dotta, lat. flabellifer, comp. da flàbellum 'ven taglio '
flàbellum 'ventaglio 'e -fórmis da fórma * forma '; cfr. fr
o paramosche formato per lo più da piume (o anche da foglie,
per lo più da piume (o anche da foglie, da seta, da
(o anche da foglie, da seta, da pergamena) disposte in cima
da foglie, da seta, da pergamena) disposte in cima a una
tridentino e defini tivamente abolito da papa paolo vi). pulci
collocato un flabello o rosta, la quale da i greci, che tuttavia se ne
. ventagli usati dagli antichi. facevansi da prima di foglie di mirto, di
acacia, o di platano; si imitarono da poi quelle foglie con altre materie,
, per lo più quando è mosso da vento o scosso da un urto.
quando è mosso da vento o scosso da un urto. negri, 2-986
sinisgalli, 9-27: mi gira intorno da oriente / a occidente il mio fiume
soffio di vento ', deriv. da flàre 'soffiare '. flabèllo2,
2. malattia epidemica che colpisce i bachi da seta soprattutto nell'ultima età, dando
parmi che non si possa già assolvere da una certa flaccidità e fiacchezza delle fibre de'
rassomigliano... si trovano ora da quasi tutti noiosi o strascinati, flacidi
scritto, ecc.); che muove da mollezza di costumi, che è segno
/ al flaccido baglior ch'estenuato / da fanale a fanale sbadiglia / in una pausa
= voce dotta, lat. flaccidus, da flaccus * fiacco '. flaccidume,
d'enfasi ambedue. = deriv. da flaccido, col sufi, collettivo e spreg
che comprende circa 800 specie tropicali rappresentate da arbusti con foglie semplici e fiori piccoli
del lato. = deriv. da flagello. flagellante (part. pres
nel secolo xiii. = deriv. da flagellante. flagellare (ant. e
ii-254: il suo odio era tanto da fingere di dimenticare qualche pezzetto di lardo
. leonardo, 2-325: sarà morto da loro il lor nutritore, e fragellato con
destrieri. faldella, iii-118: la nota da contrabbasso di un zanzarone vicino frullante nei
iii-76: il sole di mezzogiorno flagellava da aguzzino la campagna rasa o il fiume o
che l'ancor tenera piantuccia, / da quel continuo flagellar di vesti, /
civile: e non si avrà più da tremare di quelle boreali tempeste, che
, 2-70: mia mamma... da mantova mi flagellava de'suoi rimproveri senza
sferzare, percuotere ', deriv. da fiagellum 1 flagello '. flagellariàcee
lo crucifiggono. s. caterina da siena, iv-88: preso questo cibo,
forma di rospi disseccati e di lucertole flagellate da ruote di carri. manzini,
ha nettun la cristallina reggia, / che da l'umor, di cui le sponde
, 2-525: prominente scoglio, flagellato / da tutti i venti e da perpetue spume
flagellato / da tutti i venti e da perpetue spume. de amicis, i-765:
per settimane intere, e portati via da venti d'inferno. cagna, 1-68
inferno. cagna, 1-68: flagellati da un sole che cuoceva le cervella, corsero
e flagellato dai venti. -colpito da una grave sciagura, da una calamità
-colpito da una grave sciagura, da una calamità (un luogo, una
volgar., viii-564: tu così flagellato da dio nuncia agli altri le cose grandi
come un lebbroso, e come flagellato da dio ed umiliato. e. cecchi,
la vita. comisso, 1-37: da ultimo strisciò su se stessa flagel
schiera dei conserva- tori, degli eroi da poltrona flagellati dal giusti. flagellatóre
ottimo, i-135: flegiàs è composto da « fligi », ch'è a
ch'è a dire fiamma, e da « as », che è a dire
si è la lode del flagellatore. zanobi da strato [s. gregorio magno
la flagellatura. = deriv. da flagellare. flagellazióne (ant.
(soprattutto con riferimento a quella subita da gesù). vito da cortona
subita da gesù). vito da cortona volgar., xxi-752: acerbe tribulazioni
nel primo pezzo rappresentata..., da una parte la flagellazione, da un'
, da una parte la flagellazione, da un'altra la coronazione di gesù cristo
lat. tardo flagcllàtio -5nis, deriv. da flagellare * flagellare '; la variante
scuola! gridava l'ombra feroce del da ben ferdinando porretti incarnata in un *
flagèlle), sm. sferza composta da un certo numero di piccole funi con nodi
dure fla- gelle. s. bernardino da siena, v-362: il menorono [gesù
roverscio,... e poi da uno inflammabondo e irabondo carnefice instante- mente
battere il grano; correggiato. sabba da castiglione, io: il mio padre agostino
altrove l'etterna ereditade. s. caterina da siena, iii-128: non ci maravigliamo
. sagredo, 1-9: fu mandata da dio questa nazione per flagello della peccatrice
ala- rico e di bisanzio, terra da capre, spelonca d'avanzi di gente
non sia amato. s. caterina da siena, i-64: pensate che giobbe perdette
che nostro signore v'abbi tutti conservati da questo fragello della pistolenza, ringra- ziolo
di cattivi libri, che si vanno da molti e molti anni quotidianamente stampando in
confidenza con cui vi scrivo, lasciando da parte la liturgia dei titoli speciosi, che
? ». carducci, iii-19-166: da quel primo discesero l'ottone secondo e
alla germania, e la trovarete tutta desertata da attila flagello di dio, aleardi,
non ch'altra cosa, aver si può da quello. collodi, 745: -si
sfogava a lanciare affari. in un anno da che la durava, era stato un
, ch'è un flagello, / da far che le pagnotte abbiano spaccio.
di alcune eu forbie causata da un protozoo flagellato, il laptomonas
= voce dotta, deriv. da flagello, col suff. -osi, che
all'oceano. = deriv. da flagello. fiàgile e deriv.
recinte al tergo, disnude, e poi da uno inflammabondo e irabondo carnefice instantemente con
* protesta rumorosa '), da flàgitàre * chiedere insistentemente '. cfr
che tante cose flagiziose e sporche introdotte da poeti fossero poste come un'imagine a
, ecc.). buonaccorso da montemagno il giovane, 2-28: sarebbe
forza pubblica, dalla persona offesa o da altri, ovvero sia sorpreso con cose
a quella / che tremava e che da rossor sorpresa / lasciò cadérsi a rotolon le
di borsa, estenuato, e munto, da un mio rivale sulla riva dove
notte l'orco, fui come un porco da quello sgozzato. beccaria, ii-647:
forza pubblica, dalla persona offesa o da altre persone, ovvero sia sorpreso con
in piè come i gatti', ottener da un male o da un cattivo accidente un
gatti', ottener da un male o da un cattivo accidente un bene impensato.
ed in prosa, sopra la quale da anni -morta la nonna e don romualdo
stato posposto al gatto di casa fino da quando, ragazzo, cadeva affamato, in
in una data casa non vi è da mangiare nulla, o almeno nulla di
, facendo andare in zoccoli questo gattacció da ammazzarlo con la zucca. -fare
due tal salva di calci è schiaffi da fame passare la voglia anche a dei gatti
senza? gatti via. -gatto da pelare o da frustare: caso delicato
gatti via. -gatto da pelare o da frustare: caso delicato e difficile;
come papini, avrebbe ben altri gatti da frustare..., altro che ricamare
-innamorato come un gatto: travolto da un'accesa passione amorosa. crusca
a prendere i topi: voler fare da maestri in qualche cosa a chi vi
fine / che i fabbricati inganni / da contrario destin non sian disfatti? /
cose... non sono approvate che da pochi amici, da quattro gatti che
sono approvate che da pochi amici, da quattro gatti che pensano come te. baldini
. -al figur.: essere tormentato da gravi preoccupazioni. pasolini, 1-268:
: liberarsi con le sole proprie forze da pericoli, da situazioni difficili e delicate
le sole proprie forze da pericoli, da situazioni difficili e delicate. s
e delicate. s. caterina da siena, iii-282: perché egli vuole che
sorci alvavvicinarsi del gatto: sentirsi dominati da un grande spavento. massaia, vii-152
agente di cambio che parla di letteratura da un letterato che parla di borsa.
portati ad abusare della mancanza di sorveglianza da parte dei superiori. fagiuoli
diceasi gatto, / in battaglia naval da far frontiera. carena, 2-374:
293: 4 gatto ', bastimento da cento remi veneziano. 2.
parea grande, ma, ben considerata da li gatti, vedeano che non erano se
favarone gattobagnato. = comp. da gatto1 e bagnato (v.).
felidi [felis braccata) col pelame segnato da strisce e coi piedi neri.
fantasima, velluto. = comp. da gatto1 e calzato (v.).
-lei domandò messa un po'in terrore da tutta quella sconosciuta. -ma no,
e ciondolone, con un grossa faccia baffuta da gatto mammone. = comp
gatto mammone. = comp. da gatto e mammone (v.).
. prati, 477: « da maimùn (arabo) 'scimmia '(
(della guinea), come fu supposto da qualcuno ». gattonare, intr.
gattonai il tetto per contemplare la città da tutte le parti. 3.
calcagna. = deriv. da gattone (cfr. anche gattoni1).
fargliene calcetti, / chi fargliene incantar da un gattone. alfieri, v-2-908:
gattone. 3. region. stoppa da filare. redi, 17-89: 'gattone'
zeno, xxx-6-106: così appunto hai da dir; ma i miei gattucci,
dimin. gattuccino. s. bernardino da siena, 977: faceva de * suoi
. cecchi, 6-178: a volte, da un finestrino sul soffitto, casca nel
, co l'hai abandonata? bianco da siena, 28: esso v'aspetta o
istituito nel 1233 dal padre bartolomeo da vicenza e approvato nel 1261 dal papa
.. per riannodare i fili spezzati da un bombardamento. = deriv.
un bombardamento. = deriv. da gatto1 (per la sua tipica maniera di
. fucini, 902: si 'mprincipia da bimbi co'gattoni... / doppo
era vaghissimo e questo vi fu tirato da gattipardi proporzionati. f. negri,
c'era / e masserizie assai da comperare. alberti, i-277: un
chiocciola dell'intestino di quel pesce che da noi toscani vien chiamato gattuccio. fagiuoli
e fra gli scogli a profondità variabili da 20 a 400 metri. 3.
i palancari. = comp. da gatto e pardo (v.).
); ha una colorazione bruno-rossiccia, da cui la denominazione (blennius gattorùgine).
scogli ove viene catturata, durante i mesi da marzo ad ottobre, con le nasse
pxévva 'bava, muco ', da cui il termine dialettale di * bavosa '
muschiato '. = comp. da gatto1 e zibetto (v.).
urbano iv (soppresso poi nel 1586 da sisto v), con lo scopo
gaudenti, e massime perché erano immuni da ogni pubblico tributo e gravezza. vasari
ebbe il suo principio l'anno 1294 da fra guittone d'arezzo delordine e milizia
. pananti, i-4: quelli vivon da veri gaudenti, / e questi tengon
sa chi là sù gaude. bianco da siena, 108: eternalmente mi farà gaudere
e d'onor crescievi stato. busone da gubbio, 52: riempiete i regni e
sicché degnamente gaudere si possa il frutto da vostra benedizione. = voce dotta
sia sospinto. = deriv. da gaudere. gaudiale, agg. ant
vole, leggiadro. felice da massa marittima, 141: l'anima nel
fior gaudiale. = deriv. da gaudio. gaudiare, intr.
. = variante di gaudere (da gaudio, la forma gaudeàre, da
da gaudio, la forma gaudeàre, da cui gaudiare). gaudiato, sm
lo intendimento. = deriv. da gaudire. gàudio (dial. ant
cavalca, 11-54: contra ogni vizio è da ponere la virtù;...
: quando uno viene alla religione sente da principio certi gaudii e comincia a iubilare
visione beatifica. guittone, i-3-525: da vendere aggio. e che, messere?
. cavalca, 19-345: certamente è da credere e da tenere che, come
, 19-345: certamente è da credere e da tenere che, come fine non ha
la pena de'rei. s. bernardino da siena, 46: viene maria come
conoscenza della verità; compiacimento causato da una lieta e inattesa notizia. -anche:
festa, tripudio, esultanza. bartolomeo da s. c., 7-2-4: nelle
della nostra progenie (lignificato de milizia da lo inclito figliuol de marte, roberto sanseverino
furono ricevuti dagli apostoli e da'seniori e da tutta la ecclesia con grande gaudio.
dà letizia e gaudio. s. caterina da siena, i-117: io caterina,
gaudio e in tanto onore, / da cinque volte diece con dugento. ariosto
dotta, lat. gaudium, deriv. da gaudire * esser lieto di qualcosa,
gaudiosamente fece assalto contra lui. bianco da siena, 129: quest'ab c
amore avea tutto ad un segno. bianco da siena, 54: o pasqua gaudiosa
una donna dai grandi occhi li aiutava da sopra il camion, lacera,.
pascarella, 2-60: una via alta da cui si gode un gaudioso tramonto di
. ant. godere. giacomo da dentini, 49: sanza mia donna non
magnio gaudio. = deriv. da gauldio. gàuldio, sm. dial
dial. ant. gaudio. vito da cortona volgar., xxi-764: il corpo
a santa croce. s. bernardino da siena, ii-360: tutti e diletti detti
vi viene dall'isola della giava, e da un luogo che domandano la sunda.
. gotata, schiaffo. francesco da barberino, ii-382: pare / che le
che vale canestro, o altro cestello da serbare ciò che si coglie. tommaseo [
4 ringavagnare *, traslato. e vien da 4 cavagno ', che vive in
gavaina, sf. grossa tenaglia da fabbro. d'alberti [s
v.]: 'gavaina', grossa tanaglia da afferrare e tener saldi i grossi ferri
gavardina (gaverdina), sf. abito da casa, consistente in una veste molto
gavazza di gridare di stromenti. cenne da la chitarra, vi-636 (6-11):
di stromenti. = deverb. da gavazzare (v. gavazzo).
fanno piuttosto gavazzamenti e tripudi, quantunque da cento gravissimi autori lodati, se ne
altre piacevolezze gavazzando cenaro. s. bernardino da siena, iii-125: si cominciò [
i'collo, codesta la è commedia da gavazzarci e da farmi adirare. -disporne
codesta la è commedia da gavazzarci e da farmi adirare. -disporne in quantità,
di a pratiche » ce n'era da gavazzarci, da nuotarci dentro.
» ce n'era da gavazzarci, da nuotarci dentro. = da una
, da nuotarci dentro. = da una voce prelatina * gaba 4 gozzo,
di raggiungerli. = deriv. da gavazzare. gavazzévole, agg.
. gavazzévole, agg. dominato da grande allegria; rumoroso.
gavazzevoli sollazzi cenaro. = deriv. da gavazzare. gavazzière, agg. abituato
e gavazzi. = deverb. da gavazzare (v. gavazza).
fr. gavache (nel 1546): da una voce prelatina * gaba 4 gozzo
. berni, 26: costui ha denti da mangiare le ghiande, / e 'n
sì pulito. = deriv. da vagheggiare (per metatesi).
negri, 2-430: le prospettive variano da un passo all'altro. tutte le
in questo dì barili 12 di polvere da bombarda, gavette 200 di filo per
nel 1299 a bologna), probabilmente da cavus 4 fune '(con sonorizzazione dell'
frittata di punte d'ortica al fornello da campo; pane di burro onesto, gavetta
. prisco, 5-47: ci lavorava da pochi mesi cominciando « dalla gavetta »
marziale): voce che a roma proveniva da fuori. l'accento originario si modificò
in gola. = deriv. da gavetta. gavettino, sm.
gavie né le gaviotte s'allontanano molto da terra. 2. dimin.
scherm. stecca d'acciaio, sostenuta da due archetti e contenuta nell'interno della
testa ha grossissima, e una mano da gavignare come una tanaglia. = deriv
come una tanaglia. = deriv. da gavigne. gavigne, sf. plur
abbiam certe medicine; / lime e ingegni da curare / natte,...
(larus canus). niccolò da correggio, 1-82: aveva già la furibonda
. * ga [l] binellus, da galbinus 4 giallo '. gavinóso
malato di gavina, scrofoloso. francesco da barberino, 363: s'elle è gavinosa
fede a questo sposo e amassonlo. cenne da la chitarra, vi-n-187 (7-12)
e al mondo siano noiose. paolo da certaldo, 91: guarda molto che la
ch'era gavinosa. = deriv. da gavina1. gàvio, sm. ant
lat. gavisus, part. pass, da gaudère 4 godere, rallegrarsi, esultare
oggetto lasciato sul fondo del mare e da ricuperare. -sf. gavitèllo,
morbo di pestilenziali gavoccioli. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
gavocciolo che venga a noi femine, da che diam fede a le ceretanarie credendoci avere
erano rimasti de'gavoccioli duri come palle da schioppo. landolfi, 2-202: o tu
. dimin. gavocciolétto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
che sono in nel corpo [dell'uccello da preda]. d. bartoli
sotto il nodo più basso ciascun dito da sé, tanto delle mani che de'
acconcia è a più lavori: / da quella il fabbro le biulche e dure /
rote e gavoli, e ne elice / da tinger panni umor da la radice.
ne elice / da tinger panni umor da la radice. borgnis, 188: questi
4 pesce di ruscello '(forse da ima base mediterranea * gaba 4 rivo,
quali fanno un abassi. la gaze da una parte hanno la figura di un
voce che si trova nel persiano, da cui il gr. y<4£a 4 tesoro del
istituito nel 1313. = deriv. da gazaria, antico nome della crimea.
sm. stor. cassa, formata da un tronco vuoto, nella quale venivano
cose sacri al detto loco. sabba da castiglione, 50: gli apostoli pietro,
più accette a dio, quando vengono da persone non denarose; come furono i
andavano raccogliendo... le limosine da dispensarsi poi ai poverelli. della medesima
, dal gr. ya£o- cpoxàxiov, da ya£ocpoxa£ -axo? 'tesoriere '(comp
che sono tonde. = deriv. da gaz, variante di gas; cfr.
il nido a cupola sugli alberi e depone da sei a otto uova che hanno il
bartolini, 15-10: una risata stridula, da gazza scacciata dal ramo, mi interruppe
cioccolato, becco a punta ottusa percorso da un solco obliquo, gambe e piedi
più vago per i colori e perciò detto da alcuni 'pappagallo '. fu anche
de'pesciolini, posandoli sul terreno poco da lui distante, ma non li toccava.
lombardia stra- gazzina o ragazzola, e da altri falconcello e gaza sparviera.
dell'essere astuto e pratico, e da non si lasciar ingannare; tolta la
che risalgono a una voce provenz., da cui anche il fr. agace e
brulicanti nelle paglie. = deriv. da gazza1. gazzarra1, sf. frastuono
) mediante scariche a salve di armi da fuoco, lancio di fuochi artificiali,
di strumenti bellici fatto per allegrezza. da 'guazzare 'o * guadere 'lo
; baccano, strepito, trambusto causato da esuberante e scomposta allegrezza; baraonda;
palazzeschi, 4-197: sopra la stanza da mangiare, dove i giovani sfogavano il loro
dai bambini, tutti finirono coll'alzarsi da tavola. -figur. confusione.
piè del colle. pea, 5-67: da due minuti le campane della città facevano
al ladroncello del frutto proibito un maiale da latte, col quale tutti e tre
, sf. marin. imbarcazione fluviale da guerra, usata anticamente sul po.
gazzarra '... par fosse barca da fiume, a servizio d'armamento.
4 gazzarra ', sorta di nave da guerra, usata sul po. =
servitù. = deriv. da gazzarra *. gazzarrino, sm
e bizzarri. = deriv. da gazzarra1. ga?? arroz
. tordela. = deriv. da gazza, '. gazzèlla (
namuna, namuna,... / da li occhi di gazella, da 'l
/ da li occhi di gazella, da 'l refluente crine! baldini, 3-167:
gazza. 5. bernardino da siena, 741: vedesti mai come vola
51: avvezzata fino dal nido e da genitori scellerati a vedere i furti delle
. gazzeròtta. allegri, 96: da una gazzerotta addomandata / com'ella s'
v. j. = deriv. da gazza1 attraverso l'incrocio con passera.
e quelli. = deriv. da gazzera (considerato animale astuto).
a mazzetti. = deriv. da gazzera. gàzzero (gàzaro),
e divoto. = deriv. da gazzera. gazzeróne, sm.
: vorremo abbatterci in un uomo sodo da saper fare i fatti suoi, e non
; va- leva due soldi; recava da una parte l'immagine della giustizia e
s. marco; furono pure emessi multipli da due e tre gazzette (anche il
dare ad intendere d'esserci stato buttato da assassini che gli tolsero dodici doppie,
-roba da due gazzette: di poco valore.
garzoni, 5-3: questa non è comedia da due gazette. 3. prov.
,... la cavò agevolmente da una gazzetta. della porta, 1-352:
ch'altra stella non mi toglie / da queste anguste mura... / starò
papi, 1-1-189: interruppe per leggere da una finestra..., una gazzetta
che fossero accaduti in quella guisa divisata da lui, sebbene in realtà alcuna volta
. montano, 323: una gazzetta da incidersi ogni giorno sul granito. 2
particolare alla lettura delle gazzette, e da diverse parti venir le faceva per esser
: un popolo che... da leggere non avesse che le gazzette e scrivere
-come testata di giornale, seguito da un compì, di specificazione (che
-gazzetta veneta: giornale bisettimanale fon- roba da mettere nelle gazzette: fatto singodato da
da mettere nelle gazzette: fatto singodato da gaspare gozzi e da lui diretto dal
: fatto singodato da gaspare gozzi e da lui diretto dal lare, straordinario
gozzi, 1-5: ho letto l'avviso da voi dato in luce veramente da mettere nelle
l'avviso da voi dato in luce veramente da mettere nelle gazzette. per l'edizione
iii-75: io non capisco come ci abbiano da nale. - anche: i locali
buoni testoni per faldella, iii-79: da noi... sono gli stessi scribac
l'im = deriv. da gazzetta1 (in quanto la gazeta de le
sf. di politici da gazzette e, tra gli altri, un
mentre stanno nella -stile, linguaggio da gazzetta: modo di scrifornace.
= deriv. dal fr. gazette (da gaz * gas ').
sciagurata che non vuole piegarsi a usare stile da gazzetta. dizionario di marina [
[s. v.]: 'stile da gazzetta', anche quel d'una
, anche quel d'una nati da un capo con una piccola gazza e dall'
dimin. di gassa. più da gazzetta che da storia. gazzettàio
gassa. più da gazzetta che da storia. gazzettàio, sm.
... si è comprato e stampato da se medesimo il che non comprende
critica procederono sempre poco favorevoli gazzette; giornalismo da strapazzo. alla fama del poeta parmense
ufficiale: pubblicazione periodica che = comp. da gazzetta2 e dal sufi, collettivo e spreg
ufficiale delle leggi e dei decreti promulgati da uno stato (quella italiana gazzettante
esito dei fatti studi, fatto registrato da noi medesimi nelle 7-91: di la con
di stendere andavano a casa, tanto da poter alluminare le loro lan
. d'annunzio, iv-2-189: da poco più di semplice gazzettante degli atti d'
paese, è una gazzetta = comp. da gazzetta2 dalla desinenza del part. pres.
». sbarbaro, 5-132: da quel giorno tutto precipitò sino al
. faldella, 6-192: vede comparire da lungi sotto un fanale il caro gazzettiere.
: egli mi pare un pregio più da gazzettieri che da uomo di buona e soda
pare un pregio più da gazzettieri che da uomo di buona e soda dottrina.
, 81: credendola una delle solite fole da gazzettiere, mi affrettai ad aprire il
, mezzo cancelleresco,... mezzo da gazzettiere, che adoprano taluni di que'
: era invece tutto un basso dileggio da gazzettiere volgare del candido artista.
: per tutta la prossima settimana metteranno da parte i gazzettini e i foglietti, leggendo
porta notizie commerciali. e anche foglio da sé a quest'uso: * gazzettino
capitato tante volte di scorrere articoli scritti da gente non solo ignorantissima...,
concettini. alfieri, v-2-770: tornato da due giorni, le scrivo subito
. levi, 1-148: antonino, da buon barbiere, e gazzettino delle notizie,
.). = deriv. da gazzetta2. gazzillòro, sm.
gazzillori. = voce senese: forse da gazzillo per gazzino (v.) e
v. ghierla. = deriv. da gazza1 (per il colore): dimin
fallace. = > deriv. da gazza1 (per il colore); cfr
, 2-283: l'è una gran deferentia da sen- tirve a rasonar e d'
zolatrice. = deriv. da gazzolare. gaz? olóne,
» ai gazzoloni. = deriv. da gazza1 (v. gazzerotto, n.
lasciatela sfogare. = deriv. da gazza2. gaiétto (dial. ant
tutta la vallata piena più di gazzotti da pappa che di persone da favellare.
di gazzotti da pappa che di persone da favellare. gamerra, 21-3: finché li
altri. = deriv. da gazza1, per il colore. gazzurra
di fenomeni oroge netici provocati da un'area di geosinclinale. =
= voce dotta, comp. da yr \ * terra 'e anticlinale (
famiglia licoperdacee, con ricettacolo globoso ricoperto da una duplice membrana: quella esterna si
, ed ha come un po'di gambo da una parte; il colore è gialliccio
gecchimento. = deriv. da gecchire. gecchire (giachire),
pensando che cangiato ho d'amare i da voi, cui sono fedele e giechito.
! -tu vien'molto gecchito. folgore da san gimignano, vi-11-136 (5-10):
san gimignano, vi-11-136 (5-10): da torno vi sia molti giardini, /
gechito abbracciare, / che mai non parto da voi lo mio core. dante da
da voi lo mio core. dante da maiano, xxxv-1-482: simil son eo:
urlanti, furie silenziose e gheenne fustigate da tragici splendori. soffici, v-2-613: appena
, ridotta e atrofizzata, è sostituita da una pinna secondaria i cui lobi hanno
ecc.). = deriv. da gelatina). gelabba, sm.
suo silenzio. = comp. da gelo e dal sufi, collettivo e spreg
neva conto. = deriv. da gelare. gelamina (gellamina)
e non si può gelare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
... perché i piccoli abbino schermo da tramontana. 4. impers.
5. figur. sentirsi percorrere da un'improvvisa sensazione di freddo; irrigidirsi
suda, e non s'estolle / da le vie del piacer, là non perviene
. goldoni, vii-369: dopo che da me partiste, mi sono sentito gelare
diventare gelo, ghiaccio', deriv. da gelu 'gelo, ghiaccio; freddo'; cfr
mazzeo di ricco, 1-15: da poi che... / amor di
stradina polverosa. = deriv. da gelato2. gelataménte, avv. freddamente
suburbane. = deriv. da gelato2. gelatièra, sf. macchina
di gelatina esplosiva nella carlinga degli aerei da guerra. = deriv. da gelato2
aerei da guerra. = deriv. da gelato2. gelatière, sm.
di vaniglia. = deriv. da gelato2. gelatina (ant.
, ecc.). francesco da barberino, iii-130: per vie più tempo
/ gialladine in tinelli. folgore da san gimignano, vi-590 (8-5):
delle gelatine, che avevano fatto venire da locamo. barilli, 2-117: dei ragazzi
uovo degl'insetti] e gelosamente armato da quella gelatina viscosa in cui sempre immerso
creme emollienti; può anche essere ricavato da vegetali { gelatina vegetale) come tuberi,
ovver zecchini, ower ducati, / nomi da farmi andare in gelatina. -fare
. bellincioni, 256: sentenze da soppanni o ferravecchi, / e coccole
sensibilizzazione. = deriv. da gelatina. gelatinatura, sf.
una verniciatura gelatinosa. -deriv. da gelatinare. gelatinifórme, agg. che
di gelatina rappresa. = comp. da gelatina e dal suff. -forme, dal
la consistenza gelatinosa. = deriv. da gelatina. gelatìnizzazióne, sf.
in una sostanza la cui consistenza varia da quella della gelatina a quella del corno
gelatinose; gelificazione. = deriv. da gelatinizzare. gelatinosità, sf.
come si suol leggere nelle pubblicazioni da caserma. gelatinóso, agg.
4 piantanimali 'è attissima a trasmettere da un punto all'altro del corpo le
questo modo di essere dei partiti è da ricercare... nella gelatinosa struttura
mucoso; mixoma. = deriv. da gelatina. gelativéndolo, sm. (
ghiaccio in briciole. = comp. da gelato2 e dal tema di vendere, sul
perir senz'alcun dubbio. benvenuto da imola volgar., ii-264: quando tu
a guardare. 2. caratterizzato da temperatura rigida, da freddo molto intenso
2. caratterizzato da temperatura rigida, da freddo molto intenso (una stagione,
a mille / cadon gelate stille / da quel tetto. bocchelli, 3-45: il
, per essere sempre gelato, è da costoro addimandato 'brisa '. marino
-figur. mazzini, ii-743: sperdi da noi... il soffio gelato del
apollo stesso. bonarelli, xxx-5-28: da l'estremo / de le gelate labbra /
secondo un'antica opinione, era costituito da ghiaccio fortemente indurito). - anche
figur. mazzeo di ricco o rosso da messina, 433: lo cristallo poi
: era preoccupata di stendersi attorno l'abito da sera bianco colore di cedro gelato.
vita e di impegno spirituale); dominato da una razionalità impassibile (e un po'
la superficie è gelata. -animato da scarso fervore religioso. bianco da siena
-animato da scarso fervore religioso. bianco da siena, 144: per merito di cristo
naturai tutto s'accenda. -colto da sgomento, da preoccupazione, da un
accenda. -colto da sgomento, da preoccupazione, da un senso di disagio
-colto da sgomento, da preoccupazione, da un senso di disagio (una persona
139: riconfortando il cor gelato / da tema e duol, risposi. moravia
stanzone i primi accordi di un'aria da ballo. 7. che non
se il genio non fosse stato inceppato da troppe regole. rajberti, 2-136:
per la cosa impensata, / tutta da capo a piè fredda e gelata.
campagna: tipico dolce siciliano, composto da zucchero fondente aromatizzato, da mandorle,
composto da zucchero fondente aromatizzato, da mandorle, da pistacchio e da frutta candita
zucchero fondente aromatizzato, da mandorle, da pistacchio e da frutta candita (somigliante
, da mandorle, da pistacchio e da frutta candita (somigliante al 'gelato
con enzimi. = deriv. da gelatina] con il sufi. chim.
lubrano, 2-182: o infelice, da tante pietre focaie, non potesti
del verno. = deriv. da gelare. gelazióne, sf.
; gelatinizzazione. = deriv. da gel (v.).
, e di essere richiamato alla cavalleria da una geldria di accattoni impertinenti. cagna,
ciane e di bighelloni stracchi, ammazzati da quella tediosa 'via crucis'. montale, 6-273
larve vivono all'interno di foglie chiuse da fili sericei, nei rami, nelle gemme
= voce dotta, lat. gelicidlum (da gelò 'gelo 'e dal tema
. = voce dotta, comp. da gel e dal tema di colóre
. pirandello, 7-359: era accolto da lui quasi con dispetto, gelidamente. savinio
piangendo tornerai. = comp. da gelido, fonte, ombra e selvoso.
dotta, lat. scient. gelidium (da gelare * congelarsi ', per la
un'aridità,... talmente desolate da trascorrere delle notti... a
delle labbra. 2. caratterizzato da temperatura rigida, da freddo molto intenso
2. caratterizzato da temperatura rigida, da freddo molto intenso (una stagione,
ii-13: tutti gli affetti sono approfonditi da ombre di sciagure ipotetiche, per cui
i-285: non poteva aver sì gelida calma da stare immobile nella camera di ricevimento.
slanci sentimentali, di passionalità; dominato da un distaccato e arido raziocinio. -anche
. ojetti, i-204: questo tepore da primavera... fa sbocciare in sorriso
: la gelosia, /... da voi lontan, m'arde a poco
voce il cui suono era così gelido da non parere umana. buzzati, 4-289
1-1080: lo spettatore vien pure a sapere da un personaggio... tutto ciò
. mamiani, 1-58: rapita / da doglia forsennata, iva all'intorno / ora
= voce dotta, lat. gelldus da gelò * gelo '. gelidume
gelidume fetido. = deriv. da gelido con il suff. collettivo e
in gel. = deriv. da gel (v.). gelificazióne
consistenza gelatinosa. = deriv. da gelificare. gelivazióne, sf.
di una roccia o di un materiale da costruzione per effetto dell'alternanza di gelo
per effetto del gelo, agisce come da cuneo che dilata le intercapedini e le
di gelivazione. = deriv. da gelivo. gelivo, agg.
sgretola (una roccia, un materiale da costruzione). e. cecchi
fr. gélif (nel 1519): da geler (sec. xii).
intelligenza, ch'ei notrica. benvenuto da imola volgar., ii-143: non credevano
a possente signor scender non lice / da le stanze superne infin che al gelo
avvampa il cielo. campailla, 1-7-32: da le nuvole è scagliata / pioggia di
chiome bionde. marino, 203: da l'umido velo / sparge di vivo gelo
/... né dura / da lungo giel mortificata arsura. alfieri,
: vedea briareo,... giacer da l'altra parte, / grave a
le larghe vie trovammo cadere corpi gravati da mortale gelo. anonimo, ix-954: e
: è possibile... chè, da miei su- spiri e dalle lacrime ardenti
, lasso! / studiarti a tórre da le languid'alme / la stanchezza e 'l
. garzoni, 1-686: i casetti da rimino, il gelo da bologna,
: i casetti da rimino, il gelo da bologna, la pasta da genoa.
il gelo da bologna, la pasta da genoa. salvini, v-508: torte di
= voce dotta, deriv. da gel con il sufi, -oide che indica
. = voce dotta, comp. da gel e dal gr. pérpov * misura
. a. casotti, 1-4-4: da ogni tetto pendevano i geloni,,
rosso-violaceo più o meno intenso, accompagnato da prurito misto a sensazione di bruciore;
, iii-369: non mi sono potuto muovere da casa se non di rado,.
sarien restati. = deriv. da gelone1 per la forma. geloplegla
improvvisa, di carattere temporaneo, causata da un accesso di riso (e chi
'colpo, percossa ': termine coniato da h. oppenheim (1858-1919).
non lasciarsi commuovere. giacomo da lentini o rugieri d'amici, 35:
à gelore. = deriv. da gelo sul modello di calore, ardore.
aerostatico o stringendo gelosamente il giocattolo staccato da un albero illuminato la sera della vigilia
affetto della persona amata gli sia sottratto da un rivale o dubita comunque di perderlo
secondo i propri desideri (e nasce da un amore sospettoso ed esclusivo che può
e vessatorio). giacomo da lentini, 24: e tutta mia paura
663: se egli ama una donna da bene, mille invidie, mille gelosie,
, perché, quantunque sia figlia dell'amore da cui deriva,...
ha i serpi in corpo, è tormentato da quel martirio, da quella frenesia,
, è tormentato da quel martirio, da quella frenesia, da quella rabbia detta gelosia
quel martirio, da quella frenesia, da quella rabbia detta gelosia. cesarotti,
furiosa, avevo una voglia di sbranarti da non dirsi. de roberto, 89:
quai ciascun di lagrime grondava / mosse da una donna cruda e ria, / che
, e..., mossa da gelosia e invidia, attende a guastaro.
e invidia, attende a guastaro. da porto, 1-97: un poco di gelosia
tra questi signori, non ci solleva egli da ogni affanno? g. bentivoglio,
lanzi, v-121: guido reni è tenuto da molti il maggior genio della scuola;
fomentata, per mio giudicio, parte da qualche sinistro accaduto,...
un vizio ragionevole, perocché ella vien da un animo il quale voglia esser solo
quale voglia esser solo in possedere cosa da lui stimata buona. l. pascoli,
, fabio aveva difeso i suoi uomini da questi prelevamenti; i suoi sessanta soldati erano
suo conte pregiato. / di là da signa fur le prime poste, / e
perché trattano li spagnoli di comprar castiglione da quel marchese. davila, 240:
che ciascuno stava in gelosia. dante da maiano, 1-38-3: più vi tegno
mio nome. = deriv. da geloso. gelosia2, sf.
a scapezzo. = deriv. da gelosiai, in quanto in oriente questo
chim. sostanza mucillaginosa che si estrae da alcune alghe (gelidium, ahnfectia,
.). = deriv. da gelatina] e dal suff. chim.
nei confronti del rivale). giacomo da lentini, 24: geloso son..
no la perda per ventura. compagnetto da prato, xxxv-1-165: geloso, battuta
temeva dello aere stesso. s. bernardino da siena, 980: se ella è
poveretta è tenuta peggio che in prigione da messere ambrogio, il quale è geloso di
in sospetto. tasso, 14-71: or da così lontana e così ascosa / prigion
, fuor di lui, sia amato da noi. diodati [bibbia], 1-73
. verri, i-148: io partii da lei, accusando me stesso di geloso delirio
ricetto / trovan gelosi dubbi, è da radice / già svelto il mar tir
entro, ch'è vostro corpo, e da quelli de fori, che demoni e
, 3-12: il fatto è che da anni... non era mai mancato
9. marin. che è difficile da governare e va facilmente alla deriva (
6-50: -questo m.... da vantaggio per mia ventura è il più
cecchi, 17-94: discostatevi un poco più da cotest'uscio. o gelosàccio! di
= lat. tardo zèlósus, deriv. da zèlus 4 zelo, ardore, fervore'
d'emulazione; rivalità; gelosia', da cui il verbo zelare (anche zèlàri)
di gelse. = deriv. da gelso. gels aiòlo, sm.
di gelse. = deriv. da gelsa. gelsamòra, sf.
livida '. = comp. da gelsa e mora (v.).
e gelsata. — deriv. da gelso. gelsèmico, agg. (
uniti meridionali e del messico, costituita da una polvere giallo-bruna, insolubile in acqua,
e antispasmodiche. = deriv. da gelsemina. gelsèmio, sm. bot
lat. scient. gelsemium, deriv. da gelsomino] (v.)
sfogliano. = deriv. da gelso. gelsicoltóre (gelsicultóre),
chi coltiva gelsi. = comp. da gelso e coltore (v.),
gelso bianco. = comp. da gelso e coltura (v.),
e profonde; il tronco è rivestito da corteccia bruno-grigiastra screpolata, i ramoscelli sono
foglie necessarie all'allevamento del baco da seta e secondariamente per le frutta
gelsi, finché fecero i bocci da seta. manzoni, pr. sp.
, tessuti. = comp. da gelso e lino (v.).
. p. fortini, iii-203: da molte dotte mani fabricato veniva quel bello
, trasportato in italia di spagna, da non molto tempo in qua. durante,
e dei caproni di là finissime pelli da guanti da profumarsi o d'assettar con olio
caproni di là finissime pelli da guanti da profumarsi o d'assettar con olio di fiori
4. agg. che è estratto da questa pianta (un'essenza, un
e yesemin nella pron. volg., da cui l'ital. ant. gesmino
jasmin (dal sec. xvi), da cui il fr. gessemin (
. bonagiunta, lxiii-83: dentro da la nieve esce lo foco, /
dura '. = deriv. da gelo, su calura. géme
dodici geme, che sono tre giornate da dieci leghe l'una, e le dividono
'misura di mezzo piede '(da semi-1 metà '). gemebóndo (
è fatto. -che è accompagnato da gemiti (un atto); che
= voce dotta, lat. gemebundus, da gemére * gemere '. gemèlla1,
gemèlla1, sf. arald. fascia formata da due bande equidistanti e dallo spazio interposto
con due teste. = deriv. da gemello, nel signif. del n.
= adattamento del fr. jumelage (da jumeau * gemello ').
di gemelli. = deriv. da gemellare1. gemellato1, agg.
della fabbrica. = deriv. da gemello. gemellato2, agg.
incrociate ed equidistanti. = deriv. da gemella1. gemellìpara, agg. e
come attributo di latona, comp. da gemellus * gemello 'e dal tema di
gemellare. = deriv. da gemellipara. gemèllo, agg.
(o uniovulari): gemelli nati da un solo ovulo fecondato, che,
e fecondati all'incirca nello stesso istante da spermatozoi diversi; portano caratteri ereditari
quando fu compiuto il termine d'essa da partorire, ecco, due gemelli erano nel
a cascatelle argentine. -che è costituito da gemelli (un parto, la prole
viii-19: ella voleva preparare il letto da sola, senza l'aiuto della cameriera,
il ricordo. cicognani, 1-196: da trent'anni per la madre l'accasamento della
marito. levi, 1-149: venendo da gagliano, la gemella miseria di grassano mi
[mele] hanno preso il nome da diverse cagioni: alcune sono state chiamate
più sm. plur.). bottoni da polso per camicia da uomo, costituiti
). bottoni da polso per camicia da uomo, costituiti da due fermagli uguali
polso per camicia da uomo, costituiti da due fermagli uguali per forma e per
. 9. arald. pezza costituita da due scaglioni o pali o da bande
costituita da due scaglioni o pali o da bande parallele e accostate che sono disposte
. astron. terzo segno zodiacale caratterizzato da due stelle brillanti, castore e polluce
= voce dotta, comp. da gemello e dal gr. " kòyoq,
la vista / se paride ammiri tornar da la strage cruenta / incolume.
fossi della bassa / menano acque fangose / da cui spuntano cimoli / gementi di rossi
12-132: voglio che tu credi / che da que- st'altra a più a più
sui supplizi di mantova. -essere colpito da profondo dolore o da viva commozione (
. -essere colpito da profondo dolore o da viva commozione (l'animo).
eto, il più fido / suo cavai da battaglia,... gemendo / in
e gli dàn colpi a gara, / da cui vinto, e dal peso, a
della penisola: oh quanta gente! da non aver tempo di servirli tutti facendo
appennin l'antico dosso / premer sentìa da quelle armate genti: / da cavalli e
sentìa da quelle armate genti: / da cavalli e da carri indi percosso,
quelle armate genti: / da cavalli e da carri indi percosso, / sotto il
s'udiano ad or ad or gemer da lungi / le fioche voci e querule di
di morte. carducci, 947: da la torre di piazza roche per l'
il sangue, anche un umore vegetale da un ramo, da un tralcio potato
anche un umore vegetale da un ramo, da un tralcio potato); filtrare da
da un tralcio potato); filtrare da un recipiente, da una roccia,
potato); filtrare da un recipiente, da una roccia, da una parete,
un recipiente, da una roccia, da una parete, dal terreno. dante
a la nova stagion gemendo vanno / da i palmiti di bacco entro commossi /
goccia di latte, tanto abbondante sgorga da quella fonte. calvino, 2-95: vede
asciugava il madore che incessante le gemeva da tutta la faccia. -lasciar gocciare,
va via. boccaccio, v-242: quando da caldo e quando da fatica tutta la
v-242: quando da caldo e quando da fatica tutta la corporea massa incitata geme e
. versare lacrime. 5. caterina da siena, 172: subbito l'occhio che
adamo; / ch'ogni uman corpo da quel primo geme. panzini, i-233:
: un solo raggio, che gemesse da un balcone,... suscitava grida
dante, inf., 26-58: dentro da la lor fiamma si geme / l'
teco come chi uva preme, / che da ogni canto dolce liquor geme. magalotti
schiocchi pieni e così distanti tra loro, da parer sempre, in uno, raccolto
di stecchi; dove gli alberi son punti da arpie; dove è il medesimo gemichìo
e silvestri. = deriv. da gemicare. gemicolio, sm. letter
dal petto. = deriv. da gemicare. geminaménto, sm.
della dialettica. = deriv. da geminare. geminare1, tr.
3-22: [costantino] divise roma da roma col geminarla, faticandone un'altra col
= voce dotta, lat. geminare, da gèmlnus * gemello, doppio '.
intarsiare. = deriv. da ageminare, per aferesi. geminato
allegrezze vittoriali e nuzziali, fu ricevuto da colei che da lui solo e per lui
nuzziali, fu ricevuto da colei che da lui solo e per lui solo avea
percossa, geminata e centuplicata, quasi da eco molti- lingue per ogni dove,
overo d'esser preposto a voce incominciante da vocale, overo da voce incominciante da
a voce incominciante da vocale, overo da voce incominciante da geminata consonante, per
da vocale, overo da voce incominciante da geminata consonante, per temprar l'asprezza
contraddittori. 6. metr. formato da due strofe della stessa struttura metrica (
meraviglia. = deriv. da geminare2. geminatura, sf.
. raddoppiamento. = deriv. da geminare1. geminazióne » sm.
ruotare di 1800 uno dei cristalli in modo da farlo combaciare sull'altro. -piano di
voce dotta, lat. geminàtiò -onis, da geminare * raddoppiare, duplicare'; cfr
gemelli. = deriv. da gemini. gèmino1, agg.
sm.). gemello. benvenuto da imola volgar., i-20: e ancora
gemina lama. = deriv. da geminare2. gemire (giemire)
piange e gemisce la scienza? marsilio da padova volgar., ii-5-5: io
che geme; che è accompagnato da gemiti, da lamenti. rebora
che è accompagnato da gemiti, da lamenti. rebora, 2-220:
gemitabonda agonia. = deriv. da gemitare. gemitare, intr.
nella mota. = deriv. da gemito. gemitio (gemitivo,
di un liquido (dal terreno, da una parete rocciosa, da un muro)
terreno, da una parete rocciosa, da un muro); stillicidio; scolo
luogo, in partic. il terreno, da cui l'acqua filtra o stilla;
, per dir meglio, a stillare da tanti gemitii quante sono le sfrangiature della
poesia dantesca. = deriv. da gemito, sul modello di brusio, vocio
acqua geme. = deriv. da gemito. gèmito, sm.
dea, fuggi e libera te ora da queste fiamme ». arrighetto, 222:
acceso re. parini, xv-34: tu da i lidi sonanti / mandasti, o
di scrivere, e ardo invece di adorar da vicino, e mostrare e sfogare,
: s'odono... i gemiti da ogni parte per mill'altre azioni di
di fierissime ostilità usate in quei luoghi da loro. gorani, xviii-3-524: i cuori
recandosi / il prezzo del perdono, / da questa polve al trono / del genitor
... /... udiam da lungi, e rotte voci. cesarotti,
, 2-122: non un gemito nasceva da quella quiete. -ululo (del vento
d'arpa, in una nota / che da femminea gola / patetica s'invola.
gemito, suoni rotti in cadenza come da brevi singulti si diffondevano per la chiesa
sa ancora che il gemito della vite da voi considerato sì pernicioso, non sia
= voce dotta, lat. gemltus-ùs (da genière * gemere '). gemito
il diavolo. = deriv. da gemitare. gèmma1, sf.
gemme afforza / che timidette ruppero / da la materna scorza. verga, 4-363
preziosa). gli antichi (a partire da cicerone) ritenevano il processo inverso.
gemme. tasso, 6-57: le furo da lui tutte lasciate / le gemme e
/ -tu cerni il regno. girolamo da siena, ii-50: la verginità è
a vedella. marino, vii-190: da lui comprolla volentieri, dandogli in vece di
semidotta, lat. hiemàlis 1 invernale 'da hìems hiemis 'inverno '.
per bisogno come quelle che sono uscite da villani, i quali dicono gemmar le
, lat. gemmare 'germogliare ', da gèmma * germoglio '.
= voce dotta, lat. gèmmàre, da gèmma 'pietra preziosa '.
= voce dotta, lat. gèmmdrius, da gèmma 1 germoglio '. gemmàrio2,
voce dotta, lat. tardo gèmmdrius, da gèmma * pietra preziosa '.
, beete con coppe gemmate. benvenuto da imola volgar., ii-308: cesare
marina onda stillanti. manzoni, 314: da un poggio aereo, / il biondo
v-323: il sonetto... ha da essere sostenuto,... gemmato
geogr. formazione a una certa distanza da un centro abitato originario di un nuovo
nuovo centro satellite. deriv. da gemmare1', cfr. fr. gemmation (
di fiori. = deriv. da gemma2. gèmmeo, agg.
la gentil sembianza / fatta più bella da 'l gemmeo pallore. negri, 2-690:
= voce dotta, lat. gèmmèus, da gèmma 'pietra preziosa '.
gemmi era, = deriv. da gemma2. gemmière (gemmièri, gemmièro
si fece recare verghe e pietre minute da la riva del mare e convertille in oro
e gemmieri. = deriv. da gemma2. gemmifero1, agg. bot
, lat. gemmifer -èri, comp. da gemma * germoglio 'e dal
* germoglio 'e dal suff. -fer da ferre 'portare '. gemmifero2,
, lat. gemmifer -èri, comp. da gèmma * pietra preziosa 'e
pietra preziosa 'e dal suff. -fer da ferre 'portare '; cfr.
per gemmazione. = deriv. da gemmiparo. gemmlparo, agg. bot
. = voce dotta, comp. da gemma1 e dal tema del lat.
= voce dotta, comp. da gemma2 e dal gr. xóyo? '
voce dotta, lat. tardo gemmosus, da gèmma 'pietra preziosa '.
presunte minutissime particelle, che si staccherebbero da ogni cellula del corpo e confluirebbero negli
. ovario. = deriv. da gèmmula. gemònie, agg.
a una rupe sopra il tevere, da cui si gettavano nel fiume i cadaveri
, lat. gemóniae [scalae], da un nome gentilizio etrusco, per etimologia
, viii-3-174: 'le quali', lagrime gemute da queste parti del corpo di questa statua
anfe- sibene / la tirannia giace vasi da canto / e si graffiava le villose
verso l'indietro. = deriv. da gena1. genarco (genarca),
, gr. yevdpxoc;, comp. da yévot; 'stirpe 'e dal
più, e non ha tanta disinvoltura da non farsi scorgere; perch'io non
. ytyvofjlai 'generare ') e da atropina (v.).
sm. ant. zendado. antonio da ferrara, 142: tal è che porta
nelle compagnie d'ordinanza istituite in francia da carlo vii nel 1455 e in piemonte
carlo vii nel 1455 e in piemonte da emanuele filiberto nel 1569. archivio
ducati 12 di sole pagati a antonio da bergamo palafreniere di n. s.,
speciale della cavalleria dell'esercito piemontese istituito da carlo emanuele ii nel 1671.
1-2-31: rinchiusi nelle carrozze, e scortati da un numero di gendarmi traversando i campi
furono tolti alle lor guardie e liberati da una grossa banda di popolo. botta
, insieme con alcuni gendarmi venuti apposta da san nicola, si spinsero per la prima
forma di torre o di guglia sporgente da creste rocciose e da costoni; spuntone
di guglia sporgente da creste rocciose e da costoni; spuntone. 5.
-gendarmeria veneta: corpo militare, formato da 700 volontari, istituito nel 1848 per la
. gendarmerie (sec. xv), da gendarme (v. gen
cui azione è valida solo se è accompagnata da quella di altre particelle. - gene
sua azione allo stato eterozigote è mascherata da quella di un allelomorfo dominante. -gene
dei caratteri dell'individuo. termine introdotto da johannsen nella forma tedesca * gen '
, la geneologia de'quali fu descritto da esiodo e dal vostro boccaccio. diodati,
e tre aggiunti. 5. bernardino da siena, 516: adunque, se
] ebbe queste preminenzie, elli l'ebbe da lei [maria] che discese di
cecchi, 19-21: vo'veder d'intender da qualcuno / questa geneologia, e chi
, dalgr. yeveaxoyfa, comp. da yeveà * origine 'e àóyot; *
e colto popolo di francia ha soffocata da secoli e secoli. leopardi, 238:
stirpe e prepara la serie dei discendenti da un capostipite (e talvolta vi è
un di quei che cercano in su da i coppi e vanno tessendo le favole
favole nelle storie col far nascere i martani da i marti, i margiti da
da i marti, i margiti da agamennoni. casti, i-1-303: rigido scrutin
e. gadda, 10-86: si ritiene da alcuni, specie da un dotto genealogista
: si ritiene da alcuni, specie da un dotto genealogista di pastrufazio,..
dai borgia. = deriv. da genealogia', cfr. fr. généalogiste (
genealogizzate. = deriv. da genealogia. geneàtico, sm. ant
; dalle sue estremità fiorite (come da quelle del genepì maschio) si distillano
in valle d'aosta) che si distilla da questa pianticella e da altre piante aromatiche
che si distilla da questa pianticella e da altre piante aromatiche, di colore verde
del liquore genepì. = deriv. da genepì. generàbile, agg. che
= voce dotta, lat. generàbilis, da generare 1 generare '. generabilità,
, per vero. = deriv. da generale2, col sufi, collettivo e spreg
della compagnia. = deriv. da generale2; cfr. fr. généralat (
, ma pochi ne morirono. guido da pisa, 2-38: sibilla non è
: - « o cosa c'è da ridere »? -nel linguaggio filosofico
freno e questa è la vera regola da conoscere se i concilii o provinciali o
i concilii o provinciali o generali hanno da accettarsi per parola di dio, cioè
più confidenti ad una generalissima caccia, fatta da lui molti giorni prima ordinare, con
le finestre del piccolo mulino parevano illuminate da un incendio interno. -stati generali:
crede il generale diluvio essere per esso da lui mandato sopra la terra. pallavicino,
di carattere generale, integrata se mai da qualche sobria nota storico-filologica a piè di pagina
che comprende l'insieme dei beni posseduti da qualcuno. -erede generale: erede universale.
martello figliuolo del primo pipino. busone da gubbio, 76: per sentenzia fece morire
il panizzi fu nel museo britannico; da prima conservatore, poi nel '56
generale fece disporre una gran tavola coperta da un antico tappeto. -persona generale
un accordo, nel quale s'ebbe da quella una fine generalissima di tutto
ed è il firmamento di corpi sferici, da tutte parti esce, in tutte parti
, 7-253: nella notte fu colpito da crampi allo stomaco. poi da un malessere
colpito da crampi allo stomaco. poi da un malessere generale. spasimava e sudava
, 1-270: disturbi di fegato aggravati da esaurimento generale. 11. geogr
vicini, e con non minor agevolezza da questi a quelli salire. 15.
. g. villani, 5-19: da qui innanzi ne tratteremo al generale.
genere, a una specie ', da genus -iris 4 genere '; cfr.
machiavelli, 1-iii-1092: il generale da landriano tornò a'dì 28 da venezia
generale da landriano tornò a'dì 28 da venezia... il generale è bene
... il generale è bene stato da lui, ma non gli ha detto
e generale di tutta fu don francesco da este, ed il gonzaga generale del
a stringer grave con qualche forte più da lontano. gemelli careri, 2-i-141:
diaz prese a parlare gesticolando in modo da fare effetto. 2. stor.
congregazione religiosa. 5. caterina da siena, ii-269: l'arcivescovo ha chiesto
generalastro ambizioso. = deriv. da generale *; cfr. fr. capitain
e sintetico. = deriv. da generale1.
generaléggio). scherz. darsi arie da generale. = deriv. da
da generale. = deriv. da generale2. generalésco, agg.
. -chi). che assume pose da generale. = deriv. da
da generale. = deriv. da generale2. generaléssa, sf.
iii-4-34: il generalissimo radetzki, attorniato da uno stato maggiore di teutomani, agognava
ma tempo è che, espedito ormai da queste necessarie generalità di terra todesca,
, che fossero legittimi i vescovi mandati da ecclesiastica e canonica potestà,..
fiorentini combatterono senza speranza, essendo abbandonati da tutti gli amici, perché non ispecificava
, 128: domandati delle condizioni della pace da farsi o fatta infra il re e
all'arte, allontanandola dalle generalità, da luoghi comuni, dal fattizio e dal
» le conosce: passeranno a firmare da lei, più tardi, quand'ella avrà
voce dotta, lat. generalitàs -àtis, da generdlis * generale'; cfr. fr
generali di un esercito. busone da gubbio, 177: per la prima gieneralità
d'oro. = deriv. da generale2. generallzio, agg.
brusoni, 6-361: ebbe comodità di scorgere da lontano la nostra galea generalizia, e
, e di voltare con tutta sicurezza da altra parte le prore. segneri, 3-611
delle case generalizie. = deriv. da generale2. generalizzabile, agg.
, i-547: la forinola italiana, generalizzata da una nazione all'associazione delle nazioni,
. généralisation (sec. xviii), da généraliser. generalménte, avv.
superi, generalissimaménte). in modo da comprendere o riguardare il maggior numero di
delle più egregie, non s'intendono da tutti generalmente. baretti, 1-190: dacché
quando non è esattissimo, è compensato da un'ammirabile finezza. foscolo, xiv-266
che per redità. machiavelli, 476: da principio, per parere più onesti,
bisogno che tu muoia? bartolomeo da s. c., 20-1-7: gli
142): ogni uomo che è nato da dio non fa peccato, ma
vera scienzia è generamento di tentazioni. jacopo da cessole volgar., 1-86: l'
feto del viviparo, il generato è da prima congiunto col generante, fa seco
di che si saranno sgravate, saranno da essere il meglio mèrito de'generanti.
essere tutta l'umana generazione, chè da lui a li moderni non si puote trovare
levità; nondimanco si dicono esser mosse da dio e dal primo generante, il
: sorella è detta quella femmina che da uno medesimo generante è generata. seneca
due avevamo generato e fatto. andrea da barberino, iii-343: dicevano che tu
padre e de la madre, essendo da loro generati, nutriti e alevati. fasciculo
eterni? cardarelli, 1-130: io nacqui da una donna che... /
per natura serve al gennerare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
, / fu la mia genitrice, e da colui / che generolla, generato io
2-29: suo padre lo aveva generato da una che non era sua moglie,
: canuto, come prima fu in età da poter generare, lasciato un figliuolo solamente
il senso del mio corpo, accompagnato da un'angoscia che doveva essere simile allo sforzo
modo far prova e vedere se la terra da venti anni in qua avesse generato altri
9-2: il cavallo dee esser generato da stallone. leone ebreo, 62
moltissimo festeggiai per non averne più visti da circa un anno dacché m'era ingolfato
: cristo... fu eletto da colui che gli favellò e dissegli: tu
eternamente la genera, ed ella eternamente è da lui generata, ed egli generandola sempre
spontanea dalla materia (o di animali da vegetali). cfr. generazione,
., 6-2: il cece è da seminare intra i camangiari,...
verrà cristo un'altra volta. giovanni da samminiato [petrarca], ii-37: la
/ per l'una parte, e da l'altra il dipela, / l'un
e l'altro cadde giuso. busone da gubbio, 30: congiunte insieme le cinque
, iv-x-8: quando una cosa si genera da un'altra, generasi di quella,
quello che si genera, si fa da un contrario in qualche subietto, e
e parimente si corrompe in qualche subietto da un contrario in un contrario. f
assottigliata dalla esalazione. questa si fa da focosa sustanza del sole, la quale
le nubi, or negre ed or pinte da ori: / a generar le pioggie
fermo bioccolo... può generare da un momento all'altro una cortina di
basalto nero, o corniola su porfido. da tale diversità, e dalla violenza della
infezione, un contagio. vito da cortona volgar., xxi-758: imperòne che
potrà generare i suoi verbali, sempre da un adiettivo potrà dedursi il sostantivo astratto
malintesi, equivoci, confusione. francesco da barberino, ii-108: non dece disputar fra
: la fama buona principalmente è generata da la buona operazione ne la mente de
la mente de l'amico, e da quella è prima partorita. boccaccio,
a spese de'gonzi. l'intreccio nasce da un fratello e una sorella similissimi di
similissimi di figura, che, vestiti or da uomo or da donna, generano equivoci
che, vestiti or da uomo or da donna, generano equivoci curiosissimi. pea,
la tristizia... e benché da questa tristizia si generino in lui molte
tanto [il vero] prende di vigore da se stesso, che poi nostro mal
. guicciardini, i-39: il parentado fatto da lodovico accrebbe la speranza a ferdinando che
muratori, 5-i-107: ora questa bellissima verità da pochi è osservata e per conseguenza il
ispirare coraggio o virtù. giacomo da lentini, 648: gli ogli en prima
giove e al nuovo autore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
pellegrine e maravigliose verità, perché ancora da tali verità si genera negli ascoltanti o
, v-1-484: tanta virtù si generava da quella creatura incanutita, solcata dagli anni
il pensiero, e la fede che da esso si genera: l'artista non crede
che tu già ten piagni. paolo da certaldo, 344: il peccato de la
persa... la causa stessa da cui si generava la cecità di tanto odio
generante la cicloide ricercata, che principiando da b passerebbe per c. crusca
/ per far novella forma. benvenuto da imola volgar., ii-215: per la
popoli generativi detta è germania, cioè da germinare, che è quasi a dire
germinare, che è quasi a dire da molto nascimento o vero germogliare e fare
non ingenerò poi più figliuoli. marsilio da padova volgar., i-vi-3: iddio donò
- anche sostant. s. bernardino da siena, ii-318: bisogna l'uomo sia
generativa, le quali cose parte tutte da sé, senza sua diminuizione. leone ebreo
segua ad esercitare le facoltà generative datele da quelli che la formarono, è lo stesso
in dito e il figliuolo in braccio da lui generato, io il racquisterò.
, il più grande / profeta generato da una donna, / il precursore,
a'tuoi genitori e a'generati da te. sarpi, i-276: giuliano
solo; ha necessità della famiglia. da quella egli è assistito per lunghi anni
tratto dal nulla, creato. guido da pisa, 1-206: fu in libia uno
ardisca affermar che 'l mal derivi / generato da lui, ch'è largo fonte /
matem. che ha origine, che risulta da determinate operazioni aritmetiche e da certe figure
che risulta da determinate operazioni aritmetiche e da certe figure geometriche. magalotti,
all'asse bc, il solido rotondo apb da essa generato... resisterà sempre
insegna coll'esempio de'bruti il modo da regolare le nostre società, perché non seguiamo
altri vizi. canigiani, 1-99: da costei [dalla lussuria] vengon tutte
potrei... indicarvi qualche cosa da poco esplorato da investigatore minutamente, ma
. indicarvi qualche cosa da poco esplorato da investigatore minutamente, ma a che prò
idea generatrice, non vi sia venuta da voi medesimo? d'annunzio, v-2-771
vocaboli analoghi; e perciò qualunque derivazione da cotesto primo vocabolo corrisponderà alla derivazione del
condizioni di temperatura e di pressione tali da poter alimentare una turbina a gas.
ed è usato soltanto più nei telefoni da campo. -generatore di suono:
in grado di produrre energia sonora originata da trasformazione di energia che non è mai
grado di produrre energia sonora che nasce da trasformazione di energia che è già stata
più avvolgimenti indotti, che è alimentata da energia elettrica ed è capace di distribuire
voce dotta, lat. generator -5ris, da generare 'generare ').
altre passioni. = deriv. da generare. generazióne, sf.
questo nono cielo non muovere. e da vero non sarebbe qua giù generazione né vita
volgar., 2-2: principalmente è da considerare della diversità della ge- nerazion delle
: gli animali adulterini indifferentemente sono tutti da animali dissimili, adunque niuno di loro
la generazion de'viventi importa un trapasso da stato di cosa morta a stato di vita
dottrina degli infusori e degli spermatozoi. ha da riferire osservazioni sulla generazione delle formiche.
principio della umana natura, la quale da lui per seminale generazione discende, il
cui esso era più veramente un allontanamento da dio, ciò è la volontà d'
della generazione: organi genitali. bartolomeo da s. c., 24-3-3: sempre
, o sia equivoca, anzi negandosi da molti con forti ragioni e sicure esperienze,
mio singular- mente è detto e dato da dio siedere da la diritta parte de
mente è detto e dato da dio siedere da la diritta parte de la gloria sua
. pascoli, ii-1347: il dubbio risolto da s. tomaso si appunta sulle generazioni
, x-369: è interpretato [melchisedec] da re della giustizia, e ancora re
senza madre e senza generazione. guido da pisa, 1-375: tu, se io
suo proprio sangue non perdonò. andrea da barberino, i-38: dappoi che tu
tu sappi la mia generazione. bonaccorso da montemagno, xxxi-147: non si nomina
annunzio, i-292: ch'io veda / da 'l suo ventre inesausto le generazioni /
e avanti così per tutte le generazioni da quando ci sono stati i procolo.
di padre in figlio. -anche: da un secolo all'altro, da un'età
-anche: da un secolo all'altro, da un'età all'altra. bibbia
: il racconto de'fatti si altera passando da bocca in bocca, e si riempie
bocca, e si riempie di menzogne passando da generazioni in generazioni. foscolo, vii-67
o non sentite ne'cuori, vengono trasmesse da una generazione all'altra, nel più
spazio di tempo che approssimatamente intercorre da una generazione a quella successiva (e
d'una favella, fu veduto emergere da un ratto e smisurato grandeggiar di possanza
beata. p. verri, i-63: da tutto quest'ammasso ereditato dalle generazioni passate
viveva tutto in quella sua cura. da quarantanni il suo pensiero non andava più
8-179: le grandi fioriture sono precedute da una generazione d'intensi traduttori (neo-
ii-8-272: la gioia, con cui da ciascuno si risente una poesia come se
fue di tutti i romani. bartolomeo da s. c., 6-2-9: la
signore iddio. alberti, 11-89: da tanto naufragio quelli solo camparono quali fuggirono
umane fossero spente e il sole oscurato da lungo tempo. -il nemico dell'
loro ch'andavano alla battaglia. francesco da barberino, 9: come si dee portare
93): che venir possa fuoco da cielo che tutte v'arda, generazion pessima
hai fatto sofferire in purgatorio. bartolomeo da s. c., 9-2-n: la
d'una generazione di cristalli. ricciardo da cortona, 12: chi potrebbe mai
sono. algarotti, 1-232: messo da banda ogni decoro, e oltrepassati i
quasi dispregiata la forma dei versi trovata da altri passati, trovò nuova generazione di
se movono e non se mestano asieme da lo movemento del cielo e da la sua
asieme da lo movemento del cielo e da la sua vertude, e de le
, dici le forme procedere e sgombrare da l'interno de la materia, e mai
udito dire che per opera d'efficiente vengano da l'esterno, ma che quello le
l'esterno, ma che quello le riscuota da dentro? galileo, 3-1-45: scrive
: quello che si genera, si fa da un contrario in qualche subietto, e
e parimente si corrompe in qualche subietto da un contrario in un contrario; sì
, 2-204: democrite pone / generazion da noi sien disegnate: / volendol maschio [
16. matèm. modo col quale da una quantità deriva un'altra quantità,
una quantità deriva un'altra quantità, da una forma geometrica una o più altre
semplice generazione di essa parabola, e da questa poi pure immediatamente la dimostrazione della
, o dalla specie pel genere, o da questa per quella, o da termini
o da questa per quella, o da termini fra loro proporzionati. baldi, 300
semplice astratta dal reale degli enti mondiali da noi percepiti, da cui non si
reale degli enti mondiali da noi percepiti, da cui non si può astrarre più nulla
si può astrarre più nulla senza uscire da ciò che è in quel reale su
3-172: altri [prodigi] sono da animali terrestri d'ogni genere, altri da
da animali terrestri d'ogni genere, altri da piante, altri da biade, altri
genere, altri da piante, altri da biade, altri da monti, altri da
piante, altri da biade, altri da monti, altri da selve. redi
da biade, altri da monti, altri da selve. redi, 16-iii-346: gli
, d'un colore inafferrabile, via da un fiore verso un altro fiore, senza
, ii-13: mi fa sperare che da qui a qualche anno sarà in grado
caro, 12-i-61: è giovine molto da bene e molto amorevole, bello scrittore,
veduto. magalotti, 24-3: mi sento da scrivervi una lettera a grottesche, la
e in questo lavoro non posso disimpicciarmi da certe forinole numeriche. di giacomo, ii-743
gli articoli de l'un genere differenziati da quelli dell'altro genere. buommattei,
fatti. pare che incontri, e da quel che ho veduto de'paesisti di qui
che una tal persona è di qualità da non potersi bazzicare senza arrossirne, suol
lodovico, modello del genere, tenendosi da parte, navigando sotto acqua, era
un padrone, è giornata di cònia da mezzo giorno in là. bocchelli, 13-30
(497): nel suo partire da milano, gl'intervenne cosa che da qualche
partire da milano, gl'intervenne cosa che da qualche scrittore contemporaneo vien notata come la
svevo, 3-646: sedetti a lui da canto e, senza guardare gli altri
coloniale, n. 5. da porto, 1-180: alle fiere..
di firenze, 35: quando qualche genere da gabellarsi non si trova compreso nello stratto
stessi, con un processo non molto dissimile da quello onde da 'spezie 'o
processo non molto dissimile da quello onde da 'spezie 'o 'specie di aromi
generico, vago, indefinito. francesco da barberino, iii-56: a la prima ritorno
colla volontà loro. s. bernardino da siena, 145: in gènaro, non
onesto abito e portamento. s. bernardino da siena, 841: e1 terzo
voce dotta, lat. genus -iris (da un tema di gignère 'generare
di concretezza. = deriv. da generico. genericità, sf.
. può cadere nel linguaggio filosofico. altro da 'generalità '. papini, 39-264
7-124: codeste affermative genericizzanti sono poi da accogliersi con riserva di casi. genericizzare
; generalizzare. = deriv. da generico. genèrico, agg. (
: disciogliendo l'idee generiche ed astratte da molti singolari e analizzandole, progrediamo sempre
sempre dal più universale al meno e da questo all'origine prima delle idee semplici
col suo proprio e semplice nome ignorato da essi, ricorrono a molte parole generiche
cavare più tosto dalla principessa di toscana che da quella di neoburgo, sì per li
paese; difettosi alfine quei che derivano da una particolarità accidentale e indifferente,.
accidentale e indifferente,... da una qualità comune e generica. gioia,
c'è una tendenza generica, sentita da ciascuno come una esigenza morale della vita
generica, d'un amore non generico, da parte di quest'universo che è così
circostanza, n. 2) diverse da quelle previste in modo specifico dalla legge
tante cose passate. = deriv. da genere; cfr. fr. générique (
, 44-52: ch'io spero intanto che da me deposto / leon col padre de
goldoni, tii-116: -ora mi resta da collocare beatrice. -non durerà fatica a
sala strepitoso e festante, tenendosi abbracciati da un lato e dall'altro, a mezza
, se maggiori state sieno le imprese da lei a fine generosamente recate, o le
si rovesciò senza mettere un nitrito, da bravo. 2. con bontà,
ii-1-181: ringraziandola della lettera gior- daniana da lei tanto generosamente comunicata per parte dell'
di là. occhiate che generosamente vennero da me interpretate come desiderio che lo liberassi
co'principi di savoia... nacque da un puro affetto volontario, che m'
capponi, 6-88: il bacio concesso da teodelinda allo sposo,... e
in carcere per salvare un povero vecchio da tale disgrazia, essi si sentivano invece
, in quanto i posteri non degenerano da i loro passati, anzi corrispondono a
la generosità si piglia dal non degenerare da quella natura. m. adriani,
dei malati, badassi a non lasciarmi ingannare da una malintesa generosità o dal buon cuore
d'un'altra razza, ed era tale da mettere in soggezione chiunque. fatta con
lat. generosità « -àtis, deriv. da gene ròsus * nobile,
cuor d'amor raccende / e vien da generoso animo e magno / e toma alfine
: quella libertà che tanto è stimata da quelli che hanno spiriti generosi. delfino
una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i
, ii-718: il quarantotto fu originato da generosi, da ambiziosi e da facinorosi.
il quarantotto fu originato da generosi, da ambiziosi e da facinorosi. -che
originato da generosi, da ambiziosi e da facinorosi. -che è incline all'
un fallo, che non deriva che da un eccesso d'amore; ma da
che da un eccesso d'amore; ma da un amore onesto, legittimo e perdonabile
generoso; ma lo dici con un'aria da don basilio. emanuelli, 1-40:
un atleta, e anche un cavallo da corsa). 2. per estens
un animo nobile, magnanimo; suscitato da generosità (un sentimento, un'idea
l'alpe,... / da giusto spinto e generoso sdegno. guicciardini,
ingegno e di opere generose, quanto sarà da biasimare e detestare uno governo, dove
: una bella giovane che è animata da un cuore virtuoso è un individuo tra
. manzoni, 64: dissimil certo da sì nobil voto / nessun s'aspetta
egli morir potesse. -che muove da indulgenza, che è frutto di clemenza
febbraio, a cui rispondo, è dettato da quella sua generosa cordialità, di
gli era utile. -animato da nobili e alti sentimenti e ideali (
degli arienti, 249: misser agnolo malavolta da siena, uomo de costumi e de
. oso. sannazaro, 7-108: da antichissima e generosa prosapia disceso. ariosto,
famiglia, ma generoso quel che non degenera da la virtù de'suoi maggiori. sarpi
più potea / questo suol fortunato / aspettarsi da te? guerrazzi, 6-14: e
per ogni anno. grazzini, 4-412: da lui certo si può sperare ogni bene
di generoso aspira al grido, / manderà da pranzar per tutti noi, / in
abbiamo indicato... il fondo, da cui potrà cavarsi il denaro per l'
goldoni, iv-51: vuole sposar me? da qui innanzi, se ho da diventare
? da qui innanzi, se ho da diventare la padrona, cambierò stile affatto;
, senza parsimonia; che è dettato da generosità, che esprime liberalità (un'azione
compassione, si trovavano ad aver avuta da lui una generosa e disinteressata offerta di so-
e grandi, scritte con penna generosa da tucidide e da filisto. d. bartoli
scritte con penna generosa da tucidide e da filisto. d. bartoli, 40-iii-347
bartoli, 40-iii-347: compilò dunque tutto da sé una scrittura da presentare al re
compilò dunque tutto da sé una scrittura da presentare al re. lascio il nobile e
redi, 16-v-313: continui ad astenersi da gli aro- mati, da'salumi,
. leopardi, 881: -acciò da ora innanzi io ti possa chiamare o trovare
con la minaccia di schiantare le doghe da un momento all'altro. -efficace
coraggioso, liberale ', deriv. da genus -èris 4 nascita, stirpe ';
del genere al quale appartiene, così da costituirne il prototipo. =
= voce dotta, comp. da genere e tipo (v.).
oci * ho origine 'e da eserina (v.). gènesi1
arte,... ma sono venute da una autorità non bene intesa, e
una autorità non bene intesa, e da princìpi arbitrari: ciò risulta evidente a
leggi del linguaggio, per cavarne i corollarii da applicarsi alla lingua italiana.
', dal gr. yéveoiq (da un tema yev di yéyvo{xoci 4 nasco
dante, inf., 11-107: da queste cose, se tu ti rechi a
poesie morali [gherardini]: da preti e frati e d'ogni genesia
fu creata, chiuse il periodo genesiaco da mosè descritto. = deriv.
mosè descritto. = deriv. da genesi1; cfr. fr. génésiaque (
yeveotàpxtqs 'creatore, autore'(comp. da yévzaiq * nascita, origine 'e dal
all'istinto genesico. = deriv. da genesi1. genèsie, sf. plur
sm. ornit. ant. uccello da preda del genere delle aquile. landino
chimiche, i modi della trasmissione, da un vivente all'altro, dei caratteri
esseri viventi e della trasmissione di essi da una generazione all'altra. tecchi, 10-35
della cosa. = deriv. da genetico. geneticaménte, avv. secondo
libro sentite dispiacere di non aver altro da leggere e vorreste tornare da capo. non
aver altro da leggere e vorreste tornare da capo. non c'è sviluppo di
che è proprio della generazione '(da yevvdco 'genero, produco '; cfr
... se quanto più addietro da nostri secoli andiamo... più troviamo
di platone e le poesie cantavano, erano da dirsi genetliaci. c. dati,
loro giudizi. salvini, 39-v-129: da sette giranti stelle gl'influvi salutevoli, o
, o mali, se si ha da credere a'genetliaci, a noi ne scendono
gr. y£ve$xiaxó <; deriv. da ysvé&xioc 'natalizio '. cfr. isidoro
= dal gr. tà tevé ^ xiat da yevé&xi] * nascita '. genétta
-per estens.: il terreno costituito da questo tufo. fr. martini
vino buono. = deriv. da genga, paese in provincia di ancona;
ma anche il toponismo è deriv. da un termine probabil. prelatino: cfr
. géngiovo (e forse è da leggere gengióvo, con le varianti géngiavo
: zenzèvero, zenzóvero, zenzdvero, da cui si potrebbero spiegare le forme parallele