni, 11-4 (i-280): da l'altra parte viene un concorrente,
era cesare venuto a spruch, ardente da una parte alla guerra contro ai vineziani.
ardentemente studiando la morte de'miei. giovanni da samminiato [petrarca], ii-87:
troppo ardentemente la vittoria, è ucciso da argante. pellico, ii-102: io
della mia triste sorte giungesse alla famiglia da me, piuttosto che da altri.
alla famiglia da me, piuttosto che da altri. leopardi, iii-141: non potrete
per troppa ardenza, e mi piaceva, da spasimare, la cameriera. 3
ribaltò per terra. = deriv. da ardente. àrdere, tr. (
alcuno arda le secche frondi. guido da pisa, 1-251: noi miseri troiani,
carro su del nostro foco / tirato da dragon ce ne montiamo. /..
nella mia prigione v'era un cammino da poter far fuoco. tasso, 2-24
la violenza del sentimento. giacomo da lentini, 2-28: così m'arde una
idem, ii-8-21: quegli occhi mi perseguitano da per tutto, non mi lasciano pace
consunto dal fuoco; bruciare. giacomo da lentini, ii-97: l'augel fenice s'
ardere quella del tuo vicino. francesco da barberino, ii-116: la paglia al fuoco
, / e quei che vuo'tenere / da sé remoti non li rap- pressare,
volto, / sottilissime fila egle traea / da ricchi vermi, ove bollendo ardea /
; essere preda della febbre. francesco da barberino, 249: chi non sa ch'
fera, / che il cor sente da febre oppresso e vinto; / e di
le orecchie gli arsero, percosse da una vibrazione metallica. beltramelli,
[l'uomo] è strale, che da l'arco esce e sen passa;
: « seri detoperata, / e poi da onne gente seri sempre addetata. dante
coi sentimenti corporali. s. bernardino da siena, 86: mai niuno non
73: convense a cortesia / scaciar da sé colui che mercé chiede? / forse
scorno, arder di sdegno / potrà da qui a mill'anni italia e roma.
: un uomo, che sia stato amato da una donna di pregi singolari, eccita
14. locuz. - legna da àrdere: per riscaldamento. -olio da
da àrdere: per riscaldamento. -olio da àrdere: per illuminazione. deledda,
quei negozianti errabondi, che comprano olio da ardere e poi lo rivendono per buono.
bruciare, farsi fuoco '(deriv. da arère * essere secco ',
arère * essere secco ', da cui * ardo '). ardèsia
della fibbia. gli ardiglioni delle fibbie da fornimenti di cavalli, e altre cose
cose simili, sogliono avere una punta sola da farsi entrare in bucolini fatti precedentemente con
. dessi, 6-172: la corta mantella da bersagliere con gli ardiglioni d'ottone.
, 'piccolo legaccio '), da kart (sec. xii), dal
il cortese volgar., i-134: da cuore l'ardimento, e non mica
., i-33: lo tuo ardimento è da riprendere molto, poi che adimandi cose
è la voce. = deriv. da ardire1. ardimentosaménte, avv. con
raggioso, audace. bartolomeo da s. c., 49: egli
innalza. = deriv. da ardire *. ardire1, intr.
tentare con generosa audacia. bartolomeo da s. c., 4-2-10: ottimo
ii-30: gli altri fanciulli mi guardavano da lontano, ma non ardiano avvicinarsi.
ardire che la natura medesima. paolo da certaldo, 323: di sperare solo
sua benedetta madre vergine maria, e da loro prendere baldanza e ardire, e
prendere baldanza e ardire, e non da parenti o da danari. cantari, 95
ardire, e non da parenti o da danari. cantari, 95: ecco
anni il mio sfrenato ardire. paolo da certaldo, 24: il maggiore ardire che
voglia far fallo al tuo marito? giovanni da samminiato [petrarca], i-172:
3. come personificazione. francesco da barberino, 224: lascia ardire il modo
volte, o non mai, può venire da savio consiglio; e il savio consiglio
l'ardire di trascriverle qui due sonettuzzi da me fatti di fresco. -prendere
/ la tua ragion mantene. bartolomeo da s. c., 22-5-6: se
teucri arditamente in su le mura / da la sinistra incontra si mostraro. tasso
. ardire, coraggio. giacomo da lentini, 5-8: amor comanda ch'io
la lanza. = deriv. da ardire1 (dal part. ardito con il
sa osare, rischiare. bartolomeo da s. c., 7-1-18: l'
. ammaestramenti, 33: quelli sono da dire arditi e di grandi imprese, li
. petrarca, 351-10: divino sguardo da far l'uomo felice, / or fiero
che sono mossi o guidati o costruiti da persone audaci, animose. dante,
par., 23-68: non è pileggio da picciola barca / quel che fendendo va
ratti a fare cose che non sono da fare. idem, rettor., 23-24
, gli minacciò farli morire. francesco da barberino, 372: a queste sue fancelle
ardito di toccarmi,... né da questo corpo alcuna cosa rimuovere. idem
fiorentini. tasso, 7-13: pur lusingato da speranza ardita / soffrii lunga stagion ciò
ardire, di audacia, che nasce da un'intima disposizione al coraggio; che presenta
. 6. figur. che nasce da una concezione nuova, originale (ed
era pallidissimo e indossava sopra alla divisa da ardito un impermeabile giallo. pratolini,
vero che i nostri guai sono cominciati da quando si sono sciolti gli arditi? noi
mezza età e che non hanno tempo da perdere, piacciono cotali maniere. -arditétto
, spianatore. = deriv. da ardere. ardòmetro, sm.
, comp. dal tema di ardere e da metro (gr. pixpov 4 misura
ha quel di fuore / per ischermirsi da lanciato ardore; chiabrera, 1-18:
partorisca ardori. idem, 330: da l'un lato / con sfavillanti ardori /
voragine cupa avvampa e fuma, / da l'altro in larghe falde / di
giorno della candelora / con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle /
prato, ardono i campi. / perché da tanto ardor s'involi e scampi,
mi faria subitamente divenir gentile. giovanni da samminiato [petrarca], ii-106:
20-42: qual fui! quanto dissimile / da quel che tanto ardore, / che
vivo, intenso; brama. guido da pisa, 1-261: allora lo re priamo
avevano ad essere? leopardi, 20-150: da te, mio cor, quest'ultimo
, / ogni conforto mio / solo da te mi vien. idem, ii-696:
= lat. àrdór -óris, deriv. da àrdere. arduaménte, avv.
tommaseo-rigatini, 2336: l'asprezza vienq da inuguaglianza della superficie, sia terreno o
terreno o altro corpo; l'arduità, da troppo forte salita. 2
arduo che agogna, / ululato avea su da la collina: / - odi o
benché ardua et laboriosa mai vi parrà da nolla intraprendere et proseguire. bisticci, 459
idem, ii-305: in teorica un viaggio da torino a londra pare una cosa strana
più ardua né più strana che l'andare da torino a stupinigi o alla veneria.
cuore avea fuoco ed ardura. = da ardore con cambio di sufi, (come
detta area, et è ogni spazio contenuto da la circun- ferenzia al punto del cerchio
e col ricavato comprava subito altre aree da costruire. 2. regione circoscritta
8-380: nella medesima medaglia era ancora da quella parte scolpito nell'area un grosso granello
comprendente un gruppo di stati (legati da vincoli economici, politici, ecc.
: territorio continuo e circoscritto, abitato da popolazioni affini, che presentano caratteri culturali
si dee usare per sapere lo spazio da loro detto area di un triangolo?
. ciascuna delle due metà del campo da gioco, assegnata per sorteggio alle squadre.
, tamil ataikkdi, comp. da atai 'schiera 'e kài 'frutto
, bruggiato dal caldo, arefatto da la fatica, sentendosi gli pulmoni
fatica, sentendosi gli pulmoni disseccati da la sete, venne invitato...
, di arefacère, comp. da arere e facère. arèico,
non è religioso, che prescinde da ogni religione. fanzini, iv-34
che astrae dal principio religioso. diverso da antireligioso: che si oppone alla religione.
del mistero. = comp. da a-privat. e religioso (v.)
e mormorar con moderati argenti / chiusi da giusta arena il mare e i fiumi
. carducci, 152: la luna / da le selve appennine aurea si svolve /
. a. cocchi, 8-112: da ciò resulta anco la potenza di portar
devea, tutto è fornito; / da indi in qua si porta arena al lito
cinematografo o teatro all'aperto; pista da ballo. ojetti, ii-535: il
si ballava e si cantava, in modo da sollevare gli animi. -per
, che quasi essi soli collegano insieme da scarsa materia vetrina. = voce dotta
né albero. = deriv. da arena: cfr. arenile.
prezzo. = deriv. da arena1. arenària1, sf.
: pietra arenària). roccia formata da sabbia di quarzo e tenuta insieme da
da sabbia di quarzo e tenuta insieme da un cemento che può essere argilloso,
, calcareo, bituminoso, ecc. (da cui il suo diverso colore: grigio
lasciato profonde scalfitture. = deriv. da arenariol. arenària2, sf.
arenàrio1, agg. che è formato da sabbia, che contiene sabbia.
, con i loro gironi deserti, su da le scogliere nerastre levavano a guisa di
). — deriv. da arena1. arénga, sf. ant
propria dell'india e della malesia, da cui si estraggono fibre tessili, una specie
. palazzo del libero comune, formato da un piano terreno porticato, e un
.. indicante il ballatoio o la ringhiera da cui si parlava al popolo. c
ordigno era detto malliola o maiola, forse da malleus, il martello con cui si
1 adunata militare ', comp. da harjis 'esercito 'e * hrings 'circolo
= voce dotta, comp. da a-privat. e rene (v.)
lat. scient. arenicóla, comp. da [h] arèna e -cola (
[h] arèna e -cola (da colére * abitare '), sul modello
arenile marino. = deriv. da arena1. arenizzazióne, sf.
granitoidi operata dagli agenti atmosferici (specialmente da quelli chimici), con la conseguente
metri). = deriv. da arena1. arenosità, sf.
a sabbione. = deriv. da arenoso. arenóso, agg.
, miravan fanti / ire e tornar da la cittade al lito; / e da
da la cittade al lito; / e da cameli onusti e da elefanti / l'
; / e da cameli onusti e da elefanti / l'arenoso sentier calpesto e trito
per il quale fa de bisogno portar da bere e da mangiare per sé e per
fa de bisogno portar da bere e da mangiare per sé e per le bestie
io suppongo arenosa e friabile e facile da passare. guglielmini, 1-104: i fiumi
. paoletti, 1-1-179: è però da avvertirsi, che queste sollecite e replicate lavorature
quando ne l'areò- pago discende / da la reggia d'olimpo. panzini, 1-793-
quando l'areopago di atene prosciolse frine da ogni accusa di empietà. angelini, 1-16
dotta, gr. dpexaxoyta, comp. da dper /) * miracolo * e
invitasti l'aretina. = deriv. da arezzo, dove la danza ha avuto origine
.]: 'l'aretino ', da sé, addita il nome di quel
l'aveva fatto. = deriv. da arfasatto. arfasatto, sm.
arronzino, e facciano di sé medesimi toppe da scarpe. 2. dimin. arfasattèllo
: « questo nome [arfasatto] viene da arfaxad della scrittura sagra, che nel
effetto dello sgorgo od afflusso del liquido da cannelli appositi, aggiustati al vaso medesimo
esercitando elevati sforzi di trazione: costituita da un tamburo su cui si avvolge il
mano quattro leve mosse in giro da uomini, e così vengon tirati corpi
dire senza volerlo, un po'spinto da un certo diavolo che mi brontolava dentro,
un po'tirato cogli argani, ora da questo ora da quel- l'altro amico
tirato cogli argani, ora da questo ora da quel- l'altro amico. c.
po'con gli argani, e proprio da secentista. = voce tecnica (
della scena. = deriv. da argano (con un accostamento al nome
a seguire il canape è constretta / da quella forza ch'ogni forza eccede, /
quella forza ch'ogni forza eccede, / da quella forza che più in una scossa
due robusti perni, attraversato in cima da due stanghe in croce, che for
v-20: e tutta la terra dipinta, da argen- tali onde rigata, si mostra
= lat. tardo argentare (da argentum). argentària, sf
i vasellami d'argento e gli altri strumenti da tavola... erano massicci,
. erano massicci, lavorati un po'rudemente da argentarii rustici. papini, 28-243:
è ornato di argento, che è coperto da una foglia, di argento.
, 237: la faretrata dea / da la cima del cielo / con saette argentate
3. zool. razze argentate: animali da pelliccia in cui peli bianchi compaiono in
in argento. = deriv. da argentare. argentatrice, sf.
argentatura ai confetti. = deriv. da argentare. argentatura, sf.
la falsa argentatura. = deriv. da argentare. argènteo, agg. che
. tasso, 18-39: ed ei da lunge in bianco manto / comparia venerabile severo
: l'acqua oscura è tutta solcata da una danza strana di pesci argentei. bontempelli
in una zona di cielo diafana, contornata da piccole stelle dorate. de pisis,
nell'ombra. panzini, ii-225: da bravi, bambini,... battete
argento coniata dagli imperatori romani a partire da augusto. = voce dotta, lat
settembrini, 1-6: tutta l'argenteria da tavola e qualche altra cosa di valore che
di dio. d'annunzio, iv-1-749: da molto tempo aveva messi gli occhi su
beato oblio. = deriv. da argento. argentièra, sf.
la sua cenerata. salvini, 39-vi-226: da caballarius si fece cavaliero, da primarius
: da caballarius si fece cavaliero, da primarius primiero, da argentarius, argentiero
si fece cavaliero, da primarius primiero, da argentarius, argentiero. carena, ii-177
con saldature: come posate, vasellami da tavola, candellieri, arnesi di chiesa
. -mi nerali argentiferi: da cui si ottiene l'argento, che
comp., sul modello di aurifer, da argento e dal suff. -fero (
suff. -fero (lat. -fer, da fero 1 porto '). argentina
conosciuta anch'essa dagli antichi, chiamata da chi serpentina, da chi argentina e
antichi, chiamata da chi serpentina, da chi argentina e da chi lucciola.
chi serpentina, da chi argentina e da chi lucciola. nasce questa nei prati,
vi dura per altro tempo, che da mezzo maggio fino a mezzo giugno,
perde. = deriv. da argento (per il colore argenteo del dorso
castagna è coperta, anzi armata da sopravesta di pelle spinosa, vestita
voce aveva stranissimi rivolgimenti di tono. da calda e profonda a un tratto diventava
di fanciulle, squillanti, tutte intramezzate da grida e risate che scoppiavano in cento toni
lo stagno pare argento. s. bernardino da siena, 85: è da
da siena, 85: è da desiderarla sopra oro, sopra ariento e sopra
la spagna durino le cave già cominciate da annibaie. n. - franco,
, 12-5: se la mia vita da l'aspro tormento / si può tanto schermire
/ si può tanto schermire, e da gli affanni, / ch'i'veggia per
aspetterò che queste mie bellezze dal tempo o da qualche infermità siano guaste e che i
/ e mormorar con moderati argenti / chiusi da giusta arena il mare e i fiumi
idem, 882: e tu pendevi tralcio da i retici / balzi odorando florido al
balzi odorando florido al murmure / de'fiumi da talpe volgenti / ceruli in fuga spume
d'argento che piove sui rami, da ima macchia nell'oscurità si leva una
pesci d'argento. ojetti, i-iio: da trent'anni che 10 conosco egli non
argento né d'affanni. s. bernardino da siena, 85: hai l'argento
provarai col suono. boiardo, 2-27-50: da poi che ebbe donato molto argento /
. franco, 2-138: non avendo altro da perdere che un calamaro con due scartaffi
miniere in certe montagne una giornata di là da gorizia, in un luogo chiamato idria
: nelli monti d'idria, discosto da gorizia circa miglia quaranta, sono le
udire assai dilettevole, e sprizzando pareva da lungi ariento vivo che d'alcuna cosa premuta
. argentum, gr. óépyupo ^, da una radice * areg *
mica argento. = deriv. da argento. la voce è registrata da tomma-
. da argento. la voce è registrata da tomma- seo (« argentone: nome
minerale, di origine sedimentaria, composta da idrosilicato di alluminio (con quantità varie
, ed ha proprietà masculina. giovanni da samminiato [petrarca], i-197: questa
sangue rappreso, l'argilla viscosa lavata da falde d'acqua continua. idem, ii-570
coi pastori. stuparich, 2-172: da quella specie di tana fangosa, a
argilla divina. levi, 1-13: da ogni parte non c'erano che precipizi di
biblico della formazione del corpo umano, da parte di dio, con l'argilla)
silice. = deriv. da argilla. argilloscisto, sm.
.). = comp. da argilla e scisto (v.).
l'acqua, ma però è separabile da quella, come si vede per l'esperienza
salata per diverse terre argillose, si purifichi da quello, il quale resta nella terra
stato arginato, non abbia mutato sito da un luogo ad un altro. baretti,
malariche, assai più che adesso, da quando sono stati arginati i due torrenti
isdrael sofferse. = denom. da argine. arginasi, sf.
alcuni microrganismi. = deriv. da arginino. arginato1 (part. pass
innondano. borelli, i-408: viene da molti giudicato che i porti di venezia sieno
cave e il verde degli argini traspariva da un fumo di vapori. fracchia,
[gli occhi] muniti e difesi da ogni pericolo... la gli fortificò
sponda / sono al furor che lor da tergo inonda. segneri, iv-8: se
i-1-31: non vi era mezzo istantaneo da far argine al torrente di tanti mali.
v-47: e'fu, senza dubbio, da molti filosofi peripatetici già notato, che
4. milit. apprestamento difensivo, costituito da un bastione piatto, in terra battuta
volete, milanesi? od aspettare / da l'argin novo riguardando in arme,
. dimin. arginèllo. andrea da barberino, 26: presono un poco di
costeggia alcune strade, ed è separato da esse mediante un fossatello. arici, 21
94: ma si frapponevano terribili ostacoli da superare: qualche siepaia che dovea essere
dei molti canali di scarico che danno da bere ai prati. ii temporale della
* terrapieno '(deriv. da aggerère * ammucchiare '). arginina
àpyupdca7u8e <; (comp. da ócpyupo? * argento 'e &anl <
, sm. medie. avvelenamento cronico da sali d'argento, di natura professionale o
di natura professionale o terapeutica (caratterizzato da argina, coliche, vomiti, diarrea
laghi, fossati e stagni: lunghi da 8 a 15 cm, nuotano rapidamente nell'
. argivo, agg. che viene da argo, abitante di argo. -
: raggia di luce un riso / da i marmi che d'argiva anima infusi
inorgoglirsi, adirarsi. giacomo da lentini, 8-47: occhi e talento e
in dolcezze. = deriv. da argoglio, per orgoglio. argóglio
noi argoglioso. = deriv. da argoglio, per orgoglio. argòlico
concludere; inferire, arguire; congetturare da segni, indizi; intuire; congetturare
: sovente io e dalle sue medesime lagrime da me vedute, e dalle mie fatiche
erede divenuto. tasso, 11-21: or da tai segni in te ben argomento /
fede. galileo, 686: ma da che argumentate voi che non la terra
de'pianeti? campanella, 2-1x1: da gli odori li cani argomentano qual sia
2-118: dal corpo a l'anima, da l'anima a lo angelo, da
da l'anima a lo angelo, da l'angelo a dio: che e'sia
che io intendo più tosto lo compresi da la verità che dah'argomentare d'altrui
tu... argomenti che ogni doglia da qualche amore, sì come ogni fiume
qualche amore, sì come ogni fiume da qualche fonte, si diriva, variamente
le ragioni, che non può esser abbattuta da l'au torità, e
argomenta, / scioglie, dichiara, e da le cose vere / distingue il falso
? lambruschini, 1-195: argomentando malamente da alcuni casi speciali, se n'è dedotta
sanza causa, e se gli è da qualche seconda causa, la depende dalla
. adunque il male della pena viene da dio. settembrini, 1-19: ci venivano
come potesse. sannazaro, 9-143: offeso da tanta selvatichezza,... si
: mi argomentai di purgare questa dottrina da ogni residuo di astratto apriorismo.
trarsi d'impaccio, industriarsi; darsi da fare per provvedere il necessario. dante
, lat. tardo argumentativus (introdotto da donato come traduzione del gr. òko&ztiy.
per lume naturale, le quali, discorrendo da una cosa nota secondo il senso o
i vuol essere esaminata più particolarmente e da sé. leopardi, ii-667: gli
») è dedotta come logica conseguenza da quelle che la precedono (« antecedenti
appresso: «... / e da questa credenza ci convene / sillogizzar,
di cose che si sperano, perché da la fede nasce la speranza, la
prova, indizio, segno. bartolomeo da s. c., 3-8-6: argomento
mesi innanzi; ma dopo alquanto, da veri argomenti rassicurato, sentendosi pur chiamare
croce, andò a lui. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
., 7-7 (194): e da questo prendendo argomento, era in oppinione
pessima fantasia. imperato, i-20: da queste cose dunque possiamo intendere la materia
vidi, e diemmi argomento di campare da quella. ariosto, 43-10: e ti
disordine cagionato, come ho detto, da impeto di sdegno: e per argomento di
..., per quietarli, da se stesso gli mandò subito a chiamare,
conc., ii-27: l'argomento scelto da lui a cantare era per quel secolo
più svariati e brillanti argomenti siano trattati da essi. pratolini, 9-789: e
interseritivi così in prosa; ma occupato da un dolor di testa eccessivo, non ho
. compagni, 2-5: niuno argomento da guerra si fece, perché non poteano pensare
che a concordia si potesse venire. francesco da barberino, 221: in caso
argomento le smarrite forze rivocasse. giovanni da samminiato [petrarca], ii-328: io
fomiti di seghe e d'altri argomenti da tagliare. idem, 8-11: [i
navi e ponti ed argu- menti / da passar senna, che non ben si guada
portato al marito ferri ed altri argomenti da rompere il muro della torre, e
, d'impiastri, untion e argomenti da far stentare la morte non che una donna
a elli per sue argomentose parole che da indi innanzi non fosse utile e salutevole
i mitici eroi greci che, guidati da giasone, salparono con la nave argo
/) <; (comp. da 'apyd) 'argo 'e vaóxtj?
: il maschio non si differenzia molto da un comune polpo; la femmina secerne
strana opinione; imperocché fu tenuta anticamente da molti, ed in particolare dal rodio apollonio
l'iniquità. = comp. da argo e nave (v. argo2 e
vostra frase nelle vostre antecedenti lettere, da cui si potrebbe quasi arguire che voi non
. cesarotti, i-162: se alcuno da queste parole volesse arguire ch'io son poco
, alquanto alleviata, a mio potere da tale pensiero mi scostava. ottimo, i-15
iv- 141: argutamente fu detto da qualcuno che gli altri pontificati finivano alla
o redarguire l'errore, o arguire da una notizia più prossima altre notizie più
, ii-319: mi fu raccontato da testimoni di udito, del mara- viglioso
queste donne la vecchiaia rappresenta una liberazione da tutti, a cominciare dal marito:
cominciare dal marito: diventano argute, da riservate che erano finiscono con l'adoperare
e virtuose ragioni tanto maravigliosamente dette da lui, pensò tentarmi per un'altra via
umile parata, / e di retro da tutti un vecchio solo / venir, dormendo
e l'occhio, ahi queirarguto / da le assidue vigilie occhio conquiso, / più
diletta. parini, xix-132: colpito allor da brivido / religioso il core, /
tu ci vedrai tagliare / quanti siam qui da quel popolo arguto.
tempo in accumulare esempli d'un'arguzia da me reputata assai fredda. leopardi,
sabina, re numa, che richiesto da giove d'un olocausto di teste,
, allontanarono però moltissimo la lingua greca da quella nativa, nuda, schietta.
non minor verità che arguzia fu detto da non so chi: che pochi corpi morti
(class, argutiae), deriv. da argutus. ari, sm
fondamentali della natura). bartolomeo da s. c., 2-6-15: ogni
, agitata leggermente, mai non aggravata da vapori, lontana da paludi e da
mai non aggravata da vapori, lontana da paludi e da cadaveri e da venenose
aggravata da vapori, lontana da paludi e da cadaveri e da venenose erbe e da
lontana da paludi e da cadaveri e da venenose erbe e da belve. idem,
da cadaveri e da venenose erbe e da belve. idem, 1044: non
parte del cielo meno pura e sempre travagliata da vapori e dal freddo e dall'ombra
dall'aria il foco, / quella da questo; dalla terra l'acqua / farsi
dalla terra l'acqua / farsi, e da questa indi la terra. leopardi,
: ma all'invito che mi veniva da quella luce di tramonto a uscire e respirare
di masse d'aria, che penetrano da due aperture corrispondenti; riscontro.
-colpo d'aria: infreddatura provocata da corrente d'aria. tozzi,
, 237: la faretrata dea / da la cima del cielo / con saette argentate
verdognola tenerissima, ravvivata tra gli alberi da fasce di pulviscolo dorato. -disus
a passare una settimana d'aria buona da noi. 8. condizione morale,
di un periodo dell'anno (determinata da vari fattori psicologici, morali, o
pali, / nell'aria del sabato ferita da voci di attesa. -situazione
. -r aria d&flogisticata: nome dato da priestley all'ossigeno. -aria
per negozio importante, e per cavar utile da quella gita. -aver l'aria
, 4-160: a mezz'aria, da un balcone di legno pendevano pannocchie dell'
notizia, un ordine, un diavolo capitava da qualche parte a buttare all'aria ogni
, 13 (228): s'allontanò da quel luogo, dove non c'era
-esci. aria!: invito a uscire da una stanza, ad andarsene. -anche
, 1-i-236: con me il lavoro ha da andar così. chi non gli piace
lo suo valore d'essere amata sommamente da un nobile e gran barone del paese
quel momento, di tornare allora allora da uno dei loro soliti viaggi in inferno.
ii-170: non pigliate mica quell'aria da professore! ojetti, i-19: il
dotta, lat. eccles. ariànus (da arius, l'eretico antitrinitario),
de fiorini. = comp. da a [d \ rafforz. e ricamatrice
come antimalarico). = da arica, porto del cile. àrida
penetrar l'acqua. = deriv. da arido. aridaménte, avv. con
e il teschio ne traspariva, e da tutta la restante aridezza della pelle lo
7. locuz. -con aria da nulla', fingendo un aspetto indifferente.
. baldini, 4-75: con aria da nulla, insegnandola [la tela]
e quello, con un'aria ancora più da nulla, cavandosi la pipa di bocca
di me stesso, mi davo arie da forestiero e il popolo veneziano me le concedeva
aria a uno: rassomigliargli. andrea da barberino, 2-253: io t'ho amata
. arióna: aspetto ilare, lieto, da buontempone, da cuorcontento. grazzini
ilare, lieto, da buontempone, da cuorcontento. grazzini, 4-352: avevano
nella trinità. = deriv. da ario (lat. arius).
di stirpe ebraica. = deriv. da ariano1. ariani?? azióne,
ed il seguito di questo pezzo è diverso da quello che tu pur conosci, tu
aria di poco interesse, cam tata da un cantante di second'ordine (che si
primi dell'ottocento gli uditori chiamavano arie da sorbetto perché segnavano il momento d'andare
6. spreg. ariàccia: aria sgradevole da ascoltare. pananti, i-18: io
aridezza interiore. = deriv. da arido. aridire, intr.
troppo forte. = deriv. da arido. aridità, sf.
= lat. ariditas -atis, deriv. da aridus * arido '. àrido
molle, vengono a ricever quello da questo la pienezza delli suoi pori.
. lubrano, iii-412: latran da sirii ancor gli artici lumi, / de
riarsa, quando il legno fu preso da gran calore; adusta, quando
segni. carducci, 493: da gli aridi scogli erma su 'l mare /
grandi e molto infossati, erano circondati da ombre peste che sfumavano sulla pelle del
carducci, 303: quel faticoso anelito / da l'osseo petto cui la tosse scuote
dal polo / maschia virtù, non già da questa mia / stanca ed arida terra
corpo arido come un viluppo di corde da balestra. 6. ant.
= lat. aridus, deriv. da arère 1 essere secco '. cfr.
delle dispersioni. = comp. da arido e coltura, sul modello dell'ingl
ambiente arido. = comp. da arido e resistente (v.)
composta quetare. = deriv. da arido. ariegare, intr. (
foglia al vento. = formato da aria sul modello di navigare.
leggiadro insieme. = deriv. da aria1. arieggiato (part.
[ii] locale basso, male arieggiato da ima fine- strucola graticolata.
spinto dal prurito della sua testa rosa da un verme va a sbatterla contro una
delle dodici costellazioni dello zodiaco, composta da circa ottanta stelle. nell'emisfero boreale
altro. sta in ariete il sole da mezo marzo infino a mezo aprile, e
fiori e d'erbe. in libra sta da mezo settembre infino a mezo ottobre:
men come 'l menalo colle, / quando da ariete riscaldossi, / che, consumata
la faccia sua tutta guazzosa. andrea da barberino, 1-33: passati sei mesi
o aprirvi una breccia: era formata da un'enorme trave, munita a un'
sandoncello, vi menava colpi d'ariete, da sfasciarla. 2. marin.
2. marin. tipo di nave da guerra, usato alla fine del secolo
il termine della condotta e la turbina da essa alimentata. -ariete idraulico: macchina
= lat. [cicer] arietinum (da aries * ariete ') probabilmente per
(a testa di ariete), è da respingere. ariétta1, sf.
cert'arietta goliardica ha dovuto sempre spirare da queste parti. = dimin.
. mengoli, i-467: due suoni da due centri, l'uno dentro la sfera
dramma si occupa dalle ariette, cioè da parole non necessarie; altra ne occupano
860: arietta dicesi non della musica da sé, ma della musica con delle
museo, gemere lentamente a gocciole sonore da un piccolo congegno metallico. panzini,
voce usata per incitare gli animali da soma e da tiro. viani,
incitare gli animali da soma e da tiro. viani, 19-488: «
di idrogeno. = comp. da aromatico] e dal sufi. -ile.
se tu mi ti accosti, barba da ugnere aringhe,... i'ti
, vendeva le aringhe di un barilotto da dove le prendeva con la punta di uno
negl'immondezzai. tombari, 2-206: già da due giorni i gabbiani gli avevan fatto
io fare docili, cioè intenditori,, da tal fatto: se io nel mio
tullio e l'altro quintiliano. giovanni da samminiato [petrarca], i-353: quell'
avrà le lodi prime; / poscia riporterà da pugne vere / palme vittoriose e spoglie
più avvampa, / e sovra noi da lo stellato arringo / torme fiammanti più
1-18]: aringo è lo spazio da correre, ma qui si pone per la
vate trilustre, / io ti seguo da lunge, e il tuo gran lume /
, sopraffacendo le popolazioni indigene (e da cui discendono gli attuali indiani e irani
àrya 1 appartenente al popolo ario ': da ariyà 1 signore ').
. indoeuropeo. = comp. da ario ed europeo (v.).
sono divisi, scena per scena, da classiche colonne,... capaci di
... capaci di reggere davvero da sole una fabbrica tanto eccelsa ed ariosa.
chiesa del carmino e udiva la predica da uno frate che era giovane e più
paio così ariosa e gentile, che da ognun sarei presa agevolmente per la padrona
aria musicale. = deriv. da aria, sul modello del lat. àerósus
. panzini, iv-35: ariostésco: da l. ariosto, creatore di meravigliose
itali aristarchi il popol manda. = da aristarco di samotracia, grammatico del ii sec
fiori). = deriv. da arista1 (per la forma appuntita delle
regina dunque, la quale ha da reggere l'umana società in tutte le
nido eritreo, i-102: questi vantaggi da me finora notati non vi sono nelle
un solo. 3. distinto da ciò che è volgare, plebeo; raffinato
mal compresi. = deriv. da aristocratico. aristocraticóne, sm.
, che ha assunto gusti e maniere da aristocratico. fogazzaro, 2-220:
le aristocrazie sono oggimai cadaveri scossi talora da un galvanismo artificiale: la monarchia è
rinforza il suo trono, dee essere composta da veri ottimati, e quindi principalmente elettiva
dotta, gr. dcpioxoxpaxta (comp. da < 5tptoxo <; 'il migliore
. verso della metrica greca classica costituito da un coriambo più un baccheo (usato
coriambo più un baccheo (usato frequentemente da aristofane). aristolòchia (
son tenere e ritonde. produce questa da una radice molti germini e lunghi sarmenti.
gr. àpiaxo- xoxéa (comp. da ótptoxo? 'ottimo 'e xóxoc *
= voce letter., comp. da aristo [crazia] e mania (v
causa delle libertà drammatiche non fosse vinta da un pezzo. carducci, iii-8-149: il
intesesi meglio. carducci, iii-8-148: da che federigo ii mandò a questa
di aristotele, l'aristotelismo venne insegnato da queste cattedre. arìstula (arìstola)
'a forma di vaso '(da dpùxaiva * vaso per attingere ').
; tutta la ragione de * numeri procede da uno insino in dieci. ottimo,
agire, per poter scegliere l'azione da cui derivi il maggior piacere. 5
7) xixó <; (deriv. da dpt&p. ó <; * numero
anima dell'espressione. = deriv. da aritmia. aritròpia, sf.
arlecchineggiare davanti. = deriv. da arlecchino: è voce coniata dal giusti.
in figura d'arlecchino; persona mascherata da arlecchino (a indicare anche la grazia del
sulla scena non potrebbon sentirsi se non da un arlecchino, che storpia tutto e
. serao, i-829: le bambole vestite da ciocia- rine, i fantocci dipinti da
da ciocia- rine, i fantocci dipinti da arlecchino. d'annunzio, iv-2-
: le zie sarebbero potute arrivare vestite da arlecchino
colore. -figur. cose composte da elementi eterogenei, discordanti, che non
schietto quello che il marchese avea vestito da arlecchino, e porre dell'ordine,
'che volano per l'aria, capeggiati da herlequin (nome d'origine anglonormanna,
. ant. orologio. francesco da barberino, iii-126: l'arlogio non las
il clamore, irruppero i soldati già da ore a pied'arm dietro l'angolo
... di loro leggieri armi da offendere, cioè l'arco colle freccie
coloro che malvagiamente l'adoperano. paolo da certaldo, 105: mai non prestare tarme
l'attacco. -arma bianca o da taglio o da punta: che finisce
. -arma bianca o da taglio o da punta: che finisce di punta o
bianche. lombari, 1-217: -un'arma da taglio - disse cavandogli di tasca il
, che ero un ragazzo. -armi da getto: che si lanciano (lancia,
). pascoli, 1081: armi da getto: trabucchi, mangani, balestre
, balestre grosse. -arma da fuoco: sfrutta la potenza balistica di
(pistola, fucile, mitragliatrice, pezzi da artiglieria). g. bentivoglio
g. bentivoglio, 4-1410: scaricate tarmi da fuoco, vennesi alla pugna più stretta
delle bombarde, e d'ogni altra arme da fuoco ne nacque. manzoni, pr
510): fece poi portar giù da una stanza a tetto tarmi da fuoco,
giù da una stanza a tetto tarmi da fuoco, da taglio, in asta,
una stanza a tetto tarmi da fuoco, da taglio, in asta, che da
da taglio, in asta, che da un pezzo stavan lì ammucchiate. leopardi,
la scoperta e l'uso delle armi da fuoco... ha scemato ancora
mondo di tre famose invenzioni: le armi da fuoco, la stampa, il libero
rimbombo di due formidabili colpi d'arma da fuoco. -arma corta: arma che
il petto a giuliano. -arma da tiro: da scagliarsi con la mano
giuliano. -arma da tiro: da scagliarsi con la mano (lancia,
alla mischia, i disarmati e le armi da tiro son poco utili.
la nostra causa dall'avversario. francesco da barberino, 371: le buone armi che
, perché questo accompagna molto tutte tarme da piedi. bandello, 1-10 (i-133
faticate tarme cristiane di lui, né che da quelle più di lui sia stato faticato
. fil. ugolini, 39: da molti, e specialmente dagli ufficiali pubblici
recar danno ad altri. bartolomeo da s. c., 22-1-10: l'
s'ingegnava di mandar fuori. paolo da certaldo, 67: la più sicura arme
arma più principale, che tu hai da imprendere, è l'orazione. cuoco
vestito d'un'arme leggerissima, damaschinata certo da un artiere sommo. 8
arme un campo partito in linea retta da una fascia d'oro, il
d'oro. tombari, 3-28: cavalcava da tempo per le foreste un ben strano
. 9. ant. arnese da lavoro. petrarca, 50-18: l'
... e arme eziandio gli instrumenti da fare il pane. arici, 133
repente / arme! arme! replicar da l'altro lato, / ed in un
voci, e come se fossero uscite da una bocca sola, cominciarono gridare all'
, cominciarono gridare all'arme; e da ogni parte correndo a rapirle più che
, propalare una notizia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
bande. tasso, 20-59: vien da traverso; e le pedestri schiere /
-stor. milizie a cavallo, protette da pesanti armature. guicciardini, i-165
più di cento uomini d'arme. guido da pisa, 1-251: lo nostro signore
-stor. soldato a cavallo, protetto da pesanti armature; anche milizia nobile a
cavaliere, o soldato a cavallo, avea da avere un gagliardo destriere per sostener l'
, 4-190: una piazza d'armi da poterci manovrare dentro con gli eserciti di
/ quattro o sei mi farà il viso da l'arme. varchi, v-45:
le corna / a babilonia, e chi da lei si noma. boccaccio, dee
caro, 10-15: non s'è da me già proibito e fermo / che non
dell'inghilterra. carducci, iii-26-184: da qualche anno... vogliono avvezzarci
tutte quelle parole ch'egli andava dicendo da alcuni mesi, cioè da quando il
egli andava dicendo da alcuni mesi, cioè da quando il figliuolo era sotto le armi
? caro, 7-61: ch'io dirò da principio le cagioni / e gli accidenti
dar di piglio alle armi. francesco da barberino, 105: quando aviene un subito
volessero. baretti, ii-221: circondato da ogni lato in un paese difficile e
in genere, come contro tanti nemici da superare. -portar arma o l'
armi: rendere gli onori militari, da parte di una truppa, di una sentinella
torneando e facendo d'arme. francesco da barberino, 93: lungo tempo messer
significato più vicino all'etimo, cioè da armus 1 spalla, scapola'(festo
che attraversa il petto, pendendo da una spalla e passando sotto l'
sul petto e la schiena, scenda da una spalla al fianco opposto).
. idem, ii-254: armacollo è da noi adoperato avverbialmente, e non mai come
tenevano ad armacollo. = comp. da arma e collo (v.).
armadilla, sf. stor. piccola nave da guerra (fregata) in uso nelle
il dorso e la coda, formata da piastre ossee, ricoperte da un'epidermide
, formata da piastre ossee, ricoperte da un'epidermide cornea e disposte in modo
un'epidermide cornea e disposte in modo da permettere l'avvolgimento a palla dell'animale,
orecchie lunghe, zampe brevi e terminate da forti unghioni (vive nell'america meridionale
di legno, a più ripiani, chiuso da sportelli (usato per contenere abiti,
esemplari e le abitazioni reali. giovanni da samminiato [petrarca], i-210: ma
... tutti i vostri arnesi da battaglia riporre in un armario finché bisognasse
di tanto sentimento nelle leggi, che da molti valenti uomini uno armario di ragione
114: un armerone con en trovi bordoni da pellegrina, libretti, dardi, tavolini
pellegrina, libretti, dardi, tavolini da scrivere, stili. menzini, 5-113
un uccellacelo. lami, 2-28: da questo o quello una volta posseduto [
per dissimilazione armadio), deriv. da arma, come * custodia di armi '
, sm. sorta di spago (adoperato da marinai e pescatori). carena
le reti delle paranzelle (certi bastimenti da pesca), cioè affibbiarne le maglie
fortezza della rete. = deriv. da armare. armaiòlo e armaiuòlo (ant
che lavorano tutte le sorti d'armi da difendersi e offendere... questi
manutenzione delle armi portatili. -sulle navi da guerra, chi ha il compito di conservare
armi di bordo. = deriv. da arma (come 'acquaiolo 'da '
. da arma (come 'acquaiolo 'da 'acqua '). armamentàrio,
.). arila, 37: da prima significò quell'edifizio che oggi dicesi
tutti i ferri necessarii alla sua arte. da poco però i giornalisti, non sapendo
la preziosa cassetta con l'arma- mentario da orologiaio, lenti, lime e pinzette,
il complesso delle armi di una nave da guerra. = lat. armdmentum
usbergo perfetto. -armare un'arma da fuoco: caricarla in modo che sia
il veglio alato: / già da le guancie ha 'l vago aprii furato,
armano di più salde conietture il sentimento da me addotto. de marchi,
1268 fu [guglielmo] armato cavaliere da lodovico re di francia il santo.
. provvedere un bastimento, una nave da guerra, di tutto ciò che, in
152): comperò un legnetto sottile da corseggiare, e quello d'ogni cosa
. fond. fare l'armatura alle forme da gettarsi in bronzo. cellini,
la città col fuoco e ferri. francesco da barberino. i-248: s'el ti
, 3-1-307: pàtroclo essendo stato ucciso da ettorre, turbato [achille] s'
della guerra d'africa (1895) da l. stecchetti e usata dagli antimilitaristi.
misera vita. leopardi, i-1466: son da ammonire i principianti della vita, che
adduce in forse, / rappella lei da la sfrenata voglia / sùbita vista. cellini
armata. guicciardini, v-83: sollecitava da altro canto le provisioni dell'armata,
sono numero infinito di nave, detto da loro banconi. redi, 16-vi-146:
redi, 16-vi-146: l'ultime lettere da lui ricevute sono de'27 di maggio
pianto era nomata / quella, che da crudele e fiera tanto / ed inumana gente
- anche al figur. francesco da barberino, 115: giunse all'albergo e
all'offesa (una fortezza, una nave da guerra, ua corpo di truppe)
d'un legno di turchi; che da la presa città con ricchissima preda verso
armato, né sì crudo, che da simile passione non fosse oppresso. idem
stato] in ogni modo, se da una ostinata ed eccessiva forza non gli è
1-166: ci pare che le peggiori intenzioni da cui uno venisse armato quassù si dovrebbero
: gli uomini che si scorgono darsi da fare intorno a queste cose non sono
corso; / per che l'armato cor da nulla è morso. marino, 5-130
alfieri, io: contro amor già da molt'anni armato, / a scherno
sentire se rinuccio alessandro recasse, già da sé armata in modo da mandarli amenduni
recasse, già da sé armata in modo da mandarli amenduni via. ariosto, 9-73
di armatura leggera, di armi agevoli da adoperarsi, quindi agile, mobile, facilmente
ogni evento. -servizio armato: compiuto da reparti armati. -a mano armata,
mano assalire. baruffaldi, 23: grassatori da tabacco, / che le borse danno
armata mano, / con un garbo da villano, / veramente villanzone, /
usufruttuario, noleggiatore). girolamo da empoli, i-26: gli fecero aver parte
parte in su quattro navi, armate da più mercatanti, delle quali era il
delle navi a vela che avevano conosciuto da giovani, e dei loro capitani e armatori
tempo di guerra, armava una nave da corsa. magalotti, 7-147: una
una ricca nave inglese, predata ultimamente da un armatore franzese. lampredi, 1-1-146:
11-69: la preda dei cavalli, fornimenti da campo e arma- dura, fu grande
piastre, chi dure anella commesse, chi da capo a piedi in arme, con
pina è il pinocchio pastoso saporito e coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di
tanè scura e per ultimo è difeso da un'armadura a scaglie fortissime, ottimamente
. davanzati, 1-6: sono imbarazzo da levar via, come le centine e l'
per reggere e guidare i rami di alberi da frutto o delle viti. 11
13. ant. arma, macchina da guerra. g. villani, 8-56
nostra lingua, buono giorno. guido da pisa, 1-367: giunto che fu alle
gli apparati, l'armeggerie che da quella furono fatte, furono non di una
nistra. = deriv. da armeggiare. armeggiaménto, sm. ant
, spettacolo militare. andrea da barberino, ii-151: e tutto el popolo
segreto. = deriv. da armeggiare. armeggiante (part.
in loro soprainsegne ad armeggiare. francesco da barberino i-329: se tu armeggerai / bigorderai
7. figur. affaccendarsi, darsi da fare confusamente, senza risultato.
, 1-187: armeggia gli occhi come aghi da calza. = deriv. da arma1
aghi da calza. = deriv. da arma1. armeggiata, sf. ant
di vaghe donne. = deriv. da armeggiare. armeggiato, agg. arald
fermato. = deriv. da armeggiare. arméggio, sm.
s'appiccicava. = deverb. da armeggiare. armeggio, sm.
armeggìo: nel senso di darsi molto da fare per ottenere a qualunque costo un
dentro di sé un laborioso armeggìo di parole da subissare il compare. pavese, i-334
tra noi. = deriv. da armeggiare. armeggióne, sm.
2. figur. chi si dà da fare con intrighi, macchinazioni; mestatore
le paste. = deriv. da armeggiare. àrmel, sm. invar
salvatica,... la quale da una radice produce più fusti colle foglie
harmala, arabo harmal * resta 'da cui il gr. < 5cpp. aàa
colore, è nelle corti de'prencipi da le donne e da gli uomini tenuta
nelle corti de'prencipi da le donne e da gli uomini tenuta in grandissimo pregio:
-figur. s. bernardino da siena, 1094: giovanni...
al dire del medico era un arboscello da serra, la s'inviluppò in tanto armellino
tanto armellino, in tanta màrtora, da farle rendere aria di un nettapenne.
lo spoglia. = per dissimilazione da * armeninus, deriv. da armenius
per dissimilazione da * armeninus, deriv. da armenius * dell'armenia ': lat
già, ch'è abitata la maggior parte da certi armeni cattolici ubbidienti alla chiesa romana
chiamato musa... costui vestiva da armeno, con barba, ed era personaggio
= lat. armenius (armenidcus) da armenia (cfr. greco àpixivio?
in teneri vasi. cagna, iii-193: da ogni sbocco di strada affluiva a gruppi
cavalli regii] si parteno a schiera da sé soli e passano ad altra provincia,
= lat. armentarius (deriv. da armentum 1 armento ').
lo più al plur. armenta, da cui la forma femminile (già in ennio
la quale era bellissima, e poteva valere da cinque in seimila scudi. algarotti,
di bordo. = deriv. da arma1. armigerare, tr.
armi- gerarono. = deriv. da armigero1. armìgero1, agg. letter
, lat. armiger -giri, comp. da arma 'armi'e dal tema di
ancora vivo, non sono che gingilli da donne: reticelle e catenelle d'oro
. - anche al figur. giovanni da samminiato [petrarca], ii-120: toglile
= voce dotta, lat. armilla, da armus 'parte alta del braccio'.
astronomico (detto anche armilla), formato da anelli, in parte fissi, in
sfera centrale), disposti in modo da rappresentare le principali orbite compiute dai moti
, biancastri, poi bruno scuri, da cui in autunno si sviluppa il corpo
dotta, lat. armillàtus, deriv. da armilla. armilustro (ant.
romani in cui essi offrivano sacrifici, armati da capo a piedi, al suono delle
armilustr [i] um, comp. da arma 'armi 'e lustrare '
in armi, bellicoso. guido da pisa, 1-342: o armepotente combattitrice,
il velo di estrarne certi grani, da lui apertamente richiesti ai legati del re
. omero, spalla. guido da pisa, 1-349: vide uno cavaliero armato
giovenco. boccaccio, iii-6-38: a cui da l'armo pendeva sinestro / uno scudo
fatto in qualche modo carriera, e da vent'anni badava agli armi e agli
scalmi del circolo. = deverb. da armare (nel senso di 'equipaggiare *
sanza me, ove potessero essere intese da lei, ma falle adornare di soave
. idem, par., 17-45: da indi sì come viene ad orecchia /
sì come viene ad orecchia / dolce armonia da organo, mi vene / a vista
sonator cattivo, l'armonia non è da niente, se la musica è composizione goffa
gli scogli un'armonia sommessa, misurata da pause eguali. idem, v-1-285: una
un'altra. bembo, 2-44: è da vedere, con quali voci si possa
foscolo, sep., 9: né da te, dolce amico, udrò più
in certo modo crudezza, non essendo da alcuna armonia temperati, né da alcuna
essendo da alcuna armonia temperati, né da alcuna mezza tinta corretti. alfieri, 52
delle armonie dell'universo, avrei materia da poema o da serie e non piccola d'
universo, avrei materia da poema o da serie e non piccola d'inni. d'
contemplazione diveniva attenta, l'armonia composta da quelle linee diveniva più chiara e più
più pura; e a poco a poco da quel non mai veduto accordo audace d'
filos. armonia prestabilita: coerenza predeterminata da dio fra le monadi (nel sistema
sulla distinzione degli accordi di suoni consonanti da quelli di suoni dissonanti: le relative
costruire le cadenze (cioè il passaggio da uno o più accordi di riposo a
), la modulazione (o passaggio da una tonalità di suoni consonanti a una
, accordo, armonia ', deriv. da àppiócco * congiungo ', (cfr
scotta sua forte / dovesse, pulsata da un plettro, / rendere un suono di
tudi. = deriv. da armonia. armònica1, si.
, quella che resulta dalla corda premuta da un dito, e insieme leggermente toccata
un dito, e insieme leggermente toccata da un altro in una delle divisioni aliquote delle
(assai usato nel '700), composto da una serie di piccole lastre o coppe