* incido una vena ', comp. da cpaé<| » cpxe0ó <; 'vena
paia oppi- nione qui folle / che da quel tratto è la flebotomia, /
che carletto dicesse il vero, andò seco da maestro antonio de simo, de flebotomia
. cpxepo- xopia, comp. da cpxé ^ cpxe (3ó <; '
foscolo, xvii-148: tutti gli altri canova da me ve duti in rame
e flebotomisti. = deriv. da flebotomia. flebòtomo1 (ant.
: alcuni soldati... facevano da infermieri e da flebotomi. carducci, ii-3-87
... facevano da infermieri e da flebotomi. carducci, ii-3-87: io
: il flebotomo don peppe spaventa era da quindici anni il medico di guar- dialfiera
pxe3oxóp. o <;, comp. da < pxe punture provoca la dengua o febbre da pappataci. = cfr. flebotomo1. lat. flectère 'flettere 'e da nodo (v.). , xxiii-248: finalmente giunsi alla roccia da cui sgorga il piceo torrente flegetonteo in tal ogni giorno. = deriv. da flegetonte, uno dei fiumi infernali. del complesso degli artifici incendiari e da segnalazione in dotazione dell'esercito piemontese pratense, sotto forma di polvere, composta da granuli tondeggianti che, sciolta in . - flemingia congesta: quella da cui si ricava il waras, polvere formata 'ngrassare i petronciani. moneti, 189: da polmoni ancora sia cavata / quella flemma vii-1210: io non so come abbia da essere con quest'uomo. egli è tutto
e 'pituita ', deriv. da cpxéyw * ardo '; più comune la
ma si pensi a * soma ', da * sauma ', per *
!. aycoyó <;, comp. da cpxéym-oc 'flemma 'e < xy<ùy6q
malattie, 1-26: la fiocaggine procede da umiditade che corre nello istrumento della boce
e freddo. -che è provocato da un eccesso di flemma (febbri,
flemmatiche. 2. che è affetto da un'eccessiva quantità di flemma (e
e melanconica. s. bernardino da siena, 163: se uno arà qualche
bicchierai, 191: di temperamento flemmatico da gran tempo, sentiva le conseguenze d'
dalla sua timidità si conosce, che da mancamento di calore procede e dalla nerezza
ippocratea dei quattro umori, è affetto da una sovrabbondanza di flemma (ed è
accompagnata dalla formazione di ascessi multipli e da febbre anche alta, che è causata
, che è causata per lo più da cocchi piogeni e, se è molto
[tumori]... sono prodotti da stagnamento di sangue dentro a'suoi minimi
con dolore, rossezza e pulsazione, cagionato da abbondanza di sangue fermato e adunato per
cpxeyptovrj 'infiammazione ', deriv. da cpxéyw 4 brucio '; cfr.
agg. medie. che è caratterizzato da un processo infiammatorio, suppurativo, con
suppurativo, con tendenza diffusiva, accompagnato da manifestazioni simili a quelle di un flemmone
ii-61: si conosce la infiammazione flemmonosa da un certo gonfiamento che si estende in
del flemmone. = deriv. da flemmone. flemmóso, agg. ant
i lambitivi. = deriv. da flemma. flèo, sm.
, famiglia delle graminee, distinto da una pannocchia spi- cata con glume
ordine de'coleotteri, famiglia de'cilindriformi da latreille stabilito, assai analogo al genere
dotta, lat. flexànìmus, comp. da flexus, part. pass, di
flessibile o gli occhi situati in modo da potere scoprir qualche parte del suo corpo
vela] e voleva costruirsi un apparecchio da lui ideato con le estremità delle ali
erano come acque flessibili e potevono voltarsi da principio dove volevono. -malleabile (
animo). cavalca, 6-1-159: da dio incommutabile può essere e procedere la
e al bene è flessibile, perché è da dio buono, ed al male,
, e da'vizi a le virtute e da le virtute ai vizi se piega.
iii-9-8: la gallia meridionale, abitata da popolazioni celtiche flessibili a ricevere le impressioni
, lat. flexìbìlis 4 flessibile ', da flexus, part. pass, di
guerra colle fiere, non si distinguevano da esse che per la possibilità di diventar
dotta, lat. flexibllitàs * flessibilità 'da flexl bìlis 'flessibile'; cfr
= voce dotta, comp. da flesso e dal tema del gr.
/ intento a farti archi da saettare / col legno della flès
e in certi tratti quasi gracili del giovane da milo e dell'« apollo di
, lat. flexilis * flessibile ', da flexus, part. pass,
= voce dotta, comp. da flesso e dal gr. izérpov
lat. flexio -ònis * flessione ', da flexus, part. pass, di
uso della flessione. = deriv. da flesso1. flèsso1 (part.
, lat. flexus -ùs, deriv. da flexus, part. pass, di
= voce dotta, comp. da flesso e dal tema del gr.
del medio. = deriv. da flesso1. flessuosaménte, avv. con
albero di trinchetto, con certe flessuosità da pantera, certi denti viperini, due
: entrarono due bambinelle seminude, vestite da baiadere, che, sempre al suono del
, lat. flexuosltàs * sinuosità ', da flexùòsus * flessuoso '.
102: tornatici in barca, ebbimo da un lato picciole gole tenuemente flessuose.
flessuose. di breme, 4: da buon tempo io mi veniva immaginando che
immaginando che la riviera d'orta m'avesse da offrire un ricovero simpatico assai: modesto
o sottil collo, il vaso / da sé sbocciava rorido, ad un tratto,
: una linea [immaginata] distesa da venezia sin là non perfettamente diritta,
3-287: l'aria che esce qualche volta da fondi di pantani in forma di sonagli
, lat. flexuósus 'flessuoso ', da flexus, part. pass, di
. flexùra 4 piega ', deriv. da flexus, part. pass, di
e fletale. = deriv. da fleto. flèto, sm. letter
. / e quel si stima in lui da gli altri fleto / riputa el fin
dal lat. flètus 1 pianto ', da fière 1 piangere '.
vele dischiuse nella loro massima ampiezza tanto da flettere gli alberi come balestre.
veggo appresso a sua signoria messer giovanni da casale,... essere in massima
g. bassani, 1-151: da un lato, flettendosi ad arco fin sotto
dei fliaci. -farsa fliacica: farsa recitata da fliaci. bocchelli, i-430
leggermente incli nato, ricoperta da una cassa di vetro... gli
flirtamenti ». = deriv. da flirtare. flirtare, intr.
umore una platea. = deriv. da gestroso. gestróso, agg. tose
voce e persino con una sorta di balbettìo da bambina gestrosa. pea, 5-213:
, 5-213: si chiamano poeti, qui da noi, quei gestrosi ragazzi che studiano
a loro. = deriv. da gestro. gestuale, agg.
eminentemente espressivo. = deriv. da gesto2. gestuazióne, sf.
, barba. = deriv. da gesto2. gestura, sf.
dalla concordia e discordia de i luminari e da gli ascendenti della gestura dell'uno e
per esser lietissimo di checchessia, per modo da renderne vive grazie a dio: ed
-anche sostant. s. bernardino da siena, ii-365: perché siamo noi
siamo uniti coll'olio della clesima, da clismate, cristi e cristiani chiamati.
compagnia di gesù, fondata nel 1534 da ignazio di loyola con lo scopo di
, 1-69: i giesuiti furono institoiti da ignazio di loyola nobile spagnolo nell'anno
entrò frate simon tutto affannato / che da castello a mar era allor giunto.
di monsignore reverendissimo ecc. ecc. da te. gesuita di prima riga, accetterà
di riscuotermi dall'infamia di gesuitàio datami da qualche giornale francese. =
giornale francese. = deriv. da gesuita1. gesuitante, agg.
negli oscurantisti. = deriv. da gesuita1. gesuitare, tr.
greca. = deriv. da gesuita1. gesuitata, sf.
. gesuitata, sf. azione da gesuita (e vi è con
o almeno gesuiteggiare? = deriv. da gesuita1. gesuiteria, sf. azione
gesuiteria, sf. azione o discorso da gesuita. -figur. e
dei tempi. carducci, ii-10-5: lascia da parte le romanticherie e le gesuiterie che
alla rovescia! = deriv. da gesuita1. gesuiticaménte, avv.
2. figur. spreg. che muove da ipocrisia, da falsità, che esprime
. spreg. che muove da ipocrisia, da falsità, che esprime dissimulazione (un
la polvere negli occhi, e trattarci da insensati. non è già questa dottrina
secolari e subalterne. carducci, iii-6-202: da quel concilio ella [la chiesa]
a parer suo « un uomo compreso da gesuitofobia ». = voce dotta,
. = voce dotta, comp. da gesuita e fobia (v.).
i gesuitofobi che non distinguono sant'ignazio da fouquier-tinville. = voce dotta,
= voce dotta, comp. da gesuita e gr. cpópog * paura '
che il fido marco non ebbe tempo da schermirsi, né voce a dire gesummaria.
. boiardo, 3-139: non da getico dardo o strai di mauro, /
o strai di mauro, / ma da febre ferito a terra giace, / e
; region. iètte). pastoia formata da due legacci di cuoio riuniti per mezzo
che serviva a legare le zampe dei falchi da caccia e degli altri uccelli da rapina
falchi da caccia e degli altri uccelli da rapina, ed era tolta al momento
: or taglia geti, e lunga / da lui ch'egli è di parte /
egli è di parte / che, chi da lu'si parte, / e'fugge e
fugge e sì va via. folgore da san gimignano, vi-n-142 (10-3)
sopra la quale lo sparviere era cotanto da nicostrato tenuto caro, e scioltolo,
per assegnare a ciascuno il luogo, da piantarvi la gruccia della civetta e mettersi
(provenz. get), deverb. da jeter (provenz. getar) '
e gittamenti di fuoco e arti- ficii da gittare pietre e lance e dardi e per
la donna noi mandi fuori, è da dire che, secondo ostiense, si contrae
corto spazio si procaccia [il diletto] da noi. tassoni, vii-414: dalla
intopperebbesi in quella nostra gran machina, da cui trasviata o dando ella volta indietro,
or va'e pesca bene. folgore da san gimignano, vi-n-133 (2-10)
e bianca / a le donzelle che staran da torno. pulci, 1-26: morgante
in mezzo all'onde, / per mandarlo da sé mai sempre in bando. settembrini
rumore di un torrente che si gettava da un salto del monte. 2
scaricare (una bomba, un'arma da fuoco); tirare, sferrare (
modo fu ferito nella mano. guido da pisa, 2-92: nullo colpo gittava indarno
è... il gittare colla fonda da tutti i cavalieri con continuo uso da
da tutti i cavalieri con continuo uso da apparare. g. villani, 7-14:
pulci, 1-20: con certe trombe gittavan da alto, / ed ogni dì facevon
tavola ritonda, 1-36: dama, da lunga gittatemi la chiave del vostro forziere
deliberata fanciulla sempre la rifiutava e dilungava da sé. guarini, 161: poi
. muratori, 5-i-243: quel gittarsi da galatea un pomo al pastore, poscia fuggire
); porgere, scoprire le carte da gioco. - anche al figur.
da'naviganti portoghesi, e poi comunemente da tutti, * vulcani 's'appellarono.
, ii-51: il monte vesuvio, che da parecchi anni non gettava fuoco né fumo
rivedere il suo caro maestro e per esser da lui riveduto. verga, 2-99:
faccia lo sterco delle vostre solennitadi. zanobi da strato [s. gregorio magno
vedi danzatrice / braccia e gambe gittar da sé lontane. fogazzaro, 7-141:
. fazio, i-9-45: la mauritana da ponente è fitta / sopra la malva
, simile ad acropoli, che getta da ogni parte speroni tra vallette un tempo
.. per cannoni sono gettate fuora lontano da i muri. pallavicino, 7-12:
fontana che largamente gittò sangue. guido da pisa, 2-1: volle provare l'
d'ogni buco, si fanno i canotti da porto, come ad annusarne la pelle
ecc.). s. caterina da siena, iii-137: egli gittò sangue ed
parevano uscisseno dal mezo del quore spinte da greve doglia. commedia di dieci vergine
cavalca, 19-260: tempo è da gettare e tempo è da ricogliere.
: tempo è da gettare e tempo è da ricogliere. bibbia volgar., ii-344
. crescenzi volgar., ii-ii: da guardare è che i semi oltr'a misura
[lutero] a un'eresia che da lui prese il nome, la peggiore che
, purg., 28-69: ella ridea da l'altra riva dritta, / traendo
e getta suoi rami, e stende da tutte parte. s. caterina da
stende da tutte parte. s. caterina da siena, 24: questo arbore così
violenta febbre che io fui forzato, da poi che io l'avevo sopportata parecchie
serao, i- 940: scriveva da casa sua dal letto, dove la bronchite
lo disiderio della morte, si gittò da uno alto sasso. a. pucci,
spini come fece san benedetto per cacciar da sé lo spirito di tentazione. leopardi
gittato dall'altra parte, e sviluppatosi da loro se n'andò. pulci, 10-51
gittandosi, se ne fuggirono. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
e, trafitto d'undici punte, da un ponte che si rompe gittasi nel fossato
, i-xi-9: se una pecora si gittasse da una ripa di mille passi, tutte
. -anche al figur. guido da pisa, 1-342: lo re latino.
130): la mente, impedita continovamente da questa ignoranza e da questa malagevolezza,
, impedita continovamente da questa ignoranza e da questa malagevolezza, vassi gittando qua e
rami e spini e caprifogli e capelveneri da affondarci e sprofondarci. -muoversi velocemente
cavallo. -sballottare. guido da pisa, 2-8: li venti ti gitteranno
e le contrade di circe. giovanni da samminiato [petrarca], i-46:
, 10-168: perché e'si potrebbe gettare da codesta parte, te ne diamo notizia
; buttarsi allo sbaraglio. guido da pisa, 2-78: non sono queste le
, acciò che di leggier non fosse da cavai gittato. boiardo, 2-30-19: cotanta
: gli archibugieri del soccorso gettandosi giù da cavallo si salvarono quasi tutti nella fossa
son stato punto in questa cossa sinistra da lato dentro, cusì presto come me gittai
11 bene ed il male, furono da dio gittati in questo esilio ed in
g. villani, 12-112: da certi ungari, che gli erano d'intorno
, fu preso il corpo e gittato da quello verone nel giardino. boccaccio,
dell'altre cose che mangiavano. guido da pisa, 1-3: essendo in mare per
volgar., vi-15: egli è tempo da acquistare e tempo da perdere;
è tempo da acquistare e tempo da perdere; egli è tempo da conservare e
da perdere; egli è tempo da conservare e tempo da gettare. palladio
; egli è tempo da conservare e tempo da gettare. palladio volgar., 12-7
zavorra e parte del carico. giacomo da lentini, 6: lo vostr'amor,
i denti). s. caterina da siena, v-98: or gittiamo i denti
. - anche assol. francesco da barberino, iii-98: dov'è dubbio di
giardino bello e grande che non è da gittarlo, ma da tenerlo per quello
grande che non è da gittarlo, ma da tenerlo per quello che egli è,
: essendo podestà di firenze messer rubaconte da mandello da milano, se fece in firenze
podestà di firenze messer rubaconte da mandello da milano, se fece in firenze il
il ponte « rubaconte ». andrea da barberino, iii-7: gostantino...
legature. vasari. ii-123: portò giuliano da roma il gettare le volte di materie
galileo, 4-1-167: ordigni e macchine da gettar le scale alla muraglia. g
calce che smalto perciò si chiama e da noi veneziani terrazzo. botta, 4-424:
, 4-295: i venti dagli altissimi monti da ciascuna parte della terra subiti e tempestosi
. fracchia, 29: andava ora da un capo all'altro della stanza,
vero elli non erano auro o argento da provare nella fornace del fuoco, né da
da provare nella fornace del fuoco, né da riporre nel tesauro del sommo re,
e abominevole agli uomini. s. caterina da siena, iii-153: questi sarà un
, gemiti, sospiri). giacomo da lentini, 6: similemente eo getto /
e perciò non gitatene sospiro, / ché da voi non poria cangiar volere. dante
lui, alcun sospiretto gittando. piero da siena, 7-15: dimmi quel che tu
papa bonifazio ottavo. s. caterina da siena, 168: non vi ristate di
longar trattazione di concilio generale. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
sciolti a dialogo, con quel lucido da scarpe che era la tinta drammatica dei
da padova volgar., i-xvm-i: a'principanti
, per accumulare denari. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, errori, reati). francesco da barberino, 354: cominciò a gittare ogni
danno; procurare un vantaggio. francesco da barberino, iii-50: ad omo o donna
a quelli dentro. s. caterina da siena, v-18: dogliomi infino alla morte
127: l'ottavo verso è una pennellata da maestro: e gitta un inimitabile chiaroscuro
d'aquino o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 408: in un gravoso
ben m'à gittato amore. giovanni da samminiato [petrarca], i-219: che
stato di follia. s. caterina da siena, iv-283: senza timore veruno
pessimi. caro, i-210: dispregiata da voi, si getterà da qualcun altro
i-210: dispregiata da voi, si getterà da qualcun altro. v. borghini,
alcuno di questi sillani si fosse gittato da cesare. b. davanzali, ii-32:
iniuria i romani si saziaro. bartolomeo da s. c., 3-4-12: acciocché
a intraprendere in servigio della fede eziandio fatti da non potersene, al corso delle cose
ecc.). -anche: saltare da un punto all'altro, da una pagina
saltare da un punto all'altro, da una pagina all'altra. cassiano volgar
e di vangelo in epistola, e da questo salta nelle profezie, e da questo
e da questo salta nelle profezie, e da questo ne va in cotali storie
al suo piacere né ritenere ne gittare da sé alcuna cosa, né finire niuna
? egli è sì facile / a gittarsi da stremo a stremo, e subito /
volgarità. -rifl. desistere da un modo di sentire; privarsi violentemente
violentemente di un bene. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 401:
, avendo avute molte e molte / ripulse da una nobile fanciulla / ch'abita in
del signore, e non fallare quando da lui se'corretto. bencivenni, 4-13:
gitta ogni pigrezza. s. bernardino da siena, v-309: l'uomo, quando
9-31-1-188: né perché sieno contezze solitarie e da sé,... vuoisi perciò
, / ogni conforto stolto / gittar da me. carducci, 384: gittò la
vita, ridotto a fardello leggerissimo, agevole da sopportare e gittare, assai poco ingombrava
la rasiera pianamente in modo che giunga insino da piè della doccia, ed è fatta
. verri, 1-iii-186: ammassò tanto da far gittare una statua d'argento di naturale
s'ha la storia a gittare ha da essere senza lega, senza feccia, senza
. venat. mettere in libertà l'uccello da preda; mandarlo alla caccia. -
bibbia volgar., ix-439: partissi da loro quanto fusse uno gittare di pietra
. frezzi, i-11-93: io era da lunge / tre gettar di balestro o poco
e'volle fuggire e gittossi di dietro da una finestra e fu ritrovato e tagliato a
mio padre ben gli mancò un pozzo / da gettarmivi dentro e annegarmi. cicognani,
e gettossela de drieto in terra, discosto da lui quatro brazza. a. verri
conducto! oh dio... liberarne da questa fortuna, o tu me mandi
saremo salvi. tu traducesti la vigna da egitto; gittasti fuori le genti, e
angolo, in un cantone: mettere da parte; trascurare, dimenticare. carducci
loro arti. boccaccio, iv-182: da poi che tetis ebbe partorito achille,
alfieri, 6-60: le sorti han da gittarsi fra voi sei. pascoli, 1398
le ancore, i ferri, le funi da ormeggio: abbassarli, posarli in mare
pescatori, che erano col rastrello laminato da una lastra d'acciaio, lungo la
, un esercizio). guido da pisa, 2-22: tu mi comandi,
terra il mio onore. s. caterina da siena, iii-60: tutto questo
alla cieca, all'impazzata. guido da pisa, 1-352: aronte, quando si
i benefizii, che ti sono stati fatti da gli amici, avergli alle mani e
, v-256: che gentilezza ti può dunque da lei essere gittata al volto o rimproverata
derebbon con non vinta fermezza. busone da gubbio, 109: chi gitta
cosa inutile o ingombrante. guido da pisa, 1-371: gettate via le lande
che gli disertassono. -mettere da parte. manzoni, 430: essi
di te, comprendo se'più tosto da sapere gittar via, che avanzare un
gettato via la neutralità che lui voleva comperare da te. firenzuola, 713: compera
firenzuola, 713: compera tanta roba da desinare, che basti a tre persone
iddio, il quale solo vi salvò da tutti i mali e tribulazioni vostre. boccaccio
la vita, egli la gitta via da sé come un importevole peso togliendosi cosa
altri amoretti il rubatore. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
morale); liberarsi, esimersi (da impegni, molestie, ecc.).
la subita disperazione, si gittò giù da una torre. guerrazzi, 2-26:
rienti, 170: sperando pur pietade da la regale clemenzia del suo signore, se
, a terra: sbarcare. andrea da barberino, 1-15: allora si gittarono in
che pompeggiano con il danaio che cavano da gli amici de le mogli. groto,
d'ogni voglia tirannesca ardente, aiutata da pallante, che indusse claudio a gittarsi
a parte. -la terra scavata da una fossa. tommaseo [s.
, e quelli tolse la tasca e partissi da me quanto una gittata di pietra e
morelli, 507: io ero di lunga da lui una gittata di mano e pareami
. soffici, v-3-12: se noi sapessimo da che distanza gli austriaci sparano e qual
gettate di cemento per piazzar dei pezzi da 152 presso cà titàpoli. calvino,
ritmo delle proprie gettate, in modo da renderle imprevedibili all'avversario.
quantità di sangue espulsa a ogni sistole da ciascun ventricolo del cuore (e nell'
quella gittata con grande soffiamento. paolo da certaldo, 66: la parola detta è
; deposto, scoperto (una carta da gioco). garzoni, 2-96:
due parti; e moto e norma / da due dadi gittati at- tendon, pronte
bomba, ecc.). bartolomeo da s. c., 265: gli
., 265: gli dardi gittati loro da lungi si rigettavano, e perrocch'erano
corpi lo copersero verso le inimichevoli lance da ogni parte gittate. garzoni, 1-295
nel muro... è ribattuta da quel corpo solido indietro, e toma verso
: vedendose gettato nel fosso e ferito da le ortiche e da li spini, e
fosso e ferito da le ortiche e da li spini, e pieno de paura,
, inutile, nocivo); messo da parte. g. bentivoglio, 4-657
arrecare, che loro tolti non sieno da quelle che gli stolti mariti credon esser
di tanti mesi e gittate le spese da me fatte sino ad ora.
e le faville gittate fuori; e da ogni parte si volge nel caldo fummo.
sul muro bianco come l'ombra gettata da una rocca che gli sia di contro.
: dai senesi ebbe il salario, e da noi il bando della persona e poi
, cioè vestiti, overo coperture tanto da ricoprimento dei fanciulli gittatelli, e mandili
una gettatella. = deriv. da gettato1 (nel signif. del n.
alamanni, 7-ii-66: chi più lunge da sé tirasse il ferro, / chi
cellini, 3-127: ciò è detto da me non per fare ingiuria a i
, di bronzo, stato gettato gran parte da maestro iacopo ciciliano, eccellente gettatore di
in via ghibellina, ov'erano le fornaci da quel mestiere, onde ha oggi nome
tutta la vita senza potersi punto muovere da cotesta terribile attitudine. getterìa, sf
quella stanza dove è il fornello da struggere la lega, gettarla e
gettarla e fame caratteri. = da gettare (nel signif. del n.
-sparo, scarica (di armi da fuoco). bacchetti, ii-286:
caro, 3-1-97: ho finalmente ottenuto da nostro signore che la casa di vostra
11. neol. provento che deriva da un tributo (e si dice gettito
gettito ', il provento che deriva da una fonte di reddito. bacchélli, 1-iii-137
senso gentile. = deriv. da gettare. gètto1 (ant. e
deponendosi le rimanenti palle con egual getto da ambedue i condotti, si troverà il canale
, de'quali si disputa a gettarne da una torre quanti ce ne vuole per
, incandescente, orlato per tutta la lunghezza da ima fluorescenza verde-azzurrastra. -distanza che
getto di dadi, e non dipende da noi. d'annunzio, iv-2-1247:
fuoruscita più o meno violenta di acqua da condotti, canali, fontane, cannelle,
metallo tornito e traforato come un cannello da soffietto che si mette a vite al
fiamme inestinguibili ognun vede esser tutto rappresentato da cristo. 8. operazione di pesca
-in partic.: lancio degli uccelli da preda; inseguimento, appostamento; retata
mare zavorra e merci. giacomo da lentini, 1-55: lo vostro amor,
uccidendo, sbandendo, confinando, scampando da morte. d. bartoli,
: per non instraboccare, convenne tagliar da piè l'albero della maestra, e,
-ant. desiderio, aspirazione. francesco da barberino, iii-181: e serai più per
fosse di miglior tempo, e che dappoi da alcuno sia stata anch'ella forse rinnovellata
quello che può ricordare d'annunzio, da cui tu sei così lontano: ma
, intagli, getti, impronti. sabba da castiglione, 56: le adorna [
cera d'un modello dell'attila fatto da lui in terra cotta. -per estens
fatto, come dissi più su, da que'tanti galeotti, non cessa più né
. 19. milit. arma da getto: quella che viene scagliata (
tribù, combattono a drappelli, le armi da getto prevalgono, come quelle più adatte
di getto. -balist. bomba da getto: speciale tipo di bomba antisommergibile
ii-483: dalla maniera del vestire, siccome da qualsivoglia altra esterior portatura, a gitto
[stagno] comunemente di gitto vasi da mangiare dentro o da conservarvi cose liquide
di gitto vasi da mangiare dentro o da conservarvi cose liquide. marino, i-50
e fatte di getto, cred'io, da donatello o da baccio bandinello. pesci
getto, cred'io, da donatello o da baccio bandinello. pesci, ii-1-570:
, trattandosi quivi di trarre la stampa da lettere di getto, che risultano in fuori
, che risultano in fuori; qui da lastre in dentro col bulino. -a
, insolente, divina come una folgore fuor da un nuvolone. -con stile
dare la libertà (a un uccello da preda usato per la caccia).
usato per la caccia). andrea da barberino, 1-253: e voglio che per
c. dati, 3-138: levatosi da tavola, fece getto nel pozzo.
getto delle vuote generalità, a metter da parte regole e modelli, a studiare gli
faccie di piombo e di bronzo, da farne gitto. -gridare il getto
, sereno. = deverb. da gettare. gètto2, sm.
). neol. gerg. telefonare da un apparecchio a gettoni (e anche,
e anche, in senso generico, da un qualsiasi apparecchio telefonico).
i960). = deriv. da gettone1. gettóne1, sm.
eseguire i conti, poi quale contrassegno da scambiare con denaro, con merci o
: il valore può alle volte rappresentarsi da una materia non valutabile, come dalla
più presto, fece fabbricare appositamente gettoni da diciotto luigi l'uno. fogazzaro, 5-396
sul tavolino le candele, le carte da giuoco e i gettoni d'avorio,
. jeton (sec. xiv), da jeter * gettare '. gettóne2,
, ecc. = deriv. da gettone1. gettopressatura, sf.
pressofusione. = comp. da getto1 e pressatura (v.).
getto. = comp. da getto1 e propulsione (v.).
il basso. = comp. da getto1 e sostentazione (v.).
c. campana, 1-13: non è da tacere, in conformità di quanto dianzi
non digerita. = deriv. da inghebbiare 'ingoiare '. ghebì
), sm. invar. spazio delimitato da un grande recinto o da una cinta
spazio delimitato da un grande recinto o da una cinta, a cui si accede
una cinta, a cui si accede da un ingresso (in etiopia). -in
.: l'insieme delle costruzioni racchiuse da uno o più recinti che costituiscono la
artificiale che mette in comunicazione una valle da pesca con la laguna. calmo
barca che no abia sotto pope le carte da zugar. cattaneo, ii-1-423: i
gaibus * letto di fiume ', da un tema * gobio-tratto da * gaba
fiume ', da un tema * gobio-tratto da * gaba * fossato, corso
di delhi o in una casa da tè; e ciascuno già si sceglieva la
specie di etèra dell'estremo oriente (da non confondere con meretrice).
deriv. dal giapponese geisha, comp. da gei * arte 'e sha
, sm. enol. vino rosso pregiato da pasto, prodotto in piemonte con
panzini, iv-293: 'ghemme'. vino da pasto rosso del piemonte.
: « ha ingrandito l'esercizio da poco, prima il suo locale,
in questo tal ragionamento vi sopraggiunse antoniello da siena e altri compagni e famigli di
non cespicare. = denom. da gherbello. gherbèllo, sm.
agitare troppo le ali. folgore da san gimignano, xxxv-n-414: di settembre
dah'embrione e rivestito dal guscio formato da una pellicola secca, amara- astringente;
bianco ed è diviso in quattro settori da pseudosetti dell'endocarpo. a.
, credendo fosse un pezzettino di carta da leggere. e stramazzò per terra.
d'abilità, compiuto per lo più da truffatori e imbroglioni, consistente nel far
consistente nel far apparire una cordicella fuori da un bastoncino, e farla poi repentinamente sparire
mano, a modo che una bacchetta da podestà, e forse due braccia di
e forse due braccia di corda come da trottola; e questo si era il giuoco
= di etimo incerto: scartata la derivazione da ghermire, si è congetturata una forma
afferrare con gli artigli. guido da pisa, 2-105: un'aquila..
v'essere impacciato. s. bernardino da siena, i-432: essendo egli alla
i mari / nutrono un pesce, da cui bruno schizza / licor, che sì
: io son ghermito, franco, da le gotte / venute per far cose di
questa carta prostrato dal sonno, e da una emicrania acutissima che m'ba ghermiti i
come fosse ora, che gridava ghermita da quei brutti ceffi. -figur.
si faceva con il verzino, in modo da ottenere, dalla gamma dei rossi,
una gherofanata. = deriv. da gherofano, variante ant. di garofano.
di gherofanella. = deriv. da gherofano, variante ant. di garofano.
scudo). = deriv. da gherone. gheróne (ghiróne;
per farle larghe. manni, 2-427: da un fanciullo gli fu confitto un gherone
incorrotta, immortai la preziosa / egida, da cui cento eran sospese / frange,
gli abiti delle signore... schioccavano da ogni parte come vele, e garrivano
il pollice. = deriv. da longob. * gairo (cfr. ant
lat. * [terrà \ glitta: da glittus * compatto, amalgamato '(
esterno della gamba e talora è assicurato da una staffa (in passato faceva parte
od anche di altra stoffa, abbottonato lungo da parte laterale esteriore, e tenuto fermo
parte laterale esteriore, e tenuto fermo da una staffa di pelle, che passa
sei maestri. = deriv. da ghetta1. ghétto, sm.
chiudevano dal tramonto all'alba, sorvegliate da guardie cristiane; per uscirne gli ebrei
nondimeno caso rarissimo lo scoprirsi alcuno prevertito da loro pertinacissimi errori. baldinucci, 2-4-96
congiuntura a parlare del ghetto, non è da tralasciarsi il dare alcuna notizia della derivazione
nome, il quale non viene altrimenti da un'isola, né tampoco dalla parola
di 'ugo ', come fu da altri scritto, ma dalla parola ebraica *
e fattosi con alcuni grembiuli un giubberello da mettersi indosso così a caso, con
la mattina per tempo, comperò un vestito da maschio e, tondutisi i capelli,
ristretto / d'ogni bontà, ma da che gli hai lasciato / sopra il collo
ghetto. guadagnali, 1-i-88: si fa da quattro donne un ghetto. =
e gli altri ghetti ricavarono il nome da codesto... il nome di ghétto
, geto, secondo antico uso, ma da leggere ghèto, indicò nel sec.
un ghetto '. = deriv. da ghetto, col sufi, collettivo e spreg
: trombetti tamburini e cornamuse, / da araldi e gezzi si sentian sonare.
marinaresca della voce guida: ma neologismo da non invaghirsene. = dallo spagn
o limonea. = deriv. da ghiaccio1. ghiaccéto, sm.
eterni ghiacceti. = deriv. da ghiaccio1, sul modello di frutteto; cfr
tardi ottobri. = deriv. da ghiaccioi. ghiàccia (giàccia,
; pezzo di ghiaccio. francesco da barberino, 240: acque di neve,
i-24-47: questo un atto non è da buon amico / a starsi
del burrato di gerione, e quella da malebolge alle ghiacce, che è il
la ghiaccia fedita dallo incerto sole. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
si risolvono i tuoi peccati. felice da massa marittima, xliii-282: la ver-
ioseppe si strugge come ghiaccia. giovanni da samminiato [petrarca], i-277: vedrai
estens. gelo, gelata. giovanni da samminiato [petrarca], ii-455: la
non par che li piaccia, / da noi [l'augello] fuge e diparte
scavato nel terreno, riempito d'acqua da far ghiacciare e da riporre poi nella
riempito d'acqua da far ghiacciare e da riporre poi nella ghiacciaia propriamente detta.
aveva in giardino la gran ghiacciaia, da serbar la neve fino all'autunno.
grande ghiacciaia di legno grezzo, sormontata da un magistrale paio di coma.
la costiera del gran paradiso è fasciata da una cintura di piccole ghiacciaie ripidissime e
di piccole ghiacciaie ripidissime e più sotto da nevai che soltanto i solleoni di luglio
cassa di corame. = deriv. da ghiaccia', cfr. la forma toscana diacciaia
verde o verde-azzurrino; è formato da un bacino collettore, in cui la neve
il limite delle nevi perpetue) e da un bacino dissipatore o di ablazione o
arici, i-341: acque labendo / da riposti ghiacciai, da valle a valle
acque labendo / da riposti ghiacciai, da valle a valle / calando a salti,
le grandi masse di ghiaccio che dipendono da un 'circo ', ossia da un
da un 'circo ', ossia da un alto bacino alpino, e occupano
diffonde, / mentre co 'l fiso albor da gli ermi ghiacciai risveglia / fantasime ed
a che fare. = deriv. da ghiaccia', cfr. la forma toscana diacciaio
all'insopportabile sete. = deriv. da ghiaccio1. ghiacciare (ant.
già l'amo è ghiacciato più volte da sponda a sponda. vittorini, 4-225
l'aiuta immantenente. s. bernardino da siena, 600: se è paese
che secondo un'antica opinione era costituito da ghiaccio fortemente indurito). -anche con
redi, 2-15: in una cantinetta da ghiacciare il vino lire 5. carducci
un turbamento o un terrore così grave da paralizzare le facoltà dei sensi e dello
ha sempre valore iperbolico). antonio da ferrara, 101: né 'n lo pandevol
deriv. dal lat. tardo glaciàre, da glaciès * ghiaccio '; cfr.
. ghiacciata, sf. bibita costituita da una miscela di sciroppo con ghiaccio tritato
. pavese, i-187: bruno chiese da bere e nino volle per sé la
tanto veloci che nessuna fiera veduta campa da loro. t. alberti, 26:
: diventa anche migliore [la creta da mattoni] tenendola cavata all'aria ed a'
comisso, 15-65: era stato interrotto da un singulto causatogli dalla bibita ghiacciata poco
. 3. che è caratterizzato da temperatura rigida (una stagione, l'
però non hai mercé, / quanto più da capo a pedi io me infiamo,
quelle ghiacciate astrazioni, benché sostenute talvolta da interessi sociali o da passioni letterarie,
benché sostenute talvolta da interessi sociali o da passioni letterarie, non riempivano i cuori
ospizio di mendicità, o ghiacciata da un malore al proprio banco d'officina,
d'officina, con l'ultima vite da stringere sul telaio. -squallido; che
: un occhio di stelle / ci spia da quello stagno / e filtra la sua
dai torrenti. = deriv. da ghiaccio1. ghiaccière, sm.
). = deriv. da ghiaccio1. ghiaccino, sm.
... ferri di diverse sorti o da cavallo o da mulo o chiappe di
ferri di diverse sorti o da cavallo o da mulo o chiappe di bue o ramponato
di bue o ramponato o sramponato o da ghiaccino. govoni, 499:
alluvioni). - ghiaccio fossile: proviene da ghiacciai sepolti in epoche remote da materiali
proviene da ghiacciai sepolti in epoche remote da materiali alluvionali o fluvio-glaciali (è particolarmente
al sole, / tanto il pianto da gli occhi ognun versava. -per
, su i dirupi del monte nero, da per tutto, nella nostra alpe truce
laccio; / acciò, s'alcun tirato da gli odori, / e da la vista
alcun tirato da gli odori, / e da la vista del liquido ghiaccio, /
la riscaldava [la fede] abbastanza da fondere il ghiaccio rappreso attorno al suo
a se stessi. 5. caterina da siena, iii-278: io non sentiva altro
iii-9-194: cercai di rimuovere d'intorno da essi [versi] la neve e il
vetro. 9. marin. battello da ghiaccio: battello a vela da diporto
battello da ghiaccio: battello a vela da diporto, con scafo munito di pattini per
l'eburneo pecto, dicendo sempre parole da accendere fuoco nel ghiazzo. -bere in
forte a lucrezia, e si tirò da parte. -essere privo di valore,
azione; rimanere indifferente. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 403:
non mi fusse stato rotto il ghiaccio innanzi da discreti, giudiziosi e valenti uomini.
oratoria parlamentare. = deriv. da ghiaccia per incontro con gelo; cfr.
con ghiaccio. folgore da san gimignano, vi-590 (8-3):
2. per estens. che è caratterizzato da temperatura fredda (un luogo, un'
freddo (un oggetto). cenne da la chitarra, vi-n-182 (3-1):
vegli montanari. s. bernardino da siena, 220: toca la pietra e
diventò ghiaccia come neve. s. bernardino da siena, 89: va',
e amaremo iddio. s. caterina da siena, 392: maladecti tiepidi! che
che gli darà l'avversario suo tanto da offesa come da difesa, che sieno
darà l'avversario suo tanto da offesa come da difesa, che sieno uguali, senza
divengono troppo aride e secche, e da questo temperamento nascono due sorti d'unghie
quel giglio ghiacciuolo. = deriv. da ghiacciol; cfr. la forma toscana diacciola
punta arrotondata e si forma per stillicidio da un foro 0 ai margini di una
sotto gli stivali. 2. gelato da passeggio che si ottiene congelando in apposite
internamente alcuni ghiacciuoli, se questi arrivano da parte a parte,...
agg. ant. che è caratterizzato da molto gelo (una stagione); che
. idem, 5-6-288: or si asconde da noi cassiopeia / ventosa e turba,
quattro dì. = deriv. da ghiaccio1; cfr. la forma toscana diaccioso
del tirocinante stoico. = deriv. da ghiaccio1, col sufi, collettivo e spreg
fior nella più dolce vista / ghiace svelto da man crudele e fera. allori,
e letter. arma bianca da punta (come pugnale, spada,
a ghiado: trafiggere o essere trafitto da un'arma da punta (e,
trafiggere o essere trafitto da un'arma da punta (e, per estens.
il guado, / le calze infin da or si caverebbe / senza paura di
. sensazione dolorosa di freddo (provocata da angoscia, dolore, pena insopportabile).
pena insopportabile). s. caterina da siena, iii-80: oh quanta pena e
esser d'una minutissima ghiaia. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, ii-484: l'opera proposta fino da principio si era quella di abbassare la foce
preziosa come polvere d'oro perché fatta venire da una spiaggia lontana ricopriva i viali.
le strade erano quelle che erano: da fenestrelle fino in cima al colle,
... era ghiaiata così da parere un acciottolato. silone, 5-61:
della strada. = deriv. da ghiaiare. ghiaiéto, v.
più forte. = deriv. da ghiaia: v. giaroso.
querce, secco, indeiscente, costituito da un grosso achenio pluricarpellare con pericarpio coriaceo
con pericarpio coriaceo, cinto alla base da una corona di brattee legnose serrate fra
di una giovane quercia che si sporgeva da un campo sulla strada. -figur
piova, / malvagia che dal fiume e da le ghiande / per l'altrui impoverir
di cerere non veniva accolto e propagato da tritolemo. giusti, 2-333: se
usata dai frombolieri romani. bartolomeo da s. c., 264: combatteano
s. c., 264: combatteano da lungi con pietre e con ghiande.
cappelli, ecc. s. bernardino da siena, 767: aveva i gioielli,
-pallottolina di bossolo, fatta in modo da potersi aprire e chiudere o bucata da
da potersi aprire e chiudere o bucata da parte a parte, dove si collocava
schedina, un numero o un nome da tirarsi a sorte. 3. l'
] vengono chiamati fiori dell'alga, da altri ghiande o ulive di mare.
fondo di ricotta. -avere denti da mangiare le ghiande: essere fornito di
berni, 26: costui ha denti da mangiar le ghiande, / e 'n
il bigio dal nero; distinguevamo compieta da nona; conoscevamo le ghiande dalle nocciuole
. -ghianderèlla. s. bernardino da siena, 829: trovaranovi con tante
e ruspoli. muratori, 7-i-318: da un diploma di ottone il grande
= lat. mediev. glandaticum, da glàns, glandis 'ghianda'. ghiandellino
rotelline. = deriv. da ghianda. ghiandétta, sf.
. 2. formato di piante da ghianda (un bosco). viviani
lat. glandifer -eri, comp. da glans glandis 'ghianda 'e dal tema
glandole e carboni è allora non è da dubitare. fr. colonna, 2-379
, i-78: si generano alcuni tumori detti da greci ganglii e gangilii e da latini
detti da greci ganglii e gangilii e da latini glandule,... imperoché
hanno... mali da donne e da povere, ghiandoline infiammate,
hanno... mali da donne e da povere, ghiandoline infiammate, anemia,
= voce dotta, comp. da ghiandola e dal tema del lat.
di cavi cannelletti è fabricata, / da gli animali spiriti irrigati, / nel glandoloso
un giallo escrementizio. = deriv. da ghiandola. ghiandóne, sm. petrogr
di ghiandóne. = deriv. da ghianda. ghiandósa, sf.
in campagna. = deriv. da ghianda. ghiandóso, agg. che
anche ghiabaldano, sm.). cosa da nulla, oggetto di nessun valore.
e vuote. = deriv. da ghiara [ghiaia). ghiarghióne
su i ghiaricci. = deriv. da ghiara [ghiaia). ghiarume,
stava a sonnecchiare. = deriv. da ghiara [ghiaia), col sufi,
= dal lat. iactùra, da iacere 4 gettare '. ghiazzerino
- anche per simil. pace da certaldo, 50: con tale riscontro valica
, parte e opinione ghibellina. forma da prescegliere a 4 ghibellinismo '. carducci,
opposto intento. = deriv. da ghibellino. ghibellino (ant.
guelfo e l'altro ghibellino. folgore da san gimignano, vi-11-164 (296)
chiesa, secondo il principato che ha da dio e dal santo imperio in quello,
milano, e perciò opposito a gianiacopo da triulzi. gir. priuli, 261:
che furono sempre imperiali, presero il nome da gibello e ghibelinga città, ove nacque
e ghibellini, questi che avevano privilegi da conservare e difendere dall'avidità della teocrazia
; quelli, che non avevano nulla da conservare, lo combattevano perché straniero.
strade che menano alla città, piantato da federico barbarossa a spaventare guelfi e a
, 2-11: il cortile appariva chiuso da un muro alto e massiccio la cui sommità
e massiccio la cui sommità era guarnita da un'intatta fila di merli ghibellini dipinti
, 1000: cercano il re. vanno da torre a torre, / da torri
vanno da torre a torre, / da torri guelfe a torri ghibelline, / e
franconia appartenente ai duchi di hohenstaufen, da cui derivò loro il nome di wibellingen
interamente disciolti. = deriv. da ghibellinismo, per caduta della penultima sillaba
che soffia frequente in tripolitania, proveniente da sud, cioè dal deserto di sahara.
che si fa da'padri e da le madri ai suoi fanciulli, cioè:
fante ec. = denom. da ghiècolo. ghiècolo, sm.
dal lat. vehicùlum 4 carro '(da cui anche la forma diècolo)
1-80: poi la commetti [la pietra da brunire] in imo manichette di legno
un bacciletto ovato con la sua ghiera da camera. 3. archit
archit. testata di un arco, segnata da cornici che seguono l'intradosso; archivolto
una volta a botte che, sporgendo da essa, serve come rinforzo. baldinucci
terno e intagliato all'esterno, in modo da poter essere serrato con chiavi a dente
e d'oro, ghierate. = da ghiera1. ghièrla, sf. ornit
anche il bavero di un mantello da uomo o da donna. =
di un mantello da uomo o da donna. = dal fr.
ornamento?) la ritiene antica derivandola da * acuicula ». ghigliottina (ant
consiste in due travi parallele, separate da un intervallo di 35 cm, sormontate
un intervallo di 35 cm, sormontate da un plinto a cui è assicurato un
, che anco nei supplizi possedevano immaginativa da rivendere italiani e spa- gnuoli: difatti
intervenire in modo energico e deciso, da parte del presidente dell'assemblea, per
impiccagioni e ghigliottinagioni. = deriv. da ghigliottinare, sul modello di impiccagione da
da ghigliottinare, sul modello di impiccagione da impiccare. ghighottinare, tr. decapitare
. = voce dotta, comp. da ghigliottina e mania (v.).
, quando al fioco chiarore del lumino da notte, vide affacciata al soffitto della
: a casa ci riparleremo, ghigna da galera! calandra, 206: e
più scapaccioni. = deriv. da ghignare', cfr. piem. e lomb
ceci, pincione e simil pappolate proprio da proprio maccherone. = comp. dall'
comp. dall'imp. di ghignare e da cece, nel senso figur.
sdegnando si turbano. questo non è da dir « sorridere », anzi è «
« ghignare »; e procede non da letizia, ma da malizia d'animo,
e procede non da letizia, ma da malizia d'animo, per la qual ci
, piantato dalla colomba non poteva riaversi da quello smacco. d'annunzio, iv-2-1147:
, fantasima / grigio, brumaio ghigna da 'l norte un maligno sorriso di gelo.
;... e se sono domandati da altri, o ghignando alleggeriscono tutta la
possa, i'pur acquisto, / ché da nessun non è volontier visto / colui
danno le ghignate. s. bernardino da siena, 857: questo pur posso
le ghignatine e i segretuzzi delle ragazze da marito. = deriv. da ghignare
da marito. = deriv. da ghignare. ghignazzare, intr.
di maliziosa intesa. 5. bernardino da siena, 859: tu fai il luogo
disse: « venticinque- mila iscudi e da vantaggio, benvenuto, mi costa ».
faccia beffarda, cattiva. - ghigno da schiaffi: faccia strafottente. de sanctis
alle mogli costumate con un certo ghigno da schiaffi, dandosi l'aria di signore.
facti certi ghignolini / e certe raccoglienze da civette! -ghignarèllo. linati
». = * deverb. da ghignare. ghignóso, agg. ant
simile al coro dei tarli che sale da tutta la villa. bacchelli, 13-149
dasanante. = deriv. da ghigno. ghigo, sm.
artigiani, e le genti germaniche avessero da antichissimo le 'ghilde ', pure
in germania. = deriv. da ghilda. ghillare, intr.
. guiler 4 ingannare ', deriv. da guile 'inganno '(sec.
negli edifici gotici ed è generalmente fiancheggiato da due pinnacoli. = dal
pennone nell'issarlo. = deverb. da ghindare. ghindàggio, sm. marin
. = dal fr. guindage, da guinder 4 ghindare '. ghindare,
nel medesimo modo vanno le paste che da ghindar da poppa, le siaze,
modo vanno le paste che da ghindar da poppa, le siaze, il fogone
una taglia per dove passano le vette da ghindare. d'annunzio, ii-93: il
. guinder esse (nel 1606), da guinder * ghindare '.
a bordo. = deriv. da ghinda. ghindazzo, sm. marin
= deriv. dal fr. ghindas, da guinder 1 ghindare '. ghinèa
ma è rimasta in corso come moneta da conto per alcuni prezzi e gli onorari dei
, quantunque fossero vestite in ghingheri e da grandi signore. panzini, iii-695:
festa di famiglia che non ci s'ha da mettere in ghingheri per godersela. soffici
, raggiro. s. bernardino da siena, 873: così partitosi, avendogli
ataccata la ghinghiata, era poi trovato da colui che l'aveva venduta, e
tu m'hai levata la mala mercanzia da dosso! = forma dial.,
ai fianchi. 5. bernardino da siena, 857: fra da'piei e
ii-79: non gli date ai contadini da covare la ghiòccia e d'allevare li pulcini
andare...? = da ghiocciare. ghiocciare (giocciare)
. messisbugo, lxvi-1-273: masserizie da cucina... spe- diere e
fanno cuocere con il grasso che cola da essa, quando si cuoce. garzoni,
gocciola dai motori degli aeromobili. = da ghiotto, voce già attestata in un documento
gli distilla umore, il quale, da esso [dall'ulivo] ghiottamente beuto,
fine mira se resta tuttavia carta da leggere. marinetti, 2-i-856: questi uomini-belve
risecco. = deriv. da ghiotto. ghiottézza, sf.
, ec. = deriv. da ghiotto. ghiottizia, sf. ant
non riesce. = deriv. da ghiotto. ghiótto (ant. ghiutto
appaia l'uomo ghiotto o lussorioso. francesco da barberino, 214: femmina ghiotta e
., 9-8 (384): uno da tutti chiamato ciacco, uomo ghiottissimo quanto
vive acciocché manuchi. s. bernardino da siena, v-240: interviene a uno ghiotto
curiose e caratteristiche, di nuovi uomini da far le delizie del più ghiotto novellatore
suo dolce aspetto / già mai gli occhi da gli occhi levar puolle; / ma
noi baccelli, / lunghi e teneri da ghiotti. ramusio, i-ii: poscia
d'andarsene; e subito gli rincrebbe, da vero ghiotto, di doversi privare
, una bevanda). folgore da san gimignano, vi-596 (13-7):
del letterato. -boccone ghiotto, da ghiotto: ciò che è molto desiderabile
ch'è bel paese, ed un boccon da ghiotto. nievo, 346: raimondo
amabile, affascinante. 5. bernardino da siena, 718: ma sia pure uno
disposto quanto alcun altro fusse giamai, e da tutti era cassandrino chiamato. lomazzi,
versate questo bel libretto / sicuri andate da ogni trama e rete / de'bari
se non vi fosser chiavistelli! [sostituito da] manzoni, pr. sp.
buona metà dei regali. -ghiotto da forche: furfante matricolato, pendaglio da
da forche: furfante matricolato, pendaglio da forca (come ingiuria). berni
ch'hai detto di colei, ghiotto da forche. p. fortini, iii-474:
che ti venga la frebbe, ghiotti da forche, in che modo ha'tu tanto
biglio beneventano, il quale, perché da putto lo conoscea che dovea essere un
due gran ghiotti a un taglieri. niccolò da correggio, 186:
molto avido o appassionatissimo. sabba da castiglione, 133: di giuocare alla palla
ghiottonamente li cerchino. = comp. da ghiottone1. ghiottóne1 (ant.
(ed è seguito in questo caso da un complemento di determinazione).
la grandezza è simigliante / a i da nulla, ghiottoni, casalinghi, /
ad alcun ghiotton si dicesse. antonio da ferrara, 28: tristi giotton,
gli disse che costì avrebbe fatto egli da padre alla malgarita, s'egli voleva
dell'iliade di cunich. -ghiottone da forche: furfante matricolato. pulci,
pulci, 4-29: ribaldon, ghiotton da forche, / che mille volte so
dottore, il miele viene in bocca da sé solo. quanto miele, e purché
altezza alla spalla), e sono coperti da pelame nero o bruno (con fasce
ne rimane strangolato. = da ghiottone1, che è traduzione del lat.
il bocchino. = deriv. da ghiottone1. ghiottoneria (ant.
senso concreto: azione o comportamento dettato da golosità. s. bernardino da siena
dettato da golosità. s. bernardino da siena, i-188: ammunirlo che si
che vuol gustare e assaporare un pezzo, da sola, senz'essere vista. piovene
pastafrolla riempiti di frutta candita, ghiottonerie da monaca, cappucci ripieni di panna e
: tre o quattro ragazze in costume da bagno sdraiate sopra la rena felici di poter
per il pòppolo, in realtà sospinte da una certa lor ghiottoneria ammirativa per il
quisti gli occhi? che non s'abbia da por sesto a tante ghiottonerie? che
tante ghiottonerie? che non s'abbia da castigar tanti furfanti? -astuzia,
dee mettere in tegghia. = da ghiottone1-, cfr. fr. ant.
compagnia della lesina, i-53: sarebbon da essere lo dati per ingegnosi
perché essendo il cacio a bastanza saporito da sé, non accade volerlo far più con
più con arrostirlo. = da ghiottone1. ghiottonìa (dial. giottonìa
: è proverbio coti- diano, tratto da quel cuoco o da quella fantesca che,
diano, tratto da quel cuoco o da quella fantesca che, portandole lo spenditore
smania; avidità, cupidigia. marsilio da padova volgar., i-1-3: possente [
tristissima primiera sarà levato un ottimo punto da uno che, per ghiottonìa o
scripta di sopra di balotini. = da ghiottone1. ghiottornìa, sf. ant
/ è pegio ch'orno morto. bartolomeo da s. c., 24-1-6:
, comportamento, abitudine che è dettata da golosità o che rivela ghiottoneria.
e cattive usanze. s. bernardino da siena, i-261: le pasture de'
pensò ancor quello / ch'e'fussi da fornirsi drento il seno / di ghiottomie per
, 12-21: per la ghiottornia della ruberia da casa i bardi, che infino alle
dal lat. volg. glutturnia, originatosi da gutturnia, deriv. da guttur '
, originatosi da gutturnia, deriv. da guttur 'gola ', per influsso di
e profonda, e ordilla di verghette da la parte di sopra, e puose
... era un ghiozzo da pigliarsi con le vangaiuole? -capo
indicando gli otri per l'acqua usati da alcune tribù africane e, successivamente, i
recipienti per il rifornimento d'acqua adoperati da alcuni reparti militari, soprattutto alpini.
pelliccia grigio-bruna attraversata nella parte superiore da una larga stria nera e da due striscie
superiore da una larga stria nera e da due striscie brune chiare, a destra
salvini, 41-397: se a fiaccacollo corresse da noi ognuno a stampare ogni ghiribizzaménto
leggenda, ah! pur pure. sarebbe da ritirar la briglia, e da
da ritirar la briglia, e da biasimare sì fatto costume. =
fatto costume. = deriv. da ghiribizzare. ghiribizzante (part.
: lasciatemi / andare alquanto un po'da me medesimo / ghiribizzando e pensando.
filosofo lo vede [amore] nascer da cause naturali,... e va
capriccio. cantoni, 308: da giovinotto io mi trovava solo al mondo,
il ciel non prende / suo moto da quel ch'altri ghiribizza. baretti,
baretti, 6-399: che questa maniera da noi usata [del pronome *
dimenticati, perché non mi paion cose da consumarvi tutta l'età in ghiribizzarle come
ii-19: ogni giorno faceva modelli e disegni da potere scaricare con facilità monti e forargli
scaricare con facilità monti e forargli per passare da un piano a un altro,.
un altro,... e modi da votare porti, e trombe da cavare
modi da votare porti, e trombe da cavare de'luoghi bassi acque, che quel
inf ormare. = denom. da ghiribizzo. ghiribizzato (part.
e che m'affretti a spiegare un modo da me ghiribizzato. ghiribizzatóre, sm
dei popoli. = deriv. da ghiribizzare. ghiribizzo (ant.
che, venendo dalla città, rechiam da per tutto, invece di curare attentamente
sporcherie, e cotali virtù son venute da i ghiribizzi di questo e quel puttaniere.
ornai più non mi rizzo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, sareste voi così scarso di partiti da non saper dire che le fosse allora montato
che ci becchiamo il cervello tratti da la gola della immortalità, scappiamo con un
, trafori, ogni cosa è messo da loro in opera, purché abbia dello
ricevo [il diario] in questo momento da un antico commilitone che in ricambio de'
tempio... il vedersi attorno pitture da burla, ghiribizzi di sogni, mascheroni
farsi leggere correntemente, tu avrai fatto da savio trascorrendo tutti quei ghiribizzi senza tormentarti
che giuochi. = deriv. da ghiribizzo nel significato di * scarto, giravolta
quasi portentose, le quali sono laudate da chi non sa. baretti, 3-139:
sempre nei mezzi. = deriv. da ghiribizzo ghiridóne, sm. dial
. guéridon (nel 1650), tratto da un nome proprio di persona (il
pensiero astratto. = deriv. da ghirigoro. ghirigòro (anche giricòcolo
mano una borsetta di pelle tutta martoriata da ghirigori d'oro antico. stuparich,
disfatti che fatti, stretti a mezzo da un nastro invisibile, scappano di qua e
con una ghirlanda in testa. francesco da barberino, 13: se ghirlanda porta,
a vedere la sua manza. folgore da san gimignano, vi-602 (18-8):
luce che creava il remo nell'acqua da presso cinsero gli angeli ardui che splendevano
presso cinsero gli angeli ardui che splendevano da lungi su i campanili. c. e
fama, gloria; elogio. sabba da castiglione, 45: in ricompensa di sì
ov'entro al suo gran tempio / da cento altari ha cento volte il giorno /
-per simil. elemento decorativo (costituito da rami e fronde intrecciati, o anche da
da rami e fronde intrecciati, o anche da festoni di carta colorata, da serie
anche da festoni di carta colorata, da serie di palloncini, ecc.)
testa e tre scaioni che si partino da questa ghirlanda, e vadino verso il
il vestito lasciava nudo, era cinto da una ghirlanda di gelsomini freschi.
, lisciandosi e stribbiandosi il volto, da parer giovani e belle, tanto più si
., 1-156: la medaglia rappresenterà da una parte lo scoglio marpesio..
repente. moravia, ix-6: la camera da letto era tutta nuova, col letto
. circolo, cerchio, giro (formato da persone o da cose disposte intorno a
, giro (formato da persone o da cose disposte intorno a un punto).
dei cantanti che domandano applausi con sorrisi da mendicanti. -accolta di persone (
canzonetta posò el leuto e le parve tempo da non più indugiare a dar licenzia a
mezzo sarà uno punto, qualunque linea da questo punto sino alla ghirlanda sarà d'una
collocata tra boote ed ercole, costituita da sette stelle che formano un caratteristico arco
. il verde degli alberi leggermente mosso da un'arietta che veniva dal mare vi
piacciono a punto le ghirlande piccine, fatte da mani piccine, e di foglioline e
e leggieri. s. bernardino da siena, 185: ella è piena d'
gala color verde, rigirato intorno intorno da una ghirlandèlla dipinta a oro.
cappello. pirandello, i-52: trasse da quell'involto una bella, grande paglia
orti raccolse. carducci, 701: da lo scitico mare in lunghi manti /
altra banda. = deriv. da ghirlanda. ghirlandato (part. pass
iv-2-545: un cantore di fanciulle colpite da morte precoce, meleagro di gadara,
, per farmi un altro tiro, / da quelle bocche che parean di ghiro,
gli antichi congetturarono un'etimologia popolare, da gliscère 'crescere, ingrassare lentamente'.
. lega di ferro-carbonio contenente di norma da 2 a 5 % di carbonio (essenzialmente
altra per la ghisa. -ghisa da agnazione: destinata alla produzione dell'acciaio
alla produzione dell'acciaio. - ghisa da fonderia o da getto: destinata
dell'acciaio. - ghisa da fonderia o da getto: destinata alla rifusione in
struttura aghiforme la cui matrice è formata da bainite. -ghisa ematite: di prima
la cui componente carbonica è prevalentemente formata da grafite. -ghise speciali: vari tipi di
. guise (sec. xix), da una forma basso-ted. corrispondente al ted
). = deriv. da ghisa. ghisardo (ghisando),
della cornetta. = deriv. da chitarra, per sonorizzazione dell'iniziale;
con struttura porfirica ipocristallina, costituita da augite, biotite e analcime, con alta
monte ferru. = deriv. da ghisos, località collinosa nel massiccio
. ariosto, 23-82: già l'un da l'altro è dipartito lunge, /
stremandosi. quasimodo, 1-55: già da più notti s'ode ancora il mare,
diedero un gran pesce luccio, già da molto tempo sventrato e seccato all'aria.
perché gli recò iddio in dieci? francesco da barberino, 209: entra in la
ti sbigottire. petrarca, 13-14: da lei vien l'animosa leggiadria, /
negazione). guittone, i-14-16: da fera a omo non è già che ragione
, il possesso, la prerogativa, da essi espressi hanno cessato di esistere.
proprio, senza dubbio. giacomo da lentini, 36: però se m'amate
non per altro furono anticamente vinti tanti popoli da pochi soldati, se non per l'
poeti è ben talvolta / bello già da se stesso. -tuttavia, nondimeno
.. o se pure se ne stavano da cittadini privati. casti, iii-105:
-con valore di prep.: da, per (a introdurre complemento di
or sì infiammato. s. bernardino da siena, 620: già forse dodici anni
1- 226: prender denaro, da quella donna! già, sarebbe stato
.. s'è data alla bella vita da quando l'ho piantata. 9.
prendea il fanciullo nato, gli effetti da così fatta disposizione di cielo, quale
s.; ché altro non ho da dirle, se già non le scrivessi qualche
un pezzo. = deriv. da giaco. giacarandà, sf.
apparve il maggiordomo... in giacca da fatica a righe e pantaloni neri.
il velluto e il fustagno; calzoni da cavallo e giacche alla cacciatora con ampie
del bleu cupo del mare, un bleu da giacca alla marinara. -giacca a vento
tasche; è usata soprattutto in montagna da escursionisti o da chi affronta le intemperie
usata soprattutto in montagna da escursionisti o da chi affronta le intemperie. moravia
corteo chiaro, in un lieve trionfo. da stupende giacche uno svolo di sete e
v.). = deriv. da giacchetta (v.), che è
sta bene. = comp. da già e che (v.).
, un paio di brache a quadretti da cavallerizzo, una giac- cetta corta,
trovarsi, come sia, una giacca da sera. 4. dimin.
comune. -in partic.: giacca da donna. de'sommi, 48
era di fustagno color pistacchio, nuovo da una settimana. pirandello, 8-14:
un bambino che le dormiva in grembo da più ore, si sbottona il giacchetto a
alvaro, 9-129: una ragazza, travestita da garzone dell'ascensore, col suo giacchetto
ojetti, i-514: era in maglia da bagno, con su un giacchettino di
= dal fr. jacquet, deriv. da jacques 'giacomo ', il nome
le reti. = deriv. da giacchio. giacchiata, sf.
alla cassa. = deriv. da giacchio. giàcchio (giàccio)
giàcchio (giàccio), sm. rete da pesca circo lare, munita
alunno, 1-149: giacchio è certa rete da pescare detta a iaciendo. ruscelli,
, lungagnole, e strascini, / da pigliar pesci, lepri et uccelletti. g
eh! caro mio, io l'ho da fare con merli accivettati; però sto
che si lancia ', deriv. da iacère 4 lanciare '. giacchito,
il timone. = deriv. da giaccio2; cfr. aggiacciare1.
e spreg.: ricetto. felice da massa marittima, xliii-239: in sodoma e
dal lat. iacère 4 giacere ', da cui il lat. mediev. giaccium;
-ay. 0q 4 manovella del timone da cui il gr. bizant. otdbaov 4
e omore. = deriv. da giacere, sul modello di ginocchioni (v
, talvolta foderata e stretta in vita da una cintura, usata in genere da autisti
vita da una cintura, usata in genere da autisti e da chi svolge lavori all'
, usata in genere da autisti e da chi svolge lavori all'aperto. ojetti
. cecchi, 8-159: giacconi di pigiama da spiaggia a grossi fiori. vittorini,
: né mai per ciò si rimase da quel suo levarsi ogni notte, e così
prosteso in terra orare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
sopra. -sostant. bartolomeo da s. c., 36-7-10: chi
me pareva giacente sanza anima. benvenuto da imola volgar., i 47:
carnalmente. d'annunzio, i-583: da gran tempo colei che meco ebbi giacente
terra, pulluleranno allora e, aiutate da temperato sole, fioriranno e germineranno innanzi
, giacenti al mare per cui leucadia da acamania è divisa. bacchelli, 9-60
mai veduto. 10. lasciato da parte; dimenticato, trascurato (un
lettera alla cattina, di cui, tornato da como, ho trovato qui giacente da
da como, ho trovato qui giacente da parecchi giorni una bella e cara risposta
napoleone. carducci, iii-6-473: rilevò da molti lati la dignità umana giacente sotto
.. diede vita alla pittura giacente da mille anni. buonafede, 1-i-245:
ancor vivo. = deriv. da giacente. giacére, intr.
di bufale; che si alzarono subito da giacere, quasi tutte insieme.
nelle braccia di qualcuno). francesco da barberino, 342: quando siede a tavola
su il sogliare dell'uscio. andrea da barberino, 1-8: la sera, passato
flagel d'anfesibene / la tirannia giacevasi da canto / e si graffiava le villose gene
gene. -sostant. guido da pisa, 2-108: o troiano, stenditi
crudeli corpi delle macchiate pantere. guido da pisa, 2-8: troverai una troia bianca
grandissimi arbori e s'addormentano. andrea da barberino, 1-260: si mosse a seguire
per vecchiaia, ecc. francesco da barberino, 106: quand'egli avien che
lappone ci sono, che si levano da letto, o per meglio dire da giacere
levano da letto, o per meglio dire da giacere, il giorno medesimo del parto
. giordani, v-19: giaceva gravato da settant'anni e da lunga malattia. manzoni
: giaceva gravato da settant'anni e da lunga malattia. manzoni, 314: sparsa
propria grascia:... e da tutta quell'arsura adiposa, porosa e prurigginosa
e stava come coloro i quali, da una lunga infermità gravati, vanno cose
al serpente la fronte, / o da lui morto restavi a giacere. ariosto,
/ giuso in cieldauro: ed essa da martiro / e da essilio venne a
cieldauro: ed essa da martiro / e da essilio venne a questa pace. valerio
163: qui giace fruosino soldato, uomo da bene, che con la spada sua
col suo amante potere giazere. andrea da barberino, i-122: fece sposare fior
col sangue dalla prigione, dove giaceva da mesi. -con la particella pronom.
valore in voi tutto giace. antonio da ferrara, 100: udite 'l mio languire
... il nome, che da anni giaceva nella sua memoria.
ebbe a fitto il mio signore / da un gerto abate di san sebastiano. tasso
alfieri, 1-651: incontro a noi, da borea ad austro, giace / per
. carducci, iii-n-55: quindicimila passi da avignone... giace una valle,
quello libro che detto è. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
/ e lievi ore volanti, / da voi vinto ogni cosa a terra giace.
terra giace. tasso, 8-7-354: da barbarica man percossa e vinta, /
mobil cerchio di quell'onde immote / da lunge il cacciator l'anatra spia.
, che sotto visio giaciere e conculcato da essi esser sostene. cavalca, 19-33
giaccia in basso. s. caterina da siena, i-273: la guerra mortale
nella morte del peccato mortale. bianco da siena, 83: in miseria giaceva /
e a cose materiali. busone da gubbio, 108: tutte vostre ricchezze,
dimenticato, abbandonato, trascurato, lasciato da parte. -in partic.: restare
dilacerato fosse tutto. garzoni, 4-27: da un'altra cosa è fomentata l'ignoranza
oscuro luogo giacere la virtù, ch'ella da chi stia in alta fortuna poco
rovine e i detriti, e solo da quarant'anni sono risorte alla luce.
forte et animosa cittade spartana giace abbattuta da le nostre armi. beccuti, 73:
seno al mar non nacque, / da che il gallico stuol vinto si giacque /
scrive. bettinelli, 1-i-373: guglielmo da saliceto piacentino fin prima del 1300 ristorò
giacque più d'un mese. niccolò da correggio, 170: chi potria dir corno
indegni è di sé prodiga, / rifugge da le mie braccia, schernendomi! /
; fondarsi, dipendere. francesco da barberino, ii-95: magion non face l'
l'essere umano si dimostra. busone da gubbio, 1-212: tutta vostra grolia giace
la difficoltà e la lite, se da una sola banda o pur da tutte due
se da una sola banda o pur da tutte due bisogna operare 1 remi.
finestre grandi e le piccole, intramezzate da aovati a giacere e le porte..
fosse, o solchi cavati egualmente da bocca infine al fondo dalle latora,
, egli si pone a giacere dinanzi da lui e fagli segno di grande umiltade
-al ballo io? ma vi par? da più d'un mese / sono in
letto, ma misero. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
usanza sconosciuta. -figur. zanobi da strala [s. gregorio magno volgar.
sopra la sbarra del letto in modo da avere il ginocchio all'altezza del petto,
tana, cuccia, nido. giovanni da samminiato [petrarca], ii-275: a
-dare un giaciglio a qualcuno: dargli da dormire, ospitarlo in casa propria.
. volg. * jacilium, deriv. da jacère * giacere '. giaciménto,
e sempre utili. fingasi, che da niun freno siano ritenuti nei lor letticciuoli
battaglie e sentendo gli avolterosi giacimenti, mossi da giusto sdegno fecero consiglio, che quei
è in posizione così elevata... da renderne disa gevole e costosissimo
all'* idocrasia ', detta da altri * vesuviana '. =
vesuviana '. = deriv. da giacinto (per il colore).
con scapo di 2-3 dm, terminato da un racemo di fiori semplici o doppi
olanda e venduti come fiori ornamentali e da giardino; gli antichi greci e i
il gladiolo, il delfìnio. zanobi da strada [crusca]: che intenderemo per
193: il mio cuor va portato / da ali di vento / per un bosco
di colore rosso giallognolo (e proviene da ceylon). doria, 1-19:
bellezze, ond'eo disvio. giacomo da lentini, 55: né giaquinto, né
tra giacinto e berillo. s. bernardino da siena, ii-35: erano di giacinto
, di giacinto e di porpora. zanobi da strafa [s. gregorio magno
di vari ingredienti e particolarmente di quella pietra da cui trae il nome. =
incestuosi di clio e di pierio, amato da apollo e involontariamente da lui ucciso durante
pierio, amato da apollo e involontariamente da lui ucciso durante una gara di lancio del
de gli spartani assai notabile, riferita da ateneo, che fu detta giacinzie.
voce dotta, gr. xà 'yaxtvlha, da * ydbav$o <; * giacinto '
: poiché qui giacciono e corpi morti decto da 'cime 'cioè giaccio. f
di bara. = deriv. da giacere. giacitóre, agg. e
del giacitóre. = deriv. da giacere. giacitura, sf. il
leopardi, 934: ognuno di noi, da che viene al mondo, è come
in lui punto delle disconcezze di quella giacitura da giumento in cui dianzi appariva. vallisneri
è collocata nello spazio; il luogo da essa occupato; posizione, situazione,
avendo la conca notabile giacitura o levatura da potere essere presa in essempio. magalotti
giacitura della casa non è imposta né da assoluta necessità di lavori agresti, né
assoluta necessità di lavori agresti, né da assoluta ristrettezza di spazio. bocchelli, 9-333
, né tutta all'erta e ingombrata da monti, ma dove l'un dove
mare. periodici popolari, i-470: da bologna niuna vera difficoltà offre la giacitura del
! algarotti, 2-291: traducendo questi da puri grammatici colla stessa giacitura di parole
a distinguere assolutamente il verso sciolto tragico da ogni altro verso sciolto e rimato sì epico
nome la giacitura di diverse sostanze accumulate da una lenta deposizione. 7
fra loro. = deriv. da giacere. giaciuto (part.
a la luce, è stata successivamente da diversi splendidissimi ingegni in molte parti illustrata
l'infermo, giaciuto per un pezzo da una parte, trova un sollievo nel
e li riparava dalle offese di armi da punta: era per lo più costituita
punta: era per lo più costituita da una rete di acciaio con maglie molto fitte
nei secoli xv e xvi ah'inizio da arcieri, da balestrieri, in seguito
xv e xvi ah'inizio da arcieri, da balestrieri, in seguito anche dagli uomini
di robusta tela o di cuoio ricoperta da scaglie di acciaio saldamente congiunte l'una
camicia, un corpettino, / giubbon da caccia e sette giacchi addosso.
.., seminudo, coperto solo da un mio giaco di pelle.
i (secolo xvii); è caratterizzato da forme rinascimentali italiane che passarono in inghilterra
concreto: atto, parola, comportamento da giacobino. carducci, ii-13-125
teoriche abbasso. = deriv. da giacobino2. giacobinésco, agg. (
ben presto si ammisero tutti coloro che da quattro membri di essa erano proposti.
reali. = deriv. da giacobino2. giacobinismo, sm.
per lo più astrattamente dottrinari, accompagnati da una critica e da un'azione violenta
dottrinari, accompagnati da una critica e da un'azione violenta dirette a trasformare l'
l'atteggiamento pratico, che, movendo da un astratto ideale, ricorre all'imposizione
monti, i-443: se questo è linguaggio da giacobino, spiacemi dunque che la ragione
croce, ii-2-297: la proposizione è da raccomandare sempre che si voglia intendere la
un movimento); che è composto da persone mosse da tale ideale (un'
; che è composto da persone mosse da tale ideale (un'istituzione); rivoluzionario
... e, insomma, da astratta ricostruzione razionalistica divenne storico liberalismo.
colibrì dell'america del sud, caratterizzato da un collarino bianco. = deriv
collarino bianco. = deriv. da giacobino1, per il collarino.
e zoccolanti. = deriv. da iacobus * giacomo '(cfr. giacobino1
, fondata nella metà del secolo vi da giacobbe baradeo, che sostengono il cosiddetto
fu quella de'giacobiti, così nomati da un certo giacobo siro, che visse ai
= voce dotta, lat. jacobitae (da jacob, nome del fondatore).
il partito stesso. = deriv. da giacobita giàcolo (giàculo), sm
ai lor procinti, / gli altri animai da loro son lesi e morti. pulci
giaculo: il dardo o simile cosa da lanciare. 2. figur.
, morale o fisica. felice da massa marittima, 106: innanzi si vedranno
vedranno assai miracoli, / che iesù da la morte sie disfatto / per le
branco di pecore e ci era là da una parte anco il montone, che andava
di jaganath, città dell'india, da cui proveniva questo tessuto. cfr.
e alcune di queste formule sono accompagnate da indulgenze ecclesiastiche). g
correre uno scalpitare nelle stanze terrene susseguito da grida da urli da bestemmie e da
scalpitare nelle stanze terrene susseguito da grida da urli da bestemmie e da giaculatorie secondo
stanze terrene susseguito da grida da urli da bestemmie e da giaculatorie secondo il pio
da grida da urli da bestemmie e da giaculatorie secondo il pio costume dei napoletani
vorreste tutti... che profferissero da mane a sera orazioni giaculatorie di amor fraterno
letti dei fiumi o in conglomerati da cui viene estratto e lavorato.
e lavorato. = deriv. da giada. giadeidti, sf.
miner. rocce metamor fiche da giadeite e da albite; si trovano con
metamor fiche da giadeite e da albite; si trovano con frequenza
occidentali). = deriv. da giadeite. giadeolite, sf.
= voce dotta, comp. da giada e dal gr. at&oc; *
asalto dela guerra de'labieni. marsilio da padova volgar., i-11-2: in una
-a giaffa: alla peggio. -maestro da giaffa: maestro nel far le cose
, 153: e 'l maestro da giaffa / gli dà la schiaffa / e
. ant. zaffiro. antonio da ferrara, 118: se 'l movimento suo
, tre stami e stilo costituito da tre rami bilobi e petaloidei; cresce allo
al più un piede e mezzo, e da tutti i suoi pedali nella cima fa
, 529: già la massaia ritorna / da messa; /... /
= deriv. dal portogh. jagomeira (da una voce in digena)
coppia soltanto nel periodo degli amori (da agosto a settembre); è cacciato
giovane. rovani, ii-153: fu da lui messo a quel posto coll'intento
plnghilterra ed è usato soprattutto come pietra da ornamento, specialmente per passamanerie o,
una rosa, di salute ne hai da buttarne, gli occhi verdi, i capelli
fondata nel secolo vi a. c. da mahàvira (539-467 a. c
; la credenza nell'animazione della materia da parte delle anime trasmigranti impedisce agli adepti
fomenti caldi. = deriv. da jalapa, nome di una città messicana.
di guaiaco. = deriv. da gialappa. gialata, v. gelata
. ant. giallo. pace da certaldo, 76: arreconne una soprasberga di
onde nere e gialle, con una beca da armacollo di zendado gialda tutta sparsa di
per jaune 'giallo '), da cui anche spagn. jalde (sec.
d'onde gialdonieri. = deriv. da gialda. giàlemo, sm. ant
floscio di foglie. = deriv. da gialleggiare. gialleggiante (part.
: era l'alto colle tutto ricoperto da ogni parte di folte campagne di grano,
discordi. = deriv. da giallo. giallerina, sf.
del sole, viene gialliccio. bianco da siena, 29: con color brutto sta
lampadine economiche. = deriv. da giallo. gialligno, agg.
e lacrimosi. = deriv. da giallo. giallire, intr. (
e cadono. = deriv. da giallo. giallista, sm.