Grande dizionario della lingua italiana

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vol. VI Pag.41 - Da FISSIBILITÀ a FISSO (19 risultati)

lat. scient. fissilinguis, comp. da fissus, part. pass, di

piani subparalleli. = deriv. da fissile. fissinèrvo, agg. bot

, agg. bot. che è caratterizzato da foglioline con nervature laterali bifide.

lat. scient. fissinervius, comp. da fissus, part. pass, di

atomico). = deriv. da fissione2. fissionare, tr.

è il firmamento di corpi sferici, da tutte parti esce, in tutte parti

fixió -ónis (s. agostino), da fixus, part. pass,

lat. fissió -ónis (cicerone), da fissus, part. pass,

per scissione. = deriv. da fissiparo. fissìparo, agg.

fissìpede, agg. zool. caratterizzato da estremità che poggiano sul terreno con il

dito e hanno quindi lo zoccolo formato da due parti distinte (un mammifero);

(ausonio), comp. da fissus, part. pass, di findère

lat. scient. fissipennis, comp. da fissus, part. pass,

(nel 1838), comp. da fissus, part. pass, di findère

aiuto di telai. = deriv. da fisso. fissìstico, agg. (

fissità del mare. landolfi, 8-61: da essa [scena] si conclamò l'

l'idea della partenza con una fissità da incubo. vi ani, 19-270: -

della specie. = deriv. da fisso-, cfr. fr. fixité.

occhiello. cicognani, 9-83: à da sopperire al compagno a cui non deve

vol. VI Pag.42 - Da FISSO a FISSO (9 risultati)

fatto, tenuta in posizione per lo più da un elastico. sbarbaro, 1-239:

come, dico, distinguerò gli fuochi da le terre? -da quel, che

fuochi sono fissi e le terre mobili, da che gli fuochi scintillano e le terre

l'erranti, è stato lor attribuito da ciò in che e gli dèi e gli

146: tutto a un tratto ti scorgo da quell'altra parte nella fossa, a

. sarpi, vi-1-6: fu assalito da grave melanconia con fissa apprensione della morte

, priva d'ogni conforto, sfogava da per se stessa sospirosa e piangente in

l'ha fisso, e giustamente, da quel gran politico che è, che

rende ». alvaro, 5-54: da ragazzo aveva avuto un sentimento dominante della

vol. VI Pag.43 - Da FISSO a FISSO (22 risultati)

); comandato, prescritto (un dovere da eseguire); indicato (un fine

eseguire); indicato (un fine da raggiungere); immutabile, irrevocabile,

arrivi, / e terra acquisti; almen da fiera gente / sia combattuto. alfieri

di piazze o di stalli, divisi da spranghe di ferro che ne formano altrettante

a prezzo fisso in una trattoria frequentata da imbianchini. -sm. stipendio,

ad epoche fisse, come una rondine, da baden, da vienna o da parigi

come una rondine, da baden, da vienna o da parigi. svevo, 1-132

, da baden, da vienna o da parigi. svevo, 1-132: con le

omnibus], il servizio è fatto non da stracchi e mal pasciuti ronzini, ma

stracchi e mal pasciuti ronzini, ma da robusti cavalli intieri, che hanno i

colazione al console all'hotel continental tenuto da un veneto che dicono faccia denari a

forse impossibile cosa essere il potergli smuovere da quel proponimento. n. da ponte

smuovere da quel proponimento. n. da ponte, lii-9-424: ha il pensiero

per una ragione alla quale non avrai niente da rispondere; ed è che né il

), attento. -anche: dominato da fissazione, astratto dalla realtà oggettiva,

e fisso in gran pensiero. sabba da castiglione, 130: io dall'altro canto

pratolini, 5-81: guardi che sembri distante da tutti, fisso in una tua idea

un punto. buzzati, 3-117: bàmabo da qualche giorno sta fisso con gli sguardi

astratto, che si dice disegno. da ciò anche la conferma, che non

cielo fisso, di pietra, interrotto da qualche ruga di nube più scura. moravia

, non s'amàr più forte. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar

fisso e invariabile tutto ciò che di fuori da quella per corso di secoli si rivolge

vol. VI Pag.44 - Da FISSURA a FISTOLA (17 risultati)

reni, e si conosce esser generata da un dolor fisso e perpetuo, che a

, si dirà asse del cono generato da esso. -che non subisce variazioni

di pastore. -preceduto o seguito da un altro aggettivo, ne aumenta notevolmente

45, contesta e legata in fascetti da dieci a sedici canne. =

seccarlo al sole. = deriv. da fistèlla2. fistiare e deriv.,

e viene dal regno di napoli, da un luogo sotto la montagna di somma.

bot. valeriana rossa. = da fistio variante di fischio. fistióne

312: oh! che spera egli udir da incolti e semplici / pastori, avvezzi

, la sua apertura). zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.

fistule, stantuffi et altri simili strumenti da trar fuori acque. palladio, 1-6:

: fistule o canaletti che diciamo da condurre le acque. zinano, 17-13

trombe, fistole far, stromenti chero / da mandar tacque altrove, o farle sparte

cardinale in delizia, e poi mille, da beverarne le piante a'cipressi.

vallisneri, i-25: il cannello chiamato da aristotele, e da voi * fi-

: il cannello chiamato da aristotele, e da voi * fi- stula ',.

: quantunque... dicano chiamarsi da alcuni fistola di pastore e da altri piantagine

chiamarsi da alcuni fistola di pastore e da altri piantagine acquatica, nondimeno si vede

vol. VI Pag.45 - Da FISTOLA a FISTULATI (23 risultati)

, sf. medie. lesione costituita da un canale che si forma nei tessuti

o di pus; può essere causata da trauma o da un processo patologico;

pus; può essere causata da trauma o da un processo patologico; richiede ordinariamente

gittava fastidio e puzza. s. bernardino da siena, iv-iii: la piaga della

ricette. redi, 16-vii-267: cadde da alto, si ruppe tossa e gli

lo più largo, accompagnata per lo più da durezza e callosità. monti, v-401

il catino del latte, le forbici da tosar le lane, e talvolta la

cecchi, 443: quest'è pratica / da far fallire e rovinar un principe.

di parlar chiaro e d'adoprare, da buon medico, altincancherita fistola, e

della linfa spiritosa. = deriv. da fistola1. fistolare2,

salvini, 17-577: fistulando fe'un suon da udirsi lungi. = deriv.

udirsi lungi. = deriv. da fistola1. fistolare4, intr.

parte. = deriv. da fistolare4. fistoleggiare, intr.

infino a tanto che il fistolo uscisse da dosso al suo marito. forteguerri, 30-38

fistolo ', invece del diavolo, parlar da donna. firenzuola, 609: da

da donna. firenzuola, 609: da parecchi dì in qua par che mi sia

e precauzione volevano ch'io mi allontanassi da tutti i personaggi che la componevano.

25: i'proverei / qualche impiastro da me, per non gli fare /

, 59 (140): però è da darvi espaccio, a ciò che veggiate

questa paura. = deverb. da fistolare (cfr. fistola2).

= voce dotta, comp. da fistola e dal tema del gr.

fistolóso2, agg. medie. affetto da fistola (un organo); che

bocca subtegmi- nale circondata per lo più da cinque piastre

vol. VI Pag.473 - Da FUOCO a FUOCO (20 risultati)

baldini, i-571: [firenze] pensa da sé a méttertisi così perfettamente a fuoco

sé a méttertisi così perfettamente a fuoco da stimolare le tue capacità migliori d'attenzione

tale che ogni coppia di rette uscenti da esso e coniugate rispetto alla conica sia

: nell'ellisse la somma dell'inclinate da i fuochi a qualunque punto della curva

tale, che le ordinate tutte si partano da un punto dato, che si chiama

bencivenni, 5-72: confezione di medicina scritta da amec, e vale a ogni passione

amec, e vale a ogni passione fatta da collera e flemma salso, come è

che vien detta formica... da cornelio celso fuoco sacro fu appellata.

-accendere il fuoco: fare da mangiare in casa propria. forteguerri

non l'adastiare di parole. andrea da barberino, 3-1025: udendo la 'nvidia e

per una dama, e questa raccomandata da voi e parente vostra? io poi n'

goldoni, vi i-63: l'ha da sposar, se andasse tutta la casa

: don blasco, a cui il fare da moralista del nuovo abate aveva dato ai

-da poi che il fuoco scalda: da che mondo è mondo. ariosto

de'due ponti di legname. guido da pisa, 2-56: turno, giungendo,

, cinque canti, 4-86: v'è da dar foco, e nei pia- telli

foco, e nei pia- telli / da condir buoni cibi e delicati / con zucchero

i dolori. olina, 75: da molti... s'usa inanzi 'l

-dare fuoco: sparare (un'arma da fuoco). cellini, 2-4 (

anzi era colla bocca alta; e da per sé dette fuoco. -parlare

vol. VI Pag.474 - Da FUOCO a FUOCO (17 risultati)

, i-490: poi gli scoppiettieri / parati da dar fuoco a ogni passo. ariosto

altro modo, ed è più perfetto da colorire; ma per mordenti vuole essere pur

qualcuno: sparargli contro con un'arma da fuoco. cuoco, 1-82:

cuoco, 1-82: quando si avvide che da tutt'i punti di napoli i repubblicani

: noto a più segni, egli è da lei mirato / con occhi d'ira

evitare con la massima cura. paolo da certaldo, 374: guardati come dal fuoco

de la donna tua. 5. caterina da siena, iii-144: voglio dunque che

: mescolato tra i combattenti, avvolto da un fuoco di fila, per dir

di storielle oscene e bizzarre, che da pistoia a rifredi tutto il vagone non

. ariosto, io-7: guardatevi da questi che sul fiore / de'lor

a giulia di quei fuochi di paglia accesi da altre, di quei desideri che non

lite, sedare agitazioni. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

1-45: non chiederci la parola che squadri da ogni lato / l'animo nostro informe

di fuoco / lo dichiari. -medicina da fuoco: atta a guarire le scottature.

. ricettario fiorentino, 260: unguento da fuoco primo magistrale. redi, 16-viii-166

magistrale. redi, 16-viii-166: pastiglie da foco e da bocca odorosissime.

redi, 16-viii-166: pastiglie da foco e da bocca odorosissime. -mettere a fuoco

vol. VI Pag.475 - Da FUOCOSTILLANTE a FUORCHÉ (9 risultati)

folgore da san gimignano, vi-11-156 (21-11):

fedelmente descrivere nei predetti loro quademucci, da tenersi appresso le caldaie, il giorno

baldini, i-775: sono, c'è da mettere la mano sul fuoco, tre

? sì, avvenga quello che ha da venire voglio scherzare con questo fuoco.

fuochi: trovarsi esposti a proiettili provenienti da parti opposte. -al figur.

che questo focherello sia picciolo e fabricato da umana operazione, egli è ricordevole di

teneva ancora desto sotto il pastrano logoro da più stagioni. gramsci, 11-81:

di esclusione). francesco da barberino, 9: tutte, fuor che

paladino, / fuori che orlando, da cui morto fu. ariosto, 1-26:

vol. VI Pag.476 - Da FUORCHIUDERE a FUORI (34 risultati)

l'alba; fuorché ogni tanto, da una macchia, voci d'usignoli, dure

una cameruccia, fuorché se c'era da macinare anche la notte, che allora stava

, tuttavia, nonostante tutto. marsilio da padova volgar., i-xvn-ii: roma avea

più consentito. = comp. da fuor [i] e che (v

. dissennatezza, follia. marsilio da padova volgar., ii-xxv-15: in sì

sugietti. = comp. da fuorvi], del e senno (v

d'alessandro. = comp. da fuor [i], d [i

(di certi confini); lontano (da un punto determinato); nella parte

di dentro e introduce compì, di moto da o a luogo oppure di stato

, / stella li dà valore. bartolomeo da s. c., 30-7-14:

: introduce un compì, di moto da luogo. latini, i-588: del

suo sollecitar di prigion fore. paolo da certaldo, 370: quello che non

] mai tanto fuori del lenzuolo, da trovarsi sul più bello scoperto da piede.

lenzuolo, da trovarsi sul più bello scoperto da piede. d'annunzio, i-460:

, di stato in luogo: lontano da, a distanza. fra giordano,

'l fa per ritrovare la dramma. bartolomeo da s. c., 2-6-11:

al collo una catenina. -fuori da: introduce un compì, di moto da

da: introduce un compì, di moto da luogo (e talora, anche,

bibbia volgar., i-94: partitosi lot da loro, uscì fuori da drieto.

partitosi lot da loro, uscì fuori da drieto. fazio, ii-58: tutta la

tristezza soave. carducci, 688: da quegli olmi le ninfe usciran fuori /

dai senesi ebbe il salario, e da noi il bando della persona e poi il

girandola... contradice l'altra ragione da esso addotta dell'estrazione di danari in

vuole star tranquillo. -in fuori da: introduce un compì, di moto

: introduce un compì, di moto da luogo. dante, purg.,

si penta, / star li convien da questa ripa in fuore. salvini, 30-2-132

osservano. -di fuori, di fuori da o di: introduce un compì,

: introduce un compì, di moto da luogo, di origine o provenienza (

stato in luogo). francesco da barberino, i-124: questo intendi se dai

vaporante / ebri rapiangli, barcollando, / da i palafitti laghi, da i fumidi

, / da i palafitti laghi, da i fumidi / antri scavati. civinini,

le avevano portato di fuori città, da una terra lontana. -con valore

sì che quando / forse sarai di fuor da questo loco, / d'onorarie disii

ballin forte chi più pò. niccolò da correggio, 169: sacrate muse, /

vol. VI Pag.477 - Da FUORI a FUORI (18 risultati)

beni materiali o morali, all'esclusione da determinati godimenti, alla perdita della vita

credesse così ardito e fuor di senno da essermi venuto pur in mente di restituire alla

assorto fuor de'sensi, è scortato da una donna fulgida e gentile alla soglia

. 5. esprime preservazione o liberazione da mali fisici o morali, da vizi

liberazione da mali fisici o morali, da vizi ed errori, da sventure e

o morali, da vizi ed errori, da sventure e calamità. latini,

sarei già di questi pensier fora. bianco da siena, 25: fuggir non potrai

e di folìa, / alma rimota da ogni pensier vile, /...

pigliato in derisione. s. caterina da siena, i-29: perché il peccato

ogni dritto fuori / infamiata e biasmata da un uom vile, / mi confortai

della sorte e della morte / e da non poter essere domata / da uomo.

/ e da non poter essere domata / da uomo. alvaro, 7-146: l'

ma quando son fuor di misura inducono da ridere assai. marino, i-50: cavalcava

questa dignità fuora di stagione e in tempo da non concedergliela. s. caterina da

da non concedergliela. s. caterina da siena, 129: hotti decto quale

fòr chi ric- chessa dispregia. francesco da barberino, 1-66: ben ima- ginando

a quella gioia, / gioia celeste che da te mi viene! de sanctis,

/ e bon solo noi tu, / da cui solo onne bono e for cui

vol. VI Pag.478 - Da FUORI a FUORI (27 risultati)

spera ottava; e che di fuori da esso non fosse altro alcuno.

all'opera d'istruirlo. 10. da qualcuno o qualcosa in fuori: fuorché,

fatta eccezione. angiolieri, 53-1: da giuda in fuor, neuno sciagurato /

, con tutte le dimostrazioni e azioni da principe. cellini, 1-73 (173

novemila cavalli, gente quasi tutta alemanna, da qualche numero di francesi e valloni in

grande corrispondenza con le città italiane, da venezia in fuori. foscolo, xi-1-

e gelati (come pur sono, da pochissimi in fuori), se il genio

se il genio non fosse stato inceppato da troppe regole inesorabilmente imposte, patrocinate dalle

, / con legge tal, che da giornali in fuori, / libro non s'

fuor tiene / la lingua e 'l sugge da le labbra immonde. gemelli careri,

un determinato ambiente sociale. giovanni da lizzano, i-211: sopra gaeta fuori in

estraneo alla vita dello spirito. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.

de'mori, x-953: licenziatasi lidia da lui con graziose maniere fuori, ma dentro

e di sdegno, tenendosi offesa da lui,... se n'andò

di mal talento piena dove era attesa da quello. garzoni, 5-10: la

o per quello della gioia che emanava da lui. 17. sostant.

... in contrapposto di * vestito da casa ', dicesi di veste o

dicesi di veste o parte di vestimento da portarsi uscendo di casa, e perciò

sembrasse di fuori. -dall'esterno, da un luogo lontano, da un paese

-dall'esterno, da un luogo lontano, da un paese straniero (ed è in

in funzione di compì, di moto da luogo reale o figur.).

reale o figur.). bartolomeo da s. c., 4-1-4: iddio

, di conservare la dirittura sua. francesco da barberino, 11: quella è saggia

nulla, avendo assai libri in venezia da studiare, senza farne venire di fuori

di fuori, né avevano fondamento alcuno da difendersi in se medesimi. magalotti, 1-241

come bue che 'l naso lecchi. folgore da san gimignano, vi-n-133 (2-9)

bianca / a le donzelle che staran da torno. fiore, 7-1: molto vilmente

vol. VI Pag.479 - Da FUORI a FUORI (24 risultati)

fuori, abia arnesi di suo ed abia da la com- pangnia 1. ni per

pangnia 1. ni per anno. francesco da barberino, 48: io non farò

fuori. fioravante, 40: smontarono da cavallo, e legarono i cavalli ivi di

iacopone, 29-7: alluminato me mustro da fore, / c'aia umilitate nel core

del giacere quando altri dorme. giovanni da samminiato [petrarca], ii-182:

se la principessa era gravida, così da fare sperare una amnistia, quando

) estraneo a una collettività, escluso da un ambiente sociale. compagni, 3-4

. vuole appellare contra qualche sentenza datagli da magistrato alcuno di dentro o di fuori,

evidente (un discorso). bartolomeo da s. c., 11-10-13: lo

i sensi di fuori ed al tutto sbandita da tutte le cose materiali,..

uomo di fuori, veggio che sono disceso da parenti i quali mi fecero innanzi dannato

., 1-41: primieramente prendi a disciogliere da te medesimo ogni legame di fuori,

legare col cuore con dio. marsilio da padova volgar., ii-n-6: i

di fuori: inferno. bartolomeo da s. c., 22-1-4: non

gli pose aspro di pelle, / da molte lasse nell'interno tutto / saldamente

immota al di fuori, e agiatata da un travaglio interno, par che opprima

corrisponde a un compì, di moto da luogo reale o figur.).

: tu dege cavere / dal lupo che da fora co peco voi venire: /

grande; e tu non usciresti da fuori, e le fiere bestie ti darebbero

passi, a ogni lieve suon che vien da fuora / tendo l'orecchio. gentile

, 3-14: l'oggetto, quasi, da fuori passa dentro al pensiero: non

fuori, di difuori: dall'esterno; da paese forestiero. bembo, 1-138

loro. varchi, 18-1-165: difendendolo da tutti quei casi ed accidenti i quali

fu de'primi paesi d'italia ad accogliere da principio il buono, poi anche il

vol. VI Pag.480 - Da FUORI a FUORI (9 risultati)

una mimica che non mi sarei aspettata da lui. tozzi, i-296: dietro il

verdi e dritti, l'hanno trapassata da dentro in fuora. -con valore

i-402: ci troverete sempre col berretto da notte, ma coi piedi fuori delle lenzuola

che. boccaccio, i-483: mai da noi offesa non fosti, fuori solamente

a suo senno; in fuor che da ivi ben a quattordici mesi essendosi la

a punto quel che mi è stato detto da chi non falla e, da poi

stato detto da chi non falla e, da poi che io ebbi scritto, pesai

onore. -chiamarsi fuori: liberarsi da responsabilità, impegni, preoccupazioni; rinunciare

parola, un monosillabo, un cenno da me per attaccare e dar la stura,

vol. VI Pag.481 - Da FUORI a FUORI (8 risultati)

. 24. -far fuori: escludere da un affare (cfr. anche fare

-fuor fuori (anche fuorfuori): da parte a parte, a fondo (

sua assenza; lon tano da lui. de'mori, x-941

letture, perché le pare che vi sia da vergognarsi nell'accedere a sentire delle cose

declamatore. bocchelli, i-271: ebbe da fare a non esser messo dentro, perché

qua or là trascorrendo. s. caterina da siena, 41: alora quella anima

stava quasi beata e dolorosa. andrea da barberino, 1-183: quando vidde la

il misero clonico si volse accomiatare da noi. -fuori di tempo,

vol. VI Pag.482 - Da FUORI a FUORI (11 risultati)

, fuori del cospetto: così lontano da non poter essere visto. alfieri,

, [le oche] hanno smaltito piombinando da basso e mandato fuori.

la vite] manderà fuore il frutto da alcuno luogo e tralce duro. lorenzo

guantari hanno messi fuora per la moda da correre nel prossimo inverno.

volesse interpretar sempre, avrebbe un gran da fare; tante cose hanno lasciate fuori

farsi avanti, farsi valere; uscire da un nascondiglio, lasciarsi snidare. -anche:

a farne uno -. prese un quaderno da scuola e l'appese all'albero con

corrompesi, mio caro, e c'è da morir tisico *. nieri, 179

squadre fuor, come veduto / fu da lunge venirne il popol franco. pirandello,

piano, voglio andare ad averne parere da mio cugino prima che si cavino fuori

lirica tedesca, che non sia abbellita da questo sentimento, così poco frequente presso

vol. VI Pag.483 - Da FUORIBANCA a FUORIPORTA (34 risultati)

commedia in bologna vidi una donna vestita da uomo: pareva un bambolo. in

. in un altro atto ella uscì fuori da donna, facendo un altro personaggio.

fuori a dichiarare che lui in abiti da città ci si sentiva a disagio.

, 9-1-261: terrò le dette mie rime da più che 10 non le tenea,

le tenea, poscia che voi le tenete da tanto, né mi pentirò d'averle

traboccare, cavare fuori dalla bocca o da uno strumento: risonare (o far risonare

: tentava di cavar fuori del suono da una specie di arpa e a cotesto suono

annunzio, i-436: quale il vin da le coppe auree di giove, / tal

le coppe auree di giove, / tal da que'cerchi il suon trabocca fuori.

spiriti vivacissimi... vengono fuori da gli occhi dell'amata. -spuntare

persistere gl'interrogatori, se non che da principio il « niente » veniva fuori asciutto

fuori dalla matita una vera e propria frase da pazzo. -derivare, aver origine

malata; vedete cosa può venir fuori da un gioco di società. -impers.

mercato libero. = comp. da fuori e banca (v.).

759: 'fuoribanda', la parte esterna da un lato del bastimento; onde 'scaletta

del bastimento. = comp. da fuori e banda (v.).

questo sport. = deriv. da fuoribordo. voce registr. dal panzini (

'fuoribordo', la parte esterna del bastimento da ogni lato. così il bompresso, il

iv-281: 'fuoribordo ', nella marina da diporto, piccola imbarcazione col motore applicato

la nave. negri, 2-761: da mattina a sera, innanzi e indietro

si spense. = comp. da fuori e bordo (v.).

; dopoborsa. = comp. da fuori e borsa (v.).

si faccia. = comp. da fuori e cacciare (v.).

intoccabili. = comp. da fuori e casta (v.).

sportiva). = comp. da fuori e classe (v.).

fuoricombattimento tecnico: per indicare l'arresto da parte dell'arbitro del combattimento, per evidente

dichiarato sconfitto. = comp. da fuori e combattimento (v.);

all'azione. = comp. da fuori e gioco (v.),

10-284: non siamo tenuti a trattarvi da uomini, voi fuorilegge. landolfi, 3-169

la popolazione. = comp. da fuori e legge (v.).

, tutta di villini, di là da ponte margherita, ai prati, in

ci passava. = comp. da fuori e mano (v.).

bubboliere. = comp. da fuori e mondo (v.).

uso avverb. = comp. da fuori e pagina (v.).

vol. VI Pag.484 - Da FUORIPOSTO a FUORUSCITO (32 risultati)

assente. = comp. da fuori e porta (v.).

un fuori-posto. = * comp. da fuori e posto (v.).

privilegiato disdegno. = comp. da fuori e sacco (v.).

invar. marin. neol. imbarcazione da regata, lunga, stretta e leggera,

sporgenti. = comp. da fuori e scalmo (v.).

latte alle vecchie. = comp. da fuori e scena (v.).

autovet ture e alle imbarcazioni da diporto). -anche con uso

dalla carne illeso. = comp. da fuori e serie (v.).

strade accidentate. = comp. da fuori e strada (v.).

del fiato. = comp. da fuori e tono (v.).

dalla propria sede, di un liquido da ciò che lo trattiene, ecc.)

in tumulto in quell'angoscia, sì da temere la fuoruscita dei seni dalla tirannide

. bontempelli, 19-182: il viaggio da cisterna di roma a terracina..

dal tempo. = deverb. da fuoriuscire (fuoruscire). fuorivia

impressione piacevolissima di rientrare finalmente a casa da una gita fuorivia. bocchelli, 10-12:

è lui che mi ha sempre cavato da tutti i gineprai. 3.

3. locuz. -di fuorivia o da fuorivia: dall'esterno, dall'estero

: dall'esterno, dall'estero, da lontano. -anche: da persone forestiere

dall'estero, da lontano. -anche: da persone forestiere, estranee; dalla voce

voce pubblica. brasca, 76: da monte oliveto si pò vedere [il tempio

male). = comp. da fuori e via (v.);

moderni tedeschi. = comp. da fuor \ i] e modo (v

può seguire. = comp. da fuor [i] e ne (v

ciascun ramoscello. = comp. da fuori e solamente (v.).

appartenenti all'ordine delle cose reali da cui la fantasia piglia l'elemento fuorumano onde

sue fizioni. = comp. da fuori e umano (v.).

sgorgare, sporgere fuori. marsilio da padova volgar., ii-xm-19: quello movimento

ruscito. = comp. da fuor [i] e uscire (v

dai fuorusciti. = deriv. da fuoruscito. voce registr. dal migliorini.

è stato bandito dalla patria, da una città, da uno stato

bandito dalla patria, da una città, da uno stato per ragioni politiche o

, si trovava nelle mani di francesco da carrara signore di padova. nardi, i-35

vol. VI Pag.485 - Da FUORVIARE a FURARE (22 risultati)

fuorusciti..., l'altra incominciò da uomini probi, i quali si ricoveravano

, a portare loro lettere e inbasciate da parte della loro moglie. f. f

-sm. chi è stato espulso o cacciato da un luogo. aretino, 8-186

disgraziati da'lor padroni, de fuorusciti da tempeste, de pelegrini, de disutili

se ne partì. = comp. da fuori e voglia (v.).

, 1-51: i monaci, per esser da tutti conosciuti per uomini furacissimi, si

voce dotta, lat. fùràx -dcis (da fùr fùris 1 ladro ').

voce dotta, lat. furacìtds -dtis (da fùràx fùràcis * rapace ')

comp. dall'imp. di furare e da cuore (v.). furaggiare

capitolar col lione, dandogli tanto sito da furaggiare intorno ad una grotta solitaria che

pregio che iacopo gliel'aveva promessa, ma da certi furagrazie, per far male al

comp. dall'imp. di furare e da grazia (v.). furaménto

e spiccato. = deriv. da furare. furànico, agg.

catalitica del furfurolo, oppure si ricavano da alcool furfurilico, per resinificazione con catalizzatori

= voce dotta, deriv. da furano, col suff. chim. -ico

in acqua. = voce dotta, da [fur] furano, dal lat.

nella molecola un anello pentatomico, costituito da quattro atomi di carbonio e da uno

costituito da quattro atomi di carbonio e da uno di ossigeno (e la struttura

furano). = voce dotta, da furano col suff. chim. -osio

che conservar saldo lo possa, / né da tigniuola o altro sia furato, /

impiccare al rettore. s. bernardino da siena, iii-193: quando il ladro

/ ch'ai figlio furarebbe. bartolomeo da s. c., 10-2-2: tu

vol. VI Pag.486 - Da FURARE a FURARE (14 risultati)

, 8-i-40: fu furata [elena] da paris figliuolo del re priamo. bibbia

. riferimento al fuoco rubato al cielo da prometeo). lorenzo de'medici,

fura. -strappare. francesco da firenze, i-652: gli auscielli che la

le mosse. castelvetro, 4-120: è da dire che si truo- vano di questi

sia licito a furare le cose trovate da gli altri poeti. anguillara, 11-107

quelle machine che, attinta l'acqua da qualunque profondo, la sollievano alto.

l'occasione propizia. s. caterina da siena, ii-142: se l'anima fusse

ch'ogne valore avetemi furato. francesco da barberino, 71: perché non mi

la gloria tua. s. caterina da siena, i-55: il sangue di

agradisce il vostro regno / che mai da voi partire non dé'elio, / non

non dé'elio, / non fosse da la morte a voi furato. petrarca,

pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413: parse che

ch'a me l'anima fura. bruscaccio da rovezzano, ix-244: lasso, che

-attrarre sentimentalmente a sé una persona distaccandola da altri; sottrarre ad altri un affetto

vol. VI Pag.487 - Da FURATO a FURBERIA (27 risultati)

stesso. poerio, 2-79: sicché da te medesmo il duol ti fura?

fura? 11. preservare (da pericoli, danni, sventure);

13. rifl. allontanarsi furtivamente (da un luogo); segregarsi, appartarsi

luogo); segregarsi, appartarsi (da una compagnia); sottrarsi (a

bernardo volgar., 11-55: si furano da parlamenti degli uomini in alcuno luogo secreto

, lat. furari * rubare '(da fùr fùris * ladro ')

pasta si cibava, in un momento trovassesi da altri tratti dal medesimo furore assalito e

.. col quale partiscono i beni da lor furati, non solamente non muoiono,

mandava le figliuole furate. -distolto (da un'occupazione). alfieri, 5-156

aretino, iii-118: ne le ore da me furate al sonno di forse venti

voce dotta, lat. fùratòr -oris (da furari 'rubare ').

furàzano, sm. chim. composto da cui derivano alcune sostanze eterocicliche attraverso la

di idrogeno. = deriv. da furano. furba, sf. ant

lasagne; e se e'non ha / da sé, le trova per via della

della furba. = deriv. da furbo. furbacchiolata, sf. letter

, è dottore perfetto in queste furbacchiolate da procuratore. = deriv. da

da procuratore. = deriv. da furbacchiuolo. furbacchiolerìa (furbacchiuolerìa)

e circospette. = deriv. da furbacchiuolo. furbacchióne, agg. e

assai di malizia. può concemere cose da poco, che non offendono la moralità

del signor zendrini. = deriv. da furbo. furbaménte, avv.

. con grandi barbe profetiche su facce da furbastri, e dicevano d'essere garibaldi.

6-250: guardava me, proprio me, da quel letto, con gli occhi pelosi

che tirerà a fine ciò che ha da fare con giubilea e quanto ha da

da fare con giubilea e quanto ha da dire col medico. baldovini, 2-10:

d'essere nato e creato per fare da cortigiano: ci vuole più risoluzione e più

a campare, hanno tanto levigato gli italiani da lasciar passare su loro ogni sorta d'

, 5-646: sogni dei conservatori travestiti da ideali progressivi: quale stupendo esempio del

vol. VI Pag.488 - Da FURBERIOLA a FURBO (18 risultati)

capelli, / come in una 'mboscata / da essi ben serrata, / gli par

ben serrata, / gli par cosa da strani nascondelli / di gente senza legge

fatta qualche furberia. = deriv. da furbo: sul fr. fourberie (nel

e a disprezzarli. = deriv. da furberia. furbescaménte, avv.

. furfantescamente, con modi o intenti da furfante. -con significato attenuato: astutamente

, iii-1-212: io sono stato offeso da te, che mi spargevi tra quei

d'annunzio, v-2-486: non soltanto ottenevo da lui l'onesto grimaldello a ogni richiesta

stimolo vanitoso e furbesco di non mostrarsi da meno degli anticlericali di stampo democratico.

degli occhietti furbeschi e birichini / ciò che da te egli vuole: / ed in

soldo. sbarbaro, 4-82: uscendo da una corvè, da un turno di guardia

4-82: uscendo da una corvè, da un turno di guardia, lo vedevo

altra questione. = deriv. da furbo. furbìzia, sf. accortezza

, 25: tu che aspetti da fuori della casa, / della luce domestica

le grinze? = deriv. da furbo. furbo, agg.

aretino, 1-65: il giuocatore or cena da satrapo e or desina da furbo.

or cena da satrapo e or desina da furbo. berni, 109: chi è

, / ch'egli è una morte da furbo, da baro, / cioè a

ch'egli è una morte da furbo, da baro, / cioè a dir quel

vol. VI Pag.489 - Da FURCIALMENTE a FURENTE (24 risultati)

, di più spasso e gioco; / da l'altra banda altera e sdegnosetta /

mondo le persone / arte non è da sciocco e da minchione. goldoni, vii-51

/ arte non è da sciocco e da minchione. goldoni, vii-51: signor,

ma rise dell'iperbole. quel riso da furba era perfettamente silenzioso. pavese, 12-264

voce alta certe barzellette imparate a memoria da un cocchiere del suo padrone. moravia

sere di festa per le stupende colline da moncalieri a torino. dossi, 173:

con te, perché mi hai un visino da furbacchiotta! nievo, 1-219: era

. allegri, 21: non un baston da un povero o da un orbo,

non un baston da un povero o da un orbo, / o tal ch'ogni

senso di 'ladro ', deriv. da fourbir 'forbire, nettare ',

pietà, ma elle non sono figurate da legittimi monetieri, cioè di provati e

e di cattolici padri; e non procedono da cardinale e palese fucina della loro collazione

2-140: a questo fare son constretto da quel furcifero... figliuol di quella

, lat. furcifer -eri, comp. da furca * forca 'e dal tema

.. ammazzato... e da puoi fatti certi furecce. sozzini, 341

voce gergale di origine senese: deriv. da fùr -fùris * ladro '.

). che è preso o agitato da furore incontenibile; che mostra negli atti

: ma lo scrittore del nord, da me commiserato nella sua stoltezza, procelloso

e anela insieme di conseguire gli encomi da esse. foscolo, xviii-98: facendomi

mio nome a gran voce, riconoscere da molti altri che imperversavano furenti senza sapere

dubitava di essere... dilaniato da setoso e dentato apro, quale cari-

apro, quale cari- demo, overo da furente e famato uro. pananti, i-120

d'intorno latrano. comisso, 5-315: da una casa di contadini esce la vacca

bestia innamorata. -ant. preso da passione d'amore. belo, xxv-1-131

vol. VI Pag.490 - Da FURERE a FURFANTE (32 risultati)

suo livore a torto concepito. [sostituito da] manzoni, pr. sp.

gioia furente]. nievo, 465: da un turbine vorticoso d'idee monche e

e leggera, la moglie, spaventata da quel repentino cambiamento del marito, cui

di viaggiatori. -che è dettato da profondo sdegno, da ira violenta.

-che è dettato da profondo sdegno, da ira violenta. monti, iii-65

che egli sia stato furente, e da tale sembra in vero quella disperata risoluzione

5. sm. ant. indovino invasato da furore divinatorio. varchi, 8-2-116:

le feste. = deriv. da furiere (per il n. 2 la

non mi scovavano. = deriv. da furetto, per l'attitudine di questo animale

o di faine è ancora il furetto chiamato da i latini viverra. questo non è

2-7: fucili, carniere, reti da conigli e da quaglie; gabbietta di legno

, carniere, reti da conigli e da quaglie; gabbietta di legno pel furetto

bracchi. calvino, 2-97: lo cucì da sé [il giubbotto] con pezzi

con pezzi di pelli di varie bestie da lui cacciate: lepri, volpi,

un furetto. -occhi di o da furetto: piccoli, vivaci e spesso

continuamente le pàlpebre su gli occhietti vivi da furetto; ridendo scopriva la gengiva superiore

panni ma capelluto, forforoso e acceso da un entusiasmo che gli brillava negli

di furetto. -viso di o da furetto: affilato e con un'espressione

sufi, dimin. -etto, deriv. da fùr fùris 4 ladro ', per

/ sapendo che temer tratti inumani / da una certa genia ciaschedun puote, / e

non saprei. = deriv. da furfante. furfantàglia, sf.

di furfanti. = deriv. da furfante, col sufi, collett. e

in mezz'ora. = deriv. da furfante. furfantato (part. pass

viene in mente il giergo furfante, da furfanti a furfantati. non te ne dilettare

, briccone, malandrino. sabba da castiglione, 94: gieronimo aveva un sac-

e l'amica in chiazzo e vedersi da tutte e due negato quello che a

et io che m'inmaginai che la venissi da quel suo furfante tesauriere, detti l'

ramo costì, che sporge in fuora / da cotesta più forte antica pianta, /

cittadini furfanti. - furfante da tre cotte: birbante matricolato. guerrazzi

vecchio omobono, quantunque fosse quel furfante da tre cotte che noi conosciamo, pure

1-12 (i-145): ora vestito da furfante ed ora da donna, si

): ora vestito da furfante ed ora da donna, si ritrovò con esso lei

vol. VI Pag.491 - Da FURFANTEGGIARE a FURFURILICO (20 risultati)

del gomito e infarinato come un fantasma da teatro, reggeva il sacco ad un

insieme a un frutteto, saccheggiarlo e scappare da tutt'altra parte, e lì daccapo

, e lì daccapo, non c'era da opporre che una tattica simile.

per la loro dapocaggine, sono biasmati da tutti e dimostrati a dito, e più

intenderete. garzoni, 1-708: quelle dimande da furfan- tone, quelle risposte da becco

dimande da furfan- tone, quelle risposte da becco cornuto. marino, i-200:

quella furfantona della balia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.

astutezza e furfanteria di questa monna onesta da campi. redi, 16-v-143: desidererei

per la quale mi strizzava un occhio da lontano. -plur. ant. bricconerie

i burlati. = deriv. da furfante. furfantésco (ant.

un altro giorno, però, vinto da una nuova tentazione, presi di sulla

di cucina un pezzo di pane già morso da lei, e lo addentai di nascosto

ab antico '. = deriv. da furfante. furfantile, agg.

e modi furfantili. = deriv. da furfante. furfantina, sf. ant

cercava capriuolo o damma, / ma da far, s'ei poteva, un

'lingua furfantina', gergo, parlare oscuro da furfanti e da birri, fondato su le

gergo, parlare oscuro da furfanti e da birri, fondato su le loro convenzioni

= voce dotta, deriv. da furfur [ano], col suff.

. = voce dotta, deriv. da fur furiano], col suff. chim

= voce dotta, deriv. da furfurile, col suff. chim. -ico

vol. VI Pag.492 - Da FURFUROLO a FURIA (22 risultati)

* = voce dotta, deriv. da furfuriano], col sufi. chim.

sacchi di corrispondenza, ecc., da luogo a luogo: ora son per lo

che la caccia era sulle mosse. da due furgoncini gialli sbucarono i cani con aria

come andasse al loro inseguimento, preso da una fantasticheria di cacciatore. = dimin

quattro ruote lungo e coperto, trainato da cavalli o con motore, adibito al

paglia e altro, in modo che da lungi paresse un forgone. cipriani, ii-1-179

cipriani, ii-1-179: comprò dodici cavalli da sella e due ungheresi da tiro per sé

dodici cavalli da sella e due ungheresi da tiro per sé e gli amici,

per sé e gli amici, venti da tiro per l'artiglieria, e poi una

lungo e coperto'(per l'uso da luogo a luogo in città, anche

qua e là, a gruppi, da soli, sbigottiti dalle grida

fu il pagan con leggier salto / da l'ostinata furia di baiardo, / si

gozzi, 1-236: un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia e

passato di strada in strada spinto avanti da una furia malinconica. -convulsione.

cavalca, 20-31: questo furore è da imputare al demonio che l'occupa,

aveano sonato, volea tagliare il campanile da piè e disfeciame di sopra presso che

la sua casa circondarsi ad un tratto da una furia di soldati. manzoni, pr

. saba, 162: hai tanta via da fare / tra la furia dei carri

marte. gelli, 14-109: incitato da la fatai furia della non regolata forteza

della vendetta nel petto sono partito immediatamente da venezia. fogazzaro, 4-70: bastava

affligendo lo corpo in pelegrinaio. giovanni da lizzano, i-157: il forte de'

furia di scarabocchiare della carta, è da tre o quattro secoli così universale nella

vol. VI Pag.493 - Da FURIA a FURIA (8 risultati)

, fortunale; intemperie. andrea da barberino, 3-1026: navigando n'andò in

dell'artigliarie. serdonati, 9-328: da tutte le torri fu subitamente scaricato gran

, 5-iv-375: fu... assassinato da una furia di pistolate senza poter dir

furia... già sonava molto da presso. g. bentivoglio, 4-523:

suo insolente! alfieri, i-121: agitato da mille furie alzatomi all'alba del sabato

le furie infernali, e pigliò consiglio da loro. luca pulci, 1-1-17: lascia

abissi / s'apparecchiaro adamantini ceppi / da rilegarlo nelle furie infeste. forteguerri,

incominciò a gridare in furia. ca'da mosto, i-114: con furia cominciorono

vol. VI Pag.494 - Da FURIA a FURIALE (19 risultati)

e profumi a furia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

villani, 11-142: per ingiurie ricevute da certi grandi si levò in furia il popolo

si mise sulle furie e mi discacciò da lui. tasso, i-210: prega [

precipitazione, senza riflettere. andrea da barberino, i-48: fia meglio indugiare fino

atti o parole violenti; essere colpito da pazzia furiosa. sarpi, i-2-152:

egualmente nelle furie. -essere cose da furia: essere violentissimo (una manifestazione

femina diede... furon cose da furia. -essere nella furia di fare

in grande agitazione, essere tutto preso da questa. carducci, ii-3-311: benché

persone in attesa; esserci molti affari da sbrigare urgentemente. crusca [s

straordinarie, molti affari o molte faccende da sbrigare in tempo ristretto.

è disdoro; ma esser tenuto in scacco da un galantuomo, oh furia!

(e si riferisce alla persecuzione subita da oreste da parte delle furie dopo l'

si riferisce alla persecuzione subita da oreste da parte delle furie dopo l'uccisione della

-atti d'ira e di collera causati da motivi futili. crusca [s

infuriare, compiere atti violenti. andrea da barberino, 1-2io: orlando, poi ch'

quando vide la figlia, e che riseppe da lei tutto l'accaduto, prese

-venire a qualcuno le furie: esser preso da grande fretta. cicognani, 1-197

furie, e mise fuori un passo da bersagliere. 14. dimin.

dotta, lat. furia, deriv. da furère * infuriare '. nel significato

vol. VI Pag.495 - Da FURIANA a FURIBONDO (20 risultati)

per favore di fortuna poterono uscir vivi da quelle mani furiali, ben ci dicono come

colla furiale veste, la quale accostantemisi da lato con morso mi lacera le interiore

dotta, lat. furialis, deriv. da furia * furia '. furiana,

e le furiane. = deriv. da furia, nel significato di * vento forte

non t'abbracciasse, / con forza da pertutto flagellando / il corpo colla coda.

: dare in ismanie; essere invaso da furore sacro. l. martelli,

indemoniati] con spaventosa confusione. erasmo da valvasone, 1-3-93: geme steso il rivai

. furiare 1 render furioso deriv. da furia, * furia '. furiata

fretta e confusamente. = deriv. da furiare. furiato (part. pass

. e letter. agitato, sconvolto da ira violenta, da furore, da

. agitato, sconvolto da ira violenta, da furore, da accesa passione; infuriato

da ira violenta, da furore, da accesa passione; infuriato (una persona

giove guerra. = deriv. da furibondo. furibóndo (ant.

vedi che si può attendere di bene da una massa di furibondi. manzoni, pr

. cattaneo, iii-4-300: fu preso da alcuni furibondi, e già stavano per fucilarlo

se quando vuol bene ha l'aspetto da furibondo. -pazzo furibondo: v

lampeggia di violentissime azioni di movimento, da degradarne donatello e il poliamolo dove sono

panzini, iii-172: una luce smorta pioveva da quelle finestrine; furibonde figure palpitavano lungo

furibondo. -che è caratterizzato da usanze e costumi violenti (un'età

la guerra, e pur combatte / da brame spinto furibonde e insane / l'uom

vol. VI Pag.496 - Da FURICARE a FURIOSAMENTE (17 risultati)

fuggente l'acqua frigide peligne, / da lor si scuda e dal pian che

sen di liquefatta brina, / scende da balza alpina. cesarotti, ii-

dotta, lat. furibundus, deriv. da furère 1 in furiare '

d'essere stato corbellato a quel modo da quel furicchio. = deverb. di

tassoni, 3-28: esser potean costor da quattrocento, / e 'l furierò

di codesta società non sanno che vestirsi da inglesi, da americani, da russi

società non sanno che vestirsi da inglesi, da americani, da russi, perché incapaci

vestirsi da inglesi, da americani, da russi, perché incapaci e inetti a trovare

dal fr. ant. fuerre 'foraggio', da cui fourrage (sec. xii)

solubili in cloroformio. = deriv. da fur [ano], col sufi.

di posare il sacco. = forse da furino1 (cfr. furicare).

lingua furia. = deriv. da furia. furiosaménte, avv.

noi discende dall'alto monte? andrea da barberino, 1-24: percosse lui e

misura, procede furiosamente e dà mazzate da cechi. tolomei, 2-165: quando l'

scorressino e occu- passino la persia. da porto, 1-51: rifiutando i conforti

tanto veloci che nessuna fiera veduta campa da loro. buonarroti il giovane, 9-745:

vuol, sendo a quel modo / dianzi da noi partita / così furiosamente? carletti

vol. VI Pag.497 - Da FURIOSITÀ a FURIOSO (18 risultati)

serpenti? - precipitazione. da porto, 1-212: senza pur sedersi preso

vestito sì vilmente, astretto non meno da dappocagine d'intelletto che da furiosità di poco

non meno da dappocagine d'intelletto che da furiosità di poco senno. 2.

, furiosità. = deriv. da furioso. furióso (ant.

, furiosissimo). che è preso da ira violenta, che è agitato da

da ira violenta, che è agitato da grande collera, da furore; che manifesta

che è agitato da grande collera, da furore; che manifesta con gesti violenti

19-44: perché non trovò subitamente bastone da percuoterlo, irato e furioso pigliò la predella

, 261: spiedo lucente / impugnando da presso, ardito affronta / furioso cinghiale

. 2. che è preso da violenta pazzia. livio volgar.,

. muratori, 5-ii-76: non è cosa da furioso il voler morire con una presta

a fianco ». -che è invasato da furore sacro; che è trasportato dall'

geloso. - che è preso da una violenta passione. biondi, 1-174

-con uso avverb. andrea da barberino, 5-1192: adirato, sanz'altra

fosse ora d'un furioso scapaccione dato da un padre a un figliuolo perché aveva schiacciato

può dir della francia passata di salto da una libertà furiosa al dispotismo di buonaparte.

non... erano ancora stretti da quel furioso bisogno d'inventario ch'è indizio

tolomei, 2-164: uomini nati solamente da uno stolto, anzi furioso appetito de le

vol. VI Pag.498 - Da FURLANA a FURORE (23 risultati)

carattere, il temperamento). bartolomeo da s. c.: 30-3-4: ritieni

furiosissime fiamme del troncato peloro. andrea da barberino, 1-106: si missono alla furiosa

l. martelli, 1-177: giù da i monti / cadono i fiumi furiosi e

tasta], onde gli uscitte / da l'altra orecchia il furioso acciaro. boc

dotta, lat. furiòsus, deriv. da furia 4 furia '. furlana1

che ha carattere vivace ed è ballata da gruppi di due o quattro ballerini in cerchio

furlani mi dieno ne'fianchi fieramente. da porto, 1-180: giungendo io in questa

. garzoni, 1-533: assumono da credere [gli eretici] quel che

a ch'è peggio d'un forlone da fomaro che s'aggira d'ogn'ora.

. = deriv. per metatesi da frullone (v). furo {

deitade ed è grande peccatore. bartolomeo da s. c., 5-2-9: la

certo tu se'furo e ladro. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar

non ci usano alcuna discrezione. giovanni da san miniato [petrarca], i-254:

da'furi. s. bernardino da siena, v-47: io sono la porta

lat. fùr fùris 4 ladro ': da cui la forma fure, sostituita

cui la forma fure, sostituita da furo (forma ricavata dal plur. furi

furoico. = deriv. da furo [ico], col sufi,

acido piromucico. = deriv. da fur [ano]. furoino

di potassio. = deriv. da furoico. furò ne, sm

viene il furone di notte. benvenuto da imola volgar., i-24: volle

perturbazione mentale, provocato dall'ira o da una passione violenta. -anche (in

a che gli infelici innamorati son condotti da queste fiere, che hanno più sete

furore. tasso, 6-48: vinta da tira è la ragione e l'arte,

vol. VI Pag.499 - Da FURORE a FURORE (14 risultati)

l'amore da cui nasce. alvaro, 7-174: quegli

dì del furore del signore. bianco da siena, 29: ch'el signor

? ariosto, 23-132: il quarto dì da gran furor commosso / e maglie e

pazzo, cioè entrato in quei furori da rovinar, stracciare, rompere e gettar

alle guerre vere, non era nervo da sostenere il furore franzese. grazzini,

e sponda / sono al furor che lor da tergo inonda. 4. ardore

travolgente; travaglio amoroso. francesco da barberino, 251: l'amore inclito è

vizi brutti. caro, 4-129: vide da l'alto la saturnia giuno / il

non raffrena. loredano, 1-110: portata da quei furori che agitano l'anima di

v-1-214: sforzativi di trarre i concetti da i pensieri che vi nascano nella memoria,

e come il suo furore / era da febo raffrenato o spinto, /.

, 4-155: un giorno, colto da furore religioso... pregò, predicò

, iii-862: mi viene un poco da ridere di questo furore di calcoli e di

; la mia casa fu quella che fu da guidotto rubata, e costei nel furor

vol. VI Pag.500 - Da FUROREGGIARE a FURTIVO (16 risultati)

... esplodono con tale furore da abbrustolire palpebre e cigli. 11

dee., 4-3 (415): da dolor vinto e in furor montato,

lei invano mercé addomandante uccise. paolo da certaldo, 331: non ti muovere

frettolosamente, di furia). giacomo da lentini, 648: quell'amor che strenze

quell'amor che strenze cum furore / da la vista di gli ogli à nascimento.

. verri, ii-37: quasi destati subitamente da letargo, uccideste, a furore di

= voce dotta, lat. furor-óris, da furère * essere furioso '.

una calca disordinata. = deriv. da furore. furriginóso, agg. ant

tinto era. = deriv. da ferruginoso, per incrocio con fuligginoso.

,... per- ch'ello da consolarsi del misero amore furtasse quello mezzo

mezzo tempo. = deriv. da furto-, cfr. provenz., catal

si batteva furtivamente la moneta. busone da gubbio, 150: non credete voi

tutte d'om tolli onni merto. bartolomeo da s. c., 144:

(o di sorpresa); che dipende da inganno, da frode, da insidia

); che dipende da inganno, da frode, da insidia. bibbia volgar

dipende da inganno, da frode, da insidia. bibbia volgar., v-636

vol. VI Pag.501 - Da FURTO a FURTO (9 risultati)

segretezza (e anche con tale rapidità da non farsi notare). -anche con uso

affatto ei non può loro impedire / da quel lato fortivi, e pochi uscire.

, anche 'furtivo, occulto': da fùrtum 'furto'. furto, sm.

la pena del doppio o del quadruplo da applicarsi a chi l'aveva patito. de

eritreo, i-129: in tutti i luoghi da vari secoli a questa parte i furti

verri, i-270: io non fui spinto da abbietta ingordigia di furto, ma dal

. sfilano proconsolo dell'asia stato accusato da socii delle repetunde, cioè de furti

, la cosa rubata (o anche quella da rubare). - anche al figur

: costrigne / a confessar quali opre da purgare / uom qua di sopra d'un

vol. VI Pag.502 - Da FURUNCOLO a FUSARIO (27 risultati)

e'quali doverebbono essere sufficienti a guardarlo da uno furto. guicciardini, ii-110:

furère 'rubare ', deriv. da fùr fùris * ladro '.

ladro che imbola di notte, da 'furvo 'ch'è a dire oscuro

battuta a tempo ordinario, ed è rappresentata da un o chiuso con la gamba sotto

fus 1 fuso '(poi sostituito da fuseau). fusàggine (anche fuliggine

suoi frutti si assomigliano ad un berretto da prete ('berretta di prete',

('berretta di prete', 'berretta da cardinale'). pascoli, i-882: e

, lat. tardo fùsàgo -inis, derivato da fùsus (in quanto col suo legno

, venduti a roma per lo più da venditori ambulanti. panzini, iv-282

lupini salati, che derivano il nome da * fusàgine (con suffisso mutato)

fusàggine fa frutti con seme bianco coperto da una pellicola gialla come i lupini »

fusari di bucchianico. = deriv. da fuso1. fus àiòlà [fusaròla

delle modanature architettoniche semicircolari, e costituito da elementi in forma di fuso.

forato di vario materiale, che serviva da peso per telaio o da volante di

che serviva da peso per telaio o da volante di fuso, o costituiva elementi

, è formata di mezzi pallini, due da capo e due da piedi al fusino

pallini, due da capo e due da piedi al fusino, cioè a quel pezzetto

uso malcerto. = deriv. da fuso1 (v. fusaiolo).

infino all'aere. s. bernardino da siena, 451: va', piglia un

piglia un nocciolo di quelle belle pesche da san giumignano, e pollo qui a

: sopra le foglie sono più cinti da formare: prima uno chiamato balteo; sopra

dal nettario a quattro lobi, e da una drupa baccata. = voce

dotta, lat. fusanus (deriv. da fùsus * fuso '). la

che nel corso della trattazione è sostituita da * fusàggine ', come termine d'

ne andava. = deriv. da fuso1. fusària (fusària)

lat. mediev. fusària (deriv. da fùsus * fuso ').

conidi, di solito colorati, portati da rami coni- dioformi ammassati in pustole,

vol. VI Pag.503 - Da FUSARIOSI a FUSCIACCA (24 risultati)

dei funghi coniomiceti, che vien costituito da uno stroma spianato che contiene gli sporidii

e fusaro. = deriv. da fùsus * fuso '(cfr. fusano

un fuso. = deriv. da fuso1. fusàtile, agg.

circuito politamente dispositi. = deriv. da fuso1. fusato, agg. che

pezza). = deriv. da fuso1. fusbèrta, sf.

di fuscàre * annerire ', da fuscus 'oscuro '. fuscellino,

modo, ch'ai detto tuo pennello corra da poterlo abilmente lavorare. gelli, iii-17

un palmo e grossi quanto una penna da scrivere. lorenzi, 1-28: se

, 12-197: alcune custodie sono formate da granelli di sabbia cementati tra loro, altre

granelli di sabbia cementati tra loro, altre da fuscellini incrociati e invescati.

avventura che io avessi trovato questa occasione da me a me, o almeno cercatala,

percosso o per toccarne. questo detto vien da quei ragazzi dell'infima plebe, i

'rompere il fuscellino ', tratto da un uso antico di dichiarare con questo

siano genti indomite,... da toccar col fuscellino. -trarre prima la

., 1-1-81: e voi, maledetti da dio, per ogni fuscello di paglia

-da toccare con un fuscello: da evitare con ogni cura, da starsene

: da evitare con ogni cura, da starsene alla larga. s. bernardino

starsene alla larga. s. bernardino da siena, 865: quando tu vedi uno

... credemi che egli è da toccare col fuscello, e dico che egli

= lat. tardo fùscellus, formatosi probabilmente da un incontro di fùsus 'fuso

pascal, il pieri derivarono fuscèllo da una forma contratta di * fùsticèllus

con friscèllo * spolvero, volanda ', da lui tratto da * flo

spolvero, volanda ', da lui tratto da * flo scellu e dal

flo scellu e dal pieri da * floriscèllus * fiorellino '».

vol. VI Pag.504 - Da FUSCIACCO a FUSILLI (26 risultati)

o da livrea. giusti, 4-i-143: vedea sbiadito

origine orientale, pers. fisak * ombrello da sole '. si propende anche a

anche a congetturare una derivazione di fusciacca da fascia (a. prati, 464:

vicino all'origine '. la derivazione da fascia è probabile, suppunendo che va

è gradevole. = deriv. da fuso1. fusellato, agg.

croce). = deriv. da fuso1. fusellatura, sf.

gnola il non aver saputo che la curva da lui construtta per la fusellatura delle colonne

milizia, ii-192: * calo 'dicesi da alcuni lo scemare o restringersi che

dice anche fusellatura. = deriv. da fuso1. fusellino, sm. bacchettina

fusellino ', detto anche 'pettine da parrucchiere ', simile al pettine lungo,

sotto il lato della cassa. giuseppe da capriglia, 31: il fusello di

5. tipogr. filetto ornato simmetricamente da una parte e dall'altra, che

di noi. = deriv. da fuso1. fusétta, sf.

sorta di fuoco d'artificio, costituito da un sottile filo di ferro a un'

del quale è applicata una pasta composta da polvere pirica e fosforo; acceso,

= voce settentr., deriv. da fuso1; cfr. piem. fu§eta.

: appresso la spada, e la cinta da spada,... il

il fusetto. = deriv. da fuso1. fusìbile, agg.

. = dal fr. fusible, da fuser, 4 fondere'(sec. xvi

stato liquido. = deriv. da fusibile; cfr. fr. fusibilité (

o anche vuoti. = deriv. da fuso1: cfr. lomb. fusera.

lat. scient. fùsifórmis, comp. da fùsus, * fuso 'e

fuso 'e dal suff. -formis, da fórma, 'forma '; cfr.

. fatto di metallo fuso. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.

= voce dotta, lat. fùsilis, da fùsus, part. pass, di

= voce meridionale, deriv. da fuso1.

vol. VI Pag.505 - Da FUSIONARIO a FUSO (12 risultati)

di brescia. = deriv. da fusione. fusióne, sf.

anime e di due corpi, consolidata da cinquant'anni di vita comune, era

italiani... è certamente favorito da questa riunione. cattaneo, iii-1-119:

.. 'laude 'è anche da notare la ben temperata fusione delle idee

due leghe in una sola, da ultimo la sollecitarono. arila, 238:

voce dotta, lat. fùsiò -onis, da fùsus, part. pass, di

articolato o diviso. = deriv. da fusione-, cfr. fr. fusionnisme (

comunista). = deriv. da fusionismo-, cfr. fr. fusionniste (

gli è tocco [il ferro] da lo stagno fuso diventa frangibile ed intrattabile.

, 599: per tre giorni lavorai da un fabbro per scolpire due maniglie di

, effuso, diffuso. erasmo da valvasone, 1-2-65: un cristallino umor da

da valvasone, 1-2-65: un cristallino umor da gli occhi fuso /...

vol. VI Pag.506 - Da FUSO a FUSO (15 risultati)

sentii la vita; e insieme / da le braccia l'imago esil vania / fusa

sul quale viene avvolto il filato; da esso dipende l'uniformità del filato e

di una ritorcitura). cenne da la chitarra, vi-640 (10-2):

: cavava di buoni denari di alcune trottole da fanciulli, pestelli e fusa da lino

trottole da fanciulli, pestelli e fusa da lino viterbese. caro, 8-629: col

d'aspi governato dall'elettrico, accudito da donne in grembiule. -per anal.

farsi porre il fuso ne la rocca da un villancione. 2. l'

donne al fuso e al pennecchio. guido da pisa, 2-46: le sue mani

fuso avolgono, / e con amor da sé l'alma dividere. folengo, ii-92

per uso, / tutte dependon sol da cenni suoi. / quella tien la conocchia

di rotazione della ruota. gano da colle, ix-438: anche noto che,

ecco alle mani: / di ferro da stradieri impugna un fuso, / e l'

, / e l'altro una paletta da caldani. note al malmantile, 11-44:

anche fuso acromatico); è costituito da citoplasma gelificato, ed è importante per il

(a forma di fuso sferico e limitato da due meridiani distanti fra loro 150)

vol. VI Pag.507 - Da FUSO a FUSTA (20 risultati)

sulla cui sommità si fissa l'oggetto da lavorare. d. battoli, 9-29-2-53

. appiccatigli una volta i contrapesi, da per se stesso lavora e volge su

un micio peso e poltrone, / da carezzargli il groppone / e fargli fare le

8-283: fu portato, non sapendo da quali piedi, a casa di colei che

dèi scacciare, / ch'io non voglio da lui le fusa torte. nievo,

genere di molluschi gasteropodi prosobranchi, rappresentato da forme in cui il lungo becco della

dotta, lat. scient. fusus, da fusus, 4 fuso '. fusobattèrio

lat. scient. fusobacterium, comp. da fùsus 4 fuso 'e bacterium 1

vin fanno. = deriv. da fuso1. fusolièra, sf.

cassola, 2-518: è un apparecchio da caccia; un macchi. lo riconosco

fusoni '. = deriv. da fuso1. fusóne, sm.

, lat. tardo fùsor, -óris, da fùsus, part. pass, di

dieci, e il sole ha un riverbero da forno fusorio. =

voce dotta, lat. tardo fùsórius, da fùsus, part. pass,

grippi et altri legni loro, / e da lon tana parte e da

da lon tana parte e da vicina / portan sollevamento al lor mar-

fummo as saliti e presi da cinque fuste di turchi. morando, 522

46: nessuno è visto: da dietro le feritoie scrutano se nel denso e

si palesi lo stormo delle fuste da preda. dizionario di marina,

eccelsi ne'monti eminenti / per forza da gli artefici abbattuti, / e ridotti altri

vol. VI Pag.508 - Da FUSTA a FUSTIGARE (33 risultati)

il gnomone e che riceve il moto o da fuste o da contrapesi, non può

riceve il moto o da fuste o da contrapesi, non può lungamente durare senza

più tempo fa sopra il banco da scrivere. = voce dotta,

nel cordusio. = deriv. da fustagno. fustagnèro, sm.

tellaroli e fustagneri. = deriv. da fustagno. fustagno (ant. fustano

sua particolare robustezza, per confezionare abiti da lavoro, da caccia o da pesca)

, per confezionare abiti da lavoro, da caccia o da pesca). francesco

abiti da lavoro, da caccia o da pesca). francesco da barberino,

caccia o da pesca). francesco da barberino, iii-128: agocchie e canavaccio

fustagno è buono impaccio. s. bernardino da siena, 112: -che mestiere

dama, la principale attrattiva; ma da canaglia in frustagno, ammessa a visitare

fustàia, sf. bosco formato da alberi di alto fusto; bosco ceduo

a spizzico, diradando la fustaia, così da esporla a tremenda rovina in caso di

via sessuata. = deriv. da fusto; cfr. fr. futaie (

basti, ecc. = deriv. da fusto. voce registr. dal tramater.

botti, ecc. = deriv. da fusto, col sufi, collettivo -ame.

un'arma). = deriv. da fusto, calco del fr. fùté (

(nel 1690), deriv. da fut 4 fusto '. voce registr.

è costituito, nella parte inferiore, da un tronco di cono cavo con bordo

con bordo tagliente, e nella superiore da un codolo su cui si batte con un

fustellatura di astucci. = deriv. da fusto. fustellare, tr. (fustèllo

una fustella. = deriv. da fustella. fustellato (part.

pelli, ecc. = deriv. da fustellare. fustellatura, sf.

di esso. = deriv. da fustellare. fustèllo, sm.

, sm. stor. arma da lancio, consistente in un palo lungo

(vegezio), comp. da fùstis 4 bastone 'e dal tema del

fecie più tempo fa sopra il banco da scrivere. = deriv. da

da scrivere. = deriv. da fusta2. fustifero, agg.

e che chiedono il prospetto / del mare da vicino; e vivamente / vegetan col

= voce dotta, comp. da fusto e dal sufi. lat. -fer

e dal sufi. lat. -fer, da ferre 4 portare '.

di pedante. = deverb. da fustigare. fustigante (part.

sferza o una verga. guido da pisa, 1-107: come balaam la fusticava

vol. VI Pag.509 - Da FUSTIGARE a FUSTO (26 risultati)

: la groppa della collina era fustigata da folgori pazze e da sibilanti minacce.

collina era fustigata da folgori pazze e da sibilanti minacce. 3. figur

) 4 battere con verghe', deriv. da fùstis 'bastone'; cfr. fr

dial. frugare. niccolò da correggio, 1-355: vivon gli ucei senza

= voce di area settentrionale, deriv. da un incrocio di frugare con frustare;

383: gomene colossali, tese, tirate da schiere di buoi fustigati. -per simil

, 5-56: si sapeva un po'da tutti, memorante cesare, che la signora

fustigatori teatrali. = deriv. da fustigarex. fustigazióne, sf.

fustigazione della chiacchiera, a sentirsi travolti da un alto destino. = »

destino. = » deriv. da fustigare1-, cfr. fr. fustigation (

, cioè il pedale, e da quello le ramora, poi le fronde e

i picciuoli a larga mano. [sostituito da] manzoni, pr. sp.

-bosco d'alto fusto: quello costituito da alberi, lasciati crescere liberamente fino a

vi-16: si può piantare un bosco da taglio, e le piante da scapitozzare

un bosco da taglio, e le piante da scapitozzare in qualunque sorta di terra;

così quelle d'alto fusto, ovvero da costruzione. papi, 1-6-239: gli

di basso fusto: che è costituita da tali piante. bocchelli, 9-153

largamente fornito. ariosto, 46-79: fe'da costantinopoli a parigi / portare il padiglion

l'impero / di grecia, lo levò da mezzo giorno, / con le corde

giogo e adattatisi a'piedi i legni da scorrere, confidatosi tutto in su 'l

cavi, dove rimarrai sepolto e conculcato da quegli stessi che al tuo commando satra-

scoperte e i sacconi appoggiati alla spalliera da piedi. -in partic.:

parte centrale di certi oggetti (bastoni da passeggio, ceri, tubi, ecc.

come tutte le altre cose che nascevano da tutti i canti, dove erano i calami

mobile). ruscelli, 3-5: da quel luogo medesimo, cioè dalla cima

della gamba di quel piede, si hanno da partir due rami dritti.

vol. VI Pag.510 - Da FUSTO a FUSTO (23 risultati)

viviani, 5-353: da esso [magnano] fecesi fabbricare il

, che le sostentano, ma che da esse sono coperti e nascosti. carena

pare un serpente / ed ebbe astolfo da sé combiatato; / e rivoltato nequitosamente

impugnatura e la bocca. ca'da mosto, i-105: e fansi in ditta

ditta isola... bellissimi fusti da balestra e fusti da tenier. /.

. bellissimi fusti da balestra e fusti da tenier. /. getti, 201:

parte anteriore della cassa di un'arma da fuoco. j. getti, 141

ma con il fusto più arcato e da una banda sola, e che chi la

chi li canta que'singhiozzi erotti / da l'imo cor, quando a l'alba

cilindrica, può essere monolitica o costituita da vari rocchi e presentare una superfìcie liscia

una superfìcie liscia, scanalata o ricoperta da elementi decorativi. -per estens.:

significhino alcuni cerchi di metallo posti anticamente da piedi e da capo ai sostentaceli di

cerchi di metallo posti anticamente da piedi e da capo ai sostentaceli di legno, che

comprendente il torace e l'addome, da cui si dipartono gli arti superiori e

. faldella, iv-154: un fusto da cavallerizza ungherese, un'onda da divinità greca

fusto da cavallerizza ungherese, un'onda da divinità greca, una testa eretta,

a. cattaneo, i-361: da pertutto mi davan ne'piedi ossami infranti

iii-15: sul cader del giorno scoprimmo da lunge sull'alto destriere torreggiare il gran fusto

una persona (ed è spesso usato da un personaggio per alludere con immediatezza e

di voi, e più tosto voglio vivere da povera gentildonna con un cavaliere che da

da povera gentildonna con un cavaliere che da ricca mercantessa con quel fusto. baldovini

sconcio fusto. 14. recipiente costituito da doghe di legno tenute insieme da cerchi

costituito da doghe di legno tenute insieme da cerchi di ferro; botte, barile;

vol. VI Pag.511 - Da FUSTOLO a FUTURIBILE (17 risultati)

bacchetti, 6-15: il console era stabilito da molti anni in italia a esercitare il

assile principale delle corna del cervo, da cui si diramano i palchi. -scheletro

del corallo] / sorge; e da questo alterni e multiformi / sporgon di

cecchi, 7-2-6: che questo / fustuccio da galea sempre gli metta / nuovi scavezzacolli

adacquava per battesimo. = deriv. da fusto, sul modello di * corpuscolo '

.]: il fustoncino d'un ombrellino da sole. = dimin. di fusto

senza polpe. = deriv. da * fugita, deverb. dal lat.

gire'): cfr. 'frale'da 'fragile'; cfr. fi. fuite (

dall'ar. fitta * asciugamano, grembiale da bagno '. cfr. a

svolto con superficiale attenzione; che deriva da capriccio (un'attività, uno scritto

le arti liberali ad un'eminenza, da cui non hanno potuto mai decadere.

se stessa, gli parve futile gioco da fanciulli. morante, 2-267: avrei

. fr. colonna, 2-247: da l'altro lato era uno che sopra

propriamente 'che lascia scorrere ', da fundère 'versare '; cfr. fr

può i difetti;... ha da sbandirne le affettazioni e tutte le futilità

voce dotta, lat. fùtilitàs -àtis, da fùtilis (v. futile);

quel che può futuramente essere. è usato da scrittori di cose filosofiche, e dice

vol. VI Pag.512 - Da FUTURIBILITÀ a FUTURO (17 risultati)

; nel significato 2, deriv. da futuro sul modello di possibile.

e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste da esse). = deriv.

esse). = deriv. da futuribile. futurismo, sm.

e politico d'avanguardia fondato nel 1909 da filippo tommaso marinetti, che propugnò un

predominava il futurismo, che era roba da manicomio. = deriv. da

da manicomio. = deriv. da futuro; cfr. fr. futurisme;

: manifeste du futurisme, preceduto da una premessa editoriale, col titolo

, iii-25-110: il futurismo proviene proprio da quegli ambienti intellettuali ed artistici (francesi,

sempre oggetto di ogni sorta di vituperi da parte dei futuristi nostrani. ojetti,

le parolibere futuriste. = deriv. da futurismo-, cfr. fr. futuriste (

, più scaltri. = deriv. da futurista col sufi, -eggiare (a indicare

in libertà futuristiche. = deriv. da futurista. futurìzióne (futurazióne),

verso il futuro. = deriv. da futuro. futuro, agg.

l'uomo consiglio e dilibera che sia da fare e che noe. dante, inf

le forze vostre l'osserverete e amerete, da dio ne sarete remunerati nella presente vita

. la dottrina morale sarebbe stata tutt'altra da quel che ella apparisce ne'salmi,

evo, anzi di tutto il popolo cristiano da dodici secoli. baldini, 3-138:

vol. VI Pag.513 - Da FUTURO a FUTURO (10 risultati)

futuro grande scrittore era nella sua camera da letto, per la cui finestra il

è così tolta dal latino, senza da sé aver forma. citolini, 41:

futuro. leopardi, ii-25: luogo da aggiungersi a quelli che ho recati altrove per

ottativo invece del futuro indicativo; uso da cui sono nati tutti i futuri di

che tutta morta / fia nostra conoscenza da quel punto / che del futuro fia

il futuro e ch'io dispieghi / da l'occulto destin gli eterni annali, /

disoneste opere la- ciare a'futuri. da porto, 1-21: ho voluto raccogliere

: ho voluto raccogliere alcune lettere, da me nello spazio di alquanti anni scritte

certo che ciascuno di loro sia libero da qualunque altro vincolo simigliante, e non

di esse 'essere ', deriv. da altro tema (secondo la radiec del

vol. VI Pag.514 - Da G a GABARRA (7 risultati)

sol, la cui attuale forma deriva da una progressiva deformazione della lettera g.

e azzurre: se 'viene alzata da sola indica 'ho bisogno del pilota '

delle facce ardite. = deriv. da cabala per sonorizzazione dell'iniziale (cfr.

iniziale (cfr. 'gabinetto 'da 'cabina '). gabànio

gabardine (verso l'anno 1500), da cui l'inglese gaberdine (sec.

gabarra, sf. marin. grossa barca da carico a fondo piatto.

2-338: 'gabarra', specie di grossa barca da alibo a fondo piatto, destinata nello

vol. VI Pag.515 - Da GABBA a GABBANO (29 risultati)

rienzo, 84: non pare opera da gabbe. castelvetro, 3-148: ricevendo per

grammaticuccio presuntuoso. = deverb. da gabbare (v. gabbo).

ipocrita, bacchettone. s. bernardino da siena, 127: fu mai che d'

, che siete chiamati gabbadei e ipocriti da questi cattivi, pigliate il remo della

« egli è un gabbadeo, un furfante da ventiquattro carati, un ribaldo da mandarsi

furfante da ventiquattro carati, un ribaldo da mandarsi al mare per bastonarvi i pesci

per bastonarvi i pesci, un pendaglio da forca ». = comp. dall'

. aretino, 8-304: lasciandoci accecare da le lettere che ci mandano i gabba

con la persona in verso colei adocchiata da lui. = comp. dall'

comp. dall'imp. di gabbare e da oste (v.).

e corrompitori. = deriv. da gabbare. gabbaminchióni, sm.

, / ch'era in un campo da piantar carote, / rivolto al re,

la figura d'una donna rotonda in gabbana da infermiera. landolfi, 3-167: recava

lo più sotto il lucco; veste da camera ordinaria. savonarola, 5-i-139

, che la fanciulla, vestitasi la notte da maschio con la gabbanella dell'amante infedele

infedele che avea tenuta nascosta, andava da sé sola e senza saputa altrui ad appiccare

in genere bianco o nero, indossato da chi lavora, soprattutto da medici per proteggere

, indossato da chi lavora, soprattutto da medici per proteggere gli abiti, da

da medici per proteggere gli abiti, da convalescenti in ospedale, ecc.;

tra le mani gabbanella, e vedo da una tasca spuntare il lembo della cartina

ojetti, iii-291: magro, vestito da sportivo, in brache e calzettoni e

gabbano a cappuccio. 2. veste da fatica indossata per lo più da contadini

. veste da fatica indossata per lo più da contadini o da operai; vestaglia o

indossata per lo più da contadini o da operai; vestaglia o casacca ordinaria.

guerrazzi, 1-157: egli vestiva un gabbano da camera sudicio. de marchi, ii-65

, usciti dagli ospedali militari in tenuta da degenti: gabbano di tela e grandi

di tela e grandi pantofole e berretto da fatica. g. raimondi, 3-359:

leggiera in un gabbanetto, ovvero mantelletto da cavalcare. d'annunzio, v-2-200:

: io me ne son fatto un gabbanetto da cavalcare, di lana tosata scardassata filata

vol. VI Pag.516 - Da GABBAPENSIERI a GABBATA (17 risultati)

voce di tutte le cose vedere fu da me gabbato per senno, che si

, sì come di gabbare. sabba da castiglione, 5: la vanagloria del leggier

vennegli bene, che una grande acqua da cielo venne la notte, perché castruccio non

campo veniva / due cavalier di berardin da todi, /... / l'

medesimi di sapere di non essere stato da l'arte gabbato. pasqualigo, 164

, anima mia, che siete solo gabbata da soverchio timore, e ch'io vi

: / quand'era tempo d'andar da me stesso, / colle gambe degli altri

ne stai mo a gabare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.

intr. scherzare, celiare. giacomo da lentini, 54: certo l'amore fa

/ se io non gabbo! andrea da barberino, 1-89: disse el dux

castelvetro, 3-155: per aver cagione da poter rispondere in alcun modo coperto a

che tutti ebbero capito non esserci modo da scherzare da quella banda. -cadere

ebbero capito non esserci modo da scherzare da quella banda. -cadere in errore

un abbaglio, sbagliarsi. sabba da castiglione, 34: se per aventura qui

castiglione, 34: se per aventura qui da alcuno io iniquamente calunniato fossi di adulazione

propria fiducia negli altri, generalmente viene da essi ingannato. proverbi toscani, 135

solenne gabbata; ma credetti di farla da furbo. = femm. sostant.

vol. VI Pag.517 - Da GABBATELLA a GABBIA (31 risultati)

diversi modi. = deriv. da gabbato. gabbato (part.

beffeggiato, schernito; giocato. busone da gubbio, 196: voi tornerete a'vostri

dal giovine, così volse che egli da lei gabbato rimanesse, per farlo ravedere

2-108: carlo magno dunque, incoronato da papa adriano, costumò come gli altri cristianelli

giordano [crusca): si lasciò persuadere da quella femmina gabbatrice. trattati antichi,

gabbatore, leggiere e disleale, è da donne tenuto caro, né pongon mente che

alente rosa. = deriv. da gabbare. gabbavillano, sm.

e villano. la voce è registrata da a. prati, 465 (idem.

la vita. = deriv. da gabbare. gabbévole, agg.

gabbevole meno. = deriv. da gabbare. gabbia, sf.

di dimensioni varie, costituita in genere da regoletti di vimini o di canne

di vimini o di canne oppure da sbarre di ferro o di filo metallico

metallico (detti staggi), tenuti insieme da aste (dette gretole), destinata

più ragion v'arrivano uccellini / sì da tenere in gabbia per cantare. sannazaro,

-gabbia per i grilli, gabbia da grilli: di piccole dimensioni, formata

grilli: di piccole dimensioni, formata da sottili stecche o da paglie, erbe

dimensioni, formata da sottili stecche o da paglie, erbe e foglie intrecciate,

in qualche stop- piaro a lavorar gabbie da grilli. allegri, 11: per dispetto

, sporte..., gabbie da quaglie e altri uccelli. -uccel di

-cassa i cui fianchi sono formati da sbarre di legno o metalliche o da

da sbarre di legno o metalliche o da reti (ed è adibita al trasporto

». -imballaggio leggero, formato da liste di legno, destinato al trasporto

o recinto per tenere rinchiusi gli animali da cortile (polli, conigli, ecc

nudrir ne vorrai, luogo chiuso è da avere, nel quale due gabbie per

2. struttura fissa, costituita da sbarre di ferro o di legno oppure

sbarre di ferro o di legno oppure da graticci o da reti metalliche, in

ferro o di legno oppure da graticci o da reti metalliche, in cui sono rinchiusi

-anche: locale protetto verso l'esterno da un'inferriata in cui vengono rinchiusi questi

figur. tolomei, i-92: quando da voi tra i termini di toscana fu

uso soprattutto nel medio evo, costituito da un'intelaiatura di sbarre di ferro o

de enrigo quarto, suo gentile, e da lui posto ne la gabia di legno

vol. VI Pag.518 - Da GABBIA a GABBIA (10 risultati)

pensili della torre. -spazio circondato da un recinto di sbarre metalliche in cui

par che gli spiriti riabbia, / da ogni parte i pagan ributtando; / e

fronde in cui sono rinchiusi gli uccelli da richiamo, usata dai cacciatori nella caccia

al capanno, le gabbie degli uccelli da richiamo. -sostegno per il trasporto

-sostegno per il trasporto dei falconi da caccia costituito da un supporto di pertiche

il trasporto dei falconi da caccia costituito da un supporto di pertiche ricoperto di tela

126: « va pur là, pretaccio da gabbia, se 10 non te ne

: rispose astolfo: sì, prete da gabbia. -luogo o ambiente nel

mi strigne l'amorosa gabbia, / da poi ch'ai collo cerchio / fer

capo contro la gabbia delle due bombe da sommergibili. boriili, 1-93: con