fier animai l'orgoglio cade, / e da gli amanti più che mai si spera
a quel verrone. = deverb. da flagrare. flaìllo, sm. ant
flambèrga, sf. stor. spada da duello con una lunga lama a sezione
l'angelo castro. idem, xxiv-626: da sarali di negro ponte è venuti con
o improvvisatoria, praticato nella spagna meridionale da cantori specializzati e caratterizzato dall'intensa espressione
espressione drammatica, che trapassa frequentemente da un recitativo rapidamente sillabato al pieno spiegamento
, come l'altre donne. = da flamine, con desinenza femminile.
vittima bianca sacrificata a giove, sormontato da un ornamento composto da un ramoscello d'
giove, sormontato da un ornamento composto da un ramoscello d'olivo, con intorno
: i sacerdoti detti flamini, denominati da quel filo di lana che portavano in
spirito, alito sacro. felice da massa, 136: quattro battesmi si trovano
lat. flàmen -inis 1 soffio '(da flàre 'soffiare '), calco
materiali politilenici. = deriv. da flammare. flammìneo, agg. ant
del flanare. = deriv. da flanare. flandriano { fiandriano)
recente della serie di sedimentazione marina costituita da sabbie bianche o giallastre.
. carena, 1-306: * gualchiera da gualcire ', detta anche * gualchiera
d'una stoffa di lana), da gwldn * lana '; cfr. lo
dietro le sue spalle era spuntato il muso da faina della tenutaria. « beh »
in rilievo la composizione tipografica in modo da ottenere lo stampo per fondere poi le
. oscillazione, per lo più causata da variazioni di velocità o di incidenza,
quel delle pietre renali, si producono da contraria causa, essendo l'una il freddo
di liberarsi dalla stitichezza di corpo e da certi flati che gli rumoreggiano nel ventre
propriamente * soffio ', deriv. da flàre 1 soffiare '. flatulènto,
animo e molestie incominciò ad esser afflitto da flatuosità e gravezza nei visceri del basso
della tirannide: non le badate; da un canto la riarde astio di stomaco vuoto
potrebbe la polpa della cassia esser accusata da alcuni come flatuosa. del papa,
: altri finalmente sono adagio adagio presi da un enfisema, o vogliamo dire enfiagione
. sm. ant. chi è affetto da flatulenza, da meteorismo. a
ant. chi è affetto da flatulenza, da meteorismo. a. cocchi,
gravemente: rigonfiò le due gote, da parere atena flautante, sulla proda antica della
quella beata villeggiatura. = deriv. da flauto1. flautato (part. pass
solo attraversato, a intervalli precisi, da una lunga nota flautata, un gorgheggio
che coi flautinai. = deriv. da flauto1. flautino, sm.
per estens. il suono che si trae da un flautino. nievo, i-284
/ prende sonno. = deriv. da flauto1. flautizzare, intr.
all'alamana. = deriv. da flauto1. flàuto1 (ant.
musicale a fiato, costituito attualmente da un tubo, in parte cilindrico,
fori praticati nello strumento, in modo da farli corrispondere alle note successive della scala
/ qui s'odon cantare. folgore da s. gimignano, vi-11-151 (17-13)
ordine crescente di lunghezza, in modo da ottenere, applicando le labbra alle successive
per estens. il suono che si trae da questo strumento. panzacchi, vi-1048
di due violini, fu rinforzata quella sera da un flauto e da un contrabbasso.
rinforzata quella sera da un flauto e da un contrabbasso. d'annunzio, iii-2-134:
lastri, 1-1-265: bisogna tagliare il legname da foglia con una larga ascia più presso
= dal provenz. ant. flaut (da cui anche lo spagn. flauto):
marin. bastimento a tre alberi, da carico, spesso ottenuto dal riadattamento di
2-374: 'flauto', sorta di grosso navilio da carico nei mari d'olanda, atto
della cumarina. = deriv. da flav [ene], col suff.
derivato, per idrogenazione dal flavone, da cui derivano alcuni importanti coloranti.
alcuni importanti coloranti. = deriv. da flava [no], col suff.
= voce dotta, comp. da flavo e antr [achinone], col
. = voce dotta, comp. da flavo e dal lat. aurum * oro
. = voce dotta, comp. da flavo e azo \ tó \, col
. = voce dotta, comp. da flavo e azo [to \, col
= voce dotta, comp. da flavo e dal suff. chim. -ene
= voce dotta, deriv. da flavo. flavichiomato, agg.
. = voce dotta, comp. da flavo e chiomato (v.).
il mondo sega, / se zefiro da i mori, euro da gl'indi /
se zefiro da i mori, euro da gl'indi / vicendevolmente il volo spiega
ha i capelli biondi ', comp. da flàvus 1 biondo 'e coma *
= voce dotta, comp. da flavo (v.) e fare.
come nel cloruro di flavilio) e da cui derivano talune sostanze coloranti dei fiori
gruppo ossidrilico. = deriv. da flavo. flavina, sf.
color rosso-bruno. = deriv. da flavo. flavismo, sm.
di uccelli. = deriv. da flavo. flavlzie, sf. letter
avi ittiti? = deriv. da flavo. flavo, agg.
= voce dotta, comp. da flavo e dal suff. chim. -olo
cristalli aghiformi non solubili in acqua; da esso derivano sostanze, i flavoni,
. = voce dotta, comp. da flavo e dal suff. chim. -one
. = voce dotta, comp. da flavone e dal suff. chim. -olo
. = voce dotta, comp. da flavo e proteina (v.);
= voce dotta, comp. da flavo e purpurina (v.).
= voce dotta, comp. da flavo e dal suff. -rea, deriv
. flavilio. = deriv. da flavo (v.).
parte. anguillara, n-14: sparser da gli occhi il distillato vetro / gli augelli
in quelle meditazioni, si lanciava quasi da queste membra a'secoli remoti. leopardi
rauca e l'occhio flebile. niccolò da correggio, 1-83: la dolente psiche
lì vedea. marino, 207: io da due dolenti e flebil'ume / andrei
rasciugo in van. -che è formato da lacrime, dal pianto. tasso,
racconto, ecc.). niccolò da correggio, 180: gente mal nate,
a la flebil riva / conducte seti da maligna sorte. ammirato, i-142
. ammirato, i-142: avendo da esser la materia tutta flebile e la-
. bartoli, 9-29-2-128: dunque è da credersi che le dissonanze de'mali che
di edoardo tante volte troncata, sorse da letto al risorgere dell'aurora. campailla
carte: / e quindi avvien che da la flebil scena / fa altrui beato
ogni strada. rapisardi, vi-792: mira da la casetta / scura il villan stupito
altri astanti... furono vincti da tanto dolore e passione. ariosto, 1-58
fischia / la vapo riera da presso. fogazzaro, 2-207: in quella
, agra, cadenzata, una vocetta da educanda agli esami, comincia una canzone
, 4-106: il lume flebile flebile, da cripta sotterranea,... si
piena di una grazia patetica e flebile da vecchio dagherrotipo romantico. -morbido,
voce) ', deriv. da fière 1 piangere ', di lontana origine
agli arti inferiori, che è causata da germi, dovuti a ferite settiche, a
è vecchio, la cura è ponervi colore da pelare li peli e poi fiebotomare.
, i-28: fate elezione della vena da esser flobotornata.
secchi, / perché fan della sciliva / da 'mmolar bene e'pennecchi. ramusio,
m'awedevo, perché sospinti i denti morti da quei ch'erano vivi, a poco
gingiva 'gengiva '(forse deriv. da gena 'guancia, gota '.
, s). = deriv. da gengiva; cfr. fr. gingival (
dal gengivario. = deriv. da gengiva. gengivectomia, sf.
= voce dotta, comp. da gengiva e dal gr. èxxojx'fj
più gravi); è causata essenzialmente da cattive posizioni dentarie, depositi di tartaro
denti, otturazioni imperfette, come pure da malattie generali quali l'avitaminosi, il
ecc. = deriv. da gengiva; cfr. fr. gingivite (
= voce dotta, comp. da gengiva e dal gr. (bayr)
(bayr) 'screpolatura ', da (by) yvop. i 'rompo
, quasi che avesse voluto, da quella sua boccaccia gengivosa, esalare un canto
tetico. = deriv. da gengiva. gèngla, sf.
farò impiccar con pene e lagno / da questo boia qui, vostro compagno.
innamorata del mio marito, che partendomi da lui lasciarla tranquillamente possedere il mio genial
.., col farsi credere perseguitata da ercole per istinto d'aurelia, si
di brevissima vita, fatti per lo più da vamba, lepido ingegno, autore di
, tanto, però, fiorentinescamente sboccati da non potersi leggere se non in ristrettissima
nella poesia che mi risplendeva e risonava da ogni cosa, e dopo la poesia
). -per estens.: che nasce da un'intuizione originale (un'idea,
ed ardite con cui la natura è da essi rappresentata. carducci, iii-19-352:
di una felice intuizione; che deriva da uno spirito vivace e brillante (una
vari, che narravan castighi, inflitti da mariti alle consorti adultere. deledda, iii-960
l'intellettualismo del leibniz era troppo lontano da questa conclusione, quantunque, sotto altro
alla forma geniale e fantastica, distinta da quella logica. 6. dimin.
= voce dotta, lat. geniàlis (da genius * genio '); ma
i significati del n. 3 derivano da geniale e genio nelle accezioni moderne (
de'vegetabili una volta così genialmente adottati da quella terra. -piacevolmente.
innanzi e che gli porsero la materia da lui genialmente foggiata come artista della vita
iv-290: * genialoide ', voce coniata da g. bovio per indicare l'
positivisti, empiristi, e filologisti da una banda, dai genialoidi e mistici e
. * apofisi geniana ': eminenza formata da quattro piccoli tubercoli che si veggono nella
= voce dotta, lat. geniculdris (da gentcùlum, dimin. di genù *
. -ganglio genicolato: rigonfiamento (formato da sostanza grigia) situato presso l'origine
nodoso, che fa gomito '; da genicùlum 'nodo (di gambo) '
', che come latinismo è stato raccolto da fr. colonna, 339: «
, 1-261: gli internodi dello stelo furono da plinio chiamati * genicula ': e
: il genicolo, o gradino di marmo da inginocchiarsi sopra, segnale presente che addita
segnale presente che addita ove il miracolo da dio per le mani di zanobi operato fu
ordine della pagina. = deriv. da genio2. genina, sf.
vigne. lalli, 6: tirato da non so qual mio genio e infastidito
qual mio genio e infastidito un giorno da più gravi occupazioni, m'indussi
che m'accende / tu vuoi ragion da me? / non ha ragione amore,
g. m. cecchi, 23-4: da chi la feo [l'anima] gli
, cioè i geni, per cacciarli da dosso agli uomini. -per estens.
rispet- tatissimo. cicognani, iii-2-50: da troppo tempo era abituata a esser ritenuta
genio non solamente diverso, ma contrario da l'altra. f. negri
[uffici] che s'era imposti da sé: accomodar differenze, e proteggere oppressi
veduto il genio di leoni indomiti mansuefatto da un solo benefizio di chi cavò loro
di chi cavò loro o una spina da un piede o un rottame di osso
tuo genio e fosco. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
maritale / manda il consorte a far terra da piatti / con una tazza di liquor
berni, 13-3 (i-330): da la qual guerra quella pace nacque, /
può compiacersi d'una bella dama che da un altro sia stata prima posseduta.
... che nelle cose disprezzate da gli altri cava argomenti per esercitare il
. gemelli careri, 2-i-27: lasciate da un lato... la vostra serietà
... dirò eziandio che non è da biasimarsi affatto il costume di temperare la
magalotti, 1-166: io non vorrei guastarmi da ultimo, ma o sia il genio
scrive 4 cheiro '. chi sa che da principio non fosse 4 ker ',
ha trovate confacevoli al genio dell'idioma da lui praticato. tagliazzucchi, 1-vi-181:
di ciascun linguaggio, riesce specificamente diversa da tutti gli altri, come quella che
nazione. baretti, 1-86: dobbiamo da quegli scrittori imparare a distinguere tra le
.. ma il genio rettorico, derivando da princìpi diversi, non può aver come
siamo dotati, ci portano troppo lontano da ogni possibilità di puro idealismo. de roberto
dalla parte della ragione, ma non da quella del genio. baldini, 3-186:
ne restai sbalordito. la stessa frase detta da una persona intelligente l'avreste battezzata come
brancoli, ii-236: è già passato da roma un siciliano complicato. era un
ii-8-272: la gioia, con cui da ciascuno si risente una poesia come se
un secolo solo. foscolo, xi-2-577: da omero in iliade l'eroe ed il
di una malattia epidemica (e dipende da vari fattori biologici e fisici relativi al
. cattaneo, ii-1-211: costoro avevano genio da scriver l'istoria dei cavalli e dei
di vostro genio. ma prima ha da essere di genio mio. -che
madama trovava di suo genio la faccia da galantuomo del professore. de marchi, i-12
fr. gènte (nel 1532), da cui sembra provenire l'accezione del n
opere eseguite dagli enti locali o anche da altri enti privati qualora lo stato concorra
civile, genio militare), deriva non da genius, ma da ingenium, di
), deriva non da genius, ma da ingenium, di cui è sincope,
: la geniosità... che permeava da ogni minima frase di cremona, che
che offeso. = deriv. da genioso. genióso, agg.
linea, la forma ondeggiante, indicata da hògarth qual tipo della bellezza e interpretata
hògarth qual tipo della bellezza e interpretata da grandi colla geniosa sua mano!
sua mano! = deriv. da genio1. genipa, sf.
scient. genipa (nel 1735), da una voce tupi e giuranì; cfr
pomo genipapo. = deriv. da genipa. genis, sm.
. guarino guarini, 1-25: da que'fiori e quell'erbe si può
foglie della ginestrella. = deriv. da genista. genistina, sf. chim
e genisteina. = deriv. da genista. genisto, sm.
* fecondante, fecondatore ', da genitus, part. pass, di gignère
el seme genitale se genera nel cervello e da quello descenda e per decoctione se facia
naso con acerbo ferro / e, da stracciarsi crudi, a un can vorace
, la vagina, la vulva limitata da due labbra, il clitoride. pulci
, / che sa che non ricerca altro da lui. abati, 252:
il castoro, / per non restar da i cacciator predato. -fecondato (un
che agnello doveva esser mansueto. erasmo da valvasone, 1-7-44: gli occhi col pensier
= voce dotta, lat. genitàlis (da genìtus, part. pass, di
ossia generativa. = deriv. da genitale. genitivo1, agg.
e nutricalo infine alla morte et incomincia da poi che il seme è concetto nel ventre
stesa per sì fatto modo la natura umana da adam infine a noi.
genitìvus * generativo, originario ', da genìtus, part. pass, di gignère
'[la grammatica] trasmesse dieci navi da trasporto, cariche di casi, nominativi
il genito dal fatto, perché questo da un ordine intrinseco e quello da un rispetto
questo da un ordine intrinseco e quello da un rispetto intrinseco vengono specificati! monti
: alla corrente giunti / del genito da giove ondoso xanto. d'annunzio, iii2-
sogni strani, o genita / da citerea, io vengo. -unico genito
2. relig. generato eternamente da dio padre; la seconda persona della
. canigiani, 1-121: umana carne prese da colei / che, sanza pena,
portava la sua vecchia faccia grigia, da quando io ero bambina, da quando i
grigia, da quando io ero bambina, da quando i miei poveri genitori erano in
nostri e voi già lungo tempo, e da noi e voi fu ed è indissolubile
loro genitore [dei romani]; da lui, come da principale radice,
dei romani]; da lui, come da principale radice,... cominceremo
santo damigel graditte un puoco / furarsi da la madre, ché 'l celeste / suo
recandosi / il prezzo del perdono, / da questa polve al trono / del genitor
lo converte. carducci, 45: da le pendule / nubi la maritale / pioggia
venere,... ma da soverchia lascivia e da pigro ozio degli
... ma da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini, oscurissimi e
, nelle nostre menti procreato, nasce da prima quasi parto di malizia e di
-nascere (o essere nato) da poveri ma onesti genitori: appartenere a
lat. genitor -óris 4 genitore ', da genìtus, part. pass, di
, / duzione di ormoni androgeni da parte delle ghiandole surrenali, con accentuazione
. = voce dotta, comp. da genito- (per genitale) e surrenale
= voce dotta, comp. da genito- (per genitale) e urinario
ogni fattura di criatura ti lauda. girolamo da siena, xxi-328: io ti priego
debbi esaudire in questa orazione. bianco da siena, 40: oh umile ancilla
delle materie prime, sia sulle cose da quella prodotte, e le vicendevoli permute
[nella nostra lingua] di buono da vantaggio, servirà per mostrare quanto da
da vantaggio, servirà per mostrare quanto da lei siano le sue genitrici avanzate.
virtù. f. casini, ii-84: da qual altra genitrice nascono anche a'dì
altro tempio a venere genitrice fu dirizzato da augusto cesare dopo la vittoria ottenuta in
arco vitale unde si ricomincia. girolamo da siena, xxi-311: per lo padre
, non sei mia: son nate / da te due geniture avverse; e il
e di vegetali. niccolao da costantinopoli, 1-179: piglia...
primogenitura. s. bernardino da siena, iii-174: disse giacob: «
1-388: avendo udito [augusto] da teogine astrologo che la sua genitura prediceva
= voce dotta, lat. genitura, da genìtus (come natura da natus
, da genìtus (come natura da natus), part. pass, di
dell'impero. = deriv. da genitura. gennàio (ant. e
pietro parenzi potestà di siena. moscia da siena, vi-n-69 (11-3): giùgiale
poppe volgerà u'son le prore. folgore da san gimignano, vi-n-133 (2-1)
e li ordinamenti del comune e delli uomini da montagutolo dell'ardinghesca, facto et ordinato
a gennaro vengo. e tu non hai da sfuggirmi. mi devi ancora un pranzo
non so che pena, che tanto ha da far con questa che si litiga,
le more. -dio ci guardi da un buon gennaio: quando l'inverno
delli innamorati; e l'ho trovata più da queste cose discosto che gennaio dalle rose
. -sudare di gennaio: essere preso da grande affanno, essere duramente afflitto,
uno e l'altro geno è approvato da grammatici, dite come vi piace).
cromosomi. = voce dotta, da gene col sufi, -orna che in biol
determinato, nelle specie animali e vegetali, da cause genetiche (contrapposto a fenopolimor
= voce dotta, comp. da gene e polimorfismo (v.).
gr. ytyvofiai * ho origine 'e da tù7to <; 'tipo '.
? cione, vii-772 (1-4): da. po'ch'io foi
per civitavecchia, fu in porto combattuta da quattro galee genovese. 5. degli
cum cruciato de l'animo, filoconio tenuto da quilli pirati da la potentissima armata de'
animo, filoconio tenuto da quilli pirati da la potentissima armata de'genuisi presi e
l'isola era abitata dai falchi e fu da tabarca, presso a tunisi, che
simile al fiocco, usata nelle imbarcazioni da regata. genoveseménte { genovesaménte),
si è genovesizzato a tal punto da urtare i genovesi. = deriv
i genovesi. = deriv. da genovese. genovina, sf.
. casalberti, i-38: ebbi io miliadusso da
, / che fanno lor dimura, / da ella non partendo. guittone, i-30-26
di marzo fu in firenze frate venturino da bergamo, de'frati predicatori, al quale
predicò in firenze. s. bernardino da siena, v-356: essendo così male
, v-356: essendo così male trattato da quella gentaglia, egli [cristo] era
non gentaglaccia vilissima e pessima. = da gente1, col sufi, collettivo e spreg
tempio, salariato dal sinedrio. = da gente1, col sufi, collettivo e spreg
presenti in un luogo. giacomo da lentini, 16: adunqua, amor,
a lo mosteri / e sposami davanti da la iente / e poi farò le
. dante, purg., 3-58: da man sinistra m'apparì una gente /
, vii-9: seguendo lei vedeva farsi / da tutte parti incontro a rimirarla / gente
pianta, ma non sono punto gente da abborracciarsi col fatto loro. salvini, 23-167
salvini, 23-167: è d'uopo da una rupe / rigida, o colle,
ordinamento statale, comprende più individui uniti da legami di consanguineità o di parentela o
, l'insieme di più famiglie unite da legami di religione, di costumi, di
. -gruppo di persone che discendono da un unico ceppo o che hanno la
, tristo dolente? ». guido da pisa, 2-37: va'in italia,
: persone appartenenti a gruppi razziali caratterizzati da una pigmentazione più o meno scura della
. - anche: lignaggio. francesco da barberino, 136: né pure attendan ad
a disfar la gente di colui / da cui ell'ha cotal dono riceuto. guittone
e costumi della gente sabina. andrea da barberino, 1-185: qualunche cristiano fuggirà
, /... / venite voi da sì lontana gente, / com'a la
respirate / rotta e purgata sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi
purgata sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi! nievo, 1-159:
d'una selvatichezza feroce. -seguito da una determinazione spaziale, indica il luogo
indica il luogo in cui si abita, da cui si proviene, o in cui
ecclesiastico, che parlandosi di paesi retti da gente paesana e non forestiera, siamo
; abitanti del contado. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
al tavolo. 6. seguito da determinazioni che indicano il ceto sociale o
il santissimo giubileo a piedi e vestito da pellegrino poveramente ed in compagnia de gente
movitori di quelli sono su- stanze separate da materia, cioè intelligenze, le quali la
; componenti di famiglie di umili origini da poco arricchite ed entrate a far parte
è venuta ad abitare firenze. guido da pisa, 2-43 *: turno,
molti regni della studiosa repubblica nuovo paese da gran tempo non iscoprirsi alcuno. d'
, i sacerdoti giovani dovevano dunque fare da carrettieri e le vergini da cameriere.
dovevano dunque fare da carrettieri e le vergini da cameriere. -aeron. gente
difese il leon con poca gente. andrea da barberino, i-187: quando la
, sf. plur.), gente da guerra (o di guerra):
gli eserciti, e le moltitudini delle genti da guerra, quando sono insieme, cioè
4-208: l'accolta considerabile di gente da guerra, che si andava facendo in siena
passaggio di gente d'armi. -gente da piede e da cavallo: fanteria e cavalleria
d'armi. -gente da piede e da cavallo: fanteria e cavalleria. donato
la guardia nella terra con grande gente da piede e da cavallo, usciti contro
nella terra con grande gente da piede e da cavallo, usciti contro il consolo.
quelle panasagoro suo figliuolo con gran gente da cavallo. ritratti del regno d'inghilterra,
d'inghilterra, lii-3-387: la gente da guerra, dico da piedi, di quel
: la gente da guerra, dico da piedi, di quel regno, usa archi
chi la regge si sa così ben riparare da i venti che non la ubbidiscano,
violenza loro che trapassa il mare fesso da i suoi remi con salute de le
si celebra la maravigliosa conversione, impetrateci da dio quest'altra grazia, che egli tiri
cani, che gli signoreggiavano. bartolomeo da s. c., 78: sollecitava
vittorini, 3-139: sarebbero centonovanta lire da spendere in altro ogni giorno! ci pensate
-andare di gente in gente: vagare da un paese all'altro, da una nazione
vagare da un paese all'altro, da una nazione all'altra. foscolo,
gente: dovunque, dappertutto. giacomo da lentini, 43: questo saccio, madonna
, 43: questo saccio, madonna, da mia parte: / in prima che
dire qualche cosa di quelle genterelle allevatesi da sé. banti, 8-12: la genterella
che non è di bassa, o da gentùcola. silone, 4-78: ti piace
premuroso; virtuoso. giacomo da lentini, ii-92: nato fui in tal
provato, / mentr'io son stato -lontan da la più gente. gallo da pisa
-lontan da la più gente. gallo da pisa, 325: si siete adorna e
gentiluomini, patrizi, aristocratici. andrea da barberino, 1-26: armati tutti, intorno
elevato (un sentimento). compagnetto da prato, 230: le vecchie son mala
/ per lor non possa falzare. francesco da barberino, ii-238: già non è
ecc.). beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna, 447:
si dice per parola ornata. dante da maiano, 1-42-30: lo vostro umìl conforto
materiale o spirituale). giacomo da lentini, 17: dunque più genti -seria
galliziani o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 440: forse c'arebbe
orrato e retto esso operando. francesco da barberino, ii-291: ogni cosa cosa gente
che sia ne lo paese. dante da maiano, xii-1-258: riguardai lo vostro chiar
* nato bene ', 1 nato da famiglia nobile '. genteménte, avv
gentiglia sbigottita. = deriv. da gente, con sufi, spreg.
inghilfredi, 378: cavalier non cognosco da mercieri / nè gentildonna da altra burgese
non cognosco da mercieri / nè gentildonna da altra burgese. boccaccio, dee.,
porta, 2-261: voi, per farla da cavaliere, d'una gentildonna dovresti dime
aveva trovato l'animo di vitrì alienato da lui. = composizione dotta,
lui. = composizione dotta, da gentile1 e donna (v.);
. boccaccio, i-53: se'nata da gentilissima gente romana. sacchetti, 210-
, 3-45: messer dardano è quel da cui discende / il tuo zeppo gentil per
, 128-74: latin sangue gentile / sgombra da te queste dannose some. carducci,
di cotal valente ', / benché sia da niente. idem, purg.,
vili / per cotal gentilezza. francesco da barberino, 19: molti son popolari
enrigo quarto, suo gentile, e da lui posto ne la gabia di legno,
. gioberti, iii-191: questa mutazione [da tribù consanguinee a tribù coabitanti] non
23-121: l'alma, ch'è sol da dio fatta gentile, / ché già
suo fattor stato ritene. s. caterina da siena, iii-50: solo la virtù
. d'annunzio, iv-2-514: raggiava da tutta la sua figura uno spirito di
imagini che mi fecero meglio distinguere affetto da desiderio, si fu una gentile, ch'
landolfi, 8- 162: essendomi da ultimo alla pubblicazione stessa [delle lettere
, il controllore gentilissimo con una faccia da « bargnìf ». -nei rapporti
dal rispondergli aridamente, come per allontanarlo da sé: -lei è troppo gentile con
gravina, 23: tutte le cose create da gentili teologi si riputavano affezioni e modi
, i suoi costumi); abitato da persone civili, da gente d'indole
costumi); abitato da persone civili, da gente d'indole mite e di onesti
legge / o barbara o gentil. da ponte, xxiii-39: gorizia è una gentile
pochi fra gli spagnuoli erano fatti gentili da una gentile educazione. foscolo, iv-407
fe'gentile, che par glorificata. francesco da barberino, 253: l'uomo fu
la femmina della gentil costa fatta prima da dio. dante, purg.,
/ il viso e 'l petto discopria da tacque. tassoni, xiii-87: braccia e
, le mani screpolate e addosso, da per tutto, bollicine di calore.
2-20: il suo stivalino sembrava animato da fremiti impazienti, e con quel suo
, uno scritto). francesco da barberino, i-84: se comincian costoro /
: or dopo ch'il nolano ebbe riscosse da vinti in circa di queste spuntonate,
1-128: una gentilissima lettera ho ricevuto da vicenza, nella quale una incognita persona mostra
, i-300: pieno di cammie, servite da schiave / bell'e adom'di gentil
bell'e adom'di gentil costume. bartolomeo da s. c., 30-3-5:
altre qualche eccellenzia, quasi opera fatta da gentili o che alla eccellenzia loro convenissi
g. morelli, no: è da credere che e'fusse giovane e che
materia, ecc.). giacomo da lentini, 20: segn'ho di merzede
a dimorar meco sovente. guido novello da polenta, ix-5: ha dato [
ragionamento, una dimostrazione). bartolomeo da s. c., 10-1-4: tutti
tutti coloro, che non sono mai da sé dicitori, ma sempre d'altrui interpretatori
che possono in tempo alcuno essere imaginate da qual si voglia gentile e spiritoso intelletto
punse il seno; / e poi fuggìo da me ratta lontano, / vago lassando
suo veneno. aretino, iv-1-78: da le gentili e belle madonne, nobile contessa
sassetti, 125: vengono di là legnami da letti, che e'domandano 4 catri
] per un bel portico, retto da gentili colonne di granito bigio. carducci,
facto questo, accioché l'opere villane da le gentile siano cognosciute. quella parte de
di seta. s. caterina da siena, iii-50: le vedove non abbondino
e delicati vestimenti. s. bernardino da siena, 841: non è niuna
15-56: m'accorsi che era lei da un lembo della sua veste; una veste
vedere, o prendimi. s. bernardino da siena, ii-349: l'acque è
che a lei si conviene, accompagnata da grazia, la quale è dono di
d'amore. marino, 4-292: né da l'amato sen più mi disgiunsi,
lettere e nelle gentili arti. -caratterizzato da delicatezza e grazia non comuni (un'
, ecc.). giovanni da samminiato [petrarca], i-76: ancora
una fontana di gentile lavoro, dominata da una statuetta muliebre, alza nel mezzo
esso sig. forzoni... da v. sig. illustrissima sarà trovato un
. -di nobile razza. bartolomeo da s. c., 18: li
con certi abetelli come le vostre pertiche da ragna, volendo córre l'ulive,
succiando dal timo, dal ramerino e da altri gentilissimi fiori gli spiriti più dilicati
manetti, 1-8: questa specie si dice da noi 4 gentile ', e si
la spiga bianca e granello bianco, chiamata da noi 4 gentil bianco '; un'
che nce have una gintile acqua che esse da la montagna. beicari, 1-33:
il pesce sulmone... viene da l'oceano, e veramente è il meglio
sì leggiadro andar, tra lor disgiunti / da sì chiari ruscei, sì ombrose valli
essi... non sono circondati da un muro alto e chiuso, ma il
gentile / mi sento folleggiare, / da questa balza che s'eleva ardita /
si cava si può lavorare co'ferri da legno. temanza, 114: tutta l'
all'inclita francone / l'instrumento gentil da stretto panno / si scioglie e si spezza
perché non dormite? linati, 25-182: da ogni parte della casa accorrevano a salutarli
è ben coral puzzo / ch'i'sofferisco da lapo di pagno: / chéd e'
lingue, né altro si poteva aspettare da lui, che, gentilóne gentilóne, non
, non può avere sì duro cuore da ostare per la sua parte, alle pubbliche
al significato di 'nobile, discendente da alto casato ', poi 'di elevati
accusò di baratteria. s. bernardino da siena, v-361: pilato uscì fuori
, lxii-4-38: il paese di bengala da un tempo in qua è quasi tutto in
e quel de'passi piedi. guido da pisa, 1-117: cristo, come
lo gentile, così volse essere profetato da iudei e da gentili. bibbia volgar.
così volse essere profetato da iudei e da gentili. bibbia volgar., x-201
princìpi dell'ordine attuale ci è descritto da mosè e dai poeti gentili che raccolsero
bembo, ii-34: le prose sono da buono ecclesiastico e religioso. tuttavia hanno
gentile, a tenor della missione avuta da suo padre. carducci, iii-7-108:
ascritti alla sua academia. -abitato da pagani (un luogo, una città)
convertito dal paganesimo. s. bernardino da siena, 700: chi saranno queste genti
pagani, ebrei, non cristiani '(da gentès 'comunità rurale, pagani')
poetico. = deriv. da gentile1 (cfr. gentilizzare).
. e letter. che discende da famiglia patrizia; che appartiene a un
e gentilesca. 2. che deriva da nobiltà d'animo, elevatézza di sentimenti
era gentilesco et avvenente giovane. felice da massa marittima, xliii- 285:
gentilesche facoltà. = deriv. da gentile1. gentilésco2, agg.
io di far torto alle verità cristiane da me proposte, se...
nostrali e gentileschi. = deriv. da gentile1. gentilésimo (gentilesmo,
inganno di robustissime fantasie, tutte ingombre da spaventose superstizioni, credettero veramente veder in
e al quarto. = deriv. da gentile1. gentilézza (ant.
, di sangue. giacomo da lentini, 56: angelica figura e comprobata
malvagia, vile e vana. francesco da barberino, 252: gentilezza è dupplice
e il riguardo della vostra condizione ricercano da voi operazioni nobili, dordani, iv-59:
ed era pretesto all'insolenza, richiede da noi che non la passiamo senza speciale considerazione
. d'annunzio, iv-2-514: raggiava da tutta la sua figura uno spirito di gentilezza
buone creanze. tasso, n-iii-954: sin da le cune e da le fasce sogliamo
, n-iii-954: sin da le cune e da le fasce sogliamo ascoltare e quasi bere
muratori, 6-384: ha l'uomo da studiare la leggiadria o sia la pulitezza de'
lode, dignità, onore. bartolomeo da s. c., 19: ciascuno
artus e tutta sua gentilezza. piero da siena, 6-41: la nostra genti-
leza alta e gradita / sarà oggi da tre cavalier morta? gioberti, ii-153
in lei par che si metta. francesco da barberino, 9: però che tal
. è qualcosa di delicato al punto da meravigliare per i sottili accorgimenti usati anche
meravigliare per i sottili accorgimenti usati anche da gente umile che proprio non la crederesti
sollecitudine, di cortesia. andrea da barberino, i-23: rispose libier: molto
v'imparò francese, spagnolo e tedesco da maestri di quelle proprie nazioni. verga
ho messo mano, creparei. voglio che da noi stesse lo gastighiamo senza mettarci altri
... e altre tali gentilezze da disgradarne gli arcadi. carducci, ii-6-137:
altre gentilezze di questa fatta abbian nulla da invidiare ai gallicismi e barbarismi dei traduttori
boterò, i-145: per gentilezze e ciancie da donne il tuo stato si vòta delle
difficoltà dal pubblico e dal privato, da roma continuamente partendo,...
si osservavano mille gentilezze, qui un cestino da ricamo, là una piccola biblioteca dai
per la singolarità loro qualche benigna occhiata da un viaggiatore. -in partic.
della virtù. = deriv. da gentile1. gentili a, sf.
pinger ne la mente gentilia. dante da maiano, xii-1-236: or dunque piaccia
non avevan paraggio. = deriv. da gentile *. gentiliano, agg.
stato con cepito e promosso da giovanni gentile (con partic. riferimento
e gentilico. = deriv. da gentile2. gentiligia { gentilìzia),
fu da loro onoratissimamente ricevuto, e donatogli la
.. fecero il signor pier luigi da farnese, figliuolo di papa paolo iii,
prodezze e gentiligie. = deriv. da gentile1. gentili re, tr.
tuo gentilire. = deriv. da gentile1. gentilismo, sm.
filos. sistema filosofico ideato e divulgato da giovanni gentile (cfr. attualismo,
mio atteggiamento verso il gentilismo sia stato da molti mesi tutt'altro che tenero.
non conoscevano dio. = deriv. da gentile1. gentilità2, sf.
, o altre persone, per aver da lui qualche favore con i magistrati, che
ordigno del mondo si scioglie. buonaccorso da montemagno, xxxi-709: paulo ne accusava
, 2-146: essendo quel velo [da sposa] ripieno di superstizioni da'gentili,
. dalla nascita dunque, dagli antenati, da una eleganza, diremmo oggi, avita
fa trasalire d'ammirazione. -formato da nobili (un governo); combattuto
. -costruito, abitato, usato da famiglie aristocratiche. carducci, iii-21-27:
carrozze, gentilizia l'una e trainata da due cavalli neri, più vasta ed alta
neri, più vasta ed alta, tanto da ricordare un po'la diligenza, la
. compiuta per necessità di tempo, da gente affine, sotto l'influenza del
gentilizia. -carte gentilizie: carte da gioco le cui figure ricordano taristocrazia e
: a settentrione sono i laghi, diversi da tutti gli altri laghi del mondo;
il gentilizio. = deriv. da gentile *. gentilizio2, agg
si facieno? = deriv. da gentile2. gentilizzare, intr. convertirsi
intr. convertirsi al gentilesimo; vivere da pagani. giannone, ii-471: la
gentilizzare). = deriv. da gentile2 (cfr. gentileggiare).
alla nobiltà, aristocraticamente. andrea da barberino, 1-52: s'egli fusse gentile
comparve sì gentilmente vestito, che fu da tutti lodato. botta, 6-i-83: trasse
, con garbata deferenza. francesco da barberino, 9: se voi sarete accorte
, porrave forse essere ch'avereste grazia da dio di conoscere chi è questa donna
donna che ci apar così chiusa. andrea da barberino, ii-174: venne al campo
, convenientemente; agevolmente. bartolomeo da s. c., 19-2-6: alquanto
contradì odi. firenzuola, 343: datosi da fare per casa, gentilmente il tutto
i fegatelli, e... dava da bere alla brigata. cellini, 2-41
, ne unsi uno gentilmente con olio da bachi e l'altro con olio controveleni
bello, per vocaboli trasportati, gentilmente da quello strignere o allargar la mano. chiabrera
. 2. affettazione di modi da gentiluomo. carducci, ii-2-189: tutta
gentilhommerie (nel 1668), deriv. da gentilhomme 1 gentiluomo '. gentilomésco
questi cattani nobili e, come sono da alcuni piacevolmente chiamati, gentilotti.
città, cioè di fiesole. guido da pisa, 2-33: questo gentile uomo,
ben governare la repubblica loro... da poi, fatti per forza padroni del
intorno tutti i gentiluomini del contado che da lunghi [anni] non avean più
essendo infino dalla sua puerizia stato occupato da un demonio,... udendo
e perché, impetrò lettere di raccomandamento da sua parte al vicario ch'era in palestina
\ -596: li loro coltelli, da ogni parte aguzzati, son nelle loro mani
sia la catena di uno che debba fare da gentiluomo. palazzeschi, 3-72: umberto
savoia in tenuta di gala, seguiti da un corteo di dame e gentiluomini,
ch'ei deva quanto prima andar là da lui, offrendoli partito onoratissimo,
servitori che lo servino e una carrozza da quattro cavalli, e di più 200 ducati
star fuore al freddo non è cosa da savi. l. salviati, 20-107:
pietre e mitraglia, con la bocca da fuoco rinforzata da una fasciatura di doghe
, con la bocca da fuoco rinforzata da una fasciatura di doghe di legno strette
8. locuz. -fare il gentiluomo o da gentiluomo: adottare il portamento, il
, iv-272: vuol sovente il mercante far da gentiluomo, il gentiluomo da principe,
mercante far da gentiluomo, il gentiluomo da principe, il religioso da soldato.
, il gentiluomo da principe, il religioso da soldato. cagna, 1-140: era
il gentiluomo. -giurare, promettere da gentiluomo: sul proprio onore.
lorenzino, 83: io ti prometto da vero gentiluomo che stasera, a ventiquattro
cecchi, 24-10: giuravi, / da gentiluomo, ch'io ho mantenutavi /
/ che comincian la loro nobiltà / da quando si son fatti cittadini. tommaseo
, lat. tardo genuflectère, comp. da genu * ginocchio 'e flectère
secolo decimottavo, così inetto a uscire da se medesimo, con l'età nostra,
originaria. cuoco, 2-ii-271: canoni da seguirsi per restituire alla loro genuinità le
: dopo la lettura della bibbia, da genuini inglesi, si misero a festeggiare
la piazza dei mercanti... e da restituire alla sua genuina lezione insieme alla
delle famiglie. = comp. da gentil [e \ l e uomo (
. = voce dotta, deriv. da gentis [ico], col suff.
acido iodidrico. = deriv. da gentisina. gentìsico, agg.
. = voce dotta, deriv. da gentis [ina], col suff.
= voce dotta, deriv. da gentisina, col suff. chim. -ico
gentùgliora, che non aveva mai visto da vicino un ministro, s'aggirava alla lontana
quasi incredula. = deriv. da gente1. gènue { gènove),
altri paesi) eseguono nell'acco- miatarsi da una persona di riguardo. alfieri
. mediev. genuflexió -ónis, deriv. da genuflectère 1 genuflettersi '. genuflèsso
garbatissima dama sua cognata, la quale da quelle genti dell'arsenale fu trattata a
nell'ambito delle occupate provincie, ma da quello spazio che riempivano i genuflessi alla
lat. mediev. genuflexórium, deriv. da genuflectère 1 genuflettersi '. genuflèttere
guadagno sul primo costo ce lo dividiamo da buoni fratelli! cicognani, 1-155: intimità-
di moda, i cuori ci avrebbero pochissimo da guadagnare e molto da perdere in quello
ci avrebbero pochissimo da guadagnare e molto da perdere in quello scambio di banconote sentimentali
ne'suoi versi pieni di passione in modo da toccare il cuore di chi legge;
. che corrisponde a verità, che proviene da fonte sicura; esatto, veridico (
. si credeva in debito di narrare da mane a sera la storia genuina dell'imprigionamento
dotta, lat. genuinus, deriv. da genu 'ginocchio '(in origine
al figlio che il padre riconosceva sollevandolo da terra e prendendolo sulle ginocchia), in
seguito accostato a gignère 'generare ', da cui gli usi traslati: 'nativo,
genuinus * della mascella', deriv. da genae 'guancia'). genziamarina, sf
. = voce dotta, comp. da genziana], da amaro e dal
dotta, comp. da genziana], da amaro e dal sufi. chim.
alpina e nelle montagne tropicali, caratterizzate da foglie opposte e sessili; i fiori
; il calice è formato di solito da 5 lobi, come la corolla che è
, 2-202: la genziana, ritrovata da genzio, re deu'illiria, produce le
ros- signo; ma quelle che sono da mezzo il fusto in su, e
lat. scient. gentianaceae, deriv. da gentidna * genziana '. genzianèlla
piccole dimensioni del genere genziana, caratterizzata da erbe annue o perenni e dai fiori
= voce dotta, comp. da genziana, col sufi. chim. -ina
. = voce dotta, comp. da genziana; col sufi. chim. -osio
di genziana. = deriv. da genziana). gènzio, sm
= voce dotta, comp. da genzia [na] e da bi- (
comp. da genzia [na] e da bi- (dal lat. bis '
. = voce dotta, comp. da genziana], dal tema del gr.
= voce dotta, comp. da genziana], dal gr. mxpóc;
= voce dotta, deriv. da geocarpo. geocarpismo, sm.
= voce dotta, deriv. da geocarpo. geocarpo, agg.
hegel, e questa opinione fu tenuta da parecchi suoi scolari. il vera scriveva:
centro dell'universo. = deriv. da geocentrico. geocerinico, agg. (
. = voce dotta, deriv. da geocerite. geocerinóne, sm. chim
. = voce dotta, deriv. da geocerinico. geocerite, sf. chim
tecchi, 11-22: avvezzo fin da bambino ai viaggi e agli spettacoli della
il pae saggio, che da appena due ore mi stava sotto gli occhi
gr. yr \ 'terra 'e da co ronio (v.
interne rivestite di terra '(deriv. da yij 4 terra '); cfr
stromento [il cerchio ripetitore], ideato da tobia mayer a dare alle operazioni di
della terra ', comp. da yyj 'terra 'e dal tema di
. geodeta. = deriv. da geodesia. geodèta, sm.
gr. yseosatry]?, comp. da yyj 4 terra 'e dal tema
). = deriv. da [linea] geodetica, per ellissi.
polinesiane: lumi a petrolio, guancialini da spilli, strumenti geodetici, diavolini di
nella scienza delle costruzioni, struttura formata da elementi resistenti disposti secondo le geodetiche di
cui giace. = deriv. da geodeta. geòdia, sf.
dal gr. yyj 4 terra ', da sii 4'e 4'4
attraverso xporc /; rivolgimento (da tpéraù rivolgo '). geodìmetro
di 8od (ù 4 divido 'e da ixéxpov 4 misura '. geodina,
m. -gi). affetto da geofagia. tramater [s.
chilopodi con corpo suddiviso in segmenti variabili da 30 a 200; in italia ve ne
. tecchi, 11-22: avvezzo fin da bambino ai viaggi e agli spettacoli della
volevo ammettere che il paesaggio, che da appena due ore mi stava sotto gli
topografico: quanti esempi di belle cose da studiare, da imitare. c.
quanti esempi di belle cose da studiare, da imitare. c. e. gadda
di scavo, per localizzare minatori isolati da frane e, in partic., nel
geogenia. gioberti, ii-279: sono da lui [dallo storiografo] distinti e
i geografi... son detti da * gea ', che in lingua greca
esperienze sulla elettricità. si è letta da un altro nasalmente un'altra memoria sulla
termini a questa lingua [volgare] da occidente la marca, il tever da
da occidente la marca, il tever da oriente, il mare da mezzo giorno,
il tever da oriente, il mare da mezzo giorno, e da settentrione l'
, il mare da mezzo giorno, e da settentrione l'apennino. patrizi, i-120
dalle geografie stampate in tovagliuole o pezzuole da tenere in tasca.
: qui conviene allargare quella geografia letteraria da noi dopo il mille ristretta a tre punti
, 1-i-7: l'unità etnica è indipendente da tutte le geografie di questo mondo:
dal gr. yecùypacpta, comp. da y-yj 4 terra 'e dal tema del
mosaico geografico sempre ricomposto e male unito da grumi di sangue. b. croce
. -atlante geografico: volume composto da carte geografiche. romagnosi, 11-55
deriv. dal gr. yewypacpixóc (da yecoypacpta 4 geografia '); cfr.
monti, i mari, / son confini da lunari, / sogni di geografi.
merà ch'un palmo di campagna / da polonia lontana è l'inghilterra.
. dal gr. yecoypócpos (da ye < * >ypa
dal gr. yfi 'terra 'e da idrologia (v.);
gr. y ^ 'terra 'e da lin guistica (v.
geologico: deposito di rocce sedimentarie delimitato da due superfici piane e parallele. -
dal gr. yri 'terra 'e da lunare (v.). geomagnètico
gr. y ^ 1 terra 'e da ma gnetico (v.
dal gr. y>i * terra 'e da ma gnetismo (v.
dal gr. yecóixavtic (comp. da yr \ 'terra 'e (xdvric
di polvere o di terriccio. ricco da varlungo, lxxxi-181: ora aggio audito
i. avxe (a (comp. da yr \ 'terra 'e [lavretoc
dal gr. yri 'terra 'e da medicina (v.).
quadratura del tondo, perché è provato da alcuni filosofi quella potersi trovare; galileo
nelle mani della discrezione a te data da dio, e diventa buona geometra,
pochi i vantaggi che venivano a me da quell'esser figlio di geometra. bocchelli
vallisneri, i-168: il verme chiamato geometra da aristotele... nel camminare forma
altro che un passa tempo da pazzi ingeniosi. = deriv.
pazzi ingeniosi. = deriv. da geometria. geometrìa (ant.
figure composte di punti, ricavandole logicamente da alcune proprietà primitive (e i punti
si squarta. s. bernardino da siena, ii-415: seppe grammatica, loiga
non fu né pure inteso, se non da pochissimi. d'annunzio, v-3-339:
filangieri, ii-300: seguendo la distinzione da alcuni moderni che la dividono in geometria
, in cui ogni ente è definito da n coordinate (considerando n un numero
è valido il postulato di continuità introdotto da archi- mede. - geometria non-desarguesiana (
studia i problemi relativi a grandezze definite da masse e da distanze (calcolo del
relativi a grandezze definite da masse e da distanze (calcolo del baricentro, dei
ottimo, 1-66: geometria è la scienza da misurare, la quale fu trovata in
osterie, / fatte in geometrie, / da fare ad euclide et archimede / passar
ma questo difetto proviene forse ed emana da quelle virtù... che fanno prosperare
dall'amore dell'occupazione e dell'ordine e da quella geometria d'abitudini e d'azioni
4 misurazione della terra '(comp. da yy] 4 terra 'e { xéxpov
. ant. geometria. bianco da siena, 55: o mente mia farnetica
serie di veri, dedotti per raziocinio da un vero primo, il quale è
più sodi. = deriv. da geometrico. geometricità, sf.
geometrico di figura rotonda è nettamente distinto da da quello di figura quadrata: che
di figura rotonda è nettamente distinto da da quello di figura quadrata: che l'uno
compasso1. -curva geometrica: curva espressa da un'equazione algebrica finita; curva algebrica
, cioè in quelle che sono espresse da equazione finita algebraica [ecc.].
geometrica, proporzionalità geocedimento che, partendo da certe premesse, per metrica
dicono in generale tutte quelle figure circonscritte da una qualche curva pel giro di qualche
di qualche foglie, che si vanno allargando da un medesimo centro. -integrazione
: le equazioni o formole differenziali affette da quantità logaritmiche bene spesso ammettono integrazioni che
agnesi, 1-1-300: due luoghi geometrici da costruirsi, le intersezioni de'quali ci
il suo merito non dovrebbe essere rappresentato da una progressione aritmetica corrispondente al numero dei
corrispondente al numero dei talenti, ma da una progressione geometrica. arrivacene, conc
per via geometrica sembra sia stata data da nicomède, ducento anni avanti cristo.
discipline diverse) in cui, partendo da alcune premesse, si giunge attraverso illazioni
propria del periodo mesolitico, caratterizzata da piccoli strumenti di pietra che ricordano,
44, 4 cm). guido da pisa, 1-67: nota che qui debbiamo
piedi, e quest'è l'ordine usato da vi- truvio, ma è da credere
usato da vi- truvio, ma è da credere che vitruvio intendesse de'piedi geometrici
. dal gr. yew- jxexpixóc, da yetofaerpta 'geometria'; cfr. fr. géometrique
dal gr. yfj 'terra 'e da mine = deriv. da geometria.
'e da mine = deriv. da geometria. rario (v.).
geometria. - anche al figur. marsilio da padova volgar., i-xi-3: il segnio
= voce dotta, comp. da geomorfo [logia] e genesi (v
dal gr. yri * terra 'e da morfolo più del colmo, poiché questo
-ci). che si sarebbe da poco geometra. i. riccati, 2-235
geometrizza. frisi, xviii- = deriv. da geomorfologia. 3-359: uomo che univa
le cause che = deriv. da geometria', cfr. fr. géométriser (
dal gr. yyj 'terra 'e da pedo b. croce,
dal gr. yfj * terra 'e da poli tica (v.
. dal gr. yewtrovia (comp. da yfj 4 terra 'e 7tóvoi;
la coltivazione della terra. = da gecrponico. geopònico, agg.
dal gr. yecù7iovtxó <; deriv. da yecotcoveiv 4 coltivare la terra ';
gr. y7) 4 terra 'e da potenziale (v.).
'e òpoqjia 4 veduta ', da ópdo) 4 vedo '.
: acido organico resinoso che viene estratto da alcune ligniti. = voce
p. della valle, 2: partii da costantinopoli, imbarcato in un galeone che
= dall'ingl. georgian, deriv. da george 4 giorgio '.
: sta a vedere che dopo avervi salvato da una tirata georgica, ve ne fo
bestiame e l'apicoltura. guido da pisa, 1-9: dice virgilio nella giorgica
moderni georgici e dall'osservazioni ed esperienze da me o da altri fatte, formano questo
dall'osservazioni ed esperienze da me o da altri fatte, formano questo mio qualunque
; 'agricolo', comp. da yfj 'terra'ed épyov 'opera';
dal gr. yfj 'terra 'e da sfera (v.).
dal gr. yfj 4 terra 'e da sferico (v.). geosinclinale
dal gr. yr 4 terra 'e da solare (v.).
. dal gr yfj 4 terra 'e da sta geotassi, sf.
tdc£i <; 4 ordine '(da tàaacù 4 ordino '). geotattismo
dal gr. yfj 4 terra 'e da tattismo (v.).
. dal gr. yfj4 terra 'e da tecnica (v.).
gr. yf \ * terra 'e da termale (v.).
dal gr. y5j * terra 'e da termico (v.); cfr
al geotermometro. = deriv. da geotermometro. geotermòmetro, sm.
dal gr. yri * terra 'e da termo metro (v.
. dal gr. * terra 'e da tetto nica (v.
di demoni. = deriv. da geozìa. geotròpico, agg.
comp. dal gr 'terra * e da tropismo (v.); cfr
specie. = deriv. da geotrupe. geozla, sf. ant
chiamano malefici. = voce dotta, da gèotia, variante per metatesi del lat.
. yoyjteta * magia ', deriv. da yòtìq 'mago'(v. goezia)
in italia. 2. discendente da tale antica popolazione barbara. cantoni
cantoni, 683: io non ignoro da chi discendo, ma tu...
= voce scient., deriv. da gerani [olo], col sufi.
geranico: acido ali- fatico insaturo costituito da un liquido incolore, oleoso, che
o del citrale. = deriv. da geraniolo. geraniène, sm. chim
= voce scient., deriv. da geraniolo, col sufi, -ene, che
in profumeria. = deriv. da gerani [olo], col sufi.
con fusti ramosi, foglie per lo più da orbiculari a reniformi, fiori regolari con
, ha foglie vellutate, spesso ornate da una fascia centrale di colore scuro,
fantasia, geranio diademato: varietà ottenute da alcune specie sudafricane (per lo più
geranion, gr. yepàvtov, deriv. da yépavoi; 'gru 'per
in profumeria. = deriv. da geranio, col sufi. chim. -olo
, col sufi. chim. -olo, da [alco] ol, che indica
-in senso generico: pietra dura caratterizzata da macchie rotonde. landino [
agata e delle altre pietre distinte da macchie rotonde, assomi gliate
] 'pietra geranite ', deriv. da yépoevo? 'gru '.
significa gru; e gru o grua dicesi da noi una macchina per sollevare e trasportare
]: 4 gerano ', danza istituita da teseo, le cui figure rappresentavano gli
'gerapigra', specie d'elettuario prima descritto da galeno, composto d'aloè, di
e il primo gerarca ricevettero l'istituzione da dio, anche i ministri de'sacramenti
e gli altri gerarchi aver l'istituzione da dio. tommaseo, 3-iii-385: il modo
detriti, sofferenze, ingiustizie ed aspirazioni da formare un fantasma, quasi la nebulosa
guardando i gerarchi fiorentini: -avete altro da dirmi per firenze? -duce, no
sacre, sommo sacerdote ', comp. da tepó? 4 sacro 'e &px
resta in carica. = deriv. da gerarca. gerarchésco, agg.
fascista. = deriv. da gerarca, n. 3.
costituita dagli ordini sacri, e soprattutto da quelli di istituzione divina: episcopato,
era dovere che provenissero dall'italia, da roma la gerarchia, da'popoli colti l'
cui l'autorità è distribuita ed esercitata da una pluralità di uffici e di organi
città, se s'hanno per esempio da concentrare gli elementi per un'operazione,
eran le gerarchie militari col presidio comandato da massena. b. croce, iv-12-92:
non nel male. il portare improvvisamente da stato a stato intere legislazioni, in
. titolo significativo di 'rivista 'fondata da benito mussolini (1922). b
s. maffei, 5-1-no: essendosi da questa [guerra] fatto strada a'
d'uno che nell'ordine gerarchico fosse da meno. svevo, 1-193: una raccomandazione
buone. bocchelli, 10-39: fin da piccolo e dalle prime scuole, bambino scolare
« gerarchismo ». = deriv. da gerarca, n. 3; cfr.
di colori. = deriv. da gerarchizzare. gerarchizzare, tr.
logica dell'atto. = deriv. da gerarchia; cfr. fr. hiérarquiser (
solare del galileo? = deriv. da ieratico per palatizzazione dell'iniziale. gèrba1
gèrba2, sf. getto d'acqua composto da vari zampilli che escono da un fascio
acqua composto da vari zampilli che escono da un fascio di cannelli. milizia
). ¦ = deriv. da gerbino, variante di garbino (v.
veste il digradare delle fasce, gerbide da anni: una scalèa d'oro.
lat. mediev. gerbìdus, gerbivus (da gerbum); cfr. gerbo2.
avrà il restìo. = deriv. da gerba1. gerbóne, sm.
voce di area pisana, forse deriv. da gerbo1. geremia, sm.
rajberti, 2-230: al diavolo queste geremiadi da imbecille! godiamo un po'meglio le
degli ignoranti c'è sempre qualche cosa da imparare. periodici popolari, ii-63: tutte
? silone, 5-119: « avrà udite da mio padre le tristi geremiadi del proprietario
: conviene, per brevità, di rifarci da sainte-beuve, che aveva tanti punti di
finezza e cottura particolare, mi si regalavano da un vecchio monaco, chiamato maestro gerente
impresa. = deriv. da gerente. gerfalco (ant.
notazione e immettono nel gran fiume della lingua da un lato il frasario gergale de'pratici
rinnovata discendenza illustre. = deriv. da gergo1; la voce è attestata da g
. da gergo1; la voce è attestata da g. romani, teoria dei sinonimi
idiomatica o locuzione verbale che è tratta da un linguaggio convenzionale, da un
tratta da un linguaggio convenzionale, da un gergo. = deriv.
un gergo. = deriv. da gergo1. gergalista, sm.
dei linguaggi gergali. = deriv. da gergo1. gergante, sm.
gergali. = deriv. da gergo1. gergellino, sm.
persone appartenenti a gruppi ristretti, legati da particolari interessi o attività o professioni (
e certamente il parlar furfantesco è degno da furfanti, perché per sua colpa si fanno
fosse inteso, né usato se non da se medesimi, questo non si chiamerebbe
soffocata dal suo misero gergo mondano come da un bavaglio e disperava di poterne uscire
banti, 6-14: parole pigramente abbreviate da un gergo goliardico arrogante. moravia,
. aretino, 1-115: - è da publicarlo a tutti quei che giuocano.
, le ho scritte [quelle pagine] da galantuomo; e, giacché siamo nel
giusti, i-129: ho fatto e rifarò da capo altre proteste nei fogli publici e
, cioè massiccio, maiuscolo e da pigliarsi colle molle; così fedele e senz'
e bergo. = deriv. da gergone2 (cfr. cercone).
= voce dotta, comp. da gergo1 e afasia (v.).
bellincioni, i-186: per parer savio parli da folletto / ma piuttosto gergon par da
da folletto / ma piuttosto gergon par da bordello. targioni tozzetti, 12-6-246:
paglia con diversi razzi; / da bere, vin gergon che sia ben nero
di gionchi piumazzi. = deriv. da cercone, per sonorizzazione della palatale iniziale
è grande,... una gerla da legna sulle spalle. 2.
in tavole di figura di una pala da grano; gerle rovesciate sono le seggiole
con il gerletto portato sopra la schiena da ogni sorte di uomini. -acer.
dal lat. tardo gerùla, deriv. da gerire 4 portare gerlinaro, sm
colla gavozza. = deriv. da gerlino.
. che si rife = deriv. da gerlino. risce, che è proprio dell'
ornamento = voce dotta, deriv. da germanio. che vaglia. leopardi, 216
aspetto del sol tornata = deriv. da germano3. ancora / tutta, e non
croce, iii-27-190: = comp. da germano3 e botta3, perché caccia i rospi
la germania. viani, 19-148: da ponente comincia il passaggio delle p
sì rari effetti col telescopio... da terra sostant. ferma e dalle isole
la cultura e la civiltà -che è frequentato da studenti tedeschi (una dei popoli germanici
, vandali). germanica o tratta da essa e introdotta in = cfr. fr
e frisone. = deriv. da germanista. germanistico, agg.
carità infra loro. = deriv. da germano1. germa nite,
rame che si trova in masse costituite da microscopici cristalli monometrici ed è utilizzato per
, stringendolo [il concetto] come da voi medesimo, ne sentirete la lezion germana
: venendo in betania, fu invitato da simone lebroso, germano della innocente marta
/ di cesena e saluto / non ebbe da voi, donna, il mio germano
infausta ed infelice punto / me sol visti da l'alvo mater- nale! alamanni,
lat. germànus (per germinanus), da germen -inis * seme con sviluppo popolare
della germania moderna; che proviene da questa regione. ariosto, 3-36
2-1-356: elettori al grande imperio / da poi saransi principi germani. chiabrera,
fiume german limpida vena / pur scaturita da l'austriaco fonte. manzoni, 306:
l'allobroge, il germano / giù da monti scendea, quasi torrente, / a
fiandra è frequentissimo... e da noi dicesi * germano turco ', perché
plus ceteris nutriant ». probabil. da germànus 'di germania ', per
= voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. « ptxìa
= voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. cplxoi;
. = voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. cpó3o <;
= voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. 96301;
. = voce dotta, comp. da germano2 e dal tema del gr.
. = voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. jiocvta '
minile dei trematodi. = deriv. da germe. gèrme (ant. gèrmo
che in un'osteria, dove mangiava da due ore in riparazione di due giornate
i germi che una mosca sa propagare da un cadavere, sono infiniti. calvino
/ ricorre al tempio invano, che da gli empii / né fur sicuri i tempii
per propagginar la mia stirpe, vorrei consiglio da voi, qual abbia da esser la
vorrei consiglio da voi, qual abbia da esser la moglie che... devo
: dogliom'io sol, né sol ho da dolerme / che svelt'hai di vertute
germogli il glorioso e nobil tronco / da radici alte e ferme, / di virtuti
. corpuscolo o carica elettrica che funziona da nucleo intorno al quale si raccolgono le
di condensazione: gocce di nebbia formate da un vapore. -germe di solidificazione:
-germe di solidificazione: particelle solide formate da un liquido. -germe di cristallizzazione:
-germe di cristallizzazione: i cristalli formati da una soluzione. -germe di ebollizione:
ebollizione: le bolle di vapore formate da un liquido. -germe cristallino: cristallo
satana. bocchelli, 10-13: fin da ragazzo [le amicizie] gliele aveva
me- tiletilacetico. = deriv. da germe. germicida, agg. e
. = voce dotta, deriv. da germe e dal tema del lat.
. = voce dotta, comp. da germe e dal tema del gr.
la luna su i cristalli tersi / da 'l seren di germile, e pe 'l
nel quale le piante mettono il germoglio (da germen -ìnis 'germe ').
dotta dal lat. tardo germinàbilis, da germinare 'germinare '. germinabilità
sabbia di quarzo ben lavata o su carta da filtro bagnata e rilevando quanti semi germinano
tempo). = deriv. da germinatile. germinabóndo, agg. ant
germinabonde. = deriv. da germinare. germinale1, agg.
sua lunghi germi- namenti e nel crescie da superare ciascuna altra pianta, per aver
la pianta. = deriv. da germinare. germinante (part.
gioberti, ii-126: due rami germinanti da unico tronco. gozzano, ino:
che germinassero. s. caterina da siena, ii-282: il seme che si
mia madre; due tra le infinite cose da cui germina la umana tristezza. pascoli
... vengono ammesse per tali da ciascun secolare. 4. tr
quello che avea germinato. s. caterina da siena, 181: egli è un
rami inchinati infino a terra, percossi da diversi venti: questo è l'arbore
che germina il paese e alemanni / da leman, fiume ruvido corrente. bocchelli,
causare; creare. s. caterina da siena, ii-70: perché la vita sua
= voce dotta, lat. germinare, da germen -inis 'germe '.
uovo degli uccelli e dei rettili e da cui si sviluppa l'embrione. -cercine
la regione marginale del blastoderma o blastodisco da cui deriva, in massima parte,
, deriv. dal lat. germinare, da germen -inis 'germe'; cfr. fr
vivono in apparenza la stessa vita germinata da uguale seme in unico solco. bartolini
già tumido, / il miracolo germinato da poca acqua. comisso, 5-296:
non è pace tra le piante germinate da questa terra. 2. figur
umidità, ciò che si ottiene disponendo carta da filtro, sabbia o cotone sul fondo
vetro). = deriv. da germinare; cfr. fr. germoir (
nel 1700), deriv. da germer (lat. germinare).
voce dotta, lat. germinàtor -òris, da germinare * germinare '. germinazióne
utilissima germinazione, né più oltre esser da temere delle sequenti fruttificazioni. vallisneri, iii-
, produzione. moravia, i-631: da queste immaginazioni passava ad altre ancora,
voce dotta, lat. germinatili -ónis, da germinare * germinare '. gèrmine
tu mai visto un giovanetto genuine / da freddo vento o da pruina tangere, /
giovanetto genuine / da freddo vento o da pruina tangere, / o per morsura
: produce questa [l'aristolochia] da una radice molti germini e lunghi sarmenti
fronda e fiore e germine. bianco da siena, 55: termini tu lo
). -per estens.: le carte da gioco stesse; il gioco delle minchiate
5. prov. - diventare il ventotto da germini: diventar becco (con allusione
sempre fin ch'essi vivono, e fecondabili da per se stessi, senza di me
pallido scendeva sulla pianura verde, che appariva da un lato per le finestre aperte stendersi
1-6: in ogni cosa che è da fare in vite o in arbore, fallo
[dioscoride], 2: è da cavare il succo dall'erbe e dalle foglie
dante, conv., iv-xxm-3: è da sapere che questo seme divino..
spuntare fuori. aretino, 1-192: da una sua berrettaccia, rotta nel mezzo
, onde le situazioni nascono e germogliano da sé facilmente. de sanctis, lett.
e la bevanda arrivi a quel gusto da loro gradito. moravia, i-437: era
triste di germogliatura. = deriv. da germogliare. germogliazióne, sf. bot
più presta. = deriv. da germogliare. germòglio (ant.
fase iniziale di sviluppo, ramo formato da una gemma; piantina appena spuntata da
da una gemma; piantina appena spuntata da un seme, da un tubero,
piantina appena spuntata da un seme, da un tubero, da un bulbo.
un seme, da un tubero, da un bulbo. bibbia volgar.
alessandro] e serbati per strana sorte da una fante e da un pedante, erano
per strana sorte da una fante e da un pedante, erano fundati tutti li
utile, per volontade di dio fue da torre via. cassiano volgar.,
cain. marino, i-72: per troncar da radice questo germoglio ed estirpare la fecondità
giro di un sorriso / ci sentiamo legare da un turbine / di germogli di desiderio
ho raccolto che l'amore è promessa da compirsi altrove, la speranza un frutto in
quelle germogline tenere. = deverb. da germogliare. germoglióso, agg. ant
armoniosa cetra. = deriv. da germogliare. géma, sf.
la notte opportuna, / che fece ritirar da le superne 1 mura il nemico e
dell'ipofisi e della tiroide, caratterizzata da una distrofìa cu tanea che
gerodulia ». = deriv. da ierodulia per palatizzazione dell'iniziale. gerofante
esoterico. non ha una dottrina segreta da trasmettersi a pochi gerofanti. la sua opera
ed ostensibile. = deriv. da ierofante, per palatizzazione dell'iniziale.
un cavai volante. = deriv. da geroglifico1. geroglifìcato (g + /
e d'avoltoio. = deriv. da geroglificare. geroglifichière (g + /
giraldi de'bracmani. = deriv. da geroglifico1. geroglìfico1 (g +
60: io, preso buon augurio da una iscrizion di geroglifici che stava sopra
dicesi il rovescio di essa. felice da morro, lxii-2-i-121: se io avessi
: venendo l'architettura tratto tratto interotta da varietà degli ornati di festoni di fiori
ed incomprensibili geroglifici ricamati sopra una borsa da viaggio ritta sul sedile di fronte a
, 11: or dunque uscite! da brevi margini / d'un libriccino, /
un libriccino, / da'fogli sparsi, da geroglifici / del taccuino, /.
questo mondo è un gran libro composto da dio medesimo: ma tutto scritto a geroglifici
esprime con parole un concetto derivandolo metaforicamente da un'immagine, dipinta o disegnata,
e valore. tesauro, 2-286: da questa istessa radice rampollano i gieroglifici gramaticali
dal gr. lepoyxucptxót; (comp. da lepóg 'sacro 'e yxùcpcù 4
x [aocxeù <;, comp. da lepó <; 4 sacro 'e
sacro 'e ypaufxaxeó? (deriv. da yp<4|ì. [aoc 4 lettera, scrittura
filippo, perché i primi in quella venuti da roma appartenevano alla casa di s.
. medie. aspetto senile assunto prematuramente da alcune persone a causa di disturbi metabolici
della commedia classica francese, diffuso specialmente da molière, che incarna la figura del
= voce dotta, gr. yepovxta, da yépcov -ovro? * vecchio, anziano
yepovtoxo (j. eìov, comp. da yépcov -ovroi; * vecchio 'e
di anziani. = deriv. da gerontocrazia. gerontocrazia, sf.
marinetti, 2-350: il movimento artistico futurista da noi iniziato n anni fa aveva precisamente
f. medie. disus. affetto da gerontomania. svevo, 5-371:
« a te occorrerebbe una fanciulla affetta da gerontomania ». = voce dotta
, dovuta a processi degenerativi causati essenzialmente da deposizione di colesterina, colpisce particolarmente i
yépcov -ovxo? * vecchio * e da patologia (v.). gerosolimitano
gemelli careri, 1-i-164: si veggono da per tutto le armi della religione gerosolimitana,
, 2-xv-411: alfonso desiderava di allontanare da ferrara don giulio e...
dotta, lat. hierosolymitanus, deriv. da hierosolyma, nome lat. di gerusalemme
gerres 4 piccola acciuga ', ricordata da plinio, erroneamente ritenuta ima specie di
dotta, lat. gèrùlus, deriv. da giro 1 porto '. gerùndio
invariabile circostanze relative a un'azione indicata da un verbo di modo finito, in
azzione gerondi; questi sono tre, da i quali solamente i toscani uno ne presero
, 1-8-62: un gerundio crudel, da cui pendea / un periodo lungo in giro
gerundium (diomede), deriv. da gerundus (gerendus), part. fut
locuz. gerundi modus4 il modo dell'azione da compiere '. gerundivo, agg.
odio di sé. s. caterina da siena, iii-62: in altro modo non
dotta, gr. vepouota, deriv. da yépcov -ovro? 'vecchio, anziano
è quel luogo dove va posto il bussolo da navigare. = voce veneta,
. = deriv. probab. da gesmino (gelsomino). gesneriàcee
statuine in gesso; venditore di gesso da presa. targioni tozzetti, 12-3-288
la difficoltà di respiro nei gessai dipende da alcune concrezioni tofacee prodotte dalla polvere gessosa
che respirano. = deriv. da gesso. gessaiòlo (gessaiuòló)
più chiaro. = deriv. da gesso. gessato (part.
dove il sole non ha valore alcuno da levare al coricare. 3. medie
apparecchio contentivo). = deriv. da gesso. gessatóre, sm. operaio
la defecazione. = deriv. da gessare. gèsseo, agg.
delle bocche oblate. = deriv. da gesso. gesserìa, sf. raccolta
giro pel mondo. = deriv. da gesso. gessétto, sm. bastoncino
a gessetti colorati. 2. gesso da sarto. 3. figur. roman
acido solforico). = deriv. da gesso. gessificazióne, sf.
chimica. = deriv. da gessificare. gessino, sm. figurina
impasti di gesso. = deriv. da gesso, col sufi, strumentale -ino.
col gesso. = deriv. da gesso. gèsso (ant.
lagunari o dei laghi salati. -pietra da gesso: il minerale quando compare sotto
la stretta valle, asseragliata nel fondo da un ciclopico muraglione di gessi, pareva
. -gesso a presa rapida (o da presa, o da far presa):
presa rapida (o da presa, o da far presa): che, cotto
in muratura. -gesso ordinario (o da fabbrica): a grana grossa e
il marmo. -gesso idraulico (o da pavimento): cotto ad alte temperature
pigmento bianco e per pavimentazione. -gesso da oro (o bolognese o volterrano)
nella preparazione delle tavole o delle superfici da dipingere o dorare. -gesso da stucchi
superfici da dipingere o dorare. -gesso da stucchi: scagliola, aggiunta a solfato
di gesso, della grandezza che gli aveva da essere, con pensiero di formarlo da
da essere, con pensiero di formarlo da quel di gesso. soderini, i-201:
dimesso. baldinucci, 66: 'gesso da oro'. una sorta di gesso sottilissimo
era bella; noi tutti eravamo vestiti da guerrieri, e si gettò confetti di gesso
salire a casa comprai due libbre di gesso da presa. moravia, i-119: le
, / dei lor fantocci, i quali da pedone / soglion copiare o disegnar dal
dischetto di cuoio che guarnisce le stecche da biliardo in modo da imprimere alla palla
guarnisce le stecche da biliardo in modo da imprimere alla palla particolari effetti.
della stecca. 5. gesso da imbiancatori: pietra spugna, spu- gnone
gnone. milizia, iii-52: gesso da imbiancatori, per i toscani, è
di calce. 6. gesso da sarto (anche, semplicemente, gesso)
puoi un poca d'ocria, gesso da sartori. baldinucci, 66: 'gesso
. baldinucci, 66: 'gesso da sarti 'prima sorta. una sorta di
molto sodo, né molto tenero. dicesi da sarti, per esser comunemente adoperato da
da sarti, per esser comunemente adoperato da tali artefici per disegnare le pezze delle
gesso -il cuscinetto sotto la lunga gonna da amazzone (in fondo alla schiena),
-geol. deposito gessoso: costituito da cristalli di solfato di calcio biidrato e
terreni appartenenti al miocene superiore, costituiti da marne alternate a gessi calcarei associati a
di nero, col floscio volto mascherato da un gessoso strato di cipria. barilli
, eroiche, guerresche, compiute sia da persone singole sia da un popolo.
, compiute sia da persone singole sia da un popolo. - anche: imprese
lui, industrioso d'avere valenti storici, da cui le gesta, ch'egli si
quartieri del centro comitive di ragazzi camuffati da inglesi. pratolini, 1-53: aveva messo
savissima e fortissima gesta, furon cagione che da un pezzo non scrivessi più lettere a
gesta eroica di achille, vi rivive, da prima di omero, il ricordo,
, discendenza, stirpe illustre. pace da certaldo, 76: della insegna e arme
vita al mondo è data / perché da quello sia percossa e pesta. andrea da
da quello sia percossa e pesta. andrea da barberino, 1-11: ella pareva uno
= voce dotta, comp. da gestazione] e dal tema del gr
sf.): seggio, talvolta sovrastato da baldacchino, retto a spalle da portatori
sovrastato da baldacchino, retto a spalle da portatori, su cui sedevano gli antichi
dotta, lat. gestótòrius, deriv. da gestóre1 portare'. gestazióne, sf.
= voce dotta, lat. gestalió -snis da gestóre 'portare '; cfr.
gesteggiare di quello. = deriv. da gesto. gesteggiatóre, agg. e
non serve nulla. = deriv. da gesteggiare. gesticolaménto, sm. gesticolazione
in mano. = deriv. da gesticolare. gesticolante (part.
gli uditori portoghesi quando il dire è accompagnato da una voce tuonante e da un gesticolare
è accompagnato da una voce tuonante e da un gesticolare di ossesso. p. verri
di spirito. vittorini, 4-193: da uno sportello uguale gesticolava su e giù,
eseguire la pantomima, esporre mimicamente 'da gestus -ùs * gesto '. gesticolare2
di gesticolare), agg. accompagnato da una vivace gesticolazione (un discorso,
, lat. gesticuldtor -5ris 'pantomimo 'da gesticuldrì * gesticolare '.
pochi suoni che essi balbutiscono, accompagnati da una gesticolazione frequente e risoluta. pagano
forza al ballo ed alla gesticulazióne. da ponte, xxiii-40: non potendo parlare
voce dotta, lat. gesticuldtio -onis (da gesticuldrì * gesticolare ').
economica). = deriv. da gestione. trattazione o governo (
-gestione di affari altrui: spontanea assunzione da parte di un terzo estraneo (detto
-snis * esecuzione, compimento ', da gerire 'condurre, amministrare '(part
234): ferrer, guardando ora da una parte, ora dall'altra; atteggiandosi
al genio infame / gestisce di costui da scimia un cane. -per estens
= voce dotta, lat. gestire, da gestus -ùs * gesto '.
a-lirici. = neol. deriv. da gestus, part. pass, di gerire
di gestire1), agg. accompagnato da una vivace mimica (un discorso,
, ma divennero di dominio pubblico, gestiti da società. bernari, 7-10: oggi
e'fa mentre che io ragiono così da me stesso, che egli intenda tutto quel
recitazione, dalla danza (o anche da un cerimoniale). b. cavalcanti
ai gesti et al vestire / non eran da stimar nate umilmente, / né da
da stimar nate umilmente, / né da pastor nutrite con disagi, / ma
belle figure. parini, 431: da gli occhi, dal volto, e fin
tutte le cose ben disegnate e ben colorite da chi sappia a tempo e luogo compartir
natura istessa. torricelli, 203: da un marmo intrattabile per la durezza.
a tutti gli altri marziali gesti che da voi veggiamo ordinati, non ci par dover
azione (spesso lodevole). francesco da barberino, ii-144: per tuoi gesti begli
gesto, per quale aremo in pronto da imitare la tua prudenza e diligenza.
di etichette senza senso. -seguito da un infinito che specifica l'oggetto dell'
gesto, atteggiamento, movimento ', da gestus, part. pass, di gerire
. guerrazzi, 6-676: mi vesto da gestore di negozi, come dicono i
voce dotta, lat. gestor -5ris, da gerire * condurre, amministrare '(
. famiglia, stirpe. andrea da barberino, 3-1028: o traditori, non