su 'l bel carro fiorito / fu da la bionda aurora in ciel rapito. a
mia nova, poich'io son lontano / da quella ch'ha d'amor l'alma
, 150: per achille la donna ha da essere di
. bocchelli, 9-395: questi, da giovane, era stato piacevole e di
volto, il viso). bartolomeo da s. c., 3-10-13: matta
scorza, / è l'aura mia vital da me partita. guido delle colonne volgar
li riceve. s. caterina da siena, iv-236: mostraci la lunga vita
non men graziosa che tu sia, da una coppia di giovani così fioriti, nascerebbono
di giovani così fioriti, nascerebbono figli da farne più bello il mondo. bonarelli,
della pulzella prese gioi'fiorita. bianco da siena, 137: la speranza fiorita,
avesse fornito / el mio volere. giovanni da samminiato [petrarca], i-103:
a quelli ch'erano entrati. busone da gubbio, 118: 1 cittadini di
meno che tutti per lussuria perirò. guido da pisa, 1-340: abbiamo eziandio con
4-1379: venivano [i principi] accompagnati da una fioritissima corte. motense, lx-2-56
l'oratore). francesco da barberino, 265: fioriti in parlare vegnon
originale in versi. pindemonte, 234: da cui [nobili teste] tanto uscirò
sporche di questa divinità sono ansiosamente ricercate da i grandi del regno, e
/ vin fiorito, ribaldo, e da vantaggio / tenuto in una botte più fracida
, / per una forma, ch'ei da sé cancelle, / mille in
per le tegole, ombreggiati qua e là da piccoli giardinetti in fioritura. deledda,
simpatie, di amori, di cuori da calmare o da esaltare. 5.
di amori, di cuori da calmare o da esaltare. 5. eleganza, abbellimento
picciole cavatelle di sangue,... da farsi ogni mese immediatamente dopo la fioritura
una sottilissima eco. = deriv. da fiorire. fioritura, agg.
lati e dalla parte anteriore son limitate da ima striscia nera. aleardi, 1-262:
augelletti. olina, 6: da questa [cresta] vien in toscana
fiorrancio cinguetta. = comp. da fiore1 e [a] rancio.
chiamiamo fiorume. = deriv. da fiore1, col sufi, collettivo e spreg
per salassare i cavalli. dino da firenze [tommaseo]: allora togli il
il vecchio / sciogli, e sappi da lui chi è tra i numi, /
ruvida cera d'oste tassoniano, fiottava da settentrione; il micheletti, con la
pulitezza di un caffettiere goldoniano, poggiava da mezzogiorno. linati, 16-25: debbo aggiungere
della gattina, ii-93: ma che sperare da un principe, il quale / era
melosio, 1-265: sei tu così da poco / che solo col fiottare e
che fiotta. = deriv. da fiotto. fiottato (part.
baldini, 6-100: mentre vado così da una camera all'altra, sempre sentivo di
la bonaccia. = deriv. da. fiottare fiotto (anche flètto;
per lo quale si divideva l'isola da lo scoglio. di capua, 3:
riva unde s'erano partiti. busone da gubbio, 56: alquanti credono l'abbondanza
: par d'oceàn tempesta / mossa da due cozzanti aerei spirti, / che van
sonante? d'annunzio, iv-2-8: da allora quella immensa distesa d'acqua ebbe
fiotto inconoscibile del mandrone, gocciolato, da stillanti caverne, nell'orrore del profondo.
che sgorga dagli occhi come il sangue da una ferita, le inonda la faccia.
di gente in movimento. busone da gubbio, 134: il fiotto de'nostri
serra, ii-406: la poesia nasce da lui come l'acqua dalla fonte silvestre,
, un fiotto di schietta giocondità come da tempo non aveva provato. moravia,
del feuilleton, sono annegati e travolti da un fiotto di letteratura dozzinale. -sfilza
le gridate e i fiotti del padrone, da che si leva finché non va a
in frotta; in gruppo. busone da gubbio, io7: comanda a tutti i
= dal lat. fluctus, deriv. da fluire 'scorrere '. fiottóne
nella conserva francese. = deriv. da fiotto. firentino e deriv.,
o segno grafico che abitualmente venga usato da una persona per indicare 11 proprio nome
una firma in foglio bianco, / sottoscritto da lui porto il contratto. / -son
mentre si stampavano queste brevi righe, da spargersi tosto coi palloni, ne fecimo
de etate; perché, si non è da etate, non se posse ammettere,
non accogliere cambiali che non siano garantite da un certo numero di buone firme. de
autenticità della firma apposta su assegni bancari da un correntista o, in genere,
in base a una garanzia personale prestata da un terzo. -firma di garanzia:
. -firma di garanzia: quella apposta da una persona diversa dal debitore sul documento
girare ad altre persone, procurandosi così da esse il credito di cui ha bisogno
giacomino da verona, v-428-24: per zascaun cantori
, conc., ii-463: la macchina da esso inventata... diminuisce il
cieche caveme; disiderando d'uscire fuori da alcuna parte e avendo indarno combattuto per
venir suol nel salso lito tonda / mossa da l'austro ch'a principio scherza
ogni altra a le tempeste commessa da gente mortale! pea, 7-216: gli
... divenuti furiosi, erano da una veemente rabbia condotti a gettarsi da
da una veemente rabbia condotti a gettarsi da sé stessi nel mare, incrudelendo ancora tanto
petrarca, 20-7: trovo peso non da le mie braccia, / né ovra
le mie braccia, / né ovra da polir colla mia lima; / però l'
, i-507: perché la gioia fosse tale da superare la capacità dell'animo nostro
secco che non dà tregua e riposo da ristorare le forze intellettuali. serra, ii-390
, i-33: non posso fare opere da lodare nel mondo, se da forza
fare opere da lodare nel mondo, se da forza d'amore non sono costretto.
amor vien dal suo regno iocondo, / da questa tarme prende, / perché la
prende, / perché la sua forza sol da lei discende. tomitano, 81:
alleati ora competitori, ora soccorritori ora da soccorrere, la seconda è violazione della
di legni e di sassi, / guidato da un fanciul che non ha possa.
all'estremo delle forze. -seguito da una prop. dichiarativa retta dalla prep
uomo è sì libera che forza di niuno da quel che ha pensato per fermo di
il far resistenza alla forza e difendersi da chi usa violenza è cosa tanto naturale,
, 397: i regni civili nacquero o da forza aperta o da froda, che
civili nacquero o da forza aperta o da froda, che poi scoppiò nella forza.
parini, 393: all'oppresso mortai da forza indegna / or la mente ora
-stato di forza: quello retto da un regime dittatoriale (in contrapposizione a
volendo ch'elli costrignessero la gente loro da le forze e da le rapine, le
la gente loro da le forze e da le rapine, le quali facevano ne
dell'infermo non sarà mai tanto chiara da fargli comprendere il suo stato...
infelice dell'anima sua ad un amante da cui dovrà essere per sempre divisa.
che nel cuor mi sta, / come da un sirventese del trecento, / piena
privandone alcune altre, non è egli da credere che producesse anche nel teatro quegli
, si leggono appresso valenti uomini speculazioni da non incresceme a chi ha tempo da
da non incresceme a chi ha tempo da gittare in cosa che vale a poco più
del discorso). s. caterina da siena, ii-266: lo infruttuoso fuoco,
credere ad amore; perché non è da presumere volessi ingannare o provocarsi inimici quegli
dubbio: sì che non ti distorre da l'uno né da l'altro,
che non ti distorre da l'uno né da l'altro, avvenga che tal ora
il comunismo trae la sua forza proprio da un'agiatezza diffusa, basata su un
della vita umana, diventa particolarmente insipido da quando uno è costretto dalla forza deu'aritmetica
quale erba ha queste forze? andrea da barberino, i-61: la fortuna di questo
sono la maggiore del sillogismo, l'universale da cui esce il particolare. d'annunzio
dentro il fere / e di fuor da ogni lato, assidua, intenta / dal
. de sanctis, i-12: colpiti da quelle subite catastrofi che involvono nella stessa
uomo il suo nulla, la vita è da loro significata sotto l'influenza irresistibile di
senza volerlo ci abbracciammo disperatamente, spinti da una forza oscura come se volessimo rinnovare
addietro mai. marino, 330: da qual fontana originai derivi / sca- turigin
suo possente tronco aperto fino alle radici da una squarciatura che evocava la terribilità d'
del settentrione non è per sé tale da potere lottare colla fecondità del suolo italiano
vi è alcuna forza e necessità impostaci da le stelle. carletti, 37: chi
: fu concordato... che da quel giorno il generai pepe assumesse il
. mann. il complesso delle imbarcazioni (da guerra, per trasporto di passeggeri e
creata e infusa per accidental violenza, da corpi sensibili nelli insensibili, dando a
: quella diretta secondo un raggio uscente da un punto e rivolta, rispettivamente,
keplero, forza d'inerzia, e da newton forza insita e passiva. tramater
quella vita materiale in cui mi arrabattavo da due anni e non seguivo più il
la forza d'arco e di balestra da guerra. g. del papa, 5-73
le forze motrici... guardate da sé e in sé perseverebbono sempre identiche
i fisici chiamar quella ch'è impedita da un ostacolo, a differenza delle altre
esercitano sul generico punto di un corpo da altri punti dello stesso corpo; forze esterne
corpi di un dato sistema essendo originate da corpi esterni a detto sistema; forze
forza: esibizioni di gagliardia muscolare eseguite da saltimbanchi e acrobati per pubblico spettacolo.
l'altro, inginocchiato in faccia. / da basso il vecchio bianco e scento,
', per dimostrare che una cosa asserita da qualcuno è notissima, e ch'e'
sassinati come cani, / rubati a forza da un gran pastore. caro, 8-373
. tasso, 7-108: a forza da rinchiuso loco / se n'esce e move
a regolarne un giudizio... prescindere da un tale esame, e volere a
-di necessità, inderogabilmente. cino da pistoia, iii-72-5: a forza conven che
staccate, cacciate a forza nella mente, da cui fuggono il giorno dopo. verga
a forza aperta potesse levar gli spagnuoli da quell'assedio. gioia, 1-ii-500:
di scarpello / i'vo'che scritto sia da capo a piene / come qualmente i'
a forza di solecismi pedestri, e da per tutto quella goffaggine ambiziosa, ch'
braccia. ramusio, iii-116: da questa terra fino alla lacuna era un
genere di portatili macchinette per macinare; da ciascuna delle quali sedici e più misure
quella vita che tanto un giorno ha da perdersi a marcia forza. gioberti, 1-ii-286
ch'eglino avesser più forza. benvenuto da imola volgar., i-5: dice [
scorza, / è l'aura mia vital da me partita. possavanti, 50:
a te sposa pura e d'età da sentire la forza che dà la natura,
cotte le ripe dintorno rovinaro. guido da pisa, 1-364: punse iii-132
faccia di forza. pavese, 5-108: da quasi vent'anni non lavoro più di
in tal maniera? s. bernardino da siena, ii-21: sempre gridano [
, fatalmente (ed è sempre accompagnato da una prop. soggettiva). -anche
risultare con assoluta evidenza. andrea da barberino, 1-289: voleva orlando rispondere;
forza che lui sia molto uomo buono e da forza è che impressi / porti
impunemente dalla loro pelle come i bachi da seta, per guardar come son fatte
a voi parrà d'essere in forze da poter viaggiare, e vi dorrete che
. cacherano più in forze di difendersi da qualunque insulto o attentato de'vicini popoli
: questi dolori non son mai cagionati da freddezza di stomaco o da materie fredde
mai cagionati da freddezza di stomaco o da materie fredde stagnanti in esso, ma bensì
fredde stagnanti in esso, ma bensì da materie caldissime, pungenti... e
x-975: ecco ch'egli si sente pungere da alcune dogliucce nel ventre, ed in
, s'awisò di fargli una forza da alcuna ragion colorata. s.
ragion colorata. s. caterina da siena, v-54: le virtù s'acquistano
-impers. importare. bartolomeo da s. c., 1-648: se
per ordine stare, non fa forza se da capo o dal fine o dal mezzo
questi mali movimenti. s. caterina da siena, iii-81: fate forza e
, in forza al plotone per convalescenza da recidiva di itterizia, si preparava alla
, 4-15: erano entrati in forza da noi soltanto da un anno, dopo che
erano entrati in forza da noi soltanto da un anno, dopo che avevano fallito una
in forza di una nuova arte critica da giudicare il vero negli auttori delle nazioni
arienti, 104: fu in tal forma da questa infermità oppressa, che, non
comperavano giovani e giovanette libere per ischiave da uomini malvagi. botta, 4-11:
13. mazzeo di ricco o rosso da messina, 433: madonna, se
o che si 'mpicchi. s. caterina da siena, 1-174: l'anima che
e d'ogni letame e spazzatura. mariano da siena, 78: dal piano di
valendosi del suo aiuto. giacomo da lentini, 5-12: grande arditanza -e cora-
matraini, 48: nulla mi pò da lui far scudo od ombra, / né
. - anche al figur. francesco da barberino, 3: madonna, state ancor
. svevo, 3-558: ero andato da quel medico perché m'era stato detto
iv-133: pure l'anima vincendo, e da me la fredda paura cacciando, tutta
eremita ci venne una volta / e da allora è restato a rifarsi le forze.
forza. -forza? io non voglio da lei se non quanto ella vorrà,
pertugio o crepatura. = deriv. da forza; cfr. abruzz. furzajje *
di esse. = deriv. da [gioco di] forza.
perito che tali scheggiature non procedessero altrimenti da forzamento alcuno che facesse la cupola per
/ poiché nel mal prato, mossa da una mezza disperazione, si pensò di metteste
nemmeno l'aceto: con i dante da maiano, xii-1-231: io son forzato da
da maiano, xii-1-231: io son forzato da forza mezzi violenti non si ottengono
un'opinione imbevuta col latte e seguita da infiniti, per venire in un'altra
infiniti, per venire in un'altra da pochissimi seguita e negata da tutte le
in un'altra da pochissimi seguita e negata da tutte le scuole,...
mosso, per non dir forzato, da ragioni più efficaci. abati, 23:
. è sempre libera, né può da alcuna cosa esser forzata. tingoli, iii-
stanno per loro medesimi o se dependano da altri; cioè, se per condurre l'
il sangue d'altrui quasi nulla è dinanzi da colui, e dove non è aiutorio
forzata / rinchiusa in quattro muri andar da disperata. d'annunzio, v-1-280:
conduca dama, se forzata gli fusse da un sol cavaliere, che arditamente nolla
/ fu come se di là / da un diluviale fiume /... /
che forzare una porta che s'apriva da se. cattaneo, iii4- 83:
; e la creatura alla fine non voluta da nessuno, cacciatasi a forzare quel corpo
, profittarne, ripromettersene rivalse, venne da se. -alzare (la voce
la forzava e più era una voce da bambino. -aguzzare (gli occhi
avevamo le materie brute, non miniere da forzare, non biade da accrescere, non
non miniere da forzare, non biade da accrescere, non alimenti da distribuire,
non biade da accrescere, non alimenti da distribuire, non navi bastevoli al traffico.
. gadda, 61: leggeri scarpini da ciclista, quasi babbucce che le dita del
mantenere il coperchio perfettamente orizzontale, così da non forzare il passo della vite.
, spiegarne quante più se ne possa portare da un bastimento con un vento determinato,
fine, per ottenere un risultato; darsi da fare; ingegnarsi, impegnarsi, sforzarsi
deriv. dal lat. * fortiàre (da fortia, n. plur. di fortis
ribalderia forzatesca. = deriv. da forzato2. forzaticelo, agg.
e violare. = deriv. da forzato1. forzato1 (part.
soderini, i-223: sianovi spazii e largure da disciplinar cavalli, a tiro di qual
[le bertucce] l'andavano trapassando da una mano all'altra per non cuocersi
che non fanno mai se non forzate da non poterla più tenere. comisso,
3. imposto con la violenza; richiesto da impellente necessità fisica o morale o dalle
-con uso avverb. s. caterina da siena, 2-296: vi ha dato dispiacere
i-185: ebbe i lavori forzati, inaspriti da tre anni di segregazione cellulare. uscì
rapite e violentate. -percorso da un liquido o da un fluido in
. -percorso da un liquido o da un fluido in forte pressione (una
, e d'ira compressa, fu turbato da quelle parole. nievo, 440:
una zotica ammirazione per industrie gigantesche sostenute da uno spaventoso pauperismo suole illudere la moltidutine
.. a cui si dànno e da cui si ricevono a bocca forzata, ché
'manna forzatella 'è quella che da per se stessa trasuda e si accaglia
uscir di prigione. = deriv. da forzare, nel signif. di * condannare
, carità forzatrice. = deriv. da forzare. forzatura, sf. il
e tuttavia spiacevole per quella inane forzatura da palcoscenico della vastità della campagna.
. fertilità residua del terreno, costituita da concimi non utilizzati e da residui della
, costituita da concimi non utilizzati e da residui della coltura precedente. forzeggiante
che prende la mano, che è difficile da governare. f. f.
gherardini [s. v.]: da * forzerino 'viene 'forzerinàio '
alla lingua faticoso. = deriv. da forziere (dimin. forzerino).
bembo, 1-22: chi, portato da forzevoli venti, ne va sopra le
dei vassalli. = deriv. da forza. forzevolménte. avv. ant
: -lesbio, presenta questo picolo dono da mia parte al mio signore. ariosto,
di nove piastre rubatemi... da un mio forziero che fu sigillato ne
quel bandiere strane, / con figure da spavento. pascoli, 76: sia
una fortezza. = deriv. da forzificare. forzi ficare, tr.
messo in opera la più lunga via da forzificare, io mi ritirai da tale impresa
lunga via da forzificare, io mi ritirai da tale impresa. * = »
. * = » comp. da forza e dal tema di facère 4 fare
nella pesca. = deriv. da forza. forzista, sm.
forzatore *. = deriv. da forza. fòrzo (dial. fòrso
. guittone, i-11-5: conte da romena, non pogo / gra- dereame
pungente; fortore. = deriv. da forza; cfr. fr. ant.
f. frugoni, iv-236: hanno forzosamente da ricorrere i necessitosi a i ricchi,
ricorrere i necessitosi a i ricchi, e da sussistere per la lor liberale, ma
], 361: dove si trovano qui da noi gli uomini più robusti e più
, ii-574: il male era stato dipinto da principio per esigere pronti e forzosi rimedi
2. imposto a viva forza; richiesto da un'impellente necessità fisica o morale (
il sequestro dei beni del c. da parte dei creditori del fratello morto può colpire
de'suoi laberinti. = deriv. da forza. forzura, sf.
odio avea. = deriv. da forza. forzuto, agg.
. alta, forzuta, stanguta, occhi da maschio, capelli da maschio, sottana
stanguta, occhi da maschio, capelli da maschio, sottana al ginocchio, gambe nude
occhio al mirino; e iole, da brava ragazzetta cui piacciono gli uomini forzuti,
, 10-i-29: il duca... da una parte combattuto dalle forzute ragioni del
sia forzuto. = deriv. da forza. foscàggine, sf.
con questi orecchi; e anche da certe foscaggini passanti per l'aria del grave
terrifico fenomeno. = deriv. da fosco. foscàglia, sf. letter
densa. bocchelli, 1-i-96: da levante l'alba ingrigì, ed alto
coprì il cielo. = deriv. da fosco, sul modello di boscaglia, sterpaglia
, 636: i suoi occhi partendo da mino avevano scrutato foscamente ogni volto intorno
querceta ». = deriv. da fosco. foschézza, sf.
vidde con esquisitissimo occhiale di dieci palmi da due lenti la cometa già ridotta ad estrema
all'inglese. = deriv. da fosco. foschìa, sf.
, v-1-85: il mare è ora mosso da borea- levante. la foschìa è sempre
sbigottimento almeno. = deriv. da fosco. fésco (ant.
ci mettemmo per un bosco / che da nessun sentiero era segnato. / non fronda
alora indica che la morte non è troppo da la longa. -che ha la pelle
i cavalloni scatenati. -illuminato da una luce incerta (l'alba, il
sa? talora / nasce lucido il dì da fosca aurora. leopardi, ii-321:
di dolcezza ignudo / il luogo ch'è da te fatto sicuro? delfino, 1-513
umore fosco. 6. contrassegnato da dolori, da infelicità, non illuminato
6. contrassegnato da dolori, da infelicità, non illuminato dalla prosperità,
far chiaro immortale, / dandogli forma da sì bel suggetto. caporali, ii-53:
, 1-115: sul barbuto l'istruttore ebbe da catanzaro le più fosche informazioni, anche
tono esagerato, pessimistico; in modo da incutere paura, sgomento. de
foscolesche, e te le faccio mandare da zanichelli. 2. che si
fare il foscoliano: -cosa c'è da conservare? le tombe dei nostri padri!
foscolo. cicognani, 1-97: da un usciolino entra un uomo dalla faccia
: canzone, i'vo'che tu vadi da botto, / sanza fare altrui motto
ne perderesti onore. = deriv. da fosco. fosfàgeno, sm.
= voce dotta, deriv. da fosforo. fosfammite, sf. miner
. = voce dotta, comp. da fosf [oro] e amm [onio
= voce dotta, deriv. da fosfato. fosfata§emìa, sf.
= voce dotta, comp. da fosfatasi e dal gr. atjxa -oc-toc
= voce dotta, deriv. da fosfato, col sufi, -osi, che
. = voce dotta, deriv. da fosfato. fosfàtico, agg. (
ricchi di fosfato di calcio, costituiti da resti inorganici di organismi animali che si
= voce dotta, deriv. da fosfato. fosfatide, sm.
= voce dotta, deriv. da fosfato. fosfatizzazióne, sf.
= voce dotta, deriv. da fosfato. fosfato, sm.
tre atomi di idrogeno possono essere sostituiti da metalli (e a seconda del grado di
phosphate (nel 1782), deriv. da phosph [ore] * fosf
= voce dotta, comp. da fosfato e dal gr. oùpov *
prodotta non dallo stimolo della luce ma da una pressione meccanica esercitata sulla retina o
una pressione meccanica esercitata sulla retina o da correnti elettriche. il popolo dice:
. = voce dotta, deriv. da fosf [oro], col sufi.
. = voce dotta, deriv. da fosfo [ro] e dal sufi.
-ci). chim. che deriva da una fosfina. -acidi fosfinici: composti
. -ossido fosfìnico: ossido che deriva da una fosfina terziaria. =
terziaria. = deriv. da fosfina', cfr. ingl. phosphinic (
due estremità. = deriv. da fosf [oro]. fosfito
sostituiti rispettivamente del tutto o in parte da atomi di metalli o da radicali alchilici;
in parte da atomi di metalli o da radicali alchilici; fra i sali sono
basi salificabili. = deriv. da fosfó [ro], col sufi.
= voce dotta, comp. da fosfo [ro] e am [m
. = voce dotta, deriv. da fosfo [ro] e esochinasi (v
. = voce dotta, comp. da fosforo), esoso (v.)
. = voce dotta, comp. da fosforo), -fero (dal lat.
. = voce dotta, comp. da fosfo [ro] e ferro (v
= voce dotta, comp. da fosfo [ro] e dal gr.
= » voce dotta, comp. da fosfo [ro], glico [so
esteri composti, sono analoghe ai grassi da cui si differenziano per il contenuto in
= voce dotta, comp. da fosfo [ro] e lipide (v
= voce dotta, comp. da fosfo [ro], dal gr.
degli alogeni. = deriv. da fosfo [ro], col suffisso
. = voce dotta, comp. da fosfo [ro] e nitrile (v
. = voce dotta, comp. da fosfo [ro], nucleo (v
. = voce dotta, comp. da fosfo [ro] e nucleodite (v
= voce dotta, comp. da fosfo [ro] e proteina (v
= voce dotta, comp. da fosfo [ro] e protide (proteide
fosfina. = deriv. da fosforo, con il sufi, -ato;
forza intrusa. = deriv. da fosforeggiare. fosforeggiante (part. pres
di attesa. = deriv. da fosforo. fosforèllo, sm.
. = voce dotta, comp. da osfo [ro] e dal gr.
miracolo sublime. = deriv. da fosforo. fosforescènte, agg.
carta stessa. gozzano, 375: da tre giorni navighiamo in un mare fosforescente,
, 17-127: pesci fosforescenti / sbattuti da tempesta, / di notte, in
città con torri e castelli erano avvolte da un alone livido fosforescente, e sùbito incenerite
fosforescenti come i quadranti di alcuni orologi da polso. 3. figur.
che trionfa. = deriv. da fosforo) cfr. fr. phosphorescent (
e indici luminosi per orologi e strumenti da usarsi nell'oscurità e nei rivestimenti interni
e viscidi, e con meraviglia vidi che da essi proveniva quella fosforescenza. govoni,
era lucidissimo, il mare appena increspato da una tepida brezza... quella sera
di dolore. = deriv. da fosforescente; cfr. fr. phosphorescence
subito il lucignolo, questo s'accende da sé, tosto che si trovi al contatto
tarchiato e si faceva lume e strada da sé, portandosi davanti su un'antenna il
fosforico così carico che sembra essere prodotto da una tintura artificiale. -che
persona). negri, 2-426: da un angolo, a tratti, i suoi
di don francesco corse, illuminata da un lampo fosforico. 5.
e futurissima. = comp. da fosfor [o] e dal suff.
acido fosforico. = deriv. da fosforile. fosforilasi, sf.
= voce dotta, deriv. da fosforile, col suff. chim. -asi
ecc.). = deriv. da fosforilare. fosforile, sm. chim
. = voce dotta, deriv. da fosforo, col suff. chim. -ile
, sm. medie. avvelenamento cronico da fosforo, che si manifesta in seguito all'
questo elemento; la sintomatologia è caratterizzata da necrosi fosforica, dolori addominali, alternanza
di nervi periferici. = deriv. da fosfor [o], col suff.
sf. miner. minerale costituito prevalentemente da fosfato tricalcico in unione con fluorite e
di concimi fosfatici. = deriv. da fosforo, col suff. -ite; cfr
. gioia, 1-i-165: il fosforo che da lungo tempo non era stato che un
portatore di luce ', comp. da cpcóg * luce 'e dal tema di
il cuor tuo. redi, 16-ii-91: da che tramonta il sole infin che fosforo
è accentuato alla greca per distinguerlo da fosforo1 (v.). fosforocalcite
. = voce dotta, comp. da fosforo e dal gr. xocxxó?
= voce dotta, comp. da fosforo e dal gr. xùaiq 4
4 scioglimento, soluzione ', deriv. da xóco 4 sciolgo '. fosforoscòpio,
. = voce dotta, comp. da fosforo e dal gr. oxotrécù '
= voce dotta, comp. da fosfor [o] e dal sufi.
= voce dotta, comp. da / os / o [ro] e
. = voce dotta, comp. da fosfo [ro] e dal lat.
. = voce dotta, comp. da fosfo [ro], uranio e dal
sostanze semplici. = deriv. da fosfo [ro] col sufi. chim
che si prepara industrialmente per sintesi diretta da ossido di carbonio e cloro perfettamente secchi
, ecc. = deriv. da fosgene, per la lucentezza dei suoi cristalli
veggendo che lo premevano grandemente, costretto da necessità, diede loro daniel nelle mani
lucia, 482: pareva uomo da ripiombare un povero figliuolo nella fossa dei
, imperio e marco testa grossa. sabba da castiglione, 44: mi è parso
-ant. e letter. buca del tavolo da biliardo. marino, 6-45: chi
. -fossa a fuoco: quella larga da 20 a 80 cm, profonda m
età dell'oro] campo alcuno che da alcun termine o fossa o siepe segnato fosse
b. corsini, 2-2: ben lungi da patrii domicili / gran numero di donne
io perciò molto loderei chi stretto / da la necessità chiuder pensasse / d'ampia
, e condurla sempre più dentro terra da quella parte di fiandra sino ad un
. fazio, vi-9-19: d'intorno da le mura e da le fossa / la
: d'intorno da le mura e da le fossa / la città tutta e per
/ se fia giammai che tentino, da giove / inanimati, più superba guerra
... eran cinti e costretti da un muro e da una fossa.
cinti e costretti da un muro e da una fossa. -per simil.
. -buca o trincea (spesso difesa da un terrapieno) che i soldati scavano
locale di un bastimento che contiene, e da cui entrano ed escono catene, gomene
. oriani, ii-5: compromesso quasi da fanciullo in due cospirazioni, processato e
-tana di un animale. zanobi da strato (s. gregorio magno volgar.
indietro e ripassò la fossa, chiamata da lui 'guazzo ', per averla passata
cade l'uomo in peccato mortale. bianco da siena, 163: ma perché sempre
certa baldanza di trionfo e di sfida da parte della fanciulla, per produrre una
superficie del corpo, sotto la clavicola, da entrambe le parti del dorso, formata
magna. -affossamento delle gote provocate da eccessiva magrezza. forteguerri, 1-49
seppellito; morire. s. caterina da siena, 282: questi tapinelli, perché
; / con libro ed armi anch'io da giuocatori / sarò portato morto al funerale
due caderanno nella fossa. s. caterina da siena, iii-124: costoro fanno come
vedevo... le pupille ammaccate da un lavor senza tregua e dal pianto
, lat. fòssa 1 fossa ', da fossus, part. pass,
spioncello. = deriv. da fosso1, per l'abitudine di nidificare in
città, una costruzione. pace da certaldo, 28: erano ancora le mura
adornate. = deriv. da fossa1. fossaiòlo, sm.
di scolo. = deriv. da fossa1. fossaióne, sm.
. spioncello. = deriv. da fosso1, per l'abitudine di nidificare in
aguistrinio, ch'elli abbia l'acqua da torno intorno per esso, e per defendarlo
con certe macchie in mezzo, / da ogni parte rimunita e netta. firenzuola
il lastricato e le cisterne son fatte da pochi anni: prima nel cortile erano
, che venner dal fossato; / da quale parte volgome, rompomece el costato.
. a uno di quei fossati che scendon da le alpi e da le cime de'
fossati che scendon da le alpi e da le cime de'monti alti, quando ei
la strada dirupata. = deriv. da fossa. fossato2, agg. ant
si conveniva. = deriv. da fosso1. fossétta, sf.
i campi o per raccogliere l'acqua da convogliare ai fossi. lastri,
tali ciglioni è necessario praticare una fossetta da acqua, grande a proporzione del suolo
. garzoni, 1-563: i giuochi da fanciullo sono giocare alla polvere, alle
a quel corpo ovato e vuoto ha da stare il capelletto d'ottone con la
. due guancie così rotonde e vezzeggiate da due fossettine tanto amorose, che solo col
e lunghi. = deriv. da foce, nel significato di 0 fauci »
: * corallo fossile '. si chiamano da alcuni in tal forma tutti que'coralli
disciolte e triturate alla sottigliezza di chilo da uno stomaco così debole... le
. le polveri o altre preparazioni prese da corpi fossili o vegetabili secchi e legnosi
vivessero prolificando. papini, 28-107: da giovane era stato poeta; poi s'era
. per estens. disus. che proviene da cave o da miniere sotterranee, che
disus. che proviene da cave o da miniere sotterranee, che si estrae dal sottosuolo
delle acque] dalla sorgente si separa da esse non solamente qualche porzione d'aria
volerli raccapezzare tutti, e distinguere quelli da mettere in corso e quelli da dargli il
quelli da mettere in corso e quelli da dargli il riposo per sempre nel museo
); la traccia, l'impronta da essi lasciata nei sedimenti geologici. -fossili
che appartiene a un gruppo sistematico costituito da specie estinte e fossili. a.
dalle risa. carducci, ii-4-167: da un pezzo in quà io non respiro più
un fossile anche più che un arnese da biblioteca. praga, 4-279: erano la
terreno). = voce dotta, da fossile e dal tema del lai. fero
cicognani, 13-455: ogni mattina il tragitto da casa allo studio; ogni sera,
viso così. = deriv. da fossile; cfr. fr. fossllizer (
delle asole. = deriv. da fossilizzare; cfr. fr. fossilisation;
sua vece / nel corpo suo. guido da pisa, 1-193: dante poetizando li
-per estens. opera difensiva costituita da un fossato e da un terrapieno;
opera difensiva costituita da un fossato e da un terrapieno; vallo; trincea costruita
. leonardo, 2-65: se tu caverai da una parte, quello farà uno fosso
cosa pare, in detta cava. sabba da castiglione, 99: faccia di continuo
pezzente chiese a una di quelle veneri da fosso nero se una tate 4 michelona
d'un cane. s. bernardino da siena, 511: qualunque persona muore con
le cancellature od osservazioni non sarebbero tali da obbligarmi a rimpastare o forse rifare il
si affocomo. guicciardini, iv-158: da altra parte prospero colonna,..
la strada più scoscesa, e perciò da sperarsi meno ingombra, dirupante col fossàccio
nel sasso. = deriv. da fossa1. fòsso2, sm. ornit
ornit. region. spioncello. = da fosso1, per l'abitudine di nidificare in
gionte e parallele. = da fosso1. fossóre, sm.
fossor -óris 'scavatore ', deriv. da fossus, part. pass, di
. = voce dotta, comp. da fotografia] e autotipia (v.)
. = voce dotta, comp. da fotografia] e calco (v.)
. = voce dotta, comp. da fotografia] e calcografia (v.)
riferisce alla fotocalcografia. = deriv. da fotocalcografia. fotocalcògrafo, sm. tipogr
nella fotocalcografia. = deriv. da fotocalcografia. fotocàmera, sf.
fotocàmera, sf. neol. macchina da presa, fotografica o cinematografica.
fotografica o cinematografica. = comp. da fotografia] e dal ted. kamera *
e dal ted. kamera * macchina da presa '. fotocartogràfico, agg
fotocartografo. = comp. da fotocartografo. fotocartògrafo, sm.
che disegna piante o carte topografiche ricavandole da fotografie terrestri o aeree. =
= voce dotta, comp. da fotografia] e cartografo (v.)
= voce dotta, comp. da fotografia] e cella (v.)
. = voce dotta, comp. da foto [elettrico] e cellula (v
. = voce dotta, comp. da fotografia] e ceramica. fotochìmica,
quella provocata o favorita dalla luce o da radiazioni di diversa lunghezza d'onda.
d'impressionarci è così profondo e istantaneo da richiamare i processi fotochimici e la rapidità
reazioni elettromagnetiche. = deriv. da fotochimica. fotocinèsi, sf. biol
. biol. reazione motoria provocata da stimoli luminosi. = voce dotta,
. = voce dotta, comp. da fotografia] e colore (v.)
. = voce dotta, comp. da fotografia] e compositore (v.)
adatta per l'immediata preparazione di lastre da stampa in litografia e in rotocalcografia.
. = voce dotta, comp. da fotografia] e composizione (v.)
disus. ogni copia che si ottiene da un negativo, copia fotografica.
. = voce dotta, comp. da fotografia] e copia (v.)
= voce dotta, comp. da fotografico] e copiare. fotocopista
. = voce dotta, comp. da fotografia], dal gr. xp&pa
. = voce dotta, comp. da fotografia] e cromotipia (v.)
servizio giornalistico che è illustrato e documentato da frequenti fotografie. fanzini, iv-274:
= voce dotta, comp. da fotografia] e cronaca (v.)
giornalista che fornisce servizi costituiti soprattutto da fotografie di attualità. = voce
= voce dotta, comp. da fotografia] e cronista (v.)
alterazione della pelle, che è provocata da radiazioni luminose, da raggi ultravioletti,
che è provocata da radiazioni luminose, da raggi ultravioletti, ecc. = voce
= voce dotta, comp. da fotografia] e dinamica (v.)
. -fotodinamismo endogeno: quello provocato da sostanze formatesi o accumulatesi in modo anormale
organismo. -fotodinamismo esogeno: quello provocato da sostanze introdotte per via gastrointestinale o parenterale
, sm. elettron. diodo costituito da una giunzione di semiconduttore, in cui
= voce dotta, comp. da fotografia] e duplicazione (v.)
= voce dotta, comp. da fotoelasticità nel significato 2 e dal gr
le tensioni interne di un solido sollecitato da forze e da reazioni esterne.
di un solido sollecitato da forze e da reazioni esterne. = cfr.
tensioni interne di un solido elastico sollecitato da forze e da reazioni esterne, che
un solido elastico sollecitato da forze e da reazioni esterne, che è condotto attraverso
un presagio. = deriv. da fotoelettrico. fotoelettricità, sf.
emissione di elettroni, che è provocata da radiazioni elettromagnetiche. -effetto fotoelettrico nucleare
quando sono illuminate. = deriv. da fotoelettronico. fotoelettrònico, agg. (
cp&$ q>coxó <; 'luce ', da ^ xio <; * sole '
del fotoeliografo. = deriv. da fotoeliografia. fotoeliògrafo, sm.
. fis. emissione di un elettrone da una molecola o da un atomo, o
di un elettrone da una molecola o da un atomo, o espulsione di un
atomo, o espulsione di un nucleone da un nucleo (provocata dall'incidenza di
sorgenti luminose. = deriv. da fotofilo col suff. -ismo usato per la
sf. fis. fissione nucleare provocata da fotoni di grande energia (raggi y)
che deve superare un valore minimo variabile da elemento a elemento. =
sensazione di fastidio alla luce, causata da stati irritativi di parti superficiali dell'occhio
irritativi di parti superficiali dell'occhio o da malattie infettive generalizzate. tramater
: 'fotofobia'. difetto degli occhi proveniente da madarosi, milfosi, ottalmia,..
il lereiume del colore son surrogati qui da una luminaria di tinte strillanti, e
su una superficie assorbente: è formato da un disco, che presenta presso il margine
su uno speciale supporto, portata sul capo da medici, speleologhi e minatori.
pcoxó <; * luce * e da -cpópo <;, deriv. da cpfjpco
da -cpópo <;, deriv. da cpfjpco 'porto'; cfr. ingl.
. fotogenicità. — deriv. da fotogenico. fotogenicità, sf. neol
nelle fotografie. = deriv. da fotogenico. fotogènico, agg.
sono fotogenica, come lei può vedere da queste fotografie, e poi perché sono
. = voce dotta, comp. da fotografia] e dal sufi, -genico,
gr. ysv / jc 'nato da '; cfr. ingl. photogenic
epilessia sensoriale riflessa, che è causata da stimoli luminosi che colpiscono ripetutamente la retina
-geno, dal gr. yevb5 'nato da '. fotògeno2, agg. biol
è abituato. = deriv. da fotogenia. fotogeologìa, sf.
= voce dotta, comp. da fotografia] e geologia (v.)
= voce dotta, comp. da fotografia] e giornale (v.)
richiesto confessore. = deriv. da fotografare. fotografare [fotògrafo)
a farmi fotografare in tutte le maniere da un artista locale e repubbli
claudia vedevasi a tutte l'ore ingombro da carte geografiche, da fotografie di ghiacciai,
l'ore ingombro da carte geografiche, da fotografie di ghiacciai, da ragguagli sulle
carte geografiche, da fotografie di ghiacciai, da ragguagli sulle infruttuose spedizioni ai poli e
, avvolta in un foglio di carta da pacchi, e stretta sul petto, proprio
ricordo fotografico. baldini, i-193: da questa altezza la pianura appare, sotto
all'ob- biettivo fotografico, una grinta da condottiero dannunziano al viso melenso ed astuto
dall'altro. dossi, 596: contento da un lato che il caso me li
. 3. che è costituito da fotografie (un archivio, un documento
un documento); che è illustrato da fotografie (un atlante, un manuale
'wurstel-prater 'era pieno di teatri da opera, da commedia, da pantomima.
era pieno di teatri da opera, da commedia, da pantomima...,
teatri da opera, da commedia, da pantomima..., di lanterne
magiche..., di sale da concerti, di bersagli, di serragli,
ci fosse. = deriv. da fotografia', cfr. fr. photographique.
e poesia. = deriv. da fotografia, col suff. -ismo usato per
facemmo ritrarre parecchie copie in diverse dimensioni da un bravo fotografo, per dame agli
esegue con procedimenti fotomeccanici matrici da stampa. 2. figur.
ve lo mando. = deriv. da fotografia) cfr. fr. photographe (
un foglio di celluloide trasparente figure ritagliate da fogli di celluloide colorata: il risultato
. = voce dotta, comp. da fotografia] e dal gr. yp nastro fotogrammatico. = deriv. da fotogramma. fotogràmmetra, sf. macchina fotogramma. fotogràmmetra, sf. macchina da presa foto grafica che si le riprese fotogrammetriche. = deriv. da fotogrammetria', cfr. ingl. photogrammeter. . = voce dotta, comp. da fotogramma e dal gr. pirpov ' della fotogrammetria, che consiste nel fotografare da almeno due punti diversi la stessa zona. fame una ricostruzione. = deriv. da fotogrammetria. fotogrammetrista, sm. ( compie rilievi fotogrammetrici. = deriv. da fotogrammetria. fotogruppo, sm. neol . = voce dotta, comp. da fotografia] e gruppo (v.) . = voce dotta, comp. da fotografia] e incisione (v.) esegue fotoincisioni. = deriv. da fotoincisione. fotoionizzazióne, sf. . = voce dotta, comp. da 90 »? cptotóg 'luce 'e = voce dotta, comp. da fotografia] e lampo (v.) . -i). libro costituito essenzialmente da una serie di fotografie che svolgono un un fotografo. = comp. da fotografia] e libro (v.) dei cloroplasti e della clorofilla, causata da una luce intensa, che si manifesta 'e xóoic * scioglimento ', da xóùì 'sciolgo '. fotolitico della fotolisi. = deriv. da fotolisi. fotolitista, sm. = voce dotta, comp. da fotolit [ografo] e dal suff. = voce dotta, comp. da fotografia] e litografia (v.) fotolitografia. = deriv. da fotolitografia', cfr. ingl. photolithographie riproduzioni fotolitografiche. = deriv. da fotolitografia', cfr. ingl. photolithograph . fis. luminescenza che viene emessa da talune sostanze, quando sono esposte a
superfici eguali, che ricevono luce l'una da viene usata nelle macchine per fotocomposiuna
= voce dotta, comp. da fotografici] e matrice (v.)
= voce dotta, comp. da fotografia] e meccanica (v.)
tanto potere = voce dotta, comp. da fotografia] e micrografia (v.)
, ingl. photo = deriv. da fotomeccanica. micrography (nel 1858
= voce dotta, comp. da fotografia] e metallografia (v.)
determi = voce dotta, comp. da fotografia] e miniatura (v.)
sostituisce la mitragliatrice = deriv. da fotometro. a bordo di un
con = voce dotta, comp. da fotografia] e mitragliatrice (v.)
stellare: = voce dotta, comp. da fotografìa] e modella (v.)
cosi che esse paionocpcùtóc 'luce 'e da péxpov 4 misura '; cfr. ingl
dell'arcimboldi. spazio nelle varie direzioni da una sorgente 2. per estens
stella = voce dotta, comp. da fotografia] e montaggio (v.)
fr. photomontage. sono rivelati da una periodica variazione della fotomorfòsi,
cp&c « pcoxó? 4 luce ', da misurare l'intensità luminosa di una sorgente
fo = voce dotta, comp. da fotografia] e mosaico (v.)
panzini (cfr. fotomontaggio). da uno strumento sensibile alla luce). -fotofotomotóre
ad acuità visiva: fotometro diretto nel provocato da uno stimolo luminoso (un moviquale si
fotometro diretto in cui si paraviene provocato da variazioni della luminosità gonano contemporaneamente le luminosità
neutroni una quantità di energia elettromagnetica tale da permettere loro di staccarsi dal nucleo.
. = voce dotta, comp. da fotografia] e novella (v.)
giornaliera. = deriv. da fotoperiodo. fotoperìodo, sm. bot
= voce dotta, comp. da fotografia] e pianta (v.)
= voce dotta, comp. da fotografia] e porcellana (v.)
a quelli che eccita la luce riflessa da qualche oggetto. = voce dotta
di un intero orizzonte; era costituito da un meccanismo, dotato di dodici obiettivi
, su cui era avvolta la pellicola da proiettare. = dal fr. photorama
= dal fr. photorama, comp. da photo [graphie] 4 fotografia '
= voce semidotta, comp. da fotografia] e dall'italianizzazione dell'ingl
= voce dotta, comp. da fotografia] e ricognitore (v.)
di chiudere gli occhi come per staccarmi da quel suo passato così pieno di ritratti
e scampagnate. = comp. da foto, abbrev. di fotografia e ricordo
= voce dotta, comp. da fotografia] e riproduttore (v.)
puntate, il cui contenuto è illustrato da una serie di fotografie, corredate di
. = voce dotta, comp. da fotografia] e romanzo (v.)
i contorni delle varie parti dell'oggetto da riprodurre, i quali servono poi da
da riprodurre, i quali servono poi da garbi a modellarle convenientemente secondo le varie
photosculpture (nel 1887), comp. da photo [grafie] 4 fotografia]
come l'acri- dine, o prodotta da esso in modo abnorme, come l'
ematoporfirina). = deriv. da fotosensibile. fotosensibiliz$azióne, sf.
luce di un sistema biologico, effettuata da una sostanza che ha la proprietà di assorbire
molecole presenti). = deriv. da fotosensibile. fotosètter, sm.
caratteri in righe di stampa, costituita da una tastiera, da un serbatoio di
stampa, costituita da una tastiera, da un serbatoio di matrici e da un
, da un serbatoio di matrici e da un apparecchio fotografico; le matrici,
= voce dotta, comp. da fotografia] e dall'ingl. setter
chi o che mette ', deriv. da to set 4 mettere '. fotosfèra
sede delle facole e delle macchie, da cui proviene la radiazione che passa nello
. = voce dotta, comp. da fotografia] e silografia (v.)
= dall'ingl. photostatic, deriv. da photostat, nome brevettato di questo sistema
= voce dotta, comp. da fotografia] e stereografo (v.)
= voce semidotta, comp. da fotografia] (v.) e studio
del fototattismo. = deriv. da fototassi. fototattismo, sm.
, batteri) o cellule mobili prodotte da organismi pluricellulari (zoospore e simili)
= voce dotta, comp. da fotografia] (v.) e tecnico
= voce dotta, comp. da fotografia] e telegrafia (v.)
impiegato nella fotogrammetria terrestre, neh'inseguimento da terra di palloni sonda, ecc.
. = voce dotta, comp. da fotografia] e teodolite (v.)
cura eseguita con la luce artificiale fornita da speciali apparecchi e con raggi selezionati.
fototipie, ripro- ducenti oggetti e reliquie da museo, diedero l'ultimo tocco a
= voce dotta, comp. da fotografia] e dall'astratto del gr
mediante apposite lastre di cristallo, matrici da stampa per la riproduzione di originali a
di fototipia. = deriv. da fototipia. fototipografìa, sf.
originale, riesca a ricavarne una matrice da stampa in rilievo. - in partic
= voce dotta, comp. da fotografia] e tipografia (v.)
. fotocompositore. = deriv. da fototipografia. fototopografla, sf.
= voce dotta, comp. da fotografia] e topografia (v.)
foto = voce semidotta, comp. da fotografia] e transigrafie (negativi e
= voce dotta, comp. da fotografia] e dal gr. ^ y
'che nutre, che alimenta '(da xpécpco 'alimentare '). fototropìa
= voce semidotta, comp. da fotografia] e visione (v.)
. = voce dotta, comp. da fotografia] e zincografia (v.)
= voce dotta, comp. da fotografia] e zincotlpia. fótta
. = voce toscana, deverb. da fottere. fottacchiòlo (fottacchiuòlo),
lagar; gridatela. = deriv. da fottere. fottènte (part. pres
dolcibene, 116: quel zipol non seria da si gran botte / perch'è spuntato
vela). redi, 16-ii-225: da un simile dimenamento [del fotti- vento
tutti,... ci siamo fottuti da soli. 5. intr.
fottereccia dea? = deriv. da fottere, sul modello di boschereccio.
e fotterìgia. = deriv. da fottere. fottifinèstre, sm.
: dei fottifinestre parigini / tu assicuri da ogni atto empio e brutale / e le
, chiasso tremendo. = deriv. da fottere, sul modello di buggerio, buscherio
o fottistèro. = deriv. da fottere, calco scherzoso del gr. ^
mille asulieri, / e preso sono da ta'berrovieri / che m'hanno tutto guasto
il menatoio. = deriv. da fottere. fottitóre, agg.
fottitura generale? = deriv. da fottere. fotti vènto, sm
. figur. bellimbusto squattrinato, seduttore da strapazzo. aretino, ii-45: adesso
c. croce, 2-42: se stato da verona o da vicenza / io fussi
2-42: se stato da verona o da vicenza / io fussi, mi avrian meglio
, il porco fottuto che voglion essere da grandi. c. e. gadda,
. ant. fossa. domenico da prato, 1-ii-366: assaissime fovee, dove
, lat. scient. fovilla (accolta da linneo nel 1766), deriv.
alpindustria litica del paleolitico inferiore, caratterizzata da schegge di selce irregolari; fu
nel suffolk. = deriv. da foxhall, località del suffolk in inghilterra.
foxino1, sm. zool. cane da caccia sotterranea o di lusso,
fox-terrier, sm. invar. cane da caccia veloce e resistente, con corpo
voce inglese (volpe) è nota da noi nel suo composto col francese (
= voce inglese, comp. da fox * volpe, e dall'ant.
[chien] terrier 1 [cane] da tana ', dal lat. mediev.
passo della volpe ', comp. da fox * volpe 'e trot 'trotto
-in partic.: per indicare la distanza da un punto a un altro.
avv. qui seguito a sua volta da e o a). boccaccio,
poco non ricevette più nemmeno il biglietto da visita per ringraziamento. -per indicare un
1-83: la contessa ascoltava alcuni versi da me imparati fra settimana. -per
stanchi, o 'n dietro, o da man manca giri. a. pucci,
l'altra del vino medicato, ha da pigliare un brodo semplice di onc.
sulla spiaggia, si stanava qualche oretta da cavarne una buona lettura. pavese, 1-50
: immediatamente, senz'altro. compagnetto da prato, 232: fra tutto senza ritegno
diletti d'usar fra buon legista. bianco da siena, 34: fra me e
lite... durava nell'ufficio da ventitré anni fra il marchese corbellini e
aggiunta a tutto il resto. paganino da serezano, 122: quando fra dui amanti
di quello amore manti / piaceri. bartolomeo da s. c., 40-10-1:
valle, 2: il padre fra'giulio da monterubbiano, commissario de'francescani,.
zappa. = deriv. per metatesi da fabbro. fràbica, sf.
mena di mantaci per frabica a acqua da fare fusse, faccisi la ruota dell'acqua
. = deriv. per metatesi da fabbrica. frabottante (part.
sbatte rumorosamente; rumoroso. sabba da castiglione, 131: uno uomo ricco e
di bura. = deriv. da forbottare, per cambio di prefisso.
), sm. abito maschile da cerimonia, di colore nero, con falde
a coda di rondine; marsina. -frac da maneggio: giacca corta e attillata indossata
maneggio: giacca corta e attillata indossata da fantini, da trapezisti, ecc.
giacca corta e attillata indossata da fantini, da trapezisti, ecc. -mezzo frac:
. cecchi, 5-251: in frac da maneggio, gardenia all'occhiello, il marito
. savinio, 10-81: le scimmie vestite da uomini, la coda fuori del frachettino
hzok 'abito, vestito'): propriamente 'abito da sera', poi 'veste talare '
i nasi fracagnati. = deriv. da rincagnato (sec. xiv), per
la buccia! = deverb. da fracassare. fracassaménto, sm.
la minerà giorgiana, alzato un lavorante da terra, nel più alto luogo di quella
scoppi e fracassamenti era continuo il sentirne da ogni parte di quel mare gelato,
fracassa e urta ogni chivielle. andrea da barberino, i-224: percosse fiera- monte
deledda, ii-1009: anch'io, da bambina, ho portato su nelle fabbriche,
, iii-244: sono chiuso in casa da due settimane per una bronchite che m'
, turbare, sconvolgere. bianco da siena, 124: e'risponde / con
/ tutta quanta mi strugge. giovanni da samminiato [petrarca], i-278:
affaticarsi troppo in un lavoro, tanto da perderci la salute. giusti,
e fracassato, allora cominciaro a mescolarsi da tutte parti, lanciando d'una e
. giambullari, 121: leone, esasperato da questi modi,... ragunato
di lancie, e di armature / da far a marte in ciel mille paure.
viaggio felice: ma poiché / lungi da me sarà, fracassi giù / acqua
le cadute del nilo, colà dove da un'altissima foce di monti si getta e
.. sia fracassata e rotta. bianco da siena, 160: per la necessità
pato qui, / son convertito, da poi che la spina / è fracassata,
fratturato (un osso). domenico da prato, 1-ii-353: scampommi giove da
domenico da prato, 1-ii-353: scampommi giove da tanto tormento, / ché tutto fracassato
sente fracassato senza manifesta casone, alora da credere è che tè pestilenziale. pulci
[il giovane] benché mezzo fracassato da un viaggio simile -più di cento chilometri
(una flotta). mariano da siena, 123: squarciossi la vela da
da siena, 123: squarciossi la vela da capo a'piei, et eravamo tutti
esercito, fu raccolto e ricevuto amorevolmente da tutto il senato. p. f.
. botta, 5-269: ma sopraffatti da quella prepotente forza, rotti, fracassati
, non debbe andare negli ecclesiastici accompagnata da boria, ma da umiltà, perché
andare negli ecclesiastici accompagnata da boria, ma da umiltà, perché la loro..
giunture smosse. = deriv. da fracassare. fracassìo, sm.
umana. 2. rumore prodotto da cose che vanno in frantumi, che
urto possente. = deriv. da fracasso. fracasso (ant. fraccasso
. 3. rumore intenso prodotto da cose che vanno in pezzi o sono
schianto; rumore alto e confuso prodotto da persone in agitazione; schiamazzo, chiasso
dante, purg., 14-137: come da lei l'udir nostro ebbe triegua,
ne sparla. spesso riesce un tomeamento da scherzo, un fracasso da scena, un
un tomeamento da scherzo, un fracasso da scena, un giuoco di mani da
da scena, un giuoco di mani da gabbar l'occhio alle genti. milizia,
giacomo fu ricchissimo) gli fecero nome da principio: ma in quel secolo non
fracasso di metafore trovi poi luoghi comuni da disgradarne le esercitazioni rettoriche delle scuole.
parlando della libertà spirituale diceva che è da schiavi ricercarla con troppo fracasso.
cader en basso farla granne fracasso. guido da pisa, 1-349: come essa andava
e massimo in questo nostro piano; che da pere- tola insino a prato non è
1-368: mio marito che è medico da quasi trent'anni non fa tanti fracassi pei
teologi hanno però finito per tacere e da un pezzo non osano fare più fracasso
mio parere, fracasso grande, predicando da missionante assai vigoroso. redi, 16-v-281:
499): questi, non trovando più da far preda, con tanto più furore
tanto fracasso menò, e tanto impeto, da intimidire il cuore del più schietto leone
destata la diffidenza. = deverb. da fracassare; per il n. 6 cfr
2. agg. che è accompagnato da gran fracasso, da assordante rumore (
che è accompagnato da gran fracasso, da assordante rumore (la corsa di un veicolo
cassose contraddizioni. = deriv. da fracasso. fraccare, tr.
non voglio se non gettarti una preda da questa finestra e fiaccarti lo capo.
presa lui. = deriv. da fraccare. fracco, sm. dial
non gliene danno un fracco subito, da uomini? = deverb. da
da uomini? = deverb. da fraccare. fraccurraderìa, sf.
mammuccerie e fraccurraderie. = deriv. da fraccurrado. fraccurrado (fracurrado)
la forma e la misura / ha presa da un embrice: un giubbone / tolto
, 10-34: con certi suoi inchin da fraccurrado: / benvenga, disse, vostra
. note al malmantile, 2-765: 'da fraccurado '. * da fantoccino
'da fraccurado '. * da fantoccino, da burattino ', che intendiamo
'. * da fantoccino, da burattino ', che intendiamo quei bambocci
, 91: fraccuradi è uno certo trattenimento da brigate spensierate, il qual gioco si
più i fraccurradi. = comp. da fra 'frate 'e dal nome proprio
tali fantocci erano vestiti con la tonaca da frate. fracicare, tr. (
ci sentiamo ancora assai di sangue romano da perseverare aspettando il tempo nostro.
hai fracido. = deriv. da fracido. fracidézza, sf.
fracidezza, oh questo non mi sento da crederlo. 3. ubriachezza.
ed amiche! = deriv. da fracido. fracidìccio, agg. alquanto
, e quelli che non hanno occhi da germinare. d. bartoli, 6-6-146
delle palme. = deriv. da fracido. fracidito, agg. ant
, ii-99: quivi i lari plebei / da le spregiate crete / d'umor fracidi
una casa vecchissima e fracida, rovinando da tutte le parti, e volendola acconciare
gòffan / tutto vecchio era e nero e da disnore, / e per acqua o
baracca. -infettato, consumato (da una malattia); debilitato, svigorito
del fuoco e ghiaccia del freddo. mariano da siena, 122: avavamo pane fracido
disidero delle genti. s. bernardino da siena, 43: mentre che noi stiamo
, al tempo della vecchiaia. sabba da castiglione, 137: cosa certo non più
tornaquinci, 17: quegli certamente è da giudicare misero e infermo, il quale co'
diletta e giace. s. caterina da siena, 65: perché 'l cuore loro
pare buono. s. bernardino da siena, iii-46: soddoma fu summersa
nascono tutti i fracidi peccati. sabba da castiglione, 88: sempre abbaia o morde
leopardi, v-522: parlo anche, da pochissimi in fuori, di tutti quelli
queste cose porre l'animo. giovanni da samminiato [petrarca], ii-38: gli
d. bartoli, 25-243: non sono da risuscitare quelle antiche e già fracide,
o maniere, che l'uso ha fin da più d'un secolo seppellite e dimentiche
. ben fornito. 5. bernardino da siena, 811: vi prego che voi
corruzione di tutti. s. bernardino da siena, ii-43: una mela fracida contamina
semidotta, lat. fracìdus, deriv. da fràces 1 feccia dell'olio fracidóso
sputi fracedose. = deriv. da fracido. fracidume (ant.
si corrompono in fracidume. s. bernardino da siena, ii-145: quando la bellezza
fracidume della lussuria. s. caterina da siena, 350: oh, fracidume del
le tiene e cerca. s. bernardino da siena, 210: ha'tu veduto
« raffinata o manierata » sono state da me adoperate a designare, l'una
intorno. = deriv. da fracido, col sufi, collettivo e spreg
dei vicini. = deriv. da fracido. fracìmolo, sm.
. = voce dotta, comp. da fracto-, dal lat. fractus, part
= voce dotta, comp. da fracto-, dal lat. fractus, part
. = voce dotta, comp. da fracto-, dal lat. fractus, part
a mente. = deriv. da fradicio. fradiciato (part. pass
agli occhi. = deriv. da fradicio. fràdicio, agg.
funghi venefici. verga, 4-275: da per tutto quel senso di abbandono,
gomme fradice. buzzati, 4-86: viste da presso [le montagne] apparivano fatte
crollanti. -consumato, infettato (da una malattia). -anche al figur
. manzoni, 173: non c'è da maravigliarsi che la religione non sappia
corruzione morale. busini, 1-121: da lui [dal savonarola] si potevano
fradicia cosa, ch'ella non conosca da altro canto, esser da molto più (
non conosca da altro canto, esser da molto più (se bene è una
che è completamente dominato o influenzato (da una passione, da un vizio, da
o influenzato (da una passione, da un vizio, da una tendenza culturale
da una passione, da un vizio, da una tendenza culturale, ecc.)
trentacinque anni. baldini, 5-29: costretta da « troppo » amore! cotta,
uc- dello cardinale », così chiamato da una sorta di cresta cappuccio d'
, svergognato, fradicio molle, cacciato da casa come un gaglioffo. alfieri,
monte. = deriv. per metatesi da fracido. fradicióso, agg. ant
per un dio. = deriv. da fradicio. fradiciume, sm. quantità
. corruzione morale. s. caterina da siena, i-69: è maggiore la misericordia
dal fradiciume. = deriv. da fradicio, col suff. collettivo e spreg
/ comunalmente tutti si divora. niccolò da correggio, 180: i monti i colli
come ambrosia, le lusinghe scorrongli / da le fraghe del labbro. -voglia
lat. mediev. friccalhia 1 pesce da friggere ', dal lat. fricàre *
; in italia il genere è rappresentato da due specie: la fragaria vesca o
un voluminoso cassone « estremamente fragile » da cui, tra vere montagne di cotone
e fragilissimi stami s'attiene il velo da cui mi traspare la gloria, la
e ricamate, una pesante piattaforma coronata da due massicce torri. linati, 30-174:
vitree campanelle glaciali / che tintinnassero agitate da un freddo vento sottile.
superbo, acciocché si vergognasse vedendosi vincere da uno giovanetto con natura e carne fragile
ma appena puote un poco palpitare, né da qualunque minima offesa si può difendere o
e grande miseria è questa! giovanni da samminiato [petrarca], ii-41: siccome
l'umana creatura. s. caterina da siena, iii-157: in essa [orazione
saldamente radicato neh'animo, che muove da scarsa fermezza (un sentimento, una
'l ciel gli vide aperto; / pur da la umana volontade, avezza / coi
talor li summerga prima che pur veder da lontano possano il porto. c. gozzi
(i beni mondani). guercio da montesanto, vii-334 (2-15): da
da montesanto, vii-334 (2-15): da po'ch'el bene è perfundato e
sia fragile e poco durabile, nondimeno da tutte è maravigliosamente desiderato. torini,
per suo fragilézza / sempre ne cessa da tua amistade. e. cecchi, 5-196
precoce. = deriv. da fragile. fragilità (ant.
alla contemplazione della divina giustizia. bianco da siena, 41: per mie fragelitade,
/ t'ho rotta la promessa. giovanni da samminiato [petrarca], i-50:
condizione e fragellità. s. bernardino da siena, 322: vede che il
-ant. arrendevolezza, leggerezza. marsilio da padova volgar., 1-6-6: richiedea la
colpa, peccato. s. bernardino da siena, ii-441: quando ricadi in fra-
fràtrìa di scrittori e di pittori accomunati da uno stesso culto sincero e fervente per
fondale in paludi e laghi, occupata da piante del genere phragmites con radici sommerse
. bot. spora asessuata pluricellulare composta da numerosi setti trasversali, propria di certi
rosate labbra / invitansi a carpir, bocca da bocca, / quelle purpuree fragole /
sulla fragola, / ch'i'ho da cavar fuori altra mandragola: / or guarda
che a lui basta la mia lode da me non prodigata mai, aggiungi come per
-essere una fragola: essere una cosa da nulla, una bazzecola (in senso
i fiori. = deriv. da fragola. fragolàio, sm.
fragole. = deriv. da fragola. fragolarancióne, agg.
di spumante. = comp. da fragola e arancione (v.)
ma maggiori, a tre a tre da un picciuolo e per intorno dentate con fiori
fragole. = deriv. da fragola. fragolato, agg. che
/ di sidro ghiotto / fragolato / da cui scacci i miei diti come vespe
capezzolo fragolato. = deriv. da fragola-, cfr. aranciato da arancia.
deriv. da fragola-, cfr. aranciato da arancia. fragoléto, sm. ant
che lo guastarono. = deriv. da fragola. fragolina, sf.
le ciliege. = deriv. da fragola. fragolino2, sm. ittiol
di rosa. = deriv. da fragola, per il colore.
donne diér con misero dolore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
d'inudito fragor. verga, i-457: da una stradicciuola sassosa arrivarono di galoppo alcuni
-il suono o la musica prodotti da strumenti suonati con forza (e per
, di notizie, di voci suscitati da un fatto, da un avvenimento; fama
di voci suscitati da un fatto, da un avvenimento; fama, rinomanza.
voce dotta, lat. fragór -sris, da frangere; cfr. isidoro, 13-11-21
al cielo fragoreggiando. = deriv. da fragore1. fragorìo, sm. fragore
pirandello, 8-1138: ma sento come da lontano lontano un fruscio lungo, continuo
borgo solitario. = deriv. da fragore1. fragorosaménte, avv.
dell'equipaggio, e trionfare fragorosamente precorso da mezza dozzina di lacchè e da un paio
precorso da mezza dozzina di lacchè e da un paio di cuochi, parigi è
re... fu salutato di nuovo da immensi e fragorosissimi applausi. settembrini,
e un gridare di turbe si propaga da un punto all'altro della riva.
= voce dotta, lat. fragórósus, da fragór -sris * fragore '. fragóso
quasi fragoso folgorante telo, / spinto da un puro e onorato zelo, / gli
dorso suo squamoso e fello. erasmo da valvasone, 1-9-159: cade fremendo ed
, / svelta da'venti, o da l'età sia rosa: / da qual
o da l'età sia rosa: / da qual parte a ferir andran le some
cielo. testi, ii-169: or chi da i fior più scelti / distilla
scelti / distilla acque odorate? / chi da le poma più fragranti esprime /
un prato annesso a un convitto fondato da un gran gesuita sotto il vocabolo della cicogna
vago e segreto, riempito e allentato da una alacrità o pigrizia autonome, fragrante
tanto, che in questa ardente giornata da mietitura respiro con la memoria e il
sciupano queste benedette figliuole! troppe materie da studiare. enorme sovraccarico intellettuale. e pèrdono
turbi allora la fragranza / che s'effonde da lei, morbida e agreste.
dotta, lat. fragràntia, deriv. da fragràns -antis (v. fragrante
uve primaticce? = deriv. da fragranza. fragrare (ant.
al mare. = voce veneziana, da * frigidina, deriv. dal lat.
mescolanza di erbe, farragine. sabba da castiglione, 42: mai non m'accorsi
stranamente sempre ogni cosa scriveano, e da frantendersi ad ogni passo. foscolo,
non fraintendetemi! non dico che ci sia da temere! dico che non dobbiamo perdere
ha franteso ». = comp. da fra, indicante ostacolo, e intendere (
la politica ecclesiastica. = deriv. da fraintendere. fraintéso (part.
nomi frantesi e scambiati, quel primo da raimbaldo e da rinieri questo altro,
scambiati, quel primo da raimbaldo e da rinieri questo altro, ed il terzo da
da rinieri questo altro, ed il terzo da pietro. salvini, 39-ii-61: le
e l'amor proprio nazionale lo puntella da tutti i lati. tommaseo, i-374
che pera di leggier'angoscia. busone da gubbio, 55: non però sia ai
non andrem ch'avremo pace / scarchi da questo peso umano e frale. magno,
dee, che frale ornai / lungi da te [amor] con l'ali sciolte
-labile (la memoria). bartolomeo da s. c., 9-8-31: fraile
s'alcun crede / la grazia, che da noi divina piove, / pareggi l'
dissolvere. 5. non sorretto da una vigorosa ispirazione; tenue (uno
far chiaro immortale, / dandogli forma da sì bel suggetto. b. cappello,
parte de l'interno male / causato sol da te fra questi dumi. tasso,
gatto, 1-46: la terra ascolta, da lontananze frali e celesti, il sorgere
petto amante. = deriv. da fragile, per sincope; cfr. fr
e in paura. = deriv. da frale. fralità, sf. letter
e squisito. = deriv. da frale. framboèsia1, sf.
medie. malattia infettiva della pelle caratterizzata da un'eruzione di tumori duri infiltrati,
. framboise (cfr. cervogia, da cervoise). fràmea (fràmtnea)
lancie portano [i germani] dette da loro 4 framee 'col ferro picciolo.
fomentar tenzoni. pascoli, 1173: levò da terra la corona / e ne cinse
dotta, lat. framea, e questo da una voce germanica; cfr. fr
breve storia. = comp. da fra1 e mano (v.).
: sicché, non sogni d'averla da fare / col carbonaro, né col
de marchi, i-720: un framassóne che da venti anni non vedeva un altare,
religione arditissime. = deriv. da frammassone.
parziale, frammentale. = deriv. da frammento. frammentare, tr.
le piante. = deriv. da frammento. frammentariaménte, avv. in
pareti del museo. = deriv. da frammentario. frammentàrio, agg.
forma di frammenti; che è costituito da frammenti; incompleto, lacunoso.
soverchia e frammentaria, non rischiarata né da un vasto concetto, né dall'amore
, frammentarie. = deriv. da frammento; cfr. ir. fragmentaire (
tario; l'essere costituito da frammenti. -al figur. letter.
ridotto in frammenti, frantumato; costituito da frammenti; lacunoso. bisticci,
modalità di riproduzione agamica consistente nella separazione da un individuo di parti capaci di ricostruire
colori iridati. = deriv. da frammento. frammentismo, sm.
e preziosa. = deriv. da frammento. frammentista, agg. e
si è staccato o è stato asportato da un oggetto); scheggia, frantume.
dopo grave tempesta pallido e travagliato nocchiero da lunge scoprendo la terra, a quella
2-298: una parete era mezzo coperta da un grande frammento di specchio rotto,
andata perduta; brano staccato o scelto da un'opera letteraria, da uno scritto,
o scelto da un'opera letteraria, da uno scritto, ecc. bandello,
gravina, 55: de'lirici, da pindaro ed anacreonte in fuori non sono a
messaggio di modernità e di verità lasciato da verga, serao, fucini, fogazzaro,
, e di quel che sopra avanzò da quelli, furono raccolte dodici coffe di
dure alcuni mi nimi frammentucci da esse si staccano, e si stritolano.
= voce dotta, lat. fragmentum, da frangere * rompere '; cfr
loquela; e i tanti aiuti / da varie terre frammescean le lingue.
nomi e alle imprese di uomini mortali così da investirli, anche agli occhi de'
esseri soprannaturali. = comp. da fra1 e mescere (v.);
iniziale di mescere cfr. gli altri composti da fra (come frapporre, frattanto,
loro rigore. = comp. da fra1 e mescolare (v.);
mescolare cfr. gli altri composti da fra. frammescolato (part.
conventi del capo córso, e vedere da sè se vi era cresciuta la buona
] erano molti frammessi di musica, da lui medesimo composti. fagiuoli, 3-4-282
alta voce ciò che sente. da cesare, perciò creduto sapere i suoi pensieri
poeta frammettano tra le notizie qualche galanteria da ricreare. alfieri, v-2-566:
impetrò dal bottegaio un foglio di cartaccia da frammettere tra la foglia e la mano
-ant. tralasciare, trascurare. francesco da barberino, 349: se aviene che colla
, 20-223: tomovi a raccomandar molto da vero la carità fra voi due, non
forza e con rabbia, scosso anticipatamente da un odio forsennato alla sola idea che
per insino a quindici di settembre, sono da gli antichi chiamati il forno del tempo
/ come lui. = comp. da fra1 e da mettere (v.)
. = comp. da fra1 e da mettere (v.); per il
iniziale di mettere cfr. gli altri composti da fra (come frapporre, frattanto,
suo stato. = deriv. da frammettere. frammettitura, sf. interstizio
nelle frammettiture. = deriv. da frammettere. frammez2aménto, sm.
come certa sorte di pitture, che mirate da lontano, ti figurano con somma gioia
riviera del nitter. = deriv. da frammezzare. frammezzare [tramezzare),
vien... frammezzata la processione da immagini, d'arte a noi pellegrina,
, d'arte a noi pellegrina, e da statue, che rappresentano stanislao in alcuno
i piè sì vicini al collo, che da questo a quelli non vi framezza più
favori ed arbitrii. = comp. da fra1 e mezzo (v.).
giordani, x-105: tragedie greche, frammezzate da cori. d'azeglio, 4-100:
durò più d'un'ora, frammezzato da pause. 2. diviso,
: collinette e valli- celle, frammezzate da pianure piene d'arbori e di animali.
oggetti sono al disotto, e sono frammezzati da da uno spazio tacito e solitario,
al disotto, e sono frammezzati da da uno spazio tacito e solitario, per cui
freschezza e giocondità la sua valletta frammezzata da un tenue tributario del reno. carducci,
provenza, e tramezzate e circondate com'erano da comuni popolari ne rendevano la sembianza anche
con la prep. a. da porto, 1-223: i miei cavalli,
6-1 io: dovevo trasportare degli esplosivi da un luogo ad un altro, in una
che è amenissimo. = comp. da fra1 e mezzo (che ha in questo
disunione, oppure frammischiaménto de'terreni posseduti da vari proprietari, e la mai abbastanza
o permute. = deriv. da frammischiare. frammischiare (raro framischiar
e fuori. soffici, v-2-556: da un lato e dall'altro cespi di fiori
le man frammischiano. = comp. da fra e mischiare (v.);
o persone; confuso, inframmezzato. da porto, 1-126: la maggior parte correva
quasi frammischiati co'nemici, poco lontani da padova. f. buonarroti, 2-272:
alle tenute, che il principe riceve da particolari, andranno uniti colle medesime.
, formano quella tradizione di opinioni che da una gran parte dell'europa ha tuttavia il
di complimenti, di sollecitazioni, frammischiate da lunghi scoppi di riso. ungaretti,
; spazio d'anni. da porto, 1-33: questa così grand'opera
di anni. = deriv. da frammettere. frammisto, agg.
piccolo taglio. = comp. da fra e misto, dal lat. mistus
un'acqua pellegrina e cibi mai più conosciuti da certi altri mondi o 'framondi '
. plur. intermundia -orum, comp. da inter 'fra 'e mundus 1
ii-154: la linea ferroviaria era interrotta da una frana. -il vuoto che
, 5-116: frane di neve, mosse da spalatori che non si vedono, cadono
piano dell'arena, interrotti ogni tanto da frane di pilastri e d'archi. buzzati
smottamenti. buzzati, 4-86: viste da presso [quelle montagne], apparivano
frane! -branco di animali che da un'altura scende a valle.
grave perdita di voti subita nelle elezioni da un partito o da uno schieramento politico
subita nelle elezioni da un partito o da uno schieramento politico. ungaretti,
. volg. * fraglna, deriv. da frangère 'rompere '(incr.
-per estens.: il rumore prodotto da tali fenomeni. bresciani, 1-ii-586
le palle e l'altro arnese ponderoso da guerra? negri, 2-1048: era
orioni, x-14-146: fracasso di macigni lanciati da una catapulta su muraglioni frananti. negri
implorava..., guardandolo compiaciuta da sopra gli occhiali frananti. piovene,
stessa. = comp. da frana e poggio (v.).
mi sentivo. = deriv. da frana. franata, sf.
e franata. = deriv. da franare. franato (part.
umano. = deriv. da frana. francatole, agg. raro
ecc.). = deriv. da francare. francagióne, v. francazione
sinceramente, senza reticenze. francesco da barberino, 30: s'e'da una
francesco da barberino, 30: s'e'da una volta in su le parla,
, come quelli che venendo di fresco da voi sapeva gli umori che vi s'erano
i-375: se tu non hai nulla da perdere ti diporterai franchissimamente nel mondo
corso francamente prese le case de'corbizi da san piero e posevi su le sue
posevi su le sue bandiere. francesco da barberino, 124: vien francamente,
d'achille. giamboni, 7-158: se da coloro che si confidano di difendere francamente
4-560: essendo stato assalito alla coda da trecento cavalli usciti dalla città, ributtò
e scrivano egregiamente gli autori; dicano da principio gli attori francamente, con intelligenza
-ant. di buon animo. francesco da barberino, 45: sta francamente e farotti
piager e più altezza aspetta. bianco da siena, 31: di nullo tuo
, ecc.). pace da certaldo, 77: fu sforzato scoto,
ancora di sua persona e stato, da cotale menamento distorsi. g.
di adamo. = deriv. da francare. francare, tr.
-anche al figur. bartolomeo da s. c., 60: se
, del servaggio del diavolo. andrea da barberino, ii-34: era di patto ch'
-per simil. e al figur. liberare da uno stato di dipendenza, di soggezione
il numero delle guardie armate per francarlo da tutte l'insidie. casti, iii-88:
trono, abrogò quella stessa legge giurata da lei pochi giorni prima. alfieri,
in parma tra le armi dei fratelli da correggio che insieme col popolo francarono la
2. per estens. esentare (da un'imposizione, da un tributo,