/ appropriato per levar i fiocchi / da le pupille e tor le cataratte.
l'acciaio deformato a caldo, caratterizzata da una forma lenticolare di aspetto cristallino,
forma lenticolare di aspetto cristallino, causata da una mancata diffusione dell'idrogeno che si
, laccio o nastro annodato in modo da formare due cappi opposti più o meno
eravate deliziosa con quel vostro piccolo cappellino da viaggio che il velo azzurro vi fermava
, v-175: seguiva la bara portata da quattro cattolici, e quattro amministratori dei
del collo il fiocco di quel berretto da bersagliere e si metteva a lisciar quello.
vestir, porselo in testa, / o da destra o sinistra alzando '1 fiocco
leggiadra corona, a fiocchi (come da noi la neve) piovevano sopra il tumulo
. verga, 4-216: che avete da fare, eh? dovete vestirvi per andare
4 quando nevica gagliardamente ': e da questo diciamo * fare il fiocco ',
parecchi piatti. = deverb. da fioccare. fiòcco3 [flòcco)
vellus aquarum 'fu anche poi chiamata da alcuni poeti latini; che perciò fioccar la
neve, e fioccoli di neve dicesi da noi. = dimin. di fiocco
ripa / un mare pulsante, sbarrato da solchi, / cresputo e fioccoso di
vegetale). = deriv. da fiocco *. fioccuto, agg.
: costui era un gran cane inglese da fermo, di lunghissimo pelo e coda fioccuta
dalla coda fioccuta. = deriv. da fioccol. fiochézza, sf. debolezza
tratto dalla regolizia. = deriv. da fioco. fiòcina (ant. e
strumento per la pesca, formato da un'asta di ferro (o di
che i pescatori chiamano tossina. erasmo da valvasone, 5-202: sapea nel fango
: il marinaio che sulle grosse navi da pesca, ha l'incarico di lanciare la
al fondo. = deriv. da fiocinare. fiòcine, sm. buccia
si lavino, e da'fiocini e da ogni immondizia si purghino, e un poco
i carri con le uve, egli raccattava da terra le ciocche cadute dai bigonzi troppo
costa, trovammo un fiociniere che, da un boccettino stillando qualche goccia d'olio sull'
fuggita ». = deriv. da fiocina. fiocinino, sm. region
o di altri pesci, nelle valli da pesca. -in partic.: pescatore
= voce settentr., deriv. da fiocina, col suff. -ino strumentale.
». il che avviene, o perché da alcuna secchezza intrinsica è sì rasciutta la
mai formar parola / ch'altro che da me stesso fosse intesa; / così m'
gli acchioccia la voce. è fioco da far pietà, che viene il raschio alla
campanello, ecc.). zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
avrebbe ogne tuon fatto fioco. guido da pisa, 2-87: ma la trombetta,
, 34 (598): sente anche da queste venire un altro e diverso strepito
-con uso avverb. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
chiamano rauco. ma come per transazione da lume alla voce diciamo voce chiara cioè bene
il giorno della candelora / con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle /
un barlume fioco d'istinto trovarsi nel caso da provvedere a ciò che fa d'uopo
andrea da barberino, iii-322: s'inginocchiò credendo
come se, dai ricordi delle letture e da quelli del museo, si staccassero ed
vanisca a poco a poco, / da 'l giglio umile sale / divotamente a 'l
); fiacco; che non muove da ferma determinazione, da pieno convincimento (
che non muove da ferma determinazione, da pieno convincimento (un proposito, un'
già stracco, vinto e fioco / da tanta bassa e tanto fragil carne. folengo
per l'aere. = deriv. da fiacco, per incrocio con rauco, roco
. tardo cpióxa per cambio di suffisso da < piàx7). fiómba,
ant. fónda), sf. arma da lancio o da getto (di origine
), sf. arma da lancio o da getto (di origine antichissima),
getto (di origine antichissima), costituita da due strisce o bracci di cuoio o
concavo in cui si pone il proiettile da lanciare; uno dei due bracci è più
terra senza parola, come chi sia da una fionda inaspettatamente percosso. a. verri
moltitudine senza numero... balzavano da ogni parte, si scagliavano verso il
per la gioia delle promozioni avevano stampato da per tutto larghe chiazze d'inchiostro. negri
di fionda andati, cominciammo appoco appoco da lunge a scoprire il reverendo e sacro
lo più i sassi): è formata da un pezzo di legno o di ferro
di pelle su cui si pone il proiettile da lanciare. prati, ii-149: vergogna
la fionda. moravia, ii-103: prese da terra due lunghe corregge di gomma riunite
terra due lunghe corregge di gomma riunite da un dischetto di cuoio e le legò
deriv. dal lat. * flunda, da metatesi di fundula, dimin. di
nuova fionga. = deriv. da fionda, con l'influsso di longa.
, sf. ant. la fiamma emessa da paglia, stoppa, lino, quando
. = voce aretina, deriv. da fiore1. fioràia, sf. venditrice
parò davanti tante difficoltà, di domande da farsi, di certificati, di documenti,
certificati, di documenti, di fogli da presentare e di pratiche da intraprendere che
di fogli da presentare e di pratiche da intraprendere che ne rimasi allibito. tozzi
a due cose, ad aver denari da firenze e un foglio di gita libera per
foglio di gita libera per la ferrata da pais, perché, come ti dissi,
, 6-i-263: a vedermi assalito furiosamente da una turba di fogliettisti inurbani..
gasparo gozzi. = deriv. da foglietto; cfr. fr. feuilletoniste.
: aprì una cartella che conteneva foglietti da lettere, e scrisse. slataper,
ho ricevuto i tuoi foglietti, datati da mesi e giorni diversi. -piccolo
. = formazione dotta, comp. da foglila] e dal tema del lat
. ariosto, 33-128: poi che da tutti i lati ho pieno il foglio,
taglio, / tal di me fo, da po'ch'i'fu'berzaglio / segnato
un po': calze e fogli di carta da disegno, tubetti di rossetto e libri
». -in partic.: carta da lettera (e ordinariamente consta di due
valor latino, / ben aveste l'altrier da fede ufficiale, ciascun contraente
riuscimento, che sia felice, vien da lui portato in trionfo su tutti i fogli
iscrizione: una iscrizione in foglio volante da spargere a mano o attaccare ai muri
cambiale non è valevole, occorrendovene uno da 30 centesimi, onde prega a rinnovarlo
superiore a tre anni, nel comune da cui la persona stessa è stata allontanata.
: questa nostra voce incartoccia (derivata da quel, come vasetto di foglio, nel
con una lettera per persona sicura mandarlo da parte mia a suor maria diomira mia
impetrò dal bottegaio un foglio di cartaccia da frammettere tra la foglia e la mano
, dove v'era rinvolto certo cacio da grattare. tommaseo [s. v.
sugante ', quel foglio o mezzo foglio da porre sopra la pagina scritta di fresco
divergenti dal basso in alto, e da potere raccogliersi e soprapporsi, ovvero allargarsi
, / con legge tal, che da giornali in fuore, / libro non
iii-6-384: di cinquecento fogli che era da prima il manoscritto della 'scienza nuova '
di molte religioni e delle civiltà successive, da quella sicula anteriore al dominio greco
ne sono stampati alcuni fogli, ma da lui non ho risposta né avviso. sarpi
. redi, 16-v-386: tutte le cose da me notate vedrà che si potranno segnare
, eccettuatene alcune poche coserelle, che da v. sig. illustrissima ravvisate, mi
.. un libro di vesti militari e da soldati e da masnadieri di sessanta fogli
di vesti militari e da soldati e da masnadieri di sessanta fogli in ottavo.
. -foglio in bianca: quello stampato da una parte sola. - foglio in
. alfieri, i-73: si trovò da lui su una tavola un bellissimo virgilio
, dal principio al fine, sempre da una sola faccia, tanti beni stabili
si propone all'acquisto contiene dell'iliade tradotta da vincenzo monti. -con uso
nel casalingo trentaduesimo. sinisgalli, 7-43: da perdono. rimandandolo con un foglio
salterò. -figur. sabba da castiglione, 40: l'universo mondo altro
padre continuava a mandargli puntualmente due fogli da cento ogni mese perforandoli con uno spago
6. in filatelia, quello formato da più esemplari di un unico valore (
di un unico valore (per lo più da 50 a 100) distribuito agli uffici
pel vescovo di trento, e preceduta da un elogio assai grande e poco da me
preceduta da un elogio assai grande e poco da me meritato. leopardi, v-688:
. g. bentivoglio, 5-i-54: da lui ho avuto il congiunto foglio d'avvisi
conseguenza... delle lodi che da tutte le gazzette e dai fogli pubblici vennero
filato. d. bartoli, 9-179: da ima sola oncia [d'oro]
un poco d'oro in foglio / da mettere nell'ale e alla forgierà.
, fusto; cerchio annuale. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. lavorano intorno alle spade, così da taglio come da costa, da due
intorno alle spade, così da taglio come da costa, da due tagli, da
, così da taglio come da costa, da due tagli, da mezza costa,
da costa, da due tagli, da mezza costa, con la punta a fogli
foglio per foglio staccate, cioè ciascuna ballata da sé. -aprire, spiegare,
e impuosegli volea venisse a firenze, e da sua parte rapportasse era volonteroso venire con
firma in foglio bianco, / sottoscrivo da lui porto il contratto. -fare bugiardo
. loredano, i-iio: portata da quei furori che agitano l'anima di
una linea retta per mezzo del foglio da un canto a l'altro; in mezzo
su certi fogliolini con sopravi scritto: * da cantarsi sull'aria « rondinella pellegriua palazzeschi
allora strinsi in pugno tutti quei fogliacci da mille che avevo in tasca e,
saglire. = » deriv. da foglia', cfr. fr. feuillir (
di foglia. busone da gubbio, 170: la fogliuta ellera per
per la raccolta e t eliminazione, da una data area, delle acque di
e del f. quando murai lo muro da la via nuova e la casa e
/ farti ricoverare in una fogna. benvenuto da imola volgar., ii-165: feciono
vecchia di santa maria novella s'alzasse da terra, acciocché più essendo capace meglio
capace meglio potesse ricevere tutte tacque che da diverse parti a lei concorrono. allegri
l'imbrecciata ed altri simili letamai, e da per tutto le stesse delizie: buio
rifiuti, i marciumi delle nazioni -è abitata da una razzamaglia di frivoli, d'eleganti
cosi d'improvviso e così agevolmente cavati da quella profonda fogna d'ignoranza e d'
ed ha bocca di fogna, / da dar ripiego a un tin di mele
: per lo contrario apizio, chiamato da plinio fogna sfondatissima, dua milioni e mezo
., una vite), in modo da favorire il deflusso delle acque, che
poi dar loro [agli ulivi] da rodere ai piedi in sulla fogna della
.. in oltre si rinfianchi benissimo da ambe le parti la detta fogna con
soverchio umido. 5. angelo da fogna: v. angelo, n.
angelo, n. 13. -mascherone da fogna: v. mascherone. 6
una fossa comune. = deverb. da fognarex. fognaiòlo1, sm. chi
grugno dei suini. = deriv. da fogna. fognaiòlo2, agg.
baritoni a spasso. = deriv. da fogna. fognaménto, sm. elisione
: cervello. = deriv. da fognarel. fognare1, tr. {
, pietre, canne, in modo da favorire il drenaggio del terreno. soderini
empire con arte la mistura in modo da lasciarvi per entro alcun vuoto; e
scavare, frugare ', deriv. da fundus 'fondo '. fognare2,
far bufera. = deriv. da fogno2. fognato (part.
,... cioè doppio e da non fidarsene. vasari, iii-515: rispose
, cocci o altri materiali in modo da permettere un buon drenaggio dell'acqua superflua
di piantarli [i gelsi], è da sapersi, che volendolo fare a buche
come si è detto per le fosse da viti, in modo che resti fognato
. -munito di un buco coperto da un coccio che permetta lo scolo dell'
lizzazione per la raccolta e l'allontanamento da un luogo abitato delle acque nocive
se qui piovesse davvero, regolarmente come da noi, sarebbe un gran guaio;
giusta misura. = deriv. da fognare1. fognino, sm.
se fosse l'opera di un fognino da rio. = deriv. da
da rio. = deriv. da fognaret, col sufi, di mestiere -ino
e bene stesse. = deverb. da fognare1 'falsare la misura '.
raffiche violente, per lo più accompagnato da nevischio. tommaseo [s.
. tose. senso di soffocamento causato da un cibo o da una bevanda che vada
di soffocamento causato da un cibo o da una bevanda che vada di traverso.
.]: 'fogo', soffogamento, prodotto da cibo o bevanda che faccia nodo alla
cian prò. = estratto da affogare (v.).
tubo verticale. = deriv. da fogone, forma ven. di focone (
rustico, vi-1-159 (26-3): da che guerra m'avete incominciata, /
tu sei l'amore, diverso dunque da quello che conoscemmo nell'avventura pel vasto
foia dei coscritti in libera uscita, veniva da cencio a bersi il suo « grondino
, iv-562: non così tosto sentito fu da essa [pantera] il pizzicor de
vivo, foiatore. = deriv. da foia. fòiba, sf. geol
conca chiusa della regione istriana, formata da più doline fuse insieme e terminante con
. plur. gerg. ant. carte da gioco. garzoni, 1-584:
i tassi. = deriv. da foio, var. di foglio (v
d'arcadi foiosi, che veggono me da per tutto, quando io non sento né
colombino sterco. = deriv. da foia. fòla1, sf.
fole con parole vane, / e da così fatta arte si rimane. bandello,
onde è detto * tavolone ', tratto da 'tabulari 'latino, significa raccontare
, in casa d'un vicino, da uno che aveva girato le americhe,
boccaccio, ii-8-5: né altro aveva da lei che parole / belle e promesse
: certo la sua biltà non è da fole, / e ciò comprende chi nel
il cielo e fugga ogn'ira. piero da siena, 2-43: quel ch'io
non tenere a fola. s. bernardino da siena, 161: [il detrattore
piego, che mio fratello mi mandava da napoli, e trovai che quelle dicean
di fole. graf, vi-1146: da tutto ond'altri si rallegra o duole /
, c'aveva intero / quando partissi da le mondan fole, / era lograto,
berni, 39-39 (iii-280): pazzo da bastone, / che sempre avesti 'l
* che sta in una tana ', da < p sopra il secco sentier vagando stanno. sforzino da carcano, i-2-29: si pascono [ .: lo spostamento d'aria provocato da una persona o da un veicolo in corsa d'aria provocato da una persona o da un veicolo in corsa. jahier,
govoni, 643: forse non è da più dell'anemofila / folata di un argenteo
, 4-71: ma essi uffici sono frequentati da pochi assidui e solo da folate intermittenti
sono frequentati da pochi assidui e solo da folate intermittenti di deputati insoliti, quando
una folata di monelli che sbucarono ululando da una via traversa... e dilagarono
, 5-358: il bosco fu investito da una folata di vita: frulli d'
avìan temore. = deriv. da folìca 'folaga 'per sincope; cfr
. groviglio, folla. cino da pistoia, iii-120-13: di tormenti sono in
dal lat. fulcìmentum (apuleio), da fulcire. * sostenere '.
co'la mente ivi ti folce! bianco da siena, 63: quando gusto cose
, ne l'etterna claritate. felice da massa marittima, xliii-226: ora riman io-
altro lavoro... io mi aspetto da lei ben più importante, sul nostro
= adattamento deu'ingl. folklore (coniato da j. w. thoms nel 1846
thoms nel 1846), comp. da folk * popolo 'e lore * dottrina
'e 'popolaresca = deriv. da folclore. folclorismo (folklorismo),
e forte ripresa del folclore nella cultura. da un lato, il folclorismo delle democrazie
cultura europea. = deriv. da folclore, col sufi, -ismo usato per
delle vicende naturali. = deriv. da folclore. folcloristico (folklorìstico)
: ho esaminato la questione... da un quadruplice punto di vista: quello
e quello folklorìstico. -che è composto da studiosi del folclore (un'associazione)
altisonante, /... / folgorante da nubi uno splendore. 2.
che in notte orribilmente nera, / rotta da rosse folgori, scendea. alfieri,
pietra illustre e folgorante, / c'ha da la luna il nome e lo splendore
manifesta improvvisamente e con violenza in modo da rendere attonito (un sentimento, uno
che è di tale evidenza o perfezione da non lasciare possibilità di replica, di
vista / folgorando 'l percosse, e da radice / quella pianta felice / subito svelse
sereno cielo a noi refulse / e folgoràr da quattro parti i lampi. p.
trovo il mio ardente desio. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
folgorò nel mio sguardo / sì che da prima il viso non sofferse; / e
veggio i belli occhi, e folgorar da lunge. poliziano, st., 2-24
il fer sembiante. marino, 202: da indi in poi de'fiori / reina
, ecc.). [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
fiorindo intanto fa crudel contesa, / da molti cavalier cinto ed astretto, /
dante, par., 6-70: da onde scese folgorando a iuba; /
lat. fulgurar e 'folgorare ', da fulgur -ùris * folgore '.
offesa? 2. colpito dardeggiato (da luce). dante, par.
di splendori, / folgorate di su da raggi ardenti, / sanza veder principio
cospicuo, ingente, ricco. pace da certaldo, 87: tolse una figliuola di
dell'ultimo. = deriv. da folgorare. folgorazióne { fulgurazióne),
papini, 28-167: per la prima volta da quando ero nato seppi, per una
di leibniz, la derivazione delle monadi da dio. = voce dotta, lat
contra colei di ch'io ragiono. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar
/ che con tuono infinito / scoppia da lungi e rimbombar fa il lito. leopardi
31: la groppa della collina era fustigata da folgori pazze e da sibillanti minacce e
collina era fustigata da folgori pazze e da sibillanti minacce e tutte le fronde ritmicamente si
all'amorosa fratta. -colpo di arma da fuoco, fucilata; razzo, segnale
che si tirarono in alto, creduti da qui bombe, che poi hanno detto essere
rammendare i continui strappi fatti nei calzoni da quelle due folgori. 5.
; disastro; castigo divino. marsilio da padova volgar., ii-24-17: io non
.. obliassi / di prender legge da colui che giunse / pur ier di francia
, 27: stare desto, et provedere da lungi ogni nebbia di invidia, ogni
1-142: dall'un canto la bellezza da mille folgori armata, e dall'altro la
avventa i suoi folgori dante / su da l'inferno e giù dal paradiso, /
del folgoreggiaménto. = deriv. da folgoreggiare. folgoreggiante (part.
b. croce, iii-32-387: non è da escludere neppure che quel formione..
, giù dal cielo / folgoreggiando scendere da un lato. l. rucellai, 1-18
de'numi] / sopra i mortali da sublime loco. foscolo, iii-1-467:
storica penna? 3. sprigionato da un'arma da fuoco, sparato.
3. sprigionato da un'arma da fuoco, sparato. spolverini, xxx-1-78
convien con nitro e zolfo / folgoreggiato da forata canna. folgorio, sm
futuri sguardi. = deriv. da folgorare. folgorite (fulgurite)
frezzi, ii-19-135: quando love percosse su da cielo / con un gran tuono
terra il paradiso. = deriv. da folgore. foliato, v.
nico che ha una molecola formata da pterina, acido p-amminobenzoico e acido glutammico
include i pangolini, con corpo lungo da 30 a 80 cm, rivestito da grosse
lungo da 30 a 80 cm, rivestito da grosse squame cornee embricate, assenti sul
derivato formilico. = deriv. da folico. fòlio1 { fòlio 0 foglio
. scient. folium [indicum], da folium 'foglia'; cfr. fi
un piano. = deriv. da folio2-. folklóre e deriv.
in cui si fa bollire una falda imbastita da convertirsi in feltro, per fame un
di botte, se il cappello ha poi da esser tinto in nero; ovvero s'
acido solforico, se il cappello ha da rimaner bianco, o bigio, o d'
pelo adoperato. = deverb. da follare. fòlla, sf. gran
determinato luogo (ed è spesso accompagnato da un compì, di specificazione).
, e di essere pigliato e urtato da questo e da quello, tutta quella gente
essere pigliato e urtato da questo e da quello, tutta quella gente, prima
e di bare e di grucce, ora da lungi / vi confortate. alfieri,
, i-73: hanno degli scaffali popolati da una folla di volumi vetusta e diversa.
gloria, onori, ricchezze] e da lungo tempo s'è abituato a possederli,
al pittoresco tradizionale quanto più sono lontane da tradizioni di questo genere. 4.
fantasie. rajberti, 2-114: vedendolo da vicino [l'arco di trionfo],
6-145: via via che lui correva, da una parte e dall'altra gli alberi
follarella frettolosa. = deverb. da follare (cfr. calca da calcare)
deverb. da follare (cfr. calca da calcare). folleggio (follàgio
dell'ottimismo follaiolo. = deriv. da folla1. follaneggiare, intr.
neiente follanéggio. = deriv. da folle1. follare (ant.
dal lat. volg. * fallare, da fallò -ònis 'lavatore di panni,
f. f. frugoni, 3-i-466: da quelle siepi follate, che feano ombroso
delle vinacce. = deriv. da follare. follatóre (folatóre)
, follone. = deriv. da follare. follatura, sf.
fermenta. = deriv. da follare. fòlle1 (ant.
contrario di saggio. giacomo da lentini, 47: ogn'omo ch'ama
si rimove / per tema di vergogna da follia. idem, inf., 19-88
non ha buona scusa. s. caterina da siena, i-164: bene è matto
-ossessionato (ed è ordinariamente seguito da un compì, di causa retto dalla prep
iii-1-115: balzavano [le allodole] da ogni parte, si scagliavano verso il
folle fissità. -che pare prodotto da una mente in preda alla follia (
che delira per passione amorosa; preso da amore incontenibile, senza freni.
cioè 10 stolto amore, che nasce da l'appetito carnale. petrarca, 6-1
6. figur. che muove da passione violenta e incontenibile; che nasce
passione violenta e incontenibile; che nasce da assurda e irragionevole convinzione, da stoltezza
nasce da assurda e irragionevole convinzione, da stoltezza, da sconsideratezza; che è
e irragionevole convinzione, da stoltezza, da sconsideratezza; che è privo di ragionevole
27-83: io vedea, di là da gade, il varco / folle d'ulisse
forte. marino, 7-3: instigate da lor le voglie umane / a libertà licenziosa
). mostacci, 150: non da lei partia coragio, / né mancav'a
viene interrotto l'accoppiamento, in modo da non produrre un lavoro utile. -in
landolfi, i-439: quelle scatoline di lucido da scarpe che i ragazzi del popolo fórano
le conseguenze delle sue azioni. paolo da certaldo, 258: passasi il folle co
nel fondo del catino sono due bocche da vitruvio narici nominate coperte di quoio
, sono in guisa (esposte, che da gran folli a forza di vigorose braccia
344: abbiamo, da suida, non essere stato il folle che
. pucci, ix-355: quando 'l fanciul da piccolo scioccheggia / gastigal colla scopa e
non s'attende mai / l'uom da un'età sì fresca, in cui s'
stravaganze della mitologia? -sentirsi pervaso da furore profetico. salvini, 17-579:
; fare la corte. francesco da barberino, n: né mai senza sue
cavalieri over donzelli, / se da suo padre o madre over fratelli /
comanda essa. = deriv. da folle1. folleggiatóre,
, follemente lusingandosi di trarre buon partito da questa dissensione, chiamò i francesi in
follescamente di sì partire con le navi loro da troia. = comp.
il vesco. = deriv. da folle1. folletà, sf. ant
sf. ant. follia. tommaso da faenza, v-324-25: disconoscensa fanno assai
garzoni, 1-410: essendoli stato predetto da un spirito folletto che morirebbe in franza
rebber col canto, / e io, da povero santo, / benedirei gli uccelletti
. 2. persona che agisce da folle; dissennato, forsennato.
di giove. = deriv. da folle1. follia (ant.
. condizione di chi è affetto da grave malattia mentale; perdita della
ragione, pazzia. giacomo da lentini, 21: molto tardi mi pento
le masse soprattutto arretrate; è caratterizzato da allucinazioni, deliri paranoici, fanatismi religiosi,
, felicemente, dalle follie collettive, da quel patire come in branco ognuno avvelenata
ripreso in trincea: come mi svegliassi da un incubo. 2. per
e s'identifichino: epperò non è da parlare... di saggezza dell'idea
ch'era follia se più navicava. andrea da barberino, 1-74: per l'amore
almeno erano le follie scorbacchiate e derise da aristofane; di queste si piange e
paura di peggio, contenti che la città da tanta follia e tempesta in monarchia si
esclamazione. segneri, iv-77: follie da contarsi per ridere in su le veglie
vernice! follie! brontolar sento / da qualche impaziente ascoitatrice. 7.
, che lunga. = deriv. da folle1.
) 'ansimare come un mantice'(da fòllis 'mantice'; cfr. folle2).
follicèllo, sm. bozzolo del baco da seta. vallisneri, iii-378: bozzolo
come s'aveano a covare, come da nutrire i vermi, e tirar la seta
], chiamato da'veneziani gallettan, da noi regiani follicèllo, da'latini '
da'bozzoli comuni de'bruchi o de'vermi da seta. = dimin. di
di tale idropisia follicolare non fu acquistata da areteo per analogia dalle osservazioni fatte nelle
dotta, lat. folliculàris, deriv. da fòllis * borsa '. follicolato
il follicolo tutto intiero. = da follicolo. follicolina, sf.
. biol. estrone. = da follicolo. follicolite, sf.
= voce dotta, comp. da follicolo e dal sufi, medico -ite
). bot. frutto secco deiscente costituito da un solo carpello, che si apre
alla maturità, si apre e scoppia da una parte e lascia cadere i semi contenutivi
crescenzi volgar., 3-16: è da farsi [la mietitura dell'orzo]
spighe rotte, imperocché non sono coperte da alcune follicole, come è coperto il
sta il sottile invoglio del seme, chiamato da alcuni 'ca- lyptra ', d'
deriva dalla suddivisione dei lobuli timici operata da setti con- nettivali. -follicolo tiroideo:
nettivali. -follicolo tiroideo: cavità rivestita da epitelio secernente e ripiena di una sostanza
. alghisi, 1-16: fu dubitato da chi non vedde cavar questa col taglio dal
marin. ant. manicotto di cuoio che da una parte era fissato alla murata della
, i-18: vidi pure uscire molti moscherini da certi sferici follicoletti quasi membranacei d'un
= » voce dotta, comp. da follicolina] e dal suff. -oide,
= dal fr. folliculaire, deriv. da follicule 'piccolo foglio di carta '
medie. tumore benigno dell'ovario, derivato da cellule della granulosa. =
= voce dotta, comp. da follicolo e dal suff. -orna che
. garzoni, 1-735: onde cavandosi da una pecora sola tante sorti di lana
addetto alla gualchiera. 2. terra da follone: argilla smettica, che è
budello e cucita alle estremità in modo da costituire un nastro continuo, è compressa
costituire un nastro continuo, è compressa da due cilindri follatori che la spingono in
folloni, follatore. = deriv. da follone. follóre, sm. ant
regge follore -in loco di savere. bacciarone da pisa, xxxv-1-325: tua scritta
gran follore. fran cesco da barberino, iii-50: ad omo o donna
delle parti incomincionno a combactere. = da frombratore, deriv. da frombatore, per
. = da frombratore, deriv. da frombatore, per inserzione di una
de l'ulivo amico, / non fugge da la man di chi la mano /
il gran pagano, / e manda pezzi da ogni banda al piano. ariosto,
qualche lancia mi passasse il petto, / da i plausi de la gente e da
da i plausi de la gente e da le grida / eri mossa di novo a
in toscana. = deriv. da folto. foltézza, sf.
ma per la gran foltezza il puntelavano da ogni lato. magalotti, 20-231:
tomaso, per alcuna generai proposizione scritta da questi, in cui trovano essi qualche
ostile foltezza. = deriv. da folto. foltìo, sm.
lucenti verso il sole. = da folto (n. 11).
91): questo giardino era chiuso da una folta siepe di marmerucole, innella
. palazzeschi, ii-316: la villa da questa parte è sulla vetta di un
.. cinta di balaustri e protetta da una pergola d'assi foltissima di glicini
/ ondeggiarono al sole. -formato da fitti e compatti peli (la barba,
a cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna
l'una dall'altra. guido da pisa, 1-247: in mezzo di questo
stare al coperto, per ciò che da poco in qua s'è messa la
per la nebbia folta. attribuito a cino da pistoia, iii7- 18: andando per
dai pavidi volti / qual raggio di sole da nuvoli folti, / traluce de'padri
soldati, ecc.); formato da un gran numero di persone o di animali
passare in gloriosa rassegna lo sterminio compiuto da folte schiere di falsificazioni, che l'
schiere di falsificazioni, che l'assaltavano da ogni lato. soldati, i-250:
gli albani e mezio lor signore. andrea da barberino, i-207: orlando, uggieri
averla possuto intrare, che non fusse da multi stato veduto. 6.
alle folte acque / che si menan da poi vultumo ed ostro. bonarelli,
. manzoni, 28: vedea / giove da l'alto serpeggiar già folta / la
citazioni si fan così folte e minute, da non potere aver luogo, se non
. -figur. pervaso, dominato da pensieri, preoccupazioni, sentimenti, passioni
nel cataio, forza era che ella sì da lungi e per tanti secoli non saputa
di mille errori. dotti, 1-138: da melodia gentil, da dolce ardore,
, 1-138: da melodia gentil, da dolce ardore, / la mente sovrapresa,
dai turiboli. 9. composto da numerosi suoni o da molte voci (
9. composto da numerosi suoni o da molte voci (uno strepito, un
avveggio ben che oppressa / la mente tua da una vertigin folta / vorrìa da immobil
tua da una vertigin folta / vorrìa da immobil fato esser compresa. savinio,
grande d'un monasterio antico, tutto serrato da ellere, castagni, faggi e terribili
: quei campanili... sorgono da un folto d'alberi. cagna, iii-195
d'annunzio, iv-2-636: dalla riva, da san giorgio, dalla giudecca, con
delle ragazze e galantemente diceva degli obbiettivi da raggiungere, del soggetto di quella manovra.
di lecciatti. = deriv. da folto. foltura, sf.
e dei lentischi. = deriv. da folto. fòma, sf. bot
: non altramente di un tal male da se medesimo curossi, che con una fomenta
portassero per due sarmenti di viti, da far un poco di vampa per scaldar
e massime se siano aggiovati e fomentati da pascoli buoni che non siano troppo umidi
a doppio fondo per l'acqua calda da fomentare le vivande. -rinfocolare (la
per fomentare il calor vitale, infievolito da un calore contrario. arici, ii-333:
. garzoni, 4-25: si ricerca da curiosi molte volte d'intendere e di
garzoni, 5-5: ma il peggio che da lei [pazzia] nasca, è
le variazioni delle corti, a essere discordante da lui, per la medesima ambizione per
vera religione. testi, ii-160: da te però, donna reale, il piede
: sorridendo anche lei di quelle scene da commedia, giudicava tuttavia che suo marito
fomentare 4 fomentare ', deriv. da fomentum, connesso con fovère 4 riscaldare,
con la rapidità di un aerostato fomentato da un falò. 3. figur
tarmi in mano, licenzioso e fomentato da persone potenti. -infiammato nell'animo,
appreso in tenera età; peccato fomentato da mala educazione; peccato fiancheggiato da perverse
fomentato da mala educazione; peccato fiancheggiato da perverse compagnie. carducci, iii-19- 257
dissenso futuro; non generati né fomentati da riscaldamento sùbito di passioni...
col tempo che danno proveniva al pubblico da sì fatte torri fomentatrici di guerra,
sarebbe. tommaseo, 3-ii-23: non sono da trattare i nemici, per accaniti che
del panslavismo. = deriv. da fomentare. fomentazióne (ant.
, 1-18-63: esculapio il fondamento / getta da fab bricar vita novella,
fuoco che refrigerio al cuore. sabba da castiglione, 13: per essere l'
, 13: per essere l'ozio da ciascun dannato e vituperato come fomento e
de'sacerdoti non ha maggiore fomento che da se stessa. garzoni, 1-449: [
che mai non aveva ricevuto fomento sia da lusinghe di lui, sia da fondate speranze
sia da lusinghe di lui, sia da fondate speranze, ella non penò molto
lat. fomentatiti -ónis 'fomento '(da perduto il fomento di quegli spiriti che gli
dotta, lat. fómentum, deriv. da fovsre 'tener caldo, riscaldare,
anima, ma eziandio el corpo, non da corporale immondizia, ma dalla corruzione fornitale
al peccato. = deriv. da fomite. fòmite (fòmito)
., può credersi prodotto e derivato da un fomite sotterraneo remoto perpetuo. botta
tale stato di sfacelo e d'anarchia da far diventare la maremma un nome di
maremma un nome di paura, e da divenir fomite di brigantaggio. -ambiente
divenir fomite di brigantaggio. -ambiente da cui ha origine e s'irradia un
di qui è che questa divenne quel fomite da cui piglia fuoco la mina di quei
fómes -itis 1 esca ', deriv. da fovère 'riscaldare, alimentare '.
dal gr. qxovaaxóc, comp. da cptovyj 'voce 'e dal tema di
] * voce 'e ào&évetoc comp. da < £- privativo e a$évo <;
. primordiale strumento (ideato nel 1857 da y. scott) per la registrazione
. solco, via profonda. andrea da barberino, ii-274: era di lungi a
la fonda. = deriv. da fondo1. fónda2, sf.
2. ampia borsa di pelle da fissare alla sella. -anche: astuccio
è... il gittare colla fonda da tutti i cavalieri con continuo uso da
da tutti i cavalieri con continuo uso da apparare, perché la fonda portare non
zucari]. = deriv. da fondaco. fondacàio (dial. fonticaro
elli avea aùto fiorini cinquanta dal fondaco da lato, disse: -buon uomo che de'
e il tempo. = deriv. da fondaco. fondacare (dial. fundicare
e fundicata. = deriv. da fondaco.
e scharicatura. = deriv. da fondaco. fondàccio (ant. e
gli portarono un quarto di bottiglia manomessa da un secolo, un fondaccio torbido e mezzo
del fondaccio della calabria, allignatosi qui da non molti anni in qua. biscioni
piovano arlotto, 150: comperò a credenza da uno fondachiere dua panni, uno per
dei fondachieri. = deriv. da fondaco. fóndaco (dial.
calimala de'panni franceschi e oltramontani erano da venti, che facevano venire per anco
e non gli danno danaio, son da lui risguardati come empii ed ereticali.
nuovo. betocchi, 5-25: viene da qualche fondaco vicino, / d'artigiano
nuovo maraviglioso e verisimile che si ha da esprimere in versi. graf, vi-1171:
, 174-77: io credo d'avere oggi da quel fondaco buon pagamento, perocché non
cittadini le biade e la farina (e da questa vendita si ricavava il denaro per
porti dove si depositavano le merci venute da fuori pagando i diritti di entrata.
molo, vi è la dogana, da loro detto fontigo. targioni tozzetti, 122-
i-1098: le quattro viottole cieche che salgono da santa lucia verso la collina, valgono
concavi delle selve. = deriv. da fondo1. fondale1, agg. che
le sue acque in mare, può essere da venti passi largo, e dove è
lato fondale di questa fabbrica è composto da una casa di tre piani che ha un
povera gente. = deriv. da fondo2; cfr. provenz. fondai 'profondo'
toga senza fondali. = deriv. da fondo2', per il significato n. 1
pure ve n'ha qualcuno che ha da uno lato un andito (noi li chiamiamo
il silenzio del rio era interrotto bruscamente da una fondamenta rumorosa o da un ponte
interrotto bruscamente da una fondamenta rumorosa o da un ponte ch'era parte di un'
crepature [della cupola) sono derivate da naturale movimento che fecero fin dai primi
possono avere,... fanno da cotali giovanacci fare esequie giocose. boterò
fontane m'entrarono così dentro al cuore da costituire poi per sempre uno dei motivi
. = lat. tardo fundamentdlis, da funddmentum (cfr. fondamento);
protestanti (particolarmente americani) caratterizzato da una stretta aderenza ai princìpi tradizionali dell'
le disquisizioni sulla predominanza o la fondamentalità da riconoscere all'uno o all'
dottrina del leibniz non è fondamentalmente diversa da quelle di coloro, i quali foggiando le
essere attaccati. = deriv. da fondamento. fondamentato (part.
sopra. manzoni, 23: mira più da presso 1 fondamenti / per crollo di
crescenzi volgar., 5-32: è da piantare [l'ontano] in luogo
convertono al fondamento dello stomaco. andrea da barberino, 5-1217: intorno delle mura
, 5-1217: intorno delle mura, da ogni parte, avea un piccolo fiumi-
d'italia; / termine immenso che da mare a mare, / col fondamento
vrebber di quella. s. caterina da siena, v-126: non vi maravigliate
il disegno e 'l colorire. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-51: il fondamento
è fondamento delli accidenti, che procedono da lei e senza la sustanzia non sarebbono.
donna poteva... entrare, da sola, in casa mia. lo impediva
fondamento, senza fondamento: non sorretto da buone argomentazioni. pulci, 27-78
determinata affermazione, o il principio generale da cui si può dedurre un sistema di
sien tali, che non ci sia da temere che con la rovina loro si possano
gioco è fondamento d'avarizia, i da lui procede gola e la lussura. s
gola e la lussura. s. caterina da siena, iii-142: con questo lume
14. locuz. -alle fondamenta, da fondamenti, dalle fondamenta, fino ai
macinghi strozzi, 1-255: non è però da farvi su gran fondamento; ché alle
stabile, fermo '(a sua volta da fundus 'fondo, base, parte
. fondano, agg. che proviene da fondi, che è prodotto a fondi
porte, onde poi conseguirono le mura da santa candida. angiolieri, 105-14:
fondare. b. davanzali, i-189: da mille dugento anni in qua, tremuoto
nel fondar trovaro / quel che pria da giunon fu lor predetto / di barbaro
al mezzo di quella fabbrica, ella inchinò da un lato, e piegò in sul
fosse che fondare nuove cittadi. guido da pisa, 2-115: partendosi di còrito [
fundata in vantaggioso sito, benché paludoso, da un re d'armenia dello stesso nome
antemurale; e la fortificò in modo da paragonarsi con questa. cardarelli, 3-154:
e 'l resto de'miei giorni / ho da fondare in patria più sicura; /
la fossa il primo anno non esser da compiere, la qual cosa farà la vite
scandaglio. - anche assol. giovanni da empoli, i-43: e fondando il nostro
messer bernardo... ebbe tanta grazia da dio che, spesse volte, era
trieste? mi rispose che vi si trovava da un mese e che vi fondava una
-acquistare, acquisire. lapo da castiglionchio, 4: è più fondare la
la nobiltà, che averla trovata fondata da altrui. mamiani, 9-12: così
di loro in perpetuo. s. caterina da siena, iv-240: i gloriosi martiri
, ii-593: questi padri sono stati posti da dio di tempo in tempo per fondare
ma danno il nome all'opera loro da quella persona o da quella azione che è
all'opera loro da quella persona o da quella azione che è di più considerazione
ginnasio, dove l'esempio segue più da presso la regola. pirandello, 7-1062
»? - e io: « da chiamare il padre di tutte le cose;
che si fondi l'amore; onde da dio in fuori io sono tenuto d'avere
, cioè ch'egli abbia la grazia da dio e vita eterna. lorenzo de'medici
mia avrà visto che non c'è da fondare sulla speranza di aver camera qui
non gli restasse tanta abbondanza di mente da fondarsi in molt'altre cose. lanzi
n. 5) - francesco da barberino, iii-176: nel securo tale /
/ e non si scostar mai da quel proposito, / ove per fede è
. buonafede, 1-i-281: chi da dio non prende auspizio, / vergar ben
= lat. fundare, deriv. da fundus 1 fondo, base '.
per usata. = deriv. da fonda3. fondata, sf.
con uno strillo di allegrezza bambinesca, da uno scoglio a picco su una fondata
isolotto perduto. = deriv. da fondare1. fondataménte (superi,
maffei, 6-4: io son preso da un ardente desiderio d'esser da voi
son preso da un ardente desiderio d'esser da voi fondatamente istruito nelle materie cavalleresche.
i tesori poetici: se però fu da turpino composto quel libro, come porta la
segue l'inscrizione, e non più tosto da qualch'altro, come assai fondatamente han
che chiara non è appunto perché fatta da chi chiara non la poteva fare.
averlo detto non poteva non essere interpretato da lei come una prova di più della
la fondatezza. = deriv. da fondato. fondato (part.
i-128: non meno raggrandirono le città da lui parte fondate, parte ristorate.
spinte del vento, andava pigra e sì da lungi alla capitana, che conveniva a
-robusto, forte; pesante. francesco da barberino, iii-94: cavagli a ciò usati
fermato, fissato. 5. bernardino da siena, 202: dove è fondata la
, nel lavorar la vigna s'abbia cura da chi la lavora di non trar fuori
militano i frati de servi in- stituiti da filippo fiorentino, l'anni 1285..
gli eremiti di s. girolamo fondati da lupo di olmeto spagnuolo l'anno 1431
iii-109: l'accademia di pietroburgo fondata da pietro i, ma che ricevette il miglior
cento e cavalieri settecento ventisei. francesco da barberino, ii-196: quel è ben
fondati su ragioni che non hanno potuto da me un pieno acconsentimento impetrare. goldoni
dell'ordine e della disciplina chiesastica intrapresa da papa innocenzo, e sulla rivendicazione della
trae origine, forza, valore, stabilità da determinate cause o circostanze; che si
, quegli della fede sono stati rivelati da dio. b. davanzali, 3-10:
una perfetta egualità e fraternità voluta generalmente da gesù cristo. leopardi, i-308:
potente, sicuro. s. caterina da siena, i-165: così fa colui che
; dalli altri notato per adulatorio, e da altri anco per eretico. algarotti,
fondato in nessun studio, non diretto da nessuno, non sapendo nessuna lingua bene,
, tra lor si leggesse, non dico da piccoli, la memoria de'quali recente
gli dispone nel tempo futuro, ma da fondati vecchioni nella loro perfidia, libri della
14. finanz. che deriva da proprietà immobiliari o dal solo capitale (
scrupolo di proporzioni a doppio portico sostenuto da colonne doriche con fregio ben condotto,
potevo immaginarlo tanto vecchio, il cassano, da poter essere stato lui il fondatore dell'
e su la francia odierna, è da tenere per il fondatore del dramma moderno
= lat. fundàtor -óris, deriv. da funddre 1 fondare '. fondazióne1,
pensiero che ambedue queste opere siano dettate da quel medesimo spirito che presiedette alla fondazione
ii-337: l'ateneo di parigi, che da trentaquattro anni dopo la sua fondazione è
, iii-42: nacque, come c'era da spettarselo, l'idea della fondazione di
bandello, 1-23 (i-293): da questo ragionamento si travarcò a ragionar de
= lat. fundàtio -ònis, deriv. da fondare * fondare '. fondazióne2
la medesima fundazióne. = deriv. da fóndere, fóndare, varianti antiche di fondere
le navi. = deriv. da fondo2; cfr. lo spagn. fondear
che lavasse carni, cascine, fondelli da cacio..., o lavasse panni
., o lavasse panni, fronde da castagnacci..., caschi in pena
dimin. fondellino. s. bernardino da siena, 932: si può aver vita
volg. fondello. = deriv. da fondo2. fondènte (part.
renderlo impermeabile. 5. confetto composto da una pasta di zucchero e da essenze
composto da una pasta di zucchero e da essenze di frutta che si scioglie in bocca
che questo nome [fondaco] derivi da fondere, che vai liquefare. cuoco,
o brace mantenuta viva dall'aria soffiata da un mantice. biringuccio, 1-131:
biringuccio, 1-131: ho veduto un fornello da fondere a vento. baldinucci, 62
io fonderò e proverò voi. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
attiene a'molini come per altri ingegni da adoperarsi a far polvere e preparar ferro
carducci, iii-11-7: nel 1300 andrea da pisa, figlio di niccolò, fondeva le
, 16-ix-73: si astenga sempre la signora da tutte le maniere di cose acide,
, e fondere insieme i dogmi scelti da varie sette. mazzini, ii-332: panni
quell'unità di sentimento e di potere da renderla qual era un tempo. de
.. adesso non la riscaldava abbastanza da fondere il ghiaccio rappreso attorno al suo cuore
157: con suspiri amari / fondean da gli occhi lor lacrime calde. monti
neve, il ghiaccio). giacomo da dentini, 14-147: lo core m'abonda
urna il cenere di cesare, riconoscibile da alcuni ornamenti ed arredi metallici del letto
arredi metallici del letto funebre, e da un anello che non s'era fuso
più per insufficiente lubrificazione, in modo da produrre la fusione di parti meccaniche (
sette destini, / in sette spezzato da sette confini, / si fonde in un
gli stranieri si erano di nuovo piantati da noi, non più come barbari destinati
: elle [le lagrime] grondano da ogni lato, per modo che sembran
bene intesa fonderia d'artiglierie, e da buttar le palle di ferro.
ferriere e le machine e i lavori da guerra. giannone, 1-v-429: fu dapoi
. redi, 16-vi-48: vi avevano da essere [nella cassetta] alcuni oli
. montano, 442: a cominciar da principesse e sovrani che nei loro palazzi
curarci e ristorarci con quel sopraumano medicamento da lui lavorato nella fonderia del calvario.
cervelli umani. = deriv. da fondere. fondézza, sf.
arbori. trinci, 1-280: le buche da piantarvi i morari doverebbono prepararsi in inverno
sito e tondezza. = deriv. da fondo1. fondiate, agg.
è micidiale. = deriv. da fondo *. fondiàrio, agg
fondi; che è costituito o deriva da fondi agricoli (una proprietà, un reddito
fondiario, ella avrebbe avuto troppo poco da lodarsi dell'italia una, se non
agricolo i danni provocati al suo patrimonio da un sinistro o da una calamità. -banca
al suo patrimonio da un sinistro o da una calamità. -banca fondiaria: istituto
urbana), consistente nella concessione, da parte di appositi istituti bancari, di
che l'intera massa delle cartelle emesse da un istituto fondiario è garantita dalla massa
.): imposta sui beni immobili costituiti da proprietà agricole. botta, 5-456
né la forza né i mezzi di coltivare da sé quel po'di terra, che
po'di terra, che fruttava appena tanto da pagar la tassa fondiaria di cui era
ci riuscirono. = deriv. da fondo3. fondìbile, agg.
si corrompe? = deriv. da fondere. fondiccio, sm.
fondiccio, sm. deposito lasciato da una sostanza liquida; feccia, fondiglio
fenico. = deriv. da fondo2. fondiglia, sf. fondiglio
fondiglio, sm. deposito solido lasciato da un liquido, feccia; il residuo
pure abbattendosi a vin greco che inforzi da per sé. girolamo leopardi, 2-84
minestra fredda. = deriv. da fondo2. fondime, sm. letter
, iv-2-1263: cànove di vino tenute da vecchie megere, in zoccoli che sembrano
nell'animo italiano. = deriv. da fondo2, col suff. collettivo -ime.
, l'incudine. = deriv. da fondere. fondina1, sf. custodia
sotto un mucchio di fascine aveva nascosto da tempo... un cinturone,
in mano. = deriv. da fonda2. fondina2, sf.
dalla cucina. = deriv. da fondo1. fondino, sm.
con un rinfresco. = deriv. da fondo3. fondista2, sm.
.). = deriv. da fondo2. fondista3, sm.
scrive abitualmente. = deriv. da fondo2. fondista4, sm. e
socia fondista doralice. = deriv. da fondarel, n. 6. fóndita
uno stesso corpo che sono stati ordinati da una tipografia a una fonderia. -fondita
al loro corpo. = deriv. da fondere. fonditóio, sm. ant
degli angeli. = deriv. da fondere. fonditóre1, agg. e
prima munetò o fondeo metallo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
terra, senza fare mai altro come aveva da essere interamente; poi, fatta la
si andava apparecchiando a gettarlo, e da molti fonditori in opera di tanta importanza
: 1 fonditore ', parlandosi di caratteri da stampa, è colui che tiene per
strabocchevole entratoci. = deriv. da fondere. fonditóre2 (anche funditóre,
pugnaci ed atte alla battaglia. benvenuto da imola volgar., ii-296: condussono.
-òris 'fromboliere ', deriv. da funda * fionda '. fonditura,
l'altre arti del mondo, perché da l'essere memoriale più lungo di tempo,
queste maravigliose e quasi spaventose invenzioni, da che cosa crediamo che abbiano avuto origine
di recupero. = deriv. da grappino1. grappino1, sm.
, adoperato per ormeggiare imbarcazioni e barche da pesca, o per rastrellare il
per agganciare uria nave nemica in modo da potervi fare irruzione. guglielmotti,
a quattro o più uncini, tenuti da una catena, che serve ad aggrappare
, e a ritenerlo, per combatterlo da vicino: dicesi piu: rizzone.
che si gitta dai gabbieri, o da altri, per l'istesso effetto.
artiglieria per introdurre le palle nella bocca da fuoco. tramater [s. v
un grappino. = deriv. da grappa3. grappire, tr. (
e aboccarlo. = deriv. da grappa1; v. grappare.
de non insidire mai de sermento / da l'ochio del grappo in coxo.
ochio del grappo in coxo. sabba da castiglione, 7: bacco...
: conquistare, occupare. guido da pisa, 1-350: passata che li fu
chi gliene imbolò. = deverb. da grappare (v.).
tipo d'infiorescenza e d'infruttescenza costituito da un asse centrale allungato (graspo)
, ribes, ecc.) in modo da formare una specie di piramide rovesciata fitta
, 167: essa l'avea turbato fin da principio, quando, con una di
338: venian le turbe / qual vien da cava pietra il popol folto / de
gli uni contro gli altri in modo da ricordare la forma di un grappolo;
'... detto... da hauy 'argento antimoniale arsenifero e ferrifero
agric. grappolo detonante: congegno composto da un numero variabile di petardi (da
da un numero variabile di petardi (da 20 a 50) collegati fra loro
20 a 50) collegati fra loro da una miccia a lenta combustione, che
gli dependevano a'fianchi, rattenute da du'braccìni corti corti. =
vin fanno. = deriv. da grappo *. graptoliti, sm
coloniali, e spesso uniti insieme da una pneumatofora centrale, vissero tra il
. volg. * crescella (deriv. da crescère) e ascella (incr.
detta stagione. = deriv. da grascia. gràscia (region.
del mare nella città di roma. marsilio da padova volgar., i-5-9: a
de le gente de l'atella. sabba da castiglione, 114: alle vittuaglie,
si mettesse altro prezzo se non quello che da se si mette. grazzini, 2-179
galletti arguti, gloria dell'aia / che da due mesi v'ospita e pasce,
che non ha mai avuto il salario da quel cavaliere, e per cui si
, 11-1-16: gli uffiziali di grascia da lui deputati sopra tal affare, ordinano un'
, 2-186: dovranno essere privativamente giudicati da monsignor presidente della grascia. -dazio o
grasce, e delle gravezze e tasse da pagarsi al comune. statata pisauri [in
signore serrà dello dubio vincitore, averà da nui gloria e grascia. sbarbaro,
1-243: ha un parente occhialaio. provvedersi da lui, per nulla al mondo gli
. materia untuosa, grasso. bonvesin da la riva, v-458-204: le man pos
convivio per poc fi lavae; / da grassa e da sozura el en po netezae
poc fi lavae; / da grassa e da sozura el en po netezae.
cantù, 15: ogni settimana ammazzavansi da settanta in ottanta bovi di grascia.
.. e se tu vuoi niente da godere, noi te ne faremo accomodare.
, o vettovaglie, né alcuno che da loro... dependa, possa
avere motivo di rallegrarsi; esserci poco da guadagnare. - anche: non nuotare
provveditori di grascia... dovranno da qui avanti essere riunite al magistrato
magistrato commutativo. = deriv. da grascia. grascino, sm.
barone dresdde. = deriv. da grascia. grasciòla (letter. grasciuòla
fin di pasto mesceva a ciascuno, da una fiasca, vin pretto e buono.
i sa. = deriv. da graspa1. grasparòla, sf.
= voce di area emiliana deriv. da graspo. graspia, sf. enol
= voce di area veneta, deriv. da graspo. graspina, sf.
= voce di area veneta, deriv. da graspo. graspo, sm. bot
estens. region. grappolo. ca'da mosto, i-105: li graspi sono grandissimi
cotali cianciumi. = deriv. da graspo. graspollatura, sm.
manzoniane '. = deriv. da graspolo. gràspolo, sm.
= voce di area emiliana, deriv. da graspo. grassàggio, sm.
autoveicoli). = deriv. da grasso; cfr. fr. grassage (
i boschi o dare ancora una volta da bere. bartolini, 5-178: io credevo
e dimagra l'anima. s. caterina da siena, vi-41: niuna cosa
della carità. = deriv. da ingrassare per aferesi. grassatóre,
ne'danni, che si patiscono da ladroni nelle strade publiche, li quali
iii-62: la nostra spedizione, assalita da una banda di grassatori, fu
grassatori... infestava il paese da qualche tempo. sbarbaro, 5-131: agli
ladro di strada ', deriv. da grassàri (v. grassare1).
/ e, a quel che supponevasi da tutte le persone, / fingeva d'impiccarsi
. de marchi, ii-114: vada da mio fratello a farsele dare le sett
i risparmiatori, i piccoli azionisti, da questa grassazione colossale? bocchelli, 2-
'vagabondaggio, brigantaggio 'deriv. da grassàri (v. grassare1).
due giorni al sole. s. bernardino da siena, ii-82: uno ricco piantò
= dimin. di grasso, da mettere anche in relazione con grassula2.
nelle coltri. = deriv. da grassello2. grassétto, agg. alquanto
grasso, tendere alla pinguedine. dino da firenze [tommaseo]: hanno [i
lupo le ferite. s. bernardino da siena, ii-374: non tenere el
l'altrui grassezza. s. bernardino da siena, ii-43: se firenze starà
questo pozzo se non ben purgata e distillata da tutte le grassezze. soderini, i-138
pozzo se non ben purgata e distillata da tutte le grassezze e brutture. tassoni,
. 7. ant. materia da ingrasso; concime. crescenzi volgar.
, se tu discordandoti non ti disciogli da l'ebetudine della mente e dalla grassezza
. tardo crassities (apuleio), da crassus 'grasso '; nel senso di
tinta di sangue. = deriv. da grassox. grassina, sf. sterco
essi generi. = deriv. da grasso2, per il n. 2 cfr
signora; le gambe rosee e grasse uscire da un orlo netto. moravia, ii-245
riferimento allo stato di prosperità che deriva da ricchezza). iacopone, 73-28:
la corteccia è grossa e grassa, è da fare intra 'l legno e la corteccia
, 6-2: e [nella seminagione] da guardare che i semi che si spargono
spargono non sien corrotti; ed imperò da elegger sono quelli che hanno dentro farina
1-5: massimamente... è da scegliere il campo grasso e 'l fari-
sommi, 73: perché era il banchetto da grasso e da magro, si come
: perché era il banchetto da grasso e da magro, si come dovendo venir pesce
turino nel mio ritorno un bel gabbione da pormici dentro, perché... sarò
senza causa. -che è caratterizzato da spensierate baldorie, in cui si mangia
, ii-6: s'introdusse questo abuso da prima ne'grandi e nel popol grasso.
grassa, e tre altri vescovadi. guido da pisa, 2-53: ho pensato di
245: nascono [certe malattie] da morbidezza, da pigrizia e da troppo
[certe malattie] da morbidezza, da pigrizia e da troppo grasso vivere.
malattie] da morbidezza, da pigrizia e da troppo grasso vivere. salvetti, 84
, una spesa). giovanni da samminialo [petrarca], ii-449: questa
i vostri grossi capi trafficano in carne da lavoro, in ricatti finanziari e politici
: averà millecinquecento scudi grassi l'anno da spendere. alfieri, v-1-799: -a quant'
scrive ch'è negozio grosso e grasso da starci su il forchettone. e. cecchi
unto; oleoso; sebaceo. francesco da barberino, 234: lo troppo rado lavare
stagno, oltre al calcar, abbi da render grassezza al luogo de la bocca
suoi capelli erano così grassi e imbiosimati, da non gioversene a toccarli. alvaro,
soderini, i-203: perché la calcina da per se stessa non tiene e non rappicca
con alcooli superiori (cere), derivati da un idrocarburo alifatico per sostituzione di un
respiratorio (quindi per lo più accompagnata da espettorazione). 18. ortogr.
si dice d'uno che schizza il grasso da tutte le parti: 'è grasso e
e senza dubbio, che facendosi le spese da loro istessi, si pagheranno con tre
son clientoli che non ve n'è da cavar nulla mai, allora si dice loro
dice loro: aggiustatevi, vi parlo da galantuomo; è meglio un magherò accordo che
: i non potevo liberarmi punto / da quelle monami grassotte. manzoni, pr
, iv-103: quegli che è fra niccolò da uzzano e tommaso soderini,..
iscambiate costume, disse una voce ch'usciva da una personcina ch'io avea conosciuta altrove
le quali s'inviluppano, sono un mangiare da duca, ed anco per cavarne il
di natura untuosa e di composizione tale da solidificare a bassa temperatura. vallisneri,
la causa di farli al vino nasce da guel grasso che esce dall'uve quando si
. bibbia volgar., v-778: da che le poppe son premute istrettamente,
sul favore / e sul grasso, cicalano da matti. 12. prov.
grasso non vien dalle finestre. = da grassol. grassóso, agg. raro
giunchi tormentati. = deriv. da grasso1. gf assilla1, sf
: foglie di grassula. = da crassula per lenizione dell'iniziale.
cesena hanno ottimi, si fanno da loro in questo modo, cioè
un poco. 4. materiale da ingrasso; concime, letame. alberti
per raccogliervi dentro ogni grassume che venghi da qual si sia colaticcio di marciume stiano
una sostanza vischiosa. = deriv. da grasso2, col sufi, collettivo e spreg
esilio quotidiano. = deriv. da grasso. grasta, sf. region
di un vaso; vaso panciuto ', da yaaxi] p 'ventre, pancia
voce d'area merid., deriv. da grasta.
- »). elemento architettonico formato da sbarrette metalliche verticali e orizzontali per lo
ventilati, con finestre larghe e ben difese da buone grate triplici e grosse. prati
palafitte si scorge l'abside annerita come da un incendio con le sue vetrate protette dalle
. e. cecchi, 3-175: chiusa da ima grata di ferro, la taverna
palazzeschi, ii-573: la cella è rischiarata da pochi raggi che filtrano attraverso una grata
. 2. steccato (formato da sbarre di metallo o di legno o
sbarre di metallo o di legno o da altri elementi architettonici) che nei monasteri
lui era s'innamorò. s. caterina da siena, 1-86: quando gli ospiti
cosette che fanno comodo in prigione; e da ultimo, è anche andata a trovarlo
di festoni. marino, 6-41: da quattro galerie per quattro grate, / che
.. c'era l'odore che viene da quei pozzi antichi che una volta facevano
. biringuccio, i-177: se li da sotto un buono e potente fuoco di
e bel tempio in partenope, nominato da colui che per deificarsi sostenne che fosse
vimini e di legnami sottili... da potere fame certe casse quadre da empirsi
. da potere fame certe casse quadre da empirsi di terra. -cesta.
] simile a questa si disiunga / da quella pianta che vorrai nestare, / e
invita, accettate voi gratamente, cercando ottenere da sua maestà, per grazia, il
fa che questi documenti non si partano da te: osserva la mia legge e il
. piccola grata per lo più costituita da rete metanica. torini, no:
alla sdrucciolevole gratella di ferro che faceva da pavimento alla cripta, e squillava ad
della gabbia. 2. arnese da cucina, composto da fili di ferro
2. arnese da cucina, composto da fili di ferro o da sottili striscie
, composto da fili di ferro o da sottili striscie di lamiera intrecciate o disposte
è formata di varie spranghette parallele attraversata da altre simili a squadra, e assicurata
telaio di canne palustri per arginare valli da pesca e lavorieri. 6. dimin
, ecc. = deriv. da gratìccio. graticciare, tr.
(un filo di ferro) in modo da formare una grata. 3.
, vimini, rami) in modo da formare un graticcio. = denom
un graticcio. = denom. da graticcio. graticciata, sf.
movimento. 4. ripiano formato da vari graticci su cui si pone la
merluzzi... seccano al sole da infinite graticciate a mezzodì. 5
5. gratella che si colloca nelle valli da pesca. tramater [s. v
tessuto reticolare. = deriv. da graticciare. graticciato1 (part.
munito di grata; difeso, rafforzato da una piccola grata o da maghe di
, rafforzato da una piccola grata o da maghe di ferro. tassoni, 12-49
dipinto, che dà luce alla camera da letto. graticciato2, sm.
graticciato2, sm. ripiano formato da vari graticci su cui si dispongono le
cratìccio), sm. stuoia formata da rami o canne o vimini intessuti
o vimini intessuti, per lo più sostenuta da telai di legno, usata per far
per salarli. -telaio quadrangolare, formato da verghe fitte e sottili e inclinato per
questo, [la lana] si sgamaita da verghezini sopra un graticcio fatto di certe
rete metallica usata nell'allevamento dei bachi da seta, per disporvi i bachi stessi
vide sospeso per aria, e sostenuto da ritorte di rami, un graticcio, a
[del salcio] si fanno pali da vigne, e anche con esse e co'
graticcio di frasche, per ripararsi e da gli uomini e dal cielo. salvini,
altri ferramenti che ci bisognano per edificii da potere combattere, e molti graticci.
, persino quelli di torino a fabbricar graticcili da gittarsi sui pantani e scale di ferro
6. miht. ant. scudo composto da vari strati di vimini intrecciati.
.; e per tale testura furono da prima dai poeti chiamati graticci li scudi militari
per non sprofondare nella neve; racchetta da neve. c. bartoli, 1-63
capo, che lo allunghino in modo da farlo comparire una zucca.
questa malattia, / come un graticcio da seccar lasagne. lorenzo de'medici,
'fatto di grate ', deriv. da cràtis 'grata '(con lenizione
con graticole di legno dallato. mariano da siena, 96: da ogni lato dello
. mariano da siena, 96: da ogni lato dello altare si è uno
uno uscio di metallo bellissimo a graticola da ogni lato. machiavelli, 356:
di noce, dove i libri son difesi da graticole di fil di ferro. -grata
fino alle graticcole che divideno i sacerdoti da i laici, si lasciava acconciare dalla
il giardino] la luce dall'alto come da un imbuto e di tanto in tanto
terreno con graticole attorno di bronzo alte da terra qualche due braccia e mezzo o
de'fiali. 2. utensile da cucina composto da strisce o sbarre metalliche
2. utensile da cucina composto da strisce o sbarre metalliche parallele (e
parallele (e per lo più sorretto da piccoli piedi) su cui si fanno arrostire
stupirsi nel vedere una trota intera cotta da eccellente cuoco una parte in
3. strumento di tortura formato da sbarre metalliche parallele su cui si stendeva
in su questo fuoco. s. bernardino da siena, v-273: con quanto fervore
7. milit. parte dell'elmo formata da sottili strisce metalliche distanziate e posta all'
un telaio con fili disposti in modo da formare quadrati eguali, dopo di che dentro
piccolo esattamente; uso che, appreso da michelangiolo, egli il primo recò in
arrugginito. = deriv. da graticola. graticolare2, agg. che
non v'è ancora tal numero di strade da formare una 'rete '; finora
che è munito di grata; chiuso da una graticola, da una griglia.
grata; chiuso da una graticola, da una griglia. biringuccio, 1-106
: non parliamo... dei portacani da viaggio, in bellissimo cuoio, con
di una grata; che pare ricoperto da una grata. landino [plinio]
quel ponte è una smisurata gabbia rettangolare da elefante, che gitta nell'abisso le
che reca tracciato o sovrapposto un reticolato da disegnatori (un foglio, una tela)
grado nobiliare (la visiera dell'elmo da torneo posta sopra lo scudo).
graticolato2, sm. qualsiasi struttura composta da elementi metallici o lignei intrecciati o paralleli
di soffitta riparata dal solo tetto sostenuto da grosse travi e da uno spesso graticolato
solo tetto sostenuto da grosse travi e da uno spesso graticolato di canne.
. muro di mattoni disposti in modo da avere la diagonale per ritto. 5
per ritto. 5. decorazione composta da filetti disposti in modo da formare piccoli
decorazione composta da filetti disposti in modo da formare piccoli rombi usata nella doratura dei
del genere umano. = deriv. da gratificare. gratificazióne, sf. benevolenza
ec. g. bentivoglio, 5-i-228: da qui innanzi il re usasse quelle gratificazioni
delle derrate inglesi, l'agricoltura fu da tutta la nazione risguardata come negozio,
de'medesimi. -marin. compenso corrisposto da chi riceve una merce al comandante della
se prender la vogliamo. s. bernardino da siena, v-261: conviene ch'ella
ecco tutto. = deverb. da gratificare. gratificante (part.
elezione particolare. s. bernardino da siena, v-81: bisogna amare più iddio
), poi che si vede / repulso da chi più gratificarlo / era più debitor
cavaliere. denina, v-6: il cardinal da prato gratificandosi a un tratto il più
: facendo il debito suo vostra signoria da cavaliero, ha in un medesimo tempo
prontissimo offeriase alla sua voglia. sabba da castiglione, 128: nelle cose che non
gratificati 'compiacere ', comp. da gràtus * grato 'e da facète '
. da gràtus * grato 'e da facète 'fare '; cfr. fr
voce dotta, lat. gratificano -snis, da gràtificàri 'gratificare'; cfr.
scrostare '(v. grattare), da cui gratin (sec. xvi)
) * strato di calcina che si asporta da una parete in muratura grattandolo ',
sm. dial. piccolo locale separato da una grata. di giacomo, i-468
privilegiato 'gratino della badessa ', da una penombra uguale, ove qualcosa di
fievole sospiro. = deriv. da grata. gratis, avv.
gratis parimente in caso di necessità farà da orso. milizia, ii-183: aprì
: la natura mi ha costituito in modo da non poter far l'annibai caro né
g. m. cecchi, 17-97: da ora il primo piato che v'è mosso
{ gratis dato), agg. concesso da dio per la sua infinita bontà,
l'altra si è grazia rimunirata. bianco da siena, 184: nella remissione
pregio vende. = comp. da gratis e dato, part. pass,
propri benefattori; riconoscenza. francesco da barberino, iii-337: gratitudine ha nome
): la magnifica gratitudine di tito da tutti parimente era stata commendata. aretino,
ne i beneficii. casti, 10-126: da quelle ingrate bestie riscuotea / non lode
gratitudine oggi mi sembra esprimesse, fino da quei giorni, come un dissimulato segno
grazia di quello lume grativo, cioè donato da speziale « bontà di dio » non
speziale « bontà di dio » non da meriti precedenti. = cfr.
essere conoscente e grato del beneficio ricevuto da te. michelangelo, i-3: grato
dei posteri. d'annunzio, i-21: da 'l cor ti mando questo grato cantico
che è, buona provisione. antonio da ferrara, 2-294: gramatica era prima
roberto, 1-89: si sentiva invadere da una mestizia dolce, da una grata malinconia
sentiva invadere da una mestizia dolce, da una grata malinconia. bocchelli, i-257
: messemi drento inanzi al re, da il quale io ebbi un'ora intera di
albergan men lontani, / le tenebre fuggian da tutti i lati. bibbia volgar.
mio signore lo olocausto grato. paolo da certaldo, 130: farai buono digiuno
morte mi fia grata, / quando venga da te. s. caterina de'ricci
tua ben grata. verga, 2-32: da uomo che sa far le cose,
liberi / d'affanni, e stanchi, da paesi stranieri / torniamo in patria e
più grato odore / che non porta da l'indi o da sabei / fenice al
che non porta da l'indi o da sabei / fenice al rogo in che
fosse pesci terrestri gratissimi ad mangiare. sabba da castiglione, 16: li frutti sono
xviii- 175: grata / ei da le labbra melodia mi porse. monti,
. cattermole mancini, vi-1128: forse da messa o da un bazar tornata,
mancini, vi-1128: forse da messa o da un bazar tornata, / ne l'
, par., 33-42: li occhi da dio diletti e venerati, / fissi
ch'ella facea, / mi fu interrotto da dolci armonie / d'un canto d'
fatto ora mai curare grato. dante da maiano, 1-44-26: in amore ho
cui ella soleva essortar le genti vinte da massenzio a sperare nella clemenza. pagano,
-essere in grato: piacere. dante da maiano, 1-10-2: lasso, per ben
signor ch'ha lui dannato, / ma da sentirli grato, / se merta morte
qualche bel nome nuovo e ben sonante da affibbiare agli eroi e alle eroine..
= voce dotta, comp. da grato e sonante (v.).
gratta1, sf. marin. congegno composto da uncini di ferro o di acciaio
pesca il corallo. = deverb. da grattare. gratta2, sm. gerg
partì alla gratta. = deverb. da grattare, n. 7. grattabùgia
comp. dall'imper. di grattare e da cielo, calco del- l'ingl
molti piani '(comp. da sky 'cielo 'e scraper * chi
gratta, chi raschia ', da to scrape 'grattare, raschiare ')
nello spagn. rasgacielo 'grattacielo '(da rasgar 'ra schiare '
comp. dall'imp. di grattare e da culo (v.); cfr.
comp. dall'imp. di grattare e da granchio * crampo '. grattaménto
si scuoia. -medie. lesioni da grattamento: alterazioni cutanee rappresentate da escoriazioni
lesioni da grattamento: alterazioni cutanee rappresentate da escoriazioni, graffi e crosticine ematiche,
grattamento all'orecchio. = deriv. da grattare. grattanàtiche, sm. invar
latissimo del dorso, detto 'aniscalptor 'da alcuni notomisti latini; della qual voce
comp. dall'imp. di grattare e da natica (v.), traduzione
comp. dall'imp. di grattare e da nuvola (v.).
comp. dall'imp. di grattare e da pelo (v.).
comp. dall'imp. di grattare e da prurito (v.).
è grosso quanto un filo di refe da cucire, e fassi un volume grosso quanto
incontanente, tanto gliene giova. francesco da barberino, 184: nel fasciar che
grattar dov'è la rogna. guido da pisa, 1-143: europia, preso ch'
, che... quando ancora da qualche melegragna offeso fusti, ella te graterà
dargli noia, lo lasciava fare, da muletto prudente e dottorale. pirandello,
notte e vi lasciano per il giorno bitorzoli da grattare. comisso, 7-174: con
delombato, corno arco piegato. sforzino da carcano, 1-2- 61: la
: l'inventore ha tolto una scorza da un albero, biscottato dal sole,
vernice dell'ipocrisia, che cosa vuole da me? morante, 2-24: altri numerosi
erano stati grattati via, non so da chi: sull'intonaco, e sul
, i-122: sei già in età da guadagnarti il pane dove c'è da
età da guadagnarti il pane dove c'è da menar le mani, invece di stare
di ricordarsi se avevano comprato il parmigiano da grattare su i maccheroni.
e noi grattiamo. / questo è parlar da galantuomo. 9. ispezionare con metodi
casa; e dove ci fu una scuola da ispezionare, una stadera da verificare,
una scuola da ispezionare, una stadera da verificare,... un contatore da
da verificare,... un contatore da applicare, un ufficio del registro da
da applicare, un ufficio del registro da grattare... un soldo da
da grattare... un soldo da guadagnare, essi si trovarono.
quel dilettevol spettacolo della festa del toro fatta da essi, ci restarà da grattarci il
toro fatta da essi, ci restarà da grattarci il ventre la sera. chiabrera,
, 493: basta, / da che la bionda aurora esce dal cielo,
una rogna, una scabbia: liberarsi da un fastidio. -anche: soddisfare un
secondo il mio parer, tutto ordinato / da grattar a milesia un po'le rene
lei non dolea; / parole assai dicean da consolarla / per la partenza la qual
per la partenza la qual far dovea / da lor, né erano altro che grattarla
disgusto. monti, iii-12: è stato da me tambroni, ha voluto udir
che fabbricano, non hanno mestieri imparare da noi, che mentre il cane si
improvviso la grattaruòla. = deriv. da grata. grattata, sf. il
sobbalzo rumoroso e una grattata del cambio da far accapponare la pelle. 3
se ven'an- daste un grattaticcio / da uscirne con la testa rovinata. 3
la zuppa dal panunto / e i tralci da i viticci, / non avete temuto
legge agraria. = deriv. da grattare. grattato (part. pass
il mago aprì un finestrino nell'alto, da cui piovve un raggio di luna,
, gli artigli. = deriv. da grattare. grattatóre, agg. e
porti via quella belletta che fu sollevata da fondo... in virtù delle frequenti
don peppantonio. = deriv. da grattare. grattazióne, sf. ant
volte gode. = deriv. da grattare. gratténna, sf.
-raschietto per inchiostro. = deriv. da grattare, col sufi, strumentale.
cerùl '. = deriv. da grattare-, cfr. spagn. gratonada '
birago, i-2-487: devesi dare a'levrieri da mangiar due volte il giorno, quando
grattuge e romaiuoli e padelle e catene da fuoco, dà tra queste masserizie e tutte
scudelle, chi altri strumenti e masserizie da cucina. baruffaci, i-73: tu
gargarismo che emette sparafucile quando si allontana da rigoletto dopo avergli proposto il turpe mercato
, quasi per evadere il male via da sé. -essere un cacio fra
non di ferro come l'altra, da tenersi in mano nel grattar su di
d'arancia. = deriv. da grattare, probabilmente attraverso il provenz.
: i sughi... traggonsi ancora da certi frutti grattugiandogli, come dalle cotogne
grattugiandogli, come dalle cotogne, e da altri, che sono da grattugiare.
cotogne, e da altri, che sono da grattugiare. garzoni, 1-686: azioni
carducci, ii-20-181: per dio, sei da capo a grattugiare col biagio?
la mia grattugia. = deriv. da grattugia-, cfr. provenz. gratuzar,
un codice di tertulliano), deriv. da gratuitus 'gratuito'; cfr. fr
iv-127: questo cavallino veniva concesso gratuitamente da qualche ricco contadino del luogo.
generosità; senza particolare merito o diritto da parte di chi riceve. - in
volgar., 1-6-15: dov'era da significare il dono di dio, il quale
s'accordi il decoro: un'andatura da effetto e cerimoniale, ornata, gratuitamente
, la forza motrice che nasce gratuitamente da se stessa, si figura lei che cosa
, quantunque ell'abbia per oggetto una cosa da me capacitata per possibile
senza alcun merito o senza alcun diritto da parte di chi lo ottiene (per lo
anima gli dà uno essere gratuito, e da quella grazia nascono le virtù nell'anima
doni totalmente gratuiti, cioè né meritati da noi, né promessi da lui,
né meritati da noi, né promessi da lui, ma liberamente compartiti a chi più
. bartoli, 40-i-381: non richiesto da essi, li graziò di due preziose patenti
cognata della donna, sia perché anche da sola e senza l'aggravio del tradimento
a denigrarsi scambievolmente; i patrizi fanno da spie gratuite. carducci, iii27- 295
con qualche emolumento nell'uffizio in cui da due anni serve gratuito. 4
gratuite fantasticherie su due notizie forse nate da allucinazioni, ingrandite dai corrispondenti dei giornali
. -privo di fondamento, non suffragato da prove. gonfalonieri, conc.
mercenario '), deriv. da gràtus 'grato ', * accolto con
santo biasio cum decta victoria e gratuiti da tucto el populo. gratulabóndo, agg
, dal lat. gràtùlàbundus, deriv. da gra tular i 'congratularsi
ascolta quel che i piace, / da indi abbraccia il servo, gratulando / per
bembo, 10-ix-257: ho avuto tanto da rispondere a lettere gratulatorie venutemi da ogni
tanto da rispondere a lettere gratulatorie venutemi da ogni parte, che non ho potuto
, lat. tardo gràtulatórius, deriv. da grdtùlari 'congratularsi '; cfr.
ricever liete / gratulazioni e offerte da reali / messaggier. roberti, i-176:
essere l'omicidio fatto... da uno giovane irritato nella gradazione di sì
dal lat. gratulatili -ónis, deriv. da grdtulàrt * congratularsi '; cfr.
lat. volg. globùlus, per metatesi da galbùlus (per il colore giallino)