fuggevolmente e a tratti, ma così fermamente da poter esprimerlo e fissarlo nella parola e
monumentali cipressi, di case coloniche ombreggiate da piante di fichi e di noce.
4. provocare il passaggio di un corpo da uno stato a un altro più consistente
stato a un altro più consistente (come da fluido a liquido, da liquido a
(come da fluido a liquido, da liquido a solido, ecc.);
tutta nel crocifisso. o tessuti da sottoporre all'osservazione del miammirato, 1-210
santo, l'antro, onde da l'opra, / in che avea fisso
. amabile di continentia, 121: mossa da fissando in esse il pensiero senza
che dalla forma delle cose resta ormai solo da ricavare argomenti per fissare la legge dei
luca pulci, i-67: io ho dentro da me fermato e fisso / che certamente
aver fisso al navigar la meta, / da l'iberia tornando, ercole invitto.
civetteria, non sapeva fissarsi limiti, da non oltrepassarli. dossi, 546: mi
(666): don abbondio pregato da lui di fissare il prezzo, si fece
, xi-23: pare che fosse una ferita da niente; ma questo rocco si era
fissato che fosse una ferita grave, da meritare la pensione più alta, quella riserbata
il loro piangere non era che un accomiatarsi da quella presenza nella quale invece più tenacemente
aiutato e, per così dire, fissato da un concorso così felice e caratteristico di
, incaricare, scegliere una persona (da assumere al proprio servizio, da destinare
(da assumere al proprio servizio, da destinare a particolari uffici o mansioni)
considerazione la mancanza di tutta la biancheria da letto e da tavola e della batteria di
di tutta la biancheria da letto e da tavola e della batteria di cucina.
soda lo strato sensibile alla luce e da essa non ancora alterato perché volto verso lo
si trovò di nuovo ad essere sbalordito da scintille che, replicatamente fissarono il suo spettro
in verso. 4. passato da uno stato a un altro più consistente
. 4 aria fissata ', nome dato da blak all'acido carbonico.
buondelmonti, ii-13: la terza regola, da questo grande autore fissata, è che
un fissato. -determinato, stabilito da una legge, da una norma,
-determinato, stabilito da una legge, da una norma, da una consuetudine;
una legge, da una norma, da una consuetudine; prescritto. p.
, xiv-60: percepirà 200 zecchini, da sborsarsi dal proprietario del cavallo e del cocchio
officine e riscuoteva alla mano, da ogni suo debitore, la tangente fissata
a teatro, nel palco già fissato da lei. 12. assorto; che
estrania dalla realtà; che è dominato da idee fisse; che si lascia soggiogare
idee fisse; che si lascia soggiogare da vane illusioni. salvini, 39-i-106:
iv-266: * fissato ', posseduto da idee fisse. pirandello, 7-445: è
passione politica. - seguito da una prop. dichiarativa. pratolini,
1). 5. cosmetico costituito da una leggera pomata 0 da un liquido
cosmetico costituito da una leggera pomata 0 da un liquido che viene spruzzato mediante nebulizzatore
gusto, ingenuamente -di colmarla. va da sé che mutando libro muta pure -ma
capacità di registrare i ricordi in modo da renderli disponibili per il futuro.
: permanenza anormale e coatta (provocata da disturbi psicastenici) di idee, impulsi
baldinucci, 2-6-505: per trarlo alquanto da quella fissazione, lo cavava talvolta quasi
afflizioni e disagi non hanno mancato. da ciò parmi potere conchiudere, che le
esterne, occupando l'animo, lo distolgano da quella cupa malinconia e dalle fissazioni,
di dominare uomini e cose è dominato sempre da tutti e da tutto. carducci,
cose è dominato sempre da tutti e da tutto. carducci, iii-24-161: cotesta dell'
furioso », a cui diceva di lavorare da tre anni. pirandello, 5-208:
o sono acuti, febrili e infiammatori da sproporzionata affluenza e ritardo o fissazione ne'
sono composte. -medie. ascesso da fissazione: quello che viene provocato mediante
voce dotta, lat. fixdtio -ónis (da * fixdre, iterat. di figère
voce dotta sul modello del lat. fissilìs da fissus, part. pass,
la massa. = deriv. da fissibile. fissicàlice, sf.
. genere di leguminose papilionacee, caratterizzate da una cuffia floreale che si spacca alla
lat. scient. fissifoliàtus, comp. da fissus, part. pass, di
pass, di findère 4 fendere 'e da foliaius 4 con foglie '. fissile
. fissilis * facile a fendersi '(da fissus, part. pass, di
un malnato, male in arnese di panni da vienna fino a roma. magalotti,
non possano essere e veduti e sentiti da chicchessia anche da lontano. salvini,
essere e veduti e sentiti da chicchessia anche da lontano. salvini, 16-397: spaventevolmente
e selvatica. = deriv. da fuggire. fiiggìbile, agg. che
annotazioni sul decameron, 135: detto da lui secondo l'uso dell'età sua
dati e ricevuti senza sapere a chi, da chi, né come, né perché
, rapidamente. baldovini, 2-91: da due parole sole, / che per questo
fatto un saluto a madama di richemond da parte vostra, ma 'à la
: mi si mostrava tuttavia abbastanza condiscendente da non allarmarsi... di un abbraccio
comp. dall'imp. di fuggire e da letto (v.), calco
cioè diocle, fu con lettere aiutato da euriloco sbandito di demetriade, del fuggimento
: e'volle fuggire e gittossi di dietro da una finestra, e fu ritrovato e
. battoli, 40-iii-139: nel farlesi egli da presso, cominciò a sentirsi dentro la
, /... voi non possete da mie man fuzire / se ale non
: lor volumi famosi a te verranno / da le fiamme fuggendo a gran giornate /
non par che li piaccia, / da noi fuge e diparte [l'augello]
de'dalfini e de'gran tonni fuggire da l'ampia tua furia. della casa,
al fin si svolge / stanca talor fera da i lacci, e fugge. forteguerri
. a ritrarsi, quasi fuggendo, da quell'assedio. alfieri, 1-443: quand'
stesse giovenezza e tempo, / donna, da gli occhi mie'il tuo fugire /
si'acolto in vostra grasia. guido da pisa, 1-94: com'eglino li volevano
, di dimora in dimora, sconvolto da un'inquietudine che non voleva placarsi.
per ore. 4. allontanarsi da un luogo; dileguarsi. -in partic
: or taglia geti, e lunga / da lui, ch'egli è di parte
egli è di parte / che, chi da lu'si parte, / e'fugge e
tardi e timidi non avessero alcuna via da fuggire né per terra né per mare.
]... son tolti o fuggiti da qualche scuola, fundaco o bottega
drittura di cervello e forza e coraggio da farsi dar ragione anche dal papa. alvaro
: ma tristissimo doverne fuggire per salvarsi da una morte spietata, dopo che la
, senza alcuna scusa fare, levatasi da tavola si fuggì. s. degli arienti
il passo, svignarsela. francesco da barberino, 30: si guardi di dimorare
sola con alcuno uomo, di fuori da padre e fratelli,... né
: sono attimi di terrore nella chiesa da cui, chi può, è scappato.
. cecchi, 116: tenetelo, uom da ben, ch'io vo'insegnarli /
cleopatra al secolo vetusto / sola fuggia da la tenzon crudele, / lasciando incontro al
7. scostarsi, allontanarsi da una persona, abbandonarla; rinunciare a
dalla massa; isolarsi. francesco da barberino, 118: dio, padre onipotente
son prefette, / da cui nessuno è che possa fuggire. petrarca
foco ovunque e'fugge, / arder da lunge et agghiacciar da presso. contrasto
, / arder da lunge et agghiacciar da presso. contrasto giustinianeo, 30:
to amor zerca vendeta, / e da ti fuzir non sa. cammelli,
vendetta un capello; / ché fuggendo da lui fuggo la morte. poliziano, st
più bella. marino, 1-60: da la madre fuggendo iva il figliuolo /
terra. quasimodo, 197: mentre fuggiva da te a precipizio lungo il fiume,
/ non vide, la fanciulla già segnata da morte, / nell'alta erba,
principio della superbia dell'uomo si è fuggirsi da dio. cellini, 1-104 (244
cellini, 1-104 (244): fùggiti da questo ribaldo di questo papa e da
da questo ribaldo di questo papa e da questo bastardo suo figliolo, i quali ti
collo, volterebbon le spalle e si fuggirebbon da cristo: con doppia ignominia della fede
8. per estens. spostarsi velocemente da un punto all'altro; allontanarsi con
.. il cielo maligno, percorso da veli grigi, con una luna che fuggiva
corpo; le corna sparirono. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
che fugge e non ritorna, come da un'enorme ferita. -con la
giordano, 20: la luce si fugge da noi e non ficca la virtù sua
... / le tenebre fuggian da tutti lati, / e 'l sonno mio
.. / or vinto il giglio è da la rosa, or vinto / l'
rosa, or vinto / l'ostro appar da l'avorio, or fugge, or
in oriente / e fuggon l'ombre da ogni lato. pascoli, 63: il
. 13. figur. desistere da un proposito, da un'azione,
. figur. desistere da un proposito, da un'azione, da un determinato genere
un proposito, da un'azione, da un determinato genere di vita; rifuggire
nemico più crudelmente perseguita coloro i quali da lui e dal mondo fuggono. cammelli
e di terribile, e fuggirebbero volentieri da una rivoluzione fonte di libertà in un ordine
amando fuggivi. assistita nella tua fuga da una virtù innata. soldati, iii-105
pensare ad altro; estraniarsi, evadere da preoccupazioni o pensieri assillanti. s.
. metastasio, i-374: ah! che da queste / immagini funeste / d'una
uomo di mutarsi in qualche modo, uscire da se stesso, essere un altro,
mio spirto comincia a fuggire, / se da voi, donne, non son confortato
o padre, / fugge la luce da quest'occhi. d'annunzio, iii-1-17:
dai figliuoli d'israel. paolo da certaldo, 307: sempre fugge
307: sempre fugge la pace da coloro che si rallegrano de le male operazioni
276: mia soave e dolce speme / da me dunque ahimè è fuggita; /
quaggiù il diletto in un momento / da noi sen fugge con alate piante. morando
di morire, e la morte fuggirà da loro. petrarca, 114-1: de l'
ogni pensiero afflitto. cornaro, 74: da lei [sobrietà], fuggono,
; e già i dolori / fuggono da la gamba e 'l vigor cresce. testi
: l'ubbioso pensier vedrai fuggirsi / lunge da te per l'aere rapito / sull'
dimenticato; sfuggire all'attenzione. francesco da barberino, ii-320: fuggati de la mente
staccate, cacciate a forza nella mente, da cui fuggono il giorno dopo.
'anche ', sì come tronca da * ancora ', che è l'intera
19. finanz. venire trasferito da un luogo all'altro, da un
trasferito da un luogo all'altro, da un investimento all'altro, per lo più
. sport. allontanarsi verso il traguardo, da solo o in piccolo gruppo, distanziando
il plotone (nelle corse); lanciarsi da solo, col pallone, verso la
, a sensazioni sgradevoli. giacomo da lentini, 16: chi è tementi -fugge
la infamia, vi prego a distorvi da la pratica di quella talanta. davila,
: vidi un ardente carro, tirato da due dragoni, tale a riguardare qual
, come allorquando si torcono gli occhi da un'imagine disgustosa. d'annunzio,
fredda: cotal campo come cosa pestilente è da fuggire. cantari cavallereschi, 130:
vai chi no 'l dizama? bartolomeo da s. c., 3-3-12: per
altrui è maestra di noi. francesco da barberino, ii-164: fuggi la cosa
: che sono io? un uomo proprio da nulla. lo vedo e sento vivissimamente
la signora... di darle qualcosa da fare in casa, non per sdebitarsi
amaro e fuggon la dolcezza. bartolomeo da s. c., 39-1-11: santo
vi verran dietro. -allontanare da sé la lode o il biasimo.
propria loda e lo proprio biasimo è da fuggire per una ragione igualmente, sì
, e che non brami / ottenerla da voi? -rifiutarsi di ascoltare
padova che la lingua latina fosse cosa da seguitare e da fuggir la toscana, o
lingua latina fosse cosa da seguitare e da fuggir la toscana, o 10 non
oggetti, indumenti, ecc. bartolomeo da s. c., 24-4-10: la
, vi-7: io fuggo di sapere da cui fosse voluto, ma certamente si
avendo fuggito dinanzi a'nimici francesco marchi da volterra alcune sue pecore, tu l'
pastori. boccaccio, v-249: parole da fare per istomacaggine le pietre saltare del
: ma quando io mi vedo importunato da una turba di volpi e di cani,
farle fuggire conviene che mandi un ruggito da leone. pirandello, 5-457: la
m. giovanni de'medici avea guadagnato da lui molti denari. rinaldo degli albizzi,
e di fuggita. = deriv. da fuggire. fuggiticelo, agg. disus
e prendere ogni partito che dia loro da vivere. papi, 1-4-21: in pochi
italiani, tutti ben armati e condotti da esperti e audaci capi, entrarono in
entrarono in piemonte. = deriv. da fuggito. fuggitivaménte, avv.
; precipitosamente, rapidamente. busone da gubbio, 47: molti della detta schiera
, profugo, esule. guido da pisa, 1-33: faraone...
ma per prestarmi fede / quai pegni vuoi da me? t'adoro ingrato; /
26 (448): uno fuggitivo da casa sua, l'altra in procinto d'
longwy cadea. / e i fuggitivi da la resa oscura / s'affollan polverosi
sereno, alle tacenti stelle, / da soave armonia quasi ridesta, / nell'
bello e poetico. -composto da fuggiaschi (un gruppo, una comunità
, i-54: lontano / è già da queste sponde, io giunsi appena / a
/ che la pupilla abbagliano, create / da la mortale fantasia superba. gnoli,
mortale fantasia superba. gnoli, vi-1213: da le gole rimote, / le fuggitive
/ nel silenzio profondo, / come da un'altro mondo. d'annunzio, v-3-6
aura respirate / rotta e purgata sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi
sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi! -che non si
l'alata dea. poerio, vi-315: da te spirato egli tentando / va le
momentaneo, transitorio, fugace. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
poco a poco gli articoli di rovani, da semplici e fuggitivi resoconti come allora si
figur. che si ritrae, che rifugge da doveri, impegni, responsabilità, e
fuggitiva... se n'era volata da un mondo all'altro. metastasio,
mondo traditor può dare altrui. giovanni da samminiato [petrarca], ii-38:
è fragile dono della natura. iacopo da cessole volgar., 1-96: l'allegrezze
.. / e i sogni seguitare / da morbidi origlieri, / quanti, o
d'immortalità. 11. difficile da comprendere, da fissare, da esprimere
11. difficile da comprendere, da fissare, da esprimere adeguatamente (un
. difficile da comprendere, da fissare, da esprimere adeguatamente (un concetto, una
, iii-613: il padre enea fue pregato da dido... ch'elli narrasse
= voce dotta, lat. fugitivus (da fugère 'fuggire '). cfr
.: che si è allontanato precipitosamente da un luogo, per sottrarsi a pericoli
di coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade, e conosco la misera
fuggiti sente, / e c'ha da rimaner privo di cena, / chiama lucina
timori che il tentativo, fatto già da noi, non termini a nostra maggior
. guarini, lvi-304: or quasi augel da sua prigion fuggito / le indegne reti
alla quale posono nome pistoia. bartolomeo da s. c., 297:
: cesare, passato il visurgo, intese da un fuggito dove arminio voleva far giornata
ii-50: era questa una camera fuggita / da i birri, che scappar volean pel
: così coperti van ne'giochi mori / da le palle lanciate i fuggitori.
2. figur. che si astiene da vizi, colpe, peccati; che
a minacce, a sventure. bartolomeo da s. c., 28-1-1: la
seguitatoli e seguita i fuggitori. gerolamo da siena, xxi-302: sieno fuggitori d'ogni
abbia, e non ritrovi loco. erasmo da valvasone, 1-7-187: sopra il sinistro
martiri, fumi né armimi. sabba da castiglione, 63: mi dirà esser cosa
coi lupacchin, che fugge oltraggio. paolo da certaldo, 344: per la gola
si troveranno tutte. -che nasce da un animo malvagio (un impulso,
, cioè un signore d'exercito mandato da dio el quale occiderà la fuia e
il ladro che imbola di notte, da « furvo » ch'è a dire,
dal lat. volg. * furius (da fùr fùris 'ladro ').
jacu, beffando, -hai una faccia da mortorio. verrà, verrà, fulano
funzione di sostegno. = deriv. da fulcro, col sufi, del part.
un picciolissimo peso, quasi niente avranno da durar di fatica. carena,
chiamasi 4 potenza *: il corpo da muovere dicesi 4 resistenza ': e
di quei dubbi dolorosi e tremendi, da cui, come dal fulcro d'una bilancia
. 4 sostegno del letto ', da fulcire 4 sostenere '. cfr. isidoro
pura intuizione. = deriv. da fulgere. fùlgere, intr.
prossimi n'accende. aleardi, 1-439: da vaporoso padiglione intanto / d'accese nuvolette
il sereno. = deriv. da un'ipotetica forma iterativa di fulgere.
strana e insolita, una fissità quasi da cieca. 2. figur.
di maggiore fulgidezza. = deriv. da fulgido. fùlgidi, sm.
vostra fulgidità. = deriv. da fulgido. fùlgido, agg.
, / e l'anima già doma / da i casi... / si
6-176: occhi fulgidissimi, perpetuamente volgentisi da un lato all'altro. d'annunzio,
lazio, / e a l'aura che da tivoli traea / inchinandomi i fulgidi d'
dotta, lat. fulgidus, deriv. da fulgère 'fulgere '. fulgóre (
/ dipinte di mirabil primavera. vito da cortona volgar., xxi-765: avea gli
sentiero all'erranti ombre. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
landolfi, 7-54: saresti tanto ingenerosa da... negarti all'uomo che ami
voce dotta, lat. fulgór -6ris, da fulgère * brillare '. fulgòridi
setti emitteri del sottordine omotteri, formata da specie nostrane, piccole e poco vistose,
nostrane, piccole e poco vistose, e da forme tropicali, generalmente caratterizzate da
e da forme tropicali, generalmente caratterizzate da una notevole ipertrofia del capo.
= voce dotta, lat. fulguràlis, da fulgur -ùris 'fulmine'. fùlgure e
luminoso, fulgido'(cassiodoro): da fulgur- ùris 'folgore, baleno'.
papini, 373: un libro fuligginato da qualche macabrità. = deriv.
qualche macabrità. = deriv. da fuliggine. fuliggine (/ ulìgine
), sf. sostanza bruno-scura, composta da particelle finemente suddivise di carbonio o di
d'acquerello, e per tignere fogli da disegnarvi sopra. leopardi, 456: tenera
metri sopravanzando i tetti dei palazzi, e da una cima all'altra vedemmo altrettanti ponti
deu'infemo, chi le guarda come colore da dilettarsene? e senza magistero usate,
che, secondo la medicina antica, passavano da un organo all'altro di un corpo
le lettere non siano intese se non da chi è partecipe della cosa si fa inchiostro
v-3-105: mi sarebbe stato dolce vivere da calligrafo copista... polendo con
di samarcanda tinta in gruogo, facendo da me il mio inchiostro con la filiggine
vibrati, son d'ogni intorno occupati da fuliggini corporee. -tristezza, malinconia
la volpe del grano] è caratterizzata da alcuni col nome di filiggine e dai
. medie. patina brunastra, costituita da muco, che si deposita sulla lingua,
labbra e sulle gengive di chi è affetto da grave infezione e in partic.
dall'ileotifo. = deriv. da fuligginoso. fuligginóso (/ uliginóso
,... /... da la mischia uscio / spettacol fero a'
ancora gocciolante d'olio un antico schioppo da caccia. pascoli, 660: per
sta simile a un spazzacamino, tinti da carboni e da dispiacevoli e fuliginosi fumi
a un spazzacamino, tinti da carboni e da dispiacevoli e fuliginosi fumi con vesti polverose
a. cocchi, 8-88: è anco da considerarsi, se le macchie..
. 4. figur. agitato da torbide passioni, impuro (panimo,
con la diffida di esercitare perché affetta da lue ereditaria. 5. agric
gengive). = deriv. da fuliggine; ma cfr. lat. tardo
dotta, lat. fullònica, deriv. da fullò -ónis 'follone'. fulmicotóne, sm
volse a me annunziandomi: -spolette da * shrapnell - e questo alla mia destra
quasi ne spaura. = comp. da fulminante] e cotone (v.)
un tempo: col motto, preso da orazio, 'omnes eodem '.
eodem '. = deriv. da fulminare. fulminaménto, sm. letter
e riempì. = deriv. da fulminare. fulminante (part.
). -anche: che è accompagnato da fulmini. n. agostini,
-letter. che spara (un'arma da fuoco). marino, vi-53:
fosse stata assalita, per lo meno, da una encefalite fulminante. de marchi,
viani, 13-33: è stato certo colto da pazzia fulminante. -che si
la pipa. -capsula di arma da fuoco. checchi, ii-1022: era
di un fucilino di latta per gioco da ragazzi. 7. arald.
7. arald. che è formato da due fulmini raggianti (un particolare tipo
come imprecazioni). guido da pisa, 1-137: favoleggiano li poeti che
che per lo vizio della superbia furono da dio percossi e fulminati. petrarca,
colpo, colpire mortalmente (con armi da fuoco con frecce o con altri proiettili)
, che per l'aerea via / fulminato da me col piombo sia. d.
e la fece assalire il 23 maggio da 18 mila uomini con quaranta cannoni,
nella bottiglia tanto e così violento tossico da fulminare un reggimento. bocchelli, 3-121:
2-222: tre di loro furono fulminati da una scarica di fucilate. -assol
. g. bentivoglio, 4-297: da più lati furiosamente si cominciò a fulminare
onde nasce la sua riputazione se non da quella forza divina inserta nelle parole, nel
di spirito di un operaio che abbia da fare intorno alle correnti ad alta tensione
tuoni potè mai giove fulminare, che da temere fossero come la nostra ira?
è in atto di fulminare, è pregato da s. rocco ed altri santi per
che 'l ferro /... / da l'affocate fauci awentan lunge. zinano
veneno. monti, x-3-191: facean da lungi risuonar l'orrendo / crocchiar dei denti
voi fuggite, onde non abbia / da fulminar'in voi l'ira presente. gir
ii-98: spaventato finalmente dalle atroci novelle da ogni banda che il nimico veniva fulminando
al picchiare a l'arrabbiata, ne rido da me a me, et apertolo sento
mini ', deriv. da fulmen -ìnis * fulmine '.
.]. = deriv. da fulminare. fulminatina, sf.
per assorbimento della nitrogli cerina da parte di ritagli di tessuto di lana.
di lana. = deriv. da fulminato. fulminato1 (part.
ariosto, 12-1: cerere, poi che da la madre idea / tornando in fretta
del palazzo ducale del té, dipinti da giulio romano, i giganti folminati in fiegra
bersagliato, battuto dai colpi di armi da fuoco. botta, 5-341: la
. era impossibile, che la piazza fulminata da due parti potesse resistere più lungamente.
timido di quella calcinala rapata e fulminata da san martino a doberdò; nomi spaventosi
di paesi. -ant. provocato da un colpo di arma da fuoco.
-ant. provocato da un colpo di arma da fuoco. dalla croce, ii-107:
di adustione. -ucciso improvvisamente (da un malore); freddato sull'istante
. casati, ii-1-859: di ritorno da un viaggio, cadde fulminato da colpo
ritorno da un viaggio, cadde fulminato da colpo apoplettico. imbriani, 2-22: ha
(di pietre preziose). erasmo da valvasone, 1-9-202: era poi l'elmo
gemme d'oriente. -segnato da violente striature. papini, 28-26:
acqua... le seguiva, veniva da lontano, fuggendo, battendo, tra
(429): don rodrigo, fulminato da quella notizia così impensata...
penosi; più che spauriti, fulminati da quella minaccia del commiato. 3.
senso generico: perseguito, colpito (da una sanzione, da una pena).
, colpito (da una sanzione, da una pena). giusti, i-131
. 4. colpito o ucciso da una scarica elettrica. moravia, i-423
tirato, sparato (un colpo di arma da fuoco). -anche al figur.
cor percosso, un notator delfino. da molino, lx-3-57: questi erano i colpi
amore. abba, 1-101: fummo trattenuti da un fuoco terribile, fulminato da un
trattenuti da un fuoco terribile, fulminato da un muro, sul quale, nel
fila di fanteria. -eruttato (da un vulcano). marnioni, 1-84
: giova sapere com'egli, nascesse da una famiglia illustre inglese passata in francia,
il padre suo, pel celebre editto fulminato da luigi xvi contro gli ugonotti, nel
, che escono di bocca, fulminate da donne arrabbiatissime, da giuocatori disperati,
bocca, fulminate da donne arrabbiatissime, da giuocatori disperati, da padri bestiali.
donne arrabbiatissime, da giuocatori disperati, da padri bestiali. 8. che ha
-óris (amobio), deriv. da fulminare 'fulminare '. fulminato rio
, lat. tardo fulminàtórius, deriv. da fulminare * fulminare '. fulminazióne
nicò, publicando bolle sopra di ciò da essere per tutti gli uomini divulgate,
medie. complesso di effetti nocivi esercitati da una scarica elettrica quando colpisce un organismo
, lat. fulminatili -6nis, deriv. da fulminare 1 fulminare '. fùlmine
temporalesca e la superficie terrestre, accompagnata da vistose manifestazioni luminose (lampo, baleno
sommità del tempio di santa reparata fu da uno fulmine con tanta furia percossa,
un fulmine. fucini, 405: giù da ponente l'aria era infuocata dai fulmini
con luce accecante attraverso la nuvolaglia partendo da un angolo lontano del cielo, scendendo
162: vede i sulfurei monti e da la lunge / l'arso tifeo dal
con fulminea rapidità; colpo di arma da fuoco. tasso, 6-48: lampo
morte. -fulmine terrestre: arma da fuoco. ariosto, 9-66: vivo
, dalla mano robusta, eran cosa da paragonare all'impennata e agli scarti dei
generico: censura, reprimenda, riprovazione da parte dell'autorità religiosa. giannone,
la duchessa bianca maria, sebben colpita da questo impensato fulmine, s'era addotrinata
indi a pochi mesi ci sentimmo colpiti da un fulmine, perdemmo nostra madre.
fascio di fiamme montanti e discendenti attraversato da quattro dardi spezzati, posti in modo
quattro dardi spezzati, posti in modo da formare una croce di s. andrea;
nozione delle distanze e della durata differisce molto da quella che potevano averne gli uomini del
nessun osservatore al mondo potrà mai guardare da vicino quello che avviene nel tabernacolo:
(una divinità). busone da gubbio, 60: io vidi in cielo
audacia. = deriv. da fulmineo. fulmineo, agg.
infra la verde foglia / son quasi tocchi da fulminei lampi. fed. della valle
bocca. -che spara (un'arma da fuoco); che esplode (un
esplosivo); che è dotato di armi da fuoco (una nave).
, iii-2-1139: il fulmineo massinissa incalza da presso la rotta, e non dà quartiere
ed alessandro / volle assembrar, lasciò da l'aspro dorso / de'monti armeni insino
, è fina di lineamenti e illuminata da un par d'occhi fulminei e mesti
quella vita giovane, e fiduciosa tanto da essersi riprodotta, e del suo ultimo
. verdinois, 104: lo passò da parte a parte, mentre nel punto
= voce dotta, lat. fulminèus da fulmen -ìnis * fulmine '.
un alto poggio, vidde lo fulminìo da lungi: pensossi bene ch'e'suoi
fende. = deriv. da fulminare. fulminóso, agg. che
arma, in partic., un'arma da fuoco). pallavicino, 1-280
fulminoso arringatore. = deriv. da fulmine. fulvène, sm. chim
= voce dotta, deriv. da fulvo col sufi, chimico -ene indicante
i guidi lo 'ngegno mio. domenico da prato, 1-ii-356: forza dal ciel
fulvidi narcisi? carducci, 1027: da le pendenti rupi il fieno / falcian
di caprigno. = deriv. da fulvo, sul modello di rossigno da rosso
. da fulvo, sul modello di rossigno da rosso. fulvo, agg. che
fanciulla alla finestra: ovale, circondata da ricci ariosi, fulvi. d'annunzio,
animale. e. cecchi, 8-71: da una piccola elevazione, le fulve colonne
fossero fumabili! = deriv. da fumare. fumacchiare, intr. [
gadda, 13-256: mi feci comperare da navutti,... una pipa con
un po'. = deriv. da fumare (v. fumacchio).
. 2. fumo che si eleva da un fuoco semispento 0 da una materia
si eleva da un fuoco semispento 0 da una materia che brucia lentamente, senza
che accompagna un'esplosione o che esce da un comignolo, da un fumaiolo.
o che esce da un comignolo, da un fumaiolo. manzoni, storia della
le dita ». carducci, 505: da fossa che in quei campi la repubblica
mezz'aria, immobili, come rappresi da magia: relitti d'una testé dissolta
il fumacchio di un treno merci usciva da un profondo oblò scavato tra le rocce.
di nebbia rosa. bocchelli, 1-i-76: da qualche tempo il sole e la brezza
e strascichi. orioni, x-19-319: da circa un mese il telegrafo segnala ogni giorno
di una granata. = deriv. da fumo, secondo il tipo pennacchio.
che è caratterizzato dal fumo che esce da ciminiere, da fumaioli, ecc.
dal fumo che esce da ciminiere, da fumaioli, ecc. monelli, 1-17
modernità del carbone. = deriv. da fumacchio. fumacèa, sf. colonna
innalza lentamente. viani, 14-200: da una ciminiera tubolare di mattoni rossi,
dal vento. = deriv. da fumo. fumàggine, sf.
in partic. delle foglie, provocata da diversi tipi di funghi saprofiti o epifiti
un deposito polveroso o crostoso, formato da un fitto intreccio di ife, che ricopre
. scient. fùmàgó -inis, deriv. da fùmus 'fumo 'per il colore
tratto del fumaiolo. s. bernardino da siena, 234: e1 fummo entra
che sboccano dalle aperture vulcaniche, come da sfogatoi, fumaioli e camini della gran
, cioè i buchi per dove ha da uscire il fumo; deono essere larghi e
fumo; deono essere larghi e lontani da ogni materia atta ad abbruciarsi.
, frequente in un terreno vulcanico, da cui esce una fumarola. - anche
nel'odorato. = deriv. da fumo. fumaménto, ant. emissione di
così facile ad ingombrarsi e rendersi offuscato da i fumamenti dello stomaco, dalla pienezza
di lui cagionati. = deriv. da fumare. fumana1, sf. region
nasconde. albertazzi, 238: l'aria da levante respingeva la fumana che appena di
iii-215: venni la sera a ostia e da gover- nolo in qua trovassimo tanta fumana
, nebbia folta, caligine, è parola da scartarsi come dice il filologo modenese.
sale di trattura dei bozzoli dei bachi da seta quando non siano ben ventilate.
189: leopoldo cominciò a star lungi da casa le settimane, or cavalcando alla
1-162: il dolore le dava tali morsi da mandarle le fumane alla testa.
= voce settentr., deriv. da fumo (lomb. fumana, venez.
fumante vedeano ed ispaventati di paura stettero da lungi. caporali, i-109: gli
bacco latino; / ché così lei nomar da le supreme / bellezze e lui da
da le supreme / bellezze e lui da le fumanti tazze, / che tracannò fino
rigidi coni. carditeci, 232: da le vette de l'etna fumanti / ben
alto silenzio. pecchi, n-68: scendevo da solo, tra nebbie fumanti, nella
terra fumante. -appena estratto da una ferita; ancora bagnato, grondante
sangue, coi quali s'era rasciutta da prima la fumante piaga. monti,
-che ha appena sparato (un'arma da fuoco). dossi, 218:
o di vituperio. -che muove da un sentimento intenso, da un animo
-che muove da un sentimento intenso, da un animo appassionato; violento (un'
bertini, 3-35: questi non essere autori da leggersi a stomaco pieno e fumante.
. arald. che ha il fumo rappresentato da uno smalto diverso da quello della fiamma
il fumo rappresentato da uno smalto diverso da quello della fiamma (il fuoco,
mantelletti larghi e spaziosi. = da fumantel. fumante3, agg.
agg. e sm. che è abitato da un nucleo familiare; focolare domestico;
in strada. = deriv. da fumo, nel significato di * focolare,
, 439]: andò una grida da parte de'signori anziani, che tutti i
delle riformagioni. = deriv. da fumanterio. fumantèrio, sm.
di faenza. = deriv. da fumante2. fumantino, sm.
fumantini ammazzaquattordici. = deriv. da fumante1. fumarasi, sf.
= voce dotta, comp. da fumar [ico] e dal suff.
fumarico. = voce dotta, da fumar [ico] col suff. chim
forno, ecc.); essere avvolto da fumo (un luogo incendiato);
di un incendio). folgo da san gimignano, vi-n-134 (3-12):
afflitti i paladini / non sanno come uscir da quell'impiccio: / e già fuma
di torchi infranti, non era differente da quella, dove passa un campo messo
presentato alla fiamma d'una gran torcia, da principio fuma, schizza, scoppietta,
forte e 'l fummo si scontrava. guido da pisa, 1-62: lo monte cominciò
, 8-641: giace tra la sicania da l'un canto / e lipari da l'
sicania da l'un canto / e lipari da l'altro un'iso- letta / ch'
calma! d'annunzio, v-2-358: da frequentatore perverso mi parlava dei bagni turchi
te d'aleppo / giunto, e da moca che di mille navi / popolata
corpo accaldato a contatto con l'acqua o da stoffe bagnate sottoposte all'azione del caloreo
sottoposte all'azione del caloreo del ferro da stiro. dante, inf.,
/ fiato dalle cavalle, anzi foco da le aperte nari. carducci, 578:
le aperte nari. carducci, 578: da la larga narice umida e nera /
fumava il respiro. -essere coperto da una nuvola di polvere. berni,
berni, 46-20 (iv-103): vide da lungi fumare il cammino / di polvere
producendo fumo (un colpo di arma da fuoco). guerrazzi, 2-485:
fila riprese a muoversi lentamente, molestata da altri proiettili che fumavano intorno a essa
... ci stava dentro tutto -fumava da tutte le vene -guazzava nel proprio sangue
visiera levata, doveva esser piuttosto orrida da vedere. 6. ant.
/ le sbarre e i claustri, e da le nari fumano / sdegno e furor
, in forza al plotone per convalescenza da recidiva di itterizia, si preparava alla
kaliane,... per dar da fumare a coloro, che venivano a tenergli
un uomo che s'è fumato tutto da sé, piano piano, come un sigaro
-fumarsela: squagliarsela, allontanarsi di soppiatto da un luogo. pananti, i-411
, affumicare ', deriv. da fùmus 'fumo '. fumària
lat. scient. fumaria, deriv. da fùmus * fumo '(per
otto cataratte di fuoco: essi funzionarono da bocche di camino durante l'incendio, e
la sfiammata lungo l'intercapedine che funzionò da canna fumaria. moravia, xiii- 249
] era addossata una canna fumaria sormontata da uno sbilenco e corroso tettino di latta
tettino di latta. = deriv. da fumo: cfr. fumaria (v.
etilenici. = deriv. da fumarico, col suff. -oide (dal
100 °c, costituite in gran parte da vapor acqueo con acido solfidrico e anidride
massime a pozzuolo, sei miglia lontano da napoli, dove si vedono bocche di
o colonna di fumo (che esce da un camino, che sale da un fuoco
che esce da un camino, che sale da un fuoco, da una sostanza che
, che sale da un fuoco, da una sostanza che brucia, ecc.)
e ghiaccia. viani, 10-345: da quell'altura si scorgono serpeggiare nel piano
scorgono serpeggiare nel piano candide vie, da cui s'alzano fumate bianche quando qualche
la leggera fumata che si dileguava lentamente da un folto di macchie arrampicate sulla fenditura
9-23-345: tanti avventori concorrere a comperar da essi [demoni]... una
la compagnia. = deriv. da fumare (ed è voce molto estesa nei
signoria. = deriv. da fumo. fumatièra, sf.
rame su cui si brucia della polvere da fuoco per uso de'segnali di notte
di notte. = deriv. da fumata. fumato (part.
papini, 28-95: sigarette fumate a metà da ribaciate labbra. 2. disus
savinio, 120: poi dalla sala da pranzo i suoi genitori sono passati nel
ali palpitanti. = deriv. da fumare; per il n. 1 cfr
sigaro toscano] passò dalla categoria dei sigari da sette centesimi in quella dei sigari da
da sette centesimi in quella dei sigari da otto centesimi e poi da dieci,
dei sigari da otto centesimi e poi da dieci, con grandissima afflizione di spirito di
. = voce dotta, deriv. da fumatore. fumazzare, intr. emettere
... usciva un fiume fumeggiante da quelle labbracce tuberose. 3. letter
3. letter. che è appena sgorgato da una ferita (il sangue).
= voce dotta, lat. fùmeus, da fùmus 'fumo '. fumerìa,
opere narrative. = deriv. da fumetto2. fumettistico, agg. (
inoltre sentivo il bisogno di farmi ammirare da santina. -giornale a fumetti (
di fumetto. = deriv. da fumo, per la proprietà di rendere l'
mano più densa si sprigionò... da quel mucchio di carte. 2
. = = > deriv. da fumicare. fumicare, e deriv
e politiche. = deriv. da fumicoso. fumicóso (ant. fummicóso
, v-453: 'stufe', bagni caldi, da xlcpo?, fummo; e da
da xlcpo?, fummo; e da questo dichiamo 'luogo tufato ', basso
reggia, infelice, perché stortamente retta da un sensuale superbo, fu facile di
mente di quegli. = deriv. da fumicare (fumigare). fùmido
/ ebri rapìangli, barcollando, / da i palafitti laghi, da i fumidi /
, / da i palafitti laghi, da i fumidi / antri scavati. orioni,
: la fredda sera improvvisa calata / da tutto il cielo fumido oscuro / sull'acqua
murati alla parete, mordecchie, ferri da mettere alle nari fumide e nere, tutti
-caldo (il sangue appena sgorgato da una ferita). d'annunzio
ci chiamassino. = deriv. da fumo. fumlfero (fummìfero)
dotta, lat. fùmlfer, comp. da fùmus * fumo 'e del tema
e minore. = deriv. da fumigare. fumigante1 (part.
schiuderne alcuno [sepolcro] non tocco da molti secoli addietro, trovarvi le lucerne
che correva giù per la strada era coperto da un velo di ghiaccio, e dai
era spaventosa per le fuliggini fummicanti, esalate da una catasta d'ossa ch'ardeano a
fumigante dello stromboli, non ha che da... affacciarsi sul colle. c
. e. gadda, 5-296: da stagnanti nebbie e dalle rive dei fumiganti
all'azione del calore o del ferro da stiro. salvini, 41-436: quasi
salvini, 41-436: quasi fusse portato da più cavalli per lo sudore fummicanti.
, 1-74: la cavalla, assaggiando da qualche schizzo il fresco dell'acqua, si
: il freddo era calato all'improvviso da un cielo sgombro e terso, dopo piogge
(il fumo). andrea da barberino, 5-1212: giunto in sul poggio
quale sieno corone e rosarii. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
alla fiamma d'una gran torcia, da principio fuma, schizza, scoppietta, non
. ediz. 1827 (451): da principio fumica, schizza, scoppietta..
vapore che emana dal corpo sudato o da tessuti sottoposti all'azione del calore o
all'azione del calore o del ferro da stiro. g. gozzi, 1-162
tra'cigli torva cura infòscasi / e da l'augusto petto il cuore fumiga.
dotta, lat. fumigare, deriv. da fùmus * fumo cfr. fr.
emanano vapori gassosi letali; è formata da un telaio portante gli utensili a forma di
collegamento con il serbatoio contenente il prodotto da iniettare; l'erogazione e la profondità
per le fumigazioni. = deriv. da fumigare; cfr. fr. fumigaleur (
. 2. = deriv. da fumigare. fumigazióne [fumicazióne,
ragunata di fuligginose fumigazioni, le quali spesso da vari accendimenti de'sensi vi si
dell'aria, a quali fecero mille fumigazioni da idolatri e superstiziosi, come erano.
. = voce dotta, comp. da fumo e dal tema del gr.
al cielo. = deriv. da fumigare. fumigio [fummìgio)
nievo, 1-227: diede una tirata da quel suo briciolo di pipa, ed
nonnulla ». = deriv. da fumo. fumismo, sm. atto
eccentricità pericolose. = deriv. da fumista. fumista, sm.
e, 1-269: -sono partito stamattina da milano in preda a un'ispirazione irresistibile
. il significato n. 2 deriva da un personaggio di un vaudeville, la famille
in rischi generosi. = deriv. da fumista-, cfr. fr. fumisterie (
più azzardati, fossero pure non immuni da quello che i timorati della borghesia intellettuale
. nel 1852), deriv. da fumiste, nel senso di 'burlone,
gadda, 7-221: le persone sembrano uscire da due repertori, appaiati alle due tonalità
e la serva. = deriv. da fumista, nel significato n. 2.
il fumo. = deriv. da fumivoro. fumìvoro, agg.
gli apparecchi fumivori; la litografia inventata da senefelder. = comp. da
da senefelder. = comp. da fumo e dal tema del lat. votare
pesci e dall'uve e da'fichi e da altri frutti la soverchia umidità, la
questo ragionamento / so che saranno parole da sera, / che come fummo ne le
egli... poppando ogni tanto da una pipa di gesso smozzicata due boccate
l'abitudine di fumare tabacco. -tabacco da fumo: quello che si usa abitualmente
le ragioni morali per lodare 11 tabacco da fumo dovrebbero essere almeno due: che
quando corre, il fumo ne fugge basso da lei e ci vuole un po'di
intorno per l'aria vapora / fumo da questa, a quel modo che s'entro
sanata. -nube di polvere sollevata da un'esplosione, da un crollo,
di polvere sollevata da un'esplosione, da un crollo, da una massa d'uomini
un'esplosione, da un crollo, da una massa d'uomini e di animali
di animali in movimento. guido da pisa, 2-109: andava fuggendo e faceva
i fiati degli uomini e de'cavalli sollevati da due eserciti, che in un perturbatissimo
tostamente quel gòffan coperse / per non aver da lui malvagi torti. bruno, 3-70
che, se non fusse ben ben suppressa da gli altri, mandarebbe tal puzza e
di tutta la plebe intiera. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
che nella medicina antica si riteneva passasse da un organo all'altro del corpo animale
di euforia, di confusione mentale causato da un uso eccessivo di bevande alcooliche;
: quel dolore di stomaco non dipendeva da infiammazione, ma da un fumo bilioso
stomaco non dipendeva da infiammazione, ma da un fumo bilioso che esternamente lo vellicava.
ottenebrazione della mente o dello spirito provocata da passione violenta, da viva eccitazione.
dello spirito provocata da passione violenta, da viva eccitazione. 5. caterina
viva eccitazione. 5. caterina da siena, 63: la miserabile superbia.
dal nocivo fumo de la mala ambizione e da l'oscure nuvole de la temeraria superbia
si sa e che si vale, e da mille altre taccherelle non si lasciassero accecare
bocchelli, i-47: poi si dava da fare, nella sua qualità di tesoriere
e acceso la testa fino al punto da fargli perdere l'impiego. -uomo di
né può'sapere ove ito sia: zanobi da strato [s. gregorio magno
al tuo fiorito chiostro, / soffusa da natura di tal ostro / che nel
per me lo attendere a la bottega, da la quale mi ha disviato il fumo
semidea in sottanina di garza meno inorgoglita da fumi dell'adulazione e dai confetti degli
i fumi e le filosoficherie son da lasciare ai trattatisti. 7.
-fusione imperfetta di un metallo, provocata da cattiva combustione, per cui questo presenta
9. sfiatatoio di una carbonaia. -tubo da fumo o di fumo: tubo entro
aria o di ossigeno che viene indossato da chi deve penetrare in locali invasi dai
. tipogr. nero di fumo, fumo da stampatori: inchiostro grasso da stampa ricavato
, fumo da stampatori: inchiostro grasso da stampa ricavato dal fumo della combustione di
massime negli scuri, dove adoprò fumo da stampatori, e nero di avorio abbruciato.
fummo, perciocché si fa di fummo da una lucerna piena d'olio di linseme
, sicché il pieno mandato ch'aveano da messer bamabò tornò in fumo. petrarca,
in argomentuzzi ed in cavillazioncelle, che da lontano paiono 'poco, da presso e
cavillazioncelle, che da lontano paiono 'poco, da presso e quanto più le strigni si
del papa, essere al tutto libero da una dubbiosa guerra. b. davanzali,
pirón ammiccò e chiese sottovoce: -c'è da far del fumo? - sì.
piano, il giurista letterato spedito in esilio da eliogàbalo, che lo aveva come il
occhi: far apparire le cose diverse da quanto sono nella realtà; cercare di
arte / invulnerabile / e sola trapassabile da parte a parte, / butta il fumo
-far fumo al naso di qualcuno: dargli da intendere ciò che non è.
6-176: aveva creduto sul serio che da quel matrimonio gli fosse derivato quasi un
per un'altra, voler apparire diverso da quel che si è. menzini,
. bocchelli, 10-127: non avete da far altro che chiedere... non
un'altra; chi vuol mostrarsi diverso da quello che è. einaudi, 1-503
dal primo i fuchi-demagoghi non hanno nulla da sperare; sul secondo prosperano avvocati,
giorno 7 sera due * shrapnels * da 152, con fumone giallo ambra e un
. = voce dotta, comp. da fumo, fuoco e dal lat. flammlfer
2. per estens. che è formato da fumo o da vapori prodotti artificialmente.
estens. che è formato da fumo o da vapori prodotti artificialmente. -cortina fumogena
. = voce dotta, comp. da fumo e dal tema del gr.
3. offuscato dal fumo o da vapori, da nebbia; caliginoso.
. offuscato dal fumo o da vapori, da nebbia; caliginoso. landolfi,
= voce dotta, deriv. da fumo. fumosità, sf.
2. l'essere fumoso; offuscamento prodotto da fumo o vapore diffuso; atmosfera,
nella medicina antica, si riteneva passasse da un organo all'altro del corpo animale
suoi altri argomenti fatti fare, quasi da alcuna fumosità di stomaco o d'
] è venuta indisposizione de la persona causata da quelle sue fumosità dal stomaco alla testa
alterazione del sonno negli animali... da quelle fumosità calde e umide che escono
annebbiamento della mente e dello spirito provocato da passione violenta. tesauro, 4-491
o pietre preziose o dure, costituita da una striatura o da una macchia simile
o dure, costituita da una striatura o da una macchia simile a una striscia di
striscia di fumo o di colore diverso da quello naturale della pietra. biringuccio,
gran saver che sempre sgombra / onne fumosità da la chiara ambra, / e non
lat. tardo fùmósitas -dtis, deriv. da fùmósus * fumoso '.
1-1: il capello si è generato da vapore fumoso quando è congelato ne'pori.
terra. soderini, i-192: è da tenere che le pietre si venghino a generare
che le pietre si venghino a generare da esalazioni fumose e terrestri, le quali,
dentro una prospettiva teatrale senza fine, invasa da una nebbia fumosa. -che
pieno di fumo, invaso dal fumo o da vapori (un luogo, una stanza
in uno aere caliginoso e fumoso. giovanni da samminiato [petrarca], ii-26:
il carbonaio nero, un cappellaccio fumoso da spazzacamino sul capo. e.
avvolto nella foschia; velato, offuscato da caligine. dossi, iv-183: in
onore, e'fumosi vocaboli che hanno da durare o poco o niente. davila
fumoso, enfatico, d'un wagnerismo da strapazzo. landolfi, 8-122: ora sembrava
inebriante (un vino). giovanni da samminiato [petrarca], i-115: ecco
distesamente le lode del sepolto pastore. da porto, 1-180: i vini sono odorosi
nella medicina antica si ritenevano fossero provocate da cibo o da vino o il cibo stesso
si ritenevano fossero provocate da cibo o da vino o il cibo stesso).
.., la cui origine cominciò da lo stomaco con alcune mormorazioni torbide e
fumose, per le quali l'intelletto fu da crudele obumbrazione offuscato. buonarroti il giovane
smaltito col sonno. -cne è accompagnato da un senso di torpore, di annebbiamento
i-40: ritagliare le vesti è cosa da fumosi, che non hanno onde possano a
a bastanza sfumare il cervello, anzi da pazzi, frappando quei drappi,
, per cui era costretta a far vita da carceriera. -fumosèllo. -anche sostant.
... non è punto sciocca da darle a credere alcuna cosa; non
credere alcuna cosa; non è fumosella da levarla in aria col gonfiarla. fagiuoli,
così detta, imperocché è generata da alcuna grossa fummosità della terra. bellincioni
di medicina in volgare, 17: unguento da rogna strettivo. togli assongia di porco
come il fumo o che fosse prodotto da esalazioni della terra; cfr. ir.
fare come i funai', essere sempre da piè come i funai: non fare alcun
. v.]: 'sempre siamo da piè come i bi nari
medesima pesta. = deriv. da fune. funaiòlo (funaiuòlo)
sua morte / filata fu... da chi? da un funaiuolo. g
fu... da chi? da un funaiuolo. g. capponi, i-243
e beccai. = deriv. da funaio. funale, sm. ant
pessimi, degni d'essere per- sequitati da tutto el populo, non dirò con l'
detta per ardere, trovarete le legna da fuoco,... e l'esca
. fùnàle * fiaccola ', deriv. da fùnis 'fune ', per la
mentite apparenze. = deriv. da funambolo1. funambolésco (raro funambolésco)
funambolesca [del palazzeschi], danzante, da creatore puro, sciolto da tutti gl'
danzante, da creatore puro, sciolto da tutti gl'impacci terrestri e librantesi nell'
lastre di rame. = deriv. da funambolo1.
fra opposte tendenze politiche, in modo da non compromettersi mai e di trarre vantaggio
situazioni; abilità nel cavarsi d'impaccio da una situazione difficile. gobetti, i-154
hanno creduto liberarsi con una parola da tanti problemi personali degli scrittori nuovi.
gran contrappeso in mano sopra un canapo legato da s. maria sopr'amo,
, lunga, sottile come una corda da funamboli. govoni, 8-23: un circo
, 13: su quel filo, teso da gronda a gronda sopra gli stalli i
) senza mai compromettersi e in modo da trarre vantaggio dal mutare delle situazioni.
secondo svetonio fatti veder la prima volta da galba, ballassero su la corda. cicognani
'danzatore sulla corda', comp. da fùnis 'fune 'e dal tema di
e misura; cordame. giovanni da uzzano, i-79: funame di canape,
a macchina. = deriv. da fune, col sufi, collettivo -ame.
scandaloso contegno di queste veglie: e da essi ne furon subito rilasciate le opportune
sarebbe sacrilegio. = deriv. da fune. fundibulatóre, sm. milit
ma quanto più potessero sparti corressero insieme da ogni parte e saettassero e gittassero li
lat. tardo fundibulàtor -sris, deriv. da fundìbùlum * fionda '.
robusta (e può essere costituita sia da fili tessili sia da fili metallici)
può essere costituita sia da fili tessili sia da fili metallici). giamboni
e neve avanza. s. bernardino da siena, 833: chi è bastonato,
avvinto e stretto / strascinato a morir da ingordi cani, / sangue il viso e
1-34: sospendevano taluno per una fune da la volta, e sotto vi bruciavano paglia
e di facile trasporto. busone da gubbio, 78: tu con iscura notte
robusta e resistente per impiccare. guido da pisa, 2-1 io: appiccato ch'ebbe
, simpiccò per la gola. paolo da certaldo, 344: è ragione che da
da certaldo, 344: è ragione che da che la gola è cagione di farlo
ha né fune / né tanto muro da piantarvi un chiodo / per potersi impiccare
fusse, te ci metteremmo, ma da che non si vede, appiccaremti in
d'un pozzo, co'piedi sollevati da terra, a gran rischio di cader giù
con umil sofrire. s. caterina da siena, v-145: o speranza..
. bembo, 1-228: che gioverà da l'alma avere scosso / con tanta pena
, 353: quegli più onorato si tiene da queste ruvide lane che lo vestono,
dalla religiosa povertà che professa, che da tutte le grandezze e da tutti gli onori
professa, che da tutte le grandezze e da tutti gli onori. segneri, ii-631
per estens. treccia o corda costituita da fili di fibre vegetali (per lo
. palladio volgar., 3-24: da dì vm di febbraio si fanno le
terra coperta con fune, la quale terrà da quattro o cinque fiaschi, e ben
/ -che era la sventurata / berta da scarperia, /... e ch'
frumenti estratti / certi ingordi campion ladri da fune, / degni d'aver,
e si rimette nella bontà di chi avanza da lui. -quello, vinto da assiomi
avanza da lui. -quello, vinto da assiomi così veri e così stringenti,
. fune a gherlino: quella costituita da un'anima tessile, sulla quale viene avvolto
miniere. -fune a trefoli: costituita da un'anima tessile (o anche metallica)
elica un manto composto di trefoli (da 4 a 8), ciascuno dei
dei quali è costituito a sua volta da un insieme di fili disposti come nella
. funefreno. -fune ercole: costituita da una fune spiroidale sulla quale si avvolgono
. -fune piatta o piana: costituita da più funi a trefoli accostate e intrecciate
trefoli accostate e intrecciate, tenute insieme da legature trasversali; viene impiegata soprattutto nelle
: quella metallica, rigida, costituita da un unico strato di fili avvolti intorno
cordone ombelicale. campailla, 15-54: da le sue secondine, ov'ei si sbuccia
[il feto], / e da la fune umbilical si sgroppa.
simone da cascia [tommaseo]: ed anche l'
d'immaturo fine / segnata a lutto da funebre cera. parini, 305
il feretro di velluto rosso, fiancheggiata da tutta la servitù con le torce in mano
stessa camera, ora come allora rischiarata da quattro torce funebri a gli angoli del
ad or è st ta derelitta / da quella sposa maritata al tebro. dossi,
di hervey e di joung è illuminato da una funebre lampada. padula, 285:
. tasso, 3-75: caggion recise da i pungenti ferri / le sacre palme e
(stampato su un giornale o su biglietti da inviare per posta o su manifesti murali
star, luce funebre e morta / da lor vien, se pur viene, e
sanctis, ii-15-463: molte voci risposero da diversi lati della camera: « è troppo
sala funebricosa. = deriv. da funebre per calco del lat. tenebricosus
fermare. = » comp. da fune e freno (v.).
con pompa funeràbile. = deriv. da funerare. funeràglie, sf. plur
e degli egizi. = deriv. da funerali; cfr. fr. funerailles (
pene eterne chiamo, / c'avete da punir le nostre risse. caporali, ii-8
il mortorio; componendosi la musica funerale da maestro lodato e nobile. gioberti,
, / la testa altri protendono / da la bianca gorgiera. -che è
tuo, venturo inno di guerra, / da gli antri funerali / i lividi corsali
e paurosa / a pena sciòr poteo da la sua lingua / cotai parole funerali
furtivo letto / la messaggiera, che da lungi è vista. = voce dotta
, mortale '(deriv. da funus -èris * cerimonia funebre ').
249: quindi -seguitò egli -messi da parte i quattro già in gabbia,
non abbiamo più sesso, c'è da disporre di uòmini sette, e sei donne
, 4-175: don gesualdo con una'faccia da funerale brontolò: - parla! sbraita
i-518: -questa è proprio una giornataccia da funerale - disse il cavaliere, stringendosi
mangerò solo, se debbo vedere quella faccia da funerale! tutto il giorno quella faccia
roseo e fumido, un leggendario brusìo da funerale. -essere, parere, sembrare
oggetto, ecc.); essere accompagnato da tristezza, da sconforto (una circostanza
); essere accompagnato da tristezza, da sconforto (una circostanza); riuscire
nelle serre. = deriv. da funerale. funerante, agg.
. fùneràre (orazio), deriv. da funùs -iris 'funerale '.
1-666: sul tripode una lampada funeraria, da cui guizzava una gran fiamma verde-azzurra.
in forma come di sepolcro, coperto da un grande mattone romano. oriani,
. d'annunzio, iv-2-200: vestita da maga, pareva una cassa funeraria che
brancoli, 3-154: aveva tirato fuori, da un mucchio di roba bianca, una
, lat. tardo fùneràrius, deriv. da fùnus -èris * funerale '.
, lat. tardo funerdticius, deriv. da fùnus -iris 1 funerale '.
suo padre. = deriv. da funereo. funèreo, agg.
funebre. petrarca, i-4-78: da costor non mi pò tempo né luogo
in suon languido: addio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
giorno funereo / del primo eletto re da l'italia / francata: tu,
farsi più espressivo alla massima funerea * da natura / altro negli atti suoi /
; desolato. arici, ii-187: da lungi ancora / lo manifesta la funerea
nel movermi, mi svegliò un poco da quel sogno funereo. pascoli, 1218:
a terra; / il sole è avvolto da funereo vel! soffici, v-3-201:
dotta, lat. fùnerèus, deriv. da fùnus -èris * funerale *.
tramonto la sua piccola terra fosse funestata da un orribile sacrilegio, e la sua
canzon, nate a un parto / da questa mia settimontana testa, / al suon
di andare a commettere tali eccessi lontan da lui,... laddove i giovani
sventure mi saneranno, o morirò lontano da te per non funestarti con la vista delle
vetta. bacchetti, 13-58: di là da quell'acqua chiara e ricca, si
(per sincope funèsto). colpito da morte, da grave danno, da
sincope funèsto). colpito da morte, da grave danno, da lutti, da
da morte, da grave danno, da lutti, da sciagure; devastato,
da grave danno, da lutti, da sciagure; devastato, rovinato.
per ogni parte rimaner funestato il paese da fierissimi casi. lanzi, v-365:
borgo di quando aveva dieci anni funestato da tre calamità. -letter. contaminato.
seppellire i suoi, quantunque offeso / da tante morti il cor funesto avesse;
degli alunni m'è quasi caduto addosso da una finestra, dalla quale s'è
vivendo essa [la soldatesca] ormai da una settimana a cielo scoperto, sotto dirotte
fra il sonno e la veglia funestata da mille pazze illusioni. déledda, i-684
ribellione, dee esser sicuro di aver da sé forze sufficienti da poter resistere alla potenza
sicuro di aver da sé forze sufficienti da poter resistere alla potenza di lui.
lui funeste. goldoni, vii-1212: partirò da una patria per me funesta, mi
la forma elettiva è stata ornai rigettata da tutte le colte nazioni per la funesta
, ma tutto si rovescia affatto nel passaggio da un papa all'altro. monti,
ii-102: so ben io che è cosa da medico più funesto che circospetto, il
tuo figlio. d'annunzio, iii-1-497: da più giorni, io veggo / la
morando, 273: sentissi tutta commuovere da i casi funesti che ne successero. mascardi
desideravo che arrivasse qualcuno. -turbato da tristi eventi, da lutti, da disgrazie
. -turbato da tristi eventi, da lutti, da disgrazie (un periodo
-turbato da tristi eventi, da lutti, da disgrazie (un periodo di tempo)
/ come non vi spezzate, / mentre da queste ciglia / sgorga di pianto un
291: ogni memoria altra si tacque / da quando in te, che più ridi
reina, i-150: toglie la luce da questa nostra stanza sottolunare, e le porpore
che fosse; ma poi crescendo il funesto da farsi, e il fastidio vincendo il
, si desideravano i monatti per liberarsi da uno spettacolo intollerabile. saba, 98:
propriamente * funebre ', deriv. da fùnus -iris * cerimonia funebre, funerale '
azeglio, 1-128: io era in età da non sentire gran fatto simili casi:
riattaccarmi. = * deriv. da funesto, col suff. collettivo e spreg
funga, sf. muffa prodotta da funghi dei generi aspergillus, penicillium,
il seme come le altre piante, e da esso rinasce. muffa. barboni,
. 2. medie. malattia provocata da un fungo che colpisce la mucosa della
, fastidiosi. = deriv. da fungo. fungàccio, sm. bot
= voce popol., deriv. da fungo. fungàglia, sf.
o èdule. = deriv. da fungo, col suff. collettivo e spreg
di cui l'odore saliva acuto come da una fungaia. 2. per estens
vi si giunge [a potenza] da plaghe nude, e d'un tratto
napoleone i. = deriv. da fungo. f un gàio,
. miner. pietra fungaia: costituita da frammenti di roccia e da terreno vegetale,
: costituita da frammenti di roccia e da terreno vegetale, tenuti insieme dal micelio
micelio del fungo polyporus tuberaster in modo da formare, nelle zone boscose, ammassi
boscose, ammassi di grandi dimensioni; da queste pietre, conservate in luoghi umidi
produce funghi. = deriv. da fungo: traduce il lat. scient.
di un affossatore. = deriv. da fungo. fungare1, intr. {
per le selve. = deriv. da fungo. fungare2, intr. {
mettere la funga. = deriv. da funga.
bolato. = deriv. da fungo. fungato2, sm.
. = voce dotta, deriv. da fungico, per cambio di suffisso.
ammalato inquieto, essendo inadatto a fungere da infermiere, e perciò spettatore passivo di
che mi tirò un avvocato difensore mentre fungevo da regio procuratore! gozzano, 312:
regio procuratore! gozzano, 312: da portiere fungeva quel povero mini..
staffiere. banti, 8-147: se fungevano da serve in casa, a usci chiusi
3-17: uno scalone a tromba che fungeva da altoparlante. pea, 7-426: il
qui c'era un manico che fungeva da stantuffo. palazzeschi, 7-80: la sua
parete di centro un'antica credenza che fungeva da altare e su cui ardeva perennemente un
una tettoia, del casello che fungeva da stazione. -avere la funzione.
che non può fungere a sua volta da genere. 2. tr. esplicare
di funghi. = deriv. da fungo (secondo il tipo frutteto).
tenera;... e che da ciascuna di queste sfoglie nascano certi piccolissimi
. = voce dotta, comp. da fungo e dal tema del lat.
. = voce dotta, comp. da fungo e coltore (v.),
quali vengono inoculati miceli del fungo ottenuti da colture pure { funghicoltura intensiva) '
= voce dotta, comp. da fungo e coltura, sul modello di
gli stati. = deriv. da fungo. funghito (part.
= voce dotta, comp. da fungo e dal tema del lat.
dei funghi. = deriv. da fungo; cfr. fr. fongique,
. = voce dotta, comp. da fungo e dal tema del lat. cólère
fumo mandate per via di una fìluca da napoli, e costò molto il nolo.
grandi impietriti, rarità singolarissima e ricercata da tutti i musei d'europa...
del picciuolo con la foglia della zucca da pesci...; fungoformi o scudi
= voce dotta, comp. da fungo e dal sufi. -forme (lat
. -forme (lat. -fórmis, da fórma * forma '). fungillo
la base di tutti i funghi, da cui si estrae col farli bollire in acqua
= voce dotta, deriv. da fungo (cfr. fr. fongine)
dotta, lat. funginus, deriv. da fungus 'fungo '. fungistàtico,
. = voce dotta, comp. da fungo e dal gr. orartxó?
. = voce dotta, comp. da fungo e sterina (v.).
lat. scient. fungitis, deriv. da fungus * fungo '. fungivòridi
famiglia di insetti ditteri nematoceri, rappresentata da specie che si cibano di funghi (
dalla mancanza di clorofilla; sono formate da un corpo vegetativo, detto micelio (
corpo vegetativo, detto micelio (costituito da filamenti intrecciati detti ife), che
sviluppata in altri casi, in modo da formare un vero corpo fruttifero (il
fungo propriamente detto, costituito di solito da un gambo sormontato da un cappello);
costituito di solito da un gambo sormontato da un cappello); i più semplici
); i più complessi sono formati da parecchie cellule, le quali si ramificano e
, 4-36: poscia è molte volte da riguardare e odorare, che alcuna trasmutazion
di due spezie, ciò è buoni da mangiare e mortiferi. g. m.
avevo mangiato tanti funghi con la nipotella da non saper come fare a digerirli.
. -fungo dei chirurghi (o fungo da esca): nome italiano del fomes
quel fungo che s'adopera per esca da fuoco, ne fece molti pezzetti e,
, detta anche bubbola maggiore o mazza da tamburo. -fungo reale: ovolo buono
3-252: si trattava di un luna park da quattro soldi, una mezza dozzina di
soldi, una mezza dozzina di baracche da tiro a segno raccolte attorno al fungo
, 1-i-458: il reai portico è illuminato da un fanale che ha già il fungo
grandezze, per addrizzar la cassa degli oriuoli da tasca. 5. raro.
l'una sopra l'altra, e che da ciascuna di queste sfoglie nascano certi piccolissimi
una come poltiglia rossa. -pietra da funghi: pietra fungaia. caro,
, 15-i-68: dirolli in tanto delle pietre da funghi. 7. nei motori a
reazione che si sviluppa nelle articolazioni colpite da tubercolosi. -fungo ombelicale: granuloma che
massa rocciosa di grandi dimensioni sostenuta da un pilastro di dimensioni trasversali minori,
: masso roccioso di grandi dimensioni sostenuto da una colonna di ghiaccio che emerge dalla
caro, i-194: -chi cercate, uomo da bene? -un messer tindaro, sciotto
grande facilità e rapidità; accorrere improvvisamente da ogni parte verso uno stesso luogo;
colli, e in seno ai prati / da stronzi muffi, da ciabatte e stracci
seno ai prati / da stronzi muffi, da ciabatte e stracci / nascono al par
voltata, sopra un rialto a venti passi da noi,... eccoti dieci
stati sono come i funghi: nascono da un momento all'altro. proverbi toscani
-in una notte nasce il fungo', da un'ora a un'altra nasce il
a un'altra nasce il fungo: da un momento all'altro, all'improvviso
s'abbia poi / a badar; ché da un'ora a un'altra nasce /
etimo antico puramente congetturale, registrato anche da isidoro, 17-10-18: « fungi,
. = voce dotta, comp. da fungo e dal sufi, -oide, dal
mi si affaccino con un'insistenza veramente da malcreati. = comp. di
e delle ulcere. = deriv. da fungoso; per le accezioni scientifiche,
nel detto luogo della mascella, né da altro dente a lui prossimo, ma bensì
e lo spazio ad essi destinato occupato da un numero prodigioso di piaghette a foggia
ed orazio le hanno forbite e rimonde da quel superfluo, da quella troppa scorza,
forbite e rimonde da quel superfluo, da quella troppa scorza, da quelle filamenta
quel superfluo, da quella troppa scorza, da quelle filamenta, da quelle escrescenze fungose
troppa scorza, da quelle filamenta, da quelle escrescenze fungose che impediscono e soffocano
e ferma bene li tuoi chiodi. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
con due lembi di mutande tenuti insieme da una funicella sulle gambe magre e nere.
se non per insegnarmi come io ho da fare, almeno per impiccarmi ad una
a sostenere le funicelle che facevano più da equilibrio a lei che da guida al quadrupede
facevano più da equilibrio a lei che da guida al quadrupede. 2.
la sua virtù [del cavallo] sia da essere giudicata ne'freni d'ariento,
legame di caritade. s. caterina da siena, 367: lega, lega
vaginale. = deriv. da funicolo (n. 3).
funicolare *. = deriv. da fune, sul modello del lat. fùnicùlus
notevoli, costituito, di regola, da due vetture o da due treni vettura
, di regola, da due vetture o da due treni vettura che corrono a va
guidovie in cui le ruote sono guidate da banchine di cemento, le sciovie e
-funicolari aeree: mezzi di trasporto costituiti da uno o più veicoli mossi con trazione a
del funicolo spermatico. = deriv. da funicolo, col suff. medico -ite,
, 1-196: i persi usarono il funicolo da ebrei detto chebel, come si trae
-figur. s. caterina da siena, iii-139: sete legati col funicolo
flagello, sferza. s. bernardino da siena, 318: quando vidde la chiesa
allungata, percorso, al centro, da un fascio vascolare, che dalla placenta
affidato a una fune metallica portante distinta da quella traente che regola il moto dei veicoli
differenti e sono sostenute lungo il percorso da piloni intermedi, che suddividono la linea
piovene, 5-432: la gita abituale da l'aquila è campo imperatore, tra le
e le rupi del gran sasso, servito da una splendida funivia. caproni, 155
..? = comp. da fune e via (v.),
lavoro. = deriv. da funzionàbile. funzionale1, agg.
proprio della funzione o delle funzioni esercitate da una persona. di giacomo, ii-568
fosse vinta in quella dolce e buona donna da un sentimento di profonda malinconia.
recenti discussioni sono venuti di moda, da coloro che vogliono fare un passo alla
cui fa parte. = deriv. da funzione-, cfr. fr. fonctionnel (
. quantità numerica variabile dipendente globalmente da una fun zione; funzione
problemi politici. = deriv. da funzionale. funzionausta, agg.
zitto, e il quale, benché disegnato da un architetto funzionalista, è fornito di
d'una rudimentale correttezza e funzionalità, e da quanto sopravvive d'un desiderio di vedere
di codesto meccanismo che pare un giocattolo da ragazzi, segnando ogni tanto qualcosa in
4. medie. tumori funzionanti: formati da adenomi e carcinomi di ghiandole endocrine delle
infelicità stupida, una poltiglia disgustosa preparata da uno stomaco che non funziona. 2
benissimo, in questa materia essendo sempre da preferirsi una bella infedeltà a una bruttezza
pavese, 4-153: telefonò fellini, da casa del diavolo. -funziona? -disse sorpreso
. 5. locuz. -funzionare da o come: fungere. -in partic
solenne giornata mia madre, che funzionava da trabante del glorioso caporale, inchiodava su
: una tettoia primitiva... funzionava da officina. gentile, 3-221: tutte
tanti altri verbi diversi secondo l'idea da manifestare! ». cfr. funzione.
per altri. = deriv. da funzionario. funzionàrio, sm.
più solo temporaneamente) senza essere legato da un rapporto di impiego retribuito con lo
fonctionnarisme (nel 1870), deriv. da fonctionnaire * funzionario '. funzióne
algarotti, 1-14: la buona architettura ha da formare, ornare e mostrare e.
... in essa lo stesso ha da essere la funzione e la rappresentazione.
è che 'la funzione per la quale da una data cosa esterna taluno ritrae per
il velluto e 11 fustagno; calzoni da cavallo e giacche alla cacciatora con ampie
di sì gran sparviere, / e da sei braccia lungo esser comprende. carducci
il romanzo storico, infatti, vestito da guardia nazionale, correva, con l'uzzolo
. svevo, 5-194: le bambole da quelle buone piccine che erano pigliavano sonno
dare almeno battaglia politica che la sentissero da alba, di fare una bella funzione-
muratori, 4-12: la prima è da noi appellata mente, o sia
. -funzione implicita: quella definita indirettamente da una relazione che non fornisce esplicitamente l'
altra tavola delle dette funzioni circolari, da unirsi alla prima. mascheroni, 1-53
si ridurrà l'equazione in modo che da una parte vi sia dx
piano, continuamente, messo in funzione da ogni camera. -essere una funzione
: in architettura, che dipende esclusivamente da motivi tecnici; collocato secondo ragioni costruttive
. milizia, ii-90: le colonne han da essere sempre in funzione e non mai'
, lat. fùnctió -ónis, deriv. da fùnctus, part. pass, di
va bene. = deriv. da funzione (cfr. funzionata).
regime funzionista. = deriv. da funzione (cfr. funzionismo).
. -per estens.: che proviene da arma da fuoco. baldini, 6-51
estens.: che proviene da arma da fuoco. baldini, 6-51: prima
un microscopio. = deriv. da fuoco, nel significato ottico.
brillamento delle mine. = deriv. da fuoco, col sufi, -ino strumentale.
et iocundo et robustoso et forte. giacomo da lentini, 28: se, madonna
e più gravanti. s. caterina da siena, i-265: dice che 'l fuoco
, 33: il fuoco è compreso da l'occhio, non secondo la sua ardente
aristotile] corpi semplici quelli che hanno da natura principio di moto, come il
vulcanici (e anche alla fiamma prodotta da emanazioni di gas combustibile sviluppatasi dah'interno
sotterranei (dicono) o i terremoti che da quelli dipendono, fecero allora stupendi effetti
fuochi fatui de'poemetti mussettiani vagolati su da le ceneri, il sepolcreto del poema
tanta solennità, del fuoco nuovo, chiamato da loro fuoco santo e miracoloso che venga
custode del fuoco sacro, simboleggiato anticamente da quello di vesta, onde credevansi dipendere i
vostri falli; che venir possa fuoco da cielo che tutte v'arda, generazion pessima
che voi siete. s. caterina da siena, 296: o dio etterno,
luce sopra ogni altra luce, ché da te esce ogni luce! o fuoco
quel fuoco pennace. s. caterina da siena, i-299: la creatura, tagliata
8-5-627: fian divisi / i rei da i giusti: e quei dannati al
fatica di cinque stipatissimi giorni si può da quaggiù considerare anche come un cimento supremo
alfieri, i-56: io mi cucinava da me a quel fuoco della polenta.
collodi, 5: un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno
, di nero. michelstaedter, 112: da un blocco di
uno strumento di ferro (per servire da cauterio). crescenzi volgar.,
o malattia, ma anche quella provocata da una bevanda fortemente alcoolica); il
o strumento in funzione). francesco da barberino, 249: chi non sa ch'
non saprei bene giudicare qual di costoro fosse da schernire di più. g. villani
grandissimo danno, e consumati molti edifici da tutte le parti, fu finalmente per
« io fui d'arezzo, e albero da siena » / rispuose l'un «
se lo facevan ripetere, se c'era da chiamare il boia, e mettere qualcuno
chi son quei che 'l fenno? guido da pisa, 2-27: con fuoco fecero
il chiama per la selva oscura. da porto, 1-171: più innanzi sono le
710: d'alti fuochi alessandria giù giù da l'apennino / illumina la fuga del
/ i fuochi de la lega rispondon da tortona. d'annunzio, iii-1-80: si
-fuochi di colore: luci colorate emesse da appositi fanali, usati come segnalazioni ferroviarie
e chi ulivi e cotali cose. folgore da san gimignano, vi-596 (12-9)
fuoco, sanza far frutto, avete bene da bere e ben da mangiare. bembo
frutto, avete bene da bere e ben da mangiare. bembo, 2-4: io
al fuoco. alvaro, 15-200: da lontano arrivava lo strepito di qualcosa che
, della famiglia). bartolomeo da s. c., in: alla
sue santissime mani tolse la madre idea da le sedie d'egitto trapassante a li
... al mio tempo faceva da quattrocento fuoghi. tassoni, ix-354: ha
sardo me li fe'iscontare a niccolao da riglione, ch'è essattore lo ditto
noncovel c'assicura in tutti i lati / da fuochi, da'balzelli e da'dazieri
di spessa nube, quando piove, / da quel confine che più va remoto,
vi-110: non sì ratto varca / da nube a nube il saettato foco, /
navi durante le tempeste; sono causati da anormali aumenti del campo elettrico dell'atmosfera
pianeto che si chiama marte. guido da pisa, 2-26: o voi eterni fuochi
analoghi; colpo o scarica di armi da fuoco (e anche: caduta di
. abba, 1-101: fummo trattenuti da un fuoco terribile, fulminato da un
fummo trattenuti da un fuoco terribile, fulminato da un muro, sul quale, nel
discesa sulla città. -disus. arma da fuoco. machiavelli, 1-i-322: mediante
a la fortuna. -vascello da fuoco: nave fornita di artiglierie.
, li-5-61: il re donò quattro vascelli da fuoco di tutto punto fomiti.
dalla linea del fuoco. -arma da fuoco: v. arma, n.
arma, n. 1. -bocca da fuoco: v. bocca, n.
che a zuffa conveniano venire. guido da pisa, 2-15: quelli che stavano alla
per alcuni instrumenti di fuochi artificiati gittati da quegli di fuora, abbruciò una parte della
con le granate, con le trombe da fuoco e con altri fuochi artificiali.
produce un effetto luminoso colorato, costituita da miscele ossidanti (come clorati, nitrati
che giunse a quegli eccessi più enormi da far inorridir la natura. casti,
il petto. me lo sento scoppiare da tutti i sensi, dagli occhi, dalle
. tausilio, 108: così lontan da voi, dolce mio foco, / non
questi è misericordioso. s. caterina da siena, ii-253: oh fuoco che
anima fuore della volontà di dio! bianco da siena, 66: consumomi nel fuoco
stato di eccitazione e di esaltazione suscitato da violente passioni o da entusiasmo, da
di esaltazione suscitato da violente passioni o da entusiasmo, da zelo; fervore d'
da violente passioni o da entusiasmo, da zelo; fervore d'azione; vigore
nel mio pensier loco. s. caterina da siena, ii-58: quanto più si
. de sanctis, 7-383: rimane ora da considerare la transizione alla scuola democratica,
non par, né foglia. bartolomeo da s. c., 25-10-6: con
1-135: il vedere di bei soggetti trattati da valentuomini... feconderà non poco
buon senso, intelligenza e con fuoco da far molto sperare da lei nella sua professione
e con fuoco da far molto sperare da lei nella sua professione, spezialmente nelle
mettere a fuoco successivamente i vari oggetti da riprendere durante una ripresa. -mettere
l'obiettivo di una macchina fotografica o da presa, in modo tale da avere
o da presa, in modo tale da avere il piano della pellicola corrispondente al
della pellicola corrispondente al fuoco, ossia da avere l'immagine nitida; regolare la