Grande dizionario della lingua italiana

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vol. VI Pag.7 - Da FIORAIO a FIORE (23 risultati)

fiore. comisso, 12-94: si andava da un fioraio che aveva una bellissima vigna

vestito di fiorami rossi e il capo protetto da un gran cappello di paglia a pan

2. ogni genere di fiori da giardino. targioni tozzetti, 12-2-121:

in fiorame. = deriv. da fiore1, col sufi, collettivo -ante.

parvenza di fiori. = comp. da fiore1 e animali. fiorante, agg

professori bolognesi. = deriv. da fiore1. fiorare, intr. (

e la cappa fiora come un albero da frutto in marzo. = deriv

in marzo. = deriv. da fiore1. fiorata, sf.

riposo nella caldaia. = deriv. da fiore1. fiorato, agg. decorato

di fiordalisi. = deriv. da fiore1. fioravante, sm.

si sarchia. = comp. da fiore1 e avanti (v.).

ramosi, gracili, eretti, alti da una trentina di centimetri a circa un metro

; i capolini, con involucro costituito da squame a margine scarioso, hanno fiori

: ecco 'l bell'erro, c'ha da me a lei: / ch'i'

di sopra un rastrello rosso. andrea da barberino, 1-213: macone, tu

in pace. = deriv. da fior di spino. fiòrdo,

(dalla forma indoeuropea * prtu, da cui lat. portus * approdo ')

(stami e pistilli) che sono circondati da foglie trasformate (sepali, che formano

si già / cantando e scegliendo fior da fiore / ond'era pinta tutta la sua

a sua corte v'apella. giacomo da lentini, 51: amor l'encalza e

che è fior caduco, più mi paiono da commendare e da aver care. s

, più mi paiono da commendare e da aver care. s. caterina da

da aver care. s. caterina da siena, iii-202: che nel giardino

vol. VI Pag.8 - Da FIORE a FIORE (10 risultati)

si sbucciano adunque [i fichi] principiando da levare dalla parte del fiore per piano

scapo molto corto, sotterraneo, coperto da guaine, foglie piane o leggermente scanalate

, chiamato pe 'l suo vivo colore da plinio ciano, da altri battisecola, da

suo vivo colore da plinio ciano, da altri battisecola, da molti bat- tisuocere

da plinio ciano, da altri battisecola, da molti bat- tisuocere, e da noi

, da molti bat- tisuocere, e da noi in toscana fiore aliso e fiore

campestre di color azzurro. detto così da certi cornetti ch'egli ha, in

fiori di colore azzurro; detto così da certo cornetto ch'egli ha in foggia di

. forma. è questa pianta tenuta da molti, ma falsamente per il panace chironio

, con fiori candidi, che fiorisce da ottobre ad aprile, originaria del mediterraneo

vol. VI Pag.9 - Da FIORE a FIORE (10 risultati)

dioscoride], 481: il bellis scritto da plinio, che noi in toscana chiamiamo

stampati (una stoffa, una carta da parati, ecc.). tasso

fiori, con maniche separate e allacciate da bei nastri. verga, 2-215: camilla

. il fiorino di firenze. francesco da barberino, 164: diede a costoro,

fiorino dell'oro, nel quale è da l'uno lato formato lo giglio e dall'

a voi stesso se abbiate mai avuto da me altro che fiori e venti di

significato di maggiore eccellenza. giacomo da lentini, 31: più bella mi parete

il fior di quante belle donne / da l'indo sono all'atlantee colonne. sarpi

lingua oggidì parlata e scritta in roma da quell'arcadica marmaglia, che comprende pur

d'aquino o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 408: in un gravoso

vol. VI Pag.10 - Da FIORE a FIORE (16 risultati)

d'un nuovo sol nuovo giacinto, / da fero disco orribilmente estinto, / sarà

maria, la quale li fu dimostrata da beatrice di sopra, quando disse: '

'l mio richiamo. s. caterina da siena, vi-13: che io vi possa

più bel fior ne colse. benvenuto da imola volgar., ii-64: ragunarono

questo par che 'l suo fiore insino da que'primi tempi qui sia rimaso. tansillo

d'annunzio, i-425: perfetto come se da 'l fior de 'l pario / marmo

migliore, in auge. bartolomeo da s. c., 18-3-11: a

de'libri non è miga il più da sezzo, sì perché la stampa vi

altre donne al meo parire, / e da cui nullo flore fa partita. rota

volgar., i-21: steano di lunga da noi li giovani che come femmina sono

mortuarii. 15. compilazione desunta da fonti diverse relativa a un determinato argomento

fiore di tutta la teologia. guidotto da bologna, 1-3: io frate gui-

, 1-3: io frate gui- dotto da bologna... èmmi mosso talento di

. carducci, ii-7-73: ci sarebbe da fare un fiore di poesie liriche dal

si fecero poche lettere volgari, come generi da conformarvi innumerabili voci articolate diverse, per

fiore della terra. garzoni, 1-908: da queste si cavano fìlacci, siligo,

vol. VI Pag.11 - Da FIORE a FIORE (7 risultati)

, xxi-n-239: fabio è un uomo da bene e flamminia è nel fior di maritarsi

1002: mira: l'augel discende da l'umido cielo su 'l pesco /

, e circolava, fatto più acuto da una lontana fragranza di giardini in fiore,

ammirato, 1-456: non è dunque da dire che per questo l'artiglierie non

fioracci un vaso, / vestito mal da femmina; e credea / d'esser a

e credea / d'esser a far da primavera il caso. d'annunzio, iv-2-33

, affatto, nulla. giacomo da lentini, 37: tristano a isolda -non

vol. VI Pag.132 - Da FONDIBILE a FONDITURA (1 risultato)

raggelati nella fonditura. = deriv. da fondere.

vol. VI Pag.133 - Da FONDIZXONE a FONDO (15 risultati)

tutte prontamente. = deriv. da fondere. fóndo1, agg. che

una massa d'acqua). busone da gubbio, 56: alquanti credono l'abbondanza

altra. parini, 437: tremò natura da i più fondi chiostri, / e

. - anche al figur. domenico da montecchiello, 45: acciò che sieno [

recate bicchieri arrovesciati, / né pari da svogliati, / ma sì fondi ch'un

ultima nocciola. 4. costituito da alberi, arbusti o erbe folte e

essere oscura. -composto da elementi fitti e serrati (una piantagione

3-25: se 'l vuogli settivo, cioè da segare, seminali [i porri]

, bello e fondo. -costituito da soldati in ordine serrato (una schiera

: quegli sorride con una compiacenza, da quant'è fonda, che m'intenerisce.

i-475: un'altra più lontana parente veniva da noi... più gentile fanciulla

la porta è aperta. non ha che da entrare », rispondeva la maestra guardando

. varano, 155: ed ecco vacillar da strano cólti / tremore i colli,

ingoiar vivi sepolti. baretti, 3-388: da quel pertugio, che ogni vaso s'

per riscaldarsi bruciarono in varie notti i fondi da letto. verga, 2-18: una

vol. VI Pag.134 - Da FONDO a FONDO (18 risultati)

, modestamente: quella era una cosa da nulla, due pietruzze insignificanti, due

[faccia] luccicavano gli oc- chialacci da miope, grossi come due fondi di bottiglia

e si sentiva; ma tanto fondo da non potervi arrivare né mano, né

del mare e de'fiumi. francesco da barberino, iii-104: quando a passar

.; ma se occupa tutto il fiume da una ripa all'altra si nomina dosso

: anche codesta aspirazione saliva a galla da un fondo torbo: lo stesso fondo da

da un fondo torbo: lo stesso fondo da cui esalava la smania delle libertà solitarie

torri, nelle quali si rinchiudono persone da custodirsi con ogni cautela: e perché

, i-7: in prima i fondi da cavare tanto sotto sono che solido e non

. diodati, 4-61: indarno, da fondo a tetto, / l'architetto /

esser chiaro e lucente, ponendo l'altro da per sé in altro vaso, chiamato

bologna in certi sacchi di libri provenienti da vecchi fondi di magazzini per quelle parti

mie colpe oscure ed adre. [sostituito da] manzoni, pr. sp.

cuor vostri battuti dal pensier / guizzan come da i vostri cimiteri / putride fiamme innanzi

crescenzi volgar., 3-2: è da guardare che lo smalto dove si pone

e in essa quadratura due carrucole è da fermare. e tutto el fondo d'essa

di diametro e intorno a due alta da terra. -piano stradale.

signor ancor di tutto 'l mondo, / da ch'io debbo morir con tanto duolo

vol. VI Pag.135 - Da FONDO a FONDO (11 risultati)

, e che sia simile a se stesso da imo a sommo. trinci, 1-84

sia o no arrotondata). bartolomeo da s. c., 179: li

fondo del tavolino, che mi fa da nascondiglio, dove credo che non frughi nessuno

, ed accompagnato tra questi e quello da colore mezzano fra il chiaro e lo scuro

1-122: quanto sono belli i caratteri da lui dipinti, come spiccano vigorosamente dal

giovinotto di moda, lo trovai vestito da capo alle piante di certa tela indiana

tinta unita chiara o grigia che funge da sfondo a un'illustrazione o a un testo

un ganghero, el quale si attaccava da poi al detto piviale nel petto del

: che ha doti di resistenza tali da renderlo capace di eccellere nelle gare su

). -ipp. -cavallo di o da fondo: quello dotato di grande resistenza

. giacosa, io: intavolava discorsi, da tirarsi per le lunghe, lasciando indovinare

vol. VI Pag.136 - Da FONDO a FONDO (13 risultati)

fidati di lui, che gli è persona da cavarti d'ogni fondo. soldani,

palese, a tutt'altri coverto. bianco da siena, 93: nel fondo più

! baldinucci, 2-6-508: si conosceva da più segni che il fondo di sì

alvaro, 14-145: una figlia allevata da una madre ricca in un ambiente mondano

egli sentì nascere all'improvviso, proprio da quel fondo di timidezza e di docilità

gli spedienti necessari, ed il non risolversi da se medesima di veder il fondo degli

storia letteraria e critica non sono argomenti da trattarli ognuno e giudicarne d'alto in

gli si radicavano a fondo nel cervello, da dover darsi al diavolo per non crederle

guerrazzi, i-21: il governo ha da essere colonna che ha fusto, capitello,

, e con maggior copia d'occhi da farne in abbondanza. trinci, 1-256:

volto e navi andar al fondo. andrea da barberino, ii-95: presso alle spiagge

città nostra mancava: e pur è da coloro che, de'governi civili trattando,

che 'l vulgo indotto / tien lontan da un ingegno alto e fecondo? verga

vol. VI Pag.137 - Da FONDO a FONDO (18 risultati)

fatica mi metterebbono in fondo. bianco da siena, 27: la cecità seguite:

finire in misero stato. guido da pisa, 1-340: se per una volta

fondo in quei puttini che avevo proffilati da ritto. vasari, i-77: la

per onesto modo stravizzando, si toglierà da noi quell'abuso di dar fondo a un

, 7-184: non era nemmeno un fare da lucchese, quel dar fondo ai quattrini

inf., 32-8: non è impresa da pigliare a gabbo / descriver fondo a

fondo a tutto l'universo, / né da lingua che chiami mamma o babbo.

quanto è il mondo non n'è impresa da beffe. giusti, 4-i-223: della

-dalla parte estrema (con valore di moto da luogo anche figurato). carducci

iii-28-253: venivano, maestri e maestre, da tutte le romagne e dal ferrarese,

piuttosto di pratica. piovene, 7-ix: da queste osservazioni giungevo un po'per volta

pucci, cent., 46-43: fu da papa chimento... / finito

quadro della sua miseria passata, non è da savio. -fino al fondo, fino

della tristizia sopra tutte le cose è da divellere insino nel fondo. f

aretino, 8-300: ognun che spende da contentarsene, dee montar suso, sia

far cadere, atterrare. folgore da san gimignano, vi-n-151 (xvii-8):

. -mettere in fondo: mettere da parte, in ombra. - anche

abbia fatto risolvere a mettersi in fondo da lui a lui. de sanctis, ii-15-32

vol. VI Pag.138 - Da FONDO a FONDO (22 risultati)

sanza fondo. bianco da siena, 128: nello 'nfer- nale

empiere uno sacco sanza fondo. sabba da castiglione, 2: ancora che alcuni aca-

in superlativi. leopardi, 958: da certi giorni in qua lo scandaglio, come

: mangiare con appetito. francesco da barberino, i-128: ed ancor [folle

urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno

fuori cent'altri imbrogli. -uscire da un fondo senza zucca: cavarsi d'

chiesa pretende diretto, ella li ha ricevuti da principi 0 da privati. segneri,

ella li ha ricevuti da principi 0 da privati. segneri, ii-441: tutta la

.. fu voler essi procedere, non da fit- taiuoli del fondo, quali erano

del fondo, quali erano puramente, ma da padroni. f. galiani,

altro idoneo mezzo di stabile recinzione, sì da impedirvi l'accesso di persone e animali

possessione con questa voce; ritenuta ancora da noi come di sicurissima e saldissima ragione

-fondo intercluso: quello completamente circondato da fondi altrui, sì da non avere accesso

completamente circondato da fondi altrui, sì da non avere accesso diretto alla pubblica via

: fate conto di non volere aspettare da i benefici che compartite a qualsisia de'parenti

. riferimento al patrimonio di denaro posseduto da una persona o da un ente pubblico

di denaro posseduto da una persona o da un ente pubblico o privato); somma

ricavate, specie mediante imposizioni tributarie, da parte del sovrano o dello stato; in

gli avanzava ad ogni modo tanto capitale da formarne un fondo incredibile di tesoro.

nuovi libri. algarotti, 3-110: da carlo xii in qua grossissime somme di

-disus. cespite d'entrate, fonte economica da cui si ricavano redditi (specie redditi

per lo più al plur. somma raccolta da un soggetto (singolo individuo, o

vol. VI Pag.139 - Da FONDOLAGO a FONEMA (23 risultati)

sue quattro lire. -somma destinata da un soggetto (in par tic.,

par tic., dallo stato o da altro ente pubblico) per il conseguimento

scopo. -stanziare fondi: destinare (da parte dello stato o di altri enti

, 7-11: fu proposto quattr'anni sono da alcuni mercanti di fare un fondo per

preso, come si dice, una cotta da perder la testa. barilli, 1-172

= » comp., per giustapposizione, da fondo1 e lago (v.),

qualche stovigliaio. = deriv. da fondo1. fondòmetro, sm.

dotta, comp., per giustapposizione, da fondo1 e dal gr. uétpov

= comp., per giustapposizione, da fondo2 e tinta (v.).

4-225: -il fondovalle era guardato da quei bastardi... sparavano.

= comp., per giustapposizione, da fondo1 e valle (v.).

= comp., per giustapposizione, da fondo1 e ventre (v.).

più mesi, e forse anni, da mille immondizie, con quel fondume di

, che indecenza! = deriv. da fondo1, col sufi, collett. e

un lago che il fiume mincio, calandosi da goito in una gran fondura, forma

si divide, separate una dall'altra da due ponti. gioberti, i-169: le

[del monviso],... da lungi, somiglia a una crepa,

molte acque! = deriv. da fondo1. fonduta1, sf.

la quantità di metallo fonduta, e da fondersi in una volta. -figur

universo viene essudando. = deriv. da fondere. fonduta2 { fondita),

pieno di quegli ingegnosi artifìzii che da kirckero furono descritti nella sua 4

xap. 7mxó <;, deriv. da yailnx (ù 4 piego, curvo '

a tutti gli altri suoni distinguendo parola da parola ed esercitando così una funzione semantica

vol. VI Pag.140 - Da FONEMATICA a FONOGENO (20 risultati)

. a * voce, suono ', da cpcovéco * articolo un suono '

della fonematica. = deriv. da fonema; cfr. fr. phonématique.

strumento per tauscultazione clinica, formato da una mem brana che si

brana che si pone sul punto da esaminare e da due tubi che

che si pone sul punto da esaminare e da due tubi che trasmettono alle orecchie

tutti gli alfabeti mistilinei e fonetici vengono da un tipo semitico. landolfi, 3-206

'che si riferisce ai suoni', da cpcovrj 'voce, suono'; cfr. fr

una lingua. = deriv. da fonetica', cfr. ingl. phonetism (

di fonetica. = deriv. da fonetica; cfr. ingl. phonetist (

che alle sante guagnele è un fonfone da darvi dentro per non diviso et alla spensierata

conda guerra mondiale con riferimento alle stazioni da campo radiotelefoniche: « l'apparato

film). = deriv. da fonico. fonicaménte, avv.

relativo ai suoni ', deriv. da cpcovfj 'suono, voce'; cfr. ingl

. chi parla (o trasmette) da una autovettura munita di apparecchiature radiofoniche.

v.]: fonista. chi parla da un autocarro radiofonico. = deriv

. v.]: fonobàr. mobile da salotto conte nente un bar

grammofono. = voce comp. da [grammofono e bar. fonocàntica

). che ri sulta da una combinazione di effetti sonori e

film sonoro. = deriv. da fonogenia. fonògeno, sm.

che vale letteralmente 'pigliar su ', da una punta che afferra e trasmette il

vol. VI Pag.141 - Da FONOGONIOMETRO a FONTALMENTE (26 risultati)

apparecchio acustico utilizzato per determinare la direzione da cui proviene un suono.

fruste platonate. = deriv. da fonografo. fonogràfico, agg.

formale di leopardi. = deriv. da fonografo. fonografista, sm. (

di terza. = deriv. da fonografo. fonògrafo, sm.

su dischi di resina sintetica, costituito da una parte elettromeccanica, che comprende un

disco può ruotare a tre velocità, da un fonorivelatore, che trasforma le vibrazioni

elettrica variabile con la stessa legge, e da un altoparlante, che trasforma la corrente

e. cecchi, 5-480: si lascino da parte gli antichi fonografi dalla tromba a

è gran sacrificio per me dover operare da fonografo di me stesso. -ripetizione,

il disco dell'inno di garibaldi e da solo applaudiva. = voce dotta,

o messaggio scritto, trasmesso o da trasmettersi per telefono. rigatini-cappuccini,

con chiarezza fonogrammatica, precisamente le parole da tacersi, le più pericolose.

gruppo delle trachiti, costituita essenzialmente da ortosio della varietà sanidino, con pirosseno,

, gli effetti e la proprietà del suono da principii geometrici. gramsci, 104:

determinare l'intensità dei suoni, costituito da un microfono che converte i suoni in

fis. quanto di energia sonora generato da vibrazioni reticolari in un cristallo. =

dei solchi dei dischi; è costituito da una punta che, percorrendo il solco

punta che, percorrendo il solco tracciato da un fonoincisore, come il solco

, come principio, non è dissimile da un microfono, dal quale si ottiene

con la telefonia in cui i dispacci da trasmettere vengono dettati a distanza per mezzo

televisione (v.), coniata da f. t. marinetti nel 1939.

apposita valigia. = comp. da fonografo] e valigia (v.)

di fonte; che deriva, che proviene da una fonte. abate isaac

lo spirito visivo, che si continua da essa a la parte del cerebro dinanzi dov'

e rassomiglianza con le divine perfezioni. da onde poi si deriva la suggezione fontale

, lat. tardo fontàlis, deriv. da fóns fóntis 4 fonte '.

vol. VI Pag.142 - Da FONTANA a FONTANA (21 risultati)

riprende, / quant'ella versa da due parti aperta. petrarca, 135-47:

forati, vivai, cisterne; tutte cose da reggere ad ogni lungo assedio. serra

dico, di libri o di pagine da collocare in uno scaffale della biblioteca,

volta; ma egli non è buono da mangiare, ma sì da ardere. gherardi

è buono da mangiare, ma sì da ardere. gherardi, ii-24: è

di acqua, che può provenire direttamente da una sorgente naturale o esservi condotta artificialmente

nel qual caso è costituito in genere da una vasca, per lo più decorata

quattro quarti intorno onde 'l cortile / da la croce diviso si comparte, / avvi

croce diviso si comparte, / avvi intagliate da scarpel fabrile, / quattro illustri fontane

come causa, principio, origine (da cui copiosamente fluiscono attività, sentimenti,

grazia en lei giunge mondana. bartolomeo da s. c., 10-1-10: tullio

bevuto. petrarca, 331-1: solea da la fontana di mia vita / allontanarne,

che è immagine. s. caterina da siena, i-62: questa dilezione d'amare

perfetto dio... è la fontana da la quale ogni essere e ben loro

di dio. -luogo di origine, da cui incessantemente fluiscono virtù, valore,

e nella marca, ci occorre gentile da mogliano. marino, vii-257: è [

e fuma. /... / da qual fontana originai derivi / scaturigin sì

fontana: acqua che si attinge direttamente da una sorgente; acqua fresca.

dotto, amorevole, discreto e uomo da bene, gli paragonava all'acque di

diversi paesi con la fontana. -mascherone da fontana: faccia grottesca o mostruosa che

fino al mento, come un mascherone da fontana. -non vedere mai la

vol. VI Pag.143 - Da FONTANACCIO a FONTANO (33 risultati)

che si lavò le mane; / e da quel giorno in poi / non avea

dirottamente. verga, 3-44: piangevano da due giorni come fontane. de roberto

12. dimin. fontanétta. folgore da san gimignano, vi-n-138 (7-5):

femm. di fontànus, deriv. da fòns fòntis 'fonte '. fontanàccio

onore ai fontanai. = deriv. da fontana. fontanalménte, avv.

del- l'amor suo; imperciocché da quel primo buono viene fontanalmente in

= voce di origine veneta, deriv. da fontana. fontanèlla, sf. ant

, / bernardo amico mio, solo da quella / che ti rispuose a le

in una fontanella se mirava. mariano da siena, 104: scendendo di questo luogo

viene collocata in strade e piazze e da cui sgorga con flusso continuo (o

del piede. baldinucci, 4-11: da questa [dalla patella del ginocchio]

di fichi. = deriv. da fontana. fontanévole, agg.

di fiere. = deriv. da fontana. fontanière, sm.

salvini, 16-583: uomo fontanier, da fonte / d'acqua bruna, conduce il

piante il fontanier deduce / da limpida sorgente un ruscelletto. arici,

figure d'un mazzo di carte ancora da smazzare. bernari, 6-29: aveva

. bernari, 6-29: aveva lavorato da muratore, da elettricista, o da fontaniere

6-29: aveva lavorato da muratore, da elettricista, o da fontaniere?

lavorato da muratore, da elettricista, o da fontaniere? = deriv.

fontaniere? = deriv. da fontana. fontanière), agg.

limpid'onda. = deriv. da fontana. fontanile1, agg.

fontanile1, agg. ant. che proviene da una fonte, da una sorgente.

. che proviene da una fonte, da una sorgente. bandello, 3-1

prese acque fontanili de l'apennino e da torrenti accresciute discarca nel re dei fiumi

dei fiumi. = deriv. da fontana (cfr. l'ant. fr

fontanile2, sm. acqua che, assorbita da terreni ghiaiosi, affiora più a valle

terreni ghiaiosi, affiora più a valle da terreni fini e impermeabili formando pozze di

filtrando attraverso le ghiaie sotterranee, va da se stessa a scaturire nei fontanili,

,... sia che sorgano da fontanili o si sperdano in botri, obbediscono

acquifere. romagnosi, 4-1102: pietro da dodici anni fa, cioè, sotto

ninfe fontanine. = deriv. da fontana. fontano, agg.

sgorga, che sca turisce da una fonte. boccaccio, iii-7-72

, dal lat. fontànus, deriv. da fòns fdntis 'fonte '.

vol. VI Pag.144 - Da FONTANONE a FONTE (19 risultati)

del carso caratterizzata dal fenomeno deltintermittenza oppure da variazioni notevoli nella portata. =

orti fontanosi. = deriv. da fontana. fónte, sf.

vena d'acqua continua che sgorga spontaneamente da un'apertura del terreno; sorgente.

48: rare volte s'incontra, che da una sola fonte nasca un fiume considerabile

che di sopra è nominata. bianco da siena, 61: o vero dio di

con un fonte di lagrime che gli sgorgavan da gli ochi inondò il volto della languente

villani, i-3-54: ritrattone poi, fa'da ciascuna [ferita] / un fonte

. parini, xviii-201: vedrò vedrò da le mal nate fonti / che di

oscura / scendon l'italia ad infettar da i monti. 2. per

aigua che tale fonte risurge. francesco da barberino, 46: noi, passando qua

: il sacramento del battesmo sia amministrato da sacerdoti periti e idonei nelle chiese matrici

con i colombi di pietra / che, da secoli, immergono il becco di travertino

come origine, principio, causa e da cui fluiscono copiosamente virtù, valore,

negative). guittone, i-29-20: da fonte di pietate e liberalitate, alquanti

. dante, par., 2-96: da questa istanza può deliberarti / esperienza,

onor vano io fei / ch'era da impura fonte in me caduto. monti,

de sanctis, ii-15-9: fuggirebbero volentieri da una rivoluzione fonte di libertà in un

male- fizio. rebora, 24: da fonti aperte nasce il sentimento / che

, a detta degli anziani, venivano loro da fonti lontane. bilenchi, 14:

vol. VI Pag.145 - Da FONTE a FONTE (35 risultati)

6. modo, condizione, attività da cui si ricava un prodotto, un

messo nella fonte dell'oro. bruscaccio da rovezzano, ix-249: or pensa la

le ferite. mamiani, 1-7: quelli da ultimo la profanano [la religione]

egli [il manzoni] la fonte da cui scaturivano la politica e la storia

(ed è per lo più seguito da un compì, di specificazione) in quanto

/ e di giustizia il sol. bianco da siena, 38: per tuo

te fonte di vita, / e più da te non mi dipartirò. ugo di

amore, tanto più lo intelletto è illuminato da lui per cognoscimento. cantari cavallereschi,

affermar che 'l mal derivi / generato da lui, ch'è largo fonte / ond'

. cuoco, 2-ii- 209: da greca fonte discendono anche que'tanti popoli

, 59: si può credere che da fonti salivali e dalle glandole sparse per

ad aumentare sempre più: sembrava provenisse da una fonte più lontana che quella delle

ant. radice, ceppo. andrea da barberino, i-62: se tu di'ch'

libro, documento, testimonianza, tradizione da cui si traggono notizie dirette e di

detto, arà senza dubbio gran principio da trovare abbondevolmente le proposizioni. sarpi,

monti, x-2-434: i fonti classici, da cui fu tolta quella appellazione e quella

diletto; argomento, soggetto, tema da cui si trae ispirazione. giovanni dalle

. -in partic.: ciascuno dei testi da cui uno scrittore o un artista ha

tullio: la cui dottrina pur derivò da quel fonte. baldi, i-65: e

marino, vii-112: è verisimile che da questi fonti la medesima dottrina ne'libri di

si riversasse. algarotti, 1-226: immaginarono da principio i poeti che il miglior fonte

il fondamento storico, l'ambiente sociale da cui trae origine un determinato uso,

dottrina o istituzione o scienza. benvenuto da imola volgar., i-115: queste leggi

statuaria, pur l'una e l'altra da un medesimo fonte; che è il

in giù. muratori, 7-iii-117: da quésto fonte gli stessi latini ricavavano i

aver la loro ragione nello stesso fonte, da cui la trae il linguaggio più ordinario

] è un'anarchia d'idee provenute da diverse fonti, dalla tradizione,

, dalle osservazioni fami- gliari, espressi da mia madre. sinisgalli, 6-99: la

giornalistico). capriata, 1-8: da questo fonte e per questo introito n'

anche al giorno d'oggi, basta da sé ad attestar tante cose. settembrini

gli fu scritta, e lo so da buona fonte, perché gliela scrissi io proprio

: fammi il benedetto favore di dirmi da quali fonti sei così bene informata su

la mia padrona di casa aveva saputo da fonte riservata che a roma la popolazione

l'arte medica o un suo ramo, da cui si ricavano le regole pratiche applicabili

. redi, 16-ix-226: i medici da tre fonti cavano i loro rimedi cioè

vol. VI Pag.146 - Da FONTICOLO a FORAGGIARE (23 risultati)

sì maligna efflorescenza alla cute, accompagnata da altri fastidiosissimi sintomi, che tutti i

farmaceutico; cioè a dire quegli che ànnosi da pigliare per bocca. 13

raccolte di consuetudini, ecc.) da cui risultano e attraverso cui possono essere

. -fonte delle obbligazioni: titolo da cui ha origine l'obbligo del debitore

partic.: ogni ricchezza o attività da cui si può trarre un reddito monetario (

il reddito o il patrimonio stesso) da cui si trae il denaro per pagare

. 15. marin. nelle imbarcazioni da diporto, la parte estrema della poppa

', il più ampio tra i boccaporti da carico di una nave mercantile. termine

termine non molto usato. -nelle barche da diporto con ponte di coperta, la parte

del pensiero e del sentimento leopardiano, da fonte, condotta con metodo esatto e fedele

leggenda aurea vólgar., 870: ricevè da eusebio papa il battesimo e il nome

umori. fontina, sf. formaggio da tavola, grasso, con pasta morbida

dotta, lat. fontlnàlis, deriv. da fóns fóntis 'fonte '.

= voce dotta, lat. fontinalia, da fontlnàlis, deriv. da fóns fóntis

. fontinalia, da fontlnàlis, deriv. da fóns fóntis * fonte '.

. bazzero, iv-101: o da una bruna siepe d'ortaglia verso

dotta, lat. forabilis, deriv. da forare * forare '. forabòsco

comp. dall'imp. di forare e da bosco (v.), per l'

comp. dall'imp. di forare e da fratta (v.).

truppa a cavallo) oppure sulle uniformi da parata di bande musicali. e

zootecnica. = deriv. da foraggio. foraggiata, sm.

la stalla. = deriv. da foraggio. foraggiaménto, sm.

foraggio e vettovagliamenti per cavalli e bestie da soma (con partic. riferimento agli

vol. VI Pag.147 - Da FORAGGIATA a FORAME (19 risultati)

si reca in nuovo campo, vedreste come da ogni reggimento si stacchi un drappello di

fece scoprire una gran quantità di palme da datteri. immaginatevi, noi..

(sec. xiv), deriv. da fourrage (sec. xii),

prima guerra mondiale. = deriv. da foraggiare. foraggiato (part.

. - al figur.: mantenuto da altri con denaro, finanziato, sovvenzionato.

, incontrando la ballerina rivestita e foraggiata da lui, a braccetto per la strada

raggiato. = deriv. da foraggiare. foraggière, sm.

'l ponte e la città era occupato da due linee avanzate e fiancheggiate da due ricetti

occupato da due linee avanzate e fiancheggiate da due ricetti per levare il terreno alle

esser sorpresi. = deriv. da foraggio; cfr. fr. fourrageur *

, furono sconfitti al ponte a lensa da quelli di parma. davila, 578:

annunzio, v- i-20: già da tutte le fenditure, già da tutti i

: già da tutte le fenditure, già da tutti i forami biancheggia e rosseggia l'

tana o il nido stesso. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.

piaga; stimmata. s. caterina da siena, iv-7: la...

gemitivo, o trasudamento di sieri mordaci da tutta quanta la cute della coscia, e

; ma la bocca pur riceve. benvenuto da imola volgar., ii-277: l'

fatto esser doveva troppo angusto overo ostruito da materia crassa e tartarea. spallanzani,

forame ovale nell'arteria venosa, e da essa arteria venosa passa nel sinistro ventricolo

vol. VI Pag.148 - Da FORAMELLO a FORARE (24 risultati)

il forame, nel forame: cavarsela da solo; non ottenere da altri ciò che

: cavarsela da solo; non ottenere da altri ciò che si sperava. burchiello

/ perch'io non ho qui roba da gabella. note al malmantile, 2-464:

= lat. foramen -inis, deriv. da forare 1 bucare '. foramèllo,

femm. -a). ant. persona da poco, presuntuosa e saccente.

femm. -a). figur. persona da poco, presuntuosa e saccente.

dotati di uno scheletro di calcite attraversato da numerosi fori da cui escono pseudopodi lunghi

di calcite attraversato da numerosi fori da cui escono pseudopodi lunghi e sottili; lo

lat. scient. foraminifira, comp. da fo-dei suoi occhi chiari, che possono essere

e lineette nere; vive presso le da sotterranei fuochi fatta bollire, non manderà da

da sotterranei fuochi fatta bollire, non manderà da sé... acque,

tardo foràminósus (tertulliano), deriv. da fo ràmen -inis 4 foro

: imparino l'arte del fare l'amore da savi, 1-255: non vivono

paduli, altri ne'cespugli di giunchi da cui son circondati chioncello. / ah

tr. { fòro). attraversare da parte a solari della provincia superiore.

in que'sì scon busone da gubbio, 152: assaliscie l'uno l'

arritarlo così bastava poco: un zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.

. marin. che è stato costruito fuori da un 5-465: il porticciolo di acitrezza

5-465: il porticciolo di acitrezza è chiuso da alcuni porto o da un'insenatura

è chiuso da alcuni porto o da un'insenatura o in mare aperto (una

. di rumorosi e robusti foranei, da noi detti « ariosi ».

e circumforànèus), deriv. da foris o foràs 4 fuori '.

. ferire di punta, colpire con armi da fuoco; = comp. dall'imp

i nemici per lo = deriv. da foraneo. pericolo della nuova morte, la

vol. VI Pag.149 - Da FORASACCO a FORATINO (15 risultati)

che di vivere al mondo infastidite / da loro stesse si forar la pancia. monti

rodere, rosicchiare, tarlare. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.

crescenzi volgar., 3-2: è da guardare, che lo smalto dove si

5. ant. attraversare, percorrere da una parte all'altra (un luogo

le saette arriverebbero a forare il cielo da parte a parte, e questo bianco

un nasino ritto che fiuta e frugola da per tutto. pavese, 6-235: gli

: e volevo prendere tanto vantaggio, da poter cambiare il palmer, e vincere

, ancora, d'un forasiepe, da un cespo fino alla grondaia rugginosa. al

sferzate dal vento e certi occhi forastici da orsacchiotti polari. morante, 2-134:

, tardo lat. foràsticus, deriv. da foràs 1 fuori 'per incrocio con

vista della terra. = deriv. da forare. foratèrra, sm.

in terra fori dovunque la vite è da piantare, gli quali con un palo s'

è uno strumento di ferro trovato primamente da me, col quale la terra quant'

facilmente catturati. = deriv. da foralo2. foratini, sm. plur

piccole dimensioni attraversato per tutta la lunghezza da alcuni

vol. VI Pag.150 - Da FORATO a FORBICE (33 risultati)

di forare), agg. attraversato da parte a parte con uno o più fori

., i-10: è più utile da far calcina per intonicare coperture di camera

legno cinte di mura che son forate da molte feritoie. pascoli, ii-623:

ii-623: tutte hanno il ciglio forato da un fil di ferro, sicché non

di tanto in tanto un cappello forato da una palla di fucile veniva misteriosamente deposto

che è attraversato per tutta la lunghezza da fori, allo scopo di conferirgli caratteristiche

trovandosi [la nave] forata anch'essa da molte bande per la gran tempesta dei

compagne. -per simil. segnato da punti luminosi o da macchie di colore

-per simil. segnato da punti luminosi o da macchie di colore. faldella,

occhietti diventati scialbi, forati in mezzo da due punti neri, acuti di spasimo.

rada e polverosa oscurità forata come un setaccio da mille fili di luce empiva la stanza

2. ferito di punta; trapassato da un colpo d'arma da fuoco;

; trapassato da un colpo d'arma da fuoco; trafitto, piagato. dante

. giambullari, 391: combattendo da disperato, dopo lo avere uccisi e

feriti molti avversari, aperto e forato da mille punte, finalmente perse la vita

la persona. 3. perforato da grotte e caverne, scavato; corroso

portanti vino ottimissimo, ancora non forato da cesare, eran saliti. ariosto,

, vivai, cisterne; tutte cose da reggere ad ogni lungo assedio. baldinucci,

centurione »,... intento da dieci ore a reggere con le due pugna

tardo foràtùm 1 foro ', deriv. da forare 'forare '; cfr.

una corda. = deriv. da forare. foratóne, sm.

notevoli dimen sioni attraversato longitudinalmente da alcuni fori che, oltre a diminuire

foràtor -6ris (lattanzio), deriv. da forare * forare '. foratura

io che ho solo dieci anni so da me che il mio biglietto è giusto

(s. agostino), deriv. da forare 'forare '. foravia,

senza forbèllo. = deriv. da forbire. forbesite, sf.

region. al sing.). strumento da taglio formato da due lame, generalmente

.). strumento da taglio formato da due lame, generalmente appuntite, incrociate

vite o un perno che funge da cerniera cilindrica (e ciascuna lama agisce

per manovrare lo strumento. francesco da barberino, 34: per poi meglio sanare

tocchi né rasoio né forbici. iacopo da cessole volgar., 1-75: nella

uno taglio grande. s. caterina da. siena, vi-157: mettendo mani

: forossi il ventre con le forbici da se stesso. carducci, 764: al

vol. VI Pag.151 - Da FORBICE a FORBICE (27 risultati)

storpiati, né contorti, né recisi da forbici, ma crescono rigogliosi. pascoli

si sente che lo scatto ritmico delle forbici da potare. -grossa pinza, tenaglia

forbicia, o tanaglia, era cavata da la lettera x, che con i rampi

nelle ferriere una grossa e lunga tanaglia da afferrare i pezzi infuocati di ferraccio o

o di ferro. -pinzetta formata da due ferri incrociati, l'uno appuntito

di spatola, e uniti al centro da un perno, usata per spegnere le

taglio. -pinza di legno costituita da due bastoncelli incrociati che vengono inseriti nei

che vengono inseriti nei guanti e manovrati da apposite impugnature per dilatare le dita dei

. strumento per raschiare via il metallo da lingotti d'oro o d'argento o dal

argomenti e la materia per un articolo da altri scritti. -lavoro di forbici:

giornale: scritto con brio, scritto da cima a fondo, senza aiuto di forbici

plur. marin. attrezzo fisso formato da due pezzi di legno resistente incastrati in

distendono formando un angolo rientrante in modo da poter affrontare il nemico quando questo avanza

ricevere quello conio e circundarlo e combatterlo da ogni parte. garzoni, 1-636:

8. archit. baluardo difensivo costituito da due muri che si uniscono formando un

uniscono formando un angolo acuto in modo da dividere lo schieramento dei nemici, disperderne

. -nel pugilato, rapida azione composta da un sinistro portato al fegato dell'avversario

al fegato dell'avversario, subito seguito da un destro al mento. -nel salto

poiché lo scalatore può sempre essere sostenuto da una corda, mantenendola in tensione,

un film, ecc.; eliminare da un componimento letterario, da un'opera

; eliminare da un componimento letterario, da un'opera cinematografica, ecc. le

e le fanti... pendano piuttosto da madonna che da messere, ricercando con

.. pendano piuttosto da madonna che da messere, ricercando con diversi modi e vie

in qualche cognizione; non potè mai cavarne da loro se non forbice. -colpo

e se lo fai, tu le accendi da capo lo fuoco al cuore di mal

le forbici: storcere continuamente la bocca da una parte e dall'altra (con riferimento

le forbici addosso a un instituto, da cui escono libri di questa risma. carducci

vol. VI Pag.152 - Da FORBICETTA a FORBIRE (21 risultati)

. firenzuola, 162: quelli amici da buon tempo... lo avevano condotto

acqua verde. = deriv. da forbice. forbiciata, sf. colpo

delle gambe, sollevandosi con un salto da terra e portando il busto molto all'

due forbiciate. = deriv. da forbiciare. forbiciato (part.

fogazzaro, 1-481: temo sempre di uscire da quelle mani, peggio che forbiciato,

di olmi. = deriv. da forbiciare. forbicina, sf.

provisto d'un scatolino dove trovi un ditale da cucire, con quattro o sei agucchie

figur.: chi sceglie i passi da includere in un'antologia. papini

= voce dotta, comp. da forbice e dal tema del gr.

avea così ridutta / co'forbicion da tosar gli agnelli. buonarroti il giovane,

9-263: son, verbigrazia, ancudini da fabbri, / capaci ed ampie da

da fabbri, / capaci ed ampie da battervi il ferro, /...

ferro, /... / forbicion da levare il pel per aria. menzini

apparteneva più, armato di certi forbicioni da maestro di lana. levi, 1-118:

). forbiciaio. = deriv. da forbice. forbiculàrio, sm. ant

piume di uccellimosca e si forbisce con biglietti da mille. soldati, 2-27: restituì

i-414: forbì la lingua come strumento da persuadere il popolo con eloquenza ben conveniente

ed orazio le hanno forbite e rimonde da quel superfluo, da quella troppa scorza

forbite e rimonde da quel superfluo, da quella troppa scorza,... che

in atto / che vergogna con man da gli occhi forba, / cotale era egli

abbiamo sozzure, mentre che siamo forbiti da così lunghi avvenimenti. leggende di santi

vol. VI Pag.153 - Da FORBITA a FORBOTTARE (15 risultati)

, potersi l'uomo forbire in terra da tutte le passioni. monti, x-2-65:

favorire, aiutare. 5. caterina da siena, 356: essendo cacciato dagli

ricco danpnato, non forbito né governato da loro, io provedevo che l'animale,

far nulla. s. bernardino da siena, iv-213: crede che i gentili

, lustrare. = deriv. da forbito. forbitaménte, avv.

fregio di vaso greco. e presa da questa forbitezza tagliente del segno e della

esprimeva con la forbitezza di un conversatore da salotto. 4. chiarezza,

più nitidi. = deriv. da forbito. forbito (part.

elegante (un vestito). bartolomeo da s. c., 14-2-5: di

, che pettoruti, rigogliosi e riscaldati da forbitissima sapienza, possono ogni giorno correre

: della sua bocca usciva uno coltello da ogni parte aguto; era sembiante che

per lettura -2° per calze - 30 da forbitoio. = deriv. da

da forbitoio. = deriv. da forbire. forbitóre, sm.

uffizio tuo? = deriv. da forbire. forbitura, sf.

cosa forbita. = deriv. da forbire. fòrbo, sm.

vol. VI Pag.154 - Da FORBOTTATO a FORCA (28 risultati)

tolta la spada, / e 'l forbotta da ritto e da rovescio. nomi,

, / e 'l forbotta da ritto e da rovescio. nomi, 11-83: lor

malmena, / come se fosser schiavi da catena. forteguerri, 17-58: orbaccio

. carletti, 246: incominciomo, una da una banda l'altra dall'altra,

ant. fr. forsbouter, comp. da fors * fuori 'e bouter *

il pomo. = deverb. da forbottare. fórca (ant.

strana armata. -strumento di guerra costituito da una lunga pertica terminante a forcella impiegato

-scalmo biforcuto, forcola. ca'da mosto, i-119: vogano più remi in

inferior sovra le rive. / ma da la forca in su quel che si vede

patibolo usato per le impiccagioni, formato da due pali di legno piantati nel terreno e

nel terreno e congiunti in alto orizzontalmente da un terzo a cui è appeso il

terminare in una forca alta cinquanta gomiti da terra. botta, 4-403: il

l'altro dalla lancia. s. caterina da siena, i-95: il ladro.

d'ogni ladrone; / quel clima par da fiera stella avezzo / a morire o

mi appicchino. -con uso modale. da forca: perfido, malvagio, iniquo

severissime. firenzuola, 393: ladroncello da mille forche, schiavo poltrone, che

/ ch'hai detto di colei, ghiotto da forche. lorenzino, 161: allievo

ella piena di doglianze contra un soggetto da forca. -iron. piacere da

da forca. -iron. piacere da mille forche: poco grato, non

aretino, 8-22: si pigliava un piacere da mille forche nel cavare e mettere ridendo

mi distorche, / finché io non segna da l'uovo al pomo, / quantunque

pomo, / quantunque sia un piacer da mille forche. 5. per

può guardare: / che sta nel lago da la forca in giuso, / e

campo corbolino. buti, 1-27: è da notare che il termine di questa valle

: 'forca', i due cosciali della sella da donna. 8. tipogr

. in riguardo al maneggio degli strumenti da fiato con buchi, indica la posizione

per evitare la trasparenza delle scene illuminate da tergo. 11. zool. processo

vuol dire: ha presa la vacanza da per sé, senz'ordine del maestro;

vol. VI Pag.155 - Da FORCABILE a FORCATURA (24 risultati)

forche » o vacanze abusive, cagionate da una cosa o da un'altra, di

abusive, cagionate da una cosa o da un'altra, di cui ho parlato altrove

, che non ha il ladro d'aver da ultimo ad andar sulle forche. nievo

forche / per sé. -chi ha da morir di forca, può ballar sul

proverbi toscani, 138: chi ha da morir di forca, può ballar sul

è forcabile? = deriv. da forca. forcàccio, sm.

a poppavia. = deriv. da forca. forcaìno, sm.

lo sono. = deriv. da forcaiolo. forcaiòlo (forcaiuòlo)

studente che si assenta spesso e ingiustificatamente da scuola. = deriv. da forca

ingiustificatamente da scuola. = deriv. da forca; il termine fu coniato alla fine

milano del 1898, e venne diffuso da l. bertelli (vamba) e l

ferrari, 75: il vestito era traforato da un arme che pareva essere stato un

dal tronco. = deriv. da forca. forcarne, sm.

, ii-155: poi che fummo dilungati da rustene da circa dugento miglia trovammo certe

: poi che fummo dilungati da rustene da circa dugento miglia trovammo certe reliquie di

1-871: in una nave si ricercano aste da prora,... forcami del

scalmotti inforcati. = deriv. da forca, col sufi, collettivo -ame.

di gran forcarie. = deriv. da forca. forcata, sf. la

non cape niun sogno ridente e sano da esportare; si pregia ed ha voga

ceppo del loro cavalletto. cà da mosto, i-108: così fanno uno grande

così fanno uno grande essercito d'uomini da piè, che lo conducono un gran cammino

bocca e fuggirsi: ma furono seguitate da due diavolacci e raggiunte; e l'uno

guisa di forca. = deriv. da forca. forcato2, sm. ant

ed i forcati. = deriv. da forca. forcatura, sf. ant

vol. VI Pag.156 - Da FORCE a FORCHETTA (21 risultati)

la forcatura. = deriv. da forca. fòrce, sf.

ferri, li quali... da capo hanno alquanto d'una forcella. d

direttrice; perfino il biciclo abbandonato guadagnò da questa algebra una postuma vittoria, siccome

: appresso a questi son gli arcobusi da mura, da forcella e da braccia,

questi son gli arcobusi da mura, da forcella e da braccia, ch'oggi dì

arcobusi da mura, da forcella e da braccia, ch'oggi dì si fan di

i-451: salì sopra un ramo e da questo sopra una forcella, nel fitto

forcella, nel fitto del fogliame, da cui si poteva vedere senza essere visti.

rescia nera,... increspata da capo, dove s'affibbia alla forcella

olina, 1-43: il spazio che corre da dove finisce il collo fin per tutta

, che menava alla piarda del nano da una parte, e dall'altra ai vegri

delle forcelle come un'imbottitura di crine da un cuscino mal cucito. bocchelli,

grandi e piccoli [del tornitore] da scorniciare, i quali, per essere incavati

. 10. mus. segno costituito da due semirette convergenti ad angolo acuto,

due colpi, partiti dalla stessa bocca da fuoco, che comprendono il bersaglio.

le varie traiettorie che partivano dalla bocca da fuoco, e le forcelle di tiro,

sei o sette, in parte coperte da una patina di alghe. 15

porti in mare. = deriv. da forcella. forcellata, sf. forchettata

posto l'aceto. = deriv. da forcellare. forcellato, agg. che

di parole. = deriv. da forcella. forchebène, sm. ant

la fronte. = deriv. da forca. forchétta, sf.

vol. VI Pag.157 - Da FORCHETTAIA a FORCINA (16 risultati)

collocato l'archibugio (o altre armi da fuoco) per il puntamento e 10

la nuca, e trafitto quel ciuffo da una forchetta di celluloide verde.

il naso e la forma, attraversata da un foro che corrisponde a quello del

corrisponde a quello del naso in modo da stabilire una diretta comunicazione; questo pezzo

, 5-207: questo è un pastore da recitare in arcadia in qualche tragicomedia pastorale

in qualche tragicomedia pastorale, e non da parlare in una epica poesia, così

8). = deriv. da forchetta. forchettata, sf. la

masticarla. = * deriv. da forchetta. forchettato, agg. ant

rami. = » deriv. da forchetta. forchettièra, sf.

che tu mi serva della tua coltelliera da tavola, e della forchettiera. =

e della forchettiera. = deriv. da forchetta. forchétto, sm. piccola

circa tre palmi, legati e pendenti da ambi i lati della finestra, biforcuti

con molti rami. = deriv. da forchetta. forchino, sm. forca

, furono fuorchiuse dalle nozze. marsilio da padova volgar., ii-4-13: né

forcina sotto come si fa ai moschetti da posta. i. neri, 7-17:

colpo. 4. arma formata da una lunga asta terminante con due punte

vol. VI Pag.158 - Da FORCINELLA a FORCUTO (26 risultati)

i capelli nelle acconciature femminili, formata da un pezzetto sottile di ferro, di

le forcine pe'capelli, i ferruzzi da arricciare, e mill'altre bazzicature da acconciar

ferruzzi da arricciare, e mill'altre bazzicature da acconciar visi e capelli. carducci,

lignaiuolo sono... le piale da cornici, cioè gli incastri, i bastoni

, tu volterai la punta della forcina da basso sopra il piatto e ponendo sopra

e ponendo sopra quello il coltello calcando da basso e tirando la forcina in su

soffietto di cuoio o di tela sostenuto da un ramo biforcuto che, special- mente

vicino alla groppa del cavallo, appoggiandosi da lato alla così detta forcina, che

facilitare un parto diffìcile: è formato da due valve a forma di cucchiaio che

più che normali belli, allevati tutti da sé, nati senza il forcipe.

barbaro, 445: i pesi si attaccano da alcuni uncini, che noi ganzi chiamiamo

pesca, tenaglia per prendere i pesci da scoglio. 4. zool. apparato

renderlo prensile. = deriv. da forcipe. forcipressura, sf.

e di altre imbarcazioni venete. cà da mosto, 286: vogano più remi in

grossi, 51: v'eran due remi da poppa e due da prora: michele

v'eran due remi da poppa e due da prora: michele, come il più

coste della banda dinanzi, è detto da latini 'thorax ', e il suo

fine più alto e eminente è detto da barbari medici le forcole. dalla croce

vibrare il colpo. = deriv. da forca. forconata, sf. colpo

di stangate e di forconate gli rincorse da per tutto che pareva dessero la caccia

, che pagono co draguni. cenne da la chitarra, vi-11-186 (6-12):

, 360: con i forconi da tre denti, le ficcano [le anime

la pala, e ch'il forcon da foco. spolverini, xxx-1-154: or via

due uno contro l'altro, s'inforca da luogo a luogo la corda tesa,

lunga. 2. arma formata da un'asta munita all'estremità di due

dii petto. = deriv. da forca. forcutaménte, avv.

vol. VI Pag.159 - Da FORDIANO a FORESE (11 risultati)

ch'egli avesse avuta l'anguinaia / tronca da l'altro che l'uomo ha forcuto

, lingue forcute! = deriv. da forca. fordiano, agg.

lat. fordicidia o hordicidia, comp. da forda [6os] 4 [vacca

sm. teoria e politica industriale elaborata da h. ford che si fonda soprattutto

di filosofia, tutte abborrenti e partite da questo uso forense e pubblico. leopardi

le leggi imperiali, trattone alcune corrette da particolari statuti, sono molto in osservanza

4 avvocato '), deriv. da forum 4 foro '. forènse2

dominante nelle campagne; l'altro governato da italiani secondo le antiche norme.

esterno, straniero ', deriv. da foris 4 fuori, di fuori '(

dicendo: 4 ho non so che da dire *; e nominò come gente amica

la calandra in suo linguaggio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.

vol. VI Pag.160 - Da FORESTA a FORESTERIA (12 risultati)

e quazi in terra vossa? folgore da s. gimignano, vi11- 164 (

(femm. -a). bernardo da bologna, lxv-1-1: a quella amorosetta

, cerca di trarre alcun diletto / da qualche foresozza ben tarchiata, / ch'

4 esterno, straniero ', deriv. da foris 4 fuori, di fuori '

una vasta superficie di terreno in modo da costituire un consorzio vegetale, di

/ per la foresta, né da l'atre tane / sporgean le belve

cui si perde facilmente l'orientamento, da cui è difficile uscire. bencivenni,

; la foresta della vita lo circondava da tutte le parti, intricata, cieca;

corte 'del re per giudicare (da forum 4 foro, tribunale ');

. forèt (ant. foresi) da cui sembra derivare la voce italiana. cfr

l'autoambulanza. = deriv. da foresta. foresteria (ant.

de gli altri esserciti, restò disobblicato da questa forestaria. 2. ant

vol. VI Pag.161 - Da FORESTIERAIO a FORESTIERO (24 risultati)

sono guarito. = deriv. da forestiero. forestieràio (foresteràio,

con un'asse piena di scodelle e tortacce da manigoldi. bresciani, 1-ii-408: -la

padre foresteràrio. = deriv. da foresterìa. forestieraménte, avv.

degli ultimi? = deriv. da forestiero. forestierismo, sm.

. ». = deriv. da forestiero. forestièro { forestière,

che è nato in un luogo diverso da quello in cui vive; che vive

città, in una regione diversa o lontana da quella in cui è nato; che

164): napoli non era terra da andarvi per entro di notte, e massimamente

per forestieri che la fame aveva cacciati da luoghi più miserabili. praga, 4-18

-figur. 5. caterina da siena, ii-242: noi siamo forestieri e

che è originario di un paese diverso da quello in cui è stato portato (un

nostrale o nostrano). giovanni da samminiato [petrarca], ii-23: vada

o civile. -che è esercitato da stranieri (il potere). malispini

associazione, un capitale). paolo da certaldo, 151: fa sempre, se

anno, tornato alla patria fu punito agramente da gli efori... perché s'

i caffè; e ove questi avevano titolo da una deità pagana, o da una

titolo da una deità pagana, o da una città forastiera, o da altra simile

, o da una città forastiera, o da altra simile cosa, s'intitolarono dal

come delle forestiere, che vi vengono da amburgo, per cui la germania guarda

. a. serra, 1-i-44: da napoli non si possono estrarre monete né

stampato all'estero, che è pubblicato da un autore straniero (un giornale, un

io l'ho divorato con un prò da rimettermi lo stomaco, ributtato oramai delle

le lingue asiatiche antiche, o dialetti derivati da quelle, o composti di quelle e

appartiene o deriva o è stato accolto da un'altra lingua (una parola, una

vol. VI Pag.162 - Da FORESTIERUME a FORESTO (18 risultati)

italiana le usiamo, da altre lingue nondimeno le caviamo. stigliarli

, giornalai e tavoleggianti smettono di guardarci da faccie forestiere. -che è praticato,

-che è praticato, esercitato, professato da un popolo straniero (una legge,

poetica cameretta ov'ero rimasto avvolto come da una tenera luce giallina e da un'aria

come da una tenera luce giallina e da un'aria impregnata di odore di rose

dentro pur della stampa medesima, / da rimanerci un uom che ci sia pratico

diverso. castelvetro, 10-xi-124: è da vedere che cosa sia sesso gramaticale e

o l'accidente significato dal nome sia da reputar maschile o femminile. piccolomini,

forestiera e tutta di fuori, cioè da l'artifice depende solo. redi, 16-ix-218

son ripreso in trincea: come mi svegliassi da un incubo forastiero e ritrovassi i miei

forestiera. 11. costituito da depositi di origine fossile, formato da

da depositi di origine fossile, formato da colmate (un terreno). targioni

mazzi son ruzzolate fuori dagli alberghi. da tutte le strade delle due sponde si

imbastardita dal forestierume. = deriv. da forestiero, col sufi, collettivo e spreg

, che vernano dietro, videro lucere da una parte piastre d'oro fine.

più salvatico e foresto luogo. felice da massa marittima, xliii- 274:

salvatiche e foreste si generano, ciaschedune da per loro apportano il lor frutto e

ma che dentro vi siano arbori piantati da verdura,... scope e

vol. VI Pag.163 - Da FORETANA a FORFICETTA (27 risultati)

strano, inusitato, bizzarro. francesco da barberino, ii-300: qui ti voglio far

originario di un paese lontano, diverso da quello in cui si trova (una

lat. mediev. forestis, deriv. da foris 4 fuori, di fuori *

. e sm. ant. che viene da fuori, forestiero, straniero; che

= dal lat. foritànus, comp. da foris 4 fuori 'e dal sufi,

d'ogni forfalsitade. = comp. da for (dal lat. foris 4 fuori

lat. foris 4 fuori ') e da falsità (v.).

delle stinche, cioè fattosi la parte da sé. 2. intr.

(sec. xi), comp. da fors 4 fuori 'e faire 4 fare

, misfatto; peccato. francesco da barberino, ii-401: ancora dèi / pensar

fue appeso per grande forfatto. marsilio da padova volgar., i-11-7: conmet-

. -dichiarare o dare forfè: ritirarsi da una competizione-tra le forfici della città e dell'

importo globale. = deriv. da forfè. forfétta, sf.

. ant. forbici. francesco da barberino, 34: per vedere meglio come

palladio volgar., 1-41: anche argomenti da bestie, cioè cauteri, castratoi

, castratoi di ferro e palette e forfici da fondere e ogni ferro da medicare bestie

e forfici da fondere e ogni ferro da medicare bestie. straparola, 2-3: la

costoro son l'ancudini, i solli, da soffiare, le morse, le

. baluardo difensivo di una fortezza costituito da due muri che si uniscono formando un

fatto, accordo fatto ', comp. da / or- alterazione di fur, lat

nascono in quegli, parte sono partoriti da quello che è chiamato ceraste, overo

piselli, / pur che gli sguardi da forfecchie ascose: / son d'una pasta

: fu un atto grottesco e insieme da averne ribrezzo, come l'assalto d'

cui le truppe si distendono in modo da formare un angolo rientrante. giamboni

vele latine distese ad angolo in modo da prendere meglio il vento quando viene da

da prendere meglio il vento quando viene da poppa; navigare rapidamente. giovio

l'inchiostro,... le forficine da carta, la riga. -forficétta (

vol. VI Pag.164 - Da FORFICIARE a FORGIUDICARE (32 risultati)

quel gigantone. = deriv. da forfice. forficola, sf.

minuta pol vere bianca costituita da squamette formate da sebo disseccato e

vere bianca costituita da squamette formate da sebo disseccato e da epiteli cutanei

squamette formate da sebo disseccato e da epiteli cutanei, che si forma,

capelluto; è ac compagnata da prurito e spesso da caduta dei

compagnata da prurito e spesso da caduta dei peli.

dei peli. guglielmo da piacenza volgar. [crusca]: il

la testa calda e mundi- fìcarla meglio da quelle fortori, che non sono altro che

va espurgando. cestoni, 66: da queste [uova] nascono bacherelli bianchi lattati

che agli arbori impediscono la generazione sono da essere levate: la rogna, la

iii-53: la psora [trae origine] da umor men crasso, e perciò in

furfuràceo), agg. biol. coperto da piccole squame (una pianta,

dotta, lat. tardo furfuràceus, deriv da fùrfur -uris * crusca, forfora

forforàggine. = deriv. da fórfora. forforóso, agg.

panni ma capelluto, forforoso e acceso da un entusiasmo che gli brillava negli occhi

= dal lat. furfurósus, deriv. da furfur -ùris * crusca '.

carbone, mantenuta viva dall'aria emessa da un mantice manovrato a mano o da

da un mantice manovrato a mano o da un ventilatore; fucina. balducci

anche: moda. 5. bernardino da siena, 445: ti conviene..

roglifici. = deriv. da frogia, per metatesi. forgiàbile

operazioni. = deriv. da forgiare. forgiabilità, sf.

essere forgiato. = deriv. da forgiabile. forgiare, tr.

smare; fabbricare. marsilio da padova volgar., ii-10-8: orafi falsamente

perfetto funzionamento. levi, 1-127: da un lato c'era un esercito, con

dai balconi guardare la campagna deserta abitata da alberi sparsi, anima della solitudine forgiata

afferrava con la destra il suo martello da forgiatore, il più piccolo, e con

conosciuto. = deriv. da forgiare. forgiatrice, sf.

natura. = deriv. da forgiare. forgióso, agg. ant

, essendone oltre a modo contento, da la banda sua fece di confezioni cose

s'apparteneva. = deriv. da forgia2. forgiùdica, sf.

forgiùdica. = deverb. da forgiudicare. forgiu dicare, tr

lat. mediev. foriudiedre, comp. da foris * fuori 'e indicare

vol. VI Pag.165 - Da FORGIUDICATO a FORMA (13 risultati)

mediev. foriudicàtio -ónis, deriv. da foriùdicàre 4 forgiudicare '. fórgolo,

indietro per paura. l'ho saputo da un foriere. balbo, ii-8: fu

corte papale; questa carica fu fondata da sisto v e chi ne è insignito ha

delle memorie della mia vita, da me scritti sin dal l'

solito tiro a quattro, e preceduti da due forieri in superba livrea, passarono

quando nell'imminenza dell'azione mi accomiatavo da un compagno che andasse al pericolo per

anonimo fiorentino, ili-no: gallia si ribellò da roma, sì che gli romani elessono

4 di fuori ', comp. da foris 4 fuori 'e secus 4 appresso

ch'eravamo stati davanti al curato soltanto da tre mesi, io e chiccoli; la

amante semplice altra cosa non crede che sia da dimandare nell'amante se non forma bella

con adornamento di corpo. s. bernardino da siena, 897: l'amore de

, alle quali un'astinenza, già da gran pezzo abituale, aveva assai più aggiunto

l'onda alterna del petto: / da le forme virginee / ineffabil diletto / spirava

vol. VI Pag.166 - Da FORMA a FORMA (13 risultati)

lo publicasse e facesse chiaro e noto. da ponte, xxiii-39: mostravan al cupido

e. cecchi, 7-30: da una casuccia sbucarono due forme, ammantate

degli arienti, 59: di tal forma da dio dotato, che chi in fazzia

osservazioni sulle loro forme; e non è da cosa pigliare a gabbo. guerrazzi,

cassa di quei pezzi che escono da quelle fornaci, ma facendo una

imitando il disegno di tutta la terra da noi conosciuto notando in piano, overo

a wicker, villaggio situato a sei miglia da magonza, balza agli occhi una più

nientedimeno non pare in un gran diamitro da essere esercitata. citolini, 46:

cui la piazza fu fatta. -lascia da parte la forma ellittica, ed è subito

può contenere la tua persona distesa egualmente da ogni lato. brancoli, ii-i 77:

aeroplano, stecche di ventagli, carte da giuoco, sfere, trapezi e tutta

, allucinazione; illusione. bartolomeo da s. c., 1-647: le

e fantasie di femmine disoneste. domenico da prato, 1-ii-340: la forma di mia

vol. VI Pag.167 - Da FORMA a FORMA (9 risultati)

più desta, / quanto men traviata / da le fallaci forme / del senso,

camioncini, presso alle tende, facevano da baluardo e salmeria; e sopravi, qualche

colonne e i capitelli d'oro, / da che i gemmati palchi eran suffulti,

i peregrini marmi che vi foro / da dotta mano in varie forme sculti, /

cena di questa forma, perché v'ebbe da cena quanto fue bastevole a coloro che

si svolge un fatto. andrea da barberino, 1-249: mentre che costoro in

che trascorrer sovente e anco vi fanno / da meriggi lietissimi d'altezze / a orribili

può che in un medesmo istante / nascan da voi sì nove forme e tante?

, entro cui bene o male vive da parassita, giacché voi sapete benissimo che

vol. VI Pag.168 - Da FORMA a FORMA (18 risultati)

borghesi ove frequentava, le forme esterne da signorina, le quali in quella casa stonavano

che si cominciò nel 1292. benvenuto da imola volgar., 1-8: et

di cacciare di roma i re, è da giudicare che avesseno ancora pensato se volevano

umana civiltà, indovinate e rese [da raffaello] in tutta la splendida idealità del

dobiamo estimare che ciò che fu creato da dio avere una forma d'una universale republica

e altre poco o così stranamente riempite da dar luogo a discorrere di un «

davila, 71: avere gli ugonotti da se stessi violato l'editto fatto a

e pura dottrina, la qual udisti da me in fede e amore in iesù

suo spirito, un complesso di dottrine da credere e non da esaminare, e

complesso di dottrine da credere e non da esaminare, e un complesso di forme

esaminare, e un complesso di forme da osservare. b. spaventa, 1-246

natura deo la maestate, / e da la forma par che 'l nome penda,

la loro disposizione. s. caterina da siena, iii-137: sapete che egli

, iii-11-4: ciascuna forma sustanziale procede da la sua prima cagione, la quale è

esser composto non me sia negato / da ogni giudicio dotto e naturale. savonarola,

mai si stanca suscitando tutte sorte di forme da la materia. loredano, 1-217:

che in costei si veggiano, quanto è da la parte del corpo, maravigliose cose

ogni forma sustanzial, che setta / è da matera ed è con lei unita,

vol. VI Pag.169 - Da FORMA a FORMA (17 risultati)

d'essere sé uguale a dio. giovanni da fécamp volgar., xxi-634: tu

facci tutte quante, nondimeno hanno dissimilitudine da te. benci, 1-3: tu hai

il discorso e con la cognizione, da il più basso e più imperfetto ente

nel linguaggio tomistico). bartolomeo da s. c., 2-1-7: non

, e tanto meno quanto più dilungato da la prima intelligenza è. testi fiorentini,

connessione delle proposizioni sia logica, e da questa dipende la retta deduzione; se

con queste in atto pongonsi perfetto / da lor spiritual forme adequate. de sanctis

ve ne sono peraventura alcune altre egualmente da lei ricercate, fra le quali è

de'medici, 1-6: fu il primo da cui la bella forma del nostro idioma

conta invece... la ricerca, da tempo concepita, di nuove cose da

da tempo concepita, di nuove cose da dire e quindi nuove forme da foggiare.

nuove cose da dire e quindi nuove forme da foggiare. -contenuto, tenore (

. machiavelli, 1-iii-585: vedranno di trarre da lui quella lettera nella forma dissi ieri

con autorità di stipularlo in caso che da lui fusse accettato. cattaneo, iii-4-76:

lettera, che tanto meglio può concepir da sé sola. tuttavia per ubbidirla,

attraverso la creazione artistica (e mentre da taluni è considerata come unico elemento determinante

arte, indipendentemente dal contenuto, questo da altri ne è considerato come il presupposto

vol. VI Pag.170 - Da FORMA a FORMA (13 risultati)

altro, manifestazione di ima generalità distinta da lei, quantunque unita a lei, ma

iii-23-364: se la poesia è e ha da essere arte, ciò che dicesi forma

ciò che dicesi forma è e ha da essere della poesia almeno tre quarti.

lingua nuova, in tanto che sia quella da questa distinta, come una specie dall'

alfabeto, scrittura. s. bernardino da siena, i-164: uno che scrive di

. diciamo che vi portarono le geroglifiche ricevute da altri, che non poteron essere ch'

articoli della fede. massaia, v-151: da tanti inoltre ignoravasi persino dove consistesse la

la cagion di lui chiedesti. busone da gubbio, 1-110: mandò noi, come

ricievere la forma della vostra benedizione. andrea da barberino, i-241: giurò il re

legali. -il complesso delle modalità da seguirsi e delle regole da osservarsi nel

delle modalità da seguirsi e delle regole da osservarsi nel compiere un atto giuridico o

libertà ecclesiastica, cosa non tanto facile da decidere. g. bentivoglio, 4-36

forme. compagnoni, i-30: lascio da parte le barbare forme de'processi, le

vol. VI Pag.171 - Da FORMA a FORMA (23 risultati)

, ottenuto per proiezione, rispettivamente, da un punto o da una retta. -forma

, rispettivamente, da un punto o da una retta. -forma di 2 *

anche: modello, formato con terra da fonderia o con metallo, il quale

fatta tale opera, abbi una fascia da putti, e circunda intorno intorno questa

a ricevere dentro ai giomelli che servivan da forme lo zolfo bruciato che vi colava lento

, ch'e'non eran guaste le forme da farne degli altri. garzoni, 3-37

fatto tale opera, abbi una fascia da putti, e circonda intorno intorno questa

buona munizione, con le sue forme da fare le palle. magalotti, 20-148:

può pretendersi né anche tra le palle da balestra che si fanno nella forma.

delle tavole, e fino delle carte da gioco. -conio, punzone.

figure su carta o tessuti. tommaso da faenza, xxxv-1-455: foll'è ciascun che

in forma: e pesa questa forma da una mezza libra. cennini, 124:

la tua forma su, rimettivi colore da capo e per grande ordine rimetti al

portava via le carte e dadi: da poi ch'ella è cessata, si sono

come nelle forme fanno, mettendo le tavole da ogni lato e nel mezzo calcando la

le forme di legno che reggevano cappellini da donna. -coppia di pezzi piramidali

piramidali usata per la fabbricazione di collari da cavallo. carena, 1-350: '

: la regina poi sarebbe donna / da farci, per la stizza e pel rovello

farsetto, n. 4. -forma da scarpe (anche solo forma): modello

è composta, per lo più, da due pezzi che consentono, all'occorrenza,

sedere al suo banchetto, e lavorando da calzolaro con una scarpa in forma. capuana

scarpe. 33. strumento costituito da due pezzi metallici chiusi a modo di

: la cialda par che si adorni da certi segni o caratteri che in essa

vol. VI Pag.172 - Da FORMA a FORMA (16 risultati)

nell'industria cartaria: apparecchio, costituito da un fondo, da una tela metallica e

apparecchio, costituito da un fondo, da una tela metallica e dal cascio,

come, per es., ai cavalli da corsa). -per estens.:

... e l'occipite occupato da certe escrescenze dure e scure in forma di

non in forma d'un temperamento proposto da me o da lui, ma in

d'un temperamento proposto da me o da lui, ma in forma di dilucidazione

11-27: in forma d'orrido gigante / da la cintola in su sorge il soldano

iv-142: quando dio è quegli che opera da sé solo, la maraviglia non può

braccia, e quattro di grossezza. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar

dolcezza. marino, 7-112: ma da la forca in su quel che si

. un cappuccino che, anche così da lontano e così di fuga, aveva tutto

a gli occhi miei / la luce che da lunge gli abbarbaglia, / che,

7-532: chi scrive sogna. e da sé s'intende chi è dotato del

un nuovo modo di essere. guido da pisa, 2-20: tu piglia le fattezze

a me non sarà, di certo, da dio, concesso. -condurre in forma

norma, sistemare, regolare. francesco da barberino, 155: perché ancora / dicre-

vol. VI Pag.173 - Da FORMA a FORMA (20 risultati)

. foscolo, viii-123: benché, da cento e più anni innanzi, fosse

più anni innanzi, fosse stato preceduto da molti rimatori, [guittone] fu il

fuggevoli. viani, 14-181: leonardo da vinci, per accendere delle vive immagini nel

forma nell'arte. -fare forme da sarti: compiere una strage. berni

di quei meschini, / e fa forme da sarti e moncherini. -gettare

tecnica accurata. vasari, i-153: da questi [schizzi] dunque vengono poi

3-4-129: i vostri argomenti in forma son da farsi ai vostri condiscepoli, e non

sia cotto in buona forma, e lieva da fuoco. sarpi, i-1-30: piglieranno

modo che, così che, in modo da (e introduce prop. consecutive o

in propia forma racconterei, se giusta cagione da dirlo non mi togliesse. s.

varie forme / qual fia stupor, se da per tutto il vizio / a vaneggiar

, 3-265: e sì come il legno da sé non ha nessuna forma artificiale,

la materia, di cui parliamo, da per sé e in sua natura non ha

xi-15: tolse dal portafogli un biglietto da cinquecento e me lo diede. protestai,

mi par che dèa splendore. bartolomeo da s. c., 40-4-5: non

lirica prendesse la forma... da la piacevolezza, da la grazia e

forma... da la piacevolezza, da la grazia e da la beltà de'

la piacevolezza, da la grazia e da la beltà de'concetti. gramsci, 9-14

, i-498: sale dubbio vapor su da li stagni, / che in alto a

dio seguen la forma loro. francesco da barberino, iii-292: la mia parola ancor

vol. VI Pag.174 - Da FORMABILE a FORMAGGIO (20 risultati)

: egli ha pure osservate quelle formette da stampare, ch'ei nomina nel suo discorso

si può formare, mediante derivazione, da altri vocaboli. salvini, x-214:

, [s. v.]: da certi aggettivi non è formabile avverbio,

aggettivi non è formabile avverbio, formabilissimo da certi altri. = voce dotta,

, lat. tardo formàbllis, deriv. da formare * formare '.

come nelle forme fanno, mettendo le tavole da ogni lato, e nel mezzo calcando

. formdcèus (plinio), deriv. da forma 'forma, formazione '.

nelle legatorie, si chiudono i libri da rilegare per formare loro il dorso e gli

cattaneo, iv-1-404: una strada ferrata da bergamo a lecco... animerà

dai candidi laghi di latte, fresco tanto da essere ancora caldo, e dalle pietre

dalle pietre mugnaie di cacio, pezzi da cento lire lievitati in commestibile forma.

degli alberi delle navi e delle aste da bandiera; galletta. dizionario di marina

piatto in cima agli alberi e sulle aste da bandiera. = * dimin. femm

della luna che fui costretto a venir qui da una formag- giaia la quale esercita anche

vassoio con cui si servono i formaggi da tavola. bocchelli, 6-140: venne

alle novelle religioni. = deriv. da formaggio. formaggina, sf. region

: « dimmi, aresti tue / da darci del formaggio o delle frutte?

formaggio-di-olanda, con due occhiucci nerissimi, da faìna. pirandello, 7-261: il faccione

... e questi buonissimi. sabba da castiglione, 114: ma alle vittuaglie

mettesse altro prezzo, se non quello che da se si mette. della porta,

vol. VI Pag.175 - Da FORMATO a FORMALE (11 risultati)

un soldo di formaggio, e vestito da milite collegiale, discorreva seriamente di politica

monastero alcuni beduini con capre e formaggetti da vendere. -formaggèllo. deledda

, artiere che fa in legno forme da scarpe e gambali da stivali. =

in legno forme da scarpe e gambali da stivali. = deriv. da forma

gambali da stivali. = deriv. da forma. formaldèide, sf. chim

= voce dotta, comp. da form [ica] e da aldeide (

comp. da form [ica] e da aldeide (v.).

sue pretese alla purezza filosofica; empirica, da coloro che si provarono a ricacciarla al

e la formale, la giustizia donata da dio, ricevuta secondo il beneplacito dello

sono quelli che, potendo aver lumi sufficienti da riconoscer la vera religione, o non

'errore', vale: che viene propriamente da libera volontà, e che perciò è

vol. VI Pag.176 - Da FORMALE a FORMALE (12 risultati)

e formale, perché ultimi a scomparire da un'epoca sono gli atteggiamenti.

e di san miniato fossero state fatte da longobardi, la loro struttura è differenziatissima

longobardi, la loro struttura è differenziatissima da quelle delle torri fiorentine, o si

comuni, aveano ben sembianza di sacrifici da render grazie: ma quando tali sacrifici

una femmina formale e non figurale ha da essere la virtù. zucchelli, 281:

8. dir. che è regolato da determinate forme; che, per essere

legge materiale, cioè atto normativo emanato da un organo diverso da quello legislativo,

atto normativo emanato da un organo diverso da quello legislativo, specie dal governo mediante

v. istruzione. -disus. regolato da norme precise, severe e rigorose;

? è la libertà come fine messa da parte, -sul trono è la libertà,

formali del liberalismo inglese vengono temperati così da preoccupazioni di governo patriarcale che tendono non

uso delle regole del calcolo, indipendentemente da ogni considerazione concreta. -proprietà formali

vol. VI Pag.177 - Da FORMALE a FORMALITÀ (17 risultati)

= voce dotta, lat. fórmdlis (da fórma * forma '), « che

noto è il metilale formale, ottenuto da formaldeide e alcol metilico.

alcol metilico. = deriv. da form [ile] col sufi. chim

pirandello, 8-388: un medico arrivò da roma per praticare al cadavere alcune iniezioni

un cervello ammalato non differisce in nulla da uno sano, per lo meno nell'ambito

mi svogliai. = deriv. da formale1; cfr. ingl. formalin.

centinaia di uomini a custodire un valico da cui nessuno sarebbe passato.

oggetto. -sistema morale, propugnato da kant, fondato esclusivamente sulla forma generale

luogo formalismi giuridici e diplomatici né accomodamenti da escogitare, perché si ha dinanzi uno

intuizione e all'esperienza sensibile, prescinde da qualsiasi significato concreto dei simboli e delle

formule; assiomatica. = deriv. da formale1', cfr. fr. formalisme (

formalista, esattor rigoroso di tutte queste da lui credute leggi inviolabili, farà querela

formalista, dove sono e fui fin da ragazzo, odiato, invidiato, perseguitato.

al formalista. = deriv. da formale *; cfr. fr. formaliste

moderno tedesco! = deriv. da formalistico. formalìstico, agg.

: forse egli era stato spinto a chiedere da sé, per sfida, la soppressione

. complesso di forme, di procedure da osservare affinché gli atti giuridici (negozi

vol. VI Pag.178 - Da FORMALIZZANTE a FORMALMENTE (19 risultati)

de sanctis, ii-15-486: un dispaccio da parigi assicura al contrario che la cessione

, ma è una vera cessione consacrata da un trattato. levi, 1-91: non

che voleva giungere colà modestamente, e da povero ministro del vangelo. moravia,

per goder di quella libertà ch'esentandomi da ogni suggezione mi sembra esser così propria

, senza la formalità di sedere, da una mensa ben fornita di deliziosi cibi freddi

ebreo, 242: il perfetto padre produsse da sé la sola sustanzia, imperfetta madre

per estrazione de le sustanzie occulte illuminate da la formalità ideale, e nel secondo

quante formalità fece. = deriv. da formale1. formalizzante (part. pres

, / e faceste 11 consorte morir da disperato. monti, i-278: né vi

sorpresa non piacevole di cosa detta o fatta da altri... stupire, offendersi

sé e ad altri. (da usarsi con parsimonia, e più per celia

: fuori dall'esagerare i disordini non da formalizzarsi alli ripieghi. = deriv

) * offendersi, scandalizzarsi '(da formel 'formale '). cfr.

a me pare uno di quei vocaboli da lasciarsi a chi li vuole; e

sistema meramente sintattico di simboli, retto da alcuni assiomi (e anche, eventualmente

assiomi (e anche, eventualmente, da regole operative di formazione e derivazione delle

al rito formale. = deriv. da formale1', cfr. fr. formalisation e

e for malmente è aversione da dio. a. f. doni,

cioè nel divi dere essenza da essenza, non è che un ramo dell'

vol. VI Pag.179 - Da FORMAMENTO a FORMARE (22 risultati)

svevo, 1-317: non veniva più da lucia. s'era congedato formalmente con

in dubbio s'io debba venire formalmente da te e dal marito. -solennemente

introdurvisi, se non è formalmente pregato da lui. cesarotti, ii-354: ma questa

ii-354: ma questa volta esigo formalmente da voi che ciò sia senza vostro dispendio

, volgimento sanza errore. iacopo da cessole volgar., 1-66: la terra

tutte le cose, però che da lei tutti pigliamo il principio del

zione ', deriv. da formare 'formare '. formammide

= voce dotta, comp. da form [ico] e ammide (v

, atteggiare (ed è sovente seguito da un compì, di modo o da

da un compì, di modo o da un compì, attributivo).

atteso che ogni differenza e diversità procede da la forma. macedonio, iii-303:

di piazze o di stalli, divisi da spranghe di ferro che ne formano altrettante

apparire dal nulla; creare. giacomo da lentini, 56: credo ben, se

: no dio; uno spirito / da lui costretto, che un corpo aereo

ghianda ben matura / in copia tal da l'arbor che la forma / che chi

frutto torma. bruno, 3-233: da dentro il stipe caccia i rami;

dentro il stipe caccia i rami; da dentro i rami le formate brance; da

da dentro i rami le formate brance; da dentro queste ispiega le gemme; da

da dentro queste ispiega le gemme; da dentro forma, figura, intesse, come

destino). arrigo testa o giacomo da lentini, 410: lo fin piacimento,

410: lo fin piacimento, / da. cui l'amor discende, / solo

/... la sua sorte / da sé si forma. 4.