possono... sapere co- gnoscere da quello, come i galeotti dal fischio,
e sferragliando. moravia, i-28: da ogni angolo salivano stridenti i fischi acuti
el suon del fischio. s. bernardino da siena, 990: egli è el
un fischio come un barbagianni. erasmo da valvasone, 5-8: cominciar poscia a tesser
sovra i sentieri, e temprar vischio / da far le panie, e di mendaci
per prendersi quel semplice trastullo, / da piè non resterà poscia il più corto
convenne andarsene a orecchi bassi, accompagnati da una salva di fischi. pirandello,
bacco! 4. suono acuto prodotto da macchine o dispositivi a vapore o a
prolungato udibile a grande distanza, emesso da una sirena (e specialmente quella di
. 6. il sibilo provocato da un corpo (una spada, un
fatto, l'hanno fatto in casa da sé, ma pare che le piacerebbe di
petto a guisa di decorazione le usciva da un occhiello un cordoncino a cui erano appesi
d'argento. = deverb. da fischiare. fischio, sm. raro
a letto. = deriv. da fischiare. fischioncèllo, sm.
due grandi foglie di lauro sembrano staccate da un fantastico albero occultato dalle nuvole,
è diverso. = deriv. da fischiare, per il suono che emette.
fischiétti, sm. plur. pasta da minestra, simile a un piccolo maccherone
figura presso a poco d'una lìscia da gioco molte volte più lunga che larga.
. fiscina 'canestro ', deriv. da fiscus 'cesto '; cfr.
attaccargli a uso di puntaletti ai cordoncini da serrarsi al petto il fisciù. conti
di tulle o di trina fermato sul petto da un grosso cammeo. pea, 1-23
nobilmente; e con quell'artificio, da cui s'aggiunge capriccio affa figura,
che le dava un'aria subordinata, da ancella. = dal fr. fichu
al pubblico erario, e l'attività da essa svolta sia sotto l'aspetto tributario
nel linguaggio comune, mentre va scomparendo da quello politico, tecnico-finanziario e giuridico)
di mia madre, la quale non so da chi sia posseduta, o da'nipoti
... cadde la casa di borbone da quella invidiata grandezza che aff'animo de'
aver obbedito al precetto di non partirsi da roma. marino, i-69: ho stimato
acquistare fama di temperatezza pure menando bastonate da orbi. carducci, iii-27-46: il regio
di giunco o sparto), formata da due dischi muniti di un foro centrale,
fr. ficeler (nel 1694), da ficelle 'spago'(da funicella, dimin
1694), da ficelle 'spago'(da funicella, dimin. di funis).
monocarbossi- lico, contenuto negli oli estratti da pesci: = deriv. da
da pesci: = deriv. da fisetere. fisetèridi, sm.
lat. scient. physeteridae, deriv. da physètér * fisetere '.
physeter (v. fiseteridi) e da oleico (v.). fisi
il coordinamento dei fatti sperimentali deducendoli logicamente da fatti e leggi primitive, fino a
come natura lo suo corso prende / da divino intelletto e da sua arte;
suo corso prende / da divino intelletto e da sua arte; / e se tu
, 8-277: lo scorbuto suol nascere da falsa economia o da falsa medicina,
lo scorbuto suol nascere da falsa economia o da falsa medicina, massime in coloro che
conoscere la fisica di quest'essere, da cui dipende la moralità delle sue azioni,
, che concerne la natura '(da « puoi? 'natura ').
caggine. — deriv. da fisico. fisicale, agg. ant
del conte, maestro pietro andrea morsiano da bagnara de imola, uomo per la sua
passiva. = deriv. da fisica, nel significato di * arte medica
ben tosto... il qual protetto da molta matematica s'accostò alla natura,
viam di gran gentile, / buon da farvi disporre / a non fisicar troppo
. physicien (sec. xii), da physique * medicina '; cfr
nella fisicità pesante. = deriv. da fisico. fisicizzare, tr. dare
fisici e naturalisti. = deriv. da fisico. fìsico, agg.
. li quali per non essere questi da la natura prodotti, né tutti pietre,
arienti, 104: fu in tal forma da questa infir- mità oppressa, che,
erano morti. la cosa fu facil da credere, perciò che alora in quella
invita. parini, giorno, iii-119: da i perigli estremi / sorge d'arcano
braccetto nel cammino della vita, scortati da un'anima forte, in battaglia continua
tanto piccola, che allungando una gamba da qualunque parte, la si immerga nell'acqua
fisico e morale. galdi, i-238: da un anno in un altro si osserva
stessa bellezza fisica, fosse nato probabilmente da un atto della volontà). barilli
. era impossibile ascoltarla senza essere invasi da un senso di angoscia fìsica irresistibile.
allegria fisica, arguta e vibrante emanava da tutta la sua persona, nei gesti
del divenire cosmico, ma come termine da cui ha inizio il causale succedersi del
complessione derivano i costumi e le complessioni da gli elementi. bruno, 3-90:
fisici • teorici », distinta da quella degli « sperimentali ». -iron
o studia la natura ', deriv. da 9ù0k; 'natura'. cfr.
ragione che appaghi. = comp. da fisico e anatomico (v.).
di guerra. = comp. da fisi [co] e cultura (v
elementi di una matematica ancora molto lontana da quella dell'onnisciente. =
dell'onnisciente. = comp. da fisico e matematico (v.).
381: la diversità ch'è stata osservata da alcuni illustri fisicomeccanici nello accelerarsi il moto
dal dottissimo galilei. = comp. da fisico e meccanico (v.).
, uomini per lo più incancherati e da dovere essere fuggiti. l. salviati
sua faccia e di mostrar se stessa da ogni lato; ma è necessaria talora qualche
atti del corpo non avrebbe trovato da appuntare..., pure aveva creduto
e liberale. = deriv. da fisicare. fisicoteologia, sf.
nel mondo. = deriv. da fisicoteologia. fìsidi, sm.
la cui arguzia deriva per lo più da un gioco di parole; spiritosaggine.
3-132: per quanto cercasse di scuotere da sé quel fuoco, gettandogli adosso mille
di lunghe dicerie di tutte le burle fatte da questo o da quel pittore, di
di tutte le burle fatte da questo o da quel pittore, di tutte le freddure
. freddurina. casti, i-1-140: da molte freddurine e minutaglie, /
di concetti. = deriv. da freddo. fredduràio, sm.
crudeli, 7-108: m'adorerà da ciapo il fiorentino, / da
m'adorerà da ciapo il fiorentino, / da beco fredduràio o da pasquella;
, / da beco fredduràio o da pasquella; / il nobil venezian da
o da pasquella; / il nobil venezian da pantalone; / durerà sempre il
. verri, i-72: e da qui ne nacquero gli infiniti freddurai, che
nelle oscure anticamere dei primi giornaletti da un soldo, vere zattere della medusa stivate
fredduristi pornografi. = deriv. da freddura. fredericèlla, sf.
alla famiglia fredericel- lidi, caratterizzati da un lofoforo ovale invece che a
che 1 nobili [puledri] tornino da cavalcarsi e gl'ignobili dal lavoro,
ha per proprio instinto que'certi siti chiamati da pescatori freghe. 3. figur
autori. cantoni, 286: dipende da questa frega di confessarmi che m'è venuta
, essere in frega: essere preso da incontenibile desiderio di qualcosa, da smania
preso da incontenibile desiderio di qualcosa, da smania, da frenesia. -in partic.
desiderio di qualcosa, da smania, da frenesia. -in partic.: essere
, 1-524: il giorno stesso che entrò da prima nel parlamento, entrò anche in
freghe sul codrione. percolo, 89: da bolzano, signore, si può uscire
le nostre donne. = deverb. da fregare. fregàbile, agg.
e fregabili. = deriv. da fregare. fregacciolare, intr. (
dello starsi. = deriv. da fregacciolo, dimin. di frego.
violentissime fregagioni, che scorticano e illividiscono da un capo all'altro la schiena del paziente
possibile. = deriv. da fregare. fregàgnolo (fregàgnuolo,
, fregagnola. = deriv. da fregare, nel senso di * congiungersi carnalmente
avorio o cristallo o corallo, e da simile fregamento sentono essi parecchi piccoli vantaggi
, tu vi freghi 'l cardo. francesco da barberino, 194: fregali la
e con evacuazioni violentissime. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
all'osso e a'nervi morderebbe. andrea da barberino, iii-300: aveva fregate le
[spatola] il fascio tutto, che da pria / spamicciato n'uscì fuor de
scopa, dicono per fregarsi il sudore da dosso. -raspare, irritare (la
, sopra ad alcuna erba, conosciuta da lei utile a ciò, fregandosi,
ah? io mi levai mille volte da lato al mercatante... e giva
9. gerg. colpire con armi da fuoco, uccidere, mettere fuori combattimento
un poco se questo è un colpo da fare fregare le lenzuola a don diego,
che? -promettesti di non ti dipartir da me; e, a pena conducesti
tipica espressione romanesca... eppure da un popolano udii questa spiegazione filosofica:
al bottegaio e gli si offre per far da zimbello al cliente che passa.
occhi. -fregarsi la collottola: darsi da fare, mettersi d'impegno.
ittiol. fregarolo. = deriv. da fregare-, cfr. fregarolo e fregola.
vairone). = deriv. da fregare, nel senso di * depositare le
comp. dall'imp. di fregare e da sasso (v.), perché
. de amicis, i-404: dei capitomboli da sbriciolarsi il capo, e su,
sussidiaria di navi maggiori; nave da guerra della marina velica dotata di coperta
o di esplorazione; nell'attuale marina da guerra, nave adibita all'azione antisommergibile
, antiaerea e alla guida di aerei da caccia, che stazza da 1500 a 2000
di aerei da caccia, che stazza da 1500 a 2000 t, raggiunge una
s'erano certi giovani ciciliani, che da napoli venivano, con una lor fregata
, 325: quelli [legni] da vele latine sono le gondole, le pedottine
dì ventuno del passato mese femmo vela da gravesend sulla fregatina o galea 'the augusta
sino a 2, 50 m) da permettere lunghissima resistenza in volo; sono
lunghissima resistenza in volo; sono caratterizzati da un becco lungo e uncinato all'apice
coste brasiliane. = deriv. da fregata2, per la rapidità del volo.
e i fregatori. = deriv. da fregare, nel senso di 'ingannare,
vanno (dico dei miei compagni) da sarti privati. tecchi, 10-31: [
senza una punta di orgoglio, che soffriva da circa un mese delle conseguenze di un
. fricàtura (vitruvio), deriv. da fricàre * strofinare, stropicciare '.
p. fortini, iii-203: da molte dotte mani fabricato veniva quel bello
arte a depingiarli. = deriv. da fregio, col suff. collettivo -ame.
e l'elmo e l'asta / avean da l'altra parte incominciati / de l'
sa ben con egual lode / trar da cetre canore almi concenti. foscolo, gr
giovinetti e fanciulle abiteranno / le deserte da noi case del mondo: / perché
, col legno fregia, / e da manfredi di lungi guardato / fu conosciuto
vo'cantar con voi, / madonne da vinegia, / però ch'ella vi fregia
in parte. pallavicino, 1-30: da principio il fregiarsi di gioie, l'aver
tuoi pregi. botta, 5-439: recava da parte del re federigo l'aquila nera
vinta firenze. = deriv. da fregio. fregiata, sf. marin
, larghe ad uno pugno. piero da siena, 8-36: po'che mio
ostinati i venti amici. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
-bardato (un animale). da porto, 1-139: venivano dopo costoro molti
che abbondantissime, fresche e cristalline acque da esse discendono, ne venne il villaggio ad
fregiato in mille celebrate carte, / da spirti egregi in più sublime parte /
era tenente e aveva il petto fregiato da qualche medaglia. 5. sm
imperò che l'arte del ricamo fu ritrovata da i frigidi, onde anche latinamente il
gium '. = deriv. da fregiare. fregiatura, sf. ant
decorazione; guarnizione, ricamo. francesco da barberino, 350: quando stae in orazione
genti, che allora ricamavano assai paramenti da chiese, si diede a fare disegni di
e al figur. s. caterina da siena, iv-117: sopra questa purità
, di professione speziale, come si ha da alcuni, benché altri lo dicano pittore
fregiature. = deriv. da fregiare. fregina, sf.
archi- tettonico con funzione decorativa, costituito da una striscia o fascia, per lo
sono moltissimi agnoletti nel fregio v'ha da piè. leonardo, 2-139: a nessuna
, le cui pareti in giro sono occupate da alte biblioteche di quercia, che separano
5-100: la pietra chiara è listata da fregi di cotto tendente al violaceo.
-anche: in porte o finestre coronate da una cornice, la striscia decorata compresa
per tutto con frangia di più colori da piei, con panno lino da capo.
più colori da piei, con panno lino da capo. piero da siena, 8-37
, con panno lino da capo. piero da siena, 8-37: subito trasse d'
albizzi, ii-589: una camicia lunga da bagno di boccaccino, con fregi d'
partissi di roma. cellini, 589: da poi si smaltò la detta opera in
per particolari meriti; premio. sabba da castiglione, 146: io fui allo scrivere
merto già, ma fatto egregio, / da chi sempre il mio cor pensa e
fregi. moravia, ii-64: usci sormontati da stemmi e fregi marmorei. pratolini,
fregi con imbarazzo, come roba non da loro: con un senso di ridicolo penoso
la festa di tommaso riconforta, / da esso ebbe milizia e privilegio, /
passata il signor pietro aretino, tornando da visitar il suo dilettissimo tiziano, è
suo dilettissimo tiziano, è stato assalito da uno che un bruttissimo fregio gli ha
un uomo, con freggio d'infamia da non risanarsi più mai. galileo,
ardire e di forze, sono almeno da bene, né voglio, sig. lottario
d'argento, con un fregetto d'oro da ogni lato della banda. statuti dell'
grottesche bellissime, che mi donò giovanni da udine. marino, 20-143: incomincia
distanza dal culo alla frigna che non da milano a novara. 2.
mai veramente quello che vogliono, così da poter rispondere categoricamente « sì » o
mi diverte. = deriv. da fregnaccia. prégno, sm.
dita quel fregnetto. = deriv. da fregna. fregnóne, sm. (
intendere quel che dicevano quei freghi fatti da lui. vittorini, 4-215: il giornalista
cicatrice; graffio, segno prodotto da irritazione della pelle. cicerone volgar
1-361: non che il difetto già da voi venisse / d'ogni frego nemico e
locuzione originariamente non molto castigata (da 4 fregare '; simile per il significato
. l. bellini, vi-iv-1-255: da se medesimo si dichiara di aver le
. tutta sua propria, né più usata da altri, né più veduta, cioè
con tutta la grossezza de'miei pennelli da imbiancatore non saprò... trovar
pagina, la cifra della somma è contornata da un fregaccio a matita rossa.
matita rossa. = deverb. da fregare. frégola, sf.
, venire la fregola: esser preso da un desiderio incontenibile, dalla smania di
cose più materiali. = deriv. da fregare, riferito in origine all'atto compiuto
sarà utilissimo. = deriv. da fregola. fregolato (part.
la frega. = deriv. da fregola. fregolinata, sf.
siderio *. = deriv. da fregare, nel significato ittiologico di 'de
dividesse, andrebbe in fregoli e minuzzame da non valersene a nulla. f.
la messa. = deriv. da fregare. fregolóso, agg.
baci fregolosi. = deriv. da fregola. fregóna, sf.
termine di sprezzo. = deriv. da fregare. fregóne, sm. strofinaccio
, fregoni marci. = deriv. da fregare. fregùccio, sm.
frèisa [frèsia), sf. vitigno da vino, caratterizzato da foglie leggermente trilobate
sf. vitigno da vino, caratterizzato da foglie leggermente trilobate di colore verde chiaro
leggermente trilobate di colore verde chiaro e da grappoli cilindrici mediamente spargoli, con acini
; assai rustico e fertile, è da tempo largamente coltivato in piemonte e in
e nelle langhe; fornisce un vino da pasto fine, rosso, asciutto, di
. letter. violentemente turbato e agitato da un forte sentimento, da un'intensa
e agitato da un forte sentimento, da un'intensa passione (ira, sdegno
e fremebonda. 4. agitato da moti convulsi, tremiti, palpiti.
(una corda); che è scosso da sussulti, da vibrazioni, che ruota
; che è scosso da sussulti, da vibrazioni, che ruota vorticosamente, producendo
arcaica di part., deriv. da fremère * far rumore, strepitare ',
mi dai di te nella tua lettera, da cui ti vedo così fremente e acceso
morde il freno; che è animato da propositi di ribellione. denina, vi-64
annunziator. 3. percorso da rapidi fremiti, palpitante, vibrante (
, scosso. -in partic.; scosso da vibrazioni, oscillante. testi,
, sentente i frementi lupi. giovanni da samminiato [petrarca], i-104:
iii-357: d'improvviso pascoli si tolse da quel suo accasciamento, si eccitò; la
più fremente e formidabile che sia mai escita da un sasso, bisogna aver nome michelangelo
dopo le scrisse una lettera tutta fremente da un rigo all'altro d'amore e di
. l. adimari, 38: da stirpe non vulgar nacqui agli affanni, /
puoi figurarti che maneggi, che intrighi da tutte le parti. leopardi, ii-460
giogo iniquo. 3. essere agitato da violento tremore, rabbrividire, contrarsi;
mente. / sol per traessere agitato da una forte passione; tremare di verso il
e spavento; inorridire; sentirsi pervaso da entusiabatte il dente. reina, i-197
cadute le membra, inlividite smo, da fresca energia, da ardente amore, ecc
inlividite smo, da fresca energia, da ardente amore, ecc. le carni,
: per provar qual frema / agitato da gli austri il flutto amaro, / consegnò
dormir securo lece / dal fero lupo e da l'inganno ostile, / mentre il
tremava tutta d'esser raggiunta e invasa da un contagio vertiginoso. -scatenarsi, infuriare
scherzo forte, tornò ad aizzarla: da prima fremeva sommessamente - poi cominciò a
tempi nuovi. 11. seguito da una prop. dichiarativa: lamentarsi sdegnosamente
beata di tanto ardore, poco immaginando da che cosa mi venisse quella veemenza,
/ e freme tutta amor la benedetta / da lei costiera. / amor fremono,
appena visibili, più mi sentivo fremere da un timor dolce che non avevo provato
13. locuz. - cose, parole da far fremere: spaventose, orribili,
scempiato, con una pronunzia così sguaiata da far fremere. bocchelli, i-317: mangiava
tutti i suoi compagni sensali, bevitori da far fremere. -fremere nello spirito
. e letter. essere agitato da una forte passione, da un
. essere agitato da una forte passione, da un profondo turbamento, fremere (
, insofferente. dante da maiano, 4: haggio talento, s'
a mormorare tra loro medesimi. guido da pisa, 2-86: a queste novelle.
e rugghia. s. bernardino da siena, 290: si vede di molti
sonando ad alta voce e corni: / da lo abaglio de'cani e dal fremire
). -anche tr. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
, e la percossa alga si rifiede da lato. simintendi, 3-55: uno
luogo). linati, xvi-265: da lontano, attraverso il fremitante spazio della
orchestra. 3. percorso da continui fremiti, palpitante (una parte
il testificano. 4. essere scosso da continui fremiti, vibrare. faldella,
italiano formato però alla maniera latina, da * fremitus 'o 'fremitum
armati, ecc.). guido da pisa, 1-336: per tutto lo consiglio
un fremito confuso. parini, i-62: da noi lunge avvampi / il fremito guerrier
, ecc.). giovanni da samminiato [petrarca], ii-20: chi
immensa campagna! pascoli, 146: da un immoto fragor di carriaggi / ferrei,
-in partic.: nitrito. guido da pisa, 2-91: li campi risonavano per
, agitazione violenta dell'animo, provocata da un forte turbamento, da una passione
, provocata da un forte turbamento, da una passione (e anche il movimento
cose sono accolte insieme verso pompeo; da questa parte per consentimento del favore,
questa parte per consentimento del favore, da questa altra per friemito d'invidia per
fremiti accusando il proprio orrore, / da sé la man respingerebbe il core.
1-35: -con questa donna ci sarebbe da impazzire! -esclamò pietro reprimendo un fremito
alle notizie che giungevano, di paesi circondati da reggimenti di fanteria... per
impotenti non è, o benedetti, da voi. -insofferenza, scontento.
rosa; il suo stivalino sembrava animato da fremiti impazienti. d'an
pirandello, 7-331: gli uccelli, da più mesi imprigionati, in quel subitaneo
erbe). carducci, 1069: da quel verde, mestamente pertinace tra le
ricongiunga. 5. vibrazione prodotta da una macchina in movimento; il rumore
il fremito dell'unica macchina, quella da cucire della sarta. -potenza,
, allorché apparvero delle rocce, percorse da un fremito: si gonfiavano come la
gonfiata dal marezzo. buzzati, 1-142: da molti anni lassù non si era udito
dotta, lat. fremltus, deriv. da fremire * fremere '. fremitóre
fucini, 902: si 'mprincipia da bimbi co'gattoni... /
stormenti. = comp. per incrocio da fremere e tremuoto (v.).
una macchina. = deriv. da frenare. frenàio (frenaro)
minor fatica. = deriv. da freno1. frenalgìa1, sf. medie
raro. frenatura. = deriv. da frenare. frenare, tr. (
crescenzi volgar., 9-6: da che il cavallo sarà perfettamente addottrinato da
da che il cavallo sarà perfettamente addottrinato da frenare, il faccia sovente il cavalcator
frenare / gli augelli suoi e scese da le stelle. tasso, 19-
il quale dispiegando al vento, tenne da una estremità colla destra sollevata sopra il
/ né le vele contratte / né da la doppia sponda / il forte remigar,
. spolverini, xxx-1-85: eccesso è da oppor d'umido o secco, /
albertano volgar., 5: è da frenare la lingua tua acciò ch'ella
. i. pitti, 2-11: quantunque da molti buoni cittadini si procurasse di frenare
successo qualcosa. = deriv. da freno1. frenàrio, agg. ant
della pittura. = deriv. da freno1. frenastenìa, sf.
dispositivo di cui sono dotate talune motociclette da corsa, per aumentare l'attrito dello
morion gli pose aspro di pelle, / da molte lasse nell'interno tutto / saldamente
ivi non frange. giordani, iv-114: da lui avranno le nazioni...
murazzi; i fiumi sostenuti in alto da rive artificiali. -contenuto, trattenuto
). d'annunzio, i-965: da quelle piaghe orrende, / non frenato
quelle piaghe orrende, / non frenato da le bende, / sgorga in rivi il
, ragion me infrena, / ma, da disio frenato, inde diverto. l
g. b. andreini, 92: da rivi, da torrenti, e fiumi e
. andreini, 92: da rivi, da torrenti, e fiumi e mari /
addetto alla manovra di un freno costituito da denti metallici. = deriv. da
da denti metallici. = deriv. da frenare. frenatòrio, agg.
consiglio sovrano. = deriv. da frenare. frenatura, sf.
. -spazio di frenatura: spazio percorso da un veicolo durante il tempo di frenatura
guisa d'orso ch'abbia tratto / da l'ape il muso enfiato, e
la testa. = deriv. da freno. frenèlla2, sf.
tener ferma la capigliatura. francesco da barberino, 234: portava un suo frenello
col quale si allacciava nei grandi bastimenti da remo il giglione del remo alla pedagna
, sf. delirio furente, causato da grave alterazione delle facoltà intellettuali e da
da grave alterazione delle facoltà intellettuali e da forte diminuzione dei poteri inibitori; accesso
par la frenesia; perché sempre son perturbato da molti pensieri noiosi e da molte imaginazioni
son perturbato da molti pensieri noiosi e da molte imaginazioni e da molti fantasmi.
molti pensieri noiosi e da molte imaginazioni e da molti fantasmi. davila, 209:
, ridotto dalla disperazione a frenesia, da se medesimo si fosse precipitato. vallisneri
, o nuova frenesia, / imparate da me, che state fresco. / deh
sante frenesie l'alme nemiche / menan colpi da cieco. de marchi, i-92:
una caldura, una frenesia che saliva da ogni parte, un polverio che velava
; parrà in quello levarsi a volo e da quello fuggire con paura le fiamme che
in capo degli odori..., da principio ogni cosa mi pareva buona.
, che per frenesia, / vinto da l'aspra passion, vaneggio. / date
è frenetica! -sm. francesco da barberino, 248: più giova..
sana: quando per difetto d'alcuno principio da la nativitade, sì come ne'mentecatti
che quel silenzio di morte fosse rotto da altro che da rumor di carri funebri
silenzio di morte fosse rotto da altro che da rumor di carri funebri, da lamenti
che da rumor di carri funebri, da lamenti di poveri, da rammarichìo d'
carri funebri, da lamenti di poveri, da rammarichìo d'infermi, da urli di
poveri, da rammarichìo d'infermi, da urli di frenetici, da grida di monatti
d'infermi, da urli di frenetici, da grida di monatti. d'annunzio,
credeva quel nume frenetico / di regnar da monarca tiranno, / ma un compagno di
: ubbriachi fradici. -che dipende da frenesia (o la provoca: la
. finché, o rifiniti o soprafatti da un eccesso frenetico, cadono bocconi a
: ma ora si sentiva pigliato egli stesso da una forza invisibile.
2. per estens. agitato da violente impressioni, da vive passioni,
estens. agitato da violente impressioni, da vive passioni, da incubi, da desideri
violente impressioni, da vive passioni, da incubi, da desideri ciechi o inattuabili
da vive passioni, da incubi, da desideri ciechi o inattuabili, da assurde
, da desideri ciechi o inattuabili, da assurde aspirazioni; impaziente, irrequieto;
i-419: se le figlie, prese da pazzo amore, riusciranno, come d'ordinario
. pirandello, 6-699: con un arrangolìo da bestia, che pareva fatto insieme di
-proteso in un'attività febbrile; animato da zelo eccessivo; esageratamente premuroso; infaticabile
i serpi in corpo, è tormentato da quel martirio, da quella frenesia, da
, è tormentato da quel martirio, da quella frenesia, da quella rabbia detta
da quel martirio, da quella frenesia, da quella rabbia detta gelosia. cesarotti,
negli accessi della torbida frenesia del beato da todi saltellare in un ballo tondo di
mi ritrovai fuori della bottega, circondato da ogni parte da gente che gridava e
della bottega, circondato da ogni parte da gente che gridava e, nella frenesia
facea freneticamenti. = deriv. da freneticare. freneticante (part.
ii-21: non è questo un proceder da disperato,... da freneticante,
un proceder da disperato,... da freneticante, da folle? freneticare
,... da freneticante, da folle? freneticare, intr. (
e fantastici scrittori. = deriv. da frenetico. frenetichézza, sf. disus
, dal gr. cppévrjmc, deriv. da cpptjv cppevóg sua con pesce in mano avesser
ma sente che glie despiace = deriv. da frenetico. onne rio; / miraeoi
s. v.]: freneticamente invasato da passione. iii-89: sono frenetico già molti
fuori con due povero diavolo! [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
pensò che ciò s'avesse fatto spinta da frenetico amore. lalli, 5-188: giunon
figge alla soglia estuosa lo sguardo infiammato da un odio frenetico. pirandello, ii-2-1055
criminale partecipassero anche le macchine che sopraggiungevano da napoli, da benevento, da avellino
le macchine che sopraggiungevano da napoli, da benevento, da avellino, da roma
sopraggiungevano da napoli, da benevento, da avellino, da roma, nella frenetica giornata
, da benevento, da avellino, da roma, nella frenetica giornata festiva.
fasciava la fronte. ojetti, i-476: da un colle all'altro un frenetico stridulo
di metropolitani e un si salvi chi può da tutte le parti. onofri, 42
, e sarete favola e per bocca portata da uno più che non vi sia.
ii-274: 'frengemmato ', freno da cavallo tempestato di gemme. = comp
* balbettare '(apuleio), da fringilla 'fringuello '. freniatra (
= voce dotta, comp. da [nervo] frenico e ectomia (v
sf. chirurg. asportazione del nervo frenico da un lato, per ottenere la paralisi
. = voce dotta, comp. da [nervo] frenico e exeresi (v
. = voce dotta, comp. da [nervo] frenico e dal suff.
= voce dotta, comp. da [nervo] frenico e dal gr.
febbre] frenitica '(galeno) (da < ppf) v < ppevó <
caso d'un giovinetto, che oppresso da frenitide sopravvenuta al vaiuolo, fu creduto
mette in bocca ai cavalli, costituito da una sbarretta di ferro, a cui
di leone. s. bernardino da siena, 961: con freno e con
, si movea sopra alla fronte. guido da pisa, 2-51: anche mi donò
g. bentivoglio, 4-218: corre da reeden a geminghen in distanza di dieci miglia
qualsiasi dispositivo capace di assorbire energia cinetica da un corpo in movimento (in par
movimento (in par tic., da una macchina o da un autoveicolo)
par tic., da una macchina o da un autoveicolo) trasformandola in energia termica
arpionismo: impiegati sulle portaerei, costituiti da funi elastiche che vengono agganciate agli aerei
inclinazioni; remora, ritegno. giacomo da lentini, 14-84: non mi porta -amor
che rimanga alla società, è cosa da gran tempo riconosciuta per insufficientissima a ritenere
-ant. repressione, costrizione. francesco da barberino, 25: ma però che durar
fan qui tante pellegrine spade? benvenuto da imola volgar., i-2: è prudente
gli eccessi. s. bernardino da siena, v-52: come vedi il tuo
morso (un cavallo). paolo da certaldo, 375: non è niuno cavallo
sanza freno, non diventasse viziato. sabba da castiglione, 96: un cavallo
., ii-119: con armi sì da fuoco che da punta misero freno agli
: con armi sì da fuoco che da punta misero freno agli attaccanti. pascoli
medesimo consegnati alla moglie i danari giunti da padova, tratta qualche moneta per il
religioso, aristodemo / cercasse il ver da lei, non andrà prima, / che
, non andrà prima, / che non da noi riceva / un triplicato testimon concorde
che tanto v'ama, / poi sol da voi lo suo soccorso attende; /
. vico, 324: gli uomini da questo primo punto di tutte le cose umane
molto a freno gli aretini. guido da pisa, 2-15: o gloriosa reina,
passò subito co'saraceni nuovamente soldati, da sicilia nel regno di napoli per tenerli in
il proprio linguaggio. s. bernardino da siena, 301: avevi posto il freno
padre che gli teneva il freno, da cattive pratiche. -tenere i freni:
lui [platone] è una cartilagine da altri chiamata freno, che divide il
. « ppevo- pxdpeta, comp. da < ppv) v « ppevóg 'mente
sm. ferodo. = deriv. da freno, sul modello di ferodo (v
. medie. spasmo della laringe accompagnato da contrazioni del diaframma e da singhiozzo (
laringe accompagnato da contrazioni del diaframma e da singhiozzo (ed è frequente nella tetania
2. dottrina, ideata e propagandata da f. j. gali (1758-1828
la quale le singole funzioni psichiche dipenderebbero da particolari zone del cervello, così che
45: prendevo a caso un libro da uno scaffale: un manuale di frenologia,
rosmini, xxv-171: il principio posto da gali, da spurzheim e da altri
xxv-171: il principio posto da gali, da spurzheim e da altri frenologi, cioè
posto da gali, da spurzheim e da altri frenologi, cioè « che a certe
anziché fornirla. = comp. da freno (v.) e motore (
. cpprjv cppevóc 4 diaframma 'e da pericardio. frenoplegìa, sf. medie
. eppevo- n'kriyriz, comp. da cppvjv cppevóc * mente 'o 4 diaframma
acido cerebronico. = deriv. da frenosina. frenospasmo, sm. medie
s. v.]: 'frequentabile', da potersi frequentare più o men facilmente,
= voce dotta, lat. frequentàbilis, da frequentare * riunire in gran numero '
spesso e a darsi all'orazione. niccolò da correggio, 178: infamia è il
una solitudine grandissima, dove prima erano da moltissimi cittadini frequentate. p. f
di continuo le terre del suo dominio da numerosissime caravane, com'essi dicono,
: forestieri, chi siete? e da quai lidi / prendeste a frequentar tumide
i-16: tutto il vicinato era abitato da gente onesta, da ragazze che frequentavano
vicinato era abitato da gente onesta, da ragazze che frequentavano la chiesa. savinio
gli orizzonti e gli sfondi senesi son frequentati da fulgide visioni. fracchia, 2 7
come era in realtà, ma come era da giovane. -di animali.
borghesi ove frequentava, le forme esterne da signorina. c. e.
frequentare lo suo aspetto mi sostenni. giovanni da samminiato [petrarca], i-341:
non aveva detto nemmen quattro parole, da principio. poi a poco a poco.
. bisognava frequentarsi. un po'loro da quelli del terzo piano, un po'
del terzo piano, un po'quelli da loro. pratolini, 1-158: da qualche
quelli da loro. pratolini, 1-158: da qualche tempo non ci frequentiamo, ma
iniqui ed empii. s. bernardino da siena, 91: quale anima è quella
avevano frequentato insieme a firenze, fino da giovinette, la scuola di una famosa maestra
lancellotti, 3-207: seneca è tanto da me stimato, riverito e frequentato,
praticare (un'attività). francesco da barberino, ii-15: quando non sai lo
, lavando loro i piedi, dando loro da mangiare e rivestendoli di panni nuovi.
la navigazione di quei mari, era da temere che non occupassero gidda, che
casa sua. lanzi, iv-64: è da desiderare che l'uso delle architetture in
, / le prime no: ché son da dio ancora, / ma le morali
iacopone, 6-16: guàrdate da molti amice, che frequentali co'fornice
... che 'l dolce piacer da me si sconta / et ogni acerba doglia
. loredano, 13-66: non è da farsi maraviglia, se da ogni parte
: non è da farsi maraviglia, se da ogni parte germogliano le risse,.
. v.]: 'verberitare 'da * verberare 'disse frequentativamente catone.
* verberare 'disse frequentativamente catone. da 'frizzare 'si fa frequentati vamente
. frequentaxivus, come termine grammaticale (da frequentare 4 ripetere '); cfr.
assiduità e, per lo più, da molte persone (un luogo); percorso
(un luogo); percorso abitualmente da un grande viavai di gente, da
da un grande viavai di gente, da un intenso traffico (strade, piazze)
delle parigine ti divorano quando tu esci da un teatro o entri in un salotto ben
a questi animali a noia i pascoli frequentati da loro. cattaneo, iii-1-19:
iii-1-19: le acque sono dolci; libere da ippopotami e crocodili, piene di pesci
e crocodili, piene di pesci e frequentate da uccelli. -sostant. varchi
e splendidi ornamenti vestito, e frequentato da molti amici. g. bentivoglio,
g. bentivoglio, 4-352: esponendosi da loro in quell'empia scena le
bartoli, 42-i-172: una minerva dipinta da amulio, la più cara effigie e la
ne aveva in roma; perciocché chiunque da qualunque diversa o contraria parte le si
presentasse davanti, si vedeva essere egli solo da lei singolarmente guardato. lanzi, i-290
-figur. pervaso, agitato (da un sentimento, da una passione)
, agitato (da un sentimento, da una passione). giov. cavalcanti
. giov. cavalcanti, 264: da uno sdegno incomprensibile frequentato, non si
suppletivi..., frequentati appunto da giovani diciottenni, diedero frutti mirabili.
legge, che nessuno cittadino si partissi da casa, acciocché la città restassi più
, 443: a chi sale al tempio da cirra, avanti ch'ei si venga
occulti. morando, 372: stanchi da lungo peregrinar mendicando, deliberarono di fermarsi
l'america, abitata certo e frequentata da tempi remotissimi, poiché non s'ha notizia
, pur verso occidente, / lontan da luoghi frequentati e colti, / e
attendendo ad ingagliardir quelle parti che sono da movimenti frequentatissimi affaticate. marino, 5-109
gli chiamavano, con un vocabolo molto da loro frequentato, mariuoli. imperalo,
nome di francesco..., andò da esso. frequentatóre, agg. e
: non lasciava, com'è richiesto da quell'età specialmente in chi è frequentatore
frequentàtor -óris (apuleio), deriv. da frequentare (v. frequente).
dalla frequentazion forzata di gente inferiore o da uno spettacolo di volgarità, abbia il
azzardo o di un orgoglioso assalto tentato da questi uomini. -attività intellettuale costante
v-1-291: l'altro, guasto nell'animo da male frequentazioni letterarie, si perse in
si mangia e bee. s. bernardino da siena, 453: tre mali possono
uso frequente; riassunto', deriv. da frequentare 'riunire in gran numero'; cfr
di giorno in giorno più frequenti, da che aveva passata l'età sinodale dei
la tempesta cade. abriani, 1-57: da una selce percossa escon faville, /
, con capi più lunghi son da potare. bandello, 2-22 (i-865)
l'ocean,... respinto / da frequenti ripari, il seno basso
rocce nude. 3. composto da molti individui (un gruppo, una
è bella, ampia utile frequente, da pochi in qualche parte trattata e da
, da pochi in qualche parte trattata e da niun distesamente disputata. boccalini, ii-204
separare le parti azzurre dalle bianche e da tutte le parti eterogenee della pietra,
persuadono che il libretto sia cavato veramente da celso, perché sono frequenti e familiari
frequenti nubi. 4. frequentato da numerosi visitatori e avventori (un mercato
.); percorso con assidua frequenza da viandanti, da veicoli (una piazza
percorso con assidua frequenza da viandanti, da veicoli (una piazza, una strada
frequentissimo. domenichi, 5-393: era da man sinistra santo angelo abondante di tutte
. con quella utilità che si può aspettare da simil transito, nell'aumentare i dazi
giace su la tua soglia non consunta da piede frequente, chi mai sta dinanzi
essi [i fanciulli] balbutiscono, accompagnati da una gesticolazione frequente e risoluta, sono
una gesticolazione frequente e risoluta, sono da essi in moltissime occasioni adoperati. mazzini
prorompevano, non periodici e antiveduti come da discepoli a superiori, ma impensati e
a superiori, ma impensati e sinceri come da fratelli a fratelli. carducci, ii-1-186
, tenuta dallo stupore della febbre, da una sonnolenza inerte, con la respirazione
inerte, con la respirazione frequente rotta da i rantoli. bocchelli, 1-i-35: si
e per quella via gli arebbe liberati da quelli impii ribaldi. guerrazzi, 5-105:
lingua così frequente. -dappresso, da vicino. pindemonte, 3-522: i
, 1-301: voi passate quivi frequentemente da casa; fategli motto [a mia madre
sarpi, i-1-26: la tresca è durata da quattro mesi, con lettere due volte
la settimana, ché così frequentemente vanno da questa città a ferrara. -dormire
serviamo de'rimedi più miti ed esenti da ogni pericolo. -periodicità, che
: densità di popolazione. vito da cortona volgar., xxi-725: per varie
, la quale io volendo fuggire partimmi da loro, e lasciai il mondo.
di fuggire il mondo e di ritirarmi da la frequenza a la solitudine e da la
ritirarmi da la frequenza a la solitudine e da la fatica a la quiete. davila
familiarità, intimità, dimestichezza. ricciardo da cortona, 84: ogni volta che el
, la frequenzia gli dispiace. sabba da castiglione, 116: ho fuggito e
, con esclusione di possibilità di ricezione da parte del pubblico. -nel linguaggio cinematografico
con l'asprezza, la quale nasce da concorso di vocali, da rompimenti di versi
quale nasce da concorso di vocali, da rompimenti di versi, da pienezza di
di vocali, da rompimenti di versi, da pienezza di consonanti nelle rime..
che fra i difetti della sceneggiatura risultanti da questa maniera d'inventare e di condurre
: sono accompagnati [i dolori] da angustia, da difficoltà di respiro,
accompagnati [i dolori] da angustia, da difficoltà di respiro,...
difficoltà di respiro,... da frequenza, velocità, inegualità di polso.
e perciò le trachee del polmone sieno da lui stranamente irritate, e quindi nasca
delle funzioni, accompagnato per lo più da un sommo calore. guerrazzi, 9-ii-226
di tali o tali altre alterazioni viscerali da preceduti processi infìammatorii o da altre malattie
alterazioni viscerali da preceduti processi infìammatorii o da altre malattie. leopardi, i-192:
5-122: il racconto del misfatto era preceduto da alcune considerazioni fatte dal giornale sulla frequenza
'b 'ad es. è espressa da 7 piccoli colpi), in realtà
miniera [i finni] davano ancora da vivere abbondantemente e tutto gratis; però
. = voce dotta, comp. da frequenza e dal gr. pirpov '
fresa, controllo la barra di metallo da sezionare a misura. -in odontotecnica
fava sbucciata, fava tritata '(da frendère * tritare, macinare '; cfr
e fresella 1 cantuccio di pane '(da frèsum 1 tritato ').
pratolini, 10-244: io, il tipografo da tuo padre lo feci per caso,
del fresatore. = deriv. da fresare. fresatrice, sf.
fresa è montata su un carrello azionato da un sistema biella-manovella, che consente lo
altri lavori di coltura; è costituita da una serie di utensili di varia foggia
di stampa policroma. = deriv. da fresare, calco del in. fraiseuse (
dalla fresatrice. = deriv. da fresare. frescàccia, sf.
. con frescura, in modo da provocare sensazione di fresco. rinaldo
rame. 3. recentemente, da poco. guido delle colonne volgar.
: [firenze] era stata riedificata da carlo magno e favorita sempre dai re
sempre dai re suoi progenitori, e frescamente da luigi suo padre. b. davanzali
e miracolosa. = deriv. da frescate. frescare, tr.
volto della villa. = deriv. da fresco2. frescata, sf. raro
2. dial. febbre, malessere provocato da un colpo d'aria fredda.
una frescatina. = deriv. da fresco1. frescato (part.
zoccoli. = deriv. da frescare. frescheggiaménto, sm.
al vento. = deriv. da frescheggiare. frescheggiarne (part. pres
: ai primi di settembre, gli manda da pracchia un gioviale « inno appenninico del
ben portante. = deriv. da frescox. freschézza, sf.
freschezza e giocondità la sua vailetta frammezzata da un tenue tributario del reno. tommaseo,
terra sciolta, e meglio se sarà coperta da pacciame... o paglione;
. d'annunzio, i-925: sprizza da 'l fiore de la bocca tonda /
fiori, di fronde rigogliosi. guido da pisa, 1-329: così vestito ed addobbato
donne] spesso sono d'una freschezza da mettere in convulsione. fogazzaro, 2-248:
i-507: perché la gioia fosse tale da superare la capacità dell'animo nostro,
l'essere cotto, munto o raccolto da poco (un cibo, il latte,
e la purezza della sua farina, estraeva da un grosso sacco sempre nuove pagnotte.
-l'essere stato lavato e stirato da poco (un indumento).
usata freschezza. = deriv. da fresco1. freschìccio, agg.
iii-25-112: che puzzo freschiccio di vernice da per tutto! la volgarità in italia monta
-sostant. carducci, iii-24-365: da que'fascicoli veniva su...
consolazione. = deriv. da fresco1. fresciòtto, sm.
le spalle. = deriv. da fregio 'sfregio 'per palatalizzazione della
tasso, 15-53: aure fresche mai sempre da odorate / vi spiran con tenor stabile
32-117: io vidi... quel da duera / là dove i peccatori stanno
ci mettemmo a passeggiare sulla strada fiancheggiata da uliveti. c'era l'aspro profumo delle
, le cui maniche erano rinforzate da una guardia di cuoio. bernari, 7-205
preso, munto, macellato, ecc. da poco (cibi, vivande, sostanze
vivande, sostanze commestibili). francesco da barberino, 192: usa buon pane di
o trattamento (per lo più seguito da un compì, di limitazione).
). -anche sostant. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
respiro vasto della montagna. -smosso da poco (la terra). tozzi
è diventato cenere. -di botte da cui il vino è stato cavato da
botte da cui il vino è stato cavato da poco tempo. alamanni, 5-3-33
su le fresche pelli / degli uccisi da lor pingui giovenchi / sedeano.
freschissime orme. 14. giunto da poco, partito da poco (una
14. giunto da poco, partito da poco (una persona, una notizia
mani, or quindi or quinci / escotendo da sé l'arsura fresca. buti,
me è illicito a toccare, partito da tanta e sì orribile battaglia e della
si va struggendo. s. caterina da siena, il-no: ma la sposa di
il cuore nostro. s. bernardino da siena, 1000: degli assempli io
cui mantiene un vivo ricordo; che da poco tempo gode di una determinata condizione
rigoglioso, verdeggiante; colto o reciso da poco (erbe, fogliami, fiori
. - anche al figur. betto da pisa, 338: vivendo in isperansa /
che tutti gli credea sbarattare. benvenuto da imola volgar., i-92: allora la
persona) - anche sostant. bartolomeo da s. c., 43: voi
ammirato, 1-87: quando egli gravato da gli anni non potrà più i pubblici
fosse spento / dal freddo tempo e da l'età men fresca, / fiamma e
il frullo d'uno stormo d'uccelli spiccatosi da una frasca rinnovellata. gozzano, 537
parlata sconcertò più ancora claudio che, da subalpino illetterato, non amava le donne
mai essere fresca né allegra. bianco da siena, 58: gustando te, dolcissimo
questo del medici. soffici, ii-275: da tutto l'insieme,...
senso di un fresco stupore, quale da una rivelazione improvvisa e che m'empiva l'
bembo, 1-218: sento l'odor da lunge e 'l fresco e l'ora /
rangifero caccia fuori della bocca la lingua da una banda, e gode del fresco
leopardi, iii-868: qui il caldo da più di un mese è moderato,
, iii-790: il fresco, che da principio mi aveva turbato molto, ora mi
fredda e gradevole. s. bernardino da siena, iv-370: vuole [l'usura
iulio proculo se ne tornava per il fresco da alba- longa, senza sapere nulla di
. bartoli, 20-56: non faceva mare da prenderne guardia, ma un vento fresco
vi dirò più modi di far poivari da formare, e dipoi vi dirò ancora li
, e dipoi vi dirò ancora li modi da formare in casse ed in staffe,
gli assaltano. pasqualigo, 443: domani da sera andrò al fresco, perch'io
queste poche di sere c'avete / da star qui, veniate continuamente in strada.
volgar., 11-17: le marze da innestare sieno senza frutto, sugose,
viaggio in una villa distante quindici miglia da asti. manzoni, pr. sp.
a prender un catarro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
pittura, e si fa anche vedere più da lungi, onde è più conveniente negli
sa di primavera, una figura discesa da un fresco dell'angelico. -l'
quali furono... nel fresco giovanni da s. giovanni [ecc.]
bosco esala. = deriv. da fresco *. frescóso, agg.
fresca '. = deriv. da fresco1. frescùgine, sf.
dicesi frescùgine. = deriv. da fresco1. frescume, sm. agric
frescume soverchio. = deriv. da fresco1, col sufi, collettivo -urne.
qualor più caldo irraggia, / spargendo intorno da la chioma oscura / opacata di fronte
frescura presa. = deriv. da fresco1-, cfr. fr. fraicheur (
, che conducono le mercatanzie per mare da uno paese a un altro e
uno paese a un altro e da una terra a un'altra. archivio datini
ha grande fretta di correre. bartolomeo da s. c., 39: ebbe
chi muore di notte: essere dominato da viva impazienza. grazzini, 4-41:
, mettere fretta: affrettarsi, darsi da fare. francesco da barberino, 255
, darsi da fare. francesco da barberino, 255: frutto in fior lo
dai blandi riposi, / chiamati repente da squillo guerrier. leopardi, 34-261:
mezza notte, in fretta. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
: alcune cose che vi sarebbero pur da vedersi, io o non vidi, o
1-76: uno squallido quartiere di casette da impiegati, costruite in fretta e già in
il cancelliere rimosse un po'la tovaglia da una punta, e stese in fretta
incoglie male. = deverb. da frettare. frettàggio, sm.
= deriv. dal fr. frettage, da frette 1 cerchio d'acciaio di rinforzo
del frettazzo. = deriv. da frettare1-, voce registr. dal guglielmotti.
dall'erba che vi si pone attaccata o da qualunque altra cosa per renderlo più facile
che non se fretti. = da affrettare, per aferesi. frettato1 (
2. cerchiato. = deriv. da frettàggio. frettatóio, sm. marin
quando si lavano. = deriv. da frettare1. frenatóre (ant. frettadóre
mediante il frettazzo. = deriv. da frettare1; voce registr. dal guglielmotti
]: 'frettazza 'è scopa grande da nettare per di fuori la parte del
pavimenti. 2. strumento costituito da una tavoletta di legno o da una
costituito da una tavoletta di legno o da una lama di acciaio, munite di impugnature
muro grezzo. = deriv. da frettare; cfr. genov. frettasso.
seguito. = deriv. da fretta. frettévole, agg. ant
i coltori. = deriv. da fretta. frettézza, sf. ant
a ciò. = deriv. da fretta. frettolosaménte, avv.
... mi sono uscite ancora da le mani inconsideratamente e frettolosissimamente. galileo
una tal poca abbozzatura; perché fu da me frettolosamente scritta. g. gozzi
tutti i moderni, frettolosamente, e rimoti da qualunque perfezione,... non
autunnale. = » deriv. da frettoloso. frettolóso, agg.
, 10-115: frettoloso, or da questo or da quel canto / confusamente
frettoloso, or da questo or da quel canto / confusamente l'arme
e cotanto frettolosa / non fuggir lungi da me. manzoni, pr. sp.
. govoni, 2-171: il malato, da dolore e febbre / si distrae con
l'aspetto di uccello frettoloso, che saltella da un ramo all'altro, come spinto
un ramo all'altro, come spinto da chissà quale impazienza. -con uso
sogpo segreto. 2. sospinto da urgente premura, stimolato da febbrile desiderio
2. sospinto da urgente premura, stimolato da febbrile desiderio; impaziente; impulsivo,
impaziente; impulsivo, irriflessivo. bartolomeo da s. c., 31 -intr.
, incostanti e ingiusti. francesco da barberino, i-274: sescalco vantadore / dispiace
bisbigliar e 'l consigliar in sala. busone da gubbio, 91: più è
criminali. alberti, i-293: siamo da natura cupidi e frettolosi a conoscere ogni cosa
queste virtudi non dimeno son contrappesa te da alquanti vizi, come...
già il mondo; ma egli è differenza da sollecito e frettoloso; perocché il frettoloso
hanno o credono d'aver tante cose da fare da non capirne, di fatto,
credono d'aver tante cose da fare da non capirne, di fatto, nessuna.
troilo con molti angosciosi dolori si partìo da briseida. libro di sentenze, 1-45:
tosto, / e bramerai che te da me diviso / o talpe avesse o fosse
della pretesa e frettolosa emancipazione tanto sognata da ragazzo, metteva al passivo quello che
1-1199: su torme / sue frettolose, da lungi lo segue / con passi incerti
34 (595): si salutavan da lontano, con cenni taciti e frettolosi
... si sentirà così dilettevolmente preso da tanti amenissimi oggetti vivacemente dipinti, che
d'arte, non ce n'erano più da vedere; c'erano invece, spettacolo
agisce con precipitazione inevitabilmente sbaglia. bartolomeo da s. c., 31-1-2: chi
: v. gatta1 = deriv. da fretta. frettóso, agg.
3. prematuro. matteo da samminiato, 15: se 'l baston non
sommo lodo. = deriv. da fretta. freudianaménte (pronuncia froidianaménte
.. perché subirono una terribile concorrenza da parte dei venditori di cantaride e dei
sistema di cura delle malattie mentali, da sigmund freud, secondo il quale,
neppure ripetere ciò che gli è stato soffiato da non so chi (forse da qualche
soffiato da non so chi (forse da qualche prete o frate dalla poco pulita immaginazione
interiori. gramsci, 7-216: è da vedere se il freudismo necessariamente non dovesse
. ant. fretta. giacomino da verona, xxxv-1-639: li sancti tuti el
= variante di fretta (come deverb. da frictiàre per fridar e; v
mente, sbrigativamente. uguccione da lodi, xxxv-1-616: den con'filosa
grave sarà più soda e più da pulirsi che non la tenera e spugnosa,
sangue, tratto per via d'incisione da un albero grande dell'indie. targioiti
molti colori dal grigio al marrone, percorsa da venature più o meno intense; rendevano
dotta, lat. friàbìlis, deriv. da friàre * sminuzzare, tritare ';
friabilità gessosa. = deriv. da friabile. friburgo, sm.
30 kg. = deriv. da friburgo, nome della città svizzera capitale
. chi non ha letto, e da poco, il romanzo, non vi capisce
la mattina come si sveglia, smaltisce da un canto della camera, e a quel
. xv), comp. da frire * friggere 'e casser 1 spezzare
. femm. di fricasser, comp. da frire 1 friggere 'e casser *
richiede un restringimento del canale vocale tale da costringere la corrente d'aria che vi
, lat. fricàtió -ónis, deriv. da fricàre 'fregare '. friccicare
acido e cattivo. = deriv. da africogna, per aferesi. friedelite (
si fida in antichi guerrieri. francesco da barberino, iii-69: guardati...
barberino, iii-69: guardati... da lusinghieri / e da color che frieri
... da lusinghieri / e da color che frieri / si fanno per mostrarci
passato e di maggiore avvenire. andrea da barberino, ii-240: partito di questa valle
(grecia, oriente) formata soprattutto da arbusti bassi, intricatissimi e talvolta spinosi.
neutro cppóyavov * legno secco, da ardere '. frigànee, sf.
acquatiche e stanno nascoste entro tubi (da esse stesse preparati con pagliuzze, grani
, e sopra... le padelle da friggere, e sopra ogni peso e
4-231: due o tre gran padelle da friggere eran al fuoco su altrettanti fornelli
padella, assediato dai creditori, stretto da tanti bisogni, le spese della causa,
sig. terenziano averebbe fritto. -essere da friggere, essere buono a friggere:
, 15: orsù qui mi vien da ridere / nel creder una tal cosa,
, / che una vecchia ch'è da friggere / il color porti di rosa.
forniteci armi e munizioni che ci difenderemo da noi: se il governo frigge con
soldati, ix-225: quando è venuta da noi a parigi, sette anni fa
delicatezza e senza romper mai nulla, darsi da fare a suo grado; e smetteva
operazione del friggere; lo sfrigolio prodotto da ciò che frigge. - per estens
tedio tombale. = deriv. da friggere. friggio, sm.
, 3-42: tali manovre erano accompagnate da uno strano friggìo, come a stappare
dentro, sopra, sotto... da tutte le parti... «
un friggio. = deriv. da friggere. friggitóre, sm.
296: continuerei volentieri, come faccio da due mesi, a mangiare una volta al
tanto... un friggitore, da cui esce il fetore dell'olio cattivo.
di legno dolce. = deriv. da friggere. friggitorìa, sf.
10-23: quest'odore di stallatico era corretto da -mandare a farsi friggere qualcuno o
al diavolo. = deriv. da friggitore. rosa, 49:
vesti frigiane. = deriv. da frigio. frìgico, agg. (
. = voce senese, deriv. da frigido. frigidaménte, avv. freddamente
troppo mi parve triste e grigio quel frigidario da convitto gesuitico. e. cecchi,
= voce dotta, lat. frigidarium da [cella] frigidaria '[stanza
frigidezza, si guastò la persona; e da l'altra parte, infrailita la gamba
letteraria priva di vita. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
disamore al marito. = deriv. da frigido. frigidità, sf.
: essendo il maschio calido, naturalmente da quella qualità piglia la leggerezza, il moto
80: la debolezza dello stomaco procede da calore e non da frigidità, e
dello stomaco procede da calore e non da frigidità, e se userà le bevande del
5. fisiol. anormalità causata da una notevole insufficienza dello stimolo sessuale.
rigido, pungente, glaciale; sconvolto da frequenti perturbazioni atmosferiche (un territorio,
e le costellazioni della luna / frigida, da noi illuminato. libro di sydrac,
lo ha frigidissimo. -caratterizzato da una bassa temperatura fisiologica (un animale
amano molto i giardini. -caratterizzato da una condizione morbosa attribuita a sovrabbondanza di
la vecchiezza, friggida e debile, da tutti detestata. gherardi, ii-138: apparve
a vomerti fuora della bocca mia. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
un'espressione di vanità. -dominato da rancore, da sdegno, da disprezzo
vanità. -dominato da rancore, da sdegno, da disprezzo (un sentimento
-dominato da rancore, da sdegno, da disprezzo (un sentimento).
cominciò a temere di non esser per altri da la donna abbandonato. faldella, 5-196
con apatia; che non è animato da una sincera ispirazione; che non suscita
'tragedia ', io mi aspettava da lui qualche cosa di meno frigido. b
. 9. fisiol. affetto da frigidità (cfr. frigidità, n
fa tuo conto) debbano / esser, da un pezzo in qua, o paurose
brancoli, ii-91: le persone, nate da genitori affetti da quel male, soffrono
le persone, nate da genitori affetti da quel male, soffrono di anemia, di
10. medie. non accompagnato da infiammazione dei tessuti (un ascesso,
sf., frigida): febbre da raffreddamento, febbre reumatica. tommaso di
: colse una frigida, perché stette da qualche quattro ore a lavorare in un buttino
.. a far balletti / da donnicciuole? oh frigi! oh frigiesse /
oriundi della frigia). guido da pisa, 1-280: l'ottava [sibilla
litiganti ignude. rapisardi, vi-799: da pria nel talamo furtivo / trasse il
oro '(plauto), da phrygius 'abitante della frigia '. cfr
formiche ». = deriv. da frignare. frignistèo, sm. piagnisteo
a seccarmi '. = deriv. da frignare. frigno1, sm.
smette subito. = deverb. da frignare. frigno2, sm.
: quasi ogni terza notte el me par da esser alla condizion di putì che
. v.]: di lì [da 'frignolare'] 'frignolìo', l'atto
atto ripetuto. = deriv. da frignolare. frignolo1, sm.
. = deriv. per aferesi da * afrigno. frignóne, agg
piacere di metter via quel muso da funerale!... e tu,
bambola rotta? = deriv. da frignare. frignùccio, sm.
= deriv., per sincope, da frigorifero. frigolare (ant.
meno, cioè alla quantità di calore da sottrarre per raffreddare 1 kg massa di
per raffreddare 1 kg massa di acqua da 15, 5 °c a 14, 5
-frigorie-ora: quelle prodotte in un'ora da un impianto refrigerante (e servono per
affare proposta. = deriv. da frigorifero. frigoriferato (part.
: apparecchio per uso domestico, costituito da un doppio fasciame di legno o lamierino
interposto materiale isolante, che viene raffreddato da una macchina refrigerante a funzionamento automatico,
meno di o °c), costituito da uno o più locali rivestiti di materiale coibente
più locali rivestiti di materiale coibente e da un sistema refrigerante. -nave frigorifera:
chim. miscela frigorifera: miscuglio composto da acqua e da un sale (per lo
frigorifera: miscuglio composto da acqua e da un sale (per lo più cloruro di
e biografico dei personaggi di attualità, da utilizzare quando uno dei detti personaggi venga
e di palliata malizia, che levi da questo mondo il freddo positivo, esiliando a
e dall'efficace freddo dell'aria e da alcuni sali frigorifici congelata. -sostant
16-v-101: alle volte la signora è assalita da certi rigori e tremori frigorifici per
dotta, lat. frigorifìcus, comp. da frigus -óris 4 freddo 'e dal
-óris 4 freddo 'e -fugus (da fugère * fuggire '). frigorigeno
. è diretta la seconda lettera, da roma, in data del 29 frimaio
= deriv. dal fr. frimaire (da frimas 'nebbia ', voce di
= voce onomatopeica, deriv. da frinfrino. frinfrino [frin frin
doni, 3-171: vidi il burchiello da molti forbottato; chi gli diceva; o
veglie passate in qualità di mamma nelle sale da ballo. = voce onomatopeica, dal
antartide e madagascar; sono caratterizzati da piccola statura, becco robusto conico corto
quali cose sentendo il gregge, subito è da spartirlo, perché non s'attacchi agl'
non s'attacchi agl'altri; allora sono da essere mescolate la panacea e 'l fringio
fringuellàia, sf. venat. rete da caccia con maglie adatte alla cattura di
fringuelli. = deriv. da fringuello. fringuellàio, agg. ornit
, senese. = deriv. da fringuello. fringuellare, intr.
della famiglia fringillidi, rappresentato in italia da due specie prevalentemente stanziali: il fringuello
groppone verde-oliva, la fronte nera sormontata da un ciuffo grigio-azzurro; la femmina è
; abita e nidifica sugli alberi, da aprile a giugno, allevando due covate
nemico della lodola. s. bernardino da siena, 741: vedesti mai.
lor famosa dieta. fucini, 150: da due ore invidiavo i fringuelli del paretaio
... e l'orchesta fu costituita da « tutti i fringuelli del paese »
di giuggiole. pavese, 7-173: passai da dorina e trovai tutti in aria.
frinlo, sm. caratteristico rumore prodotto da grilli, cicale, ecc.; stridore
dei grilli. = deriv. da frinire. frinire, intr.
notte estiva. = deriv. da frinire. frinocèfalo, sm.
pieno di frinzelli. = deriv. da frinzello. fripière, sm
le maniere pindariche, or così falseggiate da molti con una sconciatura ladra, che ha
frepier, sec. xiii): da frepe, ferpe, felpe 4 frangia,
di origine incerta, forse deriv. da frise 4 fregio '; cfr. ted
sommità delle fiancate di un'imbarcazione, da poppa a prua, forma l'orlo dello
frisato, accioché difen- dino i calzoni da i morsi de i ferri de'sudetti.
ferri de'sudetti. = deriv. da friso3; cfr. il fr. frise
comignolo. = deriv. da frisato1. frisatura2, sf.
squisito artificio. = deriv. da friso 4 fregio '; cfr. fr
dell'umbria e delle marche, deriv. da friscolo, alterazione di fiscolo (v
della prima figura del sillogismo, composto da una premessa particolare affermativa (i)
premessa particolare affermativa (i), da una premessa universale negativa (e)
premessa universale negativa (e) e da una conclusione particolare negativa (o)
del porco, che, o è tale da non essere pregna, o è
alla quale era stata portata via la stagnola da una palla di friso.
di friso. = deverb. da frisare2. friso2, sm.
frisétto intorno. = deriv. da fregio: voce di origine veneta, ma
. -in partic.: cavallo da lavoro o da tiro leggero, originario
-in partic.: cavallo da lavoro o da tiro leggero, originario della frisia e
tutto scomparso). = deriv. da frisia, regione dell'europa nordoccidentale che
. = dal fr. friseur (da friser 4 arricciare i capelli '):
: padella, la fressóra, vaso largo da friggere. bruno, 75: ripezza
114: questa si è la pratica da fare la fritta, ciò è li pani
popol. frittura. = deriv. da fritto. frittata (ant. fritata
forma semicircolare, quando ha preso consistenza da un lato. citolini, 506:
a base di sole uova e formata da un solo foglio sottile. garzoni,
fritate fiorentine più sottili che 'l vetro da murano. redi, 16-vii-23: al sonetto
ii-80: aggiungono una coperta leggera tanto da disgradarne le frittate fiorentine.
stata una donna incinta, tanta roba da farle far la frittata in pieno teatro.
rivoltan frittate, e tamburini / saltan da qua a là scambiando manto. panciatichi
la luna piena. = deriv. da fritto. frittèlla (ant. fritèlla
. pucci, 4-272: erbette forti da frittelle farne, / recan con ceci.
e provocano l'orina. s. bernardino da siena, 793: di coti che
san giuseppe, secondo metodi che variano da regione a regione. 2.
, conigliuzzo, anzi frittella, / da darti sei rechion con un guanciale,
te bandella. aretino, 1-32: imparino da lui alcune fritelle, che si credono
pusillanimità. pontano, 1-29: dicate da mia parte che 'l sangue de li
. -viso di frittella: faccia da scemo. commedia di pidinzuolo, xxi-i
e tartara. = deriv. da fritto. frittellato, agg.
e grandi. = deriv. da affrittellato, per aferesi. frittellóne
padri cappuccini. = deriv. da frittella, col sufi, collettivo e spreg
cinesi che fanno frittarelli di bachi da seta cattivo gusto. e. cecchi,
esclamò: né anche carciofini fritti? da ponte, xxiii-40: passò una servetta davanti
spacciato; morto. s. bernardino da siena, io7: di quello che s'
cioè perito. -perdutamente innamorato, preso da accesa passione amorosa. nievo,
alcune empietà già stomachevolmente fritte e rifritte da innumerabili scrittorelli oltramontani, ha bravamente mostrato
trovati presenti, a desinar seco, e da loro di quel fritto [il cuscussù
mare e l'ànno accomodato: pesce da lesso, pesce da fritto, pesce da
accomodato: pesce da lesso, pesce da fritto, pesce da cacciucco.
da lesso, pesce da fritto, pesce da cacciucco. -essere fritto, essere
pesce fritto. = deriv. da fritto. frittume, sm.
e degne. = deriv. da fritto, col suff. collettivo e spreg
. in senso concreto: cibo fritto o da friggere, per lo più composto di
e vitella, com'era stato ordinato da me. -figur. scherz.
. brusìo provocato in un apparecchio radio da parassiti industriali o atmosferici. 6.
lesta lesta. = deriv. da fritto. fritturàio, sm.
, polpettaio. = deriv. da frittura. friulano, agg.
gli amici con acqua, e mossi da compassione, massime perché la vedeano fresca
svevo, 2-398: la vecchia vestiva da serva, in colori vivaci per quanto
]: * frivolamente ', avv. da 'frivolo '. miglior suono avrebbe
carte scoperte. = deriv. da frivolo. frivolézza, sf.
. verga, 2-108: rimase sbalordito da quella esplosione violenta di un sentimento inesplicabile
nievo, 53: la pisana mostrava fin da fanciulletta una rara intelligenza; ma questa
del brambilla. = deriv. da frivolo. frivolità, si. frivolezza
: la « frivolità » spesso è da vedere nella goffaggine seriosa: anzi si
in profumi. = deriv. da frivolo. frìvolo, agg.
vane, formando suoi sogni deridevoli e da largamente beffare. s. degli
] per lo più frivolo e vano da noi, ciò avviene per le medesime cagioni
3. per estens. che muove da capriccio, da volubilità, da superficialità
per estens. che muove da capriccio, da volubilità, da superficialità d'animo,
muove da capriccio, da volubilità, da superficialità d'animo, che è indice di
, 2-22: questa vanità sì frivola fu da biante chiamata un morbo dell'anima e
biante chiamata un morbo dell'anima e da democrito un mare ozioso e morto.
. bontempelli, 20- 61: colto da una frivola curiosità insinuai: -la nostra amica
tra prencipi e signori in mille occorrenze da usare, quelle frivole c'hanno così
affettato e che patiscono del cortigiano selvatico da ogni banda, consistendo nel gesto con troppa
questa frivolissima. tenca, 1-66: da noi lo spirito popolare aveva già ottenuto
agghiaccia la frivola camicia estiva. -caratterizzato da mancanza di impegno morale; che è
che deriva dalla scarsa mobilità dei lavoratori da un luogo oppure da un impiego all'
mobilità dei lavoratori da un luogo oppure da un impiego all'altro.
all'altro. = deriv. da frizione, inteso in senso figur.
di un motore. = deriv. da frizione1', cfr. fr. frictionner (
: de poneva di soffrire da molto tempo dolorose stirature nella gamba
; altri, dio ne liberi da bagni: frizioni mercuriali soltanto. capuana,
serve per effettuare la trasmissione del moto da un albero all'altro mediante l'attrito
fortemente pressate l'una contro l'altra da un sistema di molle; a seconda
voce dotta, lat. frictió -ónis, da frictus, part. pass, di
(gregorio di tours), da frictus, part. pass, di frigère
del bere. = deriv. da frizzare. frizzante (part.
bruciante dolore, simile a quelli causati da continue e sottili punture (una percossa,
tommaseo, 3-iii-178: ebbi lettere latine da un mio zio frate santo,..
qualche mio condiscepolo, non saputi correggere da me, faceva ricadere con un vento
in sostanza / oleosa e s'insinua da se stesso, / ed è frizzante,
d'annunzio, iv-2-263: ognuno mesceva da bere all'insidiato, a cui quel
, 5-131: si rideva fin ch'era da ridere; poi, appena vedessimo quegli
ad agire, stimolante. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
disegni]. -che è provocato da viva eccitazione, da curiosità (il
-che è provocato da viva eccitazione, da curiosità (il fermento, l'agitazione
acuta irritazione, simile a quella provocata da continue e sottili punture; provare un
denti, tuttavia omobono si sentì frizzare da un umore acre entratogli in bocca;
alle z si rassomigliano con quelle x rifiutate da noi, le quali anzi frizzano in
deriv. dal lat. * frictiàre, da frictus, part. pass, di
faccetudine i cinici. = deriv. da frizzare. frigio, sm. sensazione
cos'era. = deriv. da frizzare. frizzo, sm. ant
delle opere del teatro spagnolo] erano da me scartate e rifiutate, ma il
ma il fondo d'alcune di quelle da me scelto, riedificato con una orditura
v.). = deverb. da frizzare. frizzolóne, sm. ant
s. v.]: era tormentato da un frizzore nel tratto dell'uretra.
dello zolfo. = deriv. da frizzare. fròcio (fròscio),
frodamenti achei. = deriv. da frodare. frodare, tr.
giamboni, 243: si mise uno bando da parte delle virtù che tutte le persone
, 37: il servigiato servo sia amato da te, quasi come l'anima tua
occhi umani quello dolce e dilettevole sonno da mattino, e tutto il riposo del dormire
gli aveva dato nulla di ciò che da giovine aveva sperato. -assol.
del matrimonio, a ciò che frodandoti da questa salute che t'è posta innanzi,
posta innanzi, tu ritragga anche me da esser discepolo di cristo. ammirato, 1-48
quelli che aveano confessato, il vedersi da fenio rufo lor compagno esaminare. lippi
via ', non si vede come da * nativo 'si è fatto 'natio
voce nobile? = deriv. da frode (cfr. fraudare).
bartolino molto chiara; e però, da buon figliuolo, restò deluso, quasi frodato
co'frodatori de'dazi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
uomo, pregato spesso d'un simile servizio da contrabbandieri e da banditi, era avvezzo
d'un simile servizio da contrabbandieri e da banditi, era avvezzo a farlo. [
): richiesto sovente d'un simile servigio da frodatori e da banditi]. cicognani
d'un simile servigio da frodatori e da banditi]. cicognani, 6-153: la
6-153: la battaglia fu tra gabellotti da una parte e frodatori di gabella dall'altra
/ più spiace a dio. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
], 9-34: la froda procede da privato amore, il quale l'uomo ha
397: i regni civili nacquero o da forza aperta o da froda, che poi
civili nacquero o da forza aperta o da froda, che poi scoppiò nella forza
madre la merce infetta, la cosa da guadagno, l'ordigno di froda e di
tenta di ingannare le anime per allontanarle da dio. s. caterina da siena
allontanarle da dio. s. caterina da siena, ii-295: benché le tentazioni e
di esso, compiuto dal debitore in modo da recare pregiudizio alle ragioni dei suoi creditori
alla decozione, fra un certo tempo da loro stabilito, si debbano riputare o
diodati, 4-16: n'avenga mai che da le labbra s'oda / uscirti inganno
3-116: non fu presa [ancona] da clemente vii se non con la frode
a dispetto dei tedeschi. -essere da frode: essere sleale. forteguerri,
forteguerri, 1-27: ricciardetto non è campion da frode: / pugnò con lui,
della torre. = deriv. da frode. fròdo, sm.
solamente a quelle terre che i padroni seminano da se medesimi. guerrazzi, 6-92:
v-2-668: la carne rossa, la carne da macello e da frodo, era là
rossa, la carne da macello e da frodo, era là contro la terracotta grigia
è lieve. -sottrarsi alla pena comminata da una legge. cellini, 1-128 (
di quei, ch'usan or, da porre in frodo. -pagare il
medicina. = deverb. da frodare. frodolènto e deriv.
so alcuno. = deriv. da frode. froebeliano (fróbeliano)
lindro, palla, ecc.) ideati da f. w. fròbel per il
froebeliani, c'è degli artisti da illudere e de'lampionai dell'opinione pubblica da
da illudere e de'lampionai dell'opinione pubblica da soccorrere? ed ecco..
scuola, giar dino; da federico froebel (1782-1852) di oberweissbach,
. me todo educativo ideato da friedrich wilhelm august fròbel, che
naso, che serba doi mazze / dentro da lei toi froge, sì m'han
froge, sì m'han tolto / da quel piager, che me fieci esser
bel viso chiarito, / co s'è da te così departito / e se'remasto
di freddi occhi, con sopracciglia folte da uomini, froge del naso nere di
che vuol dire, trattalo come un bue da lavoro. = voce popolare,
anche forte. = deriv. da frollo. frollaménto, sm.
ratura. = deriv. da frollare. frollare, tr.
et coctu facilem carnem '. forse da 4 friculare ', dice il menagio,
il tiglio; e dicesi propriamente della carne da mangiare perché diventi più facile a cuocersi
di quel vigore d'utilità in cui da molti è riposta la vita.
gustare / cotti in più modi gli asini da latte; / che fu tenuto un
la cosa lì. = denom. da frollo. frollato (part. pass
di tartaro. = deriv. da frullare. voce registr. dal dizionario delle
più tenere e saporite; dura da uno a tre giorni e richiede
umidità e una temperatura moderata (da 15 o 20 °c); si pratica
molta frollatura. = deriv. da frollare. frollézza, sf.
frole, il perché è pur diffìcile da padire. maestro martino, lxvi-1-184:
che si tribbia facilmente co'denti; da * fragile '; onde poi da'nostri
certo odore di selvatico frollo che emanava da loro e rallentai il passo. l.
ripiove, a l'ultimo il trave corroso da la piova e frollo si troncò.
frollo. borgese, 6-107: la canna da passeggio, inglese, con impugnatura di
non attende, / perché 'l dolor che da le piaghe usciva / qual si voglia
con quell'insulto che diceva la distanza da cui erano separati il signore vizioso ma bene
alla farina. de marchi, ii-858: da buon umanista, fece onore alla tavola
sicur pileggiano. = denom. da frombo. frombare2, tr. ant
e fromba. = denom. da fromba. frombatóre (frombadóre),
frombator le schiere vaste, / sciolte da tutti gli altri ha intorno messe. tasso
20-53: saggittari e frombatori / molestavano da lungi il popol franco. giulio strozzi
gl'inimici. = deriv. da frombare. frombeggiare (ant.
son pacci ch'avrèn pietre assai / da frombezar alquanto il pollo rosso. =
chiama * frombola ', forse così da quel frombo ch'e'fa quando egli
* frullare '. = deriv. da rombo, per incontro con l'onomatopeico fr-
frómbola, sf. fionda. guido da pisa, 2-90: com'ella venia crescendo
david ferì golia ne la fronte / da lungi, con la frombola, sì forte
bellico agone allori adulti, / o da frombola ostil cada ferito. f. corsini
per far ripieni di muri ed altro; da alcuni autori queste frombole vengon prese sotto
il suo compagno in cotanto frangente intorniato da cotanti birri, vedutosi a caso d'
, ed ella, non trovandosi altro da vicino, gli frombolò mezzo pane,
figli dalle braccia materne e i mariti da quelle delle mogli, e gli frombolò
versato. = deriv. da frombola. frombolata, sf.
2-191: golìa di gath, che fu da davide ucciso con una frombolata,
quasi undici piedi. = deriv. da frombola. frombolato (part. pass
). fromboliere. bartolomeo da s. c., 240: egli
ordine li balisti e gli altri ordigni da trarre ogni arme...; né
ultimi miei frombolatori. = deriv. da frombolare. frombolière, sm.
vizio decadente: e l'accusa lanciata da un fromboliere della stampa e della piazza
reti; cannoniere. = deriv. da frombola. fromentino, agg.
alcuni bovini. = deriv. da frumento, per il colore.
festone, ghirlanda, corona. francesco da barberino, 63: frondi con fiori,
così si perda il frutto. francesco da barberino, 48: va su per questa
ci mettemmo per un bosco / che da nessun sentiero era segnato. / non fronda
e fiori. -piante, alberi da fronda: quelli coltivati per la bellezza
e indirizzare sul luogo nuove coltivazioni di piante da fiori, da fronda, da legno