2. accompagnato da danze; che dà l'occasione di ballare (un trattenimento
ed al valore, come quella che dà luogo ed agio al vivere ozioso e che
e all'inseguita lepre / una lagrima dà. 4. distribuire le carte da
., i-99: al morto indarno si dà medicina. ariosto, 5-3: ma
. ariosto, 5-3: ma chi le dà veneno, o chi le caccia /
ho raddoppiata. tasso, 20-9: dà le parti di mezzo al frate in
chi sta sugetto e suo ben per mal dà, / (merito che per sua
apparato. campanella, i-25: dio ci dà la vita, e la conserva,
, la nobil mano che gli si dà nelle provincie a settentrione è la destra
battaglia. grazzini, 4-20: così coma dà la sorte, cenava e desinava alcuna
non si dice: « il temporale il dà ». 17. assicurare (i
57 (67): l'uomo dà alla madre della femmina, e la femmina
della femmina, e la femmina non dà nulla all'uomo. livio volgar.,
può richieder la somma principale che egli dà, ma solo i frutti di essa.
niuna meritrice sia battezzata se prima non dà pagatori di non tornare più al peccato
natura, e se l'artista ti dà i mezzi della produzione, l'uomo te
della produzione, l'uomo te ne dà la forza. zanella, vi-701: t'
pucci, ix-355: e tante gliene dà [al fanciullo] che, dove suole
omnibus] entrano persone, il conduttore dà tanti colpi di campanello quante esse sono.
/ poi torna il primo, e questo dà la volta. boccaccio, dee.
: e l'esercito scalzo cittadino / dà co 'l sangue a la ruota il
pecora che ti veste, che ti dà la lana; che da te eri ignudo
di tanta eccellenzia, che niuna cosa dà la natura, madre di tutte le cose
. segneri, i-95: quanti frutti dà la radice, tanti dà 'l tronco.
: quanti frutti dà la radice, tanti dà 'l tronco. cesarotti, i-57:
nievo, 1-528: la ficaia che non dà buon frutto, si taglia per arderla
nel ventre della madre, sì le dà molta gravezza ed angoscia, sicché i
vi-1-165 (30-6): a tal dà gioia, a tal dona dolori. chiaro
spira, / tutto un piacer mi dà. settembrini, iv-251: sta notte ti
così ineguale e muscoso ch'esso ti dà sembianza d'una fattura del caso. svevo
. simintendi, 3-37: levati tosto; dà le lagrime, e vesti i panni
/ poi de doler cagione / mi dà, s'io n'ho ragione. guinizelli
sai e puoi, alcuno indizio / dà noi per che venir possiam più tosto /
. tasso, 9-14: al re dà l'alto avviso / del gran campo che
nuovo conte mio cugino, che mi dà parte di questo suo gran parentado.
leopardi, 25-20: or la squilla dà segno / della festa che viene;
. in quel decennio... dà 558 morti,... e la
cadastrale, dieci volte rifatta, mi dà dieci diverse superficie d'una data estensione
volte eseguito in breve intervallo, mi dà varie cifre esprimenti la popolazione d'un
, 4-43: il colore del tuo abito dà che sia fornaio, o carbonaio,
maniera, modo e osservanza / che dà il paese e a lei mostreranno. dante
290: quando insegni o ammaestri, dà sana dottrina, cioè dirittamente insegna ciò
- ha ragione, -disse, -lei dà una lezione alla mia vanità professionale.
li è vile, / stella li dà valore. fra giordano, 2-311: gl'
questa o quella, / tal le dà sito, e le raùna e parte.
un saputello che ad ogni cosa dà il repete,... a tutto
il repete,... a tutto dà recezione. lanzi, i-173:
croce, del cui pensiero si dà la invenzione ad andrea, a lei la
. alfieri, 1-633: ei ti dà taccia / di traditor ribelle. leopardi,
cosa, come questa è, non si dà libello in questa terra. velluti,
di chi scorgendolo già già arrivare, gli dà, com'è convenevole, il ben
fetore ch'egli [il bossolo] dà è noioso, né vi si può rimediare
: gittasi a terra il tinca, e dà gran voci. segneri, ii-38:
raunati perdono lo spazio di combattere, e dà l'uno all'altro impedimento. malispini
nella magione; ed ella cade, e dà grande percossa. leggenda di s.
a poco, in un medesimo tempo dà fondo ed acquista rilievo a quelle cose che
il mostra essa medesima co'guizzi che dà per l'aria. segneri, ii-362:
v. s. illustriss. mi dà la burla. non ho prerogative da comparire
. francesco da barberino, 63: dà la trombetta, e lo sposo co
che nelle sue ore di raccoglimento si dà conto delle proprie opinioni, le studia
colore, una voce, uno sapore che dà ad intendere quello che è la vita
. ariosto, 45-112: di questo dà da dire e da udir tanto, /
l'altra volta, e quegli mi / dà d'un ginocchio nel seder, dicendo
ciò che il sole è alto e dà per lo mugnone entro. aretino,
, se non quando il sole / le dà negli occhi co'suoi raggi d'oro
quelle beche venute dai paesi dove non dà mai sole, e quelle bambinucce che le
giù scende il falcone, / e dà nel mezo a un groppo di cornacchie.
fagiuoli, 1-1-58: uh! se mi dà tra l'ugna, lo vo'pigliare
è un male, / che si dà a tutti, o alla maggior parte /
uom di me più prezioso non si dà. g. gozzi, 3-5-297: non
1-425: perfezione ancorché relativa, non si dà fra gli uomini, né fra gli
man de la sua prigioniera / si dà prigione, e non sa in qual maniera
metabo, costrignendo la moltitudine, si dà al fiume. cicerchia, 1-203: e
corpo raggio viene; / tanto si dà quanto trova d'ardore. ottimo,
, / dimme, chi me se dà a me? 61. recipr
penne che sono la sua preda, e dà loro addosso e, senza essere veduto
: onde ella senta / come il vin dà nel capo ed addormenta. buonarroti il
: cibo grosso e fummoso, che dà al capo. giusti, i-533: è
pochi secondi bisogna scostarsi dal finestrino. dà alla testa. buzzati, 3-271:
che aveva veduto questo cammeo, lo dà come un pezzo raro, decidente della reputazione
4-260: nelle quali [lettere] dà di voi a suo figliuolo, e
ho risposto, come voleva, mi dà di ladro. manzoni, pr. sp
70-53: e 'l porco ferito gli dà di ciuffo alla gamba, e quanto ne
: osservatori / di chiunque passa o dà d'intoppo in essi. redi, 16-iv-120
sp., 8 (129): dà di piglio alle brache, che teneva
gran buco in quel muro fesso / dà degli occhi in un libro a lui vicino
mestieranti empirici. alvaro, 7-in: dà fuori una serie di quadri che sembrano pagine
nasturzio non teme il freddo, e dà fuori così il verno bene, come l'
i-611: non passa dieci anni, dà fuori la rivoluzione. linati, 11-81
, 2-108: il sentiero infine rifiata e dà sull'aperto delle prime vallette montane,
quadro in casa d'amici, mi dà nel genio, lo esamino con attenzione.
e veramente è questo un difetto che dà negli occhi in gran parte de'suoi lavori
. aretino, 8-346: così dicendo dà due altre volte in su, et
prevale, / quella che manco può la dà pe'chiassi. g. m.
: quando poi fu in sul pulpito, dà sotto a una predica di nuovo conio
; / nell'altro: qui memoria si dà via. manzoni, pr. sp
, 5-166: la biblioteca compera, e dà in lettura, i principali libri di
: a un tratto si sveglia, dà in orribili urla. pascoli, 1030:
155-81: il cavallo... dà tra queste masserizie e tutte le fece cadere
andandosi innanzi con queste burrasche, si dà in venti continui. sarpi, i-252
perché allora argomentano studio del dicitore, e dà nel troppo ornato; il che è
, 25-192: oggi da certi si dà nell'un estremo, da certi altri nell'
magalotti, 7-137: la sua foglia dà nel nero. l. bellini, i-133
gli s'intorbida la vista, e dà in sottigliezze. baldini, 5-129: è
toro. baldini, 5-54: si dà da fare per liberarle il viso dal velo
della porta, xxi-n-443: poco me se dà. -dare parole a qualcuno: adularlo
(150-12): e sì tosto mi dà di capolino, / com'io fo
n. 2. -a chi ne dà e a chi ne promette: indica un
in terra. -se tanto mi dà tanto: indica la previsione di futuri
giusti, iii-24: se tanto mi dà tanto, spero di levarmi del tutto
moravia, ix-185: se tanto mi dà tanto, se cioè un prete che è
, non vi si riesce; si dà anzi in caricature. giusti, ii-347:
, è di abitudini silvicole e notturne e dà la caccia ai piccoli mammiferi e agli
azzardo, nei quali la sola sorte dà il valore a qualsiasi delle carte.
volta. 3. colpo che si dà alla palla, tiro (nel gioco
essere egli quello che dimostra a chi si dà la cosa; come, io dono
e variando, dispone la materia e dà un'altra ima- gine e quasi un'
. (femm. -trice), chi dà, chi concede, chi elargisce (
. 5. letter. chi dà pugni e schiaffi; uomo manesco.
, lat. ddtór -oris * colui che dà ', da ddre. datorile,
. ojetti, i-270: mi dà un opuscolo giallo e un mazzo di
rinfusa e ne ha fatto uno zibaldone che dà ragione a te di rimproverarmi. bocchelli
davvero. 3. in frasi negative dà valore rafforzativo o intensivo all'idea espressa
. -trice). letter. che dà in smanie, che compie sfrenatamente ogni
muore una crudele, / non chi dà vita al suo amator fedele. tasso
suo esser tanto a quei che lei dà piace ', mostro che non solamente
come reazione alla vuota forma, vi si dà [nella letteratura] troppa importanza al
giraldi cinzio, ii-64: la disperazione dà fortezza a quelli che di natura son
, v-3-23: [il corso superiore] dà quindi risultati deboli e malsicuri, nel
mente 'la piena del 44; arno dà di fuori, o trabocca '.
vero spirito della chiesa, non si dà nemmeno, mi pare, un'idea giusta
facce triangolari ed uguali. -in chimica si dà questo nome a que'corpi cristallizzati che
vene / mangia pan d'oro e lor dà piombo a bere / questo decenza chere
, essa [la commissione d'inchiesta] dà come cosa provata che le più numerose
è quella, di sicuro, che le dà il delirio. govoni, 750:
muratori, 7-v-101: ancor qui si dà luogo alla prescrizione, qualora altri non
più declamatoria e retriva genia non si dà. 3. sm. enfasi
dal sole. dossi, 978: dà lezioni di mimica e di declamazione ai coristi
95: [il mufti] dà l'assenso del matrimonio del quale si
declinante. in ventisei anni il metastasio dà soli quattro drammi. serao, i-1121
ti stai? / 2. che dà l'impressione della solitudine, squallido,
. bibbia volgar., vi-586: dà laude, o tu sterile la quale
sterile la quale non partorisci; e dà laude e inno, la quale non partorivi
dante, purg., n-14: dà oggi a noi la cotidiana manna,
4. località, ambiente che dà l'impressione dell'abbandono, dello squallore
quale in questa vostra lontananza / mi dà, misera me!, doglia infinita.
pensamento, / e la ventura li dà piacimento / de lo gran bene ch'ha
c'è una ispirazione vera, che vi dà l'impressione di cose celesti, alle
amico, / il desiderio ucciso / vi dà questo sorriso j calmo di saggio antico
2-ii-138: servio,... dà la sua figlia tullia in moglie al
generan l'amore / e lo core li dà nutricamento. latini, i-522: ma
muove al suo disio, / e dà chiarezza nelle cose oscure, /..
si fa perfetto / quanto tosto si dà a chi 'l disira. tasso, 5-72
legate da filamenti gelatinosi; lo zigoto dà origine a imo, due, quattro
a quelli che non sono alcuna cosa, dà fortezza e multiplica la vigoria. guerrazzi
. vallisneri, iii-174: la chinachina dà principalmente due parti, una amara e
di tanta eccellenzia, che niuna cosa dà la natura, madre di tutte le
/ è la morte che fiato le dà. viani, 14-41: se i pescatori
siici corpi di quel verbo / che ci dà nutrimento come pane, / o suolo
. 3. figur. che dà origine e alimento (a sentimenti,
: sulla porta del palagio, che dà nome alla contrada, scemesi maestrevolmente fatto
folle pensamento, / e la ventura li dà piacimento / de lo gram bene c'
vecchio, poiché la mutazione dell'uno dà l'altro; e ogni mutazione ha il
, in parte sogna, / e non dà noia al discorso il sognare, /
90: oh, chi mi dà destriero / più che vento liggiero?
pegaso, / per veder s'a costor dà delle zampe / o in epa,
e complessità molecolare (amilodestrina: che dà reazione blu o violetta con l'
reattivo di fehling; eritrodestrina: che dà reazione rossa con l'iodio e riduce
di fehling; acrodestrina: che non dà reazione con l'iodio e riduce in
viani, 13-407: da trentatré anni dà amoroso destr- riga alle centinaia di migliaia
dio. la religione ufficiale è fallita e dà l'impressione d'un continuo oltraggio a
arte, determinando la materia, le dà qualche certezza. bruno, 3-250:
. croce, iii-9-136: la percezione dà l'oggetto nella sua individuale determinatezza;
, né misura, procede furiosamente e dà mazzate da cechi. b. cavalcanti,
: il lama pontefice... dà anche in certi determinati giorni pubblica udienza
è la quiete, la quale si dà nell'aumento e detrimento delle cose naturali
, ché colui che le concede nolli dà per noi né per nostro merito
il guascon per la filosofia. / si dà un dettaglio generai galante / di carlo
del falso ed immaginario valore che si dà alla moneta di rame in paragone delle
affatto all'ingrosso, altrettanto in dettaglio dà spesso in ciam- panelle, dando facilmente
quanto altri fu mai: il che dà qualche cosa di proprio ed incomunicabile alla
c., 39-2-7: la gloria non dà piccole forze nell'animo, e l'
[di amore] / chi gli dà tutto 'l core, / ma colui abracciato
. leopardi, 619: lettor mio, dà un'occhiata alla mia traduzione, e
zool. partenogenesi deuterotoca: quella che dà origine a figli dei due sessi.
deviazione': si usino le voci che dà la crusca di 'sviamento, il forviare
, vogliono che se al primo si dà l'articolo * il 'o * la
. fra giordano, 1-89: non dà mai di sé nullo esemplo buono. dante
7-9: conoscerete il significato che si dà alla disposizione d'un tavolo, d'
sole ne fa sopra l'orizonte ne dà lo die, e la demora ch'el
el fa da l'altro lato ne dà la notte. novellino, 6 (175
con mano / ragione, e gli dà legge. menzini, i-274: miro
; nel terzo la dialettica, che dà precetti per trovar ragioni e provare ciò che
l'unità immanente in esse, e non dà mai luogo a dualità di gradi.
, pieni, per quanto il soggetto dà, del solo soggetto; dialogizzata dai
né santi né madonne; per un quattrino dà l'anima al diàntine.
contiene sotto sé sinfonia, e sinfonia dà una melodia; diesis, diastema, e
faccia dormir con qualche diavoleria che mi dà, e poi si levi ed apra
, e a coloro che lo servono dà più dolore e pena. s. bernardino
: se il diavolo viene e mi dà mano / a sterminare la mala genia /
, 2-214: se il diavolo si dà che ti s'ammali, / visite,
pigli, mette il diavolo in corpo, dà alla testa, e fa di pazzi
idem, 137: quando dio ci dà la farina, il diavolo ci toglie il
, sm. chim. nome che si dà al di- fenildichetone (detto anche impropriamente
guasta, ci tormenta i e ci dà della polvere negli occhi / grazie a'governi
v.]: 'dicastero'. magistrato che dà giudizio di checché sia. =
: * dicelie '. nome che si dà a certe scene libere, fatte ad
; o perché dunque non gli si dà l'erba cassia? = deverb
mi dichiara / di questo che mi dà gran maraviglia: / tu sai che domandando
uomini del secolo diecinove fa stupore e dà voglia di ridere l'udire che tal riforma
; il babbo diciotto, e si dà un gran da fare a lavorare e a
trattato del libro, nel quale si dà dottrina come il dicitore la sua diceria a
stringe insieme dicitore e uditori, e dà al pensiero quel colore e quel movimento
nella botanica è un epiteto che si dà ai cauli, agli stili, ai tronchi
istruzione, ed anche titolo che si dà ad alcune opere instruttive. carducci,
tutta al di dentro, non ne dà segni se non leggeri ed equivoci.
! pavese, 1-55: alla fine mi dà dieci lire, e partiamo col cane
contiene sotto sé sinfonia, e sinfonia dà una melodia; diesis, diastema e ipolidio
in presenza o no di urea, dà resine che hanno tendenze a essere permanentemente
tener non sa, / tallora stoscio dà / che ben gli sta. ariosto,
sm. milit. comando che si dà a un reparto militare perché inverta la
si difende, / benché fortuna tolle e dà podere. boccaccio, dee.,
qui la somma d'una instruzione che dà san gregorio a gioanni « defensore »
i rei non sono citati, né si dà loro difesa: tutta la ragion consiste
conv., iii-iv-5: la colpa si dà a lo 'ntelletto e al parlare che
umiliarci; soffre i difetti, e dà i modi di emendarcene o di attenuarli;
: l'assoluta perfezione d'ilaria mi dà la chiave della manchevole grazia delle altre.
xxx-6-181: ma il grano non si dà senza la paglia, / e giove
senza difetto alcuno. ma la natura dà un misto di bellezze difettose. ma l'
imitazione della bella natura. ma il difetto dà risalto al bello. giordani, xi-23
dama. alfieri, v-2-689: chi dà fama? / i giornalisti. / chi
nell'organismo. -differenziamento organologico: che dà origine ai vari organi. differenziare
, dove tutto è difficile e ti dà le traveggole, l'enigma equestre..
sono in riposo; ma il riposo mi dà più noia della fatica. datemi da
testimoni lo stato della difficoltà, subito dà la sentenza, e le persone si
vuol sentire le mie ragioni e mi dà la diffida pel san martino, -disse
e non so qual speranza / mi dà fidanza -ch'io non mi diffidi.
). rinaldeschi, 1-37: iddio dà lo spirito santo, mediante il quale
737: la carne che suda e che dà lezzo; la carne che si
tanta che rompe dighe, sconfina, dà alla vita un altro gusto e valore
il brun cioccolatte, onde tributo / ti dà il guatimalese e il caribbèo / c'
annata abbondante, poi, te la dà ogni tre anni. 3.
più digestibile, e per questa cagione dà alcuno calore allo stomaco, e tosto si
. leone ebreo, 286: venere dà abundanzia d'umidità naturale digesta e disposta
e disposta a libidine, e marte dà il caldo e ardente desiderio
e incitazione, di sorte che l'uno dà il potere e l'altro il voler
tutti i venerdì di marzo, e dà nome che in così sante notti non dormi
la gioventù ci segue ciecamente e ci dà la vita, pur essendo digiuna delle
ti sono odiose, perché nessuna ti dà niente; ti senti vuoto digiuno, e
: chi è ricco e fortunato non dà retta a chi si lamenta della propria
. landino, 19: dignità ci dà onestà, auctorità e reputazione per la quale
: 'dignità '. nome che si dà in alcune chiese a que'canonici al
è il ministro maggiore della natura, e dà luce a tutti gl'altri corpi celesti
da non potersi verificare, tanto ci dà una gioia ravvolta e sempre digradante:
giordano, 46: iddio prima rivela e dà ai più nobili angeli, ed i
col suo solito digrignare cagnesco, e mi dà dell'eretico e del libertino.
30-374: [il diamante greggio] si dà al segamento e si digrossa e forma
un panellino [di regolizia] si dà via per due soldi dai merciaiuoli e dai
soda, con una gioia pazza che dà in istrida. perché ogni tanto avviene che
. anonimo fiorentino, ii-411: dà esemplo del fungo marino, ciò è
sputa in faccia, / chi gli dà certi sorgozzoni strani. mariano da siena
: la morte è poetica, perché dà valore alla vita, che si dilegua;
mirato con occhi dilettanti. -che si dà bel tempo, si spassa, si divaga
di dio diletta il cuore, e dà letizia e gaudio. folgore da san gimignano
più diletta ai bevitori, e che dà perfezione all'ebriezza. cieco, 1-34:
'(comp. da dis-, che dà l'idea di 'separare, sceverare',
chi potesse portar ragione provante che si dà nelle disavventure un diletto e un contento
la cui vista a diletto del disensato dà desiderio, e ama le imagini della
abbraccia questo sposo; / sì se dà delettoso, gridiamo: * amore, amore
sua bella fine, la quale si dà in questo modo. boterò, 7-1-67:
uffici. bresciani, 1-ii-239: egli dà... a mangiare ogni giorno a
la cosa che si dimena, e dà alla percossa luogo. la spagna,
spettatore, ne addolcisce le tinte, dà sfumamenti ai loro colori propri, ne rende
mio diletto sposo, / el qual mi dà di sé tanta certezza: / in
riposo: / ogni altra cosa mi dà amarezza. / affetto mio, sta sempre
glioso mi fera, / tanto abbondosamente mi dà 'n costa; / più m'incalcia
ma le amplifica, le diminuisce, dà loro anima, parole e sentimenti. milizia
sole ne fa sopra l'orizonte ne dà lo die, e la demora ch'el
ch'el fa dal'altro lato ne dà la notte. frezzi, iv-2-62: non
chiaro davanzati, xvii-556-14: il dimorar mi dà sospiri e pianti. bencivenni, 4-57
, e nelle cose agibili se gli dà l'ultimo et il contingente. albergali,
promette riposi e porge fatiche'; questo dà imperi e dimostra bassezze, dà conforti
questo dà imperi e dimostra bassezze, dà conforti e dimostra flagelli, dà canti e
, dà conforti e dimostra flagelli, dà canti e dimostra pianti. moravia,
flaminio, 13: questo onore si dà solamente al suo unigenito figliuolo; esso
-ant. che finge; che dà a divedere ciò che non è.
riccati, 1-181: il teorema dimostrato ci dà la chiave in mano per aprire qualche
chiaro davanzati, xvii-201-5: poco dimostro dà grande intenzione. viviani, 3-i-53:
: grande splendore certamente è quello che dà al parlare il porre le cose delle quali
asciuga il grasso del dindo e gli dà un saporito filosofico... eh!
spesso ispirati dalle sacre scritture), dà origine a locuzioni, a forme che
dimostri / uguale alla pietà, spesso dà regno / a tiranni atrocissimi et a
. figur. amoroso, lascivo; che dà gioia, diletto. redi,
macchie rosse la quale pesta nell'acqua dà sapore di vino. fr. colonna,
suoi colori e alla conveniente illuminazione, dà l'impressione della visione dell'oggetto reale
, e salita lungo quel regno, dà volta, sì che torce a levante,
stretti a sé gli altri, appena si dà a costoro quello la cui partecipazione mendicata
/ donatrice d'allegria, / che dà lume e dà consiglio. manzoni, 115
allegria, / che dà lume e dà consiglio. manzoni, 115: il filosofo
di tanta eccellenzia, che niuna cosa dà la natura, madre di tutte le
vien l'ombre stremando che raccorcia; / dà loro proporzione e brutta e mala,
: 'dipiro ', nome che si dà ad un fossile che fu trovato da
che da alcuni collegi o università si dà a coloro che prendono un grado accademico
leopardi, 25-23: or la squilla dà segno / della festa che viene; /
e metafore e simboli e comparazioni, non dà le cose come si presentano a chi
, quanto dalla sostanza stessa che gli dà luce e colore, trapelando sarei per
ne profitto. pisacane, ii-80: scipione dà il segnale, l'evoluzione comincia,
ai figli non pensiamo affatto, ci dà a credere che dalla moglie risulterà anche
un collegio, ecc.); chi dà le direttive (nello svolgimento dei lavori
sinfonico o di un'opera di cui dà l'interpretazione. collodi, 35:
di combattimento (e mette in guardia e dà va voi e l'alt).
5. agg. che dirige, che dà le direttive. - anche al fìgur
direttrice, agg. che indirizza, che dà la direzione, che guida (una
il sacerdote, in modo abituale, dà alle persone che liberamente, in confessione
, la richiedono (e investe e dà forma all'intera vita intellettuale, morale
6. sm. la parte che dà di fronte, la parte anteriore.
77: quello calore che a l'anima dà la lena di dio, si abita
migliore che quella de'nemici, ne dà ferma speranza d'avere dio in nostro adiuto
e ornai la terra / altra messe non dà. idem, pr. sp.,
un metallo, ad un tronco si dà la prima mano per toglierne via la
si fa più che nutrirli; si dà loro il potere di collocare nel ben essere
] le ginestrelle e i rododendri, / dà alle erode dirùte / le fresche rose
cecco d'ascoli, 3881: « perché dà segno che più duri l'acqua /
filigrana lavorata. 2. che dà un senso di abbandono, di desolazione;
, con questa imposizione, non si dà agli ecclesiastici alcuna incomodità, anzi si
-in senso concreto: persona che dà fastidio, che irrita con il suo
che scambi subito la camicia e gliela dà; lo ringrazia del disagio datosi per lui
disagio. 8. prov. chi dà spesa, non dia disagio: chi
general dentro al palagio: / chi dà spesa, dic'ei, non dia disagio
al malmantile, 2-719: « chi dà spesa, non dia disagio »; cioè
suo aspetto e i suoi caratteri, dà un penoso senso di inadeguatezza al compito
'disarmare': anche a questo verbo si dà una significazione sforzata e contorta quando si
disarmonico. 3. figur. che dà la sensazione di un disaccordo fra le
al compito che si prefigge; che dà un'impressione falsa, imprecisa di ciò
(con uso iperbolico): che dà cattivi risultati, che influisce negativa- mente
per ciento, tuti disavantagio a chi dà qui i danari. sassetti, in:
piacere, o di dispiacere altrui non si dà alcuno pensiero, è zotico e scostumato
dall'altre disavezza / e cui dio la dà buona / la sua vita ben suona
: misericordioso è colui, che a tutti dà, e non disceme uno da un
altri par ch'onori. / donde ci dà contezza, / che sempre il
discesa impeditissima, è quello che si dà per effettuare l'estinzione dell'impeto.
monda discesa del frumento dalla bocca ristretta dà una serena garanzia di vita, come
la fronte di beatrice. chi mi dà un filo? un filo d'oro?
da principio si mostrava, perché mi dà epiteti molto urbani ed appropriati.
smarrimento o dispersione dei documenti della poesia dà la spinta all'euristica, a quelle
a mano con cui il capo- stazione dà il segnale di partenza al treno.
, per una rotazione sufficientemente rapida, dà l'impressione della tinta uniforme bianco-grigiastra,
, al fatto già esistente, non dà neppure l'apparenza di legittimità.
versi, o tanto o quanto non dà loro un'aria onde si discompagnano dal comune
proprio discompagnato dall'addiettivo all'articolo non dà ricetto. tasso, 12-354: l'
: la prima [saetta d'amore] dà piacere e disconforta, / e la
: fatto, evento triste, che dà scontentezza e dolore. giraldi cinzio,
. segni, 4-27: se e'si dà a'servi virtù morale, in che
da'liberi? e se ella non si dà loro, ne conseguita un disconvenevole,
ciascun si discora / e lievemente si dà per prigione. chiari, 5-84: ognuno
, quella parte che più se l'awisina dà più carico, e la più alta
greggia, tutta discorde, che ti dà alcuni tratti bellissimi, niente di finito
ragione e l'appetito, combatte e dà la vittoria alla ragione, si debba
e le distingue e le divide e dà loro quella forma che veggiamo. bruno,
coprimento della cera si manifesta, e dà via alle mortali onde. 2
retorica è quella, la qual ci dà facultà di poter circa quelle formar discorsi
medicina che vaglia, eccetto quella che si dà alla peste: fuggire da lui el
principale di quelle terre, e che dà nome al territorio, giace poco discosto dal
discrezione, e con molta superiorità, gli dà crudamente una negativa. 9
, 3-ii-425: l'uomo che si dà agli uffizi pubblici, ha per sé
14. prov. -si dà l'ufficio, ma non la discrezione:
1-58 (144): se e'si dà gli ufizi, non si può dare
discuto; ma più di tanto non dà. pratolini, 9-457: tutto il tuo
. giamboni, 139: la carità dà libertà all'anima, caccia la paura
famiglia tomi di casa un macellaio, tu dà la disdetta e al termine dell'affitto
e si mostra, e si dà e si riprende ed è vagula e varia
pratolini, 9-327: la mamma ora si dà tanta cipria, l'ha persuasa zia
argomento, se la geografia non le dà il piano e la tavola in cui sola
meglio; ché ogni volta non ci dà iddio quello che disideriàno, perché non è
; l'eloquenza è la facoltà che dà colorito, disegno ed anima a queste
ch'è sopra lo robusto, e dà spopolamento e disertamento conduce sopra 10 potente
paradiso e 'l ninfemo, che si dà l'uno per li meriti e l'altro
. proverbi toscani, 267: si dà licenza in più modi. a disfarsi d'
strugge ovunque egli s'accosta, i e dà vita ha fiero stile / senza pace
. iacopone, 91-154: como aere dà luce, se 'n esso lume è
e la forma è sì desfatta la veduta dà un orrore. fra giordano, 91
sentì dar più laude che non si dà al laudamus, si rintenerì tutta quanta.
tazze: crescono le disfide, e si dà poi mano a vasi d'ampia grandezza
. e sm. ant. che dà gravi dolori fisici, che riduce in cattivo
alla metà> di agosto si dà opera alla spiccatura (scippa):
, iii-139: tutti li iuochi dove si dà autorità al papa « sopra tutta la
disgiunti, sì che a ciascuno si dà nuovo principio,... e in
dice, tirar per i capegli, dà somma disgrazia, e fa estimar poco
nuova generazione piglia delle cose sue, dà pur anche a temere non tomi a
. foscolo, vii-257: ogni ostacolo ci dà lena, e ogni sazietà ci disgusta
278: ha il volto regolarissimo ma ti dà il disgusto di tutti i volti fanciulleschi
). che reca disgusto, che dà nausea (un cibo, una bevanda
di facile pioggia del pozzo / quando dà il fuoco l'ultima scintilla. cassola,
anche semplicemente disimpegno): locale che dà accesso ad altri, o che serve
che lega, che stringe, che dà impaccio. - in partic.: slacciarsi
disleal cavaliero, / a cui gloria non dà, ma biasmo il vero. marino
: l'ufficio di collegamento... dà al comando notizia dei fatti d'arme
con particolar modo e a freddo, dà opera a torre al panno in pezze
fortunata si può dir colei / che non dà orecchie a disonesto invito, / e
, cioè alla beatitudine: e questo si dà ad intendere quando dice ch'è uno
lettera con la quale un'autorità costituita dà notizia di qualche fatto, 0 invia
il * permesso 'che si dà (cfr. dispaccio1).
con fragile espediente, alla storia generale si dà il contenuto di una delle storie speciali
dannosa a niuno, né quello che si dà ad uno s'applichi al dispendio d'
assoluta e generale di checchessia che si dà, senza relazione a chi riceve,
a proporzione o misura su quel che si dà. 2. ant. in senso
... tutto il resto si dà per camera di poppa. bocchelli,
chi dispensa, chi distribuisce, chi dà, offre, elargisce ad altri;
ne vivono. 2. chi dà regola e ordine all'universo (per lo
, sono beni che a suo piacere dà e toglie la fortuna. sarpi,
fine, uno scopo), che non dà luogo a speranza, irrimediabile (una
, 1-204: il diletto che ne dà mi pare che sia un po'parente di
fiamma. 15. che non dà speranza di guarigione, che è incurabile
stufa. alvaro, 10-25: roma dà ancora di queste disperazioni, di queste
l'intelletto e il senno, si dà frettolosamente in preda al dolore. malvezzi,
in difesa della religione cristiana, si dà a far le disperazioni sopra la semplicità
di due spermatozoi nell'uovo, che dà origine nella maggior parte dei casi a
vino pretto. 2. che dà disposizioni, che prescrive, che impone
(umana o inanimata) che si dà a conoscere apertamente e si lascia liberamente
che spende, e gitta, e dà il suo disordinatamente a chi non è degno
[il poeta] dispone la materia e dà un'altra imagine e quasi un'
tutto regge e sostenta, in quanto dà regola e misura a tutte le cose ed
delle cose tutte del mondo. -chi dà disposizioni (in partic.: in materia
.. conoscerete il significato che si dà alla disposizione d'un tavolo, d'
dio, dal quale è ogni ordine, dà ordine a quegli e a'motori
e disprezzante. pallavicino, i-545: si dà per consiglio a cesare che usi con
nostra il parlar lungo o brieve non dà o toglie la vittoria, ma la
, nome generale che in inghilterra si dà alle diverse sette, le quali in
i-9: il padre d'un soldato mi dà una cartata di pasticche dissetanti e
il solo processo analitico, la verità dà luogo necessariamente a molte antinomie e dissidenze
non si forma il falso, ma si dà qualche riposo al vero, per dimostrarlo
che gli dànno noia; a uno dà effettivamente del veleno; all'altro,
volve. menzini, ii-286: chi mi dà penne, e chi di me risolve
ribalderie... peccato veniale! si dà il suo piccolo quattrino alle anime del
volto santo di lucca, e che dà l'immagine d'un costume dissueto, tra
siamo / l'essere morti non ci dà riposo / né tregua, né dolcezza di
d'alberti, 323: 'distàchio', si dà quest'epiteto a que'culmi i quali
parte che più se l'avvi- sina dà più carico, e la più alta si
. tasso, 13-i-472: or mi dà pena inusitata e nova, / e par
una specie di distillato, che si dà agtinfermi, o a vecchi, per conservare
vino per distillazione, essa morde e dà al capo. baldini, i-801: le
le stelle nel cielo sereno, si dà quella proprietà quasi che può avere il prato
suo cor già fatto donno / tutto il dà in preda a quel fallace amore.
dell'una e dell'altra sezione, che dà luogo a vari fenomeni di
che gloria promettendo, angoscia e scomi / dà il mondo; e vidi quai pensieri
alle cose buone, perché dio non dà fini distorti. giacomini, 3-1-1-120: corruttibili
de l'egitto, / a quel re dà tributo e sta suggetto, / perch'
distributiva: quella di dio che, dà a ciascuno ciò che gli conviene secondo la
pregione. bencivenni, 4-68: di ciò dà elli esemplo del fellone sergente, a
le forme, / il tempo ci dà vita e ci distrugge / mentre immobile
a'dadi, e spende in vivande e dà a'giucolari. il distruggitore
incombenza, incarico noioso; evento che dà incomodo, azione compiuta con l'intento
. passavanti, 24: dio dà all'uomo tempo, nel quale egli
sopra delle figure, e poscia vi si dà una mano di vernice; la quale
. e letter. sterile, che non dà frutto (una pianta). -
illustri. monti, x-3-39: poi dà mano ad un vasetto / pien di
anguillara, 6-25: la spola una man dà, l'altra la rende, /
stabile, rosso azzurro, dà pure un sale di piombo di color
in cloroformio, nell'acido solforico; dà reazioni cromatiche caratteristiche con vari metalli,
di pazza, / ché del dito si dà talor ne l'occhio. dante,
palesemente, però che a se medesimo dà del dito ne l'occhio. vasari
proverbio tosco) con un dito, si dà nell'occhio. -essere come
robbe e debitrici la cassa se ti dà contanti, e debitrici le ditte se
e creditore al banco se te 1'dà. -firma. documenti fugger
mondo. pindemonte, iii-511: roma dà leggi al mondo, e sotto i
, vino frizzante, diuretico, che dà una lieve ubriachezza e insieme la toglie
generata fui diurna / dal fiume che dà nome alla mia gente. -che
f. pigafetta, 1-20: dà il bascià quasi ogni giorno udienza,
à il personale che si presta e dà a diveder la razza signorile. c
., io so ch'egli si dà qui a divedere più scaltrito che non fu
tasso, 12-721: il medesimo ci dà a divedere ne 1'* odissea '
iii-24-260: più avanti il signor zendrini dà a divedere, così di straforo, che
i preparativi, con la gioia che dà tutto ciò che si vede nell'atto
ii-310: si sa, una bella donna dà sempre da parlare alla gente. potrebbe
agli altri cittadini di godere quegli ufici che dà la città. longo, xviii-3-243:
istinto divinatorio, cui l'arte non dà, ma la natura. di giacomo,
. campanella, i-25: se dio ci dà la vita, e la conserva
che, diviso per un altro, dà come resto zero. - anche sostant.
parimente di piedi quadri 1701, non dà nel quoziente che 14, e qualche
spazi, in se medesimo unisce, e dà non solamente cognoscenza agli uomini l'uno
priegoti, signore iddio mio, e dà aiuto a me vedova. dominici, 1-146
volto / è de'tuoi figli; dà lor sepoltura: / il resto hai tu
, fino a tanto ch'egli le dà pane, riso, butiro, legne e
la verità; è un cameriere, che dà quattro dobble al giorno. beccaria,
canale ove corre l'acqua che si dà al molino. g. villani, 1-38
ventola, e precipitato pei doccioni, dà nelle cassette della mastra ruota, ch'
, docile. -letter. che dà il piacere dell'accordo perfetto con i
di studio. -per estens.: chi dà una dimostrazione, una prova.
[s. v.]: si dà il nome di 'dodecaedro 'a corpi
stampa in cui ogni parte del foglio dà dodici pagine (onde, complessivamente,
di dio. lippi, 5-28: dà in un ch'ai fin la mette per
, agg. letter. che prova o dà dolore (fisico o spirituale);
fonte, d'uno forame, non dà acqua dolce e amara. petrarca, 126-1
che suscita una commozione piacevole, che dà gioia, che diletta, rallegra, ristora
molte tele per la bottega, e dà volentieri a filare; e vuole il filato
il filato dolce, e però lo dà alle fanciulle a un grassone la libbra.
in piemonte (specialmente nelle langhe dove dà il prodotto più pregiato: difficilmente si
cosa dolce, piacevole, gradita, che dà (o promette) piacere, diletto
fra giordano, 3-246: che dolcezza dà all'anima, pensando i beni eternali
a chi la mira, / che dà per gli occhi una dolcezza al core
, osservate, leggitori, com'ella dà del signor al marito, e dol-
, forse amariccia. -che dà un piacere non pieno, incerto.
): varietà di melo paradiso che dà mele piccole e dolci (cfr.
mente; / cielo né terra non me dà dolzura, / per cristo amore tutto
dolentissimo). che fa male, che dà dolore fisico. leonardo, 7-i-93
: il territorio nazionale non soltanto non dà lavoro ma deperisce, si sfascia, si
, acquista dolere. -chi non dà di quello che duole, non riceve
mondano, che dice: chi non dà di quello che i duole, non
una parte che, normalmente, non dà dolore alcuno. = deriv.
corpo, di un organo: che dà dolore, che fa male, dolente.
-omè, tapina dolorosa! a cui mi dà mio padre per isposa.
e niente appartenenti; e nondimeno si dà poi cura a tutti i circostanti di
suo esser tanto a quei che lei dà piace, / che 'nfonde sempre in lei
vecchia società, pomposo sepolcro. parini le dà un contenuto, l'empie di sensi
fra gl'inferiori. imbriani, 2-136: dà al ren- nenpfenning lo incarico di domesticarsi
a gli semplici ragionamenti e rac- contamenti dà luogo, ma a dimestiche lettere e sentenziosi
luca, 1-3-2-197: appresso li canonisti si dà una specie di cittadinanza diocesana domiciliaria,
: il tutto è sempre cosa che dà diletto. più studiato è nei
è salito su di un poggio e dà un'occhiata dominante a tutta la conca
facendo sopra il suo stato, mi dà gran pena l'immagi- narmi che ella
trono. -donatore di sangue: chi dà il proprio sangue per le trasfusioni.
per simil. e al fìgur. chi dà, chi fornisce cose necessarie o opportune
ara 'n ciò donde seme frutto non dà / chi monimento al fol dà.
non dà / chi monimento al fol dà. boccaccio, dee., 7-7 (
donde 11 fiato, / che mi dà vita, sue figure imprime, / nelle
titolo di donno, che 'l nascimento gli dà. denina, xviii-3-747: chiunque ha
dono, è bene di chi la dà, perché rende a sé in. una
di gesù cristo, li quali ti dà egli tuo sposo. segneri, iii-3-75:
ma le doppie di spagna: non si dà importanza a persone o cose volgari,
scale, ed usciti dalla porta che dà nel giardino..., alla
su qualche testa o qualche schiena, gli dà doppia giornata o doppio pranzo. jahier
40-5: s'amore o morte non dà qualche stroppio / a la tela
, 157: chi il ver celando, dà in governo / (perfido, iniquo
conto della persona o della cosa che dà... tale è il razionale
i-731: nell'alcaica invece l'anacrusi dà un soffio o spinta iambica ai trochei,
diversamente le parole che la compongono, dà luogo a un'altra frase. 22
all'unisono. nieri, 310: dà ordine positivo che tutte le campane di
, va sonando a doppio, / dà sul viso a cornacchia un manrovescio, /
ha 'd fare esperienzia, / mi dà doppion, per farmi manco male.
documento non può essere facilmente disdetto e dà sicurezza a chi dubiti dell'onestà altrui
una dosa triplicata di battesimo, li dà titolo di « cristiano ». a.
. milizia, viii-317: così si dà il tempo opportuno al materiale [della
. ant. quantità di concime che si dà alle piante. vettori, 1-115
francesco da barberino, 64: dà la trombetta, e lo sposo co
, 211: una vecchia baffuta, che dà a prima vista del tu, la
l'aureola del dottorato, però gli dà guerra e contradizione grande. bandello,
inevitabile, ineluttabile, fatale. -spesso dà luogo a costrutti perifrastici con valore di
reputiamo fuora d'ogni dovere, che dà dell'ignorante perché non l'avete inteso a
: l'ava- rezza, che ti dà divicie, / e la soperba, che
x-60: ma se il peccato di coloro dà divizia all'altre genti, e l'
quando sono più tenere, ma non dà fiori che nel mese di luglio.
più diletta a'bevitori, e che dà perfezione all'ebriezza. straparola, 4-1
il fattore] mi tol ciò che mi dà il signore: / quando gliele domando
esaltazione o stordimento dei sensi; che dà un piacere, una voluttà sconvolgente;
: * ecbolico ', epiteto che si dà ai rimedi buoni per sollecitare il parto
: la gioia che agli occhi ella dà / ancora non sa / l'altra
eccede, / se chi morte mi dà qual nume adoro. muratori, 5-ii-198:
in imo modo; imperocché iddio non la dà sì eccellentemente a'santi come a sé
volete dire ambizione, è utile perché dà causa agli uomini di pensare e di
/ faria, vegghiando quel che gli dà guai. rosa, 73: mira
; perché l'4 alba 'sola dà in questi eccessi? carducci, iii-15-23:
legittimi bisogni della vita, è tale che dà vita ed associa, o estingue,
, che, essendo ella oggimai vecchia, dà molto buono essemplo alle giovani.
economica e i fenomeni a cui essa dà luogo. -economia pubblica: scienza che
. neol. che considera esclusivamente o dà particolare importanza all'aspetto economico della realtà
. neol. che guarda soltanto o dà particolare importanza all'aspetto economico della realtà
3. concezione politica o filosofica che dà particolare o esclusivo rilievo al momento economico
.. quel capitale di forze che ci dà iddio, bisogna farlo durare sino alla
. 2. figur. che dà il buon esempio, che induce al
i_379: acquisterete nella parola quella potenza che dà la favola al canto ispirato, di
dotta, lat. editor -oris 'chi dà fuori, chi mette in luce';
, 8-194: [il dolore] dà coscienza di un distacco tra la realtà
faldella, iii-64: senza ordine non si dà né educazione botanica, né educazione umana
tanto, a noi cotesto effetto / non dà util né diletto. dizionario del commercio
di effetto: che colpisce, che dà nell'occhio. della porta, 1-52
: questo sommo protomaestro... dà regola e misura a tutte le cose ed
della penitenza, per la quale si dà la rimissione de'peccati in virtù della
vita cristiana è cristo, el quale dà all'uomo la sua grazia che l'unisce
la grazia è uno essere magno che dio dà all'uomo, che lo unisce con
: ma come stella cade e non dà tempo / di carpire un augurio / così
corpi, la cui stessa misura ce ne dà a riconoscere l'efficacia? una suggestione che
: un ricevimento di società italiana, dà più facilmente l'idea d'un'accolta
v. s. illustriss. mi dà la burla. i. nelli, i-341
interlocutore quasi a chiedere il parere, dà un tono esclamativo al contesto (e introduce
sempre più possente che lo spirito umano dà a tutte le cose materiali che lo
-anche: che incoraggia, che dà forza. bibbia volgar., iii-281
val essa o quella, e si dà a persona o a cosa lontana, e
società, pomposo sepolcro. parini le dà un contenuto, l'empie di sensi o
: 'elmintagogi ', epiteto che si dà a'medicamenti buoni per iscacciare i vermi
) nell'uomo o negli animali, che dà luogo a disturbi di vario carattere e
bel libro di daniele habévy... dà occasione ad articoli elogiativi. moravia,
: mio l'occhio, e gli dà quel muto favellare che suole essere più scopo
parini, giorno, iv-513: altri dà vanto all'else / lucido e bello
rosso il terreno e chlamydomonas nivalis che dà origine alla cosiddetta neve rossa).
, 16-vii-390: v. s. mi dà la burla col dirmi che io legga
del collocamento a riposo (e non dà diritto né a stipendio né a obblighi
vive alla giornata. s. girolamo dà questo soprannome a diogene. =
in modo alcuno le giustificazioni che egli dà del suo differire, e per rappresentargli i
sul margine anteriore dell'osso iliaco che dà inserzione alla benderella omonima. -eminenza mammillare
ha sede in un corpo e che dà origine a un flusso di energia 0
dizionario di sanità, i-201: si dà pure il nome di emorroidi aperte a quelle
sostant. rigutini-cappuccini, 192: chi dà in ismanie per un nonnulla, è
società, pomposo sepolcro. parini le dà un contenuto, tempie di sensi e
con un ghigno di commiserazione che mi dà afa e mal di mare.
. montale, 4-224: non si dà industria dello zero assoluto e qualsiasi opera
, sf. cristall. emiedria che dà luogo a forme semplici senza centro né piani
una vera enciclopedia di que'tempi, dà un bel paragone della italia fra tutte le
, fattosi nell'ultima opera storiografo, dà ora nell'encomiografo, ora nel satirico.
endòmero, agg. biol. che dà origine all'endoderma (il blastomero di
de'viaggi e del commercio, che dà energia agli spiriti ed estende le idee
desiderio di meritare la vostra stima mi dà qualche energia. -conferire efficacia.
la somma genialità sua l'espressione che gli dà dante in comparazione di quella di altro
: sommamente energica è la risposta che dà alla nutrice che le rappresenta di trovarsi
vino); spiritoso, inebriante, che dà alla testa. ojetti, iii-91:
rappresenta [la realtà] ingenuamente, ne dà per ciò stesso la lirica. non
la pretenzione enfatica e figurata che si dà e si tiene per concettosità ed eleganza.
ebbero dunque la spiegazione: rousseau a dà ai lettori, ma con quel tono
scienza sì enfia, e la carità dà edificamento. zanobi da strada [s.
i suoi occhi perch'all'anima umana dà non solidità né forza, ma di itterico
qualche male enfiato; perciocché e'mi dà alle volte tanto fastidio, che io
natico; ma le sue dimostrazioni egli dà per via d'esempi; e
2-228: un calcolo implacabile... dà una enorme importanza alla ricchezza. svevo
plinio], 572: la enterocelice si dà in acqua, e impiastrasi a vizii
, si mescola con esse, e dà linee l'una entrante nell'altra, per
dante, conv., iv-xxiv-ii: dà adunque la buona natura a questa etade
che anch'io posseda un capitale che dà un'entrata sufficiente per vivere con decoro
grazzini, 4-275: -quell'entrataccia mi dà nel naso, e dubito ch'ella
cosa che la via e l'entratura che dà il soccorso al cassero non sia sofficiente
conoscere la commessione gagliarda che vi si dà sopra ciò,... ne scrivo
, 99: ahi! chi dà forza e spirti / agli anelanti petti,
che il sole è alto, e dà per lo mugnone entro. chiaibrera, 65
, il quale era lo zecchino, e dà del gomito al compagno. d'annunzio
medesimo un viglietto autentico, che gli dà il diritto di riprendere o contrattare la
angolo interno dell'occhio, il che dà al viso aspetto mongoloide.
raspandole lievemente, ed ogni frutto ne dà un grammo. 3. per estens
del patrizio, / e a chi non dà lanciate l'epigramma. verga, 2-86
. v.]: chi al concetto dà forma troppo epigrammatica, potrebbesi dire che
, 40-178: quando la divina parola dà a giuseppe il titolo di giusto, epilogò
che il poema sia episodiaco, non mi dà gran noia; oltre che non si
mondo la t causa razionale ». egli dà valore « epistemico », • tecnico
la vogliam chiamare, alla quale si dà titolo dagli interpreti di poetica, perché in
la dimandano catastrofe, la quale ci dà l'esplicazione ovver soluzione del nodo della
', è uno aggiunto che si dà al nome sustantivo per più evidente dimostrazione
stato di malattia o di menomazione, dà luogo a gravi fenomeni emotivi. =
epodo, cioè col sopraccanto, che dà alle strofe pomposo e nobile finimento.
. 3. per estens. chi dà il nome a un movimento letterario,
dotta, dal gr. èttcóvopioc * che dà il nome ', 4 che conferisce
di quello precedente. questo fine ci dà esso soltanto il diritto di « epurare
spassionato nei miei giudizii, non mi dà un molto luminoso esempio di moderazione.
cavallerizzi (uno spettacolo); che dà spettacolo facendo esercizi con i cavalli (
milizia, ii-78: la meccanica gli dà [all'architettura] i mezzi di porre
: 4 equimolteplice ', nome che si dà a que'numeri i quali contengono i
. tanaglia, 2-378: chi dà el cavallo / all'asina stallon,
: 4 equinomio ', nome che si dà agli angoli ed ai lati di
proporzione è la doppia, che ci dà la principal consonanza, cioè l'ottava,
avere il libero arbitrio, ma lo dà agl'irrazionali altresì, colà in quel luogo
, ma di quella maggior disposizione che dà questo male alla pallidezza e agli svenimenti
letto per le conce. il seme dà olio come le mandorle dolci. -erba
giardino del re: risposta che si dà a un bambino che chiede con insistenza
grido dell'erbivendolo giù nella strada le dà l'impres sione dei verdi
differenza dell'erede del sangue, si dà il nome di erede estraneo, overo di
. dunque è detta eredità, perocché si dà dipo'la morte. s. caterina
cuore. piovene, 5-246: si dà il caso di dimostrazioni, o comizi
antichissima. magalotti, 24-323: gli dà parte d'avere in casa sua eretta un'
1800 c; combinata con l'iodio dà una colorazione rosso-bruna e riduce in misura
morbosa della cute del glande, che dà origine a una piccola chiazza arrossata,
, ecc. carducci, iii-28-198: dà prova di due attività, una critica
momento intorno a una lucemetta, che dà calore ad un'ermetico fornello. g.
se tu mi credi, e cristo ti dà vita, / tu ti fodrai d'
al disopra dell'uomo. -che dà prova di eccezionale coraggio e valore;
sonno. 2. donna che dà grandi prove di coraggio, di ardimento
costituisca l'ideale dello straccione che si dà le arie del signore e che non può
strani erranti, cui la propia / sorte dà d'esser meno di voi buoni,
un rossetto e un bianchetto come natura dà, nel profumiere non troverete mai.
carducci, iii-21-293: il conte gozzadini dà le misure delle varie parti della torre
. sacchetti, 318: l'albero dà di que'frutti che figlia; /
6-5 (115): niuna cosa dà la natura, madre di tutte le
e come il lupo al bosco la dà all'erta. b. davanzali, i-284
santi, oltra l'erubescenza, ne dà non so che di rimorso ne l'animo
3-iii-337: l'erudita passione del foscolo dà rilievo all'affetto sapiente del manzoni,
soverchiamente fervida e ricca); che dà in ismanie. de sanctis,
la turba infinita, ma egli solo dà le vittorie a chi... si
che esalta, che loda, che dà lustro e fama; che conferisce splendore
, ma è un soffrire che mi dà spirito e vigore, esaltazione d'anima e
insensibilità tua stessa: tutto ciò mi dà a temere. de marchi, 1-811
pavese, 9-105: lei quest'anno dà esami di riparazione? -scherz.
cosa è virtù: egli te ne dà una idea limpida, per cui facilmente
'l danno tuo, ed egli non ti dà quello ch'adimandi; allora t'ha
, escandescentìssimo). raro. che dà in escandescenze, che monta facilmente in
, debbono amministrare le cose pubbliche, dà luogo tra quegli che hanno qualche parità
la dieta esclusivamente lattea al martedì mi dà una certa sicurezza per il resto della settimana
). baruffaldi, i-73: dà di piglio ad un vasto piatto /
grande escusazióne, / se non gli dà la figliuola in balìa, / perché
il paese che 'l signore iddio tuo ti dà a possedere. papi, 2-3-114:
assemblea generale dei soci... si dà un ufficio esecutivo di fiducia della maggioranza
smette di pensare, e si dà tutto all'esecuzione del suo proposito, il
: che induce al male, che dà scandalo. bartolomeo da s. c
rosmini, xxii-305: il sofisma xi dà occasione alla regola che « non conviene ammettere
maestro al fanciullo... dà lo esemplo. leonardo, 7-i-62: quando
): essendo ella oggimai vecchia, dà molto buono essemplo alle giovani. savonarola,
: quegli dunque pecca nel prossimo che dà male esemplo altrui di sé e pecca palesemente
foscolo, xvi-348: la natura sola dà l'anima per un'arte; gli esemplari
esclusivamente quanto in quel libro non si dà. esemplificato (part. pass,
: circa alle lodi ch'ella mi dà, ringrazierò, e le riceverò,
senza guardare dove mette i piedi. isolato dà occhiate di riguardo, dev'essere lui
la perpetuale caritade. epicuro, 31: dà per mercede, amore, / a
. muratori, x-1-43: chi daddovero si dà all'opere di carità e misericordia verso
che scambi subito la camicia e gliela dà; lo ringrazia del disagio datosi per lui
in quelle loro pagine di esaltazione, dà fastidio il vanesio esibizionismo della propria presunta
mondo le esigenze di mutamento e ne dà coscienza al mondo. 2.
vita è la seguente: non chi dà ma chi esige, è amato. cioè
chi non ama, perché chi ama dà. -figur. filicaia,
che move il riso esilara l'animo e dà piacere, né lascia che in quel
. croce, i-2-74: il concetto dà l'essenza delle cose, e, nel
traccie, che dove l'intera nazione dà la legge, essendo questa composta di più
degli ordini minori della chiesa, che dà l'autorità di esorcizzare: esorcistato.
da nella poetica; perché e'si dà maiestà alla orazione, exornàre 'ornare '
lo può vedere, e non gli dà onori. -con riferimento a cosa
villaggi operai in america, ciò che dà a certe strade sul mare da noi
in cui l'esotismo della romanità cadente dà la sua prova forse già grandiosa.
sento dalla stretta di mano che mi dà con espansiva insolita effusione.
664): giacché vossignoria illustrissima mi dà tanto coraggio, sì signore, che
un panellino [di regolizia] si dà via per due soldi dai merciaiuoli e
espettorare due soldi a chi non ne dà che uno. = voce dotta,
del purgatorio la colpa della gola, una dà a divedere a dante più forte il
la dimandano catastrofe, la quale ci dà l'esplicazione, ower soluzione del nodo
proporzione che la scintilla elettrica che si dà alla prima [pistola] nella serie sarà
elettrica o di reagenti chimici, dà luogo a fenomeni fortemente esotermici con formazione
l'esporto dei cinquanta milioni di metallo dà luogo all'introduzione d'un egual valore di
espressamente contra dio, il quale dà povertà ed infermità, e manda gli altri
l'aspetto della tristezza e dell'isolamento, dà le sedazioni del carro funebre a tiro
; ha il volto regolarissimo ma ti dà il disgusto di tutti i volti fanciulleschi
., 24-60: la grazia che mi dà ch'io mi confessi /..
de sanctis, iii-144: la natura gli dà [al parini] il modello,
giustiniano espressissima, che la sola consuetudine dà giurisdizione altrettanto quanto la legge. boccalini,
espressi / l'intima doglia che mi dà martello / e testimonie amiche / aver
, l'accresce, la perfeziona, le dà la forma esquisita e matura di scienza
vermigli de'prigioni, / e li essedi dà a fare. = voce dotta,
b. croce, i-2-74: il concetto dà l'essenza delle cose, e,
amor subitamente, / cui essenza membrar mi dà orrore. fatti di cesare, 134
raspandole lievemente, ed ogni frutto ne dà un grammo. per questo odorando il frutto
della vita cristiana è cristo, el quale dà all'uomo la sua grazia che l'
grazia è uno essere magno che dio dà all'uomo, che lo unisce con dio
terra magra che, ben coltivata, dà pochi ma saporosi frutti. -molto
provenire, procedere; chisce invidia né dà stato, / ma vedi ch'ho trovato
fa lei. al nome, l'uomo dà le spalle e allunga la mano al
attaccata al viso solo per dargli grazia, dà non poco da fare per essere ben
tutto il tempo. sassetti, 131: dà ogni quattro anni tanto olio èccene per
suo esser tanto a quei che lei dà piace, / che 'nfonde sempre in lei
ottimo affetto? anzi egli è quello che dà tessere e il buono a tutti gli
barili di vino più che ella non dà di presente, non tanto per le coltivazioni
', o seccativo. questo nome si dà a quegli oli che maggiormente convengono ai
ch'è appellato bruto / almen ci dà tributo / di frutto alcun che noi
noi il desiderio de'piaceri, ci dà anche una confidenza di noi stessi, e
de'viaggi e del commercio, che dà energia agli spiriti ed estende le idee
protettore, / anzi quel padre che gli dà la vita. savonarola, 7-i-312:
2. dir. interpretazione estensiva: che dà alla legge una portata più ampia di
caro, 3-1-51: l'estenuazione del corpo dà vigore e prontezza allo spirito. boterò
orribel è sopranne cosa, / tal dà puza estermenosa, 'n onne canto è
landolfi, i-631: vostra altezza mi dà licenza di esternarle senza infingimenti il mio
alcune parti, massimamente esterne, eventilate dà l'aria; che per altri membri
barlume dove tutto è difficile e ti dà le traveggole, l'enigma equestre..
g. capponi, 2-394: il catasto dà più di 162 mila poste estimali.
machiavelli, 282: questo ordine dà loro armi utili alla guerra e capi
questa discesa impeditissima, è quello che ci dà per effettuare l'estinzione dell'impeto.
, e come un frutto appena maturo che dà a vederlo un senso di gioia estiva
: pianta che nasce in primavera, dà fiori e frutti in estate e muore
8. agric. nome che si dà all'acqua che si ha il diritto
sempre / di chi l'estolle e le dà vita e luce. casti, ii-12-30
de un cor molle / e maniere le dà dolci e gioconde, doberti, ii-84
. alfieri, i-109: il che dà campo di aprirsi la porta di strada
; / il posseder quel ch'ella dà, è vano, / o senza frutto
quella sorta di blanda felicità che sempre mi dà l'abitare fra gente estremamente semplice e
classe spirituale. baldini, 5-54: si dà da fare per liberarle il viso dal
pratolini, 9-687: debiti per cui si dà l'estremo che se si vuol mettere
movere con silenzio; e la natura dà e dispone che gli estremi dall'una
l'ultema che fa la morte, che dà 'l corpo a sepoltura: / né
corpo a sepoltura: / né palazo i dà, né corte, ma è messo
longeza e la lateza molto gli è se dà a mensura, / scarsamente la statura
2-7-6-30: l'anima... dà vita estrinsecamente a questo grande animale dell'universo
sanctis, i-144: la rettorica ti dà la pura forma, e, segregata dal
questa temenza trista / lasciate, che vi dà tormento assai. collenuccio, 3:
bianco che, con aldeide formica, dà origine a prodotti di condensazione termo- plastici
molte altre sostanze organiche; con aria dà miscele esplosive, brucia con fiamma luminosa
odori. paleotti, l-11-277: questo dà sospetto della opinione di valentino eretico o degli
. mascardi, 1-378: qual contrasegno dà egli così della perfezione de gli abitanti
. viani, 10-278: il gran veggente dà a tutti di falsi e di spie
. letter. che eterna; che dà fama imperitura. magalotti, 4-6:
anima e 'l core, / che ci dà forza d'obliar se stesso. ariosto
del corano. -letter. che dà l'immagine dell'eternità, che esprime
che sia per essere, tutto ci dà un'aria curiosa, misera di attori
gli affanni, le inquietudini; che dà un senso di libertà, di leggerezza.
, 2-61: razza burlevole / che non dà retta / ai gravi ninnoli / dell'
di quell'idrocarburo formante la parte che dà più viva luce al gas illuminante.
1-iii-2-282: il nome di brogiotto che si dà a'fichi, è originato etimologicamente dall'
dovresti confermarmi il significato preciso che tolstoi dà alla nozione evangelica di « prossimo »
, ma di quella maggior disposizione che dà questo male alla pallidezza e agli svenimenti,
dei docu menti della poesia dà la spinta all'euristica, a quelle
affare, risponde a una lettera, dà corso a una pratica. beccaria,
/ e l'esercito scalzo cittadino / dà co 'l sangue a la ruota il movimento
il mite ramo. pascoli, 1405: dà che odisseo l'eversore di mura non
: e se quella [la proprietà] dà efficacia ed evidenza al discorso, questa
, questa [la nudità] non gli dà altro che aridità. svevo, 1-153
svevo, 5-93: a me lei dà del filosofo nello stesso istante in cui
allungati sporgono fuori della corolla. questo genere dà alla medicina varie corteccie distinte col nome
formica che, crollato il nido, si dà subito attorno per costruirne un altro,
e per questo aiutato / dalla fortuna dà nel maiordomo. goldoni, iii-23:
quanto la fortuna in una medesima faccenda dà a li uomini diversi finì. guicciardini
. ed è quando uno sfaccendato si dà da fare col correre di qua e
femm. -a). chi si dà da fare senza risparmiarsi (e ha per
come agg. che intriga, che si dà da fare senza misura, senza discrezione
(femm. -a). chi si dà molto da fare, per lo più
paga, ed anche mancia che si dà ai facchini pei servigi che prestano.
del numero. pisacane, ii-42: dà il segnale a'triarì che lampeggiando sorgono,
19-29: occorre contentarci di quello che dà la piazza; tuttavia mi riprometto molto dal
, cera, ecc., che ardendo dà luce (e viene utilizzata per
/ la chiara face -che mi dà lumera. bonfadio, ix-284: forse che
13-563: ma, dico, ti dà di volta il cervello? questa domanda,
al caso / un facile sospetto / dà nome di prodigio. muratori, 4-163:
società, pomposo sepolcro. parini le dà un contenuto. rovani, i-275: [
7-52: tutta la vita d'oggi dà l'immagine d'una estrema facilità di
terzetti: ma questa benedetta facilità la dà ai poeti il fato. algarotti, 3-
domandagli cosa è virtù: egli te ne dà una idea limpida, per cui facilmente
-che opera, pone in essere, dà vita a qualcosa; creatore, produttore
voleri. girolamo da siena, xxi-329: dà, signore, a tutti li auditori
debbono impiegare. 2. che dà o lascia facoltà di fare (o non
* fagianella ', nome che si dà in qualche luogo all'ottarda minore, detta
simil. persona di poco valore che si dà arie; persona boriosa, scioccamente presuntuosa
'fagiuolo ', nome che si dà ai quattro denti del cavallo, che
svevo, 6-311: il preludio mi dà la disposizione occorrente per suonare. m'
il quale è il nome che si dà all'edificio abitato dalla falange, ossia
è chiamato. ariosto, 40-16: astolfo dà l'assunto al re de'neri,
prati... e qualcuno ci dà dentro due falciate. bocchelli, 1-iii-475:
/ sotto quel turchin manto, / che dà forza al mio canto, i ornai
mie forze fidanza, / quanto mi dà di creòn la fallanza. s. degli
tu venda ciò che tu hai, e dà a'poveri, e fa tesoro in
non falla: che chi ha, dà a chi non ha o per una via
: cantava quella canzone che comincia: dà del pane al pazzo cane, dà
: dà del pane al pazzo cane, dà del pane a quel can pazzo:
can pazzo: e nel fine diceva: dà della putta alla zuppa, e nel
: così rapisce e fura, / e dà falsa misura, / e peso frodolente
nato, / piacere lo nodrisce e dà crescenza; / voi che fallènza / non
om cresce in canoscenza, / che dà valenza -d'ogni gio'compita; / però
/ col suo bel viso alla mia vita dà. boccaccio, vi-178: l'accoglienza
da un provvedimento dell'autorità giudiziaria che dà inizio a detta procedura (apertura di
baldini, i-780: l'impressione che dà il vedere una montagna oramai sull'orlo
. la religione ufficiale è fallita e dà l'impressione d'un continuo oltraggio a dio
castiglione, 120: chi falla e dà mal esempio,... non solamente
tocco risoluto e sicuro, che non dà colpo in fallo. nieri, 156:
il bozzolo imperfetto che vien macchiato, e dà seta scadente. = voce dotta,
una pianta, una qualunque cosa vi dà il suo vero aspetto una volta sola
tanto d'avarizia, che all'amante dà se stessa per grazia di doni,
cosa che la via e l'entratura che dà il soccorso al cassero non sia sofificiente
: così rapisce e fura, / e dà falsa misura, / e peso frodolente
: solamente poco prima della battaglia si dà acquavite, perché a darla niente niente
non genuino, adulterato; che non dà frutto o fiore (sementi, germogli,
scandali. -letter. persona che dà gloria, rinomanza (a una nazione
e però dio alcuna volta non ci dà quello che addimandiamo così tosto come vorremmo
si spedisce a favore del mercante che dà il panno e fa le spese per il
, stile, ecc.); che dà l'impressione della semplicità, dell'intimità
incolpi la sua bontà, che me ne dà campo. leopardi, 560:
1-4-1-8: l'altra specie di servitù si dà in persona libera, la quale,
fanatico; ma le sue dimostrazioni egli dà per via d'esempi; e ci convinse
un'attività, nell'eseguire un lavoro dà prova di eccesso di zelo, di cura
maritare, sì gli amoglia insieme e dà loro onde possano vivere. boccaccio, dee
girolamo leopardi, 2-11: un medico lo dà [il biasimo] per medicina,
quelle giornate quali il novembre non ne dà, credo, che a bologna. fango
virtù, potenza creativa dello spirito che dà origine a sogni, illusioni, astrazioni,
misura bevuta, genera disoneste fantasie e dà luogo al diavolo. passavanti, 249:
e fin troppo aggrottato viale di platani che dà sulla strada di montevergine, era decorato
, 9-80 (i-258): orlando gli dà tanta fantasia, / quanto se fusse
'l chiamano intelletto agente, el quale dà uno lustro al fantasma, mediante el
persona strana, estrosa, che non dà affidamento. aretino, ii-194: il
: una generale trasportazione di colori che dà nel fantomatico. 2. irreperibile,
la ventura lo chiama, e si dà... a far l'altezzoso,
in barzelletta le solenni fardate che ti dà sul muso, e, quel
fare a far sia; quale asino dà in parete, tal riceve. storia di
! vogliono fare di testa propria. si dà il chinino, si dà il chinino
. si dà il chinino, si dà il chinino, ma non lo vogliono prendere
artois, e di namur città che dà il nome alla sua provincia. guerrazzi,
, 7-52: tutta la vita d'oggi dà l'immagine d'una estrema facilità di
. iacopone, 91-153: como aere dà luce, se 'n esso lume è fatto
coltellate con quel tale. questo mi dà grandissimo dispiacere. davila, 48:
, determinato o indeterminato (e anche dà luogo a un costrutto sintattico nella 3
per ogni armata; / e chi dà in picche, e a giuocar non è
che fa tanto male a vedersi: dà l'impressione dell'anima ridotta gelatina.
parte intende, parte fran- tende, dà qualche consiglio, propone qualche cambiamento,
ibidem, 278: chi non dà fine al pensare, non dà principio al
chi non dà fine al pensare, non dà principio al fare. 6. vezzegg
settembrini, 28: o michele, dà un'arpa di oro a quel farfallino
/ un dì guarirne, perché il mal dà in fuora. -dimin. e
zuffa: / e in pippo un tratto dà del castiglioni, / che mascherato ancor
borbotta abitualmente. -anche: chi si dà gran da fare, ma disordinatamente e
uno scarafaggio simile. -quando dio ci dà la farina, il diavolo ci taglia
toscani, 137: 4 quando dio ci dà la farina, il diavolo ci toglie
di latte e farina diastasata che si dà ai bambini durante il divezzamento. 3
, orzo o altro) che si dà come cibo agli animali domestici. crescenzi
la laringe e con l'esofago: dà passaggio agli alimenti e all'aria destinata
farmaceutica ', parte della medicina che dà la descrizione dei rimedi, ed insegna
..., pessima consuetudine che dà alla poesia d'un giardino esotico un
farmaco d'egitto, / il nepente che dà l'oblio dei mali? gozzano,
, iii-38: una testa vana facilmente dà in delirio; quindi la presunzione di
orzo intorno all'equinozio autunnale; si dà a mangiar tutto alle bestie in erba verde
semi, per cagione di pascolo, si dà a'giumenti. 2. miscuglio
, 848: la letteratura umoristica non dà fuori che in quelle epoche nelle quali
dove la misura d'un uomo la dà la sua intelligenza e la sua capacità
appellazione dal nome vernacolo che si dà ad una delle sue specie ch'è d'
, agg. letter. che dà fastidio, che provoca impressioni sgradevoli,
male enfiato; perciocché e'mi dà alle volte tanto fastidio, che
di foglia in foglia, onde dà fastidio a quelli che gli sieno
piantati appresso. magalotti, 1-13: né dà fastidio, in or dine
, e perciò reso perpetuo, dà vero fastidio. de sanctis, lett.
ingenuamente [la realtà], ne dà per ciò stesso la lirica. non ha
porse il braccio. -che dà pena allo spirito, che procura scontento,
sé li vivi ingegni, e non dà * gusto di sé largo o maligno con
] piacevole e grata: e imperò si dà a i fastiditi dal cibo, a
con dono tutto gratuito... gli dà comodità di pentirsi, gli dà tempo
gli dà comodità di pentirsi, gli dà tempo, gli dà stimoli, gli dà
di pentirsi, gli dà tempo, gli dà stimoli, gli dà aiuti: e
dà tempo, gli dà stimoli, gli dà aiuti: e l'uomo che fa
generale. 7. che dà lustro, che rende famoso; eroico,
di fascino irresistibile; chi crede e si dà l'aria di esser molto seducente.
se stesso, la propria coscienza o dà pena ad altri. boccaccio, viii-3-127
molto laborioso, attivo; che si dà molto da fare; che è portato a
sordi, 11 sentiero infine rifiata e dà sull'aperto delle prime vailette montane,
matura, cadde. -il cielo dà in fato a qualcuno: dà in sorte
-il cielo dà in fato a qualcuno: dà in sorte, destina. tasso
, / che in sé di sé dà forma / all'universa norma, / in
de sanctis, iii-145: la natura gli dà [al parini] il modello,
alla semplice applicazione della legge, e dà luogo inoltre alle appellazioni. fanfani,
riferisce a quella cosa (e dà origine a una locuz. affine
, iii-24-397: esce la fattoressa, e dà beccare ai pavoni: la fattoressa parla
così ineguale e muscoso ch'esso ti dà sembianza d'una fattura del caso.
porta con sé fortuna, gioia o dà favorevoli indizi di riuscita, di successo,
anch'ei si mostra, / e dà la fava, e siede a far ragione
] obliquamente l'occhio, e gli dà quel muto favellare che suole essere più
) o anche oggetto, persona che dà origine o rinfocola sentimenti, passioni,
ridere, / poi, che ti dà consigli utili al vivere. / che se
. / che se qualche saccente mi dà biasimo, / ch'oltre le bestie,
chi gli piace. e'se ne dà a chi ne vuole, di queste escomuniche
, 1483: che se qualche saccente mi dà biasimo, / ch'oltre le bestie
di quel negozio; costume quello che dà qualità e nome agli agenti. discorso
veda la signora marchesa come subito si dà nella favola o per lo meno nel poco
-trice). che favoleggia, che dà vita a finzioni poetiche; poeta,
posto / che il tuo favor ti dà; ma sappi intanto / che don alvaro
7. ant. premio che si dà al vincitore di un gioco.
il secondo mese che tocca a lui dà le membra [al seme],
favore del gregoriano partito. questi allievi dà il favoritismo! de sanctis, ii-15-394:
questo mi piace, perché la fortuna dà le sue preferenze alle persone equilibrate e
4 la signora di tutti 'che si dà all'excelsior posdimani sera. idem,
doppio. betteioni, i-341: dà a un garzon diritto / di starsene cucito
che buon sia: qual dà di ponta, qual dà le volta,
sia: qual dà di ponta, qual dà le volta, e qual fa le
, delle istituzioni e dei costumi, non dà mai l'intuizione della lingua in atto
tennis, è il caso che si dà quando la palla tocca la rete pur
, richiamandola dagli spazi iperurani, le dà consistenza nella storiografia e, nell'atto
o si sforza di filosofare, che si dà arie o assume atteggiamenti da intellettuale
quei popoli. -che acquista e dà saggezza. buonarroti il giovane, 9-868
prima. -filosofia razionalistica: che dà un'impostazione prevalentemente razionale ai vari problemi
: « il tempo tutto toglie e tutto dà; ogni cosa si muta, nulla
disse: « quello che idio mi dà, sempre m'è caro ».
filosofo. allegri, 151: chi dà nel filosofo sia nominato matto, come
filosofo sia nominato matto, come chi dà nel matto filosofo. -fare il
difenda della taccia che benevolmente mi si dà da filosofetti e articolisti, i quali
ben noto, di questo titolo, dà a un'anima amante di dio; e
della superficie del masso, e questo dà segno della grande attività di questo oglio
a cena. / poi la final ci dà vita e conforta. passavanti, 271
mal acquistato / o poco dura o dà morte finale. m. villani,
* finanziere ', nome che si dà in generale a'ministri delle finanze.
l'uso altre di novo fa rinascere e dà lor grazia e dignità, fin che
le stelle, finché il giorno / dà commiato a loro ed alla luna,
beccari, xxx-4-250: s'amor oggi non dà quel lieto fine, / carpalio figliuol
della sua bella fine, la quale si dà in questo modo. cominciando a dar
scemando e variando, dispone la materia e dà un'altra imagine e quasi un'altra
212: la natura, quando dà un fine, dà ancora tutte quelle
la natura, quando dà un fine, dà ancora tutte quelle potenze che sono necessarie
volgar., 2-145: colui che dà beneficio e adopera secondo il proposito e
suol dire che la resistenza stimola e dà forze di compire, e condurre a fine
toglie da loro le tentazioni, ma dà loro pazienzia in esse. boccaccio,
villani, 9-9: la detta corona si dà in milano, ed è di fino
vuol stare in cucina, / e dà di mano anche a girar l'arrosto:
migliori. si taglia finamente, e si dà appena tagliata. nievo, 1-162:
da una sottile filettatura, che le dà risalto, e impaginata nel corpo di
, come si vede nella difinizione che dà aristotile della tragedia. tasso, n-iii-701:
. -l'ultima mano che si dà a un prodotto dell'ingegno o dell'
suoi versi, con grato e soave finimento dà luogo e tempo di pigliar spirito,
fantasia: la cultura e l'arte dà il finimento. frisi, xviii-3-333: non
lo tuo innamoramento, / che mi dà alegramento, / e sanz'esso dubierei aver
e perfetta, e questa non si dà ogni volta che vi sia la contraria possibilità
arte, il significato definitivo lo dà chi le accoglie o le rifiuta. e
questo brutto nome di castello / mi dà un po'di fastidio, / per via
. montecuccoli, 1-236: la notte dà luogo alle finte e alle insidie,
1-966: circa alle lodi ch'ella mi dà, ringrazierò, e le riceverò,
fabbrica)... il colore dà l'illusione che quei merli non sieno